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Aldo Busi
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« Per la scrittura io ho fatto tutto, mi sono ridotto persino
a vivere. »
(Aldo Busi, Sodomie in corpo 11)
Aldo Busi ritratto a Piazza dei Cinquecento a Roma.
Premio Premio Mondello 1984
Aldo Busi (Montichiari, 25 febbraio 1948) è uno scrittore,
traduttore, opinionista, personaggio televisivo e reporter di
viaggio italiano.
Indice [nascondi]
1 Biografia
1.1 Giovinezza e prime esperienze letterarie
1.2 L'esordio come scrittore e l'affermazione
1.3 Gli anni 2000
1.4 El especialista de Barcelona e la candidatura al Premio
Strega
1.5 Le pubblicazioni negli anni 2013-2015
2 Opere
3 Filmografia
4 Televisione
5 Note
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Giovinezza e prime esperienze letterarie[modifica |
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Nasce il 25 febbraio 1948 a Montichiari, in provincia di
Brescia, terzo figlio di Marcello Busi (1913 – 1982) e Maria
Bonora (1914 – 2008)[1]. Ivi cresce, in condizioni di
indigenza, con il padre, la madre e i fratelli, facendosi
notare per la predisposizione alla scrittura (a detta dello
stesso autore, già quando frequentava la terza elementare
i suoi temi erano attesi)[2]. A 13 anni è costretto dal
padre, gestore di osterie, ad abbandonare gli studi e
comincia a lavorare come cameriere in diverse località del
Garda[2]. Si trasferisce quindi a Milano; nel 1968 ottiene
l'esonero dal servizio militare grazie all'articolo 28/a, che
dispensava gli omosessuali dichiarati[1]. Decide poi di
vivere e lavorare all'estero, dapprima in Francia tra il 1969
e il 1970 (Lille e poi Parigi), poi in Inghilterra (Londra tra il
'70 e il 71), Germania (Monaco di Baviera, 1971 e 1972,
Berlino nel 1974), Spagna (Barcellona nel 1973) e Stati
Uniti d'America (New York, nel 1976), lavorando come
cameriere, spazzino, portiere di notte o sguattero per
guadagnarsi da vivere[1].
Impara quindi diverse lingue straniere (francese, tedesco,
inglese) e continua a rivedere Il Monoclino (il libro che nel
1984 sarà pubblicato da Adelphi con il titolo definitivo di
Seminario sulla gioventù)[1]. Tornato in Italia, lavora
saltuariamente come interprete (esperienza che sarà alla
base della stesura del suo secondo romanzo Vita standard
di un venditore provvisorio di collant) e si cimenta con
importanti traduzioni dall'inglese e dal tedesco (Joe
Ackerley, H. von Doderer, J.W. Goethe, M. Wolitzer, C.
Stead). Nel frattempo si diploma a Firenze nel 1976 (da
privatista) e si laurea in Lingue e Letterature Straniere
presso l'Università di Verona (1981) presentando una tesi
sul poeta statunitense John Ashbery. Dello stesso Ashbery
nel 1983 Busi traduce Autoritratto in uno specchio
convesso[1].
L'esordio come scrittore e l'affermazione[modifica |
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Il suo esordio letterario risale al 1984 con Seminario sulla
gioventù. Il libro è accolto con molto favore dal pubblico,
meno dalla critica. Ciò nonostante nello stesso anno vince
il Premio Mondello "Opera prima"[3][4]. Negli anni il
romanzo è stato rimaneggiato più volte dallo stesso Busi,
fino all'ultima versione per Adelphi del 2003 che presenta
in appendice l'inedito e incompiuto Seminario sulla
vecchiaia e un commento dello stesso Busi sulle fortune e
disgrazie della sua opera prima. Libro di culto per diverse
generazioni in diversi paesi, è tra le opere di maggior
successo dello scrittore bresciano insieme al Manuale della
perfetta Gentildonna e a Sentire le donne[5]. Nel 1987 è
finalista al Premio Bergamo[6]. Nel 1989 subisce un
processo per oscenità a Trento per Sodomie in corpo 11, a
causa delle scene di sesso tra uomini contenute nel libro;
processo dal quale esce assolto con formula piena perché
«il fatto non sussiste». Il processo è stato trasmesso in
televisione dalla trasmissione di RaiTre Un giorno in
Pretura. Un'accurata ricostruzione degli eventi di Trento si
trova in appendice all'edizione economica di Sodomie in
corpo 11 per la penna di Carmen Covito[7].
