Bollettino della Parrocchia di San Pietro di Castello d ... · Ci può portare a pensare che solo...

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Redazione: don Giovanni Mazzanti, Cristina Gualandi, Lorenzo Bovina, Eleonora Maselli, Aldo Angelini - stampa: Grafiche SBS, Funo (BO) N e w s dal Circolo Castello d’Argile Alla “ Iust dance” con i bambini di sabato 27 ottobre è seguita il: 13 ottobre la visita guidata a Milano con le “Pietre Vive, che ci hanno fatto conoscere la Basilica di S.Ambrogio e San Fedele sotto altra prospettiva, attraverso un percorso di arte e spiritualità. 19 novembre: incontro a Venezzano con il prof.Venturi che ci ha parlato di Europa dei padri fondatori, di oggi e di domani” a distanza di pochi giorni dalla visita di Mons. Zuppi con i Vescovi dell’Emilia-Romagna a Bruxelles per chiedere “dialogo, inclusione, solidarietà, sviluppo e pace”. Venturi ci ha ricordato che è stato un francese, un tedesco ed un italiano, tre perseguitati, tre statisti, tre cristiani, a far compiere all'Europa i primi passi verso l'unità (R. Schuman, K. Adenauer e A. De Gasperi). Venturi ha poi richiamato l’Europeismo del bolognese Giovanni Bersani (tra i fondatori del Movimento cristiano lavoratori, MCL), che era attratto dalla convinzione che l’Europa fosse una via, forse “la” via per chiudere con la tragedia delle guerre fra gli europei e per il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti. Nell’Assemblea precongressuale del 21 novembre presso il nostro Circolo il Presidente Provinciale Marco Benassi e l’Assistente Ecclesiastico Don Nanetti hanno richiamato di nuovo la figura di Bersani ma in particolare quella di Giuseppe Fanin a 70 anni dalla uccisione lungo la strada che da San Giovanni in Persiceto porta a Bagno e poi ad Argile; un giovane che ha testimoniato la propria fede cristiana mettendosi in gioco per il bene comune. L’anniversario della morte è stata l’occasione per la ristampa della biografia che porta la prefazione di Mons Zuppi. Il libro “La strada di Giuseppe Fanin” è a disposizione per la lettura o l’acquisto anche presso il nostro Circolo. Sabato 24 novembre: Uno zaino di storie (dalla vita all’arte e ritorno): una originale raccolta di letture, cinema, musica, teatro con i racconti dell’amico Gouet Omer Bonga (la storia che lui ha scritto come migrante) e di A. Messina (la storia del suo viaggio in Cambogia). Serata presso il nostro Circolo a cura degli amici dell’Associazione Teatro, associazione che il nostro Circolo ha sostenuto anche nel progetto “Tutti a scuola...tuostra”. In questi giorni ci stiamo preparando al Cammino delle 12 Porte, il 7 dicembre, quest’anno con modalità diversa perché i vari Circoli bolognesi avranno un percorso comune, la salita a piedi, serale, alla Madonna di S. Luca. Senza dimenticare la solidarietà con il Mercatino CEFA e le attività aggregative come i tornei di burraco ci prepariamo al Santo Natale anche attraverso la riscoperta di parole come silenzio, ascolto dell’altro (anche del giovane e del migrante), pace contro la guerra, responsabilità, bene comune. Nell’invitarvi a visitare il nostro calendario dell’Avvento e Presepe l'augurio di una vita di condivisione e di pace. Per il Circolo e il Consiglio: Eleonora Maselli Carissimi benefattori argilesi, stiamo per iniziare il tempo di Avvento, tempo forte per prepararci alla venuta del Nostro Salvatore. In questa circostanza c’è la bella usanza di inviare alle persone care gli auguri di un lieto Santo Natale, ricco di tante grazie e benedizioni. A voi tutti amici dei nostri bambini bisognosi, un grazie infinito per la vostra grande generosità che Gesù Bambino ricompensi tutti con la sua protezione e vi conceda tutto quello che di buono desiderate. Con la preghiera vi siamo vicine. A nome di tutte le consorelle e le famiglie che voi aiutate, ricevete gli auguri di un gioioso Santo Natale e prosperoso Anno Nuovo. Con affetto e riconoscenza Suor Maria Maddalena Marchesini

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Reda

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News dal Circolo Castello d’Argile

Alla “ Iust dance” con i bambini di sabato 27 ottobre è seguita il:13 ottobre la visita guidata a Milano con le “Pietre Vive”, che ci hanno fatto conoscere la Basilica di S.Ambrogio e San Fedele sotto altra prospettiva, attraverso un percorso di arte e spiritualità.

