c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c...

42
consorzio artigiani cavatori valmalenco

Transcript of c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c...

Page 1: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

consorz ioa r t i g i a n ic a v a t o r ivalmalenco

Page 2: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

CONSORZIO CAVATORI ARTIGIANI VALMALENCOLocalità Valrosera, Sondrio, Italia

www.serpentinodellavalmalenco.cominfo@serpentinodellavalmalenco.com

Testi e foto tratti da “Il Serpentinoscisto della Valmalenco”Progetto grafico: Marina Ugolini www.yako.it

Tutti i diritti sono riservati a norma di legge.Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta con sistemi

elettronici, meccanici o altri senza il consenso dell’Editore

Page 3: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Le pietre verdi della Valmalenco, da secoli estratte e lavorate nell’omonima area geo-grafica, erano e sono tuttora parte integrante di una realtà sociale, culturale ed eco-nomica che affonda le sue radici nella immemorabile tradizione di un artigianatoricco di esperienze, accumulate e trasmesse di padre in figlio. Grazie alle suecaratteristiche fisico meccaniche uniche, alla secolare durata ed al pregevoleaspetto estetico, il Sepentinoscisto trova un massiccio impiego nelle coperture deitetti e nelle pavimentazioni. Le fasi della produzione manuale della PiodaMalenca sono rimaste immutate nel corso dei secoli, la gestualità precisae costante dell’azione meccanica ed il suono sprigionato durante lalavorazione serbano in sè un’antica tradizione, dove naturalezza ed ori-ginalità creano opere qualitativamente uniche ed esclusive.

...dalla naturaun materiale di qualitàlavorato manualmenteduraturo e rivalutabile nel tempo

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 4: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 5: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

la storia

le caratteristiche

i giacimenti

i prodotti

il tetto in piode

Page 6: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le
Page 7: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

la storia

Page 8: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

Anticamente la Valmalenco era percorsada una antica strada "cavallera" che, par-tendo da Sondrio, proseguiva poi permorene e ghiacciai fino al Passo delMuretto da dove scendeva oltr'alpe araggiungere Coira (CH), l'antica "curia"dei Romani e, più oltre, altri paesi tede-schi. Un muro naturale separava la fertileconca di Chiesa dalla zona superioredegli alpeggi e su di esso si inerpicava lacavallera. Quel muro, fatto a mò di giogoed ora quasi del tutto demolito, si chiamòin seguito Giovello. Gli uomini di Chiesa,già esperti nello scavo delle locali minieredi ferro, osservando gli strati di roccia ser-pentinosa che vi affioravano, si resero benpresto conto che le lastre in cui queglistrati si scindevano con facilità sarebberopotute servire per qualche buon uso,come la pavimentazione delle baite o,meglio ancora, la loro copertura. Quellelastre infatti, oltre ad avere una notevolesuperficie ed un aspetto caratteristico,erano piane, leggere, sottili, facilmentetrasportabili, impermeabili e di notevoleresistenza. L'esperienza acquisita nell'e-strazione del materiale ferroso attraversol'uso di attrezzi quali mazze, martelli, cuneie leve favorì la nascita e l'evoluzione delletecniche di estrazione e lavorazione delSerpentino nella sua qualità scista.Inizialmente l'attività dei cavatori nonincontrò particolari difficoltà, ma con laprogressiva escavazione della rocciaverso l'interno il lavoro dei "giovellai"divenne sempre più duro e pericoloso; essidovettero infatti lavorare in profondità,all'interno di gallerie scarsamente illumina-te dove il pericolo per la caduta di pietreera costante; così come pericoloso e fati-coso era il trasporto dei sassi verso l'ester-no dove, in una modesta tettoia che fun-geva da laboratorio, i lotti venivano scissicon affilati scalpelli e precisi colpi di mar-tello in lastre a cui si dava poi una formarettangolare con una paletta di ferro (il"fulcett"). Queste lastre erano "i ciòdi", lenostre preziose piode, la cui diffusione risa-le addirittura ai primi secoli dopo il Mille; aSondrio vennero abbondantementeimpiegate nel 1300 mentre prove docu-mentali trattano del loro trasporto neiGrigioni e nella zona di Coira già nei seco-li precedenti il 1700. La lavorazione dellepiode si è ripetuta per secoli, senza varian-ti, fino alla fine del 1600, quando alGiovello è stata introdotta la "polverenera", un esplosivo il cui impiego ha enor-memente facilitato il lavoro in cava. Versola fine del 1800 il fuoco e l'olio per l'illumi-nazione interna vennero sostituiti daattrezzi più moderni e più facili da utilizza-re come le lampade a petrolio prima equelle ad acetilene poi.

