CADDY Il grosso della città - Automobile Club d'Italia - Sito ... 488.700 veicoli commerciali...

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44 hp APRILE 2008 C addy è l’ultimo erede di 60 anni di furgo- ni Volkswagen, una volta raffreddati ad aria e caratterizzati dal romantico suono sfar- fallante del motore. Insomma, un model- lo che ha fatto la storia dei veicoli com- merciali. Oggi la casa tedesca ne presenta una versio- ne, per così dire, maggiorata: debutta sul mercato Caddy Maxi, che deriva direttamente dal noto veico- lo, ma che è stato allungato di ben 47 cm, lavorando sul pianale e sui lamierati della scocca. Dei 488.700 veicoli commerciali venduti da Volkswa- gen nel corso del 2007, ben147 mila erano Caddy, nu- mero con cui occupa il terzo posto della classifica eu- ropea. Dal 2004 invece, quando è nata l’attuale gam- ma, particolarmente pensata per le consegne urbane, i Caddy venduti sono stati 470 mila, facendo registra- re per il terzo anno consecutivo una crescita del 10%. Ma si tratta anche di un prodotto “occidentale”: il 74% dei Caddy sono prodotti in stabilimenti europei, in controtendenza all’attuale impostazione di molti co- struttori che tentano di delocalizzare il più possibile. Ma veniamo alle nuove versioni Maxi di questo arci- noto veicolo commerciale, presentato per la prima vol- ta 25 anni fa. Si tratta di un prodotto appositamente concepito per categorie lavorative come artigiani, cor- rieri e fornitori di servizi che hanno la necessità di nu- merosi e rapidi spostamenti in città. Come già detto, il Maxi è più lungo di 47 cm se confrontato al norma- le Caddy. L’incremento è stato ottenuto aumentando sia il passo sia lo sbalzo posteriore. Tutto questo ha consentito di raggiungere gli 800 kg di portata e un vo- lume di 4.200 litri. La superficie di carico supera i 2,2 m e il tetto può sopportare un peso di circa 100 kg. In- somma, una grande capacità di carico e di trasporto che può essere sommata a una possibilità di traino che arriva a 1,5 t, facendo diventare il Caddy Maxi quasi Testo di Maurizio Gussoni Il grosso della città Novità LA CASA TEDESCA PRESENTA LA VERSIONE MAGGIORATA DEL SUO FORTUNATO COMMERCIALE PER GLI SPOSTAMENTI URBANI. CON SUPERFICIE DI CARICO DI OLTRE 2,2 METRI E PORTATA MASSIMA DI 800 KG VOLKSWAGEN CADDY In coppia con il gancio di traino, sul Caddy viene installato un sistema elettronico che stabilizza il rimorchio durante la frenata.

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44 hp APRILE 2008

Caddy è l’ultimo erede di 60 anni di furgo-ni Volkswagen, una volta raffreddati ad ariae caratterizzati dal romantico suono sfar-fallante del motore. Insomma, un model-lo che ha fatto la storia dei veicoli com-

merciali. Oggi la casa tedesca ne presenta una versio-ne, per così dire, maggiorata: debutta sul mercatoCaddy Maxi, che deriva direttamente dal noto veico-lo, ma che è stato allungato di ben 47 cm, lavorandosul pianale e sui lamierati della scocca.Dei 488.700 veicoli commerciali venduti da Vo l k s w a-gen nel corso del 2007, ben147 mila erano Caddy, nu-mero con cui occupa il terzo posto della classifica eu-ropea. Dal 2004 invece, quando è nata l’attuale gam-ma, particolarmente pensata per le consegne urbane,i Caddy venduti sono stati 470 mila, facendo registra-re per il terzo anno consecutivo una crescita del 10%.Ma si tratta anche di un prodotto “occidentale”: il 74%

dei Caddy sono prodotti in stabilimenti europei, incontrotendenza all’attuale impostazione di molti co-struttori che tentano di delocalizzare il più possibile. Ma veniamo alle nuove versioni Maxi di questo arci-noto veicolo commerciale, presentato per la prima vol-ta 25 anni fa. Si tratta di un prodotto appositamenteconcepito per categorie lavorative come artigiani, cor-rieri e fornitori di servizi che hanno la necessità di nu-merosi e rapidi spostamenti in città. Come già detto,il Maxi è più lungo di 47 cm se confrontato al norma-le Caddy. L’incremento è stato ottenuto aumentandosia il passo sia lo sbalzo posteriore. Tutto questo haconsentito di raggiungere gli 800 kg di portata e un vo-lume di 4.200 litri. La superficie di carico supera i 2,2m e il tetto può sopportare un peso di circa 100 kg. In-somma, una grande capacità di carico e di trasportoche può essere sommata a una possibilità di traino chearriva a 1,5 t, facendo diventare il Caddy Maxi quasi

Testo di Maurizio Gussoni

Il grosso della cittàN o v i t à

LA CASA TEDESCA PRESENTA LA VERSIONE MAGGIORATA DELSUO FORTUNATO COMMERCIALEPER GLI SPOSTAMENTI URBANI.CON SUPERFICIE DI CARICO DI OLTRE 2,2 METRI E PORTATAMASSIMA DI 800 KG

VOLKSWAGEN CADDY

In coppia con il gancio di traino, sul Caddy viene installato unsistema elettronico che stabilizzail rimorchio durante la fre n a t a .

