BILANCIO SOCIALE 2013 - Azienda Ulss 4 Alto Vicentino · Vicentino rientra a pieno titolo nella...
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BILANCIO SOCIALE
2013 ______________________________________________
PROMOZIONE E TUTELA
DELLA SALUTE
Nel 2013, con la redazione del Bilancio Sociale 2012, l’Ulss 4 si è qualificata finalista all’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione, premio promosso sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con le seguenti motivazioni: “Il bilancio di esercizio è redatto in modo esaustivo. In particolare, la Relazione sulla Gestione
della Direzione Generale fornisce molte informazioni supplementari, funzionali a dare una
rappresentazione puntuale della gestione sanitaria ed economico-finanziaria dell’esercizio 2012.
La Nota integrativa presenta in modo armonico le informazioni vincolate e appare di facile
leggibilità, anche in relazione alla qualità della grafica. La prima edizione del Bilancio Sociale
espone le informazioni con un linguaggio comprensibile anche al vasto pubblico, raggiunto con
una capillare diffusione, e presenta l’operatività dell’Azienda con riferimento e correlazione tra i
servizi erogati e i costi sostenuti. L’Azienda viene presentata in ogni aspetto quantitativo e
qualitativo, per arrivare alle prospettive ambientali e di benessere che a loro volta hanno anche
valore economico e sociale.”
Il 3 dicembre 2013 sono stati assegnati all’Ulss 4 dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da.) tre bollini rosa per il biennio 2014/2015, ad indicare che l’Ospedale Alto Vicentino rientra a pieno titolo nella rete delle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura, ponendo la donna al centro della cura. In particolare, per l’edizione 2013, i criteri di valutazione riguardano la presenza di specialità cliniche dedicate alle principali patologie di interesse femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e la presenza dei servizi di accoglienza per la paziente.
L’Ulss 4 è stata premiata con la consegna del certificato di licenza d’uso del marchio “Audit Famiglia Lavoro”. Il logo identificativo può essere apposto su ogni materiale utilizzato per la comunicazione interna ed esterna all’azienda per permettere di essere riconosciuti come un’azienda attenta alla famiglia e portare beneficio verso i clienti e i dipendenti, protagonisti delle azioni intraprese.
I
Presentazione del Direttore Generale
Mi rivolgo a coloro che si accingono alla lettura di questo documento, atto volontario (in
quanto non previsto da alcuna normativa) di comunicazione e di trasparenza, con l’invito
ad approcciarsi con curiosità, interesse e costruttivo spirito critico.
Credo che le parole più idonee per far comprendere a fondo gli intenti che hanno
supportato la stesura del documento siano concentrate in queste poche righe, ricche di
concetti essenziali e ”genuini” espresse con particolare attenzione all’idea di buon
governo:
… Mentre la coerenza è un carattere soprattutto delle persone, la trasparenza è
carattere che qualifica le decisioni e la visibilità delle istituzioni, pubbliche e private. Essa
significa infatti osservare, interpretare e comunicare ciò che si fa, per chi si fa, come si
fa e con quali risorse si opera.
La trasparenza va richiesta a tutte le istituzioni, ma assume un particolare valore per le
amministrazioni pubbliche, la cui legittimazione si basa sul consenso e sul potere, che
deve essere interpretato ed esercitato da persone che perseguono il bene comune nel
servizio alle comunità da esse rappresentate. Un concetto, questo, che non può essere
inteso come sommatoria di interessi particolari, ma come contemperamento delle
esigenze di diversi individui e gruppi in grado di produrre benessere economico e sociale
per tutti, o per un numero crescente di persone.
..l’Oscar di Bilancio .. intende premiare le Aziende Sanitarie che hanno una
comunicazione finanziaria sui livelli di attività, sui livelli dei risultati in termini di salute,
sull’efficiente uso delle risorse chiara e tale da consentire una valutazione informata da
parte dei diversi portatori di interessi (stakeholder).
Elio Borgonovi, Vice Presidente Giuria Oscar di Bilancio P.A. – Aziende Sanitarie Pubbliche 2013
Dopo la lettura proponiamo di compilare il questionario di valutazione allegato per offrire
suggerimenti ed indirizzare l’Ulss 4 nelle redazioni future.
Buona lettura!
Daniela Carraro
Direttore Generale Ulss 4
II
Il Bilancio Sociale 2013 è consultabile sul sito www.ulss4.veneto.it
Il Bilancio Sociale 2013 è consultabile anche sul sito: http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Azienda/amministrazione_trasparente/all/bilancio_sociale2013.pdf
A cura del Servizio Controllo di Gestione Ulss 4
DIREZIONE STRATEGICA
Direttore Generale Daniela Carraro
Direttore Sanitario Roberto Toffanin
Direttore Amministrativo Patrizia Simionato
Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale Alberto Leoni
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Antonio Gennarelli
Componenti Domenico Garbin Siro De Santi Arianna Fonda Adriano Marangoni
CONFERENZA DEI SINDACI
ARSIERO
BREGANZE
CALTRANO
CALVENE
CARRE’
CHIUPPANO
COGOLLO DEL CENGIO
FARA VICENTINO
LAGHI
LASTEBASSE
LUGO DI VICENZA
MALO
MARANO VICENTINO
MONTECCHIO PRECALCINO
MONTE DI MALO
PEDEMONTE
PIOVENE ROCCHETTE
POSINA
SALCEDO
SAN VITO DI LEGUZZANO
SANTORSO
SARCEDO
SCHIO
THIENE
TONEZZA DEL CIMONE
TORREBELVICINO
VALDASTICO
VALLI DEL PASUBIO
VELO D’ASTICO
VILLAVERLA
ZANE’
ZUGLIANO
III
Questionario di valutazione I suggerimenti e i contributi rappresentano uno stimolo al continuo miglioramento di questo documento. Per questo
motivo proponiamo il seguente questionario di valutazione per il Bilancio Sociale 2013. Invitiamo i lettori a dedicare
qualche minuto alla compilazione del questionario che potrà essere inviato anonimo nelle seguenti modalità:
- per posta o consegnato nelle portinerie dell’Ulss indirizzandolo a: Ulss 4 – Servizio Controllo di Gestione - via Rasa 9, 36016 Thiene (VI) - per fax al 0445-389285
- compilandolo sul sito http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Azienda/amministrazione_trasparente/all/questionario
� A quale delle seguenti categorie di interlocutore dell’Ulss 4 (Stakeholder) appartiene?
� Utenti � Dipendenti � Medici � Collaboratori (MMG, PLS, ecc.) � Farmacisti
� Organizzazione del Terzo Settore (Associazioni, Coop.Soc., ecc.) � Fornitori � Pubblica Amministrazione � Altro:_________________________________
���� Ha trovato interessante il Bilancio Sociale?
� Molto � Abbastanza � Poco � Per niente
���� Qual è la sua valutazione del Bilancio Sociale in termini di:
INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO OTTIMO
Credibilità delle informazioni � � � �
Completezza delle informazioni � � � �
Significatività delle informazioni � � � �
Chiarezza espositiva � � � �
Aspetto grafico � � � �
Lunghezza del documento � � � �
� La lettura del Bilancio Sociale le ha fornito informazioni sull’Ulss 4 che non conosceva?
� SI � NO
� Se si, quali in particolare? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
� Quale parte ha trovato di maggiore interesse? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ � Quali sono, a suo parere, le informazioni mancanti o che andrebbero maggiormente sviluppate? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ � Commenti e suggerimenti. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
La ringraziamo per la Sua cortese collaborazione ________________________________________________________________________________________________ Nel 2013 sono stati restituiti 3 questionari di valutazione relativi al Bilancio Sociale 2012. Dai questionari, provenienti tutti da utenti, emerge una valutazione più che sufficiente del Bilancio Sociale. Dalla sua lettura gli utenti hanno acquisito informazioni sull’Ulss 4 che prima non conoscevano, in particolare relative allo stato di salute e alla governance aziendale.
Gli utenti chiedono infine che siano fornite maggiori informazioni sul Project Financing utilizzato per la costruzione dell’Ospedale Alto Vocentino.
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V
I servizi offerti ...
Area Materno – Infantile Ostetricia e Ginecologia, Area Parto, Procreazione Medica Assistita e Diagnosi Prenatale, Pronto Soccorso Ostetrico, Osservazione Breve Intensiva ostetrico-ginecologico, Day Surgery ginecologico
Pediatria, Sezione neonatale e Nido, Terapia intensiva neonatale e patologia neonatale; Pronto soccorso pediatrico e area Osservazione Breve Intensiva pediatrico; Day Hospital pediatrico
Area Critica Pronto Soccorso e 118, Osservazione breve intensiva
Unità di Terapia Intensiva Coronarica , Emodinamica, Stroke Unit
Terapia Intensiva Post Operatoria, Semintensiva internistica, Terapia Intensiva e Rianimazione
Area Chirurgica Chirurgia Programmata, Urologia Programmata, Traumatologia, Protesica, Urgenze Polispecialistiche (Chirurgia, Urologia, Ortopedia) Day Surgery polispecialistico (degenze), Week Surgery (testa-collo) degenze: Oculistica, Otorinolaringoiatria; Week Surgery degenze: Chirurgia, Ortopedia, Urologia; Polo Endoscopico: Endoscopia chirurgia, laser (urologia); Gruppo operatorio
Area Medica Internistica (edificio A1), Medicina, Degenza a Didattica integrata (DID), Area Medica: Medicina, Neurologia, Cardiologia; Oncologia (Day Hospital); Malattie Infettive (Day Hospital); Geriatria, Nefrologia e Dialisi, Struttura Operativa per l'Accettazione e la Pianificazione clinico assistenziale, Day service
Ospedale
Alto Vicentino
Area Rieducazione Funzionale Area riabilitativa post-acuzie, palestre, degenza fisiatrica.
Area Salute Mentale Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
Area Servizi Diagnostici Laboratorio analisi, Servizio trasfusionale e immunoematologia, Anatomia e Istologia Patologica, Diagnostica per Immagini.
Poliambulatori Direzione Medica Ospedaliera
Oculistica, Endocrinologia, Dermatologia, Nefrologia, Dietologia, Fisiokinesiterapia, Otorinolaringoiatria, Anestesia (con Terapia Antalgica), Ortopedia, Ostetricia, Ginecologia, Ecografia ostetrico-ginecologica, Centro Antidiabete, Chirurgia, Psichiatria, Urologia, Allergologia, Gastroenterologia, Odontostomatologia, Oncologia, Ematologia, Reumatologia, Pneumologia.
Allergologico pediatrico, gastroenterologico pediatrico; follow-up neonato sano; follow-up prematuro; endocrinologia pediatrica; infettivologia pediatrica; diabetologia pediatrica, visita pediatrica per sospetta cardiopatia; nefrologia pediatrica; ambulatorio multidisciplinare; neurologia ed epilessia pediatrica; ecografie anche, ecografie cerebrali.
Servizio di Psicologia Clinica
Direzione Amministrativa
Ospedaliera
Centro unico di prenotazione (CUP),
Cassa e Consegna referti
Ufficio Relazioni con il Pubblico
(URP)
Ufficio di stato civile
VI
CASA DELLA SALUTE Centro Sanitario Polifunzionale (ex ospedale “De Lellis”)
Radiologia
Alcologia
Servizio dietologico
Trattamento disturbi
Comportamento Alimentare (DCA)
SILAS - Servizio Integrazione Lavorativa
Fisioterapia
Centro donna
Screening citologico
Diabetologia
Servizio veterinario
Centro di Salute Mentale (via Righi)
Poliambulatori Ambulatorio infermieristico, Medicina pubblica, Cardiologia, Dermatologia, Fisiokinesiterapia, Oculistica, Diabetologia, Otorinolaringoiatria, Endocrinologia Punto prelievi
Donazione sangue
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Attività amministrative distrettuali Sportello Cup e Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia
Attività Socio-Sanitarie Distretto Consultorio familiare Vaccinazioni Pediatria di Comunità Tutela minori Neuropsichiatria Infantile Età evolutiva Servizio Disabilità
Associazioni di Volontariato Ass.ne Diabetici, AVIS, LILT, ANDOS, Tribunale dei Diritti del Malato
Servizio di Continuità Assistenziale (Ex Guardia Medica)
Medicina di Gruppo Integrata
MALO Poliambulatori Medicina pubblica, Psichiatria, Cardiologia, Dermatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Fisiatria Punto prelievi
Assistenza Domiciliare Integrata
Fisioterapia
Attività amministrative distrettuali Sportello Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia
PIOVENE
Attività Socio-Sanitarie Distretto Ambulatorio Ginecologico del Consultorio familiare Screening Citologico
Attività Socio-Sanitarie Distretto Consultorio familiare Vaccinazioni Screening Citologico
Medicina di Gruppo Integrata Ambulatorio infermieristico Ambulatorio ostetrico e assistenza alla maternità
Poliambulatori Ambulatorio infermieristico, Medicina pubblica, Psichiatria, Cardiologia, Dermatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria. Punto prelievi
Assistenza Domiciliare Integrata
Attività amministrative distrettuali Sportello Cup e Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia
Medicina di Gruppo Integrata
ARSIERO
Attività Socio-Sanitarie Distretto Consultorio familiare Vaccinazioni
Poliambulatori Ambulatorio infermieristico, Medicina pubblica, Psichiatria, Cardiologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria. Punto prelievi
Assistenza Domiciliare Integrata Servizio di Continuità Assistenziale (Ex Guardia Medica)
Attività amministrative distrettuali Sportello Cup e Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia Unità Territoriale Assistenza Primaria (UTAP)
VALLI DEL PASUBIO Punto prelievi
PEDEMONTE
Punto prelievi
VALDASTICO
Punto prelievi
VII
CENTRO SANITARIO POLIFUNZIONALE
(ex ospedale “Boldrini”)
sarà Casa della Salute
Direzione Generale
Dipartimento Risorse Umane Finanziario, Personale, Controllo di Gestione Dipartimento Risorse Informatiche Materiali e Tecniche Tecnico, Provveditorato Economato, Risorse Informatiche Servizi di Staff Affari Generali, Affari Legali, Serv. Epidemiologico, Protocollo, Ufficio Stampa Servizi del Territorio Programmazione socio sanitaria, Direzione Amministrativa Territorio, Soggiorni climatici, Medicina Convenzionata
SEDE CENTRALE VIA RASA
entro dicembre 2014 sarà
trasferita presso il Centro Sanitario
Polifunzionale (ex ospedale “Boldrini”)
Radiologia
Donazione sangue
Centro di Salute Mentale
Fisioterapia
Cardio Action
Centro Organizzativo Screening
Centrale Operativa Territoriale
Medicina Legale Ufficio benefici Economici, Ufficio Protesi e ausili, polizia mortuaria
Poliambulatori Ambulatorio infermieristico, Medicina pubblica, Cardiologia, Dermatologia, Fisiokinesiterapia, Medicina dello sport, Oculistica, Odontoiatria, Otorinolaringoiatria, Ostetricia-Ginecologia, Psicologia neuro cognitiva, Neurologia, Ambulatorio Vaccinazioni internazionali
Punto prelievi
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Cure Palliative
Attività amministrative distrettuali Sportello Cup e Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia
Servizio Farmaceutico Territoriale e Distribuzione diretta farmaci
Dipartimento di Prevenzione Sesp - Servizio educazione e promozione alla salute Sian – Igiene Alimenti e Nutrizione Sisp – Igiene e Sanità Pubblica Spisal – Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro Servizi veterinari
Attività Socio-Sanitarie Distretto Consultorio familiare Vaccinazioni Pediatria di Comunità Tutela minori Neuropsichiatria Infantile Servizio Accoglienza Familiare Servizio Disabilità
Associazioni di Volontariato Ass.ne Amici del Cuore, FIDAS, LILT, Tribunale dei Diritti del Malato
Servizio di Continuità Assistenziale (Ex Guardia Medica)
Medicina di Gruppo Integrata (da dicembre 2014)
BREGANZE
Attività Socio-Sanitarie Distretto Vaccinazioni Screening Citologico
Poliambulatori Ambulatorio infermieristico, Psichiatria, Ostetricia-Ginecologia
Punto prelievi
Assistenza Domiciliare Integrata
Attività amministrative distrettuali Sportello Cup (Psichiatria, Ostetricia-Ginecologia)e Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia
ZUGLIANO
Poliambulatori Psichiatria Punto prelievi Assistenza Domiciliare Integrata
Attività Socio-Sanitarie Distretto Screening Citologico
Attività amministrative distrettuali Sportello Cassa Consegna Referti Iscrizione Servizio Sanitario Scelta/revoca/cambio medico Rilascio attestazione esenzioni Assistenza sanitaria all’estero Assistenza sanitaria stranieri in Italia Unità Territoriale Assistenza Primaria (UTAP) Ambulatorio infermieristico
SER.T. (Servizio Dipendenze:
tossicodipendenze, alcolismo, tabagismo e gioco patologico)
Via S. Rocco, Thiene
MONTECCHIO PRECALCINO
Centro Servizi RSA, Disabili
Corsi Laure Infeermieristiche
Corsi formazione – Pet Terapy
MARANO VICENTINO
Punto prelievi
IX
Indice degli argomenti
INDICE DEGLI ARGOMENTI ............................................................................................................................ IX PREMESSA ................................................................................................................................................ XII
1 TERRITORIO E POPOLAZIONE ................................................................................................ 1
1 TERRITORIO E ABITANTI ....................................................................................................................... 1 2 CONTESTO AMBIENTALE ...................................................................................................................... 2 3 CONTESTO ECONOMICO ...................................................................................................................... 3 4 SALUTE DEI CITTADINI DELL’ULSS 4 ........................................................................................................ 4 5 MORTALITÀ ....................................................................................................................................... 5 6 ABITUDINI E STILI DI VITA ..................................................................................................................... 7
2 IDENTITÀ E STRUTTURA ORGANIZZATIVA ............................................................................ 15
1 MISSIONE, VALORI E VISIONE .............................................................................................................. 15 2 ATTI DI PROGRAMMAZIONE ................................................................................................................ 15 3 ORGANI AZIENDALI .......................................................................................................................... 17 4 ORGANISMI COLLEGIALI ..................................................................................................................... 17 5 CONFERENZA DEI SINDACI ED ESECUTIVO .............................................................................................. 18 6 OSPEDALE, DISTRETTI SOCIO-SANITARI E PREVENZIONE........................................................................... 18 7 PERSONALE ..................................................................................................................................... 19 8 L’OSPEDALE ALTO VICENTINO PER L’AMBIENTE ..................................................................................... 26
3 LA DIMENSIONE ECONOMICA ............................................................................................. 27
1 RISORSE A DISPOSIZIONE .................................................................................................................... 28 2 DATI ECONOMICI DI SINTESI................................................................................................................ 30 3 SPESA PER LIVELLO DI ASSISTENZA ....................................................................................................... 33 4 IL CONTRATTO DI FINANZA DI PROGETTO (PROJECT FINANCING) ............................................................... 35 5 FORNITORI ...................................................................................................................................... 39 6 RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E DELLO STATO PATRIMONIALE 2013 ..................................... 40
4 LA DOMANDA DI ASSISTENZA ............................................................................................. 45
1 DOMANDA DI ASSISTENZA SANITARIA OSPEDALIERA ................................................................................ 45 2 DOMANDA DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE ...................................................................... 52 3 DOMANDA ASSISTENZA FARMACEUTICA EXTRAOSPEDALIERA .................................................................... 55
5 OBIETTIVI ........................................................................................................................... 59
1 OBIETTIVI STRATEGICI E OPERATIVI ...................................................................................................... 60 2 INDICATORI DI SALUTE E DI SERVIZI ...................................................................................................... 63 3 INDICATORI DI EFFICIENZA E DI COSTO PER PAZIENTE ............................................................................... 66 ANALISI DEL COSTO PER PAZIENTE (ACG) ....................................................................................................... 66 ANALISI DEL COSTO PER EPISODIO DI RICOVERO (CSO) ..................................................................................... 67 RIORIENTARE I SERVIZI SANITARI ................................................................................................................... 69 1 OSPEDALE ....................................................................................................................................... 72
1. AREA CRITICA 72 2. AREA CHIRURGICA 76 3. AREA MEDICA 78 4. AREA MATERNO INFANTILE 82 5. AREA DEI SERVIZI DIAGNOSTICI 86 6. AREA RIEDUCAZIONE FUNZIONALE 89 7. AREA SALUTE MENTALE 90
X
2 TERRITORIO ..................................................................................................................................... 94 1. AREA ADULTI ANZIANI 98 2. AREA MINORI E FAMIGLIA 100 3. AREA DISABILITÀ 103 4. AREA DIPENDENZE 107 5. AREA SALUTE MENTALE 110 6. AREA MARGINALITÀ E SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA (SILAS) 114 7. FOCUS 115
CREARE AMBIENTI FISICI E SOCIALI FAVOREVOLI ALLA SALUTE ........................................................................... 116 1 DIPARTIMENTO PREVENZIONE .......................................................................................................... 118
1. PREVENZIONE 118 2. INVALIDITÀ CIVILE E PROTESICA 120 3. SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (SPISAL) 123 4. SERVIZIO IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) 125 5. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE (SIAN) 126 6. SERVIZI VETERINARI 128
RAFFORZARE L’AZIONE DELLA COMUNITÀ ..................................................................................................... 132 1 ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE ................................................................................................ 133 2 VOLONTARIATO ............................................................................................................................. 134 3 ISTITUTI CREDITIZI .......................................................................................................................... 138 4 SOCIETÀ PARTECIPATE E ASSOCIAZIONISMO TRA COMUNI ...................................................................... 139 SVILUPPARE LE CAPACITÀ PERSONALI ........................................................................................................... 140 1 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO ................................................................................................. 141 2 AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE ..................................................................................................... 143 3 CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE (CUP) .......................................................................................... 144 4 “HELP VOICE” ................................................................................................................................ 144 5 SPORTELLO DI MEDIAZIONE LINGUISTICO ............................................................................................ 144 COSTRUIRE POLITICHE PUBBLICHE PER LA SALUTE ........................................................................................... 145 1 LA REGIONE VENETO ...................................................................................................................... 146 2 CONFERENZA DEI SINDACI ED ESECUTIVO ............................................................................................ 146 3 L’UNIVERSITÀ ................................................................................................................................ 147 4 EMPOWERMENT DEI PAZIENTI - CARTA DEI RAPPORTI ........................................................................... 148 5 L’ULSS 4 PER IL TERRITORIO ............................................................................................................. 148 GLOSSARIO ............................................................................................................................................. 150
XI
46 Pazienti dimessi da ricovero ordinario
8 Pazienti in Day Hospital
24 Ricoveri urgenti
4 Parti
47 Interventi chirurgici in regime ordinario
155 Accessi in Pronto Soccorso di cui:
1 in pericolo di vita
16 urgenti ma non in pericolo di vita
63 con lesioni che interessano funzioni vitali
73 rinviabili al medico curante
8 osservazioni brevi intensive
534 prestazioni di radiologia diagnostica per esterni (escluso P.S.)
755 Prelievi di sangue per esterni
7.141 esami di laboratorio (interni ed esterni)
10.442 prestazioni per esterni (escluso fughe, comprese attrazioni)
197 accessi a domicilio di un infermiere
13 certificati per rilascio patenti
1 sopralluoghi per la sicurezza nei posti di lavoro
3 ispezioni alimentari per la sicurezza alimentare
3 ispezioni negli impianti di macellazione
8 campioni prelevati per il controllo dell’influenza aviaria
1.262 prenotazioni effettuate agli sportelli CUP
929 prenotazioni effettuate tramite il Call Center con contatto telefonico
BILANCIO SOCIALE 2013 PREMESSA
XII
Premessa
Cos’è il Bilancio Sociale?
Il Bilancio Sociale è uno strumento di rendicontazione e controllo, oltre che di
comunicazione e condivisione verso l’interno e l’esterno dell’Ulss 4. L’amministrazione
rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato
periodo.
A cosa serve?
A differenza della semplice rendicontazione economico-finanziaria (Bilancio d’esercizio,
ecc.), che presenta i risultati reddituali e la situazione economica, finanziaria e
patrimoniale, il Bilancio Sociale si sofferma anche su tutti gli altri aspetti che
caratterizzano l’attività dell’azienda/ente, consentendo agli interlocutori sociali di
conoscere e valutare l’andamento della gestione aziendale. I principali obiettivi sono:
• condividere con i portatori di interesse (stakeholders) i principali indirizzi strategici e le
modalità per il loro perseguimento;
• rappresentare gli effetti prodotti dall’attività aziendale per le diverse categorie di
portatori di interesse;
• ottimizzare le relazioni pubbliche al fine di migliorare l’immagine percepita dell’Ulss 4;
• divenire uno strumento integrato nel ciclo di programmazione, rendicontazione e
controllo aziendale;
• supportare le strategie aziendali finalizzate al raggiungimento di una maggiore
trasparenza in relazione alle responsabilità, alle strategie e agli obiettivi e alla
sostenibilità (Accountability).
La metodologia utilizzata
Il Bilancio Sociale viene redatto partendo dai flussi informativi e dalle principali relazioni
periodiche aziendali integrate da altri documenti e relazioni predisposti dal Servizio
Controllo di Gestione dell’Ulss 4.
Questa edizione si riferisce all’anno 2013.
A chi è rivolto?
A tutti i portatori di interesse dell’Ulss 4, ovvero coloro che possiedono un interesse
diretto o indiretto nei confronti dell’azienda in quanto influenzano o possono essere
influenzati dalla sua attività, dai suoi obiettivi e dalle sue politiche. Ognuno di essi ha
una particolare esigenza informativa, in base al tipo di relazione che lo collega all’Ulss 4.
Si è scelto di indirizzare questo documento in modo particolare ai cittadini/utenti, che,
oltre ad essere i destinatari dell’attività dell’Ulss 4, sono anche i reali “finanziatori” ed in
quanto tali hanno il diritto di venire a conoscenza delle modalità di allocazione delle
risorse e i risultati ottenuti.
Nello schema seguente sono raffigurati i principali interlocutori dell’Ulss 4 e le rispettive
principali esigenze informative.
BILANCIO SOCIALE 2013 PREMESSA
XIII
Immagine 1 Interlocutori dell’Ulss 4 e rispettivi fabbisogni informativi
Struttura del Documento
Il Bilancio Sociale 2013 dell’Ulss 4 si compone di 5 capitoli.
Il primo fornisce indicazioni generali sulla comunità dell’Alto Vicentino, con alcuni
dettagli sullo stato di salute generale, sulla qualità dell’ambiente e le caratteristiche
epidemiologiche.
Il secondo presenta la struttura organizzativa dell’Ulss 4 completa di dati sul personale e
informativa ambientale.
Il terzo presenta il contesto economico nel quale opera l’Ulss 4 (limiti di costo, fondi,
spese, ecc. ) rendicontando le spese sostenute; completa il capitolo un approfondimento
sul contratto di finanza di progetto (Project Financing), modalità utilizzata per la
realizzazione dell’Ospedale Alto Vicentino.
Collettività e Ambiente
Impatto su contesto sociale, territorio, economia locale e ambiente
Organizzazioni partner (fornitori,
associazioni, privati, …)
Relazioni con fornitori
Gestione relazioni
Attività realizzate in collaborazione e risultati
Risorse Umane Mission istituzionale e dei cambiamenti organizzativi
Politiche del personale
Valorizzazione delle capacità (formazione, mansioni, ecc.)
Altri interlocutori istituzionali
(Comuni, altre ULSS, …)
Politiche sanitarie
Attività realizzate in collaborazione e risultati
Confronto
Regione
Contesto generale
Allineamento delle politiche aziendali con le strategie regionali
Utenti/cittadini
Ruolo e funzioni Azienda
Servizi offerti
Modalità di allocazione risorse
Risultati (outcome)
Qualità, efficienza, efficacia
BILANCIO SOCIALE 2013 PREMESSA
XIV
Il quarto illustra la domanda di assistenza da parte dei residente sia in strutture aziendali
che in strutture esterne. Inoltre si sofferma sulla capacità dell’Ulss 4 di prestare
assistenza ai non residenti.
Il quinto capitolo prende avvio dalla presentazione della Carta di Ottawa, alla quale ci si
ispira per la declinazione degli obiettivi aziendali, in armonia con le indicazioni
normative, al fine dell’erogazione dell’assistenza ospedaliera, territoriale e della
prevenzione attraverso i quali l’Ulss 4 offre i propri servizi.
Alcuni paragrafi sono dedicati alle relazioni con la pubblica amministrazione e le
organizzazioni partner ed un riferimento particolare è destinato alle attività del
Volontariato.
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
1
1 Territorio e Popolazione
1 Territorio e abitanti
L’Ulss 4 rivolge la propria offerta socio-sanitaria ad una popolazione totale di 190.380
cittadini, includendo quindi anche cittadini non residenti ma che per motivi di lavoro o
soggiorno hanno richiesto l’assistenza sanitaria.
Il territorio presenta caratteristiche orografiche ed ambientali molto diverse; i dati
rivelano che solo il 35% della popolazione risiede in pianura, la maggior parte si
concentra in zona collinare e montana.
La densità della popolazione è 288.4 ab/km2, superiore alla media della Regione Veneto
(264 ab/km2).
Tabella 1.1 Ulss 4 orografia e densità di popolazione. Anno 2013. Ulss 4.
Nel 2013 la popolazione residente è pari a 188.283, le donne sono 95.730 ( 51%) e gli
uomini 92.553.
Grafico 1.1 Piramide dell’età della popolazione al 31 dicembre 2013 con dettaglio dei residenti stranieri. Ulss 4.
Comuni totali Ulss 4 32
orografia popolazione Densità Ulss 4
(ab./Kmq) Densità
Regione %
popolazione
pianura 67.302 668,4 35,4%
collina 93.412 453,0 49,1%
montagna 29.666 83,9 15,6%
Totale 190.380 288,2 264 100,0%
2.000 1.500 1.000 500 0 500 1.000 1.500 2.000Fino a 1 anno
10 anni
20 anni
30 anni
40 anni
50 anni
60 anni
70 anni
80 anni
90 anni
100 anni
110 anni
Uomini Italiani Uomini Stranieri Donne Italiane Donne Straniere
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
2
Popolazione straniera
Gli stranieri sono il 10.2% della popolazione, pari a 19.506 unità. Il 56,2% ha un’età
compresa tra i 15 ed i 44 anni, si tratta quindi di persone immigrate per motivi di lavoro
che hanno con sé la famiglia.
Le prevalenti nazionalità di provenienza sono in ordine: Marocco, Romania, Serbia,
(superano ciascuna le 2.000 unità), quindi Bangladesh, Bosnia ed Erzegovina, Moldavia,
Ghana (tra le 1.000 e le 2.000 unità).
Popolazione anziana
L’analisi della popolazione rileva una crescita delle aspettative di vita con un progressivo
invecchiamento della popolazione.
Analizzando i dati della popolazione anziana residente nel territorio dell’Ulss 4 si
evidenzia che la percentuale di anziani (20,7%) è inferiore alla media regionale (21,3%)
anche se superiore alla media del territorio provinciale (19,7%).
L’indice di vecchiaia1 indica che nel territorio dell’Ulss 4 ci sono 139 anziani ogni 100
giovani.
Grafico 1.2 Percentuali popolazione Ulss 4 per fasce d’età e indice di vecchiaia. Anno 2013.
2 Contesto ambientale
In tutta la pianura padana l’inquinamento atmosferico rimane un problema critico per
l’effetto sommatorio dato dall’altissimo numero di fonti inquinanti presenti e delle
condizioni meteo climatiche che ostacolano la dispersione degli inquinanti,
compromettendo in tal modo la qualità dell’aria.
I dati di qualità dell’aria segnalano come negli ultimi anni le concentrazioni di monossido
di carbonio, anidride solforosa, piombo, benzene sono tali da non costituire particolare
criticità. Per il PM10, invece, continuano a registrarsi, in maniera diffusa, superamenti
1 Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero delle persone con più di 65
anni ed il numero dei giovani fino a 14 anni.
0-14 anni14,1%
0-14 anni15,1%
0-14 anni14,9%
15-64 anni64,6%
15-64 anni65,2%
15-64 anni64,3%
oltre 65 anni21,3%
oltre 65 anni19,7%
oltre 65 anni20,7%
146,8%
129,9%139,0%
0,0%
20,0%
40,0%
60,0%
80,0%
100,0%
120,0%
140,0%
Veneto Vicenza Ulss 4
0-14 anni 15-64 anni oltre 65 anni Indice vecchiaia
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
3
del valore limite giornaliero (50 µg/m3 da non superare per più di 35 volte l’anno). In
base ai dati dell’inventario regionale delle emissioni in atmosfera la fonte principale di
PM10 in Veneto è il riscaldamento domestico, in particolare la combustione della legna
in stufe e caminetti, con un peso pari a circa la metà delle emissioni totali regionali.
Segue il traffico, con un contributo all’inquinamento da PM10 in media attorno al 28%.
Le particelle di PM10 che si depositano nel tratto superiore o extra-toracico (cavità
nasali, faringe e laringe) possono causare effetti irritativi locali quali secchezza e
infiammazione; quelle che si depositano nel tratto tracheobronchiale (trachea, bronchi e
bronchioli) possono causare costrizione, aggravamento delle malattie respiratorie
croniche (asma, bronchite ed enfisema).
Il “Monitoraggio della qualità dell’aria” condotto dall’ARPAV sull’andamento della
media annuale di PM10 si basa sull’analisi dei dati forniti dalle stazioni dislocate sul
territorio.
Per quanto riguarda il territorio dell’Ulss 4 è presente la stazione del Comune di Schio. I
dati disponibili per il periodo 2008-2012 rilevano una presenta media di PM10 inferiore
al livello limite.
3 Contesto economico
La situazione di crisi in cui si trova l’Italia emerge anche attraverso l’analisi dei dati delle
esenzioni gestite dall’Ulss 4, le quali registrano un incremento complessivo del 15,6%.
Gli incrementi più significativi sono determinati dalle esenzioni per reddito (+ 46,1%),
dalle esenzioni per disoccupazione (+ 26,1%) nonché dalla crescita esponenziale delle
esenzioni quota ricetta, con 11.903 nuove esenzioni (+ 22,4%).
Tabella 1.2 Esenzioni per motivi economici anni 2012 – 2013. Ulss 4
Descrizione 2012 2013 Var. % 2013/2012
Quota fissa € 5 su ricetta SSN su specialistica ambulatoriale per residenti nel veneto non esenti con reddito anno precedente inferiore a € 29.000,00 - DGR 1380 del 5/8/2011
53.228 65.131 22,4%
Soggetto età fino a 6 anni o superiore a 65 reddito familiare non superiore a € 36.151,98
36.670 38.135 4,0%
Nuclei familiari con situazione economica ISEE non superiore 12.000.00
2.498 3.650 46,1%
Dichiarazione ISEE per L.E.A. (DGR 2227/2002) 3.122 3.486 11,7%
Esente per disoccupazione 1.723 2.172 26,1%
Titolare di pensione sociale oppure familiare a carico di titolare di pensione sociale
1.048 1.076 2,7%
Totale 98.289 113.650 15,6%
Dai dati forniti dalla Camera di Commercio di Vicenza emerge che nel 2013 la situazione
occupazionale è rimasta critica: il numero di ore autorizzate di Cassa Integrazione
Guadagni (CIG) resta su livelli non fisiologici; nel 2013 le ore autorizzate sono state 19,8
milioni con un incremento del 10,2% rispetto al 2012 (18 milioni), su livelli molto
superiori ai dati pre-crisi (in tutto il 2008 le ore di CIG erano state 3,5 milioni). A
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
4
conferma delle tensioni sul fronte occupazionale, nel 2013 le aperture di nuove crisi
aziendali sono aumentate rispetto al 2012 e hanno riguardato 320 imprese vicentine con
5.866 lavoratori coinvolti (rispettivamente +18,1% e +9,9%).
Nel 2013 il tasso di disoccupazione medio annuo della provincia di Vicenza è pari a 7,4%,
in netto aumento rispetto al 2012 (6,8%) e al 2011 (4,6%), e ampliando l’orizzonte
temporale si nota che è più che raddoppiato rispetto al 2007 (3,4%). Se il tasso alla
componente maschile è rimasto pressoché invariato, quello riferito alla componente
femminile è incrementato passando da 8,2% del 2012 a 9,8% del 2013.
Al 31 dicembre 2013 nella provincia di Vicenza sono registrate 99.925 unità locali di
impresa2, di cui 83.473 sono sedi principali: vi è quindi un’elevata concentrazione di
imprese soprattutto unilocalizzate e di piccola dimensione. Si conferma la tendenza alla
riduzione della consistenza del numero delle imprese che ormai prosegue dal 2009.
Nel 2013 è continuata la crescita del valore delle esportazioni vicentine con un’intensità
superiore al totale italiano, ma anche a quella del già positivo 2012. L’aumento del 4,6%
registrato nel 2013 ha riportato l’export sopra i livelli del 2008 confermando la terza
posizione nella graduatoria delle province per export.
Secondo Veneto Agricoltura l’annata agraria 2013 nel Veneto ha evidenziato
performance positive per quanto concerne il valore della produzione agricola che ha
registrato un incremento del 4,1% (+2% in quantità) attestandosi a quota € 5 miliardi e
487 milioni.
Continua anche nel 2013 la tendenza alla riduzione del numero di imprese agricole: a
fine anno nella provincia di Vicenza, le unità produttive del settore primario annotate
nel Registro dell’Imprese sono 9.479 (erano 10.078 a fine 2012, -5,4%), mentre gli
addetti del settore agricolo sono sostanzialmente stazionari (nel 2013 sono circa 10 mila
secondo l’indagine Istat sulle forze di lavoro).
Nel comparto artigiano, anche nel 2013 il numero di cancellazioni supera il numero di
nuove iscrizioni: 1.884 contro 1.484 (-400), il saldo negativo è andato comunque via via
restringendosi rispetto al dato molto negativo del 2011 (–749) e le iscrizioni sono
tornate a crescere: pur nella difficoltà si possono quindi evidenziare aspetti positivi.
4 Salute dei cittadini dell’Ulss 4
Una delle principali fonti per comprendere lo stato di salute complessivo degli assistiti è
verificare la quantità e la tipologia di esenzioni dal pagamento della compartecipazione
alla spesa (ticket) per patologia presenti nell’Ulss 43.
Nel 2013 il numero totale di assistiti esenti è di 125.828 su 190.380 assistiti, pari al 66%;
di questi, il 59% è esente per motivi socio-economici e il 38% per patologia, il resto è
relativo a esenzioni multiple.
2
L’unità locale è il luogo fisico nel quale un’unità giuridico - economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività economiche. L’unità locale corrisponde ad un’unità giuridico - economica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico - economica. 3 Il ticket è il costo che la legge prevede a carico del cittadino per usufruire di prestazioni sanitarie quale contributo o
partecipazione alla spesa sanitaria sia in riferimento alle prestazioni di specialistica ambulatoriale sia in relazione alla farmaceutica. Si può infatti avere diritto all’esenzione dal pagamento del ticket in casi particolari: Esenzione per patologia (D.M. 329/99) e Esenzione per Malattia Rara (D.M. 279/2001).
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
5
Tabella 1.3 Numero esenzioni per patologia in ordine decrescente per valori 2013. Anni 2012 – 2013. Ulss 4
Descrizione 2012 2013 Var. % 2013/12
ipertensione arteriosa senza danno d'organo 25.492 26.253 3,0%
patologie neoplastiche maligne e da tumori di comportamento incerto 9.286 9.702 4,5%
diabete mellito 8.359 8.579 2,6%
malattie cardiache e del circolo polmonare 7.485 7.810 4,3%
ipertensione arteriosa con danno d'organo (II e III stadio o.m.s.) 7.126 7.060 -0,9%
ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo acquisito (grave) 2.304 2.531 9,9%
tiroidite di Hashimoto 2.259 2.468 9,3%
ipercolesterolemia familiare eterozigote tipo IIa e IIb - ipercolesterolemia primitiva 2.187 2.303 5,3%
asma 1.846 2.003 8,5%
glaucoma 1.540 1.578 2,5%
Totale 67.884 70.287 3,5%
Le tipologie delle patologie principali, come risulta dalle esenzioni anno 2013, rilasciate
ai cittadini che ne hanno diritto, vedono una situazione sostanzialmente invariata nel
corso degli ultimi anni; è invece aumentata la quantità dei cittadini affetti da
ipertensione arteriosa, patologie neoplastiche maligne, malattie cardiache e del circolo
polmonare, ipercolesterolemia ed asma.
Il totale dei soggetti esenti per patologia è incrementato del 3,5%, arrivando a 70.287.
5 Mortalità4
Nel 2013 sono decedute 1.714 persone residenti (46% uomini, 54% donne).
I dati confermati a livello regionale per l’Ulss 4 relativi al periodo 2007-2011,
evidenziano che le principali cause di morte sono attribuibili alle malattie del sistema
circolatorio (nello specifico sono decedute per questa causa il 42,3% delle donne e il
36,9% degli uomini) e ai tumori (il 34,4% degli uomini e il 26,4% delle donne).
Al terzo posto, anche se in misura decisamente inferiore, sono per le donne i disturbi
psichici e comportamentali (demenze) e per gli uomini le malattie del sistema
respiratorio.
Confrontando i dati relativi alle principali patologie con le medie regionali, si rileva come
in Ulss 4 vi sia una maggiore mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio.
Tale dato è confermato anche dalla rilevazione effettuata all’interno del progetto
“Network delle Regioni” (vedasi pg. 63) che analizza i dati provvisori 2013.
Nel 2014 sono in corso approfondimenti per individuare i fattori che determinano tale
situazione.
4 Le statistiche relative alla mortalità nella Regione Veneto sono disponibili fino all’anno 2011.
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
6
Grafico 1.3 Mortalità Ulss 4, cause di morte confronto con media Regione Veneto. Anni 2007-2011.
Poiché le patologie neoplastiche risultano “importanti” sia a livello di percorsi di cura
che assistenziali, si ritiene opportuno riportare alcuni dati che riguardano la mortalità
per cancro nell’Ulss 4.
Le principali cause di morte per patologia neoplastica tra gli uomini e le donne (dati
2007-2011) sono rappresentate rispettivamente dalle neoplasie del polmone (23,9%) e
della mammella (17,3%). La mortalità per neoplasia è complessivamente inferiore nel
territorio dell’Ulss 4 rispetto alle medie regionali.
I principali determinanti dei tumori rimangono:
- una errata alimentazione, povera in vegetali e troppo ricca di grassi di origine
animale, responsabile fino al 50% di tutti i tumori, e il fumo di tabacco, che
determina circa il 30% di tutti i tumori; per controllare questi determinanti prioritari,
le Ulss e la Regione del Veneto hanno in atto importanti programmi di promozione
della salute e di educazione della popolazione a stili di vita sani;
- l’inquinamento ambientale, provocato principalmente dal traffico veicolare, dagli
impianti di riscaldamento e dagli impianti industriali, è all’origine di una frazione dei
tumori che va dall’1% al 4%.
3,3%
1,5%
1,4%
2,7%
3,5%
3,5%
4,4%
5,3%
5,7%
26,4%
42,3%
2,0%
1,2%
1,2%
5,3%
3,9%
2,9%
3,9%
5,9%
2,5%
34,4%
36,9%
3,1%
1,4%
1,7%
3,1%
3,8%
4,2%
4,1%
6,1%
5,0%
26,9%
40,6%
1,9%
1,3%
1,6%
5,2%
3,9%
3,2%
3,4%
7,1%
2,6%
36,8%
33,0%
50% 40% 30% 20% 10% 0% 10% 20% 30% 40% 50%
altro
malattie apparato genitourinario
malattie infettive
traumatismi, avvelenamenti e altre cause esterne
malattie apparato digerente
malattie del sistema nervoso
malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche
malattie del sistema respiratorio
disturbi psichici e comportamentali
tumori
malattie sistema circolatorio
Ulss4 Donne
Ulss4 Uomini
Regione Donne
Regione Uomini
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
7
Grafico 1.4 Tipologie di tumore che hanno determinato decessi per Cancro. Periodo 2007-2011. Ulss 4.
6 Abitudini e stili di vita
La salute e gli ADULTI
Il sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende
Sanitarie per la Salute in Italia), è un’iniziativa di
Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e
Regioni.
Si tratta di un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di
salute e sugli stili di vita della popolazione adulta italiana, attraverso una raccolta
mensile di dati effettuata da operatori sanitari tramite interviste telefoniche con
questionario standard. Si intervista un campione di popolazione adulta tra i 18 e i 69
anni su attività fisica, situazione nutrizionale, fumo e consumo di alcol.
Per maggiori informazioni, visita il sito www.epicentro.iss.it/passi.
Attività fisica5
L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella
prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita
sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare
quelle cardiovascolari. Esiste ormai un ampio consenso circa il livello di attività fisica da
raccomandare: per un adulto almeno 150 minuti di moderata attività aerobica alla
settimana, oppure intensa attività aerobica per almeno 75 minuti alla settimana;
l’attività fisica dovrebbe essere praticata in sessioni della durata di almeno 10 minuti.
5 I dati qui presentati sono relativi a 1.838 interviste effettuate nell’ULSS 4 nel periodo 2008-2012 (Edizione: Dicembre 2013).
25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0%
Trachea, bronchi e polmone
Altri tumori maligni
Tumore maligno della mammella
Colon - retto
Fegato
Tessuto linfatico e ematopoietico
Sistema genito-urinario
Altri tumori app. digerente
Organi genitali
Pancreas
Stomaco
Altri tumori app. resp. e organi intratoracici
Labbro, cavità orale e faringe
Occhio, encefalo e sist. nervoso centrale Uomini
Donne
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
8
Nell’Ulss 4, dalle 1.549 interviste PASSI effettuate nel periodo 2010-2013, si stima che
circa un terzo degli adulti (18-69 anni) abbia uno stile di vita attivo (31,1%): conduce
infatti un’attività lavorativa pesante o pratica l’attività fisica moderata o intensa
raccomandata; il 49,2% pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto
raccomandato (parzialmente attivo) ed il 19,6% è completamente sedentario.
Grafico 1.5 Dati attività fisica Sistema Sorveglianza Passi. Periodo 2010-2013. Ulss 4.
La sedentarietà cresce all’aumentare dell’età ed è più diffusa fra i 35-49enni e con
maggiori difficoltà economiche. La percentuale di sedentari aumenta nelle persone con
titolo di studio basso (43,7%) rispetto ai laureati (12,5%). Non sono emerse differenze
significative tra uomini e donne.
Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio; in particolare è
risultato essere sedentario:
- il 36,6% delle persone depresse
- il 20,6% degli ipertesi
- il 22,5% delle persone in eccesso ponderale
- Il 25,3% dei fumatori
In Ulss 4 il 38,2% degli intervistati ha riferito che un medico o un altro operatore
sanitario ha chiesto loro se svolgano attività fisica; il 32,8% ha riferito di aver ricevuto il
consiglio di praticarla regolarmente.
17,9%
20,2%
30,9%
12,5%
19,3%
43,7%
19,7%
19,6%
19,1%
23,6%
14,9%
nessuna
qualche
molte
laurea
maturità
media o meno
donne
uomini
50-69
35-49
18-34
Età
Sesso
Istruzione
Diff. economiche
Totale: 19,6% Sedentari (%)
Difficoltà economiche Difficoltà economiche
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
9
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari6
In Ulss 4 il 29,4% degli adulti tra i 18-69 anni è in sovrappeso e il 10% è obeso.
L’eccesso ponderale (sovrappeso od obesità) cresce in modo significativo con l'età
interessando il 52,6% di soggetti tra i 50-69 anni (più di una persona su due in questa
fascia di età).
Grafico 1.6 Dati stato nutrizionale Sistema Sorveglianza Passi. Periodo 2010-2013. Ulss 4.
Negli uomini inoltre è una condizione più frequente: circa uno su due tra i 18-69 anni è
in sovrappeso.
Tra i cittadini stranieri è maggiore la percentuale sia dei soggetti sovrappeso che obesi.
Diverse potrebbero essere le motivazioni tra le quali in particolare il cambiamento di
abitudini alimentari, la mancanza di conoscenza del valore nutrizionale di alimenti
disponibili in Italia, l’impossibilità di reperire agevolmente cibi conosciuti del Paese
d’origine e non ultimo il minor costo dei cibi ad alta densità calorica (“junk food”).
L’attenzione degli operatori sanitari è essenzialmente rivolta alle persone obese, mentre
minore è la percentuale delle persone in sovrappeso che ricevono consigli sugli stili di
vita. Il consiglio dato è soprattutto quello di perdere peso; in misura secondaria è stato
consigliato di fare attività fisica.
L’abitudine al fumo7
In Ulss 4 il 23,4% degli adulti tra i 18-69 anni fuma sigarette8. Il 21,2% è invece ex
fumatore9 e il 55,4% non ha mai fumato10.
L’abitudine al fumo è più diffusa negli uomini che nelle donne (rispettivamente 27% e
20%), nei 18-24enni (30,1%) e nei 25-34enni (29,9%), nelle persone con una scolarità
media-superiore (25,5%) e in quelle con molte difficoltà economiche riferite (33%).
Il numero di sigarette fumate in media al giorno è pari a 10.
Dei fumatori il 16,5% è un forte fumatore (più di un pacchetto di sigarette al giorno), il
6,3% è invece un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno).
6 Edizione: giugno 2014.
7 Edizione: giugno 2014.
8 Fumatore = persona che ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e che fuma tuttora o che ha smesso di fumare da meno di sei
mesi (fumatore in astensione, pari all’1,4%) 9 Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma e che ha smesso da oltre 6 mesi
10 Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e che
attualmente non fuma
3,8 56,8 29,4 10
0% 20% 40% 60% 80% 100%
sottopeso normopeso sovrappeso obeso
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
10
Grafico 1.7 Dati abitudine al fumo Sistema Sorveglianza Passi. Periodo 2010-2013. Ulss 4.
Il 96,5% degli intervistati ha riferito che il divieto di fumo nei luoghi pubblici è
sempre/quasi sempre rispettato (conformemente alla legge).
Tra i lavoratori intervistati, il 93,4% ha dichiarato che il divieto di fumare nel luogo di
lavoro è rispettato sempre/quasi sempre.
L’11,4% degli intervistati dichiara che nella propria abitazione è permesso fumare, nel
9,2% limitatamente ad alcune stanze o situazioni e nel 2,2% ovunque. L’astensione dal
fumo è più alta nelle case in cui vive un bambino fino a 14 anni compresi.
