Bollettino Febbraio 2004

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- Anno 90 - n. 1 - 2 - Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale Pag. 2 Don Fulvio? Sì il viceparroco Pag.3 Saluto a don Gianfranco dalla Confraternita Pagg. 3-4 Gennaro Pessini: ieri come oggi Pagg. 4-5 La teoria del tortellino Pag. 5 La prima "bancarella del mondo" del Commercio Equo-Solidale Pag. 6 Il nostro viaggio missionario in Perù Pagg. 6-7 Presepe vivente Pagg. 7-8-9 Concerto di Natale Pagg. 10-11 Dai liguri sino ai goti: le antiche vicende degli iriensi di Castelnuovo Pag. 11 WWW.Carnevale.Oratorio.org Pagg. 12-13 Ora tocca alla navata destra e alla controfacciata Pag. 14 Riemerge dalla struttura dell'Opera Pia Balduzzi la chiesa di San Francesco costruita nel 1221 Pag. 15 Beata? Si presto Pagg. 16-17 Immagini di un tempo: la chiesa della Pace Pagg. 17-18 Rendiconto anno 2003 chiesa di san Ignazio Pag. 18 Pagg. 19-20 Le vostre offerte - Gennaio - Febbraio - 2004 - PERIODICO MENSILE DELLA PARROCCHIA Ss.PIETRO e PAOLO - Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL - - Direttore Responsabile: Dott. Roberto Delconte - Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan - Impaginazione: P.Luigi Bloise - Stampa della Tipografia DIEFFE (s.n.c.) di Franco Fornito e Nando De Stefani Castelnuovo Scrivia (AL) - BOLLETTINO Giornale della comunità cristiana di Castelnuovo Scrivia PARROCCHIALE HABEMUS PARROCO f o t o C o n t r o l u c e

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Pag. 15 Beata? Si presto Pagg. 16-17 Immagini di un tempo: la chiesa della Pace Pagg. 17-18 PERIODICO MENSILE DELLA PARROCCHIA Ss.PIETRO e PAOLO - Gennaio - Febbraio - 2004 - Pag. 11 WWW.Carnevale.Oratorio.org Pagg. 12-13 Ora tocca alla navata destra e alla controfacciata Pag. 14 - Anno 90 - n. 1 - 2 - Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale Pag. 2 Don Fulvio? Sì il viceparroco Pag.3 Saluto a don Gianfranco dalla Confraternita Pagg. 3-4 Le vostre offerte Controluce Pag. 6

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- Anno 90 - n. 1 - 2 -

Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale Pag. 2 Don Fulvio? Sì il viceparroco Pag.3

Saluto a don Gianfranco dalla Confraternita Pagg. 3-4

Gennaro Pessini: ieri come oggi Pagg. 4-5 La teoria del tortellino Pag. 5

La prima "bancarella del mondo" del Commercio Equo-Solidale

Pag. 6

Il nostro viaggio missionario in Perù

Pagg. 6-7 Presepe vivente Pagg. 7-8-9 Concerto di Natale Pagg. 10-11

Dai liguri sino ai goti: le antiche vicende degli iriensi di Castelnuovo

Pag. 11 WWW.Carnevale.Oratorio.org Pagg. 12-13Ora tocca alla navata destra e alla controfacciata Pag. 14

Riemerge dalla struttura dell'Opera Pia Balduzzi la chiesa di San Francesco costruita nel 1221

Pag. 15 Beata? Si presto Pagg. 16-17 Immagini di un tempo: la chiesa della Pace

Pagg. 17-18

Rendiconto anno 2003 chiesa di san Ignazio

Pag. 18 Pagg. 19-20Le vostre offerte

- Gennaio - Febbraio - 2004 -

PERIODICO MENSILE DELLA PARROCCHIA Ss.PIETRO e PAOLO - Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL -

- Direttore Responsabile: Dott. Roberto Delconte - Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan - Impaginazione: P.Luigi Bloise - Stampa della Tipografia DIEFFE (s.n.c.) di Franco Fornito e Nando De Stefani Castelnuovo Scrivia (AL) -

BOLLETTINO

G i o r n a l e d e l l a c o m u n i t à c r i s t i a n a d i C a s t e l n u o v o S c r i v i a

PARROCCHIALE

H A B E M U S P A R R O C O

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Con questo t i tolo laCongregazione Vaticana per ilClero ha consegnato ai sacerdotiparroci un'istruzione per il lorocammino di riflessione e aggior-namento.Ripensando al pomeriggio del-l'undici gennaio devo riconosce-re che, tutto sommato, non è dif-ficile "entrare" o, nei terminiecclesiastici, "prendere posses-so" di una parrocchia; è suffi-ciente controllare l'emotività.superare un po' di timidezza ecercare tra la gente quei voltiche, a motivo dei legami familiario di amicizia o di ministero, tirassicurano.Le difficoltà, presunte o reali,semmai subentrano dopo.I Vescovi dicono "presbiteropastore e guida" ovvero più sem-plicemente maestro della parola,guida della comunità e ministrodei sacramenti. Che responsabi-l i tà in questo servizio!Comunque la Provvidenza mi hagià aiutato a svolgere, certamen-te in proporzioni minori, questiministeri come vicario parroc-chiale nel Duomo di Tortona ecome parroco nell 'UnitàPastorale S.Luigi Versiglia.

Esperienze molto diverse, madirei unite dalla motivazione difondo: testimoniare la fede cri-stiana in un luogo e tempo deter-minato, con delle persone reali enon virtuali.Sono personalmente soddisfattodi quanto si è realizzato nelleprecedenti esperienze con la col-laborazione di tante persone.Ora, usando una metafora, ètempo di scendere da una barcaper risalire su di un'altra e ripren-dere il largo.Verso quale meta? Direi siaopportuno e prudente, prima diriprendere a velocità sostenuta ilviaggio, farmi conoscere e cono-scere a mia volta "passeggeri","equipaggio" struttura e poten-zialità di questa nuova barca sucui condividiamo il nostro cam-mino di fede. Fare questo richie-derà pazienza e, personalmente,non credo sarà tempo perso.Fatto ciò, nella condivisione degliobbiettivi, si potrà speditamenteaumentare la velocità di crociera.Ringraziare i predecessori per ilproficuo apostolato svolto concompetenza, disponibil i tà ecarità mi pare più che doveroso,come pure esprimere gratitudine

verso i molti volontari che, ho giànotato, si alternano nelle innu-merevoli iniziative parrocchiali.Programmi futuri? Rispondo sug-gerendo di aderire volta per voltaal Piano Pastorale Diocesanopensato e voluto dal Vescovotenendo conto della realtà dioce-sana in rapida trasformazione edelle necessità delle parrocchie.Nel Piano 2003/2004 si suggeri-sce una particolare attenzioneall'Eucarestia, fonte e culmine ditutta la vita ecclesiale e quindi ditutto il nostro lavoro. Partiremoda lì. Dalla preghiera personaledavanti al tabernacolo "cuorespirituale della comunità religio-sa e parrocchiale" (Paolo VI -Mysterium fidei - 1965) e dallacelebrazione della S.Messadomenicale.Sono le preghiere che offro eche chiedo per me, per donFulvio e per i l diacono donErnesto chiamati dal vescovo adessere pastori e guide dellecomunità cristiane diCastelnuovo S., Alzano S.,Guazzora ed Ova.

