Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua...

14
L’EDIFICIO ITALIA COMPIE 50 ANNI SIMBOLO DELLA COMUNITà ITALIANA A SAN PAOLO è UNO DEI PIù ELEGANTI GRATTACIELI DELLA CITTà CON MEZZO SECOLO DI STORIA 01 ITALIA: Dalla riforma del Senato alla nuova legge sulla cittadinanza. Pagine 2 e 9 SAN PAOLO: Reportage della festa dell’Associazione Pugliese che ha celebrato 30 anni dalla sua fondazione, nelle sale del Circolo Italiano. Pagine 6 e 7 INTERVISTA Il processo creativo dell’artista italiano Antonio Curia novembre/dicembre 2015 Una pubblicazione di Vivi San Paolo Magazine

Transcript of Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua...

Page 1: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

L’edificio itaLia

compie 50 anni

Simbolo della comunità italiana a

San Paolo è uno dei Più eleganti

grattacieli della città con mezzo Secolo di Storia

01

ItalIa: dalla riforma del Senato alla nuova legge sulla cittadinanza. Pagine 2 e 9

San Paolo: reportage della festa dell’associazione Pugliese che ha celebrato 30 anni dalla sua fondazione, nelle sale del circolo italiano. Pagine 6 e 7

INTERvIsTail processo creativo dell’artista italiano antonio curia

novembre/dicembre 2015 Una pubblicazione di Vivi San Paolo

Magazine

Page 2: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

2

reViSta ViVi San

Paolo magazine é

uma publicação

da associação

Vivi San Paulo

EXPEDIEntE

DIREtoRIa

VIVI San PaUlo

Presidente: caroline trimboli

Presidente Honorária: elena Franchi

Vice-Presidente: erica bernardini

Diretor Executivo: djalma lima

2ª Diretor Executivo: noemia najjar roque

1ª Diretora financeira: margherita brazzale

Diretora de Eventos: adriana guedes de oliveira

Diretora Cultural: carla luzzati

assessora de Imprensa: elena rapisardi

Editor Responsável: Jornalista djalma lima – mtb: SP 20.951

Editor-Chefe: giorgio de Vecchi di Val cismon

Editores: elena rapisardi, oliviero Pluviano e giorgio de Vecchi di Val cismon

aSSoCIação VIVI San Paolo alameda campinas, 1.138 – conj. 11 – Jardim Paulista ceP 014 04-001 São Paulo-SP (11) 3542 8574 www.vivisanpaolo.com.br

PRoJEto EDItoRIal E GRÁFICo

rua cayowaá, 228 Perdizes – São Paulo-SP (11) 3875-6296

Produção editorial: rodrigo moraes Designers: leonardo Fial, luis gustavo martins e Willian Fernandes

Caro lettore, appena un anno fa abbiamo messo piede in città e ora siamo qui a pre-sentarti il primo numero di Vivi San Paolo Magazine, un esclusivo progetto editoriale che dà voce alla comunità italiana. La gioia è davvero incontenibile e desideriamo che tu partecipi attivamente a questa iniziativa, non da semplice fruitore ma come attore della comunità degli espatriati e discenden-ti italiani, che oggi più che mai si ritrovano e scambiano opinioni e informazioni in rete.

Ti invitiamo anche a navigare sulle pa-gine del nostro blog, ricco di news, intervi-ste e recensioni a cui il magazine rimanda

Il 13 ottobre scorso in Senato è stato approvato in terza lettura il disegno di legge del ministro delle Riforme e Rapporti con il Parlamento, onorevole Maria Elena Boschi, che mette fine al bicamerali-smo perfetto, ridisegnando l’identikit del nuovo Se-nato, fondamentalmente rappresentativo delle ammi-nistrazioni locali. La fine della parità tra le due Camere, che accompagna l’Italia repubblicana fin dalla sua nascita, è sancita dal nuovo articolo 55 della Costituzione.

La riforma prevede che “il Senato della Repubblica rappresenti le istituzioni territoriali” e sarà composto da 100 membri, invece degli attuali 315. Le sue nuove funzio-ni, su cui ancora non c’è totale chiarezza, saranno princi-palmente di raccordo tra la legislazione statale con quella degli enti territoriali, il Senato potrà decidere di proporre modifiche su una legge approvata dalla Camera. La Ca-mera potrà ignorare le modifiche approvate dal Senato, riapprovando la legge così com’è o accettare le modifiche. Nel nuovo Senato scompariranno i senatori eletti nella circoscrizione Estero.

La tua rivistainterattiva

L’Italia dà l’addioal bicameralismo perfetto

per l’approfondimento di al-cuni articoli.

Ci auguriamo che tu possa trovare interessanti gli argo-menti di questo numero. E ti invitiamo a darci suggerimen-ti utili per rendere ogni edizio-ne più vicina alle tue esigenze di comunicazione, scrivendo a [email protected]

Buona letturaCaroline Trimboli, Elena Franchi, Djalma Lima

editorial

a sua revista interativa caro leitor, chegamos na cidade somente um ano atrás, e agora estamos aqui para te apre-sentar o primeiro número da Vivi San Paolo magazine, um projeto editorial exclusivo que dá voz a comunidade italiana.

estamos realmente muito felizes e de-sejamos que você seja parte ativa dessa iniciativa, não como um simples leitor, mas como um ator da comunidade de expa-triados e descendentes italianos, que hoje mais que nunca se encontram e trocam opiniões e informações em rede.

aproveite também para navegar no nosso blog, rico de novidades, entrevistas e artigos, com acesso direto pelo link da revista, para que você possa aprofundar alguns artigos.

esperamos que você goste dos assun-tos abordados nesta edição.

mande suas sugestões, para que cada número fique mais próximo de suas exi-gências de comunicação, escreva [email protected] uma boa leitura caroline trimboli, djalma limae elena Franchi

artigo

itália diz adeus aobicameralismo perfeitodo Senador Fausto longo

em 13 de outubro do ano passado no Se-nado foi aprovada na terceira leitura do projeto de lei do ministro para a reforma e relações com o Parlamento, a deputada maria elena boschi, que encerra o bica-meralismo perfeito, redesenhando o sem-blante do novo Senado, fundamentalmente representado pela administração local. o fim da igualdade entre as duas câmaras, que acompanha a itália republicana desde a sua criação, está consagrado no novo ar-tigo 55 da constituição.

a reforma prevê que “o Senado da república represente instituições locais” e reúna 100 membros, em vez dos atuais 315. Suas novas funções, que ainda não são totalmente compreendidas, consistem principalmente num acordo entre a legis-lação estadual e a das autoridades locais, onde o Senado poderá decidir de propor alterações em uma lei aprovada pela câ-mara. a câmara poderá ignorar as altera-ções aprovadas pelo Senado, ratificando a lei como está ou aceitar as alterações. no novo Senado não haverão mais senadores eleitos nas circunscrições estrangeiras.

del senatore Fausto Longo

EDITORIALE

Page 3: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

3

novembre/dicembre 2015

“Un italiano che arriva per la prima volta a San Paolo può sentire il più delle volte la peculiare sensazione di trovarsi in un luogo familiare.

E non vi è nulla di strano. La megalopoli paulistana, accanto alla sua multiculturali-tà e polifonia, mantiene, infatti, un nucleo di abitudini, direi quasi uno stile, italiano consolidatosi nel corso dei decenni con l’ar-rivo, l’ascesa e il successo degli emigranti del nostro Paese.

Chi conosce San Paolo sa che l’italianità non è un luogo comune, ma una pregnante eviden-za del quotidiano di questa metropoli. Un’evi-denza che si manifesta nella parlata dei suoi abitanti, nelle sue pizzerie, nelle “padarías”, nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana.

