Buon Natale - WordPress.comBuon Natale Don Emilio Bovone terruzione che si sperava di breve durata e...

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Le parole ispirate dell’evangelista Giovanni, sintesi mirabi- le dell’evento natalizio, ci testimoniano di un fatto collocato in un punto preciso del tempo e dello spazio: la nascita di Gesù a Betlemme di Giudea, durante il regno dell’imperatore Augusto. L’esigenza di un forte richiamo alla geografia e alla storia diventa sempre più impellente ai nostri giorni, a motivo di un diffuso clima culturale che relega la nascita di Cristo in uno sfondo quasi evanescente e concentra sentimenti, emo- zioni ed auguri prevalentemente sulla festa, sia pure della famiglia e della bontà. Ci sentiamo totalmente solidali con le tante iniziative bene- fiche e le molteplici manifestazioni di generoso altruismo; siamo certamente allietati dal gioioso entusiasmo dei bimbi al centro delle affettuose attenzioni di genitori e nonni, ma senza l’incontro con Lui qualcosa manca alla nostra festa, siamo privi di ciò che rende autentico il Natale. E’ la venuta di Gesù che siamo invitati a ricordare, celebrare e fe- steggiare, per dare solido fondamento a tutte le calde espressioni di umanità collegate a Colui che “venne ad abitare in mezzo a noi”. Da alcuni mesi è stato dato inizio in parrocchia ad una grande avventura: la co- struzione di un Centro Pastorale. Sul senso di tale gravoso impegno è scritto in altra pagina; qui vorrei esprimere a modo di augurio quali speranze sono affidate alla realizzazione di tale com- plesso. Innanzitutto un forte richiamo alla dimensione religiosa della vita, alla presenza di Dio nell’orizzonte dei nostri valori, per un atteggiamento di fede maturo e in grado di dialogare con i problemi degli uomini e le culture del nostro tempo. In totale sintonia con gli autorevoli insegnamenti del Papa Benedetto XVI che non lascia occasione per ricordarci di non escludere Dio dai nostri pro getti, ripenso all’inquietante “pensiero improvviso” di A. Siniavski; ci scuoteva qualche decennio fa:”E basta rimuginare sull’uomo. E’ tempo di pensare a Dio”! Una chiesa tra le case dove sarà agevole nella preghiera l’incontro con Colui che “venne ad abitare in mezzo a noi”. In secondo luogo, ancora come speranza e augurio, è legittimo pensare all’aspetto comunitario della parrocchia che, potendo disporre di ambienti spa- ziosi e accoglienti sarà di gran lunga facilitato e migliorato. Conosciamo tutti quanto sia arduo sentirci e costruirci come comunità. Le cause saranno certo tante; è lecito, però, ritenere che abbiano avuto grande peso i flus- si migratori degli ultimi decenni e il conseguente sviluppo urbanistico longitu- dinale del paese. Ai nuovi spazi non potremo, però chiedere tutto, saranno solo una opportunità, una bella cornice: la comunità sarà in grado di formarsi e crescere se alimentata da una grande fantasia di gesti in grado di stabilire tra le persone relazioni sin- cere e profonde. In fiduciosa attesa di poter presto esclamare anche in quei luoghi “venne ad abitare in mezzo a noi”, formulo di gran cuore a tutti gli auguri più belli di B B u u o o n n N N a a t t a a l l e e Don Emilio Bovone R R R I I I T T T O O O R R R N N N A A A M M M b b b C C C v v v p p p o o o b b b Q Q Q b b b s s s p p p m m m b b b Da tempo (troppo!) Mb Cvpob Qbspmb non arriva più nelle nostre case. Situazioni di emergenza unite a circostanze sfavorevoli sono state all’origine di una in- terruzione che si sperava di breve durata e che, invece, si è protratta oltremodo nel tempo, Ora ritorna ad essere voce della comunità parrocchiale, con attenzione ai fatti della vita cittadina. Il rinnovato e consistente gruppo redazionale parte all’insegna di un impegno fortemente motivato e intende dimostrare sul campo la buona volontà che lo anima. Sono programmati quattro numeri nell’anno, a cadenza trimestrale, con uscita nei mesi di marzo, giugno settembre e dicembre. Nuova anche la veste tipografica, sia nel formato che nell’impaginazione. Il presente numero, zero della nuova serie, è limitato agli argomenti del Natale e del Nuovo Centro Pastorale Maria Regina; risente forzatamente dei tempi stret- tissimi che ne condizionano la pubblicazione, ma allo stesso tempo ci offre la gioia di poter far giungere, in occasione delle festività natalizie, un primo segno della nostra ripresa editoriale. Anello debole dell’organizzazione si è rivelato in passato il problema della distribuzione, non sempre puntuale e capillare come si sarebbe voluto. La soluzione non si presenta facile neppure al momento: nostro desiderio è di portare LA BUONA PAROLA a tutte le famiglie che la gradiscono, senza particolari condizioni. Saremo grati a quanti vorranno sostenerci, facendo conoscere le loro opinioni e offrendo collaborazione. Formuliamo auguri per una buona riuscita dei nostri intenti e vi diamo appuntamento al primo numero, marzo 2006. LA REDAZIONE

