Bilancio Sociale Val Camastra 2009

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Bilancio Sociale della Val Camastra IMPEGNI, AZIONI E PARTNERSHIP PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO 2008 - 2009 COMUNE DI CALVELLO COMUNE DI ABRIOLA COMUNE DI ANZI COMUNE DI LAURENZANA

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Il primo “Bilancio Sociale della Val Camastra” rappresenta l’evoluzione di un percorso di responsabilità sociale condiviso tra gli attori del territorio iniziato lo scorso anno con il “Bilancio Sociale del Comune di Calvello – impegni, azioni e partnership con il Comune di Abriola verso un percorso di sviluppo del territorio”. Il presente documento è il risultato di un progetto pilota, che ha riunito per la prima volta i quattro Comuni della Val Camastra in un processo di condivisione di obiettivi e strategie per lo sviluppo del territorio. Si tratta di un’innovativa esperienza di rendicontazione territoriale, grazie alla quale i Comuni hanno messo a confronto le diverse iniziative, che ne determinano l’impegno in ambito sociale, economico e ambientale. Il risultato è un quadro delle dinamiche territoriali e della capacità delle quattro Amministrazioni di creare una strategia condivisa per uno sviluppo sostenibile.

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Bilancio Sociale della Val CamastraIMPEGNI, AZIONI E PARTNERSHIP PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

2008 - 2009

COMUNE DI CALVELLO COMUNE DI ABRIOLA

COMUNE DI ANZI COMUNE DI LAURENZANA

Coordinamento Editoriale e ScientificoFONDAZIONE ENI ENRICO MATTEI

Progetto grafico e impaginazioneON OFF, Milano

StampaTIPOGRAFIA FRATELLI VERDERIO, Milano

Bilancio Sociale della Val CamastraIMPEGNI, AZIONI E PARTNERSHIP PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

2008 - 2009

COMUNE DI CALVELLO COMUNE DI ABRIOLA

COMUNE DI ANZI COMUNE DI LAURENZANA

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Il Bilancio Sociale secondo i Sindaci della Val Camastra 3

Il Bilancio Sociale: nota metodologica 4

Il gruppo di lavoro 5

Conversazione in Val Camastra 6

PARTE 1. IL SISTEMA TERRITORIALE 10

La geografia e l’ambiente 11

La storia 13

La popolazione 14

Il sistema economico 15

Le attività agricole e forestali 16

Gli insediamenti artigianali e produttivi 17

Il turismo 18

PARTE 2. GLI ATTORI DELLO SVILUPPO LOCALE 20

Il territorio e i suoi stakeholder 21

La vision della Val Camastra 22

Principi e valori condivisi 23

Gli strumenti per lo sviluppo del territorio 24

Le Filiere di sviluppo 25

PARTE 3. LA RELAZIONE SOCIO-TERRITORIALE 26

Gli obiettivi di Filiera 27

Filiera del sociale 28

Filiera del turismo 36

Filiera dell’energia 40

PARTE 4. LA RELAZIONE ECONOMICA 44

Le entrate dei Comuni della Val Camastra 45

Le spese dei Comuni della Val Camastra 48

Le royalties del petrolio per la Val Camastra 50

PARTE 5. APPENDICE 54

L’identità dei quattro Comuni 55

Comune di Abriola 56

Comune di Anzi 58

Comune di Calvello 60

Comune di Laurenzana 62

Glossario 64

INDICE

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Il Bilancio Sociale secondo i Sindaci

Questo è testo finto che serve ad inviduare il giusto posizionamento del testo nell’impaginato, la dimensione

e interlina del font e la lunghezza massina che dovrà essere rispettata. Questo è testo finto che serve ad

inviduare il giusto posizionamento del testo nell’impaginato, la dimensione e interlina del font e la lunghezza massina che dovrà

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Mario Domenico Antonio Gallicchio (Sindaco di Calvello)

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Giovanni Petruzzi (Sindaco di Anzi)

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Domenico Giovanni Urga (Sindaco di Laurenzana)

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Antonio Pessolani (Sindaco di Abriola)

Un percorso in evoluzione

Il primo “Bilancio Sociale della Val Camastra” rappresenta l’evoluzione di un percorso di responsabilità sociale

condiviso tra gli attori del territorio iniziato lo scorso anno con il “Bilancio Sociale del Comune di Calvello – impegni,

azioni e partnership con il Comune di Abriola verso un percorso di sviluppo del territorio”. Il presente documento

è il risultato di un progetto pilota, che ha riunito per la prima volta i quattro Comuni della Val Camastra in un processo di

condivisione di obiettivi e strategie per lo sviluppo del territorio. Si tratta di un’innovativa esperienza di rendicontazione

territoriale, grazie alla quale i Comuni hanno messo a confronto le diverse iniziative, che ne determinano l’impegno in ambito

sociale, economico e ambientale. Il risultato è un quadro delle dinamiche territoriali e della capacità delle quattro

Amministrazioni di creare una strategia condivisa per uno sviluppo sostenibile.

Gli stakeholder

I principali destinatari di questo Bilancio Sociale sono gli abitanti della Val Camastra, ai quali le Amministrazioni Comunali

propongono uno strumento innovativo di interazione e partecipazione, in un’ottica di continuo miglioramento dei servizi e

dell’offerta. Rendicontare in modo trasparente gli obiettivi, le linee di intervento e le azioni intraprese, avvicina i cittadini

all’operato delle Istituzioni e li rende garanti partecipi della coerenza e dell’efficacia dell’agire pubblico. Parlare alla comunità

locale attraverso il Bilancio Sociale costituisce un’occasione per rafforzare l’identità e senso di appartenenza al territorio,

consolidando le reti già esistenti e gettando i presupposti per la creazione di nuove relazioni sul territorio.

L’impostazione metodologica

Ispirato ai principi di trasparenza, chiarezza, correttezza, comparabilità e verificabilità riconosciuti dal “Global

Reporting Initiative”1, il presente processo di rendicontazione ritrova le basi metodologiche per l’impostazione

della struttura e dei contenuti nei principali riferimenti in materia di rendicontazione sociale per gli enti pubblici,

tra cui il manuale “Rendere Conto ai Cittadini”2 e le “Linee Guida per la Rendicontazione Sociale negli Enti Locali”3.

Assieme alle quattro Amministrazioni si è costruita poi una logica in grado di presentare la Val Camastra come

un unico soggetto, la cui identità è alimentata dalle diversità di ciascun Comune e animata da una vision e da

principi e valori condivisi. Di qui la scelta di rappresentare il territorio come un unico attore e dedicare ai singoli

Comuni una sezione ad hoc in fondo al documento, nella quale esplicitare le particolarità quantitative e qualitative

di ciascuno.

Il Bilancio Sociale della Val Camastra, suddiviso in quattro parti, rendiconta le azioni intraprese tra il 2008 e i

primi mesi del 2009. Nella prima parte viene offerta una fotografia del sistema territoriale della Valle, nella sua

dimensione storica, ambientale, sociale ed economica. Nella seconda parte sono descritti la vision e i principi

condivisi dagli attori dello sviluppo del territorio e sono presentate le tre filiere di sviluppo: del sociale, del

turismo e dell’energia. La terza parte è dedicata alla relazione socio-territoriale, organizzata secondo tre aree

di rendicontazione, coincidenti con le tre filiere. Qui vengono riportate le principali azioni che hanno un impatto

sull’intera Valle, realizzate dai singoli comuni o in modo congiunto. Nella quarte e ultima parte viene proposta

la riclassificazione delle entrate e delle spese delle Amministrazioni Comunali della Val Camastra rispetto alle

aree di rendicontazione, fornendo un quadro a livello aggregato e di singolo Comune.

Il Bilancio Sociale: nota metodologicaA cura della Fondazione Eni Enrico Mattei

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1 www.globalreporting.org

2 AA.VV, 2004. Rendere Conto ai Cittadini: il Bilancio Sociale nelle Amministrazioni Pubbliche. Tanese A. (a cura di). Dipartimento della Funzione Pubblica – Presidenza

del Consiglio dei Ministri, Edizioni Scientifiche Italiane, Roma.

3 Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali, 2008. Linee Guida per la Rendicontazione Sociale negli Enti Locali, Ministero dell’Interno, testo approvato

dall’Osservatorio nella seduta del 7 giugno 2007.

Il presente documento è il frutto di un intenso lavoro di consultazione, di raccolta, elaborazione di informazioni e di

redazione reso possibile grazie all’impegno di un gruppo di lavoro composto dalle persone dei Comuni di Abriola,

Anzi, Calvello e Laurenzana, accompagnato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei.

Hanno partecipato per il Comune di Abriola:

Antonio Pessolani (Sindaco), Celeste Sarli (Assessore) e Serafina Larocca (Ufficio Ragioneria).

Hanno partecipato per il Comune di Anzi:

Giovanni Petruzzi (Sindaco), Marilena Albano (Vice Sindaco fino al giugno 2009, ora Assessore), Rossana Buchicchio,

Francesca Cafarella (assistente sociale), Tonino Fanelli (ufficio tributi), Franco Libonati, Rocco Motta e Angela Sarli

(ufficio anagrafe), Giuseppe Marmo (psicologo), Giuseppe Romano (segretario comunale).

Hanno partecipato per il Comune di Calvello:

Mario Domenico Antonio Gallicchio (Sindaco), Carmela Abbate (Consigliere Comunale), Rocco Colombino (ufficio

ragioneria), Gianni De Luca e Rosaria Pietrantuono (ufficio patrimonio), Rocco Di Tolla (ufficio tecnico), Maria Galgano

(segreteria del Sindaco), Giuseppe Postiglione, Giovanni Razza (psicologo), Giuseppe Romano (Consigliere comunale),

Anna Ventura (assistente sociale).

Hanno partecipato per il Comune di Laurenzana:

Domenico Urga (Sindaco), Rocco Martoccia (ex sindaco), Teresa Cafarelli e Anna Pavese (Ufficio Pubblico Relazioni

e Protocollo), Carmela Fanelli, Pietro Fanelli e Luigi Rossi (ufficio tecnico), Rosa Graziadei e Anna Pellettieri (ufficio

anagrafe), Piera Martoccia (Assistente sociale), Maria Potenza e Domenico Fanelli (Ufficio Ragioneria), Maria Rinaldi

(Sportello Integrato Polivalente di Laurenzana).

Per la Fondazione Eni Enrico Mattei:

Cecilia Mezzano (responsabile del Coordinamento scientifico), Mariarosaria Bellizia, Elena Costantino, Annamaria

Giampietro, Maria Paola Marchello, Rossana Martoccia, Ennio Nigro.

Si ringraziano inoltre Salvatore De Grazia e Salvatore Asselta della Comunità Montana, Donato Ruggeri (vice direttore

dell’istituto comprensivo “Vittorio Alfieri”) e Suor Reparata per le informazioni fornite e il Consorzio Aaster per la

realizzazione dell’intervista ai sindaci.

Il Gruppo Di Lavoro

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Un percorso condiviso per lo sviluppo: comunità, fibrillazione istituzionale e royalty

Aldo Bonomi (Consorzio A.A.STER). La prima cosa su cui mi interessa ragionare è capire come lentamente, partendo

dai due comuni di Calvello e Abriola, si stia ora avviando un processo di aggregazione molto importante. Un primo

ragionamento da fare in questo processo, che coinvolge anche Anzi e Laurenza, riguarda il ruolo dell’ente intermedio,

e quindi le Comunità montane e le loro funzioni adesso in discussione. La fine delle Comunità montane è particolarmente

importante, perché questo meccanismo di secondo livello permetteva ai comuni polvere frammentati sul territorio

di ricostruire la comunità: ora che bisogna confrontarsi con un’aggregazione ampia, quali possono essere le strategie?

Giovanni Petruzzi. La legge istitutiva delle comunità locali con il contemporaneo - o quasi - scioglimento

delle comunità montane, comporta sicuramente, in una provincia come la nostra costituita da cento comuni,

un profondo cambiamento. Però questo nostro territorio mantiene una certa omogeneità perché tra val camastra

e l’alto basento sono già attivi alcuni strumenti di programmazione concertata, come i PIC e i LEADER. La creazione

delle comunità locali è quindi una sfida importante e innovativa, anche perché restituisce sovranità al territorio,

anche attraverso le nuove funzioni che questi nuovi enti andrebbero ad esercitare; oltre alle tradizionali deleghe sul

tema della forestazione, che hanno caratterizzato la vita delle comunità montane, se ne aggiungono altre, in particolare

nel campo sociale, mi riferisco al piano socio assistenziale e quindi all’attuazione della legge regionale 4/2007 che

ridefinisce anche in questo campo funzioni, ruoli e anche bacini.

Domenico Giovanni Urga. Una considerazione che ho fatto più volte: il problema non è creare un nuovo ente,

ma mantenere la proposta iniziale delle deleghe, la legge istitutiva delle comunità montane prevede quasi le

stesse deleghe che oggi sono previste per le nuove comunità locali, il problema è che queste deleghe in parte furono

assegnate e in parte no, poi quelle assegnate furono nel tempo riaccentrate.

Andare a costituire una comunità locale con parametri numerici rigidi che impongo i cinquantamila abitanti come

minimo, vuol dire per le nostre realtà, mettere assieme venti-venticinque comuni minimo. Ma poi, qual è la funzione

della provincia? In una piccola regione come la nostra, mettere insieme 25 comuni e dargli quelle deleghe vuol dire

mettere in discussione l’esistenza stessa della provincia.

Mario Domenico Antonio Gallicchio. Secondo me parlare di comunità montana o di comunità locale è la stessa

cosa. L’importante è la filosofia, passare dal protagonismo della burocrazia al protagonismo dei territori, perché

nella comunità montana eravamo solo sei comuni e non penso che nessuno si ricordi di grandi cose fatte per lo

sviluppo di questo territorio, anche perché il processo di delega è andato a rilento o non è andato proprio.

Però guardo anche gli aspetti positivi, la nostra comunità locale è di 54.000 abitanti e circa venti paesi, territorialmente

non è omogenea. Allora l’aggregazione della Val Camastra - perché la nostra idea è di considerare i quattro Comuni

come un’unica comunità - penso che possa avere successo. Andando uniti a proporre progetti dentro la Comunità

Locale penso che riusciremo ad avere risultati importanti per questo territorio, sicuramente molto più che andando

da soli, perché insieme rappresentiamo un quinto di quei cinquantamila abitanti, ma da soli rischiamo di sparire

Antonio Pessolani. Questo è testo finto che serve ad inviduare il giusto posizionamento del testo nell’impaginato,

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Conversazione in Val Camastra

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è testo finto che serve ad inviduare il giusto posizionamento del testo nell’impaginato, la dimensione e interlina del

font e la lunghezza massina che dovrà essere rispettata.

Aldo Bonomi. Abbiamo ragionato sulla “fibrillazione istituzionale” e sul bisogno di fare comunità territoriale. Andiamo

avanti cercando di elencare i punti di aggregazione su cui volete lavorare, partiamo con un ragionamento sullo

sviluppo e sui problemi sociali e su cosa si possa fare su questo tema.

Giovanni Petruzzi. Scuola, turismo, servizi sociali e manutenzione del territorio: sono questi i settori su cui è

possibile sviluppare i progetti consortili, sui quali occorre fare massa critica per ottenere risultati positivi e

concreti per le nostre comunità, perché da soli non saremmo capaci di competere con altri territori. Poi occasionalmente

può anche verificarsi qualche felice episodio in cui un comune sale alla ribalta. Ad esempio, abbiamo sperimentato

positivamente questo processo aggregativo sul versante scolastico, dove tre comuni (Anzi, Laurenzana e Abriola) sono

riusciti a convergere su un’unica dirigenza scolastica, anche se lo stimolo è partito dalla necessità di difendersi da una

decisione sbagliata che era stata assunta dal consiglio provinciale. Noi ci siamo mobilitati, abbiamo fatto fronte comune,

abbiamo ottenuto una seduta congiunta dei tre nostri Comuni e abbiamo espresso una posizione comune che alla fine

è stata accettata dalla Regione Basilicata, la quale ha modificato il piano di razionalizzazione. Su questo episodio positivo

dobbiamo poi estendere questo modo di lavorare di concerto anche sugli altri temi.

Mario Domenico Antonio Gallicchio. Nella zona del PIP della Comunità Montana che è ad Anzi, ma è

baricentrica anche rispetto agli altri Comuni, dobbiamo riuscire a concretizzare quanto stiamo dicendo, cioè

creare una piccola scuola per agenti di sviluppo che erediti l’attività fatta fino ad ora e ci aiuti a creare nuove

opportunità per lo sviluppo di questi territori. Un progetto da fare insieme ai quattro Comuni, ma anche insieme alla

Provincia. Sul turismo penso che il lavorare assieme sia la cosa più facile: abbiamo già fatto un discreto lavoro, con

Abriola e il corso di promotori turistici. Durante l’ultima settimana di corso, gli studenti andranno a visitare e a far

lezione anche ad Abriola, ad Anzi e a Laurenzana, andranno a vedere i siti che loro stessi dovranno poi mostrare,

proprio in una logica di allargamento del territorio, altrimenti è difficile fare turismo su un solo comune. Sul sociale,

noi abbiamo quattro case famiglia, si potrebbe pensare di fare una gara unica per la gestione delle case famiglia,

magari specializzandole in base ad una serie di bisogni, e quindi una si occuperà di Anziani, l’altra di disabili e così

via. Ottenendo così una più forte specializzazione e riuscendo ad essere tutti insieme più efficienti su una serie di

servizi.

Antonio Pessolani. Questo è testo finto che serve ad inviduare il giusto posizionamento del testo nell’impaginato,

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Aldo Bonomi. Se siamo qui a discutere è anche perché un big player come eni opera in questo territorio. Ovviamente,

rispetto a questo ragionamento, abbiamo tutti presente che questa sia un’area di attività dell’eni e il tema delle royalty

interessa tutto questo territorio. Un punto nodale, che resta sempre aperto, è che tra i quattro comuni ce né solo uno

che ha le royalty dirette, mentre per gli altri è più complesso operare per lo sviluppo, ma indirettamente le ricadute

delle attività petrolifere interessano tutti e quattro i comuni.

