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Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazione Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo VimarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobasso redazione tel: 0874.484486 email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii - n° 0 domenica 23 aprile 2017 L’Oscar del giorno lo asse- gniamo a Salvatore Colagio- vanni. E’ uno dei pochi assessori al Comune di Campobasso che riesce a muoversi e a dare senso politico e amministrativo al- l’esecutivo Battista. Garantisce vivacità e desiderio di dare ri- sposte alla città. Salvatore Colagiovanni IL NOSTRO TAPIRO Il Tapiro del giorno lo diamo a Fi- lippo Monaco. da troppo tempo il consigliere regionale non dà segni di vitalità politica. Il passaggio in maggioranza, evidentemente, ha fi- nito con lo smorzare le attività e la proposizione. Il silenzio, però, non giova allae esigenze dei cittadini molisani. Filippo Monaco Infrastrutture, necessarie e con idee L’Ardire di Giuseppe Saluppo L e infrastrutture non sono per defini- zione, né necessarie, né sufficienti. Devono poter essere utili: alla mo- bilità di una comunità, alla compe- titività dell’industria, allo sviluppo turistico di un territorio. E il Molise ne ha estremamente bisogno. Occorre, pertanto, intervenire con urgenza sulle infrastrutture, anche per per- mettere di recuperare il gap del sud Italia ri- spetto al nord e della nostra nazione rispetto al resto dell’Europa. Da noi, però, non è stata fatta saltare l’ipotesi di realizzazione del- l’Autostrada? Oggi l’Europa sta puntando sulla rete ferroviaria e il Molise risulta essere grande assente. Eppure è il tratto più corto di collegamento tra Adriatico e Tirreno. Perchè non sfruttare, allora, questo percorso e far ve- dere con un progetto reale e credibile che il territorio è appetibile? Anche alla luce della crisi economica che ha coinvolto lo scenario mondiale, si profila un futuro per il nostro Paese in cui tra le linee guida da seguire vi sarà verosimilmente la necessità di program- mare investimenti in infrastrutture e tecnolo- gie e richiamare la sensibilità soprattutto delle istituzioni per pianificare, definire normative, sistemi di incentivazione e regole sempre più rivolte a favorire l’intermodalità e la crescita del trasporto ferroviario. E’ anche questa una sfida che la Regione deve portare nelle sedi competenti anche scommettendoci finanzia- riamente di proprio. Del resto, è ancora bas- sissima la spesa dei fondi europei che potrebbero trovare collocazione in tale genere di investimenti. Ecco perchè bisogna ripartire dagli investimenti in infrastrutture per soste- nere la crescita economica. Occorre, dunque, riportare le infrastrutture al centro del pro- gramma per lo sviluppo della regione, tramite l’identificazione di 5 o 6 opere urgenti, che possano dare un impulso allo sviluppo ed allo stesso tempo influenzare positivamente l’im- magine del nostro territorio. Il tempo, però, scorre implacabile e non lascia scampo. La- sciando desolazione, desertificazione, abban- dono. IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter Servizio a pagina 3 La chiusura dell’Albino, uno schiaffo alla cultura “La vicenda della biblioteca "Pasquale Albino" a Campobasso è il segno evidente che la cultura non occupa un posto di primo piano in regione ed in particolare nel suo capoluogo. Diremmo: non occupa alcun posto”. pagina 3 IL FATTO www.gazzettamolisana.com Si mantiene alta la polemica per i 26 ex precari Per l’ex assessore Di Labbio la Regione deve dare una risposta Centri impiego, regna ancora la confusione

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Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazioneDirettore Responsabile: giuseppe SaluppoVimarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobassoredazione tel: 0874.484486email: [email protected]

www.gazzettamolisana.com

E-mail: [email protected]

anno ii - n° 0 domenica 23 aprile 2017

L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Salvatore Colagio-vanni. E’ uno dei pochi assessorial Comune di Campobasso cheriesce a muoversi e a dare sensopolitico e amministrativo al-l’esecutivo Battista. Garantiscevivacità e desiderio di dare ri-sposte alla città.

Salvatore Colagiovanni

IL N

OS

TR

OTA

PIR

O

Il Tapiro del giorno lo diamo a Fi-lippo Monaco. da troppo tempo ilconsigliere regionale non dà segnidi vitalità politica. Il passaggio inmaggioranza, evidentemente, ha fi-nito con lo smorzare le attività e laproposizione. Il silenzio, però, nongiova allae esigenze dei cittadinimolisani.

