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2014-2016 ungovernoserioperilpiemonte # BILANCIO DI METÀ MANDATO dell’Assessore Regionale Alberto Valmaggia REGIONE PIEMONTE

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2014-2016 ungovernoserioperilpiemonte #

BILANCIO DI METÀ MANDATOdell’Assessore Regionale Alberto Valmaggia

REGIONEPIEMONTE

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Quando mi sono candidato, nella primavera del 2014, avevo preso l’impegno di un costante confronto e reciproca informazione verso tanti amici e amministratori locali. Tra i molti strumenti di comunicazione vecchi e nuovi messi in campo, avvicinandoci a metà legislatura, ho ritenuto utile fermare, in modo organico ma sufficientemente sintetico, il lavoro svolto. Non solo per tracciare la strada percorsa ma per indicare le piste di lavoro future. Questo il motivo per cui raccolgo in questo “bilancio di metà mandato” quanto finora fatto sperando riesca a trasmettere almeno un po’ anche l’impegno e la fatica che questo ha comportato.Nella prima parte sono descritte le politiche di bilancio e della sanità che sono i due settori che condizionano le scelte in tutti gli altri campi. Partendo da un ente finanziariamente dissestato e commissariato per le politiche sanitarie, stiamo ritornando ad una faticosa normalità di gestione, pur con un forte indebitamento, e stiamo lavorando giorno dopo giorno per dare un futuro alla nostra Regione.Nella seconda parte un breve resoconto delle deleghe affidatemi d a l P r e s i d e n t e S e r g i o Chiamparino.Un bilancio di metà mandato, quindi, non per auto compiacersi ma, raccontando i l lavoro fatto, per ritrovare nuovi stimoli e nuove energie per continuare quanto iniziato.Con rinnovato impegno e determinazione.

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INTRODUZIONE

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L ’ a t t u a l e G i u n t a R e g i o n a l e presieduta da Sergio Chiamparino ha ereditato una s ituazione finanziaria di forte indebitamento, 10 miliardi di euro, facendosene carico di restituirne 1,2 entro fine legislatura.In due anni, grazie al lavoro straordinario del vicepresidente A l d o R e s c h i g n a , i l b i l a n c i o regionale è stato rimesso in una c o n d i z i o n e d i s o s t e n i b i l i t à , operando una serie di tagli alle spese di funzionamento e ai costi della politica e liberando così risorse per dare risposta ai bisogni dei cittadini.

Ridotti i costi della politica, promessa mantenutaAvevamo promesso tagli ai costi della politica e abbiamo tenuto fede agli impegni, anticipando il resto d’Italia, che dovrà adeguarsi se verrà approvata la riforma costituzionale. Il Piemonte è la p r i m a R e g i o n e c h e a d e g u a l ’ i n d e n n i t à d e l C o n s i g l i e r e regionale a quella del Sindaco del capoluogo. Sono stati anche ridotti i costi per il funzionamento dei Gruppi consiliari e per il personale degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio. I tagli faranno risparmiare complessivamente alle casse regionali oltre 2milioni l’anno, quasi 11 milioni in una legislatura. Società partecipate e agenzie, tagli e riduzione dei costiNel 2015 l’operazione di riduzione e riorganizzazione delle partecipate ha prodotto un risparmio netto di oltre 15 milioni di euro attraverso la r i d u z i o n e d e i c o s t i d i funzionamento, del numero degli amministratori e delle procedure di dismissione delle quote. In un anno e m e z z o d i l a v o r o a b b i a m o anticipato quello che oggi i l governo chiede in termini di spending review e vogliamo rendere il sistema ancora più efficiente. I risparmi derivano anche dalla riorganizzazione di alcune Agenzie

BILANCIOi conti della Regione

per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/bilancio/

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u n i t à s e n z a o p e r a z i o n i traumatiche. I costi del personale sono passati dai 189 milioni del 2013 ai 162,6 del 2016, con un risparmio di oltre 26 milioni. Sono state inoltre ridotte le direzioni da 16 a 10 e i settori da 140 a 93, con la relativa diminuzione dei dirigenti.

regionali: le Agenzie territoriali per la casa (ATC) sono passate ad 7 a 3, con la riduzione del 60% dei costi per g l i amminist rator i e u n risparmio di circa un milione di euro all’anno. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA) è in piena fase di riordino. L’intervento ha generato risparmi per 1,2 milioni nel 2015 e 2,3 milioni nel 2016.

Riduzione degli affitti e dei costi di gestione delle sediDa inizio legislatura si è dato avvio a un’opera di riduzione della spesa degli affitti, con l’accorpamento di sedi sul territorio e l’ottimizzazione degli spazi util izzati. Ciò ha consentito di ridurre gli spazi occupati di oltre 50 mila metri quadri, con risparmi di oltre 20 milioni. La nuova sede unica, grazie ad un’autonomia energetica superiore all’85% e alle nuove tecnologie impiegate, permetterà di risparmiare, oltre che sugli affitti, anche sui costi di gestione.

Personale, ridotti i costi ma senza licenziamentiDal 2013 ad oggi è stata fatta una vera e propria cura dimagrante anche per quanto riguarda il p e r s o n a l e r e g i o n a l e : i pensionamenti effettuati e il blocco del turnover hanno consentito di ridurre i dipendenti di oltre 350

CURIOSITÀIl Piemonte paga una quota di oneri finanziari almeno tre volte superiore a quella di altre regioni del centro-nord. Nel prossimo anno il Piemonte pagherà 600 mil ioni di rata interessi e restituzione capitale, mentre, per esempio, la Lombardia verserà 200 milioni.

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fornitori dagli attuali 110 giorni (quando siamo stati eletti erano 3 8 0 g i o r n i ) a i 6 0 s t a b i l i t i dall’Unione Europea. Il Piemonte era l ’unica regione del Nord c o m m i s s a r i a t a . A b b i a m o riconquistato la fiducia del governo grazie a una politica di profondo rigore. Tra i primi effetti dell'uscita dal piano di rientro, la possibilità di reinserire i servizi di assistenza extra Lea nel bilancio della Sanità, liberando risorse per 74 milioni di euro e l’assunzione di personale medico ed infermieristico.

