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Gennaio-Marzo 2017 Le grandiose qualità di Dio Invito alla festa nuziale l Una scrittura per tutte le epoche Le fasi per la salvezza dell’umanità l Stai solo seguendo le masse?

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Gennaio-Marzo 2017

Le grandiose qualità di DioInvito alla festa nuziale l Una scrittura per tutte le epoche

Le fasi per la salvezza dell’umanità l Stai solo seguendo le masse?

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2 La Buona Notizia

Anno XXII - N. 1 Gennaio-Marzo 2017Rivista triimestrale di evangelizzazione cristiana.

Diritti riservati © Vietata la riproduzione anche parziale.

Direttore responsabile:Carmelo Anastasi.

A questo numero hanno collaborato:Carmelo Anastasi, Scott Ashley, John LaBissoniere,Darris McNeely, Tom Robinson, Robin Webber.

Consiglio di Amministrazione:Carmelo Anastasi (Direzione pastorale).Angelo Di Vita (Consigliere ministeriale).

Vincenzo Alfieri e Sal Anastasi (Consiglieri laici).Redattore estero: Scott Ashley.

Arte grafica: Delia Anastasi, Shaun Venish.Stampa:

Lazzati Industria Grafica Srl - Casorate Sempione (VA).Sede legale, amministrativa e redazionale:

Via Comonte 14/G - 24068 Seriate (Bergamo), Italy.Autorizzazione:

Reg. n° 37 del 30 Settembre 1995 - Tribunale di Bergamo (I).Editrice:

Chiesa di Dio UnitaLa Buona Notizia è pubblicata dalla Chiesa di Dio Unita, un ente italianoregistrato e residente in Italia, senza scopi di lucro, con identità cristiana eamministrazione nazionale autonoma. Alcuni pastori della Chiesa di DioUnita operano in associazione con la UCGIA (United Church of God, an In-ternational Association), un ente registrato e residente negli USA.Amministratori negli Stati Uniti sono i seguenti pastori: Scott Ashley, BillBradford, George De Campos, Aaron Dean, Robert Dick, John Elliott, MarkMickelson, Mario Seiglie, Rex Sexton, Don Ward (chairman), Paul Wasilkoffe Robin Webber - Victor Kubik (president).

Perché Gratis: Questa rivista non è in vendita secondol’istruzione di Gesù Cristo, il quale ha detto: «Gratuita-mente avete ricevuto, gratuitamente date» (Matteo 10:8).Il suo scopo è di predicare a tutte le nazioni il prossimo av-vento del Regno di Dio sulla Terra, nonché diffondere i va-lori del Cristianesimo orginali del primo secolo.Per l’abbonamento gratuito o informazioni:Tel.: 035.4523573 - Cell. 338.4097919Scrivere a: [email protected] Buona Notizia, C.P. 187 - 24121 Bergamo.Nota: Rinnovare l’abbonamento entro il 31 dicembre.Riservatezza: Potete chiedere la variazione o cancella-zione dei vostri dati personali in qualsiasi momento.Consulenza: I nostri consulenti sono ministri consacratial Ministero di Gesù Crisato ed offrono gratuitamente laloro consulenza spirituale a tutti coloro che ne fanno richie-sta a livello individuale o collettivo. Potete anche riceveregratuitamente un colloquio personale con uno dei nostripastori via Skype, oppure al vostro domicilio o nella vostracittà, o presso le nostre sale di convegno.Come è possibile gratuitamente:Questa pubblicazione è resa possibile grazie al sostegno vo-lontario di quei nostri affezionati lettori e lettrici, e dalle decimee donazioni volontarie dei membri della Chiesa di Dio Unita,i quali, motivati dallo Spirito di Dio, hanno deciso di contribuireregolarmente alla diffusione degli insegnamenti di Gesù Cri-sto e della proclamazione gratuita dell’Evangelo del Regnodi Dio (Matteo 24:14).Desideri sostenere questa opera?Il tuo sostegno volontario può essere inviato mediante as-segno oppure mediante:

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Feste Biblico-Profetiche.Dio ha istituito sette feste annualiche presentano l'opera di Gesù Cri-sto nel salvare l'umanità. Conoscereil loro profondo significato è di vitaleimportanza per ogni individuo..........7

Sta seguendo la folla?Perché crediamo e pensiamo in un de-terminato modo? Sei pronto a cam-biare il corso spirituale della tua vita osemplicemente continuerai a seguireciecamente le masse?......................11

L’invito alle nozzeUna delle parabole di Gesù Cristospiega quanto sia importante per noipartecipare alla sua festa nuziale in-dossando un abbigliamento ade-guato. Ma qual è l’abito giusto?.....13

Una scritta per tutte le epocheSiamo onesti: fin troppo spesso siamoprontissimi a puntare il dito contro glialtri per una qualche offesa, ma nonsiamo altrettanto veloci a giudicare noistessi per primi..................................15

Le grandiose qualità di DioLe persone si interrogano e specu-lano su Dio, ma spesso trascurano ilfatto che possono rivolgersi diretta-mente a Lui mediante la Sua Bibbiae la Sua creazione!........................17

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Le profezie sono importanti?Circa un quarto della Bibbiacontiene messaggi profetici.

Uno dei discorsi più lunghi di GesùCristo (riportato nel vangelo di Mat-teo 24, Marco 13 e Luca 21) è unadettagliata profezia che riguarda iltempo della fine. Inoltre, la Bibbiatermina con Apocalisse, libro in cuivarie visioni profetiche descrivonoil periodo che va dalla prima Chiesafino al ritorno di Gesù Cristo e oltre.

È evidente che Dio dà molta im-portanza ai suoi messaggi profetici,quindi anche noi dobbiamo consi-derarli importanti. Perché?

• Le profezie rivelano l’onni-potenza e onniscienza di Dio.

Dio è in grado di creare dalnulla ma anche di prevedere e rive-lare il futuro. La Bibbia inizia testi-moniando la stupefacente potenzacreatrice di Dio: «Nel principio Diocreò i cieli e la terra» (Genesi 1:1).I versetti successivi narrano comel’azione creativa di Dio culminò nelportare in esistenza i primi esseriumani, Adamo ed Eva.

Molti altri passi biblici descri-

vono la potenza, la gloria e la mae-stà di Dio, insieme alla Sua abilitàdi prevedere e rivelare il futuro:

«Così dice Dio, l'Eterno, che hacreato i cieli e li ha spiegati, che hadisteso la terra e le cose che essaproduce, che dà il respiro al popoloche è su di essa e la vita a quelli chein essa camminano:

‘Io sono l'Eterno, questo è ilmio nome; non darò la mia gloriaad alcun altro, né la mia lode alleimmagini scolpite. Ecco, le cose diprima sono avvenute, e ora vi an-nuncio cose nuove; io ve le faccioconoscere prima che germoglino’»(Isaia 42:5, 8-9).

Niente e nessuno può parago-narsi alla potenza e alla maestà diDio. Nessun altro può creare galas-sie, stelle e mondi con la sola pa-rola! Nessun altro può creare esseriumani dal nulla! E nessun altro puòrealmente dire che cosa accadràprima che accada!

In quanto esseri umani siamoabituati a pensare in tre dimensioni:larghezza, altezza e profondità.Quindi, fino a un certo punto, siamo

in grado di cogliere la grande capa-cità creatrice di Dio in quelle di-mensioni osservando il mondo. Mache cosa centra la profezia in tuttoquesto?

In un certo senso la profeziapuò essere considerata un’altra di-mensione, quella del tempo, in cuiDio esercita la Sua potenza creatricepreannunciando il Suo Grande Di-segno per poi portarlo a compi-mento quando, dove e come ritieneopportuno. Certamente le Sue capa-cità superano di gran lunga qualun-que cosa di cui siamo capaci!

• Le profezia bibliche provanoche Dio esiste e che la Bibbia è laSua parola per l’umanità.

Attraverso i secoli, uomini edonne hanno negato che Dio sia unarealtà, preferendo credere che Eglinon esista. Nulla di nuovo. Anchel’apostolo Paolo scrisse che le per-sone «non ritennero opportuno co-noscere Dio», perché accettare laSua esistenza interferiva con il loromettere in atto desideri egoistici emalsani (Romani 1:28-32).

Oggi le persone rinnegano Diosostituendolo con le scoperte scien-tifiche, come l’incredibile comples-sità del DNA e il perfetto equilibriodell’universo e della vita nel nostro

Buona parte della Bibbia contiene profezie. Molti dei grandi servitoridi Dio erano profeti. Qual è lo scopo di Dio nel dare le profezie?

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pianeta. Anche in questo caso glioppositori non tengono conto delfatto che la complessità dell’uni-verso e della vita richiedono unCreatore intelligente con uno scopoben preciso. Fanno ragionamenticontorti. Ma così dice l'Eterno, il red'Israele e suo Redentore, l'Eternodegli eserciti:

«Io sono il primo e sono l'ul-timo, e all'infuori di me non c'è Dio.Chi è come me? Lo proclami pure,lo dichiari e ne fornisca le prove da-vanti a me da quando ho stabilitoquesto popolo antico. E annuncioloro le cose che avverranno e gli av-venimenti che avranno luogo... Nonte l'ho forse annunciato e dichiaratoda tempo? Voi siete miei testimoni.C'è forse un altro Dio all'infuori dime?» (Isaia 44:6-8).

Dio è così certo di quello chepreannuncia che ha fatto sì chefosse messo per iscritto con ampioanticipo nella Bibbia, rendendo cosìfacilissima un’eventuale smentitaqualora i fatti non si adempissero.Quello che ha messo per iscritto,però, si è adempiuto ogni volta pro-prio come aveva preannunciato! Perquesto motivo la Bibbia differisceda qualunque altro libro.

In Ezechiele 33:33 Dio cispiega il motivo per cui ha rivelatoil futuro ai Suoi servitori e fatto scri-vere il tutto: «Ma quando la cosaavverrà (ed ecco sta per avvenire)riconosceranno che in mezzo a loroc'è stato un profeta».

• Le profezie dimostrano cheDio ha il controllo su tutto.

Dio non solo è in grado di rive-lare eventi futuri molto tempo primache accadano, ma porta a compi-mento ciò che ha preannunciato. InIsaia 46:9-10 Egli dichiara cheniente può lontanamente eguagliarela Sua potenza, e lo fa usando laprofezia come esempio:

«Ricordate le cose passate di

molto tempo fa, perché io sono Dioe non c'è alcun altro; sono Dio enessuno è simile a me, che annunciola fine fin dal principio, e moltotempo prima le cose non ancora av-venute». E conclude: «Il mio pianosussisterà e farò tutto ciò che mipiace». Solo Dio può fare questo.

Verosimilmente, i modernissimicomputer all’avanguardia possonofare solo delle proiezioni o intui-zioni del futuro, (anche se è già ab-bastanza difficile prevedere lecondizioni atmosferiche con qual-che giorno di anticipo!). Come pos-sono avvicinarsi al record di Dio?