Domenico Giovanni Urga. Probabilmente ragionare assieme ci porta anche a porci diversamente nei confronti

della contrattazione con eni. Ma forse il problema vero per intendere il petrolio come una risorsa per lo sviluppo

è che troppo spesso le royalty sono state utilizzate come risorse sostitutive e mai aggiuntive, rispetto ai fondi regionali

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Nei bandi della Regione le risorse utilizzate sono quelle delle royalty e non quelle dei fondi ordinari, ma così facendo

emerge l’idea presso la popolazione che il petrolio non porti ricchezza o sviluppo, perché si vede e si percepisce

solo l’ordinario. Ma non possiamo criticare il ragionamento che fanno i cittadini, perché non hanno visto quell’input

che dovrebbe derivare dalle royalty del petrolio: non è una responsabilità dell’eni e una responsabilità di noi

amministratori. Questo punto dovrebbe essere chiarito con la Regione, perché su questo punto si gioca un pezzo del

possibile sviluppo promosso dalle royalty, perché se rimangono sostitutive non andiamo da nessuna parte.

Giovanni Petruzzi. Certamente una contrattazione di tipo collettivo rispetto all’eni ci dà una maggior forza

contrattuale, però il problema dei fondi è reale perché per noi le royalties sono sempre e solo di secondo

livello e vincolate agli assi d’azione del POR e alla legge 40. Noi abbiamo una cornice entro quale muoverci, ma

non possiamo uscire da essa, ad esempio non possiamo fare dei fondi per l’assunzione di manodopera, il POR non

lo permette, mentre Calvello, con le royalties dirette lo può fare. Così si crea una sorta d’invidia territoriale tra comuni

che sono limitrofi. Poi non tutti i cittadini percepiscono che questo stato di cose sia dovuto a regolamenti diversi,

ma semplicemente pensano che un sindaco sia più bravo degli altri.

Mario Domenico Antonio Gallicchio. Sul petrolio quello che si potrebbe fare, magari già dalla prossima riunione

sulla premialità, è che le royalty indirette siano erogate per un progetto comune a tutti e quattro. Andiamo lì

con un progetto forte concordato tra noi e poi si va dalla Regione, così riusciamo a spuntare qualcosa di più e di

migliore per tutti, piuttosto che andare da soli. La cosa che possiamo fare è andare a discutere i parametri, dato che

vorrebbero nuovamente vincolare le risorse in maniera percentuale, mentre è fondamentale riuscire a finire le opere

che abbiamo iniziato. Perché se posso finanziare solo in percentuale rispetto agli assi, molte opere iniziate risultano

ancora a metà perché non potevo usare i fondi solo su quell’unica opera. Ma di un castello ristrutturato a metà non

possiamo farci nulla, con queste nuove risorse invece è fondamentale finirlo, così che lo si possa inserire in una rete

turistica di luoghi. Dobbiamo però poter lavorare così, se lavoriamo assieme possiamo capire di cosa abbiamo e cosa

ci serve, così da poter dare avvio veramente allo sviluppo di questo territorio.

Antonio Pessolani. Questo è testo finto che serve ad inviduare il giusto posizionamento del testo nell’impaginato,

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font e la lunghezza massina che dovrà essere rispettata.

Aldo Bonomi. Penso che questa nostra conversazione sia stata utile, però per il futuro ci vogliono delle strategie di

negoziazione e una strategia di rappresentazione. Bisogna negoziare nei confronti della Regione, sulla legge 40 e

nella conferenza dei sindaci, per poi negoziare sul tema della premialità. Questo significa che i quattro comuni iniziano

un processo di negoziazione identitaria, dentro la quale c’è il discorso istituzionale, con tutte le sue perplessità. Ma

sull’identità le vostre comunità devono negoziare attentamente, perché se si inizia a ragionare tra diciannove o venti

comuni e cinquantamila abitanti, il discorso identitario che c’è tra voi quattro, se non è forte e vero, si disfa. Tra voi

si riesce a tenere insieme l’eterogeneità della politica, perché dietro c’è il meccanismo della comunità, della scuola

fatta insieme, un meccanismo di fiducia che si è costruito nel tempo; ma se non siete coesi, in una comunità locale

insieme ad altri quindici comuni, questo discorso non riesce a tenere. Quindi dovete continuare a negoziare sui

parametri territoriali. Bisogna anche continuare a confrontarsi con l’eni, oltre che con l’istituzione regionale o la

provincia.

E’ poi necessario iniziare a fare rappresentazione di queste comunità, magari in maniera informale, ma fare il bilancio

di valle significa questo, creare un meccanismo di rappresentazione. Secondo me dovete anche andare oltre alla

rappresentazione, costruendo un “elenco delle incompiute”, delle opere finanziate dalla 40 ma non ancora terminate.

Valutare bene che cosa si deve finire e terminarlo, ma poi bisogna iniziare un percorso, che partendo dalle vostre

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risorse, diventi un discorso di comunità congiunta. Probabilmente il primo progetto su cui lavorare è sicuramente il

sociale, è importante lavorare sul bene comune è il ruolo dei Sindaci, quindi sulla società: mi sembra molto giusto

pensare ad un unico consorzio di gestione, magari specializzato. Ecco, così facendo, unendo negoziazione,

rappresentazione e azione di comunità, questi quattro Comuni possono dimostrare di aver realmente intenzione di

operare per lo sviluppo di questa valle e di questa società.

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Il sistema territoriale

PARTE

1

11

La Val Camastra si trova nel cuore dell'Appennino Lucano, in un contesto ambientale e paesaggistico notevolmente

suggestivo. Il suo nome deriva dall’omonimo torrente, che ne attraversa tutto il territorio fino ad alimentare

l'omonima diga (>>> Approfondimento 1), uno dei più importanti invasi della Regione. La superficie totale della

Valle misura circa 374 chilometri quadrati e comprende i Comuni di Calvello, Abriola, Anzi e Laurenzana, in provincia

di Potenza. Assieme ai Comuni di Corleto Perticara e Guardia Perticara, i quattro centri urbani della Valle

costituiscono il territorio della Comunità Montana Camastra Alto Sauro.

Dal punto di vista geografico e morfologico si distinguono due aree:

• l’area del Bacino idrico del Camastra, per lo più collinare con ampie zone a pascolo e colline verdeggianti,

comprendente i centri abitati di Anzi e Laurenzana;

• l’area del sistema montuoso appenninico, con cime che raggiungono i 1.800 metri sul livello del mare e caratterizzata

da una elevata copertura boschiva, comprendente i Comuni di Abriola e Calvello.

Attraverso i numerosi sentieri si ripercorrono i tratti dall'antica via Herculea, dove, tra boschi, torrenti e fonti di acqua

sulfurea, è possibile incontrare una fauna ricca e variegata: cavalli allo stato brado, mucche di razza podolica, nibbi,

falchi, poiane, cinghiali, tassi, volpi, qualche lupo, donnole, faine, gatti selvatici, scoiattoli e caprioli.

La geografia e l’ambiente

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La Val Camastra conta, comprese nel territorio del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese

(>>> Approfondimento 2), 5 aree facenti parte della Rete Natura 2000, caratterizzate dalla presenza di specie animali

e vegetali di particolare interesse.

Il Torrente Camastra è ricco di sorgenti e affluenti, tra cui i Torrenti Piesco e La

Terra, che nascono dai Monti Volturino e Saraceno, e il Torrente Serrapotano,

che nasce dal Monte della Sella Lata di Laurenzana. Il corso del Camastra è

sbarrato dall’omonima diga, la cui costruzione è iniziata nel 1962 ed è terminata

nel 1970. La Diga della Val Camastra è alta 54 metri, ha una capacità di circa 32

milioni di metri cubi e le sue acque vengono utilizzate dalla città di Potenza e dal

suo hinterland. Durante la stagione estiva contribuisce a soddisfare la domanda di

acqua ad uso irriguo per il Consorzio di Bonifica Bradano - Metaponto e ad uso industriale per l'area industriale Val

Basento, parte dell'Area di Sviluppo Industriale di Matera.

La presenza della Diga ha trasformato il paesaggio, diventando negli anni motivo di richiamo per numerosi turisti,

dando origine a un lago perfettamente incastonato nei boschi dell'arco appenninico. L'acqua è sempre limpida e

rappresenta una notevole attrazione per gli amanti della pesca, che nel lago possono trovare numerose specie di

pesci, tra cui: carpe, cavedani, alborelle, pesci gatto, lucci, persici reali, trote, carassi e anguille. Ai piedi dell'invaso

si trova infine una fonte sorgiva dalla quale scorre acqua di ottima qualità.

Approfondimento 1: l’invaso del Camastra>>>

Istituito con Decreto del Presidente della Repubblica l'8 dicembre 2007, il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano -

Val d'Agri - Lagonegrese rappresenta uno strumento fondamentale di tutela e salvaguardia di un'area particolarmente

ricca sotto il profilo naturalistico. Inoltre esso costituisce un elemento di contiguità naturale con i due Parchi Nazionali

del Cilento - Vallo di Diano e del Pollino, unificando l'ambiente naturale di Basilicata, Campania e Calabria.

Il territorio del Parco si estende su di una superficie di circa 67.564 ettari, concentrati per la maggior parte in provincia

di Potenza, e comprende 29 comuni e 9 Comunità Montane, tra cui i quattro Comuni della Val Camastra, interessati

dai versanti montuosi del massiccio Arioso-Volturino e dai versanti boschivi di Abriola e Calvello.

In attesa di definirne gli organi di gestione, il Parco nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese, è

attualmente amministrato da un commissario straordinario nominato nel novembre 2008.

Approfondimento 2: il Parco Nazionale>>>

Tabella 1: superficie del Parco. Fonte: Accademia Kronos Basilicata

Superficie Superficie Parco % su superficieComunale (ha) comunale(ha)

Abriola 9.674 6.010 62%

Anzi 7.674 1.882 24%

Calvello 10.553 2.320 22%

Laurenzana 9.527 3.740 39%

Val Camastra 37.428 13.952 38%

Oltre a conservare importanti ambienti naturali, il Parco è caratterizzato dalla presenza di piccoli paesi ed agglomerati

rurali, che rappresentano il patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale peculiare dell’area.

Gli habitat naturali sono essenzialmente costituiti da boschi popolati da specie faunistiche rare quali il lupo, il gatto

selvatico, la lontra, il capovaccaio e l'aquila reale.

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Habitat naturali di pregio sono rappresentati prevalentemente dalle notevoli estensioni boschive in cui predominano

il faggio, il cerro e alcune specie “relitte”. Nel suo perimetro sono inclusi inoltre importanti biotopi naturali e aree

SIC e ZPS, tra cui il Monte Volturino, la Serra di Calvello, il Monte Pierfaone, il Bosco di Rifreddo e l’Abetina di

Laurenzana. Quest’ultima è una riserva regionale naturale dal 1988 e rappresenta un biotopo particolarmente

importante per la presenza dell’Abete bianco, specie di origine nordica, testimone dell’ultima glaciazione.

Tabella 1: estensione dei SIC e ZPS nel Parco. Fonte: Accademia Kronos Basilicata

Superficie (ha) Comuni interessati

SIC-ZPS Monte Volturino 1.613 Marsico Nuovo, Calvello, Marsicovetere

SIC Serra di Calvello 1.638 Marsico Nuovo, Calvello

SIC Faggeta di Monte Pierfaone 763 Abriola, Sasso di Castalda

SIC Bosco di Rifreddo 547 Pignola, Abriola

SIC Abetina di Laurenzana 329 Laurenzana

La storiaI primi insediamenti umani in Val Camastra risalgono a più di 40.000 anni fa. Nell’antichità la Valle rappresenta un

punto di passaggio dei principali percorsi commerciali tra le colonie della Magna Grecia, dal Mar Jonio al Mar

Tirreno. Con l’avvento dei Romani viene costruita, per volere di Diocleziano e Massimiano Erculius, la Via Herculea,

che, partendo dalla via Appia, collega gli importanti centri di Venusia, a nord della Basilicata, e Grumentum, a sud,

proseguendo fino a Heraclea - odierna Policoro - attraversando l’antico nucleo di Anzi e i territori di Abriola, Laurenzana

e Calvello.

Con l’arrivo dei Longobardi, dei Saraceni e dei Bizantini, che individuano le potenzialità e i vantaggi della posizione

strategica dei centri abitati, la conformazione del paesaggio urbano comincia a mutare e i piccoli insediamenti della

Valle vengono trasformati in piccoli baluardi.

Mentre signori e feudatari si passano di mano in mano i territori della Val Camastra, lo sviluppo socio-culturale del

territorio viene particolarmente influenzato dalla presenza dei monaci basiliani di rito greco, francescani e benedettini.

Bonificando il territorio, introducendo nuove tecniche di coltura e soprattutto vivendo a stretto contatto con la

popolazione, nel periodo medioevale i monaci diventano il punto di riferimento della popolazione locale.

Buona parte della cultura e della storia civile e religiosa della Val Camastra è caratterizzata dallo sviluppo di un

notevole fervore rivoluzionario, che fino all’inizio del secolo scorso rende il territorio un punto di riferimento per le

organizzazioni politiche del mezzogiorno. Dalla dominazione degli Angiò, ai moti rivoluzionari del 1700 e 1800, passando

per l’Unità di Italia, fino ad arrivare al Ventennio fascista, gli abitanti della Valle dimostrano una forte volontà di

partecipazione politica e resistenza per non sottostare a nessun dominio e mantenere intatta l’identità locale.

Con l’Unità di Italia, il territorio lucano comincia a soffrire la mancanza di uno sviluppo adeguato e la popolazione

comincia a emigrare alla ricerca di maggiori possibilità. Così cominciano le prime ondate migratorie, prevalentemente

in direzione delle Americhe. La tendenza a recarsi altrove alla ricerca di maggior ricchezza e possibilità lavorative

accompagna tutto il XX secolo, portando i lucani a trasferirsi per lo più in America, nel resto d’Europa e in Australia.

Oggi il territorio, grazie alle strategie di sviluppo messe in atto anche con l’aiuto dell’Unione Europea, della Regione

e delle forze imprenditoriali del paese, sta costruendo un futuro più florido; una delle sfide principali è quella di creare

le condizioni per cui i giovani lucani possano crescere professionalmente senza abbandonare la propria terra e

contribuire allo sviluppo economico della Regione.

14

La popolazione residente nel 2008 in Val Camastra è di 7.600 abitanti, con una densità abitativa media pari a 20,3

abitanti per chilometro quadrato. La proporzione uomini-donne risulta uniforme, con una percentuale di popolazione

femminile pari a circa il 52%.

La popolazione

Tabella 2: densità e popolazione 2008. Fonte ISTAT

Superficie (Km2) Popolazione 2008 Densità (Ab/ Km2)

Val Camastra 374,28 7.600 20,3

Provincia di Potenza 6.548,49 387.195 59,1

Regione Basilicata 9.994,61 591.001 59,1

Grafico 1: popolazione della Val Camastra suddivisa nei singoli Comuni

22% 27%

27%

24%

LAURENZANA

CALVELLO

ANZI

ABRIOLA

Negli ultimi anni si è registrata una flessione numerica

della popolazione, che è diminuita di oltre il 7%: se nel

2001 risultavano residenti nella Valle 8.219 abitanti, nel

2008 se ne contano 7.600. Questo dato risulta

particolarmente significativo se confrontato con la

diminuzione percentuale della popolazione negli stessi

anni in Provincia di Potenza e nella Regione Basilicata,

dove si è assistito a un decremento, rispettivamente del

1,6% e dell’1% circa.

Tale andamento demografico è attribuibile al saldo

naturale negativo, pari al -0,79%, e al saldo migratorio

negativo, con un tasso del -0,39%, segno evidente,

quest’ultimo, che il flusso migratorio iniziato negli anni ‘70 non si è mai definitivamente arrestato.

Si evidenzia come, dal 2006 al 2008, l’andamento nel flusso migratorio di cittadini stranieri, provenienti principalmente

dalla Romania e Paesi Extra-Comunitari, sia aumentato del 61%.

Grafico 2: variazione popolazione Val Camastra anno 2001-2008. Fonte ISTAT

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

2001

8.219

2008

7.600

num

ero

resi

dent

i

15

Grafico 2: saldo naturale triennio 2006-2008. Fonte ISTAT Grafico 3: saldo migratorio triennio 2006-2008. Fonte ISTAT

Per quanto riguarda la composizione della popolazione, nel 2008 si rileva un indice di vecchiaia pari a 256,87. Le

persone con più di 65 anni rappresentano circa il 29% della collettività, mentre la quota di giovani sotto i 15 anni

corrisponde a circa l’11%.

Tabella 3: popolazione anziana e indice di vecchiaia nel 2008. Fonte ISTAT

Popolazione Popolazione Indice di vecchiaiacon 65 anni e oltre fino a 14 anni

Val Camastra 2.222 865 256,87

Provincia di Potenza 80.003 54.112 147,84

Regione Basilicata 118.454 84.020 140,98

Il sistema economico della Val Camastra risulta prevalentemente basato sui settori primario e terziario; la vocazione

produttiva tipica dell’area è quella agricola, all’interno della quale domina la zootecnia. Accanto a essa, in un’ottica

di valorizzazione e promozione del territorio, si stanno sviluppando sempre più attività commerciali legate soprattutto

al turismo e all’enogastronomia.

Il settore artigianale, compreso quello tradizionale, rappresenta una parte importante delle attività produttive della

Valle. Negli ultimi anni comincia a delinearsi uno sviluppo anche in ambito industriale, rappresentato da micro-

imprese, operanti prevalentemente nel settore edile, e dalle realtà legate alle attività estrattive e alla produzione

di energie alternative. Oggi emergono inoltre nuove iniziative imprenditoriali di carattere agroalimentare, connesse

alla coltivazione di prodotti biologici.

La creazione di un mercato del lavoro più florido rappresenta una delle maggiori sfide da affrontare per questo

territorio, soprattutto per contrastare la tendenza della popolazione della Valle ad abbandonare la terra di origine.

Oggi sono soprattutto i più giovani a emigrare alla ricerca di occasioni di crescita e stabilità professionale, privando

così il territorio di competenze e talenti.

Nel 2008, nel sistema locale del lavoro di base, di cui i quattro Comuni della Val Camastra fanno parte, è stato

registrato un tasso di occupazione pari al 40%, a fronte di un tasso di disoccupazione pari al 12%.

