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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 13 Serie Ordinaria - Lunedì 27 marzo 2017 SOMMARIO A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1464 Risoluzione concernente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari: interventi infrastrutturali su Castiglione delle Stiviere e Limbiate 3 Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1465 Risoluzione concernente le determinazioni in merito alla riforma dell’ordinamento penitenziario 4 Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1466 Mozione concernente la solidarietà alle forze dell’ordine impegnate nella manifestazione svoltasi a Pavia il 5 novembre 2016 5 Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1467 Mozione concernente la chiusura del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche presso il polo didattico di Sesto San Gio- vanni 5 Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1468 Mozione concernente la chiusura del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche a Sesto San Giovanni (MI) 6 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 20 marzo 2017 - n. X/6368 Approvazione del programma ambientale per azioni di sensibilizzazione e educazione ambientale nei parchi regionali 2017-18 8 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 14 marzo 2017 - n. 2725 Prelievo dal fondo di riserva di cassa e relativi adeguamenti degli stanziamenti del bilancio di previsione 2017 e del relativo documento tecnico d’accompagnamento – 5° provvedimento 18 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente unità organizzativa 23 marzo 2017 - n. 3259 POR FSE 2014-2020 - Approvazione dell’avviso formazione continua – Fase V 24 D.G. Sviluppo economico Decreto dirigente struttura 22 marzo 2017 - n. 3189 Bando linea «Intraprendo» - Asse prioritario III - Azione III3A11 «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza» - Fondo istituito con dgr n 3960/2015, modificata dalla dgr n 5033/2016 – esito istruttoria di merito - Assegnazione e concessione dell’intervento finanziario - 10° provvedimento 102 Decreto dirigente struttura 23 marzo 2017 - n. 3219 Avviso pubblico finalizzato a favorire l’accesso al credito delle imprese per il tramite dei confidi: rideterminazione del contri- buto ed erogazione della 2^ tranche a Confapi Lombarda Fidi sc 110 D.G. Infrastrutture e mobilità Decreto dirigente struttura 20 marzo 2017 - n. 3040 Rettifica del decreto dirigenziale n 11110 del 4 novembre 2016 concernente la classificazione amministrativa a strada provinciale della BGSP106VAR e la declassificazione amministrativa a strada comunale della BGSP106 in comune di Cal- cio (BG) 112 Anno XLVII – N. 079 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

13Serie Ordinaria - Lunedì 27 marzo 2017

SOMMARIO

A) CONSIGLIO REGIONALEDeliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1464Risoluzione concernente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari: interventi infrastrutturali su Castiglione delle Stiviere e Limbiate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1465Risoluzione concernente le determinazioni in merito alla riforma dell’ordinamento penitenziario . . . . . . . . . . 4

Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1466Mozione concernente la solidarietà alle forze dell’ordine impegnate nella manifestazione svoltasi a Pavia il 5 novembre 2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1467Mozione concernente la chiusura del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche presso il polo didattico di Sesto San Gio-vanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Deliberazione Consiglio regionale 7 marzo 2017 - n. X/1468Mozione concernente la chiusura del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche a Sesto San Giovanni (MI) . . . . . . . 6

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORIDelibera Giunta regionale 20 marzo 2017 - n. X/6368Approvazione del programma ambientale per azioni di sensibilizzazione e educazione ambientale nei parchi regionali 2017-18 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

PresidenzaDecreto dirigente unità organizzativa 14 marzo 2017 - n. 2725Prelievo dal fondo di riserva di cassa e relativi adeguamenti degli stanziamenti del bilancio di previsione 2017 e del relativo documento tecnico d’accompagnamento – 5° provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

D.G. Istruzione, formazione e lavoroDecreto dirigente unità organizzativa 23 marzo 2017 - n. 3259POR FSE 2014-2020 - Approvazione dell’avviso formazione continua – Fase V . . . . . . . . . . . . . . . 24

D.G. Sviluppo economicoDecreto dirigente struttura 22 marzo 2017 - n. 3189Bando linea «Intraprendo» - Asse prioritario III - Azione III .3 .A .1 .1 . «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza» - Fondo istituito con d .g .r . n . 3960/2015, modificata dalla d .g .r . n . 5033/2016 – esito istruttoria di merito - Assegnazione e concessione dell’intervento finanziario - 10° provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .102

Decreto dirigente struttura 23 marzo 2017 - n. 3219Avviso pubblico finalizzato a favorire l’accesso al credito delle imprese per il tramite dei confidi: rideterminazione del contri-buto ed erogazione della 2^ tranche a Confapi Lombarda Fidi s .c . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

D.G. Infrastrutture e mobilitàDecreto dirigente struttura 20 marzo 2017 - n. 3040Rettifica del decreto dirigenziale n . 11110 del 4 novembre 2016 concernente la classificazione amministrativa a strada provinciale della BGSP106VAR e la declassificazione amministrativa a strada comunale della BGSP106 in comune di Cal-cio (BG) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112

Anno XLVII – N. 079 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 2 – Bollettino Ufficiale

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibileDecreto dirigente struttura 15 marzo 2017 - n. 2786Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d .lgs . 152/2006 e della l .r . 5/2010 relativa al progetto del rinnovo di concessione della miniera per marna da cemento denominata «Cà Bianca», ubicata in comune di Parzanica (BG) . Propo-nente: CEMENTIR SACCI s .p .a . - R1072 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113

Decreto dirigente struttura 17 marzo 2017 - n. 2951Approvazione dell’«Aggiornamento dell’analisi di rischio sanitaria ai sensi del d .lgs . 152/2006 e successive modifiche e integrazioni per lo stabilimento Corden Pharma Bergamo s .p .a . di Treviglio (BG)», trasmesso da Corden Pharma Bergamo s .p .a . con nota 19 ottobre 2016, n . 16, in atti regionali protocollo T1 .2016 .0054676 del 24 ottobre 2016 . . . . . . . . 114

E) PROVVEDIMENTI DELLO STATOOrdinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) 10 marzo 2017 - n. 296 Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n . 74 convertito in legge n . 122 del 1° agosto 2012) n . 13 del 20 febbraio 2013 e s .m .i . – Rideterminazione del contributo ad imprese del settore Agricoltura e Agroindustria, provvedimento n . 113 . . . . . 116

Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) 10 marzo 2017 - n. 297Approvazione e finanziamento del progetto identificato con ID n . 9 nell’ordinanza 18 novembre 2016 n . 266 «Piano degli Interventi Urgenti per il Ripristino degli Immobili Pubblici Danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 3» ed avente per oggetto: «Interventi di riparazione, consolidamento e miglioramento sismico del palazzo ducale di Revere a seguito dell’evento sismico del 29 maggio 2012 - 2 stralcio» Municipio di Revere . . . . . . . . . . . . . . . 119

Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) 10 marzo 2017 - n. 298Approvazione e finanziamento del progetto identificato con ID n . 16 nell’ordinanza 18 novembre 2016 n . 266 «Piano degli Interventi Urgenti per il Ripristino degli Immobili Pubblici Danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 3» ed avente per oggetto: «interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico di Villa Bisghini» Municipio di Carbo-nara di Po (MN) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .122

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A) CONSIGLIO REGIONALE

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 3 –

D.c.r. 7 marzo 2017 - n. X/1464Risoluzione concernente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari: interventi infrastrutturali su Castiglione delle Stiviere e Limbiate

Presidenza del Presidente Cattaneo

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAVista la proposta di Risoluzione n . 86 approvata dalla Com-

missione consiliare speciale «Situazione carceraria in Lombar-dia» in data 27 febbraio 2017; a norma dell’articolo 38, comma 2 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n . 75Consiglieri votanti n . 74Non partecipano alla votazione n . 1Voti favorevoli n . 58Voti contrari n . 0Astenuti n . 16

DELIBERAdi approvare la Risoluzione n . 86 concernente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari: interventi infrastrutturali su Castiglione delle Stiviere e Limbiate, nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

il decreto-legge 22 dicembre 2011, n . 211 (Interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraf-follamento delle carceri) convertito, con modificazioni, dalla leg-ge 17 febbraio 2012, n . 9, in particolare all’articolo 3 ter (Dispo-sizioni per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari) stabilisce:

− il termine per il «completamento del processo di supera-mento degli ospedali psichiatrici giudiziari già previsto dall’Allegato 1 C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° aprile 2008, secondo le modalità previste dal citato decreto e dai successivi accordi», al 1° febbraio 2013;

− che entro il 31 marzo 2012, con decreto del Ministro della salute adottato di concerto con il Ministro della giustizia, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolza-no, verranno definiti, ad integrazione di quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, ulteriori requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi, anche con riguardo ai profili di sicurezza, relativi alle strutture desti-nate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell’assegnazione a casa di cura e custodia;

− che per la realizzazione di strutture sanitarie extraospeda-liere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudi-ziari, «in deroga alle disposizioni vigenti relative al conte-nimento della spesa di personale, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano (…) possono assumere personale qualificato da dedicare anche ai percorsi te-rapeutico riabilitativi finalizzati al recupero e reinserimen-to sociale dei pazienti internati provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari»;

− di destinare alle Regioni per la realizzazione e la riconver-sione delle strutture 120 milioni di euro per l’anno 2012 e 60 milioni di euro per l’anno 2013, per un totale di euro 180 milioni mediante la procedura di attuazione del pro-gramma straordinario di investimenti di cui all’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n . 67 (legge finanziaria 1988);

− di concorrere alla copertura dei costi del personale con la somma di 38 milioni di euro per l’anno 2012 e 55 milio-ni di euro annui a decorrere dal 2013;

visto che − il decreto del Ministro della salute di concerto con il Mini-stro dell’economia e delle finanze del 28 dicembre 2012, di riparto delle risorse previste della legge 17 febbraio 2012, n . 9, destina a Regione Lombardia le seguenti risorse: eu-ro 21 .524 .551,32 per l’esercizio 2012 ed euro 10 .435 .710,95 per l’esercizio 2013 per un totale di euro 31 .960 .262,27;

− con la deliberazione della Giunta regionale 29 dicembre 2015, n . 4701, Regione Lombardia recepisce la descrizione degli interventi definitivi in merito alle REMS per un costo complessivo pari a euro 34 .020 .793,09 da parte della So-cietà ILSPA, come di seguito indicati:

− «Riqualificazione dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere» per un importo pari a euro 16 .766 .909,38 (di cui euro 15 .928 .563,91 a carico dello Stato euro 838 .345,47 a carico di Regione Lombardia) per un totale di 120 pl;

− «Recupero dei padiglioni ‘Forlanini’ e ‘Ronzoni’ all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Limbiate» dell’Azienda Ospedaliera «Guido Salvini» di Garbagnate Milanese, per un importo complessivo pari a euro 17 .253 .883,71 (di cui euro 16 .391 .189,52 a carico dello Stato euro 862 .694,19 a carico della Regione Lombardia) così suddiviso:a) «Recupero dei padiglioni «Forlanini e Ronzoni», ex

«Ospedale Psichiatrico di Limbiate», per la realizzazio-ne di 2 REMS, pari a 40 pl per un costo complessivo stimato di euro 7 .700 .000,00;

b) «Realizzazione delle opere a supporto del Presidio di Limbiate: polo tecnologico, servizi di supporto, aree gestionali e di riabilitazione nei padiglioni ‘Forlanini e Ronzoni’ all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Limbiate» per un costo stimato di euro 9 .553 .883,71;

valutato che − a seguito dell’audizione del Direttore Generale di Infrastrut-ture Lombarde Spa in commissione speciale Situazione carceraria in Lombardia, effettuata in data 12 gennaio 2017, si è appreso che «nella relazione sanitaria presentata dall’Azienda Carlo Poma il 24 febbraio 2015, si indirizzava l’intervento delle REMS al potenziamento delle aree riabili-tative ma, successivamente, alla luce di ulteriori valutazioni, la stessa Azienda ha ritenuto prioritaria la realizzazione ex novo delle sei strutture residenziali»;

− quanto affermato non era stato chiarito durante la visita della commissione speciale Situazione carceraria in Lom-bardia presso la struttura di Castiglione delle Stiviere in da-ta 10 ottobre 2016;

preso atto che − il nuovo progetto prevede nella «fase 0» la realizzazione di un nuovo parcheggio nell’area individuata nei pressi della cabina elettrica di media tensione in sostituzione del par-cheggio esistente con l’occupazione di attuale suolo verde;

− la fase 1 prevede la realizzazione di una REMS a media in-tensità e due REMS ad alta intensità, previo spostamento area a verde terapeutico in una nuova area nuovamente occupando ulteriore suolo verde;

− le fasi 2 e 3 prevedono l’abbattimento dell’attuale «Padi-glione Arcobaleno» e la successiva nuova realizzazione delle REMS a media intensità;

ritenuto che − si è appreso durante l’audizione che il comune di Castiglio-ne delle Stiviere, in fase di variante al PGT, ha richiesto inter-venti che potrebbero prevedere ulteriori costi e il prolunga-mento dei tempi per la realizzazione degli interventi stessi;

− le procedure di gara per gli interventi presso Castiglione e Limbiate si sono già concluse e da quanto appreso gli interventi procederanno di pari passo;

− le motivazioni per cui si sia deciso di occupare nuovo suo-lo presso la struttura di Castiglione, non prevedendo la so-la ristrutturazione degli immobili esistenti, non sono state re-se note così come non sono stati resi noti i dettagli sui costi degli interventi e inoltre è ancora poco chiaro quale sarà il destino delle strutture di Castiglione delle Stiviere che ri-marranno inutilizzate;

− i tempi lunghi di realizzazione prospettati porteranno al completamento delle opere quasi dieci anni dopo l’as-segnazione dei fondi statali, con evidente probabilità che i costi possano aumentare a fronte della realizzazione di interventi di modesta entità rispetto a grandi opere lombar-de terminate in tempi certamente più brevi;

Visto l’articolo 38 del Regolamento generale del Consiglio regionale;Sentita la relazione della commissione speciale Situazione car-ceraria in Lombardia e per quanto indicato nelle premesse;

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 4 – Bollettino Ufficiale

impegna la Giunta regionale − a rendere edotta in maniera compiuta la commissione speciale sulla Situazione carceraria in Lombardia sui detta-gli delle opere di realizzazione dei due poli;

− a istituire un tavolo tecnico che possa valutare la reale neces-sità di realizzazione di nuove strutture e la coerenza dei costi;

− a dare priorità all’intervento sull’ex ospedale di Limbiate al fine di prevedere l’immediato trasferimento di parte dei pa-zienti ospitati a Castiglione delle Stiviere;

− ad accelerare il processo di realizzazione delle opere; − a ridurre l’utilizzo di nuovo suolo .” .

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

D.c.r. 7 marzo 2017 - n. X/1465Risoluzione concernente le determinazioni in merito alla riforma dell’ordinamento penitenziario

Presidenza del Presidente Cattaneo

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAVista la proposta di Risoluzione n . 87 approvata dalla Com-

missione consiliare speciale «Situazione carceraria in Lombar-dia» in data 27 febbraio 2017; a norma dell’articolo 38, comma 2 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n . 44Consiglieri votanti n . 43Non partecipano alla votazione n . 1Voti favorevoli n . 43Voti contrari n . 0Astenuti n . 0

DELIBERAdi approvare la Risoluzione n . 87 concernente le determinazio-ni in merito alla riforma dell’ordinamento penitenziario, nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

− il Senato della Repubblica ha calendarizzato per il 28 feb-braio 2017 l’inizio dell’esame del DDL S .2067, recante «Mo-difiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ra-gionevole dei processi nonché all’ordinamento penitenzia-rio per l’effettività rieducativa della pena», già approvato dalla Camera dei Deputati il 23 settembre 2015;

− in Lombardia esistono eccellenti e consolidate esperien-ze, che risultano essere tra le più avanzate d’Italia, tra cui quelle attivate presso gli istituti di Bollate e Opera, con spe-rimentazioni valutate positivamente in termini di abbatti-mento della recidiva e di miglioramento della qualità dei rapporti tra chi vive e opera all’interno delle carceri, e di ri-duzione dello stress correlato a un lavoro difficoltoso, come quello degli agenti della polizia penitenziaria, sia per pro-blematiche di deficit di organico sia per le attività che ne-gli ultimi anni si sono notevolmente trasformate a seguito della presenza di molteplici etnie all’interno delle carceri;

considerato che − le condizioni di vivibilità nelle carceri italiane si stanno nuo-vamente e in modo repentino deteriorando per l’esauri-mento dell’effetto deflativo prodotto dalle norme introdotte dal Parlamento, a seguito della condanna dell’Italia da parte della Corte EDU e, precisamente, dalla «sentenza pi-lota» sul caso Torreggiani del 2011;

− la Corte di Cassazione con la sentenza n . 52819, deposi-tata il 13 dicembre 2016, in applicazione delle pronunce della Corte europea sul caso Torregiani, ha chiarito che dai 3 mq di spazio minimo spettante ai detenuti per il mo-vimento interno alla cella, va sottratto quello occupato dal letto per non incorrere nella violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che vieta la tor-tura e i trattamenti inumani e degradanti;

− tale sentenza sta obbligando il Dipartimento dell’ammini-strazione penitenziaria (DAP) al ricalcolo della superficie utile pro capite, cella per cella, riducendo la capacità ri-cettiva applicabile;

− una rapida approvazione del nuovo ordinamento peni-tenziario, senza essere risolutiva, svolgerebbe comunque un’utile azione compensatrice sul versante della differen-ziazione delle pene e della funzione costituzionale della detenzione prevista dall’articolo 27, comma terzo, della Costituzione, con un rilancio delle iniziative educative e partecipative nei confronti dei detenuti, utili al governo delle tensioni interne al carcere tra tutti coloro che vi abi-tano, come operatori o come detenuti, salvaguardando i percorsi finalizzati al loro reinserimento sociale;

− la riforma dell’ordinamento penitenziario delineata dall’ar-ticolo 31 del DDL S .2067, ora all’esame del Senato, ha re-cepito molti dei suggerimenti elaborati dai massimi esperti italiani di problemi penitenziari, attraverso il lavoro collettivo svolto con gli «Stati Generali dell’esecuzione penale», orien-tato al precetto dell’articolo 27, comma terzo, della Costitu-zione, cioè alla effettiva funzione rieducativa del periodo di privazione della libertà;

− la Regione Lombardia ha condiviso e sostenuto esperienze dal punto di vista sia culturale sia finanziario, sponsorizzando, col patrocinio del Consiglio regionale, iniziative come quel-le: della Sesta Opera S . Fedele dei Gesuiti in occasione del «Giubileo del carcerato», indetto per il 6 dicembre 2016 da Papa Francesco e, a quest’ultimo, in tale occasione, i detenu-ti dell’Istituto penitenziario di Opera hanno dedicato la rap-presentazione del Musical «Figliol prodigo»; quelle avviate da «Nessuno Tocchi Caino» con i detenuti condannati all’erga-stolo ostativo che, grazie all’accordo del DAP regionale, della Magistratura di Sorveglianza, della Camera penale di Milano e alla partecipazione attiva del Direttore del carcere di Opera e della Polizia Penitenziaria, hanno cosentito la realizzazione del docufilm «Spes contra spem», presentato al Festival di Ve-nezia, e che sarà progressivamente rappresentato, in tutte le istituti di pena e nelle università italiane con una crescita posi-tiva, nell’opinione pubblica, della conoscenza e della riflessio-ne sul senso della pena;

− la Regione Lombardia, per la prima volta in Italia, ha av-viato un’importante riflessione per l’implementazione del diritto alla salute e al welfare dei detenuti con la parteci-pazione dei rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte sui problemi carcerari, dapprima con la seduta congiunta delle commissioni carceri della Regione Lombardia e del comune di Milano del 17 settembre 2015, e poi con l’audi-zione del 15 novembre 2016 concessa al Detenuto Ignoto e a NTC, entrambe sostenute e partecipate dalla Magistra-tura di Sorveglianza di Milano, dal DAP regionale, dai me-dici penitenziari del SIMSPe a livello nazionale e milanese, dalla Camera penale di Milano, dai Garanti dei diritti dei detenuti della Lombardia e di Milano;

vistol’articolo 38 del Regolamento generale del Consiglio regionale;

sentitala relazione della commissione speciale Situazione carceraria in Lombardia e per quanto indicato nelle premesse;

invita il Presidente della Giunta regionale e il Presidente del Consiglio regionale

− a sensibilizzare il Senato della Repubblica, affinché proce-da all’approvazione della riforma dell’ordinamento peni-tenziario all’interno del «Pacchetto Giustizia», al fine di pre-stare una giusta rilevanza e un proficuo approfondimento al tema dell’ordinamento penitenziario, per l’effettività rie-ducativa della pena;

− a inviare la presente risoluzione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, ai Presidenti di Came-ra e Senato, ai Presidenti della Commissione Giustizia del-la Camera e del Senato, al Presidente della Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, nonché ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera e del Senato, affinché possano considerare con attenzione e con la dovuta considerazione, la richiesta del Consiglio regionale della Lombardia di approvare con celerità la riforma dell’ordinamento penitenziario, anche attraverso lo stralcio, qualora non ci siano tempi brevi per l’approvazione dell’intero pacchetto .” .

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 5 –

D.c.r. 7 marzo 2017 - n. X/1466Mozione concernente la solidarietà alle forze dell’ordine impegnate nella manifestazione svoltasi a Pavia il 5 novembre 2016

Presidenza del Presidente Cattaneo

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAa norma degli artt . 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n . 51Consiglieri votanti n . 40Non partecipano alla votazione n . 11Voti favorevoli n . 26Voti contrari n . 14Astenuti n . 0

DELIBERAdi approvare il testo della Mozione n . 738 concernente la solida-rietà alle Forze dell’Ordine impegnate nella manifestazione svol-tasi a Pavia il 5 novembre 2016, nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

il corteo di commemorazione per la morte di Emanuele Zilli, orga-nizzato dall’Associazione Culturale «RECORDARI», svoltosi a Pavia il 5 novembre 2016, aveva ricevuto il permesso già nel mese di settem-bre, dopo che era stata presentata una regolare richiesta;

preso atto chenegli ultimi nove anni si sono svolte analoghe manifestazioni senza alcun tipo di turbativa all’ordine pubblico e alla sicurezza, pur di fronte a un aumento dei partecipanti, in gran parte mili-tanti di estrema destra;

preso, inoltre, atto cheda sempre questo evento ha alimentato polemiche, soprat-tutto da parte di realtà e associazioni di estrema sinistra e dei movimenti antifascisti del pavese, tanto che già il 26 settem-bre di quest’ anno, la rete antifascista pavese ha diramato un comunicato stampa per stigmatizzare l’organizzazione della manifestazione e sollecitare le autorità locali a bloccare la commemorazione;

considerato chealcuni esponenti della sinistra radicale e antifascista hanno orga-nizzato, in concomitanza con il corteo regolare, un assembramen-to non autorizzato a cui hanno preso parte anche il sindaco di Pa-via, Massimo De Paoli, e l’assessore Alice Moggi in totale spregio del loro ruolo istituzionale e del valore simbolico del suo gesto;

evidenziato chei partecipanti alla contro-manifestazione hanno scelto di non ritrovarsi in Piazza Italia, luogo loro riservato e autorizzato per la manifestazione, opponendosi, in più occasioni, alle richieste del-le Forze dell’Ordine di permettere il pacifico svolgimento della commemorazione . Un’opposizione divenuta anche violenta tan-to da portare alla contusione di un funzionario di polizia;

osservato, infine, cheil giorno successivo alla manifestazione, il sindaco De Paoli è in-tervenuto sui fatti sottolineando la negativa gestione dell’ordine pubblico e arrivando a parlare di un uso inutile della forza nei confronti dei partecipanti alla contro-manifestazione;

impegna il Presidente e la Giunta regionalea esprimere la piena solidarietà e vicinanza di Regione Lom-bardia alle Forze dell’Ordine che con il loro impegno e lavoro hanno evitato il contatto tra i due cortei, il tutto senza ricevere l’appoggio e il sostegno del primo cittadino di Pavia che con la sua scelta ha legittimato una manifestazione illegale .” .

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

D.c.r. 7 marzo 2017 - n. X/1467Mozione concernente la chiusura del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche presso il polo didattico di Sesto San Giovanni

Presidenza del Presidente Cattaneo

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAa norma degli artt . 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n . 54Consiglieri votanti n . 53Non partecipano alla votazione n . 1Voti favorevoli n . 53Voti contrari n . 0Astenuti n . 0

DELIBERAdi approvare il testo della Mozione n . 790 concernente la chiu-sura del corso di laurea in Scienze infermieristiche presso il Polo didattico di Sesto San Giovanni, nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

− dal 2010 l’Università degli Studi di Milano Bicocca ha istitui-to il corso di Laurea in Scienze infermieristiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia;

− il corso viene tenuto presso le sedi di Sesto San Giovanni, Mon-za, Bergamo, Lecco, Sondrio, in particolare la sede del corso a Sesto è localizzata presso l’IRCCS Multimedica ed è l’unica sede di tale facoltà della Città metropolitana di Milano;

considerato che − si è appresa la notizia, da parte della Direzione dell’università, della chiusura del corso, frequentato da 158 studenti, sul to-tale dei 975 iscritti presso i poli didattici di tutta la Lombardia;

− in base a quanto riferito dalla stessa Direzione, il motivo della chiusura sarebbe da attribuire al venire meno dei requisiti ministeriali rispetto al numero dei docenti ordinari . Requisiti, indicati dai decreti dell’ex Ministro Gelmini, che impongono ai vertici dell’università un’opera di razionaliz-zazione del personale;

atteso che − il Sistema sanitario regionale (SSR) ha visto ridursi negli anni drasticamente il numero degli infermieri, oltre al fat-to che, in ragione del blocco del turn-over, è esplosa l’età media delle professioni sanitarie, così come l’emorragia di personale dovuta ai pensionamenti;

− con riferimento al fabbisogno formativo, il Collegio IPASVI delle provincie lombarde riferiscono che per l’anno acca-demico 2017/18 sono stati richiesti 3 .000 posti per infermie-ri, 25 per infermieri pediatrici e 90 per laureati magistrali;

− emerge, dalla comunità professionale infermieristica, una certa preoccupazione per avere constatato un’offerta for-mativa delle università lombarde in sensibile decremento rispetto allo scorso anno accademico;

− il rapporto fra l’Università e il territorio che ospita i corsi si è dimostrato molto fattivo negli anni e foriero di sviluppi e crescita, anche in virtù del prossimo insediamento, a Sesto San Giovanni, della Città della Salute e della Ricerca;

impegna la Giunta regionale e l’Assessore competente − a rendersi parte attiva, in base alle prerogative di Regione Lombardia in materia di gestione del SSR, nei confronti del Mi-nistero per addivenire a un potenziamento in termini di stan-dard quantitativi e di qualità della didattica, al fine di poten-ziare i corsi universitari in Scienze infermieristiche e sopperire alla grave carenza di operatori nel SSR; oltre che per garantire il mantenimento dei requisiti di qualità del polo didattico di Sesto San Giovanni (unico polo della Città metropolitana), salvaguardando la continuità della formazione ed evitando controproducenti disagi agli studenti ivi iscritti;

− ad attivare un percorso di collaborazione con le università lombarde in modo che tutte le istituzioni interessate con-corrano fattivamente al raggiungimento degli obiettivi sta-biliti dalla riforma del SSR .» .

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 6 – Bollettino Ufficiale

D.c.r. 7 marzo 2017 - n. X/1468Mozione concernente la chiusura del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche a Sesto San Giovanni (MI)

Presidenza del Presidente Cattaneo

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAa norma degli artt . 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n . 55Consiglieri votanti n . 54Non partecipano alla votazione n . 1Voti favorevoli n . 54Voti contrari n . 0Astenuti n . 0

DELIBERAdi approvare il testo della Mozione n . 796 concernente la chiu-sura del corso di laurea in Scienze infermieristiche a Sesto San Giovanni (MI), nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

− il corso di laurea in Scienze infermieristiche ha durata triennale, si articola in 6 semestri (2 per anno di Corso) e appartiene alla Classe delle Lauree delle Professioni Sani-tarie Infermieristiche ed Ostetriche . E’ ad accesso program-mato a livello nazionale ai sensi della legge n . 264 del 2 agosto 1999;

− il percorso formativo previsto impegna lo studente per un to-tale di 180 crediti formativi universitari (CFU) ed ha lo scopo di preparare operatori sanitari con le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie a svolgere in piena autonomia profes-sionale le funzioni connesse con l’assistenza generale infer-mieristica . Particolare rilievo, nella formazione, riveste l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, corrispondente alle norme definite a livello europeo, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali e coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo del profilo pro-fessionale . Al compimento degli studi viene conseguita la Laurea in Infermieristica che consente di accedere senza al-cun debito formativo al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche;

sottolineato chedal «Quotidiano sanità online» leggiamo che: «In Italia a feb-braio 2015 ci sono 426 .707 infermieri iscritti all’IPASVI, dei quali 410 .456 infermieri, 10 .553 infermieri pediatrici e 5 .698 assistenti sanitari . Le Regioni che hanno il maggior numero di infermieri al di sotto di 28 anni sono Lazio, Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia . Le Regioni che hanno il maggior numero di infermieri al di sopra dei 58 anni sono Lombardia, Sicilia, Lazio, Campania, Emilia Romagna .»;

evidenziato chesecondo i parametri internazionali la carenza di infermieri in Ita-lia è di circa 60 .000 unità, ma in base ai modelli di organizza-zione dei servizi, si stima ne manchino circa 35 .000 . La carenza però rischia di aumentare ed essere determinante per i servizi di assistenza se si darà sviluppo maggiore alla sanità territoriale come prevede l’ultimo Patto per la Salute: sul territorio serviran-no molti più infermieri di quelli attuali e senza un aumento degli organici si genereranno ulteriori «vuoti» sia nei luoghi di ricovero che sul territorio che, ancora, nell’assistenza domiciliare .Il blocco del turn over presente ormai dal 2009, impedisce che vi sia un reclutamento in grado di far fronte alle carenze nel Ser-vizio sanitario nazionale, se non, spesso, con contratti atipici (co .co .co ., tempo determinato, etc .) .;(breve brano tratto da : «Infermiere: tutti i numeri di una professione» http://www .quotidianosanita .it/lavoro-e-professioni/articolo .php?approfondimento_id=5947)

sottolineato, infine, cheil Collegio Ipasvi lombardo ha stimato che sarebbero necessa-ri 3 .000 posti per infermieri, 25 infermieri pediatrici e 90 laureati magistrali;

appreso che − in Lombardia dal 2010 vi è il corso di laurea in Scienze infer-mieristiche presso l’Università Milano Bicocca con diverse sedi regionali dislocate: una di queste è a Sesto San Gio-vanni in provincia di Milano presso l’IRCCS Multimedica;

− per l’anno accademico 2015/2016 il numero di posti per futuri laureati “infermieri” era di 330; numero che è stato no-tevolmente ridotto a 270 per l’anno 2016/2017;

appreso, inoltre, che − da notizie di questi ultimi giorni si è appreso che la sede di Sesto San Giovanni - IRCCS Multimedica chiuderà i batten-ti a causa dei tagli della riforma Gelmini e l’università smi-sterà gli studenti nelle altre quattro sedi rimaste tra Monza, Bergamo, Lecco e Sondrio;

− la notizia sconvolge gli studenti che urlano allo scandalo, visto che nello stesso momento la Bicocca chiude le porte agli infermieri e apre invece un corso di laurea in medicina in lingua inglese a Bergamo;

− l’attuale riforma Gelmini - dice la professoressa Stefania Di Mauro, Presidente del Consiglio di coordinamento didatti-co del Dipartimento di medicina e chirurgia - impone un certo numero di docenti incardinati in una sede universi-taria . E noi, tra blocco del turnover e insegnanti che vanno in pensione, non possiamo più garantire questo numero . Perciò purtroppo si sono rese necessarie alcune scelte . Scelte drastiche che vanno a toccare la vita degli studenti . Un centinaio quelli che ancora frequentano la facoltà a Sesto San Giovanni, senza contare quelli che si laureano a novembre . E che fine faranno i ragazzi? Verranno ridistribuiti nelle quattro sedi che rimangono attive - spiega ancora la professoressa Di Mauro - cercando ovviamente di minimiz-zare il disagio per gli studenti .

− l’anno scorso la stessa sorte era toccata a Desio e quest’anno a Sesto . ( brevi brani tratti da: « Il corso di laurea chiude e smista gli studenti» (http://www .nurse24 .it/studenti/studiare-all-universita/sesto-san-giovanni-chiude-la-rabbia-degli-studenti .html)

venuti a conoscenza cheil 23 febbraio 2017: il Consiglio metropolitano ha approvato all’u-nanimità una mozione che impegna il sindaco metropolitano Giuseppe Sala a impegnarsi nei confronti di Regione Lombardia e del Miur per scongiurare la chiusura del corso di laurea in Scien-ze Infermieristiche dell’Università Bicocca a Sesto San Giovanni . «La mozione – dichiara la vicesindaca, Arianna Censi – richiama l’attenzione su due punti essenziali: da una parte, l’area di Sesto è la stessa in cui dovrà insediarsi la Città della Salute, un’area nel-la quale i temi medici e di ricerca scientifica saranno preminenti; dall’altra, nonostante in Lombardia lavorino ben 60 mila infermieri, questi non sono comunque sufficienti, per cui il fabbisogno di tale professionalità è alto . La mozione votata oggi riconferma l’utilità di un Ente come la Città metropolitana che è in grado, per sua stessa natura, di interpretare e farsi portavoce dei bisogni e le necessità dei territori dell’area metropolitana» . ( da «Scienze Infermieristiche a Sesto: mozione di Città Metropolitana»;

(http://www .nordmilano24 .it/2017/02/23/scienze-infermieristiche-sesto-mozione-citta-metropolitana/)

venuti a conoscenza, ancora, che − il 27 febbraio 2017: chiusura del corso di laurea in Scienze in-fermieristiche che ha sede a Sesto nel centro sanitario Mul-timedica, continua a tenere banco anche sulla scena poli-tica cittadina . Venerdì (24 febbraio) il sindaco di Sesto San Giovanni, Monica Chittò, insieme all’assessore al lavoro e alla formazione, Virginia Montrasio, ha incontrato il Rettore dell’U-niversità Bicocca, la dottoressa Cristina Messa . Il Rettore ha spiegato che la scelta dipende da ragioni tecniche, dovu-te ai nuovi criteri stabiliti dal Ministero dell’Istruzione, dell’U-niversità e della Ricerca (Miur) per i corsi ed in particolare al numero di docenti necessari per il loro mantenimento: a causa del blocco del turnover previsto per le pubbliche am-ministrazioni, l’Università non può garantire i 5 docenti previ-sti dalle nuove norme;

− le notizie per il futuro non sono incoraggianti: è garantita la continuazione dei corsi già avviati, in particolare per gli studenti al terzo (e ultimo) anno . Per un anno si sospen-de l’avvio del nuovo corso con l’impegno dell’Università a trovare soluzioni che permettano la riattivazione del corso di laurea dall’anno successivo . «Dal Rettore, che ringrazio, abbiamo ricevuto le rassicurazioni che chiedevamo e la conferma della volontà di mantenere Sesto come luogo strategico per lo sviluppo dell’Università Bicocca», dichiara il Sindaco Monica Chittò: «Anche noi, come l’assessorato all’Istruzione di regione Lombardia, chiederemo al Miur di derogare ai nuovi criteri per la nostra sede»;(da «Corso infermieristico a Sesto, il sindaco incontra il Rettore» http://www .nord-milano24 .it/2017/02/27/corso-infermieristico-sesto-sindaco-incontra-rettore/)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 7 –

infinei dati dell’IPASVI ci indicano - ormai da anni - che in Regione Lombardia vi è una carenza storica di personale infermieristico e quindi questa chiusura della sede sestese va indubbiamente nella direzione opposta . Non dobbiamo dimenticare che l’in-fermiere ricopre un ruolo di primo piano nel percorso di cura e assistenza: segue il malato a 360 gradi mettendo in atto compe-tenze di natura tecnica, relazionale ed educativa nella preven-zione, nella cura e nella riabilitazione . Chiudere corsi di laurea in Scienze infermieristiche significa mettere in serio rischio uno dei pilastri su cui si fonda il sistema sanitario;

impegna la Giunta regionale e l’Assessore competentead attivarsi presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e del-la Ricerca (MIUR) perché da una parte si scongiuri la chiusura del corso di laurea in Scienze infermieristiche a Sesto San Gio-vanni e dall’altra vengano potenziati i corsi in scienze infermie-ristiche, così da rimediare alla mancanza di operatori sanitari soprattutto sul territorio lombardo .”

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 8 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 20 marzo 2017 - n. X/6368Approvazione del programma ambientale per azioni di sensibilizzazione e educazione ambientale nei parchi regionali 2017-18

LA GIUNTA REGIONALERichiamate:

•la legge regionale 30 novembre 1983, n . 86 «Piano gene-rale delle aree regionali protette . Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti na-turali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale» e in particolare l’art . 9 (Valorizzazione am-bientale e promozione culturale) e l’art . 10 (Formazione professionale e istruzione), ai sensi dei quali la Giunta re-gionale promuove e coordina, tra l’altro, l’attività di comu-nicazione, informazione ed educazione ambientale ai fini della tutela, gestione e fruizione dell’ambiente naturale nelle aree protette regionali;

•la legge regionale 27 dicembre 2006, n . 30 «Disposizioni legislative per l’attuazione del documento di programma-zione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’art . 9 ter della l .r . 34/78 – collegato 2007», con cui viene configu-rato il sistema regionale, individuando, nell’Allegato A2, tra gli Enti pubblici, gli enti gestori dei parchi regionali;

•la d .g .r . 30 gennaio 2017, n .6159 di approvazione del Piano di Comunicazione e Promozione 2017 che vede tra le aree prioritarie di azione della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, la promozione dell’educazione ambientale e la valorizzazione della bio-diversità;

Considerato che Regione Lombardia, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile:

•ha sottoscritto il 13 gennaio 2015 un protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia di col-laborazione per la realizzazione, tra l’altro, del Programma Didattico Sistema Parchi e il coinvolgimento delle scuole in azioni regionali orientate allo sviluppo sostenibile (d .g .r . X/2349 del 12 settembre 2014);

•ha aderito al progetto «YOUrALPS - EDUCATING YOUTH FOR THE ALPS: (RE)CONNECTING YOUTH AND MOUNTAIN HERI-TAGE FOR AN INSPIRING FUTURE IN THE ALPS» - INTERREG Alpine Space – Cooperation Programme 2014-2020 in qualità di partner e finalizzato alla valorizzazione del Siste-ma delle Aree protette lombarde montane tramite azioni di formazione e educazione rivolte ai giovani e al mondo scolastico (d .g .r . X/6119 del 16 gennaio 2017);

•in collaborazione con la rete nrg4sd (Network of Regional Governments for Sustainable Development), sta seguen-do i lavori della Conferenza delle Parti sulla biodiversità che, soprattutto negli ultimi anni, ha riconosciuto il ruolo fondamentale degli enti sub-nazionali nell’implementazio-ne delle politiche per la tutela della biodiversità e nel per-seguimento degli obiettivi di Aichi, per l’integrazione della tutela della biodiversità nelle politiche ambientali;

•l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2017 Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo;

Rilevato che:1 . il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura,

approvato dal Consiglio Regionale il 9 luglio 2013 con la Deliberazione di Consiglio Regionale n . X/78, prevede tra l’altro, nell’ambito dell’area Territoriale e nel Program-ma «Aree protette, parchi naturali, protezione naturalisti-ca e forestazione», il raggiungimento del Risultato Atteso TER .9 .5 .265 «Valorizzazione delle aree protette», con azio-ni di promozione ed educazione ambientale nelle aree protette;

2 . al fine di perseguire i suddetti obiettivi, si intende definire un programma di azioni di sensibilizzazione ed educazio-ne ambientale nel sistema delle aree protette lombarde con eventi di interesse regionale nei parchi regionali, in occasione della Giornata Europea dei parchi: l’evento «Bioblitz: esploratori della Biodiversità per un giorno!» il 20-21 maggio 2017 e la «Giornata di Custodia del parco» il 24 maggio 2017, e attività di educazione ambientale per l’anno scolastico 2017-18: Progetti «Natura in movimen-to» e «Alternanza Scuola-Lavoro nei parchi regionali», da finanziare con risorse autonome regionali, con l’intento di:

•far conoscere il ricco patrimonio naturale presente nei parchi regionali mediante la realizzazione di iniziative di citizen science a supporto dell’attività scientifica di monitoraggio naturalistico di specie e habitat;

•sensibilizzare i cittadini sulle problematiche ambienta-li, per promuovere un’etica della responsabilità e un cambiamento culturale degli stili di vita nell’ottica di un uso sostenibile delle risorse ambientali;

•favorire la salvaguardia della biodiversità e la promo-zione di uno sviluppo sostenibile, oltre che la ricompo-sizione e il ripristino ambientale in attuazione anche della Rete Ecologica Regionale .

•favorire il recupero alla fruizione di aree degradate a causa dell’abbandono di rifiuti o della mancata ma-nutenzione con azioni di pulizia e riqualificazione volti al ripristino delle condizioni di naturalità preesistenti;

•offrire un’opportunità ai giovani in età scolare di vive-re un’esperienza di formazione all’interno delle aree protette sui temi della conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e paesaggistico lombardo;

3 . si intendono inoltre realizzare prodotti di comunicazione per la promozione dei suddetti eventi di interesse regiona-le, oltre che co-organizzare con la rete nrg4sd, nell’ambito delle relazioni di scambio e confronto avviate a livello in-ternazionale, un evento in Lombardia per condividere con le altre regioni partner le strategie, le iniziative e i progetti messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi di Ai-chi a scala regionale;

Considerato che, nell’ambito della programmazione delle ri-sorse finanziarie regionali destinate agli enti gestori dei parchi re-gionali e in attuazione degli atti e degli obiettivi sopracitati, si in-tendono promuovere le suddette iniziative di interesse regionale da attuarsi nei parchi regionali, e pertanto si rende necessario:

•definire le modalità di assegnazione delle risorse finanzia-rie che ne semplifichino le procedure di gestione e che favoriscano il raggiungimento del miglior risultato sul ter-ritorio;

•favorire l’omogeneità e il coordinamento delle iniziative da attuarsi nel sistema delle aree protette prioritariamente attraverso gli enti gestori dei parchi regionali, quali sog-getti attuatori delle politiche regionali nel campo della promozione ed educazione ambientale;

Rilevato che la competente Unità Organizzativa Parchi, Tutela della Biodiversità ha predisposto il «Programma ambientale per azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale nei parchi regionali - Biennio 2017-18», costituito dalle schede descrittive al-legate (n . 1 .A, 1 .B, 1 .C, 1 .D, 1 .E), destinato agli enti gestori dei par-chi regionali per un importo complessivo pari ad € 363 .000,00:

Allegato n . 1 .A – «Giornata di «Custodia del Parco» – 24 maggio 2017 - Risorse Anno 2017;Allegato n . 1 .B – «BIOBLITZ: esploratori della Biodiversità per un giorno!» – 20-21 maggio 2017 – Risorse Anno 2017;Allegato n . 1 .C - Iniziative a regia regionale di promozione coordinata delle iniziative – Risorse Anno 2017;Allegato n . 1 .D – Progetto «Natura in movimento» – Risorse Anno 2018;Allegato n .  1 .E - Progetto Alternanza Scuola-Lavoro nei parchi regionali – Risorse Anno 2018;

Dato atto che le suddette iniziative sono realizzate nell’ambi-to del Programma Didattico «Natura in movimento» compreso tra le attività di comunicazione e promozione della DG Ambien-te, Energia e Sviluppo sostenibile nella d .g .r . 30 gennaio 2017, n .6159 di approvazione del Piano di Comunicazione e Promo-zione 2017;

Atteso che le azioni di comunicazione, ove previste, saranno realizzate previo parere della Commissione tecnica per la comu-nicazione, l’editoria e l’immagine;

Ritenuto che la programmazione delle risorse finanziarie destinate agli enti gestori dei parchi regionali per il biennio 2017/2018:

− si propone di consolidare il ruolo delle aree protette e au-mentarne la conoscenza e la partecipazione attiva (Ci-tizen science) allo scopo di rendere percettibile il valore della natura e della biodiversità e aumentare la consa-pevolezza in un numero sempre maggiore di cittadini e giovani;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 9 –

− persegue l’obiettivo di promuovere azioni nelle aree pro-tette per la conoscenza e il monitoraggio del patrimonio naturale e interventi di risanamento e rinaturalizzazione volti al ripristino delle condizioni di naturalità preesistenti e favorire il riequilibrio della funzionalità ecologica;

− intende favorire azioni coordinate del Sistema delle aree protette al fine di aumentarne la visibilità al grande pubblico e trasmettere i valori, la conoscenza e la cultura sulla natura, l’ambiente e il territorio, tramite azioni dirette di Regione Lombardia;

Ritenuto, pertanto, opportuno: − approvare, il «Programma ambientale per azioni di sensi-bilizzazione ed educazione ambientale nei parchi regio-nali - Biennio 2017-18», costituito dalle schede descrittive allegate alla presente deliberazione che definiscono le iniziative per l’anno 2017 e 2018 (1 .A, 1 .B, 1 .C, 1 .D, 1 .E);

− dare mandato al dirigente competente della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di provvedere con propri atti alla definizione delle modalità di attuazione del suddetto programma per gli anni 2017 e 2018, in coerenza con quando contenuto nelle schede descrittive e all’impegno ed erogazione dei finanziamen-ti previsti dalla presente deliberazione;

Rilevata, per quanto sopra esposto, l’opportunità di contribui-re finanziariamente fino all’importo complessivo di € 363 .000,00 all’attuazione delle iniziative indicate e dettagliate nel «Program-ma ambientale per azioni di sensibilizzazione e promozione nei parchi regionali - Biennio 2017/2018» e allegato alla presente deliberazione, in quanto in grado di offrire un reale contributo al-lo promozione e valorizzazione dei territori in termini di conserva-zione e tutela degli ambienti naturali e una maggiore fruizione sostenibile degli stessi da parte dei cittadini lombardi;

Accertato che per l’attuazione del suddetto programma d’ini-ziative sono disponibili risorse regionali pari ad € 363 .000,00 da imputare ai seguenti capitoli:

Bilancio 2017 − € 163 .000,00» per le iniziative «Bioblitz» e «Custodia del Par-co» e le «Azioni di comunicazione a regia regionale», così articolati:

•€ 65 .000,00 - capitolo 9 .02 .103 .8548 «Attività di infor-mazione, formazione, educazione ambientale ed eti-ca ambientale, divulgazione ed attuazione di studi», con successivo adeguamento del Piano dei Conti ri-chiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

•€ 98 .000,00 - capitolo 9 .02 .104 .11289 «Trasferimenti ad amministrazioni locali per attività di informazione, for-mazione, educazione ambientale ed etica ambientale, divulgazione e attuazione di studi», con successivo ade-guamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo soste-nibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

Bilancio 2018 − € 200 .000,00 per la realizzazione dei progetti «Natura in movimento» e «Alternanza scuola lavoro», così articolati:

•€ 30 .000,00 al capitolo 9 .02 .104 .11289 «Trasferimenti ad amministrazioni locali per attività di informazione, for-mazione, educazione ambientale ed etica ambientale, divulgazione e attuazione di studi»;

•€ 70 .000,00 al capitolo 9 .02 .103 .8548 «Attività di infor-mazione, formazione, educazione ambientale ed eti-ca ambientale, divulgazione ed attuazione di studi», con successivo adeguamento del Piano dei Conti ri-chiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

•€ 100 .000,00 al capitolo 9 .02 .104 .11041 «Trasferimenti a istituzioni sociali private per attività di informazione, for-mazione, educazione ambientale ed etica ambientale, divulgazione ed attuazione di studi», con successivo adeguamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016566;

Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1 . di approvare il «Programma ambientale per azioni di sen-sibilizzazione e educazione ambientale nei parchi regionali

– Biennio 2017-18», costituito dalle schede descrittive allegate n . 1 .A, 1 .B, 1 .C, 1 .D, 1 .E, quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione;

2 . di stabilire che il finanziamento complessivo di € 363 .000,00 trova imputazione ai seguenti capitoli:

Bilancio 2017 − € 163 .000,00» per le «Azioni di comunicazione a regia re-gionale» e le iniziative «Bioblitz» e «Custodia del Parco», così articolati:

•€ 65 .000,00 - capitolo 9 .02 .103 .8548 «Attività di infor-mazione, formazione, educazione ambientale ed eti-ca ambientale, divulgazione ed attuazione di studi», con successivo adeguamento del Piano dei Conti ri-chiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

•€ 98 .000,00 - capitolo 9 .02 .104 .11289 «Trasferimenti ad amministrazioni locali per attività di informazione, for-mazione, educazione ambientale ed etica ambientale, divulgazione e attuazione di studi», con successivo ade-guamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo soste-nibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

Bilancio 2018 − € 200 .000,00 per la realizzazione dei progetti «Natura in movimento» e «Alternanza scuola lavoro», così articolati:

•€ 30 .000,00 al capitolo 9 .02 .104 .11289 «Trasferimenti ad amministrazioni locali per attività di informazione, for-mazione, educazione ambientale ed etica ambientale, divulgazione e attuazione di studi»;

•€ 70 .000,00 al capitolo 9 .02 .103 .8548 «Attività di infor-mazione, formazione, educazione ambientale ed eti-ca ambientale, divulgazione ed attuazione di studi», con successivo adeguamento del Piano dei Conti ri-chiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

•€ 100 .000,00 al capitolo 9 .02 .104 .11041 «Trasferimenti a istituzioni sociali private per attività di informazione, for-mazione, educazione ambientale ed etica ambientale, divulgazione ed attuazione di studi», con successivo adeguamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016566;

3 . dare mandato al dirigente competente della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di provvede-re con propri atti alla definizione delle modalità di attuazione del suddetto programma per gli anni 2017 e 2018, in coeren-za con quando contenuto nelle schede descrittive e all’impe-gno ed erogazione dei finanziamenti previsti dalla presente deliberazione;

4 . di stabilire, altresì, che le azioni di comunicazione, ove previ-ste, saranno realizzate previo parere della Commissione tecnica per la comunicazione, l’editoria e l’immagine;

5 . di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficia-le della Regione Lombardia;

6 . di pubblicare la presente deliberazione ai sensi dell’art . 26 del decreto legislativo 33/2013 .

II segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 10 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1 .A

PROGRAMMA AMBIENTALE PER AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI REGIONALI 2017-18 CRITERI DI ASSEGNAZIONE

RISORSE ANNO 2017

Iniziativa DiParcoInParco - Giornata di “Custodia del Parco” – 24 maggio 2017Risultato atteso PRS TER .9 .5 .265 “Valorizzazione delle aree protette”,Obiettivi In occasione della Giornata Europea dei Parchi il 24 maggio 2017 si intende realizzare una

giornata di sensibilizzazione nelle aree protette, coinvolgendo le scuole, i cittadini, il mondo del volontariato e le GEV in azioni concrete, mostrando come possono contribuire/collabo-rare al mantenimento del patrimonio naturale e alla sua tutela, attuando comportamenti responsabili .

Localizzazione delle iniziative Le aree ricadenti nei confini dei parchi regionali e naturali, istituite ai sensi della l .r . 86/83 . Sono ammessi interventi esterni al perimetro dei parchi regionali se finalizzati alla connes-sione con altre aree protette e all’attuazione della Rete Ecologica Regionale, o in altre aree protette convenzionate con il parco .

Scelta delle aree Gli interventi possono essere realizzati in aree pubbliche o private, soggette a fruizione pubblica .Le aree pubbliche possono essere di proprietà del parco, comune, provincia, demanio dello stato e regionale . L’utilizzo di aree private deve essere concordato col proprietario .

Chi può presentare domanda Gli enti gestori dei parchi regionaliIniziative ammissibili Sono ammissibili iniziative di pulizia, riqualificazione e cura di aree di sosta, sentieri, boschi,

sponde dei laghi, dei fiumi e di altri corsi d’acqua, nonché altre aree verdi .Dotazione finanziaria Per l’attuazione della presente iniziativa sono disponibili risorse regionali pari a 120 .000,00

euro da imputare ai capitoli 9 .02 .104 .11289 e 9 .02 .103 .8548 del Bilancio 2017, con suc-cessivo adeguamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567;

Percentuale finanziabile Il contributo in conto corrente verrà corrisposto nella misura del 100% a fondo perduto .Importo dei progetti Ogni ente può presentare un solo progetto per un importo del contributo richiesto non

superiore a 5 .000,00 euro, che è da intendersi l’importo massimo finanziabile .Spese ammissibili Saranno ammissibili spese sostenute (mandati di pagamento) per la realizzazione dell’ini-

ziativa a partire dal 1/4/2017 . Materiali ed equipaggiamento per azioni di pulizia o riqualificazione, accompagnamento, materiali promozionali, ristoro .

Come presentare domanda Le domande dovranno essere presentate secondo le modalità stabilite dal Dirigente della U .O . Parchi e Tutela della biodiversità con apposito decreto .

Ammissibilità La valutazione di ammissibilità dei progetti presentati verrà espressa considerando la coe-renza degli stessi ai contenuti della presente deliberazione .La mancanza anche solo di uno degli elementi elencati di seguito comporta la non am-missibilità del progetto al finanziamento:• presentazione nel termine stabilito;• titolarità alla presentazione della richiesta di contributo• realizzazione degli interventi nel perimetro dei parchi regionali ad eccezione dei casi

previsti al paragrafo “localizzazione degli interventi”Decreto attuativo Il Dirigente della U .O . Parchi e Tutela della biodiversità, in attuazione ai criteri contenuti nella

presente scheda, con apposito decreto, definirà le modalità di:• presentazione delle domande di contributo;• valutazione di ammissibilità delle domande di contributo;• rilevazione dei risultati;• rendicontazione delle spese sostenute;• controllo delle iniziative realizzate .

Inizio e termine attività L’evento dovrà essere realizzato il 24 maggio 2017 (Giornata europea dei parchi), anche in caso di condizioni atmosferiche sfavorevoli . Si invita pertanto a prevedere ad eventuale programmazione alternativa .

Pagamenti Entro 60 giorni dalla presentazione della relazione delle attività svolte e la rendicontazione finale delle spese sostenute, l’U .O . competente provvederà alla liquidazione a saldo del contributo assegnato .

Decadenza del beneficio finanziario La decadenza dal beneficio finanziario del contributo può avvenire qualora venga accer-tata:• l’impossibilità a svolgere e/o completare il progetto approvato;• mancanza di requisiti e di presupposti sulla base dei quali il contributo è stato con-

cesso;• mancato svolgimento dell’iniziativa il 24 maggio 2017 .

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 11 –

ALLEGATO 1 .B

PROGRAMMA AMBIENTALE PER AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI REGIONALI 2017-18 CRITERI DI ASSEGNAZIONE

RISORSE ANNO 2017

Iniziativa “Bioblitz: esploratori della Biodiversità per un giorno!” – 20-21 maggio 2017Risultato atteso PRS TER .9 .5 .265 “Valorizzazione delle aree protette”,Definizione dell’iniziativa Il Bioblitz è un evento di monitoraggio e di educazione naturalistica in cui molte persone

censiscono quante più specie possibili di fauna e flora all’interno di un’area, in un arco di tempo definito . I partecipanti, coordinati da ricercatori esperti, nel corso di una giornata individuano, fotografano e registrano su una piattaforma informatica la presenza di sin-gole specie di flora o di fauna in diverse aree protette della Lombardia . La partecipazione pubblica (citizen science) ad un bioblitz, permette di raccogliere un significativo numero di dati a supporto dell’attività scientifica dei ricercatori . Ogni ente dovrà prevedere almeno 6 visite guidate con l’esperto, di almeno 4 unità sistematiche diverse a fronte della pub-blicazione dei dati raccolti su INaturalist nel Progetto “Bioblitz Lombardia 2017” e su l’APP Biodiversità Lombardia e di un report della giornata con video (montato di un minuto e mezzo o premontato di 10 minuti) e documentazione fotografica .

Obiettivi Organizzare, nel fine settimana del 20-21 maggio, un evento di almeno mezza giornata che preveda il censimento di minimo due gruppi sistematici con il coinvolgimento di esperti naturalisti e registrazione del monitoraggio su piattaforma informatica, per:•Avvicinareilpubblicoaicensimentieaimonitoraggicomestrumentiperconoscereetutelare la biodiversità;•AumentarelaconoscenzanaturalisticadelsitodovevienesvoltoilBioblitz;•Promuoverelacitizensciencecomerealecontributoallaconoscenza;•Migliorarelacollaborazionefraleareeprotettelombarde;•Avereun’occasionepermettereacontattodeglispecialisticonilpubblico;•Vedereconaltriocchilastessaarea,scoprendochenonesistonosoloi“soliti”animalio piante ma che ci sono molte più forme di vita di quelle che un normale visitatore vede;•Ampliarelaplateadiosservatoriequindidipersonecheinfuturopotrannocensire ladistribuzione delle specie in Lombardia; un’occasione di formazione per un pubblico ge-nerico .

Localizzazione delle iniziative Le aree ricadenti nei confini dei parchi regionali e naturali, istituite ai sensi della l .r . 86/83 . Sono ammessi interventi esterni al perimetro dei parchi regionali se inserite nella Rete Eco-logica Regionale, o in altre aree protette convenzionate con il parco .

Scelta delle aree Gli interventi possono essere realizzati in aree pubbliche o private, soggette a fruizione pubblica .Le aree pubbliche possono essere di proprietà del parco, comune, provincia, demanio dello stato e regionale . L’utilizzo di aree private deve essere concordato col proprietario .

Chi può presentare domanda Gli enti gestori dei parchi regionaliIniziative ammissibili L’adesione al progetto comporta:

1 . l’effettuazione di almeno 6 visite guidate con l’esperto, di almeno quattro unità siste-matiche diverse;

2 . la pubblicazione dei dati raccolti su INaturalist nel Progetto “Bioblitz Lombardia 2017” e su l’APP Biodiversità Lombardia secondo la seguente tempistica:

- entro la domenica sera 21 maggio dovranno essere comunicati a Area Parchi, che coordina l’iniziativa, i dati parziali del Bioblitz con il numero dei naturalisti coinvolti, il numero dei partecipanti e il numero delle osservazioni parzialmente caricate, il numero di escursioni effettuate, eventuali note particolari della giornata (specie rare, ricattura di uccelli inanellati, … .);

- entro il martedì sera 23 maggio dovranno essere caricati tutti i dati ed inviato a Area parchi il report della giornata;

3 . la realizzazione di un montato di un minuto e mezzo o di un premontato di 10 minuti e documentazione fotografica;

4 . la stesura di un report finale della giornata e la rendicontazione delle spese sostenute .Dotazione finanziaria Per l’attuazione della presente iniziativa sono disponibili risorse regionali pari a 24 .000,00

euro da imputare ai capitoli 9 .02 .104 .11289 e 9 .02 .103 .8548 del Bilancio 2017, con suc-cessivo adeguamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567 .

Percentuale finanziabile Il contributo in conto corrente verrà corrisposto nella misura del 100% a fondo perduto .Importo dei progetti Ogni ente può presentare un solo progetto per un importo del contributo richiesto non

superiore a 1 .000,00 euro, che è da intendersi l’importo massimo finanziabile .Spese ammissibili Saranno ammissibili spese sostenute (mandati di pagamento) per la realizzazione dell’ini-

ziativa a partire dal 1/4/2017 . Spese per riprese e montaggio video, accompagnamento scientifico di uno o più natura-listi, materiali promozionali, ristoro .

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 12 – Bollettino Ufficiale

Come presentare domanda Le domande dovranno essere presentate secondo le modalità stabilite dal Dirigente della U .O . Parchi e Tutela della biodiversità con apposito decreto .

Ammissibilità La valutazione di ammissibilità dei progetti presentati verrà espressa considerando la coe-renza degli stessi ai contenuti della presente deliberazione .La mancanza anche solo di uno degli elementi elencati di seguito comporta la non am-missibilità del progetto al finanziamento:• presentazione nel termine stabilito;• rispetto degli obiettivi e modalità attuative del progetto;• titolarità alla presentazione della richiesta di contributo;• realizzazione degli interventi nel perimetro dei parchi regionali ad eccezione dei casi

previsti al paragrafo “localizzazione degli interventi” .Decreto attuativo Il Dirigente della U .O . Parchi e Tutela della biodiversità, in attuazione ai criteri contenuti nella

presente scheda, con apposito decreto, definirà le modalità di:• presentazione delle domande di contributo;• valutazione di ammissibilità delle domande di contributo;• rilevazione dei risultati;• rendicontazione delle spese sostenute;• controllo delle iniziative realizzate .

Inizio e termine attività L’evento dovrà essere realizzato nel fine settimana del 20-21 maggio 2017 .Pagamenti Entro 60 giorni dalla presentazione della relazione delle attività svolte e la rendicontazione

finale delle spese sostenute, l’U .O . competente provvederà alla liquidazione a saldo del contributo assegnato .

Decadenza del beneficio finanziario La decadenza dal beneficio finanziario del contributo può avvenire qualora venga accer-tata:• l’impossibilità a svolgere e/o completare l’iniziativa approvata;• mancanza di requisiti e di presupposti sulla base dei quali il contributo è stato con-

cesso;• mancato svolgimento dell’iniziativa il 20-21 maggio 2017 .

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 13 –

ALLEGATO 1 .C

PROGRAMMA AMBIENTALE PER AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI REGIONALI 2017-18

RISORSE ANNO 2017

Iniziativa Eventi ed iniziative di comunicazione a regia regionaleRisultato atteso PRS TER .9 .5 .265 “Valorizzazione delle aree protette”,Definizione dell’iniziativa 1 . In occasione degli eventi “Giornata di Custodia del parco” il 24 maggio e “Bioblitz:

esploratori della Biodiversità per un giorno!” il 20-21 maggio 2017 si produrrà del mate-riale informativo e uno spot radio (20”) da diffondere su radio locali, secondo apposito piano media, che promuova le iniziative del Sistema delle aree protette e ne valorizzi l’interesse regionale;

2 . Si co-organizzerà con la rete nrg4sd, nell’ambito delle relazioni di scambio e confronto avviate a livello internazionale, un evento in Lombardia per condividere con le altre re-gioni partner le strategie, le iniziative e i progetti messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi di Aichi a scala regionale, in data da definire in autunno .

Obiettivi 1 . Consolidare il ruolo di Regione Lombardia nella promozione di iniziative di interesse regionale che coinvolgano in modo unitario tutto il sistema delle aree protette, per raf-forzare la visibilità e l’attenzione dei media e dei cittadini sui temi della conservazione della natura e della biodiversità .

2 . Rafforzare il ruolo a livello internazionale sui temi dell’integrazione della tutela della biodiversità nelle politiche ambientali .

Dotazione finanziaria Per l’attuazione delle iniziative sono disponibili risorse regionali pari a 19 .000,00 euro da imputare al capitolo 9 .02 .103 .8548 del Bilancio 2017 .Tali risorse saranno indicativamente ripartite:Per promozione iniziative nei parchi euro 13 .000,00Per organizzazione convegno AICHI euro 6 .000,00

Utilizzo risorse Per l’acquisto dei servizi saranno utilizzate le convenzioni attivate da ARCA, acquisto spazi pubblicitari, produzione spot radio e organizzazione eventi, previo parere della Commissio-ne tecnica per la Comunicazione, l’Editoria e l’Immagine .

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 14 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1 .D

PROGRAMMA AMBIENTALE PER AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI REGIONALI 2017-18

CRITERI DI ASSEGNAZIONE

RISORSE ANNO 2018

Iniziativa Progetto “Natura in movimento”

Risultato atteso PRS TER .9 .5 .265 “Valorizzazione delle aree protette”,

Definizione dell’iniziativa L’attività riguarda l’anno scolastico 2017-18, che risulta l’ultimo anno di svolgimento del progetto triennale “Natura in movimento”, che propone alle scuole, oltre alle attività labo-ratoriali di visita alle aree protette sulle tematiche del progetto, l’utilizzo da parte degli inse-gnanti e degli alunni della piattaforma digitale “Natura in movimento”, che avrà 3 sezioni principali: open mind, sezione di approfondimento per le insegnanti e la sezione concorso . Il contributo vuole supportare i parchi affinché utilizzino la piattaforma nelle loro proposte didattiche, la facciano conoscere agli insegnanti sostenendoli anche nella partecipazio-ne al concorso e al gioco, che sarà il prodotto finale del progetto . La proposta fa seguito a quanto realizzato negli anni scolastici precedenti, nei quali sono state proposte attività di visita e laboratori sui temi del progetto: Qualità ambientale, Usi del territorio, Coevoluzione, Uomo in movimento, Connessioni ecologiche ed è stata sviluppata sugli stessi temi la piattaforma digitale che sarà disponibile per la consultazione da marzo 2017, ma il suo pieno utilizzo avverrà nel prossimo anno scolastico .Nell’anno scolastico 2016-17 hanno aderito al programma 730 classi .

Obiettivi Elaborazione di iniziative laboratoriali in classe e di visita sulle 5 tematiche del progetto, che prevedano l’utilizzo della piattaforma digitale “Natura in movimento” e il coinvolgi-mento/supporto alle scuole per favorire la partecipare al concorso “Territori mutanti” e alla realizzazione e partecipazione al gioco on-line “Trivia Quiz”, prodotto finale del progetto .Obiettivi: definizione di almeno 5 proposte didattiche e coinvolgimento di almeno 20 classi .

Classi coinvolte Le classi coinvolte potranno essere sia quelle di istituti presenti nei comuni dei parchi regio-nali che di scuole esterne ai confini dei parchi .

Chi può presentare domanda Gli enti gestori dei parchi regionali

Iniziative ammissibili L’adesione al progetto comporta:1 . La definizione di almeno 5 proposte didattiche sulle tematiche del Programma Didat-

tico Natura in Movimento, che prevedano l’utilizzo della piattaforma digitale “Natura in movimento”;

2 . Il coinvolgimento di almeno 20 classi nell’anno 2018;3 . Il coinvolgimento/supporto alle scuole per favorire la partecipare al concorso “Territori

mutanti” e alla realizzazione e partecipazione al gioco on-line “Trivia Quiz” .

Dotazione finanziaria Per l’attuazione della presente iniziativa sono disponibili risorse regionali pari a 120 .000,00 euro da imputare ai capitoli 9 .02 .104 .11289 e 9 .02 .103 .8548 del Bilancio 2018, con suc-cessivo adeguamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567 e T1 .2017 .0016566;

Percentuale finanziabile Il contributo in conto corrente verrà corrisposto nella misura del 100% a fondo perduto .

Importo dei progetti Ogni ente può presentare un solo progetto per un importo del contributo richiesto non superiore a 5 .000,00 euro, che è da intendersi l’importo massimo finanziabile .

Spese ammissibili Saranno ammissibili spese sostenute (mandati di pagamento) per la realizzazione dell’ini-ziativa a partire dal 1/1/2018 . Spese di progettazione e attività didattiche .

Come presentare domanda Le domande dovranno essere presentate secondo le modalità stabilite dal dirigente della U .O . Parchi, Tutela della biodiversità con apposito decreto . Alla domanda dovranno essere allegati:• La proposta didattica;• Il cronoprogramma delle uscite;• il quadro finanziario .

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 15 –

Ammissibilità La valutazione di ammissibilità dei progetti presentati verrà espressa considerando la co-erenza degli stessi ai contenuti della presente deliberazione e del decreto attuativo del dirigente competente .La mancanza anche solo di uno degli elementi elencati di seguito comporta la non am-missibilità del progetto al finanziamento:• presentazione nel termine stabilito;• rispetto degli obiettivi e modalità attuative del progetto;• titolarità alla presentazione della richiesta di contributo

Inizio e termine attività Le attività didattiche dovranno essere realizzate dal 1 gennaio 2018 al 30 novembre 2018 .

Pagamenti Entro 60 dalla presentazione della rendicontazione finale delle spese sostenute e della re-lazione sulle attività svolte, la competente U .O . Parchi, Tutela della biodiversità, provvederà alla liquidazione a saldo del contributo regionale assegnato per l’annualità 2018 pari a € 120 .000,00, proporzionalmente al contributo ottenuto da ciascun parco .

Decreto attuativo Il Dirigente della U .O . Parchi, Tutela della biodiversità, in attuazione ai criteri contenuti nella presente scheda, con apposito decreto, definirà le modalità di:• presentazione e valutazione di ammissibilità delle domande di contributo;• presentazione e valutazione dei programmi didattici;• rendicontazione delle spese sostenute;• controllo delle iniziative realizzate;• individuazione dei risultati raggiunti .

Decadenza del beneficio finanziario La decadenza dal beneficio finanziario del contributo può avvenire qualora venga ac-certata:• l’impossibilità a svolgere e/o completare il progetto approvato;• mancanza di requisiti e di presupposti sulla base dei quali il contributo è stato con-

cesso;• presentazione di un programma didattico non coerente con il presente programma;• mancato rispetto di avvio e termine delle attività .

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 16 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1 .E

PROGRAMMA AMBIENTALE PER AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI REGIONALI 2017-18

CRITERI DI ASSEGNAZIONE

RISORSE ANNO 2018

Iniziativa Progetto Alternanza Scuola-Lavoro nei parchi regionali, nell’ambito del Programma Di-dattico “Natura in movimento”

Risultato atteso PRS TER .9 .5 .265 “Valorizzazione delle aree protette”,

Definizione dell’iniziativa In linea con l’iniziativa di Servizio Civile che vede coinvolte 10 aree parchi e il recente avvio del progetto europeo YOUrALPS, si intende potenziare la realizzazione di azioni rivolte in particolare ai giovani, nello specifico la stesura di Progetti di alternanza scuola-lavoro che sono obbligatori per i ragazzi che frequentano il 3°, 4° e 5° anno delle scuole superiori, un’opportunità per introdurre i giovani nei temi della conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e paesaggistico lombardo (ogni alunno ha un monte ore obbligatorio da riservare a queste esperienze nel secondo biennio e nell’ultimo anno di almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei) . L’attività si inserisce nel protocollo d’intesa sottoscritto il 13 gennaio 2015 con l’Ufficio Scolastico Re-gionale per l’attuazione di iniziative di collaborazione per il Programma Didattico Sistema Parchi e il coinvolgimento delle scuole in azioni regionali orientate allo sviluppo sostenibile (D .G .R . X/2349 del 12 settembre 2014) .

Obiettivi La definizione di percorsi formativi di Alternanza scuola lavoro nei parchi regionali, redatti in collaborazione con gli istituti del territorio, di coinvolgimento dei giovani in azioni prati-che su tematiche di interesse della aree protette, quali monitoraggi, comunicazione, turi-smo, analisi ambientale, ricerca, orientamento professionale . Il coinvolgimento della fascia di età dei giovani delle scuole superiori che normalmente i parchi hanno difficoltà a raggiungere con le “normali” attività di educazione ambientale .

Istituti coinvolti Gli istituti coinvolti potranno essere sia quelli presenti nei comuni dei parchi regionali che quelli esterni ai confini dei parchi .

Chi può presentare domanda Gli enti gestori dei parchi regionali

Iniziative ammissibili L’adesione al progetto comporta:1 . La definizione di almeno 1 percorso formativo triennale di Alternanza scuola lavoro nei

parchi regionali, redatto in collaborazione con gli istituti del territorio . 2 . L’individuazione di un tutor .

Dotazione finanziaria Per l’attuazione della presente iniziativa sono disponibili risorse regionali pari a 80 .000,00 euro da imputare ai capitoli 9 .02 .104 .11289 e 9 .02 .103 .8548 del Bilancio 2018, con suc-cessivo adeguamento del Piano dei Conti richiesto con nota della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del 14 marzo 2017 prot . T1 .2017 .0016567 e T1 .2017 .0016566 .

Percentuale finanziabile Il contributo in conto corrente verrà corrisposto nella misura del 100% a fondo perduto .

Importo dei progetti Ogni ente può presentare uno o più progetti per un importo del contributo richiesto non superiore a 5 .000,00 euro, che è da intendersi l’importo massimo finanziabile per progetto .

Spese ammissibili Saranno ammissibili spese sostenute (mandati di pagamento) per la realizzazione dell’ini-ziativa a partire dal 1/1/2018 . Spese di progettazione e tutoraggio per il 2018 .

Come presentare domanda Le domande dovranno essere presentate secondo le modalità stabilite dal dirigente della U .O . Parchi, Tutela della biodiversità con apposito decreto . Alla domanda dovranno essere allegati:• La tematica/che su cui sviluppare il/1 percorso/i formativo/i triennale/i;• Gli Istituto/i scolastico/i coinvolti;• Il Quadro finanziario .

Ammissibilità La valutazione di ammissibilità dei progetti presentati verrà espressa considerando la co-erenza degli stessi ai contenuti della presente deliberazione e del decreto attuativo del dirigente competente .La mancanza anche solo di uno degli elementi elencati di seguito comporta la non am-missibilità del progetto al finanziamento:• presentazione nel termine stabilito;• rispetto degli obiettivi e modalità attuative del progetto;• titolarità alla presentazione della richiesta di contributo

Inizio e termine attività Le attività didattiche dovranno essere realizzate dal 1 gennaio 2018 al 30 novembre 2018 .

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 17 –

Pagamenti Entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione finale delle spese sostenute e della relazione sulle attività svolte, la competente U .O . Parchi, Tutela della biodiversità, prov-vederà alla liquidazione a saldo del contributo regionale assegnato per l’annualità 2018 pari a € 80 .000,00, proporzionalmente al contributo ottenuto da ciascun parco .

Decreto attuativo Il dirigente della U .O . Parchi, Tutela della biodiversità, in attuazione ai criteri contenuti nella presente scheda, con apposito decreto, definirà le modalità di:• presentazione e valutazione di ammissibilità delle domande di contributo;• presentazione e valutazione dei percorsi formativi triennali di Alternanza scuola lavoro;• rendicontazione delle spese sostenute;• controllo delle iniziative realizzate;• individuazione dei risultati raggiunti .

Decadenza del beneficio finanziario La decadenza dal beneficio finanziario del contributo può avvenire qualora venga ac-certata:• l’impossibilità a svolgere e/o completare il progetto approvato;• mancanza di requisiti e di presupposti sulla base dei quali il contributo è stato con-

cesso;• presentazione di una proposta non coerente con il presente programma;• mancato rispetto di avvio e termine delle attività .

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D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

Presidenza

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 18 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 14 marzo 2017 - n. 2725Prelievo dal fondo di riserva di cassa e relativi adeguamenti degli stanziamenti del bilancio di previsione 2017 e del relativo documento tecnico d’accompagnamento – 5° provvedimento

IL DIRIGENTE DELLA U .O . PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA

Vista la legge regionale 29 dicembre 2016, n . 35 «Legge di Sta-bilità 2017-2019»; 

Vista la legge regionale 29 dicembre 2016, n . 36 «Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 e bilancio pluriennale 2017/2019 a legislazione vigente»;

Vista la d .g .r . 29 dicembre 2016 n . X/6101 «Approvazione del Documento Tecnico di accompagnamento al Bilancio di previ-sione 2017-201, piano di alienazione e valorizzazione degli im-mobili regionali per l’anno 2017 – programmi pluriennali delle attività degli enti e delle società in house- prospetti per il consoli-damento dei conti del bilancio regionale e degli enti dipendenti –Piano studi e ricerche 2017-2019»;

Visto il decreto del Segretario generale n . 14081 del 29 dicem-bre 2016 «Bilancio finanziario gestionale 2017-2019»;

Visto l’art 48 del d .lgs . 118/2011 «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali ed i loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della l . 42/2009» e successivo d .lgs . 126/2014 «Di-sposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giu-gno 2011 n . 118» che disciplina casistiche e modalità di utilizzo dei fondi di riserva iscritti a bilancio;

Considerato che le Direzioni Generali hanno richiesto integra-zioni di cassa sui capitoli indicati nell’allegato A al fine di proce-dere alla liquidazione di spese con carattere di urgenza relative ad obbligazioni in scadenza i cui stanziamenti di cassa non so-no stati previsti o sono stati stimati in misura inferiore in sede di previsioni iniziali o di successive variazioni di bilancio;

Vista la legge regionale n . 18 del 4 agosto 2016 Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2015 ed in particolare l’alle-gato 1 .37 nel quale è data evidenza dei residui passivi di cui si sta procedendo alla liquidazione, come ripresi con la d .g .r . 6123 del 23 gennaio  2017  «Aggiornamento, ai sensi dell’art 42 del d .lgs . 118/2011, dell’allegato 8 «Prospetto esplicativo del risultato di amministrazione presunto 2016» della legge regionale 29 di-cembre - N . 36 «Bilancio di previsione 2017 – 2019»;

Dato atto che la dotazione finanziaria di cassa del cap . 1 .20 .01 .736 «Fondo di riserva del bilancio di cassa», alla data del 13 marzo 2017 è di € 2 .935 .478 .999,13 ;

Rilevata la necessità e l’urgenza di provvedere all’adeguamento dello stanziamento di cassa dei capitoli di cui all’allegato «A», che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per l’importo indicato al fine di dar corso a pagamenti necessari all’adempimento di obbligazioni giuridiche sottostanti;

Visto il decreto del Segretario generale della Presidenza del 20 maggio 2016, n . 4517 contenente la definizione e l’articolazione delle strutture organizzative dirigenziali oggetto di rimodulazione delle direzioni ed aree;

Visti i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;Visto in particolare il VII Provvedimento Organizzativo 2016

della X Legislatura adottato con la d .g .r . n . 5227 del 31 maggio 2016 che ha definito gli assetti organizzativi della Giunta regio-nale conferendo l’incarico di dirigente dell’Unità Organizzativa «Programmazione e gestione finanziaria» alla dott .ssa Marelli Eli-de Maria;

Richiamata la l .r . 31 marzo 1978, n . 34 e s .m .i . che detta «Nor-me sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della regione» ed il r .r . 2 aprile 2001, n . 1 «Regolamen-to di contabilità della Giunta regionale» per quanto compatibili con le norme di cui al citato decreto legislativo n . 118/2011;

DECRETA1 . di prelevare, sulla base delle motivazioni espresse in pre-

messa, la somma di € 651 .407,37 dal cap . 1 .20 .01 .736 «Fondo di riserva del bilancio di cassa» del bilancio per l’esercizio finanzia-rio 2017, ai sensi dell’art . 41, comma 2 della l .r . 34/78 per quan-

to compatibile con le norme di cui al citato decreto legislativo n . 118/201;

2 . di apportare la conseguente variazione alla dotazione di cassa dei capitoli, specificati nell’allegato «A», che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, del bilancio di previsione 2017 ed al documento tecnico di accom-pagnamento per un importo complessivo di € 651 .407,37 ;

3 . di trasmettere copia del presente atto, entro dieci giorni al Consiglio regionale e pubblicarlo sul Bollettino Ufficiale della Regione . 

Il dirigente della unità organizzativa programmazione e gestione finanziaria

Elide Maria Marelli

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 19 –

ALLEGATO "A"

PRELIEVO DAL FONDO DI RISERVA DI CASSA - ART.48, DLGS 118/2011

Progressivo 2017 : 5

SINTESI MISSIONE 11

MISS. PROG. TITOLO DESCRIZIONE EURO

11 01 1 Spese correnti 2.500

TOTALE MISSIONE 2.500

INTERVENTI PER LA SICUREZZA NELLE AREE DI BALNEAZIONE

Autonome011313Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 0,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 22.500,00

RESIDUI INIZIALI 25.000,00FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 2.500,00MISSIONE- 11 - PROGRAMMA - 01 - TITOLO- 1

TIT: Spese correnti

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

#VALOREMULTI

Il dirigente di Unità Organizzativa Programmazione e gestione finanziaria dott.ssa Elide Marelli

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 20 – Bollettino Ufficiale

SINTESI MISSIONE 12

MISS. PROG. TITOLO DESCRIZIONE EURO

12 05 1 Spese correnti 7.209,69

12 07 2 Spese in conto capitale 41.542,08

TOTALE MISSIONE 48.751,77

REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI INERENTI LE PARI OPPORTUNITA'

Autonome010626Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 0,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 64.879,00

RESIDUI INIZIALI 72.088,69FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 7.209,69MISSIONE- 12 - PROGRAMMA - 05 - TITOLO- 1

TIT: Spese correnti

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

CONTRIBUTI ALLE A.S.L., AGLI ENTI PUBBLICI, AGLI ENTI ED ORGANISMIPRIVATI PER LA REALIZZAZIONE DI INVESTIMENTI IN CAMPO SOCIO-ASSISTENZIALE E SOCIO-SANITARIO INTEGRATO

Autonome004520Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 0,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 0,00

RESIDUI INIZIALI 81.542,08FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 41.542,08MISSIONE- 12 - PROGRAMMA - 07 - TITOLO- 2

TIT: Spese in conto capitale

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

Il dirigente di Unità Organizzativa Programmazione e gestione finanziaria dott.ssa Elide Marelli

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 21 –

SINTESI MISSIONE 13

SPESE DIRETTE REGIONALI PER ATTIVITA' DI CARATTERESTRUMENTALE ALLO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI SANITARIE

Autonome007644Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 0,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 0,00

RESIDUI INIZIALI 5.873.126,65FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 563.597,08MISSIONE- 13 - PROGRAMMA - 01 - TITOLO- 1

TIT: Spese correnti

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

SPESE DIRETTE REGIONALI IN AMBITO SOCIO-SANITARIO PERINIZIATIVE SPERIMENTALI, PROGETTI E ATTIVITA' DI INFORMAZIONE EFORMAZIONE SVOLTE DA SOGGETTI NON PROFIT (ISTITUZIONI SOCIALIPRIVATE)

Autonome008386Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 0,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 47.983,00

RESIDUI INIZIALI 53.315,92FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 5.332,92MISSIONE- 13 - PROGRAMMA - 01 - TITOLO- 1

TIT: Spese correnti

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

CONTRIBUTI AD AMMINISTRAZIONI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DELPROGETTO IT.DGR

Vincolate010690Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 0,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 0,00

RESIDUI INIZIALI 144.000,00FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 15.225,60MISSIONE- 13 - PROGRAMMA - 07 - TITOLO- 1

TIT: Spese correnti

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

Il dirigente di Unità Organizzativa Programmazione e gestione finanziaria dott.ssa Elide Marelli

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 22 – Bollettino Ufficiale

MISS. PROG. TITOLO DESCRIZIONE EURO

13 01 1 Spese correnti 568.930

13 07 1 Spese correnti 15.225,6

TOTALE MISSIONE 584.155,6

SINTESI MISSIONE 5

MISS. PROG. TITOLO DESCRIZIONE EURO

5 02 1 Spese correnti 16.000

TOTALE MISSIONE 16.000

FONDO UNICO REGIONALE CINEMA

Autonome010063Capitolo Euro

STANZIAMENTO COMPETENZA 140.000,00IMPEGNI 0

STANZIAMENTO CASSA 144.000,00

RESIDUI INIZIALI 20.000,00FPV 2017 0

INTEGRAZIONE DI CASSA 16.000,00MISSIONE- 5 - PROGRAMMA - 02 - TITOLO- 1

TIT: Spese correnti

RISPETTATOVERIFICA EQUILIBRIO DI CASSA

ALLEGATO - SINTESI PER MISSIONE E PROGRAMMI E TITOLI

MISSIONE DESCRIZIONE PROGRAMMA DESCRIZIONE TITOLO

DESCRIZIONE

EURO

11 Soccorso civile 01 Sistema di protezionecivile 1 Spese

correnti 2.500

12Diritti sociali,politiche socialie famiglia

05 Interventi per lefamiglie 1 Spese

correnti 7.209,69

12Diritti sociali,politiche socialie famiglia

07

Programmazione egoverno della rete deiservizi sociosanitari esociali

2Spese incontocapitale

41.542,08

13 Tutela dellasalute 01

Servizio sanitarioregionale -finanziamentoordinario corrente perla garanzia dei LEA

1 Spesecorrenti 568.930

Il dirigente di Unità Organizzativa Programmazione e gestione finanziaria dott.ssa Elide Marelli

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 23 –

13 Tutela dellasalute 07 Ulteriori spese in

materia sanitaria 1 Spesecorrenti 15.225,6

5

Tutela evalorizzazionedei beni e delleattività culturali

02Attività culturali einterventi diversi nelsettore culturale

1 Spesecorrenti 16.000

TOTALEVARIAZIONIAUMENTATIVE

651.407,37

20 FONDI EACCANTONAMENTI 01 FONDO DI

RISERVA

TOTALEPRELIEVOFONDO CASSA

- 651.407,37

Il dirigente di Unità Organizzativa Programmazione e gestione finanziaria dott.ssa Elide Marelli

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D.G. Istruzione, formazione e lavoro

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 24 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 23 marzo 2017 - n. 3259POR FSE 2014-2020 - Approvazione dell’avviso formazione continua – Fase V

IL DIRIGENTE DELLA U .O . MERCATO DEL LAVOROVisti:

•il regolamento  (UE) n .1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, di-sposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del regolamento  (CE) n . 1083/2006 del Consiglio, e ssmmii;

•Il regolamento (UE) n .1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo socia-le europeo e che abroga il regolamento (CE) n . 1081/2006 del Consiglio;

•il regolamento di esecuzione (UE) n . 1011/2014 della Com-missione, del 22 settembre 2014 recante modalità di esecu-zione del regolamento  (UE) n .  1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commis-sione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di in-formazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

•Il regolamento (UE) n . 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti com-patibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato con particolare riferimento ai principi generali ed alla sezione dedicata alla categoria in esenzio-ne degli aiuti alla formazione (artt . 1,2,3,4,5,6,7, 8,9,10,12 e 31);

•i «Criteri di selezione delle operazioni» approvati dal Comita-to di Sorveglianza nella seduta del 12 maggio 2015 e con-validati nella seduta del 25 febbraio 2016 .

•il Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 della Regione Lombardia approvato con Decisione di Esecu-zione della Commissione Europea del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final e la relativa modifica approvata con Decisione di Esecuzione della Commissione del 20 febbraio 2017 C (2014) 1311 final .

Richiamati:

•la l . 23 dicembre 2000, n . 388, «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finan-ziaria 2001)» e ssmmii;

•• la l . del 28 gennaio 2009, n . 2 «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n . 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, oc-cupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale»;

•la l . del 28 dicembre 2015, n . 208 «Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge di stabilità 2016), art . 821, con il quale si stabilisce che i Piani operativi POR e PON del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rientranti nel-la programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica ri-vestita;

•il d .lgs . del 10 settembre 2003, n . 276 «Attuazione delle dele-ghe in materia di occupazione e mercato del lavoro», di cui alla legge 14 febbraio 2003, n . 30 e successive modifiche e integrazioni;

•il d .lgs . del 15 giugno 2015, n . 81, «Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n . 183» .