Filippo Monaco

Infrastrutture,

necessarie

e con idee

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

Le infrastrutture non sono per defini-

zione, né necessarie, né sufficienti.

Devono poter essere utili: alla mo-

bilità di una comunità, alla compe-

titività dell’industria, allo sviluppo turistico di

un territorio. E il Molise ne ha estremamente

bisogno. Occorre, pertanto, intervenire con

urgenza sulle infrastrutture, anche per per-

mettere di recuperare il gap del sud Italia ri-

spetto al nord e della nostra nazione rispetto al

resto dell’Europa. Da noi, però, non è stata

fatta saltare l’ipotesi di realizzazione del-

l’Autostrada? Oggi l’Europa sta puntando

sulla rete ferroviaria e il Molise risulta essere

grande assente. Eppure è il tratto più corto di

collegamento tra Adriatico e Tirreno. Perchè

non sfruttare, allora, questo percorso e far ve-

dere con un progetto reale e credibile che il

territorio è appetibile? Anche alla luce della

crisi economica che ha coinvolto lo scenario

mondiale, si profila un futuro per il nostro

Paese in cui tra le linee guida da seguire vi

sarà verosimilmente la necessità di program-

mare investimenti in infrastrutture e tecnolo-

gie e richiamare la sensibilità soprattutto delle

istituzioni per pianificare, definire normative,

sistemi di incentivazione e regole sempre più

rivolte a favorire l’intermodalità e la crescita

del trasporto ferroviario. E’ anche questa una

sfida che la Regione deve portare nelle sedi

competenti anche scommettendoci finanzia-

riamente di proprio. Del resto, è ancora bas-

sissima la spesa dei fondi europei che

potrebbero trovare collocazione in tale genere

di investimenti. Ecco perchè bisogna ripartire

dagli investimenti in infrastrutture per soste-

nere la crescita economica. Occorre, dunque,

riportare le infrastrutture al centro del pro-

gramma per lo sviluppo della regione, tramite

l’identificazione di 5 o 6 opere urgenti, che

possano dare un impulso allo sviluppo ed allo

stesso tempo influenzare positivamente l’im-

magine del nostro territorio. Il tempo, però,

scorre implacabile e non lascia scampo. La-

sciando desolazione, desertificazione, abban-

dono.

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Servizio a pagina 3

La chiusura dell’Albino,uno schiaffo alla cultura

“La vicenda della biblioteca "Pasquale Albino" a Campobasso è il

segno evidente che la cultura non occupa un posto di primo piano in

regione ed in particolare nel suo capoluogo. Diremmo: non occupa

alcun posto”.

pagina 3IL FATTO

www.gazzettamolisana.com

Si mantiene alta la polemica per i 26 ex precari

Per l’ex assessore Di Labbiola Regione deve dare una risposta

Centri impiego,regna ancorala confusione

223 aprile 2017

TAagliolto

Tiene sempre banco la questione

dell’inquinamento ambientale a

Venafro. Incontro sul tema della

qualità dell’aria in Molise con

l’euro parlamentare del movi-

mento Cinque stelle, Pedicini,

con l’Isde, e l’ARPA regionale.

A parere dell’Arpa nella nostra

regione si sono verificati sfora-

menti nei parametri di legge per

quanto riguarda alcuni inquinanti

soprattutto in alcune zone come

Venafro, ed in altre aree indu-

striali. anche se come sottolinea

l’ Isde ( medici per l’ambiente )

per quanto riguarda il particolato,

le particelle PM sotto ai 2.5 estre-

mamente dannose per la nostra

salute, ci sono pochi monitoraggi

a riguardo.

E su tale aspetto che sarebbe utile

intervenire appropriatamente,

cioè sui controlli e sui protocolli

da porre in essere. Come nel

campo delle materie prime, come

sottolineava anche Piernicola Pe-

dicini, riguardo glifosato erbicida

cancerogeno rintracciato nel “ fa-

moso “ grano canadese ( e non

solo canadese ), regolarmente

commercializzato in quanto nei

protocolli igienico sanitari della

comunità europea non è previsto

il veto per tale sostanza.

