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BOZZA DI LAVORO MATERIALI PREPARATORI 1- Definizione del Tema: Il diritto allo studio e all’istruzione nel nostro paese e nel mondo. Il dovere di approfittare delle condizioni fornite e di essere di beneficio alla società. Approfondimenti. A- Dichiarazione universale e Costituzione italiana: l’accesso ai sistemi di istruzione e di formazione. - Nella Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU (art.26) il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona. L’istruzione e la sua qualità vista come rispetto dei diritti umani e pieno sviluppo della personalità. - Nella Costituzione italiana (art.34) si definisce il diritto all'istruzione e diritto allo studio che lo Stato deve garantire in varie forme. Il diritto all’istruzione è la scuola obbligatoria. Il diritto allo studio riguarda il percorso scolastico successivo all'obbligo e quello universitario, canali di formazione non obbligatori che il cittadino ha libertà di intraprendere e di concludere e che lo Stato deve garantire attraverso l'erogazione di borse di studio a coloro che si dimostrano capaci e meritevoli ma privi di mezzi economici. 2- Molto di più del sapere. Il sapere, il sapere essere ed il saper fare sono tre dimensioni che ogni persona dovrebbe essere in grado di sviluppare avendone le condizioni, attraverso l’esercizio di varie intelligenze. Approfondimenti. (sintesi delle nove intelligenze dello psicologo Howard Gardner) 1. Intelligenza Linguistica: la capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. 2. Intelligenza Logico-Matematica: riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene logiche. 3. Intelligenza Spaziale: concerne la percezione di forme e oggetti nello spazio 4. Intelligenza Corporeo-Cinestesica: avere la padronanza del proprio corpo e del movimento 5. Intelligenza Musicale: la capacità di esprimersi anche con le melodie 6. Intelligenza Interpersonale: la capacità di comprendere gli altri 7. Intelligenza Intrapersonale: saper inserire il proprio “essere” nel contesto sociale 8. Intelligenza Naturalistica: la capacità di capire le connessioni dell’ambiente naturale 9. Intelligenza Esistenziale: la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi. 3- Note articolate sul tema: positive e negative. Positive: Nel mondo: negli ultimi 10 anni il mondo ha raggiunto traguardi importanti - nell’accesso all’istruzione: dal 2000 il numero dei bambini che non vanno a scuola è sceso del 42%. Oggi circa l’80% dei bambini va a scuola. - contro la fame: le persone che non hanno abbastanza da mangiare sono diminuite dal 1990 di oltre 250 milioni. In Italia: negli ultimi decenni la percentuale di studenti che arrivano alla fine delle scuole secondarie (comprese le scuole professionali) dopo la scuola dell’obbligo sono saliti dal 74,5% all’83,5%. Negative: Nel mondo: - per lo più nei paesi meno sviluppati, 1 bambino su 11 in età di scuola primaria;

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BOZZA DI LAVORO

MATERIALI PREPARATORI 1- Definizione del Tema: Il diritto allo studio e all’istruzione nel nostro paese e nel mondo. Il dovere di approfittare delle condizioni fornite e di essere di beneficio alla società. Approfondimenti. A- Dichiarazione universale e Costituzione italiana: l’accesso ai sistemi di istruzione e di formazione. - Nella Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU (art.26) il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona. L’istruzione e la sua qualità vista come rispetto dei diritti umani e pieno sviluppo della personalità. - Nella Costituzione italiana (art.34) si definisce il diritto all'istruzione e diritto allo studio che lo Stato deve garantire in varie forme. Il diritto all’istruzione è la scuola obbligatoria. Il diritto allo studio riguarda il percorso scolastico successivo all'obbligo e quello universitario, canali di formazione non obbligatori che il cittadino ha libertà di intraprendere e di concludere e che lo Stato deve garantire attraverso l'erogazione di borse di studio a coloro che si dimostrano capaci e meritevoli ma privi di mezzi economici.

