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Il presente volume è stato prodotto nel Dicembre 2003 nell’ambito del progetto ITENETs, promosso dal Ministero degli Affari Esteri presso la DirezioneGenerale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM), co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e realizzato dal Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, con la concollaborazione dello CSER.

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LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI EMIGRATI ITALIANI IN GERMANIA. RUOLO E APPORTO DI ENTI E ASSOCIAZIONI ITALIANE

Sommario

Immigrazione in Germania e mercato del lavoro 3

La comunità italiana in Germania 6

Disoccupazione e qualifiche professionali 7

Dall’assistenza all’integrazione: funzioni e nuove tipologie delle associazioni degli emigrati10

Gli italiani nel sistema tedesco della formazione e riqualificazione professionale 12

Formazione professionale aziendale 13

Formazione professionale scolastica 13

Gli italiani nelle scuole professionali 14

Programmi e misure per l’orientamento professionale 14

Formazione professionale e consulenza: i circuiti alternativi 17

Progetti e attività di formazione degli Enti italiani e Associazioni tedesche 19

Attività di consulenza 25

Osservazioni finali 26

Bibliografia 28

Bibliografia 28

Allegati 31

Allegato 1 31

Allegato 2 39

Allegato 3 40

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Immigrazione in Germania e mercato del lavoro

Fino a metà degli anni settanta l´immigrazione verso la Germania era caratterizzata dalla cosiddetta politica del reclutamento. Attraverso accordi bilaterali, a partire dal 1955 con l´Italia e, in seguito, con altri paesi del Sudeuropa, come la Turchia, la Grecia, la Spagna, il Portogallo, furono reclutate forze lavoro per l´industria tedesca. I posti riservati ai lavoratori stranieri erano di solito situati nel segmento più basso della produzione: mansioni a carattere generico e pesanti, senza qualifica, che saranno poi le prime ad essere eliminate nel processo di ristrutturazione industriale a partire dalla metà degli anni settanta. La tipicità dell’inserimento nel mercato del lavoro, che può far pensare all’esistenza di forme di segregazione, non ha impedito una certa integrazione dei lavoratori stranieri nel sistema del welfare, nelle organizzazioni sindacali all’´interno delle fabbriche1.

Nel 1973 con l´aumento del tasso di disoccupazione e la contrazione della produzione di massa, conseguente alla crisi petrolifera, il governo tedesco decise un blocco delle politiche di reclutamento. Diminuì il numero di lavoratori immigrati, ma la popolazione straniera aumentò con i ricongiungimenti familiari.2

La caduta del muro di Berlino (1989) e le radicali trasformazioni politiche nell’´Europa dell Est segnarono una svolta anche nella provenienza regionale, nella tipologia e nei profili professionali della nuova immigrazione. Accanto alla mobilità interna all’UE, e alla possibilità di ricongiungimenti familiari con paesi terzi, aumenta in questo periodo il numero dei “tedeschi etnici” che provengono dalle regioni asiatiche dell´ex Unione Sovietica e dei cittadini originari dei paesi ex-socialisti3.

Per alleviare la pressione migratoria, il governo tedesco, dopo vari anni, ha riattivato la politica degli accordi bilaterali per il reclutamento di forza lavoro, soprattutto a quella a carattere stagionale, principalmente impiegata nell’´agricoltura, nel settore alberghiero e nell’´edilizia. Durante il periodo della ricostruzione di Berlino Est e dei nuovi Bundesländern c´è stato un forte impiego di questo tipo di mano d´opera. Insieme ai lavoratori edili polacchi e cechi vennero impiegati anche lavoratori provenienti dall’´Italia, al seguito di ditte appaltatrici, dal Portogallo, dall’´Irlanda e dall’´Inghilterra4.

1 Motte, J./Ohliger, R./von Oswald, A. (eds.): 1999, 50 Jahre Bundesrepublik 50 Jahre Einwanderung. Nachkriegsgeschichte als Migrationsgeschichte. Frankfurt/New York; Bommes, M./Halfamann, J. :1994, Migration und Inklusion. Spannungen zwischen Nationalstaat und Wohlfahrtstaat, in: KZfSS 46, 3, 406-424; Berliner Institut für Vergleichende Sozialforschung (ed.): 1994, Handbuch ethnischer Minderheiten in Deutschland. Arbeitsmigranten B Asylbewerber B Ausländer B Flüchtlinge B Regionale und religiöse Minderheiten B Vertriebene B Zwangsarbeiter. 1. Lieferung. Berlin; Nikolinakos, Marios: 1973, Politische Ökonomie der Gastarbeiterfrage. Migration und Kapitalismus. Reinbek bei Hamburg 2 Piore, Michael J./Sabel, Charles F.: 1985, Das Ende der Massenproduktion. Studie über die Requalifizierung der Arbeit und die Rückkehr der Ökonomie in die Gesellschaft. Berlin; Edith Pichler, Einwanderungen in Deutschland, in: Ausländer in Deutschland. Tagungsbericht. Eine Tagung der Bundeszentrale für politische Bildung, Außenstelle Berlin in Zusammenarbeit mit der Landespolizeischule Berlin und der Fachschule der Polizei des Landes Brandenburg. Berlin 2001. 3 Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen(Hg.): 2001, Migrationsbericht der Ausländerbeauftragten im Auftrag der Bundesregierung. Berlin und Bonn, November 2001; Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen(Hg.): 2002, Bericht der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen über die Lage der Ausländer in der Bundesrepublik Deutschland. Berlin und Bonn, August 2002 4 Blaschke, J. (Ed.): 2001, Ost-West Migration. Perspektive der Migrationspolitik in Europa. Berlin; Edith Pichler, Dal “Wirtschaftswunder” alla deindustrializazzione. Il lavoro Italiano in Germania, Forschungsauftrag

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Il cambiamento in questi ultimi anni non riguarda solo la provenienza degli immigrati, ma anche le loro caratteristiche professionali. La crisi dell´industria di massa, il trasferimento della produzione in paesi terzi, con basso costo della mano d´opera, e i processi di deindustrializzazione e di terziarizzazione continuati negli anni ottanta, hanno fortemente contratto la disponiblità di posti di lavoro nell’ industria5.

Se gli immigrati della prima generazione, attraverso le politiche del il reclutamento, la tipologia occupazionale e l´inclusione nel sistema del welfare avevano accesso ai diritti che il sociologo inglese Marshal chiama di cittadinanza sociale,6 ben diversa è la situazione per gli immigrati della seconda e terza generazione e per i nuovi arrivati.

Costoro si trovano sempre più confrontati con un mercato del lavoro segmentato, dominato dal terziario. Per gli immigrati questo settore significa spesso servizi a basso livello, dove non sono richieste delle qualifiche specifiche, con posti di lavoro precario e caratterizzati da forme di impiego „grigie“: succede, per esempio, nella gastronomia e nei settori complementari, nel ramo delle pulizie.

Si nota, inoltre, una sorta di divisione etnica del mercato del lavoro. Si potrebbe parlare di una nuova “divisione internazionale del lavoro a livello locale”, con determinate etnie che predominano in determinati settori7: gli italiani nella gastronomia, i polacchi nell’´edilizia, le polacche nell’assistenza e pulizia presso privati, i turchi nel commercio di prodotti alimentari e di frutta e verdura8.

Un altro aspetto che contraddistingue questo nuovo mercato del lavoro è il processo di dequalificazione di tanti immigrati, specie provenienti dai paesi l´Est, che incide negativamente non solo sul presente, ma anche sul futuro inserimento nelle rispettive professioni: ingegneri che lavorano come manovali, medici che fanno assistenza agli anziani; anche fra i nuovi emigrati italiani si nota questo fenomeno: giovani diplomati o laureati che lavorano nella gastronomia9

für das Centro Studi Emigrazione Rom , MS, 1998; Rada, Uwe: 2002, Berliner Barbaren. Wie der Osten in den Western kommt. Berlin. 5 Vedi Piore etc.1985; Häußermann, H./Siebel, W.: 1995, Dienstleistungsgesellscjaften.Frankfurt am Main. 6 Marshall, T.: 1950, Citizenshp and Social Class and Other Essays. Cambridge; Mackert, J./Müller,H.P.: 2000, Citizenshp Sociologie der Staatsburgeschaft. Wiesbaden. Il sociologo inglese Thomas H. Marshall ha suddiviso i diritti di cittadinanza in tre categorie giuridiche: diritti di cittadinaza civili che si basano sulla garanzia dei diritti individuali e dello stato democratico, quelli politici al diritto alla partecipazione politica, quelli sociali ad un minimo di Welfare e sicurezza economica, che garantiscano una vita decente. 7 Se l’opportunità di occupare determinate nicchie di mercato può essere positiva per la possibilità di impiego di membri di una comunità, questo fatto può avere risvolti negativi. Per esempio, con il falso sillogismo “Italiani uguale Pizzabecker” si creano stereotipi sulle propensioni professionali di un gruppo etnico, che segnano la sua immagine nella società d´accoglienza, riducendo la possibilità di impiego in altri settori e indirettamente una certa mobilità sociale. 8 Pries, Ludger (Ed.): 1997, Transnationale Migration. Sonderband 12 der Zeitschrift Soziale Welt. Bden-Baden. 9Häußermann, H./Oswald, I.: 1997, Zuwanderung und Stadtentwicklung.Wiesbaden; Hillmann, F./Rudolph, H.: 1997, Redistributing the Cake? Ethnicisation Processes in the Berlin Food Sector. WZB FS I 97-101 , Berlin; Miera, Frauke: 1996, Zuwanderer und Zuwanderinnen aus Polen in Berlin den 90er Jahren, WZB FS I96-106 Berlin; Pichler, Edith, 2002, Pioniere, Arbeitsmigranten, Rebellen, Postmoderne und Mobile: Italiener in Berlin, in: Friedrich-Ebert-Stiftung in Verbindung mit dem Institut für Sozialgeschichte e.V. Braunschweig-Bonn (Hg.), Archiv für Sozialgeschichte. - Bd. 42 Arbeitsmigration in Deutschland nach 1945 – Bonn.

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In questo processo di esclusione dai diritti di cittadinanza sociale, possimo collocare il problema dello scarso successo scolastico dei giovani immigrati della seconda o terza generazione, che spesso terminano la scuola senza aver conseguito un qualsiasi diploma (il 20% contro l´8% dei tedeschi; cfr. Tab. 1),10 o solo con il diploma della scuola dell´obbligo, incontrando così difficoltà a trovare posti d’apprendistato o ad inserirsi in settori innovativi dell´economia, con la prospettiva di una valida occupazione e una certa mobilità sociale11.

Se fra il 1994 e il 1997 ci sono registrati miglioramenti fra gli scolari stranieri, per esempio con l´aumento della percentuale di quanti finiscono il ciclo scolastico con una Hochschulreife, Fachhochschulereife o con un Realschuleabschluß, la distanza fra ragazzi tedeschi e stranieri non si è ridotta di molto. Nel 1999, per esempio, mentre un quarto dei tedeschi terminava la scuola con un diploma di maturità, fra gli stranieri era solamente ogni decimo. Se poi sommiamo la percentuale dei diplomi conseguiti alla fine dell’istruzione secondaria superiore (Sekundarstufe II) abbiamo una percentuale di tedeschi pari al 67%, mentre fra gli stranieri questa percentuale è solo del 40%.

Tab. 1 Scolari tedeschi e stranieri secondo il tipo di scuola e diploma conseguito negli anni scolastici 1994 e 1999. Valori %

Tedeschi Stranieri Tipo di diploma12

1994 1999 1994 1999 Con Allgemeiner Hochschulreife

25,0% 25,5% 8,9% 9,7%

Con Fachhochschule 0,8% 0,9% 0,7% 1,1” Con Realschuleabschluss 41,0% 41,,0% 28,5% 28,5%

Con Hauptschuleabschluss 25,4% 24,6% 43,5% 41,0% Senza Hauptschuleabschluß 7,8% 8,0% 20,4% 19,3%

Totale 100 100 100 100

Fonte: Beauftragte der Bundesregierung etc..2002

* Senza Licenza della scuola dell´obligo

10 Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen(Hg.), 2002, 5. Bericht der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen über die Lage der Ausländer in der Bundesrepublik Deutschland. Berlin und Bonn, August 2002 11 Sulla funzione del sistema scolastico in generale vedi Bourdieu, Pierre: 2001, Wie die Kultur zum Bauern kommt. Über Billdung, Schule und Politik. Hamburg. 12L'istruzione secondaria in Germania si suddivide in istruzione secondaria inferiore (Sekundarstufe I) che va dal 5° al 10° o dal 7° al 10° anno (i primi due anni costituiscono una fase di orientamento) e l'istruzione secondaria superiore (Sekundarstufe II), rivolta ai giovani di età compresa fra i 16 e i 19 anni, che comprende corsi che offrono istruzione generale, una combinazione di istruzione generale e professionale e istruzione professionale. Gli istituti di istruzione secondaria differiscono in termini di durata e di qualifica, ma sono fra loro correlati e, nell'insieme, costituiscono un sistema aperto che permette il passaggio da un tipo di corso all'altro.

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Anche l´economia etnica e il lavoro autonomo, sui quali spesso ripiegano gli stranieri disoccupati, non sono esenti da forme di precarietà e di grande fluttuazione: al proposito, si usa parlare di „Ökonomie der Armut“, di un’economia della povertà, ovvero della sopravivenza13.

La comunità italiana in Germania

Se a partire dalla metà degli anni ‘70 la consistenza della comunita italiana in Germania rimane stabile, se non in diminuizione, negli anni ‘90 si nota una ripresa del flusso migratorio dall´Italia14. Particolarmente fra il 1993 e il 1996 si ha un saldo positivo, per il versante tedesco, fra nuovi arrivi e rientri.15 Nel 1994, sono emigrati in Germania 39.100 italiani (25.740 maschi e 13.360 femmine), mentre sono rientrati in Italia 32.884 (21.261 maschi e 11.623 femmine): la differenza, di 6.216 persone, costituisce il saldo positivo per la Germania. Nel ‘95 sono giunti 48.309 italiani (32.665 maschi, 15.644 femmine) e rientrati 34.739 (23.132 maschi, 11.607 femmine), con un saldo di 13.570. Verso la fine degli anni ‘90 il saldo complessivo fra entrate e rientri è di nuovo negativo (di 1.025 unità). Ma il flusso dei nuovi immigrati non si arresta: nel 2000 emigrano ufficialmente 33.235 persone di nazionalità italiana (21.046 maschi e 12.189 femmine).16 Come negli anni ’60, anche verso la fine del secondo millennio l´emigrazione italiana verso la Germania è prevalentemente di tipo maschile: il che lascia supporre che fra i nuovi emigrati il numero di nuclei familiari non sia consistente. Le tipologie del nuovo mercato del lavoro, caratterizzato da posti di lavoro insicuri e precari, possono essere la ragione alla base di una migrazione di singoli e non di intere famiglie.

Con oltre seicentomila persone alla fine del 2000 (619.000), la comunità italiana rappresenta l’8,5% degli stranieri ed è la più consistente fra quelle provenenti da un paese della EU: 368.000 (59,5%) sono maschi e 251.000 (40,5%) femmine17. La maggiore concentrazione è nelle regioni industriali della Germania occidentale, in particolare nella zona di Monaco (fabbrica della Mercedes), Stoccarda (fabbrica della BMW), Francoforte (aeroporto) e Colonia. Si segnala soprattutto il caso della città di Wolfsburg (Volkswagen), a motivo alla politica di reclutamento della fabbrica favorevole all’impiego di operai italiani: a differenza di altre zone industriali, a Wolfsburg gli italiani sono il gruppo straniero più numeroso.18

Nell’area e città di Berlino troviano poi un’altra tipologia di migrazione, in particolare italiana. In questo contesto, la tipica figura dell´operaio emigrato, che caratterizza altrove la maggior parte della comunità, non è molto presente, anche per la politica di reclutamento dell´indutria berlinese, che ha privilegiato persone provenienti dalla Turchia e dalla Grecia. Per questo una grande parte di 13 Bögenhold, Peter: 1985, Die Selbständigen. Zur Soziologie dezentraler Produktion. Frankfurt/New York; Verein für Gegenseitigkeit e.V. (European Migration Centre): 2001, Ethnic Entrepreneurship in Europe. A Conference Report. Berlin. 14 Sonja Hau: 2000, Soziales Kapital und Kettenmigration : italienische Migranten in Deutschland - Opladen. 15 In questo periodo attraverso le attività di ricostruzione nei nuovi Bundesländer la Germania sperimentava una significativa ripresa economica, specialmente nel settore dell´edilizia, che attirava non pochi lavoratori stranieri. L´Italia in quegli anni, anche a causa dei diversi casi di corruzione e scandali politic, si trovava in una situazione stagnante; in particolare il settore dell´edilizia, che vive spesso di commissioni pubbliche, venendo a mancare gli investimenti, si trovava in una crisi. Il contesto positivo in Germania e quello negativo in Italia hanno avuto così una funzione di “push and pull”, espellendo e attirando i lavoratori italiani. 16 Statistisches Bundesamt Wiesbaden 17 Mitteilungen der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen: Daten und Fakten zur Ausländersituation. Bonn. 18 Anne von Oswald, "Venite a lavorare con la Volkswagen! ‘Gastarbeiter’ in Wolfsburg 1962-1974“, in: Rosmarie Beier (Hrsg.), Aufbau West - Aufbau Ost. Die Planstädte Wolfsburg und Eisenhüttenstadt in der Nachkriegszeit", Ostfildern-Rult 1997, S. 199-209.

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italiani a Berlino lavora nel settore del terziario, precisamente nella gastronomia e in settori a complementari, come il commercio e le importazioni19.

Disoccupazione e qualifiche professionali

I risvolti dei processi di deindustrializzazione non hanno risparmiato la comunità italiana, con la perdita di molti posti di lavoro20. Il tasso di occupazione da lavoro dipendente si è continuamente ridotto e a dicembre 2000 risultavano occupate 203.000 persone: 146.216 maschi (70%) e 61.193 femmne (29,5%); il 79,8% (165.580) operai e il 20,2% impiegati.

Il tasso di disoccupazione “italiana” a dicembre 2000 era del 16,3%. Nel dicembre 2001 erano disoccupati 41.979 italiani con un tasso del 17,4%, più alto di quello del totale della popolazione in Germania (10,6%), ma più basso di quello relativo agli stranieri (19,6%). L’84,3% dei disoccupati italiani non possedeva alcuna qualifica professionale (fra gli stranieri disoccupati questa quota era del 76,6%); l’11,4% era sotto i 25 anni ed il 37,2% risultavano senza lavoro da più di un anno (fra gli stranieri questa quota è del 33,8%).21

Alla fine di ottobre 2002 gli italiani senza lavoro erano 41.659 (28.876 maschi; 12.783 femmine), un tasso di disoccupazione del 17,3% (fra gli stranieri in generale è del 20,6%). Nella Regione Berlino-Brandenburgo si ha con il 32,6%22 il maggior tasso di disoccupazione fra gli italiani in Germania, mentre nella ancora “fiorente” Baden-Württemberg è del 13,7%, dopo Marocchini (16,6%) e Turchi (16,4%): uno dei tassi più alti fra gli stranieri.