Tra chi fumava nei 12 mesi precedenti l’intervista, il 43,7% ha tentato di smettere e di
questi, l’80,4% ha fallito (fumava al momento dell’intervista), il 13,7% stava ancora
tentando di smettere (non fumava al momento dell’intervista, ma aveva smesso da
meno di 6 mesi), mentre il 6% è riuscito a smettere (non fumava al momento
dell’intervista e aveva smesso da oltre 6 mesi e meno di un anno).
Tra le persone che hanno tentato di smettere di fumare nell’ultimo anno,
indipendentemente dall’esito del tentativo, il 91% l’ha fatto da solo, il 2,8% ha fatto uso
di farmaci e lo 0,8% ha partecipato a incontri o corsi organizzati dalle Ulss.
Tra gli intervistati che negli ultimi 12 mesi hanno avuto un contatto con un operatore
sanitario, al 51% è stato chiesto se fumano e tra i fumatori il 44% ha ricevuto il consiglio
di smettere. Nella maggior parte dei casi il consiglio è stato dato a scopo preventivo
(19%).
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
11
Il consumo di Alcol11
Il 63 % degli intervistati dichiara di bere alcolici, ossia di aver consumato negli ultimi 30
giorni almeno un’unità di bevanda alcolica (l’unità alcolica corrisponde a una lattina di
birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore).
Più di un quarto degli intervistati (30,3%) è classificabile come consumatore di alcol a
maggior rischio perché :
• fa un consumo abituale elevato (7,2%) assumendo più di 2 unità alcoliche in media al
giorno se uomo e più di 1 se donna;
• bevitore fuori pasto (15,3%);
• bevitore binge (17,9%), ovvero che negli ultimi 30 giorni ha consumato almeno una
volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche, se uomo, e 4 o più unità
alcoliche se donna;
• per una combinazione di queste tre modalità.
Il consumo di alcol a maggior rischio è associato con la giovane età (18-24 anni) e il sesso
maschile, con alto livello di istruzione e nessuna difficoltà economica.
Dalla rilevazione Passi effettuata negli ultimi anni risulta un lieve decremento dei forti
bevitori (29,2% nel 2013 contro il 32,5% nel 2010).
Tabella 1.4 Dati consumo di Alcol Sistema Sorveglianza Passi. Periodo 2010-2013. Ulss 4.
Consumo alcolico a maggior rischio - (ultimi 30 giorni)
Consumo a maggior rischio 30,3%
-Consumo abituale elevato 7,2%
-Consumo fuori pasto 15,3%
-Consumo binge 17,9%
Tra i bevitori di 18-69 anni che hanno guidato l’auto/moto negli ultimi 12 mesi, il 17,9%
dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol, cioè dopo avere bevuto nell’ora
precedente almeno due unità alcoliche.
La guida sotto l’effetto dell’alcol è un comportamento riferito più spesso dagli uomini
(24,3%) che dalle donne (6,2%), nei 25-34enni (21,6%), senza particolari differenza fra
livello di istruzione o reddito.
Il 23,8% degli intervistati riferisce che un operatore sanitario si è informato sui
comportamenti in relazione al consumo di alcol. Una percentuale di bevitori a rischio,
pari al 5,3 % ha ricevuto il consiglio di bere meno da parte di un operatore sanitario.
La salute e i BAMBINI
OKKIO ALLA SALUTE è un sistema di sorveglianza a livello nazionale, che valuta lo stato
ponderale, le abitudini alimentari e il livello di attività fisica nei bambini delle scuole
primarie (8-9 anni) ed è in grado di fornire dati epidemiologici accurati e confrontabili
tra le diverse realtà regionali e locali.
L’indagine biennale è stata realizzata dal Servizio Igieni Alimenti e Nutrizione (SIAN) e
condotta insieme alle Ulss 3 di Bassano e 5 Ovest Vicentino per raggiungere un
11
Edizione: giugno 2014.
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
12
campione significativo e qui di seguito si riportano i risultati più interessanti dell’ultima
rilevazione (2010)12.
Stato ponderale
Tra i bambini dell’Ulss 4 il 5.2% risulta obeso, il 20,4% sovrappeso, il 73,9% normopeso e
lo 0,5% sottopeso. Complessivamente il 25,6% dei bambini presenta un eccesso
ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità.
Abitudini alimentari
Le linee guida sulla sana alimentazione prevedono l’assunzione di almeno cinque
porzioni al giorno di frutta o verdura. Il consumo di frutta e verdura nell’arco della
giornata garantisce un adeguato apporto di fibre e sali minerali e consente di limitare la
quantità di calorie introdotte. Nelle Ulss 3, 4 e 5, i genitori riferiscono che il 17,9% dei
bambini consuma verdura 2-3 volte al giorno; il 37,8% una sola porzione al giorno,
mentre il 44% dei bambini consuma verdura meno di una volta al giorno o mai
nell’intera settimana. Il dato non varia molto per la frutta: il 20,5% dei bambini consuma
la frutta 2-3 al giorno, il 38,6% una sola porzione al giorno, mentre il 39% dei bambini
mangia frutta meno di una volta al giorno o mai nell’intera settimana.
Attività fisica
Il livello di attività fisica raccomandata nei bambini è di almeno un’ora al giorno: si è
chiesto ai genitori quanti giorni, in una settimana normale, i bambini giocano all’aperto
o fanno sport strutturato per almeno un’ora.
Circa 3 bambini su 10 (30,3%) fa un’ora di attività fisica per 2 giorni la settimana, il 7,9%
neanche un giorno e solo il 18,3% da 5 a 7 giorni. I maschi fanno attività fisica più giorni
delle femmine.
Grafico 1.8 Giorni di attività fisica per almeno un’ora la settimana (%). Anno 2010. Ulss 3, 4 e 5.
12
Nel 2012 è stata condotta la 3° rilevazione che fornisce informazioni a livello regionale, pertanto non sono disponibili dati specifici della popolazione dell’Altro Vicentino. Per approfondimenti: http://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/reportregionali2012/Veneto.pdf
3%
13%
34%
21%
11%
19%
13%
22%
27%
17%
8%
16%
0 1 2 3 4 5 a 7
Numero di giorni di attività fisica per settimana
Maschi Femmine
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
13
La salute negli ambienti di lavoro
Andamento degli infortuni sul lavoro
I dati INAIL, disponibili fino al 2012, individuano che si
mantiene il trend in diminuzione degli infortuni denunciati:
-9% rispetto al 2011 e -23% rispetto al 2008.
Per gli infortuni mortali la riduzione si attesta sul -6% rispetto
al 2011 e -27% rispetto al 2012.
La riduzione è dovuta anche all’effetto della grave crisi
economica che sta attraversando il Paese negli ultimi anni,
con un impatto pesante in termini di aziende chiuse e ore di
lavoro perse.
Dalle elaborazioni effettuate sui dati Istat disponibili si è
stimato che il calo “reale” degli infortuni sul lavoro, al netto
dell’effetto perdita di quantità di lavoro svolto, si possa
stimare intorno al -6,8% (rispetto al complessivo – 9,0%).
In linea con l’andamento del fenomeno a livello nazionale,
anche a livello locale il calo degli infortuni è stato importante.
La riduzione degli infortuni accaduti nel 2013, rispetto
all’2012, è stata del 5,2% e del 41% rispetto al 2008.
I comparti più a rischio
Come evidenziato nel grafico sottostante, secondo i dati INAIL i comparti con maggior
frequenza di infortuni in Ulss 4 sono quello metalmeccanico (31,3%), delle costruzioni
(15,8%) e dei servizi (12,0%).
Grafico 1.9 Comparti con maggior numero di infortuni in Ulss 4 (% sul totale eventi avvenuti tra il 2003 e 2013).
*Infortuni gravi: infortuni con prognosi superiore ai 40 giorni o con esito di decesso **Infortuni non gravi: infortuni con prognosi inferiore ai 40 giorni
È operativo presso lo SPISAL un Osservatorio sugli infortuni sul lavoro che viene effettuato analizzando tutti i certificati medici di Pronto Soccorso relativi agli infortuni accaduti nel territorio. Attraverso l’analisi e la selezione settimanale dei referti informatizzati effettuata secondo criteri prestabiliti (gravità, modalità di accadimento, settore produttivo, ecc.), vengono individuati i casi da approfondire con indagine oppure i settori e le aziende sulle quali intervenire per rimuovere i rischi e promuovere la cultura della sicurezza.
BILANCIO SOCIALE 2013 TERRITORIO E POPOLAZIONE
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Andamento delle malattie professionali
Numerosi fattori di rischio nei luoghi di lavoro possono causare malattie: per esempio
sostanze chimiche (polveri, fumi, vapori, aerosol, ecc.), agenti fisici (rumore, vibrazioni,
radiazioni, ecc.), sforzi fisici ripetuti, posture incongrue, rischi psicosociali. Nel 2012 sono
aumentate ancora le denunce all’INAIL di malattie professionali passando dalle 46.558
denunce del 2011 alle 47.500 del 2012.
Di seguito le malattie professionali segnalate al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli
Ambienti di Lavoro (SPISAL) dell’Ulss 4 (in prevalenza da parte di medici competenti,
Istituto di Medicina del Lavoro, INAIL, Patronati). I dati, disponibili fino al 2013, indicano
l’emergere delle patologie osteo–articolari e muscolo-tendinee dovute prevalentemente
a sovraccarico bio–meccanico e movimenti ripetuti.
Tabella 1.5 Malattie professionali Ulss 4. Anni 2004-2013.
Malattie Professionali 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Ipoacusie da rumore 10 15 18 12 26 14 13 15 5 17
Dermatiti 1 6 1 4 2 2 1 1 2 3
Patologie apparato respiratorio 2 4 2 4 7 1 2 1 1 3
Patologie apparato muscolo-scheletrico
1 4 1 7 8 9 11 9 11 18
Mesoteliomi pleurici 1 3 6 3
Altri tumori 1
Totale 15 29 22 27 43 26 27 29 26 44
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
15
2 Identità e Struttura organizzativa
1 Missione, valori e visione
L’Ulss 4 è un ente strumentale della Regione Veneto dotato di personalità giuridica
pubblica, autonomia gestionale, amministrativa, contabile e patrimoniale in conformità
alla normativa nazionale e regionale.
L’Ulss 4 è responsabile del soddisfacimento dei bisogni di tutela della salute e socio-
sanitari nel territorio di competenza e promuove lo sviluppo di un sistema organizzativo-
gestionale che colga i bisogni dei cittadini e garantisca un continuum di processi
assistenziali dal territorio all’ospedale, potenziando l’assistenza primaria e la
prevenzione.
La sua mission consiste nel promuovere, mantenere e migliorare lo stato di salute, sia
individuale che collettivo, della popolazione residente e comunque presente a qualsiasi
titolo nel proprio ambito territoriale, garantendo l’accesso a tutta la gamma dei processi
socio-sanitari ricompresi nei Livelli Essenziali di Assistenza.
I valori principali cui si ispira l’Ulss 4, esplicitamente dichiarati nell’Atto Aziendale,
rispondono e completano la mission. Scopo dell’Ulss 4 è perseguire i principi di equità
nell’accesso all’assistenza, di qualità e appropriatezza delle cure e di economicità
nell’impiego delle risorse attraverso il potenziamento dei servizi e dell’assistenza
primaria, la ridefinizione del ruolo ospedaliero quale luogo di garanzia dell’elezione ed
emergenza sanitaria e di coinvolgimento diretto di tutti gli attori che contribuiscono a
promuovere la salute della collettività.
La complessità dei bisogni socio-sanitari, associata a un costante e rapido cambiamento
della realtà socio-demografica, in un contesto economico caratterizzato dalla scarsità di
risorse disponibili, hanno comportato lo sviluppo di collaborazioni con enti e istituzioni
pubbliche, comprese le altre Aziende del sistema Socio-Sanitario, le Università e le
Aziende private che operano nei settori sanitario, sociale, assistenziale, formativo e
culturale.
2 Atti di programmazione
Le scelte di programmazione dell’Ulss 4 si fondano sul Piano Sanitario Nazionale, sul
Piano Socio-Sanitario Regionale e sugli altri atti di programmazione adottati dalla
Regione Veneto. Tali scelte si effettuano attraverso un insieme coordinato di piani,
programmi e progetti, nel contesto di un quadro “globale” di programmazione
dell’assistenza.
I principali strumenti della programmazione aziendale [Art. 26 - Atto Aziendale] sono:
il Piano di Zona
E’ strumento dell’integrazione socio-sanitaria e si configura come “piano regolatore dei
servizi alla persona”. Promosso dalla Conferenza dei Sindaci ed elaborato dalle strutture
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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tecniche dell’Ulss 4, attraverso la consultazione ed il coinvolgimento della Comunità
Locale nei suoi referenti già rappresentativi, è coadiuvato dal Direttore dei Servizi Sociali
e della Funzione Territoriale.
Il Piano, attualmente in vigore (2011 – 2015), approvato dalla Conferenza dei Sindaci il
29/11/2010 e recepito dal Direttore Generale con deliberazione n. 1.062 del
15/12/2010, prevede ogni anno il monitoraggio costante delle azioni previste e la
definizione, qualitativa e quantitativa, dell’effettiva realizzazione. Alla data odierna,
nelle cinque aree ad alta integrazione socio-sanitaria oggetto del Piano, la percentuale di
realizzazione complessiva di tutte le singole azioni è dell’80%.
L’Ulss 4 e la Conferenza dei Sindaci hanno modificato la definizione di “Piano di Zona” in
“Piano di Comunità”: ciò per valorizzare l’apporto diretto della Comunità Locale nella
definizione e gestione dei servizi, per sancire non un mero piano “geografico” ma un
Piano che tocchi la vita quotidiana delle persone con azioni di prevenzione e protezione
della salute, in una rinnovata visione del Welfare locale. In questa ottica va vista la
presenza nel Piano di Comunità sia delle azioni costitutive il Piano delle Cure Primarie sia
delle azioni tipiche del tradizionale Piano di Zona.
il Programma delle Attività Territoriali (PAT)
Approvato con deliberazione n. 1.029 del 18/12/2008 e n. 152 del 28/02/2012.
E’ strumento operativo di programmazione annuale del Distretto, è basato sulla inter-
settorialità degli interventi ed è finalizzato alla realizzazione di obiettivi e di indirizzi della
programmazione aziendale per i servizi territoriali. Esso contiene la localizzazione dei
vari servizi e interventi sanitari, sociali aziendali e delegati, nonché la determinazione
delle risorse per gli interventi erogati, in integrazione con i Comuni ricompresi nel
territorio dell’Ulss 4. È proposto dal Direttore del Distretto sulla base delle risorse
assegnate e delle indicazioni della Direzione aziendale e, previo parere della Conferenza
dei Sindaci, viene approvato dal Direttore Generale d’intesa con la Conferenza stessa
limitatamente alle attività socio-sanitarie. Il Piano per lo Sviluppo delle Cure Primarie,
parte integrante del Programma delle Attività Territoriali, è strumento operativo di
programmazione per la definizione e l’attivazione delle forme associative dei medici di
famiglia.
il Bilancio Economico Preventivo (BEP)
Approvato con deliberazione n. 497 del 06/06/2013.
E’ strumento operativo di programmazione che espone analiticamente, per l’anno solare
successivo, la previsione del risultato economico dell’Ulss 4. E’ redatto sulla base dello
schema del bilancio pluriennale di previsione e corredato da una relazione illustrativa
del Direttore Generale che ne costituisce parte integrante. Nella relazione vengono
indicati gli investimenti da attuarsi nell’esercizio, le prestazioni che si intendono erogare,
i dati analitici relativi al personale e le unità operative con i corrispondenti obiettivi e
risorse.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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il Bilancio di Esercizio (BE)
Approvato con deliberazione n. 629 del 19/06/2014.
E’ strumento operativo di programmazione redatto a fine esercizio e rappresenta
annualmente il risultato economico e la situazione patrimoniale e finanziaria nel periodo
di riferimento. E’ articolato in stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa.
3 Organi aziendali
Direttore Generale
Rappresenta legalmente l’Ulss 4 ed esercita tutti i poteri di gestione complessiva,
coadiuvato dai Direttori Amministrativo, Sanitario e dei Servizi Sociali e della Funzione
Territoriale. Ha il compito di gestire i fattori produttivi al fine di raggiungere gli obiettivi
socio-sanitari posti dalla Regione con la massima efficienza ed efficacia.
Collegio Sindacale
Esercita il controllo sulla regolarità amministrativa e contabile, verificando la legittimità,
regolarità e correttezza dell’azione amministrativa e contabile, con riferimento alla
legittimità degli atti e alla ragionevolezza dei processi. I componenti del Collegio
Sindacale possono procedere ad atti di ispezione e controllo, anche individualmente.
4 Organismi collegiali
Collegio di Direzione
Il Collegio di Direzione:
- contribuisce all’elaborazione del programma di attività, nonché
all’organizzazione e allo sviluppo dei servizi e all’utilizzo delle risorse umane,
anche in attuazione del modello dipartimentale;
- collabora per il governo delle attività cliniche, la programmazione e la
valutazione delle attività tecnico-sanitarie e ad alta integrazione sanitaria
- concorre alla formulazione dei programmi di formazione, delle soluzioni
organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria e
alla valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi di salute.
Al Collegio di Direzione costituito, nominato e presieduto dal Direttore Generale,
partecipano di diritto i Direttori Amministrativo, Sanitario e dei Servizi Sociali e della
Funzione Territoriale ed è inoltre composto dai Direttori di Struttura Tecnico Funzionali,
dai Direttori di Dipartimento, dal Coordinatore del Dipartimento delle Dipendenze, dal
Coordinatore del Dipartimento del Farmaco, il Coordinatore del Dipartimento
Funzionale Riabilitativo, dal Responsabile della Direzione Professioni Sanitarie, un
rappresentante dei medici di famiglia, un rappresentante dei pediatri di libera scelta, un
rappresentante degli specialisti ambulatoriali interni, un rappresentante dei medici di
continuità assistenziale, rappresentanti dei Dirigenti amministrativi.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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Collegio di Direzione “Allargato”
Il Collegio di Direzione “Allargato” ha lo scopo di aumentare la comunicazione e
condivisione degli obiettivi, strategie e priorità aziendali a tutti i livelli di responsabilità. Il
Collegio di Direzione “Allargato” è composto, oltre che dai componenti del Collegio di
Direzione, anche dalle altre componenti dirigenziali aziendali, e dal personale del
comparto con funzione di coordinamento.
Consiglio dei Sanitari
Il Consiglio dei Sanitari è organismo elettivo con funzioni di consulenza tecnico-sanitaria
della Direzione dell'Ulss 4 ed è presieduto dal Direttore Sanitario.
Il Consiglio dei Sanitari fornisce parere al Direttore Generale per le attività tecnico-
sanitarie, anche sotto il profilo organizzativo, e per gli investimenti ad esse attinenti.
Esso si esprime, altresì, sulle attività di assistenza sanitaria.
Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)
L’Organismo, previsto dal Decreto Legislativo n. 150/2009 ed istituito con deliberazione
del Direttore Generale n. 401 del 09/05/2013, svolge, un ruolo fondamentale nel
processo di misurazione e valutazione dell’Ulss essendo, in primo luogo, chiamato a
garantire la correttezza del processo di misurazione e valutazione annuale della
performance organizzativa e individuale. L’Organismo è composto da tre componenti
esterni all’Ulss ed è per scelta delle Direzioni Generali, unico per quattro Ulss della
provincia di Vicenza.
5 Conferenza dei Sindaci ed esecutivo
La Conferenza dei Sindaci dei trentadue Comuni che costituiscono l’ambito territoriale
dell’Ulss 4 è l'organismo rappresentativo delle Autonomie Locali cui spetta esprimere i
bisogni socio-sanitari dei cittadini delle comunità amministrate.
Per approfondimenti vedere pg. 146.
6 Ospedale, Distretti socio-sanitari e Prevenzione
L’Ulss 4 si occupa della comunità sia per quanto riguarda l’aspetto sanitario che l’aspetto
sociale, offrendo alla popolazione i servizi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza
(LEA).
L’Ulss 4 si articola nelle seguenti tre Strutture tecnico funzionali: Ospedale, Distretto
Socio-Sanitario, Dipartimento di Prevenzione, ciascuna delle quali dotata di autonomia
tecnico funzionale e diretta da un Direttore nominato con provvedimento del Direttore
Generale.
Il modello di erogazione delle prestazioni e delle cure, elaborato dall’Ulss 4, assicura cure
moderne ed efficaci per gli acuti tramite l’ospedale ed affida al territorio la gestione dei
pazienti cronici e dei cittadini.
La totale presa in carico della persona costituisce un tema la cui importanza intrinseca e
la vastità di intenti è comune a tutte le strutture aziendali. Essa rappresenta la modalità
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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di risposta alle esigenze ed ai bisogni di salute della popolazione e si realizza attraverso
azioni dirette ad assicurare la continuità dell’assistenza, la gestione integrata dei pazienti
e la promozione della salute dei singoli e delle comunità nel rispetto della sostenibilità
economica.
7 Personale
L’Ulss 4 mira ad offrire un contesto organizzativo capace di riconoscere, utilizzare e
valorizzare le competenze e le potenzialità del proprio personale e, al contempo,
chiedere loro un contributo leale, pieno e responsabile nel perseguimento degli scopi
istituzionali, una reale assunzione delle responsabilità connesse al proprio ruolo, un
impegno costante per migliorare i propri livelli di professionalità e la qualità dei servizi
offerti.
Il patrimonio professionale è dato da tutti coloro che prestano la propria attività
lavorativa in Ulss 4 a qualsiasi titolo: dipendenti, convenzionati, liberi professionisti,
tirocinanti, ecc..
Tabella 2.1 Personale operante al 31/12/2013 in Ulss 4 per ruolo e tipologia.
Ruolo Personale dipendente
Medici convenzionati
LP, CoCoCo, Borse studio
Tirocinanti1,
Specializzandi Volontari Totale
Sanitario (Medici, Infermieri, OSS/OTAA, Tecnici sanitari, della Riabilitazione, della Vigilanza)
1.560 225 29 276 1082 2.198
Professionale 2 - - 0 1 3
Tecnico (inclusi: Analisti, Statistici, Assistenti Sociali, personale ausiliario)
162 - 5 3 1 171
Amministrativo 228 13 11 2 254
Totale 1.952 225 47 290 112 2.626
Grafico 2.1 Distribuzione personale dipendente e convenzionato. Anno 2013. Ulss 4.
1 Include sia tirocinanti delle scuole superiori (stages) che tirocini università e scuole di specializzazione
2 Non sono qui conteggiati n. 72 sanitari volontari presso Villa Miari poiché non direttamente gestita
Professionale 2
Tecnico 162
Amministrativo 228
Infermieri, Tecnici sanitari, della
Riabilitazione, della Vigilanza, OSS
1.269
Medici491
Altro Sanitario25
Sanitario 1.785
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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Il personale dipendente al 31/12/2013 in Ulss 4 è pari a 1.952 unità: l’80% è personale
sanitario impegnato in ospedale, nei distretti ed nel dipartimento di prevenzione; il
personale amministrativo, pari al 12%, si concentra nei servizi di supporto ma è presente
anche nei distretti ed una parte, ovviamente più ridotta, in ospedale. La distribuzione per
genere del personale dipendente nell’anno 2013 vede una prevalenza della componente
femminile: 73% donne e 27% uomini. Tuttavia questi ultimi ricoprono la percentuale più
alta di incarichi dirigenziali: 58% contro un 42% di dirigenti donne.
Grafico 2.2 Composizione del personale dipendente Ulss 4 per sesso. Anno 2013.
Il personale medico convenzionato vede complessivamente 225 professionisti, dei quali
la maggior parte sono medici di medicina generale.
In questo caso, il rapporto di lavoro con il Sistema Sanitario nazionale è regolato a livello
nazionale con i rispettivi Accordi Collettivi Nazionali, Accordi Regionali e, a livello
aziendale, con i “Patti Aziendali”. I progetti e le attività che il personale convenzionato
deve svolgere per l’attuazione degli obiettivi individuati dalla programmazione regionale
riguardano la promozione dell’attività di governo della domanda, obiettivi di salute,
attività di formazione, di crescita professionale dei Medici e di erogazione dei servizi.
Tabella 2.2 Personale medico convenzionato. Anno 2013. Ulss 4.
Personale Convenzionato Numero
Medici di Medicina Generale (MMG) 119 di cui MMG in associazione 97%
Medici in Continuità Assistenziale (CA) 27
Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) 46 di cui a tempo indeterminato 37
di cui a tempo determinato 9
Pediatri di Libera Scelta (PLS) 22 di cui in associazione 95%
Medici di Emergenza Sanitaria 1
Professionisti Psicologi ambulatoriali interni 10 di cui a tempo indeterminato 5
di cui a tempo determinato 5
Totale 225
174
124
362
1.292
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
Uomini
Donne
Dirigenza Non dirigenza
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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Profili orari e limitazioni
Per quanto riguarda il profilo orario del personale dipendente a tempo indeterminato, i
dipendenti impegnati a part–time nel 2013 sono stati 318.
Tabella 2.3 Personale dipendente a tempo indeterminato. Numero di rapporti di lavoro a tempo parziale al 31/12/2013 in servizio. Ulss 4.
Tempo parziale Dirigenza Comparto
Concessi 8 310
- di cui concessi nel 2013 1 -
- di cui definitivi - 247
- di cui di durata triennale -- 27
- di cui concessi nel 2013 - 36
Tabella 2.4 Personale dipendente a tempo indeterminato. Rapporti di lavoro a tempo parziale al 31/12/2013 per fasce di età e sesso. Ulss 4.
Dirigenza 8 Comparto 310
Ruolo Sanitario Ruolo Sanitario 3
Ruolo Professionale Tecnico Amministrativo
fascia età donne donne uomini donne uomini
30-40 2 20 4
41-50 3 147 2 27 1
51-60 3 77 1 29 2
Le assenze del personale sono imputabili prevalentemente alle ferie. Seguono le assenze
per malattia e per maternità e le aspettative4.
La aspettative per motivazioni di tipo assistenziale/famigliare sono concesse
prevalentemente alle donne (94%). Mentre le aspettative per motivazioni di tipo
amministrativo sono concesse nel 75% dei casi a uomini. Per le funzioni di direttore sono
tutti uomini e con un’età compresa tra i 51 e 60 anni.
Tabella 2.5 Aspettative anno 2013 per tipologia di motivazioni. Ulss 4.
3 Compresi gli Operatori Socio Sanitari (Ruolo Tecnico).
4 L’aspettativa è un’ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro, volta a conciliare la posizione di lavoratore subordinato e la
sussistenza di impegni di rilevanza pubblica o il verificarsi di situazioni di natura personale o familiare. Tale facoltà può essere concessa al lavoratore per un periodo di tempo più o meno lungo, con diritto alla conservazione del posto di lavoro e, nella maggior parte dei casi, con sospensione della retribuzione.
Tipologia Dirigenza Comparto di cui concesse nel 2013
Dirigenza Comparto
Motivazioni di tipo assistenziale/ familiare
Motivi di famiglia/personali 2 8 2 8
Motivi di famiglia/ educazione assistenza figli
1 6 1 4
Motivazioni di tipo amministrativo
Incarico altro ente per conservazione posto
6 1 5 1
L. 502/92 6 5
Sindacale 3 1
Totale 15 18 13 14
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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Permessi Permessi studio. I dipendenti che hanno fruito dei permessi studio nell’anno scolastico
2013/2014 sono stati 22 (il 68% donne e 31% uomini) per un totale di 1.937 ore. L’87%
appartiene al ruolo sanitario.
Assenze per gravi patologie5. Nell’anno 2013 hanno usufruito di permessi per gravi
patologie 10 dipendenti donne, 6 delle quali appartenenti al ruolo sanitario.
Legge 104/926. Al 31/12/2013 ne usufruisco 204 dipendenti, pari al 10% del personale
dipendente. L’83% sono donne e il 63% appartiene al ruolo sanitario.
Congedo straordinario ex art. 42 legge 151/20017. Nel 2013 hanno usufruito di tali
permessi 13 dipendenti (11 donne e 2 uomini), di cui 6 appartengono al ruolo sanitario.
Tabella 2.6 Personale dipendente a tempo indeterminato. Dipendenti fruitori di permessi ex art. 42 legge 151/2001 s.m.i. Dati al 31/12/2013. Ulss 4.
Tipologia di grado parentela n° dipendenti
Permessi per assistenza al coniuge 3
Permessi per assistenza al figlio 3
permessi per assistenza al genitore convivente 7
Totale 13
Maternità e congedi parentali8. I dipendenti a tempo indeterminato e determinato che
nel corso dell’anno 2013 hanno fruito del congedo di maternità sono 77 (76 donne e 1
uomo), di cui 1 per adozione. L’84% appartiene al ruolo sanitario.
Il congedo parentale retribuito e non (fino al 3° anno di vita) è stato utilizzato da 105
dipendenti, di cui 6 uomini.
Tabella 2.7 Personale dipendente numero giornate di congedo parentale fruite Anno 2013. Ulss 4
Tipologia Giornate di congedo parentale fruiti (ex astensione facoltativa)
di cui fruiti da uomini
di cui fruiti da donne
Sanitario 1.368 77 6.188
Altro 6.265 34 1.334
Totale 7.633 111 7.522
5 Art. 11 CCNL 7.4.99 Area Comparto e art. 9 CCNL 10/02/2004 Area Dirigenza Medica e Veterinaria
6 L’handicap assume connotazione di gravità (art. 3, comma 3, legge 104/92) se la minorazione, singola o plurima, ha ridotto
l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. La legge 104/92 prevede che: � ai soggetti in situazione di disabilità grave che lavorano come dipendenti spettano 2 ore al giorno o 3 giorni al mese anche
frazionabili in ore: i permessi per sé stessi contemplano i seguenti casi: � Fruizione con riduzione oraria giornaliera (per sé stessi); � Fruizione a giorni (per sé stessi).
� ai dipendenti per assistenza parenti e affini entro il 2° grado spettano 3 giorni al mese anche frazionabili in ore Msg 15995/07; sono indispensabili precisi requisiti (età, disabilità accertata, ecc.).
7 Si tratta di permessi fruibili dal lavoratore dipendente per figli o famigliari portatori di handicap grave, non ricoverati in strutture.
8 Assenza dal lavoro temporanea prevista dal Testo Unico Maternità D.Lgs.vo 151/2001 s.m.i.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
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TeleLavoro
L’Ulss 4, con il Regolamento approvato con deliberazione n. 624 del 28/09/2006, offre a
coloro che si trovano in seri impedimenti, generalmente per gravi motivi di salute, tali da
non potersi recare sul luogo di lavoro, di utilizzare il Telelavoro. Permette quindi di
sostituire gli spostamenti fisici delle persone con il trasferimento telematico e può
essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica
dell’ufficio o dell’azienda, facilitato dall’uso di strumenti informatici e telematici e
caratterizzato da una certa flessibilità. Si tratta di un concetto fortemente legato
all’evoluzione delle tecnologie informatiche che consente al lavoratore di essere
collegato in rete con la propria azienda rimanendo a casa propria.
Comitato Unico di Garanzia e Benessere Organizzativo
Nel 2013 è stato istituito il Comitato Unico di Garanzia (C.U.G.)9 il quale sostituisce,
unificandone e ampliandone le competenze, i precedenti Comitati per le Pari
Opportunità (C.P.O.) ed i Comitati paritetici sul fenomeno Mobbing10.
Il particolare il Comitato Unico di Garanzia ha acquisito le competenze in materia di
salute e sicurezza dei luoghi di lavoro (Direttiva Comunitaria 2006/54/CE e Circolare del
Ministero del Lavoro del 18.12.2010, n. 5 sulla “Valutazione del rischio da stress lavoro-
correlato”).
L’Ulss 4 ha stipulato una Convenzione con l’Università degli Studi di Padova
(Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata) per la
realizzazione di interventi relativi a “Stress da lavoro correlato nella prospettiva del
benessere organizzativo e della qualità dei servizi” e ha incaricato della funzione di
Consigliere di Fiducia il Prof. Nicola De Carlo della stessa facoltà.
Attività di formazione per il personale dipendente
L’Ulss 4 è fortemente orientata al continuo sviluppo professionale del personale, inteso
come incremento delle conoscenze, delle capacità, della consapevolezza e della
disponibilità ad assumere responsabilità.
La programmazione dell’attività di formazione dell’Ulss 4 viene effettuata partendo dalle
proposte formulate dai Direttori e coordinatori di Unità Operativa, intesi come
portavoce dei bisogni formativi dei professionisti appartenenti all’Ulss. Le proposte
vengono valutate dal Comitato Scientifico per la formazione11 e dalla Direzione
Strategica rispetto alla coerenza con gli obiettivi e le linee guida aziendali, le istanze
nazionali e regionali, le innovazioni in ambito sanitario. I progetti formativi così
9 Con deliberazione del Direttore Generale n° 115 del 7 febbraio 2013, così come previsto dall’ Art. 21 Legge 4 novembre 2010, n.
183 (“Collegato Lavoro”). 10
I Comitati per le Pari Opportunità (C.P.O.) sono stati istituiti dall’art. 16 del DPR n. 395/1988 ed i Comitati paritetici sul fenomeno
Mobbing, sono stati previsti nel 2002 nei Contratti Collettivi Nazionali del Settore Pubblico. 11
I componenti del Comitato Scientifico sono: il Direttore Sanitario (Coordinatore), il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale, il Direttore Medico dell’“Ospedale”, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, il Direttore dell’U.O.C. “Servizio Personale”, il Direttore del Dipartimento “Tecnico Informatico” o altro dirigente delegato; il Direttore dell’U.O.C. “Direzione Professioni Sanitarie” o altro referente delegato, il Coordinatore dell’Ufficio per la formazione del personale.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
24
individuati costituiscono il Piano di Formazione Annuale, recepito e aggiornato per il
2013 con la deliberazione n. 304 del 29/03/2013.
I temi trattati, sia di tipo socio-sanitario sia tecnico manageriale, hanno riguardato la
formazione specifica, cioè legata al fabbisogno formativo delle singole Unità Operative e
finalizzata ad acquisire conoscenze e competenze strettamente correlate al ruolo svolto
dai singoli operatori, nonché tematiche trasversali a più professionalità (es. prevenzione
degli infortuni e tutela della salute degli operatori e degli utenti, progetti per la
concretizzazione della rete dei servizi al cittadino).
I corsi di formazione organizzati dall’Ulss 4 nel 2013 sono stati 107, alcuni dei quali
ripetuti in più edizioni, per un totale di 242 eventi formativi. Le ore di formazione
erogate sono state oltre 86 mila. I crediti ECM12 assegnati al personale più di 54 mila.
Tabella 2.8 Formazione intra-aziendale. Anno 2013. Ulss 4.
N. crediti ECM N. ore Media ore pro
capite
Dirigenza non medica e veterinaria / 2.690 64
Dirigenza Medica e Veterinaria 12.039 14.474 51
Comparto 42.698 68.905 40
Totale 54.737 86.069
Il costo per la formazione è stato pari a € 420.445, di cui € 401.583 destinati alla
formazione in Ulss e € 18.861 per la formazione all’esterno (aggiornamento obbligatorio
o facoltativo), come previsto dagli istituti contrattuali.
La spesa totale della formazione 2013, data dal costo per la formazione 2013 e dalla
spesa delle ore dedicate, è di € 3.425.460 pari al 3,75% del costo del personale 2013 (€
91.429.000).
Sicurezza sul lavoro
L’ULSS 4 persegue la tutela della sicurezza, della salute e del benessere anche nel
proprio ambiente di lavoro. L’azienda lavora per raggiungere questo obiettivo attraverso
il riconoscimento, l’eliminazione o il contenimento, del rischio legato alle attività socio-
sanitarie e accrescendo la sicurezza del paziente e la qualità dell'assistenza sanitaria
(patient safety).
La conoscenza delle fonti di rischio, la conseguente messa in atto di azioni "protettive" e
"preventive" specifiche e l'acquisizione/aggiornamento di buone pratiche di
comportamento, sono le azioni fondamentali scelte per raggiungere gli obiettivi indicati.
Uno degli strumenti utilizzati per avere riscontro della validità delle azioni intraprese è
l’analisi degli infortuni dell’Ulss. I dati sono elaborati ogni anno dal Servizio Prevenzione
e Protezione dell’Ulss 4.
12
L’Accordo Stato-Regioni del 1° agosto 2007, “Riordino del sistema di formazione continua in medicina” ha stabilito l’obbligo per i professionisti sanitari di acquisire 50 crediti formativi all’anno (minimo 25 - max 75).
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
25
Sono riportati i dati degli ultimi anni e la suddivisione per tipologia di infortunio per
l’anno 2013.
Per gli infortuni da rischio biologico (ferite e lesioni da agenti infettivi) è da tempo attiva
una procedura di approfondimento curata dal Servizio di Prevenzione e Protezione che
coinvolge l’infortunato e il suo preposto, al fine di verificare quali criticità siano state
causa dell’incidente e quali soluzioni siano ulteriormente adottabili.
Per gli incidenti di natura traumatica, la prevenzione punta alla sensibilizzazione e
formazione del personale, all’adozione di corretti comportamenti, all’utilizzo di
ausili/strumenti idonei e appropriate tecniche per la movimentazione dei carichi.
Tutto il personale è debitamente istruito circa le precauzioni universali (standard) e
specifiche, in particolare per quanto riguarda la necessità di utilizzare i Dispositivi Medici
e i Dispositivi di Prevenzione Individuali.
Grafico 2.3 Numero infortuni per anno e numero infortuni in itinere. Anni 2006-2013.
L’ULSS 4, con deliberazione n. 988 del 05/12/2013, ha aderito al “Modello regionale di
Sistema di Gestione della Sicurezza per le Strutture Sanitarie Pubbliche” per
l’implementazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza. Tale Sistema permetterà
non solo di verificare che le attività vengano svolte rispondendo alle norme di sicurezza
ma anche di monitorare il livello di sicurezza raggiunto.
ferita34%
contu-sione13%
lussazione distor-sione21%
frattura8%
lesione agenti
infettivi14%
lesione altri agenti
2%corpi
estranei1%
lesioni da sforzo
2%
non lesione
2%
altre.3%
143 132 144 145 158
124 114 120
199 12 22
14
612
18
0
40
80
120
160
200
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
infortuni in itinere
infortuni
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
26
8 L’Ospedale Alto Vicentino per l’ambiente
Il rispetto dell’ambiente…
L’Ospedale Alto Vicentino è stato progettato con criteri di sostenibilità ambientale
attuando una serie di interventi volti al risparmio energetico, alla realizzazione di
architetture eco-compatibili e al rispetto dell’ambiente.
Teleriscaldamento
L’ospedale è allacciato alla rete di teleriscaldamento, realizzata a valle della centrale di
termovalorizzazione. L’acqua surriscaldata a 120°C proveniente dalla rete di
teleriscaldamento viene utilizzata per la produzione di:
• acqua calda sanitaria;
• acqua calda per il condizionamento invernale ed estivo;
• acqua refrigerata tramite assorbitore.
Recupero acqua piovana
E’ effettuato il recupero dell’acqua piovana all’interno di una vasca di capacità pari a 900
mc da immettere, previa disoleazione, filtrazione e sanificazione, nella rete di
distribuzione che alimenta le cassette per risciacquo wc.
… la gestione dei rifiuti
Nel corso del 2013, previa dotazione dei medesimi spazi di appositi contenitori, è stata
avviata la raccolta differenziata per le frazioni secco non riciclabile, plastica e carta sia
negli spazi comuni che nei Reparti dell'Ospedale Alto Vicentino.
Le batterie alcaline con codice C.E.R. 160604 vengono raccolte dal magazzino economale
nella Casa della Salute di Schio (ex presidio ospedaliero De Lellis) ed ivi conferite alla
ditta municipalizzata, che provvede gratuitamente allo smaltimento.
Tabella 2.9 Totale rifiuti Ospedale Alto Vicentino*. Anno 2013. Ulss 4. Fonte MUD.
Descrizione Stato Fisico Rifiuto
Ragione Sociale Trasportatore Ragione Sociale Smaltitore Peso Netto Rifiuto (Kg)
Solido non pulverulento Coopservice Soc. Coop. per Azioni Eco Program srl 2.809
Solido non pulverulento Coopservice Soc. Coop. per Azioni Alto Vicentino Ambiente srl 243.408
Liquido Coopservice Soc. Coop. per Azioni Eco Program srl 141.057
Solido non pulverulento Coopservice Soc. Coop. per Azioni Alto Vicentino Ambiente srl 2.622
Solido non pulverulento Greta Alto Vicentino s.r.l. 1.400
Solido non pulverulento Greta Alto Vicentino s.r.l. Vallortigara Servizi Ambientali spa 2.600
Totale 393.896 * I dati a disposizione attengono i rifiuti extra capitolato, identificabili nelle categorie di rifiuto urbano ed assimilato all'urbano, conferiti direttamente alla municipalizzata di competenza.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
27
3 La dimensione economica
Patrizia Simionato, Direttore Amministrativo Ci può indicare come sono state impiegate le risorse assegnate all’Ulss 4?
L’anno 2013 si caratterizza per importanti cambiamenti organizzativi che hanno visto la completa
attivazione dell’Ospedale Alto Vicentino, insieme alla riconversione e riorganizzazione dei due precedenti
presidi ospedalieri di Thiene e Schio in Centri Sanitari Polifunzionali.
L’Ulss 4 ha prestato particolare attenzione nel garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA) destinando a
tal fine all’assistenza distrettuale il 55% delle risorse, all’assistenza ospedaliera il 42% ed il restante 3%
all’assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e lavoro.
Quali sono i risultati economico – finanziari ottenuti?
Il risultato economico è di € -18 milioni. Sono state promosse tutte le azioni tese al rispetto degli obiettivi di
costo e degli indicatori di efficienza previsti dalla Regione del Veneto garantendo così, da un lato, il rispetto
dei tetti di spesa imposti dalla Regione e dall’altro il mantenimento o il raggiungimento di significativi
risultati di efficienza.
Le azioni messe in atto hanno consentito di:
• preservare il più basso rapporto posti letto per mille abitanti a livello regionale;
• mantenere un rapporto di prestazioni specialistiche per abitante tra i più bassi della Regione Veneto e
d’Italia;
• garantire il livello più basso di spesa farmaceutica pro capite a livello regionale.
Dal punto di vista economico l’Ulss 4 continua a dimostrare la propria solidità presentando un indice di
liquidità pari al 109,57% che consente di poter soddisfare sistematicamente gli impegni a breve nei
confronti dei fornitori e di non avere situazioni di debiti pregressi. L’Ulss 4 garantisce infatti il pagamento
delle fatture nel rispetto dei termini di legge previsti dalla normativa europea e nazionale, ovvero il
pagamento avviene nei 60 giorni dalla data di ricezione delle stesse.
Il bilancio dell’esercizio 2013 è stato trasmesso al Collegio Sindacale che, nella relazione al bilancio 2013 del
4/7/2014, ha espresso parere favorevole.
Da che cosa è stata determinato il risultato economico di bilancio che ha contraddistinto il 2013?
Dalla esatta lettura dei dati economici emerge che la perdita con cui l’Ulss 4 ha chiuso il Bilancio 2013 è
riconducibile a fattori non legati alla gestione ordinaria e non presenti in precedenza, in particolare:
• l’aumento dei costi per il funzionamento del nuovo ospedale (circa 70.000 mq con nuove attrezzature
elettromedicali ad alta tecnologia). Tale opera, prevista dalla programmazione regionale del 2005, è
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
28
stata realizzata in finanza di progetto e quindi la remunerazione del capitale investito produce il nuovo
costo del canone di disponibilità e della locazione di varie attrezzature;
• la significativa riduzione delle entrate per effetto della rideterminazione a cura della Regione Veneto
della quota pro capite di finanziamento passata nel 2013 a € 1.500 rispetto a € 1.546 del 2012 (il minor
importo della Regione).
L’Ulss 4 ha comunque mantenuto i livelli essenziali di assistenza (LEA), non ha ridotto i servizi socio-sanitari
erogati ed ha preservato la solidità economica.
Quali azioni sono state attuate al fine di monitorare al meglio la gestione dell’ospedale subentrata alla
conclusione della costruzione dell’Ospedale Alto Vicentino?
L’Ulss 4 ha introdotto varie modalità di controllo nella gestione tecnica ed amministrativo-contabile del
contratto con il quale è stato realizzato il nuovo ospedale, il quale vincola l’Ulss per 24 anni alla società
concessionaria Summano Sanità SpA.
In particolare nel 2013 l’Ulss 4 ha attivato tutte le componenti aziendali, comprese le professioni tecniche
ed amministrative, in azioni di controllo e monitoraggio tese ad una puntuale verifica quali-quantitativa
delle prestazioni erogate ed in tali attività ha impegnato anche personale esterno altamente specializzato.
Inoltre l’Ulss 4 ha ottenuto nel 2013 la rivisitazione e la precisazione del contenuto di alcuni capitolati
prestazionali del contratto, il cui contenuto risale al 2005 (anno della loro iniziale predisposizione), al fine di
garantire la loro aderenza alle esigenze aziendali.
1 Risorse a disposizione
Le fonti di finanziamento per l’Ulss 4 sono essenzialmente di due tipi: finanziamenti in conto esercizio e finanziamenti per investimenti.
Finanziamenti in conto esercizio
Il finanziamento in conto esercizio che le Ulss ricevono annualmente è destinato
all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero delle prestazioni o servizi
che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o
con pagamento di una quota di compartecipazione alla spesa (ticket), con le risorse
pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale.
Le risorse vengono destinate alla copertura dei costi della gestione ordinaria (acquisto di
beni e servizi, di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, costi del personale,
ammortamenti, ecc.) e provengono innanzitutto dal Fondo Sanitario Regionale e dalla
fiscalità regionale, poi dalle entrate proprie aziendali (ticket, ecc.), dai soggetti pubblici
diversi dalla Regione (Comuni, ecc.), dai privati ed infine dalle altre aziende sanitarie,
qualora i loro assistiti vengano a curarsi in Ulss (mobilità sanitaria attiva).
Nella tabella seguente sono riportate le risorse disponibili correnti.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
29
Tabella 3.1 Analisi delle risorse disponibili. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Analisi delle risorse disponibili 2012 2013
Area Sanitaria Area Sociale Area Sanitaria Area Sociale
Contributi in conto esercizio 295.796.539 5.616.551 293.581.631 5.122.770 - da Regione (quota FSR) 295.343.732 990.281 291.097.850 880.003
- da Regione (extra fondo) e altri enti pubblici 225.827 4.445.208 2.118.960 4.184.808
- da privati 226.980 181.062 364.821 57.959
Ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria
16.501.981 35.523 14.198.139 29.733
Concorsi recuperi e rimborsi 2.683.800 32.628 2.754.980 25.558
Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (ticket)
6.387.577 0 6.825.247 0
Contributi vincolati e sterilizzazioni investimenti
4.790.935 213.612 5.354.801 464.889
Altri proventi 198.798 169.404 337.373 155.307
Totale 326.359.630 6.067.718 323.052.171 5.798.258
Contributi in conto esercizio da Regione (quota FSR)
Per finanziare le aziende del Sistema Sanitario Regionale (SSR) la Regione Veneto
ripartisce il Fondo Sanitario Regionale (FSR) tra le Aziende Ospedaliere di Padova e
Verona, l’Istituto Oncologico Veneto e le ventuno Ulss. Le prime tre ricevono
finanziamenti in base all’effettiva attività erogata (numero ricoveri, numero prestazioni
ambulatoriali, ecc.) mentre le Ulss in base alla popolazione residente pesata per fattori
come la vecchiaia e la densità di popolazione (quota capitaria o pro–capite).
Nel 2013 l’Ulss 4 ha ricevuto € 1.500 per residente pesato. La quota capitaria, che
generalmente aumenta progressivamente di anno in anno, dato l’invecchiamento
demografico, ha visto in realtà per il 2013 un cambiamento significativo.
Per l’Ulss 4 la quota pro-capite assegnata risulta essere inferiore alla media regionale del
4,70%.
Grafico 3.1 Finanziamento dalla Regione Veneto: quota pro–capite Ulss 4. Anni 2010- 2013.
1.500
1.546
1.526
1.526
1574
1594
1565
1570
2013
2012
2011
2010
Finanziamento pro capite ULSS4 Media finanziamento regionale pro capite
-4,70%
% Scostamento rispetto alla media regionale
-3,01%
-2,49%
-2,80%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
30
Finanziamenti per investimenti
I finanziamenti per investimenti sono finalizzati a sostenere i costi di acquisto dei beni
che danno la loro utilità per più anni. Sono risorse provenienti dalla Regione e dallo
Stato, da privati che effettuano donazioni vincolate ad investimenti specifici e dalla
contrazione di mutui da parte dell’Ulss per finanziare l’acquisto di attrezzature sanitarie
o per la realizzazione di opere pubbliche.
Tabella 3.2 Risorse per investimenti ULSS4 anni 2012/2013.
2012 2013
Finanziamenti per investimenti 91.896.576 87.550.979
di cui contributo realizzazione Ospedale Alto Vicentino 70.563.100 68.419.300
Riserve da donazioni e lasciti vincolati ad investimenti 2.231.198 2.700.165
Debiti per mutui passivi 120.632 343.217
Totale 94.248.406 90.594.361
2 Dati economici di sintesi
Nella tabella seguente sono stati messi a confronto le principali voci di conto economico
del Bilancio di esercizio 2013 con il Bilancio di esercizio 2012 e con i valori del Bilancio
Economico Preventivo (BEP) 2013 aggiornati alla 4° rendicontazione trimestrale 2013:
l’Ulss 4, nel corso del 2013, grazie alle azioni poste in essere per garantire il
raggiungimento degli obiettivi di bilancio fissati dalla Regione Veneto, è riuscita a
contenere di oltre € 10 milioni la perdita d’esercizio 2013 preventivata in € 29 milioni.
Nella determinazione del disavanzo 2013 ha contribuito per € 5.833.312,78 la riduzione
del contributo in conto esercizio da parte della Regione.
Tabella 3.3 Confronto Bilancio d’esercizio 2013 con Bilancio d’esercizio 2012 e Bilancio Economico Preventivo (BEP) 2013. Ulss 4.
