Biosfera 2512

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Sabato 25 dicembre 2010 anno I numero 12 EI007684 copia gratuita ‘Naturalmente’ auguri Nonostante mail e possibilità offerte dal web, la tradizione di spedire lettere e cartoline d’au- guri a per Natale e Capodanno resiste eccome. E’ un rito per molti irrinunciabile. Ma anche le cartoline inquinano (procedimen- to di trasformazione della carta, trasporto, etc.), così, per chi non intende rinunciare alla tradizio- ne e nello stesso tempo dare una mano all’ambiente, Biosfera sug- gerisce ai suoi lettori un servizio tanto semplice quanto efficace. Si chiama Posta Pronta, iniziativa di Legambiente in collaborazione con Postajet. Basta connettersi al sito www.postapronta.eu e scari- care un software che, con pochi click, permette di spedire qualsia- si documento elettronico al centro stampa più vicino alla città del de- stinatario. Proprio qui la cartolina (o la lettera) verrà stampata, im- bustata e affrancata, quindi conse- gnata alle Poste per gli ultimi chi- lometri. Si è calcolato che se solo per l’1% dei 9 miliardi di lettere spedite ogni anno in Italia si uti- lizzasse questo sistema, si rispar- mierebbero 13.500 tonnellate di immissioni di Co2 in atmosfera. Un piccolo suggerimento che vuole aggiungersi ai tanti che Bio- sfera ha cercato di fornire in que- sto primo anno di vita. Un anno di soddisfazioni nella consapevolezza che, nel nostro piccolo, si sia offer- to un contributo alla sostenibilità e alla conoscenza delle vie d’ac- cesso di tutto ciò che è evoluzione nel rispetto dell’ambiente. E’ con questa consapevolezza che Biosfe- ra porge i migliori auguri di buone feste a tutti i suoi lettori, ai qua- li dà appuntamento al prossimo anno. Un anno, si spera, sempre più all’insegna della natura. [email protected] Volatili in webcam a pag. 7 Lungo la via degli Dei a pag. 8 Paesaggi Liquidi a pag. 11 Natale al verde a pag. 3 Orti didattici a pag. 5 Cacciatori di alimenti a pag. 13 Ferie da contadini a pag. 15 Spal , energia da vendere a pag. 14

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'Naturalmente' auguri

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  • Sabato 25 dicembre 2010 anno I numero 12

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    Naturalmente auguriNonostante mail e possibilit

    offerte dal web, la tradizione di spedire lettere e cartoline dau-guri a per Natale e Capodanno resiste eccome. E un rito per molti irrinunciabile. Ma anche le cartoline inquinano (procedimen-to di trasformazione della carta, trasporto, etc.), cos, per chi non intende rinunciare alla tradizio-ne e nello stesso tempo dare una mano allambiente, Biosfera sug-

    gerisce ai suoi lettori un servizio tanto semplice quanto efficace. Si chiama Posta Pronta, iniziativa di Legambiente in collaborazione con Postajet. Basta connettersi al sito www.postapronta.eu e scari-care un software che, con pochi click, permette di spedire qualsia-si documento elettronico al centro stampa pi vicino alla citt del de-stinatario. Proprio qui la cartolina (o la lettera) verr stampata, im-

    bustata e affrancata, quindi conse-gnata alle Poste per gli ultimi chi-lometri. Si calcolato che se solo per l1% dei 9 miliardi di lettere spedite ogni anno in Italia si uti-lizzasse questo sistema, si rispar-mierebbero 13.500 tonnellate di immissioni di Co2 in atmosfera.Un piccolo suggerimento che

    vuole aggiungersi ai tanti che Bio-sfera ha cercato di fornire in que-sto primo anno di vita. Un anno di

    soddisfazioni nella consapevolezza che, nel nostro piccolo, si sia offer-to un contributo alla sostenibilit e alla conoscenza delle vie dac-cesso di tutto ci che evoluzione nel rispetto dellambiente. E con questa consapevolezza che Biosfe-ra porge i migliori auguri di buone feste a tutti i suoi lettori, ai qua-li d appuntamento al prossimo anno. Un anno, si spera, sempre pi allinsegna della natura.

    [email protected]

    Volatili in webcam a pag. 7Lungo la via degli Dei a pag. 8

    Paesaggi Liquidi a pag. 11

    Natale al verde a pag. 3 Orti didattici a pag. 5

    Cacciatori di alimenti a pag. 13

    Ferie da contadini a pag. 15 Spal, energia da vendere a pag. 14

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  • riciclo

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    Tradizionali e trasgressive: sono le

    eco-idee regalo delle festivit

    Il Natale naturalmente verde, ver-de...abete. Come quello che ogni fa-miglia allestisce, da tradizione, l8 di dicembre. Ma se Greenpeace ci rende noto che il 90% degli alberi di Natale, dopo le feste, muore, davvero lora di attrezzarsi. C chi sceglie un albero di plastica,

    riciclabile per lungo tempo, e chi inve-ce riduce la propria impronta ecologi-ca seguendo i consigli dispensati dalle associazioni ambientaliste, da Legam-biente al Wwf. Ma i rami di pota-tura proprio non ci convincono come adeguata sostituzio-ne? In alternativa, spo-stiamo lattenzione al nostro giardino: un alberello potr acco-gliere, per qualche settimana, le nostre luminarie festaiole. A basso consumo energetico o a led, naturalmente, che consumano fino a un decimo delle normali lampadi-ne. Non tutti per

    abbiamo a disposizione un giardino e neppure un balcone: come dare allora libero sfogo alla nostra voglia di eco-Natale? Corriamo ai ripari: i nostri regali po-

    tremo raccoglierli allombra di un al-bero di... cartone: la proposta del Gruppo Reno De Medici, azienda lea-der in Europa che produce cartoncino ricavato da materiale riciclato. Le fi-bre usate per questo originale albero ecosostenibile sono ricavate dal legno di foreste gestite secondo rigidi criteri ambientali e socio-economici. Sono cinque i modelli a disposizione, tutti riutilizzabili per molti anni, assicurano gli ideatori. Albero e regali, un mix da intreccia-

    re: perch non fare un regalo anche allambiente, per

    parafrasare lo slogan dellazienda Ikea? Una soluzione green sta nellacquistare dai negozi gialloblu lalbero di Natale Picea Abies. Il grup-po svedese consente di spendere un buono

    di 12.99 euro nel caso in cui gli venga ricon-segnato lalbero insieme allo scon-trino: ogni abete sar cos piantato

    in Abruzzo, al parco dellAppennino centrale e, per ogni esemplare, Ikea devolver 3 euro al Wwf, a sostegno di un progetto di tutela dellorso mar-sicano.Ma un passo avanti verso il cenone

