BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA … · È il nostro Salvatore, Colui che per noi è...

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Anno LXXX - n. 2 - Pasqua 20 aprile 2014 www.agordo.diocesi.it Taxe perçue - Tassa riscossa 32100 BELLUNO - ITALIA Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L.335/2003 (conv. in L.27/02/04 n.46) art.1, comma 2, DCB - BL BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA MARIA DI AGORDO Sommario Per una Buona Pasqua …arrivato o in perenne ricerca? Faccio miei alcuni pensieri che ho trovato nel volume “Il messaggio delle montagne” di Reinhold Stecher (p. 77ss.). Mi paiono pensieri pasquali perché aiutano a fare, se si vuole, quel passaggio che ci incoraggia a guardare e vivere in modo nuovo, e quindi ad essere “nuovi”. * * * “In ogni escursione si ar- riva all’ultima lunghezza di corda, all’ultimo tratto di cresta o di pendio erboso; e poi ‘ce l’abbiamo fatta’… La conquista della cima è sempre una festa… In cima, dove il mondo sem- bra nire e al di sopra di noi c’è solo la volta del cielo con le nuvole che si rincorrono, nasce naturale la domanda sul signicato del tutto….”. “Il nostro secolo ha espresso la tetra sentenza di un losofo: ‘L’esistenza è assurda. Io devo scegliere tra Dio e l’assurdo. Dio mi è insopportabile, perciò scelgo l’assurdo…’. Ma a que- sto punto l’uomo si è incrodato in un orrido senza scampo. Se tutto è assurdo, perché non può esserlo anche il fatto di sostenere che tutto sia assurdo? Da un simile abisso non c’è via che ci porti a risalire. Per parte mia non credo che sulle cime si incontrino molti uomini che vivono questo stato d’animo tetro. Se non sono credenti, sono comunque persone che cercano. E questo è già molto”. * * * Mi chiedevo: chissà se tra i nostri lettori di “Echi” – o comunque tra i nostri par- rocchiani - c’è qualcuno che è in ricerca, magari faticosa, ma non vuole lasciarsi ri- succhiare dall’assurdo. A lui ripeto le illuminanti parole di Sant’Agostino: “Tu non mi cercheresti se non mi avessi trovato”. Allora, coraggio: non smet- tiamo mai di cercare. Il Signore si fa trovare in cima al monte: può chiamarsi Pelmo o Civet- ta o Agnèr o Marmolada… ma anche Tabor o Calvario! L’importante è credere che Colui che incontriamo è vivo, presente e operante in mezzo a noi. E trattarlo da vivo senza tentativi di imbalsamarlo e renderlo… innocuo. È il nostro Salvatore, Colui che per noi è morto e risorto; Colui che – direbbe ancora Sant’Agostino – “ti ha cre- ato senza di te, ma non può salvarti senza di te”. Egli aspetta che, come il cieco nato, ci inginocchiamo davanti a Lui e gli diciamo: “Io credo, Signore!”. Lui ci aiuti a farci “nuovi” lasciandoci avvolgere dalla sua novità. Buona Pasqua! Don Giorgio Il titolo è un po’… sbaraz- zino, ma l’argomento che af- fronto non è dei più simpatici. Però quando si vede la neces- sità occorre buttarsi. Oggi lo faccio, per la prima volta in oltre quattro anni di permanenza in mezzo a voi. Devo anzitutto dire che in questo periodo ho constatato la generosità “quotidiana” degli agordini per la propria comu- nità parrocchiale, ma anche quella “straordinaria” che si manifesta in tante occasioni: calamità naturali, giornate varie CUORI FRATELLI ETASCHE SORELLE? (continua a pag. 2) BUONA PASQUA ! A tutti i parrocchiani, in particolare agli anziani, ai malati e a chi è lontano da casa, un augurio sincero di sante feste pasquali: la luce del Signore Risorto illumi- ni la vostra vita. Don Giorgio, don Severino e le suore Cuori fratelli e... “ 2 La Settimana Santa “ 2 I conti della parrocchia “ 3 Spigolando in Archivio 5 Vita della Comunità “ 7 Pagina foraniale “ 9 Ho conosciuto un santo “ 11 Il racconto di Cielo Blu “ 12 Il saluto del sindaco “ 13 Solidarietà/Volontariato 17 I 55 anni del Cuore d’oro “ 21 Cronachetta agordina “ 23 Le campagne dell‘ARCA “ 25 Paese del grafto anno 5 “ 27 Imprenditori e benemeriti “ 30 Mondo scuola “ 32 La pagina dei ricordi “ 35 Ricordi d’infanzia... “ 37 In memoria/anagrafe “ 38 I pensieri di...Francesco “ 40

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Anno LXXX - n. 2 - Pasqua 20 aprile 2014www.agordo.diocesi.it

Taxe perçue - Tassa riscossa32100 BELLUNO - ITALIA

Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L.335/2003 (conv. in L.27/02/04 n.46) art.1, comma 2, DCB - BL

BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA MARIA DI AGORDO

Sommario

Per una Buona Pasqua…arrivato o in perenne ricerca?

Faccio miei alcuni pensieri che ho trovato nel volume “Il messaggio delle montagne” di Reinhold Stecher (p. 77ss.). Mi paiono pensieri pasquali perché aiutano a fare, se si vuole, quel passaggio che ci incoraggia a guardare e vivere in modo nuovo, e quindi ad essere “nuovi”.

* * *“In ogni escursione si ar-

riva all’ultima lunghezza di corda, all’ultimo tratto di cresta o di pendio erboso; e poi ‘ce l’abbiamo fatta’… La conquista della cima è sempre una festa…

In cima, dove il mondo sem-bra fi nire e al di sopra di noi c’è solo la volta del cielo con le nuvole che si rincorrono,

nasce naturale la domanda sul signifi cato del tutto….”.

“Il nostro secolo ha espresso la tetra sentenza di un fi losofo: ‘L’esistenza è assurda. Io devo scegliere tra Dio e l’assurdo. Dio mi è insopportabile, perciò scelgo l’assurdo…’. Ma a que-sto punto l’uomo si è incrodato in un orrido senza scampo. Se tutto è assurdo, perché non può esserlo anche il fatto di sostenere che tutto sia assurdo? Da un simile abisso non c’è via che ci porti a risalire.

Per parte mia non credo che sulle cime si incontrino molti

uomini che vivono questo stato d’animo tetro. Se non sono credenti, sono comunque persone che cercano. E questo è già molto”.

* * *Mi chiedevo: chissà se tra

i nostri lettori di “Echi” – o comunque tra i nostri par-rocchiani - c’è qualcuno che è in ricerca, magari faticosa, ma non vuole lasciarsi ri-succhiare dall’assurdo. A lui ripeto le illuminanti parole di Sant’Agostino: “Tu non mi cercheresti se non mi avessi trovato”.

Allora, coraggio: non smet-tiamo mai di cercare. Il Signore si fa trovare in cima al monte: può chiamarsi Pelmo o Civet-ta o Agnèr o Marmolada… ma anche Tabor o Calvario! L’importante è credere che Colui che incontriamo è vivo, presente e operante in mezzo a noi. E trattarlo da vivo senza tentativi di imbalsamarlo e renderlo… innocuo.

È il nostro Salvatore, Colui che per noi è morto e risorto; Colui che – direbbe ancora Sant’Agostino – “ti ha cre-ato senza di te, ma non può salvarti senza di te”. Egli aspetta che, come il cieco nato, ci inginocchiamo davanti a Lui e gli diciamo: “Io credo, Signore!”.

Lui ci aiuti a farci “nuovi” lasciandoci avvolgere dalla sua novità. Buona Pasqua!

Don Giorgio

Il titolo è un po’… sbaraz-zino, ma l’argomento che af-fronto non è dei più simpatici.

Però quando si vede la neces-sità occorre buttarsi. Oggi lo faccio, per la prima volta in oltre quattro anni di permanenza in mezzo a voi.

Devo anzitutto dire che in questo periodo ho constatato la generosità “quotidiana” degli agordini per la propria comu-nità parrocchiale, ma anche quella “straordinaria” che si manifesta in tante occasioni: calamità naturali, giornate varie

CUORIFRATELLI E…

TASCHE SORELLE?

(continua a pag. 2)

BUONA PASQUA !

A tutti i parrocchiani, in particolare agli anziani, ai malati e a chi è lontano da casa, un augurio sincero di sante feste pasquali: la luce del Signore Risorto illumi-

ni la vostra vita.Don Giorgio, don Severino e le suore

Cuori fratelli e... “ 2La Settimana Santa “ 2I conti della parrocchia “ 3Spigolando in Archivio “ 5Vita della Comunità “ 7Pagina foraniale “ 9Ho conosciuto un santo “ 11Il racconto di Cielo Blu “ 12Il saluto del sindaco “ 13Solidarietà/Volontariato “ 17I 55 anni del Cuore d’oro “ 21Cronachetta agordina “ 23Le campagne dell‘ARCA “ 25Paese del graffi to anno 5 “ 27Imprenditori e benemeriti “ 30Mondo scuola “ 32La pagina dei ricordi “ 35Ricordi d’infanzia... “ 37In memoria/anagrafe “ 38I pensieri di...Francesco “ 40

Echi di Agordo2 Pasqua 2014

diocesane, missioni, povertà vicine o lontane. Tutto ciò parla di una generosità che diventa quasi “stile di vita” per molti, singoli e gruppi.

Tuttavia, nonostante questo, la situazione in parrocchia - ad oggi - dà qualche preoccupazio-ne: abbiamo un mutuo che at-tualmente ammonta a 550.000 euro, acceso nel 2011 per poter pagare l’impresa e arredare il Centro parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”; le rate men-sili sono di circa 3.000 euro: troppi per le nostre possibilità! Dobbiamo ringraziare diversi Enti ma soprattutto Luxottica per il continuo sostegno dato nel corso degli anni per aiu-tare la comunità parrocchiale nella costruzione del Centro e che, ora, ci è venuta incontro assumendosi annualmente il costo di metà delle rate mensili (18.000 euro annuali): un altro esempio di grande sensibilità

e generosità di cui dobbiamo essere veramente grati.

Accanto a questo, esistono ovviamente le spese correnti di gestione, ma anche spese im-previste a cui abbiamo dovuto fare fronte, come ad esempio il rinnovo dell’impianto di riscaldamento della canonica, e il nuovo impianto di ampli-fi cazione della chiesa.

La parrocchia organizzerà qualche iniziativa per racco-gliere fondi (a questo si sono impegnate ad esempio le Confraternite con una “festa della parrocchia”, domenica 25 maggio); sono inoltre in

(segue da pag.1)

IBAN: IT51Z0200860980000004251012(Unicredit Banca SpA, fi liale di Agordo)

C/C Postale n. 10163327Ambedue intestati a

PARROCCHIA S.MARIA NASCENTE – AGORDO

CUORI FRATELLI E…

TASCHE SORELLE?

Domenica 13 aprile DOMENICA DI PASSIONE “delle Palme” - Inizio SETTIMANA SANTA ore 10.00: S. Messa con benedizione dei rami di ulivoLun. 14 - Mar. 15 - Mer. 16 aprile ore 15.00: Esposizione del Ss.mo Sacramento e Adorazione libera ore 18.10: Vespri e Benedizione Eucaristica ore 18.30: S.Messa

GIOVEDI’ SANTO - 17 aprile ore 18.30: S. Messa “In Coena Domini” Rito della lavanda dei piediVENERDI’ SANTO - 18 aprile ore 9.00: Celebrazione dell’Uffi cio delle Letture e Lodi ore 19.30: Liturgia della Passione del Signore e colletta a favore dei cristiani di Terra Santa Processione attorno al BroiSABATO SANTO - 19 aprile ore 9.00: Celebrazione dell’Uffi cio delle Letture e Lodi

SOLENNITA’ della PASQUA del SIGNORESABATO - 19 aprile ore 21.30 : Solenne VEGLIA PASQUALEDOMENICA 20 APRILE ore 9.00 - 11.00 - 18.30: Sante Messe del giorno di PASQUA

Lunedì 21 aprile LUNEDI’ dell’Angelo ore 8.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa ore 10.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa e benedizione dei bambini

CONFESSIONI Lunedì, martedì e mercoledì santo: disponibilità nel pomeriggiodurante la durante l’AdorazioneSETTIMANA SANTA: Venerdì Santo dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30 Sabato Santo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00

PIEVE ARCIDIACONALE DI S. MARIA NASCENTE

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA 2014

previsione dei concerti il cui ricavato andrà a sostenere il Centro parrocchiale.

Ecco: ho creduto opportuno mettervi al corrente della situa-zione in maniera più “decisa”: mi pare giusto che, in famiglia, qualche volta il “padre” scopra le carte con i suoi fi gli e li sol-leciti – se del caso – a nuove forme di collaborazione.

Pertanto sono a chiedere

che se qualcuno avesse la possibilità di venire incontro (occasionalmente o prenden-dosi un impegno mensile, anche minimo) lo faccia con generosità: la Comunità intera ne avrà benefi cio e ne sarà grata perché – non dimentichiamolo - quanto viene dato “ritorna” in bene per tutti. Per comodità, qui sotto, comunico anche gli estremi per eventuali offerte sotto forma di bonifi co, ricor-dando che le Aziende (persone giuridiche) possono detrarre quanto offerto, fi no al 2% del bilancio.

Devo dire che ho fatto un po’ di fatica, ma sto chiedendo non per me, ma per questa comunità che mi è stata affi data, perché, anche attraverso strutture funzionanti, possa crescere e, soprattutto, formare le nuove generazioni ad un vero umane-simo che trova nel messaggio cristiano la via maestra per il suo pieno sviluppo.

Don Giorgio

Echi di Agordo 3Pasqua 2014

IL BILANCIOCONSUNTIVO

DELL’ESERCIZIO2013I conti della Parrocchia

Bilancio Consuntivo della Parrocchia relativo all’anno 2013, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 marzo 2014:

I BILANCI DELLE CHIESE

FRAZIONALI

S. GIUSEPPE – Rif

S. ROCCOColvignas

S.AGOSTINO - Toccol

B.V. del BUONCONSIGLIO - Giove

S. VINCENZO - Prompicai

ENTRATE- Elemosine euro 31.120,91- Candele votive “ 14.895,25- Offerte servizi vari “ 7.200,00- Attività parrocchiali “ 52.762,74- Benedizione delle case “ 7.295,00- Offerte da Enti e privati “ 30.931,69- Affi tti e rendite “ 12.434,49- Carità “ 5.992,00- Chiese frazionali “ 3.637,85- Stampa “ 3.476,90Totale (entrate ordinarie) “ 169.746,83

Entrate Straordinarie “ 1.410,00Entrate straordin. Centro Parrocchiale “ 17.536,00

TOTALE complessivo euro 188.692,83

USCITE- Imposte ed assicurazioni euro 22.231,36- Remunerazioni –Stipendi “ 3.001,20- Spese di culto “ 15.062,50- Spese gestionali “ 43.784,61- Attività parrocchiali “ 27.291,81- Manutenzione ordinaria fabbricati “ 680,00- Carità “ 700,00- Varie e stampa “ 2.351,36- Chiese frazionali “ 1.334,66Totale (spese ordinarie) “ 116.437,50

Spese straordinarie “ 24.215,81Spese per Centro Parrocchiale “ 35.825,25Rata ammortamento(capitale e interessi)del mutuo (di euro 600 mila) contrattoper il Centro parrocchiale e ridotto al31.12.2013 ad euro 550.000 “ 36.000,00

TOTALE complessivo euro 212.478,56

PASSIVO DEL BILANCIO 2013 euro 23.785,73

Osservazioni:1) le spese gestionali si riferi-scono a: luce, telefono, fornitu-ra gas ,manutenzione apparato antincendio, manutenzione si-stema antifurto, manutenzione imp. riscaldamento, automa-zione porte, spese postali,spese cancelleria;2) le spese di manutenzione fabbricati riguardano alcu-ni interventi ordinari sugli immobili di proprietà della Parrocchia;3) la spesa per le chiese fra-zionali riguardano la fornitu-ra di luce e telefono (Chiesa S.Vincenzo);4) le spese per il Centro Par-rocchiale comprendono la re-munerazione dovuta al Custode del Centro, le spese di luce, fornitura di gas.

ENTRATE:U.S. Le Ville in memoria di Zasso Luciana; per chiesa S.Vincenzo; da benedizione graffi ti S.Vincenzo; raccolte in chiesa; U.S. Le Ville in occa-sione di S. VincenzoTotale euro 1.146,75

USCITE:Bollette Telecom 374,50; bol-lette Enel 188,37Totale euro 562,87Diff. Entrate–Uscite 583,88Passivo al 31.12.2012 652,62 Passivo al 31.12.2013 euro 68,74

ENTRATE:Raccolte in chiesa; da Angelina Santomaso; Gruppo “Vècia Pòpa” da Le Ville per Chiesa S. Agostino; offerte per la Chiesa

Totale euro 2.098,55

USCITE:Bollette Enel 217,32Totale euro 217,32 Diff. Entrate–Uscite 1.881,23Passivo al 31.12.2012 8.147,63Passivo al 31.12.2013 euro 6.266,40

ENTRATE:Da Confraternita B.V. del Buon ConsiglioTotale euro 250,00

USCITE:Bollette Enel 173,06Totale euro 173,06Diff. Entrate–Uscite 76,94Attivo al 31.12.2012 3.394,12Attivo al 31.12.2013 euro 3.471,06

ENTRATE:Raccolte in chiesaTotale euro 87,55

USCITE:Bollette Enel 170,75Totale euro 170,75Diff. Entrate–Uscite -83,20Passivo al 31.12.2012 198,27Passivo al 31.12.2013 euro 281,47

ENTRATE:Raccolte in chiesaTotale euro 55,00

USCITE:Bollette Enel 210,66Totale euro 210,66Diff. Entrate–Uscite -155,66Passivo al 31.12.12 26.752,66Passivo al 31.12.2013 euro 26.908,32

Echi di Agordo4 Pasqua 2014

LE OFFERTE ALLA CHIESADAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2013

Gennaio 2013 N.N. ; in in onore della Madon-na; da Ass. S. Martino per uso pulmino; offerta da Banco Posta; diversi N.N.; in mem. dei defunti di Luigi Moretti; in mem. di Gio-vanni Sartor, la moglie e fi gli; in mem. di Gigi Lanciato.

Febbraio N.N.; in memoria defunti Paga-nin e Cadorin; diversi N.N. per la Chiesa.

MarzoDon Alessio Strapazzon in on. S. Teresa; offerte varie per la Chiesa; da C.S.I. per Santa Messa Natale dello sportivo; in memoria defunti Luigi Moretti; da Coro Agordo; N.N.

Aprile Da Confraternita S.Giuseoppe; offerte varie per la Chiesa; N.N.

MaggioDai genitori bambini prima Co-munione; offerte varie; N.N.

GiugnoDa pastorale giovanile; fam, De Nardin Ivo; NN per implorare la concordia tra gli uomini; per lampada SS.mo; da C.M.A. per ristrutturazione tomba don Tamis.

LuglioN.N.;, da Roxy Bar; varie offer-te anonime per la Chiesa

AgostoIn mem. di Angelina e Bep-pino; dal Grest; varie offerte anonime.

SettembreVarie offerte anonime.

OttobreN.N. per la Chiesa; da Zanetti; in Memoria Aldo Zanvettor; N.N.; Del Din Mariannina; da presidente APIM; varie offerte anonime.

NovembreIn mem. Giusto Fossen, Bri-stot Sara, Anna e Paola; Ass.

LE OFFERTEIMPERATE 2013

21 gennaioMigranti euro 110,3027 gennaioPastorale diocesana 390,005 aprilePro Cristiani inTerra Santa 330,005 aprileColletta Quaresimale“Un pane per amor di Dio” 2.180,0017 aprileUniversità Cattolica 150,002 luglioCarità del Papa 400,0019 agostoPro Seminariodiocesano 1.420,307 ottobrePro Seminariodiocesano 700,3023 ottobreGiornata missionariamondiale 800,30Totale euro 6.481,20

ARCA; Messa Carabinieri; N.N. per la Chiesa; da Enel per rifusione.

DicembreDa fam. Sgarra; in memoria Giuliana De Manzoni; in mem. Carlo Moretti; dal Comune di Agordo in conto manutenzione; I Musici per riscaldamento; Elena Orlandi Dell’Andrea in memoria sorella Emma; da Schena Michele e Farenzena Giovanna; in memoria Roma-no Re; N .N.; in memoria di Ferdinando Ben ed Edda Ferro, i famigliari; in memoria di Costantini Adriana (Rina), la sorella e i nipoti.

Per complessivi euro 30.931,69

OFFERTE, CONTRIBUTI E UTILIZZOCENTRO PARROCCHIALE

Per complessivi euro 17.536,00

GRAZIEDI

CUOREA TUTTI!

Generosità Agordina

IL GRAFFIO…2013: IN COMUNE DI AGORDO, 65 MORTI.2013: IN COMUNE AGORDO 24 NATI.2013: IN PARROCCHIA CELEBRATI 60 FUNERALI.2013: IN PARROCCHIA CELEBRATI 18 BATTESIMI.

SONO SOLO NUMERI ARIDI, MA ELOQUENTISSIMI.INTERROGANO ANCHE LA NOSTRA COMUNITÀ CRISTIANA. SAPPIAMO ASCOLTARE LA VOCE DEI NUMERI?SAPPIAMO LASCIAR SORGERE IN NOI QUALCHE “PERCHÉ”?

VAL LA PENA RICORDARE CHE - CRISI O NON CRISI - UNA COMUNITÀ BIOLOGICAMENTE STERILE, DIFFICILMENTE È CAPACE DI GUARDARE CON FIDUCIA AL FUTURO.

DOMENICA 15 GIUGNO - ore 11.00Celebrazione delle Cresime

per 57 ragazzi di prima e seconda media.

In preparazione:1. Domenica 11 maggio - ore 11.00

incontro dei genitori e padrini/madrine con il Parroco, dopo la S. Messa, in Sala Luciani

(sopra la sacrestia).

2. Domenica 1° giugnoritiro spirituale per tutti i ragazzi

(sono invitati calorosamente a partecipare anche genitori e padrini/madrine)

al Centro papa Luciani(Col Cumano – Santa Giustina)

dalle 9.00 alle 16.00.

La collaborazione a “Echi di Agordo”

è sempre auspicata e gradita!

Attraverso le colonne del nostro bollettino, vogliamo ringraziare ancora una volta tutti gli amici e benefattori della Parrocchia che, direttamente o tramite ccp sostegnono con il proprio contributo non solo la pubblicazione di “Echi”, ma anche le iniziative della comunità.

Un sentito ringraziamento lo vogliamo rivolgere a coloro che manifestano interesse, sensibilità e comprensione per la vita e le necessità del Centro Parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”.

Siamo certi che ogni gesto, anche il più semplice e umile, diviene atto prezioso d’amore magari non visibile a tutta la comunità, ma sicuramente prezioso agli occhi di Dio!

Echi di Agordo 5Pasqua 2014

a cura di GABRIELE BERNARDI

Così si faceva una volta (2a parte)

L’arte della tintura

(segue a pag. 6)

Nel precedente numero di “Echi” abbiamo riportato in sintesi alcune pagine di un taccuino manoscritto (presunto degli inizi del ‘900) ritrovato e recuperato tra le immondizie di una discarica ecologica. Il documento riporta delle ri-cette: per la cura dell’Herpes; per la conservazione del fi eno; appunti su alcune metodologie della lavorazione dei metalli, particolarmente alla saldatura, e ai trattamenti termici sul ferro e acciaio, operazioni necessa-rie per rendere questi metalli idonei all’utilizzo per cui erano stati costruiti.

Riporteremo la parte del libricino che espone alcuni processi relativi alla tintura della lana.

Consapevoli che le formu-lazioni trascritte sono attual-mente inutilizzabili, vogliamo comunque offrirle al lettore per ricordare la notevole capacità e scientifi cità che gli operatori di un tempo avevano nei vari settori dell’attività umana.

Altra motivazione che ci spinge a scrivere su argomenti, a volte considerati banali e inutili, è il fatto deplorevole che alcune persone non si rendano conto che disfarsi di documentazioni antiche vuol dire disconoscere il passato e non permettere agli studiosi approfondimenti utili per il futuro.

Come è noto, la tintura è quel procedimento che permette di dare colore alle fi bre tessili attraverso l’immersione in un liquido in cui sono disciolte sostanze coloranti, le quali devono tingere con un gra-do di solidità soddisfacente per l’uso al quale l’articolo è destinato. Ogni colorante possiede una proprietà, detta “affi nità”, verso uno o più tipi di fi bre, pertanto può presen-tare “affi nità” verso la lana e la seta e non verso il cotone o altre fi bre. Per superare tale diffi coltà i coloranti devono essere abbinati a sostanze chia-mate “mordenti”, che hanno lo scopo di consentire alla tinta di fi ssarsi sulle fi bre.

I coloranti usati nei tempi antichi erano tutti di origine animale o vegetale (raramente anche minerale, ad esempio il colore blu era ricavato dalla polverizzazione del lapislaz-zulo). Ecco alcuni esempi di coloranti di origine animale: l’estratto di un mollusco, il Murex brandaris, dava la por-pora di Tiro, tanto costosa da essere riservata alle tuniche dei re; dalle femmine delle cocci-niglie coccus cacti si ricavava la cosiddetta cocciniglia, uno dei coloranti più belli e più

solidi specie su seta e lana; da altre cocciniglie (coccus ilicis) si estraeva il chermes, rosso brillante, carminio, la materia colorante più antica che si conosca (un tempo usato anche per colorare un liquore, l’Alchermes). Ora qualche esempio di coloranti ricavati dai vegetali: dal legno rosso del Brasile per tingere il cotone, mordenzato con sommacco o Sali di stagno; dall’estratto di campeggio o legno azzurro (haematoxylon campechia-num), pianta d’origine messi-cana, utile per tingere in nero, in rosso e in violetto; dal legno giallo del Brasile (chlorophora tinctoria o gelso dei tintori) si estraggono le morine; altro colorante, rosso, viene estratto dal legno del sandalo (ptero-carpus santalinus) e così via.

