Intelligenza emotiva stereotipi-comunicazione

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È così È così felice felice per per il gesto fatto e il gesto fatto e così così soddisfatto soddisfatto di sè per di sè per l'aiuto l'aiuto dato dato , che non si , che non si è accorto della è accorto della sua sua sofferenza sofferenza . .

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È così È così felicefelice per il gesto per il gesto fatto e così fatto e così soddisfattosoddisfatto di di sè per sè per l'aiuto datol'aiuto dato, che , che non si è accorto della non si è accorto della suasua sofferenzasofferenza..

SCUDO DA SÉ STESSI E DAGLI ALTRISCUDO DA SÉ STESSI E DAGLI ALTRI

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SALUTESALUTE

L’Organizzazione Mondiale della L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la Sanità definisce la salutesalute non solo non solo

come assenza di malattia, ma anche come assenza di malattia, ma anche come stato di benessere fisico, come stato di benessere fisico,

psicologico e sociale psicologico e sociale

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D.lgs. n. 626/1994 – D.lgs. n. 81/2008D.lgs. n. 626/1994 – D.lgs. n. 81/2008

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AssistenzaAssistenzaVSVS

AssistenzialismoAssistenzialismo

VolontariatoVolontariatoVSVS

AmiciziaAmicizia

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SolidarietàSolidarietà

Perché si decide di fare volontariato?Perché si decide di fare volontariato?oo

Perché non lo si fa?Perché non lo si fa?

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INTELLIGENZA INTELLIGENZA EMOTIVAEMOTIVA

EDEDEMPATIAEMPATIA

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L’intelligenza emotiva è la L’intelligenza emotiva è la capacitàcapacità che si ha di che si ha di percepirepercepire, , identificareidentificare e e riconoscerericonoscere i sentimenti propri ed altrui in maniera precisa nel i sentimenti propri ed altrui in maniera precisa nel momento stesso in cui sorgono. È anche la momento stesso in cui sorgono. È anche la capacità di auto-motivarsi capacità di auto-motivarsi e e gestire le proprie emozioni gestire le proprie emozioni in modo costruttivo.in modo costruttivo.

Divenire consapevoli delle nostre emozioni ci permette di controllare i Divenire consapevoli delle nostre emozioni ci permette di controllare i nostri comportamenti e di conseguenza nostri comportamenti e di conseguenza capire meglio gli altricapire meglio gli altri..

Per poter conoscere a fondo i sentimenti degli altri è necessario Per poter conoscere a fondo i sentimenti degli altri è necessario innanzitutto conoscere i propri. Ciò implica la capacità di identificare i innanzitutto conoscere i propri. Ciò implica la capacità di identificare i nostri bisogni e i desideri, riconoscere quali cose, persone o situazioni nostri bisogni e i desideri, riconoscere quali cose, persone o situazioni generano in noi le diverse emozioni, come queste si manifestano, generano in noi le diverse emozioni, come queste si manifestano, come si esprimono e le conseguenze che generano queste reazioni.come si esprimono e le conseguenze che generano queste reazioni.

INTELLIGENZA EMOTIVAINTELLIGENZA EMOTIVA

NEURONI SPECCHIO NEURONI SPECCHIO (G.RIZZOLATI, 1992)(G.RIZZOLATI, 1992)

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L’empatia è un L’empatia è un atteggiamentoatteggiamento verso gli altri caratterizzato verso gli altri caratterizzato da un da un impegno di comprensioneimpegno di comprensione dell'altro, dell'altro, escludendoescludendo ogni ogni attitudineattitudine affettivaaffettiva personalepersonale (simpatia, antipatia) e ogni (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale.giudizio morale.Capacità quindi anche di mettersi nei panni degli altri, di Capacità quindi anche di mettersi nei panni degli altri, di comprenderecomprendere a fondo i loro a fondo i loro pensieripensieri e e sentimentisentimenti..Una persona “empatica” è in grado di riconoscere le Una persona “empatica” è in grado di riconoscere le “ragioni degli altri” e di vedere il mondo e la realtà dal loro “ragioni degli altri” e di vedere il mondo e la realtà dal loro punto di vista.punto di vista.