Cosa significa Piano di rientro?La Regione è stata sottoposta al p i a n o d i r i e n t r o d a l d e b i t o sanitario che di fatto significa essere “commissariati” e soggetti al controllo da parte del Tavolo di m o n i t o r a g g i o d e l M i n i s t e r o dell’Economia e Ministero della Salute con il quale siamo stati tenuti a concordare tutte le nostre decisioni. Eravamo sottoposti a questa misura perché il Piemonte per anni ha speso più degli 8 m i l i a r d i a n n u a l i d e l F o n d o s a n i t a r i o n a z i o n a l e a n o i assegnati.Quando si è insediata la Giunta Chiamparino abbiamo trovato una sanità disastrata, alla deriva: una s i tuazione f rutto d i anni d i mancanza di programmazione, di governo e di controllo che ha fatto

crescere il nostro sistema in modo irrazionale, sotto la spinta di interessi particolari e locali , moltiplicando i primariati, facendo investimenti anche dove non era logico farli e progettando ospedali non solo senza avere la garanzia di poterli completare, ma anche senza una coerenza con i bisogni di salute della popolazione del territorio interessato e con i cambiamenti in corso nell’assistenza ospedaliera.

Conti in ordine e lotta agli spechiAvere i conti in ordine non è una questione da ragionieri: è la premessa per potere assumere personale e per fare investimenti in edilizia sanitaria e innovazione tecnologica. Abbiamo approvato i bilanci delle aziende sanitarie del 2012, 2013, 2014 e 2015, il che ci consente di avere un quadro completo dei conti dopo anni di ripetute contestazioni da parte della Corte dei Conti e dei Ministeri. A b b i a m o a d o t t a t o d i v e r s e d e c i s i o n i fi n a l i z z a t e a l contenimento dei costi: abbiamo centralizzato l’acquisto di beni e servizi e gli appalti creando c o o r d i n a m e n t i a l i v e l l o d i quadrante; siamo intervenuti per garantire la tracciabil ità dei farmaci in ospedale così da ridurre la spesa ospedaliera; abbiamo indetto la gara per gli ausili m o n o u s o p e r i n c o n t i n e n z a

Dal 1 gennaio 2017 il Piemonte sarà fuori dal piano di rientro in cui era sprofondato cinque anni fa. Questo permetterà alla Regione di tornare a investire per aggredire le liste d’attesa, varare un piano di assunzioni di personale medico e infermieristico, incrementare i servizi di assistenza territoriale e il potenziamento delle case della salute. Una notizia che arriva al termine di una lunga trattativa tra i vertici di piazza Castello e il M i n i s t e r o d e l l e F i n a n z e , nell’ambito della quale la Regione ha varato un piano in dieci anni per coprire quel buco da 1,505 miliardi emerso nei conti della Sanità e abbattere i tempi di pagamento dei

SANITÀobiettivo centrato,uscita dal piano di rientro S

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C o n l a d e l i b e r a s u l l a r e t e ospedaliera abbiamo soppresso circa 175 Strutture Complesse ospedaliere (oltre ad un centinaio di Strutture territoriali e circa 140 amministrative) e abbiamo poi applicato le norme contenute dal decreto Balduzzi, che fissa il parametro di 3.7 posti letto per mille abitanti. In Piemonte non soltanto eravamo sopra tale parametro, ma registravamo anche un utilizzo non ottimale dei posti letto a disposizione. Inoltre, abbiamo affrontato un duro confronto con le strutture private accreditate, chiedendo loro di convertire alcune attività: perché non possiamo continuare a pagare i p r i v a t i p e r f a r e a t t i v i t à concorrenziali con gli ospedali pubblici, il privato se vuole essere ‘accreditato’ deve fare ciò che il pubblico ritiene utile.

A s s i s t e n z a t e r r i t o r i a l e d a potenziareUn altro obiettivo è stata la r i o r g a n i z z a z i o n e e i l potenziamento dell’assistenza territoriale, finalizzata a garantire un’offerta sanitaria adatta ai nuovi bisogni di salute della popolazione del Piemonte. Abbiamo creato più di 1.300 posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria per dare una risposta adeguata ai soggetti più

fragili, anziani cronici e non autosufficienti, non dimissibili dagli ospedali in quanto nessuno p u ò f a r s i c a r i c o d e l l a l o r o a s s i s t e n z a , c h e c a u s a n o i l sovraffol lamento dei Pronto S o c c o r s o e l ’ i n a c c e t t a b i l e spettacolo dei pazienti lasciati per giorni in barella.

Liste d’attesaAbbiamo indicato l’abbattimento dei tempi di attesa tra gli obiettivi che i direttori generali delle aziende sanitarie devono raggiungere, pena decadenza dall’incarico. Inoltre, è stata avviata la gara per il servizio d e l C U P u n i c o c h e h a c o m e obiettivo la condivisione delle agende delle prestazioni sanitarie delle Asl, delle Aso e del privato convenzionato: un unico call-center (con sistema di re-call e di disdetta automatica) con lo scopo di ridurre le liste di attesa e di offrire un servizio più efficiente.

Nuove assunzioniGrazie ai provvedimenti adottati i ministeri ci hanno concesso una deroga al blocco del turnover che ci ha permesso di assumere nel 2015 1546 operatori sanitari (tra cui 376 m e d i c i , 8 2 2 i n f e r m i e r i , 2 3 5 operatori socio-sanitari), da destinare all’emergenza-urgenza e alla riduzione delle liste d’attesa.