Page 9: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 10: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 11: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

13

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Un enorme vantaggio per i giovellai si ebbe nei primidecenni del 1900, quando nacque un modo rivoluzionariodi estrarre la roccia: anzichè "rincorrere" solamente le ban-cate buone, ovvero gli strati scistosi di migliore qualità,come si usava da sempre, si pensò di forare la roccia in oriz-zontale, coinvolgendo anche le stratificazioni di qualità nonlavorabile consentendo così di estrarre quelle migliori nellaloro massima estensione possibile. Con il passare del temposi utilizzarono tuttavia esplosivi sempre più potenti che rese-ro precaria la stabilità della roccia e del materiale di scar-to accumulatosi all'interno delle numerose cave coltivatenel corso dei secoli. Le compagnie dei cavatori si assotti-gliarono sempre di più fino a dissolversi ed il lavoro nelGiovello venne del tutto abbandonato; era l'anno 1987.Non è però cessata la produzione delle piode; essa si è svi-luppata e continua, con l'ausilio di mezzi e tecnologiemoderne, in giacimenti a cielo aperto posti nella spondaopposta sul lato sinistro del torrente, ed in quelli situati aquote assai più elevate. Di tutto il ciclo dell'antica lavora-zione manuale, sono rimaste invariate nei secoli, traman-datesi da innumerevoli generazioni di cavatori, sia la scis-sione manuale dei lotti in lastre che la loro rifinitura con l'au-silio del "fulcett". Dall'ultimo dopoguerra è inoltre nata unafolta schiera di artigiani locali, i copritetti, specializzati nella posain opera del materiale lapideo.

Page 12: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 13: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

le caratteristiche

Page 14: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le
Page 15: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 16: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 17: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

19

Le serpentiniti della Valmalenco sono roccemetamorfiche composte in gran parte daantigorite, un minerale lamellare del "gruppodel serpentino". Altri minerali comunementepresenti nella serpentinite sono la clorite, lamagnetite, il diopside, l'olivina, la titanolivina, lacromite, la pirite ed altri solfuri di ferro e rame.Nelle serpentiniti la tessitura prevalente è quel-la scistosa, che il componente principale, l'an-tigorite, manifesta disponendo le sue lamellesu piani paralleli. Nei serpentinoscisti "da spac-co" la scistosità piana della roccia è continuasu grandi superfici, da ciò deriva il requisito dacui dipende la loro "fissilità" o facilità di esseredivisi in lastre piane molto sottili. Il colore delleserpentiniti è il verde in molte tonalità, i cuieffetti cromatici dipendono anche dal tipodi lavorazione e dalla diversa orientazionesecondo la quale viene eseguito il tagliodelle lastre rispetto alla scistosità.Relativamente alle normative che intro-ducono limitazioni nell'utilizzo delle "pie-tre verdi" in funzione del loro potenzia-le contenuto in amianto le certifica-zioni fatte eseguire dal ConsorzioArtigiani Cavatori Valmalenco, sucampioni di prodotto in serpenti-noscisto della Valmalenco,mostrano, all'esame in sezionesottile, l'assenza di minerali fibro-si. Le fibre classificate dalla nor-mativa (D.Lgs. 277/91) comeamianto (crisotilo, amosite,crocidolite e varietà fibrosedi tremolite, actinolite,antofillite) sono assenti.L'analisi della polvereottenuta per macinazio-ne di frammenti deglistessi campioni indicache il materiale ècostituito quasi total-mente da antigorite(serpentino lamella-re). Sul materialemacinato l'antigorite sipresenta per lo più in lamelle;subordinatamente in grani scheg-giosi e in prismi più o meno allungati.