Il profeta Daniele, sotto i re-gnanti di Babilonia e dell’ImperoMedio Persiano, scrisse che Dio«depone i re e li innalza» e «rivelale cose profonde e segrete» (Daniele2:21-22). Daniele non aveva dubbisu questa grande verità. Era il con-sigliere reale di fiducia presso lacorte di Babilonia con un posto inprima fila nell’osservare Dio de-porre, restaurare e sostituire re, e fi-nanche far crollare un impero. Lalezione? Dio è in totale controllo sututto. Egli innalza e distrugge re eimperi in base al Suo piano peradempiere il Suo proposito!

• Le profezie bibliche rivelanoche la disobbedienza ha delle con-seguenze dolorose.

Un tema ricorrente nella profe-zia biblica è che le scelte e le azionihanno delle conseguenze. Uno deglierrori più grandi che le persone o lenazioni possono commettere è pen-sare di poter agire come voglionosenza che poi ci siano delle riper-cussioni. L’apostolo Paolo riassunsequesto concetto in Galati 6:7: «Nonv'ingannate, Dio non si può beffare,perché ciò che l'uomo semina,quello pure raccoglierà».

Due lunghi capitoli nella Bibbia(Levitico 26 e Deuteronomio 28) neparlano chiaramente. Sono cono-

sciuti comunemente come i capitolidelle “benedizioni e maledizioni”,perché descrivono in maniera estre-mamente dettagliata le benedizioniper una nazione che sceglie di ob-bedire e onorare Dio o le maledi-zioni se sceglie di disobbedire.

«Ora, se tu ubbidisci diligente-mente alla voce dell'Eterno, il tuoDio, avendo cura di mettere in pra-tica tutti i suoi comandamenti cheoggi ti prescrivo, avverrà chel'Eterno, il tuo Dio, ti innalzeràsopra tutte le nazioni della terra;tutte queste benedizioni verranno sudi te e ti raggiungeranno, se ascol-terai la voce dell'Eterno, il tuo Dio»(Deuteronomio 28:1-2).

Il capitolo prosegue descri-vendo una serie di benedizioni dinatura materiale: cibo e salute in ab-bondanza, prosperità nazionale,protezione divina e, se attaccati danemici, vittoria in guerra.

Dal versetto 15 in poi troviamoperò un elenco delle maledizioniche cadono sulla persona o sulla na-zione che persiste nel disubbidire aicomandamenti di Dio. «...avverràche tutte queste maledizioni ver-ranno su di te...», siccità, carenzaagricola, malattie, sconfitte politi-che e militari, oppressione da partedi stranieri e invasori, disastri natu-rali e molto altro.

Dio prosegue dicendo: «Poichénon hai servito l'Eterno, il tuo Dio,con gioia e allegrezza di cuore perl'abbondanza di ogni cosa, servirai ituoi nemici» (vv. 47-48). L’avverti-mento continua con dettagli vividiche fanno riflettere su ciò che ac-cade quando una civiltà e valori mo-rali si sfaldano completamente.

Tristemente, gli antichi regni diIsraele e Giuda non diedero ascoltoa questi avvertimenti, diventandocosì un esempio per le nostre na-zioni occidentali che sono state ma-terialmente benedette da Dio ma

Profezie nel disegno divino

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che ora stanno calpestando le Sueleggi. Anche il loro destino è dichia-rato nella profezia.

• La profezia rivela che la vo-lontà di Dio è che tutti abbiano lapossibilità di salvezza.

Indubbiamente una buona partedella profezia biblica è severa e puòincutere timore. Come già detto,Dio vuole che comprendiamo le do-lorose conseguenze che derivanodallo scegliere la via sbagliata, cosìcome le benedizioni che derivanodall’obbedirgli. Come un genitoresaggio che avverte i propri figlidelle conseguenze e dispiaceri chela trasgressione provoca, così Dio cimette in guardia come Suoi figli.

Dio non vuole che alcuno di noisoffra. «‘Com'è vero che io vivo’,dice il Signore, l'Eterno, ‘io non micompiaccio della morte dell'empio,ma che l'empio si converta dalla

sua via e viva» (Ezechiele 33:11).Quasi sempre, però, le profezie

bibliche terminano con buone noti-zie che infondono un senso di spe-ranza. Questo perché, come Paolodisse a Timoteo, Dio «vuole chetutti gli uomini siano salvati, e chevengano alla conoscenza della ve-rità» (1 Timoteo 2:4). E la profeziabiblica rivela il modo in cui questameravigliosa verità avrà luogo!

• La profezia rivela il piano diDio per l’umanità.

La profezia biblica rivela ilpiano meraviglioso che Dio sta rea-lizzando qui sulla terra: un pianoper portarci alla salvezza e alla vitaeterna nella Sua famiglia divina! Lodicono chiaramente alcune profeziechiave nella Sua Parola facendo ri-ferimento al futuro meravigliosoche attende coloro che affidano laloro vita a Lui:

«E sarò come un padre per voi,e voi sarete per me come figli e fi-glie, dice il Signore Onnipotente»(2 Corinzi 6:18). Letteralmente!

«Carissimi, ora siamo figli diDio, ma non è ancora stato manife-stato ciò che saremo; sappiamo peròche quando egli sarà manifestato,saremo simili a lui, perché lo ve-dremo come egli è. E chiunque haquesta speranza in lui, purifichi sestesso, come egli è puro» (1 Gio-vanni 3:2-3). La promessa è che inquanto Suoi figli divini saremocome Gesù Cristo glorificato!

«Beato e santo è colui che haparte alla prima risurrezione. Su diloro non ha potestà la secondamorte, ma essi saranno sacerdoti diDio e di Cristo e regneranno conLui mille anni» (Apocalisse 20:6).Pochi si rendono conto di questa ve-rità: il piano di Dio per noi consistenel servire Dio come sacerdoti e nelregnare con Gesù Cristo quand’Eglistabilirà il Regno di Dio sulla terra!(Per approfondire l’argomento, re-gistrati e scarica il nostro opuscologratuito Quale sarà il tuo destino?dal sito web Labuonanotizia.org).

• La profezia ha lo scopo dispronarci al ravvedimento e a ri-volgerci a Dio.

In Geremia 25:4-5 è Geremiastesso che riassume il messaggiodei profeti di Dio al Suo popolo ditutti i tempi: «L'Eterno vi ha puremandato tutti i suoi servi, i profeti,...per dirvi: 'Si converta ciascunodalla sua via malvagia e dalle suecattive azioni...’»

L’apostolo Pietro, in 2 Pietro3:9, dice: «Il Signore non ritardal'adempimento della sua promessa,come alcuni credono che egli fac-cia, ma è paziente verso di noi, nonvolendo che alcuno perisca, ma chetutti vengano a ravvedimento».

In Geremia 18:7-8 Dio dice:«Talvolta riguardo a una nazione e

Alcune profezie biblichegià adempiute

La Bibbia contiene molte profezie già adempiute. Alcune riguardano il Messia, Gesù Cristo,preannunciando il Suo luogo di nascita (Michea 5:2), il tempo della Sua apparizione pubblica

(Daniele 9:25), il Suo essere tradito al prezzo di uno schiavo, l’uso di quel denaro per acquistareun appezzamento di terra (Zaccaria 11:12-13), la Sua flagellazione e morte per crocifissione(Salmo 22:16-17).Tra le profezie bibliche storicamente adempiute vi sono:• Il popolo di Israele fatto schiavo dall’Egitto, ma poi liberato e ristabilito nella propria patria, la Terra Promessa (Genesi 15:13-16).

• Il regno di Israele diviso nel regno di Israele e nel regno di Giuda a causa dei peccati diSalomone (1 Re 11:29-37).

• Il popolo di Israele sconfitto ed esiliato a causa dei loro peccati (Deu. 28:25, 36-37, 47-52).• Ninive, capitale dell’Impero Assiro, conquistata e distrutta (Naum 3:1-19).• Perdita dello status di superpotenza per gli antichi egiziani senza più alcuna possibilità diregnare sulle altre nazioni (Ezechiele 29:15).

• La nazione di Giuda sconfitta ed esiliata a Babilonia per i suoi peccati (Geremia 25:11-13).• I giudei esiliati in Babilonia ritornano a Gerusalemme dopo 70 anni (Gere mia 25:11-12).• Ciro, conosciuto nella storia come Ciro il Grande, regnante che permise ai giudei esiliati diritornare e ricostruire Gerusalemme e il tempio (Isaia 44:28–45:6, 13).

• L’Impero Babilonese caduto nelle mani dei Medi (Daniele 5:25-31). • L’Impero Babilonese seguito dall’Impero Medio-Persiano, l’Impero Greco di Alessandro il Grande, e l’Impero Romano (Daniele 2:31-40; 7:15-17, 19; confronta con 8:20-22).

• Gerusalemme e il suo tempio distrutti nuovamente, poco dopo il completamento delministero terreno di Gesù Cristo (Matteo 23:37–24:2).

• Persecuzione e martirio dei seguaci di Cristo (Matteo 23:34; Giovanni 15:20; Luca 11:49).• La Chiesa di Dio che rimane fedele nel proclamare il vangelo alle nazioni mentre insegna a coloro che Dio chiama tutto ciò che Egli ha comandato (Matteo 24:14; 28:19-20). LBN

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riguardo a un regno, io parlo di sra-dicare, di abbattere e di distruggere;ma se quella nazione contro la qualeho parlato si converte dalla sua mal-vagità, io mi pento del male cheavevo pensato di farle».

Questo è ben visibile nell’incre-dibile storia del profeta Giona. Diogli disse di andare a Ninive, la capi-tale dell’Assiria, per mettere inguardia le persone riguardo all’im-minente giudizio e distruzione chestavano per subire a causa della loromalvagità. Giona però detestava iNiniviti per la loro crudeltà contro

il suo popolo, gli Israeliti, e si ri-fiutò di andare, fuggendo nella di-rezione opposta. Probabilmente tiricordi che cosa è successo dopo:Dio fece sì che un grande pesce in-ghiottisse Giona, il quale fu poi spu-tato sulla terra ferma tre giornidopo. Questo episodio gli fece cam-biare idea e andò dai Niniviti comegli era stato detto.

Giona predicò fedelmente l’im-minente distruzione di Ninive, macon suo grande dispiacere i Niniviticredettero in Dio e si ravvidero. Di-giunarono, indossarono un sacco

(segno di lutto), sacco che miserofinanche sugli animali e sul be-stiame, e non mangiarono né bev-vero. Come risultato «Dio si pentìdel male che aveva detto di far loroe non lo fece» (Giona 3:10).

I sanguinari e malvagi Ninivitifurono tra i pochissimi popoli a rav-vedersi. La lezione è che si ravvi-dero e cambiarono. E noi che cosaintendiamo fare? E tu?

Il messaggio fondamentale diogni profeta biblico è che se modi-fichi il tuo modo di vivere, seascolti Dio e dai retta ai Suoi avver-timenti, puoi ridurre le tue pene per-sonali ed essere anche salvato daiterribili tempi profetizzati che si ab-batteranno sul mondo.