Lo stesso problema riguarda le

carni importate alle quali non

sono previsti controlli e protocolli

che individuano e cercano deter-

minate sostanze come ormoni,

antibiotici, metalli pesanti, o

tracce di OGM nei tessuti animali

( il prof. Infascelli a Napoli sta

portando avanti importanti ricer-

che sui rischi degli ogm nelle

carni )

Mentre questa U.E. è regolar-

mente pronta a terrorizzare i pic-

coli produttori agricoli attraverso

controlli indiscriminati allo scopo

di metterli fuori gioco, e con ciò

faccio riferimento sia per quanto

riguarda la piccola produzione e

trasformazione che la commer-

cializzazione delle materie prime

aziendali come latte, carne e ma-

terie prime vegetali

E’ noto che il business dell’

agroalimentare è in mano alle

stesse multinazionali padroni

della finanza che dettano legge

in questa europa dei mercati e

non dei popoli, quindi fino a

quando non si cacceranno i mer-

canti dal tempio della politica

nazionale e transnazionale conti-

nueranno ad obbligarci ad ingur-

gitare tanta pessima monnezza

globale.

E’ chiaro che un cambio della

guardia nei governi nazionali e

transnazionali ha come base una

nuova morale e nuovi paradigmi

nei e dei controlli da mettere in

campo.

E’ questo che avrei detto ieri

sera se intervenivo, ma dovevo

rientrare in azienda per mettere

al sicuro gli animali da possibile

predazione. e visto che a questo

cazzo di assessore all’agricoltura

impegnato a ristrutturare casa

con i fondi del terremoto,non

sembra interessare e rimborsare

gli allevatori come prevede la

L.R. n° 6 del 1983.

Inquinamento ambientale,occorrono maggiori controlli

Incontro-confronto organizzato a Campobasso dal movimento Cinque Stelle“Bisogna che si arrivi a un cambiamento complessivo delle azioni”

Di Franco Spina

L’approvazione da parte del mise del

PRRI ovvero,( Piano di Riconversione e

Riqualificazione industriale) da parte del

MISE, non risolve certo il tema della

complessa situazione emergenziale che

riguarda la piena attivazione degli stru-

menti di ripresa per l’area di crisi.

Si può certamente affermare che almeno

il cammino è ripreso e la convocazione

lo scorso 19 aprile del tavolo tecnico ne

è la riprova. Tavolo tecnico al quale la

Regione ha sommariamente illustrato il

famoso PRRI che ancora ad oggi, non è

stato consegnato agli attori del tavolo.

Come noto, la CGIL aveva chiesto e

chiede la consegna del documento per

poter esprimere le proprie valutazioni

visto che lo stesso atto è stato profonda-

mente ampliato rispetto alla prima bozza

allegata alla delibera originaria.

Si è preferito ancora una volta ritenere il

tavolo regionale quale luogo dove infor-

mare sommariamente i componenti del

percorso intrapreso, chiedendo eventuali

osservazioni su un documento di cui non

si conoscono i dettagli. Eppure, non

sono dettagli quelli riferiti alle singole

voci riguardanti le risorse appostate o da

appostare sulle politiche attive e passive

o sugli interventi finanziari previsti per

le imprese e le infrastrutture.. Fermo re-

stando il totale delle risorse annunciate,

per le politiche attive (10 milioni), è fon-

damentale esplicitare le modalità di at-

tribuzione per singolo bando o misura ad

es. bonus assunzionale, riqualificazione

professionale, lavori di pubblica utilità

ecc.

Considerata l’ampia platea coinvolta ,

certo le risorse appostate sono del tutto

insufficienti e occorrerà individuarne

altre aggiuntive.

Abbiamo evidenziato che l’obiettivo del

riconoscimento di area di crisi com-

plessa è quello di ricollocare il perso-

nale, potenzialmente e rilanciare nuova

occupazione attraverso la ripresa o ri-

lancio di attività produttive. Occorre pre-

cisare inoltre, che sono già trascorsi 2

anni dalla fase di avvio delle procedure

e siamo ancora alla definizione dell’ac-

cordo complessivo.

Ciò significa che serve onestà nel dire ai

tanti lavoratori che attendono speran-

zosi, che i tempi per l’effettiva ripresa di

occupazione saranno ancora lunghi.

Servono ancora anni e nel frattempo vor-

remmo sapere come manteniamo in vita

le attività che vedono oggi lavoratori in

cassa integrazione e come non disper-

diamo quelle professionalità e lavoratori

che vivono di mobilità ordinaria o in de-

roga , oltre ai tanti lavoratori già finiti in

naspi e che non posseggono altri stru-

menti di sostegno.

Il vero tema quindi è preoccuparsi di ot-

tenere dal Governo nazionale un prolun-

gamento delle politiche a sostegno del

reddito almeno fino alla effettiva ripresa

delle attività produttive prevista da tutti

in 2/3 minimo dall’effettiva attribuzione

delle risorse a valere sui progetti finan-

ziati. Le altre regioni sono impegnate

pienamente sul tema.

