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www.camion-servizi.it Camion &Servizi SETTEMBRE-OTTOBRE 2008 R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O ANNO 12 - NUMERO 91 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2008 - 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 91/2008 IAA HANNOVER 2008 TEST DAILY MIDIVAN LA NUOVA CAMPAGNOLA

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Camion & Servizi

SETTEMBRE-OTTOBRE 2008R I V I S T A D E L L ’ A U T O T R A S P O R T O

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IAA HANNOVER 2008

TEST DAILY MIDIVAN

LA NUOVA CAMPAGNOLA

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vecology, Iveco + ecology, questo il neologismo coniato dall'Amministratore DelegatoIveco Paolo Monferino nella sua Conferenza stampa al Salone Internazionale di Hannover.Un obiettivo fondamentale, quello del rispetto dell'ambiente, che Iveco persegue datempo e che è indissolubilmente legato all'innovazione. Iveco ha rinnovato totalmente la sua gamma prodotto negli ultimi due anni ed è in

grado di offrire veicoli ecocompatibili ad alta redditività, dai veicoli Euro V ai veicoli a metano,agli ibridi ed agli elettrici.Con il rispetto dell'ambiente e l'innovazione si lega poi il grande tema della sicurezza, per il qualel’azienda ha sviluppato sistemi di sicurezza attiva e passiva di assoluta avanguardia; l'ultimorecente esempio lo Stralis Engage Concept, un veicolo con cabina super accessoriata presentatosempre ad Hannover per rendere ancor più sicuro e confortevole il lavoro dell'autista. L'ambiente è stato protagonista anche del lancio e del test della nuova Campagnola, non soloper la maestosa bellezza del Monte Bianco che ha ospitato l'evento, ma soprattutto per lavolontà del nuovo fuoristrada Iveco, che riprende una tradizione italiana in questo settore, diessere un partner affidabile sui percorsi soprattutto montani dove sarà chiamato a operare,oltre a diventare presto un "cult" o "status symbol" per gli amanti del fuoristrada.In un contesto europeo internazionale, si inserisce l'intervista a Gianalberto Lupi, GeneralManager di Iveco in due Paesi limitrofi, Svizzera ed Austria, molto diversi nell'approccio alcliente e al trasporto delle merci rispetto a noi. La realtà italiana è comunque in grandeevoluzione, come testimonia il progetto delle Aree attrezzate sviluppato dall'Albo degliAutotrasportatori.L'incontro con la Responsabile della Rete Italia, Barbara Barbieri, e la presentazione dellaConcessionaria Tentori di Molteno, in provincia di Lecco, ci permettono infine di presentare laNew Dealer Identity che sottolinea la grande attenzione di Iveco verso il cliente finale. E sono proprio i clienti dell’azienda leader in Italia a chiudere, con le loro storie di successo, unnumero ricco di spunti e anticipazioni.

Silvia Becchelli

editorialereteprodotto/eventi trasporto personefocus

& 2 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

Intervista a Paolo Monferino,AD Iveco

L'Amministratore Delegato Iveco illustra l'eccellente performance dell’azienda e i programmi futuri

22 Alps Region,

dove l'ambiente

è partner

del business

Iveco alla fiera IAA di Hannover 2008

Innovazione, sicurezza e ambiente sono i temi che hanno caratterizzato la presenza Iveco alla rassegna tedesca

14 Nuova

Campagnola:

dura e pura

20 Prova su strada

del Daily MidiVan

Irisbus: un’offertacompleta

Il Responsabile del prodotto Josep Roura illustra l'ampia offertaIveco Irisbus

28 La Juventus

viaggia in Magelys

29 Palermo sceglie

Citelis a metano

Immagine e sostanza

Professionalità e qualità del servizio sono le eccellenze con le quali opera la Concessionaria Tentori V.I.

32 New Dealer

Identity Iveco

4 8 3426

DIRETTORE RESPONSABILE SILVIA BECCHELLI COMITATO EDITORIALE FRANCO MINIERO, MARCO MONTICELLI, OTTAVIO GIOGLIO,FRANCESCO ORIOLO COMITATO DI REDAZIONE ALBERTO MONDINELLI (REDAZIONE), ALESSANDRA CELESIA, FEDERICO GAIAZZI,MAURIZIO PIGNATA, LORIANO SIGNORINI COLLABORATORI BARBARA BARBIERI, LUIGI CASETTA, PAOLO DE BERNARDI, BRUNOGIANOLLA, GIUSEPPE LISO, GIOVANNI MELLANO, ALESSANDRA NARDINI, MASSIMO REVETRIA, MARCO RICCI EDITORE SATIZ SRL,VIA POSTIGLIONE, 14, 10024 MONCALIERI (TO) REDAZIONE THE EDITOR, VIA SAN MAURIZIO 48, 24065 LOVERE (BG), TEL. 035.961.868, FAX 035.509.6958, E-MAIL [email protected] STAMPA ILTE - MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioSETTEMBRE-OTTOBRE 2008

Rubriche30 Associazioni

38 Protagonisti

Autotrasporti F.lli Molteni SasGruppo BiancoGambardella Cash Srl

44 News

50 Grandangolo

Camion & Servizi

& 3NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

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& 5NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 4 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

focus<INTERVISTA A PAOLO MONFERINO,AMMINISTRATORE DELEGATO IVECO

M OVI N GCHANGE

Al Salone di HannoverPaolo Monferino,AmministratoreDelegato Iveco,ha illustratol'eccellenteperformance di Iveco e iprogrammi futuridell'aziendaleader in Italia

di Maurizio Pignata

Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chie-dono perché. Io sogno cose che non sono mai state, e michiedo perché no. (John F. Kennedy)

Con questa citazione, più attuale che mai, Paolo Monferino,Amministratore Delegato Iveco, ha aperto la conferenza stam-pa di fronte a una folta platea di giornalisti provenienti da tuttoil mondo.

CC&&SS.. Perché proprio questa frase del Presidente Kennedy?Monferino. Perché si adatta perfettamente all’innovazione,l’elemento cardine della presenza Iveco a questa importantefiera internazionale dedicata ai veicoli industriali. Iveco portaavanti costantemente attività di innovazione a tutto campo concoraggio e fiducia nel futuro, ed è per questo motivo che hoscelto per la mia presentazione il titolo: “Moving Change”. Inquesto momento particolare della sua storia, l’azienda possie-de la determinazione, le risorse e l’energia per sviluppare eintrodurre innovazioni e cambiamenti con l’obiettivo finale diavanzare verso un nuovo futuro sostenibile.

CC&&SS.. Hannover è anche un momento di riflessione e dibilanci…Monferino. Due anni fa feci alcune promesse. Ora è ilmomento di verificare dove siamo e dove intendiamo arrivare.Un’azienda innovativa e sostenibile deve essere anche reddi-tizia. Nel 2006 Iveco aveva presentato ad analisti e investitorii suoi piani finanziari per il futuro. Avevamo individuato obiet-tivi molto ambiziosi, sia per quanto riguardava i ricavi sia inparticolare per i margini di profitto. Il fatturato nel 2006 e2007 è stato superiore alle previsioni e il ritorno sulle venditeè in linea con gli obiettivi. Siamo soddisfatti di questo risultato,che ci rende orgogliosi e consapevoli di essere sulla stradagiusta, ma siamo ben consapevoli che c’è ancora molto dafare.

CC&&SS.. Quali sono le tendenze evidenziate dal mercato?Monferino. Il mercato dei veicoli industriali riflette sicuramen-te la situazione complessa e difficile che l’economia mondialesta attraversando. Prevediamo pertanto una contrazione della domanda neipaesi dell’Europa Occidentale nel corso del secondo seme-stre 2008, l’area in cui Iveco realizza circa l’80% del suo fat-turato totale. Questa riduzione della domanda sarà compensa-ta in parte dall’aumento in altri mercati, in particolare inAmerica Latina e in Europa Orientale.

CC&&SS.. Quali sono le risposte di Iveco a questi segnali?Monferino. Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati, primadi tutto è essenziale soddisfare i clienti con prodotti e servizi dieccellenza. Il livello qualitativo dei nostri prodotti può esserevalutato analizzando i costi di garanzia del veicolo in uso. Si trat-ta di un indicatore oggettivo che è in costante flessione e dimo-stra che l'impegno con cui Iveco sta affrontando i processi cen-trati sulla Qualità sta producendo il risultato desiderato.Ben si comprende come la qualità dipenda in larga misura daiprocessi produttivi. Abbiamo avviato lo scorso anno il "WorldClass Manufacturing", un programma ambizioso che coinvol-ge tutti gli stabilimenti di produzione del Gruppo Fiat. Si trattadi un approccio sistematico per garantire un più elevato livel-lo qualitativo del manufacturing affinando in continuazione lecompetenze nella produzione, con particolare attenzione allacompetitività dei costi, alla qualità e ai tempi di risposta.L'obiettivo finale è zero scarti, zero difetti, zero guasti, zeroscorte e assoluta sicurezza sul lavoro. Ci proponiamo l'ambi-zioso traguardo di raggiungere la sua piena attuazione in tuttigli stabilimenti Iveco sparsi nel mondo entro il 2010.

CC&&SS.. L’innovazione è sempre stata alla base dell’evoluzione diIveco, proseguirete su questa strada?Monferino. Nel corso della propria storia Iveco ha introdottoinnovazioni significative che oggi sono utilizzate da tutti icostruttori.Volendo fare degli esempi, possiamo citare alcuni interventiinnovativi legati alla gamma pesante: i freni a disco sull'asseanteriore nel 1992, il turbocompressore a geometria variabilenel 1996 e i freni a disco sull'asse motore nel 2002. Nel corso degli ultimi due anni abbiamo poi lanciato 10 nuovimodelli. Il nuovo Daily è stato commercializzato nel 2006 e,con il lancio della nuova Campagnola, avvenuto all'inizio disettembre, e dell'Eurocargo 4x4, esposto nello stand diHannover, abbiamo completato il rinnovamento e ampliato lagamma prodotto Iveco.

CC&&SS.. Un altro aspetto importante sono i servizi finanziari epost-vendita, qual è la strategia di Iveco in questo ambito?Monferino. Le attività di post-vendita mostrano ogni anno unacostante crescita, conseguenza dell’ampliamento del parcoveicoli Iveco e della migliore penetrazione dei ricambi origina-li. La nostra strategia prevede investimenti continui, mirati arafforzare ulteriormente il rapporto costruttore-rete-cliente einiziative commerciali centrate sulla qualità del prodotto esulla professionalità della rete di distribuzione e assistenza.

Nella pagina a fianco,Paolo MonferinoAmministratore Delegato Iveco.Qui a fianco, il Daily Ibrido,soluzione idealeper la distribuzione urbanaa basse emissioni,sottolinea l'attenzione di Ivecoall'innovazione e al rispettodell'ambiente

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In Russia, alla fine del 2007, abbiamo concluso un accordo peruna joint venture denominata Saveco per realizzare una pro-duzione locale della gamma Daily a Nizhniy Novgorod. Lo sta-bilimento produrrà sia furgoni sia cabinati con una capacità di25 mila veicoli all’anno a pieno regime che sarà raggiuntaentro il 2015, mentre la produzione avrà inizio nel corso delprossimo anno. Sempre a livello internazionale, l’America Latina è l’area checi ha dato recentemente grandi soddisfazioni. Due anni faabbiamo fatto la scelta coraggiosa di introdurre su quel mer-cato i modelli europei. Questa strategia ha avuto successo eoggi stiamo ottenendo risultati che posso definire straordina-ri: le immatricolazioni nel 2007 hanno raggiunto le 17.500unità, un record per Iveco in questa area. In Brasile le vendi-te sono più che raddoppiate rispetto al 2006 e anche inArgentina e Venezuela abbiamo ottenuto grandi successi,con una crescita annua rispettivamente del 24 e del 39%. Dagennaio a luglio di quest’anno, le vendite Iveco in AmericaLatina sono aumentate di un ulteriore 37% rispetto allo stes-so periodo del 2007. Sulla scia di questi straordinari risultati,Iveco ha annunciato un aumento del 60% della capacità pro-duttiva. Ma la nostra strategia di globalizzazione non finiscequi: continuiamo a valutare opportunità anche in altri merca-ti internazionali.

CC&&SS.. Il Brand Iveco è diventato in questi anni parte fondamen-tale della strategia di crescita del valore aziendale. Quali sonostate le strategie vincenti?Monferino. In questi ultimi due anni, abbiamo destinato al mar-chio Iveco risorse e impegno, incluse le straordinarie sponso-rizzazioni sportive che hanno prodotto un incremento espo-nenziale del valore del nostro Brand. Due anni fa, aveva unvalore prevalentemente funzionale, sebbene i nostri prodottifossero considerati di buona qualità. Oggi, il nostro Brand haacquisito un maggiore prestigio sul mercato, comunicando

qualità ed emozione e questo si riflette sul valore dei nostri pro-dotti. Ritengo che questo risultato sia il frutto dell’innovazionedi prodotto e della gestione innovativa della nostra marca. Al di là di tutto questo, per potersi sviluppare e per crescere,un’azienda deve avere la capacità di cambiare costantementealla ricerca di risultati sempre più ambiziosi, “Moving Change”appunto. Per Iveco, il motore che anima il cambiamento è l’in-novazione in tutto ciò che facciamo.

& 7NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 6 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

focus<INTERVISTA A PAOLO MONFERINO,AMMINISTRATORE DELEGATO IVECO

Iveco Capital è invece il nuovo marchio, nato solo alcuni mesifa, dedicato ai nostri servizi finanziari che è presente con socie-tà dedicate in 16 Paesi, ciascuna con una serie completa diofferte finanziarie per dealer e clienti. Nel 2008 Iveco Capitalha iniziato ad operare anche in Cina, Brasile e Polonia. I servizifinanziari Iveco sono cresciuti rapidamente, con un incrementodelle proprie attività di circa il 30% negli ultimi due anni.

CC&&SS.. Affrontiamo adesso un tema sul quale Iveco e il GruppoFiat stanno facendo enormi investimenti: la sostenibilitàambientale e sociale.Monferino. È un argomento che mi sta molto a cuore. Iveco èconsapevole che i propri prodotti hanno un impatto notevolesull’ambiente in cui operano. Siamo un’azienda responsabile econsapevole del suo ruolo ecologico. L’innovazione è l’elemento chiave per limitare l’impatto dei vei-coli sull’ambiente e per generare ricchezza per tutti i nostri“stakeholder”, in modo responsabile e sostenibile. Il nostroforte impegno a favore dell’innovazione di prodotto è anchetestimoniato dalle proposte esposte nello stand di Hannover. Per Iveco, innovazione nonsignifica “concept” futuribili,ma soprattutto soluzioni tec-nologiche accessibili, checonsentano ai nostri clienti diridurre al minimo il proprioimpatto sull’ambiente, a van-taggio di tutti. Le nostreapplicazioni SCR, messe apunto in collaborazione conFiat Powertrain Technologies,hanno prodotto notevolirisparmi di combustibile.Grazie ai motori Tector eCursor, i clienti Iveco hannopotuto disporre di veicoli conlivelli di emissioni Euro V benquattro anni prima della sca-denza prevista per legge.Sono inoltre disponibili motori certificati EEV, la più restrittivadi tutte le normative vigenti, senza che sia necessario monta-re un filtro allo scarico.Per Euro VI, previsto per il 2014 secondo le proposte dellaCommissione Europea, i nostri programmi sono già in corso perfornire prodotti certificati in anticipo rispetto ai requisiti di legge.L’idrogeno, a lungo acclamato come il combustibile rinnovabi-le a emissioni zero del futuro, è lontano da un utilizzo pratico,esattamente come lo era 20 anni fa. Per questo motivo, Ivecoconcentra le proprie risorse su innovazioni tecnologiche rea-lizzabili oggi e che garantiscano veicoli efficienti e a bassoimpatto ambientale, come quelli a gas naturale di cui offre unagamma completa. È un’innovazione reale: motori in grado disoddisfare già oggi i limiti proposti per la normativa Euro VI. Inquesto segmento, Iveco è leader europeo con oltre 10 milaveicoli in circolazione.Anche per quando riguarda la tecnologia ibrida non parliamo diconcept vehicle o veicoli futuristici. Da tempo Iveco fornisceautobus urbani con trazione ibrida diesel-elettrica che sono incircolazione in numerose città italiane e francesi. Dieci furgoniDaily ibridi diesel-elettrici sono stati consegnati lo scorso luglio

a uno dei principali operatori mondiali di logistica per esseresottoposti a severi test su strada ed entreranno in produzionenel corso del 2009. Anche per Eurocargo è stato avviato un testsul campo con una trazione ibrida diesel-elettrica. Sono esempiconcreti di innovazione per realizzare significativi risparmi nelconsumo di carburante e quindi ridurre le emissioni di CO2, finoal 30% a seconda della destinazione d’uso del veicolo. Se poi parliamo di trazione completamente elettrica, è stataapplicata da Iveco agli autobus urbani già da molti anni e oraè disponibile anche per i furgoni Daily. Trattandosi di un veico-lo realmente a emissioni zero, il Daily elettrico è particolar-mente indicato per le missioni in ambiente urbano.