•la l .r . del 28 settembre 2006, n . 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia»;

•la l .r . del 6 agosto 2007, n . 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia»;

•la l .r . del 19 febbraio 2014, n . 11 «Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività»;

•la l .r . del 5 ottobre 2015, n . 30 «Qualità, innovazione ed in-ternazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia . Modifiche alle ll .rr . 19/2007 sul sistema di istruzione e formazione e 22/2006 sul mercato del lavoro»;

•il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura (d .c .r . n . X/78 del 9 luglio 2013) e il «DEFR 2016 - Aggiorna-mento PRS per il triennio 2017-2019» che promuovono una programmazione dell’offerta formativa il più coerente pos-sibile adeguata ai fabbisogni del tessuto economico, attra-verso una collaborazione strutturata con le imprese;

•la d .g .r . del 23 gennaio 2015, n . X/3069, relativa alla presa d’atto dell’approvazione del Programma Operativo Regio-nale – FSE 2014/2020 da parte della Commissione Euro-pea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 finale;

•la d .g .r . del 30 novembre 2015, n . X/4402 «Linee guida per l’attuazione degli interventi di Formazione continua»;

•la d .g .r . del 31 maggio 2016, n . X/5229 «Approvazione dello schema di convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Valdidentro per l’attuazione del progetto d’area interna Alta Valtellina»;

•la d .g .r . del 25 luglio 2016, n . X/5445 «Approvazione dello schema di convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Chiavenna per l’attuazione del progetto d’area interna Valchiavenna»;

•la d .g .r . dell’11 ottobre 2016, n . X/5670 «Schema di accordo quadro tra Regione Lombardia ed i fondi interprofessionali per la collaborazione in tema di formazione continua dei lavoratori»;

•la d .g .r del 5 dicembre 2016, n . X/5933, « Approvazione dello schema di «accordo di programma quadro Regione Lom-bardia – area interna Alta Valtellina», di cui alla delibera CI-PE del 28 gennaio 2015, n . 9;

•la d .g .r del 19 dicembre 2016, n . X/6004 «Determinazioni in merito alle linee guida degli interventi di formazione conti-nua e all’avvio della fase V della formazione continua»;

•la d .g .r del 19 dicembre 2016, n . X/5995, « Approvazione dello schema di «accordo di programma quadro Regione Lombardia – area interna Valchiavenna», di cui alla delibe-ra CIPE del 28 gennaio 2015, n . 9;

•il d .d .u .o . del 22 luglio 2010, n . 7285 «Procedure relative al rilascio degli attestati di competenza dei percorsi di forma-zione continua permanente e di specializzazione afferenti a standard regionali»;

•il d .d .u .o . del 20 dicembre 2012 n .  12453 «Approvazione delle indicazioni regionali per l’offerta formativa relativa a percorsi professionalizzanti di formazione continua, perma-nente, di specializzazione, abilitante e regolamentata»;

•il d .d .u .o . del 19 febbraio 2013, n . 1355 «Aggiornamento del-la metodologia di calcolo del costo standard»;

•il d .d .u .o . del 23 dicembre 2015, n . 11809 «Nuovo reperto-rio regionale delle qualificazioni professionali denominato «Quadro regionale degli standard professionali», in coeren-za con il repertorio nazionale e con il sistema nazionale di certificazione delle competenze»;

•il d .d .u .o . del 13 aprile 2016, n .  3284 «Approvazione degli esiti della procedura di selezione delle operazioni in attua-zione della strategia nazionale aree interne in Lombardia per l’area interna di Alta Valtellina ex d .g .r . 4803/2016»;

•il d .d .u .o . del 3 maggio 2016, n . 3817 «Approvazione degli esiti della procedura di selezione delle operazioni in attua-zione della strategia nazionale aree interne in Lombardia per l’area interna di Valchiavenna ex d .g .r . n . X/4803/2016»;

•il d .d .g . del 22 novembre 2016, n . 12029- «Approvazione del Brand book FSE 2014/2020»;

•il d .d .g . del 16 dicembre 2016, n . 13372 «POR FSE 2014-2020 . Adozione del sistema di gestione e controllo (SI .GE .CO .)»;

•la Circolare del 29 luglio 2015 (Prot .E1 .2015 .0288677) «Per-corsi di formazione professionalizzanti extra DDIF – indicazio-ni a chiarimento»;

Preso atto che Regione Lombardia, in coerenza con gli orien-tamenti comunitari e con la legislazione nazionale e regionale in materia di mercato del lavoro, istruzione e formazione profes-sionale, persegue la crescita competitiva e il rafforzamento del sistema produttivo lombardo sui mercati e del contesto territoria-le e sociale di riferimento, nel rispetto della specifica normativa europea in materia di aiuti di stato;

Sottolineato che, per il conseguimento di tali obiettivi strate-gici, è essenziale favorire lo sviluppo del capitale umano delle imprese lombarde, promuovendone le condizioni per assicurare

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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l’effettività del diritto alla formazione lungo tutto l’arco della vita, garanzia sostanziale dell’occupabilità e del reddito;

Rilevato che lo sviluppo del capitale umano assume un ruolo rilevante nell’ambito del Programma Operativo Regionale Ob . «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» - FSE 2014-2020, Regione Lombardia;

Preso atto che la menzionata d .g .r . n . X/6004/2016 stabilisce che la nuova fase dell’Avviso Formazione Continua, detta fase V, è incentrata sui temi dell’innovazione per:

•sostenere le persone e le imprese nei processi di cambia-mento;

•accompagnare i processi di riorganizzazione che si ren-dono necessari a fronte di nuovi investimenti tecnologici e l’introduzione di innovazioni di prodotto/processo, anche nell’ambito dell’art 17 quinquies della l .r .30/2015 (smart-working);

•promuovere lo sviluppo di conoscenze e competenze ad alto contenuto tecnico e/o manageriali;

•favorire approcci e strategie innovative di sviluppo azienda-le, di processo e/o di prodotto e tecnologico, con particola-re riferimento alla diffusione dell’I .C .T . nei processi produttivi;

Considerato che, in considerazione delle profonde trasforma-zioni in atto che investono i modelli organizzativi e imprenditoria-li, è necessario potenziare il sistema della formazione continua e permanente, favorendo l’aggiornamento e il riallineamento delle conoscenze possedute e delle competenze professionali delle lavoratrici e dei lavoratori, con particolare riguardo alle at-tività formative finalizzate ad accrescere l’adattabilità e la stabi-lizzazione dei rapporti di lavoro;

Rilevata, pertanto, l’esigenza di sostenere l’attuazione di pro-getti formativi elaborati da imprese private con unità produttive localizzate nel territorio della Regione Lombardia, destinati a uo-mini e donne:

•con contratto di lavoro di diritto privato a tempo indetermi-nato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale);

•con contratto di lavoro intermittente (ai sensi del D . Lgs . 81/2015);

•con contratto di apprendistato (ai sensi del D . Lgs . 81/2015) per la formazione addizionale a quella prevista dalla nor-mativa di riferimento e riportata dal Piano Formativo Indi-viduale;

•socie-lavoratrici e soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili);

•titolari e soci di imprese di qualsiasi dimensione, iscritte alla Camera di Commercio di competenza, aventi sede opera-tiva in Lombardia;

•collaboratori o coadiuvanti dell’imprenditore che prestano in modo continuativo la propria attività di lavoro nell’impre-sa (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secon-do), nel solo caso di impresa familiare di cui all’art . 230-bis del Codice Civile;

•coadiuvanti delle imprese commerciali e i soci lavoratori di imprese, compresi gli artigiani;

•liberi professionisti, che esercitano l’attività sia in forma au-tonoma che in forma associata;

Dato atto che la realizzazione di tali iniziative formative è at-tuata con strumenti, metodologie e modalità operative diversifi-cate, al fine di ricomprendere efficacemente le molteplici e va-riegate realtà e esigenze formative del personale delle imprese lombarde, come di seguito specificato:

•Progetti aziendali per aziende con almeno 10 lavoratori/imprenditori;

•Progetti interaziendali destinati ad almeno 3 aziende;

•Progetti strategici Regionali - (Accordi per la competività, Fondi paritetici interprofessionali, Accordo quadro aree in-terne);

Rilevato che i menzionati progetti sono elaborati da imprese aventi sede legale o operativa nel territorio lombardo e attuati da organismi formativi individuati dalle imprese stesse, apparte-nenti alle seguenti tipologie:

•Enti di formazione iscritti alla sezione A o B dell’Albo regio-nale degli operatori accreditati, con numero definitivo di iscrizione alla data di apertura della finestra di candidatura;

•Università lombarde e loro consorzi;

Ritenuto di finanziare, in regime di esenzione ex reg .  (UE) n . 651/2014 ed in particolare ai sensi dell’art . 31 – aiuti alla for-mazione – del regolamento stesso, i progetti presentati dalle im-prese beneficiarie sul sistema informativo Sistema Agevolazioni (qui di seguito SiAge), a seguito di procedura valutativa di asse-gnazione e ammissibilità delle domande presentate, articolata in tre fasi temporali di candidatura, con una dotazione finanzia-ria di euro 10 .295 .500,00;

Dato atto che le risorse finanziarie disponibili per i sopra-citati interventi ammontano a euro 10 .295 .500,00, di cui eu-ro 10 .000 .000,00 a valere sull’Asse 1 - Azione 8 .6 .1 . ed euro 295 .000,00 a valere sull’Asse 3 - Azione 10 .4 .2 – POR FSE 2014-2020, che troveranno copertura nei seguenti capitoli del bilan-cio regionale corrente: 10793, 10794, 10795, 10801, 10802, 10803, 10808, 10809, 10810;

Dato atto altresì che la copertura finanziaria delle sopracitata finestre temporali di candidatura sarà assicurata nell’ambito dei successivi esercizi finanziari e che Regione Lombardia si riserva di rifinanziare con ulteriori risorse l’avviso Formazione Continua fase V di cui al presente provvedimento;

Precisato altresì che, in relazione alle tipologie di progetto destinatari, la ripartizione delle risorse finanziare, pari a Euro 10 .295 .500,00 è la seguente:

•euro 6 .000 .000,00, è destinato ai progetti aziendali per aziende con almeno 10 lavoratori /imprenditori;

•euro 3 .000 .000,00 è destinato al finanziamento dei progetti interaziendali con almeno 3 aziende;

− euro 1 .295 .500,00 ai riservati ai progetti strategici Regio-nali, di cui:

− euro 400 .000,00 per progetti Accordi per la competitività;

− euro 600 .000,00 per progetti Fondi paritetici interprofessionali,

− euro 295 .500,00 per progetti Aree interne;Dato atto che:

•i contributi non saranno erogati a imprese che sono desti-natarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del reg . (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non deposi-tato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recu-perare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento (UE) n . 1589/2015;

•i contributi non saranno erogati a imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 par .1 punto 18 del regolamento 651/2014/UE» .

•le imprese beneficiarie dovranno sottoscrivere una dichia-razione, ai sensi del d .p .r . 445/2000, che informi su tali aiuti illegali eventualmente ricevuti, nonché che attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art . 1 - commi dal 2 al 5 - del regolamento (UE) n . 651/2014 .

Acquisito nella seduta del 28 febbraio 2017, il parere del Co-mitato di Valutazione Aiuti di Stato, di cui all’allegato F) della d .g .r . 3839 del 14 luglio 2015;

Vista la comunicazione del 15 marzo 2017 della direzione competente in materia di Semplificazione in merito alla verifica preventiva di conformità del bando di cui all’Allegato F della d .g .r . n . 6000 del 19 dicembre 2016];

Acquisito il parere della Cabina di Regia Fondi Strutturali 2014-2020, con procedura scritta in data 17 marzo 2017;

Visto il parere favorevole dell’Autorità di Gestione POR FSE 2014-2020 espresso in data 23 marzo 2017;

Visti altresì:

•il decreto legge 244/2016 che, all’art . 6 comma 6 e 7, pro-roga gli artt . 46 comma 2 e 52 comma 6 e 7 della legge 234/12 nonché l’art . 14, comma 1, lettera a), n .  2), della legge 29 luglio 2015, n . 115, al 1 luglio 2017;

•la legge 57/2001 ed il recente d .m . del 22 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2016 del Mi-nistero per lo sviluppo economico recante «Nuove modalità di trasmissione delle informazioni relative agli aiuti pubblici concessi alle imprese e di verifica, ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n . 57;

Dato atto che, nelle more dell’entrata in funzione del Registro Nazionale Aiuti (R .N .A .) gli uffici competenti garantiscono il cor-retto utilizzo della Banca Dati Agevolazioni (B .D .A .) reingegneriz-

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 26 – Bollettino Ufficiale

zata nel rispetto delle summenzionate normative e successive modifiche e integrazioni;

Ritenuto, pertanto, di approvare in coerenza con quanto disposto con d .g .r . n . X/4402/2015, modificata con d .g .r . n . X/6004/2016 di cui in premessa, l’Avviso Formazione Continua Fase V e la modulistica necessaria per l’attuazione delle fasi pro-cedurali dell’avviso, come di seguito elencato, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

•Allegato 1 - Avviso Formazione Continua - Fase V

•Allegato 2 - Domanda di finanziamento

•Allegato 3 - Scheda progetto esecutivo

•Allegato 4 - Intesa tra le Parti Sociali

•Allegato 5 - Dichiarazione sostitutiva per la concessione de-gli aiuti di stato

•Allegato 6 - Atto di adesione

•Allegato 7 - Dichiarazione relativa alla condizione di media o di piccola/micro impresa, per ogni azienda per la quale sia stata applicata un’intensità di aiuto superiore al 50% (art 31 comma 4 lettera b del reg . 651/2014)

•Allegato 8 - Autocertificazione per ogni lavoratore per il qua-le sia stata applicata l’intensità di aiuto in qualità di «lavora-tore con disabilità» o «lavoratore svantaggiato

•Allegato A - Estratto del reg U .E . 651/2014

•Allegato B – Modulo di richiesta di accesso agli attiRitenuto altresì:

•di trasmettere alla Commissione Europea, ai sensi dell’art . 11 del reg . (UE) n . 651/2014, informazioni sintetiche richieste nel modulo tipo di cui all’allegato II dello stesso regolamen-to, utilizzando l’apposita applicazione informatica della Commissione (SANI 2), relative alle misure di aiuto di cui al presente provvedimento, ai fini della registrazione dell’aiuto da parte della Commissione Europea e della pubblicazio-ne nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e sul sito web della Commissione;

•di dare attuazione agli aiuti di cui al presente atto solo a seguito della conclusione favorevole della procedura di co-municazione in Commissione Europea, ai sensi dell’art . 11 del reg . (UE) n . 651/2014;

•di attuare ogni misura necessaria, comunicandola per tem-po ai beneficiari del bando, in caso di comunicazione e/o rilievi da parte della Commissione Europea in merito all’ap-plicazione dei regolamenti citati;

•di attestare che, contestualmente alla data di adozione del presente atto, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt . 26 e 27 del d .lgs . 33/2013;

Vista la l .r . n . 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di ap-provazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;

Visti:

•la nota Prot . E1 .2017 .0018650 del 17 gennaio 2017, a firma del dirigente della u .o . mercato del lavoro, con la quale è stata assegnata, ai dirigenti della struttura reimpiego ed inclusione lavorativa e della struttura occupazione e occu-pabilità, la gestione delle risorse iscritte ai capitoli di entrata e di spesa del POR FSE 2014-2020, fino al 31 dicembre 2017, per le attività di competenza;

•il d .d .g . del 6 febbraio 2017, n . 1192 di assegnazione del-le risorse finanziarie del bilancio pluriennale 2017/2019 ai dirigenti delle unità organizzative della direzione generale istruzione formazione e lavoro;

Vista la l .r . n . 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di ap-provazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;

Vista la l .r . 7 luglio 2008, n . 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamati i provvedimenti con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi di avvio della X Legislatura, e precisamente:

•d .g .r . del 29 aprile 2013, n . 87 «II provvedimento organizza-tivo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali;

•decreto del segretario generale n . 7110 del 25 luglio 2013;DECRETA

in coerenza con quanto riportato in premessa e con quan-to disposto con d .g .r . n . X/4402/2015, modificata con d .g .r . n . X/6004/2016:

1 . di approvare, l’Avviso Formazione Continua - Fase V e la mo-dulistica necessaria per l’attuazione delle fasi procedurali dello stesso, come di seguito elencati, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, nel rispetto degli artt . 1- campo di ap-plicazione, 2 – definizioni, 3 – condizioni per l’esenzione, 4 – soglie di notifica, 7 – intensità di aiuto e costi ammissibili, 8 - cumulo, 9 – pubblicazioni e informazioni, 10 – controllo, 11 – relazioni, 12 – controllo, 31 - aiuti alla formazione, del reg (UE) 651/2014:

•allegato 1 - Avviso Formazione continua Fase V;

•allegato 2 - Domanda di finanziamento;

•allegato 3 - Scheda progetto esecutivo;

•allegato 4 - Intesa tra le Parti Sociali;

•allegato 5 - Dichiarazione aiuti di stato

•allegato 6 - Atto di adesione

•allegato 7 - Dichiarazione relativa alla condizione di media o di piccola/micro impresa, per ogni azienda per la quale sia stata applicata un’intensità di aiuto superiore al 50% (art 31 comma 4 lettera b del reg . 651/2014);

•allegato 8 - Autocertificazione per ogni lavoratore per il qua-le sia stata applicata l’intensità di aiuto in qualità di «lavora-tore con disabilità» o «lavoratore svantaggiato

•allegato A - Estratto del reg U .E . 651/2014;

•allegato B – Modulo di richiesta accesso agli atti2 . di approvare della scheda informativa tipo ai sensi della

d .g .r . n . 5500 del 2 agosto 2016, quale parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;

3 . di finanziare i progetti presentati dalle imprese beneficiarie sul sistema informativo SiAge, a seguito di procedura valutativa di assegnazione e ammissibilità, con una dotazione finanziaria pari a euro 10 .295 .500,00;

4 . di disporre che le risorse finanziarie disponibili per i so-pracitati interventi ammontano a euro 10 .295 .500,00, di cui euro 10 .000 .000,00 a valere sull’Asse 1 - Azione 8 .6 .1 . ed euro 295 .500,00 a valere sull’Asse 3 - Azione 10 .4 .2 – POR FSE 2014-2020, che troveranno copertura nei capitoli del bilancio regio-nale corrente 10793, 10794, 10795, 10801, 10802, 10803, 10808, 10809, 10810, precisando che la copertura finanziaria delle so-pracitate finestre temporali di candidatura sarà assicurata an-che nell’ambito dei successivi esercizi finanziari;

5 . di stabilire che la ripartizione delle risorse finanziare per le menzionate finestre di candidatura, pari a Euro 10 .295 .500,00, è la seguente:

•euro 6 .000 .000,00, è destinato ai progetti aziendali per aziende con almeno 10 lavoratori/imprenditori;

•euro 3 .000 .000,00 è destinato al finanziamento dei progetti interaziendali con almeno 3 aziende;

•euro 1 .295 .500,00 destinati ai progetti strategici Regionali, di cui:

•euro 400 .000,00 per progetti Accordi per la competitività;

•euro 600 .000,00 per progetti Fondi paritetici interprofessio-nali,

•euro 295 .500,00 per progetti Aree interne;6 . di stabilire che Regione Lombardia si riserva di rifinanziare

con ulteriori risorse l’avviso Formazione Continua fase V;7 . di trasmettere alla Commissione Europea, ai sensi dell’art .

11 del reg . (UE) n . 651/2014, informazioni sintetiche richieste nel modulo tipo di cui all’allegato II dello stesso regolamento, utiliz-zando l’apposita applicazione informatica della Commissione (SANI 2), relative alle misure di aiuto di cui al presente provvedi-mento, ai fini della registrazione dell’aiuto da parte della Com-missione Europea e della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e sul sito web della Commissione;

8 . di dare attuazione agli aiuti di cui al presente atto solo a seguito della conclusione favorevole della procedura di co-municazione in Commissione Europea, ai sensi dell’art . 11 del reg . (UE) n . 651/2014;

9 . di attuare ogni misura necessaria, comunicandola per tem-po ai beneficiari del bando, in caso di comunicazione e/o rilievi da parte della Commissione Europea in merito all’applicazione dei Regolamenti citati;

10 . di attestare che, contestualmente alla data di adozione del presente atto, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt . 26 e 27 del d .lgs . 33/2013;

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Bollettino Ufficiale

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11 . di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet www .fse .regione .lombardia .it

Il dirigenteGiuseppe Di Raimondo Metallo

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 28 – Bollettino Ufficiale

 

  

 

 

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014‐2020  OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE” 

COFINANZIATO DAL FONDO SOCIALE EUROPEO  

 

ASSE PRIORITARIO I - OCCUPAZIONE

ASSE PRIORITARIO III - ISTRUZIONE E FORMAZIONE

    Azione 8.6.1 – Azioni integrate di politiche attive e politiche passive, tra cui azioni di riqualificazione e di outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale

Azione 10.4.2 - Interventi formativi […] strettamente collegati alle esigenze di inserimento e reinserimento lavorativo, prioritariamente indirizzati ai target maggiormente sensibili […] e alle iniziative di formazione specialistica […] e per l’imprenditorialità. Percorsi formativi connessi al rilascio di qualificazioni inserite nei repertori nazionale o regionali […] corredati ove appropriato da azioni di orientamento. 

 

 

 

AVVISO “POR FSE 2014-2020: FORMAZIONE CONTINUA – FASE V”  

 

 

 

 

   

ALLEGATO 1

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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 AVVISO FORMAZIONE CONTINUA – FASE V  

   A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE   

1. Finalità dell’Avviso    

2. Riferimenti normativi   

3. Soggetti beneficiari   

4. Soggetti destinatari   

5. Dotazione finanziaria   

    B. CARATTERISTICHE DEL FINANZIAMENTO   

6. Caratteristiche del finanziamento   

a. Aiuti di Stato   

7. Progetti finanziabili   

a. Tipologia di progetti   b. Contenuti della formazione   c. Progettazione delle azioni formative   

8. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità   

    C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO   

9. Presentazione delle domande   

10. Tipologia di procedura per l'assegnazione delle risorse   

11. Istruttoria   

a. Modalità e tempi del processo   b. Verifica di ammissibilità delle domande   c. Valutazione delle domande   d. Concessione dell’agevolazione e comunicazione degli esiti 

dell'istruttoria   

12. Modalità e adempimenti per l’erogazione dell’agevolazione   

a. Adempimenti post concessione   b. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione   c. Caratteristiche della fase di rendicontazione   d. Variazioni progettuali e rideterminazione dei contributi   

    D. DISPOSIZIONI FINALI   

13. Obblighi dei soggetti beneficiari   

14. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari   

15. Proroghe dei termini   

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– 30 – Bollettino Ufficiale

16. Ispezioni e controlli   

17. Monitoraggio dei risultati   

18. Responsabile del procedimento   

19. Trattamento dei dati personali   

20. Pubblicazione, informazioni e contatti   

21. Diritto di accesso agli atti   

22. Definizioni e glossario   

23. Allegati    

24. Riepilogo date e termini temporali   

 

   

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE 

 

1. Finalità dell’Avviso  

Il presente Avviso è  finalizzato a valorizzare  il capitale umano per  incrementare  la competitività d’impresa, promuovendo e migliorando  le conoscenze e  le competenze professionali di uomini e donne occupati nelle imprese localizzate in regione Lombardia, siano essi lavoratori, imprenditori o liberi professionisti, che operano in un contesto sempre più dinamico e competitivo. 

L’Avviso opera in coerenza con i principi derivanti dalle strategie della Commissione Europea per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, per le pari opportunità tra donne e uomini e in materia di Responsabilità Sociale delle imprese. 

 

2. Riferimenti normativi  Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, 

recante,  tra  l’altro, disposizioni  comuni e disposizioni  generali  sul  Fondo  Sociale  Europeo, e recante abrogazione del Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio, e ss.mm.ii. 

Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e che abroga il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio. 

Regolamento  (UE)  n.  651/2014  della  Commissione  del  17  giugno  2014  che  dichiara  alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato con particolare riferimento ai principi generali ed alla sezione dedicata alla categoria in esenzione degli aiuti alla formazione (artt. 1,2,3,4,5,6,7, 8,9,10,12 e 31). 

Regolamento  di  esecuzione  (UE)  n.  1011/2014  della  Commissione,  del  22  settembre  2014, recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e  le norme dettagliate  concernenti gli  scambi di  informazioni  tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi. 

“Criteri di selezione delle operazioni” approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 12 maggio 2015 e convalidati nella seduta del 25 febbraio 2016. 

Programma Operativo Regionale  –  FSE  2014  /2020  della Regione  Lombardia  approvato  con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final e la relativa modifica approvata con Decisione di Esecuzione della Commissione del 20 febbraio 2017 C (2014) 1311 final. 

Legge  23  dicembre  2000,  n.  388,  "Disposizioni  per  la  formazione  del  bilancio  annuale  e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)" e ss.mm.ii. 

Legge del 28 gennaio 2009, n. 2, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto‐legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti‐crisi il quadro strategico nazionale”. 

Legge del 28 dicembre 2015, n. 208,  “Disposizioni per  la  formazione del bilancio  annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)” 

D.lgs del  10  settembre 2003, n.  276  “Attuazione delle deleghe  in materia di occupazione  e mercato  del  lavoro”,  di  cui  alla  legge  14  febbraio  2003,  n.  30  e  successive  modifiche  e integrazioni. 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 32 – Bollettino Ufficiale

D.Lgs.  15  giugno  2015,  n.  81,  “Disciplina  organica  dei  contratti  di  lavoro  e  revisione  della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”. 

Legge regionale del 28 settembre 2006, n. 22, “Il mercato del lavoro in Lombardia”.  Legge  regionale  del  6  agosto  2007,  n.  19,  “Norme  sul  sistema  educativo  di  istruzione  e 

formazione della Regione Lombardia”.  Legge regionale del 19 febbraio 2014, n. 11, “Impresa Lombardia: per  la  libertà di  impresa,  il 

lavoro e la competitività”.  Legge regionale del 5 ottobre 2015, n. 30, “Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei 

sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia. Modifiche alle ll.rr. 19/2007 sul sistema di istruzione e formazione e 22/2006 sul mercato del lavoro”. 

Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura (D.C.R. N. X/78 del 9 luglio 2013) e il “DEFR 2016  ‐ Aggiornamento PRS per  il triennio 2017‐2019” che promuovono una programmazione dell’offerta formativa  il più coerente possibile adeguata ai  fabbisogni del tessuto economico, attraverso una collaborazione strutturata con le imprese. 

D.G.R. 3069 del 23 gennaio 2015  relativa alla presa d’atto dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014/2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 finale. 

D.G.R. 4402 del 30 novembre 2015, “Linee guida per l’attuazione degli interventi di Formazione continua”. 

D.G.R.  5229  del  31 maggio  2016  “Approvazione  dello  schema  di  convenzione  tra  Regione Lombardia e Comune di Valdidentro per l’attuazione del progetto d’area interna Alta Valtellina”.  

D.G.R.  5445  del  25  luglio  2016,  “Approvazione  dello  schema  di  convenzione  tra  Regione Lombardia e Comune di Chiavenna per l’attuazione del progetto d’area interna Valchiavenna”.  

D.G.R. 5670 del 11 ottobre 2016, “Schema di accordo quadro tra Regione Lombardia ed i fondi interprofessionali per la collaborazione in tema di formazione continua dei lavoratori”. 

D.G.R.  5933 del  05  dicembre  2016,  “Approvazione dello  schema di  “accordo di programma quadro Regione  Lombardia  –  area  interna Alta Valtellina” di  cui  alla  delibera CIPE  9  del  28 gennaio 2015”. 

D.G.R. 6004 del 19 dicembre 2016, “Determinazioni in merito alle linee guida degli interventi di formazione continua e all’avvio della fase V della formazione continua”. 

D.G.R.  5995 del  19  dicembre  2016,  “Approvazione dello  schema di  “accordo di programma quadro  Regione  Lombardia  –  area  interna  Valchiavenna”  di  cui  alla  delibera  CIPE  9  del  28 gennaio 2015”. 

D.D.U.O. del 22 luglio 2010, n. 7285 “Procedure relative al rilascio degli attestati di competenza dei  percorsi  di  formazione  continua  permanente  e  di  specializzazione  afferenti  a  standard regionali”. 

D.D.U.O. del 31 ottobre 2012, n. 9749, “Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per  la  richiesta  di  iscrizione  all'albo  regionale  degli  accreditati  per  i  servizi  di  istruzione  e formazione professionale ‐ sezione b ‐ e all'albo regionale degli accreditati per i servizi al lavoro in attuazione della D.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011”. 

D.D.U.O. del 20 dicembre 2012 n. 12453 “Approvazione delle indicazioni regionali per l’offerta formativa  relativa  a  percorsi  professionalizzanti  di  formazione  continua,  permanente,  di specializzazione, abilitante e regolamentata”. 

D.D.U.O. del 19 febbraio 2013, n. 1355, “Aggiornamento della metodologia di calcolo del costo standard”. 

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D.D.U.O.  del  23  dicembre  2015,  n.  11809,  “Nuovo  repertorio  regionale  delle  qualificazioni professionali denominato “Quadro  regionale degli standard professionali”,  in coerenza con  il repertorio nazionale e con il sistema nazionale di certificazione delle competenze”. 

D.D.U.O. del 13 aprile 2016, n. 3284, “Approvazione degli esiti della procedura di selezione delle operazioni in attuazione della strategia nazionale aree interne in Lombardia per l’area interna di Alta Valtellina ex D.G.R. 4803/2016”. 

D.D.U.O. del 03 maggio 2016, n. 3817, “Approvazione degli esiti della procedura di selezione delle operazioni  in attuazione della  strategia nazionale aree  interne  in  Lombardia per  l’area interna di Valchiavenna ex D.G.R. 4803/2016”. 

D.D.G. del 22 novembre 2016, n. 12029, “Approvazione del Brand Book FSE 2014/2020”.  D.D.G. del 16 dicembre 2016, n. 13372, “POR FSE 2014‐2020. Adozione del sistema di gestione 

e controllo (SI.GE.CO.)”.  Circolare del 31 ottobre 2012,  (Prot. E1.2012.0188398) “Percorsi di  formazione extra‐DDIF – 

indicazioni a chiarimento”.  Circolare del 29 luglio 2015 (Prot.E1.2015.0288677) “Percorsi di formazione professionalizzanti 

extra DDIF – indicazioni a chiarimento”.   3. Soggetti beneficiari 

La domanda di finanziamento può essere presentata esclusivamente da uno dei seguenti soggetti, singolarmente e non in forma associata, di seguito denominato “Soggetto Attuatore”:  

Soggetti che erogano attività di formazione iscritti alle sezioni A o B dell’Albo regionale degli operatori accreditati, con numero definitivo di iscrizione alla data di apertura delle finestre di candidatura (come definite al successivo punto 9);  

Università lombarde e loro consorzi. 

Le  imprese  interessate  a  promuovere  corsi  di  aggiornamento  e  riqualificazione  del  proprio personale  possono  prendere  visione  dell’elenco  dei  soggetti  attuatori  accreditati  nell’elenco pubblicato nel sito della Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro, www.regione.lombardia.it. 

Alla voce Home ‐  Servizi e informazioni ‐  Enti e Operatori ‐  Istruzione ‐ Accreditamento operatori, sono  riportati  i  soggetti  che  erogano  attività  di  formazione  iscritti  alle  sezioni  A  o  B  dell’Albo regionale degli operatori accreditati.  

 

4. Soggetti destinatari 

Sono destinatari degli interventi di cui al presente Avviso lavoratrici e lavoratori operanti presso unità produttive localizzate nel territorio della regione Lombardia, rientranti nelle seguenti categorie contrattuali:  

con contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale).  

con contratto di lavoro intermittente (ai sensi del D.Lgs. 81/2015).  con contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015) per la formazione addizionale 

a  quella  prevista  dalla  normativa  di  riferimento  e  riportata  dal  Piano  Formativo Individuale. 

soci‐lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili). 

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 I soggetti sopraindicati sono di seguito complessivamente denominati con il termine “lavoratori”.   Sono, altresì, destinatari degli interventi di cui al presente Avviso, uomini e donne:  

titolari  e  soci  di  imprese,  di  qualsiasi  dimensione,  iscritte  alla  Camera  di  Commercio  di competenza, aventi sede operativa in Lombardia.  

collaboratori o coadiuvanti dell’imprenditore che prestano in modo continuativo la propria attività di lavoro nell'impresa (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo), nel solo caso di impresa familiare di cui all’art. 230‐bis del Codice Civile. 

coadiuvanti delle imprese commerciali e soci lavoratori di imprese, compresi gli artigiani.   liberi professionisti, che esercitano l’attività sia in forma autonoma che in forma associata.  

 I soggetti sopraindicati sono di seguito complessivamente denominati con il termine “imprenditori”.   L’insieme dei soggetti indicati nei due precedenti elenchi, al fine dell’applicazione delle indicazioni del presente Avviso, sono di seguito complessivamente denominati con il termine “personale”.   Sono esclusi dal presente Avviso uomini e donne:  

dipendenti da amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30 marzo 2011, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche”.  

con contratto di somministrazione, ai sensi del D.Lgs. 81/2015.   amministratori  e  consiglieri  dei  Consigli  di  Amministrazione  nei  casi  in  cui  non  siano 

riconducibili a una delle tipologie indicate alle tipologie lavoratori e imprenditori.   dipendenti  e/o  collaboratori  di  associazioni  di  rappresentanza  dei  datori  di  lavoro  e  dei 

lavoratori.   dipendenti  e/o  collaboratori  dei  soggetti  che  erogano  attività  di  formazione  iscritti  alle 

sezioni  A  o  B  dell’Albo  regionale  degli  operatori  accreditati,  con  numero  definitivo  di iscrizione alla data di apertura della finestra di candidatura o delle università lombarde e loro consorzi.  

 Ai  sensi del presente Avviso non possono erogare  servizi, nonché usufruire della  formazione,  le società,  gli  enti  e  singoli  professionisti  che,  a  qualsiasi  titolo,  prestano  servizi  di  consulenza  e assistenza  tecnica  a  favore  delle  Autorità  coinvolte  nell’attuazione,  controllo,  certificazione  e sorveglianza del POR FSE 2014‐2020.   

5. Dotazione finanziaria  

Le  risorse disponibili per  la  realizzazione degli  interventi di cui al presente Avviso ammontano a complessivi € 10.295.500,00 suddivisi in 3 linee di finanziamento riferite ai “Progetti finanziabili” (di cui al successivo punto 7): 

€ 6.000.000,00 per i progetti aziendali   € 3.000.000,00 per i progetti interaziendali   € 1.295.500,00 per i progetti strategici regionali di cui: 

o € 400.000,00 per progetti Accordi per la Competitività. o € 600.000,00 per progetti Fondi paritetici professionali. 

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o € 295.500,00 per progetti Aree Interne, di cui: € 31.500,00 riservati a “Area Interna – Alta Valtellina” e € 264.000,00 riservati a “Area Interna – Valchiavenna”. 

Regione Lombardia si riserva di rifinanziare questo Avviso con ulteriori risorse.  

 

 

B. CARATTERISTICHE DEL FINANZIAMENTO 

 

6. Caratteristiche del finanziamento 

Le risorse disponibili per la realizzazione degli interventi di cui al presente Avviso sono così allocate: 

€ 10.000.000,00 a valere sulle risorse POR FSE 2014‐2020, Asse 1, Azione 8.6.1  € 295.500,00 a valere sulle risorse POR FSE 2014‐2020, Asse 3, Azione 10.4.2 

Ogni  progetto,  indipendentemente  dalla  tipologia  (aziendale,  interaziendale,  strategico),  potrà avere un valore massimo di quota pubblica di € 200.000,00. 

I progetti interaziendali devono obbligatoriamente coinvolgere almeno 3 aziende e non potranno prevedere un finanziamento pubblico inferiore a € 25.000,00. 

Ogni  Soggetto  Attuatore  potrà  presentare  più  progetti  aziendali  e  interaziendali  nelle  relative finestre  di  candidatura  (come  definite  nel  successivo  punto  9)  per  un  importo  totale  di finanziamento pubblico complessivamente non superiore a € 200.000,00. 

Per  il  Soggetto  Attuatore  che  presenta  anche  sulla  linea  di  finanziamento  progetti  “Strategici regionali”,  l’importo  totale  di  finanziamento  pubblico  complessivo  può  aumentare  fino  a  € 400.000,00. 

 

a. Aiuti di stato 

Il finanziamento erogato sulla base del presente Avviso si configura come “aiuti di Stato” e deve, quindi, essere erogato nel rispetto della normativa europea in materia.  

Si  definisce  “aiuto  di  Stato”  qualsiasi  vantaggio,  diretto  o  indiretto,  suscettibile  di  valutazione economica, selettivo con riferimento ai beneficiari, ed erogato con risorse pubbliche, in modo tale da creare anche potenzialmente un effetto distorsivo della concorrenza e un effetto incentivante nelle imprese beneficiarie. In questa definizione rientrano, quindi, anche i contributi regionali che abbiano  per  oggetto  la  copertura  parziale  di  una  o  più  spese  che  in  caso  contrario  l’impresa beneficiaria dovrebbe sostenere nella normale gestione della sua attività.  

Nell’ambito del presente Avviso, al fine di accertare la compatibilità dello strumento con la disciplina UE in materia di aiuti, si inquadra il presente finanziamento come regime in esenzione da notifica ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con  il mercato comune  in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato e in particolare ai sensi della sezione 5 (art. 31) sugli aiuti alla formazione.  

Per  le  singole  disposizioni  qui  applicabili  si  rimanda  all’allegato  A  in  cui  sono  elencate  a  titolo esemplificativo  le parti del Reg.  (UE) 651/2014  rilevanti per  il presente Avviso; ogni clausola del 

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presente Avviso deve interpretarsi in linea con le disposizioni di tale regolamento, con particolare riferimento al campo di applicazione, definizioni, cumulo, trasparenza, possibilità di controllo anche sulle auto‐dichiarazioni  relative al  rispetto del Reg.  (UE) 651/2014, clausole  relative alla  sezione specifica  degli  aiuti  alla  formazione  (con  riferimento  ai  costi  ammissibili  e  alle  percentuali  di intensità). 

Il finanziamento concesso sulla base del presente Avviso non può essere cumulato con altri “aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di ‘de minimis’ o Fondi UE a gestione diretta. 

 

7. Progetti finanziabili  a. Tipologia di progetti 

Il presente Avviso promuove e finanzia la seguente tipologia di progetti:  

a) Progetti aziendali, elaborati sulla base delle esigenze formative di una singola impresa con almeno 10  lavoratori/imprenditori e ai quali parteciperà esclusivamente  il personale della medesima impresa, rientrante nelle tipologie descritte al punto 4.  

b) Progetti interaziendali, elaborati sulla base delle omogenee esigenze formative di almeno 3 imprese, a cui parteciperà esclusivamente il personale delle medesime imprese, rientrante nelle tipologie descritte al punto 4. I progetti interaziendali non possono essere una mera sommatoria di progetti aziendali. Devono quindi prevedere una o più delle seguenti opzioni:  Almeno una azione formativa comune e replicata per tutte le aziende interessate.  La contestuale partecipazione ad almeno una stessa azione formativa di allievi di diverse 

aziende.  Imprese che pur non avendo percorsi  in comune partecipano ad un obiettivo comune 

esplicitato nel progetto e già formalizzato  in un programma regionale (es. distretti del commercio ecc). 

c)  Progetti  strategici  regionali, elaborati  sulla base delle esigenze  formative di una  singola impresa o aggregazioni di imprese, che rientrano in una delle seguenti tipologie:  1. Imprese che hanno sottoscritto gli Accordi per la competitività, di cui alla DGR 1956 del 

13 giugno 2014.  2. Imprese  che  aderiscono  a  uno  dei  Fondi  Paritetici  Interprofessionali  che  hanno 

sottoscritto  l’Accordo Quadro  regionale, di  cui  alla DGR  5670 del  11 ottobre  2016.  I progetti formativi dovranno dare evidenza dell’implementazione di nuove conoscenze e competenze rispetto all’ULTIMO progetto, già approvato e  finanziato, a partire dal 30 giugno 2015, dal Fondo Paritetico a cui sono iscritte. Nel caso di progetto interaziendale è  possibile  la  partecipazione  di  aziende  non  aderenti  al  fondo  per  una  quota  non superiore al 25%.  

3. Imprese inserite nei progetti di formazione continua previsti in attuazione della strategia nazionale  Aree  interne  in  Lombardia  per  le  Aree  Interne  “Valchiavenna”  e  “Alta Valtellina”,  di  cui  alle  DGR  5229/2016,  5445/2016,  5933/2016  e  5995/2016,  fermo restando le prescrizioni di cui ai DDUO 3284/2016 e 3817/2016. 

Al  fine  della  presentazione  dei  progetti,  la  singola  impresa  o  il  gruppo  di  imprese  liberamente aggregatosi, individua un Soggetto Attuatore (come previsto dal punto 3) con il quale definire un progetto, dettagliandolo in una o più azioni formative necessarie per sostenere le linee di sviluppo dell’impresa o delle singole  imprese partecipanti, con riferimento al personale, destinatario della 

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formazione,  che  deve  essere  in  forza  a  unità  produttive  con  sede  nel  territorio  regionale  della Lombardia. 

Le imprese non devono rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 ‐ commi dal 2 al 5 ‐ del Regolamento (UE) n. 651/2014. 

 

b. Contenuti della formazione   

I  progetti  dovranno  necessariamente  riguardare  le  seguenti  aree  tematiche  oggetto  della formazione:   

Accompagnare  i processi di  riorganizzazione  a  fronte di nuovi  investimenti  tecnologici  e l’introduzione di innovazioni di prodotto/processo, anche nell’ambito dell’art 17 quinquies della l.r. 30/2015 (smartworking). 

Promuovere  lo  sviluppo  di  conoscenze  e  competenze  ad  alto  contenuto  tecnico  e/o manageriali per le persone. 

Favorire approcci e strategie innovative di sviluppo aziendale, di processo e/o di prodotto e tecnologico, con particolare riferimento alla diffusione dell’ICT nei processi produttivi.  

Non è ammessa la formazione per conformarsi alla normativa nazionale e regionale obbligatoria in materia di formazione, quale ad esempio: 

Formazione in ambito sicurezza ai sensi del D.lgs 81/2008.   Aggiornamento  per  tutti  gli  iscritti  a  un Ordine,  collegio  o Albo  professionale  per  poter 

mantenere la propria iscrizione all'Ordine stesso (ai sensi dell’art. 7 del DPR 137/2012).   Formazione  e  aggiornamento  obbligatori  per  le  “professioni/figure  regolamentate/ 

abilitanti”1.  

Non  è  ammesso,  per  l'intero  progetto  o  per  parti  di  esso,  l'utilizzo  né  della  modalità  FAD (Formazione a Distanza) né della modalità e‐learning. 

 

c. Progettazione delle azioni formative 

La progettazione delle azioni formative, ivi compreso l’eventuale rilascio della certificazione finale, dovranno  rispettare  le  prescrizioni  di  cui  al DDUO  12453/2012  “Approvazione  delle  indicazioni regionali  per  l’offerta  formativa  relativa  a  percorsi  professionalizzanti  di  formazione  continua, permanente, di specializzazione, abilitante e regolamentata”.  

                                                            1 A tale riguardo si segnalano (elenco meramente esemplificativo):  ‐ L. 15.07.2009, 94 (art. 3, commi 7‐13) e smi; DM 6 ottobre 2009 ‐ Formazione per “Addetto ai servizi di controllo 

delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi pubblici” (Buttafuori);  ‐ D.Lgs. 03.04.2006, 152 e smi. – art. 287 – Formazione per il rilascio del patentino di “Conduttore di impianti 

termici”; ‐ L. 17.08.2005, 174, e smi ‐ art. 3 – Formazione per sostenere l’esame abilitante all’esercizio della professione 

“Acconciatore”; ‐ L. 84/2006 e smi – Art. 2 – responsabile tecnico di tinto‐lavanderia;  ‐ D.Lgs. 286/2005 e smi – capo II ‐ carta di qualificazione conducente; ‐ D.Lgs. 28/2011 e smi – Art.15 ‐ installatore impianti a fonti rinnovabili ‐ D.Lgs. 59/2010 e smi Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno. In particolare Art. 71, comma 6 lett. a) – Somministrazione di alimenti e bevande 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 38 – Bollettino Ufficiale

I progetti dovranno articolarsi in una o più azioni, esclusivamente di tipologia formativa, e dovranno indicare, pena l’inammissibilità: 

1) Informazioni generali   Titolo progetto  Anagrafica Soggetto Attuatore  Tipologia progetto  Numero imprese coinvolte  Numero partecipanti coinvolti   Numero azioni formative previste  Elenco Imprese partecipanti al progetto (indicando Ragione sociale, Partita IVA, Codice 

fiscale, Codice ATECO prioritario).  

Ogni  impresa  può  partecipare  con  il  proprio  personale  alle  attività  di  un  solo  progetto, indipendentemente dalla tipologia (aziendale, interaziendale, strategico), pena l’esclusione dell’impresa  da  tutte  le  candidature  presentate.  Successivamente  alla  presentazione  del progetto formativo, non sarà possibile sostituire le imprese coinvolte. 

  Obiettivi del progetto che  l’impresa o  il gruppo di  imprese  intende perseguire con  le 

attività formative previste dal progetto.  Analisi dei fabbisogni formativi. 

 2) Per ogni azione formativa prevista dal progetto 

Il numero di partecipanti: è possibile  indicare un numeroso massimo di 10 allievi per azione  formativa, siano essi “lavoratori” e/o “imprenditori”  (come definiti al punto 4) coinvolti  in  ognuna  delle  azioni  formative  previste  e  suddivisi,  nel  caso  dei  progetti interaziendali, per impresa di appartenenza.  

Ogni  “lavoratore” o  “imprenditore” potrà partecipare  a non più di due  azioni  formative diverse tra loro, previste nell’ambito del progetto a cui partecipa l’impresa d’appartenenza. 

La durata dell’azione formativa, che deve essere compresa tra le 16 e le 64 ore. 

Le attività formative dovranno essere svolte in normale orario di lavoro. 

  La tipologia di impresa: piccola, media o grande.  Gli obiettivi specifici dell’azione formativa  I contenuti dell’azione formativa  La descrizione della tipologia dei destinatari dell’azione formativa  Le  competenze  “professionali”  o  “libere  e  indipendenti”,  contenute  nel  “Quadro 

Regionale degli Standard Professionali della Regione Lombardia” (DDUO 11809/2015 e ss.mm.ii)  cui  fanno  diretto  riferimento  le  singole  azioni.  Le  competenze  di  base  e trasversali potranno essere previste nell’azione formativa, ma solo ed esclusivamente in quanto funzionali alla formazione tecnico professionale. 

 

 

 

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Bollettino Ufficiale

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Al  fine  di  favorire  lo  sviluppo  delle  competenze  nel  settore  dell’ICT  (Information  and communication technology) e sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sono ammessi percorsi formativi inerenti le competenze e i profili di alta specializzazione del settore "servizi di informatica" anche se non associate a competenze tecnico professionali  di  altri  settori  economico  professionali.  Analogamente  è  possibile  progettare percorsi formativi associando le competenze del settore "servizi di informatica" con competenze e profili professionali inseriti in altri settori del QRSP per l'aggiornamento di attività professionali che  utilizzano  sistemi  informatici  di  nuova  generazione  fermo  restando  la  coerenza  della progettazione formativa con le competenze selezionate (ad esempio utilizzando le competenze dell’operatore  di  vendita  specializzato,  associandole  a  competenze  del  settore  servizio  di informatica  per  riqualificare  il  profilo  dell’operatore  alla  vendita  attraverso  strumenti informatici).  Qualora la progettazione della singola azione formativa preveda la partecipazione di allievi con diverse mansioni all’interno dell’impresa o  faccia riferimento a più competenze  (e/o a diversi profili), è opportuno segnalare quali competenze  il Soggetto Attuatore  intende certificare con rilascio dell’attestato regionale e per quale partecipante. 

 

I progetti dovranno concludersi inderogabilmente entro 180 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (di seguito B.U.R.L.) del decreto di approvazione.   

 

8. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità 

Il preventivo delle singole azioni formative sarà predisposto sulla base dei seguenti dati: 

Numero ore formazione: compreso tra 16 e 64  Numero partecipanti per azione: massimo 10  Costo ora formazione allievo: sulla base di una Unità di Costo Standard (UCS) pari a € 

17,352  Costo del lavoro dei partecipanti: entro il limite di ammissibilità previsto dall’art. 31 

comma 3 lettera d) del Reg (UE) 651/20143  

Si precisa,  inoltre, che per  il costo del  lavoro dei partecipanti si devono applicare  le modalità di quantificazione  e  rendicontazione  “a  costi  reali”,  basandosi  sul  costo  orario  effettivo  per  ogni singolo partecipante e sulle ore di effettiva frequenza. 

 

Per i lavoratori dipendenti è ammissibile l’esposizione del costo della retribuzione calcolato come segue: 

Costo Orario = (Retribuzione lorda annua + contributi obbligatori annui a carico del datore di lavoro + quota di indennità di fine rapporto) / numero ore lavorative previste dal contratto 

Per i liberi professionisti e lavoratori autonomi, i titolari d’impresa e i coadiuvanti è ammesso un costo non superiore a 31 € l’ora, per le ore durante le quali essi hanno effettivamente partecipato alla  formazione detratte  le ore produttive o equivalenti.  I  soci  lavoratori delle  cooperative e gli                                                             2 D.D.U.O. n. 1355 del 19/02/2013 3 Reg (UE) 651/2014 art. 31 c. 3 lett. d): le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazioni, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione. 

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– 40 – Bollettino Ufficiale

intermediari  sono  assimilati,  qualora  non  dipendenti,  ai  lavoratori  autonomi.  Tale  costo  può configurarsi soltanto in presenza e dentro il limite di un eventuale cofinanziamento privato, secondo quanto previsto dal Regolamento sugli aiuti di stato. 

In sede di presentazione delle domande, per  i calcoli di seguito dettagliati,  il Soggetto attuatore potrà utilizzare un valore di costo orario medio, stimato sull’insieme dei probabili partecipanti. 

 

Il preventivo di ogni azione formativa sarà calcolato con le seguenti formule: 

Costo Totale Azione = Costi Della Formazione + Costo Lavoro Previsto Ammissibile 

Dove: 

Costi Della Formazione = N° Ore Corso X N° Partecipanti X € 17,35 

Costo Del Lavoro Previsto Ammissibile = N° Ore Corso X N° Partecipanti X Costo Orario Medio 

 

Il costo totale del progetto sarà dato dalla sommatoria del costo totale delle singole azioni. 

La quota pubblica di finanziamento del progetto sarà calcolata sulla base delle intensità di aiuto previste dall’art. 31 del Reg  (UE) 651/2014  individuate  in relazione alla tipologia dell’impresa4 di appartenenza dei partecipanti, nonché dell’eventuale appartenenza degli  stessi alla  categoria di “lavoratore con disabilità”5 o “lavoratore svantaggiato”6, così riepilogate nella tabella seguente. 