Don Costantino

I l p r e s b i t e r o , p a s t o r e e g u i d a d e l l a c o m u n i t à p a r r o c c h i a l e

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Appena arrivato tra voi, mi chiede-te di scrivere qualche riga di pre-sentazione per "placare" la legitti-ma curiosità dei castelnovesi che,in poco meno di un mese hannovisto arrivare due nuovi sacerdoti.Non so bene da che parte iniziareed allora penso agli anni passati, enon è poi un grande sforzo vistoche ne ho solo venticinque. Unavita normale trascorsa tra famiglia,parrocchia, scuola, amici, senzafatti particolarmente eclatanti, macon serenità, senza quelle ribellionio quegli scombussolamenti che avolte portano i giovani ad allonta-narsi dalla vita ecclesiale. Unocchio un tantino più critico sì -quello anche oggi!!! - ma sempremantenendo aperto il dialogo. Lascelta di frequentare il liceo scienti-fico a Novi, mia città natale, unascelta fatta senza tanta convinzio-ne (ci andava Nico, il mio amico e

compagno di banco…), ma che miha permesso di scoprire personesplendide con cui ho intessuto rap-porti profondi, che durano ancoroggi. E così sono passati cinqueanni, trascorsi a cercar di copiare icompiti di matematica dando incambio la traduzioe di una versio-ne di latino, ma anche interrogan-dosi sul senso della vita e sulsenso dell'essere cristiano, oggi.E così in un'esistenza tanto norma-le da poter apparire, agli occhi diun osservatore esterno, anchenoiosa, è maturata la decisione dientrare in seminario. O meglio, è inquesto contesto che ho cercato,con l'aiuto dell'unica Parola che cisalva e di un sacerdote amico, dicomprendere ciò che il Signorevoleva da me.Mi spiace, ma non posso parlarvidi folgorazioni sulla via diDamasco, di apparizioni notturne odi altre cose simili, forse più accat-tivanti, ma, almeno nel mio caso,non rispondenti a verità.Ecco, credo di poter parlare divocazione come di una scoperta diDio nel quotidiano, nelle piccolecose che fanno grande la vita diogni giorno. Vocazione è scoprireche quello che capita ogni giornonon è frutto del caso, ma rispondead un Progetto che ci supera, unprogetto che ha ciascuno di noi perprotagonista, un progetto chesiamo chiamati a scoprire e a cuisiamo invitati ad aderire, nellamassima libertà. Certo, a volteoccorre fidarsi perché non tutto èsubito chiaro ai nostri occhi, mapoi, presto o tardi, si comprende il

perché di ogni cosa.Ci eravamo fermati al liceo, ma,nel frattempo, sono trascorsi seianni ed il quindici giugno scorso,sono diventato prete. A pochi mesidall'ordinazione non mi sento disalire in cattedra per insegnare almondo intero cosa deve o nondeve essere il prete, vi dico soloqualche impressione.Credo che non debba cambiaremolto rispetto a quello che facevoprima. Credo che la vocazionesacerdotale, come qualunque altravocazione cristiana, sia una voca-zione "feriale", capace di leggere lagrandezza di un Dio che ci è sem-pre vicino, così vicino da esserediventato uomo e da fare l'"inco-scienza" di affidare la sua BuonaNotizia a persone comuni. I preti,appunto. Compito del prete sarà diaiutare i fratelli a trovare questagrandezza, a non evadere dal quo-tidiano per cercare emozioni di unmomento, a penetrare la profonditàdi questa Buona Notizia, che è taleper la vita di ciascuno di noi.Forse qualcuno degli amici cheleggerà queste righe resterà delu-so da tanto disincanto. Da una per-sona della mia età ci si aspettereb-be la volontà di rivoltare il mondo.Beh, io credo che il mondo, primadi cambiarlo, sia necessario impa-rare ad apprezzarlo così com'è.D'altronde mi pare che giàAgostino abbia detto qualcosa disimile: "Amate questa Chiesa,vivete in questa Chiesa, servitequesta Chiesa".

don Fulvio

Don Fulvio? Sì il viceparroco.

Secondo un'antica tradizione del nostro paese, neigiorni 29-30-31 dicembre 2003 nella chiesa di SanRocco, sono state celebrate le Sante Quarantore:una proposta di preghiera eucaristica comunitaria epersonale molto sentita da tante persone che si sonoavvicendate in continuazione per partecipare alle fun-zioni e per la preghiera personale.La chiesa è rimasta aperta, continuativamente nei tregiorni, grazie all'alternanza dei confratelli e delle con-

sorelle per i turni di adorazione.I nostri padri furono molto saggi a scegliere questoperiodo perché è un tempo particolare: è un tempo dibilanci per l'anno appena trascorso e di propositi perquello che sta per iniziare, è soprattutto il tempo perrendere grazie al Signore di tutto il bene ricevuto eper affidarsi completamente alla sua volontà per quel-lo che la vita ci riserverà in futuro.Al mattino, veniva celebrata la S. Messa per l'esposi-

Saluto a don Gianfranco dalla Confraternita

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zione del S.S. Sacramento e alla sera per la riposi-zione; nel pomeriggio, alle ore 17, il nostro confratellodiacono Ernesto Stramesi ci proponeva la preghieradei Vespri ed una profonda riflessione sulla Parola diDio.La S. Messa delle ore 18 del 29 Dicembre è stataresa particolarmente solenne dall'animazione dellacorale "Beato Stefano Bandello" e dalla presenza diS.E. Reverendissima Monsignor Martino Canessache si è poi intrattenuto a cena con i nostri sacerdoti,e con un gruppo di confratelli e simpatizzanti.Al termine, la Confraternita, in segno di profonda rico-noscenza, ha offerto a Don Gianfranco un piccolodono accompagnato dalla lettera che pubblichiamoper rinnovare il nostro grazie più sentito ed un salutoparticolare al nostro amato Cappellano che ci haseguito e guidato nel cammino confraternale di questiultimi anni.

La Confraternita di S. Desiderio

Carissimo Don Gianfranco,è giunta l'ora del saluto ufficiale dellaConfraternita, un saluto affettuoso e colmo dirimpianto perché abbiamo già avvertito la suamancanza, il valore della sua presenza discre-ta ma decisiva e importante nella vita delnostro sodalizio.In questi anni, abbiamo apprezzato in lei unprofondo conoscitore della Bibbia, un uomo digrande fede e di carità operosa, dotato di undinamismo instancabile.Non dimenticheremo le sue simpatiche risate, ilsuo mirabile esempio di essenzialità nei rap-porti interpersonali, la sua semplicità e la suamodestia; tutti, infatti, pensiamo a lei come adun amico.Desideriamo esprimere il nostro più sentito rin-graziamento, fiduciosi che questo non sia unaddio ma un semplice arrivederci perché spe-riamo di sentire ancora risuonare la sua vocenella Chiesa di San Rocco.

Grazie, don Gianfranco!Grazie soprattutto, per averci insegnato a cono-scere la Parola di Dio, ad amarla, a farlanostra per poterla vivere ogni giorno.Desideriamo rivolgerle un particolare augurioper il nuovo anno e per la sua nuova, impegna-tiva e prestigiosa missione pastorale.É un augurio dolcissimo espresso con paroletratte dalla Sacra Scrittura, è il nostro augurioavvalorato da un costante ricordo nella pre-ghiera:

"Ti benedica il Signore e ti protegga.Il Signore faccia brillare il suo volto su di te eti sia propizio.Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti con-ceda pace"

Quindici anni fa scomparveGennaro Pessini; giovedì 22gennaio è stato ricordato nellasala omonima nel corso di unaserata concerto con l'orchestrad'archi diretta dal maestroAndrea Albertini e con la letturadi alcuni testi di prosa scelti eproposti da Elda Lanza. Nei giorni precedenti questoevento, osservando il profilo diquesto grande castelnovese

(una splendida stampa) abbia-mo fatto un tuffo negli anni pas-sati, nelle esperienze vissute econdivise, nei confronti a volteaccesi e decisi ma sempre con-notati dal rispetto della personae dall 'amore per i l propriopaese. Gennaro Pessini vive ancoraoggi e vivrà sempre nel cuore diCastelnuovo ed i giovani avver-tono il desiderio di conoscere

GENNARO PESSINI: IERI COME OGGI

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quelle persone che hanno con-segnato a tutti noi un paesecapace di guardare avanti, quel-le persone che hanno fatto dellaloro vita un impegno per riporta-re la cultura, nella sua accezio-ne più ampia, nelle case di tutticon semplicità e senza compro-messi ideologici. Pessini ci hainsegnato che dietro la cultura

noi dobbiamo riscoprire l'impe-gno, la conoscenza, l'informa-zione, il rispetto e la capacità disaper cogliere nella personache ci parla l 'essenza dellacomunicazione. Chi oggi cono-sce Gennaro Pessini anche gra-zie ai racconti dei propri genitoriè grato per queste iniziative per-ché guardare il domani, anche

nel nostro quotidiano, si tingeràdi speranza se ricorderemo lepersone che anche dal profilo diuna stampa ci trasmetteranno lestesse emozioni che provavamoda bambini quando sulla spiag-gia le onde del mare ci accarez-zavano il viso.

