Giuseppe Verdi Messa da Requiem - Fucina Italia · Agnus Dei, qui tollis peccata mundi dona eis...

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Giuseppe Verdi Messa da Requiem per soli, coro e orchestra Domenica 17 novembre 2013 ore 17 Modena, Teatro Comunale Luciano Pavarotti

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Giuseppe Verdi

Messa da Requiemper soli, coro e orchestra

Domenica 17 novembre 2013 ore 17

Modena, Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Giuseppe Verdi

Messa da Requiemper soli, coro e orchestra

Takashi KanaiDirettore

Yoko Abe sopranoGako Suzuki mezzosoprano

Gianni Leccese tenoreAlberto Rota basso

Sakura Choir JapanCoro Lirico Aurea Parma

Orchestra Giuseppe Verdi di Parma

In collaborazione con

Con il patrocino delConsolato Generale del Giappone a Milano

per “Il Giappone ama Verdi”per “Il Giappone ama Verdi”

Gentili Signore e Signori,

desidero ringraziarvi per essere intervenuti al concerto che, con il nostro “Sakura Choir Japan” abbiamo voluto si tenesse in questo straordinario Teatro dedicato a Luciano Pavarotti, qui a Modena, nel cuore della civiltà operistica italiana.

L’evento è stato prodotto e coordinato dalla società Heartful International.

Gli artisti del “Sakura Choir Japan” hanno lavorato insieme intensamente, per più di un anno, desiderosi di presentarsi a voi al meglio delle loro possibilità e quanto mai entusiasti per questa rara occasione di festa in musica.

Nel ringraziarvi ancora per essere qui ad accogliere il nostro coro e tutti gli artisti che saliranno sul palcoscenico questa sera, voglio destinare un mio particolare segno di gratitudine al Teatro Comunale Luciano Pavarotti che ci ha sostenuto nel progetto sin dal principio.

Spero possiate godere la magnifica musica del grande Maestro, dalla voce – e più anco­ra dal cuore – dei nostri artisti.

Heartful International Co., Ltd.Shichihei Yamakawa, Presidente e Amministratore Delegato

Solisti e coro

CoroBasso e coroMezzosoprano e coroSoprano, mezzosoprano e tenoreSolisti e coroSoprano e mezzosopranoTenoreBasso e coroSolisti e coro

Solisti

A doppio coro

Soprano, mezzosoprano e coro

Mezzosoprano, tenore e basso

Soprano, tenore e coro

Giuseppe Verdi

Messa da RequiemPer l’anniversario della morte

di Alessandro Manzoni

Prima rappresentazione

22 maggio 1874, Milano, Chiesa di San Marco

1 Requiem e KyRie

2 Dies iRae

Dies iraeTuba mirum

Liber scriptusQuid sum miserRex tremendae

RecordareIngemiscoConfutatisLacrimosa

3 OffeRtORiO

4 sanctus

5 agnus Dei

6 Lux aeteRna

7 LibeRa me

1 Requiem e KyRie

Requiem aeternam dona eis, Domine et lux perpetua luceat eis.Te decet hymnus, Deus, in Sion,et tibi reddetur votum in Ierusalem:exaudi orationem meam,ad te omnis caro veniet.Requiem aeternam dona eis, Domine:et lux perpetua luceat eis.

Kyrie eleison; Christe eleison.

2 Dies iRae

Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla,teste David cum Sibylla. Quantus tremor est futurus,quando iudex est venturus,cuncta stricte discussurus.

Tuba mirum spargens sonum per sepulchra regionum,coget omnes ante thronum. Mors stupebit et natura, cum resurget creatura,iudicanti responsura.

Liber scriptus proferetur, in quo totum continetur,unde mundus iudicetur.Dies irae!Iudex ergo cum sedebit,quidquid latet apparebit,nil inultum remanebit.

Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla,teste David cum Sibylla.

Quid sum miser tunc dicturus, quem patronum rogaturus,cum vix iustus sit securus?

L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. In Sion, Signore, ti si addice la lode,in Gerusalemme a te si compia il voto: esaudisci la mia preghiera, poiché giunge a te ogni vivente. L’eterno riposo dona loro, Signore,e splenda ad essi la luce perpetua. Signore pietà, Cristo pietà.

