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RIVISTADELLA FAMIGLIASALESIANA 80[[[T ANNO100 - N . 1- 1 0 GENNAIO 1975 Spediz .inabbbpost . - Gruppo2°(70) -1 , quindi"ina BIBLIOFILO CATTOLICO BOLLG(TISOOli,i:Si1SUMIMICE BOLLETTINOSALESIANO SalesianBulletin BOLETIN SALESIANO «BibliofiloCattoli"oo BollettinoSalesiano mensuale»anno1n .1 ALCUNEDELLE32EDIZIONI IN14LINGUEDELL'ATTUALEBOLLETTINOSALESIANO

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RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA80[[[T

ANNO 100 - N . 1 - 1 0 GENNAIO 1975

Spediz . in abbb post . - Gruppo 2° (70) - 1 , quindi"ina

BIBLIOFILO CATTOLICOBOLLG(TISO Oli,i:Si1SU MIMI CE

BOLLETTINO SALESIANO

Salesian Bulletin

BOLETINSALESIANO

«Bibliofilo Cattoli"o oBollettino Salesianomensuale » anno 1 n. 1

ALCUNE DELLE 32 EDIZIONIIN 14 LINGUE DELL'ATTUALE BOLLETTINO SALESIANO

UUR t IINU

Rivista della Famiglia Salesianafondata da san Giovanni Bos"o nel 1877Quindi"inale d'informaz . e "ultura religiosa

ANNO 100 - NUMERO 11° Gennaio 1976DirettoreDON ENZO BIANCO

ResponsabileDon Teresio Bos"o

Direzione e AmministrazioneVia della Pisana, 1111 - C .P . 909200100 Roma-AurelioTel . (06) 64 .70 .241Per ri"evere il Bollettino Salesiano(invio gratuito a Cooperatori, Benefattorie Ami"i dell'Opera di Don Bos"o)rivolgersi alla Direzione (Roma) oppure :Via Maria Ausiliatri"e, 32 - 10100 TorinoTel . (011) 48 .29 .24

Per il "ambio d'indirizzo"omuni"are an"he l'indirizzo ve""hio

C.C .P . 1/5115 intestato a :Direzione Generale Opere D . Bos"o - Roma

Composizione e impaginazioneS"uola Grafi"a Salesiana Pio XI - Roma

StampaOffi"ine Grafi"he SEI - Torino

Autorizzazione delTribunale di Torino n . 403 del 16 .2 .1949

SOMMARIO

LE-

2 . 1976, anno del Cooperatore

i6 . II Bollettino Salesiano

a in"ompiuta » di Don Bos"o

10 . II religioso lai"o"he Don Bos"o volle

13. S"hweitzer numero due16. La Bibbia diventa "ammino

di unità18. Come "ent'anni fa : • Andate ! u21 . Nei "ortijos d'Andalusia24. Missioni Salesiane - 10

Sotto il sole rovente del Cha"o

28. Settimanale in "artada formaggioQuesto pranzo nuzialenon s'ha da fareNuovo ves"ovo salesiano in PerùA New York,"attedrale di san Patrizio

29. I salesiani nella tormentadi TimorRequiem per gli indi Onas

30. Ri"orrenze dell'anno 1976Mense popolariper i ragazzi "ileni

31 . Per fare ami"izia "ol libroRistampato tutto Don Bos"o

8. Pubbli"azioni salesiane9. Edu"hiamo "ome Don Bos"o

32. Grazie per inter"essione di M .Ausiliatri"e e dei nostri santi

34. Preghiamo per i nostri defunti35. Cro"iata missionaria

19~s ANNO

del "ooperatore« Conos"ere, promuovere, animare, "orresponsabilizza-re i Cooperatori » : è questa la Strenna (il messag-gio spirituale) per il 1976 "he il Rettor Maggiore - pro-seguendo la tradizione se"olare iniziata da Don Bos"o -indirizza alla Famiglia Salesiana . E""o l'annuale letteradi Don Ri""eri, "he "ome di "onsueto informa su sva-riati argomenti d'interesse salesiano .

Carissimi,

iniziando questa mia lettera,"he per lunga tradizione il Ret-tor Maggiore indirizza ogni annoai Cooperatori Salesiani e a quan-ti sono legati alla nostra fami-glia, il mio primo pensiero èquello del ringraziamento perso-nale ai tanti "he nel settembres"orso hanno voluto parte"iparenei modi più vari - spe"ialmen-te "on la preghiera - alla "ele-brazione del mio giubileo d'orosa"erdotale . Nell'impossibilità difar pervenire ai singoli l'espres-sione del mio animo grato, desi-dero qui far sentire a "ias"unola profonda ri"onos"enza per que-ste manifestazioni spi""atamentesalesiane di atta""amento affet-tuoso - più "he alla mia mode-sta persona - a Don Bos"o "heio umilissimamente rappresento .

Da parte mia ho "er"ato di ri-"ambiare tutte queste espressio-ni di affettuosi sentimenti "onla preghiera, spe"ie nel Sa"rifi-"io Eu"aristi"o, per "ias"uno divoi, per le vostre intenzioni, perquanto vi è "aro e "ristianamen-te desiderabile . E "ontinuerò afarlo in avvenire, "ome debito diri"onos"enza per l'effi"a"e bene-

volenza "he in mille modi, senzastan"arvi, esprimete verso DonBos"o e la sua Opera .

Il Centenario delle Missioni

S"rivo sotto l'impressione del-le "elebrazioni inaugurali del Cen-tenario delle Missioni Salesianetenutesi nel novembre s"orso . ATorino, da dove nel lontano 11novembre 1875 Don Bos"o, sot-to lo sguardo di Maria Ausilia-tri"e, dava il saluto e l'abbra"-"io ai primi die"i Salesiani "heiniziavano la grande avventuradella Congregazione, abbiamo avu-to tre giorni di intense e frut-tuose "elebrazioni .L'1l novembre nella Basili"a

di Maria Ausiliatri"e (ma an"hein tutto il mondo salesiano) "'èstata una giornata tutta dedi"a-ta alla preghiera e alla riflessione .Preghiera di ringraziamento per

il bene "he "ome un fiume be-nefi"o si è diffuso in tutti i Con-tinenti attraverso l'azione gene-rosa e sa"rifi"ata di migliaia dimissionari e missionarie, a "uiva il nostro ri"onos"ente ri"or-do di suffragio. Preghiera pureper animare e dare rinnovato vi-gore a "oloro "he operano ora

nel "ampo della missione, e aquanti "ollaborano nei modi piùsvariati "on "hi è in prima li-nea. Preghiera infine per"hé ilSignore, Sovrano dei "uori, fa"-"ia fiorire - attraverso la testi-monianza di "hi dedi"a la vitaalle missioni - molte vo"azioniautenti"amente missionarie tra igiovani d'oggi, "apa"i e apertian"h'essi alla donazione genero-sa e radi"ale a Dio e al pros-simo.E' stata pure giornata di ri-

flessione "he, partendo dal pas-sato e guardando agli orienta-menti e indirizzi della Chiesaoggi, ha puntato l'attenzione sulfuturo, in modo da rendere sem-pre più adeguata ai tempi e ailuoghi l'azione missionaria (va-lida e ne"essaria oggi non me--no di ieri) .

Il 13 novembre poi è stato de-di"ato alla solenne "ommemora-zione dello stori"o evento. Nelteatro della Casa madre di Val-do""o, dinanzi alle massime au-torità di Torino e a una grandefolla di Cooperatori, Exallievi,membri e ami"i della FamigliaSalesiana, in un "lima di fervi-do entusiasmo ha parlato il "ard .Sergio Pignedoli . Dopo aver rin-novato i momenti emozionanti di« quel giorno », per tanti aspettie""ezionale, ha presentato una pa-norami"a delle Missioni di DonBos"o, sviluppatesi in maniera"he si direbbe prodigiosa, sinoall'attuale presenza salesiana inde"ine di Paesi dei vari "ontinen-ti, "on le attività pastorali piùdiverse e "oraggiose .

Rivissuto quell'11 novembre

La domeni"a 16 infine, duran-te la Con"elebrazione eu"aristi-"a presieduta dal "ard. Rossi(Prefetto della Sa"ra Congrega-zione per l'Evangelizzazione deiPopoli), e "on la parte"ipazionedi veterani delle nostre missioni,si è rinnovata la "erimonia delsaluto ai numerosi missionari emissionarie partenti. Non fa""iola "rona"a; mi limito a dire "hela presenza del Rappresentantedel Papa, dei ve""hi missionari,e di una grande folla di fedeli(parti"olarmente giovani), ha fat-to rivivere, in "erto modo, le oredell'11 novembre 1875, quandoDon Bos"o nella Basili"a di Ma-ria Ausiliatri"e affollata, tra la"ommozione generale dava il suopaterno saluto ai partenti .Con la solenne Messa del 16

novembre si sono "hiuse a Val-do""o le manifestazioni inaugu-rali del Centenario, ma esse sistanno moltipli"ando in tutto ilmondo salesiano . Ciò "he impor-ta però sarà sempre la preo""u-pazione "he tutto miri e ries"aad animare nella nostra famigliaquel fervore missionario "he "a-ratterizzava il mondo, spe"ialmen-te giovanile, "he si muoveva "en-t'anni fa attorno a Don Bos"o .Così la "elebrazione del no-

stro Centenario non sarà unameteora "he passa, sia pure splen-didamente; sarà inve"e una piog-gia benefi"a, "he ravviva e fe-"onda.

Le vo"azioni: aiutate"i

A proposito di animazione mis-sionaria, mi sembra opportuno ri-"hiamare la vostra attenzione suun problema e una situazione"he interessa e preo""upa non so-lo noi, ma la Chiesa tutta . Vogliodire la situazione delle vo"azioni .

E' risaputo "he da al"uni annisi "onstata una diminuzione nel-le vo"azioni sia sa"erdotali "hereligiose. An"he noi, Salesiani eFiglie di Maria Ausiliatri"e, ri-sentiamo di tale situazione. A di-re il vero in "erte zone abbiamouna vera fioritura di vo"azioni,"ome in India, nelle Filippine, eultimamente an"he in "erti Pae-si dell'Ameri"a Latina ; ma in al-tri Paesi, spe"ialmente in Europae nella stessa Italia, non è "osì .Le vo"azioni si sono rarefattee - spesso - notevolmente . Cisono qua e là segni di "onfortan-te ripresa, ma siamo an"ora lon-tani da quello "he dovrebbe esse-re un dis"reto assestamento .Evidentemente non stiamo "on

le mani in mano, e "i si impegnanei modi più opportuni per otte-nere dal Signore - il quale, indefinitiva, è la prima e vera sor-gente delle vo"azioni - "he "ivenga in"ontro "on vo"azioni spi-ritualmente e apostoli"amentequalifi"ate.

Vorrei interessare tutti voi, "a-rissimi, "he vi sentite legati allanostra famiglia, ad aiutar"i inquesto - vitale problema . Anzitut-to, date"i l'ausilio effi"a"e dellavostra preghiera a Colui "he èl'ispiratore dei "uori e il Padro-ne della messe . Se poi la preghie-ra è arri""hita dall'offerta dellasofferenza, sarà più preziosa edeffi"a"e agli o""hi del Signore .E date"i pure, quando vi si of-fra l'o""asione, una mano .Conos"o non po"he brave per-

sone "he indirizzano ai nostri Isti-tuti giovani di ambo i sessi, giu-di"ati atti e disponibili a una vo-"azione religiosa. E' un'azionesantissima fra le sante . Pensate"he "osa signifi"hi una vo"azio-ne, sa"erdotale o religiosa, rius"i-ta. Quale parte"ipazione al beneessa in tanti anni realizza. Per-"iò, in"ontrando giovani di buo-na volontà e dotati per una vo-"azione, "onsigliateli, indirizzate-li agli Ispettori Salesiani, alleIspettri"i delle Figlie di Maria Au-siliatri"e vi"iniori . Essi si interes-seranno per"hé, se "'è un germedi vo"azione, trovi terreno adattoa svilupparsi .

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« Eurobos"o » : gli exallievi a Lovanio hanno dis"usso il loro "ontributo all'uni-tà europea. Due istantanee del Convegno : a sinistra il relatore Vanistendael ;a destra il "ard . Suenens durante l'omelia nel rito di "hiusura .

Il Signore ispiri e dia "oraggioe spirito d'iniziativa a quantihanno queste possibilità .

L'attività salesiana nel 1975

Il 1975 non ha visto sorgeretante opere nuove nel senso tra-dizionale, ma non per questo èstato un anno meno attivo e fe-"ondo. Ri"ordiamo anzitutto al"u-ne iniziative e avvenimenti di in-teresse generale per la nostra fa-miglia .I Salesiani hanno tenuto tre

In"ontri degli Ispettori dei vari"ontinenti "on il Rettor Maggio-re e membri del suo Consiglio,allo s"opo di fare un bilan"iorealisti"o e "ostruttivo del lavo-ro realizzato nell'ultimo triennio,dopo il Capitolo Generale Spe-"iale .Inoltre, si è svolto a Roma,

preparato da Convegni ispettoria-li e regionali, il Convegno Mon-diale sui Salesiani Coadiutori, inostri bravissimi lai"i "he sonouna "omponente essenziale dellaCongregazione . Sono stati appro-fonditi gli aspetti più importan-ti dell'identità del Salesiano Coa-diutore, e si è messo l'a""ento sulproblema delle vo"azioni .I Cooperatori si sono preo""u-

pati della propria formazione, ehanno affrontato i relativi pro-blemi in una « settimana di stu-dio » a "ui hanno parte"ipatoCooperatori di varie nazioni. GliExallievi hanno "elebrato a Lo-

4 vanio il Congresso Europeo su

un tema assai attuale: « Gli Ex-allievi di Don Bos"o dinanzi al-l'unità europea » . Tutti argomentisu "ui il Bollettino Salesiano si èsoffermato "on attenzione .E "i sono an"ora de"ine di ini-

ziative pastorali, so"iali, missio-narie, segnalate da tante parti eun po' in tutti i "ontinenti : sonoquelle "he potremmo oggi defi-nire « le nuove opere » ; dato illoro numero, è impossibile elen-"arle. A""enno solo a qual"unaper la sua originalità, o per"hédestinata a favore della gioven-tù più povera (ma, ripeto, l'elen-"o "ompleto sarebbe assai lungo) .

L'opera dei « Vigilantes Mirinsin varie "ittà del Brasile, per l'in-serimento di ragazzi delle « fave-las » nel mondo del lavoro "onsenso di "ristiana dignità .

I « "entri giovanili » "reati dainostri "hieri"i nei villaggi vi"inoa Sonada in India . An"ora in In-dia, la "ostruzione del « Villag-gio della lu"e » per gente pove-rissima, a opera dei nostri "hie-ri"i studenti di teologia di Ban-galore .La presenza salesiana in « Ra-

dio Mensaje » nella Bolivia, perun'azione di evangelizzazione e"ate"hesi dei « "ampesinos » . E sipotrebbe "ontinuare, ma dobbia-mo fermar"i .

Certamente l'iniziativa più ri"-"a di signifi"ato e di parti"olareeffi"a"ia è l'invio di oltre settan-ta Salesiani e di quaranta Figliedi Maria Ausiliatri"e nelle Mis-sioni e nel terzo mondo. E' il

« gesto » più "aratterizzante delCentenario delle nostre missioni,ed è un gesto di ri"onos"enza ainostri padri "he hanno lavoratodurante un se"olo nelle missio-ni. Un gesto di speranza e di fi-du"ia per "oloro "he oggi an"o-ra, nei vari "ontinenti, lavoranoe soffrono nel nome di Don Bo-s"o per la diffusione del Regnodi Dio. Tra questi « inviati », al-"uni sono andati in Etiopia, pre-"isamente a Adigrat : inizieremoin quel grande e provato paeseuna modesta s"uola te"ni"a peri ragazzi del posto, tanto poverie bisognosi di apprendere un me-stiere "he "onsenta loro di in-serirsi nella so"ietà da buoni "ri-stiani. Il Signore voglia benedirequest'opera, la prima dei Salesia-ni in Etiopia .

Le Figlie di Maria Ausiliatri"e

Durante l'anno tras"orso leFMA hanno dato vita a nuoveopere, e ne hanno modifi"ate al-tre per renderle più rispondentialle ri"hieste dei tempi . E""oqual"he esempio signifi"ativo .

In Italia, hanno aperto a Romala "asa « Sa"ro Cuore » "on di-verse attività a vantaggio di unapopolazione in "ontinuo aumento .

In Fran"ia, stimolate dalle ne-"essità lo"ali, hanno dato vita atre nuovi "entri, rispettivamentea Lanvallay, a Le Biot e a Pari-gi-Passage du Montenegro .An"he in Ameri"a hanno aper-

to svariate opere rispondenti alleparti"olari esigenze dei luoghi

In Brasile una « "asa per "ate-"hismi » a Mongaguà (Sno Pau-lo), e una s"uola di qualifi"a pro-fessionale a Re"if e ;

In Colombia quattro nuove ope-re, tra "ui un "entro di "ollabo-razione alla pastorale dio"esanain Girardot, e un "entro di orien-tamento "ate"histi"o del Vi"aria-to ad Arau"a ;In Bolivia un internato "on

s"uole e oratorio a Su"re ;In Venezuela un "entro "on

svariate attività apostoli"he aValera .In "ampo missionario, a""o-

gliendo il pressante invito dellaSa"ra Congregazione per le Chie-se Orientali, le FMA hanno aper-to la loro prima fondazione nel-l'Iran : hanno a""ettato a Telie-rau la direzione della S"uolaSoheil » frequentata da "enti-

naia di alunne, "on tutti i "orsidalla s"uola materna al li"eo .

L'assunzione della grande operarisponde - se"ondo le parole del"ard. Philippe, Prefetto della sud-detta Congregazione - al vivodesiderio del Papa, a "ui sta tan-to a "uore la presenza della Chie-sa Cattoli"a nel "ampo edu"ativodi quella nazione .L'avvenimento più importante

per il loro Istituto nel 1975 peròè stato la "elebrazione del 16°Capitolo Generale, "he ha tratta-to il tema: « La formazione dellaFMA, per una graduale "onqui-sta della sua identità di persona"onsa"rata-apostola, operante frale giovani "on lo spirito di DonBos"o e di Madre Mazzarello, nel-la so"ietà e nella Chiesa di oggi » .E' stata fatta an"he un'attentarevisione delle Costituzioni, rin-

novate a esperimento nel pre"e-dente Capitolo del 1969 .

Ora le Ispettri"i stanno tra-smettendo alle loro "omunità,"on adunanze ai diversi livelli, i« "ontenuti » nuovi del Capitoloe le Deliberazioni "he vi si sonoprese (mentre sono in "orso distampa gli Atti e il testo delleCostituzioni rinnovate, tradottinelle prin"ipali lingue) .

I programmi di lavoro per il fu-turo si rivolgono al già "omin-"iato « Anno Centenario delle Mis-

sioni » : l'intento è di dare unnuovo impulso all'apostolato mis-sionario e ravvivare "osì in tuttol"Istituto l'ideale e il fattivo im-pegno per le missioni . Un buongruppo di Suore, "he risponden-do all'invito della Madre aveva-no presentato domanda per lemissioni, sono state riunite a Ro-ma e hanno "ompletato la lorospe"ifi"a formazione (an"he "onla frequenza di un "orso di Mis-siologia all'Università Urbaniana),prima di partire per il "ampoloro assegnato .

La Strenna per il 1976

Vi presento ora la nuova Stren-na, "he ha "ome argomento iCooperatori Salesiani .

STRENNA DEL RETTOR MAGGIORE PER L'ANNO 1976

Nel 1976 la nostra FAMIGLIA ri"orderà il CENTENARIOdella nas"ita dell'ASSOCIAZIONE DEI COOPERATORI SA-LESIANI, di "ui Don Bos"o pubbli"ava in quell'anno ilREGOLAMENTO .Mentre ringraziamo il Signore per l'effi"a"e "ollaborazio-ne "he in tanti modi i COOPERATORI prestano da un se-"olo alla nostra Missione, invito i Salesiani, le Figlie di Ma-ria Ausiliatri"e, gli Exallievi e gli altri gruppi della Fami-glia Salesiana a rinnovare l'impegno di :

CONOSCERE

PROMUOVERE

ANIMARE

CORRESPONSABILIZZARE

i COOPERATORI SALESIANI, intuizione originale di DonBos"o, per "hiamare i SECOLARI a un impegno apostoli"onella Chiesa .

La Strenna, "ome vedete, in-teressa direttamente i Cooperato-ri, e quindi i molti della nostrafamiglia "he hanno "on essi rap-porti di apostolato, di assisten-za, di appartenenza . Aumentare ilnumero dei Cooperatori è "ertoun arri""himento dell'Asso"iazio-ne e della missione "he la Prov-videnza le ha affidato. Ma è mol-to più importante rendere i Coo-peratori sempre più "os"ienti diquella "he, "ome oggi si di"e, èla loro identità : "he "osa Don

Bos"o ha voluto "he essi fosse-ro, "he "osa la Chiesa oggi vuo-le "he essi siano, "he "osa si"hiede loro, a quali impegni so-no invitati .Il Congresso Mondiale "he si

"elebrerà nel prossimo novembrevuole appunto rispondere a que-ste esigenze di "os"ientizzazio-ne. Sarà quindi assai utile "henelle singole Ispettorie, in pre-parazione al Congresso e seguen-do le direttive del Centro -mentre si "er"herà di allargareil numero dei Cooperatori - sifa""ia insieme quest'opera di ap-profondimento e di "hiarifi"azio-ne sulla missione e sullo spiritodel Cooperatore : un Cooperato-re visto se"ondo il pensiero delFondatore san Giovanni Bos"o, ese"ondo la « mente della Chiesa »"he attraverso il Con"ilio ha da-to an"he alle asso"iazioni lai"aliun senso di viva"e rinnovamen-to. Il nuovo Regolamento, "hein questi anni si sta sperimen-tando, risponde appunto a que-ste esigenze, e sarà oggetto diapprofondito esame nel prossimoCongresso .Preghiamo per"hé la prepara-

zione e lo sviluppo del Congres-so servano realmente a dare l'au-spi"ato rinnovato impulso all'As-so"iazione, a "ui Don Bos"o de-di"ò instan"abilmente molti deisuoi anni maturi, e "he rispose"on amoroso fervore di opere alle"ure del Padre .

Ma è tempo di "on"ludere . Atutti rinnovo, a nome e "ol "uo-re di Don Bos"o, il grazie senti-to e "ordialissimo per la vostra"ollaborazione - espressa e rea-lizzata in mille sfumature - "he"i a""ompagna an"he in questinon sempre feli"i momenti .

Assi"uro a tutti quanti in qual-siasi misura "i offrono i segnidel loro apprezzamento e dellabenevolenza per la nostra opera,la preghiera ri"onos"ente dei Sa-lesiani, delle FMA, e delle migliaiadi giovani "he vivono all'ombradell'Ausiliatri"e. E' il grazie "hepossiamo e vogliamo dirvi, ed è"ertamente il grazie più graditoalle migliaia dei nostri Coopera-tori, Ami"i e Benefattori . La Ver-gine Ausiliatri"e, la "eleste guida,maestra e promotri"e dell'operadi Don Bos"o, renda fe"ondo dibenedizioni il nostro grazie .

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Il BOLEEIJINO SALESIANO« In"ompiuta » ri"hiama alla

mente un "apolavoro rimasto in-terrotto per la morte dell'arti-sta. Così è del Bollettino Salesia-no : il disegno di Don Bos"o asuo riguardo era originale, ardi-to, d'avanguardia .

Don Bos"o, qual"uno ha s"rit-to, « pensava in grande ». Se dagiovane prete aveva "orso il ri-s"hio di finire in mani"omio perle idee manifestate per esempiosull'Oratorio o sulla sua futuraCongregazione, lo stesso ris"hiodi si"uro avrebbe "orso se aves-se esposto per intero an"he la sua"on"ezione e i suoi propositi ri-guardo al BS. Quel po"o di pro-getto "he è possibile ri"ostruireoggi attraverso le sue parole e igesti "ompiuti nell'ultimo de"en-nio della sua vita, lo provano inpieno .