HELENIO PASQUALI

In margine ad un articolo di VittorioMessori

L A T E O L O G I A D E LT O R T E L L I N OTre mesi fa Vittorio Messori ha pubblicato un bell'arti-colo sul Corriere della Sera che mi pare utile per ten-tare qualche riflessione. In buona sostanza Messoriscrive che molti ambienti cristiani si caratterizzanooggi non per la fede nella Trinità, ma "per una triade"basata su: "Pace, giustizia, rispetto per la natura".Ottime cose - senza alcun dubbio - afferma Messori!Purché inserite in una prospettiva che unisce Terra eCielo. Del resto… "quando cede la fede nell'invisibile,è normale che ci si getti nel visibile". "L'impegno -concreto, verificabile, gratificante - per migliorare lavita terrena, sostituisce l'ansia di annunciare che que-sta vita terrena altro non è che il luogo della prova edella preparazione alla vita eterna". Ed in conclusionedel suo intervento, Messori "provocatoriamente" ritie-ne che "la croce di cui si fregia il cattolico impegnatoin un attivismo sociale, che dimentichi l'annuncioesplicito del Credo, non è più la croce della Chiesa diRoma ma quella della Croce Rossa di Ginevra:rispettabile e meritoria, ci mancherebbe, ma che nullaha a che fare con una storia che comincia nel tempoper sfociare nell'eterno".Io credo che in molte nostre comunità cristiane ci siaeffettivamente questo rischio. Non si tratta in realtà diallontanarsi dalla concretezza, o peggio dall'uomo(essendo l'uomo la via della Chiesa), ma semplice-mente di non rispettare una gerarchia di valori e,soprattutto, di non riconoscere la centralità di Cristo,unico vero capo della Chiesa. D'altra parte tutta lalegge evangelica si riduce a questo: amare Dio sopraogni cosa; ed il prossimo come sè stessi. Ma primaviene Dio, ed in ogni caso è con l'amore misericordio-so di Gesù che ci diventa possibile l'amare il prossi-mo. Se vogliamo, si tratta di applicare il celebre epi-sodio evangelico delle due sorelle, Marta e Maria,che ospitano Gesù a casa loro. Non vi è opposizionealcuna tra il "fare" ed il "pregare", tra "impegno" e"ascolto", ma soltanto una chiara indicazione di prio-rità e di necessaria unità tra spiritualità ed azione(infatti il cattolicesimo autentico è un equilibrio delica-to tra aspetti che sembrano contrastanti).Già il cardinale Ratzinger (proprio nel libro intervistadi Messori del 1985) riteneva che alla base di moltiproblemi ed equivoci ci fosse una crisi del concetto diChiesa. In pratica la Chiesa apparirebbe soltantocome una costruzione umana. Al contrario Essa è sìcomposta di uomini che ne organizzano il volto ester-

no, ma dietro la facciata umana sta il mistero di unarealtà sovrumana. Quindi la Chiesa non si esauriscenel "collettivo" dei credenti: essendo il "Corpo diCristo" è ben più della somma dei suoi membri! Equesto legame misterioso con Cristo morto e risortofa sì - prosegue Ratzinger - che la Chiesa non sia la"nostra" Chiesa, ma la "Sua" Chiesa: è Cristo che lagoverna e la rende fertile, non il nostro (pur necessa-rio) impegno. Ed a proposito di riforma della Chiesa(che può certamente mutare le formule storiche delsuo agire, nelle diverse epoche e situazioni) il cardi-nale Ratzinger afferma una verità sacrosanta: "rifor-ma vera è darci da fare per far sparire nella maggioremisura possibile ciò che è nostro, così che meglioappaia ciò che è Suo, del Cristo". Ed ecco il puntofondamentale: "è di santità, non di manager che habisogno la Chiesa per rispondere ai bisogni dell'uo-mo".Allora, anche nelle nostre realtà parrocchiali dobbia-mo evitare il rischio che ci sia la "frenesia" del fare(prevalente) sulla spiritualità e sulla fede. Ad esempioin molte liturgie vi è il rischio di un'eccessiva spetta-colarizzazione del sacro: io credo che un sacerdotenon debba per forza diventare uno straordinario sce-nografo, ma un testimone autentico di fede e amore(che, magari, riesce più efficacemente a fare delbene ascoltando, intimamente, le persone, o nellapenombra di un confessionale, o nella luce di unacalda e riservata conversazione personale). Anche qui è chiarissimo il pensiero di Ratzinger. "Laliturgia non è uno show, uno spettacolo che abbisognidi registi geniali e di attori di talento… Molti hannopensato e detto che la liturgia debba essere 'fatta' datutta la comunità… E' una visione che ha condotto amisurarne il 'successo' in termini di efficacia spettaco-lare…" Laddove, invece, ciò che vi si manifesta nellaliturgia è l'assolutamente Altro che, attraverso lacomunità, giunge sino a noi!Dunque, occorre non dimenticare la spiritualità, lapreghiera, l'intimo dialogo della coscienza, e la cen-tralità di Cristo. Tutto questo sembra troppo difficile,lontano? Ma è lo Spirito che intercede per noi, poichélo Spirito Santo è il soffio vitale della vita cristiana.Per quanto mi riguarda, poi, io sono d'accordo con ilcardinale Giacomo Biffi, teorico della "teologia del tor-tellino". Vale a dire che essere cristiani non vuol direrinunciare ai tortellini, ma gustarli con più piacere eper l'eternità, se te li sarai guadagnati comportandotibene, cristianamente, nella vita terrena: con sempli-cità, chiarezza e onestà.Quindi, ad ognuno il suo…. "piatto"!

Roberto Carlo Delconte

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La prima "bancarella del mondo"del Commercio Equo-Solidale

Domenica 14 Dicembre per tutta la giornata è stataallestita davanti alla Chiesa parrocchiale dai ragazzicresimandi una "bancarella del mondo". Caffè, tè,miele, zucchero, banane, cacao, cioccolato, artigia-nato tipico, tutti prodotti provenienti direttamente daipaesi produttori e commercializzati in Italia dalleBotteghe del Mondo del CTM. È la prima bancarellaorganizzata nella nostra comunità parrocchiale,segno di un progetto, iniziato dai ragazzi di terzamedia, ma che deve coinvolgere il maggior numero dipersone perché è veramente troppo importante averecoscienza di come fare una spesa responsabile.Acquistando questi prodotti , proposti dal CommercioEquo-Solidale, si cerca di provocare un cambiamentonell'economia tradizionale a servizio di uno svilupporeale. Il principio di fondo di tale commercio è la

distribuzione di prodotti del Terzo Mondo, sceltiseguendo norme precise, legate ad una politica dellosviluppo, per i quali sia pagato un prezzo equo e chein Italia possano essere portatori di informazione.Divulgare, insomma, tramite la vendita di tali prodotti,dell'informazione sui prodotti stessi, sui loro produttorie sulle condizioni dei paesi di provenienza, per creareuna coscienza critica nei consumatori.Molti castelnovesi hanno acquistato i prodotti dellanostra bancarella e li hanno apprezzati molto, perquesto li riproporremo nuovamente in una domenicaprimaverile. Ovviamente questo gesto non deveesaurirsi, potremmo procurarveli costantemente eindicarvi le Botteghe più vicine.

Il gruppo cresimandi e le catechiste

Il nostro viaggio missionario in PerùNoi tre castelnovesi Elisabetta, Marco eRomano, insieme ad altri nove giovani delle par-rocchie della diocesi, accompagnati dal VicarioGenerale Mons. Pruzzi Piergiorgio e dal vicedirettore dell'Ufficio Missionario diocesano prof.Dino Savio, abbiamo trascorso il periodo natali-zio in terra peruana per conoscere e per vivereun'esperienza missionaria dalle Piccole Suoredel Sacro Cuore di Gesù e da Padre LorenzoBergantin. Cinque suore nella regione di Huarala nord di Lima si occupano dell'istruzione e del-l'educazione di migliaia di bambini dalla scuolamaterna alla scuola superiore; un lavoro costan-

te e molto impegnativo che necessita continua-mente di strutture adeguate e di persone prepa-rate. In questo momento vorrebbero attuare unprogetto molto grandioso che è la costruzione diun nuovo collegio per ospitare più di mille bambi-ni. A sud di Lima, a El Carmen, invece, operaPadre Lorenzo, missionario comboniano, che sioccupa di una trentina di comunità di negritos.Evangelizzare, aiutare, responsabilizzare, crearecoscienza e autostima di sé sono i compiti princi-pali del padre missionario, oltre ovviamente a farfronte a situazioni di vera povertà. Il progettoattuale è la ricostruzione del tetto e di un salone

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parrocchiale nel villaggio di Hoja Redonda. Lanostra esperienza è stata veramente arricchenteperché abbiamo capito quanto sia importante lapresenza di missionari in quei paesi e abbiamoriscoperto una fede e una religiosità moltoprofonda. Non ci dimenticheremo degli sguardi,delle parole, dei gesti che abbiamo condiviso in

quei giorni e, anche se ci sono tante fotografie atestimonianza, tutti i nostri sentimenti ed emozio-ni sono racchiusi nella nostra mente e nel nostrocuore e a fatica si cancelleranno.Ci sentiamo ancora più vicini ai nostri missionarie non possiamo dimenticarci di loro e della lorogente.

