Bollettino n. 3

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LFH- FHD NON SI FERMERA LA MARCIA FINITE LE ELEZIONI RIPARTE L’ASSALTO AL FUTURO DI CASAPOUND ITALIA. CON LA BENEDIZIONE DEL VATE. BOLLETTINO cosa si muove in CasaPound Italia MARZO 2013 NUMERO 3

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Marzo 2013: D'Annunzio | Chavez | compro oro | websupporter | rockstars

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NON SI FERMERA LA MARCIAFINITE LE ELEZIONI RIPARTE L’ASSALTO AL FUTURO DI CASAPOUND ITALIA. CON LA BENEDIZIONE DEL VATE.

BOLLETTINOcosa si muove in CasaPound Italia

MARZO2013

NUMERO

3

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A conti fatti questa elezione ci lascia la certezza di avere espresso un candidato politicamente maestoso per giudizio unanime degli stessi avversari, un programma ottimo che infatti è stato saccheggiato a destra e a manca, una cam-pagna elettorale gestita brillantemente con un centesimo dei fondi di tutti gli altri e una generosità militante senza pari, credo, in tutta Europa.

Il dato numerico finale va certo contestualizzato, ma è fuor di dubbio che non sia commisurato a tale sforzo.

Tra noi e il meritato consenso si sono frapposti ostacoli apparentemente insormontabili: il richiamo del voto utile contro i “comunisti” (gli stessi “comunisti” ai quali il destinatario di quel voto utile offriva il governissimo a scrutinio ancora non ultimato), il richiamo di un voto di protesta più superficiale e qualunquista ma con una potenza di fuoco per ora ben più ampia della nostra, il richiamo identitario di chi, pur prossimo alle nostre idee, non riesce a svincolarsi da certi giri per debolezza di carattere o per bieco tornaconto. A ciò si aggiunga la visibilità del simbolo, migliorata esponenzialmente ma ancora inferiore a quella di loghi vuoti di idee e militanti eppur ancora efficaci verso un certo elettorato. E non dimentichiamo l’inchiesta di Napoli e la disinformazione sulla nostra presenza sulla scheda, due colpi che avrebbero ucciso chiunque e che invece noi abbiamo superato quasi in scioltezza, ma che è difficile im-maginare non abbiano avuto proprio alcun effetto sul risultato finale.

Detto questo, CasaPound insegna che sia individualmente che collettivamente gli alibi, le scuse e le giustificazioni sono inutili e fastidiosi. Che se manchi in qualcosa la colpa è tua a prescindere. Che se un ostacolo ti sembra insu-perabile evidentemente devi avere più fede, più palle, più tenacia, più carattere. Quindi ciò che c’è da fare adesso è solo lavorare ancora di più, lavorare ancora meglio, gettare il cuore oltre l’ostacolo, avere consapevolezza che il prossimo ostacolo sarà due volte più grande e che quindi noi dovremo essere dieci volte più cazzuti.

Le elezioni sono finite e sul tavolo resta una certezza: la maggior parte dei nostri consensi non si limitano al voto in cabina elettorale, ma sono l’adesione concreta ad un movimento che ha portato sulla scena politica una visione completamente nuova, giovane e dinamica, in grado di trasmettere a chi ha modo di conoscerci il nostro “disperato amore” per l’Italia.I nostri voti, sono i nostri voti. Non li abbiamo tolti a nessuno. E non si spostano.Possiamo solo crescere, e ricominciamo da oggi. Tornando a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni:

A. Scianca + S. Di Stefano

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abbattere i cancelli su cui è scritto “vietato”.

IN MARCIA

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IN MARCIA

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COMPRO OROUna nuova forma di usura e rici-claggio

Lucca, 14 marzo – Locandine di denuncia e ‘sacchi dei ricordi’ con su scritto “2 Matrimoni”, “3 Batte-simi”, “4 Comunioni”. Gli attivisti di CasaPound Italia li hanno lasciati nella notte davanti ai compro-oro di Lucca e altre città toscane per denunciare cosa si na-sconde dietro questo genere di negozi.