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Page 1: Buon Natale - WordPress.comBuon Natale Don Emilio Bovone terruzione che si sperava di breve durata e che, invece, si è protratta oltremodo nel tempo, RRRIIITTTOOORRRNNNAAA b MMMbbb!!!CCCvvvpppooobbb!!!QQQbbbssspppmmmbb

Le parole ispirate dell’evangelista Giovanni, sintesi mirabi-le dell’evento natalizio, ci testimoniano di un fatto collocato in un punto preciso del tempo e dello spazio: la nascita di Gesù a Betlemme di Giudea, durante il regno dell’imperatore Augusto. L’esigenza di un forte richiamo alla geografia e alla storia diventa sempre più impellente ai nostri giorni, a motivo di un diffuso clima culturale che relega la nascita di Cristo in uno sfondo quasi evanescente e concentra sentimenti, emo-zioni ed auguri prevalentemente sulla festa, sia pure della famiglia e della bontà. Ci sentiamo totalmente solidali con le tante iniziative bene-fiche e le molteplici manifestazioni di generoso altruismo; siamo certamente allietati dal gioioso entusiasmo dei bimbi al centro delle affettuose attenzioni di genitori e nonni, ma senza l’incontro con Lui qualcosa manca alla nostra festa, siamo privi di ciò che rende autentico il Natale. E’ la venuta di Gesù che siamo invitati a ricordare, celebrare e fe-steggiare, per dare solido fondamento a tutte le calde espressioni di umanità collegate a Colui che “venne ad abitare in mezzo a noi”. Da alcuni mesi è stato dato inizio in parrocchia ad una grande avventura: la co-struzione di un Centro Pastorale. Sul senso di tale gravoso impegno è scritto in altra pagina; qui vorrei esprimere a modo di augurio quali speranze sono affidate alla realizzazione di tale com-plesso. Innanzitutto un forte richiamo alla dimensione religiosa della vita, alla presenza di Dio nell’orizzonte dei nostri valori, per un atteggiamento di fede maturo e in grado di dialogare con i problemi degli uomini e le culture del nostro tempo. In totale sintonia con gli autorevoli insegnamenti del Papa Benedetto XVI che non lascia occasione per ricordarci di non escludere Dio dai nostri pro getti, ripenso all’inquietante “pensiero improvviso” di A. Siniavski; ci scuoteva qualche decennio fa:”E basta rimuginare sull’uomo. E’ tempo di pensare a Dio”!

Una chiesa tra le case dove sarà agevole nella preghiera l’incontro con Colui che “venne ad abitare in mezzo a noi”. In secondo luogo, ancora come speranza e augurio, è legittimo pensare all’aspetto comunitario della parrocchia che, potendo disporre di ambienti spa-ziosi e accoglienti sarà di gran lunga facilitato e migliorato. Conosciamo tutti quanto sia arduo sentirci e costruirci come comunità. Le cause saranno certo tante; è lecito, però, ritenere che abbiano avuto grande peso i flus-si migratori degli ultimi decenni e il conseguente sviluppo urbanistico longitu-dinale del paese. Ai nuovi spazi non potremo, però chiedere tutto, saranno solo una opportunità, una bella cornice: la comunità sarà in grado di formarsi e crescere se alimentata da una grande fantasia di gesti in grado di stabilire tra le persone relazioni sin-cere e profonde. In fiduciosa attesa di poter presto esclamare anche in quei luoghi “venne ad abitare in mezzo a noi”, formulo di gran cuore a tutti gli auguri più belli di