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un veicolo per trasporti, se non pesanti, quanto menodi classe media-superiore. Ma, come è prassi di que-sti tempi, lo studio dei progettisti, oltre a essere attentoalle capacità di trasporto, si è rivolto intensamente an-che verso il comfort e l’abitabilità interna della cabi-na. Infatti il sedile del guidatore è regolabile in altez-za, il volante sia in altezza sia in profondità e, su ri-chiesta, è possibile ottenere un particolare volante mul-tifunzione che consente di governare l’autoradio, il na-vigatore e perfino il telefono cellulare. La cabina, poi,è stata molto razionalizzata con la creazione di un am-pio vano portaoggetti sopra il parabrezza (per la veritànon comodissimo da utilizzare) e con porta bicchierie cassettini un po’ dappertutto. Addirittura, nelle ta-sche delle portiere anteriori è possibile alloggiare an-che bottiglie da 1,5 litri. Tra le varie dotazioni ottenibili, tutte tese alla vivibi-lità, non mancano il climatizzatore automatico, il ri-

scaldamento dei sedili e il sistema di navigazione cor-redato di un ampio display a colori, che viene allog-giato proprio al centro della plancia. Per chi vuole, l’of-ferta arriva al sensore luce/pioggia e allo specchiettointerno con funzione automatizzata di protezione an-tiabbagliante. Alla dotazione di serie, poi, devono es-sere aggiunti i fari fendinebbia, i vetri atermici e il por-tellone scorrevole sulla fiancata destra che, con unalarghezza di 0,7 m, facilita enormemente le operazio-ni di carico e scarico. Su richiesta, invece, il portellone posteriore può ave-

re l’apertura verso l’alto oppure due ante posteriori di-vise con un rapporto di un terzo e due terzi. Un pic-colo trucco, questo, che permette di aprirne solo unaparte, in funzione delle dimensioni degli oggetti chedovranno essere alloggiati o prelevati dal vano carico.La ricerca per la vivibilità interna è stata accoppiataa quella per le dotazioni di sicurezza. Il Caddy Maxiè dotato, ovviamente, di ABS. Ma anche di ASR (an-tislittamento in accelerazione) di MSR (regolazionedella coppia motore in fase di rilascio) e di ESP (con-trollo elettronico di stabilità) che può essere accop-piato al dispositivo elettronico di assistenza alla fre-nata e di una specifica funzione per stabilizzare il ri-morchio in frenata. E per facilitare ulteriormente laguida nei lunghi e noiosi spostamenti cittadini, peril motore diesel 1.9 è stata studiata la possibilità diinstallare il cambio automatizzato DSG a doppia fri-zione mentre, molto utile per chi utilizza questi vei-

A sinistra: la versione trasporto persone è molto curata neiparticolari. L’ampiezza della porta laterale permette un agevoleaccesso ai posti posteriori. Qui sopra e nelle altre immagini di

questa pagina: ottima l'accessibilità al vano di carico che, grazieanche all'allungamento del passo e dello sbalzo posteriore, è estremamente spazioso. Buona la capienza anche in altezza.

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Gli alzacristallielettrici sono un optional quasiobbligatorio, a causadella facilità di interferenza con il bracciolodurante l’utilizzodella manovella m a n u a l e .

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coli anche per lunghi spostamenti extraurbani, al mo-tore diesel 2 litri è stato accoppiato, di serie, il cam-bio manuale a sei marce.Dal punto di vista delle motorizzazioni, il CaddyMaxi offre un propulsore a benzina da 1.6 litri e 102cavalli, capace di erogare una coppia di 148 Nm a3.800 giri. Più interessanti i due motori a gasolio chesono il 1.9 TDI da 105 cavalli che permette al CaddyMaxi di raggiungere i cento all’ora in soli 13,3 se-condi e il 2.0 TDI da 140 cavalli che sviluppa un ot-timo valore di coppia: 320 Nm a 2.500 giri e chespunta, sul classico 0/100, il tempo di soli 10,5 se-condi con una velocità massima di 186 km/h. Il tut-to è condito con l’installazione del filtro antiparti-colato – di serie – sul 2.0 e sul 1.9 con cambio DSG.È, invece, optional per il motore 1.9 con cambio ma-nuale (660 euro, IVA compresa).Ma Volkswagen ha anche voluto dimostrare di avercreato un veicolo con una forte capacità di adattamento

alle più disparate necessità della propria clientela. In-fatti, oltre alla versione Van, il Caddy Maxi è disponi-bile anche in versione Kombi e Life. La prima rap-presenta il giusto compromesso per chi ha la neces-sità di trasportare persone o cose, o entrambe nellostesso momento. Naturalmente si tratta di un veicolointeramente finestrato, con la medesima dotazione diserie e con accessori che possono egregiamente met-terlo alla pari di qualunque autovettura. Dal punto divista delle dimensioni il portellone scorrevole destroha una larghezza di 700 mm, un’altezza di 1.108 mme all’interno sono installati cinque comodi posti a se-dere. Con questa soluzione il volume del bagagliaio of-fre comunque ben 1.650 litri ma, ribaltando la secon-da fila di sedili, si potranno raggiungere gli 3.950 litri.Su richiesta, poi, è possibile ottenere una terza fila disedili che permetterà il trasporto di sette persone. Pe rquesto veicolo sono previste le stesse motorizzazionidella versione Van. Ma il top della gamma, per chi de-