CC&&SS.. Sul fronte della sicurezza quali sono le novità proposteda Iveco?Monferino. Naturalmente la sicurezza rappresenta unaspetto essenziale della nostra strategia di sostenibilità edisponiamo di sistemi di assistenza alla guida avanzati,come l’Autonomous Cruise Control, il Lane DepartureWarning, il controllo di stabilità ESP, il Blind Spot

Monitoring, per citarnesolo alcuni. Altrettantoimportante per la sicurezzastradale è il comfort del con-ducente. Per questo tema divitale importanza abbiamoulteriormente migliorato isedili, l’illuminazione internadella cabina, i comandi e isistemi informativi. Abbiamovoluto dare un esempio con-creto esponendo adHannover il concept vehicleStralis Engage equipaggiatocon tutti questi sistemi eallestimenti particolari.

CC&&SS.. Due anni fa venneannunciata l’intenzione di

estendere e rafforzare in modo significativo le attività di Ivecooltre i confini dell’Europa. A che punto siamo?Monferino. La Cina è il principale mercato in via di sviluppo alquale abbiamo destinato investimenti considerevoli negli ulti-mi anni. Iveco è presente in Cina dal 1985, dal 2006 peròabbiamo ridefinito completamente la nostra strategia. Oraabbiamo tre joint-venture che allargano la nostra gamma inogni fascia del mercato dei veicoli commerciali e industriali. Inparticolare, siamo presenti con Yuejin nella gamma media eleggera e con Hongyan nella gamma pesante, mentre il seg-mento Premium è coperto da Naveco, con il PowerDaily e conuna versione cinese del pesante Iveco. Abbiamo intensificatole attività commerciali passando dalle 20 mila unità vendutenel 2006 alle 94 mila del 2007, con una previsione di 115 milaveicoli per il 2008. L’obiettivo è di raggiungere le 150 milaunità entro i prossimi due-tre anni. Uno dei pilastri della nostra strategia in Cina consiste nel farleva sulla produzione cinese come piattaforma di esportazio-ne globale verso la nostra rete distributiva internazionale.Abbiamo pianificato grandi volumi, oltre 70 mila unità, permercati come Africa, Russia, America Latina e Asia Pacifico.

A fianco Paolo Monferino intervistato da una televisionebrasiliana ad Hannover. Qui, due veicoli di punta dell'offertaIveco: il medio Eurocargo e il pesante Stralis

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All’appuntamento fieristico più importantedell’anno Iveco si è presentata con moltenovità esposte in un bellissimo stand dioltre 3.700 mq che evidenziava la determi-nazione con la quale l’azienda lavora quoti-dianamente per il miglioramento dei propriprodotti e servizi.

Lo stand si sviluppava su due strutture ad arco che richiama-vano la forma di un pallone ovale da rugby e presentava,lungo il perimetro della struttura, un megaschermo lcd di oltre100 metri di lunghezza che cambiava immagini e colore inbase ai diversi argomenti affrontati da Iveco in questa edizio-ne del Salone, dedicato quest’anno alla mobilità sostenibile eall’efficienza del trasporto. Le due aree principali erano quindi ispirate ai temi condutto-ri: le soluzioni tecnologiche applicate al veicolo, a supportodella sicurezza e della produttività del cliente, e la tutela del-l’ambiente.A fare gli onori di casa nella conferenza stampa dedicata allenovità esposte, che si è svolta il giorno seguente a quelladell’Amministratore Delegato Paolo Monferino, c’era HenrikStarup, General Manager del Mercato tedesco. «Arriviamo aquesto appuntamento dopo due anni di grande sviluppo,durante i quali Iveco ha rinnovato completamente la propria

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eventi<IAA HANNOVER 2008

INNOVAZIONE SICUREZZA E AMBIENTEUna presenza importante quella di Iveco al Salone Internazionale dei

Veicoli Industriali di Hannover, declinata sui temi dell'ambiente e

dell'innovazione a supporto della sicurezza e della redditività del

cliente. In anteprima il nuovo Eurocargo 4x4

di Silvia Becchelli FRANCO MINIERO È IL NUOVO SENIORVICE PRESIDENTSALES & MARKETING DI IVECODurante la conferenza stampa che si è svolta sullo stand,Paolo Monferino,Amministratore Delegato Iveco, ha presentato Franco Miniero, il nuovo Senior Vice President Sales & Marketing

Nel salutare la folta platea di giornalisti provenienti da tutto ilmondo, Franco Miniero ha sottolineato come: «con grande pia-cere torno in Iveco, nell’azienda dove ho lavorato per 20 annie dove ho maturato buona parte della mia esperienza lavorati-va. Dopo aver ricoperto la carica di Amministratore Delegatodi Fiat Professional, quindi sempre all’interno di Fiat Group,sono stato chiamato a questo nuovo incarico. Mi aspetta unagrande ed eccitante sfida per confermare e migliorare glieccellenti risultati di vendite, redditività e immagine del Brandconseguiti da Iveco in questi anni. Ho una squadra eccellente,ottimi prodotti e una strategia vincente, sono molto fiduciosoed entusiasta».Franco Miniero assume la responsabilità dell’Ente Sales &Marketing di Iveco in sostituzione di Stefano Sterpone chelascia su sua richiesta l'azienda e il Gruppo Fiat.

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lità urbana a “zero” emissioni locali, grazie al motogenera-tore elettrico di trazione e al sistema di batteria al sodio adalta energia specifica. Il motore elettrico di tipo asincronotrifase è comandato da un inverter e ha il compito di muo-vere direttamente il veicolo e di recuperare energia duran-te la fase di frenatura. Questa efficienza energetica permet-te di prolungare l’autonomia operativa che può arrivare finoa 120 km a seconda della missione.L’Eurocargo Ibrido è un veicolo a propulsione ibrida diesel-elettrica parallela, progettato per ridurre i consumi di com-bustibile fino al 30% rispetto alle versioni con motore tradi-zionale nelle missioni di distribuzione e raccolta merci inambito urbano. Mentre il “concept bus” urbano IrisbusHynovis, sviluppato in collaborazione con l’autorità dei tra-sporti pubblici di Parigi, è un minibus che rappresenta la pro-posta Iveco per i veicoli ibridi dedicati al trasporto persone. Infine, il minibus Daily Ibrido è pure un veicolo ibrido paral-lelo diesel-elettrico che utilizza un motore FPT (FiatPowertrain Technologies) da 2,3 litri e 116 CV in combina-zione con un motore elettrico sincrono trifase. A completare la presentazione dell’eccellenza tecnologicaIveco per l’ambiente, era esposta l’ampia gamma di veicolia gas naturale (metano). Accanto al cabinato Daily CNG,equipaggiato con il nuovo motore a gas naturale FPT da 3,0 litri e 136 CV con certificazione EEV (EnhancedEnvironmentally-friendly Vehicle, lo standard più severoprevisto dalle normative europee in tema di emissioni2005/55/EC), fa il suo debutto in anteprima mondiale ilprototipo dell’Eurocargo CNG, che entrerà in produzionenel 2009. Inedito anche lo Stralis AD260S27 con unochassis specifico per autocompattatori, equipaggiato conun motore a gas naturale da 8 litri FPT Cursor 8, che svilup-pa una potenza di 272 CV ed è anch’esso certificato secon-do lo standard EEV.

gamma e lanciato un’offensiva che ha costituito una svoltaepocale per l’azienda, come dimostrano i 212 mila veicoli ven-duti lo scorso anno. Anche in Germania si sono raggiunti tra-guardi importanti con l’incremento del 20% delle vendite diveicoli di gamma pesante. Sono stati anni di autentico boomper l’intero sistema economico che sta vivendo ora un perio-do di rallentamento. Questo impone scelte precise per farfronte all’aumento dei costi del carburante, difendere la reddi-tività dei clienti e combattere l’impatto ambientale dei traspor-ti su strada. Sono sfide per il futuro che costituiscono anche glielementi cardine della presenza Iveco ad Hannover». Ad approfondire questi temi è intervenuto Sergio Bracco,Senior Vice President Product Portfolio & Innovation.«L’innovazione è il filo conduttore della presenza Iveco a que-sta rassegna - ha spiegato Bracco -. È infatti attraverso l’inno-vazione che si possono raggiungere importanti traguardicome la mobilità sostenibile e l’efficienza del trasporto in ter-mini di produttività e versatilità».

TUTELA DELL’AMBIENTE«Il rispetto dell’ambiente è considerato da Iveco una diret-trice fondamentale per lo sviluppo del prodotto, con parti-colare riguardo alla riduzione dei consumi e delle emissionidi CO2 - ha proseguito Bracco -. Nella sezione dedicata aquesto argomento Iveco propone modelli a trazione e ali-mentazione alternative ibrida diesel-elettrica parallela, elet-trica e a metano. In particolare sono esposti un DailyElettrico furgone, un Daily Ibrido nella versione minibusIrisbus, un Eurocargo Ibrido, il concept Irisbus Hynovis e lagamma dei veicoli a gas naturale. Tutte queste tecnologieoffrono significativi vantaggi in termini di efficienza energe-tica e riduzione delle emissioni rispetto alle motorizzazionitradizionali». Il Daily Elettrico rappresenta la soluzione di Iveco alla mobi-

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eventi<IAA HANNOVER 2008

Nella pagina a fianco, in alto da sinistra,Henrik Starup, General Manager del Mercato tedescoe Sergio Bracco, Senior Vice President Product Portfolio & Innovation.Al centro, il Daily Ibrido nella versione minibus Irisbus;in basso, i nuovi Eurocargo e Stralis alimentati a metano.Qui sopra, l'Eurocargo Ibrido e, sotto, lo Stralis Engage Concept

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eventi<IAA HANNOVER 2008

ECCELLENZA TECNOLOGICAPolo di attrazione dello stand Iveco era anche il tema dell’ec-cellenza tecnologica a supporto della produttività del cliente,non solo in termini di costi di esercizio, ma anche di maggio-re operatività attraverso nuove soluzioni applicate al veicolo.«Un altro esempio di efficienza e sostenibilità nei veicoli datrasporto pesanti è il veicolo con semirimorchio articolatodenominato Diciotto, che indica la lunghezza complessivadel convoglio - ha ricordato Bracco -. Si tratta di un progettonato dalla scelta del ministero dei Trasporti italiano di avvia-re un periodo di prova di tre anni per un limitato numero diquesti veicoli. Un evento che sottolinea l’attenzione per laricerca e l’innovazione nel trasporto anche da parte dellaPubblica Amministrazione e per questo ringraziamo ilGoverno italiano per il suo supporto».Al centro dell’attenzione anche lo Stralis Engage Concept,basato su uno Stralis AS440S56T/P. Il design esterno dellacabina migliora ulteriormente l’aerodinamica di questo veico-lo top di gamma, equipaggiato con soluzioni all’avanguardiaper quanto riguarda la sicurezza. I contenuti più innovativiriguardano gli interni della cabina e spaziano dall’illuminazio-ne, alla consolle centrale con tasti a sfioramento, al cluster TFTriconfigurabile, al volante a mozzo fisso, all’Iveco SoundSystem con pannelli acustici elettrostatici. Inoltre, il veicolo èdotato di sistemi di sicurezza all’avanguardia quali l’“ACC 2”(Autonomous Cruise Control) con radar anteriore in grado dirilevare la presenza e la velocità dei veicoli che precedonomantenendo la distanza di sicurezza; l’“Active Lane DepartureWarning” che si avvale di telecamere frontali per rilevare lelinee di delimitazione della corsia di marcia e aiutare a mante-nere la posizione del veicolo al loro interno e, infine, il control-lo di stabilità ESP.La riduzione del peso era invece il tema conduttore delloStralis Light Weight Tractor, trattore dalla tara contenuta, che sipropone di massimizzare la portata utile consentita per rispon-dere a un’importante esigenza degli operatori che utilizzanoautocisterne. Il veicolo di base, equipaggiato con il motoreFPT Cursor 8 e il cambio automatico a 12 rapporti Eurotronic2, è il più leggero della sua categoria. Inoltre, i pneumaticimaggiorati singoli, invece delle ruote gemellate, e l’eliminazio-ne della ruota di scorta, consentono un’ulteriore riduzione delpeso. Anche questo Stralis è certificato secondo lo standardEEV, grazie al catalizzatore SCR per il post-trattamento degliscarichi e a un sistema ottimizzato per la riduzione del parti-colato senza l’applicazione di un filtro.In evidenza il pacchetto Blue&Me Fleet presentato per laprima volta. Si tratta di una soluzione telematica per la gestio-ne delle flotte e l’assistenza per i clienti, sviluppata sulla piat-taforma Blue&Me di Fiat Group Automobiles e su quellaFleetVisor di Qualcomm. Con questa importante iniziativa diprodotto, Iveco fornisce ai clienti la soluzione ottimale perl’utilizzo dei veicoli e la corretta pianificazione degli itinerari,aspetti sempre più importanti ai fini della riduzione dei costioperativi e del miglioramento della redditività. Il computer dibordo è in grado di dialogare con il sistema CAN bus del vei-colo per richiedere informazioni (per esempio, consumi,distanza, velocità) e correlarli all’identità dell’autista, in mododa fornire dati precisi sull’attività e sul suo stile di guida.Annunciato anche il rinnovamento del servizio THB, il sup-porto tecnico tramite Internet per gli allestitori.

DEBUTTA L’EUROCARGO 4X4Lo stand Iveco metteva in grande evidenza anche l’ampiaofferta di veicoli a trazione integrale. Al centro della scenal’Eurocargo, che faceva il suo debutto ad Hannover con la ver-sione 4x4, equipaggiata con motore diesel FPT Tector da 251 CV,cambio ZF 6S1000 e ripartitore/riduttore a due velocità. Oltre al Massif, il fuoristrada leggero che è stato presentatonella versione a tre porte, omologata per il trasporto passeg-geri, erano presenti anche un Daily 4x4 con cabina doppia,predisposta per il trasporto di sei persone oltre al conducen-te, e un Trakker, nella versione 8x8, uno strumento di lavoropensato per ogni tipo di missione fuoristrada, inclusi i cantieridelle aree urbane, in cui le tecnologie della trazione integralesi sommano alla certificazione EEV.Completavano l’esposizione della gamma off-road Iveco ilLight Multirole Vehicle, l’ormai celebre Iveco LMV, progettatoper gli impieghi tattici militari e le missioni di peace-keeping,presentato nella versione con i colori Ferrari, reduce dal“Magic India Discovery”, e infine, un Dumper articolato ADT30C con trazione 6x6 di Astra, il brand Iveco specializzato neiveicoli cava-cantiere.«Quanto esposto ad Hannover - ha concluso Bracco - sottoli-nea come Iveco sia fermamente orientata alla ricerca di solu-zioni innovative per il cliente. È importante enfatizzare come lamaggioranza dei modelli esposti sul fronte delle trazioni alter-native, a cominciare dal Daily Elettrico, siano di fatto disponibi-li da subito, mentre i veicoli ibridi lo saranno dal 2009. Unareale dimostrazione dei vantaggi che l’innovazione può garan-tire in tempi brevi all’industria del trasporto su strada».

Sopra, lo Stralis Light Weight Tractor, trattore dalla tara contenutaper i trasporti con cisterne; sotto, il Trakker 8x8.Nella pagina a fianco, in basso, il nuovo Eurocargo 4x4 e, sopra,una vista dello stand con in primo piano il Massif e il Daily 4x4

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L’ospitalità offerta dal Corpo degli Alpini èstato il migliore biglietto da visita che lanuova Campagnola potesse presentare allastampa internazionale riunita ad Aosta,presso il Castello Generale Cantore, sededella scuola ufficiali dell’arma, in occasionedel suo lancio.

Aria di montagna, di imprese epiche ed eroiche hanno fatto dasfondo al ritorno più gradito per tutti gli amanti della montagnae dei motori.«La Campagnola è uno dei marchi storici del Gruppo Fiat, edè con un orgoglio e una fierezza molto speciali che la ripropo-niamo oggi - ha spiegato in apertura Luca De Meo,Responsabile del Brand & Commercial Fiat -. Dal 1951 al1987, la Campagnola è stata sinonimo dell’off-road italiano.Essa è legata a un momento importante per noi italiani: ildopoguerra. A differenza delle Jeep usate nel conflitto, laCampagnola non è stata usata per combattere, ma per“costruire”. Credo che nei ricordi dell’Italia di qualche anno faci sia spesso sullo sfondo questa vettura, faceva in un certosenso parte del paesaggio. Anche perché era un’auto presen-te a fianco delle istituzioni: nei suoi 36 anni di vita è stata uti-lizzata, oltre che dagli Alpini e in generale dall’Esercito Italiano,dalle Guardie Forestali, dai Carabinieri, dalla Polizia e dallaProtezione Civile. Ricordiamola nella versione “Papamobile” diGiovanni Paolo II, in un momento tragico come quello dell’at-tentato, ma anche nei momenti festosi in cui era circondatadell’entusiasmo dei fedeli. E poi, sempre in livrea bianca, èstata protagonista delle spedizioni umanitarie e delle missionidi pace dell’ONU.Tutta questa ricchezza fa della Campagnola un patrimonio darilanciare, come abbiamo fatto in questi anni con tanti “pezzi”di Fiat che si erano persi, e che abbiamo ritrovato. Quandoabbiamo riproposto con orgoglio la nostra storia, il mercato ciha sempre dato ragione, ecredo che lo stesso accadràora che ci riappropriamodella Campagnola.Riappropriazione è la parolagiusta. Con essa ci riprendia-mo un territorio simbolico, maanche fisico. La gran parte delnostro pianeta non ha stradee in aree enormi come Africa,Asia e le Americhe, l’off-roadrimane la migliore modalità ditrasporto. Per svilupparla, abbiamo ap-profondito la conoscenza del-l’off-road, abbiamo frequenta-to quelli che lo praticano.Sono stati proprio i “militantidel fuoristrada” a chiederci dinon fare un’auto che fosse uncompromesso, ma di riporta-re in vita la “vera” Campa-gnola, un patrimonio dadifendere e da sviluppare. Si tratta di un’auto essenzialeche rifiuta i compromessi e

nasce da una tecnologia collaudata per offrire il massimo intermini di potenza, coppia, solidità e maneggevolezza.Semplicemente, il migliore fuoristrada “vero” sul mercato. Campagnola ha lo spirito degli esploratori: porta con sétutto quello che serve, e solo quello che serve. Usa la tec-nologia dove ce n’è bisogno, ma per i componenti essen-ziali preferisce affidarsi a soluzioni meccaniche semplici erobuste, che garantiscono resistenza allo sforzo, affidabilitàe facilità di riparazione. Questo ci spiega perché questofuoristrada è diventato Iveco. Nella nostra squadra, la squa-dra Fiat Group, quelli di Iveco sono i migliori a fare le cose“dure e pure”».

