Breve storia del pensiero economico

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Docente Brunella Piemontese A.S. 2012/13 STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Di Paola Schenato I.I.S. “G. Falcone” Classe 3ASS Liceo Scienze Umane Asola (MN)

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D o c e n t e B r u n e l l a P i e m o n t e s e

A.S. 2012/13

STORIA DEL PENSIERO

ECONOMICO Di Paola Schenato

I.I.S. “G. Falcone” Classe 3ASS Liceo Scienze Umane Asola (MN)

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Rivoluzione

commerciale

Mercantilismo

Fisiocrazia

-rivoluzione agricola

-sviluppo dei commerci

-formazione di una classe di

braccianti agricoli

-innovazioni tecniche

-urbanesimo

-formazione del proletariato

Rivoluzione

Industriale

Capitalismo

-proprietà privata dei mezzi

di produzione

-impresa come centro di

produzione

-concentrazione della

ricchezza

-meccanizzazione del

processo produttivo e

divisione del lavoro

-questione sociale

Liberismo

A.Smith

J.B.Say

D.ricardo

T.R.Malthus

J.S.Mill

K.Marx Marxismo

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(XVI sec.) corrente economica basata sul libero mercato e volta

’ all’arricchimento dello stato .

fattori che diedero inizio al mercantilismo :

Formazione ampiezza sviluppo riforma

degli stati nazionali del mercato delle scienze protestante

fondamento del mercantilismo è il PROTEZIONISMO

imposizione di “dazi doganali”

per i prodotti provenienti dall’

estero.

Intorno al XVIII sec. Cadde il

Mercantilismo

(rialzo dei prezzi e forti pressioni fiscali)

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(intorno al 1700 si diffuse in Francia)

- I fisiocratici credevano nella libertà di iniziativa economica ed esaltavano il libero scambio.

- Ritenevano che lo stato non dovesse interferire con l’attività dei privati .

- Ritenevano l’agricoltura l’unica attività economica veramente produttiva.

La nuova gerarchia sociale era divisa in :

Classe classe

Proprietaria sterile

(formata dai proprietari fondiari) (artigiani e mercanti)

-mettono i terreni a -acquistano prodotti della

disposizione della classe classe terra dalla classe produttiva.

produttiva. Produttiva -produce manufatti

-hanno diritto al prodotto -vende i manufatti alle due

netto. ( Coltivano terreni e classi.

-acquistano i manufatti dalla allevano bestiame)

classe sterile

-lavorano i terreni

-acquistano i manufatti dalla

classe sterile

-ottiene il prodotto netto e

lo cede ai proprietari.

-vende i prodotti agricoli alla

classe sterile e ai proprietari.

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(tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX sec. si verificò in

Inghilterra ,e da li si diffuse nel resto d’Europa)

1° rivoluzione industriale 2°rivoluzione industriale

fu caratterizzata dall’introduzione fu caratterizzata dalla nascita

del motore a vapore e dal telegrafo . di numerose fabbriche e dallo

sviluppo dell’industria chimica,

meccanica e siderurgica.

eventi che favorirono la rivoluzione industriale:

-sviluppo dei commerci

-rivoluzione agricola (modificò le modalità della produzione agraria)

-formazione di una classe di braccianti agricoli (determinò l’espulsione dei contadini dalle campagne)

-innovazioni tecniche(semplificazione del lavoro grazie all’invenzione di nuovi macchinari nelle industrie)

-formazione del proletariato e il fenomeno dell’urbanesimo(proletari:persone che disponevano solo della propria

forza lavoro e non avevano altra ricchezza che i loro figli ;urbanesimo: consiste nella concentrazione della

popolazione verso i grandi centri urbani)

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Caratterizzata:

-dalla proprietà privata dei mezzi di produzione.

-dalla diffusione di lavori in cambio di un salario.

- dall’introduzione di macchine di produzione.

-espansione dei mercati .

capitale:ricchezza che anziché

essere consumata ,viene investita

in processi produttivi che generano

una nuova ricchezza.

Classi sociali :

Capitalisti lavoratori proprietari

-possessori del capitale -cedevano la propria terrieri

-proprietari delle fabbriche forza fisica in cambio -classe costituita da

con il compito di decidere di un salario. Nobili , a cui spettava

cosa e come produrre. ,in quanto proprietari

terrieri,una ricompensa

si può affermare che per capitalismo si intenda, generalmente e genericamente, il "sistema economico in cui i

beni capitali appartengono a privati individui".

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è ritenuto il fondatore della

scuola classica inglese e,

. del pensiero classico.

.

egli sostenne il principio per cui, per aumentare la ricchezza dello stato ,

era necessario non porre ostacoli di alcun tipo alla libera iniziativa economica.

Secondo smith l’uomo è per natura “egoista” e ha come obbiettivo l’interesse

personale ,ed è pertanto necessario lasciare agli individui la massima libertà

possibile nell’esercizio delle proprie attività.

Lo stato doveva quindi limitarsi allo svolgimento delle proprie funzioni

istituzionali .

teoria degli sbocchi: questa teoria ritiene che la richieste complessiva

di beni e servizi sul mercato , si adegua sempre

all’offerta globale ,corrispondente al complesso

di beni e servizi posti in vendita.