Analizzando i dati strutturali dei disoccupati italiani alla fine di settembre 2002 (40.057 persone), viene confermata una tendenza: le più colpite dalla disoccupazione sono le persone senza qualifica. Infatti il 79,6% non possiede nessuna qualifica professionale; il 20,4% ha una qualifica professionale cosi suddivisa: formazione professionale aziendale 16,7%, formazione professionale scolastica 1,7%, Fachhochschule (Università di Scienze Applicate, come i Politecnici) 0,4%, Università 1,6%23.

19 Pichler, Edith, « Intégration et réseaux transnationaux. Les Italiens de Berlin », in: Rainer Ohliger (Ed.), Histoire et Migration en Allemagne, Migrance N. 17/18, 2000. Paris, S. 86-93. 20 Vedi in generale sull´argomento: Roberto Alborino (ed.),Italiener in Deutschland : Teilhabe oder Ausgrenzung? Freiburg,1998. 21 Bundesanstalf für Arbeit, Nürberg: diverse Tabelle; Statistisches Bundesamt, Wiesbaden; Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen(Hg.), 2002, Bericht der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen über die Lage der Ausländer in der Bundesrepublik Deutschland. Berlin und Bonn, August 2002; Mitteilungen der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen: Daten und Fakten zur Ausländersituation. Bonn. 22 Anche fra gli altri gruppi di stranieri il tasso di disoccupazione in questa Regione è assai elevato: Turchi 44%,i Portoghesi 32,4%, Greci 37,2%, Spagnoli 29,8%, Inglesi 26,6%, Francesi 24,9%. Il tasso così elevato di disoccupazione fra gli italiani di Berlino è da ricondurre però anche alla tipologia della comunità stessa, composta, per via dell´attrazione che esercita la citta sui giovani, da tanti nuovi immigrati in cerca di primo lavoro e che si iscrivono così alle liste di collocamento. 23 Bundesanstalf für Arbeit, Nürnberg: diverse Tabelle; Statistisches Bundesamt, Wiesbaden; Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen(Hg.), 2002, Bericht der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen über die Lage der Ausländer in der Bundesrepublik Deutschland. Berlin und Bonn, August 2002; Mitteilungen der Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen: Daten und Fakten zur Ausländersituation. Bonn.

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Un motivo che viene più volte riportato nelle pubblicazioni24 per analizzare questa situazione è individuato nella scarsa volontà degli italiani a partecipare a corsi di formazione o di riqualificazione professionale, per migliorare la propria posizione sul mercato del lavoro, e nel fatto che, godendo del diritto alla libera circolazione all´interno della Comunita Europea, non hanno cercato, non avendone bisogno, a differenza di altri gruppi nazionali, di assicurarsi il permesso di soggiorno con un lavoro sicuro25. In questo senso ha avuto un ruolo disincentivante la mentalità di molte famiglie, che preferiscono non investire nella formazione, privilegiando un impiego immediato, scelta che si rivela spesso fallace.26 Un´altra causa esplicativa della bassa propensione a partecipare ai corsi di formazione è la scarsa informazione sui corsi di formazione professionale, sia di quelli organizzati dalle autorità tedesche che di quelli promossi dagli Enti di formazione italiani.

Un fattore aggravante della condizione degli italiani in Germania, e in particolare delle seconde generazioni, è riconducibile alla situazione scolastica, carente nei riguardi di tutti i figli di stranieri, specialmente nella scuola secondaria superiore (cfr. tab. 1).27 Un dato interessante da osservare riguarda gli scolari turchi, che, a differenza degli altri gruppi, sono più numerosi nelle Gesamtschulen che nei ginnasi. Questo fatto si spiega con la numerosa presenza di scolari turchi in Bundesländern retti, ora o nel passato, da giunte socialdemocratiche che avevano appoggiato le Gesamtschulen come esempio di sistema scolastico democratico e integrativo, a differenza degli elitari Ginnasi tedeschi, frequentati prevalentemente da scolari provenienti dalla borghesia intellettuale tedesca o straniera.

Fra gli scolari stranieri sono proprio i figli dei cosiddetti “Arbeitsmigranten”, dei lavoratori reclutati, perciò provenienti in maggioranza da famiglie con un livello di scolarizzazione non alto, quelli più colpiti da questo sistema scolastico caratterizzato da forme di discriminazione istituzionale.28

A proposito degli italiani, il tasso più alto di presenze si riscontra nelle Hauptschulen (scuola dell´obbligo) e nelle Sonderschulen (scuole differenziali),mentre è basso nel Ginnasio, dove risultano, fra gli studenti straneri, quelli con i risultati più negativi (cfr.tabb. 2 e 3).29 Questa situazione diventa ancora più grave se teniamo pure conto che fra i 619.060 italiani residenti in Germania 174.435, ossia il 28,2%, è nato in Germania.30

24 Breitenbach, Barbara von: 1982, Italiener und Spanier als Arbeitnehmer in der Bundesrepublik Deutschland. Eine vergleichende Untersuchung zur europäischen Arbeitsmigration. (Entwicklung und Frieden: Materialien, 14). München;Seifert, W. (Ed.): 1995, Wie Migranten leben. Lebensbedingungen und soziale Lage der ausländischen Bevölkerung in der Bundesrepublik. WZB FS III 95-401. Berlin. 25 Negli ultimi anni ci sono stati dei casi di emigrati italiani ai quali non è stato prolungato il permesso di soggiorno perché disoccupati e richiedenti l´assegno sociale. Specialmente nelle regioni della Baviera e del Baden Wurtemberg si è registrato il maggior numero di espulsioni per tali motivi. 26 Parere espresso dall´ex Consigliere per gli Affari Sociali dell´ Ambasciata di Italia a Berlino, Fabrizio Romano ora ambasciatore di Italia in Georgia. 27 Beauftragte der Bundesregierung für Ausländerfrage: 2003, Förderung von Migranten und Migrantinnen im Elementar- und Primärbereich, Bonn/Berlin August 2003 28 Gomolla, M/Radtke, F-O.: 1999, Institutionelle Diskriminierung. Die Herstelung ethnischer Differenzen in der Schule. Opladen; Gogolin,I./Neumann, U./Reuter, L.:1998, Schulbildung für Minderheiten, in: Z.f. Päd. 44, 5, S. 663-678. 29 Va anche detto che una grande parte degli scolari italiani frequenta la scuola nelle regioni della Baviera e Baden-Wuttenberg, regioni che hanno un sistema scolastico molto selettivo. 30 Beauftragte der Bundesregierung für Ausländerfrage (Ed.), Agosto 2000.

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La poca padronanza della lingua tedesca viene spesso interpretata come difficoltà generale di apprendimento e usata come motivo per relegare i bambini stranieri in una Sonderschule31, e non riconosciuta invece come possibile causa dei problemi d´apprendimento. Purtroppo, i bambini italiani vantano questo triste primato: mentre la percentuale media di bambini stranieri che frequentano la Sonderschule è di 6,5%, fra quelli italiani è del 7,9%; fra i bambini tedeschi è solo del 3,9%.

Tab. 2 - Scolari stranieri nell´anno scolastico 1999/2000 (v.a.)

Scuole32 Italiani Turchi Greci Spagnoli Vorklassen 75 2.510 109 30 Schulkindergärten 734 5.151 226 51 Grundschulen 29.217 186.824 13.324 3.161 Schulunabh. Orientierungsstufe

(corso di orientamento)

1.353 14.787 640 220

Hauptschulen 18.517 84.953 7.682 1.218 Schularten m. mehr. Bildungsg. (Scuole con diversi corsi d´apprendimento)

646 2.034 142

27

Realschulen 6.645 32.776 3.563 1.072 Gesamtschulen/Waldorfschulen 3.933 32.000 1.798 693 Gymnasien 4.398 22.338 3.772 1.295 Abendschulen und Kollege

(Scuole serali)

363 3.205 245 121

Sonderschulen 5.623 25.553 1.648 369 Totale 71.504 412.161 33.149 8.257

31 Non sempre i genitori stranieri o italiani sono consapevoli di che tipo di scuola si tratta. Alcuni hanno i mezzi e le conoscenze per contrastare la decisione di mandare il loro figlio in una Sonderschule; altri, specie se appena emigrati dall´Italia - come l´autrice ha avuto modo di constatare - si lasciano “sedurre” dalla traduzione in italiano “die Sonderschule”. Infatti tradotta letteralmente Sonderschule diventa in italiano “Scuola speciale”, che ha classi con un numero minore di scolari etc.. perciò una scuola privilegiata, e non come nei fatti una scuola da dove difficilemente lo scolaro uscirà con qualifiche tali da consentigli di andare se non alla maturità almeno ad un buon posto di apprendistato. Di solito i ragazzi che hanno frequentato una Sonderschule terminano con una licenza di Hauptschuleabschluss. Aver frequentato la Sonderschule è uno stigma che accompagna la carriera scolastica e professionale poi dei ragazzi. 32 In Germania, secondo le norme dei vari Bundesländer, si decide dopo quattro o sei anni di scuola primaria (Grundschule) il percorso scolastico del bambino, se prosegue verso istituti superiori come il Ginnasio o la Realschule, o se frequenterà la Hauptschule. In molti Bundesländer questo ultimo tipo di scuola gode di un’immagine negativa, perché spesso punto di raccolta di scolari con problemi non solo di apprendimento ma anche comportamentamentali, spesso provenienti da famiglie emarginate. Con una licenza della Hauptschule si ha molta difficoltà a ricevere un posto di apprendistato, specialmente in un settore innovativo dell´economia. Le Gesamtschulen sono delle scuole integrate dove sono presenti tutte le classi fino alla maturità, le Waldorfschule sono le scuole che si rifanno alle teorie di Rudolf Steiner (1861-1925).

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Tab. 3 - Scolari stranieri nell´a.s. 1999/2000, in determinati tipi di scuole (%)

Scuole Italiani Turchi Greci Spagnoli Grundschulen 40,8 45,3 40 38,2 Hauptschulen 26 20,6 23 14,7 Realschulen 9,3 8 10,7 9,3 Gesamtschulen/Waldorfschulen 5,5 7,8 5,4 8,4 Gymnasien 6,1 5,4 11,4 15,7 Sonderschulen 7,9 6,2 5 4,5 Totale33. 100 100 100 100

Fonte: Beaufragte der Bundesregierung…: 2002. Calcolo proprio

Gli italiani sono poco rappresentati, a differenza per esempio dei greci, spagnoli, portoghesi e turchi, pure negli istituti professionali superiori, nelle scuole professionali. Se ricevono un posto di apprendistato, è spesso, come verrà poi descritto nei capitoli seguenti, in mestieri non attrattivi, con orari e condizioni di lavoro svantaggiosi, con poche possibilità di guadagno e di carriera.

A differenza dei giovani tedeschi, gli italiani raramente sono in possesso di titoli professionali, e trovano impego per lo più come operai non qualificati: ossia per lavori che, con il cambiamento strutturale dell´economia, sono ad alto rischio.34

La comunità italiana in Germania, all´inizio del nuovo millennio, è caratterizzata da una contraddizione. Mentre in virtù dell’appartenenza all´Unione Europea l´inclusione formale nei diritti di cittadinanza, civili e politici, aumenta, per via della loro situazione professionale (lavori precari, disoccupazione), scolastica e formativa soffrono di forme di esclusione, che diminuiscono di fatto la loro inclusione nei diritti di cittadinanza sociale.

Dall’assistenza all’integrazione: funzioni e nuove tipologie delle associazioni degli emigrati

L’associazionismo italiano in Germania si è sviluppato soprattutto negli anni sessanta del XX secolo. Le ondate di immigrazione precedenti infatti difficilmente potevano dar luogo a strutture stabili in ambito sociale o ricreativo perché si trattava di flussi emigratori che, pur non esigui dal punto di vista quantitativo, non formavano comunità immigrate organizzate. L’emigrazione in Germania si diffonde su vasta scala a partire dalla fine degli anni cinquanta e la rete delle associazioni italiane inizia a formarsi proprio in quel periodo. Le associazioni tuttavia risentono fortemente del carattere rotatorio, temporaneo e stagionale del flusso italiano. Esse infatti tendono a fornire servizi ben precisi in determinate aree geografiche, ma la loro presenza e influenza nella realtà dell’emigrazione non è paragonabile ad altri casi europei, come quello svizzero, dove l’associazionismo gioca un ruolo insostituibile negli equilibri delle comunità.

Il dato più interessante relativo agli anni sessanta, che continua nella decade successiva, è la presenza delle grandi strutture associative che hanno un forte legame con l’Italia, come i patronati 33 Nella tabella sono state calcolate le percentuali di frequenza dei tipi di scuole più rilevanti per rendere visibile la situazione scolastica dei ragazzi stranieri e di quelli italiani. Non sono stati inseriti per esempio i dati degli scolari delle Vorklassen (Scuole premine) o quelli frequentanti delle scuole serali che però non sono così rilevanti. Facendo però il calcolo delle percentuali in base al totale degli scolari di ogni gruppo, la somma può a volte non dare come risultato 100. 34 Beauftragten der Bundesregierung für Ausländerfragen(Ed.) August 2002

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sindacali, le Missioni Cattoliche, e le associazioni di affiliazione politica.35 Queste ultime, che riflettevano il paesaggio politico italiano, più che alla tutela, all’integrazione e alla rappresentaza degli italiani nella società di accoglienza, hanno operato per mantenere i contatti con l’Italia. La frantumazione di tali organizzazioni, a causa delle differenze ideologiche, ha ostacolato una maggiore coesione tra gli immigrati, portando i non attivi politicamente ad allontanarsi e a rimanere in un ambito più privatistico e familiare. 36

Sul versante della tutela dei diritti del lavoro e delle previdenze sociali, dell’assistenza ai connazionali coinvolti in casi problematici con le amministrazioni locali e la burocrazia sono per esempio particolarmente attivi, in quegli anni, i sindacati italiani, anche attraverso i rispettivi Patronati: l’associazione ACLI, con il Patronato ACLI, il sindacato CGIL con l’INCA-CGIL, la Uil con l’Ital-Uil e la CILS con l’INAS Cisl. Ulteriori rappresentanze patronali sono l´ENASCO, l´ENAS, l´EPASA e il SIAS. Particolare attenzione viene rivolta, da queste organizzazioni, al comparto della formazione, in un’ottica di promozione dei processi integrativi: le attività di formazione sono svolte dall’ENAIP, dalla CGIL-Bildungswerk (CGIL) e dallo IAL-CISL (CISL).37

A partire dalla metà degli anni settanta, quando era chiaro che la permanenza in Germania sarebbe diventata stabile, a differenza di quanto pensato all´inizio del processo migratorio, e che il numero delle famiglie italiane residenti diveniva sempre più consistente, si vennero formando nuove associazioni, di rappresentanza dei genitori (come per esempio la FAIEG o il Coordinamento delle Associazioni Genitori del Baden Württemberg)38 o per l’assistenza scolastica, con l’obiettivo di seguire e migliorare la situazione scolastica dei bambini italiani. Queste associazioni, come il Co.as.sc.it39 o il Progetto Scuola e.V40 offrono e coordinano corsi di lingua madre e di sostegno per scolari italiani, avvalendosi di finanziamenti italiani. Anche se non rientrano propriamente nella linea della formazione e riqualificazione professionale, tali attività propedeutiche tendono a sopperire alle lacune evidenziate dai bambini italiani nella scuola tedesca, per fornire loro le possibilità di una formazione adeguata alle esigenze della società del sapere.

Superata la crisi economica degli anni settanta, in cui l’associazionismo, soprattutto quello sindacale, ha giocato un ruolo importante nel tentativo di contenere le conseguenze negative 35 La presenza delle organizzazioni politiche italiane, con le loro espressioni associative, si rende più consistente durante gli anni sessanta, quando gli immigrati da "oggetto di assistenza" vengono sempre più considerati "soggetti politici". La Filef, l’Istituto Santi, l’UNAIE, il Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo (CTIM), sono alcune di queste associazioni nazionali formalmente orientate alla rappresentanza e tutela dei connazionali emigrati, nel paese di residenza, ma anche in ambito istituzionale italiano. Va rilevato che l’interesse dei partiti e delle relative associazioni era diretto, in modo non marginale, alla organizzazione del consenso politico per le elezioni italiane. Cfr. Kammerer, Peter: 1991, Some problems of Italian immigrants' organisations in the Federal Republic of Germany, in: Ostow, R./Fijalkowski, J. et al. (Hg.), Ethnicity, structured inequality, and the state in Canada and the Federal Republic of Germany. Frankfurt am Main u.a., S. 185-196: Breitenbach, B., 1982 36 Dietrich Thränhardt (Ed.): 2000, Einwanderer-Netzwerke und ihre Integrationsqualität in Deutschland und Israel. Münster [u.a.];D’ Amato, Gianni: 2001, Vom Ausländer zum Bürger. Der Streit um die politische Integration von Einwanderern in Deutschland, Frankreich und der Schweiz. Münster. 37 Pichler, Edith: 1997, Migration, Community-Formierung und ethnische Ökonomie.Berlin. 38 La Federazione Associazioni Italiane degli Emigrati, come in Coordinamento delle Associazioni dei Genitori del Baden Würtenmber sono costituite prevalentemente da associazioni di famiglie o genitori, politicamente pluralistiche e con una tradizione cristiana. 39 http://www.coasscitcolonia.de/ Il Coasscit (Comitato Assistenza Scolastica italiana e-V.) di Colonia fu costituito nell'anno 1967. 40 Nel 1996 diversi organismi di formazione italiani (Enaip, CGIL-Bildungswerk etc.) hanno fondato l’istituzione Progetto Scuola e.V. Da gennaio 2003 “Progetto Scuola e.V.” si è diviso in Progetto Scuola Nord e.V. e Progetto Scuola Sud e.V

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sull’emigrazione italiana dovute ai processi di ristrutturazione industriale, è emersa con forza – all’inizio degli anni ottanta – la novità dell’associazionismo di carattere regionale. Quando ormai le emergenze derivanti dalla crisi economica erano state superate, possiamo identificare la progressiva organizzazione della comunità italiana, con conseguenze molto interessanti sul versante associativo. La caratteristica più importante del nuovo associazionismo è la sua dimensione economica e imprenditoriale, destinata a diventare importante con l’avvicinarsi agli anni più recenti.