sidera lusso e abitabilità senza compromessi è il MaxiLife. Una versione che può essere allestita in modo daporre il Caddy agevolmente alla pari di qualunque vet-tura di gamma medio-alta. Il Life è dotato di sette po-sti a sedere e di un bagagliaio da 380 litri. Comunquela terza fila di sedili può essere rimossa del tutto e laseconda fila può essere ribaltata e ripiegata. In questomodo il volume del vano bagagli raggiungerà, nel pri-mo caso, 1.350 litri e nel secondo, addirittura, 3.700litri. Gli interni sono particolarmente curati e tra gliaccessori a richiesta non manca un completissimo si-stema multimediale che comprende il navigatore sa-tellitare con i comandi a sfioramento, l’hard disk da 30GB che può essere utilizzato anche per memorizzarefile audio MP3 o video e un lettore per schede di me-moria SD, utile per ottenere un facile trasferimento difile sull’hard disk. Fra l’altro, questo complesso siste-ma permette la riproduzione di file video, quindi di in-teri film. Ma la funzione è operativa solamente a vei-colo fermo, in quanto lo schermo è posizionato pro-prio sotto gli occhi del guidatore... E i motori del MaxiLife? I medesimi delle altre versioni.Ecco, dunque, i nuovi grandi Caddy per i prossimi an-ni. Certamente concepiti con grande razionalità e cheverranno offerti a un prezzo del tutto abbordabile. In-fatti, il costruttore ha dichiarato che i listini dei Maxisaranno solo di 1.000/1.500 euro superiori a quelli del-la gamma attuale del Caddy. Non rimane, quindi, che verificare in futuro se que-sto veicolo sarà in grado di conquistare l’affetto dellaclientela, come fu per quei simpatici sferraglianti fur-goni Volkswagen Anni 60!

N o v i t à VOLKSWAGEN CADDY

Abbiamo provato il Caddy MaxiVan sulle strade dell’Andalusia, i nS p a g n a . Un luogo che ha anchepermesso di provare lac l i m a t i z z a z i o n e, vista latemperatura primaverile. E daquesto punto di vista nulla dad i r e : la mandata d’aria e laprontezza dell’intervento delc o m p r e s s o r e, come promesso, s isono rivelati all’altezzadell’impianto di un’autom e d i o / s u p e r i o r e. Il veicolo da noip r o vato era equipaggiato con ilturbodiesel 1.9 TDI da 105 cava l l i .Propulsore che, sin dai primim e t r i , ha messo in luceun’estrema prontezza nelprendere i giri, con un andamentotutto in crescendo.

Abbiamo notato solo unoscarsissimo “ v u o t o ” in prossimitàdel regime più eleva t o. Un regime,p e r ò , che nell’uso comunedifficilmente viene utilizzato.Ottima l’erogazione e la fluiditàdella coppia, a tutto va n t a g g i odella comodità di guida, d e l l aprontezza di avviamento aisemafori e, s p e c i a l m e n t e, d e l l asicurezza in caso di sorpasso. U ngrande applauso, p o i , lo merita ilc a m b i o, davvero pronto edefficace con innesti secchi, simili aquelli di una vettura sportiva . S epoi si aggiunge la ridotta corsadella leva , davvero viene voglia di“darci dentro”.Nessun problema per la stabilitàg e n e r a l e : nonostante il passo

allungato a 3 metri l’inserimentoin curva è preciso anche infunzione dell’ottima scatola guidae dell’elettronica (che fa miracoli).I n s o m m a , nessun accenno apericolose scodate.E questo nonostante che il veicolotestato fosse del tutto scarico,quindi con il retrotreno ched o v e va . . . badare a se stesso!

Sempre sotto controllo

La plancia, moltosimile a quella della Golf, ha unastrumentazione benleggibile, numero s ebocchette che consentonoun'ottima portatad’aria e una serie dicomandi posizionatiin modo da potere s s e re azionatia g e v o l m e n t edurante la marc i a .

Fra i motori cheequipaggiano il Caddy, c’è ancheun turbodiesel da 140 cavalli.

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Sull’onda del risurrezione del gruppo Fiat, Ive-co continua l’avanzata. 211.700 veicoli ven-duti nel 2007, con un aumento in percen-tuale del 7,3% in Europa o, dato stupefa-cente, del 53,3% se si considera solo l’Euro-

pa dell’est. Il tutto significa un rotondo 18% in più dio r d i n i .Ora arriva un veicolo multiuso, che in futuro subiràuna metamorfosi e, con una versione più automobili-stica, diventerà la seconda giovinezza dello storico fuo-ristrada Fiat: la Campagnola. Che cede il passo al Mas-sif, già indicato dal costruttore con una connotazioneprecisa: è un vero fuoristrada. Punto e basta. Insom-ma, niente a che vedere con le mode di oggi, con gliSport Utility tutta pelle, elettronica, gadget e comfort.Questo è davvero un veicolo che serve per andare super le montagne, per le piste del deserto o in campa-gna, tra un fosso e l’altro. Non per nulla, Massif haun vero telaio – super robusto – separato dalla carroz-zeria e i suoi assi di trazione sono montati su molle abalestra parabolica. Insomma, un vero mezzo da lavo-ro fornito in versione station wagon a tre o cinque por-te, pick-up con vano di carico o solo telaio. Quest’ul-timo, per allestimenti come carro attrezzi, veicolo an-