Modo di applicare sulla lana l’azzurro di Sassonia

Per avere questa bella tinta si scioglie l’indaco (indaco, sostanza colorante azzurra, ricavabile da alcune piante del genere Indigofera - In-digofera tinctoria) in tanto acido solforico concentrato, quando è quattro volte il peso dell’indaco stesso, e si fa di-gerire a temperatura mediocre per ventiquattr’ore. Il liqui-do assumerà l’aspetto d’un nero cupo; ma allungato con molt’acqua comparirà di un azzurro vago e trasparente.

Siffatto colore combinassi colle fi bre delle stoffe di lana con tale rapidita (sic) che ri-esce defi cile (sic) il renderlo bene uniforme su tutta una pezza di panno. Ma è vero che un tal colore non è stabile, e che facilmente col sapone si dilegua.

La mancanza di uniformità e di stabilità è dovuta al fatto che la ricetta descritta non

Ricetta di tintura su lana con porpora contenuta nel papiro di Stoc-colma risalente al III° secolo dopo Cristo, rinvenuto in un sepolcro egiziano (Bayer- EST Mondadori)

Antica stampa rappresentante l’arte tintoria (Wikipedia.org/Tintura)

Tintura tradizionale a Fez in Ma-rocco (Wikipedia.org/Tintura)

Echi di Agordo6 Pasqua 2014

(segue da pag.5) L’arte della tinturaprevede l’uso del mordente, sostanza necessaria al fi ssaggio del colore sulle fi bre.

Processi per applicare colori durevoli sulla lana

Ecco la maniera di comporre i principali colori che s’impiega-no per tingere la lana, secondo i processi pubblicati non à molto dal Dannember in un giornale alemano.

I°. Nero.- Fa bollire a più riprese in una caldaja di suf-fi ciente capacità 3 ettogr. di campeggio, /tauro/ 1 ettogr. di sommacco (Arbusto delle anacardiacee, rhus coriaria, pianta mediterranea le cui foglie sono ricche di tannino. composto chimico conciante e colorante, sono impiegate anche nella concia delle pelli delicate) ed altretanto (sic) di galla (acido tannico contenuto nelle galle, rigonfi amenti su foglie, rami e radici di piante in seguito a stimoli naturali o pun-ture d’insetto, usato in tintoria e industria degli inchiostri). Concentra la soluzione fi no

ottenere mezzo litro.Gettavi allora una chiara

d’uovo ben sbattuta, acciò precipiti la parte estranea alla tinta; indi feltralo, concen-trato con 12 gram. d’amido e 25 gram. di allume di rocca (solfato doppio di alluminio e potassio, di colore bianco, usa-to come mordente, in medicina come emostatico) pestato, e fi -nalmente, quando sarà freddo, uniscivi (sic) 50 grami (sic) di muriato di stagno.

IIIdo. Azzurro.- Coi mezzi conosciuti prepara una solu-zione d’indaco solfato (Acido solfonico = indaco trattato con acido solforico concentrato) e poi passa per feltro, indi con-centra con 1 ettogr. di amido per ogni litro di liquido, e aggiungivi 2 gram. di allume polverizzato. Da ultimo, dopo che la sostanza si sarà raffre-data (sic), uniscivi 25 gram. di muriato di stagno.

IVto VerdeSi preparano 2 soluzioni,

secondo abbiamo detto so-pra, una di scotano e l’altra

di indaco: l’unione di queste forma il color verde; ed il più od il meno dell’una o dell’al-tra ne procura i diversi gradi. Addensa questo liquido con 1 ettogr. di amido per ogni litro, e 25 grami (sic) d’allume; e dopo che sarà raffreddato aggiungivi (sic) 25 gram. di muriato di stagno.

Vto RossoFa bolire 150 grami (sic) di

legno del brasile; concentra il liquore fi no a mezzo litro, e lascialo riposare per alcuni giorni. Dopo aggiungivi 50 gram. di amido e 10 gram. di tartaro (il tartaro è l’incrosta-zione di vari sali, in prevalenza tartrato acido di potassio che si forma all’interno delle botti a opera del vino, costituisce una delle materie prime per l’acido tartarico e i suoi sali, molto usato nella stampa e come mordente in tintoria). Fa bolire di nuovo fi no a che l’amido siasi (sic) incorporato, e lascia raffreddare.

Finalmente aggiungivi (sic) 12 gram. di nitro muriatico di stagno.

VIto ViolettoIn una proporzionata quantità

di acqua fa bollire 150 gram. di campeggio; riduci il liquore a mezzo litro, e lascialo riposare per alcuni giorni.

Dopo addensa con 50 gram. d’amido, ed aggiungi 25 gram. o poco meno d’alume (sic), e 10 gram. di muriato di stagno. Allorché questo colore sia stato applicato sulla stoffa, bisogna fi ssarvelo nella maniera seguente, altrimenti non reggerebbe allazione (sic) degli alcali e degli acidi, come gl’altri (sic) colori. Si prenda una caldaja a fondo piano, capace di circa 30 chilogrami (sic) d’acqua, e si riempia di questo liquido, ad un lato di essa adatta un tubo di vetro, che serve ad osservare il li-vello dell’acqua, e quindi ad

aggiungervene (sic) quando ne manchi.

Alla distanza di 3 centim. dal livello dell’acqua, si fi ssi un graticcio di vimini, destinato ad impedire che la stoffa vada nell’acqua, se mai avenga (sic) che essa cada. Dopo che si sarà applicato il colore sopra indicato, si ravolge la stoffa leggermente, e si chiude in un sacco di lana che si sospende al di sotto del coperchio della caldaia, il quale dovrà chiu-derla perfettamente; ed a tal fi ne bisognerà metterci sopra qualche peso, giacché la forza del vapore potrebbe spingerlo in alto.

Disposto l’apparecchio nel modo accenatto (sic) si ac-cendende (sic) il fuoco, e si fa bolire (sic) l’acqua per 2 o più ore. Finalmente si leva la stoffa si lascia raffreddare, indi si lava nell’acqua pura, e così si avrà ottenuto il colore violetto della stessa solidità degli altri colori.

Con questa ultima avver-tenza termina la raccolta ma-noscritta dell’anonimo autore che abbiamo voluto proporre affi nché rimanga il ricordo di attività un tempo consuete; ora siamo certi non si usa più, ma se per caso qualche lettore vorrà cimentarsi applicando uno dei metodi suggeriti, gli auguriamo buon lavoro e ottimo risultato.

La pianta dell’indaco, Indigofera tinctoria (Wikipedia.org/ind.tin.)

Preparazione della tintura con preparato di indaco in polvere

L’arbusto di scotano, Cotinus coggygria o Rhus cotinus (da N. Vocab. Devoto-Oli)

a tre litri di liquido, lasciala riposare per alcuni giorni; chè più vi si lascia migliore diventa. Agiungivi (sic) poi 40 gram. di solfato di ferro e 12 gram. di solfato di rame; fa bollire di nuovo, e dopo alquanto tempo ponivi una quantità di amido, fi no a ridurre la soluzione alla consistenza della crema, av-vertendo di agitarla continua-mente con una spatola di legno. Finalmente quando il tutto si sarà combinato, aggiungi 12 gram. di muriato di ferro (mu-riato, termine antico per cloruro di un metallo, sale dell’acido cloridrico o muriatico).

IIdo. Giallo.- In sufi ciente quantità d’acqua fa bolire 2 ettogr. di scotano (arbusto delle anacardiacee, rhus cotinus), e concentra il liquore fi no a

Echi di Agordo 7Pasqua 2014

VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’

Palo metrico - Gimkana - Pesca -Torneo di calcio balilla - Torneo di calcio balilla

umano - I conìci - Fagioli - Indovina quan-ti sono, ecc. - Premi

Sulla Lòbia di Paréch...

...Lunedì 21 aprile dalle ore 14,00

Una Messa e una pizzaper... “Echi di Agordo”

Gioiosa e numerosa la risposta dei Collaboratori e Distributori di “Echi”, all’invito di don Giorgio per un momento religioso insieme in Arcidiaconale e poi per la pizza da lui offerta a tutti, giovedì 27 marzo scorso. Ben trentatre persone hanno accolto l’invito ed hanno passato una serata in serena compagnia.

L’Arcidiacono nell’omelia della Messa ha ringraziato i presenti per la generosità e la puntualità con cui svolgono questo servizio, che non ha esitato a defi nire “ministero di fatto”, un modo di portare la vita

della comunità parrocchiale in tutte le case, anche quelle di chi è un po’ ai margini della vita cristiana.

Don Giorgio ha poi invitato tutti a non scoraggiarsi per le fatiche di un “porta a porta” che, assie-me a tante soddisfazioni umane, presenta a volte qualche piccola delusione…

Un pensiero particolare è stato poi riservato ai collaboratori “tec-nici” a cui va il merito di procurare con puntualità… il prodotto fi nito! Un grazie a tutti di cuore da tutta la Comunità.

***

Giovedì 27 marzo. La pizza offerta dalla comunità parrocchiale a colla-boratori e distributori di “Echi” è stata gradita e consumata con buon appetito da tutti. Valeva la pena perciò “immortalare” il felice incontro con una sequenza di immagini. Se, per caso, qualcuno è rimasto fuori dall’obbiettivo, a cominciare dal fotografo, se la prenderà con chi ha fatto il giro dei tavoli con la macchinetta digitale, cioè il Toni...

Echi di Agordo8 Pasqua 2014

rato, ma in particolare desidera esprimere il suo grazie ai responsabili di una squadra di calcio che, per permettere ai ra-gazzi di partecipare alla Messa, hanno spostato al pomeriggio la partita prevista al mattino. Un bel gesto di collabora-zione che va indubbia-mente segnalato.

PellegrinaggioForania di Agordo e Decanato di LivinallongoDomenica 18 maggio 2014 - Abbazia di Follina

Partenza dalle varie Parrocchie, ritrovo ad Agordo e- ore 13.00 Partenza da Agordo piazza- ore 14.30 arrivo a Follina- ore 15.00 S.Messa- ore 16.00 Visita e storia dell’AbbaziaRitorno poi ai rispettivi bus per il rientro libero di ogni pullman verso casa.- Costo indicativo euro 15 a persona (come l’anno scorso) da consegnare al parroco al momento dell’iscrizione (preferibile).- Le partenze dalle varie località potrebbero essere:ore 12.30 da La Valle; 12.30 da Rivamonte; 12.00 da Livinallongo; 12.30 da Falcade; 12.30 da Alleghe; 12.15 da Taibon.Voltago e Frassenè potrebbero salire ad Agordo, oppure a Riva-monte. Dipende dal numero di partecipanti.

Termine improrogabile delle iscrizioni:domenica 27 aprile.

Nelle domeniche di Quaresima i ragazzi del catechismo si sono impegnati ad animare la Messa parrocchiale delle varie domeniche.

Nelle foto alcuni mo-menti.

Il Parroco desidera ringraziare le catechiste, i ragazzi e le loro fami-glie che hanno collabo-

I ragazzi del catechismoper le Messe quaresimali

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VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’

Il puntuale obbiettivo di Federico, prezioso collaboratore e collau-dato fotografo di Echi, dopo la cerimonia del mercoledì delle ceneri, ha colto cinque signifi cativi momenti delle Messe delle domeniche quaresimali animate dai nostri bravi ragazzi del catechismo.

Echi di Agordo 9Pasqua 2014

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Le liturgie del 13 e 14 marzo, in arcidiaconale, presiedute rispet-tivamente da don Mario Zanon e don Stefano Pontil.

Tre sere di preghiera e rifl es-sione in Arcidiaconale hanno visto l’affl uenza di un buon numero di fedeli provenienti dalle parrocchie della Conca agordina. Erano tre appunta-menti scelti come cammino co-mune, nell’ambito di iniziative simili anche se realizzate con modalità diverse, nelle tre zone in cui è divisa l’unica forania di Agordo.

Le liturgie sono state presie-dute dai parroci di Rivamonte, di Taibon e di Voltago mentre le tre meditazioni sono state of-ferte dall’Arcidiacono: le prime due sul brano evangelico del cieco nato, mentre nella terza è stato spiegato il signifi cato del salmo 50 (51) conosciuto come il “miserere”.

Nella prima serata ci è stato

Sul “cieco nato” e sul “salmo 50”TRE SERE DI RIFLESSIONE PER LA QUARESIMA

descritto dal brano di Giovanni il dono della fede, a cui si arriva progressivamente. Il battesimo infatti ci dà il dono della fede, ma esso è come un seme che va coltivato; è, la fede, un cammino continuo di personale adesione a Gesù Signore. Dio, certamente, nella sua bontà, vuole guarirci dalla cecità: ma sta a noi riconoscerlo, accettarlo e aderire alla sua chiamata ad essere “fi gli della luce”. Sta a noi dire come il cieco: “Io credo”. E, come Lui, prostraci in adorazione.

Nella seconda è stato sot-tolineato che il battezzato è chiamato a lasciarsi guidare non dal “secondo me”, ma dal “secondo Cristo”. In un tempo di relativismo imperante non è facile: ma questo è il segreto per essere luce, per essere illuminati ed illuminanti, per non essere “insignifi canti” dal punto di vista cristiano e avere

invece qualcosa da dire e da dare all’uomo moderno, che sembra lasciarsi più volentieri accecare che illuminare.

Nel terzo incontro, leggendo insieme il salmo 50, il relatore ha portato i presenti a scoprire

che nella riconciliazione con Dio si trova quella gioia intima e profonda, che è dono di Dio e conduce il peccatore a dire al Signore: “rendimi la gioia di essere salvato”, nella certezza di essere esaudito.

Come ogni anno, si è tenuto in quaresima il tradizionale pelle-grinaggio della Conca agordina a Santa Maria delle Grazie.

Concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcidiacono e concelebrata da tutti i parroci della zona. Il parroco di Rivamonte, don Fabiano Del Favero, ha tenuto l’omelia durante la quale ha invitato i presenti a seguire l’esempio del Figlio prodigo che ha creduto e si è affi dato alla misericordia del Padre.

Durante la concelebrazione è stata data l’opportunità ai presenti di accostarsi al sacramento della Riconciliazione, durante un momento apposito dedicato a questo sacramento, subito dopo l’omelia.

IL 22 MARZO: PELLEGRINAGGIOA SANTA MARIA DELLE GRAZIE

Il 12 marzo la prima delle tre sere di preghiera e rifl essione gui-date dall’arcidiacono, mentre la liturgia è stata presieduta da don Fabiano Del Favero.

Echi di Agordo10 Pasqua 2014

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Domenica 30 marzo si è cele-brata la Giornata della Speranza al Polifunzionale di Agordo, presenti alcuni parroci della Fo-rania, volontari e personale.

La Concelebrazione è stata presieduta dall’Arcidiacono e concelebrata, tra gli al-tri dall’Assistente religioso

LA GIORNATA DELLA SPERANZA AL POLIFUNZIONALE DI AGORDO

Lo scorso 3 marzo, approfi t-tando del ponte per le vacanze di Carnevale, il Movimento dei Chierichetti della Diocesi ha organizzato una gita a Riese Pio X cui hanno partecipato anche cinque di noi (nella foto, pochi ma boni!).

Siamo partiti la mattina presto da Agordo assieme ai nostri amici della Valle del Biois e di Rivamonte, e a Feltre ci siamo uniti al gruppo che proveniva dal Cadore e dall’Alpago. Ar-rivati a destinazione abbiamo partecipato alla S. Messa nel Santuario della Beata Vergine delle Cendrole, dove S. Pio X

revocò la sanzione ecclesiastica prevista per chi avesse prati-cato il tango che, ai primi del Novecento, stava guadagnando spazio anche in Europa. Suo è il merito di aver avviato la riforma del Diritto Canonico e del Catechismo.

Silvia Zasso

Riferendosi all’episodio del cieco nato, il celebrante ha chiesto al Signore per tutti un supplemento di “luce” per accettare la sofferenza e saper

dell’Ospedale, don Severino Da Roit. La S. Messa è stata animata dai canti del Coro dell’Unitalsi diocesana.

Durante la funzione è stato ricordato don Giuseppe Mar-con, recentemente scomparso alla veneranda età di quasi 100 anni.

guardare con occhio sempre nuovo la propria vita.

Al personale ha augurato una presenza quanto più illuminante e rasserenante possibile.

era solito andare a pregare da bambino.

Nel pomeriggio ci siamo divisi in base alla parrocchia di provenienza e ci siamo sca-tenati nei giochi.

Prima di ripartire per Agordo abbiamo potuto visitare la casa natale di S. Pio X. Questa, edifi cata dai nonni del Santo verso la fi ne del 1700, non è stata oggetto di restauri a parte qualche piccolo miglioramento che l’allora vescovo di Manto-va, Giuseppe Melchiorre Sarto (questo il suo nome di batte-simo), effettuò dopo la morte della madre.

Al rientro, stanchi ma soddi-sfatti, ci siamo salutati auguran-doci di ripetere l’esperienza con qualche amico in più!

Piccole curiosità: escludendo il periodo del suo papato, S. Pio X trascorse sempre nove anni in ogni luogo dove prestò la sua opera pastorale; inoltre

I CHIERICHETTI A RIESE PIO X

Riese Pio X. Foto-ricordo dei chierichetti della Conca Agordina.

Echi di Agordo 11Pasqua 2014

Nella sua lunga missione al Soglio di Pietro, Papa Giovanni Paolo II è andato in cerca di tut-ti, fedele al mandato di Cristo: “Andate in tutto il mondo…”. In questo è stato inarrestabile: ha cercato i potenti e i poveri, ha cercato le persone e i popoli, gli adulti e i bambini, gli anziani come i giovani; li ha cercati nelle chiese, ma anche nelle piazze, nei luoghi di lavoro e in quelli della vacanza.

È un primo grande insegna-mento di Papa Wojtyla: il senso della missionarietà, dell’annun-cio di Cristo fatto con la propria vita e la propria presenza, an-che attraverso gesti semplici e quotidiani come l’accostare le persone, l’accettare una bibita da uno sconosciuto, il posare per una foto di gruppo, il vivere la montagna contemplandola e rispettandola, lo scherzare schietto e senza remore con gli interlocutori, fossero bambini o giovani, adulti o anziani, suore o sacerdoti. Un cercare dunque tutti con semplicità colmando ogni distanza, togliendo ogni barriera, di ruolo o di età.

* * *

Ricordo il mio primo incon-tro con Giovanni Paolo II, il 26 agosto 1979, in occasione della sua visita alla Diocesi di Belluno, nel primo anniver-sario della elezione di Papa Luciani: il Santo Padre, prima di avviarsi allo stadio per la S. Messa conclusiva, si ferma a salutare le persone presenti in Vescovado. Io mi avvicino e Gli chiedo di indossare una stola della mia parrocchia di origine, Sospirolo. Il Papa accetta e la indossa mentre gli dò qualche spiegazione sull’origine di quel paramento sacro, che proveniva dalla vicina Certosa di Vedana. Quando finisco, mi guarda qualche istante e poi aggiunge sorridendo: “Devo tenerla an-cora per molto?!”, suscitando l’ilarità di tutti i presenti.

Ma ho altri ricordi di Giovan-ni Paolo II, capace di battute… saporite, come quando gli dissi: “Padre Santo, ora sono Parroco! E sono contento di esserlo”. Lui che mi aveva sempre visto ac-canto al vescovo Ducoli come suo Segretario, mi guardò e, con un sorrisetto, rispose: “Bene, bene… ma i parrocchiani sono contenti di te?”.

Oppure, in un’altra occasio-ne, alla fi ne della vacanza del 1993. La domenica precedente, durante il pranzo consumato

nella canonica di Costalta, mi aveva consegnato con un abbraccio la fascia di monsi-gnore. Quando, alcuni giorni dopo, andai a salutarlo insie-me a Mons. Ducoli prima che ritornasse a Roma, mi guardò e, vedendomi in clergyman, mi disse, con fare divertito: “E la fascia dov’è?”.

Sono aspetti umani “veri” di Papa Wojtyla che non potrò mai dimenticare, come il gesto che ebbe quando durante una inaugurazione dell’anno giu-diziario alla Rota Romana alla quale partecipai: come gli altri operatori del Tribunale anch’io passai a salutarlo (il semplice

chirurgica a cui Giovanni Paolo II si era dovuto sottoporre; il Papa si affacciò dall’elicottero appena atterrato e, dopo aver salutato Mons. Vescovo, si av-vicinò a me, mi strinse forte e mi diede un bacio sulla fronte: ho visto in quel gesto, un segno di affetto paterno verso di me, ma anche la gioia grande di esser potuto tornare tra i nostri monti e rivedere persone conosciute e da cui si sentiva amato.

* * *

A questo punto mi chiedo quale sia stata la sorgente di questa capacità di “comunica-

non potrò mai dimenticare due momenti ben impressi nella mia memoria. Il primo: Val Vi-sdende, 12 luglio 1987. Appena fi nita la Messa, Giovanni Paolo II si inginocchiò sulla nuda terra davanti all’altare dove restò in profondo raccoglimento per lungo tempo.

Ho avuto la netta impressione che in quei minuti fosse come “isolato” dal resto (persone, situazioni e programmi) e im-merso in piena comunione con Qualcun Altro.

Il secondo: quando, per la prima volta, ho avuto la gioia di concelebrare con Lui nella sua Cappella privata nel palazzo apostolico: prima e dopo la Messa, una immersione totale e prolungata nel mistero.

Eppure, era un uomo atti-vissimo! Ma proprio questo immergersi in Dio, dava senso e fecondità al suo muoversi, al suo incontrare le persone. L’incontro con il Padre, dava senso e verità, rendeva autentici gli incontri con i fratelli. Era il suo grande segreto, ma credo che per noi diventi messaggio, indicazione e, forse, un po’ an-che paterno rimprovero, per la nostra incapacità di “fermarci” e quindi poi anche di incontrarci in maniera più vera.

* * *

Lo ricordo così nell’immi-nenza della sua canonizzazione: instancabile evangelizzatore disposto a tutto pur di far incon-trare Cristo al maggior numero di persone possibile, apostolo infaticabile ed incurante della sofferenza e della fatica, uomo innamorato di Cristo e di Ma-ria alla cui devozione ha dato nuovo e straordinario impulso in tutto il mondo.

Noi siamo certi che Giovan-ni Paolo II “dalla fi nestra del Padre” – come con una felice immagine lo ha ricordato il suo immediato successore Bendetto XVI - per il singolare legame che tra noi bellunesi e Lui si era creato, continua a vederci e ci benedice in maniera parti-colarmente affettuosa, mentre ci pare di risentire la voce forte, quasi impetuosa del giovane Karol Wojtyla:

“Non abbiate paura: apri-te, anzi spalancate le porte a Cristo”.

Una voce che vogliamo trovi attenta e riconoscente acco-glienza nel nostro cuore.

don Giorgio

Ricordi dell’Arcidiacono:“Ho conosciuto un Santo”

bacio dell’anello), e lasciai subito il posto a chi mi seguiva; dopo qualche istante mi sento mettere la mano sulla spalla: era Mons. Monduzzi, allora Prefetto della Casa Pontifi cia, il quale mi pregava di tornare indietro perché il Santo Padre, dopo il mio saluto, aveva detto ai suoi collaboratori: “ma io questo lo conosco… chiamate-lo”. Con mia grande confusione ritornai verso il Papa che mi salutò con grande affetto, mi parlò di Lorenzago e mi pregò di portare il suo saluto ricono-scente a mons. Ducoli.

Ma il gesto che certamente mi resta più impresso nella mente è riferito all’inizio della sua vacanza a Lorenzago nel 1992. Il periodo di riposo era stato rinviato per l’operazione

re” l’essenziale con gesti pro-fondamente umani e semplici, perché è fuori di dubbio che chi incontrava il Santo Padre, avvertiva chiaramente qualco-sa di “grande” in quell’uomo, qualcosa di “divino” e quindi non semplicemente attribuibile alle indubbie, grandi doti uma-ne e comunicative di Giovanni Paolo II.

La ragione di tutto questo credo di coglierla nel fatto che Lui è stato sempre un autentico “uomo di Dio”; è stato il grande contemplativo, l’innamorato di Cristo. Ci ha insegnato ad agire e a contemplare, a mettere insieme il dono di sé agli altri senza riserve e il dono di sé a Dio senza calcoli.

Circa questi aspetti della fi gura di Giovanni Paolo II,

Il 27 aprile papa Giovanni Paolo II sarà proclamato santo assieme a papa Giovanni XXIII.

Echi di Agordo12 Pasqua 2014

Il racconto di Cielo Blu

Un lago...fra sogno e realtà

“In inverno, quando tutto è gelato e c’è la neve, c’è un profondo silenzio”. Tempo fa, la mia bambina che frequenta l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, continuava a ripetere questa frase che racchiude in sé un signifi -cato fi abesco e pacifi co ed è grammaticalmente corretta. Sicuramente l’aveva impara-ta a scuola, ma non riuscivo a farmi dire il contesto. Nello stesso periodo, mio fi glio, che frequenta il primo anno della stessa scuola, mi parlava di draghi alati e mi faceva molte domande su queste enigmati-che creature che tutti imma-ginano a modo loro.

Le due cose non le avevo collegate. Poi una sera mia figlia spontaneamente mi parlò di un lago che si chiama Coldai e che si trova a ridosso delle imponenti pareti della Civetta, una grande monta-gna disse lei; mi accennò a un drago che abita li e nominò la frana del monte Piz che diede origine al lago di Alleghe.