Un'importanza smisurata

Don Bos"o lan"iò il BS nel set-tembre 1877, ne preparò in per-sona i primi numeri, e quandonon potè più seguirlo, non lo af-fidò al primo venuto ma, pri-vando i suoi "ollegi di un vali-dissimo direttore, lo mise in ma-no a don Giovanni Bonetti, "hediventerà presto uno dei superio-ri maggiori della Congregazione .Don Bos"o aveva destinato il

BS ai « Salesiani », forse inten-dendo an"ora promis"uamente"on questa parola, nel 1877, sia isuoi religiosi "on voti, sia i Coo-peratori . Ed e""o, a proposito diprogetti, un suo brano, formula-to nel genere letterario "he para-dossalmente si potrebbe defini-re « da mani"omio » : « Io spero"he se "orrispondiamo al voleredi Dio, non passeranno molti an-ni "he le "ittà e le popolazioniintere non si distingueranno daiSalesiani "he per le abitazioni . Seora sono "ento Cooperatori, il lo-ro numero as"enderà a migliaiae migliaia; se ora siamo mille,allora saremo milioni, pro"uran-do di a""ettare e is"rivere quel-

I1 « giornale della Congregazione », "ome lo "hiamavaDon Bos"o, sta to""ando il traguardo del se"olo (questofas"i"olo re"a infatti l'indi"azione « Anno "ento, nu-mero uno ») . Il progetto di Don Bos"o era suggestivo :ovunque nel mondo si formasse la Famiglia Salesia-na, volle sostenerla "on un Bollettino Salesiano . Eglifondò i primi quattro ; oggi se ne "ontano già 32. . .

li "he sono più adatti. Spero "hequesto sarà il volere del Si-gnore » .A dilatare "osì smisuratamente

l'importanza dei Cooperatori nonera "erto estraneo nel pensierodi Don Bos"o - anzi era "ausaprima - il futuro BS, da luidefinito « il fedele "ompagno,l'assiduo "onferenziere, l'aposto-lo instan"abile dei Cooperatori»,« l'anima della nostra pia Unio-ne ». Per Don Bos"o il BS eradunque « s"ritto per noi (i Sa-lesiani) e i Cooperatori » : « "omeun legame fra i Cooperatori e i"onfratelli salesiani », « "ome ilgiornale della Congregazione » .L'importanza "he Don Bos"o

dava al BS appare enorme : lo"hiamava « sostegno prin"ipaledell'Opera Salesiana e di tuttoquanto riguarda noi»; legava alBS il futuro della sua Congre-gazione : essa « prospererà se pro-"ureremo di sostenere ed esten-dere il Bollettino » . Un BS "he« sarà il sostegno prin"ipale ditutte le nostre opere : se esso "a-desse, an"he queste "adrebbero » .Addirittura : « Se i governi non"i metteranno in"aglio, il Bollet-tino diventerà una potenza » !

Un'unione di benefattoridell'umanità

Quanto ai risultati "on"reti "heDon Bos"o si attendeva (natural-mente ambiziosi), al gradino piùbasso egli poneva la sempli"e in-formazione salesiana : « Fine delBollettino è di far "onos"ere le"ose nostre il più "he si può, edi farle "onos"ere nel vero sen-

so ». Conseguenza : « Dobbiamodunque diffonderlo, "ome un pe-riodi"o pubbli"o » .

Ma si "apis"e, "'è ben altro« 11 Bollettino non deve essere"onsiderato solamente un perio-di"o per diffondere la verità ele notizie » ; e nel numero uno(settembre 1877) s"rive parole il-luminanti sul suo intento globa-le : « Qui non si stabilis"e una"onfraternita, non un'asso"iazio-ne religiosa, letteraria o s"ienti-fi"a, e nemmeno un giornale ; mauna sempli"e unione di benefat-tori dell'umanità, pronti a dedi-"are non promesse ma fatti, sol-le"itudini, disturbi e sa"rifi"i, pergiovare al nostro simile ». La suapreo""upazione è dunque stretta-mente so"io-religiosa, e dinami-"a. Niente devozionalismo, nien-te letteratura, ma « giornalismodi azione » : Don Bos"o "ol BSmira a in"analare e organizzarele forze dei buoni, in vista delsuo progetto apostoli"o a favo-re della gioventù .

E' in questo senso "he egli ve-de nel BS « una potenza » ; infat-ti subito pre"isa : una potenza«non già per se stesso, ma perle persone "he riunirà » . Egli ha"ompreso lo stretto legame "hepuò "orrere tra il "onos"ere lanotizia e l'agire ; il suo periodi-"o sarà per"iò un mezzo « per"omuni"are la "onos"enza dellenostre opere, e stringere i buo-ni "ristiani "on uno spirito e unfine solo » .Come avviene tutto questo? Ri-

sponde : « Attirando l'affetto del-le persone alla nostra istituzio-ne ». Dall'affetto verso l'opera sa-

lesiana, l'aiuto e"onomi"o per "o-loro "he ne saranno benefi"atiil BS « servirà per ottenere so"-"orsi ». Don Bos"o se lo proposein "on"reto : « L'opera salesianaprospererà materialmente, se pro-"ureremo di sostenere e di esten-dere il Bollettino ». E sappiamodi quale prosperità materiale par-la : oratori per i ragazzi dellastrada, laboratori per gli appren-disti, internati per orfani e ra-gazzi da ri"uperare, missioni peri « selvaggi » .E al di là dell'aiuto e"ono-

mi"o - e an"he più importan-te - la "ollaborazione. Certo, iCooperatori salesiani nel pensie-ro di Don Bos"o sono dei bene-fattori, ma sono "hiamati a esse-re molto di più : « Se "onos"onobene il loro s"opo, non solo "iaiutano, ma "ompiono largamen-te le opere "he sono proprie deiSalesiani » .

Formare una« unionedi benefattoridell'umanità » :e""o, se"ondo DonBos"o, lo s"opodel BollettinoSalesiano (nellafoto i primissiminumeri del 1877) .

In quest'ampia prospettiva, un"anone di abbonamento per ilsuo « giornale » a"quista impor-tanza molto se"ondaria. Nei pri-mi tempi è fissato (lire tre an-nue), viene indi"ato sulla pub-bli"azione, viene ris"osso da "hilo versa, ma non viene ri"hie-sto. « Non importa - pre"isaDon Bos"o al riguardo - ri"eve-re "ento lire di più o di meno,ma "onseguire la gloria di Dio » .Con più pre"isione un giornoespose il suo pensiero a don Bar-beris: « Si tenga per prin"ipio"he il vantaggio da esso (BS) ar-re"ato non istà nelle tre lire diannualità; quindi non si ri"hie-dano . Un benefattore "he diaun'elemosina, basterà talora a pa-gare per tutti » ; per"iò « si "er-"hi di divulgarlo in tutti i modi, egratuitamente » .

Don Bos"o in"arnò queste ìdee,a partire dal 1877, nel BS in lin-

DI DON BOSCO

gua italiana; ma non si fermò lì .Due anni dopo lan"iava l'edizio-ne in lingua fran"ese, nel 1880quella in spagnolo nell'Argenti-na. Quest'ultimo passo era alloratroppo ardito : il BS non trovòmodo di affermarsi, e dopo unanno "essò le pubbli"azioni ; matre o quattro anni più tardi ri-"omin"iò a us"ire, bella "onsue-tudine "he . .. "onserva an"ora og-gi . Nel 1886 era la volta dell'edi-zione di Spagna . Insomma, quat-tro edizioni, geografi"amente "ol-lo"ate da Don Bos"o là dove laFamiglia Salesiana stava pren-dendo "onsistenza.

Una "atena mondiale di riviste

Questa realtà "orposa, messa inmoto da Don Bos"o, merita qual-"he "onsiderazione alla lu"e del-le moderne "onos"enze sulla "o-muni"azione so"iale .

Colpis"e anzitutto l'intenzione,non espressa a parole ma evi-dente nei fatti, di realizzare "onvari BS sparsi nel globo una« "atena mondiale » di riviste,sullo stile e - vale la pena no-tarlo - molto tempo prima, diquel fortunato fenomeno giorna-listi"o "he va sotto il nome diReader's Digest. Il BS, "ome èstato pensato da Don Bos"o, ri-sulta oggi "lassifi"abile tra le at-tività di « relazioni umane » e di« relazioni pubbli"he » delle gran-di organizzazioni moderne : "omeun «house organ » della Congre-gazione e della Famiglia Salesia-na. Insomma - "ome direbberoi pubbli"itari oggi - una rivistamirante a migliorare nell'opinio-ne pubbli"a l'« immagine » del-l'organizzazione "he la diffonde .Il Bollettino Salesiano ha dun-que lo s"opo di rendere popola-re il progetto apostoli"o di DonBos"o, ne persegue la notorietàdiffondendosi su s"ala mondiale(attualmente i BS sono 32, in 14lingue), e "onquista simpatia de-s"rivendo l'attività salesiana a fa-vore della gioventù . 7

8

Da questa azione "onsegue sti-ma, "onsiderazione, apprezzamen-to, atteggiamento "ordiale versoDon Bos"o e il suo progetto. Lapopolarità "osì "onseguita mettein movimento una dinami"a par-ti"olarmente effi"a"e . Fa sorgerenei suoi lettori il desiderio disempre più "onos"ere, approfon-dire, assimilare il mondo salesia-no; si ha "osì uno spontaneopassaggio dall'informazione allaformazione, "ioè all'assimilazionedei valori.Parallelamente matura il desi-

derio di appartenenza . Forse dap-prima si dà solo un appoggioesterno (l'offerta e"onomi"a por-tata dal benefattore) ; poi si pas-sa a una vera "ollaborazione (agi-re insieme per s"opi "omuni) ;poi magari si s"opre in sé unavo"azione, maturata gradualmen-te, da realizzare se"ondo il pro-prio stato : vo"azione a Coopera-tore, a Salesiano, a Figlia di Ma-ria Ausiliatri"e, a Volontaria diDon Bos"o, e"" .

Don GiovanniBonetti, primo

direttore del BS.Don Bos"o "uròpersonalmentei primi numeri

del « giornale dellaCongregazione » ;

in seguito,privando i suoi

"ollegi di unvalidissimo

direttore, lo affidòa don Sonetti,"he diventeràpoi « direttore

spirituale » dellaCongregazione

Salesiana

Le s"ienze moderne della "o-muni"azione danno ragione al pro-getto di Don Bos"o; quando unBS sia ben realizzato, davveropuò "onseguire gli s"opi indi"atie desiderati dal fondatore . E di-fatti se si volesse elen"are le vo-"azioni sus"itate dal BS, le ope-re ispirate, la generosità provo-"ata in favore della gioventù po-vera - ieri e oggi -, non si fi-nirebbe più .

E allora? S"oprire "he le s"el-te operate da Don Bos"o nel se-"olo s"orso sono in sintonia "onle moderne s"ienze della "omu-ni"azione so"iale, può tornare di"omune "onforto. Ma intanto il"oraggioso progetto di Don Bo-s"o, « in"ompiuto » allora, era erimane da "ompiere nel tempo .

Sarà, questo "entenario del BS,o""asione per una riflessione "o-mune e per nuove iniziative "a-pa"i di dare "ompimento all'« In-"ompiuta » di Don Bos"o?

ENZO BIANCO

PUBBLICAZIONISALESIANEAutori vari, II Cooperatore nellaso"ietà "ontemporanea. Coli . « Col-loqui sulla vita salesiana » . LDC1975 . Pag . 406, Lire 4.500 .

Opera basilare per la "omprensio-ne stori"a, so"iologi"a, teologi"a,spirituale e salesiana di questa "om-ponente fondamentale della Fami-glia di Don Bos"o : i Cooperatorisalesiani .E' un libro "he torna a tutto meritodi quel gruppo di studiosi, nato nel1968 e risultato via via più "onsa-pevole e stimolante, "he si è po-sto sotto il nome di « Colloqui sul-la vita salesiana » . Questo gruppo,in parte "angiante di volta in vol-ta, "onta esperti provenienti da na-zioni diverse e "on "ompetenze an-"h'esse diverse . Ogni anno esso siassegna un tema « salesiano », pre-para sull'argomento relazioni, "omu-ni"azioni e testimonianze, poi si ra-duna per al"uni giorni al fine dimettere insieme i risultati dellevarie ri"er"he, e di dis"uterli . II"umulo del materiale "osì ra""olto,"onfluis"e ogni anno in un densovolume .Il sesto « Colloquio », da "ui pro-viene l'opera "itata, si è tenuto aFriburgo (Svizzera il 26-29 .8 .1974 .I parte"ipanti - parti"olarmentenumerosi (48) - "omprendevanoSalesiani, Figlie di Maria Ausilia-tri"e, Volontarie di Don Bos"o, enaturalmente i Cooperatori .II tema era stato suggerito dal-l'approssimarsi del "entenario difondazione dei Cooperatori (1876) ;ma non meno era solle"itato dal-l'urgenza di fornire a questa ori-ginale "reazione di Don Bos"o uninsieme inter-dis"iplinare di studis"ientifi"i (di valore sia pure sol-tanto uffi"ioso) a "ui fare riferi-mento nell'organizzazione e nel-l'azione .

Leo S"heff"zyk, Il Dio "he verrà .SEI 1975 . Pag . 168, L . 3 .000 .

Come si può essere oggi veri "ri-stiani e veri uomini della se"ondametà del se"olo ventesimo? Nel-l'attuale "lima di diffuso ateismo larealtà di Dio è diventata problemae dilemma . L'autore, do"ente di teo-logia, affronta in questo saggio gliaspetti più dibattuti su Dio e ilnuovo modo di parlare di Lui . Ilsuo dis"orso, in dialogo in"essan-te "on le prin"ipali "orrenti delpensiero "ontemporaneo, giunge atra""iare un quadro severo, alto e"riti"o, dei "aratteri "he oggi la fe-de in Dio deve possedere per esse-re autenti"a .

Nell'estate del 1885 Don Bos"o sitrovava nella "asa salesiana di Mar-siglia a ra""ogliere offerte per la "o-struzione del Tempio del Sa"ro Cuorea Roma .

Una notte, il direttore del "ollegiodon Cerruti stava per andare a lettoquando fu "olpito da un grido . Cre-deva "he quel grido provenisse da unprete forestiero, ospite in "asa, piut-tosto malati""io . Come un urlo, rie"-"o il grido più forte di prima . E subi-to dopo, un terzo grido . Si rese "on-to "he partiva dalla "amera di Don Bo-s"o, divisa dalla sua da una sottileparete "on l'us"io di "omuni"azione .Impensierito, Don Cerruti si veste, vaa11 -us"io, apre e trova Don Bos"o se-duto sul letto e desto. Gli domandainquieto : « Don Bos"o, sta male? » .« No, no - risponde tranquillamenteDon Bos"o, e gli fa un pi""olo "enno"on la mano . - Sta' quieto : va' a dor-mire m .

AI mattino, appena sveglio, don Cer-ruti si re"a di nuovo da Don Bos"o.Lo trova seduto sul sofà in uno statodi estrema prostrazione. « Don Bos"o,è stato lei a gridare questa notte?lo interroga don Cerruti . « Sì, sono

u

stato io », gli risponde Don Bos"o an-"ora tutto sofferente . « Ma "he "osaè avvenuto? ». Don Bos"o esitava arivelargli il segreto . A un "erto mo-mento a""ondis"ende e gli ra""onta :« Ho visto il demonio entrare in que-sta "asa . Girava in un dormitorio e pas-sava da un letto all'altro, mugugnandoogni po"o : "Questo ragazzo è mio". loprotestai. A un tratto balzò addossoa uno di quei ragazzi per portarselovia. Mi posi a gridare . Si avventò "on-tro di me "ome per strangolarmi » .Qui Don Bos"o las"iò grondare due la-"rime sul volto, poi mormorò a bassavo"e: « Caro don Cerruti, aiutami . Bi-sogna salvare questi poveri giovani .Fa""iamo un giorno di ritiro, un eser"i-zio di Buona Morte

Quella sera, il direttore della "asadon Cerruti, annun"iò un giorno di ri-tiro straordinario e aggiunse "he DonBos"o si sarebbe messo a disposizio-ne per le "onfessioni: "onfessò difat-ti nella sua "amera seduto sul sofà,per"hé le forze non gli permettevanodi reggersi sulla sedia . Alla fine, do-po il grande bu"ato spirituale, DonBos"o disse s"herzando : « Il demoniomi ha fatto perdere una notte, ma siè ri"evuto una grossa legnata » .

• C'è sempre ris"hio "he il pe""a-to e il demonio prendano possessodelle anime giovanili . Come a""orger-si quando spiritualmente le "ose noningranano? Forse le risposte alle se-guenti domande potranno avviare qua!-"he indi"azione . E""ole :

1) Ragazzi, vi ries"e diffi"ile andared'a""ordo "on gli altri? E gli altri sten-tano ad andare d'a""ordo "on voi?

2) Siete in"apa"i di non pensare alvuoto e all'insoddisfazione interiore "hevi rode?

3 Siete sospettosi degli altri e nonvi fidate dei vostri ami"i?

4) Si è spenta in voi la gioia o laserenità?Se rispondete « sì « alla maggior

parte di queste domande è segno "hedovete fare qual"osa in merito . E""oallora qual"he "onsiglio .

• Parlatene. Quando l'anima non èpulita, quando qual"osa vi preo""upae vi fa soffrire, "onfidatevi "on unapersona di buon senso ; aprite l'ani-ma soprattutto al "onfessore : vi ser-ve ad attenuare l'ansia, a vedere inuna lu"e più "hiara quello "he vi im-pensieris"e. Vi darà uno slan"io spi-rituale .

• Fate qual"osa per gli altri . Se via""orgete "he vi state rin"hiudendoinesorabilmente in voi stessi, isolando-vi, provate a fare qual"osa per gli al-tri . « Chi fa la "arità - di"e Gesù -,viene alla lu"e » . La "arità vi darà la"onsolante sensazione di entrare in unazona luminosa, vi strapperà dal pe""a-to "he isola, vi proietterà in Dio .

Il bisogno di tranquillità di spiritoe di bonifi"a o igiene mentale è di tut-ti, ma spe"ialmente dei giovani . DoriBos"o lo sapeva ed era "osì "he por-tava i suoi giovani alla gioia .

Carlo De Ambrogio 9

Un "onvegno mondiale nel settembre s"orso ha ridi-s"usso e rilan"iato nella Famiglia Salesiana la figuradel Coadiutore . La re"ente "risi generale ne aveva of-fus"alo i lineamenti ; si è dovuto "osì ris"oprire il pen-siero di Don Bos"o, e "onfrontarlo "on 1a realtà deitempi nuovi.

All'udienza pontifi"ia in Piaz-za San Pietro, il mer"oledì 3 set-tembre 1975, i Delegati del Con-vegno mondiale sul Coadiutoreerano tutti presenti e attenti, si-"uri "he Paolo VI li avrebbe no-minati e paternamente in"orag-giati. E se ne tornarono ferma-mente "onvinti "he il loro Con-vegno sull'identità del Coadiutoreera davvero indispensabile pertutti, dal momento "he perfinoil Papa - per un lapsus "he "er-to non . .. "ompromette l'infallibi-lità - li aveva "onfusi "on i Coo-peratori salesiani, e "ome tali liaveva "hiamati e salutati . . .

Ne"essità dunque di ris"opri-re - a vantaggio di tutti - l'iden-tità e la missione del SalesianoCoadiutore. Ne"essità di metterein "hiara lu"e il pensiero di DonBos"o a suo riguardo, di studia-re la sua storia più "he "ente-naria, di analizzare la sua "risiattuale nel "ontesto della "risi ge-nerale, di evidenziare la sua in-tatta modernità e riproponibilitàvo"azionale .

Sono infatti più di 3 .400 i Sa-lesiani Coadiutori oggi, sparsi sui"inque "ontinenti nelle 1 .500 ope-re di Don Bos"o : una presenza"onsiderevole, in quella pi""olaparte di Chiesa "he è la Congre-gazione. E sono stati pensati "onla "onsueta originalità, e forte-menti voluti, da Don Bos"o stesso .

Come Don Bos"o li volle

Il santo dei giovani, tutto assor-bito dal suo progetto apostoli"o,aveva dato vita a una so"ietà direligiosi « in mani"he di "ami-"ia » : sia - se si vuole - in sen-so metafori"o (i suoi sa"erdoti),ma an"he in senso pienamentereale : i suoi Coadiutori, appunto .Nel suo tormento e nella sua

gioia di arrivare a « salvare » ilmaggior numero di giovani, sen-za limiti geografi"i o so"iali, DonBos"o fe"e appello a tutte le for-ze re"lutatili: sa"erdoti, "hieri"i,« "ooperatori » esterni, benefat-tori, ami"i. E - per"hé no? -

10 religiosi lai"i . An"h'essi, per"hé

nessuno doveva rimanere estra-neo all'impresa formidabile di tra-sformare i giovani in « onesti "it-tadini e buoni "ristiani » .

Egli sapeva "he il mondo gio-vanile di allora non poteva veni-re aggan"iato di primo a""hito"on i mezzi spirituali e sopran-naturali. O""orreva prima a""o-starli "on modi e strumenti terraterra : istruzione, pane, assisten-za, gio"hi, sport, spetta"oli, be-nevolenza, "uore . E per tutto que-sto, in mille "ir"ostanze risulta-va più prati"o l'abito borghese"he la talare, l'organizzare im-prese « umanisti"he » "he ammini-strare i sa"ramenti . Per"iò DonBos"o disse a un gruppo di Coa-diutori nel 1883 "iò "he sentivada sempre : « Vi sono delle "ose"he i preti e i "hieri"i non pos-sono fare, e le farete voi » .

Ma l'immagine del religioso lai-"o ri"orrente ai suoi tempi nongli pia"eva affatto . Il tradiziona-le (e tona"ato) « frate "onverso »,"he si poneva a servizio totale disa"erdoti pensati essi soli "omemembri « pleno iure » dell'ordi-ne religioso, non entrava nei suois"hemi . Egli voleva i suoi religio-si lai"i in mani"he di "ami"iaper un "ompito differenziato, mavoleva tutti - sa"erdoti e lai"isalesiani - ugualmente figli suoie fratelli fra loro . Voleva tuttiugualmente apostoli, per"hé la« missione » non era - e lo "on-fermerà senza tergiversazioni ilCon"ilio Vati"ano II - riserva-ta ai soli sa"erdoti, ma affidatain solido an"he ai lai"i .

In una "onferenza del 1876 DonBos"o definì tutti i suoi egual-mente « operai della vigna » . « No-tate bene - egli pre"isò - "heper operai qui non s'intendonosolo, "ome qual"uno può "rede-re, i sa"erdoti, predi"atori e "on-fessori » ; infatti « il sa"erdote hane"essità di essere "oadiuvato, eio "redo di non essere in errorese asseris"o "he quanti sietequi - e preti e studenti, e arti-giani, e "oadiutori - tutti, tut-ti, potete essere veri operai evan-geli"i e fare del bene nella vignadel Signore » .

ILRELIGIOSOLAICO

CHEDON BOSCO

VOLLEIn quella "ir"ostanza ribadì an-

"he l'uguaglianza e la fraternità« Tra i so"i della Congregazionenon vi è distinzione al"una ; so-no trattati tutti allo stesso mo-do . . . ; noi "i "onsideriamo tutti"ome fratelli » .Non già "he questa sua idea

fosse pa"ifi"amente a""ettata daognuno . Durante il terzo Capito-lo generale della Congregazione,svoltosi l'anno 1883, qual"he sa-"erdote an"ora influenzato dallamentalità dell'epo"a propose "hesi fa"esse dei Coadiutori una "las-se nettamente a parte e inferio-re; ma Don Bos"o reagì visibil-mente "ommosso, e perentorio :« No, no, no! I Coadiutori sono"ome tutti gli altri! » . Non ser-vi quindi li volle Don Bos"o, ma« padroni » : la parola « padro-ni », appli"ata ai Coadiutori nel-le "ase salesiane, è proprio sua .Quando il Vati"ano II presen-

tò i lai"i pienamente "orrespon-

Sopra: una « riunione di gruppo » (al"uni delegati di lingua inglese) . Sotto : pa-norami"a del Convegno . La s"ritta ri"hiama le parole di Don Bos"o ai Coadiu-tori : « Io ho bisogno di voi » .

SCHEDA DEL CONVEGNOLe tappe

1971 : il Capitolo Generale Spe"iale salesiano de"ide "he il Convegnoabbia luogo .

1973 : II Rettor Maggiore indi"e il Convegno e ne fissa le modalità .1974, gennaio-aprile : si svolgono i Convegni a livello ispettoriale .1974, luglio-settembre : Convegni a livello inter-ispettoriale .1975 : settembre : si svolge il Convegno mondiale, nel « Salesianum » di

Roma, presso la Direzione Generale .

I parte"ipanti

Nove membri del Comitato Centrale organizzatore, e 128 Delegati("omplessivamente 137, di "ui 98 "oadiutori e 39 sa"erdoti) appartenentia 38 nazioni diverse .

Presiede il Rettor Maggiore ; sono presenti i membri del ConsiglioSuperiore .

Regolatore è il "oadiutore Renato Romaldi .

I lavori

Nelle sette giornate del Convegno si sono tenute relazioni di esperti,seguite dalle dis"ussioni per gruppi ("on 11 gruppi linguisti"i), e dagliin"ontri assembleari .

1 temi delle relazioni riguardavano l'identità del Salesiano Coadiutore(aspetti stori"i, teologi"i, giuridi"i) ; le prospettive apostoli"he e forma-zione del Coadiutore, la sua « proposta vo"azionale » .

Sono in preparazione gli Atti del Convegno .

sabili nell'apostolato della Chie-sa, il Salesiano Coadiutore nellamente di Don Bos"o era già pron-to e spiritualmente allineato alCon"ilio .Ma nella realtà?