Foto di gruppo prima di far ritorno in Italia e raccontare la nostra stupenda esperienza

P R E S E P E V I V E N T E

Il presepe vivente è diventatoormai una tradizione per il nostropaese! Ogni anno ci aspettiamouna novità, un tocco finale per cuisi possa dire che il presepe è sem-pre più bello. Quest'anno una

delle novità è stata il numero dellerappresentazioni: per ben cinquevolte infatti si è potuto ammirareun suggestivo presepe. Tantesono state le persone che il 24, il26, il 28 dicembre e il 4 e il 6 gen- Ana Clara De Jesus

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naio hanno deciso di riscoprire lemagie del Natale con i personaggidel presepe: la Sacra famiglia, ipastori, le contadine, i falegnami, imaniscalchi, le sarte… e i tantianimali presenti. Grazie allagenerosità di tutt i i visitatori,castelnovesi e non, coloro che permesi hanno allestito l'intero prese-pe hanno potuto raggiungere illoro obiettivo più importante: l'ado-zione a distanza. Infatti si è potuto

riconfermare e portare avanti quelprogetto nato l 'anno scorso efinanziato con le offerte del prese-pe 2002 ovvero l 'adozione adistanza di cinque bambinidell'Amazzonia. L'impegno deicastelnovesi ha infatti garantito aquei bambini un altro anno di curemediche, di alimenti, di scuola…el'immagine di questi nostri amicicosì sorridenti e felici per il gestopieno d'amore che sì è compiuto,spinge tutti noi a continuare sullastrada della solidarietà e dellacarità cristiana per non deludereed abbandonare chi, non per colpapropria, è più sfortunato di noi.

Ariane De Squaza Ribeiro

Jonathan Lucas De Souza Teixeira

Rogerio Maria Silva Maria Ermanda Temorio Da Paz

Solo una parte delle offerte raccol-te è andata a nostri amici amazzo-ni; una parte è servita per l'acqui-sto del materiale usato nellacostruzione del presepe ed un'al-tra parte è stata devoluta alla par-rocchia per contribuire alla spesadel restauro della navata lateraledi destra della nostra InsigneCollegiata. Con la speranza chela visita al presepe vi sia piaciutae, perché no, abbia contribuito afarvi vivere un Natale diverso daglialtri non ci resta che darvi appun-tamento al prossimo 24 dicembreper un "nuovo" e sempre più"bello" presepe vivente.

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Foto di gruppo dei collaboratori della manifestazione del presepevivente

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C O N C E R T O D I N A T A L ESi è presentato con un titolosignif icativo, “ i Misteri delNatale”. Mai la sede era apparsa piùappropriata, la nostra ChiesaParrocchiale, così ricca di signi-ficati spirituali, oltre che dellatanta storia religiosa e civiledella nostra comunità.Il concerto ha avuto un filo con-duttore, che ci ha portato allameditazione del fatto misteriosodel Natale.Mistero l'attesa dell'evento.Mistero la scoperta che Mariaha avvertito in sé con lo sboc-ciare di una nuova vita. Ciò sot-tol ineato, ed era i l tempodell'Avvento, con quattro branicentrati sulla sua figura, e inconclusione con l'”Ave MarisStella” e i l Magnif icat diLorenzo Perosi, parole e musi-ca che hanno risvegliato, in chiricordava quelle parole latinedai concetti essenziali, non

tanto nostalgia, ma la confermache, anche in passato, si cam-minava sulla retta via, nelrispetto delle verità di fede.È il caso di ricordare che leesecuzioni, perfette dal punto divista musicale, sono state pre-sentate con parole dal tagliopreciso ed adeguato, una sortadi omelia natalizia che colpiva afondo le coscienze.La preghiera di San Bernardo,presa dall 'ult imo canto delParadiso di Dante (cantoXXXIII), ha presentato il Misterodell'Incarnazione, interpretato,non spiegato, proprio perchémistero.Il duetto degli innamorati, dalCantico dei Cantici dell'AnticoTestamento, è stato un inno allabellezza e all'amore, anchequello terreno, che la Bibbiaesalta e non mortifica.Il rimprovero a chi crede d'aver fatto Natale partecipando,

almeno in un giorno all'anno,alla santa messa, ignorandotuttavia i l prossimo, che glipassa accanto e non osa ten-dere la mano, pur nel bisogno,perché prevede una rispostanegativa, è stata un'altra lezio-ne di vita.Mistero la nascita. L'empatiache spinge un Dio ad assumerela natura umana, a sopportare,fin da bambino, i mali che afflig-gono l'umanità che soffre lapovertà, e poi, a predicare lafratellanza e l'amore, a morirein croce…Il più grande ostacoload avviare un discorso con lealtre trionfali religioni monotei-ste, un Dio che si fa uomo, chemuore!Sto divagando, dimenticandol'esecuzione.La guida del Maestro AndreaAlbertini, la presenza dell'OrchestraClassica di Alessandria, l'im-peccabile accompagnamento

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all'organo di Lorenzo Caramagna,i solisti Sara Bonini e ParkSung Kyu, e, certo non ultimo, ilCoro Accademia Bardi sonostati protagonisti di una grandeesecuzione. Come è tradizionenella nostra Chiesa. Da secoli.Educare alla musica non è faci-le. Alla disponibilità degli ascol-tatori bisogna aggiungere,almeno come tentativo, la spie-gazione del discorso che gliautori e gli esecutori trasmetto-no. Spesso aiuta l'intuizione,ma da sola non basta.Da qualche anno il Concerto diNatale si propone di portaretutti ad un più alto livello dicomprensione.Un po' come nella scuola. Ibravi docenti si sforzano di con-durre tutti gli allievi al massimo

di educazione e formazionepossibile.Non raggiungono tuttile mete più elevate, ma ciascu-no sarà avviato al livello massi-mo che gli è possibile conse-guire. Non quindi un appiatti-mento verso il basso, al “pio dibabi”, tutti ignoranti, tutti felici!Chi ha lamentato si siano tra-scurati i motivi della tradizionetenga conto di due osservazio-ni. La prima, nella Fantasia diNatale la tradizione è statarispettata per quanto riguarda imotivi del passato. E così nelbrano finale.La seconda, la tradizione sicrea, quando ciascuno si impa-dronisce, fa propri i nuovi moti-vi. A conclusione, ricordo cheè stato il primo Natale dopooltre quarant'anni che mancava

tra noi il Prevosto Don Cerutti.Immagino che, nella sua nuovadimensione, sia stato presenteal Concerto, con noi, nella suaChiesa, tra i suoi parrocchiani.Alla fine, dopo aver apprezzatal'esecuzione, da quell'intendito-re qual era, se ne sarà tornatofra i suoi amici LuigiBongianino, Angelo Lombardi,Lorenzo Perosi, Carlo Guerra,a raccontare che la musicasacra, a Castelnuovo, continuaa rimanere una viva realtà."Le offerte raccolte nella seratasono state pari a euro 450;sono state devolute alla parroc-chia e al centro ricreativo"S.Rocco" che ospita le provedella corale "Beato StefanoBandello"".

L. Stella

Al Centro anziani San Rocco

DAI LIGURI SINO AI GOTI: LE ANTICHEV I C E N D E D E G L I I R I E N S I

Il Centro di incontro anziani di San Rocco organizza da tempo, nel periodo gennaio-aprile, incontri che sannoagganciare l'interesse degli anziani, una specie di Università per la terza età in formato ridotto. Spesso i con-ferenzieri sono dei medici, ad esempio lo scorso anno Cesare Dossena o Silvia Stella, che hanno parecchioda dire e consigliare.Domenica 18 gennaio è toccato ad Antonello Brunetti, invitato a raccontare le vicende della anticaCastelnuovo. Una sorprendente risposta di pubblico con continuo via vai a raccattare sedie sino a che lasaletta del Centro è stata satura. Due ore di conferenza, di proiezione di diapositive con visione di reperti antichissimi quali l'ascia in pietraverde o l'anello romano di Gerbidi o blocchi di mosaico o anse di anfora.