La riorganizzazione della comunità italiana è coincisa con il moltiplicarsi delle iniziative degli italiani nella piccola e media impresa, per le quali lo strumento dell’associazionismo si è rivelato un’occasione di visibilità. Il segnale più interessante, in questo senso, è dato dalla nascita e dallo sviluppo di strutture di coordinamento delle varie imprese gestite da italiani, dalle associazioni che raggruppano ristoratori, gastronomi, gelatai (in genere sottolineando la comune provenienza regionale) alle realtà che si occupano di turismo, per cui le pubbliche relazioni diventano fondamentali. Si sono costituite associazioni di “categoria”, a carattere sovraregionale e trasnazionale: una di queste è il Ciao Italia, che organizza i gastronomi italiani in Germania e in altri paesi; un´altra è L´UNITEIS (Union Italienischer Eiskonditoren-l´Unione dei Gelatieri Italiani in Germania). Fra i gastronomi della “nuova generazione” si nota poi una tendenza verso il movimento più “alternativo” dello Slow Food41: a Berlino esiste una rete attiva di scambio con l´Italia che organizza dei seminari su prodotti italiani42.

Fra i nuovi immigrati si può, infine, notare la tendenza a creare associazioni di tipo interculturale, autonome dalle tipiche istituzioni italiane presenti nel mondo dell’emigrazione, o dalle organizzazioni legate ai partiti o ai sindacati italiani.43 Le loro attività hanno più un carattere culturale e di scambio con la società tedesca.44

Gli italiani nel sistema tedesco della formazione e riqualificazione professionale

In Germania la formazione professionale di carattere duale (teoria e pratica) si presenta con due modalità: quella aziendale e quella scolastica. L’opzione per l’una o l´altra dipende dagli scopi professionali e dal titolo di studio conseguito. Nella formazione in alternanza, scolastica e/o aziendale, vengono formati coloro che desiderano esercitare una delle professioni riconosciute a livello nazionale. I profili professionali sono stabiliti, in base alle esigenze del mondo del lavoro, in collaborazione tra Governo federale, Länder e parti sociali e vengono continuamente aggiornate secondo il bisogno.

41 “Slow Food” si contrappone alla tendenza alla standardizzazione del gusto e difende la necessità di informazione da parte dei consumatori nel mondo. L’Associazione è stata fondata nel luglio del 1986 da Carlo Petrini. La sede principale è a Bra, in Piemonte, nel nord Italia. Altre sedi sono state aperte in Svizzera (1995), in Germania (1998) e negli USA, a New York (2000), mentre è imminente l'apertura di un ufficio a Parigi. La struttura associativa di Slow Food consta di 65.000 membri in 45 paesi del mondo, organizzati in 560 convivia (delegazioni di territorio). In Italia i soci sono 35.000 circa e i convivia (che in Italia si chiamano condotte) sono 340. Nel resto del mondo sono 220 circa. 42 Haug,S./Pichler, E: 1999, Soziale Netzwerke und Communityformierung. Neue Ansätze in der Migrationsforschung, in: Jan Motte u.a. (Hrsg.), 50 Jahre Bundesrepublik - 50 Jahre Einwanderung: Nachkriegsgeschichte als Migrationsgeschichte, Frankfurt/Main, S. 259-284. 43 Pichler, E. 1997 44 Vedi per esempio a Berlino l´associazione Turbo Kurvo e.V. che organizza mostre di fotografie, letture, l´associazione Lavori in Corso e.V. che organizza delle escursioni bilingui nella “nuova Berlino”.

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Attualmente sono riconosciute a livello nazionale circa 360 professioni (vedi allegato 1). Le disposizioni legislative che stabiliscono il contenuto minimo dei corsi per ciascuna professione, aventi validità per tutto il territorio nazionale, vengono definite in accordo tra i responsabili della formazione professionale, in particolare imprenditori e sindacati.

Le competenze e le conoscenze da acquisire nei corsi formativi sono previste dai requisiti specifici di ogni professione. In particolare, contenuti e tempi della formazione sono stabiliti in un programma-quadro, che viene inglobato nel programma specifico di formazione dell'azienda di riferimento. Anche i contenuti della Berufsschule vengono stabiliti da un programma-quadro dei Länder, sotto la cui responsabilità ricadono queste scuole, che possono eventualmente apportavi alcune modifiche. I governi dei Länder, a tal proposito, si avvalgono di apposite commissioni, costituite da rappresentanti degli imprenditori, dei sindacati e dei ministeri regionali.45

Alle cosiddette “istanze pubbliche e private” (organizzazioni autonome regionali e settoriali, rappresentanti dei settori dell'industria e del commercio, Camera del commercio e dell'industria, Camera dell'artigianato, Camera dell'agricoltura, Sindacati, Enti di formazione di estrazione sindacale ecc.) è attribuita, su base legislativa, una funzione di consultazione, controllo e riconoscimento del percorso di formazione in azienda nella circoscrizione di loro competenza.

Il Consiglio dei rappresentanti degli imprenditori, il Betriebsrat, ha la responsabilità della pianificazione e della gestione del percorso di formazione e dell'assunzione degli istruttori.

Formazione professionale duale

Il sistema duale (azienda e scuola professionale) prevede corsi di formazione per quasi 360 diverse professioni. Per legge non è previsto il possesso di un preciso titolo di studio, ma le aziende hanno determinate aspettative nei riguardi degli aspiranti ai corsi. La durata della formazione, a seconda della professione, è di 2-3 anni. La formazione viene svolta nella azienda (3-4 giorni alla settimana) e presso la scuola professionale (1-2 giorni alla settimana, oppure insegnamento a blocchi). La domanda per partecipare al corso va presentata direttamente presso l´azienda, con la quale si stipula per scritto un Contratto di formazione, contenente le norme che regolano i tempi di lavoro, l’assicurazione (di malattia, di disoccupazione, pensionistica) e il compenso formativo.

Il titolo conclusivo, ossia il titolo professionale riconosciuto, si riceve dopo aver superato una prova d´esame finale statale presso le Camere competenti (per esempio, la Camera del commercio e dell´industria, la Camera dell´artigianato). Questo tipo di formazione non prevede alcun costo per l´apprendista.

Formazione professionale scolastica

Alcune professioni possono essere imparate soltanto presso una scuola professionale (statale o privata): per esempio le professioni nel settori sociale, tecnico o dell´assistenza. Per questa tipo di formazione viene di solito richiesta la licenza di scuola secondaria di primo grado, un età minima di 17 o 18 anni, e per alcune professioni un tirocinio preliminare. La durata, a seconda della professione, varia da 1-3 anni. La formazione scolastica viene integrata con periodi di tirocinio, a volte anche con tirocinio preliminare annuale. La domanda di iscrizione viene fatta direttamente

45 Per la scuola il programma etc. viene deciso dai vari Ministeri per la cultura scuola e scienze nei diversi Bundesländern

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presso la scuola. Fra la scuola e lo scolaro viene stipulato per scritto un contratto, che, a differenza del contratto di formazione professionale aziendale, non prevede l’assicurazione (malattia, disoccupazione, pensionistica) e, di regola, nessun compenso formativo.

Il titolo professionale conclusivo si riceve dopo aver superato una prova di esame riconosciuta dallo stato e a livello di Land. Le scuole private richiedono di regola il pagamento di tasse scolastiche.46

Gli italiani nelle scuole professionali

Nel 2000 erano 10.802 i giovani apprendisti di origine italiana, così divisi secondo i settori più importanti: il 46,3% faceva un tirocinio nel settore dell´industria e del commercio, il 43,1% nel settore dell´artigianato, l’8,7% nelle libere professioni e l’1% nel servizio pubblico.47 Anche fra gli apprendisti di origine turca (39.866), spagnola (1.750) e greca (4.784) prevale il settore dell´industria e del commercio: 48,5% turchi; 58,1% spagnoli; 46,8% greci. Nell’apprendistato nel settore dell´artigianato troviamo il 38,4% dei turchi, il 31,8% degli spagnoli, il 42,4% dei greci; nelle libere professioni l’11,3% dei turchi, l’8,2% degli spagnoli e il 9, 1% dei greci. Anche fra questi gruppi di stranieri il numero di apprendisti nel servizio pubblico è molto basso: solo lo 0,9% dei turchi, l’1% degli spagnoli e lo 0,8% dei greci.48 Sono dati che confermano come la scelta formativa professionale degli italiani sia rivolta a settori che non innovativi e che non garantiscono una certa mobilità sociale. Bisogna però notare che tale scelta è non solo conseguenza della precaria situazione scolastica dei ragazzi italiani in Germania;49 a volte è anche il risultato di forme indirette di discriminazione, che privilegiano, nei settori innovativi, i giovani tedeschi.50

Programmi e misure per l’orientamento professionale

Nell´ambito dell´anno di preparazione alla professione (BVJ Berufsvorbereitungsjahr) e nell´anno di scuola professionale di base (BGJ Berufsgrundschuljahr) si possono praticamente sperimentare diverse professioni. Nel contesto di tali attività di avviamento alla professione è possibile anche recuperare la licenza di scuola post-elementare.

46 Bundesanstalt für Arbeit: 2003/2004, Un futuro con la formazione professionale-Zukunft durch Ausbilung-Tipps zur Berufswahl für italienische Eltern. Norimberga. 47 Vanno poi aggiunte le percentuali di settori come agricoltura, marina, economia domestica dove sia gli iataliani che gli altri stranieri sono molto poco presenti. 48 Statistisches Bundesamt, Fachserie 11, Reihe, 3, 2000. 49 È chiaro che con l´aumento dei maturandi tedeschi che preferiscono una formazione professionale alla carriera universitaria, i ragazzi stranieri, e pertanto anche gli italiani in possesso di titoli di studio meno qualificati, si trovano in una situazione di forte concorrenza nella scelta di una formazione professionale in settori innovativi. 50 All´autrice sono stati riferiti casi nei quali a giovani stranieri veniva consigliato di intraprendere una formazione professionale che potesse essere poi con “successo” intrapresa nei paesi di provenienza (dei genitori, o dei nonni), in seguito un loro eventuale rientro, tipo: parrucchiera, sarta, meccanico d’auto. Non solo si ripetono in tal modo gli stereotipi sui paesi di provenienza dei Gastarbeiter (come se questi fossero rimasti dei paesi a carattere agrario, senza uno sviluppo economico e sociale tale da richiedere nuovi profili professionali); ma dando a questi giovani una formazione non adeguata ad una società del sapere e a un sistema globale, si nega loro la possibilità di inclusione sociale non solo nel paese di accoglienza o di origine della famiglia, ma anche nella nuova Europa della mobilità.

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Per i giovani che non si sono ancora decisi per una particolare professione o che l’hanno interrotta, sono previste a livello federale alcune misure di orientamento professionale (BvB) quali, ad esempio:

corsi di tip Lehrgang (con finalità ricognitive sulle attitudini professionali) di durata massima di 3 mesi;

corsi Grundasubildungslehrgang (di formazione di base), della durata dai 2 ai 12 mesi; corsi Lehrgang zur Verbesserung beruflicher Bildungs-und Eingliederungs chancen–BBE

(per migliorare le capacità di formazione e del relativo inserimento), che può durare fino ad un anno

Nel 2001 hanno partecipato a queste iniziative 113.844 giovani: tra i 14.355 stranieri 1.126 erano italiani 51

Un altro tipo di misura federale è la “Promozione della formazione di giovani svantaggiati” (Förderung der Berufsausbildung benachteiligter Auszubildender), con la quale la “Bundesanstalt für Arbeit” intende sotenere la formazione di giovani con difficoltà di apprendimento, di inserimento o in situazioni di disagio sociale. In questa categoria rientrano: giovani senza diploma della scuola dell´obbligo; soggetti provenienti dalle scuole di recupero o dalle scuole differenziali; giovani con difficoltà comportamentali con esperienze di droga o di carcere; giovani senza sufficiente conoscenza della lingua, con problemi di “literalità”,52 ortografia e concentrazione.

In questo programma sono previsti tre tipi di interventi:

1. AbH (Ausbildungsbegleitende Hilfe: aiuti paralleli alla formazione)

Accompagnano la formazione nel tirocinio aziendale e sono finalizzate all’eliminazione delle lacune linguistiche e culturali, all´apprendimento di prassi e teoria nella specializzazione di competenza, con sostegno socio-pedagogico.

Nel 2001 vi hanno partecipato 73.900 apprendisti; tra i 8.887 stranieri, 982 erano italiani.

2. BüE (Ausserbetriebliche Ausbildung: formazione extra aziendale)

La formazione in una struttura extra-aziendale (di matrice privata o statale) offre un tirocinio più accelerato e con un´assistenza e sostegno individuale per coloro che non possono essere formati, o non trovano adeguato posto, in un impresa regolare.

La formazione viene realizzata da Enti di formazione professionale nel contesto del sistema duale (teoria e pratica).

Nel 2001 vi hanno preso parte 32.236 giovani; 2.544 stranieri, di cui 170 italiani.

51 Dati forniti dallo Bundesanstalt für Arbeit nell´ambito del 2. Seminario sulla formazione professionale organizzato da questo Ente con l’ Ambasciata di Italia a Berlino ad Iphofen Novembre 2002; Bundesanstalt für Arbeit:2003/2004, Un futuro con la formazione professionale-Zukunft durch Ausbilung-Tipps zur Berufswahl für italienische Eltern. Norimberga. 52 Con il concetto di „literalità“ (ovvero competenze literali, al posto del concetto di alfabetizzazione) si intendono le capacità linguistiche, cognitive, sociali ed emozionali che servono per comunicare

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3. Übergangshilfe: aiuti transitori, concessi in caso di interruzione della formazione (aziendale o extra aziendale), sino alla ripresa di un altro tirocinio e dopo la conclusione della formazione, in attesa di un posto di lavoro o di contratto a tempo indeterminato.

Nel 2001, il totale delle iscrizioni a questi tre tipi interventi è stato pari a 219.980; fra i 25.786 stranieri, 2.278 erano di nazionalità italiana.53

Negli ultimi anni molti giovani hanno incontrato difficoltà nella ricerca di un posto di apprendistato, perché diverse ditte hanno ridotto la disponibilità. Il Governo federale tedesco ha inteso reagire a questa situazione promuovendo il programma JUMP, che offre ai giovani fra i 15 ed i 25 anni, che ricevono un assegno sociale e sono da anni disoccupati, la possibilità di trovare comunque un posto di apprendistato oppure di recuperare la licenza di scuola post-elementare.54 Il Programma ha avuto nel passato più edizioni; quella attuale è iniziata il 1.07.2003 e termina il 31.12.2004, con un finanziamento di circa 300 Milioni di Euro.

Per chi non avesse frequentato nessun tipo di formazione professionale, ma ha abbastanza esperienza lavorativa e desidera qualificarsi, esiste la possibilità di partecipare a corsi di formazione professionale o di riqualificazione professionale; con un esame esterno presso la Camera competente si ottene il titolo di operaio specializzato. Con ulteriori corsi è possibile poi conseguire quello di capo mastro (Meistertitel)55 o di economo aziendale (Fachwirt)56.

L´Istituto federale del lavoro mette a disposizione molte informazioni concernenti la formazione continua in forma di opuscoli e banche dati consultabili via internet. Per esempio la banca dati KURS, relativa alla formazione professionale e permanente, contiene offerte formative aggiornate: corsi crash (ad esempio, per la gestione dei rapporti con i collaboratori o per applicazioni su computer) e corsi di formazione finalizzati ad un ulteriore sviluppo professionale (come capo mastro impresario, tecnico o economo aziendale).

Nel gennaio del 2000 la quota di partecipazione degli italiani a corsi di riqualificazione è stato del 6,3%, su tutti gli stranieri; nel gennaio 2001 questa quota è scesa al 5,8%;57 un dato che, se confermato, evidenzia la scarsa propensione degli italiani a partecipare a corsi di riqualificazione professionale.

53 Per i dati vedi vedi nota 51 54 Bundesanstalt für Arbeit:2003/2004, Un futuro con la formazione professionale-Zukunft durch Ausbilung-Tipps zur Berufswahl für italienische Eltern. Norimberga 55 Dopo un corso di formazione professionale all´interno di un impresa (Geselle) e dopo aver frequentato l’apposita scuola (Meisterschule), superato l’esame, si riceve il titolo di capo mastro, che consente di creare una propria azienda artigianale. Il titolo di capo mastro consente inoltre di formare nuovi apprendisti. Il Governo tedesco è intenzionato a rilasciare alcuni emandamenti per semplificare in alcune professioni il procedimento per poter esercitare la funzione di capomastro. 56 L´economo aziendale (titolo riconosciuto dallo Stato), grazie alle conoscenze specialistiche, assolve a compiti di particolare impegno e responsabilità. Presupposto per partecipare a questo tipo di formazione è il possesso di una qualificazione professionale e una relativa esperienza di lavoro (almeno 3 anni). Il corso dura di regola 2 anni se a tempo parziale, 1 anno se tempo pieno; 18 mesi se trattasi di formazione a distanza. 57 Bundesanstalt für Arbeit Referat IIIa5 -4401.

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Formazione professionale e consulenza: i circuiti alternativi

Come accennato, gli italiani che frequentano corsi di formazione professionale non raggiungono valori significativi; di conseguenza risulta elevato il numero di persone senza qualifica professionale, a rischio, per via delle ristrutturazioni industriali, di perdere il posto di lavoro. Questi processi si sono accentuati negli ultimi anni.

Anche nel settore della micrompresa predominano, non solo per motivi di mercato e di tradizione,58 le attività nei comparti definiti “Handwerksähnlich”: per condurre questo tipo di aziende, per esempio, di gastronomia e produzione di gelato, non viene richiesto un titolo riconosciuto di capo mastro o una specifica qualifica. Ma anche in tali settori si fa sentire la crisi per la diminuzione dei consumi fra la popolazione in Germania e non possono più essere considerati comparti di ripiego occupazionale, in grado di garantire comunque un posto di lavoro e possibilità di guadagno. Dal momento che la maggior parte degli imprenditori italiani non possiede un titolo di maestro-artigiano essendo che sono poco propensi a frequentare seminari per formatori59, risulta difficile trovare imprenditori di origine italiana in grado di offrire opportunità di apprendistato e tirocinio. E’ questa una delle proposte e richieste sostenute da addetti e osservatori della problematica mercato del lavoro-migrazione, i quali cercano di far leva sulla solidarietà interna delle comunità immigrate, per rimediare alle difficoltà dei giovani stranieri di trovare posti di apprendistato in ditte tedesche.