Nella re"ente "risi

Polvere di "ento e più anni distoria. Dimenti"anze e involuzio-ni. Ed e""o arrivare, nella re"en-te "risi generale, an"he la "risidel Coadiutore : il numero di que-sti salesiani, "he aveva to""atoil tetto di 4 .497 nel 1966, otto an-ni dopo era s"eso a 3 .449 . Nonstupis"e "he il Rettor Maggiorea un "erto punto es"lami : « IlCoadiutore, questo s"onos"iuto » .Di qui la ri"er"a di "ause ed er-rori, il desiderio di ritorno a DonBos"o .

La prima o""asione di ritornoè stata il Capitolo Generale del1971 - voluto « spe"iale » dallaSanta Sede -, "he ha "onden-sato i risultati del dibattito nel-l'arti"olo 37 delle Costituzionirinnovate. Esso di"e "he è il Sa-lesiano Coadiutore : « Un "ristia-no "he. .. risponde a una vo"azio-ne divina originale : vivere la "on-sa"razione religiosa lai"ale al ser-vizio della missione salesiana » .E di"e l'ambito del suo servizio-« Parte"ipa a tutti i "ompiti edu-"ativi e pastorali salesiani nonlegati al ministero sa"erdotale .In molti settori ha un ruolo in-tegrante e insostituibile : il fattodi essere religioso lai"o gli per-mette un tipo di presenza e diazione parti"olare » .

Il Coadiutore in passato era ri-masto giuridi"amente es"luso da-gli organismi direttivi, sia delle"omunità "he delle Ispettorie edella Congregazione ; il Capitolodel 1971 ha inve"e legiferato "he« i "onfratelli Coadiutori possonoessere immessi nei vari Consigli,ai vari livelli » . Il Coadiutore puòora portare « uffi"ialmente » da-vanti alla Congregazione le sueesperienze. In una parola : puòvalorizzare in pieno il suo "ari-sma lai"ale. Tutte "ose "he difattohanno trovato subito larga appli-"azione nelle "omunità salesiane .Altri due meriti vanno as"ritti

al Capitolo del 1971 : esso ha sti-molato tutti i Coadiutori « a fareesperienze più importanti di quel-le tentate finora », e ha lan"iatol'idea del Convegno mondiale .An"he questo si è tradotto abba-stanza fa"ilmente in realtà . 11

Con Don Ri""eri a visitare la mostra,Coadiutori di ogni "olore.

Il Convegno mondiale ha "osti-tuito l'ulteriore passo avanti nel-la ris"operta di quel religiosolai"o "he Don Bos"o volle ele-mento insostituibile del suo pro-getto apostoli"o . Il Rettor Mag-giore, indi"endo nel 1973 il Con-vegno, gli assegnava una tripli"efinalità: proseguire nel « ripen-samento profondo della figuradel Coadiutore, alla lu"e di DonBos"o, nel quadro della teologiarinnovata dal Con"ilio, e nel "on-testo so"io-"ulturale moderno;formulare prati"he appli"azioniper una riproposta vera, più at-tuale ed effi"iente di questa figu-ra apostoli"a ideata da Don Bo-s"o; sensibilizzare la Congrega-zione e la Famiglia Salesiana "ir-"a la realtà e l'azione del Coa-diutore » .

Si avvertì subito "he il Conve-gno, an"he se verteva « sui » Coa-diutori, non era e non doveva es-sere un affare privato « dei » Coa-diutori : il loro è infatti un pro-blema di tutta la Congregazione .E si "omprese an"he - data lastretta unità "he "aratterizza la"omunità apostoli"a voluta daDon Bos"o - "ome non fossepossibile « ripulire » l'identità delCoadiutore se "ontemporanea-mente non si fosse ridefinita lafigura del Sa"erdote salesiano .

In s"heda a parte sono indi"a-te le tappe, i parte"ipanti e losvolgimento del Convegno . Restada dire la "ompetenza delle rela-zioni, la parte"ipazione appas-sionata dei 137 Delegati, il "on-tributo effettivo e affettivo delRettor Maggiore. E le "on"lusio-ni del lungo dibattito .Nel denso testo delle mozio-

ni finali è possibile individuaretre ordini di proposte . Al"uneproposte sono risultate di tale

12 evidenza "he non avevano biso-

gno di altro per passare alla pra-ti"a : "ontinuare nello studio delpensiero di Don Bos"o ; ravviva-re nelle "omunità salesiane ildialogo fra sa"erdoti e lai"i inun più "onsapevole "lima di fa-miglia; assi"urare al Coadiutoreuna formazione integrale più pro-fonda in vista della sua missione ;rilan"iare la proposta vo"azionaledel Coadiutore .Altre proposte - "ome una

presenza più signifi"ativa del Coa-diutore nei Capitoli generali -devono essere riesaminate dagliorgani "ompetenti .

Infine altre proposte riguar-danti la struttura stessa dellaCongregazione o la piena paritàgiuridi"a di tutti i salesiani -"he "omporterebbero una rottu-ra "on il modo di vita tenutodalle origini della Congregazionefino adesso - dovranno essereulteriormente approfondite . « Ab-biamo an"ora bisogno di tempo,di studio, di serenità e di preghie-ra », ha pre"isato il Rettor Mag-giore .

Conta il dopo-"onvegno

Nel "omplesso i parte"ipanti alConvegno si sono detti moltosoddisfatti del lavoro svolto . E'stato un altro passo avanti ("hetroverà di si"uro ulteriore svi-luppo nel prossimo Capitolo del1977), nel ris"oprire « la poten-ziale "apa"ità apostoli"a » delCoadiutore, e nel «rilan"iarequesto apostolo nuovo verso ilmondo nuovo » .Per"hè l'attualità di questo

lai"o-apostolo-"onsa"rato è appar-sa a tutti evidente . In quest'eradella te"ni"a, attraversata dallain"ertezza del futuro, dall'ango-s"ia di in"ombenti distruzioni,dal terrore dell'olo"austo atomi-"o, il Salesiano Coadiutore puòportare "on la fermezza della suafede la risposta più rassi"urantealle attese dell'uomo modernonel mondo del lavoro, nei labora-tori, nell'insegnamento, nelle mil-le situazioni della pastorale gio-vanile .

Ma d'altro "anto si è s"operto"he tantissimo rimane da attua-re, "he il « "ollaudo del Coadiu-tore nuovo » è an"ora da fare, e"he dovrà avvenire sulle stradedi oggi. Insomma, per usare leparole del "ard . Poletti "he hapresieduto la "on"elebrazione "on-"lusiva dell'in"ontro, « quel "he"onta è il dopo-"onvegno » .

Domanda . Vuole ri"ordare, dot-tor Maggi, le tappe della sua av-ventura afri"ana?

Dottor Maggi. Fino al 1948 nonavevo mai pensato seriamente dire"armi in Afri"a . Ma quand'erostudente di prima ginnasio nel"ollegio di Maroggia, ri"ordo "hein una lezione di geografia "i ave-vano des"ritto il fantasti"o mon-te Kilimangiaro, alto quasi seimi-la metri, "he sorge presso il la-go Vittoria nel "uore dell'Afri"a :ero rimasto suggestionato dallades"rizione, e mi di"evo "he ungiorno sarei andato a vederlo .Fantasie da ragazzi, "he però

nel 1948 mi tornarono in menteavevo letto su un Bollettino deiMedi"i l'appello : « Ospedale sullago Vittoria "er"a "hirurgo », esubito mi dissi "he era . . . la voltabuona .Dovevo prima farmi una "ultu-

ra sulle malattie tropi"ali . L'uni-versità mi avrebbe ri"hiesto al-meno un paio d'anni . Tempo pri-ma avevo "onos"iuto una giova-ne dottoressa di Ginevra, José-phine De Barge, protestante, "heda un de"ennio si era trasferitanel sud del Camerun a fondarviun ospedale . Mi re"ai da lei aOmwan, e fe"i due mesi di pra-ti"a; poi mi trasferii sul lago Vit-toria, a lavorare nell'ospedalemissionario "he aveva lan"iatol'appello . Quasi due anni vi rima-si, poi in"ontrando osta"oli di va-ria natura preferii tornare in Ca-merun .Mi misi a disposizione del ve-

s"ovo di Duala, sempre nel suddel paese . Lui mi portò in pienaforesta, e mi disse : « E""o, fa"-"ia un ospedale qui » . « Alme-no - repli"ai - fa""ia tagliarele piante, poi vedremo se il po-sto è adatto ». Lo era. Il terreno

LJ LJ

numeaRuueIl "hirurgo svizzero Giuseppe Maggi, exallievo salesia-no del Canton Ti"ino, in 27 anni di permanenza nel"ontinente nero ha "ostruito "inque ospedali . Per"iòl'hanno definito « un se"ondo dottor S"hweitzer » . Tor-nato ora in Europa a ra""ogliere fondi per realizzare ilsuo sesto (e « per ora ultimo ») ospedale, ha ra""ontatoin quest'intervista la sua singolare avventura .

apparteneva alla missione « Saint-André », e mettemo questo no-me an"he all'ospedale .

La "ostruzione fu tutt'altro "hesempli"e. Ci dettero una manoan"he i lebbrosi del posto (lavo-rarono "on grande impegno, qua-si per dimostrare "he non ostan-te tutto sono gente valida), e si"ostruirono lì vi"ino il loro leb-brosario. L'ospedale, finito, a""o-glieva 170 letti, e vennero "hia-mate a lavorare le « Suore Ripa-ratri"i del Cuore di Gesù » .Quando mi parve "he la mia

presenza al « Saint-André » nonfosse più ne"essaria, preferii tor-nare all'ospedale di Omwan, di-retto dalla De Barge. Quell'ospe-dale "ontava ben due"ento letti,ma gli edifi"i erano pre"ari, "a-panne "ostruite in terra . La po-polazione da quelle parti è in gra-do di pagare le prestazioni ospe-daliere, e "osì potemmo mettereinsieme i fondi per rifare "om-pletamente l'ospedale, "on muriin "emento . Intanto la signorinaDe Barge da protestante si erafatta "attoli"a, e un bel giornose ne partì per il noviziato: sife"e suora . Continuai da solo .

A Giobbe il letame,a me la "enere

Sotto Natale del 1956 mi pre-si al"uni giorni di libertà, e mispinsi a "a""ia nel nord del Ca-

merun. Capitai in una zona mon-tagnosa, "on popolazione estre-mamente povera. Fermai l'autoin un pi""olo "entro, e la gen-te - tutta nuda, an"ora - inve-"e di venirmi in"ontro s"appò "o-me uno s"iame di mos"he . Maebbi tempo di notare sulle lorogambe e per tutto il "orpo tantepiaghe di ogni genere. Mi dissi« L'uomo bian"o dev'essere statomolto "attivo "on questi poveret-ti, se a vederne uno s"appano inquesto modo » . E mi sentii umi-liato. Ma sentii pure il desideriodi far vedere loro "he non sia-mo proprio tutti dei malvagi .Tornato a Omwan, in due an-

ni misi insieme il minimo indi-spensabile per aprire il nuovoospedale. Cari"ai tutto su due "a-mion e partii .

Ri"ordo, era il 10 gennaio 1957quando giunsi a Tokombéré. Tro-vai due edifi"i a forma "ir"olaree "on tetto di paglia, "ostruititempo prima da una "ompagniafran"ese "he "oltivava il "otone,ma al momento abbandonati e "a-denti. Comprai "ase e terreno e"omin"iai a "urare i malati .

Costruire era un'impresa diffi-"ile : avevo po"hissimo denaro(qual"osa "ome tre"entomila li-re di oggi) ; ma la Provvidenzami gio"ò il suo tiro birbone .Un giorno ero andato "on la

"amionetta a fare un pieno di

sabbia ; terminato il "ari"o, ten-tai di partire . Le ruote erano in-sabbiate. Stavo prendendo il "ri",quando arrivarono di "orsa gri-dando : « L'ospedale bru"ia! ». An-"h'io "orsi a vedere, e potei solo"onstatare il disastro . Rius"ii asalvare un paio di o""hiali, unpaio di "alzon"ini e una "ami"ia .Tutto il resto, "ompresi i soldi,era andato in fumo .

Pensai a Giobbe a "ui era ri-masto solo più il letame: io in-ve"e avevo "enere. Avrei dovutopiangere, e inve"e mi misi aridere .

Qual"he tempo prima un sa"er-dote nero, parro"o di Duala, miaveva raggiunto a Tokombéré "ontre suore, per vivere "on me . Vo-leva fondare una missione a""an-to all'ospedale . Visto il disastro,questo sa"erdote "he aveva "o-nos"enze in Europa s"risse ai suoiami"i ra""ontando tutto, e fu "o-sì "he si mossero molti, e avem-mo il denaro o""orrente per "o-struire un ospedale grande esolido .Tanti neri venivano a farsi "u-

rare; nei giorni di mer"ato neavevo fino a sei"ento da visita-re . Ma era gente "he doveva ve-nire a piedi, malata, da lontano,e mi arrivava a volte in "ondi-zioni disastrose . Così de"isi dispingermi più a nord, e aprire unnuovo ospedale .

Sempre più a nord

Una signorina "he avevo "ono-s"iuto in Europa nel '63, medi"o,volle venire a « provare » . La la-s"iai a Tokombéré, e mi trasferiia Petté, settanta "hilometri più anord, dove "ostruii il quarto ospe-dale. Quella signorina tornò inEuropa, e il suo ospedale passò 13

a una "ongregazione di suore .Poi quella signorina mi disse "hevoleva tornare definitivamente, ele las"iai l'ospedale di Petté .Quanto a me, mi ero trovato

un altro posto ideale dove "o-struire il quinto ospedale : Zinah,an"ora più a nord. Qui la regio-ne è "ompletamente piana, e lon-tana dai "entri abitati (il più vi-"ino è a 120 "hilometri) . Vi s"or-rono grossi fiumi "he regolar-mente straripano e sommergonovastissime aree "on due metrid'a"qua. Si viaggia solo in bat-tello. Poi le a"que si ritirano erimangono a lungo i pantani, "herendono impossibile viaggiare siaa "avallo "he in auto . Servono so-lo i piedi (e "he fati"a). Poivengono sette mesi di si""ità, du-rante i quali è inutile seminaree piantare: il sole bru"ia tutto,an"he se irrigate sei volte al gior-no. Immaginare la vita della gen-te. E "he "osa signifi"a re"arsiall'ospedale . O per me, re"armia visitare i malati . Quando è tut-to se""o, parto "on la Land Ro-ver rassegnato ai sussulti del ter-reno (senza strade), "on 45° fuo-ri e 60° nella "abina. Questo èZinah.Nel 1971 si diffuse nel nord

una spietata epidemia di "olera ;il medi"o fran"ese "he lavoravaa Fort-Foureau venne a "hiedereaiuto: « Ho perso otto"ento ma-lati solo per"hé non potevo "u-rarli » (il "olera vuole "ure atten-te e assidue) . Andai su a "er"a-re un posto adatto per un nuo-vo ospedale, e lo trovai . Allora"hiesi l'autorizzazione al gover-no, e non ebbi risposta . Qual"hemese fa torno su, e il Prefettomi affronta : « Quando fa l'ospe-dale? » . « Quale ospedale? », do-mando io. « Ma noi lo abbiamogià messo nel piano quinquenna-le ». « E mi date il denaro? » .« A questo "i pensi lei » .E""o per"hé sono tornato in

Europa : per "er"are il denaro peril mio sesto ospedale . Sorgerànell'estremo nord del Camerun,vi"ino al lago Ciad, su un "ro-"i""hio di strade frequentate, a"-"essibile alle popolazioni non so-lo del Camerun ma an"he delCiad e della Nigeria. O""orre fa-re un ospedale grosso per"hé lagente da "urare è molta . E o""or-rono molti soldi per"hé i "ostisono saliti alle stelle (e la "risidel petrolio ha fatto "res"ere per-fino il prezzo del latte di "apra

14 del Camerun) .

CHI E' E DOVE LAVORA IL DOTTOR MAGGI

Il dottor Giuseppe Maggi è nato a Caneggio (Canton Ti"ino) nel1910. Ha studiato per nove anni nel "ollegio salesiano di Maroggia (Sviz-zera), poi ha frequentato medi"ina a Parigi e si è laureato a Losannanel 1935 . Ha eser"itato per tre anni all'ospedale di Chaux-de-Fonds, poifino al 1947 in un suo studio privato nel Cantone di Neu"hàtel. Trasferi-tosi quindi a Losanna, po"o dopo partiva per l'Afri"a .

Il Camerun, dove soprattutto ha svolto la sua attività, è paese dif-fi"ile per la Chiesa . Grande una volta e mezza l'Italia, ha appena 7milioni di abitanti (in maggioranza animisti) . I "attoli"i sono quasi unmilione e mezzo, i mussulmani solo 700 .000 ma detengono in prati"a ilpotere. E osteggiano la penetrazione "ristiana .

In questa situazione, solo personaggi fuori s"hema "ome il dottorMaggi ries"ono a « sfondare » . Questo singolare exallievo salesiano sidistingue per il "oraggio "he non si ferma davanti agli osta"oli, pergenerosità evangeli"a nas"osta sotto una s"orza burbera, per l'insoffe-renza delle mezze misure . In più, ha di Don Bos"o il senso dell'umore,"he lo porta a sorridere bonariamente degli altri dopo aver sorriso anzi-tutto di sé .

La Provvidenzami prende a pedate

Domanda. Afri"a, ospedali. . . vie-ne subito in mente la figura deldottor Albert S"hweitzer. Chegliene pare di questo "onfronto?Infatti lei è stato definito daqual"uno « un se"ondo dottorS"hweitzer » .

Dottor Maggi . Mi pare un'enor-mità. Il dottor S"hweitzer era do-tato di tante qualità "he io nep-pure mi sogno. Ho aperto "in-que ospedali e lui uno solo, malui era an"he e prima di tuttomissionario, era « pastore » pri-ma di essere medi"o. E ha "rea-to anzitutto un'autenti"a "omuni-tà "ristiana, "on annesso un ospe-dale. Io non ho mai visto la suaopera a Lambaréné, ma ho "o-nos"iuto un prete nero "he èstato laggiù, e mi di"eva : « E'il solo posto al mondo dove sirespira la pa"e » . Questo sì è unrisultato. Si""ome io questi ri-

sultati non li so ottenere, "on-tinuo a "ostruire ospedali . . .

Domanda. Come finanzia, dot-tor Maggi, i suoi ospedali?

Dottor Maggi . Come posso. Alprimo ospedale aveva provvedu-to il ves"ovo . Il se"ondo si è au-tofinanziato . Del terzo ho già det-to : tutti i miei soldi erano anda-ti in fumo, ma poi arrivaronoaiuti dall'Europa . Per i su""essi-vi sono stato so""orso molto daun'asso"iazione umanitaria "rea-ta a Lugano da ami"i : essi ave-vano "ondotto giù in Camerunperfino la televisione. Ora sonodi nuovo alle prese "on la Prov-videnza "he - lo sento - ma-gari prima mi prende a pedate,ma poi mi aiuta. Anzi, sono lesue pedate "he . .. mi fanno anda-re avanti .

Domanda . I suoi "ollaboratori,dottor Maggi : "'è un po' di tut-

to, gente d'Afri"a (perfino i leb-brosi), gente "he viene dall'Eu-ropa . . .

Dottor Maggi . Dunque, il pri-mo e il terzo ospedale sono orain mano di suore europee. Nelse"ondo "'è personale indigeno .Nel quarto "'è, "ome ho detto, lagiovane dottoressa svizzera . Oraho trovato an"he a "hi affidareil quinto ospedale: un medi"o diGenova "he al momento lavorapresso un'impresa milanese "he"ostruis"e strade nel Camerun .Mi ha s"ritto: « Appena finis"oqui, voglio venire "on lei e mo-rire "on lei ». Sarà il benvenuto .

Domanda . Che rapporto "'è fragli ospedali "he lei apre, e le mis-sioni?

Dottor Maggi . I primi due ospe-dali sono sorti su terreni dellemissioni . Per il terzo è a""adutoil "ontrario : l'ospedale ha aper-to la strada alla missione. Neisu""essivi "'è diffi"oltà per l'at-tività missionaria. A Zinah "'èun sa"erdote spagnolo "he fa ditutto, an"he il me""ani"o, e alladomeni"a di"e la messa per me .Le autorità "ivili sono preo"-

"upate : « Lei viene avanti "on laCro"e Rossa, ma poi dietro di leiviene l'altra Cro"e. . . ». Che "osaposso rispondere?

Infarinato dai salesiani

Domanda. Di"a an"he qual"osadi sé : "ome passa le sue gior-nate?

Dottor Maggi . Al mattino mialzo alle "inque e mezzo, do damangiare alle mie bestiole (gat-

In "ias"uno dei suoi ospedali il dot-tor Maggi "ostruis"e una "appellina .

to, "ane, un pi""olo "inghiale),poi verso le sette "omin"io levisite ai malati dell'ospedale . Poile "onsultazioni. Poi devo prepa-rarmi il pranzo . Nel pomeriggioa volte fa""io visita a malati ingiro, più tardi qual"he operazio-ne. Devo an"he trovare il tem-po per tante pi""ole "ose da ag-giustare : l'auto, un tubo "heperde, un filo della lu"e . . . A vol-te vado a "a""ia : basta fare quat-tro passi, e "i sono animali inquantità, "he finis"ono poi in"u"ina.

Così in un niente arriva la not-te. Ci si alza il lunedì mattina, esubito è sabato sera .

Domanda . Lei "ostruis"e su ter-reno non suo, e usa i soldi "heguadagna per tirare su gli edifi-"i. Alla fine va a ri"omin"iarealtrove las"iando tutto agli altrie tenendo niente per sé . Questomodo di fare non sarà giudi"a .t o almeno strano, da parte del"omune « uomo della strada »?Dottor Maggi. Ma laggiù non

"i sono strade . . .In fondo, la vita "he "os'è? Un

dono. Quando "'è da respirare,da mangiare, da vestirsi, il restonon "onta. Basta non essere "ol-lezionisti, né di denaro né di al-tro, e si è sereni . Laggiù quandouno è povero e muore, muore"ontento. Non ha niente, si ad-dormenta e basta . Il ri""o inve-"e deve far venire i parenti : ate las"io questo, tu pretendi quel-l'altro : sta male prima di mo-rire. Io ho detto: quando muoiobuttatemi lì, e poi una iena o unos"ia"allo o un avvoltoio mi man-gerà .

Nella mia vita tutto si è fattoda solo. Sono andato in Afri"aper "aso, in Camerun per "aso .Mai niente di programmato, tut-to "ome i funghi . Mi basta sape-re "he "'è Qual"un lassù, e "heogni tanto guarda in giù .

Domanda . Lei ha rinun"iato afarsi una sua famiglia; non sisente isolato, non soffre di soli-tudine?

Dottor Maggi. Non si è mai so-li. Prima di tutto, un medi"o dor-me "on i suoi malati. Mangia an-"he "on loro, per"hé li ha sem-pre in mente. E poi, di"evo, "'èLui, lassù, "he sa fare il suo me-stiere : sa rendersi pres- .,e intanti modi, e mi aiuta . . supera-re i momenti di m -

. .."onia .

Proprio solo, non mi sento mai .

Domanda. Nove anni di studiopresso la "asa salesiana di Ma-roggia, "he "os'hanno signifi"a-to per lei?

Dottor Maggi . Quelli "he mi "o-nos"ono a volte mi di"ono : « Tusei proprio infarinato dai sale-siani ». Ci dev'essere qual"osa divero, per"hé me lo di"ono in tan-ti. Ma "osa sia, io non lo so .

Capire e edu"are

Domanda. Qual è la sua espe-rienza di europeo andato a vive-re un rapporto di solidarietà "onla gente nera dell'Afri"a?

Dottor Maggi . Io sento "hequella gente, "he vogliamo "ivi-lizzare, è più "ivile di noi . Laprima "osa, è non far loro delmale . Quindi anzitutto andared'a""ordo, "er"are di "apirli efarsi "apire . Quanto a religiosità,sono più religiosi di noi europei .Si vuole portare loro Cristo : be-ne. Però non lo si imponga .

Laggiù ho "onstatato "he l'istru-zione è il peggior male dell'uma-nità. Quando la gente nera im-para a leggere il giornale, perdela testa. Ci si deve preo""upareinve"e di edu"are. Quando saran-no edu"ati, solo allora li si po-trà istruire . I nostri ve""hi era-no edu"ati, non istruiti . Noi in-ve"e oggi siamo po"o edu"ati emolto istruiti. Per questo "om-mettiamo tante bestialità . Io liti-go "on i missionari "he arriva-no in Afri"a per istruire . Il ne-gro "he ha imparato a leggere ilgiornale ma ha il padre analfa-beta, di"e : « E' un asino, non saneppure "he esiste l'Europa » . Eintanto lui abbandona tutte le tra-dizioni della sua gente, "he era-no profondamente morali. Poisu""edono i disastri .