    di Capodanno lo fa Coldiretti, a confer-ma della vocazione enogastronomica made in Italy: perch non allestire un albero tutto da mangiare? Non spre-ca elettricit e profuma la casa, dando modo di sfoggiare una fantasia natura-le, pronta da gustare. stato definito il primo albero country, labete presen-tato al mercato di Campagna Amica della Coldiretti. Non si butta via niente e costa fino a sei volte in meno di un albero tradizionale. Lidea davvero originale: al bando palline e addobbi argentati, la luce tra i rami la danno le mele, le arance, i limoni, i mandarini. Non ammuffiscono, se si ha laccortez-za di far passare un filo al centro del frutto, laddove non c la polpa. Via libera a collane di pasta, frutta secca e biscotti fatti in casa. Non dimentichia-mo la magia di un peperoncino rosso, collezioniamo pomodorini e fili di zuc-ca. Diamoci al pane: la tradizione emi-liana non manca di creativit. Tingiamo pigne, castagne, noci, nocciole e frutta secca: la soddisfazione garantita, una volta appese tra i rami del nostro eco-albero. Per finire suggerisce Coldi-retti - invece dei soliti fili argentati o

    dorati, si possono utilizzare ghirlande di fiori fatte con stelle di Natale, ger-bere, corniolo, ranuncolo e pungitopo. Il procedimento non difficile spiega lorganizzazione -, basta infilare un filo metallico tra i fiori e le foglie, cercando di dar loro la forma di un cordoncino da appendere allalbero: cos avremo sicuramente un albero dautore.Fatto lalbero, mancano i regali. Ri-

    gorosamente intonati al verde del nostro abete. Tra il tradizionale e il trasgressivo, ce n per tutti i gusti. Vogliamo accompagnare i nostri cari alla tavola di San Silvestro? Riempia-mo un bel cesto di prodotti biologici e del commercio equo e solidale. Sono certificati e garantiscono un basso im-patto ambientale e sociale. Crediamo invece che donare un animale esoti-co possegga un fascino insuperato? Perfetto, ma a distanza: possibile sostenendo i progetti sul campo del Wwf per salvare dallestinzione innu-merevoli specie a rischio, dalle tigri alle tartarughe marine. Ai nostri cari arriver cos un certificato di ado-zione personalizzato, corredato da calendari digitali, wallpaper con bel-lissime immagini, screensaver e firme digitali. Non solo. Baster un nostro piccolo contributo in pi, per donare loro un peluche delle specie adotta-ta, da stringere nei giorni pi freddi dellinverno.

    Natale al gusto verde abete

    Alberi da mangiare e cesti biologici

    IL COSTO IN EURO DELLADDOBBOPER UN ALBERO DI 1,8 METRIAl naturale Alla plastica5 arance 1,50 24 sfere medie semplici 2215 clementine o mandarini 2,00 15 sfere decorate 338 limoni 1,60 5 pupazzetti in vetro 16,506 mele 1,60 Puntale decorato 88 kiwi 2,50 Batteria luci media 12 kgcastagne 2,20 Fili dargento e lustrini 6,50 kg nocciole 1,10 1 fiore finto 62 stelle di lilium (6/8 fiori) 3,0010 gerbere 7,20 Totale 22,70 Totale 104

  • EI00

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  • agricoltura biologica

    .5

    Educazione alimentare e ambientale a scuola con gli Orti Didattici

    Sono circa 120mila i giovani che, dal 1999 ad oggi, vengono accolti con le proprie classi nelle Fattorie didatti-che della regione Emilia-Romagna.Trecentotrenta aziende agricole che

    si sono poste in rete come luoghi di pedagogia attiva, punto di riferimento per diversi progetti educativi unici in Italia e promossi, da anni, dalla Regio-ne. La mission dichiarata dai referenti

    del servizio Educazione alimentare e ai consumi diffondere best prac-tices di educazione alimentare nel-le giovani generazioni. Una attivit, questa, che si colloca quale anello di congiunzione tra diversi ambiti di intervento, dallagricoltura alla sani-t, dalleducazione agli acquisti alla tutela delle biodiversit. Un obiettivo preciso, che richiede un impegno si-nergico da parte di vari attori sociali e istituzionali, dagli agricoltori del terri-torio alle amministrazioni comunali e provinciali. proprio nellambito di questa

    esperienza che si presenta, con un ruolo da protagonista, la Provincia di Ferrara: anche questanno, ha infatti

    confermato il proprio supporto alla creazione di orti didattici negli spazi verdi delle scuole. Un progetto spiegano i responsa-

    bili del servizio Protezione flora, fauna e produzioni agricole - rivolto agli isti-tuti comprensivi e alle direzioni didat-tiche della provincia, che si propone di sviluppare lintegrazione delle co-noscenze disciplinari tra agricoltura, alimentazione, consumi e sostenibilit ambientale, valorizzando le specificit del territorio. Da pochi giorni listituzione di Via

    Bologna ha istituito un bando per il rilascio di contribuiti ai progetti che prevedono la collaborazione di im-prenditori agricoli, dando la priorit alla progettazione condivisa con le aziende della rete Fattorie didat-tiche: il fine quello di realizzare percorsi degustativi spiegano i pro-motori del progetto - e di educazione sensoriale con frutta e verdura locale, azioni di qualificazione della ristora-zione scolastica, collegamenti a eco-musei del territorio. Il progetto prende il nome di LOrto

    a scuola! Coltiviamo buon cibo. par-tito nel 2006 e ha coinvolto oltre mille alunni delle scuole dellinfazia e pri-marie dellintero territorio provinciale: lesperienza si consolidata come la-boratorio multidisciplinare molto effi-

    cace a detta degli insegnanti - sotto il profilo dellapprendimento attivo. Il bilancio tratto dai responsabili

    dellente provinciale dunque pi che positivo: Le attivit hanno messo in valore lorto come spazio di relazione da condividere con gli amici, facendo risaltare linteresse e lentusiasmo dei bambini per la possibilit di osservare e sperimentare concretamente i pro-cessi evolutivi, di esperire la ciclicit della vita con stimoli quotidiani sem-pre diversi. Nello specifico, lorto didattico in-

    nanzitutto un progetto di valorizzazio-ne dellagricoltura come esperienza di scoperta della natura, ma an-che di attivit concreta, che necessita di pratica sul campo: Coltivare un orto spiegano i responsabili - facilita abilit manuali con risvolti di tipo affettivo, relazionale e ambientale, per-mettendo lassunzio-ne di valori da parte degli scolari e veicolan-do i principi della dieta mediterranea, della quale sono riconosciuti

    i noti benefici per la salute. Inoltre rilevano i promotori - si dimostrato un valido supporto per linsegnamen-to delle scienze. Il progetto proposto dalla Provincia

    ai giovani ferraresi dunque un per-corso di valorizzazione della voca-zione agricola del territorio come spiegano dal servizio di Via Bologna - con le risorse produttive, naturali e culturali dei contesti locali.Il rispetto per lambiente ci che

    consegue alla scoperta del legame con la propria terra, lapprendimen-to attivo e partecipato consente di c o n - cretizzare principi di col-

    tivazione eco-com-patibile e di e s p e r i r e stili di vita e compor-t a m e n t i

    a l imentar i attenti e consapevoli rispetto alla stagionalit,

    alla tipicit e alla qualit dei prodotti colti-vati. A scuola si coltiva il sapere:

    il rispetto per lam-biente cresce.

