8/14/2019 caff-italiano

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Prendiamo un caff allitaliana

Non c' dubbio che in Ita-lia il caff differente daquello di tutte le altre parti

del mondo. A molti stranieri,non abituati ad un gusto cosiforte e ad un aroma tantodeciso, pu non piacere. Gliitaliani per sono pronti agiurare che il vero caff illoro e lo esprimono anche conuna massima:

Infuocato come l'inferno,nero come il diavolo, purocome un angelo ma dolcecome l'amore, cosi deve esse-re il vero caff .

Forse c' un po' di presun-zione, ma dobbiamo ricordareche per un italiano il caffnon una semplice bevanda: cultura e tradizione come il

t lo per un inglese.La storia del caff in occi-

dente comincia, infatti, a Ve-nezia. Sono stati alcuni mer-canti veneziani del XVII seco-lo, ad importarne l'uso daipaesi arabi e a dare il via allasua diffusione in Europa.

Contemporaneamente sononati i locali pubblici dove berela bevanda i caff che nelSettecento e nell'Ottocentosono diventati, oltre che luo-ghi di ritrovo, centri di vitaculturale e politica. Per que-sto quando Pietro Verri hadovuto scegliere il nome per ilsuo giornale la prima rivistamoderna italiana ha decisodi chiamarlo, naturalmente. Il Caff (1764).

Cos, in un'unione sin-golare tra cultura e piacere,arriviamo ai primi anni delnostro secolo.

Nel 1902 il milanese G.Bezzera inventa una macchi-na da caff che permette diottenere una miscela; ancorapi intensa per mezzo di va-pore sotto pressione. Sonosufficienti pochi secondi e ilcaff fatto e non per unasola persona ma per molte:

lespresso entra nella vita ita-liana e conquista quel postodi privilegio che conservaancora.

Oggi ogni bar o ristoranteha una versione modernadella macchina del signor

Bezzera. per soddisfare unarichiesta complessiva di mi-lioni e milioni di tazze al gior-no. Tutti i momenti sono buo-ni per prendere un caff e ilrito si ripete senza problemidi orario.

Abbiamo affermato che ilcaff all'italiana particolare.A fare la differenza sono dueelementi: la tostatura e lapreparazione.

Mentre nei paesi anglo-

sassoni, per esempio, la to-statura dura 6 minuti, in Italiala stessa operazione richiedemezz'ora, con il risultato didare ai grani maggiore aroma.

Per la preparazione, comeabbiamo visto, stata impor-

tantissima l'introduzione dellamacchina-espresso che, daqualche anno, possibilecomprare anche per uso do-mestico in una versione pipiccola. Generalmente per in

casa sono usate delle mac-chinette formate da due reci-pienti con in mezzo un filtrodove mettere il caff: la Napo-letana e la Moka.

Nella Napoletana quandol'acqua del recipiente in-feriore comincia a bolliredobbiamo capovolgere lamacchinetta. L'acqua caldapassa attraverso il filtro edestrae l'essenza del caff.

Nella Moka la pi usata

oggi invece l'acqua sale perla pressione del vapore.Molto importante il rap-

porto tra acqua e polvere dicaff. Per avere un caff in-fuocato, nero e puro comedice la massima dellinizio dobbiamo mettere tre o quat-

tro cucchiaini di caff nelfiltro della macchinetta dauna tazza.

Se abbiamo seguito ques- te regole il caff allitaliana

pronto. La cerimonia sem-plice quanto il culto profon-do.

Un'ultima avvertenza. Allafine di un pranzo in Italiachiedete sempre un espresso

e non. come fanno molti stra-nieri, un cappuccino. Quella delcaff una religione e bereun cappuccino dopo pranzo agli occhi di un italiano un sacrilegio!

Modi di bere un caff

Caff ristretto o basso: moltoconcentrato. Quantit di caffper una tazza ma con met

quantit d'acqua.Caff lurido o alto: molto legge-ro. Quantit di caff per una

tazza ma con doppia quantitd'acqua.Caff macchiato: con l'aggiuntadi qualche goccia di latte.Caff corretto: con l'aggiunta digrappa, fernet, brandy o altrebevande alcoliche.Cappuccino: mescolanza dicaff e latte. Sempre prepa-rato con la macchina-

espresso. Pu essere chiaro(pi lattei o scuro (pi caff).Generalmente da bere la mat-

tina.Caffellatte: versione domesticadel cappuccino. Latte e caffmescolati ma preparati sepa-ratamente. Da bere la matti-na.

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