Se nel passato le attività degli Enti italiani si concentrava soprattutto sui corsi di recupero per il titolo di licenza media (le cosiddette 150 ore), le trasformazioni nel mondo del lavoro, con il bisogno di diversi profili professionali, hanno creato nuovi spazi di intervento. Il processo di integrazione e unificazione dell´Europa, poi, con le sue istituzioni quali il Fondo Sociale Europeo, ha contribuito a creare i presupposti programmatici e finanziari a sostegno degli interventi degli Istituti preposti alla formazione professionale60

Gli Enti italiani di formazione e di riqualificazione professionale nel periodo 2000-2003 hanno portato a termine i corsi previsti dai progetti approvati fra il 1998 ed il 1999 dal Ministero del Lavoro italiano e finanziati per il 75% con le risorse del Fondo Sociale Europeo e per il 25% con il cosiddetto “Fondo di rotazione” nazionale (vedi allegato 2).61

A seguito della riforma del sistema di formazione professionale italiano - che affida alle Agenzie Regionali tale compito, e della normativa comunitaria che impone che i contributi del Fondo Sociale Europeo assegnati ad un paese membro non siano più devoluti a progetti da realizarsi in altri Paesi dell’Unione Europea (per il periodo 2000-2006 sono stati destinati direttamente alle Regioni), in base al principio che ogni Paese-membro deve gestirsi i programmi di integrazione delle comunità straniere, gli Enti italiani, con la eliminazione dei contributi dall’Italia, per l´organizzazione di corsi di formazione e di orientamento, devono trovare altre risorse e forme di partneriato. 58 Secondo i dati del Statistisches Bundesamt al 31.3.2001 (Mikrozennsus) 41.000 italiani svolgevano un lavoro autonomo, di questi 14.000 senza dipendenti, quindi a conduzione familiare e 27.000 con dipendenti. 59 Ogni formatore in Germania deve sostenere davanti alla camera competente un esame, secondo il regolamento di idoneità alla formazione. 60 Marino, Marco, 2002 Le misure di lotta alla povertà e all'esclusione sociale:Il caso della collettività italiana nella Repubblica federale tedesca. Ambasciata d'Italia a Berlino Ufficio sociale. 61 Alcuni progetti, come il progetto BIPRO, si è protratto fino al 2003. Non risulta che per la Germania si sia fatto ricorso a risorse nazionali e non comunitarie in anni recenti per il finanziamento di attività di formazione professionale.

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Le attività di formazione e di orientamento organizzate dagli Enti italiani hanno previsto essenzialmente:

corsi di informatica, assistente tecnico e commerciale alle esportazioni, lavoro autonomo e microimpresa;

corsi di orientamento professionale per giovani adulti disoccupati; corsi per favorire l´imprenditorialità italo-tedesca; corsi per corrispondenti in lingua straniera; corsi nel settore turistico.

Tra gli Enti attivi nel settore, le attività di formazione e riqualificazione sono state realizzate soprattutto dall’Enaip e dalla CGIL-Bildungswerk, attraverso finanziamenti italiani e del Fondo Sociale Europeo. Troviamo poi il Bildungswerk der Erzdiozese Köln, con attività formative nel campo del turismo e dell’apprendimento di lingue straniere, l’associazione Co.as.sc.it, per la corrispondenza in lingue straniere. In questo settore si segnale anche un’iniziativa della Filef, con l’indagine sulla domanda formativa dei giovani emigrati e sui fabbisogni delle piccole e medie imprese italiane in Germania62.

Sul versante tedesco, tra le istituzioni che da anni e con diversi progetti si occupano di formazione professionale e inserimento nel mondo del lavoro degli stranieri, specialmente di italiani, si segnalano la Camera dell´Industria e del Commercio di Colonia e la Camera dell´artigianato di Colonia, sostenute dal Ministero Federale per l´Economia e il lavoro.63

Con l’inizio del nuovo millennio, si sono messi in evidenza nuovi attori e differenti tipologie progettuali, a carattere transnazionale, che non pongono la formazione professionale come scopo prioritario, ma la promozione di attività produttive connesse alle realtà regionali dalle quali provengono degli immigrati. Attraverso progetti di sviluppo locale, ad esempio nel campo del turismo o della produzione agricola, gastronomica, artigianale, e di network “etnici”, si mira a creare nuove sinergie fra le comunità italiane all´estero e le località italiane, con l’obiettivo di promuovere attività produttive, che offrano ad entrambe le parti opportunità di sviluppo.64

La “nuova” strategia economico-politica, per quanto valida e apprezzabile, non può non sollevare qualche interrogativo, in particolare in tema di preparazione professionale dei “partner” italiani in Germania: c’è da chiedersi se esistano, nell’emigrazione, soggetti con i profili professionali adeguati alle finalità dei programmi e dei progetti. Pur conoscendo le capacità imprenditoriali e di adattamento dei connazionali emigrati, una politica lungimirante e una progettualità efficace non possono non guardare alle risorse qualificazione professionale, per avvalersi delle potenzialità connesse all’esperienza migratoria, appoggiandosi a figure, reti e strutture che offrano strumenti innovativi.

62 FILEF: 1999, Consistenza ed evoluzione del sistema di piccola e media impresa in emigrazione. La Germania Federale. Emigrazione 1/4, Roma; FILEF: 1999, Analisi della domanda formativa dei giovani migranti italiani in Francia, Belgio, Germania e Gran Bretagna.Emigrazione 9/12. Roma; FILEF: 1999, La creazione d´impresa nella Germania Federale. Guida. Emigrazione 5/8, Roma. 63 Vedi, ad esempio, i progetti Proqualifizierung, il progetto Kausa e QBN II presentati nel capitolo successivo 64 Vedi per esempio il Programma ITENETS (International Training and Employement Networks) con il Progetto „Iniziative specifiche di animazione e promozione di legami stabili tra l’ economia del Mezzogiorno e gli italiani residenti all’ estero”.

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Progetti e attività di formazione degli Enti italiani e Associazioni tedesche

Come precedentemente accennato, sono essenzialmente tre, due italiane una tedesca, le organizzazioni impegnate a favore dei connazionali residenti in Germania, con attività che spaziano dai corsi di lingua a progetti più specifici di qualificazione e riqualificazione professionale.

L´Enaip è un ente con sede principale a Stoccarda e filiali a Francoforte sul Meno e Monaco; è attivo soprattutto nelle Regioni del Sud della Germania, dove significativa è la concentrazione degli italiani.

L’attività formativa si concretizza in: corsi di lingua tedesca per migranti; corsi di lingua professionale e stages linguistici e professionalizzanti per studenti, apprendisti e lavoratori in Italia; progetti d'orientamento professionale per giovani migranti; attività di sostegno, recupero e reinserimento al mercato del lavoro per disoccupati.

Un’importante iniziativa condotta dall´Enaip, in cooperazione con l'Institut der deutschen Wirtschaft, su incarico dei Ministeri del lavoro italiano e tedesco e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, è stato il progetto binazionale BiPRO iniziato nel 1993 e terminato nell’estate del 2003. Il progetto, rivolto ad apprendisti italiani, prevedeva l’acquisizione della doppia qualifica italiana e tedesca in professioni riconosciute nell'ambito commerciale, meccanico e elettrotecnico.

Nel progetto erano previsti iter formativi per le seguenti professioni:

Settore informatico e telematico

operatore amministrativo-commerciale di sistemi informatici e telematici operatore amministrativo-commerciale di banca operatore amministrativo-commerciale d'ufficio operatore amministrativo-commerciale d'ufficio operatore amministrativo-commerciale nei servizi turistici operatore di gestione magazzino operatore nel commercio al dettaglio operatore nel commercio estero e all'ingrosso operatore amministrativo-commerciale nell'ambito immobiliare operatore amministrativo-commerciale nelle assicurazioni operatore amministrativo-commerciale nelle spedizioni operatore amministrativo-commerciale nell'industria

Settore amministrativo-commerciale:

operatore alberghiero operatore amministrativo-commerciale informatico operatore nel commercio di sistemi informatici e burotica •

Settore elettrotecnico-elettronico:

elettrauto elettricista impiantista elettrotecnico nell'industria

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elettrotecnico per centrali elettriche elettrotecnico per sistemi informatici e telematici elettrotecnico per sistemi di telecomunicazione nell'industria elettrotecnico per impianti ed apparecchi informatici

I corsi professionale, binazionali, sono stati realizzati a Stoccarda, Francoforte, Monaco, Düsseldorf e Friburgo. Per ogni ciclo, di tre anni, sono stati ammessi a partecipare 60 giovani nelle sedi di Düsseldorf, Friburgo, Monaco di Baviera e Stoccarda. Ai 7 cicli65 hanno partecipato in totale 420 giovani. In Italia sono state coinvolte imprese, industriali ed artigiane, nelle zone di Bergamo, Como, Melzo, Milano e Torino (vedi allegato 3).

Nel quadro della iniziativa comunitaria EQUAL, il cui obiettivo è di contrastare e porre rimedio alla disoccupazione, di sviluppare le risorse umane e l'apprendimento costante e di stimolare l'integrazione professionale e sociale di gruppi svantaggiati, l´Enaip ha promosso e coordina il "partenariato di sviluppo KoLIBRI". Il Progetto è iniziato il 5 del 2002 e avrà durata fino al 6 del 2005. Il nucleo centrale della strategia di EQUAL è rappresentato dai cosiddetti “partenariati di sviluppo”, mediante i quali i protagonisti principali del mercato del lavoro creano e consolidano un approccio integrato per la lotta contro la disuguaglianza e la discriminazione sul mercato del lavoro.

Il progetto KoLIBRI è destinato a giovani stranieri di origine italiana, turca e croata, residenti nel Baden-Württenberg. Di fronte alla perdurante carenza di personale qualificato, in particolare nei grandi centri urbani, e alla crescente richiesta di soggetti con elevate professionalità, il "partenariato di sviluppo KoLIBRI" intende rispondere con azioni sviluppate soprattutto in regioni con alta percentuale di popolazione costituita da migranti, per lo sviluppo di strategie innovative ed integranti. Il progetto si prefigge di offrire consulenza duratura, sostegno, sviluppo e formazione dei migranti, tenendo particolarmente conto delle rispettive risorse etniche, linguistiche e culturali.

Un punto chiave delle attività progettuali è costituito dalle azioni dei partner italiani, croati e turchi nel passaggio scuola-formazione professionale-impiego. In questo ambito sono previsti percorsi innovativi e duraturi di informazione, orientamento e di sostegno, con particolare attenzione all'ambiente sociale e alla famiglia.

Partner strategici del progetto, oltre ai Consolati Generali d'Italia, di Croazia e di Turchia a Stoccarda, sono le amministrazioni comunali, le amministrazioni del lavoro e i servizi di consulenza, vari partner sociali, chiese e protagonisti della società civile.

Il supporto tecnico è fornito dal Ministero Bundesministerium für Arbeit und Sozialordnung;66 l’amministrazione dei finanziamenti è affidata allo Jugendamt di Stoccarda; la facoltà di Scienze Politiche della Università di Tubinga ha il compito di accompagna e valutare le fasi e le attività del progetto

La collaborazione transnazionale di protagonisti europei, che cooperano per la ricerca delle migliori soluzioni comuni, assume, per l'Unione Europea, un significato fondamentale. Nel quadro del "partenariato di sviluppo KoLIBRI" il primo risultato della collaborazione italiana, francese e della Repubblica Ceca è il progetto di cooperazione di sviluppo transnazionale PETRARCA, che mira a

65 1993-1997, 1994-1998, 1995-1999, 1996-2000, 1997-2001, 1998-2002 e 1999-2003 66 Oggi diviso in Budesministerium für Wirtschaft und Arbeit, und Bundesministerium für Gesundheit und soziale Sicherung.

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far conoscere e applicare a livello transnazionale le esperienze, i concetti e modelli sviluppati a livello locale. Specialmente per il tema “migrazione e formazione” è importante e indicativo per il futuro una collaborazione ed uno scambio con partner transnazionali. Per questo sono stati creati instrumenti di lavoro, come “Buros” internazionali, gruppi di guida, di evaluazione e Mainstreaming.

Un’ulteriore iniziativa dell’ENAIP, sostenuta dai finanziamenti del Governo del Land Baden-Württemberg e del Fondo Sociale Europeo, e con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia, è costituita dal progetto FENICE (Formazione Esperienze Nuove In Cooperazioni Europee). Il progetto si rivolge a giovani italiani, nella fase di passaggio dalla scuola alla formazione professionale, con l’obiettivo di intraprendere una formazione aziendale in professioni orientate verso il futuro e - in misura minore - a specialisti alle prime armi di origine italiana, intenzionati ad ampliare o approfondire le proprie competenze linguistiche e culturali necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro, o che, pur possedendo sufficienti conoscenze della lingua italiana, intendono svilupparle con specializazioni professionali.

Il progetto offre moduli di accompagnamento e di integrazione alla formazione professionale, tali da consentire l’acquisizione delle competenze linguistiche – generali e specifiche - e di contenuti - utili alle relazioni d’affari con partner in Italia -, e di sperimentarle in situazioni reali. Tramite un tirocinio della durata di 3-5 settimane presso ditte appositamente scelte in Italia, le conoscenze linguistiche e tecniche acquisite possono essere verificate, ampliate ed approfondite.

A conclusione dell’iter formativo, dopo gli esami finali, i partecipanti possono ottenere un attestato di doppia qualifica professionale (sia tedesco che italiano).

Il progetto, nella sua fase sperimentale e con l’obiettivo di configurare una procedura modello, viene realizzato nel Baden-Württemberg nelle sedi di Friburgo, Stoccarda e Ulma; come partner transnazionali sono state scelte la Lombardia (regione economicamente rilevante) e la Puglia (regione di provenienza di molti migranti residenti nel Baden-Württemberg).

Infine, sempre dell’ENAIP, si segnala l’iniziativa denominata JobClub, che ha come target tutti gli italiani e italiane residenti in Germania, intenzionati a perfezionarsi professionalmente o in cerca di un lavoro o un posto per l’apprendistato. I servizi di JobClub, gratuiti, si ricolgono specialmente a chi ha difficoltà ad orientarsi da solo nel mondo di lavoro: lavoratori intenzionati a cambiare la loro situazione, italiani ed italiane arrivati da poco in Germania, ragazzi e ragazze appena usciti dalla scuola, donne, disoccupati, giovani a rischio e persone in situazioni difficili.67

Un´altra istituzione da anni attiva nel settore della formativo è il Centro di Cultura e Formazione CGIL-Bildungswerk, con sede a Francoforte sul Meno e filiali a Berlino, Düsseldorf, Hamburg, Köln; München, Stuttgart.

Il Centro promuove iniziative formative e culturali a favore della comunità italiana residente in Germania, in collaborazione con istituzioni italiane e tedesche. Sono state realizzate diverse misure formative, sia di base che settoriali, con l’obiettivo di migliorare il livello culturale - e di riflesso sociale – dei connazionali: corsi per orientamento al lavoro, creazione d'impresa, addetto all'import-export, corsi di navigatore-brooker informatico.

67 http://www.enaip.de/

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A partire dal novembre 2003 (03.11.2003- 31.06.2004), il CGIL-Bildungswerk realizza attività formative di qualificazione binazionale per assistente commerciale (Italia-Germania), con lezioni di informatica e Internet. L’iniziativa è attuata in collaborazione con il Ministerium für Wirtschaft und Arbeit della Regione Nordreno Westfalia, il Centro di formazione e riqualificazione del Sindacato Tedesco (Bfw) e il locale Ufficio del lavoro. 68

Il CGIL-BILDUNGSWERK e.V.69 sta attuando inoltre il progetto „Erhöhung der Ausbildungsbereitschaft bei jugendlichen Migrantinnen und Migranten in der Region Rhein-Main“70a Francoforte sul Meno, città e distretto di Offenbach e distretto del Main-Taunus. Iniziata il 15.01 2002, la prima fase del Progetto dura fino al 30.6.2005.

Si tratta di uno dei 7 progett71 approvati nel quadro della cooperazione per lo sviluppo denominata MARE (Migration und Arbeit Rhein-Main Regionale Entwicklungspartnerschaft: Emigrazione e Lavoro Rhein-Main-Partenariato di sviluppo locale), finanziati attraverso il programma sociale europeo (Equal).

Le motivazioni all’origine del progetto sono evidenziate da alcuni dati preoccupanti sul lavoro giovanile: all’inizio del 2001, erano 3.500 i giovani della regione registrati come disoccupati. Di questi ben il 40% aveva un passaporto straniero. Ma secondo stime dei funzionari addetti, la percentuale dei giovani con un background di immigrazione raggiunge addirittura il 60-70%.

Per le seconde e terze generazioni migranti l’attività formativa è una necessità ancora più urgente che per i loro coetanei autoctoni: per i figli degli stranieri una qualifica professionale significa compiere un passo fondamentale per avere maggiori opportunità economiche e sociali. Il progetto del CGIL-BILDUNGSWERK e.V. mira di fatto a offrire un’alternativa reale per raggiungere questo obiettivo.

Nel quadro delle attività previste, rivestono importanta fondamentale le iniziative bilingui di informazione, sensibilizzazione, e di mediazione fra i giovani, i loro genitori, le scuole, gli uffici pubblici e le imprese. Punto di forza del progetto è la cooperazione con la realtà locale, con le amministrazioni, le Camere di commercio, i Sindacati, le rappresentanze degli stranieri, gli enti pubblici e privati di formazione e le imprese.

Nelle azioni promozionali e informative vengono illustrate, specie ai giovani di origine straniera, le modalità e le procedure da seguire per accedere alla formazione professionale, le possibilità di scelta e di orientamento professionale. Ai genitori, spesso all’oscuro sull’organizzazione del il sistema formativo tedesco, vengono fornite informazioni, nella loro lingua madre, in occasioni di riunioni nelle scuole, nelle associazioni.

68 A titolo indicativo, e nell’ambito delle iniziative transnazionali e partenariali, si segnala “Versus”, un progetto, che dovrebbe partire ad ottobre 2003, finanziato dalla Regione Nordreno Vestfalia in collaborazione con il DGB-Bildungswerk, che si dovrà occupare di migrazione italiana, transna-zionalismo e Regioni italiane, e servire come modello per altri gruppi di immigrati. 69 La „V.“ sta a significare un’organizzazione registrata presso il tribunale tedesco di residenza 70 Trad.:”Aumento della disponibilità alla formazione professionale dei giovani di origine straniera” 71 Gli altri progetti all´interno della Cooperazione MARE condotti da altre istituzioni della Regione sono: Lingua e competenze informatiche; Coaching di formazione per giovani stranieri; Gender e Mainstreaming; Monitoring migrazione e mercato del lavoro; Competente interculturali; Management, lavoro sociale e migrazione.

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Il progetto punta fortemente sulla diffusione delle informazioni e l’organizzazione di reti e gruppi, mediante:

“moltiplicatori di madrelingua”, che parlano delle loro esperienze durante le riunioni e offrono in tal modo degli esempi e modelli;

manifestazioni e momenti di informazione nelle scuole della regione con una alta percentuale di alunni di origine straniera, in collaborazione con insegnanti e presidi;

opera di sensibilizzazione presso amministrazioni e personale di istituzioni rivolte ai giovani, perché anche in queste posizioni sono numerosi coloro che desiderano informazioni più approfondite sulla situazione e sulle possibilitá offerte ai giovani di origine straniera

coinvolgimento delle Camere di commercio, uffici pubblici, sindacati, per un proficuo scambio di informazioni72

Un’ulteriore attività a carattere transnazionale, realizzata in collaborazione con la FILEF, è il progetto “Movimento”, collocabile nell’ambito del programma di azione comunitaria in materia di formazione professionale “Leonardo da Vinci”.

