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Con il suo lazy bag ed il vang

rigido potente, le vele si issano rapidamente in questa barca da crociera, senza

sforzo.

Il cantiere belga è l’unico a proporre tutta una gamma di motoscafi in versione inaffondabile. Una garanzia di sicurezza - (inoltre dispensa dall’obbligo dell’ingom-brante e penosa zattera di salvataggio se si è sotto la 2a categoria) – e di robustezza: il poliuretano espanso partecipa alla rigidità dello scafo grazie all’aumento del momento d’inerzia della sezione. Notare anche che Etap Yachting produce la gran parte

degli elementi destinati alle sue barche (falchette, bitte, balconi … ) , allo scopo di poterne garantire la qualità. Da Etap, le versioni “s” hanno prestazioni sotto vela elevate e un confort maggiore: il 34s aveva aperto la strada nel 1997, seguito dal 39s, poi dal 32s. Questo 37 piedi arriva ponendosi in concorrenza con un buon numero d’altre unità, in quanto tutti i grandi cantieri un modello di questa taglia in questi ultimi anni: Bénéteau con

In navigazione Specifiche Tecniche : lunghezza fuori tutto: 11.26 m lunghezza scafo: 11.03 m lunghezza gallegg.: 9.90 m baglio massimo: 3.85 m larghezza al gallegg.: 3.16 m immersione: 1.95 / 1.35 m altezza (tirante d’aria): 17.25 m dislocamento: 6350 / 6550 Kg bulbo: 2000 / 2200 Kg superficie velica randa: 36.10 m2 superficie velica genoa: 39.70 m2 motore: 28CV – 21 kW categoria progettazione CE: A Architetti: Mortain - Mavrikos ETAP Yachting S.A. l’Océanis 361 (1998), Kirié il Feeling 36 (2000), Jeanneau il Sun Odissey 37 (2000), J-Boats il J-109, Hunter il 356, Comet il suo 36’ e Dufour il suo Gib’Sea 37 quest’anno! Differenziandosi dalla concorrenza, Etap non esita a marcare prezzi più alti. Un listino più che giustificato in quanto, se facciamo un bilancio più preciso, ci si rende conto alla svelta che non c’è un vero sovracosto: in effetti, oltre all’inaffondabilità che tra l’altro fa diminuire il costo del materiale di sicurezza, l’Etap 37s è già assai completo nella versione standard, contrariamente a molti altri costruttori.

Una barca da proprietario

L’altro punto forte del cantiere belga è la robustezza della costruzione e l’elevata qualità delle finiture, qualità confermata dal mercato dell’usato: le barche Etap godono di quotazioni particolarmente elevate, e, spesso, sono i proprietari di Etap che vogliono una unità più grande o più moderna della stessa marca. Etap si rivolge particolarmente ad un pubblico di navigatori che prediligono confort e prestazioni sotto vela, e non desiderano essere ammucchiati nelle barche: su questo 37s vengono proposte solo due cabine, cioè letti per 6 persone al massimo, inclusi i due divani del quadrato. L’Etap 37s è quindi barca da proprietario, e convince per la cura prestata ai dettagli, per i piccoli tocchi innovativi che migliorano la vita a bordo, per l’elevata qualità di costruzione e per la vera effettiva sicurezza dell’inaffondabilità.

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Manovre e layout della coperta

Priorità alla circolazione Dal momento dell’imbarco per la gonna di poppa, la circolazione a bordo si rivela facile : i gradini sono larghi, il paterazzo unico con arridatoio a manovella lascia abbastanza spazio fra i due robusti balconi, la ruota del timone di 80 cm di diametro non ingombra il pozzetto, come pure la consolle discreta che integra il comando del motore a sinistra, la bussola, ben visibile, e l’elettronica. La parte esterna degli schienali del pozzetto non sono troppo alti, i passivanti sono larghi, i corrimano accessibili. La falchetta tubolare, tipica del cantiere, è un eccellente punta-piedi.. Notare anche l’antisdrucciolo “a pastiglie” in fondo al pozzetto, il teck sui sedili e sul loro dorso esterno, con la coperta rivestita di TBS incollato, assai piacevole ai piedi ma soprattutto efficace. La sicurezza è pure uno dei punti fondamentali della concezione dell’ETAP 37s a tutti i livelli: il pozzetto è

profondo, l’equipaggio è sempre ben appoggiato, un corrimano sopra la consolle del timone permette di tenersi, le draglie doppie arrivano a 60 cm, lo strallo basso rende sicuri gli spostamenti sulla coperta a prua. Per le manovre in porto, il bottazzo di profilato d’alluminio protegge l’unione scafo-coperta, le grosse bitte d’ormeggio di prua, a metà barca e di poppa sono ben posizionate e il timoniere ha sempre un’ottima visibilità davanti per dirigere la prua. La barra di scotta (trasto) amovibile è proposta quale opzione e permette d’installare il tavolo nel pozzetto quando si è all’ancora o in porto. Il circuito della borosa per l’avvolgifiocco è particolarmente ben concepito, corre lungo il bordo, con quattro bozzelli di rimando verso il pozzetto. E’ particolarmente efficace prendere mani di terzaroli con bozzelli sulla balumina e sulla caduta .

