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I l cuore. Cosa intendiamo quando parliamo di cuore? Intendiamo l’organo ossia il motore del corpo. Il primo segno di vita che una mamma e un papà sentono quando si recano per la prima ecografia. Lui è già lì che batte. Non lo abbiamo messo in funzione noi e non ne determiniamo i battiti. Neppure ci facciamo caso. Come non facciamo caso al respiro. Accade e basta. Ci accorgiamo di avere un cuore quan- do questi comincia a perdere dei colpi o quando improvvisamente si arresta. E sono guai. Intendiamo i sentimenti. “Ha un gran cuore”. Detto di una persona, è il più bel complimento! Indica la generosità se non, addirittura la carità: “Ha dato il cuore”. Un calciatore non tanto tempo fa, quan- do segnava un goal univa gli indici e i pollici delle mani e formava un cuore come a dire alla sua bella: “ti amo”. Il cuore è il simbolo supremo dell’amore. Solitamente – alcune espressioni ce ne danno un’idea – intendiamo il centro delle cose. Il punto da cui tutto riceve propulsione. “Il cuore del problema” o “il cuore del paese”. In effetti, tutte le realtà hanno un centro, appunto un cuore. Anche la nostra parrocchia ha un cuore. Mi verrebbe da dire, il paese ha un cuore. É Gesù nascosto nel tabernaco- lo. É il centro, l’amore da cui tutto origi- na, è Lui l’organo vitale della Chiesa. Ogni domenica la Chiesa si raccoglie, forma per così dire un corpo per rice- vere vitalità dalla pienezza di quel Cuore. Domenica 26 Settembre sarà la festa della famiglia. Tutte le membra saranno presenti: ci sarà la scuola materna, ci saranno i bambini del cate- chismo con le loro famiglie, ci saranno gli sposi che rinnovano l’anniversario di matrimonio (il 10°, il 25°, il 50°), ci saranno i giovani e il Clan. Ci saranno in definitiva e con una parola, le famiglie. Quel giorno, come ogni domenica, ascolteremo il battito di questo cuore. Un cuore vivo. Un Sacro Cuore. Appoggeremo la nostra vita su quel Cuore. E si rinnoverà il prodigio della vita. E si rinnoverà il cuore di ogni famiglia. don Massimo Camminare Insieme “Gesù cuore di ogni famiglia” c/c postale 54841515 intestato alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e San Giovanni Battista - Responsabile: Don Massimo Vacchetti, Parroco Poste Italiane - Tassa pagata - Invii senza indirizzo DBC / BO / ISI / 471 / 2004 BOLLETTINO della PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESU’ e SAN GIOVANNI BATTISTA n° 05 - Settembre 2010 Piazza XX Settembre, 1 - 40023 Castel Guelfo di Bologna - Bo - tel. e fax 0542 53145 [email protected] - [email protected] PROGRAMMA della FESTA DELLA FAMIGLIA 2010 Venerdì 24 Settembre Ore 20,45 Serata di testimonianze presso l’Arca “Hai messo gioia nel mio cuore” incontro con: • Il dott. Pezzi e la sua esperienza in Africa. • Stefano Vicepresidente de L’Arca di Noè, premio Biagi 2010. Il coraggio di fare impresa. • Arianna e Graziano, responsabili regionali di Retrouvaille. La capacità di ritrovarsi sull’orlo della separazione. Sabato 25 Settembre Ore 20,45 Musical degli Amici della Pioppa: “Sister act - SuperSuore in azione”. Via Gramsci Domenica 26 Settembre Ore 10 S. Messa presso l’Arca Con riconoscimenti per il 10°, 25°, 50° anniversario di nozze Pranzo comunitario (occorre prenotarsi presso la segreteria della scuola o quella parrocchiale) Pomeriggio di giochi e tornei

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Il cuore. Cosa intendiamo quandoparliamo di cuore? Intendiamol’organo ossia il motore del corpo. Il