Obiettivo dell’azione è di promuovere le abilità e le competenze, in particolare dei giovani, nella formazione professionale iniziale, a tutti i livelli, ricorrendo, tra l’altro, alla formazione professionale e all’apprendistato integrati dal lavoro. Lo scopo ultimo è di contribire a promuovere l’occupazione e facilitare l’inserimento lavorativo, anche di quanti hanno perso lavoro.

Un risvolto non secondario del progetto “Movimento” è l’intenzione di agevolare la formazione transnazionale dei giovani europei, attraverso il confronto con modelli culturali, comunicativi e organizzativi differenti da quelli del paese di provenienza.73 A tale scopo la FILEF organizza scambi sia verso l’Italia che diversi Paesi europei. I partecipanti vengono selezionati dal centro di formazione della CGIL-BILDUNGSWERK e.V ed usufruiscono di una borsa di studio da parte dell’Unione Europea, tramite la Zentrale Arbeitsvermittlungstelle di Francoforte (Z.A.V.–FFM) del Ministero del Lavoro. 74

Un terzo soggetto, particolarmente attivo nel quadro delle attività formative, è rappresentato dalle strutture camerali. Tra i progetti di formazione e consulenza per cittadini stranieri, inclusi gli italiani si segnala quello della Camera del Commercio e dell‘Industria e Camera dell’Artigianato di Colonia: la Koordinierungsstelle Pro Qualifizierung, iniziativa sostenuta dal Ministero federale per il lavoro e l’ordinamento sociale, finanziata fino al 2003. La Koordinierungsstelle Pro Qualifizierung mirava a promuovere, a livello federale, la qualificazione professionale di lavoratori e lavoratrici di origine straniera, per favorirne la crescita professionale e di conseguenza una maggiore stabilità e sicurezza lavorativa. Rivolto ad adulti di origine straniera, di età compresa fra i 25 e i 45 anni, il progetto Pro Qualifizierung ha privilegiato soprattutto azioni finalizzate alla motivazione degli immigrati adulti, informandoli sulle opportunità offerte mediante i corsi di qualificazione, di aggiornamento e perfezionamento, riconversione professionale e di specifiche misure previste per singoli gruppi.

Per raggiungere gli obiettivi, sono state organizzate seminari e incontri tematici, mettendo a punto progetti in collaborazione con partner quali imprese, sindacati, istituzioni, associazioni e istituti di 72 http://www.mare-equal.de/ 73 I 20 ragazzi e ragazze partecipanti ad ogni programma sono di diverse nazionalità. Per il “Programma Movimento III” per esempio i corsisti sono di nazionalità italiana, turca e bulgara 74 CGIL Bildungswerk e.V.: 2003, Magazin, Herbst 2003, Francoforte.

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formazione. Un compito non marginale del progetto consisteva nell’opera di convincimento verso le aziende, che non sempre sono consapevoli del potenziale insito nei propri dipendenti di origine straniera e di come potrebbero investirlo, mediante corsi di aggiornamento e qualificazione.

Alcune azioni della Pro Qualifizierung sono state promosse congiuntamente con il Consolato Generale di Colonia. Sono stati offerti, per esempio, corsi di qualificazione per insegnanti italiani e realizzato un dizionario con i termini più importanti nel settore della qualificazione professionale. Nel seminario "Integrazione professionale degli italiani: risorse e strategie di promozione, il ruolo degli insegnanti" sono stati indicati modi e strumenti utili alla loro funzione di moltiplicatori e mediatori fra comunità, famiglie e giovani75.

Dal 2003, sempre attraverso la Camera dell´Industria e del Commercio e la Camera dell´Artigianato di Colonia, in collaborazione con gli Uffici del Lavoro di Bergisch-Gladbach, Brühl e Colonia, è iniziato il Progetto “BQN II (Berufliche Erstqualifizierung von Nachwuchskräften mit Migrationshintergrund in Köln und Umgebung)”:76 La motivazione per lo sviluppo di questa attività risiede nella continua diminuzione, nella Regione, del numero di giovani d´origine straniera presenti nei corsi di formazione professionale, scesa dal 18%, a metà degli anni novanta, all´11% all´inizio del duemila. L’obiettivo mira a motivare i giovani emigrati a iniziare una formazione, a convincere i genitori a sostenere i figli durante l´apprendistato, a motivare e collaborare con le imprese, anche di proprietari di origine straniera, per offrire disponibilità di nuovi posto di apprendistato77.

Sempre un´iniziativa delle due Camere, in collaborazione con L´ufficio Federale del Lavoro e L´Istituto Federale per la Formazione Professionale (Bundesinstitut für Berufsbildung), è il progetto KAUSA,78 (“Koordinierungsstelle - Ausbildung in ausländischen Unternehmen”),79 Il progetto viene sostenuto dal Bundesministerium für Bildung und Forschung (Ministero Federale della Ricerca e Istruzione) e dal Bundesministerium für Arbeit und Sozialordnung (Ministero per il Lavoro e l´Ordine Sociale). L’obiettivo è di promuovere, su tutto il territorio federale, la formazione in aziende straniere, organizzando manifestazioni per motivare i datori di lavoro immigrati, collegando iniziative e interlocutori sul luogo, dando informazioni sulle domande più frequenti riguardanti la promozione dell´avviamento professionale. Come centrale di informazione, che opera da Colonia a livello federale, KAUSA raccoglie informazioni su disponibilità, progetti e iniziative che siano d´appoggio alle aziende straniere che intendono istituire posti di apprendistato.80

Una tipologia importante del nuovo associazionismo è quella a dimensione economica e imprenditoriale. Il segnale più interessante, in questo senso, è dato dallo sviluppo di strutture di coordinamento settoriale delle varie imprese gestite da italiani, e l’impegno in attività anche formative. Ne è un esempio l’UNITEIS (Union Italienischer Eiskonditoren), l’associazione dei gelatai italiani che fornisce informazioni ai soci sulla normativa del settore, servizi di consulenza per la gestione dell'azienda, per le problematiche assicurative e previdenziali e svolge un'attività 75 http://proqua.de/ 76 Trad.: “Prima qualificazione professionale di giovani migranti residenti a Colonia e dintorni” 77 http://www.bqn2.de/ 78 http://www.kausa.de/ 79 Trad.: “Ufficio di Coordinamento per la formazione professionale presso imprese straniere” 80 Pro Qualifizierung/KAUSA: 2000, Info-Brief. Kompetenz in Aus- und Weiterbildung. Colonia; Pro Qualifizierung: 2002, Dossier Berufliche Integration der Italiener: Möglichkeiten und Strategien, Die Rolle der Lehrer. Dokumentation des seminars für Lehrer der italienischen Sprache und Kultur 6. Februar 2002, Italienisches Kulturinstitut, Köln. Colonia;Pro Qualifizierung: o.a. , Dossier Seminario Formazione e riqualificazione professionale die lavoratori italiani in Germania. Colonia.

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mirata nel campo della formazione, organizzando corsi specializzati anche in Italia. In Germania, già all'inizio degli anni '80 questo sodalizio ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come categoria professionale da parte della Camera dell'Artigianato del Rhein Main, con la collaborazione della quale, nel 1983, ha dato vita ad un progetto binazionale di formazione professionale per gelatieri81.

Novaimpresa-Institut zur Förderung der selbständiger Arbeit e.V.82 è un´altra associazione che si rivolge a italiani che lavorano in proprio: liberi professionisti, imprenditori. Lo scopo è di tutelarne gli interessi e sviluppare le potenzialità della piccola e media imprenditoria italiana in Germania. Oltre a servizi di consulenza, l´associazione organizza corsi di formazione e aggiornamento professionale per imprenditori e maestranze83.

Infine, un´iniziativa nel campo della formazione professionale binazionale viene offerta anche dalla Camera di Commercio Italo-Germanica. Si tratta di una formazione professionale duale, che consiste di una parte teorica da svolgere in Germania e di una pratica lavorativa da farsi in Italia.

Altro a tutte queste opportunità esiste la possibilità di partecipare a corsi di formazione, di aggiornamento permanente e di specializzazione offerte da ditte tedesche all’interno della fabbrica.

Attività di consulenza

Di fronte ai dati sull’inserimento nel mercato del lavoro tedesco e la preparazione professionale di alcune fasce della popolazione italiana residente in Germania, anche i Consolati già da tempo sono intervenuti aprendo sportelli di informazione e consulenza riguardo le tematiche del lavoro e formazione.

Per esempio a Colonia il Consolato Generale d’Italia, con una azione congiunta con il Progetto Pro Qualifizierung, con il BQN II e in collaborazione con l´Arbeitsamt, ha promosso una campagna di informazione sulle opportunità di formazione e qualificazione professionale. Chi si reca al Consolato a Colonia riceve dei “flyer” (allegati anche ad ogni passaporto rilasciato o rinnovato), fogli di informazione dal titolo “Pensa al Tuo futuro: qualificaTi!”, che forniscono, in lingua italiana, informazioni sulle opportunità di consulenza sul duplice sistema tedesco della formazione professionale e sul valore dei corsi di qualificazione, facilitandone l’accesso.

E’ stato poi istituito uno sportello di consulenza, aperto due volte al mese, per offrire un orientamento e informazioni sull’acquisizione di diplomi professionali, aiuto nella ricerca del posto di apprendistato, di un posto di lavoro e di reintegrazione professionale.

Il servizio si rivolge in particolare a giovani e adulti senza diploma della scuola dell´obbligo o privi di formazione professionale o qualificazione riconosciuta, occupati e disoccupati; adulti e giovani senza adeguata conoscenza della lingua tedesca.

A Berlino in collaborazione tra Arbeitsamt e Ambasciata viene svolto un servizio di consulenza espressamente per gli italiani ivi residenti. Ogni ultimo mercoledì del mese, presso gli Uffici della cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia, una Berufsberaterin dell´Arbeitsamt informa sui corsi di formazione e riqualificazione. 81 Bundesanstalt für Arbeit: 2002, Integration durch Qualifikation. Dokumentation zur Fachveranstaltung am 29. November 2001 in Köln. IBV 06/02. 82 Trad.: Istituto per la promozione del lavoro autonomo 83 Italiani in Deutschland 4/2003

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Osservazioni finali

Un problema che caratterizza e penalizza l’odierna comunità italiana in Germania è l’elevato tasso di disoccupazione, che coinvolge i giovani in cerca di prima occupazione ma anche i lavoratori vittime delle ripetute fasi di deindustrializzazione. Fra gli italiani senza lavoro risulta sensibilmente alto il numero di quanti sono sprovvisti di un titolo professionale o una qualifica adeguata ai nuovi bisogni del mercato del lavoro. Per dare risposte concrete a queste situazioni, sono intrvenuti, a diverso titolo, istituzioni tedesche e italiane, spesso ricorrendo ad Enti di formazione e associazioni di categoria, con progetti e corsi di formativi o servizi di consulenza.

In tal modo Enti ed Associazione italiane hanno cercato, e ancora cercano di contrastare e superare le situazioni di disgregazione e disagio sociale, conseguenti alla disoccupazione e alla etnicizzazione lavorativa, penalizzanti soprattutto le comunità immigrate, non ultimi gli italiani e i loro figli, anche se da tempo residenti in Germania. La mancanza di una significativa rappresentanza politica e sociale, capace di interpretare le istanze della comunità italiana, fa sì che i problemi di cui soffre trovano poca attenzione da parte delle amministrazioni tedesche, a livello federale o regionale, per le quale gli italiani sono da considerare ormai una collettività integrata. I dati socioeconomici sopra riportati evidenziano come il capitolo dell’integrazione non sia ancora chiuso.

Secondo Wilfried Muswieck del Bundesanstalt für Arbeit (Ufficio Federale del Lavoro), responsabile per la Cooperazione internazionale nel settore Consulenza della formazione e lavoro, l´intervento degli Enti italiani di formazione e riqualificazione professionale va giudicato positivamente, come anche positivo è l’intervento pubblico italiano a sostegno delle loro attività e progetti; in particolare è valida l’opera di sensibilizzazione e motivazione che svolgono nei riguardi degli italiani in Germania, specie giovani e disoccupati, per sollecitarli ad aderire ai corsi formazione o di riqualificazione offerti anche dalle varie amministrazioni tedesche. Anche per contrastare una certa subcultura, persistente nella comunità italiana, quasi un fatalismo provvidenzialista, per cui si crede che tutto poi alla fine si regola da sé, anche la ricerca di un posto di lavoro.

Un lato negativo riscontrabile e quasi costante nelle varie attività degli Enti italiani, sempre secondo Muswick, è che tali interventi e progetti a volte sfuggono ad un controllo, che consenta di verificarne l’efficienza, il valore inclusivo. Uno degli aspetti che andrebbe sempre valutato, per esempio, è se le misure formative vengono fatte secondo gli standard tedeschi (assicurando per esempio competenze e capacità degli insegnanti), con esami finali riconosciuti dalle diverse Camere, perché il titolo conseguito abbia valore in Germania; oppure se i corsi e i titoli conseguiti sono spendibili solo in Italia, in previsione di un eventuale rientro.

Questo aspetto della spendiblità dei titoli professionali è certamente importante; ma in prospettiva va pensato in riferimento non solo alla Germania o all’Italia, bensì a un contesto più ampio, quello della mobiltà in Europa. Diventa sempre più necessario certificare una misura formativa in funzione della sua utilità nel mercato del lavoro europeo. Anche se, purtroppo, non sembra che fin´ora siano stati definiti degli standard europei per il riconoscimento di certificati di formazione professionale.

Nell’attuale contesto della comunità italiana residente in Germania, agli Enti di formazione spetta un compito importante in vista di una progressiva ed efficace inclusione sociale soprattuto delle fasce più esposte alla precarietà. In modo schematico, si ritiene che queste oganizzazioni formative potrebbero:

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informare e motivare i soggetti perché comprendano che è un effettivo guadagno, per il singolo e per la società, acquisire una valida formazione professionale;

fornire supporto e strumenti per partecipare a pieno titolo alle offerte formative. Molti immigrati non possiedono le abilità linguistiche adeguate per partecipare ai corsi di formazione delle diverse Camere e Uffici di lavoro: motivo che in buona parte spiega il basso numero di partecipanti;

operare per un migliore coordinamento e collaborazione fra le diverse istituzioni impegnate nella formazione, diversificando, in modo complementare e secondo le specifiche competenze, le inizitive (per esempio valorizzando il ruolo degli Enti nell´apprendimento della lingua e coinvolgendo maggiormente le istituzioni tedesche per la formazione professionale)

favorire nell’istruzione e qualificazione professionale, più che la formazione formale, i cosiddetti “soft skills”84, che nelle odierne società rivestono sempre più valore: ossia sviluppare un inventario delle competenze sociali e, per rendere le persone concorrenziali sul mercato del lavoro, fare un´analisi di quello che il singolo ha bisogno, delle competenze che possiede, verificare la loro conciliabilità con il mercato del lavoro e poi certificarlo. In tal modo, per il singolo l´apprendimento professionale non si interrompe con la fine del apprendistato o dei corsi di qualifica, ma diventa un processo di “professionalizzazione permanente”, nel quale l´aquisizione delle capacità “soft” è vista come parte integrante, in graddo di migliorare la sua posizione sul mercato del lavoro.

Un´altro aspetto fondamentale, per una nazione come la Germania export-oriented, ma anche per la nuova mobilità in Europa e mondiale, è la conoscenza delle lingue. La formazione professionale non può prescindere da questa esigenza e dalla potenzialità in termini di competenza linguistica degli emigrati, favoriti, sotto questo profilo, dalla conoscenza della lingua madre.

Enti italiani e istituzioni tedesche in collaborazione con Regioni e imprese italiane e tedesche hanno cominciato, negli ultimi anni e attraverso progetti transnazionali, un percorso comune, per dare risposte valide alle esigenze della nuova Europa della mobilità. Spesso questi progetti operano in campi e settori innovativi dell’economia, venendo in tal modo ad incontrare le esigenze dell’attuale “società del sapere”, nella quale, sempre più, il possesso del capitale culturale, espresso anche attraverso titoli di studio e professionali, creano le premesse dell’inclusione sociale.85 Ed è proprio in questo campo, ossia in merito ai diritti di cittadinanza sociale, che gli italiani in Germania sperimentano vecchie e nuove forme di esclusione.

Anche se, fino ad ora, non esistono standard europei per la formazione professionale ed il riconoscimento di titoli professionali, con numerosi progetti, come BIPRO e Movimento, ci si è mossi alla ricerca di soluzioni per creare, almeno a livello binazionale, moduli e modelli utili per l´elaborazione di un futuro “passaporto professionale europeo”. Il riconoscimento binazionale (Italia-Germania) dei titoli aquisiti durante i corsi professionali dei progetti rappresenta un primo, ma significativo passo in questa direzione.

84 Con soft-skills si intendono competenze legate a caratteristiche personali del candidato, come competenze sociali, capacità di lavoro in team, collegialità, creatività, capacità innovative, comunicazione, reflessività, cooperazione, sensibilità sociale, capacità organizzative, capacità concettuali etc..... 85 Vedi in questo contesto le pubblicazioni di Pierre Bourdieu su capitale sociale, economico e culturale. Bourdieu, P., La distinction. Critique sociale du jugement. Paris, 1979; Id., Ökonomisches Kapital, kulturelles Kapital, soziales Kapital, in: Kreckel, R. (ed.), Soziale Ungleichkeiten, Soziale Welt, Sonderband 2. Göttingen, 1983

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In questo linea sono da ritenere di importanza strategica progetti, come quello denominato MARE, che si prefiggono di incremento la disponibilità alla formazione professionale da parte dei giovani di origine straniera. Attraverso la sensibilizzazione delle famiglie e dei ragazzi in merito all´importanza della qualificazione professionale, si cerca di motivare la loro partecipazione ad iniziative a carattere binazionale o transnazionale. Includendo in queste attività giovani stranieri e tedeschi, in reti sociali a carattere regionale, nazionale e sopranazionale, si possono così “formare” i nuovi cittadini europei, integrati, secondo Muswieck, sia a casa loro che in Europa.

