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® MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTE ANNO V N° 40 / GENNAIO 2013 CAMBIO AUTOMA TICO Tesoro solleva Lerda dall’incarico. Al suo posto c’è Antonio Toma Al salentino il compito di riportare il Lecce nelle categorie che merita Lecce Tutte le verità di capitan Giacomazzi Serie D Il Nardò viaggia verso la salvezza Eccellenza Il Galatina vince e allontana le paure Promozione Il Casarano vola Leverano sogna Il quotidiano online che racconta gli avvenimenti sportivi del Salento www.colpoditaccoweb.it

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Tesoro solleva Lerda dall'incarico. Al suo posto c'è Antonio Toma. Al salentino il compito di riportare il Lecce nelle categorie che merita

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®

MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTEANNO V N° 40 / GENNAIO 2013

CAMBIO AUTOMATICOTesoro solleva Lerda dall’incarico. Al suo posto c’è Antonio Toma Al salentino il compito di riportare il Lecce nelle categorie che merita

LecceTutte le verità di

capitan Giacomazzi

Serie DIl Nardò viaggia

verso la salvezza

EccellenzaIl Galatina vince e allontana le paure

PromozioneIl Casarano vola Leverano sogna

Il quotidiano online che raccontagli avvenimenti sportivi del Salentowww.colpoditaccoweb.it

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Agenzia Autorizzata Agos Ducato S.p.A.Numero Iscrizione Elenco Agenti A13471

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COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIOSALENTINO... E NON SOLOANNO V NUMERO 40 - Gennaio 2013chiuso in redazione il 30/01/2013

La testata è iscritta al n. 1008 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce,autorizzazione del 16/12/2008

DIRETTORE RESPONSABILEVincenzo Congedo

DIRETTORE EDITORIALEGraziano Congedo

HANNO COLLABORATOLuigi D’Ambrosio, PierLuigi GiannachiMatteo La Viola, Roberto Martalò, Giulio SerafinoMarco Tarsi, Giorgio Toma

REDAZIONEVia dei Faggi n. 1 - 73013 GALATINA - LECCETel./Fax 0836.564748 - Cell. 349.1449026e-mail: [email protected]

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Per la PUBBLICITA’ su questo periodico3491449026 - 330814403 - 3314998960

La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati edeclina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti,degli intervistati e informazioni trasmesse da terzi. Foto emanoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è consentita la riproduzione, anche parziale, di testi, fotografie o documenti senza autorizzazione. La collaborazionesotto qualsiasi forma è gratuita. La direzione si riserva di nonpubblicare le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti chesiano contrarie agli interessi della nostra testata o alle disposizioni di legge.

COPERTINA: L’allenatore del Lecce Antonio Toma (foto D’Ambrosio - Colpo di Tacco)

EDITORIALE - CAMBIO AUTOMATICOIl 2013 è arrivato con alcune novità importanti. In casa Lecce, Antonio Toma è ilnuovo allenatore, subentrato a Lerda il quale sembrava non godere più della fiduciadel gruppo. Al di là delle dichiarazioni pubbliche, l'impressione è che qualcosa sifosse incrinata all'interno dello spogliatoio. Il tecnico piemontese ha pagato per i cat-tivi risultati: cinque i punti raccolti nelle ultime sette gare. L'obiettivo dei giallorossi èora quello di riconquistare la serie B. Categoria che, stando a quanto stabilito dalTNAS, ci è stata tolta con troppa fretta. Il famoso Bari – Lecce fu regolare e Masiellonon è credibile: questa sentenza fotografa perfettamente lo stato di salute della giu-stizia sportiva italiana. Si restituisce, perlomeno, dignità ai colori giallorossi: il Lecce èstato retrocesso per un sistema giudiziario inefficiente e non per un'acclarata com-bine. Adesso, si pensi solo a vincere questo campionato, ripartendo dai senatori, inprimis da capitan Giacomazzi, finito ai margini del progetto precedente e assoluta-mente centrale in quello di Toma.Devono, intanto, continuare sulla stessa strada il Nardò di Renna in D e il Casarano diLongo in Promozione: i granata stanno costruendo con impegno una salvezza meri-tatissima; i rossazzurri dominano in campionato, vantando sei punti di vantaggiosulla seconda, e hanno nel mirino la Coppa di categoria. Ottimo, infine, il mese digennaio per il Galatina: ben dieci i punti dei biancostellati in quattro partite. Dome-nica 27/1/2013, durante la partita Soleto – Corigliano, Alessio Miceli, a pochi minutidalla fine del primo tempo, si accascia sul terreno di gioco e non si rialzerà più. Inutilii tentativi di rianimarlo. Nel mondo del calcio, e non solo, resta indelebile solo il ri-cordo di un ragazzo meraviglioso. L'anno nuovo ha portato un cambio anche nella nostra redazione: Francesco Rella, alquale vanno i più sinceri ringraziamenti per i quattro meravigliosi anni passati in-sieme, lascia il posto a Vincenzo Congedo. Lui, come Toma, saprà trascinare il gruppocon entusiasmo verso ambiziosi obiettivi. (Roberto Martalò)

FARMACIASABATO

P.zza Alighieri, 28GALATINA

Tel. 0836.561147

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LEGA PRO4 Le verità del capitano 6 Cambio al timone7 Vai e vieni8 Il Lecce perde la testaSERIE D9 Nardò: tutti pazzi per Corvino

TUTTE LE CLASSIFICHE10 Incentivi per il commercioECCELLENZA11 Gallipoli: l’esperienza di Alessandrì12 Copertino: il futuro nelle mani di Bruno13 Galatina: la coerenza di PatrunoPROMOZIONE14 Casarano: la fame di Richella15 Leverano: Renis pensa positivo

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In questo periodo se n’è parlatonon poco: voci relative ad un rap-porto non idilliaco tra il capitanogiallorosso, Guillermo Giacomazzi,e l’ormai ex tecnico dei salentiniFranco Lerda, si sono rincorse. L’u-ruguaiano è stato, addirittura, vi-cinissimo a lasciare il suo Salentoa causa di questa delicata situa-zione, ma ha deciso di non lasciareLecce. “Ho tanta rabbia perchésono qui da 13 anni – commenta ilcapitano -. Avete conosciuto Gia-comazzi come un professionistaeducato e rispettoso. Sentire que-ste cose mi dà fastidio. Molti sisono divertiti a creare, esage-rando, rumors e polemiche che,legate al momento difficile sulcampo della squadra, hanno toltotranquillità all’ambiente. Tutto ènato da un mio viaggio in Uruguay.In prossimità delle vacanze natali-zie, con il permesso della società edel direttore, ho deciso di antici-pare di un giorno la mia partenza.Al mister questo episodio non èpiaciuto e ha deciso di non convo-carmi per la trasferta di Cremona.Nella settimana successiva, però,è tornato tutto nella normalità e lastoria è finita lì. Il giovedì, però, horimediato un problema ad un pol-paccio e, pertanto, indisponibileper la partita con il Cuneo. Lerdami ha chiesto dell’eventualità dipoter recuperare per domenica,ma vista l’importanza della garaabbiamo, di comune accordo, pre-ferito non rischiare. E che non ap-pena fossi stato pronto, avrebbecontato sul mio apporto. Da lì poise ne sono sentite di tutti i colori,polemiche eccessive ed infondate.In realtà con il mister non è mai ac-caduto nulla. Abbiamo avuto sem-pre un rapporto normale”. In quel periodo quanta tensionec’era nello spogliatoio?“Tutto normale. Si sono dette coseche non esistono. Volevamo solovincere e riprenderci: c’era la giu-sta tensione pre-partita che senteogni squadra che voglia riscattarsisul campo”.Con mister Lerda vi siete mai dettiin faccia qualcosa di particolare?“No, assolutamente. Abbiamosempre avuto un rapporto nor-male: abbiamo comunicato esclu-sivamente per il bene dellasquadra. C’è stato solo quell’epi-sodio del viaggio, ma poi dopo lapartita di Cremona è tornato tuttotranquillo”.Spiegaci un po’ due episodi: l’e-sultanza dopo il gol con la Reg-

giana e l’espulsione lampo diCarpi.“Sono due episodi differenti acca-duti in tempi diversi. Dopo laprima sconfitta di Lumezzane cisono state critiche e polemicheesagerate anche da parte della so-cietà. Sul banco degli imputati erafinito anche il mio nome. Nelturno successivo contro la Reg-giana è arrivata la mia prima pan-china: entrato a 20’ minuti dallafine, sul risultato di 1-1, dopo il gol,ho avvertito una sensazione di ri-scatto nei confronti di chi avevafrettolosamente addossato colpe.Non avevo nulla contro nessuno,ma in quei momenti hai tanta rab-bia che tiri tutto fuori per sfogarti.A Carpi c’è stata quell’espulsione amio avviso esagerata. E’ vero èstato un brutto episodio, ma ilprimo giallo sinceramente è statoeccessivo. Era un momento diffi-cile a livello personale e mi è di-spiaciuto, dopo pochi minuti,lasciare i compagni in dieci. Era-vamo troppo carichi, e sapendo didover affrontare una squadra chenon avrebbe proposto calcio mache ci avrebbe aspettati, eravamotroppo tesi. So di aver reso al disotto delle aspettative fino ad ora,ma ora sono pronto a dare il miocontributo. Questo fa parte delcalcio, è qualcosa di immutabile”.Guillermo, raccontaci un po’com’è l’attuale situazione delLecce. Dall’esonero di Lerda almomentaneo e scomodo se-condo posto attualmente occu-pato in classifica.“E’ una situazione delicata senzadubbio. Siamo entrati in un tunneldal quale abbiamo difficoltà aduscirne. Dopo la sconfitta di Lu-mezzane non siamo stati più glistessi. A livello mentale c’è statoun netto calo. Quando non arri-vano i risultati è ovvio che si perdain sicurezza. All’inizio sembravatutto facile, tante vittorie conse-cutive. Poi c’è stato qualche in-toppo e siamo incappati in questascia negativa. L’esonero di un tec-nico è un fallimento per tutti, nonsolo per chi va via. L’importante èessere consapevoli di potersi rial-zare. Credo ci siano le carte in re-gola per ripartire da zero e portarequesti colori in serie B, il nostroobiettivo. Siamo consapevoli didover dare di più per questa genteche ci sostiene da sempre con pas-sione”.Sembrava tutto fatto col Cesenae poi?

Tutte leverità delcapitano

Tutte leverità delcapitano

Guillermo Giacomazzi“Tra me e Lerda tutto ok. Sono state sollevate polemiche infondate.Il Cesena? Non avrei mai lasciato il Lecce in questa situazione delicata.Riporteremo i nostritifosi dove meritano”

Guillermo Giacomazzi“Tra me e Lerda tutto ok. Sono state sollevate polemiche infondate.Il Cesena? Non avrei mai lasciato il Lecce in questa situazione delicata.Riporteremo i nostritifosi dove meritano”

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“Dieci giorni prima che si sentisseparlare di questa trattativa, il mioprocuratore Lucci mi ha avvertitoche tante squadre di B ed A, tra cuiCesena e Livorno, chiedevanoinformazioni sul mio conto. Ho ri-sposto che non me ne sarei maiandato da Lecce, soprattutto inquesta situazione così delicata. Erotranquillo: pensavo solo a recupe-rare dal mio problema al polpac-cio per essere a disposizione delmister”.Il Direttore Tesoro ha detto: “Il ca-pitano va premiato ed elogiato,perché mi ha riferito che andan-dosene via, gli sarebbe sembratocome scappare dalla nave cheaffonda di notte”.“Sì è stato proprio così. Non homai pensato di andare via daLecce, anche perché se fosse statocosì sarei andato via in estate nelmarasma della doppia retroces-sione. C’era il Peñarol su di me, lasquadra più forte in Uruguay. Sareipotuto andare a Verona con in-gaggio pari al doppio dell’attuale:salire di categoria e godere dimaggiore fama, a 35 anni, nonsono aspetti che contano. Ho datotanto al Lecce ed i tifosi miamano. Sono rimasto solo per lamia famiglia e perché sono legatoa questa terra che, appena arri-vato dall’Uruguay, mi ha accoltocon calore ed affetto imparagona-bili. Quando smetterò di giocaredirò grazie a tutti. A chi mi ha ap-plaudito, a chi mi ha fischiato e achi mi è stato sempre vicino. Orapensiamo a fare quadrato e a ri-portare il Lecce in serie B. Lanuova società si sta impegnandotanto in un momento difficile”.Si volta pagina. Com’è stato l’ap-proccio con mister Toma?“Il mister è una persona con la fac-cia pulita. Dice le cose in faccia. E’un salentino e questo dice tanto.Dal primo giorno ci ha detto chenon eravamo più brillanti incampo e avremmo lavorato atleti-camente per tornare a correre.Abbiamo poco tempo per ripren-dere il giusto ritmo e trovare l’in-tensità necessaria per esserepronti alla volata finale. Il misterha ovviamente un'altra idea digioco e in questi giorni sta cer-cando di trasmettercela. Comesono le lezioni di Lavagna del “Pro-fessor” Toma? Sicuramente lun-ghe e allo stesso tempo belle. Cispiega di tutto, come offendere,difendere ed essere equilibrati.Abbiamo fatto un bel lavoro.