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Con le manovre tutte rimandate in pozzetto , l’ETAP 37s è facile da

condurre in solitario: il timoniere ha a portata di mano i winch del genoa e,

portandosi davanti alla ruota, resta appoggiato alla consolle del timone,

continuando a poter regolare la randa mediante il paranco doppio ed il

cursore. L’attrezzatura è di ottima fattura e non sollecita esagerata-

mente l’equipaggio,che ha sempre una buona posizionedi lavoro.

Seduto o inpiedi, sopravento o sottovento,il tim oniere è perfet-

tamente appoggiato dietro la ruota, con buona vista sulle vele. Il 37s è estremamente dolce (avolte persino trop-

po), con buon equilibrio e trasmissione molto di- retta mediante biellette;

questa grande dolcezza del timone puo’sorprendere

un regatante che è abi- tuato alla vivacita’ ed

alla sensibilità, cui pia- ce sentire la pressione

sotto raffica e prefe- risce le barche leg-

germente ardenti.

Nel diporto , questa debole percezione è spesso un grandissimo vantaggio per le barche con pilota automatico, poiché questa mancanza di sensazioni alla barra non significa per nulla che l’ETAP 37s sia neutro, essa reagisce ad ogni minimo angolo dato al timone, con un raggio di curvatura in proporzione. Inoltre, questa barca da crociera è molto equilibrata, ad un punto tale che il timoniere può bloccare la ruota all’andatura di bolina, senza che la prua vera cambi. Di bolina con vento leggero , l’ETAP 37s , nella versione a chiglia lunga, mantiene un’ottima sensibilità alle regolazioni, senza essere esigente, con un buon angolo (42°) rispetto alla direzione del vento. Non appena si leva il vento forte, mostra una grande stabilità e una passaggio piacevole nell’onda corta, almeno quando il serbatoio d’acqua, sistemato a prua, non è completamente riempito, perché in tal caso c’è una tendenza ad abbassare la prua in mare. Il vento medio della baia di San Cipriano non ha permesso di provare il fiocco per vento forte sullo strallo amovibile, ma il sistema è convincente in quanto permette di arretrare il centro velico per conservare l’equilibrio al timone. Sotto spi asimmetrico , il 37s accelera sensibilmente sempre rimanendo facilmente controllabile al timone, e solamente le andature vicine al vento in poppa con venti leggeri mostrano che la superficie bagnata è importante (3,10 m di larghezza al galleggiamento), il che, tuttavia, è garanzia da stabilità di forma che con vento forte vuol dire sicurezza.

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> A partire dalla discesa , l’ETAP 37s si distingue dai concorrenti per il mobile centrale, che ospita due lavelli ed un grande ripostiglio per stoviglie e vasellame, e per i corrimano a profusione, sia intorno ai bordi di ciliegio massiccio che al soffitto. La cura posta dal cantiere belga alla possibilità di appoggiarsi e “tenersi” dell’equipaggio in navigazione è eccezionale perché non esistono zone nel quadrato senza corrimano. > Vero asse attorno al quale si organizza la vita a bordo, questo mobile centrale permette grande facilità di circolazione, con altezza sotto baglio generosa, di 1,96 m, e passaggio facilitato fra cucina e divani del quadrato.

> Questa grande fluidità negli spostamenti è tuttavia un po’ oscurat a dalla relativa strettezza delle due porte di poppa (cabina di poppa 35 cm, toilette 37 cm), quando lo standard per una unità di questa misura dovrebbe essere superiore a 41 cm. Forse che l’Etap 37s è stato concepito da e per persone alte e magre ? > L’altezza sotto baglio piacerà molto alle persone di grande taglia: 1,91 m alla cucina, 1,97 m all’entrata della cabina di poppa e della toelette, 1,78 m in piè d’albero e nella cabina di prua. L’Etap 37 propone quindi spazi voluminosi, nonostante i volumi di poliuretano espanso, assai ben ripartito in tutte le zone della barca.