(pannoloni) e per la distribuzione dei farmaci per conto (Dpc), mentre per i presìdi per i diabetici abbiamo aderito alla gara Consip

Ospedali più efficienti e sicuriUno degli atti programmatori più importanti da noi adottati è la delibera sul riordino della rete ospedaliera, con la quale abbiamo applicato i parametri fissati dal Patto per la Salute, che è stato sottoscritto nell’estate del 2014 tra il Governo e tutte le Regioni i t a l i a n e , e c h e p r e v e d e u n a classificazione degli ospedali stabilendo quelle discipline che obbligatoriamente ogni ospedale deve avere. Il riordino della rete ospedaliera non è dettato da obiettivi di carattere economico, ma è finalizzato a garantire salute e sicurezza per i cittadini. La sanità piemontese è caratterizzata da un’eccessiva frammentazione, abbiamo troppi reparti con una bassa attività e la letteratura scientifica dimostra che laddove i volumi sono bassi aumenta il rischio per i pazienti. Per questo è necessario accorpare, non per r isparmiare ma per garantire i cittadini: non servono tanti piccoli ospedali né tante S t r u t t u r e C o m p l e s s e c h e necessitano di più primari, ma servono ospedali più forti e servizi più efficienti.

per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms2/index.php

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Presenze alle sedute di Giunta Regionale : 146 su 162 totali

Delibere di Giunta Regionale portate in approvazione da inizio legislatura: 384

CommissioniSedute di prima commissione [ P r o g r a m m a z i o n e ; b i l a n c i o ; patrimonio; organizzazione e personale, e-government; politiche comunitarie; enti strumentali e partecipazioni regionali, affari istituzionali, federalismo; enti locali; pari opportunità; polizia locale; controlli ai sensi dell’articolo 34 dello Statuto.] partecipazione a 15 sedute

Sedute di seconda commissione [ P i a n i fi c a z i o n e t e r r i t o r i a l e ; urbanistica; edilizia residenziale; trasporti e viabilità; espropri; O O . P P . ; n a v i g a z i o n e ; comunicazioni.] partecipazione a 28 sedute

Sedute di terza commissione [Economia; industria; commercio; a g r i c o l t u r a ; a r t i g i a n a t o ; montagna; foreste; fiere e mercati; turismo; acque minerali e termali; c a c c i a e p e s c a ; f o r m a z i o n e professionale; energia; cave e torbiere; movimenti migratori.] partecipazione a 30 sedute

Sedute di quinta commissione [Tutela dell’ambiente e impatto a m b i e n t a l e ; r i s o r s e i d r i c h e ; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette.] partecipazione a 96 sedute

In neretto le deleghe dell’Assessore Valmaggia nelle commissioni

(dati aggiornati al 14 novembre 2016)

ALBERTO VALMAGGIA In carica dal 16 giugno 2014

Deleghe assegnate: A m b i e n t e , U r b a n i s t i c a , Programmazione territoriale e paesaggistica, sviluppo della m o n t a g n a , f o r e s t e , p a r c h i , protezione civile

Presenze in Consiglio Regionale da inizio legislatura:166 su 182 totali

Atti di indirizzo gestiti 318 di cui 178 interrogazioni o interpellanze e 140 ordini del giorno o mozioni

NUMERIdella legislatura

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r u m o r e e s a l v a g u a r d i a ambientale. Ne citiamo solo alcuni più rappresentativi. Nel dicembre 2015 è stato adottato il piano di g e s t i o n e d e l fi u m e P o c h e costituisce il nuovo riferimento per il ciclo di pianificazione per la gestione delle acque 2015-2021, a cui tutte le Amministrazioni e gli E n t i p u b b l i c i d e v o n o f a r e riferimento per qualsiasi attività che possa prefigurarsi in contrasto con i contenuti degli Elaborati di Piano, in particolare con gl i obiettivi di qualità e le misure previste dallo stesso. Nel giugno 2016 è stato approvato il Piano di azione nazionale per la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari. N e l l u g l i o 2 0 1 6 s o n o s t a t e approvate con Delibera di Giunta regionale norme in materia di miglioramento dei pozzi irrigui per evitare, attraverso gli stessi, l ’ i n q u i n a m e n t o d e l l a f a l d a

profonda. Nel febbraio 2016 diventa operativo il Semaforo Antismog per i comuni con più di 15 mila abitanti con l’approvazione di un protocollo operativo a colori crescenti, dal giallo al rosso vivo, ciascuno indicante un set di provvedimenti ad hoc per ridurre le emissioni inquinanti. Sempre per la qualità dell’aria si sta lavorando al nuovo Piano della qualità dell’aria la cui approvazione è prevista nel prossimo anno.

Nuovo piano rifiutiIl nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti solidi urbani approvato nell’aprile 2016, sarà valido fino al 2020. Dopo 18 anni, la Regione ha a g g i o r n a t o l o s t r u m e n t o essenziale per pianificare una corretta gestione dei rifiuti e per rispondere a uno dei più complessi problemi che abbiamo di fronte in fatto di salvaguardia dell’ambiente

L a R e g i o n e c o n c o r r e a l l a real izzazione del le pol it iche comunitarie e nazionali finalizzate a tutelare, conservare, valorizzare l'ambiente per le generazioni presenti e future. In particolare, pianifica e realizza azioni volte a proteggere il capitale naturale, stimolare la crescita e l'innovazione a basse emissioni di carbonio e con uso efficiente delle risorse naturali, per salvaguardare la salute, il benessere e la qualità della vita dei cittadini, nel rispetto dei limiti delle s t e s s e r i s o r s e . M o l t i i provvedimenti adottati in questi due anni di mandato dai settori Acqua, aria, bonifiche, valutazioni ambientali, elettromagnetismo, b i o d i v e r s i t à , r i fi u t i , r i s c h i o industriale, rischio nucleare,

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comunali in forma singola o associata. Le bonifiche, di interesse nazionale, a Casale Monferrato (Al) e a Balangero (To) dovranno essere completate entro il 2020, grazie anche alle risorse stanziate dal Governo, pari a 80 milioni di euro.

