BIOLOGIA GENERALE - … · Ordine Genere Specie Famiglia ANIMALI CORDATI Regno VERTEBRATI MAMMIFERI...
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CORSO DI
BIOLOGIA GENERALE
Istituto di Medicina Globale
Dr. Bonaldo Barbara
BIOLOGIA
dal greco
“bios” vita e “logos” discorso
Ramo della scienza Ramo della scienza Ramo della scienza Ramo della scienza
che studia i che studia i che studia i che studia i processi vitaliprocessi vitaliprocessi vitaliprocessi vitali
sia nel regno animale che in quello vegetalesia nel regno animale che in quello vegetalesia nel regno animale che in quello vegetalesia nel regno animale che in quello vegetale
Cos’è la vita?
Caratteristiche degli organismi viventi
� Presenza di una forma e di una costituzione
chimica specifica,realizzate, mantenute e
reintegrate utilizzando energia e materiali
prelevati dall’ambiente METABOLISMO
� Capacità di trasmettere queste caratteristiche
alla discendenza RIPRODUZIONE
BIOLOGIA
Scienze naturali Medicina
tassonomia
ecologia
etologia
genetica
biologia
molecolare
paleontologia
biochimica
microbiologia patologia
fisiologia
istologia
citologia
anatomia
Biologia generale
Insieme delle nozioni generali e delle linee di ricerca che
riguardano i problemi generali della vita:
• Origine della vita
• La cellula (unità biologica fondamentale), nel suo schema
generale di organizzazione, proprietà ed attività fisiologiche
• Le basi fisiche di codificazione, duplicazione e trasmissione
del patrimonio ereditario
• La riproduzione
• Le leggi di trasmissione dei caratteri ereditari
• L’evoluzione delle specie
ORIGINE DELLA VITA
Generazione Spontaneateoria della abiogenesi
Fino alla metà del XVII sec. era convincimento comune che Dio
avesse creato l’uomo e gli altri organismi superiori, mentre ….
… vermi, insetti ed anfibi si sarebbero generati
spontaneamente da materia non vivente
documenti sacri dell’India
testimoniano la nascita spontanea
di mosche dal sudore e dalla
sporcizia …
… secondo i babilonesi il fango
dei canali generava i vermi …
… per gli antichi Greci la vita era
insita nella materia stessa
“principio passivo” ed emergeva
da essa spontaneamente quando
le condizioni si facevano favorevoli
“principio attivo” (Aristotele)
… questa teoria ha origini molto lontane
Man mano che le conoscenze sugli organismi viventi
aumentarono, divenne gradualmente evidente che la
generazione spontanea di animali e piante era impossibile.
Nel 1668 il medico toscano
Francesco Redi
Con i suoi esperimenti diede un
contributo decisivo all’abbandono di
questa dottrina almeno per quanto
riguarda gli animali.
teoria della biogenesi
ESPRIMENTO DI REDI
Nello stesso periodo in cui Redi faceva i suoi esperimenti, un
naturalista olandese
Anton Van Leeuwenhoek (1632-1723)
osservò per la prima volta la presenza di
microrganismi attraverso un rudimentale
microscopio da lui stesso costruito
L’avvento del microscopio fece si che si moltiplicassero le
osservazioni e la presenza di un numero tanto abbondante di
microrganismi rilevati all’interno delle sostanze esaminate fece
risorgere l’idea della generazione spontanea.
La disputa fra teoria della biogenesi (la vita deriva dalla vita) e
della abiogenesi (la vita si origina da sostanze non viventi) si
spostò dal mondo macroscopico dei vermi a quello
microscopico dei protozoi e batteri.
Nel 1745 il naturalista inglese John Needham condusse una
serie di esperimenti che ridiedero vigore alla teoria della
abiogenesi.