EMPATIAEMPATIA

NEURONI SPECCHIO NEURONI SPECCHIO (G.RIZZOLATI, 1992)(G.RIZZOLATI, 1992)

La mimica facciale delle emozioni va individuata su tre zone del volto:La mimica facciale delle emozioni va individuata su tre zone del volto:1) la parte alta (sopracciglia e fronte)1) la parte alta (sopracciglia e fronte)2) la parte media (gli occhi)2) la parte media (gli occhi)3) la parte bassa (bocca e mascella)3) la parte bassa (bocca e mascella)

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GLI STEREOTIPIGLI STEREOTIPICARATTERISTICHECARATTERISTICHE

• Distorcono la percezione degli altri

• Le persone in genere danno preferenza a informazioni che confermano le loro aspettative stereotipiche rispetto a quelle che le disconfermano.

• Le informazioni ambigue tendono ad essere assimilate allo schema preesistente.

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La profezia che si autoavveraLa profezia che si autoavvera(Rosenthal, 1966)(Rosenthal, 1966)(self-fulfilling prophecy)(self-fulfilling prophecy)

Gli stereotipi ci spingono Gli stereotipi ci spingono ad agire in modo da ad agire in modo da

produrre comportamenti produrre comportamenti in grado di confermare le in grado di confermare le

nostre aspettativenostre aspettative

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• Steele e Aronson (1995) hanno sperimentalmente Steele e Aronson (1995) hanno sperimentalmente dimostrato che essere costretti a confrontarsi con lo dimostrato che essere costretti a confrontarsi con lo stereotipo porta i membri di un gruppo stereotipo porta i membri di un gruppo svantaggiato a peggiorare le proprie prestazioni ad svantaggiato a peggiorare le proprie prestazioni ad un compito per il quale sono ritenuti “meno adatti”.un compito per il quale sono ritenuti “meno adatti”.

• Quando c’è l’attivazione dello stereotipo nella Quando c’è l’attivazione dello stereotipo nella mente della persona che è vittima, assistiamo ad mente della persona che è vittima, assistiamo ad una sorta di preoccupazione di confermare le una sorta di preoccupazione di confermare le aspettative, seguita da un calo di prestazioneaspettative, seguita da un calo di prestazione

ALCUNE CONSEGUENZE DEGLI STEREOTIPIALCUNE CONSEGUENZE DEGLI STEREOTIPI

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• 1) il bisogno fondamentale di decidere se gli altri 1) il bisogno fondamentale di decidere se gli altri saranno saranno amichevoli o ostiliamichevoli o ostili (caldi o no) e (caldi o no) e capaci o capaci o incapaciincapaci (competenti o no);(competenti o no);

• 2) la presenza di 2) la presenza di competizionecompetizione intergruppi e intergruppi e differenze di statusdifferenze di status tra i gruppi. tra i gruppi.

Ricerca transculturale basata sul Ricerca transculturale basata sul Stereotype Content Stereotype Content ModelModel (Fiske et al., 2002), condotta in 7 paesi europei e 3 (Fiske et al., 2002), condotta in 7 paesi europei e 3 paesi orientali (Cuddy et al., 2004):paesi orientali (Cuddy et al., 2004):

Secondo l’SCM, gli stereotipi culturali derivano da due fattori:Secondo l’SCM, gli stereotipi culturali derivano da due fattori:

GLI STEREOTIPI CULTURALIGLI STEREOTIPI CULTURALI

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• gli stereotipi negativigli stereotipi negativi inducono inducono aspettative negativeaspettative negative e e portano a temere che l’interazione con i membri portano a temere che l’interazione con i membri dell’dell’outgroupoutgroup possa produrre possa produrre conseguenze negativeconseguenze negative..

