La presentazione del testo, dopo la sentenza di Bari, in ... · E- ai : [email protected]...
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anno ii - n° 0 Sabato’ 21 ottobre 2017
L’Oscar del giorno lo assegniamoa Pasquale Guarracino. Il segreta-rio della Uiltucs è tornato a parlaredel mondo del lavoro sottoline-ando i ritardi e i guasti della poli-tica molisana nel settore. Inassenza di soluzioni, ha invocatol’andare tutti a casa per evitare laripetizione di quanto registrato.
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Il Tapiro del giorno lo diamo alcommissario della Coldiretti, Sa-verio Viola. Sono stati in tanti i cit-tadini che ci hanno scritto inmerito alla mancata edizione diCampagna Amica a Campobassoin piazza Municipio. Ma a pesareè anche l’assenza di smalto poli-tico dell’organizzazione.
Saverio Viola
Troppi i giovani
che vanno via
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Uno studio della FondazioneMoressa sulle città che at-traggono di più e sulle cittàche si spopolano sempre
più, tra queste Isernia e la sua provin-cia. Sono, soprattutto, sui giovani chescappano dal Molise. Nel silenzio, col-pevole, della classe politica regionale igiovani vanno via perché non intrave-dono prospettive in una terra che nonconcede loro spazio per affermarsi, perfar valere le loro conoscenze, per pro-muovere il loro talento. Del resto,come potrebbero rassegnarsi a restarein un posto che lascia loro ben pochesperanze? Meglio, allora, molto me-glio, scommettere su se stessi e tentarealtrove la propria sorte. Nulla più diquesta perdita del “capitale umano”,rappresentato dall’intelligenza e dallecompetenze di migliaia e migliaia digiovani, testimonia il declino ultimodel Molise, che assiste all’allontana-mento progressivo delle sue energiepiù vitali. La crisi del Molise si riflette,ancor prima che nel peggioramentodegli indicatori economici, nel venirmeno di una visione dello sviluppo.Sulle prospettive di crescita della so-cietà molisana è calata da tempo unacortina di silenzio. Da venti anni aquesta parte si è andata a spegnerequella svolta tecnico-economica, cheaveva esaltato obiettivi di industrializ-zazione, di formazione, di capitale in-frastrutturale, di riforma e rilanciodell’agricoltura, di radicale migliora-mento della cultura di base e di crea-zione di una classe dirigente menoretorica e tesa a fare sviluppo del-l’economia reale. Con gli interventi fi-nanziari e organizzativi di tipo“straordinario”: Cassa per il Mezzo-giorno, consorzi ed enti di bonifica edi sviluppo agricolo, banche di creditospeciale, enti di formazione e di assi-stenza tecnica. Oggi tutti dissolti e nonsostituiti se non dal nulla. E dinanzi alnulla i nostri ragazzi sono costretti avoltare le spalle ai luoghi natii. Così, ilMolise si spegne, deperendo, invec-chiando, incarognendosi nell’accidia.
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Pasquale Guarracino
Servizio a pagina 3
La presentazione del testo, dopo la sentenza di Bari,
in conferenza stampa“Il presidente non è più credibile”
221 ottobre 2017
TAagliolto
Non l’avesse mai fatto il se-
gretario nazionale del Pd
Matteo Renzi di fermare il
treno che lo sta portando in
giro (elettorale) per l‘Italia
alla stazione di Termoli e a
Nuova Cliternia. E’ venuto
per grazia e ha trovato giu-
stizia. Vale a dire, è venuto
a propagandarsi e a propa-
gandare i miracoli del suo
passato governo e quello
che spera di riavere alle ele-
zioni della primavera 2018,
ed ha trovato un fronte cri-
tico di matrice di sinistra
che lo ha investito di tutti i
disastri che il Molise di-
scendente del renzismo at-
traverso il renzista Paolo di
Laura Frattura ha sommato
negli ultimi cinque anni.