Il sistema economico

-80 -60 -40 -20 0

numero persone

-44

-44

-60

-60 -40 -20 0

numero persone

-41

-57

-31

2006

2007

2008

2006

2007

2008

16

Grafico 3: attività produttive della Val Camastra

Agricoltura

Industria e artigianato

Servizi

6%

90%

4%

Le attività agricole e forestali

Le aziende agricole diffuse sul territorio sono prevalentemente a conduzione familiare e l'indirizzo produttivo

più diffuso è quello zootecnico.

INSERIRE INFORMAZIONI CENTRO DI SELEZIONE PER LA RAZZA PODOLICA (ATTESA INFORMAZIONI DA URGA)

La Superficie Agricola Utilizzata (SAU) rappresenta circa il 50% della Superficie Agricola Totale (SAT), con

18.122 ettari complessivi dedicati a seminativi, a coltivazioni permanenti e a prati e pascoli.

Il patrimonio forestale rappresenta circa il 40% della SAT e la superficie complessiva occupata dai boschi

ammonta a circa 11.798 ettari, concentrati prevalentemente nei Comuni di Abriola e Calvello. (>>> Appendice).

L'estrema disponibilità di prati-pascoli, circa 10.633 ettari, ha determinato l'indirizzo produttivo prevalentemente

zootecnico delle aziende agricole, con allevamenti di bestiame soprattutto allo stato brado: ad Anzi e Laurenzana

si concentra l’allevamento di ovi-caprini, mentre ad Abriola e Calvello l’allevamento bovino. Negli allevamenti

ovi-caprini non vi è una razza predominante: la maggior parte delle aziende lavora sia il latte ovino che caprino

per la produzione di formaggi molto spesso misti e alcuni sottoprodotti quali cacioricotta, toma, pecorino e

ricotta fresca.

Tra gli allevamenti di bovini prevale la razza podolica, animale rustico con un eccezionale potere di adattamento

ad ambienti difficili il cui latte, di ottima qualità, permette di ottenere il tipico caciocavallo podolico.

(>>> Approfondimento 5)

Grafico 4: superficie agroforestale della Val Camastra

38%

34%

4%

23%

1%

Seminativi

Coltivazioni permanenti

Prati e pascoli

Boschi

Altra superficie

17

Gli insediamenti artigianali e produttivi

L’artigianato rappresenta una delle attività più consolidate di questa parte di Basilicata. Tra le attività tipiche

della zona si distinguono la lavorazione della pietra, del legno, della ceramica e del ferro battuto. La ceramica

è una delle peculiarità autentiche di Calvello, una tradizione antica che risale al Medioevo. Qui, nelle botteghe-

laboratorio, gli artigiani foggiano, cuociono e smaltano argilla naturale, dando ai colori minerali forma e lucentezza

in piatti, brocche, bicchieri e vasellame che costituiscono un patrimonio riconosciuto dell’artigianato locale.

Per quanto riguarda invece l’attività industriale, sono 13 le micro-imprese diffuse nella Valle, prevalentemente

dedite ad attività edili e silvo-colturali.

Alcune leggende locali tramandate fino a oggi raccontano che le popolazioni lucane assistevano fin dal XV secolo

al “manifestarsi di lingue di fuoco” sui monti dell’Appennino: si trattava del fenomeno delle “fiaccole”, che segnava

il bruciare del metano che fuoriusciva dalla terra.

La scoperta del petrolio in Basilicata risale al 1902 quando l’Ispettorato del Corpo Reale minerario di allora commissionò

una relazione sui giacimenti petroliferi tramutolesi.

Fu però solo nel 1958, con Enrico Mattei, che si intensificarono nuovamente le ricerche, fino a portare, l’anno

successivo, alla scoperta di importanti giacimenti gassiferi, quali quelli di Grottole, Ferrandina, Rotondella e Pomarico.

Gli shock petroliferi degli anni ’70 indussero l’Europa a riprendere la ricerca di risorse energetiche in territori sicuri.

In questa fase, detta di austerity, l’emergenza petrolifera e l’innovazione tecnologica nella ricerca e sviluppo di

giacimenti diedero l’avvio a una nuova campagna esplorativa anche in Basilicata.

L’ampia campagna di prospezione sismica e l’attività di perforazione ottennero tuttavia risultati consistenti solo nel

corso degli anni ’90. A questa fase di sviluppo dell’attività petrolifera in Lucania risalgono le scoperte dei cinque

giacimenti di petrolio situati nella Valle dell'Agri e nell’area Camastra-Alto Sauro: Monte Alpi, Monte Enoc/Volturino,

Cerro Falcone e Costa Molina e Tempa Rossa.

Dieci anni dopo la scoperta del giacimento di Monte Alpi in Val d’Agri, nel 1998, eni ha firmato il primo accordo

nell’ambito del quale sono state concordate iniziative legate alla salvaguardia dell’ambiente, alla formazione e allo

sviluppo attraverso l’innovazione e la ricerca.

Oggi le nuove tecnologie utilizzate nei processi di esplorazione e di produzione di oli e di idrocarburi (upstream),

permettono di ridurre al minimo l’impatto ambientale e il ritrovamento dei giacimenti petroliferi sta portando ai comuni

interessati dalle attività estrattive benefici in termini di risorse finanziarie, attraverso le quali è possibile effettuare

investimenti per lo sviluppo del territorio. Le modalità per la valorizzazione delle quantità estratte sono fissate dall’art.

19 del decreto legislativo n. 625/1996, che ne destina l’ammontare per il 30% allo Stato, il 55% alla Regione, ed il 15%

ai comuni sede di coltivazione (cosiddette royalty dirette).

Nel 2008, per le attività estrattive, sono state pagate da eni al territorio royalty per oltre 82 milioni di euro. La presenza

di eni ha inoltre generato ricadute economiche positive attraverso l’impiego di personale e fornitori locali. Nel 2008,

le persone impiegate dal Distretto in quest’area risultano 190 e circa 1.500 sono coinvolte nell’indotto diretto generato

dalle operazioni, di cui oltre la metà sono lucani.

Approfondimento 4: il petrolio>>>

Il Progetto, ideato dalla Comunità Montana, ha come obiettivo il potenziamento e la diffusione delle attività artigianali

tradizionali della Val Camastra tramite la creazione di un Centro polifunzionale dedicato alle attività artigianali.

All'interno del centro si trovano laboratori, sale per esposizioni e spazi per incontri: luoghi in cui gli artigiani locali

possono svolgere il loro mestiere e mettere in mostra i propri prodotti e i giovani apprendisti si possono avvicinare

agli antichi mestieri.

Approfondimento 3: il Laboratorio antichi mestieri>>>

Le attrazioni principali sono rappresentate dal ricco

patrimonio naturalistico e dai comprensori sciistici in

prossimità della Valle: il Sellata-Arioso, nel territorio

di Abriola e Sasso di Castalda, con sei impianti di risalita

e la stazione sciistica del Volturino, nella montagna tra

Viggiano e Calvello.

Un altro punto di forza del territorio è costituito dall’offerta

culturale. Accanto alle numerose feste che durante l’anno

animano la Valle, esistono alcune

particolarità come il Planetario di

Anzi, di recente apertura e il

Presepe Poliscenico, uno dei più

grandi d’Europa, allestito presso il salone della Canonica di Anzi e punto di attrazione per

numerosi visitatori ogni anno.

Il patrimonio paesaggistico e naturalistico della Valle è notevolmente suggestivo. L’ottima

qualità dell'ambiente, in un territorio incontaminato e caratterizzato da numerosi biotipi,

Il turismo

Nonostante il 2008 sia stato, a livello nazionale, caratterizzato dal rallentamento della domanda turistica, l’area

del Programma Integrato Territoriale - PIT Basento - Camastra, di cui fanno parte 18 comuni, tra cui quelli della

Val Camastra, sembra essere andata controcorrente. Rispetto al 2007, infatti, si rileva un aumento del 4,9% per

quanto riguarda gli arrivi totali, seppure a fronte di un lieve calo, pari all’1,2%, rispetto ai giorni di permanenza.

L’area della Camastra attira principalmente turisti di prossimità, provenienti dalla Puglia, dalla Campania e dalla

stessa Basilicata e vanta un’offerta ricettiva complessiva piuttosto ampia rispetto all’intera area del PIT Basento

- Camastra: il 33% dei posti letto e il 27% degli esercizi ricettivi totali si trovano infatti sul territorio della Valle.

18

La Val Camastra è un territorio molto ricco dal punto di vista dei beni storici e architettonici e conta numerose chiese

degne di nota. Nella chiesa Madre di Abriola, risalente al 1400, si possono ammirare gli affreschi della volta centrale,

la statua lignea della Madonna delle Grazie del XV sec., una tela raffigurante la Madonna col Bambino del Pietrafesa

e una croce processionale in argento del 1400. La chiesa dell’Annunziata custodisce affreschi della fine del 1500,

attribuiti al pittore locale Giovanni Todisco.

Ad Anzi, nella chiesa romanica di Santa Lucia, ex convento delle Carmelitane, sono conservate 5 tele del pittore

lucano Giovanni De Gregorio (XVI sec.) e un'acquasantiera di epoca medioevale. C’è poi la cappella di Santa Maria

sul Monte Siri, di cui si può ammirare il portale in stile tardo-gotico e al cui interno sono conservati alcuni affreschi

di Giovanni Todisco della fine del XVI sec.

A Calvello si contano 13 chiese, tra le quali si distinguono per particolare

bellezza la chiesa di Santa Maria de Plano del XII sec. e la chiesa di Santa

Maria degli Angeli, con tracce di affreschi del 1400 e del 1600.

A Laurenzana la chiesa Madre dell'Assunta conserva ancora oggi il portale

in pietra del 1780 e all’interno della chiesa della Madonna del Carmine,

eretta nel 1222, è possibile ammirare una tela del 1611 di Giovanni Battista

Serra da Tricarico.

Approfondimento 5: le chiese della Val Camastra>>>

Tabella 4: l'offerta ricettiva della Val Camastra. Fonte: APT 2009

Hotel tre stelle 4

Hotel due stelle 1

Agriturismo 7

Villaggi Turistici 1

Totale esercizi ricettivi 13

Posti letto Hotel tre stelle 233

Posti letto Hotel due stelle 25

Posti letto Agriturismo 68

Posti letto Villaggi Turistici 40

Totale posti letto 366

19

piante e specie botaniche di pregio, costituisce uno dei presupposti che ha consentito di istituire il Parco

Naturale Nazionale che attraversa, da sud a nord, l'intera area. Tale Parco rappresenta un polo importante per

il turismo ambientale. (>>> Approfondimento 2)

I Comuni della Val Camastra sono meta di uno degli itinerari promossi da “I Cammini d’Europa”, un importante

progetto culturale europeo che si propone di rivalorizzare le antiche strade percorse nel medioevo dai pellegrini:

l’antica via Herculea rappresentava infatti, durante il Medioevo, un importante snodo dei pellegrinaggi che dal

Sud si muovevano verso Roma.

Il patrimonio enogastronomico locale è molto ricco e si distingue per la genuinità delle materie prime e per la

sostenibilità ambientale dei metodi di produzione. I numerosi pascoli della Valle garantiscono la produzione di

eccellenti prodotti caseari. Ne è un esempio il Caciocavallo Podolico, particolarmente pregiato poiché si produce

con il latte di una razza bovina particolare, la Podolica appunto, ancora presente nella Valle. I bovini vengono lasciati

liberi di nutrirsi nei pascoli che, benché non ricchi di risorse foraggere, sono caratterizzati da una composizione

floristica ricca di essenze, che apporta numerosi aromi al latte, esaltati ulteriormente dalla maturazione del Caciocavallo.

Sebbene un tempo fosse la razza dominante nel nostro Paese, oggi la Podolica si è ridotta a circa 25.000 esemplari.

Le ragioni principali sono due: produce poco latte (anche se di

straordinaria qualità) e, per la sua caratteristica rusticità, deve

essere allevata allo stato brado o semibrado, mal prestandosi a

uno sfruttamento intensivo. Eppure va assolutamente salvaguardata:

a tal fine la produzione di Caciocavallo podolico di Abriola è stata

inserita nella lista dei presidi Slowfood, grazie al lavoro di Anfosc

(Associazione Nazionale Formaggi sotto il Cielo.

Approfondimento 6: il Caciocavallo Podolico>>>

FOTO CENTRO RAZZA PODLICA

20

Gli attori dello sviluppo locale

PARTE

2

21

Le Amministrazioni di Calvello, Abriola, Anzi e Laurenzana sono i protagonisti delle politiche di sviluppo del territorio

della Val Camastra. Accompagnati nella programmazione e nella gestione delle risorse da altri soggetti territoriali

ed enti sovra-ordinati, intessono relazioni con gli attori presenti sia all’interno dei confini della Val Camastra che

fuori. Le politiche e le azioni promosse sul territorio hanno impatti differenti sui diversi stakeholder, ovvero quei

soggetti coinvolti, a diversi livelli, dall’azione dei quattro Comuni (>>> Appendice).

In Val Camastra si possono riconoscere diverse categorie di attori determinanti per lo sviluppo del territorio: dalle

realtà istituzionali alle realtà imprenditoriali, dal mondo della scuola al mondo accademico e della ricerca, dalla

collettività ai soggetti rappresentanti della società civile. Tutti questi portatori di interesse rappresentano, assieme

alle risorse ambientali e del sottosuolo, il capitale territoriale della Val Camastra.

Il territorio e i suoi stakeholder

La Comunità Montana Camastra Alto-Sauro ha sede a Corleto Perticara e comprende i Comuni di Abriola, Anzi,

Calvello, Corleto Perticara, Guardia Perticara e Laurenzana.

Costituita con Legge Regionale n.9 del 17 febbraio 1993 è composta da un Consiglio, una Giunta e un Presidente. Si

tratta di un Ente Territoriale locale di programmazione il cui fine è la valorizzazione delle zone montane e la difesa

del suolo e dell'ambiente naturale. L’Ente ha il compito di fornire al territorio, attraverso l'esecuzione di opere pubbliche

e di bonifica montana, infrastrutture e servizi idonei a migliorare le condizioni di abitabilità e di sviluppo economico,

sostenendo iniziative volte alla valorizzazione di ogni tipo di risorsa presente. Gli strumenti di programmazione della

Comunità Montana sono:

- il piano quinquennale di sviluppo socio-economico, corredato dal piano pluriennale di opere e di interventi,

- i piani annuali operativi.

Il Piano di Sviluppo Socio Economico (PSSE) dell'Ente Montano definisce le strategie della programmazione locale

analizzando le risorse ed il livello di sviluppo socioeconomico del territorio ed individuando gli obiettivi comuni da

perseguire.

Il Piano annuale Operativo, nell'ambito degli obiettivi di sviluppo individuati dal PSSE, indica i soggetti attuatori e la

fonte di finanziamento disponibile per le singole opere ed interventi.

In seguito alla finanziaria 2008 la Regione Basilicata ha provveduto, con L. R. n. 11 del 27 giugno 2008, al riordino

territoriale e normativo degli Enti locali. Entro il 30 giugno 2009 le 13 Comunità Montane lucane saranno soppresse

e contemporaneamente saranno costituite 7 Comunità Locali.

Le Comunità Locali sono particolari Unioni di Comuni, ai sensi del D. Lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle Leggi

sull'ordinamento degli Enti Locali), riconosciute come

Enti locali di livello sovra comunale per l'esercizio

di compiti, funzioni e servizi inerenti le politiche

pubbliche regionali e che, attualmente, fanno capo

alle Comunità Montane.

Approfondimento 7: la Comunità Montana>>>

22

CONTESTOCONTIGUO

GRUPPIDI PRESSIONE / ONG

OPERATORIDEL TURISMO

AgenzieInfrastrutture

Servizi

REALTÀ IMPRENDITORIALIE PROFESSIONISTI

Industria agroalimentareRicettività e ristorazione

Imprese ediliIndustrie agricole

Compagnie petrolifere

ALTRI SOGGETTIISTITUZIONALI

APTARPAB

SoprintendenzeATO

MONDO ACCADEMICOE DELLA RICERCA

UnibasFEEM

Politecnico di MilanoUniversità degli studi

di MilanoUniversità Bicocca

COLLETTIVITÀGiovani e minori,Anziani, Famiglie,Turisti, Cittadini

residenti all’estero

SISTEMA TERRITORIALEDELLA VAL CAMASTRA

MONDODELLA SCUOLA

ScuoleIstituti comprensivi

AMMINISTRAZIONICOMUNALI

DELLA VAL CAMASTRAAbriola, Anzi, Calvello,

Laurenzana

MONDO DELLA CULTURAStrutture museali

e di promozione della culturaGruppi folklorici

ENTI TERRITORIALIE/O SOVRAORDINATI

Unione EuropeaComunità MontanaRegione Basilicata

Provincia di PotenzaParco nazionale della

Val d'Agri e Lagonegrese

ASSOCIAZIONI/ SERVIZISOCIO-ASSISTENZIALI

Ass. CategoriaAss. Società civileCooperative sociali

Pro Loco

I Comuni della Val Camastra promuovono azioni congiunte e integrate volte allo sviluppo sostenibile del territorio,

declinato nei suoi tre aspetti.

1) EconomicoRafforzare i legami tra le realtà imprenditoriali e gli attori del territorio al fine di creare occasioni di inserimento

lavorativo e sviluppo professionale, soprattutto per i giovani.

2) SocialeCreare un sistema integrato di servizi di assistenza, promuovere il benessere della popolazione della Valle e

rafforzarne la coesione sociale.

3) AmbientaleTutelare e valorizzare le risorse naturali presenti sul territorio e la diffusione di fonti di energia rinnovabili.