È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del passa-to, cui gli italiani di San Paolo contribuiscono grandemente. Associazioni, pubblicazioni, eventi e luoghi di ritrovo della collettività italiana stanno di-mostrando di far riferimento alle istanze tradizionali, pur im-portanti per coltivare e perpe-tuare la memoria delle origini, per accompagnare l’evoluzione della presenza italiana nella ca-pitale paulista. Così facendo gli italiani “paulistani” interpreta-

no perfettamente lo spirito energico e moderno della più importante città del Brasile e del con-tinente latinoamericano.

Vivi San Paolo è un bell’esempio di questo saper stare al passo con i tempi ed è una di quelle realtà quotidiane che rendono l’inse-rimento dei “nuovi italiani” facile e naturale. Come lo stare in casa. Per questo mi com-plimento con i suoi promotori e formulo un forte incoraggiamento a continuare a seguire le tendenze contemporanee che stanno arric-chendo di un ennesimo, nuovo capitolo l’ul-tracentenaria storia dell’italiana San Paolo.”

Uno speciale messaggio di auguri a Vivi San Paolo

artigo

Uma mensagemespecial de congratulacoespara a Vivi San paolo

de raffaele trombetta embaixador da itália no brasil e comendador da ordem ao mé-rito da república

“um italiano que chega pela primeira vez em São Paulo pode quase sempre sentir a peculiar sensação de estar em um local familiar.

e não existe nada de estranho. a me-trópole paulistana, ao lado da sua multipli-cidade de culturas e polifonia, mantém, de fato, um núcleo de hábitos, ou até melhor um estilo italiano que foi se consolidando durante as décadas, com a chegada, a ascensão e o sucesso dos imigrantes do nosso País.

Quem conhece São Paulo sabe que a italianidade não é um local comum, mas uma clara evidência do cotidiano dessa metrópole. uma evidência muito calcada na fala de seus habitantes, em suas pizza-rias, nas padarias, nos cafés, e até em sua convulsiva mobilidade urbana.

É uma realidade dinâmica, sem limi-tes de estereótipos do passado, aos quais os italianos de São Paulo dão a sua enorme contribuição.

associações, publicações, eventos e locais de encontro da coletividade italiana estão demonstrando de fazer referência a tradição, importante para cultivar e perpe-tuar a memória das origens, para acom-panhar a evolução da presença italiana na capital paulista. Sendo assim, os italianos “paulistanos” interpretam perfeitamente o espírito enérgico e moderno da mais im-portante cidade do brasil e do continente latino-americano.

a Vivi San Paolo é um belo exemplo desse saber manter o ritmo com os tem-pos, que é uma daquelas realidades coti-dianas que tornam a inserção dos “novos italianos” fácil e natural. como se sentir em casa. Por isso eu parabenizo os seus promotores e desejo muita coragem para que continuem a seguir as tendências con-temporâneas que estão enriquecendo de um enésimo, novo capítulo da centenária história da italiana São Paulo.”

LETTERE

di Raffaele Trombetta ambasciatore d’Italia in Brasile eCommendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica

Page 4: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

4

E’ il Brasile la terra che consacra Antonio Curia all’arte nel 2007. Fondato-re di ROC (Runners of culture) una piatta-forma artistica che sviluppa progetti cul-turali, l’artista italiano di origine pugliese, si è trasferito definitivamente a San Pao-lo, dove vive e lavora intensamente.

ti definisci “un impulsivo razionale”... “Perché mi esprimo attraverso il dripping e l’uso estremo del colore e delle parole. chi ha visitato classico caos, la mia espo-sizione all’istituto italiano di cultura di San Paolo, ha conosciuto il mio stile astratto, intriso di poeticità, quella dei classici che hanno accompagnato i miei studi. non po-teva essere diversamente, visto che la mia terra natìa (la Puglia) rappresenta l’antica civiltà della magna grecia.

Che forma ha la tua arte? “e’ uno spazio geometrico, l’habitus che ri-duce le distanze fra razionalità e impulsività. Questo concetto è espresso non solo nelle mie tele, ma anche negli scatti fotografici. ogni mia produzione è legata alla geome-tria, perché le linee sono legami. dietro ad ogni progetto artistico c’è un processo creativo e una fase di esecuzione. il primo è razionale, il secondo (il processo esecutivo) è impulsivo, emozionale”.

a proposito di fotografia, sei reduce dal successo di una mostra...“Si è conclusa da poco l’esposizione FormS of brazil nella sede principale dell’aliança Francesa a San Paolo. il titolo esprime l’esigenza di dare una nuova visione dell’arte, attraverso 15 immagini ra-ppresentative di una ricerca personale. Fra le foto, c’è quella che è stata esposta in occasione dell’ex-posure award 2015 al louvre di Parigi, che cattura un bellissimo tramonto nell’entroterra di San Paolo”. Progetti futuri...Ho ideato, in collaborazione con un socio, e disegna-to un ambizioso progetto editoriale. Si tratta di una

rivista d’arte innovativa per il mercato brasiliano, a cui collaborano più di 25 artisti, firme celebri del pa-norama internazionale. dal design evidente e diffu-so, in tiratura limitata, sarà disponibile nelle migliori librerie del brasile come la livraria cultura (alcune copie saranno vendute a londra, Parigi e milano).

la rivista si rivolge ad un pubblico di settore: addetti ai lavori, giornalisti, studenti, professionisti, critici e influencers. il primo numero sarà disponi-bile fra febbraio/marzo 2016. un altro interessante progetto che sto curando, riguarda un programma televisivo sul canale arte1. l’obiettivo è presentare il lavoro di alcuni artisti in otto episodi. ci rivolgiamo a un target più ampio e per questo usiamo un lin-guaggio più accessibile e immediato per descrivere il processo creativo. un nuovo modo più dinamico e friendly di parlare di arte”.

clicca qui per saperne di piú

Mostre e progetti: l’arte di Curia

INTERVISTA

entrevista

mostras e projetos: a arte de curiaFundador do roc (corredores de culturas) uma plataforma artística que desenvolve pro-jetos culturais, o artista italiano é transferido definitivamente para São Paulo, onde vive e trabalha intensamente.

Se transferiu em um impulso racional.Porque me expresso através do gotejamento e do uso extremo de cores e palavras. Quem já visitou clássico caos, a minha exposição no instituto italiano de cultura de São Paulo, conhece meu estilo abstrato, cheio de poe-sia, um dos clássicos que têm acompanhado meus estudos. não poderia ser de outra for-ma, uma vez que a minha pátria (Puglia) é a antiga civilização da grécia antiga.

Que forma é a sua arte?“É um espaço geométrico, o habito que reduz a distância entre racionalidade e impulsivida-de. isso se expressa não apenas em minhas telas, mas também nas fotografias. cada minha produção está relacionada com a geometria, porque as linhas são laços. atrás de cada projeto de arte existe um processo criativo e uma fase de execução. a primeira é racional, o segundo (o processo executivo) é impulsivo, emocional “.

a proposito a fotografia, quando será sua próxima exposição na cidade?“as formas de exposição do brasil” é aberto ao público a partir de 19 novembro até 05 de dezembro de 2015, nas instalações da aliança Francesa (al. ministro rocha azevedo alameda, 419). Quarta-feira, 18 de novembro é o vernissage de 19h00 a 22h00. o título ex-pressa a necessidade de dar uma nova visão para a arte, através de 15 imagens represen-tativas de uma busca pessoal. entre as fotos, há o que foi exposto no Prêmio exposição no louvre, em Paris, que captura um belo pôr do sol no interior de São Paulo. “

planos futuroseu projetei, em colaboração com um sócio, e concebido um projeto editorial ambicioso. É uma revista de arte inovadora para o mer-cado brasileiro, que trabalham em conjunto mais de 25 artistas, assinaturas famosas na cena internacional. Projete evidente e gene-ralizada, em edição limitada, estará disponí-vel nas livrarias no brasil, tais como livraria cultura (cópias serão vendidas em londres, Paris e milão).

a revista é destinada a um público de indústria: especialistas, jornalistas, estudan-tes, profissionais, críticos e formadores de opinião. a primeira edição estará disponível em fevereiro / março 2016.