Giorno d’ira sarà quel giorno, quando il mondo diventerà cenere, come annunziarono Davide e la Sibilla. Quale spavento ci sarà all’apparire del Giudice, che su tutto farà un esame severo. L’alto squillo di tromba passerà ovunque sulle tombe e raccoglierà tutti dinanzi al trono. Natura e morte, con stupore, vedranno gli uomini risorgere per rendere conto al Giudice. Allora sarà aperto il libro sul quale tutto è segnato per il giudizio del mondo. Giorno d’ira!Davanti al Giudice, assiso in trono, apparirà ogni segreto, niente rimarrà impunito. Giorno d’ira sarà quel giorno, quando il mondo diventerà cenere, come annunziarono Davide e la Sibilla.

Nella mia miseria che dirò? che avvocato inviterò, se il giusto è appena sicuro?

1 Requiem e KyRie

2 Dies iRae

Rex tremendae maiestatis, qui salvandos salvas gratis,salva me, fons pietatis.

Recordare Iesu pie, quod sum causa tuae viae,ne me perdas illa die. Quaerens me sedisti lassus,redemisti crucem passus;tantus labor non sit cassus.Iuste iudex ultionis,donum fac remissionisante diem rationis.

Ingemisco tamquam reus,culpa rubet vultus meus:supplicanti parce, Deus. Qui Mariam absolvisti,et latronem exaudisti,mihi quoque spem dedisti. Preces meae non sunt dignae,sed tu, bonus, fac benigne,ne perenni cremer igne.Inter oves locum praesta,et ab haedis me sequestra,statuens in parte dextra.

Confutatis maledictis, flammis acribus addictis,voca me cum benedictis.Oro supplex et acclinis,cor contritum quasi cinis:gere curam mei finis.

Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla,teste David cum Sibylla.

Lacrimosa dies illa, qua resurget ex favillaiudicandus homo reus.Huic ergo parce, Deus.Pie Iesu Domine,dona eis requiem! Amen.

O Re di terribile maestà, che salvi chi vuoi, per tuo dono: salvami, o sorgente di amore! O Gesù amoroso, ricorda che per me tu sei venuto, non lasciarmi perire in quel giorno. Per cercarmi, ti sei affaticato; per salvarmi hai sofferto la croce; non sia inutile tanta sofferenza. O Giudice, giusto nel punire, concedimi il perdono prima del giorno del giudizio. Come un colpevole, io tremo, e il rossore è sul mio volto: o Dio, perdona chi ti supplica! Tu, che hai perdonato Maria ed esaudito il ladrone, a me pure hai dato speranza. Le mie suppliche non sono degne: ma tu, buono, concedi benigno che io non bruci nel fuoco eterno. Mettimi fra gli agnelli, e, separandomi dai capri, ponimi alla tua destra. Mentre saranno confusi i maledetti, e condannati al fuoco divorante, tu chiamami insieme ai benedetti. Ti supplico umilmente prostrato, con il cuore spezzato, come polvere: prendi al cuore il mio destino. Giorno d’ira sarà quel giorno, quando il mondo diventerà cenere, come annunziarono Davide e la Sibilla.

Giorno di pianto sarà quel giorno, quando dalle ceneri risorgerà il peccatore per ascoltare la sentenza. O Dio, concedigli il perdono! O pietoso Signore Gesù, dona loro il riposo. Amen.

3 OffeRtORiO

Domine Iesu Christe, Rex gloriae,libera animas omnium fidelium defunctorumde poenis inferni,et de profundo lacu:libera eas de ore leonis,ne absorbeat eas tartarus,ne cadant in obscurum:sed signifer sanctus Michaelrepraesentet eas in lucem sanctam;quam olim Abrahae promisistiet semini eius.Hostias et preces tibi, Domine,laudis offerimus:tu suscipe pro animabus illisquarum hodie memoriam facimus.Fac eas, Domine,de morte transire ad vitam,quam olim Abrahae promisistiet semini eius.Libera animas omnium fidelium defunctorum de poenis inferni, fac eas de morte transire ad vitam.

4 sanctus

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus, Deus Sabaoth. Pleni sunt coeli et terra gloria tua.Hosanna, in excelsis.Benedictus qui venit in nomine Domini.Hosanna, in excelsis.