In definitiva, tutte le profeziesono un messaggio di speranza. Dioci garantisce di essere in perfettocontrollo e di essere un Diod’amore (1 Giovanni 4:8,16). Eglidesidera che ci volgiamo a Lui consincera fede e ravvedimento met-tendo la nostra vita nelle Sue mani.Se e quando lo faremo, Egli pro-mette di benedirci e prendersi curadi noi, mentre adempie il Suo pro-posito per la nostra vita.

In Isaia 55:6-7 Dio ci dice cosadobbiamo fare: «Cercate l'Eternomentre lo si può trovare, invocatelomentre è vicino. Lasci l'empio lasua via e l'uomo iniquo i suoi pen-sieri, e ritorni all'Eterno che avràcompassione di lui, e al nostro Dioche perdona largamente».

Nella Sua Parola, la Bibbia, Dioci mostra lo scopo vitale delle Sueprofezie. Più di qualunque altro mo-tivo, Dio ci dà le profezie per aiu-tarci a comprendere chi e che cosaEgli è: il nostro Signore e Salvatore!Rivolgiamoci a Lui con fiducia.

Dio è pronto, disponibile e ingrado di risponderci quando Lo in-vochiamo. Egli sta aspettando chetu faccia quel passo adesso! LBN

Come prepararci pergli eventi del tempo della fine?

La Parola di Dio contiene molte profezie sugli eventi che devasteranno il mondo poco primadel ritorno di Gesù Cristo. Avvertimenti per tutti coloro che hanno orecchie per udire: «Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie [mancanza di

freno], da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addossoall'improvviso. Perché verrà come un laccio su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra.Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte questecose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo» (Luca 21:34-36).

«State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. È comese un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l'autorità ai suoi servi, a cia-scuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare» (Marco 13:33-35). «Vegliate dunque,perché non sapete quando il padrone di casa verrà... perché, venendo all'improvviso, non vi troviaddormentati. Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!’» (versetti 35-37).

«Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri. Infatti coloro che dormono,dormono di notte, e coloro che s'inebriano, s'inebriano di notte. Ma noi, poiché siamo del giorno,siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranzadella salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati all'ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Si-gnore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo,viviamo insieme con lui. Perciò consolatevi gli uni gli altri ed edificatevi l'un l'altro, come già fate»(1 Tessalonicesi 5:6-11). «Ricordati dunque quanto hai ricevuto e udito; serbalo e ravvediti. Setu non vegli, io verrò su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verrò su di te» (Apocalisse3:3).

La Parola di Dio ci dà molte indicazioni, per cui possiamo essere spiritualmente preparatiper questi eventi: «Perciò non dormiamo... Vegliamo e siamo sobri... Avendo rivestito la corazzadella fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza... Fate attenzione... Ravve-detevi dei vostri peccati... Vegliate... pregando affinché siate ritenuti degni di scampare a tuttequeste cose»

L’apostolo Paolo descrive in maniera vivida l’atteggiamento, l’approccio e le vedute dell’uma-nità nel tempo della fine: «Or sappi questo: che negli ultimi giorni gli uomini saranno amanti di sestessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scel-lerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, tra-ditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio» (2 Timoteo 3:1-4).

Alla fine di quest’era le persone saranno totalmente egoisti e concentrati su di sé. Non ve-dranno i segnali di pericolo sempre più presenti e saranno colti di sorpresa. Se non mettiamo inpratica ciò che dice Dio riguardo all’essere sobri di mente, guardinghi e in allerta, corriamo il ri-schio di addormentarci ed essere spiritualmente impreparati, per poi soffrire le conseguenzedella nostra noncuranza! LBN

Profezie nel disegno divino

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Feste biblico-profetiche:Progetto di Dio per la salvezza dell’umanità

Come rivelato nella Sua pa-rola, la Sacra Bibbia, DioCreatore ha fatto gli esseri

umani con lo scopo di renderli par-tecipi della Sua famiglia divina: mi-liardi di figli che si uniscono a DioPadre e a Gesù Cristo in gloria persempre, condividendo la loro naturae carattere incorruttibili. Questodono però richiedeva fede e ubbi-dienza verso la parola di Dio.

Tuttavia, l’umanità ha mancatodi fede e ubbidienza, a partire daisuoi progenitori, Adamo ed Eva,preferendo seguire la ribellione del-l’angelo caduto, ora conosciutocome Satana il diavolo. Sotto la suainfluenza, tutti gli esseri umanihanno peccato, disobbedendo a Dio,e pagandone le relative conse-guenze, fino ad arrivare alla morte(Romani 3:23; 6:23).

Quindi, l'umanità non ha alcunasperanza di salvezza? L’intento diDio di generare figli è stato compro-

messo? Non sia mai, perché Dioaveva già previsto e stabilito unpiano per salvare i Suoi preziosifigli prima ancora che esistessero.

La Bibbia ci presenta l’impres-sionante piano salvifico di Dio, spa-ziando attraverso le epoche, dallepoche persone che sono fino ad orastate da Lui chiamate a diventareSuoi «primogeniti», fino al tempoin cui questa stessa possibilità disalvezza sarà offerta anche a tutticoloro che sono deceduti senza maiaver conosciuto la verità.

La PasquaLa Pasqua è la prima delle fasi

importanti del progetto divino chesi rivelano attraverso le «solennità»bibliche che Dio ci istruisce ad os-servare sia nel Vecchio Testamentoche nel Nuovo, dove apprendiamopure il ruolo chiave di Gesù Cristonella salvezza dell’uomo.

Esodo 12 introduce l'agnello pa-squale come mezzo di riscatto per

gli antichi israeliti nella schiavitùegiziana. Quando Dio inviò la piagamortale sui primogeniti egiziani, ilsangue degli agnelli sacrificati suglistipiti delle porte delle case d'Israelepermise agli Israeliti di venire ri-sparmiati. Questa occasione dovevaessere osservata come commemora-zione ogni anno, nello stesso giornoin cui si era verificata, all'iniziodella primavera (vedere Levitico23:4-5). L'agnello sacrificato senzadifetto serviva come una prefigura-zione di Gesù Cristo.

Il Nuovo Testamento rivela cheCristo fu ucciso il giorno stessodella Pasqua ed Egli è «la nostra Pa-squa, sacrificata per noi» (1 Corinzi5:7). Infatti, Egli è «l'agnello di Dioche toglie il peccato del mondo»(Giovanni 1:29). Attraverso il Suosacrificio siamo per grazia di Dioperdonati del peccato e definitiva-mente risparmiati dalla pena dimorte del peccato.

Oggi ai cristiani è comandato diosservare il memoriale della Pasquaannuale nello stesso giorno per bereil calice della Nuova Alleanza emangiare i Pani Azzimi in ricordo

Dio ha istituito sette feste annuali che presentano l'opera di Gesù Cristo nelsalvare l'umanità. Conoscere il loro profondo significato è di vitale impor-tanza per ogni essere umano.

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8 La Buona Notizia

dell’incredibile sacrificio di Cristo.Facendo questo, ricordiamo solen-nemente e con gratitudine la mortedel Signore fino al Suo ritorno (1Corinzi 11:25-26). Questa festasegna l'inizio del piano di reden-zione di Dio, il lavaggio dei nostripeccati da parte del sangue di GesùCristo.

La festa dei Pani AzzimiQuindi, una volta perdonati dei

peccati, abbiamo il diritto di conti-nuare a peccare volontariamente?

«Rimarremo forse nel peccatoaffinché la grazia abbondi?" chiedePaolo in Romani 6:1. La sua rispo-sta è categorica: «No di certo! Noiche siamo morti al peccato, comevivremmo ancora in esso?» (v. 2).

Piuttosto, nella profonda grati-tudine di ciò che Dio ha fatto e stafacendo per noi mediante Gesù,dobbiamo continuare a purificarci«da ogni contaminazione di carne edi spirito, compiendo la nostra san-tificazione nel timore di Dio» (2Corinti 7:1).

I giorni degli Azzimi seguonoimmediatamente la Pasqua (Levi-tico 23: 5-8). Storicamente, i settegiorni di questa festa commemo-rano il tempo in cui gli Israeliti li-berati lasciarono l'Egitto e le sueempietà. Per una vita cristiana sottoil nuovo patto, questi giorni rive-lano la persuasiva verità che dob-biamo voler lasciare le nostre viepeccaminose e sforzarci di non tor-nare al peccato. Non possiamo volercontinuare nel peccato!

Tuttavia, a differenza degli an-tichi israeliti, abbiamo una modalitànuova e migliore per compiere que-sto lavoro spirituale. Questa festa cidice come si può ottenere una vitanuova, basata su Cristo.

Questa festa di sette giornimette in evidenza elementi del-l’opera di Gesù Cristo che sono es-senziali per la nostra comprensione

del processo salvifico di Dio Padre.Tanto per iniziare, è stato durantequesta festa che Gesù Cristo è ri-sorto dai morti, tre giorni e tre nottidopo la sua morte, come aveva pro-fetizzato (1 Corinzi 15: 3-4). Questaverità centrale della Scrittura è lachiave per la nostra salvezza, per-ché senza un Salvatore risortosiamo ancora nei nostri peccati esenza speranza (versetti 14, 17)

La Scrittura ci dice che per que-sto periodo di una settimana dob-biamo evitare il lievito, un elementoidoneo a rappresentare il peccato,perché fa “gonfiare“ come la «ma-lizia e malvagità» (1 Corinzi 5:8). Eper questo durante la settimanamangiamo pane azzimo con i nostripasti (Esodo 12:15, 19-20). In que-sto modo, ci viene ricordato del no-stro costante bisogno di mettere ilpeccato fuori dalla nostra vita sosti-tuendolo con la «sincerità» e la «ve-rità» (1 Corinzi 5:8).

Inoltre, i giorni degli Azzimisimboleggiano l'opera del Cristo ri-sorto. Adempiendo all’offerta spe-ciale delle primizie di cereali che sioffriva durante questa festa (vediLevitico 23: 9-14; 1 Corinzi 15:20,23), Gesù salì al trono di Dio pro-prio nel momento in cui doveva es-sere fatta l’offerta, presentandosiper essere accettato come «primi-zia» del raccolto spirituale di Diodall'umanità e come Colui che con-duce tutti noi nella via della sal-vezza. Essendo stato accettato come«Agnello di Dio», è entrato nelluogo santissimo con il proprio san-gue e ha assunto un nuovo ruolocome Sommo Sacerdote interce-dendo per noi (Ebrei 9:12, 24-25).

Oltretutto questa continua operarende il consumo del pane azzimodurante questa festa molto più signi-ficativo: a quanti hanno fede nelcorpo di Gesù Cristo quale figlio diDio e «pane della vita» (Giovanni

6:48,51) Iddio promette loro l’im-mortalità mediante il dono del SuoSpirito Santo, lo stesso Spirito cheè in Cristo Gesù.