“Quello dei Compro-oro – spiega CasaPound Ita-lia Lucca – è un fenomeno in forte crescita che, ali-mentato dalla crisi, in molti casi si è trasformato in un nuovo monte dei pegni, dove la gente cancella i propri ricordi per un manciata di euro.

Inoltre – prosegue la nota – i dati evidenziano come questa enorme mole di soldi sia diventata negli anni un business appetibile per le mafie e non solo, aven-do un rischio d’impresa quasi nullo e una legislazione lacunosa su tutta la filiera. Secondo statistiche recenti dei circa 30mila punti vendita aperti in Italia solo meno di 350 risultano registrati alla Banca d’Italia e circa il 14% dei Compro-oro produce azioni illegali, spesso diventando una ‘lavanderia’ per denaro sporco”.

“Con questa azione – conclude CasaPound Italia – vogliamo chiedere con forza una regolamentazione più stringente (istituzione di un apposito albo al qua-le tutti i negozi devono essere registrati, obbligo di tracciabilità degli oggetti venduti e applicazione delle norme anti-riciclaggio) per un settore in cui non tutto ciò che è oro luccica”.

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Internet: al via tesseramen-to 2013 dei web supporter di CasaPound, “grillini e Ano-nymous dimostrano la loro omologazione, noi unici veri ‘pirati’ della rete”

Roma, 22 marzo – Torna la chiamata di CasaPound Italia ai web supporter, i militanti online che dal 2010 esistono con un proprio tesseramento. Da oggi sono aperte le iscrizioni 2013, per chi vuole conferma-re o avviare il proprio impegno virtuale. Le modalità per entrare a far parte di questo “esercito del web” sono rimaste invariate: per aderire bastano 10 euro e un click. Iscrizione e pagamento, infatti, si possono fare diretta-mente sul sito dell’associazione, www.casapounditalia.org, e at-traverso il sistema di pagamen-to più utilizzato e sicuro del web: Paypal.

La tessera sarà inviata diretta-mente a casa, mentre gli iscritti a facebook ne riceveranno an-che una versione virtuale, che potranno esporre sul proprio profilo.

“Questo tesseramento arri-va in un momento particolare, perché – spiega il responsabile del progetto per CPI, Cristiano Coccanari – nel giro di poche settimane sono cadute molte maschere e si è visto che i web supporter di CasaPound Italia

sono gli unici veri “pirati” della rete. Con i grillini impegnati a pran-zare alla buvette o a litigare tra di loro e Anonymous che lancia appelli come un qualsiasi grup-po di intellettuali tromboni, noi ci dimostriamo l’unico vero ba-luardo di libertà e non omologa-zione presente in rete. Non a caso – conclude l’espo-nente di Cpi – sul web come nelle piazze i nostri ‘supporter’ non fanno che aumentare”.

WEBSUPPORTER

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IlVate

il Comandante,il Principe di Montenevoso,

il poeta,il soldato,

l’eroe di guerra.D’Annunziola rockstar,

l’uomo totale.

Il 12 marzo Gabriele D’Annunzio ha com-piuto 150 anni. Portati benissimo.

CasaPound Italia ha deciso di fe-steggiarlo sul web, con una cam-pagna mediatica, e sul territorio, con striscioni che sono apparsi in varie città italiane, imprimen-do nuovamente sui muri delle città i motti dannunziani, le sue visioni, i suoi aforismi fulminanti.Un tentativo di omaggiare il Vate con gesti beffardi, da parte di chi, an-che se non volesse (ma vuole), rappresenta la comu-nità politica ed esistenziale che ha ereditato il lascito di Gabriele D’An-nunzio. Un’eredità non scritta sulla carta, che pure il Poeta dominava e ca-valcava con la parola. Nè fatta solo con le gesta che sembrano troppe per una sola persona, per una sola vita. Un’eredità si può dire fatta di ogni sfumatura del Comandante, di ogni piuma delle sue ali.Ereditare qualcosa dall’Immaginifi-co signifca incarnare, e non incas-sare. Incarnare il legionario fiumano ‘del terzo millennio’, il fare ardito, l’ironia bruciante e geniale, la veste dell’anarca come quella del soldato, le visioni trascendenti, l’ipotesi di apoteosi della Bellezza e del Su-blime. La poesia al potere, l’Energia che D’Annunzio ha prima cantato, poi usato per forgiare la Reggenza del Carnaro, e sempre vissuto.D’Annunzio attualissimo, perchè classico e moderno, arcaico e fu-turista allo stesso tempo. Dettava la moda, dava il nome alle cose, dipingeva i confini del mondo cir-costante, gettando le basi di mille intuizioni successive.