Stupita e incuriosita che una bambina di cinque anni avesse appreso simili nozio-ni, chiesi di più e la bimba mi rispose che a scuola avevano imparato questa storia per partecipare a un concorso; di più non sapeva o non voleva raccontare. D’istinto sono andata a consultare il libro delle leggende Agordine, cu-riosa di leggere e apprender-ne una che non conoscevo. L’ho letta tutta d’un fi ato, a voce alta con vicino i miei bambini. All’improvviso il puzzle si è ricomposto: ho collocato il drago che popo-lava i pensieri di mio fi glio e il lago dove abita. Anche la frana del monte Piz era ben inserita nel contesto. Sul libro c’era anche un disegno del drago, ma mio fi glio diceva che non era quello il drago della scuola. Nei giorni seguenti ho chiesto confer-ma a un’insegnante che mi ha spiegato il progetto. Ai bambini è stata letta la leg-genda, poi con l’aiuto delle insegnanti hanno elaborato il tutto attraverso disegni e gli alunni più grandi hanno imparato un pezzo di leggen-da ciascuno, che è stata poi registrata e ricostruita grazie all’aiuto di un genitore che ha realizzato un cd con tutto il materiale raccolto. Il cd è stato spedito a un concorso della Regione Veneto per la valorizzazione dei territori in cui si vive.

Io sono molto legata alla

mia terra e questo progetto mi è piaciuto moltissimo, tanto che nei giorni seguenti ho ini-ziato a cercare foto del lago Coldai da poter far vedere ai miei bambini e la leggenda del drago è diventata spesso la favola della buona notte. Un pomeriggio mia fi glia mi ha chiesto: “Ma è diffi cile arrivare al lago Coldai ?” Ho risposto che facendo il primo pezzo in funivia, è una gita che anche lei può fare. “Ma si possono tirare i sassi nel lago senza far arrabbiare il drago?”. “Vediamo…” ho risposto. L’idea del drago, del lago e della funivia ha emozionato ed entusiasmato i miei bambini che mi hanno strappato una promessa: la

prossima estate ci andremo insieme. “Solo se vediamo il drago” ha aggiunto mio fi glio.

È passato un po’ di tempo e un giorno che eravamo nel contesto della leggenda, mia fi glia mi riferì, con un fi lo di tristezza e delusione, che a scuola le avevano detto che forse avrebbero vinto il concorso e invece non se ne era saputo più niente. Io le risposi che fi no alla fi ne si deve continuare a sperare e che, comunque, anche se non vinceva era sicuramen-te più ricca, perché aveva conosciuto una storia che

molti, me compresa, non conoscono. Un giorno, in cui non ci pensavo davvero, sul mio telefono arriva un sms: “abbiamo vinto il concorso all’asilo!”. Non ci credevo, ero al settimo cielo, e lì sono iniziati gli scambi di telefonate e congratulazioni. La notizia di questa vittoria ha avuto un bel seguito ed è stata pubblicata, nei gior-ni seguenti, sui quotidiani locali. Sono andata a casa e ho detto ai miei fi gli che il loro progetto scolastico aveva vinto.

Il bambino mi guardava perplesso, non capiva il vero significato della vittoria, d’altro canto, tre anni e mez-zo sono pochi per comprende-

re certi concetti. La bambina mi ha fece molte domande, interessata a saperne di più. Il video della leggenda è stato caricato su youtube. Quando l’ho guardato e ho riconosciuto la voce di mia fi glia “In inverno quando tutto è gelato e c’è la neve c’è un profondo silenzio” la sua frase che mi aveva ripetuto per un mese, rimasi senza parole, emozionata e contenta, tanto contenta. Anche i miei fi gli hanno visto il video e la bimba, sentendo la storia con gli interventi dei bambini, ha riconosciuto le voci dei suoi amici e la sua

naturalmente. Penso che tutti i bambini ricorderanno a lungo questo progetto, forse crescendo lo capiranno più a fondo e lo apprezzeranno con una mentalità più adulta.

Il giorno che siamo andati a Venezia a ritirare il premio, i miei bimbi erano euforici, la loro gioia traspariva. Il viaggio in treno, le barche, il mare, la magia di Vene-zia sembrava contagiarci, è stata una giornata che ricorderemo. Vedere le mie creature, sul palco con le insegnanti che ritirano un premio per un lavoro fatto insieme, è un’emozione non si può descrivere. Un’emo-zione immensa, e anche una soddisfazione per essere genitore.

Quest’estate sicuramente saliremo al laghetto Coldai. Non penso che vedremo il drago, probabilmente ripose-rà sul fondo del lago. Magari proveremo a chiamarlo, ma i draghi sono creature solita-rie e preferiscono non farsi vedere affi nché i bambini usino tutta la loro fantasia per immaginarli.

Sulle rive del lago ci spec-chieremo nell’acqua limpida e pura, vedendo rifl essa la nostra identità, la nostra tradizione, la nostra storia. Guardando bene, più a fondo, con occhi attenti, vedremo rifl essi anche i nostri sogni, trasparenti e autentici.

Infatti, la vittoria di questo concorso è l’esempio tangibi-le che i sogni possono diven-tare realtà se in essi si crede. Un grazie di cuore a tutte le insegnanti, che hanno saputo ben seminare, scegliendo il progetto, lavorando insieme e hanno insegnato ai bam-bini a credere in se stessi e nel lavoro che hanno fatto, dimostrando che il grande sogno di poter vincere un così prestigioso concorso si è trasformato in realtà.

Sono sicura che il lavoro delle insegnanti darà i suoi frutti. Se ai bambini fi n da piccoli s’insegna ad amare e preservare il nostro terri-torio, si educano individui responsabili. Ora il compito è di noi genitori: dobbiamo continuare il lavoro iniziato, crescendo i nostri fi gli nel rispetto e nella tutela della nostra identità; educandoli all’uso della fantasia; inse-gnando loro a credere nella bellezza dei sogni.

Questo progetto e questo lago ci saranno di esempio.

Blu Sky

Echi di Agordo 13Pasqua 2014

Anno 20041. Rifacimento manto campi da

tennis in via R.Paganini, 58.300,00 (fondi propri dell’ente).

2. Completamento illuminazione pubblica in località Valcozzena, euro 61.974,00 (mutuo cassa DD.PP).

3. Restauro e risanamento con-servativo facciate del municipio, euro 73.176,30 (contributo Gal euro 50.00,00 e il resto con fondi dell’ente).

4. Ricostruzione Casèra Malga Camp, euro 119.000,00 (contri-buto regionale euro 57.520,34, ed euro 61.479,66 mutuo cassa DD.PP).

5. Ripristino viabilità strada co-munale di Boiem, euro 5.300,00 (fondi propri).

6. Intervento stadio del ghiaccio in località Le Motte (completa-mento lavori edili, fornitura pan-chine giocatori e box giuria), euro 59.600,00.

7. Realizzazione marciapie-di via 21 Ottobre 1866, euro 78.759,00.

8. Sostituzione infissi piano rialzato sede centrale Scuola media statale “A. Pertile”, euro 52.889,65.

Anno 2005 1. Asfaltatura strade comunali,

euro 40.800,00 (fondi propri).2. Realizzazione marciapiedi via

Insurrezione e viale Sommariva, euro 32.500,00 (fondi propri).

3. Arredo urbano nei centri storici (Prompicai, Tóccol, Agor-do centro), restauro marciapiede P.zza Libertà e C.so Patrioti, euro 61.500,00 (euro 23.900,00 delibera Cipe, ed euro 37.600,00 fondi propri).

4. Cure colturali: ripuliture,

Cittadine e Cittadini di Agor-do,

alla fi ne di 10 anni di mandato amministrativo è giunto il momen-to di salutare tutti coloro con cui ho lavorato per tanto tempo.

Ringrazio in primis tutta la cittadinanza di Agordo che ho rappresentato assieme agli amici amministratori; spero di aver dato quante più risposte possibili alle loro istanze e di non averne deluso le aspettative.

Ringrazio con grande affetto i miei compagni di viaggio con i quali è stato possibile operare con uno spirito di squadra forte, senza alcun personalismo, ma con una reciproca collaborazione, cosa che ha permesso di dare attua-

zione alla gran parte del nostro programma con notevole impulso allo sviluppo del nostro paese.

Ringrazio i dipendenti comunali e tutti coloro che hanno avuto rapporti di lavoro con l’Ammini-strazione comunale di Agordo.

So di aver sbagliato in tante cose e di essere stato, a volte, duro con loro; ma tutto ho fatto nella convinzione che le cose po-tessero migliorare, come è stato, e nell’interesse della comunità. La macchina amministrativa di un comune è oggi estremamente diffi cile da organizzare e guidare; ai Comuni si chiedono sempre più cose, sempre più complesse e con minori risorse disponibili. Nella ricerca delle soluzioni ho sempre trovato nei dipendenti del comune di Agordo un atteggiamento di di-sponibilità e di servizio. Li ringrazio anche per questo.

Ringrazio il Segretario comuna-le, dott. Camilleri, con cui mi sono spesso confrontato per affrontare al meglio ogni tipologia di proble-mi, incontrando in lui una persona valida e preparata.

Ringrazio, infi ne, tutti gli ammi-

nistratori comunali di minoranza di Agordo, con essi ho avuto modo di lavorare in questo lungo periodo per il bene della collettività. Il di-battito è stato a volte aspro, questo è innegabile, ma nel complesso ritengo che tutti abbiano lavorato per fare di Agordo il bel comune che è.

In quest’occasione mi piace ricordare anche, con uguale senso di gratitudine, i due illustri “cittadini onorari” di Agordo, il cav. del lavoro Leonardo Del Vecchio e mons. Lino Mottes.

Permettetemi di riprendere l’aspetto che mi sta molto a cuore e riguarda il Gruppo con cui ho am-ministrato in questi dieci anni.

Desidero esprimere gratitudine perché senza di loro non avrei potuto operare con la necessaria sicurezza e tranquillità.

La scelta di aprire ai giovani è stata voluta fi n dall’inizio e sempre abbiamo cercato di coinvolgerli perché rappresentano il futuro, ma anche un modo nuovo di vedere i problemi.

Io amo questo paese, dove sono nato e ho scelto di vivere; sono

diradamenti e tagli fitosanitari nelle fustaie Casèra i Pass, euro 39.540,00 (euro. 31.632,00 con-tributo forestale, ed euro 7.908,00 fondi propri).

5. Realizzazione nuovo par-cheggio lato sud municipio, euro 8.700,00 (fondi propri).

6. Sistemazione reti tecnolo-giche piazzetta di Tóccol, euro 49.021,15 (fondi propri).

7. Realizzazione area attrez-zata di sosta temporanea loc. Valcozzena, euro 35.722,04 (euro 15.000,00 contributo regionale e resto con fondi propri).

8. Asfaltatura pista skatepark

loc. Polane, euro 13.810,50 (fondi propri).

9. Acquisto attrezzatura per area di skatepark in loc. Polane, 14.400,00 (fondi propri).

10. Rifacimento impianto riscal-damento intero edifi cio ex pretura di Agordo, euro 48.666,00.

11. Sistemazione e risanamento strada silvo-pastorale Piasént-Derz, euro 100.000,00.

12. Allargamento strada comu-nale Rif–Piasént, 2° stralcio, euro 130.000,00.

Anno 2006 1. Manutenzione straordinaria

fabbricato servizi stadio ghiaccio “Toni Guadagnini” in loc. Polane, euro 32.000,00 (da accorpamento residuo mutui con Cassa DD.PP. per impianti sportivi).

2. Costruzione manufatto ad uso legnaia a Malga Framónt, euro 22.000,00 (fondi propri).

3. Manutenzione straordinaria e adeguamento igienico sani-tario Malga Framónt e annesso stallone di proprietà comunale, euro 88.184,46 (euro 56.892,62 contributo misura 10 e il resto con fondi propri).

4. Realizzazione marciapiedi viale Sommariva e angolo via In-surrezione, euro 65.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.).

5. Ampliamento e completamen-to strada comunale Col di Foglia, Faión, Mozzach, Crostolin, 1° stralcio, euro 245.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.).

6. Arredamento vestibolo in-gresso municipio, euro 23.500,00 (fondi propri).

7. Ampliamento cimitero comuna-le, 3° stralcio, euro 150.000,00.

8. Adeguamento impianto de-purazione di Valcozzena, euro 240.700,00.

9. Realizzazione marcia-piedi di via R. Paganini, euro 110.000,00.

10. Realizzazione marciapiedi loc. Veran, euro 92.000,00.

11. Adeguamento vigenti norma-tive antincendio Scuola materna “F,lli Pezzè” in via F. e L. Cappello, euro 146.000,00.

12. Trasformazione alimenta-zione da gasolio a metano cen-trale termica Scuola elementare “T.L.Burattini”, euro 60.000,00.

ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORIESEGUITI NEL PERIODO 2004-2013

Dopo 10 anni alla guida della cittàIl saluto del Sindaco Gavaz

legato alla sua gente, e sono stato onorato di rappresentarlo in ogni luogo ed in ogni situazione.

Ho cercato di farlo al meglio e con impegno. Lascio alla collettivi-tà il giudizio sul mio operato.

Oggi è tempo di altri. Ad essi auguro, chiunque risulti vincitore delle prossime elezioni, di lavorare con dedizione e nell’interesse della comunità che andranno a rappresentare.

Grazie a tutti, con un pensiero di particolare viva riconoscenza verso l’arcidiacono mons. Giorgio Lise per la cortese ospitalità su “Echi di Agordo” e per lo spirito di collaborazione condiviso per il bene della collettività.

Renzo Gavaz

(continua a pag. 14)Lavori a Binàtega.

Echi di Agordo14 Pasqua 2014

Anno 20071. Messa a norma impianti

e servizi campo di calcio, euro 56.000,00 (euro 11.610,93 con-tributo regionale e il resto con fondi propri).

2. Realizzazione marciapiede via Aldo Moro, euro 200.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.).

3. Eliminazione barriere ar-chitettoniche al municipio, euro 20.300,00 (contributo regionale e fondi propri).

4. Realizzazione strada e parcheggio localita Tamonich, 1° stralcio, euro 300.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.).

5. Miglioramento-adeguamento ecocentro comunale loc. Valcoz-zena, euro 64.000,00.

6. Adeguamento norme antin-cendio e sicurezza edifi cio palestra Scuola media “A.Pertile”, euro 295.060,00.

7. Realizzazione guardiola a servizio Scuola elementare

strade comunali, euro 150.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.).

2. Ampliamento e completamen-to strada comunale Col di Foglia, Faión, Mozzach e Crostolin, 2° stralcio, euro 200.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.).

3. Realizzazione percorso ciclo pedonale lungo la valle del Medio-basso Cordevole, stralcio funzionale nei Comuni di Taibon Agordino, Agordo, La Valle Agor-dina, opere da realizzare nel Co-

(segue da pag.13) ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORIESEGUITI NEL PERIODO 2004-2013

mune, importo complessivo euro. 1.671.000,00 (euro 256.471,50 a carico del Comune di Agordo mutuo Cassa DD.PP.).

Anno 20091. Realizzazione area mercatale–

parcheggio pubblico località Tamo-nich, 2° stralcio, euro 530.000,00 (euro. 200.000,00 contributo regionale ed euro 330.000,00 mutuo Cassa DD.PP).

2. Messa a norma impianti e servizi sportivi campi da tennis, euro 30.000,00 (euro 10.895,06 contributo regionale ed euro 19.104,94 fondi propri).

3. Manutenzione straordinaria alcuni locali interrati ad uso de-posito Scuola elementare, euro 14.000,00 (fondi propri).

4. Interventi strada servizio mal-ghe comunali Framónt e Camp, euro 14.500,00 (fondi propri).

5. Intervento protezione radiato-ri, spigoli e colonne edifi cio Asilo nido comunale, euro 8.050,00.

6. Adeguamento norme antin-cendio e sicurezza edifi cio palestra Scuola media, 2° stralcio, euro 270.000,00.

7. Rinnovamento centrale termi-ca con caldaia a condensazione a gas metano e installazione pannelli solari edifi cio comunale Caserma Vigili del Fuoco, distaccamento Agordo, euro 32.000,00.

8. Sostituzione caldaia magazzi-no comunale in via A. Tissi con altra sempre a gasolio del tipo ad alto rendimento, euro 10.659,00.

9. Allestimento uffi ci di segre-teria Istituto comprensivo presso Scuola media, euro 13.100,00.

10. Acquisto autocarro per tra-sporto leggero modello “Ercolino” ad uso squadra manutentiva co-munale, euro 14.950,00.

Anno 20101. Rifacimento campo erboso,

completo di drenaggio e impianto di irrigazione campo sportivo Pola-ne stadio comunale “Ivano Dorigo”, euro 77.000,00 (fondi propri).

2. Completamento necessario chiusura e adeguamento discarica loc. Valcozzena, euro 47.722,25

(fondi propri).3. Interventi strada servizio mal-

ghe comunali Framónt e Camp, euro 72.000,00 (euro 42.000,00 fi nanziamento regionale e restanti euro 30.000,00 accorpamento mutui Cassa DD.PP.).

4. Ampliamento ecocentro comunale loc. Valcozzena, euro 45.439,12 (euro 20.000,00 con-tributo Provincia Belluno e resto fondi propri).

5. Adeguamento impianto elet-trico piani seminterrato, rialzato e primo municipio, euro 32.123,00.

6. Riqualifi cazione centrale ter-mica con caldaia a condensazione a gas metano e impianto solare per produzione acqua calda sanitaria succursale Scuola media viale Sommariva, euro 55.300,00.

7. Sistemazione e adeguamento impianti sportivi in loc. Polane con realizzazione campo da calcio per allenamento, 1° stralcio, euro 350.000,00.

8. Sostituzione n. 2 portoni auto-rimessa a servizio caserma VV.FF. con posa in opera di portoni del tipo sezionale automatico e fornitura porte grezze (verniciatura e posa fatte dai VV.FF.) in sostituzione di quelle esistenti al piano primo, euro 14.242,00.

Anno 20111. Riduzione rischio idraulico

località Dozza e Fontana, euro 611.995,44 (euro 240.000,00 con-tributo regionale, euro 133.000,00 contributo Provincia Belluno cano-ni idrici, euro 130.000,00 fi nanzia-mento autorizzato dall’Aato tramite Gsp, euro 97.000,00 mutuo Cassa DD.PP. e restanti euro 11.995,44 da Bim Gsp Spa.

2. Rifacimento tratto marcia-piede tra via 27 aprile, via 4 novembre, via Raffaele Costa e frazione Tóccol, euro 385.000,00 (euro 267.080,00 contributo regio-nale, euro 80.000,00 contributo Consorzio Bim Piave e restanti euro 37.920,00 mutuo Cassa DD.PP.).

3. Realizzazione impianto com-prensoriale atletica leggera località Polane, euro 753.000,00 (euro 584.500,00 contributo regionale, euro 115.500,00 mutuo Cassa DD.PP., euro 40.000,00 contribu-to Consorzio Bim Piave ed euro 13.000,00 fondi propri).

4. Rifacimento impianto illumina-zione pubblica via 4 novembre, via Raffaele Costa e frazione Tóccol, euro 105.000,00 (fondi propri).

5. Asfaltature strade e piazze comunali: v.le Sommariva, p.zz.ta Roma, v.lo Fadigà, euro 50.000,00 (fondi propri).

6. Realizzazione servizio igie-nico al p.t. municipio a utilizzo Sezione Cai e Coro Agordo, euro 3.000,00 (fondi propri dell’ente).

7. Sostituzione infi ssi e instal-lazione ascensore edificio co-munale Scuola elementare, euro 260.000,00.

8. Installazione punto luce a led con pannello fotovoltaico, in frazione Colvignas alto, euro 2.760,00

9. Acquisto n. 2 lama sgombra-neve da montare su autocarro Unimog, euro 26.530,00.

Migliorie a Tóccol e, sotto, sala mungitura a malga Framónt.

Interventi alla caserma dei Vigili del Fuoco.

“T.L.Burattini”, euro 9.000,00.8. Rinnovamento impianto

riscaldamento con caldaia a condensazione a gas metano e installazione di impianto solare ter-mico asilo nido comunale e scuola materna, euro 125.000,00.

Anno 20081. Sistemazione e consolida-

mento/risanamento muri contro-ripa strada comunale Piasént e sistemazione piano viabile alcune

(continua a pag. 15)

Echi di Agordo 15Pasqua 2014

TOTALE IMPORTO LAVORI ESEGUITI Euro 8.102.717,410

Argomenti e opere avviate o in fase di preparazione:- Recupero e ristrutturazione ex sede “Follador” con fondi “Brancher” (circa euro 6.000.000 impegnati in Agordo).- Realizzazione e sistemazione muri marciapiede Veran con fondi “Brancher” (a cura di Veneto Strade, circa euro 400.000 previsti per Agordo).- Progetto Smart City a cura del CNR euro 1.000.000,00.- Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.).- Centralina idroelettrica derivante dalla Rova di Framónt.- Pista ciclo pedonale a cura della Comunità Montana.- Caserma e area ex Parissenti.- 2° stralcio nuova 203 Agordina.- Servizi di assistenza agli anziani.

Nel corso delle due legislature l’Amministrazione ha operato notevoli cambiamenti a livello Amministrativo e informatico.

Il continuo sviluppo tecnolo-gico e le disposizioni di legge che spingono sempre più verso una trasparenza delle Ammini-strazioni pubbliche e l’accesso attraverso i mezzi informatici da parte dei cittadini, oltre al “dialogo” informatico tra Amministrazioni pubbliche stesse, ha fatto sì che l’Amministrazione abbia e continui a investire per l’aggiornamento delle dotazioni informatiche e specifi catamente:

- nuovo server per la gestione dei dati;

- aggiornamento continuo dei personal computer in dotazione ai dipendenti;

- aggiornamento dei programmi di gestione (Servizi Demografi ci, Contabilità, Protocollo, ecc.);

- immediata attivazione dei nuovi

come “biglietto da visita” del Comune di Agordo, non solo per promuovere turisticamente la città ma anche per dare la possibilità ai nostri concittadini lontani di vedere in tempo reale uno degli angoli più meravigliosi dell’intero Agordino.

Da ultimo, si segnala che a ot-tobre 2013 il Comune, grazie alla collaborazione del Consorzio BIM Piave, ha vinto il bando del CNR per le Smart city.

Attraverso il progetto avvallato dal CNR, il Consorzio Bim sup-porterà il Comune di Agordo in un percorso altamente tecnologico che vedrà l’installazione, nel terri-torio comunale, di apparecchiature per la gestione informatizzata delle pubbliche illuminazioni e per l’implementazione di servizi “intelligenti” (hot spot wi fi , video-sorveglianza, gestione parcheggi, advertising turistico e di servi-zio, telesoccorso, telemedicina, teleinsegnamento, ricarica bici elettriche) per un valore di euro 1.000.000.

ATTIVITÀAMMINISTRATIVE/INFORMATICHE

sistemi di comunicazione a livello centrale: sistema INA-SAIA per i dati anagrafi ci; posta elettronica certifi cata; fi rma digitale.

In particolare poi si è provve-duto all’installazione di un nuovo centralino telefonico, basato sulla tecnologia VOIP (che permette di telefonare utilizzando la con-nessione internet), collegando in rete la sede municipale, l’ex uffi cio del Giudice di Pace, la Scuola elementare, la Scuola media e la Biblioteca; questo ha permesso, oltre all’innovazione tecnologica e a migliorare l’accesso a internet per le Scuole e Biblioteca, un note-vole risparmio economico avendo eliminato linee telefoniche e ADSL a canone fi sso, utilizzando una unica connessione ADSL.

Grazie a questo sistema è stato possibile realizzare:

- un hotspot (connessione a i aperta al pubblico) gratuito, per turisti e cittadini che copre tutta la zona attorno al Broi, Piazza Libertà e Via 27 Aprile 1945;

- inoltre, con il contributo della

Regione Veneto, è stato realizzato il Punto internet in Biblioteca, con 3 computer e una stampante/scanner a disposizione dei cittadini per 18 ore alla settimana.

Nel corso del 2012 poi il sito istituzionale

(www.comune.agordo.bl.it), grazie al supporto della Regione Veneto che mette a disposizione dei Comuni la piattaforma e la tecnologia, ha subito un notevole aggiornamento con il caricamento di tutte le informazioni relative a regolamenti, modulistica, servizi, provvedimenti, oltre alle sezioni relative alla Trasparenza Ammi-nistrativa, SUAP (sportello unico attività produttive), Portale Carto-grafi co e Sportello del Cittadino, Albo Pretorio, con notevole im-pegno da parte degli uffi ci, al fi ne di dare la possibilità ai cittadini di operare con l’Amministrazione in tempo reale e da casa.

È stata installata una webcam

Anno 20121. Sistemazione pavimenta-

zioni porfi do piazza Libertà, euro 30.000,00 (fondi propri).

2. Asfaltatura strada comunale loc. Colvignas, euro 15.000,00 (fondi propri).

3. Asfaltatura strada accesso ecocentro loc. Valcozzena e alcuni tratti viabilità comunale ad Agordo, euro 20.000,00 (fondi propri).

4. Acquisto scuolabus trasporto alunni Scuole materna, primaria e secondaria 1° grado, euro 67.500,00.

5. Acquisto autocarro trasporto leggero mod. “Gladiator” a uso squadra manutentiva comunale, euro 15.000,00.

6. Adeguamento impianto elettri-co edifi cio autorimessa–magazzi-no comunale, euro 10.434,00.

7. Adeguamento impianto elet-trico edifi cio caserma VV.FF., euro 16.500,00.

Importanti strutture sportive

Anno 20131. Asfaltatura strada comunale

loc. Valcozzena, euro 10.000,00 (fondi propri).

2. Rifacimento bagno appar-tamento fabbricato ex pretura corso Alpini, euro 2.550,00 (fondi propri).

3. Rifacimento muro località Rif, euro 4.109,00 (fondi propri).

4. Sostituzione infi ssi piani primo e secondo sede centrale Scuola media, euro 115.500,00.

5. Sistemazione e adeguamen-to impianti sportivi loc. Polane, realizzazione campo calcio per allenamento, 2° stralcio e impianto illuminazione, euro 32.411,00.

6. Sostituzione caldaia edifi cio campi tennis via R. Paganini–Lun-gorova con altra a condensazione con funzionamento a gas metano, euro 6.534,00.

Una webcam, un “biglietto da visita” di Agordo, vero cuore delle Dolomiti, una promozione turistica ma anche un dono per i nostri concittadini lontani di godere in tempo reale questa splendida visione, sicuramente una delle più affascinanti dell’arco alpino.