In aggiunta, continuiamo a ribadire che

le risorse necessarie per le politiche at-

tive e passive o di accompagnamento si

basano sul censimento preciso delle per-

sone coinvolte e interessate. Ad oggi an-

cora non si chiude la profilazione dei

lavoratori dell’area di crisi, occorre ac-

celerare e ottenere in tal modo una co-

noscenza certa delle situazioni

individuali.

Il criterio premiale scelto che incentiva

le imprese che assumono più lavoratori è

assolutamente condivisibile, ma ad oggi

oltre alle dichiarazioni sui numeri gene-

rali resi nell’incontro, non si conoscono

quante e quali siano qualitativamente le

manifestazioni di interesse presentate nel

dettaglio, quante risorse sono previste

nelle varie ipotesi e l’ammontare dei fi-

nanziamenti richiesti. Riteniamo quindi

necessario una forte accelerata e una de-

finizione compiuta di tutte le procedure

e degli accordi entro qualche mese, così

come un impegno unitario oltre che da

parte sindacale a livello nazionale sul

fronte del sostegno al reddito. Siamo già

fortemente in ritardo e ai lavoratori bi-

sogna dare certezze sui tempi e sulle

azioni.

*Il Segretario regionale CGIL

Area di crisi complessa, servonotempi brevi e maggiori certezze

L’intervento

323 aprile 2017

TAagliolto

Egregio direttore,

La vicenda della biblioteca "Pa-

squale Albino" a Campobasso è il

segno evidente che la cultura non

occupa un posto di primo piano in

regione ed in particolare nel suo ca-

poluogo. Diremmo: non occupa

alcun posto.

Adesso è in mano al Ministero dei

Beni Culturali, un ente che più

degli altri potrebbe indicare la via

maestra della rinascita. Sappiamo

che l'iter per la ripartenza non è

breve, tanto per non smentire la bu-

rocrazia italiana. Ciò nonostante,

non si sta facendo pressione sull'at-

tivazione di quelle procedure atte a

riaprire la struttura.

Dopo decenni di autonomia regio-

nale, si è tornati indietro sul profilo

della cultura, appunto, ma anche

dei servizi, delle infrastrutture,

della crescita del PIL. Quello che

ha fatto un balzo in avanti è, al con-

trario, la sperequazione sociale, i

privilegi per pochi, che continuano

a rimanervi saldamente arroccati e

si trovano magicamente d'accordo

nella battaglia per difenderli, indi-

pendentemente dal colore della

propria casacca.

L'altro giorno passeggiavo per

Piazza Pepe: una desolazione. Non

perché non vi si può parcheggiare

(per fortuna!) come vorrebbe qual-

che esercente poco lungimirante,

ma perché si è fondata sulla logica

del doppione, costringendo molti

esercizi a chiudere perché l'uno la

copia dell'altro, e perché non ha un

polo aggregativo di natura cultu-

rale. E' stato aperto l'ennesimo ne-

gozio di abbigliamento e non si sta

facendo nulla nei confronti dell'en-

nesima slot: perché al loro posto

non si è deciso di insediare una bi-

blioteca comunale, un polo di let-

tura che richiamasse le scuole limi-

trofe con presentazione di libri,

convegni, dibattiti, animazione vi-

siva. Il mortorio di cui ci si lamenta

si trasformerebbe in un via vai di

gente che, anziché bivaccare in un

bar, apprezzerebbe un buon libro,

ed anche gli anziani potrebbero be-

neficiarne avendo la possibilità, per

esempio, di leggere i quotidiani.

Non occorre molto per cambiare il

volto di una città: la ricetta si chia-

mano idee. Perché queste si sostan-

zino, occorre convincersi che da

utenti della vita bisogna passare ad

esserne attori protagonisti. I finan-

ziamenti sono consequenziali, e se

è vero che Termoli è una città che

sta cambiando gradualmente volto

e mentalità, non si comprende per-

ché non possa farlo anche Campo-

basso.

La cultura è un bene comune pri-

mario come l’acqua: i teatri, le bi-

blioteche, i cinema sono come tanti

acquedotti.

Claudio Abbado

La vicenda della biblioteca Albinodimostra l’insensibilità verso la cultura

In relazione alle dichiarazioni ri-

lasciate in conferenza stampa

dall’Avv. Iacovino e dai 26 ex

precari dei C.P.I. della Prov. Di

Campobasso ribadite anche in un

servizio di Telemolise vorrei

esprimere la mia opinione. Mi

sembra assurda la presa di posi-

zione e la strumentalizzazione

che si cerca di dare alla faccenda.