2- Molto di più del sapere. Il sapere, il sapere essere ed il saper fare sono tre dimensioni che ogni persona dovrebbe essere in grado di sviluppare avendone le condizioni, attraverso l’esercizio di varie intelligenze. Approfondimenti. (sintesi delle nove intelligenze dello psicologo Howard Gardner) 1. Intelligenza Linguistica: la capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. 2. Intelligenza Logico-Matematica: riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene logiche. 3. Intelligenza Spaziale: concerne la percezione di forme e oggetti nello spazio 4. Intelligenza Corporeo-Cinestesica: avere la padronanza del proprio corpo e del movimento 5. Intelligenza Musicale: la capacità di esprimersi anche con le melodie 6. Intelligenza Interpersonale: la capacità di comprendere gli altri 7. Intelligenza Intrapersonale: saper inserire il proprio “essere” nel contesto sociale 8. Intelligenza Naturalistica: la capacità di capire le connessioni dell’ambiente naturale 9. Intelligenza Esistenziale: la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi.

3- Note articolate sul tema: positive e negative. Positive: Nel mondo: negli ultimi 10 anni il mondo ha raggiunto traguardi importanti - nell’accesso all’istruzione: dal 2000 il numero dei bambini che non vanno a scuola è sceso del 42%. Oggi circa l’80% dei bambini va a scuola. - contro la fame: le persone che non hanno abbastanza da mangiare sono diminuite dal 1990 di oltre 250 milioni. In Italia: negli ultimi decenni la percentuale di studenti che arrivano alla fine delle scuole secondarie (comprese le scuole professionali) dopo la scuola dell’obbligo sono saliti dal 74,5% all’83,5%. Negative: Nel mondo: - per lo più nei paesi meno sviluppati, 1 bambino su 11 in età di scuola primaria;

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1 adolescente su 5 non va a scuola. 121 milioni di bambini e adolescenti non hanno mai iniziato la scuola o l’hanno abbandonata. Approfondimenti. Sono più colpiti i bambini che vivono in condizioni di povertà, che lavorano, che vivono in situazioni di conflitti, di guerre, che subiscono discriminazioni su base etnica, verso le bambine (di genere) o per disabilità, che vivono in zone dove vi sono state emergenze e catastrofi naturali. Nei paesi meno sviluppati sono 158 milioni di bambini sotto i cinque anni – uno su quattro –ancora vittime di malnutrizione cronica. In tutto il mondo, solo il 49% dei ragazzi frequenta le scuole superiori. Il 52% sono ragazze.Esempi. I più alti tassi di abbandono scolastico si registrano in molte zone dell’Africa: es. Eritrea e Liberia, dove rispettivamente il 66% e il 59% dei bambini non frequentano la scuola primaria. In Pakistan, il 58% delle adolescenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni non vanno a scuola; il 49 % dei ragazzi maschi.

Positive. Laureati: nel mondo nel 1996 il 14% dei giovani tra i 18 e i 24 anni frequentava l’università. Oggi sono il 32%. Negative. I laureati italiani sono il 25,3 della popolazione. Tra i 34 Paesi più industrializzati del mondo, l’Italia è ultima per numero di giovani laureati

