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Convegno Rischio e Beneficio degli Alimenti: Convegno Rischio e Beneficio degli Alimenti: la Ricerca di un Equilibrio la Ricerca di un Equilibrio ARPA Emilia ARPA Emilia - - Romagna Romagna Bologna, 25 marzo 2010 Bologna, 25 marzo 2010 Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco Umberto Volta Presidente CSN-AIC Centro di Riferimento per la Diagnosi di Celiachia Dipartimento di Medicina Clinica Policlinico S.Orsola Malpighi Università di Bologna

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Convegno Rischio e Beneficio degli Alimenti:Convegno Rischio e Beneficio degli Alimenti:la Ricerca di un Equilibriola Ricerca di un Equilibrio

ARPA EmiliaARPA Emilia--RomagnaRomagnaBologna, 25 marzo 2010Bologna, 25 marzo 2010

Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco

Umberto VoltaPresidente CSN-AICCentro di Riferimento per la Diagnosi di CeliachiaDipartimento di Medicina Clinica Policlinico S.Orsola MalpighiUniversità di Bologna

Il termine Koiliakòs (da koilia=ventre) fu introdotto da Celso nel I° secolo D.C.

Areteo di Cappadocia, medico greco del II° secolo D.C., per primo descrisse una forma di diarrea cronica, perdita di peso e profonda astenia ricondu-cibile alla celiachia

La Celiachia nell’antichità

Samuel Gee diede la prima descrizione moderna di celiachia nella lettura tenuta a Londra nel 1887, pubblicata sui Resoconti del St. Bartholomew Hospital nel 1888:“malattia digestiva cronica che colpisce persone di tutte le età, ma soprattutto bambini da uno a 5 anni, con diarrea caratterizzata da feci pastose, ma non liquide”

L’era moderna della Celiachia

Nel 1950 W. Dicke scoprì che il glutine era l’agente scatenante della celiachia, partendo dall’osservazione della riduzione della diarrea nei celiaci nel corso della seconda guerra mondiale e ripresa della sintomatologia dopo il piano ausiliare svedese che forniva farina di grano agli olandesi.

Alla fine degli anni ‘50 fu introdotta la biopsia intestinale con capsula di Crosby, l’esame che consentì le prime diagnosi certe di malattia celiaca.

Identificazione del glutinecome causa di celiachia

Malattia CeliacaMalattia Celiaca

Intolleranza alimentare permanente al Intolleranza alimentare permanente al glutine contenuto in alcuni cereali glutine contenuto in alcuni cereali

(frumento, segale, orzo, farro, (frumento, segale, orzo, farro, kamutkamut) ) ↓↓

atrofia dei villi intestinali atrofia dei villi intestinali ↓↓

malassorbimento con sintomimalassorbimento con sintomi

estremamente variabiliestremamente variabili

INTESTINO TENUENORMALE CON VILLI

DIGITIFORMI

INTESTINO TENUE NELLA CELIACHIA CON

ASSENZA DI VILLI

Malattia Celiaca

intolleranza alimentare presente nell’1% nella popolazione generalecon predisposizione genetica ben definita (HLA-DQ2 e/o DQ8),con esordio a tutte le età e con presentazione clinica polimorfa

Patogenesi della Malattia CeliacaPatogenesi della Malattia Celiaca

Gliadinatrigger estrinseco

HLA-DQ2 o DQ8stretto legame genetico

Transglutaminasi Tissutaleprincipale autoantigene

Altri fattori ambientali(infezioni batteriche e virali)

Fattori precipitanti:stress, gravidanza

Solo Rotavirus?

Identification of tissuetransglutaminase (tTG) as the autoantigenof coeliac disease

Dieterich W, Ehnis T, Bauer M, Donner P, Volta U, Riecken EO, Schuppan D

Nature Medicine 1997; 3:797-801

0.8%

0.8%

1.2%

1%

5% 0.8%0.8%

Prevalenza della celiachia nel mondo

0.5%

?