Aldo Busi con la poetessa Alda Merini
Aldo Busi si è reso protagonista di alcune dichiarazioni
sulla pedofilia che hanno sollevato obiezioni sulla
permanenza dello scrittore al programma tv L'isola dei
famosi del 2010 e in altre trasmissioni. In una puntata del
Maurizio Costanzo Show del 1996, infatti, Busi ha spiegato
che «non vedo nulla di scandaloso se un ragazzino di 13
anni viene masturbato da una persona adulta»[8]. In
un'intervista in risposta alle polemiche sollevate da
quell'intervento, ha incalzato: «Ipocriti. Siete i soliti
cattolici che nascete e crescete con l'idea di sesso legata
alla colpa e al peccato. Io faccio una fondamentale
distinzione tra la criminalità legata alle pornocassette o al
turismo sessuale e alla pratica di una pedofilia blanda,
quella praticata dai bambini sugli adulti. I bambini sono in
certi casi corruttori degli adulti». E ancora: «È arrivato il
momento di capire che anche i bambini hanno la loro brava
sessualità e che gli adulti non devono più reprimerla».
Sulla rivista "Babilonia"[9], ha invece scritto: «ci sono
paesi in cui le bambine e i bambini o vengono sfruttati
nella prostituzione o vengono ammazzati (Brasile, Cina,
India). Allora, cos'è meglio per questi bambini, una
scopata o una coltellata? E non mi si venga a dire che
entrambe le soluzioni sono aberranti. E allora che sarà mai
se un ragazzino di 5 o 10 o 12 anni fa una sega a uno più
in là negli anni o se la fa fare? All'offerta sessuale del
bambino bisogna che l'adulto responsabile dia una risposta
sensuale e non una risposta astratta a base di rimproveri,
ammonizioni e di sfiducia verso la propria sessualità e di
orrore verso quella degli altri, tutti potenziali mostri dietro
l'angolo. Se per fare questo gli si prende in mano il pisello
o le si accarezza la passerina che sarà mai?».
Busi chiariva la sua posizione sull'argomento della pedofilia
alle pagg. 233-240 del suo Manuale della perfetta umanità
uscito nelle librerie il 16 febbraio 2010 (otto giorni prima
del suo approdo al programma televisivo L'isola dei
famosi): «Vorrei, di nuovo, sintetizzare il mio pensiero in
tema di pedofilia. [...] a) Non c'è nessuna relazione fra
omosessualità e pedofilia e chi, per suo comodo, le
sovrappone, commette un crimine contro l'umanità; b)
Anche se i mostri si fabbricano di preferenza in casa,
tenere fuori controllo genitoriale i bambini è altrettanto
criminale che adescarli [...]; c) Non ho particolare livore
contro i pedofili "deboli" se deboli, quasi contemplativi,
restano [...] distinzione primaria fra violenza carnale (che
nei confronti del bambino è violenza carnale anche con
l'assenso del bambino) e la carezza del prete o
dell'insegnante sulla coscia o sui capelli; a me preme
innanzitutto salvaguardare l'integrità del bambino [...] d)
[...] i bambini sono vittime totali nessun caso escluso, i
minori sono vittime parziali, ammesso e non concesso che
lo siano in qualche percentuale, sempre che non ci sia di
mezzo la violenza carnale comprovata [...] È quindi tempo,
per tutelare i bambini in modo categorico, visto che si
tratta della precedenza assoluta, di stabilire che un minore
non è più un bambino affinché un bambino sia e resti un
bambino di fatto e non vada confuso con un minore [...].»