primo segno di vita che una mamma eun papà sentono quando si recano perla prima ecografia. Lui è già lì che batte.Non lo abbiamo messo in funzione noi enon ne determiniamo i battiti. Neppure cifacciamo caso. Come non facciamocaso al respiro. Accade e basta.Ci accorgiamo di avere un cuore quan-do questi comincia a perdere dei colpi oquando improvvisamente si arresta.E sono guai. Intendiamo i sentimenti. “Ha un grancuore”. Detto di una persona, è il più belcomplimento! Indica la generosità senon, addirittura la carità: “Ha dato ilcuore”.Un calciatore non tanto tempo fa, quan-do segnava un goal univa gli indici e ipollici delle mani e formava un cuorecome a dire alla sua bella: “ti amo”. Ilcuore è il simbolo supremo dell’amore. Solitamente – alcune espressioni ce nedanno un’idea – intendiamo il centrodelle cose. Il punto da cui tutto ricevepropulsione. “Il cuore del problema” o “ilcuore del paese”. In effetti, tutte le realtàhanno un centro, appunto un cuore.Anche la nostra parrocchia ha un cuore.Mi verrebbe da dire, il paese ha uncuore. É Gesù nascosto nel tabernaco-lo. É il centro, l’amore da cui tutto origi-na, è Lui l’organo vitale della Chiesa.Ogni domenica la Chiesa si raccoglie,forma per così dire un corpo per rice-vere vitalità dalla pienezza di quelCuore. Domenica 26 Settembre sarà lafesta della famiglia. Tutte le membrasaranno presenti: ci sarà la scuolamaterna, ci saranno i bambini del cate-chismo con le loro famiglie, ci sarannogli sposi che rinnovano l’anniversario dimatrimonio (il 10°, il 25°, il 50°), cisaranno i giovani e il Clan. Ci saranno indefinitiva e con una parola, le famiglie.Quel giorno, come ogni domenica,ascolteremo il battito di questo cuore.Un cuore vivo. Un Sacro Cuore. Appoggeremo la nostra vita su quelCuore. E si rinnoverà il prodigio dellavita. E si rinnoverà il cuore di ognifamiglia.

don Massimo

Camminare Insieme

“Gesù cuore di ogni famiglia”

c/c postale 54841515 intestato alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e San Giovanni Battista - Responsabile: Don Massimo Vacchetti, ParrocoPoste Italiane - Tassa pagata - Invii senza indirizzo DBC / BO / ISI / 471 / 2004

BOLLETTINO della PARROCCHIASACRO CUORE DI GESU’ e SAN GIOVANNI BATTISTA

n° 05 - Settembre 2010

Piazza XX Settembre, 1 - 40023 Castel Guelfo di Bologna - Bo - tel. e fax 0542 [email protected] - [email protected]

PROGRAMMA della FESTA DELLA FAMIGLIA 2010Venerdì 24 Settembre

Ore 20,45 Serata di testimonianze presso l’Arca“Hai messo gioia nel mio cuore”

incontro con:• Il dott. Pezzi e la sua esperienza in Africa.• Stefano Vicepresidente de L’Arca di Noè, premio Biagi 2010.

Il coraggio di fare impresa. • Arianna e Graziano, responsabili regionali di Retrouvaille.

La capacità di ritrovarsi sull’orlo della separazione. Sabato 25 Settembre

Ore 20,45 Musical degli Amici della Pioppa:“Sister act - SuperSuore in azione”.

Via GramsciDomenica 26 SettembreOre 10 S. Messa presso l’Arca

Con riconoscimenti per il 10°, 25°, 50° anniversario di nozzePranzo comunitario

(occorre prenotarsi presso la segreteria della scuola o quella parrocchiale)Pomeriggio di giochi e tornei

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Comunità in cammino

C’è crisi. Quante volte abbiamo sentitoquesto termine in questi anni.Ci riferiamo solitamente alla crisi eco-nomica o anche alla crisi morale in cuiil nostro Paese è, pian piano, scivolato.C’è, tuttavia, una crisi di vocazioni alsacerdozio e alla vita religiosa le cuicause non mi interessa considerareora. Questa contrazione comporta ilripensamento, già in corso, della desti-nazione dei sacerdoti e delle religiose.Sarebbe un discorso, più o meno inter-essante, se non fosse che questa con-dizione ci tocca da vicino.

Le Maestre Pie, per tanti anni alservizio della nostra scuola materna, sisono ritirate nel 2002. Il loro saluto èstato, in qualche modo, compensatodalla gioia della apertura nel 2004 diuna presenza della Piccole Suore di S.Teresa la cui fondatrice, Madre Zanelli,oltre ad essere nativa di Castel Guelfo,è stata anche promotrice del sorgeredella scuola materna e dell’Oratorio.In questi anni la presenza delle Suoreci è sembrata immediatamente fami-liare. La loro presenza ha garantito sta-bilità in Oratorio, attenzione ai giovani,ascolto a tante persone che suonanoalla loro porta, accoglienza di tantefamiglie extra comunitarie, la conoscen-za della splendida figura di SantaTeresa.Negli ultimi tre anni, ossia in coinciden-za col mio arrivo, Suor Flavia e SuorSara sono state il volto della vita reli-giosa, eco della presenza di MadreZanelli e frutto della santità di Teresa diLisieux.

La loro presenza è stata molteplice:presso i bambini della scuola, nellacostituzione delle Amiche, nel cate-chismo, come pure nella visita aimalati e nella assistenza alle sfogline ealle famiglie.Suor Sara, in questi anni, ha maturatodefinitivamente la sua vocazione esarà destinata ad altre missioni.