Siamo pronti a dare il massimo incampo”.La squadra come ha preso il cam-bio di panchina? Si è ritrovatoquell’entusiasmo di una volta?“Quando c’è un esonero non si èmai felici. Significa che qualcosa èandato storto. Ci sono stati degliintoppi e la società ha deciso didare una scossa. Noi calciatori ab-biamo voglia di riscattarci. Stiamoabituandoci alla presenza delnuovo mister. Vogliamo dare ilmassimo e regalare tante soddi-sfazioni a tutti. Toma ci aiuterà si-curamente in tutto questo”.Capitano, qual è il più bel ricordocon questa maglia?“Ho tanti bei ricordi, una vastascelta. L’anno scorso il mio gol ci hapermesso di vincere, in casa, con-tro l’Inter. Le vittorie contro legrandi squadre sotto gli occhi deinostri tifosi sono indimenticabili.Vincere il campionato di serie Bper poi alzare la coppa al cielo èstato indescrivibile. Ricordo poi unLecce-Palermo finito 3-0 con cuiandammo in serie A. Lo stadio erastracolmo di gente che festeggiavaper noi. Il ricordo più bello in as-soluto. Quello che non scorderòmai è senza alcun dubbio la retro-cessione dell’anno scorso. A Ve-rona contro il Chievo, dopo unasconfitta, i tifosi numerosi hannopianto insieme a noi: ci hanno ab-bracciati e dato la forza per rial-zarci. Sono cose che non potròdimenticare: in Italia è raro vederescene di questo tipo”. Qual è, invece, all’età di 35 anni iltuo sogno con questa maglia ad-dosso?“Questo è qualcosa che portodentro e che non ho mai dettofino ad oggi. Il mio sogno è quellodi giocare almeno un'altra partitain serie A con il Lecce e poi diròbasta. Dopo averlo realizzatopotrò smettere di giocare a calcio”.Ora un saluto o una promessa aitifosi: cosa vuoi dire loro?“Di solito non faccio promesse, mafarò un’eccezione. Riporteremoquesta squadra e questa gentedove meritano. I tifosi che fannotanti chilometri per seguirci, no-nostante i problemi economici diquesto periodo. In casa sono sem-pre presenti e ci sostengono no-nostante tutto quello che èaccaduto. Vogliamo salire in serieB per questo. Bisogna tornare nelcalcio che conta. La città ed i tifosimeritano altre categorie”.

Luigi D’Ambrosio

Il capitano del LecceGuillermo Giacomazzi

Foto Chilla

Il capitano del LecceGuillermo Giacomazzi

Foto Chilla

In questo periodo se n’è parlatonon poco: voci relative ad un rap-porto non idilliaco tra il capitanogiallorosso, Guillermo Giacomazzi,e l’ormai ex tecnico dei salentiniFranco Lerda, si sono rincorse. L’u-ruguaiano è stato, addirittura, vi-cinissimo a lasciare il suo Salentoa causa di questa delicata situa-zione, ma ha deciso di non lasciareLecce. “Ho tanta rabbia perchésono qui da 13 anni – commenta ilcapitano -. Avete conosciuto Gia-comazzi come un professionistaeducato e rispettoso. Sentire que-ste cose mi dà fastidio. Molti sisono divertiti a creare, esage-rando, rumors e polemiche che,legate al momento difficile sulcampo della squadra, hanno toltotranquillità all’ambiente. Tutto ènato da un mio viaggio in Uruguay.In prossimità delle vacanze natali-zie, con il permesso della società edel direttore, ho deciso di antici-pare di un giorno la mia partenza.Al mister questo episodio non èpiaciuto e ha deciso di non convo-carmi per la trasferta di Cremona.Nella settimana successiva, però,è tornato tutto nella normalità e lastoria è finita lì. Il giovedì, però, horimediato un problema ad un pol-paccio e, pertanto, indisponibileper la partita con il Cuneo. Lerdami ha chiesto dell’eventualità dipoter recuperare per domenica,ma vista l’importanza della garaabbiamo, di comune accordo, pre-ferito non rischiare. E che non ap-pena fossi stato pronto, avrebbecontato sul mio apporto. Da lì poise ne sono sentite di tutti i colori,polemiche eccessive ed infondate.In realtà con il mister non è mai ac-caduto nulla. Abbiamo avuto sem-pre un rapporto normale”. In quel periodo quanta tensionec’era nello spogliatoio?“Tutto normale. Si sono dette coseche non esistono. Volevamo solovincere e riprenderci: c’era la giu-sta tensione pre-partita che senteogni squadra che voglia riscattarsisul campo”.Con mister Lerda vi siete mai dettiin faccia qualcosa di particolare?“No, assolutamente. Abbiamosempre avuto un rapporto nor-male: abbiamo comunicato esclu-sivamente per il bene dellasquadra. C’è stato solo quell’epi-sodio del viaggio, ma poi dopo lapartita di Cremona è tornato tuttotranquillo”.Spiegaci un po’ due episodi: l’e-sultanza dopo il gol con la Reg-

giana e l’espulsione lampo diCarpi.“Sono due episodi differenti acca-duti in tempi diversi. Dopo laprima sconfitta di Lumezzane cisono state critiche e polemicheesagerate anche da parte della so-cietà. Sul banco degli imputati erafinito anche il mio nome. Nelturno successivo contro la Reg-giana è arrivata la mia prima pan-china: entrato a 20’ minuti dallafine, sul risultato di 1-1, dopo il gol,ho avvertito una sensazione di ri-scatto nei confronti di chi avevafrettolosamente addossato colpe.Non avevo nulla contro nessuno,ma in quei momenti hai tanta rab-bia che tiri tutto fuori per sfogarti.A Carpi c’è stata quell’espulsione amio avviso esagerata. E’ vero èstato un brutto episodio, ma ilprimo giallo sinceramente è statoeccessivo. Era un momento diffi-cile a livello personale e mi è di-spiaciuto, dopo pochi minuti,lasciare i compagni in dieci. Era-vamo troppo carichi, e sapendo didover affrontare una squadra chenon avrebbe proposto calcio mache ci avrebbe aspettati, eravamotroppo tesi. So di aver reso al disotto delle aspettative fino ad ora,ma ora sono pronto a dare il miocontributo. Questo fa parte delcalcio, è qualcosa di immutabile”.Guillermo, raccontaci un po’com’è l’attuale situazione delLecce. Dall’esonero di Lerda almomentaneo e scomodo se-condo posto attualmente occu-pato in classifica.“E’ una situazione delicata senzadubbio. Siamo entrati in un tunneldal quale abbiamo difficoltà aduscirne. Dopo la sconfitta di Lu-mezzane non siamo stati più glistessi. A livello mentale c’è statoun netto calo. Quando non arri-vano i risultati è ovvio che si perdain sicurezza. All’inizio sembravatutto facile, tante vittorie conse-cutive. Poi c’è stato qualche in-toppo e siamo incappati in questascia negativa. L’esonero di un tec-nico è un fallimento per tutti, nonsolo per chi va via. L’importante èessere consapevoli di potersi rial-zare. Credo ci siano le carte in re-gola per ripartire da zero e portarequesti colori in serie B, il nostroobiettivo. Siamo consapevoli didover dare di più per questa genteche ci sostiene da sempre con pas-sione”.Sembrava tutto fatto col Cesenae poi?

Tutte leverità delcapitano

Tutte leverità delcapitano

Guillermo Giacomazzi“Tra me e Lerda tutto ok. Sono state sollevate polemiche infondate.Il Cesena? Non avrei mai lasciato il Lecce in questa situazione delicata.Riporteremo i nostritifosi dove meritano”

Guillermo Giacomazzi“Tra me e Lerda tutto ok. Sono state sollevate polemiche infondate.Il Cesena? Non avrei mai lasciato il Lecce in questa situazione delicata.Riporteremo i nostritifosi dove meritano”

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Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

La sconfitta allo stadio ”Olim-pico” di San Marino per 3-1 è co-stata, in via definitiva, lapanchina a Franco Lerda. L'alle-natore piemontese, dato in bilicoper varie settimane, non è riu-scito a dare continuità alla vitto-ria in casa ottenuta contro ilCuneo, perdendo in trasfertanon solo una partita, ma so-prattutto la testa della classifica.Al termine della gara contro i “Ti-tani”, il patron Savino Tesoro nonha voluto rilasciare dichiarazioniin merito alla situazione del tec-nico. Evidente segnale che l’ideadi sollevare Lerda dal suo inca-rico sarebbe stata solo questionedi ore. Decisione che è giunta, in-fatti, appena ventiquattro oredopo. A tempo di record, è statoufficializzato l'arrivo il primasquadra di Antonio Toma, alle-natore fino a quel punto dellaBerretti schiacciasassi. “Il cambio era nell'aria ed inevi-tabile – afferma Luca, lavoratoredipendente -. Lerda non riuscivapiù a gestire quella che da tuttiera considerata l'armata dellaLega Pro. Quando un tecniconon è in grado di farlo, è giustoche vada via”. In molti, infatti,hanno appreso con soddisfa-zione l'esonero dell'uomo di Fos-sano. “Urgeva uno scossone ¬–dice Guido, pensionato-. In que-sti casi o cambi l'intero equipag-gio o il suo timoniere. La squadranon girava più come agli inizi e inqueste circostanze la societàdeve lanciare segnali forti echiari. Dispiace per Lerda, ma ilcalcio è così”. Ma quali potreb-bero essere le cause di un de-clino così evidente dei salentini?“Di voci ce ne sono state davverotroppe - chiosa Luisa, avvocato:gli stipendi, le notti brave, sena-tori in rivolta, incapacità dello

staff tecnico e quant'altro. Iocredo semplicemente che il tec-nico abbia perso per strada ilcontrollo di una vera e propriaFerrari, andando allo sbando”.Per Angelo, libero professionista,invece, “un allenatore non èbravo un giorno per poi divenirepessimo in quello successivo. Èlampante che qualcosa non an-dava nel suo rapporto con i cal-ciatori. Non si sa di chi possaessere stata la colpa, ma in que-sti casi deve essere la presidenzaa fare la voce grossa: o mette inchiaro con i suoi tesserati che iltecnico non si discute, o si allon-tana il mister. Tesoro ha optatoper la seconda ipotesi: sonorammaricato per Franco Lerda,uomo vero di calcio, ma forse èstato giusto così”. Archiviato,dunque, il capitolo Lerda, inizial'era di Toma: salentino doc, se-condo di Conte al Siena e all'Ata-lanta, ritenuto da molti una dellemigliori menti tattiche del calcioitaliano. “Toma è senza dubbiouna grande allenatore – dichiaraMatteo, imprenditore -. Plasmale sue squadre alla perfezione e,non nascondiamolo, ha contri-buito grandemente alla fortunadi Antonio Conte. A Lecce era giàimpegnato con la Primavera e inumeri parlano chiaro: zerosconfitte e valanghe di gol adogni match. Certo, ora l'aria è di-versa, ma sono sicuro che riu-scirà a rimettere sui binari giustiquesta squadra ed a riportarla inB. La domenica di stop è statauna manna dal cielo per il neo-tecnico che ha potuto conoscereal meglio la rosa”.Aleggia ottimismo, dunque,dopo l'avvicendamento sullapanca giallorossa. Ma a parlare èsempre il rettangolo verde.