Echi di Agordo16 Pasqua 2014

Il Comune di Agordo ha reso noto che, dal 1° al 30 aprile 2014, sono aperte le iscrizioni ai servizi scolastici relativi al Centro estivo, al doposcuola, alla mensa e allo scuolabus, con le seguenti modalità.

- Al Centro estivo 2014 per le scuole elementari sono previsti tredici periodi settimanali di cin-que giorni ciascuno (dal lunedì al venerdì), a partire dal 9 giugno fi no al 5 settembre, con l’eccezio-ne della settimana di ferragosto dall’11 al 14 agosto di soli quattro giorni. Le settimane saranno attivate solo se si raggiungerà il numero minimo di 15 adesioni. Sono ammessi i ragazzi dai 6 agli 11 anni e sarà assicurato il servizio dalle 7.30 alle 17.30. Le tariffe di seguito riportate sono in-dicative; quelle effettive saranno comunicate in sede di conferma delle iscrizioni: famiglie residenti nei Comuni di Agordo, La Valle Agordina e Taibon Agordino euro 60,00 settimanali (compresi quattro pasti); famiglie residenti in Comuni diversi euro 80,00 set-timanali (compresi quattro pasti settimanali).

Servizi per l’anno scolastico 2014-15.

- Doposcuola e mensa per le elementari. All’atto dell’iscrizione sarà chiesto il versamento di una quota di euro 10,00 per la prenota-zione del posto e l’assicurazione, quota che non verrà restituita in caso di ritiro. Anche in questo caso le tariffe di seguito riportate

Anche quest’anno il Comune di Agordo organizza il «Centro estivo 2014», proponendo consolidate attività ludico-ricre-ative: laboratorio musicale, laboratorio manuale e incontri didattici con professionisti di vari settori (per es. vigili del fuoco, vigili urbani, educazione stradale), e sportive: (nuoto, calcio, tennis, unihockey, basket, pallavolo. Inoltre settima-nalmente saranno proposte gite e/o brevi passeggiate per conoscere il territorio circostante e le sue realtà produttive e storiche (es. visita a Lattebusche e alla diga del Vajont). Tutto questo avverrà in un luogo protetto e con la supervisione di personale qualifi cato.

La presentazione del programma, alla quale sono fi n d’ora invitati quanti ne sono interessati, si è svolta giovedì 10 aprile alle ore 17.45 nel municipio di Agordo.

È suggestivo percorrere la nuo-va circonvallazione che permette di ammirare il paesaggio “unico” della conca di Agordo e dei monti che le fanno corona.

Da questa angolatura anche l’abitato del centro capoluogo assume un’altra sembianza, incastonato come cartolina alle cime di San Sebastiano; osser-vando attentamente si notano alcuni edifi ci, però, che mostrano chiaramente la loro vecchiaia su facciate e intonaci lasciati senza manutenzione. Tra questi il “lato B” del municipio, che probabil-mente non è mai stato ritoccato dopo la Liberazione del ‘45. Viene alla mente una signora attempata che abbonda con il trucco sul volto (la facciata fronte-Broi) la-sciando intravvedere la caducità nelle altre parti del corpo.

Saprà la prossima amministra-zione, pur nelle ristrettezze dei bilanci, rendere gradevole alla vista anche questo particolare della cartolina?

Il municipio di Piazzale Marconi.

Dal ComuneAperte le iscrizioniai servizi scolastici

GETTANDO... L’OCCHIO DALLA TANGENZIALE

sono indicative; quelle defi nitive verranno comunicate al momento della conferma dell’iscrizione: alunni residenti nei Comuni di Agordo, La Valle Agordina, Tai-bon Agordino euro 4,50 per ogni pasto consumato alla mensa per gli iscritti anche al doposcuola, ed euro 5,50 per ogni pasto per gli iscritti al solo servizio di mensa; euro 100,00 mensili (quota fi ssa per l’iscrizione al servizio di do-poscuola).

Per alunni che risiedono in altri Comuni euro 6,50 per ogni pasto consumato alla mensa ed euro 120,00 mensili (quota fi ssa per l’iscrizione al servizio di do-poscuola).

Nel giorno di rientro pomeridia-no il servizio di mensa potrà esse-re garantito per un massimo di 80 iscritti. I posti verranno assegnati con il seguente ordine di priorità: 1. iscritti al servizio di doposcuola; 2. iscritti alla mensa per tutte le altre giornate della settimana; 3. assistiti dai servizi sociali; 4. bambini residenti nelle frazioni più lontane dal centro; 5. bambini più piccoli. Oltre al servizio di mensa verrà assicurato il servizio di sorveglianza nella fascia oraria dalle 13.00 alle 14.30.

- Scuolabus: (elementari solo per chi frequenta la scuola di Agordo): una corsa (solo andata o solo ritorno) euro 12,00 men-sili (tariffa indicativa); servizio completo (andata e ritorno) euro 22,00 mensili (tariffa indicativa). A seguito della modifi ca di orario

della scuola elementare, nella giornata di lunedì il servizio di scuolabus è garantito per l’andata a scuola la mattina a partire dalle ore 7.30 e per il ritorno a casa al termine dell’orario pomeridiano (ore 16.30). (Scuola materna solo per chi frequenta la scuola di Agordo): quota fi ssa mensile di

euro 14,00 (tariffa indicativa).- Modalità per l’iscrizione: rivol-

gersi all’Uffi cio tributi/ragioneria del Comune di Agordo dall’1 al 30 aprile 2014, negli orari di apertura al pubblico: lunedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì dalle 8.00 alle 13.00; martedì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00.

IL CENTRO ESTIVO

Echi di Agordo 17Pasqua 2014

solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato

L’assemblea del 9 marzoGLI ORARI DELL'ULSS1:

PROBLEMI PER L’ASSISTENZA

Sembra proprio che le «stra-tegie» della Direzione… stra-tegica dell’Ulss1 continuino a complicare l’azione del volon-tariato agordino. È questa la principale constatazione emersa nel corso della 21a assemblea del GAV, Gruppo assistenza volontaria, svoltasi domenica 9 marzo al Centro parrocchiale «Vincenzo Savio».

Lo si è capito particolarmente nel momento in cui, svolgendo la sua relazione, il presidente Aldo Da Ronch, ha segnalato ai soci, non senza una certa preoccupazione, «l’imprevisto cambio di orario per i dipendenti dell’Ulss1, con il quale il 1° turno di lavoro inizierà alle ore 7, anziché alle 6, con posticipo di un’ora, e con conseguente ritardo delle colazioni, pranzo e cena e della preparazione dei pa-sti per la consegna a domicilio». Non nascondendo il conseguen-te grave disagio che ciò compor-terebbe ai volontari, impegnati ad aiutare nella consumazione dei tre pasti giornalieri i pazienti del polifunzionale, del settore anziani/inabili, dei vari reparti dell’ospedale e nella consegna domiciliare dei pasti, Da Ronch ha fatto presente che «secondo le anticipazioni avute l’orario delle colazioni slitterebbe di circa 20 minuti, di circa 50 quello della cena, mentre l’orario del pranzo diventerebbe impossibile per i volontari che a loro volta devono rientrare in tempo utile nelle rispettive famiglie».

Chiamata in causa ad illu-strare la «nuova strategia», la responsabile dei Servizi sociali del distretto di Agordo, Tiziana Chinellato, presente all’assem-blea, ha spiegato le ragioni alla base della decisione dell’Ulss1 parlando di un progetto di “uma-nizzazione” per consentire ai pazienti di riposare un’ora in più. Tale sperimentazione, che partirà il 1° aprile, ha peraltro suscitato parecchie perplessità fra volontari, ai quali è sembrato subito che, dietro il pur nobile termine di “umanizzazione”, si celi di fatto un altro tipo

di operazione, come ormai le diverse «strategie» (leggi tagli-risparmi) dell’Ulss1 di questi tempi hanno abituato i cittadini a dubitare. Si sa, infatti, che il turno di notte prevede una minore presenza di personale rispetto al turno del mattino, per cui se l’ora dalle 6 alle 7 da “diurna” diventa “notturna”, non è diffi cile pensare che per l’Ulss 1 ciò comporterebbe un consistente risparmio econo-mico, dato che quell’ora verrà moltiplicata per i 365 giorni dell’anno e per tutti i reparti. Non va pure trascurato che alla base del progetto “umanizzazio-ne” possa esserci anche, motivo economico a parte, un problema

divise anche dall’arcidiacono di Agordo, monsignor Giorgio Lise: «Mi sembra che questa umanizzazione sia un po’ mon-ca», ha detto, seguito a ruota con altrettanto scetticismo dal vice-sindaco di Agordo, Sisto Da Roit.

«Ad ogni modo, fedele al proprio spirito di servizio», ha detto Da Ronch, «il Gav si impegnerà ad adeguarsi alle so-luzioni “strategiche” dell’Usl, a condizione, però, che gli orari non siano dilazionati oltre il previsto e che anche per la cena non si superino i 20 minuti». Fra i volontari presenti si è perce-pita comunque l’ennesima poca considerazione delle istituzioni

9 marzo. L’assemblea annuale del GAV con in prima fi la Tiziana Chinellato, Giorgio Zampieri e monsignor Lise.

L’ATTIVITÀASSISTENZIALE

NEL 20131) Assistenza ospedaliera:

Chirurgia: presenze 14 - ore 32; Ortopedia (30 – 44); Medicina (28 – 118); Lungo-degenza Medicina (32 – 67); Totale reparti ospedale 104 - ore 261); Anziani inabili (1.020 – 740); Polifunzionale 2 (1.450 – 1.450); Totale reparti Socio-Sanitari (2.470 – 2190); Interventi per ricorrenze: per castagnate Polif.- A.I.(22 – 44), compleanni (25 – 46), funzioni religiose (17 – 30), altri incontri (7 – 10); Totale aiuto ricorrenze (71 – 130); Totale assistenze in struttura: presenze 2.645 – ore 2.581).2) Servizi a domicilio:

a) Accompagnamento ospiti Casa di soggiorno Taibon per visite mediche: viaggi 265 – ore 331.

b) Consegna pasti caldi a domicilio, con impiego gior-naliero di 3 automezzi per 3 diversi itinerari: volontari GAV: presenze 683 - ore 1.283 (volontari AUSER 334 – 556). Totale pasti consegnati 8.971; Tot. km percorsi 29.453.3) Altri interventi in appoggio ad altre associazioni (vendita uova pasquali per AIL): pre-senze 4 - ore 26)

Riepilogo Assistenze GAV: presenze 3.493 - ore 4.221.

DATI SIGNIFICATIVI

organizzativo di omogeneizza-zione dei vari turni.

Fatto sta che, sentendo le preoccupazioni del Gav, risulta evidente e per certi versi inspie-gabile che non si siano tenute nella dovuta considerazione anche le esigenze del volonta-riato che, come è noto e come ha pubblicamente dichiarato di re-cente il direttore del distretto di Agordo dell’Ulss1, Sandro De Col, svolge un ruolo insostitu-ibile nel settore socio-sanitario coprendo una fetta signifi cativa del fabbisogno di personale delle Ulss, stimato attorno al 56%. Ma non sono state solo quelle dei soci le perplessità emerse nell’assemblea, con-

verso i bisogni essenziali della gente. Nell’ambito scolastico, sanitario e di altri servizi come le poste si è coniato in questi anni il termine «razionalizza-zione», per il sociale ora si è foggiato quello di «umanizza-zione», ma la sostanza a quanto pare è sempre la stessa: belle parole nuove per un solo eviden-te scopo: tagliare e risparmiare anche nei servizi primari.

Oltre alla modifi ca dei turni l’assemblea ha evidenziato anche la necessità di poter di-sporre per la distribuzione pasti di un’auto più adatta (tipo una delle tante Panda 4x4 dell’ampio parco dell’Ulss) di quella attual-mente in uso ormai obsoleta,

ma la Chinellato ha escluso che ciò sia possibile per il 2014. Quest’ultima ha pure illustrato il progetto regionale «Sollievo» a favore delle persone affette da demenza, progetto al quale il GAV ha aderito in attesa di ulteriori informazioni sulle procedure e sul corso relativo, da effettuarsi ad Agordo a cura dell’Ulss1 nel 2014, per il quale è previsto un primo incontro nel mese di aprile.

Portando infi ne il saluto del Comitato d’Intesa, il presidente provinciale Giorgio Zampieri ha affrontato la non meno impor-tante questione dell’esenzione del bollo per le autovetture delle associazioni di volontariato, af-fermando che in proposito ci si sta attivando in sede nazionale, visto l’esito negativo degli in-terventi dei consiglieri regionali bellunesi. (l.s.)

Echi di Agordo18 Pasqua 2014

solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato

Per il Sud Sudan

“Emergenza fame”

Anche quest’anno, il Gruppo di Insieme si Può di Agordo, in occa-sione della tradizionale Festa del fanciullo di Prompicai, il prossimo 21 aprile organizza la pesca di benefi cienza, il cui ricavato andrà ad alleviare le sofferenze di qualche persona che sta vivendo da tempo la terribile esperienza della guerra nel Sud Sudan.

Continua anche quest’anno l’iniziativa di solidarietà che vede coinvolti nella raccolta di giochi usati tutti gli alunni delle Scuole Primarie e dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Agordo.

Il ricavato e le eventuali offerte raccolte, saranno de-volute alla IPWSO (Interna-tional Prader - Willi Syndrome Organisation). La sindrome di Prader-Willi è una malattia genetica molto eterogenea, sia dal punto di vista clinico sia da quello genetico. Si mani-festa già alla nascita con una grave ipotonia, che comporta problemi alla deglutizione e all’allattamento. A partire dai due anni di età il bambino affet-to mostra invece una costante assenza di sazietà la quale, se non controllata, può portare a obesità grave.

La malattia è inoltre associata a diffi coltà di apprendimento e a disturbi comportamentali e psichiatrici (diffi coltà nell’ interpretazione e nell’uso ap-propriato delle informazioni sociali, che comportano distur-bi simili a quelli caratteristici dello spettro autistico) di entità variabile.

Sono state spesso segnalate caratteristiche facciali pecu-liari come fronte stretta, occhi a mandorla, labbro superiore

Lunedì 21° aprile a San VincenzoIl cuore dei bambini con

IL MERCATINO DEI GIOCHI USATI

sottile e bocca rivolta verso il basso, mani e piedi molto piccoli, scoliosi. Altre anomalie endocrine portano a bassa statu-ra, dovuta a defi cit dell’ormone della crescita.

Molti sono stati gli studi effettuati attraverso progetti specifi ci, ma attualmente non esiste alcuna terapia medica che curi questa malattia, pertanto la ricerca continua.

Anche Giorgio Fornasier, famoso cantautore bellunese, avendo il secondo fi glio Danie-le affetto da questa grave malat-tia genetica rara, si è dedicato anima e corpo al sostegno dell’ associazione IPWSO.

Ha collaborato inizialmente con la Associazione Genitori di Soggetti con Sindrome di Prader-Willi, con sede presso l’Ospedale San Raffaele di Mi-lano ed è stato per alcuni anni delegato italiano presso la Inter-national Prader Willi Syndrome Organisation (IPWSO).

Si è impegnato nel volon-tariato e nelle attività rivolte a promuovere la conoscenza di questa sindrome al fi ne di favorirne la diagnosi precoce, la cura effi cace, l’orientamento verso centri specializzati degli individui che ne siano affetti e una concreta solidarietà alle famiglie.

Molte Associazioni e Or-ganizzazioni come Telethon, Uildim, ecc. si sono impegnate nella raccolta di fondi per pro-muovere la ricerca scientifi ca su questa malattia genetica rara.

Animati dallo stesso spirito i bambini dell’Istituto Compren-sivo di Agordo, coadiuvati dalle loro insegnanti e dall’instanca-bile G.S. LE VILLE, sperano di poter offrire, rinunciando generosamente a un loro gio-chino, un piccolo contributo a questa importante iniziativa di solidarietà.

b.d.m.

Sala don Tamis, 4 marzo. Giorgio Fornasier, il famoso musicista e cantautore bellunese, nella re-cente applauditissima “lezione” offerta agli studenti della sezione di Agordo dell’Università adulti/anziani.

Le mamme dei Bòce da Rif, con il ricavato del mercatino di benefi cenza e le frittelle fatte in occasione della Fiera del Bestiam di ottobre, hanno voluto rivolgere quest’anno il loro pensiero al CEOD. Hanno così deciso di acquistare tre computer per il Centro Diurno di Agordo, gestito dalla Cooperativa Sociale Società nuova in convenzione con l’Ulss n°1 di Belluno.

La consegna con inaugurazione delle nuove apparec-chiature è avvenuta il 12 marzo scorso, con il taglio del nastro da parte dei ragazzi, i quali useranno i computer per l’attività denominata “Laboratorio Cognitivo” nella quale si cimenteranno in giochi con l’utilizzo di softwere didattici ed educativi.

A loro volta i ragazzi del Centro Diurno di Agordo han-no rivolto un un sentito grazie a Mauro Groppa “Paki”, Sandro, Alessio, I Bòce da Rif e alle fantastiche... mamme dei Bòce da Rif.

Trecomputer per i ragazzi del

CEOD

Si dovrebbe pensare di più a far del bene che a stare bene, così si fi nirebbe anche a stare meglio.

(Alessandro Manzoni)

Echi di Agordo 19Pasqua 2014

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L’assemblea del 23 marzo GLI ANZIANI VOLONTARI:

UNA RISORSA PER LA SOCIETÀ

«Sento il desiderio esprimer-vi profonda riconoscenza per quanto state facendo da quindici anni per le nostre comunità, per cui, come si dice a persone care, vi dico solo: grazie di esistere».

Queste poche ma signifi cative parole pronunciate dal sindaco di Taibon, Loretta Ben, hanno messo il sigillo all’assemblea annuale del Circo Auser «El Brói», svoltasi sabato 23 marzo all’auditorium del centro par-rocchiale «Vincenzo Savio». Un’attenzione, quella dell’Am-ministrazione di Taibon, dimo-strata ormai da qualche anno, anche con la concessione in comodato gratuito all’Auser di un pullmino per trasporto disabili.

È stato il miglior riscontro che potesse venire da un’istituzione pubblica a un ente di volonta-riato il cui presidente, Alvio Peratoner, aveva così concluso la sua relazione: «Vorrei ricor-dare che noi anziani, perché la maggior parte di noi che ope-riamo nell’Auser lo siamo, non vogliamo essere un peso per la società, ma una risorsa».

L’attività sempre intensa del sodalizio, fatta da Peratoner, è stata poi esplicitata, nella sintesi più concreta, attraverso i numeri del bilancio sociale presentato dal segretario Pietro Urpi.

Due i principali ambiti in cui opera il Circolo: la promozio-ne socio-culturale con attività rivolte principalmente ai soci (apertura e gestione sede con bar, organizzazione di confe-renze, manifestazioni ricreative, gite, serate a tema, ecc.) e il volontariato con attività rivolte alla società civile.

Quest’ultimo comprende in particolare gli accompagnamen-ti: in convenzione con l’Ulss1, per conto del Consorzio dei Comuni dell’Agordino (772 interventi, 36.811 chilometri, 2.115 ore), della Casa di sog-giorno di Taibon (143, 6.429,

453), in fuori convenzione (217, 4.369, 348 ore), disabili nel percorso casa-lavoro-casa (258, 5.608, 363), distribuzione pasti a domicilio nella Conca Agordina (in collaborazione con il GAV) (256, 2.808, e 556+379 ore compiute anche dai ragazzi durante l’estate), distribuzione pasti a domicilio nella Valle del Bióis (290, 4.401, 290), trasporto dializzati (165, 1.492, 162,5), trasporto provette dal Distretto di Canale d’Agordo all’Ospedale civile di Agordo (46, 1.622, 90).

Da non dimenticare poi l’ac-compagnamento degli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria con convenzione nei Comuni di Voltago-Gosaldo-

all’organizzazione per i servizi di volontariato, hanno svolto 3.147 interventi, percorrendo 63.540 chilometri, impegnan-do 7.126 ore, utilizzando allo scopo quattro automezzi nella Conca Agordina (di cui tre per trasporto disabili), due nella Valle del Bióis (dove presto dovrebbe sorgere un circolo autonomo, ndr), e uno in Alto Cordevole.

E, quando è stato necessario, in tutto l’Agordino, ci siamo avvalsi degli automezzi privati dei volontari»

Nei servizi precedentemente elencati sono stati impegnati 60 volontari.

«Ci piace infi ne sottolineare», ha concluso il segretario, «che,

L’assemblea dell’Auser Agordo all’auditorium «Vincenzo Savio», il 23 marzo.

Il presidente regionale dell’Au-ser, Franco Piacentini con ac-canto Alvio Peratoner.

Romeo Bristot, dalla nuova presidente provinciale Auser, Verena Dell’Omo e dal nuovo presidente regionale, Franco Piacentini che ha richiamato il dovere delle istituzioni, «specie di quelle che stanno in alto», ha detto, «a considerare meglio il valore solidale e l’apporto insostituibile del volontariato e a non frapporre continui vin-coli burocratici che ne turbano l’azione, ma agevolandolo an-che con l’abolizione della tassa di circolazione per i mezzi». A proposito della quale ha affer-mato che va sollecitata conti-nuamente la Regione che ha la facoltà legislativa di disporre l’esenzione dal pagamento della tassa per i mezzi di servizio di volontariato.

L’assemblea, iniziata nel commosso ricordo del vesco-vo Savio, nel decennale della morte, e di Renzo Da Rif, si è conclusa con l’intervento di Tiziana Chinellato dei servizi sociale del distretto di Agordo riguardante la prossima istitu-zione del «Progetto sollievo» per pazienti affetti da demenza e dai saluti portati dal presidente del GAV, Aldo Da Ronch, da Nadia Dell’Agnola, presidente di Cucchini Agordino, anche per conto dell’Amministrazione comunale di Agordo e da Valter Todesco, sindaco di Rivamonte e presidente del Circolo Auser “Còl Bèl” di Tiser. (l.s.)

Canale d’Agordo-Agordo (800 interventi per 1.000 ore), l’ac-coglienza degli alunni con con-venzione nella scuola primaria di Taibon (sino a giugno 2013: 120 interventi, 120 ore), l’atti-vità di prevenzione sanitaria (80 interventi presso il circolo, 250 ore, 2 volontari), la collabora-zione con altre organizzazioni di volontariato per raccolte fondi, sportello diritti del cittadino in collaborazione con FederCon-sumatori.

«Riassumendo», ha det-to Urpi, «i nostri volontari, escludendo i tempi necessari

nonostante il numero non eleva-to di volontari operativi, tutte le richieste di intervento, pro-venienti da istituzioni o singoli cittadini, sono state soddisfatte. Non abbiamo detto di no a nes-suno. Qualcuno ci ha gratifi cato con una donazione, qualcuno con un “grazie”, qualcuno non ci ha detto neanche quello, ma ciò non potrà mai fermare il nostro impegno».

L’importanza e la consistenza del quale sono state rilevate, con ammirazione, nei rispettivi interventi dal rappresentante del Comitato d’intesa di Belluno,

P.M. Dal 7 all’11 maggio il Circolo ha programmato una interessante gita nel Cilento.

Echi di Agordo20 Pasqua 2014

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Riprende l’attività dellaCONFRATERNITA DELLA

BEATA VERGINE DELLA SALUTE

Gentili consorelle e confratel-li, è trascorso il mio primo anno di attività ed è ormai tempo di bilanci.

Durante l’anno di transizione senza la priora gli iscritti non sapevano se la Confraternita continuasse a vivere e per que-sto si erano creati molti dubbi e incertezze ma ora, trascorso il primo anno del mio operato, posso confermare a tutti voi che la Confraternita ha ripreso il suo vigore!

Per prima cosa ho riunito le collaboratrici per conoscerle, conoscere il loro territorio, le loro diffi coltà e condividere il loro lavoro che, vi assicuro, è veramente impegnativo: dedica-re il proprio tempo a percorrere Agordo e le frazioni come api operose e raccogliere la quota di adesione alla Confraternita incontrando le persone.

A loro va il mio ringrazia-mento più sentito e a voi iscritti chiedo la cortesia di essere consapevoli del loro ruolo e della loro disponibilità andando loro incontro per quanto vi sarà possibile!

Anche a tutti voi consorelle e confratelli va un grande ringraziamento per la vostra fedeltà alla Confraternita e per la grande generosità dimostrata che in molti casi va ben oltre la quota di adesione!

* * *Al 21 novembre 2013 - giorno

della Madonna della Salute - gli iscritti risultavano 595, anche se l’anno scorso non tutti sono stati raggiunti o hanno versato la quota proprio per la confusione che si era creata; successiva-mente, in fase di aggiornamento informatico del registro, alcuni si sono dichiarati “ritirati”, ma ci sono state anche nuove ade-

sioni e quest’anno vedremo se riusciremo a dare nuova linfa al nostro sodalizio.

I defunti nell’anno 2012/2013 sono stati 24, per ognuno dei i quali è stata ordinata una Messa a suffragio, e tutti sono stati ricordati nella Messa del 17 Novembre 2013.

Proprio in quel giorno infatti abbiamo celebrato la festa del-la Beata Vergine della Salute, dapprima nella S. Messa in Arcidiaconale rendendo lode e grazie al Signore e alla Madon-na e continuando poi la nostra festa partecipando all’incontro conviviale.

Dopo il pranzo ho relazionato ai presenti - fra cui l’arcidiacono don Giorgio che ringrazio per la partecipazione e per l’inte-resse dimostrato nei confronti delle quattro Confraternite di Agordo - i risultati della nostra attività (riportati in riquadro a parte, ndr).

Veramente leggere e informar-mi come e dove fare le offerte è stato come sporgermi su un pozzo profondissimo che chiede gocce di acqua ... sono talmente tante le necessità in Agordo, in Italia e nel mondo, ma sono comunque fi era di quello che abbiamo potuto fare e sicura-mente il Signore e la Madonna premieranno tutti noi per la perseveranza nella carità.

Una menzione particolare vor-

rei riservarla al CEOD, Centro Diurno per disabili di Agordo ai quali Idana Dai Pra e io abbia-mo fatto visita portando i beni che erano stati acquistati con la nostra offerta.

