Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia · 2017. 5. 26. · 1 Bollettino n. 10/2017 Emesso in data...

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1 Bollettino n. 10/2017 Emesso in data 26/05/17 CONDIFESA LOMBARDIA NORD-EST—SERVIZIO TECNICO VIA MALTA, 12—25122 BRESCIA TEL. 030-2548562 FAX 030-2421710 WWW.CONDIFESALOMBARDIANORDEST.IT INFO@CODIFEBRESCIA.IT A seguito di una prima metà del mese fresca e piovosa è iniziato un periodo stabile e caratterizzato da temperature sopra la norma. Nel weekend e per metà della pros- sima settimana persisterà un tempo stabile, asciutto e pienamente estivo, con forte soleggiamento. Per la prossima settimana, invece, la tendenza attuale propone un graduale iindebbolimento dellalta pressione e il nord Italia si ritroverà sul suo ramo ascendente. Le correnti si disporranno quindi dai quadranti sud-occidentali e au- menteranno parecchio lumidità e la sensazione di afa, con maggior possibilità di nubi e temporali sui rilievi, specialmente a partire da giovedì prossimo. Per le previ- sioni aggiornate è possibile consultare il bollettino meteo e agrometeo di ARPA Lombardia. Sul sito di Condifesa nella sezione Agrometeo è possibile visionare previa registra- zione gratuita le mappe di precipitazione e i principali parametri meteorologici previ- sti a 5 giorni per diverse aree della provincia. Situazione generale La provincia è stata risparmiata dai forti e in alcuni casi dannosi temporali che han- no interessato la bergamasca e larea pedemontana e prealpina della regione fino al Varesotto il 19 maggio. Le centraline hanno infatti registrato accumuli prossimi ai 5 mm nelle località più interessate a fronte dei picchi di 60-70 mm della bergama- sca. Modesti anche gli accumuli registrati il 20 maggio. Si segnala per la prima volta da inizio anno il superamento dei 30 gradi di massima avvenuto, a seconda della zona, nelle giornate di martedì 23 e mercoledì 24 maggio. Tali condizioni non possono far altro che favorire lavvio o il proseguimento regolare della fioritura. Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia Adesso in campo: Indicazioni valide per la sola area di riferimento Peronospora Botrite Oidio Tignola Rischio: Alto Medio Basso Fonte: hp://meteo.provincia.brescia.it Dati meteo dal 18 maggio - 24 maggio Botticino 11,2 20-mag 30,4 24-mag 6 20-mag 3,2 16 21-mag Calvagese 9,8 20-mag 29,4 23-mag 4,4 20-mag 1,8 4 21-mag Puegnago 11,8 20-mag 30 23-mag 4 20-mag 1,4 8 20-mag Sirmione 12,6 22-mag 32 23-mag 12 20-mag 5,4 10 24-mag Cortefranca 12,7 21-mag 31,3 24-mag 12,2 20-mag 7 16 22-mag Erbusco 11,2 21-mag 30,8 24-mag 3,8 20-mag 0,8 14 21-mag Rodengo S. 8,9 21-mag 32 24-mag 7,4 20-mag 5,4 21 23-mag Data Ultima bagnatura fogliare Bagnatura fogliare Somma ore settimana Piovosità Somma mm settimana Ultima pioggia mm Località T min Data T min T max Data T max Data ultimo giorno pioggia

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Bollettino n. 10/2017 Emesso in data 26/05/17

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A seguito di una prima metà del mese fresca e piovosa è iniziato un periodo stabile e caratterizzato da temperature sopra la norma. Nel weekend e per metà della pros-sima settimana persisterà un tempo stabile, asciutto e pienamente estivo, con forte soleggiamento. Per la prossima settimana, invece, la tendenza attuale propone un graduale iindebbolimento dell’alta pressione e il nord Italia si ritroverà sul suo ramo ascendente. Le correnti si disporranno quindi dai quadranti sud-occidentali e au-menteranno parecchio l’umidità e la sensazione di afa, con maggior possibilità di nubi e temporali sui rilievi, specialmente a partire da giovedì prossimo. Per le previ-sioni aggiornate è possibile consultare il bollettino meteo e agrometeo di ARPA Lombardia. Sul sito di Condifesa nella sezione Agrometeo è possibile visionare previa registra-zione gratuita le mappe di precipitazione e i principali parametri meteorologici previ-sti a 5 giorni per diverse aree della provincia.