19 novembre: incontro a Venezzano con il prof.Venturi che ci ha parlato di “Europa dei padri fondatori, di oggi e di domani” a distanza di pochi giorni dalla

visita di Mons. Zuppi con i Vescovi dell’Emilia-Romagna a Bruxelles per chiedere “dialogo, inclusione, solidarietà, sviluppo e pace”. Venturi ci ha ricordato che è stato un francese, un tedesco ed un italiano, tre perseguitati, tre statisti, tre cristiani, a far compiere all'Europa i primi passi verso l'unità (R. Schuman, K. Adenauer e A. DeGasperi). Venturi ha poi richiamato l’Europeismo del bolognese Giovanni Bersani (tra i fondatori del Movimento cristiano lavoratori, MCL), che era attratto dalla convinzione che l’Europa fosse una via, forse “la” via per chiudere con la tragedia delle guerre fra gli europei e per il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti.

Nell’Assemblea precongressuale del 21 novembre presso il nostro Circolo il Presidente Provinciale Marco Benassi e l’Assistente Ecclesiastico Don Nanetti hanno richiamato di nuovo la figura di Bersani ma in particolarequella di Giuseppe Fanin a 70 anni dalla uccisione lungo la strada che da San Giovanni in Persiceto porta a Bagnoe poi ad Argile; un giovane che ha testimoniato la propria fede cristiana mettendosi in gioco per il bene comune. L’anniversario della morte è stata l’occasione per la ristampa della biografia che porta la prefazione di Mons Zuppi. Il libro “La strada di Giuseppe Fanin” è a disposizione per la lettura o l’acquisto anche presso il nostroCircolo.

Sabato 24 novembre: “Uno zaino di storie (dalla vita all’arte e ritorno): una originale raccolta di letture, cinema, musica, teatro con i racconti dell’amico Gouet Omer Bonga (la storia che lui ha scritto come migrante) e di A. Messina (la storia del suo viaggio in Cambogia). Serata presso il nostro Circolo a cura degli amici dell’Associazione Teatro, associazione che il nostro Circolo ha sostenuto anche nel progetto “Tutti a scuola...tuostra”.

In questi giorni ci stiamo preparando al Cammino delle 12 Porte, il 7 dicembre, quest’anno con modalità diversa perché i vari Circoli bolognesi avranno un percorso comune, la salita a piedi, serale, alla Madonna di S. Luca. Senza dimenticare la solidarietà con il Mercatino CEFA e le attività aggregative come i tornei di burraco ci prepariamo al Santo Natale anche attraverso la riscoperta di parole come silenzio, ascolto dell’altro (anche del giovane e del migrante), pace contro la guerra,

responsabilità, bene comune.Nell’invitarvi a visitare il nostro calendario dell’Avvento e Presepe l'augurio di una vita di condivisione e di pace.

Per il Circolo e il Consiglio: Eleonora Maselli

Carissimi benefattori argilesi,stiamo per iniziare il tempo di Avvento,tempo forte per prepararci alla venuta del Nostro Salvatore.

In questa circostanza c’è la bella usanza di inviare alle persone care gli auguri di un lieto Santo Natale, ricco di tante grazie e benedizioni. A voi tutti amici dei nostri bambini bisognosi, un grazie infinito per la vostra grande generosità che Gesù Bambino ricompensi tutti con la sua protezione e vi conceda tutto quello che di buono desiderate. Con la preghiera vi siamo vicine. A nome di tutte le consorelle e le famiglie che voi aiutate, ricevete gli auguri di un gioioso Santo Natale e prosperoso Anno Nuovo.