Domanda . Allora, dottor Mag-gi, "he impressione le ha fatto ilKilimangiaro?

Dottor Maggi . Ah, già. Dunquel'ospedale per "ui ero andato inAfri"a si trovava da un "apo dellago Vittoria, un lago lungo tre-"ento "hilometri . Il Kilimangia-ro si trova proprio dalla parteopposta, ma esattamente sei"en-to "hilometri più in là. Non l'hoan"ora visto, il Kilimangiaro .

e. b .

15

Ogni anno la « Settimana dipreghiera per l'unità dei "ristia-ni » (18-25 gennaio) ri"hiama ai"redenti in Cristo una situazionedi Chiesa "he non è per nulla "on-forme al Vangelo : la loro divi-sione. Siamo "ostretti a ri"ono-s"erlo "on amarezza : noi "ristia-ni non siamo uniti, non viviamoin "omunione, e impediamo "osì"he si realizzi la preghiera diCristo : « Padre, siano una sola"osa » (Giov . 17, 21) . La situazio-ne in "ui viviamo è quindi peren-nemente una situazione di pe"-"ato. Per"hè è il pe""ato "he "au-sa la divisione . E noi dobbiamoliberar"ene .

133 progetti di traduzione

La situazione non è però senzasperanza. I "ristiani "erto sono di-visi, ma non "'è mai stato, nellare"ente storia "ristiana, un desi-derio di "omunione e di unità"ome lo si avverte oggi . An"oranel 1950 Paul Evdokimov potevadire senza paura di essere "on-traddetto : « La Bibbia "hiusa "iunis"e; ma appena apriamo lesue pagine, la Bibbia aperta "idisunis"e ». Oggi questa frase nonè più totalmente vera . Oggi al "on-trario possiamo dire "on Congar,senza timore di essere smentiti :« Una grazia meravigliosa è statafatta al nostro tempo : la Bibbiaridiventa un "ammino di unità » .Congar ha pronun"iato queste

parole alla Sorbona il 16 gennaio1967, quando fu presentata latraduzione e"umeni"a della Let-tera ai Romani. E da allora, sen'è fatto del "ammino .

Nel 1968 l'Alleanza Bibli"aUniversale e il Segretariato perl'Unione dei "ristiani hanno pub-bli"ato un importante do"umen-to "omune, le « Direttive sulla"ooperazione inter-"onfessionalenella traduzione della Bibbia » .Poi "'è stato tutto un rifiorire diiniziative nel mondo "ristiano ; eoggi ("ome ha s"ritto l'Osservato-re Romano il 7 luglio 1975) « è inatto una "ollaborazione "attoli"auffi"iale a 133 progetti di tradu-zione della Bibbia in diverse par-ti del mondo ». Gli studiosi giàda diversi anni leggono un testoin lingua originale, stabilito traloro di "omune a""ordo, sulla ba-se dei migliori "odi"i . Ma si vuoleoffrire a tutti la Bibbia in un te-sto "he sia "omune an"he nellelingue vive di ogni giorno . E lo

16 si farà .

I bibbia diventaLa divisione fra le « "onfessioni » "ristiane è una do-lorosa situazione di pe""ato . Ma e""o il fatto nuovo : laBibbia, fino a ieri motivo di disunione, ora diventa« un "ammino di unità » . Come? Gli studiosi più di-versi preparano insieme traduzioni popolari inter-"on-fessionali del testo sa"ro ; le "omunità dei "redenti po-tranno "osì leggere e pregare le stesse parole, fareesperienza di pensieri e sentimenti "omuni, "edere allapersuasione dello Spirito "he unis"e .

Un nuovo "ammino verso l'uni-tà dei "ristiani si è "osì aperto, eil lavoro "omune sulla Parola diDio ne s"andis"e il passo . Le "ri-stianità si stanno un po"o libe-rando del loro pe""ato della di-sunione, e hanno la "ertezza dilavorare « se"ondo lo Spirito » .

In Italia un lavoro di traduzio-ne inter-"onfessionale del NuovoTestamento è in atto dal 1973 .La presidenza della ConferenzaEpis"opale Italiana ne è al "or-rente, e ha dato il suo benestareall'iniziativa. A tre anni di distan-za il lavoro si avvia alle sue ulti-me battute. Sono già stati pub-bli"ati, sia pure in stesura nonan"ora definitiva, la « Lettera diGia"omo » e il « Vangelo se"ondoMar"o »; entro il 1976 gli addettipensano di poter offrire al pub-bli"o italiano tutto il Nuovo Te-stamento .

Il progetto ha una fisionomiaparti"olare non soltanto per"hèsi tratta di una traduzione inter-"onfessionale, ma per"hè perse-gue delle finalità pre"ise . A dif-ferenza delle varie traduzionioggi in "ommer"io (molte dellequali sono ottime, ma destinate- apersone di una "erta "ultura), lanuova traduzione vuole mante-nere una dupli"e fedeltà : al te-sto originale, e al popolo di Dio .Sarà per"iò popolare, "er"ando ditradurre la Parola di Dio in modonuovo, se"ondo i "riteri della lin-guisti"a moderna, in un parlarevivo e fres"o "ome appariva iltesto originale ai primi "ristiani .

L'esempio del Papa

Il Segretariato per l'Unione deiCristiani nel 1975 ha emanato unde"reto riguardante « La "ollabo-

razione e"umeni"a sul piano re-gionale, nazionale e lo"ale » . Inesso, parlando del lavoro bibli"oin "omune, ha ri"ordato l'immen-so sforzo "he i fratelli protestanti"ompiono nella diffusione dellaBibbia. E' il loro vero apostolatooggi diremmo il loro "arisma .Sono organizzati in 56 So"ietàBibli"he Nazionali (quella italia-na ha sede in Roma, via dell'Umil-tà 33), riunite nell'Alleanza Bibli-"a Universale (ABU), e hanno "o-me s"opo la distribuzione dellaBibbia, la promozione di Settima-ne bibli"he, esposizioni, "onferen-ze, e"". E non rifiutano la "olla-borazione "on i "attoli"i.

Un « gruppo di lavoro » per la traduzione

"ammino di unitàAvendo un testo "omune, è lo-

gi"o "he an"he la distribuzionevenga fatta in "omune . Il De-"reto del Segretariato ri"onos"el'importanza "he la "ollaborazioneinter-"onfessionale alla traduzionee alla distribuzione ha « sull'atti-vità missionaria, sulla "ate"hesi esull'edu"azione religiosa a tutti ilivelli » .E' qui "he si apre un "ampo

per tutti, quindi an"he per laFamiglia Salesiana . Questa tradu-zione dev'essere diffusa, deve en-trare in ogni famiglia "ristiana enon "ristiana . L'esempio nonman"a : viene dal Papa, "he nelleudienze private durante l'AnnoSanto ha fatto distribuire la tra-duzione inter-"onfessionale delNuovo Testamento, e ha permes-so "he nell'atrio della Basili"a diSan Pietro si distribuissero pa-gelline "on al"uni brani della let-tera di Gia"omo. E' stato entu-siasmante vedere "attoli"i e pro-testanti distribuire insieme la Pa-rola di Dio nel prin"ipale tempiodella "ristianità .L'esempio del Papa "i in"orag-

gia a diffondere ovunque - an-"he insieme "on i protestanti -

la Parola di Dio : per ora sonopronti, preparati "on loro, sol-tanto la « Lettera di Gia"omo»e il « Vangelo se"ondo Mar"o » ;ma tra breve sarà pronto tuttoil Nuovo Testamento (i due fa-s"i"oli già in "ommer"io re"anola sigla LDC/ABU) .

La presenza salesiana

«LDC » : queste tre lettere rive-lano subito la presenza uffi"ialesalesiana : una presenza - in unlavoro "osì immenso - senza dub-bio modesta, ma reale e fattiva .La « Federazione "attoli"a mon-diale per l'apostolato bibli"o »,fondata per aiutare e "oordinarela "ooperazione "attoli"a "on leSo"ietà Bibli"he, ha "ome segre-tario il sa"erdote salesiano olan-dese John A. Van der Valk . E perquanto riguarda la traduzione in-ter-"onfessionale italiana, fa partedel gruppo di lavoro il sa"erdotesalesiano Mario Galizzi del CentroCate"histi"o Salesiano di Leu-mann (Torino) . L'iniziativa edito-riale poi è mandata avanti dallaLibreria Dottrina Cristiana (LDC

inter-"onfessionale della Bibbia (primo a sinistra, il salesiano don Mario Galizzi) .

L"umann-Torino) insieme "onl'Alleanza Bibli"a Universale(ABU-Roma). A loro fa "apo ilComitato di Edizione, sia perl'organizzazione del lavoro "heper l'impegno finanziario e di dif-fusione .Dato lo s"opo "hiaramente apo-

stoli"o, si mira a non far pesaresul prezzo del volume le ingentispese di quattro anni di lavoroper la traduzione. An"he sotto ilpunto di vista e"onomi"o si trattaper"iò di solle"itare l'apporto ditutti. Da parte protestante i fondine"essari sono già stati ra""olti ;da parte "attoli"a finora "'è statapo"a "orrispondenza (quanti sonosensibili alla diffusione della Pa-rola di Dio, sappiano "he è pos-sibile parte"ipare alle spese ditraduzione, stampa, diffusione) .

Pregare lo stesso testo

Testo "omune, diffusione in "o-mune, lettura di uno stesso testo,o meglio : impegno per pregarelo stesso testo. Sono passi irre-versibili verso l'unità dei "ristia-ni; ma non sono an"ora tuttoquello "he Gesù vuole. Non siamoan"ora al punto di formare « una"osa sola » .I traduttori ri"onos"ono "on

umiltà "he un testo "omune nonsignifi"a an"ora "omunione. Tan-te volte essi si a""orgono "heusano le stesse parole, ma "heesse talvolta non signifi"ano iden-tità di "omprensione del testos"ritturisti"o. La traduzione, lapre"omprensione personale, .l'am-biente in "ui "ias"uno vive, "o-stituis"ono un pesante "ondizio-namento .Dovremo per questo disanimar-

"i? No!, ma prendere atto "onumiltà di "iò "he "i unis"e e di"iò "he an"ora "i divide, e impe-gnar"i an"he "ome Famiglia Sale-siana a quel lavoro e"umeni"o "hesempre più si svilupperà nellesingole "hiese lo"ali, se"ondo ledirettive dei Ves"ovi .Preo""upazione primaria tutta-

via rimane sempre la diffusionedi un testo "omune . Infatti, soloquando avremo molte volte lettoe pregato le stesse parole, riu-s"iremo an"he a fare l'esperien-za di "omuni pensieri e sentimen-ti, e ad avvertire la forza delloSpirito "he "i unis"e. Il traguardoè sempre la Parola di Cristo« Padre, siano una sola "osa » .

∎ 17

Una "oin"idenza signifi"ativa .Mons . Castillo sabato 15 novem-bre presiedeva nella Basili"a diMaria Ausiliatri"e il funerale "om-movente di due anziani e bene-meriti missionari, "he il Signoreaveva "hiamato a sé proprio ilgiorno prima : don Vin"enzo Ri-"aldone e don Eusebio De Ange-lis. Quest'ultimo aveva lavoratonell'E"uador fino al 1939, fino alas"iar"i la salute . Don Ri"aldo-ne aveva preso parte alla spedi-zione "he nel 1924 si era re"atain Cina, "ol futuro ves"ovo (e fu-turo martire) Luigi Versiglia ; ilRettor Maggiore ora lo aveva in-vitato a Valdo""o per le feste del"entenario; ma lui, dis"reto "omesempre, si era a""ontentato divivere in pieno solo la prima gior-nata, l'1l novembre, quella dellapreghiera . . .

Nella stessa ora dei mesti fu-nerali a Valdo""o, al Colle DonBos"o "elebravano l'Eu"aristia 36giovani missionari salesiani arri-vati il giorno prima da Roma (do-ve avevano preso parte, nella Ca-sa Generalizia, al loro "orso dipreparazione). Erano stretti e pi-giati nella poverissima stanzettaabitata un tempo da Giovanninoe mamma Margherita; "ondivi-

18 devano l'umido freddo autunnale

Valdo""o il 16 novembre ha rivissuto la giornata stori"adel primo addio ai missionari partenti . Una giornataindimenti"abile, riempita dalla presenza dei superiorisalesiani, dei missionari giovani e veterani, e dal for-mi"olio in"ontenibile di tanti appartenenti alla Fami-glia di Don Bos"o .

di quella mattina piena di neb-bia, ma sentivano la presenza "al-da e "onfortante di Don Bos"o .L'indomani, avrebbero ri"evuto il"ro"efisso .

E "osì, per due missionari "heil Signore aveva "hiamato al pre-mio, altri 36 erano lì pronti aprenderne il posto . . .

Osare opere grandi

Pure il sabato 15, vigilia dellafesta giubilare, il Rettor Maggio-re diede la « buona notte » : "or-diale, sempli"e, diretta . La s"enapare stral"iata dalle pagine an-ti"he di don Lemoyne : nella penombra della Basili"a le paroledi don Ri""eri risuonavano nelsilenzio teso dei due"ento sale-siani presenti : missionari anzia-ni e giovani, qual"he ves"ovo sa-lesiano, il personale di Valdo""o .Come Don Bos"o "ent'anni fa, nel-

la "er"hia familiare, don Ri""eriringrazia l'Ausiliatri"e .« Se Don Bos"o fosse qui do-

mani - va di"endo don Ri""e-ri -, sarebbe feli"e di vederea""anto a sé il Papa nella perso-na del "ard. Rossi ; di vedere tut-ti i ves"ovi del mondo qui rap-presentati da questi "arissimi no-stri ves"ovi; di vedere tutti i sa-lesiani del mondo nella personadi questi venerandi missionari .Allora furono die"i, oggi sono"ento!« Ritorniamo allo spirito del

1875: grande donazione, grandeentusiasmo, grande fidu"ia, amo-re al Papa, amore a Don Bos"o .Noi salesiani del se"ondo se"olo,non vogliamo essere da meno. IlPapa "i augura e "i ra""omanda,nella sua ultima lettera, di osa-re : "Osare opere grandi per lemissioni'! E' del resto la nostrastessa parola d'ordine las"iata"i

da Don Bos"o : "Non possiamofermar"i . . ." » .

Con gli o""hi sgranati su donRi""eri, il venerando mons . Fer-rando seduto nel primo ban"o "o-me un ragazzino dell'Oratorio del1875, "ontinua estasiato a guar-dare . . .

Sotto le lu"i della televisione

Le die"i del giorno 16, dome-ni"a mattina . Man"a un'ora al-l'inizio della "elebrazione in "uisaranno distribuiti i "ro"efissi .L'organizzazione, programmata in-telligentemente e realizzata "onnon po"o sa"rifi"io dai salesianidi Valdo""o, riporta i suoi frut-ti: "on serietà pari a quella diuna "elebrazione pontifi"ia in Va-ti"ano, si esigono agli ingressi ibiglietti rossi d'entrata . _Lo spetta"olo nella Basili"a è

insolito : alla sobria eleganza dilu"i e fiori ("he spi""ano "ol "o-lore a""eso dei gladioli sullo sfon-do dei marmi), si oppongono instridente "ontrasto le impal"atu-re metalli"he delle quattro tele-"amere .Alle 10,45 i "on"elebranti pren-

dono posto in presbiterio : ottoves"ovi salesiani, il Rettor Mag-

I MOMENTI INDIMENTICABILI DI VALDOCCO

Martedì 11 novembre - Giornata di preghiera

Nel giorno della ri"orrenza "entenaria della prima spedizione, volutodal Rettor Maggiore giorno di preghiera, la Famiglia Salesiana sistringe attorno all'altar maggiore della Basili"a .

Ore 7, messa per le Figlie di Maria Ausiliatri"e (presieduta da donBernardo Tohill del Consiglio Superiore) ; lungo tutta la mattinata,messe per le allieve .

Ore 19,15 : messa per Salesiani, FMA e Volontarie di Don Bos"o (pre-siede mons . Maritano, ves"ovo ausiliare di Torino) .

Ore 21 : messa per i Cooperatori e gli Exallievi (presiede don GiovanniRaineri, del Consiglio Superiore) .

Giovedì 13 novembre - Commemorazione uffi"iale

La "ommemorazione ha luogo alle ore 18 nel salone-teatro di Valdo""o,presenti don Ri""eri, madre Canta, rappresentanti della FamigliaSalesiana, autorità religiose e "ivili . Compreso il sinda"o "omunistaDiego Novelli .

Don Ri""eri ri"orda : « A Torino, tutte le autorità hanno sempre volutobene ai salesiani, an"he "hi sapeva po"o di a"qua benedetta » .

Commosso dis"orso "ommemorativo di mons . Sergio Pignedoli, presi-dente del « Segretariato per i non "redenti » .

Applaudito "on"erto polifoni"o del "oro dell'A""ademia Stefano Tem-pia, diretto dal salesiano don Virgilio Bellone .

Sabato 15 novembre - Funerali di due anziani missionari

Come non rilevare la signifi"ativa "ir"ostanza, proprio nei giorni di"elebrazione delle missioni salesiane? Mons. Rosalio Castillo hapresieduto al mesto rito .

« Buona notte » del Rettor Maggiore, sul "entenario : « Dal sogno allarealtà. Noi siamo stati strumenti nelle mani della Madonna, perrealizzare il mira"olo » .

Domeni"a 16 novembre - Consegna dei "ro"efissi

Ore 11, "on"elebrazione nella Basili"a, teletrasmessa in diretta .Presiede il "ard. Agnelo Rossi, prefetto della « Sa"ra Congregazione

per l'evangelizzazione dei popoli Sono presenti otto ves"ovi mis-sionari . Con"elebrano pure il Rettor Maggiore, i sa"erdoti missio-nari della nuova spedizione, molti anziani missionari "on la lungabarba .

Presenziano le Figlie di Maria Ausiliatri"e "on madre Canta, diversiCoadiutori missionari anziani, e tipi"i rappresentanti dei popoli evan-gelizzati .

Il "ard . Rossi impone il "ro"efisso a 36 Salesiani e 17 Figlie di MariaAusiliatri"e, rappresentanti degli oltre "ento missionari "he "om-plessivamente partono per le missioni durante il 1975 .

Ore 13, agape fraterna . Ore 15, gruppo fotografi"o .Ore 18,30, "ommemorazione del 50° di sa"erdozio del Rettor Maggiore .

Con"elebrano "on don Ri""eri due ves"ovi e 150 sa"erdoti salesiani .

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Momenti di Valdo""o : la gioia del Rettor Maggiore fra i missionari veterani ; i "ardinali Agnelo Rossi e Sergio Pignedo-li portano la vo"e della Chiesa alla Famiglia Salesiana .

giore "on vari membri del suoConsiglio, i missionari anziani(testimoni della "ontinuità), e imissionari in erba . Nella navata"entrale, ai primi ban"hi madreCanta "on il suo Consiglio, i mis-sionari lai"i e le missionarie, au-torità e ami"i . . . E salesiani, fe-deli, ami"i, giovani o""upano tut-ti gli spazi liberi . E altri, rimastifuori, verranno sistemati davantia televisori opportunamente ap-prontati in lo"ali di fortuna . . .Prima della messa il maestro

Lamberto dà gli ultimi rito""hiai "anti, "on una prova generalealla quale prendono parte do"il-mente i ves"ovi, le autorità, le« s"holae », i fedeli . Alle undi"ipre"ise, sotto le lu"i in"ro"iatedella televisione, entra il "ard .Agnelo Rossi .E l'Eu"aristia "omin"ia .

Un sudameri"ano"he di"e « Presente! »

Un libretto a stampa, "on losvolgimento "ompleto della litur-gia, "ontribuis"e alla piena par-te"ipazione al rito . Nell'omelia il"ardinale tra l'altro motiva la suaparte"ipazione : « E' un sudame-ri"ano "he di"e "Presente!" oggia questa "erimonia "ommemora-tiva delle missioni salesiane inSudameri"a . E' un brasiliano "hedalla sua "ittà natale di Campi-nas fino alla metropoli Sào Paulo"onos"e da vi"ino l'effi"a"ia del-l'apostolato missionario salesiano .E' un figlio di emigranti "heringrazia i salesiani . E' soprat-tutto il Prefetto della Congrega-zione per l'Evangelizzazione "hevi parla in questo momento, sof-fermandosi "ol ri"ordo ai lontanie diffi"ili territori di missione "heha potuto visitare : Filippine, Korea, Giappone, Hong Kong . . . » .Viene il momento da tutti

aspettato : la "onsegna dei "ro"e-fissi. Si ripete quella sera lonta-na dell'I1 novembre 1875, quan-do le "arrozze attendevano sullapiazza antistante, e l'allegria eragrande e la "ommozione fa"evanodo alla gola. Allora era DonBos"o a dare l'abbra""io, ora èdon Ri""eri "on madre Canta. Al-lora, a ri"everlo, erano don Ca-gliero, don Fagnano, nomi illu-stri; ora i nomi sono al momentos"onos"iuti, ma già noti al Si-gnore . . .

All'offertorio la parentesi festo-sa del fol"lore, dei simboli, deidoni. Gli abiti esoti"i di due in-di nativi ri"hiamano i presentialla realtà : essi avanzano lungola navata portando oggetti di fat-tura artigianale e frutti delle lo-ro terre, poesia e fantasia, il gra-zie sin"ero al Datore di ogni bene .

Nel "ortile dei ri"ordi

Alla fine del rito, mentre la te-levisione "ompie un'ultima « zu-mata » su Maria Ausiliatri"e sor-ridente dal grande quadro, tuttisi riversano in "ortile, nel « "or-tile dei ri"ordi », sotto le finestredelle "amerette di Don Bos"o,"ome se "i si aspettasse di ve-derlo apparire da un momentoall'altro, sul bal"one in"orni"ia-to dalla vite. Abbra""i, auguri,vo"i "he s'intre""iano nell'allegriatrabo""ante .

Il "ard. Rossi s"ende sotto laBasili"a per inaugurare l'Esposi-zione Missionaria : « Non è sol-tanto entusiasmante - di"e do-po averla visitata -, ma è purestimolante per le vo"azioni mis-sionarie . Penso "he qual"uno diquesti giovani e ragazzi, "he ve-dono l'esposizione, se ne entusia-smerà: essa non indi"a soltantoil passato, ma è una spinta perl'avvenire » .

Poi l'agape fraterna, "on "antie ringraziamenti. I nuovi missio-nari a gruppi nazionali - 11 spa-gnoli, 10 pola""hi e 10 italiani -di"ono il loro entusiasmo e buongusto nei "anti fol"loristi"i . IlRettor Maggiore de"ora "on lamedaglia d'oro del Centenario iquattro missionari più anzianipresenti .

Poi la foto ri"ordo in "ortile .Man"ano, rispetto alla foto sto-ri"a della prima spedizione, laspada e la divisa pluride"oratadel Console argentino Gazzolo ;man"a Don Bos"o "on le Costitu-zioni offerte al "apo spedizione .Ma in "ompenso ora missionarie missionarie, giovani e veterani,formano un gruppo imponente,sono più di "ento intorno al mo-numento di Don Bos"o .

L'ora zero del se"ondo se"olo

Più tardi, an"ora una "omme-morazione : i salesiani di Torinovogliono ri"ordare il 50° di sa-"erdozio del Rettor Maggiore . In140 "on"elebrano "on lui . L'Ispet-tore della Subalpina don AntonioMarrone delinea nell'omelia le"aratteristi"he salesiane » di don

Ri""eri : « L'amore e il serviziodegli altri, una prodigiosa resi-stenza al lavoro, un'innata "apa-"ità di governo fatta di pre"isio-ne nel pensiero, "on"isione nellostile, de"isione nell'azione, fidu-"ia nelle persone, "apa"ità di "o-muni"are da vero "apo » .All'orologio della Provvidenza

"osì è suonata a Valdo""o l'orazero del se"ondo se"olo per lemissioni salesiane . Comin"ia unanuova fase, ri""a di promesse,fatta di speranza e generosità,di auda"ia e "reatività, e di fe-deltà a Don Bos"o e alla Chiesa .

JESÚS MÉLIDA

nei "ortFosd'ANDAIPresso il "amino d'un « "or-

tijo » (la tenuta o fattoria dellaterra andalusa) sperduto tra lemontagne della Cordigliera, unaragazza sordomuta di 23 anni stari"amando. Ha i sandali bagnatiper"hè è appena tornata dal bur-rone dove, nel fondo, s"orre unrus"ello : lì s"ende ogni giorno afare il bu"ato. All'esterno si odo-no le galline, le "apre e qual"hebimbo "he piange .

I « "ampesinos » sono preo""u-pati : s"rutano a lungo l'orizzon-te "on la speranza di s"oprire unaqual"he nuvola, "he arrivi gon-fia della tanto desiderata a"qua .Il sole a di"embre "ontinua abrillare "ome se fosse primavera,e la si""ità mina""ia la perditatotale del ra""olto (un anno dilavoro) . E' la dura "ondizione diuomini sempli"i, "he si rivolgonopersino a Dio, a loro modo, per"hiedere un aiuto .