0.5%

?0.6%

0.6%

0.2%

Giapponecase finding

2%

Trend diagnostico in aumentoTrend diagnostico in aumento

0102030405060708090

1980 1990 1995 2000 2008

diagnosiraddoppiate negliultimi 7 anni

Ma ancora l’iceberg delle diagnosi è sommerso perché si pensa poco a questa patologia

solo 85.000 diagnosi

su oltre 500.000 atteseprevalenza 1:100

La Celiachia in Italia nel 2009

Scarsa conoscenza di unapatologia che può insorgere

ad ogni età (al di là dei ritardi diagnostici) 0

5

10

15

20

25

30

35

40

1-14aa 15-40aa 41-50aa 51-60aa 61-70aa >70aa

M+FFM F/M 1.5-2

> 20% dopo i 50 anni

Celiachia in EmiliaCeliachia in Emilia--Romagna Romagna (4.000.000 abitanti)(4.000.000 abitanti)

Casi attesi Casidiagnosticati(tutte le età)

Casidiagnosticati

<14 anni

Casidiagnosticati

in età>14 anni

400001:100

44101:906

13901:356

29791:1157

Range regionale1:580-1:1630

Range regionale1:290-1:514

Range regionale1:634-1:2179

CELIACI NON IDENTIFICATI 35990

Indagine AIC Emilia-Romagna, coordinata da Brusa S., 2006

Celiachia in EmiliaCeliachia in Emilia--Romagna Romagna (4.000.000 abitanti)(4.000.000 abitanti)

Casi attesi Casidiagnosticati(tutte le età)

Casidiagnosticati

<14 anni

Casidiagnosticati

in età>14 anni

400001:100

44101:906

13901:356

29791:1157

Range regionale1:580-1:1630

Range regionale1:290-1:514

Range regionale1:634-1:2179

CELIACI NON IDENTIFICATI 35990

Indagine AIC Emilia-Romagna, coordinata da Brusa S., 2006

Marcato incremento delle diagnosi

nel periodo 2006-2009:Soci attuali

AIC Emilia-Romagna >6000

Celiachia: una sindrome più che un’unica malattia

sintomaticaclassica

sintomi atipicied extra-intestinali

silente

potenziale latente

La presentazione clinica è spesso “ingannevole” dal momento che i sintomi variano spesso da paziente a

paziente

Caratteristiche cliniche della Caratteristiche cliniche della celiachiaceliachia

Sesso (F/M) 2:1Sesso (F/M) 2:1Età di esordio:Età di esordio:qualsiasi epoca della qualsiasi epoca della vita, ma con picco vita, ma con picco di insorgenza di insorgenza nell’infanzia e nella nell’infanzia e nella 22--3 decade di vita3 decade di vita

Sintomi:Sintomi:generali (astenia, perdita di peso, generali (astenia, perdita di peso, malessere)malessere)gastrointestinali (diarrea, vomito, gastrointestinali (diarrea, vomito, nausea, dolori addominali, nausea, dolori addominali, meteorismo, stipsi, anoressia) meteorismo, stipsi, anoressia) metabolici (anemia metabolici (anemia sideropenicasideropenica, , emorragie, edemi, crampi, emorragie, edemi, crampi, tetania, ipoplasia dello smalto tetania, ipoplasia dello smalto dentario)dentario)muscolomuscolo--scheletrici (osteoporosi, scheletrici (osteoporosi, dolori ossei, fratture, miopatia)dolori ossei, fratture, miopatia)neuropsichiatrici (depressione, neuropsichiatrici (depressione, ansia, parestesie) ansia, parestesie) riproduttivi (alterazioni mestruali, riproduttivi (alterazioni mestruali, aborti ricorrenti, parti prematuri, aborti ricorrenti, parti prematuri, oligospermia)oligospermia)

anemia

iposomia

osteoporosi

aftosi orale

ipertransaminasemia

ipoplasia smalto

aborti ricorr.

artralgie/mialgie

SINTOMI EXTRAINTESTINALI ALLA DIAGNOSI: 3182 CASI ISS

39

8

8

10

11

ISS: Istituto Superiore Sanità

Manifestazioni Cliniche Manifestazioni Cliniche della Malattia Celiacadella Malattia Celiaca