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 18: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

provini cubici di circa 70 mm di spigolo allo stato asciutto

direzione del carico perpendicolare al piano del verso

valore medio MPa

301

direzione del carico parallela al piano del verso

valore medio MPa

136

DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA A COMPRESSIONE

resistenza all’alterazione cau-sata dagli agenti atmosferici

valore medio (mm)

<0,01

valore massimo ammesso0,05 mm

assorbimento d’acquavalore medio (%)

0,08

valore massimo ammesso0,25 %

resistenza a flessionevalore medio (MPa)

96,7

valore minimo ammesso 15 MPa

resistenza a flessione dopogelività

valore medio (MPa)

93,4

valore minimo ammesso<= 80% del corrispondentevalore di resistenza a flessione

Page 19: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

i giacimenti

Page 20: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le
Page 21: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 22: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 23: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

25

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Le "Serpentiniti della Valmalenco"costituiscono una formazione geo-logica quasi interamente circoscrit-ta nei confini della valle omonima;esse derivano dall' "esumazione",ad opera dell'Orogenesi Alpina, dilembi di peridotiti appartenentiall'antico Mantello terrestre che gia-ceva sotto la Crosta continentale.Le serpentiniti della Valmalencocostituiscono un corpo rocciosotabulare con uno spessore da unoa due chilometri che affiora su unasuperficie di circa 170 Km2; nell'am-bito di tale corpo si rinvengonolocalmente le masse rocciose chepresentano i caratteri propri del gia-cimento di serpentinoscisto. Il ser-pentinoscisto, in Valmalenco, èattualmente coltivato in cave dimonte a mezza costa facendoricorso a moderne tecnologie alfine di un continuo miglioramentodella resa e della qualità del pro-dotto cavato. In relazione alle sueapplicazioni il serpentinoscistocavato in Valmalenco costituisceuna pietra da spacco naturale lecui caratteristiche fisico meccani-che di qualificazione tecnica pre-sentano valori pienamente confor-mi ai limiti di accettazione fissatidalle normative di riferimento.L'elevata resistenza all'alterazione, lascarsa gelività e, in particolare, glielevati valori di resistenza a flessionerendono questa roccia unica nel suogenere.

Page 24: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 25: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

i prodotti

Page 26: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le
Page 27: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le
Page 28: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

30

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Il materiale estratto in cava viene sostanzialmente ricondotto a due classificazioni.

Blocco di prima categoriaIl blocco con elevate qualità dei piani di foliazione, compatto e di colorazione omogenea.

Blocco di seconda categoriaIl blocco con caratteristiche di foliazione meno definite, con lievi difetti di colorazione e tessitura, ma comun-que adatto ad essere lavorato.

La classificazione del materiale non influsce sulla qualità del prodotto finito ma piuttosto sul tempo impiegato nellalavorazione che risulta essere più difficoltosa per il blocco di seconda categoria.