E proprio qui, in queste terre,tra i "ampesinos, viene a viveredurante l'estate un'équipe di Fi-glie di Maria Ausiliatri"e . Chefanno le suore nelle zone dei« "ortijos »? Ci sono iniziative "hea volte sorgono senza "he si sap-pia "ome, ma "on il sigillo diDio : portano in sé diffi"oltà, in-"omodità, in"omprensioni, masono "ome il pi""olo seme delVangelo "he poi diventa alberofrondoso .

I ves"ovi hanno "hiesto aiuto

1970. Il ves"ovo di Càdiz, mon-signor Afioveros, "hiede aiuto agliIstituti religiosi : vorrebbe "he al-"une religiose fossero presentinelle zone più abbandonate dellasua dio"esi, pre"isamente là nei« "ortijos » .L'in"ontro "on i poveri mette

d'improvviso le suore di fronte

Ogni estate in Spagna al"une FMA, "on exallieve delleloro s"uole, si avventurano nelle tenute agri"ole spar-se tra le montagne dell'Andalusia : vanno a "ondivi-dere la povertà dei "ampesinos, ad aiutare e "onsi-gliare le donne di "asa, a preparare i bambini agliesami .

alla triste realtà : nelle "apannequei fratelli vivono in "ondizionipre"arie, valutati solo sulla basedel loro rendimento nel lavoro, esfruttati. Dunque non "'è bisognodi attraversare i mari, né di af-frontare le impenetrabili selve,per portare ai poveri l'evangeliz-zazione e la promozione umana :Dio apre immensi orizzonti an"henel proprio paese .

Intanto l'Ar"ives"ovo di Gra-nada mons. Emilio Benavent,

1/

IAFiglie di MariAusiliatri"e

"onos"iuta l'attività realizzatanella zona di Càdiz, "hiede allereligiose di attuarla an"he nefasua dio"esi, "he ha vaste zone invia di sviluppo: i suoi parro"iproprio non "e la fanno ad arri-vare a tutti i paesini sperduti trale montagne, distanti gli uni da-gli altri, e "on s"arse vie di "omu-ni"azione .

Estate 1972 . Durante il mese diagosto, otto Figlie di Maria Ausi-liatri"e e due Domeni"ane, divise

Al pomeriggio le giovani frequentano le s"uole di taglio, "u"ito, lavori manuali . . . 21

Era un "astello, ora è un mulino per il magro grano "he produ"e la terra ingra-ta. Si""ità, povertà, isolamento : un buon "ampo per le Figlie di Maria Ausiliatri"e .

in quattro gruppi, partono per i« "ortijos » di Montefrio e Fuentede Cesna. Ogni gruppo si prepara,in una "asa disabitata, una mini-residenza estiva . Po"he "ose ba-stano . L'ambiente è molto povero,ma il posto migliore è riservatoal pi""olo taberna"olo "he ognigruppo porta "on sé. Gesù Eu"a-ristia sarà il grande "onfidentedurante le lunghe giornate. LaMadonna sarà la Madre "he at-tende il loro ritorno, e dà "orag-gio nelle diffi"oltà .

Le suore « sanno tutto »

Po"o dopo l'arrivo, si presen-tano alle Figlie di Don Bos"o pa-re""hie donne "on qual"he pi""olodono : "hi un paio di uova, "hiqual"he pomodoro, "hi patate,"hi una bottiglia d'olio . Il ritor-nello è lo stesso : « Hermanitas,per la "ena! » ("apiterà soventean"he in seguito, e in qual"he o"-"asione i doni avranno una sfu-matura provvidenziale) .

La prima notte, nelle in"ertez-ze di un luogo s"onos"iuto, fa so-gnare tante "ose! Ma poi i primiraggi del sole irrompono dietrole montagne, e inondano di gioiala "ampagna. Le prime donnevanno "on l'asinello verso la fon-tana ad attingere a"qua ; qual-"una vi rimane a lavare, altre tor-nano appena abbeverati gli ani-mali .La vita nei « "ortijos » "omin-

"ia molto presto : bisogna profit-tare della lu"e del sole . An"he lesuore "omin"iano prestissimo,"on la preghiera . Poi vanno an-

22 "h'esse alla fontana. Cammin fa-

"endo danno e restituis"ono ilsaluto ai "ampesinos .

I primi giorni sono di profonda« "onvivenza »: le suore vanno"on sempli"ità verso questi pove-ri « "ampesinos », e il far visita,l'a""ettare qual"he "osa offerta"on spontaneità, produ"e subitouna s"hietta ami"izia .La suora è ben a""olta : è "onsi-

derata una persona superiore, "hesa tutto e "onos"e tutto (per"iòè ne"essario "he possieda davve-ro molte nozioni, per poter risol-vere i pi""oli e i grandi problemi"he in "ontinuità le sottopon-gono) .

Dopo al"uni giorni di attentaosservazione si è in grado di "o-nos"ere un po' la loro psi"ologia,i loro desideri, il loro genere divita. Hanno una religione « natu-rale » avvolta di superstizione .L'andaluso del popolo :è - o èstato, per diverse influenze, so-prattutto arabe - enormementesuperstizioso . Nel gio"o degli ele-menti più o meno favorevoli me-s"ola pure la religione, e "ondis"eil tutto "on un grande fanatismo .

Il livello "ulturale è abbastanzabasso, ma l'interesse degli adultiè "he i loro figli « imparino ». Ne-gli anni s"orsi il problema eragrave : in queste zone rurali iso-late non si trovavano maestri perl'alfabetizzazione . Lo Stato è ve-nuto in"ontro "on gli strumentidi "omuni"azione so"iale, e "onla "reazione di tante s"uole-fo"o-lare dove, in regime d'internato, iragazzi e le ragazze hanno possi-bilità di seguire gli otto anni s"o-lasti"i della s"uola normale . Mabisogna fare opera di mentaliz-

zazione per ottenere "he i genito-ri las"ino andare a s"uola i lorofigli .Molti abbandonano la terra .

Mons . Afioveros "osì motival'esodo : « Rimanere nei "ampi si"onsidera, nelle stesse zone rura-li, "ome man"anza di "oraggio,segno di sottosviluppo, disinteres-se per l'avvenire proprio e dellafamiglia. L'alloggio qui è defi"ien-te. L'alimentazione non variata,s"arsa, primitiva. Si vorrebbel'a"qua a domi"ilio, la lu"e elet-tri"a, e"" . A volte man"a del tut-to l'assistenza medi"a, o è diffi-"ile da ottenere. Gli spostamentiin "erte epo"he dell'anno sonoveramente impossibili; il salarioe il livello e"onomi"o insuffi"ien-ti. In queste "ondizioni, moltotristi per noi "he "onos"iamo la"ampagna e la visitiamo soven-te, "hi non penserebbe di la-s"iarla? » .Nei "ontatti "on le famiglie si

s"opre un'altra "arenza: man"anole più elementari nozioni di igie-ne e medi"ina. I "ompiti di medi-"o sono assunti in forma ampiae sovente peri"olosa dai famige-rati « "uranderos » . Le suore so-no state testimoni di qual"he"aso di presunto « malo""hio »,"ome quello di una pi""ola affi-data a un "urandero, "he più tar-di - assistita dal medi"o del pae-se più vi"ino - risultò affetta dauna sempli"e faringite (la bam-bina era orfana, i suoi genitorisi erano sui"idati dopo po"hi gior-ni della sua nas"ita) . An"he l'iso-lamento e la man"anza di "omu-ni"azioni generano tante defor-mazioni psi"ologi"he . . .

A"quisita questa visione d'in-sieme, alle suore è stato possibi-le elaborare un piano d'azione ri-spondente alle esigenze di questifratelli tanto provati dalla vita .

Il piano d'azione

ma quello "he si « vive » . Non sipossono portare programmi pre-stabiliti, strutture di vita « pre-fabbri"ate » . O""orre anzitutto ungrande entusiasmo e un'inquietu-dine veramente missionaria .

Poi il programma d'azione, "om-prendente una gamma variatissi-ma di iniziative da appli"are se-"ondo le persone e i luoghi, "hein sintesi elen"a queste vo"i :

Allora, "osa si può fare, nellazona rurale? Le suore si rendo-no "onto subito : "iò "he "ontanon sarà tanto quello "he si fa,

Due exallieve, i bambini del dopos"uola, e il loro "ompagno più negligente : il"iu"hino .

"ate"hesi a tutti i livelli,preparazione spe"ifi"a alla pri-

ma Comunione,promozione "ulturale, a "omin-

"iare dall'alfabetizzazione,prin"ipi elementari d'igiene e

medi"ina,"onvivenza "on la gente e par-

te"ipazione al lavoro "ampestre,soluzione ai problemi so"iali

invalidità, ve""hiaia, assi"urazio-ni per il lavoro,portare tanta allegria, dando

alla loro vita un senso più uma-no, più "ristiano, più ottimista,abolire "on la me""anizzazione

i sistemi primitivi di lavoro,interessare di più gli organismi

statali per l'insegnamento e illavoro .

Una giornata di lavoro

L'attività apostoli"a si estendea tutti: bambini, ragazzi, giovani,adulti. E tutti parte"ipano "ongusto : hanno bisogno di sentirparlare di Dio . Al"uni per"orrono"hilometri e "hilometri, "ammi-nano ore e ore per assistere airaduni. (Alla fine della permanen-za delle suore, nell'ultima "elebra-zione eu"aristi"a, un gruppo sia""osta alla prima Comunionenon sono soltanto bambini di set-te o otto anni, ma pure giovanidi 16, 20 anni) .

S'in"ontra qual"he diffi"oltà do-vuta alla stagione: si è nei mesidi luglio e agosto, tempo di ra"-"olti, quando gli uomini sonototalmente assorbiti dal lavoro .Diventa diffi"ile organi77,are ra-duni per loro . L'azione apostoli"adelle équipes si rivolge di prefe-

renza ai bambini, ai giovani, alledonne.11 mattino lo si passa "on i

bambini, i più disponibili in quel-le ore . Si fanno gruppi per "lassi,e li si aiuta nelle materie s"ola-sti"he per"hè possano superaregli esami di settembre, nelle loros"uole-fo"olare. Ai gio"hi si alter-nano i "anti per la Celebrazioneeu"aristi"a .Alle quattro del pomeriggio è

la volta delle giovani e delle don-ne, "he frequentano le s"uole ditaglio, "u"ito, lavori manuali . Unpo' d'istruzione religiosa, e d'alfa-betizzazione .Alle sei i bambini vengono per

la "ate"hesi, "he è l'obiettivoprin"ipale di questo apostolato .Alla fine si provano di nuovo i"anti, "on la parte"ipazione deigiovani. Segue la re"ita del rosa-rio "on brevi spiegazioni per ognimistero .Subito dopo "omin"iano i ra-

duni per i giovani . Intervengonopure al"une exallieve (nell'ultimaestate in numero di sei hanno la-vorato insieme alle suore in treéquipes) . La loro parte"ipazionerisulta ben a""olta dalla gente, emolto effi"a"e .Verso sera an"ora un raduno,

per gli sposi : gli uomini non sem-pre possono essere presenti, maintervengono "on regolarità alme-no le donne .La giornata è stata piena "ome

un uovo, ma l'équipe trova an"o-ra tempo, dopo "ena, di radunar-si per la revisione della giornata .Le exallieve s"elgono questo mo-mento per un'intensa meditazione"he le "ari"hi di Dio per ripren-

dere "on più slan"io il giornodopo. E' la sera il momento piùforte e positivo per la vita delgruppo .

Una domanda del Papa

Nella « missione rurale » si vadisposte a tutto, e a fare di tut-to (più volte si è aiutato an"henel lavoro sull'aia, per sventarela mina""ia di un in"ombentetemporale). Suore e giovani spe-rimentano una segreta feli"ità, an-"he se hanno rinun"iato al ripo-so estivo e trovato tante diffi"ol-tà, in"omodità, sa"rifi"i, e tantastan"hezza. Con la partenza deigruppi, nella gente rimane la spe-ranza viva del loro ritorno (i po-veri "hiedono po"o e si a""onten-tano di po"o) . E il ritornare l'esta-te su""essiva nelle stesse zone fasì "he i semi gettati l'anno pre-"edente produ"ano il "ento peruno .

Quest'anno l'Ar"ives"ovo ha for-mato un'équipe dio"esana di quat-tro religiose di diverse Congre-gazioni (una è Figlia di MariaAusiliatri"e), "he si dedi"hi tut-to l'anno alle zone più abbando-nate e bisognose . Così l'azionepastorale dell'estate si protrae esi "onsolida .La "onvivenza serve a questa

povera gente per rompere la mo-notonia del suo vivere, per in"on-trarsi, aprirsi a puovi orizzonti eagli altri, per mettersi in "ontat-to "on Dio .

An"he se la permanenza è bre-ve, il lavoro merita di essere "on-tinuato : in questi luoghi la Paro-la di Dio non giungerebbe in al-tra forma. Il Signore ha apertoquesta via, e 25 Figlie di MariaAusiliatri"e l'hanno già per"orsa,raggiungendo le zone più abban-donate e diffi"ili .

Il Papa il 15 luglio 1972, in o"-"asione del "entenario dell'Istitu-to, poneva alle Figlie di Maria Au-siliatri"e questo interrogativo« Saprà la vostra Congregazionerispondere alle attese della Chie-sa nella tormentata ora "he vol-ge? ». La Madre Generale delleFMA in una lettera marzo 1973 in-vitava « "ias"una Figlia di MariaAusiliatri"e a rispondere nel pro-prio "uore, silenziosamente : « Fa-rò quello "he posso »Le suore in missione nei "or-

tijos dell'Andalusia lo stanno fa-"endo davvero, e il Papa può esse-re "ontento di loro .

UFFICIO STAMPA FMA 23

MISSIONI SALESIANE

$0110D

114 7589

Una gabbia "on la s"ritta « indio Moro » - 11 primo ar-riva in battello a vapore - I "ivili si "redono in dirittodi "ommettere assassinii - La più terribile guerra del-l'Ameri"a Latina - Primo in"ontro "on gli indi Tobas -La maledizione degli indi si "hiama quebra"ho - Unadura lettera del Papa .

Nel 1956, per la prima volta,al"uni "a""iatori bian"hi "attura-rono un indio « Moro » . E""o ilra""onto fatto da uno di essi aMaurizio Leigheb .

« Si andava nel Cha"o, io e duealtri, a "a""ia di animali da pel-li""ia, di volpi, di o"elot, e an"hedi giaguari . Si pro"edeva lenta-mente, per giorni e giorni ; ognitanto "i si fermava per riposare,per a""endere il fuo"o e pernot-tare . Si "a""iava "on il fu"ilespesso si dava fuo"o alla selvaper far fuggire la selvaggina epoi aspettarla nei posti adatti .Così, mentre seguivamo le ormedi un tapiro, a un "erto punto ilmio "avallo s'impennò s"artandoun "espuglio . Sentii s"ri""hiolaredei rami se""hi e vidi fuggire dueombre "he sembravano animali .Stavo per sparare, quando mi a"-"orsi "he erano due pi""oli in-dios . Uno si gettò in una ma"-"hia di spini e s"omparve, l'altrosi rifugiò tra le, alte erbe . Cir-"ondammo la zona, avanzando dadiverse direzioni, e spingemmo i"avalli nell'erba, fa"endo roteareil lazo sulla spalla . L'indio a"quat-tato nel folto saltò fuori "ome unproiettile, ma un mio ami"o fupronto e, za", gli strinse le gam-be "on la "orda, fa"endolo "ade-re a terra .

« Il bambino strillava, morde-va, dava "al"i e graffiava "omeuna belva infero"ita. Rius"immoa legarlo ben stretto "on la "or-da, ma egli si dimenava an"orae si rotolava per terra, fin"héperse il fiato; e allora "omin"iò agemere "ome se fosse stato feri-

24 to, perdendo bava dalla bo""a . Il

suo "orpo era magro, pieno dis"orti"ature e di tagli, gli o""hierano iniettati di sangue, una tos-se "onvulsa s"uoteva il suo pi"-"olo ventre gonfio . Il volto eraspor"o di fango e tinto di rosso ;i "apelli neri, lunghi e s"armiglia-ti, gli s"endevano sugli o""hi .Sembrava si fosse "almato e "iguardava atterrito, in silenzio : lela"rime gli rigavano le gote, manon si lamentava, non singhioz-zava. Appena "er"ammo di avvi-"inar"i, però, s"attò "ome un ret-tile e ri"omin"iò a strillare .

Una gabbia "on la s"ritta :« Indio Moro »

« E' un indio selvaggio, "hissàdi "he tribù. Potrebbe essere unMoro », pensavamo . I miei ami-"i di"evano "he era peri"olosorestare in quel luogo I genitoridel bambino potevano essere nel-la zona: forse erano stati avver-titi dall'altro indio "he era fug-gito, e di lì a po"o sarebbero ve-nuti a "er"ar"i o "i avrebbero te-so un agguato in mezzo alla fore-sta. Di"evamo "he era meglioallontanarsi al più presto e sta-re bene in guardia, "oi fu"ili spia-nati . Cer"avamo di parlare "onil bambino, di"endogli di star fer-mo, altrimenti era peggio per lui ;ma l'indio non "apiva una solaparola di spagnolo e "ontinuavaa smaniare e ad agitarsi, urlando"ome un forsennato. Allora gli le-gammo una pelle bagnata in mo-do "he gli tappasse la bo""a e"osì non potesse più gridare, ri-"hiamando l'attenzione di altriindios .

La "a""ia per quel giorno erafinita. Tornammo sui nostri pas-si, "er"ando di a""elerare l'anda-tura. Quando giungemmo al pri-mo villaggio, "i vennero in"ontrodei "ontadini e dei bos"aioli, in-sieme ad al"uni indiani "he lavo-ravano nelle piantagioni di que-bra"ho. Appena videro il bambi-no es"lamarono: "E' un Moro!" ."Ma ne siete si"uri?", "hiedem-mo noi . "Sì, sefior - di"evano - ;fate attenzione, per"hé è "omeuna belva. Non slegatelo, sefior" .

« Poi il bambino fu portato adAsun"iòn. L'hanno s"ritto an"hei giornali . L'hanno messo dentrouna gabbia. Era molto peri"olo-so e "ome indemoniato . Non sipoteva avvi"inare . Davanti il "ar-tello "on la s"ritta "Indio Moro" .Veniva molta gente a vederlo, an-"he da fuori "ittà. C'era una gran"oda di gente davanti alla gab-bia, e tutti parlavano tra loro edi"evano : 'L'hanno preso nelmonte (nella foresta) . E' un Mo-ro. Guarda "he o""hi, "he "apel-li. Non è mi"a un bambino, èuna bestia" . E io di"evo : "Sonoio "he l'ho preso, nel Cha"o, "oni miei "ompagni, mentre andavoa "a""ia. Col lazo l'ho preso, seigiorni di "ammino da Fortin Mi-nas, po"o più, po"o meno" .

« Andò a finire "he il bambinonon mangiava più niente. Stavamolto male e sembrava "he mo-risse. Sono venuti diversi dotto-ri e hanno detto "he era grave .Ma po"o alla volta si è ripreso .E un missionario salesiano l'ha"hiesto per sè . Voleva mantener-lo lui, e farlo studiare » (M.L .Ca""ia all'uomo, pag. 24-25) .

Sei anni dopo, nell'agosto del1962, i missionari salesiani gui-dati da quel ragazzo, ormai di-"iottenne e battezzato "on il no-me di Josè, rius"irono ad avvi-"inare per la prima volta nellastoria i fero"i indi « Moros » delCha"o Paraguayo. La notizia rim-balzò dalla radio ai giornali allatelevisione .

Sembrava l'inizio di un'entusia-smante avventura . Era inve"e la"on"lusione feli"e di un silenzio-so lavoro "omin"iato dai Salesia-ni in Paraguay 70 anni prima .

Il primo arrivain battello a vapore

Quando l'aereo bu"a le nubi pers"endere su Puerto Casado, ilviaggiatore vede alla sua sinistra,s"olorita fino a "onfondersi "onil "ielo, la s"onfinata distesa delCha"o : palmeti, ma""hie os"uredi foreste, un'intri"ata ragnateladi "orsi d'a"qua "he "ompaiono atratti nella vegetazione, grandi la-gune giallastre, steppe sabbiose aperdita d'o""hio, e la linea dirit-ta della ferrovia Trans-Cha"o per-pendi"olare all'orizzonte, "he sistaglia in mezzo al verde : "omeun filo bian"o teso su uno s"on-finato "ampo di golf . In lonta-nanza non si s"orgono villaggi,ma qual"he raro penna""hio difumo "he tradis"e la presenza de-gli uomini persi nell'immensità .

Il primo salesiano "he arrivòfin qui, risalendo il fiume Para-guay su un pigro battello a va-pore, fu don Angelo Savio. Erail 1892. Aveva 57 anni . Trenta liaveva spesi nelle missioni della

Patagonia, tra gli Arau"ani . Si eraspinto a sud fino a sfiorare laTerra del Fuo"o, a "avallo, in "er-"a di indios da difendere "ontrola barbarie dei « "ivilizzati » . Ora,sulle rive del Paraguay, vide al-tre torme di indios, an"h'essi sot-to la spietata « tutela » dei bian-"hi . S"risse in una lettera daBahia Negra : « Migliaia di indi-geni selvaggi si trovano alle spon-de dei fiumi. E quanti sarannoa 100, a 200, a 300 miglia nell'in-terno? . .. Pe""ato non essere ve-nuto prima quaggiù! » .

« I "ivili si "redono in dirittodi "ommettere assassinii »

Fin dal 1878 il papa Leone XIIIaveva suppli"ato Dora Bos"o per-"hé mandasse in Paraguay i suoimissionari. Ma Don Bos"o non"'era rius"ito . Mons. Lasagna, ilse"ondo ves"ovo salesiano, "heaveva aperto le prime opere sa-lesiane in Uruguay, risalì lui stes-so il fiume Paraguay nel 1894, evide le "ondizioni degli indios .S"risse immediatamente una let-tera a""orata a don Rua : il Pa-raguay aveva assoluto bisogno disalesiani "he edu"assero la gio-ventù, e "he prendessero "ura di« quelle razze sventurate, "ontrole quali i "ivili si "redono in di-ritto di poter "ommettere assas-sinii e infamie, "ol dire "he quel-li non sono uomini » (lettera del31 luglio 1894) .

Don Rua a""ettò subito la ri-"hiesta. Quattro salesiani arriva-rono ad Asun"iòn il 14 luglio1896: due sa"erdoti, un lai"o "oa-diutore, un "hieri"o. Il Paraguay

stava tentando di us"ire, in que-gli anni, dalla più disastrosa guer-ra della sua breve storia .Nel 1537 un gruppo di "oloni

spagnoli aveva risalito il fiume efondato Asun"iòn . Non ebbero dif-fi"oltà ad assoggettare i due"en-tomila indiani di quella regione,"he vivevano di pes"a, "a""ia eun po' di agri"oltura. Di razzaguaranì, gli indios non erano osti-li verso i bian"hi; anzi, fe"ero le-ga "on loro "ontro le belli"osetribù del Cha"o, il territorio sul-la destra del fiume Paraguay. Uo-mini spagnoli si unirono a don-ne guaranì, e ne na"que una po-polazione in gran parte nuova,dalla quale dis"endono i para-guayani di oggi . Si può dire "heil Paraguay è il solo stato dovela popolazione indigena (guara-nì) abbia « assorbito » i "olonispagnoli .

La più terribile guerradell'Ameri"a Latina

Per due se"oli, Asun"iòn rima-se uno dei prin"ipali "entri deldominio spagnolo nel ba"ino delRio de la Plata . « Il miglior donodella Spagna al Paraguay - s"ri-ve Hibert Herring - furono imissionari Gesuiti, "he arrivaro-no ad Asun"iòn nel 1588 . I Ge-suiti si s"hierarono immediata-mente in difesa delle tribù india-ne dell'interno, "he "orrevano ilris"hio di venire usate "ome s"hia-vi dagli spagnoli e dalla primagenerazione di meti""i . Ra""olse-ro "ir"a "entomila indios « in re-du""iones o villaggi missionari, einsegnarono loro metodi miglio- 25

Due giovani indi Moros .

ri di "oltivazione e di allevamen-to . . . La loro espulsione dal Para-guay - e da tutto il territoriospagnolo nel 1767 - rappresentòuna grave perdita » .

Nel 1811 il Paraguay di"hiaròla propria indipendenza, senzas"osse né rivoluzioni . Negli anniseguenti fu governato rigidamen-te da tre dittatori, l'ultimo deiquali, Fran"is"o Solano Lopez(1862-1870) gettò il paese in unaguerra disastrosa "he pesa an"oroggi (a distanza di "ent'anni!)sulla nazione. Argentina, Brasilee Uruguay si "oalizzarono "ontroil Paraguay e s"esero in guerra .

