BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI · Omissione di lettere e parti di parole ......
Transcript of BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI · Omissione di lettere e parti di parole ......
UNA SCUOLA INCLUSIVA
Una scuola inclusiva sa rispondere adeguatamente alle difficoltà degli alunni e le sa prevenire.
Ove è possibile si eliminano le BARRIERE all’apprendimento e alla partecipazione di ognuno
v. Costituzione della Repubblica Italiana art 3
SPECIAL NEEDS
DIVERSA ABILITA’
DSA (Disturbi Specifici di
Apprendimento)
DISAGIO PERSONALE, PSICOLOGICO,
SOCIO-AMBIENTALE
DISAGIO CULTURALE ED ETNICO
SPECIAL NEEDS
PERSONE che hanno un FUNZIONAMENTO
PROBLEMATICO
che rende loro difficile
trovare una risposta adeguata ai
BISOGNI
Quindi
Occorre dare PIENA CITTADINANZA alle
DIFFICOLTA’
e riconoscere ogni forma di
FUNZIONAMENTO
PROBLEMATICO
NELLE NOSTRE CLASSI
2,3, 5…% di alunni disabili
ma
10,15, 20…% alunni con diverse
difficolta’
Non etichette rigide, ma provvisorietà e
reversabilità
E’ il bambino che non funziona?
o ciò che sta attorno a lui?
Aspettative troppo rigide che creano difficoltà
nel bambino
Bambino timido passivo che viene vissuto
come tranquillo
E’ IMPORTANTE
Conoscere le CAUSE
e fare riferimento al concetto dell’ICF
dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità
“ Il bambino funziona bene dal punto di vista evolutivo se
riesce ad intrecciare positivamente le spinte biologiche alla
crescita con le varie forme d’apprendimento, date
dall’esperienza e dal contatto con le relazioni umane e gli
ambienti fisici”
Janes
BAMBINO/A
CONDIZIONI FISICHE
Partecipazione sociale
Fattori personali
Fattori ambientali
Funzioni corporee
QUALE è la SOGLIA per definire un
FUNZIONAMENTO PROBLEMATICO?
Alcuni criteri
DANNO: comportamenti che danneggiano sé (autolesionismo) o gli altri
(allontanamento dal gruppo-disturbi emozionali )
OSTACOLO: disturbi che ostacoleranno lo sviluppo futuro del soggetto
( difficoltà nel linguaggio, diff.emotiva, situazione di svantaggio sociale…)
STIGMA SOCIALE: scarso funzionamento educativo-apprenditivo che
peggiora l’immagine sociale .
Un’immagine sociale negativa diventerà ostacolo e danno per lo sviluppo.
NOI INSEGNANTI DOBBIAMO INVECE TUTELARE L’IMMAGINE
SOCIALE DEI NOSTRI ALUNNI
Strumenti per l’analisi
Profilo dei dati psicopatologici
Raccolta dei dati sul comportamento problema
Scheda di osservazione dell’aggressività
Scheda per la rilevazione delle capacità di
performance nelle attività personali e nella
partecipazione sociale
NORMALITA’ e SPECIALE
NORMALITA’
Se il Bisogno educativo speciale significa
maggior complessità di funzionamento
educativo/apprenditivo, dovremo rendere
SPECIALI le nostre STRATEGIE
d’INSEGNAMENTO e di SVILUPPO di
COMPETENZE .