UN PROGETTO ROBUSTO E SEMPLICE«La Campagnola si ispira ai due tradizionali valori del mondooff-road: forza e semplicità di progetto - ha spiegato in videoJaime Revilla Iveco Senior Vice President Light CommercialVehicles Platform -. È un fuoristrada vero, come tutta la fami-glia Massif, non a caso riprende in chiave moderna le sceltetecniche della progenitrice: telaio a longheroni per garantirerobustezza e durata, sospensioni posteriori a ponte rigido perresistere alle massime sollecitazioni anche a pieno carico etrazione integrale disinseribile, per adattarsi in modo ottimalea ogni percorso.La Campagnola ha l’anima Iveco, e porta in questo segmentola cultura del trasporto professionale. Tutto è stato esaltato peraffrontare i percorsi fuoristrada, anche quelli più impegnativi:la pendenza massima superabile arriva fino al limite del ribal-tamento, gli angoli di attacco e di uscita consentono di affron-tare fondi irregolari e tratti con forti dislivelli e, in caso diguado, le parti meccaniche sono protette fino a mezzo metrodi altezza.Il motore è il 3,0 litri diesel con turbo a geometria variabile cheoffre prestazioni senza confronti tra i veicoli della categoria:

176 CV, quasi 60 CV/litro,con 400 Nm di coppia dispo-nibili già a 1.250 giri/min. La coppia ai bassi regimi èfondamentale per l’off-road,perché consente di sfruttareal meglio le marce nei pas-saggi difficili. Tutta la drive-line è semplice, robusta eaffidabile. Il cambio è manua-le con riduttore e offre intotale 12 rapporti avanti più 2retro. Per gli amanti del fuori-strada “estremo” c’è di serieil differenziale posteriorebloccabile».«Progettando la Campagnolaabbiamo però pensato a unveicolo non solo off-road, maanche all-road - ha prosegui-to Revilla -.Motore, telaio e altezza daterra permettono di affronta-re con disinvoltura percorsidi fuoristrada estremo, mal’ingombro a terra è equiva-

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prodotto<PRESENTATA SUL MONTE BIANCO LA NUOVA CAMPAGNOLA

"La Campagnola è uno dei marchi

storici del Gruppo Fiat,

dal 1951 al 1987 è stata sinonimo

dell'off-road italiano,

ed è con un orgoglio

e una fierezza molto speciali

che la riproponiamo oggi"

ha spiegato Luca De Meo

Dopo vent’anni ritorna la vettura che dal dopoguerra è stata il simbolo dell’off-roaditaliano. Derivata dal Massif in versione a tre porte epasso corto, la nuova vetturaè un fuoristrada dal grandefascino che potrebbediventare un “cult”

di Olga Lattuada

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il trasporto persone. Inoltre è un centro di eccellenza ricono-sciuto nel campo delle trazioni integrali per impieghi pesanti. Già all’atto della sua costituzione, Iveco poteva infatti contaresu due famiglie di fuoristrada, i Magirus tedeschi e i Lanciaprodotti a Bolzano. I veicoli Magirus discendevano dai celebriMerkur, Uranus e Jupiter, mentre i veicoli costruiti a Bolzanoerano di derivazione militare, e vantavano l’eccellenza tecnicadei veicoli speciali Lancia.

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prodotto<PRESENTATA SUL MONTE BIANCO LA NUOVA CAMPAGNOLA

lente a quello di una berlina media. I vantaggi si vedono almomento del parcheggio e nei centri abitati, quando le dimen-sioni compatte e il diametro di sterzata contenuto consentonodi affrontare il traffico e le vie strette. La Campagnola è offerta con carrozzeria a tre porte passocorto e può trasportare quattro persone. I sedili posteriori sonodivisi e, ribaltandoli, la capacità di carico arriva fino a 1.500 litri.Le sue dimensioni sono quelle di una vettura media: 4,24 m dilunghezza, 1,75 m di larghezza e 2,05 m d’altezza.Molto curata è anche l’efficienza energetica, un tema a cuioggi tutti sono particolarmente sensibili. Disinserendo la tra-zione integrale, quando non è necessaria, si abbattono i con-sumi del 10% a pari prestazioni. Il transfer box flangiato almotore consente di ridurre l’ingombro verticale e quindi diottenere un migliore bilanciamento dei pesi e una miglioretenuta di strada in velocità. Tutto questo significa più sicurez-za. In città e in autostrada la facilità di guida e le prestazionisono paragonabili a quelle di una vettura. Anche in frenata,grazie ai quattro freni a disco con ABS.Due i colori, verde salvia e avorio, che richiamano il modellostorico. La dotazione interna prevede rivestimenti in pelle, ariacondizionata, radio/lettore cd e, a richiesta, sistema di naviga-zione satellitare».Il Gruppo Fiat ha scelto di assegnare questo progetto a Ivecoper ragioni industriali e di competenza tecnica. Iveco aveva nelMassif, la piattaforma ideale per derivare un veicolo off-road per

Nella pagina a fianco, in alto, lo schieramento di alcuni esemplaridi Campagnola durante il test sulle pendici delle Alpi,

sopra l'abitato di Courmayeur. In piccolo, un'immagine degli interni impreziositi da sedili e finiture di pelle

e il possente turbodiesel da 176 CV. Qui sopra, la Campagnola scende da un elicottero del Corpo

degli Alpini durante la spettacolare presentazione alla stampa.Sotto, la sfilata delle gloriose progenitrici

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prodotto<PRESENTATA SUL MONTE BIANCO LA NUOVA CAMPAGNOLA

Iveco fece tesoro di queste esperienze. I pesanti integrali diderivazione tedesca continuarono a essere prodotti e com-mercializzati come Iveco-Magirus ANW, i famosi camion aran-cioni delle spedizioni di “Overland” e il know-how ereditato fualla base dello sviluppo di una gamma completa a trazioneintegrale. Nel 1982 fu lanciato il primo Daily 4x4, nel 1992esordì l’Eurocargo 4x4 e nel 1994 fu presentata la primagenerazione della famiglia Trakker. Oggi siamo la Casa cheoffre la più ampia gamma di veicoli a trazione totale, dai dum-per articolati Astra ai Trakker cava-cantiere, dai Daily 4x4all’LMV fino al Massif e alla Campagnola.

TEST IMPEGNATIVIDurante il suo sviluppo, la Campagnola è stata sottoposta atutte le prove necessarie per le certificazioni militari e le hapassate con successo, a conferma del fatto che è un prodot-to che non teme nulla. Il design è firmato Giugiaro e CentroStile Fiat e si modella intorno alla struttura tipica dei fuoristra-da sportivi facendone però una lettura un po’ “rètro” che èparte del suo fascino. Agli appassionati è stata dedicata unaprima edizione limitata e numerata: 499 vetture. Sul montan-te di entrambi i lati, la prima serie presenterà una targhetta“Opening Edition” con il logo e il numero progressivo, che ren-derà ciascuna di queste auto un esemplare unico. Con questo fuoristrada, Iveco si avvicina per la prima volta almondo “consumer” e si propone quindi a una base di clientiche non è quella tradizionale del marchio. «Per Campagnola,Iveco ha deciso di adottare un linguaggio assolutamente nonconvenzionale per il Brand - ha concluso De Meo -.

L’opportunità che abbiamo visto è quella di creare innumere-voli iniziative dedicate alla tutela e allo sviluppo dell’off-roadautentico. Campagnola, come la sua progenitrice, è propriol’incarnazione di un modo “autentico” di intendere l’off-road:non “sfida dell’uomo all’ambiente”, ma esperienza responsabi-le del territorio, non “vittoria della tecnologia sulla natura”, mauso della tecnologia per conoscere e vivere la natura. Ci pro-poniamo quindi di promuovere la conservazione del patrimo-nio ambientale e vogliamo diventare promotori di un escursio-nismo fuoristrada a basso impatto ambientale, che non intac-ca, anzi, aiuta a far conoscere e a proteggere le riserve natu-rali. Abbiamo riunito tutte queste iniziative sotto l’ombrelloscherzoso di un “Ente per la Salvaguardia dell’Off-road”. Oltrea caratterizzare con la sua presenza tutte le attività di promo-zione, l’Ente diventerà un marchio presente su tutto il mer-chandising che venderemo nelle Concessionarie a fiancodella vettura.Ne sono convinto: vedere la Campagnola fa venire voglia diguidarla. E di guidarla sulle strade anzi, sulle “non-strade” a cuiappartiene. Tutti gli altri hanno disinvestito da questa nicchiapuntando sul compromesso e sui crossover. Noi invece abbia-mo fatto un prodotto veramente “tecnico”».Questo lancio mostra ancora una volta l’immagine di un’Ivecoche cresce ed esplora territori nuovi: in termini geografici maanche in termini di innovazione di prodotto. Un’azienda ineccellente salute, che ha fatto e continua a fare grandi investi-menti in ricerca, tecnologia e comunicazione e che, grazie aquesto, è al centro dell’attenzione del mercato e ottiene posi-tivi risultati.

Due fasi dei test che hanno evidenziato la grande versatilità della nuova Campagnola.Con questo fuoristrada, Iveco si avvicina per la prima volta al mondo “consumer”

Il design è firmato

Giugiaro e Centro Stile Fiat

e si modella intorno alla struttura

tipica dei fuoristrada sportivi

facendone però una lettura

un po’ “rètro” che è parte

del suo fascino

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prodotto<IN PROVA IL NUOVO DAILY MIDIVAN

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Il MiniVan, il furgone di accesso allagamma Daily presentato lo scorsoanno, è stato un successo. Era quindidiventato strategicamente importantecreare un’offerta simile anche per i pro-fessionisti del trasporto, coloro chehanno la necessità di disporre di veico-

li di gamma più alta, al limite delle 3,5 t diMTT, ma sempre con patente B. Iveco ha raccolto questa domanda proponen-do il Daily MidiVan, il furgone a ruota singoladi 3,5 t di MTT destinato ai professionisti delladistribuzione, e non solo a loro.

UN’OFFERTA AMPIAMolto ampia la gamma di modelli e persona-lizzazioni offerte. Il Daily MidiVan è propostocon due motorizzazioni e quattro diversepotenze: il turbodiesel da 2,3 litri di cilindrata

può erogare 96, 116 e 136 CV, ma si può sce-gliere anche il possente 3,0 litri da 176 CV, inabbinamento con i cambi manuali a cinque esei rapporti (a seconda della potenza) o con ilcambio automatizzato Agile. Tre le soluzioni dipasso: 3000, 3300 e 3950 mm, oltre al3000L con sbalzo posteriore allungato. Treanche le altezze di tetto che, combinate conle quattro soluzioni di lunghezza del vano dicarico, offrono un’ampia gamma di volume-trie: dai 7,3 metri cubi dei Daily con passo da3000 mm a tetto basso ai 17,2 metri cubidelle versioni con passo da 3950 mm e tettoalto, con cubature intermedie di 8,3 - 9 - 10,2 -12 - 13,2 e 15,6 mc.Ogni versione è altamente personalizzabilecon un eccezionale rapporto prezzo/conte-nuti. Una reale risposta alle esigenze deiclienti, che vogliono contenere i costi senza

DAILY MIDIVAN

IL TUTTOFARE

Nel test sulle

strette e

tortuose strade

liguri il Daily

MidiVan

conferma le sue

doti: grande

maneggevolezza

nei percorsi

urbani e ottimi

spunti velocistici

in quelli

extraurbani,

con consumi

estremamente

ridotti

di Marco Bianchi

rinunciare alla robustezza, alla durata e alvalore di un Daily. Infatti il “leggero” Iveco è ilveicolo più ricercato e più considerato daiprofessionisti, come conferma anche il suoalto valore residuo. Un Daily usato è un “asse-gno circolare”: si rivende rapidamente e beneanche se ha molti anni e molti chilometri.Tutti i Daily MidiVan sono omologati Euro IV epossono essere equipaggiati come optionaldel filtro antiparticolato e quindi possonoaccedere ai centri storici, anche quelli dovesono in vigore le limitazioni alla circolazione.

IN PROVA CON IL 35S12Tra le numerose opzioni disponibili scegliamoun modello della fascia bassa con una quota-zione molto vicina ai 16.800 euro, l’eccellen-te prezzo di accesso alla gamma.Il motore è il quattro cilindri turbodiesel di 2,3 litrinella sua potenza intermedia: 116 CV, il cam-bio è manuale a 5 marce, ma è possibilemontare anche l’automatizzato Agile, un’op-zione che deve essere presa in seria conside-razione se le mission nei centri urbani sono inmaggioranza. Il modello in prova, oltre a una brillante eaggressiva colorazione Rosso Maranello, ècaratterizzato dal tetto medio H2 e dal passodi 3.000 mm con sbalzo posteriore chegarantisce una volumetria utile interna di 10,2 mc.Esso è anche dotato di sospensione pneuma-tica posteriore che consente di abbassare ilpiano di carico a 515 mm, tra i più bassi dellacategoria.Saliamo a bordo. Gli interni sono quelli cono-sciuti e apprezzati della nuova gamma Daily. Ilcambio in plancia garantisce un facile attra-versamento della cabina, utile per scenderedal lato del marciapiede quando si devonoeffettuare delle consegne. Il sedile dell’autista è molto confortevolementre per gli eventuali passeggeri è previstoun sedile a due posti altrettanto comodo.Ampia la dotazione di vani portaoggetti, inol-tre il veicolo è dotato del pack “Classic” cheprevede l’aria condizionata e la chiusura cen-tralizzata con telecomando, certamente dueaccessori molto comodi per migliorare signifi-cativamente l’operatività e la vita di bordo.Affrontiamo la litoranea che porta da SantaMargherita verso Rapallo da dove poi potre-mo accedere all’autostrada. Il veicolo è a pieno carico, oltre 1.400 chili diportata utile, così da verificare anche la pron-tezza del motore in condizioni che raramentei furgoni raggiungono, infatti, soprattutto perla distribuzione, è difficile che si viaggi apieno carico.La strada è stretta e tortuosa, il traffico inten-so, ma il MidiVan si trova perfettamente a pro-

prio agio, sterzo preciso e leggero che, quan-do dobbiamo disimpegnarci in un piccoloingorgo, evidenzia una delle sue caratteristi-che più apprezzate: un raggio di sterzata straordinario, il migliore della categoria. Lagrande coppia del motore non ci fa rimpiange-re il cambio automatizzato Agile: i passaggi dimarcia sono ridotti al minimo e basta pigiareun po’ sul pedale dell’acceleratore per sentireil generoso turbodiesel rispondere pronta-mente. Se poi è proprio necessario scalare, lafrizione morbida e il cambio dagli innesti pre-cisi assistono l’autista nel migliore dei modi.Gli specchietti retrovisori di generose dimen-sioni sono di grande ausilio per affrontare consicurezza anche i passaggi più stretti e l’interasagoma del veicolo è sempre sotto controllo.Entriamo in autostrada. Anche in questa con-dizione il motore si mostra perfettamentedimensionato per far correre il Daily ai limiti di

velocità consentiti dal codice, con la riserva dipotenza necessaria per effettuare i sorpassiindispensabili a mantenere una buona e red-ditiva velocità di crociera.Usciamo al casello di Genova e ci inerpichia-mo per le strade dell’Appennino Ligure. IlDaily MidiVan si mostra a proprio agio anchein questa condizione e, anche quando le sali-te si fanno più impegnative, il motore nonmostra mai incertezze. Certo il 3,0 litri, o piùsemplicemente lo stesso 2,3 litri nella taratu-ra da 146 CV, darebbero ancora più sprint allasalita, ma già così si può circolare in tutta tran-quillità su ogni percorso. Rientriamo a Santa Margherita con la certez-za che il nuovo Daily MidiVan costituisca larisposta migliore per una larga fascia di pro-fessionisti del trasporto. Un vero campione diversatilità e redditività.