Sono molti i titoli al suo attivo. Sei i romanzi: Seminario
sulla gioventù, Vita standard di un venditore provvisorio di
collant, La Delfina Bizantina, Vendita galline km 2, Suicidi
dovuti e Casanova di se stessi. Diverse le prose di viaggio:
da Sodomie in Corpo 11 ad Altri Abusi, da La camicia di
Hanta a Bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo. E
poi la serie di Manuali «per una perfetta umanità», e libri
di non immediata catalogazione (romanzi brevi ma anche
prose di viaggio o pamphlet "di fine millennio": Un cuore di
troppo, Cazzi e canguri (pochissimi i canguri), Per
un'Apocalisse più svelta, ecc.) che pure hanno contribuito
alla fama di Busi quale polemista e capace narratore[10].
Le sue opere sono tradotte in undici lingue. Busi ha
tradotto diversi libri dall'inglese, dall'italiano antico e dal
tedesco anche dopo la sua affermazione come romanziere.
Tra questi Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll,
il Decamerone di Giovanni Boccaccio, Il Cortegiano di
Baldassare Castiglione e Intrigo e amore di Friedrich
Schiller. Dirige inoltre la collana I Classici Classici per
l'editore Frassinelli di Milano. Autore controverso, è spesso
stato al centro di discussioni e polemiche per le sue
posizioni fortemente anticlericali[2][11][12].
Gli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2002 vince il Premio Letterario Frignano per il romanzo
breve La signorina Gentilin dell'omonima cartoleria[13].
Dal 2003 partecipa al programma televisivo di Canale 5
Amici di Maria De Filippi in qualità di insegnante di cultura
generale e comportamento. Nel 2003 scrive un testo
teatrale, Guancia di Tulipano, adattato dalle didascalie
dell'opera di Gaspare Spontini (e ispirata alle Ballate
irlandesi di Thomas Moore) Lalla Rükh e recitata dallo
stesso Busi il 23 agosto 2003 a Jesi con la regia e i video di
Cristian Taraborrelli.
Nel 2006 il critico letterario Marco Cavalli ha dato alle
stampe la prima importante monografia sull'opera omnia di
Busi. Il libro, Busi in Corpo 11 (ed. Il Saggiatore),
descrive, analizza e commenta l'opera dello scrittore
bresciano e include importanti interventi dello stesso Busi
e due racconti inediti. Nel 2010, dopo quasi sette anni di
deliberata astinenza dalla scrittura[14], Busi pubblica una
raccolta di tre racconti per l'editore Bompiani dal titolo
Aaa!. Della raccolta fanno parte un racconto lungo, già
apparso nell'edizione 2008 di Sentire le donne, dal titolo Il
Casto, sua Moglie e l'Innominabile, insieme a due racconti
brevi del tutto inediti.
Nel febbraio del 2010 lo scrittore prende parte alla settima
edizione del programma TV l'Isola dei famosi, accettando
di trascorrere 10 settimane su un'isola deserta insieme ad
altri concorrenti cosiddetti VIP (da Sandra Milo a Clarissa
Burt, al doppiatore Luca Ward). Tuttavia, si ritira il mese
successivo, dopo appena tre settimane, lasciando dietro di
sé vari coloriti litigi e una scia di polemiche[15], culminata
nella decisione della RAI di bandire Aldo Busi da tutti i suoi
programmi[16]. Dichiarerà più tardi di aver ricevuto per la
partecipazione al programma un cachet di 420 000
euro[17].
Ha fatto ritorno in televisione nel gennaio 2011 entrando a
far parte del cast fisso della trasmissione di prima serata di
Canale 5 Stasera che sera!, condotta da Barbara
d'Urso[18], dopo la precedente partecipazione a
programmi come Otto e mezzo (1º ottobre 2010) di La 7 e
L'ultima parola (3 dicembre) di Rai 2 (segnando così il
termine del "bando" emanato dalla Rai mesi prima). Sulla
rivista Rolling Stone Italia ha tenuto La Posta del Cuore
fino al 2011, per poi essere sostituito da Gianni
Vattimo[19].
El especialista de Barcelona e la candidatura al Premio
Strega[modifica | modifica wikitesto]
Il 13 novembre 2012, a dodici anni di distanza dall'ultimo
romanzo, pubblica El especialista de Barcelona per l'editore
Dalai, che gli vale la candidatura al Premio Strega[20].