 

                                                            4 Reg (UE) 651/2014, Allegati I, Art. 2 “Effettivi e soglie finanziarie che definiscono le categorie di imprese” 

1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. 

2. All'interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. 

3. All'interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. 

5 Reg (UE) 651/2014, art.2, c.3: «lavoratore con disabilità»: a) chiunque sia riconosciuto come lavoratore con disabilità a norma dell'ordinamento nazionale (art. 1 della Legge del 12 marzo 1999, 68); o b) chiunque presenti durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che, in combinazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione all'ambiente di lavoro su base di uguaglianza con gli altri lavoratori; 6 Reg (UE) 651/2014, art.2, c. 4: «lavoratore svantaggiato»: chiunque soddisfi una delle seguenti condizioni: 

a) non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; b) avere un'età compresa tra i 15 e i 24 anni; c) non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver completato la 

formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; 

d) aver superato i 50 anni di età; e) essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico; f) essere occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo‐donna che supera almeno 

del 25 % la disparità media uomo‐donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato; 

g) appartenere a una minoranza etnica di uno Stato membro e avere la necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso ad un'occupazione stabile; 

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Bollettino Ufficiale

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TIPOLOGIA DI IMPRESA E LAVORATORE  INTENSITÀ MASSIMA DI AIUTO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE 

GRANDI IMPRESE  50% Per lavoratori con disabilità o svantaggiati 60% 

MEDIE IMPRESE  60% Per lavoratori con disabilità o svantaggiati 70% 

PICCOLE IMPRESE  70% Per lavoratori con disabilità o svantaggiati 70% 

 

Il libero professionista è equiparato alle piccole imprese (Legge 28 dicembre 2015, n. 208). 

In sede di presentazione delle domande,  il calcolo del  finanziamento pubblico sarà operato per singola azione, applicando  la percentuale di  intensità di aiuto considerata prevalente, sulla base delle aziende partecipanti. 

Poiché  il  costo dei partecipanti  alle  attività di  formazione  continua può  configurarsi  soltanto  in presenza e dentro il limite di un eventuale cofinanziamento privato, il valore del finanziamento sarà calcolato con la seguente formula: 

Finanziamento Pubblico Azione =  

Minore Tra (Costi Della Formazione; Costo Totale Azione X % Intensità Aiuto) 

 

La restante quota del costo totale dell’azione dovrà restare a carico del Soggetto Attuatore, quale quota di finanziamento privato obbligatorio. 

Si segnala che, qualora l’importo del costo del lavoro preventivato non sia sufficiente a coprire la quota di finanziamento privato, questa dovrà coprire anche una quota dei costi della formazione previsti. 

Il finanziamento totale del progetto sarà dato dalla sommatoria del finanziamento totale delle singole azioni. 

I calcoli sopra indicati saranno effettuati dal sistema informativo SIAGE, sulla base dei dati inseriti. 

 

 

C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO  9. Presentazione delle domande 

Per poter presentare una domanda  il Soggetto Attuatore  ‐ di cui al punto 3  ‐ deve  innanzitutto accedere  al  sistema  informativo  SIAGE  (www.siage.regione.lombardia.it)  tramite  apposite credenziali d’accesso. Nel caso non ne  fosse  in possesso, deve registrarsi seguendo  la procedura prevista. Una volta ultimata la fase di registrazione, il Soggetto Attuatore deve profilarsi al sistema inserendo le informazioni richieste a video. 

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Le domande di  finanziamento dovranno essere presentate nell’ambito di  finestre di candidature specifiche per ogni linea di finanziamento (per i soli progetti strategici sono previste due finestre) secondo le tempistiche sotto indicate.  

 

Linea di finanziamento  Apertura finestra di candidatura 

Chiusura finestra di candidatura 

Progetti interaziendali     8 maggio – ore 9  10 maggio ‐ ore 17  Progetti strategici regionali  11 maggio ‐ ore 9       30 giugno ‐ ore 17 Progetti aziendali    15 maggio – ore 9  17 maggio ‐ ore 17 Progetti strategici regionali    1 settembre – ore 9  30 settembre – ore 17  

Al  momento  della  presentazione  della  domanda,  ogni  Soggetto  Attuatore  dovrà  indicare  il “firmatario” del progetto stesso. 

Ai fini della compilazione del progetto, il Soggetto Attuatore dovrà verificare che le tutte le imprese coinvolte nel progetto  formativo  siano  registrate nel  sistema  informativo SIAGE, con un proprio “profilo” aggiornato. 

I liberi professionisti dovranno profilarsi in SIAGE alla stregua di un’impresa o di una ditta individuale ed essere poi individuati tra le “imprese coinvolte” nel progetto. 

La “profilazione” e  l’aggiornamento dei dati potranno essere effettuati  indipendentemente dalla data di apertura della finestra di candidatura. 

Prima di procedere  alla presentazione della domanda, potrebbe essere necessario  attendere  la validazione  del  profilo.  La  verifica  della  correttezza  dei  dati  inseriti  all’interno  del  sistema informativo è a cura esclusiva e di diretta responsabilità del Soggetto Attuatore. 

Per ogni azione dovrà essere creato un percorso formativo nell’apposita sezione “offerta formativa” del  sistema  informativo  Finanziamenti Online  (di  seguito GEFO  ‐  https://gefo.servizirl.it/dote/), all’interno  della  specifica  offerta  denominata  “Percorsi  di  formazione  continua  –  fase  V”, specificando le competenze di riferimento e descrivendo i contenuti e l’articolazione del percorso formativo previsto. Si precisa che questa operazione potrà essere effettuata  indipendentemente dalla data di apertura della finestra di candidatura. 

Il Soggetto Attuatore deve compilare on line la “Domanda di Finanziamento”, secondo lo schema di cui  all’allegato  2.  Al  termine  della  compilazione,  il  sistema  informativo  genera  la  domanda  di Finanziamento che, completa di tutti i dati e le informazioni richieste, deve essere opportunamente sottoscritta  dal  soggetto  richiedente mediante  apposizione  di  firma  digitale,  firma  elettronica qualificata o firma elettronica avanzata dal Legale rappresentante o suo delegato. 

Ai sensi del Regolamento dell'Unione Europea numero 910/2014, cosiddetto regolamento “eIDAS” (electronicIDentification  Authentication  and  Signature  ‐Identificazione,  Autenticazione  e  Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione utile alla partecipazione al bando potrà essere effettuata con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi  anche  la  firma  con Carta Regionale dei  Servizi  (CRS) o Carta Nazionale dei  Servizi  (CNS), purché  generata  attraverso  l'utilizzo di una  versione del  software di  firma  elettronica  avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle  firme elettroniche avanzate, qualificate e 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b) , 35, comma 2, 36, comma 2, e 71". 

 

Alla domanda dovrà essere allegata, a pena di inammissibilità, la seguente documentazione: 

la “scheda progetto esecutivo”, secondo  lo schema allegato 3 al presente Avviso. La scheda, generata automaticamente dal sistema informativo, completa di tutti i dati e le informazioni  richieste,  deve  essere  opportunamente  sottoscritta  dal  soggetto richiedente mediante apposizione di firma digitale, firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata dal Legale rappresentante o suo delegato. 

la scansione dell’Intesa tra le Parti Sociali, redatta esclusivamente utilizzando il modello allegato 4 al presente Avviso,  sottoscritta da  ciascuna  impresa e dalle RSU/RSA, ove queste  siano  esistenti,  ovvero  dalle  organizzazioni  dei  datori  di  lavoro  e  dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori che operano in sistemi di rappresentanza firmatari di CCNL,  fermo restando  i  livelli della contrattazione collettiva.  Inoltre  tutte  le pagine dell’accordo  dovranno  essere  numerate  e  siglate  da  tutti  i  firmatari.  Si  precisa  che l’impresa può delegare esclusivamente l’organizzazione datoriale alla firma dell’intesa. Sono esclusi dall’obbligo di sottoscrizione di un’intesa sindacale i liberi professionisti. 

una dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti di stato e clausola Deggendorf, ai sensi dell’art.47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000, redatta da ogni singola impresa partecipante  al  progetto  e  firmata  dal  legale  rappresentante  della  stessa,  di  non appartenere ai settori esclusi dal campo di applicazione del Reg. (UE) 651/2014 e di non essere  destinataria  di  un  ordine  di  recupero  pendente  a  seguito  di  una  precedente decisione delle commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune (art. 1 – commi dal 2 al 5), secondo lo schema dell’allegato 5.  

Inoltre, esclusivamente per i progetti strategici e in relazione alla tipologia di progetto, alla domanda di finanziamento dovrà essere allegata copia: 

dell’Accordo per la competitività sottoscritto.  dell’ultimo progetto già approvato e finanziato a partire dal 30 giugno 2015 dal Fondo 

Paritetico con relativa dichiarazione di approvazione e finanziamento.  dell’attestazione del soggetto capofila del partenariato di Alta Valtellina o Valchiavenna, 

circa  la  coerenza  dell'intervento  e  dei  beneficiari  con  l'attuazione  delle  operazioni approvate con  la strategia Aree  Interne contenente:  il  titolo del progetto,  il Soggetto Attuatore incaricato, l’elenco delle imprese che parteciperanno al progetto formativo.  

La domanda deve essere perfezionata con il pagamento dell’imposta di bollo di 16,00 euro ‐ ai sensi del  DPR  642/1972.  Il  modulo  di  presentazione  della  domanda  di  contributo  dovrà  riportare nell’apposito riquadro il numero identificativo (seriale) della marca da bollo utilizzata e il richiedente dovrà  provvedere  ad  annullare  la  stessa  conservandone  l'originale  per  eventuali  controlli dell’amministrazione.  Si  precisa  che  il  pagamento  dell’imposta  di  bollo  al  momento  della presentazione della domanda di  finanziamento, potrà  essere  assolto  anche  virtualmente,  come stabilito dalla vigente normativa. 

Una  volta  conclusa  tale  operazione,  il  Soggetto  Attuatore  potrà,  quindi,  trasmettere  per  via telematica  la  domanda  di  finanziamento  all’Avviso.  Il  sistema  provvederà  a  protocollarla comunicando il numero di protocollo ad essa associato. 

 

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– 44 – Bollettino Ufficiale

10. Tipologia di procedura per l'assegnazione delle risorse 

L’ammissibilità  al  finanziamento  delle  domande  presentate  è  determinata  da  una  procedura valutativa. 

I  progetti  valutati  ammissibili  a  finanziamento, ma  posizionati  in  graduatoria  successivamente all’esaurimento  delle  risorse  messe  a  bando,  saranno  eventualmente  finanziati  in  ordine  di graduatoria nel caso si rendessero disponibili ulteriori risorse.  

 

11. Istruttoria  a. Modalità e tempi del processo 

Entro  i  90  giorni  successivi  alla  chiusura  della  finestra  di  candidatura,  il Nucleo  di  valutazione regionale, appositamente costituito, procede alla verifica di ammissibilità e alla valutazione delle domande pervenute.  

 

b. Verifica di ammissibilità delle domande 

Il Nucleo procede in primo luogo alla verifica di ammissibilità delle domande che sarà effettuata in relazione ai requisiti previsti dall’Avviso: 

Tipologia del Soggetto Attuatore   Tipologia delle imprese partecipanti al progetto  Termini e modalità di presentazione indicate   Completezza di informazioni e della documentazione richiesta  Rispetto dei limiti di importo di finanziamento previsti   Coinvolgimento delle aziende destinatarie in altri progetti presentati nel presente 

Avviso 

Nel  caso  in  cui  uno  o  più  requisiti  non  siano  rispettati,  il  Nucleo  di  valutazione  dichiara l’inammissibilità della domanda di finanziamento. 

Non è prevista alcuna richiesta di integrazione documentale. 

 

c. Valutazione delle domande 

In un secondo momento il Nucleo procederà alla valutazione dei progetti risultati ammissibili, nel rispetto  dei  “Criteri  di  selezione  delle  operazioni”  approvati  dal  Comitato  di  Sorveglianza  nella seduta  del  12  maggio  2015  e  convalidati  nella  seduta  del  25  febbraio  2016,  con  particolare riferimento all’efficacia potenziale degli interventi e alla qualità progettuale.  

   

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Bollettino Ufficiale

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Criterio  Punteggio max 

Efficacia potenziale evidenziata tramite la coerenza delle azioni formative con la descrizione dei fabbisogni delle aziende coinvolte e gli obiettivi perseguiti indicati dall’impresa o dal gruppo di imprese, coerenti con il progetto formativo e con le azioni formative previsti. 

50 

Qualità progettuale evidenziata tramite la chiarezza espositiva nella descrizione degli obiettivi e del progetto formativo illustrato e le competenze professionali all’interno di ogni azione formativa che valorizzino il progetto formativo nel suo complesso ed ogni azione formativa. 

50 

Totale  100 

Il progetto viene valutato complessivamente e per ogni singola azione formativa. 

 

d.  Concessione dell’agevolazione e comunicazione degli esiti dell’istruttoria 

Sarà ammessa a finanziamento solo  la singola azione che abbia raggiunto  il valore minimo di 60, quale sommatoria dell’efficacia potenziale e della qualità progettuale. 

In base alle procedure di valutazione, dunque, nei progetti presentati potranno essere presenti azioni formative ammesse e azioni non ammesse al finanziamento. 

Al  termine delle procedure di verifica di ammissibilità e di valutazione delle domande, verranno stilati tre elenchi: 

Un  elenco  con  la  graduatoria  dei  progetti  totalmente  o  parzialmente  ammessi  a finanziamento nei limiti della disponibilità finanziaria dell’Avvio 

Un elenco con la graduatoria dei progetti ammessi e non finanziati  Un elenco dei progetti non ammessi a finanziamento. 

Gli elenchi saranno approvati da Regione Lombardia con decreto dirigenziale e saranno pubblicati sul  Bollettino  Ufficiale  della  Regione  Lombardia  (qui  di  seguito  B.U.R.L.)  e  sul  sito  di  Regione Lombardia dedicato alla programmazione FSE 2014/2020 (www.fse.regione.lombardia.it). 

 

12. Modalità e adempimenti per l’erogazione dell’agevolazione  a. Adempimenti post concessione 

Entro  i  30  giorni  successivi  alla  data  di  pubblicazione  sul  B.U.R.L.  del  provvedimento  di approvazione,  il Soggetto Attuatore deve  sottoscrivere e allegare  l’atto di adesione  sul  sistema informativo SIAGE ‐ allegato 6 del presente Avviso. 

Entro  i  60  giorni  successivi  alla  data  di  pubblicazione  sul  B.U.R.L.  del  provvedimento  di approvazione,  il  Soggetto Attuatore deve avviare almeno una delle azioni previste dal progetto formativo sul sistema informativo GEFO. 

   

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La comunicazione di avvio dell’azione formativa comprende i seguenti documenti allegati: 

Calendario  Elenco nominativo degli allievi 

Contestualmente all’avvio di ogni percorso  formativo  in GEFO, è necessario compilare  la scheda attività nella sezione in SIAGE, dedicata al singolo progetto, nella quale per ogni azione formativa prevista dovranno essere riportati i dati anagrafici degli allievi, l’impresa di riferimento, l’eventuale appartenenza alle categorie di lavoratore disabile o svantaggiato, il numero di ore frequentate e il costo orario. 

Tutte  le azioni  formative  in cui si articola  il progetto approvato devono essere  inderogabilmente realizzate entro i 180 giorni successivi alla data di approvazione sul B.U.R.L.. 

Le attività svolte successivamente a tale limite non saranno riconosciute ai fini del finanziamento. 

La rendicontazione dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla data di conclusione delle attività formative, corrispondente alla data dell’ultima lezione d’aula prevista dall’intero progetto. 

Al fine del calcolo delle soglie temporali indicate non dovrà essere conteggiato il mese di agosto. 

 

Per  ciascuna  azione  formativa  devono  essere  rispettate  le  procedure  di  avvio  ed  esecuzione stabilite nel DDUO 12453/2012, nonché nelle successive circolari regionali, relativo alle indicazioni regionali  per  l’offerta  formativa  relativa  a  percorsi  professionalizzanti  di  formazione  continua, permanente, di specializzazione, abilitante e regolamentata. Ai Soggetti Attuatori competono una serie di seguenti adempimenti, relativi alla progettazione e alla gestione dei percorsi e delle azioni formative Di seguito si ricordano alcune prescrizioni. 

 

Calendario 

Il calendario potrà essere modificato in qualsiasi momento, purché la data in cui viene effettuata la modifica sia  precedente  sia  alla  data  da modificare  che  alla  nuova  data  programmata.  In  qualsiasi momento  il calendario modificato dovrà contenere il numero delle ore totali previste dal percorso formativo. 

La  richiesta  di  modifica  delle  lezioni  già  calendarizzate  va  inoltrata  al  seguente  indirizzo  di  posta [email protected]  

Giorno e ora inseriti a calendario e sul registro formativo dovranno coincidere, pena il non riconoscimento delle ore di lezione svolte in orari differenti rispetto all’ultimo calendario presentato. 

Le ore di formazione hanno una durata di 60 minuti ciascuna, pertanto non è possibile inserire a calendario lezioni con frazioni di ore. 

 

Allievi 

Il numero e la tipologia del personale partecipante a ciascuna azione formativa dovrà corrispondere a quanto indicato nel progetto approvato. È possibile sostituire un allievo con un  imprenditore e viceversa.   Sarà  in ogni caso possibile avviare  l’azione con un numero di partecipanti  inferiore a quello  indicato nel progetto approvato. 

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Bollettino Ufficiale

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Successivamente  all’avvio  dell’azione  formativa  non  potrà  essere  effettuata  alcuna  sostituzione  dei partecipanti comunicati. 

In fase di avvio del percorso formativo è inoltre possibile estendere la partecipazione alle attività ad “uditori”, fino ad un massimo di 2, che dovranno essere nominativamente indicati. 

Gli uditori dovranno in ogni caso appartenere alle imprese coinvolte nel progetto (anche se non previste nella specifica azione) e dovranno rientrare in una delle categorie di destinatari definite al precedente punto 4. In ogni caso la partecipazione degli uditori non potrà avere incidenza sul riconoscimento dei costi previsti per l’azione, anche in caso di mancata partecipazione o ritiro di uno dei partecipanti a pieno titolo.  

I nominativi degli uditori dovranno essere inseriti esclusivamente sul registro cartaceo con a fianco riportata tra parentesi la dicitura (Uditori). NON dovranno, invece, essere inseriti nell’elenco allievi caricato nell’offerta formativa (GEFO). 

 

Registro formativo 

Il  registro  formativo e delle presenze deve essere  fascicolato con pagine numerate e non asportabili con l’indicazione delle attività svolte e con la firma giornaliera degli allievi, dei docenti e del tutor delle eventuali altre funzioni intervenute nelle attività stesse competenti. 

Il  registro  deve  riportare  i  loghi  previsti  dal  Brand  Book  (linee  guida  per  le  azioni  di  comunicazione  e informazione a carico dei beneficiari pubblicate sul sito www.fse.regione.lombardia.it) 

Il registro deve essere compilato giorno per giorno  in tutte  le sue parti, contestualmente allo svolgimento delle operazioni che vengono registrate e allo svolgimento delle attività formative. 

Sul registro non devono essere apportate alterazioni, abrasioni e/o cancellature. 

Eventuali correzioni vanno opportunamente evidenziate, avendo cura di lasciare sempre leggibili le scritture errate che vengono sostituite. 

Il registro deve essere tenuto presso la sede di svolgimento del corso fino alla sua conclusione. 

Dopo  la conclusione dell’azione  formativa  il  registro deve essere conservato presso  la  sede del Soggetto Attuatore. In entrambi i casi dovrà essere reso disponibile per eventuali controlli sia in itinere che ex‐post. 

Il non rispetto delle modalità di tenuta e conservazione del registro formativo porterà al non riconoscimento totale o parziale della relativa azione formativa. 

 

Piano Formativo 

Per ogni azione formativa deve essere predisposto un Piano Formativo, ovvero la specifica progettazione del corso formativo, definito in rapporto da un lato agli standard di riferimento, dall’altro al contesto territoriale e allo specifico target di allievi.  

I Piani formativi devono comprendere e specificare i seguenti elementi minimi:  

‐ standard formativi‐professionali di riferimento, di cui ai profili e alle competenze del QRSP 

‐ articolazione del percorso / intervento (Unità Formative / moduli; azioni; tempi; edizioni; ecc.) 

‐ risorse impiegate (docenti formatori; esperti; funzioni dedicate) 

‐ modalità organizzative 

‐ metodologie formative e tipologia/contesto di apprendimento (aula; laboratorio; assetto lavorativo) 

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‐ criteri e modalità di valutazione e certificazione  (indicatori di  risultato,  tipologia e numero delle prove, strumenti, evidenze, ecc.) 

 

Sedi dei corsi 

I percorsi formativi possono essere svolti anche presso  la sede dell'azienda  i cui dipendenti/imprenditore partecipano all’azione formativa, nonché presso le sedi delle organizzazioni datoriali e sindacali presenti sul territorio e rappresentate nella Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro e della Formazione, fermo restando la obbligatorietà delle conformità per l’adeguatezza dei locali in base alla normativa vigente in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Le suddette sedi non necessitano di autorizzazione regionale  (in  linea con quanto stabilito dalla Circolare Prot. E1.2012.0188398 del 31.10.2012 percorsi di formazione extra‐DDIF – indicazioni a chiarimento). Ai fini della  tracciabilità  il Soggetto attuatore dovrà cliccare e poi conseguentemente compilare  l’opzione “altra sede”, indicando precisamente il luogo di svolgimento delle azioni formative. 

 

Personale coinvolto nel progetto formativo 

Per l'erogazione dei percorsi formativi, i soggetti attuatori devono avvalersi di personale docente e di tutor in possesso dei requisiti minimi alternativi previsti dalla normativa sull’accreditamento regionale (DDUO 9749/2012 e solo per i percorsi formativi afferenti l'area tecnica, DDUO 10187/2013). 

Per  tutto  il  personale  coinvolto  nel  progetto  formativo,  è  necessario  e  obbligatorio  predisporre,  prima dell’avvio della prestazione lavorativa, una lettera di incarico o contratto firmato dalle parti, nel quale siano chiaramente  indicati  la natura della prestazione professionale,  il periodo  in cui deve essere effettuata,  la durata in ore e il corrispettivo orario. Tale lettera è da tenere agli atti presso la sede del Soggetto Attuatore. 

Per l’erogazione delle attività formative, incluse prestazioni di profilo altamente specialistico, nonché per la gestione e rendicontazione del progetto, non è possibile ricorrere allo strumento della delega.  

Pertanto per  l’acquisizione di professionalità  specialistiche non possedute al proprio  interno,  il Soggetto Attuatore deve affidarsi esclusivamente alla collaborazione di persone fisiche, pena  l'inammissibilità della spesa relativa alle attività formative erogate.   

Per ogni percorso formativo è obbligatorio che  il Soggetto Attuatore  incarichi, pena  il non riconoscimento dello  stesso  ai  fini  della  liquidazione  del  finanziamento,  un  proprio  tutor  che  affianchi  il  firmatario  del progetto,  per  garantire  un  costante  monitoraggio  dello  svolgimento  e  della  correttezza  delle  attività formative. 

Il tutor dovrà garantire la propria presenza in aula, firmando contestualmente il registro didattico, all’avvio in un momento  intermedio ed alla  conclusione di ogni azione  formativa e comunque per un monte ore minimo di 25% del totale delle ore previste dall’azione formativa. 

Non è possibile incaricare per attività di docenza e tutoraggio, i dipendenti e/o titolari delle imprese coinvolte nel progetto formativo per cui è richiesta tale professionalità. 

 

Attestato di competenze 

I progetti formativi che si concludono con il rilascio di attestato regionale di competenza devono prevedere una o più prove finali, finalizzate all’accertamento della/e competenza/e definita/e in sede di progettazione. 

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Bollettino Ufficiale

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Dette prove sono predisposte, realizzate e valutate dal formatore o équipe dei formatori con la presenza del Responsabile della certificazione delle competenze” (RCC), funzione prevista dal sistema di accreditamento regionale, in qualità di garante dell’intero processo. 

Al termine delle operazioni, il RCC procede alla compilazione di apposito verbale, secondo gli elementi minimi di cui al modello 2) approvato con DDUO n. 12453/2012, evidenziando l’elenco delle competenze acquisite da ogni singolo allievo. Tale documentazione deve essere tenuta agli atti dal Soggetto Attuatore e disponibile per i controlli. 

Se l’allievo acquisisce tutte le componenti di una competenza in termini di abilità e conoscenze ha diritto al rilascio dell’attestato di competenze. La certificazione e il rilascio del relativo Attestato non sono ammissibili nel  caso  in  cui  la  durata  o  la  configurazione  del  percorso  permettano  l’acquisizione  non  compiuta  di competenza, bensì solo di alcuni suoi elementi costitutivi. 

Inoltre, il titolo dell’azione formativa deve tassativamente essere coerente e richiamare le competenze e/o il profilo professionale selezionato.   

Si ricorda che  l’unico attestato regionale previsto dalla normativa regionale di riferimento (L.R. 19/2007 e relativi atti attuativi) è l’attestato di competenza. 

Eventuali  dichiarazioni  di  partecipazione  al  percorso  formativo  rilasciati  dal  Soggetto  Attuatore  devono riportare  i  loghi  previsti  dal  Brand  Book  ed  è  necessario  che  sia  citato  all'interno  della  dichiarazione  di partecipazione  il  titolo dell’iniziativa e  che  “l’intervento è  realizzato  con  risorse  a  valere  sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014‐2020 di Regione Lombardia”. 

 

b. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione 

Il Soggetto Attuatore potrà presentare un’unica domanda di liquidazione a conclusione del progetto. 

Le domande di  liquidazione dovranno essere predisposte e  inoltrate tramite sistema  informativo SIAGE, secondo le modalità di cui al successivo punto. 

L’importo del finanziamento riconoscibile al Soggetto Attuatore sarà subordinato alla fase di verifica della rendicontazione, sulla base delle attività formative effettivamente svolte, delle effettive ore di frequenza e con l’applicazione di quanto previsto dal regime di aiuti alla formazione di cui al Reg. UE 651/2014. 

A seguito della presentazione della richiesta di liquidazione finale da parte del Soggetto Attuatore, verrà effettuata la verifica di pagabilità da una struttura indipendente da chi gestisce l’Avviso e si procederà con la liquidazione, così come previsto dai regolamenti europei. 

Entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta di  liquidazione, Regione Lombardia provvederà alla liquidazione del saldo. 

 

c. Caratteristiche della fase di rendicontazione 

Il  Soggetto  Attuatore,  entro  30  gg.  dalla  conclusione  del  progetto,  corrispondente  alla  data dell’ultima lezione d’aula prevista dall’intero progetto, dovrà provvedere alla redazione e all’invio tramite sistema informativo SIAGE a Regione Lombardia della rendicontazione, accompagnata da: 

Una nota  contabile  intestata  a Regione  Lombardia  pari  all’importo  della  richiesta  di liquidazione, nella quale devono essere riportati: l’Avviso di riferimento, l’ID e il titolo di progetto. La nota deve riportare la dicitura “POR FSE 2014‐2020”. 

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– 50 – Bollettino Ufficiale

Una relazione sull’attività svolta, sottoscritta digitalmente dal Rappresentante Legale del Soggetto Attuatore. Tale relazione dovrà esplicitare i risultati conseguiti dal progetto e la loro coerenza e correlazione con gli obiettivi prefissati. 

Una  autocertificazione  firmata  digitalmente  dal  Rappresentante  Legale  del  Soggetto Attuatore,  dalla  quale  si  evince  il  costo  orario  di  ogni  dipendente/imprenditore partecipante ad ogni singola azione formativa. 

A tal proposito il Soggetto Attuatore dovrà tenere agli atti: 

‐ Una  dichiarazione  firmata  dal  Legale  Rappresentante  di  ogni  singola  impresa  coinvolta, attestante  il costo orario di ogni singolo partecipante che usufruirà della formazione. Tale dichiarazione dovrà  essere  in possesso da parte del  Soggetto Attuatore già al momento dell’avvio  dei  percorsi  formativi,  perché  indispensabile  per  la  compilazione  delle  schede attività. 

‐ Documenti comprovanti il costo orario del singolo partecipante (come ad es. cedolino/busta paga); 

‐ Documentazione  prodotta  dall’impresa  comprovante  che  il  lavoratore  nelle  ore  di formazione dichiarate  fosse  in servizio  (come ad es. copia del cartellino o  reportistica del sistema di gestione delle presenze). 

 

Inoltre, dovranno essere prodotte: 

Per ogni azienda per  la quale sia stata applicata un’intensità di aiuto superiore al 50% (art 31 comma 4 lettera b del Reg. 651/2014): una dichiarazione relativa alla condizione di media o di piccola/micro  impresa  firmata dal Rappresentante Legale dell’azienda stessa – come da allegato 7 del presente Avviso. 

Per  ogni  lavoratore  per  il  quale  sia  stata  applicata  l’intensità  di  aiuto  in  qualità  di “lavoratore  con  disabilità”  o  “lavoratore  svantaggiato”:  l’autocertificazione  relativa all’appartenenza ad una o più delle categorie elencate all’art. 1 della Legge 68/99 o al comma 4) dell’art. 2 del Reg. UE 651/2014,  firmata dal  lavoratore stesso – come da allegato 8 del presente Avviso. 

Ai  fini dell'erogazione e per agevolazioni  concesse  superiori a Euro 150.000 occorre presentare  il modulo  antimafia  ‐  da  scaricare  dal  sito  internet  della  Prefettura  di competenza ai sensi di quanto disposto dal D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 in materia di antimafia ‐ debitamente compilato e sottoscritto mediante apposizione di firma digitale o elettronica del legale rappresentante del soggetto beneficiario. 

 

Il documento di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità è acquisito d’ufficio da Regione Lombardia,  presso  gli  enti  competenti,  in  base  a  quanto  stabilito  dall’art.  6  del  Decreto  del 30.01.2016 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (G.U. Serie Generale n. 125 del 1.6.2016). 

In caso di accertata  irregolarità  in  fase di erogazione, verrà  trattenuto  l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi (D. L. n. 69/2013, art. 31 commi 3 e 8‐bis). 

 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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Il riconoscimento dei costi avviene a “processo” sulla base dei nominativi e dell’effettiva frequenza dei partecipanti comunicati, della tipologia dell’azienda e dell’eventuale appartenenza alla categoria di lavoratore disabile svantaggiato.  

I calcoli saranno effettuati dal sistema  informativo SIAGE, sulla base dei dati  inseriti nella scheda attività. 

Verranno riconosciuti esclusivamente  i costi dei partecipanti con  frequenza pari o superiore al 25% delle ore di formazione previste dall’azione formativa. 

Ogni azione ammessa a finanziamento dovrà essere svolta integralmente. Se un’azione sarà svolta per un numero inferiore di ore rispetto a quello previsto in fase di progettazione, non potrà essere rendicontata e pertanto  l’intero  importo di  finanziamento della stessa, non sarà riconosciuto. Le azioni non svolte o svolte parzialmente dovranno essere rinunciate, nell’apposita scheda attività di SIAGE, prima della presentazione della richiesta di liquidazione. 

 

La rendicontazione darà evidenza del costo delle singole azioni calcolato sulla base delle seguenti formule, analoghe a quelle utilizzate per la formulazione del preventivo di costo: 

Costo Totale Azione = Sommatoria Costi di Partecipazione dei Singoli Partecipanti 

 

Per ogni  singolo partecipante  (con  frequenza pari o  superiore  al 25%)  sarà  calcolato  il  costo di partecipazione come segue: 

Costi di Partecipazione Singolo Partecipante = 

= Costi della Formazione Partecipante + Costo del Lavoro Ammissibile Partecipante 

 

Costi della Formazione Partecipante = N° Ore Effettiva Frequenza X € 17,35 

Costo del Lavoro Effettivo Partecipante = N° Ore Effettiva Frequenza X Costo Orario Effettivo 

 

Per i lavoratori dipendenti è ammissibile l’esposizione del costo della retribuzione calcolato come segue: 

Costo Orario Effettivo = (Retribuzione Lorda Annua + Contributi obbligatori Annui a Carico del Datore di Lavoro + Quota di Indennità di Fine Rapporto) / Numero Ore Lavorative Previste dal 

Contratto 

 

Per i lavoratori autonomi, i titolari d’impresa e i coadiuvanti è ammesso un costo non superiore a 31 € l’ora, per le ore durante le quali essi hanno effettivamente partecipato alla formazione detratte le ore produttive o equivalenti. I soci lavoratori delle cooperative e gli intermediari sono assimilati, qualora non dipendenti, ai lavoratori autonomi. Tale costo può configurarsi soltanto in presenza e dentro il limite di un eventuale cofinanziamento privato, secondo quanto previsto dal Regolamento sugli aiuti di stato. 

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Costo Totale Progetto = Sommatoria Costi Totale delle singole azioni 

 

Inoltre,  sarà  data  evidenza  dei  calcoli  relativi  alla  quantificazione  del  finanziamento  pubblico spettante e della quota di  finanziamento privato obbligatorio, operati  sulla base delle  seguenti formule, analoghe a quelle utilizzate in sede di preventivo: 

Finanziamento Pubblico Azione = Sommatoria Finanziamento Pubblico dei Singoli Partecipanti 

 

Per ogni singolo partecipante (con frequenza pari o superiore al 25%) saranno calcolati gli importi del finanziamento pubblico e del finanziamento privato obbligatorio applicando al relativo costo di partecipazione  la  specifica  percentuale  di  intensità  di  aiuto  desumibile  dalla  tabella  di  cui  al precedente  punto  7,  considerando  la  tipologia  dell’azienda  di  appartenenza  e  l’eventuale appartenenza alla categoria “lavoratore con disabilità” “lavoratore svantaggiato”, così come definita  dal Reg. (UE) 651/2014. 

 

Finanziamento Pubblico del singolo Partecipante = 

= Minore Tra (Costi della Formazione Partecipante; Costi di Partecipazione Singolo Partecipante X % Intensità Aiuto) 

 

Il finanziamento pubblico totale del progetto sarà dato dalla sommatoria del finanziamento pubblico totale delle singole azioni.  

Il  finanziamento privato obbligatorio  sarà  calcolato ad ogni  livello  (singolo partecipante, azione, progetto) per differenza tra il costo e il finanziamento pubblico. 

Nel caso  in cui  il costo del  lavoro per uno o più partecipanti non  risultasse sufficiente a coprire interamente  la  quota  di  finanziamento  privato,  i  calcoli  relativi  ai  costi  di  partecipazione  (e specificatamente  del  costo  del  lavoro)  potranno  essere  operati,  altrettanto  correttamente, aggregando i partecipanti per azienda, sia nell’ambito della singola azione sia dell’intero progetto, nel limite dell'intensità agevolativa massima concedibile ai sensi del REG (UE) 651/2014. 

 

d. Variazioni progettuali e rideterminazioni dei contributi  

Non  sono  ammesse  e  conseguentemente  non  sono  riconosciute  in  sede  di  rendicontazione  e liquidazione, variazioni rispetto ai contenuti del progetto approvato, con specifico riferimento ai seguenti elementi: 

a) Articolazione delle azioni formative: in particolare non sarà ammessa, a fronte del mancato avvio di una o più azioni formative,  la rimodulazione delle altre azioni o la duplicazione di una o più di esse, anche a parità del finanziamento approvato. 

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b) Tipologia,  durata  e  contenuti  delle  azioni,  così  come  dettagliati  nel  percorso  formativo presentato nell’ambito della specifica “offerta formativa” in GEFO e della “scheda progetto” in SIAGE. 

c) Aziende  coinvolte  in  ognuna  delle  azioni  formative,  numero  e  tipologia  dei  rispettivi partecipanti. 

 

 

D. DISPOSIZIONI FINALI  13. Obblighi dei soggetti beneficiari 

Il  soggetto  beneficiario  del  finanziamento  (Soggetto  Attuatore)  è  tenuto  a  rispettare  tutte  le indicazioni e prescrizioni contenute nell’Avviso e negli atti regionali ivi richiamati, nonché a fornire in caso di controlli in itinere ed ex post tutta la documentazione presso la sede di svolgimento delle azioni formative e del Soggetto Attuatore. 

I Soggetti Attuatori devono attenersi alle vigenti disposizioni europee  in  tema di  informazione e pubblicità contenute nel Reg.  (UE) n.1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. “Responsabilità dei beneficiari” e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione.  

Per  il  corretto  adempimento  di  tutti  gli  obblighi  in materia  di  informazione  e  comunicazione,  i Soggetti attuatori sono tenuti ad attenersi alle indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi  finanziati  dal  POR  FSE  2014‐2020  che  sono  contenute  nelle  “Brand  Guidelines Beneficiari” e negli ulteriori  strumenti messi a disposizione da Regione Lombardia nella  sezione “comunicare  il  programma”  del  sito  della  programmazione  europea  di  Regione  Lombardia http://www.fse.regione.lombardia.it  In particolare, tra i diversi adempimenti previsti dai regolamenti europei, si richiama l’obbligo per i beneficiari di assicurare che:  

venga esposto, in un luogo facilmente visibile al pubblico (ad esempio l’ingresso dei locali del Soggetto Attuatore e le sedi di svolgimento dei corsi) almeno un poster (formato minimo A3)  contenente  le  informazioni  sul  progetto  e  l’indicazione  che  l’intervento  è  stato sostenuto dall’Unione europea nell’ambito del POR FSE di Regione Lombardia; 

i  partecipanti  siano  stati  informati  in merito  al  sostegno  del  FSE  per  la  realizzazione dell’intervento (ad esempio apponendo nei documenti diretti ai destinatari un’informativa relativa  al  fatto  che  “l’intervento  è  realizzato  nell’ambito  delle  iniziative  promosse  dal Programma Operativo Regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo”); 

qualsiasi documento diretto al pubblico (ad esempio pubblicazioni, materiali comunicativi di  disseminazione  dei  risultati  di  progetto  o  di  pubblicizzazione  di  eventi)  oppure  ai partecipanti (ad esempio i certificati di frequenza, gli attestati, materiale didattico, registri ed  elenchi  presenze)  contenga,  oltre  ai  loghi  previsti  dal  Brand  Book,  anche  una dichiarazione  da  cui  risulti  che  il  programma  operativo  è  stato  finanziato  dal  FSE  (ad esempio  “L’intervento………………….è  realizzato  nell’ambito  delle  iniziative  promosse  dal Programma  Operativo  Regionale  cofinanziato  dal  Fondo  Sociale  Europeo.  Per maggiori informazioni www.fse.regione.lombardia.it.” 

    

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14. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari 

Regione Lombardia dichiara la decadenza del finanziamento nei casi in cui il Soggetto Attuatore:  

Non avvii  il progetto sul sistema  informativo SIAGE entro  i 30 giorni successivi alla data di pubblicazione sul B.U.R.L. del provvedimento di approvazione, come previsto al punto 12.a. 

Non avvii almeno una delle azioni previste dal progetto formativo sul sistema  informativo GEFO entro i 60 giorni successivi alla data di pubblicazione sul B.U.R.L. del provvedimento di approvazione, come previsto al punto 12.a. 

Non invii la rendicontazione finale entro 30 giorni dalla conclusione delle attività formative in aula. 

 

In caso di inosservanza delle prescrizioni, delle disposizioni e dei divieti del presente Avviso, nonché di inadempienza a tutti gli obblighi previsti dal presente Avviso, Regione Lombardia procederà alla revoca  parziale  o  totale  del  finanziamento  e  non  liquiderà  le  relative  somme.  Laddove  non  sia possibile applicare decurtazioni puntuali, Regione Lombardia potrà procedere a decurtazioni del finanziamento anche su base forfettaria, ai sensi della Decisione della Commissione (2011) n. 7321. 

Nel caso in cui le irregolarità vengano riscontrate successivamente all’atto di liquidazione, Regione Lombardia  potrà  adottare  azioni  di  recupero/compensazione  delle  somme  indebitamente riconosciute. 

In  base  alla  gravità  delle  irregolarità  riscontrate  Regione  Lombardia  si  riserva  di  applicare provvedimenti in ordine all’accreditamento o all’accesso ad ulteriori finanziamenti.  

Il Soggetto Attuatore può rinunciare a una o più azioni o all’intero progetto compilando l’apposita modulistica sul sistema informativo SIAGE. 

 

15. Proroghe dei termini 

Non sono ammesse proroghe dei termini per lo svolgimento dei progetti e delle attività ad esse collegate previsti nel presente Avviso. 

 

16. Ispezioni e controlli 

Gli operatori accreditati e gli altri soggetti che partecipano all’attuazione delle azioni formative sono tenuti a consentire lo svolgimento delle verifiche in loco che gli organi di controllo UE, nazionali e regionali possono effettuare anche  senza preavviso,  in ogni  fase dell’attività, nonché ad attività concluse. 

Ispezioni e controlli sono finalizzate alla verifica della corretta realizzazione delle azioni e attività collegate  al  progetto,  ivi  compresa  la  verifica  che  le  attività  formative  siano  realizzate esclusivamente  presso  le  sedi  del  Soggetto Attuatore,  delle  aziende  coinvolte  o  presso  la  sede dell'organizzazione datoriale/sindacale.  

   

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17. Monitoraggio dei risultati 

Al fine di misurare l’effettivo livello di raggiungimento degli obiettivi di risultato collegati a questa misura, gli indicatori individuati sono i seguenti: 

Numero di imprese partecipanti  Numero (v.a.)  0 

Numero di soggetti formati  Numero (v.a.)  0 

Progetti realizzati / ammessi  Numero (val. %)  0 

 

In attuazione del disposto normativo nazionale e regionale (art. 7 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e art.32, co. 2 bis, lettera c della l.r. 1/02/2012, n. 1), è possibile compilare un questionario di customer satisfaction,  sia  nella  fase  di  ‘adesione’  che  di  ‘rendicontazione’.  Tutte  le  informazioni  saranno raccolte ed elaborate  in  forma anonima dal soggetto responsabile del bando, che  le utilizzerà  in un’ottica di miglioramento costante delle performance al fine di garantire un servizio sempre più efficace, chiaro ed apprezzato da parte dei potenziali beneficiari. 

 

18. Responsabile del procedimento 

Il Responsabile del Procedimento è il Direttore Vicario della DG Istruzione, Formazione e Lavoro. 

 

19. Trattamento dei dati personali 

Il Codice  in materia di protezione dei dati personali  (D.Lgs. n. 196/2003) prevede  la  tutela delle persone e di altri soggetti per quanto concerne il trattamento dei dati personali. Il trattamento di tali dati sarà  improntato ai principi di correttezza,  liceità, pertinenza e  trasparenza,  tutelando  la riservatezza e i diritti dei soggetti richiedenti secondo quanto previsto dall’art. 11. Ai sensi dell’art. 13 del decreto e in relazione ai dati personali che verranno comunicati ai fini della partecipazione all’Avviso in oggetto, si forniscono inoltre le informazioni che seguono. 

Finalità del trattamento dati  

I dati acquisiti  in esecuzione del presente Avviso saranno utilizzati esclusivamente per  le  finalità relative al procedimento amministrativo per il quale vengono comunicati. Tutti i dati personali che verranno  in possesso di Regione Lombardia, del Gestore e dei soggetti eventualmente  incaricati della gestione delle domande saranno trattati esclusivamente per le finalità previste dal bando e nel rispetto dell’art. 13 del decreto.  

Modalità del trattamento dati  

I dati acquisiti saranno trattati con  l’ausilio di strumenti, anche elettronici,  idonei a garantirne  la sicurezza e la riservatezza secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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Comunicazione dei dati  

I dati potranno essere comunicati da Regione Lombardia ai richiedenti, previa motivazione formale e per le attività o funzioni di propria competenza. 

Titolare del trattamento dati  

Ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. n. 196/2003, titolare del trattamento dei dati è  la Giunta Regionale della Lombardia nella persona del Presidente pro‐tempore, con sede in Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano.  

Responsabili del trattamento dei dati 

Responsabile interno del Trattamento, per Regione Lombardia, è il Direttore Generale pro‐tempore della DG Istruzione, Formazione e Lavoro ed il suo referente alla privacy nominato dal Direttore. 

Responsabile esterno del Trattamento è individuato dal Direttore Generale pro‐tempore della DG Istruzione, Formazione e Lavoro che, attraverso  il suo referente alla privacy Direzionale, nomina nella persona del suo legale rappresentante il titolare al trattamento del dato 

Diritti dell’interessato  

I soggetti cui si riferiscono i dati personali possono esercitare i diritti previsti da artt. 7 e 8 del D.Lgs. n. 196/2003, tra i quali figura la possibilità di ottenere:  

La  conferma  dell’esistenza  dei  dati  personali,  anche  se  non  ancora  registrati,  e  la  loro comunicazione in forma intelligibile;  

L’indicazione della loro origine, delle finalità e delle modalità del loro trattamento;   L’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, la loro cancellazione, la trasformazione 

in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge;   L’attestazione che le operazioni di cui al precedente punto sono state portate a conoscenza 

di  coloro  ai  quali  i  dati  sono  stati  comunicati  o  diffusi,  eccettuato  il  caso  in  cui  tale adempimento  si  riveli  impossibile  o  comporti  un  impiego  di  mezzi  manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. 

È altresì possibile opporsi al  trattamento dei dati personali  in presenza di motivi  legittimi o per giustificati motivi. 

Le modalità per esercitare  i citati diritti  sono disciplinate dal decreto del Segretario Generale n. 10312 del 6/11/2014 “Determinazioni in merito al diritto di accesso ai dati personali e agli altri diritti di cui all’Art 7 e art. 8 del D.Lgs.196/2003 detenuti dalla Giunta regionale. Approvazione di “Policy di gestione di accesso ai dati personali”.  

Le  istanze  andranno  rivolte  a  Regione  Lombardia,  all’indirizzo  [email protected] all’attenzione del Direttore Generale. 

Con l’accettazione del finanziamento il Soggetto Attuatore acconsente alla pubblicazione sul sito di Regione Lombardia www.fse.regione.lombardia.it e sul sito nazionale www.opencoesione.gov.it dei dati in formato aperto relativi al beneficiario e al progetto che, ai sensi dell’art. 115, paragrafo 2 del Reg. (UE) n.1303/2013 devono essere contenute nell'elenco delle operazioni finanziate. 