Organobersaglio

Intestino Tenue

articolazioni/muscolicute e cavità orale

fegato

tiroide

occhi e ghiandolesalivari

sistema riproduttivo femminile e maschile

sistema nervoso

osso

cuore

pancreas

sistema emopoietico

Patologie associate: possibile spia di Patologie associate: possibile spia di celiachiaceliachia

CromosomicheCromosomicheIdiopaticheIdiopaticheAutoimmuniAutoimmuniSindrome di DownSindrome di DownSindrome di Sindrome di

TurnerTurnerSindrome di Sindrome di

WilliamsWilliams

Cardiomiopatia Cardiomiopatia dilatativadilatativa

Patologia neurologica:Patologia neurologica:--epilessiaepilessia--atassiaatassia--neuropatia perifericaneuropatia periferica

Dermatite erpetiformeDermatite erpetiformeDiabete mellito tipo 1Diabete mellito tipo 1Tiroidite autoimmune e Tiroidite autoimmune e

morbo di morbo di GravesGravesMorbo di Morbo di AddisonAddisonDeficit selettivo di IgADeficit selettivo di IgAAlopecia areataAlopecia areataConnettivitiConnettiviti ((SdSd. . SjogrenSjogren) ) Patologia epatica Patologia epatica

Un semplice prelievo di sangueè in grado di identificare con certezza quasi assoluta la presenza

di malattia celiaca

Gli anticorpi antiendomisio (EmA), gli anticorpi anti-transglutaminasi (tTGA), anti gliadina deamidata sono

positivi in > 95% dei casi di malattia celiaca. La diagnosi va sempre confermata con EGDS e biopsia

duodenale

COME SI FA DIAGNOSI DI CELIACHIA

Terapia della celiachia:dieta aglutinata stretta

Risoluzione sintomi intestinali ed extraintestinali

Remissioneistologica e sierologica

Prevenzionepatologie autoimmuni

...ma soprattutto effetto protettivo della dieta su

Complicanze neoplastichelinfoma intestinale

adenoca. tenue

Complicanze non neoplastichedigiunoileite ulcerativa

sprue collagenosicamalattia refrattaria

In attesa del vaccino e della “pillola anti-zonulina” (tempi ancora lunghi) la Dieta senza Glutine è l’unica terapia

per la celiachia con “molte luci” e “poche ombre”

▲Risoluzione sintomiintestinali ed extra-intestinali

▲Remissione istologica▲Remissione sierologica▲Prevenzione patologie

autoimmuni ▲Protezione da compli-canze (linfoma, m.c.refrattaria)

LUCI OMBRE▲Possibile deficit di

minerali e vitamine▲Problemi

psicologici▲Sindrome

metabolica▲Aumentato rischiocardiovascolare ▲Disturbi funzionali dell’app. gastroenterico

▲▲▲▲▲

Linee guida per la dieta dei pazienti con Linee guida per la dieta dei pazienti con celiachiaceliachia

Cereali vietati: frumento, orzo, segale, farro, Cereali vietati: frumento, orzo, segale, farro, kamutkamutL’avena è a basso contenuto di glutine, ma spesso L’avena è a basso contenuto di glutine, ma spesso contaminata contaminata Cereali consentiti: riso, mais, grano saraceno, miglio, Cereali consentiti: riso, mais, grano saraceno, miglio, soia, patata, castagne, legumi (fagioli, lenticchie, soia, patata, castagne, legumi (fagioli, lenticchie, piselli) sesamo, sorgo, tapiocapiselli) sesamo, sorgo, tapiocaFare attenzione alla presenza di glutine negli additivi Fare attenzione alla presenza di glutine negli additivi alimentarialimentariUtilizzare prodotti commerciali con il simbolo Utilizzare prodotti commerciali con il simbolo glutengluten--freefree (contenuto in glutine < 20 ppm, 20 mg/kg)(contenuto in glutine < 20 ppm, 20 mg/kg)

Norme CE 41/2009 sulla composizione ed Norme CE 41/2009 sulla composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari per persone etichettatura dei prodotti alimentari per persone intolleranti al glutineintolleranti al glutine