Lavorazione dei blocchiTutti i blocchi di serpentinoscisto che giungono dalla cava al laboratorio subiscono due differenti tipi di lavora-zione: la prima, di tipo meccanico, avviene per abrasione e serve a tagliare il masso secondo la perpendicola-re ai piani di scistosità e alla lunghezza desiderata; la seconda, di tipo manuale, è volta all'ottenimento del pro-dotto finito; il "giovellaro" apre dapprima i pezzi più pesanti con la mazza ed il cuneo e successivamente dividela roccia in più lastre con l'ausilio di un martello e di diversi cunei piatti. La tecnica di spacco dell'azione manua-le è rimasta invariata nel corso dei secoli ed ha, nel tempo, caratterizzato per qualsiasi prodotto la lavorazionedel serpentinoscisto. Il prodotto finito di maggior utilizzo così ottenuto è la "pioda malenca", un materiale unico nelsuo genere particolarmente adatto ad essere impiegato per la copertura dei tetti grazie alle proprietà intrinse-che di elevata resistenza alla flessione e alla rottura e per la sua scarsa gelività. Tale manufatto viene prodotto indue differenti pezzature , la “pioda” ed il “ciatùm”, i quali si differenziano tra loro per forma e spessore.

Page 29: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

31

PiodaRicavata dal blocco di prima categoria ed utilizzata per la copertu-ra dei tetti ha una lunghezza che va da circa 65 cm per le più gran-di, scalando di 5 cm fino ad ottenere quelle più piccole di 35 cm. Iltetto in piode (figure 1-2) è infatti caratterizzato da lastre più grandiin gronda e, salendo verso il colmo, da piode sempre più piccole. Lospessore delle piode è mediamente di circa 1,2 cm. La regolaritàdella forma, quadrata o rettangolare, abbinata alla posa a “corsi”(figura 2) rendono questo prodotto adatto a fabbricati moderni elineari.

CiatùmIl "ciatùm" (figura 3-4) ricavato dal blocco di seconda categoria hauno spessore maggiore rispetto alla pioda. L’irregolarità della formaabbinata alla posa a “semicorso” o “mosaico” lo rende adatto a ifabbricati rustici e/o di alta montagna dove, gli agenti atmosferici,le escursioni termiche ed il carico della neve consigliano una coper-tura più resistente rispetto al normale tetto in piode. Sia la produzio-ne che la posa di tale prodotto comportano un notevole dispendiodi tempo e di energie, maggiori di quelli necessari alla lavorazionedella pioda.

Piod e e C ia tùm sono c o munque d isponib ili su richiest a c on d im ensionee sp essore d iversi d a que lli ind ic a ti.

1

2

3

4

Page 30: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

SpaccoLo "spacco" (figura 2) consiste in piccole pezzature irre-golari di serpentinoscisto dello spessore di circa 2-3 cen-timetri utilizzate per rivestimenti e pavimentazioni internied esterni. La posa ad “opus incertum” può essere ese-guita con “fuga” (riempita successivamente di boiaccacementizia), o con accostamenti ravvicinati degli ele-menti. Le pezzature più consistenti e quadrilatere, trova-no buona applicazione per alzate o pedate di scale(figura 3), ma anche per realizzare camminamenti ingiardini. Le pezzature più sottili (0,5-1 cm) vengono dettea scaglie (figura 1) e sono ideali per il rivestimento dicanne fumarie e muri esterni in genere.

SpaccatelloLo "spaccatello" (figura 4-5-6) è uno spaccato di ser-pentinoscisto dalle forme regolari e di dimensioni conte-nute, utilizzato generalmente in edilizia per rivestimentisia interni che esterni. Le misure più richieste sono 15x31e 6x20 cm, anche se vengono prodotti spaccatelli didiverse dimensioni, quali 10x31, 12x24, 25x31, 20x40,30x30 cm. Lo spessore varia generalmente da 0,5 cm a 1 cma seconda che venga posato verticalmente o a pavimento.