BBuuoonn NNaattaallee Don Emilio Bovone

RRRIIITTTOOORRRNNNAAA MMMbbb!!!CCCvvvpppooobbb!!!QQQbbbssspppmmmbbb Da tempo (troppo!) Mb!Cvpob!Qbspmb non arriva più nelle nostre case. Situazioni di emergenza unite a circostanze sfavorevoli sono state all’origine di una in-terruzione che si sperava di breve durata e che, invece, si è protratta oltremodo nel tempo, Ora ritorna ad essere voce della comunità parrocchiale, con attenzione ai fatti della vita cittadina. Il rinnovato e consistente gruppo redazionale parte all’insegna di un impegno fortemente motivato e intende dimostrare sul campo la buona volontà che lo anima. Sono programmati quattro numeri nell’anno, a cadenza trimestrale, con uscita nei mesi di marzo, giugno settembre e dicembre. Nuova anche la veste tipografica, sia nel formato che nell’impaginazione. Il presente numero, zero della nuova serie, è limitato agli argomenti del Natale e del Nuovo Centro Pastorale Maria Regina; risente forzatamente dei tempi stret-tissimi che ne condizionano la pubblicazione, ma allo stesso tempo ci offre la gioia di poter far giungere, in occasione delle festività natalizie, un primo segno della nostra ripresa editoriale. Anello debole dell’organizzazione si è rivelato in passato il problema della distribuzione, non sempre puntuale e capillare come si sarebbe voluto. La soluzione non si presenta facile neppure al momento: nostro desiderio è di portare LA BUONA PAROLA a tutte le famiglie che la gradiscono, senza particolari condizioni. Saremo grati a quanti vorranno sostenerci, facendo conoscere le loro opinioni e offrendo collaborazione. Formuliamo auguri per una buona riuscita dei nostri intenti e vi diamo appuntamento al primo numero, marzo 2006.

LA REDAZIONE

Page 2: Buon Natale - WordPress.comBuon Natale Don Emilio Bovone terruzione che si sperava di breve durata e che, invece, si è protratta oltremodo nel tempo, RRRIIITTTOOORRRNNNAAA b MMMbbb!!!CCCvvvpppooobbb!!!QQQbbbssspppmmmbb

IIILLL CCCEEENNNTTTRRROOO PPPAAASSSTTTOOORRRAAALLLEEE MMMAAARRRIIIAAA RRREEEGGGIIINNNAAA: Un impegno per il presente, una speranza per il futuro

Risale all’ormai lontano 1988 la firma del compromesso di vendi-ta col quale il compianto Arciprete D. Teresio Angeleri si impegnava all’acquisto di un’ampia superficie di terreno, 10.000 m2, in via Monterotondo, al fine di edificare un centro parrocchiale multifunzionale a servizio della popolazione re-sidente in Ca’ del Sole e località limitrofe. Le ragioni che avevano determinato quella scelta non sono venute meno nel tempo, si sono, anzi, rafforzate a motivo di un successi-vo incremento urbanistico che è destinato a continuare e all’inserimento di complessi commerciali in grado di calamitare quotidianamente un numero di persone che ha dell’ impressio-nante. A distanza di dieci anni e precisamente sul finire del 1998, dopo aver valutato molte richieste e superato non poche perplessità, con l’approvazione del Vescovo, si dava inizio alla progettazione del nuovo Centro Pastorale. Incaricati del progetto furono P.Costantino Ruggeri e l’Architetto Luigi Leoni, professionisti di chiara fama nella costruzione e nell’arredo di centri religiosi. In possesso del progetto – di un bel progetto! – veniva iniziata la pratica per ottenere da Roma, dall’Ufficio Nuove Chiese della Conferenza Episcopale, non solo la prescritta approvazione, ma, condizione fondamentale, anche l’ammissione ai relativi finan-ziamenti. Il lungo e laborioso iter burocratico si concludeva a Roma nell’estate del 2004. Nello stesso anno la Diocesi di Tortona, nella persona di S.E. il Vescovo, si impegnava a sua volta per un note-vole contributo alla realizzazione dell’opera. A livello di progettazione tutto si concludeva nei primi mesi di quest’anno con la firma del contratto con le imprese e lo svolgi-mento degli ultimi adempimenti di legge. Il completamento dell’opera è programmato per i primi mesi dell’anno 2007. Il nuovo centro pastorale ha certamente lo scopo di rendere più agevole l’accesso alla chiesa per le famiglie del luogo, ma la grandiosità del complesso trova fondata e ragionevole giustifica-zione nell’opportunità che quegli ampi spazi potranno offrire all’intera popolazione della parrocchia, con particolare attenzione al variegato mondo giovanile. Nessun timore per l’efficienza e la centralità della nostra Colle-giata: rimane e continuerà a rimanere non solo la chiesa madre, ma il luogo principale delle celebrazioni liturgiche e delle ricor-renze festive: con l’altro polo della parrocchia una compresenza armonica per il bene di tutti i fedeli.