Giulio Serafino

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Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

Il centrocampista del LecceMariano Bogliacino

Foto Chilla

Il centrocampista del LecceMariano Bogliacino

Foto Chilla

La sconfitta allo stadio ”Olim-pico” di San Marino per 3-1 è co-stata, in via definitiva, lapanchina a Franco Lerda. L'alle-natore piemontese, dato in bilicoper varie settimane, non è riu-scito a dare continuità alla vitto-ria in casa ottenuta contro ilCuneo, perdendo in trasfertanon solo una partita, ma so-prattutto la testa della classifica.Al termine della gara contro i “Ti-tani”, il patron Savino Tesoro nonha voluto rilasciare dichiarazioniin merito alla situazione del tec-nico. Evidente segnale che l’ideadi sollevare Lerda dal suo inca-rico sarebbe stata solo questionedi ore. Decisione che è giunta, in-fatti, appena ventiquattro oredopo. A tempo di record, è statoufficializzato l'arrivo il primasquadra di Antonio Toma, alle-natore fino a quel punto dellaBerretti schiacciasassi. “Il cambio era nell'aria ed inevi-tabile – afferma Luca, lavoratoredipendente -. Lerda non riuscivapiù a gestire quella che da tuttiera considerata l'armata dellaLega Pro. Quando un tecniconon è in grado di farlo, è giustoche vada via”. In molti, infatti,hanno appreso con soddisfa-zione l'esonero dell'uomo di Fos-sano. “Urgeva uno scossone ¬–dice Guido, pensionato-. In que-sti casi o cambi l'intero equipag-gio o il suo timoniere. La squadranon girava più come agli inizi e inqueste circostanze la societàdeve lanciare segnali forti echiari. Dispiace per Lerda, ma ilcalcio è così”. Ma quali potreb-bero essere le cause di un de-clino così evidente dei salentini?“Di voci ce ne sono state davverotroppe - chiosa Luisa, avvocato:gli stipendi, le notti brave, sena-tori in rivolta, incapacità dello

staff tecnico e quant'altro. Iocredo semplicemente che il tec-nico abbia perso per strada ilcontrollo di una vera e propriaFerrari, andando allo sbando”.Per Angelo, libero professionista,invece, “un allenatore non èbravo un giorno per poi divenirepessimo in quello successivo. Èlampante che qualcosa non an-dava nel suo rapporto con i cal-ciatori. Non si sa di chi possaessere stata la colpa, ma in que-sti casi deve essere la presidenzaa fare la voce grossa: o mette inchiaro con i suoi tesserati che iltecnico non si discute, o si allon-tana il mister. Tesoro ha optatoper la seconda ipotesi: sonorammaricato per Franco Lerda,uomo vero di calcio, ma forse èstato giusto così”. Archiviato,dunque, il capitolo Lerda, inizial'era di Toma: salentino doc, se-condo di Conte al Siena e all'Ata-lanta, ritenuto da molti una dellemigliori menti tattiche del calcioitaliano. “Toma è senza dubbiouna grande allenatore – dichiaraMatteo, imprenditore -. Plasmale sue squadre alla perfezione e,non nascondiamolo, ha contri-buito grandemente alla fortunadi Antonio Conte. A Lecce era giàimpegnato con la Primavera e inumeri parlano chiaro: zerosconfitte e valanghe di gol adogni match. Certo, ora l'aria è di-versa, ma sono sicuro che riu-scirà a rimettere sui binari giustiquesta squadra ed a riportarla inB. La domenica di stop è statauna manna dal cielo per il neo-tecnico che ha potuto conoscereal meglio la rosa”.Aleggia ottimismo, dunque,dopo l'avvicendamento sullapanca giallorossa. Ma a parlare èsempre il rettangolo verde.

Giulio Serafino

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Siamo giunti a gennaio, il mesedelle riparazioni in corsa. Per ilLecce, sorprendentemente se-condo in classifica nel girone A diLega Pro, è tempo di primi bi-lanci e mosse di mercato. Lamossa più rumorosa in casa gial-lorossa è stata quella che ha por-tato all'esonero di mister Lerda eall'arrivo di Antonio Toma dallaBerretti. “Ora sono tutti in ballo– afferma Luca, commerciante -.Con il cambio alla guida tecnicaogni giocatore potrebbe rien-trare a pieno titolo nel nuovoschema tattico. Di conseguenzachi fino a poche settimane fa eradato per partente, ora si ritrovaad essere pedina imprescindi-bile. Penso, su tutti, a capitanGiacomazzi che tra infortuni escelte tecniche era sul piede diabbandonare il Salento. Era evi-dente che qualcosa non andavatra l'uruguaiano e Lerda, ma orale carte si sono rimescolate”. Intale direzione anche molti gioca-tori sono stati ritenuti con le va-lige pronte. Anche Chevanton. Ilbeniamino dei tifosi, infatti, inuno dei suoi tanti post su Twitteraveva lasciato intendere che lecose, dal suo punto di vista, nongiravano bene e che se fossestato ritenuto un peso, avrebbesvestito ancora una volta la ma-glia del Lecce. “Sarebbe stato unpeccato perdere Chevanton – cidice Mirko, libero professionista-: non tanto sul piano del gioco,non sempre brillanti le sue pre-stazioni, ma quanto per la vogliae la grinta che mette a disposi-zione della causa. Ora è arrivatoun nuovo allenatore e mi auguroche Cheva possa ritrovare al piùpresto il giusto ritmo nellegambe: potrebbe essere lui ilvero acquisto di gennaio”.Ma qualcuno che va via c'è. E igrandi movimenti si registranonel reparto difensivo. La portadel Lecce, infatti, risulta essereuna delle più bucate del torneoe la zona arretrata viene messaogni settimana sul banco degliimputati. Inevitabili, dunque, al-cuni mutamenti nel pacchettodifensivo. Segnali forti in talsenso sono arrivati al termine

della sconfitta di San Marino cheha mandato su tutte le furie ilpresidente Savino Tesoro se-condo il quale la società giallo-rosso non avrebbe potutooperare sul mercato “perchè inrosa abbiamo giocatori che, purpercependo uno stipendio daSerie A e pur avendo offerte daaltre squadra, non giocano e nonvogliono andarsene, bloccandodi fatto il mercato in entrata. Chese ne vadano perchè la difesa èquella che è.” Sul banco degli im-putati Ferrario e Legittimo. I due,al seguito delle forti dichiarazionirilasciate dal patron, hanno dap-prima replicato a tono, successi-vamente si sono accasati altrove.Stefano Ferrario ha posto la suafirma sul contratto del Grosseto,mentre per Legittimo il club divia Templari ha provveduto aduno scambio con l'Ascoli per fararrivare in terra salentina Ou-smane Dramè. Da registrare,inoltre, il tesseramento del ter-zino Dario D’Ambrosio, prove-niente dal Lumezzane. “Dispiaceper come sia finita tra Ferrario,Legittimo e la presidenza –chiosa Nino, operaio -: Tesoro hareagito ad una sconfitta che è co-stata il primato in classifica, sfo-gando tutta la sua rabbia verso igiocatori. Qualora fosse vero chequesti giocatori non volessero la-sciare Lecce, nonostante le of-ferte ricevuto, ritengo che ilpresidente abbia fatto bene. Laloro partenza non cambia certola stima dei tifosi verso la difesa.Ferrario, praticamente, non hamai giocato. Mi esalta, invece,l'innesto di Dramè: il francescecon passaporto maliano po-trebbe essere l'arma in più per ilcentrocampo, apparso sottotononelle ultime apparizioni. AncheD’Ambrosio potrebbe rivelarsipedina fondamentale per lo sca-chiere di mister Toma. Può gio-care sia a destra che a sinistra”.Il lavoro del responsabile dell'a-rea tecnica Antonio Tesoro, in-somma, pare che non abbialasciato insoddisfatti i supporterssalentini. Ora ci sarà solo da cor-rere per riprenderci la B.

Giulio Serafino

Vai e vieni Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

La sconfitta allo stadio ”Olim-pico” di San Marino per 3-1 è co-stata, in via definitiva, lapanchina a Franco Lerda. L'alle-natore piemontese, dato in bilicoper varie settimane, non è riu-scito a dare continuità alla vitto-ria in casa ottenuta contro ilCuneo, perdendo in trasfertanon solo una partita, ma so-prattutto la testa della classifica.Al termine della gara contro i “Ti-tani”, il patron Savino Tesoro nonha voluto rilasciare dichiarazioniin merito alla situazione del tec-nico. Evidente segnale che l’ideadi sollevare Lerda dal suo inca-rico sarebbe stata solo questionedi ore. Decisione che è giunta, in-fatti, appena ventiquattro oredopo. A tempo di record, è statoufficializzato l'arrivo il primasquadra di Antonio Toma, alle-natore fino a quel punto dellaBerretti schiacciasassi. “Il cambio era nell'aria ed inevi-tabile – afferma Luca, lavoratoredipendente -. Lerda non riuscivapiù a gestire quella che da tuttiera considerata l'armata dellaLega Pro. Quando un tecniconon è in grado di farlo, è giustoche vada via”. In molti, infatti,hanno appreso con soddisfa-zione l'esonero dell'uomo di Fos-sano. “Urgeva uno scossone ¬–dice Guido, pensionato-. In que-sti casi o cambi l'intero equipag-gio o il suo timoniere. La squadranon girava più come agli inizi e inqueste circostanze la societàdeve lanciare segnali forti echiari. Dispiace per Lerda, ma ilcalcio è così”. Ma quali potreb-bero essere le cause di un de-clino così evidente dei salentini?“Di voci ce ne sono state davverotroppe - chiosa Luisa, avvocato:gli stipendi, le notti brave, sena-tori in rivolta, incapacità dello

staff tecnico e quant'altro. Iocredo semplicemente che il tec-nico abbia perso per strada ilcontrollo di una vera e propriaFerrari, andando allo sbando”.Per Angelo, libero professionista,invece, “un allenatore non èbravo un giorno per poi divenirepessimo in quello successivo. Èlampante che qualcosa non an-dava nel suo rapporto con i cal-ciatori. Non si sa di chi possaessere stata la colpa, ma in que-sti casi deve essere la presidenzaa fare la voce grossa: o mette inchiaro con i suoi tesserati che iltecnico non si discute, o si allon-tana il mister. Tesoro ha optatoper la seconda ipotesi: sonorammaricato per Franco Lerda,uomo vero di calcio, ma forse èstato giusto così”. Archiviato,dunque, il capitolo Lerda, inizial'era di Toma: salentino doc, se-condo di Conte al Siena e all'Ata-lanta, ritenuto da molti una dellemigliori menti tattiche del calcioitaliano. “Toma è senza dubbiouna grande allenatore – dichiaraMatteo, imprenditore -. Plasmale sue squadre alla perfezione e,non nascondiamolo, ha contri-buito grandemente alla fortunadi Antonio Conte. A Lecce era giàimpegnato con la Primavera e inumeri parlano chiaro: zerosconfitte e valanghe di gol adogni match. Certo, ora l'aria è di-versa, ma sono sicuro che riu-scirà a rimettere sui binari giustiquesta squadra ed a riportarla inB. La domenica di stop è statauna manna dal cielo per il neo-tecnico che ha potuto conoscereal meglio la rosa”.Aleggia ottimismo, dunque,dopo l'avvicendamento sullapanca giallorossa. Ma a parlare èsempre il rettangolo verde.