Uomo totale, rockstar ante litteram, è riuscito a fare della propria vita un’opera d’arte. E per questo vive per sempre in un pantheon esclu-sivo dove stanno in pochi.Ha preso a schiaffi la stupidità sfi-dandola con la propria penna, più pungente della spada.Ma sul tavolo non si è ingobbito, ed è volato nei cieli della Prima guerra mondiale, uscendo con più meda-

glie di un militare di carriera, lasciando un occhio in omag-gio alla Vittoria, e spronando l’Italia a seguire le sue orme di luce.Ma l’Italia liberale non poteva reggere la fanteria spiritua-

le uscita dalle trincee della Guerra, e mutilò la Vittoria, come il mutilato D’Annunzio non poteva accettare. Il poeta, il Vate, il soldato, diven-ta allora Comandante della palla di fuoco di arditi e legionari che inva-dono Fiume come fiume in piena, come mare di vita, come festa della rivoluzione.Fra il serio e il faceto, la brace dan-nunziana dette a Fiume un governo, un sogno e una Carta costituzionale, la Carta del Carnaro, che anticipa-va di decenni costituzioni ben più celebrate, che in molti casi non si sono nemmeno avvicinate al testo dannunziano-deambrisiano.Mentre una parte dell’Italia guar-dava Fiume come il gioco di un bambino viziato, un’altra parte ca-piva invece cosa stava succeden-do, perchè gli pompava in petto lo stesso cuore, e nelle vene lo stesso sangue.Sarà la marea nera che affogherà un’Italia non all’altezza degli ita-liani, traslando il sogno dalla ‘città olocausta’ a tutto il Paese.Un’altra causa dell’anima, sempre con la F maiuscola.

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ardisco

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LUCCA, 11 marzo - “Patria, socialismo o muerte - onore a Hugo Chavez”. Questo il testo degli striscio-ni affissi nella notte in 50 città d’Italia dai militanti di Casa-Pound Italia, che con questo gesto hanno voluto onorare il leader venezuelano recente-mente scomparso. A Lucca lo striscione è stato af-fisso in Via Catalani.

“Con la morte di Chavez, pe-raltro avvenuta in circostanze assai sospette – spiega Cpi in una nota – se ne va un fiero avversario di quelle stesse oligarchie che stanno met-tendo in ginocchio l’Italia. E’ forse ancora presto per tracciare un bilancio definitivo della rivo-luzione bolivariana, contraddi-zioni comprese, ma in un’epoca in cui la sovranità e la libertà dei popoli sono messe ovunque in discussione non possiamo non celebrare un fermo oppositore della globalizzazione, che è ri-uscito a ridare speranza al suo popolo e all’intera America La-tina”.

Per CasaPound “chi discute della democraticità di Chavez dimo-stra di non saper rinunciare a un certo senso di superiorità tutto occidentale quando parla di ciò che accade nel resto del mondo. Il presidente venezuelano ha in-fatti sempre trionfato in elezioni libere e ultra-controllate dagli osservatori internazionali. In un momento in cui la ‘civile’ Europa teorizza lo stato d’ec-cezione finanziaria, impone

governi mai eletti da nessuno e guarda con sempre mag-giore sospetto alla sovranità popolare ci sembra offensivo e fuori luogo ogni dubbio sul pe-digree democratico di Chavez”.