L'apostolo Paolo ha parlato diquesta incredibile verità quando hascritto: «Sono stato crocifisso conCristo: non sono più io che vivo, maCristo vive in me! La vita che vivoora nella carne, la vivo nella fedenel Figlio di Dio il quale mi haamato e ha dato se stesso per me»(Galati 2:20).

La festa di PentecosteLa successiva festa di Dio rive-

lata agli Israeliti (Levitico 23:15-22) giunge in tarda primavera doposette settimane o il 50° giorno dopol'offerta delle primizie che è statafatta durante la festa degli Azzimi.

La Pentecoste (che significa 50in greco) è anche chiamata «Festadelle Settimane» (Vedi Esodo 34:22;Deuteronomio 16:10, 16) ed è chia-mata anche «Festa della Mietitura»(Esodo 23:16), durante la qualeviene presentata un’altra offerta di«primizie» del raccolto di cereali.Questa offerta di «primizie» prefi-gurava i pochi credenti che avreb-bero ricevuto le «primizie» delloSpirito di Dio (Romani 8:23), e chequindi «siamo in certo modo le pri-mizie delle sue creature» (Giacomo1:18).

Atti 2 spiega che lo SpiritoSanto di Dio fu riversato sui disce-poli di Cristo nel giorno di Penteco-ste. Lo Spirito di Dio li cambiò persempre. Pietro diede subito un ser-mone molto ispirato ed esclamò allemoltitudini raccolte: «Pentitevi eciascuno di voi si faccia battezzarenel nome di Gesù Cristo per la re-missione dei peccati; e voi riceve-rete il dono dello Spirito Santo.Poiché la promessa è per voi e per ivostri figli e per tutti quelli che sonolontani, per quanti il Signore Dionostro chiamerà» (vv. 38-39).

Feste biblico-profetiche

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Gennaio-Marzo 2017 9

Come Gesù è stato la primiziadella mietitura spirituale di Dio dalgenere umano, qui vediamo che iseguaci di Cristo sono anche loroconsiderati «primizie». Sì, la pro-messa di ricevere lo Spirito Santo èdisponibile a tutti coloro che rispon-dono alla chiamata di Dio oggi. Esono pochissimi nel mondo!

Questa realtà implica che tuttigli altri, fino adesso accecati da Sa-tana, avranno la loro opportunità disalvezza in un secondo tempo, unfatto che vedremo a breve.

Finora, dunque, abbiamo vistouna progressione nel piano salvificodi Dio: In primo luogo, Gesù Cristo,nostro agnello pasquale, dimostral’amore di Dio per noi, morendo peri nostri peccati.

In secondo luogo, si apprendeattraverso i giorni degli azzimi chenon solo dobbiamo lottare con tuttoil nostro essere per vincere il pec-cato nella nostra vita, ma che dob-biamo guardare al Cristo risortoaffinché ci liberi dal potere del pec-cato e ci aiuti a vivere rettamente.

In terzo luogo, si apprende at-traverso il giorno di Pentecoste cheDio ha promesso di darci il Suo Spi-rito Santo, la Sua potenza, mente evita, come primizie della raccoltaspirituale della Sua famiglia. E' me-diante il Suo Spirito in noi che pos-siamo «mettere a morte le opere[peccaminose] del corpo» (Romani8:13) e camminare con Dio.

Ora diamo uno sguardo alle ul-time quattro feste menzionate nellaBibbia, che nella terra di Israele ca-dono a fine estate ed in autunno.Esse prefigurano eventi meravi-gliosi che devono ancora accaderenel grande piano di Dio.

La festa delle TrombeDio ha ordinato «un riposo so-

lenne, una commemorazione fatta asuon di tromba, una santa convoca-zione» (Levitico 23:23-25).

Le trombe venivano utilizzatenella convocazione di assembleespeciali (Numeri 10:1-10) e perdare l'allarme in caso di guerra (Ge-remia 4:19). Ma fortissimi squilli ditromba vi furono anche quando Diomanifestò la Sua presenza sulMonte Sinai per rivelare la Suasanta legge (Esodo 19: 16-19).

La Scrittura profetizza ancheche le «trombe» serviranno comearaldi di grandi eventi futuri che ac-cadranno su tutta la terra. Il librodell'Apocalisse ci dice che «settetrombe» saranno suonate dagli an-geli per annunciare gli impressio-nanti eventi del tempo della fine. Latromba del primo angelo annunceràuna grande piaga di grandine, fuocoe sangue, che distruggerà una terzaparte della vegetazione della terra(Apocalisse 8:7).

Ci saranno altri squilli ditromba, culminando con la settimae ultima tromba (Apocalisse 11:15).Questa tromba annuncia il ritorno diGesù Cristo sulla terra e l’instaura-zione del Suo glorioso Regno e Go-verno su tutte le nazioni.

Ci viene detto dall'apostoloPaolo che questa tromba segnaleràla risurrezione dei morti in Cristo ela loro trasformazione in corpi com-posti di spirito, gloriosi e splendenti(1 Tessalonicesi 4:16; 1 Corinzi 15:50-52). Gesù stesso ha detto che ilsuo popolo eletto sarà «raccolto daiquattro venti... con gran suono ditromba» (Matteo 24:31).

Mentre celebriamo questa festadelle Trombe oggi, dobbiamo tenerea mente i grandi eventi che avver-ranno sulla terra e che si conclude-ranno con il ritorno glorioso di GesùCristo e la resurrezione dei santi.

Il Giorno dell'EspiazioneIl Giorno dell'Espiazione (Levi-

tico 23: 26-32) è menzionato nelNuovo Testamento in Atti 27:9,dove viene chiamato «il Digiuno»,

come molte Bibbie affermano ogginelle note a margine. I cristiani delprimo secolo osservavano ancora ilGiorno dell’Espiazione con comegiorno in cui digiunare.

Questo giorno dell'espiazione,durante il quale dobbiamo digiu-nare, si chiama «un sabato di com-pleto riposo» (Levitico 23: 27-32).Gli antichi rituali per questo giornosono spiegati in Levitico 16. La ce-rimonia principale coinvolgeva duecapre, una sacrificata in rappresen-tanza del Signore e l'altro chiamatoin ebraico «Ozel ez» o «Azazel»,che significa «capra della perdi-zione» o «demone», secondo laNuova Riveduta.

Alcuni sostengono che il caproAzazel rappresenti Gesù Cristo cosìcome la prima capra, ma questa èun’interpretazione illogica una voltache si capisce il destino del caproAzazel. «Quel capro porterà su di sétutte le loro iniquità in una regionesolitaria; esso sarà lasciato andarenel deserto» (Levitico 16:21-22).

A questo capro non viene per-messo di tornare ad abitare inmezzo all'umanità, perciò rappre-senta Satana. Sarà scacciato e ban-dito. Questo è il concetto esatto,opposto del ruolo di Gesù Cristoche – come «Emmanuele» vale adire «Dio con noi» (Matteo 1:23) –ha promesso di non lasciarci mai némai ci abbandonerà (Ebrei 13:5).

In diretto contrasto con GesùCristo, è Satana che sarà banditodalla faccia dell'umanità. Al ritornodi Gesù, il diavolo sarà legato e get-tato in un pozzo senza fondo,escluso per sempre (Apo. 20:1-3, 10).

Il giorno dell'espiazione dipingeil tempo straordinario in cui l'uma-nità in generale avrà l’opportunitàdi pentirsi e accettare il sacrificioespiatorio di Cristo, come illustratodal primo capro giovenco, mentreSatana sarà bandito, come illustrato

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10 La Buona Notizia

dalla perdizione del secondo capro.Ci verrà data completa vittoria suldiavolo per mezzo della fede nel sa-crificio di Gesù Cristo e del donodello Spirito di vita eterna.

La Festa dei TabernacoliLa successiva festa annuale, è la

«Festa delle Capanne» o «Festa deiTabernacoli» di sette giorni (Levi-tico 23:33-36). Veniva celebratadagli antichi israeliti per ricordarela propria dimora transitoria dopoaver lasciato l'Egitto e dimorato incapanne per 40 anni prima di giun-gere nella Terra Promessa.

Chiamata anche «festa del rac-colto» (Esodo 23:16; Deuteronomio34:22), questa festa celebra la rac-colta della fine dell'estate e dell’ini-zio dell’autunno nella terra diIsraele. Rappresenta in senso spiri-tuale il grande raccolto spirituale diDio dell'umanità dopo il ritorno diCristo. In effetti, questa festa prean-nuncia e rappresenta i «mille anni»del regno terreno di Gesù Cristo.

Gesù stesso ha osservato questafesta durante il suo ministero e hadetto ad altri di fare altrettanto (Gio-vanni 7:8-14). La Bibbia affermaanche che, invece di essere supe-rata, questa festa sarà osservata datutte le nazioni del mondo duranteil regno di Cristo sulla terra (Zacca-ria 14:9, 16-18).

La Scrittura ci dice che i santirisorti regneranno con Cristo. «Poividi dei troni. A quelli che vi si mi-sero seduti fu dato di giudicare... eregnarono con Cristo per milleanni» (Apocalisse 20:4, confrontarecon Daniele 7:27).

La meravigliosa verità è chequando Cristo ritornerà, i veri cri-stiani di questa epoca governerannosotto di lui come re e sacerdoti(Apocalisse 05:10; 20: 6) - condu-cendo il resto del mondo alle vie diDio.

Subito dopo i sette giorni della

Festa dei Tabernacoli c’è un altrogiorno santo, un Sabato annuale,chiamato nella Scrittura semplice-mente come «l'ottavo giorno» (Le-vitico 23:36,39).

L'ottavo giornoQuesto ottavo giorno dipinge il

più gioioso di tutti gli eventi che de-vono ancora avvenire nel grandepiano di Dio.

Dobbiamo considerare che du-rante i mille anni del regno terrenodi Cristo potranno essere instradatinella via della salvezza soltanto isopravvissuti al tempo della fine.Che dire di quei miliardi di personeche nei secoli passati sono mortesenza aver conosciuto la verità nésenza mai essere state chiamate daDio? Sono perdute per sempre?Niente affatto!

Molti studiosi della Bibbia sirendono conto che un giorno sa-remo tutti davanti al tribunale diCristo (2 Corinzi 5:10). Ciò che in-vece i più non comprendono è checoloro che sono morti senza la veraconoscenza del piano di salvezza,avranno l’opportunità di resuscitarea vita fisica ed avere la loro primaoccasione per capire veramente ilpiano di Dio e fare una scelta infor-mata di conseguenza. Allora essi sa-ranno giudicati. Gesù non è venutoper giudicare il mondo adesso. Ilgiudizio di Dio è solo sulla SuaChiesa.

Apocalisse 20: 11-15 parla diquesto tempo che deve ancora ve-nire mille anni dopo la «prima risur-rezione» (versetto 6), quando «ilresto dei morti» sarà riportato invita fisicamente (v. 5). Ezechiele37: 1-14 descrive lo stesso periodo,un momento in cui coloro che sem-bravano condannati senza speranza(versetto 11) saranno riportati invita fisica. Sarà finalmente data lorola possibilità di conoscere vera-mente per la prima volta chi è dav-

vero l’unico vero Dio (versetto 13)e di ricevere lo Spirito Santo di Dio(versetto 14), a seguito del loro rav-vedimento e della loro fede nel san-gue di Cristo.