   

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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20. Pubblicazione, informazioni e contatti 

Copia  integrale del presente Avviso e dei relativi allegati sarà pubblicata sul B.U.R.L., nel portale della  Regione  Lombardia  dedicato  alle  attività  del  Fondo  Sociale  Europeo  2014‐2020 www.fse.regione.lombardia.it 

Nello  stesso  sito  e  su  Cruscotto  lavoro  (http://cruscottolavoro.servizirl.it)  saranno  reperibili  i manuali per la corretta profilazione dei beneficiari e dei destinatari dell’intervento, nonché per la presentazione delle domande di finanziamento. 

Per qualsiasi chiarimento o informazione relativa ai contenuti dell’Avviso è possibile rivolgersi alla Struttura Occupazione e Occupabilità della DG  Istruzione, Formazione e Lavoro, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected] 

Nell’oggetto della mail dovrà essere citato l’Avviso “Formazione continua – Fase V” e l’argomento della domanda/richiesta contenuta nella mail stessa. 

Per l’assistenza tecnica relativa alle procedure informatizzate è possibile rivolgersi al numero verde 800 131 151 o scrivere a [email protected]  

 

21. Diritto di accesso agli atti 

Il diritto di accesso agli atti relativi al bando è tutelato ai sensi della  legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove  norme  in materia  di  procedimento  amministrativo  e  di  diritto  di  accesso  ai  documenti amministrativi).  

Tale diritto consiste nella possibilità di prendere visione, con eventuale rilascio di copia anche su supporti magnetici e digitali, del bando e degli atti ad esso connessi, nonché delle  informazioni elaborate  da  Regione  Lombardia.  L’interessato  può  accedere  ai  dati  in  possesso dell’Amministrazione nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti. 

Per la consultazione o la richiesta di copie‐ conformi in carta libera ‐ è possibile presentare domanda scritta, secondo il modulo di cui all’allegato B del presente Avviso, agli uffici competenti: 

D.G.  Istruzione, Formazione e Lavoro Struttura  Occupazione e Occupabilità Indirizzo  Piazza Città di Lombardia, 1 – 20122 Milano  E‐mail  [email protected] 

 

La semplice visione e consultazione dei documenti è gratuita, mentre le modalità operative per il rilascio delle copie e  i relativi costi di riproduzione sono definiti nel decreto n. 1806/2010, che  li determina come segue: 

La copia cartacea costa 0,10 euro per ciascun foglio (formato A4);  La riproduzione su supporto informatico dell’interessato costa 2,00 euro;  Le copie autentiche sono soggette ad imposta di bollo pari a Euro 16,00 ogni quattro facciate. 

Tale  imposta è dovuta  fin dalla  richiesta,  salvo  ipotesi di esenzione da  indicare  in modo esplicito.  

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Sono esenti dal contributo le Pubbliche Amministrazioni e le richieste per importi inferiori o uguali a 0,50. 

 

22. Definizioni e glossario 

B.U.R.L: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 

FAD: Formazione a Distanza 

GEFO: Piattaforma  informatica di Regione Lombardia per  la gestione dell'accreditamento, per  le offerte formative e per la creazione di corsi 

SIAGE:  Sistema  Agevolazioni  di  Regione  Lombardia  per  la  presentazione  on‐line  richieste  di contributo e di finanziamento a valere sui fondi promossi da Regione Lombardia e Unione Europea. 

UCS: Unità di Costo Standard  

 

23. Allegati  Allegato 2. Domanda di finanziamento  Allegato 3. Scheda progetto esecutivo  Allegato 4. Intesa tra le Parti Sociali  Allegato 5. Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti di stato   Allegato 6. Atto di adesione    Allegato 7. Dichiarazione relativa alla condizione di media o di piccola/micro impresa firmata dal 

Rappresentante  Legale  dell’impresa  per  la  quale  sia  stata  applicata  un’intensità  di  aiuto superiore al 50% (art 31 comma 4 lettera b del Reg. 651/2014): 

Allegato 8. Autocertificazione relativa all’appartenenza ad una o più delle categorie elencate al punto 4) dell’art. 2. del Reg. UE 651/2014, firmata dal lavoratore per il quale sia stata applicata l’intensità di aiuto in qualità di “lavoratore disabile” o “lavoratore svantaggiato”.  

Allegato A. Estratto Reg. 651/2014  Allegato B. Modulo richiesta di accesso agli atti 

  

24. Riepilogo date e termini temporali  Apertura offerta formativa “Formazione Continua Fase V” sulla piattaforma informativa GEFO: 

dalla data di pubblicazione del presente Avviso.   8 maggio 2017 – ore 9,00: Apertura della finestra di candidatura per i progetti interaziendali.  10 maggio 2017 – ore 17,00: Chiusura della finestra di candidatura per i progetti interaziendali  10 maggio  2017  –  ore  9,00:  Apertura  della  finestra  di  candidatura  per  i  progetti  strategici 

Regionali  15 maggio 2017 – ore 9,00: Apertura della finestra di candidatura per i progetti aziendali  18 maggio 2017 – ore 17,00: Chiusura della finestra di candidatura per i progetti aziendali  30  giugno  2017  –  ore  17,00:  Chiusura  della  finestra  di  candidatura  per  i  progetti  strategici 

Regionali  1 settembre 2017 – ore 9,00: Apertura della finestra di candidatura per i progetti strategici 

Regionali 

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30 settembre 2017 – ore 17,00: Chiusura della finestra di candidatura per i progetti strategici Regionali. 

Entro 90 giorni successivi alla chiusura della finestra di candidatura, Regione Lombardia pubblica su B.U.R.L. il provvedimento di approvazione dei progetti. 

Entro  30  giorni  successivi  alla  data  di  pubblicazione  sul  B.U.R.L.  del  provvedimento  di approvazione, il Soggetto attuatore avvia il progetto ammesso a finanziamento su SIAGE. 

Entro  60  giorni  successivi  alla  data  di  pubblicazione  sul  B.U.R.L.  del  provvedimento  di approvazione,  il  Soggetto  attuatore  avvia  almeno  una  delle  azioni  formative  previste  dal progetto approvato. 

Entro  180  giorni  successivi  alla  data  di  pubblicazione  sul  B.U.R.L.  del  provvedimento  di approvazione,  le attività formative delle azioni  in cui si articolano i progetti approvati devono essere inderogabilmente realizzate. 

Entro 30 giorni dalla conclusione delle attività formative in aula, il Soggetto Attuatore presenta la rendicontazione finale e la relativa richiesta di liquidazione.  

Al fine del calcolo delle soglie temporali indicate, non dovrà essere conteggiato il mese di agosto. 

 

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Avviso Formazione Continua – Fase V Domanda di finanziamento

Spett.leRegione LombardiaDirezione Generale Istruzione Formazione e Lavoro

Domanda di finanziamento

Il sottoscritto nato a

il residente a in via

in qualità di legale rappresentante o soggetto firmatario autorizzato del Soggetto attuatore

con sede in

Codice Fiscale Partita IVA

consapevole delle sanzioni penali, nel caso di mendaci dichiarazioni, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall'articolo 76, del DPR 445/00 e successive modifiche e integrazioni

CHIEDE

di poter accedere al finanziamento per il progetto sotto indicato relativo all’ “Avviso Formazione Continua – fase V” - Tipologia …….. Azione ……[campo precompilato]:

Titolo progetto Finanziamento richiesto (€)

Cofinanziamento privato (€)

Costo complessivo del progetto (€)

DICHIARA(ai sensi dell’art. 47 D.P.R. 28 Dicembre 2000, n. 445 e successive modifiche e integrazioni)

1. la non sussistenza delle clausole di esclusione di cui all’art. 38, comma 1 del D.Lgs n. 163/2006 e successive modifiche;

BOLLO a norma di legge

ALLEGATO 2

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2. che nei confronti del legale rappresentante non sussistono le cause di divieto, decadenza o sospensione previste dall’art. 10 della legge 31 maggio 1965 n. 575 ed indicate nell’allegato 1 al Decreto Legislativo 8/8/1994 n. 490 e successive modificazioni;

3. di rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche);

4. di essere in regola rispetto alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili (art.17 Legge n. 68 del 12/3/1999).

Dichiara inoltre: la regolarità di quanto contenuto nella presente domanda, la conformità degli elementi esposti

e la loro corrispondenza con quanto presente negli allegati; che il progetto di cui sopra non è e non sarà oggetto di altri finanziamenti pubblici né di altri

finanziamenti di Fondi Paritetici Interprofessionali; di attenersi a tutte le disposizioni previste dal sopraccitato avviso, ivi incluse quelle relative al

monitoraggio, alla valutazione. di svolgere tutti i corsi esclusivamente nella/e sede/i accreditata/e o sedi dell’azienda/e

coinvolta/e o sedi dell'organizzazione datoriale o sindacale di appartenenza dell’impresa/e coinvolta/e.

ALLEGA

quale parte integrante, alla presente domanda: Scheda progetto esecutivo; Intesa tra le parti sociali debitamente sottoscritta; Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti di stato, ai sensi dell’art.47 del DPR 445

del 28 dicembre 2000, redatta da ogni impresa partecipante al progetto.

Il Legale rappresentante o firmatario (nome e cognome)

INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Tutti i dati personali di cui Regione Lombardia venga in possesso in occasione dell’espletamento del presente procedimento, verranno trattati nel rispetto del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. La relativa Informativa è parte integrante dell’Avviso Formazione Continua.

Letta tale informativa, acconsento al trattamento dei dati personali per le finalità e con le modalità ivi indicate.

Il Legale rappresentante o firmatario (nome e cognome)

——— • ———

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– 62 – Bollettino Ufficiale

Avviso Formazione Continua – Fase V Scheda progetto esecutivo

Sezione 1 - Informazioni generali

1.1 Titolo progetto

1.2 Anagrafica Soggetto attuatore

Ragione sociale: Sede legale: Tel.: Fax: e-mail/PEC: Codice fiscale: Partita Iva: Legale rappresentante o firmatario (nome e cognome): Persona di contatto (nome e cognome): e-mail persona di contatto:

1.3 Tipologia progetto

Tipologia progetto Numeroimprese coinvolte

Numero partecipante coinvolti

Numero azioni formative previste

Aziendale Interaziendale Strategici regionali - Accordi per la competitività

- Fondi Paritetici Interprofessionali

- Aree interne

1.4 Elenco Imprese partecipanti al progetto

Ragione sociale Partita IVA Codice fiscale Codice ATECO prioritario

ALLEGATO 3

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1.5 Obiettivi del progetto

Descrivere gli obiettivi che l’impresa o il gruppo di imprese intende perseguire con le attività formative previste dal progetto.

1.6 Analisi dei fabbisogni formativi

Illustrare:a) i fabbisogni formativi rilevati b) le tipologie di azioni formative per rispondere ai bisogni rilevati, indicando le tipologie di

corsi che si intendono attivare per lavoratori, imprenditori, ecc.

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– 64 – Bollettino Ufficiale

Sezione 2 - Azioni impresa

2.1 Articolazione Azioni formative

Azione n. (id corso)

Titolo

n. ore di formazione n. allievi

Obiettivi specifici dell’azione formativa

Contenuti dell’azione formativa

Destinatari specifici dell’azione formativa

Destinatari dell’azione formativa (max 10 per azione)

Denominazione Impresa

Numero partecipanti all’azione

Di cui “Lavoratore”

Di cui “Imprenditore”

Tipologia di

impresa(G, M, P)

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Ore formazione allievi rivolte agli “Imprenditori”

Attestazione prevista

Costo del lavoro orario medio

Tipologia impresa prevalente Grande/media/piccola impresa

2.2 Preventivo di costo dell’azione

costi della formazione di cui:  ‐ costi diretti  ‐ spese generali indirette    costo del lavoro previsto costo del lavoro ammissibile  COSTO TOTALE DELL'AZIONE 

2.3 Finanziamento dell’azione

Finanziamento pubblico Finanziamento privato obbligatorio 

Riprodurre la sezione per ciascuno delle azioni previste.

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– 66 – Bollettino Ufficiale

Sezione 3 - Dati riepilogativi di progetto

3.1 Riepilogo dati finanziamento progetto

Azioni Formative (id corso)

Costo totale azione Finanziamento pubblico (€)

Cofinanziamento privato (€)

Azione 1 Azione 2 Azione 3 Azione 4 Azione 5 ……… TOTALE PROGETTO

3.2 Costo complessivo del progetto

Costo complessivo del progetto di cui Quota finanziamento pubblico

Quota cofinanziamento privato obbligatorio

3.3. Attività formative rivolte agli “Imprenditori”

Totale Ore formazione allievi rivolte agli “Imprenditori”Incidenza percentuale

Il Legale rappresentante o firmatario (nome e cognome)

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Intesa tra le Parti Sociali tra

(eliminare le alternative non pertinenti)

L’impresa1 (Ragione Sociale) rappresentata da (NOME COGNOME e FUNZIONE AZIENDALE)Oppurel'organizzazione datoriale (XXXX) rappresentata da (NOME COGNOME e RUOLO)l'organizzazione datoriale (XXXX) rappresentata da (NOME COGNOME e RUOLO)

erappresentanza sindacale XXXX rappresentata da (NOME COGNOME SINDACALISTA E RUOLO SINDACALE)rappresentanza sindacale XXXX rappresentata da (NOME COGNOME SINDACALISTA E RUOLO SINDACALE)rappresentanza sindacale XXXX rappresentata da (NOME COGNOME SINDACALISTA E RUOLO SINDACALE)

Le parti concordano

sulla validità del Progetto Formativo denominato “_______________________________________________”presentato da (indicare il Soggetto Attuatore) “_________________________________________________” sulla linea di finanziamento “________________________________________________________________” a valere sull’Avvio “Formazione Continua – Fase V” di cui al DDUO n. ____________ del _______________ finanziato nell’ambito del POR FSE 2014-2020.

Gli obiettivi e i contenuti di massima degli interventi formativi previsti dal progetto sono i seguenti2: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

1 Compilare per ogni impresa che aderisce al progetto 2 Breve, ma puntuale descrizione di massimo 15 righe

ALLEGATO 4

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– 68 – Bollettino Ufficiale

Il progetto formativo vedrà coinvolto il personale delle seguenti imprese ed eventuali liberi professionisti: (indicare tutte le imprese e i liberi professionisti coinvolti)

Ragione Sociale Partita IVA Provincia Assenza / Presenza di RSU aziendali3

Numero allievi in formazione

Per un importo di finanziamento complessivo pari a _________________________ Euro, di cui: ‐ Quota pubblica Euro ________________________________________________________‐ Quota di cofinanziamento Euro _______________________________________________

Letto, approvato e sottoscritto(Data e Luogo di sottoscrizione4)

______________________________

SIGLA 5Nome e Cognome

in stampatello Firma

(eliminare le alternative non pertinenti)

Per l’impresa 6 ____________________________ _______________________________Oppure

OO.DD.6 _________________________ _______________________________xxxxxx - _________________________ _______________________________

OO.SS.6 Nome e Cognome Firma(specificare la Sigla) in stampatello

xxxxxx - __________________________ ______________________________

3 È obbligatorio dichiarare la presenza ovvero l'assenza di RSU nelle imprese coinvolte nella formazione 4 Data e luogo sono requisiti obbligatori ai fini dell’ammissibilità del progetto 5 La Sigla delle Organizzazioni Datoriali e Sindacali è requisito obbligatorio ai fini dell’ammissibilità del progetto 6 L’intesa deve essere sottoscritta da tutti i soggetti individuati in premessa.

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DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI DI STATO

E CLAUSOLA DEGGENDORF

Il sottoscritto _____________________________________________________________________

(Nome Cognome) nato/a a ____________________________

(Comune) (____) (Prov.)

il _____ /_____ / __________ (gg/mm/aaaa)

residente in ___________________________ (Comune)

(____) (Prov.)

__________________________ (Via, Piazza, ecc.)

_____ (Num)

in qualità di:

in via di autocertificazione, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali a carico di chi rilascia dichiarazioni mendaci e forma atti falsi, ai sensi degli Artt. 46, 47, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000,

in riferimento al progetto dal titolo “_________________________________________________” presentato

dal soggetto attuatore ________________________________, nell’ambito dell’ Avviso Formazione Continua

– Fase V” (d.d.u.o. n. ………del …………….), intervento realizzato con risorse a valere sul Programma

Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia

DICHIARA

ai fini della concessione dell’agevolazione, qualificabile come aiuto di Stato ai sensi dell’art. 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e concessa ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014:

☐ Legale rappresentante della società ______________________________________________________

(Ragione sociale)

☐ Titolare dell’impresa ________________________________________________________________ (Denominazione) ☐ Libero professionista

con sede in: _______________________ (____) ____________________________ ______

(Comune) (Provincia) (Via, Piazza, ecc.) (Numero)

Tel. _______________________ C.F./P.IVA: ________________________________

ALLEGATO 5

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di appartenere alla seguente tipologia di impresa: o Micro/piccola o Media o Grande

di non essere impresa in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 par. 1 punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014, in quanto applicabile; di non appartenere ai settori esclusi dal campo di applicazione del reg. 651/2014 art. 1 – commi dal 2 al 5; di non avere ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di ‘de minimis’ o Fondi UE a gestione diretta a valere sullo stesso progetto di cui si chiede il finanziamento

DICHIARA INOLTRE

ai fini dell’erogazione dell’agevolazione

☐ di essere ☐ di non essere

destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da determinate calamità naturali (c.d. Clausola Deggendorf – in applicazione dell’art. 1, comma 4, lettera a) del regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, in GUUE L. 187 del 26 giugno 2014, pag. 1);

Deve essere sottoscritta una sola alternativa. Se il soggetto è destinatario di un’ingiunzione di recupero:

☐ di aver rimborsato per intero l’importo oggetto dell’ingiunzione di recupero

☐ di aver depositato l’intero importo oggetto dell’ingiunzione di recupero in un conto corrente bloccato

SI IMPEGNA

a ripresentare la presente dichiarazione qualora intervengano variazioni rispetto a quanto dichiarato con la presente dichiarazione in occasione di ogni successiva erogazione

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

 

 

 

Allegati: copia Carta Identità

 

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Avviso Formazione Continua – Fase V

ATTO DI ADESIONE Il/La sottoscritto/a ……………………………………………………………………………………... nato/a a …………………………………………….., prov….…,il ………………………………….. Cod. Fiscale …………................................................................................................................. In qualità di: □ Legale rappresentante □ o soggetto delegato con potere di firma dell’istituzione formativa ……… (denominazione e ragione sociale) ……………………..…. accreditata nella sezione ……. dell’albo regionale degli operatori accreditati con ID_………….. con sede legale nel Comune di ………………………… CAP …………… Prov. …………….. via ………………………………… n. ……………………… Codice Fiscale ………………………………………………….. Partita Iva …………………………………………………………

PREMESSO CHE l’ammissione al finanziamento comporta la realizzazione del progetto finanziato con d.d.s. del ……… n. ……… “……………………………” nel rispetto delle normative europee, nazionali e regionali,

accetta di realizzare il progetto ID_....[identificativo progetto]....... presentato e ammesso a

finanziamento, entro i termini stabiliti, nel rispetto delle normative europee, nazionali e regionali, nonché nel rispetto delle modalità di gestione, monitoraggio e rendicontazione definite dall’Avviso;

di rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza dei lavoratori e dei partecipanti impegnati nella iniziativa approvata;

di consentire le attività di verifica e controllo sulla realizzazione del progetto da parte dei funzionari regionali, nazionali ed europei competenti;

le condizioni economiche previste da Regione Lombardia; di rispettare il termine perentorio di 30 giorni dalla data di conclusione del progetto

per la presentazione della rendicontazione finale.

ALLEGATO 6

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– 72 – Bollettino Ufficiale

Il sottoscritto, consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, della responsabilità penale ex art. 76 del DPR 445/2000, nonché della decadenza dal contributo concesso ex art. 75 DPR 445/2000

dichiara che non sono intervenute variazioni rispetto ai requisiti di accreditamento e che

eventuali successive variazioni verranno comunicate tempestivamente a Regione - Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro;

di non percepire altri finanziamenti per la realizzazione del progetto e di impegnarsi a comunicare immediatamente a Regione la presenza di altri finanziamenti di organismi pubblici per le attività svolte nell’ambito dello stesso;

di non essere sottoposto a misure giudiziarie o amministrative che limitano la possibilità giuridica di contrattare con la P.A.;

di non trovarsi, se soggetto privato, in alcuna condizione che precluda la partecipazione a contributi pubblici ai sensi delle vigenti normative antimafia;

di essere consapevole della facoltà di Regione Lombardia di recuperare somme indebitamente erogate qualora a seguito delle attività di verifica e controllo si rilevassero irregolarità nella realizzazione del progetto;

di conservare la documentazione relativa al progetto nel rispetto delle disposizioni dell’art. 140 del Regolamento (UE) 1303/2013;

di impegnarsi ad accettare le eventuali modifiche all’assetto regolamentare che si rendessero necessarie per effetto dell’entrata in vigore di nuove disposizioni europee, nazionali o regionali.

si impegna altresì

ad attenersi agli obblighi in materia di informazione e pubblicità di cui all’Allegato XII

punto 2.2. del Reg. (UE) 1303/2013 “Responsabilità dei beneficiari” e di cui al Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione, nonché le prescrizioni previste nell’Avviso al paragrafo 13;

a fornire ai destinatari presi in carico informazioni sul cofinanziamento del FSE e sul ruolo dell’Unione Europea.

Il Legale rappresentante o soggetto delegato con potere di firma (Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art.24 del D.Lgs. 82/2005 e ss.mm.ii.)

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Bollettino Ufficiale

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– 73 –

 

 

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

(APPLICAZIONE DELL’INTENSITÀ DI AIUTO SUPERIORE AL 50%)

Il sottoscritto _____________________________________________________________________

(Nome Cognome) nato/a a ____________________________

(Comune) (____) (Prov.)

il _____ /_____ / __________ (gg/mm/aaaa)

residente in ___________________________ (Comune)

(____) (Prov.)

__________________________ (Via, Piazza, ecc.)

_____ (Num)

in qualità di:

in via di autocertificazione, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali a carico di chi rilascia dichiarazioni mendaci e forma atti falsi, ai sensi degli Artt. 46, 47, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000,

in riferimento al progetto ID __________________ dal titolo

“_________________________________________________” presentato dal soggetto attuatore

________________________________, nell’ambito dell’ Avviso Formazione Continua – Fase V” (d.d.u.o. n.

☐ Legale rappresentante della società ______________________________________________________

(Ragione sociale)

☐ Titolare dell’impresa ________________________________________________________________ (Denominazione) ☐ Libero professionista

con sede in: _______________________ (____) ____________________________ ______

(Comune) (Provincia) (Via, Piazza, ecc.) (Numero)

Tel. _______________________ C.F./P.IVA: ________________________________

ALLEGATO 7

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– 74 – Bollettino Ufficiale

………del …………….), intervento realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale

cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia

DICHIARA

ai fini della concessione dell’agevolazione, di appartenere alla seguente tipologia di impresa ai sensi dell’art. 31, comma 4, lettera b, del Reg. 651/2014:

Micro/piccola Media Grande

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

 

 

 

Allegati: copia Carta Identità

 

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– 75 –

 

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE

(Art. 46 D.P.R. 28/12/2000, n.445)

Il sottoscritto

_____________________________________________________________________ (Nome Cognome)

nato/a a ____________________________

(Comune)

(____)

(Prov.)

il _____ /_____ / __________

(gg/mm/aaaa)

residente in ___________________________

(Comune)

(____)

(Prov.)

__________________________

(Via, Piazza, ecc.)

_____

(Num)

in via di autocertificazione, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali a carico di chi rilascia dichiarazioni mendaci e forma atti falsi, ai sensi degli Artt. 46, 47, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000,

in riferimento al progetto ID ______________________ dal titolo

“_________________________________________________” presentato dal soggetto attuatore

________________________________, nell’ambito dell’ Avviso Formazione Continua – Fase V” (d.d.u.o. n.

………del …………….), intervento realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale

cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia

DICHIARA

di essere “lavoratore disabile” ai sensi dell’art 1 della Legge 68/99; o di essere “lavoratore svantaggiato” e di appartenere a una delle seguenti tipologie ai sensi dell’art 2 comma 4 del Reg. 651/2014:

avere un'età compresa tra i 15 e i 24 anni;

ALLEGATO 8

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– 76 – Bollettino Ufficiale

non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver

completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere ancora ottenuto il

primo impiego regolarmente retribuito;

aver superato i 50 anni di età;

essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico;

essere occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che

supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato

membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

Allegati: copia Carta Identità 

Dichiara inoltre ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs.30 giugno 2003 n. 196, di essere stato informato che i dati personali contenuti nella presente dichiarazione saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

 

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Estratto dal Reg (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 

 

CAPO I 

DISPOSIZIONI COMUNI 

Articolo 1‐ Campo di applicazione 

1. Il presente regolamento si applica alle seguenti categorie di aiuti: 

a) aiuti a finalità regionale; b) aiuti alle PMI sotto forma di aiuti agli investimenti, aiuti al funzionamento e accesso delle PMI ai 

finanziamenti; c) aiuti per la tutela dell'ambiente; d) aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione; e) aiuti alla formazione; f) aiuti all'assunzione e all'occupazione di lavoratori svantaggiati e di lavoratori con disabilità; g) aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da determinate calamità naturali; h) aiuti a carattere sociale per i trasporti a favore dei residenti in regioni remote; i) aiuti per le infrastrutture a banda larga; j) aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio; k) aiuti per le infrastrutture sportive e le infrastrutture ricreative multifunzionali; e l) aiuti per le infrastrutture locali. 

2. Il presente regolamento non si applica: 

a) ai regimi di cui alle sezioni 1 (ad eccezione dell'articolo 15), 2, 3, 4, 7 (ad eccezione dell'articolo 44) e 10 del capo III del presente regolamento, se la dotazione annuale media di aiuti di Stato supera 150 milioni di EUR, a decorrere da sei mesi dalla loro entrata in vigore. La Commissione può decidere che il presente regolamento continua ad applicarsi per un periodo più lungo a ciascuno di questi regimi di aiuto dopo aver esaminato il relativo piano di valutazione trasmesso dallo Stato membro alla Commissione entro 20 giorni lavorativi a decorrere dall'entrata in vigore del regime in questione; 

b) a eventuali modifiche dei regimi di cui all'articolo 1, paragrafo 2, lettera a), diverse dalle modifiche che non possono incidere sulla compatibilità del regime di aiuti a norma del presente regolamento o che non possono incidere sostanzialmente sul contenuto del piano di valutazione approvato; 

c) agli aiuti per attività connesse all'esportazione verso paesi terzi o Stati membri, vale a dire gli aiuti direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all'attività d'esportazione; 

d) agli aiuti subordinati all'uso di prodotti nazionali rispetto a quelli d'importazione. 

3. Il presente regolamento non si applica: 

ALLEGATO A

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– 78 – Bollettino Ufficiale

a) agli aiuti concessi nel settore della pesca e dell'acquacoltura, disciplinati dal regolamento (UE) n. 1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, recante modifica ai regolamenti (CE) n. 1184/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga il regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio (1), ad eccezione degli aiuti alla formazione, degli aiuti per l'accesso delle PMI ai finanziamenti, degli aiuti a ricerca, sviluppo e innovazione a favore delle PMI e degli aiuti a favore dei lavoratori svantaggiati e dei lavoratori con disabilità; 

b) agli aiuti concessi nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, ad eccezione della compensazione per i sovra costi diversi dai costi di trasporto nelle regioni ultra periferiche di cui all'articolo 15, paragrafo 2, lettera b), agli aiuti alle PMI per servizi di consulenza, agli aiuti al finanziamento del rischio, agli aiuti alla ricerca e sviluppo, agli aiuti all'innovazione a favore delle PMI, agli aiuti per la tutela dell'ambiente e agli aiuti a favore dei lavoratori svantaggiati e dei lavoratori con disabilità; 

c) agli aiuti concessi nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nei casi seguenti: i) quando l'importo dell'aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti 

acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate; ii) quando l'aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a 

produttori primari; d) agli aiuti per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive, di cui alla decisione 

2010/787/UE del Consiglio; e) alle categorie di aiuti a finalità regionale escluse all'articolo 13. 

Se un'impresa operante nei settori esclusi di cui alle lettere a), b) o c) del primo comma opera anche in settori che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento, il regolamento si applica agli aiuti concessi in relazione a questi ultimi settori o attività, a condizione che gli Stati membri garantiscano, tramite mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano degli aiuti concessi a norma del presente regolamento. 

4. Il presente regolamento non si applica: 

a) ai regimi di aiuti che non escludono esplicitamente il pagamento di aiuti individuali a favore di un'impresa destinataria di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da determinate calamità naturali; 

b) agli aiuti ad hoc a favore delle imprese descritte alla lettera a); c) agli aiuti alle imprese in difficoltà, ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni 

arrecati da determinate calamità naturali. 

5. Il presente regolamento non si applica alle misure di aiuto di Stato che di per sé, o a causa delle condizioni cui sono subordinate o per il metodo di finanziamento previsto, comportano una violazione indissociabile del diritto dell'Unione europea, in particolare: 

a) le misure di aiuto in cui la concessione dell'aiuto è subordinata all'obbligo per il beneficiario di avere la propria sede nello Stato membro interessato o di essere stabilito prevalentemente in questo Stato. È tuttavia ammessa la condizione di avere una sede o una filiale nello Stato membro che concede l'aiuto al momento del pagamento dell'aiuto; 

b) le misure di aiuto in cui la concessione dell'aiuto è subordinata all'obbligo per il beneficiario di utilizzare prodotti o servizi nazionali; 

                                                            1 GU L 354 del 28.12.2013, pag. 1. 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 79 –

c) le misure di aiuto che limitano la possibilità per i beneficiari di sfruttare in altri Stati membri i risultati ottenuti della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione.  

Articolo 2 ‐ Definizioni 

Ai fini del presente regolamento si intende per: 

1) «aiuto»: qualsiasi misura che risponda a tutti i criteri stabiliti all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato; 

2) «piccole e medie imprese» o «PMI»: imprese che soddisfano i criteri di cui all'allegato I; 3) «lavoratore con disabilità»: 

a) chiunque sia riconosciuto come lavoratore con disabilità a norma dell'ordinamento nazionale; o b) chiunque presenti durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che, in 

combinazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione all'ambiente di lavoro su base di uguaglianza con gli altri lavoratori; 

4) «lavoratore svantaggiato»: chiunque soddisfi una delle seguenti condizioni: a) non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; b) avere un'età compresa tra i 15 e i 24 anni; c) non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver 

completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; 

d) aver superato i 50 anni di età; e) essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico; f) essere occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo‐donna che 

supera almeno del 25 % la disparità media uomo‐donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato; 

g) appartenere a una minoranza etnica di uno Stato membro e avere la necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso ad un'occupazione stabile; 

5) «trasporto»: trasporto di passeggeri per via aerea, marittima, stradale, ferroviaria o per vie navigabili interne o trasporto di merci per conto terzi; 

6) «costi di trasporto»: costi di trasporto per conto terzi effettivamente sostenuti dai beneficiari, per viaggio, comprendenti: a) costi di nolo, di movimentazione e di stoccaggio temporaneo, nella misura in cui sono connessi 

al viaggio; b) costi di assicurazione del carico; c) imposte, dazi e prelievi applicabili al carico e, eventualmente, alla portata lorda al punto di 

origine e al punto di destinazione; d) i costi dei controlli di sicurezza e le maggiorazioni legate all'aumento del costo del carburante; 

7) «regioni remote»: le regioni ultra periferiche, Malta, Cipro, Ceuta e Melilla, le isole facenti parte del territorio di uno Stato membro e le zone scarsamente popolate; 

8) «commercializzazione di prodotti agricoli»: la detenzione o l'esposizione di un prodotto agricolo allo scopo di vendere, mettere in vendita, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto prodotto, esclusa la prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o imprese di trasformazione e qualsiasi attività che prepara il prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un produttore primario a consumatori finali è considerata commercializzazione se avviene in locali separati riservati a tale scopo; 

9) «produzione primaria di prodotti agricoli»: la produzione di prodotti del suolo e dell'allevamento, di cui all'allegato I del trattato, senza ulteriori interventi volti a modificare la natura di tali prodotti; 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 80 – Bollettino Ufficiale

10) «trasformazione di prodotti agricoli»: qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezion fatta per le attività svolte nell'azienda agricola necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale alla prima vendita; 

11) «prodotti agricoli»: i prodotti elencati nell'allegato I del trattato, ad eccezione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura elencati nell'allegato I del regolamento (UE) n. 1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013; 

12) «regioni ultra periferiche»: regioni di cui all'articolo 349 del trattato. A norma della decisione 2010/718/UE del Consiglio europeo, dal 1o gennaio 2012 Saint‐Barthélemy ha cessato di essere una regione ultra periferica. A norma della decisione 2012/419/UE del Consiglio europeo, dal 1o gennaio 2014 Mayotte è diventata una regione ultra periferica; 

13) «carbone»: carboni di alta, media e bassa qualità di classe «A» e «B» ai sensi della classificazione stabilita dalla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite nel sistema internazionale di codificazione dei carboni e precisata nella decisione del Consiglio, del 10 dicembre 2010, sugli aiuti di Stato per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive (1); 

14) «aiuti individuali»: a) aiuti ad hoc; e b) gli aiuti concessi a singoli beneficiari nel quadro di un regime di aiuti; 

15) «regime di aiuti»: qualsiasi atto in base al quale, senza che siano necessarie ulteriori misure di attuazione, possono essere concessi aiuti individuali a favore di imprese definite in maniera generale e astratta nell'atto stesso così come qualsiasi atto in base al quale un aiuto non legato a un progetto specifico può essere concesso a una o più imprese per un periodo di tempo indefinito e/o per un ammontare indefinito; 

16) «piano di valutazione»: un documento contenente almeno i seguenti elementi minimi: gli obiettivi del regime di aiuti da valutare, le questioni oggetto della valutazione, gli indicatori di risultato, la metodologia prevista per svolgere la valutazione, gli obblighi di raccolta dei dati, il calendario proposto per la valutazione, compresa la data di presentazione della relazione finale, la descrizione dell'organismo indipendente che svolge la valutazione o i criteri utilizzati per selezionarlo nonché le modalità previste per assicurare la pubblicità della valutazione; 

17) «aiuti ad hoc»: aiuti non concessi nell'ambito di un regime di aiuti; 18) «impresa in difficoltà»: un'impresa che soddisfa almeno una delle seguenti circostanze: 

a) nel caso di società a responsabilità limitata (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell'ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell'intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate. Ciò si verifica quando la deduzione delle perdite cumulate dalle riserve (e da tutte le altre voci generalmente considerate come parte dei fondi propri della società) dà luogo a un importo cumulativo negativo superiore alla metà del capitale sociale sottoscritto. Ai fini della presente disposizione, per «società a responsabilità limitata» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all'allegato I della direttiva 2013/34/UE (2) e, se del caso, il «capitale sociale» comprende eventuali premi di emissione; 

b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell'ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito 

                                                            2 Direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativa ai bilanci d'esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE del Consiglio. 

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della due diligence da parte dell'intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa di perdite cumulate. Ai fini della presente disposizione, per «società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all'allegato II della direttiva 2013/34/UE; 

c) qualora l'impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori; 

d) qualora l'impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazione; 

e) nel caso di un'impresa diversa da una PMI, qualora, negli ultimi due anni: i) il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell'impresa sia stato superiore a 7,5; e ii) il quoziente di copertura degli interessi dell'impresa (EBITDA/interessi) sia stato inferiore a 

1,0; 19) «obblighi di spesa a livello territoriale»: obblighi imposti ai beneficiari dall'autorità che concede 

l'aiuto di spendere un importo minimo e/o svolgere un livello minimo di attività di produzione in un determinato territorio; 

20) «importo di aiuto corretto»: importo massimo di aiuto consentito per un grande progetto di investimento, calcolato secondo la seguente formula: importo massimo di aiuto = R × (A + 0,50 × B + 0 × C) dove: R è l'intensità massima di aiuto applicabile nella zona interessata stabilita in una carta degli aiuti a finalitàregionale in vigore alla data in cui è concesso l'aiuto, esclusa l'intensità di aiuto maggiorata per le PMI; A sono i primi 50 milioni di EUR di costi ammissibili, B è la parte di costi ammissibili compresa tra 50 milioni di EUR e 100 milioni di EUR e C è la parte di costi ammissibili superiore a 100 milioni di EUR; 

21) «anticipo rimborsabile»: prestito a favore di un progetto versato in una o più rate le cui condizioni di rimborso dipendono dall'esito del progetto; 

22) «equivalente sovvenzione lordo»: importo dell'aiuto se fosse stato erogato al beneficiario sotto forma di sovvenzione, al lordo di qualsiasi imposta o altro onere; 

23) «avvio dei lavori»: la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L'acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. In caso di acquisizioni, per «avvio dei lavori» si intende il momento di acquisizione degli attivi direttamente collegati allo stabilimento acquisito; 

24) «grandi imprese»: imprese che non soddisfano i criteri di cui all'allegato I; 25) «regimi fiscali subentrati a regimi precedenti»: regimi sotto forma di agevolazioni fiscali che 

rappresentano una versione modificata di regimi fiscali preesistenti dello stesso tipo e che li sostituiscono; 

26) «intensità di aiuto»: importo lordo dell'aiuto espresso come percentuale dei costi ammissibili, al lordo di imposte o altri oneri; 

27) «zone assistite»: zone designate in una carta degli aiuti a finalità regionale relativa al periodo 1.7.2014 — 31.12.2020, in applicazione dell'articolo 107, paragrafo 3, lettere a) e c), del trattato; 

28) «data di concessione degli aiuti»: data in cui al beneficiario è accordato, a norma del regime giuridico nazionale applicabile, il diritto di ricevere gli aiuti; 

29) «attivi materiali»: attivi consistenti in terreni, immobili e impianti, macchinari e attrezzature; 30) «attivi immateriali»: attivi diversi da attivi materiali o finanziari che consistono in diritti di brevetto, 

licenze, knowhow o altre forme di proprietà intellettuale; 

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31) «costi salariali»: importo totale effettivamente pagabile dal beneficiario dell'aiuto in relazione ai posti di lavoro interessati, comprendente la retribuzione lorda prima delle imposte e i contributi obbligatori, quali gli oneri previdenziali e i contributi assistenziali per figli e familiari durante un periodo di tempo definito; 

32) «aumento netto del numero di dipendenti»: aumento netto del numero di dipendenti dello stabilimento in questione rispetto alla media relativa ad un periodo di riferimento; i posti di lavoro soppressi in tale periodo devono essere dedotti e il numero di lavoratori occupati a tempo pieno, a tempo parziale o stagionalmente va calcolato considerando le frazioni di unità di lavoro‐anno; 

33) «infrastruttura dedicata»: infrastruttura costruita per imprese individuabili ex ante e adeguata alle loro esigenze; 

34) «intermediario finanziario»: qualsiasi istituzione finanziaria, a prescindere dalla sua forma e dal suo assetto proprietario, compresi fondi di fondi, fondi di investimento di private equity, fondi di investimento pubblici, banche, istituti di microfinanza e società di garanzia; 

35) «viaggio»: trasporto delle merci dal loro punto di origine al loro punto di destinazione, comprese eventuali sezioni o fasi intermedie all'interno o all'esterno dello Stato membro interessato, effettuato utilizzando uno o più mezzi di trasporto; 

36) «congruo tasso di rendimento finanziario»: tasso previsto di rendimento finanziario equivalente a un tasso di attualizzazione corretto per il rischio che rifletta il livello di rischio di un progetto e la natura e il livello di capitale che l'investitore privato prevede di investire; 

37) «finanziamento totale»: importo complessivo dell'investimento effettuato in un'impresa o progetto ammissibili ai sensi della sezione 3 o degli articoli 16 o 39 del presente regolamento, ad esclusione degli investimenti interamente privati forniti alle condizioni di mercato e che esulano dalla pertinente misura di aiuto di Stato; 

38) «procedura di gara competitiva»: una procedura di gara non discriminatoria che prevede la partecipazione di un numero sufficiente di imprese e a seguito della quale gli aiuti sono concessi sulla base dell'offerta iniziale presentata dall'offerente o di un prezzo di equilibrio. Inoltre, il bilancio o il volume stabiliti nella procedura di gara costituiscono un vincolo imprescindibile, di modo che gli aiuti non possano essere concessi a tutti i partecipanti; 

39) «risultato operativo»: la differenza tra le entrate attualizzate e i costi di esercizio attualizzati nel corso della durata dell'investimento, qualora tale differenza sia positiva. I costi di esercizio comprendono i costi del personale, dei materiali, dei servizi appaltati, delle comunicazioni, dell'energia, della manutenzione, di affitto, di amministrazione, ma escludono, ai fini del presente regolamento, i costi di ammortamento e di finanziamento se questi sono stati inclusi negli aiuti agli investimenti; 

Definizioni relative agli aiuti di Stato a finalità regionale 

40) le definizioni relative agli aiuti alle infrastrutture a banda larga (sezione 10) si applicano alle pertinenti disposizioni in materia di aiuti di Stato a finalità regionale; 

41) «aiuti a finalità regionale agli investimenti»: aiuti a finalità regionale concessi per un investimento iniziale o per un investimento iniziale a favore di una nuova attività economica; 

42) «aiuti a finalità regionale al funzionamento»: aiuti destinati a ridurre le spese correnti di un'impresa non legate a un investimento iniziale. Tali spese includono i costi del personale, dei materiali, dei servizi appaltati, delle comunicazioni, dell'energia, della manutenzione, di affitto, di amministrazione ecc., ma non i costi di ammortamento e di finanziamento se questi sono stati inclusi nei costi ammissibili al momento della concessione degli aiuti agli investimenti; 

43) «settore siderurgico»: tutte le attività connesse alla produzione di almeno uno dei seguenti prodotti: a) ghisa grezza e ferro‐leghe: ghisa per la produzione dell'acciaio, ghisa per fonderia e altre ghise 

grezze, ghisa manganesifera e ferro‐manganese carburato, escluse altre ferro‐leghe; 

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b) prodotti grezzi e prodotti semilavorati di ferro, d'acciaio comune o d'acciaio speciale: acciaio liquido colato o meno in lingotti, compresi i lingotti destinati alla fucinatura di prodotti semilavorati: blumi, billette e bramme; bidoni, coils, larghi laminati a caldo; prodotti finiti a caldo di ferro, ad eccezione della produzione di acciaio liquido per colatura per fonderie di piccole e medie dimensioni; 

c) prodotti finiti a caldo di ferro, d'acciaio comune o d'acciaio speciale: rotaie, traverse, piastre e stecche, travi, profilati pesanti da 80 mm e più, palancole, barre e profilati inferiori a 80 mm e piatti inferiori a 150 mm, vergella, tondi e quadri per tubi, nastri e bande laminate a caldo (comprese le bande per tubi), lamiere laminate a caldo (rivestite o meno), piastre e lamiere di spessore di 3 mm e più, larghi piatti di 150 mm e più, ad eccezione di fili e prodotti fabbricati con fili metallici, barre lucide e ghisa; 

d) prodotti finiti a freddo: banda stagnata, lamiere piombate, banda nera, lamiere zincate, altre lamiere rivestite, lamiere laminate a freddo, lamiere magnetiche, nastro destinato alla produzione di banda stagnata, lamiere laminate a freddo, in rotoli e in fogli; 

e) tubi: tutti i tubi senza saldatura e i tubi saldati in acciaio di un diametro superiore a 406,4 mm;  

44) «settore delle fibre sintetiche»: a) l'estrusione/testurizzazione di tutti i tipi generici di fibre e filati poliesteri, poliammidici, acrilici 

o polipropilenici, a prescindere dal loro impiego finale; o b) la polimerizzazione (compresa la policondensazione) laddove questa sia integrata con 

l'estrusione sotto ilprofilo dei macchinari utilizzati; o c) qualsiasi processo ausiliario, connesso all'installazione contemporanea di capacità di 

estrusione/testurizzazione da parte del potenziale beneficiario o di un'altra società del gruppo cui esso appartiene, il quale nell'ambito della specifica attività economica in questione risulti di norma integrato a tali capacità sotto il profilo dei macchinari utilizzati;  

45) «settore dei trasporti»: trasporto di passeggeri per via aerea, marittima, stradale, ferroviaria e per vie navigabili interne o trasporto di merci per conto terzi; più in particolare, il «settore dei trasporti» comprende le seguenti attività ai sensi della NACE Rev. 2: a) NACE 49: Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte, escluse le attività NACE 49.32 

Trasporto con taxi, 49.42 Servizi di trasloco e 49.5 Trasporto mediante condotte; b) NACE 50: Trasporti marittimi e per vie d'acqua; c) NACE 51: Trasporto aereo, esclusa NACE 51.22 Trasporto spaziale; 

 46) «regime destinato a un numero limitato di settori specifici di attività economica»: regime che 

interessa le attività che rientrano nel campo di applicazione di meno di cinque classi (codice numerico a quattro cifre) della classificazione statistica NACE Rev. 2;  

47) «attività turistica»: le seguenti attività ai sensi della NACE Rev. 2: a) NACE 55: servizi di alloggio; b) NACE 56: attività di servizi di ristorazione; c) NACE 79: attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione 

e attività correlate; d) NACE 90: attività creative, artistiche e d'intrattenimento; e) NACE 91: attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali; f) NACE 93: attività sportive, di intrattenimento e di divertimento; 

 48) «zone scarsamente popolate»: le zone riconosciute in quanto tali dalla Commissione nelle singole 

decisioni sulle carte degli aiuti a finalità regionale per il periodo 1.7.2014 — 31.12.2020; 

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49) «investimento iniziale»: a) un investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo 

stabilimento, all'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente o a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente; 

b) l'acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia acquistato da un investitore che non ha relazioni con il venditore. Non rientra nella definizione la semplice acquisizione di quote di un'impresa; 