Giulio Serafino

Cambio altimoneCambio altimone

Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

Il centrocampista del LecceMariano Bogliacino

Foto Chilla

Il centrocampista del LecceMariano Bogliacino

Foto Chilla

La sconfitta allo stadio ”Olim-pico” di San Marino per 3-1 è co-stata, in via definitiva, lapanchina a Franco Lerda. L'alle-natore piemontese, dato in bilicoper varie settimane, non è riu-scito a dare continuità alla vitto-ria in casa ottenuta contro ilCuneo, perdendo in trasfertanon solo una partita, ma so-prattutto la testa della classifica.Al termine della gara contro i “Ti-tani”, il patron Savino Tesoro nonha voluto rilasciare dichiarazioniin merito alla situazione del tec-nico. Evidente segnale che l’ideadi sollevare Lerda dal suo inca-rico sarebbe stata solo questionedi ore. Decisione che è giunta, in-fatti, appena ventiquattro oredopo. A tempo di record, è statoufficializzato l'arrivo il primasquadra di Antonio Toma, alle-natore fino a quel punto dellaBerretti schiacciasassi. “Il cambio era nell'aria ed inevi-tabile – afferma Luca, lavoratoredipendente -. Lerda non riuscivapiù a gestire quella che da tuttiera considerata l'armata dellaLega Pro. Quando un tecniconon è in grado di farlo, è giustoche vada via”. In molti, infatti,hanno appreso con soddisfa-zione l'esonero dell'uomo di Fos-sano. “Urgeva uno scossone ¬–dice Guido, pensionato-. In que-sti casi o cambi l'intero equipag-gio o il suo timoniere. La squadranon girava più come agli inizi e inqueste circostanze la societàdeve lanciare segnali forti echiari. Dispiace per Lerda, ma ilcalcio è così”. Ma quali potreb-bero essere le cause di un de-clino così evidente dei salentini?“Di voci ce ne sono state davverotroppe - chiosa Luisa, avvocato:gli stipendi, le notti brave, sena-tori in rivolta, incapacità dello

staff tecnico e quant'altro. Iocredo semplicemente che il tec-nico abbia perso per strada ilcontrollo di una vera e propriaFerrari, andando allo sbando”.Per Angelo, libero professionista,invece, “un allenatore non èbravo un giorno per poi divenirepessimo in quello successivo. Èlampante che qualcosa non an-dava nel suo rapporto con i cal-ciatori. Non si sa di chi possaessere stata la colpa, ma in que-sti casi deve essere la presidenzaa fare la voce grossa: o mette inchiaro con i suoi tesserati che iltecnico non si discute, o si allon-tana il mister. Tesoro ha optatoper la seconda ipotesi: sonorammaricato per Franco Lerda,uomo vero di calcio, ma forse èstato giusto così”. Archiviato,dunque, il capitolo Lerda, inizial'era di Toma: salentino doc, se-condo di Conte al Siena e all'Ata-lanta, ritenuto da molti una dellemigliori menti tattiche del calcioitaliano. “Toma è senza dubbiouna grande allenatore – dichiaraMatteo, imprenditore -. Plasmale sue squadre alla perfezione e,non nascondiamolo, ha contri-buito grandemente alla fortunadi Antonio Conte. A Lecce era giàimpegnato con la Primavera e inumeri parlano chiaro: zerosconfitte e valanghe di gol adogni match. Certo, ora l'aria è di-versa, ma sono sicuro che riu-scirà a rimettere sui binari giustiquesta squadra ed a riportarla inB. La domenica di stop è statauna manna dal cielo per il neo-tecnico che ha potuto conoscereal meglio la rosa”.Aleggia ottimismo, dunque,dopo l'avvicendamento sullapanca giallorossa. Ma a parlare èsempre il rettangolo verde.

Giulio Serafino

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8

LEGA PRO

Il Lecce perde la testaDopo un mese di dicembre certa-mente deludente per i colori gial-lorossi, ci si attendeva un gennaioall’insegna del riscatto. I risultatiottenuti dalla squadra del presi-dente Tesoro non sono statiparticolarmente esaltanti, confer-mando di fatto un trend da squa-dra mediocre, lontana parentedella “ammazza-campionato”vista ad inizio stagione. I risultati digennaio, inoltre, hanno finito persancire lo spodestamento delLecce dalla testa della classifica adopera del Trapani di Boscaglia.Perdita del primato che è costatoassai caro a mister Franco Lerda eal suo staff, esonerati dopo lasconfitta di San Marino. Sulla pan-china giallorossa ora siede AntonioToma, fino alla chiamata di Tesoroalla guida del Lecce Berretti doveha ottenuto risultati a dir pocostrepitosi. Al tecnico salentino, chedi gavetta ne ha fatta tanta, il com-pito di far tornare il sorriso in casagiallorossa e soprattutto di riposi-zionare prima possibile il Lecce sulprimo gradino della classifica. UnLecce che negli ultimi mesi havisto dilapidato tutto il vantaggioaccumulato in avvio stagione. Percomprendere appieno quella chea conti fatti può essere conside-rata una piccola débâcle sportiva,basta fare due conti. Dopo leprime dieci giornate di campio-nato, il Lecce di Lerda viaggiava da

autentica corazzata con ben 25punti all’attivo. L’attuale capolistaTrapani, invece, con 14 punti ac-cusava un distacco dai giallorossidi 11 punti. Nelle successive e ul-time dieci giornate, nove se si con-sidera il turno di riposo, si èassistito al patatrac di Bogliacino ecompagni con la miseria di 9 puntiracimolati, ai quali hanno fatto dacontraltare i 21 punti conquistatidal Trapani del bomber Abate. UnLecce double face in grado di “bru-ciare” la bellezza di 11 punti divantaggio sul Trapani, per poi farsiaddirittura sorpassare di una lun-ghezza dalla compagine siciliana.Operazione sorpasso che fortuna-tamente non è riuscita alle altrepretendenti al salto di categoria, inparticolare al Carpi che nell’ultimomese ha raffreddato le sue ambi-zioni ottenendo solo due pareggie due sconfitte. Lecce e Trapani siaffronteranno il prossimo 3 Marzoal Via del Mare in quello che già daoggi si annuncia come un matchdalle emozioni garantite. Fino adallora però ne passerà di acquasotto i ponti ed il neo Lecce diToma dovrà cercare di tornarequanto prima alla vittoria, ini-ziando magari proprio dai prossimidue impegni in calendario. L’av-ventura di Toma sulla panchinagiallorossa comincerà il 3 febbraioal Via del Mare contro il fanalinodi coda Treviso. Nel turno succes-

sivo il Lecce renderà visita a un Tri-tium reduce da quattro sconfitteconsecutive e che nel frattempoavrà osservato il proprio turno diriposo. Due gare che sulla cartaappaiono abbordabili, ma che inseguito a un’attenta analisi ri-schiano di nascondere numeroseinsidie. L’auspicio di tutto l’am-biente giallorosso è che lo stop dicampionato sia risultato salutare e

rigenerante per gli uomini diToma. La parola ora torna alcampo con l’attesa per scoprire seil neo allenatore giallorosso sia giàriuscito a infondere la giusta dosedi entusiasmo, fantasia ed equili-brio tattico ad una squadra che di-spone di un tasso tecnicoindubbiamente superiore a tuttele avversarie.

Matteo La viola

Classifica Punti Gare vinte Nulle Perse G.F. G.S.

TRAPANI 35 19 10 5 4 40 22

LECCE 34 19 10 4 5 30 24

CARPI 31 19 8 7 4 20 13

v. ENTELLA 30 19 7 9 3 29 21

SUD TIROL 30 18 8 6 4 23 19

LUMEZZANE 29 19 7 8 4 25 17

PAvIA 29 19 7 8 4 21 17

SAN MARINO 28 19 8 4 7 31 27

CUNEO 24 19 6 6 7 16 17

FERLAPI SALò 24 19 7 3 9 21 30

CREMONESE 22 19 4 11 4 19 12

ALBINOLEFFE 20 19 5 11 3 23 17

COMO 20 18 4 9 5 24 25

PORTOGRUARO 20 18 4 9 5 19 22

REGGIANA 19 19 5 4 10 19 28

TRITIUM 9 19 1 6 12 14 42

TREvISO 8 19 1 6 12 14 35

Lecce e Carpi rallentano. Il Trapani ne approfitta per balzare in vetta Tesoro punta tutto su Antonio Toma per tornare al primo posto

Aperto a pranzo dal lunedì al venerdìLARGO CASTELLO - LEQUILE

info prenotazioni tavoli:339.7434969 - 338.1394608 - 334.8550498

Via SalVatore FittoleQUile - le

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9

Classe '91, sforna assist e regala aitifosi la gioia del gol. Vincenzo Cor-vino, bomber indiscusso delNardò, non fa rimpiangere ai tifosiil suo ex compagno, NunzioMajella. Per l’attaccante granata,sono ben otto le reti messe asegno. Dopo la breve parentesi alBrindisi, è tornato in granata, congrande voglia di mettersi in mostrae riscattarsi. E dopo il gol siglato alFoggia ne sono arrivato settealtri. "Per un'attaccante trovarela rete è importante – com-menta Corvino -, ti sblocchimentalmente, diventatutto più facile e lavoricon tranquillità. Dal golcontro il Foggia in poi,otto gol in otto par-tite. Non possochiedere di me-glio".Quest'annosei ritornatoin maglia granatadopo la breve parentesia Brindisi, cosa ti ha spinto ad ac-cettare la causa neretina?"Non volevo allontanarmi da casa.Il ds Martano e il calore della piazzami hanno convinto a ritornare".Siamo arrivati ad otto marcaturestagionali, ti sei prefissato un re-cord?"No, cercherò sempre di far beneogni domenica, e trovare la via delgol. Alla fine tireremo le somme."Domenica è arrivata una bellis-sima vittoria contro il CTL Campa-nia, e naturalmente comemarcatore non poteva mancareVincenzo Corvino..."Fare gol è sempre bello, poi hofatto anche un assist. Sono soddi-sfatto sia personalmente che perl'intera squadra. Meritavamo divincere".Ad inizio campionato si faceva fa-

tica a creare occasioni, mentreadesso con i nuovi arrivati conpochi passaggi, si è già nella trequarti avversaria, come spieghiquesto fatto?"Adesso ci sono dei calciatori dav-vero tecnici. Rescio, con la palla alpiede, è fenomenale. Di Piedi èuna vera punta, quindi proteggepalla, fa da sponda, aiuta la squa-dra. Con questi nuovi arrivi è tuttodiverso, abbiamo tutte le carte inregola per salvarci. Dobbiamo fareanche qualche punticino fuoricasa, perchè per nessun avversariosarà facile vincere a Nardò con untifo del genere".Il Nardò ha 29 punti ed è ottavo inclassifica. La salvezza a questopunto sarà facilmente raggiungi-bile?"Non sarà una passeggiata. Il calcioè strano: dobbiamo restare sem-pre concentrati e guardare fissol'obiettivo fino a quando non l'a-vremo raggiunto". Cosa cambia per te, a livello tat-tico, con l'innesto in squadra di DiPiedi?

"Cambiano un bel po' di cose. Houna diversa visione del gioco. Conlui posso esprimermi in manieraperfetta".Te lo aspettavi di andare in gol conquesta frequenza, visto che nonsei una prima punta?"Quest'anno per come sono an-date le cose non me lo aspettavoproprio. Riprendendo la condi-zione fisica, pian piano è arrivato ilgol, e ora sono davvero felice."Delle otto reti realizzate, qual'è lapiù bella? "Il gol più bello, a parer mio, è statoquello di domenica contro il Cam-pania, esterno destro che si infilanell'angolino basso. Però il più im-portante, perché mi son sbloccato,resta quello di Foggia."Sul futuro invece, il prossimoanno continuerai a regalare emo-zioni ai tifosi granata? "Il futuro è imprevedibile, se do-vessi rimanere in serie D, la prioritàsi chiamerà Nardò. Se dovessi, in-vece, avere delle chiamate da altrecategorie, valuterò sul da farsi".