Y=C+I investimenti

offerta

globale

consumi

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egli si concentra sui termini di:

profitto(capitalisti) salari(lavoratori) rendita(proprietari

terrieri)

ossia la differenza tra il ricavo è il compenso ricevuto da un

totale derivante da un prodotto lavoratore dipendente per le tutti i proprietari terriri

ed il suo costo totale di produzione proprie prestazioni professionali che mettevano a disposizione

delle imprese i loro terreni percepiscono in cambio una

fondamentale del capitalismo rendita. A coloro che mettevano a

disposizione terre fertili

avevano in cambio la

rendita differenziale oltre

alla rendita assoluta che

percepivano tutti i proprietari

terrieri.

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Egli sostiene (al contrario di smith e say) che non esiste un equilibrio

tra risorse e popolazioni , perché prima o poi le prime finirebbero con

l’essere insufficienti all’incremento demografico ; malthus riteneva,

inoltre che spettasse ai poveri ridurre le nascite.

Il pessimismo di malthus non

ha trovato piena conferma

nella realtà.

al centro delle sue riflessioni vi erano le condizioni

di povertà e di miseria in cui viveva il proletariato.

Secondo lui lo stato avrebbe dovuto intervenire per

andare in contro al proletariato e alle classi povere

consentendo loro di poter partecipare alle scuole

elementari ,e a una riduzione dell’ orario lavorativo.

Fu definito un utilitarista perché inizia a pensare all’

importanza dell’ intervento dello stato tramite

l’imposizione delle tasse.

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L’orario normale di lavoro, senza distinzione di sesso e di età ,corrispondeva alle 12-16 ore giornaliere e i salari

Erano appena sufficienti ad assicurare la sopravvivenza degli operai “salari di sussistenza”.

Non si teneva conto delle loro esigenze fisiche e ne di quelle psicologiche.

Divisione del lavoro (per

Ridurre i tempi e i costi)

Non esisteva alcun tipo di assistenza

,le condizioni igieniche erano pessime

ed erano diffusi i decessi per malnutrizione

ed eccessivo lavoro.

Legge sulle fabbriche del 1831 nascono i sindacati : (nascono nel periodo della

Inghilterra)organizzazione

Il cui scopo era quello

limitò l’orario di lavoro a 10 ore di tutelare i diritti dei

per tutti gli operai. lavoratori .

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Nel centro del suo pensiero egli sostenne che con l’arrivo

della rivoluzione industriale , la società era divisa in due:

Capitalisti proletari

( possessori del capitale) ( operai)

Per il socialismo scientifico, del quale il principale pensatore deve essere considerato Karl Marx, la "società

borghese" è quella organizzazione sociale divisa in classi che vede il predominio all'interno dell'organizzazione

della società dedicata alla riproduzione della vita materiale (quella che qualcuno chiama "economia", altro

termine fortemente ambiguo) del "modo di produzione capitalistico". Esso consiste nell'appropriazione da parte

di una classe (la borghesia) del "plusvalore". Tale processo di appropriazione è chiamato "sfruttamento" della

mano d'opera, impersonata nel "proletariato", quella classe che "non possiede altro che la propria prole" ovvero

i senza-riserve. Per Marx un altro elemento distintivo della società borghese è la conversione di tutto in merce,

dunque la creazione di un mercato non solo delle merci, ma anche del lavoro, e anche del danaro (capitale)

stesso. La rivoluzione borghese distrugge l'ancien régime (la società feudale basata su una congerie di classi e

ceti, fondata sulla proprietà della terra e delle persone - la servitù, la servitù della gleba - come fattori di

produzione, e che quindi vedeva come classi dominanti l'aristocrazia e il clero). Libera i servi e li trasforma in

proletari, che possono vendere l'unica cosa in loro possesso, la "forza-lavoro", sul mercato del lavoro. Inoltre

essa realizza un cambiamento paradigmatico del significato del danaro, attraverso l'inversione del ciclo MDM

(merce-denaro-merce) in DMD (denaro-merce-denaro). Il denaro assume così una duplice veste: da un lato è un

mezzo di scambio (quale esso è sempre stato, anche nel ciclo MDM), ma dall'altro diviene merce esso stesso.

Questo è appunto il profitto, che per Marx trae origine esclusivamente dal plusvalore. Dato che la produzione si

basa sul "matrimonio" tra capitale e lavoro, il danaro (capitale) è dunque nella società borghese un "precursore"

della merce stessa, deve ad essa preesistere. Inoltre, diviene lui lo scopo dello scambio, che è finalizzato alla

riproduzione del capitale, e non la merce, finendo così (in campo speculativo finanziario) per ridurre la formula

DMD ad una più diretta D-D', come riportato nel IV capitolo del primo libro de Il Capitale.

Se qui si parla di "società borghese" anziché di "capitalismo", è perché quest'ultimo termine per la verità non

compare nell'opera di Marx. Vi compaiono il termine "società borghese" da un lato, e "capitale" dall'altro,

ovvero "lavoro morto", accumulato, in grado di diventare un fattore di produzione solo se associato al "lavoro

vivo", la forza-lavoro del proletariato. Si reinnesta così il processo di accumulazione del plusvalore e la

riproduzione del capitale stesso. A questa modalità di funzionamento K.Marx si riferisce con il termine "modo

di produzione capitalistico". Per la complessa visione politica della storia e della società di Karl Marx si

rimanda alla voce specifica, e ai testi là citati.

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Bibliografia: Maria Rita Cattani “una finestra sul mondo” http://it.wikipedia.org/wiki/Capitalism

http://it.wikipedia.org/wiki/Capitalismo/

Referenze fotografiche: en.wikipedia.org/babilonia61.com/internauta-online.com/utilitarianphilosophy.com /estructurabach.blogspot.com/it.wikipedia.org/