• le minaccie realistichele minaccie realistiche appaiono quando si teme che appaiono quando si teme che l’altro gruppo metta in l’altro gruppo metta in pericolopericolo l’ l’esistenzaesistenza stessa stessa dell’dell’ingroupingroup, o il suo , o il suo potere politico potere politico ed ed economicoeconomico o, o, ancora, il ancora, il benessere fisico benessere fisico o o materialemateriale..

• le minacce simbolichele minacce simboliche riguardano differenze di ordine riguardano differenze di ordine morale, di valori, di tradizioni, di credenze.morale, di valori, di tradizioni, di credenze.

• l’ansia intergruppil’ansia intergruppi è il è il senso di minacciasenso di minaccia che le persone che le persone provano durante l’interazione sociale e la provano durante l’interazione sociale e la comunicazione con membri dell’comunicazione con membri dell’outgroupoutgroup. .

STEREOTIPI E INTERAZIONI TRA GRUPPISTEREOTIPI E INTERAZIONI TRA GRUPPI

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• MODERNOMODERNO (McConahay, 1986; Sears, 1988): Atteggiamento (McConahay, 1986; Sears, 1988): Atteggiamento pregiudiziale caratteristico di individui che, pur dichiarandosi non pregiudiziale caratteristico di individui che, pur dichiarandosi non razzisti, affermano che le istituzioni stiano concedendo troppi razzisti, affermano che le istituzioni stiano concedendo troppi privilegi agli americani di colore a causa di pressioni troppo forti privilegi agli americani di colore a causa di pressioni troppo forti da loro esercitate. Come conseguenza della coesistenza di da loro esercitate. Come conseguenza della coesistenza di sentimenti positivi e negativi, quindi, i razzisti moderni sarebbero sentimenti positivi e negativi, quindi, i razzisti moderni sarebbero in preda ad un’ambivalenza che si tradurrebbe in un rispetto solo in preda ad un’ambivalenza che si tradurrebbe in un rispetto solo formale della parità tra i diritti di bianchi e neri.formale della parità tra i diritti di bianchi e neri.

• LATENTELATENTE (Pettigrew e Meertens, 1995): Forma di pregiudizio che si (Pettigrew e Meertens, 1995): Forma di pregiudizio che si esprime secondo modalità distaccate e non eclatanti. Caratterizza, esprime secondo modalità distaccate e non eclatanti. Caratterizza, spesso, individui liberali, consentendo loro di non apparire razzisti spesso, individui liberali, consentendo loro di non apparire razzisti all’opinione pubblica. Al rifiuto di mostrare sentimenti positivi nei all’opinione pubblica. Al rifiuto di mostrare sentimenti positivi nei confronti dell’confronti dell’outgroupoutgroup si accompagnano la difesa dei valori si accompagnano la difesa dei valori tradizionali e l’esagerazione delle differenze tra culture.tradizionali e l’esagerazione delle differenze tra culture.

Pregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVOPregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVO

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• SIMBOLICOSIMBOLICO (Sears, 1988): Atteggiamento pregiudiziale (Sears, 1988): Atteggiamento pregiudiziale negativo nei confronti dei gruppi esterni che si afferma negativo nei confronti dei gruppi esterni che si afferma parallelamente all’esaltazione dei simboli del gruppo parallelamente all’esaltazione dei simboli del gruppo interno.interno.

• AVERSIVOAVERSIVO (Gaertner e Dovidio, 1986): Pregiudizio negativo (Gaertner e Dovidio, 1986): Pregiudizio negativo che caratterizza individui il cui impianto valoriale è che caratterizza individui il cui impianto valoriale è improntato all’egualitarismo. Esso non implica improntato all’egualitarismo. Esso non implica manifestazioni di odio ed ostilità nei confronti manifestazioni di odio ed ostilità nei confronti dell’outgroup, ma, piuttosto, disagio ed inquietudine.dell’outgroup, ma, piuttosto, disagio ed inquietudine.

Pregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVOPregiudizio MODERNO, LATENTE, SIMBOLICO, AVERSIVO