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Allegati

Allegato 1

Lista delle professioni riconosciute per la formazione a livello nazionale al 1.10.2003

1. Anlagenmechaniker/ Anlagenmechanikerin 2. Anlagenmechaniker/ Anlagenmechanikerin für Sanitär-, Heizungs- und Klimatechnik 3. Arzthelfer/ Arzthelferin 4. Asphaltbauer/ Asphaltbauerin 5. Aufbereitungsmechaniker/ Aufbereitungsmechanikerin 6. Augenoptiker/ Augenoptikerin 7. Ausbaufacharbeiter/ Ausbaufacharbeiterin 8. Automobilkaufmann/ Automobilkauffrau 9. Automobilmechaniker/ Automobilmechanikerin 10. Bäcker/ Bäckerin 11. Backofenbauer/ Backofenbauerin 12. Bankkaufmann/ Bankkauffrau 13. Baugeräteführer/ Baugeräteführerin 14. Baustoffprüfer/ Baustoffprüferin 15. Bauten- und Objektbeschichter/ Bauten- und Objektbeschichterin 16. Bauwerksabdichter/ Bauwerksabdichterin 17. Bauzeichner/ Bauzeichnerin 18. Behälter- und Apparatebauer/ Behälter- und Apparatebauerin 19. Berg- und Maschinenmann 20. Bergmechaniker 21. Bergvermessungstechniker/ Bergvermessungstechnikerin 22. Berufskraftfahrer/ Berufskraftfahrerin 23. Bestattungsfachkraft/ Bestattungsfachkraft 24. Beton- und Stahlbetonbauer/ Beton- und Stahlbetonbauerin 25. Betonfertigteilbauer/ Betonfertigteilbauerin 26. Binnenschiffer/ Binnenschifferin 27. Biologielaborant/ Biologielaborantin 28. Biologiemodellmacher/ Biologiemodellmacherin 29. Bodenleger/ Bodenlegerin 30. Bogenmacher/ Bogenmacherin 31. Bootsbauer/ Bootsbauerin 32. Böttcher/ Böttcherin 33. Brauer und Mälzer/ Brauerin und Mälzerin 34. Brenner/ Brennerin 35. Brunnenbauer/ Brunnenbauerin 36. Buchbinder/ Buchbinderin 37. Buchhändler/ Buchhändlerin 38. Büchsenmacher/ Büchsenmacherin 39. Bühnenmaler und -plastiker/ Bühnenmalerin und -plastikerin 40. Bürokaufmann/ Bürokauffrau 41. Bürsten- und Pinselmacher/ Bürsten- und Pinselmacherin 42. Chemiebetriebsjungwerker/ Chemiebetriebsjungwerkerin 43. Chemielaborant/ Chemielaborantin

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44. Chemielaborjungwerker/ Chemielaborjungwerkerin 45. Chemikant/ Chemikantin 46. Chirurgiemechaniker/ Chirurgiemechanikerin 47. Dachdecker/ Dachdeckerin 48. Damenschneider/ Damenschneiderin 49. Dekorvorlagenhersteller/ Dekorvorlagenherstellerin 50. Destillateur/ Destillateurin 51. Diamantschleifer/ Diamantschleiferin 52. Drahtwarenmacher/ Drahtwarenmacherin 53. Drahtzieher/ Drahtzieherin 54. Drechsler (Elfenbeinschnitzer)/ Drechslerin (Elfenbeinschnitzerin) 55. Drogist/ Drogistin 56. Drucker/ Druckerin 57. Edelmetallprüfer/ Edelmetallprüferin 58. Edelsteinfasser/ Edelsteinfasserin 59. Edelsteingraveur/ Edelsteingraveurin 60. Edelsteinschleifer/ Edelsteinschleiferin 61. Eisenbahner im Betriebsdienst/ Eisenbahnerin im Betriebsdienst 62. Elektroanlagenmonteur/ Elektroanlagenmonteurin 63. Elektroniker für Automatisierungstechnik/ Elektronikerin für Automatisierungstechnik 64. Elektroniker für Betriebstechnik/ Elektronikerin für Betriebstechnik 65. Elektroniker für Gebäude- und Infrastruktursysteme/ Elektronikerin für Gebäude- und

Infrastruktursysteme 66. Elektroniker für Geräte und Systeme/ Elektronikerin für Geräte und Systeme 67. Elektroniker für luftfahrttechnische Systeme/ Elektronikerin für luftfahrttechnische

Systeme 68. Elektroniker für Maschinen und Antriebstechnik/ Elektronikerin für Maschinen und

Antriebstechnik 69. Elektroniker/ Elektronikerin 70. Emailschriftenmaler/ Emailschriftenmalerin 71. Estrichleger/ Estrichlegerin 72. Ewerführer/ Ewerführerin 73. Fachangestellter für Medien- und Informationsdienste/ Fachangestellte für Medien- und

Informationsdienste 74. Fachangestellter/ Fachangestellte für Arbeitsförderung 75. Fachangestellter/ Fachangestellte für Bäderbetriebe 76. Fachangestellter/ Fachangestellte für Bürokommunikation 77. Fachinformatiker/ Fachinformatikerin 78. Fachkraft für Abwassertechnik 79. Fachkraft für Brief- und Frachtverkehr 80. Fachkraft für Fruchtsafttechnik 81. Fachkraft für Kreislauf- und Abfallwirtschaft 82. Fachkraft für Lebensmitteltechnik 83. Fachkraft für Rohr-, Kanal- und Industrieservice 84. Fachkraft für Schutz und Sicherheit 85. Fachkraft für Straßen- und Verkehrstechnik 86. Fachkraft für Süßwarentechnik 87. Fachkraft für Veranstaltungstechnik 88. Fachkraft für Wasserversorgungstechnik

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89. Fachkraft für Wasserwirtschaft 90. Fachkraft im Fahrbetrieb 91. Fachkraft im Gastgewerbe 92. Fachmann/ Fachfrau für Systemgastronomie 93. Fachverkäufer im Nahrungsmittelhandwerk - nhw/ Fachverkäuferin im

Nahrungsmittelhandwerk - nhw 94. Fahrzeuginnenausstatter/ Fahrzeuginnenausstatterin 95. Fahrzeuglackierer/ Fahrzeuglackiererin 96. Fassadenmonteur/ Fassadenmonteurin 97. Federmacher/ Federmacherin 98. Feinoptiker/ Feinoptikerin 99. Feinpolierer/ Feinpoliererin 100. Feinsattler/ Feinsattlerin 101. Feintäschner/ Feintäschnerin 102. Feinwerkmechaniker/ Feinwerkmechanikerin 103. Fertigungsmechaniker/ Fertigungsmechanikerin 104. Feuerungs- und Schornsteinbauer/ Feuerungs- und Schornsteinbauerin 105. Figurenkeramformer/ Figurenkeramformerin 106. Film- und Videoeditor/ Film- und Videoeditorin 107. Film- und Videolaborant/ Film- und Videolaborantin 108. Fischwirt/ Fischwirtin 109. Flachglasmechaniker/ Flachglasmechanikerin 110. Fleischer/ Fleischerin 111. Flexograf/ Flexografin 112. Fliesen-, Platten- und Mosaikleger/ Fliesen-, Platten- und Mosaiklegerin 113. Florist/ Floristin 114. Fluggerätmechaniker/ Fluggerätmechanikerin 115. Forstwirt/ Forstwirtin 116. Fotograf/ Fotografin 117. Fotolaborant/ Fotolaborantin 118. Fotomedienlaborant/ Fotomedienlaborantin 119. Fräser/ Fräserin 120. Friseur/ Friseurin 121. Galvaniseur/ Galvaniseurin 122. Gärtner/ Gärtnerin 123. Gebäudereiniger/ Gebäudereinigerin 124. Geigenbauer/ Geigenbauerin 125. Gerätezusammensetzer/ Gerätezusammensetzerin 126. Gerber/ Gerberin 127. Gerüstbauer/ Gerüstbauerin 128. Gießereimechaniker/ Gießereimechanikerin 129. Glas- und Kerammaler/ Glas- und Kerammalerin 130. Glas- und Porzellanmaler/ Glas- und Porzellanmalerin 131. Glasapparatebauer/ Glasapparatebauerin 132. Glasbläser/ Glasbläserin 133. Glaser/ Glaserin 134. Glasmacher/ Glasmacherin 135. Glasveredler/ Glasveredlerin 136. Gleisbauer/ Gleisbauerin

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137. Goldschmied/ Goldschmiedin 138. Graveur/ Graveurin 139. Hafenschiffer/ Hafenschifferin 140. Handelsfachpacker/ Handelsfachpackerin 141. Handschuhmacher/ Handschuhmacherin 142. Handzuginstrumentenmacher/ Handzuginstrumentenmacherin 143. Hauswirtschafter/ Hauswirtschafterin 144. Herrenschneider/ Herrenschneiderin 145. Hochbaufacharbeiter/ Hochbaufacharbeiterin 146. Holzbearbeitungsmechaniker/ Holzbearbeitungsmechanikerin 147. Holzbildhauer/ Holzbildhauerin 148. Holzblasinstrumentenmacher/ Holzblasinstrumentenmacherin 149. Holzmechaniker/ Holzmechanikerin 150. Holzspielzeugmacher/ Holzspielzeugmacherin 151. Hörgeräteakustiker/ Hörgeräteakustikerin 152. Hotelfachmann/ Hotelfachfrau 153. Hotelkaufmann/ Hotelkauffrau 154. Hut- und Mützenmacher/ Hut- und Mützenmacherin 155. Industrie-Isolierer/ Industrie-Isoliererin 156. Industriekaufmann/ Industriekauffrau 157. Industriekeramiker/ Industriekeramikerin 158. Industriemechaniker/ Industriemechanikerin 159. Informatikkaufmann/ Informatikkauffrau 160. Informations- und Telekommunikationssystem-Elektroniker/ Informations- und

Telekommunikationssystem-Elektronikerin 161. Informations- und Telekommunikationssystem-Kaufmann/ Informations- und

Telekommunikationssystem-Kauffrau 162. Informationselektroniker/ Informationselektronikerin 163. Investmentfondskaufmann/ Investmentfondskauffrau 164. Isolierfacharbeiter/ Isolierfacharbeiterin 165. Justizfachangestellter/ Justizfachangestellte 166. Kabeljungwerker/ Kabeljungwerkerin 167. Kachelofen- und Luftheizungsbauer/ Kachelofen- und Luftheizungsbauerin 168. Kälteanlagenbauer/ Kälteanlagenbauerin 169. Kanalbauer/ Kanalbauerin 170. Karosserie- und Fahrzeugbaumechaniker 171. Kartograf/ Kartografin 172. Kaufmann im Gesundheitswesen/ Kauffrau im Gesundheitswesen 173. Kaufmann im Groß- und Außenhandel/ Kauffrau im Groß- und Außenhandel 174. Kaufmann/ Kauffrau für audiovisuelle Medien 175. Kaufmann/ Kauffrau für Bürokommunikation 176. Kaufmann/ Kauffrau für Verkehrsservice 177. Kaufmann/ Kauffrau im Einzelhandel 178. Kaufmann/ Kauffrau im Eisenbahn- und Straßenverkehr 179. Kaufmann/ Kauffrau in der Grundstücks- und Wohnungswirtschaft 180. Keramiker/ Keramikerin 181. Kerammodelleinrichter/ Kerammodelleinrichterin 182. Kerammodelleur/ Kerammodelleurin 183. Klavier- und Cembalobauer/ Klavier- und Cembalobauerin

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184. Klempner/ Klempnerin 185. Koch/ Köchin 186. Konditor/ Konditorin 187. Konditor/ Konditorin 188. Konstruktionsmechaniker/ Konstruktionsmechanikerin 189. Korbmacher/ Korbmacherin 190. Kosmetiker/ Kosmetikerin 191. Kosmetiker/ Kosmetikerin 192. Kraftfahrzeugelektriker/ Kraftfahrzeugelektrikerin 193. Kraftfahrzeugmechaniker/ Kraftfahrzeugmechanikerin 194. Kraftfahrzeugmechantroniker/ Kraftfahrzeugmechantronikerin 195. Kürschner/ Kürschnerin 196. Lacklaborant/ Lacklaborantin 197. Landmaschinenmechaniker/ Landmaschinenmechanikerin 198. Landwirt/ Landwirtin 199. Landwirtschaftlich-technischer Laborant, Landwirtschaftlicher Laborant/

Landwirtschaftlich-technische Laborantin, Landwirtschaftliche Laborantin 200. Leichtflugzeugbauer/ Leichtflugzeugbauerin 201. Leuchtröhrenglasbläser/ Leuchtröhrenglasbläserin 202. Luftverkehrskaufmann/ Luftverkehrskauffrau 203. Maler und Lackierer/ Maler und Lackiererin 204. Manufakturporzellanmaler/ Manufakturporzellanmalerin 205. Maschinenzusammensetzer/ Maschinenzusammensetzerin 206. Maskenbildner/ Maskenbildnerin 207. Mathematisch-technischer Assistent/ Mathematisch-technische Assistentin 208. Maurer/ Maurerin 209. Mechaniker für Karosserieinstandhaltungstechnik/ Mechanikerin für

Karosserieinstandhaltungstechnik 210. Mechaniker für Landmaschinentechnik/ Mechanikerin für Landmaschinentechnik 211. Mechatroniker/ Mechatronikerin 212. Mediengestalter Bild und Ton/ Mediengestalterin Bild und Ton 213. Mediengestalter für Digital- und Printmedien/ Mediengestalterin für Digital- und

Printmedien 214. Metall- und Glockengießer/ Metall- und Glockengießerin 215. Metallbauer/ Metallbauerin 216. Metallbildner/ Metallbildnerin 217. Metallblasinstrumentenmacher/ Metallblasinstrumentenmacherin 218. Metallschleifer/ Metallschleiferin 219. Mikrotechnologe/ Mikrotechnologin 220. Milchwirtschaftlicher Laborant/ Milchwirtschaftliche Laborantin 221. Modellbauer/ Modellbauerin 222. Modellbaumechaniker/ Modellbaumechanikerin 223. Modenäher/ Modenäherin 224. Modeschneider/ Modeschneiderin 225. Modist/ Modistin 226. Molkereifachmann/ Molkereifachfrau 227. Müller/ Müllerin 228. Musikalienhändler/ Musikalienhändlerin 229. Naturwerksteinmechaniker/ Naturwerksteinmechanikerin

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230. Naturwerksteinmechaniker/ Naturwerksteinmechanikerin 231. Notarfachangestellter/ Notarfachangestellte 232. Notenstecher/ Notenstecherin 233. Orgel- und Harmoniumbauer/ Orgel- und Harmoniumbauerin 234. Orthopädiemechaniker und Bandagist/ Orthopädiemechanikerin und Bandagistin 235. Orthopädieschuhmacher/ Orthopädieschuhmacherin 236. Papiermacher/ Papiermacherin 237. Parkettleger/ Parkettlegerin 238. Patentanwaltsfachangestellter/ Patentanwaltsfachangestellte 239. Pelzveredler/ Pelzveredlerin 240. Pferdewirt/ Pferdewirtin 241. Pharmakant/ Pharmakantin 242. Pharmazeutisch-kaufmännischer Angestellter/ Pharmazeutisch-kaufmännische Angestellte243. Physiklaborant/ Physiklaborantin 244. Polster- und Dekorationsnäher/ Polster- und Dekorationsnäherin 245. Polsterer/ Polsterin 246. Postverkehrskaufmann/ Postverkehrskauffrau 247. Produktgestalter - Textil/ Produktgestalterin - Textil 248. Produktgestalter/ Produktgestalterin Textil 249. Raumausstatter/ Raumausstatterin 250. Rechtsanwalts- und Notarfachangestellter/ Rechtsanwalts- und Notarfachangestellte 251. Rechtsanwaltsfachangestellter/ Rechtsanwaltsfachangestellte 252. Reiseverkehrskaufmann/ Reiseverkehrskauffrau 253. Restaurantfachmann/ Restaurantfachfrau 254. Revierjäger/ Revierjägerin 255. Revolverdreher/ Revolverdreherin 256. Rohrleitungsbauer/ Rohrleitungsbauerin 257. Rollladen- und Jalousiebauer/ Rollladen- und Jalousiebauerin 258. Sattler/ Sattlerin 259. Schauwerbegestalter/ Schauwerbegestalterin 260. Schifffahrtskaufmann/ Schifffahrtskauffrau 261. Schiffszimmerer/ Schiffszimmerin 262. Schilder- und Lichtreklamehersteller/ Schilder- und Lichtreklameherstellerin 263. Schirmmacher/ Schirmmacherin 264. Schleifer/ Schleiferin 265. Schmucktextilienhersteller/ Schmucktextilienherstellerin 266. Schneidwerkzeugmechaniker/ Schneidwerkzeugmechanikerin 267. Schornsteinfeger/ Schornsteinfegerin 268. Schriftsetzer/ Schriftsetzerin 269. Schuh- und Lederwarenstepper/ Schuh- und Lederwarenstepperin 270. Schuhfertiger/ Schuhfertigerin 271. Schuhmacher/ Schuhmacherin 272. Seegüterkontrolleur/ Seegüterkontrolleurin 273. Segelmacher/ Segelmacherin 274. Seiler/ Seilerin 275. Servicekaufmann/ Servicekauffrau im Luftverkehr 276. Siebdrucker/ Siebdruckerin 277. Silberschmied/ Silberschmiedin 278. Sozialversicherungsfachangestellter/ Sozialversicherungsfachangestellte

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279. Speditionskaufmann/ Speditionskauffrau 280. Spezialtiefbauer/ Spezialtiefbauerin 281. Spielzeughersteller/ Spielzeugherstellerin 282. Sport- und Fitnesskaufmann/ Sport- und Fitnesskauffrau 283. Steindrucker/ Steindruckerin 284. Steinmetz und Steinbildhauer/ Steinmetzin und Steinbildhauerin 285. Steinmetz/ Steinmetzin 286. Steuerfachangestellter/ Steuerfachangestellte 287. Sticker/ Stickerin 288. Stoffprüfer (Chemie)/ Stoffprüferin (Chemie) Glas-, Keramische Industrie sowie Steine

und Erden 289. Straßenbauer/ Straßenbauerin 290. Straßenwärter/ Straßenwärterin 291. Stricker/ Strickerin 292. Stukkateur/ Stukkateurin 293. Systemelektroniker/ Systemelektronikerin 294. Systeminformatiker/ Systeminformatikerin 295. Tankwart/ Tankwartin 296. Täschner/ Täschnerin 297. Technischer Konfektionär/ Technische Konfektionärin 298. Technischer Zeichner/ Technische Zeichnerin 299. Teilezurichter/ Teilezurichterin 300. Textillaborant/ Textillaborantin 301. Textilmaschinenführer/ Textilmaschinenführerin Maschenindustrie 302. Textilmaschinenführer/ Textilmaschinenführerin Spinnerei 303. Textilmaschinenführer/ Textilmaschinenführerin Tufting 304. Textilmaschinenführer/ Textilmaschinenführerin Veredlung 305. Textilmaschinenführer/ Textilmaschinenführerin Vliesstoff 306. Textilmaschinenführer/ Textilmaschinenführerin Weberei 307. Textilmechaniker/ Textilmechanikerin Bandweberei 308. Textilmechaniker/ Textilmechanikerin Maschenindustrie 309. Textilmechaniker/ Textilmechanikerin Spinnerei 310. Textilmechaniker/ Textilmechanikerin Tufting 311. Textilmechaniker/ Textilmechanikerin Vliesstoff 312. Textilmechaniker/ Textilmechanikerin Weberei 313. Textilreiniger/ Textilreinigerin 314. Textilstopfer/ Textilstopferin 315. Textilveredler/ Textilveredlerin 316. Thermometermacher/ Thermometermacherin 317. Tiefbaufacharbeiter/ Tiefbaufacharbeiterin 318. Tierarzthelfer/ Tierarzthelferin 319. Tierpfleger/ Tierpflegerin 320. Tierpfleger/ Tierpflegerin 321. Tierwirt/ Tierwirtin 322. Tischler/ Tischlerin 323. Trockenbaumonteur/ Trockenbaumonteurin 324. Uhrmacher/ Uhrmacherin 325. Veranstaltungskaufmann/ Veranstaltungskauffrau 326. Verfahrensmechaniker für Beschichtungstechnik/ Verfahrensmechanikerin für