Questa visione parla del tempoin cui tutta l'umanità, che non hamai capito fino in fondo la verità diDio, potrà finalmente compren-derla. In altri termini, la loro sal-vezza dipenderà dalla loro scelta diaccettare il sangue di Gesù versatoper i loro peccati e servire Dio fe-delmente, una volta che impare-ranno a conoscerlo.

Il giudizio di Dio sul resto deimorti risuscitati alla fine dei milleanni sarà una valutazione: quelli chedecideranno di vivere la retta via sa-ranno salvati, e quelli che si ostine-ranno a trasgredire le leggi di Diosaranno condannati a subire la«morte seconda», cioè moriranno dinuovo e per sempre (Apo. 20:14).

Senza dubbio, la maggior partedell'umanità prenderà la giusta de-cisione di obbedire a Dio e a conti-nuare sulle Sue vie.

Dio, nella Sua grande saggezza,ha un meraviglioso progetto per of-frire la possibilità di ereditare la vitaeterna anche a tutti quelli che nonhanno avuto questa opportunità.Fino ad oggi nel corso dei secoliDio ha chiamato soltanto alcuni apentimento, ma aprirà la menteanche al resto dell’umanità, sia du-rante il regno millenario di Cristosia dopo i mille anni, mediante la ri-surrezione del resto dei morti.

Se avete letto fino a questopunto e state iniziando a compren-dere il grande piano di Dio, forsesiete chiamati in questo momento.Possa Dio aiutarvi a rispondere allaSua chiamata di ricevere Gesù Cri-sto e seguire la Sua via, compresal’osservanza delle Sue importantifeste che indicano la via di salvezzaeterna nella famiglia di Dio! LBN

Feste biblico-profetiche

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11Gennaio-Marzo 2017

Quand’ero ragazzo miopadre mi diceva sempre dinon seguire ciecamente la

massa, specialmente in materia direligione, ma di mettere sempre aconfronto le mode di turno ele tradizioni religiose con laSacra Bibbia. Da adolescentenon sempre apprezzavo i suoiconsigli, ma poi, man manoche sono diventato adulto neho compreso il valore. In ef-fetti, mi hanno aiutato a esa-minare il mio modo di vederela religione.

Come molte persone,sono cresciuto frequentandola chiesa tradizionale, senzamai chiedermi se ciò che miveniva insegnato era giusto.Tuttavia, intorno ai vent’anni fuisfidato a confrontare ciò in cui cre-devo con ciò che insegna la Bibbia.

Iniziai a studiare determinati ar-gomenti come il Sabato del settimogiorno, l’immortalità dell’anima, ilparadiso e l’inferno, la Trinità, e lefeste tradizionali come il Natale, ilCapodanno, l’Halloween e il Carne-vale e le altre feste dedicate a santipresunti "protettori" di questa o diquella città. Esaminando ciò chedice la Bibbia su questi argomenti emolti altri, trovai chiari conflitti conle dottrine e le tradizioni che mierano state insegnate da sempre.

Inoltre, imparai che Dio ritiene

ogni individuo responsabile delleproprie decisioni e azioni spirituali.In altre parole, una persona non puògiustificare i propri comportamentisbagliati con la scusa che la propria

chiesa istruisce in un certo modo.Dio non guarda le persone solocome membri di un gruppo, maanche come singoli individui re-sponsabili delle proprie scelte.

Imparai anche che Dio, inquanto nostro Creatore, conoscecon assoluta certezza che cosa èmeglio per ciascuno dei Suoi figli(Isaia 29:16). Desidera che viviamovite gioiose e abbondanti (Giovanni10:10).

I nostri primi genitori, Adamoed Eva, si rifiutarono di seguire leistruzioni del Padre. Volevano deci-dere da soli che cosa era giusto eche cosa era sbagliato. Tragica-

mente la loro scelta ha prodotto sof-ferenze e morte per tutti (Genesi2:16-17).

Benedizioni e maledizioniIn seguito, Dio diede l’opportu-

nità di scelta a ogni persona dell’an-tico Israele (Deuteronomio 30:19).Disse loro di «scegliere la vita» ob-bedendo le Sue leggi, ma essi rifiu-tarono il Suo consiglio. Il risultatofu enorme sofferenza e grande do-

lore. Preferirono “seguire lamassa”, le nazioni circostantiche non avevano le leggi diDio (2 Re 17:15).

Attraverso Mosè, Dio av-vertì più volte il Suo popolodi non commettere quell’er-rore fatale (Deuterono-mio18:9).

Disse: «Non seguirai lamaggioranza per fare il male;e non deporrai in una ver-tenza giudiziaria schierandotidalla parte della maggioranza

per pervertire la giustizia» (Esodo23:2).

Nel mio studio personale sonogiunto a capire che è cambiato benpoco dai giorni dell’antico Israele.Quasi tutti continuano a voler deci-dere da soli che cosa è giusto e checosa è sbagliato. La tragica e dolo-rosa storia dell’umanità dimostrache questo sistema semplicementenon funziona. Perché?

Un mondo sedotto dal diavoloSatana il diavolo è il primo pec-

catore e nostro nemico invisibile (1Giovanni 3:8). Incoraggia l’umanitàa fare scelte disastrose. Scegliendodi ignorare la via perfetta di Dio,

Perché crediamo e pensiamo in un determinato modo? Anni fa affrontai questa do-manda in merito alla religione. Ciò che scoprii mi portò a pormi un’altra domandafondamentale: ero pronto a cambiare il corso spirituale della mia vita o avrei con-tinuato a seguire la massa?

Stai semplicemente seguendo la folla?

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12 La Buona Notizia

l’umanità si predispone automatica-mente ad essere ulteriormente ma-nipolata dal «serpente antico», oraun «gran dragone» (2 Corinzi 4:4;Apocalisse 12:9).

Nella battaglia secolare tra ilbene e il male non è difficile vedereche finora il maligno sta vincendo(Isaia 59:4, 7-8).

La Bibbia dice che «tutto ilmondo giace nel maligno» (1 Gio-vanni 5:19), e ciò riguarda tutte lereligioni del mondo, incluso il cri-stianesimo. Gesù lo aveva predetto:«Guardate che nessuno vi seduca!Poiché molti verranno nel mionome, dicendo: ‘Io sono il Cristo’;e ne sedurranno molti» (Matteo24:4-5). Gesù mise in guardia i Suoidiscepoli dicendo: «Guardatevi daifalsi profeti i quali vengono verso divoi in vesti da pecore, ma dentrosono lupi rapaci» (Matteo 7:15).

L’apostolo Paolo predisse chesarebbero sorti dei simulatori senzalegge. Scrisse: «Tali falsi apostoliinfatti sono degli operai fraudolenti,che si trasformano in apostoli diCristo. E non c'è da meravigliarsi,perché Satana stesso si trasforma inangelo di luce. Non è dunque grancosa se anche i suoi ministri si tra-sformano in ministri di giustizia, lacui fine sarà secondo le loro opere»(2 Corinzi 11:13-15).

Oggi è in atto l'ecumenismo. Èmai possibile che tutte le chiese ab-biano ragione? È incredibile quantosia profondo questo inganno. Unsondaggio ha rilevato che vi sonooltre 40.000 religioni nel mondo, in-cluse le varie denominazioni catto-liche, protestanti e ortodosse.Ognuno racconta la propria ver-sione della verità, ma tutte più omeno in conflitto con la Bibbia! E’illogico pensare che possano esseretutte corrette! È evidente che i moltiavvertimenti biblici sull’inganno re-ligioso sono ormai una realtà. No-

nostante le grandi opere pie e dievangelizzazione. Gesù dichiareràloro: «Io non vi ho mai conosciuti;allontanatevi da me, voi tutti opera-tori di iniquità!» (Matteo 7:22-23).

Gesù disse a proposito dei reli-giosi dei Suoi tempi: «E invano mirendono un culto, insegnando dot-trine che sono comandamenti di uo-mini» (Matteo 15:9). Lo stesso valeanche oggi. Infatti, le persone in ge-nere non si preoccupano di osser-vare le leggi di Dio, ma siconformano fin dall’adolescenzaalle idee, alle fedi e alle pratiche re-ligiose concepite dagli uomini.

L’apostolo Giovanni spiegò chese una persona non obbedisce Dionon può comprendere la verità:«Chi dice: ‘Io l'ho conosciuto’, enon osserva i suoi comandamenti, èbugiardo e la verità non è in lui» (1Giovanni 2:4).

Quindi come si può giungeredavvero a conoscere Gesù Cristo?Tramite le Sue parole rivelate concura nelle pagine della Bibbia(Ebrei 4:12). Riferendosi a Séstesso come Colui che salva, Gesùdisse: «Le parole che vi dico sonospirito e vita» (Giovanni 6:63).

Gesù è stato l’esempio impec-cabile per chiunque vuole sceglierela vita, compiendo la volontà delPadre in maniera diligente in ognicosa (Matteo 26:39). Cristo ha dettodi essere «la via, la verità e la vita»(Giovanni 14:6).

E qual era questa «via» di cuiparlava? La Sua missione consi-steva nell’esortare le persone a rav-vedersi dei propri peccati mentreannunciava il Regno di Dio. Disseche il Suo Regno sulla terra sarà sta-bilito al momento della Sua secondavenuta (Marco 1:14-15). Compì ilSuo dovere non solo tramite ciò chedisse ma anche ciò che fece. Eglivisse «la via» del Regno. Visse incompleta obbedienza alle stesse

leggi che applicherà nel Suo futurogoverno mondiale (Giovanni15:10).

A differenza del mondo, dasempre governato da illegalità edegoismo, il Regno di Dio sarà unesempio splendente di vera giusti-zia. La Bibbia definisce la giustiziacome l’osservanza dei comanda-menti di Dio (Salmo 119:172). Lavia di Gesù Cristo garantisce pace eprosperità in abbondanza per tutti.

La cosa più entusiasmante è chenon è necessario aspettare fino al ri-torno di Cristo per vivere la via delRegno. Possiamo farlo già da oraravvedendoci dei nostri peccati, ac-cettando Gesù Cristo come nostroSalvatore e sforzandoci di vivere inbase a ogni parola di Dio (1 Gio-vanni 3:4; Luca 4:4). Se lo fac-ciamo, saremo tanto innovativi enon convenzionali quanto lo fuGesù quando camminò sulla terra.

E dopo aver acquisito tutta que-sta incredibile conoscenza, fui sfi-dato da un’altra domanda critica:ero disposto ad agire in base a ciòche Dio mi aveva mostrato? L’apo-stolo Giacomo ha scritto che dob-biamo essere «facitori della parolae non uditori soltanto, ingannandonoi stessi» (Giacomo 1:22).

