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TECNICHE DI SEPARAZIONE

Sono tecniche preparative del campione da sottoporre all'analisi, affinch si abbia la separazione della sostanza da analizzare (pura) dalla miscela complessa in cui presente in natura. Quando si analizza un campione biologico, per esempio la clorofilla, la si deve estrarre con dei trattamenti dalla sua matrice, ovvero le foglie.

La scelta della tecnica di separazione del campione da analizzare dipende dalle sue caratteristiche chimico/fisiche (polarit, acidit, stato fisico, solido, ecc..)

FILTRAZIONE

Tecnica utilizzata per separare un solido da un liquido. Si ha quindi a che fare con un sistema eterogeneo. Si utilizza un diaframma poroso, in altri termini, un filtro, che generalmente fatto di carta o di nylon, che ha la funzione di trattenere la fase solida al fine di separarla dalla fase liquida.Il filtro va adagiato all'interno di un imbuto, in cui viene versata la soluzione : il filtro tratterr il solido e la parte liquida andr a finire nel becher sottostante. Il filtro si avvolge su se stesso a formare un cono. Ora la superficie di questo cono pu essere liscia o pieghettata. Nel primo caso si ha una minore superficie filtrante, il cono liscio viene utilizzato quando la sostanza di interessa quella in fase solida. Una volta terminata la filtrazione si pu facilmente recuperare la fase solida dal filtro con una spatola. Se invece la sostanza da analizzare la fase liquida si utilizza un cono a superficie pieghettata. In questa maniera si ottiene una separazione pi ottimale che fornisce un liquido pi puro proprio perch, grazie alla maggiore superficie del filtro, si trattenuto pi solido.

Dato che il cono pieghettato permette una migliore riuscita della filtrazione perch non utilizzarlo a prescindere dalla fase del componente di interesse? Perch nel caso in cui il componente di nostro interesse sia il solido non poi semplice estrarlo dalla superficie pieghettata del filtro!

In questo caso la filtrazione avviene per GRAVIT, ma se la soluzione piuttosto densa questo processo molto lento e quindi si utilizza la filtrazione per ASPIRAZIONE. Avviene in maniera esattamente analoga a quella precedentemente descritta, solo che il recipiente di raccolta una beuta codata, perch presenta un beccuccio a cui pu essere applicata una pompa (generalmente ad acqua) che permette la realizzazione del vuoto favorendo l'aspirazione della fase liquida dal miscuglio. C' un ulteriore differenza nelle due tecniche di separazione, e riguarda l'imbuto. Nel caso della filtrazione per aspirazione si utilizza un imbuto buchner che presenta un piano sul quale si appoggia il filtro che quindi, a differenza della filtrazione per gravit, non assume la forma di cono.

CENTRIFUGAZIONE

Tecnica di separazione dei componenti di un sistema eterogeneo con l'ausilio della forza centrifuga che agisce su un corpo rotante. Si basa sulle differenti densit delle particelle presenti nel sistema. Per effettuare la centrifugazione si utilizza un dispositivo che si chiama, appunto, centrifuga, e la si trova in diversi modelli (ultra centrifughe, in grado di separare anche molecole con differenze di densit molto lievi) proprio perch molto utilizzata nel campo della chimica analitica e non solo, viene anche utilizzata per esempio per separare i vari organelli cellulari o gli acidi nucleici. Sono innumerevoli le applicazioni della centrifugazione. All'interno della centrifuga sono presenti dei fori che sono gli alloggiamenti delle provette.Per arrivare ad una buona riuscita della separazione necessario che le provette vengano alloggiate in maniera bilanciata, ovvero in maniera diametralmente opposto l'una rispetto all'altra (provette aventi lo stesso peso). Una volta inserite le provette all'interno del dispositivo si applica una velocit angolare dal rotore. La forza che agisce sulle particelle data dall'equazione :F = F1 F2 = (m1- m2) 2 r

Dove F1 la forza agente sul solido, F2 la spinta di Archimede ( che si oppone alla spinta del solido), m1 la massa del solido, m2 la massa del liquido spostato, la velocit angolare del rotore (che si oppone alla spinta del solido) ed r il raggio della centrifuga.

N.B. Se la massa del solido uguale o minore della massa del liquido separato m11 e quindi CA>CB siamo ad un risultato ancora peggiore di quello precedente, perch l'analita presente in maggiore concentrazione nella fase di origine rispetto alla fase estraente.

Per avere un buon risultato necessario che K1 allora la concentrazione del soluto nell'acqua sar maggiore della concentrazione del soluto nella fase II. Viceversa, se K