Quanto allo sviluppo sostenibile e a l l a t u t e l a d e l t e r r i t o r i o e dell’ambiente, in collaborazione con Arpa, la Regione Piemonte ha pubblicato l’annuale Relazione s u l l o s t a t o d e l l ’ a m b i e n t e c o n t e n e n t e i l m o n i t o r a g g i o puntuale dei dati e una raccolta di indicatori di impatto. La relazione 2 0 1 5 è c o n s u l t a b i l e a l l i n k : http://relazione.ambiente.piemonte.gov.it/it. I parchi opportunità per il turismo N e l l u g l i o 2 0 1 5 i l C o n s i g l i o r e g i o n a l e , d o p o u n a n n o d i d i s c u s s i o n e , 2 5 s e d u t e d i commissione, 3 sedute di Consiglio regionale, 500 emendamenti, ha approvato la Legge proposta dall’Assessore Valmaggia, con la quale si riordina il sistema di gestione del le aree protette piemontesi. La nuova norma punta a creare soggett i capaci d i potenziare opportunità turistica e d i s v i l u p p o a t t r a v e r s o l a conservazione del patrimonio di biodiversità.

Il "capitale naturalistico” deve avere un ruolo importante nel marketing territoriale. In questo senso, ad esempio, l'istituzione del nuovo Parco naturale del Monviso mira sia a formalizzare la valenza n a t u r a l i s t i c a d e l l ' a r e a , g i à s o t t o l i n e a t a d a l l a s u a classificazione dalla Rete Natura 2 0 0 0 , s i a a c o n f e r m a r e l ' importanza de l la porz ione territoriale di maggior rilevanza naturalistica del MAB Unesco Monviso, che ha visto il locale Ente di gestione come capofila. Un punto qualificante della Legge è, inoltre, il nuovo sistema di governo dei Parchi, che prevede una maggiore partecipazione degli Enti locali nel Consiglio direttivo, anche con l’istituzione della Consulta per la promozione del territorio. Fanno parte di questa struttura, infatti, le diverse associazioni di categoria interessate al governo delle aree protette che saranno chiamate a esprimere pareri e a formulare proposte al Consiglio direttivo. La Legge, attraverso la riduzione a 11 degli Enti di Gestione, consentirà di razionalizzare i costi e di avere una maggiore efficienza complessiva anche a livello finanziario.

I numeri dei parchi Sono 111 le realtà, tra parchi, riserve e altre forme di salvaguardia

Piano amianto 2016-2020Il 1° marzo 2016 viene approvato, all’unanimità, il PIANO AMIANTO dopo 8 anni di attesa. Tra gli obiettivi la mappatura, la bonifica di siti contaminati, lo sviluppo del c e n t r o s a n i t a r i o l o t t a mesotelioma. Queste alcune delle misure contenute nel Piano regionale amianto 2016-2020. Tra i principali obiettivi del piano ci sono il completamento della bonifica degli edifici scolastici di p r o p r i e t à p u b b l i c a ; l’incentivazione delle bonifiche dei privati mediante servizi di raccolta e smaltimento di rifiuti contenenti amianto, la qualificazione dei soggetti abilitati alla redazione dei piani di manutenzione e controllo e della valutazione dello stato di degrado dei manufatti contenenti amianto, mediante uno specifico obbligo formativo.Il Piano prevede l’individuazione di nuovi siti in Piemonte per confinare il materiale contenente amianto ev itando i l t rasfer imento in discariche fuori Italia più costose sia dal punto di vista economico sia a m b i e n t a l e . S o n o p r e v i s t e campagne di comunicazione per i cittadini e l’apertura di sportelli

AMBIENTEpensiamo al nostro domani

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VOIP reg ionale che c o n u n investimento inferiore ai 100.000 euro, ha comportato un risparmio annuale di 130.000 euro di canoni a n n u i e u l t e r i o r i v a n t a g g i economici in termini gestionali e m a n u t e n t i v i . L a R e g i o n e P i e m o n t e s t a p r o c e d e n d o all'approvazione di 122 Misure di conservazione sito -specifiche, necessarie per l'evoluzione delle zone di interesse comunitario e a zone Speciali di conservazione, come r i ch iesto da l l 'Unione Europea. I l settore è anche impegnato alla partecipazione ai "bandi" relativi ai fondi comunitari in materia di biodiversità ed alla gestione degli specifici fondi PSR.

GLI ECOMUSEI, una realtà vivace e dinamicaGli ecomusei piemontesi, durante il b i e n n i o 2 0 1 4 - 1 6 , h a n n o c o n s o l i d a t o , t r a s f e r i t o e comunicato le proprie esperienze attraverso lo scambio sinergico e dinamico con molteplici realtà operanti sul territorio regionale, mediante il coordinamento e il rafforzamento dell’Associazione Rete Ecomusei Piemonte fondata nel dicembre 2009.L’accresciuta attenzione intorno a t a l i o r g a n i s m i c u l t u r a l i d i valor izzazione integrata del patrimonio locale ha incoraggiato il Sistema di Rete, rendendo

possibi le la r icerca di nuove alleanze con esperienze e soggetti omologhi. Con essi possiamo condividere principi ed obiettivi di cura e attenzione al paesaggio, m e d i a n t e “ b u o n e p r a t i c h e riproducibili”, che forniscono regole costruttive, insediative, educative, ambientali, relazionali p e r p r o m u o v e r e l ’ o p e r a d i trasformazione sostenibile. Il Piemonte conta oggi 25 realtà istituite dalla Regione, ognuna d e l l e q u a l i c o n t r i b u i s c e a c o n n o t a r e e a t r a m a n d a r e l’identità piemontese. Gli ecomusei stanno lavorando in sintonia con le pol it iche per la montagna e ambientali, a favore dei valori c u l t u r a l i e i d e n t i t a r i c h e l a caratterizzano. Le politiche per il turismo coinvolgono gli abitanti a favore di un turismo lento e responsabile. Una sempre più evidente direzione comune si r a v v i s a c o n l e p o l i t i c h e sull’artigianato tipico e artistico, considerato prima di tutto una risorsa culturale. Particolare attenzione è riservata a seguire l’iter della nuova legge nazionale sugli ecomusei e per riaggiornare la legge regionale i s t i t u t i v a d e g l i E c o m u s e i approvata nel 1995. Negli ultimi anni la Regione Piemonte ha investito negli Ecomusei circa 500.000 euro annui.