    Coltivare il sapere

    Ferrara protagonista del progetto regionale

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  • biodiversit

    .7

    Nel nido del Grande FratelloTerna ha installato sui tralicci casette

    artificiali per rapaci dotate di...Birdcam

    Adesso non si dica che gli uccelli non rispondono alla logica dellevoluzione verso una realt 2.0. E partita da poco uniniziativa quantomeno singo-lare, che riesce in un sol colpo a sod-disfare tre requisiti fondamentali ai giorni nostri. S, perch linstallazione dei primi nidi artificiali nel nostro Pae-se permette nellAnno internazionale della Biodiversit di contribuire per alcune specie alla preservazione del-la biodiversit, di ridurre alcuni danni che penalizzavano in passato il mondo dellagricoltura e alluomo di avvici-narsi in modalit real time alla natura. Da cosa parte tutto questo input pro-natura? Dai tralicci dellalta tensione. Singolare, ma vero. Lidea firmata Ter-na, il principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica: sugli oltre 62mila chilometri di linea sul suolo italiano sono stati in-fatti installati dal 2009 ad oggi oltre 350 nidi artificiali; le regioni prescelte per questo esperimento sono Emilia Romagna, Lazio, Toscana ed Umbria. Nel Ferrarese sono 35 le nuove cas-sette installate (19 per falco cuculo, 16 per ghiandaia marina) e interessa-no larea della bonifica del Mezzano, sui tralicci di Alta Tensione della linea 333, dal traliccio 110 al traliccio 147. Cosa emerso dopo i primi mesi dallinstallazione sul nostro ter-ritorio? Il falco cuculo, riferisce Terna nel proprio

    studio - che ha nel Mezzano una del-le sedi di nidificazione preferite in Emilia Romagna, non costruisce nidi ma usa quelli che offre il territorio. Poich ultimamente la disponibilit dei siti di nidificazione diminuita, linstallazione di quelli artificiali ha sicuramente giovato alla fauna di Fer-rara rappresentando unattraente (e comoda) opportunit di nidificazione. La ghiandaia marina invece - che una specie diffusa principalmen-te in Meridione sebbene un tempo fosse diffusa anche a Settentrione - da qualche anno ha cominciato a ricolonizzare lEmilia Romagna indi-cando una migliore qualit dellagri-coltura, attivit da cui questa specie dipende nellItalia settentrionale. Sono inoltre considerate come bio-indicatrici di una agricoltura sana: la loro presenza sul territorio indica un buon numero di prede e un impat-to dei pesticidi non troppo elevato. In generale, dallinizio dellesperimen-to sono stati installati nelle quattro regioni prescelte dal progetto oltre 50 nidi per ghiandaie marine, assioli e passeri. Di questi il 60% stato occu-pato per la nidificazione. Nellanno in corso la specie della ghiandaia marina ha trovato alloggio in 15 nidi, 21 sono stati i giovani inanellati e 46 involati. Cinque invece i nidi occupati da assio-li, con 13 pulli inanellati e 23 involati. Complessivamente sono stati inanel-lati oltre 3.500 gheppi, 60 allocchi, 25 ghiandaie marine e 24 assioli. La pratica dellinanellamento ha permes-

    so ai ricercatori di Ornis Italica di sco-prire che le coppie di gheppi di stagio-ne in stagione ritor-

    nano nello stesso nido. E fin qui, siamo al primo dei tre vantaggi, quello della tute-la della biodiversit. Passando invece alla questione del Grande Fratello per volatili, con il progetto Birdcam viene offerta la possibilit agli appas-sionati di seguire in diretta la vita dei rapaci allinterno delle cassette-nido, attraverso le webcam che riprendono senza so-sta lintero periodo riproduttivo dei volatili (il tutto collegandosi ai siti www.birdcam.it e www.terna.it ). Straordinario stato il successo dei video trasmessi dalla telecamera pun-tata allinterno di un nido di ghianda-ia marina che ha permesso a tutti gli appassionati di seguire la schiusa di cinque uova e la cura dei piccoli da parte di entrambi i genitori. Nel pe-riodo di occupazione del nido questa webcam stata inserita dal sito spe-cializzato americano Earthcam nella Winner of EarthCams Top 10 Cams, nientemeno che la speciale classifica delle webcam pi belle del mondo. Infine, il terzo motivo di successo del progetto. E stato infatti appurato che, ad esempio, la presenza dei gheppi sul territorio molto utile per il con-trollo di micromammiferi impattanti sullagricoltura: in un nido occupato si consumano circa 2mila arvico-le in una sola stagione riproduttiva. Non solo: i gheppi possono fungere da deterrente anche per lo storno, che, al momento, risulta essere tra le specie pi problematiche per i danni causati allagricoltura emiliano roma-gnola.

    Fenicotteri alla riscossa

    Sotto i riflettori anche i volatili

    legati alle zone umide dellEmilia Romagna, che hanno portato unaltra buona notizia legata

    alla tutela della biodiversit sul nostro territorio. Un monitoraggio

    dellAssociazione regionale Ornitologi, che ha visto allopera

    quattrocento volontari che hanno censito le zone umide della nostra

    regione, ha evidenziato infatti che lelegante e austero uccello

    dal piumaggio rosa salito negli ultimi sedici anni a ben

    cinquemila esemplari. Stesso percorso di crescita

    evidenziato, dal 1994 al 2009, per altre 125 specie di volatili,

    in special modo gabbiani reali e cormorani. In totale, dal 2001 allo

    scorso anno, sono stati contati oltre 225mila uccelli.

    Il progetto preserva la biodiversit e lagricoltura

  • il personaggio

    8.