Clique aqui para saber mais

Elena Rapisardi

Page 5: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

5

novembre/dicembre 2015

atualidade

Legítima defesa:um problema em abertogiorgio de Vecchi di Val cismon

os recentes atentados de Paris e outros fatos jornalísticos quotidianos colocaram na ribalta um problema antigo que divide as opiniões em modo radical. É justo ou até mesmo desejável que o cidadão co-mum possa eventualmente se defender também com uma arma no caso de ser atacado por criminosos ou terroristas? o assunto é atualíssimo tanto na itália como no brasil e agora também dentro da euro-pa unida. em 2003, no brasil, o estatuto do desarmamento, sancionado pelo então presidente lula, limitou fortemente o direi-to dos cidadãos de possuir e portar armas de fogo. em 2005, um referendo popular perguntou aos brasileiros se eram favorá-veis à proibição do comércio de armas e munições. responderam “não” quase dois terços (63,94%). apesar da sonora rejei-ção, o estatuto do desarmamento existe, com muitas contestações, até hoje. mas algo está se movendo no sentido contrá-rio. um grupo de parlamentares federais, divergentes da coalizão do governo, tem apoiado recentemente um projeto de lei (a Pl 3722/2012) que consentiria, mais facil-mente ao cidadão honesto e sem antece-dentes penais, o acesso às armas de fogo e, consequentemente, o exercício do seu direito à legítima defesa, também armada. a discussão está aberta e a comissão da câmara dos deputados deu seu primeiro parecer favorável, ainda que com diversas modificações. também na itália, onde nos últimos anos as leis se tornaram mais res-tritivas (em menor escala que no brasil), o debate é aceso por conta de noticiários que dão conta de cidadãos que reagiram atirando. o judiciário frequentemente tem interpretado as normas em modo desfa-vorável ao cidadão que se defende e isso parece ser um outro dado em comum entre itália e brasil. mas, em caso de terrorismo, o cidadão armado poderia fazer diferença? depois dos eventos em Paris, a pergunta é atualíssima. o secretário da interpol, ro-nald K. noble, em uma entrevista em 2013, após o atentado islâmico em nairobi, de-fendia essa mesma teoria. muitos, porém, o contestaram veementemente e a europa parece estar confusa a esse respeito. al-guns projetos de lei que restringem ainda mais os direitos das pessoas foram apre-sentados em bruxelas nos últimos dias. não se compreende, porém, o que tenham a ver com as armas nas mãos nos cidadão de bem, dado que aquelas usadas pelos terroristas são todas invariavelmente de proveniência ilegal e de tipo já proibido em toda a europa.

ATTuALITÀ

I recenti attentati di Parigi e altri fatti di cro-naca quotidiani hanno portato alla ribalta un problema antico che divide le coscienze in modo radicale. E’ giusto o persino auspicabile che il privato cittadino possa eventualmente difendersi anche con le armi qualora attacca-to da criminali o terroristi? L’argomento è di piena attualità sia in Italia sia in Brasile, ed ora anche in seno all’Europa Unita. Nel 2003 in Brasile lo “Estatuto do desarmamento” voluto dal Presidente Lula ha limitato forte-mente il diritto dei cittadini a possedere e por-tare armi da fuoco. Nel 2005 un referendum popolare chiese ai brasiliani se erano favore-voli alla proibizione del commercio di armi e munizioni, risposero “No” quasi due terzi (il 63,94%). Nonostante questa sonora bocciatu-ra lo “Estatuto do desarmamento” continua ad esistere, con molte contestazioni, fino ad oggi. Ma qualcosa si sta muovendo in senso contrario. Uno gruppo di parlamentari fede-rali, trasversale alla coalizione di governo, sta appoggiando recentemente un progetto di legge (il PL 3722/2012) per consentire più facilmente al cittadino onesto ed incensurato, di poter accedere alle armi da fuoco e poter quindi esercitare il suo diritto alla legittima difesa anche armata. La discussione è aperta e la commissione della Camera ha dato i primi pareri favorevoli, seppure con diverse modi-

fiche. Anche in Italia dove negli ultimi anni le leggi sono diventate più restrittive (in misura minore che in Brasile) il dibattito è accesissi-mo a causa di episodi di cronaca nera in cui i cittadini hanno reagito sparando. La magi-stratura poi spesso ha interpretato le norme in senso sfavorevole al cittadino che si è difeso, e questo sembra essere un altro dato in comune tra Italia e Brasile. Ma in caso di terrorismo il cittadino armato potrebbe fare la differenza? Dopo i fatti di Parigi la domanda è di attualità. Il segretario dell’Interpol, Ronald K. Noble, in una intervista del 2013 dopo l’attentato isla-mista a Nairobi sosteneva proprio questa tesi. Altri lo contestano invece fortemente e l’Eu-ropa sembra confusa al riguardo. Alcuni pro-getti di legge che restringono ancora di più i diritti dei cittadini sono stati presentati a Bru-xelles negli ultimi giorni, non si capisce però cosa abbiano a che fare con le armi in mano ai cittadini per bene, dato che quelle usate dai terroristi sono tutte invariabilmente di prove-nienza illegale e di tipo già vietatissimo in tut-ta Europa. (Foto credits: Shutterstock)

Giorgio de vecchi di val Cismon

Legittima difesa: un problema

aperto

Page 6: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

6 REPORTAGE

Per i suoi trent’anni, l’associazione Pugliese stupisce gli amici con una festa animata da musica, coreografia, un autentico menu regionale e fiumi di vino

Elena Rapisardi

Abito lungoper la nottedi festa

Page 7: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

7

novembre/dicembre 2015

REPORTAGE

che esistenti. Un territorio ricco di siti archeolo-gici, bagnato da bellissime spiagge ricamate da dune centenarie, architettura barocca e i sapori della buona tavola: “La magia e la bellezza di questa terra, ci rendono orgogliosi delle nostre origini e della cultura di cui siamo testimoni ogni giorno, in Brasile”, ha detto Franco agli amici del Circolo Italiano che hanno degustato i piatti tipici della tradizione pugliese, come le orecchiette Divella e le braciole al sugo, pro-sciutto crudo e burrata, innaffiati dal buon vino della vinicola Torrevento di Corato.

E proprio all’insegna della bellezza, la serata è proseguita fino a tarda notte, fra canti e balli tradizionali, musiche internazionali e coreogra-fie spettacolari.

clicca qui per vedere altre foto

L’Associazione Pugliese di San Paolo è un

laboratorio dedicato alla coltivazione

dei valori etnici nel pieno rispetto della

feconda convivenza interculturale, dal 1985

ad oggi.

Una festa all’insegna del glamour e della bellez-za: alla serata organizzata da Chiara e Franco Di Bisceglie al Circolo Italiano hanno preso parte oltre 300 persone. Le donne hanno sfoggiato l’a-bito lungo ma non hanno rinunciato a balli scate-nati e al buon cibo italiano. Fra gli ospiti c’erano i rappresentanti della comunità italiana come il Senatore Fausto Longo, la Deputata Renata Bue-no, la Vice Console Francesca Maria Orsini, im-prenditori e giovani espatriati.