5 agnus Dei

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi dona eis requiem.

Signore Gesù Cristo, Re della gloria, libera tutti i fedeli defunti dalle pene dell’inferno e dall’abisso. Salvali dalla bocca del leone; che non li afferri l’inferno e non scompaiano nel buio. L’arcangelo San Michele li conduca alla santa luce,che tu un giorno hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza. Noi ti offriamo, Signore, sacrifici e preghiere di lode: accettali per l’anima di quelli di cui oggi facciamo memoria. Fa’ che passino, Signore, dalla morte alla vita,Che tu un giorno hai promesso ad Abramo a alla sua discendenza.Libera tutti i fedeli defunti dalle pene dell’inferno, fa che essi passino dalla morte alla vita.

Santo, Santo, Santo, il Signore, Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.

Agnello di Dio, che prendi su di te i peccati del mondo, dona loro il riposo.

3 OffeRtORiO

4 sanctus

5 agnus Dei

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:dona eis requiem sempiternam.

6 Lux aeteRna

Lux aeterna luceat eis, Domine, cum sanctis tuis in aeternum,quia pius es.Requiem aeternam, dona eis, Domine,et lux perpetua luceat eis.

7 LibeRa me

Libera me, Domine, de morte aeterna, in die illa tremenda:quando coeli movendi sunt et terra,dum veneris iudicare saeculum per ignem.Tremens factus sum ego, et timeo,dum discussio venerit,atque ventura ira,quando coeli movendi sunt et terra.Dies illa, dies irae,calamitatis et miseriae,dies magna et amara valdedum veneris iudicare saeculum per ignem.Requiem aeternam, dona eis, Domine:et lux perpetua luceat eis.Libera me, Domine, de morte aeterna,in die illa tremenda.Libera me, Domine, quando coeli movendi sunt et terra, dum veneris iudicare saeculum per ignem.Libera me, Domine, de morte aeterna,in die illa tremenda.

Libera me!

Agnello di Dio, che prendi su di te i peccati del mondo, dona loro il riposo eterno.

Splenda ad essi la luce perpetua, Signore, insieme ai tuoi santi, in eterno, perché tu sei buono. L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua.

Liberami, o Signore, dalla morte eterna, in quel giorno pauroso quando cielo e terra saranno scossi, e Tu verrai a giudicare il mondo col fuoco. Sono terrorizzato e inorridisco, al pensiero del giorno del giudizio e della vendetta divina,quando cielo e terra saranno scossi.Sarà giorno di ira, di sciagure, di affanni, il grande giorno, il giorno dell’amarezza quando scenderai a giudicare il mondo col fuoco.Dona loro, o Signore, il riposo eterno e risplenda per sempre su essi la tua luce.Liberami, o Signore, dalla morte eterna, in quel giorno pauroso. Liberami, o Signore, quando cielo e terra saranno scossi,quando scenderai a giudicare il mondo col fuoco.Liberami, o Signore, dalla morte eterna, in quel giorno pauroso.

Liberami!

6 Lux aeteRna

7 LibeRa me

Note al programmaLa Messa da Requiem nasce in un momento particolare dell’itinerario artistico verdiano e della storia musicale italiana. Celebre a livello internazionale, Verdi aveva cominciato a subire attacchi dai giovani musicisti che avevano scelto Wag­ner come portabandiera delle novità. Il compositore, che in trent’anni aveva profondamente trasformato il melodramma italiano, non aveva necessità di met­tersi in gara ma, pur non dedicandosi al teatro, si teneva aggiornato sui nuovi orientamenti estetici. E se il “cromatismo wagneriano” stava minando alle basi i modelli compositivi, quasi in opposizione egli esclamava: “torniamo all’antico e sarà un progresso!”, intendendo per “antico” la grande tradizione polifoni­ca rinascimentale italiana, le cui strutture avrebbero dovuto ridare valore alla musica sacra, ma anche rinnovare in maniera originale la scrittura sinfonica e operistica.Verdi ‘riscopre’ la musica sacra e, alla fine degli anni Sessanta, partecipa col “Li­bera me” al progetto di una messa in memoria di Rossini, dove erano coinvolti altri compositori italiani, a ciascuno dei quali era stata affidata una sezione. La messa non venne poi eseguita, ma è importante per comprendere come il musi­cista avesse in mente l’idea di un Requiem e mancasse solo l’occasione giusta per realizzarla. Questa si presentò all’indomani della morte di Alessandro Manzoni, che Verdi (sono parole sue) stimava come scrittore e venerava “come uomo, modello di virtù e patriottismo”. Il lavoro, come detto, sarebbe stato poi eseguito la prima volta, con grande partecipazione di pubblico, nella Chiesa di San Marco a Milano in occasione del primo anniversario della scomparsa dello scrittore, direttore lo stesso Verdi e solisti il soprano Teresa Stolz, il mezzosoprano Maria Waldmann, il tenore Giuseppe Coppini e il basso Ormondo Maini.