Confronto conto economico 2013 con 2012 e previsioni BEP 2013
Bilancio di esercizio
2012
Bilancio Economico Preventivo 2013: 4°
rendicontazione 2013
Bilancio di esercizio
2013
Variazione Bilancio di
esercizio 2013-2012
Valore della produzione 332.427 312.906 323.052 -9.375
Costo della produzione 331.611 335.527 336.900 5.289
Differenza 816 -22.621 -13.848 -14.664
Proventi ed oneri finanziari +/– 153 44 49 -104
Rettifiche di valore di attività finanziarie +/– - - - -
Proventi ed oneri straordinari +/– 5.891 - 2.524 -3.367
Risultato prima delle imposte +/– 6.860 -22.578 -11.275 -18.135
Imposte dell'esercizio 6.463 6.490 6.804 341
Utile (Perdita) dell'esercizio +/– 398 -29.068 -18.079 -18.477
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
31
Utilizzo delle risorse
Le risorse a disposizione dell’Ulss 4 nel 2013 sono state impiegate per sostenere i
seguenti costi.
Tabella 3.4 Costi per natura. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Costi per natura 2012 2013 Var %
Beni sanitari 36.521.742 36.256.976 -0,72%
di cui Project Financing 2.279.047 2.560.018 -
Beni non sanitari 2.321.493 2.342.110 0,89%
Servizi sanitari 142.482.446 144.358.943 1,32%
Servizi non sanitari 28.438.274 29.397.762 3,37%
di cui Project Financing 9.617.932 12.595.903 -
Personale 90.160.675 91.429.000 1,41%
Ammortamenti 10.180.084 11.549.615 13,45%
Manutenzioni 5.409.611 5.648.210 4,41%
di cui Project Financing 1.921.826 2.271.928 -
Godimento beni di terzi 12.190.250 14.350.806 17,72%
di cui Project Financing 9.264.624 11.167.506 -
Altri costi 3.906.595 7.240.230 85,33%
Totale 331.611.170 342.573.652 3,31%
- la variazione di costi 2013-2012 non è riportata in quanto nel 2012 i costi si riferiscono a 9/10 mesi.
Grafico 3.2 Ripartizione percentuale dei costi per natura. Anno 2013. Ulss 4.
Nel paragonare il costo della produzione del 2013 con il biennio precedente è da tener
presente che:
• nel 2012 la Regione Veneto ha modificato i criteri di calcolo delle prestazioni sanitarie
(v. voce “Servizi Sanitari”) relative alle specialità non presenti in Ulss 4 (Cardiochirurgia,
Neurochirurgia, Ematologia e Unità Spinale) incrementando il costo per tutte le
Beni Sanitari10,58%
Beni non sanitari0,68%
Servizi Sanitari42,14%
Servizi non Sanitari8,58%
Personale26,69%
Ammortamenti3,37%
Manutenzioni1,65%
Godimento beni di terzi4,19%
Altri costi2,11%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
32
prestazioni dei residenti che si rivolgono alle Ulss riconosciute come centro per le “alte
specialità”;
• i costi relativi al Project Financing nel 2012 si riferiscono a 9/10 mesi poiché l’avvio
dell’Ospedale Alto Vicentino è avvenuto nel corso del primo trimestre, mentre nel
2013 i costi si riferiscono all’intera annualità;
• tra il 2011 e il 2013 l’aliquota dell’IVA ordinaria ha subito l’aumento di 2 punti
percentuali comportando il conseguente aumento del costo dei servizi in quanto le
Ulss non possono recuperare l’Iva sugli acquisti;
• i contratti di servizi con durata oltre l’anno solare sono soggetti a rivalutazione Istat e
ciò comporta un aumento del costo tra annualità diverse.
Gran parte delle risorse dell’Ulss 4 è destinata all’acquisto di “Servizi sanitari”.
Per le motivazioni già evidenziate, i dati economici 2013 sono confrontati con l’anno
2011:
• la mobilità sanitaria passiva intra ed extra regione. Questa voce è quella che più di
tutte le altre ha subito un incremento nell’ultimo biennio, passando da poco più di €
38,5 milioni nel 2011 (con una incidenza del 27,30% sul totale servizi sanitari) ad oltre
€ 42 milioni (con una incidenza del 29,12% sul totale servizi sanitari), con una
variazione di quasi il 9,07% rispetto al 2011;
• la medicina convenzionata (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta,
continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali e altre forme di convenzioni) che
aumenta dello 0,74% rispetto al 2011;
• l’assistenza farmaceutica (rimborsi alle farmacie convenzionate dei farmaci
dispensati a carico del Servizio Sanitario Nazionale): il 2013 ha visto una contrazione
dei costi di oltre € 1,5 milioni rispetto al 2011, quasi il 7% in termini relativi,
confermando il migliore risultato in Veneto e il conseguente mantenimento della
spesa pro-capite al di sotto della media regionale;
• la residenzialità anziani, che presenta nel biennio un andamento in crescita
contenuto.
Tabella 3.5 Costi per acquisto di Servizi Sanitari. Anni 2011-2013. Ulss 4.
Costi per acquisto di Servizi Sanitari 2011 2012 2013 Variazione 2013/11
Variazione % 2013/11
Mobilità Sanitaria Passiva 38.535.267 41.113.689 42.031.223 3.495.956 9,07%
Medicina Convenzionata 24.676.057 24.779.704 24.859.878 183.821 0,74%
Assistenza Farmaceutica 22.233.511 20.966.529 20.652.126 -1.581.385 -7,11%
Assistenza Integrativa E Protesica 5.083.014 4.986.487 4.790.261 -292.753 -5,76%
Prestazioni Di Psichiatria 4.021.104 4.079.761 3.997.508 -23.596 -0,59%
Residenzialità Anziani 22.119.225 22.130.907 22.531.123 411.898 1,86%
Residenzialità Disabili E Centri Diurni 6.875.083 7.145.703 7.167.032 291.949 4,25%
Altre Prestazioni E Servizi Sanitari 17.591.152 17.279.666 18.329.792 738.640 4,20%
Totale Servizi Sanitari 141.134.413 142.482.446 144.358.943 3.224.530 2,28%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
33
3 Spesa per livello di assistenza
Nel 2013 la spesa per residente è stata pari a € 1.764, superiore del 17,6% al
finanziamento pro capite riconosciuto all’Ulss 4.
Grafico 3.3 Confronto finanziamento e spesa per residente. Anno 2013. Ulss 4.
La ripartizione dei costi è analizzata per livelli essenziali di assistenza, relativa ai tre
macro aggregati: assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro, assistenza
distrettuale, assistenza ospedaliera.
Pertanto lo spesa per residente è così suddivisa: € 976,35 per l’assistenza distrettuale, €
731,11 per l’assistenza ospedaliera e € 56,88 per l’assistenza sanitaria collettiva in
ambienti di vita e di lavoro.
Grafico 3.4 Spesa per residente per livello di assistenza. Anno 2013. Ulss 4.
L’assistenza distrettuale assorbe le maggiori risorse (il 55% della spesa totale), seguono
l’assistenza ospedaliera per il 42% e l’assistenza sanitaria collettiva negli ambienti di vita
e di lavoro per il 3%. La dinamica della spesa, a confronto con l’esercizio 2012, risulta in
crescita del +3,68% (pari a circa € 12.160.000).
€ 1.764,00
€ 1.500,00
€ 1.574,00
Spesa pro capite Ulss 4
Finanziamento pro capite Ulss 4
Media finanziamento pro capite regionale
Assistenza distrettuale
€ 976,35 55%
Assistenza ospedaliera
€ 731,11 42%
Assistenza sanitaria
collettiva in ambienti di vita
e di lavoro€ 56,88
3%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
34
Grafico 3.5 Spesa per livello essenziale di assistenza. Anni 2011-2013. Ulss 4.
L’anno 2012 segna l’inizio di un triennio in cui le grandi strutture dell’Ulss 4 subiscono
cambiamenti organizzativi importanti e/o trasferimenti di sede. In ordine cronologico il
primo grande cambiamento riguarda l’entrata in funzione dell’Ospedale Alto Vicentino
(inizio 2012), nel 2013 la trasformazione delle due sedi ex-ospedaliere in Centro
Polifunzionale (ex ospedale Boldrini) e Casa della Salute (ex ospedale De Lellis); nel 2014
si completerà con il trasferimento della sede amministrativa all’ex ospedale Boldrini.
Il nuovo assetto dei servizi dà una nuova immagine organizzativa dell’Ulss 4 che si
riflette anche nella determinazione dei costi per livello di assistenza.
Nel trend 2011-2013 è evidente che l’impatto economico dei cambiamenti organizzativi
si manifesta nel biennio 2012-2013.
Si evince che ad una distribuzione percentuale abbastanza costante negli anni che vede
l’assistenza distrettuale al 55% e quella ospedaliera al 42%, l’incremento economico in
valore assoluto nel 2012 si concentra nell’assistenza ospedaliera passando da circa € 127
milioni del 2011 a circa € 143 milioni (la nuova struttura ha attrezzature, sanitarie e
diagnostiche, che sono tutte nuove) e nel 2013 concerne l’assistenza distrettuale che
passa da circa € 175 milioni del 2012 a circa € 187 milioni del 2013 (le sedi ex-
ospedaliere sono ristrutturate e accolgono i servizi trasferiti da varie sedi del territorio).
Tabella 3.6 Importi per livello essenziale dei assistenza (modello LA). Anni 2011-2013. Ulss 4.
Livello 2011 (in migliaia)
2011 % costi
per LA
2012 (in migliaia)
2012 % costi
per LA
2013 (in migliaia)
2013 % costi
per LA
Assist. sanit. collettiva in amb. di vita e di lavoro
11.496 4% 12.302 4% 10.709 3%
Assistenza distrettuale 172.282 56% 175.503 53% 187.405 55%
Assistenza ospedaliera 126.620 41% 142.854 43% 144.705 42%
Totale 310.398 100% 330.659 100% 342.819 100%
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
Importo anno 2011 Importo anno 2012 Importo anno 2013
4% 4% 3%
56% 53%55%
41%43% 42%
Mig
liaia
Assist. sanit. collettiva in amb. di vita e di lavoroAssistenza distrettuale
Assistenza ospedaliera
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
35
4 Il contratto di finanza di progetto (Project Financing)
L’Ospedale Alto Vicentino è realizzato con un contratto di finanza di progetto (Project
Financing).
Il costo per la realizzazione dell’Ospedale Alto Vicentino è di € 145.218.956,60 di cui
€71.460.000,00 finanziati dalla Regione Veneto, € 19.745.272,00 finanziati dall’Ulss 4
con risorse proprie e € 54.013.684,60 finanziati dal concessionario.
Di seguito si riporta il dettaglio dei costi derivanti dalla gestione del contratto di Project
Financing dal 2005 al 2013, suddivisi fra le tre componenti principali:
1. il canone di disponibilità: che può essere paragonato alla rata di un mutuo per il
capitale investito dal concessionario;
Tabella 3.7 Canone di disponibilità Project Financing. Ulss 4.
Costi 2005 al netto di IVA (anno di rif. del contratto)
Costi 2013 al netto di IVA (coeff. riv. 1,1469)
Canone Integrativo di Disponibilità € 4.232.250 € 5.055.544
2. i canoni di noleggio: che comprendono sia il costo delle forniture di attrezzature
elettromedicali, dei mobili e arredi e delle attrezzature informatiche sia la
manutenzione Full Risk delle attrezzature che mantiene costantemente aggiornata
ed efficiente la dotazione iniziale con la quale l’Ulss ha la garanzia di avere il “parco
macchine” sempre funzionante, aggiornato ed efficiente, poiché per tutta la durata
del contratto (e non solo per il periodo di garanzia di fornitura) vengono garantiti:
- interventi di manutenzione preventiva: visite e operazioni previste dai
costruttori e dai manuali d’uso;
- interventi di manutenzione straordinaria: numero illimitato di interventi tecnici
su guasto.
27/09/2007
aggiudicazione definitiva alla
ditta "Summano Sanità"
12/11/2007
stipula contratto di concessione
02/10/2008 inizio dei
lavori per la costruzione
dell'Ospedale Alto Vicentino
30/09/2011
conclusione dei lavori
dell'Ospedale Alto Vicentino
20/2/2012rilascio
certificato di agibilità
dell'Ospedale Alto Vicentino
31/03/2012 trasferimento
dell'attività nell'Ospedale Alto Vicentino
15/11/2013inaugurazione dell'Ospedale Alto Vicentino
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
36
Tabella 3.8 Canoni di noleggio Project Financing. Ulss 4.
Canoni di noleggio Costi 2005 al netto di IVA (anno di rif. del contratto)
Costi 2013 al netto di IVA (coeff. riv. 1,1469)
attrezzature biomedicali e di laboratorio (solo per 8 anni)
€ 3.428.477 € 3.929.035
mobili e arredi € 583.441 € 668.623
hardware € 1.321.382 € 1.514.304
Totale € 5.333.300 € 6.111.962
3. i canoni dei servizi in gestione: il contratto di Project Financing prevede che, a
decorrere dall’effettiva disponibilità dell’opera e ultimate le operazioni di
trasferimento, venga data attivazione ai contratti relativi ai servizi esternalizzati
inseriti nel contratto di concessione. L’Ulss nei primi mesi del 2012 ha provveduto a
chiudere i contratti sottoscritti in precedenza con altri partner per complessivi €
16.892.926,31 (costo dei servizi 2011 rivalutati fino 2011 e sostituiti dal Project
Financing, comprensivo di IVA) e ad attivare i servizi con il concessionario per
complessivi € 17.319.647,71 (costi rivalutati al 2012 e comprensivi di IVA).
Nella tabella sotto riportata sono esplicitati i servizi forniti dal concessionario con il
valore riportato nel contratto del 2005 (al netto di IVA) e i dati a consuntivo 2013
(rivalutati e al netto di IVA).
Si precisa che il 7% dei costi dei servizi in appalto al Concessionario afferiscono a sedi
diverse dall'Ospedale Alto Vicentino.
Tabella 3.9 Canone dei servizi in gestione. Anno 2005 e 2013. Ulss 4
Canone Complessivo Servizi Costi 2005 al netto IVA (anno di rif. del contratto)
Costi 2013 al netto IVA (coeff. riv. 1,1469)
servizio di pulizia € 1.776.809 € 2.257.495
servizio di lavanolo € 1.189.954 € 1.396.261
servizio energia termica € 1.801.562 € 2.064.590
energia elettrica € 685.483 € 785.564
acqua € 119.717 € 137.196
servizio di ristorazione degenti € 1.570.007 € 1.683.328
ristorazione sedi esterne € 943.725 € 1.330.627
servizio di pulizia sedi esterne € 241.350 € 389.932
servizio energia sedi esterne € 542.754 € 435.397
servizio di laboratorio ed analisi cliniche € 2.090.304 € 2.560.018
magazzino farmacia (supporto) € 319.247 € 365.857
magazzini economato (supporto) € 243.235 € 278.747
call center (supporto) € 213.781 € 244.993
manutenzione delle aree verdi € 89.788 € 102.897
gestione Centro Unico Prenotazioni € 452.266 € 518.297
portineria € 256.537 € 293.991
facchinaggio e pulizie minori € 94.064 € 107.797
rifiuti (solo raccolta) € 152.022 € 305.830
manutenzione civile € 458.418 € 525.347
gestione parco automezzi € 33.255 ad oggi non attivata
manutenzione impianti € 1.420.457 € 1.643.684
Totale € 14.694.735 € 17.427.848
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
37
Sistema di monitoraggio e controllo del Project Financing
La gestione dei servizi previsti nel contratto di Project Financing richiede uno sforzo
organizzativo finalizzato a mettere a regime l’impostazione dell’attività di monitoraggio
e controllo (qualitativo e di risultato) del servizio effettuato dal concessionario, al fine di
garantire il corretto espletamento dei servizi stessi.
Gli strumenti organizzativi messi in atto hanno l’obiettivo, rispetto ai servizi erogati
nell’ambito del Project Financing, di:
� migliorare il Servizio integrato tra personale sanitario e tecnico dell’Ulss 4 e i
manutentori esterni relativamente alle richieste di intervento per guasto e gestione
della manutenzione correttiva;
� migliorare il servizio unitario di gestione della manutenzione preventiva;
� aumentare il monitoraggio periodico e rendere trasparenti i dati di monitoraggio
attraverso pubblicazioni periodiche costanti;
� migliorare ed incrementare il rispetto dei parametri tecnici e operativi sul benessere
ambientale.
Dall’avvio dell’Ospedale Alto Vicentino, l’Ulss 4 ha controllato l’esecuzione delle
prestazioni afferenti ai vari impegni assunti dal Concessionario ed ai servizi esternalizzati
effettuando nel 2013: 156 controlli relativi al Servizio di pulizie, 141 relativi al servizio di
ristorazione e 202 relativi al servizio di lavanolo.
Gli strumenti organizzativi adottati sono:
Gruppo multidisciplinare composto di dirigenti e operatori di vari servizi dell'Ulss con funzione di coordinamento metodologico dei controlli effettuati sui servizi erogati nell'ambito del Project Financing. Il sistema di controllo adottato si basa su:- metodo statistico che individua i periodi e i campioni di controllo rappresentativi;- metodo di valutazione oggettivo e condiviso tra Concedente e Concessionario;- individuazione di indicatori di risultato specifici per ogni singolo sottoprocesso;- monitoraggio del servizio erogato attraverso la misurazione dello scostamento tra qualità attesa e qualità erogata.
Individuazione puntuale del D.E.C.: verifica il regolare andamento dell’esecuzione del contratto da parte dell’appaltatore attivando gli opportuni controlli amministrativo contabili quali controllo consegna merce, verifica prezzi applicati, verifica fatture, segnalazioni non conformità.
Ad es. DEC Direzione Medica Ospedaliera (gestione rifiuti), DEC Direttore Servizio Tecnico (gestione manutenzione, attività di supervisione effettuata a ditta esterna specializzata).
Effettua i controlli di qualità dei servizi rispetto ai parametri contrattuali e alle modalità individuate nei capitolati prestazionali.Il gruppo è costituito da: Direttore Direzione Medica Ospedaliera, Direttore Servizio Prevenzione e Protezione Rischi Lavoro, Responsabile Direzione Professioni Sanitarie, Direttore Dipartimento di Prevenzione e Direttore Provveditorato o loro delegato.
Organismo di collegamento per la gestione delle comunicazioni che tratta tutti gli argomenti e gli aspetti dello svolgimento della concessione. È composto dal Direttore Generale dell’Ulss 4 e dal Presidente della Summano Sanità S.p.A. con i rispettivi collaboratori sulla base dell'ordine del giorno della riunione. Si riunisce con cadenza mensile o bimestrale.
Gruppo di controllo
aziendale per il Project
Direttore Esecutivo del
Contratto (D.E.C.)
Gruppo interno di controllo
Gruppo di contatto
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
38
Assist. sanit. collettiva inamb. di vita e di lavoro
Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera
Atro € 69.379,00 € 1.834.742,00 € 527.194,00
Ospedale € 181.275,00 € 7.987.502,00 € 22.062.965,00
€ -
€ 5.000.000
€ 10.000.000
€ 15.000.000
€ 20.000.000
€ 25.000.000
Variazioni nell’allocazione dei costi aziendali conseguenti al riassetto dei servizi
Rispetto all’aggregazione per conto di bilancio, in cui i costi si imputano seguendo criteri
economici di contabilità generale, quella per livello di assistenza rende possibile l’analisi
per tipologia di assistenza erogata poiché i costi dei livelli di assistenza possono essere
individuati in base all’area (es. anziani, disabili, salute mentale, ecc.) e in base alla
modalità di erogazione delle prestazioni e quindi dell’organizzazione produttiva
(assistenza domiciliare, ospedaliera, residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale).
Quindi, sebbene i costi dei fattori produttivi siano in origine imputati nell’area di bilancio
ospedale, spesso queste risorse sono impiegate per garantire livelli di assistenza
distrettuale e sanitaria collettiva.
Nel Modello LA, allegato al bilancio di esercizio in cui i costi sono configurati in base al
livello di assistenza erogata e non alla struttura che lo eroga, si esegue una riallocazione
dei costi con questa metodologia dove l’assorbimento delle risorse può essere collocato
nello specifico livello di assistenza a cui è rivolto; ad esempio l’assistenza specialistica
per esterni erogata nella struttura “Ospedale” (attività clinica, di Laboratorio Analisi, di
Diagnostica strumentale e per immagini erogate a utenti non degenti), è riallocata
interamente nel macrolivello “assistenza distrettuale” .
I costi delle attività per utenti esterni, quindi, sono assegnati ai livelli territoriali sia nel
caso vengano erogate in ospedale che nel territorio.
Allo stesso modo le attività svolte all’interno dell’ospedale per la prevenzione dei tumori
(es. pap-test, mammografie, colon) sono attribuite al livello di assistenza sanitaria
collettiva anche se svolte all’interno della struttura ospedaliera.
Pertanto dei € 30.231.742 dei costi di project financing imputati a bilancio alla struttura
“Ospedale”, il 26% (pari 7.987.502 €) è riallocato all’Assistenza distrettuale e l’1% (pari a
€ 181.275) all’Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro.
Parimenti, dei € 2.431.315 di costi di project imputati a bilancio alla voce “Altro”
(principalmente voci di servizi generali appartenenti ai centri di costo comuni
dell’azienda) il 22% (pari a € 527 mila) viene attribuito all’Assistenza ospedaliera.
Grafico 3.6 Riallocazione dei costi dei servizi in Project Financing, suddivisi per area di assegnazione di bilancio, per livelli essenziale di assistenza. Anno 2013. Ulss 4.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
39
La riallocazione dei costi dei servizi in project per livelli di assistenza evidenzia che il 69%
dei costi è finalizzato all’assistenza ospedaliera.
La quota di costi finalizzati all’assistenza distrettuale, pari al 30%, è determinata dal fatto
che l’attività svolta all’interno dall’Ospedale Alto Vicentino non è erogata
esclusivamente a pazienti interni ricoverati ma comprende anche forme assistenziali (ad
es. assistenza specialistica ambulatoriale, Day Service, riabilitazione) che afferiscono
all’assistenza distrettuale in quanto erogate ad utenti esterni non ricoverati.
Tabella 3.10 Costi dei servizi in Project Financing per livello essenziale di assistenza. Anno 2013. Ulss 4.
Livello 2013 %
Assist. sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro
250.654 1%
Assistenza distrettuale 9.822.244 30% Assistenza ospedaliera 22.590.159 69%
Totale 32.663.057 100%
5 Fornitori
L’Ulss 4 opera con riferimento alle disposizioni del D.Lgs. 163/2006, garantendo
imparzialità, trasparenza e concorrenzialità nella selezione dei contraenti, in un’ottica di
efficienza, efficacia ed economicità di gestione.
L’Ulss 4 si impegna a realizzare con i propri fornitori strategie innovative di
“partnership”, ispirandosi alla disciplina comunitaria degli appalti pubblici alla ricerca di
forme condivise sistematiche di collaborazione e di coinvolgimento, valutando la
migliore soluzione tra percorsi tradizionali o di e-procurement, in grado di favorire,
attraverso un corpus normativo dinamico, la massima qualificazione della
programmazione della gestione dei processi di approvvigionamento.
L’Ulss 4 stipula generalmente contratti di fornitura per l’acquisizione di beni sanitari
(attrezzature sanitarie, presidi, farmaci), di beni non sanitari (cancelleria, arredi) e di
servizi (pulizie, lavanderia, ristorazione). Vi sono inoltre fornitori privati con i quali l’Ulss
instaura un rapporto che esula dalla fornitura in senso stretto e sfocia piuttosto nella
collaborazione con partner attenti ad integrare un numero crescente di aspetti sociali,
etici ed ambientali nella propria politica aziendale (es. cooperative sociali, associazioni
Onlus, istituti di assistenza privati, Comuni, ecc.).
Sono infine da considerare anche i rapporti di fornitura per servizi sanitari con Case di
Riposo, medicina convenzionata (Medici di famiglia, Pediatri, Specialisti ambulatoriali
interni, Continuità assistenziale), farmaceutica convenzionata, ecc.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
40
Grafico 3.7 Provenienza dei fornitori (provincia e complessivo extra Regione) per fatturato dell’acquisto, Ulss 4, anno 2013.
I tempi standard di pagamento verso i fornitori sono in media di 60 giorni già dal 2012,
in linea con la normativa vigente e non vi sono situazioni di debiti pregressi.
Si osserva come oltre la maggioranza degli acquisti vengano effettuati in Regione
Veneto. In merito agli acquisti effettuati nel 2013 dall’Ulss 4, la distribuzione
“territoriale” dei fornitori secondo il fatturato dell’acquisto vede una percentuale pari al
62% di fornitori della provincia di Vicenza. Al secondo posto con una percentuale del
26% di fornitori provenienti da fuori regione.
6 Riclassificazione del Conto economico e dello Stato patrimoniale 2013
La riclassificazione di bilancio è una tecnica volta ad esporre le voci di Conto Economico
e di Stato Patrimoniale in modo tale da consentire una migliore analisi delle principali
grandezze rappresentative delle dimensioni economico-finanziarie e patrimoniali della
gestione aziendale nonché un accrescimento del potenziale informativo del bilancio.
Tra i vari criteri di riclassificazione, si sono scelti di rappresentare in questa sede quello a
valore aggiunto per il Conto Economico e quello finanziario per lo Stato Patrimoniale.
Conto Economico riclassificato a valore aggiunto
La riclassificazione del Conto Economico a valore aggiunto consente di evidenziare il
valore prodotto nell’esercizio e di spiegare come tale valore sia distribuito tra i portatori
di interessi dell’Ulss 4.
Il valore aggiunto (espresso come differenza tra valore e costi della produzione)
identifica la quota di valore della produzione che residua dopo il sostenimento dei costi
per l’acquisizione dei fattori produttivi reperiti esternamente all’azienda e che,
conseguentemente, è destinata alla copertura dei costi per l’impiego dei fattori
produttivi interni.
TV €1.495,19 0% BL €21.582,51
0%
RO €507.814,29 0%
VR €5.012.255,67
3% VE €5.305.100,47
3%PD
€9.443.145,74 6%
Altre Regioni €43.137.039,66
26%
VI €105.092.717,51
62%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
41
Tabella 3.11 Conto Economico riclassificato a valore aggiunto. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Conto Economico a Valore Aggiunto 2012 2013
A Valore della Produzione (di cui) 332.427.349 328.850.428
A.1 Contributi in c/Esercizio 301.413.090 298.704.400
A.2 Fatturato Teorico solo per Attività di Ricovero, Specialistica e Diagnostica
A.3 Rettifiche Contributi in c/Esercizio –350.412 -354.893
A.4 Utilizzo Fondi per Quote Inutilizzate Contributi Vincolati di es. Precedenti
2.709.845 2.395.849
A.5 Ricavi per Prestazioni Sanitarie e Sociosanitarie a Rilevanza Sanitaria 16.537.505 14.227.872
A.6 Concorsi Recuperi e Rimborsi 2.716.427 2.780.538
A.7 Compartecipazione alla Spesa per Prestazioni Sanitarie (Ticket) 6.387.577 6.825.247
A.8 Quota Contributi c/Capitale Imputata all’esercizio 2.645.115 3.778.734
A.9 Altri Ricavi e Proventi 368.202 492.681
B Costi della Produzione (Escluso Personale, Ammortamenti e Accantonamenti)
228.640.298 234.781.552
B.1 Acquisto di Beni 38.843.236 38.599.087
B.2 Acquisti Servizi Sanitari 142.482.446 144.358.943
B.3 Acquisti di Servizi Non Sanitari 28.438.274 29.397.762
B.4 Manutenzione e Riparazione 5.409.611 5.648.210
B.5 Godimento di Beni di Terzi 12.190.250 14.350.806
B.6 Oneri Diversi di Gestione 1.322.075 1.213.389
B.7 Variazione delle Rimanenze –45.594 1.213.355
C Valore Aggiunto (A - B) 103.787.050 94.068.876
D Costo del Personale 90.160.675 91.429.000
D.1 Costo del Personale 90.160.675 91.429.000
E EBITDA o Margine Operativo Lordo (C - D) 13.626.376 2.639.876
F Ammortamenti, Svalutazioni e Accantonamenti 12.810.197 16.363.101
F.1 Ammortamenti delle Immobilizzazioni Immateriali 2.952.127 3.262.443
F.2 Ammortamenti delle Immobilizzazioni Materiali 7.227.957 8.287.173
F.3 Svalutazione dei Crediti - 350.000
F.4 Accantonamenti Tpici dell’esercizio (Non Comprende Acc. F. Imposte) 2.630.114 4.463.485
G EBIT o Reddito Operativo (E - F) 816.178 -13.723.225
H Risultato Della Gestione Finanziaria 152.797 48.380
H.1 Totale Proventi e Oneri Finanziari 152.797 48.380
I Risultato della Gestione Straordinaria e delle Rettifiche di Valore Delle Attività Finanziarie
5.891.152 2.485.472
I.1 Totale Rettifiche di Valore di Attività Finanziarie - -
I.2 Totale Proventi e Oneri Straordinari 5.891.152 2.485.472
J Risultato Prima delle Imposte (G + H + I) 6.860.127 -11.189.373
K Irap, Ires e Accantonamenti al F. Imposte 6.462.581 6.889.303
L Utile/Perdita di Esercizio (J - K) 397.546 -18.078.675
Dal confronto dei due esercizi 2012 e 2013 si evince che la contrazione del valore
aggiunto deriva principalmente dalla diminuzione del valore della produzione imputabile
alla significativa riduzione delle assegnazioni regionali e dall’aumento dei costi della
produzione derivante principalmente dalla variazione dei criteri di tariffazione delle
prestazioni acquisite dalle Aziende Sanitarie con alta specializzazione, che risultano ora
più costose rispetto al 2012, nonché dall’aumento dell’IVA ordinaria che per l’Ulss
rappresenta un costo aggiuntivo e alla spesa sull’intera annualità dei canoni per
godimento beni del Project Financing, che nel 2012 pesavano per 9-10 mesi.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
42
Il margine operativo lordo è tuttavia positivo e copre interamente i costi della
produzione e il personale. Con il ripiano della perdita dell’esercizio 2013, già
preannunciato dalla Regione Veneto, l’azienda potrà contribuire alla copertura dei costi
interni, quali ammortamenti e accantonamenti.
Stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario ha lo scopo di
rappresentare le poste attive, passive e di patrimonio netto per grado di liquidità (tempo
necessario per la riconversione monetaria degli impieghi di capitale) ed esigibilità
(tempo necessario per l’estinzione dei debiti), partendo dalle scadenze a breve termine
(convenzionalmente entro l’anno) fino alle scadenze a medio e lungo termine (oltre i
dodici mesi).
Tabella 3.12 Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Riclassificazione Stato Patrimoniale 2012 2013
Attivo
1 Liquidità di cui 86.517.278 82.001.415
1.1 Liquidità Immediate di cui 42.347.211 20.126.238
1.1.1 Disponibilità Liquide 42.347.211 20.126.238
1.1.2 Attività Finanziarie Non Immobilizzate - -
1.2 Liquidità Differite di cui 44.170.067 61.875.177
1.2.1 Crediti Entro 12 Mesi 42.459.666 61.459.652
1.2.2 Crediti Finanziari Entro 12 Mesi - -
1.2.3 Ratei e Risconti Attivi Annuali 1.710.401 415.525
2 Disponibilità di cui 6.061.135 4.847.780
2.1 Rimanenze Materiale Sanitario 5.721.785 4.490.311
2.2 Rimanenze Materiale Non Sanitario 339.350 357.469
3 Attivo Corrente (1+2) 92.578.413 86.849.195
4 Attivo Circolante Immobilizzato di cui 157.375.854 149.510.168
4.1 Immobilizzazioni Immateriali Nette 5.239.965 2.976.281
4.2 Immobilizzazioni Materiali Nette 152.039.329 146.437.327
4.3 Immobilizzazioni Finanziarie 96.560 96.560
4.4 Crediti Oltre 12 Mesi - -
5 Totale Impieghi o Capitale Investito (3+4) 249.954.267 236.359.363
Passivo
6 Passivo Corrente 69.645.360 74.839.281
6.1 Debiti Entro 12 Mesi di cui 69.301.232 74.592.583
6.1.1 Debiti per Mutui Passivi 14.868 27.415
6.1.2 Debiti v/Stato - -
6.1.3 Debiti v/Regione 1.432.565 15.552.428
6.1.4 Debiti v/Comuni 4.116.479 4.014.130
6.1.5 Debiti v/Aziende Sanitarie Pubbliche 2.203.274 2.541.857
6.1.6 Debiti v/Pubbliche Amministrazioni 298.091 4.797.878
6.1.7 Debiti v/Fornitori 37.556.217 29.821.457
6.1.8 Debiti v/Istituto Tesoriere - -
6.1.9 Debiti Tributari 4.693.810 4.366.055
6.1.10 Debiti v/Istituto Previdenziali, Assistenziali 7.052.881 6.297.543
6.1.11 Debiti v/Altri Finanziatori - -
6.1.12 Debiti v/Società Partecipate e/o Enti dipendenti dalla Regione 36.439 111.427
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
43
Riclassificazione Stato Patrimoniale 2012 2013
6.1.13 Debiti v/Altri 12.194.698 7.062.393
6.2 Ratei e Risconti Passivi Annuali 344.128 246.698
7 Passivo Consolidato Non Corrente 9.049.992 12.143.635
7.1 Debiti Oltre 12 Mesi di cui 105.764 315.802
7.1.1 Debiti per Mutui Passivi 105.764 315.802
7.3 Fondi per Rischi e Oneri 7.909.592 10.693.185
7.4 Fondi per Trattamento Fine Rapporto 1.034.637 1.134.648
8 Patrimonio Netto 171.258.915 149.376.446
8.1 Fondo di Dotazione 60.663.728 63.954.844
8.2 Altre Riserve - 13.251.950
8.3 Finanziamenti per Investimenti 91.896.576 87.550.979
8.4 Riserve da Donazioni e Lasciti Vincolati a Investim. 2.231.198 2.700.165
8.5 Versamenti pe Ripiani Perdite - -
8.6 Utili (Perdite) Portati a Nuovo 16.069.866 -2.819
8.7 Utile (Perdita) d’esercizio 397.546 -18.078.675
9 Totale Fonti di Finanziamento (6+7+8) 249.954.267 236.359.363
Stato di salute economico-finanziario dell’Ulss 4
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario costituisce
base di partenza per l’analisi di bilancio attraverso indici di bilancio. Gli indici di bilancio
sono rapporti (quozienti) o differenze algebriche (margini) tra voci significative ottenuti
dalla riclassificazione e hanno lo scopo di rappresentare sinteticamente lo stato di salute
dell’Ulss 4.
Una prima dimensione di analisi riguarda la solidità patrimoniale ed è volta a dare un
giudizio sull’adeguatezza della correlazione tra attivo immobilizzato e fonti di
finanziamento concentrando l’attenzione, in particolare, sulle componenti “rigide” dello
Stato Patrimoniale. L’indice di rigidità è pressoché identico in entrambi gli esercizi e
testimonia una certa rigidità degli impieghi, con netta prevalenza di investimenti in
immobilizzazioni materiali ed immateriali rispetto a crediti e disponibilità liquide. Ciò
riflette gli investimenti effettuati nel corso degli anni per mantenere in costante stato di
efficienza le strutture dell’azienda e la dotazione di strumentazione tecnologica e
informatica.
Una seconda dimensione di analisi riguarda l’aspetto prettamente finanziario della
gestione e, in particolare, è volta a dare un giudizio sulla capacità dell’Ulss 4 di fare
fronte agli impegni finanziari di breve periodo.
I valori di liquidità primaria superiori al 100% testimoniano per l’Ulss 4 una situazione
finanziaria più che soddisfacente con le liquidità che superano abbondantemente le
passività correnti.
La presenza di una più che sufficiente liquidità è confermata anche dal margine di
tesoreria ampiamente positivo.
I due indicatori testimoniano un più che soddisfacente equilibrio finanziario che
consente non solo il puntuale rispetto di tutti i termini di pagamento, ma addirittura la
possibilità di ottenere sconti finanziari a fronte di pagamenti a scadenze più brevi
rispetto a quelle definite per legge.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
44
Tabella 3.13 Indicatori dello stato di salute economico-finanziario. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Indici 2012 2013
Indice di Rigidità Degli Impieghi = Attivo Immobilizzato / Capitale Investito Il capitale investito (impieghi o attivo) si compone di attivo corrente (a breve termine: liquidità e disponibilità) e di attivo immobilizzato (a medio/lungo termine: immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie)
62,96% 63,26%
Indice Di Liquidità Primaria = Liquidità / Passivo Corrente Misura l’equilibrio finanziario dell’azienda e, quindi, la sua capacità di soddisfare sistematicamente le obbligazioni derivanti dall’indebitamento a breve termine
124,23% 109,57%
Margine di Tesoreria = Liquidità - Passivo Corrente Rappresenta la disponibilità potenziale di risorse monetarie nella gestione dell’Azienda, traducendo in valore assoluto l’indice di liquidità primaria
€ 16.871.918 € 7.162.134
Return on equity (R.O.E.)
L’indice di reddittività più diffuso e conosciuto è il Retur On Equity (R.O.E.) che, dal
rapporto tra il reddito netto e il capitale investito, esprime la capacità del risultato della
gestione di remunerare il capitale investito.
Tale indice nelle aziende sanitarie, che hanno come obiettivo quello di assicurare i livelli
di assistenza con le risorse assegnate, va considerato positivo quando è pari a zero
poiché in tal caso l’Azienda è riuscita ad assicurare il raggiungimento dei livelli di
assistenza ed ha mantenuto inalterato il capitale investito.
La Regione Veneto, con deliberazione n. 1428 del 6 agosto 2013 avente ad oggetto la
presa d’atto dei bilanci economici preventivi delle Aziende Sanitarie del Sistema
Sanitario Regionale Veneto per l’esercizio 2013 e, conseguentemente, della perdita
economica programmata per l’esercizio 2013, nonché con deliberazione 910 del 28
luglio 2014 avente ad oggetto la presa d’atto dei Piani Pluriennali di Rientro nella quale
sono elencate le Aziende Ospedaliere e le ULSS sottoposte a piano di rientro, non
avendo dato prescrizioni per l’Ulss 4, ha preventivamente autorizzato il risultato
dell’esercizio 2013 che a preventivo presentava una perdita di € 29.067.721, che a
consuntivo è risultata pari a € 18.078.675, grazie alle azioni poste in essere dall’Ulss.
Stante la preventiva autorizzazione regionale al risultato negativo del 2013 e la
successiva deliberazione n. 1341 del 28 luglio 2014, relativa alla presa d’atto dei risultati
economici consuntivi anno 2013 delle Aziende Sanitarie, della Gestione Sanitaria
Accentrata e del Consolidato del SSR Veneto, il bilancio dell’Ulss 4 per il 2013 è da
considerarsi ripianato e pertanto chiuso in pareggio.
Con queste premesse nel calcolo del ROE (Return on equity) il reddito netto da
considerare come denominatore per il 2013 risulta pari a zero e pertanto si può
affermare che la gestione economica dell’esercizio 2013 ha mantenuto inalterato il
capitale investito.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
45
4 La domanda di assistenza
1 Domanda di assistenza sanitaria ospedaliera
La domanda dei residenti
L’Ospedale Alto Vicentino ha una dotazione di 470 posti letto, di cui 376 di degenza
ordinaria, 26 posti letto di Day Surgery, 5 di Day Hospital, 55 letti tecnici per l’Oncologia,
la Nefrologia e Day Service ed 8 destinati alla DID -Degenza a Integrazione Didattica.
I cittadini residenti nel territorio aziendale hanno espresso nel 2013 una domanda di
ricoveri ospedalieri in strutture aziendali ed extra-aziendali (del Veneto e di altre
Regioni), pari a 24.387 ricoveri (inclusi neonati sani).
Il tasso di ospedalizzazione standardizzato (numero di ricoveri per 1.000 abitanti) ha
mantenuto il trend in diminuzione degli anni precedenti attestandosi nel 2013 a
117.5‰, più basso dello standard regionale del 140‰ previsto come obiettivo del
201313.
Tale risultato è stato determinato dalla riorganizzazione delle attività assistenziali e dal
potenziamento delle Cure Primarie nonché dall’applicazione di quanto previsto da
alcune direttive regionali14 che hanno ricondotto a regime ambulatoriale alcune
prestazioni erogate prima in regime di Day Surgery/Day hospital (ad esempio interventi
al tunnel carpale e stripping vene).
Grafico 4.1 Tasso di Ospedalizzazione Ulss 4. Anni 2008-2013.
Il numero dei ricoveri nel 2013 è complessivamente incrementato del 3,7% rispetto al
2012, soprattutto per effetto dell’aumento dei ricoveri ordinari.
Per quanto riguarda i ricoveri ordinari è da evidenziare la riduzione dell’impiego di
strutture esterne da parte dei residenti, a favore di strutture proprie dell’Ulss 4.
13
DGRV 1237/2013 OB. C.3.1. 14
DGRV 2468/2006 e 3734/2007.
134,6 132,7 129,3
123,9 118,4 117,5
La domanda di assistenza
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
46
Tabella 4.1 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture proprie ed esterne. Anni 2012-2013.
Nel 2013 i ricoveri per i residenti sono avvenuti principalmente per malattie e disturbi
dell’apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (pari al 17,5% della domanda
di ricoveri), seguito dalle malattie e disturbi del sistema cardiocircolatorio (11,1%),
quindi dai ricoveri per gravidanza, parto e puerperio (9,6%).
Tabella 4.2 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture proprie ed esterne intraregionali per categoria diagnostica (MDC). Anni 2012-2013. Ulss 4.
Categoria Diagnostica 2012 2013 Var. %
2013-12 2013 % ricoveri
Malattie e disturbi dell'apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connetivo
3.680 4.055 10,2% 17,5%
Malattie e disturbi dell'apparato cardiocircolatorio 2.585 2.570 -0,6% 11,1%
Gravidanza, parto e puerperio 2.274 2.216 -2,6% 9,6%
Malattie e disturbi del periodo neonatale 1.669 1.670 0,1% 7,2%
Malattie e disturbi dell'apparato riproduttivo femminile 1.592 1.653 3,8% 7,1%
Malattie e disturbi dell'apparato digerente 1.488 1.551 4,2% 6,7%
Malattie e disturbi del sistema nervoso 1.521 1.546 1,6% 6,7%
Malattie e disturbi dell'apparato respiratorio 1.166 1.153 -1,1% 5,0%
Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie 908 876 -3,5% 3,8%
Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas 717 795 10,9% 3,4%
Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sotto-cutaneo e della mammella
803 880 9,6% 3,8%
Malattie e disturbi dell'orecchio, del naso, della bocca e della gola
767 821 7,0% 3,5%
Malattie e disturbi dell'occhio 399 508 27,3% 2,2%
Malattie e disturbi mentali 498 488 -2,0% 2,1%
Altro 2.273 2.365 4,0% 10,2%
Totale 22.352 23.159 3,6% 100,0%
Numero di ricoveri Anno 2012 Anno 2013 Var. % 2013-12
Ricoveri ordinari 18.982 19.819 4,4%
- di cui in strutture esterne intraregionali 4.030 3.920 -2,7%
- di cui in strutture esterne extraregionali 863 917 6,3%
- di cui numero nati / fughe nati 1.834/124
totale 1.958
1.718/141
totale 1.859 -6,3%
Day surgery/Day hospital indicatori 4.540 4.568 0,6%
- di cui in strutture esterne intraregionali 1.547 1.576 1,9%
- di cui in strutture esterne extraregionali 307 311 1,3%
Totale 23.522 24.387 3,7%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
47
Le specialità per cui sono stati effettuati il maggior numero di ricoveri per residenti sono
Ostetricia e Ginecologia (16,7%), Ortopedia e Traumatologia (14,1%), Medicina generale
(13,6%) e Chirurgia generale (12,2%).
Tabella 4.3 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture proprie ed esterne intraregionali per specialità. Anni 2012 -2013. Ulss 4.
Specialità Ricoveri 2012
Ricoveri 2013
Var. % 2013-2012
2013 % ricoveri
Ostetricia e ginecologia 3.870 3.874 0,1% 16,7%
Ortopedia e traumatologia 3.025 3.267 8,0% 14,1%
Medicina generale 3.064 3.153 2,9% 13,6%
Chirurgia generale 2.585 2.834 9,6% 12,2%
Nido 1.499 1.496 -0,2% 6,5%
Cardiologia 1.160 1.222 5,3% 5,3%
Urologia 1.088 1.087 -0,1% 4,7%
Neurologia 716 763 6,6% 3,3%
Pediatria 622 762 22,5% 3,3%
Otorinolaringoiatria 670 673 0,4% 2,9%
Geriatria 724 672 -7,2% 2,9%
Recupero e riabilitazione funzionale 516 506 -1,9% 2,2%
Psichiatria 472 483 2,3% 2,1%
Oculistica 372 458 23,1% 2,0%
Altro 1.969 1.909 -3,0% 8,2%
Totale 22.352 23.159 3,6% 100,0%
Strutture proprie
La domanda di assistenza ospedaliera presso l’Ospedale Alto Vicentino è incrementata
del 5,3% per effetto dell’aumento dei ricoveri ordinari.
In particolar modo è aumentata, sia in termini assoluti che percentuali, l’attività di
Ortopedia e traumatologia, Chirurgia generale e Pediatria.
Tabella 4.4 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture proprie. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Numero ricoveri
Importo ricoveri
Numero ricoveri
Importo ricoveri
Var. % numero
Var. % importo
Day Hospital/ Day Surgery
2.686 € 4.702.311 2.681 € 4.701.552 -0,2% 0,0%
Ricovero ordinario 14.089 € 45.083.989 14.982 € 49.597.051 6,3% 10,0%
Totale 16.775 € 49.786.300 17.663 € 54.298.603 5,3% 9,1%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
48
Tabella 4.5 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture proprie per specialità. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Specialità Ricoveri 2012
Ricoveri 2013
Var. 2013-2012
Var. % 2013-2012
Ostetricia e ginecologia 3.219 3.218 -1 18,2%
Medicina generale 2.900 2.954 54 16,7%
Ortopedia e traumatologia 1.935 2.217 282 12,6%
Chirurgia generale 1.918 2.138 220 12,1%
Nido 1.397 1.363 -34 7,7%
Cardiologia 939 990 51 5,6%
Urologia 927 945 18 5,4%
Neurologia 614 680 66 3,8%
Geriatria 688 643 -45 3,6%
Pediatria 479 637 158 3,6%
Otorinolaringoiatria 535 552 17 3,1%
Altro 1.224 1.326 102 7,5%
Totale 16.775 17.663 888 100,0%
Strutture esterne: fughe Il fenomeno migratorio dei cittadini verso strutture sanitarie che non si trovano
nell’ambito territoriale dell’Ulss di residenza, può essere considerato espressione della
libertà di scelta degli assistiti, indice della percezione che essi hanno della qualità
dell’assistenza erogata, ma è sicuramente e in buona parte conseguenza di dinamiche
legate alla logistica, ai confini degli ambiti territoriali delle aziende sanitarie e alla
complessa relazione tra offerta e domanda di prestazioni in sanità.
Rispetto al 2013 vi è stata una diminuzione del numero complessivo di ricoveri presso
strutture esterne intraregionali (-1,5%). Tale riduzione è però totalmente imputabile al
ricovero ordinario, diminuito del 2,7%, in quanto vi è stato di converso un incremento
del 1,9% dei ricoveri in Day Hospital/Day Surgery. Nel 2013 il 71% delle fughe è per
ricoveri ordinari, i quali assorbono l’86% dei costi.
Tabella 4.6 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionali. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Numero ricoveri
Importo ricoveri
Numero ricoveri
Importo ricoveri
Var. % numero
Var. % importo
Day Hospital/ Day Surgery
1.547 € 3.222.357 1.576 € 3.443.593 1,9% 6,9%
Ricovero ordinario 4.030 € 21.058.502 3.920 € 20.826.825 -2,7% -1,1%
Totale 5.577 € 24.280.859 5.496 € 24.270.418 -1,5% 0,0%
Nell’analisi delle fughe occorre distinguere tra fughe per ricoveri riconducibili a specialità
presenti oppure a specialità non presenti in Ulss 4 (“Alte specialità”).
Nel primo caso le fughe rappresentano un indicatore critico e diventano oggetto di
politiche correttive e di contenimento mentre nel secondo rappresentano un dato
fisiologico “neutro” in quanto è l’Ulss 4 stessa a non poter garantire al proprio residente
quel tipo di offerta. Il ricorso a strutture esterne per assistenza ospedaliera è in costante
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
49
diminuzione dal 2010 nelle specialità presenti (il cui valore economico però aumenta) a
fronte di una stabilità nei ricoveri di specialità non presenti.
Tabella 4.7 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionali. Ricovero ordinario. Anno 2013.
Specialità presenti Specialità non presenti Totale
Numero fughe ricoveri 4.197 1.299 5.496
Importo fughe ricoveri 16.004.378 € 8.266.039 € 24.270.418
Valore medio fughe ricoveri € 3.813,29 € 6.363,39 € 4.416,01
Specialità presenti
Nel 2013 si è registrato un calo del 2% dei ricoveri per specialità presenti, circa 90
ricoveri in meno, presso strutture esterne intraregionali.
Il 64% di tali ricoveri è avvenuto in strutture della provincia di Vicenza.
Le specialità di Ortopedia, Chirurgia, Cardiologia, Ostetricia e Ginecologia coprono il 59%
del fatturato per ricoveri ordinari in specialità presenti anche in Ulss 4.