50) «attività uguali o simili»: attività che rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione statistica delle attività economiche NACE Rev. 2 di cui al regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che definisce la classificazione statistica delle attività economiche NACE Revisione 2 e modifica il regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio nonché alcuni regolamenti (CE) relativi a settori statistici specifici (1); 

51) «investimento iniziale a favore di una nuova attività economica»: a) un investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo stabilimento 

o alla diversificazione delle attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento; 

b) l'acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia acquistato da un investitore non ha relazioni con il venditore, a condizione che le nuove attività che verranno svolte utilizzando gli attivi acquisiti non siano uguali o simili a quelle svolte nello stabilimento prima dell'acquisizione; 

52) «grande progetto di investimento»: investimento iniziale con costi ammissibili superiori a 50 milioni di EUR calcolati sulla base dei prezzi e dei tassi di cambio alla data in cui è concesso l'aiuto; 

53) «punto di destinazione»: luogo dove le merci vengono scaricate; 54) «punto di origine»: luogo dove le merci vengono caricate per il trasporto; 55) «zone ammissibili agli aiuti al funzionamento»: le regioni ultra periferiche di cui all'articolo 349 del 

trattato o le zone scarsamente popolate, di cui alla carta degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro in questione per il periodo 1.7.2014 — 31.12.2020; 

56) «mezzo di trasporto»: le seguenti modalità di trasporto: ferroviario, stradale, per vie navigabili interne, marittimo, aereo e intermodale; 

57) «fondo per lo sviluppo urbano»: veicolo di investimento specializzato istituito al fine di investire in progetti di sviluppo urbano nel quadro di una misura di aiuti per lo sviluppo urbano. Tali fondi sono gestiti dai gestori dei fondi per lo sviluppo urbano; 

58) «gestore dei fondi per lo sviluppo urbano»: società di gestione professionale con personalità giuridica che seleziona ed effettua investimenti in progetti di sviluppo urbano ammissibili; 

59) «progetto di sviluppo urbano»: progetto di investimento che ha le potenzialità per sostenere l'attuazione degli interventi previsti da un approccio integrato in materia di sviluppo urbano sostenibile e per contribuire al conseguimento degli obiettivi in esso definiti, inclusi i progetti con un tasso di rendimento interno che può non essere sufficiente ad attrarre finanziamenti su una base prettamente commerciale. Un progetto di sviluppo urbano può essere organizzato come finanziamento distinto in seno alle strutture giuridiche dell'investitore privato beneficiario o come un'entità giuridica distinta, ad esempio, una società veicolo; 

60) «strategia integrata per lo sviluppo urbano sostenibile»: strategia ufficialmente proposta e certificata da un'autorità locale o un organismo pubblico competenti, definita per una specifica zona geografica urbana e un periodo determinato, che elenchi le azioni integrate volte ad affrontare le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali che gravano sulle zone urbane; 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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61) «contributo in natura»: contributo sotto forma di terreni o immobili laddove tali terreni e immobili facciano parte del progetto di sviluppo urbano; 

Definizioni relative agli aiuti a favore delle PMI 

62) «posti di lavoro direttamente creati da un progetto d'investimento»: posti di lavoro relativi all'attività oggetto dell'investimento, compresi i posti di lavoro creati in seguito all'aumento del tasso di utilizzo delle capacità imputabile all'investimento; 

63) «cooperazione tra le varie organizzazioni»: lo sviluppo di strategie commerciali o di strutture di gestione comuni, la prestazione di servizi comuni o di servizi che agevolano la cooperazione, lo svolgimento di attività coordinate, quali la ricerca e il marketing, il sostegno alle reti e ai raggruppamenti di imprese, il miglioramento dell'accessibilità e della comunicazione, l'utilizzo di strumenti comuni per incoraggiare l'imprenditorialità e gli scambi con le PMI; 

64) «servizi di consulenza in materia di cooperazione»: consulenza, assistenza e formazione volte a favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze e a migliorare la cooperazione; 

65) «servizi di sostegno in materia di cooperazione»: la fornitura di locali ad uso ufficio, siti web, banche dati, biblioteche, ricerche di mercato, manuali, documenti di lavoro e modelli di documenti; 

Definizioni relative agli aiuti per l'accesso delle PMI ai finanziamenti 

66) «investimento in quasi‐equity»: un tipo di finanziamento che si colloca tra equity e debito e ha un rischio più elevato del debito di primo rango (senior) e un rischio inferiore rispetto al capitale primario (common equity), il cui rendimento per colui che lo detiene si basa principalmente sui profitti o sulle perdite dell'impresa destinataria e non è garantito in caso di cattivo andamento dell'impresa. Gli investimenti in quasi‐equity possono essere strutturati come debito, non garantito e subordinato, compreso il debito mezzanino, e, in alcuni casi, convertibile in equity, o come capitale privilegiato (preferred equity); 

67) «garanzia»: nel contesto delle sezioni 1, 3 e 7 del regolamento, impegno scritto ad assumersi la responsabilità per la totalità o una parte delle operazioni di un terzo consistenti in nuovi prestiti, quali strumenti di debito o di leasing, nonché strumenti di quasi‐equity; 

68) «tasso di garanzia»: percentuale di copertura delle perdite da parte di un investitore pubblico per ogni singola operazione ammissibile nel quadro della pertinente misura di aiuto di Stato; 

69) «uscita»: la liquidazione di partecipazioni da parte di un intermediario finanziario o investitore, compresi il «trade sale» (vendita commerciale), il «write‐off» (liquidazione), il rimborso di azioni/prestiti, la vendita a un altro intermediario finanziario o a un altro investitore, la vendita ad un'istituzione finanziaria e la vendita mediante offerta pubblica, comprese le offerte pubbliche iniziali (IPO); 

70) «dotazione finanziaria»: investimento pubblico rimborsabile a favore di un intermediario finanziario al fine di realizzare un investimento nel quadro di una misura per il finanziamento del rischio, laddove tutti i proventi siano restituiti all'investitore pubblico; 

71) «investimento per il finanziamento del rischio»: investimenti in equity e quasi‐equity, prestiti, compresi i leasing, le garanzie o una combinazione di questi strumenti, a favore di imprese ammissibili al fine di realizzare nuovi investimenti; 

72) «investitore privato indipendente»: investitore privato che non è azionista dell'impresa ammissibile in cui investe, compresi i «business angels» e le istituzioni finanziarie, a prescindere dall'assetto proprietario, a condizione che sostenga interamente il rischio relativo al proprio investimento. Al momento della costituzione di una nuova società, gli investitori privati, compresi i fondatori, sono considerati indipendenti dalla stessa; 

73) «persona fisica»: ai fini degli articoli 21 e 23, qualsiasi persona diversa da un'entità giuridica che non sia un'impresa ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato; 

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74) «investimento in equity»: il conferimento di capitale a un'impresa, investito direttamente o indirettamente in contropartita della proprietà di una quota corrispondente quella stessa impresa; 

75) «prima vendita commerciale»: la prima vendita effettuata da una società su un mercato di prodotti o di servizi, eccezion fatta per le vendite limitate volte a sondare il mercato; 

76) «PMI non quotata»: una PMI non quotata nel listino ufficiale di una borsa valori, fatta eccezione per le piattaforme alternative di negoziazione; 

77) «investimento ulteriore (di follow‐on)»: investimento supplementare per finanziare il rischio di una società, realizzato in seguito a una o più serie di investimenti per il finanziamento del rischio; 

78) «capitale di sostituzione»: l'acquisto di quote esistenti in una società da un investitore o un azionista precedente; 

79) «entità delegata»: la Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti, un'istituzione finanziaria internazionale in cui uno Stato membro detiene una partecipazione o un'istituzione finanziaria stabilitain uno Stato membro che persegua obiettivi di interesse pubblico sotto il controllo di un'autorità pubblica, un ente di diritto pubblico o un ente di diritto privato con un mandato di servizio pubblico: l'entità delegata può essere selezionata o nominata direttamente in conformità delle disposizioni della direttiva 2004/18/CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi (1) o di disposizioni successive che sostituiscono in tutto o in parte tale direttiva; 

80) «impresa innovativa»: un'impresa 

a) che possa dimostrare, attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell'arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale, o 

b) i cui costi di ricerca e sviluppo rappresentano almeno il 10 % del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell'aiuto oppure, nel caso di una start‐up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell'esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno; 

81) «piattaforma alternativa di negoziazione»: sistema multilaterale di negoziazione ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 15, della direttiva 2004/39/CE, nel quale la maggioranza degli strumenti finanziari ammessi alla negoziazione sono emessi da PMI; 

82) «prestito»: accordo ai sensi del quale il mutuante è tenuto a mettere a disposizione del mutuatario una somma convenuta di denaro per un periodo di tempo concordato e in forza del quale il mutuatario è tenuto a ripagare tale importo entro il periodo concordato. Può essere un prestito o un altro strumento di finanziamento, tra cui il leasing, che offra al mutuante una componente predominante di rendimento minimo. Il rifinanziamento dei prestiti esistenti non è un prestito ammissibile; 

Definizioni relative agli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 

83) «organismo di ricerca e diffusione della conoscenza»: un'entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di tecnologia, intermediari dell'innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un'ampia diffusione dei risultati di tali attività mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze. Qualora tale entità svolga anche attività economiche, il finanziamento, i costi e i ricavi di tali attività economiche devono formare oggetto di contabilità separata. Le imprese in grado di esercitare un'influenza 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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decisiva su tale entità, ad esempio in qualità di azionisti o di soci, non possono godere di alcun accesso preferenziale ai risultati generati; 

84) «ricerca fondamentale»: lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti; 

85) «ricerca industriale»: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche; 

86) «sviluppo sperimentale»: l'acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l'utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l'obiettivo primario è l'apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi. Lo sviluppo sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. 

Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti; 

87) «studio di fattibilità»: la valutazione e l'analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché a individuare le risorse necessarie per l'attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo; 

88) «spese di personale»: le spese relative a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui essi sono impiegati nel progetto o attività interessati; 

89) «alle normali condizioni di mercato»: una situazione in cui le condizioni relative all'operazione tra i contraenti non differiscono da quelle che sarebbero applicate tra imprese indipendenti e non contengono alcun elemento dicollusione. Il principio delle normali condizioni di mercato si considera soddisfatto se l'operazione si svolge nel quadro di una procedura aperta, trasparente e non discriminatoria; 

90) «collaborazione effettiva»: la collaborazione tra almeno due parti indipendenti finalizzata allo scambio di conoscenze o di tecnologie, o al conseguimento di un obiettivo comune basato sulla divisione del lavoro, nella quale le parti definiscono di comune accordo la portata del progetto di collaborazione, contribuiscono alla sua attuazione e ne condividono i rischi e i risultati. Una o più parti possono sostenere per intero i costi del progetto e quindi sollevare le altre parti dai relativi rischi finanziari. La ricerca contrattuale e la prestazione di servizi di ricerca non sono considerate forme di collaborazione; 

91) «infrastruttura di ricerca»: gli impianti, le risorse e i relativi servizi utilizzati dalla comunità scientifica per compiere ricerche nei rispettivi settori; sono compresi gli impianti o i complessi di strumenti scientifici, le risorse basate sulla conoscenza quali collezioni, archivi o informazioni 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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scientifiche strutturate e le infrastrutture basate sulle tecnologie abilitanti dell'informazione e della comunicazione, quali le reti di tipo GRID, il materiale informatico, il software e gli strumenti di comunicazione e ogni altro mezzo necessario per condurre la ricerca. Tali infrastrutture possono essere ubicate in un unico sito o «distribuite» (una rete organizzata di risorse) in conformità dell'articolo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 723/2009 del Consiglio, del 25 giugno 2009, relativo al quadro giuridico comunitario applicabile ad un consorzio per un'infrastruttura europea di ricerca (ERIC) (1); 

92) «poli di innovazione»: strutture o raggruppamenti organizzati di parti indipendenti (quali start‐up innovative, piccole, medie e grandi imprese, organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, organizzazioni senza scopo di lucro e altri pertinenti operatori economici) volti a incentivare le attività innovative mediante la promozione, la condivisione di strutture e lo scambio di conoscenze e competenze e contribuendo efficacemente al trasferimento di conoscenze, alla creazione di reti, alla diffusione di informazioni e alla collaborazione tra imprese e altri organismi che costituiscono il polo; 

93) «personale altamente qualificato»: membri del personale con un diploma di istruzione terziaria e con un'esperienza professionale pertinente di almeno 5 anni, che può comprendere anche una formazione di dottorato; 

94) «servizi di consulenza in materia di innovazione»: consulenza, assistenza e formazione in materia di trasferimento delle conoscenze, acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali e di utilizzo delle norme e dei regolamenti in cui sono contemplati; 

95) «servizi di sostegno all'innovazione»: la fornitura di locali ad uso ufficio, banche dati, biblioteche, ricerche di mercato, laboratori, sistemi di etichettatura della qualità, test e certificazione al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficienti; 

96) «innovazione dell'organizzazione»: l'applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell'organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un'impresa esclusi i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell'impresa, i cambiamenti nella strategia di gestione, le fusioni e le acquisizioni, la cessazione dell'utilizzo di un processo, la mera sostituzione o estensione dei beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l'adattamento ai mercati locali, le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati; 

97) «innovazione di processo»: l'applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software), esclusi i cambiamenti o i miglioramenti minori, l'aumento delle capacità di produzione o di servizio ottenuto con l'aggiunta di sistemi di fabbricazione o di sistemi logistici che sono molto simili a quelli già in uso, la cessazione dell'utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione dei beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l'adattamento ai mercati locali, le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati; 

98) «distacco»: impiego temporaneo, da parte di un beneficiario, di personale avente diritto di ritornare presso il precedente datore di lavoro; 

Definizioni relative agli aiuti a favore dei lavoratori svantaggiati e dei lavoratori con disabilità 

99) «lavoratore molto svantaggiato»: chiunque rientri in una delle seguenti categorie: 

a) lavoratore privo da almeno 24 mesi di impiego regolarmente retribuito; o 

b) lavoratore privo da almeno 12 mesi di impiego regolarmente retribuito che appartiene a una delle categorie di cui alle lettere da b) a g) della definizione di «lavoratore svantaggiato»; 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 89 –

100)«posto di lavoro protetto»: posto di lavoro in un'impresa nella quale almeno il 30 % dei lavoratori sia costituito da lavoratori con disabilità; 

Definizioni relative agli aiuti per la tutela dell'ambiente 

101) «tutela dell'ambiente» o «tutela ambientale»: qualsiasi azione volta a porre rimedio o a prevenire un danno all'ambiente fisico o alle risorse naturali causato dalle attività di un beneficiario, a ridurre il rischio di un tale danno o a promuovere un uso più razionale delle risorse naturali, ivi inclusi le misure di risparmio energetico e l'impiego di fonti di energia rinnovabili; 

102) «norma dell'Unione»: 

a) una norma dell'Unione vincolante che determini i livelli che le singole imprese devono raggiungere in termini di tutela ambientale; o 

b) l'obbligo previsto dalla direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (1) di applicare le migliori tecniche disponibili (Best Available Techniques, BAT) e di garantire che i livelli di emissione degli inquinanti non siano più elevati rispetto a quanto lo sarebbero applicando le BAT; laddove i livelli di emissione associati alle BAT sono stati definiti in atti di esecuzione adottati a norma della direttiva 2010/75/UE, tali livelli sono applicabili ai fini del presente regolamento; laddove tali livelli sono espressi sotto forma di intervallo, è applicabile il primo valore limite raggiunto della BAT; 

103) «efficienza energetica»: la quantità di energia risparmiata determinata mediante una misurazione e/o una stima del consumo prima e dopo l'attuazione di una misura volta al miglioramento dell'efficienza energetica, assicurando nel contempo la normalizzazione delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico; 

104) «progetto per l'efficienza energetica»: un progetto di investimento che aumenta l'efficienza energetica di un immobile; 

105) «fondo per l'efficienza energetica»: veicolo di investimento specializzato istituito al fine di investire nei progetti volti a migliorare l'efficienza energetica degli immobili sia nel settore residenziale che non. Tali fondi sono gestiti da un gestore del fondo per l'efficienza energetica; 

106) «gestore dei fondi per l'efficienza energetica»: società di gestione professionale con personalità giuridica che seleziona ed effettua investimenti in progetti ammissibili per l'efficienza energetica; 

107) «cogenerazione ad alto rendimento»: cogenerazione conforme alla definizione di cogenerazione ad alto rendimento di cui all'articolo 2, punto 34, della direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre2012 sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (1); 

108) «cogenerazione» o produzione combinata di energia elettrica e di calore: la produzione simultanea, nell'ambito di un unico processo, di energia termica e di energia elettrica e/o meccanica; 

109) «energia da fonti rinnovabili»: energia prodotta in impianti che si avvalgono esclusivamente di fonti di energia rinnovabili, nonché la percentuale, in termini di potere calorifico, di energia ottenuta da fonti rinnovabili negli impianti ibridi che utilizzano anche fonti energetiche tradizionali. In questa definizione rientra l'energia elettrica da fonti rinnovabili utilizzata per riempire i sistemi di stoccaggio, ma non l'energia elettrica prodotta da detti sistemi; 

110) «fonti di energia rinnovabili»: le seguenti fonti energetiche rinnovabili non fossili: energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, energia derivata da biomassa, da gas di discarica, da gas residuati dai processi di depurazione e da biogas; 

111) «biocarburante»: carburante liquido o gassoso per i trasporti ricavato dalla biomassa; 112) «biocarburante sostenibile»: biocarburante conforme ai criteri di sostenibilità di cui all'articolo 17 

della direttiva 2009/28/CE; 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 90 – Bollettino Ufficiale

113) «biocarburanti prodotti da colture alimentari»: biocarburanti prodotti da coltivazioni basate sui cereali e altre colture amidacee, zuccherine e oleaginose, quali definite nella proposta della Commissione di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 98/70/CE relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel e la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (2); 

114) «tecnologie nuove e innovative»: tecnologie nuove e non comprovate rispetto allo stato dell'arte nel relativo settore, che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale e non consistono in un'ottimizzazione o un potenziamento di una tecnologia esistente; 

115) «responsabilità in materia di bilanciamento»: la responsabilità, gravante su un operatore di mercato o sul suo rappresentante scelto (responsabile del bilanciamento), inerente alle differenze tra la produzione, il consumo e le operazioni di mercato nel corso di un dato periodo di compensazione degli sbilanciamenti; 

116) «responsabilità standard in materia di bilanciamento»: responsabilità di bilanciamento non discriminatorio tra le tecnologie dalla quale nessun produttore deve essere esonerato; 

117) «biomassa»: la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l'acquacoltura, nonché i biogas e la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani; 

118) «costi totali livellati della produzione di energia»: calcolo del costo della generazione di energia elettrica al punto di connessione a una rete di carico o elettrica. Comprende il capitale iniziale, il tasso di attualizzazione e i costi di funzionamento continuo, di combustibile e di manutenzione; 

119) «imposta ambientale»: qualsiasi imposta con una specifica base imponibile che abbia manifesti effetti negativi sull'ambiente o che sia intesa a gravare su determinate attività o determinati beni e servizi in modo tale che il prezzo dei medesimi possa includere i costi ambientali e/o in modo tale che i produttori e i consumatori si orientino verso attività più rispettose dell'ambiente; 

120) «livello minimo di imposizione dell'Unione»: il livello minimo di imposizione fiscale previsto dalla legislazione dell'Unione; per quanto riguarda i prodotti energetici e l'energia elettrica, per livello minimo di imposizione dell'Unione si intende il livello minimo di imposizione di cui all'allegato I della direttiva 2003/96/CE del Consiglio, del 27 ottobre 2003, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità (1); 

121) «sito contaminato»: sito ove sia confermata la presenza, imputabile ad attività umane, di sostanze pericolose in quantità tale da rappresentare un rischio significativo per la salute umana o per l'ambiente, tenuto conto dell'uso attuale dei terreni o del loro uso futuro approvato; 

122) «principio chi inquina paga»: principio in base al quale i costi delle misure di lotta contro l'inquinamento devono essere sostenuti dall'inquinatore; 

123) «inquinamento»: i danni provocati da un inquinatore che degrada direttamente o indirettamente l'ambiente o che crea le condizioni che portano a tale degrado dell'ambiente fisico o delle risorse naturali; 

124) «teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti sotto il profilo energetico»: un sistema di teleriscaldamento e teleraffreddamento efficiente secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 41 e 42, della direttiva 2012/27/UE. In questa definizione rientrano gli impianti di produzione per il teleriscaldamento e il teleraffreddamento e la rete (comprese le rispettive strutture) necessari per distribuire il riscaldamento/raffreddamento dalle unità di produzione ai locali dell'utente; 

125) «inquinatore»: chiunque degradi direttamente o indirettamente l'ambiente o crei le condizioni che portano al suo degrado; 

126) «riutilizzo»: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti; 

127) «preparazione per il riutilizzo»: le operazioni di controllo, pulizia o riparazione/recupero attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento; 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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128) «riciclaggio»: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il ritrattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di riempimento; 

129) «stato dell'arte»: un processo in cui il riutilizzo di un rifiuto nella produzione di un prodotto finale è prassi corrente ai fini della redditività economica. Ove possibile, il concetto di «stato dell'arte» va interpretato dal punto di vista della tecnologia e del mercato interno dell'Unione; 

130) «infrastruttura energetica»: qualsiasi attrezzatura fisica o impianto ubicato all'interno dell'Unione o che collega l'Unione a uno o più paesi terzi e che rientra nelle seguenti categorie: 

a) relativamente all'energia elettrica: 

i) infrastruttura per la trasmissione, definita all'articolo 2, punto 3, della direttiva 2009/72/CE, del 13 luglio 

ii) 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica (2); iii) infrastruttura per la distribuzione, definita all'articolo 2, punto 5, dalla direttiva 2009/72/CE; iv) impianti di stoccaggio di energia elettrica, definiti come impianti utilizzati per immagazzinare 

energia elettrica in maniera permanente o temporanea in un'infrastruttura o in siti geologici in superficie o sotterranei, a condizione che siano collegati direttamente a linee di trasmissione ad alta tensione destinate a una tensione pari o superiore a 110 kV; 

v) qualsiasi attrezzatura o installazione essenziale per i sistemi di cui ai punti da i) a iii) per operare in maniera sicura ed efficace, compresi i sistemi di protezione, monitoraggio e controllo a tutti i livelli di tensione e le sottostazioni; e 

vi) reti intelligenti, definite come qualsiasi attrezzatura, linea, cavo o installazione, a livello di trasmissione e distribuzione a bassa e media tensione, destinati alla comunicazione digitale bidirezionale, in tempo reale o quasi reale, al controllo e alla gestione interattivi e intelligenti della produzione, trasmissione, distribuzione e del consumo di energia elettrica all'interno di una rete elettrica in vista dello sviluppo di una rete che integri in maniera efficace il comportamento e le azioni di tutti gli utenti collegati a essa (produttori, consumatori e produttori‐consumatori) al fine di garantire un sistema elettrico efficiente dal lato economico e sostenibile, che limiti le perdite e offra un livello elevato di qualità e di sicurezza dell'approvvigionamento e della protezione; 

b) relativamente al gas: 

i) condotte di trasmissione e distribuzione per il trasporto del gas naturale e del biogas facenti parte di una rete, escluse le condotte ad alta pressione utilizzate a monte per la distribuzione del gas naturale; ii) impianti di stoccaggio sotterranei collegati alle condotte di gas ad alta pressione di cui al punto i); 

ii) impianti di ricevimento, stoccaggio e rigassificazione o decompressione per il gas naturale liquefatto («GNL») o il gas naturale compresso («GNC»); e 

iii) qualsiasi apparecchiatura o installazione essenziale affinché il sistema funzioni in maniera sicura, protetta ed efficiente o per installare la capacità bidirezionale, comprese le stazioni di compressione; c) relativamente al petrolio: 

i) oleodotti utilizzati per trasportare il petrolio grezzo; ii) stazioni di pompaggio e impianti di stoccaggio necessari per il funzionamento degli oleodotti per 

petrolio grezzo; e iii) qualsiasi apparecchiatura o installazione essenziale affinché il sistema in questione funzioni in 

maniera corretta, sicura ed efficiente, compresi i sistemi di protezione, monitoraggio e controllo e i dispositivi di inversione dei flussi; 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 92 – Bollettino Ufficiale

d) relativamente al CO2: rete di condotte, comprese le connesse stazioni di compressione, per il trasporto di CO2 verso i luoghi di stoccaggio, con l'obiettivo di iniettare il CO2 in formazioni geologiche sotterranee idonee ai fini di uno stoccaggio permanente; 

131) «legislazione sul mercato interno dell'energia»: legislazione comprendente la direttiva 2009/72/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, la direttiva 2009/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale (1), il regolamento (CE) n. 713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, che istituisce un'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (2), il regolamento (CE) n. 714/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica (3) e il regolamento (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas naturale (4), o le disposizioni successive che sostituiscono in tutto o in parte tali atti; 

Definizioni relative agli aiuti a carattere sociale per i trasporti a favore dei residenti in regioni remote 

132) «residenza abituale»: luogo in cui una persona fisica dimora almeno 185 giorni all'anno per interessi personali e professionali; nel caso di una persona i cui legami professionali siano situati in un luogo diverso da quello dei suoi legami personali e che dimori in due o più Stati membri, il luogo di residenza abituale è considerato il luogo dei suoi legami personali, purché la persona vi ritorni regolarmente; se una persona effettua un soggiorno in uno Stato membro per l'esecuzione di una missione di durata determinata, il luogo dei suoi legami personali continua ad essere considerato luogo di residenza, indipendentemente dal fatto che vi ritorni nel corso di detta attività; la frequenza di corsi universitari o scolastici in un altro Stato membro non costituisce trasferimento della residenza abituale; in alternativa, «residenza abituale» assume il significato attribuito nella legislazione nazionale degli Stati membri; 

Definizioni relative agli aiuti per le infrastrutture a banda larga 

133) «banda larga di base», «reti a banda larga di base»: reti con funzionalità di base ospitate da piattaforme tecnologiche quali le soluzioni ADSL (fino a reti ADSL2 +), le reti via cavo non‐enhanced (ad esempio DOCSIS 2.0), le reti mobili di terza generazione (UMTS) e i sistemi satellitari; 

134) «opere di ingegneria civile relative alla banda larga»: le opere di ingegneria civile che sono necessarie per sviluppare una rete a banda larga, quali le opere di scavo in una strada per la posa di cavidotti (a banda larga); 

135) «cavidotto»: conduttura o tubazione sotterranea utilizzata per alloggiare i cavi (in fibra ottica, di rame o coassiali) di una rete a banda larga; 

136) «disaggregazione fisica»: disaggregazione che permette l'accesso alla linea di accesso dell'utente finale e consente ai sistemi di trasmissione dei concorrenti di trasmettere direttamente attraverso tale linea; 

137) «infrastruttura passiva a banda larga»: rete a banda larga senza alcuna componente attiva. Comprende generalmente infrastrutture di ingegneria civile, cavidotti, fibra spenta e centraline stradali; 

138) «reti di accesso di nuova generazione (NGA)»: reti avanzate che devono presentare almeno le seguenti caratteristiche: 

a) fornire servizi in modo affidabile a una velocità molto elevata per abbonato attraverso una rete di backhauling in fibra ottica (o di tecnologia equivalente) sufficientemente vicino ai locali dell'utente per garantire una effettiva trasmissione ultraveloce; 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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b) sostenere una serie di servizi digitali avanzati, compresi servizi convergenti esclusivamente basati sull'IP; e c) avere una velocità di upload considerevolmente maggiore (rispetto alle reti a banda larga di base). Nell'attuale fase di mercato e sviluppo tecnologico, le reti NGA sono le seguenti: a) le reti di accesso in fibra ottica (FTTx); b) le reti cablate avanzate potenziate; 

c) alcune reti di accesso senza fili avanzate in grado di garantire un'affidabile trasmissione ad alta velocità per abbonato; 

139) «accesso all'ingrosso»: accesso che consente a un operatore di utilizzare le strutture di un altro operatore. Il più ampio accesso possibile da fornire sulla rete interessata comprende, in base agli attuali sviluppi tecnologici, almeno i prodotti di accesso indicati qui di seguito. Per le reti FTTH/FTTB: accesso ai cavidotti, accesso alla fibra spenta, accesso disaggregato alla rete locale e accesso bitstream. Per le reti cablate: accesso ai cavidotti e accesso bitstream. Per le reti FTTC: accesso ai cavidotti, accesso disaggregato alle sotto reti e accesso bitstream. Per l'infrastruttura di rete passiva: accesso ai cavidotti, accesso alla fibra spenta e/o accesso disaggregato alla rete locale. Per le reti a banda larga ADSL: accesso disaggregato alla rete locale, accesso bitstream. Per le reti mobili o senza fili: bitstream, condivisione di antenne e accesso alle reti di backhauling. Per le piattaforme satellitari: accesso bitstream; 

Definizioni relative agli aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio 

140) «opere audiovisive difficili»: opere individuate come tali dagli Stati membri sulla base di criteri predefiniti all'atto di istituire regimi o concedere aiuti, che possono comprendere film la cui unica versione originale è nella lingua ufficiale di uno Stato membro che abbia un territorio, una popolazione o un'area linguistica limitati, nonché cortometraggi, film opera prima e opera seconda di un regista, documentari o film low cost o altre opere difficili dal punto di vista commerciale; 

141) «elenco del comitato per l'assistenza allo sviluppo (DAC) dell'OCSE»: tutti i paesi e i territori ammissibili a ricevere aiuti pubblici allo sviluppo e compresi nell'elenco compilato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE); 

142) «utile ragionevole»: utile che viene tipicamente ottenuto nel settore interessato. In ogni caso, viene considerato un utile ragionevole un tasso di rendimento del capitale non superiore al tasso swap pertinente maggiorato di un premio di 100 punti di base; 

143) Definizioni relative agli aiuti per le infrastrutture sportive e le infrastrutture ricreative multifunzionali 

144) «sport professionistico»: la pratica di un'attività sportiva sotto forma di lavoro subordinato o prestazione di servizio retribuita, indipendentemente dal fatto che sia stato o meno concluso un contratto di lavoro formale tra lo sportivo professionista e la relativa organizzazione sportiva, qualora l'indennità superi il costo di partecipazione e costituisca una parte significativa del reddito dello sportivo. Ai fini del presente regolamento le spese di viaggio e di soggiorno per la partecipazione all'evento sportivo non sono considerate come un'indennità. 

 

Articolo 3 ‐ Condizioni per l'esenzione 

I regimi di aiuti, gli aiuti individuali concessi nell'ambito di regimi di aiuti e gli aiuti ad hoc sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafi 2 e 3, del trattato e sono esentati dall'obbligo di notifica di cui all'articolo 108, paragrafo 3, del trattato purché soddisfino tutte le condizioni di cui al capo I, nonché le condizioni specifiche per la pertinente categoria di aiuto di cui al capo III del presente regolamento. 

 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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Articolo 4 – Soglie di notifica 

1. Il presente regolamento non si applica agli aiuti che superano le seguenti soglie: 

a) aiuti a finalità regionale agli investimenti: l'«importo di aiuto corretto», calcolato secondo il meccanismo di cui all'articolo 2, punto 20, per un investimento con costi ammissibili pari a 100 milioni di EUR; 

b) aiuti a finalità regionale per lo sviluppo urbano: 20 milioni di EUR come previsto all'articolo 16, paragrafo 3; 

c) aiuti agli investimenti a favore delle PMI: 7,5 milioni di EUR per impresa e per progetto di investimento; d) aiuti alle PMI per servizi di consulenza: 2 milioni di EUR per impresa e per progetto; e) aiuti alle PMI per la partecipazione alle fiere: 2 milioni di EUR per impresa e per anno; f) aiuti alle PMI per i costi di cooperazione connessi alla partecipazione a progetti di cooperazione 

territoriale europea: 2 milioni di EUR per impresa e per progetto; g) aiuti al finanziamento del rischio: 15 milioni di EUR per impresa ammissibile, come previsto all'articolo 

21, paragrafo 9; h) aiuti alle imprese in fase di avviamento: gli importi per impresa di cui all'articolo 22, paragrafi 3, 4 e 5; i) aiuti alla ricerca e sviluppo: 

i) se il progetto è prevalentemente un progetto di ricerca fondamentale: 40 milioni di EUR per impresa e per progetto; tale condizione è soddisfatta quando più della metà dei costi ammissibili del progetto riguarda attività che rientrano nella categoria della ricerca fondamentale; 

ii) se il progetto è prevalentemente un progetto di ricerca industriale: 20 milioni di EUR per impresa e per progetto; tale condizione è soddisfatta quando più della metà dei costi ammissibili del progetto riguarda attività che rientrano nella categoria della ricerca industriale o nelle categorie della ricerca industriale e della ricerca fondamentale combinate; 

iii) se il progetto è prevalentemente un progetto di sviluppo sperimentale: 15 milioni di EUR per impresa e per progetto; tale condizione è soddisfatta quando più della metà dei costi ammissibili del progetto riguarda attività che rientrano nella categoria dello sviluppo sperimentale; 

iv) se il progetto è un progetto Eureka o è attuato da un'impresa comune istituita in base agli articoli 185 o 187 del trattato, gli importi di cui ai punti i), ii) e iii) sono raddoppiati; 

v) se gli aiuti a progetti di ricerca e sviluppo sono concessi sotto forma di anticipi rimborsabili che, in assenza di una metodologia accettata per il calcolo dell'equivalente sovvenzione lordo, sono espressi come percentuale dei costi ammissibili e la misura prevede che in caso di esito positivo del progetto, definito sulla base di un'ipotesi ragionevole e prudente, gli anticipi saranno rimborsati con un tasso di interesse almeno uguale al tasso di attualizzazione applicabile al momento della concessione, gli importi di cui ai punti da i) a iv) sono maggiorati del 50 %; 

vi) aiuti per studi di fattibilità preliminari ad attività di ricerca: 7,5 milioni di EUR per studio; j) aiuti agli investimenti per le infrastrutture di ricerca: 20 milioni di EUR per infrastruttura; k) aiuti ai poli di innovazione: 7,5 milioni di EUR per polo; l) aiuti all'innovazione a favore delle PMI: 5 milioni di EUR per impresa e per progetto; m) aiuti per l'innovazione dei processi e dell'organizzazione: 7,5 milioni di EUR per impresa e per progetto; n) aiuti alla formazione: 2 milioni di EUR per progetto di formazione; o) aiuti all'assunzione di lavoratori svantaggiati: 5 milioni di EUR per impresa e per anno; p) aiuti all'occupazione di lavoratori con disabilità sotto forma di integrazioni salariali: 10 milioni di EUR 

per impresa e per anno; q) aiuti intesi a compensare i sovra costi connessi all'occupazione di lavoratori con disabilità: 10 milioni di 

EUR per impresa e per anno; r) aiuti intesi a compensare i costi dell'assistenza fornita ai lavoratori svantaggiati: 5 milioni di EUR per 

impresa e per anno; 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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s) aiuti agli investimenti per la tutela dell'ambiente, esclusi gli aiuti agli investimenti per il risanamento di siti contaminati e gli aiuti per la parte dell'impianto di teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti sotto il profilo energetico relativa alla rete di distribuzione: 15 milioni di EUR per impresa e per progetto di investimento; 

t) aiuti agli investimenti a favore di progetti per l'efficienza energetica: 10 milioni di EUR come previsto all'articolo 39, paragrafo 5; 

u) aiuti agli investimenti per il risanamento di siti contaminati: 20 milioni di EUR per impresa e per progetto di investimento; 

v) aiuti al funzionamento per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e aiuti al funzionamento per la promozione di energia da fonti rinnovabili in impianti su scala ridotta: 15 milioni di EUR per impresa e per progetto. Se l'aiuto è concesso in base a una procedura di gara competitiva a norma dell'articolo 42: 150 milioni di EUR l'anno, tenendo conto della dotazione cumulata di tutti i regimi di cui all'articolo 42; 

w) aiuti agli investimenti per la rete di distribuzione del teleriscaldamento e del teleraffreddamento: 20 milioni di EUR per impresa e per progetto di investimento; 

x) aiuti agli investimenti per le infrastrutture energetiche: 50 milioni di EUR per impresa e per progetto di investimento; 

y) aiuti per le infrastrutture a banda larga: 70 milioni di EUR di costi totali per progetto; z) aiuti agli investimenti per la cultura e la conservazione del patrimonio: 100 milioni di EUR per progetto; 

aiuti al funzionamento per la cultura e la conservazione del patrimonio: 50 milioni di EUR per impresa e per anno; 

aa) regimi di aiuti a favore delle opere audiovisive: 50 milioni di EUR per regime e per anno; bb) aiuti agli investimenti per le infrastrutture sportive e le infrastrutture multifunzionali: 15 milioni di EUR 

o i costi totali superiori a 50 milioni di EUR per progetto; aiuti al funzionamento per le infrastrutture sportive: 2 milioni di EUR per infrastruttura e per anno; e 

cc) aiuti agli investimenti per le infrastrutture locali: 10 milioni di EUR o i costi totali superiori a 20 milioni di EUR per la stessa infrastruttura. 

2. Occorre evitare che le soglie elencate o menzionate al paragrafo 1 non siano eluse mediante il frazionamento artificiale dei regimi di aiuti o dei progetti di aiuto. 

 

Articolo 7 – Intensità di aiuto e costi ammissibili 

1. Ai fini del calcolo dell'intensità di aiuto e dei costi ammissibili, tutte le cifre utilizzate sono intese al lordo di qualsiasi imposta o altro onere. I costi ammissibili sono accompagnati da prove documentarie chiare, specifiche e aggiornate. 

2. Quando un aiuto è concesso in forma diversa da una sovvenzione diretta, l'importo dell'aiuto corrisponde all'equivalente sovvenzione lordo. 

3. Gli aiuti erogabili in più quote sono attualizzati al loro valore al momento della concessione. I costi ammissibili sono attualizzati al loro valore al momento della concessione dell'aiuto. Il tasso di interesse da utilizzare ai fini dell'attualizzazione è costituito dal tasso di attualizzazione al momento della concessione dell'aiuto. 

4. Quando un aiuto è concesso sotto forma di agevolazione fiscale, l'attualizzazione delle rate di aiuto è effettuata in base ai tassi di attualizzazione applicabili alle date in cui l'agevolazione fiscale diventa effettiva. 

5. Quando un aiuto è concesso sotto forma di anticipi rimborsabili che, in assenza di una metodologia accettata per il calcolo dell'equivalente sovvenzione lordo, sono espressi come percentuale dei costi ammissibili e la misura prevede che, in caso di esito positivo del progetto definito sulla base di un'ipotesi ragionevole e prudente, gli anticipi saranno rimborsati con un tasso di interesse almeno 

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 96 – Bollettino Ufficiale

uguale al tasso di attualizzazione applicabile al momento della concessione, le intensità massime di aiuto di cui al capo III possono essere maggiorate di 10 punti percentuali. 

6. Se si concedono aiuti a finalità regionale sotto forma di anticipi rimborsabili, le intensità massime di aiuto fissate in una carta degli aiuti a finalità regionale in vigore al momento della concessione dell'aiuto non possono essere aumentate.  

Articolo 8 ‐ Cumulo 

1. Per verificare il rispetto delle soglie di notifica di cui all'articolo 4 e delle intensità massime di aiuto di cui al capo III, si tiene conto dell'importo totale degli aiuti di Stato a favore dell'attività, del progetto o dell'impresa sovvenzionati. 

2. Qualora i finanziamenti dell'Unione gestiti a livello centralizzato dalle istituzioni, dalle agenzie, dalle imprese comuni o da altri organismi dell'Unione che non sono direttamente o indirettamente controllati dagli Stati membri siano combinati con aiuti di Stato, solo questi ultimi sono da considerare per la verifica del rispetto delle soglie di notifica e delle intensità massime di aiuto o degli importi massimi di aiuto, a condizione che l'importo totale del finanziamento pubblico concesso in relazione agli stessi costi ammissibili non superi il tasso di finanziamento più favorevole stabilito nella normativa applicabile del diritto dell'Unione. 

3. Gli aiuti con costi ammissibili individuabili esentati ai sensi del presente regolamento possono essere cumulati: 

a) con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili individuabili, b) con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili — in tutto o in parte 

coincidenti — unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell'intensità di aiuto o dell'importo di aiuto più elevati applicabili all'aiuto in questione in base al presente regolamento. 

4. Gli aiuti senza costi ammissibili individuabili esentati ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 del presente regolamento possono essere cumulati con qualsiasi altra misura di aiuto di Stato con costi ammissibili individuabili. Gli aiuti senza costi ammissibili individuabili possono essere cumulati con altri aiuti di Stato senza costi ammissibili individuabili fino alla soglia massima pertinente di finanziamento totale fissata per le specifiche circostanze di ogni caso dal presente regolamento o da un altro regolamento di esenzione per categoria o da una decisione adottata dalla Commissione. 

5. Gli aiuti di Stato esentati ai sensi del presente regolamento non possono essere cumulati con aiuti «de minimis» relativamente agli stessi costi ammissibili se tale cumulo porta a un'intensità di aiuto superiore ai livelli stabiliti al capo III del presente regolamento. 

6. In deroga al paragrafo 3, lettera b), gli aiuti a favore dei lavoratori con disabilità, di cui agli articoli 33 e 34, possono essere cumulati con altri aiuti esentati in virtù del presente regolamento relativamente agli stessi costi ammissibili oltre la soglia massima applicabile prevista dal presente regolamento, purché tale cumulo non si traduca in un'intensità di aiuto superiore al 100 % dei costi pertinenti in qualsiasi periodo in cui i lavoratori in questione siano stati impiegati.  

Articolo 9 – Pubblicazione e informazione 

1. Lo Stato membro interessato garantisce la pubblicazione in un sito web esaustivo a livello regionale o nazionale delle seguenti informazioni sugli aiuti di Stato: 

a) le informazioni sintetiche di cui all'articolo 11 nel formato standardizzato di cui all'allegato II o di un link che dia accesso a tali informazioni; 

b) il testo integrale di ciascuna misura di aiuto di cui all'articolo 11 o di un link che dia accesso a tale testo; 

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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c) le informazioni di cui all'allegato III su ciascun aiuto individuale superiore a 500 000 EUR. 

Per quanto riguarda gli aiuti concessi a progetti di cooperazione territoriale europea, le informazioni di cui al presente paragrafo sono pubblicate sul sito web dello Stato membro in cui ha sede l'autorità di gestione interessata, definita all'articolo 21 del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio. In alternativa, gli Stati membri partecipanti possono decidere di fornire le informazioni relative alle misure di aiuto all'interno del loro territorio nei rispettivi siti web. 

2. Per i regimi sotto forma di agevolazioni fiscali e per i regimi previsti dagli articoli 16 e 21 (1), le condizioni di cui al paragrafo 1, lettera c), del presente articolo sono considerate soddisfatte se gli Stati membri pubblicano le informazioni richieste per gli importi degli aiuti individuali in base ai seguenti intervalli (in milioni di EUR): 0,5‐1; 1‐2; 2‐5; 5‐10; 10‐30; e uguale o superiore a 30. 

3. Per i regimi di cui all'articolo 51, l'obbligo di pubblicazione di cui al presente articolo non si applica ai consumatori finali. 

4. Le informazioni menzionate al paragrafo 1, lettera c), sono organizzate e accessibili in un formato standardizzato, descritto all'allegato III, e permettono funzioni di ricerca e scaricamento efficaci. Le informazioni menzionate al paragrafo 1 sono pubblicate entro 6 mesi dalla data di concessione dell'aiuto o, per gli aiuti concessi sotto forma di agevolazioni fiscali, entro un anno dalla data prevista per la presentazione della dichiarazione fiscale, e sono disponibili per un periodo di almeno 10 anni dalla data in cui l'aiuto è stato concesso. 

5. La Commissione pubblica sul suo sito web: 

a) i link ai siti web sugli aiuti di Stato di cui al paragrafo 1; 

b) le informazioni sintetiche di cui all'articolo 11. 

6. Gli Stati membri si conformano alle disposizioni del presente articolo entro due anni dall'entrata in vigore del presente regolamento. 

 

 

CAPO II 

CONTROLLO 

Articolo 10 ‐ Revoca del beneficio dell'esenzione per categoria 

Se uno Stato membro concede aiuti presumibilmente esentati dall'obbligo di notifica a norma del presente regolamento senza adempiere alle condizioni previste nei capi da I a III, la Commissione, dopo avere permesso allo Stato membro di esprimersi, può adottare una decisione che stabilisce che la totalità o una parte delle future misure di aiuto adottate dallo Stato membro interessato, le quali altrimenti soddisferebbero le condizioni del presente regolamento, dovranno esserle notificate ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del trattato. Le misure da notificare possono essere limitate a quelle adottate a favore di determinati tipi di aiuto o di alcuni beneficiari o alle misure di aiuto adottate da talune autorità dello Stato membro interessato. 

 

Articolo 11 ‐ Relazioni 

Gli Stati membri o, nel caso degli aiuti concessi a progetti di cooperazione territoriale europea, lo Stato membro in cui ha sede l'autorità di gestione, definita all'articolo 21 del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, trasmettono alla Commissione: 

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– 98 – Bollettino Ufficiale

a) attraverso il sistema di notifica elettronica della Commissione, le informazioni sintetiche su ciascuna misura di aiuto esentata a norma del presente regolamento nel formato standardizzato di cui all'allegato II, insieme a un link che dia accesso al testo integrale della misura di aiuto, comprese le sue modifiche, entro venti giorni lavorativi dalla sua entrata in vigore; 

b) una relazione annuale, di cui al regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione, del 21 aprile 2004, recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio del 22 marzo 1999 recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE (1) modificato, in formato elettronico, sull'applicazione del presente regolamento, contenente le informazioni indicate nel regolamento di esecuzione, relativamente all'intero anno o alla porzione di anno in cui il presente regolamento si applica. 