Janes
LAVORIAMO sui CONTESTI
Una buona didattica speciale individualizzata
significa MODIFICAZIONE e ARRICCHIMENTO
dei contesti
Occorre modificare le BARRIERE, quindi i
materiali didattici, l’arredo, l’organizzazione della
classe, la disposizione dei banchi devono tener
conto del funzionamento dell’alunno
LO SFONDO INTEGRATORE
Occorre uno sfondo integratore che tenga
insieme le varie formazioni educative ( es per
alunni disabili il P.E.I. )
1) Conoscenza globale, complessa,
interconnessa delle capacità di funzionamento
dell’alunno
LO SFONDO INTEGRATORE
2) Dare significato alla conoscenza del
funzionamento dell’alunno in un’ottica di
Progetto di Vita ( pensare il soggetto adulto)
3) Occorre quindi progettare le nostre Azioni e
Strategie Didattiche rivolte a potenziare lo
sviluppo e l’apprendimento
Occorre tener presente …4 piani
La RELAZIONE con l’alunno
La dimensione AFFETTIVA(emozioni, stati
d’animo, sentimenti)
La dimensione DIDATTICA organizzata in
concrete attività ( le BUONE PRATICHE)
orientate da una metodologia
Occorre tener presente …
La gestione delle dinamiche di
comunicazione e mediazione
didattica rispetto al percorso di
insegnamento/apprendimento
RELAZIONE
Una buona relazione d’aiuto con l’alunno
crea BENESSERE e MOTIVAZIONE
(autostima, identità,sicurezza), ma
aiuta anche noi insegnanti ad avere maggior
benessere psicologico
AFFETTIVITA’
La vita scolastica è ricca di affettività …
relazioni tra compagni, collaborazione, scontri, discussioni, amicizie, legami
I nostri alunni sono molto imprevedibili, spesso dobbiamo entrare in contatto con le loro EMOZIONI ( rabbia, paura , ansia,
gioia…occorre allora allearsi con il vissuto empatico dell’alunno ( mi sembri triste, sfiduciato…credi di non farcela? )
La cornice metodologico-
didattica
Occorre costruire una struttura che orienti la
nostra azione:
Sviluppo della RESILIENZA collettiva
Attivazione della risorsa compagni
Adattamento degli obiettivi e dei materiali della
classe
La cornice metodologico-
didattica
Didattica METACOGNITIVA …IMPARARE
ad IMPARARE…conoscere i processi
cognitivi
Intervento psico-educativo sui
comportamenti problema
… E alla SCUOLA DELL’INFANZIA?
Porre attenzione ai segnali “predittivi”
Attuare interventi mirati
Avviare percorsi diversi: fonologico, logico-matematico, grafo-motorio , affettivo-emozionale
COSA E COME OSSERVARE
Abilità linguistiche
Abilità cognitive
Abilità percettivo –motorie
Dimensione affettiva -emozionale
LINGUAGGIO
Osservare i bambini :
Nella comprensione intesa anche come capacità di acquisire e interpretare informazioni e di elaborare e rielaborare input ricevuti in ambienti differenti
Nella conversazione
Nell’esecuzione di istruzioni( semplici e complesse)
Nell’articolazione e produzione di parole
Nell’espressione
Nel lessico
LA PADRONANZA FONOLOGICA
Porre attenzione al linguaggio parlato
Sostituzione di lettere simili (s/z, r/l,p/b…)
Omissione di lettere e parti di parole
Inversione sillabe ( topo/poto…)
Difficoltà nell’isolare il primo o ultimo suono es: mela ( la m o la a)
COSA PROPORRE
Giochi di parole
Parole lunghe, parole corte
Giochi con le rime
Giochi sulle differenze dei suoni
( es rana-lana, pane-cane, casa/cosa…)
Racconto di storie ( lette, drammatizzate,….)
ABILITA’ COGNITIVE
Le abilità cognitive ci permettono di comprendere e orientarci nella vita di tutti i giorni….
Trarre spunto da attività quotidiane:
Capacità di discriminare ( tra figure, oggetti,…)
Capacità di memorizzare ( canzoni, filastrocche…)
Capacità di porre attenzione ( almeno 5 minuti…)
Capacità di orientarsi a livello temporale e di ordinamento
Capacità di precezione della numerosità
( piccole quantità (subitizing)
PERCEZIONE VISIVA E MOTRICITA’
OSSERVARE le ABILITA’:
Visuo-spaziali (orientamento nello spazio, padronanza grafico-spaziale, i rapporti spaziali, disegno della figura umana, …)
La coordinazione oculo/manuale
La motricità( uso della motricità fine in azioni quotidiane) e motricità globale ( percorsi psicomotori ….)
Dimensione affettiva ed emozionale
Osservare i bambini
Nel gioco ( come si mettono in gioco, coinvolgimento , collaborazione…)
Nelle relazioni con compagni e adulti
Nei momenti di attività e nei momenti “liberi”
Di fronte ad imprevisti e a piccole frustrazioni