Tipologia diprodotti/limiti

Glutine<20ppm

Glutine21-100 ppm

Glutine>100ppm

Prodottidietetici

Very lowglutencontent

Non ammessoper celiaci

Prodotti pertutti

Senzaglutine

Può contenere tracce diglutine oppure glutine

indicato fra gli ingredienti

Possono essere definiti senza glutine anche i prodotti con impiego di amido di frumento purchè garantiscano un contenuto in glutine <20ppm nel prodotto finito

In celiaci a dieta In celiaci a dieta aglutinataaglutinata stretta (con biopsia intestinale normale) stretta (con biopsia intestinale normale) non si osservavano significative modificazioni della sintomatolonon si osservavano significative modificazioni della sintomatologia gia né della sierologia (a. né della sierologia (a. antitransglutaminasiantitransglutaminasi) dopo challenge per 3 ) dopo challenge per 3 mesi con somministrazione di una dose di glutine pari a 10 o 50 mesi con somministrazione di una dose di glutine pari a 10 o 50 mg/diemg/dieI celiaci, cui veniva somministrata una dose di 50 mg/die di glI celiaci, cui veniva somministrata una dose di 50 mg/die di glutine, utine, presentavano alterazioni istologiche significative (aumento dei presentavano alterazioni istologiche significative (aumento dei linfociti linfociti intraepitelialiintraepiteliali ed riduzione del rapporto villi/cripte), mentre ed riduzione del rapporto villi/cripte), mentre nessuna variazione si osservava nei celiaci che assumevano 10 nessuna variazione si osservava nei celiaci che assumevano 10 mg/diemg/dieLa dose massima di glutine tollerata dalla mucosa intestinale deLa dose massima di glutine tollerata dalla mucosa intestinale del l celiaco è 10 mg/die, mentre la dose di 50 mg/die produce effetticeliaco è 10 mg/die, mentre la dose di 50 mg/die produce effettitossicitossici

Am J Clin Nutr 2007 Jan;85(1):160-6.

FromFrom the the tolerabletolerable daily daily intakeintake of gluten of gluten toto the the thresholdthreshold in GF foodin GF food

0 20 30 100 200 500

100

200

300

400

500

0 10 50 100 500 1000 Daily gluten intake (mg)

Gluten concentration in GF food (ppm)

GF

flour

sdai

lyin

take

(g)

10 mgGluten x day

Catassi C, Am J Clin Nutr 2007

La Piramide Alimentare per i soggetti celiaciLimitare il consumo di grassi (da 1 a 3 porzioni di grassi da condimento)

Latte, yogurt formaggi: 1-2 porzioni; carne-pollame, pesce legumi, uova: 1-2 porzioni

Da 3 a 5 porzioni di frutta ed ortaggi

Da 2 a 4 porzioni di carboidrati (riso, mais, soia, grano saraceno, pane e pasta senza glutine)

Abitudini alimentari dei Abitudini alimentari dei celiaci in Italiaceliaci in Italia

I celiaci delle regioni del centroI celiaci delle regioni del centro--nord preparano a nord preparano a domicilio una quantità maggiore di alimenti, domicilio una quantità maggiore di alimenti, utilizzando farine senza glutine e indirizzano la loro utilizzando farine senza glutine e indirizzano la loro alimentazione più verso l’uso di cereali alimentazione più verso l’uso di cereali naturalmente privi di glutine (in particolare riso e naturalmente privi di glutine (in particolare riso e mais) che sul consumo di mais) che sul consumo di dietoterapeuticidietoterapeutici

I celiaci delle regioni del centroI celiaci delle regioni del centro--sud consumano più sud consumano più dietoterapeuticidietoterapeutici e sono meno abituati a cucinare in e sono meno abituati a cucinare in casa alimenti utilizzando farine senza glutine.casa alimenti utilizzando farine senza glutine.