Al primo piano dell’Edificio Italia, in un cli-ma divertenete e rilassato, hanno festeggiato il successo dell’Associazione Pugliese a San Paolo. Durante la serata, sono state consegnate due tar-ghe di riconoscimento: la prima dedicata a Luigi Sarcinella, giornalista, antropologo e umanista a cui va il merito di aver fondato l’Associazione Pugliese a San Paolo. La seconda targa a Sa-vino Ferrara, presidente dell’associazione corati-na di Grenoble, che ha preso il primo aereo dal-la Francia per raggiungere Franco Di Bisceglie, grande amico d’infanzia.

Non solo gli emigrati pugliesi ma tutti gli italiani riconoscono a questa regione il succes-so che merita. La Puglia è la più bella d’Italia. L’hanno dichiarato il National Geografic e il Lonley Planet, due fra le migliori guide turisti-

Reportagem

Vestido longo para a noite de festa

Para celebrar seus trinta anos, a Associação Pugliese surpreende os amigos com uma festa animada por música, coreografia e um autêntico cardápio regional completado por rios de vinho

elena rapisardi

uma celebração de glamour e de beleza: a noite foi organizada por chiara e Franco di bisceglie no circolo italiano, com a presen-ça de mais de 300 pessoas. as mulheres usavam vestidos longos, mas não desisti-ram da dança e boa comida italiana. entre os convidados estavam representantes da comunidade italiana como o senador Fausto longo, a deputada renata bueno, a vice-cônsul Francesca maria orsini e em-presários de diversos setores

no primeiro andar do edifício itália, em um ambiente descontraído e divertido, eles comemoraram o sucesso da asso-ciação Pugliese em São Paulo. durante a noite, foram dadas duas placas de reco-nhecimento: a primeira dedicada a luigi Sarcinella, jornalista, antropólogo e hu-manista que é creditado por ter fundado a associação Pugliese em São Paulo. a segunda placa para Savino Ferrara, presi-dente da associação coratina de grenoble, que tomou o primeiro avião da França para encontrar Franco di bisceglie, grande ami-go de infância.

não só os imigrantes da Puglia, mas todos os italianos reconhecem esta re-gião com sucesso que merece. a Puglia é a região mais bonita da itália, segundo a national geographic e o lonely Planet, dois dos melhores guias de existência. uma área rica em sítios arqueológicos, banhada por belas praias, dunas, arquitetura barro-ca e sabores da boa comida: “a magia e a beleza desta terra, nos tornam orgulhosos de nossas origens e cultura que testemu-nhamos todos os dias, no brasil “, disse Franco aos amigos do círculo italiano que provaram os pratos tradicionais Puglieses, comoorecchiette divella e bracciola ao sugo, presunto cru e burrata, regados por um bom vinho torrevento corato.

A Associação Pugliese é um laboratório de exemplos de dedicação ao cultivo des valores étnicos, no pleno respeito da pacifica e fecunda coexistência interétnica, desde 1985.

Clique aqui para ver mais fotos

Page 8: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

8

História

1965-2015o Edifício Itália completa50 anos de história

elena rapisardi

a primeira vez que admirei o skyline de São Paulo, eu estava no terraço itália, o restau-rante panorâmico do edifício símbolo da co-munidade italiana. a vista desse local é de tirar o fôlego. os turistas que sobem até o 46° andar para abraçar a cidade, ficam com um olhar completamente encantado (da ca-tedral da Sé, passando pela Paulista e até a Serra da cantareira). o acesso é gratuito de segunda a sexta, das 15.00 as 16.00.

esse elegante prédio que se encontra no centro da cidade, na av. ipiranga, foi batizado “edifício itália” por vontade dos membros do círculo italiano, havia cedido o terreno onde foi construído o imponente prédio (em troca receberam 7.200 metros quadrados a serem ocupados, correspon-dentes a alguns andares do edifício).

a empresa otto meinberg, em 1953, recebeu o encargo de edificar a constru-ção, e criou uma licitação para a elabora-ção de um projeto. Foram três os arqui-tetos participantes, e o vencedor foi adolf Franz Heep, que já havia colaborado com le corbusier, monstro sacro da arquitetura em toda a europa.

logo notamos o aspecto original e a composição volumétrica do edifício.

o edifício é baseado em três elemen-tos: a base, duas construções menores la-terais de 8 andares, e a torre sinuosa e alta (mesmo com suas 38.660 toneladas).

o edifício itália é a segunda constru-ção em cimento mais alta da cidade com seus 165 metros (em primeiro lugar está o mirante do Vale). Hoje é protegido pelo Patrimônio Histórico como um dos maiores exemplos de arquitetura vertical brasileira.

o edifício itália, inaugurado em 1965, encarnava a vontade de resgate, de ascen-são social e de prestígio cultural dos imi-grantes italianos em São Paulo. os mesmos que, chegando ao brasil, trabalhavam dura-mente nos campos de cultivação de café. a sede do círculo italiano ainda está no pró-prio edifício, com um restaurante, um bar e um salão para festas e cerimônias. de fora é possível admirar a estátua do cavalo ram-pante, uma escultura de Paricle Fazzini que foi doada pelo governo italiano em 1974.

O edifício Itália está fazendo 50 anos. Localizado no coração de São Paulo, tem 165 metros de altura e 46 andares acessíveis por 20 elevadores. Foi projetado por Adolf Franz Heep, vencedor do concurso promovido em 1953.

STORIA

La prima volta che ho ammirato lo skyline di San Paolo, mi trovavo al Terraço Italia, il ristorante panoramico dell’edificio-simbolo della comunità italiana. Da qui si gode una vista mozzafiato. Lo sanno bene i turisti che salgono fino al 46esimo piano per abbracciare la città con uno sguardo incantato (dalla Cat-tedrale da Sé alla Paulista fino alla serra da Cantareira). L’accesso è gratuito dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 16:00.

Questo elegante grattacielo che sorge nel centro della metropoli, in Avenida Ipiranga, è stato battezzato “Edificio Italia” per volontà dei membri del Circolo Italiano che avevano ceduto il terreno su cui è stato costruito il pre-stigioso palazzo (in cambio ottennero 7.200 metri quadrati da occupare, corrispondenti ad alcuni piani dell’edificio).

L’impresa Otto Meinberg, nel 1953, ricevet-te l’incarico di edificare la costruzione e bandì un concorso per l’elaborazione di un proget-to. Parteciparono tre architetti e vinse Adolf Franz Heep che nel suo curriculum vantava collaborazioni con Le Corbusier, mostro sacro dell’architettura in tutta Europa.

L’aspetto originale e la composizione volu-metrica dell’edificio, saltano subito all’occhio. Il grattacielo si sviluppa su tre elementi: la base, due costruzioni più piccole laterali di 8 piani

e la torre, sinuosa (nonostante le sue 38.660 tonnellate) ed altissima. L’Edificio Italia è la se-conda costruzione in cemento armato più alta della megalopoli con i suoi 165 metri (al primo posto c’è il Mirante do Vale). Oggi è protetto dal Patrimonio Storico come uno dei maggiori esempi di archiettura verticale brasiliana.

L’Edificio Italia, inaugurato nel 1965, in-carnava la voglia di riscatto, di ascesa sociale e prestigio culturale degli immigrati italiani a San Paolo (oggi più di sei milioni). Gli stessi che, approdati in Brasile, avevano lavorato duramente nelle piantagioni di caffè. Ancora oggi, l’Edificio Italia ospita la sede del Cir-colo Italiano con un ristorante, un bar e una sala per feste e cerimonie. Dall’esterno si può ammirare la statua del cavallo rampante, una splendida scultura di Pericle Fazzini che fu donata dal Governo Italiano nel 1974. (Foto credits: Annamaria Marchesini Photography)

Elena Rapisardi

1965-2015 Edificio Italia compie 50 anni di storia

L’Edificio Italia compie 50 anni. Sorge nel cuore di San Paolo ed è alto 165 metri, su 46 piani collegati da 20 ascensori. Progettato da Adolf Franz Heep, vincitore del concorso nel 1953.