Una gragnola di addebiti
che mai crediamo il segreta-
rio nazionale del Pd avrebbe
immaginato di ricevere nel
territorio di una regione il
cui il Pd si mantiene ege-
mone nonostante la sua
classe dirigente abbia dato
prova di inadeguatezza,
d’imperizia, e di non poche
prepotenze applicate alla sa-
nità, al sistema della mobi-
lità, ai servizi primari, alla
sicurezza. A metterlo di
fronte ai fallimenti inanel-
lati in campo nazionale e a
quelli in campo regionale,
come abbiamo detto, si
sono espressi i maggiori
esponenti della sinistra mo-
lisana, coloro che si battono
per la giustizia sociale, per
il sostegno al lavoro, per lo
sviluppo equilibrato del ter-
ritorio, per il mantenimento
dei livelli essenziali nella
sanità, per una scuola vera-
mente democratica e rinno-
vata, per la ripresa
economica con l’ausilio di
una programmazione ragio-
nata e la tempestività degli
investimenti pubblici. Il
consigliere regionale Mi-
chele Petraroia gli ha rac-
contato (e rinfacciato) un
Molise investito dalla per-
niciosa infiltrazione della
mafia foggiana, macchiato
dalla ‘ndrangheta proprio
lungo la costa termolese, in-
farcito di pentiti o ex pentiti
della criminalità organiz-
zata, retaggio deleterio di
scelte e decisioni a dir poco
azzardate quali il trasferi-
mento del comando regio-
nale dei carabinieri,
l’assenza dei procuratori
della Repubblica a Campo-
basso e a Larino, il depoten-
ziamento del distaccamento
della Polizia stradale di La-
rino, la carente attività di
prevenzione e controllo del
territorio. I segnali del de-
grado che ne sono discesi e
della pericolosità di un
clima sociale ormai com-
promesso, Petraroia li ha in-
dicati nella devastazione di
decine di ettari di vigneti –
guarda caso – proprio a
Nuova Cliternia, negli at-
tentatati incendiari sempre
più frequenti, nel fenomeno
del caporalato in agricol-
tura, nell’interramento di ri-
fiuti tossici a
Campomarino, nel traffico
di droga e nel riciclaggio di
denaro sporco “che movi-
mentano giri d’affari gigan-
teschi”. Il segretario di
sinistra italiana Molise,
Vincenzo Notarangelo, a
commento della sosta del
Renzi “viaggiatore”, non
senza ironia, ha rilevato
come sia è arrivato in treno
in una regione dove sono
state soppresse le linee
Campobasso – Termoli;
Campobasso – Benevento, e
Carpinone – Sulmona; nel
mentre sul collegamento
Campobasso – Roma è
certa la partenza ma mai
l’orario o il mezzo di arrivo.
In una regione in cui non
c’è alcun tratto stradale a
quattro corsie, e la viabilità
provinciale e locale cade a
pezzi tra smottamenti, frane
e mancata manutenzione. In
cui, la soppressione delle
Province ha reso ancora più
critica la situazione con in-
tere comunità a rischio iso-
lamento. In una regione in
cui è stato lasciato chiudere
l’unico zuccherificio del
centro-sud nella indiffe-
renza della vertenza, e i la-
voratori sono stati
abbandonati a se stessi (It-
tierre, Gam e le altre
aziende in crisi: dov’è finito
il Patto per il Molise firmato
il 26 luglio 2016 con la Re-
gione?). Amarissimo l’in-
vito di Notarangelo a Renzi
a scendere dal treno e ad
impiegare il suo tempo ad
occuparsi “di chi non può
studiare, di chi non può cu-
rarsi, di chi vede i figli emi-
grare o di chi non riesce ad
andare più in pensione né
trovare un qualsiasi lavoro a
63, 64 o 66 anni”. Amaris-
simo, ma assolutamente
pertinente. Che i rilievi e
gli addebiti al segretario na-
zionale del Pd in cerca di vi-
sibilità e consensi siano
venuti dalla sinistra, per i
tantissimi moderati del Mo-
lise che confidano ancora in
una reviviscenza del centro-
destra, è la inevitabile presa
di coscienza ch’è morto,
seppure non ancora seppel-
lito. Il silenzio opposto a
Renzi, in fondo in fondo,
potrebbe essere interpretato
come l’ammissione di un
concorso di colpa. Dei gril-
lini molisani neanche a par-
larne.