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«Svizzera e Austriasono due Nazioniche offrono natura,cultura e una qualitàdi vita molto elevata -spiega GianalbertoLupi, Iveco General

Manager Alps Region -, e hanno entrambe unrigoroso rispetto per l’ambiente come inpochi altri luoghi del mondo. Questo si riper-cuote anche nel modo di fare business, il rap-porto con gli imprenditori di questi due Paesiè molto razionale, pur lasciando spazio anchea valori come fiducia e simpatia, elementiemozionali che si sviluppano col tempo».Laureato in Economia e Commercioall’Università Bocconi di Milano, GianalbertoLupi vanta una lunga esperienza in Iveco,maturata nell’ambito della Logistica Industrialee Commerciale. È stato Responsabile Marketingdella gamma Pesante e in seguito di quellaLeggera, Responsabile centrale della Pianifi-cazione vendite e, da ottobre del 2007, è ilGeneral Manager di Alps Region.

CC&&SS.. Quali sono le peculiarità del mercato deiveicoli commerciali e industriali in Austria e inSvizzera? È possibile delineare i tratti caratte-ristici relativamente allo stato delle infrastrut-ture e dell’economia in generale?Lupi. I due mercati, per quanto possano sem-brare simili come dimensioni, popolazione eposizione geografica, sono molto diversi traloro per quanto concerne la commercializza-zione dei veicoli commerciali e industriali.Gli operatori svizzeri gestiscono la logisticadelle merci prevalentemente all’interno delloro Paese, quindi i chilometri percorsi all’an-no sono sotto la media europea e, conse-guentemente, la domanda di veicoli medi epesanti è limitata da ormai molti anni a circa3 mila immatricolazioni annue. I veicoli legge-ri presentano invece una forte domanda cherispecchia l’alto livello di sviluppo raggiuntodalla distribuzione delle merci che raggiungo-no tutte le piccole valli di montagna, dovesolo il Daily riesce a muoversi agilmente sullestrade tortuose. Quindi i leggeri fino alle 3,5 tdi MTT totalizzano quasi 5 mila immatricola-zioni all’anno.Invece gli operatori austriaci sono importanti“player” nel settore della logistica e del tra-sporto su gomma in Europa. Hanno creatograndi aziende con sede in Austria e filiali intutta Europa, sia Occidentale sia Orientale,per essere sempre vicini alle aziende mani-fatturiere, quindi ai loro clienti.Considerando che l’Austria ha una popola-zione di 8 milioni di abitanti, le 8 milaimmatricolazioni annue di veicoli medi e

pesanti sono un numero molto elevato. Aquesto dato si devono aggiungere i veicoliimmatricolati nei Paesi dell’Europa Centralee Orientale acquistati dai clienti austriaciper le loro filiali. Anche la domanda dei vei-coli leggeri è in crescita, un trend legato avari fattori, per esempio il turismo inaumento genera la necessità di una distri-buzione più capillare e massiccia di generialimentari e accessori per il tempo libero.

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focus<IVECO IN AUSTRIA E SVIZZERA

ALPS REGION DOVE L'AMBIENTE È PARTNER DEL BUSINESS

La denominazione Alps Region riunisce per Iveco due importanti nazioni, Svizzera e Austria, vicine all’Italia, ma al contempo molto differenti come tipologia di clienti e realtà economiche. Ne tracciamo un profilo con Gianalberto Lupi, General Manager di questa area

di Silvia Becchelli

Nella pagina a fianco,Gianalberto Lupi General Manager Iveco del Mercato Alps Regionche comprende Svizzera e Austria. In queste paginee nelle seguenti, alcuni veicoli in forza alle flotte di importanticlienti transalpini

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CC&&SS.. Quali sono le tendenze della domandanei diversi segmenti del mercato, quali sonole preferenze dei clienti?Lupi. Prevediamo nel medio periodo una cre-scita ulteriore del segmento delle 3,5 t di MTT,al limite della patente B. La domanda di que-sta fascia è legata a veicoli che offrano robu-stezza e portata. Su queste “features” di pro-dotto si giocherà la partita nei prossimi anni. Il segmento dei veicoli di gamma media promet-te di essere anche nel futuro dominato daglispecialisti della distribuzione urbana, con unacrescente esigenza, alla luce dei vari divieti nellacircolazione urbana, di rinnovare il parco circo-lante con veicoli “puliti” Euro V. Anche in consi-derazione del fatto che l’età media della gammadei medi è relativamente elevata.Per i pesanti il baricentro futuro del mercatotenderà sempre di più a spostarsi versol’Europa Centrale e Orientale. Infatti, malgra-do l’elevata specializzazione degli operatorilogistici locali, in Austria l’opinione pubblicaha un atteggiamento ostile verso il veicoloindustriale. Il camion è visto più come unnemico da temere che come un elementotrainante per l’economia. È dunque lecitoattendersi da parte dell’Amministrazione pub-blica sempre maggiori ostacoli legislativi efiscali che possono rallentare lo sviluppo delbusiness del trasporto su gomma.In Svizzera vedo un mercato meno esposto acambiamenti politici radicali. I ruoli e il caricodi costi tra ferrovia e strada sono definiti datempo, l’opinione pubblica è soddisfatta, equindi gli scenari futuri sembrano muoversisu binari ben consolidati.

CC&&SS.. Rispetto al resto dell’Europa quali sonole differenze dei clienti svizzeri e austriaci? Lupi. Chi acquista un veicolo industriale èsempre un imprenditore che conosce bene il

proprio mestiere. Questo vale per tutti i Paesi.Quello che si nota in Austria e Svizzera è unadiffusa attenzione per l’ambiente e la disponi-bilità dei clienti ad accettare, seppure inmodo limitato, un costo maggiore per rispet-tare le rigide normative.

CC&&SS.. È possibile riassumere le severe norma-tive sulle emissioni in vigore in Svizzera eAustria, in particolare per gli autisti stranieri dipassaggio?Lupi. L’Austria, membro dell’Unione Europea,non può introdurre normative più severe diquelle europee. La politica austriaca sta cer-cando di aumentare il costo dei pedaggi per iveicoli in circolazione sulle autostrade. Taleaumento pesa però prevalentemente sul traf-fico locale che rappresenta la gran maggio-ranza dei chilometri percorsi e non sul transi-to internazionale per il quale sarebbe statoideato. Alla fine tutto si ripercuote sui prezzifinali dei prodotti, dagli alimentari ai materialiper l’edilizia.Anche la Svizzera segue una politica simile eha raggiunto un livello di pedaggio per iltransito molto elevato. Tramite contratti bila-terali il Paese ha tratto numerosi vantaggisenza dover seguire le regole dellaComunità europea.

CC&&SS.. Si stanno sviluppando forme di posses-so del veicolo differenti dal tradizionale acqui-sto come, per esempio, il noleggio o il leasinga lungo termine? Lupi. Come in tutti i Paesi europei ci sonosocietà di noleggio non solo per i veicoli leg-geri, ma ormai anche per quelli di gammamedia e pesante. Il noleggio è un’ulterioreofferta che si sta creando spazio sul mercatoe, in un futuro prossimo, potrà costituire unanuova opportunità di vendita.

CC&&SS.. Qual è la presenza di Iveco sui due mer-cati nelle rispettive gamme? Lupi. In Svizzera con il Daily siamo leader dimercato con una quota del 21,4% per i vei-coli fino a 3,5 t di MTT, un segmento che loscorso anno ha registrato un incremento del14%. Nella gamma Eurocargo abbiamo con-quistato la prima posizione mantenendo sta-bili le nostre vendite in un mercato che regi-strava una flessione del 12%. Con il rinnova-mento della gamma pesante Stralis e Trakkerabbiamo fatto significativi passi avanti, lanostra quota sta migliorando e ci stiamo avvi-cinando al vertice.In Austria, con il Daily siamo secondi e in lineacon il mercato, mantenendo una quota stabilenel segmento dei 3,5 t che lo scorso anno ècresciuto del 25%. Anche i veicoli di gammamedia sono cresciuti del 10%, Iveco è riuscitaa conquistare la seconda posizione, allargan-do il business a clienti che finora non avevanomai utilizzato Eurocargo e lo hanno adottatocome veicolo affidabile e redditizio. Il mercatodei pesanti è cresciuto del 10% e Iveco haaumentato la propria quota: un risultato soddi-sfacente che ci avvicina ai competitor svedesi.

CC&&SS.. Prospettive future, quali sono i trend delmercato nei due Paesi?Lupi. In Svizzera il mercato dei veicoli com-merciali e industriali è molto legato all’anda-mento dell’economia nei paesi dell’EuropaOccidentale, soprattutto Germania e Francia. Per l’Austria ci sono maggiori legami con iPaesi del Centro-Est Europa. Se l’economia inquei Paesi dovesse crescere con i ritmi degliultimi anni, l’Austria sarebbe il primo Paese atrarne vantaggio.

CC&&SS.. Come è organizzata la presenza Ivecoin Svizzera e in Austria?Lupi. Iveco è presente in entrambi Paesi conuna Rete di Concessionarie e OfficineAutorizzate. In Svizzera abbiamo tre Conces-sionarie e un notevole numero di PuntiVendita che nel complesso totalizzano circa lametà del volume di vendita. L’altra metà è rea-lizzata direttamente da Iveco Svizzera tramiteproprie filiali. In Austria operiamo con cinquegrandi centri di vendita e assistenza di proprie-tà Iveco, quindi la maggior parte dei volumi divendita e le attività di customer service sonogestite direttamente. Un limitato numero didealer locali si occupa prevalentemente dellevendite e dell’assistenza per il Daily.

CC&&SS.. Quali sono i “plus” Iveco riconosciuti dalmercato?Lupi. I clienti hanno apprezzato l’impegno diIveco negli ultimi anni per rinnovare la sua

gamma prodotto, hanno capito che c’è unagrande forza innovativa. Un altro “plus” in entrambi i mercati è costitui-to dalla Rete, sia per quanto riguarda il nume-ro delle Concessionarie e delle Officine siaper la professionalità delle persone che vilavorano. Possiamo vantare una squadra dipersone che vivono quotidianamente i valoriIveco, un segnale importante per il clienteche mostra di apprezzare la motivazione e lacapacità di chi lavora con noi.

CC&&SS.. Come è gestito il rapporto tra Iveco e idealer locali?Lupi. Esiste un filo diretto con le Concessio-narie e le Officine Autorizzate e siamo sem-pre pronti a fornire loro il supporto necessa-rio per rispondere in modo tempestivo alleistanze dei clienti. Inoltre dedichiamo molterisorse nel promuovere le attività di training,indispensabili sia per garantire una maggioreconoscenza del prodotto, sia per gli interven-ti di customer service.

CC&&SS.. Un autotrasportatore italiano che viag-gia in Svizzera e Austria quanto può contaresulla presenza di Iveco?Lupi. Per prima cosa può contare sul suocamion Iveco, un veicolo assolutamente affi-dabile... In caso sia veramente necessario unintervento possiamo con certezza assicurareche le Officine Autorizzate Iveco svizzere eaustriache sono dei veri centri di competenzaper tutte le problematiche legate ai veicolicommerciali e industriali e anche per gli alle-stimenti. È sufficiente una telefonata al numero verdeinternazionale Iveco (00.800.48326.00) e ilCustomer Center Iveco metterà l’autista incontatto con l’officina più vicina.

& 25NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 24 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

focus<IVECO IN AUSTRIA E SVIZZERA

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& 27NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 26 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

trasporto persone<INTERVISTA A JOSEP ROURA, RESPONSABILE DI PRODOTTO DI IVECO IRISBUS

«Iveco Irisbus è uno dei due grandi protagoni-sti del mercato del trasporto persone produ-cendo dai minibus da 3,5 t di MTT fino aigrandi autobus granturismo - precisa subitoJosep Roura, Responsabile Prodotto di IvecoIrisbus -. Con il lancio nel 2007 di DailyTourys, Daily Citis, Crossway LE e Magelys,

propone ai suoi clienti una gamma completamente rinnovata,composta da autobus moderni, dal design unificato e attraen-te, dotati di una meccanica affidabile e performante, partico-larmente rispettosa dell’ambiente».

PENSATI PER IL MERCATO EUROPEO«L’impegno di questi anni è stato quello di far convergere lagamma prodotto in una serie di modelli concepiti e proget-tati per rispondere in maniera ottimale alla domanda delmercato domestico che per Irisbus è più che mai quelloeuropeo - prosegue Roura -. Per le esigenze del trasporto inambito urbano, Irisbus propone Citelis nelle versioni Urbanoe Suburbano e nelle lunghezze di 10,5, 12 e 18 metri peruna portata da 105 a 170 passeggeri. Gli allestimenti offro-no la possibilità del “Low Floor” mentre le motorizzazionispaziano dalle tradizionali diesel a quelle a metano, finoall’alimentazione elettrica con trolley. Di Citelis è stata alle-stita anche una versione più raffinata e con soluzioni inter-ne originali denominata Crealis. Europolis è proposto sulla

L’interagammaIvecoIrisbusgarantisceunarispostamoderna,efficiente

e rispettosa dell’ambiente a tuttele esigenze di trasporto persone.Josep Roura illustra l’ampia offertaIrisbus, le caratteristiche e gli stabilimenti dove sonoprodotti i vari modelli di autobus

di Alberto Mondinelli

UN’OFFERTA COMPLETA

lunghezza di 8 e 9,4 metri con motorizzazioni diesel o ametano e portata fino a 74 passeggeri; di questo modello èstato preparata anche una versione a trazione elettrica.Civis è invece un sistema trasporto avanzato su linee dedi-cate a filovia, mentre Cristalis è un trolleybus di nuova gene-razione su tre lunghezze da 12 a 18,5 metri, con o senzaguida ottica. Tre i modelli per i servizi di linea in ambito interurbano, definitianche Intercity. Midway è stato concepito per le brevi distanze,si tratta di un veicolo di 9,7 metri con motorizzazione diesel euna capacità massima di 40 passeggeri. Per le distanze cortee medie è invece proposto il Crossway, in tre misure da 10,6,12 e 12,8 metri, con motorizzazione diesel e con possibilità ditrasporto fino a 59 passeggeri. Arway è progettato per ledistanze medie su tre lunghezze di 12, 12,8 e 15 metri e conportata fino a 71 passeggeri, le motorizzazioni sono esclusiva-mente diesel. Specifico per i servizi scuolabus è il Recreo.Ampia è anche l’offerta per i servizi turistici. Si parte dal DailyTurys sulla meccanica del leggero Iveco con motorizzazionidiesel o a metano e una capienza di 22 posti. Su una misuramaggiore c’è l’Evadys nella doppia lunghezza di 12 e 12,8 metri,motorizzazione diesel e portata fino a 59 passeggeri. Quando ladomanda di comfort e di eleganza si fa ancora più pressante lariposta arriva dalle “ammiraglie”: Domino, 12,4 metri di lusso conmotorizzazione diesel e portata massima di 55 passeggeri; perarrivare all’ultimo nato Magelys nella doppia misura di 12,2 e 12,8metri per un massimo di 55 passeggeri».«Alla produzione di veicoli completi si aggiunge quella deglichassis - ricorda Roura -. Su meccanica Citelis per impiegourbano, Eurorider a due e tre assi per Coach e Intercity, Dailyper Minibus e Minicoach, Euromidi per Midibus e Coach conmotore anteriore e Midirider per Midicoach fino a 10,5 metricon motore posteriore».

Soprattutto per le realizzazioni più originali e innovative èanche interessante conoscere le municipalità che le hannoadottate. «113 filobus Cristalis sono in esercizio a Lione, 10 aMilano, 11 a Saint-Etienne e 15 a Limoges - ricorda Roura -. DiCivis ne sono stati realizzati 10 per Las Vegas, sei perClermont-Ferrand e tre per Castellon, mentre 49 sono statiordinati dalla città di Bologna. Infine, per la municipalità diPechino, sono stati realizzati dei bus articolati di 18 metri».

GLI STABILIMENTITanti modelli ma anche tanti siti produttivi. Irisbus dispone di bencinque stabilimenti di produzione: due in Francia ad Annonay ea Rorthais, uno in Italia a Valle Ufita, uno nella Repubblica Cecaa Vysoke Myto e uno in Spagna a Barcellona. Nasce quindi lacuriosità di sapere dove sono prodotti i vari modelli.«Citelis è l’unico bus ad essere prodotto sia in Italia sia adAnnonay - spiega Roura -. Sempre in Italia è prodotto l’Europolis,mentre Arway e Recreo sono costruiti nella Repubblica Ceca.Tra i modelli da turismo il Domino è realizzato a Valle Ufita, men-tre Evadys e Magelys vengono costruiti ad Annonay.Per descrivere le diverse sedi produttive possiamo ricordareche lo stabilimento di Valle Ufita, in provincia di Avellino, sorgesu una superficie di 975 mila mq dei quali 105 mila coperti.L’unità produttiva di Annonay occupa invece 271.635 mq con unasuperficie coperta di 115.573 mq, mentre l’altra sede francesea Rorthais ne occupa 233.583 mq dei quali 28.300 mq coper-ti. Lo stabilimento nella Repubblica Ceca ha un’area di321.781 mq dei quali 109.610 mq coperti. Infine Barcellona,specializzata nella produzione di chassis, occupa un’area di61.823 mq dei quali 22.366 mq coperti. Si tratta di fabbrichemoderne che hanno sviluppato tecnologie produttive dieccellenza, perfettamente allineate alla qualità del prodottoIveco Irisbus».

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Magelys, top della gamma granturismo diIrisbus Iveco, seguirà la squadra dellaJuventus Football Club nei suoi sposta-menti in Italia e all’estero. Una tradizio-ne che prosegue, la squadra biancone-ra viaggiava infatti con il granturismoIrisbus Iveco Domino già dal 2000.