Tabella 4.8 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionale per SPECIALITÀ PRESENTI, espresse in episodi di ricovero. Ricovero ordinario. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 Var. % 2013-12
Numero fughe ricoveri 4.283 4.197 -2,0%
Importo fughe ricoveri 16.004.682 16.004.378 0,0%
Valore medio fughe ricoveri € 3.736,79 € 3.813,29 2,0%
Tabella 4.9 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionali per SPECIALITÀ PRESENTI, espresse in episodi di ricovero. Strutture di destinazione. Decrescente per numero di fughe 2013. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Nr
fughe importo fughe
Nr fughe
importo fughe Var. % nr Var. %
importo
Ulss 6 Vicenza 1.730 € 6.328.668,62 1.640 € 6.030.329,11 -5,2% -4,7%
- di cui C. C. Villa Berica 594 € 1.812.651,40 560 € 1.702.616,33 -5,7% -6,1%
- di cui C. C. "Eretenia" 290 € 940.777,33 269 € 887.329,68 -7,2% -5,7%
- di cui C. C. "Villa Margherita" 106 € 501.638,55 98 € 465.980,39 -7,5% -7,1%
Ulss 5 Ovest Vicentino 527 € 1.352.671,81 559 € 1.482.858,24 6,1% 9,6%
Ulss 3 Bassano 434 € 1.715.525,13 474 € 1.932.400,43 9,2% 12,6%
Azienda ospedaliera Padova 331 € 1.381.300,47 311 € 1.456.132,36 -6,0% 5,4%
Ulss 22 224 € 809.242,86 262 € 1.079.361,61 17,0% 33,4%
Altro 1.037 € 4.417.272,67 951 € 4.023.296,68 -8,3% -8,9%
Totale 4.283 € 16.004.681,56 4.197 € 16.004.378,43 -2,0% 0,0%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
50
Tabella 4.10 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionali per SPECIALITÀ PRESENTI, espresse in episodi di ricovero. Ricovero ordinario. Anni 2012-2013. Decrescente per Importo 2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
nr
fughe Importo
nr fughe
importo Var. %
nr Var. %
importo
Ortopedia e traumatologia 1.090 € 4.130.854,46 1.050 € 3.960.191,32 -3,7% -4,1%
Chirurgia generale 667 € 2.702.713,01 696 € 2.808.654,76 4,3% 3,9%
Ostetricia e ginecologia 651 € 1.648.605,85 656 € 1.700.253,37 0,8% 3,1%
Cardiologia 221 € 1.371.183,39 232 € 1.396.265,89 5,0% 1,8%
Terapia intensiva 62 € 791.393,27 69 € 948.930,01 11,3% 19,9%
Recupero e riabilitazione funzionale 269 € 1.197.475,62 207 € 936.856,95 -23,0% -21,8%
Psichiatria 145 € 839.280,37 153 € 823.703,66 5,5% -1,9%
Medicina generale 164 € 568.054,72 199 € 741.427,58 21,3% 30,5%
Altro 1.014 € 2.755.120,87 935 € 2.688.094,89 -7,8% -2,4%
Totali 4.283 € 16.004.681,56 4.197 € 16.004.378,43 -2,0% 0,0%
Specialità non presenti
Le fughe per specialità non presenti si sono realizzate prevelentemente verso l’Ulss 6 di
Vicenza e in modo più contenuto verso l’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Azienda
Ospedaliera di Verona.
Le fughe per ricoveri ordinari si palesano soprattutto nei confronti delle specialità di
Chirurgia pediatrica, Neurochirurgia e Cardiochirurgia.
Tabella 4.11 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionale per SPECIALITÀ NON PRESENTI,espresse in episodi di ricovero. Ricovero ordinario. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 Var. % 2013-2012
Numero fughe ricoveri 1.294 1.299 0,4%
Importo fughe ricoveri € 8.276.178 € 8.266.039 -0,1%
Valore medio fughe ricoveri € 6.396 € 6.363 -0,5%
Tabella 4.12 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionali per SPECIALITÀ NON PRESENTI, espresse in episodi di ricovero. Principali strutture di destinazione. Decrescente per nr. fughe 2013. Anni 2012-2013. Ulss 4.
anno dimissione 2012 2013 2013-2012
Nr fughe Importo fughe Nr fughe Importo fughe Var. %
nr fughe Var. %
importo
Ulss 6 - Vicenza 831 € 5.656.239,42 804 € 5.298.688,53 -3,2% -6,3%
Azienda Ospedaliera Padova 209 € 1.032.918,56 223 € 1.151.465,98 6,7% 11,5%
Azienda Ospedaliera Verona 135 € 1.178.025,72 124 € 1.295.049,12 -8,1% 9,9%
Altro 119 € 408.994 148 € 520.836 24,4% 27,3%
Totale 1.294 € 8.276.178 1.299 € 8.266.039 0,4% -0,1%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
51
Tabella 4.13 Dati domanda assistenza ospedaliera dei residenti in strutture esterne intraregionali per SPECIALITÀ NON PRESENTI, espresse in episodi di ricovero. Ricovero ordinario. Decrescente per Importo 2013. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Nr fughe Importo Nr fughe Importo Var. % nr
Var. % importo
Cardiochirugia 143 € 2.682.648,95 149 € 2.966.031,10 4,2% 10,6%
Neurochirurgia 205 € 1.311.277,01 188 € 1.235.397,55 -8,3% -5,8%
Unità spinale 15 € 669.390,77 13 € 591.188,93 -13,3% -11,7%
Ematologia 83 € 727.370,89 69 € 560.064,43 -16,9% -23,0%
Chirurgia pediatrica 185 € 446.576,60 211 € 466.534,77 14,1% 4,5%
Chirurgia toracica 15 € 113.521,14 41 € 390.806,58 173,3% 244,3%
Chirurgia vascolare 79 € 401.113,18 75 € 382.613,15 -5,1% -4,6%
Chirurgia maxillo-facciale 116 € 338.117,99 115 € 316.243,75 -0,9% -6,5%
Chirurgia plastica 148 € 321.396,92 128 € 286.376,07 -13,5% -10,9%
Pneumologia 62 € 270.897,46 59 € 241.805,94 -4,8% -10,7%
Altro 243 € 993.866,79 251 € 828.977,17 3,3% -16,6%
Totale 1.533 € 9.264.345,23 1.541 € 9.078.700,97 0,5% -2,0%
La domanda dei non residenti: attrazioni
L’attrazione rappresenta l’attività di ricovero erogata dall’Ulss 4 agli utenti non residenti
nell’ambito territoriale aziendale distinti tra Regione Veneto (attrazioni intraregionale) e
altre Regioni (attrazione extraregionale).
Nel 2013 l’Ulss 4 ha fornito assistenza ospedaliera a 2.231 pazienti non residenti
prevalentemente per le specialità di Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia e Oculistica.
Tabella 4.14 Dati domanda assistenza ospedaliera dei non residenti in strutture Ulss 4 espresse in episodi di ricovero. Anni 2012-2013.
2012 2013 2013-2012
Numero ricoveri
Importo ricoveri Numero ricoveri
Importo ricoveri
Var. % numero
Var. % importo
Ricovero ordinario
1.915 € 6.626.874,92 1.860 € 6.479.125,91 -2,9% -2,2%
- di cui non
residenti in Veneto 194 € 910.308,93 232 € 881.666,65 19,6% -3,1%
Day Hospital/Day Surgery
348 € 573.165,50 371 € 588.753,76 6,6% 2,7%
- di cui non
residenti in Veneto 37 € 51.928,79 50 € 66.537,64 35,1% 28,1%
Totale 2.263 € 7.200.040,42 2.231 € 7.067.879,67 -1,4% -1,8%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
52
Tabella 4.15 Dati domanda assistenza ospedaliera dei non residenti in strutture proprie per specialità,espresse in episodi di ricovero. Ricovero ordinario. Anni 2012-2013. Decrescente per nr. fughe 2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
nr fughe importo nr fughe importo Var. % nr Var. %
importo
Ostetricia e ginecologia 572 1.226.848,81 509 1.112.818,68 22,8% -11,0%
Ortopedia e traumatologia 364 2.386.767,72 336 2.078.820,51 15,1% -7,7%
Oculistica 184 282.875,57 306 507.416,22 13,7% 66,3%
Nido 261 257.809,53 199 197.708,26 8,9% -23,8%
Urologia 172 478.344,03 191 590.234,78 8,6% 11,0%
Chirurgia generale 159 641.435,96 159 608.454,93 7,1% 0,0%
Otorinolaringoiatria 112 205.665,71 120 204.603,37 5,4% 7,1%
Medicina generale 99 280.494,42 104 298.875,09 4,7% 5,1%
Pediatria 94 198.429,54 94 234.297,98 4,2% 0,0%
Cardiologia 55 245.575,27 60 345.373,51 2,7% 9,1%
Terapia intensiva neonatale 58 368.412,15 45 341.548,08 2,0% -22,4%
Neurologia 37 106.973,70 22 57.550,49 1,0% -40,5%
Altro 96 520.408 86 490.178 3,9% -10,4%
2.263 7.200.040,42 2.231 7.067.879,67 100,0% -1,4%
2 Domanda di assistenza specialistica ambulatoriale
La domanda dei residenti
L’area dell’assistenza specialistica ambulatoriale comprende tutte le prestazioni,
finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione, erogate dai
medici specialisti che operano negli ambulatori e nei laboratori del Servizio Sanitario
Nazionale, quali ad esempio le visite, la diagnostica strumentale (RX, TAC, Ecografia,
ECG, ecc.) le analisi di laboratorio, le prestazioni terapeutiche, inclusi alcuni interventi
chirurgici e la riabilitazione.
Nel 2013 il numero di prestazioni specialistiche per abitante ha un valore pari a 3,55
(valore soglia regionale 4). Il risultato conferma pertanto l’impegno profuso dall’Ulss 4
per gestire al meglio la domanda dei residenti.
Nel 2013 si riscontra una lieve riduzione sia in termini di quantità che di spesa legata alle
prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
Tabella 4.16 Dati assistenza specialistica ambulatoriale dei residenti in strutture proprie ed esterne. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Numero Importo Numero Importo Var. %
numero Var. %
importo
Prestazioni in strutture proprie 2.439.126 € 36.068.082 2.436.150 € 35.760.552 -0,1% -0,9%
Prestazioni in strutture esterne 232.638 € 7.164.171 213.957 € 7.392.613 -8,0% 3,2%
Totale Prestazioni 2.671.764 € 43.232.253 2.650.107 € 43.153.165 -0,8% -0,2%
Residenti 188.834 190.380 1,0%
Numero Prestazioni/Residenti 14,15 13,92 -1,6%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
53
Strutture proprie
Le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate per esterni (non ricoverati) dalle
strutture dell’Ulss 4 (esclusa la specialistica erogata da privati accreditati) hanno subito
nel 2013 una leggera flessione nei volumi rispetto all’anno 2012 (–0,1%) nonché una
riduzione della spesa (-0,9%).
Le prestazioni richieste riguardano prevalentemente il laboratorio analisi (65,6%).
Grafico 4.2 Dati assistenza specialistica ambulatoriale dei residenti in strutture proprie per specialità richieste. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Il 79% delle prestazioni ambulatoriali richieste dai residenti è erogata dall’Ospedale Alto
Vicentino; inoltre nel 2013 si è ridotto del 29% il numero di prestazioni specialistiche
ambulatoriali effettuate nelle strutture convenzionate, con una riduzione del 54% della
spesa ad esse associata.
Tabella 4.17 Dati assistenza specialistica ambulatoriale dei residenti in strutture proprie per struttura erogante. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013
Struttura Prestazioni Spesa Prestazioni Spesa
Ospedale Alto Vicentino 1.620.914 € 23.764.644 1.933.199 € 28.992.295
Distretto Socio Sanitario 750.725 € 10.844.526 455.365 € 6.111.117
- di cui Punto prelievi 118.765 € 338.547 136.440 € 353.661
Strutture convenzionate 67.487 € 1.458.911 47.586 € 657.140
Totale 2.439.126 € 36.068.082 2.436.150 € 35.760.552
Strutture esterne: fughe
La richiesta, da parte dei residenti, di assistenza specialistica ambulatoriale presso
strutture non appartenenti e/o non convenzionate con l’Ulss 4 è diminuita nel 2013
dell’8% rispetto al 2012, a fronte di un aumento di spesa del 3,2%.
Laboratorio analisi chimico
66%
Immunologia7%
Radiologia5%
Pronto soccorso4%
Recupero e riabilitazione
funzionale3%
Oculistica2%
Anatomia patologica
1%
Cardiologia 1% Altro
11%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
54
Tabella 4.18 Dati assistenza ambulatoriale specialistica erogate ai residenti in strutture esterne all’Ulss 4. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Numero Importo Numero Importo Var. %
numero Var. %
importo
In strutture esterne intraregionali 214.052 € 6.684.948 195.875 € 6.899.810 -8,5% 3,2%
In strutture esterne extraregionali 18.586 € 479.223 18.082 € 492.803 -2,7% 2,8%
Totale 232.638 € 7.164.171 213.957 € 7.392.613 -8,0% 3,2%
La struttura esterna a cui i residenti si rivolgono maggiormente per assistenza
specialistica ambulatoriale è l’Ulss 6 di Vicenza che assorbe il 68,5% della spesa, con la
precisazione che rispetto alla spesa totale il 23,3% è relativo a prestazioni offerte dal
privato convenzionato operante nel territorio dell’Ulss 6.
Tabella 4.19 Importo, al lordo del ticket, delle prestazioni di assistenza ambulatoriale specialistica erogate ai residenti in strutture esterne intraregionali. Aggregazione per strutture di addebito. Decrescente per importo 2013. Anni 2012- 2013. Ulss 4.
Struttura di addebito 2012 2013 Var. % 2013-12
2013 % Fatturato
Ulss 6 - Vicenza € 4.480.082 € 4.726.393 5,5% 68,5%
- di cui in strutture private convenzionate € 1.421.792 € 1.606.678 12,9% 23,3%
Azienda ospedaliera di Padova € 537.911 € 484.986 -9,8% 7,0%
Ulss 3 – Bassano del Grappa € 343.859 € 368.541 7,2% 5,3%
Istituto Oncologico Veneto € 275.097 € 311.982 13,4% 4,5%
Ulss 5 – Ovest Vicentino € 262.080 € 210.930 -19,5% 3,1%
Azienda ospedaliera di Verona € 169.969 € 178.350 4,9% 2,6%
Ulss 22 - Bussolengo € 147.411 € 137.025 -7,0% 2,0%
Altre strutture € 468.575 € 481.603 2,8% 7,0%
Totale € 6.684.984 € 6.899.810 3,2% 100,0%
Le prestazioni diagnostiche e terapeutiche rappresentano l’81,3% delle prestazioni richieste dai residenti a strutture esterne intraregionali.
Tabella 4.20 Importo, al lordo del ticket, delle prestazioni di assistenza ambulatoriale specialistica erogate ai residenti in strutture esterne intraregionali. Aggregazione per tipologia prestazione. Decrescente per importo 2013. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Descrizione macro aggregazione 2012 2013 Var. % 2013/12
2013 % fatturato
Prestazioni diagnostiche e terapeutiche € 5.483.184 € 5.607.004 2,3% 81,3%
Prestazioni sull'occhio € 315.084 € 389.286 23,5% 5,6%
Prestazioni sull'apparato muscoloscheletrico
€ 273.753 € 339.665 24,1% 4,9%
Prestazioni sul sistema cardiovascolare € 227.871 € 186.998 -17,9% 2,7%
Prestazioni sull'apparato digerente € 160.232 € 165.454 3,3% 2,4%
Prestazioni sul sistema nervoso € 74.196 € 63.215 -14,8% 0,9%
Altre prestazioni € 150.664 € 148.188 -1,6% 2,1%
Totale € 6.684.984 € 6.899.810 3,2% 100,0%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
55
La domanda dei non residenti: attrazioni
L’attrazione rappresenta l’attività di assistenza specialistica ambulatoriale erogata
dall’Ulss 4 agli utenti non residenti nell’ambito territoriale aziendale distinti tra Regione
Veneto (attrazione intra-regionale) e altre Regioni (attrazione extra-regionale).
Nel 2013 l’Ulss 4 ha erogato 80.898 prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale
per pazienti non residenti nel territorio dell’Ulss 4.
Tabella 4.21 Dati attrazioni assistenza specialistica ambulatoriale per non residenti erogate in strutture dell’Ulss4. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013 2013-2012
Numero Importo Numero Importo Var. %
numero Var. %
importo
Per residenti in Veneto 69.780 € 1.560.477 68.847 € 1.520.469 -1,3% -2,6%
Per non residenti in Veneto 11.503 € 168.092 12.051 € 185.908 4,8% 10,6%
Totale 81.283 € 1.728.569 80.898 € 1.706.377 -0,5% -1,3%
Le prestazioni ambulatoriali specialistiche principalmente richieste sono di tipo
diagnostico e terapeutico (65%), seguite da prestazioni sull’occhio (15%), sugli organi
genitali femminili (8%) e sull’apparato digerente (5%).
Tabella 4.22 Importo, al lordo del ticket, delle prestazioni di assistenza ambulatoriale specialistica erogate ai non residenti in strutture proprie. Aggregazione per tipologia prestazione. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Descrizione macro aggregazione 2012 2013 Var. % 2013-12
2013 % fatturato
Prestazioni diagnostiche e terapeutiche € 1.260.236 € 1.113.589 -11,6% 65%
Prestazioni sull'occhio € 161.607 € 248.633 53,9% 15%
Prestazioni sugli organi genitali femminili
€ 109.661 € 128.561 17,2% 8%
Prestazioni sull'apparato digerente € 80.807 € 77.019 -4,7% 5%
Prestazioni sugli organi genitali maschili € 19.439 € 33.837 74,1% 2%
Prestazioni sul sistema cardiovascolare € 19.272 € 29.183 51,4% 2%
Altre prestazioni € 77.547 € 75.555 -2,6% 4%
Totale € 1.728.569 € 1.706.377 -1,3% 100%
3 Domanda assistenza farmaceutica extraospedaliera
La domanda dei residenti
La spesa farmaceutica extraospedaliera è determinata da:
• costi generati dalle prescrizioni farmaceutiche in regime di Servizio Sanitario
Nazionale;
• costi per la Distribuzione per Conto (DPC), ossia per l’erogazione, attraverso le
farmacie convenzionate, dei farmaci ricompresi nel Prontuario ospedale territorio
(PHT) e acquistati in base ad un accordo tra le Ulss della provincia e Federfarma
Vicenza, che agevola l’assistito nell’acquisizione di questa tipologia di medicamenti;
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
56
• costi sostenuti per la distribuzione diretta di farmaci in dimissione e dopo visita
specialistica, per l’erogazione di farmaci destinati alla cura delle malattie rare e
croniche, per la fornitura di medicinali esteri e farmaci di pertinenza ospedaliera.
La tabella seguente fornisce un dettaglio sulla spesa per ciascuna modalità di
distribuzione sopra descritta ed evidenzia che la spesa farmaceutica nel 2013 è
complessivamente incrementata del 2,9% rispetto al 2012.
Rispetto all’obiettivo regionale relativo al “costo dell’assistenza farmaceutica
convenzionata per residente”, ottenuto sulla base della popolazione assistita pesata,
l’Ulss 4 nel 2013 ha un valore pari a € 110 per residente, al di sotto del valore di € 120
fissato dalla Regione Veneto.
Tabella 4.23 Spesa farmaceutica territoriale per i residenti. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Spesa Farmaceutica territoriale per residenti Ulss 4
2012 2013 Var. % 2013/2012
Spesa Farmaceutica convenzionata (al netto degli sconti e delle quote di partecipazione del cittadino)
€ 20.684.858,65 € 20.316.113,40 -1,8%
- flusso migratorio intraregionale € 379.794,01 € 378.246,06 -0,4%
- flusso migratorio extraregionale € 33.998,31 € 26.099,58 -23,2%
Distribuzione per conto (al netto del costo del servizio) € 2.724.371,79 € 2.717.772,17 -0,2%
- flusso migratorio intraregionale € 328.827,32 € 345.082,16 4,9%
- flusso migratorio extraregionale € 53.908,87 € 80.277,41 48,9%
Distribuzione diretta € 10.561.553,30 € 11.917.744,57 12,8%
- flusso migratorio intraregionale € 2.990.160,98 € 3.563.028,47 19,2%
- flusso migratorio extraregionale € 348.110,27 € 368.062,59 5,7%
Totale € 33.970.783,74 € 34.951.630,15 2,9%
Strutture esterne: fughe
Farmaceutica convenzionata
Nel 2013 la spesa per la farmaceutica convenzionata presso strutture esterne
intraregionali è pressoché invariata rispetto al 2012.
Le farmacie afferenti al territorio dell’Ulss 6, 3 e 5, confinanti con l’Ulss 4, hanno
determinato l’85% della spesa.
Tabella 4.24 Importo netto dell’assistenza farmaceutica convenzionata dei residenti erogato in strutture esterne intraregionali per struttura di addebito. Anni 2012- 2013. Ulss 4.
Azienda di addebito 2012 2013 Var. % 2013-2012
2013 % fatturato
Ulss 6 - Vicenza € 176.715,97 € 185.655,30 5,1% 49%
Ulss 3 - Bassano € 106.862,04 € 105.643,16 -1,1% 28%
Ulss. 5 – Ovest Vicentino € 34.408,00 € 33.158,71 -3,6% 9%
Ulss N. 16 - Padova € 15.178,19 € 13.974,56 -7,9% 4%
Altro € 46.629,81 € 39.814,33 -14,6% 11%
Totale € 379.794,01 € 378.246,06 -0,4% 100%
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
57
Tabella 4.25 Importo, al lordo del ticket, dell’assistenza farmaceutica convenzionata dei residenti erogato in strutture esterne intraregionali per gruppi anatomici principali. Anni 2012- 2013. Ulss 4.
Gruppi anatomici principali 2012 2013 Var. % 2013-12
2013 % fatturato
Sistema cardiovascolare € 139.134,00 € 133.525,50 -4,0% 29%
Sistema nervoso € 88.022,12 € 94.162,98 7,0% 21%
Apparato gastrointestinale e metabolismo
€ 72.253,03 € 73.443,75 1,6% 16%
Sistema respiratorio € 32.775,98 € 33.513,97 2,3% 7%
Antimicrobici generali per uso sistemico € 31.759,68 € 31.215,92 -1,7% 7%
Altro € 92.007,81 € 91.250,36 -0,8% 20%
Totale € 455.952,62 € 457.112,48 0,3% 100%
Distribuzione per Conto e Distribuzione Diretta dei farmaci
Nel 2013 si registra un incremento del 17,8%, pari a circa € 589.122, imputabile all’Ulss 6
di Vicenza, all’Azienda Ospedaliera di Padova e allo Istituto Oncologico Veneto.
Tabella 4.26 Spesa farmaceutica territoriale per i residenti dell’Ulss 4 in strutture esterne intraregionali. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Spesa Farmaceutica territoriale per residenti Ulss 4
2012 2013 Var. % 2013/2012
Distribuzione per conto (al netto del costo del servizio)
€ 328.827,32 € 345.082,16 4,9%
Distribuzione diretta € 2.990.160,98 € 3.563.028,47 19,2%
Totale € 3.318.988,30 € 3.908.110,63 17,8%
Tabella 4.27 Importo, al netto del costo di servizio, della somministrazione diretta farmaci e della distribuzione per conto dei residenti erogato in strutture esterne intraregionali per struttura di addebito. Anni 2012- 2013. Ulss 4.
Azienda di addebito 2012 2013 Var. % 2013-12
2013 % spesa
Ulss 6 - Vicenza € 1.528.939,46 € 1.802.629,27 17,9% 46,1%
Azienda ospedaliera Padova € 1.186.664,44 € 1.310.267,07 10,4% 33,5%
Istituto Oncologico Veneto € 195.644,64 € 306.821,39 56,8% 7,9%
Azienda ospedaliera Verona € 197.845,21 € 193.759,86 -2,1% 5,0%
Ulss 3 - Bassano € 141.374,25 € 128.097,25 -9,4% 3,3%
Altre aziende € 68.520,44 € 166.535,79 143,0% 4,3%
Totale € 3.318.988,43 € 3.908.110,63 17,8% 100,0%
La spesa maggiore è assorbita dal gruppo “farmaci antineoplastici e
immunomodulatori”, il quale registra nel 2013 un incremento di circa € 370.000 rispetto
al 2012.
BILANCIO SOCIALE 2013 LA DOMANDA DI ASSISTENZA
58
Tabella 4.28 Importo, al netto del costo di servizio, della somministrazione diretta farmaci e della distribuzione per conto dei residenti erogato in strutture esterne intraregionali per gruppi anatomici principali. Anni 2012- 2013. Ulss 4.
Descrizione gruppo anatomico 2012 2013 Var. % 2013-12
2013 % spesa
Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
€ 2.259.955,02 € 2.633.103,62 16,5% 67,4%
Antimicrobici generali per uso sistemico
€ 558.186,26 € 682.848,85 22,3% 17,5%
Sangue ed organi emopoietici € 224.961,67 € 371.505,54 65,1% 9,5%
Altro € 275.885,48 € 220.652,62 -20,0% 5,6%
Totale € 3.318.988,43 € 3.908.110,63 17,8% 100,0%
La domanda dei non residenti: attrazioni
L’attrazione rappresenta l’attività di assistenza farmaceutica extraospedaliera erogata
dalle strutture afferenti all’Ulss 4 a utenti non residenti. Nel 2013 è incrementata del
12% per un totale dispesa di € 1.601.741,45.
Tabella 4.29 Valore assistenza farmaceutica extraospedaliera erogata a non residenti in strutture afferenti al territorio dell’Ulss 4. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Spesa Farmaceutica territoriale per non residenti
2012 2013 Var. % 2013/2012
Spesa Farmaceutica convenzionata (al netto degli sconti e delle quote di partecipazione del cittadino)
€ 685.702,00 € 724.055,00 5,6%
- di cui per residenti extraregione € 31.567 € 77.935 146,9%
Distribuzione diretta € 86.931,53 € 91.264,90 5,0%
- di cui per residenti extraregione € 5.729,89 € 3.257,21 43,2%
Distribuzione per conto (al netto del costo del servizio)
€ 657.184,80 € 786.421,55 19,7%
- di cui per residenti extraregione € 74.510,21 € 88.655,79 19,0%
Totale € 1.429.818,33 € 1.601.741,45 12,0%
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
59
5 Obiettivi
Daniela Carraro, Direttore Generale
Quali sono i principi che ispirano l’operare dell’Ulss 4 per la tutela ed il miglioramento della salute dei i
cittadini dell’Alto Vicentino?
L’Ulss 4 si ispira, in collaborazione con le altre Istituzioni e con le Organizzazioni sociali, ai principi, alle
strategie ed alle azioni prioritarie, fissate dalla Organizzazione Mondiale per la Salute (OMS) nella Carta di
Ottawa1, le quali mantengono ancora oggi tutto il loro valore.
Le condizioni e le risorse fondamentali per la salute sono riconosciute essere: la pace, l’abitazione,
l’educazione, il cibo, il reddito, un ecosistema stabile, l’uso sostenibile delle risorse, la giustizia sociale e
l’equità. Tutti i miglioramenti della salute richiedono un sicuro fondamento in questi prerequisiti.
Le principali strategie da mettere in campo, utili nella pratica quotidiana di tutti coloro che si occupano di
salute, sono: lanciare e sostenere l’idea della salute, lavorare per l’equità nelle opportunità di salute;
rendere capaci le persone di migliorare la salute propria e della comunità; mediare tra gli interessi diversi
esistenti nella società.
Le azioni prioritarie che le Istituzioni e le Organizzazioni sociali sono chiamate a realizzare sono: - Riorientare i servizi sanitari Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari dovrebbero sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza. - Creare ambienti fisici e sociali favorevoli alla salute La Promozione della salute si sforza di creare ambienti di vita e di lavoro sicuri, stimolanti e soddisfacenti; incoraggia nelle organizzazioni e nelle comunità il sostegno e la tutela reciproci. - Rafforzare l’azione della comunità La promozione della salute agisce attraverso gli sforzi della comunità, informata e competente, nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie, per raggiungere un migliore livello di salute; migliora l’auto mutuo aiuto ed il supporto sociale. - Sviluppare le capacità personali La promozione della salute si preoccupa di fornire alle persone informazione ed educazione lungo tutta la vita, di migliorare di continuo le capacità per la vita quotidiana. - Costruire politiche pubbliche per la salute La promozione della salute va oltre l’assistenza sanitaria; essa mette la salute nell’agenda di chi decide in tutti i settori ed a tutti i livelli, rendendolo responsabile della salute e consapevole delle conseguenze delle decisioni prese per la salute dei singoli e delle comunità.
1 Nel settembre del 1986 si tenne ad Ottawa la prima Conferenza Internazionale per la Promozione della Salute, in cui furono
definite le azioni necessarie per raggiungere la salute per tutti.
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BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
60
L’Ulss 4 ha adottato un sistema di misurazione e valutazione delle attività realizzate?
L’Ulss 4, secondo quanto definito dal D.Lgs. 150/2009, ha individuato un sistema di definizione, misurazione
e valutazione dei risultati organizzativi. Tale percorso è iniziato con l’adozione del “Documento Direttive” in
cui sono state indicate le linee strategiche ed operative per l’anno 2013. Nella stesura del documento si è
tenuto conto degli obiettivi assegnati dalla Regione Veneto alle Aziende Sanitarie2, anticipati prima
dell’approvazione formale.
Partendo dal Documento delle Direttive ha preso avvio la traduzione degli obiettivi strategici in obiettivi
operativi collegando la dimensione economico-finanziaria della gestione e la dimensione organizzativa con
le dimensioni della tutela della salute, la soddisfazione dei cittadini ed il coinvolgimento degli operatori.
Gli obiettivi, definiti con il coinvolgimento di tutti i profili professionali appartenenti all’Unità Operativa,
sono stati negoziati e concordati dai Responsabili di Struttura e dalla Direzione aziendale.
Nel 2014 l’Ulss 4 ha verificato il raggiungimento degli obiettivi di budget per tutte le strutture aziendali e ha
rendicontato un preconsuntivo del raggiungimento degli obiettivi regionali riferiti all’anno 2013.
L’Organismo Indipendente di Valutazione ha valutato positivamente la Relazione sulla Performance per
l’anno 2013 predisposta dall’Ulss4.
1 Obiettivi strategici e operativi
La Direzione individua annualmente le priorità aziendali su cui tutti gli operatori sono
chiamati a focalizzare il loro operato; inoltre assegna ad ogni Unità Operativa gli
obiettivi, gli indicatori e gli standard da raggiungere. Per il 2013 sono stati individuati 4
ambiti di priorità e i relativi obiettivi strategici.
Tabella 5.1 Performance organizzativ. Anno 2013. Ulss 4
Obiettivi Risultati
Ambito I - Valorizzazione e motivazione del personale 84,5%
L.R. 22/ accreditamento e qualità 68,9%
Formazione 100,0%
Sistema di Gestione della Sicurezza 99,6%
Ambito II - Soddisfazione dei Cittadini e dei Portatori di interessi nella comunità 85,8%
Tempi di attesa e presa in carico 78,2%
Valutazione qualità percepita 91,8%
Ambito III - Prospettiva dei risultati di salute 84,8%
Sicurezza paziente 72,6%
Efficacia dei trattamenti 87,5%
Appropriatezza 88,6%
Ambito IV - Prospettiva economica, finanziaria ed organizzativa 93,8%
Obiettivi Regionali 100,0%
Attività di ricovero 94,5%
Attività ambulatoriali/Ps 97,8%
Efficienza organizzativa 90,8%
Efficienza finanziaria 93,0%
Efficienza nell'uso dei fattori produttivi 87,1%
Partecipazione allo sviluppo della "cartella clinica" 100,0%
TOTALE 88,5%
di cui: Ospedale 85,9% Territorio 84,0% Prevenzione 93,1% Servizi di supporto 92,3%
2 DGRV n. 1237 del 16 luglio 2013
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
61
Procedure: documenti che descrivono
dettagliatamente e sequenzialmente le azioni,
supportate scientificamente, necessarie per
l'esecuzione di una specifica attività.
Rischio clinico: probabilità che un paziente sia
vittima di un evento avverso e subisca un
danno o un disagio imputabile, anche se in
modo involontario, ad un trattamento
sanitario prestato durante la degenza, capace
di causare un prolungamento della stessa, un
peggioramento dello stato di salute o,
addirittura, la morte.
Tra tali obiettivi è opportuno soffermarsi su alcuni particolarmente significativi per
l’impegno che hanno richiesto: la sicurezza del paziente, gli obiettivi regionali.
Sicurezza paziente
L’Ulss 4 nel 2013 ha definito alcune procedure operative al
fine di ridurre il rischio clinico legato all’attività sanitaria. A tal
fine sono stati istituiti dei gruppi di lavoro e realizzati specifici
momenti formativi rivolti agli operatori, a cui è seguito
un’osservazione sul corretto utilizzo degli strumenti adottati.
A titolo esemplificativo sono state predisposte:
• raccomandazioni corretta identificazione paziente e sito
chirurgico;
• raccomandazioni prevenzione reazione trasfusionale;
• raccomandazioni prevenzione morte o danno da farmaci;
• raccomandazione prevenzione e gestione della caduta del
paziente nelle strutture sanitarie;
• manuale per la sicurezza in sala operatoria.
L’Ulss 4 ha aderito inoltre alla Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani, svoltasi il 5
Maggio, per incentivare il frizionamento delle mani sia nelle stanze di degenza per
pazienti e visitatori, sia all’ingresso dell’Ospedale. Il lavaggio delle mani, riconosciuto
come il più importante metodo di controllo e prevenzione delle infezioni nelle
organizzazioni sanitarie, è in grado di ridurre le infezioni correlate all’assistenza del 15 -
30%.
Nell’ottica di garantire una corretta e completa informazione agli utenti sul livello di
sicurezza delle cure presente nell’Ulss 4, è stata realizzata una pagina web all’interno del
sito aziendale. L’utenza può quindi reperire guide utili per l’assistenza a casa del
paziente, indicazioni per l’uso corretto di farmaci, una guida per il paziente oncologico,
informazioni utili per i famigliari ed i pazienti stessi, per gli operatori, ecc.
Tutte le guide riportate sono conformi a quanto previsto dal Ministero per la Salute.
Sono reperibili sul sito aziendale alla voce:
http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Azienda/sicurezza_paz
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
62
Obiettivi regionali
La Regione Veneto, con DGRV 1237/2013, ha definito obiettivi ed indicatori di
performance per le varie aree di attività e di intervento delle aziende sanitarie.
Allo stato attuale l’Ulss 4 ha una percentuale di raggiungimento deli obiettivi pari al 90%
(67,83 punti su 75 punti assegnabili).
Tabella 5.2 Riepilogo obiettivi assegnati DGRV 123/2013 e valutazione aziendale Ulss 4. Anno 2013.
Co
d.
Descrizione Obiettivi Obiettivo regionale
Valutazione aziendale
A - OSSERVANZA DELLE LINEE GUIDA ED INDIRIZZI IN MATERIA DI CONTROLLO E DI PROGRAMMAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI
8 8 100%
A.1 Adeguamento della organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012-2016
2 2
A.2 Sviluppo delle cure primarie attraverso l’implementazione diffusa del modello di medicina di gruppo integrata:
2 2
A.3 Adeguamento della organizzazione ospedaliera agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012-2016
2 2
A.4 Valutazione e monitoraggio dell’attuazione del Piano di Zona 2 2
B - CORRETTA ED ECONOMICA GESTIONE DELLE RISORSE ATTRIBUITE ED INTROITATE 5 5 100%
B.1 Riduzione prezzi di acquisto all'interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento Regionale, come indicato dai documenti dell'Osservatorio Prezzi (OPRVE)
3 3
B.2 Sviluppo del Sistema di Controllo Interno Revisione di Bilancio ed Autoassicurazione 2 2
C - OBIETTIVI DI SALUTE E FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI 12 12 100%
C.1 Copertura Vaccinazioni già Obbligatorie e Screening Oncologici 3 3
C.2 Sicurezza sul Lavoro 1 1
C.3 Ottimizzazione del Tasso di ospedalizzazione 2 2
C.4 Aumento dell'appropriatezza dell'attività di Ricovero 2 2
C.6 Adesione al Percorso di Monitoraggio degli Indicatori di Qualità dell'Assistenza Sanitaria (definizione indicatori: 1° incontro a settembre)
2 2
C.7 Sperimentazione Clinica ed Aumento delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini 2 2
D - EQUILIBRIO ECONOMICO 30 30 100%
D.1 Rispetto dei Tetti ex DGR 2864/2012 15 15
D.2 Equilibrio Economico-Finanziario 15 15
E - LISTE D'ATTESA 12 5 42%
E.1 Piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento dei tempi d'attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013
7
E.2 Ottimizzazione del Numero di Prestazioni per Abitante 3 3
E.3 Inserimento dei privati convenzionati nel CUP Aziendale secondo la programmazione aziendale 2 2
F - RISPETTO DEI CONTENUTI E DELLE TEMPISTICHE DEI FLUSSI INFORMATIVI RICOMPRESI NEL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO
8 7,83 98%
F.1 Adempimenti Questionario LEA 2 2
F.2 Implementazione del FSE (DGR 1671/2012) 2 1,83
F.3 Dematerializzazione della ricetta cartacea (Decreto MEF del 2 novembre 2011) 1 1
F.4 Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari 1 1
F.5 Adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera (anziani e disabili) come da DGR 2961 e 2960 del 28 Dicembre 2012 e da comunicazione del Segretario del 7 Gennaio 2013 (prot. 6102 Cl E900).
1 1
F.6 Implementazione tempestiva del flusso informativo delle Cure Domiciliari secondo il tracciato della DGR 2372
1 1
TOT PUNTI COMPLESSIVI 75 67,83 90%
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
63
Punti di eccellenza
Il tasso di ospedalizzazione standardizzato (numero di ricoveri per 1.000 abitanti) ha
mantenuto il trend in diminuzione degli anni precedenti attestandosi al 117.5‰,
pertanto si mantiene più basso dello standard regionale del 140‰ previsto come
obiettivo del 2013.
La percentuale di ricoveri in Day Hospital medico con finalità diagnostica è pari a
25.10%, nettamente inferiore al valore soglia del 40%. Tale risultato è ottenuto
attraverso l’attenta valutazione delle tipologie di ricovero.
L’ottimizzazione del numero di prestazioni specialistiche per abitante, ha un valore pari
a 3,55 (valore soglia 4). Il risultato conferma pertanto l’impegno profuso dall’Ulss 4 per
gestire al meglio la domanda.
Gli screening oncologici presentano livelli di adesione nettamente superiori ai valori
soglia regionali.
Punti di miglioramento
Il contenimento dei tempi d’attesa richiesto dalla Regione Veneto è stato raggiunto per
il 42% e quindi non è stato soddisfatto integralmente l’obiettivo regionale.
L’azione più importante di carattere organizzativo è stata l’individuazione per ogni
reparto ospedaliero di una persona denominata “regista” con il compito specifico di farsi
carico delle richieste di prestazioni che, non trovando collocazione entro i tempi stabiliti,
sono posizionate, da parte del personale del CUP, all’atto della prenotazione, in
specifiche liste di appoggio. Questa soluzione ha consentito di avere una situazione
sempre aggiornata delle prestazioni che potevano risultare fuori standard, ma
soprattutto ha responsabilizzato maggiormente i Servizi e le Unità Operative nel
collaborare per trovare le modalità e gli spazi di erogazione.
Contemporaneamente è proseguita in diverse sedi ed occasioni la sensibilizzazione dei
medici di famiglia nell’ apposizione del quesito diagnostico in ricetta come elemento
essenziale nella valutazione dell’appropriatezza della tempistica della prestazione.
I risultati di tali azioni poste in essere nelle seconda metà dell’anno sono evidenti e nei
primi mesi del 2014 si registra un miglioramento dei tempi di erogazione delle
prestazioni garantite.
2 Indicatori di salute e di servizi
A livello nazionale la valutazione e comparazione dell’attività sanitaria è stata sviluppata
dal Laboratorio di Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore di Sant’Anna di
Pisa tramite il progetto “Network delle Regioni”, a cui la Regione Veneto ha aderito a
partire dal 2012.
L’obiettivo del progetto è fornire un quadro dell’andamento del sistema sanitario
regionale e delle aziende operanti nelle diverse Regioni attraverso il confronto di
indicatori condivisi. Le dimensioni di analisi riguardano:
1. valutazione dello stato di salute della popolazione,
2. capacità perseguimento degli obiettivi regionali,
3. valutazione socio-sanitaria,
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
64
4. valutazione esterna,
5. valutazione interna,
6. valutazione economico finanziaria ed efficienza operativa).
Il “Network delle Regioni” consente di valutare le performances sanitarie delle 10
regioni italiane aderenti e delle singole Ulss, nonché di effettuare il confronto tra le
diverse realtà.
Con modalità condivise sono calcolati circa 160 indicatori, raggruppati in indicatori
bersaglio di sintesi, rappresentati nella forma grafica del bersaglio, con 5 fasce di
valutazione: le fasce verdi indicano i punti di forza, le fasce rossa ed arancio evidenziano
le aree di miglioramento.
Dall’analisi dei dati provvisori 2013 emerge che il 54% degli indicatori bersaglio dell’Ulss
4 si collocano nella fascia ottima/buona, il 26% nella fascia intermedia e il 19% nella
scarsa/pessima.
Grafico 5.1 Bersaglio Ulss 4. Dati provvisori Anno 2013.
Performance ottima Performance buona Performance media Performance scarsa Performance molto
scarsa
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
65
Tabella 5.3 “Network delle Regioni”, indicatori Ulss 4 e Regione Veneto. Dati provvisori Anno 2013.
I dati 2013 non sono confrontabili con il 2012 in quanto sono stati inseriti nuovi
indicatori e sono state apportate alcune modifiche nella metodologia di calcolo degli
indicatori.
I dati relativi al 2013 evidenziano come punti di forza: lo screening oncologico, la
capacità di governo della domanda, l’efficienza pre-operatoria, la gestione della salute
mentale, la percentuale di dimissioni ospedaliere volontarie.
Le aree di miglioramento sono invece relative a: mortalità per patologie circolatorie e
controllo del dolore.
I dati sono utilizzati dall’Ulss 4 per avviare un processo interno di miglioramento
formalizzato attraverso il Piano della Performance 2014 e la contrattazione di budget.
Ulss 4 Veneto Ulss 4 Veneto
A - Stato di salute della popolazione
A1 Mortalità Infantile 1,50 2,67 A4 Mortalità per suicidi 5,60 6,20
A2 Mortalità per tumori 158,10 163,40 A6 Stili di vita 2,47 2,55
A3 Mortalità per patologie circolatorie
171,40 147,50 A7 Speranza di vita 3,36 3,38
B - Capacità perseguimento orientamenti regionali
B4 Controllo del dolore 0,99 2,88 B7 Copertura vaccinale 3,08 3,23
B5 Screening oncologici 5,00 4,26
C – Valutazione socio sanitaria
C1 Governo della domanda 4,57 4,10 C10 Percorso oncologico Osserva-zione
Osserva-zione
C2a Efficienza degenza ospedaliera (in fase di rivisitazione)
0,47 0,66 C11a Efficacia assistenziale delle patologie croniche
2,88 2,99
C3 Efficienza pre-operatoria 0,40 0,86 C13a Appropriatezza Risonanza. Magnetica muscolo-scheletrica negli anziani
2,14 0,96
C14 Appropriatezza medica 3,13 2,73 C15 Salute mentale 5,00 4,45
C4 Appropriatezza chirurgica 2,83 2,95 C16 Pronto soccorso 3,40 3,90
C5 Qualità clinica 3,10 3,04 C17 Volumi erogati ND ND
C7 Percorso materno infantile 2,57 2,74 C18 Appropriatezza chirurgia elettiva
3,98 3,56
C8a Integrazione ospedale-territorio
3,77 3,00 C19 Esiti -0,04 0,04
C9 Appropriatezza prescrittiva farmaceutica
3,61 3,19
D – Valutazione esterna
D9 % abbandoni dal pronto soccorso
1,63 2,68 D18 % dimissioni ospedaliere volontarie
0,26 0,61
F – Valutazione economico finanziaria ed efficienza operativa
F10 Spesa farmaceutica territoriale pro-capite
148,13 165,09 F17 Costo sanitario pro-capite 1.668,55 1.787,02
F12a Efficienza prescrittiva farmaceutica
2,66 2,53 F18 Costo medio assistenza ospedaliera
1,18 2,16
F15 Sicurezza sul lavoro 2,63 2,58 F19 Costo medio per prestazione diagnostica ponderato
0,70 1,29
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
66
3 Indicatori di efficienza e di costo per paziente
Analisi del costo per paziente (ACG)
ACG è un sistema di raggruppamento che stratifica gli assistiti in base alle malattie co-
presenti in ogni persona, mappandone così la distribuzione nel territorio e l’impatto
sull’utilizzo delle risorse sanitarie.
Utilizzando i dati provenienti dai flussi informativi aziendali (diagnosi, farmaci, costi),
misura lo stato di salute della popolazione raggruppando le diagnosi di malattia e l’uso di
farmaci in gruppi clinicamente coerenti, assegnando ciascun individuo a una singola
categoria, o gruppo ACG, che rappresenta una misura relativa del consumo atteso di
risorse sanitarie.
Metodologicamente il sistema ACG raggruppa i pazienti in 93 gruppi distinti
rappresentando il mix di patologie che la persona sperimenta nel suo percorso che si
snoda tra visite, luoghi di cura e diversi fornitori di servizi sanitari (medici di famiglia,
dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale, privato accreditato, altri convenzionati).
In ciascun gruppo, quindi, gli utenti presentano problemi simili per impatto assistenziale.
Grafico 5.2 Sistema ACG – Input e output.
Il sistema ACG, una volta identificati e mappati i gruppi di soggetti con bisogni
assistenziali più complessi, offre l’opportunità di inserire questi soggetti in programmi
professionali di gestione del caso - “case management” con l’integrazione di Medico di
Medicina Generale, infermiere territoriale e famiglia dell’assistito.
La capacità predittiva dell’analisi ha permesso di evidenziare nell’Ulss 4 n. 973 casi
complessi con una probabilità di ricovero a 12 mesi maggiore del 30% (384 ricoveri
attesi).
Per l’Ulss 4 l’analisi evidenzia interessanti informazioni soprattutto per quelle patologie
di minor gravità che, non richiedono il ricovero in ospedale o la certificazione di
esenzione o il ricorso al Pronto Soccorso, ma che comunque riguardano una quota
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
67
rilevante di popolazione e individuano in modo più preciso i problemi di salute associati
all’utilizzo dei farmaci.
Nelle diagnosi farmaco correlate, la prevalenza in Ulss 4 è superiore alla media delle
aziende sperimentatrici per l’ipertensione, per le malattie dell’apparato respiratorio e
per i fattori psicosociali o legati alla depressione; è inferiore per le malattie respiratorie
e per le malattie legate al metabolismo lipidico (es. diabete).
Analisi del costo per episodio di ricovero (CSO)
L’Ulss 4 ha aderito nel 2013 al N.I.San. - Network Italiano Sanitario per la condivisione
dei costi standard, degli indicatori e dei risultati – e adottato lo strumento del CSO,
Controllo Strategico Ospedaliero, grazie al quale è possibile confrontare il proprio livello
di efficacia/efficienza nell’utilizzo delle risorse umane e materiali con quello di altre
realtà del mondo sanitario italiano.
Il sistema CSO permette:
- il calcolo del costo dell’attività ospedaliera e l’analisi di benchmarking tramite il
confronto tra costi aziendali per i dimessi dagli ospedali dell’Ulss 4 ed i costi medi delle
aziende del N.I.San.;
- l’analisi degli interventi chirurgici in sala operatoria e per le prestazioni per ricoverati
fornite da unità diverse da quella di dimissione;
- l’elaborazione e l’analisi dell’organizzazione dei fattori produttivi.
Il 2013 è stato l’anno di avvio per la riflessione sui costi dell’attività ospedaliera.
Partendo dall’analisi del singolo episodio di ricovero si è ad esempio analizzato il costo
medio di una donna dimessa da Ostetricia e Ginecologia per capire se e quanto si
discosta dalla media N.I.San. nonché per individuare per quale raggruppamento
omogeneo di diagnosi i costi si discostano in modo significativo dal dato di confronto.
Tabella 5.4 Costo medio di una donna dimessa da Ostetricia-Ginecologia per tipologia di raggruppamento di diagnosi. Anno 2012. Ulss 4.
Nr. Dimessi Costo medio Ulss4
Costo medio Benchmarking
Var. % Bench/Ulss
Tutti i ricoveri 3.177 € 2.228,60 € 2.196,09 -1,46%
Tutti i ricoveri eccetto parto naturale
1.893 € 2.432,30 € 2.088,31 -16,47%
Tutti i ricoveri eccetto parti (naturale e cesareo)
1.432 € 2.008,12 € 1.828,39 -9,83%
Parti naturali 1.284 € 1.928,30 € 2.354,97 18,12%
Parti cesarei 461 € 3.750,10 € 2.895,71 -29,51%
Andando ad analizzare più nel dettaglio i 1.432 ricoveri (eccetto parti naturali e cesarei)
si può capire quale tipo di attività e quale fattore produttivo determina lo scostamento
del -9.83% rispetto al Benchmark N.I.San.
Nello specifico lo scostamento è determinato dagli “interventi chirurgici in sala
operatoria” che impiegano risorse superiori in Ulss 4 rispetto agli altri ospedali per
“Personale medico”, “Altre figure professionali” e “Farmaci”.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
68
Grafico 5.3 Analisi dimessi (esclusi parti) Ostetricia-Ginecologia. Anno 2012. Ulss 4.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
69
Riorientare i servizi sanitari Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari dovrebbero sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che
devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.
Creare ambienti fisici e sociali favorevoli alla salute La Promozione della salute si sforza di creare ambienti di vita e di lavoro sicuri, stimolanti e soddisfacenti; incoraggia nelle organizzazioni e nelle comunità il sostegno e la tutela reciproci.
Costruire politiche pubbliche per la salute La promozione della salute va oltre l’assistenza sanitaria; essa mette la salute nell’agenda di chi decide in tutti i settori ed a tutti i livelli, rendendolo responsabile della salute e consapevole delle conseguenze delle decisioni prese per la salute dei singoli e delle comunità.
Carta
di Ottawa
Rafforzare l’azione della comunità La promozione della salute agisce attraverso gli sforzi della comunità, informata e competente, nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie, per raggiungere un migliore livello di salute; migliora l’auto mutuo aiuto ed il supporto sociale.
Sviluppare le capacità personali La promozione della salute si preoccupa di fornire alle persone informazione ed educazione lungo tutta la vita, di migliorare di continuo le capacità per la vita quotidiana.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
70
Roberto Toffanin, Direttore Sanitario Che cosa significa per l’Ulss 4 “riorientare i servizi sanitari”?
Riorientare i Servizi Sanitari significa innanzitutto erogare le prestazioni efficaci, quelle cioè che migliorano
la salute dei cittadini e degli utenti: è necessario combattere invece le prestazioni inutili o perfino dannose
per la salute, indotte dal consumismo sanitario. Le prestazioni efficaci dobbiamo cercare di erogarle con
efficienza e con appropriatezza, fornendo la prestazione nel tempo giusto, alla persona giusta, con il costo
minimo.