Un centinaio le persone che hannoseguito il racconto, spesso infram-mezzato da aneddoti o da vicendedi ritrovamenti. Dopo la descrizio-ne della presenza ligure e di quantoemerso nei recenti scavi relativa-mente a insediamenti datati intornoal duemila avanti Cristo, si è giuntiall'epoca romana, alle tracce evi-denti della centuriazione, alle pole-miche su Iria e al lungo declino diForum Iulii Iriensium conclusosi nel539 con la distruzione, ad opera deiFranchi di Teodoberto, degli inse-diamenti goti sul fiume Hira-Scrivia.È in programma un secondo incon-tro dedicato alle erbe e arbusti tipi-ci, alimentari, aromartici e medicali.

L.S.

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dere il restauro delle volte dellaparrocchiale, intervenendo sullaNavata centrale, certamente la piùcomplessa, ma anche quella piùricca di dipinti, ora scarsamentevisibili.Il costo complessivo (esiste già ilprogetto completo con relativedocumentazioni e autorizzazionida parte delle Soprintendenze) èdi 180.000 euro. Il problema èovviamente quello di reperire ifondi. Una parte sarà a caricodella Amministrazione parrocchia-le, ma occorrono anche forti con-tributi da parte di privati generosi efors'anche da parte dellaFondazione Banca Cassa diRisparmio di Tortona, nelle manidel cui presidente sono state con-

segnate lunedì 2 febbraio una documentazione parti-colareggiata e la richiesta di tenere in considerazioneanche questo futuro impegno castelnovese.

Antonello Brunetti

Decisamente movimentata la vita nella chiesa parroc-chiale di Castelnuovo e non ci si riferisce al via vai disacerdoti che ha visto ultimamente, in uscita, donGianfranco Maggi recarsi a dirigere il Seminario diTortona e don Italo Spano diventare parroco dellaantica chiesa della Pieve di Novi, ripercorrendo il per-corso Castelnuovo-Novi compiuto da ManfredinoBoxilio nel 1474 per dipingere il famoso affresco voti-vo di Oriana di Campofregoso. In entrata, invece, ecco il nuovo parroco, donCostantino, che giunge da Carbonara e il neo-vice-parroco, don Fulvio, originario di Novi.Uscendo dal tono scherzoso, il movimento è costitui-to dall'imponente ponteggio che ha occupato tutta laparte sud della chiesa e che consente ai restauratori,coordinati da Francesca Regoli e da GiovanniBonardi, di operare su tutta la navata destra. I lavoriavranno termine per la prossima Pasqua, dopodichè iponteggi verranno trasferiti sulla controfacciata perconcludervi entro fine giugno questa seconda fase.A coordinare i lavori è l'architetto Patrizia Ferrari, conla supervisione dei soprintendenti Fulvio Cervini eMarco Motta.Il costo complessivo (comprensivo della navata, dellacontrofacciata, del rosone, dei due pilastri risalenti alXII secolo e del capitello di San Giorgio datato intor-no al 1130) è di oltre 90.000 euro, in buona partecoperti da un notevole contributo deliberato dallaRegione Piemonte nell'ordine di 50.000 euro.Sta infine per essere ricollocata la tela dedicata a sanGerolamo e santa Caterina (restauro VincenzoRegoli-Giovanni Bonardi) e così si conclude il restau-ro di tutte le quattordici cappelle, iniziato nel 1993con il Battistero.Per il periodo 2004-2005 occorrerebbe anche conclu-

O R A T O C C A A L L A N A V A T ADESTRA E ALLA CONTROFACCIATA

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Sono in corso i lavori di ristruttura-zione della Casa di r iposoBalduzzi, in particolare nell'alasud, quella adiacente la viaLudovico Costa. Lo smantellamen-to di mezzanini non utilizzati inpassato ha messo in evidenza unaparte della antica chiesa di SanFrancesco (un'abside, tre arcate,un cornicione e soprattutto mura-ture antichissime in grandi blocchidi arenaria simili a quelli del porta-le della parrocchiale (1183) su duefile alternate ad altre in mattoni,tecnica utilizzata a Castelnuovonon oltre la fine del 1200.E' evidente che tale testimonianza,senza ostacolare la realizzazionedella Casa di riposo, va conserva-ta anche perché molti sono i lega-mi fra Castelnuovo e questa anti-chissima chiesa con annesso con-vento. Si era sempre pensato che dopola chiusura ad opera dei francesinel 1797, il progressivo smantella-mento di opere d'arte, fra le qualil ' imponente bassori l ievo diCristoforo Bandello esposto nelMuseo di Palazzo Madama aTorino, l 'edificazione nel 1867della Opera pia Balduzzi fossestata preceduta dallo smantella-mento totale della precedentestruttura. Così non è stato e intelli-gentemente le antiche strutturesono state inglobate eccetto il latoest el iminato totalmente perampliare l'area verde. Ne avevoavuto sentore una quindicina dianni fa scoprendo nell'Archivio diStato di Torino due faldoni dedicatiai francescani di Castelnuovo eosservando disegni del 1723 in cuiappare una chiesa (tre navate avolta, dotata di organo e di uncampanile con tre campane) aven-te ingresso accanto all'attuale can-cello del cortile e fiancate ad arca-te e lunette assai simili a quelleodierne. A Castelnuovo in passato eranopresenti tutti e tre gli ordini france-scani, ossia i francescani conven-tuali che si stabilirono qui nel1221. Poi i frati minori nella chie-sa-convento della Pace lungo lastrada per San Damiano e infine ipadri cappuccini nel conventocampestre di strada per Viguzzolo.

Nella chiesa più antica trovavasierette le Confraternite dellaConcezione e del Cordone di SanFrancesco - lo afferma la visitapastorale del 1787 - e vi erano inquesta data dodici frati e ben sedi-ci altari.Sulle vicende di questa chiesa,sull'importanza del convento e suipersonaggi ad esso legati sipotrebbe scrivere una tesi di lau-rea, ma mi limiterò evidentementea pochi dati.Scrive Matteo Bandello nella dedi-catoria della novella XIII P.I"Bandelchil e Aloinda""Non è ancor molto che frateGerolamo Beladuccio de l'ordineminor, Maestro di sacra teologia,essendo io in San Francesco, micondusse nel giardino del mona-stero e poi alla sua camera. Quivi,avendo egli le chiavi degli archividel convento, mi fece vedere unistrumento scritto in carta pecora,fatto quell'anno appunto che SanFrancesco fu canonizzato, nelquale contiene come sette genti-luomini Bandelli, , là dentro nomi-nati e espressi, domini e condomi-ni di Castelnuovo, Sale e Caselle,donarono a frate Ruffino, statocompagno di San Francesco, tuttoil terreno ove oggidì è posta lachiesa e il convento d'essi fratiminori e di più donarono ottomilalibbre d'imperiali per edificare ilmonastero." In poche parole nel

1221 i Bandello, signori diCastelnuovo, Sale e Casei, dona-vano parte dell'orto adiacente alleloro case per l'edificazione di con-vento e chiesa esattamente oveora sorge l'Ospedale Balduzzi.Scrive Clelio Goggi "Una ben radicata tradizione narrache San Francesco in viaggioverso Voghera fu a Castelnuovo…istituì un ospizio di cui si occupòpoi i l celebre frateRuffino….Durante il pontificato dipapa Clemente in Avignone morìin questo convento fra Martino,generale dell 'Ordine, e qui fusepolto".Scrive Lelio SottotettiIncorporata nel complesso delConvento dei Francescani con-ventuali, al tempo di frate Ruffinola chiesa era stata dedicata allaCroce. Qui avevano sepolcro iBandello e i Torriani le cui abita-zioni erano prossime alla chiesa.Nella cappella di Sant'Anna vi erauna lapide che ricordava il cardi-nale Bandello Bandelli, vescovo diRimini. A lato dell'altare maggiorevi era la tomba del vescovoBartolomeo (in realtà Bertraminus)De Seraphinis morto in concetto disantità nel 1436. Don Orione riferi-sce che qui San Bernardino daSiena, nel 1413, predicò contro lalegittimità del divorzio.