Page 9: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

9

novembre/dicembre 2015

ITALIA/BRASILE

newsScopri le ultime novità in fatto di politica, sport e cultura: iniziative,opinioni ed eventi che interessano la comunità italiana a San Paolo e i brasiliani con discendenza italiana, per essere sempre aggiornati

Eder Citadin Martins, un famoso sco-nosciuto: breve storia del figlio di Eder aleixo. Il calciatore che oggi ha 29 anni, ha indossato la maglia az-zurra, la stessa che ha fatto piangere suo padre nel 1982. saiba mais

Mercatini di Natale in Italia. a Napoli in via di san Gregorio armeno: dalla tradizione fino a Putin, senza dimen-ticare Mattarella e il Papa. saiba mais

Il Brasile ha firmato la Conven-zione dell’aja: si accorcia l’iter burocratico per ottenere la cit-tadinanza italiana. saiba mais

Dal 2015 il RCsP ha la propria sede al Circolo Italiano di san Paolo, in avenida Ipiranga 344: ben 50 persone s’incontrano qui per assistere alle partite della squadra della Roma. saiba mais

Una ricerca dell’istituto amer-icano Demographic rivela che san Paolo è la prima città al mondo dove vivono i napole-tani. Napoli è solo al quinto posto! saiba mais

E’ stato bandito il 1° Concorso letterario Brasil-Italia 2015 per celebrare i 140 anni del-la immigrazione italiana in Brasile. saiba mais

Page 10: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

10 cINEmA

Da più di un secolo, il cinema registra le più importanti im-magini e fatti di tut-to il mondo. È uno dei principali miti dei nostri giorni, l’e-spressione artistica del secolo XX. È una fotografia reale di rivoluzioni, guerre e catastrofi, crescita e declino delle so-cietà. In continua t r a s f o r m a z i o n e , prende in prestito volti e azioni di eroi della letteratura, inventa tutti i tipi di storie e fiction scientifiche, ci porta ad altre realtà, città e civiltà, trasformando attori e attrici in miti indimenticabili.

Molto spesso il cinema viene dato come morto durante crisi sociali ed economiche, ma in realtà rinasce come arte essenziale, se-gna usanze e costumi, comportamenti e modi di pensare, essendo una delle opere d’arte più incisive dell’espressione umana.

E cosa dire del cinema italiano che ha reso eterni registi come Pasolini, Rossellini, Vi-sconti, De Sica, Antonioni, Fellini, Monicel-li... che ci hanno condotto in un viaggio nel tempo. A partire dai primi del Novecento: dal cinema muto alla creazione del più antico fe-stival di cinema del mondo, la Mostra di Arte Cinematografica di Venezia, dal neorealismo ai leggendari anni Sessanta, fino ad arrivare al 2000, alle tv commerciali, come la Netflix che è appena arrivata in Italia, e le lotte con le nuo-ve tendenze di fiction e miniserie televisive.

La stagione di cinema italiano del 2015 ha avuto una presenza record in vari festival

e mercati in tutto il mondo, con una grande offerta di tito-li e opere prime come “L’attesa” di Piero Messina e “Arianna” di Carlo Lavagna, ol-tre a “Vergine giura-ta” di Laura Bispuri e “Mediterranea” di Jonas Carpignano.

Anche i film di re-gisti conosciuti hanno segnato la loro pre-senza con nuove pro-duzioni, come: Marco Bellocchio con “San-gue del mio sangue”, “A Bigger Splash” di Luca Guadagnino, “Meraviglioso Boc-caccio” dei fratelli Paolo e Vittorio Ta-

viani, e “Mia Madre” di Nanni Moretti, che a breve sarà lanciato in Brasile. Un’evidenza internazionale hanno avuto anche “Tale of Tales” di Matteo Garrone, “Latin Lover” di Cristina Comencini, “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, e “Youth – La gio-vinezza” di Paolo Sorrentino. “Non essere cattivo”di Claudio Caligari è stato il film più applaudito durante la Mostra di Arte Cine-matografica di Venezia, non a caso è il film indicato per rappresentare l’Italia nelle sele-zioni dell’Oscar 2016.

Anche con difficoltà economiche e pochis-simo incentivo per la distribuzione di film ita-liani in alcuni paesi come il Brasile, il cinema italiano arriva sugli schermi di tutto il mondo emozionando e attirando l’attenzione su que-stioni politiche e socio-economiche, dribblan-do le difficoltà di enti impegnati nella promo-zione del nuovo cinema italiano all’estero, ed è la vetrina di un’Italia attuale sempre presente nello scenario cinematografico internazionale.

La presenza costante del cinema italiano nel mondo

cinema

a presença constante do cinema italiano no mundoHá mais de 100 anos o cinema vem registran-do as mais importantes imagens e fatos do mundo. É um dos maiores mitos da contem-poraneidade, a expressão artística do século XX. ele fotografou e contou sobre revoluções, guerras e catástrofes, segue a cada momen-to o crescimento e o declínio de sociedades. em constantes transformação, emprestou os rostos e as ações dos heróis da literatura, in-ventou todos os tipos de possíveis histórias e ficções científicas, nos levou para outras reali-dades, outras cidades e civilizações e transfor-mou atores e atrizes em mitos inesquecíveis.

o cinema muitas vezes dado como morto em diversas crises sociais e econômicas, no entanto, renasce como arte essencial ditando costumes, comportamento, maneiras de pen-sar, sendo uma das obras de arte mais incisi-vas de expressão.

e o que falar do cinema italiano que eterni-zou diretores como Pasolini, rossellini, Visconti, de Sica, antonioni, Fellini, monicelli entre outros, que nos levaram a uma viagem através de uma centena de anos desde o início de 1900, do ci-nema mudo a criação do mais antigo festival de cinema do mundo, a mostra de arte cinemato-gráfica de Veneza, do neorrealismo aos lendá-rios anos sessenta, até chegar aos anos 2000, às tvs comerciais, como a netflix que acaba de chegar na itália, e as disputas com as novas ten-dências da ficção e as minisséries televisivas.

a temporada 2015 do cinema italiano teve uma presença recorde em diversos fes-tivais e mercados em todo o mundo, com uma oferta de títulos variados e primeiras obras como “l’attesa” de Piero messina e “arianna” de carlo lavagna, além da “Vergine giurata” de laura bispuri e “mediterranea” de Jonas carpignano. os filmes de diretores renomados também marcaram presença com os novos filmes de marco bellocchio, “Sangue del mio sangue”, “a bigger Splash” de luca guadagni-no, “maraviglioso boccaccio” dos irmãos Paolo e Vittorio taviani, e “mia madre” de nanni mo-retti, previsto para estrear em breve no brasil. também tiveram destaque internacional “tale of tales” de matteo garrone, “latin lover” de cristina comencini, “il ragazzo invisibile” de gabriele Salvatores, e “Youth – la giovinezza” de Paolo Sorrentino. “non essere cattivo” de claudio caligari foi o filme italiano mais aplau-dido na mostra de arte cinematográfica de Ve-neza, sendo o filme indicado para representar a itália na seleção do oscar.

mesmo com dificuldades econômicas e pouco ou quase nenhum incentivo a distribui-ção de filmes italianos em alguns países como o brasil, o cinema italiano chega às telas de todo o mundo emocionando e chamando atenção para questões políticas e socioculturais, driblando as dificuldades de entidades que se propõe na pro-moção do novo cinema italiano no exterior, e é a vitrine de uma itália atual sempre presente no cenário cinematográfico internacional.