Scaldò brodi di pollo e infusi d’erbe coi quali riempì provette che
tappò con delle garze. Nonostante le soluzioni nutritive fossero
rese “sterili” dal calore dopo alcuni giorni pullulavano di
organismi viventi (animalcules) . Concluse che la generazione
spontanea fosse effettivamente possibile.
Louis Pasteur (1822-1895) che conduce un
esperimento avvalendosi di un apparato
semplice, ma geniale, costruito in modo tale
da non poter più dare adito a dubbi sulla
possibilità che il principio attivo potesse
essere distrutto dal calore o soffocato per
mancanza d’aria. Con tale ideazione mette la
parola fine ad una questione che sembrava
irrisolvibile.
Per ragioni tecniche, fu possibile dimostrare che anche i microrganismi
non si generano spontaneamente solo a partire dalla metà del 18°
secolo attraverso gli esperimenti di:
Lazzaro Spallanzani (1729-1799), abate
e biologo italiano che fa bollire gli infusi per
alcuni minuti, tappa le provette
ermeticamente e non riscontra pertanto
presenza di microrganismi.
Esperimento di Pasteurcon palloni a collo di cigno
Pasteur dimostrò che un eventuale principio attivo
presente nella materia non veniva danneggiato dal
lungo ed intenso riscaldamento, infatti se si fosse
rotto il collo ritorto ponendo il liquido a contatto con
l’aria, dopo poche ore lo stesso si sarebbe intorbidito
per la presenza di spore e germi che poi avrebbero
continuato a svilupparsi.
Inoltre lasciando aperto il recipiente col suo collo lungo
e consentendo all’aria di entrare ed uscire
liberamente, seppur attraverso un tortuoso percorso
spense sul nascere le obiezioni di coloro che
sostenevano che il principio attivo, senza aria era
impedito nella sua funzione di generatore della vita.
Se ogni forma di vita origina
da una preesistente …
… qual è stata l’origine della
prima forma di vita?
Per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno
avanzato due diverse ipotesi …
1° ipotesi
PANSPERMIA
le forme viventi più semplici
migrano attraverso lo spazio,
sottoforma di spore o germi,
fino a colonizzare nuovi pianeti
in cui evolvere
verso forme di vita più complesse
A.Oparin (1894-1980) e J. Haldane (1892-1964)
formularono
2° ipotesi
EVOLUZIONE PREBIOTICA
la comparsa delle prime forme viventi
fu preceduta da una fase durante la quale
si sarebbero formati composti organici
partendo da molecole inorganiche
grazie ad un’atmosfera riducente.
Così doveva apparire il paesaggio
terrestre alle sue origini (4,5-3
miliardi di anni fa): eruzioni
vulcaniche, continui terremoti, ed
alto dinamismo della superficie
terrestre.
L’atmosfera era ricca di metano, idrogeno,
ammoniaca, vapore acqueo ed anidride
carbonica.
La forte irradiazione solare, i fulmini, la
radioattività ed il calore vulcanico fornirono
l’energia necessaria per formare molecole
organiche semplici che iniziarono ad
accumularsi in bacini di acqua calda o in coni di
cenere vulcanica originando il BRODO
PROMORDIALE
Nel 1952, S.L. Miller verificò sperimentalmente questa ipotesi
Nel 1957, il biochimico americano S. W. Fox …
… osservò che gli aminoacidi contenuti nel Brodo Primordiale tendevano a
polimerizzare originando dei polipeptidi chiamati PROTEINOIDI.
Messi in acqua, i protenoidi formano delle strutture sferiche chiamate:
MICROSFERE o COACERVATI (dal latino cum acervo = ammucchio insieme).
All’interno dei coacervati o microsfere le molecole organiche primitive si
sarebbero trovate a stretto contatto quindi facilitate nella formazione di
strutture più complesse.
Le microsfere sono delimitate da una doppia
pellicola e si gonfiano e si contraggono
quando cambia la concentrazione salina.
I lipidi possono aderire alla superficie
impedendone la distruzione.