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Beschichtungstechnik 327. Verfahrensmechaniker für Brillenoptik/ Verfahrensmechanikerin für Brillenoptik 328. Verfahrensmechaniker in der Hütten- und Halbzeugindustrie/ Verfahrensmechanikerin in

der Hütten- und Halbzeugindustrie 329. Verfahrensmechaniker in der Steine- und Erdenindustrie/ Verfahrensmechanikerin in der

Steine- und Erdenindustrie 330. Verfahrensmechaniker/ Verfahrensmechanikerin für Kunststoff- und Kautschuktechnik 331. Verfahrensmechaniker/ Verfahrensmechanikerin Glastechnik 332. Vergolder/ Vergolderin 333. Verkäufer/ Verkäuferin 334. Verlagskaufmann/ Verlagskauffrau 335. Vermessungstechniker/ Vermessungstechnikerin 336. Verpackungsmittelmechaniker/ Verpackungsmittelmechanikerin 337. Versicherungskaufmann/ Versicherungskauffrau 338. Verwaltungsfachangestellter/ Verwaltungsfachangestellte 339. Vorpolierer/ Vorpoliererin Schmuck- und Kleingeräteherstellung 340. Vulkaniseur und Reifenmechaniker/ Vulkaniseurin und Reifenmechanikerin 341. Wachszieher/ Wachszieherin 342. Wärme-, Kälte- und Schallschutzisolierer/ Wärme-, Kälte- und Schallschutzisoliererin 343. Wäscheschneider/ Wäscheschneiderin 344. Wasserbauer/ Wasserbauerin 345. Weber/ Weberin 346. Weinküfer/ Weinküferin 347. Werbekaufmann/ Werbekauffrau 348. Werkgehilfe/ Werkgehilfin Schmuckwarenindustrie, Taschen- und Armbanduhren 349. Werkstoffprüfer/ Werkstoffprüferin 350. Werkzeugmechaniker/ Werkzeugmechanikerin 351. Winzer/ Winzerin 352. Zahnmedizinischer Fachangestellter/ Zahnmedizinische Fachangestellte 353. Zahntechniker/ Zahntechnikerin 354. Zerspanungsmechaniker/ Zerspanungsmechanikerin 355. Zimmerer/ Zimmerin 356. Zupfinstrumentenmacher/ Zupfinstrumentenmacherin 357. Zweiradmechaniker/ Zweiradmechanikerin

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Allegato 2

Lista dei progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo di Rotazione per la Formazione Professionale 86

(Dati Ministeri del Lavoro e della Providenza Sociale/Ambasciata di Italia a Berlino)

Ente Progetto Berufsbildungswerk Enaip e.V. BIPRO FILEF Analisi della domanda formativa dei giovani

Migranti italiani in Francia, Belgio, Germania, Regno Unito

Berufsbildungswerk Enaip e.V. Euromoduli CGIL-Bildungswerk Assistente tecnico e commerciale alla

Esportazione CGIL-Bildungswerk Assistente tecnico e commerciale alla

Esportazione Enaip nazionale Servizi all´imprese di interesse italiano in

Germania, Belgio, Francia e Gran Bretagna Bildungswerk der Erzdiözese Köln e.V Corrispondenza in lingue estere SMILE Orientamento al lavoro in Europa 1998 CGIL-Bildungswerk e.V. Navigatore broker informatico CGIL-Bildungswerk e.V. Addetto commerciale in ambiente informatico Consorzio Promosud Micro-imprenditorialità e nuova cittadinanza

nell`Europa delle regioni- seconda fase di attuazione

CGIL-Bildungswerk e.V. Promozione, formazione, assistenza per il lavoro autonomo e la microimpresa

CGIL-Bildungswerk e.V Promozione, formazione, assistenza per il lavoro autonomo e la microimpresa

Bildungswerk der Erzdiözese Köln e.V. Operatore impresa turistica Berufsbildungswerk Enaip e.V. Specializzazione Power Logic Control Berufsbildungswerk Enaip e.V Promozione e reinserimento Professionale di

disoccupati italiani nel settore dei servizi Polis srl. Operatore marketing e diffusione prodotti tipici Polis srl. Operatore dell´installatore/manutentore Impianti

fotovoltaici

86 I progetti in lista sono stati approvati nel 1998-1999; sono inclusi progetti di durata pluriennale (ad esempio BIPRO)

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Allegato 3

Lista delle ditte coinvolte nel progetto Bipro

A. Ponzio s.n.c. (Torino) • A. Vidale Trasporti Internazionali (Fino Mornasco) • A.M.S.A. (Milano) • A.S.L. (Como) • A.T.B. Municipalizzata (Bergamo) • Abele & Geiger GmbH (Stuttgart) • ABX Logistics International GmbH (Düsseldorf) • Acerbis (Bergamo) • Achilli Motors s.p.a. (Milano) • Acquedotti Civici A. M. A. C. (Bergamo) • Agenzia Ronchi (Como) • Agilent Technologies Deutschland GmbH (Böblingen) • AHG Automobilhandels GmbH Berg am Laim (München) • Ahrend GmbH & Co. KG (München) • Air Liquide GmbH (Düsseldorf) • Albert-Ludwigs-Universität Freiburg im Breisgau • Albini & Pitigliani s.p.a. (Seggiano di Pioltello) • Alcatel Italia s.p.a. (Vimercate) • Alcatel SEL AG (Stuttgart) • Alexander Bürkle GmbH & Co. KG (Freiburg im Breisgau) • Alfa Designs GmbH (Ratingen) • Alfred Ritter GmbH & Co. KG (Waldenbuch) • All Tech Italia (Bergamo) • Allianz Versicherungs AG (München) • Allianz Versicherungs AG (Stuttgart) • Alstom CGS s.p.a. Transmission & Distribution (Monza) • Alstom Energy Systems GmbH (Stuttgart) • American Express Int. Inc. Reisebüro (München) • Andreas Schmid Logistik Gruppe Int. Sped. GmbH & Co. (Solingen) • Antonio Pagani s.r.l. (Milano) • ARCOOP s.n.c. (Cernobbio) • Argenteria Galbiati s.r.l. (Milano) • Arredovitali (Bergamo) • Artestudio (Como) • Artsana s.p.a. (Casnate con Bernate) • Assicurazioni Generali (Lomazzo) • Assicurazioni Generali (Melzo) • Associazione Artigiani della Provincia di Varese • Asteco s.r.l. (Cantù) • August Dohrmann GmbH Bauunternehmung (Remscheid) • August Faller KG (Waldkirch) • Auto Kaiser GmbH (München) • Auto-Handelsgesellschaft Niedermair & Reich GmbH & Co. KG (München) • Autohaus Feuerbacher GmbH (Filderstadt) • Autohaus Forstenried Johann Christel GmbH + Co. KG (München) • Autohaus Gassner & Christ GmbH (München) • Autohaus Lutz (Stuttgart) • Autohaus Roland Schaetzle (Stuttgart) • Autostandar (Torino) • Baden-Württembergische Bank AG (Stuttgart) • Banca Ambroveneto (Milano) • Banca Credito Coop. (Carugate) • Banca Credito Cooperativo (Treviglio) • Banca Popolare di Bergamo • Banca Popolare di Crema Soc. coop. a r.l. (Crema) • Banca Popolare di Crema Soc. coop. a r.l. (Milano) • Banca Popolare di Crema Soc. coop. a r.l. (Segrate) • Banca Popolare di Milano • Banca Popolare di Milano (Milano) • Banca San Paolo - IMI (Bergamo) • Barmag AG (Remscheid) • Barmenia Lebensversicherung AG (Wuppertal) • Baufachmarkt (Vaihingen an der Enz) • Baustoffring E. Schwenk Baustoffwerke GmbH & Co. KG (Stuttgart) • Bay Spedition GmbH & Co. (Waiblingen) • Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (Milano) • Bayerische Hypotheken- und Wechsel-Bank AG (München) • Bayerische Motoren Werke AG (München) • Bayerische Vereinsbank AG (München) • Bayerische Versicherungsbank AG (MüncheN) • Bayerische Versicherungskammer (München) • Bayerischer Müllerbund e. V. (München) • Bayern-Versicherung (München) • Bayern-Versicherung Öffentliche Lebensversicherungsanstalt (München) • Bayernwerk Wasserkraft AG (Töging am Inn) • Beate Mössinger Mode & Accessoires GmbH (Stuttgart) • Beck Spedition GmbH (Filderstadt) • Bellieni s.r.l. (Como) • Benz Handel Einrichtungen und Baubedarf (Maulburg) • Bergamo Ambiente e Servizi s.p.a. (Bergamo) • Berlendis & Ferloni - Agenzia Telecom Tim (Appiano Gentile) • Berning + Söhne GmbH & Co. (Wuppertal) • Bilfinger + Berger Bauaktiengesellschaft (Freiburg im Breisgau) • BLM s.p.a. (Cantù) • BMW Italia s.p.a. (Milano) • BMW Niederlassung München • Bobbio s.r.l. (Rovellasa) • Böck Elektrotechnik (München) • Bonaldi s.p.a. (Bergamo) • Bono s.n.c. di Bono L. & C. (Torino) • Book & Book (Torino) • Brembo s.p.a. (Curno) • Byk Golden Italia s.p.a. (Cormano) • Byk Gulden Lomberg Chemische Fabrik GmbH (Konstanz) • C. Haushahn GmbH & Co. (Stuttgart) • Caffè Milani Torrefazione (Lipomo) • Camuzzi Gazometri s.p.a. (Dalmine) • Canclini s.p.a. (Guanzate) • Cantaluppi Valter (Tavernerio) • Carival s.r.l. (Grassobbio) • Caronti Fratelli (Portichetto di Luisago) • Cartiera Cima s.p.a. (San Giovanni Bianco) • Cartoleria Pigna (Alzano) • Cassa di Risparmio delle Province Lombarde - CARIPLO (Varese) • Castelletti

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s.p.a. (Lainate) • Cattaneo Impianti (Lomazzo) • CCP Die Werbeagentur der neuen Art Bönnhoff + Heine GmbH (Stuttgart) • CD System (Varese) • CEDAP s.r.l. (Como) • Centro assistenza tecnica Ford Torino s.r.l. (Torino) • Centro Congressi Internazionale (Torino) • CeramTec (Caravaggio) • Cerasiv Italia s.r.l. (Caravaggio) • Cine Project Italia s.r.l. (Vigano) • Cini & Nils (Milano) • Citroën (Niederlassung Stuttgart) • Citroën Italia s.p.a. (Milano) • Claimon s.n.c. (Milano) • Claus Heinemann Elektroanlagen GmbH (Unterföhring) • CMC s.r.l. (Verzellino) • CMC-Handels GmbH Computer Multimedia Component (Taufkirchen) • CNS (Varese) • Cocab (Pozzuolo Marina) • Coin (Bergamo) • Colnaghi & Manciani (Milano) • Colonia Versicherung AG (Niederlassung Düsseldorf) • Comma Modevertrieb GmbH & Co. KG (Düsseldorf) • Commerzbank (Milano) • Commerzbank AG (Stuttgart) • Compagnia Generale Trattori (Milano) • Compar Bata s.p.a. (Milano) • Comune di Como • Comune di Varese • Comune di Varese • Comune Oltrona S. Mamete • Confederazione Nazionale Artigianato (Torino) • Consorzio Bergamo Export (Bergamo) • Credit- und Volksbank eG Wuppertal • Creditreform München Frühschutz & Wipperling KG (München) • CS Computersysteme (Baiersbrunn) • Dachser GmbH & Co. (Kornwestheim) • DaimlerChrysler AG (Esslingen am Neckar) • DaimlerChrysler AG (Niederlassung Stuttgart) • DaimlerChrysler AG (Werk Sindelfingen) • Danzas GmbH (Hagen) • Danzas s.p.a. (Collegno) • Danzas s.p.a. (Torino) • Därme Schönhofer GmbH (München) • DB Reise & Touristik (Augsburg) • Delphi Automotive Systems Deutschland GmbH (Wuppertal) • Delta Elettronica s.p.a. (Varese) • Deutsche Bahn AG (Betriebswerk Kornwestheim) • Deutsche Bahn AG (Station & Service München) • Deutsche Krankenversicherung AG (DKV) (Köln) • Deutsche Post AG (Düsseldorf) • Deutsche Post AG (München) • Deutsche Post AG (Stuttgart) • Deutsche Telekom AG (Freiburg im Breisgau) • Deutsche Telekom AG (Stuttgart) • Develey Feinkostfabrik GmbH (Unterhaching) • Di Tex Al s.p.a. (Montano Lucino) • Diotronic Italia s.r.l. (Torino) • Diversey s.p.a. (Milano) • Dorint Sporthotel (Garmisch-Partenkirchen) • Dr. Ing. h. c. Ferdinand Porsche AG (Stuttgart) • Dr. Schrick GmbH (Remscheid) • Dresdner Bank AG (Niederlassung München) • Dresdner Bank s.p.a. (Milano) • DS Spedition GmbH (München) • DuPont Performance Sostings GmbH & Co. KG (Wuppertal) • Dursol Fabrik Otto Durst GmbH & Co. KG (Solingen) • EA-Generali VersicherungsAG (München) • Edilmatter (Milano) • Egidio Galbani s.p.a. (Milano) • Einhell Italia s.r.l. (Beregazzo con Figliaro) • Electrical G. Goja s.r.l. (Torino) • Elektro Harak GmbH (Stuttgart) • Elektro Robbi GmbH (Gernlinden) • Elektro Steckroth (Sindelfingen) • Elephant Seven Multimedia GmbH (Hamburg) • Elettromeccanica Cantù s.a.s. (Cantù) • Elettrotecnica L. Negretti (Fino Mornasco) • Elledue Viaggi (Bergamo) • Elma GmbH & Co. KG (Singen am Hohentwiel) • EMI Elettroimpianti (Bergamo) • Emil Tengelmann (Stuttgart) • En.A.I.P. - C.E.P. (Torino) • Ensinger GmbH (Nufringen) • Ensinger Italia s.r.l. (Legnano) • EOC Normalien GmbH & Co. KG (Mahlberg) • Erich Feucht GmbH + Co. KG (München) • ERKA Internationale Spedition GmbH (Stuttgart) • Ernst Flitzsch GmbH & Co. (Fellbach) • Ern-Versand GmbH & Co. KG (Solingen) • Etienne Aigner AG (München) • Eugen A. Vogelmann Victory Schmuckwaren (Waldstetten) • Eureka Consorzio (Como) • Euroacciai s.r.l. (Milano) • Euromarket (Melzo) • Euromotor Service s.r.l. (Torino) • Evola GmbH Internationale Spedition (Weil am Rhein) • F.E.ME.R. (Milano) • Fagioli s.p.a. (Milano) • Fagioli s.p.a. (Milano) • Fanal Elektrik GmbH (Wuppertal) • Faster s.r.l. (Melzo) • Fercam Trasporti Internazionali s.p.a. (Rho) • Figini Augusto & C. s.n.c. (Lomazzo) • Filieri Assicurazioni s.r.l. (Bergamo) • Filterwerk Mann + Hummel GmbH (Ludwigsburg) • Fischer & Rechsteiner s.p.a. (Segrate) • Fondazione EnAIP Lombardia - sede regionale (Milano) • Ford Mec Auto Como s.r.l. (Grandate) • Forgrim-Zanussi Grandi Impianti (Como) • Forster & Co. Internationale Möbel-Transport GmbH (Unterföhring) • Fotolaboratorio Noris (Bergamo) • Franz Köbler GmbH & Co. KG (Düsseldorf) • Fratelli Amos & C. S.p.A. (Cologno Monzese) • Fratelli Gotta s.r.l. (Torino) • Fratelli Monaldi s.n.c. (Collegno) • Fratelli Rizzi Impianti elettrici (Lurate Caccivio) • Friedrich Bauer Speditionsgesellschaft mbH (Calw) • Friseur-Parfümerie-Einkauf Südwest e. G. (Stuttgart) • Fumagalli s.p.a. Industria Salumi (Tavernerio) • G. Maute-Benger