Erica C. Bernardini

Page 11: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

11

novembre/dicembre 2015

GASTRONOmIA

Portofino: cibo e natura

Sua maestà il vino

Vivi San Paolo indicherà in ogni numero una precisa destina-zione italiana che sia d’ispirazione per un vostro futuro viag-gio nella penisola. Iniziamo con l’indiscussa perla della Ligu-ria: Portofino. Oltre al magnifico paesino, è il promontorio che vale escursioni. “O munte”, nel dialetto della vicina Genova, si può scoprire da San Rocco, scendendo a piedi verso Porto Pidocchio, scalo piccolissimo, o da Santa margherita lungo la

strada dello Zar, una delle più belle del mondo, che passa per la baia di Paraggi con l’unica villa (di Berlusconi) che, se non ci fosse, il paesaggio sarebbe più brutto. Da camogli si può prendere un vaporetto per San Fruttuoso, il monastero dove sono sepolti i Doria. A Portofino andate a mangiare da Puny, uno dei ristoranti piu’ antichi: “mandilli de sea” con pesto, lasagne sottili (al mandil e’ fazzoletto in arabo, preso dal genovese, di seta), e vino bianco Pigato di Albenga.(Oliviero Pluviano)

Il vino suggerito per accompagnare la gustosa ricetta delle fettuccine ai gamberi è il “Grillo Egisto” della cantina vinicola Orestiadi. Questo vino è stato scelto nel 2013 dalla “Guida ai vini siciliani” come miglior vino bianco di Sicilia, fra una selezione di circa 700 vini e 150 cantine. L’uva di Grillo Egisto è bianca, originaria della Sicilia: un vitigno che si caratterizza per essere molto aromatico, con un tenore di zuccheri pronunciato e buona acidità.

Orestiadi prende il nome da Art Orestiadi e Fondazione Alta cultura, istituita nel 1980 per preservare e promuovere le arti e la cultura del mediterraneo e del territorio della Val-le del Belice dopo il terribile terremoto del 1968. L’azienda dispone di tecnologie moderne di lavorazione e conserva-zione del vino. L’innovazione si unisce alla tradizione per preservare l’identità territoriale delle uve e dei vini.

L’azienda d’importazione e distribuzione vino O’Clock, propone una prestigiosa selezione di vini che sono espres-sione della tradizione e della passione dei piccoli e medi produttori che rappresentano l’eccellenza del vino italiano nel mondo. Wine O’cLock collabora solo con le cantine vinicole italiane che lavorano con serietà e passione con una selezione di vini autentici, premiati e riconosciuti a livello internazionale.

Gastronomia

portofino: comida e naturezaem cada número, a Vivi San Paolo vai in-dicar um destino italiano que possa te ins-pirar para uma futura viagem na península. Vamos começar com a indiscutível pérola da liguria: Portofino. além da linda cida-dezinha, temos um promontório onde vale a pena fazer uma excursão. “o munte”, no dialeto da vizinha gênova, é possível des-cobrir de San rocco, descendo a pé em direção de Porto Pidocchio, pequeníssima escala, ou de Santa margherita, ao longo da estrada do zar, uma das mais lindas do mundo, que passa pela baia de Paraggi com a única mansão (de berlusconi) que, se não existisse, seria mais feia. de camogli é pos-sível pegar um barco para San Fruttuoso, o mosteiro onde estão enterrados os doria. em Portofino, vocês podem ir jantar no Puny, um dos restaurantes mais antigos: “mandilli de sea” com pesto, lasanha fina (ao mandil é um lenço em árabe, que vem do genovês de seda), e vinho branco Pigato de albenga.

Sua majestade o vinhoo vinho sugerido para harmonizar com as “fettucine ai gamberi” é o grillo egisto da orestiadi. a uva grillo é uma uva branca, autocnona da Sicília, uma uva que se ca-racteriza por ser bastante aromática, com um teor de açúcar pronunciado e uma boa acidez. este vinho foi eleito no 2013 pela “guida ai vini Siciliani” como melhor vinho branco da Sicília entre uma seleção de qua-se 700 vinhos e 150 vinícolas.

a vinícola orestiadi leva o nome da Fundação orestiadi de arte e alta cultu-ra. a Fundação foi criada em 1980 para preservar e promover as artes e a cultura do mediterrâneo e do território do Vale do belice após o terrível terremoto de 1968. a vinícola possui modernas tecnologias de processamento e armazenamento de vinho. tecnologia e inovação combinam com a tra-dição para preservar a identidade territorial de uvas e vinhos.

a importadora Wine o’Clock traz ao brasil uma seleção de vinhos que são a ex-pressão da tradição e da paixão de peque-nos e médios produtores que representam a excelência da vinícola italiana no mundo.

Wine o’clock estabeleceu parcerias e sociedade com vinícolas genuinamente italia-nas, que trabalham com seriedade e paixão, resultando em bons preços para um portfolio caracterizado por vinhos autênticos, premia-dos e reconhecidos internacionalmente.

RICEtta

Page 12: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

12 GASTRONOmIA

Gastronomia

caipirinha: muito maisdo que um Spritza caipirinha é de família, já que minha esposa nasceu em Salinas, minas gerais, capital da ca-chaça, o destilado de cana de açúcar principal componente desse coquetel nacional brasileiro que é uma das dez bebidas mais famosas do planeta. a primeira marvada foi produzida nada menos que em 1533 nos engenhos erasmos, São João e madre de deus, em São Vicente (per-to de Santos), as primeiras fábricas de açúcar no brasil. o ex-presidente lula dizia não ver a hora de concluir o mandato para poder diariamente degustar uma branquinha com seu vice José alencar, proprietário da “maria da cruz”. zé, porém, faleceu logo depois levando na tumba a cachaça que hoje em dia é procurada por co-lecionadores a peso de ouro. indiscutivelmente a melhor pinga da terra é a “anísio Santiago” de Salinas que, no fantástico mercado central de belo Horizonte, custa o respeitável preço de 250 reais. aliás, o velho anísio, desaparecido em 2002, tinha iniciado a produção nos anos 1950 batizando sua cachaça de “Havana”, em virtu-de de uma malmascarada simpatia por Fidel castro. a mais extraordinária cachaça brasileira havia nascido comunista! mais baratas são as aguardentes industrializadas como a Velho bar-reiro e a 51, reconhecidas como ideais para pre-parar uma caipirinha típica: limão thaiti cortado em um copo e amassado com duas colheres de açúcar branco de cana, gelo e uma dose de cachaça. tudo isso bem mesclado. as melhores misturas podem ser bebidas em São Paulo. não é por acaso que foi ali por perto, em Piracicaba, que este incrível coquetel surgiu em 1918 para curar “em modo novo e estimulante” os doentes da gripe espanhola. o bar Veloso e o restaurante mocotó alcançam a excelência com a “caipi-rinha três limões”, feita a partir do lime, limão cravo (rosa) e limão galego (pequeno e mais saboroso). mas dizem que a caipirinha mais incrível do mundo seja prerrogativa do bolan, bar de alvor, no algarve, a duas horas de lisboa. a mais de 8000 quilômetros de sua terra-mãe brasileira? não dá para acreditar!