« Gli eser"iti dei tre alleati era-no die"i volte superiori di nume-ro all'eser"ito del Paraguay . Lo-pez re"lutò uomini di ogni etàragazzi di dodi"i anni "ombatte-rono al fian"o dei loro nonni . Laguerra fu "ombattuta nella ma-niera più selvaggia e sanguinosa"he l'Ameri"a Latina ri"ordi, eper il Paraguay signifi"ò prati"a-mente l'annientamento. Un "al"o-lo prudente indu"e a pensare "hela popolazione venne ridotta, dai"ir"a 525 .000 abitanti del 1863,ai 221 .000 del 1871, "on soli 28 .000uomini tra i sopravvissuti . . . Lasusseguente pa"e fu la pa"e diun "imitero spazzato dal ventodonne vedove, bambini orfani, uo-mini ve""hi e mutilati » (H . Her-ring, « Storia dell'Ameri"a Lati-na », pag. 1153) .

Primo in"ontro "on gli indi Tobas

In Asun"iòn fu assegnato ai Sa-lesiani un edifi"io "he era stato

26 proprietà dei Gesuiti, e in segui-

to residenza del primo dittatore,Rodriguez de Fran"ia . La primadomeni"a di ottobre inauguraro-no l'oratorio festivo, e po"he set-timane dopo iniziarono la s"uo-la ospitando 30 orfani "he veni-vano per imparare un mestiere .Don Turri""ia, "he "omandava

questo primo ed esiguo manipo-lo, approfittò di qual"he giornolibero per fare un'esplorazionefuori "ittà nella direzione del Cha-"o. A non molta distanza, oltre lalinea di fortini presidiati dai mi-litari "he avevano il "ompito di« difendere i "ivili dalle s"orre-rie degli indios », abitavano mol-te tribù di indi Tobas, forse quat-tromila individui . Per guida e in-terprete, la spedizione salesiana(tre religiosi, tre lai"i e un mili-tare) ingaggiò uno strano indivi-duo : nato e battezzato in "ittà,e "apitato poi "asualmente fra iTobas, ne era divenuto "a"i"o . Poi

Un "a"i"o dei Moros, "on la selvaggina"a""iata . Alle sue spalle la "asa in la-miera (un tempo era di sterpi ; maquando sarà a misura d'uomo?) .

si era stan"ato di quella vita se-mi-nomade e poverissima, ed eratornato in "ittà . Abitava in unabara""a lungo il Paraguay, e ve-niva "hiamato "ome interpretedai Tobas "he s"endevano adAsun"iòn per i loro s"ambi "om-mer"iali .

Fu un viaggio triste, ra""ontòpoi don Turri""ia. Passarono a"avallo tra gente ridotta alla mi-seria nera, "he li guardava "onsilenziosa e fiera ostilità . Rius"i-rono a rompere il "er"hio di dif-fidenza "on i ragazzini : regalaro-

no medaglie della Madonna, epromisero "he sarebbero tornatiper vivere in mezzo a loro .

Non ostante la buona volontà,l'attività salesiana a favore degliindi "onsistette an"ora per moltianni in spedizioni isolate, a "a-vallo o in battello lungo il Pa-raguay .

Cha"o vuol dire palude

Nel di"embre 1879 due salesia-,ni si spinsero sul fiume fino aFuerte Olimpo e Bahia Negra,quasi all'estremo nord, sul "onfi-ne brasiliano. Vi erano fortiliziarmati e presidiati massi""iamen-te. 1 soldati però, per l'immen-sa distanza "he li separava daAsun"iòn, li "onsideravano "omeluoghi di esilio, e finivano per farpesare la loro irritazione sugliindi Chama"o"os "he abitavano lazona. I due salesiani rimaserolassù 54 giorni . Battezzarono bam-bini, predi"arono, ri"ordarono aisoldati la loro "ondizione di uo-mini e di "ristiani .

Appariva sempre più "hiaro "hela vita del Paraguay, e di "hiun-que voleva vivere e agire nel pae-se, era "ondizionata dalla geogra-fia della zona . Il fiume Paraguay,questo vastissimo "orso d'a"qua"he nas"e a soli 305 metri sullivello del mare e poi per"orre2 .500 "hilometri, era e è la spin-ta dorsale della nazione . Comple-tamente navigabile, e per"iò per-"orso da innumerevoli battelli, ilfiume divide la nazione in dueparti nettamente distinte : la re-gione orientale, e il Cha"o .La prima, veduta dall'aereo, si

presenta "ome un'immensa fore-sta : il "lima "aldo-umido favori-s"e lo sviluppo di una vegetazio-ne rigogliosa. La foresta è inter-rotta da vaste e fertili prateriedi erba alta e da bos"hetti di aran-"i selvati"i. E' un insieme di "o-lori forti e viva"i (i pappagallivariopinti e le farfalle irides"en-ti), "he ha per sfondo il rosso vi-vo del terreno . In questa regio-ne vive la stragrande maggioran-za della popolazione paraguayana .

L'altra parte è "hiamata « Cha-"o Boreal » o « Gran Cha"o », eè una delle regioni più desola-te del mondo. E' una sterminatae torrida pianura, leggermentein"linata verso sud-est, "he o""u-pa quasi i due terzi della super-fi"ie nazionale, ma ha un abitan-te ogni tre o quattro "hilometriquadrati .

La maledizione degli indiossi "hiama quebra"ho

Tratti di giungla "ostellati dalagune e "orsi d'a"qua si alterna-no a foreste dove si trova il pre-zioso «quebra"ho » . La palma dalfusto esile s'innalza isolata o agruppi nella sterminata pianura .Lunghi periodi di spaventosa si"-"ità pros"iugano gli stagni, spa"-"ano la terra, anneris"ono le pal-me "ome s"heletri "arbonizzati .Poi vengono disastrose inondazio-ni "he trasformano il Cha"o inun immenso a"quitrino (Cha"ovuol dire palude) .

Alle maledizioni della si""ità edell'inondazione si aggiungonoquelle delle bestie (serpente boa"onstri"tor, serpente a sonagli,moltissime serpi velenose, giagua-ro, "o""odrilli), degli insetti "hetormentano fino alla pazzia ani-mali e viaggiatori, dei "orsi dia"qua e delle sorgenti "he sono ingran parte di a"qua salata .La maledizione degli indios si

"hiama « quebra"ho ». Questo le-gno è prezioso e durissimo (ilnome signifi"a « "he rompe leas"e »), ri"er"ato per"hé "ontieneun'alta "on"entrazione di tanni-no, impiegato nella "on"ia deipellami . Man mano "he i « "iviliz-zati sono avanzati alla ri"er"a del«quebra"ho », gli indi sono statispinti sempre più verso l'interno,in zone desolate inospitali . Chirimane ries"e a vivere se si met-te al servizio della fabbri"a ditannino .« Qui a Puerto Casado - s"ri-

ve Maurizio Leigheb - tutto èdella fabbri"a, "ioè della so"ietàargentina per azioni "he possie-

de un terzo dell'intero Cha"o, si-no a Maris"al Estigarribia e al"onfine "on la Bolivia: 160 km .in profondità, 4 milioni di etta-ri. La so"ietà è proprietaria ditutto "iò "he si trova sui suoiterreni : della ferrovia, delle estan-"ias, dei "ontadini, degli alleva-tori, degli indios e delle abita-zioni . Dà da vivere a 15 mila per-sone. Nella fabbri"a lavorano 400operai : estraggono il tannino dal-la segatura del legno « quebra-"ho ». Lo sfruttamento dei bos"hiprosegue sistemati"amente . Ades-so gli indios "he lavorano sonopagati, mentre una volta si davaloro soltanto un pugno di granoe una razione di al"ool . Moriva-no "ome mos"he e ne muoionoan"ora troppi per al"oolismo . . .L'indio in fabbri"a svolge il lavo-ro più duro. Trasporta i sa""hi"he "ontengono tannino per s"a-ri"arli sulle navi. Tutti i giorni,"ol sole e "on la pioggia . Un sa"-"o di tannino "on"entrato è du-ro e pesante "ome una pietra, èun sasso nero di oltre 50 "hili"he ti devi mettere sulla s"hie-na, "ento volte al giorno, stan-do bene attento a non las"iarlo"adere, altrimenti va in mille pez-zi. Un indio "he fa questo me-stiere non arriva ai 40 anni » .Al "entro del Cha"o vivevano

e vivono tribù in fero"e libertà .Ma per sopravvivere in questo in-ferno naturale hanno dovuto ade-guarsi : diventare più fero"i deglianimali e della natura .

Una dura lettera del Papa

Nel 1905 i Salesiani aprono unas"uola di arti e mestieri in Con-

Una fabbri"a di tannino, ri"avato dall'albero «quebra"ho ». Per le popolazioniindie quasi non "'è altra possibilità "he sottoporsi alla dura legge della fabbri"a :« La maledizione degli indios si "hiama quebra"ho », di"ono da queste parti .

E diventano figli di Dio. La pi""olaindia, battezzata da una Figlia di Ma-ria Ausiliatri"e, porterà il bel nomedi Maria Regina .

"ep"iòn, sulla riva sinistra del Pa-raguay. Sperano possa servire di"entro alle Missioni del Cha"o,spe"ialmente fra gli indi Lenguas"he vivono sull'altra sponda .

Ma an"ora per anni, il lavoromissionario deve limitarsi a pe-riodi"he es"ursioni "ompiute a"avallo, "on tanto sa"rifi"io e buo-na volontà, ma "on s"arsi frutti .

1912 . I1 Papa Pio X invia aives"ovi dell'Ameri"a Latina unaEn"i"li"a, «La"rimabili statu In-dorum ». E' un grido di doloresullo stato miserabile delle popo-lazioni indigene di questo "onti-nente. Il Papa denun"ia torture eu""isioni di selvaggi, in"etta emer"ato di donne e fan"iulli, sa"-"heggi di villaggi da parte deibian"hi . « Per qual"he tempo nonabbiamo voluto prestare fede asimili atro"ità - di"e il Papa -,ma vaste e pre"ise testimonian-ze "i hanno tolto ogni dubbio sul-la "on"retezza dei delitti » . Il Pa-pa esortava i ves"ovi a fondare,in ogni zona di indigeni, delleMissioni in "ui essi potessero tro-vare rifugio e protezione .

L'en"i"li"a fu un'energi"a sfer-zata per tutta l'Ameri"a Latina .Mons . Bogarin, ves"ovo di Asun-

"iòn, tornò alla "ari"a presso iSalesiani per"hé a""ettassero lamissione del Cha"o, dove si "al-"olava vivessero in quegli anni"inquantamila indigeni, dai semi-"ivilizzati "he popolavano la spon-da destra del Paraguay, alle tri-bù selvagge dell'interno .

I Salesiani dissero di sì, e pre-pararono la spedizione .

TERESIO Bos"o 27

NELMONDOSETTIMANALEIN CARTA DA FORMAGGIO

Una delusione tipografi"a, un orro-re dell'editoria moderna . Sbiadito "o-me se esposto per anni all'usura deltempo e delle mos"he (ma è propriola "arta "he è da quattro soldi) . Ti-rato al "i"lostile : due fogli formatoproto"ollo piegati per metà (totale ot-to paginette) . Il titolo « La Virgen deDon Bos"o „ graffiato a mano sullamatri"e, e a""anto al titolo la silhouet-te di Maria "ol Bambino "he nelle ul-time "opie quasi non si vede più .E' il settimanale della parro""hia

« Maria Auxiliadora „ all'Avana, Cuba,edito (si fa per dire) dal parro"o sa-lesiano padre Higinio Paoli al megliodelle sue possibilità, e distribuito fin-"hé "i sono "opie (la tiratura in teo-ria raggiunge i 1 .500 esemplari, ma avolte le matri"i si spiegazzano e sispappolano prima) .Padre Higinio è il primo a sorride-

re della sua impresa editoriale, spe-"ie del suo "i"lostile : un Gestetnerin età pensionabile, "he dopo quaran-t'anni di onorato servizio - legato"on filo di ferro per"hé non si sfa-s"i e riparato "on pezzi di ri"ambiofabbri"ati in legno - evidentementefunziona "ome può . Le matri"i d'ori-gine "inese, a"quistate in modo ro-"amboles"o, sono fuori misura e bi-sogna tagliarle per mezzo . L'in"hiostro"he padre Higinio ries"e a pro"urar-si non è quello per il "i"lostile, madenso in"hiostro tipografi"o "he egliallunga "on benzina . Neppure la "ar-ta è quella adatta, e nello stamparebisogna inter"alare ogni foglio a mano .

Le notizie? Molte sono ri"avate dal-l'Osservatore Romano settimanale (una"opia arriva al ves"ovo, e padre Hi-ginio ries"e a farsela prestare per po-"he ore) . Ma i testi, prima dellastampa, sono letti, dis"ussi e modifi-"ati da un gruppo di giovani dellaparro""hia (essi dis"utono "ol parro"oan"he l'omelia domeni"ale, si "apis"e,prima "he venga fatta) . Poi, un'ex do-"ente universitaria ridu"e gli arti"oliall'osso, lesinando sulle singole paro-le, in modo "he "i stiano nelle ottostriminzite paginette .E quando es"e, « La Virgen de Don

Bos"o va a ruba . Viene distribuita ladomeni"a ai fedeli "he intervengonoalla messa, ma an"he ai ves"ovi diCuba, alle "ase salesiane . E "'è gen-te "he fa della strada per ritirare lasua "opia .

Per"hé, non ostante tutto, questadelusione tipografi"a in "arta da for-

28 maggio, questo orrore e onta dell'edi-

toria moderna, e un autenti"o e signifi-"ativo fatto giornalisti"o . Con qual"o-sa di insegnare, forse, a quelli "hestampano solo a "olori e su "arta pa-tinata .

QUESTO PRANZO NUZIALENON S'HA DA FARE

Miriam Ron"hi, exallieva di Milano,si è sposata già da qual"he tempo,ma il pranzo di nozze non l'ha an"orafatto . E non lo farà . Così hanno de-"iso, lei e il suo sposo Mi"hele Ca-pelli, "ogliendo di sorpresa i loro pa-renti e ami"i .Ma non hanno rinun"iato a disporre

dell'equivalente in denaro : l'hanno pre-so, e l'hanno inviato a un missiona-rio in Afri"a . Poi, si sono spiegati .

« Il nostro gesto non è il frutto diuna novità o di una stravaganza -hanno s"ritto ai man"ati invitati alban"hetto -, ma di una "oerente s"el-ta "ristiana "he "ias"uno di noi dueha fatto .« Ora vogliamo "ontinuare insieme

su questa strada, mettendo al "entro

A NEW YORK, CATTEDRALE

Alla Cattedrale di San Patrizio inNew York il giorno 19 ottobre 1975,« Giornata missionaria «, sarà a lungori"ordato "ome « Giornata salesiana » .I figli di Don Bos"o vi hanno infatti"elebrato "ol rilievo "he si merital'inizio dell'anno "entenario delle loroMissioni .

Il "ard . Teren"e Cooke ha presie-duto la "on"elebrazione, a "ui hannopreso parte due ar"ives"òvi, sei ve-s"ovi e 85 sa"erdoti . Prestavano ser-vizio all'altare i dia"oni e "hieri"i sa-lesiani delle "ase di formazione . Un"oro di ottanta Figlie di Maria Ausi-litri"e ha riempito "on le sue "aldevo"i le ar"ate dello stupendo tempioa struttura goti"a, e al loro "anto siè unita un'assemblea di tremila fede-li, rappresentanti delle svariate "omu-nità e gruppi legati a Don Bos"o .Quella giornata tutta « salesiana »

ha dato l'avvio alle numerose attività"he vedranno impegnata la Famigliadi Don Bos"o degli Stati Uniti in una"ommemorazione non solo spiritualema an"he fattiva del "entenario dellaPrima Spedizione .

SALESIANOdella nostra vita "omune il Cristo ela sua Parola . Per"hé an"he per noi,amare è dare non qual"osa ma tutto .

« Per questo, rifiutando una so"ietà"he nega i valori della famiglia peresaltare l'egoismo, "i proponiamo un"ontinuo tendere agli altri . La nostra"asa sarà sempre aperta a tutti quelli"he vorranno in"ontrarsi "on noi, per"res"ere insieme . . . » .

(Da « Unione «, ottobre 1975)

NUOVO VESCOVO SALESIANOIN PERO'

La Santa Sede ha "hiamato all'epi-s"opato il salesiano peruviano don Emi-lio Vallebuona, di 45 anni . Egli è sta-to promosso alla Chiesa titolare ves"o-vile di Numana, e deputato Ausiliaredell'Ar"ives"ovo di Piura (Perù) . Lanotizia è apparsa su « L'Osservatore Ro-mano „ del 5-11-1975 .Mons. Vallebuona è nato a Lima il

27-1-1930. A quattordi"i anni entravanel "ollegio salesiano di Magdalenadel Mar; due anni più tardi era a""ol-to nell'annesso noviziato . Sa"erdote nel1956, dal '63 al '69 fu direttore a Puno,sull'altopiano andino in riva al lago Ti-ti"a"a, dove potenziò l'importante isti-tuto agri"olo e te"ni"o-industriale sale-

DI SAN PATRIZIO

Dopo il rito, il "ard . Cooke s'intrattie-ne "on una pi""ola allieva delle FMA .

siano frequentato dai giovani indigeni .Negli anni seguenti è stato il superio-re dei salesiani del Perù .

L'ar"idio"esi di Piura, in "ui è ora"hiamato a lavorare, si trova a nord-ovest del paese, in prossimità del Pa-"ifi"o e del "onfine "on l'E"uador . Il"apoluogo è tra le "ittà più anti"hedell'Ameri"a Latina (fu fondato da Pi-zarro nel 1532) ; oggi è un importante"entro agri"olo-"ommer"iale ("otone),e "onta due opere salesiane .Mons. Vallebuona è il 111° ves"ovo

s"elto dalla Santa Sede tra le file sale-siane (59 sono i ves"ovi viventi) . E'pure il quinto ves"ovo salesiano no-minato nel 1975 : la "ifra "ostituis"e inun "erto senso un primato (mai tantinominati finora in un solo anno) . Epoi"hé nella quasi totalità operano interritori di missione o di terzo mon-do, queste s"elte del Papa bene siis"rivono nella "orni"e dell'anno "en-tenario delle Missioni di Don Bos"o .

I SALESIANI NELLA TORMENTA DITIMOR

Che ne è delle tre opere salesianenell'isola di Timor? Lo s"orso agosto,e poi an"he in seguito, sanguinosi av-venimenti hanno turbato profondamen-te la vita del territorio portoghese dal-l'in"erto avvenire . Due lettere s"rittenell'ottobre s"orso da padre ManuelMagalhàes, superiore salesiano nell'iso-la, "onsentono di tentare un bilan"ioapprossimativo .

Approssimativo per"hé - "ome siapprende - le notizie sulla situaziò-ne interna risultano « molto "onfuse »agli stessi abitanti dell'isola, e nep-pure l'as"olto delle radio straniere re-"a loro molti "hiarimenti . Di qui unadiffusa e spiegabile « preo""upazioneper il futuro » .

« Le regioni dove si trovano le no-stre opere - informa padre Magal-hàes - non hanno subìto danni nèmateriali ne alle persone, ma in altreregioni questi danni sono stati ingen-ti ». Di"e sulla situazione generale :« Man"ano gli arti"oli di prima ne"es-sità (da due mesi non giungono piùnavi "on rifornimenti), la "ir"olazionedel denaro è s"arsa, l'uni"a ban"a almomento è "hiusa » . E sulle missioni"attoli"he : « Quasi tutte le suore so-no state trasferite in Australia, e an-"he una quindi"ina di sa"erdoti han-no las"iato l'isola » .

Quanto ai salesiani "he lavorano nel-l'interno fra popolazioni quasi primi-tive, dei 17 missionari impegnati a Fui-loro, Fatuma"a e Bau"au, "inque han-no abbandonato il territorio (quattro"oadiutori e un "hieri"o) . « Il perso-nale rimasto è ora assai s"arso perfar fronte alle ne"essità » .

Padre Magalhàes riferis"e poi sullesingole opere . A Fuiloro (missione,ospedale, s"uola per interni ed ester-ni, asso"iazioni varie) sono rimasti so-lo tre salesiani - il direttore e due"oadiutori - « piuttosto avanti neglianni e piuttosto stan"hi . Avevano una I

Quattro sorelle, quattro figli per il Signore . E""o nella foto le sorelle Sandridi Trento, "ori i quattro figli "he hanno donato al Signore (al "entro, l'ar"i-ves"ovo di Trento mons . Gottardi) . Da sinistra : la signora Santina "on il fi-glio don Eugenio (missionario salesiano nello Zaire) : don Mario (salesia-no alla Casa Generalizia di Roma) "on la mamma signora Blandina ; la si-gnora Romualda "on il figlio dori Umberto (della dio"esi di Trento) ; la si-gnora Errmnia, "on la figlia suor Luigia (della « Pi""ola Casa della Divina Prov-videnza » a Torino) .

moto"i"letta e un trattore, e li hannomessi a disposizione delle autorità"ivili » .A Fatuma"a ("ollegio "on s"uole ele-

mentari, agri"ole e professionali perinterni ed esterni) si sono aperte les"uole, ritenute « molto importanti, nelmomento attuale, per il paese ». Nel-l'opera salesiaria hanno trovato rifugioper qual"he tempo i 35 seminaristi del-la dio"esi, il "ui seminario è stato o"-"upato da famiglie di profughi, e nonsanno se e "ome potranno tornare ailoro studi .A Bau"au (missione, parro""hia, s"uo-

le, asso"iazioni varie) i salesiani so-no ridotti a tre, e inoltre devono o"-"uparsi « per invito del ves"ovo » an-"he della vi"ina missione di Mana-tuto, abbandonata nel settembre s"or-so dai religiosi di un'altra "ongrega-zione, "he si sono rifugiati in Austra-lia . « Provvisoriamente », di"e il ves"o-vo . La "hiesa salesiana in "ostruzio-ne è quasi ultimata, ma ora non sisa "ome fare, an"he per"hé tra l'altro« i "osti aumentano a vista d'o""hio » .

« Confidiamo nel Signore e in Ma-ria Ausiliatri"e », "on"lude il superio-re salesiano dell'isola di Timor .

REQUIEM PER GLI INDI ONAS

Nella Terra del Fuo"o e PatagoniaMeridionale vivevano un tempo quat-tro gruppi umani : Onas, Tehuel"hes,Yaganes, Alakalufes . Oggi i Tehuel"hessono spariti del tutto . Gli Yaganesnon hanno las"iato "he delle tra""ein al"uni meti""i . Degli Alakalufes ri-mangono esattamente 25 dis"endentisuperstiti . I primi giorni di gennaio

1975 è morta Angela Lois, l'ultimaOna .

Gli etnologi fanno pare""hie ipotesisull'origine del gruppo Ona . E' proba-bile "he esso sia venuto dall'Asia,attraverso lo Stretto di Bering, "omealtri aborigeni ameri"ani, e abbia va-gato per millenni attraverso il "onti-nente, spinto da altri popoli, fino astabilirsi sulle lande desolate "he siaffa""iano ai mari antarti"i . Fu lì "hetrovò finalmente la possibilità di unaesistenza tranquilla .

L'organismo dei suoi membri si an-dò adattando all'impossibile "lima diquelle latitudini . Avevano una staturagigantes"a - quasi due metri -, vi-vevano in abitazioni rudimentali, e sivestivano di pelli. Per difendersi dalmorso di un freddo quasi polare, a"-"endevano quei falò "he ispirarono aHernando de Magallanes lo strano no-me di Terra del Fuo"o .

Gli esperti, dal punto di vista del-lo sviluppo te"ni"o, li "ollo"ano nelPaleoliti"o Superiore, e "i di"ono "hel'estremo isolamento mantenne quasistati"a la loro situazione "ulturale . Tut-tavia essi s"orrazzarono liberi e fieriper un numero indefinito di se"oli, at-traverso le pianure fueghine e pata-goni"he. Poi di "olpo, "on l'arrivo del-la « "iviltà », suonò per loro la "am-pana a morto .II bian"o li vide "ome dei sempli"i

residui di epo"he remote, oggetto diribrezzo o di "uriosità (al"uni Onasfurono portati a Parigi da Dupont, peressere mostrati "ome esemplari di an-tropofagi alla folla, e uno di loro fuesibito in una gabbia all'esposizione diParigi del 1800) .Senza saperlo, essi si trovarono a

I

i

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NEL MONDOvivere entro i "onfini di uno stato mo-derno, e le loro terre vennero "oinvol-te in vasti programmi di sviluppo . In-"alzati dagli « ha"enderos » e dall'eser-"ito, de"imati dai "a""iatori di indiose dalle nuove malattie, essi videro ri-aursi vertiginosamente ogni possibili-tà di s"ampo . La morte di Angela Loisaggiunge un nuovo titolo alla lunga li-sta dei popoli "he in questo se"oloventesimo sono stati "an"ellati dallafa""ia del pianeta, per la banale "ir-"ostanza di essere venuti a "ontatto"on il « mondo "ivile » .