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GmbH (Stuttgart) • G.L.M. Trading (Torino) • G.P.A. Italiana s.p.a. (Lomazzo) • G.P.A. Italiana s.p.a. (Torino) • G.S. Supermercati (Milano) • Gabel s.p.a. (Rovellasca) • Garant Schuh AG (Düsseldorf) • Gastaldi Tours s.r.l. (Torino) • Gebau AG (Düsseldorf) • Gebrüder Eberhard GmbH & Co. KG Elektrogroßhandel (Heilbronn) • Gemma Auto s.n.c. (Milano) • Generali Lloyd s.p.a. (Milano) • Genossenschaftliche Zentralbank AG (Stuttgart) • Georgii Kobold August Heine GmbH & Co. (Leinfelden-Echterdingen) • Gerstmann KG (Düsseldorf) • Gesellschaft für berufliche Bildung mbH (gbb) (Solingen) • Geze GmbH & Co. (Leonberg) • Giancarlo e Arnaldo Capelli (Cavallasca) • Gibiemme 2000 s.r.l. (Milano) • Gildemeister Italiana s.p.a. (Brembate Sopra) • Gleason-Pfauter GmbH (Ludwigsburg) • Gnosis s.r.l. (Bergamo) • Goethe-Institut e. V. (München) • Gottardo Ruffino Rondine s.p.a. (Buccinasco) • Gottardo Ruffoni Rondine s.p.a. (Montano Lacino) • Graf Italia (Bergamo) • Gretsch-Unitas GmbH Baubeschläge (Ditzingen) • Gritti s.p.a. (Grassobbio) • Gustav A. Wagenmann GmbH Kalenderfabrik (Lahr) • Gustav Magenwirth GmbH & Co. (Bad Urach) • Haftpflichtverband der Deutschen Industrie Versicherungsverein auf Gegenseitigkeit (München) • Hamann Internationale GmbH & Co. Spedition + Logistik (Hilden) • Hamburg-Mannheimer Versicherungs AG (Stuttgart) • Hangartner Bruno Manuela (Cassano Magnano) • Hanns Peugler GmbH (München) • Hans Böck GmbH Elektrounternehmen (München) • Hans Kaltenbach Maschinenfabrik GmbH +Co. KG (Lörrach) • Hansa-Meyer Transport GmbH & Co. (Düsseldorf) • Häring GmbH & Co. KG (Stuttgart) • Hasso GmbH (München) • Heilmeier & Weinlein GmbH & Co. KG (München) • Heinrich Müller Maschinenfabrik GmbH (Pforzheim) • Heinz Randecker GmbH (Dettingen an der Ems) • Heinz Stanschewski GmbH Straßen-, Tief- und Natursteinpflasterbau (Emmendingen) • Helmut Riecken Raumaustattung (Jestetten) • Henkel s.p.a. (Lomazzo) • Hermann Paule GmbH & Co. KG (Stuttgart) • Hertie Waren- und Kaufhaus GmbH (Konstanz) • Hessel und Sohn GmbH (Stuttgart) • Hewlett-Packard GmbH (Böblingen) • Hewlett-Packard Italiana s.p.a. (Cernusco sul Naviglio) • HHS Italia s.r.l. (Pero) • Hitman Industria Confezioni s.p.a. (Corsico) • Hollandia GmbH Fleischwarenimport (München) • Hotel Atlantic Betriebsgesellschaft mbH (Wuppertal) • Hotel Barchetta Excelsior (Como) • Hotel Bayerischer Hof (München) • Hotel Concorde (Cernusco sul Naviglio) • Hotel Cristallo Palace (Bergamo) • Hotel Gama (Melzo) • Hotel Maritim (Stuttgart) • Hotel Piemontese (Torino) • Hotel Radisson (Bergamo) • Hotel Regina Olga (Cernobbio) • Hotel zur Mühle (Ismaning) • Hotel Zur Traube (Wuppertal) • HSE Schwieberdingen • HSI Schlauch- und Armaturentechnik (Mülheim an der Ruhr) • Hugo Boss AG (Metzingen) • I.A.C.P. (Bergamo) • I.P.S. (Torino) • I.T.C. Italia s.r.l. (Grassobbio) • ICS Identcode System Italia s.r.l. (Cernusco sul Naviglio) • IN.C.A. del Geometra Beni Massimo e C. s.n.c. (Grassobbio) • Ina Assitalia (Como) • Index-Werke GmbH & Co. KG Hahn & Tessky (Esslingen am Neckar) • Industria Macchine Alimentari (IMA) s.a.s. (Oltrona San Mamette) • Industrie- und Handelskammer Südlicher Oberrhein (Freiburg im Breisgau) • Ingram Macrotron AG (Dornach) • Ingram Micro s.p.a. (peschiera Borromeo) • INPS (Bergamo) • Internationale Versicherungen & Immobilien Francesco Pedace (Düsseldorf) • Interservice (Milano) • Intertransport s.p.a. (Bergamo) • Intertransport s.p.a. (Concorrezzo) • Intertransport s.p.a. (Gorle) • Ipsoa Polo Informatico (Bergamo) • Isar-Amperwerke AG (München) • Istituto Centrale delle Banche Popolari (Milano) • Istituto di Credito delle Casse Rurali ed Artigiane (Milano) • Italmondo Trasporti s.p.a. (Milano) • ITG GmbH Internationale Spedition (Garching) • ITG GmbH Internationale Spedition (München) • ITT Automotive Europe GmbH (Bietigheim-Bissingen) • J. Strobel & Söhne GmbH & Co. Spezial-Nähmaschinen (Puchheim) • Jake's Fashion Products GmbH & Co. (Stephanskirchen) • Janua Caer s.p.a. (Milano) • Joag Commercio Ingrosso Videogiochi (Gallarate) • Joh. Vaillant GmbH & Co. (Remscheid) • Johann Birkart Internationale Spedition GmbH & Co. KG (Renningen) • Johann Birkhart Internationale Spedition GmbH & Co. KG (Düsseldorf) • Johann Lachermaier Elektro-Anlagen (Planegg) • Jolly Hotel Ligure (Torino) • Jolly Hotel Milano 2 (Segrate) • Jolly Hotel Principi di Piemonte (Torino) • K & P GmbH Finanzdienstleistungen (Dogern) • Karl Baur Karosseriefabrik GmbH & Co. (Stuttgart) • Karl

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Etschenberg KG (Düsseldorf) • Karnehm-Möbel (München) • Karstadt AG - Haus Oberpollinger (München) • Karstadt AG (Düsseldorf) • Karstadt AG (München) • Kaufhaus Schöller GmbH (Kornwestheim) • KI Alimentazione Naturale (Collegno) • Kneppe KG (Tübingen) • Knipex-Werk C. Gustav Putsch (Wuppertal) • Kodak AG (Stuttgart) • Kodak s.p.a. (Milano) • Konrad Haller GmbH & Co. KG Stahl- und Metallgroßhandel (Stuttgart) • Kreissparkasse Ludwigsburg • Kreissparkasse München • Kreissparkasse Tübingen • Kreissparkasse Waiblingen • Kuehne & Nagel Italia s.p.a. (Vimidrone) • Kühne & Nagel AG & Co. (Wuppertal) • Kunst und Wissen Erich Bieber GmbH (Stuttgart) • L. & D. Gazzada (Varese) • La Piemontese Assicurazioni (Torino) • La Rinascente Duomo (Milano) • La Rinascente s.p.a. - UPIM (Como) • L'Alpina Maglierie (Milano) • Landesbank Baden-Württemberg LBBW (Stuttgart) • Landesbausparkasse Württemberg (Stuttgart) • Langenberg Kupfer- und Messingwerke (Velbert) • Lariofiere (Erba) • Legler Industrie Tessili s.p.a. (Capriate) • Legler s.p.a. (Ponte San Pietro) • Libreria Internazionale Luxemburg (Torino) • Life Food GmbH Taifun Tofuprodukte (Freiburg im Breisgau) • Litostampa (Bergamo) • Loba GmbH & Co. KG (Ditzingen) • LOFO High Tech Film GmbH Lonza Folien (Weil am Rhein) • Lonza s.p.a. (Scanzorosciate) • Lovable Italiana s.p.a. (Grassobbio) • Lubel di Lucania Bruno (Torino) • Ludwig Beck am Rathauseck Textilhaus Feldmaier AG (München) • Luigi Buffetti s.p.a. - Centro Servizi Contavile s.r.l. (Torino) • M. A. Ludwig GmbH (Hilden) • Magna Näher GmbH (Markgröningen) • Magneti Marelli s.p.a. (Corbetta) • MAHAG GmbH & Co. KG (München) • Mahag Münchener Automobil-Handel Haberl GmbH & Co. KG (Ottobrunn) • Mahle GmbH (Stuttgart) • Makhteshim Agan (Bergamo) • Malpensa Logistica Europa s.p.a. (Malpensa) • Mannesmann AG (Düsseldorf) • Mannesmann Kronprinz AG (Solingen) • Mantero Seta s.p.a. (Como) • Mapor Caldart s.p.a. (Torino) • Maspero Elevatori s. a. s. (Appiano Gentile) • Maspero Fontana & C. s.p.a. (Cermenate) • Maspero Fontana & C. s.p.a. (Oltrona) • Mauri Enrico (Fizzonasco) • Maute-Benger GmbH (Stuttgart) • Max Mara (Bergamo) • Mecauto Como s.r.l. (Grandate) • Meccanica CPA s.r.l. (Pianezza) • Meccanica CPA s.r.l. (Pianezza) • Med Import International (Como) • Media Publishing GmbH & Co. (Stuttgart) • Medima GmbH (Maulburg) • Medizinischer Dienst der Krankenversicherung Nordrhein (Düsseldorf) • Mela Blu (Varese) • Mercedes-Benz AG (Niederlassung Stuttgart) • Mercedes-Benz Italia (Milano) • Mercedes-Benz Lenkungen GmbH (Düsseldorf) • Merzario s.r.l. Spedizioni Internazionali (Melzo) • Metaleurop Commerciale Italia s.p.a. (Milano) • Mevilco (Brugerio) • Michael Schmid (Ditzingen) • Microsoft s.p.a. (Segrate) • Miller Europe s.p.a. (San Giuliano Milanese) • Ministero per la Grazia e Giustizia - Scuola di formazione (Milano) • Minitransport Spedizioni internazionali (Grandate) • Mitrol Gazzada (Varese) • Modemedia Werbeagentur GmbH (Düsseldorf) • Möhringer Bank eG (Stuttgart) • Monaldi & C. s.n.c. (Collegno) • Mondial Piston s.p.a. (La Loggia) • Motorama s.n.c. (Bergamo) • Motorradhaus Renner (Eimeldingen) • Mühl Product & Service München GmbH (München) • Mühlhäuser Shop in Shop Coordinates GmbH (München) • MultiMediaPoint (Lurate-Villaguardia) • Münch & Militzer GmbH Internationale Spedition (Stuttgart) • Münchner Hypothekenbank eG (München) • Museo Nazionale del Cinema (Torino) • MV Augusta Motor (Varese) • MVM di B. Mottana & C. (Erba) • N.T.E. (Milano) • Nanz-Gruppe (Stuttgart) • Naturando s.r.l. (Lallio) • Nazar Holiday Reiseveranstaltung GmbH (Düsseldorf) • Niederrheinisches Reisebüro Kiosk West G. Preuss GmbH (Duisburg) • Nirosta Service Center GmbH (Solingen) • Nordauto s.r.l. (Cantù) • Nuova Tuttedil s.r.l. (Varese) • O.M.B. (Sorisole) • O.T.I.M. (Milano) • Officina B. V. R. di Bertola & Valli (Milano) • Officine Forlani (Bergamo) • Olbo Industrietextilien GmbH (Solingen) • Ome Metallurgica Erbese s.r.l. (Erba) • Ossig & Co. GmbH Juwelen-Uhren-Schmuck (Kornwestheim) • Otto Briem Speditions GmbH (Filderstadt) • Panalpina Welttransport GmbH (München) • Panalpina Welttransport GmbH (Stuttgart) • Panini (Bergamo) • Pantheon Hotel s.r.l. (Bergamo) • Panzeri Diffusion (Varese) • Parker Seals S.p.A. (Adro) • Parkett & Boden Center (Ottobrunn) • PCLinX di Noris Luigi Lorenzo & C. (Bergamo) • PDH Plessing Dental Handel (Stuttgart) • Pedretti di Pedretti L. & C. s.a.s. (Casnate con Bernate) •

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Pedus (Bergamo) • Peter Gäch GmbH (Germering) • Peter Landauer (Remscheid) • Philips s.p.a. (Monza) • Piffaretti & Olivieri (Casnate con Bernate) • Plasma Plastik Maschinen GmbH (Haan) • Polastri (Torino) • Polti s.p.a. (Bulgarograsso) • Praderio (Bergamo) • Praxitelis Naturstein GmbH (Oberhausen) • Progetto Ambiente Ecologia - Igiene industriale (Appiano Gentile) • Puma Lauterung & Sohn GmbH & Co. KG (Solingen) • Quercetti & C. (Torino) • R.A.S. Assicurazioni - Agenzia Rota & Ripoli Ass.ni s.n.c. (Bergamo) • R.A.S. Assicurazioni (Bergamo) • R.A.S. Assicurazioni (Lomazzo) • R.A.S. Assicurazioni (Melzo) • R.A.S. Assicurazioni (Milano) • Radaelli Italo (Buccinasco) • Raifeisenbank eG (Maulburg) • Raiffeisen-Volksbank im Landkreis Altötting eG (Altötting) • Rainbow Audio Teile Team GmbH (Bad Rappenau) • Ramada Grand Hotel (Milano) • Ramada Hotel (Düsseldorf) • Ratio-Handel GmbH & Co. KG (Ratingen) • Reale Mutua Assicurazioni - Agenzia Pietro Ettore Cantù (Melzo) • Reiner Pröpper GmbH (Solingen) • Reinhardt Maschinenbau GmbH (Sindelfingen) • Reisebüro Kelternplatz GmbH (Metzingen) • Reisser GmbH & Co. KG Sanitär und Heizung (Böblingen) • Relux Elettrotecnica di Renzo Luraschi & Co. s.n.c. (Lurate Caccivio) • Remco Italia s.p.a. (San Pedrino di Vignate) • Restaurationsbetriebe Stockheim GmbH & Co. KG (Düsseldorf) • Rheinische Bahngesellschaft AG (Düsseldorf) • Rheinische Kalksteinwerke GmbH & Co.KG (Wülfrath) • Robert Bosch GmbH (Stuttgart) • Robur s.p.a. (Zigonia) • Rodeschini s.p.a. (Bergamo) • Rolf Brodbeck Elektrotechnik GmbH (Stuttgart) • Ronogam (Bergamo) • RPC Wilko GmbH & Co. KG (Pulheim) • S.G.A.T. (Lallio) • S.I.A.T. s.p.a. (Turate) • Sa. Res. (Assago) • Sacbo s.p.a. (Orio al Serio) • SAI Società Assicuratrice Industriale s.p.a. (Torino) • SAI Società Assicuratrice Industriale s.p.a. (Varese) • Saima Avandero (Pioltello) • Salamander Schuhhandelsgesellschaft mbH (Stuttgart) • Salice Tecno s.p.a. (Torino) • Same Deutsch-Fahr s.p.a. (Treviglio) • Same Group s.p.a. (Treviglio) • Scansped GmbH (Tamm) • Schenker BTL AG (Tamm) • Schenker Eurocargo (D) AG (München) • Schenker Italiana s.p.a. (Bergamo) • Schenker Italiana s.p.a. (Borgaro) • Schenker Italiana s.p.a. (Gorle) • Schenker Italiana s.p.a. (Peschiera Borromeo) • Schmalz & Schön Internationale Spedition GmbH (Fellbach) • Schmid Stukkateur GmbH (Leonberg) • Schmidt Spiel + Freizeit GmbH (Eching) • Schock & Co. GmbH (Schorndorf) • Schuh Bürkle (Fellbach) • Schwabengarage AG (Stuttgart) • Scuola Alice Punto Gioco (Bergamo) • SDM (Sesto San Giovanni) • Seco Tools Italia s.p.a. (Guanzate) • SEP Systeme AG (Freiburg im Breisgau) • Shimadzu Italia s. r. l. (Milano) • Sisme s.p.a. (Olgiate Comasco) • Sisteck s.n.c. (Como) • Smit s.r.l. (Bergamo) • Società Cristallo (Seriate) • Società Pubblica Trasporti s.p.a. (Como) • Solar-Fabrik GmbH (Freiburg im Breisgau) • Sommer GmbH - Torantriebe (Kirchheim unter Teck) • Sparkasse Markgräflerland (Weil am Rhein) • Sparkasse Moers • Spedition Häring GmbH & Co. (Remscheid) • Spumador (Cadorago) • Stadtsparkasse Düsseldorf • Stadtsparkasse Haan • Stadtsparkasse Monheim • Stadtsparkasse Solingen • Stadtwerke Düsseldorf AG • Stadtwerke Freiburg GmbH (Freiburg im Breisgau) • Steinbrück & Drucks GmbH (Solingen) • Stempel Gmähle (Stuttgart) • Stomo Ing. Pisoni (Bergamo) • Straßenbauamt Freiburg (Freiburg im Breisgau) • Streck Transport GmbH (Freiburg im Breisgau) • STS Student Travel Schools (Milano) • Studio Legale Associato Nicola Pedone (Bergamo) • Suardi s.r.l. (Seriate) • Südfleisch Holding AG (München) • Techno GR (Poirinto) • Techno s.r.l. (Guanzate) • Tecno Center s.r.l. (Collegno) • Telecom Italia s.p.a. (Milano) • Terrot Strickmaschinen GmbH (Stuttgart) • Thema s.r.l. (Como) • Thieme GmbH & Co. KG (Teningen) • TNT Express GmbH (Unterschleißheim) • TNT Express Worldwide (Milano) • Toom Baumarkt (Fellbach) • Trans-Bavaria GmbH (Stuttgart) • Transco Süd GmbH Internationale Spedition (Singen am Hohentwiel) • Travel Overland Flugreisen GmbH & Co. KG (München) • Trefsz Logistik & Spedition GmbH (Schwieberdingen) • Tribunale dei Minori (Milano) • TUI UrlaubCenter Reisebüro Hüttenberger (Haar) • Turba Impianti (Como) • U. I. Lapp GmbH & Co. KG (Stuttgart) • Ufficio Robert Bosch (Torino) • Ufficio Viaggi Baradello (Como) • Unit Trend s.r.l. (Villa Guardia) • United Parcels Service Italia s.p.a. (Orio al Serio) • UPIM Gruppo Rinascente (Como) • Uptat GmbH & Co. (Emmendingen) • Van Leer Italia s.p.a. (Melzo) • Vario Foto Bruno Ringwald

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(Waldkirch) • Vassalli Impianti Elettrici di Vasalli Diego & C. s.n.c. (Curno) • Vellener GmbH & Co. KG (Velbert) • Venuti & Co. Spedizioni Internazionali s.r.l. (Milano) • Vetera Car s.r.l. (Varese) • Vivere Viaggiando (Melzo) • Vofa-Werk Xavier Vorbrüggen GmbH & Co. KG (Düsseldorf) • Volksbank Fürstenfeldbruck eG • Volksbank Hohenneuffen eG (Frickenhausen) • Volksbank Ludwigsburg eG • Volksbank Markgröningen eG • Volvo s. n. c. (Como) • VW Audi Vertriebszentrum West GmbH & Co KG (Ratingen) • W. & • . Bergmann GmbH & Co. KG (Düsseldorf) • Waldhotel Heiligenhaus KG (Heiligenhaus) • Walter Bauer Sanitäre Anlagen GmbH (Stuttgart) • Walter Usap s.r.l. (Fino Mornasco) • Wanner + Bosch GmbH (Filderstadt) • Weck Schleifmittel GmbH (Solingen) • Weckerle GmbH Spedition - Logistik (Fellbach) • Werner & Pfleiderer GmbH (Stuttgart) • Werner Doppstadt Umwelttechnik GmbH & Co.KG (Velbert) • Wetzlich Optik-Präzision GmbH (Viersen) • WGS & Partner Munske & Länge Werbeagentur GmbH (Stuttgart) • Whirlpool s.p.a. (Cassinetta) • WIG Industrieinstandhaltung GmbH (Leonberg) • Wirtschaftsschule U. Paykowski (Düsseldorf) • Wittmann GmbH (Gräfelfing) • Wolfgang Berghammer GmbH Elektroanlagen (München) • Wuppermann Bildungswerk Leverkusen GmbH (Leverkusen) • Württembergische Versicherung AG (Stuttgart) • Xerox GmbH (Stuttgart) • Xerox s.p.a. (Cernusco sul Naviglio) • Zanussi Belli Forniture (Como) • Zeppelin Baumaschinen GmbH (Böblingen) • Zerbimark s.p.a. (Grumello del Monte) • Zuest Ambrosetti s.p.a. (Milano)