Ansaldi N, Minerva Med 1992

Deficit nutrizionali e CeliachiaDeficit nutrizionali e Celiachia

B1 (B1 (tiaminatiamina), ), B2 (riboflavina) B2 (riboflavina) B6 (B6 (piridosaminapiridosamina))B12 (B12 (cobalaminacobalamina))

FolatiFolati

B3/PP (Niacina)B3/PP (Niacina)

VitamineVitamineB12B12FolatiFolatiNiacinaNiacina

B1, B2B1, B2FolatiFolatiNiacinaNiacina

B1, B2, B6B1, B2, B6B12B12FolatiFolatiNiacinaNiacina

ZincoZinco

MagnesioMagnesio

Vit. DVit. D

CalcioCalcio

FerroFerro

FibraFibra

Calorie/proteineCalorie/proteine

∗∗

∗∗∗∗

∗∗∗∗

∗∗∗∗

∗∗∗∗∗∗

∗∗∗∗∗∗∗∗

∗∗

Dieta priva di Dieta priva di glutine a lungo glutine a lungo terminetermine (8(8--12 12

anni)anni)bb

Prodotti privi Prodotti privi di di glutineglutineaa

Dieta priva di Dieta priva di glutineglutineaa

Alla Alla diagnosidiagnosiaa

a: Thomson et al 200; b: Hallert et al 2002

Sovrappeso ed obesità nella celiachia

• In aumento la percentuale diceliaci (dal 5% al 39%) che almomento della diagnosi sono inuna condizione di sovrappeso(BMI 25-30) o obesità (BMI>35).

• Dopo 1 anno di dieta aglutinataun ulteriore 20% di celiaci,normopeso alla diagnosi,sviluppa una condizione disovrappeso o di obesità

Congresso Mondiale sullaCeliachia, New York Nov. 2006

W. Dickey et al., Am J Gastroenterol 2006

Elevato contenuto lipidico nei Elevato contenuto lipidico nei dietoterapeuticidietoterapeutici ““glutengluten--freefree””

• Sostituti del pane (fette biscottate, crackers, grissini)4 contenuto in grassi da 1.5% a 20%4 contenuto calorico da 353 a 466 kcal per 100 g4 pochissimi riportano il contenuto di saturi4 la maggior parte dei preparati contiene “oli e/o

margarine vegetali”

• Dolci, biscotti e merendine4 contenuto in grassi da 5 a 30%4 contenuto calorico da 300 a 550 kcal per 100 g4 la totalità dei preparati contiene “oli o margarine

vegetali (oli di palma, cocco e colza)”

0102030405060708090

sottopeso normale sovrappeso obesità

Body Mass Index (BMI) (kg/m2) in 240 (F/M 3:1) celiaci consecutivi alla diagnosi e dopo 1 anno di dieta aglutinata

Centro di Riferimento per la Diagnosi Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna Resp. U. Volta

BMI<18.5

%

BMI18.5-24.9

BMI25.0-29.9

BMI>30.0

diagnosiGFD 1 anno

15% in sovrappesoo obesità dopo

dieta aglutinata

Sintomi funzionali dell’apparato gastroenterico Sintomi funzionali dell’apparato gastroenterico secondari al consumo di secondari al consumo di dietoterapeuticidietoterapeutici

In una percentuale di celiaci con apporto di cereali basato In una percentuale di celiaci con apporto di cereali basato sull’uso prevalente di sull’uso prevalente di dietoterapeuticidietoterapeutici si ha lo sviluppo di si ha lo sviluppo di sintomi funzionali gastroenterici, quali nausea, vomito, sintomi funzionali gastroenterici, quali nausea, vomito, alterazioni dell’alvo e meteorismo, non presenti prima alterazioni dell’alvo e meteorismo, non presenti prima della diagnosi o risolti nella fase iniziale della dieta della diagnosi o risolti nella fase iniziale della dieta Tali sintomi sono attribuibili alla presenza di conservanti Tali sintomi sono attribuibili alla presenza di conservanti ed addensanti nei ed addensanti nei dietoterapeuticidietoterapeutici..Questi pazienti traggono grande beneficio dalla Questi pazienti traggono grande beneficio dalla sostituzione dei sostituzione dei dietoterapeuticidietoterapeutici con cereali naturalmente con cereali naturalmente privi di glutine, in particolare mais, riso, grano saraceno, privi di glutine, in particolare mais, riso, grano saraceno, teftef (riduzione sintomi dal 61% al 17%)(riduzione sintomi dal 61% al 17%)

Hopman E, Scand J Gastroenterol 2008

Possibile associazione di celiachia ed Possibile associazione di celiachia ed allergia al granoallergia al grano