Ricordando i consigli di miopadre, decisi che seguire la folla cie-camente non era un’alternativa.Scelsi dunque di seguire e obbedireGesù Cristo con tutto il mio cuore,anima e mente (Luca 10:27). Que-sto mi ha liberato dalle falsità chenon hanno alcun fondamento bi-blico (Giovanni 8:32). Gesù disseche coloro che desiderano vitaeterna devono entrare «per la portastretta, perché larga è la porta e spa-ziosa la via che conduce alla perdi-zione, e molti sono coloro cheentrano per essa» (Matteo 7:13).

Da allora ho smesso di seguirela folla. E tu? LBN

La Bibbia & Tu

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Gennaio-Marzo 2017 13

Matteo 22:Invito alla Festa Nuziale

Nella parabola di Matteo 22,Gesù racconta di un re cheprepara un grande festa di

nozze per suo figlio. Nessuno degliinvitati inizialmente è disposto adandare, pertanto viene invitato unsecondo gruppo. Mentre tutti coloroche sono seduti ai tavoli si stannogodendo l’evento, un uomo attrael'attenzione perché non ha un abitoadeguato all’occasione.

«Ora il re entrò per vederequelli che erano a tavola e notò làun uomo che non aveva l'abito dinozze. E gli disse: ‘Amico, come seientrato qui senza avere un abito dinozze?’ E costui rimase con labocca chiusa» (Matteo 22:11-12)Non sta dicendo che fosse nudo, mache non aveva l'abito di nozze.

Ma perché è così importanteavere un abito appropriato allenozze? E' importante perché l’uomocon il suo vestiario inadeguato an-dava contro ciò che la festa nuzialerappresentava. Per capire corretta-mente, facciamo un passo indietronella storia.

Nozze regaliQuesta parabola inizia come le

altre: «Il regno dei cieli è simile...»In questo caso narra di un re che or-ganizza le nozze per il proprio fi-glio. Una festa nuziale organizzataper un principe è un evento moltoimportante. I grandi matrimoni realidel nostro tempo attraggono tanta

attenzione. Anni fa il principe Wil-liam, il nipote della regina Elisa-betta II di Inghilterra, si è sposato aWestminster Abbey, mentre ilmondo intero lo osservava. Molti dicoloro che non erano stati invitatiavrebbero pagato una somma prin-cipesca per poter entrare nella portadella cattedrale ed assistere di per-sona al matrimonio.

Conoscendo l'interesse per imoderni matrimoni reali, è difficilecapire all’inizio per quale motivo inquesta parabola qualcuno possa ri-fiutare l'invito. Tuttavia, «questi nonvollero venire» (v. 3). I messaggeridel re, inviati per incoraggiarli apartecipare, furono sequestrati emaltrattati in modo vergognoso, of-fendendo il re (v. 7).

Una chiamata alla salvezzaLa festa nuziale sarebbe comun-

que stata fatta, a prescindere dalfatto che molti invitati non avreb-bero partecipato. Il re decretò cheandassero ad invitare ai «crocicchidelle strade», dando alle persone ditutto il mondo, da tutti i ceti sociali,«buoni e cattivi», la possibilità dipartecipare ai festeggiamenti dellenozze di suo figlio. Questo fu un in-vito senza precedenti. Persone pro-venienti da tutte le nazioni hannoricevuto la possibilità di scegliere dipartecipare o meno alle nozze. Que-sta è una lezione per noi.

L’invito o «chiamata» di Dionon è una questione di poco conto.La chiamata alla salvezza, simbo-leggiata qui nella parabola dellenozze, è una opportunità preziosis-sima. E' il motivo per cui l’abitoadeguato, o la sua mancanza, fu unaquestione così importante per il re.

E’ molto importante capire checosa sta a rappresentare «l’abito» inquesta parabola. Non dobbiamo farfatica a capirlo perché la Bibbiastessa ce lo spiega chiaramente, inApocalisse 19:6-8: «Poi udii comela voce di una gran folla e come ilfragore di grandi acque e come ilrombo di forti tuoni, che diceva:‘Alleluia! Perché il Signore, nostroDio, l'Onnipotente, ha stabilito ilsuo regno. Rallegriamoci ed esul-tiamo e diamo a lui la gloria, per-ché sono giunte le nozzedell'Agnello e la sua sposa si è pre-parata. Le è stato dato di vestirsi dilino fino, risplendente e puro; poi-ché il lino fino sono le opere giustedei santi’».

Eccolo qui, ben spiegato pernoi. In queste “nozze“ l’Agnello èGesù Cristo, il figlio di Dio, e la Suasposa è la Chiesa, la quale indossal’abito «lino fino», definito come«le opere giuste dei santi». E’ unaquestione di integrità personale, didecisioni giuste effettuate da indivi-dui (e la Chiesa è fatta di persone)che hanno costruito una vita con-traddistinta da un carattere basato suvalori biblici e «opere buone». Que-sto richiede pentirsi dei peccati e ri-cevere lo Spirito di Dio che cipermette di rispettare le leggi divine

Una delle parabole di Gesù Cristo spiega quanto sia importanteper noi partecipare alle Sue nozze indossando un abbigliamentoadeguato. Ma qual è l’abito giusto?

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14 La Buona Notizia

mediante la fede.L’abito di «lino fino» è qui

usato come simbolo del buon com-portamento che dobbiamo “indos-sare“ per essere accettati da Dio.L’apostolo Paolo descrive ciò in unasua lettera ai primi Cristiani: «Mavoi... avete imparato per quantoconcerne la vostra condotta diprima a spogliarvi del vecchiouomo che si corrompe seguendo lepassioni ingannatrici; a essere in-vece rinnovati nello spirito della vo-stra mente e a rivestire l'uomonuovo che è creato a immagine diDio nella giustizia e nella santitàche procedono dalla verità» (Efesini4:20-24).

Un pezzo per voltaAnche l’apostolo Pietro scrisse

di resistere Satana ed essere «rive-stiti di umiltà» (1 Pietro 5:5). Ognimattina ci alziamo dal letto e ci ve-stiamo per la giornata. Indossiamogli abiti un pezzo per volta, ini-ziando dall’intimo e procedendocon la maglia ed i pantaloni o lagonna. Allo stesso modo con il ca-rattere, è mettere un pezzo allavolta, un’azione alla volta.

Alcune cose sono più facili dialtre. Se avete avuto problemi dirabbia per anni può essere difficilecambiare natura e diventare piùcalmi e meno agitati, ma si può fare.

Se siete pieni di orgoglio e man-cate d’umiltà, una singola prova in-tensa può rimodellare la vostraimmagine personale ad una menorigonfia. Chiedete a chiunque abbiaperso il lavoro o attraversato unevento che gli ha cambiato la vita.

Il carattere si può cambiare. Marichiede un profondo desiderio dicambiare, quando è il cuore a vo-lerlo. E’ solo allora che avviene uncambiamento duraturo nella vitadella persona. Con questo in mente,torniamo all’uomo ch’era stato tro-

vato senza l’abito di nozze perchécosì aveva scelto nella sua vita.

Il costo del disprezzoPur sapendo cosa veniva richie-

sto, aveva comunque volontaria-mente scelto di venire alle nozzesenza indossare l'abbigliamentogiusto. Volontariamente o per negli-genza si era opposto al re e a tuttociò che le nozze rappresentavano.Tutto ciò rivelava un carattere che,intimamente o in maniera eclatante,sottovalutava e disprezzava l’ubbi-dienza alle leggi di Dio. Pensava dipoter partecipare alle nozze «nudo»o con un vestito "sporco".

Quando il re lo affronta non hanulla da dire. Non c'era davveronulla da dire. Conosceva le conse-guenze della violazione del "codicedi abbigliamento" e le aveva perfinoderise.

La dichiarazione del re è ag-ghiacciante: «Allora il re disse aiservitori: «Legatelo mani e piedi egettatelo nelle tenebre di fuori. Lìsarà il pianto e lo stridor dei denti»(Matteo 22:13). E’ una pena severa.Il buio esterno indica un tempo di

giudizio. Dio giudicherà il mondocon giustizia, e tutti coloro che de-tengono degli atteggiamenti disfida, come quelli descritti qui, sitroveranno ad affrontare la resa deiconti.

Il giudizio arriva per non averindossato "l'abito giusto", cioè pernon aver rivestito «l'uomo nuovoche è creato a immagine di Dionella giustizia e nella santità». E’una questione di vitale importanzail renderci conto che le nostre sceltee azioni hanno delle conseguenze.

Molti chiamati, ma pochi elettiLa parabola si conclude con una

famosa dichiarazione di Gesù chedisse: «Molti sono i chiamati, mapochi gli eletti» (v. 14). Gli «eletti»sono quelli che non si limitano adaccettare l’invito alle nozze, ma chesi prodigano a essere opera di Dio,«creati in Cristo Gesù per le operebuone che Dio ha precedentementepreparato, perché le compiamo»(Efesini 2:10). Questo è l’abito dilino fino!

Per gli eletti il Regno di Dio si-gnifica tutto. Sono disposti a pagarequalsiasi prezzo, ogni sacrificio.

Gli invitati alle nozze sonoquelli che Dio invita a prepararsiora, in questa vita, per il suo Regno,che sarà stabilito sulla terra quandoCristo ritornerà. Accettare questoinvito è per "sempre." Ci sei dentroper tutta la durata, senza alcuna in-tenzione o opzione di mollare. Que-sto Regno, questa festa nuziale,diventa il vostro tutto. Oppure nonè così?

Vi mancano pezzi dell’abito dinozze pensando di avere già tutto ilvestito ed esser pronti per il regno?Questa parabola è un campanellod'allarme per tutti noi per assicu-rarci di indossare l’intero abito giu-sto ed essere ammessi alle nozzedell’Agnello! LBN

Invito alla Festa Nuziale

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Gennaio-Marzo 2017 15

Siamo onesti: fin troppospesso siamo prontissimi apuntare il dito contro gli altri

per una qualche offesa, ma nonsiamo altrettanto veloci a giudicarenoi stessi per primi. Gesù dovetteaffrontare una situazione in cuidelle persone erano pronte a emet-tere una condanna senza tener contodei loro stessi comportamenti pec-caminosi; Gli bastò rigirare la pro-spettiva per salvare letteralmente lavita di una donna che altrimenti sa-rebbe stata lapidata.

Prendiamo del tempo per riflet-tere su ciò che è accaduto e il tipodi atteggiamento che dovremmoavere quando ci troviamo davanti aipeccati altrui.

Colti in flagrante!La storia inizia una mattina pre-

sto in cui Gesù si recò al tempio diGerusalemme per insegnare (Gio-vanni 8:1). Era ancora un giorno difesta, ovvero il sacro ottavo giornoche segue la Festa dei Tabernacoli.E fu in questo Giorno Santo, in unambiente sacro, che i nemici diGesù cercarono di tendergli unatrappola per discreditarlo e condan-narlo davanti a tutti.

Infatti, mentre Gesù stava inse-gnando pubblicamente, gli scribi ei Farisei condussero davanti a luiuna donna colpevole di adulterio(Giovanni 8:2-4).