Significa in secondo luogo sviluppare l’assistenza primaria, volgarmente chiamata “assistenza territoriale”,
che dà i maggiori vantaggi per i cittadini in termini di durata e di qualità della vita.
Quali sono le principali azioni attivate per porre l’attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto
nella sua interezza?
Il trasferimento nel nuovo ospedale ha rappresentato una profonda modifica organizzativa con il passaggio
di tutto il sistema sanitario locale ad un’organizzazione per “intensità di cure” ove il fulcro è rappresentato
dalla persona e dai suoi bisogni. Il passaggio, non certo facile nella sua immediata applicazione, ha
necessitato nel 2013 di un continuo monitoraggio e rivalutazione per meglio rispondere alle esigenze
dell’utenza in termini di efficienza ed efficacia. Si citano per l’innovazione organizzativa e dei servizi:
SOAP – E’ Struttura Operativa per l’Accettazione e la Programmazione clinico assistenziale di 22 posti
letto e ospita, in un arco temporale di 1-4 giorni, pazienti con diagnosi di entrata che necessita di
definizione. Il servizio individua l’appropriato percorso assistenziale per le singole patologie, sia ospedaliero
che territoriale
DID – Avviato a novembre 2013, il nuovo reparto di Degenza a Integrazione Didattica, con iniziali 8 posti
letto, è strutturato secondo un progetto unico in Veneto, in collaborazione con l'Università di Padova.
Caratteristica del reparto è di ospitare i pazienti che hanno superato la fase acuta, quindi con situazione
clinica stabilizzata, che necessitano ancora di assistenza infermieristica (igiene personale, mobilizzazione,
alimentazione, educazione alla salute, capacità di autocura) e non possono ancora essere dimessi. Sono in
essa impegnati anche studenti e tirocinanti del Corso di laurea in infermieristica. Il ricovero in DID deve
quindi facilitare il recupero funzionale ed il rientro a domicilio o l’inserimento in altri percorsi assistenziali
territoriali.
PMA - Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Ulss 4 è l’unico pubblico della provincia di
Vicenza; è competente a risolvere l’infertilità grazie al percorso della procreazione assistita. Il Centro offre
colloqui medici, visite, approfondimenti diagnostici, consulenze di esperti (quali urologo, endocrinologo e
psicologo), dopo i quali il ginecologo e il biologo discutono con la coppia le terapie più idonee ai fini
dell’ottenimento di una gravidanza.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Il 15 novembre 2013 è stato inaugurato il nuovo Ospedale Alto Vicentino, struttura innovativa, antisismica, tecnologicamente all’avanguardia, che garantisce il massimo livello assistenziale ai pazienti e i migliori strumenti diagnostici e terapeutici agli operatori. L’Ospedale dell’Alto Vicentino, dotato di 470 posti letto, è destinato all’acuzie, all’assistenza in emergenza e alle attività di ricovero programmato.
La piattaforma produttiva della degenza si basa sulla definizione di intensità/complessità di cura ed assistenza. L’Ospedale è dotato di: - 13 sale operatorie e 2 sale
cesareo - 8 sale endoscopiche
(endoscopia digestiva, isteroscopia, uroscopia, broncoscopia)
- 6 sale parto - 6 sale radiografiche tradizionali
(3 sale dirette, 1 morfo-
funzionale, 1 radiologica dentale, 1 densitometria ossea)
- area TAC (2 sale diagnostiche) - area Risonanza magnetica - area eco/doppler (2 sale) - area mammografica (1 sala
mammografica interventistica ed 1 sala ecografica)
- 1 sale di interventistica ecoguidata.
L’area Pediatrica è dotata di 6 incubatrici, 3 isole neonatali e 34 culle.
AREA MATERNO – INFANTILE
AREA CRITICA AREA CHIRURGICA
AREA MEDICA
Ospedale
Alto Vicentino
AREA SERVIZI DIAGNOSTICI
AREA RIEDUCAZIONE
FUNZIONALE
POLIAMBULATORI AREA SALUTE MENTALE
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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1 Ospedale
1. Area Critica
L’Area Critica comprende: - Pronto Soccorso e 118, Osservazione
Breve Intensiva (OBI)
- Terapie Intensive (Terapia Intensiva e
Rianimazione, Terapia Intensiva Post
Operatoria, Semintensiva internistica,
Unità di Cura Intensiva Coronarica, Stroke
Unit, Emodinamica)
Pronto Soccorso
L’accesso alle cure in Pronto Soccorso
avviene non sulla base dell’ordine di
arrivo dei cittadini ma della gravità delle
loro condizioni, stabilite tramite il metodo
di smistamento chiamato “Triage”. Tale
metodo ha introdotto l’utilizzo di specifici
“codici colore” ai quali corrisponde un differente livello di gravità.
Si nota in questi ultimi anni, una lieve ma progressiva diminuzione dei codici bianchi,
dovuta anche alle politiche aziendali di forte informazione e al sostegno richiesto alla
medicina di base.
Nel 2013 gli accessi avvenuti con ambulanza 118 sono stati 5.691, mentre con il ricorso
all’eliambulanza 53. Dei pazienti arrivati con ambulanza 315 hanno codice rosso, 2.215
codice giallo, 2.976 codice verde e 183 codice bianco3.
Tabella 5.5 Accessi al Pronto Soccorso anno 2011 e 2013 per codice triage d’ingresso. Ulss 4.
2012 2013 Var. % 2013/2012
Var. % 2013/2012
Triage Accessi % di cui
esitati in
ricovero
Nr. OBI
Accessi % di cui
esitati in
ricovero
N OBI Totale
Accessi
di cui
esitati in
ricovero
Non attivato
9.761 16% 1.457 657 10 0% 1 -99,90% -99,93%
Rosso 375 1% 280 35 426 1% 321 33 13,60% 14,64%
Giallo 4.938 8% 1.984 1.154 5.929 11% 2.175 918 20,07% 9,63%
Verde 16.010 27% 3.224 1.608 23.082 41% 4.234 1.455 44,17% 31,33%
Bianco 28.838 48% 1.185 596 26.173 47% 1.473 676 -9,24% 24,30%
Totale 59.922 100% 8.130 4.050 55.620 100% 8.204 3.082 -7,18% 0,91%
3 N. 2 pazienti risultano con codice non attivato.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Grafico 5.4 Distribuzione degli accessi al Pronto Soccorso per codice triage d’ingresso e ora, anno 2013. Ulss 4.
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Rosso
Giallo
Verde
Bianco
26173, 47%
23082, 42%
5929, 11%
426, 1%
Come illustrato nel grafico precedente, gli accessi si concentrano nella mattinata, verso
le ore 10.00, in particolar modo per i codici bianchi e verdi, cioè quelli con urgenza
bassa o nulla, ovvero con problematiche che dovrebbero essere gestite dal medico di
famiglia, ma che, in Pronto Soccorso, aggravano il carico di lavoro ed allungano le attese.
Grafico 5.5 Numero accessi al Pronto Soccorso per fascia oraria e percentuale codici triage per fascia oraria. Anno 2013. Ulss 4.
3 1 1 1 2 1 159
60
59
63
65
62
58
94
5
81
5
87
0
84
7
88
4
81
6
75
2
3.6
44
3.3
04
3.3
60
3.3
01
3.4
27
2.9
97
3.0
49
4.1
72
3.6
61
3.5
13
3.5
24
3.7
48
3.7
72
3.7
83
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
5.000
lun mar mer gio ven sab dom
Non attivato Rosso Giallo Verde Bianco
Accessi 2013 per triage d'ingresso e giorno della settimana
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Osservazioni Brevi Intensive (OBI)
Aggregata al Pronto Soccorso, l’Osservazione Breve Intensiva (OBI) è la struttura in cui
vengono fornite prestazioni diagnostiche e terapeutiche ai pazienti in un periodo di
tempo molto circoscritto (24 ore, mentre fino a 4 ore si parla di “Osservazione Breve”).
Attraverso l’OBI è quindi possibile avere l’accesso immediato agli esami diagnostici
necessari, senza tempi di attesa e con priorità su tutte le altre richieste.
L’Ospedale Alto Vicentino offre questo servizio con 10 posti letto.
Grafico 5.6 Osservazioni Brevi Intensive complessive fino ed oltre le 4 ore in percentuale. Anno 2013. Ulss 4.
Area delle Terapie Intensive
L’Area raggruppa più unità operative affini: la Rianimazione, l’Unità Coronarica, la Stroke
Unit, la Semi intensiva e la Terapia Intensiva post operatoria.
L’Area Intensiva è strutturata in aree assistenziali omogenee che contengono più specialità, è un’area
presidiata e centralizzata che cura le reali instabilità cliniche. Le unità operative sono raggruppate per
intensità di cure e integrate, condividono le risorse strutturali (posti letto/tecnologia), ma soprattutto le
risorse umane (assistenza infermieristica integrata).
Tabella 5.6 Ricoveri ordinari e Day Hospital – Area Critica. Anno 2013. Ulss 4.
Area Critica - Ricoveri ordinari Posti letto Pazienti dimessi
Rianimazione 12 110
Semintensiva internistica 6 260
Stroke Unit 6 98
Terapia Intensiva Post Operatoria (TIPO) 3 4
Unità di Cura Intensiva Coronarica (UCIC) 6 83
Totale 33 555
Durata Numero %
Fino a 4 ore 336 10,90%
Da 4 a 6 ore 263 8,53%
Da 6 a 8 ore 165 5,35%
Da 8 a 10 ore 131 4,25%
Da 10 a 12 ore 148 4,80%
Da 12 a 14 ore 200 6,49%
Da 14 a 16 ore 215 6,98%
Da 16 a 18 ore 279 9,05%
Da 18 a 20 ore 289 9,38%
Da 20 a 22 ore 300 9,73%
Da 22 a 24 ore 248 8,05%
Maggiore di 24 ore 510 16,55%
Totali 3.082 100,00%
Area Critica - Day Hospital Posti letto Accessi
Rianimazione 1 6
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Emodinamica Angiografia
L’angiografia rappresenta l’esame radiologico in grado di evidenziare i vasi sanguigni dei
diversi distretti corporei al fine di studiarne morfologia e decorso e svelarne eventuali
alterazioni; è praticabile utilizzando cateteri estremamente sottili che consentono di
raggiungere per via endovascolare il distretto da esaminare. Ogni esame angiografico
può essere condotto a scopi diagnostici o essere esteso a finalità terapeutiche
(angiografia Interventistica).
Tabella 5.7 Angiografia interventistica. Anno 2013. Ulss 4.
Tipologia Intervento Quantità
Angiocardiografia del cuore sinistro 269
Angioplastica percutanea coronarica transluminale (ptca) o aterectomia coronarica
208
Angiocardiografia combinata del cuore destro e sinistro 1
Angiocardiografia del cuore destro 1
Angioscopia percutanea 1
Totale complessivo 480
Servizio di Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare “CardioAction”
La riabilitazione e la prevenzione cardiologica favoriscono il recupero psicofisico ottimale
e riducono il rischio di recidive di malattia. La Cardiologia offre ai pazienti ricoverati per
malattia coronarica la possibilità di partecipare al programma “CardioAction”. Il
trattamento riabilitativo consiste nell’insieme delle attività clinico-strumentali e fisico-
psicologiche volte a garantire la ripresa della normale vita attiva nelle migliori condizioni
possibili, compatibilmente con la situazione clinica in atto.
Il percorso prevede tre momenti riabilitativi che rispettano il principio della gradualità e
delle condizioni fisiche del paziente, con una prima fase in ambiente ospedaliero
(convalescenza e iniziale riabilitazione con ricovero ordinario), la seconda fase di
riabilitazione ambulatoriale, e la terza di prevenzione e mantenimento che si protrae a
tempo indeterminato in palestre ed impianti sportivi del territorio.
Il progetto è supportato e condotto con il coinvolgimento dell’Associazione “Amici del
Cuore Alto Vicentino Onlus” e mira a dimostrare come sia di grande aiuto il supporto in
ambito familiare e le testimonianze di coloro che hanno già affrontato un percorso
simile, per incentivare il paziente nelle fasi di ripresa dopo le dimissioni dall’ospedale
(per ulteriori informazioni sull’Associazione ed il suo operato vedasi pg. 137).
Stroke Unit
Tra le malattie cardiovascolari l’ictus in Italia è la seconda causa di morte (10-12% di tutti
i decessi) e prima causa di invalidità e di disabilità nell’adulto. In Veneto vi è un’incidenza
di 225-250 casi per 100.000 abitanti, con circa 10.000 nuovi casi di ictus all’anno; in
considerazione del bacino d’utenza dell’Ulss 4 tale statistica si può tradurre in circa 450-
500 episodi all’anno.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
76
Dal 2010 l'Ulss 4 ha avviato il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la
gestione dell’ictus, che coinvolge un team multidisciplinare composto da medici di
famiglia, medici di continuità assistenziale, Pronto Soccorso, Suem 118, Anestesia e
Rianimazione, Neurologia, Riabilitazione e Recupero Funzionale, nonché personale
infermieristico, logopedisti, fisioterapisti e psicologi.
Tabella 5.8 Numero interventi gestione ICTUS per strutture della Rete. Anni 2011- 2013. Fonte: Regione
veneto
Presidio ospedaliero 2011 2012 2013
Bassano I° livello 13 8 6
Ospedale Alto Vicentino I° livello 11 13 16
Arzignano I° livello 10 16 14
Vicenza II° livello 30 55 67
Reti Cliniche4
Rete trasfusionale Il Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale (DIMT) ha lo scopo di condividere attività di produzione, diagnostica e clinica-assistenziale per raccolta, lavorazione e qualificazione del sangue; omogeneizzare e standardizzare procedure; addivenire ad una condivisa gestione ed amministrazione delle risorse.
Rete Infarto Miocardico Acuto La rete interviene nel caso di occlusione improvvisa di un ramo di una arteria coronarica. Per l’Alto Vicentino punto di riferimento è l’Ospedale di Bassano ed in seconda istanza Vicenza. Le ambulanze del 118 sono dotate di idonei trasmittenti per cui è possibile registrare l’elettrocardiogramma a domicilio del paziente e trasmetterlo al Cardiologo che, in accordo col collega del 118, decide per i casi ad alto rischio il trasporto ed il trattamento nella sede più idonea. Analoga strategia viene attuata per i cittadini che accedono direttamente al Pronto Soccorso.
2. Area Chirurgica
L’Area Chirurgica comprende: Chirurgia
Programmata, Urologia Programmata,
Traumatologia, Protesica, Urgenze
Polispecialistiche (Chirurgia, Urologia,
Ortopedia), Day Surgery polispecialistico
(degenze), Week Surgery degenze:
Oculistica, Otorinolaringoiatria
(testacollo); Week Surgery degenze:
Chirurgia, Ortopedia, Urologia; Polo
Endoscopico: Endoscopia chirurgia, laser
(urologia); Gruppo Operatorio.
4 Le reti cliniche sono modelli adattabili a diversi contesti ed in grado di integrarsi con le reti aziendali già esistenti nelle Aziende
Sanitarie, Università, IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici e privati ed altre istituzioni. In generale le reti fanno capo a strutture regionali collocate nelle Direzioni Regionali di riferimento.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
77
Tabella 5.9 Ricoveri ordinari e Day Hospital in Area Chirurgica. Anno 2013. Ulss 4.
Ricoveri Ordinari Posti letto Pazienti dimessi
Chirurgia/Ortopedia urgenza 16 664
Ortopedia protesica 16 604
Urologia programmata 10 688
Week surgery chirurgia 15 1.302
Chirurgia programmata 28 1.089
Oculistica/Otorino 18 1.215
Totale 103 5.562
Day Hospital Posti letto Accessi
Chirurgia 5 352
Oculistica 3 1037
ORL 3 11
Ortopedia 4 955
Urologia 3 135
Totale 18 2.490
Attività sale operatorie
Il 2013 ha visto aumentare sensibilmente il numero degli interventi: dopo la fase di
assestamento del nuovo ospedale, vi è stato un incremento dell’attività chirurgica sia in
regime ambulatoriale e di day surgery che in regime di ricovero ordinario.
Va precisato che il numero operati ed il numero interventi non è coincidente, poiché lo
stesso paziente può aver subito, anche in un’unica seduta, più interventi.
Tabella 5.10 Interventi chirurgici e operati per specialità Ulss 4, anno 2013
In ottemperanza alle indicazioni regionali5 alcune prestazioni erogate in regime di Day
Surgery/Day hospital sono state ricondotte a regime ambulatoriale (quali ernie, tunnel
carpale, stripping vene, ecc.) e ciò comporta un aumento dell’attività ambulatoriale che
nel 2013 è incrementata passando da 4.981 a 6.340 episodi.
5 DGRV 2468/2006 e 3734/2007
Interventi chirurgici per specialità
Numero operati per specialità
2012 2013 2012 2013
Chirurgia generale 3.072 3.693 2.474 2.788
Oculistica 4.121 5.613 2427 3.286
Ortopedia e traumatologia 3.720 4.140 2.700 3.113
Ostetricia e ginecologia 4.717 4.474 2.471 2.457
Otorinolaringoiatria 916 1.071 603 682
Terapia intensiva 243 395 243 395
Urologia 2.673 2.828 1.053 1.083
Totale 19.462 22.214 11.971 13.804
Polo endoscopico Urologia 2.391 2.856 1.517 1.769
Emodinamica Elettrofisiologia 2.310 2.861 727 871
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Tabella 5.11 Interventi chirurgici per tipologia di erogazione. Anno 2012-2013. Ulss 4.
Interventi chirurgici per tipologia erogazione (Escluso polo endoscopico,
Emodinamica/ Elettrofisiologia)
Ambulatoriale Day Surgery Ricovero
interventi 2012 2013 2012 2013 2012 2013
Chirurgia generale 401 395 278 379 2.393 2.919
Oculistica 3.495 4.683 290 519 336 411
Ortopedia e traumatologia 224 297 877 1.304 2.619 2.539
Ostetricia e ginecologia 623 568 2.203 1.813 1.891 2.093
Otorinolaringoiatria 1 57 6 858 1.065
Terapia intensiva 236 392 1 2 6 1
Urologia 1 5 450 284 2.222 2.539
Totale 4.981 6.340 4.156 4.307 10.325 11.567
Senologia e il Centro Donna
Il Centro Donna è una struttura ambulatoriale nell’ambito della Senologia: nasce per
armonizzare le forze che nell’Ulss 4 sono dedicate alla lotta ai tumori femminili, in
particolare al tumore al seno. Nel Centro le donne vengono seguite fin dall’inizio della
malattia e accompagnate nel percorso terapeutico da un gruppo multidisciplinare di
specialisti (chirurgo, senologo, radiologo, anatomopatologo, oncologo, personale
infermieristico e da altri specialisti coinvolti in base alle necessità del singolo caso, quali
radioterapista, chirurgo plastico, fisiatra e psicologo) che discutono i casi clinici e
concordano l’iter terapeutico più idoneo per ogni paziente.
Qualora sia necessario un intervento chirurgico, le pazienti eseguono gli accertamenti
preoperatori, sono accompagnate al ricovero per l’intervento e successivamente per le
medicazioni postoperatorie e l’iter che segue l’intervento.
3. Area Medica
L’Area Medica include: Medicina,
Neurologia, Cardiologia; Oncologia (Day
Hospital); Malattie Infettive (Day Hospital);
Geriatria, Nefrologia e Dialisi, Struttura
Operativa per l’Accettazione e la
Pianificazione clinico assistenziale (SOAP).
L’area medica, condivisa con la Neurologia
e la Cardiologia, non presenta una
suddivisione rigida delle aree di
competenza ma si adatta con flessibilità alle esigenze dei pazienti. L’attività di ricovero
riguarda la diagnosi e la cura delle malattie acute di competenza della Medicina Interna,
per le quali si prevedono degenze medie intorno ai 10 giorni. Le attività svolte da
Oncologia e Malattie Infettive sono erogate in regime ambulatoriale.
Il Day Service, che afferisce a Medicina, è una modalità innovativa di assistenza
finalizzata alla gestione di casi clinici la cui soluzione richiede l’erogazione di indagini
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plurime e multidisciplinari che non necessitano di monitoraggio continuo in una
struttura ospedaliera.
La SOAP (Struttura Operativa di Accettazione e Pianificazione), è un articolazione della
Medicina nella quale vengono ricoverati pazienti con degenza presumibile inferiore ai 4
giorni o con diagnosi incerta fra pertinenza internistica e pertinenza chirurgica. In
quest’area vengono di norma ricoverati di notte tutti i pazienti internistici.
Tabella 5.12 Ricoveri ordinari e Day Hospital in Area Medica. Anno 2013. Ulss 4.
Ricoveri ordinari Posti letto Pazienti dimessi
Geriatria 27 663
Cardiologia, Medicina, Neurologia 98 3.263
Osservazioni Brevi Intensive SOAP 22 987
Totale 147 4.913
Day Hospital Posti letto Accessi
Cardiologia 1 1.267
Geriatria
L’assistenza alla persona ricoverata in Geriatria si avvale di percorsi che comprendono la
valutazione, la diagnosi, la cura, la terapia, la riabilitazione-riattivazione, il
mantenimento o inserimento nel circuito della continuità assistenziale sul territorio.
Le figure che vi operano sono professionalmente vincolate all’obiettivo comune e
condiviso di essere efficaci ed efficienti con questo particolare target di pazienti.
Malattie Infettive
È centro specialistico per diagnosi, terapia e assistenza a pazienti affetti da patologie
sostenute da infezioni batteriche, virali, micotiche e parassitarie, sia autoctone che
tropicali e si occupa del trattamento dell’infezioni da HIV e delle patologie correlate6.
Vengono accolti pazienti anche di altre Unità Operative per il proseguimento di cure e
terapie dopo consulenza infettivologica.
E’ centro riconosciuto dalla Regione Veneto per la prescrizione di farmaci Antiretrovirali
(infezioni HIV/AIDS) e farmaci per la cura delle Epatiti Virali (B e C).
L’attività è diurna e ambulatoriale; la presa in carico globale dei bisogni della persona
assicura ai pazienti continuità di assistenza tra ospedale e domicilio e piani di cura
personalizzati.
Con modalità di Day Service (degenza diurna) vengono assistiti pazienti più complessi
che richiedono prestazioni multidisciplinari di tipo diagnostico e terapeutico.
6 Esecuzione TEST HIV con counseling secondo la normativa vigente del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) Legge 135/90.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Oncologia
Le attività vengono svolte con diverse modalità, sia
ambulatorialmente sia in day service, avvalendosi di percorsi
condivisi e multidisciplinari con la Chirurgia, la Senologia ed il
Centro Donna.
Nel corso del 2013 sono state effettuate 3.273 prestazioni di
chemioterapia su 443 pazienti. Complessivamente nella
specialità di oncologia tra visite, chemioterapia e altre
prestazioni i pazienti sono stati 3.533, di cui 864 nuovi pazienti.
Da agosto 2009 è attivo l’ambulatorio del Nucleo Cure Palliative
(NCP) per la gestione ed il supporto dei malati oncologici con la
presa in carico precoce degli stessi (vedi pg. 99). Nel 2013 è apparso sul Giornale di Vicenza l’articolo “Tumori,
servono i dati; pre-allerta gassificatore”, è stata citata una
petizione (non ancora pervenuta all’Ulss 4), nella quale viene richiesto:
� che l’Ulss 4 sia inclusa nel Registro Tumori del Veneto;
� che sia resa pubblica la documentazione relativa alle richieste di inserimento nel
Registro Tumori delle precedenti Direzioni;
� che il servizio epidemiologico pubblichi i dati in merito all’incidenza del tumori negli
ultimi anni.
In merito ai primi due punti si ritiene che l’estensione del Registro Tumori del Veneto,
che attualmente copre circa il 50% della popolazione regionale, è sicuramente
raccomandabile e auspicabile; l’Ulss 4 ha infatti presentato formale richiesta di adesione
a tale Registro già nel 1996 (con nota del 13/08/1996, Prot. 30832/70.01.82), richiesta
formulata dopo numerosi incontri preliminari intercorsi tra funzionari del Registro
Tumori e dell’Ulss 4 per la valutazione della fattibilità del progetto. Il progetto non è poi
stato realizzato, crediamo a causa di problemi organizzativi ed a seguito di valutazioni
costi-benefici del Registro Tumori.
Per quanto riguarda l’incidenza dei tumori negli ultimi anni sono disponibili i dati per le
Ulss che fanno parte del Registro Tumori: solo una organizzazione molto complessa,
studiata a questo scopo, può infatti mettere insieme i dati relativi ai ricoveri ospedalieri
ed ai referti anatomo patologici di un rilevante numero di pazienti, studiandone le
correlazioni con i determinanti ambientali e comportamentali, anche tenendo conto
della grande mobilità dei pazienti affetti da neoplasia.
Si precisa che l’Ulss 4 pubblica periodicamente analisi epidemiologiche le quali,
partendo dai dati locali di mortalità, sviluppano una costante sorveglianza dello stato di
salute della popolazione (per approfondimenti pg. 5).
«… l’ULSS 4 intende attuare la completa
presa in carico dei problemi del paziente e
della sua famiglia sviluppando un
programma di gestione complessiva del
malato oncologico attraverso il quale
garantire il miglior percorso di diagnosi e
cura, sviluppare un modello organizzativo
completo, capace di dare risposte in termini
di prestazioni sanitarie efficaci per gli utenti
... Allo scopo di realizzare tali condizioni
promuove una forte integrazione tra i servizi
pubblici, le agenzie private e le
organizzazione del volontariato.»
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Neurologia
L’assistenza per acuti si identifica in particolare nel trattamento di encefaliti, neoplasie
cerebrali (gestione integrata con l’Oncologia), poliradicolonevriti, traumi cranici,
patologia demielinizzante acuta, miastenia, malattie del motoneurone.
È presente un area dedicata a vasculopatie acute, la Stroke Unit, con 6 posti letto di
terapia semintensiva e monitoraggio dei parametri vitali, ed una dedicata alla gestione
della trombolisi con terapia specifica per l’ictus ischemico praticata in pazienti
selezionati da criteri di inclusione/esclusione.
Particolare attenzione si pone al trattamento dell’Ictus cerebrale - l’U.O. è centro di I°
Livello (Stroke) nella Rete Regionale per la gestione dell’Infarto miocardico acuto (per
approfondimenti si rimanda al box a pagina 76)
L’assistenza per patologie croniche assicura visite neurologiche di I livello e vari
ambulatori di II livello; di Epilettologia, di Patologie del Sistema Nervoso periferico, per
patologie demielinizzanti, per parkinsonismi.
Nel 2013 sono state erogate 5.483 prime visite e 1.067 visite di controllo e follow up.
Tabella 5.13 Prestazioni di neurofisiopatologia – anno 2013.
Prestazioni Numero
Eco(color)dopplergrafia dei tronchi sovraaortici. Incluso: carotidi, vertebrali, tronco anonimo e succlavia.
998
Elettroencefalogramma. Escluso: EEG con polisonnogramma 1.037
Elettromiografia di Muscoli Speciali [Laringei, perineali]. Escluso: Elettromiografia dello sfintere uretrale, Elettromiografia dell' occhio
8
Elettromiografia Semplice [EMG]. Analisi qualitativa o quantitativa per muscolo.
136
Potenziali evocati acustici 120
Potenziali evocati motori. Arto superiore o inferiore Incluso: EEG 158
Potenziali evocati somato-sensoriali. Per nervo o dermatomero Incluso: EEG 284
Potenziali evocati uditivi. Per ricerca di soglia 32
Potenziali evocati visivi (VEP). Potenziali evocati da pattern o da flash o da pattern ad emicampi
28
La Neurologia inoltre si occupa del Centro per il decadimento cognitivo (Ospedale-
Territorio); La Regione7 nel 2007 ha fornito indicazioni per la gestione delle demenze e
dei casi di Alzheimer; con una recente nota ha restituito alcuni dati relativi alla provincia
di Vicenza:
- nel 2010 l’Ulss 4 ha effettuato 1.399 valutazioni neuropsicologiche nell’ambito
dell’attività correlata alle demenze e al Centro per il decadimento cognitivo;
- i casi incidenti di demenza per la provincia di Vicenza sono nel 2010 pari a 1306
con un tasso di demenza del 50%.
Per approfondimenti vedasi pg. 114.
7 DGRV 3542/07.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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4. Area Materno Infantile
L’Area Materno Infantile comprende:
Ostetricia e Ginecologia, Pediatria,
Sezione neonatale e Nido, Terapia
Intensiva Neonatale (TIN) e patologia
neonatale; Area Parto, Pronto Soccorso
Ostetrico, Procreazione Medica Assistita e
Diagnosi Prenatale, Pronto soccorso
pediatrico e Osservazione Breve Intensiva
pediatrica; Day Hospital pediatrico;
Osservazione Breve Intensiva ostetrico-
ginecologica; Day Surgery ginecologico.
Tabella 5.14 Ricoveri ordinari e Day Hospital in Area Materno Infantile. Anno 2013. Ulss 4.
Ricoveri ordinari Posti letto Pazienti dimessi
Ostetricia 28 1.761
Sezione neonatale 16 1.616
Terapia intensiva neonatale 6 83
Pediatria 10 607
Ginecologia 12 1.074
Totale 72 5.141
Day Hospital Posti letto Accessi
Ginecologia 8 934
Pediatria 1 494
Totale 9 1.428
Le nascite
Nell’anno 2013 sono nati 1.723 bambini nel reparto di Ostetricia dell’Ulss 4. Di questi è
italiano il 73%; le donne di cittadinanza straniera sono provenienti, nell’ordine, da
Marocco, Romania, Bangladesh, quindi Moldavia, ex Jugoslavia (Serbia e Montenegro),
Bosnia-Erzegovina, Ghana e infine, ciascuna con l’1%, Cina e Albania.
Nel 2013 l’Ulss 4 ha accolto 1.693 partorienti; il 14% provengono da altre Ulss: il 7,1%
dall’Ulss 6 Vicenza, il 3% dall’Ulss 3 Bassano e il 2,7% dall’Ulss 5 Ovest Vicentino.
Tabella 5.15 Numero di parti cesarei e naturali avvenuti nell’Ulss 4 da residenti e non residenti. Anni 2008-2013.
Parti 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Parti cesarei 642 671 570 527 482 479
Parti vaginali 1.596 1.475 1.473 1.385 1.320 1244
Totale 2.238 2.146 2.043 1.912 1.802 1.723
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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L’Ulss 4 offre la possibilità alle partorienti di ricorrere alla partoanalgesia, senza costi e
h24, ovvero alla somministrazione di farmaci anestetici locali e analgesici, che riducono il
dolore delle contrazioni e del parto, attraverso l’introduzione di un piccolo catetere in
un punto preciso della colonna vertebrale, nello spazio peridurale.
Nel 2013 sono state effettuate 419 analgesie epidurali, praticate per il 32% delle madri.
Centro pubblico di Procreazione Medicalmente Assistita
Attivo dal 2002, grazie all’impegno di un’equipe altamente specializzata, dedica la sua
competenza per risolvere l’infertilità con il percorso della Procreazione Medico Assistita
(PMA). Il Centro offre colloqui medici, visite, approfondimenti diagnostici, consulenze di
esperti (quali urologo, endocrinologo e psicologo), dopo i quali il ginecologo e il biologo
discutono con la coppia le terapie più idonee ai fini dell’ottenimento di una gravidanza.
L’Ulss 4 offre la possibilità di eseguire tecniche di fecondazione di primo livello
(inseminazione intrauterina) e di secondo livello (fecondazione in vitro), adottando le
seguenti Tecniche di Procreazione medico assistita:
• inseminazione Intrauterina (IUI);
• fertilizzazione in vitro e trasferimento embrionale (FIVET);
• iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI);
• prelievo chirurgico degli spermatozoi (TESE);
• crioconservazione dei gameti femminili e embrioni (criocongelamento di ovociti ed
embrioni con la tecnica di vitrificazione ai sensi della L. 19/02/2004 n. 40 e sentenza
della Corte Costituzionale n. 151 del 08/05/2009).
Tabella 5.16 Dati FIVET. Anni 2012-2013. Ulss 4.
2012 2013
Fecondazioni in Vitro eseguite 166 211
Inseminazioni Intrauterine 151 223
Esami del liquido seminale 512 577
Bambini nati 28 45
Attività pediatrica
Nell’area pediatrica la durata del ricovero viene limitata al tempo necessario per
l’espletamento dell’iter diagnostico e terapeutico assicurando standard di qualità come
previsto dalla Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale (1988).
Ai bambini con patologie infettive sono riservate stanze di degenza con zona filtro, dove
è previsto l’osservazione di regole di asepsi e limitazioni al flusso di visitatori.
Ambulatorio protetto e Day Hospital si rivolgono a pazienti con patologie oncologiche o
croniche (medicazioni, controlli ematici, trasfusioni, prosecuzione chemioterapie); vi
accedono inoltre tutti i bambini sottoposti a prestazioni che richiedono un periodo di
osservazione, valutazione medica e infermieristica di almeno 3 ore nonché l’utilizzo di
farmaci la cui somministrazione necessita di tempi, modalità e controlli di particolare
durata.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Tabella 5.17 Ricoveri Pediatria. Anno 2013. Ulss 4.
Tipologia ricovero Numero
ricovero diurno 577
di cui “ortopedici” 8.7%
di cui “chirurgici” 4.3%
ricovero ordinario 154
Le attività ambulatoriali risultano diversificate; sono infatti presenti con le relative
specifiche cliniche ambulatori di: allergologia, neurologia, cardiologia, infettivologia,
endocrinologia, ambulatorio di diabetologia, ecografie anche, ambulatorio di
nefrourologia, ambulatori di gastroenterologia, ambulatori multidisciplinari
(neuropsichiatra infantile, fisiatra, pediatra), eco cerebrali follow up prematuro,
ambulatori neonato sano e allattamento.
Neonatologia
Sezione neonatale (percorso di bassa intensità di cure con assistenza al neonato fisiologico)
Il piccolo appena nato è posto immediatamente sul grembo materno facilitando così il
contatto pelle-pelle che permetterà l’instaurarsi di un forte legame emotivo tra mamma
e bambino e di avviare l’allattamento al seno nelle migliori condizioni possibili. Trascorse
circa due ore dal parto i bambini sono accolti alla Sezione Neonatale dove vengono
espletate le cure di routine (bagnetto ed igiene del neonato-profilassi con vit K e
profilassi oculare; rilevazione dei dati antropomorfi: peso lunghezza e circonferenza
cranica...).
Tabella 5.18 Ricoveri sezione Neonatale. Anno 2013
Dal 2011, con l'adesione al progetto OMS-UNICEF “Ospedale Amico del bambino” a
sostegno dell'allattamento al seno, l’Ulss 4 ha riportato il rapporto madre-bambino al
centro dell'attenzione degli operatori ospedalieri e di tutta la comunità. Sono stati
organizzati per tutto il personale corsi di accompagnamento alla nascita e ci si è
focalizzati nella gestione di mamma e neonato durante travaglio, parto e puerperio.
Terapia Intensiva Neonatale (TIN) (percorso alta intensità di cure)
Accoglie i neonati a termine e pretermine che richiedono una stretta sorveglianza clinica
ed interventi sanitari, anche complessi ed intensivi.
Vi accedono anche i neonati provenienti da punti nascita di altri ospedali.
Le sale di degenza sono attrezzate con termoculle, isole neonatali e lettini termici; ogni
postazione è dotata di apparecchiature elettromedicali per garantire l’adeguata
assistenza e monitoraggio (supporto ventilatorio meccanico in diverse modalità;
monitoraggio pressorio invasivo e ipotermia).
Tipologia ricovero Numero
Ricoveri sezione neonatale 1.843
Day Hospital (pazienti oncologici, esami in sedazione, EGDS…) 51
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Tabella 5.19 Ricoveri Terapia Intensiva Neonatale, anno 2013.
Numero
Ricoveri Terapia Intensiva Neonatale 169 di cui pretermine < 35 settimane gestazionali (s.g.) 62 (con < 32 s.g. = 20)
di cui neonati < 1.500 gr 22 (di cui < 1.000 gr = 7)
di cui ventilati (ventilazione non invasiva) 61
di cui ventilati (ventilazione invasiva) 13
di cui alti flussi 22
di cui trattati con surfattante 17
di cui pazienti trattati con ipotermia 2
Giorni totali di ventilazione non invasive e alti flussi 281
Giorni di ventilazione invasiva 52
Pronto soccorso e Osservazione Breve Intensiva pediatrica
La dinamica dell’accesso al Pronto Soccorso Pediatrico prevede che il bambino sia
inviato direttamente in Pediatria, evitando così di doversi affiancare nell’attesa o
nell’accoglienza agli adulti, ma recandosi in un ambiente a lui più adatto con l’offerta
dell’assistenza pediatrica immediata.
Gli accessi effettuati come Pronto Soccorso Pediatrico sono stati 4.496 ed è avvenuto nel
39% dei casi per piccoli di età inferiore all’anno.
Grafico 5.7 Visite di Pronto SoccorsoPediatrico per fascia di età e per codice triage – anno 2013.
I dati in merito ai codici di triage attribuiti evidenziano che la quantità di codici rossi è
esigua, così come i codici gialli, si rileva invece un elevato numero di codici verdi e
bianchi.
Il 5% degli accessi di pronto soccorso pediatrico sono esitati in ricovero; di questi il 39%
è riferito a bambini di età inferiore all’anno ed il 33% per età dai 6/13 anni.
Grafico 5.8 Pronto Soccorso pediatrico esito ricovero. Anno 2013. Ulss 4.
Rosso0%
Giallo2%
Verde23%
Bianco75%
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Come per gli adulti anche per i piccoli pazienti è previsto il ricorso Osservazioni Brevi
Intensive al fine di garantire:
• migliore assistenza per il bambino in tempi più accettabili e soddisfazione del
paziente e della famiglia;
• una diminuzione di errori diagnostici e una migliore valutazione degli effetti di
terapie;
• una migliore valutazione dell’evoluzione del quadro clinico e maggiore sicurezza
nella dimissione dal Pronto Soccorso o migliore accuratezza nel ricovero.
Le osservazioni brevi intensive pediatriche nel 2013 sono state 685; il 45% di esse ha
richiesto un’osservazione dalle 12 alle 24 ore.
Tabella 5.20 Osservazione Breve Intensiva pediatrica percentuali per fascia oraria di osservazione.
Osservazioni Brevi Intensive pediatriche Numero Accessi %
Fino a 4 ore 95 14%
Da 4 a 6 ore 82 12%
Da 6 a 12 ore 148 22%
Da 12 a 24 ore 309 45%
Maggiore di 24 ore 51 7%
Totale 685 100%
Tabella 5.21 Osservazione Breve Intensiva Pediatrica: percentuali per fascia oraria d’entrata
fascia oraria d’entrata %
H 24-8 11%
H 8-20 70%
H 20-24 20%
5. Area dei Servizi Diagnostici
L’area dei Servizi Diagnostici comprende:
- Laboratorio Analisi
- Servizio Immuno-Trasfusionale
- Radiologia
- Anatomia Patologica
Laboratorio Analisi
Il Laboratorio Analisi esegue indagini
ematochimiche, microbiologiche e
molecolari fondamentali per diagnosticare malattie sistemiche e d’organo, verificare
l’andamento delle patologie, monitorare l’efficacia di terapie con farmaci di uso critico,
valutare lo stato immunitario, controllare il decorso della gravidanza, verificare l’abuso
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
87
di droghe, evitare il rischio di trasmissione di malattie infettive, prevenire incidenti
conseguenti ad attività sportive o sanitarie o professionali.
Le prestazioni erogate per utenti esterni, svolte in regime ambulatoriale, sono accessibili
a cittadini assistiti dal Sistema Sanitario Nazionale e a pazienti paganti in proprio.
I punti prelievo
Le attività di accettazione e prelievo vengono svolte nei Centri Prelievo dislocati sul
territorio dal Lunedì al Venerdì (Thiene, Schio, Arsiero, Breganze, Malo, Marano,
Pedemonte, Piovene Rocchette, Valli del Pasubio, Zugliano).
Nel 2013 il Laboratorio Analisi ha attivato l’apertura del punto prelievi dell’Ospedale
anche al Sabato (a partire dal 18 Maggio 2013) e alla Domenica (attivato da domenica 15
settembre 2013) e la possibilità di integrare l’accesso diretto ai prelievi per utenti esterni
con un servizio di prenotazione telefonica e/o e-mail.
Tabella 5.22 Numero prelievi di Laboratorio per tipologia. Anno 2013. Ulss 4.
Descrizione Tariffario Numero prestazioni
Prelievo di sangue capillare 250
Prelievo di sangue arterioso 453
Prelievo di sangue venoso 185.894
Totale 186.597
Tabella 5.23 Numero prestazioni di Laboratorio per tipologia erogazione. Anno 2013. Ulss 4.
Tipologia erogazione 2013
Prestazioni per esterni (incluse le richieste del pronto soccorso al laboratorio)
1.588.398
Prestazioni per interni 1.018.043
Totale 2.606.441
Il Servizio Immunotrasfusionale
Il Servizio Immunotrasfusionale garantisce il fabbisogno di sangue, plasma e piastrine ai
cittadini residenti nell’Ulss 4 e contribuisce a soddisfare anche la domanda di altre
strutture sanitarie, tramite la cessione di significative quantità di sangue. Il Servizio fa
parte del Dipartimento interaziendale di Medicina Trasfusionale (DIMT), cui afferiscono
le quattro Ulss della provincia di Vicenza.
Si occupa inoltre di donazione di midollo osseo ed ora anche della raccolta sangue da
cordone ombelicale.
Donazioni di sangue e plasma
Un’attenta politica di programmazione da parte del Servizio Trasfusionale si è sviluppata
creando una proficua collaborazione con le Associazioni dei Donatori che svolgono la
loro azione di Volontariato nel territorio dell’Ulss 4. L’attività soddisfa le esigenze dei
pazienti ricoverati nei reparti di degenza con copertura h24 per l’urgenza ed emergenza.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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E’ altresì gestito un ambulatorio per pazienti che devono sottoporsi ad interventi
chirurgici per i quali sia prevedibile la necessità di supporto trasfusionale (programmi
auto trasfusionali).
Nell'anno 2013 l’Ulss 4 ha raccolto 12.058 sacche di sangue intero, 2.886 sacche di
plasma da aferesi e 235 sacche di plasma piastrino aferesi.
Grafico 5.9 Numero donazioni di sangue e plasma nell’Ulss 4. Anni 2010-2013.
Nel 2013 sono state utilizzate 5.654 sacche di sangue, destinate principalmente ai servizi
dell’Ulss 4.
Tabella 5.24 Quantità di sacche utilizzate per Unità Operativa richiedente. Anno 2013. Ulss 4.
Unità richiedente Numero sacche
Area Emergenza e Intensiva 1.632
Area Chirurgica (incluso Day Surgey, Week Surgey) 1.600
Area Medica 1.121
Esterni Day Service 852
Area Materno Infantile 188
Assistenza domiciliare integrata Ulss 4 123
Case di Riposo, RSA UPA ecc.. 103
RRF, Psichiatria, altro… 32
Altre Ulss 3
Donazioni di cordone ombelicale
Le donne che partoriscono nell’Ospedale Alto Vicentino possono donare
volontariamente sangue placentare del cordone ombelicale, grazie alla collaborazione
con la Banca Cordonale di Verona.
Solo una piccola quota di tutte le sacche raccolte sono idonee al congelamento, in
quanto i criteri per la selezione sono restrittivi, a tutela del ricevente. I motivi che
portano le unità a non essere idonee al congelamento sono principalmente legati alla
quantità di cellule staminali presenti nella sacca, che devono essere in numero adeguato
per garantire un buon esito dell’eventuale trapianto. Pertanto è importante che più
mamme donino al fine di avere più probabilità di raccogliere unità valide.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Tabella 5.25 Attività di donazione cordone ombelicale. Dal 23.07.13 al 30.06.14. Ulss 4.
Tipologia attività raccolta Numero
Madri valutate per l’ idoneità nei centro trasfusionale 188
Madri arruolate 135
Madri non arruolate per motivi anamnestici 53
Parti avvenuti nel periodo di riferimento 124
Unità di sangue cordonale raccolte 70
Radiologia
La Radiologia svolge attività di diagnostica ad immagini e fornisce un valido ausilio
diagnostico - terapeutico a tutti i pazienti mediante l'utilizzo delle più avanzate tecniche
di Radio-Diagnostica ed Interventistica, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza
sanitaria.
Il servizio è rivolto per utenti ricoverati e per pazienti ambulatoriali programmati o
urgenti, nonché per coloro che provengono dal Pronto Soccorso.
Tabella 5.26 Numero prestazioni complessive di Radiologia. Anno 2013.
Radiologia Totale ospedale di cui Pronto
Soccorso
di cui screening
Ecografie 19.361 4.895
Mammografie 19.774 - 15.081
Risonanze magnetiche 10.639 40
Tac 16.264 7.149
Doppler tronchi sovraortici 80 -
Doppler arti superiori e inferiori 46 -
Altro 65.845 30.407
Totale 132.009 42.491
6. Area Rieducazione Funzionale
L’area include la Riabilitazione post-acuzie,
le palestre, la degenza fisiatrica e l’attività
ambulatoriale.
La riabilitazione è un processo di soluzione
dei problemi e di educazione nel corso del
quale si porta una persona disabile a
raggiungere il miglior livello di vita
possibile sul piano fisico, funzionale,
sociale, emozionale, intellettivo e
relazionale.
Si distingue un’attività ospedaliera (di
degenza ed ambulatoriale) ed una prevista
sul territorio.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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L’attività di degenza prevede 22 posti letto di riabilitazione intensiva suddivisi in due
moduli: riabilitazione neurologica (12 posti letto) e riabilitazione ortopedica (10 posti
letto).
Tabella 5.27 Numero ricoveri Recupero e rieducazione funzionale. Anno 2013. Ulss 4.
Ricoveri ordinari posti letto Pazienti dimessi
Recupero e rieducazione funzionale 22 336
L’attività ambulatoriale: la maggior parte delle sedute ambulatoriali sono dedicate alle
visite fisiatriche di 1° livello per l’età adulta; l’attività ambulatoriale di 2° livello è
supportata dal Laboratorio computerizzato per l’analisi del movimento in clinica, che
permette lo studio dei parametri cinematici, cinetici ed elettromiografici del movimento.
L’attività ambulatoriale è rivolta
• a pazienti esterni: una piccola quota di pazienti accede per i trattamenti riabilitativi
ambulatoriali (pazienti dimessi dalla Sezione Degenza che devono completare il
percorso riabilitativo – si tratta per lo più di pazienti con disabilità neurologiche – e
pazienti con patologie ortopediche complesse)
• all’età evolutiva: una fisiatra dedicata all’età evolutiva partecipa all’Ambulatorio
Multidisciplinare (con Neuropediatra e Neuropsichiatra Infantile) per la promozione
dello sviluppo e svolge sedute di trattamento con tossina botulinica per la spasticità.
7. Area Salute Mentale
Il Dipartimento di Salute Mentale dispone
di un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e
Cura (SPDC) in ospedale ma eroga la
maggior parte della propria attività sul
territorio.
Si riportano i dati del Servizio Psichiatrico
di Diagnosi e Cura del 2013.
Nel 2013 sono stati ricoverati 340 pazienti
di cui 14 in Trattamento Sanitario
Obbligatorio (TSO).
Tabella 5.28 Ricoveri Dipartimento Salute Mentale. Anni 2011- 2013. Ulss 4.
Dipartimento di Salute Mentale 2011 2012 2013
Ricoveri ospedalieri 340 316 340
di cui in Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) 19 16 14
Ricoveri in Day-hospital psichiatrico 34 23 2
Pazienti seguiti 2.779 2.816 2.718
Prestazioni mediche ambulatoriali (nomenclatore) 16.776 17.008 17.209
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
91
I dimessi sono affetti per quali la metà dei casi da psicosi (45%). La distribuzione in
percentuale delle diagnosi principali degli utenti del Dipartimento sono di seguito
riportate.
Tabella 5.29 Principali diagnosi. Anno 2013. Ulss 4.
Diagnosi Numero %
Psicosi 155 47%
Nevrosi eccetto nevrosi depressive 64 19%
Abuso o dipendenza da alcool/farmaci senza terapia riabilitativa senza complicanze
29 9%
Nevrosi depressive 25 8%
Avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci, età > 17 anni senza complicanze
14 4%
Disturbi della personalità e del controllo degli impulsi 8 2%
Disturbi mentali dell'infanzia 8 2%
Reazione acuta di adattamento e disfunzione psicosociale 7 2%
Disturbi organici e ritardo mentale 6 2%
Abuso o dipendenza da alcool/f 5 2%
Altre diagnosi relative a disturbi mentali 4 1%
Avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci, età > 17 anni con complicanze
4 1%
Totale 329
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
92
Alberto Leoni, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale Che cosa significa “riorientare i servizi sanitari” nel territorio dell’Ulss 4?
L’Ulss 4 opera mediante 18 punti di erogazione a gestione diretta e 40 strutture convenzionate.
Il 2013 è stato un anno di accelerazione nel percorso di sviluppo e riorganizzazione dell’assistenza primaria
per cercare di dare risposte più rapide ai bisogni delle persone.
Dal punto di vista logistico sono state pressoché configurate, anche con una decisa riconversione delle
strutture degli ex Ospedali in Centri Sanitari Polifunzionali, le sedi della Aggregazioni Funzionali Territoriali8
di Schio e di Thiene. Si sono compiuti importanti investimenti prevalentemente organizzativi e di dotazione
strumentale per completare l’assetto della Aggregazioni Funzionali Territoriali “Nord” nelle sedi di Piovene
e di Arsiero e, in particolare dal punto di vista funzionale, sono state promosse azioni di omogeneità di
gestione dei casi, in particolare della cronicità, nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali “Nord Ovest e “Sud
Est”.
Le sedi distrettuali di Schio e di Piovene Rocchette sono state nel 2013 il punto catalizzatore, consentendo
di realizzare le sinergie professionali ed organizzative proprie del nuovo modello strutturando il lavoro di
equipe tra medici di famiglia, infermieri, specialisti ed amministrativi.
Facendo propri gli obiettivi regionali fissati nel Piano Sociosanitario ed in continuità con una strategia
aziendale consolidata negli ultimi anni, l’Ulss 4 ha dato un forte impulso per concretizzare 4 nuove
medicine di gruppo integrate e per porre le basi per la costituzione di altre 3. Nel 2013 il 65% dei medici è in
Medicina di gruppo semplice od integrata.
