Biografia Franco Margola da FL48 - PT.pdf · Biografia Franco Margola nacque ad Orzinuovi, in...

4
Biografia Franco Margola nacque ad Orzinuovi, in provincia di Brescia, il 30 ottobre 1908. Iniziò lo studio del violino con Romano Romanini e i corsi complementari di pianoforte ed armonia con Isidoro Capitanio. Conseguito, nel 1926, il diploma di violino, l'anno seguente si iscrisse ai corsi di composizione presso il Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma svolgendo i suoi studi con Guido Guerrini, Carlo Jachino ed Achille Longo ottenendo il suo secondo diploma. Interessato, da sempre, alla filosofia, la storia delle religioni, la storia dell'arte e la letteratura classica svolse studi ampi e approfonditi studi umanistici. Nel 1933 avvenne il fondamentale incontro con Alfredo Casella il quale, visti alcuni lavori del giovane Margola, ne rimase impressionato al punto da inserire il "Trio in la" per pianoforte, violino e violoncello, nell'abituale repertorio del suo complesso, ovvero il leggendario "Trio Casella- Bonucci-Poltronieri". Fra il 1936 ed il 1939 insegnò Storia della Musica presso l'Istituto musicale di Brescia, fondò un'orchestra ed iniziò la sua attività di direttore nel 1938 con un concerto che lo vide collaborare con il pianista Arturo Benedetti Michelangeli, allora diciottenne. Nel 1939 Margola venne nominato direttore ed insegnante di armonia e contrappunto nel liceo musicale di Messina, dove rimase fino al 1941, quando, per chiara fama, venne chiamato ad insegnare composizione al Conservatorio di Cagliari. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale compose con lo stesso infaticabile ritmo di sempre, producendo la sua prima opera teatrale, "Il Mito di Caino" e, visto il successo, un secondo melodramma, il "Titone" che purtroppo andò perduto nel siluramento della nave che trasportava i suoi bagagli in Sardegna. Nel 1943 compose il "Concerto per pianoforte e orchestra" dedicato ad Arturo Benedetti Michelangeli. Dal 1950 insegnò Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Bologna, quindi fu a Milano e al celebre Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma fino al 1959. Nel 1960 vinse il concorso di direttore del Conservatorio di Cagliari e dal 1963 al 1975 fu insegnante di alta composizione al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Le sue opere sono state eseguite dai maggiori musicisti e complessi del mondo quali: Arturo Benedetti Michelangeli, I Musici, Severino Gazzelloni, Domenico Ceccarossi, Giuseppe Anedda, Riccardo Brengola, Quintetto Chigiano, Bruno Canino, Pina Carmirelli, Alfredo Casella, Sergiu Celibidache, Lya De Barberis, Mario Gangi, Carlo Maria Giulini, I Solisti Veneti, Antonio Janigro, Marlaena Kessick, Gian-Luca Petrucci, Quartetto Poltronieri, Nino Sonzogno, Ferruccio Scaglia. Innumerevoli sono stati i suoi allievi e oltre che in qualità di didatta svolse una vastissima attività come conferenziere direttore d'orchestra e compositore, scrivendo per i generi più vari, dal melodramma alla musica sinfonica, dalla musica per strumento solista e orchestra alla musica da camera vocale e per ogni sorta di formazione strumentale. Franco Margola si è spento a Nave, presso Brescia, il 9 Marzo 1992 all'età di ottantatre anni. V. 218 M. 3

Transcript of Biografia Franco Margola da FL48 - PT.pdf · Biografia Franco Margola nacque ad Orzinuovi, in...

