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Bollettino Agrometeorologico Mensile Ottobre 2011 Termina nella terza decade la lunga siccità iniziata in agosto ma le piogge del mese restano ancora inferiori alla norma in gran parte della regione. -Massime ancora estive nella prima settimana poi decisa diminuzione delle temperature con valori inferiori alla norma nella seconda metà del mese. -Sommatorie termiche da inizio anno ancora superiori alla norma. -Il contenuto idrico del terreno rientra nella norma nella terza decade. -Frumento e orzo: condizioni favorevoli alle semine e alla germinazione. Andamento meteorologico del mese Il mese ha visto una prima fase molto calda, almeno in riferimento alle temperature massime (il 12 di ottobre si sfioravano ancora i 30 °C); è stato necessario attendere sino a metà mese per vedere le temperature rientrare nella norma, e qualche giorno ancora per le intense piogge che mancavano ormai da lungo tempo. La svolta verso l’autunno è iniziata al termine della seconda settimana: prima una decisa diminuzione delle temperature con minime in pianura anche al di sotto degli 0°C, poi, nella terza decade, piogge diffuse e persistenti ma in generale inferiori alla norma. Dal 19 al 26, sulla pianura delle province occidentali si sono misurati oltre 80 mm, un po’ meno sulle aree orientali della regione. In precedenza le sole precipitazioni si erano verificate come temporali nei giorni 7 e 8 con fenomeni localmente molto intensi per forti raffiche di vento e grandinate. Solo nella pianura reggiana e modenese e sui rilievi più elevati del settore centro- occidentale le piogge del mese hanno raggiunto o superato i valori attesi secondo il clima; restano indietro la Romagna, il ferrarese (con un deficit di pioggia di circa il 30 %) e il piacentino occidentale (-50%). Eccezionali ed impressionanti i 296,8 mm registrati sul crinale appenninico parmense (Lagdei -Corniglio-) nella sola giornata di martedì 25, evento collegato ai gravissimi fenomeni che hanno colpito le aree tra Liguria e Toscana. Profilo del contenuto idrico volumetrico del terreno misurato presso il Centro Meteorologico Operativo di S.Pietro Capofiume. Bollettino Agrometeorologico Ottobre 2011 http://www.arpa.emr.it/smr 1

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Bollettino Agrometeorologico MensileOttobre 2011

Termina nella terza decade la lunga siccità iniziata in agosto ma le piogge del mese restano ancora inferiori alla norma in gran parte della regione.

-Massime ancora estive nella prima settimana poi decisa diminuzione delle temperature con valori inferiori alla norma nella seconda metà del mese.

-Sommatorie termiche da inizio anno ancora superiori alla norma.

-Il contenuto idrico del terreno rientra nella norma nella terza decade.

-Frumento e orzo: condizioni favorevoli alle semine e alla germinazione.

Andamento meteorologico del mese

Il mese ha visto una prima fase molto calda, almeno in riferimento alle temperature massime (il 12 di ottobre si sfioravano ancora i 30 °C); è stato necessario attendere sino a metà mese per vedere le temperature rientrare nella norma, e qualche giorno ancora per le intense piogge che mancavano ormai da lungo tempo. La svolta verso l’autunno è iniziata al termine della seconda settimana: prima una decisa diminuzione delle temperature con minime in pianura anche al di sotto degli 0°C, poi, nella terza decade, piogge diffuse e persistenti ma in generale inferiori alla norma. Dal 19 al 26, sulla pianura delle province occidentali si sono misurati oltre 80 mm, un po’ meno sulle aree orientali della regione. In precedenza le sole precipitazioni si erano verificate come temporali nei giorni 7 e 8 con fenomeni localmente molto intensi per forti raffiche di vento e grandinate. Solo nella pianura reggiana e modenese e sui rilievi più elevati del settore centro-occidentale le piogge del mese hanno raggiunto o superato i valori attesi secondo il clima; restano indietro la Romagna, il ferrarese (con un deficit di pioggia di circa il 30 %) e il piacentino occidentale (-50%). Eccezionali ed impressionanti i 296,8 mm registrati sul crinale appenninico parmense (Lagdei -Corniglio-) nella sola giornata di martedì 25, evento collegato ai gravissimi fenomeni che hanno colpito le aree tra Liguria e Toscana.

Profilo del contenuto idrico volumetrico del terreno misurato presso il Centro Meteorologico Operativo di S.Pietro Capofiume.

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TEMPERATURE

Le temperature minime

Valori in generale contenuti, in particolare nella seconda metà del mese.

Complessivamente, nel mese, le temperature minime sono risultate inferiori alla norma con scostamenti fino a 3 °C localizzati nella pianura del settore centro-occidentale.

(La media climatologica prevede, in pianura, temperature minime comprese tra 6 e 14°C).

Le temperature massime

Il mese ha visto una decisa diminuzione delle massime, i valori, elevatissimi nei primi giorni del mese sono progressivamente diminuiti scendendo notevolmente al di sotto della norma nella seconda metà del mese. Complessivamente, le massime sono risultate prossime alla norma con lievi scostamenti positivi sul settore centro-occidentale e ferrarese.

(La climatologia del mese prevede, in pianura, temperature comprese tra 15 e 22 °C).

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PRECIPITAZIONI

Le precipitazioni più intense si sono concentrate dal 19 al 26; sulla pianura delle province occidentali si sono misurati oltre 80 mm, un po’ meno sulle aree orientali della regione. In precedenza precipitazioni si erano verificate nei giorni 7 e 8 con fenomeni localmente molto intensi per forti raffiche di vento e grandinate.

