Brescia, 24.01.2016 Care Professioniste Collaborative...

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Brescia, 24.01.2016 Care Professioniste Collaborative, Cari Professionisti Collaborativi ho deciso di manifestare la mia disponibilità ad assumere un incarico allʼinterno del prossimo Consiglio Direttivo dellʼAssociazione. La mia decisione si basa sul desiderio di impegnarmi nella diffusione dei principi della Pratica Collaborativa e nellʼampliamento della nostra associazione. Ormai da anni mi occupo esclusivamente di diritto della famiglia e minorile e ho sempre sentito come miei i principi del rispetto dellʼautodeterminazione delle persone, della compenetrazione dei saperi e della ricerca di soluzioni alternative per fronteggiare ogni tipo di controversia. Mi sono, fin dallʼinizio, considerata - più che un avvocato - una giurista non tradizionale, desiderosa di svolgere la mia attività dai bordi della professione, laddove più facile è cogliere il vento delle novità e lasciarsi contaminare da saperi metagiuridici. Per questo da sempre mi muove il desiderio di esplorare i confini alla ricerca di una professionalità sfaccettata. Lo testimonia la mia formazione come mediatore penale minorile e lʼimpegno che metto nel coordinare lʼufficio per la mediazione penale minorile di Brescia e nel promuovere la victim-offender mediation. Penso che nella delicata e incandescente materia delle persone, della(e) famiglia(e) e dei minorenni il diritto, per quanto indispensabile, non sia sufficiente, perciò da sempre cerco la fattiva collaborazione e lo scambio di culture con saperi diversi dal mio. Insegno da anni diritto privato e della famiglia al corso di laurea in scienze del servizio sociale dellʼUniversità Cattolica, presso la sede di Brescia, e sono formatore accreditato dal consiglio nazionale dellʼordine degli assistenti sociali perché mi piace far dialogare il diritto con le scienze sociali; per questo mi occupo anche di aggiornamento professionale e di supervisione giuridica degli operatori sociali e sanitari. Ho fortemente voluto e progettato uno studio legale caratterizzato dalla presenza stabile di professionisti di altre discipline e con la collega Carla Loda ho dato vita allo studio AL&A di Brescia (che sta per Ardesi Loda e associati ma dice anche della scommessa azzardata che abbiamo voluto condividere www.studioalea.it) Non mi riconosco nellʼidea dellʼavvocato come difensore di parti avversarie, mi esprimo al meglio quando trovo lo spazio per esprimere le mie capacità negoziali. Coltivo lʼarte del dubbio e non sono capace di certezze assolute, mi piace fare/farmi domande scomode e chiedermi il senso delle cose. Il mio percorso è sempre stato volto a cercare spazi esterni al contenzioso e penso che lʼincontro con la Pratica Collaborativa non sia stato un caso ma la naturale evoluzione di quello che ho voluto costruire. Penso di poter mettere a disposizione del Consiglio Direttivo oltre al mio tempo, la mia forte determinazione a che la Pratica Collaborativa nei prossimi anni possa definitivamente decollare ed il mio entusiasmo nello sperimentare cose nuove e fuori dallʼordinario. Certamente sono molto interessata allʼattività di divulgazione/sensibilizzazione/formazione/autoformazione. Sono viceversa poco portata per gli aspetti economici e per le lingue (per questo fino ad ora mi sono sempre autocensurata nella partecipazione agli eventi internazionali) ma posso lavorarci sopra. Infine qualche altra informazione: risiedo e lavoro a Brescia (ma per amore vivo anche a Torino); faccio parte del Practice group Brescia-Bergamo-Mantova mi sono formata alla Pratica Collaborativa durante il primo corso base a Milano nel 2010 e sono socia fondatrice dellʼAIADC. Ogni volta che ho potuto ho partecipato agli eventi formativi di livello superiore ho preso parte al gruppo che lo scorso anno ha preparato il “processo alla pratica collaborativa” (Milano 17.06.15) e mi sono impegnata con la giuria nella stesura del “verdetto finale” attualmente sto collaborando con i colleghi toscani per la preparazione del nuovo “processo alla pratica collaborativa” che si svolgerà il 18.3.2016 a Firenze Un caro saluto a ciascuno Simona Ardesi

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Brescia, 24.01.2016

Care Professioniste Collaborative, Cari Professionisti Collaborativi

ho deciso di manifestare la mia disponibilità ad assumere un incarico allʼinterno del prossimo Consiglio Direttivo dellʼAssociazione.