Giorgio Toma

Tutti pazzidi Vincenzo

Corvino

SERIE D - NARDÒSERIE D - NARDÒ

Tutti pazzidi Vincenzo

Corvino

Foto Giorgio Toma

8

LEGA PRO

Il Lecce perde la testaDopo un mese di dicembre certa-mente deludente per i colori gial-lorossi, ci si attendeva un gennaioall’insegna del riscatto. I risultatiottenuti dalla squadra del presi-dente Tesoro non sono statiparticolarmente esaltanti, confer-mando di fatto un trend da squa-dra mediocre, lontana parentedella “ammazza-campionato”vista ad inizio stagione. I risultati digennaio, inoltre, hanno finito persancire lo spodestamento delLecce dalla testa della classifica adopera del Trapani di Boscaglia.Perdita del primato che è costatoassai caro a mister Franco Lerda eal suo staff, esonerati dopo lasconfitta di San Marino. Sulla pan-china giallorossa ora siede AntonioToma, fino alla chiamata di Tesoroalla guida del Lecce Berretti doveha ottenuto risultati a dir pocostrepitosi. Al tecnico salentino, chedi gavetta ne ha fatta tanta, il com-pito di far tornare il sorriso in casagiallorossa e soprattutto di riposi-zionare prima possibile il Lecce sulprimo gradino della classifica. UnLecce che negli ultimi mesi havisto dilapidato tutto il vantaggioaccumulato in avvio stagione. Percomprendere appieno quella chea conti fatti può essere conside-rata una piccola débâcle sportiva,basta fare due conti. Dopo leprime dieci giornate di campio-nato, il Lecce di Lerda viaggiava da

autentica corazzata con ben 25punti all’attivo. L’attuale capolistaTrapani, invece, con 14 punti ac-cusava un distacco dai giallorossidi 11 punti. Nelle successive e ul-time dieci giornate, nove se si con-sidera il turno di riposo, si èassistito al patatrac di Bogliacino ecompagni con la miseria di 9 puntiracimolati, ai quali hanno fatto dacontraltare i 21 punti conquistatidal Trapani del bomber Abate. UnLecce double face in grado di “bru-ciare” la bellezza di 11 punti divantaggio sul Trapani, per poi farsiaddirittura sorpassare di una lun-ghezza dalla compagine siciliana.Operazione sorpasso che fortuna-tamente non è riuscita alle altrepretendenti al salto di categoria, inparticolare al Carpi che nell’ultimomese ha raffreddato le sue ambi-zioni ottenendo solo due pareggie due sconfitte. Lecce e Trapani siaffronteranno il prossimo 3 Marzoal Via del Mare in quello che già daoggi si annuncia come un matchdalle emozioni garantite. Fino adallora però ne passerà di acquasotto i ponti ed il neo Lecce diToma dovrà cercare di tornarequanto prima alla vittoria, ini-ziando magari proprio dai prossimidue impegni in calendario. L’av-ventura di Toma sulla panchinagiallorossa comincerà il 3 febbraioal Via del Mare contro il fanalinodi coda Treviso. Nel turno succes-

sivo il Lecce renderà visita a un Tri-tium reduce da quattro sconfitteconsecutive e che nel frattempoavrà osservato il proprio turno diriposo. Due gare che sulla cartaappaiono abbordabili, ma che inseguito a un’attenta analisi ri-schiano di nascondere numeroseinsidie. L’auspicio di tutto l’am-biente giallorosso è che lo stop dicampionato sia risultato salutare e

rigenerante per gli uomini diToma. La parola ora torna alcampo con l’attesa per scoprire seil neo allenatore giallorosso sia giàriuscito a infondere la giusta dosedi entusiasmo, fantasia ed equili-brio tattico ad una squadra che di-spone di un tasso tecnicoindubbiamente superiore a tuttele avversarie.

Matteo La viola

Classifica Punti Gare vinte Nulle Perse G.F. G.S.

TRAPANI 35 19 10 5 4 40 22

LECCE 34 19 10 4 5 30 24

CARPI 31 19 8 7 4 20 13

v. ENTELLA 30 19 7 9 3 29 21

SUD TIROL 30 18 8 6 4 23 19

LUMEZZANE 29 19 7 8 4 25 17

PAvIA 29 19 7 8 4 21 17

SAN MARINO 28 19 8 4 7 31 27

CUNEO 24 19 6 6 7 16 17

FERLAPI SALò 24 19 7 3 9 21 30

CREMONESE 22 19 4 11 4 19 12

ALBINOLEFFE 20 19 5 11 3 23 17

COMO 20 18 4 9 5 24 25

PORTOGRUARO 20 18 4 9 5 19 22

REGGIANA 19 19 5 4 10 19 28

TRITIUM 9 19 1 6 12 14 42

TREvISO 8 19 1 6 12 14 35

Lecce e Carpi rallentano. Il Trapani ne approfitta per balzare in vetta Tesoro punta tutto su Antonio Toma per tornare al primo posto

Aperto a pranzo dal lunedì al venerdìLARGO CASTELLO - LEQUILE

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1010

LE CLASSIFICHE

CLASSIfICA P.TI G. V. N. P. G.f. G.S.ISChIA 55 21 18 1 2 46 8

GLADIATOR 47 21 13 8 0 33 13BISCEGLIE 44 21 13 5 3 41 16MATERA 43 21 14 1 6 43 21

MONOSPOLIS 40 21 11 7 3 37 15BATTIPAGLIESE 31 21 9 4 8 29 26

NARDò 29 21 8 5 8 22 22fOGGIA 29 21 7 8 6 27 27

BRINDISI 28 21 8 4 9 26 28TARANTO 27 21 8 3 10 27 25

CAMPANIA 25 21 6 7 8 19 21S. ANTONIO 25 21 6 8 7 24 27POMIGLIANO 25 21 7 4 10 16 27fRANCAVILLA 24 21 6 6 9 30 39PUTEOLANA 23 21 6 5 10 20 29GROTTAGLIE 13 21 3 4 14 19 48

f. TRANI 9 21 2 3 16 11 42POTENZA 6 21 1 3 17 9 45

CLASSIfICA P.TI G. V. N. P. G.f. G.S.

MOLfETTA 38 19 11 5 3 29 17

CERIGNOLA 35 19 11 2 6 28 17

SAN SEVERO 35 19 10 5 4 40 22

TERLIZZI 34 19 10 4 5 22 19

MANfREDONIA 32 19 9 5 5 40 24

GALLIPOLI 31 19 8 7 4 25 18

MOLA 30 19 9 3 7 26 27

COPERTINO 29 19 8 5 6 26 14

VIESTE 28 19 8 4 7 32 24

Q.U. BARI 27 19 7 6 6 30 25

GALATINA 27 19 7 6 6 27 23

POLIMNIA 18 19 3 9 7 17 28

CORATO 15 19 3 6 10 17 31

TRICASE 15 19 3 6 10 11 30

MANDURIA 12 19 2 6 11 10 26

RACALE 7 19 1 5 13 12 47

Classifica P.ti G. V. N. P. G.f. G.S.CASARANO 47 19 14 5 0 43 6

OSTUNI 41 19 12 5 2 34 17LEVERANO 40 19 12 4 3 38 20

V. fRANCAVILLA 39 19 11 6 2 43 12SAN VITO 33 19 9 6 4 17 13

fRAGAGNANO 29 19 9 2 8 29 24fRANCAVILLA C. 29 19 8 5 6 27 23

CAROVIGNO 29 19 8 5 6 24 20LEPORANO 29 19 8 5 6 18 20OTRANTO 28 19 6 10 3 33 23MAGLIE 23 18 6 5 7 30 37

SAN CESARIO 22 19 5 7 7 23 29MARTANO 21 19 4 9 6 13 14SCORRANO 19 19 5 4 10 18 37

STELLA JONICA 16 19 4 4 11 17 30MONTEIASI 16 19 3 7 9 18 39

LIZZANO 11 19 2 5 12 16 38LATIANO 10 19 2 4 13 18 32

MASSAfRA 8 19 2 2 15 15 40

SERIE D - GIRONE H

ECCELLENZA

PROMOZIONE - GIRONE B

Incentivi per il commercioRegione PugliaSOGGETTI DESTINATARI - Chi può presentare domanda di contributo:Micro, Piccole e Medie imprese commerciali già costituite in varie forme(ditte individuali, società di persone o capitali etc.) ed iscritte alla compe-tente C.C.I.A.A., che esercitino attività di vendita al dettaglio nelle se-guenti tipologie: 1.Esercizi di vicinato, cioè attività con una superfice divendita inferiore a mq. 250; 2.Pubblici esercizi di somministrazione di ali-menti e bevande (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie, bar,pasticcerie ed esercizi similari), anche se l’attività è svolta: - congiunta-mente ad attività di trattenimento e svago in discoteche, sale da ballo,sale da gioco, stabilimenti balneari, locali notturni etc.; - all’interno di eser-cizi in aree di servizio delle autostrade, in stazioni ferroviarie, aeroportualie marittime o di mezzi di trasporto pubblico a percorrenza urbane; 3. Edi-cole; 4. Tabacchini, solo per la parte commerciale non legata a generi dimonopolio; 5. E-commerce.INIZIATIVE AMMISSIBILI A CONTRIBUTO - Sono ammissibili i seguentiprogrammi di investimento - di importo minimo pari a € 15.000,00 - av-viati dopo la presentazione della domanda di incentivi per locali ubicatinel territorio regionale pugliese: a) Realizzazione di un nuovo negozio-esercizio commerciale; b) Ammodernamento di attività esistenti: apportodi innovazioni che consentano un aumento dei volumi di vendita e/o unmiglioramento delle condizioni ecologiche; c) Ampliamento di attività esi-stenti: incremento della superficie di vendita non inferiore al 20% di quellaesistente al momento di presentazione della domanda di incentivi; d) Ri-strutturazione di attività esistenti: modifica della formula distributiva e/odelle merceologie trattate nell’unità locale esistente; e) Trasferimenti di at-tività esistenti.SPESE AMMISSIBILI - Sono ammissibili solo le spese (I.V.A. esclusa) ef-fettuate a partire dal giorno successivo alla data di presentazione delladomanda e che rientrano nei seguenti capitoli: - Progettazioni (direzionelavori, collaudi, oneri edilizi), max 5% dell’investimento ammesso; - Ac-quisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature varie - solo nuovi difabbrica - compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresama esclusi quelli di mera rappresentanza; - Acquisto di mezzi mobili nontargati, necessari al ciclo produttivo e dimensionati alla effettiva produ-zione; - Acquisto di programmi informatici connessi alle esigenze pro-duttive e gestionali dell’impresa; - Realizzazione di opere murarie eassimilate (murature, pavimenti, infissi, impiantistica generale etc.); - Rea-lizzazione di infrastrutture specifiche aziendali; - Acquisto di sistemi di si-curezza antintrusione, antitaccheggio, antirapina purchè realmenteinnovativi; - Spese per progetti di tutela dell’ambiente e delle risorse na-turali (max 25% dell’investimento ammesso); - Acquisizione di softwareper e-commerce.CONTRIBUTI CONCEDIBILI - Alle imprese ammesse a finanziamento verràriconosciuto un contributo in conto/impianti (a fondo perduto) a titolo“de minimis” pari al 70% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà comunque superare il tetto di Euro 25.000,00,quindi la spesa massima ammissibile è pari a Euro 35.700,00+I.V.A.Istruttoria e valutazione. Le domande verranno finanziate in base all’or-dine cronologico di arrivo fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Aparità di giorno ed ora di arrivo, le istanze saranno valutate in base ai se-guenti criteri in ordine di importanza: A) Interventi realizzati nei centristorici; B) Imprese a prevalente gestione femminile ; C) Progetti di e-com-merce; D) Progetto che contribuisce alla diffusione dell’innovazione tec-nologica e dei sistemi di sicurezza; E) Progetti che contribuiscono allatutela dell’ambiente e delle risorse naturali.TERMINI - Termine ultimo per la presentazione della domanda:04/04/2013 e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili;Termine di ultimazione investimenti: 12 mesi dalla data di notifica di con-cessione delle agevolazioni.