Abbiamo ricevuto un’acco-glienza molto calorosa: gli ospiti ci hanno mostrato le loro aule dove svolgono molti lavori di artigianato e… arte con i loro preparatissimi assistenti. Vera-mente grazie a voi del CEOD per il vostro lavoro e a tutti i ragazzi per la grande gioia che ci avete trasmesso!

L’unica cosa che lo scorso anno non sono riuscita a orga-nizzare è stata la… gita, un po’ per colpa mia e un po’ no… ma adesso son lieta di invitarvi allaGita-Pellegrinaggio della Con-fraternita della BVS in pro-gramma Domenica 4 maggio.

Iscritti, iscritte e simpatizzanti siete tutti invitati alla gita-pelle-grinaggio alla Cappella intitolata alla Beata Vergine della Salute che si trova a Dolo (VE) dove parteciperemo alla S. Messa.

Di seguito faremo una breve

OFFERTE RACCOLTE NELL’ANNO 2013 EURO 3.604,00Così distribuite:- Per Messe e Chiesa (a suffragio, Caduti in Montagna, fi ori, nuovo impianto microfoni chiesa) euro 530,00- Al Centro Parrocchiale Agordo euro 300,00- Al CEOD (Centro Diurno disabili Agordo) euro 307,00- Al Centro Missionario euro 500,00- Alla Diocesi (Fondo straordinario per il lavoro) euro 300,00- Alla Cucchini Associazione Agordino (assistenza a malati terminali) euro 500,00- A Emergency (Centro di Maternità a Anabah – Afganistan) euro 300,00

visita al centro storico di Dolo, grazioso paese attraversato dalle acque del Naviglio Brenta.

Seguirà il pranzo in un mo-derno locale lungo la Riviera del Brenta.

Nel pomeriggio visita guidata alla bellissima Villa Pisani di Stra, ricca di storia e di arte (il salone da ballo fu affrescato da Giambattista Tiepolo) e passeggiata libera nel parco per ammirare il giardino, la ricca collezione di piante nelle serre e nelle limonaie e perché no, provare a trovare la giusta strada nel famoso labirinto di siepi di bosso.

Iscrizioni presso Cartoleria Miola entro domenica 20 Aprile (attenzione è Pasqua!). Costo euro 55,00 (compreso pranzo con bevande e visita guidata alla Villa). Per i ragazzi/e sotto i 16 anni euro 25,00. Per infor-mazioni: Adriana Alfonsi 0437 640529 (ore serali).

In chiusura, un grande grazie a tutti gli iscritti già presenti e a quelli che vorranno aderire a questa Confraternita … mi raccomando alle nonne e alle mamme: continuiamo la tradi-zione di iscrivere alla Confra-ternita - e quindi mettere sotto la protezione della Madonna della Salute - ogni nuova fi glia, nipote, nuora!

A tutti un saluto cordiale e una preghiera particolare per le consorelle e i confratelli che si trovano nella malattia: che la Be-ata Vergine della Salute li consoli con il suo amore materno.

La prioraAdriana AlfonsiL’accoglienza molto calorosa dei ragazzi del CEOD.

Echi di Agordo 21Pasqua 2014

solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariatoUna ridda di ricordi ed emozioni,

non senza momenti di commo-zione.

Ma non potevano mancare tali sentimenti sia in chi l’ha vissuta da protagonista, sia in chi l’ha sentita raccontare, la storia della benemerita sezione di Agordo dell’Associazione bellunese vo-lontari del sangue. Una vicenda di edifi cante umanità, nata nel lontano 1957 dalla mente e dal cuore di Gigi Lise, l’indimentica-to «dotór», ma già in embrione nel 1954 per l’idea ugualmente lungimirante e generosa di Toni Guadagnini, fi gura altrettanto cara agli agordini.

È la storia di 55 anni di una basilare attività svolta, come molte altre dalla nostra gente, nel più autentico spirito di servizio, raccolta in un prezioso libro di 100 pagine e tante foto, intitolato «Il cuore d’oro», presentato il 7 marzo scorso in sala don Tamis ad Agordo. Impossibile riportare i tanti nomi dei protagonisti della vita della sezione che sono stati però puntualmente nominati e ricordati anche attraverso le im-magini di una proiezione curata da Dino Bridda, oltre che nel momento della consegna del libro ai fondatori, ai segretari e ai soci o loro familiari presenti.

«Non soliti ad apparire in pub-blico se non nel momento della donazione», ha detto il segretario sezionale Massimo Della Lucia, «abbiamo voluto condividere con tutta la comunità questo momen-to, perché la storia di un sodalizio di volontariato come il nostro, che abbiamo voluto raccogliere e raccontare a futura memoria in questo piccolo libro, curato con paziente e disinteressato impegno da Loris Santomaso, coinvolge necessariamente la comunità in cui si è dipanata negli anni, in una felice simbiosi basata

sul concetto più che mai attuale che “…è donando che si riceve e il loro oggi potrebbe essere il nostro domani”». Della Lucia ha quindi sottolineato come «il dono del sangue sia infatti un gesto di consapevolezza e di solidarietà nei confronti dei bisogni essen-ziali, anzi vitali, dell’uomo, che rappresentano oggi una realtà sempre più drammatica e urgente, alla quale le istituzioni non riesco-no più a dare risposte esaurienti senza il volontariato». Dicendosi certo che tale consapevolezza

è ben presente nella nostra gente che continua a donare con generosità il proprio sangue e a impegnarsi in vari altri ambiti della solidarietà, il segretario ha brevemente richiamato ai presenti l’attività di sensibilizzazione e pro-selitismo svolta dalla Sezione sul territorio al fi ne di avere sempre nuovi soci per poter fare fronte alle crescenti richieste di donazione di sangue.

Ha ricordato in proposito gli in-terventi di sostegno a favore degli associati, tendenti a mantenere

Il segretario Massimo Della Lucia consegna il libro a Aldo De Bastiani (unico superstite fra i fondatori), poi anche segretario.

La copertina del libro, ideata dall’artista Albino Mezzacasa, con grafi ca di Gabriele Riva.

Presentata il 7 marzoUNA STORIA DAL CUORE D’ORO

I 55 anni della Sezione di Agordo dei donatori di sangue

Un libro a Marino Maschio, segretario per tanti anni e do-natore benemerito ancora in attività con 98 prelievi.

alto il senso di appartenenza e l’identità dell’associazione, come pure l’impegno dell’adozione a distanza per una bambina bra-siliana, l’attenzione alla Cucchini Associazione Agordino alla quale è stato devoluto il ricavato della piccola lotteria svolta in occasione del pranzo sociale e la presenza, lo scorso 7 agosto 2013, a una serata di “Agordo-baleno” con un piccolo stand in piazza della Libertà e distribuzione di dépliant informativi sull’associazione e sul dono del sangue.

Dopo aver rivolto un ringra-ziamento agli enti (Bim Piave, Comunità Montana Agordina, Comune di Agordo) e alle per-sone che hanno generosamente contribuito alla realizzazione del libro, Della Lucia ha ricordato con soddisfazione che nel 2013 hanno aderito alla Sezione sedici nuovi soci, portando il numero degli attivi a 183 donatori attivi, con 268 prelievi effettuati, facendo

infi ne appello a tutti gli «uomini e le donne di buona volontà, che sono nella condizione e nello spi-rito di farlo, di valutare con favore l’adesione alla nostra associazio-ne e di donare il proprio sangue. Questo, anche perché ogni anno c’è il bisogno di un ricambio dei soci che per vari motivi (età o salute) devono lasciare, sia per continuare “il dono di 55 anni alle genti agordine”».

Scegliere di donare il sangue, insomma, è una buona occasione per dimostrare la propria sensibili-tà e il proprio senso di solidarietà e di partecipazione «alla vita».

Si è quindi proceduto a ri-cordare i fondatori, che sono stati anche segretari: Gigi Lise, Alessandro Perego, Pompeo De Poli «l’apostolo del sangue», Eros Cattadori e Aldo de Ba-stiani, unico superstite, nonché Giuseppina Mattei Tissi; quindi gli altri segretari: Mario mèrica Tomè, Viviana Paganin, Corrado chicco Cattadori, Renzo Fasolin, Imerio D’Incà, Marino Maschio e infi ne le 57 medaglie d’oro con 50 donazioni e gli otto benemeriti con 75 e più prelievi: Giorgio Favero (90), Oddone topo Zasso (88), Silvano Peloso e Giancarlo ba-canét Fusina 77), Giuseppe Della Lucia (87), i fratelli Umberto (93) e Mario (84) rochét Tomè e Marino Maschio (98), senza dimenticare i medici Aurelio Tonegato e Tarcisio Rinaldo e «il prete donatore» don Mario Vallata.

Ai presenti o ai loro famigliari è stato infi ne fatto dono del libro come pure ai sindaci Bruno Zanvit di Voltago, Loretta Ben di Taibon, Corrado Cattadori in rappresen-tanza di quello di Agordo e a Bruno Lavina, vice presidente dell’ABVS, che si sono complimentati per la pregevole pubblicazione e hanno ringraziato i soci della sezione per il loro continuo e insostituibile servizio umanitario.

Echi di Agordo22 Pasqua 2014

cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina

È stata una bella sorpresa per tutti la grande partecipazione di gente alla presentazione della monografi a «Dipinti murali» del giovane artista falcadino Dunio, avvenuta sabato 9 novembre in sala don Tamis.

Che il bravo pittore godesse di tanta stima non solo nell’Agor-dino, era cosa risaputa in virtù di una ormai ventennale attività svolta anche in Italia e all’estero, ma vedere la sala convegni di via 27 aprile, gremita di amici ed esti-matori, accorsi da varie località, nonostante la pioggia battente, è stata la testimonianza di un affetto, di un’ammirazione e di una riconoscenza che nemmeno lui si poteva immaginare.

L’incontro, coordinato da Gianni Santomaso, è stato vario e pia-cevolissimo, diviso in due parti: la prima dedicata interamente a Dunio e alla presentazione della monografi a-catalogo delle sue ottanta opere murali, curata dal famoso storico dell’arte trentino Maurizio Scudiero e con una prefazione dell’editore e scritto-re Bepi Pellegrinon; la seconda riservata invece alla vernice della 5a edizione del progetto “Agordo Paese del Graffi to” che vede Dunio nelle vesti di ideatore, di direttore artistico, di artista e di motore di tutta l’iniziativa.

Senza dubbio centrata la rifl es-sione che Gianni Santomaso ha voluto condividere con gli astanti, considerando la loro ampia pre-senza non solo come espressione di apprezzamento per l’arte di Dunio, o forse di curiosità per

qualcuno, ma soprattutto di ami-cizia e di un senso di gratitudine nei suoi confronti. «Perché Du-nio» ha rifl ettuto Gianni «come rivela Scudiero nell’ampia ‘storia’ riportata nel libro, è un artista del territorio e nel territorio, un artista popolare, nel senso più positivo del termine, che sta in mezzo alla gente, che si interessa di quello che accade attorno a sé, sia esso arte, politica, sport, manifestazio-ni tradizionali.

Non un artista snob, non uno che dipinge per sé e per una cerchia di eletti deputati ad ap-prezzare la sua opera o solo per il compenso, non è un artista che racchiude la sua esperienza artistica solo in opere di caratte-re intimistico, ma che racconta le storie del suo territorio, della sua gente. Con quante scuole ha collaborato?

Quante associazioni ed enti gli hanno chiesto aiuto per abbellire i propri paesi, per promuoverli

attraverso delle cartine artistiche? trovando sempre la sua pronta e generosa disponibilità Si dirà che lo ha fatto anche per promuovere se stesso e la sua arte, ma di sicuro lo ha fatto principalmente per dare qualcosa al territorio, per incontrare la gente, conoscerla, viverla, avere uno scambio che va ben oltre il lato economico. Quello che stupisce di Dunio è la sua disponibilità e il suo saper dire grazie».

Bepi Pellegrinon, che ha editato l’opera con la sua Nuovi Sentieri assieme all’Union Ladina Val Bióis, ha poi ricordato di aver seguito e sostenuto sempre con convinzione il cammino di Dunio, mentre Maurizio Scudiero ha rive-lato di essersi imbattuto in lui nel 1999 su segnalazione del grande pittore di Mezzano e allievo di Picasso, Riccardo Schweizer, che lo portò a vedere uno dei primi affreschi di Dunio alle ex scuole elementari di Falcade, «Il drago di Cima Pape». «Mi colpì, però, un’osservazione di Riccardo» ha detto Scudiero «che mi fece notare le ‘case rustiche’ presenti nell’opera, affermando: “Vedi? Qui c’è l’attenzione per il territorio, per la vecchia architettura nostra. Qui c’è il Genius Loci!”.

Come tutti i grandi artisti, i grandi intellettuali, Schweizer ci aveva visto dentro. Aveva capito subito quello che noi (almeno chi non conosceva Dunio direttamen-te) avremmo capito col tempo». Per il critico comunque, dopo essersi formato alla scuola di Schweizer per il colore e a quel-la di Vico Calabrò nella tecnica dell’affresco, Dunio ha saputo crearsi una propria identità ben precisa riconosciuta da tutti e dimostrata nei tanti «racconti» dipinti su altrettante pareti un po’ dovunque.

Molto gradita quindi la sorpresa che Gianni Santomaso ha voluto fare a Dunio proiettando e leggen-do una ventina di frasi rivoltegli da altrettanti piccoli alunni con i quali ha operato nelle scuole agordine.

Sabato 9 novembre. Da sn. Gianni Santomaso, Dunio, Maurizio Scudiero e Bepi Pellegrinon.

La sala don Tamis gremita di gente per la presentazione della mono-grafi a dell’artista falcadino.

Introdotta da Roberto Chissalè, presidente dell’Us Le Ville che ne segue l’organizzazione, è stata quindi presentata, attraverso un fi lmato a cura di Italo Schena e Loris Santomaso, la quinta edi-zione 2014 del progetto «Agordo paese del graffi to», felice iniziativa nell’ambito della tradizionale sa-gra del fanciullo a San Vincenzo di Prompicai di Agordo, che dal 2010 ha già prodotto otto pregevoli opere su altrettante pareti di case del villaggio, con il coinvolgimento anche di altri affermati artisti oltre che degli alunni della primaria.

Si può dire, quindi, che quella sera Dunio ha ricevuto a sua volta il giusto tributo di riconoscenza per la sua bravura, certo, ma anche per il suo impegno attivo e costruttivo nella comunità, rap-presentata del resto anche dalla «tabula gratulatoria», riportata nel catalogo (stampato da Antiga), sottoscritta da tanti appassionati d’arte e amici che gli hanno così voluto esprimere fi n da subito stima e apprezzamento.

«Ora, dopo questo importante traguardo» ha concluso Gianni Santomaso al termine degli inter-venti dei sindaci di Agordo, Gavaz, di Falcade, Costa e del presidente della Cma, Luchetta, «ti si aprono davanti tante e nuove strade. Ma noi confi diamo che tu possa continuare ad essere a lungo il nostro “Genius Loci”».

Sala don Tamis gremitaPer il catalogo di Dunio e...

La copertina della monografi a.

Echi di Agordo 23Pasqua 2014

Ancora una volta, la capiente sala don Tamis di via 27 aprile si è riempita di gente per un evento semplice, ma carico di significati, artistici e umani assieme. All’inaugurazione di sabato 14 dicembre della mostra fotografi ca dedicata allo scul-tore Tita Zasso, nel decennale della morte, si è avuta la più bella dimostrazione di come il suo ricordo rimanga vivo non solo nella comunità di Agordo, dove era nato nel 1943 e dove viveva dopo l’esperienza di emigrante in Svizzera, ma an-che fra i tanti amici che con la sua simpatia e la sua generosità si era conquistato e che sono accorsi numerosi all’apertura della splendida rassegna di immagini e di alcune fra le più importanti opere scultoree, allestita dal Circolo fotografi co agordino «Gigia De Nardin» e dai famigliari di Tita.

Una mostra per rendere omaggio a un personaggio po-polarissimo e dal cuore grande, benvoluto e stimato da tutti, an-che per il non comune ottimismo e altruismo con cui ha vissuto

intensamente i sessant’anni del-la sua esistenza, seppur segnata per un terzo dalla tribolazione del male che non perdona e che ha minato alla fi ne la sua pur forte fi bra montanara.

Brevi e sobri sono stati nell’occasione gli interventi di Maurizio Baratti, presidente del Circolo fotografi co, della fi glia Nadia Zasso (che ha ringraziato i collaboratori anche a nome della moglie Jacqueline, presente in sala), del sindaco di Agordo, Renzo Gavaz (visibilmente commosso), di Barbara Fontani-ve in rappresentanza della Cma e degli amici Loris Santomaso e Dino Bridda i quali, assieme a Toni Pampanin, avevano curato la pubblicazione di una mono-grafi a in occasione della mostra che la Comunità montana gli aveva organizzato nell’estate 1995. Particolarmente sentito ed emozionante il pensiero di Bridda che ha indicato nei trucioli, posti alla base di una scultura, l’essenza dell’animo semplice del Tita, ma anche la sostanza della sua vita e della sua opera, carica di poesia e di signifi cati profondi e che, in quanto montanaro, non poteva che prorompere dal prodotto vivo della pianta. «Siate orgo-gliosi» ha detto rivolgendosi agli agordini «di questo fi glio della nostra terra, conservatene la me-moria e cerchiamo di imitarne, riconoscenti, l’esempio d’arte e di umanità che ci ha lasciato col sorriso della sua bontà». Il «gra-zie» al Tita è stato rivolto infi ne con l’applaudita proiezione di un fi lmato in cui Italo Schena ha raccolto vari momenti pubblici della vita dell’artista.

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...per la mostra di Tita Zassonel decennale della morte

Sabato 14 dicembre. Da sn.: il sindaco Renzo Gavaz, Loris Santo-maso, Nadia Zasso, Dino Bridda e Maurizio Baratti.

Malghe Agnèr, estate 1999. Anche l’allora vescovo di Belluno-Feltre, Pietro Brollo si era complimentato con il Tita e, sotto, una visione della sala don Tamis con la gente accorsa per l’inaugurazione della mostra. LE FOTO

di questo numero di “Echi” sono di, o fornite da:

Federico Costa, Eliofoto Luly Della Lucia, Agordo Foto, Ga-briele Bernardi, Giuliana Da Ronch, Italo Schena, Giordano Larese, Loris Conedera, Gianni Santomaso, don Fabiano Del Favero, Confr. BV Salute, San-dro Zasso, Corrado Cattadori, Marino De Dea, Barbara De Menech, Luana Gavaz, Laura De Toffol, Mario e Sonia Scus-sel, Giovanni Dal Col, Roberto Soramaè, Scuola d’Infanzia, Toni Pampanin, ARCA Gabriele Fogliata, ADA, Dunio, Giorgio Farenzena,Archivio: Loris Santomaso, Da-rio De Nardin, Silvano Peloso.

Echi di Agordo24 Pasqua 2014

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Il traguardo dei trent’anni di attività, felicemente raggiunto dall’Università degli Adulti/Anziani di Belluno, è stato ricordato dal presidente, don Attilio Menia, con un’appro-fondita ed esaustiva analisi dei risultati ottenuti, sia sotto l’aspetto didattico dell’appren-dimento che sotto quello umano e socializzante, che qualifi cano in modo assolutamente positivo l’istituzione culturale.

Ricordo che allora, trent’anni fa, un amico di Agordo, da poco pensionato, ritornava da Belluno raccontando con vivo entusiasmo delle tante belle cose che aveva appreso partecipando alle lezioni della “Università”.

Un entusiasmo che ci aveva subito incuriosito, ma ancor più ci aveva attratto il termine “Università” a Belluno! La meraviglia veniva anche dal fatto che quella persona, pur di vivace e pronta intelligenza, non aveva potuto avere prece-denti scolastici importanti. Eb-bene, quella nuova esperienza aveva determinato in lui dei mutamenti nell’approccio al dialogo, rendendolo più vario, più approfondito; veramente in quel breve tempo aveva matu-rato un impensabile amplia-mento delle sue conoscenze.

(Mi piace ricordare in parti-colare oggi quella cara persona con affettuosa ammirazione: il Nani Tomè che purtroppo ci ha lasciati lo scorso 1° marzo).

La constatazione di questa sua crescita culturale, la sua voglia di partecipare e di impegnarsi aveva suscitato in me il bisogno di essere a mia volta partecipe e il desiderio di raggiungere al più presto

quel punto della vita in cui gli impegni lavorativi cessano e diventa possibile gestire al meglio il proprio tempo libero: la necessità, insomma, di fare qualcosa di nuovo, di attraente e stimolante, di attuare quei sogni nel cassetto che fi nora erano rimasti tali.

Quel tempo arrivò nel 1996 e potei fi nalmente partecipare alla neonata sezione di Agordo dell’Università, fortemente voluta dall’allora arcidiaco-no monsignor Lino Mottes, grazie alla quale, debbo dire, ho potuto attualizzare quegli

svolta solo nelle aule: abbia-mo trovato ottime guide nelle gite, che ci hanno fatto gustare l’arte, l’architettura, la storia, le bellezze ambientali, il sa-per guardare verso un futuro pieno di novità che certo, da soli, non avremmo mai potuto immaginare.

Certamente il merito va a chi ha saputo insistere in tal senso, a coloro, come i preparati e generosi docenti, che hanno offerto il proprio sapere, uni-to a un’indubbia capacità di coinvolgimento. Anche alcuni giovani laureati sono stati capa-ci di donare i loro freschi studi con bravura, arricchendoci di nuove conoscenze scientifi che e relazionali e accrescendo nel contempo il loro bagaglio per-sonale mediante l’incontro con persone cariche di memoria e di esperienze, ma propense al rinnovamento e a un invecchia-mento attivo e utile.

Il 4 febbraio abbiamo iniziato il 2° trimestre di questo diciot-tesimo anno con una apprezzata lezione del nostro presidente e seguiremo fi no a maggio, prevalentemente in sala don Tamis, gentilmente concessa dalla Comunità montana agor-dina, con altri incontri che svilupperanno in noi ulteriore cultura e umanità e la gioia di poter esserci, di fare e poterlo fare anche per gli altri.

Noi ci siamo, siamo in tan-ti, abbiamo raggiunto i 120 iscritti, ma vorremmo essere di più, per cui invitiamo tutti a condividere questa nostra «voglia di crescere».

Gabriele Bernardi

SEDICO – In passeggiata con Gianni De Vecchi verso il Castellier di Noàl.

Nel 30° dell’Università A/Adi BellunoLa nostra sezione compie 18 anni

Maggiorenni, ma… con la voglia di crescere

SANTA FOSCA – In visita ai tesori d’arte sacra dell’Alto Agordino.

approfondimenti culturali, quell’avvicinamento al senso critico, quella capacità di cre-scita interiore, ma soprattutto quella condivisione di nuove relazioni interpersonali, che per la mia preparazione pret-tamente tecnica, non avevo mai potuto acquisire e quindi godere.

In quest’anno accademico, il 18°, (funestato tristemente dall’improvvisa morte del nostro giovane e valente inse-gnante Claudio Mei, cui va il nostro riconoscente ricordo), la sezione di Agordo è diven-tata dunque… maggiorenne, e posso affermare con certezza che la nostra istituzione, così concepita, si è fatta promotrice della crescita della persona in modo libero, privo di ideologie di appartenenza, ma attraverso la condivisione di valori e sulla base degli esempi e degli stimo-li migliori provenienti dalla sto-ria, dalla letteratura, dallo sport, dalle tradizioni non solo locali, nonché dalla liberazione della propria creatività attraverso la partecipazione a laboratori con interessi diversi, dall’arte, alla fotografi a, all’informatica.

Un’attività d’insegnamento, pertanto, non necessariamente

Echi di Agordo 25Pasqua 2014

LA CAMPAGNA DI SCAVOARCHEOMETALLURGICO

ALLE LOPPE IN VALLE DEL MIS

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Dall’8 al 13 luglio 2013, dopo i saggi effettuati lo scorso anno in località Le Loppe nell’alta Valle del Mis, ARCA ha organizzato nel sito la prima campagna di scavo vero e proprio; il luogo è ricordato nel tempo come sede di antica attività metallurgica.

Anche quest’anno l’indagine è stata condotta sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e ha avuto come direttore scientifi co il nuovo funzionario di zona, la dott.ssa Cinzia Rossignoli; la direzione dello scavo è stata assegnata all’archeologo dott. Luca Rinaldi affiancato dal socio dott. Ivan Minella che ha gestito i rilievi topografi ci e fotografi ci.

Sia la campagna di saggi del 2012 che lo scavo del 2013 sono stati realizzati grazie al contributo economico de-terminante del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave di Belluno; a questo proposito ringraziamo, per il supporto dato al progetto, Bruno Zanvit sindaco di Voltago Agordino e presidente di Vallata del Bim; anche il Comune di Go-saldo, sul cui territorio insiste il sito, ha promesso un contributo per fi ne anno (questo risulterà essenziale per far quadrare i conti del bilancio del Gruppo).

Sulla base delle evidenze emerse durante i saggi dello scorso anno, in due occasioni sono stati defi niti il numero delle aree da indagare e la loro lo-calizzazione: durante l’incontro avvenuto in primavera presso il Dipartimento di Geoscienze di Padova, tra il gruppo del prof. Artioli, la funzionaria della So-printendenza Rossignoli e Arca, e nel sopralluogo effettuato alle Loppe dalla stessa Funzionaria assieme agli archeologi.

Lo scavo si è così concentra-to sulle zone da noi chiamate l’una, Roggia-est e l’altra, Costa Fusina.

Al termine dei saggi effettuati lo scorso anno, avevamo ipotiz-zato che nei pressi della prima area, dove era stata esposta una sezione con terre scottate, potesse essere localizzato il forno fusorio; mentre nella se-conda, dove erano emerse due fondamenta poste tra loro ad angolo retto, ci fosse in antico

un piccolo edifi cio legato alle attività dei lavoratori del sito metallurgico. Sia sulla scorta dei dati ricavati dai documenti esistenti, che dall’analisi C-14 del carbone prelevato nella se-zione della Roggia e analizzato a cura del Dipartimento di Ge-oscienze, era stato individuato, quale periodo delle attività me-tallurgiche, la seconda metà del 1400 fi no alla fi ne del 1500.