Più volte sono intervenuto sul-

l’argomento, ma sembra che si

continui a non voler capire.

I 26 ex precari sono stati assunti

dalla Provincia a seguito di una

selezione pubblica per svolgere

un lavoro a tempo determinato

legato ad un progetto (Master-

plan) finanziato con fondi comu-

nitari 2008/2014 .

Nell’ambito del progetto erano

previste anche figure che l’am-

ministrazione Provinciale non

poteva selezionare direttamente

ma doveva affidarsi ad agenzie

esterne, parliamo di altre 16 fi-

gure occorrenti alla realizzazione

del progetto.

A fine 2015 il progetto, dopo

varie proroghe e progetti ponte,

volgeva al termine, infatti i con-

tratti con le agenzie non furono

prorogati, ma in accordo con la

Regione si concordo il rinnovo

dei 26 per altri 3 mesi al fine di

portare a termine una serie di

adempimenti che consentendo

nuove selezioni avrebbero dato

avvio al nuovo progetto di po-

tenziamento finanziato con i

nuovi fondi comunitari

2015/2021, ciò al fine di utiliz-

zare le economie del progetto e

di non interrompere completa-

mente le attività.

Ho sentito di tutto e puntual-

mente voglio ribadire concetti

già espressi i altri miei interventi

sulla stampa:

-i 26 ex precari non hanno svolto

servizi essenziali ma servizi le-

gati al progetto;

-la spesa dei fondi europei è vin-

colata a gare e/o selezioni pub-

bliche e rendicontazione delle

attività, ed essendo questo un

nuovo finanziamento non si puo’

prescindere da detto vincolo;

-la Regione Molise, in evidente

stato confusionale, non ancora

bandisce le nuove selezioni, ep-

pure ha i fondi a disposizione, ha

già approvato da tempo il nuovo

progetto di potenziamento e

avendo esautorato la Provincia di

Campobasso, da Marzo 2016 è la

sola Regione ad esserne titolata

e responsabile;

-la Provincia di Isernia non

aveva e non ha contratti a tempo

determinato ma solo contratti di

collaborazione coordinata e con-

tinuativa che a differenza del

rapporto a tempo determinato

(subordinato) hanno diversa na-

tura giuridica (para subordinata)

-dove in Italia si è continuato a

prorogare utilizzando i nuovi fi-

nanziamenti Europei senza

nuove evidenze pubbliche?

Forse i legali confondono precari

di altre Provincie pagati con

fondi dell’Ente.

-la lentezza della profilazione dei

lavoratori dell’area di crisi è do-

vuta alla mancata trasmissione

degli elenchi da parte dell’INPS

e non certamente ai C.P.I.

Ci sarebbe tanto altro da dire, ma

, certamente la magistratura farà

piena luce sull’accaduto elimi-

nando una volta per tutte le ine-

sattezze e le strumentalizzazioni

che qualcuno tenta ancora di

porre come verità.

Sui disservizi voglio solo pun-

tualizzare che se in qualche

giorno si sono verificati dei ral-

lentamenti sono stati nel servi-

zio di accoglienza, dove in media

si recano giornalmente dai 60 ai

70 utenti, servizio che gli ex pre-

cari non hanno mai svolto visto

che in passato per il potenzia-

mento erano utilizzati i dipen-

denti delle agenzie che da

dicembre 2015 sono finiti nel di-

menticatoio.

Un doveroso grazie va dato al

personale a tempo indeterminato

dei C.P.I. che con professiona-

lità e spirito di servizio, affian-

cati anche dagli operatori della

formazione professionale attual-

mente impegnati presso gli stessi

uffici, risolvono le molteplici

criticità che la politica, e forse il

mero interesse personale, invece

di attenuare alimenta.

Chiudo con un appello al Gover-

natore Frattura: caro Presidente

il 1° agosto nella riunione svol-

tasi nella sala giunta ha preso

l’impegno, con l’assenso dei Di-

rigenti Regionali presenti, di

bandire le selezioni entro 30/60

gg. per dare una possibilità ai

tanti disoccupati di concorrere

per un posto di lavoro, seppur a

tempo determinato, in questo

momento storico di profonda

crisi.

Sono passati otto mesi e dopo le

innumerevoli e continue solleci-

tazioni credo sia giunta l’ora di

una sua risposta”.