4- Situazioni straordinarie e situazioni quotidiane possono essere contro il diritto sociale all’istruzione. In Italia: - un evento straordinario come il terremoto sta mettendo in crisi la possibilità di andare a scuola di tanti bambini e ragazzi. Molte famiglie sono sfollate sulla costa adriatica; anche nei paesi vicini alle zone più colpite dove le scuole sono crollate, ci sono edifici lesionati; le interruzioni scolastiche sono continue, tanti studenti rischiano di perdere l’anno scolastico. - vi sono varie situazioni vicino a noi, nella quotidianità, dove la possibilità di sviluppare le proprie capacità e di utilizzarle per il proprio futuro è messa in discussione. Ad esempio: situazioni di difficoltà come la povertà – le malattie e le ospedalizzazioni – la disabilità – varie forme di disagio familiari critiche – mancanza di lavoro e difficoltà economiche delle famiglie - l’essere bambini stranieri immigrati dai loro paesi – essere vittime di bullismo - … portano a bocciature, abbandoni, difficoltà, esclusioni… 5- Tante sono le radici delle situazioni di difficoltà. Un elenco purtroppo che può essere allungato dalle esperienze quotidiane presenti nelle vostre realtà e dalle azioni di contrasto praticate, in corso. Ad esempio anche in Italia: - Quante radici degli abbandoni concentrati nelle scuole superiori (chiamata tecnicamente “dispersione”) sono spesso presenti anche nelle difficoltà riscontrate nella scuola primaria? - Quanti aspetti negativi sono attribuibili a scarsa qualità della scuola, all’analfabetismo degli adulti di riferimento, alle difficolta di vita di chi circonda in famiglia i bambini, i ragazzi …? - Quanti ostacoli e barriere, fisiche e culturali impediscono ancora la vita concreta e la partecipazione sociale delle persone con disabilità? - Quanto si riesce a rispondere con un’offerta formativa adeguata, anche con nuove tecnologie, alla richiesta di istruzione domiciliare o di Scuola in ospedale che aumenta di anno in anno? - Quante situazioni difficili vengono prodotte da episodi offensivi di bullismo, non rispettosi e/o violenti da parte di altri ragazzi o ragazze? - Quante difficoltà di genere per le ragazze: Quante giovani si dedicano meno a studi in campo scientifico e tecnologico, perché continuano a essere considerati «materie da ragazzi»? - Quante donne sono costrette a rinunciare al proseguimento degli studi per accudire fratelli, figli, altri membri della famiglia, per portare soldi a casa e quindi a rinunciare a proprie ambizioni personali? - Quante maggiori difficoltà hanno i bambini e i ragazzi che per vari motivi hanno dovuto immigrare nel nostro paese alla ricerca di un futuro che non hanno nel loro paese di provenienza?

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6- la lente di ingrandimento sul fenomeno degli abbandoni scolastici (la dispersione) a) Alcuni dati. In Italia i tassi di abbandono della scuola, senza arrivare alla conclusione delle scuole superiori e anche delle scuole professionali, sono intorno al 16,5%. Ma raggiungono il 30% se si considerano solo gli studenti che non raggiungono il diploma di scuola superiore. La media europea è del 12,8%. Nota bene. A livello internazionale si escludono i percorsi di formazione professionale di due o tre anni e vengono conteggiati solo i livelli di istruzione secondaria che potenzialmente conducono all'università o alla formazione terziaria. (es. dati OCSE) Approfondimenti. Il fenomeno degli abbandoni scolastici e un problema vasto e composito. Tra gli studenti che lasciano precocemente la scuola si trova: - chi viene allontanato dalla scuola perché causa difficolta alla struttura; - chi non prova alcun interesse alla scuola e non desidera essere in contatto con lo studio (non ha voglia, pensa che la scuola sia inutile;- chi non ha gli strumenti culturali e di apprendimento, suoi e di chi gli sta intorno, per completare il programma di studi proposto; - chi ha le capacita intellettive per affrontare la scuola, ma manca di altre competenze di natura sociale ed emotiva; Inoltre: -chi resta nella scuola, ma solo formalmente, perché passivo, segue gli studi senza trarne benefici, alla fine della scuola dell’obbligo è semianalfabeta o è in costante difficoltà, può essere candidato all’abbandono successivo.

7- la lente di ingrandimento sul fenomeno degli abbandoni scolastici (la dispersione) (b) Se si disaggregano i dati: a- Nelle scuole primarie: nell’obbligo scolastico (elementari e medie) il vero e proprio abbandono è limitato, ma chi trova difficoltà di vario tipo è spesso a rischio per il proseguimento nelle scuole successive e per conquistare il futuro che desidera. b- Nelle scuole superiori di primo grado: il numero dei respinti al primo anno è in media del 6/7%. I tassi di abbandono effettivo non sono alti, ma il 45% di ragazzi che esce dalla scuola media inferiore con “sufficiente” spesso manifesta disagio e inadeguata preparazione nel proseguire gli studi. c- Nella scuola superiore di secondo grado: il fenomeno è alto (Es. a Torino solo tra il primo e secondo anno si perdono oltre cinquemila ragazzi; alcuni vanno alle scuole private o alla formazione professionale). d- il tasso più elevato di abbandoni si registra negli istituti tecnici e negli istituti professionali; riguarda di più i maschi delle femmine; la dispersione risulta più accentuata nel sud d’Italia; la percentuale di dispersione diventa più alta quando riguarda gli alunni di nazionalità straniera. Gli alunni oggi nella scuola italiana che sono circa il 9,2% (oltre 800.000).