Con affetto e riconoscenza Suor Maria Maddalena Marchesini

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Bollettino della Parrocchia di San Pietro di Castello d'Argile (BO) - Anno XX - N. 3 - DICEMBRE 2018

Per informazioni sull'attualità della vita parrocchiale, della scuola materna, dell'oratoriodel volontariato, degli spettacoli, dell'associazionismo, della vita insieme

consultare il sito internet www.parrocchiaargile.com

Non c’è da fare nessun esperimento sociale o sondaggio per scoprire

quanto sia difficile che, camminando per strada, le persone ti salutino o anche solo ti guardino. Bisogna, anzi, fare spesso lo slalom per evitare di andare a sbattere con chi viene avanti con gli occhi al telefonino, o con lo sguardo perso nelle proprie incombenze e problematiche. Non è un giudizio verso nessuno, perché tutti di questa condizione siamo vittime e carnefici. Quanto ci farebbe bene, invece, scambiarci uno sguardo di fiducia, di stima, di affetto e di coinvolgimento; uno sguardo benevolo, un dono semplice e raro, non costa nulla e ristora.E’ cosi bello star a guardare il Gesù Bambino dei presepi; la tradizione popolare lo ha spesso rappresentato con uno sguardo accogliente verso chi gli sta davanti, uno sguardo da bambino curioso, uno sguardo che non si nega a nessuno, uno sguardo che accoglie sempre. E’ lo sguardo stesso di Dio: è il suo volto che Gesù ci svela e ci mostra. E’ bello sapere che lo sguardo di Dio che è colui che ci conosce fino in fondo e che sa come siamo, sia narrazione del fatto che Lui non si vergogni di noi, anzi il suo sguardo è sguardo di chi si fa e si dice, con orgoglio amoroso, nostro fratello.In questo Santo Natale, andiamo allora ad accogliere lo sguardo di Gesù su di noi; in questo sguardo che riflette il cielo, potremo guardarci e ritrovarci come figli di Dio, potremo contemplare la nostra umanità accolta nella Sua. Potremo allora accorgerci che quello sguardo dona luce al nostro sguardo, e che il suo sguardo lo possiamo riflettere su tutti coloro che camminano con noi, soprattutto offrirlo a chi non ha più fiducia in se stesso, a chi non trova amore, a chi si sente troppo sbagliato, a chi ha perso il desiderio di essere amato, a chi deve sostenere scelte difficili, a chi si affaccia alla vita e manca di coraggio, a chi ha lo sguardo imbambolato da tutto ciò che distrae dai desideri più belli e dalle responsabilità più vere.Riconciliamoci con lo sguardo amorevole di Dio, perché sia in noi fonte di riconciliazione, e di pace, di sguardi fraterni e famigliari.

Buon Natale a tuttidon Giovanni, vostro parroco

"Uno sgardo…"

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I santi della porta accantola “classe media” della santità

Papa Francesco nel marzo scorso ha pubblicato la sua terza esortazione apostolica dal titolo

“Gaudete et Exultate”: rallegratevi ed esultate (Mt 5,12), sulla chiamata alla santità nel modo contemporaneo. L’invito del papa è chiaro: per un cristiano non è possibile concepire la propria vita se non come chiamata alla santità, perchè «questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione»(1 Ts 4,3); è un appello incessante: «Siate santi, perchè io, il Signore, vostro Dio, sono santo. (Lv 19,2-1Pt 1,16).

Davanti a un obiettivo così alto, tanto da sembrare irraggiungibile, può subentrare una affidandosi alla “misericordia” divina. Ci può portare a pensare che solo poche anime elette possono aspirare

a tanto; il loro posto è infatti sugli altari, lontano dalla vita quotidiana. Il Papa è ben cosciente di questa tentazione e nell’esortazione infatti afferma che “molte volte abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così” (EG 14), ci ricorda che è vero, ci sono “testimonianze che sono utili per stimolarci e motivarci, ma non perchè cerchiamo di copiarle, in quanto ciò potrebbe perfino allontanarci dalla via unica e specifica che il Signore ha in serbo per noi.” (GE 11). Citando il proprio maestro, Quiles in “Il mio ideale di santità” il santo padre precisa che “la santità emerge dall’insieme della vita, e non dall’analisi puntigliosa di tutti i particolari delle azioni delle persone. Non c’è una “contabilità” della virtù. Il Papa spiega cosa intende per via personale alla santità con esempi concreti: “Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù.” (GE 14). E ancora: “una signora va al mercato a fare la spesa, incontra una vicina e inizia a parlare, e vengono le critiche. Ma questa donna dice dentro di sé: “No, non parlerò male di nessuno”. Questo è un passo verso la santità. Poi, a casa, suo figlio le chiede di parlare delle sue fantasie e, anche se è stanca, si siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto. Ecco un’altra offerta che santifica” (GE 16). Questi sono tanti modi in cui si presenta tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio, o, per usare un’altra espressione, “la classe media della santità” (GE 7). Dobbiamo quindi