  • Biografia

    Franco Margola nacque ad Orzinuovi, in provincia di Brescia, il 30 ottobre 1908. Iniziò lo studio del violino con Romano Romanini e i corsi complementari di pianoforte ed armonia con Isidoro Capitanio. Conseguito, nel 1926, il diploma di violino, l'anno seguente si iscrisse ai corsi di composizione presso il Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma svolgendo i suoi studi con Guido Guerrini, Carlo Jachino ed Achille Longo ottenendo il suo secondo diploma. Interessato, da sempre, alla filosofia, la storia delle religioni, la storia dell'arte e la letteratura classica svolse studi ampi e approfonditi studi umanistici. Nel 1933 avvenne il fondamentale incontro con Alfredo Casella il quale, visti alcuni lavori del giovane Margola, ne rimase impressionato al punto da inserire il "Trio in la" per pianoforte, violino e violoncello, nell'abituale repertorio del suo complesso, ovvero il leggendario "Trio Casella-Bonucci-Poltronieri". Fra il 1936 ed il 1939 insegnò Storia della Musica presso l'Istituto musicale di Brescia, fondò un'orchestra ed iniziò la sua attività di direttore nel 1938 con un concerto che lo vide collaborare con il pianista Arturo Benedetti Michelangeli, allora diciottenne. Nel 1939 Margola venne nominato direttore ed insegnante di armonia e contrappunto nel liceo musicale di Messina, dove rimase fino al 1941, quando, per chiara fama, venne chiamato ad insegnare composizione al Conservatorio di Cagliari. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale compose con lo stesso infaticabile ritmo di sempre, producendo la sua prima opera teatrale, "Il Mito di Caino" e, visto il successo, un secondo melodramma, il "Titone" che purtroppo andò perduto nel siluramento della nave che trasportava i suoi bagagli in Sardegna. Nel 1943 compose il "Concerto per pianoforte e orchestra" dedicato ad Arturo Benedetti Michelangeli. Dal 1950 insegnò Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Bologna, quindi fu a Milano e al celebre Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma fino al 1959. Nel 1960 vinse il concorso di direttore del Conservatorio di Cagliari e dal 1963 al 1975 fu insegnante di alta composizione al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Le sue opere sono state eseguite dai maggiori musicisti e complessi del mondo quali: Arturo Benedetti Michelangeli, I Musici, Severino Gazzelloni, Domenico Ceccarossi, Giuseppe Anedda, Riccardo Brengola, Quintetto Chigiano, Bruno Canino, Pina Carmirelli, Alfredo Casella, Sergiu Celibidache, Lya De Barberis, Mario Gangi, Carlo Maria Giulini, I Solisti Veneti, Antonio Janigro, Marlaena Kessick, Gian-Luca Petrucci, Quartetto Poltronieri, Nino Sonzogno, Ferruccio Scaglia. Innumerevoli sono stati i suoi allievi e oltre che in qualità di didatta svolse una vastissima attività come conferenziere direttore d'orchestra e compositore, scrivendo per i generi più vari, dal melodramma alla musica sinfonica, dalla musica per strumento solista e orchestra alla musica da camera vocale e per ogni sorta di formazione strumentale. Franco Margola si è spento a Nave, presso Brescia, il 9 Marzo 1992 all'età di ottantatre anni.

    V. 218 M.

    3

  • Quartetto n° 7 per flauto, violino, viola e violoncello

    Il catalogo della vastissima produzione musicale di Franco Margola contempla ben 814 composizioni compresi i lavori rimasti incomplesi o solo abbozzati. Una parte considerevole della produzione margoliana è dedicata al flauto e si dipana attraverso tutto l’arco della sua vita creativa. Margola fu un compositore eclettico dotato di fantasia e di una vena inesauribile suffragata da un'autentica sapienza nel magistero compositivo ampiamente dimostrata nei suoi 18 quartetti per archi. In quello indicato come Settimo Quartetto il primo violino viene sostituto dal flauto ottenendo, in tal modo, un colore ed una luminosità di straordinaria intensità. Il quartetto per flauto, violino, viola e violoncello fu composto nel 1948 probabilmente su richiesta o di Alberto Poltronieri, (fondatore del celebre quartetto d’archi che portava il suo nome composto da 1° violino, Alberto Poltronieri - 2° violino, Giannino