Antonello Brunetti

RIEMERGE DALLA STRUTTURA DELL'OPERA PIA BALDUZZILA CHIESA DI SAN FRANCESCO COSTRUITA NEL 1221

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- Scusi, suor Nemesia, noi di lei sappiamo davve-ro poco. Qualche domanda ci aiuterà a conoscer-la meglio.- Quando e dove è nata?- Sono nata ad Aosta, il 26 giugno 1847, da una fami-glia di modesti commercianti, una famiglia cometante, oggi; una famiglia che ha conosciuto momentidi grande gioia, come la nascita dei quattro figli, e digrande sofferenza per la morte immatura di due diessi e quella di una mamma di appena 27 anni.

- A quale età si è fatta Suora e perché ?- Dopo gli studi completati in Francia, tornai alle bel-lezze naturali della mia Valle e alla mia famiglia, mada tempo il Signore scavava profondamente nellamia anima. La Grazia di Dio mi aveva trasformata:portavo in cuore un ideale d'amore sconfinato, perquesto, una proposta di matrimonio, per altre ragazzeavvincente, mi lasciò del tutto indifferente...Avevo scelto le vette: Dio Solo! E a 19 anni entrai trale Suore di Carità di S. Giovanna Antida, Vercelli.

- Come venne a Tortona e con quale compito?- Le Suore di Carità fin dal 1839, per invito delVescovo Diocesano Mons. Giovanni Negri, avevanoaperto a Tortona, in via Passalacqua, una scuola gra-tuita popolare che andò via via fiorendo, fino a veder-si annesse altre scuole e corsi di perfezionamento.Nel 1850 era stato fondato anche un Orfanotrofio: fuquesta la Casa in cui venni mandata come insegnan-te ed educatrice, quando avevo appena 21 anni dietà e dove rimasi per ben 35 anni, dal 1868 al 1903

- Furono molte le difficoltà che incontrò?- Il Signore, quando un'anima lo segue con fedeltà, leapre le meraviglie dei suoi misteri e le dà, prima opoi, la chiave per risolvere tutti i problemi. lo, peresempio, incontrai subito la difficoltà detta disciplina.Si sa come sono gli alunni, in certi casi diventanopersino cattivelli ... Il Signore però mi fece capire chenon con l'autorità e la disciplina, ma con la bontàavrei conquistato i loro cuori e fu questa la "chiave”che mi aiutò sempre ad aprire la porta del cuore digrandi e piccini, anche delle persone che sembrava-no più dure e indifferenti.

- Che cosa ne pensa della Tortona di quei tempi?- Quelli della fine del XIX secolo furono anni difficili:anticlericalismo, insurrezioni popolari drammatiche esanguinose...; una società liberale-massonica volevaaccantonare Cristo e prendeva a sassate i religiosisenza però provvedere alle più urgenti riforme socia-li... Perciò, mentre l'opera di Don Orione piantava lesue tende nei centri operai, cercando di aprire nuovispazi per fare la verità e la giustizia nella carità noi,Suore della Carità, aprivamo il nostro cuore e _lanostra casa di poveri, alle Orfane e a tutti i bisognosidi bontà: ed erano veramente molti, in quegli anni,coloro che avevano fame del pane di un po' di istru-zione, credetelo!

- Quali rimedi suggerisce ai mali dei nostri giorni?- Solo la carità salverà il mondo. Il consumismo, l'indi-vidualismo, la ricerca del potere ad ogni costo, spen-gono il fuoco dell'amore e della vita.II male più grosso è l'indifferenza... l giovani nonhanno più valori che possano diventare idee forza perla loro vita.. .

- Alla luce della sua esperienza, quale consigliodarebbe agli insegnanti di oggi?-Curate nel modo migliore la formazione scientifica eprofessionale dei vostri allievi, senza mai dimenticarel'importanza dell'educazione: lasciate parlare il vostrocuore. Trovate il tempo per ascoltare i ragazzi e leloro famiglie...

- Dicono che ciascuna delle sue alunne si sentivala "preferita": quale era il suo segreto?- Cercavo di amare ciascuna di loro con il cuore diCristo.

- Divenuta Superiora, lei dimostrò di avere undebole per le Orfanelie, non è vero?-Sì, e nonostante la povertà della casa di Tortona,non mancò mai il necessario alle mie Orfane e perquesto sopportai volentieri anche le umiliazioni e irimproveri che mi vennero da tante parti.

- Si dice che tutta Tortona fosse conquistata dalla

B E A T A ? S I P R E S T O .INTERVISTA A SUOR NEMESIA: 35 anni a l l ' Is t i tu to S. Vincenzo d i Tor tona

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La copertina del libretto che narrala vita di Anna Caterina Grassi. Ildisegno ha la seguente didascalia:suor Anna Caterina scaccia lo spi-rito maligno che le faceva spaven-tosa guerra.

Le due foto risalgono all 'otto-bre de l 1946 quando i l p ro-prietario del la cascina Pace,s i g . C l e m e n t e D e A n g e l i s ,d iede l ' i nca r i co d i demo l i rel 'an t ica ch iesa annessa pervenderne i mattoni.Dal l ibro d i P ier Luig i Zemericaviamo queste notizie: "Lachiesa annessa al convento deifrancescani osservanti riformatie r a i n t i t o l a t a a l l a PA C E .C o s t r u i t a n e l 1 4 7 4 , v e n n erestaurata nel 1716. Assai impo-nente s i t rovava poco fuor i laporta di Gualdenazzo, accantoalla roggia Calvenza, lungo lastrada vecchia per Voghera (oras t r a d a S a n D a m i a n o ) . C h i e s aconventuale ma anche aperta alpubblico con abbondante parte-

cipazione alle sue celebrazionid a p a r t e d e l l a c o m u n i t à ;Soppressa nel 1797 con la chiu-sura de l conven to e abba t tu tan e l 1 9 4 6 . Vi e r a e re t t a l aConfraternita di San Giuseppe,ovvero della "Buona morte"".Le opere d'arte ivi contenutef i n i rono i n g ran pa r te ne l l achiesa di San Rocco o nel laParrocchiale, come attesta l' i-scrizione nella cappella dellaAddolorata (Ra Madona di setcur té) " Via Cruc is ab aedePacis extra moenia …..".A l l ' i n i z i o d e l X I X s e c o l o l afamig l ia De Ange l is u t i l i zzòchiesa e convento per avviarela produzione di pani di gual-do per le indigoter ies napo-leoniche. Con la sconf i t ta di

A n t o n e l l o B r u n e t t i

I M M A G I N I D I U N T E M P O :L A C H I E S A D E L L A P A C E

Napoleone si concluse questocurioso tentat ivo di r iavviarel ' indust r ia t in tor ia de i pann iblu.Nelle foto si vede la chiesa ametà demolizione (15 ottobre1946) e i murator i su l te t to,esat tamente Lu ig i Pasquale( C i f u l è ) , R e n a t o P e s s i n i( G i a c o b b ) , G i o v a n n i O r s i( L ' a m a r o ) e d E r c o l e G a v i o(Bel giuän).A c o n c l u s i o n e d e l l ' a b b a t t i -

sua bontà e che lei fosse diventata per tutti - par-roci, seminaristi, gente semplice e gente di cultu-ra, persino per i soldatini del Distretto militare -un costante punto di riferimento: come le erastato possibile?- Tutta si può in Colui che ce ne dà la forza. Quandoc'è la carità, si trova il tempo per tutto e per tutti: per ipoveri e per i ricchi (sono poveri anch'essi...!), per ibuoni e per i cattivi, anch'essi soffrono... La preghieraera la "fontana" a cui attingevo, di giorno e di notte...

E così quando, dopo 35 anni, tutta la Città si eraormai quasi abituata a vivere all'ombra dellacarità silenziosa e discreta di un'umile Suora chesapeva arrivare "dappertutto", suonò improvvisal'ora della partenza e Suor Nemesia, portandoTortona nel cuore, partì, all'alba, per non disturba-

re nessuno, alla volta di Borgaro Torinese, perchélà c'era bisogno di un cuore di Madre capace diformare altre Suore di Carità: era l'11 maggio del-l'anno 1903.

Tredici anni dopo, il 18 dicembre 1916, una bruttapolmonite segnò l'ora della sua partenza per ilCielo.

"Del resto non vi è niente altro di sicuro che il Cielo.Se la notte, il deserto, il silenzio, ti sembrano sordi,Ricordati che Colui che ti ha creato ti ascolterà sem-pre!"