 

Articolo 12 ‐ Controllo 

Per consentire alla Commissione di controllare gli aiuti esentati dall'obbligo di notifica ai sensi del presente regolamento, gli Stati membri o, nel caso di aiuti concessi a progetti di cooperazione territoriale europea, lo Stato membro in cui ha sede l'autorità di gestione, conservano registri dettagliati contenenti le informazioni e i documenti giustificativi necessari per verificare il rispetto di tutte le condizioni di cui al presente regolamento. I registri vengono conservati per dieci anni dalla data in cui è stato concesso l'aiuto ad hoc o l'ultimo aiuto a norma del regime. Lo Stato membro interessato fornisce alla Commissione, entro venti giorni lavorativi oppure entro un periodo più lungo fissato nella richiesta stessa, tutte le informazioni e i documenti giustificativi che la Commissione ritiene necessari per controllare l'applicazione del presente regolamento. 

 

SEZIONE 5 

Aiuti alla formazione 

Articolo 31 ‐ Aiuti alla formazione 

1. Gli aiuti alla formazione sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, del trattato e sono esentati dall'obbligo di notifica di cui all'articolo 108, paragrafo 3, del trattato purché soddisfino le condizioni di cui al presente articolo e al capo I. 

2. Non sono concessi aiuti per le formazioni organizzate dalle imprese per conformarsi alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione. 

3. Sono ammissibili i seguenti costi: 

a) le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione; 

b) i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l'ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità; 

c) i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione; 

d) le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione. 

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4. L'intensità di aiuto non supera il 50 % dei costi ammissibili. Può tuttavia essere aumentata fino a un'intensità massima del 70 % dei costi ammissibili come segue: 

a) di 10 punti percentuali se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati; 

b) di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese e di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese. 

5. Se l'aiuto è concesso nel settore dei trasporti marittimi, l'intensità può essere aumentata fino al 100 % dei costi ammissibili, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: 

a) i partecipanti alla formazione non sono membri attivi dell'equipaggio, ma sono soprannumerari; 

b) la formazione viene impartita a bordo di navi immatricolate nei registri dell'Unione. 

——— • ———

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– 100 – Bollettino Ufficiale

 

MODULO RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI

(L. 241/1990, D.Lgs. n. 97/2016 e L.R. 1/2012)

Documento di identificazione

In qualità di:

☐ diretto interessato ☐ legale rappresentante ☐ procura da parte di _______________

Il/la sottoscritto/a Il/la sottoscritto/a ___________________________________________________________ (Nome Cognome)

nato/a a __________________________ (____) il _____ /_____ / __________

(Comune) (Prov.) (gg/mm/aaaa) residente in __________________________ (____) _____________________________ _____

(Comune) (Prov.) (Via, Piazza, ecc.) (Numero) tel. ______________________________

(Numero)

☐ Carta d’identità ☐ Passaporto ☐ Patente n.° documento: ______________________________________________________________________

(allegare fotocopia documento in corso di validità e codice fiscale ) Data rilascio: _____ /_____ / __________ Scadente il: _____ /_____ / __________

(gg/mm/aaaa) (gg/mm/aaaa) Rilasciato da: ☐ Comune ☐ Questura ☐ Prefettura Comune: ________________________________________ Provincia: ___________________ Stato: ___________________________________________________ (indicare in alternativa a comune o provincia per aut. straniere)

ALLEGATO B

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Bollettino Ufficiale

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CHIEDE

In merito all’Avviso FORMAZIONE CONTINUA – FASE V (Azione 8.6.1 e 10.4.2 del POR FSE 2014-2020)

Di:

Documentazione richiesta _____________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

Motivazione della richiesta ___________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

Indirizzo (per comunicazioni/copie) ____________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

____________________________________ (Firma) _______________________________________________________________________

INFORMATIVA PRIVACY (Art. 13 del D.Lgs. 196/2003)

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003, ed in relazione ai dati personali che La riguardano e che formeranno oggetto di trattamento, La informiamo di quanto segue:

il trattamento è indispensabile ai soli fini del procedimento di accesso; è realizzato da personale della Segreteria di Giunta anche con l’ausilio di mezzi elettronici.

Preso atto dell’informativa di cui sopra il/la sottoscritto/a _____________________________________________ (Nome Cognome)

acconsente al trattamento dei dati personali che lo/la riguardano, funzionale agli scopi per i quali è posto in essere.

____________________ , ____ /____ /____ (Luogo) (Data) ____________________________

☐ visionare ☐ estrarne copia in carta semplice

☐ estrarne copia conforme in bollo ☐ riprodurre su supporto informatico dell’interessato

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D.G. Sviluppo economico

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– 102 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 22 marzo 2017 - n. 3189Bando linea «Intraprendo» - Asse prioritario III - Azione III.3.A.1.1. «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza» - Fondo istituito con d.g.r. n. 3960/2015, modificata dalla d.g.r. n. 5033/2016 – esito istruttoria di merito - Assegnazione e concessione dell’intervento finanziario - 10° provvedimento

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESEVisti:

− il regolamento (UE) N . 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel Quadro Strategi-co Comune (QSC) e disposizioni generali sul Fondo eu-ropeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n . 1083/2006 del Consiglio;

− il regolamento (UE) N . 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della cresci-ta e dell’occupazione» e che abroga il regolamento (CE) n . 1080/2006;

− il regolamento delegato  (UE) n .480/2014 della Commis-sione del 3 marzo  2014  che integra il regolamento  (UE) n . 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio re-cante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesio-ne, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposi-zioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

− l’Accordo di Partenariato adottato dalla Commissione Eu-ropea in data 29 ottobre 2014 con Decisione C(2014)8021, che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la programmazione dei Fondi Strut-turali e di Investimenti Europei (SIE) e rappresenta il vinco-lo di contesto nell’ambito del quale ciascuna Regione è chiamata a declinare i propri Programmi Operativi;

− il Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fon-do Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 adot-tato con Decisione di Esecuzione della Commissione Euro-pea del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final, che prevede nell’ambito dell’ Asse III la realizzazione di interventi di sup-porto alla nascita di nuove imprese;

− il regolamento (UE) n . 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G .U . dell’Unione Euro-pea L 352 del 24 dicembre  2013) relativo all’applicazio-ne degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt . 1 (campo di applicazione), 2 (defini-zioni, con riferimento in particolare alla nozione di «impre-sa unica»), 3 (aiuti «de minimis»), 4 (calcolo dell’ESL) e 6 (controllo);

Richiamata la d .g .r . n .  3251 del 6 marzo  2015  avente ad oggetto: «Approvazione del Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 di Regione Lombardia»;

Richiamate le d .g .r .: − n .  3960/2015 «Determinazioni in merito al POR/FESR 2014/2020: istituzione della «Linea Start e Restart» – Asse III Azione 3 .A .1 .1 . e approvazione dei relativi criteri applicati-vi», che ha previsto l’istituzione del relativo fondo regionale presso Finlombarda s .p .a .;

− n .  5033/2016 di approvazione della Linea «Intraprendo» con dotazione finanziaria complessiva di € 30 .000 .000,00, attivata con due separate finestre di € 15 .000 .000,00 e in modifica alla precedente d .g .r . n . 3960/2015;

− n . 5546/2016 con la quale si è provveduto a modificare la dotazione finanziaria del bando – 1^ finestra che passa da € 15 .000 .000,00 a € 16 .000 .000,00;

Richiamati: − il d .d .u .o . n . 6320 del 4 luglio 2016 con il quale è stata tra-sferita a Finlombarda s .p .a . la somma di euro 13 .500 .000,00 per la costituzione del fondo «Intraprendo»;

− l’Accordo di Finanziamento stipulato in data 27 giugno 2016 tra Finlombarda s .p .a . e Regione Lombardia con il quale la società finanziaria regionale, Finlombarda s .p .a ., è incaricata della gestione del Fondo «Intraprendo» nonché delle attività di supporto alla predisposizione di atti o docu-menti funzionali alla gestione operativa del fondo stesso;

− il d .d .u .o . n . 6372 del 5 luglio 2016 con il quale è stato ap-provato il bando «Linea Intraprendo» – 1° finestra;

− il d .d .u .o . n . 8929 del 15 settembre 2016 «Incremento della dotazione finanziaria del Fondo Linea Intraprendo»;

Richiamato il bando di cui al citato d .d .u .o . n . 6372/2016, ed in particolare:l’ articolo 13:

− l’istruttoria delle domande viene realizzata con una proce-dura valutativa a sportello e prevede una fase di istruttoria formale e una fase di istruttoria di merito realizzate dal sog-getto Gestore Finlombarda s .p .a .;

− entro 20 giorni dal termine dell’istruttoria di merito, il Responsabile del Procedimento approva con proprio decreto:

− l’elenco delle domande ammissibili (decreto di conces-sione) e non ammissibili all’Intervento Finanziario con riferi-mento alle categorie di soggetti MPMI e Liberi Professionisti in forma singola;

− l’elenco delle domande ammissibili (decreto di assegna-zione) e non ammissibili all’Intervento Finanziario con riferi-mento alle categorie di «Soggetti Aspiranti» .

l’articolo 14 .1 .4: − il soggetto gestore effettua un’ulteriore istruttoria formale al fine di verificare l’effettivo rispetto degli impegni da parte dei soggetti «aspiranti imprenditori/liberi professionisti»;

− provvede a trasmettere la proposta di esito al Responsabi-le del procedimento, il quale provvede ad approvare con proprio provvedimento, l’elenco delle domande ammissi-bili (decreto di concessione) e non ammissibili all’interven-to finanziario;

Visti gli esiti istruttori rilasciati da Finlombarda s .p .a . attraverso il sistema informatico SiAge alla data del 13 marzo 2017 come di seguito specificato:

− n .  31 domande ammesse a concessione/assegnazione dell’intervento finanziario, a seguito di conclusione dell’i-struttoria di merito;

Rilevato che sulla base di tali esiti in relazione alla disponibilità finanziaria prevista del bando, sono stati predisposti i seguenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del pre-sente provvedimento:

•Allegato 1 - Elenco delle domande ammesse (decreto di concessione) all’Intervento Finanziario per le categorie di soggetti MPMI e Liberi Professionisti in forma singola;

•Allegato 2 - Elenco delle domande ammesse (decreto di assegnazione) all’Intervento Finanziario per le categorie di «Soggetti Aspiranti»;

Verificata la regolarità contributiva certificata dai DURC del-le imprese di cui al citato Allegato 1 che risultano beneficiarie dell’intervento finanziario;

Ritenuto conseguentemente di approvare gli esiti istruttori del-le domande ammissibili all’intervento finanziario di cui ai citati Allegati 1 e 2 e di procedere alla concessione (Allegato 1) e all’assegnazione (Allegato 2) degli importi ivi indicati, per un ammontare complessivo di € 1 .708 .020,43;

Dato atto che all’importo complessivo di € 1 .708 .020,43, sono destinate le disponibilità finanziarie a valere:

− sul Fondo Linea Intraprendo, costituito presso Finlombarda s .p .a . in attuazione della d .g .r . n . 5033/2016, per la quota di € 1 .537 .218,40 (quota a finanziamento);

− sul Bilancio regionale per la quota di € 170 .802,04 (quota a fondo perduto);

Dato atto che i progetti di cui all’Allegato 1 verranno con-clusi negli esercizi 2017 e 2018, come dichiarato dai soggetti beneficiari;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 103 –

Ritenuto di procedere, a valere sul Bilancio regionale, per gli interventi finanziari oggetto di concessione (quota a fondo per-duto) all’assunzione di impegno di spesa per l’esercizio 2017 – pari ad € 16 .512,60 e per l’esercizio 2018 - pari ad € 85 .826,08 a favore dei soggetti beneficiari indicati ai citato Allegato 1, rin-viando a successivo provvedimento l’impegno di spesa a favore dei soggetti beneficiari indicati al citato Allegato 2 in attuazione di quanto previsto al citato art . 14 .1 .4 del bando;

Visto il decreto n . 5442 del 10 giugno 2016, con il quale l’Au-torità di Gestione nomina il dirigente pro tempore della unità organizzativa competitività, sviluppo e accesso al credito delle imprese quale Responsabile dell’Asse III per l’Azione III .3 .a .1 .1 . «Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraver-so incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di microfinanza» del POR FESR 2014-2020;

Dato atto che:

•l’art . 20 del bando «Linea Intraprendo» individua come Re-sponsabile del procedimento il Dirigente pro tempore della struttura «Agevolazioni alle Imprese« della direzione genera-le sviluppo economico»;

•che il presente provvedimento rientra fra le competenze della Struttura «Agevolazioni per le imprese», di cui alla d .g .r . n . 5227 del 31 maggio 2016 «VII provvedimento organizza-tivo 2016»;

Dato atto che sono stati rispettati i termini previsti dal bando in merito all’assunzione del presente provvedimento;

Visti :

•la legge 57/2001 e il decreto Ministeriale Ministero dello Svi-luppo Economico del 22 dicembre 2016, pubblicato in Gaz-zetta Ufficiale il 31 dicembre 2016, recante «Nuove modalità di trasmissione delle informazioni relative agli aiuti pubblici concessi alle imprese», ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n . 57;

•il decreto-legge 30 dicembre 2016, n . 244 che all’articolo 6 commi 6 e 7 proroga gli articoli 46 comma 2 e 52 com-mi 6 e 7 della legge 234/12 nonché l’articolo 14, comma 1, lettera a), n .  2), della legge 29 luglio 2015, n .  115, all’1 luglio 2017modificando la scadenza di alcuni obblighi previsti dalla legge 24 dicembre 2012, n . 234 e dalla legge 29 luglio 2015, n . 115 e posticipando a partire dall’1 luglio 2017 le conseguenze della condizione di efficacia degli atti e confermando fino a quella data la consueta modalità di controllo degli aiuti illegali in attesa della possibilità di estrarne visura;

Dato atto, nelle more dell’entrata in funzione dell’RNA (Re-gistro Nazionale Aiuti) di garantire il corretto utilizzo della BDA reingegnerizzata (banca dati agevolazioni) nel rispetto delle summenzionate normative e successive modifiche ed integra-zioni sia nella fase di istruttoria sia nella fase di concessione dei contributi alimentando la medesima;

Valutato che gli investimenti realizzati dai soggetti beneficiari oggetto del presente atto sono strettamente funzionali alla re-alizzazione dei programmi di investimento connessi alle risorse complessive dell’Asse III Azione 3 .A .1 .1 . Bando «Linea Intrapren-do - Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese»;

Vista la l .r . n . 34 del 31 marzo 1978 «Norme sulle procedure del-la programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regio-ne» e il r .r . n . 1 del 2 aprile 2001 «Regolamento di contabilità della Giunta regionale e successive modificazioni ed integrazioni»;

Vista la l .r . n . 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in ma-teria di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti or-ganizzativi della X Legislatura;

Preso atto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 126 del 10 agosto 2014, correttivo del decreto legislativo 118 del 23 giugno 2011, ed in particolare del principio contabile appli-cato concernente la contabilità finanziaria che prescrive:

a) il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazioni giu-ridicamente perfezionate (attive e passive);

b) il criterio di registrazione degli incassi e dei pagamenti, che devono essere imputati agli esercizi in cui il tesoriere ha ef-fettuato l’operazione .

Riscontrato che tali disposizioni si esauriscono nella defini-zione del principio della competenza finanziaria potenziato secondo il quale, le obbligazioni giuridiche perfezionate so-no registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell’obbligazione, imputandole all’esercizio in cui l’obbligazione

viene a scadenza . La scadenza dell’obbligazione è il momento in cui l’obbligazione diventa esigibile . La consolidata giurispru-denza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l’adempimento . Non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito .

Attestata, da parte del dirigente che sottoscrive il presente at-to, la perfetta rispondenza alle indicazioni contenute nel richia-mato principio della competenza finanziaria potenziato, delle obbligazioni giuridiche assunte con il presente atto, la cui esigi-bilità è accertata negli esercizi finanziari 2017 e 2018;

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art . 3 della l . 136/2010 (traccia-bilità dei flussi finanziari) .

DECRETA1 . di prendere atto e approvare, a valere sul bando «Linea In-

traprendo» Asse prioritario III -Azione III .3 .A .1 .1 . «Interventi di sup-porto alla nascita di nuove imprese», gli esiti istruttori trasmessi dall’ente gestore Finlombarda s .p .a ., di cui ai seguenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

•Allegato 1 -Elenco delle domande ammesse all’Intervento Finanziario per le categorie di soggetti MPMI e Liberi Profes-sionisti in forma singola, per le quali si procede alla conte-stuale concessione dell’intervento finanziario, per l’ammon-tare complessivo di € 1 .023 .386,75;

•Allegato 2 -Elenco delle domande ammesse all’Interven-to Finanziario per le categorie di «Soggetti Aspiranti», per le quali si procede alla contestuale assegnazione dell’in-tervento finanziario, per l’ammontare complessivo di € 684 .633,68;

2 . di comunicare ai soggetti beneficiari il presente atto, unita-mente al dettaglio del piano finanziario eventualmente rideter-minato per effetto dell’istruttoria di merito;

3 . di assumere accertamenti a carico dei debitori indicati nel-la tabella seguente con imputazione ai capitoli e agli esercizi ivi indicati, attestando la relativa esigibilità della obbligazione nei relativi esercizi di imputazione:

Debitore Codice Capitolo Anno2017

Anno2018

Anno2019

MINISTERO DELL'E-CONOMIA E DELLE FINANZE

135480 4 .0200 .01 .10656 5 .779,41 30 .039,13 0,00

UNIONE EUROPEA 32578 4 .0200 .05 .10654 8 .256,30 42 .913,04 0,00

4 . di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente con imputazione ai capitoli e agli esercizi ivi indicati, attestando la relativa esigibilità della obbligazione nei relativi esercizi di imputazione:

Beneficiario/Ruolo

Codice Capitolo Anno2017

Anno2018

Anno2019

BANDO INTRAPRENDO - 10 PROVVEDIMENTO - QUOTA UE

49608 14 .01 .203 .10839 8 .256,30 0,00 0,00

BANDO INTRAPRENDO - 10 PROVVEDIMENTO - QUOTA UE

49611 14 .01 .203 .10839 0,00 42 .913,04 0,00

BANDO INTRAPRENDO - 10 PROVVEDIMENTO - QUOTA STATO

49609 14 .01 .203 .10855 5 .779,41 0,00 0,00

BANDO INTRAPRENDO - 10 PROVVEDIMENTO - QUOTA STATO

49612 14 .01 .203 .10855 0,00 30 .039,13 0,00

BANDO INTRAPRENDO - 10 PROVVEDIMENTO - QUOTA RL

49610 14 .01 .203 .10873 2 .476,89 0,00 0,00

BANDO INTRAPRENDO - 10 PROVVEDIMENTO - QUOTA RL

49613 14 .01 .203 .10873 0,00 12 .873,91 0,00

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 104 – Bollettino Ufficiale

5 . di dare atto che il dirigente competente assolverà gli ob-blighi e gli adempimenti afferenti agli artt . 26 e 27 del d .lgs . n . 33/2013;

6 . di trasmettere il presente atto al Gestore del Fondo «In-traprendo», Finlombarda s .p .a ., per gli adempimenti di competenza;

7 . di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL, sul sito dedicato alla programmazione comunitaria (www .ue .regione .lombardia .it) e sul sito della direzione generale svi-luppo economico (www .sviluppoeconomico .regione .lombar-dia .it) .

Il dirigenteMilena Bianchi

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Bollettino Ufficiale – 105 –

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

ALLEGATO 1

BANDO “LINEA INTRAPRENDO” - DOMANDE AMMESSE AD INTERVENTO FINANZIARIO - MPMI

N. ID DOMANDA

DENOMINAZIONE RICHIEDENTE

TIPOLOGIA DI

SOGGETTO

SEDE OPERATIVA

Investimento presentato

Intervento Finanziario Richiesto

Investimento ammesso

Intervento Finanziario concesso

Intervento Finanziario: quota a rimborso (finanziamento)

Intervento Finanziario: quota a fondo perduto

Esito/quadro cauzionale

1 230710

GELATERIA MA-RACANA' DI LO SASSO CONO & C . SAS

MPMI Oggiono (LC) € 114 .000,00 € 65 .000,00 € 114 .000,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

2 272078 THEOREM S .R .L . MPMI Milano € 106 .000,00 € 65 .000,00 € 106 .000,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al valore del finanziamento concesso

3 236288 SOLUTION MOBILI-TY S .R .L . MPMI Milano € 74 .753,98 € 48 .590,00 € 74 .753,98 € 48 .590,00 € 43 .731,00 € 4 .859,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

4 357946

YOU DONATE SO-CIETA' A RESPON-SABILITA' LIMITATA SEMPLIFICATA

MPMI Milano € 101 .700,00 € 60 .000,00 € 96 .700,00 € 58 .020,00 € 52 .218,00 € 5 .802,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al valore del finanziamento concesso

5 243266IL MULINO B & B DI DE OLIVEIRA ANA LUCIA

MPMI Merlino (LO) € 101 .244,00 € 65 .000,00 € 72 .109,00 € 46 .870,85 € 42 .183,76 € 4 .687,09

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

6 230927 INNOVENERGY S .R .L . MPMI Guardami-

glio (LO) € 138 .000,00 € 65 .000,00 € 54 .040,00 € 35 .126,00 € 31 .613,40 € 3 .512,60

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

7 334476 DONZELLI PATRIZIA MPMI Busto Ga-rolfo (MI) € 101 .000,00 € 60 .000,00 € 90 .714,00 € 54 .428,40 € 48 .985,56 € 5 .442,84

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 106 – Bollettino Ufficiale

N. ID DOMANDA

DENOMINAZIONE RICHIEDENTE

TIPOLOGIA DI

SOGGETTO

SEDE OPERATIVA

Investimento presentato

Intervento Finanziario Richiesto

Investimento ammesso

Intervento Finanziario concesso

Intervento Finanziario: quota a rimborso (finanziamento)

Intervento Finanziario: quota a fondo perduto

Esito/quadro cauzionale

8 243648 DIGITALMDE S .R .L . MPMI Milano € 144 .900,00 € 65 .000,00 € 144 .900,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

9 267915 TAXDRY S .R .L . SEMPLIFICATA MPMI Milano € 60 .000,00 € 36 .000,00 € 53 .625,00 € 32 .175,00 € 28 .957,50 € 3 .217,50

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

10 352716 C .D .L . SERVIZI SRL MPMI Arese (MI) € 70 .000,00 € 42 .000,00 € 66 .665,00 € 39 .999,00 € 35 .999,10 € 3 .999,90

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al valore del finanziamento concesso

11 231883 CREPEATALY S .R .L . SEMPLIFICATA MPMI Milano € 177 .600,00 € 65 .000,00 € 143 .150,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

12 327176 EVERYWARE MPMI Milano € 100 .000,00 € 60 .000,00 € 100 .000,00 € 60 .000,00 € 54 .000,00 € 6 .000,00 Ammissibile senza garanzia

13 318359 GEMINI GROUP S .R .L . MPMI Brescia € 58 .286,00 € 37 .885,90 € 54 .470,00 € 35 .405,50 € 31 .864,95 € 3 .540,55

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

14 344062 SABRINA PAPA MPMIVedano al Lambro (MB)

€ 130 .790,00 € 65 .000,00 € 127 .550,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

15 230866 MARCAL S .R .L . MPMI Brescia € 96 .875,00 € 62 .968,75 € 60 .405,00 € 39 .263,25 € 35 .336,93 € 3 .926,32

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al valore del finanziamento concesso

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Bollettino Ufficiale – 107 –

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

N. ID DOMANDA

DENOMINAZIONE RICHIEDENTE

TIPOLOGIA DI

SOGGETTO

SEDE OPERATIVA

Investimento presentato

Intervento Finanziario Richiesto

Investimento ammesso

Intervento Finanziario concesso

Intervento Finanziario: quota a rimborso (finanziamento)

Intervento Finanziario: quota a fondo perduto

Esito/quadro cauzionale

16 350801 BIOLOGIKO S .R .L . MPMI Seregno (MB) € 371 .800,00 € 65 .000,00 € 321 .970,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

17 275186

ROCKETPOWER SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA SEMPLI-FICATA

MPMI Vergiate (VA) € 113 .370,00 € 65 .000,00 € 113 .370,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

18 343397X-RAY COMMU-NICATION S .R .L . SEMPLIFICATA

MPMI Milano € 104 .858,25 € 60 .000,00 € 89 .181,25 € 53 .508,75 € 48 .157,88 € 5 .350,88

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al valore del finanziamento concesso

19 354772 RUBBERJET VALLEY S .R .L . MPMI Milano € 103 .700,00 € 65 .000,00 € 103 .700,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

€ 2 .268 .877,23 € 1 .117 .444,65 € 1 .987 .303,23 € 1 .023 .386,75 € 921 .048,08 € 102 .338,68

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 108 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 2

BANDO “LINEA INTRAPRENDO” - DOMANDE AMMESSE AD INTERVENTO FINANZIARIO - ASPIRANTI IMPRENDITORI

N.ID DO-

MANDADENOMINAZIO-NE RICHIEDENTE

CODICE FISCALE TITOLO PROGETTOTIPOLOGIA DI

SOGGETTO SEDE OPERA-

TIVAInvestimento presentato

Intervento Finanziario Richiesto

Investimento ammesso

Intervento Finanziario assegnato

Intervento Finanziario: quota a rim-borso (finan-ziamento)

Intervento Finanzia-rio: quota a fondo perduto

Esito/quadro cauzionale

1 243229ACCOLLA VITTORIO

CCLVTR56L31F205ISISTEMA CENTRALIZZATO DI MONITORAGGIO NUOTO

Aspirante imprenditore

Bollate (MI) € 296 .000,00 € 65 .000,00 € 296 .000,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00 Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al va-lore del finanziamento concesso

2 300455 ZACCHI PAOLA ZCCPLA61H61F205H NON E'Aspirante imprenditore

Legnano (MI)

€ 100 .100,00 € 65 .000,00 € 100 .100,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

3 333687SUTTON DABBAH ESTHEL

STTSHL68R61Z229ZE-COMMERCE NEL CAM-PO DELLA MODA

Aspirante imprenditore

Milano € 93 .910,00 € 61 .000,00 € 78 .910,00 € 51 .291,50 € 46 .162,35 € 5 .129,15 Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al va-lore del finanziamento concesso

4 231744ABBIATI MATTEO VITTORIO

BBTMTV86E26F205GVEGETARIAN GOURMET FOOD TRUCKS

Aspirante imprenditore

Seregno (MB)

€ 102 .450,00 € 65 .000,00 € 102 .450,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00 Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche, pari al va-lore del finanziamento concesso

5 241651ROLANDO DENI-COLAI DAVIDE

RLNDVD90A31M109J

VENDITA DI SUSHI ROLL BASATA SUL CONSU-MO INNOVATIVO DEL PRODOTTO

Aspirante imprenditore

Pavia € 93 .109,74 € 60 .521,23 € 89 .479,74 € 58 .161,83 € 52 .345,65 € 5 .816,18

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

6 349438DE CIECHI IACOPO

DCCCPI89R06E801X BIOPSY BOX ALETHEIAAspirante imprenditore

Corbetta (MI)

€ 143 .780,00 € 65 .000,00 € 143 .780,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

7 350326LA PIETRA GIAN-CARLO

LPTGCR74E19B300S EDUCATIONAL FACTORYAspirante imprenditore

Cinisello Bal-samo (MI)

€ 100 .000,00 € 65 .000,00 € 100 .000,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

8 319336GAGLIANO GIULIO

GGLGLI87M16C351N MAGICS-CASHBACKAspirante imprenditore

Milano € 176 .586,45 € 65 .000,00 € 159 .339,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 109 – Bollettino Ufficiale

N.ID DO-

MANDADENOMINAZIO-NE RICHIEDENTE

CODICE FISCALE TITOLO PROGETTOTIPOLOGIA DI

SOGGETTO SEDE OPERA-

TIVAInvestimento presentato

Intervento Finanziario Richiesto

Investimento ammesso

Intervento Finanziario assegnato

Intervento Finanziario: quota a rim-borso (finan-ziamento)

Intervento Finanzia-rio: quota a fondo perduto

Esito/quadro cauzionale

9 353114DE VICO CRI-STIAN

DVCCST88M16F839TBARBERSHOP DE VICO CRISTIAN

Aspirante imprenditore

Moglia (MN) € 90 .000,00 € 54 .000,00 € 76 .600,00 € 49 .790,00 € 44 .811,00 € 4 .979,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

10 349745 GENTILE ALBERTO GNTLRT78R24F205R DERIVERS START-UPAspirante imprenditore

Milano € 324 .374,25 € 60 .000,00 € 54 .317,25 € 32 .590,35 € 29 .331,32 € 3 .259,03

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

11 232498 PIAZZA MARCO PZZMRC65T29I690H PASTIFICIO-BISTROTAspirante imprenditore

Milano € 136 .910,00 € 65 .000,00 € 129 .910,00 € 65 .000,00 € 58 .500,00 € 6 .500,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

12 279244FASANELLA DOMENICO

FSNDNC75E07G187ZDESTINAZIONI GUSTI MONDI

Aspirante imprenditore

San Bene-detto Po (MN)

€ 63 .000,00 € 37 .800,00 € 63 .000,00 € 37 .800,00 € 34 .020,00 € 3 .780,00

Ammissibile con fidejussione rilasciata da banche o da inter-mediari finanziari iscritti all'albo unico art . 106 TUB, pari al 50% del valore del finanziamento concesso

€ 1 .720 .220,44

€ 728 .321,23 € 1 .393 .885,99 € 684 .633,68 € 616 .170,32 € 68 .463,36

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 110 –

D.d.s. 23 marzo 2017 - n. 3219Avviso pubblico finalizzato a favorire l’accesso al credito delle imprese per il tramite dei confidi: rideterminazione del contributo ed erogazione della 2^ tranche a Confapi Lombarda Fidi s.c.

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ACCESSO AL CREDITOVisti:

− la d .g .r . n . 1706 del 17 aprile 2014 che ha approvato i crite-ri per la definizione dell’Avviso volto a favorire l’accesso al credito alle imprese tramite il sistema dei Confidi;

− il d .d .s . n . 5630 del 27 giugno 2014, pubblicato sul BURL in data 2 luglio  2014, «Approvazione dell’Avviso pubblico fi-nalizzato a favorire l’accesso al credito delle imprese per il tramite dei confidi (in attuazione della d .g .r . n . 1706 del 17 aprile 2014);

− la d .g .r . n .  2470 del 7 ottobre 2014 con la quale è stata modificata la d .g .r . n .  1706/2014 introducendo una pre-mialità a favore dei Confidi che si presentano in forma aggregata, al fine di confermare e supportare l’obiettivo strategico dell’intervento pubblico sui percorsi aggregativi dei Confidi;

− il d .d .s . n .  9453 del 13 ottobre 2014 che attua la d .g .r . n . 2470/2014 (di seguito «Avviso Pubblico»);

Richiamato il d .d .s . n . 2079 del 18 marzo 2015, pubblicato sul BURL in data 26 marzo 2015, con cui sono stati recepiti ed acqui-siti gli esiti dell’istruttoria, formalizzata dal nucleo di valutazione in data 11 marzo 2015, delle domande pervenute entro i termini indicati dall’Avviso, e sono stati assegnati i contributi a ciascun Confidi/Aggregazione di Confidi;

Ribadito che l’Avviso di cui al d .d .s . n . 9453/2014 stabilisce al paragrafo 8 .1 «Modalità di erogazione» che la seconda tranche del contributo assegnato, pari al 60% del contributo massimo, deve essere richiesta via PEC, entro 18 mesi dall’erogazione del-la prima tranche, mediante specifico modulo corredato da:

a) deliberazione dell’assemblea del Confidi richiedente di: − assegnazione del contributo concesso (pari al 60%) sotto forma di azioni o quote dello stesso valore nomi-nale alle imprese lombarde socie, con vincolo di desti-nazione ad aumento di capitale sociale;

− presa d’atto relativamente alla dichiarazione de mini-mis presentata al Confidi dalle singole imprese lombar-de socie;

b) dichiarazione del Confidi certificata dai soggetti di cui al paragrafo 6 .2 dell’Avviso che consenta di verificare l’ero-gazione di nuovo credito alle imprese, il prezzo massimo da applicarsi alla garanzia collettiva e la definizione di con-venzioni con le banche che disciplinino i tassi massimi da applicare ai finanziamenti garantiti alle imprese, di cui ai punti A), B) e C) dell’art . 8 .1 dell’Avviso stesso;

Vista la nota di Confapi Lombarda Fidi s .c . di richiesta di erogazione della seconda tranche del contributo assegnato, per un importo pari ad euro 649 .301,40, pervenuta con prot . n . O1 .2016 .0020339 del 28 dicembre 2016;

Considerato che, in data 16 gennaio 2017 si è riunito il Nucleo di valutazione nominato con decreto n . 6691 dell’11 luglio 2016, il quale, a seguito di istruttoria dell’istanza pervenuta, ha ritenuto la documentazione inviata da Confapi Lombarda Fidi s .c . insuffi-ciente per procedere alla liquidazione;

Considerato che, recependo le analisi istruttorie presen-ti nel verbale del Nucleo di valutazione riunitosi il 16 genna-io  2017, il Responsabile del procedimento con nota prot . n . O1 .2017 .0001544 del 26 gennaio 2017 ha provveduto a richie-dere a Confapi Lombarda Fidi s .c . le necessarie integrazioni documentali;

Considerato che, in data 8 marzo 2017 il suddetto Nucleo di valutazione si è nuovamente riunito al fine di valutare le integra-zioni documentali inviate da Confapi Lombarda Fidi s .c . con no-ta prot . n . O1 .2017 .0003500 del 20 febbraio 2017;

Dato atto che i verbali del Nucleo di Valutazione relativi alle sedute del 16 gennaio  2017  e 8  marzo  2017  sono conservati agli atti presso la Struttura regionale competente;

Dato atto che, con il sopracitato decreto n . 2079/2015, è stato assegnato a Confapi Lombarda Fidi s .c . (CF 98100410178) un contributo complessivo pari ad euro 1 .082 .169,00;

Verificato che i verbali della assemblea ordinaria dei soci di Confapi Lombarda Fidi s .c . dell’11 giugno 2015 e del 15 di-cembre 2016 riportano l’impegno ad assegnare alle imprese

lombarde, sotto forma di azioni o quote del capitale sociale del Confidi stesso, un importo complessivo pari a euro 1 .067 .350,00;

Dato atto, quindi, che il Nucleo di valutazione riunitosi in da-ta 8 marzo 2017 ha ritenuto di rideterminare il contributo asse-gnato a Confapi Lombarda Fidi s .c . (CF 98100410178) in euro 1 .067 .350,00, importo pari alla quota, con vincolo ad aumento di capitale sociale, che il Confidi si impegna ad assegnare alle imprese lombarde sottoscrittrici;

Dato atto che, con il decreto n . 9317 del 6 novembre 2015, è stata erogata a Confapi Lombarda Fidi s .c . (CF 98100410178) la prima tranche del contributo assegnato, per un importo pari ad euro 432 .867,60;

Ritenuto, pertanto, di procedere alla liquidazione aConfapi Lombarda Fidi s .c . (CF 98100410178) dell’importo pari ad euro 634 .482,40, quale saldo del contributo rideterminato spettante;

Richiamato l’obbligo in capo a Confapi Lombarda Fidi s .c . di raccogliere le autocertificazioni relativamente agli aiuti perce-piti in regime de minimis, compilate dai soggetti beneficiari, di conservarle agli atti per 10 anni e renderle disponibili in caso di ispezioni e controlli, ai sensi dell’art . 8 .4 dell’Avviso;

Visti : − la legge 57/2001 e il decreto ministeriale Ministero dello sviluppo economico del 22 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2016, recante «Nuove modalità di trasmissione delle informazioni relative agli aiu-ti pubblici concessi alle imprese», ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n . 57;

− il decreto-legge 30 dicembre 2016, n . 244 che all’articolo 6 commi 6 e 7 proroga gli articoli 46 comma 2 e 52 com-mi 6 e 7 della legge 234/12 nonché l’articolo 14, comma 1, lettera a), n . 2), della legge 29 luglio 2015, n . 115, all’1 luglio 2017 modificando la scadenza di alcuni obblighi previsti dalla legge 24 dicembre 2012, n . 234 e dalla legge 29 luglio 2015, n . 115 e posticipando a partire dall’1 luglio 2017 le conseguenze della condizione di efficacia degli at-ti e confermando fino a quella data la consueta modalità di controllo degli aiuti illegali in attesa della possibilità di estrarne visura;

Dato atto, nelle more dell’entrata in funzione dell’RNA (Regi-stro Nazionale Aiuti), di garantire il corretto utilizzo della BDA rein-gegnerizzata (banca dati agevolazioni) nel rispetto delle sum-menzionate normative e successive modifiche ed integrazioni, alimentando la medesima;

Visto il d .d .s . n .  11775 del 4 dicembre 2014, pubblicato sul BURL in data 10 dicembre 2014, «Accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo 2010-2015 programma d’azione 2014 (d .g .r . 1479 del 6 marzo 2014): liquidazione di euro 25 .000 .000,00 a favore di Unionca-mere Lombardia (cod . ben . 73419) e integrazione delle risorse finanziarie dell’avviso pubblico di cui al decreto 9453/2014 da parte di Unioncamere Lombardia»;

Ritenuto pertanto di trasmettere il presente decreto a Union-camere Lombardia per gli adempimenti di cui al paragrafo 6 dell’Avviso Pubblico (d .d .s . 9453/2014);

Precisato che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze della struttura accesso al credito individuate dalla d .g .r . n . 87 del 29 aprile 2013 (II provvedimento organizzativo 2013) e dal Decreto del Segretario Generale n . 7110 del 25 luglio 2013;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il procedi-mento amministrativo con minimo ritardo rispetto al termine di 30 giorni dal ricevimento della documentazione necessaria all’i-struttoria finalizzata all’erogazione della seconda tranche del contributo (paragrafo 6 dell’Avviso Pubblico - d .d .s . 9453/2014) per la complessità delle modalità di svolgimento dell’istruttoria e per la tempistica di trasmissione delle integrazioni documentali richieste al Confidi durante la predetta istruttoria;

Vista la l .r . 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

DECRETA1 . di rideterminare in euro 1 .067 .350,00 il contributo com-

plessivamente assegnato a Confapi Lombarda Fidi s .c . (CF 98100410178) con decreto 2079/2015, importo pari alla quota, con vincolo ad aumento di capitale sociale, che il Confidi si im-pegna ad assegnare alle imprese lombarde sottoscrittrici;

2 . di trasmettere il presente decreto a Unioncamere Lombar-dia al fine di provvedere, ai sensi del paragrafo 6 dell’Avviso Pub-blico (d .d .s . 9453/2014), alla liquidazione a Confapi Lombarda

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 111 –

Fidi s .c . (CF 98100410178) dell’importo pari ad euro 634 .482,40, quale saldo del contributo rideterminato;

3 . di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia .

Il dirigenteGabriele Busti

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D.G. Infrastrutture e mobilità

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 112 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 20 marzo 2017 - n. 3040Rettifica del decreto dirigenziale n.  11110 del 4 novembre 2016 concernente la classificazione amministrativa a strada provinciale della BGSP106VAR e la declassificazione amministrativa a strada comunale della BGSP106 in comune di Calcio (BG)

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA GESTIONE DELLA RETE STRADALE LOMBARDA

Visti:

•il d . lgs . 30 aprile 1992, n . 285;

•il d .p .r . 16 dicembre 1992, n . 495, artt . 2, 3 e 4;

•il d .p .r . 15 gennaio 1972, n . 8, art . 2;

•il d .p .r . 24 luglio 1977, n . 616, art . 87;

•la l .r . 5 gennaio 2000, n . 1, art . 3, commi 115-122;

•la l .r . 4 maggio 2001, n . 9, artt . 3 e 4;

•la d .g .r . 20 giugno 2014, n . X/1974;

•il decreto del dirigente di U .O . 27 giugno 2014, n . 5660;Visto il decreto dirigenziale n 11110 del 4 novembre 2016,

con il quale, a seguito di istanza della Provincia di Berga-mo prot . n .  0088618 del 16 novembre 2015 (prot . regionale n . S1 .2015 .0048888 del 16 novembre 2015) è stata disposta, ai sensi del d .lgs . 30 aprile 1992, n . 285, la classificazione amministrativa a strada provinciale della BGSP106VAR «Romano di Lombardia - con-fine cremonese - Variante» dal km 0+000 al km 0+770 e contestuale declassificazione amministrativa a strada comunale del tratto di BGSP106 dal km 0+000 al km 1+665, in comune di Calcio;

Vista la nota prot . n . 0013604 del 7 marzo 2017 (prot . regionale n . S1 .2017 .0008572 del 7 marzo 2017), con la quale la Provincia di Bergamo: ha comunicato che, a causa di mero errore di tra-scrizione, nella propria istanza del 16 novembre 2015 il tratto di BGSP106VAR, oggetto di classificazione amministrativa a strada provinciale, è stato denominato «Romano di Lombardia - confi-ne cremonese - Variante « anziché «Collegamento SPEXSS11VAR – SP106»; chiede di rettificare, di conseguenza, la denominazio-ne della strada nel decreto regionale sopra indicato riportando l’esatta nomenclatura;

Dato atto che, come specificato nella nota della Provincia di Bergamo del 7 marzo 2017, rimangono inalterate le chilometri-che dei capisaldi e la tratta della BGSP106VAR oggetto di classi-ficazione amministrativa a strada provinciale;

Ritenuto, per le motivazioni sopra espresse:

•di procedere alla rettifica del decreto dirigenziale n . 11110 del 4 novembre 2016 nella parte relativa alla denomina-zione della BGSP106VAR oggetto di classificazione ammi-nistrativa a strada provinciale;

•più precisamente, di rettificare la denominazione dell’as-se stradale in questione da «Romano di Lombardia - confi-ne cremonese - Variante « a «Collegamento SPEXSS11VAR - SP106»;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla legislazione vigente in materia;

Vista la d .c .r . X/78 del 9 luglio 2013 avente a oggetto «Pro-gramma Regionale di Sviluppo della X Legislatura» e successivi aggiornamenti, in particolare il risultato atteso 304 «Riqualifica-zione e potenziamento della rete stradale di interesse regionale» dell’Area Territoriale, Missione 10 e Programma 5;

Visti la l .r . 20/2008 nonché i successivi provvedimenti organiz-zativi della X legislatura e, in particolare, la d .g .r . n . X/5227 del 31 maggio 2016;

DECRETA1 . Di disporre, per le motivazioni richiamate in premessa, la ret-

tifica del decreto dirigenziale n . 11110 del 4 novembre 2016 con la modifica della denominazione della BGSP106VAR, oggetto di classificazione amministrativa a strada provinciale, da «Romano di Lombardia - confine cremonese - Variante« a «Collegamento SPEXSS11VAR – SP106» .

2 . Di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Lombardia .

Il dirigenteMonica Bottino

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D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 113 –

D.d.s. 15 marzo 2017 - n. 2786Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 relativa al progetto del rinnovo di concessione della miniera per marna da cemento denominata «Cà Bianca», ubicata in comune di Parzanica (BG). Proponente: CEMENTIR SACCI s.p.a. - R1072

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

OMISSIS:DECRETA

1 . di esprimere – ai sensi dell’art . 26 del d .lgs . 152/2006 e della l .r . 5/2010 – giudizio positivo circa la compatibilità ambientale relativo al rinnovo della concessione mineraria per marna da cemento della miniera denominata «Ca’ Bianca» in Comune di Parzanica  (BG), nella configurazione progettuale che emerge dagli elaborati depositati dalla Società proponente CEMENTIR SACCI s .p .a ., a condizione che siano ottemperate le prescrizioni elencate nel paragrafo 5 «Quadro delle prescrizioni» della rela-zione istruttoria – Allegato A quale parte integrante e sostanziale del presente atto, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi iter e provvedimenti di approvazione e autorizza-zione del progetto stesso ove non indicato diversamente;

2 . l’autorità competente al rilascio della concessione è tenu-ta a vigilare sul rispetto delle prescrizioni di cui al precedente punto, da recepirsi nel provvedimento di concessione/autorizza-zione, e a segnalare tempestivamente alla autorità competente in materia di v .i .a . eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli ef-fetti dell’art . 29 del d .lgs . 152/2006;

3 . ai sensi dell’art . 26, comma 6, del d .lgs . 152/2006, il progetto in parola dovrà essere realizzato entro 20 anni dal rilascio del titolo abilitativo all’esecuzione dell’opera;

4 . di trasmettere copia del presente decreto:– alla Società proponente CEMENTIR SACCI con sede legale

in Roma (Proponente); − Provincia di Bergamo; − Comune di Parzanica; − Comune di Vigolo; − Comune di Tavernola Bergamasca; − Comunità montana dei Laghi Bergamaschi; − Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia;

− ARPA Lombardia – U .O . V .I .A . e monitoraggi grandi opere – Milano;

− Regione Lombardia, D .G . Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile – U .O . Tutela Ambientale;

5 . di provvedere alla pubblicazione sul BURL della sola parte dispositiva del presente decreto;

6 . di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del pre-sente provvedimento sul sito web www .cartografia .regione .lom-bardia .it/silvia/;

7 . di rendere noto che contro il presente decreto è proponibi-le ricorso giurisdizionale presso il T .A .R . della Lombardia, secondo le modalità di cui al d .lgs . 2 luglio 2010, n . 104, entro 60 dalla da-ta di pubblicazione sul BURL della parte dispositiva del presente atto; è altresì ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla medesima data di pubblicazione .