Situazione generale

La provincia è stata risparmiata dai forti e in alcuni casi dannosi temporali che han-no interessato la bergamasca e l’area pedemontana e prealpina della regione fino al Varesotto il 19 maggio. Le centraline hanno infatti registrato accumuli prossimi ai 5 mm nelle località più interessate a fronte dei picchi di 60-70 mm della bergama-sca. Modesti anche gli accumuli registrati il 20 maggio. Si segnala per la prima volta da inizio anno il superamento dei 30 gradi di massima avvenuto, a seconda della zona, nelle giornate di martedì 23 e mercoledì 24 maggio.

Tali condizioni non possono far altro che favorire l’avvio o il proseguimento regolare della fioritura.

Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia

Adesso in campo:

Indicazioni valide per la sola area di riferimento

Peronospora Botrite Oidio Tignola

Rischio: Alto Medio Basso

Fonte: http://meteo.provincia.brescia.it

Dati meteo dal 18 maggio - 24 maggio

Botticino 11,2 20-mag 30,4 24-mag 6 20-mag 3,2 16 21-mag

Calvagese 9,8 20-mag 29,4 23-mag 4,4 20-mag 1,8 4 21-mag

Puegnago 11,8 20-mag 30 23-mag 4 20-mag 1,4 8 20-mag

Sirmione 12,6 22-mag 32 23-mag 12 20-mag 5,4 10 24-mag

Cortefranca 12,7 21-mag 31,3 24-mag 12,2 20-mag 7 16 22-mag

Erbusco 11,2 21-mag 30,8 24-mag 3,8 20-mag 0,8 14 21-mag

Rodengo S. 8,9 21-mag 32 24-mag 7,4 20-mag 5,4 21 23-mag

Data Ultima

bagnatura

fogliare

Bagnatura

fogliare

Somma ore

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Piovosità

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pioggia mmLocalità T min Data T min T max Data T max

Data

ultimo

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Fase fenologica 25/05

La fase fenologica media in tutte le zone è inizio fioritura.

Il tempo bello e stabile ha facilitato l’avvio della fioritura che si sta sviluppando velocemente.

Gestione suolo

Per quanto riguarda la gestione dell’inerbimento sulla fila, nei vigneti gestiti con inerbimento totale, lo sfal-cio potrà essere abbinato alle operazioni di spollonatura meccanica.

Trinciare gli inerbimenti possibilmente a file alterne, al fine di mantenere aree di rifugio per gli insetti ed acari utili per la gestione integrata dei parassiti del vigneto.

Nei vigneti gestiti con lavorazione sulla fila, invece, è possibile effettuare un intervento meccanico.

Per le aziende che hanno aderito alle misure agroambientali, si ricorda che in Regione Lombardia la Misu-ra 10.1.01 richiede il mantenimento dell’inerbimento nell’interfila.

Gestione verde

Si può procedere con le operazioni di legatura dei tralci erbacei o con l’inserimento degli stessi all’interno delle coppie dei fili al fine di evitare rotture in caso di condizioni ventose, di pioggia o durante il passaggio dei mezzi. Nelle viti in allevamento è consigliato selezionare 2/3 germogli adeguatamente posizionati e conformati, eliminando quelli in esubero.