tincendio per zone difficili od officina mobile che puòraggiungere chi è in panne anche sul cocuzzolo di unamontagna. La versione station-wagon può avere varitipi di portata persone: quattro sedili (versione a treporte) e cinque o sette sedili (versione a cinque por-te). Questo fuoristrada, accattivante nel look per il sa-piente intervento di Giugiaro, parte subito col piedegiusto: la pendenza superabile a pieno carico è del100%, l’angolo di attacco è di 50°, quello di uscita di30° e l’angolo di rampa è di 24°. La capacità di guadoè di mezzo metro e la cosiddetta luce libera, cioè ilpunto più basso al di sotto del pianale, è di 20 cm.Buona parte della meccanica deriva dal Daily 4x4 che,a sua volta, è il papà del mezzo militare VM 90, con-cepito all’origine per usi estremi. Infatti, la catena ci-nematica prevede la trazione integrale inseribile an-che in marcia (normalmente la trazione è posteriore),il cambio (prodotto dalla ZF) a sei velocità prevede ilriduttore e, come optional, il mozzo a ruota libera perle ruote anteriori che, libere dalla trasmissione, po-tranno collaborare anche al contenimento dei consu-mi. Insomma, questa trasmissione mette a disposizio-ne la bellezza di 12 marce in avanti e due in retro. Pe ril momento, a richiesta, è previsto solo il blocco del

Testo di Beniamino A n t o n e t t i

Duro e puroN o v i t à IVECO

MASSIF

Il look indica la grande funzionalità del veicolo ma non trascura una certaeleganza. La matita di Giugiaro si vede.

ALTRO CHE SUV CON SEDILI IN PELLE, TUTTO GADGET E COMFORT,BUONO PER FAR MOSTRA DI SÉ IN CITTÀ. IL NUOVO VEICOLO MULTIUSODELLA CASA TORINESE È UN VERO FUORISTRADA, CAPACE DI AFFRONTARE I PERCORSI PIÙ IMPERVI ANCHE A PIENO CARICO. E NELL’IMMEDIATOFUTURO C’È IN PROGRAMMA UNA VERSIONE PIÙ “AUTOMOBILISTICA”,CHE RINVERDIRÀ LE GLORIE DELLA LEGGENDARIA CAMPAGNOLA

OCCHIELLOOCCHIELLO

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differenziale posteriore. Ma, vista la vocazione di que-sto veicolo si vocifera della possibilità, in un prossimofuturo, di ottenere anche il blocco del differenzialecentrale. Ma guardiamo gli interni. Indiscutibilmente il look eil tipo di rivestimenti dicono chiaramente che si ha ache fare con un veicolo che si preoccupa più di arri-vare dovunque, che di soddisfare l’edonismo del suoproprietario. Ed è giusto che sia così. Comunque tut-to è realizzato con una plastica robusta, i comandi so-no dove devono essere e i rivestimenti dei sedili pos-sono essere forniti in tessuto, in pelle (per i più sofi-sticati) o, addirittura, in un robusto materiale sinteti-co che permette la pulitura interna anche con forte ediretto getto d’acqua. È possibile ordinarlo con un’au-toradio con lettore CD e un grosso schermo multi-funzione che integra anche il navigatore satellitare eche fornisce, con la pressione di un semplice tasto, va-rie informazioni sull’inclinazione del veicolo e sullapendenza che si sta superando.Il motore è un tre litri, sempre di derivazione Daily,quattro cilindri turbodiesel, 16 valvole e sistema diiniezione Common Rail. Questo propulsore è fornitoin due diverse potenze e valori di coppia: 146 cavallie 350 Nm o 176 cavalli e ben 400 Nm.Il Massif dispone di un sistema frenante a doppio cir-cuito idraulico con servofreno e dischi anteriori venti-lati. Per il freno di stazionamento è stata scelta la so-luzione del tamburo montato sulla scatola di rinvio, alfine di fornire il massimo della forza frenante anchequando si trova al massimo della pendenza superabi-le. Come optional è previsto l’ABS a disinserimentomanuale. Insomma finalmente un autentico veicolotutto terreno che, speriamo, possa presto equipaggia-re anche le nostre Forze Armate e quelle dell’Ordine.Il che restituirebbe quel tocco di italianità che da trop-po tempo manca!

Il Massif può andareveramente dappertutto.Pendenze e perc o r s isconnessi sono il suo pane.

Gli interni sonospaziosi e i comandiben posizionati.Peccato che la levache governa la trazione e ilr i d u t t o re non siano a portata di mano.

Prova di forzaAbbiamo provato il nuovo Massif sul terreno che gliè più congeniale: i viottoli di montagna.Il percorso, appositamente studiato dai tecnici Ivecoper mettere in mostra le qualità del nuovo mezzo,era di alcuni chilometri. Tra pietraie, sterrato esaliscendi con tali gradi di dislivello da sembraremontagne russe. Tutto è andato per il meglio: i lM a s s i f, complice la sua ottima coppia, e r o g a t aanche “in basso”, con la trazione sulle quattroruote e con le ridotte inserite ha superato di tutto.Perfino un’allucinante salita che, a colpo d’occhio,s e m b r a va che fosse stata indicata per errore. Èintervenuto il collaudatore Iveco che cia c c o m p a g n a va : «Metta la seconda ridotta e, con unfilo di gas, vada su». Stando così le cose, con laprima ridotta si dovrebbe riuscire a salire sui muri!