Pier Luigi Giannachi

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Alessandrìesperienza per il Gallo

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Classe 1979, dodici anni tra i pro-fessionisti: una vera promessa delcalcio ai tempi delle giovanili a Ca-sarano, con il suo amico FabrizioMiccoli. Ha scelto di mettersi a di-sposizione del Gallipoli scendendoper la prima volta nella categoriadell'Eccellenza. Alessandro Ales-sandrì si racconta.Hai fatto il settore giovanile nelCasarano e insieme a Miccoli ericonsiderato un talento: che ri-cordi hai di quei tempi?“Conservo dei bellissimi ricordi diquegli anni: eravamo una genera-zione veramente in gamba e pro-mettente guidata da un maestroquale Corvino. Casarano fu il tram-polino di lancio verso le giovanilidell'Inter: in terra lombarda ri-cordo che molti si facevano pren-dere dall'emozione del blasone,ma io non mi feci mai trovare im-preparato ad ogni chiamata”. Miccoli stesso in un'intervista di-chiarò che si sarebbe aspettatoAlessandrì nel calcio che conta:cosa non ha funzionato? “Se dovessi tracciare un bilanciodella mia carriera, posso dire di es-sere estremamente contento esoddisfatto di quanto svolto: do-dici anni tra i professionisti nonsono certo un curriculum indiffe-rente. Poi se scendiamo ad analiz-zare alcuni aspetti, forse mi èmancato un po' l'aspetto fisico peril grande calcio; in più nasco cometrequartista, un ruolo poco prati-cato all'epoca”.Ora sei a Gallipoli: nasci come se-conda punta, esterno d'attacco:Calabro ti ha affidato le redini delgioco in mezzo al campo. Come titrovi in questo ruolo?“Sì, e mi sto trovando molto bene.Ho cercato di calarmi fin da subitonell'ottica proposta dal mister: ab-biamo acquisito un'identità pre-cisa, una solida organizzazionetattica con compiti provati nelcorso degli allenamenti che poiriusciamo, quasi sempre, ad at-

tuare in partita. Il segreto sta nellamentalità vincente che ci distinguetutti”.Avete perso lo scontro di-retto a Manfredonia: lo3-0 subito ridimensionale vostra ambizioni,fermo restando l'ot-timo torneo fin quidisputato?“Fino a questopunto il Gallipoliha disputato untorneo straordina-rio. Avevamo l'ob-biettivo salvezza cheabbiamo raggiunto, inpratica, nel solo gironed'andata. A questopunto non ci poniamo li-miti: ragioniamo setti-mana dopo settimanamantenendo sempre alta laconcentrazione”.Questo ko può essere determi-nante da punto di vista psicolo-gico? O lo consideri fisiologico?“Credo che abbiamo pagato uncalo fisico che nel corso di una sta-gione ci sta. Poi nel calcio ad in-fluire tanto sono anche gli episodi:non può una singola partita smi-nuire un cammino incredibilesvolto fino a questo punto”.Dall'alto della tua esperienzacome giudichi questo torneo diEccellenza: chi tra compagni e av-versari pensi che abbia le carte inregola per puntare al calcio checonta?“L'Eccellenza è una categoria chemette in luce giocatori moltoesperti e giovani dalle belle spe-ranze. Mi stimola molto. Se poidevo fare qualche nome, dico chein casa giallorossa tra i senior miha sorpreso molto Vergori, men-tre tra i giovani cito Levanto, Negroe Marzo su tutti: sono ragazzi che,se inseriti nel giusto ambiente pro-fessionistico, potrebbero togliersigrandi soddisfazioni”.

Giulio Serafino

Alessandrìesperienza per il Gallo

ECCELLENZA - GallipoliECCELLENZA - Gallipoli

1010

LE CLASSIFICHE

CLASSIfICA P.TI G. V. N. P. G.f. G.S.ISChIA 55 21 18 1 2 46 8

GLADIATOR 47 21 13 8 0 33 13BISCEGLIE 44 21 13 5 3 41 16MATERA 43 21 14 1 6 43 21

MONOSPOLIS 40 21 11 7 3 37 15BATTIPAGLIESE 31 21 9 4 8 29 26

NARDò 29 21 8 5 8 22 22fOGGIA 29 21 7 8 6 27 27

BRINDISI 28 21 8 4 9 26 28TARANTO 27 21 8 3 10 27 25

CAMPANIA 25 21 6 7 8 19 21S. ANTONIO 25 21 6 8 7 24 27POMIGLIANO 25 21 7 4 10 16 27fRANCAVILLA 24 21 6 6 9 30 39PUTEOLANA 23 21 6 5 10 20 29GROTTAGLIE 13 21 3 4 14 19 48

f. TRANI 9 21 2 3 16 11 42POTENZA 6 21 1 3 17 9 45

CLASSIfICA P.TI G. V. N. P. G.f. G.S.

MOLfETTA 38 19 11 5 3 29 17

CERIGNOLA 35 19 11 2 6 28 17

SAN SEVERO 35 19 10 5 4 40 22

TERLIZZI 34 19 10 4 5 22 19

MANfREDONIA 32 19 9 5 5 40 24

GALLIPOLI 31 19 8 7 4 25 18

MOLA 30 19 9 3 7 26 27

COPERTINO 29 19 8 5 6 26 14

VIESTE 28 19 8 4 7 32 24

Q.U. BARI 27 19 7 6 6 30 25

GALATINA 27 19 7 6 6 27 23

POLIMNIA 18 19 3 9 7 17 28

CORATO 15 19 3 6 10 17 31

TRICASE 15 19 3 6 10 11 30

MANDURIA 12 19 2 6 11 10 26

RACALE 7 19 1 5 13 12 47

Classifica P.ti G. V. N. P. G.f. G.S.CASARANO 47 19 14 5 0 43 6

OSTUNI 41 19 12 5 2 34 17LEVERANO 40 19 12 4 3 38 20

V. fRANCAVILLA 39 19 11 6 2 43 12SAN VITO 33 19 9 6 4 17 13

fRAGAGNANO 29 19 9 2 8 29 24fRANCAVILLA C. 29 19 8 5 6 27 23

CAROVIGNO 29 19 8 5 6 24 20LEPORANO 29 19 8 5 6 18 20OTRANTO 28 19 6 10 3 33 23MAGLIE 23 18 6 5 7 30 37

SAN CESARIO 22 19 5 7 7 23 29MARTANO 21 19 4 9 6 13 14SCORRANO 19 19 5 4 10 18 37

STELLA JONICA 16 19 4 4 11 17 30MONTEIASI 16 19 3 7 9 18 39

LIZZANO 11 19 2 5 12 16 38LATIANO 10 19 2 4 13 18 32

MASSAfRA 8 19 2 2 15 15 40

SERIE D - GIRONE H

ECCELLENZA

PROMOZIONE - GIRONE B

Incentivi per il commercioRegione PugliaSOGGETTI DESTINATARI - Chi può presentare domanda di contributo:Micro, Piccole e Medie imprese commerciali già costituite in varie forme(ditte individuali, società di persone o capitali etc.) ed iscritte alla compe-tente C.C.I.A.A., che esercitino attività di vendita al dettaglio nelle se-guenti tipologie: 1.Esercizi di vicinato, cioè attività con una superfice divendita inferiore a mq. 250; 2.Pubblici esercizi di somministrazione di ali-menti e bevande (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie, bar,pasticcerie ed esercizi similari), anche se l’attività è svolta: - congiunta-mente ad attività di trattenimento e svago in discoteche, sale da ballo,sale da gioco, stabilimenti balneari, locali notturni etc.; - all’interno di eser-cizi in aree di servizio delle autostrade, in stazioni ferroviarie, aeroportualie marittime o di mezzi di trasporto pubblico a percorrenza urbane; 3. Edi-cole; 4. Tabacchini, solo per la parte commerciale non legata a generi dimonopolio; 5. E-commerce.INIZIATIVE AMMISSIBILI A CONTRIBUTO - Sono ammissibili i seguentiprogrammi di investimento - di importo minimo pari a € 15.000,00 - av-viati dopo la presentazione della domanda di incentivi per locali ubicatinel territorio regionale pugliese: a) Realizzazione di un nuovo negozio-esercizio commerciale; b) Ammodernamento di attività esistenti: apportodi innovazioni che consentano un aumento dei volumi di vendita e/o unmiglioramento delle condizioni ecologiche; c) Ampliamento di attività esi-stenti: incremento della superficie di vendita non inferiore al 20% di quellaesistente al momento di presentazione della domanda di incentivi; d) Ri-strutturazione di attività esistenti: modifica della formula distributiva e/odelle merceologie trattate nell’unità locale esistente; e) Trasferimenti di at-tività esistenti.SPESE AMMISSIBILI - Sono ammissibili solo le spese (I.V.A. esclusa) ef-fettuate a partire dal giorno successivo alla data di presentazione delladomanda e che rientrano nei seguenti capitoli: - Progettazioni (direzionelavori, collaudi, oneri edilizi), max 5% dell’investimento ammesso; - Ac-quisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature varie - solo nuovi difabbrica - compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresama esclusi quelli di mera rappresentanza; - Acquisto di mezzi mobili nontargati, necessari al ciclo produttivo e dimensionati alla effettiva produ-zione; - Acquisto di programmi informatici connessi alle esigenze pro-duttive e gestionali dell’impresa; - Realizzazione di opere murarie eassimilate (murature, pavimenti, infissi, impiantistica generale etc.); - Rea-lizzazione di infrastrutture specifiche aziendali; - Acquisto di sistemi di si-curezza antintrusione, antitaccheggio, antirapina purchè realmenteinnovativi; - Spese per progetti di tutela dell’ambiente e delle risorse na-turali (max 25% dell’investimento ammesso); - Acquisizione di softwareper e-commerce.CONTRIBUTI CONCEDIBILI - Alle imprese ammesse a finanziamento verràriconosciuto un contributo in conto/impianti (a fondo perduto) a titolo“de minimis” pari al 70% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà comunque superare il tetto di Euro 25.000,00,quindi la spesa massima ammissibile è pari a Euro 35.700,00+I.V.A.Istruttoria e valutazione. Le domande verranno finanziate in base all’or-dine cronologico di arrivo fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Aparità di giorno ed ora di arrivo, le istanze saranno valutate in base ai se-guenti criteri in ordine di importanza: A) Interventi realizzati nei centristorici; B) Imprese a prevalente gestione femminile ; C) Progetti di e-com-merce; D) Progetto che contribuisce alla diffusione dell’innovazione tec-nologica e dei sistemi di sicurezza; E) Progetti che contribuiscono allatutela dell’ambiente e delle risorse naturali.TERMINI - Termine ultimo per la presentazione della domanda:04/04/2013 e comunque fino ad esaurimento delle risorse disponibili;Termine di ultimazione investimenti: 12 mesi dalla data di notifica di con-cessione delle agevolazioni.