Nei vitigni e nelle località più precoci i tralci hanno ormai superato il filo di testata. In termini generali è sconsigliato intervenire con cimature nel periodo di fioritura. È quindi necessario intervenire prima o posti-cipare alla fase di allegagione questa operazione. In alcuni casi è possibile effettuare delle leggere cimatu-

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Bollettino n. 10/2017

Denominazione Vitigno Precocità area Stadio Dato medio

Capriano d/c Marzemino Precoce da Inizio fioritura a fioritura

Capriano d/c Merlot Precoce da Inizio fioritura a fioritura

Lugana Trebbiano Precoce da Inizio fioritura a fioritura

Lugana Trebbiano Media da Inizio fioritura a fioritura

Valtenesi Groppello Media da Inizio fioritura a fioritura

Valtenesi Marzemino Media da Inizio fioritura a fioritura

Valtenesi Barbera Media da Inizio fioritura a fioritura

Valtenesi Sangiovese Media da Inizio fioritura a fioritura

da Fioritura a AllegagioneFranciacorta Pinot Nero Precoce

Capriano d/c Sangiovese Precoce

Franciacorta Chardonnay Precoce

da Inizio fioritura a fioritura

da Inizio fioritura a fioritura

da Inizio fioritura a fioritura

da Fioritura a Allegagione

Botticino Barbera Media

Botticino Marzemino Media

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re pre-fioritura con l’obiettivo di migliorare l’allegagione nei vitigni e nei vigneti più vigorosi. In linea di mas-sima la cimatura va eseguita circa 10 cm al di sopra dalla parte apicale del palo. È comunque necessario garantire almeno 1 m di parete fogliare utile.

In alcuni areali si manifestano ingiallimenti fogliari riconducibili a clorosi ferrica: è possibile intervenire uti-lizzando ferro chelato da distribuire per via fogliare alle dosi indicate in etichetta, oppure al suolo tramite palo iniettore.

Prima di utilizzare concimi in miscela con fitofarmaci è necessario verificarne la compatibilità. In linea di principio è da evitare la miscela dei prodotti rameici con i concimi chelati, con quelli a base di amminoacidi o alghe e con i fosfiti. Effettuare saggi prima di eseguire la distribuzione in pieno campo.

Al termine della fioritura sarà possibile intervenire con una sfogliatura. Questa operazione garantisce una buona sanità del grappolo, favorendo un buon arieggiamento e la penetrazione dei trattamenti fitosanitari. L’operazione è da eseguire con attenzione per le uve destinate alla produzione dei vini spumanti poiché tende a determinare un anticipo della maturazione. Per tale motivo in questi vigneti e per i vitigni con bac-ca sensibile alle scottature è possibile sfogliare una sola facciata della banchina, la esposta alla calura che generalmente corrisponde al lato Nord o Est.

Operativamente dovranno essere eliminate le foglie in corrispondenza degli internodi con i grappoli, men-tre non devono essere asportate le foglie superiori che sono fotosinteticamente utili e ombreggiano nei momenti più caldi della giornata: per questo è utile che la defogliatrice sia ben regolata in altezza.

Nei vigneti non irrigui può essere opportuno ritardare l’intervento per prevenire la possibile e successiva caduta di foglie causata da eventuale deficit idrico estivo.

Riguardo ai vigneti colpiti da gelo si evidenzia un notevole rigoglio vegetativo dei germogli originati sul legno vecchio, mentre lo sviluppo delle femminelle sui germogli e delle gemme di controcchio che risulta-va rallentato ha subito un’accelerazione in seguito all’aumento delle temperature.

È comunque consigliato non eliminare tutti i germogli che si sviluppano sulla testa di salice o sul cordone permanente, per avere a disposizione tralci da scegliere al momento della potatura invernale. I germogli da lasciare per questo scopo devono essere quelli meglio posizionati e con adeguata vigoria.