La vision della Val Camastra

23

Principi e valori condivisiI Comuni della Val Camastra, in un’ottica di cooperazione reciproca, ispirano le proprie azioni ad una serie di

principi fondati sulla Costituzione e sui valori della democrazia. In particolare:

1. il riconoscimento dei diritti inviolabili della persona, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo

l’uguaglianza ad ogni livello della società, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione e opinioni

politiche, in una visione di reale parità tra uomo e donna;

2. il riconoscimento sia del carattere laico del territorio che dei suoi sentimenti religiosi;

3. la promozione dei valori di solidarietà e di impegno in campo civile e sociale, anche attraverso forme di

volontariato;

4. la possibilità per i giovani di sviluppare autonomia e responsabilità, garantendo un buon livello di formazione

e educazione per una crescita umana, civica e professionale;

5. la tutela e la piena integrazione delle persone in situazione di disagio fisico o materiale tramite un’offerta

efficiente di servizi sociali e sanitari;

6. la tutela del patrimonio artistico, storico e archeologico del territorio come bene essenziale della comunità;

7. la promozione di attività turistiche nel pieno rispetto dei valori ambientali e paesaggistici del territorio;

Approfondimento 8: le potenzialità del territorio>>>

Questo Bilancio Sociale rappresenta la prima occasione per i quattro sindaci della Val Camastra di dialogare

e confrontarsi su punti di forza e di debolezza del teritorio, in un’ottica di programmazione futura condivisa.

Punti di forza Punti di debolezza

24

Nel quadro delle programmazioni territoriali che promuovono interventi finalizzati alla coesione economica e

sociale e allo sviluppo delle potenzialità del territorio sono attualmente in atto le seguenti programmazioni integrate:

Gli strumenti per lo sviluppo del territorio

Il Programma Operativo Val d'Agri-Melandro-Sauro-Camastra costituisce uno strumento

finalizzato a sostenere lo sviluppo del territorio utilizzando le risorse finanziarie devolute alla

Regione in relazione allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi. I principali obiettivi sono:

1. la salvaguardia ed il miglioramento del contesto di vivibilità ambientale, attraverso la

tutela e la valorizzazione degli equilibri ambientali, dell’architettura paesaggistica e dei

centri urbani;

2. il potenziamento della dotazione di infrastrutture essenziali per il comprensorio;

3. il miglioramento delle dotazioni di servizio per l’elevazione della qualità della vita,

l'aumento delle condizioni e delle occasioni di occupabilità durevole e sostenibile

attraverso il sostegno alle attività produttive in coerenza con l’avvio del Parco Nazionale

della Val d’Agri.

Alla Regione Basilicata è stato concesso un aiuto transitorio che si propone di promuovere

la convergenza in termini di crescita economica e di sostenere la transizione verso l'obiettivo

"Competitività regionale ed occupazione".

Attualmente la Regione Basilicata ha redatto tre Programmi Operativi che si propongono di:

1. tutelare l'ambiente

2. promuovere lo sviluppo della ricerca e l’innovazione

3. promuovere l'imprenditorialità e lo sviluppo dell'economia basata sulla conoscenza,

al fine di creare posti di lavoro più numerosi e qualitativamente migliori per un crescita

ottimale della regione.

Tali programmi utilizzano i fondi strutturali provenienti dall'Unione Europea ed i fondi nazionali

provenienti dal Fondo di co-finanziamento per le aree sottoutilizzate.

In linea con gli obiettivi specifici indicati dal Quadro Comunitario di Sostegno per le regioni

italiane ed in analogia al POR Basilicata, il PIT assume quale obiettivo generale il miglioramento

del contesto economico dell’area al fine di indurne una significativa crescita nel medio periodo

ed un aumento dell’occupazione regolare.

Con il Programma europeo LEADER+ (Liaison Entre Actions de Developement de l'Economie

Rurale) vengono finanziati i progetti presentati da i Gruppi di Azione Locale (GAL), costituiti da

un insieme di partner pubblici e privati. Ciascun gruppo elabora ed attua un Piano di Sviluppo

Locale (PSL) incentrato su un tema centrale, finalizzato alla promozione dello sviluppo delle

zone rurali attraverso la valorizzazione delle risorse del territorio.

In Val Camastra l’iniziativa si inserisce in un quadro programmatico d’area già definito e

fortemente condiviso dalle Amministrazioni locali e dagli operatori privati e coinvolge 16 Comuni

(tra cui i 4 della Val Camastra).

PROGRAMMA

OPERATIVO

VAL D’AGRI - MELANDRO

- SAURO - CAMASTRA

IL PROGRAMMA

OPERATIVO

REGIONALE - POR

BASILICATA 2007-13

PROGETTO INTEGRATO

TERRITORIALE ALTO

BASENTO

PROGRAMMA LEADER

PLUS IN BASENTO

CAMASTRA

25

Nell’ambito della programmazione locale per la gestione del territorio, negli ultimi anni è stato intrapreso, in un primo

momento dal solo Comune di Calvello e oggi da tutti i quattro Comuni della Val Camastra, un cammino volto a favorire lo

sviluppo di un sistema territoriale integrato e sostenibile.

Con l’obiettivo di rafforzare il tessuto imprenditoriale esistente da un lato e di favorire lo sviluppo di nuovi settori d’attività

in grado di radicarsi nel sistema locale e generare effetti durevoli di sviluppo dall’altro, sono state individuate tre macro

filiere di sviluppo: la filiera del sociale, la filiera del turismo e la filiera dell’energia.

L’investimento in queste filiere strategiche rappresenta quindi l’intenzione di creare ampie opportunità di inserimento

lavorativo e sviluppare qualificate competenze professionali, in un’ottica di promozione e valorizzazione delle risorse naturali,

ambientali e socio culturali presenti sul territorio.

Filiera del Sociale

La coesione sociale rappresenta una condizione necessaria per lo sviluppo. Si tratta di una visione condivisa da tutti i

Comuni della Val Camastra, che, consapevoli delle criticità sociali presenti sul territorio, puntano molto sullo sviluppo del

welfare locale. A fronte delle diverse domande sociali, gli amministratori lavorano per rafforzare il tessuto comunitario,

affrontando i mutamenti sociali e valorizzando lo spirito solidaristico e cercando di creare competenze e occasioni

professionali anche in questo settore terzo.

Filiera del Turismo

Il potenziamento del settore turistico rappresenta un obiettivo strategico per lo sviluppo del territorio, tenendo in considerazione

il ricco patrimonio naturale, ambientale, paesaggistico storico - architettonico e culturale della Valle. Per valorizzarne

appieno le potenzialità è necessario coinvolgere e mettere in rete tra loro tutti i soggetti interessati dalle attività turistiche:

esercizi di ristorazione, strutture alberghiere e ricettive, servizi e infrastrutture. Creare sul territorio competenze nel campo

della promozione turistica diventa quindi un passaggio fondamentale. La valorizzazione delle risorse delle capacità del

territorio passa dunque anche dalla creazione di figure professionali in grado di trasmettere ai visitatori, con grande cura

e capacità, tutta la conoscenza e l’attrattività della Val Camastra.

Filiera dell’energia

La diversificazione delle fonti rinnovabili e la promozione dell'uso razionale dell'energia sono diventati obiettivi prioritari

per garantire la sostenibilità dello sviluppo. Il “Pacchetto Clima 20-20” prevede per il 2020 un forte contributo da parte delle

energie rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi della nuova politica energetica europea. La Regione Basilicata si

propone di raggiungere il 25% del consumo interno lordo prodotto da fonti rinnovabili entro il 2012, coinvolgendo in tali

iniziativa Province e Comuni. In linea con questi obiettivi, i Comuni della Val Camastra stanno intraprendendo una serie di

azioni volte al risparmio e all'efficienza energetica tramite la promozione dell’utilizzo di fonti rinnovabili. L'obiettivo è di

conciliare fabbisogno energetico e sviluppo sostenibile, alimentando un processo

virtuoso di sviluppo economico, occupazionale e culturale dell'area.

Le filiere di sviluppo

Istituzioni nazionali e locali, “global players” economici, imprese del territorio e

attori della società civile si sono incontrati a Calvello e Abriola l’11 e il 12 luglio

2009 per parlare di sviluppo sostenibile, rivitalizzazione delle economie locali e

promozione della coesione sociale. Le due giornate di incontri hanno permesso di

presentare le diverse esperienze intraprese sul territorio : dal Bilancio Sociale di Calvello e Abriola del 2008, al “Patto dei saperi”,

al percorso di valorizzazione delle filiere locali - non soltanto produttive - sotteso al Patto per lo Sviluppo. La presenza di grandi

imprese internazionali, di associazioni e istituzioni nazionali e del mondo della ricerca ha consentito di approfondire le diverse

prospettive legate all’incontro fra luoghi e flussi e di individuare i rapporti fra “reti di prossimità” e “reti lunghe”. Il forum ha

rappresentato, infine, l’occasione per scoprire e riscoprire un territorio, quello della Val Camastra, che possiede un immenso

patrimonio di storia, ambiente naturale e cultura e conoscerne le tradizioni e i prodotti tipici.

Approfondimento 9: Forum nazionale “Sviluppo e Comuni Polvere“>>>

26

La relazione socio-territoriale

PARTE

3

27

FILIERA DEL SOCIALE

Obiettivo: promuovere un sistema di welfare territoriale equo ed efficiente

Linea intervento 1. Programmare un’offerta di servizi socio-assistenziali

integrata e completa.

Linea intervento 2. Garantire un’offerta scolastica e formativa completa.

FILIERA DEL TURISMO

Obiettivo: promuovere un sistema turistico integrato

Linea intervento 1. Valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico

Linea intervento 2. Potenziare le capacità ricettive e l’accoglienza turistica

del territorio

FILIERA DELL’ENERGIA

Obiettivo: promuovere un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse energetiche

Linea intervento 1. Avviare iniziative volte al risparmio e all’efficienza energetica

Linea intervento 2. Consolidare la produzione locale di energia da fonti rinnovabili

Linea intervento 3. Tutelare l’ambiente

Gli Obiettivi di Filiera

Guida alla lettura:

Azioni realizzate dai singoli comunicon r icaduta sull ’Area Vasta

Azioni congiunte

Lavori in corso

Prossimi passi

28

Obiettivo: promuovere un sistema di welfare territoriale equo e efficiente

Linea di intervento 1: programmare un’offerta di servizi socio-assistenziali integrata e completa.

Il territorio della Val Camastra presenta alcune criticità socio-economiche riscontrabili ancora in molte zone del

Mezzogiorno. Garantire un buon livello della qualità della vita è la principale missione delle Amministrazioni locali,

e in quest’ottica ciascun Comune sta sviluppando un sistema di assistenza e promozione dell’agio in linea con i

principi guida condivisi da tutto il territorio. La gestione dei servizi socio assistenziali è affidata nei 4 Comuni a

un ufficio apposito, in cui lavorano uno psicologo e un assistente sociale, che conoscono e seguono le particolari

situazioni di disagio sociale ed economico delle diverse categorie di utenti.

Parte della popolazione, sia adulta che giovane, presenta situazioni di disagio legate per lo più a problemi di

disabilità fisica, salute mentale, dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti, o semplici condizioni di indigenza.

Tuttavia la prima categoria di utenti cui porre particolare attenzione, è rappresentata dalle persone anziane, che

costituisce una percentuale sempre più consistente della popolazione della Valle. Spesso a causa dell’emigrazione

dei familiari o, più in generale, per i mutamenti della struttura familiare, le persone anziane si trovano in situazioni

di totale abbandono e solitudine. Diventa pertanto necessario individuare interventi di assistenza e promozione

in grado di favorire l’integrazione con l’intera comunità locale.

Filiera del Sociale

Approfondimento 10: dal Piano Sociale di Zona ai Piani intercomunali

dei servizi sociali e socio-sanitari - PISS

>>>

Un primo passo verso una maggiore integrazione delle politiche sociali è rappresentato dal Piano Sociale di Zona, strumento

per la programmazione degli interventi in campo sociale e sanitario. A seguito del lavoro congiunto e sinergico tra istituzioni

e soggetti del terzo settore è possibile avviare attività e iniziative integrate in tutto l’ambito territoriale per rispondere nel

miglior modo possibile alle esigenze della comunità.

Attualmente la gestione dei servizi socio assistenziali dei quattro Comuni della Val Camastra è regolata dal Piano di Zona

Marmo Melandro, approvato nel 2000 e di anno in anno prorogato fino a oggi, in attesa di essere sostituito da un Piano

aggiornato. Gli attori che prendono parte al dialogo sulle politiche sociali del territorio sono la Provincia di Potenza, i 4

Comuni della Val Camastra con ruoli diversi e definiti (attualmente Calvello è comune capofila per i minori e Anzi per la

salute mentale), la ASL (n. 2 di Potenza) e i soggetti del terzo settore che svolgono attività di volontariato, iniziative di

coinvolgimento della società civile e si occupano della gestione dei servizi.

Gli operatori sociali La dottoressa Anna Ventura e il dottor Razza hanno partecipato al coordinamento Regionale per la

definizione del nuovo assetto normativo ed organizzativo del nuovo PISS (Legge Regionale n° 4 del 14/02/2007).

Le Azioni

Assistenza domiciliare

SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

Per rispondere alle esigenze delle diverse tipologie di utenti sul territorio, nei quattro Comuni della Val Camastra

è attivo un servizio di assistenza domiciliare rivolto alle persone anziane, alle persone diversamente abili e ai

minori e adolescenti in situazioni di disagio.

Il servizio di assistenza domiciliare “area anziani” è gestito dalla Cooperativa Sociale Auxilium con sede Legale

29

a Senise (PZ); il servizio di assistenza domiciliare “area persone con disabilità” e il servizio di assistenza domiciliare

rivolto ai minori e adolescenti è invece gestito dalla Cooperativa Sociale Iskra con sede legale a Sala Consilina

(SA). Complessivamente nel servizio di assistenza domicil iare sono impiegate 30 persone.

Grazie a tale servizio, le persone anziane non autosufficienti e le persone diversamente abili ricevono cure, aiuto

per la pulizia della casa e per la preparazione dei pasti ed essere coinvolti in iniziative di promozione dell’agio e

della socializzazione.

Nel caso dei minori il servizio offre sostegno scolastico, educazione familiare e sostegno alla genitorialità. Per

quanto riguarda le persone che lavorano per le cooperative e si occupano dei servizi, nel Comune di Calvello ci

sono 16 operatori, mentre nel il Comune di Abriola 5.Tabella 5: gli utenti della valle e le ore medie di servizio settimanali per utente nel 2008

ANZIANI DISABILI MINORI

Utenti Ore Utenti Ore Utenti Ore

94 4 16 5 12 5

Inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati

OUTDOOR

Progetto di addestramento e integrazione sociale e lavorativa di persone diversamente abili e svantaggiate.

Inizialmente realizzato grazie al finanziamento della Provincia di Potenza, dal 2009 è interamente a carico delle

Amministrazioni Comunali. Nell’ultimo anno sono stati coinvolti circa 32 beneficiari in tutta la Valle.

PENELOPE

Progetto di work experience teso a rafforzare l’autonomia individuale sviluppando potenziale e autostima della

persona attraverso metodologie ergoterapiche (terapie nell’azione, nel fare). Proposto dal Comune di Calvello e

approvato dalla Regione Basilicata (Dipartimento lavoro, formazione sport e cultura), il progetto ha coinvolto nel

2009 tre persone con invalidità superiore al 45%. I costi sono per il 25% a carico del Comune e per il restante 75%

a carico della Regione.

INTEGRA

Progetto di promozione dell'accesso al lavoro, promosso dal Comune di Abriola, che offre la possibilità di compiere

un'esperienza lavorativa integrata con specifiche attività formative. I soggetti beneficiari sono affiancati per l'intera

durata delle attività da uno psicologo e dall’assistente sociale. Nell’ultimo anno sono state coinvolte due persone

diversamente abili.

INCLUSIVAMENTE

Progetto finalizzato a favorire l’inclusione sociale e a promuovere forme di partecipazione e solidarietà a favore

degli immigrati promosso dal Comune di Calvello. Tra le attività, il progetto prevede un corso di Italiano per stranieri

che inizierà alla fine del Giugno 2009.

30

Assistenza e promozione dell’agio per le persone diversamente abili

“CENTRO ANCH’IO”

Nel mese di febbraio 2009 il Comune di Calvello ha inaugurato “Centro anch’io”, il centro semiresidenziale per

persone disabili gestito dalla Cooperativa Sociale “Alba Nuova” con sede legale in Cancellara, in provincia di

Potenza. Il centro è aperto agli utenti provenienti da tutta la Val Camastra e dal territorio a sud dell’area del Marmo

Melandro.

Per la mobilità degli utenti il Comune ha messo a disposizione un pullman attrezzato. Il Centro, gestito da tre

operatori della cooperativa sociale Alba Nuova e da un volontario, organizza attività ricreative e di socializzazione

per persone con disabilità fisiche e mentali. Gli utenti sono attualmente sette, tutti di Calvello.

Per il prossimo anno è previsto il prolungamento del tempo di permanenza presso il centro, nel quale gli utenti

potranno stare insieme anche durante il pranzo.

ASSOCIAZIONE DI FAMIGLIE

Il Comune di Calvello ha in animo di costituire

un’Associazione di famiglie di persone disabili

per poter meglio offrire loro assistenza e

sostegno psicologico.

C E N T R O D I I P P O T E R A P I A

Il Comune di Calvello sta realizzando un centro

di ippoterapia per persone diversamente abili. Il

centro si prepara ad accogliere utenti provenienti

dall’intera Val Camastra.

Assistenza e promozione dell’agio per le persone anziane

LUOGHI D’ACCOGLIENZA

Il 30 novembre 2008 è stata inaugurata nel Comune di Anzi la Casa d'accoglienza “Santa Maria Maddalena”.

Affidata per un periodo sperimentale di due anni alla parrocchia San Donato, accoglie utenti in particolari condizioni

di disagio sociale ed economico, dando loro la possibilità di dormire e sfamarsi. La struttura è dotata di 14 posti

letto e nel periodo estivo, compatibi lmente con la disponibi l i tà, accoglie anche i turist i .

Il Comune di Calvello sta proseguendo i lavori per la realizzazione del centro semiresidenziale per anziani, che

sorgerà nella struttura dell’ex carcere. I lavori, a seguito di alcune modifiche al progetto, sono già stati appaltati

e termineranno, secondo contratto, entro settembre 2009.

Il Comune di Laurenzana ha inaugurato una nuova struttura socio-assistenziale per anziani, il cui spazio è stato

ricavato dalla riqualificazione del vecchio carcere; si tratta di una casa di riposo in grado di accogliere 24 ospiti,

ai quali viene garantita un’assistenza di natura socio-sanitaria. Sono previsti inoltre altri 20 posti presso una sede

distaccata nel Palazzo dell'Orco.