Oltre allo sviluppo delle forme associative, la medicina generale nel 2013 ha proseguito nell’obiettivo di
garantire ai cittadini ampia accessibilità di orario e una rintracciabilità telefonica certa garantita tramite un
servizio esternalizzato. Il 70% dei medici di famiglia lavora per appuntamento ed ha una rintracciabilità
telefonica 8:00 – 20:00. Inoltre nel corso dell’anno è stata attivata una modalità di prenotazione di visite e
richieste farmaci via web per aumentare ancor più la possibilità per l’assistito di accedere al proprio medico
di famiglia.
Sul fronte dei servizi distrettuali la piena attivazione della Centrale Operativa Unica del territorio
rappresenta un passo importante, con l’attivazione degli ambulatori per patologia integrati con la medicina
generale, per la gestione dei percorsi assistenziali con particolare riferimento alle cure palliative, all’area
cardiovascolare, al diabete e alle demenze.
Nel 2013 è stata agevolata l’integrazione fra medici di famiglia e medici di continuità assistenziale con
l’utilizzo di un software adeguato.
8 Strumento di coordinamento dei medici di famiglia e come ambito geografico e organizzativo atto a realizzare le Medicine di
gruppo integrate nel territorio dell’Azienda
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
93
AREA SALUTE MENTALE AREA MARGINALITÀ E
SERVIZIO INTEGRAZIONE
LAVORATIVA (SILAS)
AREA ADULTI ANZIANI
AREA DIPENDENZE
Territorio
Alto Vicentino
AREA MINORE E FAMIGLIA
AREA DISABILITÀ
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
94
2 Territorio
La valutazione del carico assistenziale
I cittadini coinvolti nell’assistenza territoriale necessitano di un gradiente di carico
assistenziale via via maggiore all’aumentare della complessità/gravità delle
problematiche che presentano. All’aumentare della complessità assistenziale, il numero
di persone che necessitano dei relativi interventi diminuisce e, nel contempo, variano gli
strumenti utilizzati per rispondere alle necessità assistenziali.
Il principale strumento di valutazione per definire il carico assistenziale
ed adottare gli opportuni strumenti di gestione è la Scheda di
Valutazione Multidimensionale Distrettuale.
L’Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD),
attraverso la valutazione multidimensionale e multiprofessionale
(sanitaria, sociale, relazionale, ambientale) elabora un progetto
personalizzato degli interventi, individuando la migliore soluzione
possibile, anche in relazione alle risorse disponibili ed attivabili (quali
professionisti, quali prestazioni, quali servizi, in che misura, con che
modalità e per quanto tempo).
Nel 2013 l’Ulss 4 ha discusso e trattato 2.164 casi e considerato in esame
2.425 Schede di valutazione multidimentsionale.
Tabella 5.30 UVMD Ulss 4. Anni 2010-2013.
anno 2010 2011 2012 2013
UVMD complessive 2.488 2.503 2.386 2.425
Riorganizzazione degli ambulatori dei medici di famiglia
Il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 mira a una radicale riorganizzazione
dell’assistenza primaria per garantire una maggior continuità dell’assistenza anche
attraverso la costituzione di équipe multi professionali che vedono coinvolti medici,
infermieri, assistenti sociali, specialisti ed altro personale.
L’organizzazione dell’assistenza territoriale vede un raggruppamento della medicina del
territorio in Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT).
Le cinque AFT previste per il territorio dell’Ulss 4 stanno evolvendo: sono sempre più
articolate in associazioni mediche e medicine di gruppo, dislocate in varie sedi e
garantiscono l’erogazione delle prestazioni di base attraverso l’attività ambulatoriale dei
medici e pediatri di famiglia, continuità assistenziale, assistenza domiciliare.
L’Ulss 4 dal 2004 ha attivato in via sperimentale la prima Utap del Veneto, ed ancora
oggi sta proseguendo nella promozione dell’aggregazione e l’integrazione di medici con
altri professionisti. Nel 2013, con l’attivazione della Medicina di Gruppo di Marano, una
Medicina di Gruppo a Thiene, la Medicina di Gruppo di Piovene, la Casa della salute a
Schio, ha impresso ulteriore accelerazione a questo processo, avendo ormai raggiunto
l’obiettivo del 65% dei medici in gruppi e gruppi integrati.
Sportello Unico Integrato
Garantisce la presa in carico sin dalla comunicazione del bisogno, indipendentemente dal luogo in cui venga raccolta: le attività dello Sportello integrato sono svolte nei Comuni e nelle sedi dei servizi distrettuali. Il tempo di attesa per l’attivazione della UVMD non può superare i 30 giorni.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
95
Figura 5.1 Forme di assistenza primaria.
Servizio di Continuità assistenziale
Il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia medica notturna, festiva e
prefestiva) garantisce l’erogazione delle prestazioni assistenziali territoriali
non differibili negli orari in cui il medico o il pediatra di famiglia non esercita
la propria attività.
Il servizio è garantito da una Centrale operativa unica che, oltre a dare
certezza e tracciabilità delle chiamate, consente di mettere in collegamento il
medico con l’infermiere reperibile nei turni festivi e/o notturni.
Sedi operative: Schio, Thiene e ad Arsiero. Giorni feriali 20:00 - 8:00. Giorni festivi dalle 10:00 del giorno precedente la festività alle 8:00 del mattino successivo alla festività
Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) Sono organizzazioni funzionali e non strutturali, caratterizzate dall’appartenenza obbligatoria dei medici di famiglia. Attraverso l’apporto dei Medici di Continuità Assistenziale si attua un'assistenza H24 e, a tale scopo, è in fase di realizzazione un progetto sperimentale per l’integrazione della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica).
Medicina di Gruppo Integrata/UTAP Sono team multi professionali caratterizzati per: - presenza nella sede centrale di almeno un medico per 7 ore al giorno dal lunedì al venerdì; - accesso agli ambulatori dei medici di famiglia avviene mediante un servizio di prenotazione delle visite, - ogni medico è rintracciabile dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al venerdì. - tramite collegamento informatico, i medici di famiglia ricevono in tempo reale le informazioni di ricovero o di accesso al Pronto Soccorso dei propri assistiti, nonché i referti degli accertamenti.
Medicina di gruppo Si differenzia dalla Medicina in rete per: - sede unica del gruppo articolata in più studi medici, ferma restando la possibilità che singoli medici possano operare in altri studi del medesimo ambito territoriale ma in orari aggiuntivi a quelli previsti, nella sede principale, per l’istituto della medicina di gruppo; - utilizzo, per l’attività assistenziale, di supporti tecnologici e strumentali comuni; - utilizzo da parte dei componenti il gruppo di eventuale personale di segreteria o infermieristico comune.
Medicina in rete Si differenzia dalla Medicina in associazione per: - distribuzione territoriale degli studi di assistenza primaria, non vincolati a sede unica, coerenti con l'articolazione territoriale del distretto. Possono essere presenti, inoltre, uno o più studi nel quale i medici associati svolgano a rotazione attività concordate; - gestione della scheda sanitaria individuale su supporto informatico mediante software tra loro compatibili; - collegamento reciproco degli studi dei medici con sistemi informatici tali da consentire l’accesso alle informazioni relative agli assistiti dei componenti l’associazione; - utilizzo da parte di ogni medico di sistemi di comunicazione informatica di tipo telematico, per il collegamento con i centri di prenotazione dell’Ulss e l’eventuale trasmissione dei dati epidemiologici o prescrittivi.
Medicina in associazione Si caratterizza per: - distribuzione territoriale degli studi di assistenza primaria, non vincolati a sede unica, coerenti con l'articolazione territoriale del distretto; - chiusura pomeridiana di uno degli studi della associazione non prima delle ore 19,00; la condivisione e implementazione di linee guida diagnostico terapeutiche per le patologie a più alta prevalenza; - la realizzazione di momenti di revisione della qualità delle attività e della appropriatezza prescrittiva interna all'associazione e per la promozione di comportamenti prescrittivi uniformi e coerenti con gli obiettivi dichiarati dall'associazione.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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numero verde
800 239 797
24 ore su 24
Tabella 5.31 Dati di attività dei medici di Continuità Assistenziale. Anni 2010-2013. Ulss 4.
2010 2011 2012 2013
Medici 26 27 27 27
Ore totali Effettuate 31.278 31.501 31.877 33.799
Chiamate Complessivamente Gestite 25.210 29.899 24.791 25.572
Visite di tipo Ambulatoriale 8.883 11.026 8.360 9.419
Visite di tipo Domiciliare 1.713 1.915 1.699 1.737
Territorio h 24: Centrale Operativa Territoriale
La Centrale Operativa Territoriale di Distretto rappresenta dal 2012 un
innovativo modello di presa in carico dei bisogni sanitari e socio–assistenziali
dei cittadini con particolare attenzione alla cronicità complessa, alla adesione
ai percorsi di cura e alla continuità di cura. È composta da una équipe
multiprofessionale che comprende personale medico, infermieristico,
assistenti sociali e amministrativi.
La Centrale operativa monitora l’andamento dei percorsi assistenziali e prende
in carico le eventuali criticità.
A livello organizzativo e funzionale la Centrale operativa è costituita da 4 gruppi di
lavoro:
• Gruppo Unico Dimissioni: con la funzione della presa in carico del paziente fragile
ricoverato in unità operative ospedaliere per la definizione del Progetto
Assistenziale Individualizzato (PAI).
• Residenzialità: con la funzione di presa in carico di tutta la domanda di
residenzialità sia essa definitiva e/o temporanea e di semiresidenzialità.
• Domiciliarità sociale: con la funzione di presa in carico e monitoraggio delle
situazioni domiciliari fragili dal punto di vista sociale, promuovendo la
collaborazione con i Comuni.
• Domiciliarità sanitaria (cure domiciliari/cure palliative): con la funzione di presa in
carico e monitoraggio dell’utente fragile complesso dal punto di vista clinico-
assistenziale.
Dimissioni Protette
La dimissione protetta è un progetto di tutela della persona “fragile”: con questo
termine si individuano le persone “a rischio” sia per le condizioni cliniche precarie che
per la mancanza di un adeguato supporto di reti famigliari, amicali o parentali e, a volte,
per inadeguatezza socio-economica.
Tale modalità di presa in carico si prefigge quale obiettivo primario la riduzione dei
ricoveri inappropriati, cioè di persone che potrebbero trovare a domicilio le stesse
garanzie di cura che in ospedale, e la riduzione dell’ingresso in strutture residenziali
nonchè di migliorare la qualità della vita dei pazienti e di chi presta loro le cure
(caregiver). La maggior parte dei pazienti presi in carico dalle dimissioni protette
tornano al proprio domicilio, seguiti dal medico di famiglia e dall’infermiere.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
97
Il percorso Dimissioni Protette dell’Ulss 4 si avvia con la segnalazione da parte delle
unità operative ospedaliere per i pazienti non conosciuti dal Territorio ed
autonomamente, invece, al momento del ricovero per tutti i pazienti fragili per i quali
sono già attivi a domicilio accessi di operatori del territorio.
Le strutture intermedie
Le strutture intermedie sono preposte all’accoglienza di pazienti in fase
lungoassistenziale da dimissione ospedaliera e per i quali non è possibile la dimissione
nella propria abitazione poiché necessitano della prosecuzione di cure appropriate o di
attività riabilitative o perché pazienti terminali destinati alle cure palliative.
L’RSA di Riabilitazione estensiva “Muzan” di Malo mette a disposizione 50
posti, finalizzati alla gestione di pazienti con esiti da ictus o danno
ortopedico in fase post-acuta e per pazienti con perdita di autonomia per
patologie internistiche varie. Nel 2013 sono state accolte
complessivamente 385 persone, con 44 giorni di degenza media.
Sono attivi 10 posti nell’Opera Immacolata Concezione (OIC) di Thiene.
Nel 2013 ha accolto 55 persone per 18 gioni di degenza media come
ospedale di comunità, oltre a 161 persone per quasi 13 giornate di
degenza media come hospice. I posti letto disponibili nella struttura
sono finalizzati alla gestione di dimissioni protette, di moduli respiro per
pazienti Assistenza Domiciliare Integrata, delle cure palliative e dei
pazienti fragili gestiti dai medici di famiglia. Sulla base delle nuove
Schede Territoriali Regionali sono previsti altri 20 posti di Ospedale di
Comunità in Ulss 4.
Centro di Riabilitazione Neurocognitiva
Si tratta di un servizio collocato nella struttura Villa Miari di
Santorso ed è dedicato al trattamento riabilitativo, con il
metodo Perfetti, delle lesioni al sistema nervoso centrale.
Sono previsti 10 posti letto residenziali e 5 semiresidenziali.
La struttura è inserita nella rete riabilitativa di area vasta
provinciale e regionale, conseguentemente viene data
priorità alle richieste di ammissione dei pazienti provenienti
dalle altre Ulss della Provincia di Vicenza, quindi dalle altre Ulss della Regione Veneto e
infine da Aziende Sanitarie extra regionali. Per i residenti extra Regione è richiesta
l’autorizzazione e l’impegnativa di spesa da parte dell’Ulss di residenza. La proposta del
piano e della tipologia di trattamento avviene a seguito di visita specialistica fisiatrica da
parte dei fisiatri afferenti al Dipartimento di Riabilitazione.
Opera Immacolata Concezione di Thiene
RSA “Muzan” di Malo
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
98
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è una delle modalità più importanti di assistenza
sul territorio. Infatti, attraverso l’intervento di più figure professionali, realizza
direttamente al domicilio del paziente un progetto di assistenza unitario, limitato o
continuativo nel tempo.
Il Servizio è utilizzato prevalentemente da anziani con più di 74 anni (76,7%), gli utenti
tra i 65 e i 74 anni sono il 12,7% mentre con meno di 65 anni sono il 10,5% del totale.
L’Assistenza domiciliare integrata nel corso del 2013 ha gestito 4.855 persone uniche
(contando anche eventuali accessi di più figure professionali) a domicilio, per le quali
sono stati fatti oltre 82.000 accessi a domicilio, con una media di 17 accessi per persona
nel corso del 2013. Oltre il 46% delle persone seguite (2.247 utenti) hanno avuto accesso
di più di una figura professionale.
Grafico 5.10 Assistenza Domiciliare Integrata, numero di accessi e numero di persone per figura professionale. Anno 2013. Ulss 4.
1. Area Adulti Anziani
Strutture semiresidenziali e residenziali
I Centri Diurni per anziani non autosufficienti
presenti nel territorio dell’Ulss 4 sono due:
Centro Diurno Comunale “Brolatti” a Marano
Vicentino ed il Centro Diurno “La Compagnia”
a Breganze dell’IPAB La Pieve.
Infermiere4.428
Med. Spec.sta
544
Med.esp. cure pall.
247
MMG progr.ta1.164
MMG adimed234
MMG malati oncol.
26
Fisioterap.276 Logoped.
227
Numero di persone per figura professionale
Infermiere62.527
Med. Spec.sta
616
Med.esp. cure pall.
370
MMG progr.ta13.774
MMG adimed2.390
MMG malati oncol.592
Fisioterap.1.731 Logoped.
341
Numero di accessi per figura professionale
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
99
Tabella 5.32 Dati attività semi-residenzialità e residenzialità. Area Adulti – Anziani. Anno 2013. Ulss 4.
Attività Indicatori Valori
dati attività correlati ai conti della residenzialità
9
giornate degenza x istituto giornate degenza
352.315
costi residenzialità per istituto costi € 17.846.897
dati attività correlati ai conti della semi-residenzialità
10
giornate per istituto giornate 8.007
costi semi-residenzialità per istituto
costi € 224.116
Nella tabella seguente, in dettaglio, l’elenco dei posti residenziali nei Centri Servizi (ex
Case di riposo).
Tabella 5.33 Centri Servizi nei comuni dell’Ulss 4 e posti letto. Anno 2013.
Comune Totale ..di cui religiosi
p.l. di I° livello
p.l. di I° livello
religiosi
p.l. di II°
livello
p.l. di II° livello di cui Sapa
SVP Hospice Auto-suff.
Auto-suff.
religiosi
Non auto. non accr.bili
di impegn.va
A. Rossi Arsiero 75 75
A. Penasa Valli del P. 67 67
Casa di Riposo Comunale Caltrano 41 41
Casa Charitas Schio 42 42 16 26
Casa Nostra Valdastico 52 52
Casa Panciera Schio 45 45
IPAB La Pieve Breganze 156 72 48 10 (1) 36
La Casa Baratto Schio 190 166 24
La Casa Valbella Schio 108 62 46
Muzan Malo 145 49 80 (6)
6 10
O.I.C. Thiene 333 251 48 9 25
San Giuseppe Pedemonte 60 60
Villa S. Angela Breganze 67 15 52 15
Villa Miari Santorso 23 (5)
23
Casa Annunziata (4) Schio 67 42 25
Totale Ulss 4 1.471 57 1.015 31 246 10 (1) 6 9 113 26 25
Tetto Ulss 4: 979 impegnative equiv. di residenzialità per anziani non autosuff., esclusi religiosi
1.298 posti accreditabili per non autosuff. (3) 164 altri posti letto
Nucleo Cure Palliative
In attuazione della LR 7/2009, è attivo dal 2010 un nucleo specificatamente dedicato alle
cure palliative ed una rete di cure palliative (servizi domiciliari, ambulatoriali,
residenziali) in grado di far fronte alle fasi più delicate dell’assistenza ai malati in stato di
9 Costi e giornate di strutture residenziali, come da normativa regionale, vengono calcolati per: pazienti provenienti da ULSS 4
inseriti in strutture ULSS 4 e pazienti ULSS 4 inseriti in strutture del Veneto. Sono esclusi i pazienti provenienti da altre Ulss, i religiosi ed i pazienti con “impegnative nominative” assegnate con decreto regionale. Le giornate sono calcolate al lordo di eventuali assenze (anche ospedaliere): rappresentano, quindi, il totale delle giornate di occupazione del letto. I costi si riferiscono solamente alle impegnative che vanno a contribuire al tetto regionale. 10
I costi e le giornate relativamente riguardano le presenze al netto delle assenze (che non implicano uscite economiche).
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
100
inguaribilità avanzata o a fine vita, nonché di assicurare l’accessibilità ai trattamenti
antalgici efficaci per sostenere la lotta al dolore.
Un importante parametro per valutare la qualità del sistema delle cure palliative e
dell’assistenza territoriale in genere può essere desunta dall’analisi dell’indicatore
relativo al luogo di decesso di seguito riportata: si tratta di un indicatore di qualità e di
efficacia delle cure domiciliari e delle cure palliative; testimonia lo spostamento sul
territorio dei malati complessi gestiti attraverso l’Assistenza Domicilire Integrata (ADI), le
strutture residenziali e le cure palliative in particolare per i malati terminali.
Negli ultimi 5 anni vi è stato l’incremento dei decessi a domicilio e in ospedale di
comunità/hospice ed una corrispondente riduzione dei decessi avvenuti in ospedale.
Tabella 5.34 Mortalità per luogo di decesso. Anno 2013. Ulss 4
Luogo del decesso Donne Uomini Totale
Numero % Numero % Numero %
Ospedale 317 34,5% 317 39,9% 634 37,0%
Abitazione 265 28,8% 261 32,9% 526 30,7%
Struttura socio-assistenziale 261 28,4% 107 13,5% 368 21,5%
Ospedale di Comunità/Hospice 58 6,3% 63 7,9% 121 7,1%
Altro 8 0,9% 27 3,4% 35 2,0%
Non riportato 11 1,2% 19 2,4% 30 1,8%
Totale 920 65,5% 794 60,1% 1.714 63,0%
2. Area Minori e Famiglia
La visione dell’Unità complessa bambino
famiglia è quella di accogliere, fin dall’inizio
della presa in carico del problema, la famiglia
nel suo insieme e di costruire un percorso
congiunto di presa in carico.
In tale visione l’assetto dei servizi dedicati alla
famiglia ed ai minori è volto ad accentuare
l’integrazione funzionale (processo sempre in
evoluzione) tra il Consultorio Familiare, la
pediatria di Comunità, i 22 Pediatri di libera
scelta, il servizio di Neuropsichiatria infantile
e per l’età evolutiva, il Servizio Tutela Minori ed il Servizio per l’Affido e le Adozioni.
Nel 2013 si sono attivate una serie di azioni per adeguare i servizi alle nuove esigenze
sociali.
L’azione prioritaria è stata la messa a regime dei percorsi di protezione nei confronti
della violenza di genere grazie ad una azione coordinata, formalizzata nel "Protocollo di
intesa per l'accoglienza in situazioni di urgenza delle vittime di violenza", tra i servizi
dedicati dell’Ulss 4, i servizi sociali dei Comuni, il Pronto Soccorso e le Forze dell’Ordine,
con la protezione concreta della persona in pericolo in una delle 5 strutture di
accoglienza convenzionate.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
101
La seconda azione di grande rilevanza è stato il potenziamento del trattamento dei
bambini con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), con l’inserimento, attraverso
una specifica progettualità di raccolta fondi legata alla responsabilità sociale d’impresa
(25 imprese aderenti) di nuovi operatori specializzati in grado di formulare diagnosi
precoci e tempestive e di effettuare i relativi trattamenti (aumento di 50 ore del servizio
logopedico dedicato con 8 ore di uno psicologo e di un neuropsichiatra infantile
supervisore).
La terza azione prioritaria è rappresentata dal sostegno alla genitorialità fragile: nel 2013
sono stati attivati 40 interventi di educativa territoriale con progetto personalizzato,
realizzati attraverso Cooperative sociali.
I Consultori Familiari
Il Servizio eroga interventi di consulenza e di assistenza alla famiglia, alla maternità, ai
minori attraverso prestazioni mediche, sociali e psicologiche. Svolge l’attività in forma
interdisciplinare, in équipe con l’apporto di diverse professionalità ed in collegamento
con gli altri servizi sociosanitari.
Vi si può accedere per assistenza psicologica, educativa, sociale e legale al singolo e ai
familiari, in caso di problemi personali ed interpersonali. Offre assistenza sanitaria per la
tutela della salute della donna, in caso di gravidanze con problemi psicosociali, nel caso
della prevenzione dei tumori dell’apparato genitale femminile o di problematiche della
menopausa ed offre consulenza ed assistenza psicologica, sociale e sanitaria in caso di
interruzione della gravidanza (IVG) nei modi previsti dalla L. 194/78. Fornisce altresì
informazioni sulla sessualità, sulla maternità consapevole, organizza corsi di
preparazione al parto e affronta le problematiche psicosociali della coppia, della
famiglia, dell’infanzia, dei minori.
Tabella 5.35 Dati di attività dei Consultori Ulss 4. Anno 2013.
Attività Valori
Attività Ostetrico-Ginecologica
a) n. accessi consulenze ostetriche ginecologiche 3.230
n. utenti 2.180
n. nuovi utenti 489
di cui n. donne in gravidanza 784
n. accessi con l’Ostetrica 1.205
Attività Psico-Sociale
a) n. casi seguiti 1.069
di cui n. nuclei familiari seguiti 116
di cui n. coppie seguite 170
di cui nuovi casi 107
di cui n. mediazione familiare 26
n. bambini in affido 2
n. bambini in casa famiglia/comun. 1
Spazio Adolescenti n. accessi per consulenze sanitarie 872
n. accessi per consulenze psico–sociali 142
Corso Preparazione Nascita
n. gestanti partecipanti 996
di cui extracomunitarie 93
Interruzioni volontarie di gravidanza
n. richieste totali 133
di cui n. richieste di minorenni 3
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
102
Assistenza ostetrica alle gravidanze a rischio e nel puerperio
Superata la fase sperimentale del 2012 e con l’arrivo di un’ostetrica, è stato possibile
strutturare degli ambulatori gestiti autonomamente dalle ostetriche nel Centro Sanitario
Polifunzionale di Thiene e nella Casa della Salute di Schio, tali ambulatori forniscono alla
popolazione femminile un supporto costante durante la gravidanza e il puerperio.
Nel 2013 ci sono stati 1.205 accessi presso gli ambulatori ostetrici, con un incremento
del 6,2% rispetto al 2012.
Il Servizio Accoglienza Famigliare
L’Ulss 4, grazie ad un team di psicologi e assistenti sociali, si prende cura delle coppie e
delle famiglie che scelgono di adottare o avere in affido un bambino: il Servizio
Accoglienza Famigliare ne segue l’iter ed offre supporto, consulenza e informazione. Al
fine di sensibilizzare e promuovere l’affido familiare nel territorio il Servizio istituisce
corsi di informazione/formazione per le adozioni e per l’affido familiare.
Esegue inoltre studi di coppie aspiranti all’adozione su mandato del Tribunale dei Minori
ed esprime una valutazione delle disponibilità all’affido familiare con colloqui
psicosociali. Offre sostegno e vigilanza nella fase dell’affido preadottivo e nel post-
adozione, gestendo anche un gruppo di auto–mutuo–aiuto per genitori adottivi e
garantisce formazione continua per le famiglie affidatarie. È il Servizio preposto per
coloro che intendono procedere con adozioni nazionali e internazionali.
Tabella 5.36 Dati Adozioni e affido. Anno 2013. Ulss 4.
Valori
Adozione N. domande adozione pervenute 22
N. minori seguiti in post–adozioni o affido Preadottivo 73
Affido N. famiglie con affido in corso 39
N. famiglie affidatarie disponibili 71
Costi affidi: minori in famiglia o istituto
Costi in migliaia di € € 775.402
L’Unità Operativa Tutela Minori
L’Unità Operativa Tutela Minori è dedicata alla presa in carico del minore in situazione di
rischio e pregiudizio nell’ambito delle problematiche della trascuratezza, del
maltrattamento, dell’abuso sessuale e della sua famiglia.
Il Servizio si avvale di un modello di intervento multi–professionale e di rete, integrato
con le unità operative interaziendali, con enti e strutture del territorio e con le istituzioni
della giustizia minorile.
Assumono in questo contesto particolare rilevanza gli interventi di sostegno alla
genitorialità, incontri di verifica con il minore e la famiglia degli interventi in atto ed
interventi di sostegno e controllo delle situazioni in carico, anche su mandato
dell’Autorità Giudiziaria.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
103
3. Area Disabilità
E’ opportuno distinguere due macro
categorie di utenti: i disabili fisici e quelli
psichici; si assiste talvolta ad una
commistione di entrambe in un unico
paziente (ad es. l’anziano con problemi
motori e affetto da Alzheimer o un soggetto
adulto con disturbi mentali e problemi di
dipendenza, ecc.) e ciò comporta un
intervento coordinato per molteplici aspetti.
Sul sito aziendale è reperibile
la mappa delle strutture per disabili nell’Ulss 4 e una guida sui Diritti dei cittadini con disabilità,
all’indirizzo:
http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/DSS/ass_disabili
L’unità operativa Disabilità opera con un’équipe multidisciplinare (Assistenti sociali,
Educatori, Psicologo, Operatori) ed agisce in raccordo con il medico di famiglia,
integrandosi con i servizi territoriali distrettuali.
I servizi aziendali si occupano dei vari aspetti legati alla disabilità, sia da un punto di vista
clinico e riabilitativo, che sociale.
Tabella 5.37 Attività dei Servizi Disabilità. Anno 2013. Ulss 4.
Numero
Utenti in carico
Minori 415
Adulti 479
Segretariato sociale: Utenti minori ed adulti 250
Interventi per minori: Utenti in Assistenza scolastica 220
Interventi domiciliarità
Progetti Promozione autonomia personale 2
Progetti Aiuto personale 27
Progetti Vita indipendente 50
Accoglienza diurna temporanea 18
Assistenza semiresidenziale e residenziale
Utenti in Centri diurni a gestione diretta dell’Ulss 4 51
Utenti in Centri diurni gestione convenzionata 178
Utenti in struttura residenziale 75
Il servizio promuove progetti personalizzati offrendo una serie di interventi sociali, socio-
sanitari ed educativi: “Caleidoscopio”, “Piccola Oasi”, “Arti e mestieri” propongono
interventi educativi ed assistenziali rivolti ai minori, in stretto raccordo con il Servizio di
Neuropsichiatria Infantile, promuovendo autonomie personali e sociali; i progetti di
aiuto personale e di vita indipendente (ma anche accoglienze diurne e residenziali
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
104
temporanee, ecc.) sono finalizzati al mantenimento della persona al proprio domicilio e
nel proprio contesto di vita.
L’Ulss 4 si occupa della disabilità rivolgendosi all’utenza da 0 a 65 anni, ovvero prende in
carico la persona con disabilità nel percorso di vita: inizia alla nascita e prosegue fino al
passaggio all’età anziana, modulandosi in sintonia con i cambiamenti e le diverse
esigenze espresse dalla persona e dalla famiglia, con aiuti a partire dall’integrazione
scolastica negli asili nido, all’inserimento in centri diurni per ragazzi ed adulti, fino alla
residenzialità, frequenti anche i gruppi di auto-mutuo-aiuto.
Minori con disabilità
Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione Età Evolutiva Il servizio si rivolge a bambini e adolescenti affetti da patologia a carico del Sistema
Nervoso Centrale o Periferico con attività di tipo medico, psicologico, riabilitativo.
L’intervento nelle problematiche infantili vede una presa in carico globale del paziente e
della sua famiglia, attraverso la cooperazione di più professionalità in integrazione con il
pediatra ed il medico di famiglia.
Oltre alle attività diagnostiche e riabilitative di base, sono presenti ambulatori per
alcune specifiche aree:
• Ambulatorio integrato per la promozione dello sviluppo del bambino in
collaborazione con la Pediatria dell’ospedale e il servizio di Recupero e Riabilitazione
Funzionale con la presenza di un gruppo multidisciplinare dedicato all’individuazione
precoce delle anomalie dello sviluppo. È rivolto ai prematuri con meno di 32
settimana di gestazione, ai prematuri con peso inferiore ai 1.500 gr, ai neonati con
sofferenza del sistema nervoso centrale e patologie genetiche, metaboliche e
malformative, dimessi dalla Pediatria dell’Ospedale o provenienti da altri ospedali,
ma residenti nel territorio dell’Ulss 4. Nel 2013 sono state effettuate 164 visite.
• Ambulatorio Autismo e Disturbi Gravi dello Sviluppo, in collaborazione con il Servizio
Disabilità, per piccoli pazienti da 0 a 5 anni. Un gruppo multidisciplinare sovra-
distrettuale offre un intervento psicoeducativo moderno, intensivo e precoce; si
effettua la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico, provvedendo
all’adozione del modello cognitivo–neocomportamentale. Lo scopo è di intervenire in
modo rapido e mirato, definendo un programma educativo individualizzato e
prevedendo l’eventuale riabilitazione con il coinvolgimento attivo dei genitori.
Tabella 5.38 Pazienti con disturbi generalizzati dello sviluppo. Anni 2010-2013. Ulss 4.
0-18 anni 11
2010 2011 2012 2013
Disturbi generalizzati dello sviluppo 54 49 50 48
• Ambulatorio per la psicopatologia dell’adolescente e del preadolescente. L’esigenza
di creare una procedura di consulenza in ambiente ospedaliero e di continuità
assistenziale ospedale–territorio fra il Servizio di Neuropsichiatria infantile, la
11
i numeri non si mantengono costanti poiché ogni anno ci sono delle entrate nei primi anni e delle uscite dopo il 18° anno, che sono variabili. ULSS 4 popolazione minori 0-17: circa 35.000.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
105
Pediatria e il Pronto Soccorso, ha portato, nel gennaio 2013, alla costituzione di un
gruppo di lavoro dedicato composto da operatori del Servizio di Neuropsichiatria
infantile. Lo scopo è stato di affrontare in modo integrato le emergenze legate alla
psicopatologia grave dell’età evolutiva e per favorire una adeguata e precoce presa in
carico dei disturbi. L’ambulatorio è rivolto a bambini e ragazzi (8-18 anni) con
sintomatologia psichiatrica in particolare in relazione a tentato suicidio, gravi
agitazioni psicomotorie, disturbi della condotta con comportamenti etero ed auto
lesivi. Nel 2013 sono stati seguiti 15 pazienti.
Il Servizio di Integrazione Scolastica Il Servizio di Integrazione Scolastica si rivolge agli studenti con disabilità che frequentano
la scuola dell’obbligo (tutti gli ordini di scuola, inclusi asili nido). Gli enti interessati, Ulss,
Comuni e Province, si coordinano per favorire l’inserimento scolastico di ogni studente
che presenta una forma di disabilità. L’Ulss 4 offre i seguenti servizi:
- individuazione degli alunni con disabilità e rilascio della relativa Certificazione
clinica ai fini dell’attivazione di tutte le forme di sostegno previste dalla L. 104/92
per gli alunni con disabilità, attività diagnostica e certificativa svolta dal Servizio di
Neuropsichiatria Infantile e Psicologi del Servizio;
- accompagnamento nel percorso scolastico: l’Ulss prende in carico lo studente e
collabora con la scuola elaborando il Profilo Dinamico Funzionale ed il Piano
Educativo Individualizzato;
- assistenza all’integrazione scolastica per studenti con grave limitazione
dell’autonomia personale; l’Ulss, su delega dei Comuni, assegna degli operatori ad
alunni con disabilità psicofisica, mentre è a carico dell’Amministrazione Provinciale
il supporto ad alunni con disabilità sensoriale;
- orientamento al termine del percorso scolastico: l’Ulss, in collaborazione con la
scuola, aiuta la persona con disabilità e la sua famiglia ad individuare delle soluzioni
compatibili con il grado di competenza e di autonomia raggiunto.
Nel 2013 sono stati assistiti 220 alunni.
Adulti con disabilità
Accoglienza semiresidenziale (Centri diurni) Tra gli interventi più significativi, riservato a persone con grave disabilità, vi è
l’inserimento in Centro Diurno (CD). Il Centro Diurno è un servizio a carattere diurno
rivolto a persone con disabilità con diversi profili di autosufficienza, che fornisce
interventi a carattere educativo-riabilitativo-assistenziale.
Alle persone accolte viene garantita, mediante la definizione di progetti personalizzati
condivisi con la famiglia, una gamma di interventi finalizzati allo sviluppo/mantenimento
di abilità e competenze nell’autonomia personale, nella relazione e nella socializzazione.
Nell’Ulss 4 nel 2013 sono state assistite in questo ambito 230 persone.
Il servizio viene fornito settimanalmente, nella fascia oraria compresa tra le ore 08:00 e
le ore 16:30 e prevede mensa e trasporto.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
106
I Centri diurni presenti nel territorio dell’Ulss 4 sono:
� Centro Diurno a gestione diretta dell’Ulss 4:
� Centro diurno di Lugo di Vicenza;
� Centro diurno di Malo;
� Centro diurno di Chiuppano.
� Centro Diurno in convenzione con il terzo settore:
� 3 centri diurni ANFFAS: “Valbella” a Schio; Centro Diurno di Torrebelvicino; Centro
Diurno “Seghe di Velo” a Velo d’Astico;
� Centro diurno “G. Tapparelli”, Cooperativa Sociale Schio Solidale, Schio;
� Centro diurno Cooperativa Sociale Verlata, Villaverla;
� Centro diurno “Vita Indipendente”, Ipab La Pieve, Breganze;
� Centro diurno “Casa Enrico”, Associazione “Il Filo di seta”, Fara Vicentino.
Tabella 5.39 Conti area Disabilità semiresidenzialità. Anno 2013. Ulss 4.
area handicap e disabilità costi
conti della semiresidenzialità12
costi semiresidenzialità per istituto € 4.163.892
Accoglienza residenziale I servizi residenziali si rivolgono a persone con disabilità che, per diverse ragioni, sono
impossibilitate a rimanere nel nucleo familiare di origine o nel proprio domicilio, anche
se supportati da altri tipi di intervento. Offrono accoglienza residenziale temporanea o
permanente a seconda dei bisogni delle persone. Si distinguono in:
• Residenze Sanitarie Assistite (RSA): destinate a disabili adulti con gravi limitazioni
dell’autonomia personale ed elevato bisogno socio-sanitario ed assistenziale.
Hanno una capacità ricettiva minima di 20 ospiti e massima di 40.
• Comunità Alloggio: accolgono utenza, priva di nucleo familiare, con minor bisogno
di assistenza sanitaria e forniscono accoglienza e gestione della vita quotidiana.
Sono organizzate per nuclei di 8 posti (più 2 posti in pronta accoglienza o
accoglienza programmata).
I servizi prevedono una compartecipazione alla spesa da parte dell’utente, della famiglia
o eventualmente, in caso di gravi problemi di natura economica, da parte del Comune di
residenza.
Sono presenti nel territorio: Rsa Il Cardo (38 posti) a Montecchio Precalcino, Rsa Villa
Miari (11 posti) a Santorso, Comunità Alloggio Abilè (20 posti) a Schio, Comunità Alloggio
Lisa (10 posti) a Villaverla. Sono possibili inserimenti anche in strutture fuori Ulss.
Tabella 5.40 Conti area Disabilità residenzialità. Anno 2013. Ulss 4.
area handicap e disabilità costi
conti della residenzialità13
(compresi Villa Miari disabilità e Il Cardo)
costi residenzialità per istituto € 4.197.261
12
Gli importi per i Centri Diurni a gestione diretta sono una stima approssimativa 13
La distinzione tra i due distretti è puramente indicativa ed approssimativa, in quanto non vigono regole certe per l'attribuzione del distretto.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
107
Gruppi appartamento protetto Nell’ambito dei progetti di residenzialità per le persone disabili, i gruppi appartamento
protetto (GAP) sono soluzioni abitative rispondenti ai bisogni della popolazione con
disabilità, compresi servizi domiciliari di supporto all’autonomia abitativa. I GAP sono
destinati a persone disabili, con buona autonomia residua, che restano privi di famiglia.
Ogni struttura è organizzata a moduli di 4 appartamenti individuali.
I gruppi appartamento (ciascuno con 4 appartamenti) presenti sono: Casa in Fiore a
Santorso, Casa di Piero a Villaverla, Castelletto a Breganze; 2 appartamenti a Piovene.
Negli ultimi anni sono stati attivati anche servizi residenziali a “bassa soglia” attraverso il
progetto “Le chiavi di casa”, supportato dalla Fondazione di Comunità Vicentina per la
Qualità di Vita (vedi pg. Errore. Il segnalibro non è definito.).
4. Area Dipendenze
Il Dipartimento delle Dipendenze si occupa
delle persone con problematiche legate
all’uso, abuso e dipendenza da sostanze
stupefacenti, alcol, tabacco e dipendenza da
gioco.
Il Dipartimento offre risposta sia ad esigenze
di tipo diagnostico che di cura, riabilitazione
e consulenza. Un settore è dedicato in
maniera particolare alla prevenzione.
Per le patologie legate alle dipendenze è
previsto l’accesso libero, su invio del medico
curante oppure con accesso programmato (anche su appuntamento telefonico).
L’accoglienza non contempla liste di attesa né ticket da pagare e le richieste per le visite
mediche trovano risposta in breve tempo (1/2 gg).
Per l’elenco delle strutture territoriali per assistenza, cura e riabilitazione delle dipendenze complete
di indirizzi e numeri telefonici si rimanda al sito aziendale al link:
http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/DSS/territorio/DSS/territorio/sert/strutture_territorio_dipendenze
Il Dipartimento delle Dipendenze ha seguito complessivamente 1.306 utenti, di cui 349
sono nuovi casi. Delle persone seguite, 99 rappresentano casi di doppia diagnosi: si
tratta di soggetti che oltre alla dipendenza da sostanze hanno patologie psichiatriche.
Tossicodipendenze
Tra gli utenti in cura si conferma l’esistenza di due fasce d’età piuttosto eterogenee, una
numericamente inferiore ma fortemente problematica, costituita da utenti giovani,
consumatori in maggioranza di cannabis ma anche di eroina e cocaina, spesso poli–
assuntori, ed una più numerosa e con problematiche diverse ma altrettanto “pesanti”,
sia di tipo sanitario che sociale, costituita da utenti molto più vecchi con lunga storia
tossicomanica.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
108
Tabella 5.41 Dati Area tossicodipendenza. Anno 2013. Ulss 4.
Area tossicodipendenza Numero
Gestione casi di dipendenza Numero utenti 644
- di cui nuovi utenti 139
Casi doppia diagnosi con il CSM Numero casi doppia diagnosi 47
Gli utenti tossicodipendenti inseriti in comunità terapeutiche nel 2013 sono stati 74 per
un totale complessivo di giornate di presenza pari a 17.567.
Tabella 5.42 Dati residenzialità Area tossicodipendenze. Anno 2013. Ulss 4.
Area tossicodipendenza Costi
dati attività correlati ai conti della residenzialità
costi residenzialità per istituto € 1.272.719
Progetti specifici nell’ambito della tossicodipendenza hanno visto nel 2013:
- progetto “Gravidanze consapevoli”: effettuate 46 consulenze, con l’invio di 17
ragazze al Consultorio Familiare;
- progetto “Servizio Territoriale Occuparsi”: le attività proposte si svolgono
prevalentemente in un laboratorio occupazionale, che per l’anno 2013 registra un
numero di 4.904 giornate di presenza, e prevedono inoltre gruppi di auto-aiuto e
gestione di momenti ludico-ricreativi nel tempo libero. Il progetto ha coinvolto 39
pazienti in situazione di grave disagio con 13 nuovi ingressi nel corso del 2013.
Nel 2013 è proseguita l’attività di accertamento di assenza di tossicodipendenza in
lavoratori adibiti a particolari mansioni a rischio ai sensi dell’Accordo Stato – Regioni n.
178 del 18/09/08. Gli accertamenti di secondo livello nel corso dell’anno hanno
riguardato 27 lavoratori.
Inoltre nell’anno 2013 si sono effettuate 59 perizie relative a persone inviate dalla
Commissione Medica Patenti di Vicenza a seguito di guida in stato di intossicazione
alcolica.
Dipendenze da alcool
Il Servizio Alcologia, con ambulatorio protetto, collocato nella Casa della Salute di Schio,
nel 2013 ha seguito 426 alcolisti, di cui il 30% donne.
La bevanda più assunta è il vino, seguita dalla birra, quindi i superalcolici e da ultimo
aperitivi e digestivi. Frequente è la situazione di poli–abuso, cioè il consumo di tipi
diversi di bevande alcoliche ma soprattutto l’associazione con sostanze psicoattive
illegali o psicofarmaci.
Gli utenti alcolisti inseriti in comunità terapeutiche nel 2013 sono stati 21, di cui 15
uomini e 6 donne per un totale complessivo di giornate di presenza pari a 3.240.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
109
Tabella 5.43 Dati alcolismo. Anno 2013. Ulss 4.
Attività Indicatori Numero
Gestione ambulatorio protetto di alcologia Numero utenti 79
di cui nuovi utenti 43
Gestione casi di dipendenza Numero utenti 426
di cui nuovi utenti 101
Casi doppia diagnosi con il Centro Salute Mentale Numero casi doppia diagnosi 52
Dipendenze da fumo
L’ambulatorio per il trattamento della dipendenza da nicotina e per la prevenzione della
ricaduta, attivo dal 2006, è destinato a fumatori (con richiesta autonoma oppure inviati
dal medico di famiglia) preoccupati di non riuscire a smettere da soli e spesso con una
storia di più tentativi non andati a buon fine, affetti da patologie causate o aggravate dal
fumo.
Nel 2013 gli utenti sono stati 101, di cui 48 sono le nuove prese in carico. Di questi 34
hanno frequentato il “Corso per smettere di Fumare” organizzato in collaborazione con
l’Associazione degli Ex Fumatori Alto Vicentino (E.F.A.V.) e 67 sono quelli che si sono
rivolti all’ambulatorio di secondo livello o hanno frequentato il gruppo settimanale
tenuto nella sede del Ser.T.
Dipendenza da gioco d’azzardo patologico
All’interno dell’Dipartimento delle Dipendenze è svolta attività di ascolto e trattamento
a favore delle persone con problemi di dipendenza patologica da gioco d’azzardo.
Il giocatore problematico può facilmente evolvere in giocatore patologico se continua a
giocare. I possibili rischi correlati al gioco d’azzardo sono: sviluppo di dipendenza
patologica, stress psicofisico, depressione e altri disturbi psicologici e psichiatrici, perdita
della credibilità personale, conflitti famigliari, insuccessi personali, sociali, lavorativi,
indebitamento e problemi legali.
Durante il 2013 sono state seguite 108 persone per dipendenza da gioco patologico, di
cui 42 sono nuovi utenti.
Grafico 5.11 Numero di utenti seguiti per dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Anni 2010-2013. Ulss 4.
Utenti noti Nuovi utenti Totale
2010 9 19 28
2011 20 34 54
2012 37 30 67
2013 66 42 108
0
20
40
60
80
100
120
2010 2011 2012 2013
nuovi
noti
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
110
Da settembre 2012 è attivo inoltre al Servizio di alcologia di Schio, in collaborazione con
la comunità terapeutica San Gaetano, un gruppo terapeutico a frequenza settimanale
per il gioco d’azzardo patologico, frequentato in media da 8 pazienti.
Sul sito dell’Ulss 4 è possibile scaricare ed effettuare l’autotest per verificare
autonomamente il proprio livello di dipendenza dal gioco.
L’autotest può essere scaricato dal sito aziendale ed effettuato in pochi minuti:
http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/DSS/territorio/DSS/territorio/sert/all/locandina_gioco.pdf
Attività di Prevenzione
Il Ser.T. è impegnato in numerose attività di prevenzione, alcune delle
quali in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione (Progetto “Guadagnare
Salute” e “Non solo cura ma cultura”).
Nel 2013 sono state interessate il 58% delle scuole secondarie di primo grado del
territorio dell’Ulss 4, con il coinvolgimento di 1.250 studenti di età tra i 10 ed i 16 anni.
Tabella 5.44 Attività di prevenzione svolte dal Dipartimento delle Dipendenze. Anno 2013. Ulss 4.
Attività Indicatore Valori
Progettualità Scolastiche % Scuole Aderenti al Progetto
Sc. Medie 58% Sc. Superiori 27%
% Adesione Popolazione Target 36%
Progettualità Territoriali Numero Incontri complessivi 103
5. Area Salute Mentale
Le politiche per la salute mentale del Piano di
comunità, coerentemente al Progetto
Obiettivo Regionale ed al Piano Socio-Sanitario
Regionale 2012-2016 , si fondano sui seguenti
valori condivisi:
- servizi accessibili alle persone, ossia servizi
realmente inseriti nella comunità locale,
in grado di adattarsi ad una domanda
sempre più attenta ed in evoluzione;
- empowerment delle persone,
riconoscendo il ruolo di protagonista dell’utente nei processi di terapia e riabilitazione
che lo coinvolgono, la sua partecipazione alla definizione degli obiettivi, degli strumenti,
il suo essere interlocutore fondamentale nella organizzazione e nel funzionamento dei
servizi;
- efficacia degli interventi, tramite attenta valutazione dei processi e dei risultati, con
attenzione continua anche agli strumenti organizzativi;
- centratura dei servizi sulla persona e non sulla logica delle strutture;
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
111
- attenzione alla cultura e alle identità etniche di provenienza;
- promozione delle progettualità innovative e della ricerca scientifica nella pratica dei
servizi.
Alcuni elementi di rilievo hanno caratterizzato il 2013:
a) L’innovazione aziendale dell’Ospedale Alto Vicentino, dove è collocato il Servizio
Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), si è stabilizzata. Le tendenze assistenziali in
atto in SPDC sono quindi oggi note e documentabili dai dati di attività: il numero
ricoveri e il numero consulenze è incrementato nell’ultimo semestre 2013 così come
le richieste di intervento ospedaliero per nuovi bisogni, come in area dipendenze,
doppia diagnosi, disturbi del comportamento alimentare e casi complessi per
comorbilità somatica grave.
b) L’adeguamento delle azioni in area salute mentale in funzione del Superamento degli
Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), in applicazione del DPCM 1/04/2008 e dei
correlati provvedimenti della Regione Veneto, è proseguita nel 2013.
c) Il servizio Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), precedentemente in
collocazione distrettuale, è stato ripianificato dall’Ulss 4 nella cornice del
Dipartimento di Salute Mentale, in linea con il modello di riferimento regionale.
d) È proseguita la rimodulazione degli inserimenti residenziali, a seguito dell’avvio di
nuova tipologia di Struttura (Comunità Alloggio Estensiva), prevista dal Piano di
Comunità, che integra e completa le precedenti strutture in rete dipartimentale, che
vengono da un lato confermate e dall’altro specializzate tramite migliore gradiente di
tipologia assistenziale. L’attività svolta nel corso del 2013 si è perciò concretizzata
nella rivalutazione sistematica, accurata e continua dell’appropriatezza degli
inserimenti, con la conseguente variazione di struttura per alcuni utenti.
Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) per svolgere la propria missione si avvale della
disponibilità di vari servizi e strutture organizzati in rete.
Le strutture del Dipartimento di Salute Mentale sono: i due Centri di Salute Mentale a
Schio e Thiene (CSM), Il Centro Diurno e il Day Hospital territoriale, il Servizio Psichiatrico
di Diagnosi e Cura (SPDC), il Day-Hospital Ospedaliero, la Comunità Terapeutica
Riabilitativa Protetta (CTRP), le Comunità Alloggio (CA) che includono la nuova tipologia
della Comunità Alloggio di tipo estensivo, i Gruppi Appartamento Protetto.
I servizi sono in parte a gestione diretta del Dipartimento di Salute Mentale e in parte a
gestione indiretta attraverso convenzioni, prevalentemente con cooperative sociali.
I Centri di Salute Mentale (CSM), a Thiene e a Schio, sono preposti al coordinamento
degli interventi di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e reinserimento sociale nel
territorio di competenza. Nei CSM si attuano programmi personalizzati di cura con
interventi ambulatoriali, domiciliari, semiresidenziali (Centro Diurno) e residenziali
(Comunità). Vi si svolgono funzioni di ascolto, accoglienza, filtro e valutazione della
domanda in situazioni di disagio psichico con definizione dei relativi interventi. Il
Dipartimento di Salute Mentale si rivolge ad adulti (maggiorenni) con disturbi psichici, i
loro familiari e altre figure professionali (medico di base, operatori sociali).
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
112
Interventi specifici sono attuati attraverso la psicoterapia individuale e di gruppo ed
anche offrendo cure e sostegno alla persona ed ai familiari con interventi ambulatoriali e
domiciliari.
Tabella 5.45 Utenti e giornate di assistenza per sede. Anno 2013. Ulss 4.