Confronto con il clima (1991-2005)

I quantitativi di pioggia sono risultati, in generale, inferiori alla norma. In tutto il settore orientale si calcola, rispetto al clima, un deficit tra 20 e 40 %, deficit maggiori si stimano sul piacentino occidentale. Valori normali o superiori sulla pianura reggiana e modenese e sui rilievi centro-occidentali.

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Evapotraspirazione potenziale (ETP)

In pianura i valori cumulati di ETP nel mese risultano quasi ovunque compresi tra 60 mm e 65 mm.

L’evapotraspirazione è l’effetto cumulato dell’evaporazione dalla superficie del terreno e della traspirazione dell’acqua dalle piante. In condizioni di disponibilità idrica non limitante, l’evapotraspirazione da un terreno ricoperto di vegetazione bassa, omogenea, in buono stato vegetativo ed esente da infezioni e malattie è determinata solo dalle condizioni meteorologiche; in queste condizioni standard l’evapotraspirazione prende il nome di evapotraspirazione potenziale (ETP).

Bilancio idroclimatico (BIC)

Nel mese, le precipitazioni hanno in generale superato i consumi evapotraspirativi potenziali. In pianura restano in lieve deficit il ferrarese, il ravennate e aree limitrofe del bolognese; ad ovest ancora deficit per il piacentino occidentale. Surplus elevato invece sui rilievi del parmense e su i rilievi più elevati dal modenese al piacentino.

I valori del Bilancio Idroclimatico risultano quasi ovunque inferiori rispetto al clima (periodo 1991-2005) con scostamenti, rispetto ai riferimenti climatici, localmente superiori a 50 mm.

Bilancio Idroclimatico (BIC): rappresenta la differenza tra le precipitazioni e l’evapotraspirazione potenziale (ETP). Il BIC è un primo indice per la valutazione del contenuto idrico dei suoli. Nelle carte del bilancio idrico climatico i valori positivi indicano condizioni di surplus idrico mentre quelli negativi rappresentano condizioni di deficit idrico.

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L’acqua nel suolo in pianura

Deficit: Sui rilievi del settore occidentale il contenuto idrico dei terreni è aumentato ed è prossimo, localmente superiore, al valore della capacità di campo.

In pianura prevale ancora il deficit rispetto alla capacità di campo con i valori più elevati nel ferrarese.

La mappa è stata realizzata col modello geografico di bilancio idrico CRITERIA per lo strato di terreno compreso tra 0 e 1.5 m; la carta dei suoli è quella RER 1:50.000 in pianura e 1:250.000 sui rilievi; la simulazione si riferisce a un prato di graminacee.

Acqua disponibile

Prevalgono valori di contenuto idrico tra 50 e 100 mm. Valori inferiori si stimano nel ferrarese e aree limitrofe del bolognese e ravennate, e nel piacentino occidentale.

L’acqua disponibile (Umidità meno Punto di Appassimento) rappresenta, espressa in mm, tutta l’acqua che le colture possono assorbire dal terreno fino a raggiungere il punto di appassimento. Il valore dipende dalle caratteristiche del terreno e dalla coltura.

Percentile di acqua disponibile

Dal confronto con i valori del periodo 1950-2000, si stima che contenuto idrico dei terreni della regione sia nella norma.

Legenda

Percentile di AD Situazione

da 25 a 50 Normale

da 10 a 24 Moderata

da 5 a 9 Grave

da 1 a 4 Gravissima

<1 Eccezionale

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Sommatorie termicheSoglia 0 °C da inizio anno

Calcolati da inizio anno, i valori, in pianura, oscillano tra 4400 e 5000 °D.

Dal confronto tra le sommatorie termiche soglia 0 °C dell'anno in corso con quelle nel periodo di riferimento (1991-2005) si può notare che i valori delle sommatorie sono quasi ovunque superiori alla norma.

Soglia 10°C

A fine mese la sommatoria termica con soglia 10 °C oscilla, in pianura, tra 2100 e 2300 °D.

Dal confronto tra le sommatorie termiche attuali e quelle medie del mese nel periodo di riferimento (1991-2005), emerge una diffusa anomalia positiva.

La sommatoria gradigiorno è utilizzata per quantificare l’accumulo termico necessario allo sviluppo degli organismi vegetali. Nel calcolo vengono considerate solo le temperature superiori a determinate soglie, caratteristiche delle diverse specie e fasi fenologiche (es. 0, 5, 10 °C). °D = simbolo di grado giorno.

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APPENDICESommatoria gradigiorno CORRETTA : secondo Marletto V., Sirotti M., 1992. Le somme termiche. Agricoltura, n.4/92.

Evapotraspirazione potenziale (ETP): secondo Hargreaves (Choisnel E., De Villele, Lacroze F., 1992. Une approche uniformisée du calcul de l’evapotranspiration potentielle pour l’ensemble des pays de la Communauté Européenne. Office des Pubblications des Communautés Européennes. Luxembourg)

Scala fenologica BBCH: AAVV. Collana di Agrofenologia – Vol. 1: Aspetti generali delle osservazioni agrofenologiche, 1999. P.F. PHENAGRI, MIPAF, ROMA, 87-93.

I ndice di Thom: Monteith e Unsworth “Principles of environmental physics”. Ed. Edward Arnold, 1992.

Anomalie in giorni: il segno negativo indica un ritardo rispetto all'anno precedente.

Anomalie in precipitazione: il segno negativo indica un deficit.

Anomalie di temperatura: il segno negativo indica un ritardo.

Il Bollettino è stato realizzato con la collaborazione di: L. Botarelli, V. Marletto, A. Pasquali, W. Pratizzoli, R. Renati . La gestione dei dati dei modelli fenologici è stato modificata da F.Tomei.

Indirizzo INTERNET : www. arpa.emr.it/sim

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