SOGGIORNI TERMALI

Tra il 2008 e i primi mesi del 2009 i Comuni di Abriola, Anzi, Calvello, Laurenzana hanno organizzato un viaggio

soggiorno presso Montecatini che ha coinvolto complessivamente 106 utenti.

31

“SOCIALMENTE NONNO”

Progetto promosso dal Comune di Abriola con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità e gli interessi degli anziani

in pensione e di creare occasione di scambio e aggregazione anche con le giovani generazioni.

CENA DI NATALE

Il Comune di Calvello, per coinvolgere tutti coloro che, soli o in situazioni di disagio, sarebbero rimasti a casa in un

giorno di festa, ha organizzato un cenone per la notte di Natale del 2008, a cui hanno partecipato 80 persone.

LABORATORI DI COMUNITA’

I Comuni organizzano periodicamente alcuni laboratori di comunità, che coinvolgono le persone anziane in attività

ricreative. Tali laboratori sono gestiti dalle diverse associazioni del territorio, come l’Associazione Don Bosco di

Anzi, L’Apa di Abriola e Apa Astrale di Calvello.

Protagonismo giovanile

CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

Nei Comuni di Abriola, Calvello e Anzi, sono presenti Centri di Aggregazione Giovanile gestiti dalle associazioni del

territorio, frequentati in totale da un centinaio di ragazzi della Valle. I centri offrono un servizio educativo e culturale

volto alla crescita e alla promozione del benessere di preadolescenti, adolescenti e giovani, organizzando attività

ricreative, di socializzazione e animazione e sostegno scolastico.

Il progetto, elaborato e realizzato dall’Associazione per la promozione sociale “Divertilanzia” di Anzi, ha portato alla nascita

di un punto aggregativo che ha coinvolto 65 bambini in attività ludiche, generando partecipazione ed entusiasmo in bambini

e genitori. Le iniziative promosse all’interno del centro utilizzano il gioco come strumento educativo, favorendo la

socializzazione, la creatività e la fantasia del bambino.

Tra le diverse attività realizzate ricordiamo il “laboratorio in ludoteca”, nato per dare l’opportunità ai bambini di esprimersi

creativamente in libertà e di compiere esperienze artistiche manipolative.

Approfondimento 11: la ludoteca di Anzi>>>

32

PUNTI LUDICI

Sono numerose le attività del punto ludico

di Anzi (>>> Approfondimento 11) e del Centro

diurno per minori di Calvello. Quest’ultimo, nell’estate 2008, ha potenziato il servizio, coinvolgendo minori con problemi

di devianza o coinvolti in procedimenti giudiziari.

SOGGIORNI ESTIVI

I soggiorni estivi organizzati dai Comuni

sono rivolti a ragazzi di età compresa tra

gli 8 e 14 anni. Nel 2008 hanno partecipato

all’iniziativa complessivamente 79 ragazzi

di Calvello, Abriola e Anzi.

La Comunità Montana Camastra Alto Sauro sta portando a termine, in località Camastra in agro di Anzi, i lavori per

l’attivazione di un Centro unico di pronto soccorso per gestire le emergenze dei Comuni che ricadono nel territorio della

Comunità Montana. Tale iniziativa nasce per far fronte alle difficoltà infrastrutturali dell’area che rendono difficile il

raggiungimento delle strutture di pronto soccorso più vicine, che si trovano a Potenza. La struttura prevede ambulatori,

uffici, servizi per persone disabili. Il progetto è stato portato a termine e si è in attesa dell’apertura della struttura.

Approfondimento 12: il centro unico di pronto soccorso>>>

Gestione delle emergenze

CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE

Presso il Comune di Laurenzana sono stati portati a termine i lavori per la sede distaccata del Gruppo lucano della

Protezione Civile, la cui sede centrale si trova a Viggiano. Insieme al Comune di Laurenzana fa capo allo stesso

gruppo anche il Comune di Calvello.

CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO

Presso il Comune di Laurenzana sono stati portati a compimento i lavori per la realizzazione della struttura che

accoglierà i volontari dei Vigili del Fuoco.

L‘assistenza sanitaria

CENTRO CONSULTORIALE

Nel Comune di Laurenzana è attivo un centro consultoriale presso il quale vengono svolte attività ambulatoriali;

all’interno del centro, aperto agli abitanti di tutti i Comuni della Valle, lavorano un assistente sociale, uno psicologo,

un infermiere, un ginecologo, un medico sanitario e due medici di base. Nella struttura è inoltre presente un punto

AVIS per la donazione del sangue.

Sostegno economico alle famiglie e alle persone disagiate

CONTRIBUTI ECONOMICI

Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle famiglie maggiormente in difficoltà, nel 2008 ognuna delle quattro

Amministrazioni comunali della Val Camastra ha erogato contributi per far fronte a specifiche situazioni di disagio

economico.

33

Tabella 6: agevolazioni economiche 2008

COMUNE INIZIATIVA UTENTI 2008

Contributi economici una tantum Contributo per nefropatici e talassemicie per coloro che hanno malattie del sangue

Contributi per la circolazione sui mezzi di trasporto provinciale e regionaleper i cittadini in situazioni di grave disagio economico-sociale

Assegni per nuclei familiari con 3 o più figli e quelli di maternitàAnzi relativi ai limiti di reddito stabiliti dalla legge

Contributi del Fondo Nazionale per sostegno all'accesso di abitazioni in locazione

Buoni sportper minori e disabili appartenenti a nuclei familiaricon disagio socio-economico

Contributo straordinario ai comuni non metanizzati “Sconto gas”(per il 2009)

Cittadinanza Solidale 22

Abriola Rimborso spese disabili 1

Contributi economici una tantum 3

Pasto caldo 19 anziani*

e 9 famiglie**

Contributo in conto interesse sui mutui per l’acquisto e recuperoCalvello della prima abitazione 7

Bando per il sostegno alla locazione (Regionale) 8

Cittadinanza SolidaleContributi economici una tantum 5

Franchigia per il riscaldamento 616

Contributo economico una tantum 1

Contributi per abitazione il locazione per coloro che non superanodeterminate fasce di reddito 6

Lurenzana Contributo per nefropatici e talassemici e per coloroche hanno malattie del sangue 7

Cittadinanza Solidale 13

Progetto Sgate 65

*Gli utenti di “Pasto caldo” sono persone anziane e disagiate a cui il comune fornisce pasti a domicilio (Il costo di ogni pasto è suddiviso tra il Comune e I singoli utenti:

a carico dell’anziano 1,30 euro mentre a carico del Comune 2,20 euro)

**Dato sul 2009. Di queste solo 5 famiglie pagano, il costo dei pasti delle restanti famiglie è a carico del Comune

Facilitare la mobilità locale

TRASPORTO NELLE AREE RURALI

Nel 2009 il Comune di Anzi ha realizzato un servizio di trasporto pubblico locale per assicurare a tutti i cittadini residenti

la massima mobilità. Il servizio incontra in particolare le esigenze di coloro che vivono nelle zone rurali, soprattutto delle

persone anziane, delle persone disabili, dei bambini e dei giovani. Sono attualmente previste 4 corse al giorno tramite

l’utilizzo di due navette, una da 22 posti attrezzata per il trasporto disabili e una da 9 posti. Nel mese di Luglio e Agosto

il servizio permette agli alunni della scuola dell'obbligo di raggiungere la piscina comunale di Laurenzana. Nel Comune

di Abriola è attivo un servizio di scuolabus che nel 2009 è stato utilizzato da 52 alunni.

34

Linea di intervento 2: garantire un’offerta scolastica e formativa completa, in grado di promuovere

le capacità e le competenze dei giovani

L’offerta educativa della Valle è in grado di rispondere alle esigenze formative dei giovani in età scolastica: sono

poco meno di 800 gli alunni che frequentano le scuole della Val Camastra, distribuiti tra la sezione primavera e

le diverse sezioni della scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado.

La sezione primavera, presente nei Comuni di Calvello e Anzi, accoglie i bambini più piccoli, dai 4 ai 36 mesi d’età

ed è gestita, laddove presente, direttamente dai Comuni, così come le scuole dell’infanzia di Anzi, Calvello e

Laurenzana, che accolgono i bambini dai 3 ai 6 anni. A Laurenzana, inoltre, è presente anche una scuola dell’infanzia

gestita dalle suore.

Le scuole elementari e medie sono statali, accorpate in due Istituti Comprensivi: il Vittorio Alfieri di Laurenzana,

di cui fanno parte anche i plessi di Calvello e Anzi, e quello di Pignola, di cui fa parte il plesso di Abriola.

A Laurenzana è presente la sezione distaccata del liceo scientifico Pier Paolo Pasolini di Potenza.

Le Azioni

DELIBERA CONGIUNTA SULLA DIREZIONE SCOLASTICA

Nel gennaio 2009, i Comuni di Anzi, Calvello e Laurenzana hanno emesso una delibera congiunta per fare in modo

che la direzione scolastica dell’Istituto Comprensivo di Calvello facesse capo all’Istituto Comprensivo Alfieri di

Laurenzana e non a quello di Corleto Perticara, come inizialmente previsto.

IL PROGETTO “BASILICATA BIBLIORETE”

Il progetto Basilicata Bibliorete, di cui Anzi è capofila, prevede la messa in rete delle biblioteche di otto Comuni

lucani, tra cui anche Abriola, Calvello e Laurenzana. Tramite questo progetto si intende promuovere la gestione

dei servizi e delle attività in ambito socio-culturale in forma associata.

Giunto alla seconda edizione, il progetto internazionale Schoolnet, promosso da eni e finalizzato a promuovere la conoscenza

del territorio e a rafforzare il dialogo tra gli Istituti scolastici, ha coinvolto durante l’anno scolastico 2008/2009 alcune classi

delle scuole medie di Calvello e Laurenzana

“Mestieri del passato e mestieri di domani” Ricerca e racconta, anche attraverso le testimonianze di anziani, i mestieri

tipici della tua regione. Immagina le professioni di domani, alla luce di ipotesi di sviluppo del tuo territorio, che nascono

Approfondimento 13: il progetto Schoolnet>>>

Tabella 7: gli alunni della Val Camastra nell'anno scolastico 2008/2009

Val Camastra

Sezione primavera 29

Scuola dell’infanzia 185

Scuola primaria 282

Scuola secondaria di I° grado 199

Liceo scientifico 90

Totale 785

35

IL SERVIZIO MENSA

Presso gli istituti scolastici di Anzi, Calvello e Laurenzana è attivo un servizio mensa per gli alunni.

Tabella 8: utenti del servizio mensa e pasti consumati nell’anno scolastico 2008/2009

Val Camastra

Utenti

Scuola dell’infanzia 129

Scuola primaria 225

Scuola secondaria di I° livello 137

Totale 491

dalla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali.” Questo è il tema proposto per questa edizione del progetto alle

Scuole Secondarie di Primo Grado della Val d’Agri, della Val Camastra e della Val Basento e ad alcune scuole in regioni

dove eni opera, come la Norvegia (Finnmark), l’Australia (Northern Territory), gli Stati Uniti (Alaska) e, da quest’anno, l’Algeria

e Timor Est.

I ragazzi di queste regioni sono stati invitati a realizzare elaborati in formato elettronico per rappresentare e valorizzare il

loro territorio attraverso le attività dell’uomo, esplorando le professioni tradizionali e ipotizzando quelle del futuro. Quest’anno

la giuria internazionale ha assegnato alla scuola di Laurenzana il primo premio, consistente in un viaggio premio di una

settimana in Norvegia.

36

Obiettivo: riconvertire il modello turistico della Val Camastraverso forme di turismo integrato e sostenibile

Linea di intervento 1: valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico

Dalle chiese e i castelli, ai comprensori sciistici, passando per le manifestazioni

tradizionali e i percorsi enogastronomici, i paesi della Valle offrono alla comunità

locale e a forestieri la possibilità di soddisfare le domande turistiche più svariate.

Nel 2008, accanto alle tipiche feste locali, sono state organizzate diverse manifestazioni

culturali , che hanno rappresentato un’occasione di svago e incontro per tutto i l territorio.

Inoltre, con l’obiettivo di facilitare l’accessibilità e la fruizione delle ricchezze locali, continuano i lavori di

riqualificazione del patrimonio edilizio storico e delle infrastrutture.

Filiera del turismo

Le Azioni

FESTE DELLA VAL CAMASTRA

• Abriola. Manifestazioni in onore del “Santo Patrono Valentino” evento "Notte fondente" 2009. Durante

la serata, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Cooperativa Sociale Venere

di Potenza e l’EFAB (Ente Fiera di Basilicata) la popolazione ha potuto degustare una bevanda al cioccolato

caldo.

• “Restate ad Abriola” 2009" Manifestazioni culturali e sportive (spettacoli musicali, tornei calcio, beach volley,

iniziative riscoperta patrimonio culturale, caccia al tesoro, gara podistica, passeggiata in bici) nel periodo

estivo. Numerosi i soggetti coinvolti come il Comitato feste religiose, le associazioni, la Protezione civile, i

gruppi spontanei.

Come ogni anno, anche nel 2008 il “Camastra Sound Festival: le voci del Mediterraneo”, festival musicale

regionale itinerante, è passato per i Comuni di Anzi, Laurenzana e Calvello. nel periodo di luglio e agosto si sono

contanti circa 2000 partecipanti.

Approfondimento 14: il Camastra Sound Festival>>>

• Nel Comune di Anzi oltre alla Festività Patronale di San Donato (5/8 agosto), si sono svolte il tradizionale

salto dei fuochi di quartiere la sera del 12 giugno, nonché le sagre del cinghiale il 14 agosto nella frazione

San Donato e della pastorale il 18 agosto presso c/da Groppa di Anzi, in aperta campagna, con la valorizzazione

dei genuini prodotti tipici del luogo e la prelibata degustazione di varie pietanze gastronomiche cucinate con

la carne del cinghiale e della pecora.

• Nell’ambito della manifestazione Calvello Estate, l’Amministrazione comunale ha organizzato la prima “notte

bianca”. Inoltre nel periodo estivo sono state organizzate molte manifestazioni culturali, che hanno coinvolto

la cittadinanza e diverse associazioni di Calvello.

• Nell’autunno del 2008 l’Amministrazione Comunale di Calvello ha realizzato, in collaborazione con la Pro

loco, la Festa dei prodotti del sottobosco “Il Tartufo”. Nell’ambito della manifestazione sono stati realizzati:

un incontro/dibattito sul tema “Global players e soggetti Locali”, stand gastronomici con degustazione dei

prodotti locali, stand dei prodotti dell’artigianato locale e spettacolo di un duo comico. Nel 2009 è giunta

Fondazione Eni Enrico Mattei, assieme ad AFOL Milano (Agenzia per la formazione, l'orientamento e il lavoro della Provincia

di Milano) e al CFP Vigorelli (Settore Orientamento e Ricerca), ha organizzato una Learning week residenziale in Val

Camastra, grazie al contributo della Regione Lombardia. Tale progetto didattico si rivolge alle scuole secondarie superiori

e offre agli studenti la possibilità di comprendere i meccanismi che stanno dietro alla progettazione e alla pianificazione

di un parco tematico. In particolare, focus del progetto è la trasmissione delle conoscenze negli ambiti dell'energia del

territorio e dell'ambiente.

Nel giugno 2009, 26 ragazzi appartenenti a 4 scuole superiori di Milano e a 6 ragazzi rappresentativi di una scuola di Gela

sono stati condotti in un viaggio didattico sul territorio della Val Camastra e della Val d’Agri, finalizzato a fornire loro una

esperienza di full immersion sui temi e linguaggi dell’energia, della pianificazione territoriale e ambientale. Il percorso si è

svolto nei luoghi dell’energia della Basilicata. In particolare i partecipanti sono stati guidati lungo i percorsi delle energie

e delle diverse disponibilità energetiche del territorio lucano: il mondo degli idrocarburi, con visita al centro oli di Viggiano,

il mondo delle energie rinnovabili, con visita alla Fattoria eolica di Montemurro e alla diga del Pertusillo per la produzione

di energia idroelettrica. Infine i ragazzi hanno potuto visitare Grumento Nova, dove dovrebbe essere realizzato il macroattrattore

Parco tematico delle energie.

I ragazzi e gli accompagnatori sono stati accolti nelle strutture ricettive e turistiche della Val Camastra e hanno avuto la

possibilità di apprezzare le attrazioni naturalistiche, storiche, enogastronomiche e culturali del territorio.

Approfondimento 15: il turismo scolastico nella Valle: la prima “Learning week”in Val Camastra>>>

37

RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO EDILIZIO

Ad Abriola sono in corso d’opera i lavori di recupero architettonico e funzionale dell’antico Forno comunale, che

costituiva in passato un punto di incontro per l’intera famiglia, dove si apprendeva l’arte dell’antico mestiere della

panificazione. Inoltre sono in corso d’opera i lavori di Riqualificazione delle Piazze Tocco e S. Pietro, luoghi di

aggregazione e di interesse paesaggistico, che costituiscono anche il crocevia di rappresentazioni folkloriche,

riti religiosi e tradizioni popolari, come la festa religiosa dedicata al Santo patrono,San Valentino.

Ad Anzi nel 2009 sono stati portati a termine i lavori di rifacimento della pavimentazione e dei servizi nel centro

storico del paese e sono stati potenziati e realizzati nuovi tratti di pubblica illuminazione.Nel centro storico è

proseguita l’azione di arredo e riqualificazione urbana, sviluppatasi anche attraverso l’installazione di una

caratteristica fontana artistica in Piazza Dante Alighieri

raffigurante un pastore quale omaggio alla civiltà

contadina, nonché con il prosieguo dell’installazione di

ringhiere in ferro battuto per offrire al paesaggio una

tipicizzazione ed un’uniformità estet ica e la

riqualificazione dell’area adiacente alla nuova palestra

comunale.

A Calvello sono in via di ristrutturazione il Santuario della

Madonna del Monte Saraceno, il Castello e il convento

di Santa Maria de Plano.

A Laurenzana è stata completata la messa in sicurezza

alla sua terza edizione la sagra del rafano, che il 21 febbraio ha coinvolto la popolazione di Calvello in

degustazioni gastronomiche e altre iniziative.