Il veicolo, caratterizzato dalla colorazione esterna grigio antra-cite e nera con i colori e il logo della squadra, ha 38 posti tota-li e dispone di una motorizzazione Cursor 10 da 450 CV .L’allestimento, molto confortevole, è stato particolarmentecurato e adattato alle esigenze della squadra. Oltre alle dota-zioni opzionali più richieste sugli autobus turistici, questo vei-colo è dotato di tutti i sistemi tecnologicamente avanzati qualil’antenna satellitare Geosat per la ricezione dei canali Sky col-legata a un impianto di ascolto multicanale cd/dvd, radio e tvper ogni posto a sedere. All’interno dell’autobus è stata riser-

vata un’ampia zona ristoro con forno a microonde, macchinaper il ghiaccio e frigorifero supplementare per soddisfare leesigenze degli atleti durante il viaggio. Le ampie vetrate delMagelys possono essere oscurate da tendine plissettate nereche richiamano i colori della Juventus e alcuni sedili sonocompletamente ribaltabili per trasformarsi in comodi lettini incaso di infortuni dei giocatori. Nel bagagliaio è stata creatauna zona attrezzata per il guardaroba. Infine l’impianto elettri-co è stato potenziato con un gruppo elettrogeno da 220 V,batterie supplementari e caricabatteria di bordo per l’utilizzodi apparati multimediali a veicolo fermo.Con questo allestimento, Irisbus Iveco ha ulteriormente raffor-zato la propria specializzazione nella produzione di versionispeciali per il mondo dello sport. Negli ultimi anni ha infattiprogettato e prodotto i motorhome della scuderia Ferrari diF1, del team ciclistico Liquigas Sport e delle squadre di calciodel Torino e Chievo Verona.

& 29NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 28 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

trasporto persone<

LA JUVENTUS VIAGGIA IN MAGELYSConsegnato alla squadra bianconera il nuovo autobus granturismo

Irisbus Iveco Magelys che accompagnerà i giocatori nei loro

spostamenti per le partite di Campionato e Champions League

trasporto persone<

La municipalizzata palermitana ha fatto una scel-ta importante riponendo fiducia nel prodottoIrisbus Iveco e scegliendo un autobus a bassoimpatto ambientale. Alla consegna dei cinqueCitelis 18 m CNG 310 CV seguirà anche quelladi altri 23 Citelis 12 m CNG 272 CV. La cerimo-nia è avvenuta alla presenza del sindaco di

Palermo Diego Cammarata e di Massimo Maniscalco dellaConcessionaria Irisbus per la Sicilia Sivibus. Tutti i veicoli montano il motore Iveco Cursor 8 in versioneEEV (Enhanced Environmentally Friendly Vehicle), cioè conemissioni a bassissimo impatto ambientale anticipano le seve-re normative Euro VI, che dovrebbero entrare in vigore dal2012. Gli autobus sono dotati di un sistema di climatizzazioneper il comfort dei passeggeri, controllo porte con circuito tele-visivo interno che permette all’autista di visualizzare l’accessoalle porte e un impianto di videosorveglianza per registrare leimmagini all’interno dell’intero abitacolo. La Concessionaria Irisbus Iveco Sivibus è da tempo operante

in Sicilia e vanta una grande esperienza nel settore. Gli impor-tanti volumi di immatricolato sono il frutto di una costanteattenzione al settore privato e pubblico, con la consulenza almomento della scelta dell’autobus più idoneo a ogni missione,alla garanzia prestata con assistenza anche a bordo strada365 giorni all’anno per 24 h, grazie a una rete di 13 OfficineAutorizzate sull’intero territorio regionale.L’Amat, Azienda Municipalizzata Autotrasporto, di Palermo ènata nel 1964 ed è la diretta erede delle società che fin dal-l’inizio del secolo scorso hanno gestito il trasporto pubblicoa Palermo e nei suoi dintorni. Dall’originale missione diazienda municipalizzata del trasporto pubblico per l’areapalermitana, Amat si è evoluta negli anni Novanta in aziendaspecializzata nella mobilità di persone e, nel 2005, è divenu-ta una società per azioni con socio unico il Comune diPalermo. L’attività di pubblico trasporto locale si estendecapillarmente per l’intero territorio cittadino, raggiungendoalcuni comuni limitrofi quali Villabate e Sferracavallo.L’attuale rete si sviluppa per circa 330 km.

Sono stati recentemente consegnati all’Amat di Palermo i primi

cinque Citelis che fanno parte di una fornitura di 28 unità

PALERMO SCEGLIECITELIS A METANO

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UN SOFTWARE DEDICATOGrazie all’iniziativa del Comitato Centrale si è anche potutoevidenziare come si possa avviare un “effetto rete” capace didiventare un elemento di supporto alle esigenze delle impre-se di autotrasporto ai fini della sicurezza.Si è quindi deciso di avviare un servizio per la gestione di unsoftware per tutte le aree di sosta dedicate ai veicoli pesantiche intendono entrare in rete, approvando il layout tecnico e icriteri per la relativa convenzione. L’impegno è quello di met-tere a disposizione delle aree di sosta che si intendono con-venzionare una piattaforma contenente i dati e le informazionielaborate dal Comitato stesso attraverso uno specifico studio.Si deve quindi fornire: l’accesso alla piattaforma telematicacentrale con la possibilità di connessione ad altre aree disosta, il software operativo per assicurare il collegamento allapiattaforma centrale, la relativa implementazione e la fornituraper almeno due anni del servizio di gestione dei flussi dei dati.Dal canto loro, le strutture che intendono convenzionarsidovranno uniformare i sistemi informativi esistenti con unaserie di servizi: videosorveglianza, assistenza alle persone e aiveicoli, disponibilità di aree per la sosta con specifici siti per itrasporti particolari come, per esempio, refrigerati e mercipericolose. Oltre a questo le aree di sosta dovranno ovvia-mente dotarsi di una strumentazione informatica in grado disupportare il software operativo. I servizi erogati e i requisiticostituiranno il contenuto della convenzione che verrà com-pletata con altri punti riguardanti la manutenzione delle appa-recchiature, la formazione e l’aggiornamento del personale.Per fruire del sistema le aree di sosta possono convenzionarsicon il Comitato Centrale dell’Albo. Considerando che il sistemaè aperto, possono aderire tutte le aree dedicate ai veicolipesanti che possiedono alcuni requisiti generali: hotel, serviziigienici, docce, minimarket, lavanderia (anche self-service),autolavaggio, gommista, officina meccanica ed elettrauto, ali-

mentazione elettrica carri frigo e sale di attesa. Per quantoriguarda invece la sicurezza sono richiesti una recinzione, l’illu-minazione, un servizio di sorveglianza e dispositivi antincendio.Si tratta di un’iniziativa di grande interesse e utilità per gli auto-trasportatori e va dato atto all’Albo di essersi mosso nella dire-zione giusta. Proprio per questo la Rete delle ConcessionarieIveco ha manifestato un particolare interesse per il progetto.Come scritto, in ogni area di sosta è prevista la realizzazione diun’officina meccanica e questo è certamente uno dei servizi piùrichiesti e apprezzati dagli autotrasportatori. Ecco perché leConcessionarie Iveco stanno provvedendo a prendere gliopportuni contatti con gli organismi di gestione delle aree percercare di realizzare punti assistenziali in loco.

& 31NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 30 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

associazioni<UNA RETE ITALIANA PER LA SOSTA

Potersi fermare per i turni diriposo in aree sicure e dotatedei comfort necessari a unreale riposo, è un’esigenzasentita da tutti gli autisti cheviaggiano nel nostro Paese.Non si tratta di un servizio

accessorio, ma di un’autentica priorità.Purtroppo anche sotto questo aspetto l’Italiamostra un ritardo cronico e molto graverispetto agli standard europei, con la conse-guenza di lasciare migliaia di autotrasportato-ri in balia di una criminalità, organizzata oimprovvisata poco importa, e di trasformarele soste per il riposo in un autentico calvarioche rischia di rimettere l’autista al volante piùstanco e stressato di quando si era fermato. Èquindi fortemente sentita dagli operatori delsettore l’esigenza che, sia sui tracciati auto-stradali sia sulla viabilità statale a più elevatapercorrenza, ci sia una rete di aree di sostaattrezzate che consentano un più agevolerispetto dei tempi di guida e di riposo, la sostadei veicoli in condizioni di sicurezza, un’ade-guata accoglienza per gli autisti.

LO “STATO DELL’ARTE”Il Comitato Centrale dell’Albo, dopo aver ope-rato il censimento di circa 130 possibili areedi sosta attrezzate per la sosta dei veicoliindustriali, ha deciso di contribuire, con unfinanziamento, alla costruzione di 22 di que-ste, i cui progetti sono già stati tutti approvati.Oggi sono già operative le 10 strutture ripor-tate nel box.Il Comitato Centrale, avvalendosi di fondiespressamente destinati dalla legge alla tute-la della sicurezza della circolazione stradale edell’ambiente, ha promosso un contributo afondo perduto a quei soggetti pubblici o pri-vati che disponessero di un progetto “cantie-rabile”, già approvato dalle competenti autori-tà, teso a realizzare un’area di sosta per vei-coli commerciali.Un’apposita commissione nominata dalComitato Centrale ha provveduto a valutare lenumerose richieste pervenute, l’idoneità deisoggetti presentatori, il rispetto delle condi-zioni stabilite nei bandi e nei relativi capitola-ti, e appunto 22 sono state quelle individuatein questa prima fase.

UN SERVIZIO INDISPENSABILEL’Albo degliAutotrasportatoriha avviato un piano di sviluppo per la realizzazione di aree di sostaattrezzate perl’autotrasporto e un progetto di rete in grado di connetterle al fine di fornireinformazioni in tempo reale agli autisti

di Loriano Signorini

LE 10 AREE GIÀ OPERATIVE� Area doganale interna porto mercantile La Spezia

(innesto A15 Fornola, La Spezia, svincolo Stagnoni)� A14 Bologna - Bari - Taranto (tratto Bologna - Rimini Sud)� Fiorenzuola d’Arda A1 Milano - Napoli

(tratto Piacenza - Bologna)� Civitanova Marche (MC) Z.I. Loc. S. Maria Apparente� A1 Milano - Napoli (tratto Chiusi - Orte)� S.Benedetto del Tronto (AP) - Uscita A14� A1 Milano - Napoli (tratto Fiano Romano - S.Cesareo)� Polo Logistico Interporto “Catania” -

Via Coppalati, Piacenza� Fano (AN) - Z.I. Bellocchi E78 / A14� A14 Uscita casello Pesaro - Urbino (Loc. Selvagrossa)

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l’obiettivo di avere sempre di più il cliente al centro dellanostra attenzione. In questo contesto vanno inserite iniziati-ve come i Daily Center, pensati per avvicinare sempre di piùIveco alle esigenze dei clienti della gamma leggera. Iveco èleader di mercato e deve difendere questa posizione offren-do il meglio, finora ci siamo riusciti e siamo certi di prose-guire su questa strada.Fondamentale è il ruolo dei dealer, imprenditori che condivido-no tutte le scelte di Iveco con un rapporto di vera partnershipe sono un riferimento importante per Iveco e per i clienti.Gente appassionata del proprio lavoro, dalle solide basieconomiche e professionali, profondamente radicati nelmondo degli autotrasportatori presenti nelle proprie aree diinfluenza: i clienti sono spesso degli amici con cui si intrec-ciano rapporti professionali e umani. Un importante “plus”per tutta Iveco.Se a questo aggiungiamo i grandi progressi tecnologici rea-lizzati dai nuovi prodotti della gamma Iveco e l’efficienza erapidità della diagnostica negli interventi riparati-vi, possiamo ben comprendere come la ReteIveco sia oggi all’avanguardia assoluta su tutti ifronti, confermando la sua leadership».«Si è spesso dibattuto - prosegue Barbara Barbieri- se nella decisione d’acquisto del cliente sia pre-ponderante il prodotto, cioè il camion, oppure laqualità del servizio assistenziale. Mi sento di poteraffermare che, a fronte di una generalizzata edelevata qualità dell’offerta di veicoli, è spessol’aspetto emozionale, quindi la percezione che siha del veicolo, unita alla tranquillità garantita dauna rete capillare ed efficiente, a fare la differen-za. Da questo punto di vista il rinnovo completodella gamma effettuato da Iveco in poco più didue anni, l’abbinamento di immagine e dei valoriaziendali a grandi campioni come gli All Blacks ela Nazionale Italiana Rugby, hanno certamentecontribuito ad accrescere la percezione positivadel Brand. Ma un ruolo determinante è anche ilfatto di poter contare su una Rete commerciale eassistenziale professionale che sa consigliare,risolvere i problemi, affiancare i clienti in tutte leloro scelte, anche quando si deve decidere l’alle-stimento o le dotazioni dei veicoli. Questa è lanostra grande forza».

NEW DEALER IDENTITY «Proprio per essere al passo con il processo evolutivo complessi-vo del Brand Iveco, nel 2006 è stato varato il progetto per unaNew Dealer Identity delle Concessionarie e delle OfficineAutorizzate - ricorda Barbara Barbieri -. Sono proprio i dealer e icentri assistenziali a offrire l’immagine di Iveco sul territorio: i lorouffici, i saloni, i banconi del magazzino così come i reparti di offi-cina sono determinanti nel giudizio e nella percezione del cliente.Per questo si è voluto studiare delle linee guida che potesserodare precise indicazioni per l’allestimento delle nuove sedi e ilprogressivo adeguamento di quelle esistenti. La strada scelta èstata quella di non imporre dei format molto rigidi, ma piutto-sto di definire precise regole in termini di materiali e struttureper creare un’immagine univoca e al passo con i tempi. I primidue dealer che rispondono a questa New Dealer Identity, i duecentri pilota per l’Italia, sono stati la sede della Tentori V.I. diMolteno, in provincia di Lecco, e quella della Filiale di Mondovì,in provincia di Cuneo, della Garelli V.I.

Il progetto, come accennato, prevede di lasciarelibertà ai dealer nella scelta del fabbricato, dandoperò precise indicazioni nei colori e nei materiali,definendo in modo preciso il posizionamento deitotem e delle bandiere. I nuovi elementi di marcatu-ra sono realizzati in materiali tecnologicamenteavanzati come l’alluminio; l’illuminazione è affidataai led in sostituzione dei neon. Il tutto con importan-ti effetti in termini di visibilità e minore manutenzio-ne, quindi non solo design ma anche praticità. Si èinoltre scelto di dare maggiore risalto allaConcessionaria rendendo il suo nome più evidentee si è creato un portale che individua l’accessopedonale agli uffici, così da accogliere al meglio ilcliente. Sarà proprio questo portale, unitamente altotem e alle bandiere, l’elemento caratterizzantedella New Dealer Identity ». In chiusura uno sguardo agli obiettivi futuri. «Essereancora più vicini al cliente e dare “valore” aggiunto- conclude Barbara Barbieri -. Un target che si ottie-ne con il continuo sviluppo e consolidamento dellacapillarità e professionalità della Rete e un pressan-te controllo degli standard. L’obiettivo è uno solo ecomune a tutta l’azienda: difendere e incrementarela nostra posizione di leader di mercato attraversola piena soddisfazione del cliente».

& 33NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 32 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

rete<INTERVISTA A BARBARA BARBIERI, RESPONSABILE RETE IVECO MERCATO ITALIA

Barbara Barbieri è la nuova Responsabile dellaRete del Mercato Italia Iveco. Laureata inIngegneria Chimica al Politecnico di Torino, dal2003 è in Iveco, dove ha svolto mansioni dianalisi e ottimizzazione di processi commercia-li e di customer satisfaction presso la DirezioneNetwork centrale di Sales & Marketing. Nel

2007 ha ricoperto il ruolo di Responsabile dei rapporti traIveco e l’Associazione Europea dei Concessionari (GACIE) peri mercati Italia, Spagna, Francia e UK, dedicandosi allo stessotempo al Progetto “New Dealer Identity” per il rinnovo dell’im-magine di tutta la rete commerciale Iveco.

RUOLO DA LEADERUna carriera professionale votata allo sviluppo sul territoriodelle strutture Iveco per occuparsi ora della Rete del Paesedove Iveco è incontrastato leader di mercato.«Non solo è leader - spiega Barbara Barberi - ma affida allaqualità e capillarità della sua Rete un ruolo molto importan-te nel rafforzamento di questa posizione.Per fare la "fotografia" della nostra organizzazione commer-ciale ricordiamo che in Italia operano 55 ConcessionarieIveco. Comprese le filiali, esse gestiscono complessivamen-te oltre 150 punti vendita, mentre la rete assistenziale anno-vera 670 Officine Autorizzate e di Concessionaria. In totalegli addetti sono oltre 8 mila.Un’immagine complessiva di grande forza, professionalità eradicamento sul territorio, frutto di un processo di raziona-lizzazione e omologazione che si è sviluppato soprattuttonegli ultimi 10 anni. Tutto questo ha portato a una progres-siva individuazione di realtà imprenditoriali che mostranoalti livelli qualitativi sul fronte del servizio al cliente. È statoun processo piuttosto complesso, un progressivo affina-mento con precisi capi saldi, in primis la capillarità sul terri-torio e, come ho detto, la professionalità del servizio, con

EVOLUZIONE NELLA CONTINUITÀAbbiamo incontrato Barbara Barbieri, Responsabile della Rete delle ConcessionarieIveco in Italia, per conoscere lo “stato dell’arte” dell’organizzazione commerciale e assistenziale del costruttore leader sul territorio nazionale

di Marco Bianchi

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& 35NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 34 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

rete<VIAGGIO NELLE CONCESSIONARIE IVECO

Non è un caso che l’ingressodella famiglia Tentori nelmondo automotive avven-ga negli anni Cinquantacon un’officina, in unprimo tempo dedicata amoto e auto e, in seguito,

ai veicoli industriali. Ancora più significativo èil fatto che all’attività di manutenzione e ripa-razione venne affiancata anche quella diautotrasporto.