1

2

3

5

6

4

Page 31: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

MasselloIl "massello" è utilizzato per la pavimentazione di mar-ciapiedi, strade e camminamenti in genere graziealle caratteristiche tonalità di colore che ne garanti-scono un armonioso inserimento nell’ambiente. Icubetti, simili per geometria a quelli di porfido, pre-sentano quattro facciate a taglio, e due, contrap-poste, a spacco. La resistenza elevata alla compres-sione e all’aggressione degli agenti atmosferici con-ferisce una durata pressoché illimitata al materialeche viene commercializzato in numerose dimensioni.posa ad archi contrastati posa in file parallele

posa a doppio ventaglio posa a cerchi concentrici

Page 32: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

BlocchiGrazie alle ottime caratteristiche blocchi ciclopici possonoessere utilizzati per la costruzione di argini e scogliere o muri dinotevole dimensione.BlocchettiBlocchetti (figura 5) lavorati a spacco di diverse dimensioni vengo-no utilizzati nella costruzione di camini ed opere murarie in genere.

Pioda da cotturaLe "piode da cottura" (figura 6), garantiscono l'esaltazione dellequalità organolettiche del cibo, conferendogli particolare fra-granza e sapore. La loro resistenza è omogenea su tutta la super-ficie, sia per le piode prodotte a spacco che per quelle ricava-te dalle lastre attaverso il taglio con lama di fresa. Hanno duesuperfici piane e sono prodotte in diverse forme e dimensioni.rettangolari cm: 20x30/30x40/30x50/40x50/40x60 spessore 2/3circolari del diametro di cm: 20/25/30

34

Altri tipi di pavimentazioni carrabili e pedonaliDiffrenti prodotti trovano applicazioni simili a quelle del massel-lo nella pavimentazione di superfici carrabili o pedonali (figura1-2-3). Il materiale lavorato con frese a disco in diversi spessorie misure usufruisce sia della superficie a spacco naturale sia diquelle ottenute con il taglio lineare del disco.

Arte funerariaIl Serpentinoscisto viene inoltre impiegato nell'arte funeraria sottoforma di lapidi ricavate da blocchi naturali (figu-ra 4), lapidi grezze lavorate e scolpite manualmente, cordoli a spacco naturale o a taglio fresa.Complementi d’arredoDa blocchi di Serpentinoscisto particolarmente lavorabili è possibile ottenere tavoli a spacco di diverse dimensioni.

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

2

3

1

4

5

6

Page 33: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

il tetto in piode

Page 34: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le
Page 35: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Page 36: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

38

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

La riuscita di un tetto è strettamente connessa a determinati fattori. In primo luogo una buona azione di coiben-tazione del fabbricato garantisce un considerevole risparmio energetico durante il periodo invernale e unamigliore vivibilità nei mesi più caldi. Molto importanti sono inoltre: l'assito, su cui le piode poggeranno, che deverispondere a semplici ma basilari requisiti come la giusta stagionatura del legname ed il corretto spessore, chenon deve mai essere inferiore a 2,5 cm per non compromettere la tenuta del chiodo; gli eventuali fermaneve,chiodati all'assito, che dovranno impedire al manto nevoso di scivolare verso il basso e di esercitare così una

eccessiva pressione di strappo sulla pioda; le scossaline e lecamicie per i comignoli, che dovranno essere realizzate eposate in modo da evitare che l'acqua possa penetrarenella struttura, ed infine gli ancoraggi per i canali di gronda,la cui messa a dimora completa la prima fase delle opera-zioni prima della posa delle piode. Questa avviene parten-do dai lati di gronda del tetto, sui quali viene posata unaserie di piode affiancate tra di loro in senso orizzontale eposte in stretta successione. Le piode vengono poi sovrap-poste, l'una sull'altra, in modo che lo sgocciolamento del-l'acqua piovana verso i canali di gronda vada a percorre-re la parte in luce della pioda sottostante. La sovrapposi-zione tra le piode deve garantire che tutte le parti sotto-stanti siano coperte da un "franco", in modo che le struttu-re lignee, sia quelle facenti parte dell'orditura del tetto (assi-to e rigoni), che quelle volte ad abbellire l'architettura delmanufatto (mantovane o decorazioni particolari), sianopreservate dalla pioggia battente.