Con la campagna di quest’an-no, si intendeva anche verifi ca-re, nella zona Costa Fusina, la causa della anomalia positiva individuata precedentemente col geomagnetometro del Di-partimento.

Al termine della campagna di scavo 2013, in attesa dell’ela-

borazione dei dati raccolti, il Gruppo ipotizza che, in zona Roggia, possano essere esi-stite almeno due aree contigue di arrostimento del minerale di rame e mentre nell’altra zona, nonostante siano emerse con-sistenti e impreviste strutture murarie, non si ha ancora idea di quale fosse il loro utilizzo; riguardo invece all’anomalia magnetica, non si è raggiunta la profondità necessaria all’indivi-duazione della sua origine.

Nel corso dello scavo, du-rante entrambe le campagne sinora effettuate, sono stati ritrovati frammenti ceramici in corso di studio che risulteranno determinanti per la datazione del periodo di attività metallur-

gica svolta a Le Loppe.Importante anche in questa

l’indagine è risultata la parte-cipazione di studenti/laureati in archeologia dell’Università di Padova che, dotati di nozioni teoriche, di varie esperienze di scavo e di tanta buona volontà, hanno permesso la riuscita della campagna; eccone i nomi: Alessandro Mazzariol, Andrea Ziglio, Filippo Favilli e Florencia Cabral.

Di nuovo, ulteriore e prezio-so contributo è stato quello apportato da collaboratori del Dipartimento di Padova, ap-partenenti al gruppo di ricerca del prof. Gilberto Artioli; si tratta delle due dottoresse Ivana An-gelini e Rita Deiana; la prima ha effettuato la campionatura del materiale prelevato dalle diverse unità stratigrafi che della sezione Roggia-est e l’altra ha eseguito una serie di prospe-zioni geo-elettriche nella zona Costa Fusina, sui cui risultati riferiremo a tempo debito.

Anche quest’anno, quindi, ringraziamo il Dipartimento padovano per l’ulteriore fatti-vo appoggio dato alla nostra iniziativa.

Auspichiamo che, in un prossimo numero del nostro Notiziario, possa essere propo-sto il quadro complessivo delle conoscenze acquisite nei due anni di intervento.

Durante la campagna di quest’anno abbiamo avuto sullo scavo la gradita visita del socio e collaboratore Francesco La-veder, con Lina Zanin, di Chiara De Biasio (e genitori), di Ave Morassi e Moreno Secchiari, e inoltre di Paolo Viel, Ugo Dalla Longa, Carlo Mondini, Pier-giorgio Cesco Frare, Nicoletta Barazzuol, Anna Rorato, dei sindaci di Taibon, Loretta Ben e di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste, con l’assessore Omar Rech.

Il Gruppo ARCA è stato pre-sente con i soci Manlio Mone-stier, Gabriele Fogliata, Mirella Munaro, Mara Della Vecchia, Enzo Galeone, Manuel Cone-dera, Graziano Ronchi, Elio Bordignon e Maurizio Olivotto che ringraziamo sia per il contributo nell’opera di scavo, ma soprattutto per la gestione dell’organizzazione logistica del campo di lavoro.

Non dimentichiamo certo il giornalista Gianni Santomaso, che con il suo articolo sul Cor-riere delle Alpi ha reso nota la nostra iniziativa e ha soddisfatto le richieste dello sponsor, il BIM-Consorzio di Belluno.

Il Gruppo ARCA

Sezione delle zone di arrostimento del minerale di rame.

Ultimo giorno di scavo, con visitatori.

Echi di Agordo26 Pasqua 2014

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È iniziato bene il calendario annuale di uscite delle allie-ve di ADA, l’Associazione Danza Agordina. Per i gruppi più «grandi» c’è stata infatti una partecipazione con grosse soddisfazioni a vari concorsi e rassegne. Il 15 febbraio scorso, a Castelfranco, il «Modern jazz 5» ha danzato in un concorso nazionale, ripreso anche dal tg3 regionale, classifi candosi al 7° posto, mentre il 23 successivo il «Hip Hop 2» si è esibito a Ber-gamo, a una rassegna – concorso interregionale, vincendo il 1° premio nella propria categoria e ricevendo il premio della giuria di qualità per la «miglior presenza scenica» (su 41 core-ografi e). Un secondo gruppo di danza moderna, il «Modern jazz 2», ha a sua volta effettuato nella stessa città un’apprezzata esibizione.

Bergamo è una meta tradizio-nale per ADA, gemellata da oltre 15 anni con «Oltre la danza» condotta da Erminia Campana, che si è complimentata con le ragazze (e con i ragazzi che, pur pochi, danno una marcia in più ai gruppi) e con le loro insegnanti, Roberta Reolon per la danza moderna e Tamara Cecchin per l’hip hop e con la coreografa Valentina De Mari.

Inoltre il 28 febbraio, sempre il «Modern jazz 5» è stato pre-sente alla rassegna regionale AICS, svoltasi al teatro Verdi di Padova, ballando egregia-

mente e vincendo due borse di studio per degli stage estivi, che valorizzeranno senz’altro le ragazze nella loro disciplina. Il successivo 15 marzo il medesi-mo gruppo ha preso parte anche a un altro concorso nazionale, a Piove di Sacco (PD), al quale era presente pure il gruppo di danza moderna formato dalle ragazze universitarie le quali nei week end tornano a casa e continuano a praticare con costanza la dan-za. Proprio loro, in tale uscita, hanno conquistato un ottimo 2° posto vincendo una borsa di studio che le porterà per una settimana a Lignano Sabbiadoro la prossima estate.

Sono sicuramente anche que-sti riconoscimenti a motivare e spingere le ragazze a impegnarsi nelle lezioni e a essere ripagate dalla soddisfazione di poter danzare ed essere applaudite in teatri di assoluto prestigio, al di fuori del contesto abituale. Non di meno tutto ciò è di buon au-spicio per le allieve (e gli allievi) di ADA (attualmente ben 158), che affrontano ogni anno realtà e ambienti nuovi, ma soprattutto sarà di stimolo alle più piccole e alle nuove leve, motivandole a proseguire profi cuamente nel loro percorso.

Ora si stanno concentrando per il consueto saggio di fi ne anno, l’ormai tradizionale ap-puntamento di agosto sul Broi con «Agordo danza l’estate», giunto alla 19a edizione.

Il gruppo Hip hop 2.

Cominciato per ADAUn anno di soddisfazioni

Il Modern jazz 5 e, sotto, il Modern jazz 6.

IL 1° MAGGIOCOME SEMPRE

TUTTIA RIF

I Bòce da Rif vi aspettano alla tradizionale sagra di San Giuseppe artigiano.

Giovedì, primo maggio, festa nazionale del lavoro, vi aspettano numerosi su a Rif per passare una giornata all’insegna del divertimento, del folclore, dell’amicizia e della solidarietà.

Anzitutto, alle 11.00 per la S. Messa celebrata nella bella e suggestiva chiesetta alpina e successivamente per la pesca di benefi cienza, il mercatino delle mamme (dalle mani d’oro), quello agricolo e arti-gianale e la frasca con polénta e valch a pède.

Nel pomeriggio aspettano come al solito la folta schiera di bambini per l’avvincente e divertente Caccia al Tesoro per le”canesèle” del villaggio, la tombola diretta dal loro

amico “Pino”, il tiro al gòt, altri giochi.

Per fi nire, la sera, la cena, con piatti tipici e con canti e balli all’aperto accompagnati da Eros e Oscar e, come sempre, da tanta allegria, che a Rif non manca mai.

Echi di Agordo 27Pasqua 2014

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A febbraio gli alunni delle classi quinte della Scuola Pri-maria “T.L.Burattini” di Agordo hanno iniziato il percorso per la realizzazione della quinta edizione del progetto “Agordo paese del graffi to”.

Il Direttore artistico Dunio Piccolin, che da anni dà di-sponibilità e competenza alle scuole, in collaborazione con le insegnanti Lidia Zanin, Daniela Lena e Chiara Andrich, ha coin-volto i ragazzi nelle sue lezioni, spiegando la storia del graffi to e la sua antichissima tecnica di lavorazione. Una volta poste le basi, ha iniziato il lavoro

“Agordo, paese del graffi to”5a puntata

Il progetto continua...

Milanese di nascita, l’ar-tista ora vive in Valsassina a Introbio in provincia di Lecco. Dopo il consegui-mento del diploma in tecnica grafi ca e pubblicitaria, ha lavorato una decina di anni come disegnatrice cartografa presso uno studio di Milano.

Manuela Sabatini, alle prese con un’opera dedicata a papa Giovanni XXIII, che sarà pro-clamato santo il 27 aprile.

Scappata dalla città, si è de-dicata ad approfondire varie tecniche pittoriche, dall’af-fresco alla pittura su tessuto. Esperta erborista, elemento che probabilmente ha guidato la sua mano e il suo occhio nella rappresentazione di pa-esaggi naturali, negli ultimi anni si sta dedicando con successo alla realizzazione di dipinti murali in vari comuni lombardi. Lo scorso anno ha partecipato alla manife-stazione “Sgraffi ti a Casoli “, promossa dal Comune di Camaiore, in provincia di Lucca.

Il suo graffi to verrà realiz-zato, a Tóccol, sul vecchio “casèlo” dove, fi no ad alcuni anni fa, venivano prodotti burro e formaggio. L’opera guarderà la bella fontana di pietra che, con il suo scorrere è stata protagonista e nel con-tempo testimone della nostra vita contadina. Il tema, infatti, sarà proprio incentrato sulla lavorazione del latte, attività importante nella tradizione storica delle nostre vallate.

Il progetto avrà, come sem-pre, il sostegno dell’ USD Le Ville, del Comune di Agordo, della Pro Loco, della Cassa Rurale Val di Fassa e Agor-dino e del Consorzio BIM Piave.

Il giorno della Sagra di San Vincenzo sarà a disposizione anche una mappa illustrata da Dunio che farà da guida a tutti coloro che intendono partecipare alle numerose iniziative e che vorranno ammirare gli ormai numero-si graffi ti che abbelliscono le pareti del villaggio di Paréch.

deve fare quello che è meglio per te”. Infatti l’opera, che verrà realizzata dagli alunni nei giorni precedenti la Pasqua, vuole essere una sorta di omaggio alla signora Marilena Barison che per più di quarant’anni ha esercitato, con amore e dedi-zione, la professione di maestra elementare.

Come sempre i lavori realizza-ti dai ragazzi per la progettazione del graffi to verranno esposti il giorno della Sagra di San Vincenzo e prenderanno parte all’ormai consueto “Concorso di disegno” in ricordo dell’amico scomparso “Tita Zasso”.

di preparazione del materiale utile alla realizzazione pratica dell’opera.

Quest’anno il muro prescelto si trova affacciato alla vecchia e suggestiva piazzetta di Paréch, sull’abitazione dei signori Bari-son che, amanti della montagna, dalla città di Mira sono venuti ad abitare nella conca agordina.

Il tema, incentrato sempre sulla fi gura del fanciullo, si è ispirato all’articolo 3 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia del 20 novembre 1989: “Quando un adulto ha a che fare con te,

Novità di quest’annoGli alunni, hanno pensato

di ideare un personaggio che possa fare da logo al progetto. II Framónt, che da sempre vi-gila sulle frazioni di Farenzena, Paréch, Prompicai e Tóccol ver-rà “sgraffi ato” su dei pannelli e, in versione animata, indicherà al pubblico la direzione da seguire per poter vedere le nuove opere eseguite.

A questa quinta edizione dell’iniziativa parteciperà, su in-vito del Direttore artistico, anche l’artista Manuela Sabatini.

Barbara De Menech

Il bozzetto del graffi to che verrà realizzato dai bambini con Dunio.

Echi di Agordo28 Pasqua 2014

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Carissimi Lettori di Echi,eccoci qua con le ultime noti-

zie dal nostro sodalizio canoro. Avrete letto sicuramente, nel precedente numero del bollet-tino, del nostro riuscitissimo concerto del 26 dicembre u.s. con il gruppo vocale dei Voce-versa di Biella. Peccato per il maltempo che non ha permesso a tutti gli interessati di interve-nire, comunque resta il ricordo, per chi c’era, di una serata di ottime e originali esecuzioni musicali.

Come dico sempre anno nuovo progetti nuovi, così il 2014 è cominciato con l’avvio della registrazione del nuovo CD del Coro che pensiamo possa uscire il prossimo anno. Abbiamo creduto fosse ora di puntualizzare, con una registra-zione, il cammino che il gruppo ha percorso dal febbraio 2008 cioè da quando ne ho assunto la direzione artistica. Tutti insieme abbiamo deciso di intraprendere questa iniziativa come stimolo di studio e miglioramento, ben sapendo che sicuramente fare-mo il massimo per ottenere un buon risultato e che nonostante tutto non ci sarà possibile otte-nere la perfezione. Questo pro-getto è una sfi da alle avversità che caratterizzano questo mo-mento del Coro Agordo e voglio approfi ttare di questo spazio per fare delle considerazioni puramente personali, porre dei quesiti ai quali mi piacerebbe

considerazioni.Siamo rimasti in 20 (21 con

me, 22 con Cesare fotografo) e nonostante si cerchi quasi quo-tidianamente di trovare nuovi cantori sembra che siano ormai una categoria estinta (credo che chiederò l’intervento del WWF) e non è possibile reclutarne.

Tutti gli interpellati si dichia-rano appassionati di canto ma : 1) stonati, 2) senza un minuto di tempo libero, 3) preoccupati di assumere un impegno, 4) troppo giovani per un coro di anziani con un repertorio vetusto (se non entrano giovani è diffi cile però cambiare rotta), 5) troppo vecchi e quindi senza voce, 6) non ha conoscenza di lingue straniere… ecc., potrei riempire due fogli interi di scuse.

Che dire… rispetto per mia natura le opinioni e le scelte altrui ma frequentando altri ambiti corali, specialmente della bassa veneta, vedo una situazione completamente diversa. Piccoli paesi hanno gruppi di giovani che cantano il repertorio della SAT, cori di ragazze poco più che ventenni cantano madrigali e musica rinascimentale mentre cori composti anche da “giovani” 50enni approcciano brani pop o gospel… ecc. e anche qui potrei continuare… Quindi la doman-da sorge spontanea: cosa frena

gli agordini a tentare di provare un’attività che ti permette di trascorrere del tempo in modo costruttivo in comunità, impe-gnati in qualcosa che è molto di più di cantare ma è fare cultura, imparare cose nuove, aprire gli occhi su mondi nuovi, tenere in allenamento il cervello e, come dimostrato anche da ricerche scientifi che, allena respiro e cuore… So che non tutti amano la musica corale, soprattutto quella popolare, ma non credo che in tutta la vallata agordina ci siano solo 20 persone che vogliono provare a cantarla. È una questione di pura statistica. Forse non abbiamo “appeal”.

Quando chiedo a qualche giovane di provare il più delle volte ricevo in cambio una bella risata e la frase: “Non mi piace il repertorio che fate e poi il vostro è un coro di vecchi”. Ottima risposta! Ma forse

solo se entrasse nel gruppo un solo ragazzo potremmo co-minciare a cantare qualcosa di meno “antico” e sperare che rin-novando i nostri brani potessero arrivare altri giovani. È un cane che si morde la coda e intanto siamo sempre in meno!

È facile guardare da fuori un’Associazione e criticare. È diffi cile portarla avanti quando ci sono queste diffi coltà. Se a queste poi si aggiungono quelle che ci sono (sempre) quando viene a mancare il primo promotore e un’altra persona raccoglie il testimone la strada è veramente in salita.

Cercare la coerenza delle scelte di repertorio, rispettando le caratteristiche del gruppo, inserire brani nuovi, portare cori di eccellenza sul territo-rio per fare cultura… trovare nuove voci. In questi sei anni ho cercato assieme a tutti i componenti del Coro di fare il possibile per andare avanti ma certe volte trovare l’entusiasmo non è semplice.

Ecco perché la registrazione del CD per me è una sfi da e spero vivamente di vincerla assieme ai coristi.

Mi piacerebbe sentire l’opi-nione dei lettori di Echi, vorrei trovare qualche risposta ma sopra ogni cosa vorrei aver scosso l’animo di qualcuno e i prossimi martedì e venerdì vedere qualche viso nuovo in mezzo a noi.

Robera

Chiesa arcidiaconale, 26 dicembre 2013. Coro Agordo e Coro Vo-ceversa, diretti da Roberta Conedera, nel canto d’insieme che ha chiuso in bellezza lo splendido concerto di santo Stefano.

Il coro in cerca di vociInvito della maestra

ai giovani, e a chi ama il bel canto, a farsi avanti

dare o avere risposta e, perché no, togliermi qualche sassolino dalle scarpe.

Ultimamente diverse persone mi chiedono, vedendo le foto delle esibizioni del Coro, se l’esiguo numero di coristi è dovuto ad assenze per malattia o a motivi del momento. Altri mi chiedono perché non cantiamo quasi più brani degli anni andati, altri mi chiedono perché non cantiamo quasi mai ad Agordo o nei dintorni, altri quando cambieremo un po’ repertorio… Tante richieste, tante idee, tante opinioni.

Le risposte dipendono quasi esclusivamente dalle seguenti

Anche don Giorgio, soddisfatto, si complimenta con i due cori per le belle esecuzioni.

Echi di Agordo 29Pasqua 2014

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SEZIONE AGORDINADEL C.A.I.

La relazione di CibienALL’ASSEMBLEA DEL 23 MARZO

Il presidente Antonello Cibien (il cui mandato scadrà nel 2015), nella sua circostanziata relazione ha presentato ai soci tutti i punti dei 365 giorni di attività svolta nel 2013, anno che ha visto il sodalizio agordino al centro dei festeggiamenti per i 150 anni del Cai nazionale. Proprio sul Broi di Agordo, infatti, a settembre era stata montata la cupola geodetica per i collegamenti con le 150 cime dove i volontari avevano acceso i fuochi.

Dopo aver ricordato, con ram-marico, l’avvenuto distacco della sottosezione di Caprile (in Agor-dino adesso ci sono tre sezioni: Agordo, Caprile e Livinallongo, in un momento storico in cui da più parti e su più fronti si invoca l'unità della vallata per essere più forti verso l'esterno), ha passato in rassegna i vari impegni assunti e onorati dal sodalizio nell’anno trascorso, che si possono così sintetizzare.

Circa 1500 soci, due rifugi in quota, nove bivacchi da ispe-zionare, oltre 340 chilometri di sentieri da tenere in ordine, salvaguardia del territorio, promo-zione della montagna, escursioni d'estate e d'inverno per grandi e piccini e tante iniziative cultu-rali, oltre a celebrazioni, ricordi, presenze, rappresentanze, vita sociale.

Senza trascurare anche i problemi: quelli legati al nuovo tesseramento on-line, dei lavori alle opere alpine, del rispetto delle normative sulla sicurezza, dei contributi che stentano ad ar-rivare, delle forze a disposizione che non si rinnovano, della meteo avversa per cui bisogna provve-dere ai danni arrecati.

Tra le comunicazioni all’ordine

del giorno le novità sull’assicu-razione del Cai, le modifi che dell’organigramma sezionale con Dario Dell’Osbel che sostituisce Michele Costantini alla vicepre-sidenza; la convocazione dei delegati anche per il rinnovo del Consiglio Regionale del Cai ad Auronzo il 5 di aprile; l’annuncio dell’emendamento in Regione Veneto, di 2 milioni di euro, per danni da neve (di cui una parte forse giungerà anche al Cai per le opere alpine) e infi ne l’avvio delle manifestazioni per il centenario della Grande Guerra (che però per noi cade nel... 2015).

L'impegno del sodalizio per il territorio locale è stato sottolinea-to ed elogiato anche dalle autorità presenti in sala: il sindaco Renzo Gavaz e l'assessore Cristina Bien per Agordo e l'assessore Silvia Tormen per Taibon.

Tra i soci premiati per la fedeltà alla sezione, oltre a ben 28 ven-

ticinquennali, vanno segnalati i 50ennali Attilio Bressan (Agordo/Malga Ciapèla), Giovanni Chissa-lè (Agordo), Giuseppe Costantini (Agordo), Luigi Rivis (Voltago/Belluno), Sergio Sommacal (Bel-luno), il 60ennale Silvano Peloso di Agordo e i due 65ennali Vincen-zo Vitagliano (di madre agordina), che ha mandato una bella lettera da Napoli, e Parisio Parissenti, recentemente scomparso, la cui

targa è stata ritirata con emozione dal fi glio Gian Battista.

L’incontro è iniziato come ormai da anni nella prima mattinata nella suggestiva e toccante atmosfera della chiesa di San Cipriano, dove il socio don Mario Zanon ha ce-lebrato la Messa, accompagnata dai canti eseguiti con bravura dal Coro parrocchiale di Taibon, che ha favorito il raccoglimento dei presenti e il ricordo affettuoso dei soci deceduti nell’anno: Antonio Campedel (Agordo), Vincenzo Campedel (Agordo), Gianni Dal Molin (Agordo), Dario De Vallier (Caprile), Marcello Orsolin (Tai-bon Agordino), Lina Spat (Agor-do) e il giovane grande alpinista Marco Anghileri, morto sul monte Bianco il 14 marzo.

“Marco - ha detto Antonello Cibien nell’assemblea - era un amico della nostra sezione, da sempre legato alle nostre mon-tagne che tanto amava e dove negli anni ha realizzato grandi imprese e stretto forti amicizie. Di lui ci rimarrà sempre il ricordo della sua bravura, del suo sorriso e della sua semplicità”.

Il presidente Antonello Cibien e Tita Buttol che riferisce sullo stato dei rifugi.

Un quad al Soccorso Alpinonel ricordo di Flavio Bortolato

La premiazione di Silvanio Peloso, socio da sessant’anni.

Semplice, ma piena di ricordi ed emozioni, la cerimonia di sabato 22 marzo al rifugio Carestiato, durante la quale è stato consegnato in dono alla squadra del Soccorso Alpino di Agordo, guidata da Giorgio Faren-zena, un quad, un moderno mezzo utile per le operazioni di soccorso, a ricordo di Flavio Bortolato, grande appassionato delle nostre montagne, morto per infarto, nella zona della Croda Granda, il 15 agosto 2013. Un ammirevole gesto di solidarietà, alla presenza della moglie Maurizia, della fi glia Anna, dei rappresentanti di Condifesa Veneto, dei membri del Soccorso alpino, del presidente della Sezione agordina del Cai, Antonello Cibien, del sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste e dell’arcidiacono di Agordo, monsignor Giorgio Lise, che ha benedetto il mezzo.

Echi di Agordo30 Pasqua 2014

Il Comune premiaGli imprenditori dell’annoe due cittadini benemeriti

L’ormai tradizionale ricono-scimento che l’Amministra-zione comunale, guidata dal sindaco Renzo Gavaz, riserva agli «imprenditori dell’anno», per il 2014 vè stato conferito ad Antonio Pegoraro e a Sante Zandò. La cerimonia di con-segna si è svolta nel corso del Consiglio comunale venerdì 28 febbraio.

Si tratta di due personaggi noti i quali, pur operando in differenti ambiti professionali, hanno saputo distinguersi per intelligente e lungimirante intraprendenza da meritare un omaggio riconoscente della città.

Antonio Pegoraro, nato a Galliera Veneta (Pd) nel 1936, è arrivato nel 1972 ad Agordo rilevando prima il negozio di abbigliamento “El Botegón” di Carlo Bortolini e aprendo poi, nel 1980, lo spazio di vendita a tre piani di via Santa Maria, a lato della chiesa arcidiaconale. Ma prima di Agordo, Pegoraro aveva fatto la «gavetta» lavo-rando durante le vacanze estive nel negozio di tessuti del padre per poi rilevare quello in piazza dei Martiri a Belluno. Conse-guita la patente E, e acquistato un «bilico» di quattordici metri, con il fratello Giancarlo e quat-tro dipendenti aveva intrapreso l’attività di ambulante (durata 11 anni), prima con tessuti e poi con abbigliamento, girando tutti i paesi di montagna, da Cavalese a Tarvisio. Nel contempo aveva pure aperto un grande negozio di abbigliamento vicino al teatro comunale di Belluno.

Sante Zandò, nato ad Agordo nel 1948, si è diplomato perito chimico al Follador nel 1967. Ha lavorato all’inizio per la Durafl ex di Rovereto e, nel 1979, a Montecatini Terme, ha costituito la Verinlegno allo scopo di produrre in proprio vernici per il mercato locale. Un cammino coraggioso che lo ha però portato presto a produrre e vendere in tutto il territorio nazionale, con 23 depositi, dalla Sicilia a tutto il nord Italia, e anche all’estero: prima nel Sud, quindi nell’Est Europa, infi ne in circa 40 paesi di tutti gli altri continenti. Oggi, mentre punta ad allargare le vendite

alla Cina, la Verinlegno conta 81 dipendenti diretti, più vari collaboratori esterni, di cui uno in Taiwan. Sono coinvolti diret-tamente i fi gli dei soci (che oltre a Zandò sono Antonio Bartoli e Piero Marchetti) i quali ricopro-no vari ruoli e rappresentano il futuro dell’azienda.

Come nel 2013, nel corso del Consiglio c’è stato anche un riconoscimento speciale per due persone la cui attività è stata ed è preziosa per Agordo, l’Agordino e la sua gente sia sotto l’aspetto professionale che socio-culturale, meritando la stima e la gratitudine della comunità.

Sono: Gianfranco Mazzolli, perito minerario toscano (è nato a Massa Marittima nel 1932), ma agordino d’adozione, ultimo dirigente tecnico delle miniere

di Valle Imperina chiuse nel 1962, che ha raccolto con in-telligenza e grande sensibilità la storica documentazione del sito minerario, donandola alla città di Agordo a perenne testi-monianza.