* * *

La struttura anche musicale di un requiem differisce parzialmente da quella delle messe cui siamo abituati: dell’Ordinario rimangono “Kyrie”, “Sanctus” e “Agnus Dei” (quest’ultimo modificato nel testo) mentre vengono omessi “Glo­ria” e “Credo”, perché le parole non sono ritenute adatte all’occasione. Queste parti vengono sostituite con sezioni del Proprium missae della messa “pro defun­ctis”: l’introito “Requiem”, la sequenza “Dies irae”, l’offertorio “Domine Jesu”, il communio “Lux aeterna” e, talora, un conclusivo “Libera me, Domine”, respon­sorio appartenente non alla messa, ma all’ufficio dei defunti. Il testo offerto dalla liturgia è, come si potrà vedere, vario e tanto più ‘drammati­co’ quando splendidamente alterna il contrasto tra il terrore di fronte alla Morte (e soprattutto davanti al Giudizio), e la necessità di speranza e di consolazione per un evento ineludibile. E Verdi, che non dimentica di essere uomo di teatro, riesce quasi ‘visivamente’ a rendere con la musica l’avvicendamento di questi momenti psicologici così diversi.

All’inizio della prima sezione, “Requiem e Kyrie”, il tono sommesso e di sapore antico serve a creare il clima per una soave invocazione alla pace. Ma subito dopo esplode il “Dies Irae”, la sezione più ampia, varia e complessa di tutta la Messa. La struttura mutevole del testo medievale consente al compositore di accostare, come in un grande affresco, sezioni musicali assai differenti per organico ed espressione. I solisti diventano quasi personaggi che parlano in nome dell’uma­nità intera e gli strumenti dell’orchestra, spesso usati come solisti, assumono un valore quasi teatrale, come raramente si era visto fino a quel momento in una composizione non scenica. Ad accrescere poi il senso di terribile ineluttabilità del giudizio finale sta la ripetizione, altre due volte nel corso della sezione, del motto iniziale “Dies irae, dies illa”, motto che si trasforma così quasi in una sorta di minaccioso monito.A profondo contrasto con questo che può essere considerato il cuore emoziona­le dell’intera Messa sono le tre sezioni di “Offertorio”, “Sanctus” e “Agnus Dei”, che infondono una quiete dolce e serena, a tratti persino festosa.Nella visione verdiana però non ci può essere consolazione, e le ultime due se­zioni (“Lux aeterna” e “Libera me, Domine”) ci riportano al pensiero del gior­no tremendo, non più descritto nella spaventosa platealità della punizione, ma sofferto e meditato in una sorta di preghiera, solitaria ed intimistica anche se cantata dall’intero coro, che chiude questo capolavoro su un suggestivo ‘pianis­simo’ (Verdi indica ben quattro ‘p’ sulla partitura!) che rimette insieme il timore per il “dies illa tremenda” e la speranza mai sopita di essere liberati dalla “morte aeterna”.

* * *

Scrisse un cronista alla fine dell’Ottocento: “Il distintivo che metterà il Requiem di Verdi in un posto a parte nella storia dell’arte è il suo carattere tutto individuale, quello soprattutto di averne fatto una produzione, non già mistica, ma umana e drammatica, che va diritta al cuore, adattandosi sia alle volte scure e misteriose della chiesa sia all’ambiente sfolgorante del teatro. Se nel Requiem di Mozart do­mina il patetico, in quello di Cherubini la serena religiosità, in quello di Berlioz la terribilità, c’è invece in quello di Verdi il dolore e l’emozione”.Il tema liturgico della morte, insomma, non certo nuovo nella storia della mu­sica e nel percorso verdiano (era stato, anzi, uno dei punti centrali della sua esistenza, parte integrante della sua visione del mondo e fondamento del suo teatro), viene filtrato attraverso una esperienza musicale tra le più ricche in asso­luto e trova qui la sua espressione più matura e definitiva.