Oggi su quelle terre non brillano piùi fuo"hi dei falò . Al loro posto si in-nalzano le torri dei pozzi di petrolio,simbolo vistoso e triste della "iviltà"he li ha distrutti .

Il prezzo umano di "erte "onquisteè ormai allo s"operto .

(Relazione del missionario Juan Bot-tasso, da « Dimensioni nuove ») .

RICORRENZE SALESIANEDELL'ANNO 1976

Durante l'anno 1976 "adono al"uneri"orrenze della Famiglia Salesiana,"he è bello ri"ordare (e tornerà poiutile a tempo e luogo "ommemorare) .

Gennaio29-1-1951

Primo in"ontro positivo "ongli indi Chavantes .

Febbraio8-2-1926 - Arrivo dei primi salesiani in

Giappone .28-2-1926 - Morte del "ard . Giovanni

Cagliero .

Aprile12-4-1951 - Consa"razione di mons . Pie-tro Carretto, ves"ovo di Surat Thani(Thailandia) .

Maggio28-5-1926 - Erezione dell'ispettoria Cen-

trale .

Giugno24-6-1951 - Canonizzazione di santa Ma-

ria Domeni"a Mazzarello .

Luglio12-7-1876 - « Regolamento dei Coope-

ratori Salesiani », s"ritto da Donbos"o .

Ottobre27-10-1951 - Fondazione a Campo Gran-de (Brasile) del « Museu Dom Bo-s"o », fondamentale per la "onos"en-za degli indi Bororos .

Novembre14-11-1876 - Se"onda Spedizione mis-

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sionaria di Don Bos"o .

SALESIANO25-11-1951 - Morte del Rettor Maggio-

re don Pietro Ri"aldone .

Di"embre26-12-1876 - Arrivo dei Salesiani in

Uruguay .27-12-1951 - Consa"razione di mons .

Oreste Marengo, ves"ovo missiona-rio, attualmente amministratore apo-stoli"o di Tura (India) .

MENSE POPOLARIPER I RAGAZZI CILENI

« Per far fronte alla "riti"a situazio-ne e"onomi"a "he il nostro paese staattraversando, in tutte le nostre par-ro""hie "i prendiamo "ura di migliaiadi ragazzi e adoles"enti, so""orren-doli attraverso apposite « mense po-polari » . I più "olpiti dalla "risi, sonosoprattutto i ragazzi appartenenti afamiglie di s"arse risorse e"onomi"he,abitanti nelle periferie delle "ittà : do-ve appunto sorgono an"he le parro"-"hie salesiane » . Così si esprime ilsuperiore dei salesiani "ileni don Ser-gio Cuevas Leòn, in una "orrisponden-za da Santiago del 25-10-1975 .

E prosegue : « Le zone nella perife-ria di Santiago in "ui operiamo sonoMa"ul (tre salesiani seguono "inque"mense popolari"), San Ramòn (duemense), e La Cisterna (altre due men-se) ; fuori della "apitale, sono apertemense a Tal"a, Linares, Con"ep"iòn(due) . Ogni mensa raggiunge da 100

a 400 ragazzi poveri molto denutriti,figli di genitori rimasti senza lavoroa seguito dell'attuale "risi . E noi "er-"hiamo di affrontare la diffi"ile situa-zione meglio "he possiamo .

« Per le prossime va"anze s"olasti-"he - prosegue don Cuevas - ab-biamo in programma numerose "olo-nie per bambini e ragazzi poveri . Quia Santiago prenderemo "ura di 5 .000ragazzi . Stiamo organizzando ""olonie

t"ittadine" in "ui i ragazzi da gennaio1976 verranno a vivere "on noi du-rante la giornata, trovando gio"hi, trepasti al giorno, istruzione e evange-lizzazione . Altre "olonie verranno aper-te a Iquique, La Serena, Valparaìso,Catemu, Tal"a, Linares, Con"ep"iòn,"ome pure nelle opere dell'estremosud, a Magallanes e in Terra delFuo"o .

« Buona parte dei Salesiani e Figliedi Maria Ausiliatri"e del Cile sonoimpegnati a tempo pieno in quest'at-tività assistenziale e di annun"io evan-geli"o. Alla fine del '75 "redo raggiun-geremo i 15 .000 ragazzi assistiti, e mipare "he sarà il modo più bello di"elebrare il "entenario delle MissioniSalesiane. Tutto il nostro personalein formazione, postulanti, novizi, teo-logi, lavoreranno in quest'impresa . Cisentiremo "osì sempre più impegnatia fian"o dei poveri, e di quelli a "uialtrimenti non giungerebbe la paroladel Signore .<, E' stupendo "onstatare "ome la

provvidenza non "i ha abbandonati fi-nora : al "ontrario, si fanno avantisempre nuovi benefattori e ami"i, "he"i aiutano "on denaro, alimenti e mez-zi per dare da mangiare a tanti ra-gazzi in ne"essità .« Tutta questa gente povera si ren-

de "onto oggi più "he mai "he "osa

Da 50 anni i Salesiani al Cairo . E la loro opera rinas"e ora a nuova vita,"on un Istituto Te"ni"o Industriale per la gioventù egiziana, inaugurato nel1975 . L'istituto sorge sulla ve""hia area, ma in edifi"i nuovi e "on attrezza-ture moderne . All'inaugurazione erano presenti personalità di enti, governie religioni diverse, "ome testimonia la foto .

sia la Chiesa per loro ; a volte lasua "arità è l'uni"a risorsa per tirareavanti, dopo tutte le prove "he sonopiombate loro addosso in questi ulti-mi anni » .

PER FARE AMICIZIA COL LIBRO

La soluzione "'è, e l'hanno messain atto i giovani organizzati dai sale-siani di Sant'Agata di Militello (Messi-na) . Una soluzione "hiamata « Libro-forum », ma inserita da questi giova-ni in una più vasta attività a s"opo"ulturale d'impegno "ristiano .Ogni mese il teatro salesiano (at-

trezzato di re"ente "on invitanti pol-tron"ine) si apre a un pubbli"o so-prattutto di giovani, già affezionato allibro o in "er"a di un appro""io piùserio . E viene affrontato un « best-sel-ler » . Una persona di "ultura ne faun'ampia presentazione, "he un buondi"itore "oloris"e "on la lettura inter-"alata di brani signifi"ativi . Poi, dibat-tito .

I testi, tolti dalla re"ente lettera-tura, vengono s"elti in base ai "onte-nuti, "he devono risultare "apa"i di« agitare - "ome spiegano gli orga-nizzatori - una problemati"a umanadi valore universale » . Tra le operegià dis"usse figura « Il gabbiano Jo-nathan Livingston » di Ri"hard Ba"h, e« Lettera a un bambino mai nato » diOriana Falla"i .

Nel frattempo i salesiani hanno aper-to al pubbli"o la bibliote"a del loroIstituto, "olmando "osì una piuttostograve la"una (il grosso "entro messi-nese, pur "ontando una popolaziones"olasti"a aggirantesi sui tremila stu-denti, non possedeva una bibliote"apubbli"a),

Con questo a""ostamento « pedago-gi"amente guidato » al libro, l'operasalesiana di Sant'Agata di Militello a"-"res"e opportunamente la sua presen-za attiva nella "hiesa lo"ale .

PADRE ENTRAIGASOSPITE D'ONORE

Dall'aprile s"orso la Bibliote"a Mu-ni"ipale di Puerto San Juliàn (SantaCruz, Argentina) porta il nome di unsalesiano, il padre Raùl A . Entraigas .La dedi"a è stata de"isa, dalle auto-rità "ittadine, "he in quell'o""asionehanno pure inaugurato una pla""a dibronzo, al suo nome, nell'edifi"io del-la moderna bibliote"a .

Il fatto è tanto più signifi"ativo, inquanto non si è voluto onorare - "o-me al solito - la veneranda memo-ria di un « grande » s"omparso, marendere un sin"ero e "ordiale omag-gio a una persona ben viva, e an"oratutta dedita al suo lavoro di studiosodella storia patagoni"a e della storiadelle missioni salesiane .Padre Entraigas era presente alla

manifestazione in suo onore, e ha gra-dito la pergamena "on "ui la Bibliote-"a lo ha di"hiarato « Ospite di ono-re » .

Un'illustrazione da « StoriaE""lesiasti"a, ad uso

delle s"uole, utile per ogni"eto di persone . . . .

"ompilata dal sa"erdote G .G .(Bos"o Giovanni) . Annodi pubbli"azione: 1845 .

33'13

EL tibi dabo "laves regni ",elorum .Mat"h. 16. 19.

II « Centro Studi Don Bos"o » del-l'Università Pontifi"ia Salesiana an-nun"ia in questi giorni un'impre-sa editoriale di notevole importan-za per la Famiglia Salesiana e perla "ultura: la « ristampa anastati-"a » di tutti gli s"ritti pubbli"atida Don Bos"o .Sono previste tre serie di volu-mi,

pre"edute

dall'opera

intro-duttiva « Gli s"ritti a stampa disan Giovanni Bos"o » a "ura di Pie-tro Stella ("he "on Raffaele Fari-na dirige il « Centro Studi ») . Laprima serie, la più vasta, "ompren-de « Libri e opus"oli », in tutto 37volumi sulle 400-700 pagine "ia-s"uno. La se"onda serie, « Cir"o-lari, programmi, appelli, e"" . », ela terza, « Arti"oli del BollettinoSalesiano », "omprenderanno proba-bilmente altri quattro volumi . Ditutte le opere viene riprodotta laprima edizione ; di al"une, quandol'importanza lo ri"hiede, an"he leedizioni su""essive .Il « Centro Studi » ha in program-ma, negli anni seguenti, an"he lastampa delle «Opere inedite » diDon Bos"o (epistolario, manos"rit-ti vari) .Intanto la ristampa delle « Opereedite » non giunge improvvisa, marisulta il frutto di vent'anni di la-voro. Non è stato fa"ile stabilirela paternità dei testi anonimi ; siè reso ne"essario ri"er"are pazien-temente gli s"ritti di Don Bos"osparsi in altri autori, in giornalie riviste di vario genere ; una ve-ra impresa è stata il reperire leprime edizioni (divenute oltremo-do rare) . Ma ora è possibile pre-sentare alla Famiglia Salesiana eagli studiosi di tutto il mondo unavastissima (e invidiabile) do"umen-tazione sul pensiero e sull'operadi Don Bos"o . Si realizza in tal

modo il sogno di studiosi, ri"er-"atori e ammiratori del grande san-to ami"o dei giovani .La mole dell'opera (oltre trentavolumi) ora in allestimento nonstupis"e "erto "hi "onos"e Don Bo-s"o .s"o . La sua ingente produzione li-

I braria - per non parlare di quel-la globalmente us"ita dalle sue ti-pografie : an"he un milione di vo-lumi all'anno, e "iò nel se"olo s"or-so - è solo un aspetto del suo

i inesauribile dinamismo . E fa riferi-mento diretto, dalla prima all'ulti-ma pagina, al suo progetto aposto-li"o : la « salvezza dei giovani » .Altri « niente las"iano di intentatoa danno dell'in"auta gioventù, e"ome lupi affamati si aggirano afar s"empio degli agnelli di Cri-sto - si spiegò un giorno a Romain una "onferenza -. Tutto metto-no in opera per sovvertire le te-nere anime . . . Ora a spetta"olo "o-sì straziante "e ne staremo noi in-differenti e freddi? Non sia mai . . .To""a a noi opporre armi ad ar-mi . . . ai libri "attivi opporre i libribuoni » .Queste parole di Don Bos"o so-no "ome la "hiave di lettura di tut-ta la sua produzione, "he è "osì op-portunamente riprodotta in stampaanastati"a. I primi tre volumi delle« Opere edite » di Don Bos"o sa-ranno pronti a fine febbraio 1976,e l'intera pubbli"azione sarà ulti-mata entro il 1977. Cias"un volu-me è in vendita al prezzo di li-re 8 .000 (dietro prenotazione, a lire6.800) . Per"iò i 37 volumi dellaprima serie "osteranno 296 .000 li-re, ma il loro "osto s"ende a 251 .600dietro prenotazione (e a 237 .000"on pagamento anti"ipato) .

Per informazioni: Libreria AteneoSalesiano, Piazza dell'Ateneo Sale-siano, 00139 Roma ; tel . (06) 884 .641 .

31

GRAZIE PER QUESTI CINQUANT'ANNI!

Il 27 aprile 1975, "on ra""oglimento e sempli"ità, ab-biamo "elebrato le nostre Nozze d'Oro . Sentiamo il biso-gno di "omuni"are a tutta la Famiglia Salesiana la no-stra gratitudine per la Vergine Ausiliatri"e, Don Bos"o eDon Rua, "on profonda parti"olare ri"onos"enza per leinnumerevoli grazie "on"esse in questi 50 anni, parti"o-larmente in due "ir"ostanze gravissime di malattia e intante altre o""asioni, apportatri"i di serenità e di gioia .La più grande è quella di aver "hiamato il nostro Enzonella Famiglia di Don Bos"o e al sa"erdozio . Ora ne sta"elebrando il giubileo d'argento . Invitiamo tutti a pregare"on noi per"hé insieme possiamo an"ora diffondere tantobene e realizzare la gioia intramontabile!Monterotondo

ANITA FRANCESCHETTI E LORENZO FRANCIOLINI

UNA MAMMA E QUATTRO FIGLIOLI

In seguito a un in"endio provo"ato dallo s"oppio diuna bombola a gas, la nostra "ara mamma riportò gra-vissime ustioni . Fu ri"overata all'ospedale in "ondizioniallarmanti e "on po"he speranze di guarigione . Ma infamiglia si pregava intensamente e "on fidu"ia la VergineSS. Ausiliatri"e . Finalmente, dopo quattro mesi di ansiee di preo""upazioni, la nostra mamma poté las"iare l'ospe-dale e tornare in famiglia, "on la gioia immensa di tuttinoi . Grazie, Ausiliatri"e nostra, "ontinua"i la tua mater-na assistenza!S . Teodoro (Messina)

ANTONIO, LUCIA, ELEONORA E LINA FAMIANI

LA MIA VITA PER I FRATELLI

Ero partita da Re"ife "on due "ompagne diretta a SàoPaulo, dove avrei "omin"iato il Noviziato tra le Figlie diMaria Ausiliatri"e. Man"avano die"i minuti alla mezza-notte quando su""esse il disastro : il nostro pullman sis"ontrò frontalmente "on una pesante auto"isterna "a-ri"a di benzina . Le "onseguenze furono tragi"he : al"unipasseggeri morirono sul "olpo, altri rimasero gravemen-te feriti ; tra questi, an"h'io e le mie "ompagne. Soltantodue ore dopo passò un altro pullman, "he ra""olse iferiti e li portò al più vi"ino posto di so""orso . lo potei"avarmela in otto giorni, dopo i quali ripresi il viaggioper Sào Paulo e potei "omin"iare il noviziato . Oggi sonoFiglia di Maria Ausiliatri"e, e ho de"iso di "onsa"rarela mia vita a sollevare le sofferenze fisi"he e moralidei miei fratelli, per ringraziare la Madonna d'avermisalvata la vita .Re"ife (Brasile)

Sr. RENY L. BARBOSA FMA

SENTIVO SCIOGLIERSI IN MEQUELLO STATO ANSIOSO

Da quattro anni soffrivo di un grave esaurimentonervoso di tipo depressivo . Ma an"he nei momenti piùdiffi"ili non ho mai perduto la "onfidenza in Maria Ausi-liatri"e e in san Giovanni Bos"o, "he avevo imparatoa "onos"ere e ad amare fin dal 1911-14, quando erostato allievo nel "ollegio salesiano di Randazzo (Cata-nia) . Ero si"uro "he mi avrebbero aiutato . Proprio il 24maggio, dopo essere stato a onorare la Madonna "on la

32 Messa e la Comunione . presi a leggere il Bollettino Sa-

PERINTERCESSIONE

DI MARIAAUSILIATRICE

DISAN GIOVANNI

BOSCO

lesiano, "ome fa""io ogni mese . Ma la novità fu "hedi mano in mano "he s"orrevo le pagine, sentivo s"io-gliersi in me quello stato ansioso "he da tanti anni miopprimeva . Alla fine mi sentii totalmente libero, e ingrado di riprendere la mia vita normale . Desidero espri-mere la mia ri"onos"enza ai Santi della nostra famiglia,"he mi hanno a""ompagnato per tutta la mia ormai lun-ga vita .Reggio Calabria

GIROLAMO GUARNA, Ten . Col . in "ongedo

Rina Borella Rabbolini ( Villa Cortese, Milano) ringraziaMaria Ausiliatri"e per"hé il figlio, investito da una ma"-"hina e ridotto in gravi "ondizioni, dopo sette mesi èrisultato perfettamente guarito .

Lilina Popolano è grata a Maria SS . e a San GiovanniBos"o per il genero, "he ha potuto mantenere il suoposto di lavoro, mentre ris"hiava di perderlo per motiviingiusti .

Virginia Laguzzi in Fossati (Frugarolo, Alessandria) haaffidato il marito, ri"overato in "lini"a per un interventooperatorio, all'inter"essione di san Giovanni Bos"o . Leferventi preghiere sue e di persone "are sono state esau-dite .

AVEVA MESSO LE ALI . . .

Da tempo sono devotissima di san Domeni"o Savio,sotto la "ui protezione ho messo i miei "inque bambinie tutta la mia famiglia. L'anno s"orso mi ha salvato ilse"ondo, Agostino, da nefrite a"uta, per "ui era statori"overato all'ospedale già in stato di "oma . Quest'annosono stata ri"overata all'ospedale per nodulo mamma-rio. Era ne"essario un intervento "hirurgi"o . Prati"atal'anestesia parziale, il "hirurgo "ol bisturi in mano erapronto a tagliare, quando . . . il nodulo non si trovò più .Aveva messo le ali », disse il medi"o . Tornai mezza

stordita in "amera mia, mentre gli altri degenti gridavanoal mira"olo. lo ho sentito il dovere di re"armi a Torino aringraziare il pi""olo grande Santo delle "ulle e dellemamme .Cetraro (Cosenza)

VITTORIA GRAMIGNA

IL PEDIATRA RESTO' MERAVIGLIATO

Sono devota di san Domeni"o Savio, e trovandomi inattesa l'ho sempre pregato per"hé tutto andasse bene .Il parto fu diffi"ile, e il mas"hietto na"que "on la ma-nina s"hia""iata "ontro l'ore""hio, per "ui la testa pre-sentava "ome un in"avo .

Con mamma e sorella "i affidammo di nuovo al San-to, fa"endo una novena per"hé il bambino diventassenormale. Pregammo pure la Vergine di Lourdes . Pianpiano il pi""olo "omin"iò a muovere il bra""io e la ma-nina, e nel giro di due mesi è diventato normale . An-"he I"in"avo della testa è quasi s"omparso . Il pediatra"he segue il mio pi""olo è rimasto meravigliato di unsimile miglioramento . Ringrazio insieme "on mio maritola Madonna e Domeni"o Savio, sotto la "ui protezione homesso il pi""olo Matteo Domeni"o e la bambina più gran-de, Patrizia .Tuenno (Trento)

PIA E GEROLAMO VALENTINI

E DIALTRA SANTI

E SERVIDI DIO

ANCHE UNA MAMMA MUSULMANA

Se sono una mamma feli"e lo devo a san Domeni"oSavio . Avviata più volte alla maternità, giunta a un "ertopunto il mio sogno svaniva, e il pianto e l'angos"ia ren-devano triste la mia vita di sposa . Mi re"ai all'ospedaleitaliano di Damas"o e ivi "onobbi le Figlie di Maria Ausi-liatri"e . Esse mi parlarono di Domeni"o Savio, mi die-dero un suo abitino, e mi dissero di pregare "on fede .Da quel giorno mi rivolsi spesso al "aro santino di"en-do : « As"olta an"he una mamma musulmana e inter"e-di presso Allah an"he per me! Con gioia vidi pas-sare quei mesi "he altre volte avevano interrotto lanuova vita "he portavo in me, e infine na"que un belbambino a rendere tanto feli"e la nostra famiglia . Ri"o-nos"entissima, "hiedo "he venga pubbli"ata la grazia per-"hé "i si "onvin"a "he i Santi non fanno distinzione dipersone!Damas"o

UNA MAMMA MUSULMANA

I MEDICI NON TROVANO LA SPIEGAZIONE

Mio figlio di 38 anni, mentre attraversava la stradasulle stris"e pedonali, fu urtato violentemente e s"ara-ventato a terra da un motovei"olo "he si dava alla fuga .Rimase per oltre mezz'ora sul sel"iato privo di "onos"en-za, perdendo abbondantemente sangue dall'ore""hio, fin-"hé un'ambulanza lo trasportò al Poli"lini"o Umberto I .

II suo stato fu giudi"ato gravissimo per rotture mul-tiple al "ranio, otorragia destra e "ontusioni generaliz-zate . La prognosi rimase riservata per lunghissimo tem-po, mentre lo stato generale andava peggiorando di orain ora. Fu allora "he, disperato, implorai l'aiuto del Cieloe "on un altro mio figlio, sa"erdote salesiano, iniziai unanovena a san Domeni"o Savio . II settimo giorno, il degente"omin"iò a dare qual"he segno di per"ezione, e il nonogiorno a ri"onos"ere le persone "he gli stavano attor-no, "on grande meraviglia dei sanitari . Ora è del tuttoristabilito, e ha potuto riprendere il suo lavoro .

I medi"i sono del parere "he non si può spiegareil miglioramento avvenuto in modo "osì improvviso . Iosono "onvinto "he lo si spiega per la bontà di Dio eper l'inter"essione dell'umile quanto potente san Do-meni"o Savio .Roma

UN COOPERATORE SALESIANO (lettera firmata)

OGNI SERA PREGANO CON FIDUCIA

Per vari motivi di ordine fisi"o e morale era proba-bile "he non rius"issi a portare avanti la gravidanza, o"he la "reatura non nas"esse bene . Così mi assi"ura-va la professoressa dell"Ospedale . Immaginatevi il miostato d'animo e quello dei miei familiari! Poi un giornouna mia "onos"ente mi donò l'abitino di san Domeni"oSavio "on il libretto delle preghiere delle mamme in at-tesa . Da allora portai sempre l'abitino, sul "uore e so-prattutto nel "uore, e ogni sera re"itavo "on fidu"ia la pre-ghiera . Arrivò il gran giorno . I familiari, "on molto timo-re, ma an"he "on tanta, tanta fede, mi "ondussero al-l'ospedale. Quasi quasi l'infermiera non voleva nean"heportarmi al reparto maternità, per"hé non a""usavo "hedolori molto lievi . Ebbene, non era passata mezz'ora dalmio ingresso "he, senza al"un dolore, senza l'interventodel medi"o, ma solo di un'ostetri"a e di un'infermiera,diedi alla lu"e un magnifi"o e urlante mas"hietto di tre

"hili e mezzo, sano e meravigliosamente bello! L'ostetri"arimase stupefatta : « Non "apis"o "ome sia potuto a""a-dere: il primo, nelle sue "ondizioni fisi"he . . . Mah! Perme inve"e la spiegazione è "hiara : l'inter"essione del"arissimo Domeni"o Savio! Grazie!Livorno SONIA FICINI

Fiammetta d'Ami"o Bessi (Firenze) ringrazia S. D . Savioper la guarigione del suo pi""olo, affetto da asma bron-"hiale .

Mario e Maria Pia Va""ari (Mantova) ringrazianoS. D. Savio per la feli"e nas"ita della loro primogenita,dopo varie maternità interrotte .

I Coniugi Ferrero (Torino) s"rivono : « La pi""ola Lau-ra-Domeni"a sorride ringraziando d'esser venuta al mon-do per inter"essione di S. D. Savio» .

Perovani Renzo (Le""o S . Giovanni, Como) s"rive :« Ringraziamo S. D. Savio per la feli"e nas"ita della pi"-"ola Liviana, e mettiamo lei e famiglia sotto la sua pro-tezione .

Maria Va""a (Ogliani"o, Torino) esprime tutta la suari"onos"enza a Maria Ausiliatri"e, Don Bos"o e san D .Savio per la protezione "on"essa in diverse "ir"ostanze,e spe"ialmente in un intervento "hirurgi"o subìto dalfiglio .