    Carpi – viola, Giuseppe Alessandri - violoncello, Antonio Valisi) il quale ben conosceva ed apprezzava la scrittura margoliana fin dagli anni della collaborazione con Alfredo Casella, o del flautista Arrigo Tassinari che, proprio nel 1948, stava vivendo uno dei momenti di maggior successo della sua carriera dopo la prima esecuzione italiana del Concerto per flauto e orchestra di Jacques Ibert svolto sotto la direzione di Giulio Gedda con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e alla presenza dell’autore. In ogni caso, chiunque sia stato il richiedente, il settimo quartetto venne eseguito in diretta e trasmesso per radio da Arrigo Tassinari e dai componenti del “Quartetto Poltronieri”. Questa informazione, avuta direttamente da Margola, è la sola riferibile ad un’esecuzione pubblica di quest’opera che resterà ineseguita per 46 anni fino al 1994 quando, il sottoscritto, la inserì in un CD interamente dedicato a composizioni del Maestro in prima registrazione assoluta. Ora in occasione dei venti anni dalla scomparsa di Franco Margola, viene pubblicata la partitura di questo straordinario lavoro che rappresenta, per eleganza formale, timbrica e poetica una delle più riuscite opere cameristiche della musica per flauto del Novecento.

    Gian-Luca Petrucci

    V. 218 M.

    4

  • &

    &

    B

    ?

    22

    22

    22

    22

    44

    44

    44

    44

    Flauto

    Violino

    Viola

    V.cello

    Œ œ# - œ- œ-

    ˙#≥> œ#

    ≤œn≥

    ≥̇>

    œ# ≤ œ≥

    Œ œ≥>œ# ≤>œn≥>

    Vigoroso

    f

    f

    f

    f

    ˙# - -̇

    ˙#≤

    ˙n

    ˙n ≤ ˙

    ≤̇ ˙b

    ˙# - ˙#

    ˙# ˙

    ˙b ˙≤

    ˙ ˙≤

    w

    w

    w

    w

    jœ ‰ Œ Ó

    œ≥œ œ≤œ≥œ≥œ..œ Jœ≥

    jœœ ‰ Œ Ó

    jœœ ‰ Œ Ó

    S

    Allegro ritmatissimo

    S

    S

    F

    œ œ. œ. œ.œ# .œ- œ

    œ œ œ œ œb . œb. œ. œ. œ.

    &

    &

    B

    ?

    8

    Œ œ œ œ

    jœ# ‰ œ œn œ

    Œ œ œ# - œ-

    Œ œb œb œb

    ˙b œ œ

    ˙ œ œb

    ˙b œ œb

    ‰ œn œ œ ‰ Jœb ‰ Jœpizz.

    œb œ œ. œ. œ œ œ.œb œ

    œb œb œ œ œn œb œ œ œb œ œ

    œb œb œ œn œb œb

    œb œb œ œb œb œb

    .œb œ .œb œ .œ œ .œ œ

    œb œb œ œ œ œ œ œ

    .˙ œ

    ..˙̇nn œœ Sarco

    ˙n œ Jœ ‰

    œn œ œb œ œn œ œ œ œ# œ œ œ œ# œ œ œ

    ˙b> œ Jœ ‰

    ˙̇b œœ Jœœ ‰

    S

    S

    &

    &

    B

    ?

    13 œb œ œ. œ. œ. œ. .œ>

    Jœb

    Jœ ‰ Œ Ó

    œn œ# œ œ œ œ œ œ

    ˙n - -̇

    pizz.

    œb œb . œb . œ. .œn> œ# œn

    œn œn œn œn œ œ œ œ

    w- B

    œ# œb . œ. œ œ œn œ# œ œ œ œ# œ

    œ.≥ œ.≤ œ# . œ≥ œ œ œ≤ œ œb œn œ

    œ œb œn œb œ# œn œ œ

    œ. œ. œb . œ. œ. œb ≤ œ

    œ œ >̇ œ-

    œn . œn . ˙b> œ-

    œ# . œ. >̇ œ-

    œn œ œ œ œ≤. œ. œ. œ. œ. œ.

    arco

    œ œb œ œ œ. œ œ œ œn

    œn œb œ œ œ. œb œ œ œn œ œb œ œ

    œ œ# œ œ œ œ œ œ

    œb œ œ œ œ œ œ œ

    pizz.

    pizz.

    Quartetto n. 7per flauto, violino, viola e violoncello

    Franco Margola(1908 - 1992)

    Prima edizione assoluta a cura

    di Gian-Luca Petrucci

    © Copyright 2012 - VigorMusic - ITALIA V. 218 M.