regionali, oltre ai due parchi nazionali, Gran Paradiso e Val Grande. In totale coprono un territorio di 193.367 ettari, pari al 9,18% della superficie regionale. La conservazione del patrimonio naturale si esplica anche attraverso la costituzione della Rete Natura 2000. In Piemonte ci sono 127 Siti di Importanza Comunitaria e 51 Zone di Protezione Speciale per l'avifauna, parte delle quali sono anche classificate come SIC. Più della metà del territorio classificato c o m e S i t i d ' I m p o r t a n z a Comunitaria è compreso nelle Aree Protette regionali. Il territorio interessato da Rete Natura 2000 è il 15,70% del totale regionale. Nell'ambito delle attività di ricerca del Settore Aree Protette naturali sono state inoltre censite 39 aree di pregio naturalistico e classificate c o m e “ S i t i d i I m p o r t a n z a Regionale”. Negli enti parco lavorano circa 350 persone. La Regione Piemonte spende per il sistema parchi circa 20 milioni di euro annui, ripartiti tra spese di p e r s o n a l e e d i o r d i n a r i o funzionamento e gestione. A tal proposito, negli ultimi anni sono s t a t e r e a l i z z a t e m o l t e p l i c i iniziative per il contenimento dei costi e la razionalizzazione dei servizi, primi fra tutti la migrazione di tutti i sistemi di comunicazione informatici e telefonici sulla rete

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programmatoria, avendo molta attenzione a ben programmare il suo futuro. Il Piemonte vanta una lunga tradizione di leggi, atti ed azioni volte al governo del territorio: a partire dalla "legge urbanistica", risalente al 1977, modificata più volte fino all’ultima riforma che ne s e g n a u n a n u o v a s t a g i o n e operativa. Tra gli obiettivi il completamento dei regolamenti attuativi, l’integrazione di sistemi i n f o r m a t i v i a m b i e n t a l i e territoriali, la valorizzazione del territorio e del paesaggio, con particolare attenzione al sito “ U n e s c o ” L a n g h e - R o e r o e Monferrato. Molto complesso e a r t i c o l a t o i l l a v o r o p e r l a p r e d i s p o s i z i o n e d e l P i a n o paesaggistico regionale che, in stretta sinergia con il Ministero dei beni culturali e le Sovrintendenze regional i , è oggi in v ia d i approvazione definitiva. Insieme al P i a n o t e r r i t o r i a l e r e g i o n a l e completa il quadro pianificatorio regionale dando risposte puntuali, in un quadro organico, alla tutela e a l l a s a l v a g u a r d i a d i b e n i

paesaggistici regionali.http://www.regione.piemonte.it/territorio/pianifica/ppr.htmSolo nel corso del 2015 si sono s v o l t e 3 4 c o n f e r e n z e d i c o -pianificazione e valutazione, per 98 s e d u t e , fi n a l i z z a t e a l l ’approvazione d i var iant i strutturali o generali; a queste vanno aggiunte le conferenze dei servizi finalizzate all’approvazione di altre tipologie di varianti quali quellepromosse dagli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) per 30 conferenze che hanno richiesto 70 sedute.

Sono attualmente in itinere 32 varianti generali, 76 strutturali, 17 semplificate. Complessivamente nel periodo 2014-2016 sono in corso 192 procedure urbanistiche di cui 21 sono state approvate. Il 48% delle procedure sono relative alla provincia di Torino, il 12% delle provincie di Cuneo e Novara, il 9 per cento il Verbano Cusio Ossola, l’8 per cento Asti. Chiudono con il 4% Biel la e Vercel l i e con i l 3% Alessandria.

Le azioni per i l governo del t e r r i t o r i o , s i a p o l i t i c h e c h e t e c n i c h e , s o n o d i g r a n d e importanza per il Piemonte, una regione dall’orografia complessa, molto frammentata, con oltre 1200 comuni e dal la lunga stor ia insediativa; una regione che ha anche visto, negli ultimi decenni, un tasso significativo di consumo del suolo e che deve pertanto vigilare con attenzione su ogni scelta

URBANISTICAProgrammazione territoriale epaesaggistica, politicheper un governo del territorio

per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/territorio/urbanistica/

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Foreste” che si occupa innanzitutto della regolamentazione dell’uso del bosco e quindi della pianificazione forestale e dei tagli boschivi, senza trascurare le opportunità di valorizzazione della risorsa legno attraverso la qualificazione degli operatori (imprese e addetti), lo sviluppo delle filiere bosco – edilizia e b o s c o – e n e r g i a e dell’arboricoltura da legno. I principali risultati recentemente raggiunti nel periodo 2014-2016 su questi temi riguardano:Ÿ l a s e m p l i fi c a z i o n e e l a

chiarezza normativa come la riduzione delle procedure per i tagli boschivi, revisione delle n o r m e t e c n i c h e p e r l a pianificazione forestale e, a breve, la semplificazione e integrazione delle procedure per le trasformazioni d’uso del suolo

Ÿ la sottoscrizione di un accordo interregionale finalizzato ad incrementare i prelievi legnosi, in una gestione sostenibile della risorsa

Ÿ la predisposizione del Piano Forestale Regionale 2017-2027 di cui si è appena conclusa la procedura d i Valutaz ione Ambientale Strategica e che verrà approvato in via definitiva a fine anno,

Ÿ la conclusione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e

soprattutto l’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 con l’avvio delle relative Misure di interesse forestale. Le Misure di interesse f o r e s t a l e s o n o i n t u t t o complessivamente 5 articolate in 16 sottomisure e hanno una d o t a z i o n e fi n a n z i a r i a complessiva di circa 80 milioni di euro.