Busi non partecipa polemicamente alle undici tappe di
presentazione dello Strega che si tengono in varie città
italiane e straniere, dopo aver chiesto 5 000 euro per
ciascuna tappa[21][22]. A concorrere con lui al premio
Walter Siti, a proposito del quale lo scrittore dichiara:
« Siccome in estetica non esiste la pubblicità negativa,
voglio spendere una parola in favore del romanzo di Walter
Siti di cui ho letto con raccapriccio le prime venti pagine. Io
non l'avrei pubblicato nemmeno dietro falso nome. »
(citato in Corriere della Sera, 10 maggio 2013, p. 41)
Le pubblicazioni negli anni 2013-2015[modifica | modifica
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Il 24 settembre 2013 esce, per i tipi de Il Fatto Quotidiano,
E baci, che raccoglie interventi, sms, e-mail dello Scrittore
(alcuni inediti, altri precedentemente apparsi sul sito
Altriabusi.it).
Il 10 giugno 2014 esce (sempre con Il Fatto Quotidiano) la
nuova edizione di Sentire le donne[23], riveduta e
ampliata (la prima pubblicazione risale agli anni Novanta).
Il 19 marzo 2015 esce, edito da Marsilio, il nuovo romanzo
Vacche amiche (un'autobiografia non autorizzata)
Opere[modifica | modifica wikitesto]
In un fax per Renata Colorni, riportato integralmente da
Marco Cavalli nella monografia Busi in corpo 11[10], lo
stesso scrittore di Montichiari specifica la suddivisione delle
sue opere che vorrebbe riportata fedelmente in un futuro
Meridiano a lui dedicato:
Romanzi:
Seminario sulla gioventù, Milano, Adelphi, 1984; con una
postfazione di Massimo Bacigalupo, Milano, Mondadori,
1988; IV ed. riveduta Milano, Adelphi, 1989; nuova
edizione totalmente riveduta dall'autore Milano, Mondadori,
1992; nuova ed. accresciuta con una postfazione
dell'autore, una nota di Piero Bertolucci e con lo scritto
inedito Seminario sulla vecchiaia, Milano, Mondadori, 2004.
Vita standard di un venditore provvisorio di collant, Milano,
Mondadori, 1985; Vita standard di un venditore provvisorio
di collant. Iniziato nel 1979, pubblicato nel 1985,
revisionato dal 1991 al 1996, totalmente riscritto nel 2001,
con episodi inediti e un nuovo finale, Milano, Oscar
Mondadori, 2002.
La Delfina Bizantina, Milano, Mondadori, 1986.
Vendita galline km 2, Milano, Mondadori, 1993.
Suicidi dovuti, Milano, Frassinelli, 1996.
Casanova di se stessi, Milano, Mondadori, 2000.
El especialista de Barcelona, Milano, Dalai Editore, 2012.
Vacche amiche (un'autobiografia non autorizzata),
Venezia, Marsilio Editore, 2015
Libri di Viaggio:
Sodomie in corpo 11. Non viaggio, non sesso e scrittura,
Milano, Mondadori, 1988.
Altri abusi. Viaggi, sonnambulismi e giri dell'oca, Milano,
Leonardo, 1989.
Cazzi e canguri. Pochissimi i canguri, Milano, Frassinelli,
1994.
Aloha!!!!! (Gli uomini, le donne e le Hawaii), Milano,
Bompiani, 1998.
La camicia di Hanta. Viaggio in Madagascar, Milano,
Mondadori, 2003.
E io, che ho le rose fiorite anche d'inverno?. Scrittura in
viaggio, Milano, Mondadori, 2004.
Bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo, Milano,
Mondadori, 2006.
Manuali "per una perfetta umanità":
Manuale del perfetto Gentilomo, come monsignor Aldo
Busi, Milano, Sperling & Kupfer, 1992; Manuale del
perfetto gentilomo. Con preziose imbeccate anche per lei,
Milano, Mondadori, 1999.