UNA MACCHIA SOSPETTA

Da qual"he tempo un mio fratello andava soggetto adisturbi strani e impressionanti . Gli esami radiologi"imisero in evidenza una ma""hia al polmone, per "ui imedi"i sospettarono un tumore polmonare e gli "onsi-gliarono l'intervento "hirurgi"o. Allora mi rivolsi "on fi-du"ia al Beato Don Rua, e invitai i miei familiari apregare "on fede per s"ongiurare la diffi"ile operazione .Po"o tempo dopo si pensò di "onsultare radiografie fattein anni pre"edenti ; si "ostatò "on sorpresa "he la ma"-"hia era già presente, e risaliva agli anni giovanili . Nonsi parlò più di intervento, e si "omin"iarono altre "ure,"he stanno ottenendo buoni risultati . Siamo "onvinti "heDon Rua "ompleterà la grazia tanto desiderata .Torino

Sr. AGAPITA CRISTINI FMA

Teresa de Jesús Gonzàlez López (Monterrey, Messi"o)ringrazia il beato Mi"hele Rua per"hé ha potuto diven-tare madre di una bellissima bambina, dopo "he i me-di"i spe"ialisti le avevano assi"urato "he sarebbe statoimpossibile .

Vin"enzina Cristini (Torino) si è rivolta "on tantofervore a Don Rua per la figlia "he doveva subire unadiffi"ile operazione, e ora ringrazia per il miglioramentoottenuto .

Lu"ia Travaglianti (Messina) si è rivolta a Laura Vi"unain o""asione di una diffi"ile gravidanza, e ora ha la gioiadi una bella bimba a "ui ha messo nome Laura .

Maria Amodeo (Torino) ringrazia Laura Vi"una peraver ottenuto una grazia tanto ne"essaria a suo figlio . 33

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PREGHIAMO

SALESIANI DEFUNTI

Sa". Fedele Gioffredi t a Lanzo torinese a61 anni .Fu insegnante ed edu"atore appassionato : seguivai suoi ragazzi non soltanto nel periodo s"olasti"o,ma più an"ora negli anni della loro maturazionealla vita . Nel gennaio del 1966 un infarto lo "o-strinse a ridurre la sua attività, ma egli non ri-nun"iò a passare in mezzo ai giovani le ri"rea-zioni . La morte lo "olse all'improvviso, all'albadell'ultimo giorno di s"uola, sus"itando largo rim-pianto in tutti .

Sa". Fiorentino Valle t a Fossano (Cuneo) a71 anni .Esperto insegnante e saggio edu"atore, non sidedi"ò soltanto agli allievi, ma an"he agli exal-lievi, e soprattutto ai "ooperatori, "he ammira-vano il suo zelo, la sua attività instan"abile e lasua fedeltà allo spirito di Don Bos"o . Il 27 ago-sto aveva tenuto tre "onferenze ai "ooperatori intre lo"alità diverse, quando al ritorno si a""a-s"iò a""anto alla sua motoretta, "olpito da unviolento atta""o di diabete .

Sa". Alessandro Verde t a S . Antimo (Napoli)a 69 anni.Era un uomo di "uore, sempli"e ed espansivo,"on un umorismo tutto suo e un "aratteristi"otimbro di vo"e "he lo rendevano simpati"o a tutti .Seppe amare i giovani "ome li amava Don Bo-s"o, mostrandosi anzitutto e sempre sa"erdote,seminando ottimismo, in"oraggiamento e saggi"onsigli . Lo distingueva un parti"olare amore perle missioni, "he seppe diffondere in tutti gli am-bienti nei quali svolse la sua attività .

Sa". Aldo Talin t a Udine a 59 anni .Buono e "ordiale, spese la sua vita nella s"uola,"on assidua disponibilità al lavoro e al sa"rifi"io .Sapeva diffondere la sua spontanea serenità negliambienti e tra le persone, per "ui tutti lo ama-vano . Questa serenità non gli venne meno nep-pure nel penoso e os"uro "alvario dei suoi ul-timi anni di vita .

Coad. Vitaliano Grinta t a Lanuvio (Roma)a 91 anni .Aveva oltrepassato i 40 quando da maggiordomodei Prin"ipi Barberini passò al servizio di Cristonella Congregazione Salesiana. Per tanti anni fuinfermiere "ompetente, generoso, deli"ato, meri-tando la piena fidu"ia dei medi"i e degli amma-lati. Di indole so"ievole e "ordiale, amava los"herzo arguto e garbato, "ol quale sapeva tenerallegri gli animi . Nel suo testamento spiritualesintetizzò la sua lunga vita "osì : a Mi stringofidu"ioso al Sa"ro Cuore di Gesù, "he mi havoluto solo "ome sono» . Noi possiamo pre"isare :un salesiano sempli"e, buono, autenti"o .

COOPERATORI DEFUNTI

Pietro Valente t a Mas"iago Primo (Varese)a 77 anni .L'amore a Maria Ausiliatri"e e a Don Bos"olo rese un uomo retto, amante del dovere, padrebuono e superiore "omprensivo . Assiduo studio-so della Bibbia, fu di valido aiuto ai parro"i dellasua zona montana per la liturgia della Paroladi Dio, "he spesso era invitato a "ommentareper la sua "ompetenza, la sua espositiva "hiarae ri""a di buon senso prati"o . Per raggiungere

PER I NOSTRI MORTI

an"he le "appelle più sperdute sulle alture nonrisparmiò disagi e fati"he, dando "hiara testimo-nianza di exallievo e "ooperatore pieno di zeloper le anime .

Ada Porfido t a Santeramo in Colle (Bari) a43 anni .Spenta troppo presto da un male inesorabile, la-s"ia in tutti il ri"ordo di sposa e mamma esem-plare, di insegnante seria e stimata, di una vitasempli"e e buona, quale autenti"a "ooperatri"edi Don Bos"o.

Giuseppe rag . Tamburini t a Bologna a 84 anni .Figura esemplare di exallievo e di "ooperatore,alimentava ogni giorno la sua fede alla mensaeu"aristi"a . Lavorò "on passione nell'Unione Ex-allievi di Coma""hio, di "ui fu an"he presidentee segretario ; nell'Azione Cattoli"a, "on la "ari"adi Presidente dio"esano degli Uomoni Cattoli"i ;nell'insegnamento del "ate"hismo ai bambini, enell'assistenza ai poveri, "ome membro della SanVin"enzo. Insomma, una vita di "ostante e im-pegnata testimonianza "ristiana .

Delfina Fera t a Roma .Per "ir"a trent'anni, fino alla più tarda età, svolsela sua attività di "ooperatri"e nella parro""hia diMaria Ausiliatri"e in Roma, animando an"he al-tre Asso"iazioni parro""hiali .

Gia"omo sa" . Turra t a Gallio (Vi"enza) a87 anni .Come parro"o, spese tutte le sue energie per igiovani, i poveri e i sofferenti . Al"uni sa"erdotidevono a lui la loro vo"azione, e tra questi ilfratello don Ernesto, salesiano . In età avanzata,fu "onfessore stimato e ri"er"ato da tutta la zona .Voleva veramente bene a Don Bos"o e ai Sale-siani ; per quanto poteva, ne aiutava le opere ele missioni . Era feli"e quando poteva far visitaa qual"he "asa salesiana .

Marisa Venturini t a Roma a 59 anni .Anima e""ezionale : viveva di preghiera e di ab-bandono in Dio . Consa"rò la sua esistenza al-l'apostolato della s"uola, in "ui profondeva lasua "ompetenza e il suo amore. Conobbe giova-nissima l'opera salesiana, e la sostenne sempre"ol suo aiuto e "on l'esempio di vera "oopera-tri"e se"ondo lo spirito di Don Bos"o .

Maria Pi""onatto t a Torino a 91 anni .Oratoriana fedelissima, ebbe la fortuna di essereformata "ome Figlia di Maria da Don FilippoRinaldi . Vivendo nello spirito di pietà e di "a-rità attinto all'Oratorio, "onservò fino alla finedella sua lunga vita spirito giovanile, amore eatta""amento alla Famiglia Salesiana .

Antonio Mas"arot a Angoli (Catanzaro) a 92 anni.Cooperatore dal 1932, edu"ò la sua numerosa fa-miglia a profondi sentimenti religiosi e patriot-ti"i : tre dei suoi figli "addero sui "ampi di bat-taglia . Fu devotissimo di Maria Ausiliatri"e eDon Bos"o, "he invo"ò fino all'ultimo respiro .

Sa" . Agostino Sennhauser t a San Gallo (Sviz-zera) a 87 anni .Fu affezionato "ooperatore e grande benefattoredelle missioni salesiane .

Sa" . Vin"enzo Batù Alessi t a Mazzarino (Cal-tanissetta) a 72 anni .Amò Don Bos"o fin da pi""olo . Diventato sa-"erdote, fu assiduo e generoso "ooperatore sa-lesiano . Per suo suggerimento le sorelle Ni"astrooffersero i loro beni all'opera salesiana della "ittàa vantaggio della gioventù . Morì in seguito a

una "aduta riportata nel "ompimento del suo do-vere sa"erdotale .

Fran"a Stoppino t a Morsas"o (Alessandria) a76 anni .Edu"ata nell'Istituto delle Figlie di M .A. in NizzaMonferrato, ebbe il raro privilegio di ri"everela prima Comunione dalle mani di Don Rua .Visse di una fede viva e solida e di amore allaMadonna, "he la "hiamò a sé in giorno di sa-bato all'Angelus del mezzogiorno .

Adele Caffa ved. Gia""hinoAmò tanto Don Bos"o e la sua opera, spe"ial-mente le missioni, "he aiutò "onfezionando para-menti e abiti . Sempre pronta a ogni opera dibene, soprattutto in mezzo ai poveri .

Pio Bertagnolli t Taio (Trento) a 77 anni .Una lunga vita di sa"rifi"i, di dedizione alla fa-miglia, di fede e di apostolato "ristiano. Fu as-siduo "ooperatore in una parro""hia di radi"atatradizione salesiana, "he "on l'aiuto delle Figliedi M.A . si dedi"a in modo parti"olare alla gio-ventù . Ha regalato a Don Bos"o il figlio Don Fer-ru""io, attualmente in Australia, a""ettandonel'ultimo dista""o po"hi giorni prima di morire.

Arturo "av. Lampiano t a Torino .Illuminato dalla fede e sostenuto dalla speranza"ristiana, "ondusse una vita proba, laboriosa, tuttaspesa per la famiglia e per il primo Oratorio diDon Bos"o, "ome exallievo seriamente impegnatoin ogni iniziativa di bene .

Giovanni Risso t a Fali"etto (Cuneo) a 62 anni .Uomo di grande bontà. Chi gli è vissuto vi"inonon l'ha mai sentito proferire una parola di ri-sentimento o meno "ortese verso al"uno . E' ri-"ordato da tutti "oloro "he hanno ri"evuto i donidella sua bontà, in parti"olare dalle Figlie diM.A . dell'Ospedale.

Fran"es"o Baldelli t a Roma a 90 anni .Don Bos"o fu per lui padre e maestro fin dallapiù tenera età . Di pietà solida e profonda (eraassiduo traa l'altro agli Eser"izi Spirituali) affidòla sua famiglia a Maria Ausiliatri"e . Las"ia unvivo rimpianto an"he tra gli exallievi del Testa"-"io, dei quali fu umile e assiduo animatore .

Venera Caltabiano ved . Pistorio t a Mas"ali(Catania) a 84 anni .Donna umile ma ri""a di fede, di bontà squisita•

di grande pietà, portava la pa"e, il sorriso ela gioia ovunque passava.

Maria Ro""o t a Napoli a 77 anni .Sempli"e e generosa, piena di sano ottimismo• di gioia, diffuse lu"e e "onforto soprattuttonella s"uola, nella quale prati"ava il metodo edu-"ativo di Don Bos"o . Assidua ai ritiri mensili• agli Eser"izi Spirituali, raggiunse la piena ma-turità spirituale, "he rifulse soprattutto negli ul-timi mesi della sua esistenza terrena, quando seppea""ettare in silenziosa offerta l'angos"ia della sof-ferenza fisi"a .

Carmela Co""iolito t a Napoli a 86 anni .Fervente "ooperatri"e, "ondusse una vita di si-lenzio e di preghiera, assorbita dagli impegnidella famiglia e dalle attività della parro""hia sa-lesiana al Vomero . Una di quelle anime "he "o-struis"ono senza far rumore, fedele alla Chiesa•

allo spirito di Don Bos"o.

Maria Blandino ved. Fran"hino t a Caselette(Torino) a 72 anni .

Eugenia Girodo t a Caselette (Torino) a 88 anni .

Adelaide Allisonet a Caselette (Torino) a 83 anni .

Per quanti "i hanno "hiesto informazioni, annun"iamo "he LA DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO "on sede in ROMA, ri"onos"iuta giuridi"a-mente "on D . P. del 2-9-1971 n . 959 e L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI "on sede in TORINO, avente personalità giuridi"a per De"reto13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri"evere Legati ed Eredità. Formule legalmente valide sono :se trattasi d'un legato : i< las"io alla Direzione Generale Opere Don Bos"o "on sede in Roma (oppure all'istituto Salesiano per le missioni "on sedein Torino) a titolo di legato la somma di lire(oppure) l'immobile sito in» .

se trattasi, inve"e, di nominare erede di ogni sostanza l'uno o l'altro dei due Enti su indi"ati :« ..< annullo ogni mia pre"edente disposizione testamentaria . Nomino mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bos"o "on sede in Roma(oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni "on sede in Torino) las"iando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo» .(luogo e data) (firma per disteso)

Borsa : Don Mar"o Veggi, a "uradi N.N ., L . 200 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, in ringraziamento, a"ura dei fratelli Aldo, Maria e Gio-vanni, Campodol"ino (SO), L . 150.000Borsa : Sa"ro Cuore di Gesù, Ma-ria SS . Ausiliatri"e e Santi Sale-siani, in ringraziamento e invo"andoan"ora protezione, a "ura di Grane-ris Anna, Sommariva Perno (CN),L . 100 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e DonBos"o, per grazia ri"evuta e invo-"ando an"ora protezione su tutta lafamiglia, a "ura di Noussan Sofia,Chatillon (AO), L . 100 .000.Borsa : In suffragio dei sa"erdoti Gem-mellaro Carmelo, Pulvirenti Fran"es"oe sig. Pulvirenti Mi"helangelo, a "uradi Pulvirenti Maria, Catania Battiati,L. 100.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S. Gio-vanni Bos"o, a "ura di ManginiPe""hioli Lu"ia, Genova Sampierda-rena, L. 100 .000Borsa: Maria Ausiliatri"e e DonBos"o, a suffragio dei propri defunti,a "ura di Cabella Candida, Manes-seno (GE), L . 100 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e, S . Gio-vanni Bos"o e S . Domeni"o Savio,in ringraziamento e invo"ando grazieper tutta la famiglia, a "ura di Ba-rale Giovanni, Saluzzo (CN), L.100.000 .Borsa: Maria Ausiliatri"e e DonBos"o, in suffragio dei miei Cari de-funti, a "ura di N.N ., L . 80.000 .Borsa : Sa"ro Cuore di Gesù, Ma-ria Ausiliatri"e e S . Giovanni Bo-seo, aiutatemi, a "ura di Zonato Lui-gia, Monteforte d'Alpone (VR), L.70.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, a "uradi Maggioni Carlo e Famiglia, Be-sana Brianza (MI), L . 60 .000 .Borsa: San Domeni"o Savio, BeatoDon Rua, aiutate Silvio, a "ura diN.N., L . 60.000 .Borsa : In suffragio dei genitori de-funti e in onore di Don Rinaldi pergrazia ri"evuta, a "ura di AnsaldiMaria, Boves (CN), L. 60.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e SantiSalesiani, in suffragio di MilaneseAugusta, a "ura del nipote MilaneseGiovanni, Minerbe (VR), L . 50 .000 .Borsa : In suffragio del defunto Va-lerio Pietro, a "ura di Le""ardi An-gela, Milano, L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, in suf-fragio dei miei Cari defunti, a "uradi Maria Savelli Feyles, Alba (CN),L . 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o : proteggete la mia fa-miglia, a "ura di Carobbio Camilla,Colzate (BG), L. 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, in memoria della Mam-ma, a "ura dei figli Leo, Marialaurae Fran"es"o, Reggio Emilia, L . 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, S . Gio-vanni Bos"o e S . Domeni"o Savio,invo"ando aiuto e protezione sui ni-poti, a "ura dei "oniugi Taddei, Pro-vaglio d'Oglio (BS), L. 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S. Gio-vanni Bos"o, "hiedendo aiuto e pro-tezione, parti"olarmente per la Mam-ma, a "ura di S.G., L . 50 .000.Borsa: Don Bos"o, per il "entenariodelle Missioni Salesiane, a "ura delGruppo Turisti"o Giovanile <a COO-PEX » di Ma"erata, L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, proteg-gi"i, a "ura di Pietranera, Isa e Anna,Silvano d'Orba (AL), L. 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, in suffragio di tutti imiei defunti e invo"ando aiuto per lemie ne"essità, a "ura di Maizza Ro-sina, Monopoli (BA), L. 50.000 .Borsa : S . Fran"es"o d'Assisi e S .Caterina da Siena, Patroni d'Ita-

"ro"iata

ITHuuIuIIIIInELENCO DI BORSE MISSIONARIE PERVENUTE ALLA DIREZIONEDEL BOLLETTINO SALESIANO

lia, in ringraziamento e "hiedendo pro-

Pietro e Arosio Maria, Lissone (MI),tezione, a "ura dei Proff.i Calvagno

L. 50.000 .Vito e Maria, Savona, L. 50 .000.

Borsa : A tutti i Santi Salesiani,a "ura dei Sigg .i Ferraris Rosaldae Vergano Ezio, Quinto Ver"ellese,L. 50 .000 .Borsa : Per la guarigione di nonnoLorenzo e per la nas"ita di Federi"o,a "ura della Famiglia S"hiassi, Bo-logna, L. 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, S . Gio-vanni Bos"o e B.D. Rua : vi affidoi miei o""hi malati, a "ura di T.R.M.,L. 50.000 .

Borsa : In ammirazione ed aiuto perBorsa : Maria Ausiliatri"e, S . Gio-

il bene "he fanno i missionari salesiani,vanni Bos"o e S . Domeni"o Savio

a "ura di Deville Margherita, Moenain ringraziamento per grazia ri"evuta

(TN), L. 50 .000 .e invo"ando an"ora aiuto e protezione,

Borsa: Maria Ausiliatri"e e S . Gio-

a "ura della Famiglia Con"in, Mezzo-lombardo (TN), L. 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, in ringraziamento perl'aiuto dato alla figlia Thora e invo-"ando an"ora protezione, a "ura diIngeborg Zurbrugg, Bielefeld (Ger-mania), L. 50 .000 .Borsa: Gesù Sa"ramentato, MariaAusiliatri"e e S. Giovanni Bos"o,invo"ando aiuto per la salute dellasorella Antonietta, a "ura di Gior-netti Anita, Roma, L. 50 .000 .

Borsa : S . Giovanni Bos"o, in ri"o-nos"enza ed invo"ando an"ora prote-zione, a "ura di Battaglia Luigi, Mi-lano, L . 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, invo"ando protezione eaiuto, a "ura di Mar"assa Letizia,Arquata S"rivia (AL), L . 50 .000.

Borsa : S. Giovanni Bos"o, invo-"ando sempre protezione, a "ura diN.N., L . 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, in ringraziamento e in-vo"ando an"ora protezione, a "ura diColonnello Briell Anna, Milano, L .50 .000 .Borsa : S . Giovanni Bos"o, in rin-graziamento e per invo"are protezionee benedizione sui miei "ari, a "ura diCanavese Giuseppina, Mondovì (CN) .L. 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, in rin-graziamento per i quarant'anni di ma-trimonio, a "ura dei "oniugi Perego

Borsa : In suffragio di Correra Elvira,a "ura del fratello Dott. Tommaso,Campobasso, L. 50 .000 .Borsa: A Mons . Cimatti, "on immu-tata ri"onos"enza, a "ura di FerraroRag . Oreste, Torino, L. 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e, S . Gio-vanni Bos"o e S . Domeni"o Savio,ringraziando per guarigione ottenutae per altre grazie e an"ora invo"andoprotezione, a "ura di Donata Angelo,A""ettura (MT), L . 50 .000 .

vanni Bos"o, invo"ando protezioneper la mia famiglia, a "ura di A.L .,L. 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Do-meni"o Savio, ringraziando ed invo-"ando an"ora protezione, a "ura diTestoni Leda Ved . Sara"eno, Napoli,L. 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, invo"ando protezioneper le famiglie De Giovannini-Ferrini,a "ura di De Giovannini Cav. Anto-nio, Bra (CN), L. 50 .000 .Borsa : In memoria del defunto DonFiorentino Valle, Salesiano, a "uradella Presidenza Ex Allievi di Fos-sano (CN), L. 50 .000 .Borsa: Maria Ausiliatri"e e DonBos"o, invo"ando protezione e "on-forto, a "ura delle sorella UsseglioClementina e Albertina, L. 50.000 .Borsa: Madre Mazzarello, in me-moria di Giovanni Strevella, a "uradelle Ex Allieve Istituto Imma"olata,Novara, L . 50 .000 .Borsa: Divina Provvidenza, a "uradi Boglione Fran"es"o, TO, L. 50.000 .Borsa : S . Giovanni Bos"o, a "uradi Lu""o Vittorio, L . 50 .000 .Borsa : Gli Edu"atori al loro Santo,in memoria del Prof. Ottorino Van-zaghi ed Erminia Brunetti Ved. Van-zaghi, a "ura dell'Unione Don Bos"ofra Edu"atori, Torino, L . 50 .000 .Borsa : Don Bos"o e Don FilippoRinaldi, a "ura di Bogino Lina, To-rino, L . 50.000 .

Borsa : Maria Ausiliatri"e, aiutami,a "ura di Perotti Assunta, Torino,L . 50 .000 .Borsa: Sa"ro Cuore di Gesù e Ma-ria Ausiliatri"e : per"hé proteggano lamia famiglia, a "ura di Al"hieri El-vira, Torino, L. 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, per gra-zia ri"evuta e per invo"are "ontinuaprotezione per la mia Alba, a "uradi G.C. Sampierdarena, L. 50.000 .Borsa : In suffragio di mia sorellaFollis Maria, a "ura di Follis Cate-rina, Borgomasino (TO), L. 50.000 .Borsa : In suffragio di Follis Giovannie Pellerei Caterina, a "ura di FollisCaterina, Borgomasino (TO), L .50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, per"hé "i protegganosempre, a "ura di Motto Fran"es"oe Teresina, A"qui (AL), L . 50 .000.Borsa : Beato Don Rua, per graziari"evuta e per implorare altri favori,a "ura di Dossa Piegolotto Erminia,L . 50 .000 .Borsa : In suffragio dei defunti diB.M., a "ura di N.N ., Cuorgné (TO),L. 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e DonBos"o, per ringraziamento e invo"andoprotezione, a "ura della Famiglia Fer-raro Carlo, Torino, L. 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, invo"ando il loro aiuto,in memoria e suffragio di Bellario Fran-"is, a "ura di Burgani Maria, Torino,L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, in me-moria e suffragio di Galasso RenoglioMaria, a "ura del marito e della figliaGiovanna, Torino, L . 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatri"e, in rin-graziamento per l'aiuto ottenuto pergli studi della figlia, a "ura di unamamma, L. 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, invo"ando una nuovagrazia, a "ura di Bisotti Liliana, L .50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, S . Gio-vanni Bos"o e S. Domeni"o Savio :aiutatemi, a "ura di Bosetti Maria,Turbigo (MI), L . 50 .000 .Borsa : In memoria del Prof. Anto-nino Bringheli, a "ura di BringheliStefania, Messina, L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, pregan-dola per"hé mi aiuti a fare una buonamorte, a "ura di Morelli Argia, Roma,L. 50 .000 .Borsa : S. Giovanni Bos"o e SantiSalesiani, a "ura di Galli Maria,Pieveottoville (PR), L. 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, a "ura di Salvu""iS"arpetti Ida, Morrovalle (MC), L .50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, in memoria e suffra-gio del marito Fran"es"o, a "ura diPizzi Fortunatina, Condofurri Marina(RC), L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e e S . Gio-vanni Bos"o, per grazia ri"evuta,a "ura di Coffano Olimpia, Novi Li-gure (AL), L . 50.000 .Borsa : S . Giovanni Bos"o, in rin-graziamento e in suffragio delle Animedel Purgatorio, a "ura di B.M. Car-magnola (TO), L. 50 .000 .Borsa : Beato Mi"hele Rua, in suf-fragio dei familiari defunti, a "uradi Masala Angelina - Bosa (NU),L . 50 .000.Borsa : Sa"ro Cuore di Gesù e Ma-ria Ausiliatri"e, a "ura di N.N .,L . 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatri"e, S. Gio-vanni Bos"o e Papa Giovanni, perri"onos"enza e implorando protezioneed aiuto, a "ura di Masetti Rosa edEttore, Genova Pegli, L. 50 .000 .Borsa : Gesù Sa"ramentato e Ma-ria Ausiliatri"e, in suffragio delleAnime del Purgatorio, a "ura di Aliot-ta Pietro, Roma, L . 50 .000.

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Leo S"heff"zyk, attento e sensibile osservatoredelle inquietudini umane,affronta in questo saggio gli aspetti più dibattutisu Dio e sul nuovo modo di parlare di Lui .

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