Nel primo anno di attuazione sono stati aperti 5 bandi pubblici oltre ad attività a titolarità regionale, mettendo a disposizione circa 25 milioni di euro di risorse pubbliche ( i l 3 4 % d e l l a d o t a z i o n e finanziaria). Entro la metà del prossimo anno apriranno nuovi bandi e si prevede che la quota di risorse attivata raggiungerà il 50%. Anche l’emanazione di norme regionali relative alla gestione dei crediti di Carbonio sarà obiettivo del prossimo anno. Il Settore ha anche tra le proprie competenze la tartuficoltura che è sempre più sotto i riflettori internazionali come prodotto di i n e g u a g l i a b i l e v a l o r e enogastronomico che fa conoscere i l P iemonte ne l mondo. Ne l mandato è stata approvata una norma di semplificazione per la raccolta dei funghi.

FORESTEUn bosco pieno di risorse

Nei boschi del Piemonte vivono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti ben 52 specie arboree e 40 s p e c i e a r b u s t i v e , c o n u n a biodiversità, che si riflette in una c o m p l e s s i t à d i s i t u a z i o n i gestionali. Il Piemonte, dopo la Sardegna e la Toscana, è la regione i t a l i a n a c o n l a m a g g i o r e estensione forestale. Infatti, oltre un terzo del territorio - 9.500 chilometri quadrati sul totale di 25.000 - è coperto dai boschi. Un immenso patrimonio naturale alla cui gestione contribuisce in modo diretto la Regione attraverso il proprio settore “Valorizzazione del patrimonio forestale regionale” che coordina l’attività degli operai e dei tecnici forestali dipendenti dei “Settori Tecnici regionali”, i quali svolgono le attività manutentive sulle foreste regionali, su altri boschi di proprietà pubblica e sulla rete sentieristica regionaleGli operai e gli impiegati forestali in forza alla Regione sono circa di 470, di cui poco meno di 200 con il contratto stagionale; fra questi sono una quarantina coloro che lavorano presso i vivai forestali regionali. Altra struttura regionale dedicata alle foreste è il “Settore

per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/foreste/it/

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Le nuove Unioni hanno ereditato le attività e i beni immobili delle Comunità montane, ma anche le passività, tra cui una massa debitoria circa 20 milioni di euro. Il frutto di questo lavoro, fatto in c o l l a b o r a z i o n e c o n g l i amministratori comunali, si può vedere nei primi bandi dei progetti europei e nei bandi regionali, che vedono le UNIONI tra i principali beneficiari. Del le 22 Comunità montane a t t u a l m e n t e s o n o 3 q u e l l e trasformate in Unioni, 14 su 19 sono in fase di liquidazione, con i relativi dirigenti regionali (quindi senza ulteriori costi). In gran parte sono ormai “scatole vuote”, che non esercitano più funzioni.Nei prossimi tre mesi se ne estingueranno definitivamente la metà. Le altre 5, posizionate nell’area torinese ed alessandrina, sono ancora attive per motivi legati a criticità amministrative, al d i s s e s t o d i p a r t e c i p a t e o a contenziosi aperti. Per queste ultime la Regione sta valutando di creare due strutture temporanee, costituite da proprio personale, con l ’ o b i e t t i v o d i a r r i v a r e a l completamento del processo nel 2017.

Tra gli altri obiettivi del 2017, dopo questa fase di riorganizzazione territoriale, c’è la redazione di una nuova legge sulla montagna per dare nuove prospettive ad un territorio che occupa oltre il 40% del Piemonte e che crediamo abbia straordinarie risorse da valorizzare.

Nuova legge sulle Associazioni fondiarieLa Regione Piemonte, prima in Italia, ha approvato il 26 ottobre 2016 la norma per favorire la costituzione delle associazioni fondiarie e la valorizzazione dei t e r r e n i a g r i c o l i e f o r e s t a l i . L ’obiett ivo è combattere lo s p o p o l a m e n t o d i c o l l i n e e m o n t a g n e p i e m o n t e s i , ricomponendo il puzzle delle proprietà terriere frammentate e dei campi abbandonati, attraverso l a c o s t i t u z i o n e d i l i b e r e associazioni fondiarie. Senza interferire con il diritto di proprietà, che non viene meno, si intende così rilanciare l’attività agro-forestale e pastorale e incentivare turismo e produzioni locali.

La prima metà del mandato 2014-2016 è stata impegnata per dare una nuova “governance” alle terre alte, dopo le leggi 11/2012 e 3/2014 a p p r o v a t e n e l l a l e g i s l a t u r e precedente che hanno portato al superamento delle Comunità montane. Nel 2014 c’erano 22 Comunità montane con 300 dipendenti circa, c h e s v o l g e v a n o q u a s i e s c l u s i v a m e n t e l e f u n z i o n i regionali delegate in materia di sviluppo montano. Ci sono voluti quasi duecento incontr i per arrivare al nuovo assetto, che vede complessivamente 56 Unioni per un totale di 520 comuni coinvolti, che svolgono anche da 2 a 9 funzioni comunali. Per sostenere questo delicato ed importante processo il fondo montagna è stato stabilizzato in circa 11 milioni di euro annui. Il personale è stato praticamente tutto ricollocato, con una riduzione dovuta a pensionamenti, mobilità o ricollocazione in altri enti, passando da 300 unità a 130 unità. Questa nuova “governance” chiude un ciclo di 40 anni, che ha visto luci ed ombre, e ha l’obiettivo di una maggior responsabilizzazione degli amministratori locali.