Quindi, Italo Schena (nato ad Agordo nel 1934), com-merciante fi no al 31 dicembre 2003, da sempre impegnato nelle realtà sportive, sociali, di

volontariato e culturali agordine (sci, hockey, bocce, teatro, enti del turismo, Sezione agordina del CAI, Donatori di sangue, Circolo “El Brói” dell’Auser e Università Adulti/Anziani), provetto cineamatore che ha immortalato tanti signifi cativi momenti della storia agordina dagli anni ’60 ad oggi, tra cui quello della drammatica allu-vione del 4 novembre 1966.

Sala consigliare 28 febbraio. Da sn.: l’assessore Urpi, Italo Schena, Gian-franco Mazzolli, Sante Zandò, Antonio Pegoraro e il sindaco Gavaz.

AVVISO AI LETTORI

Ricordiamo che “Echi” è sempre disponibile a dare spazio a quanti vogliano collaborare con suggeri-menti, idee, critiche, articoli, ricer-che, ricordi, segnalazioni, fotografi e, documenti, rifl essioni, poesie, reso-conti, cronache del passato, storie di lavoro, di emigranti ecc.

Un invito particolare viene rivolto alle Associazioni culturali, sportive, ricreative e agli altri Enti interessati a segnalare le loro attività e i loro programmi.

Ricordiamo a tutti le scadenze dell’uscita del giornale:- Quaresima- Pasqua- S.Pietro- Tutti i Santi- Natale (Calendario)

Per poter però assicurare una puntuale pubblicazione è neces-sario che il materiale pervenga alla Direzione almeno 20 giorni prima delle suddette scadenze.

Nuovo libro di don Lino Mottes

dedicato alVescovo

Gioacchino Muccin

Venerdì 28 marzo, al Museo diocesano di Feltre, è stato presentata a un folto pubblico, fra cui molti agordini, l’atteso lavoro del nostro arcidiacono emerito, mons. Lino Mottes, dedicato al presule che fu guida pastorale delle diocesi di Bel-luno e Feltre dal 1949 al 1975, per più di 25 anni, in un periodo travagliato per la provincia (Va-jont) e per la chiesa, chiamata ad affrontare le sfi de di una società in continua e talora in contraddittoria evoluzione.

Della sua personalità e dell’opera che promosse, si fa ancora una volta interprete credibile don Lino, che gli fu accanto come segretario per undici anni, dal 1955 al 1966 (senza contare quelli vissuti come arciprete della cattedrale di Belluno), con questo bel li-bro - «scritto, su sollecitazione di molte persone», come dice

in premessa l’autore, «con attenzione critico-storica, ma soprattutto con un senso di grati-tudine verso colui che mi aveva defi nito comes peregrinationis et contubernalis». Un libro «Il vescovo Muccin. Indimentica-bile presenza» (con presenta-zione del vescovo Andrich e ottima stampa delle Grafi che Antiga), che aiuta anche noi a conoscerlo più da vicino.

A presentare le varie sfaccet-tature della personalità di Muc-cin, come descritte nel libro, sono intervenuti, oltre a mons. Andrich che ha ringraziato l’au-tore per “l’affettuosa memoria del cuore”, Enrico Gaz, mons. Pietro Bez, Patrizio De Martin e M. Ferruccio Belli.

Mons. Giacomo Mazzorana, che ha coordinato la serata, il vescovo Andrich e mons. Lino Mottes.

Echi di Agordo 31Pasqua 2014

Giornata splendida, molta gen-te, tanto entusiasmo e interesse. Una cornice ideale domenica 30 marzo per il tradizionale appun-tamento di mezza quaresima con la «Vècia pòpa» sul Brói.

Gli ingredienti per la miglior riuscita della manifestazione, che celebrava il decennale dell’ultima serie anche con una mostra, alle-stita in sala don Tamis, nel ricordo di Toni Guadagnini (1914-1984) protagonista e animatore di innu-merevoli iniziative socio-culturali e folcloriche (fra cui la Vècia Pòpa, lanciata e sostenuta fi n dagli anni ‘60 del secolo scorso), c’erano tutti: il grande pupazzo, alto quasi dieci metri, sceso ancora una volta dal Framónt e dalla Val de Frèla, preparato dall’apposito Comitato promotore guidato dall’instancabile Giorgio Favero, i carri mascherati delle frazioni con le sempre simpatiche scenette, il gruppo folcloristico de «I ladìn del Pói che bala», in attesa del gran fi nale con l’ascolto del temuto testamento, pronunciato come ogni anno dalla «Vècia» prima di dissolversi nel vento attraverso il falò acceso in mezzo al grande prato verde della città.

È mancato forse, a detta di alcuni, quel pizzico di «thrilling» in più, cioè quell’acuto carico di pungente ironia, assieme alle immancabili critiche sul passato e raccomandazioni per il futuro del paese, che da sempre carat-terizza l’evento in un’atmosfera di «suspense», di effetto sorpresa: quali gli argomenti toccati dal testamento, chi avrà nel mirino con la proverbiale satira?

Forse si è fatta sentire un po’ di stanchezza o forse la memo-ria di Toni Guadagnini e del suo animo ben disposto verso tutti per il bene comune, hanno mitigato quest’anno gli strali della «Vècia pòpa».

Per il resto tutto perfettamente riuscito, con pieno gradimento del pubblico accorso numeroso anche da fuori Agordo, a co-minciare dalle scenette dei carri

serbante»). In particolare ancora la diffi coltà nel conferimento dei materiali inerti e all’ecocentro, la scarsa cura del territorio, possibi-le causa di incidenti, e l’aumento dei fabbricati («vardé co l’edilizia, in Agórt fali che? I fabrica anca ónde che posto no ghe n’é».), mentre ci sono complicazioni e problemi per chi vuole costruire un pollaio.

Inevitabile poi il riferimento a quali saranno a tal riguardo, e in altri campi, i programmi dei futuri candidati sindaci («Me augure che i méte, ‘n cin de órden in paés, e che a la sicuréza, i ghe bade pì da spés», ricordando la rapina a mano armata all’edicolante di via Garibaldi, il furto della statua del Bambin Gesù in piazzetta Carrera, con l’urgenza di una videosorveglianza vera e non di fi nte telecamere).

Dubbi, infine, sui tempi di completamento della tangenziale e sul nuovo cimitero a causa di infi ltrazioni d’acqua («Se po’ te te lagna che ‘ste acque no le é salubri, magari i te respónz de ativà le pompe funebri»).

Dopo l’esibizione dei Ladìn del Pói, c’è stato spazio per la conse-gna di un meritato riconoscimento ai veterani del Comitato Giorgio Favero e Gigi Fullin, poi tutto è stato portato via dal rogo fi nale e lo spirito della vecchia signora è ritornato fra i monti.(da “L’Amico del Popolo”, 3-4-2014)

Edizione numero 10 perLa “vècia pòpa” 2014

nel ricordo di Toni Guadagnini

mascherati, vivaci, colorate e fantasiose: il momento più atteso prima del rogo.

Nuovamente protagonisti i vo-lontari delle frazioni del Centro, Tóccol, Pragrande e Rif.

Davvero esilaranti e applauditi i loro spettacoli.

Ha cominciato Pragrande met-tendo in scena una «becarìa» (macellazione del maiale) umana; è stata quindi la volta del Centro che, in controcorrente con i nuovi giochi e linguaggi dei giovani, ha riproposto i vecchi cari Lego; poi Rif ha allestito un mega televisore «mandando in onda» alcuni noti programmi con tanto di pubblicità e infi ne Tóccol, con la sfi lata di potenti di tutto il mondo davanti al fi nto sindaco Gavaz, pronti a bollare alcune decisioni dell’Am-ministrazione comunale.

Amministrazione che, come

al solito, non poteva non essere tirata in ballo dal testamento, pronunciato in dialetto, assieme a tasse (sui rifi uti), prossime elezioni (quante liste?), sicu-rezza, attenzione all’ambiente, sanità (questione ospedale, la preoccupazione per il reparto non autosuffi cienti, la cui gestione è stata ceduta dall’Usl ai comuni, e per il taglio della guardia medica di Agordo), acqua (gli aumenti del Bim Gsp: «Sióne in man de chi? De enti che i la crése ogni secondo dì. I sbàlia le letùre e a méte i contatóri, ma se te reclama i à ‘ncóra resón lóri».), sport (l’erba del campo da calcio: «Anca el campo de balón, che i lo à pena inaugurà, sperón bén no ‘l dàe problemi, anca sólche per el prà, e chissà che i trate l’erba, co ‘n concime rinforzante, che i è già stati bòni, de coltà col di-

Il rogo fi nale

Sequenza foto da sn.: La mostra del decennale in sala Tamis, dedicata a Toni Guadagnini , con quattro protagonisti: Cesare Benvegnù, Vallì Dorigo, Gigi Fullin e Giorgio Favero.Scenetta di Rif: la pubblicità.I Ladin del Pói che bala.Scenetta di Tóccol: i potenti dal sindaco Gavaz.Scenetta del Centro: ritorno al Lego.Scenetta di Pragrande: la “be-carìa”.

Echi di Agordo32 Pasqua 2014

La scuola apertaSabato 1 febbraio, nonostante

le condizioni meteorologiche avverse, si è svolta la giornata della “Scuola Aperta” presso la scuola dell’infanzia “Mons. Luigi Cappello” di Agordo per offrire la possibilità ai genitori con fi gli in età prescolare di conoscere l’edifi cio, le insegnanti e l’offerta formativa proposta per l’anno scolastico 2014/2015.

È stato un momento molto si-gnifi cativo sia per le docenti che hanno avuto modo di conoscere e interagire con i piccoli ma so-prattutto per i bambini affascinati dall’ambiente e dai tantissimi giochi a loro disposizione.

Infatti dopo aver costruito gran-di case con i mattoncini, scorraz-zato su e giù per i coloratissimi

La nostra realtàCon grande sorpresa e soddi-

sfazione le iscrizioni per il nuovo anno scolastico 2014-2015 che si sono svolte nel mese di febbraio sono state numerose, a conferma del fatto che l’impegno del per-sonale dell’istituzione scolastica e il continuo aggiornamento sul piano organizzativo, hanno tro-vato un riscontro positivo presso la comunità. In questo momento sicuramente delicato dal pun-to di vista economico, il diritto all’educazione mantiene un ruolo di primaria importanza per le famiglie, andando a confermare il ruolo fondamentale svolto dalla scuola dell’infanzia nel processo di crescita dei bambini.

Anche quest’anno sono previsti degli appuntamenti molto impor-

scivoli del salone, essersi dilettati a preparare prelibati menù con le piccole cucine nelle accoglienti sezioni della scuola, i piccoli as-sieme a mamma e papà hanno potuto vedere anche il dormito-rio dove a partire da settembre potranno fare dolcissimi sogni e nell’aula di psicomotricità fare un “tuffo” tra le palline colorate della piscina.

È arrivato poi anche il momento di festeggiare tutti insieme nel refettorio accompagnati da una

fetta di torta cucinata dalle sa-pienti mani delle cuoche. Prima di lasciare la scuola, i bambini hanno ricevuto in dono un piccolo orsetto realizzato per l’occasione dai nostri bimbi più grandi.

In attesa di accogliere le nuove famiglie tra di noi, all’in-segna della continuità educativa scuola-famiglia e di un rapporto di reciproca fi ducia,ci prepariamo a un nuovo cammino insieme per costruire il futuro della nostra vita comunitaria.

tanti per la scuola. Nel mese di aprile i bambini, come di consueto, verranno accompagnati dalle inse-gnanti presso la casa di soggiorno di Taibon Agordino per visitare gli anziani ospiti e portare loro in dono la gioia di un sorriso e la naturale spontaneità ed energia propri della loro tenera età.

Domenica 18 maggio invece si terrà la giornata per la scuola dell’infanzia, per celebrare un momento di unione e condivisione per le famiglie che frequentano la nostra scuola e tutta la comunità.

La partecipazione alla S. Messa con l’intervento dei bambini, con-tinuerà nel meraviglioso centro parrocchiale di Agordo per vivere insieme una giornata in cui raffor-zare il rapporto di fi duciosa colla-borazione tra famiglie e personale scolastico.

DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

“Mons. Luigi Cappello”

Da sn. a dx.: Le quattro sezioni: “Pulcini”; “Coniglietti”; “Delfi ni” e “Farfalle”; sotto, foto d’insieme dei bambini con le insegnanti.

Echi di Agordo 33Pasqua 2014

Nell’attuale contesto di crisi occupazionale che ha colpito i gio-vani europei, il Consiglio Europeo ha approvato delle misure volte a favorire il lavoro fra i giovani, individuando il perfezionamento delle lingue straniere come un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo del capitale umano. La Regione Veneto, dal canto suo, ha approvato il bando «Move for the future» per la presentazione di progetti di formazione linguistica, da realizzarsi in parte all’estero, fi nanziati dal Fondo Sociale Eu-ropeo.

Data la rilevanza dell’iniziativa, l’Istituto Follador ha deciso di par-tecipare al bando progettando tre percorsi formativi che sono stati approvati e fi nanziati, destinati agli alunni delle classi terze, che hanno voluto partecipare, dell’in-

È un vero e proprio autobus umano con autista, controllore e passeggeri. Si tratta del «pe-dibus», che è arrivato anche ad Agordo. Da mercoledì 2 aprile 2014, inizialmente per un solo giorno alla settimana, il giorno di mercato (giornata strategica pro-prio per le diffi coltà che il mercato crea ai genitori nel raggiungere la scuola), un gruppo di alunni, dotati di pettorina e mantellina copri-zaino, accompagnati da due adulti, raggiunge a piedi la scuola primaria «Tito Livio Burattini» lun-go le vie del paese, attraverso un percorso prestabilito con alcune fermate.

Le diffi coltà si potranno dunque evitare portando i bambini alla prima fermata del Pedibus, nella convinzione che fra i benefi ci del progetto ci sia anche quello della diminuzione del traffi co.

Il capoluogo di vallata farà dunque da apripista, nell’ambito dell’Ulss 1, nella sperimentazione di un progetto che mira a far so-cializzare i bambini attraverso una camminata mattutina che, come confermato da appositi studi, ha dei benefi ci sull’apprendimento scolastico.

Su proposta del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 1 di Belluno, le assistenti sanitarie Donata De Donà e Angelica Fran-co, del Servizio igiene e sanità pubblica, in collaborazione con il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Agordo, Bernardi-no Chiocchetti e il Comune, sono riuscite a coinvolgere genitori e bambini in questa prima espe-rienza inedita.

Un nuovo sistema di trasporto, nato negli anni Novanta nei Pa-esi Scandinavi e sperimentato in Italia a partire dal 2003, che ha come obiettivo quello di far avvicinare fi gli e genitori a stili di vita più salutari. Secondo le statistiche si rileva come a livello europeo l’Italia sia il Paese dove è ancora alta la percentuale dei ragazzi che raggiungono la sede scolastica in auto (68%), a diffe-renza di quanto accade in altri Paesi europei come Germania e Regno Unito dove tali percentuali scendono rispettivamente al 30% e 32%.

«È bello che anche Agordo» osservano i responsabili dell’ini-ziativa, «sia stata coinvolta per far riscoprire il piacere di camminare. L’attività fi sica è uno dei principali promotori di salute nel prevenire l’insorgenza di varie malattie, principalmente cardiovascolari». «Per questo motivo», precisa Do-nata De Donà, «l’Ulss 1 di Belluno si sta attivando con progetti mirati. Al benefi cio di salute si aggiunge inoltre per i bambini l’opportunità di trascorrere con i compagni un momento di socializzazione, oc-casione che sta venendo sempre meno nell’attuale società».

«Per questi ultimi mesi di scuo-la», spiega l’assessore all’istru-zione, Cristina Bien, «la corriera umana del Pedibus partirà da piazzale Rova, seguirà via Ce-sare Battisti per salire quindi fi no all’ospedale, passando per via 5 maggio; scenderà poi lungo via Aivata, passando per Piazzetta Vecchia, via Garibaldi e, attra-versata la piazza e seguito Corso degli Alpini, approderà alla scuola primaria di viale Sommariva, spe-rando che il prossimo anno i giorni del Pedibus aumentino».

In questo mondo sempre più virtuale i bambini vivono infatti da soli o al massimo in gruppi molto ristretti, spesso nelle pro-prie abitazioni e raramente in spazi collettivi aperti, come invece accadeva in passato. Il pedibus permette di riscoprire il piacere di aggregarsi e di vivere lo spirito di gruppo, giungendo a scuola con una appropriata condizione psico-fi sica. «A tale riguardo», aggiunge il dirigente Chiocchetti, «recenti studi hanno confermato quanto già si sapeva, vale a dire quanto sia redditizia, anche sul piano dell’apprendimento, una regolare attività motoria prima dell’inizio dell’impegno scolastico. Aspetto che sarà sicuramente gradito anche ai docenti». La scuola ha provveduto all’assicurazione dei bambini, il Comune a quella dei volontari e l’Ulss ha acquistato i gilet catarifrangenti, le mantelline e i cappellini per i bambini. Finora cinque genitori si sono resi dispo-nibili per fare gli accompagnatori, ma si auspica che si aggreghino presto altri volontari.

“PEDIBUS”, LA CORRIERA UMANADa mercoledì 2 aprile anche ad Agordo Dal “Follador”

Sabato 29 marzo, nel labora-torio di Tecniche degli scavi e valorizzazione delle risorse del Polo scolastico «U.Follador» di Agordo si è svolto un impor-tante incontro di studi, aperto anche al pubblico esterno, sul tema «Impianti di produzione e classifi cazione inerti – Stato dell’arte». Lo ha tenuto l’in-gegner Deana Sbarzaglia, Bit Manager della Società Metso Minerals di Milano, fornitore globale di attrezzature, servizi e soluzioni di processo per industria mineraria, cava, pro-duzione di inerti, riciclaggio, costruzioni e ingegneria civile, attiva nel settore dell’ingegne-ria e tecnologia con oltre 27mila lavoratori in circa 50 paesi. Vi hanno partecipato, con grande interesse per l’argomento trat-

tato, numerosi docenti nonché tutti gli studenti del 4° e 5° anno della specializzazione mineraria.

Tale incontro rientra nelle ini-ziative che da tempo la scuola intrattiene con il mondo del lavoro al fi ne dell’aggiorna-mento dei programmi di studio e del continuo miglioramento dell’offerta formativa.

A conferma dell’attualità del titolo di studio di «Perito Ge-otecnico Minerario» proposto dal Follador, basterà ricordare come da molti anni si presentino a sostenere l’esame di stato alla prestigiosa scuola agordina (fondata nel 1867) numerosi candidati privatisti provenienti da altre regioni anche se già in possesso di laurea o di altri diplomi tecnici.

dirizzo tecnico, professionale e del liceo. Il progetto è articolato in due fasi: 60 ore di formazione a scuola in orario pomeridiano e 80 ore di formazione all’estero. Le ore di formazione a scuola sono già iniziate e gli alunni stanno frequentando con entusiasmo. Le ultime due settimane di giugno, accompagnati dalle loro insegnanti di inglese e da tutors, gli studenti soggiorneranno in famiglia in gran Bretagna, frequentando le ore di lezione al mattino in un college inglese e partecipando alle attività culturali e ricreative e alle escursioni programmate nei pomeriggi.

Una bellissima opportunità che servirà a perfezionare l’inglese e ad ampliare i propri orizzonti cul-turali, in vista di un futuro ingresso nel mondo del lavoro.

SOGGIORNO E CORSI DI STUDIO D’INGLESENEL REGNO UNITO PER GLI STUDENTI

UN IMPORTANTE INCONTRO TECNICOPER GLI STUDENTI DEL MINERARIO

Echi di Agordo34 Pasqua 2014

Le felicitazioni e gli auguridi “Echi” a... I Fiori della Vita

Ecco l’ultima arrivata in casa Paganin, Arianna. nata a Feltre il 10 dicembre 2013 per la gioia della sorellina Sofi a, di papà Andrea e della mam-ma Maria Sabrina Furlani, ma anche dei nonni agordini Eros e Silvana nonché dei nonni ma-terni di Aviano Mario ed Elda. Arianna riceverà il Battesimo domenica 1° giugno, durante la Messa delle 10.00.

Andrea Benvegnù, nato a Feltre il 3 marzo 2013, battezzato ad Agordo l’8 settembre 1913, fi glio di Mauro Benvegnù e Rosanna Fontanive, qui con il fratello Marco, nato a Feltre il 16 marzo 2009 e battezzato ad Agordo il 20 settembre 2009.

Federico Tancon, che il 14 marzo 2014 all’Università degli studi di Padova, ha conseguito la laurea magistrale in Geologia e Geologia Tecnica, discutendo la tesi dal titolo: “Rilievo e interpretazione di alcuni para-metri geomorfologici dell’area da colate detritiche del rio Ac-quabona” con relatore il prof. Paolo Scotton.

Marco Fassa, che il 18 marzo si è laureato in Farmacia all’Uni-versità degli studi di Ferrara, discutendo con il relatore pro-fessor Michele Morari la tesi dal titolo “Caratterizzazione di un agonista parziale del recettore NOP in modelli di malattia di Parkinson e discinesie da levodopa”.

Una grande soddisfazione per tutti ma soprattutto per il nonno Pietro Fassa (noto farmacista di Caprile) che saluta così la terza generazione di farmaci-sti, essendo tale anche uno dei suoi fi gli Marco, omonimo del nipote.

Galvano Jr. Dotta, che l’11 marzo si è laureato in Farma-cia all’Università degli studi di Padova, discutendo con il professor Aram Megighian la tesi “Meccanismi biofi sici e molecolari della contrazione del muscolo scheletrico”. Felicitazioni dai genitori, dal fratello, dallo zio Mirko e da nonna Bruna che, nonostante gli 80 anni, è scesa a Padova a festeggiare il nipote.

Nel precedente numero è stato ricordato il prof. Romano Ipsa nel 30° della morte.

Accogliendo volentieri la richie-sta di alcuni nostri lettori, che furono fra l’altro suoi allievi alla Scuola Media e all’Istituto “Follador”, pub-blichiamo qui un suo breve profi lo biografi co.

Era nato a Orsera (Pola) il 2 marzo 1927 ed è vissuto a Parenzo fi no al momento dell’esodo dei profughi giuliani.

Ha iniziato a insegnare Educa-zione fi sica a Caprile alla fi ne degli anni ‘50 per poi passare all’ITIM di Agordo e, poco dopo la metà degli anni ‘60, alla Media “A. Pertile”, dove è rimasto fi no alla pensione nel 1983.

È stato corrispondente de “Il Gazzettino” e assessore ai lavori pubblici del Comune di Agordo.

Ha tenuto per molti anni il corso estivo di tennis al circolo di via Paganini allora gestito dal G.S. “Follador”. .

La sua grande passione era la pittura e ha partecipato a molte

mostre ricevendo vari riconosci-menti di cui andava particolar-mente fi ero.

Ma era soprattutto orgoglioso di aver potuto essere a contatto con tutta la gioventù di Agordo e non solo per il suo lavoro d’insegnante: ancora oggi i suoi ex allievi (oggi 50-60enni ed oltre) ne parlano con stima e nostalgia.

ROMANO IPSA(1927-1984)

INSEGNANTEE PITTORE

È mancato il 9 gennaio 1984, lasciando un grande vuoto non solo nella sua famiglia,ma anche un esempio di vita improntata alla correttezza e all’onestà che ha sempre contraddistinto il suo impegno professionale e umano volto al fi ne di raggiungere i più positivi risultati nei traguardi che si era prefi ssati.

Echi di Agordo 35Pasqua 2014

Una foto dell’indimenticata Filodrammatica “Edelweiss” degli anni ’50 che, sotto la regia di Pompeo De Poli e Nilo Pedrini, mise bril-lantemente in scena (nella sala maggiore del municipio) varie opere teatrali. Qui ricorda “Il gondoliere della morte” con la straordinaria interpretazione dell’allora giovanissimo Italo Schena (il quarto da sinistra davanti) nei panni del protagonista “Fiammetto”. Lasciamo ai lettori più anziani il piacere di individuare gli altri.

Una foto storica (della Gigia De Nardin). Re (fi no al 1951) Leopoldo III del Belgio (1901-1983), nell’estate 1961, sosta all’allora Bar Gallo in piazza Libertà ad Agordo, durante una delle sue tante visite alle nostre montagne (specie in Valle di S.Lucano e in Civetta), sulle quali compì diverse salite.

Luglio 1952 al rifugio “Cesare Tomè” a Passo Duran. “Una delle tante baldorie della beata gioventù di sessant’anni fa”, afferma l’amico Giordano nel fornirci sornionamente questa allegra compagnia. Bei tempi che i superstiti ricordano ancora oggi con tanta com-prensibile nostalgia.In piedi da sn.: Milena Rumor, Luisa Schena, ? Levis (sposata Campagnolo) e un estraneo lì per caso. Al centro: Italo Schena, Renato Renon, Giordano Larese Moro. Davanti: Giorgio Fusina, Luigina Gigia De Nardin, Germana Apollonia ed Edoardo Agnoli.

Un omaggio a un grande appassionato delle due ruote. Settembre 1976: Fulvio Ganz (classe 1953) giunge (fra i primi 20) al traguar-do di Caprile nel 2° trofeo ciclistico agordino, gara amatoriale con partenza da Bribano, organizzato dalla Soc. Ciclistica Agordina (Domenico Mosca e Nini Mattrel). Fra il pubblico Siro De Marco e, immancabile speaker, Toni Guadagnini.

Ma anche questa istantanea, seppur più... giovane e colorata, è un pezzo signifi cativo di storia della nostra città, ancor oggi ri-cordato dagli agordini che vissero quell’emozionante evento. Estate 1983, la 2^ edizione de “L’Agor-dino d’oro”, premio ai “discreti” istituito dalla Comunità montana allora guidata da Floriano Prà, venne onorata dalla presenza di Sandro Pertini, sicuramente il pre-sidente d’Italia più amato. Dopo la consegna dei premi sul Brói a: Colette Rosselli (giornalismo), Roberto Bortoluzzi (cronista spor-tivo), Bruno Dai Prà (industria), Renato Sellani (musica), Renzo Zorzi (pubblicità-cultura), volle visitare il municipio, accompagna-to dall’allora sindaco Armando Da Roit, facendosi fotografare volentieri assieme ai consiglieri e ai dipendenti comunali.