• Come ogni anno a Laurenzana è stato realizzato il famoso palio del Carmine; nel 2008 sono stati inoltre

organizzati diversi eventi culturali nell’ambito della manifestazione “Estate Laurenzanese”, le manifestazioni

culturali natalizie e alcune feste religiose.

38

SENTIERO DELLE TRE MADONNE: UN CENTRO DIDATTICO SU PETROLIO E TERRITORIO

Sono in corso i lavori per il completamento di un sentiero naturalistico nel bosco di circa 30 chilometri che collega

due Santuari: quello della Madonna di Monte Saraceno sul territorio di Calvello e il Santuario della Madonna del

Forte ad Abriola. Tale percorso naturalistico potrà essere

prolungato e collegato al Santuario della Madonna di

Viggiano realizzando così, attraverso l’itinerario di

montagna un collegamento tra Val Camastra e Val d’Agri.

Nell’ambito di questo sentiero, Ii Comune di Calvello sta

portando a compimento, sponsorizzato da eni VEDERE

SE è CORRETTO un percorso didattico, naturalistico e

scientifico, per le scuole e per i turisti. Si tratta di un

percorso lungo circa 6 km, con partenza presso la località

Cacciatizze, dove sorgerà il parco avventura e l’aula

multimediale e arrivo presso il Centro didattico Petrolio

e Territorio, con foto e simulazione di un pozzo virtuale

MARKETING DEL TERRITORIO

Nel 2009 il Comune di Calvello ha pubblicato una nuova brochure sulle attrazioni naturalistiche, enogastronomiche

e culturali del territorio e ha promosso sulle pagine di alcuni quotidiani locali e attraverso gli annunci radiofonici

di alcune radio locali , le principali feste realizzate nel Comune, come la festa del rafano.

Il Comune di Laurenzana ha realizzato tra il 2008 e il 2009 alcuni eventi di promozione dei prodotti dell'artigianato

locale e delle produzioni gastronomiche .

Anche il Comune di Anzi ha pubblicato una nuova brochure sulle attrazioni culturali ed enogastronomiche del

territorio, ha partecipato all’Agenda Lucana 2009, ricca di contenuti, di notizie e di curiosità e con una larga

distribuzione in tutta la Basilicata. L’Amministrazione comunale ha promosso un’azione di marketing territoriale

MUSEI DELLA VAL CAMASTRA

Ad Abriola verrà a breve inaugurato il Museo Virtuale “G.G. Todisco”, dedicato ai due pittori del '500 di origine Abriolana.

Un progetto di fruizione artistica e culturale delle pregiate opere situate nelle chiese del centro storico e nel santuario

di Monteforte posto a più di 1324 metri sul livello del mare.

Ad Anzi si costituirà l'archivio della cultura lucana un laboratorio delle arti e tradizioni popolari lucane nel piano seminterrato

del Palazzo Comunale “la Fenice”. il progetto prevede la catalogazione di dialetti, musiche, filmati, fotografie e documenti

relativi alla cultura tradizionale lucana.

Presso il Convento di Calvello verrà realizzato un il museo della ceramica e verrà potenziato il museo della canzone napoletana.

Il Comune di Laurenzana, a seguito del suggerimento della Sopraintendenza ai Beni Culturali, si propone di trasformare

il Castello nella sede di un distretto culturale e di un museo della Val Camastra - Dolomiti Lucane.

del Castello, sono in corso d'opera i lavori di riqualificazione della Piazza San Silvestro e del Palazzo Montagnoli,

sono in assegnazione di incarico i lavori di recupero architettonico della Cappella di Santa Filomena e del

Convento francescano di Santa Maria della Neve.

39

Linea di intervento 2: potenziare le capacità ricettive e l’accoglienza turistica

Nell’ambito del progetto di sviluppo turistico e ricettivo dell’area Sellata – Pierfaone Maddalena, il Comune di

Abriola intende prevedere alcune attività ricettive e di servizio che produrranno occupazione locale: il progetto

verrà avviato a seguito dell’approvazione dello strumento urbanistico d’area vasta “PPE Sellata Pierfaone”.

Nella località “Inferno” di Anzi la Comunità Montana “Camastra Alto-Sauro” ha dato avvio ai lavori di sistemazione di un

camping montano, che è al momento privo di un fabbricato che funga da baricentro del camping. Per tale motivo la Comunità

Montana ha richiesto alla Provincia la cessione di un fabbricato, che permetterà di utilizzare l'area per scopi turistici vista

l'immediata vicinanza al lago Camastra.

Approfondimento 16: il Camping montano>>>

Le Azioni

CAMPEGGIO E RISERVA DELL’ABETINA

Il Comune di Laurenzana sta lavorando alla realizzazione di nuove strutture ricettive di tipo agrituristico e per il

turismo rurale, escursionistico e naturalistico. E’ stato attivato il campeggio in Località Acqua del Prosciutto e,

per valorizzare i boschi e rendere fruibile la Riserva Naturale dell'Abetina, sono stati sistemati alcuni sentieri (via

verde, pista ciclabile), sono stati attrezzati spazi aperti con panche e tavoli ed è stata realizzata la segnaletica.

“ANZI ALBERGO”

Il progetto, promosso dall’Amministrazione comunale, prevede la riconversione delle abitazioni vuote del paese

in luoghi di accoglienza per turisti e visitatori. In questo modo si sopperisce alla mancanza di strutture alberghiere

organizzate nella zona di Anzi, uti l izzando e valorizzando i l patrimonio abitativo esistente.

CORSO PER PROMOTORI DEL TERRITORIO

Promosso dal Comune di Calvello e Abriola nell’ambito della Missione

di Comunità, e realizzato grazie al supporto scientifico della Fondazione

Eni Enrico Mattei e in partnership con Inclusive Srl, ente formatore della

Regione Basilicata, il corso per promotori del territorio ha lo scopo di

fornire ai partecipanti una conoscenza multidisciplinare e completa

per sviluppare una professionalità nel campo della promozione dei

servizi turistici.

Il corso, realizzato nei mesi di maggio, giugno e luglio del 2009, ha visto

la partecipazione di 24 giovani di Calvello, 5 di Abriola e 3 di Laurenzana.

CABINA DI REGIA TECNICA/CONSORZIO COMUNALE SUL TURISMO

Il Comune di Calvello sta progettando la costituzione di un’agenzia di promozione turistica, la cui funzione sarà

di organizzare offerte e pacchetti turistici integrati, che incontrino le richieste dei visitatori, valorizzino l’attrattività

del territorio e mettano in rete gli operatori dell’Area.

con inserzioni pubblicitarie sul quotidiano “La Nuova del Sud” e sulla Tv satellitare “La Nuova TV” e continuerà

a promuovere eventi ed iniziative di animazione sociale e culturale.

40

Obiettivo: promuovere un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse energetiche

Linea di intervento 1: avviare iniziative volte al risparmio e all’efficienza energetica

Filiera dell’energia

Le Azioni

ILLUMINAZIONE LED

Il Comune di Abriola ha deciso di investire in un impianto di illuminazione LED, ammodernando l'attuale impianto

di illuminazione con uno ad alta efficienza energetica. Attraverso questo progetto si avrà un risparmio del 65% e

una eliminazione totale dell'inquinamento luminoso.

LA METANIZZAZIONE DELLA VALLE

I Comuni di Laurenzana e Calvello con azione congiunta, in virtù dell'accordo attuativo n. 5 tra la Regione Basilicata

e l’eni1, hanno avviato il processo di metanizzazione della valle, al fine di portare alle comunità locali i benefici

della metanizzazione in una zona caratterizzata da elevati livelli di disoccupazione e di esigui redditi pro-capite.

Attualmente, i lavori di metanizzazione sono in corso nel Comune di Anzi, dove la rete interna del metanodotto è

stata realizzata nel 2008 solo per il centro urbano, utilizzando in parte i fondi del Ministero dello sviluppo economico.

La rete non è ancora attiva poiché non sono ancora stati portati a termine i lavori della rete di adduzione del

metano, realizzati utilizzando fondi regionali. La rete di adduzione parte da Calvello fino ad accordarsi con quella

interna, per una distanza di circa 8,100 chilometri.

1 Accordo n5 approvato con D.G.R. 1265 DEL 02/06/1999, sottoscritto in data 24 giugno 2004,che impegnava l’ENI a contribuire per 2/3 e comunque per un importo complessivo

non superiore ai vecchi 50 miliardi di lire ai costi per la progettazione e realizzazione del programma regionale “Completamento delle reti di distribuzione del gas metano.

41

Linea di intervento 2: consolidare la produzione locale di energia da fonti rinnovabili e alternative

La Val Camastra, in linea con la legislazione comunitaria, quella nazionale e il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale

Regionale – PIEAR, considera il settore dell'energia rinnovabile uno dei fattori di crescita e di sviluppo del territorio.

Nell’ambito della programmazione per lo sviluppo della filiera energetica, grande attenzione è data alla produzione di

energia dall’utilizzo di fonti rinnovabili come il legno, il sole e il vento.

Produzione di energia da biomasse. La valorizzazione ai fini energetici delle biomasse di origine agricola e forestale è

di fondamentale importanza nell'ottica della diversificazione delle fonti energetiche e della riduzione delle emissioni di

gas serra. Peraltro, la possibilità di destinare questa risorsa naturale alla conversione energetica costituisce un'opportunità

di sviluppo in più per le comunità locali, limitando lo spopolamento delle aree marginali. I rischi ambientali associati

all’utilizzo della biomassa riguardano emissioni dovute alle operazioni di raccolta e di trasporto del combustibile,

all’impatto ambientale dell’impianto e delle ceneri. Lo sviluppo dell’uso della risorsa biomassa ha una serie di ricadute

positive sulla occupazione, in quanto l'industria collegata alle tecnologie di conversione energetica delle biomasse crea

numerosi posti di lavoro stabili nel settore agricolo e/o per la raccolta del combustibile, nonché almeno un impiego a

tempo parziale (l’addetto alla caldaia e all’impianto di produzione).

Fotovoltaico. La tecnologia alla base del solare fotovoltaico è fra le più promettenti ed in rapida espansione all'interno

del settore delle energie rinnovabili. Come tutte le tecnologie innovative legate allo sfruttamento di fonti rinnovabili, a

convenienza economica del solare fotovoltaico è legata alla presenza di incentivi pubblici. Uno sviluppo del solare in

Basilicata potrebbe essere favorito dalle buone condizioni di

soleggiamento, mediamente superiore a 4 kWh/mq/giorno in ogni comune.

Importante ai fini della produzione di energia rinnovabile l'incentivazione

del fotovoltaico sulle strutture pubbliche .

Eolico. La realizzazione di parchi eolici, è attualmente ancora legata alla

presenza di incentivi economici. Peraltro, pur in considerazione di un

impatto ambientale e paesaggistico in generale modesto, in fase di

pianificazione appare comunque opportuno tener conto di eventuali

vincoli presenti sul territorio. Diverse sono state le cause che hanno

bloccato i parchi eolici previsti nella Valle.

Le Azioni

PRODUZIONE DI ENERGIA DAL SOLE

Il Comune di Abriola ha realizzato un impianto di pannelli fotovoltaici sulla scuola elementare per una potenza di 10 kWp,

grazie al finanziamento dalla Regione Basilicata e dal POV.

Il Comune di Abriola ha realizzato un impianto di pannelli fotovoltaici sulla scuola elementare per una potenza di 10 kWp

finanziato dalla Regione Basilicata e dal POV.

Ad Anzi è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico sull’edificio in cui ha sede l’Istituto Scolastico Comprensivo,

che verrà finanziato con fondi ministeriali reperibili mediante l’accensione di un mutuo con la Banca di Credito Cooperativo

di Laurenzana e la validazione del progetto di risparmio energetico da parte di Legambiente.

Il Comune di Calvello ha previsto lavori di installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 19,44 kwp – sull’ Istituto

Comprensivo Scolastico.

Il Comune di Laurenzana ha permesso di utilizzare il patrimonio pubblico immobiliare al fine di attivare adeguate politiche

di promozione delle fonti di energia rinnovabile anche mediante la realizzazione di progetti aventi carattere di sperimentazione

supportati da iniziative private, questa iniziativa ha permesso di installare un impianto da 35kWp sull'ex asilo nido comunale.

PRODUZIONE DI ENERGIA DAL VENTO

Nel Comune di Anzi è in costruzione un parco eolico cotituito da 8 pale eoliche

CALDAIE A PELLETS

Tutti i quattro Comuni della Valle hanno provveduto a sostituire le centrali

termiche delle strutture pubbliche con quelle a metano e pellets.

GESTIONE INTEGRATA E CONGIUNTA DEI BOSCHI

I quattro Comuni gestiscono i boschi presenti nella Valle attraverso le attività di forestazione della Comunità

Montana Camastra Alto Sauro.

PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSE

A Calvello si è intrapreso un cammino volto a dimostrare la valenza tecnica, economica ed ambientale della

produzione di energia derivante dalla biomassa del legno. Ad oggi sono

presenti due impianti a biomassa e il comune intende realizzare un'altra

centrale a biomassa da 999kW.

Linea di intervento 3: tutelare l’ambiente

In un contesto come quello lucano, in cui la raccolta differenziata dei rifiuti non raggiunge il 15%, ci sono alcune

realtà locali che iniziano ad ottenere buoni risultati. L’avvio di un vero sistema integrato per la gestione dei rifiuti,

unito alla gestione dei materiali recuperati attraverso la raccolta differenziata, può costituire una buona premessa

per l’avvio di un sistema industriale capace di creare lavoro e mercato, portando benefici ambientali e nuove

occasioni di sviluppo economico.

L'obiettivo che si pongono i Comuni della Valle è quello di realizzare un “modello di buon governo dei rifiuti”

riassumibile nelle quattro "R" dello slogan dell'Unione europea: risparmio delle materie prime; riuso dei prodotti;

riciclo degli oggetti; recupero dell'energia contenuta nelle merci.

42

Le Azioni

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Uno dei servizi pubblici a cui deve essere prestata particolare attenzione è senz'altro la gestione della raccolta

dei rifiuti solidi urbani, che avviene attraverso tre tipologie di intervento:

1) Il sistema porta a porta, adottato nel centro storico di Calvello;

2) Il sistema stradale di tipo spinto, adottato nelle aree di maggiore transito in cui è consentito l'uso di mezzi

meccanici: in queste aree i cittadini conferiscono i rifiuti in contenitori stradali differenziati.

3) Il sistema stradale ordinario, adottato nelle aree extraurbane a scarsa densità abitativa: in questo caso i cittadini

conferiscono i rifiuti in grandi contenitori multimateriali.

Il Comune di Abriola sta avviando la raccolta differenziata, temporaneamente con personale interno alla pubblica

amministrazione ma con l’obiettivo futuro di esternalizzare il servizio. Tra gli obiettivi del Comune c'è anche la

realizzazione di una piattaforma ecologica con risorse economiche provenienti dal taglio dei boschi e con contributi

ATO. Alle famiglie verranno distribuiti sacchetti colorati in polietilene, sui quali saranno indicati i materiali da

43

smaltire.

Nel Comune di Anzi la raccolta dei rifiuti è operata da un'ATI costituta dalla Ecological System srl e dal Pellicano

Verde spa. L'ecological system si occupa della raccolta R.S.U., mentre il Pellicano Verde della raccolta differenziata,

che viene effettuata due volte alla settimana.

Il Comune di Calvello invece ha avviato la raccolta “porta a porta”. Nel Comune di Laurenzana la raccolta avviene

attraverso il sistema stradale di tipo spinto che è adottato nelle aree di maggiore transito in cui è consentito l'uso

di mezzi meccanici.in queste aree i cittadini conferiscono i rifiuti in contenitori stradali differenziati.

LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE

Nel Comune di Laurenzana è prevista la costruzione di un impianto di depurazione destinato a ricevere e trattare

le acque reflue provenienti da Anzi, Abriola, Laurenzana, e dalle aree P.I.P di Calvello e della Comunità Montana

del Camastra. L'intervento, realizzato dalla Comunità Montana, nasce dall’esigenza di un sistema di raccolta,

depurazione e smaltimento delle acque di scarico provenienti dai diversi abitati che si affacciano sulla Valle.

44

La relazione economica

PARTE

4

45

Le Entrate dei Comuni della Val Camastra

Le entrate complessive risultanti dai Conti del Bilancio dei Comuni della Val Camastra, per l’anno 2008, sono state

pari a 11.866.605 euro.

La maggior parte di esse hanno visto lo Stato e la Regione Basilicata quali maggiori fonti di contributi e trasferimenti

rispettivamente pari a 3.577.122 euro (30%) e 3.047.505 euro (26%).

Non da trascurare è l’apporto finanziario da parte dei cittadini e da altri soggetti privati derivante principalmente dal

pagamento dei tributi, cioè da risorse ordinarie, per un ammontare di 2.254.429 euro (19%). Le società petrolifere

hanno una notevole incidenza sul bilancio “consolidato” della Val Camastra, pari al 15%, seppure tali risorse risultino

concentrate nel Comune di Calvello.

Minor peso, invece, assumono le entrate provenienti dalla Provincia di Potenza, ATO e Altri Comuni. Guardando,

infatti, la tabella sotto riportata, possiamo notare che nel 2008 solo il Comune di Calvello ha registrato entrate

provenienti dalla Provincia di Potenza; le Amministrazioni Comunali di Calvello e Laurenzana hanno ottenuto fondi

da altri Comuni, rispettivamente da Muro Lucano e Campo Maggiore, e dall’ATO.

Tabella ...: riclassificazione delle Entrate dei Comuni della Val Camastra per fonte (2008)

1 L'ambito territoriale ottimale (ATO) è stato introdotto dalla legge 5 gennaio 1994 n. 36 "Disposizioni in materia di risorse idriche" (legge Galli) che ha riorganizzato i servizi idrici.

L'autorità di ambito territoriale ottimale o ente di ambito territoriale ottimale programma, affida in gestione e controlla il "servizio idrico integrato", cioè l'insieme dei servizi

di acquedotto, fognatura e depurazione in tutte le loro fasi, ivi comprese le relative tariffe.