Utenti Giorni assistenza
Comunità terapeutica riabilitativa protetta (CTRP) 27 5.260
- di cui in strutture extra Ulss 6 1.410
Nel corso del 2013 è stata perseguita anzitutto la continuità del modello Veneto e locale
dell’Alto Vicentino, che conferma un sistema di assistenza fondato sulla Psichiatria di
Comunità. A tal fine le risorse assegnate all’Area Salute Mentale sono state redistribuite
durante l’anno in modo proporzionato alle varie linee d’intervento della salute mentale,
alle effettive necessità dei bacini di utenza e con prevalente assegnazione delle risorse di
personale medico all’area territoriale rispetto all’area ospedaliera tramite verifiche e
revisioni organizzative continue del sistema.
Inoltre è proseguita la rimodulazione degli inserimenti residenziali, a seguito dell’avvio di
nuova tipologia di Struttura (Comunità Alloggio Estensiva), prevista dal Piano di
Comunità, che integra e completa le precedenti strutture in rete dipartimentale, che
vengono da un lato confermate e dall’altro specializzate tramite migliore gradiente di
tipologia assistenziale. L’attività svolta nel corso dell’anno si è perciò concretizzata nella
rivalutazione sistematica, accurata e continua dell’appropriatezza degli inserimenti, con
la conseguente variazione di struttura per alcuni utenti.
Tabella 5.46 Indicatori di attività del Dipartimento di Salute Mentale. Anno 2011-2013. Ulss 4.
Indicatori 2011 2012 2013
Numero utenti dell’assistenza psichiatrica ambulatoriale (gennaio- settembre) 2.279* 2.294** 2.439***
Numero utenti dell’assistenza psichiatrica residenziale (gennaio-dicembre) 123 122 115
Numero Giornate di assistenza residenziale (gennaio-dicembre) 33.104 34.338 35.231
Numero utenti in Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta-CTRP Spazio Libero (Direzione clinica DSM, gestione mista pubblico-privato, 12 posti di cui 1 Pronta Accoglienza)
21 23 21
Numero utenti dell’assistenza psichiatrica semiresidenziale (gennaio-dicembre) (Centri Diurni dei due Centri di Salute Mentale e Centri Diurni convenzionati)
94 87 101
Numero giornate di assistenza semiresidenziale psichiatrica (gennaio-dicembre)
9.238 9.773 9.333
Numero ricoveri ordinari ospedalieri in S.P.D.C. (Dimissioni gennaio-dicembre)
340 316 339
Degenza media (gennaio-dicembre) 12,49 14,37 13,9
Numero ricoveri Day Hospital Ospedaliero (dimissioni gennaio-dicembre) 34 23 2
Numero utenti in Progetti Personalizzati di sostegno socio-relazionale (gennaio-dicembre) (sono progetti innovativi locali non previsti dal Progetto Obiettivo Regionale)
23 26 20
(*) Totale utenti assistenza psichiatrica anno 2011 = 2.779, (**) Totale utenti assistenza psichiatrica anno 2012 = 2.816, (***) Totale utenti assistenza psichiatrica anno 2013 = non determinato ma valore atteso oltre 2.900 (2.439 è dato al III° trimestre)
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
113
Tabella 5.47 Indicatori di risorsa-personale del Dipartimento di Salute Mentale. Anni 2008-2013. Ulss 4.
Indicatori 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Totale personale Dipartimento Salute Mentale 57 56 59 57 52 54
- di cui Medico Psichiatra (dipendente/convenzionato) 14 13 12 12 11 12
- di cui Psicologo (dipendente/convenzionato) 2 2 2 3 3 2
Tabella 5.48 Costi area Psichiatrica, residenzialità e semiresidenzialità. Anno 2013. Ulss 4.
I disturbi alimentari
Il Servizio per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) dell’Ulss
4 è sito nella Casa della Salute di Schio, opera in collaborazione con la clinica privata
convenzionata "Villa Margherita", all'interno dei servizi territoriali del distretto
sociosanitario.
L’equipe, composta da un medico internista e psichiatra, quattro psicologhe e due
dietiste, si rivolge a tutte le persone che hanno difficoltà nella gestione del proprio
comportamento alimentare, con disagi noti come anoressia e bulimia.
Dal 2003 il Servizio per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentari
dell’Ulss 4 ha effettuato circa 1.000 prime visite.
Attraverso uno sportello settimanale di ascolto ed
un gruppo di auto mutuo aiuto, sorto in collaborazione con l'Associazione per i Disturbi
Alimentari e l'Obesità (ADAO), i pazienti trovano adeguato supporto.
Tabella 5.49 Principali indicatori epidemiologici e di attività. Anno 2013 (dati al 30.11.13). Ulss 4.
Prime visite: 86 (donne 80%, uomini 20%) Diagnosi:
• 31,4% disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati
• 18,6% anoressia nervosa
• 15,2% bulimia nervosa
• 16,3% disturbo da alimentazione incontrollata;
• 6,9% disturbo in età evolutiva
• 11,6% obesità da fattori psicologici
Esiti a breve (solo prime visite 2013 pari a 86 persone)
• 5 dimissioni per remissione clinica
• 11interruzioni volontarie delle cure
• 6 dimissioni concordate (necessità solo di consulenza)
• 61 attualmente in cura
• 3 interruzioni per cambio residenza
Esiti a medio-lungo termine (circa 1.000 prime visite dal 2003)
• 35% dimissioni con remissione completa dei sintomi
• 15 % consulenze senza necessità di presa in carico o inviati ad altri servizi
• 15% tuttora in carico
• 29% dimissioni non concordate (drop-out) precoci o tardive
• 6%dimissioni con esito negativo
area psichiatrica Anno 2013 costi
dati attività correlati ai conti della residenzialità e semiresidenzialità
costi residenzialità e semiresidenzialità € 4.160.381
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Centri per il Decadimento Cognitivo
Con Decreto n. 38 dell’ 8 maggio 2013, la Segreteria regionale per la Sanità ha costituito
un Gruppo di lavoro con il compito di esplicitare le disposizioni attuative della LR
23/2012 (PSSR 2012-2016) in materia di Rete per l’Alzheimer. Tale attività è svolta con
particolare riferimento al ruolo dei Centri per il Decadimento Cognitivo (CDC) e del CRIC
(attualmente operante all’interno della Azienda Ospedaliera di Padova) nel garantire ai
pazienti con demenza un appropriato percorso diagnostico terapeutico nella filiera dei
servizi socio-sanitari.
6. Area Marginalità e Servizio Integrazione Lavorativa (SILAS)
Il Servizio Integrazione Lavorativa promuove
e sostiene l’inserimento nel mondo del
lavoro di persone svantaggiate, con problemi
di disabilità, di salute mentale, di
tossicodipendenza, di alcoolismo e a rischio
di emarginazione sociale.
Uno specifico accordo in vigore con la
Provincia di Vicenza è finalizzato
all’applicazione della L. 68/99 sul diritto al
lavoro dei disabili ed alla gestione integrata
di percorsi lavorativi per persone disabili e
svantaggiate. Il processo d’integrazione lavorativa è svolto in rete con i Comuni, le
Cooperative sociali, i Centri di Formazione Professionale ed è sostenuto anche da
Associazioni Imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di rappresentanza di
persone disabili e loro famiglie, dal mondo del Volontariato.
Nel rispetto delle caratteristiche di ogni situazione e in un’ottica di collocamento mirato,
vengono realizzati percorsi personalizzati d’inserimento lavorativo. I progetti prevedono
l’abbinamento tra persona e azienda, la preparazione del sistema sociale dell’impresa,
l’analisi e la scelta delle mansioni, l’eventuale adeguamento del posto di lavoro,
l’individuazione delle modalità d’ingresso dei lavoratori in azienda, il supporto al
lavoratore, alla famiglia e all’impresa.
Tabella 5.50 Dati SILAS Ulss 4. Anno 2013.
Tipologia utenti Utenti Giornate lavorative Costo
Disabili 318 46.110 € 416.785
Psichiatrici 115 16.675 € 150.724
ex. Tossicodipendenti 65 9.425 € 85.192
Disagio psicosociale (svantaggiati) 21 3.045 € 27.524
Totale 519 75.255 € 680.225
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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7. Focus
Centro Servizi di Montecchio Precalcino
L’area ad alta integrazione sociosanitaria del Centro Servizi di Montecchio Precalcino è
stata riconosciuta dall’Ulss 4 con propria deliberazione a partire dal 2001, in
applicazione del precedente Piano di Zona 2001/03.
Il Centro riconosce come propria principale vocazione quella assistenziale, caratterizzata
dalla progressiva personalizzazione degli interventi e da un orientamento
socioriabilitativo che si articola in modo differenziato su diverse strutture:
- Comunità Residenziale Protetta, a gestione diretta Ulss 4 ed in grado di ospitare 17
persone.
- Residenziale Sanitaria Assistenziale (Rsa) “S. Michele”. Accoglie fino 102 persone
ospitate in quattro nuclei (due maschili e due femminili), è gestita in convenzione con
l’ente “La Casa” di Schio.
- Residenziale Sanitaria Assistenziale (Rsa) “Il Cardo”. Riconosciuta come grande
struttura per disabili gravi, in grado di accogliere 38 persone, è gestita in convenzione
con l’ente “La Casa” con standard definiti dalla DGR 2537 del 2000 - sulle grandi
strutture e con particolare attenzione a percorsi individuali di tipo riabilitativo;
l’assunto di base che muove le iniziative del centro è l’effettivo superamento del
concetto assistenziale e di vita rappresentato dall’ospedale psichiatrico dapprima ed
in seguito dal residuo psichiatrico esistenti in precedenza.
L’assistenza alla persona è garantita da quattro medici di famiglia in apposita
convenzione.
Centro Pet Therapy
Il Centro di Pet Therapy, in Villa Bonin-Longare a Montecchio
Precalcino, è un punto di eccellenza per la sanità nazionale: il
Centro svolge attività clinica, di ricerca e formazione. La Pet
Therapy è una co-terapia che si affianca e/o integra le normali
terapie e si avvale della presenza dell’animale e delle sue
caratteristiche.
La Regione del Veneto, con la L. 3 del 03/01/2005 intende promuovere la conoscenza, lo
studio e l’utilizzo di nuovi trattamenti di supporto e integrazione delle cure clinico–
terapeutiche quali la terapia assistita dagli animali affiancata alle terapie di medicina
tradizionale.
Con il Progetto Europeo Leo Toi Te.D - Therapy Dog Trainer il Centro Pet Therapy
dell'Ulss 4 è partner assieme a Spagna, Inghilterra, Polonia e Germania di un progetto
europeo, finanziato dalla Commissione Europea, denominato Te.D - Therapy Dog
Trainer. L’obiettivo è quello di condividere modelli formativi e di lavoro che possano
portare ad un aumento di competenze e dunque a nuove opportunità occupazionali.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Riorientare i servizi sanitari Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari dovrebbero sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.
Creare ambienti fisici e sociali favorevoli alla salute La promozione della salute si
sforza di creare ambienti di vita e di lavoro sicuri, stimolanti e soddisfacenti; incoraggia nelle organizzazioni e nelle comunità il sostegno e la tutela reciproci.
Costruire politiche pubbliche per la salute La promozione della salute va oltre l’assistenza sanitaria; essa mette la salute nell’agenda di chi decide in tutti i settori ed a tutti i livelli, rendendolo responsabile della salute e consapevole delle conseguenze delle decisioni prese per la salute dei singoli e delle comunità. Carta
di Ottawa
Rafforzare l’azione della comunità La promozione della salute agisce attraverso gli sforzi della comunità, informata e competente, nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie, per raggiungere un migliore livello di salute; migliora l’auto mutuo aiuto ed il supporto sociale.
Sviluppare le capacità personali La promozione della salute si preoccupa di fornire alle persone informazione ed educazione lungo tutta la vita, di migliorare di continuo le capacità per la vita quotidiana.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Il Dipartimento di Prevenzione è l’articolazione dell’Ulss 4 preposta alla promozione e tutela della salute
della popolazione umana ed animale, per mezzo di azioni tendenti a prevenire ed eliminare/contenere le
cause di danno e di malattia. Strumenti essenziali e caratteristici del Dipartimento sono l'analisi
epidemiologica, l'educazione alla salute e l'assicurazione della qualità.
SERVIZI VETERINARI PREVENZIONE INVALIDITÀ CIVILE E
PROTESICA
SERVIZIO IGIENE ALIMENTI
E NUTRIZIONE
Prevenzione
Alto Vicentino
SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA
NEGLI AMBIENTI DI
LAVORO
SERVIZIO IGIENE E SANITÀ PUBBLICA
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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1 Dipartimento Prevenzione
1. Prevenzione
Prevenzione tumori
Lo screening oncologico è un complesso ed
organico programma di sanità pubblica
condotto con mezzi clinici, strumentali e di
laboratorio finalizzato alla diagnosi precoce
di una patologia neoplastica o
all’individuazione di alterazioni pre–
neoplastiche in sottogruppi selezionati di
popolazione. L’Ulss, con il programma di
screening, si fa carico di offrire attivamente a
tutta la popolazione bersaglio, nei tempi e
nei modi previsti, un percorso che prevede un primo test di ingresso ed eventuali
successivi accertamenti diagnostici di approfondimento ed i trattamenti più appropriati.
Gli screening oncologici offerti dall’Ulss 4 alla popolazione sono: screening della
mammella, screening citologico (utero), screening del colon-retto.
Tabella 5.51 Adesione all’attività di screening per tipologia. Anno 2013. Ulss 4.
Tipologia di screening Ulss 4* Valore Soglia indicato dalla Regione DGRV 1237/2013
Mammografico 82,50% >=80%
Citologico 78.20% >=60%
Colorettale 78,80% >=65% *i dati si riferiscono al 31/12 ma non sono definitivi
Lo Screening mammografico è rivolto a tutte le donne residenti nell’Ulss 4 di età
compresa tra i 50 e i 69 anni; è un test di 1° livello che utilizza la mammografia
bilaterale, proposta ogni 2 anni. Se la mammografia riscontra una lesione “sospetta” si
procede all’approfondimento diagnostico di 2° livello.
Il carcinoma alla mammella è il tumore più frequente tra le donne italiane per incidenza
e mortalità. Mentre quest’ultima è in lieve flessione, è invece in costante aumento
l’incidenza (numero nuovi casi all’anno/popolazione a rischio) che, almeno in parte, si
può giustificare con il diffondersi della cultura della prevenzione. La mammografia
permette infatti di individuare il tumore in una fase molto precoce, in modo che possa
essere curato efficacemente: la mammografia, eseguita ogni 2 anni, riduce del 35% la
probabilità di morire per tumore della mammella. Inoltre l’80–90% delle donne con un
tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può guarire definitivamente.
Lo Screening Citologico (Pap test) è finalizzato a individuare tra la popolazione
femminile le donne a rischio di sviluppare un tumore del collo uterino; per la diagnosi
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
119
precoce è utilizzato il pap test, proposto ogni 3 anni a tutte le donne residenti nell’Ulss 4
di età compresa tra i 25 e i 64 anni.
Insieme al tumore del colon-retto, il tumore del collo dell’utero è al secondo posto tra i
tumori femminili, dopo quello della mammella. Negli ultimi vent’anni la mortalità per
tumore dell’utero è diminuita di oltre il 50% nei Paesi in cui sono stati attuati gli
screening, tuttavia ogni anno in Italia si registrano in media 3.500 casi di tumore al collo
dell’utero e circa 1.000 decessi. Il programma è particolarmente efficace nel ridurre
incidenza e mortalità di questo tipo di tumore.
Lo screening per i tumori del colon retto ha la finalità di individuare lesioni pre–
cancerose e casi di neoplasia negli stadi precoci, in modo da ridurre l’incidenza e la
mortalità. È rivolto a tutti i residenti dell’Ulss 4, sia uomini che donne, di età compresa
tra i 50 e i 70 anni. Il test di I° livello utilizzato è un esame feci (FOBT) per la ricerca del
sangue occulto (sangue che non si vede ad occhio nudo) e viene proposto ogni 2 anni. Il
cancro al colon–retto si colloca ai vertici della categoria per incidenza e mortalità.
Servizio di Educazione e Promozione della Salute
Il Servizio di Educazione e Promozione alla Salute (SEPS) attua interventi diretti e svolge
funzioni di supporto metodologico e operativo ai Servizi aziendali per lo sviluppo di
programmi educativi rivolti alla popolazione del territorio, con particolare attenzione
agli stili di vita.
Opera raccordandosi con i Centri di Riferimento Regionali e le altre agenzie del territorio
impegnate in attività educative: Scuole, Enti Locali, Associazioni.
Scuola e Salute: Il Servizio Educazione e Promozione della Salute mette a disposizione
delle scuole:
- l’offerta di iniziative e progetti;
- la consulenza metodologica a progetti di Istituto;
- la collaborazione nella costruzione di percorsi didattici e iniziative insieme alle singole
scuole sulla base di esigenze specifiche;
- il supporto nella ricerca di esperienze e nella costruzione di materiale didattico.
Tabella 5.52 Percentuale adesione ai progetti di promozione della salute. Anno 2013. Ulss 4.
Tipologia promozione Indicatori 2012 2013
Partecipazione delle scuole
% scuole superiori aderenti a Teen-box 40,0% 59,0%
% scuole superiori aderenti a Hiv 94,0% 94,0%
% scuole superiori aderenti Donazioni 76,0% 88,0%
% scuole materne aderenti Clik fa Clak 19,0% 22,0%
Collaborazione ai progetti Guadagnare salute collaborazione alle iniziative in Valleogra / 100%
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Foto: Sede di Ca’ Dotta - Sarcedo.
Progetti Distrettuali di Prevenzione
Percorsi di prevenzione per cittadini di ogni età sono progettati e monitorati dall’Unità
Operativa Progetti Distrettuali di Prevenzione.
In particolare, l’obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole, di mettere a
disposizione le informazioni, di monitorare la salute tramite interventi strutturati e con il
coinvolgimento di Medici di famiglia e personale del territorio, di facilitare le abilità
personali e le opportunità che consentono alle persone di fare scelte sane. Si cita:
• Prosecuzione del Progetto di prevenzione Cardiovascolare Primaria nelle Utap di Zugliano e
Arsiero e nella Medicina di Gruppo Integrata di Malo;
• Nell’ambito del progetto “Genitori +, sette azioni per la vita del tuo bambino” referenza per
l’azione “Lettura Precoce ad alta voce”;
• Progetto ministeriale “Guadagnare Salute” nato dall’esigenza di rendere più facili le scelte
salutari e promuovere campagne informative atte a modificare comportamenti inadeguati,
promuove i quattro stili di vita sani (alimentazione corretta, non fumare, non abusare di
alcol, svolgere adeguata attività fisica) tramite la Progettazione Partecipata con le Comunità.
Guadagnare Salute nel 2013 è attivo in 5 comuni dell’Ulss 4: Sarcedo, Malo, Velo d’Astico,
Torrebelvicino e Valli del Pasubio.
Dal 2009 è attivo il Laboratorio didattico multimediale “Le vie del fumo”
realizzato a Ca’ Dotta. I laboratori di Ca’ Dotta sono un’esperienza di forte
impatto emozionale, centrata sull’immaginario individuale e collettivo
legato al fumo di sigaretta e all’alcol.
Si è scelto di privilegiare i contributi di linguaggi diversi nell’analisi di questi
temi perché la pluralità degli stessi può consentire l’attivazione di strategie
di difesa e fattori protettivi (life skills) indispensabili per fronteggiare le
diverse pressioni che possono portare a comportamenti a rischio.
La libertà, la scelta, la dipendenza, l’amicizia, la compagnia sono solo alcuni temi
che i ragazzi stessi affrontano e rielaborano attraverso le attività proposte.
2. Invalidità civile e protesica
Il Servizio di Medicina Legale assicura pubbliche
funzioni di natura accertativa, legate ad
esigenze di sicurezza sociale, assistenza e tutela
del cittadino rispetto a specifiche situazioni di
bisogno o di esercizio di diritti soggettivi in
campo sociale, assistenziale e lavorativo.
Svolge attività di medicina necroscopica e di
polizia mortuaria e provvede agli Accertamenti
collegiali per il riconoscimento dello stato di
invalido civile, di sordo, di cieco civile, dello
stato di handicap (L. 104/92) e dello stato di
disabilità (L. 68/99).
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
121
Tabella 5.53 Attività più significative svolte dal Servizio Medicina Legale. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Descrizione aree di attività Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Assistenza protesica Autorizzazione forniture protesiche e presidi
Giorni dalla richiesta all'ordine 3 4
Altri accertamenti collegiali Tempo attesa Giorni di attesa 15 15
Vigilanza Professioni Sanitarie con L. 22
Tempo istruttoria Giorni di istruttoria 2 1,5
Certificazioni medicina legale semplici: patenti
Tempo attesa Giorni di attesa 0 0
Certificazioni rilasciate Numero certificazioni rilasciate 3.787 3.193
Medicina Necroscopica % visite entro 30 ore 100% 100%
Radioprotezione Verifica nuove segnalazioni
% verifiche /segnalazioni uso sanitario
100% 100%
Idoneità igienico sanitaria estetisti, ecc.
Rilascio parere Tempo attesa max per risposta (gg)
2 2,5
Certificazioni Med. Legale–Collegiale: Inv.Civile 104/92-68/99
Tempo di attesa per eseguire accertamenti
Giorni di attesa 13 18,25
Sportello Unico per l’Invalidità Civile Dal 2001, all’interno del Servizio di Medicina Legale, è attivo lo Sportello
Unico per l’Invalidità civile articolato in tre uffici: ufficio invalidi civile,
ufficio informa handicap, ufficio protesi e ausili, situati in un’unica
struttura con il medesimo orario per il pubblico, sia di consulenza
telefonica che di ricevimento
L’Ufficio invalidi civili ha competenze specifiche nell’organizzazione delle
Commissioni sanitarie per il riconoscimento dell’invalidità civile, delle
Commissioni sociosanitarie integrate per il riconoscimento della
condizione di handicap (L. 104/92) e della disabilità per l’inserimento
lavorativo (L. 68/99).
L’ufficio informa handicap ha competenze nell’offrire al cittadino uno spazio all’interno
del quale trovare risposte adeguate su come ottenere un servizio, su quali sono i diritti
riconosciuti dalle leggi nazionali e regionali, su iniziative di vario genere inerenti alle
tematiche dell’handicap.
L’obiettivo principale dell’Informa handicap è di offrire alla persona con disabilità
strumenti di conoscenza che favoriscano la cultura del diritto rispetto alla cultura
dell’assistenza. L’informazione permette al cittadino non solo di orientarsi nel mondo
della normativa e dei diritti, o dei percorsi amministrativi da seguire per ottenere il
risultato desiderato, ma anche di aumentare la conoscenza sulle risorse presenti nel
territorio.
Tra le attività svolte da questo ufficio si ricorda l’intervento di sensibilizzazione nelle
scuole (istituto tecnico per geometri) sulla tematica della barriere architettoniche. Il
progetto ha fornito agli studenti coinvolti le informazioni necessarie per capire le
concrete esigenze per la fruibilità delle persone con disabilità temporanee o permanenti,
Sportello Unico per
l’Invalidità Civile
dal lunedì al venerdì
dalle 10 alle 13
lunedì e mercoledì
dalle 14 alle 16
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
122
di spazi abitativi privati e pubblici e lo svolgimento di attività quotidiane, anche in
relazione all’utilizzo di ausili personali.
L’ufficio protesi e ausili ha competenze specifiche nella gestione dell’assistenza
protesica. L’erogazione può avvenire nelle seguenti modalità:
- in caso di ricovero la prescrizione di ausili viene fatta direttamente dai medici di
reparto durante la degenza, mentre per i pazienti domiciliari, spetta al medico di
famiglia richiedere una visita specialistica nella quale saranno eventualmente
prescritte le protesi e gli ausili necessari;
- nel caso di ausili costruiti su misura (elenco 1 D.M. 332/99), l’Ufficio Protesi e Ausili
provvederà ad autorizzare la fornitura di quanto richiesto dagli specialisti alle
sanitarie convenzionate, scelte dagli utenti, previa la presentazione di un preventivo
di spesa;
- nel caso di ausili di serie o da gara (elenco 2 o 3 D.M. 332/99) o presenti in
magazzino, la consegna verrà effettuata direttamente dal personale dell’Ufficio
Protesi.
L’ufficio ha provveduto al miglioramento del percorso di ritiro, manutenzione,
sanificazione, immagazzinamento e riutilizzo dei presidi e dell’organizzazione e
collaborazione con i distretti, la rete di distribuzione di prodotti e ritiro dei beni non più
utilizzati dai cittadini.
Il progressivo aumento delle condizioni di non autosufficienza e disabilità richiedono
consistenti interventi di assistenza protesica; negli ultimi quattro anni la spesa si è
mantenuta pressoché costante, con variazioni abbastanza contenute. I valori riportati di
seguito sono comprensivi di tutto il materiale erogabile previsto dal DM 332/99 (ausili,
protesi, materiale per stomia e incontinenza o ritenzione).
Grafico 5.12 Spesa protesica (ausili ex DM 332/1999). Anni 2001-2013. Ulss 4.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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3. Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL)
Il Servizio SPISAL contribuisce alla prevenzione
degli infortuni e delle malattie professionali ed
al miglioramento del benessere dei lavoratori,
operando in rete con le Istituzioni che si
occupano, con diverse competenze, della
vigilanza negli ambienti di lavoro, le
Organizzazioni dei Datori di Lavoro e dei
Lavoratori dipendenti, i Comuni, la Provincia,
la Regione, le Scuole e le Aziende.
Attività di controllo e prevenzione
In accordo con i più recenti indirizzi emanati dalla Commissione Europea, la strategia
2013 dello SPISAL per le azioni di controllo e prevenzione ha promosso il “miglior
rispetto della legislazione, in primo luogo grazie all’istruzione, alla persuasione e
all’incoraggiamento, in secondo luogo, se del caso, mediante misure coercitive”.
Le azioni di controllo e prevenzione sono state principalmente attuate nei comparti
lavorativi più a rischio (edilizia, metalmeccanica, agricoltura) assicurando la copertura
del 5% delle unità locali con dipendenti (circa 500 aziende da controllare ogni anno sulle
circa 10.000 esistenti).
Interventi specifici: indagini per infortuni su lavoro e malattie professionali, interventi
nelle aziende per rimuovere i rischi di infortunio e di malattia professionale, interventi
nei comparti a maggior rischio e bonifiche amianto, valutazioni e pareri sulla
costruzione/modifica degli insediamenti produttivi.
Tabella 5.54 Principali attività dello SPISAL. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Descrizione Lea Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Controllo ambienti di lavoro
Sopralluoghi nei Cantieri edili Nr. cantieri visitati 257 236
Sopralluoghi nelle altre attività produttive Nr. aziende visitate 105 105
Tutela della salute delle lavoratrici madri
Pareri rilasciati Nr. pareri 268 382
Visite di Medicina del Lavoro
Visite effettuate Nr. visite mediche 61 21
Valutazioni progetti di insediamenti produttivi e piani di bonifica manufatti contenenti Amianto
Insediamenti produttivi Nr. pareri rilasciati 162 222
Bonifica manufatti con Amianto Nr. disposizioni 156 128
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
124
Attività di formazione ed assistenza
Gli operatori del Servizio sono impegnati, collaborando con le Parti Sociali, nelle attività
di formazione rivolte a gruppi di lavoratori o alle figure aziendali della prevenzione,
come i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), i Responsabili dei Servizi di
Prevenzione e Protezione (RSPP) ed i Datori di lavoro (nel 2013 sono state formate 45
persone per un totale di 255 ore di formazione). Si interviene inoltre nell’ambito del
mondo della scuola partecipando alla Rete delle Scuole della Provincia di Vicenza con lo
scopo di migliorare la sicurezza degli edifici, formare le figure della prevenzione (RLS e
RSPP) e introdurre nei programmi didattici elementi di igiene e sicurezza sul lavoro.
Attività di semplificazione
Per aiutare i Datori di lavoro a realizzare gli interventi più efficaci per tutelare
la salute dei propri dipendenti e migliorare la competitività dell’Impresa,
anche in periodo di crisi ed anche in aziende di piccole dimensioni.
Semplificare la Valutazione del rischio. Con il DM 30/11/2012 sono state
emanate le “Procedure Standardizzate per la valutazione dei rischi” per le
micro e piccole imprese ed il Comitato Regionale di Coordinamento ha
approvato delle “Indicazioni per la stesura del Documento standardizzato di valutazione
dei rischi” per mettere in grado il Datore di Lavoro di elaborare in autonomia questo
importante strumento di pianificazione degli interventi aziendali di prevenzione.
Lo SPISAL contribuisce attivamente a diffondere tali indicazioni e a facilitarne l’adozione
da parte dei datori di lavoro, in particolare delle imprese fino a 10 lavoratori, che dal
31/05/2013 non possono più avvalersi della facoltà di autocertificare la valutazione dei
rischi.
In particolare è stato predisposto un Software per agevolare la stesura del Documento di
Valutazione dei Rischi che verrà messo gratuitamente a disposizione dei Datori di Lavoro
attraverso il sito aziendale.
Semplificare e promuovere i modelli di gestione della sicurezza. Lo SPISAL è impegnato
ad accrescere la cultura della sicurezza nelle aziende anche attraverso la promozione dei
Sistemi di Gestione della Sicurezza e proponendo modelli semplificati di gestione.
Tabella 5.55 Attività relative agli infortuni anni 2012/2013
Descrizione Lea Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Sorveglianza epidemiologica e costruzione del sistema informativo su rischi e danni da lavoro
Osservatorio locale infortuni sul lavoro (comunicati dal Pronto Soccorso)
Prognosi
Numero infortuni con prognosi 0/3 gioni
954 756
Numero. infortuni con prognosi oltre 4 giorni
1.899 1.788
Categorie specifiche
Numero infortuni a titolari d'azienda 185 172
Numero infortuni a lavoratori stranieri 612 598
Tipologia sul totale
Totali infortuni sul lavoro 2.853 2.703
Totali infortuni scolastici 207 236
Totali infortuni stradali 297 348
Infortuni sul lavoro Indagini svolte per infortuni sul lavoro
N° indagini per Infortunio 135 102
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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4. Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP)
Il Servizio Igiene e Sanità pubblica svolge
compiti e funzioni specifiche di igiene e
medicina preventiva con interventi rivolti sia
agli individui che agli ambienti di vita con il
fine della tutela e il controllo della salute
pubblica:
- attività vaccinale, effettuata nei
distretti, nei confronti delle persone per le
quali è raccomandata (bambini o categorie a
rischio) e che lo richiedono (anziani,
viaggiatori, ecc.);
- prevenzione e la sorveglianza attiva per il controllo della malattie infettive
e cronico-degenerative;
- interventi rapidi nelle emergenze infettive;
- valutazione degli strumenti urbanistici;
- rilascio di pareri su progetti di edilizia;
- vigilanza di palestre, piscine, alberghi, cosmetici;
- comunicazione sui rischi sanitari legati alla qualità delle matrici ambientali
Attività vaccinale
L’abolizione dell’obbligo vaccinale nella Regione Veneto ha imposto un
puntuale monitoraggio del livello di copertura vaccinale che risulta ancora
soddisfacente, ma in progressiva diminuzione: questo ha reso necessario lo
sviluppo di strategie ed azioni adeguate alla situazione epidemiologica. Ai
soggetti non aderenti viene attivamente proposta la vaccinazione tramite
sollecito telefonico, invito a colloquio individuale e comunicazione col
pediatra di libera scelta.
Tabella 5.56 Principali attività di prevenzione malattie infettive. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Descrizione Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Vaccinazioni obbligatorie raccomandate
Copertura vaccinale a 24 mesi Polio Copertura a 24 mesi 94,8 % 94,5%
Copertura vaccinale a 24 mesi Morbillo Copertura a 24 mesi 92,2 % 91,2%
Copertura vaccinale DT (difterite-tetano) al 15° anno
% ragazzi vaccinati sul totale 83,4 % 78,8%
Campagna antinfluenzale anziani % anziani vaccinati (2012/2013) 55,4%
Copertura vaccinale HPV % copertura coorte di riferimento
78,1 % 76,60%
Copertura tetano in adulti > 65 anni % adulti > 65 anni vaccinati per tetano
62,5 % 34%
Malattie infettive
Notifiche malattie infettive Numero casi 302 74
Indagini epidemiologiche (m.i. soggette ad indagini)
Numero indagini/notifiche 67 74
Infezione da clostridium difficile Numero nuovi casi 30 10
Profilassi Internazionale
Vaccinazioni eseguite per viaggiatori Numero vaccinazioni 1.809 1.455
Utenti viaggiatori Numero utenti 1.068 1.019
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
126
Ambulatorio Viaggiatori Internazionali
Nell’Ambulatorio, situato nel Centro Sanitario Polifunzionale di Thiene (ex ospedale
Boldrini), gli utenti possono ricevere informazioni e dati aggiornati circa le malattie
presenti nei Paesi visitati e le norme igieniche e le raccomandazioni da tenere presenti
durante la permanenza in Paesi stranieri. Nel sito aziendale il Servizio riporta una serie di
consigli utili ed un opuscolo redatto dalla Regione Veneto tradotto in lingua araba,
francese, inglese e spagnolo.
Igiene urbana e ambientale Per l’attività rivolta agli ambienti di vita si citano solo alcune delle rilevazioni ed indagini
che vengono regolarmente effettuate.
Tabella 5.57 Principali attività di Igiene urbana e ambientale. Anni 2012-2013. Ulss 4.
Descrizione Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Rischi ambienti di vita (e di lavoro)
Osservatorio incidenti domestici Numero accessi Pronto Soccorso
9.388 8.207
Osservatorio incidenti stradali Numero accessi Pronto Soccorso
1.822 1.421
Vigilanza Piscine Numero ispezioni per impianto
38 60
Igiene edilizia
Valutazione strumenti urbanistici Numero 17 19
Pareri ex art. 220 Numero 540 403
LR 22 (Accreditamento strutture socio-sanitarie) Numero pareri 37 58
Ambiente e Salute
Disagio fisico (inconvenienti igienici) Numero esposti istruiti/richieste
100% (31)
100% (59)
Trattamenti di disinfezione/derattizzazione strutture Ulss 4
Numero interventi 191 148
Interventi prevenzione insetti infestanti Numero interventi 196 176
Prove di efficacia prevenzione zanzara tigre % negative / 12.4%
5. Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN)
Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
(SIAN) si pone l’obiettivo di migliorare la
salute individuale e collettiva garantendo
alimenti sicuri e di qualità, attraverso misure
di sorveglianza di tutela igienico-sanitaria e
promuovendo la diffusione di un corretto
stile alimentare.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
127
Igiene degli Alimenti e Tutela delle Acque
L’Unità Operativa Igiene degli alimenti e Tutela delle Acque opera nei seguenti ambiti:
� Sicurezza Alimenti: provvede alla vigilanza e controllo igienico-sanitario nelle
imprese alimentari e nei pubblici esercizi, rilascia Registrazioni Igienico Sanitarie
Permanenti per l’apertura o l’ampliamento di laboratori o depositi di alimenti, di
pubblici Esercizi di ristorazione (quali Bar, Ristoranti, Pizzerie, Tavole calde,
agriturismi, ecc.) e trasporto degli alimenti. Provvede inoltre al rilascio di pareri per
Registrazioni Igienico Sanitarie Temporanee in occasione di manifestazioni come
sagre, eventi fieristici, ecc. Fornisce certificazione di non conformità (distruzione
alimenti) e di idoneità sanitaria (locali, materiali a contatto con alimenti,
esportazione di alimenti, ecc.); effettua ricerca di sostanze pericolose/tossiche negli
alimenti e bevande tramite campionamenti e controlli ed esegue controlli sulla
produzione e commercio dei prodotti dietetici e degli alimenti per la prima infanzia.
Rilascia l’abilitazione alla vendita di prodotti Fitosanitari e l’autorizzazione al
relativo deposito/commercio, offre corsi di formazione per l’abilitazione alla
vendita e provvede alla vidimazione dei registri di carico e scarico di tali prodotti;
� Acque: effettua prelievi e controlli dell’acqua di acquedotto e della falda acquifera,
emette giudizi di idoneità per acqua destinata al consumo umano, esegue ispezioni
negli impianti acquedottistici, rilascia pareri sui progetti di acquedotti pubblici e
privati e per la tutela delle fonti idropotabili. Inoltre rilascia pareri per la
sostenibilità della risorsa idrica potabile sui Piani Assetto Territoriale, Interventi
Urbanistici. Effettua attività di vigilanza e controlli, e fornisce pareri sulla
progettazione di piscine pubbliche e private ed informazioni ai gestori sulla
gestione in sicurezza igienica.
Tabella 5.58 Attività correlate alla sicurezza alimentare, acque e ristorazione collettiva.
Descrizione Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Sicurezza alimentare Ispezioni iniziativa Nr ispezioni iniziativa 604 553
Prelievi alimenti Nr prelievi-PRIC2011 439 289
Ispezioni autorizzative /amministrative Nr ispezioni 1.068 727
Istruttoria progetti Nr istruttorie 40 28
Pareri preventivi Nr pareri 37 102
Prelievi acque minerali sorgente Nr prelievi 137 52
Acqua potabile Prelievi acque potabili rete e falda Nr campioni/verbali 860 768
Fitofarmaci Ispezioni iniziativa rivendite Nr ispezioni 14 40
Ispettorato micologico
Riconoscimento specie fungine per privati Nr consulenze 29
Analisi speciografica funghi in vincolo doganale interventi / richieste 100%
Nutrizione
La nutrizione è un fattore in grado di modificare profondamente lo stato di salute
dell’individuo e della popolazione nel suo complesso attraverso anzitutto la verifica e il
controllo sulle tabelle dietetiche ma anche con l’indagine sulla qualità nutrizionale dei
pasti forniti nella ristorazione. L’Unità Operativa Nutrizionale opera principalmente in
quattro ambiti:
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
128
� Sorveglianza nutrizionale. Grazie alla raccolta di dati epidemiologici, quali consumi ed
abitudini alimentari, rilevazioni dello stato nutrizionale per gruppi di popolazione, in
particolare quella scolastica, in collaborazione con programmi locali, regionali e
nazionali.
� Educazione nutrizionale. Con interventi di prevenzione nutrizionale finalizzati alla
diffusione delle conoscenze di stili alimentari corretti e protettivi nella popolazione
generale e per gruppi di popolazione con l’utilizzo di tecniche e strumenti propri
dell’informazione, dell’educazione sanitaria e della promozione alla salute. Attività
informative, per la diffusione delle linee guida per la prevenzione nutrizionale.
Interventi nei settori produttivi e commerciali di competenza per la promozione della
qualità nutrizionale.
� Nutrizione collettiva. Oltre all’attività di valutazione di menù di ristorazione collettiva
e assistenza, vigilanza e formazione, si è consolidata l’attività di consulenza dietetico
nutrizionale nella ristorazione collettiva scolastica del territorio. Particolare
attenzione è posta alla progettazione di interventi nella prevenzione dell’obesità.
� Consulenza dietetico-nutrizionale per fasce di popolazione a rischio, con particolare
attenzione ai gruppi di auto aiuto.
Tabella 5.59 Attività correlate alla sicurezza alimentare, acque e ristorazione collettiva.
Descrizione Attività rilevate Indicatore 2012 2013
Progetti Educazione Alimentare Progetti vari Adesioni / inviti 49% 43%
Sorveglianza Alimentare
Okkio alla salute % screenati 100% Rilevazione
biennale
Ispezioni nelle scuole Nr ispezioni/plesso 165 195
Ispezioni nelle case di riposo Nr ispezioni 26 29
Consulenza dietetico nutrizionale
Stesura diete speciali Nr diete elaborate
219 185
Valutaz./validaz./menù ristorazione collettiva
Nr menù validati/richieste
208 (100%) 169 (100%)
correzione diari auto aiuto Nr diari / n° iscritti
96 (100%) 83 (100%)
Interventi nella ristorazione collettiva
Consulenza tecnico-nutrizionale
Nr consulenze 38 21
6. Servizi Veterinari
Servizio Veterinari Igiene degli alimenti di Origine animale
La tutela della salute e del benessere
animale, l’igiene e la sicurezza degli alimenti
di origine animale e la corretta informazione
ai consumatori sono le finalità della sanità
pubblica veterinaria.
Il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti
di Origine Animale e loro derivati esercita il
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
129
controllo ufficiale delle filiere di produzione e commercializzazione di alimenti di origine
animale. Sono inoltre previsti interventi in caso di inconvenienti igienico-sanitari o di
tossinfezioni alimentari.
L’attività di controllo ufficiale, modulata in base a classi di rischio definite, è rivolta
principalmente ai seguenti settori:
- Filiera delle carni fresche congelate, preparate e dei prodotti a base di carne;
- Filiera del latte e dei prodotti a base di latte;
- Filiera dei prodotti ittici;
- Controllo sanitario sulla produzione del miele;
- Controllo sanitario sulla produzione delle uova.
Il Servizio provvede inoltre alla Registrazione ai sensi del
Reg. (CE) 852/2004 e/o al Riconoscimento ai sensi del Reg. (CE) 853/2004 di tutti gli
stabilimenti del settore alimentare che svolgono una qualsiasi delle fasi di produzione,
trasformazione, trasporto, magazzinaggio, somministrazione e vendita di alimenti di
origine animale con le modalità previste dalla specifica normativa regionale, cura
l’istruttoria per gli stabilimenti che intendono essere autorizzati ad esportare verso i
Paesi Terzi e provvede al rilascio dei certificati di prodotti destinati all'esportazione.
Tabella 5.60 Attività 2012-2013 del Servizio veterinario - Igiene degli alimenti di origine animale. Ulss 4.
LEA di riferimento Descrizione attività o tipologia prestazione
Indicatore 2012 2013
Ispezione negli impianti di macellazione
Piano ispezioni ordinario Nr prestazioni eseguite/programmate
727 691 (>100%)
Controllo igienico-sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine animale
Ispezioni nelle imprese di produzione alimenti di origine animale riconosciute
Nr prestazioni eseguite/programmate
536 495 (>100%)
Ispezioni nelle imprese alimentari di vendita alimenti di origine animale registrate
Nr prestazioni eseguite 107 101
Audit nelle imprese di produzione alimenti di origine animale riconosciute
Nr prestazioni eseguite 19 20
Ri-categorizzazione del rischio imprese alimentari riconosciute
Nr prestazioni eseguite 52 51
Disposizioni di indagini microbiologiche in tutte le fasi della produzione e dei prodotti
Programma regionale campionamento alimenti
Nr campioni eseguiti 131 124
Certificazioni sanitarie sui prodotti destinati all’esportazione o ad usi particolari
Certificazioni Nr certificati emessi 623 608
Monitoraggio della presenza di residui di farmaci e contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale
Piano Nazionale Residui -Farmaci e sostanze anabolizzanti -Farmaci veterinari e contaminanti ambientali -Settore volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata
Nr campioni eseguiti (al macello)
179 103
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
130
Servizio Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche
Il Servizio Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche attua
la sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali, sulla riproduzione animale e
provvede ad alimentare il sistema informativo per il controllo delle aziende zootecniche
su anagrafe nazionale. Effettua vigilanza sul benessere degli animali da reddito e
profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali.
Predispone sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali e
prevenzione e controllo delle zoonosi; svolge attività di sorveglianza sull’impiego del
farmaco veterinario, sull’alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei
mangimi. Provvede inoltre alla lotta al randagismo e al controllo del benessere degli
animali d’affezione.
Tabella 5.61 Attività 2012-2013 del Servizio veterinario - Servizio Sanità animale. Ulss 4.
LEA di riferimento Descrizione attività/tipologia prestazione
Indicatore 2012 2013
Sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali
Programma regionale per la profilassi della Tubercolosi bovina, della brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina e della leucosi bovina enzootica
% aziende controllate
98% 97%
% animali controllati
99% 99%
Piano Blue Tongue N° campioni eseguiti insetti + sangue
178 15
Piano nazionale di eradicazione e sorveglianza della malattia vescicolare e sorveglianza per la peste suina classica
N° campioni eseguiti
451 541
Piano di sorveglianza BSE N° campioni eseguiti (in allevamento)
207 182
Controllo dell’influenza aviare N° campioni eseguiti
1.289 2.065
Piano di sorveglianza dell’Anemia infettiva degli equini
N° campioni eseguiti
543 0
Vigilanza sui concentramenti e spostamenti animali, compresa l’importazione e esporta- zione e su strutture e attrezzature.. utilizzate
Sopralluogo per vigilanza stalla di sosta bovini e suini
N° prestazioni eseguite
49 9
Controllo e vigilanza sulla alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi
Prelevamento animali ad uso zootecnico N° campioni eseguiti
79 76
Ispezioni nelle ditte registrate ai sensi del reg. CE 183/2005
N° interventi eseguiti
22 17
Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero casearie
Ispezioni nelle aziende di produzione latte Alta Qualità
N° controlli eseguiti
73 79
Certificazioni sanitarie sui prodotti destinati all’esportazione o ad usi particolari
Certificazioni N° certificati 120 92
Monitoraggio della presenza di residui di farmaci e contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale
Piano Nazionale Residui -Farmaci e sostanze anabolizzanti -Farmaci veterinari e contaminanti ambientali - volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata
N° campioni eseguiti (in allevamento)
87 102
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
131
Il Sistema rapido di Allerta Comunitario
Il meccanismo delle comunicazioni rapide è uno strumento essenziale per
la valutazione di eventuali rischi e per la tutela del consumatore.
Per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica
connessi al consumo di alimenti o mangimi è stato istituito il sistema
rapido di allerta comunitario (RASFF), sotto forma di rete, a cui partecipano la
Commissione Europea, l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare) e gli Stati membri
dell’Unione.
Il flusso delle “allerte” deve garantire sia la completezza delle informazioni che la
tempestività della comunicazione. Le notifiche vengono comunicate e condivise tra gli
Stati membri via rete, in tempo reale. L’attività del sistema di allerta prevede il ritiro di
prodotti pericolosi per la salute umana o animale. Nel caso di rischio grave ed
immediato (es. tossina botulinica), oltre a disporre immediatamente il sequestro dei
prodotti tramite l’intervento del Comando Carabinieri della Sanità e degli Assessorati
Regionali, la procedura di emergenza può essere integrata con comunicati stampa. In
questo caso vengono informati i cittadini sul rischio legato al consumo di un
determinato prodotto e sulle modalità di riconsegna dell’alimento alla Ulss
territorialmente competente.
Tabella 5.62 Notifiche pervenute al Servizio Veterinario. Anno 2013. Ulss 4.
Classificazione Categoria del pericolo Categoria del prodotto Nr.
Notifica allarme (Alert) aspetti organolettici carne di pollame e prodotti avicoli a base di carne 1
micro-organismi patogeni (potenzialmente)
carni e prodotti della carne (diverso dal pollame) 2
latte e prodotti del latte 1
Notifica informazione per follow up
biocontaminanti (altri) carni e prodotti della carne (diverso dal pollame) 1
biotossine (altre) frutta e verdura 1
molluschi bivalvi e loro derivati 1
composizione chimica cereali e prodotti da forno 1
contaminanti industriali (altri) pesce e prodotti detivati 1
contaminazione chimica (altro)
cereali e prodotti da forno 1
grassi e olii 1
infestazione di parassiti frutta e verdura 1
pesce e prodotti detivati 2
metalli pesanti pesce e prodotti detivati 2
micotossine cereali e prodotti da forno 3
foraggio per aninali 1
micro-organismi patogeni (potenzialmente)
carni e prodotti della carne (diverso dal pollame) 1
frutta e verdura 2
radiazione cibo dietetico, integratori 1
erbe aromatiche e spezie 1
residui di pesticidi frutta e verdura 2
residui prodotti medici veterinari
cibo per animali 1
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
132
Riorientare i servizi sanitari Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari dovrebbero sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.
Creare ambienti fisici e sociali favorevoli alla salute La Promozione della salute si sforza di creare ambienti di vita e di lavoro sicuri, stimolanti e soddisfacenti; incoraggia nelle organizzazioni e nelle comunità il sostegno e la tutela reciproci.
Costruire politiche pubbliche per la salute La promozione della salute va oltre l’assistenza sanitaria; essa mette la salute nell’agenda di chi decide in tutti i settori ed a tutti i livelli, rendendolo responsabile della salute e consapevole delle conseguenze delle decisioni prese per la salute dei singoli e delle comunità.
Carta
di Ottawa
Rafforzare l’azione della comunità La promozione della salute agisce attraverso gli sforzi della comunità, informata e competente, nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie, per raggiungere un migliore livello di salute; migliora l’auto mutuo aiuto ed il supporto sociale.
Sviluppare le capacità personali La promozione della salute si preoccupa di fornire alle persone informazione ed educazione lungo tutta la vita, di migliorare di continuo le capacità per la vita quotidiana.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
133
1 Organizzazioni del Terzo settore
Le Organizzazioni del Terzo Settore (Associazioni di volontariato, Comitati, Cooperative
Sociali) svolgono una funzione di grande supporto al sistema socio-sanitario dell’Ulss 4.
I soggetti del Terzo Settore sono depositari di conoscenze e professionalità che si sono
sedimentate in oltre un trentennio di impegno nei servizi alla persona, un tempo spesso
erano l’unica risposta ai bisogni dei cittadini, oggi sono partner insostituibili per l’ente
pubblico azienda socio-sanitaria e amministrazione comunale. In tal modo oggi si è
concretizzato appieno quel principio costituzionale di sussidiarietà verticale ed
orizzontale.
L’Ulss 4, facendo proprio questo principio fondamentale, vuole essere parte della
propria comunità e strumento capace di valorizzare l’apporto di ognuno allo sviluppo e
alla qualità della vita nell’alto vicentino.
Con le Conferenza dei sindaci, Provincia e
Camera di Commercio, l’Ulss 4 ha istituito nel
2004 la “Fondazione di Comunità Vicentina per
la qualità di vita”.
L’istituzione, sul modello delle Community Foundation americane, ha lo scopo di
sostenere mediante erogazioni di fondi, iniziative e progetti di pubblica utilità, di
assistenza sociale e socio sanitaria, provenienti dalla propria Comunità e finalizzati a
migliorare la qualità di vita dei propri cittadini. In Veneto la Fondazione è uno dei primi
esperimenti riusciti di Welfare Community e rappresenta un prezioso strumento
integrativo di sostegno e solidarietà sociale per tutto il territorio provinciale.