Le difficoltà nel percorso lavorativo di una persona meno istruita e formata si trasformano in posizioni più precarie e tendenti a disoccupazione e inoccupazione. Non possiamo sapere se con un titolo di studio adeguato ognuno sarebbe in grado di risolvere questi problemi, ma molti indicatori ci dicono di sì. Successo e insuccesso a scuola, si possono riflettere anche nel successo o insuccesso nella vita, ed arrivare al centro dell’identità personale, nel cuore del senso del sé e del proprio valore.

8 - Che cosa si può fare? Ad ognuno la sua parte.

a- La qualità dell’istruzione in tutti i gradi scolastici è centrale nelle azioni, perche non si tratta soltanto di “dare una mano” ai ragazzi in difficolta, ma di assicurare un futuro migliore a generazioni di ragazzi.

b- Occorrono molteplici interventi differenziati di una rete di soggetti che, partendo dal presupposto che esistono ragazzi in situazioni a rischio, le identifichino e le affrontino per capire da dove parte il “disagio” e per rimuoverle.

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c- Sono situazioni che richiedono uno sforzo continuo di aiuto e intervento di una rete di sostegno che comprende ogni ragazzo/a che può reagire, può aiutare, può guardarsi dentro e intorno.

Approfondimenti

L’Italia entro il 2020 si è impegnata ad abbattere la dispersione (gli abbandoni scolastici) di 10 punti percentuale, questo significa che in soli cinque anni dovrebbe garantire il 90% di diplomati delle scuole superiori contro una media attuale che si assesta intorno al 70%. L’obiettivo ha una rilevanza per le singole persone e sul piano socio-economico del paese. (Comunità Europea – Lisbona 2020).

Tre livelli di soggetti impegnati a mettere al primo posto gli interessi dei giovani, specie quelli meno abbienti, di ricevere un’istruzione adeguata, valorizzando tutte le risorse disponili per questo fine.

-Lo Stato, La Regione, i Comuni ritengono che l’istruzione e la formazione siano valori fondamentali per il futuro dei giovani e cercano di dare supporti sociali alle famiglie: strutture di appoggio, servizi, progetti specifici, interventi su stranieri, sui luoghi più difficili come le periferie. Quali sono o dovrebbero essere altri punti di intervento da parte delle istituzioni pubbliche (delle scuole, degli enti locali, della regione e del governo) per contrastare in modo efficace gli abbandoni scolastici (la dispersione)? Un esempio nella legge nota come Buona Scuola art.151 si prevede una detrazione sul reddito delle persone fisiche di spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione.

- La scuola cerca e riesce a “costruire” progetti educativi e le situazioni adatte ad accogliere tutti per tutelare e assicurare il diritto all’istruzione?

- Quali sono i comportamenti individuali o di gruppo che aiutano gli interventi delle istituzioni per contrastare in modo efficace i problemi e le situazioni che impediscono lo sviluppo delle proprie capacità e intelligenze?

10- Tutti i Consigli Comunali dei ragazzi e ogni ragazzo/a possono passare all’azione su questi temi. Tre obiettivi. A- Il terremoto in Centro Italia è una emergenza attuale, grave a cui tutti siamo tenuti a rispondere, per ripartire in quei territori dalle scuole. Accanto agli interventi delle istituzioni la solidarietà si concretizza con fondi e rapporti personali aiutano, ognuno può partecipare. Per questo tra le proposte mettiamo in primo piano una raccolta di fondi da promuovere prima della giornata dei consigli comunali dei ragazzi. Il Consiglio regionale del Piemonte ha istituito un conto corrente pro terremotati. L’idea è di una raccolta fatta insieme da tutti i CCR, un gesto simbolico, ma di grande impatto, per la prima volta i CCR si uniscono e fanno un gesto concreto, aiutano i coetanei in difficoltà con un’offerta, non importa di quanto, l’importante è farla tutti insieme.