I numeri del successoIn un mercato italiano che, per quanto riguarda ilsettore dei mezzi pesanti, ha raggiunto nel 2007134.500 unità vendute, Iveco segna un incrementodel 6,8% rispetto i valori dell’anno precedente. Lo haannunciato Ottavio Gioglio, neo general managerdella casa torinese in occasione del Samoter,l’appuntamento dedicato ai veicoli da cantiere e perl’edilizia che si è da poco concluso a Ve r o n a . U nrisultato soddisfacente, q u i n d i , soprattutto seconsiderato insieme alle quote di mercato detenutedal gruppo: il 21,8% dei leggeri, il 27,7% per quantoriguarda le 3,5 ton, il 34,3% dei pesanti e ben il61,6% dei medi. i n s o m m a , si tratta di un settore inc u i , ha commentato Gioglio, quasi due veicoli su treportano il marchio Iveco.Di diverso impatto l’andamento delle vendite,sempre rispetto al 2006, suddivise per categoria.L’incremento maggiore in casa Iveco l’hanno avuto i

veicoli leggeri, che hanno fatto registrare un + 16,1%, partendo da valori già eleva t i . In moderatoaumento anche i pesanti (+ 1,1%), reduci da unperiodo in cui sono stati toccati i massimi storici. I nleggera flessione, i n v e c e, il settore dei medi (- 2%),mentre il cava cantiere segna il passo in modo piùc o n s i s t e n t e : – 7,9%.Dal Samoter arriva anche una conferma – se mai cene fosse stato bisogno – del grande gradimentoottenuto dal cavallo di battaglia di Iveco, lo Stralis.Dal 2002, anno in cui fu lanciato, ne sono statevendute 35.714 unità, a cui vanno aggiunti 7.164modelli con cabina rinnovata (Nuovo Stralis).Un successo confermato anche dai numeri del RoadShow 2007 dedicato a questo fortunato autocarro:30 mila chilometri percorsi in 120 giorni, 8.000 provesu strada effettuate e 6.200 contatti registrati.Risultati altrettanti lusinghieri Iveco conta diottenere con Daily 4x4 e Maxi, in un tour che in seiweek-end li porterà in giro per tutta la Pe n i s o l a , d aVerona a Salerno. ( f . o )

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Lo Hyundai H-1 è nato nel 1998 e da quel-l’anno 17 mila unità – sia in versione pulmi-no che in quella furgonata – sono uscite daiconcessionari per scorrazzare sulle nostre stra-de e dare una mano a numerose piccole im-

prese, ad artigiani e a chi deve trasportare contempo-raneamente più persone. A distanza di dieci anni, l’a-ria che tira sembra ancora buona. La Casa coreana,infatti, nel corso del 2007 ha segnato un bel 7% in piùdelle vendite dell’anno precedente. Com’è inevitabi-le, però, il modello ormai accusava i segni del tempo.Ecco, dunque, la nuova versione del fortunato H-1.Particolarmente curata dal punto di vista estetico, an-che se con un gusto che certamente sarà più apprez-

zato oltreoceano. Infatti, il grosso e importante fron-tale richiama quello di una grande berlina americanadegli anni 70/80. In compenso, la linea generale del veicolo è abbastanzaslanciata, con un look quasi sportivo. Complici i gran-di fari anteriori che conferiscono forte personalità. Insomma, sarà pure un mezzo da lavoro, ma passareinosservato non è la sua vocazione. Anche perché ledimensioni esterne sono di tutto rispetto. L’H-1 è lun-go 5,12 m, largo e alto 1,92 m. Il passo è di 3,2 m. Iltutto si traduce in un’ottima disponibilità di spazio in-terno: per il carico sono a disposizione 237 cm in lun-ghezza, mentre larghezza e altezza sono, rispettiva-mente, di 162 e 135 cm. Per un volume totale pari aben 4.308 litri. Queste misure, se si sceglie la solu-zione con sei posti a sedere su due file, cambiano ri-spettivamente in 158, 162 e 135 cm, mentre la capa-

cità cala, pur rimanendo di ottimo livello, a 2.500 li-tri. Se poi si opta per la versione pulmino, si scopreche, su tre file, si possono ospitare ben otto persone. Anche sulla versione base compaiono di serie il con-trollo di stabilità, l’ABS con EBD, il servosterzo con lascatola guida a cremagliera e con un raggio di sterza-ta di 5,61 m.In più, ci sono i freni a disco sulle quattro ruote congli anteriori autoventilanti. Se poi si è in vena di spen-dere qualcosa in più, è possibile acquistare la versio-ne Style che, sempre di serie, offre accessori come ifari fendinebbia, i cristalli atermici, il climatizzatore,il volante regolabile in altezza, gli specchietti a regola-zione elettrica e il rivestimento in plastica e tessuto delvano di carico. Inoltre, ancora di serie, sulla versionefurgonata, non mancano l’indispensabile portellone adue battenti e le praticissime porte laterali scorrevoli

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Testo di Maurizio Gussoni

Povero ma onestoN o v i t à

A DIECI ANNI DAL LANCIO, PER IL COMMERCIALE COREANO È TEMPO DI CAMBIARE LOOK.NUOVA LINEA SLANCIATA,INTERNI RINNOVATI E UN MOTORE GENEROSO SONO I TRATTIDISTINTIVI DI UN VEICOLO CONOTTIMA CAPACITÀ DI CARICO E PREZZO DI LISTINO AGGRESSIVO