    Una camminata di quattro giorni

    attraverso i boschi dellAppennino

    (I parte)Metti una sera dinverno come tan-

    te, una cena tra vecchi amici. Cesare, tra mille chiacchiere, esce con una proposta che non pu non suscitare curiosit: Ho letto in internet che esi-ste un sentiero sugli Appennini che collega Bologna a Firenze, completa-mente segnalato. Dicono sia una bella cosa da fare a piedi, che ne dite?. Mi si accende un flash nella memoria e senza pensare seriamente alla fatti-bilit rispondo: Ricordo un meravi-glioso film di Pupi Avati che parla di una gita scolastica su questo sentiero, mi ha sempre affascinato molto. Io questo film non lho visto fa eco Cic-cio, sportivo da sempre ma se mai

    vorreste fare una mattata del genere, contatemi!.Ed eccoci sette mesi dopo, in un

    caldo gioved di agosto, con tutto lentusiasmo e linesperienza di chi si cimenta per la prima volta in un viag-gio a piedi di 4 giorni. Belvo di buon mattino ci accompagna gentilmente a Sasso Marconi, Prati di Mugnano per la precisione. da qui che comincia la nostra avventura, lungo un sentiero che ha gi un nome leggendario: la via degli Dei.A ridosso di unarea verde attrez-

    zata per pic-nic, lindicazione della Bologna-Firenze: foto di rito e inizia il cammino. Ci facciamo subito entu-siasmare dagli scorci che lAppennino estivo ci offre: il fresco dei boschi, il piacere di camminare nel silenzio, le vallate che si aprono sui lati. Tutto questo malgrado la disabitudine alle lunghe camminate e ai 13 kg di zaino che mettono a dura prova la schiena. Senza contare poi che una delle

    estati pi calde degli ultimi anni. Ma su quello eravamo preparati e le for-niture dacqua non mancano.Ma per quanto il sentiero sia ben

    segnalato, basta una freccia posizio-nata in modo ambiguo che si rischia di perdere la dritta. ci che capita a noi, nei pressi di Monte Adone. Af-frontiamo una lunga salita prima di renderci conto che siamo fuori dire-zione. E allora via sullasfalto che mina le piante dei piedi favorendo le vesci-che e sotto un sole che picchia come un fabbro. Ma rimediamo allerrore e torniamo in rotta. Dopo altre salite e tratti tranquilli allombra dei casta-gni, arriviamo a Monzuno. Cesare a pezzi: gli scarponi da montagna che ha recuperato sono troppo grandi, i piedi gli fanno vedere le stelle. met pomeriggio, ci concediamo una pausa fuori dal bar del paese, riflettendo se siano sufficienti i 19 km che abbiamo gi percorso, anche se lobiettivo era Madonna dei Fornelli. Ma Cesare un

    ostinato combattente, infila le tennis che teneva di scorta e ci dice che non si arrende: si va avanti. Il percorso ci fa presto prendere quota. Vicino a monte Le Croci il vento sferza prepo-tente. Sopra di noi un rumore che non riusciamo inizialmente a distinguere. Scopriamo, poco prima della cima, che si tratta degli impianti eolici che sovrastano la montagna. Le ultime incertezze sul percorso sono dovute pi alla nostra stanchezza che ad al-tro. Dopo gli interminabili metri finali arriviamo alla meta quando lorologio segna le 7, e noi siamo stravolti e af-famati. stata una tappa di 32 km, allungata di altri 3 km per via degli errori nostri, non certo una sgambata per neofiti dei sentieri.Lindomani siamo pronti a riprende-

    re, con qualche vescica ai piedi, ma anche con qualche accorgimento e at-tenzione in pi. I primi tratti sono tutti di salita, le pause per dissetarci sono parecchie, sono per momenti piace-

    A piedi da Bologna...

  • il personaggio

    .9

    Lungo la leggendaria via degli Dei

    voli per ammirare il paesaggio e scam-biarci le impressioni sul viaggio. Supe-rata Piana degli Ossi ci imbattiamo nei resti delloriginario tracciato della Flaminia Militare del 187 a.c. Il selciato in alcuni punti stato re-staurato, in modo tale che si possa ammirare la prodigiosa opera che valicava lAppennino oltre 2000 anni fa. Giunti ai Capannoni var-chiamo un cancello che ci apre la strada per una carrarec-cia che corre lungo una stupenda prateria. Questi spazi verdi limitati dai boschi a noi ricordano gli scenari di Peter e Heidi. Il tratto che ci porta a Passo della Futa un falsopiano che si affronta senza problemi. Giunti

    al Passo abbiamo anche il tempo per visitare il cimitero di guerra

    germanico, testimonian-za del perenne orro-

    re della guerra. Il nostro problema per un altro. Non esiste un al-bergo disponibile nelle vicinanze, se non a diver-si chilometri. Ci chiediamo se sia giusto macchiare

    il nostro cammino chiamando un taxi.

    No, la soluzione unaltra, sicuramente pi

    rustica e se vogliamo, pi fantasiosa: ci fer-miamo nel campeggio dove ci affittano per una notte una vecchia ma dignitosa roulotte.

    Sentieri sperduti calpestati dagli animali del Parco

    16 gennaio 2011Ponte di Lugagnano-Monchio delle Corti (Pr),

    trattoria Il Ponte Antico, ore 9

    Nei dintorni del Monte Fageto, unescursione che dar la possibilit di scoprire i movimenti degli animali del Parco Nazionale dellAppennino

    tosco-emiliano, con la collaborazione dei tecnici del progetto LIFE EX-TRA che insegneranno a capire, attraverso le tracce trovate sulla neve, come si

    muovono e vivono lupi, caprioli, cinghiali.Il percorso si decider sul momento in base al manto nevoso.

    Tempo di percorrenza previsto: 3 ore.

    Progettazione fotovoltaica e terzo Conto Energia

    19/21 gennaio 2011Roma, Hotel Lancelot, via Capo dAfrica 47

    ISES (International Solar Energy Society) Italia organizza il corso di

    formazione di 3 giornate Progettazione fotovoltaica e nuovo Conto Energia. Tra i moduli affrontati: le basi di progettazioni e i costi di un

    impianto con relativo preventivo, i sopralluoghi e il nuovo Conto Energia, oltre ad una serie di esempi progettuali con applicazioni pratiche.

    Il corso rivolto a professionisti e tecnici interessati alla progettazione e alla pratica impiantistica dei sistemi fotovoltaici, oltre che ad imparare a

    predisporre le domande di ammissione alle tariffe incentivanti secondo le nuove norme del Conto Energia in vigore dal primo gennaio del 2011. In particolare i destinatari del corso sono ingegneri, architetti, geometri,

    periti industriali, installatori, consulenti del settore, energy manager, tecnici di amministrazioni pubbliche.

    I laghi ghiacciati del Parco22 e 23 gennaio 2011

    Corniglio (Pr), rifugio Lagdei, ore 10,30

    Il Parco dei Cento Laghi e UISP Verdeazzurro organizzano due escursioni con le ciaspole - adatte anche alle famiglie con ragazzi - arricchite da osservazione sulla neve e sul paesaggio invernale. Saranno affrontati

    anche temi escursionistici basilari come le tecniche per lescursionismo in sicurezza e lorientamento con uso di carta e bussola. La guida Marcello

    Cantarelli.Prenotazione obbligatoria: segreteria UISP, tel. 0521.707411, mail [email protected] - www.uispparma.it clicca VerdeAzzurro.

    Klimahouse 201127/30 gennaio 2011

    Bolzano, Fiera di Bolzano

    Appuntamento a Bolzano dal 27 al 30 gennaio con Klimahouse 2011, la sesta fiera internazionale specializzata per lefficienza energetica e la

    sostenibilit in edilizia, pensata per un ventaglio di target che include architetti, ingegneri e geometri, imprese di costruzioni e rivenditori edili, imprese di installazione (installatori termosanitari, conciatetti, muratori)

    e periti Industriali, ma anche istituzioni pubbliche quali gli enti locali e le universit.