Manuale della perfetta Gentildonna, Milano, Sperling &
Kupfer, 1994; Manuale della perfetta gentildonna. Con
preziosi cazzeggiamenti anche per lui, Milano, Oscar
Mondadori, 2000.
Nudo di madre. Manuale del perfetto Scrittore, Milano,
Bompiani, 1997.
Manuale della perfetta Mamma. Con qualche contrazione
anche per il papà, Milano, Mondadori, 2000.
Manuale del perfetto Papà. Beati gli orfani!, Milano,
Mondadori, 2001.
Manuale del perfetto Single (e della piuccheperfetta fetta
per fetta), Milano, Mondadori, 2002.
Altri scritti:
Una pioggia angelica, Edizioni L'Obliquo, 1987.
Paté d'homme. Tragoedia peninsulare in tre atti, uno
strappo, due estrazioni e taglio finale, Milano, Mondadori,
1989.
Pazza, con musicassetta, Milano, Bompiani, 1990. 9
canzoni cantate da Aldo Busi.
L'amore è una budella gentile. Flirt con Liala, Milano,
Leonardo, 1991.
Sentire le donne, Milano, Bompiani, 1991; 1993; Milano,
Tascabili Bompiani, 2002; Milano, Bompiani, 2008; Roma,
Editoriale Il Fatto Quotidiano, 2014.
Le persone normali. Dieta di Uscio, Milano, Mondadori,
1992.
Madre Asdrubala. All'asilo si sta bene e s'imparan tante
cose!, Milano, Mondadori, 1995.
Grazie del pensiero, Milano, Mondadori, 1995.
La vergine Alatiel. Che con otto uomini forse diecimila volte
giaciuta era, Milano, Mondadori, 1996.
L'amore trasparente. Canzoniere, Milano, Mondadori,
1997.
Per un'Apocalisse più svelta, Milano, Bompiani, 1999.
Un cuore di troppo, Milano, Mondadori, 2001.
La signorina Gentilin dell'omonima cartoleria, Milano, Oscar
Mondadori, 2002.
Guancia di Tulipano, Milano, Oscar Mondadori, 2003.
Incipit, Roma, L. Sossella, 2004. Fascicolo di 36 pagine con
compact disc dove Aldo Busi legge brani tratti da
Seminario sulla gioventù, Seminario sulla vecchiaia, Vita
standard di un venditore provvisorio di collant, La delfina
bizantina, Sodomie in corpo 11, Cazzi e canguri
(pochissimi i canguri), Nudo di madre, Bisogna avere i
coglioni per prenderlo nel culo.
Dritte per l'aspirante artista (televisivo), Milano,
Mondadori, 2005.
Aaa!, Milano, Bompiani, 2010.
E baci, Roma, Editoriale Il Fatto Quotidiano, 2013.
Traduzioni:
Joe R. Ackerley, Mio padre e io, con Giulia Arborio Mella,
Milano, Adelphi, 1981.
John Ashbery, Autoritratto in uno specchio convesso,
Milano, Garzanti, 1983.
Heimito von Doderer, L'occasione di uccidere, con una nota
di Claudio Magris, Milano, Garzanti, 1983.
Meg Wolitzer, Sonnambulismo, Milano, Mondadori, 1983.
Johann Wolfgang von Goethe, I dolori del giovane Werther,
introduzione di Franco Fortini, Milano, Garzanti, 1983.
Christina Stead, Sette poveracci di Sydney, Milano,
Garzanti, 1988.
Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie, Milano,
Mondadori, 1988; ora BUR, Milano, 2013.
Giovanni Boccaccio, Decamerone. Da un italiano all'altro, 2
volumi, Milano, Rizzoli, 1990-1991.
Anonimo, Il novellino, con Carmen Covito, Milano,
Biblioteca universale Rizzoli, 1992.
Paul Bailey, Uno sbaglio immacolato, Milano, Bompiani,
1993.
Baldassarre Castiglione, Il cortigiano, con Carmen Covito,
Milano, Rizzoli, 1993.
Friedrich Schiller, Intrigo e amore. Un dramma in cinque
atti di nobiltà vs. borghesia, Milano, Biblioteca universale
Rizzoli, 1994.
Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta, con Carmen
Covito, Milano, Mondadori, 1995.
Fratelli Grimm, La vecchia nel bosco, Novara, Istituto
Geografico De Agostini, 1996.
Art Spiegelman, Sono un cane, io!, Milano, Mondadori,
1997.
Zsa Zsa Gabor, Come accalappiare un uomo, come
tenerselo stretto e come scaricarlo, Padova, Alet, 2005.
Ruzante, I dialoghi del Ruzante, Milano, Oscar Mondadori,
2007.
Prefazioni:
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Milano, Feltrinelli,
1991.
Fëdor Dostoevskij, Il Sosia. Poema pietroburghese,
Firenze, Universale Letteraria Sansoni, 1989.
Alessandro Barbero, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle,
gentiluomo, Torino, UTET, 2007.
Musica
L'amore è un drago dormiente, in Timoria, 1999, PolyGram
1999.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Mutande pazze (1992) regia di Roberto D'Agostino
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
Maurizio Costanzo Show - Uno contro tutti, Canale5 (1996)
Ciao Darwin, Canale 5 (1999)
Chiambretti c'è, Rai2 (2002)
Amici di Maria De Filippi, Canale5 (2003)
Amici libri, Canale5 (2006)
L'Isola dei Famosi 7, Rai2 (2010)
Stasera che sera!, Canale5 (2011)
Note[modifica | modifica wikitesto]
^ a b c d e Nota Biobibliografica, in Seminario sulla
Gioventù, Adelphi 2003.
^ a b c Busi, scrittore stanco di vanità, corriere.it, 6
febbraio 1994. URL consultato l'11-1-2011.
^ Patrizia Carollo, Il “Premio letterario internazionale
Mondello” compie trent'anni, Balarm.it, 22-11-2004. URL
consultato il 12-03-2010.
^ Salvatore Ferlita, Quando i futuri Nobel passavano da
Palermo in Repubblica, 23-11-2004, p. 13.
^ Marco Cavalli, Busi in corpo 11, Il Saggiatore, 2005.
^ Vincitori e finalisti di tutte le edizioni, Premio Bergamo.it.
URL consultato il 12-03-2010.
^ Carmen Covito, Il processo di Trento, in Sodomie in
corpo 11, Mondadori.
^ Video sul sito UCCR
^
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=50345&idsezi
one=4.
^ a b Marco Cavalli, op. cit., Il Saggiatore, 2005.
^ BUSI Scrittore come mamma lo fece, corriere.it, 11
maggio 1997. URL consultato l'11-1-2011.
^ Busi: vado sull' Isola dei famosi per parlare di politica e
religione, corriere.it, 26 gennaio 2010. URL consultato
l'11-1-2011.
^ Albo d'oro, Premio letterario Frignano.com. URL
consultato il 12-03-2010.
^ Postfazione di Aaa!, p. 154
^ Isola dei Famosi 7, Aldo Busi si ritira (con la benedizione
della Ventura). URL consultato il 17-03-2010.
^ Viale Mazzini sotto inchiesta epura anche il "naufrago"
Busi. URL consultato il 19-03-2010.
^ Intervista a Otto e mezzo, 15 novembre 2012, La7
^ Carrie Star, Su Canale 5 "Stasera che sera!" con Barbara
d'Urso. Ospiti Checco Zalone ed Anna Falchi in
italia-news.it, 09 gennaio 2011. URL consultato il
09-01-2011.
^ La Posta del Cuore. URL consultato il 05-07-2010.
^ Premio Strega, scelti i dodici candidati Scontro
annunciato Aldo Busi - Walter Siti - Corriere Roma
^ Premio Strega, Busi assente all'incontro di Benevento… -
Affaritaliani.it
^ Benevento, stasera il Premio Strega ma Aldo Busi non ci
sarà: 'Costo 5mila euro'
^ Vedi L’ultimo libro di Aldo Busi in edicola dal 24
settembre con Il Fatto Quotidiano, ilfattoquotidiano.it, 29
luglio 2013