Esiste la possibilità che il celiaco soffra di una Esiste la possibilità che il celiaco soffra di una concomitante allergia al granoconcomitante allergia al granoIn questi casi anche la piccola quantità di glutine (fino a In questi casi anche la piccola quantità di glutine (fino a 20 p.p.m.) contenuta nei 20 p.p.m.) contenuta nei dietoterapeuticidietoterapeutici è in grado di è in grado di scatenare manifestazioni allergiche che possono scatenare manifestazioni allergiche che possono raggiungere anche fenomeni di notevole gravitàraggiungere anche fenomeni di notevole gravitàLa soluzione obbligata è l’uso di cereali naturalmente La soluzione obbligata è l’uso di cereali naturalmente privi di glutineprivi di glutine

Volta U, Medicina Clinica 2009

Vantaggi dell’uso di cereali Vantaggi dell’uso di cereali alternativi nella dieta del celiacoalternativi nella dieta del celiaco

Riso

Mais

Grano Saraceno

Tef

Miglio

Soia

1. Miglior apporto di vitamine, sali minerali e fibra

2. Prevenzione della sindromemetabolica

3. By-pass dell’eventuale allergiaal grano associata a celiachia

Lee AR, J Hum Nutr Diet 2009

Il mais nella dieta del celiacoIl mais nella dieta del celiaco

Cereale, appartenente alla famiglia delle graminacee, Cereale, appartenente alla famiglia delle graminacee, ricco in residui di leucina ed ricco in residui di leucina ed alaninaalanina, privo delle , privo delle sequenze delle sequenze delle prolamineprolamine del grano tossiche per la del grano tossiche per la mucosa intestinale dei celiacimucosa intestinale dei celiaciE’ utilizzato sia come alimento come tale (chicchi E’ utilizzato sia come alimento come tale (chicchi sgranati, cornsgranati, corn--flakes, pop flakes, pop corncorn) che come ingrediente) che come ingredienteLa farina di mais è utilizzata nelle preparazione di La farina di mais è utilizzata nelle preparazione di polenta, alcuni tipi di pane, pasta e dolcipolenta, alcuni tipi di pane, pasta e dolciL’amido di mais (maizena) è utilizzato anche per la L’amido di mais (maizena) è utilizzato anche per la preparazione di preparazione di dietoterapeuticidietoterapeutici per celiaci e, come per celiaci e, come eccipiente, nella preparazione dei farmaci eccipiente, nella preparazione dei farmaci

Consumo di mais nella popolazione Consumo di mais nella popolazione generale e nella celiachia (valore medio generale e nella celiachia (valore medio

in g per persona/die)in g per persona/die)

Cons. di maisper persona in

g/die

Periodo diosservazione

Non celiaci Canada 3.0 1992

Non celiaci Europa 7.2 1994

Non celiaci Olanda 2.6 1970-1972

Celiachia Olanda 162.0 1992

De Nijs M, J Food Prot 1998

Farina di mais (Zea mays)

carboidrati

proteine

lipidi

Farina di frumento (Triticum aestivum)

carboidrati

proteine

lipidi

Parte edibile (%) 100H2O (g) 12.5Proteine (g) 8.7Lipidi (g) 2.7Carboidrati 80.8Kcal. 362.0

Parte edibile (%) 100H2O (g) 14.2Proteine (g) 11.5Lipidi (g) 1.0Carboidrati 76.2Kcal. 341,0

Composizione chimica e valore energeticodella farina di mais vs farina di frumento

6.06.01.01.03.13.1Fibra(g)Fibra(g)

314314360360362362KcalorieKcalorie

000067.067.0Vitamina A(Vitamina A(μμg)g)

0079.179.172.172.1Amido(g)Amido(g)

62.562.587.087.080.880.8Carboidrati(g)Carboidrati(g)

3.33.30.50.52.72.7Lipidi(g)Lipidi(g)

12.412.47.37.38.78.7Proteine(g)Proteine(g)

Grano saracenoGrano saracenoRisoRisoMaisMais

Confronto fra vari cereali commestibili per i Confronto fra vari cereali commestibili per i celiaci: celiaci: Val. energetico per 100g di parte edibile Val. energetico per 100g di parte edibile