Dunque chiesero a Gesù: «Ora,nella legge Mosè ci ha comandatodi lapidare tali donne; ma tu, che nedici?» (v. 5). La donna era solo unapedina terrorizzata, in un gioco piùgrande di lei. Le loro azioni non

erano mirate a punire lei, poichéGiovanni spiega che «dicevanoquesto per metterlo alla prova e peraver di che accusarlo» (v. 6).

Lo avevano messo tra l’incu-dine e il martello. Se avesse detto diessere d’accordo con la lapidazionea morte, sostenendo quindi la loroposizione, avrebbe contraddetto laSua fama da predicatore di perdonoe compassione. Ma se avesse dettoche non doveva essere punita, loavrebbero accusato di trasgressionedella legge.

Scrittura in terraMentre gli scribi e i Farisei con-

tinuavano a portare avanti il pro-cesso, Gesù si chinò e iniziò ascrivere con il dito in terra come senon li avesse neanche sentiti (v.6).Perché Gesù scrisse in terra? Forseriferendosi a Geremia 17: «Quelliche si allontanano da me sarannoscritti in terra, perché hanno abban-donato l'Eterno, la sorgente d'acquaviva» (v.13). Lo scrivere in terrarappresenta la non permanenza, ov-vero il contrario dell’essere «scrittinei cieli» (Luca 10:20) e nel «librodella vita» (Apo. 13:8; 20:12, 15).

Dopodiché, Cristo si alzò edisse alcune parole tra le più memo-rabili mai proferite: «Chi di voi èsenza peccato, scagli per primo lapietra contro di lei» (v. 7). Gesù nonstava giustificando quello che ladonna aveva fatto, bensì appellan-dosi alla coscienza degli accusatori,tutti uomini! Perché avevano por-tato davanti a lui solo l’adultera enon anche l’adultero? Inoltre, vole-vano mettere a morte senza un re-

golare processo.Non stavano adempiendo il re-

quisito espresso in Levitico 20:10 eDeuteronomio 22:22 secondo ilquale la punizione andava inflittasia sull’uomo sia sulla donna coltiin flagranza di adulterio. In questocaso, dov’era l’uomo? Forse erascappato. Ma poiché la circostanzanon fu neanche menzionata, eviden-temente era in atto qualcosa di sub-dolo. Coloro che affermavano diessere così devoti alla legge in re-altà la violavano perché volevanouccidere Gesù.

Perciò, o questo adulterio ebbedei testimoni per puro caso, alta-mente improbabile considerando ilcontesto e l’orario, oppure i “testi-moni oculari” erano stati presenti,quindi complici proprio per inca-strare Gesù, dunque partecipi in-sieme agli scribi e ai Farisei allacospirazione di far cadere Gesù infallo e quindi meritevoli anch’essidella medesima punizione.

Infatti, era evidente che questiaccusatori erano colpevoli di azionisoggette alla pena di morte in baseallo stesso sistema legale, poichéstavano partecipando attivamente aun piano mirato a uccidere Gesù(Giovanni 7:19, 25, 30). Era un veroe proprio complotto per screditarloe raffigurarlo come trasgressoredella legge e quindi degno di morte.Dunque era assurdo e ipocrita daparte loro erigersi a giudice, giuriaed esecutori e avere la pretesa di im-partire la giustizia divina sugli altri.Gesù non avrebbe preso parte aquesta beffa.

Una Scrittura per tutte le epoche

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16 La Buona Notizia

Dopo aver detto agli accusatoridi esaminare innanzitutto sé stessi,Gesù si chinò di nuovo e continuò ascrivere in terra. La Scrittura diceche il gruppo di accusatori iniziòlentamente ad andare via, comin-ciando dai più vecchi, fino a quandonon rimase più nessuno (Giovanni8:9). In questa svolta del tutto ina-spettata, non fu più la donna a es-sere condannata e giustiziata, mafurono questi uomini esternamentemoralistici a essere giudicati e con-dannati dalla loro stessa coscienza.

A questo punto Gesù impresseverbalmente un’incredibile imma-gine di misericordia, chiedendo congentilezza: «Donna, dove sonoquelli che ti accusavano? Nessunoti ha condannata?» Lei rispose:«Nessuno, Signore». E allora Gesùle disse: «Neppure io ti condanno;va' e non peccare più» (vv.10- 11).

Da un punto di vista legale, nonessendoci più accusatori, il caso eraautomaticamente chiuso. La donnaera libera di andare. Ma Gesù avevaancora un messaggio molto impor-tante per lei.

Infatti, era ben consapevoledella colpevolezza della donna, mascelse di concederle un futuro. Nonera in alcun modo un chiudere unocchio sulla trasgressione. Nel per-donarla non abbassò l’asticella mal’alzò ancora di più dicendole dinon tornare a peccare, di ravvedersie di cambiare vita!

Che netto contrasto tra la men-talità dei Farisei nell’applicare lalegge e la mentalità di Colui chel’ha fatta e data. Gesù era pronto aperdonare e restaurare la donna, so-stenendo comunque l’integrità dellalegge. La donna era stata accusatain pubblico da peccatori ostili a Cri-sto e allo spirito stesso della legge.Erano proprio incapaci di estenderemisericordia al prossimo.

La scelta La lezione è chiara: siamo chia-

mati a scegliere continuamente trail perdono e la misericordia da unaparte e il giusto giudizio dall’altra.I leader religiosi del tempo di Gesùavevano deciso di condannare unapersona proprio nel giorno di unafesta il cui scopo era rammentare laliberazione di Dio dalla schiavitù inEgitto (Levitico 23:22-23) e la Suaredenzione personale per garantirela vita futura.

Invece di accusare e condannareil prossimo, dovremmo guardare ilnostro stato spirituale personale einvocare la misericordia di Dio. Enel riceverla, dovremmo smettere dicommettere peccato e iniziare in-vece ad estendere la misericordia diDio. Questo non vuol dire giustifi-

care o applaudire il peccato. Signi-fica solo che dobbiamo essere noistessi a posto con Dio prima di con-dannare gli altri, come Gesù ci hadimostrato (Matteo 7:1-5).

È utile ricordare un’altra scrit-tura fatta su un antico muro a Babi-lonia (Daniele 5:5). Le persone diallora rimasero scosse nel leggere:

«Mene, Mene, Tekel, Ufarsin» (v. 25). Ilsignificato di queste parole fu inter-pretato dal profeta Daniele: «Tu seistato pesato sulle bilance e sei statotrovato mancante» (v. 27).

Quel messaggio non era direttosolo al re di Babilonia di quei tempi,ma è un’affermazione senza tempo,che si applica a ogni singolo indivi-duo che disconosce Dio e la Suasanta legge. Finché non rispon-diamo alla santa chiamata di Dioper vivere una nuova vita in Cristo.

La misericordia è un dono in-credibile. Hai mai riflettuto sulladifferenza tra giustizia e misericor-dia? La giustizia è ciò che meri-tiamo per quello che abbiamo fatto,mentre la misericordia è ciò che nonmeritiamo e tuttavia ci viene datogratuitamente.

La storia della donna condottadavanti a Cristo è per molti versianche la storia di ognuno di noi.Proprio come quella donna era col-pevole, condannata dalle sue stesseazioni e decisioni e tuttavia inaspet-tatamente e immeritatamente conuna nuova concessione sulla vita,così anche a noi viene data la stessapossibilità di scegliere. Dunque, checosa faremo?

Se rispondiamo all’invito cheGesù Cristo ci rivolge, possiamocambiare in meglio la nostra vita esperimentare un’altra incredibileScrittura, la legge spirituale di Dio;ma non su un muro o in terra, bensìnel nostro cuore. Così anche il no-stro nome sarà scritto nel «librodella vita», per sempre!

Dobbiamo essere assolutamentegrati per la misericordia che ab-biamo ricevuto da Dio e trasmet-terla ad altri, proprio come ci è statadata, gratuitamente! E certamentenon mancheranno presto occasioniconsiderando le tante persone cheincontriamo ogni giorno. LBN

Seguimi

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Gennaio-Marzo 2017 17

Le persone si interrogano e speculano su Dio, maspesso trascurano il fatto che possono rivolgersi di-

rettamente a Lui e permettergli di presentarsi da Sé! In-fatti, Dio si rivela in due modi straordinari.Innanzitutto, tramite la Sua rivelazione scritta, la Bib-bia. «Tutta la Scrittura è divinamente ispirata» (2 Ti-moteo 3:16). La Bibbia è il libro ispirato da Dio cheparla di Dio!

E poi tramite la creazione, in quanto manifesta-zione di «Dio, il quale ha creato tutte le cose per mezzodi Gesù Cristo» (Efesini 3:9). Non solo ogni creatura èevidenza e prova dell’esistenza di un Creatore geniale,ma ogni cosa o creatura vivente permette di intravederela mente e la potenza del Creatore, il quale ispirò Paoloa scrivere che «ciò che si può conoscere di Dio è ma-nifesto..., perché Dio lo ha loro manifestato. Infatti lesue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità,essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dallacreazione del mondo, si vedono chiaramente» (Romani1:19-20).

Crescere nella conoscenza di DioRiflettiamo sulla storia di un uomo giusto, Giobbe,

il quale riuscì ad approfondire la sua conoscenza diDio, lasciando che Dio Stesso gli parlasse.

Infatti, alla fine Giobbe disse: «Il mio orecchioaveva sentito parlare di te, ma ora il mio occhio ti vede.Perciò provo disgusto nei miei confronti e mi pentosulla polvere e sulla cenere» (Giobbe 42:5-6). Giobbegiunse a vedere Dio in un modo più profondo tramitegli occhi della fede e della comprensione spirituale. Sivergognò di aver accusato Dio di averlo maltrattato nelsuo travaglio, e si pentì profondamente di aver fattodelle allusioni in merito alla presunta ingiustizia e in-sensibilità Dio.

Giobbe arrivò a realizzare nel profondo che tuttisoffrono e che la sofferenza è un mezzo per crescerespiritualmente. Giobbe si arrese alla volontà di Dio,avendo ricevuto la certezza che Dio, Signore sovranodell’universo, ha una perfetta comprensione di tutto efa sempre ciò che è meglio per noi. Dobbiamo fidarcidi Lui.

Qualcuno ha mai visto Dio? Dio è Spirito, quindi

invisibile all’occhio umano (Colossesi 1:15; 1 Timoteo1:17; Ebrei 11:27). Questo in parte spiega le parole diGiovanni quando scrisse: «Nessuno ha mai visto Dio»(Giovanni 1:18).

Ma come spiegare questa verità biblica alla luce deilibri dell’Antico Testamento in cui vi sono molti rac-conti in cui Dio appare alle persone? L’altra metà diGiovanni 1:18 rivela che «l'unigenito Figlio [Gesù Cri-sto] che è nel seno del Padre, è colui che ha fatto cono-scere il Padre».

Anche Gesù disse: «Non che alcuno abbia visto ilPadre, se non colui [Gesù stesso] che è da Dio; questiha visto il Padre” (Giovanni 6:46).