B- Le testimonianze dirette o indirette. Una proposta di lavoro. Una proposta di lavoro e anche didattica per i gruppi e i consigli comunali dei ragazzi. Il disagio scolastico, familiare, sociale e sempre frutto di una combinazione di cause. Bisogna conoscerle per studiare e predisporre interventi di contrasto. Quali esempi, episodi, situazioni, racconti, storie… vissute in prima persona o raccontate potete scrivere, segnalare, elaborare con vari linguaggi? La richiesta è di trasmettere al Consiglio regionale del Piemonte la scheda in allegato nelle forme preferite (testi scritti, registrazioni, mini video, disegni, poesie, schemi, canzoni,…) entro il 30 aprile

C- Raccogliere idee e progetti e azioni in corso da diffondere per affrontare i problemi che ostacolano il diritto allo studio e all’istruzione.

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Vi sono indicazioni di azioni positive che ognuno può fare subito e che la vostra comunità ha giù adottato o può adottare? Che possono essere di esempio anche per altre situazioni? Il lavoro di preparazione della Giornata regionale dei Consigli Comunali dei ragazzi e la raccolta di testimonianze, al punto B, che saranno fatte circolare e utilizzate per i lavori di gruppo può produrre spunti e punti che saranno discussi e sviluppate nella Giornata del 27 maggio ad Occimiano, per arrivare ad una sintesi efficace.

Allegati:

Citazioni Alcuni Materiali per la discussione. Modulo per l’invio delle testimonianze

Citazioni. “Bisognerebbe ripartire dalle persone e dalla loro educazione, istruzione e formazione, che sono lo strumento di base per COMPRENDERE, INTERPRETARE E INFLUENZARE IL MONDO CIRCOSTANTE. Il diritto all’istruzione costituisce la miglior polizza assicurativa a protezione della democrazia politica e sociale.” (Zygmunt Bauman - sociologo) “Una persona sviluppa le proprie capacità e intelligenze individuali ed è di beneficio alla società se, in partenza, da bambino e ragazzo, è messo in condizioni di avere non solo i beni essenziali, una situazione di salute,… ma anche l’istruzione per poter sviluppare le proprie capacità e scegliere, in libertà, come essere e come vivere”. (libera sintesi) Amartya Sen - premio Nobel per l’economia “Noi possiamo avere gli insegnanti più appassionati, i genitori più attenti e le scuole migliori del mondo: nulla basta se ciascuno di voi non tiene fede alle responsabilità nella propria educazione. Ognuno di voi sa far bene qualcosa, ha qualcosa da offrire. Avete la responsabilità di scoprirlo. Questa è l’opportunità offerta dall’istruzione. (…) So che non è sempre facile far bene a scuola. Nessuno è nato capace di fare le cose, si impara sgobbando. So che molti di voi devono affrontare sfide tali da rendere difficile concentrarsi sui compiti e sull’apprendimento. (…) Può essere che nella vostra vita non ci siano adulti che vi appoggiano quanto avete bisogno. Magari nelle vostre famiglie qualcuno ha perso il lavoro e il denaro manca. (…). Ma mi aspetto il massimo dell’impegno in qualsiasi cosa facciate”. Barack Obama – presidente USA “Sedermi a scuola a leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto. (…) Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti.” Malala Yousafzai - Premio Nobel per la pace “L'istruzione è lo strumento più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo.” Nelson Mandela - Premio Nobel per la pace. “A causa delle guerre in molti stati un popolo di bambini non va più a scuola ed è gravissimo!!” (Scuola Falcone e Borsellino –San Raffaele Cimena) (dalla loro proposta si è elaborato e declinato il tema dell’incontro annuale dei Consigli Comunali dei ragazzi). ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------