Tabelle Alimenti INRAN

Solo vantaggi per il celiaco Solo vantaggi per il celiaco dal consumo del mais?dal consumo del mais?Pericolo Pericolo FumonisineFumonisine::Le fumonisine sono micotossine ad azione Le fumonisine sono micotossine ad azione cancerogena sull’animale e con evidenza di cancerogena sull’animale e con evidenza di aumentata incidenza di ca. dell’esofago aumentata incidenza di ca. dell’esofago nell’uomo dopo esposizione ad elevate dosi nell’uomo dopo esposizione ad elevate dosi di di fumonisinafumonisina B1 (FB1).B1 (FB1).L’UE ha elevato i limiti consentiti per L’UE ha elevato i limiti consentiti per fumonisinefumonisine per il mais a consumo diretto a per il mais a consumo diretto a 10001000μμg/kg e per i prodotti finiti contenenti g/kg e per i prodotti finiti contenenti mais a mais a 800800μμg/kg.g/kg.

In this study the overall median value of fumonisinswas below the EU legal limit for foods for human consumption (800 μg/kg), but in some samplesfumonisins reached very strong contamination levels(3300 μg/kg)

Considering the limitations of the diet of patients with coeliac disease and the potential high intake of maize in this population, fumonisin contamination could represent a serious problem for the health of coeliacs.

Detailed studies are needed to evaluate the indicaction of a lower legal limit for coeliac population.

Indagine AIC per contenuto percentuale di mais Indagine AIC per contenuto percentuale di mais nei nei dietoterapeuticidietoterapeutici e per monitoraggio e per monitoraggio micotossinemicotossine

Azienda

Prodotti contenenti mais

% di mais prodotti finiti

Limiti max micotossine

Tipologia e freq. controlli

Azienda 1 pasta 30% 400 pbb Tutti i lotti

Azienda 2 Non utilizzo di mais

- - -

Azienda 3 Pasta, biscotti, snack,

20-30% 400 pbb Mat. prima ogni 2 mesi

Azienda 4 pasta 50% farina pregelatiniz.

400-800 pbb Tutti i lotti

Azienda 5 Pasta, biscotti, snack

15-30% 49-326 pbb Tutti i lotti

Progetto di ricerca AIC in Progetto di ricerca AIC in collaborazione con Istituto collaborazione con Istituto

Superiore di SanitàSuperiore di Sanità

Valutazione dell’esposizione da Valutazione dell’esposizione da micotossine in soggetti affetti da micotossine in soggetti affetti da

celiachiaceliachia

Responsabili del progetto:Responsabili del progetto:Carlo Brera, Marina Carlo Brera, Marina MiragliaMiragliaIstituto Superiore di SanitàIstituto Superiore di SanitàReparto OGM e MicotossineReparto OGM e Micotossine

Take home Take home messagemessageIl mais è sicuramente un cereale di primo piano per Il mais è sicuramente un cereale di primo piano per l’alimentazione del celiacol’alimentazione del celiacoConsente un valido apporto calorico ed, unitamente Consente un valido apporto calorico ed, unitamente ad altri cereali naturalmente privi di glutine, permette ad altri cereali naturalmente privi di glutine, permette al celiaco di prevenire gli effetti collaterali da al celiaco di prevenire gli effetti collaterali da dietoterapeutici ingeriti in eccesso (sindrome dietoterapeutici ingeriti in eccesso (sindrome metabolica, deficit di fibra e vitamine, ipersensibilità metabolica, deficit di fibra e vitamine, ipersensibilità anche a basse dosi di glutine)anche a basse dosi di glutine)E’ peraltro indispensabile una valutazione del rischio E’ peraltro indispensabile una valutazione del rischio da esposizione da micotossine nei celiaci, in da esposizione da micotossine nei celiaci, in particolare alla luce del recente rialzo dei limiti particolare alla luce del recente rialzo dei limiti consentiti per le micotossine nei prodotti finiti a base consentiti per le micotossine nei prodotti finiti a base di mais, di sempre più frequente consumo da parte di mais, di sempre più frequente consumo da parte della popolazione di celiaci. della popolazione di celiaci.