L’esiguità di spazi nuovi per la pastorale parrocchiale fa parte ormai di un sentire comune, vista l’inadeguatezza delle strutture esistenti. L’antico e benemerito teatro dei “ Luigini” da qualche decennio è solo un ricordo e attualmente può svolgere soltanto la funzione di magazzino.

Il glorioso “campetto”, luogo privilegiato di incontro tra giovani e di appassionate gare sportive, mostra i segni del tempo e non è più in grado di rispondere alle esigenze per le quali era nato. Anche gli ambienti riservati al catechismo, pur sufficienti e digni-tosi, non sono certamente il meglio che oggi – e soprattutto doma-ni – possiamo offrire ai nostri bambini e ragazzi. Infine la cronica carenza di locali di aggregazione per famiglie, spinge a trovare soluzioni più adeguate.Queste in sintesi, le ra-gioni per le quali la Parrocchia – pur tra perplessità inquietanti e continui interrogativi, ha ritenuto di non poter mancare a un appuntamento che non è esagerato definire storico, di cui oggi sentiamo il peso e che, in prospettiva futura osiamo chiamare provvidenziale.

D.E.B.

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Il concetto di “spazio mistico” ci aiuta a comprendere ed apprezzare l’architettura di padre Costantino Ruggeri che, con l’architetto Lui-gi Leoni, ha progettato il nostro nuovo Centro Pastorale Maria Re-gina. Cosa intende Padre Costantino quando teorizza lo “spazio mistico”? Nient’altro che “il luogo dell’incontro tra l’uomo e Dio nella loro as-solutezza del dialogo senza bisogno di parole, dell’estasi di fronte al creato”. Padre Costantino lo definisce uno spazio “dalle misure intui-te e mai precisate”. Uno spazio costruito dalla luce naturale conti-nuamente variabile, che, filtrata dalle vetrate, modulata dagli ele-menti plastici dell'edificio, diventa colore. L’attività di costruttore di spazi sacri - condotta a fianco dell'archi-tetto Luigi Leoni – lo porterà a edificare chiese in Italia e nel mon-do: dal Giappone alla Terra Santa. Filo conduttore di tutti i suoi progetti e, quindi, anche del progetto del Centro Pastorale Maria Ragina, è l'idea dell'edificio sacro come «spazio mistico» dell'incontro tra Uomo e Dio, tra la Chiesa e il Creatore. Aule sacre come «case» per l'assemblea dei fedeli, ma a-perte al mondo, al giardino-creato, al cielo-luce che filtra all'interno nella continuità dello spazio. Al giornalista Giuseppe Barigazzi di Famiglia Cristiana confidò, mentre armeggiava nel suo studio su un modellino di altare: «Vede,

le mie chiese cominciano da qui, dal cuo-re della vita liturgica, il luogo dove l’assemblea si stringe intorno al Cristo; poi vengono il luogo della rinascita, il bat-tistero, il luogo della riconciliazione, il confessionale, e così via. Parto sempre co-sì. Infine costruisco l’esterno, cercando la serenità, la pace, l’armonia con il paesag-gio. E allora entrano in ballo il gusto, i codici di bellezza del nostro tempo, realiz-zati con materiali che sono di oggi e di ie-ri. A cominciare dal vetro che uso in su-perfici enormi, costruendo vetrate che hanno una funzione spaziale in quanto devono creare un ambiente mistico. Vo-

glio che il sole le attraversi fin dal mattino, rifranga i suoi raggi sul pavimento e sulle pareti, modulando la luce della giornata con una vi-sibilità maggiore di quella che un tempo si assegnava ai rosoni. La ve-trata è un tramite per dimostrare che Dio è in mezzo a noi. "Frate Co-stantino non costruisce con il cemento ma con la luce", disse il cardi-nale Ugo Poletti, che mi chiamò al santuario del Divino Amore. Credo che sia qui il senso del mio lavoro».

B.C.