Se contengono molecole enzimatiche,
possono assorbire substrati, catalizzare
reazioni e far diffondere i prodotti nella
soluzione circostante.
Possono produrre gemme o microsfere di II°
generazione.
LA VITA SULLA TERRA
organismi probionti
precursori delle prime
cellule viventi
BATTERI
Cellule procariote
anaerobiche ed etereotrofe
FOTOSINTESI
Cellule eucariote
autotrofe
Precambriano
(4,5 miliardi-590 milioni anni fa)
trilobitipesci
Paleozoico
(590-248 milioni anni fa)
EVOLUZIONE: Passaggio sulla terraferma
Rettili
Uccelli
Mammiferi
Uomo
Mesozoico
(248-65 milioni anni fa)
Cenozoico
(65 milioni anni fa-oggi)
EVOLUZIONE
Processo attraverso il quale le diverse specieviventi derivano da forme di vita preesistenti, inseguito a graduali modificazioni nel corso deltempo
Il concetto di EVOLUZIONE
Fino all’illuminismo il pensieroscientifico rimase cristallizzato nellateoria dell’immutabilità delle specie,create all’inizio da una mente divina
CREAZIONISMO
Solo nell’800, con lo sviluppo della geologia e della
paleontologia si formularono le prime teorie
evoluzionistiche
Teoria di J.B. Lamarck (1774-1829)
1. Uso e non uso degli organi: gli organi di un animale non
ancora adulto possono svilupparsi o atrofizzarsi in
rapporto al loro maggiore o minore uso;
2. Eredità dei caratteri acquisiti: le modificazione dei
caratteri acquisiti durante la vita possono essere
trasmesse ai figli.
La prima teoria venne suffragata da solide basi scientifiche per
merito del naturalista inglese Charles Darwin (1809-1882)
� fra gli individui di una stessa
specie vi è grande variabilità
genetica;
� le variazioni individuali debbono
essere ereditarie;
� sopravvivono e si riproducono
solo gli individui che hanno raggiunto
un miglior adattamento all’ambiente
TEORIA DELLA
SELEZIONE NATURALE
adattamentoCaratteristica che dà ad un organismo una migliore
opportunità di sopravvivenza in un particolare ambiente
I fringuelli di Darwin delle
Isole Galàpagos
con becchi adatti a vari tipi di
alimentazione
CLASSIFICAZIONE DEGLI
ORGANISMI
L’enorme diversità di specie animali e vegetali che si
sono evolute sulla Terra in milioni di anni ha reso
necessario ideare un sistema logico per identificare
ogni organismo e assegnarlo ad una opportuna
categoria, secondo un criterio di classificazione.
Scienza che studia i criteri diclassificazione degli organismi secondo unoschema basato su una serie di categoriesistematiche (taxa) disposte a livelligerarchici.
TASSONOMIA
O
SISTEMATICA
Phylum
Classe
Ordine
Genere
Specie
Famiglia
ANIMALI
CORDATI
Regno
VERTEBRATI
MAMMIFERI
PRIMATI
HOMINIDAE
Homo
sapiens
Subphylum
Esempio di classificazione tassonomica per l’uomo
(Homo sapiens)
Gli organismi sono stati suddivisi in 5 REGNI
• Monere batteri e alghe azzurre unicellulari
• Protisti unicellulari e pluricellulari autotrofi ed eterotrofi;
• Piante pluricellulari autotrofi.
• Funghi pluricellulari eterotrofi.
• Animali pluricellulari eterotrofi.
Gli schemi evolutivi, e quindi gli schemi tassonomici che li rispecchiano,
assomigliano a grandi alberi ramificati o alberi evolutiviil tronco indica gli antenati comuni, i grossi rami le grandi divisioni del
mondo vivente e le ramificazioni più piccole gli ulteriori percorsi evolutivi dei
diversi gruppi di organismi.
pro
cari
oti
eu
cari
oti
I 5 REGNI DELLA NATURA