Le operazioni manuali sono da eseguire con cautela, poiché è facile scosciare anche i germogli sui quali si è deciso di investire. Si ribadisce che a seconda della casistica, la potatura verde diverrà estremamente importante in questi vigneti sia per la stagione in essere che per la gestione futura, cercando di regolare nuovamente e opportunamente l’equilibrio vegeto-produttivo.

Difesa

Al fine di una corretta valutazione del rischio nella tabella inserita nella prima pagina del bollettino sono inseriti i fattori meteo registrati in alcune stazioni della provincia di Brescia e predisponenti lo sviluppo del-le avversità, quali piovosità e bagnatura fogliare. Le condizioni climatiche meteo definiscono il quadro complessivo che deve essere necessariamente calato nelle singole realtà aziendali.

Ricordiamo che sul sito della DG Agricoltura di Regione Lombardia sono stati pubblicati gli aggiornamenti dei disciplinari di produzione integrata per il 2016 che le aziende aderenti alla misura 10.1.01 dovranno rispettare. I file relativi possono essere scaricati al seguente link

Peronospora La fase fenologica è delicata ma le condizioni del tempo sono, almeno fino alla metà della prossima setti-mana, favorevoli: il rischio è da considerarsi basso ad esclusione dei vigneti posizionati nella zone più umide. Si sono osservati i primi sintomi di peronospora in vigneti non trattati o con copertura parziale, infezioni sviluppate con la perturbazione del 13 maggio.

Integrata Per le aree a minor rischio seguire quanto proposto in seguito per l’agricoltura biologica. Nelle aree a maggior rischio e in previsione dell’inizio della fioritura è possibile in questa fase ottimizzare i prodotti sistemici nelle diverse miscele disponibili in commercio. Si raccomanda di verificare le limitazioni al numero di trattamenti ammessi in stagione riportate in etichetta o sui disciplinari di produzione integrata.

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Bollettino n. 10/2017

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Bollettino n. 10/2017

Tra i prodotti sistemici ricordiamo: Fosetil alluminio*, fosfonato di potassio*, Fenilammidi quali Metalaxil*, Metalaxil M*, Benalaxil*, Fluopicolide*

Per le caratteristiche di questi e degli altri prodotti antiperonosporici fare riferimento ai bollettini precedenti. Questi prodotti garantiscono una copertura di 8-12 giorni in funzione della pressione del patogeno. In con-siderazione della fase fenologica e delle condizioni climatiche mantenere gli intervalli minimi di trattamen-to. In tutte le aree a minor rischio è possibile prolungare l’intervallo dei trattamenti fino al termine più lungo presente in etichetta, avendo cura di ripristinare la copertura prima delle piogge.

Biologico Intervenire fino alla fioritura con formulati a base di rame (preferire formulazioni a rapida azione quali idrossido o solfato tribasico) alla dose minima di etichetta ripristinando la copertura il prima possibile, an-che con vegetazione bagnata o in presenza di piogge di lieve entità, se necessario. Distribuire un quantita-tivo non inferiore a 200-300 g/ha di rame metallo. Prestare attenzione all’utilizzo dei rameici nel momento della piena fioritura in cui si potrebbero avere fe-nomeni di fitotossicità, comunque difficilmente riscontrati. Si raccomanda di evitare di trattare in piena fiori-tura o se necessario limitare i quantitativi di rame alle dosi minime ed utilizzare formulazioni a più lento rilascio, eventualmente ripetendo il trattamento ad intervalli minori se dovessero permanere condizioni di tempo instabile. Si ricorda che sono ammessi 6 kg/ha/anno di rame metallo.