Alcuni Materiali per la discussione. Proposte di libri da esaminare 1- Associazione Bruno Trentin, Fondazione Giovanni Agnelli, We World Intervita, “Lost – dispersione scolastica: il costo per la collettività e il ruolo di scuole e terzo settore” Ediesse. 2015 Sintesi - Lost vuol dire perduto. L’indagine raccolta nel volume intende contribuire a fare chiarezza sulle dimensioni dell’abbandono della scuola ed il costo economico patito per un fenomeno che comporta importanti rischi di esclusione lavorativa e sociale. Inoltre, per la prima volta rispetto a ricerche analoghe, si è provato a indagare la dimensione e il valore delle azioni che scuole e Terzo settore hanno in essere per contrastare il fenomeno. Secondo i dati dell’Unione Europea, i “perduti” rappresentano oggi in Italia il 17% (dove si calcolano come proseguimento anche i corsi professionali di due o tre anni), mentre in Germania, Francia e Regno Unito la quota è sensibilmente più bassa. Anche se emergono progressi rispetto alla situazione del 2000, quando quella percentuale era del 25,3%, il nostro Paese continua ad avere un divario piuttosto rilevante rispetto agli altri Paesi europei. Questo fardello grava sull’economia e sulla crescita dell’Italia in modo pesante e il contrasto all’abbandono scolastico è perciò obiettivo esplicito del governo e di molti enti locali; importanti investimenti

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dovrebbero essere una priorità nei prossimi anni. Accanto all’attore pubblico da decenni il Terzo settore e il Volontariato (associazioni, fondazioni, parrocchie, oratori, enti religiosi, doposcuola informali, centri aggregativi giovanili, centri sociali, ecc.) è attivo ed alleato essenziale delle strutture scolastiche per affrontare con efficacia un fenomeno complesso come quello dell’abbandono dei percorsi di istruzione e formazione. 2- “Io sono Malala” è l'autobiografia di Malala Yousafzai, scritta insieme alla corrispondente di guerra Christina Lamb. Ed. Garzanti - 2013. Sintesi - Il libro parla di Malala Yousafzai, pakistana, che, quattordicenne, fu oggetto di un vile attentato da parte dei talebani, che le spararono diversi colpi di pistola alla testa nel tentativo di ucciderla per farle pagare con la vita la sua battaglia a favore del diritto allo studio delle bambine in Pakistan. Malala, figlia del preside di una scuola femminile, è un vero e proprio simbolo per quanto concerne il diritto allo studio universale, senza distinzione di sesso. Una predestinata per questa battaglia di eguaglianza sociale, visto che gestisce, in rete, da quando aveva 11 anni un blog per conto della BBC allo scopo di illustrare le barbarie perpetrate dagli “studenti coranici” (questo è il significato di “talebani” in lingua pashtu) nella Valle dello Swat, dove lei vive, e dove tante, troppe bambine, sono costrette a rinunciare all’istruzione e allo studio. Mentre quelle che decidono di accedervi rischiano in ogni istante di pagare con la vita la propria scelta. “Le idee sono a prova di proiettile”, recita una celebre battuta di un altrettanto celebre film, contro i pregiudizi, la falsità, l’ignoranza. Malala, trasportando il cinema nella realtà, ne è la dimostrazione. Una ragazzina di quattordici anni cui sparano diversi colpi di pistola alla testa, pare destinata ad una morte prematura quanto ingiusta. Lei no. Lei vuole scrivere altri capitoli esaltanti nella storia della sua lotta. Malala non muore. la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è la più giovane Premio Nobel per la Pace. 3- Fabio Geda Nel Mare ci sono i coccodrilli Ed. Baldino&Castoldi. Sintesi - Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto nel nostro paese dove fermarsi e avere la sua età. Il libro racconta la sua storia. 4- Beatrice Masini - Mia sorella è un quadrifoglio – Ed. Carthusia - 2004 Sintesi - Viola ha una nuova sorellina, Mimosa. È contenta, però capisce subito che c'è qualcosa che non va. Mimosa le sembra bruttissima, ma anche carina, proprio come tutti i neonati: solo che il papà, la mamma e pure le nonne si comportano in modo strano. Mimosa ha qualcosa che non va. Viola si rende conto pian piano che Mimosa è diversa dagli altri bambini, ma sa anche che è speciale: speciale come i quadrifogli che sono rari e speciali. Martino un "amico" di Viola dice che Mimosa non è NORMALE. Viola si arrabbia perchè Mimosa non è normale ma speciale. Questa storia è pensata per parlare ai bambini di disabilità e in particolare di che cosa significa per la famiglia accogliere la nascita di un bambino disabile. Attraverso lo sguardo, le emozioni e le esperienze di una sorella, si affrontano temi difficili come la diversità e l'accettazione, ricordando che ognuno a suo modo è raro e per questo speciale. 5- Madeleine Wickham scrittrice - pseudonimo Sophie Kinsella “Dov’è finita Audrey” Mondadori ed. 2015 Sintesi - La protagonista è un adolescente Audrey che ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo da parte delle sue compagne di scuola, che l’ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d’ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Mentre cerca di riconquistare la fiducia in se stessa, incontra un ragazzo sensibile e divertente di nome Linus che la aiuterà passo dopo passo a tornare a vivere.