Page 37: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

39

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Le dimensioni delle piode impiegate si riduconoprogressivamente man mano che si raggiunge ilcolmo; questa scelta è dettata da una duplicemotivo:-di tipo pratico, in quanto l'acqua di sgocciola-mento in un tetto aumenta gradualmente dalcolmo verso la falda e quindi occorre assicurareuna superficie di contatto sempre adeguata alflusso d'acqua;-di tipo architetttonico, poichè questo sistemaconferisce al manufatto un migliore aspetto este-tico. Le piode vengono assicurate all'assito conuna chiodatura (figura a fianco) eseguita suentrambi i fianchi, 3-4 cm sotto la testata; in alcu-ni casi, come ad esempio in presenza di unaaccentuata pendenza dell'ala del tetto, la piodaviene assicurata anche da una chiodatura intesta attraverso un piccolo foro praticato conuna punta di trapano. La chiodatura ottimaledelle piode si ottiene con un fondo costituito datavole di abete (rosso o bianco), mentre non èconsigliabile effettuare la chiodatura direttamen-te su soletta in calcestruzzo, dal momento che siprovocherebbe una manomissione della superfi-cie della stessa ed inoltre il chiodo non garanti-rebbe una tenuta soddisfacente.

Page 38: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

40

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

LA POSAIl sistema di posa delle piode si ricon-duce sostanzialmente a tre schemiprincipali:

- a corsi figura1- a semicorsi figura 2- a mosaico figura 3

Nel sistema a corsi le piode sono benallineate tra loro sovrapposte fino alraggiungimento del colmo. Il tipo diposa crea un effetto visivo prege-vole: la parte in luce dei corsi infattidiminuisce progressivamente fino alcolmo. In questo sistema si mantienela medesima distanza tra i vari corsidelle piode, le quali verranno misu-rate e suddivise prima della loro posa.Nel sistema a semicorsi, invece, ilposatore procede "ad occhio", nonservendosi di alcun riferimento dimisura. I corsi delle piode o dei cia-tùm assumono una disposizioneasimmetrica originale, gradevoleesteticamente.Nel sistema a mosaico, il più anticodei tre, vengono infine utilizzatepiode o ciatùm, di differenti dimen-sioni, posandole in modo totalmen-te irregolare.

E’ in questi ultimi due sistemi cheemerge la bravura del posatore chesi trasforma in un vero artigiano-arti-sta. La disposizione delle piode o deiciatùm a semisorso e a mosaico sidifferenzia da tutti i sistemi di posa,anche di altri materiali, che solita-mente evidenziano linee architetto-niche regolari, essa infatti conferisceunicità e originalità al manufattoesaltando la naturalezza della pietra.

La sbarbaturaPrima di procedere alla posa l'arti-giano esegue la cosiddetta "sbarba-tura" (figura in alto pag. 39), un'ope-razione effettuata con la "martellina"per smussare gli spigoli di tutta laparte inferiore a vista della piodamalenca, sulla quale rimarrebberoaltrimenti evidenti i segni del taglioeseguito con il disco diamantato;tale azione deve essere molto con-tenuta sia per evitare un eccessivoindebolimento della pietra sia per-chè forme troppo tondeggianti non