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> La scelta di una tuga relativamente corta – si ferma davanti il piede d’albero – si complementa con tre grandi oblò di prua che procurano una grande quantità di luce all’interno. Da questo punto di vista, l’Etap 37s è molto ben dotato di osteriggi e oblò, che si aprono oppure no, specialmente nella cabina di poppa con un oblò dalla parte della murata ed un altro dalla parte del pozzetto, che procurano l’indispensabile aerazione. > Solo il quadrato appare leggermente carente da questo punto di vista, in assenza di osteriggio nella tuga. E’ d’altronde un quadrato molto classico, con due divani lungo l’asse longitudinale della barca, affacciati l’uno all’altro che posso-

-no accogliere 6 convitati a tavola. Quest’ultima è dotata di un ingegnoso sistema per ripiegare i due risvolti ( le due ali) con due tubi d’alluminio coassiali ed un dente d’arresto. > Dal punto di vista delle sistemazioni, il cantiere belga è riuscito ad integrare bene il poliuretano per l’inaffondabilità sotto i sedili, dietro o sotto il mobilio, e, con tanti stipetti ben distribuiti dappertutto, non si avrà alcuna difficoltà a stivare vetto-vaglie, vestiti ed equipaggiamenti complementari. Si deve qui sottoli-neare che la cabina di poppa, ugualmente ben dotata di mobili per sistemare vestiti, e la toeletta con l’ ampio spazio per appendere le cerate, e con il grande ripostiglio che dà accesso al gavone del poz-

zetto, sono perfettamente arredate. > La cucina è ammobiliata in modo superbo, in gran parte grazie all’aver separato verso il centro-barca i due lavelli : il vassoio apposito che si blocca fra il mobile centrale e il mobile del frigorifero amplia il piano di lavoro e facilita il servizio al momento dei pasti. Gli armadietti sono all’altezza del programma, ben ripartiti e a profusione, ancora grazie al mobile centrale che dal lato cucina alloggia la pattumiera, e le stoviglie dal lato del salone, che sono così direttamente accessibili da chi siede sul divano sinistro. > Gli equipaggiamenti ausiliari sono di grande qualità, sia per quanto riguarda il circuito elettrico, assai facile d’accesso mediante pannello apribile, che dal punto di vista idraulico. Il tavolo da carteggio è comodo e piacevole in navigazione, ed ha le batterie nascoste nel sedile. Pure in questa zona i mobiletti sono numerosi, anche se è vero che se ci fosse una maggiore profondità sotto la superficie apribile del tavolo vi si potrebbero riporre più cose. > La scelta di due cabine (invece di tre) risulta perfettamente indovinata per l’Etap 37s in quanto il volume interno e la facilità di circolazione costituiscono alcuni dei suoi punti di forza, assieme alla grande luminosità.

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> La scelta della inaffondabilità non consiste solamente in una volontà di proporre una barca a vela più sicurain quanto il principio di controstampaggio integrale consente anche di aumentare la rigidità della struttura, di offrire un miglior isolamento acustico e termico, di ridurre moltissimo la condensazione nelle cabine e nel quadrato, e di rendere assai facile la pulizia dei fondi o dei gavoni di stivaggio, e la manutenzione e pulizia in generale. > Gli interni dell’ETAP 37s sono luminosi grazie agli oblò panoramici, pur rimanendo intimi e calorosi grazie ai mobili color ciliegio: le su-perfici sono impiallacciate con materiale extra-duro per ottenere ottima resistenza nel tempo all’acqua,

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ai graffi ed agli urti, mentre le parti in legno massiccio sono di ciliegio > Piano di coperta: la scelta di pezzi specifica-mente realizzati dal cantiere belga permette di adattare perfet -tamente l’atrezzatura agli equipaggia-menti, integrandoli alla struttura, come per es. il profilato d’alluminio che fa da bottazzo alla congiunzione scafo-coperta. I balconi, la falchetta, le bitte sono eccezionalmente robusti e caratterizzano da un punto di vista estetico l’ETAP 37s. Come tutta la gamma del costruttore belga, questa barca da crociera è rifinita con molta cura, e la solidità della struttura, come pure degli elementi periferici, garantisce un buon invecchiamento e di conseguenza una alta quotazione alla rivendita.

Equipaggiamento standard di qualità L’ETAP 37s costa il 20% di più dei suoi concorrenti francesi. La differenza è più che giustificata per molte ragioni: da un lato c’è l’inaffondabilità, che per giunta permette di risparmiare il prezzo della zattera (sotto la 2° categoria) … nonché il costo delle revisioni obbligatorie.di routine; dall’altro, si deve tener conto dell’alta qualità delle forniture: tutte le attrezzature sono di bellissima fattura e i pezzi costruiti dal cantiere Etap stesso sono eccezionalmente robusti (falchette, bitte, musoni di prua, ferramenta inox …). Da ultimo, l’ottima stabilità del prezzo di rivendita dovuto alla robustezza della costruzione ed alla bellissima finitura di tutti gli arredi. Ci sono pochissime osservazioni da fare su questo ETAP 37s che completa armoniosamente la gamma del costruttore belga.. Barra di scotta amovibile per la randa; Salpa-ancore meccanico ed elettrico; Circuito d’alimentazione 230 V; Tavola del pozzetto e sua sistemazione; Serbatoio 60 litri per WC; Serbatoio acque grigie 60 litri; Spi asimmetrico + attrezzatura; Tempestina con 2° strallo + arridatoio; Fiocco da vento forte su 2° strallo; Calza per il genoa su rollafiocco; Capottina pieghevole per la discesa; Elica ripiegabile; Chiglia Tandem (immersione 1,35 m).

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