Suor Sarah con alcune Amiche di S.Teresa S. Sarah e Suor Anastasia

Suor Flavia

Le Suore di S.Teresa: un modo nuovo di stare con noi. La ringraziamo per il sorriso, l’ironia, ilcarisma che ha saputo regalare aquesta nostra comunità. A lei specifi-catamente si deve il sorgere dell’espe-rienza della Amiche di Santa Teresa.La saluteremo in occasione dellaFesta della Famiglia, domenica 26 set-tembre.

La crisi di vocazioni, appunto.Suor Flavia rimarrebbe sola.Non è possibile che altre suore la rag-giungano per costituire quella minimaforma di vita comunitaria.Suor Flavia tornerà a vivere presso laCasa Madre dell’Istituto a Imola.Tuttavia continuerà ad accompagnarciin tante circostanze. La sua non saràuna presenza continua, così come neabbiamo goduto sino ad ora, ma il suoapostolato in mezzo ai nostri bambini,agli anziani continuerà.

Mi vengono tre pensieri semplici:• Un’immensa gratitudine a Dio che havoluto onorare la nostra comunità diquesta bellissima presenza religiosa.• L’impegno a pregare Dio perchéabbia pietà e ci conceda l’abbondanzadi consacrazioni alla vita verginale,suprema testimonianza della Presenzadi Cristo.• Il rinnovarsi di una corresponsabilitàlaicale al servizio del Vangelo per laedificazione della Chiesa.

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n° 05 - Settembre 2010

I rumori sono continui. Sono già trascor-si due mesi da quando gli operai delladitta Cesi hanno cominciato a lavorare.É un cantiere da tutte le parti.Il tetto delle navate laterali è stato com-pletamente sollevato e l’ordito delle traviin legno settecentesche sostituite condelle nuove. Il cannicciato ripreso eriannodato alle travi. Nuovo è anche iltetto e la sistemazione delle tegole.In questi giorni, toccherà al soffitto dellacasa canonica subire quest’opera di rin-novamento. In aggiunta verranno sis-temati i solai e l’intonaco esterno connuova tinteggiatura. All’interno dellachiesa si è predisposto il lavoro diintonacatura della chiesa, di tinteggiatu-ra per la quale sono state fatte delle ver-ifiche dalla Sovraintendenza delle BelleArti che hanno portato all’individuazionedella tinta originale.Non saremo probabilmente in grado, inquesta circostanza, di tinteggiare inte-ramente la chiesa, ma ne conservo

I lavoridella nostra Chiesa

Il cristianesimo non è una dottrina, nétantomeno una morale. É la presenzaviva di Cristo in mezzo a noi.La Chiesa sfregiata da tanta incuria deisuoi figli, imbrattata dalla malvagitàmediatica, precaria per le crepe del pec-cato è abitata da Gesù, adesso.La Chiesa è continuamente da edificare.Diamoci una mano per rendere la chiesadi mattoni splendente e luminosa comevorremmo fosse la Chiesa, Sposa diGesù e Madre.

ancora la speranza.I tempi e la prudenza ci consiglianoancora di attendere.Sono stati rinforzati i balconi cheguardano il presbiterio e liberate leimpalcature.I lavori sono necessari. Almeno per dueragioni:1. Per dare solidità e sicurezza all’ed-ificio e restituire alla Parrocchia lacanonica da ormai otto anni disabitata.2. Per la scadenza del contratto che ciconsentiva un affitto gratuito delle impal-cature.L’importo dei lavori si aggira sui 400.000Euro, ma si tratta di un primo intervento.Da dove vengono i soldi?Una metà li abbiamo richiesti all’ufficiodella CEI (Conferenza EpiscopaleItaliana) che attinge dall’8 per mille.Un’altra parte ce li ha consegnati laDiocesi di Bologna.Infine la generosità dei parrocchiani.Un benefattore che ha voluto rimanereanonimo ha contribuito con ventimilaEuro. Altri si sono proposti dando pienadisponibilità a contribuire.Diverse famiglie hanno raccolto pro-lavori le offerte dei funerali. Diversi,anche per strada, offrono il loro contrib-uto. Davvero stupisce l’amore per la pro-pria Chiesa. Una Chiesa è di tutti, sebella è l’orgoglio di tutti.Penso che sia necessario trovare anco-ra 100.000 Euro. San Giuseppe e laMadonna non mancheranno di aiutarci,vedrete! La generosità e l’amore deiguelfesi per la loro chiesa ci consentiran-no, con prudenza, di portare a compi-mento i lavori che saranno inevitabil-mente lunghi e di-spendiosi.Mi viene da pensare che la Chiesa – nonil tempio di mattoni ma quella immensacompagnia nella quale Dio ha volutopermanere – è appunto un cantiere.Sempre da riedificare, sempre all’opera.Lo Spirito Santo autentico “artigiano” diquesta continua costruzione, ci mobilitaa prenderne parte.