SVILUPPO MONTANO PieMONTE terra di vette

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Alta Montagnaoltre 800 metri

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167.839 ettari

197.371 ettari

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74.403

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Superficieagricola

Dal 1982 al 2010 in alta montagna si è registrata una diminuzionedel 55,7% della superficie agricola utilizzata

per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/montagna/

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ambito territoriale ben definito), una strategia (che rappresenta la visione di sviluppo del territorio), e un partenariato pubblico-privato, che lavora insieme per definire la strategia ed implementarla. La strategia locale è tanto più efficace quanto più riesce ad essere un insieme integrato di azioni, non una mera. somma di interventi.Tematismi principali dei PSL: sviluppo di reti e filiere, creazione di nuove imprese, servizi alla popolazione, interventi di recupero architettonico e paesaggistico a supporto del turismo rurale, sulla base di manuali derivati dalle tipologie costruttive locali.

P e r a p p r o f o n d i r e l e 1 4 programmazioni di sviluppo locale si rimanda al link:http://www.regione.piemonte.it/montagna/montagna/rurale/psr2014-2020_GAL.htm

Risorse europee per i territori transfrontalieriA L C O T R A , A l p i L a t i n e Cooperazione Transfrontaliera, è uno dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera. Copre il territorio alpino tra la Francia e l'Italia.Il periodo 2014-2020 è il quinto di programmazione ALCOTRA. Dal 1990, il programma ha finanziato

quasi 600 progetti per circa 550 milioni di euro di sovvenzioni c o m u n i t a r i e . I l p r o g r a m m a A L C O T R A c o n t r i b u i s c e a l l a strategia Europa 2020 per una crescita "intelligente, sostenibile e i n c l u s i v a " e c h e c o i n v o l g e occupazione, ricerca e innovazione, educazione, inclusione sociale e r i d u z i o n e d e l l a p o v e r t à , cambiamento climatico e energia. ALCOTRA è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale quale strumento di attuazione della politica di coesione dell'Unione. In particolare ALCOTRA fa parte del programma di Cooperazione Territoriale Europea, noto come INTERREG, che mira a promuovere la creazione di un mercato unico attraverso azioni di cooperazione destinate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle diverse regioni europee.L a d o t a z i o n e fi n a n z i a r i a complessiva è di 198 milioni di euro Sono stati già approvati due bandi per complessivi 77 milioni di euro di progetti approvati. Nei prossimi mesi saranno approvate nuove azioni, come piani territoriali e tematici, che punteranno ad aree vaste.

I g r u p p i d i a z i o n e l o c a l e , opportunità di sviluppodelle terre alteNell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, la misura 19 prevede il sostegno allo “ s v i l u p p o l o c a l e partecipativo–Leader”, realizzato attraverso i Gruppi di Azione Locale (GAL) del territorio, che elaborano specifici Programmi di Sviluppo Locale (PSL) . Il 27 ottobre 2016 la Regione P i e m o n t e h a a p p r o v a t o i Programmi dei 14 Gal ammessi a finanziamento, assegnando oltre 64 milioni di euro di contributo pubblico. I GAL realizzeranno i loro 14 PSL e m a n a n d o b a n d i r i v o l t i a beneficiari pubblici e privati a partire dal mese di febbraio 2017.I Gal funzionano da “agenzie di sviluppo locale” per il rilancio economico delle aree rurali di m o n t a g n a e d i c o l l i n a , e , nell’ambito di Leader, realizzano una strategia che orienta e sostiene la governance dello sviluppo locale, aggregando e valorizzando realtà e c o n o m i c h e e s o c i a l i m o l t o f r a m m e n t a t e e d i s p e r s e , caratteristiche dei territori rurali e montani.Con il metodo Leader si muovono infatti in un processo circolare tre e l e m e n t i f o n d a m e n t a l i : i l territorio, (ogni GAL ha scelto un

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CURIOSITÀQuasi il 50% di un bando da 12 milioni di euro di fondi europei destinato a investimenti volti a

migliorare e creare itinerari cicloturistici, escursionistici, per riqualificare rifugi, ostelli e bivacchi e incentivare l’informazione turistica locale nelle aree rurali montane e collinari del Piemonte ha avuto

per approfondimenti http://www.interreg-alcotra.eu/it

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GAL LAGHI E MONTIS.CONSORTILE R.L.

TERRE DEL SESIA S.C. A R.L.

G.A.L. MONTAGNE BIELLESISocietà Consortile a Responsabilità Limitata

VALLI DEL CANAVESEGRUPPO DI AZIONE LOCALESocietà Consortile a Responsabilità Limitata

VALLI DI LANZO, CERONDA E CASTERNONE

GRUPPO DI AZIONE LOCALESocietà Consortile a Responsabilità Limitata

GRUPPO DI AZIONELOCALE ESCARTONS E

VALLI VALDESI S.R.L.

TRADIZIONE DELLETERRE OCCITANE

GAL VALLI GESSO,VERMENAGNA, PESIO SCARL

GAL MONGIONE SCARLLANGHE ROERO LEADER

SOC. CONSORT. A R.L.

TERRE ASTIGIANE

GAL BASSO MONFERRATO ASTIGIANO

GIAROLO LEADER S.R.L.

GAL BORBA S.C.A.R.L.LE VALLI ALERAMICHE

DELL’ALTO MONFERRATO

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per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/montagna/montagna/rurale/psr2014-2020.htm

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euro annui, sono state numerose le occasioni d’intervento sul territorio regionale e nazionale, soprattutto in concomitanza degli eventi meteoidrologici dell’Autunno 2014 nel l ’Alessandrino e nel Nord Piemonte, dell’emergenza incendi boschivi dell’inverno 2015 – 2016 e del recentissimo sisma che ha colpito l’Italia Centrale. In tali o c c a s i o n i i l “ S i s t e m a ” d i Protezione Civile Regionale si è prontamente attivato secondo il proprio “Modello d’Intervento” che prevede l’impiego della Colonna Mobile Regionale gestita dai Volontari di Protezione Civile, coordinati dai Funzionari del Settore d i Protez ione C iv i le Regionale. Durante questo periodo si è cercato di dare risposte alle richieste che sono arrivate dai Sindaci. In particolare sono state approvate le Linee guida per gli interventi di manutenzione idraulica mediante l’asportazione della vegetazione