Dardo
Venuto per grazia ha trovato giustizia
E a proposito di diseguaglianze in
sanità. Dai tempi di attesa, al-
l’erogazione dei farmaci, dalla
copertura vaccinale alla gestione
dell’emergenza urgenza, dai ser-
vizi per i malati oncologici agli
screening per i tumori, sono an-
cora troppe le disuguaglianze nel-
l’accesso ai servizi sanitari che
incidono sulla salute dei cittadini.
Questo il quadro che emerge dal
Rapporto dell’Osservatorio ci-
vico sul federalismo in sanità,
edizione 2016, presentato da Cit-
tadinanzattiva-Tribunale per i di-
ritti del malato. Il Molise ne esce
con uno spaccato a metà. La Re-
gione, non rispetta i Lea, i Livelli
minimi di assistenza nonostante
l’attuale sistema di affiancamento
dei ministeri competenti anche se
i cittadini molisani sono chiamati
a pagare maggiori oneri per 460
euro media pro capite per l’Irpef.
Per quanto riguarda il superticket
sulla ricetta, solo Basilicata, Sar-
degna e Provincia autonoma di
Bolzano non lo applicano, men-
tre 8 Regioni tra le quali il Mo-
lise applicano la quota aggiuntiva
di 10 euro su ogni ricetta.
Il tempo ritenuto accettabile per
un soccorso efficace degli opera-
tori sanitari è compreso entro i 18
minuti e il Molise fa registrare in-
tervalli di attesa fuori dal range di
normalità con 22 minuti medi di
attesa dell’intervento.
Buoni, invece, i risultati per le
coperture vaccinali con copertura
superiore al 97%. Così, come, per
la quota residenti che ha aderito
ai programmi di screening dove
il Molise raggiunge lo score mi-
nimo di 7. Ottimo, poi, il valore
dei presidi e servizi oncologici
dove il Molise sfonda il 20 % su
mille abitanti. In piedi, però, re-
stano le disuguaglianze con la sa-
nità di altre regioni italiane
almeno per ciò che concerne la
garanzia dei livelli minimi di as-
sistenza.
Sanità, troppe diseguaglianze
Renzi col treno personale nel Molise, a Termoli e Nuova Cliternia
I dati, sono del Rapporto di Cittadinanzattiva
Un fronte critico di matrice di sinistra lo ha investito di tutti i disastri che il Molise discendente delrenzismo attraverso il renzista Paolo di Laura Frattura ha sommato negli ultimi cinque anni. Per i tantissimi moderati del Molise che confidano ancora in una reviviscenza del centrodestra inevitabile la presa di coscienza ch’è morto
321 ottobre 2017
TAagliolto
aaI consiglieri regionali del
Movimento Cinque Stelle,
Antonio Federico e Patrizia
Manzo, in merito alla sen-
tenza di bari, che ha visto
coinvolto il presidente della
Giunta regionale, Paolo
Frattura, hanno ritenuto di
dovere presentare la mo-
zione di sfiducia. “L’intera
vicenda – hanno sostenuto in
conferenza stampa - palesa
un modo di gestire la cosa
pubblica che prescinde da
principi di trasparenza ed
eticità, vicenda caratterizzata
dall’instaurazione di rapporti
interpersonali che minano la
necessaria terzietà di cui si
dovrebbe vestire il massimo
rappresentante dell’istitu-
zione regionale, ancor più
quando è erogatore di finan-
ziamenti pubblici ed in un
settore sensibile come quello
dell’editoria”. Federico e
Manzo hanno già sottoscritto
la mozione di sfiducia e at-
tendono, ora, che altri consi-
glieri appongano la loro a
partire da quei consiglieri
che hanno deciso di non so-
stenere più proprio il presi-
dente della Giunta regionale.
A termini di regolamento,
infatti, per potere essere pre-
sentata, la mozione di sfidu-
cia deve avere, almeno, cin-
que firme. Solo dopo, sarà
possibile presentarla e il pre-
sidente del Consiglio regio-
nale è chiamato a convocare
l’assise entro i 15 giorni se-
guenti. Per i consiglieri Cin-
que Stelle, il Giudice, nella
lunga sentenza, riporta preli-
minarmente numerose preci-
sazioni pesando con accura-
tezza ogni singola parola,
non utili ai fini processuali,
ma rilevanti per valutare gli
atteggiamenti e i comporta-
menti di chi è deputato a go-
vernare la “res publica
nonché a rappresentare gli
interessi di tutti i cittadini.