STORIA E UOMINITutto il merito è di Giuseppe Tentori che, conaltri quattro fratelli, diede vita all’azienda aitempi impegnata su due fronti.«Sono stati anni che hanno segnato la cultu-ra di tutta la famiglia - racconta MassimoTentori, attuale Presidente e nipote diGiuseppe -. È da quelle radici che discendela nostra grande attenzione all’attività assi-stenziale e la profonda conoscenza delmondo dell’autotrasporto. Un sentimento disolidarietà che ci lega ad autisti e imprendi-tori, perché sappiamo bene cosa vuol direavere un veicolo fermo, quali sono le neces-sità di chi quotidianamente è alla guida di uncamion.La nostra generazione, a cui è stato affidatolo sviluppo dell’azienda, ha sempre avutoben chiaro gli insegnamenti dei nostri genito-ri. Siamo un gruppo familiare numeroso,infatti i quattro fratelli hanno avuto 13 figli, deiquali sette sono operativi all’interno dellaTentori V.I. Spa».«All’attività di riparazione dei veicoli industria-

li - prosegue Pietro Tentori, cugino diMassimo e Amministratore Delegato del-l’azienda -, venne in seguito affiancato il com-mercio di veicoli usati, che portò presto a unaprofonda conoscenza del mercato. Si arrivacosì al 1974, anno ufficiale di costituzionedella Tentori Veicoli industriali che, nel 1975,ottenne il mandato di Concessionaria Iveco,proprio nell’anno in cui nasceva il marchioche raccoglieva tutte le attività del GruppoFiat nell’ambito dei veicoli industriali.La sede di Molteno, in provincia di Lecco,venne inaugurata poco dopo, nel 1978, e daquel momento è iniziato lo sviluppo di questaazienda. All’inizio il territorio di pertinenzaera più limitato: dalla Brianza ai confini dellaValtellina, in pratica la direttrice Milano-Lecco; in seguito si sono aggiunte la provin-cia di Como e, più recentemente, Monza ealcuni comuni del Nord milanese».

LA STRUTTURAUn’area non vasta, ma molto ricca di indu-strie e quindi con una forte domanda di tra-sporto merci. Questo spiega perché per ilsuo presidio è stata sviluppata una strutturaarticolata: infatti oltre alla nuova sede diMolteno che ha raddoppiato l’insediamentoprecedente, la Tentori V.I. dispone di unaFiliale a Monza, un Punto Vendita a Varedosulla direttrice Milano-Como, e un altro PuntoVendita a Cantù, sempre in Brianza, doveopera un Daily Center presso un’OfficinaAutorizzata. «Tutto ruota attorno alla sede di Molteno,recentemente raddoppiata con l’inaugurazio-

TENTORI VEICOLI INDUSTRIALI SPA

IMMAGINE E SOSTANZA

Professionalità e qualità del servizio sono le eccellenze con le quali la Concessionaria Tentori V.I. opera nel “cuore” della Lombardia, dalla Brianza alle province di Como eLecco. Un dealer da due generazionivicino alle esigenze degli autotrasportatori

di Alberto Mondinelli

Nella pagina a fianco,un'immagine della nuovasede; sopra, da sinistra,Massimo e Pietro Tentori,rispettivamentePresidente eAmministratore Delegatodella Concessionaria. Qui, una vista delpiazzale di esposizionedei veicoli nuovi

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& 37NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 36 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

rete<VIAGGIO NELLE CONCESSIONARIE IVECO

ne di una seconda struttura in armonia con lenuove direttive di Identity Iveco, cioè le solu-zioni di design esteriore a cui si ispirerannotutte le prossime Concessionarie Iveco -riprende Massimo Tentori -. Il nuovo fabbrica-to è prospiciente al precedente, (sono sepa-rati dalla superstrada Milano-Lecco ma colle-gati da un sottopassaggio) ed è caratterizzatoda un design di grande effetto con un’ampiavetrata. La nuova sede si sviluppa su un’areadi 16 mila mq dei quali 8 mila coperti, dovetrovano posto gli uffici direzionali, amministrati-vi e commerciali, le aule per la formazione e leriunioni, lo showroom e la zona per la prepara-zione e la consegna dei veicoli. L’esposizione

dei veicoli nuovi prosegue poi nell’ampiopiazzale. I 20 mila mq della vecchia sede, conaltri 8 mila mq coperti, sono invece destinatiinteramente alle attività di post-vendita e assi-stenza. Un settore a cui la Tentori riservagrande attenzione, una vera tradizione difamiglia, oltre che un elemento importantissi-mo nella fidelizzazione dei clienti, sotto laresponsabilità di Raffaele Tentori che segue laCustomer Service. Complessivamente lepostazioni di lavoro a Molteno sono 30, 12quelle a Monza, mentre altre 10 sono destina-te all’allestimento dei veicoli in consegna.Presto sarà pronta una nuova sede anche perla Filiale di Monza completa di tutto: ufficicommerciali, officina e magazzino. La nostravolontà è di potenziare soprattutto i serviziassistenziali: infatti anche la prossima struttu-ra è stata programmata proprio per raddop-piare la superficie destinata all’officina. Nelcomplesso la Tentori V.I. impiega un centinaiodi dipendenti.Il presidio dell’area è completato da 18Officine Autorizzate che assicurano la coper-tura sulle 24h. Sono partner importanti con iquali è stato avviato un processo di maggio-re integrazione per garantire un serviziomolto qualificato in tutta l’area di competen-za. In particolare stiamo facendo grandi sfor-zi per incentivare la crescita professionale estrutturale delle nostre Officine Autorizzate.Investimenti in termini di formazione del per-sonale, attrezzature e immobili, perché quel-la dei servizi sia un’attività sviluppata almeglio, nell’interesse dei clienti e anche deititolari delle officine stesse.

Sopra, l'interno e l'esternodell'officina che sorgeprospiciente al nuovofabbricato sulla superstradaMilano-Lecco. Qui sotto, la sede della Carrozzeria AutorizzataIveco di Oggiono, sempre in provincia di Lecco

Da ricordare inoltre che gestiamo in com-partecipazione una carrozzeria industrialeautorizzata Iveco ad Oggiono, sempre inprovincia di Lecco. Si tratta di un impiantoche si sviluppa su un’area di 5 mila mqcoperti dove lavorano 20 dipendenti. Ai tra-dizionali interventi di carrozzeria in ambitoripartivo è abbinata la realizzazione di allesti-menti specifici sulle esigenze dei singolicommittenti, così da garantire un’offertacompleta e tempestiva ai clienti che hannoesigenze particolari».«Un altro aspetto molto curato è quello lega-to all’immagine - prosegue Massimo Tentori-. Pensiamo che il cliente apprezzi l’attenzio-ne del concessionario alla cura dei partico-lari della propria sede, con una ricaduta dimaggiore credibilità per tutta l’organizzazio-ne. È un modo diretto ed esplicito per farcomprendere che dietro quella struttura c’èun marchio, una casa “madre”, una profes-sionalità, la volontà di essere sempre vicinialle esigenze del cliente senza lasciare nullaal caso, affrontando anche ingenti investi-menti. Ritengo che l’immagine possa avereun effetto trainante molto importante».

IL TERRITORIO«La nostra area - riprende Pietro Tentori - èricca di imprenditori e industrie e questocomporta un notevole frazionamento delladomanda. Ci sono pochi flottisti e c’è un’altapercentuale di trasporti in conto proprio,quello in conto terzi è invece affidato soprat-tutto a imprenditori monoveicolari o con flot-te di piccole dimensioni.

Difficilmente le trattative riguardano fornitu-re plurime, spesso sono per un singolo vei-colo, praticamente cliente per cliente. Èquindi necessario essere sempre moltoattenti a rispondere alle specifiche esigenzedi ognuno. È comunque un mondo in evolu-zione, assistiamo infatti a fenomeni di aggre-gazione tra gli autotrasportatori e molte atti-vità produttive si stanno delocalizzando,aumentando ulteriormente la domanda ditrasporto.Nel 2007 sono stati venduti 1054 veicoli,60% di gamma leggera, 12% medi, 20%pesanti e 8% cava-cantiere. Dati confermatianche nel primo semestre di quest’anno,nonostante la congiuntura non sia partico-larmente favorevole. Anche perché tuttal’area deve fare i conti con gravi problemiinfrastrutturali. Basti pensare alle difficoltà dicollegamento fra Lecco e Como, due cittàmolto vitali e piene di attività, unite da unasola strada a doppio senso, tortuosa e sem-pre intasata di traffico. C’è grande attesa perla Pedemontana, ormai deliberata dalleautorità regionali e governative, che dovreb-be risolvere un po’ di problemi e far guarda-re al futuro con maggiore fiducia. Così comei prossimi lavori per l’Expo di Milano lascia-no ben sperare per un rilancio delle attivitàedili e cantieristiche, in questo momento unpo’ sottotono.I segnali positivi non mancano e c’è la volon-tà, da parte nostra e dei nostri clienti, di con-tinuare ad investire per essere pronti quan-do tutta l’economia locale riprenderà ilpasso abituale».

Sede principaleVia Cavour, 1623847 MOLTENO (LC)Tel. 031/3571111Fax 031/[email protected]

Responsabile commercialeMassimo De CapitaniTel. 031/3571125Fax 031/[email protected]

Responsabile servizio al clienteRaffaele TentoriTel. 031/3571111Fax 031/[email protected]

Responsabile officinaErnesto BilloTel. 031/3571155Fax 031/[email protected]

Responsabile magazzinoRoberto CortiTel. 031/3571177Fax 031/[email protected]

Responsabile usatoMassimo BassiTel. 031/3571111Fax 031/[email protected]

Responsabile noleggioMarco TentoriTel. 031/3571111Fax 031/[email protected]

Responsabile marketingCristiana AzzettiTel. 031/3571111Fax. 031/[email protected]

FILIALE DI MONZAVia Boccioni, 4/a20052 MONZA (MB)Tel. 039/204561Fax 039/2045638

Responsabile Commerciale Lucio Bellè[email protected]

Responsabile ServiceFulgido [email protected]

Sito Internetwww.tentori.biz

LO STAFF

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In un certo senso è stato un po’ un ritorno alle origini. Infattila storia imprenditoriale della famiglia Molteni iniziò nel1952 quando Giuseppe Molteni aveva avviato una picco-la attività di trasporto e commercio di materiali edili inambito locale. Aveva un magazzino a Giussano, cittadina inprovincia di Milano, da dove veniva gestita la vendita e ladistribuzione di tutto quanto servisse alle imprese edili

della zona, oltre all’area milanese anche le provincia di Lecco eComo. Anni dopo, i figli di Giuseppe Molteni stanno ripercorren-do la strada del padre, affiancando all’attività di autotrasportatorila gestione di magazzini per il cemento e i suoi derivati.

LA SCELTA DEL TRASPORTO«I camion sono sempre stati un elemento fondamentale dellanostra attività - spiega Carlo Molteni, uno dei figli diGiuseppe -. Fu così che, all’inizio degli anni Ottanta, quandoin azienda subentrammo io e mio fratello Nando, puntammoproprio sui trasporti per dare nuovo slancio all’attività.Dismettemmo il magazzino e decidemmo di sviluppare l’au-totrasporto. Avevamo vari contatti con cantieri e aziende cheoperavano nel settore e, proprio da questi, nacque una col-laborazione importante con la cementifera di Merone, inprovincia di Como. Un grande cementificio che, qualche

& 39NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 38 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

protagonisti<

AUTOTRASPORTI F.LLI MOLTENI SAS

LA “LOGISTICA” DEL CEMENTO

Dai servizi di trasporto in esclusiva per una grande multinazionale del

cemento al coordinamento di tutta la gestione dei materiali in

Lombardia. Questo il processo evolutivo della Fratelli Molteni

anno dopo, venne acquisito dalla Holcim Italia, la filiale ita-liana della multinazionale primo produttore mondiale dicemento. La serietà e qualità del nostro servizio furonoapprezzati dalla nuova gestione e così anche la dirigenzaHolcim diede fiducia alla nostra azienda. Furono anni di svi-luppo del parco, ma anche di consolidamento di tutta lanostra struttura. Convinti che la scelta fatta fosse quellamigliore puntammo su un ulteriore specializzazione: traspor-tare esclusivamente cemento, sia sfuso sia in sacchi. Un ser-vizio solo in ambito lombardo, con al massimo qualche pun-tata nel resto del Nord d’Italia, ancora oggi il tragitto mediodi un nostro veicolo è di 52 Km».Seguirono anni di crescita e di consolidamento fino al 1999,anno in cui la Molteni acquisì un’azienda di proprietà dellafamiglia Tentori, già Concessionaria Iveco. «Era una società che faceva il nostro stesso lavoro e questoci consentì di raddoppiare il nostro parco, da 8 a 16 veicoli,ma soprattutto di consolidare ulteriormente il rapporto conla Tentori. Tutti i nostri camion sono sempre stati acquistatida loro, una collaborazione nata con nostro padre e cheabbiamo fatto crescere negli anni. Oggi i veicoli sono 24,tutti Iveco di gamma pesante. I più “anziani” sono del 2003,quindi prossimi alla sostituzione perché difficilmente i nostricamion superano i cinque anni di utilizzo. Una scelta dettatada motivi operativi ma anche di immagine. In netta maggio-ranza sono trattori Straliscon semirimorchi a silos,con l’unica eccezione di dueautotreni con rimorchio. Perquanto riguarda i modelli,negli ultimi acquisti abbiamoscelto i nuovi Stralis Euro Vcon motore Cursor 10 da450 CV, una scelta che èperfettamente in sintoniacon la filosofia aziendalevolta a massimizzare la red-ditività. I veicoli sono dotatidi cambio manuale, lo prefe-riamo per l’abbinamento conle prese di forza, e montanol’Intarder anche se non dob-biamo affrontare grandi disli-velli, ma lo consideriamo unelemento di sicurezza ulte-riore per l’autista».

UN TREND DI CRESCITA IMPORTANTE«Gli ultimi cinque anni hanno seguito un trend di crescitaimportante, sia in termini di volumi trasportati, sia come tipo-logia di lavoro - prosegue Molteni -. Dal 2006 siamo i tra-sportatori in esclusiva di Holcim Italia in Lombardia e, oltre autilizzare i nostri veicoli, gestiamo i servizi di altri 22 vettorimonoveicolari. Holcim opera sul territorio lombardo con trecementifici e due depositi e a questa partnership è legato il90% del nostro fatturato, il restante è dato da altre commes-se sempre nell’ambito del trasporto del cemento e dei suoiderivati. In particolare il 75% è legato al trasporto delcemento sfuso e il restante a quello in sacchi».Carlo Molteni segue direttamente la gestione dell’azienda,mentre il fratello Nando è impegnato nel controllo del parcomacchine e del traffico e spesso guida direttamente i veico-li quando è necessario sostituire qualche autista.«La recente evoluzione del nostro lavoro ci ha indicatoanche la strada per il futuro - conclude Carlo Molteni -.Vogliamo puntare sulla logistica integrata creando dei depo-siti di materiali, un po’ come aveva fatto nostro padre. Almomento il mercato sta registrando una fase di stasi, però cisono grandi aspettative per l’Expo. Quindi vogliamo conti-nuare ad investire e anche a sviluppare i rapporti sia con ifornitori, come con la Tentori, sia con gli autisti e con tutte lepersone che lavorano per la Molteni. Diamo una grande

importanza alla qualità delrapporto umano.Il deposito dei materiali, pre-valentemente in sacchi esempre legato al cemento eai suoi derivati, verrà ubicatonegli attuali capannoni diGiussano. Per il parco veicoli,che finora sono stati rimessa-ti al coperto, stiamo allesten-do un’area apposita nellevicinanze. Sono investimenti importantima tutta l’economia lombar-da, con particolare riferi-mento al settore edile, guar-da alla prossima Expo congrande fiducia; questoimportante evento daràsicuramente slancio e lavoroalle nostre aziende».Da sinistra, Carlo e Nando Molteni; sopra, alcuni veicoli della flotta

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& 41NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 40 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

protagonisti<

AMilano si respira già aria di Expo e, per la“verticalizzazione” della città, c’è chi si pre-para con nuove attrezzature indispensabiliper costruire i grattacieli che caratterizzeran-no il nuovo volto della metropoli lombarda.Fra questi il Gruppo Bianco è pronto a recita-re un ruolo di primo piano.