Maria Chiara Mazzi

Takashi Kanai

Takashi Kanai studia musica al College of Music di Kunitachi e Toho Gakuen. Prosegue con gli studi in direzione d’orchestra con Hideo Saito, Kazuyoshi Aki­yama, Seiji Ozawa. In seguito si reca alla Scuola di Musica di Salisburgo e studia sotto la guida di Herbert von Karajan.In Giappone dirige al Nikikai Opera House. Fra le sue migliori esecuzioni figu­rano Boris Gudunov e quattro opere di Mozart in occasione del 20° anniversario del Nissei Theatre.Dirige, inoltre, alla Stefano Opera House in qualità di Maestro del coro. Diret­tore stabile della Tokyo Music Society Orchestra, il repertorio di Takashi Kanai spazia dall’opera lirica al balletto.Realizza varie incisioni, fra le altre, con la Tokyo Symphony Orchestra, la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra e la Nihon Symphony Orchestra.Attualmente è direttore musicale della Tokyo Opera, del Tokyo Music Theatre e della Concert Academy del Giappone e direttore stabile della Tokyo Memorial Orchestra.

Yoko Abe

Diplomata in musica, Yoko Abe termina il corso di specializzazione d’opera liri­ca presso l’Università Nazionale di Belle Arti di Tokyo. Studia sotto la guida di Watanabe Takanosuke, di Ko­ Jo­ ji, di Ono Teruko e di Elena Obraztsova. Ancora studentessa, debutta nel Messiah di Händel. Fra le opere nelle quali si esibisce figurano La Vedova Allegra, Le Nozze di Figaro, Un Ballo in Maschera, Gianni Schicchi. Come interprete di musica sacra, esegue le Messe da Requiem di Mozart, Brahms, Fauré, la Messa di Santa Cecilia di Gounod e lo Stabat Mater di Rossini.Nel 2006 al Teatro degli Stati di Praga, si esibisce nel Requiem di Mozart. L’anno seguente, al Teatro Bunkakaikan di Tokyo, è interprete nel Requiem di Miki Mi­noru, rappresentato per la prima volta e diretto dallo stesso compositore. Nel 2009 al Musikverein di Vienna interpreta Ein Deutsches Requiem di Brahms. Nel 2010 al Teatro Tokyo Metropolitan delle Arti, è solista nella Missa Solemnis di Be­ethoven, con la Tokyo Philharmonic Orchestra e, l’anno seguente, nella Sinfonia n. 9 di Beethoven alla Gewandhaus di Lipsia.Il 5 dicembre di quest’anno, si esibirà nel Requiem di Mozart nel Duomo di Santo Stefano a Vienna.È membro dell’Associazione di Musica Italo­Giapponese, della Società Musicale Giappone­Russia e della Fondazione d’Opera Nikikai.

Gako Suzuki

Gako Suzuki si diploma in canto presso l’Università delle Arti di Tokyo, frequen­tando in seguito il Master of Arts degree. Durante gli studi debutta nella Messa in do maggiore di Franz Schubert. Si specializza nel genere oratoriale, interpretando musiche di Verdi, Vivaldi, Schubert, Kodaly, Dvorák, Bach, Mozart, Mahler, Ros­sini, Haydn, Beethoven e Händel. Interpreta Carmen, La Traviata, Cavalleria Rusticana e si esibisce in Concerti di Gala in Giappone. Canta in concerti commemorativi (fra gli altri, al Concerto per il 120° anniversario del trattato di amicizia tra Giappone e Thailandia, quello per l’entrata della Bulgaria nell’Unione Europea e al concerto dedicato ai 25 anni dal trattato di pace tra Giappone e Cina). Si esibisce, inoltre, al Sofia Music Festival in Bulgaria, al Bulgaria­ Japan Festival, al concerto Japan­Russia joint, al concerto di beneficienza per Family Association of Abducted Japanese to North Korea, al Music Festival at Rheinland­Pfalz, Germania, in un concerto con la National Symphony Orchestra of Ukraine e the Ukraine Chorus Dumka e in un concerto per il supporto a Cambodian children’s education.