Da queste Scritture si evince che il Dio che apparvealle persone durante il Vecchio Testamento era Coluiche successivamente divenne Gesù Cristo!

«Nel principio era la Parola e la Parola era pressoDio, e la Parola era Dio» (Giovanni 1:1). Successiva-mente Giovanni scrisse: «E la Parola si è fatta carne[quando nacque da Maria] ed ha abitato fra di noi; e noiabbiamo contemplato la sua gloria, come gloria del-l'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di ve-rità» (v. 14).

Durante questo mini studio, quando parliamo dellanatura o del carattere di Dio, non facciamo alcuna di-stinzione tra Dio Padre e Dio Figlio perché sono iden-tici per natura e carattere (vedere Giovanni 10:30; 14:9;17:11, 22). In questo mini studio ci limiteremo a vederela natura, il carattere e i propositi di DIO, come rivelatida DIO Stesso nel Suo libro, la Bibbia.l Qual è il primo ruolo di Dio nella nostra vita?

«Nel principio Dio creò i cieli e la terra» (Genesi1:1). «Così Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò aimmagine di Dio; li creò maschio e femmina» (Genesi1:27). «Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati, e turinnovi la faccia della terra» (Salmo 104:30).

«Poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra,il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si ri-posò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato el'ha santificato» (Esodo 20:11).

Notare che il Sabato serve da promemoria per ri-cordarci che siamo stati creati e per rammentarci chi è

Le grandiose qualità di Dio

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18 La Buona Notizia

il nostro Creatore! Questo concetto infatti ha molte im-plicazioni, tra cui il fatto che Dio è il Proprietario e ilsupremo Sovrano della Sua creazione, ed è impegnatoa fornire la cura migliore possibile al Suo creato. Pos-siamo imparare molte cose su di Lui anche osservandoil Suo creato, come ci viene detto in Romani 1:18-23.

Considera che Dio ha anche creato tutte le leggi,incluse le leggi della scienza, della matematica e quellespirituali.l Quale parola ben descrive il carattere di Dio?

«Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dioè amore» (1 Giovanni 4:8, ripetuto nel versetto 16).

«Gesù disse: ‘Ama il Signore Dio tuo con tutto iltuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tuamente’. Questo è il primo e il gran comandamento. E ilsecondo, simile a questo, è: ‘Ama il tuo prossimo comete stesso’» (Matteo 22:37-39; citando Deuteronomio6:5 e Levitico 19:18).

La natura di Dio è definita nella parola «amore», el’amore è ciò che Egli desidera vedere più di qualunquealtra cosa nel carattere dei Suoi figli. Quindi, non c’èda sorprendersi se il Suo comandamento principale èdi amare: amare Dio e amare il prossimo.l Quali altre parole rivelano il carattere di Dio?

«Poiché l'Eterno è giusto; egli ama la giustizia; gliuomini retti contempleranno il suo volto» (Salmo 11:7).

«Come colui che vi ha chiamati è santo, voi puresiate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto:“Siate santi, perché io sono santo"» (1 Pietro 1:15-16;citando Levitico 11:44-45; 19:2; 20:26).

«Poiché l’Eterno è buono... Tu [Dio] sei buono efai del bene» (Salmo 100:5; 119:68). «Voi dunque siateperfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli»(Matteo 5:48).

Dio è giusto, santo, buono e perfetto. Giusto signi-fica retto e vero in senso morale. Anche durante la Suavita terrena, Gesù non peccò mai. Dio definisce glistandard assoluti di un carattere giusto e stabiliscel’esempio perfetto. Le leggi di Dio sono il prodottodella Sua giustizia (vedere Salmo 119:172), e obbe-dendo le Sue leggi imitiamo Cristo diventando comeLui. «Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è statoin Cristo Gesù» (Filippesi 2:5).l Qual è il ruolo del Padre Eterno nel salvare lepersone dal peccato e conseguenti punizioni?

«E noi stessi abbiamo visto e testimoniato che ilPadre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore delmondo» (1 Giovanni 4:14).

«Questo infatti è buono ed accettevole davanti aDio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini

siano salvati, e che vengano alla conoscenza della ve-rità» (1 Timoteo 2:3-4).

Quando Dio presentò i Dieci Comandamenti, si in-trodusse in questo modo: «Io sono l'Eterno, il tuo Dio,che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa dischiavitù» (Esodo 20:2; Deuteronomio 5:6). La libera-zione miracolosa degli Israeliti dall’Egitto è una prefi-gura del piano di Dio per liberare miracolosamente icredenti dalla schiavitù del peccato. E il riposo sabba-tico (Ebrei 4:9) è un promemoria del ruolo di Dio comeSalvatore (Deuteronomio 5:15).

L’angelo che apparve a Giuseppe disse che il figliodi Maria doveva essere chiamato Gesù (che significaSalvatore), «perché egli salverà il suo popolo dai loropeccati” (Matteo 1:21).

La parola salvezza viene usata per descrivere i varipassi che compie Dio per salvarci, ma la nostra sal-vezza definitiva giungerà quando Egli ci risusciterà avita eterna (1 Corinzi 15:50-54).

l Dio è l'esempio supremo di grazia, misericordiae generosità?

«L'Eterno è misericordioso e pieno di compassione,lento all'ira e di grande benignità» (Salmo 145:8).

«Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisognosecondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù» (Fi-lippesi 4:19; 1 Timoteo 6:17; Giacomo 1:5).

«Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediantela fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio» (Efe-sini 2:8).

«Benedici, anima mia, l'Eterno e non dimenticarealcuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue ini-quità e guarisce tutte le tue infermità, riscatta la tuavita dalla distruzione e ti corona di benignità e di com-passioni» (Salmo 103:2-4).

Dio è compassionevole e non solo provvede a tutti

Mini Studio

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19Gennaio-Marzo 2017

i nostri bisogni, ma ci elargisce anche il dono della gra-zia. La grazia di Dio è davvero sorprendente e meravi-gliosa. È una generosità compassionevole più grandedi quanto la nostra mente possa comprendere!l Il nostro Dio è anche un Dio di giustizia?

«Egli ama la giustizia e l'equità; la terra è pienadella benignità dell'Eterno» (Salmo 33:5).

«Poiché l'Eterno, il vostro Dio, è il Dio degli dèi, ilSignor dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, chenon usa alcuna parzialità e non accetta regali, che fagiustizia all'orfano e alla vedova, che ama lo stranierodandogli pane e vestito» (Deuteronomio 10:17-18).

Viviamo in un mondo sleale e spesso la vita non ègiusta. Questo rende ancora più meraviglioso il fattoche possiamo affidarci a Dio, il quale è del tutto giustoe leale. Una questione centrale da analizzare è: Gesùha sacrificato la sua vita per adempiere la giustizia diDio e quindi ha reso possibile per Dio offrire miseri-cordia a tutta l’umanità, mostrando così sia la gravitàdel peccato sia il grande amore di Dio per noi.l Dio è Onnipotente (potente in tutto)?

«Chi dimora nel riparo dell'Altissimo, riposa al-l'ombra dell'Onnipotente. Io dico all'Eterno: Tu sei ilmio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido»(Salmo 91:1-2).

«Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo ela terra con la tua grande potenza e con il tuo bracciodisteso. Non c'è nulla troppo difficile per te» (Geremia32:17). «Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo di-segno può essere impedito» (Giobbe 42:2).

«E qual è la straordinaria grandezza della sua po-tenza verso di noi che crediamo secondo l'efficaciadella forza della sua potenza, che egli ha messo in attoin Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sederealla sua destra nei luoghi celesti» (Efesini 1:19-20).l Dio è Onnipresente (presente dappertutto nellostesso tempo)?

«Sono io soltanto un Dio da vicino», dice l'Eterno,«e non anche un Dio da lontano? Potrebbe uno nascon-dersi nei nascondigli senza che io lo veda?», dicel'Eterno. «‘Non riempio io il cielo e la terra?’, dicel'Eterno» (Geremia 23:23-24; 2 Cronache 2:6).

Dio è in grado di essere ovunque allo stesso mo-mento perché il Suo Spirito (la Sua potenza, mente, vitaed essenza proiettate) è ovunque. «L'Eterno infatti coni suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra permostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuoreintegro verso di lui» (2 Cronache 16:9).l Dio è onnisciente (sa tutto e ha saggezza in tutto)?

«Dio... conosce ogni cosa» (1 Giovanni 3:20).

«Grande è il nostro Signore, immensa è la sua potenzae infinita la sua intelligenza» (Salmo 147:5).

«L'Eterno guarda dal cielo; egli vede tutti i figlidegli uomini. Dal luogo della sua dimora egli osservatutti gli abitanti della terra. Egli è colui che ha formatoil cuore di tutti, che comprende tutte le loro opere»(Salmo 33:13-15).

«Cinque passeri non si vendono forse per duesoldi? Eppure neanche uno di essi è dimenticato da-vanti a Dio. Anzi, persino i capelli del vostro capo sonotutti contati; non temete dunque, voi valete più di moltipasseri» (Luca 12:6-7).

Non solo Dio sa tutto quello che sta accadendonell’intero universo apparentemente infinito, ma è intotale controllo. Quanto è confortante sapere che il no-stro Creatore e Colui che provvede a ogni nostro biso-gno non si dimenticherà mai di noi nè trascurerà i nostribisogni e le nostre preghiere!l Dio rivendica tutta l'autorità e signoria?

«Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose chesono in esso, [è il] Signore del cielo e della terra» (Atti17:24).

«Dio regna sulle nazioni; Dio siede sul suo santotrono» (Salmo 47:2, 8). «Non avrai altri dèi davanti ame» (Esodo 20:3).

«Seguirete l'Eterno, il vostro Dio, lui temerete, os-serverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla suavoce, lo servirete e rimarrete stretti a lui» (Deuterono-mio 13:4).

Dio è la potenza sovrana su tutto l’universo (Genesi14:19, 22; Matteo 28:18). Tutto è stato creato da Lui.Egli si aspetta completa lealtà, riverenza e obbedienza.Non dobbiamo permettere a nulla nella nostra vita dicompetere con Dio. Lui deve sempre venire per primo,come ha affermato Gesù in Matteo 22:37.

Lezione praticaQuali sono altre qualità e caratteristiche di Dio?

Scrivi tutte quelle a cui riesci a pensare. Pensa a comeDio è, a ciò che ha fatto, a ciò che sta facendo ora e cheha promesso di fare. Inoltre, prendi del tempo per ri-flettere su tutto quello che hai scritto. Nei giorni a ve-nire prendi del tempo per ringraziare Dio in preghieraper tutto quello che Egli è e tutto quello che fa!

Infine, se hai molti interrogativi e desideri appro-fondire i concetti biblici basilari, puoi iscriverti gratui-tamente al nostro Corso di Studio Biblico Via Email. E’molto utile in quanto fornisce risposte direttamentedalle pagine della Bibbia. Ti aiuterà a comprendere ve-ramente chi è Dio e la Sua Parola! LBN

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