"Ohi Tortona .... la mia" Tortona...(dalle sue "Lettere")

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Avanzo anno precedente 3.101,91 Manutenzione (elettricista, ecc.) 210,00 Contributo comunale 1.188,00 Materiale per pulizia 88,50 Offerta famiglia Cerutti 500,00 Materiale per culto (fiori, ceri, ecc.) 374,98 Offerte varie (questua, ceri ecc.) 2.257,90 TOTALE ENTRATE 7.047,81 TOTALE USCITE 673,48

ENTRATE in Euro USCITE in Euro

RENDICONTO ANNO 2003CHIESA DI SAN IGNAZIO

Sul “Libro dei morti 1708” dell’Archivio parrocchiale appare la registrazione della morte di suor Catharina DeGrassi, età di 77 anni, assistita dal parroco Rocco Berri e della sua sepoltura nella chiesa francescana Santa Maria

della Pace con una immensa partecipazione di popolo e di tutto il clero.Nella “Relazione Rosales” del 1726 si scrive che la chiesa era a una sola nave a volta, condue cappelle, campanile e due campane e convento annesso in cui abitavano dodici religio-si dell’Ordine dei P.P. Minori Riformati.

TOTALE ENTRATE 7.047,81 TOTALE USCITE 673,48 SALDO AVANZO CASSA 7.721,29

m e n t o , i l 2 2 o t t o b r e 1 9 4 6 i l p a r r o c o d o nAgostino Bianchi effettuò un sopralluogo perindiv iduare la tomba d i suor Anna Cater inaGrassi qui sepolta, in concetto di santità, il 26giugno 1708 presso il cancello dell'altar mag-g io re , davant i a l l ' a l ta re d i Sant 'An ton io daPadova.Nessuna traccia della tomba, ma sul lato nord-est della chiesa venne rinvenuto un cunicolocolmo d'ossa. Il cunicolo venne chiuso con unmuro e la parte scoperta riempita con rottame.Si trattava probabilmente della fossa comunedei confratelli della Buona morte. Ricordo chenel 1983 trovai, all ' incirca in quella posizione,u n f r a m m e n t o d i l a p i d e d e d i c a t o a l l aConfraternita di San Giuseppe ( [...] SocietatisSancti Joseph)Al posto della chiesa vi sono ora degli edificirurali della famiglia Ferrari. A r icordo venne edif icata una cappelletta sucui appare una terzina dantesca dedicata allaMadonna (Paradiso XXXIII vv. 10-12).

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Antonio Euro 200 - I nipoti Mario eRosy in suff. di Celotti Mario Euro50 - Fam Mattioli Euro 50 - Lamoglie e i figli in suff. di AmatoAntonio Euro 100 - Classe 1943Euro 100 - Bossi Carolina in mem.defunti Euro 50 - N.N. Euro 50 -Alfarano Gerardo in suff. di Elena,Donato e Annita Euro 30 -Momentè in occ. del battesimoEuro 60 - Bellantonio in occ. delbattesimo Euro 50 - N.N. Euro 70 -I genitori in ricordo di CristianaTorti Euro 50 - Fam. Novelli per ilfunerale di Carlo Euro 50 - Inmem. di La Greca Rosina Euro 20- Alberto e Ivana Euro 100 - Inmem. di Bovalina Antonio Euro 45- Fam. Ricci in ricordo del caroGianluca Euro 100 - Grassi Luigiin suff. defunti Euro 40 - GaravelliAntonietta e Laura in mem. diGiuseppe Euro 50 - Classe 1928in ric. di Giulio e gli altri coscrittidef. Euro 50 - In suff. di Piero edEmilio Ghibaudi Euro 100 - In suff.di Maria e Giuseppe Euro 50 - Insuff. di Barbaro Vincenzo Euro 15- N.N. in suff. defunti Euro 20 -N.N. in suff. delle vittime dellastrada Euro 30 - N.N. in suff.defunti Euro 40 - Bandiani in suff.defunti Euro 40 - Comune diCastelnuovo (contributo per il pre-sepe vivente) Euro 997,70 -Alfarano Agnese in suff. dei geni-tori Euro 30 - Fam. Bassi in mem.di Bassi Terenzio Euro 300 - Fam.Pincetti Euro 100 - OrlandiLorenzo e Francesca in occasionedel battesimo Euro 200 - MaragnaAlessandro in occasione del batte-simo Euro 75 - Salvadeo Luisa insuff. defunti Euro 10 - LombardiAdriana in suff. del fratello Euro 30- Fam. Trovamala in mem. diSalvadeo Ida Maria Albina Euro200 - N.N. in suff. def. Aurelia eMaria Euro 25 - Stella Ines in suff.defunti Euro 50 - N.N. Euro 50 -N.N. Euro 120 - Fam. Carpignanoin mem. di Carpignano Francescoe Raggi Rina Euro 50 - Roberto eCristina Carpignano in mem. dellamamma Rina Euro 200 - Secondol'intenzione dell'offerente Euro 30 -Stella Paolo a suff. di Turconi G.Luigi Euro 25 - Tuccio Angela insuff. dei suoi cari Euro 35 - N.N.

ri - 50 Euro in suffr. def. SaccoMario - 50 Euro in suffr. defunti -La figlia Anna 30 Euro in ric. diVentura Giovanni - I l f igl ioGiampiero 30 Euro in ric. di MollaAngioletta - Fam. Pasquon 100Euro in occ. del battesimo diIacopo - La classe 1933 115 Euroin ric. dei defunti - I familiari 150Euro in ric. del caro AgostinoCialotti - 50 Euro in suffr. di BassiGiulio e Stella Giuseppina - 50Euro in suffr. defunti - Concertocoro "Liturgical Song Emmanuel"203 Euro - La classe 1968 100Euro - Sottotetti Carlo e Renza 50Euro in ric. dei defunti - SottotettiCarlo 30 Euro in suffr. genitori -150 Euro per i l funerale diSottotetti Rita - N.N. 150 Euro -Fam. Pisa 50 Euro in suffr. diAntonio e Pietrina - I familiari 200Euro in suffr. di Torti Maria ved.Maggi - La classe 1935 120 Euroin mem. defunti - Fam.Canobbio100 Euro in occ. del battesimo diCelotti Pietro - I genitori 100 Euroin occ. del battesimo di PasiniEmanuele - La classe 1953 150Euro - Rita 50 Euro in suffr. defunti- La classe 1948 150 Euro - Laclasse 1937 90 Euro - N.N. Euro250 - La moglie in mem. Di GolinG. Paolo Euro 50 - ManiezzoGianna Euro 150 - Sottotetti LuisaEuro 50 - Chiapedi Euro 60 -Maria Rosa per i suoi defunti Euro50 - Classe 1963 Euro 150 - N.N.Euro 70 - In suffr. Paolo BordonEuro 20 - In occ. del battesimo diAndrea Balduzzi Euro 50 - N.N.Euro 100 - Ass. AVIS per i lorodefunti Euro 25 - In suffr.Callegher Giovanni Euro 50 - N.N.Euro 40 - N.N. in suffr. defuntiEuro 40 - N.N. Euro 50 - Fam.Grassi Euro 50 - SampietroGiuseppe e Balduzzi MaggiorinaEuro 20 - Fam. Pagella Euro 50 -Giglio Euro 150 - Tiziana eMichele in occ. del matrimonioEuro 100 - Fam. Grammatico per idefunti Euro 25 - Coscritti classe1930 Euro 100 - N.N. Euro 25 -N.N. Euro 30 - In mem. di OlivieriEmilio Euro 100 - Fam. Valdata-Torti in suff. defunti Euro 100 -Coniugi Torti-Masino in suff.defunti Euro 50 - In suff. di Amato