FONTE Abriola Anzi Calvello Laurenzana TOTALE

Cittadini e altri 540.795 594.256 628.738 490.640 2.254.429soggetti privati

Stato 673.700 1.052.428 987.994 863.000 3.577.122

Regione 613.335 1.473.957 513.548 446.665 3.047.505

Provincia di Potenza - - 30.000 - 30.000

Altri Comuni - - 173.857 42.275 216.132

Società petrolifere - - 1.749.645 - 1.749.645

ATO1 - - 160.321 4.368 164.689

Diversi 217.923 63.864 438.572 106.722 827.082

TOTALE TITOLO I - IV 2.045.754 3.184.505 4.682.675 1.953.670 11.866.605

Nota: i valori si basano sugli accertamenti di competenza delle Entrate dei Titoli I,II,III,IV del Conto del Bilancio 2008

46

In analogia con la distribuzione delle entrate “consolidate” della Val Camastra, la principale fonte di finanziamento

del Comune di Abriola è lo Stato con un importo pari a 835.104 euro, seguita dai cittadini e gli altri contribuenti privati

con 721.082 euro e dalla Regione con 452.277 euro.

Per il Comune di Laurenzana, come per Abriola, le principali fonti sono rappresentate dallo Stato, 863.000 euro, dai

contribuenti, 490.640 euro, e dalla Regione Basilicata, 446.666 euro.

Per il Comune di Anzi le fonti principali di finanziamento risultano essere lo Stato, 673.700 euro, e la Regione Basilicata,

613.335 euro; anche per la realtà di Anzi, si evidenzia il rilevante apporto dei contribuenti con 540.796 euro.

Il Comune di Calvello è in controtendenza rispetto agli altri Comuni: le società petrolifere rappresentano infatti la

fonte di finanziamento più rilevante grazie alle royalties direttamente erogate al Comune, pari a … euro e a …. Un

peso non trascurabile delle entrate è relativo ai trasferimenti dallo Stato, con un importo pari a 987.944 euro.

Grafico ...: distribuzione delle Entrate dei Comuni della Val Camastra per fonte (2008)

15%

30%

7%19%

26%

1,4%

1,8%

0,3%

Contribuenti

Stato

Regione

Provincia di Potenza

Altri Comuni

Società petrolifere

ATO

Diversi

AB

RIO

LA

AN

ZI

CA

LVEL

LO

LAU

REN

ZAN

A

€ 540.796

€ 673.700

€ 613.335

€ 217.923

€ 1.749.645

€ 160.321

€ 438.572€ 628.738

€ 987.994

€ 513.548

€ 173.857

€ 721.082

€ 835.104

€ 452.277

€ 27.148

€ 863.000

€ 446.666

€ 490.640

€ 106.722

€ 42.275

€ 4.368

Contribuenti

Stato

Regione

Altri Comuni

Società petrolifere

ATO

Diversi

Approfondimento 17: entrate del Conto del Bilancio 2008 dei Comuni della Val Camastra>>>

47

Il bilancio degli enti locali è tradizionalmente suddiviso tra “parte corrente” e “parte investimenti”, ognuna delle quali

ha proprie fonti di finanziamento (entrate) e di utilizzo (spese).

La parte entrata, come da art.165 del Decreto Legislativo n.267 del 18 agosto 2000 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento

degli enti locali) è strutturata in sei titoli:

TITOLO I Entrate tributarie;

TITOLO II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione, e di altri enti pubblici

anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione;

TITOLO III Entrate extratributarie;

TITOLO IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti;

TITOLO V Entrate derivanti da accensioni di prestiti;

TITOLO VI Entrate da servizi per conto terzi.

ABRIOLA

2007 2008

TITOLO I 159.989 233.757

TITOLO II 1.126.452 1.205.792

TITOLO III 113.950 186.805

TITOLO IV 2.357.092 419.400

TITOLO V - -

TITOLO VI 180.387 211.985

TOTALE 3.937.871 2.257.740

ANZI

2007 2008

TITOLO I 308.599 296.648

TITOLO II 953.560 1.089.616

TITOLO III 215.806 275.514

TITOLO IV 557.647 1.746.879

TITOLO V 93.000 -

TITOLO VI 108.576 168.685

TOTALE 2.237.188 3.577.343

CALVELLO

2007 2008

TITOLO I 293.099 219.592

TITOLO II 1.506.759 1.371.904

TITOLO III 1.264.852 1.292.037

TITOLO IV 1.776.941 1.799.142

TITOLO V - -

TITOLO VI 242.976 240.387

TOTALE 5.084.627 4.923.062

LAURENZANA

2007 2008

TITOLO I 375.960 332.111

TITOLO II 863.531 954.821

TITOLO III 150.913 204.118

TITOLO IV 402.719 462.620

TITOLO V - -

TITOLO VI 713.188 1.062.496

TOTALE 2.506.311 3.016.166

48

Le aree di riferimento nella rappresentazione delle spese dei Comuni della Val Camastra corrispondono alle

tre filiere del “Sociale”, del “Turismo” e dell’”Energia” ed alle altre aree d’intervento che caratterizzano

l’attività delle Amministrazioni Comunali sul territorio, alimentando indirettamente e trasversalmente le tre

filiere. Ad esse si integrano le aree cosiddette “strumentali”, necessarie al funzionamento della struttura

comunale.

Le Spese dei Comuni della Val Camastra

Nel 2008, per i Comuni della Val Camastra, le aree che hanno assorbito la quota più consistente di risorse

sono connessi alle infrastrutture e allo spazio quotidiano con 3.795.131 euro (32%) e alla filiera del sociale

(19%), in misura minore, alla filiera del turismo (4%) ed all’area lavoro occupazione (5%) . La minore

concentrazione di risorse si è verificata rispetto alle aree dedicate agli organi istituzionali (2%) e al

funzionamento uffici (6%).

In riferimento alle spese strutturali dei Comuni, le risorse umane assorbono il 21% dei fondi disponibili.

Tabella ...: riclassificazione delle Spese dei Comuni della Val Camastra per area tematica (2008)

AREE TEMATICHE Abriola Anzi Calvello Laurenzana TOTALE

Politiche sociali e Welfare 49.065 82.099 798.370 107.621 1.037.156

Lavoro e occupazione 1.500 7.607 413.000 215.788 637.896

Istruzione ed educazione 109.730 469.133 550.689 109.825 1.239.378

Turismo integrato 21.992 55.040 189.474 244.764 511.271

Efficienza energetica 147.287 276.821 443.894 119.612 987.615e ambientale

Infrastrutture e spazio 431.691 1.557.585 1.580.627 225.228 3.795.131quotidiano

Comunicazione e informatizzazione - - - - -

Risorse Umane del Comune 683.068 533.326 773.140 513.823 2.503.356

Funzionamento uffici 271.865 180.444 191.947 132.049 776.305

Organi istituzionali 36.090 50.355 63.430 29.420 179.296

Altro 367 568 105.775 270.277 376.988

TOTALE TITOLO I-II 1.752.657 3.212.979 5.110.347 1.968.409 12.044.392

FILIERA DEL SOCIALE FILIERA DEL TURISMO FILIERA DELL’ENERGIA

Lavoro e occupazione

Infrastrutture e spazio quotidinao

Ris

orse

Um

ane

Funz

iona

men

to u

ffic

i

Org

ani i

stit

uzio

nali

AREE DI INTERVENTO AREE STRUMENTALI

Nota: i valori si basano sugli impegni di competenza del Titolo I,II delle Spese del Conto del Bilancio 2008

49

Grafico ...: distribuzione delle Spese dei Comuni della Val Camastra per area tematica (2008)

Filiera del sociale

Filiera del turismo

Filiera dell’energia

Lavoro e occupazione

Infrastrutturee spazio quotidiano

Risorse Umane del Comune

Funzionamento uffici

Organi istituzionali

Altro

6%

5%

3%

32%

2%

21% 4%

8%

19%

AB

RIO

LA

AN

ZI

CA

LVEL

LO

LAU

REN

ZAN

A

Grafico ...: distribuzione delle spese per area tematica (2008) – focus per Comune

€ 271.865

€ 683.068€ 431.691

€ 1.500

€ 147.287

€ 21.993€ 158.796€ 36.090

€ 367

€ 1.557.585

€ 533.326 € 269.808

€ 6.522

€ 55.040€ 542.050

€ 17.849€ 50.355

€ 180.444

€ 1.580.627

€ 773.140€ 1.349.060

€ 189.474

€ 443.894

€ 413.000

€ 191.947€ 63.430

€ 105.776

€ 513.823

€ 225.228 € 215.789

€ 132.050

€ 29.421€ 270.277

€ 217.446

€ 244.764

€ 119.612

50

I quattro Comuni della Val Camastra possono usufruire dei fondi previsti dal Programma Operativo Val d’Agri –

Meandro – Sauro – Camastra (POV)2, quale re-investimento delle risorse delle estrazioni petrolifere.

Il POV, con programmazione pluriennale, è articolato in quattro linee di intervento (o missioni):

MISSIONE A - salvaguardia e miglioramento del contesto di vivibilità ambientale;

MISSIONE B - infrastrutture essenziali;

MISSIONE C - elevazione della qualità della vita;

MISSIONE D - sostegno alle attività produttive.

Le Royalties del petrolio per la Val Camastra

Approfondimento 18: spese del Conto del Bilancio 2008 dei Comuni della Val Camastra>>>

La parte relativa alle spese comprende tutte le somme stanziate nel Bilancio per l’effettuazione di determinate attività

e sono classificate, come per le entrate, in titoli, funzioni, servizi ed interventi (DLgs 267/100).

I Titolo della spesa sono:

TITOLO I Spese correnti;

TITOLO II Spese in conto capitale;

TITOLO III Spese per rimborso di prestiti;

TITOLO IV Spese per servizi per conto di terzi.

ABRIOLA

2008

TITOLO I 1.455.051

TITOLO II 297.605

TITOLO III 137.677

TITOLO IV 211.986

TOTALE 2.102.320

ANZI

2008

TITOLO I 1.439.780

TITOLO II 1.773.199

TITOLO III 140.732

TITOLO IV 168.685

TOTALE 3.522.396

CALVELLO2008

TITOLO I 2.554.099

TITOLO II 2.556.248

TITOLO III 195.184

TITOLO IV 240.387

TOTALE 5.545.918

LAURENZANA2008

TITOLO I 1.387.967

TITOLO II 580.442

TITOLO III 102.426

TITOLO IV 1.062.496

TOTALE 3.133.331

51

Le royalties derivanti dalle concessioni petrolifere, pagate direttamente al Comune di Calvello nel 2008, in riferimento agli

impegni di competenza e residui, ammontano complessivamente a 1.600.000 euro.

Gli interventi previsti si collocano principalmente nelle aree “Lavoro e occupazione” (36%) e “Infrastrutture e spazio

quotidiano” (29%).

Per l’area Lavoro e occupazione gli interventi realizzati riguardano i contributi per incentivare le assunzioni e i contributi

per investimenti sulle strutture delle aziende locali.

Infrastrutture e spazio quotidiano, invece, comprende le azioni volte al miglioramento dell’arredo urbano, la manutenzione

delle strade comunali e la ristrutturazione di immobili comunali.

I restanti fondi sono stati destinati prevalentemente alle Filiere dell’Energia (17%) e del Sociale (13%).

Approfondimento 19: le royalties dirette al Comune di Calvello>>>

Grafico ...: le royalties dirette al Comune di Calvello per area tematica (2008)

Nota: I valori si basano sugli impegni di competenza e residui delle Spese da Conto del Bilancio 2008

Nell’ambito di alcune tematiche comprese nelle linee di intervento A e C, il POV assegna direttamente ai Comuni del

Comprensorio le relative risorse finanziarie. Si tratta, principalmente, di interventi infrastrutturali tesi alla riqualificazione

dei centri urbani, all’architettura paesaggistica e ambientale, al potenziamento delle infrastrutture sportive ed ai

servizi socio-sanitari e assistenziali.

Per le missioni A e C le risorse finanziate al 31/12/08 ai Comuni ammontano rispettivamente a3:

• Abriola: 2.681.524 euro

• Anzi: 2.280.969 euro

• Calvello: 2.725.900 euro

• Laurenzana: 1.785.897 euro

In generale, l’attuazione degli interventi attraverso le risorse finanziarie del POV rivela uno scarso avanzamento,

prevalentemente connesso al carattere innovativo del Programma Operativo che “ha coinvolto direttamente, sia per

la programmazione sia per l’attuazione, una pluralità di attori istituzionali” . In riferimento alle opere infrastrutturali

attuate dai Comuni del Comprensorio Val d’Agri-Melandro-Sauro-Camastra, si registra un progressivo miglioramento.

Nel 2008, il totale finanziato e le spese sono aumentati rispettivamente del 15% e del 100%.

2 Il POV è stato avviato con la sottoscrizione di un Accordo di Programma tra la Regione Basilicata e le Amministrazioni Comunali; quest’ultimo, è stato approvato con

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 645 del 27/05/2003.

3 Formez, Regione Basilicata, Struttura di Progetto “Val d’Agri” (2009). Report di sintesi sullo stato di attuazione del Programma Operativo del Val d’Agri-Melandro-Sauro-

Camastra. Aggiornato al 31/12/08.

Filiera del sociale

Filiera del turismo

Filiera dell’energia

Lavoro e occupazione

Infrastrutturee spazio quotidiano

€ 470.000

€ 578.000

€ 273.000

€ 210.000

€ 69.000

52

Il grafico sottostante presenta l’ammontare delle risorse programmate, finanziate e spese dai Comuni di Abriola, Anzi,

Calvello e Laurenzana.

Grafico…: le risorse programmate, finanziate e spese nell’ambito del POV, al 31/12/08

€ 3.500.000

€ 3.000.000

€ 2.500.000

€ 2.000.000

€ 1.500.000

€ 1.000.000

€ 500.000

€ 0ABRIOLA ANZI CALVELLO LAURENZANA

Al 2008, la distribuzione delle risorse finanziarie del POV tra le tematiche d’intervento di diretta competenza dei

Comuni si differenzia in base alla varietà nella tipologia di operazioni cui si è dato avvio.

Ad oggi, il Comune di Abriola ha speso prevalentemente le proprie risorse finanziarie nelle strutture polifunzionali

per lo sport, con il completamento della struttura polifunzionale, e nella rivitalizzazione dei centri storici, con la

riqualificazione di Via dei Fuochi e la realizzazione del Salone Comunale.

Il Comune di Anzi ha investito nella rivitalizzazione del centro storico, attraverso intervenenti mirati sulle strade, sulle

strutture pubbliche - il Salone dell’Annunziata - e sulla viabilità; nelle altre tematiche d’intervento le risorse sono

state parimenti investite nelle infrastrutture sportive – completamento centro sportivo in località S. Donato –, nel

potenziamento delle infrastrutture socio-assistenziali, attraverso l’adeguamento funzionale dei locali e dei servizi

di trasporto.

Gli interventi del Comune di Calvello, connessi al POV, si sono ad oggi concentrati nella riqualificazione del centro

storico, in particolare dell’area Eredi Andriuzzi, nella valorizzazione del patrimonio culturale e nel completamento

delle opere a fini socio-assistenziali, quali il centro assistenziale e culturale e la bibliomediateca.

Il Comune di Laurenzana ha investito prioritariamente le risorse derivanti dal POV nelle infrastrutture socio-

assistenziali per la creazione della casa ospitalità per anziani, attraverso il recupero della ex-casa mandamentale,

e nelle opere di riqualificazione del centro urbano, dove spiccano gli interventi in Piazza S. Silvestro, per Palazzo

Graziadei e per il Salone Polifunzionale.

programmato

finanziato

speso

53

Grafico ...: distribuzione delle entrate per fonte (2008) – focus per ComuneA

BR

IOLA

AN

ZI

CA

LVEL

LO

LAU

REN

ZAN

A

€ 85.800

€ 168.833

€ 84.304€ 232.886

€ 148.591

€ 464.194

€ 128.700

€ 103.200

€ 207.731

€ 29.173

€ 266.440€ 192.900

€ 51.000

€ 50.437

Rivitalizzazione centri storici

Riqualificazione ambientale

Sport

Servizi socio-assistenziali

54

Appendice

PARTE

5

55

L’identità dei quattro Comuni

In base alla legge elettorale delle Amministrazioni Comunali, il Sindaco e il Consiglio Comunale sono eletti direttamente

dai cittadini; solo successivamente il sindaco nomina la Giunta Comunale.

Le Amministrazioni Comunali sono generalmente composte da:

• organi politici: Sindaco, Consiglio Comunale, Giunta Comunale;

• organi tecnici: Direttore generale, Dirigenti, Personale dipendente;

• organi di controllo: Difensore Civico, Collegio dei Revisori dei Conti.

La Giunta Comunale, uno degli organi di governo del Comune, è presieduta dal Sindaco ed è composta da un numero

variabile di assessori.

Il Consiglio Comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dei comuni: è generalmente

composto dal Sindaco, che ne è il presidente, e dai consiglieri eletti direttamente dai cittadini.

Al fine di organizzare al meglio il lavoro del Consiglio comunale, possono essere istituite delle Commissioni, ognuna

con diversi compiti, tra i quali, ad esempio, quello di approfondire i problemi relativi ad un particolare settore, oppure

quello di esaminare ed esprimere pareri su iniziative e proposte da discutere e approvare in Consiglio, infine quello

di vigilare sulle attività degli uffici e delle aziende comunali.

Tra gli strumenti, di cui i comuni dispongono per programmare e gestire le azioni previste nel proprio mandato,

troviamo:

• lo Statuto;

• la Relazione Previsionale e Programmatica;

• il Bilancio di previsione;

• il Bilancio pluriennale.

Nelle schede che seguono sono state riportate, in modo sintetico, le principali informazioni riguardanti ogni singolo

Comune.

1256

Antonio Pessolani, Sindaco del Comune di Abriola, in carica dal maggio 2007, presiede il Consiglio e la Giunta

Comunale.

Il Consiglio comunale, costituito da 13 consiglieri - tra cui una donna - nell'anno 2008 ha approvato 28 delibere

in 5 sedute.

La Giunta comunale è composta da 4 assessori, tra cui una donna e un assessore esterno: nell'anno 2008 ha

approvato 134 delibere in 39 sedute.

La struttura organizzativa dell'ente si articola in 4 settori:

• Settore Finanziario – Personale – Servizi Sociali – Pubblica Istruzione;

• Settore U.T.C. – Lavori Pubblici – Urbanistica;

• Settore Demografico – Amministrativo – Albo – Protocollo;

• Settore Polizia municipale.