    Tra gli appuntamenti delledizione 2011, il convegno internazionale CasaClima-Costruire il futuro e il Klimahouse Forum con esposizione di

    prodotti innovativi, ma anche seminari, workshop il secondo Klimahouse Award e una serie di visite guidate a CaseClima.

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    SVEGLIA DATARIO METEO TERMOMETRO A PILElho scambiata qua perch cercavo una sveglia a batterie, ora la riscambio perch ne cerco una con i segemnti sempre accesi. questa funziona completamente a pile, a lcd e si illumina schiacciando il pulsantone superiore. ha il meteo, lindicazione della temperatura ed il datario in italiano nonch ovviamente lora e la sveglia...

    COLLARE CERVICALE ORTOPEDICOclassico collarino per colpo di frusta o problemi cervicali con chiusura a strap. usato solo poche ore.

    SCARPE CONVERSE ALL STAR NEREusate 2 o 3 volte, non sono adatte a me, mi facevano male, numero 43

    CAVALLETTO PORTA CHITARRA/BASSO ELETTRICOsemplice piccolo e richiudibile, colore nero, ottime condizioni, pari al nuovo. il supporto inferiore snodato per potersi adattare a qualsiasi forma dello strumento, anche irregolare. lappoggio superiore dotato di una chiusura di sicurezza per evitare cadute accidentali

    LETTORE MP3-MP4di piccole dimensioni con schermo tft, batteria interna al litio, si ricarica su porta usb, ottime condizioni

    ROVIGO

    ABITO NEROabito nero, gonna con pieghete a maniche lunghe tg.m

    TWIN SETcanotta + coprispalle panna con disegno d brillantini..

    POCHETTE A MANOin pelle crema deliziosa, pezzo vintage decisamente ben conservato, in morbida pelle color crema. dimensioni 30x 17 cm. interno perfetto

    BORSETTINA A MANOcolor biscotto da portare a mano, dimensioni medio-piccole, con doppia zip e due tasche. presumo in pelle

    CERCO TUTA ADIDAS VINTAGEciao a tutte!! chi di voi ha da propormi una tuta adidas possibilmente xxl... vintage anni 70! o per lo meno non recente!!

    MAGLIONCINO A RIGHEmaglioncino con collo a ciambella, tg. unica elasticizzato, con qualche letto dorato

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    STIVALE IN PELLE NERA FORNARINAcausa inutilizzo stivali numero 39 in stivali pelle nera della fornarina usati una due volte... veramente originali e comodi

    STIVALI COLOR TORTORAin morbida pelle n38, belli e molto comodi, usati con garbo, tacco 7cm., gambale molto morbido con possibilit di arricciarlo tramite i laccetti laterali

    PANCA-PESI E LAMPADA SOLAREoffro panca pi bilancere e 60kg di pesi gommati + manubri da 10kg.; completo lampada solare Philips con supporto per stendersi

    ORECCHINI DA RIUTILIZZAREsono dei vecchi orecchini con le clip, non indossabili, ma riutilizzabili per lavori handmade...

    RAVENNA

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    9 GOMITOLI ROSA BRILLANTE100% acrilico, lato sof ce, lavabile in lavatrice, gr.50 luno

    LIBELLULAcon piccoli particolari in oro, senza scatola

    BORSA NUOVA AL CAFFEmisura 40x26x14 senza manici

    BORSA DI LANA NERAcustomizzata strampalaura lunghezza cm.33, con manici cm.62, larghezza cm.27

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    PANTALONI JEANSpantaloni jeans marroni tg s

    CANOTTIERAcanottiera Phard azzurra; la taglia nel cartellino una L ma veste meno

    FELPA CON ZIPfelpa datch tg s usata un paio di volte

    FELPAfelpa datch tg s usata un paio di volte soltanto

    FRIGGITRICE CON CESTELLO GIREVOLEDeLonghi usata ma in totale non credo che sia stata usata per pi di 8-10 volte ha qualche anno non forse lultimo modello ma quando stata comperata era un modello deluxe ha la sua scatola anche se un p macchiata e sciupata dalla polvere. La friggitrice perfettamente funzionante, ha il cestello girante, diciamo che come proposta sono molto bene accetti lotti alimentari oppure prodotti per ligiene della persona oppure cose della mia lista desideri anche un lotto misto di un p di tutte queste cose, comunque valuto senza problemi tutte le offerte, non considero insensato niente!

    MAGLIA MAGLIONCINOmaglia maglioncino maglione rosso e arancio tg m

    FORL-CESENA

    BORSA COLOR PANNA BEIGEcon farfalle e ori colorati nuovissima e originale, ha anche una tracolla staccabile

    BAGNOSCHIUMAlaroma dei sensi nuova da 500ml

    ORECCHINI PENDENTIdue paia, cariniiiiiii

    ORECCHINI ARANCIONIbelli e luccicanti

    ORSETTO PORTACHIAVIharrods originale nuovo con etichetta!!

    OROLOGIO SVEGLIAcarinoooooooooo vi regalo anche la pila

    DELIZIE AL BAGNOAthenas zucchero a velo doccia schiuma e acqua corpo slurp

    PROFUMO NAVIGO!!nuovo mai usato...ma non ho pi la confezione...

    MOLLETTE PER DECORARE LE TENDEsono carine e orellose, quella viola ha la molletta rotta dietro...ma io la usavo lo stesso attaccandola con una calamita... le altre sono messe bene

    TAZZE CARINE E ORIGINALIcon pupazzatto nuove! mai adoperate

    TAZZA ORSETTO O CAGNOLINOcon copritazza nuova! mai usata idea regalo

    TAZZA GIRAFFINAnuova mai usata e davvero dolce

    COFANETTO ROTOLI CINESI due cofanetti, chiusi ancora con la loro plastica originale, contenenti 3 rotolini che srotolati misurano ciascuno circa 120x12cm con disegnati paesaggi con scene di vita dellantica cina, ideali da incorniciare tutti e tre assieme o anche separatamente

    CENTRINI VARIscambio in blocco o ne allego anche solo uno a chi scambia qualcosa con me se interessato

    ANFORINA VECCHIAin argento piccola, vecchissima era della mia bisa!! in argento marcato 800

    NOKIA 5800XMin garanzia, scambio questo telefono Nokia, aggiornato allultima versione, con mappe per navigazione gratuita gps, wi , bluetooth, memoria sd inclusa

    TANTISSIMI FILM ORIGINALI IN VHSla maggior parte sono di Panorama, ma comunque tutte originali e perfettamente funzionanti

    RIMINI

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    SET INCENSI ALTRO MERCATOcarinissimo set di incensi con porta incenso altro mercato. profumazioni: jasmine, lemon e lemon grass, nuovissimo ancora confezionato

    LIBRO UN PONTE SULLETERNITlibro un ponte sulleternit di Richard Bach. ottimo stato

    LIBRO PUNTO CRITICOlibro punto critico di Micheal Crichton

    LIBRO VA DOVE TI PORTA IL CUORElibro va dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro. ottime condizioni

    CIOCC OLE fornellino che fonde il cioccolato Amstrad. completo di tutti gli accessori: palette e stampini per cioccolatini a forma di numeri, gure natalizie, lettere... usato solo una volta per curiosit, dotato di scatola

    PIGIAMA WINNIE POOHpigiamone in pile rosa/fucsia di Winnie Pooh tg-XXL messo una volta, purtroppo il disegno si un po scucito da un lato, magari qualcuno ha voglia di aggiustarlo!