Gianni Leccese

Gianni Leccese si dedica allo studio del canto lirico sotto la guida del soprano barese Lucia Naviglio. La sua attività concertistica inizia su invito di prestigiose istituzioni internazionali, enti e associazioni culturali nazionali e regionali. Se­gue i suoi Corsi di Alto Perfezionamento in Canto Lirico presso l’Accademia Internazionale di Osimo(An) e prepara il repertorio con il soprano Alla Simoni. Il debutto operistico arriva con il personaggio di Peppe­Arlecchino in Pagliacci di Leoncavallo. Segue La Traviata di Verdi dove è Gastone. Tiene concerti in Cina e in Indonesia, interpretando pagine del repertorio operistico italiano. Canta con diversi ensemble musicali e orchestre sinfoniche. In concerto, nel suo repertorio figurano, fra le altre, Norma, Amico Fritz, Bohéme, La Traviata, Madama Butterfly, Il Trovatore, Tosca, Rigoletto, Il Cavaliere Errante di Tommaso Traetta.

Alberto Rota

Nato a Bergamo nel 1968, inizia gli studi presso il Conservatorio G. Donizetti. Debutta nel 1993 nell’opera Madama Butterfly dopo aver vinto il XLII Concorso internazionale G. Belli di Spoleto. In seguito interpreta vari ruoli in opere di Puccini (La Bohéme e Tosca), Bellini (I Capuleti e i Montecchi, Norma e I Puritani), Donizetti (Lucia di Lammermoor e Il diluvio universale), Verdi (Il Trovatore, I due Foscari, Stiffelio, Rigoletto, Simon Boccanegra, Attila, Ernani, Aida e Macbeth), Mozart (Il flauto magico), Rossini (Il Barbiere di Siviglia) nei maggiori teatri italiani.Svolge inoltre un’intensa attività concertistica dedicata alla musica sacra e lirica: varie esecuzioni della Petite messe solennelle dirette da Romano Gandolfi e da Bru­no Casoni per il Teatro Regio di Torino, la collaborazione all’incisione del disco Between Friends di Ramon Vargas edito dalla RCA a l’interpretazione della Passio-ne secondo San Marco di Perosi in Sala Nervi, alla presenza di Giovanni Paolo II.

Sakura Choir Japan

Sakura Choir Japan prende il nome dal fiore di ciliegio, il più amato nel sol le­vante e il più carico di significato, simbolo di sincerità, onestà d’intenti, purezza, la cui vita è destinata a essere splendente, a dare grandi emozioni, ma a durare lo spazio di una festa. Il Sakura Choir prende vita infatti con lo scopo di eseguire a Modena, città del bel canto la cui cultura operistica è riconosciuta nel mondo, il Requiem di Verdi nell’anno del Bicentenario della nascita del compositore.Progetti analoghi sono già stati realizzati con successo in prestigiosi teatri, quali il Concertgebouw di Amsterdam (2007), il Musikverein di Vienna (2011) e l’Au­ditorium Verdi di Milano (2012).

Coro Lirico Aurea Parma

L’Associazione Coro Lirico Aurea Parma, nasce dalla volontà di un gruppo di artisti del coro del Teatro Regio di Parma, di divulgare e approfondire la co­noscenza della musica lirica verdiana. Nel repertorio della compagine figurano titoli operistici tra i più famosi del panorama melodrammatico italiano e stranie­ro, quali Carmen di Bizet, La Traviata, Il trovatore, Rigoletto, Nabucco, Aida di Verdi, Madama Butterfly, Tosca, L’Elisir d’amore di Puccini, La Bohème, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor di Donizetti, Il Barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, Cenerentola di Rossini, senza escludere le pagine più famose del repertorio sinfonico e ca­meristico. Il debutto del coro avviene il 4 ottobre 2012 nella Chiesa del “Sacro Cuore” a Busto Arsizio nella Messa da Requiem di Verdi. Il concerto, che riscuote il consenso di pubblico e critica, viene ripetuto nella Basilica di S. Antonio a Milano, nella Basilica di S. Nicolò a Lecco, nel Duomo di Desenzano del Garda, nella Chiesa di San Marco a Gardone Valtrompia e nella Chiesa Arcipretale di Longarone, a ricordo solenne, nel cinquantesimo anniversario, del disastro del Vajont. Numerosi gli impegni lirici che vedono protagonista il Coro Lirico Au­rea Parma, il cui debutto al Teatro Regio di Parma avviene, a giugno 2013, nel Mefistofele di Arrigo Boito.Dalla sua fondazione, il coro è guidato da Emiliano Esposito.