LA SCHEDA PER LA RACCOLTA DELLE TESTIMONIANZE. Una proposta di lavoro e anche didattica per i gruppi dei Consigli Comunali dei ragazzi.

(CORTESE RICHESTA DI INVIO ENTRO IL 21 APRILE 2017 CON IN ALLEGATO LE TESTIMONIANZE RICHESTE)

Il disagio scolastico, familiare, sociale e sempre frutto di una combinazione di cause. Bisogna conoscerle per studiare e predisporre interventi di contrasto. Quali esempi, episodi, situazioni, racconti, storie… vissute in prima persona o raccontate potete scrivere, segnalare, elaborare con varie modalità (nelle forme preferite (testi scritti, registrazioni, mini video, disegni, poesie, schemi, canzoni,…). - Riportate le testimonianze, i problemi, gli esempi, le buone pratiche. E poi… se possibile, ragionateci già sopra con le vostre osservazioni per individuare azioni praticabili per contrastare i problemi che riducono il diritto all’istruzione e alla scuola. - I contributi saranno girati ai responsabili dei consigli partecipanti; saranno preziosi per l’ impostazione dei lavori della giornata; sarà scelta una testimonianza o più di una per essere letta e intrepretata dal palco; saranno da voi utilizzati nei gruppi di lavoro, …. La richiesta è di trasmettere al Consiglio regionale del Piemonte (vedi indicazioni) la presente scheda con allegato il materiale elaborato da inviare ENTRO il 21 APRILE 2017 via e-mail a : [email protected] Il materiale è inviato dal responsabile ____________________________________________________________ (nome e cognome) indirizzo email _____________________________________________telefono personale e/o Consiglio Comunale dei ragazzi di ______________________________________________________________ (i dati sono utilizzati solo allo scopo dichiarato nella scheda). Riferimenti eventuali ulteriori_______________________________________________________________________ Note sul lavoro e sul materiale allegato: ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ Data di invio ____________________________________________________________________________________________

(BOZZA)

“#Nessunosiperda – Nessuno si perda”

ORE 9.00 ACCOGLIENZA

ORE 10.00 SALUTI

ORE 10.20 FIRMA DEL REGISTRO DEI NUOVI CCR: E FOTO RICORDO;

ORE 10.40 APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO FINALE DEL 3° RADUNO DI NOVARA “#UNITICONTROGLISPRECHI – UNITI CONTRO GLI SPRECHI DI CIBO”;

PRESENTAZIONE DELL’ARGOMENTO DEL 4° RADUNO: “NESSUNO SI

PERDA”;

TAGLIO DEL NASTRO E FOTO CON I CCR

ORE 11.00 SUDDIVISIONE IN GRUPPI

ORE 12.30 PAUSA PRANZO; PER I REFERENTI, PRESENTAZIONE DELLA PUBBLICAZIONE “LA

DIETA DIGITALE: LO STILE DI VITA DEI NOSTRI RAGAZZI” REALIZZATA A SEGUITO

DELL’ELABORAZIONE DEI QUESTIONARI COMPILATI DAI RAGAZZI DURANTE IL 2°

RADUNO.

ORE 14.30 MOMENTO COLLETTIVO DI SINTESI.

ore 15.45 MERENDA;

ore 16.15 FOTO FINALE