HYUNDAI H-1

(una per lato). Sul pulmino, inoltre, sono previsti i cer-chi in lega compresi nel prezzo.Dal punto di vista meccanico, l’H-1, indipendentementedalla versione, offre un’unica potente motorizzazione.Si tratta del quattro cilindri turbodiesel di 2,5 l con ali-mentazione common rail, distribuzione bialbero a 16valvole e turbocompressore a geometria variabile. Que-sto propulsore, rispettoso della normativa euro 4, ero-ga la bellezza di 170 cavalli a 3.800 giri e dispone di unacoppia massima, a partire da 2.000 giri, di ben 292 Nm.Non deve stupire, quindi, che questo commerciale siain grado di raggiungere i 180 km orari e di spuntare, sulclassico 0/100, un tempo abbastanza ridotto: 14,5 se-condi. Il cambio è manuale a cinque velocità e il ser-batoio permette un’ottima autonomia, visto che può im-magazzinare 75 litri di gasolio.Ma ora parliamo di prezzi: l’H-1, nella versione Van atre posti, costa 17.990 euro, più IVA. Nella versioneWagon, cioè il pulmino, il prezzo è di 25.990 euro, IVAcompresa. In più, per tutte le versioni è prevista la ga-

ranzia triennale a chilometraggio illimitato. Purtroppo, almeno per il momento, non è ancora pre-vista l’installazione del filtro antiparticolato. Un pic-colo neo, quanto meno in Italia, che potrebbe limita-re la circolazione di questo economico e interessantecommerciale.

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Le dimensionie s t e rne delloHyundai H-1 sonog e n e rose e il lookdi questo nuovomodello è moltopiù ricercato diquello precedente. La calandraa n t e r i o re, divistose dimensioni,f o rnisce all’insieme un che di berlinaa m e r i c a n a . I comandi e il design della cabina

di guida, come è ormai prassi, sono di chiaro stampo automobilistico.

La versione Wagon può trasportare fino a ottopasseggeri disposti su tre file di sedili.

Sopra: sul montante anteriore è pre s e n t euna comoda maniglia per la salita in cabina. Sotto, il vano di carico e l'accessibilitàlaterale sono di buon livello.

I faria n t e r i o r i ,q u e l l iposteriori e i fendinebbiaa g g i u n g o n oi m p o r t a n z aalla linead e l l ’ H - 1 .

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La prova su stradaDal punto di vista dell’elasticità, il motore si èdimostrato molto pronto dal momento delraggiungimento della soglia dell’intervento delturbocompressore che, per certi aspetti, somiglia piùa quelle sovralimentazioni di tipico stampo sportivo.D’altra parte non si può pretendere troppo, visto chequesto propulsore regala un sacco di cavalli e il tiroai bassissimi regimi non può essere quello di unmotore che prevede un andamento più progressivodella sovralimentazione. Infatti, a 1.000 giri inquarta, qualche fatica il veicolo, seppur privo dicarico, la manifesta nel corso della ripresa. Mascalando la marcia e permettendo così alla turbinadi fare il suo mestiere, il risultato è l’esatto opposto:l’H1 schizza in avanti. La manovrabilità del cambio èabbastanza buona, ma gli innesti non sono troppoprecisi: la leva trasmette una sensazione digommosità. La quinta è piuttosto lunga, segno diuna velocità massima particolarmente elevata.Buono il raggio di sterzata, anche se la scatola guidanon è precisa come quella di altri veicoli della stessacategoria. Dal punto di vista dell’impianto frenante,schiacciando a fondo la potenza non manca.Anche seè sembrato di notare un certo ritardo nell’intervento.Buona la tenuta di strada, specialmente nellaversione pulmino. Il furgone, i n v e c e, per cui sonostate scelte le balestre sul ponte posteriore, n e l l erotatorie più strette manifesta qualche nervosismo alr e t r o t r e n o.Sicuramente da apprezzare il comfort e ilposizionamento dei vari comandi in cabina. L aricerca dello stile automobilistico nel mondo deicommerciali ha raggiunto anche i progettisti coreani.Per concludere: si tratta di un veicolo onesto,r o b u s t o, che può garantire ottime capacità di carico eprestazioni di livello superiore. Certamente non hadotazioni tecnologiche particolari né una grandericercatezza nella qualità degli interni. Ma questec a r a t t e r i s t i c h e,n o r m a l m e n t e, si trovano su mezzi conp r e z z i . . . di ben altra portata.

M e rcedes punta anche sull’ibrido

Deutsche Post World Net è la prima so-cietà logistica europea a collaudare truckibridi nelle proprie operazioni.Il più importante test su flotta nella storiadell’azienda ha avuto il via libera nel-l’ambito del World Mobility Forum diS t o c c a r d a . Andreas Renschler, Head diDaimler Tr u c k s,ha consegnato a DeutschePost World Net i primi due veicoli:un Mer-cedes-Benz Atego BlueTec Hybrid e unMitsubishi Fuso Canter Eco Hybrid.In questa prima fase il test sarà effettua-to tramite le operazioni di DHL Express inGran Bretagna e i trasporti di corrispon-denza in Germania.Nei prossimi mesi al-tri veicoli ibridi Daimler saranno integratinella flotta DHL.

I v e c o, una storiaper immagini“Iveco For you” è unl i b r o, realizzato dal fo-tografo Alberto A l q u a t iche racconta attraversododici storie fotografi-c h e, il vissuto quotidianodei clienti Iveco e il ruoloche i prodotti Iveco occupa-no nella loro vita di tutti i giorni, dai gestipiù semplici fino al professionismo piùc o m p l i c a t o.Dodici capitoli per un’unica lunga storia,che parte dal Ve r o n e s e, fino ad arrivare inN u o va Zelanda dove Iveco sponsorizza imitici All Blacks,passando per la Romaniadei medici di “Overland for smile” a cuisarà anche devoluto tutto il ricavato del-la vendita.