La caipirinha è di famiglia nella mia casa a San Paolo già che mia moglie è di Salinas, la capita-le mondiale della cachaça, l’acquavite di canna da zucchero che è il principale componente del cocktail nazionale brasiliano: uno dei 10 beve-raggi più famosi del pianeta. La prima marvada venne prodotta nel 1533 negli “engenhos” Era-smos, São João e Madre de Deus di São Vicente, presso Santos, le prime fabbriche di zucchero del Brasile. L’ex presidente Lula diceva che non vedeva l’ora di concludere il mandato per poter andare ogni giorno a gustare una branquinha con il suo vice José Alencar, proprietario della marca “Maria da Cruz”. Ma “Zé” morì subito dopo portandosi nella tomba la sua cachaça, ora ricercata a peso d’oro dai collezionisti. La migliore pinga della terra è indiscutibilmente la Anísio Santiago di Salinas che al fantastico Mer-cato Central di Belo Horizonte costa la rispet-tabile cifra di 250 reais. Anzi il vecchio Anísio, scomparso nel 2002, aveva iniziato negli anni 50 la produzione chiamando la sua cachaça Havana, complice una malcelata simpatia per Fidel Castro. La più straordinaria caninha bra-siliana era nata comunista! Più a buon mercato sono le “acquardenti” industrializzate, come la Velho Barreiro e la 51, riconosciute come ideali per fare una caipirinha tipica: lime tagliato in un bicchiere e schiacciato con due o tre cucchia-ini di zucchero di canna bianco, ghiaccio, e infi-ne cachaça. Il tutto ben mescolato. Le migliori si bevono a San Paolo. Non per nulla è lì vicino, a Piracicaba, che il cocktail venne inventato nel 1918 per curare “in modo nuovo e stimolante” i malati di spagnola. Il bar Veloso e il ristorante Mocotò hanno raggiunto l’eccellenza in concor-si nazionali con la “caipirinha três limões”, con lime, limone cravo (rosa) e galego (più piccolo e saporito), dove un limone può essere sostitu-ito anche dal siciliano (quello giallo europeo). Ma dicono che la più incredibile caipirinha del mondo sia prerogativa del Bolan, un bar di Al-vor nell’Algarve, a due ore di auto da Lisbona. Ma ad oltre 8000 Km dalla “madrepatria” bra-siliana? Non ci credo!

Caipirinha: molto più d’uno SpritzOliviero Pluviano

Page 13: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

13

novembre/dicembre 2015

azimut Brasile, l’eccellenza della gestione finanziaria italiana presente anche in Brasile

Fondata in Italia nel 1989, Azimut è approdato in Brasile nel 2013, con la missione di portare al mercato finanziario loca-le, la stessa eccellenza offerta nella sua rete di più di 1.600 financial advisors, distribuiti in 14 paesi. Oggi, la filiale brasi-liana gestisce già un attivo di più di R$ 3,6 miliardi.

Per avere un’idea della credibilità conquistata in giro per il mondo, Azimut è uno dei 5 maggiori gestori indipendenti in Europa, ed è riconosciuta da Goldman Sachs come uno dei gestori più innovativi del mondo. La società gestisce global-mente un totale di R$ 140 miliardi in attivi.

Secondo il Gruppo Azimut, il mercato brasiliano è uno dei più strategici di tutta l’operazione. E ciò è verificato dai con-tinui investimenti di Azimut Brasile, che ha già movimentato circa R$ 100 milioni in joint ventures nel paese. Di recen-te, la società ha annunciato la creazione di un nuovo braccio operativo dedicato alla gestione dei patrimonio, con la Azimut Brasile Wealth management, unendo i marchi AZ FuturaInvest e AZ LFI. Per guidare quest’operazione, è stato introdotto An-tonio costa come cEO, un esecutivo con una brillante carriera e passaggi in players di peso, come merrill Lynch, JGP, credit Suisse, e altri ancora.

Secondo Giuseppe Perrucci, presidente e cEO di Azimut Brasile, il paese è uno dei mercati principali del Gruppo Azi-mut. “Il Brasile di oggi è per noi come l’Italia quando Azimut ha iniziato ad offrire i suoi servizi. Pensiamo che le avversità di oggi siano cicliche e passeggere, visto che comunque ab-biamo 200 milioni di consumatori e che esiste ancora una mancanza di offerta di prodotti e servizi”, ha detto.

Oltre ad offrire un’ampia gamma di prodotti locali di ec-cellenza, grazie a AZ Quest e AZ Legan, Azimut Brasile por-terà in breve due fondi già consacrati nella matrice europea: il Hydrid Bonds e il Internacional Equities. La novità è possibile grazie alla recente novità della legge brasiliana, che adesso permette che gli investitori in Brasile abbiano un accesso fa-cilitato a una serie di prodotti internazionali, un plus solo di gestori internazionali solidi come il Gruppo Azimut.

Secondo la comunità italiana che risiede in Brasile, l’oppor-tunità di gestire le sue risorse con un partner con le stesse origini che offre non solo solidità, ma anche affinità culturale, e rappre-senta un differenziale per generare le aspettative che i suoi clienti si aspettano. Per noi, poter condividere la nostra esperienza finan-ziaria con i nostri conterranei sarà sempre una questione d’onore.

Cresce il numero delle start-up in Brasile

Quali sono gli effetti della crisi economica sull’ecosistema di start-up in Brasile? La risposta è che, per molti aspetti, l’impatto della crisi è positivo per questo mercato.

Il primo punto da notare è che sono nate più start-up quest’anno rispetto allo scorso anno. La ABStartups, che rap-presenta le start-up che operano in Brasile, per esempio, ora ha 4.080 iscritti, un numero che è in aumento del 18% in sei mesi e circa il 40% in un anno.

Leggi tutto l’articolo.

negócios

azimut Brasil, a excelência da gestão finan-ceira italiana presente também no BrasilFundada na itália em 1989, a azimut aportou no brasil em 2013, com a missão de trazer ao mer-cado financeiro do País a mesma excelência que oferece em sua rede de mais de 1.600 financial advisors, distribuídos em 14 países. Hoje, a afilia-da brasileira já possui mais de r$ 3,6 bilhões de ativos em sua gestão.

Para se ter uma ideia da credibilidade conquis-tada mundo afora, a azimut é uma das 5 maiores gestoras independentes da europa e é reconhecida pelo goldman Sachs entre as gestoras mais inova-doras do mundo. a empresa tem em sua carteira global mais de r$ 140 bilhões em ativos sob gestão.

na visão do grupo azimut, o mercado brasileiro é considerado um dos mais estratégicos de toda a operação. Prova disso são os contínuos investimen-tos da azimut brasil, que já movimentou em torno de r$ 100 milhões em joint ventures no País. re-centemente, a empresa anunciou a criação de um novo braço de operações dedicado à gestão de pa-trimônios, com a azimut brasil Wealth management, unificando as marcas da az Futurainvest e az lFi. Para liderar essa empreitada, a gestora trouxe an-tonio costa para o posto de ceo, um executivo com carreira invejável e passagem por players de peso como merrill lynch, JgP, credit Suisse, entre outros.

Segundo giuseppe Perrucci, presidente e ceo da azimut brasil, o País tem um dos mercados mais prioritários para o grupo azimut. “o brasil de hoje, para nós, é como a itália quando a azimut começou a oferecer os seus serviços. acreditamos que as adversidades de hoje são cíclicas e passageiras, afinal aqui temos 200 milhões de consumidores e ainda há certa carência de oferta de produtos e serviços”, diz o executivo.

além de oferecer uma ampla gama de produtos locais de excelência, a partir de az Quest e az legan, a azimut brasil em breve trará para o País dois fundos já consagrados na matriz europeia: o Hydrid bonds e o internacional equities. a novidade é possível graças à recente flexibilização da legislação brasileira, per-mitindo que investidores no brasil tenham acesso fa-cilitado a toda uma categoria de produtos internacio-nais, um diferencial ao alcance apenas de clientes de gestoras internacionais sólidas como o grupo azimut.