É morta il 29 giugno SimonaGardenghi. Aveva 54 anni.La sua famiglia abitava lungo loStradone. Poi pian piano, la casa si erasvuotata. Simona non abitava più dadiversi anni in paese. In occasione delfunerale dissi queste parole:

“Non basta non morire per vivere”, dice ilprotagonista di un libro letto di recentedal titolo Sia fatta la tua volontà. Lanotizia di un tumore grave scuote la suaesistenza. Non c’è tempo da perdere. Lafine accelera il desiderio di un fine. Laconsapevolezza della morte risveglial’idea della vita e della realtà. Tuttoappare più interessante e più desider-abile. Non che non lo fosse prima, ma lapossibilità e la coscienza che lo puoiperdere ne moltiplica il gusto e la gratitu-dine. É come se la coscienza della precarietàdelle cose e del suo vivere rendesse piùavidi di vita. (…) Simona ha convissuto, dalla nascita, conquesta coscienza, per cui ha sempre vis-suto. La sua condizione l’ha comecostretta a pensarsi bisognosa di tutto equindi di godere di ogni cosa le venisseofferto. La realtà non poteva che esserebella. Perché era chiaro che non dipen-deva da lei. Era semplicemente data. Eraun dono. La sua capacità di relazionarsi,il suo sguardo, il suo sorriso, la vitalitàespressa nell’arte pittorica, sono il segnodi una vita vissuta interamente.Non solo la sua condizione, ma anche esoprattutto l’incontro con Gesù, se-gretointimo del suo vivere.

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n° 05 - Settembre 2010

L’estate è un tempo diverso. Generalmente disponiamo maggiore li-bertà. Per questo è un tempo interes-sante perché è nella libertà che siesprime la nostra personalità chesceglie ciò che più gli corrisponde. Cosìdecine di giovani, di famiglie, di ragazzi,di bambini hanno scelto di vivere i lorogiorni liberi, i giorni della vacanza, comegiorni di fraternità cristiana. E ne è venu-ta fuori un estate veramente esaltante!!Estate Ragazzi è stato l’inizio.Un’edizione straordinaria per numerosibambini e animatori.

Un’occasione per andare al centro dellecose. “Prendi, incocca, mira e scoccaogni freccia al centro va quando mani,mente e cuore son guidati dall’amore”.Il ritornello dell’estate prima ancora delWaka waka di Shakira.

Alcune famiglie delle Amiche di S.Teresa con i loro figli e le loro figlie (cene era una di ben 7 mesi!!) hanno sfida-to la stanchezza di un’estenuante viag-gio in pulmann per restituire la visita aTeresa di Lisieux nei suoi luoghi natali:Alencon, Mont San Michel e infineLisieux.

Il Clan dopo le fatiche di Estate Ragazzi si è riposato a Roma. Riposato?Hanno camminato manco fossero alla maratona di New York e hannosudato manco stessero facendo un incontro di sumo.Il pellegrinaggio aveva lo scopo di conoscere il cuore che batte sotto laCapitale: le catacombe. Un cuore appassionato che continua a suggerir-ci il modo con cui essere cristiani. Abbiamo scorto il cuore nascosto diRoma, quello silenzioso e audace della carità delle Missionarie della car-ità fondate da Madre Teresa di Calcutta.Infine, siamo entrati nel grande cuore di Roma che è San Pietro. Datoche c’eravamo ci siamo riposati nei giardini vaticani...

Alcune famiglie hanno compiuto il gesto di condividere le vacanze e difarlo in montagna. Il Falzarego è stato teatro di questa grande avventu-

ra. I bambini non erano più i bambini di Tizio e Caio, ma di tutti. E le cime più impos-sibili sono state rese possibili a chiunque. Una fraternità che a tavola, nelle passeg-giate, nei pomeriggi piovosi e nelle serate è divenuta una splendida occasione perritrovarsi famiglia... di famiglie

Oropa è un Santuario bellissimo e val la pena andarci con igiovani. Le giornate, ritmate dalla preghiera delle Lodi, deiVespri, dalla Messa quotidiana, dalla preghiera della sera,sono l’occasione di una amicizia. Un’incisione sul portale dellaChiesa dice: “Beati gli occhi che saranno guardati da te, oMadre”. Ci siamo sentiti davvero beati.

Suor Ritalba e Suor Maria e le Amiche (e gli amici) di Santa Teresa

Estate 2010

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