Quest’ultimo settore fa capo al sindaco, a differenza dei primi tre che fanno capo al direttore generale.

Ad Abriola sono attive tre Commissioni Consiliari, la Commissione

Terremoto (ex lege 219/81), la commissione per il diritto allo studio

e quella elettorale.

Le persone che lavorano presso il Comune di Abriola sono 15, di

cui 4 donne e 11 uomini.

ABRIOLA

1357

Carta d’identità

Settori produttivi Numero attività produttive

Agricoltura 25

Industria e artigianato 13

Servizi 33

Regione Basilicata

Provincia Potenza

Altitudine 957 m.s.l.m.

Superficie 96,74 Km2

Nome abitanti Abriolani

Santo Patrono San Valentino

Giorno festivo 14 febbraio

Abitanti al 31/12/2008 1.645

Densità 17,00 (ab/Km2)

Nuclei familiari 875

Saldo naturale -14

Saldo migratorio -22

Indice di vecchiaia 239,32

4

11

Dipendenti per genere

Uomini

Donne

8

4

3

Dipendenti per fasce d’età

>39 anni

40-49 anni

50-59 anni

6

3

6

Dipendenti per titolo di studio

Scuola dell’obbligo

Laurea

Licenza media superiore

1258

ANZI

Giovanni Petruzzi, Sindaco del Comune di Anzi, in carica dal giugno 2004 e riconfermato con le elezioni amministrative

del giugno 2009, presiede il Consiglio e la Giunta Comunale.

Il Consiglio comunale, costituito da 12 consiglieri, tra cui 4 donne, nell'anno 2008 ha approvato 47 delibere in 6 sedute.

La Giunta comunale, composta da 4 assessori, tra cui una donna, nel 2008 ha approvato 106 delibere in 23 sedute.

Ad Anzi sono attive 5 Commissioni Consiliari (edilizia, per il terremoto, per le pari opportunità, per il diritto allo studio,

elettorale) e due Consulte:

• la Consulta per l'Artigianato ed il Commercio, composta dagli operatori residenti iscritti al registro Ditte della

Camera di Commercio, partecipa all' elaborazione di politiche di promozione e sviluppo delle attività economiche

connesse al settore dell’artigianato e del commercio;

• il Forum Comunale della Gioventù, un organo propositivo di auto-rappresentanza e di partecipazione dei giovani alla

vita dell'amministrazione, è composto da 13 membri ognuno dei quali in rappresentanza delle realtà associative locali.

La struttura organizzativa dell'ente si articola in 2 aree

- la prima tecnica e la seconda amministrativa - che

fanno capo al direttore generale, mentre la Polizia

municipale fa capo al sindaco.

Le persone che lavorano presso il Comune di Anzi

sono 17, di cui 5 donne e 12 uomini; 10 sono impiegati

full time e 7 part time. A questi vanno aggiunti 9

Lavoratori Socialmente Utili. Il 1 maggio 2008 sono

stati stabilizzati 5 LSU.

1359

Carta d’identità

Regione Basilicata

Provincia Potenza

Altitudine 1.008 m.s.l.m.

Superficie 76,74 Km2

Nome abitanti Anzesi

Santo Patrono San Donato

Giorno festivo 7 agosto

Abitanti al 31/12/2008 1.844

Densità 24,03 (ab/Km2)

Nuclei familiari 759

Saldo naturale -6

Saldo migratorio -3

Indice di vecchiaia 243,32

Settori produttivi Numero attività produttive

Agricoltura 25

Industria e artigianato 35

Servizi 37

5

11

Dipendenti per genere

Uomini

Donne

8

2

6

Dipendenti per titolo di studio

Scuola dell’obbligo

Laurea

Licenza media superiore

8

4

3

Dipendenti per fasce d’età

>39 anni

40-49 anni

50-59 anni

1

<60 anni

1260

Mario Domenico Antonio Gallicchio, Sindaco del Comune di Calvelloin carica dal maggio 2007, presiede il Consiglio e la Giunta Comunale.

Il Consiglio Comunale, costituito da 12 consiglieri (tra cui 3 donne), 8di maggioranza e 4 di minoranza. Nell'anno 2008 ha approvato 46 deliberein 7 sedute.

La Giunta Comunale, composta da 4 assessori, tra cui una donna, nell'anno 2008 ha approvato 214 delibere in22 sedute.

La struttura organizzativa dell'ente si articola in 2 settori che fanno capo al direttore generale:• Settore Amministrativo Ecomonico – Finanziario;• Settore Tecnico.

La Polizia municipale, invece, fa capo al sindaco.

A Calvello sono attive 6 Commissioni Consiliari: elettorale, edilizia, per il terremoto (ex lege 219/81), per le pariopportunità, per il diritto allo studio e per le royalties.

Le partecipazioni societarie del Comune di Calvello comprendono:• la "Farmacia Comunale di Calvello Srl", una società mista pubblico-privata con quote societarie attribuite

rispettivamente, per il 51 % al Comune e per il 49% al socio privato;• l’”Azienda Faunistica Venatoria di tutela ambientale di Calvello” costituita nel 2002: si tratta di un consorzio

misto pubblico-privato che comprende il Comune di Calvello e altri 23 proprietari.

Le persone che lavorano presso il Comune di Calvello sono 31, di cui 13 donne e 18 uomini.

CALVELLO

Il Comune di Calvello promuove iniziative per sostenere le attività produttive presenti sul proprio territorio e per promuoverel’occupazione.

Franchigia per il riscaldamento 34

Stabilizzazione LSU (lavoratore socialmente utile) 4tramite legge regionale

CALVELLO Assunzioni per attività Domande 27 (ammesse:25 ,escluse:2 )

Contributo investimenti attività produttive Partecipanti 50 domande(In fase di assegnazione)

Lavoratori Pendolari Domande 100 (ammesse:73, le restantiin fase di istruttoria )

1361

Carta d’identità

4

11

Dipendenti per genere

Uomini

Donne

8

4

3

Dipendenti per fasce d’età

>39 anni

40-49 anni

50-59 anni

8

2

11

Dipendenti per titolo di studio

Scuola dell’obbligo

Laurea

Licenza media superiore

Regione Basilicata

Provincia Potenza

Altitudine 730 m.s.l.m.

Superficie 105,53 Km2

Nome abitanti Calvellesi

Santo Patrono San Nicola

Giorno festivo 6 dicembre

Abitanti al 31/12/2008 2.034

Densità 19,27 (ab/Km2)

Nuclei familiari 763

Saldo naturale -20

Saldo migratorio -3

Indice di vecchiaia 170,93

Settori produttivi Numero attività Numero occupatiproduttive per settore

Agricoltura 35 79

Industria e artigianato 44 76

Servizi 51 445

1262

Domenico Giovanni Urga, Sindaco del Comune di Laurenzana eletto durante le elezioni amministrative del giugno

2009, presiede il Consiglio e la Giunta Comunale e attualmente è commissario della Comunità Montana Alto

Sauro.

La Giunta Comunale, composta da 4 assessori, tra cui una donna, e il Consiglio, composto da 12 consiglieri tra

cui 2 donne, hanno da poco iniziato a svolgere le loro funzioni.

La struttura organizzativa dell'ente si articola in 4 settori:

• Settore Contabile Finanziario

• Settore Tecnico Patrimonio

• Settore Demografico Amministrativo

• Polizia Municipale

I primi tre fanno capo al direttore generale mentre la Polizia Municipale fa capo al sindaco.

Le Commissioni Consiliari attive a Laurenzana sono quella elettorale e quella per il terremoto (ex lege 219/81)

Le persone che lavorano presso il Comune di Laurenzana sono 12, di cui 5 donne e 7 uomini. Inoltre ci sono 2

persone con contratto di formazione lavoro, una con contratto di collaborazione a progetto e 3 Lavoratori

Socialmente Utili.

LAURENZANA

1363

Carta d’identità

5

7

Dipendenti per genere

Uomini

Donne

8

4

3

Dipendenti per fasce d’età

>39 anni

40-49 anni

50-59 anni

7

1

4

Dipendenti per titolo di studio

Scuola dell’obbligo

Laurea

Licenza media superiore

Regione Basilicata

Provincia Potenza

Altitudine 850 m.s.l.m.

Superficie 95,27 Km2

Nome abitanti Laurenzanesi

Santo Patrono Madonna del Carmine

Giorno festivo 16 luglio

Abitanti al 31/12/2008 2.077

Densità 21,80 (ab/Km2)

Nuclei familiari 875

Saldo naturale -20

Saldo migratorio -3

Indice di vecchiaia 430,90

Settori produttivi Numero attività Numero occupatiproduttive per settore

Agricoltura 75 74

Industria e artigianato 70 7

Servizi 62 + 7 + 40 44

1264

AccertamentoCostituisce la prima fase di gestione dell’entrata mediante la quale viene verificata la ragione del credito, individuato

il soggetto erogatore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza.

Baluardol baluardo o Bastione è un sistema difensivo che proteggeva le parti della fortificazione più esposte al tiro e

all'attacco dell'assediante, le cortine, col tiro radente delle artiglierie che erano ospitate al suo interno.

BiomasseLe fonti di energia da biomassa sono costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono

essere usate come combustibili per la produzione di energia. Alcune fonti come la legna non necessitano di subire

trattamenti; altre come gli scarti vegetali o i rifiuti urbani devono essere processate in un digestore. Le biomasse

sono annoverabili tra le fonti di energia rinnovabili.

ConcertazioneForma di dialogo e di confronto tra diversi enti/soggetti che ha l'obiettivo di giungere alla definizione delle diverse

politiche il più possibile condivise; si realizza tramite la messa in comune delle diverse conoscenze e competenze

e la ricerca di compromessi che tengano conto delle diverse esigenze e risorse.

Conto del bilancioIl conto del bilancio presenta la gestione delle risorse di entrata e degli interventi di spesa dal 1° gennaio al 31

dicembre di ogni anno. Per ciascuna risorsa d’entrata e per ciascun intervento di spesa il conto del bilancio

comprende per l’entrata le somme accertate, con distinzione della parte riscossa e di quella ancora da riscuotere

e per la spesa le somme impegnate, con distinzione della parte pagata e di quella ancora da pagare.

Efficienza energeticaL’efficienza energetica di un sistema, sia esso di taglia industriale, o sia che ci si riferisca a strutture civili ed

abitative, rappresenta la capacità di sfruttare l’energia ad essa fornita per soddisfarne il fabbisogno. Minori sono

i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l’efficienza energetica della struttura.

Energie rinnovabiliSono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica

intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non

pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Secondo la normativa di riferimento italiana, ed in particolare

il DL 16 marzo 1999, n.79, art. 2, vengono considerate "rinnovabili": «...il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse

geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti

organici e inorganici.»

Glossario

1365

FilieraInsieme di attività interconnesse funzionali alla nascita ed a tutte le fasi di sviluppo di un determinato prodotto o

servizio

Impegno di spesaCostituisce la prima fase del procedimento di spesa con la quale è determinata la somma da pagare, determinato

il soggetto creditore nonché la ragione del debito.

LEDAcronimo di Light Emitting Diode (diodo ad emissione luminosa). Grazie al loro alto rendimento, e ai conseguenti

vantaggi energetici ed economici, I LED sono sempre più utilizzati in ambito illuminotecnica in sostituzione di

alcune sorgenti di luce tradizionali.

MissionIndica lo scopo ultimo di un’organizzazine, la giustificazione stessa della sua esistenza, e al tempo stesso ciò che

la contraddistingue.

PartnershipIndica un rapporto di stretta collaborazione in cui due o più enti/organizzazioni condividono determinati scopi e

mettono a disposizione le proprie risorse operative per il raggiungimento di tali obiettivi. La partnership favorisce

il dialogo e lo scambio di idee, elementi determinanti per una corretta valutazione e gestione delle implicazioni

di tipo sociale, ambientale ed economico.

Patrimonio identitarioIl patrimonio identitario di un territorio può essere definito quale l’insieme delle caratteristiche storiche, culturali,

naturali, morfologiche ed estetiche che abbiano significato e valore identitario per il territorio in cui ricadono o

che siano percepite come tali dalle popolazioni. In altre parole, è il "carattere" di un luogo, ciò che nelle scienze

urbanistiche è denominato “genius loci”.

Patti territorialiIndicano l'accordo tra differenti soggetti presenti sul territorio, secondo una logica di concertazione pubblico-

privato, per l'attivazione di un programma di interventi caratterizzati da obiettivi di promozione dello sviluppo locale

integrato ed ecosostenibile di una determinata area.

PelletsIl legno in pellet è un combustibile ricavato dalla segatura vergine essicata e poi compressa in forma di piccoli

cilindri con un diametro di qualche millimetro, tipicamente 6-8. Il pellet è utilizzato come combustibile per stufe

di ultima generazione, in sostituzione dei ceppi di legno. Ciò comporta una serie di miglioramenti di tipo ecologico,

energetico e di gestione dell'impianto di riscaldamento rispetto alle stufe tradizionali.

Periodo di mandatoTempo di durata in carica di un'Amministrazione Pubblica

Piano di Zona – PdZÈ lo strumento attraverso cui i comuni, i soggetti del terzo settore e gli altri enti presenti sul territorio di un distretto

socio-sanitario definiscono in forma associata la programmazione, l'organizzazione e le modalità di gestione dei

servizi sociali, le modalità di integrazione e di raccordo con il sistema socio-sanitario.

1266

Raccolta differenziataSistema di raccolta rifiuti che separa plastica, vetro, alluminio, carta e rifiuti organici (umido) per agevolare i

processi di riciclo e smaltimento dei rifiuti

Responsabilità sociale dell’impresa - CSRLa Commissione Europea (2001) definisce la Corporate Social Responsibility (CSR), ossia la Responsabilità Sociale

d’Impresa, come l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro

operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmente responsabili, dunque,

significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare oltre a questi, investendo

maggiormente nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con gli stakeholder.

Responsabilità sociale TerritorialeLa Responsabilità Sociale Territoriale è un’applicazione della CSR (Corporate Social Responsibility) in cui il soggetto

non è più la singola organizzazione, ma più organizzazioni – o una rete di organizzazioni – che insistono su un

determinato territorio. Si tratta di un radicale cambiamento di prospettiva: si passa dalla sommatoria di tante

"responsabilità singole e/o individuali" sul territorio ad una "responsabilità collettiva", in cui le istituzioni, le

organizzazioni (pubbliche e private; profit e non profit) e in generale gli attori territoriali condividono un percorso

di programmazione e gestione, dove le istanze economiche vanno coniugate con le attenzioni sociali e ambientali

nell'ottica di uno sviluppo sostenibile e di miglioramento della qualità della vita della comunità.

Rete Natura 2000Con la Direttiva Habitat (Direttiva 92/42/CEE) è stata istituita la rete ecologica europea “Natura 2000”: un complesso

di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie sia animali e vegetali, di interesse comunitario (indicati negli

allegati I e II della Direttiva) la cui funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità

presente sul continente europeo. L'insieme di tutti i siti definisce un sistema strettamente relazionato da un punto

di vista funzionale: la rete non è costituita solamente dalle aree ad elevata naturalità identificate dai diversi paesi

membri, ma anche da quei territori contigui ad esse ed indispensabili per mettere in relazione ambiti naturali

distanti spazialmente ma vicini per funzionalità ecologica.

La Rete è costituita da:

• Zone a Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di tutelare in modo

rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell’allegato 1 della medesima Direttiva. Le ZPS

vengono istituite anche per la protezione delle specie migratrici non riportate in allegato, con particolare

riferimento alle zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Gli stati membri

richiedono la designazione dei siti, precedentemente individuati dalle regioni, al Ministero dell'Ambiente e

della Tutela del Territorio - Direzione per la Conservazione della Natura, presentando l’elenco dei siti proposti

accompagnato da un formulario standard correttamente compilato e da cartografia. Il Ministero dell’Ambiente

trasmette poi successivamente i formulari e le cartografie alla Commissione Europea e da quel momento le

Zone di Protezione Speciale entrano automaticamente a far parte di Rete Natura 2000.

• Siti di Importanza Comunitaria (SIC) istituiti ai sensi della Direttiva Habitat al fine di contribuire in modo

significativo a mantenere o a ripristinare un habitat naturale (allegato 1 della direttiva 92/43/CEE) o una specie

(allegato 2 della direttiva 92/43/CEE) in uno stato di conservazione soddisfacente.

li stati membri definiscono la propria lista di Siti di Importanza Comunitaria proposti (pSIC) sulla base dei criteri

individuati nell’articolo III della Direttiva 92/43/CEE. Per l’approvazione dei pSIC la lista viene trasmessa

formalmente alla Commissione Europea, Direzione Generale (DG) Ambiente, unitamente, per ogni sito individuato,

ad una scheda standard informativa completa di cartografia. Spetta poi successivamente al Ministro dell'Ambiente

e della Tutela del Territorio, designare, con decreto adottato d'intesa con ciascuna regione interessata, i SIC

elencati nella lista ufficiale come "Zone speciali di conservazione" (ZSC)

1367

RoyaltyCon il termine royalty si indica il pagamento di un compenso al titolare di un brevetto o una proprietà intellettuale,

con lo scopo di poter sfruttare quel bene per fini commerciali.

Servizi socialiSecondo il decreto legislativo n. 112 del ’98, per servizi sociali s’intendono, «tutte le attività relative alla predisposizione

ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare

le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto

quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione

della giustizia».

Specie relitteSpecie vegetazionali presenti in ere passate e oggi scomparse.

StakeholderLetteralmente significa "portatore d'interesse". Indica soggetti o gruppi ben identificabili che possono influenzare

o essere influenzati dalle attività dell'ente in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi. Gli stakeholder

principali per un Ente pubblico sono i cittadini.

Sviluppo Sostenibile«Lo Sviluppo Sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità

delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni» (Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo - Commissione

Brundtland - Onu, 1987). Solitamente si considera sostenibile uno sviluppo che interessi contemporaneamente

l’aspetto economico, sociale ed ambientale.

UpstreamNel mercato petrolifero, indica il processo di esplorazione e di produzione di oli e di Idrocarburi.

VisionIndica la proiezione di una realtà futura che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni dell’organizzazione.

1268