UNA FAMIGLIA DEL SUDUno scenario ben differente rispetto a quello che SalvatoreBianco si trovò di fronte quando arrivò a 14 anni a Milano dallaoriginaria Calabria con tutta la famiglia. Appena fu in grado diguidare un camion acquistò la sua prima betoniera e il suofuturo, insieme a quello dei suoi tre fratelli, fu segnato.Alla prima betoniera ne seguirono altre e, grazie alla serietà delproprio servizio, i fratelli Bianco riuscirono a sviluppare un’attivi-tà che si allargò progressivamente fino alla realtà attuale. IlGruppo riunisce infatti una serie di società che nel complessogestiscono una flotta di 120 veicoli cava-cantiere e assicuranolavoro a un indotto di un’altra ventina in numerosi cantieridell’hinterland milanese. Inoltre il Gruppo Bianco ha in gestionealcuni impianti per la produzione di calcestruzzo.Salvatore Bianco, da fratello maggiore, ha mantenuto il ruolo di

GRUPPO BIANCO

SEMPRE

PIÙ INALTO

coordinamento e di supervisione dell’organizzazione, mentregli altri tre fratelli si sono divisi le responsabilità nella gestio-ne dell’azienda. Sesto, il braccio destro di Salvatore, segue lalogistica e la gestione del parco veicoli, gli altri due fratelliAldo e Franco si occupano prevalentemente dell’operativitàsul cantiere; la seconda generazione, Alessio figlio diSalvatore, cura il coordinamento di tutti i numerosi cantieri.

IN ATTESA DELL’EXPOI tempi sono cambiati, ma il ricordo dei primi anni duri hagenerato un approccio molto attento e oculato all’attivitàdell’azienda. Tutto è mirato alla ricerca della redditività e almiglioramento del servizio al cliente.«La nostra flotta è composta quasi esclusivamente da vei-coli cava-cantiere di gamma pesante, il 50% sono Trakkerallestiti come betoniere, betonpompe, pompe e con casso-ni ribaltabili. Inoltre, per i servizi di supporto ai cantieri,abbiamo alcuni veicoli di gamma leggera, in prevalenzaDaily - spiega Salvatore Bianco -.Oggi noi operiamo su commesse per le grandi impreseedili, molte delle quali sono gruppi internazionali oppureaziende a capitale pubblico. Rapporti che abbiamo costrui-to negli anni grazie alla serietà della nostra offerta e all’ap-proccio molto rigoroso e professionale che abbiamo sem-pre avuto nei nostri interventi sui cantieri. Rivolgendosi anoi, chi si aggiudica le gare d’appalto per tutte le grandiopere pubbliche che si sviluppano attorno alla metropolimilanese, sa di poter contare su un partner d’eccezione.Quest’anno il settore sta attraversando un momento distasi, ma la nostra volontà è di continuare a investire perquando tutto si rimetterà in marcia. Qui a Milano abbiamouna prospettiva concreta che è rappresentata dall’Expo, eproprio per essere pronti a fornire il supporto alla costru-zione delle grandi opere in programma abbiamo già ordi-

nato un Trakker a cinque assi, grazie a una trasformazionespeciale dell’Iveco, su cui sarà installata una betonpompada 70 metri di altezza, tra le più alte in Europa. Si tratta diun veicolo straordinario, ordinato e pensato per la realizza-zione delle torri che saranno l’emblema di Milano Expo. Uninvestimento ingente che sottolinea la volontà e la determi-nazione di essere sempre pronti. Del resto il suo allesti-mento richiede oltre un anno di tempo, e quindi non puòche essere avviato in prospettiva futura».

FLOTTA E ASSISTENZAUna scelta coraggiosa che ribadisce il grande spiritoimprenditoriale, l’intuizione e la volontà di essere sempreal servizio dei propri clienti che anima tutta l’azienda.«Il rapporto con la Concessionaria Iveco Tentori V.I. è abba-stanza recente - prosegue Salvatore Bianco -, ma si è subi-to consolidato grazie all’affidabilità dei Trakker e alla pro-fessionale assistenza della Concessionaria Iveco. Chi lavo-ra con veicoli sottoposti a grandi stress ha bisogno di uncontinuo supporto da parte delle strutture assistenziali delcostruttore. Per quanto riguarda la tipologia dei camion,sono tutti Trakker con motori da 450 CV e cambio manua-le, preferito dagli autisti per avere maggiore controllo nellemanovre e anche per l’utilizzo delle prese di forza.Per l’assistenza sui cantieri ci siamo attrezzati con due fur-goni Daily officina, allestiti sulle stesse specifiche di quelliutilizzati dalle Officine Autorizzate Iveco, che sono utilizza-ti dal nostro personale per gli interventi di emergenza.Tutte le attività di manutenzione periodica dei mezzi sonocurate dalle strutture della Tentori V.I. Inoltre ogni 4-5 anni,in base allo stato di usura dei veicoli, procediamo alla lorosostituzione, il miglior modo per avere sempre una flottaaffidabile e redditizia e per garantire ai nostri clienti un ser-vizio di prima qualità».

Le aziende del Gruppo Bianco hanno allestito una flotta cava-cantiereal servizio delle grandi imprese edilidi tutta l’area milanese, pronte a raccogliere anche le nuove sfideper i cantieri dell’Expo

Nella pagina a fianco, da sinistra, Salvatore e Sesto Bianco e,sopra, una betonpompa su meccanica Trakker in azione. Qui, alcuni veicoli della flotta

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& 43NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008& 42 NUMERO 91 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008

protagonisti<

Un’impresa commerciale in un settore, quello della distribu-zione alimentare, dove la concorrenza è forte e la presenzadi grandi gruppi preponderante. Eppure la GambardellaCash, un’azienda familiare originaria di Nocera Inferiore, inprovincia di Salerno, si è ritagliata un ruolo di primo piano.Merito di alcune importanti scelte che stanno alla base dellasua storia e del suo sviluppo: una rete commerciale attenta

e preparata composta da 36 agenti sul territorio, prezzi competitivi e un’orga-nizzazione logistica che garantisce la consegna entro le 48 ore di ogni gene-re alimentare e non, compreso in un lungo elenco di oltre 16 mila referenze.

LA STORIALe sede originaria di Nocera Inferiore era uno stabile di poche centinaia dimetri quadri, e anche la tipologia di vendita inizialmente era molto limitata:mangimi, cruscami e zucchero. Fu l’avvento della seconda generazione ad innescare una fase di rapido svilup-

GAMBARDELLA CASH SRL

I TRASPORTI, LA NOSTRA FORZAGambardella Cash dal centro distributivo di Pagani, in provincia di Salerno, serve oltre800 punti vendita in sette regioni italiane.Puntando sull’efficienzadei trasporti vuoleallargare il servizio a tutta Italia

po, quando Attilio Gambardella lasciò la conduzione dell’azienda ai figli Mario e Renato. Furonoloro a mutare radicalmente l’attività con la diversificazione della vendita allargandola a tutto l’in-grosso alimentare. Alcune date importanti segnano il crescendo della nuova gestione: nel1989 l’apertura di un Cash & Carry per la distribuzione di coloniali, alimentari e detersivi, nel1994 il trasloco, sempre a Nocera Inferiore, in una nuova sede per ampliare ulteriormente l’of-ferta; nel 2000 l’inaugurazione di un nuovo Cash & Carry a Salerno. Nel 2002 la svolta costi-tuita dall’apertura del grande centro distributivo a Pagani, sempre in provincia di Salerno: 34 mila mq complessivi, dei quali 12 mila mq coperti, il vero “cuore pulsante” della GambardellaCash. Potendo contare su una struttura logistica grande ed efficiente, negli ultimi anni l’azien-da ha iniziato a espandersi, oltre che in Campania, anche nelle regioni limitrofe: Basilicata,Lazio, Puglia, Calabria, Molise e Umbria. Il tutto grazie a una rete distributiva articolata e svilup-pando un progetto di punti vendita in franchising: i “Gran Risparmio Supermarket”.Nel frattempo in azienda a fianco di Mario, Amministratore unico, e al suo socio RenatoGambardella, è operativa la terza generazione, con Attilio Gambardella, figlio di Mario, che rico-pre il ruolo di Direttore addetto alle vendite.

FRANCHISING E DISTRIBUZIONE«Uno dei punti di forza di Gambardella Cash è sicuramente il progetto “Gran RisparmioSupermarket” - spiega Attilio Gambardella -. Negli ultimi anni, l’azienda ha creduto fortementein questa idea e i risultati positivi non hanno tardato ad arrivare. In breve tempo abbiamo crea-to una rete di circa 50 punti vendita associati nelle province di Napoli, Salerno, Avellino,Benevento e Potenza. L’adesione di altri imprenditori al nostro progetto di franchising ci ha per-messo di allargare progressivamente il raggio d’azione. Allo stato attuale, Gambardella Cash èpresente in sette regioni con un numero di supermercati a marchio Gran Risparmio che supe-ra le 60 unità, mentre i negozi regolarmente riforniti sono oltre 800».«Fulcro della nostra organizzazione sono certamente la struttura logistica e la nostra flotta - pro-segue Attilio Gambardella -. 26 Iveco Stralis con vari allestimenti per il trasporto di prodotti alimentari secchi e freschi viaggiano tutti i giorni sulle strade del Centro-Sud d’Italia per garan-tire il rifornimento ai punti vendita clienti. L’efficienza dei veicoli è il primo requisito per esseresempre puntuali. Il rapporto con la Concessionaria Iveco Me.Car Srl di Nocera Superiore è da25 anni un riferimento indispensabile: ci siamo organizzati con un’officina interna dotata di unDaily allestito per il pronto intervento mobile che garantisce l’immediato soccorso in caso dieventuali problemi ai veicoli in viaggio. Una cosa è certa: il carico deve sempre arrivare pun-tuale a destinazione».«La missione di Gambardella Cash è essere il centro distribuzione di riferimento per gli opera-tori del Centro e Sud d’Italia, con l’obiettivo di arrivare a offrire il nostro servizio a tutta la peni-sola italiana - conclude Attilio Gambardella -. Per raggiungere questo traguardo puntiamo suuna costante attenzione alle esigenze del cliente e all’andamento del mercato».

Sopra, due Stralis della flotta aziendale.

Qui, da sinistra, Renato e Mario Gambardella,

Giuseppe Ferrajoli, titolare della Concessionaria

Iveco Me.Car Srl e Attilio Gambardella

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Iveco ha scelto di dare il proprio contributo in un’importanteazione di sicurezza sulla strada predisponendo un’offerta par-ticolare per i suoi clienti e promuovendola al fine di portarla aconoscenza del maggior numero possibile di utenti.Nell’ottica di miglioramento della sicurezza stradale, la ComunitàEuropea ha sancito con la Direttiva 2007/38/EC, pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 16 luglio 2007,che tutti i veicoli commerciali con MTT superiore alle 3,5 tonnel-late (dove sia possibile montare lo specchio di accostamento aun’altezza superiore ai 2 m), e immatricolati dopo il primo gen-naio 2000, dovranno dotarsi dei nuovi specchi retrovisori gran-dangolari e di accostamento sul lato passeggero. Sarà così eli-minato “l’angolo morto”, con una maggiore visibilità nella partebassa della cabina, soprattutto per le svolte sul lato marciapie-de. (Come evidenziato nel disegno qui sotto). L’adeguamentodovrà essere eseguito entro il primo aprile 2009 nelle modalitàe nei tempi previsti dalle legislazioni nazionali.“Classe IV” è lo specchio retrovisore grandangolare sul latopasseggero. Il nuovo specchio aumenta il campo di visibilitàlaterale di due metri e mezzo di larghezza.“Classe V” è invece lo specchio retrovisore di accostamento,sempre sul lato passeggero. Il nuovo specchio aumenta ilcampo di visibilità laterale sotto porta. Iveco ha studiato soluzioni “ad hoc” mettendo a disposizione

un’intera gamma di specchi retrovisori. I clienti, recandosi pres-so i punti assistenziali della Rete, potranno richiedere la sostitu-zione della sola “coppa” senza dover intervenire sull’intero grup-po retrovisore. Oppure potranno installare dei nuovi specchiretrovisori durante uno dei tagliandi periodici di manutenzione.La rispondenza alla Direttiva deve essere verificata in sede direvisione annuale del veicolo mentre, con le soluzioni Iveco,nessun ulteriore test tecnico è necessario per dimostrare ilrispetto della Direttiva dopo l’installazione. Infatti, tutte le solu-zioni sviluppate da Iveco saranno sottoposte a una prova diinstallazione dello specchio presso un “Servizio Tecnico” cherilascerà un certificato in cui si certifica la rispondenza alladirettiva di retrofit 2007/38 o alla 2003/97.A seguito del montaggio del nuovo specchio su un veicolo, ilConcessionario Iveco rilascerà una dichiarazione di “montag-gio a regola d’arte” e copia del certificato che l’utente terràper i controlli di polizia e da esibire alla prima revisione. Inquesta occasione verrà aggiornata la carta di circolazione conl’inserimento della seguente annotazione: “Veicolo adeguatoalle prescrizioni della direttiva 2007/38/CE”.

SPECCHI RETROVISORICAMPAGNA IVECO PER LA SICUREZZA

La Concessionaria Iveco Sina Carri Spa di Spilimbergo, in provincia diPordenone, ha recentemente consegnato tre Daily 35S18 WD 4x4 concabina doppia all'ente Servizio Gestione Territorio Rurale e Irrigazionedella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L'Ente ha il compito dicurare la sistemazione del territorio con particolare riferimento alle zonemontane e boschive, al sistema idrico di rivi e ruscelli e alle piste "inter-poderali". I Daily 4x4 sono utilizzati da squadre di sette operai chehanno l'esigenza, per i frequenti spostamenti su terreni impervi, didisporre di un veicolo a trazione integrale agile e potente. L'allestimentocon cassone consente inoltre il trasporto delle attrezzature necessarieper gli interventi sul territorio. Nella foto, Mario Baù dellaConcessionaria Iveco Sina Carri consegna le chiavi a Claudio Violino,Assessore della Regione Friuli Venezia Giulia alle Risorse agricole, natu-rali e forestali.

TRE DAILY 4X4 PER LA REGIONE FRIULI

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Il “confine” rappresenta il limite della scoperta e della conoscenza;l’uomo ha fatto del suo superamento il cammino della propria evolu-zione, un’evoluzione che non ha pari sul nostro pianeta. Nasce da questa filosofia “Oltre”: la spedizione artica, che inoccasione della ricorrenza del 90° anniversario del Passaggio aNord-Est, effettuato dall’esploratore norvegese Roald Amundsen,si propone di compiere il tragitto che da Capo Nord giunge allostretto di Bering. La spedizione, nata da un’idea del pronipote diAmundsen, Petter Johannessen, e organizzata per la parte logisti-ca da ICE, società di Ic-Group, prenderà il via il 7 novembre 2008e terminerà a marzo 2009 utilizzando dei veicoli fuoristrada

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Un tema di grande attualità per il convegno che si è tenuto alPolitecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento su ini-ziativa della rivista AutoTecnica e dello stesso Politecnico diMilano. La premessa partiva dalla constatazione di come oggi ilfabbisogno energetico per l’autotrazione sia coperto in preva-lenza da combustibili di origine fossile. In tale contesto, il petro-lio detiene ancora un ruolo essenziale nella maggior parte deiPaesi industrializzati ed emergenti. Vi sono due aree critiche: ladisponibilità ed economicità dell’approvvigionamento e il river-samento nell’atmosfera terrestre dei prodotti della combustione,in particolare della CO2. L’incontro, moderato da Dario Scapaticci ResponsabileInnovazione di AutoTecnica, è stato aperto dall’intervento“Evoluzione dei carburanti per autotrazione nel contestoEuropeo” tenuto da Giuseppina Pisaniello, ResponsabileSviluppo e Innovazione Prodotti del Gruppo Eni. «Il mito dellafine del petrolio è del tutto infondato - ha spiegato - e le scorteattuali garantiscono approvvigionamento per 38 anni ma lenuove scoperte fanno ipotizzare una disponibilità per i prossimi138 anni. C’è quindi da ritenere che i derivati del petrolio reste-ranno le principali fonti almeno fino al 2030». È stata quindi la volta di Piero Biscari, Direttore Relazioni EsterneExxonMobil Mediterranea che ha trattato il tema “Energia: unasfida per il mondo, una priorità per noi”. Anche per questo rela-tore i carburanti fossili saranno i protagonisti fino al 2030, macon un’attenzione maggiore al gas, in particolare per il GNL (gasnaturale liquefatto alla temperatura di - 160°C) per il quale laExxon Mobil sta realizzando un rigassificatore a 15 km dallacosta adriatica di Ravenna. Corrado Storchi, Direttore Marketing & Comunicazione della LandiRenzo Spa, leader mondiale nella produzione di impianti automo-tive gpl e metano ha rilevato come negli ultimi anni si sia assistitoa un progressivo aumento della domanda di veicoli a gas prodot-ti direttamente dalle case. La quota Landi nella fornitura d’impian-ti di primo equipaggiamento è passata dal 4% al 50%. Federico Millo, Docente del Dipartimento di Energetica delPolitecnico di Torino, si è invece soffermato sui “Biocombustibiliper autotrazione”. L’intervento si è concentrato sul Bioetanolo esul Biodiesel evidenziando le ricadute negative dei prodotti di

prima generazione ed evidenziando invece la potenzialità diquelli di seconda generazione che non andrebbero in concor-renza con le coltivazioni food. Nel pomeriggio erano di scena i progettisti. “Evoluzione delbinomio motore-combustibile” è stato il primo tema affrontatoda Giancarlo Ferrari, Ordinario della Facoltà di IngegneriaIndustriale del Politecnico di Milano. Gli sviluppi prevedibili indi-viduati sono stati: derivati del petrolio combinati con biocombu-stibili, combustibili gassosi con idrogeno, ibrido come tecnolo-gia ponte verso le fuell-cell, senza dimenticare però lo sviluppodei motori esistenti che, soprattutto per quelli a benzina, hannoampi margini di miglioramento. A seguire, “Prospettive di utilizzo del metano nel settore trasporti:l’evoluzione delle tecnologie motoristiche e le potenzialità dellafiliera” è stato il tema trattato da Andrea Gerini, EngineDevelopment Fiat Powertrain Technologies. Dopo aver analizzatole valenze del metano il relatore ha ipotizzato un triplice scenario:continuo sviluppo del motore diesel, motori a benzina di cilindra-ta inferiore turbocompressi e importante sviluppo delle motoriz-zazioni a metano. In chiusura, la presentazione del progetto“Panda Aria” come esempio di combinazione di varie soluzioni. In chiusura, “Lo sfruttamento efficiente del Motore aCombustione Interna - Trazione ibrida” è stato il tema affrontatoda Giovanni Ferrara, Professore di Ingegneria Meccanica delDipartimento Energetica dell’Università di Firenze che ha evi-denziato come l’analisi del rapporto CO2/km evidenzia la scar-sa efficienza delle vetture attuali, la soluzione ottimale sono gliibridi e i veicoli elettrici.