Nel corso di 8 anni la fondazione ha operato su due direttrici: da un lato il sostegno a
piccole iniziative locali, rivolto soprattutto a scuole e centri giovanili (per il sostegno a
giovani ed adolescenti) finanziando nel complesso 125 progetti per complessivi €
273.000; dall’altro si è impegnata in un importante progetto per il sostegno al “Dopo di
noi” delle persone con disabilità, ideando e sostenendo l’azione “Le chiavi di casa” che
con il fondamentale sostegno della CariVerona ha creato una rete di partner tra cui in
primis le cooperative sociali che hanno partecipato non solo come soggetti attuatori ma
anche direttamente come cofinanziatori del progetto, grazie a due specifiche iniziative: il
5 per mille ed agli investimenti diretti delle cooperative.
L’azione “Le chiavi di casa, progetti di residenzialità per le persone con disabilità” ha
promosso diverse tipologie di servizi. Dal 2009 sono state seguite 48 persone con 52
progetti: 19 gruppi appartamento, 4 inserimenti in comunità alloggio, 4 inserimenti in
appartamenti protetti, 10 progetti di formazione all’autonomia durante i week-end, 15
progetti di sostegno all’autonomia abitativa a domicilio.
Le risorse economiche investite ammontano a € 5,8 milioni, con circa € 650 mila di
fondo vincolato disponibile per la continuità dei servizi.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
134
Progetti finanziati
Oltre alla CariVerona vi sono altri enti esterni e/o associazioni che finanziano o co-
finanziato progetti con scopi sociali assistenziali e umanitari a supporto dell’attività
svolta dall’Ulss 4. Si ricordano brevemente:
- "Inserimento di un podologo nell’Unità di Diabetologia". Progetto iniziato nel 2011
e concluso nel 2013. L'associazione Diabetici Altovicentino ha stanziato
complessivamente € 10.000,00.
- "Ambulatorio Autismo per la diagnosi precoce dei disturbi generalizzati dello
sviluppo". Contributo di € 1.743,19 ricevuto da "La Fulminea Running Team" in
seguito alla manifestazione "Stragiaxà Race" destinati all'Ambulatorio autismo.
- "Clinica Transculturale". Contributo di € 10.000,00 ricevuto dalla Fondazione Only
the Brave Foundation Onlus destinato all'apertura di uno sportello di mediazione
linguistico culturale.
- "Progetto delle Fate - Disturbi specifici nell'apprendimento". Contributo di
€50.800,00 nel 2013 da parte della Fondazione "I Bambini delle Fate".
2 Volontariato
Il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di
partecipazione, solidarietà, pluralismo sono riconosciute dalla L. 266/1991 e dalla
L. 328/2000. In particolare l’art.1 della L. 328/2000 recita
«Gli Enti Locali, le Regioni e lo Stato, nell’ambito delle rispettive competenze riconoscono
e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della
cooperazione, delle associazioni e degli Enti di promozione sociale, delle fondazioni e
degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato […]».
E ancora «alla gestione e all’offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché in
qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli
interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione,
organizzazione del volontariato […]».
Uno dei determinanti della qualità in sanità è la partecipazione dei cittadini,
partecipazione che può realizzarsi anche con il coinvolgimento attivo delle associazioni
sia nella fase di programmazione dei servizi che di valutazione della qualità delle
prestazioni.
L’Ulss 4, nell’ambito delle proprie competenze, riconosce e agevola il ruolo delle
Associazioni di Volontariato con le quali, nel corso degli anni, ha stretto intese e
stipulato accordi e protocolli operativi sia in ambito sanitario ed ospedaliero, sia in
ambito sociale.
L’Ulss 4 ha istituito nel giugno 2009 (Delibera n. 557/2009 del 25/06/2009) l’Ufficio per i
Rapporti con il volontariato con lo scopo di promuovere, sviluppare e consolidare i
rapporti con le Associazioni di Volontariato, in particolare in ambito socio sanitario per
diffondere “buone prassi” maturate nel territorio; favorire, nel pieno rispetto
dell’autonomia delle singole realtà associative, la nascita di iniziative che moltiplichino la
reciproca conoscenza, migliorando al tempo stesso i rapporti sia sul piano della
formazione che della operatività; favorire ogni iniziativa utile a creare una più profonda
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
135
integrazione ed un più efficace collegamento fra istituzioni pubbliche e volontariato
locale.
Si riporta di seguito l’elenco delle associazioni di Volontariato che si interfacciano con
l’Ulss 4 ed operano nel territorio dei comuni dell’Alto Vicentino. Le Associazioni di
Volontariato sono regolarmente iscritte al Registro Regionale del Volontariato e sono
suddivise per ambito di intervento.
Tabella 5.63 Le Associazioni di Volontariato che collaborano con l’Ulss 4.
Denominazione Obiettivo Attività Regionale
A.C.A.T. PEDEMONTANA socio - sanitario
A.C.A.T. VALORI NUOVI socio - sanitario
A.D.A.O. ASSOCIAZIONE DISTURBI ALIMENTARI E OBESITÀ sociale
A.Do.S.Al.Vi. Associazione Donatori Sangue Alto Vicentino socio - sanitario
A.Ge. Associazione Genitori Distrettuale di Thiene sociale
A.I.D.O.- SEZIONE PROVINCIALE DI VICENZA socio - sanitario
A.I.T.SA.M. – SEZ. DI SCHIO sociale
A.N.C. Associazione Nazionale Carabinieri - Nucleo Volontariato e Protezione Civile 182° Schio
soccorso e protezione civile
A.N.C. Associazione Nazionale Carabinieri - Gruppo Alto Astico e Posina soccorso e protezione civile
A.R.S. Amici della Radio Sarcedo soccorso e protezione civile
A.S.A. ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA' IN AZIONE ONLUS sociale
A.V.I.S Comunale Schio Alto Vicentino socio - sanitario
A.V.I.S Provinciale di Vicenza socio - sanitario
A.V.I.S. Comunale Malo socio - sanitario
A.V.I.S. Comunale Piovene Rocchette socio - sanitario
A.V.I.S. Comunale Velo D'Astico socio - sanitario
A.V.O. Associazione Volontari Ospedalieri "Alto Vicentino" socio - sanitario
A.VI.L.L. - A.I.L. ASSOCIAZIONE VICENTINA PER LE LEUCEMIE E I LINFOMI socio - sanitario
ADMO VICENZA ONLUS Associazione donatori di midollo Osseo della provincia di Vicenza socio - sanitario
ADMO Donatori Midollo Osseo - Sezione di Thiene socio - sanitario
Amici del Cuore “Alto Vicentino” socio - sanitario
Amici di Enrico Onlus sociale
Amici Solidali sociale
ANEMOS sociale
ANFFAS Onlus di Schio socio - sanitario
Breganze Solidale socio - sanitario
Cantare Suonando socio - sanitario
Centro Aiuto alla Vita Schio socio - sanitario
Centro Aiuto alla Vita Thiene socio - sanitario
Centro Missionario Fratel Faccin sociale
Centro per i Diritti del Malato socio - sanitario
Circolo Auser Arsiero sociale
Circolo Auser Thiene sociale
Comitato A.N.D.O.S. Alto Vicentino Onlus socio - sanitario
Comitato per l'Accoglienza Il Girasole sociale
Contro l'Esclusione socio - sanitario
Contromano Associazione Onlus sociale
Dei Due Terzi sociale
Diabetici “Alto Vicentino” socio - sanitario
Don Gianfranco Sacchiero sociale
Donne per le Donne sociale
Famiglie Adottive Altovicentino valorizzazione e assistenza
Famiglie Insieme sociale
FIDAS Gruppo di Thiene socio - sanitario
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Denominazione Obiettivo Attività Regionale
FIDAS Provinciale Vicenza - Associazione donatori di sangue socio - sanitario
Giemme sociale
Gruppo Alpini Marano Vicentino soccorso e protezione civile
Gruppo Insieme sociale
Gruppo Missionario San Vito - Solidarietà e Ambiente sociale
Gruppo Protezione Civile "Clipeus" soccorso e protezione civile
Gruppo Sociale e Missionario San Giorgio di Poleo sociale
Gruppo Volontari Centro Servizi Montecchio Precalcino valorizzazione e assistenza
I CAN Associazione sociale
Insieme per Comunicare Onlus sociale
Integrazione Onlus sociale
L.I.L.T. Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale Vicenza socio - sanitario
La Famiglia valorizzazione e assistenza
La Solidarietà socio - sanitario
Marano Solidarietà Onlus sociale
MIR Montecchio Precalcino sociale
Olosmed socio - sanitario
Oltre il Confine della Disabilità valorizzazione e assistenza
Oncologica di Volontariato Raggio di Sole socio - sanitario
Parco Robinson Associazione di Volontariato Sociale sociale
Pensionati Cogollo del Cengio Anteas sociale
Percorsi Solidali socio - sanitario
Protezione Civile "Claudio De Pretto" Coordinamento Provinciale Associazioni Volontariato
soccorso e protezione civile
Protezione Civile “El Castelo” soccorso e protezione civile
Protezione Civile Alto Astico soccorso e protezione civile
Protezione Civile Ambientale Val Leogra/Timonchio soccorso e protezione civile
Protezione Civile Arsiero soccorso e protezione civile
Protezione Civile Breganze soccorso e protezione civile
Protezione Civile Comune di Fara e Zugliano soccorso e protezione civile
Protezione Civile di Caltrano soccorso e protezione civile
Protezione Civile di Salcedo soccorso e protezione civile
Protezione Civile e Ambientale "La Rocca" Calvene soccorso e protezione civile
Protezione Civile e Antincendio Cogollo del Cengio soccorso e protezione civile
Protezione Civile Malo soccorso e protezione civile
Protezione Civile Sarcedo soccorso e protezione civile
Psiche 2000 sociale
S.M.M. Kolbe Associazione sociale
S.O.G.I.T “Alto Vicentino” socio - sanitario
Salzena Solidale Anteas sociale
SERV.VO.S ONLUS socio - sanitario
Silicon Klaun sociale
Sintonia sociale
Solidarietà e Carità sociale
Solidarietà e Speranza Onlus sociale
UILDM Sezione di Vicenza socio - sanitario
V.A.D.A. “Guido Negri” Thiene Volontari Amici degli Anziani c/o O.I.C. sociale
VIP Viviamo in Positivo Vicenza sociale
Volontariato Alzheimer Onlus socio - sanitario
Volontariato in Rete Federazione Provinciale Vicenza sociale
FEDERAZIONE ITALIANA RICETRASMISSIONI SERVIZIO EMERGENZA RADIO F.I.R. soccorso e protezione civile
A.P.A.A. PROTEZIONE ANIMALI AMBIENTE cultura e ambiente
A.N.P.A. ASSOCIAZIONE NOFROFIT PROTEZIONE ANIMALI sociale
SERAV SERVIZIO EMERGENZA RADIO ALTO VICENTINO soccorso e protezione civile
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
137
I Volontari e i programmi di prevenzione aziendali
Per la realizzazione dell’attività di prevenzione oncologica fondamentale è
il ruolo di alcune associazione di volontariato: Associazione Volontari
Ospedalieri di Schio e Thiene, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori,
sottosezioni di Arsiero e Thiene, Associazione “Raggio di Sole” di Marano
Vicentino partecipano alla campagna dell’Ulss contro i tumori del colon retto. I Volontari
effettuano la parte più consistente della distribuzione dei kit per lo screening e
contribuiscono alla sensibilizzazione e corretta informazione delle persone.
Indispensabile è poi la partecipazione delle Farmacie territoriali (FederFarma Vicenza),
nelle quali si effettua la raccolta dei campioni, oltre che un’importante attività
informativa e di sensibilizzazione.
Un riconoscimento va anche ai Comuni ed alle varie Associazioni locali che
contribuiscono mettendo a disposizione gli ambienti ove effettuare la distribuzione dei
kit, diffondendo manifesti e depliant ed attivando il potente mezzo del “passaparola”.
L’Associazione Amici del Cuore Alto Vicentino Onlus può
contare ora circa 1.200 Soci ed è presente nei 32 Comuni
che costituiscono il territorio dell’Ulss 4.
Come previsto dallo Statuto, l’Associazione opera nei settori
dell’assistenza sanitaria, socio sanitaria e della ricerca
scientifica collegati con la cardiologia in generale. Tutto questo ai fini della prevenzione
sia primaria che secondaria delle cardiopatie, per realizzare una maggior partecipazione
ai problemi attinenti il recupero fisico e psicologico dei cardiopatici ed alla diffusione
della riabilitazione cardiologica oltre che per sensibilizzare le istituzioni alle
problematiche dei pazienti.
L’Associazione si occupa di:
• prevenzione: sono operativi 11 Centri di Prevenzione dove, grazie alla disponibilità di
Volontari, si possono eseguire il controllo dei valori pressori, del taso glicemico e della
colesterolemia; vengono organizzate in media sei “conferenze” divulgative/formative
all’anno; delle mattinate di prevenzione e dei corsi di cucina, riservati ai Soci, con la
collaborazione della dietista di Cardio Action e del cuoco dell’Ulss 4;
• riabilitazione: l’Associazione organizza e gestisce, in collaborazione con l’Ulss 4 e le
rispettive Amministrazioni Comunali, le palestre di Zanè e Malo dove viene svolta
attività fisica protetta riservata al Soci con l’assistenza di due fisioterapiste e di due
infermiere e la presenza in loco di un defibrillatore. Il personale appena citato dispone
del brevetto per l’utilizzo di questo prezioso strumento;
• attività associativa: viene editato il notiziario “L’informacuore” per la comunicazione
tra i Soci.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
138
Servizio di trasporto per i malati oncologici dell'Ulss 4
"Vieni con noi" è un nuovo servizio di trasporto giornaliero per i malati oncologici
dell'Ulss 4 che devono recarsi all'Ospedale di Vicenza per la radioterapia. Promosso
dall’Ulss 4 il progetto è un forte segnale di attenzione nei confronti dei malati oncologici.
I Direttori dei reparti di Radioterapia di Vicenza e di Oncologia dell’Ulss 4 hanno
concordato la disponibilità di una fascia oraria giornaliera pomeridiana, dalle 14 alle 16.
Con un unico viaggio, partendo dall'Ospedale Alto Vicentino, il mezzo trasporta 6
pazienti al giorno a Vicenza, attendendone l’espletamento del trattamento, per poi
riportarli a Santorso.
Le associazioni di volontariato che collaborano con l'Ulss 4 effettuando il trasporto sono:
Sogit di Fara Vicentino, Raggio di Sole di Marano, Comitato Andos Alto Vicentino e
Associazione Volontariato in rete federazione provinciale di Vicenza - gruppo di 191
associazioni vicentine. I pazienti che usufruiscono del servizio devono essere
autosufficienti o con una patologia che non richiede assistenza sanitaria durante il
trasporto.
Accoglienza da parte dei volontari in ospedale
All’ingresso dell’ospedale, in orari prestabiliti, dal lunedì al venerdì funziona un
servizio di accoglienza, gestito dai volontari dell’Avo-Associazione Volontari
Ospedalieri Alto Vicentino, che forniscono indicazioni riguardo agli spostamenti
interni alla struttura e accompagnano utenti e visitatori in difficoltà.
3 Istituti Creditizi
La Fondazione Cariverona ha disposto in favore dell’Ulss 4 un impegno
contributivo per la fornitura di alcune importanti attrezzature nel corso
degli ultimi anni, inoltre l’istituto si è impegnato anche alla realizzazione
di alcuni progetti in ambito sociale.
Di seguito si riporta un breve elenco di ciò che avuto un “impatto” sul 2013, ricordando
che la realizzazione delle progettualità può concludersi nell’arco temporale di più anni.
Tabella 5.64 Progetti finanziati da CariVerina. Anno 2013. Ulss 4.
attrezzature / Progetti per il sociale valore
Introduzione nuove tecnologie nell’Ospedale (importo co- finanziato) € 224.433,67
Famiglie aperte sul mondo ( progetto in corso) impegnati € 130.000,00
SRL - Socializzazione Riabilitazione Lavoro ( progetto in corso) impegnati € 170.000,00
Neuroriabilitazione dei pazienti affetti da ictus e gravi cerebrolesioni acquisite (progetto concluso) € 160.000,00
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
139
4 Società partecipate e associazionismo tra Comuni
L’Ulss 4 può avvalersi della collaborazione di alcune società partecipate. Si propone di
seguito l’elenco delle società completo degli importi detenuti (ai sensi dell’art 8 del D.L.
98/2011, Legge di conversione n. 111 del 15/07/11).
Tabella 5.65 Elenco partecipazioni detenute dall’Ulss 4.
Partecipata Importo detenuto
% sul capitale
Pareggio di Bilancio nel triennio
Consorzio Arsenàl.IT- Treviso 12.000,00 4,35% Raggiunto pareggio
Veneto Formss Società consortile Srl - Camposanpiero (PD)
4.000,00 3,45% Raggiunto pareggio
Consorzio Energia Assindustria Vicenza - Vicenza 516,45 0,09% Raggiunto pareggio
Fondazione di Comunità Vicentina per la qualità di vita - Montecchio P. (VI)
76.744,19 27,96% Raggiunto pareggio
Pasubio Tecnologia Srl- Schio (VI) 414,00 0,97081% Raggiunto pareggio
L’associazionismo tra Comuni ed Ulss, tramite Pasubio Tecnologia, ha visto siglato nel
2013 un Accordo di programma per la realizzazione del progetto di connettività fisica in
fibra ottica tra il Comune di Thiene, il Comune di Schio, l’Ulss 4 e la Società Pasubio
Tecnologia S.r.l.. per la tratta Santorso-Schio di collegamento tra l’Ospedale Alto
Vicentino e la Casa della Salute
di Schio.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
140
Riorientare i servizi sanitari Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari dovrebbero sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.
Creare ambienti fisici e sociali favorevoli alla salute La Promozione della salute si sforza di creare ambienti di vita e di lavoro sicuri, stimolanti e soddisfacenti; incoraggia nelle organizzazioni e nelle comunità il sostegno e la tutela reciproci.
Costruire politiche pubbliche per la salute La promozione della salute va oltre l’assistenza sanitaria; essa mette la salute nell’agenda di chi decide in tutti i settori ed a tutti i livelli, rendendolo responsabile della salute e consapevole delle conseguenze delle decisioni prese per la salute dei singoli e delle comunità.
Carta
di Ottawa
Rafforzare l’azione della comunità La promozione della salute agisce attraverso gli sforzi della comunità, informata e competente, nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie, per raggiungere un migliore livello di salute; migliora l’auto mutuo aiuto ed il supporto sociale.
Sviluppare le capacità personali La promozione della salute si preoccupa di fornire alle persone informazione ed educazione lungo tutta la vita, di migliorare di continuo le capacità per la vita quotidiana.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
141
1 Ufficio Relazioni con il pubblico
Con l’avvio dell’Ospedale Alto Vicentino è stata riorganizzata anche la
comunicazione aziendale sia per quanto riguarda le attività di informazione
(Ufficio Stampa) che quelle di comunicazione (Ufficio per le relazioni con il
Pubblico) al fine di migliorare l’informazione, la tutela e la partecipazione dei
cittadini, quali interlocutori privilegiati e non solo come destinatari dei servizi aziendali.
Si è pertanto provveduto ad attivare una sede dell’ Ufficio per le Relazioni col Pubblico
(URP) nel nuovo polo ospedaliero ed in sede centrale è attiva una sezione per le attività
di informazione (ufficio stampa).
Lo spostamento nell’Ospedale Alto Vicentino dell’URP ha consentito un rapporto
immediato e diretto tra utente e Amministrazione che ha avuto riscontro in un
incremento sia della segnalazione di comportamenti negativi o limitativi della fruibilità
delle prestazioni di assistenza sanitaria (+141%) sia degli apprezzamenti relativi alla
prestazione ricevuta (+873%).
Tutte le richieste dei cittadini ricevono una risposta, come previsto dal Regolamento di
Pubblica Tutela: l’URP dispone di un’apposita sezione sul sito aziendale nella quale, oltre
ad orari e recapiti dell’Ufficio, è presente il modulo per la segnalazione di eventuali
suggerimenti/reclami/apprezzamenti, l’informativa sulla privacy in merito alle
segnalazioni e, infine, il collegamento al Portale Sanità Regione Veneto per i reclami sui
tempi di attesa relativi a prestazioni specialistiche.
Nel 2013 sono pervenuti 107 apprezzamenti. Il gradimento riguarda perlopiù aspetti
tecnico professionali.
Grafico 5.13 Reclami e apprezzamenti con contenuto apprezzamenti suddivisi per macroaspetti. Anno 2013. Ulss 4
Il 78% dei reclami è pervenuto in forma scritta al competente ufficio, il 22% è pervenuto
via mail.
In generale i reclami vengono prodotti per sé stessi, ovvero è il soggetto insoddisfatto
che effettua la segnalazione. Inferiore è la percentuale di chi segnala per un minore o un
famigliare anziano.
Reclami87%
6%12%
22%
54%
6%
Apprezzamenti 13%
Aspettialberghieri ecomfort
Aspettiorganizzativi
Aspettirelazionali
Aspetti tecnico-professionali
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
142
Quasi la metà dei reclami riguarda aspetti economici, in particolare per quanto riguarda
il pagamento del ticket (specialmente del Pronto Soccorso).
Gli aspetti tecnico–professionali, ovvero segnalazioni relative a prestazioni ritenute
inadeguate, mancate prestazioni, errori nella procedura, sono al secondo posto con un
netto distacco. Altro aspetto oggetto di rimostranze sono stati i tempi d’attesa (14%).
Grafico 5.14 Reclami e apprezzamenti con contenuto dei reclami, suddivisi per macroaspetti. Anno 2013. Ulss 4.
Dall’analisi dell’esito dei reclami emerge che nel 30% dei casi vi è la conferma
dell’operato dell’Ulss 4. Inoltre nel 16% dei casi vi è l’accoglimento della richiesta di
rimborso.
Grafico 5.15 Esiti dei reclami. Anno 2013. Ulss 4.
Apprezzamenti13%
46%
22%
7%
14%3%5%1%
Reclami87%
Aspetti economici
Aspetti tecnico-professionaliAspetti relazionali
Tempo di attesa
Aspetti organizzativi
Aspetti alberghieri ecomfort
Accoglimento richiesta rimborso
16%
Altro1%
Assunzione di impegno
13%
Chiarimento19%
Conferma operato Ulss 4
30%
Lettera di scusa13%
Risoluzione8%
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
143
Carta dei Servizi
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico elabora, aggiorna e diffonde la Carta dei Servizi1, in
essa sono descritte finalità, modi, criteri e strutture attraverso cui il servizio viene
attuato, nonché diritti e doveri, modalità e tempi di partecipazione e le procedure di
controllo che il Cittadino ha a sua disposizione, promuovendone anche la responsabilità
di quest’ultimo nei confronti dell’Ulss 4.
Nel documento sono indicate tutte le informazioni relative ai singoli Dipartimenti e
Unità Operative dell’Ulss 4, completo di orari degli ambulatori/reparti/uffici, indirizzi
delle strutture e numeri di telefono, Responsabili dei Servizi, modalità di accesso e
descrizione dell’offerta socio sanitaria, allo scopo di rendere più agevole l’utilizzo dei
Servizi e delle prestazioni.
Periodico informativo “Alto Vicentino”
L’URP si occupa della redazione e della pubblicazione del periodico informativo “Alto
Vicentino”, inviato tre volte all’anno alle famiglie dei Comuni del territorio di
competenza. Il notiziario presenta informazioni utili, nuovi progetti e approfondimenti
ed iniziative volte a promuovere uno stile di vita più sano nella popolazione.
Il sito dell’Ulss 4 ….informa
Tra principali sistemi di informazione rivolti a cittadini, operatori, imprese vi è il sito
internet aziendale, dove è possibile trovare informazioni suddivise nelle diverse aree di
interesse.
2 Amministrazione trasparente
L’Ulss 4 ha creato nella home page del proprio sito aziendale una sezione denominata
“Amministrazione Trasparente” al fine di favorire un controllo diffuso da parte del
cittadino sull'operato dell’Ulss e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.
1 La Carta dei Servizi è lo strumento fondamentale con il quale si attua il principio di trasparenza ed è adottata in conformità al
D.P.C.M. del 27.01.1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici” e al D.P.C.M. del 19.05.1995 “Schema generale di riferimento della carta dei servizi pubblici sanitari” e successive modifiche e integrazioni.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
144
Da tale sezione è possibile accedere ai dati, alle informazioni e ai documenti che
riguardano l’ente, tra cui: curriculum del personale, bandi di concorso, bandi di gara e
contratti, liste di attesa, bilanci.
Il principio della trasparenza, inteso come «accessibilità totale» alle informazioni che
riguardano l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, è stato
affermato con D. Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013. Dal monitoraggio effettuabile attraverso
la Bussola della Trasparenza (http://www.magellanopa.it/bussola/), lo strumento messo
a disposizione dei cittadini dal Ministero per la pubblica amministrazione e la
semplificazione per verificare il livello di attuazione della trasparenza in tutte le
Pubbliche Amministrazioni, risulta che l’Ulss 4 ha adempiuto a tutti gli obblighi di
trasparenza.
3 Centro Unico di Prenotazione (CUP)
Il Centro Unico di Prenotazionre è un sistema unico di intermediazione tra la
cittadinanza e le strutture, che consente di accedere alle prestazioni ambulatoriali e di
diagnostica strumentale erogate da ospedale e poliambulatori distrettuali.
Sono attivi 10 punti di prenotazione e nel 2013 sono state effettuate 311.641
prenotazioni.
4 “Help voice”
In Ulss 4 è attivo 24 ore su 24 il Servizio di interpretariato telefonico “Help voice”, che
permette a medici e infermieri di mettersi in comunicazione con interpreti che
traducono dall’italiano in più di novanta lingue in tempo reale (tutte le lingue europee,
latino-americane, medio-orientali, orientali, oltre a lingue e dialetti minori). All’interno
della Direzione Amministrativa dell’ospedale è attivo l’Ufficio per l'assistenza sanitaria al
momento del ricovero degli stranieri in regola con l'iscrizione al Servizio Sanitario
Nazionale, che opera in sinergia con le unità operative ospedaliere, la Direzione medica
dell’Ospedale e il Distretto socio sanitari.
5 Sportello di mediazione linguistico
E’ attivo lo sportello di mediazione linguistico culturale per
orientare i circa 19 mila stranieri residenti nei 32 Comuni
dell'Ulss 4 all’utilizzo dei servizi ospedalieri e territoriali. Lo
Sportello di Mediazione all’interno dell’Ospedale è gestito da
trenta Mediatori Linguistici Culturali, provenienti dai Paesi
maggiormente rappresentati nel territorio, in collaborazione
con la Cooperativa Samarcanda di Schio. I cittadini stranieri
possono ottenere tutte le informazioni utili non solo per
orientarsi all'interno dell'Ospedale, ma anche in tutti gli altri
servizi aziendali.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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Riorientare i servizi sanitari Il ruolo del settore sanitario deve andare sempre più nella direzione della promozione della salute, al di là della sua responsabilità di garantire servizi clinici e curativi. I servizi sanitari dovrebbero sostenere i bisogni degli individui e delle comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti sociali, politiche, economiche e dell’ambiente fisico. Tutto ciò deve portare a una modifica dell’atteggiamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari, che devono ricalibrare la loro attenzione sui bisogni complessivi dell’individuo visto nella sua interezza.
Creare ambienti fisici e sociali favorevoli alla salute La Promozione della salute si sforza di creare ambienti di vita e di lavoro sicuri, stimolanti e soddisfacenti; incoraggia nelle organizzazioni e nelle comunità il sostegno e la tutela reciproci.
Costruire politiche pubbliche per la salute La promozione della salute va oltre l’assistenza sanitaria; essa
mette la salute nell’agenda di chi decide in tutti i settori ed a tutti i livelli, rendendolo responsabile della salute e consapevole delle conseguenze delle decisioni prese per la salute dei singoli e delle comunità.
Carta
di Ottawa
Rafforzare l’azione della comunità La promozione della salute agisce attraverso gli sforzi della comunità, informata e competente, nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie, per raggiungere un migliore livello di salute; migliora l’auto mutuo aiuto ed il supporto sociale.
Sviluppare le capacità personali La promozione della salute si preoccupa di fornire alle persone informazione ed educazione lungo tutta la vita, di migliorare di continuo le capacità per la vita quotidiana.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
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1 La Regione Veneto
Le Regioni, responsabili in via esclusiva dell’organizzazione delle strutture e dei servizi
sanitari, sono direttamente impegnate ad assicurare l’effettiva erogazione delle
prestazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), sulla base delle esigenze
specifiche del territorio nazionale.
La Regione Veneto ha un ruolo centrale nel governo delle politiche sanitarie e socio-
sanitarie che esplica mediante la nomina del Direttore Generale. Inoltre, è l’Ente con il
quale l’Ulss 4 intrattiene il maggior numero di rapporti istituzionali, in particolare la
Regione:
- approva i bilanci economici preventivi e consuntivi, attestandone la congruità;
- definisce tariffe e tetti di attività per determinare le tipologie di prestazioni;
- autorizza gli investimenti dell’Ulss;
- detta i vincoli per le assunzioni del personale dipendente;
- definisce la dotazione organica ospedaliera nell’ottica della programmazione regionale;
- integra il finanziamento destinato all’area sociale a parziale copertura da parte dei Comuni;
- definisce obiettivi specifici per la direzione strategica;
- determina i principi sull’organizzazione dei servizi e i criteri di finanziamento dell’Ulss;
- fornisce gli indirizzi per la definizione del Piano Attuativo Locale quale strumento di
programmazione sanitaria e socio-sanitaria nelle specifiche realtà territoriali e provvede alla
sua approvazione;
- definisce l’articolazione territoriale delle Aziende Socio-Sanitarie, i principi ed i criteri per
l’adozione dell’Atto Aziendale volto a disciplinarne l’organizzazione ed il funzionamento.
L’attività dell’Ulss 4 è costantemente rilevata dalla Regione alla quale vengono inviati,
attraverso flussi informativi istituzionali, informazioni relative all’attività erogata, al
personale, ai dati economico-finanziari. Ai Direttori Generali, all’atto della nomina, la
Regione assegna obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi con riferimento alle
relative risorse. Periodicamente, con decreti della Giunta Regionale, vengono individuati
i tempi e le modalità di raggiungimento dei suddetti obiettivi.
2 Conferenza dei Sindaci ed esecutivo
La Conferenza dei Sindaci dei Comuni che costituiscono l’ambito territoriale dell’Ulss 4 è
l'organismo rappresentativo delle Autonomie Locali cui spetta esprimere i bisogni socio-
sanitari dei cittadini delle comunità amministrate.
La Conferenza nomina i componenti dell’Esecutivo, partecipa al processo di
programmazione socio-sanitaria locale, approva il Piano di Zona dei Servizi Sociali ed
esamina gli atti di bilancio.
L’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci è l'organismo ristretto, mediante il quale la
stessa Conferenza esercita le proprie funzioni di indirizzo e valutazione.
L’Esecutivo della Conferenza formula le osservazioni sulla proposta di piano socio-
sanitario regionale, provvede alla definizione, nell'ambito della programmazione socio-
sanitaria regionale, delle linee di indirizzo per l'impostazione programmatica dell'attività,
provvede all'elaborazione del Piano di Comunità, esamina il Bilancio Pluriennale di
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
147
Previsione e il Bilancio di Esercizio, verifica l'andamento generale dell'attività dell'Ulss 4
e trasmette le proprie valutazioni e proposte alla stessa e alla Regione del Veneto con
cadenza semestrale, delibera l'adozione dei provvedimenti in base ai quali l’Ulss 4
assicura le prestazioni e i servizi contemplati dai livelli aggiuntivi di assistenza finanziati
dai Comuni, formula parere al Direttore Generale in merito alla nomina del Direttore dei
Servizi Sociali e della Funzione Territoriale.
I rapporti tra Ulss 4 e Conferenza dei Sindaci sono assicurati dai rispettivi Direttore
Generale e Presidente.
Nel 2013 è stato firmato il Protocollo di intesa “Flussi informativi dei dati della
procedura per la realizzazione dell’Ospedale Alto Vicentino” con il quale l’Ulss 4 si è
impegnata a rendere disponibili alla Conferenza dei Sindaci i dati informativi relativi alla
realizzazione dell’Ospedale, necessari allo svolgimento delle funzioni della stessa.
3 L’Università
Dall’Anno Accademico 2010/11 l’Ulss 4 ospita il Corso di
Laurea in Infermieristica ed il Corso di Laurea in
Fisioterapia, come polo didattico dell’Università degli Studi
di Padova. Il percorso di studi è triennale e comprende
lezioni didattiche, laboratori, esercitazioni, tirocini.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito dell’Ulss 4 alla voce seguente:
http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/HOME_PAGE/laurea_prof_sanitarie
Corso di laurea in Fisioterapia
La Laurea triennale in Fisioterapia, afferente all’Università degli Studi di Padova, è stata
attivata a Santorso (VI) in Villa Miari con una disponibilità di 20 posti anno.
Tabella 5.66 Dati corso in Fisioterapia anno accademico. Anni 2012-2013.
Anno di frequenza studenti
Primo anno 30
Secondo anno 21
Terzo anno 25
Primo anno 2014-15 25
Corso di laurea in Infermieristica
La Laurea triennale in Infermieristica, afferente all’Università degli Studi di Padova, è
stata attivata a Montecchio Precalcino (VI) a Villa Nievo Bonin Longare con una
disponibilità di 160 posti per il primo anno.
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
148
Tabella 5.67 Dati corso in Infermieristica anno accademico. Anni 2012-2013.
Anno di frequenza studenti
Primo anno 96
Secondo anno 60
Terzo anno 56
Neolaureati 2013 67
4 Empowerment dei pazienti - Carta dei rapporti
L’empowerment è un processo attraverso cui le persone assumono il controllo della
propria vita e aumentano la capacità di gestire le questioni per loro importanti. In
ambito sanitario uno dei principali obiettivi diventa pertanto incrementare il
coinvolgimento del paziente e della famiglia nel percorso di cura.
Nel 2013 l’Ulss 4 ha aderito al progetto europeo di ricerca su persone con condizioni
croniche promossa dal consorzio EMPATiE che intende produrre un’analisi dei possibili
vantaggi dell’empowerment per il paziente cronico e degli ostacoli al suo impiego.
Il progetto ha previsto l’organizzazione di un focus group con le associazioni di
volontariato per individuare le azioni da intraprendere per sviluppare l’empowerment
del paziente cronico.
La Carta dei rapporti regolamenta i rapporti tra l’Ulss 4, le organizzazioni di
rappresentanza dei cittadini/utenti e le associazioni di volontariato. Viene aggiornata in
relazione a modifiche istituzionali ed organizzative di rilevanza per l’ambito specifico.
Essa costituisce una base di confronto per garantire la massima efficacia e produttività,
nella prospettiva di una sanità per i cittadini; la finalità della Carta è infatti di:
- esplicitare i rapporti tra Ulss 4, cittadini/utenti e le associazioni di rappresentanza dei
cittadini e di volontariato, al fine di favorire la reciproca conoscenza, la trasparenza ed il
continuo impegno per il miglioramento;
- definire criteri, sedi e modalità di tali rapporti.
La Carta coinvolge l’ULSS 4, i cittadini potenzialmente ed effettivamente fruitori dei
servizi sanitari, le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini e tutte le associazioni di
volontariato.
5 L’Ulss 4 per il territorio
Nel corso del 2013 l'Ulss 4 ha aderito, assieme ad altri 17 partners, pubblici e privati al
Patto per il Lavoro.
L'iniziativa, nata per dare risposta ai quasi 50 mila senza lavoro iscritti nelle liste di
disoccupazione (6,83% nel 2012 contro il 3,70% del 2008), si è articolata in tre grandi
azioni, finanziate per complessivi € 5 milioni da Fondazione Cariverona (€ 3.900 mila),
dalle Conferenze dei Sindaci (€ 625 mila) e dalla Provincia di Vicenza (€ 500 mila).
Nell'alto vicentino l’Ulss 4 ha garantito un importante sostegno economico alle fasce
deboli da inserire in azienda con tirocini e sostegni al reddito (€ 200 mila del bilancio
sociale Ulss 4).
BILANCIO SOCIALE 2013 OBIETTIVI
149
La prima azione del Patto per il lavoro, finanziata con € 2.534 mila, si è rivolta al
sostegno al reddito, con borse di lavoro e lavori socialmente utili in cambio di contributi
economici. 837 persone (250 per l'alto vicentino) ne hanno beneficiato.
La seconda azione, finanziata con € 2.474 mila, si è rivolta a realizzare percorsi di
Formazione Interna Assistita nelle 840 imprese che hanno aderito (198 nell'alto
vicentino) per 1.102 persone (280 dell'alto vicentino). Di queste 431 hanno visto il
tirocinio trasformarsi in un rapporto di lavoro a tempo determinato (232), di
apprendistato (140) e a tempo indeterminato (59).
La terza azione si è indirizzata alla creazione di 6 nuove imprese (su 25 progetti
presentati) nei settori dell' agricoltura, dell'artigianato e dei servizi, per un costo di € 100
mila e 15 nuovi occupati.
Il progetto, ancora in corso grazie ad un ulteriore finanziamento della Fondazione
CariVerona (€ 1.700 mila) e della Unione Europea (€ 750 mila) si sta strutturando
nell'alto vicentino con una governance integrata (Provincia/Comuni/Ulss 4 e categorie
economiche e sindacali) per rendere più concreto l'incontro tra domanda ed offerta di
lavoro.
BILANCIO SOCIALE 2013 GLOSSARIO
150
Glossario
Accreditamento Processo attraverso il quale le strutture autorizzate, pubbliche e private, ed i singoli
professionisti che ne facciano richiesta acquisiscono lo status di soggetto idoneo ad erogare prestazioni
sanitarie, socio-sanitarie e sociali per conto del Servizio Sanitario Nazionale (pg. 60, 126).
ADI Assistenza Domiciliare Integrata. Permette al cittadino di usufruire a domicilio di un programma
assistenziale personalizzato, per evitare il ricovero in ospedale o in casa di riposo o per essere dimesso con
un’adeguata assistenza (pg. 100).
Budget Strumento di controllo della gestione aziendale riferito alle entrate e alle uscite di un periodo,
solitamente di durata annuale. Nel budget sono indicati gli obiettivi che l’Azienda, nel suo complesso e
nell’articolazione dei suoi servizi, deve raggiungere. In quanto strumento di programmazione e del controllo
delle attività, permette di verificare i risultati conseguiti con grandezze standard di riferimento e di effettuare
correzioni sulla base di procedure che consentono di ipotizzare l’andamento futuro del processo gestionale
(pg. 60; 66).
Carta dei servizi documento in cui è sono indicate tutte le informazioni relative ai singoli Dipartimenti e Unità
Operative dell’Ulss 4 come orari degli ambulatori/reparti/uffici, indirizzi delle strutture e numeri di telefono,
modalità di accesso e descrizione delle prestazioni offerte da ciascun servizio (pg. 143).
Centro Diurno unità organizzativa semiresidenzale collocata in ambito territoriale, che accoglie i pazienti
durante le ore diurne su specifici progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati (pg. 98; 105,106; 111).
CTRP Comunità terapeutica residenziale protetta. Struttura afferente al Dipartimento di Salute mentale che
ospita utenti psichiatrici con scarse o assenti capacità di autonomia (pg. 111,112).
CUP Centro unico di prenotazione (pg. 144).
Cure palliative Le cure palliative sono la cura attiva e globale prestata al paziente quando la malattia non
risponde più alle terapie aventi come scopo la guarigione. Il controllo del dolore e degli altri sintomi, dei
problemi psicologici, sociali e spirituali assume importanza primaria (pg. 100).
Day Hospital Forma di assistenza medica ospedaliera in cui le prestazioni diagnostiche e terapeutiche
vengono fornite nelle ore diurne e al termine delle quali il paziente può tornare a casa. Viene adottato per
indagini cliniche o trattamenti terapeutici particolarmente complessi, che richiedono la presenza del paziente
per un notevole arco di tempo e attrezzature di tipo ospedaliero, ma non necessariamente il ricovero (pg.
45,46; 63; 74; 77; 79; 82,83,84; 111,112).
Day Surgery La possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici o anche
procedure diagnostiche e terapeutiche invasive e seminvasive in regime di ricovero limitato alle sole ore del
giorno, in anestesia locale, loco-regionale o generale (pg. 45; 76,77; 82).
DGR o DGRV Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto (pg. 3, 45, 60, 62, 77, 115, 118).
DID Degenza a Didattica Integrata (pg. 45; 70; 119,120; 124; 147).
DIMT Dipartimento interaziendale Medicina Trasfusionale (pg 76; 87).
BILANCIO SOCIALE 2013 GLOSSARIO
151
Dipartimento Strumento organizzativo che integra funzioni tra loro affini o complementari. Nel dipartimento
sono aggregate diverse unità operative complesse o semplici (pg. 17, 18, 20, 23, 76, 87, 90, 98, 107, 109).
DRG Diagnosis-related Group (raggruppamento omogeneo di diagnosi). Categoria di pazienti ospedalieri
definita in modo che essi presentino caratteristiche cliniche analoghe e richiedano per il loro trattamento
volumi omogenei di risorse ospedaliere. Per assegnare ciascun paziente ad uno specifico DRG sono
necessarie le seguenti informazioni: la diagnosi principale di dimissione, tutte le diagnosi secondarie, tutti gli
interventi chirurgici e le principali procedure diagnostiche e terapeutiche, l’età, il sesso e la modalità di
dimissione.
DSM Dipartimento di salute mentale (pg. 111, 112).
ECM L’insieme organizzato e controllato di tutte quelle attività formative, sia teoriche sia pratiche, promosse
da Società Scientifiche, nonché soggetti pubblici e privati accreditati, allo scopo di adeguare continuamente e
sistematicamente conoscenze, abilità e competenze dei professionisti della salute. Il programma nazionale di
ECM riguarda tutto il personale sanitario, medico e non medico, dipendente o libero professionista, operante
nella Sanità, sia privata che pubblica. Ogni corso rientrante nel Programma ECM assegna al partecipante un
numero di Crediti formativi, un modo per misurare l’impegno e il tempo dedicato dall’operatore
all’aggiornamento ed al miglioramento del livello qualitativo della propria professionalità. Secondo l’Accordo
Stato-Regioni del 1° agosto 2007, “Riordino del sistema di formazione continua in Medicina”, ogni operatore
sanitario deve acquisire nel triennio 2008/2010 cinquanta crediti/anno (minimo 30 e massimo 70) per un
totale di 150 crediti (pg. 24).
Evento Accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine ad un danno non intenzionale e/o
non necessario nei riguardi di un paziente. Più specificamente si distingue in:
Evento avverso: Evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al
paziente, non intenzionale e indesiderabile. Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non
prevenibili. Un evento avverso attribuibile ad errore è “un evento avverso prevenibile”; (pg. 61)
Evento sentinella: Evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio
malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente. Per la loro
gravità, è sufficiente che si verifichi una sola volta perché da parte dell’organizzazione si rendano
opportune un’indagine immediata per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiamo causato
o vi abbiano contribuito e l’implementazione delle adeguate misure correttive;
Evento senza esiti: situazione in cui un evento si è realmente verificato, ma senza conseguenze
negative per il paziente.
Quasi-evento: Errore che ha la potenzialità di causare un evento avverso, ma che non si verifica per
caso fortuito o perché intercettato.
FIVET Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer (pg. 83).
Follow-up fase che talvolta segue il ricovero ospedaliero. Include tutte le prestazioni (sia diagnostiche che
terapeutiche e riabilitative) necessarie ad assicurare che l’esito dei trattamenti effettuati per la risoluzione
del problema clinico che ha dato luogo al ricovero sia quello atteso. Queste prestazioni in genere sono
eseguibili in ambulatorio, quindi senza ricovero (pg. 81, 84, 131).
BILANCIO SOCIALE 2013 GLOSSARIO
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LEA Livelli essenziali di assistenza sono le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a
fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le
risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale. I LEA sono organizzati in tre grandi Aree: assistenza
sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro - assistenza distrettuale - assistenza ospedaliera (pg. 18, 27,
28, 62, 123, 129, 146).
MDC (Major Diagnostic Categories) categorie diagnostiche principali, raggruppamenti di DRG (vd.151)(pg 46).
MMG Medici di Medicina Generale. (pg. Tabella 5.30 UVMD Ulss 4. Anni 2010-2013.94) (pg 20).
Mobilità attiva (attrazioni) Indica l’uso di prestazioni sanitarie erogate dall’Ulss 4 da parte di cittadini
residenti sul territorio di altre Ulss della Regione (mobilità attiva intra-regione) o di altre Regioni (mobilità
attiva extra-regione) (pg. 51, 55, 58).
Mobilità passiva (fughe) Indica l’uso di prestazioni sanitarie erogate da altre Ulss della Regione (mobilità
passiva intra-regione) o di altre Regioni (mobilità passiva extra-regione) da parte di cittadini residenti nel
territorio dell’Ulss 4 (pg. 48, 54, 57).
OBI osservazione breve intensiva, una modalità organizzativa che prevede, per quei pazienti presentatisi in
Pronto Soccorso che necessitano un approfondimento diagnostico o un trattamento terapeutico protratto
nel tempo, uno spazio apposito per il monitoraggio e la stabilizzazione dello stato di salute, evitando
un’ospedalizzazione impropria (pg.72, 74).
OMS (o WHO, World Health Organization) Organizzazione Mondiale della Sanità. (pg. 59, 84)
OSS Operatore Socio-Sanitario. Figura professionale definita dalla LR 20/2001 che, nell’ambito delle proprie
aree di competenza, soddisfa i bisogni primari della persona in contesti lavorativi sia sociali che sanitari; in
base alle proprie competenze e in collaborazione con altre figure professionali favorisce il benessere e
l’autonomia dell’utente (pg 19).
Performances Risultati di rendimento e produttività; complesso di parametri in base ai quali l’azienda
misura, valuta e premia l'ottimizzazione del lavoro con la finalità di assicurare elevati standard qualitativi dei
servizi (pg. 18, 60, 62).
Ciclo delle performances Insieme di processi, collegati tra loro, che producono attraverso il
perseguimento di risultati, un esito performante.
Valutazione delle performances Per la misurazione e valutazione della performance di ciascuna
struttura/servizio, U.O. e della performance individuale sono previsti specifici obiettivi ed indicatori
selezionati.
Pet Therapy co-terapia che si affianca e/o integra le normali terapie avvalendosi della presenza di animali
(generalmente cani) e delle loro caratteristiche (pg. 115).
Piano Sanitario Nazionale Strumento di programmazione sanitaria con durata triennale è adottato dal
Governo, su proposta del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (pg. 15).
Piano socio-sanitario regionale Rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il
funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale anche in
riferimento agli obiettivi del Piano sanitario nazionale (pg. 15, 110, 147).
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PMA Procreazione Medico Assistita (pg. 70, 83).
PLS Pediatri di Libera Scelta (pg. 20).
Ricovero ordinario prevede il trattenimento del degente anche durante le ore notturne. Può essere proposto
dal medico di famiglia, dalla Guardia Medica, dal medico specialista (anche se di altra Ulss) o dal medico di
Pronto Soccorso addetto all’accettazione che, valutata la reale necessità e la disponibilità dei posti letto,
dispone il ricovero (pg. 47, 48, 49, 75, 77, 84).
Rischio clinico Probabilità che un paziente subisca un danno o disagio involontario, imputabile, alle cure
sanitarie, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o
la morte (pg. 61).
Screening programma organizzato e sistematico di diagnosi precoce condotto su una popolazione
asintomatica (cioè che non accusa nessun disturbo o “sintomo” di quella specifica malattia: lo screening si
rivolge a persone “che si sentono sane”) che viene attivamente invitata dalla struttura sanitaria ad effettuare
un esame clinico, strumentale o di laboratorio. Attraverso uno screening si vuole identificare una malattia in
fase iniziale perché, tanto più è precoce la diagnosi, tanto più è probabile riuscire a modificare la storia
naturale della malattia utilizzando un trattamento dimostratosi efficace (pg. 62, 65, 89, 118).
SER.T Servizio Tossicodipendenze, Alcolismo e Tabagismo (pg. 107).
SIAN Servizio Igiene degli Alimenti e della nutrizione (pg. 126).
SILAS Servizio integrazione lavorativa Area Svantaggio (pg. 114).
SISP Servizio igiene e Sanità Pubblica.(pg. 125).
SPISAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (pg. 123).
SSN e SSR Servizio Sanitario Nazionale e Servizio Sanitario Regionale (pg. 3, 79).
Stakeholders Portatori di interessi, ovvero coloro che possiedono un interesse diretto o indiretto nei
confronti dell’Azienda in quanto influenzano o possono essere influenzati dalla sua attività, dai suoi obiettivi
e dalle sue politiche soggetti che influenzano a qualche titolo in processo o il sistema considerato. In sanità si
considerano, tra gli altri: gli utenti, le organizzazioni dei cittadini, le associazioni di volontariato, la comunità, i
dipendenti e le loro organizzazioni, gli amministratori pubblici, i fornitori, gli assicuratori (pg. XI).
Tasso di ospedalizzazione standardizzato Media ponderata dei tassi specifici di ospedalizzazione per età,
dove, il tasso grezzo di ospedalizzazione (TO) è il rapporto tra il numero di dimessi residenti in un certo
ambito territoriale (Regione, Azienda Ulss, Comune, ecc.) e la stessa popolazione residente, per mille abitanti
(pg. 45).
Ticket (partecipazione alla spesa sanitaria) È il costo che la legge prevede a carico del cittadino per usufruire di
prestazioni sanitarie quale contributo o partecipazione alla spesa sanitaria sia in riferimento alle prestazioni
di specialistica ambulatoriale sia in relazione alla farmaceutica (pg. 4, 28, 41, 54, 142).
Triage Sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni, gravi o leggeri che siano, secondo
classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate o del loro quadro clinico (pg.
72).
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TSO Trattamento sanitario obbligatorio (pg. 90).
Ulss Unità Locale Socio Sanitaria.
URP Ufficio Relazioni con il Pubblico (pg. 141).
UTAP Unità Territoriali di Assistenza Primaria (pg. 94).
UCIC Unità di Terapia intensiva coronarica (pg 74).
UVMD Unità di valutazione multi-dimensionale distrettuale (pg. 94).