prendere atto che “la grazia... ci prende e ci trasforma in modo progressivo, perciò se rifiutiamo questa modalità storica e progressiva, di fatto possiamo arrivare a negarla e bloccarla.” (GE 50). Per concludere con le parole del papa a Santa Marta, “il cammino della santità è semplice. Non tornare indietro, ma sempre andare avanti”. Apriamo quindi gli occhi, prendiamo atto della santità che è attorno a noi, “rallegriamoci ed esultiamo” dei tanti “santi della porta accanto” che incontriamo ogni giorno; è la prova che lo Spirito agisce e il Regno di Dio è vicino.

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Non è semplice descrivere in che cosa consiste Alpha. Per iniziare si potrebbe dire che rappresenta un nuovo strumento di evangelizzazione

per i giovani e che ha già riscosso molto successo in tutto il mondo. Si potrebbe poi aggiungere che nella nostra Parrocchia è già stato sperimentato qualche anno fa vedendo la partecipazione di circa 80 ragazzi delle superiori.

Tutto questo però risulterebbe vuoto e privo di significato senza la premessa che Alpha non è solo un modo nuovo di presentare gli argomenti e le grandi domande di fede: Alpha è innanzitutto uno stile. Procediamo però per gradi. A livello pratico Alpha inizia con l’accoglienza perché non c’è comunità senza che tutti si sentano desiderati nel momento in cui varcano la porta. Si procede poi con la cena, divisi in tavoli da massimo dieci persone che resteranno fissi per tutti gli incontri, in modo che, imparandosi a conoscere, ciascuno possa sentirsi liberi di parlare. Terminata la cena (tutto viene scandito da degli orari fissi), parte un video che presenta l’argomento della serata. I temi che vengono trattati non sono però edulcorati o abbassati di livello, sono domande forti tipo Perché Gesù è morto? oppure Chi è lo Spirito Santo e cosa fa? Alle domande però non si da risposta. Inizia così la discussione nei gruppi dove sono gli stessi ragazzi a dover ragionare, provocarsi a vicenda e provare a darsi una risposta. L’educatore (o Leader secondo la terminologia di Alpha) che è presente ad ogni tavolo, ha solo il compito di facilitare la conversazione senza tirare fuori nessuna verità dalla tasca al termine dell’incontro. Se il singolo ragazzo avrà trovato una risposta bene, se no, ancora meglio, vorrà dire che la riflessione potrà andare avanti. Alpha parte proprio dal presupposto che i giovani, oggi più che mai, non hanno bisogno di risposte preconfezionate ma di esperienze e di riflessioni autonome. Solamente stimolandoli alla ricerca individuale potranno diventare adulti consapevoli non solo della propria fede ma anche della propria vita. Questo è lo stile Alpha.

Tutto ciò, però, non sarebbe possibile senza la disponibilità del consiglio MCL di aprirci i locali del Circolo e alla collaborazione dei vari gruppi argilesi che si alterneranno nella preparazione della cena per tutti gli undici incontri che partiranno da gennaio. Grazie da parte di Don Giovanni e degli educatori anche a chi pregherà per noi.

LA PREGHIERA La preghiera è un tema che coinvolge tutti, in ogni momento della vita, nella difficoltà e nella gioia, spesso percependo la fatica di praticarla.È possibile inserirla in modo continuativo nella nostra vita?Per approfondire il tema si è pensato di organizzare una serie di incontri.Incontri di introduzione alla preghiera per riflettere su diversi aspetti della stessa.Un percorso graduale che parte dalla forma più semplice, la preghiera di richiesta, proseguendo con una riflessione su quella mentale o contemplativa, per arrivare poi alla forma più alta. La preghiera spirituale, quella del cuore… l’esicasmo.Nell’ambito degli incontri saranno forniti strumenti che potranno entrare a far parte, se lo vogliamo, del quotidiano di ognuno di noi e possono costituire un aiuto affinchè l’incontro con Dio sia sempre più profondo.Il corso sarà tenuto da padre Stefano della comunità dei “Ricostruttori nella preghiera” a partire dal mese di gennaio nelle seguenti date:16, 23, gennaio - 20 febbraio13, 27 marzo - 10 aprileSentiamoci tutti degli invitati speciali.

LINDA