Para a comunidade italiana que reside no brasil, a oportunidade de gerir seus recursos com um parceiro das mesmas origens que ofereça não apenas solidez, mas também afinidade cultural, representa um diferencial para gerar as expectati-vas que os seus clientes esperam. Para nós, poder compartilhar nossa expertise financeira com nossos conterrâneos será sempre uma questão de honra.

cresce o nùmero de start-up no BrasilQuais são os efeitos da crise econômica sobre o ecossistema de start-ups no brasil? a conclusão é que, em vários aspectos, a crise está sendo po-sitiva para esse mercado. o primeiro ponto a se destacar é que nasceram mais start-ups este ano do que no ano passado. a abStartups, associação que representa as start-ups em atividade no brasil, por exemplo, tem hoje 4.080 associados, número que representa um crescimento de 18% em seis meses e cerca de 40% em um ano.leia o artigo na íntegra.

EcONOmIA

Page 14: Magazinerspress.com.br/userfiles/projetos/vivisanpaolo/01/files/...nei caffè, e persino nella sua convulsa mobilità urbana. È una realtà dinamica, non ancorata a stereotipi del

14 EcONOmIA

Scommettendo sugli investimenti di società straniere in Brasile, soprattutto quelle italiane, la brasiliana Lealtà Soluções Integradas svi-luppa una serie di azioni affinché questi impren-ditori possano trovare facilitá e soluzioni per risolvere i problemi della burocrazia nazionale.

Luiz Roberto Guimarães Erhardt, socio direttore della Lealtà, sottolinea: “siamo alla ricerca di soluzioni veloci ed economiche per tutti i tipi di necessità, in modo che i nostri Clienti possano concentrarsi esclusivamente nelle attività oggetto della loro società”.

Luiz Erhardt afferma inoltre che l’impren-ditore straniero, quando arriva in Brasile, si trova a dover affrontare diversi obblighi per stabilizzarsi, generando una serie di dubbi che spaventano o ostacolano l’installazione in Bra-sile. La sfida inizia nella definizione del tipo di società da costituire, seguito poi dalla com-prensione delle leggi commerciali e di lavoro e, finalmente, dal regime tributario più adeguato.

“Qui in Brasile, tutte le società hanno un “socio” che è il governo. Molto spesso, per man-canza di conoscenza, pagano più tasse al “socio” di quanto è stabilito dalla legge. E ancora peg-gio, anche pagando di più, si corre comunque il rischio di ricevere verbali di infrazione. Solo per farvi un esempio, un nostro cliente stava pagando 40% in più di tasse rispetto a un’al-

tra società dello stesso segmento, semplicemente perché uti-

lizzava una struttura societaria e fiscale

pianificata in ma-niera scorretta”.

Molte società straniere fanno fatica a capire ed applicare le leggi

brasiliane. Il no-

stro Codice Commerciale è del 1850, e quello Tributario è del 1966; entrambi vengono mo-dificati in continuazione, sia da un punto di vista normativo che da un punto di vista di in-terpretazioni giuridiche. “In caso manchi una consulenza continua, qualificata e di fiducia, i problemi per questi imprenditori diventano ancora maggiori”, avverte Luiz Erhardt.

Abbiamo costituito la Lealtà con l’obietti-vo di facilitare la comprensione delle opera-zioni in Brasile, cercando sempre il modo più economico, veloce e sicuro nella struttura di progetti e accompagnamento delle attività dei nostri clienti, ha detto Luiz Erhardt.

“Cases”La Lealtà ha vari “cases” di consulenza a im-prese italiane che stanno investendo in Bra-sile, e che cercano imprese brasiliane che vo-gliano investire in nuovi mercati, entrando in Europa dall’Italia.

La Heliópolis Energia, impresa italiana del-la regione di Trento – elabora progetti di ener-gia alternativa, e ha fatto un accordo con la Le-altà, per lo sviluppo completo delle sue attività in Brasile, che include la pianificazione dell’in-stallazione dell’infrastruttura fisica ed opera-tiva; elaborazione di contratti internazionali, struttura societaria e studi dei regimi tributari; sviluppo della strategia commerciale; ricerca di mercato e indicazione di partner e clienti.

Un altro “case” è di un’atra società bra-siliana di gestione di parcheggi, interessata nell’importazione di tecnologie. La Lealtà ha sviluppato uno studio settoriale, che l’ha aiu-tata nella scelta della tecnologia più adeguata, permettendo quindi obiettività nella scelta dei nuovi fornitori/partner.

Secondo Luiz Erhardt, “la Lealtà sta aiu-tando un’impresa del ramo di distribuzione di medicinali oncologici, interessata a rap-portarsi con laboratori e distributori di me-dicinali in Europa”.

Investimenti di società italiane in Brasile sono la scommessa delle imprese brasilianeDjalma Lima

economia

investimentos de empresas italianas noBrasil são apostas de empresa brasileira apostando nos investimentos de empresas estran-geiras no brasil e principalmente as italianas, a brasileira lealtà Soluções Integradas desenvolve uma série de ações para que esses empresários encontrem facilidades e soluções para resolver problemas da burocracia nacional.

luiz roberto guimarães erhardt, sócio diretor da lealtà, destaca que: “buscamos soluções rápi-das e econômicas para os mais diversos tipos de exigências, deixando que os nossos clientes se mantenham focados exclusivamente na atividade fim de sua empresa”.

luiz erhardt afirma ainda que o empresário estrangeiro, quando chega aqui, se depara com inúmeras obrigações para se estabelecer, geran-do uma série de dúvidas que desestimulam ou dificultam a efetiva instalação no brasil. o desafio começa na definição do tipo societário a ser for-mado, seguido da compreensão das regras traba-lhistas e comerciais e, por fim, do regime tributário mais adequado.

“aqui no brasil, toda empresa tem um “só-cio” que é o governo. muitas vezes por desconhe-cimento se paga mais tributos ao “sócio” do que determina a lei. e pior, mesmo pagando mais, ainda se corre o risco de receber autos de infração. Veja, como exemplo, uma indústria que atendemos esta-va pagando 40% mais de tributos em comparação à outra do mesmo segmento, simplesmente por adotar uma estrutura societária e fiscal planejada de forma incorreta”.

muitas empresas estrangeiras têm dificulda-des para entender e aplicar as regras brasileiras. o nosso código comercial é de 1850 e o tributário de 1966, ambos sofrem mudanças constantes, tanto alterações de normativos, quanto de interpretações jurisprudências. “Se não houver uma consultoria permanente, qualificada e confiável, os problemas para estes empresários serão enormes”, alertou luiz erhardt.

Formamos a lealtà com o objetivo de facilitar o entendimento das operações no brasil, buscando sempre a forma mais econômica, rápida e segura na estruturação de projetos e acompanhamento das atividades dos nossos clientes, diz luiz erhardt.

“cases”a lealtà tem vários “cases” de atendimento a em-presas italianas que estão investindo no brasil e empresas brasileiras que buscam novos mercados, entrando na europa pela itália.

uma empresa italiana da região do trento – empresa que elabora projetos de energia alterna-tiva fez acordo com a lealtà para desenvolvimento completo de suas atividades no brasil, que incluiu o planejamento da instalação de infraestrutura física e operacional; elaboração dos contratos interna-cionais; estruturação societária e os estudos dos regimes tributários; desenvolvimento da estratégia comercial; pesquisa de mercado e indicação de parceiros e de clientes.

também, segundo luiz erhardt, “a lealtà está auxiliando uma empresa do ramo de distribuição de medicamentos oncológicos, que está interessada em se relacionar com laboratórios e distribuidores de medicamentos na europa”.Luiz Roberto

Guimarães Erhardt