O l t r e a l l e p r e z i o s e a t t i v i t à organizzate in convenzione con il COORDINAMENTO PROTEZIONE CIVILE, Anticendi Boschivi AIB, ASSOCIAZIONE CARABINIERI, ANA e sostenute dalla Regione Piemonte per oltre 2 milioni di

PROTEZIONE CIVILE Volontariato con missionedi soccorso civile

negli alvei dei fiumi, cui hanno fatto seguito e continuano ad essere programmate dal livello locale, specifiche esercitazioni di protezione civile con l’obbiettivo di fornire un’uti le occasione di addestramento per i Volontari di protezione civile e, al tempo stesso ridurre il rischio idraulico dei territori mediante la pulizia dei corsi d’acqua, resi possibili anche dall’esenzione del pagamento dei canoni e da procedure autorizzative semplificate. Nel 2016 sono stati destinati ai Comuni ed Unioni di comuni quasi 500 mila euro per sostenere l’effettuazione delle suddette esercitazioni di pulizia dei fiumi, nonché per l’acquisto di divise e attrezzature per i volontari di protezione civile che hanno partecipato alle predette attività di prevenzione con centinaia di unità su tutto il territorio piemontese.

16 per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/protezionecivile/

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CURIOSITÀ Una delle realtà fiore all’occhiello della Regione Piemonte è il Soccorso alpino e speleologico. In Piemonte 56 stazioni e oltre 1200 volontari altamente specializzati compongono

l’articolazione regionale del Corpo nazionale nato nel 1954. Ogni anno in Piemonte sono soccorse circa 1300 persone la metà con squadre a terra ed altrettante con l’ausilio dell’elicottero. Il

servizio è articolato con sistema di radio con una rete di ripetitori posizionati in aree strategiche alimentate da pannelli solari. I rapporti tra la Regione Piemonte e la delegazione

regionale de Soccorso Alpino, è regolata dalla L.R. 67/1980 che prevede un contributo annuo di 550mila euro. Oltre alle attività di soccorso in

montagna la delegazione regionale è stata a n c h ’ e s s a impegnata, nei luoghi del terremoto.

Dal 2016 il costo dell’intervento dell’Elisoccorso va corrisposto per intero in caso di c h i a m a t a totalmente immotivata (ad esempio uno scherzo) o che genera la ricerca di persone disperse a c a u s a d i u n comportamento irresponsabile. Nel caso d i c h i a m a t a immotivata, la compartecipazione arriva fi n o a d u n

massimo di 1000 euro, fermo restando la n o n applicazione in caso di ricovero del paziente in

reparto od in osservazione breve intensiva in Pronto soccorso. Con questo atto sono diminuite notevolme

nte le richieste di intervento a parte dell’Elisoccorso.

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L’Associazione Monviso in Movimento nasce, nell’ottobre 2014, per proseguire l’esperienza politica, sociale e culturale maturata dalla lista Chiamparino per il Piemonte e non disperdere quel patrimonio di idee e di adesioni che ha portato, nel maggio dello stesso anno, all’elezione dell’ex sindaco di Torino, a presidente della Regione. Nella circoscrizione di Torino ha eletto Mario Giaccone che con Alberto Valmaggia costituisce il gruppo “Chiamparino per il Piemonte” in Consiglio Regionale. Si colloca in un’area moderata, per dare voce a tutti i cittadini che, oggi, hanno difficoltà a riconoscersi nei partiti tradizionali pur condividendo un indirizzo politico riformista.Il gruppo, infatti, nella consultazione popolare ha contribuito in modo determinante alla vittoria del centrosinistra sul territorio piemontese (la seconda compagine), con 94.615 voti ottenuti (4,85%). In particolare, però, ha incassato un risultato decisivo nella provincia di Cuneo: 26.886 consensi corrispondenti al 10,70 in percentuale. Tutto ciò dell’Associazione un rapporto contatto costante e diretto con i Sindaci ed amministratori della Provincia di -Cuneo. Ha informato i soci e i mass media con 390 grazie al lavoro effettuato, durante gli anni, dagli amministratori pubblici ed imprenditori che formavano la lista nella “Granda”: Gianluigi Biestro di Alba; Gian Pietro Gasco di Vicoforte Mondovì; Milva Rinaudo di Costigliole Saluzzo; Sergio Soave di Savigliano e Alberto Valmaggia di Cuneo. Dal 2016 ha dato vita con altre similari realtà piemontesi ad una federazione di rete delle liste civiche piemontesi e lombarde denominate CANTIERE CIVICO ed ha come obiettivo quello di radicarsi sul territorio nell’ambito dell’alleanza del centrosinistra.In questi due anni l’associazione ha promosso incontri, convegni, un corso di buona politica per giovani under 35. Ha la sede in Cuneo, via Roma 56 – Telefono 0171 602067.www.monvisoinmovimento.it - [email protected] mail M

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MONVISO IN MOVIMENTOEtica, democrazia e territorio

per approfondimenti www.monvisoinmovimento.it

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La Regione Piemonte ha presentato il Bilancio sociale 2015 che persegue l’obiettivo di rendicontare in modo t r a s p a r e n t e e d e f fi c a c e l e a z i o n i dell’amministrazione, presentandone in modo chiaro l’attività, al fine di favorire la partecipazione dei portatori di interessi al raggiungimento delle finalità di interesse pubblico. www.regione.piemonte.it/bilanciosociale/

BILANCIO SOCIALEINDICE

BILANCIO p. 15i conti della Regione

SANITÀ p. 15 obiettivo centrato, uscita dal piano di rientro

NUMERI p. 15X legislatura

AMBIENTE p. 15 pensiamo al nostro futuro

URBANISTICA p. 15 programmazione territoriale e paesaggistica

FORESTE p. 15 un bosco pieno di risorse

SVILUPPO MONTANO p. 15 PieMONTE terra di vette

PROTEZIONE CIVILE p. 15 volontariato con missione di soccorso civile

MONVISO in MOVIMENTO p. 15 etica, democrazia e territorio

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