    CINTA IN ECOPELLEbellissima cinta in ecopelle, nera, molto morbida. lunghezza 102 cm. mai indossata, ne ho a disposizione 2

    PORTAFOTO CON PERLINEportafoto con perline, particolare!

    BORSINA IN PELLE MARRONEborsina nuova in pelle marrone. chiusura con bottone magnetico, molto carina

    CAPPELLINO LANAgrazioso cappellino in lana marrone con ore. il ore una spilla volendo si pu anche togliere, usato una volta, non mi ci vedo

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    PORTA CANDELA COCCOscambio questo porta candela molto bello: un cocco con dei buchi in modo che quando la candela accesa la luce ltri, davvero un belleffetto!

    OCCHIALI VINTAGEcoppia di occhiali vintage. un paio neri e un paio gialli.

  • bioarchitettura

    .11

    Lo scorso ottobre si tenuta

    la sesta edizione della Biennale del Paesaggio.

    Occasione per abbracciare, in un solo sguardo, quanto prodotto in tema di paesaggio nel trascorso bien-nio. Ospite dellevento la citt di Bar-cellona, capitale elettiva dellarchitet-tura europea. Il tema scelto, paesaggi liquidi, ha orientato il dibattito e si posto come criterio di selezione tra i progetti candidati. Fluire material-mente inteso come paesaggi che inte-ragiscono con lelemento acqua e,in una accezione concettuale, come

    richiamo a unidea di mobilit, legge-rezza, adattabilit, dinamicit, per-corribilit e flessi-bilit.Largomento del-

    la modernit liqui-

    da fortemente evocativo dellillumi-nante descrizione che Zygmunt Bau-man fa della nostra societ contem-poranea: la modernit non fu forse allinizio un processo di liquefazione? Essere moderni equivale a essere in-capaci di fermarsi, trovarsi davanti alleccesso di possibilit, causa del perpetuarsi dellinsoddisfazione del-le proprie aspettative. Un paesaggio liquido mette in relazione sistemi so-ciali, antropici e urbani tra loro diver-si. Si evolve e si adatta al fine di ricom-porre e di aggregare i luoghi e con essi gli individui. Vincitore della rassegna il progetto dello studio Mayslits Kassif Architects di riqualificazione dellarea portuale di Tel Aviv. Gi in stato di abbandono dagli anni 60, il porto apparteneva a quegli spazi pensati e costruiti in risposta ad una pressante

    necessit produtti-va. Spazi meccani-camente destinati al trasporto di mer-ci su lunghe distan-ze; terreni sfruttati

    dallimperativo delleffi-cienza; rapidamente divenuti obsoleti, consumati dalla stessa rapidit di trasformazio-ne di cui erano emblema. Quel-lo che era una infrastruttura abbandonata e priva di identi-t ora rifiorita (letteralmente) grazie ad un progetto che la ridisegna, destinandola ad un luogo di incontro e attivit ricreative. I vecchi depositi sono stati trasformati in ristoranti, bar e negozi. Gli edifici sono uniti, a riva di mare, da una promende pavimenta-ta in listelli di legno da imbarcazioni, a disegnare forme fluide che ricordano dune di sabbia. Grandi sassi levigati, disposti in gruppi, offrono momenti di sosta per discutere o, semplice-mente, ammirare il Mediterraneo. Questa biennale ha saputo riunire

    esempi di progettazio-ne virtuosa, respingendo quelle non infrequenti realizzazioni chiassose, non-luoghi concepiti per trattare lessere umano come semplice consuma-tore o spettatore passivo dellambiente. Si sono qui, invece, date appun-

    tamento realizzazioni che vedono uomo e ambiente

    uniti in sinergia. Luoghi consu-mati dal rapido e distratto fluire degli eventi sono stati restituiti a un lento gocciolare a misura duomo; curati per accogliere momenti di svago e so-cializzazione, nei quali luomo diviene elemento determinante dellambien-te, divenendo egli stesso paesaggio. Liquidi sono divenuti questi stessi am-bienti per la loro rinnovata versatilit e adattabilit alle multiformi attivit di chi li attraversa e li vive.

    Zygmunt Bauman, Modernit liquida, EditoriLaterza, Bari, 2010

    Panorami liquidi

    Infrastrutture abbandonate sono letteralmente

    rifiorite

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  • eco-letture

    .13

    Lesperienza di Last Minute Market

    contro gli sprechi alimentari

    Siamo nel 1999. Immaginate un professore universitario, che lavora anche nellambito della cooperazione internazionale, che assieme a un suo studente si imbatte casualmente (ma il caso non esiste riferir a distanza di anni il protagonista) dietro le quinte di un ipermercato romagnolo, dove tut-to arriva e tutto muore.Stiamo parlando di Andrea Segr,

    attuale preside della Facolt di Agra-ria dellUniversit di Bologna, nonch presidente di Last Minute Market, realt operante su tutto il territorio nazionale incentrata sul recupero di beni invenduti o non commercializ-zabili da destinare ad enti caritativi. A Segr in quel magazzino sembrava assurdo che fossero considerati rifiuti, e che avessero per giunta anche costi di smaltimento, jogurt cui mancavano ancora 48 ore per scadere quindi per-fettamente commestibili, ed un sac-chetto di arance in cui una accennava ad essere ammuffita, ma le altre 19 erano perfettamente integre. Ed proprio da quella sce-na, e dalla mentalit che abbiamo un po tutti, ammettiamolo di sce-gliere lo yogurt pi lon-tano dalla nostra vista sullo scaffale, quello con la scadenza pi avanzata, che inizi un percorso che ci ha dato tante soddisfazioni racconta Segr a