Oidio

Attualmente il rischio di infezione si mantiene medio-basso. In abbinamento al trattamento antiperonospo-rico, utilizzare gli antioidici a corrispondente durata di copertura. Nella aree a basso rischio può essere utilizzato zolfo bagnabile alla dosi minima o media di etichetta. Uti-lizzare sempre la dose massima nei vigneti o nelle località dove il patogeno si ripresenta con elevata fre-quenza. In abbinamento ai prodotti antiperonosporici sistemici è possibile utilizzare i prodotti antioidici di sintesi le cui caratteristiche sono riassunte nelle seguenti righe. I principi attivi più idonei in funzione dello stato vegetativo sono le strobiruline*, gli IBE*, la Spiroxamina*, Bupirimate* e Metrafenone*. Nelle aree a maggior rischio combinare le sostanze attive con zolfo bagnabi-le a dose media. Prestare attenzione alle miscibilità in particolar modo di Spiroxamina con i prodotti a base di fosetil allumi-nio o fosfonato di potassio.

Principali principi attivi antioidici

Ampelomyces quisqualis: si tratta di un fungo iperparassita dell'oidio, antagonista specifico nei confronti di varie specie di oidio, presente in natura. Le spore distribuite con il trattamento germinano originando un tubetto che penetra e si sviluppa a spese del parassita. Deve essere usato in modo preventivo e non con-sente di contenere infestazioni già avviate con pressione del patogeno elevate. Zolfo: è il re degli antioidici. Non soggetto all’insorgenza di resistenze, può essere utilizzato efficacemente con le infezioni in corso e garantisce una copertura di circa 7 giorni. Agisce allo stato di vapore e pertanto è bene utilizzare gli zolfi bagnabili con basse temperature e quelli polverulenti con alte temperature. I vari prodotti commerciali possono essere fitotossici a elevate temperature, per cui è bene ridurre i dosaggi e garantire la distribuzione nelle ore più fresche della giornata qualora le temperature massime superassero i 30-35°C. Olio essenziale di arancio: è un prodotto ad azione polivalente, sia insetticida sia fungicida, è ammesso anche in agricoltura biologica. Agisce per contatto provocando il disseccamento delle pareti cellulari degli organi esterni dei patogeni fungini (micelio, conidi, cleistoteci). Non è utilizzabile durante la fioritura. Bicarbonato di potassio: si tratta di un fungicida di contatto che agisce essenzialmente creando condi-zioni chimiche avverse allo sviluppo dei funghi. Strobiruline (Trifloxistrobin, Pyraclostrobin): utilizzabili al massimo tre volte l’anno per via dell’elevata pos-sibilità di sviluppare resistenze, nascono come fitofarmaci ad ampio spettro e sono caratterizzati da capa-