1

2

3

Page 39: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

si addicono alle caratte-ristiche del materiale.Il colmoL'ultimo corso dellepiode malenche posatesulla falda si congiunge,nella linea di colmo, conquello appartenentealla falda opposta. Inquesto punto, nonpotendo chiudere per-fettamente la linea didispluvio, si crea unospazio di circa 1-2 cm. Da un lato questa aperturapermette una buona circolazione d'aria sotto l'assi-to, importante per la tenuta termica del tetto; dal-l'altro, tuttavia, favorisce dannose infiltrazioni che dalcolmo giungono fino alle parti inferiori del tetto. Perporre rimedio a questo inconveniente è quindinecessario l'intervento del lattoniere, il quale posauna "colma" (che può essere in rame (figura 2), inacciaio, in lamiera zincata o in lamiera prevernicia-ta) che permette la chiusura della linea di colmo,garantendo nel contempo la circolazione dell'aria.La linea di displuvio può essere altresì rifinita con laposa di alcune piode rettangolari su uno strato dimalta cementizia ad alta concentrazione (figura 1).Un'altra metodologia, consiste nella posa sul colmodi una serie di piode di piccole dimensioni che spor-gono dal lato opposto della falda e che sono fissa-te mediante appositi ganci e malta cementizia.L'impiego del Serpentinoscisto per la realizzazionedel colmo garantisce un pregevole effetto esteticograzie alla uniformità di colore che deriva dall'utiliz-zo di un unico materiale.

I sistemi di fermaneve hanno lo scopo di impedire almanto nevoso di scivolare verso il basso e conse-guentemente di esercitare una pressione costantedi strappo della pioda sulla chiodatura; se ne posso-no distinguere due tipi diversi:- a "tondo" (figura 6)- a "palette" (figura 3-4-5)Il primo è realizzato in acciaio e viene ancorato allacopertura lignea con 2 o 3 chiodi della lunghezza di10 cm. All'interno della parte tonda viene inserito unlegno a sezione circolare il cui scorrimento è con-sentito dalla sezione inferiore del legno rispetto al fer-maneve. Il secondo, invece, è attualmente il più dif-fuso ed è costituito da palette (in ferro zincato, rameo acciaio inox) di forma quadrata o rettangolare, edal paramento verticale, che si oppongono allo sci-volamento verso il basso del manto nevoso. La fun-zione rimane ovviamente la medesima del sistema a"tondo"; cambia invece il numero delle linee di fer-maneve, che in questo caso sono più numerose eche vengono sfalsate in modo da ottenere un dise-gno a scacchiera.

1 2

3-4

5

6

Page 40: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

Gli elementi architettonici di completamentosono costituiti: dai lucernari, che hanno lo scopodi dare illuminazione dall'alto al sottotetto e chebene si inseriscono nell'insieme della struttura; daicomignoli, che rappresentano un vero e proprioabbellimento, in particolare se rivestito con mura-tura di pietrame.LAVORAZIONI PARTICOLARILe piode della Valmalenco si adattano moltobene alla copertura di particolari strutture archi-tettoniche, come ad esempio le cupole. In questicasi le piode utilizzate sono generalmente didimensioni ridotte in modo da favorire una otti-male sovrapposizione che garantisce una conti-nuità delle linee architettoniche ed un gradevoleaspetto estetico. Queste operazioni, così comequelle eseguite sugli abbaini, su falde verticali esu strutture particolari in genere, non rappresen-tano una particolare difficoltà per il posatore mapiuttosto comportano un maggior dispendio ditempo per la loro esecuzione.MISURARE IL TETTO IN OPERANelle operazioni di misurazione di un tetto inopera in piode della Valmalenco vengono con-teggiati "vuoto per pieno" i camini, i lucernari, sedi superficie non superiore a 2 mq, gli sfiatatoi egli elementi architettonici di completamento ingenerale per il grande dispendio di tempo richiesto.La g a ranzi a d e ll a p erfe tt a ese cuzione d e ll’op era siavrà a lla prim a p iog g ia . RECUPERO DELLE PIODE NEL RIFACIMENTO DEL TETTOUlteriore pregio della pioda malenca è la possibi-lità di poter essere riutilizzata nel caso in cui sidovessero rendere necessari inetrventi di ristruttu-razione o di innalzamento dei fabbricati. Il nume-ro delle piode recuperabili dipende naturalmentedal loro stato di conservazione; quelle di età seco-lare possono essere soggette a rotture sia dainvecchiamento che dovute all'imperizia dell'uo-mo, anche se, in verità, tale quantità è sempremolto ridotta grazie alla caratteristica durata dellepietra. Le piode così recuperate verranno preva-lentemente posate con la tecnica a "semicorsi",