    distanza di un decennio, ovvero Last Minute Market (Lmm), diventato ad-dirittura uno spin-off dellAteneo fel-sineo. Partito da unidea, arrivato ad essere attivit di ricerca, ora permette di lavorare a numerose persone: quin-di oltre alle attivit di riciclo, recupe-ro e salvaguardia ambientale siamo riusciti a creare occupazione attor-no a questo tema, un tema nuovo. Il professor Segr chiama le persone che lavorano con lui a questa nuo-va frontiera del mondo del lavoro Food Busters: mentre i Gosthbu-sters, che hanno segnato una ge-nerazione, andavano alla ricerca di fantasmi, le persone occupate nel progetto Lmm vanno alla caccia di alimenti ancora commestibili, maga-ri considerati gi rifiuti dalla grande distribuzione ma ancora preziosi per il sostentamento di una vita umana. Lo spreco alimentare un fallimento del mercato, per questo dobbiamo ri-durlo spiega Segr, ben conscio che lazione del Lmm non sia la panacea di tutti i mali, ma che politica ed eco-nomia siano le realt detentrici degli strumenti idonei per porre rimedio in maniera efficace a monte del pro-blema. Parallelamente, per, iniziare

    una cultura del recu-pero altrettanto

    importante per lautore di Le-zioni di ecostile Consumare, crescere, vivere, che ritiene che lo stato dello spreco sia ad un punto molto avanzato, quasi di non ritor-no. Vogliamo

    dice - lanciare un grido di allarme a tal proposito, perch evidentemente non sprecare non una lezione cos scontata alla luce dei fatti, e risveglia-re le nostre coscienze di consumato-ri. Dobbiamo ripartire da noi stessi ora, non quando sar troppo tardi. Ovvero, come riportato con una frase emblematica e molto rappresentativa contenuta nella prefazione del volume, questa: Per non sprecare, insieme allacqua, ai pomodori e allo yogurt, anche le nostre vite. Quattro sono i pilastri su cui si basa lultima opera fir-mata da Segr, riassunti brillantemente nellintroduzione: Sprecare, consuma-re, crescere, vivere: quattro verbi-azio-ni bivalenti nel senso che racchiudono aspetti positivi e negativi. I primi tre causa-effetto delle emergenze e delle crisi planetarie. Il quarto, sintesi degli altri, ci obbliga invece a riflettere sui nostri stili di vita e sui comportamenti che adottiamo quotidianamente. E che, troppo spesso senza rendercene con-to, hanno un impatto notevole su tutto il sistema globale: il nostro mondo. Leco-mondo, basato di piccole azioni che messe insieme permetterebbero di cambiare direzione, esiste gi, ba-sta solo vederlo, teorizza il professore. La conclusione? La anticipa lo stes-so autore: questa la formula finale delleco-mondo: una societ sufficien-te, uneconomia leggera, unecologia intelligente e trasparente, uneco-scienza che si riappropria del concet-to di limite fra esseri umani e natura e della responsabilit individuale e collettiva. Con un obiettivo ambizio-so: che questa eco-formula oggi che tutto viene rappresentato come eco-verde si propaghi con una grande eco, uneco reale e non solo virtuale.

    Food Busters a caccia di alimentiEco-mondo

    in tre lezioni

    Non sono un segreto, forse per questo cos difficile metterle

    in pratica o assorbirle. Sono talmente lampanti nella loro

    logica che paradossalmente nella quotidianit sembrano utopia, se ci guardiamo intorno. Sono

    le tre lezioni che Andrea Segr riassume nel titolo del libro, i

    tre verbi per sopravvivere, gi esposti nellintroduzione del

    volume e successivi allantefatto del non-sprecare. Consumare

    riducendo a monte lo spreco di risorse e soprattutto indirizzando

    chi produce, chi distribuisce, ma anche chi acquista, verso un

    modello che faccia della quantit una funzione della qualit (prima

    lezione). Per crescere meglio, attivando la sostenibilit dei

    processi, oltre che dei prodotti, per affermare una logica nuova, quella della sufficienza (seconda lezione).

    Per vivere da consumatori consapevoli e responsabili,

    intelligenti e leggeri, trasparenti ed empatici riscoprendo i valori

    della sobriet, della frugalit, della semplicit in mondo che ritrova

    nel dono e nella reciprocit le radici pi profonde e attuali (terza

    lezione).

    Lezioni di ecostile Consumare, crescere, vivere, Andrea Segr,

    Bruno Mondadori 2010, 160 pagg, . 15,00

  • energia

    14.

    Un piano di autofinanziamento

    Q uesto il fine ultimo del progetto Ars_Lab - un laboratorio di architet-tura solare -messo a punto dalla So-ciet polisportiva ferrarese ars et labor - meglio nota col nome di Spal che, per i prossimi ventanni, permetter alla squadra di gestirsi autonomamen-te.Per conoscere i dettagli del progetto

    e capire il motivo di questa scelta di supporto economico ad oggi unica nel suo genere per una societ sportiva, Biosfera ha incontrato i responsabili di Ars_Lab: il direttore generale del-la Spal, Gianbortolo Pozzi e Sergio Gessi, consigliere di amministrazione e responsabile biancazzurro delle re-lazioni esterne.Al pari delle altre squadre di Lega

    pro ha detto Pozzi - la Spal, dal punto di vista eco-nomico, non rie-sce a reggersi sulle proprie gambe. Di conseguenza ha spiegato il direttore generale - per evita-re che tutti gli oneri della gestione della

    societ continuino a ricadere sul presi-dente abbiamo voluto trovare unidea per realizzare una sana e corretta ge-stione finanziaria. Da questa esigenza spiega Pozzi nata lidea, alquan-to innovativa per una societ di calcio, di investire nella realizzazione di in un impianto fotovoltaico con la possibili-t di autofinanziarsi vendendo ener-gia a societ come Enel, Hera ed altri eventuali competitor. In gennaio ha raccontato il direttore generale della Spal - abbiamo coinvolto il sindaco e lamministrazione provinciale riceven-do il pieno appoggio e cos, a marzo, abbiamo cominciato a lavorare sul progetto affidandoci allesperienza di un gruppo importante e serio, specia-lizzato proprio in impianti fotovoltaici, come il gruppo guidato da Remo Turra - a cui sar affidata anche lintera ma-nutenzione del parco - e in questi gior-ni siamo in attesa delle autorizzazioni per poter dare il via ai lavori. Tutto il

    ricavato della vendita di energia prodotta dal parco ha sotto-lineato Pozzi - andr a supportare il bilan-cio societario della squadra permetten-do alla Spal, per i prossimi ventanni, di

    gestirsi in maniera autonoma perch non vogliamo dover assistere di nuovo ad un fallimento come quello avvenuto nel 2005.Il direttore generale

    della societ sportiva ha poi spiegato che l Ars_Lab sorger nel-la zona di Casaglia su una discarica dismessa di circa 30 ettari che la Spal ha preso, con diritto di superficie, dalla societ Hera. Si presume ha detto Pozzi- che il cantiere verr aper-to in gennaio perci il primo blocco di pannelli solari il progetto composto da quattro bloc-chi - dovrebbe essere pronto tra aprile e maggio 2011 per poi ultimare il par-co entro la fine di giugno. Limpianto produrr energia tutto

    lanno ha dichiarato Sergio Gessi, consigliere di amministrazione della Spal - e per dimensioni si colloca tra i primi dieci in Italia. Un progetto da 50 milioni di euro

    ha sottolineato Gessi precisando che il parco avr unestensione di 312

    mila metri di superficie. I pan-nelli solari che compongono limpianto ha precisato il consigliere - saranno complessivamente 63 mila con una previsione di produzione di ener-gia di 14 megawatt pari al fabbisogno medio di circa 7mila famiglie.Orgoglioso del progetto

    e della sua imminen-te realizzazione e consapevole che la nascita del labora-torio di architettura solare rappresen-ter, per la societ sportiva di Ferrara, un momento di evo-luzione, Gessi ha

    sottolineato che la Spal , ad oggi, la prima e unica societ sportiva - in Ita-lia e in Europa - con un meccanismo di autofinanziamento, garantito per i prossimi 25 anni, basato sulla vendita di energia prodotta con un impianto fotovoltaico.Il consigliere di amministrazione ha

    fatto inoltre sapere che allinterno del parco fotovoltaico sorger anche un laboratorio didattico per studenti sia delle scuole che delluniversit.