Elementi, che per i consi-
glieri grillini, danno una rap-
presentazione torbida della
situazione, mettendo in di-
scussione la credibilità
stessa del presidente della
Giunta regionale. Da qui, la
mozione di sfiducia
“La sfiducia a FratturaNon è più credibile”
I consiglieri Cinque Stelle, firmano il documento
Nell’ambito del Programma di
Sviluppo Rurale, il Molise è
progredito molto rispetto alle
altre regioni d’Italia, soprat-
tutto in paragone a quanto
fatto nella vecchia program-
mazione 2007-2013“; con le
parole del Capo Unità della
Direzione Agricoltura della
Commissione Europea, Filip
Busz, si è conclusa positiva-
mente la due giorni dedicata al
Comitato di Sorveglianza,
chiamato a valutare i risultati
e l’andamento del Programma
di Sviluppo Rurale della Re-
gione Molise.
Al tavolo tecnico hanno preso
parte i rappresentanti della
Commissione Europea, del
Ministero delle Politiche Agri-
cole, della Regione Molise e le
associazioni di categoria.
All’attenzione dei tecnici, la
proposta di modifica alla ver-
sione 3.2 del PSR Molise
2014/2020, la situazione sulle
domande di sostegno e paga-
mento, sull’avanzamento della
Nuova Programmazione e
sulla banda ultralarga.
“Sono tanti gli aspetti positivi
che caratterizzano il lavoro
svolto dal Molise: molti i
bandi
e le misure chiuse, oltre al va-
lore aggiunto rappresentato
dalla capacità di velocizzare le
procedure- ha sottolineato il
capo unità, Busz.
“Abbiamo lavorato in sinergia
con il partenariato per rispon-
dere alle reali esigenze emerse
dal territorio, attivato oltre
l’80% delle risorse nella con-
vinzione che il rilancio delle
aree rurali passi necessaria-
mente anche attraverso il mi-
glioramento delle
infrastrutture materiali, della
viabilità interpoderale nonché
nella creazione di attività im-
prenditoriali extra-agricole e
l’abbattimento del digital di-
vide”- ha commentato l’asses-
sore alle politiche agricole,
Vittorino Facciolla, ripercor-
rendo i quattro anni di Pro-
grammazione. A seguito
dell’incontro tecnico che si è
volto nella prima giornata di
lavori, i rappresentanti della
Commissione Europea e del
Ministero agricole hanno visi-
tato due aziende molisane be-
neficiarie dei fondi del PSR
2014-2020: l’azienda agricola
di Maria Antonietta Paladino,
che ha ottenuto importanti ri-
conoscimenti per la tradizio-
nale “Treccia di Santa Croce
di Magliano” e l’oleificio
Timperio di Colletorto, due
esempi virtuosi che hanno rap-
presentato al meglio il tessuto
produttivo del Molise.
“Sono stato particolarmente
colpito dalle visite nelle due
aziende - ha sottolineato il
capo unità della Direzione
Agricoltura della Commis-
sione Europea - ho visto qual-
cosa di diverso che ha a che
fare con la terra e con la tradi-
zione; ho apprezzato la ge-
stione familiare delle aziende
e la presenza dei giovani in
agricoltura. Continuate così,
perchè questa è agricoltura so-
stenibile!”.
Il Programma di Sviluppo Ru-
rale della Regione Molise
2014-2020 è stato promosso a
pieni voti dal Comitato di Sor-
veglianza che ha approvato ed
apprezzato il lavoro svolto dal-
l’amministrazione regionale in
sinergia con la struttura tec-
nica del PSR e il Partenariato
Facciolla: “Il nostro Piano ruraleè passato a pieni voti”
Guarracino
“Lavoro,
il punto
più nero
in Molise”
"Ieri ho ascoltato con
molta attenzione il Se-
gretario del PD, Matteo
Renzi, nella sua perfor-
mance molisana e mi è
venuto spontaneo chie-
dermi: ma perchè si con-
tinua a parlare così
energicamente solo di
ciò che si farà in Molise
nel futuro prossimo ven-
turo e non si fa alcun
cenno a tutto ciò che non
si è fatto fino ad oggi?".