    5

  • &

    &

    B

    B

    18 œ œb œ œb œ œ. œ. œ œb œb œb œ œb

    Jœn ‰ ‰ Jœb≤ œ≥- Œ

    Jœb ‰ ‰ Jœ≤. œb≥. Œ

    Jœb ‰ ‰ Jœ.≤ œb≥ Œ

    arco

    arco

    œb œb œ œ œ. œ œ œ œb jœb œ.

    œ≥ œ œb œ. œ. œn ≤ œ œ œb œn . œ# .

    œb œ œ œ œ œ œn œn

    œ œ œ œ œ œ œb œ

    pizz.

    pizz.

    jœnœn> œ# œ œ œ œb œ œ œ œ œ œ œ œ

    Jœ ‰ Œ Ó

    Jœb ‰ Œ Ó

    Jœ ‰ Œ Ó

    œ- ‰ Jœ> œ œ. œ. œ.

    œ≥œ

    ≥œ œ œ.≤ œ> œ œ. œ. œ.

    œb œb œ œ œ œ œ œ

    œ œ œ œ œ œ œ œ

    arco

    arco

    &

    &

    B

    B

    22

    œ- œ œ œ. œ. œ œ œ œ œ

    œ.≥œ.≤œb . œ≥œ œ≤œ œ œ.

    ≥œ.≤

    œb œb œ œ œ œ œ œ

    œ œ œ œ œ œ œ œ

    œ- ‰ Jœ> œ œ. œ. œ.

    œ≥œ

    ≥œ œ œ.≤œ> œ œ. œ. œ.

    œb œb œ œ œ œ œ œ

    œ œ œ œ œ œ œ œ

    œ. œb . œ# - œ œ# . ≈ œn œb œ œnœ.

    œ# . œb . œ- œ œ. œ ‰ Jœ.≤

    œb . œ. œn - œ œn . œb ‰ Jœ.≤

    œb . œ. œ- œ œ# . œb ‰ Jœ≤.

    œ œ# œ œ œ œ œ œ œ œ

    œ#≥ ≤̇ œ œ.≤

    œ≥ ≤̇ œ.≥ œ.≤

    Jœ≥ jœb œ œ#

    œ œ œ œpizz.

    &

    &

    B

    B

    43

    43

    43

    43

    44

    44

    44

    44

    26œ œ œ œ œ> œ œ. œ. œ.

    œ≥ ‰ Jœn>≥ œ œ. œ. œ.

    œ≥ ‰ Jœ>≥ œ œ. œb . œ.

    œb ‰ Jœ>≥ œ œ. œ. œ.arco

    œ œ œ œ œ. œ. œ Jœ‰

    ˙ œ œb> œn

    ˙̇b Jœœ ‰ ‰ jœ

    ˙ jœ ‰ Œ ?

    w≤

    Œ œb≤œ œ#

    ..˙!̇

    œœ> Œ œœ

    >

    œœ>Œ œœ>S

    ˙!̇ ˙!̇

    œœ> Œ Œ œœ

    >

    œœ>Œ Œ œœ>

    ˙!̇ ˙!̇

    œœ> Œ œœ

    > Œ

    œœ>Œ œœ>

    Œ

    œœ œœ œœ œœ

    rit.

    &

    &

    B

    ?

    33

    œb œ œ œ œn œb

    ˙b ˙n

    ˙ ˙#

    a tempo

    a tempo

    a tempo

    π

    π

    π

    œb œ œ œ

    ˙b œn œn

    ˙ ˙#

    Ó ˙

    œb œ œ œ œn œb

    ˙b ˙n

    ˙ ˙#

    pa tempo

    œ œ œb œ œ œ

    œb œ œ œ

    ˙b œn œn

    ˙ ˙#

    ˙# œ œ œ œ

    œ# œ# œ œ œ œ

    w#

    w

    œ œ# œ œ œ# œ œ œ

    œ# œ# œ œ

    w

    w

    ˙ Jœ ‰ Œ

    œ œ# .œ jœ œ œ

    w

    .œ# jœ œ œ#

    V. 218 M.

    6