Pier Luigi Giannachi

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Copertino

Il Copertino continua la sua rin-corsa verso i playoff. Nel mese digennaio andamento lento per gliuomini di Volturo che hanno rac-colto solo cinque punti dei dodicidisponibili, frutto di due pareggicontro Manduria e Molfetta, diuna sconfitta contro il Mola e dellalarga vittoria contro il Polignano.La squadra rossoverde si trova al-l’ottavo posto in classifica, distantesolo tre punti dall’alta classifica econ undici punti di vantaggiatodalla zona playout. Punto di forzadella squadra rossoverde rimanela difesa: nelle ultime dieci gior-nate solo due goal incassati, e consolo quattordici reti al passivo ilteam di Fanuli è la migliore retro-guardia del torneo. Uno dei prota-gonisti assoluti di questaroccaforte è il talentuoso AlfonsoBruno, originario di Lequile, classe1994, diciannove anni appenacompiuti, titolare inamovibilenello scacchiere di Volturo. “Hoiniziato la mia carriera agonisticanelle giovanili del Lecce – com-

menta il giovane portiere -, conti-nuando nella juniores del Coper-tino. Ho esordito in prima squadral’anno scorso nell’ultima partita diCampionato contro il Cerignola. Ilmerito di aver subito pochissimigoal è solo dei miei compagni direparto; i vari Cornacchia, DeGiorgi, Carteni sono la nostraforza. Grazie a loro riesco a ren-dere al massimo”. Nel mese trascorso avete rallen-tato la vostra splendida rincorsa?Come ti spieghi questo calo direndimento?“Bisogna analizzare ogni singolapartita per capirne i motivi. Con-tro il Manduria abbiamo sbagliatotantissime occasioni da goal e lorovenivano da un mercato di ripara-zione superlativo. Contro il Molaabbiamo perso per colpa della no-stra unica disattenzione difensiva.A Molfetta siamo stati sfortunati infase realizzativa. Ritengo che ilcalo di rendimento possa riguar-dare solo i punti conquistati, sulpiano del gioco miglioriamo co-

stantemente. Vogliamo vinceretutte le restanti partite del cam-pionato”Il sogno playoff, pertanto, è allavostra portata secondo te? “Certamente! Negli ultimi tre mesiabbiamo sbagliato solo una par-tita. Dobbiamo continuare a lavo-rare con umiltà, consapevoli delfatto che ci aspettano undici bat-taglie per vincere la guerra. Vo-gliamo regalare al nostro

splendido presidente, MaurizioFanuli, altre vittorie e portare sem-pre più in alto il Copertino Calcio”.Il mese di febbraio deciderà lesorti rossoverdi: tre trasferte in-fuocare contro San Savero, Terlizzie Vieste segneranno il destino, nelbene e nel male, della squadra diBruno. Le premesse per volare inalto ci sono tutte, bisogna solopassare dalle parole ai fatti.

Marco Tarsi

www.temauto.it - e.mail: [email protected]

Copertino

Il Copertino continua la sua rin-corsa verso i playoff. Nel mese digennaio andamento lento per gliuomini di Volturo che hanno rac-colto solo cinque punti dei dodicidisponibili, frutto di due pareggicontro Manduria e Molfetta, diuna sconfitta contro il Mola e dellalarga vittoria contro il Polignano.La squadra rossoverde si trova al-l’ottavo posto in classifica, distantesolo tre punti dall’alta classifica econ undici punti di vantaggiatodalla zona playout. Punto di forzadella squadra rossoverde rimanela difesa: nelle ultime dieci gior-nate solo due goal incassati, e consolo quattordici reti al passivo ilteam di Fanuli è la migliore retro-guardia del torneo. Uno dei prota-gonisti assoluti di questaroccaforte è il talentuoso AlfonsoBruno, originario di Lequile, classe1994, diciannove anni appenacompiuti, titolare inamovibilenello scacchiere di Volturo. “Hoiniziato la mia carriera agonisticanelle giovanili del Lecce – com-

menta il giovane portiere -, conti-nuando nella juniores del Coper-tino. Ho esordito in prima squadral’anno scorso nell’ultima partita diCampionato contro il Cerignola. Ilmerito di aver subito pochissimigoal è solo dei miei compagni direparto; i vari Cornacchia, DeGiorgi, Carteni sono la nostraforza. Grazie a loro riesco a ren-dere al massimo”. Nel mese trascorso avete rallen-tato la vostra splendida rincorsa?Come ti spieghi questo calo direndimento?“Bisogna analizzare ogni singolapartita per capirne i motivi. Con-tro il Manduria abbiamo sbagliatotantissime occasioni da goal e lorovenivano da un mercato di ripara-zione superlativo. Contro il Molaabbiamo perso per colpa della no-stra unica disattenzione difensiva.A Molfetta siamo stati sfortunati infase realizzativa. Ritengo che ilcalo di rendimento possa riguar-dare solo i punti conquistati, sulpiano del gioco miglioriamo co-

stantemente. Vogliamo vinceretutte le restanti partite del cam-pionato”Il sogno playoff, pertanto, è allavostra portata secondo te? “Certamente! Negli ultimi tre mesiabbiamo sbagliato solo una par-tita. Dobbiamo continuare a lavo-rare con umiltà, consapevoli delfatto che ci aspettano undici bat-taglie per vincere la guerra. Vo-gliamo regalare al nostro

splendido presidente, MaurizioFanuli, altre vittorie e portare sem-pre più in alto il Copertino Calcio”.Il mese di febbraio deciderà lesorti rossoverdi: tre trasferte in-fuocare contro San Savero, Terlizzie Vieste segneranno il destino, nelbene e nel male, della squadra diBruno. Le premesse per volare inalto ci sono tutte, bisogna solopassare dalle parole ai fatti.

Marco Tarsi

Il futuronelle manidi Bruno

Il futuronelle manidi Bruno

Foto Vadacca

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Copertino

Il Copertino continua la sua rin-corsa verso i playoff. Nel mese digennaio andamento lento per gliuomini di Volturo che hanno rac-colto solo cinque punti dei dodicidisponibili, frutto di due pareggicontro Manduria e Molfetta, diuna sconfitta contro il Mola e dellalarga vittoria contro il Polignano.La squadra rossoverde si trova al-l’ottavo posto in classifica, distantesolo tre punti dall’alta classifica econ undici punti di vantaggiatodalla zona playout. Punto di forzadella squadra rossoverde rimanela difesa: nelle ultime dieci gior-nate solo due goal incassati, e consolo quattordici reti al passivo ilteam di Fanuli è la migliore retro-guardia del torneo. Uno dei prota-gonisti assoluti di questaroccaforte è il talentuoso AlfonsoBruno, originario di Lequile, classe1994, diciannove anni appenacompiuti, titolare inamovibilenello scacchiere di Volturo. “Hoiniziato la mia carriera agonisticanelle giovanili del Lecce – com-

menta il giovane portiere -, conti-nuando nella juniores del Coper-tino. Ho esordito in prima squadral’anno scorso nell’ultima partita diCampionato contro il Cerignola. Ilmerito di aver subito pochissimigoal è solo dei miei compagni direparto; i vari Cornacchia, DeGiorgi, Carteni sono la nostraforza. Grazie a loro riesco a ren-dere al massimo”. Nel mese trascorso avete rallen-tato la vostra splendida rincorsa?Come ti spieghi questo calo direndimento?“Bisogna analizzare ogni singolapartita per capirne i motivi. Con-tro il Manduria abbiamo sbagliatotantissime occasioni da goal e lorovenivano da un mercato di ripara-zione superlativo. Contro il Molaabbiamo perso per colpa della no-stra unica disattenzione difensiva.A Molfetta siamo stati sfortunati infase realizzativa. Ritengo che ilcalo di rendimento possa riguar-dare solo i punti conquistati, sulpiano del gioco miglioriamo co-

stantemente. Vogliamo vinceretutte le restanti partite del cam-pionato”Il sogno playoff, pertanto, è allavostra portata secondo te? “Certamente! Negli ultimi tre mesiabbiamo sbagliato solo una par-tita. Dobbiamo continuare a lavo-rare con umiltà, consapevoli delfatto che ci aspettano undici bat-taglie per vincere la guerra. Vo-gliamo regalare al nostro

splendido presidente, MaurizioFanuli, altre vittorie e portare sem-pre più in alto il Copertino Calcio”.Il mese di febbraio deciderà lesorti rossoverdi: tre trasferte in-fuocare contro San Savero, Terlizzie Vieste segneranno il destino, nelbene e nel male, della squadra diBruno. Le premesse per volare inalto ci sono tutte, bisogna solopassare dalle parole ai fatti.

Marco Tarsi

www.temauto.it - e.mail: [email protected]

Copertino

Il Copertino continua la sua rin-corsa verso i playoff. Nel mese digennaio andamento lento per gliuomini di Volturo che hanno rac-colto solo cinque punti dei dodicidisponibili, frutto di due pareggicontro Manduria e Molfetta, diuna sconfitta contro il Mola e dellalarga vittoria contro il Polignano.La squadra rossoverde si trova al-l’ottavo posto in classifica, distantesolo tre punti dall’alta classifica econ undici punti di vantaggiatodalla zona playout. Punto di forzadella squadra rossoverde rimanela difesa: nelle ultime dieci gior-nate solo due goal incassati, e consolo quattordici reti al passivo ilteam di Fanuli è la migliore retro-guardia del torneo. Uno dei prota-gonisti assoluti di questaroccaforte è il talentuoso AlfonsoBruno, originario di Lequile, classe1994, diciannove anni appenacompiuti, titolare inamovibilenello scacchiere di Volturo. “Hoiniziato la mia carriera agonisticanelle giovanili del Lecce – com-

menta il giovane portiere -, conti-nuando nella juniores del Coper-tino. Ho esordito in prima squadral’anno scorso nell’ultima partita diCampionato contro il Cerignola. Ilmerito di aver subito pochissimigoal è solo dei miei compagni direparto; i vari Cornacchia, DeGiorgi, Carteni sono la nostraforza. Grazie a loro riesco a ren-dere al massimo”. Nel mese trascorso avete rallen-tato la vostra splendida rincorsa?Come ti spieghi questo calo direndimento?“Bisogna analizzare ogni singolapartita per capirne i motivi. Con-tro il Manduria abbiamo sbagliatotantissime occasioni da goal e lorovenivano da un mercato di ripara-zione superlativo. Contro il Molaabbiamo perso per colpa della no-stra unica disattenzione difensiva.A Molfetta siamo stati sfortunati infase realizzativa. Ritengo che ilcalo di rendimento possa riguar-dare solo i punti conquistati, sulpiano del gioco miglioriamo co-

stantemente. Vogliamo vinceretutte le restanti partite del cam-pionato”Il sogno playoff, pertanto, è allavostra portata secondo te? “Certamente! Negli ultimi tre mesiabbiamo sbagliato solo una par-tita. Dobbiamo continuare a lavo-rare con umiltà, consapevoli delfatto che ci aspettano undici bat-taglie per vincere la guerra. Vo-gliamo regalare al nostro

splendido presidente, MaurizioFanuli, altre vittorie e portare sem-pre più in alto il Copertino Calcio”.Il mese di febbraio deciderà lesorti rossoverdi: tre trasferte in-fuocare contro San Savero, Terlizzie Vieste segneranno il destino, nelbene e nel male, della squadra diBruno. Le premesse per volare inalto ci sono tutte, bisogna solopassare dalle parole ai fatti.

Marco Tarsi

Il futuronelle manidi Bruno

Il futuronelle manidi Bruno

Foto Vadacca

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Il Galatina, nel mese di gennaio,conquista 10 punti frutto di trevittorie (Manfredonia, Corato eRacale in casa) e un pareggio intrasferta a Tricase. Una media daprimato della classe, per i bian-costellati, con all’attivo nove retifatte e solo due subite. Partico-larmente in evidenza gli attac-canti: Giorgetti realizza duedoppiette, Marino e Cresta duereti a testa; completa lo score ilritrovato Manca con una marca-tura. “Dopo il viavai del mercatoinvernale, oltre al recupero degliinfortunati, ci siamo amalgamatie, con i nuovi arrivi, si è formatoun bel gruppo”. Esordisce così ilcapitano Antonio Patruno cheaggiunge: “La reciproca disponi-bilità ad aiutarci in campo efuori, ci permette di esprimercicon continuità. C’è voglia di con-tinuare a far bene”. Visto il distacco di nove puntidalla zona pericolosa, pensi chela salvezza sia un traguardo fa-cilmente raggiungibile?“Sicuramente è un obiettivo daraggiungere al più presto! Pen-siamo, intanto, alla partita con-tro i Q. U. Bari poi al Mola, quindialle gare successive. La classificaè corta, può succedere di tutto.Abbiamo dimostrato di non es-sere inferiori a nessuno e quindisiamo pronti a dare il massimo”.Delle squadre della zona playout c’è qualcuna che potrebberisalire la classifica?“Il Manduria, a parere mio, nonmerita l’attuale posizione e,dopo il mercato di dicembre, hamigliorato l’organico e potrebberisalire la classifica”.Nel viavai del mercato invernalealcuni hanno preferito andarvia. Altri, come te, hanno prefe-rito restare. Quali sono i motividi questa scelta?“A me non piace lasciare le cosea metà! Ad agosto, durante lapreparazione, si è avviato unprogetto che vorrei portare acompimento. Ho preferito rima-nere per questa ragione”.Al giro di boa la Libertas è cam-pione d’inverno. Delle squadreincontrate è veramente la piùforte come recita la classifica?Chi può essere l’anti-Molfetta?“Non si è mai primi in classificaper caso. Per ora ha più punti emerita la vetta. Le insidie mag-giori, per gli uomini di Sisto, po-trebbero essere rappresentateda Cerignola e San Severo. La

classifica corta, però, può riser-vare sorprese: non sottovalute-rei il Gallipoli. Anche il Copertinosta facendo bene e con 14 reti hala miglior difesa del torneo. Tuttopuò succedere”.Hai disputato molti campionatidi Eccellenza. Come vedi, dalpunto di vista tecnico, questotorneo?“E’ un torneo di buon livello,molto combattuto, come dimo-stra la classifica. Non c’è, come loscorso campionato, la squadrache domina dalla prima all’ul-tima giornata come il Monopoli.