    Spal: ars et laboratorio

    Il progetto di architettura solare dei biancazzurri

    Limpianto sorger su una discarica dismessa

  • turismo etico e solidale

    .15

    ISSN 2037-447X

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    EDITORE: Edit Italia s.r.lDirezione, Amministrazione, Redazione: Ferrara V.le Cavour, 21 Tel. 0532.200033 Fax 0532.247269Amministratore delegato: ROBERTO AMADORI

    CONCESSIONARIE per i capoluoghi e le province di:FORL, CESENA, RIMINI, PESARO, URBINO, RSM, COMUNE DI IMOLA E COMPRENSORIO, BASSO FERRARESE,PUBLIMEDIA ITALIA Srl P.zza Bernini, 6 - 48100 RavennaTel. 0544.51.13.11 - Fax 0544.51.15.55

    Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell11/01/2010Direttore responsabile: ROBERTO AMADORIArt Director: SERGIO TOMASI

    Redazione: ROBERTO AMADORI, ROMINA BUTTINI, RAFFAELE QUAGLIO, GIAMBALDO PERUGINI, CLAUDIA RICCI, MARA RICCI, SERGIO TOMASI, SCOOP MEDIA EDIT soc. coop.Stampa CSQ Spa Erbusco (BS)

    ELENA BOTTAZZI,

    Sempre pi diffusi gli scambi

    di lavoratori volontari in fattorie biologiche

    Coniugare la passione per la vita allaria aperta, il rispetto della terra e la scoperta di posti e culture nuove: non unidea assurda ma il principio ispiratore dellAssociazione Wwoof, acronimo dellespressione inglese Willing Workers On Organic Farms Lavoratori Volontari in Fattorie Biolo-giche, che conta 344 aziende ospi-tanti in 14 paesi, molte delle quali in Italia. Trentacinque sono in Emilia Ro-magna, di cui ben 8 dislocate nelle vi-cinanze di Ravenna, Forl e Rimini. Lo scopo dellassociazione organizzare lo scambio nazionale ed internaziona-le di volontari al fine di sviluppare lin-teresse e la conoscenza delle tecniche dellagricoltura naturale come scelta di vita, nonch di divulgare e promuo-vere una corretta informazione favo-rendo stili di vita adatti alla pacifica convivenza fra i popoli del mondo, nel pi ampio rispetto degli equilibri naturali. Lassociazione nacque in In-ghilterra nel 1971 e da allora ha uni-to intorno a un progetto lungimirante migliaia di persone. In Italia ha iniziato a lavorare in maniera ufficiosa per diversi anni fino alla stesura dello sta-tuto avvenuta nel febbraio del 1999.Come si faccia a diventare un Wo-

    ofer e che cosa significhi lo abbiamo

    chiesto direttamente a due contadini volontari che nei mesi scorsi hanno prestato la propria opera in unazien-da di Brisighella, in provincia di Ra-venna. Io mi sono da poco laureato in Biotecnologie, ma gi da tempo accarezzavo lidea di volare in Italia dal Michigan per imparare sul campo quello che avevo studiato allUniver-sit ha spiegato Tom W., ragazzone statunitense - e quando ho trova-to in rete i riferimenti a questa associazione mi sembrato di sognare: avrei potuto lavorare per unazienda agricola che pro-duce vino in maniera totalmente biologica e imparare i segreti del mestiere da chi davvero crede che sia possibile perseguire il proprio guadagno senza danneggiare la natura.In effetti in queste aziende agri-

    cole viene data grande attenzione allassoluto rispetto per lambien-te: lelettricit prodotta da im-pianti fotovoltaici che alimenta-no anche le caldaie per lacqua sanitaria, assolutamente vie-tato luso di detersivi chimici e per lavare le stoviglie si usa la cenere dei camini mentre per il bucato il sapone fatto in casa, i cibi vengono pre-parati sulle stufe a legna e si seguono i ritmi della na-tura pi che quelli imposti dallorologio. Ho desiderato tutta

    la vita di fare lagricol-

    tore e ora che sono in pensione posso realizza-re due grandi sogni: lavora-re la terra, prendermi cura dei suoi frutti, dare da mangiare agli animali e nel frattempo conoscere il mondo ha raccontato Giovanni T., neo pensionato napoletano certo non una vita agiata n particolar-mente comoda, ma prestando aiuto

    alle aziende ci si assicura vitto e alloggio gra-tuito, si conoscono persone interessan-ti, si imparano tec-

    niche di coltivazione e allevamento che di

    nuovo hanno poco, ma che la corsa alle tecnolo-

    gie industriali hanno tempo-raneamente accantonatoio non sapevo che, per esempio, le galline sanno dove andare a deporre le uova, ma per mante-nere intatto il loro istinto biso-gna sempre lasciarne un paio a vista. Qualche settimana fa ho ri-cevuto la visita delle mie nipotine che non avevano mai visto un ma-iale dal vivo e invece qui hanno po-tuto giocarci, inseguire le papere in cortile, riscaldarsi le manine davanti al fuoco mentre si cuoceva la zup-pa fatta con le verdure dellortoun ritorno alle origini, ma anche al rispetto della madre terra. Per Nata-le rientrer a casa ma per primavera prossima ho gi prenotato, se si pu dire cos, in aziende allestero.

    Una vacanza vanga in mano

    Come associarsiAssociarsi a Wwoof Italia molto semplice, basta

    collegarsi al sito www.wwoof.ite chiedere la tessera (che

    in Europa ha un costo di 25 euro e comprende anche lassicurazione sanitaria).

    Unici requisiti richiesti sono la maggiore et, sana

    e robusta costituzione (il lavoro in campagna

    impegnativo) e un grande spirito di adattamento ma a

    guardare latteggiamento di cooperazione e tranquillit

    che anima queste persone concedersi una vacanza di

    lavoro cos non deve essere una grande fatica per nessuno,

    nemmeno i pi pigri.

  • EI010679