Diamo qui di seguito l’elencodelle offerte pervenute inParrocchia, dall’ultimoBollettino Parrocchiale al 27gennaio 2004.Ci scusiamo per eventuali erroried omissioni.40 Euro in suffr. di Rossi Sereno -70 Euro in suffr. di Stella ElviraCignoli - 50 Euro in suffr. defunti -De Siato 50 Euro - Un gruppo difedeli della Cappelletta 150 Euro -I nipoti 200 Euro in mem. diValdatara Ines - 50 Euro in ric. diBramato Antonio e RizzoFilomena - Il figlio 200 Euro inmem. di Gloria Parodi - 20 Euro inric. di La Greca Rosina - Fam.Fioravanti 50 Euro - Ferrari Dino50 Euro in suffr. di Ferrari Quinto -N.N. 500 Euro in suffr. defunti -Calcagni Renzo 150 Euro - 20Euro in suffr. defunti Leva-Chicchino - 50 Euro in suffr. diElena, Donato e Annita - 50 Euroin mem. di De Lia Atti l io - Lamoglie 50 Euro in mem. di SacchiLuigi - Chicchino Franca 50 Euro -I nonni Piero e Amelia 150 Euro inocc. del battesimo di Celotti Pietro- Frisa Donatella 50 Euro - Fam.Piccinelli-Gazzaniga 150 Euro inmem. di Piccinelli Arturo - N.N. 30Euro in suffr. di Piccinelli Arturo - Ifamil iari 100 Euro in ric. diSamanta Alfarano - 30 Euro inocc. del battesimo di Grupil loSimone -30 Euro in suffr. defunti -25 Euro in suffr. defunti - 25 Euroin suffr. defunti - 25 Euro in suffr.di Beozzo Gildo - N.N. 100 Euro insuffr. defunti - Marco Malvicini 50Euro in suffr. defunti - 250 Euro insuffr. di Baraldi Francesco - 50Euro in suffr. defunti - Fam. Tripepi30 Euro in suffr. di Annunziato -Rossi Anna 50 Euro in suffr.defunti - Pinuccia e Claudio Sacco100 Euro in ric. del papà - N.N.350 Euro - AssociazioneCarabinieri 30 Euro - Cairo Sergio150 Euro in mem. della mamma -150 Euro in occ. del funerale diBensi Rosetta - Taverna Rita 60Euro in suffr. defunti - I familiari100 Euro in suffr. di Bensi Bianca -50 Euro in suffr. fam. Balduzzi-Taverna - I nipoti Cairo 200 Euroin suffr. di Bensi Rosa per i restau-

Page 20: Bollettino Febbraio 2004

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 20

Notarangelo Matteo01/04/1927 6/11/2003 -Torti Maria ved. Maggi5/07/1913 12/11/2003 -Cialotti Agostino 22/07/1929

12/11/2003 - Cervari Luigia18/07/1915 19/11/2003 - PastorelliMerope 11/01/1933 24/11/2003 -Sottotetti Rita 04/06/1915

25/11/2003 - Vallini Amabile14/10/1914 29/11/2003 - OpaloClaudia 15/04/1903 29/11/2003 -Pagella Maria Luigina 10/02/1923

07/12/2003 - Olivieri Angelo Emilio14/06/1930 9/12/2003 - AmatoAntonio 23/12/1948 13/12/2003 -Novelli Carlo 18/09/1942

15/12/2003 - Bassi Terenzio2/09/1908 2/01/2004 - Natola Benito

3/01/2004 - Raggi Rina 21/07/191508/01/2004 - Salvadeo Ida Maria

Albina 01/10/1914 12/01/2004 -Moiso Maria Angela 08/051933

15/01/2004 - Ferioli Francesca20/06/1922 22/01/2004 - CuroneCarlo 14/11/1919 26/01/2004 - TortiMargherita 14/01/1912 29/01/2004 -Ghibaudi Severino 30/05/1912

07/02/2004 -

TORNATI AL PADRE

6 dicembre 2003:N o t a r n i c o l aMichele♥GrammaticoTiziana;27 dicembre 2003: Sala

Alberto♥ Minerva Ivana;24 gennaio 2004: MattiasVincenzo♥Giordano Antonietta;

16 novembre 2003:Pasquon Iacopo;30 novembre 2003:Balduzzi Andrea;

28 dicembre 2003: MuttiCaterina, Momentè Matteo4 gennaio 2004: Breglia Gaia;11 gennaio 2004: OrlandiFrancesca, Orlandi Lorenzo,Maragna Alessandro;18 gennaio 2004: Tava Matteo;15 febbraio 2004: BattegazzoreValentina, Trausi Alessandro,Granata Elisa.

Anna in suff. di Siro Carlo Euro 20- N.N. per i f iori Euro 10 -Fasanaro Maria Euro 20 - R.Z.Euro 10 -S A N D O M E N I C ON.N. 100 Euro in ric. di Gino -CHIESETTA DELLA CROCE

Famiglie Stringa di via Tortona 100Euro - Pinuccia e Claudio Sacco50 Euro in ric. del papà - Robertoe Cristina Carpignano in mem.della mamma Rina Euro 100 -MADONNA DI LOURDES

Milanese Carla Euro 50 -CAPPELLETTA DI SANT'ANDREAFam. Astolfi Euro 25 -S A N T U A R I O M A D O N N A

D E L L E G R A Z I EStella Ines Euro 50 - Amici e vicinidi casa di Moiso Maria Euro 105 -CASA DI RIPOSO “BALDUZZI”N.N. Euro 50 - Gli amici di MoisoMaria Euro 180 -B O L L E T T I N O

Bensi 30 Euro - Bordone 150 Euro- Isetta Carlo 20 Euro - N.N. 20Euro - Besuzzi Mario Euro 25 -Fam Mattioli Euro 15 - PelizzariEuro 30 - N.N. Euro 50 - BensiAdele Euro 10 -C O R O L I T U R G I C A LS O N G E M M A N U E L

Vittorio Grammatico in occ. delmatrimonio della figlia TizianaEuro 150 - Mattias-Giordano inocc. del loro matrimonio Euro 50 -

C A R I TA S E M I S S I O N IN.N. Euro 50 - N.N. Euro 50 -Ricavo Bancarella delle 100 torteEuro 1.400 - N.N. Euro 500 - N.N.per i poveri Euro 250 - Ricavo deilavori dei bambini dell'oratorio perla missione in Perù Euro 740 -Giornata Santa Infanzia Euro 320-C E N T R O S A N C A R L OLa fam. 100 Euro in ric. diAgostino Cialotti - I vicini di casa eamici con affetto e stima in ricordodel caro Agostino Cialotti 200 Euro-

S E M I N A R I OLa classe 1938 25 Euro - Tizianae Michele in occ. del matrimonioEuro 50 - N.N. Euro 20 -

Euro 25 - I familiari di Moiso Mariaper il funerale Euro 150 - PellizzariAnna in suff. dei defunti Euro 20 -Balduzzi Renata in suff. diTrovamala Antonio Euro 15 - Bisioin suff. def. Todeschini-Bisio Euro15 - Angeleri in suff. def. AngeleriTeresio Euro 15 - Bensi in suff.def. Bensi-Grassi Euro 15 - TortiPietro in suff. dei suoi fam. Euro20 - N.N. in suff. di StramettoGiuseppina Euro 300 - CarrettoFranco in suff. def. Euro 25 - N.N.Euro 30 - Fam. Bagnera PaoloEuro 100 - N.N. in suff. dei suoifamiliari Euro 120 - N.N. Euro 50 -N.N. in suff. di Mandirola CarloEuro 50 - N.N. Euro 50 - Amici evicini di casa di Moiso Maria Euro105 - Fam. Curone FerdinandoEuro 20 - I nonni in occasione delbattesimo di Chiara Bagnera Euro200 - Colombassi Felice in suff.dei genitori Euro 20 - Fam. Saviolliper il funerale di Ferioli FrancescaEuro 250 - Botta Renata in mem.della mamma Euro 15 - AngeleriGabriel la Euro 15 - RuffinoVittorina in suff. del marito Euro 15- Orlandi in occ. del battesimo diFrancesca e Lorenzo Euro 200 -Mattias-Giordano in occ. del loromatrimonio Euro 50 - La classe1932 per il rest. della parrocchialeEuro 450 - Vettor Manuela in suff.di Marassi Cristian Euro 20 -Pavan Maria in suff. def.TortiGiovanni Euro 30 - N.N. Euro 20 -Adriana e i f igl i in ricordo diSottotetti Gian Pietro Euro 100 -N.N. in suff. di Maria e AndreaEuro 15 -O R A T O R I O

La moglie in mem. Di Golin G.Paolo Euro 50 - Coscritti classe1965 Euro 100 - De Marco in occ.del compleanno Euro 30 - AgnoliLuca Euro 30 - N.N. Euro 20 - Igenitori per la festa del 31/12 Euro150 - Gr. AVIS Castelnuovo Euro200 - Gr. AVIS Castelnuovo Euro100 -S A N R O C C OPinuccia e Claudio Sacco 50 Euroin ric. del papà - Adriana e i figli inricordo di Sottotetti Gian PietroEuro 100 - N.N. in onore di S.Lucia Euro 100 - Classe 1927 inricordo dei suoi defunti Euro 100 -Traschio Anna Euro 50 - Fam.Piccinelli-Gazzaniga in suff. diPiccinelli Ardicio Euro 150 - Siro