Quest’anno è ben chiaro ancorachi la spunterà. Ci sarà da diver-tirsi”.Il Salento, come si sa, è avvoltodalla crisi economica, di conse-guenza anche il calcio ne ri-sente. Secondo te cosabisognerebbe fare per evitareche una squadra rischi di nonpresentarsi ad una gara?“E’ sempre spiacevole rischiaredi non presentarsi. Il calcio, se-condo il mio punto di vista, do-vrebbe essere vissuto in modoserio e organizzato. Se vengonomeno questi principi si rischia

molto. Prima di tutto ci vuolepassione, quindi, le risorse”.Quanto tempo pensi ancora digiocare? Quando smetterai farail’allenatore o il dirigente?“Ho 36 anni e mi piace ancoragiocare. Mi sento bene fisica-mente e credo di poter conti-nuare. Vista l’età il ritiro,comunque, non è lontano. At-tualmente sto frequentando ilcorso di allenatore. Vedremocosa succederà. Potrei presto al-lenare anche i ragazzi. Per orapenso a far bene in campo”.

Vincenzo Congedo

Galatina

CoerenzaPatruno

“Non lascio lecose a metà”

CoerenzaPatruno

“Non lascio lecose a metà”Foto Lucia Melcarne

Galatina

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PROMOZIONE - Casarano

Il Casarano dei big ha trovato inun ragazzo terribile la soluzioneai problemi. Con la doppietta alCarovigno, dopo la marcatura, inzona Cesarini, in quel di Fraga-gnano che ha salvato l’imbattibi-lità di Longo, Vincenzo Richella siè guadagnato la fiducia di com-pagni, tecnico e tifosi. “Ad esseresincero non mi aspettavo di ini-ziare l’avventura con questa ma-glia in modo così positivo –commenta Richella -. E' sempredifficile iniziare bene, ma l'impe-gno alla fine ha ripagato i mieisacrifici: sono entrato con la giu-sta mentalità e ho cercato fin dasubito di dare il meglio di me”.Ci risulta che a dicembre, oltreal Casarano, anche la VirtusFrancavilla fosse sulle tuetracce. Ce lo confermi? Perchéhai scelto Casarano?“Sì, confermo! Nei miei confrontic'era l’interesse da parte dellaVirtus Francavilla, ma al Casa-rano non potevo dire di no: è unambiente che già conoscevo enon ho esitato minimamente arispondere presente alla chia-mata della società rossoazzurra.Qui c'è un progetto molto serioe una tifoseria dal grande ca-lore”. Che rapporto hai con misterLongo e i compagni?“Oserei dire spettacolare! Misono ambientato fin dal primomomento grazie ad un tecnicopreparato e competente e ad ungruppo affiatato e ben assem-

blato. Impossibile trovarsi malea Casarano”. Adesso a Casarano è arrivatoanche Natale De Benedictis chesi aggiunge a Fraschini, Regnere Scala. Cosa pensi di dover im-parare da ognuno di questiesterni?“Ho tanto da imparare da com-pagni come loro: sono senzadubbio di categoria superiore,con un bagaglio di esperienza dafar invidia a molti. Mi piacemolto il loro modo di intendereil calcio. Cerco sempre di trarreinsegnamenti da loro”.Avete sei punti di vantaggiosulla seconda e c'è chi parla ditorneo finito. Cosa ti aspetti daqui alla fine della stagione?“Il torneo non è assolutamentechiuso: ci sono ancora tante par-tite e la strada è ancora irta diostacoli. Lavoriamo molto sull'a-spetto mentale: non possiamopermetterci cali di tensione, al-trimenti le conseguenze potreb-bero essere fatali. Il Casarano haancora tanta fame di successi etanto spettacolo da offrire a que-sto campionato”.In campionato hai già segnatootto reti, alle quali va aggiuntauna in Coppa. Hai un obiettivodi marcature personale?“Non mi pongo limiti né ob-biettivi: lavoro tanto per far sem-pre meglio. I gol che arrivano,ovviamente, sono sempre benaccetti”.

Giulio Serafino

“Abbiamosemprefame”Parola diRichella

PROMOZIONE - Casarano

Foto Fernando Stefanelli

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E’ arrivato in bianconero silen-zioso, in punta di piedi, perchè ilragazzo è uno di poche parole,ama lasciar parlare i numeri. Ilpassaggio di Antonio Renis dalGallipoli al Leverano non è statoun evento rumoroso. Eppure l’at-taccante “scaricato” dai giallo-rossi, ed ora agli ordini di misterBranà, è uno che la porta la vede:sei, infatti, sono i gol realizzatidalla punta copertinese in cam-pionato, da dicembre ad oggi, perla gioia del patron Zecca. “Perchèho lasciato Gallipoli? Non è statauna mia scelta - commenta l’at-taccante -. C’è stata una discus-sione con mister Calabro e ladirigenza, a seguito della qualehanno deciso di interrompere ilrapporto con il sottoscritto. E’stata una loro scelta che sincera-mente non ho condiviso. Fortu-natamente è arrivata lapossibilità di venire a Leverano, eora sono molto felice di fareparte di questo gruppo. Ho tro-

vato un ambiente ottimo, una so-cietà seria, precisa e puntualecome poche. Lavoro con ungruppo di ragazzi eccezionali e ot-timi giocatori. C’è un mister gio-vane, preparato che ha tantavoglia di fare bene. Non tutti imali vengono per nuocere. Ri-tengo di aver fatto la scelta giustanel venire a Leverano”.Sei a Leverano da poco più di unmese. Conosci questa categoriamolto bene. Considerata l’at-tuale classifica e il gruppo di cuifai parte, quali sono le tue sen-sazioni per il futuro?“Molto positive. Il Leverano sa didover lavorare per migliorare, maallo stesso tempo è consapevoledi avere i mezzi per poterlo fare.La solidità e la serietà della so-cietà alle spalle ci consente diguardare al futuro con fiducia”.Renis-Cazzella: una gran bellacoppia d’attacco. Non credi?“Giocare con Giampiero è facile.La sua carriera parla chiaro: basta

un movimento, un cenno, unosguardo per capire dove intendedare la palla o vuole riceverla. E’una fortuna averlo in squadra”.A Francavilla, però, Cazzella erasqualificato e hai fatto tre gol!“E’ vero (sorride, ndr). In rosa cisono altri calciatori molto braviche hanno qualità importanti.Abbiamo sfruttato le loro capa-cità per espugnare un campo dif-ficile. Il Francavilla di Calabrese èun’ottima squadra. Mi ha fattouna gran bella impressione. Forseè la squadra che pratica il migliorcalcio nel girone”.Dei sei gol realizzati con questamaglia quale credi sia stato il piùbello e quale il più importante?“Il primo contro il Maglie è statoun gol molto difficile: sono an-dato via sulla fascia e dalla lineadi fondo ho calciato di esternodestro sul secondo palo. La pallaè finita in rete. Il gol dell’1-2 aFrancavilla ritengo sia stato moltoimportante: andati in svantaggio,

siamo stati bravi a rimontare. Ilgol del vantaggio ci ha datoanimo”.Siete terzi. Il Casarano sembranon insidiabile. Per il secondoposto finale ci siete anche voi.“Ostuni, Virtus Francavilla e Fran-cavilla Calcio sono squadre benattrezzate. Noi dobbiamo dare ilmassimo in ogni gara e pensare amigliorare costantemente. Feb-braio è un mese importante: lepartite che verranno ci dirannoper quale obiettivo lotteremo damarzo in poi”.Da marzo inizieranno, infatti, gliscontri diretti. Li affronteretetutti in casa. Dovrebbe essere unvantaggio.“Sicuramente, ma c’è tempo.Pensiamo adesso ad affrontare lesquadre che non sono nelleprime posizioni. A mio pareresono queste le gare più difficili”.Leverano in Eccellenza. Ci Credi?“Perchè no!”

Graziano Congedo

Leverano

Renis ci crede“Eccellenza?Perchè no!Febbraio ci dirà chi siamo” Foto F. Zecca

Leverano

Renis ci crede“Eccellenza?Perchè no!Febbraio ci dirà chi siamo”

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PROMOZIONE - Casarano

Il Casarano dei big ha trovato inun ragazzo terribile la soluzioneai problemi. Con la doppietta alCarovigno, dopo la marcatura, inzona Cesarini, in quel di Fraga-gnano che ha salvato l’imbattibi-lità di Longo, Vincenzo Richella siè guadagnato la fiducia di com-pagni, tecnico e tifosi. “Ad esseresincero non mi aspettavo di ini-ziare l’avventura con questa ma-glia in modo così positivo –commenta Richella -. E' sempredifficile iniziare bene, ma l'impe-gno alla fine ha ripagato i mieisacrifici: sono entrato con la giu-sta mentalità e ho cercato fin dasubito di dare il meglio di me”.Ci risulta che a dicembre, oltreal Casarano, anche la VirtusFrancavilla fosse sulle tuetracce. Ce lo confermi? Perchéhai scelto Casarano?“Sì, confermo! Nei miei confrontic'era l’interesse da parte dellaVirtus Francavilla, ma al Casa-rano non potevo dire di no: è unambiente che già conoscevo enon ho esitato minimamente arispondere presente alla chia-mata della società rossoazzurra.Qui c'è un progetto molto serioe una tifoseria dal grande ca-lore”. Che rapporto hai con misterLongo e i compagni?“Oserei dire spettacolare! Misono ambientato fin dal primomomento grazie ad un tecnicopreparato e competente e ad ungruppo affiatato e ben assem-

blato. Impossibile trovarsi malea Casarano”. Adesso a Casarano è arrivatoanche Natale De Benedictis chesi aggiunge a Fraschini, Regnere Scala. Cosa pensi di dover im-parare da ognuno di questiesterni?“Ho tanto da imparare da com-pagni come loro: sono senzadubbio di categoria superiore,con un bagaglio di esperienza dafar invidia a molti. Mi piacemolto il loro modo di intendereil calcio. Cerco sempre di trarreinsegnamenti da loro”.Avete sei punti di vantaggiosulla seconda e c'è chi parla ditorneo finito. Cosa ti aspetti daqui alla fine della stagione?“Il torneo non è assolutamentechiuso: ci sono ancora tante par-tite e la strada è ancora irta diostacoli. Lavoriamo molto sull'a-spetto mentale: non possiamopermetterci cali di tensione, al-trimenti le conseguenze potreb-bero essere fatali. Il Casarano haancora tanta fame di successi etanto spettacolo da offrire a que-sto campionato”.In campionato hai già segnatootto reti, alle quali va aggiuntauna in Coppa. Hai un obiettivodi marcature personale?“Non mi pongo limiti né ob-biettivi: lavoro tanto per far sem-pre meglio. I gol che arrivano,ovviamente, sono sempre benaccetti”.

Giulio Serafino

“Abbiamosemprefame”Parola diRichella

PROMOZIONE - Casarano

Foto Fernando Stefanelli

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