La mia decisione si basa sul desiderio di impegnarmi nella diffusione dei principi della Pratica Collaborativa e nellʼampliamento della nostra associazione.

Ormai da anni mi occupo esclusivamente di diritto della famiglia e minorile e ho sempre sentito come miei i principi del rispetto dellʼautodeterminazione delle persone, della compenetrazione dei saperi e della ricerca di soluzioni alternative per fronteggiare ogni tipo di controversia.

Mi sono, fin dallʼinizio, considerata - più che un avvocato - una giurista non tradizionale, desiderosa di svolgere la mia attività dai bordi della professione, laddove più facile è cogliere il vento delle novità e lasciarsi contaminare da saperi metagiuridici.

Per questo da sempre mi muove il desiderio di esplorare i confini alla ricerca di una professionalità sfaccettata.

Lo testimonia la mia formazione come mediatore penale minorile e lʼimpegno che metto nel coordinare lʼufficio per la mediazione penale minorile di Brescia e nel promuovere la victim-offender mediation.

Penso che nella delicata e incandescente materia delle persone, della(e) famiglia(e) e dei minorenni il diritto, per quanto indispensabile, non sia sufficiente, perciò da sempre cerco la fattiva collaborazione e lo scambio di culture con saperi diversi dal mio.

Insegno da anni diritto privato e della famiglia al corso di laurea in scienze del servizio sociale dellʼUniversità Cattolica, presso la sede di Brescia, e sono formatore accreditato dal consiglio nazionale dellʼordine degli assistenti sociali perché mi piace far dialogare il diritto con le scienze sociali; per questo mi occupo anche di aggiornamento professionale e di supervisione giuridica degli operatori sociali e sanitari.

Ho fortemente voluto e progettato uno studio legale caratterizzato dalla presenza stabile di professionisti di altre discipline e con la collega Carla Loda ho dato vita allo studio AL&A di Brescia (che sta per Ardesi Loda e associati ma dice anche della scommessa azzardata che abbiamo voluto condividere www.studioalea.it)

Non mi riconosco nellʼidea dellʼavvocato come difensore di parti avversarie, mi esprimo al meglio quando trovo lo spazio per esprimere le mie capacità negoziali.

Coltivo lʼarte del dubbio e non sono capace di certezze assolute, mi piace fare/farmi domande scomode e chiedermi il senso delle cose.

Il mio percorso è sempre stato volto a cercare spazi esterni al contenzioso e penso che lʼincontro con la Pratica Collaborativa non sia stato un caso ma la naturale evoluzione di quello che ho voluto costruire.

Penso di poter mettere a disposizione del Consiglio Direttivo oltre al mio tempo, la mia forte determinazione a che la Pratica Collaborativa nei prossimi anni possa definitivamente decollare ed il mio entusiasmo nello sperimentare cose nuove e fuori dallʼordinario. Certamente sono molto interessata allʼattività di divulgazione/sensibilizzazione/formazione/autoformazione. Sono viceversa poco portata per gli aspetti economici e per le lingue (per questo fino ad ora mi sono sempre autocensurata nella partecipazione agli eventi internazionali) ma posso lavorarci sopra.

Infine qualche altra informazione:

risiedo e lavoro a Brescia (ma per amore vivo anche a Torino); faccio parte del Practice group Brescia-Bergamo-Mantova

mi sono formata alla Pratica Collaborativa durante il primo corso base a Milano nel 2010 e sono socia fondatrice dellʼAIADC. Ogni volta che ho potuto ho partecipato agli eventi formativi di livello superiore

ho preso parte al gruppo che lo scorso anno ha preparato il “processo alla pratica collaborativa” (Milano 17.06.15) e mi sono impegnata con la giuria nella stesura del “verdetto finale”

attualmente sto collaborando con i colleghi toscani per la preparazione del nuovo “processo alla pratica collaborativa” che si svolgerà il 18.3.2016 a Firenze

Un caro saluto a ciascuno

Simona Ardesi