Renault Tr u c k sper l’eserc i t oL’esercito francese ha ordinato a RenaultTrucks Defense 200 Renault Sherpa 5 perrispondere alle necessità di trasporto tat-tico di munizioni leggere.Questi veicoli saranno fabbricati a Li-m o g e s, a partire da metà 2008. R e n a u l tTrucks Defense si è aggiudicata, i n o l t r e,una gara d’appalto lanciata dal Servizio

dei Carburanti degli Eserciti per la forni-tura di 31 Renault Kerax 4x2,con un’op-zione per altri 27 veicoli supplementari.A termine, potrebbe essere lanciataun’operazione complementare per l’in-tegrazione del dispositivo di protezioneb a l i s t i c a .

Piccolo ma ecologicoPiaggio presenta il Porter Eco-Po w e r, a basso impattoa m b i e n t a l e. L’impostazione generale del veicolo è quella giàc o n o s c i u t a , cioè di un mezzo ideato per il trasporto a brever a g g i o, ma con una capacità di portata eccezionale e conmolte peculiarità tecniche, fra le quali il raggio di sterzataestremamente ridotto (appena 3,7 m). Porter è offerto sianella classica versione furgone sia in quella a pianale, c h epuò essere addirittura ribaltabile. C’è anche una versione atrazione integrale che consente di superare, a pieno carico,pendenze fino a 28° e di affrontare inclinazioni laterali sinoa 45°. La portata può arrivare a 1.100 kg. La versioneecologica a doppia alimentazione, benzina e GPL, si rivolgesoprattutto a chi ha bisogno di viaggiare nei centri storici,nelle zone a traffico limitato. I n o l t r e, data la presenzadell’impianto a GPL di serie, al momento dell’acquisto èpossibile beneficiare del contributo governativo destinato achi acquista mezzi a basse emissioni inquinanti. Dal puntodi vista meccanico Porter Eco-Power è mosso da unpropulsore quattro cilindri di 1,3 l con l’alimentazione GPL

governata da un sistema a iniezione sequenziale a totalecontrollo elettronico. La potenza è di circa 47 kW e lavelocità massima è di 130 km orari.I prezzi, in funzione delle versioni, del tipo di trazione edella carrozzeria scelta, vanno da 9.999 a 15.390 euro. L aversione Eco-Power quota da 11.590 a 12.590 euro. Tu t t iquesti prezzi (si tratta di un veicolo da lavoro), o v v i a m e n t esono IVA esclusa. ( M . G . )

52 hp APRILE 2008

N o v i t à News

Per la Germania ci vuole il bollinoDal 1° gennaio di quest’anno, per levetture che circolano nelle Zone A m-bientali (le cosiddette Umweltzonen)di alcune città tedesche si è resa ob-bligatoria l’esposizione di un bollino(definito Fe i n s t e i n b l a u p a ke t t e ) , c h ene identifica la classe di inquinamen-t o. In Italia, la Fe i n s t a u b p l a kette per iveicoli nazionali ed esteri di proprietàdi privati è un servizio offerto in esclu-s i va da Dekra. È sufficiente recarsipresso un centro affiliato al Network(ce ne sono circa 700 in tutta Italia)con la carta di circolazione del mezzo.Nell’arco di una settimana il cliente ri-ceve il bollino sul quale sarà riportatoil numero di targa e il sigillo di va l i d a-zione Dekra.

Uno dei veicolimilitari di Renault.

Qui e nelle altre foto, t re diversi allestimenti per il Porter Eco-Power.

News

APRILE 2008

Il Canter conquista l’Euro p aNel 2007 le vendite di Mitsubishi Fuso Eu-rope sono aumentate del 9,9%,c o l l o c a n-do sul mercato 10.200 veicoli Canter e re-gistrando il record storico in Europa daquando Daimler ha acquisito la quota dimaggioranza in Mitsubishi Fuso. La fortedomanda di Canter nel 2007 si è tradot-ta in un incremento del 13,7% della pro-d uzione nell’impianto Mitsubishi FusoTrucks Europe di Tr a m a g a l , in Po r t o g a l l o.Nel corso del 2008 Mitsubishi Fuso Euro-pe amplierà la propria presenza nei Pa e s idell’Europa orientale, lanciando Mitsubi-shi Canter in Ungheria, B u l g a r i a , S l o v e-n i a , C r o a z i a , B o s n i a , Serbia e Montene-g r o, andando a creare un’ampia rete div e n d i t a , che per la prima volta abbraccerà30 diversi Pa e s i .

DA F, nuovi testper i motoriIl primo ministro olandese ha ufficial-mente inaugurato il nuovissimo Test Cen-ter DAF per i motori. Questa struttura ac-coglie 20 postazioni di test dotate di tut-te le tecnologie di ultima generazione edè una delle più moderne al mondo.A l c u-ne delle postazioni sono dedicate ai testdi durata dove i motori girano ininterrot-tamente per 7 giorni a settimana per 24ore al giorno alla temperatura ambienta-le di 50 gradi. In altre postazioni sono ese-guiti i test provando i motori a -20 gradi,così come tutti i test riguardanti,il rumo-r e, la potenza e le emissioni. Il laboratorioè equipaggiato anche per compiere pro-ve riproducendo diverse condizioni am-b i e n t a l i , dove si possono arrivare a simu-lare altitudini fino a 4.000 metri.