Il dirigenteSilvio Landonio

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 114 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 17 marzo 2017 - n. 2951Approvazione dell’«Aggiornamento dell’analisi di rischio sanitaria ai sensi del d.lgs. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni per lo stabilimento Corden Pharma Bergamo s.p.a. di Treviglio  (BG)», trasmesso da Corden Pharma Bergamo s.p.a. con nota 19 ottobre 2016, n. 16, in atti regionali protocollo T1.2016.0054676 del 24 ottobre 2016

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA BONIFICHE E SITI CONTAMINATI Richiamati i seguenti provvedimenti:

•l . 7 agosto 1990, n . 241 «Nuove norme sul procedimento amministrativo»;

•direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Con-siglio del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambien-tale;

•d .lgs . 3 aprile 2006, n . 152 «Norme in materia ambientale» e, in particolare, la Parte quarta del Titolo V «Bonifica dei siti contaminati»;

•d .g .r . 27 luglio 2006, n . 2838 «Modalità applicative del Tito-lo V «Bonifica dei siti contaminati» della Parte quarta del d .lgs . 152/2006 – norme in materia ambientale»;

•d .g .r . 20 giugno 2014, n . 1990 «Approvazione del Program-ma Regionale di Gestione dei Rifiuti (P .R .G .R .), comprensi-vo di Piano Regionale delle Bonifiche (P .R .B .) e dei relativi documenti previsti dalla Valutazione Ambientale Strategi-ca (VAS); conseguente riordino degli atti amministrativi relativi alla pianificazione di rifiuti e bonifiche»;

•l . 22 maggio 2015, n . 68 «Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente»;

•r .r .15 giugno 2012, n . 2 «Attuazione dell’art . 21 della legge regionale 12 dicembre 2013, n .  26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale . Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche, relativamente alle procedure di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati»;

Rilevato che l’area dello stabilimento Farchemia s .r .l . è stato oggetto di misure e attività connesse alla situazione di contami-nazione delle matrici ambientali, con riferimento a quanto previ-sto dalle norme in materia di bonifica;

Rilevato in particolare che con decreto 7 settembre 2007, n . 9725, è stato approvato, ai sensi dell’art . 242, comma 7 del d .lgs . 15272006, il progetto operativo di bonifica dell’area dello stabilimento, con contestuale autorizzazione degli interventi in esso previsti;

Rilevato che il progetto di cui sopra includeva un’Analisi di ri-schio per la matrice terreni, interessanti le aree dello stabilimen-to denominate S1 e MW 18, e per la matrice acque sotterranee;

Rilevato che con decreto 20 giugno 2011, n . 5571 è stato ap-provato il documento «Addendum al progetto operativo ai sensi del Titolo V Parte IV del d .lgs . 152/2006 – Integrazione Analisi di Rischio Reparto A»;

Considerato che nella riunione tecnica del 1 febbraio 2016, convocata dalla Regione per la valutazione degli esiti delle at-tività di monitoraggio delle acque previste per lo stabilimento, è stato richiesto alla Società Farchemia s .r .l . «di procedere all’at-tualizzazione dell’Analisi di Rischio sanitaria prodotta a suo tem-po, utilizzando allo scopo i risultati dei monitoraggi successivi a tale data e considerando in particolare, quale via di esposizio-ne, l’inalazione di vapori dal sottosuolo»;

Preso atto che con nota 15 luglio 2016, in atti regionali pro-tocollo T1 .2016 .0054708 del 24 ottobre 2016, Farchemia S .r .l . ha comunicato la trasformazione della società in società per azioni e il cambiamento della ragione sociale in Corden Pharma Ber-gamo s .p .a ., precisando che tutti gli altri dati (indirizzo, P . IVA e CF) rimangono invariati;

Visto l’«Aggiornamento dell’Analisi di Rischio Sanitaria ai sen-si del d .lgs . 152/2006 e successive modifiche e integrazioni per lo stabilimento Corden Pharma Bergamo s .p .a . di Treviglio (BG), trasmesso con nota 19 ottobre 2016, n . 16, protocollo regionale T1 .2016 .0054676 del 24 ottobre 2016;

Considerato che con nota regionale protocollo T1 .2016 .0060713 del 23 novembre 2016 è stata convocata la Conferenza di Servizi per l’esame del documento indicato, alla quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti della Pro-vincia di Bergamo, del Comune di Treviglio, dell’Arpa Lombardia – Dipartimento di Bergamo e Cremona, dell’ATS Bergamo e di Corden Pharma Bergamo s .p .a .;

Richiamati i pareri della Provincia di Bergamo, trasmesso con nota n . 79078 del 14 dicembre 2016, in atti regionali pro-tocollo T1 .2016 .0063963 del 14 dicembre 2016, e di ARPA Lom-bardia – Dipartimento di Bergamo e Cremona, trasmesso con nota n . 181470 del 14 dicembre 2016, in atti regionali protocollo T1 .2016 .0063989 del 14 dicembre 2016, allegati al verbale della Conferenza di servizi;

Preso atto delle conclusioni della Conferenza di Servizi del 14 dicembre 2016, che ha ritenuto approvabile l’«Aggiornamento dell’Analisi di Rischio Sanitaria ai sensi del d .lgs . 152/2006 e successive modifiche e integrazioni per lo stabilimento Corden Pharma Bergamo s .p .a . di Treviglio (BG)», nel rispetto delle os-servazioni e delle prescrizioni riportate nel relativo verbale, che costituisce parte integrante del presente decreto (Allegato 1);

Preso atto che l’ATS Bergamo, che non ha potuto partecipare alla Conferenza di Servizi, come da comunicazione protocollo 111103 del 14 dicembre 2016, ha trasmesso il parere di compe-tenza con nota n . 15992 del 20 febbraio 2016, in atti regionali protocollo T1 .2017 .0011478 del 20 febbraio 2017, allegato al pre-sente decreto quale parte integrante (Allegato 2);

Considerato che ATS Bergamo con il predetto parere:

•si è espressa favorevolmente sull’aggiornamento dell’A-nalisi di Rischio Sanitaria, a condizione che siano man-tenute nel tempo le attività di verifica dell’integrità della pavimentazione del reparto A e di monitoraggio della qualità delle acque di falda sia all’interno sia all’esterno del sito, con le frequenze e le modalità già concordate con gli Enti;

•ha indicato la necessità di rielaborare l’Analisi di Rischio Sanitaria in caso di modifiche alla destinazione d’uso e all’effettivo utilizzo del suolo, o qualora a causa di inter-venti in sito si attivassero vie di esposizione attualmente interrotte ovvero in caso di acquisizione di nuovi dati sulla qualità delle matrici ambientali che modifichino il model-lo concettuale del sito a seguito di ulteriori indagini o ap-profondimenti;

•ha sottolineato la necessità, qualora le aree interessate subissero lavori di scavo, di rendere nota la presenza degli inquinanti alle imprese incaricate, al fine dell’adozione di adeguate misure di protezione dei lavoratori addetti;

Considerato che in sede di Conferenza di Servizi del 14 dicem-bre 2016 si era concordato di ritenere conclusa la Conferenza, qualora il parere espresso dall’ATS Bergamo non avesse com-portato innovazioni rispetto a quanto discusso durante i lavori;

Rilevato che le indicazioni contenute nel parere di cui sopra sono coerenti con quanto discusso in sede di Conferenza e che pertanto la stessa deve considerarsi conclusa;

Ritenuto pertanto di recepire le indicazioni contenute nel pa-rere espresso dall’ATS Bergamo, a integrazione delle prescrizioni di cui al verbale della Conferenza di Servizi;

Attestato che contestualmente alla data adozione del pre-sente atto si provvede alla pubblicazione di cui all’art . 23 del d .lgs . 33/2013;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n . 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i prov-vedimenti organizzativi della X legislatura;

Vista la d .g .r . n . X/5227 del 31 maggio 2016, avente ad og-getto «VII Provvedimento Organizzativo 2016», con particola-re riferimento alle competenze dell’Unità Organizzativa Tutela Ambientale

DECRETA1 Di approvare l’«Aggiornamento dell’Analisi di Rischio Sanita-

ria ai sensi del d .lgs . 152/2006 e successive modifiche e integra-zioni per lo stabilimento Corden Pharma Bergamo s .p .a . di Tre-viglio (BG)», trasmesso da Corden Pharma Bergamo s .p .a . con nota 19 ottobre 2016, n . 16, protocollo regionale T1 .2016 .0054676 del 24 ottobre 2016, con le prescrizioni espresse dalla Conferen-za di Servizi del 14 dicembre 2016, il cui verbale (Allegato 1) co-stituisce parte integrate del presente decreto (omissis) .

2 . Di integrare le prescrizioni di cui al punto 1 con le seguenti indicazioni, di cui al parere dell’ATS Bergamo, allegato al presen-te decreto quale parte integrante (Allegato 2) (omissis):

a . devono essere mantenute nel tempo le attività di verifica dell’integrità della pavimentazione del reparto A e di mo-nitoraggio della qualità delle acque di falda sia all’interno sia all’esterno del sito, con le frequenze e le modalità già concordate con gli Enti;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 115 –

b . l’Analisi di Rischio Sanitaria deve essere rielaborata in caso di modifiche alla destinazione d’uso e all’effettivo utilizzo del suolo, o qualora a causa di interventi in sito si attivassero vie di esposizione attualmente interrotte ovve-ro in caso di acquisizione di nuovi dati sulla qualità delle matrici ambientali che modifichino il modello concettua-le del sito a seguito di ulteriori indagini o approfondimenti;

c . qualora le aree interessate subissero lavori di scavo, deve essere resa nota la presenza degli inquinanti alle impre-se incaricate, al fine dell’adozione di adeguate misure di protezione dei lavoratori addetti .

3 . Di trasmettere il presente decreto a Corden Pharma Ber-gamo s .p .a ., alla Provincia di Bergamo, al Comune di Trevi-glio, all’ARPA – Dipartimento di Bergamo e Cremona e all’ATS Bergamo .

4 . Di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente decreto si provvede alla pubblicazione di cui all’art . 23 del d .lgs . 33/2013 .

5 . Di pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombar-dia il presente decreto, ad esclusione degli Allegati 1 e 2 .

6 . Di dare atto, ai sensi dell’art . 3 della legge 7 agosto 1990, n . 241, che contro il presente decreto potrà essere presentato ri-corso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni dalla data di comunicazione dello stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni dalla predetta data

Il dirigenteElisabetta Confalonieri

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E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 116 – Bollettino Ufficiale

Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) 10 marzo 2017 - n. 296 Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) n. 13 del 20 febbraio 2013 e s.m.i. – Rideterminazione del contributo ad imprese del settore Agricoltura e Agroindustria, provvedimento n. 113

COMMISSARIO DELEGATOViste le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 22 maggio

2012 e del 30 maggio 2012 con le quali è stato dichiarato lo sta-to di emergenza in conseguenza degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 che hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova .

Visto il d .l . 6 giugno 2012, n . 74 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012», convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n . 122, pubblicata nel-la G .U . n . 180 del 3 agosto 2012 (in seguito d .l . n . 74/2012), che, agli artt . 1, 2 e 3, tra l’altro:

•ha stabilito che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operino in qualità di Commissari de-legati per la ricostruzione (art . 1, comma 2, d .l . n . 74/2012);

•ha istituito, in favore della Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, il Fondo per la Ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, le cui risorse sono as-segnate su apposite contabilità speciali intestate ai Com-missari delegati (art . 2, commi 1 e 6, d .l . n . 74/2012);

•ha stabilito che, per l’attuazione gli interventi, i Presidenti delle Regioni indicate possano avvalersi dei sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Province interessati dal sisma, adottando «idonee modalità di coordinamento e program-mazione degli interventi stessi per le attività di ricostruzione», nonché delle strutture regionali competenti per materia, costituendo a tal fine un’apposita Struttura Commissaria-le; ed inoltre che possano delegare le funzioni attribuite ai Sindaci dei Comuni ed ai Presidenti delle Provincie nel cui rispettivo territorio si debbano effettuare gli interventi ivi pre-visti (art . 1, comma 5 e 5 bis, d .l . n . 74/2012) .

Dato atto che lo Stato di Emergenza è stato più volte proro-gato nel tempo e - da ultimo -, con legge 26 febbraio 2016, n . 21 - sino alla data del 31 dicembre 2018 .

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n . 95, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario», convertito in Legge con mo-dificazioni nella legge 7 agosto 2012, n . 135, con il quale, all’art . 3 bis, sono state definite le modalità di concessione dei contributi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), del d .l . 6 giugno 2012, n . 74, destinati agli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo, nei limiti sta-biliti dai Presidenti delle Regioni e Commissari delegati .

Dato atto altresì che il succitato Protocollo d’Intesa tra il Mini-stero dell’Economia e delle Finanze ed i Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto in qualità di Commissari delegati – fra l’altro – prevede:

•il riparto del plafond di finanziamento alle Regioni (art . 2);

•l’obbligo, in capo ai Commissari delegati, di adozione, nei provvedimenti di disciplina delle modalità di contribuzione, di misure volte ad assicurare il rispetto del tetto di spesa assegnato (art . 6) .

Viste:

•l’ordinanza 20 febbraio 2013, n . 13 «Criteri e modalità per il riconoscimento dei danni e la concessione dei contributi per la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili ad uso produttivo, per la riparazione e il riacquisto di beni mo-bili strumentali all’attività, per la ricostituzione delle scorte e dei prodotti IGP e DOP e per la delocalizzazione, in relazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012» e s .m .i ., con la quale sono stati fissati ed aggiornati i criteri e le modalità per l’accesso ai contributi per la ricostruzione da parte del-le imprese;

•l’ordinanza 20 febbraio 2013, n . 14 «Istituzione del Soggetto Incaricato dell’Istruttoria – SII, previsto all’art. 4 dell’Ordinan-

za n. 13 del 20 febbraio 2013» e s .m .i ., con la quale sono stati identificati i Soggetti Incaricati delle Istruttorie per i tre settori Agricoltura ed Agroindustria, Industria e Artigianato e Commercio e Servizi .

Considerato che con l’articolo n . 26 dell’ordinanza n . 13 del 20 febbraio 2013 e s .m .i . sono resi disponibili risorse finanziare per la concessione del contributo relative alle domande presen-tate ai sensi della stessa ordinanza e distinte;

•in euro 12 milioni di cui all’art . 2 del d .l . n . 74/2012 con rife-rimento a contributi di cui all’art . 3 comma 1 lettera B della presente ordinanza limitatamente ai rimborsi relativi ai dan-ni subiti dai prodotti IGP e DOP;

•in euro 158 milioni, a valere sulle risorse rese disponibili ai sensi dell’art. 3 bis del d.l. n. 95/2012, per l’assegnazione di contributi riferiti ad interventi di cui all’art. 3, comma 1, lettera A, in forza delle rideterminazioni effettuate al punto 4. del dispositivo dell’ordinanza commissariale 4 novembre 2016, n. 262;

•in euro 7,1 milioni, di cui all’articolo 11 comma 1 bis del d .l . n . 74/2012 come stabilito con d .g .r . della Regione Lombar-dia 1° aprile 2015 - n . X/3344, con riferimento a contributi di cui all’art . 3 comma 1 lettera A su beni mobili, immobi-li e delocalizzazioni, che hanno come soggetti richiedenti esclusivamente imprese, di cui all’art 1 «Soggetti richieden-ti» commi 1 e 2 .

Ricordato che, l’ordinanza n . 14 stabilisce, tra l’altro, che il Sogget-to Incaricato dell’Istruttoria (SII) per le istanze presentate per il setto-re Agricoltura e Agroindustria è il Direttore Generale della DG Agri-coltura e Agroindustria della Regione Lombardia o suo delegato .

Visti altresì:

•il decreto del Direttore Generale per l’Agricoltura 27 giugno 2013, n . 5538, con il quale è stato delegato il Dirigente pro-tempore della Struttura Diversificazione Attività, Agriturismo e Gestione eventi Straordinari, ai sensi di quanto previsto al punto 3 della citata ordinanza n . 14 del e s .m .i ., come Sog-getto Incaricato dell’Istruttoria (SII) per il settore Agricoltura e Agroindustria;

•il successivo decreto del Dirigente della Struttura Diversifica-zione Attività, Agriturismo e Gestione Eventi Straordinari del-la Direzione Generale Agricoltura 28 giugno 2013, n . 5605, con il quale è stato costituito il Nucleo di Valutazione del Settore Agricoltura ai sensi della citata Ordinanza Commis-sariale 20 febbraio 2013, n . 14;

•il successivo decreto del Direttore Generale per l’Agricoltura 26 novembre 2014, n . 11117, con il quale è stato delegato il Dirigente pro-tempore della Unità Organizzativa «Sviluppo di Industrie e Filiere Agroalimentari», ai sensi di quanto previsto punto 3 della citata ordinanza n . 14 e s .m .i ., quale Sogget-to Incaricato dell’Istruttoria (SII) per il settore Agricoltura e Agroindustria;

•il successivo decreto del Direttore Generale per l’Agricoltura 5 aprile 2016, n .3013, con il quale è stato ulteriormente delega-to il Dirigente pro-tempore della Struttura «Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca Val Padana», quale Soggetto Incaricato dell’I-struttoria (SII) per il settore Agricoltura e Agroindustria .

Preso atto dei decreti del sopraindicato Soggetto Incaricato dell’Istruttoria per il settore Agricoltura e Agroindustria:

•n . 13430 del 16 dicembre 2016 a parziale rettifica dell’al-legato al decreto n . 4410 del 29 maggio 2015 modificato dal decreto n . 3000 del 5 aprile 2016, con il quale è ride-terminato in aumento l’importo del contributo ammesso, dell’intervento ammesso e del periziato approvato, per il progetto ID40927471 presentato da Nosari Luigi, partita IVA n .  01950130201 e codice fiscale NSRLGU62P03E089X, così come riportato nell’ allegato A alla presente ordinanza, par-te integrante e sostanziale del presente atto;

•n . 10185 del 14 ottobre 2016 a parziale rettifica dell’allegato al decreto n . 11726 del 23 dicembre 2015, con il quale è ri-determinato in aumento l’importo del contributo ammesso, lasciando invariato l’importo dell’intervento ammesso e del periziato approvato, per il progetto ID53559249 presentato da Ferrari Arianna, codice fiscale FRRRNN88B61E897O, così come riportato nell’ allegato A alla presente ordinanza, par-te integrante e sostanziale del presente atto;

Verificata la disponibilità finanziaria prevista dall’art . 26 dell’or-dinanza n . 13 e s .m .i . .

Ritenuto opportuno modificare, con conseguente ridetermi-nazione del contributo, l’allegato alle ordinanze:

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 117 –

•n . 220 del 26 aprile 2016, con conseguente ridetermina-zione in aumento dell’importo del contributo ammesso, dell’intervento ammesso e del periziato approvato, per il progetto ID40927471 presentato da Nosari Luigi, partita IVA n .  01950130201 e codice fiscale NSRLGU62P03E089X, con spesa a valere sulle risorse disponibili di cui all’art . 26 dell’ordinanza n . 13/2013 per la quota parte di cui all’art . 3 bis del d .l . 95/2012, così come riportato in allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;

•n . 244 del 2 settembre 2016, con conseguente ridetermi-nazione in aumento dell’importo del contributo ammesso lasciando invariato l’importo dell’intervento ammesso e del periziato approvato, per il progetto ID53559249 presen-tato da Ferrari Arianna, codice fiscale FRRRNN88B61E897O, con spesa a valere sulle risorse disponibili di cui all’art . 26 dell’ordinanza n . 13/2013 per la quota parte di cui all’art . 3 bis del d .l . 95/2012, così come riportato in allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto .

Vista la comunicazione di accettazione del contributo da parte dei sottoelencati Beneficiari sul sistema informatico GEFO:

− Nosari Luigi (ID40927471) in data 15 febbraio 2017; − Ferrari Arianna (ID53559249) in data 28 febbraio 2017;

Accertato che tutti gli obblighi previsti dal d .lgs 14 marzo 2013, n . 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza, e diffu-sione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni», ove applicabili, sono stati assolti .

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto .Tutto ciò premesso e considerato,

DISPONEPer le ragioni espresse in premessa e che si intendono qui in-

tegralmente richiamate: 1 . di modificare l’allegato alle ordinanze:

− n . 220 del 26 aprile 2016, con conseguente ridetermina-zione in aumento dell’importo del contributo ammesso, dell’intervento ammesso e del periziato approvato, per il progetto ID40927471 presentato da Nosari Luigi, partita IVA n .  01950130201 e codice fiscale NSRLGU62P03E089X, con spesa a valere sulle risorse disponibili di cui all’art . 26 dell’ordinanza n . 13/2013 per la quota parte di cui all’art . 3 bis del d .l . 95/2012, così come riportato in allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;

− n . 244 del 2 settembre 2016, con conseguente ridetermi-nazione in aumento dell’importo del contributo ammesso lasciando invariato l’importo dell’intervento ammesso e del periziato approvato, per il progetto ID53559249 presen-tato da Ferrari Arianna, codice fiscale FRRRNN88B61E897O, con spesa a valere sulle risorse disponibili di cui all’art . 26 dell’ordinanza n . 13/2013 per la quota parte di cui all’art . 3 bis del d .l . 95/2012, così come riportato in allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;

2 . di trasmettere il presente atto al Soggetto Incaricato dell’I-struttoria competente e ai beneficiari del contributo di cui all’ allegato A .

3 . di pubblicare la presente ordinanza nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e nel portale internet della Regione Lombardia, pagine dedicate alla ricostruzione post eventi sismi-ci del maggio 2012 .

Il commissario delegatoRoberto Maroni

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 118 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

RIDETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO SU DANNI A IMMOBILI PRODUTTIVI PER IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLTURA E AGROINDUSTRIAFinanziati con l’art. 26 dell’Ordinanza n. 13/2013 – D.L. 95/2012 art. 3 bis

N. Id progetto P. IVA/CF Ragione sociale Comune sede unita locale

Ordinanza concessione

Danno Periziato approvato (€)

Importo intervento ammesso (€)

Contributo Ammesso (€)

1 40927471 01950130201/ NSRLGU62P03E089X NOSARI LUIGI GONZAGA

n . 121 del 22/07/2015 e n .220 del 26/04/2016

683 .957,18 683 .957,18 683 .957,18

2 53559249 FRRRNN88B61E897O FERRARI ARIANNA SAN BENEDETTO PO n . 244 del 02/09/2016 105 .481,00 105 .481,00 86 .850,42

            TOTALE € 770.807,60

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) 10 marzo 2017 - n. 297Approvazione e finanziamento del progetto identificato con ID n. 9 nell’ordinanza 18 novembre 2016 n. 266 «Piano degli Interventi Urgenti per il Ripristino degli Immobili Pubblici Danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 3» ed avente per oggetto: «Interventi di riparazione, consolidamento e miglioramento sismico del palazzo ducale di Revere a seguito dell’evento sismico del 29 maggio 2012 - 2 stralcio» Municipio di Revere.

COMMISSARIO DELEGATOViste le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 22 maggio

2012 e del 30 maggio 2012 con le quali è stato dichiarato lo sta-to di emergenza in conseguenza degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 che hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova .

Visto il d .l . 6 giugno 2012, n . 74 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012», convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n . 122, pubblicata nel-la G .U . n . 180 del 3 agosto 2012 (in seguito d .l . n . 74/2012), che, agli artt . 1, 2 e 3, tra l’altro:

•ha stabilito che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operino in qualità di Commissari de-legati per la ricostruzione (art . 1, comma 2, d .l . n . 74/2012);

•ha istituito, in favore della Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, il Fondo per la Ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, le cui risorse sono as-segnate su apposite contabilità speciali intestate ai Com-missari delegati (art . 2, commi 1 e 6, d .l . n . 74/2012);

Dato atto che lo Stato di Emergenza è stato più volte proro-gato nel tempo e - da ultimo -, con legge 26 febbraio 2016, n . 21 - sino alla data del 31 dicembre 2018 .

Preso atto del disposto delle ordinanze del Commissario De-legato per l’emergenza sismica in Lombardia del maggio 2012:

•13 agosto 2012 n . 3, con la quale - tra l’altro - è stata costi-tuita la Struttura Commissariale di cui all’art . 1, comma 5°, del citato d .l . n . 74/2012 a supporto del Commissario stes-so, suddivisa in due articolazioni, delle quali una incaricata dello svolgimento di attività a carattere amministrativo-con-tabile e l’altra delle attività a contenuto tecnico;

•20 giugno 2014 n . 51, con la quale il commissario delegato ha disposto l’affidamento complessivo di tutte le attività per la predisposizione, l’attuazione ed il coordinamento delle attività operative di cui all’ art . 1 del decreto legge 6 giu-gno 2012 n . 74, convertito con modificazioni nella legge 1 agosto 2012 n . 122, al dott . Roberto Cerretti, quale Soggetto Unico Attuatore .

Vista l’ordinanza del 6 giugno 2014, n . 50 avente ad oggetto l’ «Assegnazione di contributi ai Comuni per il ripristino di edi-fici municipali che abbiano subito danni in seguito agli eventi

sismici del 20 e 29 maggio 2012 e che siano stati dichiarati in tutto o in parte inagibili entro il 29 luglio 2012 (data di fine prima emergenza) e che siano alla data della presente ordinanza an-cora inagibili o parzialmente inagibili», con cui il Commissario Delegato ha previsto di avviare la ricognizione puntuale degli interventi necessari al ripristino di Municipi che abbiano subito danni nel territorio colpito dagli eventi sismici del maggio 2012 .

Dato atto che, in attuazione dell’ordinanza n . 50 di cui sopra, con decreto 16 ottobre 2014, n . 472 il Soggetto Attuatore ha ap-prova il piano complessivo di finanziamento degli interventi di ripristino degli edifici municipali inagibili, tra cui è inserito l’inter-vento in oggetto relativo al 2° stralcio per il ripristino del Munici-pio di Revere per un importo ammissibile, in via provvisoria per il calcolo del 5% per la progettazione, pari ad € 928 .204,64 .

Dato atto, altresì, che il 1 stralcio di interventi a favore del Muni-cipio di Revere è stato finanziato e interamente nell’ambito degli interventi di cui all’Ordinanza del 30 luglio 2013 n . 26 .

Dato atto inoltre che, con decreto 9 gennaio 2015 n . 3, il Sog-getto Attuatore ha proceduto ad erogare al Comune di Reve-re (MN) l’importo di € 46 .410,23, quale anticipazione del 5% per la progettazione come previsto dal soprarichiamato decreto n . 472/2014 .

Viste inoltre:

• l’ordinanza, 11 settembre 2015, n . 133: “Definizione del piano degli interventi per il ripristino degli immobili pubblici e degli edifici ad uso pubblico danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012, ai sensi dell’articolo 4, comma 1 lettere a) e b-bis) del decreto legge 6 giugno 2012, n . 74”, con cui il Commissario Delegato riconosce i provvedimenti attuati con le proprie precedenti Ordinanze nn . 11, 12, 50, 69 e 112, quali piani di intervento stralcio, ovvero azioni propedeutiche alla stesura del più organico “Piano degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012”, e tra le varie disposizioni, inserisce l’intervento relativo al Municipio di Revere in “Allegato A: interventi finanziati” per un importo pari a €928.204,64;

•c l’ordinanza del 14 marzo 2016, n . 209, «Piano degli Inter-venti Urgenti per il Ripristino degli Immobili Pubblici Danneg-giati dagli Eventi Sismici del Maggio 2012 – Aggiornamento 2», con la quale il suddetto progetto viene confermato con un contributo assegnato di € 928 .204,64;

•l’ordinanza del 18 novembre 2016, n . 266: «Piano degli inter-venti urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneg-giati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 3» che non modifica quanto precedentemente previsto per l’intervento in oggetto .

Visti:

•il progetto esecutivo presentato in data 28 febbraio 2017 a protocollo C1 .2017 .1044, che prevede interventi per €970 .000,00;

•il verbale di istruttoria della struttura Commissariale che ha valutato come ammissibile il quadro economico di seguito riportato:

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– 120 – Bollettino Ufficiale

minore rispetto al quadro tecnico economico presentato dal Comune di Revere in quanto sono state ricalcolate le spese tecniche entro l’importo massimo ammissibile pari al 10% dell’importo lavori per un valore pari a €70 .000,00;

•tale esito istruttorio determina un contributo provvisorio complessivo a carico del Commissario Delegato pari ad

€ 921 .530,06 . Preso atto che nella seduta del Comitato Tecnico Scientifico

del 7 marzo 2017 il progetto è stato valutato favorevolmente ai fini del suo finanziamento .

Ritenuto, per quanto sopra richiamato, di poter approvare il quadro tecnico-economico di progetto ante gara così emerso:

il quale comporta un contributo provvisorio a carico del Com-missario Delegato pari ad € 921 .530,06 .

Ricordato che € 46 .410,23 sono altresì già stati erogati con decreto del Soggetto Attuatore n .3 del 9 gennaio 2015, a valere sui fondi assegnati con l’art . 2 del d .l . n . 74/2012 a titolo di antici-pazione del 5% per la progettazione .

Dato atto che la spesa residuale da impegnare, ante gara d’appalto, è pari a € 875 .119,83 e trova copertura finanziaria sulle risorse assegnate al Presidente della Regione Lombardia in qualità di commissario delegato, depositate nel conto di con-tabilità speciale n .5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario stesso, che presenta la necessaria disponibilità di cassa e più precisamente sulle som-me trasferite ai sensi della legge n . 208/2015 «Legge di stabilità 2015», art . 1, comma 440° .

Richiamata altresì l’ordinanza commissariale 23 dicembre 2015, n . 178, con la quale il Commissario Delegato ha determi-nato gli obblighi in materia di clausole da inserire nei contratti di appalto, subappalto e subcontratto ed allo specifico punto 3 ha individuato le previsioni relative alle procedure da tenere nell’ambito degli interventi per la ricostruzione pubblica al fine di garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, il rispetto della

normativa antimafia e l’implementazione dell’Anagrafe degli Esecutori .

Visto il decreto del Soggetto Attuatore 17 marzo 2016, n . 47, come da ultimo modificato dal decreto del Soggetto Attuatore 30 novembre 2016, n .182 ed in particolare il punto 4 «Fase istrut-toria e contributi» .

Accertato che tutti gli obblighi previsti dal d .lgs . 14 marzo 2013, n . 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza, e diffu-sione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni», ove applicabili, sono stati assolti .

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto .Tutto ciò premesso e considerato,

DISPONEPer le ragioni espresse in premessa e che si intendono qui in-

tegralmente richiamate: 1 . di approvare il quadro tecnico-economico ante gara d’ap-

palto, inerente il progetto esecutivo presentato dal Comune di Revere  (MN) dal titolo «interventi di riparazione, consolidamento e miglioramento sismico del Palazzo Ducale di Revere a seguito dell’evento sismico del 29 maggio 2012  - 2 stralcio», così meglio descritto:

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

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2 . sulla base del progetto esecutivo presentato in data 13 di-cembre 2016 e dell’esito della valutazione istruttoria effettuata da parte della Struttura Commissariale, di assegnare al Comu-ne di Revere  (MN) un contributo complessivo provvisorio di € 921 .530,06;

3 . di prendere atto del contenuto del decreto del Soggetto Attuatore 9 gennaio 2015, n . 3 con il quale è stata erogata al Comune di Revere e per il medesimo progetto la quota di antici-pazione, pari al 5% del contributo inizialmente concesso, per un importo pari ad € 46 .410,23, a valere sul Fondo per la Ricostru-zione, di cui all’art . 2 del d .l . n . 74/2012, capitolo 2177;

4 . di imputare la somma residua pari a € 875 .119,83 sulle ri-sorse trasferite al commissario delegato ai sensi della legge n . 208/2015 «Legge di Stabilità 2015», art . 1, comma 440°, e depo-sitate nel conto di contabilità speciale n . 5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano, intestato al Commissario stes-so, che presenta la necessaria disponibilità di cassa;

5 . di modificare, in conseguenza delle decisioni assunte con il presente atto, il dispositivo dell’ordinanza n . 266, allegato A «Pro-getti Finanziati» parte integrante e sostanziale della stessa, nel seguente modo:

N° Ord. 133/2015 PROPONENTE

TIPOLOGIA EDIFICIO E

COMUNE SEDE DELL’INTERVENTO

DATA FINE LAVORI

COMUNICATAIMPORTO

INTERVENTOIMPORTO AMMESSO

COFINAZIAM. E RIMBORSI

ASSICURATIVI DICHIARATI

CONTRIBUTO CONCESSO

9COMUNE DI

REVEREMunicipio di Revere (MN)

€ 970 .000,00 €921 .530,06 € - € 921 .530,06

6 . di dare mandato alla Struttura Commissariale della gestio-ne tecnica e amministrativa del progetto che dovrà avvenire nell’ambito di quanto previsto dal decreto del Soggetto Attua-tore del 17 marzo 2016, n . 47, come integrato dal successivo De-creto del Soggetto attuatore n . 182/2016;

7 . di trasmettere copia del presente atto al Comune di Reve-re  (MN), nonché di pubblicare lo stesso nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) e sul portale internet della Re-gione Lombardia, pagine dedicate alla ricostruzione post-eventi sismici del maggio 2012 .

Il commissario delegatoRoberto Maroni

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Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 122 – Bollettino Ufficiale

Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l’emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1° agosto 2012) 10 marzo 2017 - n. 298Approvazione e finanziamento del progetto identificato con ID n. 16 nell’ordinanza 18 novembre 2016 n. 266 «Piano degli Interventi Urgenti per il Ripristino degli Immobili Pubblici Danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 3» ed avente per oggetto: «interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico di Villa Bisghini» Municipio di Carbonara di Po (MN)

COMMISSARIO DELEGATOViste le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 22 maggio

2012 e del 30 maggio 2012 con le quali è stato dichiarato lo sta-to di emergenza in conseguenza degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 che hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova .

Visto il d .l . 6 giugno 2012, n . 74 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012», convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n . 122, pubblicata nel-la G .U . n . 180 del 3 agosto 2012 (in seguito d .l . n . 74/2012), che, agli artt . 1, 2 e 3, tra l’altro:

•ha stabilito che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operino in qualità di Commissari de-legati per la ricostruzione (art . 1, comma 2, d .l . n . 74/2012);

•ha istituito, in favore della Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, il Fondo per la Ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, le cui risorse sono as-segnate su apposite contabilità speciali intestate ai Com-missari delegati (art . 2, commi 1 e 6, d .l . n . 74/2012);

Dato atto che lo Stato di Emergenza è stato più volte proro-gato nel tempo e - da ultimo -, con legge 26 febbraio 2016, n . 21 - sino alla data del 31 dicembre 2018 .

Preso atto del disposto delle ordinanze del Commissario De-legato per l’emergenza sismica in Lombardia del maggio 2012:

•13 agosto 2012 n . 3, con la quale - tra l’altro - è stata costi-tuita la Struttura Commissariale di cui all’art . 1, comma 5°, del citato d .l . n . 74/2012 a supporto del Commissario stes-so, suddivisa in due articolazioni, delle quali una incaricata dello svolgimento di attività a carattere amministrativo-con-tabile e l’altra delle attività a contenuto tecnico;

•20 giugno 2014 n . 51, con la quale il commissario Delegato ha disposto l’affidamento complessivo di tutte le attività per la predisposizione, l’attuazione ed il coordinamento delle attività operative di cui all’ art . 1 del decreto legge 6 giu-gno 2012 n . 74, convertito con modificazioni nella legge 1 agosto 2012 n . 122, al dott . Roberto Cerretti, quale Soggetto Unico Attuatore .

Vista l’ordinanza del 6 giugno 2014, n . 50 avente ad oggetto l’«Assegnazione di contributi ai Comuni per il ripristino di edifi-ci municipali che abbiano subito danni in seguito agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e che siano stati dichiarati in tutto o in parte inagibili entro il 29 luglio 2012 (data di fine prima

emergenza) e che siano alla data della presente ordinanza an-cora inagibili o parzialmente inagibili», con cui il Commissario Delegato ha previsto di avviare la ricognizione puntuale degli interventi necessari al ripristino di Municipi che abbiano subito danni nel territorio colpito dagli eventi sismici del maggio 2012 .

Visti gli atti conseguenti all’approvazione della soprarichia-mata ordinanza n . 50, ed in particolare:

•la scheda di segnalazione danno, datata 31 luglio 2014, con cui il Comune di Carbonara di Po indicava che l’edificio in oggetto, vincolato dal d .lgs . 42/2004, era stato dichiarato dan-neggiato e con la stessa individuava la necessità di realizzare interventi di ripristino e miglioramento sismico la cui stima pre-liminare era pari a € 210 .000,00 per il 2° stralcio;

•il decreto n . 472 del 16 ottobre 2014 con cui veniva dichia-rato «non procedibile in questa fase ai fini del finanziamento le domande relative agli edifici danneggiato in occasione degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 ed ancora agi-bili», tra cui l’immobile oggetto della presente ordinanza .

Visti quindi:

•l’ordinanza, 11 settembre 2015, n . 133: «Definizione del pia-no degli interventi per il ripristino degli immobili pubblici e degli edifici ad uso pubblico danneggiati dagli eventi sismi-ci del maggio 2012, ai sensi dell’articolo 4, comma 1 lettere a) e b-bis) del decreto legge 6 giugno 2012, n . 74» dove tra le varie disposizioni, l’intervento relativo all’oggetto, viene ricompreso tra quelli inseriti in «allegato B: interventi censiti da valutare» per un danno stimato pari a € 210 .000,00;

•il decreto del Soggetto Attuatore del 30 novembre 2015 n .  224, avente ad oggetto l’ »Attuazione del punto 5 dell’ordinanza n . 133 dell’11 settembre 2015 – esiti istrutto-ri delle manifestazioni di interesse dichiarate temporane-amente non procedibili con i decreti del Soggetto Attua-tore n . 472/2014 e 135/2015 in attuazione delle ordinanze n .  50/2014 e 69/2014» con cui il progetto relativo all’in-tervento in oggetto viene dichiarato procedibile ai sensi dell’ordinanza 133/2015;

•l’ordinanza del 18 novembre 2016, n . 266: «Piano degli inter-venti urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneg-giati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 3», che conferma quanto già disposto dalla precedente ordinanza n . 209/2016 «Piano degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 2», inserendo l’intervento relativo al Municipio di Carbonara di Po in «al-legato A: progetti finanziati« per un importo di €210 .000,00;

Dato atto che

•il Comune di Carbonara di Po ha presentato in data In da-ta 26 settembre 2016  il progetto definitivo - esecutivo per l’intervento relativo ai «interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico di Villa Bisghini», che conferma le la-vorazioni del preliminare e presenta un quadro economico aggiornato pari ad € 210 .000,00;

•la struttura Commissariale, a seguito di istruttoria, ha valu-tato come ammissibile il quadro economico di seguito ri-portato:

QUADRO TECNICO ECONOMICO DI PROGETTO

PRIMA DELLA GARA D’APPALTO

QUADRO TECNICO ECONOMICO AMMESSO DALLA STRUTTURA

COMMISSARIALE PRIMA DELLA GARA D’APPALTO

LAVORI IN APPALTO € 167 .097,29 € 167 .097,29

IVA 10% - LAVORI IN APPALTO € 16 .709,73 € 16 .709,73

TRASLOCHI COMPRESO IVA € 4 .177,43 € 4 .177,43

IMPREVISTI E ARROTONDAMENTI € 3 .373,60 € 3 .373,60

SPESE TECNICHE CON IVA E CASSA € 18 .641,95 € 16 .709,73

QUADRO TECNICO ECONOMICO € 210 .000,00 (A) € 208 .067,78

RIPARTIZIONE DELLE SPESE:

RIMBORSO ASSICURATIVO € - (B) € -

COFINANZIAMENTO € - (C) € -

A CARICO DEL COMMISSARIO DELEGATO € 210 .000,00 (D) € 208 .067,78

€ 210 .000,00 € 208 .067,78

Page 123: BOLLETTINO UFFICIALE - SAEF formazione continua pag 24.pdf · n . 9, destina a Regione Lombardia le seguenti risorse: eu-ro 21 .524 .551,32 per l’esercizio 2012 ed euro 10 .435

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 123 –

con un importo a carico del Commissario Delegato pari a € 208 .067,78, conseguente al ricalcolo delle spese tecniche ricon-dotte al 10% dell’importo da porre a base di gara;

Preso Atto che nella seduta del Comitato Tecnico Scientifico del 7 marzo 2017 il progetto è stato valutato favorevolmente ai fini del suo finanziamento .

Ritenuto per quanto sopra richiamato, di approvare il seguen-te quadro tecnico-economico di progetto ante gara d’appalto per la realizzazione degli «interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico di Villa Bisghini»:

QUADRO TECNICO ECONOMICO DI PROGETTO

PRIMA DELLA GARA D’APPALTO

QUADRO TECNICO ECONOMICO AMMESSO DALLA STRUTTURA COMMISSARIALE PRIMA

DELLA GARA D’APPALTOLAVORI IN APPALTO € 167 .097,29 € 167 .097,29

IVA 10% - LAVORI IN APPALTO € 16 .709,73 € 16 .709,73

TRASLOCHI COMPRESO IVA € 4 .177,43 € 4 .177,43

IMPREVISTI E ARROTONDAMENTI € 3 .373,60 € 3 .373,60

SPESE TECNICHE CON IVA E CASSA € 18 .641,95 € 16 .709,73

QUADRO TECNICO ECONOMICO € 210 .000,00 (A) € 208 .067,78

RIPARTIZIONE DELLE SPESE:

RIMBORSO ASSICURATIVO € - (B) € -

COFINANZIAMENTO € - (C) € -

A CARICO DEL COMMISSARIO DELEGATO € 210 .000,00 (D) € 208 .067,78

€ 210 .000,00 € 208 .067,78

Che comporta un contributo provvisorio a carico del Com-missario Delegato pari ad € 208 .067,78;

Dato atto che l’intero finanziamento trova copertura finanzia-ria sulle risorse assegnate al Presidente della Regione Lombar-dia in qualità di Commissario delegato, depositate nel conto di contabilità speciale n .5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario stesso, che pre-senta la necessaria disponibilità di cassa e più precisamente sulle somme trasferite ai sensi della legge n .208/2015 «Legge di stabilità 2015», art . 1, comma 440°

Vista l’ordinanza 23 dicembre 2015, n . 178 con la quale il Commissario Delegato ha determinato gli obblighi in materia di clausole da inserire nei contratti di appalto, subappalto e sub-contratto, ed allo specifico punto 3 individua le previsioni relative alle procedure da tenere nell’ambito degli interventi per la rico-

struzione pubblica al fine di garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, il rispetto della normativa antimafia e l’implementazio-ne dell’anagrafe degli esecutori;

Visto il decreto del Soggetto Attuatore n . 47 del 17 marzo 2016, come da ultimo modificato dal decreto del Soggetto Attuatore n . 182 del 30 novembre 2016, in particolare il punto 4 «Fase istrut-toria e contributi»;

DISPONEPer le motivazioni espresse in premessa e che si intendono qui

integralmente richiamate:1 . di approvare il quadro tecnico-economico ante gara d’ap-

palto, inerente il progetto esecutivo presentato dal Comune di Carbonara di Po, ID n . 16, inerente gli «interventi di riparazio-ne del danno e miglioramento sismico di Villa Bisghini», così composto:

QUADRO TECNICO ECONOMICO DI PROGETTO

PRIMA DELLA GARA D’APPALTO

QUADRO TECNICO ECONOMICO AMMESSO DALLA STRUTTURA COMMISSARIALE PRIMA DELLA

GARA D’APPALTO

LAVORI IN APPALTO € 167 .097,29 € 167 .097,29

IVA 10% - LAVORI IN APPALTO € 16 .709,73 € 16 .709,73

TRASLOCHI COMPRESO IVA € 4 .177,43 € 4 .177,43

IMPREVISTI E ARROTONDAMENTI € 3 .373,60 € 3 .373,60

SPESE TECNICHE CON IVA E CASSA € 18 .641,95 € 16 .709,73

QUADRO TECNICO ECONOMICO € 210 .000,00 (A) € 208 .067,78

RIPARTIZIONE DELLE SPESE:

RIMBORSO ASSICURATIVO € - (B) € -

COFINANZIAMENTO € - (C) € -

A CARICO DEL COMMISSARIO DELEGATO € 210 .000,00 (D) € 208 .067,78

€ 210 .000,00 € 208 .067,78

Il cui contributo provvisorio a carico del Commissario Delega-to è pari ad € 208 .067,78;

2 . di stabilire l’intero finanziamento trova copertura finanziaria sulle risorse assegnate al Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario delegato, depositate nel conto di con-tabilità speciale n . 5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario stesso, che presenta la

necessaria disponibilità di cassa e più precisamente sulle som-me trasferite ai sensi della legge n . 208/2015 «Legge di stabilità 2015», art . 1, comma 440° .

3 . di modificare, in conseguenza delle decisioni assunte con il presente atto, il dispositivo dell’ordinanza n . 266, allegato A «Pro-getti Finanziati» parte integrante e sostanziale della stessa, nel seguente modo:

Page 124: BOLLETTINO UFFICIALE - SAEF formazione continua pag 24.pdf · n . 9, destina a Regione Lombardia le seguenti risorse: eu-ro 21 .524 .551,32 per l’esercizio 2012 ed euro 10 .435

Serie Ordinaria n. 13 - Lunedì 27 marzo 2017

– 124 – Bollettino Ufficiale

n. ord. 133/2015 PROPONENTE

TIPOLOGIA EDIFICIO E

COMUNE SEDE DELL’INTERVENTO

DATA FINE LAVORI

COMUNICATA

IMPORTO INTERVENTO

IMPORTO AMMESSO

COFINAZIAM. E RIMBORSI

ASSICURATIVI DICHIARATI

CONTRIBUTO CONCESSO

16COMUNE DI CARBONARA

DI PO

Municipio di Carbonara di

Po (MN)

Progetto definitivo € 210 .000,00 € 208 .067,78; € - € 208 .067,78

4 . di dare mandato alla Struttura Commissariale della ge-stione tecnica del progetto che dovrà avvenire nell’ambito di quanto previsto dal Decreto del Soggetto Attuatore del 17 marzo 2016, n . 47, come integrato dal decreto del Soggetto attuatore n . 182/2016 .

5 . di trasmettere la presente Ordinanza al Comune di Carbo-nara di Po .

6 . di pubblicare la presente ordinanza sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) e sul portale web della Regione Lombardia, pagine dedicate alla ricostruzione post-sisma del 20 e 29 maggio 2012 .

Il commissario delegatoRoberto Maroni