“Centro per l’Impiego,basta strumentalizzazioni”

Sulla questione dei 26 ex precari, interviene l’ex assessore provinciale, Di Labbio

L’intervento

423 aprile 2017

TAagliolto

aaa “Il 25 marzo 1957, al ter-mine della cerimonia della firmadei Trattati di Roma, Paul-HenriSpaak poté finalmente dire chela prima grande tappa verso l’in-tegrazione europea era stata rag-giunta. Aggiunse anche chemolto cammino restava da com-piere, prima di realizzare ilsogno della sua generazione, ilsogno di De Gasperi e di Ade-nauer, di Schumann, di Monnet,di Spinelli, quello degli StatiUniti d’Europa”. Così, l’euro-parlamentare, Aldo Patriciello, aIsernia per rievocare i 50 anni daquella firma. “Ai nostri ragazzibisogna parlare chiaro. Speciequando è in ballo il loro futuro.Perché di questo, in buona so-stanza, abbiamo parlato ad Iser-nia. Discutere di Europa, dellesue istituzioni, dei suoi pro-blemi significa gettare losguardo sul futuro del nostrocontinente. Ai tantissimi stu-denti presenti oggi ho detto diguardare con speranza e fiduciaall’Unione Europea. Perché è lìche si compirà il loro percorsoumano e scolastico. È lì e nonaltrove che potranno costruire ilfuturo di cui hanno bisogno.

Oggi molto di quel cammino èstato compiuto, gran parte diquel sogno è realtà ed innegabili

sono i successi ed i traguardiraggiunti grazie alla lungimi-ranza dei Padri Fondatori. Ciò

nonostante negli ultimi annil’europeismo ha perso slancio:la recessione economica, la crisi

occupazionale, l’emergenza inmateria di immigrazione e ter-rorismo hanno messo in evi-denza le lacune politichedell’Unione Europea, ripor-tando in luce vecchie divisionifra Stati che sembravano defini-tivamente tramontate. Oggil’Europa viene percepitacome un’entità troppo lontanadalla quotidianità dei cittadini,incapace di fornire risposte con-crete alle difficoltà che si sonopresentate recentemente. Ab-biamo il dovere morale di nondisperdere il patrimonio di va-lori ed ideali che abbiamo ere-ditato dai Padri Fondatori; perfare questo è tempo che l’Eu-ropa ritrovi la sua capacità dipensare il mondo, riscopra il co-raggio delle sue ambizioni el’orgoglio della sua societàaperta”.

“I giovani abbino fiducianell’Unione europea”

L’europarlamentare, Aldo Patriciello, torna sul capitoloeuropa nella ricorrenza dei 50 anni del Trattato di Roma

Apertura termini per la presentazioneper l’annualità 2017 delle domande disostegno e di conferma per le Misure10, 11, 13 e per i trascinamenti. L’Au-torità di Gestione del Programma diSviluppo Rurale della Regione Molisecon determinazioni direttoriali del 18 edel 20 aprile 2017 ha reso noto le mo-dalità e le procedure per la presenta-zione delle domande disostegno/pagamento e di conferma perl’annualità 2017 a valere sulle misureintese a promuovere l’utilizzo sosteni-bile dei terreni agricoli.

Nello specifico i provvedimenti adot-tati, oltre a consentire alle aziende chehanno aderito nel 2016 alle misure 10 e11 e alle aziende che hanno beneficiatodelle misure della programmazione2007/2013 di presentare domanda diconferma per l’annualità 2017, riguar-dano i criteri e i termini di presenta-zione delle domande di

sostegno/pagamento per la Misura 13,Sottomisura 13.1 “Pagamenti compen-sativi per le aree montane” e per la Mi-sura 11, Sottomisura 11.2.1 “Sostegnoal mantenimento pratiche e metodi diproduzione biologica”.Le domande, volte ad ottenere la con-cessione degli aiuti, devono esserecompilate utilizzando la specifica pro-

cedura informatica messa a disposi-zione sul portale SIAN e presentate nonoltre la data del 15 maggio 2017. Iprovvedimenti sono pubblicati sui Bol-lettini Ufficiali della Regione Molisen.15 del 18.04.2017 e n.16 del21.04.2017 e sono disponibili sul sitodel PSR-Molise 2014/2020 all’indi-rizzo psr.regione.molise.it

Sviluppo rurale, i bandi

per l’utilizzo sostenibile dei terreni

L’intervento

Dal 2 maggio torna

TVI MOLISE