Echi di Agordo36 Pasqua 2014

Palio e Minipalio, così Rif ha fatto cappotto nel 2013. Quinta vittoria al Palio di Agordo per i viola che già il sabato 24 agosto si erano imposti nella gara riservata agli under 12. Il digiuno è durato appena un anno, a testimonianza di un do-minio nella storia recente della manifestazione nata nel 1983 su iniziativa di Toni Guadagnini e oggi portata avanti dal comitato guidato da Andrea Favretti.

Dopo le affermazioni del 2005, 2009, 2010, 2011, Rif ha fatto sua una gara tirata fi no all’ultimo e decisa come di consueto dalla prova del tiro alla fune nella quale la stessa Rif non ha rivali, onorando nel migliore dei modi la memoria del loro caro amico Silvano De Nardin.

Toccol, vincitore di ben quat-tro prove, ha sperato fi no all’ul-timo di poter riportare a casa un trofeo che manca dal 2004.

Al Palio di AgordoContinua il dominio di Rif

Decisivo l’errore nell’aver giocato il jolly nel taglio del tronco dove si è classifi cato soltanto terzo.

Il Centro, invece, autore di una maiuscola prestazione nella staffetta, non è però riuscito a ripetere i fasti dello scorso anno quando vinse dopo 22 anni.

Il tempo, clemente fi no al momento delle premiazioni, ha fatto sì che attorno al Broi si formasse una bella cornice di pubblico pronto ad applaudire le gesta di contradaioli e contra-daiole, queste ultime impegnate nella nuova e riuscita prova del Gioco in rosa.

Unica, ma signifi cativa, nota negativa è stata l’assenza di Valcozzena-Brugnach. Dopo l’addio di Farenzena qualche anno fa, le contrade in gara erano solo sei (addirittura cin-que in una prova). Non è più il Palio dei Cento. Che si debba cambiare qualcosa? (g.s.)

Siamo stati ancora una volta rimproverati, a ragione, perché anche lo scorso anno “Echi” non ha dato conto del Palio e non ha messo in risalto la nuova affermazione dei viola di Rif. Lo facciamo ora, scusandoci per l’involontaria dimenticanza, ripromettendoci di essere più puntuali quest’anno.

Si è svolta venerdì 14 marzo all’auditorium del Centro Par-rocchiale «Vincenzo Savio» di Agordo, l’assemblea del Comitato di gemellaggio presieduto da Mi-chela Paganin.

Nell’occasione i soci, oltre a rinnovare le quote di iscrizione per il corrente anno, hanno ascoltato la relazione sulle attività svolte e quelle previste per il 2014 e la rendicontazione del bilancio 2013, un anno senz’altro positivo per l’Associazione che ha chiuso l’esercizio con un buon fondo di cassa, grazie anche alla sensi-bilità del Consorzio Bim Piave di Belluno che ha sempre sostenuto le attività del Comitato.

Il tesoriere Luisa Cattadori ha ricordato quanto fatto lo scorso anno: il viaggio a Dolomieu, l’organizzazione di laboratori di-dattici nelle scuole per spiegare ai giovani l’importante fi gura dello studioso francese che ha dato il nome alle nostre Dolomiti e la rappresentazione teatrale con la Compagnia di Zugliano tenutasi ad Agordo con un’ottima parteci-

La presidente Michela Paganin (a sn.) con alcune collaboratrici del di-rettivo: Claudia e Luisa Cattadori, Lidia Corzuol e Sophie Maier.

I piccoli portacolori di Rif mostrano orgogliosi la coppa del Minipalio 2013 che ha anticipato la nuova affermazione dei “colleghi più grandi”.

pazione di pubblico.Il presidente Michela Paganin

ha poi illustrato gli obiettivi per il 2014, che è iniziato con una visita molto interessante al MIM, il Museo dedicato alla Migrazione, creato, voluto e gestito dall’Asso-ciazione Bellunesi nel Mondo che da sempre partecipa alle iniziative del Comitato di gemellaggio. Si stanno quindi progettando tre importanti eventi per il 2014: una

gita a Zugliano, l’allestimento di una mostra dedicata a Deodat De Dolomieu e un’altra rappre-sentazione con la Compagnia teatrale dei gemelli zuglianesi che è il seguito di quella propo-sta lo scorso anno. Non appena defi nite nei dettagli, il Comitato informerà pubblicamente di tutte le sue iniziative.

Al termine dell’assemblea è stato proiettato, grazie al contri-

buto di Bim Piave e al patrocinio del Comune di Agordo, l’interes-santissimo documentario di Azad Vartanian, «Ararat la montagna misteriosa», con la regia di Ro-berto Soramaè. Va segnalato che anche il Comitato gemellaggio ha collaborato all’allestimento di questo video. Infatti, oltre alla collaborazione di alcuni soci nell’assemblaggio del dvd, la traduzione del testo in francese è stata curata e registrata da un ragazzo di Dolomieu che ha soggiornato ad Agordo un paio di mesi per motivi di studio e ha affi ancato Roberto Soramaè in questa avventura. Il video è stato tradotto in 5 lingue e sta facendo il giro del mondo, dando grandi soddisfazioni agli autori.

Al termine della proiezione, introdotto da Roberto Soramaè, si è tenuto un vivace dibattito tra il pubblico e Azad Vartanian, protagonista e coautore dell’ope-ra. Si è parlato in particolare dell’importanza storica, geologi-ca e religiosa del monte Ararat, del genocidio del 1915 che ha colpito la popolazione armena di quelle zone e delle ricerche per localizzare alcuni frammenti lignei appartenuti presumibilmente all’Arca di Noè.

Claudia Cattadori

ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCIPRESENTATO IL PROGRAMMA DEL 2014

Echi di Agordo 37Pasqua 2014

Ricordi d’infanziaIL PICCOLO ESPLORATORE

DEL DESERTO

(Prima parte)

Il mio nome è Loris e sono nato a Le Fòche di Agordo il 7 aprile 1930 da Tranquilla De Nardin mia madre, e Arcangelo Conedera mio padre. La mia era una famiglia pa-triarcale condotta da mio nonno, Pietro Conedera (Piéro Bèca), e da mia nonna Giovanna; con loro vivevano tre fi gli, una fi glia, nuore, genero e nipoti, tutti sotto lo stesso tetto.

Negli anni attorno al 1930 si verifi cò una crisi economica come ai giorni nostri; allora mio padre Arcangelo, assieme al fratello Emilio, per mancanza di lavoro, decisero di emigrare in Egitto a Kosseir sul Mar Rosso dove c’era lavoro nelle miniere di fosfato e furono assunti con la qualifi ca di sorveglianti. Le miniere si trovava-no all’interno del deserto, distanti da Kosseir 20 km circa.

Il racconto storico, la situazione

dare da quelle parti perché c’era il pericolo di prendere i pidocchi, ma io mi avventuravo ugualmente perché mi piaceva la compagnia

carica di esplosivo nelle mani con la miccia che bruciava.

Improvvisamente, mi venne l’ispirazione che la situazione fos-se pericolosa, buttai la carica sotto una pietra e mi allontanai di corsa; dopo cinque passi la pietra saltò in aria e, per fortuna, nessuna scheggia mi raggiunse. Allarmati da quello sparo erano usciti tutti a vedere cosa fosse successo; il seguito di questa storia non lo so perché, sentendomi in colpa, sono sparito e non mi sono fatto vedere per un bel po’.

Dopo questo episodio mio padre mi ordinò di andare a letto tutti i giorni per due ore dopo aver pranzato. L’ ambiente per me era un po’ monotono e spesso non sapevo cosa fare, non c’erano altri ragazzi se non quelli degli Abbadi, così ho combinato altre marachelle che però non sto a ricordare perché non sarebbero nel tema di questo racconto.

Mio padre Arcangelo e lo zio Emilio in Italia erano provetti cacciatori e si erano organizzati per andare a caccia anche nel deserto. Fu così che un venerdì (festivo per i musulmani al posto della domenica), decisero di anda-re a caccia di gazzelle nel deserto. Avevo 6 anni, non ricordo bene che periodo dell’anno fosse, però posso dire che era tardo autunno, ottobre o novembre, quando di giorno non è troppo caldo e di

Loris Conedera, della famiglia dei bèche, da Le Fòche, è un perito minerario che oggi vive con la famiglia a Matelica (Macerata), ma che è rimasto sempre legato ad Agordo, dove ritorna d’estate e dove risiedono diversi parenti, fra cui la sorella Giovanna (un’altra sorella, Edda, vive a La Spezia). Ospitiamo con grande piacere, ringraziandolo, questa prima parte di un suo avvincente racconto riferito a una singolare avventura che egli visse a sei anni, nel deserto egiziano, dove erano andati a lavorare, come molti altri agordini, nelle miniere di fosfati di Kosseir, il padre Arcangelo e lo zio Emilio.

Dopo quelli di Fiorenza Zasso e Mara Bortolini, siamo lieti di consta-tare, con questo bel contributo, che “i ricordi d’infanzia” continuano...

lavorativa delle persone e l’orga-nizzazione nelle miniere a Kosseir è stato molto ben trattato nel libro “Agordini a Kosseir” scritto dall’ing. Ildo Pellegrini.

Mio padre e il fratello Emilio furono destinati alla miniera di Ha-madat, una delle miniere principali della zona, l’altra era Gebel Duy, 15km più a ovest. Nel 1934 mia madre ed io raggiungemmo mio padre, la società ci assegnò un alloggio in quel di Hamadat ove già risiedevano altre famiglie. Io avevo molta nostalgia delle Foche e dei nonni. Per la mia tenera età, avevo solo 4 anni, ero già molto maturo, ero un bambino vivace, molto curioso e intrapren-dente, a volte imprevedibile; mi piaceva esplorare quelle zone e, inconsapevole dei pericoli, mi cacciavo in mille avventure. Non stavo mai fermo, passavo il tempo girovagando, andavo a scambiare qualche parola con gli operai che lavoravano all’esterno della miniera.

Frequentavo la capanna dei Beduini (Abbadi), incontravo i loro fi gli, le loro mogli che mi davano datteri secchi e anche il pane che facevano loro, “el Fatir”, un misto fra la piadina e la pizza, cotta su una lamiera con il fuoco alimenta-to con lo sterco di cammello.

Mia madre mi proibiva di an-

dei beduini.Una volta, a mezzogiorno,

quando tutti erano a pranzo o a fare la siesta, io mi recai presso un cantiere ove stavano effettuando uno scavo e tra l’altro sparavano delle mine. Non e’era nessuno e trovai una cartuccia di dinamite con la miccia innescata dimenti-cata lì. Feci la cosa più insensata di questo mondo, andai a casa a prendere i fi ammiferi e accesi la miccia, così mi trovai con una

notte non troppo freddo. Mi chiesero se volevo andare

con loro e io accettai tutto con-tento. Partimmo la mattina molto presto, camminammo per 5-6 km nel deserto e arrivammo nella zona detta di Abutundum. A un certo punto avvistarono un bran-co di gazzelle; i cacciatori, dopo aver programmato la battuta, mi dissero di aspettarli lì e che, dopo, sarebbero tornati a prendermi. Ero vicino a una montagnola e mi sedetti da solo ad aspettare. Non avevo con me né cibo né acqua.

Mentre aspettavo cominciai a rifl ettere e a pensare a tante cose e mi vennero in mente le favole che mi raccontava mia nonna (le bèrte) quella di “Barba Zucón”, quella della “gran Bissa-Bòa della valle di S. Lucano” e alle fi ne mi soffermai su quella di “Pollicino”, quel bambino abba-stanza vivace che, per tre volte, fu portato nel bosco per essere abbandonato.

Pensando e ripensando mi im-medesimai nella storia, mio padre e lo zio non tornavano, mi pareva che fosse passato tanto tempo e che mi avessero abbandonato.

Alla fi ne presi una decisione. “Torno a casa!”. In quel punto del deserto c’era una miriade di montagnole che, assieme, formavano come un grande labirinto. Mi incamminai e, dopo aver percorso un lungo tratto, mi accorsi che ero tornato al punto di partenza. Camminando sui bordi delle montagnole giravo attorno e non avanzavo. Allora presi una decisione diversa: le montagnole le dovevo affrontare scavalcandole, così ero sicuro di fare la strada per arrivare a casa. Stabilii una direzione che mi pareva quella giusta e partii in linea retta. Purtroppo però, avevo preso la direzione che portava dalla parte opposta e, ovviamente, salire e scendere le montagnole costava più fatica.

In questo modo venne sera e non vedevo prospettive di arrivare a casa, avevo sete ed ero stanco ma, contrariamente a quanto si possa pensare, non avevo paura.

(1 - continua)Loris Conedera

Gli stabilimenti di Hamadat (miniera di fosfati a Kosseir) in una cartolina mandata a nonna Tranquilla, a Le Fòche il 16 marzo 1940 da Giovanna, Emilio e Giancarlo Chissalè, altra famiglia di agordini emigrata per lavoro in Egitto.

Loris Conedera bèca, a 6 anni, coi ‟scarpét” nel deserto egiziano.

I fratelli Arcangelo ed Emilio Conedera bèca, durante una battuta di caccia nel deserto di Kosseir.

Echi di Agordo38 Pasqua 2014

IN MEMORIA DI“Il ricordo dei buoni

resta per sempre”

Don Mario Vallata (29-30 marzo 1999), resta vivo in tutti noi il luminoso ricordo del bene fatto alla nostra comunità, sia nel generoso servizio fra le cor-sie dell’ospedale che in quello alla chiesa.

Mons. Vincenzo Savio, l’ama-to e indimenticato vescovo di Belluno-Feltre dal 2001 al 2004, a cui è intitolato il nostro Centro parrocchiale, nel 10° anniversario della sua prematura salita al Cielo (31 marzo), resta nel cuore e nel ricordo della nostra comunità, riconoscente per l’edifi cante esempio con cui ha affrontato e vissuto la sofferenza.Riportiamo qui la preghiera che lui stesso compose poco prima di morire, davanti al Volto di Cristo del beato An-gelico, opera che egli volle fosse esposta nella chiesa di San Rocco alla venerazione dei fedeli:Un volto: Dall’eterno si prolunga nei miei piccoli giorni. Un volto: Un Dio che ha cercato l’uo-mo. I suoi occhi: Dio ne ha fatto il luogo dell’ac-coglienza e della tenerezza. Le sue lacrime:

Carlo Moretti (12 marzo 1994) è costantemente vivo nel ricor-do affettuoso della moglie, dei fi gli, dei nipoti, generi e nuora, dei parenti e dei tanti amici.

Nel 20° anniversario di Gigia De Nardin (2 aprile 1994), rimane vivo il suo ricordo nel costante affetto dei fratelli, dei congiunti e dei tanti amici.

Edda Ferro, nel 4° anniversario (29 marzo 2010) e Ferdinando Ben nel 24° (23 ottobre 1990) sono sempre vivi nel ricordo dei fi gli, generi, nipoti e parenti, con rimpianto e immenso affetto.

Pierina Ben ved. Case (29 mar-zo 2000) la ricordano sempre con affetto e rimpianto i fi gli assieme ai famigliari, amici e conoscenti.

Mario Tomè (barìza) che, come da suo espresso deside-rio, è ricordato su “Echi” da moglie, fi gli, nipoti, congiunti e amici nel 16° anniversario della scomparsa (9 aprile 1998).

Giannetto Pampanin, in pros-simità del 6° anniversario della sua salita al cielo (5 maggio 2008), rimane presente nel ricordo affettuoso della moglie Ida, dei fi gli e dei nipoti.

Mons. Attilio Chierzi, in oc-casione del prossimo 30° anni-versario della morte (4 maggio 1984) la nostra comunità si unisce nel ricordo affettuoso dei congiunti con un sempre vivo senso di gratitudine per i tanti benefi ci resi alla sua par-rocchia di origine, di cui è stato generoso benefattore.

Scendono su un corpo fatto di faticosa speranza,in attesa di trasformarsi nella risurrezione. Labbra: Pronunciano, fi no all’ultimo istante, la Parola di vita del Verbo di Dio: lo Spirito, da lui effuso, che sempre opera per mettere nel cuore del mondo la certezza che dall’eterno proveniamo; che nell’eterno sarà il nostro incontro con Lui. Un volto che parla di tutti i volti che cercanoe desiderano la redenzione. E sono certo che in Te l’hanno trovata. Sei Tu la nostra salvezza. Amen

Franco Croce (1° maggio 2000). Noemi e Pino, unita-mente ai familiari, ricordano con tanto affetto il caro e indi-menticato fratello. Si associano nell’affettuosa memoria i tanti amici agordini e in particolare i coscritti del 1945 che rim-piangono il suo sorriso e la sua simpatica compagnia.

Echi di Agordo 39Pasqua 2014

Anagrafe parrocchiale

DEFUNTIRitornati alla casa del Padre

BATTEZZATIRinati nell’acqua alla luce

“Accogli la sua anima nella tua pace. Aumenta la nostra fede! Noi sappiamo che chi non è più con noi non è lontano da noi perché ha creduto e sperato in te”.

(Carlo Maria Martini)

1. Fusina Sofi a, b. il 22 marzo (n. il 19.07.2013)2. Pampolini Anna, b. il 23 marzo (n. il 01.07. 2013).

11. Gnech Mario, di anni 87, il 28 febbraio, sepolto a Frassenè Agordino.

12. Tomè Giovanni, di anni 82, il 1° marzo.

13. Susana Maria ved. Bogo, di anni 87, il 2 aprile.

Luigina Dall’Acqua in Buttol. Nel 3° anniversario della scom-parsa (14 aprile 2011), il marito, i fi gli, i nipoti, i congiunti e i pa-renti la ricordano con immutato grande affetto e rimpianto.

Rinaldo Andrich, nel prossi-mo 11° anniversario (12 maggio 2003) la moglie e i famigliari lo ricordano con immenso affetto e rimpianto. Si unisce con grati-tudine la nostra parrocchia.

IN MEMORIA DI

Angelica De Pellegrin, ved.

Adriana (Rina) Costantini in Pesci. Nativa di Agordo, ma residente da quasi quaranta anni a Molinella (BO) dove è deceduta lo scorso 7 marzo.

Viene ricordata con tanto affetto e nostalgia dalla so-rella, dal fratello e cognata, da tutti i nipoti di Agordo Carlo Case, morto a 85 anni

il 7 febbraio, in Canada, dove era emigrato da sessant’anni, assieme ai fratelli Fioretto e Luciano.E’ rimasto sempre attaccatissimo ad Agordo e affezionatissimo a “Echi”, che aspettava ogni volta con grande interesse e curiosità e verso il quale si dimostrò sempre particolarmente generoso. Il suo cruccio più grande, da diversi anni, era quello di non poter più tornare, a causa della salute, in Italia per l’annuale Adunata na-zionale degli Alpini. Negli ultimi tempi, pur sofferente, accudiva quotidianamente la moglie infer-ma, morta un paio di anni fa.

che lei tanto amava e porta-va sempre nel cuore. «Non dimenticheremo mai la sua bontà, la sua totale disponi-bilità in qualsiasi momento della nostra vita. Sentiamo tanto la sua mancanza, ma da lassù continuerà a guardarci e a proteggerci come ha fatto durante tutta la sua esistenza terrena. Anche lontana dal suo paese natale, era rima-sta un’affezionata lettrice di “Echi” che attendeva sempre con ansia per rivedere tante persone e tanti luoghi che lei ben conosceva.

Ricordiamo con affetto anche la sua sorella Anna Costantini, deceduta nel 2010».

Don Domenico Colombo, sacerdote salesiano, nel 10° anniversario della morte (Forlì, 8 aprile 2004), è ricordato dai confratelli romagnoli, dai fami-gliari fra cui la sorella Maria Teresa che vive ad Agordo (dove veniva d’estate e cele-brava Messa in arcidiaconale), col cognato Luigino Da Ronch fi gli e nipoti.

Lazzaris, nel 2° anniversario della morte (2 aprile 2012), è ricordata con grande affetto e nostalgia dalla fi glia: «Cara mamma, son passati due anni dal giorno che ci hai lasciati; mi manchi sempre tanto, mi manca il tuo abbraccio e il tuo sorriso quando mi dice-vi “sésto qua pòpa?”. Son sicura che lassù tu sei felice accanto a papà e insieme vegliate su noi e le nostre famiglie. Ti voglio bene. La tua pòpa».

Fuori parrocchia

Echi di Agordo40 Pasqua 2014

Tocca anche AgordoLa nuova evangelizzazionesecondo papa Francesco

“ECHI di AGORDO” Anno LXXX - n. 2 - 2014

registrazione del Tribunale di Belluno n. 12/90 dell’ 8/8/1990; col permesso dell'Autorità Ecclesiastica.Mons. Giorgio Lise, Arcidiacono - Direttore Responsabile32021 Agordo (BL) - Dolomiti - tel. 0437/62143. Spedizione in abb. postale D.L.335/2003 (conv. in L.27.2.2004, n.46), art.1, c.2, DCB, BL.

c.c.p. n. 10163327Composizione e impaginazione computerizzate a cura di

Loris Santomaso e Toni Pampanine-mail:[email protected] - [email protected]

www.agordo.diocesi.itStampa: Tipografi a Piave - Belluno

«Nel nostro tempo si verifi ca spesso un atteggiamento di indifferenza verso la fede», ha detto Francesco e i cristiani, con la loro testimonianza di vita, sono chiamati a suscitare delle domande in chi li incon-tra: «Perché vivono così? Che cosa li spinge?». «Ciò di cui ab-biamo bisogno, specialmente in questi tempi, sono testimoni credibili che con la vita e anche con la parola rendano visibile il Vangelo, risveglino l’attrazione per Gesù Cristo, per la bellezza di Dio».

Tante persone, osserva Fran-cesco, si sono allontanate dalla Chiesa: «È sbagliato scaricare le colpe da una parte o dall’altra, anzi, non è il caso di parlare di colpe. Ci sono responsabilità nella storia della Chiesa e dei suoi uomini, ce ne sono in certe ideologie e anche nelle singole persone. Come fi gli della Chiesa - aggiunge il Papa - dobbiamo continuare il cammino del Concilio Vatica-no II. spogliarci di cose inutili e dannose, di false sicurezze mondane che appesantiscono la Chiesa e danneggiano il suo vero volto». Chiediamoci quali sono…

«C’è bisogno di cristiani - ha detto Francesco - che rendano visibile agli uomini di oggi la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura. Sappiamo tutti che la crisi dell’umanità contemporanea non è superfi ciale ma pro-fonda. Per questo la nuova evangelizzazione, mentre chiama ad avere il coraggio di andare controcorrente, di convertirsi dagli idoli all’unico vero Dio, non può che usare il linguaggio della misericordia, fatto di gesti e di atteggiamenti prima ancora che di parole». Ogni battezzato è «un “cristoforo”, portatore di Cristo, come dicevano gli antichi santi Pa-dri. Chi ha incontrato Cristo, come la Samaritana al pozzo, non può tenere per sé questa

esperienza... C’è da chiedersi tutti se chi ci incontra per-cepisce nella nostra vita il calore della fede, vede nel nostro volto la gioia di avere incontrato Cristo!»

«Ogni cristiano è chiamato ad andare incontro agli altri, a dialogare con quelli che non la pensano come noi, con quelli che hanno un’altra fede, o che non hanno fede. Incontrare tutti, perché tutti abbiamo in comune l’essere creati a immagine e somiglianza di Dio. Possiamo andare incontro a tutti, senza paura e senza rinunciare alla nostra ap-partenenza».

«Nessuno è escluso dalla speranza della vita, dall’amo-

Qui di seguito alcuni pensieri di papa Francesco (dal di-scorso al Pontifi cio Consiglio per la nuova evangelizzazione, 14.10.2014) che aiutano a chiarirci le idee sul senso e sulla necessità della “nuova evangelizzazione”, anche nella nostra Comunità.

re di Dio. La Chiesa è inviata a risvegliare dappertutto questa speranza, specialmente dove è soffocata da condizioni esistenziali diffi cili, a volte di-sumane, dove la speranza non respira, soffoca. C’è bisogno dell’ossigeno del Vangelo, del soffi o dello Spirito di Cristo risorto, che la riaccenda nei cuori. La Chiesa è la casa in cui le porte sono sempre aper-te non solo perché ognuno possa trovarvi accoglienza e respirare amore e speranza, ma anche perché noi possiamo

uscire a portare questo amo-re e questa speranza».

«Non serve disperdersi in tante cose secondarie o superfl ue», ma bisogna «con-centrarsi sulla realtà fon-damentale, che è l’incontro con Cristo, con la sua mi-sericordia, con il suo amore e l’amare i fratelli». Bisogna «percorrere vie nuove, con coraggio, senza fossilizzar-ci!». Il Papa ha sottolineato quindi «l’importanza della catechesi, come momento dell’evangelizzazione», per superare «la frattura tra Vange-lo e cultura e l’analfabetismo dei nostri giorni in materia di fede».

«Mi ha impressionato nel

mio ministero incontrare bambini che non sapevano neppure farsi il segno della croce!». I catechisti svolgono «un servizio prezioso per la nuova evangelizzazione, ed è importante che i genitori siano i primi catechisti, i primi edu-catori alla fede nella propria famiglia con la testimonianza e con la parola».

Allora: che fare?Due cose in cantiere: nel sito

della Parrocchia sarà possi-bile “dialogare”. Inizieremo col postare alcune idee e pro-blematiche sulla famiglia. Ci sono delle domande. Ognuno (anche anonimamente) può far sapere il suo pensiero. Speriamo così di incontrare anche persone che sono ai margini della vita della Chiesa e far loro giungere in senso di “attenzione” della comunità ecclesiale.

È mia intenzione, poi, discu-tere nel prossimo Consiglio Pastorale quali iniziative prendere per un fruttuoso cammino di fede per gli adulti (genitori e non) che lo deside-rano e per creare delle piccole “comunità di base” (piccoli gruppi di persone che fungano da “collegamento pastorale”) nelle varie zone della parroc-chia. Vedremo: se son rose… fi oriranno!

L’Arcidiacono