Lo scrive il segretario
della Uiltucs Molise, Pa-
squale Guarracino. "Per-
chè non si è parlato di un
intero Consiglio Regio-
nale che ha preso sotto-
gamba la vertenza
lavoro? Perchè non si è
parlato di tutti i cittadini
molisani che hanno
perso l'occupazione?
Perchè non si è parlato di
tutte quelle soluzioni che
sembravano essere a por-
tata di mano, ma che, nei
fatti, sembrano essere
sfuggite? Ritengo che
tutta la politica molisana,
quella del dire e non
quella del fare - chiude
Guarracino - dovrebbe
fare una sola cosa: ver-
gognarsi e cambiare me-
stiere".
421 ottobre 2017
TAagliolto
La denuncia è di Fare
Verde Campobasso. “Il
parroco della chiesa
Mater Ecclesiae di
Campobasso che ha in-
credibilmente con-
cesso l'autorizzazione
all'abbattimento di una
dozzina di grandi al-
beri situati all'interno
dell'importante bosco,
di proprietà della
stessa parrocchia,
compreso tra via Leo-
pardi e via Principe
Principe di Piemonte;
un autentico polmone
verde per il quartiere e
per l'intera città, costi-
tuito per gran parte da
alberi ad alto fusto, per
lo più conifere, come
abeti bianchi e rossi,
cedri, cipressi, pini au-
striaci, ma anche di-
verse qualità di querce
e persino un insedia-
mento, sconosciuto ai
più, di "Sequoie gi-
ganti", di cui alcune di
considerevoli dimen-
sioni.
Un'area, bene ricor-
darlo, che già in pas-
sato ha rischiato di
essere parzialmente
"spianata" da progetti
decisamente inoppor-
tuni, per fortuna accan-
tonati dopo la
mobilitazione dei resi-
denti del quartiere.
Ebbene, nella matti-
nata di mercoledì
scorso 18 ottobre, ope-
ratori armati di moto-
sega hanno (anche
maldestramente) ab-
battuto oltre una de-
cina di piante (Abeti
rossi e bianchi, ci-
pressi, pini
neri, lecci),
tutte in salute,
per lasciar posto
al nulla, proba-
bilmente quello
che serviva a
qualche proprieta-
rio confinante, il
cui orto risultava
forse poco assolato
a causa della pro-
sperità dei vicini al-
beri, oggi sacrificati
per qualche zuc-
china e qualche
piede d'insalata.
A dimostrazione che
non si è trattato af-
fatto di un intervento
mirato di manuten-
zione
è il fatto che al-
cuni alti tronchi, com-
pletamente secchi e
senza
più rami e foglie,
nonché visibilmente
pericolanti, sono stati
lasciati dov'erano, pre-
ferendo l'abbattimento
delle piante in salute,
tutte sullo stesso filare,
tutte confinanti con
l'orto in questione.
Quali siano stati gli ac-
cordi tra le parti non è
dato saperlo, resta il
fatto che ancora una
volta il patrimonio ar-
boreo cittadino, seppur
ricadente in aree pri-
vate, è stato aggredito
senza alcun ragione-
vole motivo; scene che
purtroppo abbiamo
visto spesso in giardini
privati e condominiali,
ma che in questa parti-
colare occa-
sione lasciano
ancor più il
r a m m a r i c o
giacché gli al-
beri abbattuti
si trovavano
all'interno di
uno speci-
fico ed im-
p o r t a n t e
h a b i t a t ,
senza arre-
care né
danno, né
dis turbo,
né rischio
per nes-
suno e
s o p r a t -
tutto perché si sperava
che la proprietà, anche
in ragione della sua
"vocazione", non po-
tesse mai autorizzare
un simile scempio.
“Chi ha autorizzato lo scempiodel taglio degli alberi?”
Duro intervento di Fare Verde sull’abbattimento di alberi a Mater Ecclesiae