Orchestra Giuseppe Verdi di Parma

L’Orchestra Giuseppe Verdi di Parma nasce nel 2005 ed è il coronamento di un più che decennale lavoro produttivo di CE.F.A.C. (Centro Formazione Alta Cultura) in ambito musicale. La compagine annovera al suo interno alcuni fra i più rinomati professori provenienti dalle maggiori orchestre lirico sinfoniche e cameristiche del nord Italia: Filarmonica Arturo Toscanini, Orchestra del Teatro Regio di Parma, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra da Ca­mera di Mantova, I Solisti Veneti, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. Nel corso degli anni si è esibita in importanti produzioni liriche e sinfoniche nei principali teatri dell’Emilia Romagna, consolidando un repertorio compren­dente i principali titoli del melodramma otto/novecentesco (La Traviata, Rigo-letto, Aida, Il Trovatore, I Lombardi alla prima crociata, Il Barbiere di Siviglia, Carmen, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Turandot, Madama Butterfly, Suor Angelica, Gianni Schicchi, Le Nozze di Figaro). Fra le produzioni eseguite nel Duomo di Milano, a partire dal 2009, figurano: prima assoluta di Everyman, opera sacra composta da Maurizio Fabrizio, con Angelo Branduardi, Pino Mango, Laura Valente, Omero Antonutti; Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, diretta da Piergiorgio Moran­di (concerto per l’Europa); Assassinio nella Cattedrale, tragedia per musica di Il­debrando Pizzetti, ispirata al dramma omonimo per il teatro di Thomas Stearns Eliot e diretta per l’occasione da Claudio Scimone.

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Biglietteria del Teatro Comunale Luciano Pavarotticorso Canalgrande 85 - 41121 Modenatelefono 059 203 3010, fax 059 203 [email protected]

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• I biglietti, essendo titoli fiscali, potranno essere sostituiti o annullati solo il giorno stesso dell’acquisto.

• I biglietti non sono duplicabili, pertanto in caso di smarrimento o dimenticanza e in assenza di una qualunque attestazione dell’avvenuto pagamento, dovranno essere nuovamente acquistati.

• Le persone con difficoltà motorie – e gli eventuali accompagnatori - potranno acqui-stare biglietti esclusivamente nei posti che possano soddisfare le esigenze di sicu-rezza sia loro personali che della struttura. Per ogni necessità di accompagnamento e di assistenza e per informazioni, le persone interessate possono rivolgersi al per-sonale di sala e al personale del Teatro. L’accesso alla platea è facilitato da scivoli.

• Lo spettatore deve essere munito di biglietto da esibire su richiesta del personale di sala addetto al controllo, unitamente al documento attestante l’eventuale riduzione ed è tenuto a occupare il posto assegnato.

• La Direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti dei posti già assegnati per esigenze tecniche connesse con la realizzazione dello spettacolo.

• A concerto iniziato non è consentito l’accesso alla platea: coloro che giungono in ritardo sono invitati a rivolgersi al personale di sala.

• Per motivi di sicurezza è obbligatorio depositare in guardaroba oggetti ingombranti (ombrelli, zaini, passeggini, valige, ecc).È altresì opportuno depositare in guardaroba soprabiti, cappotti e cappelli.

• Il pubblico è invitato a spegnere i telefoni cellulari prima dell’inizio dello spettacolo per non arrecare disturbo agli spettatori e agli artisti.

• Tutte le consumazioni dovranno essere effettuate esclusivamente presso il bar del Teatro.

• È severamente vietato scattare fotografie con qualsiasi mezzo e/o effettuare regi-strazioni audio/video.

La Direzione si riserva di apportare ai programmi eventuali modifiche che si rendesse-ro necessarie per cause di forza maggiore.