CONVEGNO AL POLITECNICO DI MILANO: IL FUTURO DEI COMBUSTIBILI PER AUTOTRAZIONE

“OLTRE” L’AVVENTURA, LA CONOSCENZA Iveco: due Daily 4x4 allestiti “ad hoc” per la missione e quat-tro Massif.“Oltre” prevede il coinvolgimento di circa 45 persone destina-te alle diverse funzioni tecniche che si alterneranno in gruppidi 15 e si avvarrà del contributo scientifico di importanti istitu-zioni ed enti. Il dipartimento di neuroscienze cliniche dellaFondazione San Raffaele di Milano, diretto dal Professor EnricoSmeraldi, seguirà tutti gli aspetti mentali, con particolare riferi-mento allo stress psicofisico, sotto il coordinamento delProfessor Giampaolo Perna, Responsabile del Centro disturbid’ansia del San Raffaele, che assumerà anche la Direzionemedico-scientifica dell’intero progetto. Il contributo scientificodell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sarà assicurato dalla mappa-tura satellitare del percorso tramite i satelliti radar della costel-

lazione Cosmo-SkyMed e i dati saranno incrociati con quelli inloco del gruppo Polarnet del CNR, così da poter studiare even-tuali modifiche ambientali derivanti dai cambiamenti climatici. Il Sistema di telecomunicazioni, grazie a importanti networkinternazionali tra cui la Rai, avrà il compito di trasmettere alcu-ne fasi della spedizione attraverso una web tv dedicata e suc-cessivamente nel palinsesto televisivo del 2009 di alcunidocumentari con le immagini più belle e significative cattura-te dalle telecamere del regista Fulvio Mariani. Per quanto attie-ne alle comunicazioni via internet, sarà Fastweb a fornire letecnologie necessarie per ottenere in tempo reale informazio-ni sull’andamento della missione. Nell’ambito della multime-dialità, in particolare per la parte scientifica, è stata definitauna partnership con il Gruppo Sole24Ore.

UICR (Union Internationale des Chauffeurs Routiers) da 50anni organizza il “Campionato Mondiale degli Autisti” che sisvolge ogni due anni a rotazione in una delle nazioni aderen-ti. Dal 9 al 12 ottobre 2008 l’appuntamento era fissato aTorino sulla Pista Prove Iveco, sponsor della manifestazione,con il supporto organizzativo dell’Associazione Italiana “NoiCamionisti”.Alla UICR aderiscono 30 nazioni: Italia, Israele, Romania,Olanda, Croazia, Francia, Germania, Liechtenstein, Austria,Svezia, UK, Lussemburgo, Danimarca, Finlandia, Estonia, SudAfrica, Togo, Ungheria, Polonia, Irlanda, Uruguay, Slovenia,Svizzera, Canada, Slovacchia, Spagna, Repubblica Ceca,Norvegia e Lituania, per un totale di 1.500.000 iscritti.Un autentico Campionato del Mondo nel quale la sfida tra ipartecipanti si basa sull’abilità di guida e non prevede alcunaforma di competizione velocistica. L’obiettivo è quello diaumentare l’attenzione della categoria e dell’opinione pubbli-ca sui temi della sicurezza stradaleIl Campionato prevedeva prove di precisione che hannoevidenziato le capacità alla guida dei vari concorrenti. Aquesto proposito l’Associa-zione “Noi Camionisti” haideato e realizzato all’inter-no dell’impianto Iveco unospecifico percorso debita-mente attrezzato, dove sidoveva dimostrare la com-pleta padronanza del veico-lo in alcune difficili manovrecon diverse tipologie diautomezzi. Parte integrantedella gara era anche unaprova scritta sui contenutidel Codice della strada. Ogni nazione membro UICRaveva facoltà di inviare unasquadra che poteva essere

composta da un massimo ditre concorrenti per ognunadelle sei categorie previste,oltre agli eventuali detentoridel titolo. Le nazioni iscrittea questa edizione erano 19.Oltre che padrone di casaIveco ha garantito agli orga-nizzatori un supporto logisti-co e organizzativo che pre-vedeva anche la fornituradei veicoli per le prove di abilità, una flotta composta da 15mezzi: quattro trattori Stralis con semirimorchio, sei motriciStralis ed Eurocargo di cui due con rimorchio, due autobusIrisbus e uno per ospitare le prove statiche, due Daily MiniVan.Durante il fine settimana del 11 e 12 ottobre la Pista ProveIveco ha ospitato anche i dipendenti che volevano assisterealle gare finali. Sul prossimo numero di Camion & Servizi sarà pubblicato unreportage sul Campionato.

IL 26° CAMPIONATO MONDIALE AUTISTI A TORINO PRESSO LA PISTA PROVE IVECO

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Va in archivio nel “segno dell’ambiente” la15ª edizione di Mondo Natura che, oltre allagrande vetrina commerciale, ha significativa-mente puntato i riflettori sul turismo consa-pevole. Il Salone Internazionale del Camper,Caravan, Campeggio e Turismo all’AriaAperta, tenutosi a Rimini Fiera, si è confer-

mato il momento fieristico leader di settore con un’esposizione cheha occupato 16 padiglioni e 100 mila metri quadrati presentandole novità di 400 aziende. Un buon riscontro confermato anchedagli oltre 114 mila visitatori, con un leggero calo rispetto all’annoscorso a conferma del momento di stasi del mercato, come con-fermato anche dalle previsioni per l’anno in corso, dove si preve-de un sensibile rallentamento delle immatricolazioni, con unastima di chiusura dell’anno tra i 13.220 e i 12.760 veicoli, pari a undecremento del 12-15% rispetto al 2007. A fronte di un momento di riflessione per tutto il settore, prose-gue invece l'affermazione di Iveco che ha visto ulteriormenteapprezzate le proposte sviluppate sulla meccanica Daily, in parti-colare la versione SuperAlleggerito appositamente concepita perl'allestimento a camper. Erano proprio due modelli del Daily35C18 SuperAlleggerito, un cabinato e uno scudato, affiancati daun cabinato Daily 55S18 4x4, a essere esposti sullo stand di 500 mq, realizzato in collaborazione con la Concessionaria ScottiV.I. di Empoli. Quest'anno l'ambientazione era ispirata a una baitadi montagna, mentre l'animazione era affidata a un prestigiatoreabile nella micromagia e nelle tecniche d'illusione.Il Daily SuperAlleggerito è stato progettato e costruito all’insegnadella leggerezza, per risolvere un problema che accomuna tutti gliallestimenti per il tempo libero. Per questa versione sono stateadottate specifiche soluzioni tecniche, intervenendo su alcunicomponenti meccanici, quali il telaio, la marmitta, le sospensionianteriori e posteriori, il ponte. Il tutto, naturalmente, senza intac-care la forza, la robustezza e la sicurezza del veicolo, caratteristi-che tipiche dei veicoli della gamma Daily.L’usuale telaio del cabinato è stato completamente ridisegnatoper ottimizzarne il peso tenendo in considerazione la specificaapplicazione. Anche la marmitta, studiata appositamente per que-sto specifico modello, è stata costruita con l’impiego di materialipiù leggeri rispetto a quelli di serie.La sospensione anteriore, a balestra trasversale, è stata realizzatain materiale composito, riducendo considerevolmente il pesorispetto alle tradizionali sospensioni in acciaio, ma garantendo glistessi valori di affidabilità e prestazioni. Le balestre posteriori sonodel tipo paraboliche monolama. Nonostante siano realizzate inacciaio speciale, particolarmente leggero, garantiscono le stesseperformance tecniche e di robustezza di una balestra semiellittica,assicurando però una maggiore elasticità e morbidezza di guida e,quindi, un comfort più elevato a bordo. L’obiettivo di riduzione delpeso complessivo ha guidato anche la scelta del nuovo ponteposteriore, anch’esso ottimizzato per l’applicazione specifica. Sempre nell’ottica della riduzione del peso, ma anche al fine di facilitare l’allestimento, la cabina del cabinato DailySuperAlleggerito è fornita senza parete posteriore e senza barreparaincastro posteriori. Il veicolo è inoltre dotato di ruote gemella-te posteriori, quattro freni a disco di serie e antifurto di tipoImmobilizer.

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SUCCESSO DAILY A “MONDO NATURA”

Dall'alto, una vistadello stand Ivecocon il DailySuperAlleggeritoscudato e il Daily4x4; il DailySuperAlleggeritocabinato. Qui, da sinistra,Marco Evola, Key Account Iveco,e Daniele Bensi,AmministratoreDelegato dellaConcessionariaIveco Scotti VI di Empoli

Iveco era presente alla IIª Fiera Mondiale dei Veicoli a GasNaturale e Idrogeno che si è svolta a Torino presso il LingottoFiere. Con il motto "Energia pulita per un mondo sostenibile",la manifestazione, che ha riunito esposizioni e conferenze, haavuto il patrocinio del Consozio NGV System ed è stata orga-nizzata da NGV Communications Group.La partecipazione di Iveco rientrava nell’ambito di quella delGruppo Fiat, che ha scelto di essere “gold sponsor” dell’even-to per affermare il proprio impegno sulla mobilità sostenibile,contribuire a diffondere la cultura del metano e presentare lesoluzioni più ecologiche che già oggi propone al mercato.Infatti il rispetto dell’ambiente e la mobilità sostenibile sonoalla base delle innovazioni tecnologiche di Iveco. La propulsio-ne a gas naturale, in particolare, è per Iveco quella che oggipermette di soddisfare le esigenze economiche ed ecologichedel trasporto commerciale su gomma. Questa convinzione eratestimoniata dai veicoli esposti: uno Stralis CNG all’interno

dello stand, un Daily Citis CNG e un Irisbus Citelis nello spazioesterno adiacente al padiglione espositivo. Si tratta delle soluzioni tecnologiche più innovative, dal puntodi vista della mobilità sostenibile e del vantaggio economicoper il cliente, che costituiscono la strategia di crescita di Iveco.Il costruttore nazionale è infatti leader europeo nel settore deiveicoli commerciali alimentati a gas naturale. La sua gammacomprende modelli destinati soprattutto agli impieghi urbani:un’ampia varietà di autobus, Daily, Stralis, e, dal 2009, ancheEurocargo. In totale, oggi circolano sulle strade del mondooltre 10 mila veicoli Iveco a gas naturale.I veicoli Iveco sono in grado di utilizzare tanto il biogas quantoil tradizionale gas fossile, così come il biodiesel, miscelabile conil gasolio di origine fossile in una percentuale fino al 5% senzabisogno di alcun intervento sul motore. Iveco inoltre supporta losviluppo di biocombustibili rinnovabili di seconda generazione,cioè BTL (biomassa a liquido) e HVO (olio vegetale idrogenato).

A TORINO LA FIERAMONDIALE DEI VEICOLI A GASNATURALE E IDROGENO

Nel 2005, dal sogno del medico dentista Lionello Grossinasce "Overland for smile", un progetto umanitario itineranteno profit realizzato in collaborazione con Iveco. L'obiettivoera di fornire un aiuto concreto in ambito odontostomatologi-co ai bambini internati negli orfanotrofi dei paesi dell'Esteuropeo, in particolare della Romania. Al fianco di LionelloGrossi, Presidente dell'Associazione, ci sono Cinzia Prazzoli,Vicepresidente, e Christian Riboldazzi Direttore clinico e ope-rativo. Al progetto umanitario hanno aderito medici dentisti,odontoiatri, igieniste dentali e assistenti alla poltrona che libe-ramente e gratuitamente hanno deciso di dedicare parte delloro tempo alla cura dei bambini più bisognosi. Gli operatorisanitari sono sempre stati affiancati da interpreti romeni chefacilitavano lo svolgimento del lavoro.I veicoli impiegati nelle missioni "Overland for smile" sono tre:un Iveco Eurocargo 120E24 allestito a moderno studio odonto-iatrico con tre poltrone operative e due Iveco Daily Combi confunzione di navetta per il trasporto degli operatori, dei bambinie per le ricognizioni che anticipano l'arrivo del "veicolo madre".Infatti determinante è stato il contributo di Gerolamo Orecchia,concessionario Iveco di Torino, che da anni opera in Romaniacon la Concessionaria Cefin Romania SA di Bucarest: oltre a for-nire l'Eurocargo il dealer rumeno ha anche curato l'allestimentodel box attrezzato. I due Daily Combi sono invece concessi innoleggio gratuito dalla Concessionaria Iveco Ceriani Group diNerviano, in provincia di Milano.Proprio lo scorso mese di settembre si è chiusa la terza mis-sione che ha toccato, oltre alle città rumene di Kraiova,

Rosiorii De Vede, Alexandria, Slatina e Giurgiu, anche la capi-tale bulgara Sofia, segnando un significativo allargamento delraggio d'azione. 66 gli orfanatrofi toccati dall'iniziativa, dovesono stati visitati oltre 2 mila bambini, 1.200 dei quali sottopo-sti a cure per un totale di 3.540 prestazioni. Numeri importan-ti che si vanno ad aggiungere a quelli delle due precedentimissioni svolte nel 2006 e nel 2007. Complessivamente quin-di i bambini curati sono stati quasi 5 mila per più di 12 milaprestazioni effettuate; i veicoli Iveco hanno percorso comples-sivamente più di 150 mila chilometri raggiungendo oltre 200orfanatrofi.

LA TERZA MISSIONE DI OVERLAND FOR SMILE

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DAILYA "90° MINUTO" TRA CALCIO E RUGBYDurante la popolare trasmissione televisiva di RaiDue

la nuova offerta per la gamma Daily: fino al 30 novembre il Daily

può essere tuo a partire da 14.900* euro.

Solo con Iveco Capital superfinanziamento a tasso zero** su tutta la gamma

Da domenica 5 ottobre e per quattro appuntamenti, il Daily è protagonista diuna telepromozione che va in onda su Raidue intorno alle 18,45 durante lapopolare trasmissione “90° minuto”. A fare da padrino sarà AlessandroTroncon, icona del rugby italiano e attuale assistente del coach della NazionaleNick Mallett. Troncon introduce lo spot di 60 secondi che ha per protagonistialcuni giocatori della Nazionale Italiana di rugby impegnati a inseguire un Dailyin mezzo al traffico, dal quale è caduto un melone in fase di carico del veico-lo. L’inseguimento si conclude in pieno centro cittadino, in una zona a trafficolimitato, con gli atleti che finalmente riescono a rimettere il frutto nella casset-ta dalla quale era scivolato, restituendolo così al legittimo proprietario.Girato a Brescia, lo spot mette in risalto la potenza e l’agilità del Daily, attra-verso quella che diventa una vera e propria azione d’attacco dei rugbisti, trapassaggi impossibili, scatti e scarti di lato, alternati a scene del furgone impe-gnato a destreggiarsi in mezzo al centro storico, anche laddove altri veicoli menorispettosi dell’ambiente non possono circolare. Spazio quindi all’offerta promozionale: fino al 30 novembre il Daily può essere tuo apartire da 14.900* euro. E in più, solo con Iveco Capital si può usufruire diun superfinanziamento a tasso zero** su tutta la gamma.La telepromozione su Raidue terminerà il 2 novembre in occasione della nonagiornata del Campionato di serie A, mentre un ulteriore spot, ricavato dalleimmagini girate a Brescia, sarà successivamente trasmesso sulle emittenti loca-li a cura delle Concessionarie Iveco.La campagna televisiva dedicata al Daily, che segue quella radiofonica trasmes-sa a settembre, testimonia ancora una volta il legame tra Iveco e il mondo delrugby e la partnership con gli Azzurri del rugby in particolare.

* prezzo promozionale riferito al modello Daily MiniVan 29L10V 3000/H1 configurazio-ne standard, esclusa IVA, al netto dello sconto sul veicolo e degli incentivi statali di cuial D.L. conv. in legge 31/2008 . Promozione valida per le concessionarie Iveco cheaderiscono all’iniziativa.

** esempio finanziamento di 14.900 € a 36 mesi, TAN 0,00%, Taeg 1,57%; In alternativa finanziamento di 21.000 € a 24 mesi, TAN 0,00%,TAEG 1,48%. Spese d'istruttoria 250,00. Salvo approvazione di Iveco Capital. Dettagli presso le concessionarie Iveco aderenti, fino adesaurimento scorte.

ANDANGOLOGRANDANGOLOGRANDANGO

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