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Bollettino n. 10/2017

cità translaminari (Trifloxistrobin). Possono essere efficacemente usati come antioidici in abbinamento con gli antiperonosporici sistemici. Non utilizzare con infezioni in corso. Boscalid: è un fungicida che agisce per contatto con capacità translaminare, mentre una parte della so-stanza attiva è in grado di redistribuirsi in modo sistemico. Fungicida ad ampio spettro su vite è utilizzato essenzialmente per il contenimento di oidio e di botrite. I disciplinari di produzione ne limitano l’utilizzo ad un intervento l’anno. IBE (Ciproconazolo, Difenconazolo, Fenbuconazolo, Miclobutanil, Penconazolo, Propiconazolo, Tebuco-nazolo, Tetraconazolo) sono i fitofarmaci antioidici sistemici di prima generazione. Sono prodotti ancora efficaci che devono essere utilizzati senza infezioni in corso per limitare la presenza di infezioni resistenti. Con pressioni del patogeno elevate è meglio utilizzarli in abbinamento con antioidici a diverso meccani-smo d’azione (zolfo ed altri). Il numero massimo di interventi anno è 3, ma per Ciproconazolo, Difenco-nazolo, Miclobutanil, Propiconazolo, Tebuconazolo il disciplinare regionale prevede al massimo1 tratta-mento per singola sostanza attiva. Quinoxifen: prodotto dotato di buona persistenza che riesce a redistribuirsi in fase di vapore garantendo una buona copertura sulla vegetazione, senza peraltro essere dotato di attività sistemica. Appartenente alla famiglia delle fenossichinoline è un principio attivo che deve essere usato esclusivamente in modo preventivo. Nel caso siano presenti sintomi di infezione deve essere utilizzato in combinazione con prodot-ti a diverso meccanismo d’azione. 2 interventi l’anno. Spiroxamina: fungicida del gruppo delle spirochetamine che agisce in modo preventivo, curativo ed eradi-cante. La sua azione non è influenzata dalle basse temperature per cui può essere utilizzato in modo effi-cace anche per i trattamenti di apertura. Grazie alla proprietà sistemica, il prodotto è in grado di protegge-re la vegetazione in accrescimento oltre che di resistere al dilavamento. Svolge un'azione curativa nei confronti del micelio svernante. 3 interventi l’anno. Bupirimate: Appartenente alla famiglia delle idrossipirimidine, è un fitofarmaco dotato di forte azione cito-tropica e sistemica ed è quindi, in grado di resistere al dilavamento e di redistribuirsi nei tessuti. La redistri-buzione per vapore facilita l’attività sugli acini in distensione. L’azione multi-sito lo rende efficace nelle strategie antiresistenza. Meptyl-dinocap: si tratta di un prodotto che agisce essenzialmente per contatto con azione multi-sito, il che lo rende idoneo per le strategie antiresistenza. La buona attività a bassa temperatura ne permette un efficace utilizzo per i trattamenti di apertura soprattutto in caso di attacchi nel corso della stagione prece-dente. 2 interventi l’anno. Metrafenone: caratterizzato da un'attività preventiva, curativa ed antisporulante. Si distingue per attraver-sare la cuticola fogliare e accumularsi nei tessuti al di sotto del punto di applicazione. La sistemia è limita-ta, mentre svolge l’azione in fase di vapore. A seguito dell’applicazione la protezione dall'oidio si svolge grazie all'inibizione dei processi di penetrazione, mentre con i trattamenti curativi si ha una deformazione dell’appressorio, delle ife secondarie e del micelio. È inoltre inibita la formazione delle spore, compromet-tendo così lo sviluppo della malattia. 3 interventi anno. Cyflufenamide: Gruppo Amidossime. Si tratta di un prodotto con spiccata capacita di fissarsi alle cere

cuticolari, con attivita translaminare e di redistribiuzione in fase di vapore. In funzione di tali caratteristiche

chimiche resiste molto al dilavamento ed è consigliato in post fioritura per una buona copertura degli acini

in fase di distensione. Pur avendo una capacità di contenimento pre e post infezione è consigliato non uti-

lizzarlo con infezioni in corso. La limitazione di utilizzo è di 2 interventi l’anno.

Boscalid: agisce su funghi patogeni appartenenti alla classe Deuteromiceti (Botrytis cinerea) e degli

Ascomiceti (Uncinula spp.,) è una sostanza attiva fungicida di contatto, con proprietà translaminari e una

parte della sostanza attiva penetra in profondità nel tessuto e raggiunge la circolazione linfatica seguendo

un andamento acropeto fino a raggiungere l'apice ed i margini fogliari. Essendo un antibotritico, questo

prodotto va usato 1 sola volta in uno dei momenti chiave : fine fioritura, pre-chiusura grappolo, invaiatura o

in pre-raccolta

Tignola e Tignoletta Nessuna cattura significativa. Verificare l’eventuale presenza di larve sui grappolini.

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Bollettino n. 10/2017

Scaphoideus titanus

Verificarne in campo la presenza osservando soprattutto le foglie più prossime al legno vecchio (es. pollo-ni). Le forme giovanili dello Scaphoideus sono facilmente riconoscibili da tutte le altre cicaline perché in tutti gli stadi presentano due macchie nere all’apice dell’addome, facilmente visibili anche in campo con l’aiuto di una lente. In caso di ritrovamento, vi invitiamo a segnalare la presenza all’indirizzo [email protected] o informando i propri tecnici o strutture di riferimento.