Cpi precisa infine che “non ci interessa incasellare la ri-voluzione bolivariana in una qualche etichetta politica. Il modo in cui il suo socialismo si è coniugato con la nazione e con la spiritualità, in espli-cito superamento del marxi-smo-leninismo, ci basta per onorarlo. Sentiamo del resto come nostre le parole che Chavez ha fat-to sue ripetendo il giuramento pronunciato 200 anni fa da Bo-livar, peraltro proprio a Roma: ‘Giuro per il Dio dei miei padri. Giuro sul mio onore e sulla mia Patria che non darò riposo al mio braccio né pace all’anima mia fino a quando non avrò spezzato le catene che ci opprimono’. Salutando Chavez, possiamo ricordarlo con le stesse parole che Benito Mussolini riserva-va al Libertador: ‘Con animo e genio di condottiero condusse i suoi uomini oltre vette ritenute inviolabili; non schiavo di set-te né di ideologie, assurse alla concezione dello Stato unitario poggiato sulle grandi forze della nazione’”.

Chavez

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La Regione Toscana ha stanziato 442.000 euro per la “cultura della Resistenza”.

“E’ di 442.00 euro lo stanziamento complessivo delibe-rato oggi dalla Regione Toscana per la tutela e la va-lorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della resistenza e per la promozione di una cultura di libertà, democrazia, pace e collabora-zione tra i popoli”, si legge nella nota della Regione.

In un momento di gravissima crisi economica, CasaPound Italia ritiene che tali stanziamenti siano una vera offesa nei confronti di chi non arriva alla fine del mese o chi ri-schia seriamente di restare senza un tetto sopra la testa.

Il governatore Rossi continua a piangere sostenendo che le casse regionali sono vuote e poi riesce a trovare quasi mezzo milione di euro da regalare ai suoi compagni di partito.

Quei soldi potrebbero essere impiegati per dare ossigeno alle imprese in grave crisi, strozzate dalle banche che non concedono più fidi, oppure per migliorare le condizioni del trasporto pubblico regionale, sia su gomma che su rotaia, che ormai sta assumendo sempre più le sembianze di un trasporto con carri bestiame. Insomma, di destinazioni più utili ed urgenti ce ne sareb-bero a decine.

La ‘cultura della Resistenza’ è in realtà cultura dell’odio, di chi vorrebbe perpetrare ancora gli schemi della guerra civile, di chi ha costruito la propria storia, il proprio ruolo, i propri ricatti, sulla base di una studiata campagna di retorica resistenziale.

I soldi pubblici devono servire per risollevare gli italiani in difficoltà, e non per finanziare strutture autoreferenziali e inutili.

MARCIOIL

CASAPOUND ITALIA SI E’ SCAGLIATA CONTRO I SOLDI REGALATI DALLA REGIONE TOSCANA

ALLA ‘CULTURA DELLA RESISTENZA’, OVVERO AD UNA POLTIGLIA TUMEFATTA DI RETORICA,

OSSIMORO ESISTENZIALE E AUTOREFERENZIALITA’.

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RICORDA23 MARZO - UDINEManifestazione della Foresta Che Avanza, gruppo ambientalista di CasaPound, contro la Harlan che pratica la vivisezione.

20 APRILE - ROMAConcerto della Compagnia dell’anello, ad Area 19, la stazione della metro occupata da CasaPound sopra l’Olimpico.

ABBIAMORICORDATOFOIBEIl 9 marzo CasaPound Italia ha partecipato al Corteo in ricordo dei martiri delle Foibe a Firenze.

CHAVEZL’11 marzo con uno striscione in Via Catalani, perchè con la morte di Chavez se ne è andato un fiero av-versario di quelle stesse oligarchie che stanno mettendo in ginocchio l’Italia.

D’ANNUNZIOIl 12 marzo abbiamo ricordato il 150° anno della nascita del poeta-soldato, genio italico.Le sue beffe, l’impresa fiumana, il suo estro, la sua poesia al potere (altro che ‘68), la sua vita ardita, sono ancora oggi di esempio, di monito a “fare della propria vita un’opera d’arte”.

ORARImartedi e giovedì: 18.30 - 20.00martedì: 22.00 - 23.30sabato pomeriggio

CASAPOUND ITALIA - LUCCA Via M. Rosi 63 centro [email protected] 3205032

* David Bowie | rockstar

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“Rockstars are fascists” *

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