Dalla relazione di progetto: I concetti base che hanno informato la progettazione del nuovo complesso parrocchiale, succursale della parrocchia madre di S. Martino e S. Stefano in Serravalle Scrivia, sono l’inserimento

armonico della nuova costruzione nel paesaggio, la cura pastoprale, il servizio della comunità. Semplicità di linee architettoniche, impostazione volumetrica contenuta nei limiti indispensabili alla funzionalità liturgica e al ser-vizio sociale sono le sue carartteristiche essenziali. L’arera disponibile, posta in un dolce declivio, è di mq 9355. Si trova alla periferia della città, tra la via Monterotondo e via Puccini ed è parzialmente circondata da abitazio-ni. L’intera superficie è stata distinta in più parti: la prima comprende le attrezzature sportive e ricreative, la seconda adiacente e direttamente comunicante è riservata agli spazi per la Chiesa, le aule di cultura religiosa e la casa dei sacerdoti. Si è voluto di proposito tenere distinte queste due aree, affinché l’attività di ciascuna possa mantenere la propria indipendenza, senza essere sganciata dall’altra. Con un linguaggio attuale, modulato sulle nuove tecniche costruttive, si è conferito agli erigendi edifici un carattere eminentemente sacro, privo di ogni aspetto monumentale. Ci è parsa la forma attuale più adeguata per una presenza religiosa nel quartiere. Pensiamo che, in tal modo, la quotidiana tensione verso l’Assoluto e l’invitante partecipazione di incontro per tutta la comunità siano rese più efficaci e spontanee.

Padre Costantino Ruggieri e Luigi Leoni Architetto

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““MMaarriiaa RReeggiinnaa””

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IIILLL CCCEEENNNTTTRRROOO PPPAAASSSTTTOOORRRAAALLLEEE MMMAAARRRIIIAAA RRREEEGGGIIINNNAAA SSSTTTAAA CCCRRREEESSSCCCEEENNNDDDOOO MMMOOOLLLTTTOOO RRRAAAPPPIIIDDDAAAMMMEEENNNTTTEEE

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ANCHE IL TUO!

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LA REALIZZAZIONE DEL CENTRO PASTORALE “MARIA REGINA” UN’OPERA GRANDE, UN’AVVENTURA

AFFASCINANTE UNA CASA ACCOGLIENTE PER

RAGAZZI, GIOVANI, FAMIGLIE, OSPITI

CCCiiiaaassscccuuunnnooo dddiiiaaa ssseeecccooonnndddooo qqquuuaaannntttooo hhhaaa dddeeeccciiisssooo nnneeelll sssuuuooo cccuuuooorrreee,,, nnnooonnn cccooonnn tttrrriiisssttteeezzzzzzaaa,,, nnnééé pppeeerrr fffooorrrzzzaaa,,, pppeeerrrccchhhééé DDDiiiooo aaammmaaa ccchhhiii dddooonnnaaa cccooonnn gggiiioooiiiaaa

222 CCCOOORRRIIINNNZZZIII 999,,,777

MMMbbb!!!CCCvvvpppooobbb!!!QQQbbbssspppmmmbbb!!!Periodico interno della Collegiata dei

SS. Martino e Stefano in Serravalle Scrivia

FONDATO NEL 1908

AMMINISTRAZIONE Via Tripoli, 32

15069 Serravalle Scrivia

REDAZIONE Don Emilio Bovone (Direttore)

Don Augusto Piccoli Benito Ciarlo

Claudia Ferrarazzo Felicia Giardino Ragusa

Chiara Cabano Franco Bellatorre

PROGETTO GRAFICO: B. CIARLO FOTO: MUNARI – C. CABANO - B.CIARLO

L’illustrazione in prima pagina e’ il dipinto NATIVITÀ olio su tela 50 x 70 –

della pittrice CATERINA IMPERIALE alla quale vanno i nostri sentiti ringraziamenti per averci

autorizzato a pubblicarla (e.mail [email protected] -

sito web: http://www.caterinaimperiale.com/)

Offerte particolarmente consistenti da parte di singole persone o famiglie, come pure di IMPRESE, ESERCIZI, GRUPPI, ENTI, ASSOCIAZIONI potranno essere destinati all’acquisto di qualche elemento di arredo o di parte di esso, con possibilità di intestazione. Opera altamente meritoria le offerte con dedica in memoria di persone care defunte.

ALZA L’UOMO A FATICA MATTONI E PIETRE MA DIO VUOLE CHE IL TEMPIO SIA FATTO DALL’AMORE

R. TAGORE

In fondo alla Chiesa Parrocchiale una cassetta per le elemosine raccoglie anche le offerte più spicciole. Sono ben accette anche le vecchie lire: è possibile che nei cassetti ne siano ancora rimaste, sia di carta che di metallo.

Abbiamo l’occasione di rendere ancora “buone” monete ormai scadute. A quanti, potendolo, vorranno dare il loro contributo, sia pur limitato, va l’espressione sentita della riconoscenza unitamente a particolare preghiera:

“Ricompensi il Signore”! Un vivissimo ringraziamento a coloro che hanno già offerto il loro generoso aiuto: un primo elenco di benefattori comparirà sul numero della Cvpob!Qbspmb di marzo.