Page 41: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

anche se non si esclude a priori una posaa "corsi", sempre che prima si proceda allaloro misurazione; le piode mancanti saran-no ovviamente sostituite con piode integre. VANTAGGI ECONOMICIUn aspetto non certamente secondarionell'operazione di recupero delle piode(figura 1-2-3-4-5-6) è quello economico; laristrutturazione della falda comporta infatticosti non indifferenti e la longevità del pro-dotto offre il notevole vantaggio di affron-tarli una sola volta; inoltre la pioda malen-ca si rivaluta nel tempo, acquisendo ulte-riore valore con il passare degli anni. Unodei punti di forza che inorgoglisce i pro-duttori sta proprio nella durata del pro-dotto che non teme confronto di longevi-tà con nessun altro tipo di materiale.Infatti, piode che ricoprivano in Lombardiatetti di chiese e palazzi dei secoli XVIII° eXIX°, recentemente ristrutturati, sono state inparte riutilizzate per la nuova coperturacapovolgendo semplicemente le medesimerispetto al loro piano di appoggio originario.MANUTENZIONELa manutenzione ordinaria di un tetto inpiode della Valmalenco non richede unparticolare impegno, dal momento cheriguarda essenzialmente i canali di gron-da ed i pluviali, più che le piode stesse.Una certa attenzione dovrà tuttavia esse-re osservata per quelle abitazioni situatenelle vicinanze di boschi di conifere o lati-foglie per evitare che depositi di aghi ofoglie possano dare origine a fenomeni dimarcescenza; per questo tipo di puliziasarà sufficiente utilizzare delle scope consetole molto dure oppure dei getti di ariacompressa. Dato l'elevato numero dipiode utilizzate per la copertura di untetto, non è da escludere che nel corsodegli anni si debba ricorrere alla sostitu-zione di una o più di esse perchè rotte.Questa è una possibilità remota ma nonimpossibile poichè l'eventuale rotturapotrebbe essere causata da un difettooriginario del pezzo oppure da causeaccidentali verificatesi durante il trasportoo da un sovraccarico accumulato odeterminato dal camminamento dell’uo-mo sul tetto. Come detto, è tuttavia diffi-cile che si proceda alla posa di piodedifettate poiché il posatore, quando ese-gue la "sbarbatura" prima, e pratica letacche per la chiodatura poi, avvertechiaramente dal suono prodotto dallapioda eventuali difetti della medesima.Per quanto riguarda invece le rotture pro-vocate dall'invecchiamento, si tratta diun vero e proprio procedimento corrosivodi cui la rottura è l'effetto fisico ultimo edin cui i decenni e non gli anni rappresen-tano l'unità di misura. In ogni caso,comunque, la sostituzione del pezzo vieneeffettuata dal posatore senza la minimadifficoltà, utilizzando un'altra pioda di paridimensioni ma ovviamente perfetta.

1

6

2-3

4-5

Page 42: c o n so rz io a rtig ia n i c a v a to ri va lm a le n c onaturalstoneinfo.com/download/serpentinovalmalenco.pdfc o n s o rz io a r t ig ia n i c a v a t o r i v a lm a le n c o Le

44

c o n s o r z i o a r t i g i a n i c a v a t o r i valmalenco

In conclusione, il tetto è un elementofondamentale per la buona riuscitadelle linee architettoniche di un edificio,ne corona la costruzione, ne connota lelinee di visione e quelle prospettiche econtribuisce in maniera determinanteall'armonia e alla bellezza della compo-sizione. La copertura svolge una funzio-ne di vitale importanza connessa allalunga durata che deve avere la costru-zione e al comfort ambientale di chi lavive. La pioda della Valmalenco rap-presenta certamente una soluzione cherisponde a tutti questi requisiti, confe-rendo al fabbricato prestigio e valore.