M e rc e d e s - B e n zleader negli assaliCon una produzione di circa 70 mila unitànel 2007, Mercedes-Benz Tr a i l e r A x l e S y-stems (TAS) è uno dei principali produtto-ri europei di assali per rimorchi. Oggi gliassali di Daimler Trucks sono impiegati intutta Europa nei rimorchi di tutti i princi-pali produttori. La scorsa estate Merce-des-Benz TAS ha lanciato un programmadi investimenti presso il proprio impiantodi Kassel, destinato a consolidare ulte-riormente la propria posizione di leader-ship sul mercato. Con la sua linea DCA(Durable Compact Axle) Mercedes-BenzTAS è diventato leader tecnologico nelmercato degli assali per rimorchi. U nesempio è costituito da DCA A i r m a s t e r, i lprimo assale per rimorchio che immagaz-zina aria compressa destinata al sistemafrenante e alle sospensioni ad aria conte-nute nel corpo stesso dell’assale.

Vo l k s w a g e n ,re c o rd nei commerc i a l iGrazie a 488.700 unità consegnate traveicoli per il trasporto persone e ricrea-z i o n a l i , veicoli commerciali leggeri,a u t o-carri e autobus, la Vo l k s wagen Ve i c o l iCommerciali ha stabilito un nuovo recorddi vendite. Rispetto alle 441.500 conse-gne del 2006, il progresso è del 10,7%. I lC a d d y, il Transporter e il Crafter hanno mi-gliorato le consegne a livello mondiale del6 , 8 % , per un totale di 384.500 veicoli. Icommerciali leggeri prodotti in Brasile,Messico e Sud Africa hanno raggiuntoquota 46.500 unità con un aumento del25,8% rispetto alle 37 mila del 2006. G l iautocarri sono stati 38.600 con una cre-scita del 27%, gli autobus, invece 7.900,facendo registrare un +20,5%.

Boom di vendite in Europa per il Canter.

M e rcedes Benz è frai primi produttori di assali per rimorchi.

Vo l k s w a g e n :buoni risultati per

i veicoli prodotti in Brasile.

DAF inaugura un nuovo

Test Center per motori.

hp 53

54 hp APRILE 2008

Lo Sprinterva di spondaLa nuova “ t a i l - l i f t ” dedicato al commer-ciale della Stella è montata sul retro delfurgone e ha una capacità di carico di 600kg che diventano 500 in caso di passo esbalzo posteriore lungo.Quando non è in uso la piattaforma è pie-gata a metà e sistemata a 90 gradi sullaparte sinistra del portellone posteriore. I nfase operativa la sponda ha un’area utiledi 1.880 x 1.330 mm. È disponibile pertutti Gli Sprinter furgonati con passo me-dio e lungo e per tutte le categorie di pe-s o, con inclusi una serie di accessori e ac-corgimenti tecnici come le porte a bat-tente con angolo di 270 gradi, il pavi-mento in legno nel vano di carico e unabatteria ausiliaria.Per un totale comples-sivo di 350 kg in più di tara.

Duecento ingegneri per MANMAN Veicoli industriali ha inaugurato unnuovo centro di progettazione a Monacodi Baviera.La struttura consta di duecen-to nuove postazioni per altrettanti inge-gneri che si occuperanno sia di camionche di bus e fa parte del nuovo program-ma di espansione degli impianti della ca-pitale bava r e s e. La nuova struttura è sta-ta allestita nel tempo record di 14 mesi esi basa sul concetto di “open space”. L apresenza massiccia di vetro e grandi spa-zi le conferiscono un’atmosfera ampia el u m i n o s a . Ogni piano delle due ali dell’e-dificio accoglie circa 30 postazioni. Q u e-sto tipo di sistemazione promuove una

comunicazione più efficiente e veloce trale persone che vi lavorano.

Il futuro pulito di Vo l v oVolvo Trucks attraverso Volvo Logistics,h araccolto la sfida per portare i suoi opera-tori a ridurre le emissioni di anidride car-bonica del 20% entro i prossimi 2 anni.Questa battaglia è già un altro elementoche si aggiunge alla strategia ambientaledi Volvo Tr u c k s, che vede, tra le altre coseimpegnato il marchio svedese nel rispar-mio energetico, nella ricerca di carburan-ti alternativi al petrolio e nel riciclaggio dim a t e r i a l i .

N o v i t à News

G i ro di poltrone in casa Iveco

Ottavio Gioglio (nella foto) è il nuovo Ge-neral Manager di Iveco Mercato Italia.G i o g l i o, 4 9 e n n e, è in Iveco dal 1986. N e l2007 è stato nominato Responsabile In-ternational Key Accounts e Used, o c c u-p a n d o s i , in ambito internazionale deiGrandi Clienti e del Mercato dell’Usato.La nuova squadra di Iveco Mercato Italiavede ulteriori cambiamenti sotto la gui-da di Ottavio Gioglio.L’Ente Marketing del Mercato Italia hacome nuovo Responsabile Federico Ga-va z z i ,36 anni, in Iveco dal 2002.Da inizio2006 Gavazzi ha maturato esperienza inFrancia quale Responsabile dell’Ente Pro-duct per il Mercato Fr a n c i a .L’attività del-l’Usato in Italia ha, i n f i n e, come nuovoResponsabile Massimo Revetria, 36 an-n i . In Iveco dal 2000,Revetria ha ricoper-to diversi ruoli in ambito Sales & Marke-t i n g , sviluppando in particolare dal 2002al 2004 un’esperienza di vendita in Ger-mania e successivamente assumendo in-carichi in ambito Network centrale e In-ternational Key A c c o u n t s.

Il centro dip ro g e t t a z i o n e

MAN a Monaco di Baviera.

Il nuovo montacarichi in dotazione allo Sprinter.

R i d u r re le emissioni di CO2

in due anni. È la scommessa di Volvo Trucks.