BILANCIO DELL’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017 NOTA … · essere i servizi di RSA che formano circa...
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Fondazione: LUIGI BONI - ONLUS
Sede Legale (Comune): SUZZARA (MN)
Sede Legale (Indirizzo): VIA CADORNA N. 14
Numero di Partita IVA 01571920204
Numero di Codice Fiscale 82002170205
Numero Iscrizione R.E.A. n. 220470 del 08/01/2004
BILANCIO DELL’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017
NOTA INTEGRATIVA
Gentili Consiglieri,
in aderenza all’art. 19 dello Statuto del nostro Ente che prevede si approvi entro il mese di aprile il bilancio
di esercizio relativo al periodo precedente, nonché al fine di servire meglio il Vostro diritto di
informazione, si presenta alla Vostra attenzione la presente nota integrativa relativa all’esercizio chiuso al
31 dicembre 2017 con il preciso scopo di illustrare e integrare i dati e le informazioni contenute nello Stato
Patrimoniale e nel Conto Economico costituendo con questi ultimi il “Bilancio di Esercizio”.
1. INTRODUZIONE
Cenno storico
La Fondazione "Luigi Boni" Onlus di Suzzara nacque con atto pubblico di donazione del 28 Ottobre 1890
del fondatore Cav. Luigi Boni di Suzzara, che affidò alla locale Congregazione di Carità l’amministrazione
dell’Ente, unitamente al fondatore e suoi eredi. Con la legge 847 del 1937 la Congregazione di Carità fu
abolita e tutte le competenze passarono all’Ente Comunale di Assistenza. Sino al 1969 la Fondazione fu
retta dall’Amministrazione Comunale con l’Ospedale Civile di Suzzara in base al Decreto Reale del 12
aprile 1939 di decentramento degli ECA.
A seguito della dichiarazione di ente ospedaliero dell’Ospedale Civile di Suzzara, operata con DPR 18
ottobre 1969, dal 1970 l’Ente era retto da un proprio Consiglio di Amministrazione ed aveva la natura
giuridica di IPAB.
Con l’approvazione dello Statuto operata con deliberazione n. 66 del 25 maggio 1970, si è provveduto a
modificare l’originaria denominazione “Ricovero di mendicità Boni Cav. Luigi” in “Casa di Riposo Luigi
Boni”.
Con l’approvazione regionale (decreto n. 28813 del 27.11.2001) dell’ultimo Statuto, la denominazione è
cambiata in “Istituto Geriatrico Boni”.
Con delibera della Giunta Regionale Lombardia del 23 dicembre 2003 n. 7/15780, pubblicata sul B.U.R.L.
serie ordinaria n. 3 del 12 gennaio 2004, questo Ente ha assunto la natura giuridica di fondazione di diritto
privato senza scopo di lucro a partire dal 1 gennaio 2004. La nuova denominazione dell’Ente, che ai sensi
di legge, subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’Ipab e prosegue nella propria
attività istituzionale è la seguente: Fondazione Luigi Boni Onlus.
Attività svolte
La Fondazione eroga servizi socio-sanitari rivolti alla popolazione anziana e non, residente
prevalentemente nell’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria Locale – A.S.L. – della provincia di
Mantova.
Attualmente sono erogati i seguenti servizi:
• una R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) per anziani non autosufficienti per 85 posti letto
autorizzati, accreditati e a contratto;
• una R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) per anziani non autosufficienti per 80 posti letto solo
accreditati;
• un C.D.I. (Centro Diurno Integrato) per anziani non autosufficienti per 23 posti autorizzati e
accreditati, ma non a contratto;
• un Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (accreditata e a contratto con Regione Lombardia);
• un S.A.D. e servizio preparazione e consegna pasti a domicilio accreditato con il Comune di Suzzara
e il Tavolo di Zona;
• un ambulatorio medico specialistico (poliambulatorio geriatrico) e fisioterapia per utenti esterni.
La Fondazione eroga pertanto servizi di natura assistenziale, sociale e socio sanitaria, principalmente in
favore di soggetti anziani che necessitano di un intervento assistenziale permanente, poiché versano in una
situazione di inabilità grave, o di ridotta autonomia personale, riconosciuta e documentata dal Servizio
Sanitario
L’attività della Fondazione viene svolta nel rispetto della normativa regionale e nazionale di settore.
Contenuto e forma del bilancio
Il presente bilancio è stato redatto in modo conforme alle disposizioni del Codice civile (articoli 2423 e
seguenti), del Decreto Legislativo 9 aprile 1991, n. 127 e del Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 6,
opportunamente interpretate e coordinate con i principi contabili nazionali statuiti dal Consiglio Nazionale
dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, nonché all’atto di indirizzo approvato dall’Agenzia per il
terzo settore, ora incorporata dal Ministero delle politiche Sociali, l’11 febbraio 2009, nel quale sono
indicate le “Linee guida e schemi per la redazione del bilancio di esercizio degli Enti non profit”.
Il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 corrisponde alle risultanze delle scritture contabili
regolarmente tenute ed è redatto:
• in conformità agli articoli 2423, 2423-ter, 2424, 2424-bis, 2425 e 2425-bis del Codice civile;
• secondo principi di redazione conformi a quanto stabilito dall’articolo 2423-bis del Codice civile e
criteri di valutazione conformi al disposto dell’articolo 2426 del Codice civile.
Si precisa inoltre che il D. Lgs 139/15 che recepisce la Dir. 34/2013/UE introduce nel nostro ordinamento
numerose novità relative alla predisposizione dei bilanci di esercizio e dei bilanci consolidati. La Dir.
34/2013/UE abroga le precedenti quarta e settima direttiva e le nuove disposizioni comunitarie sono state
recepite in Italia attraverso la modifica ad alcuni articoli del codice civile relativi alla redazione dei bilanci
di esercizio (art. dal 2423 al 2428, art. 2435-bis e art. 2435-ter, art. 2478-bis e art. 2357-ter c.c.).
Per quanto riguarda la decorrenza, l’art. 12 del Decreto stabilisce che le disposizioni entrano in vigore dal
1° gennaio 2016 e si applicano ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire da quella
data.
La riforma contabile introdotta dal D. Lgs. 139/2015 ha comportato:
• nello stato patrimoniale scompaiono i conti d’ordine;
• nel conto economico gli oneri e proventi straordinari sono aboliti; le sopravvenienze sono classificate
per natura.
Ai sensi del disposto dell’art. 2423-ter del codice civile, nella redazione del bilancio, sono stati utilizzati gli
schemi previsti dall’art. 2424 del codice civile per lo Stato Patrimoniale e dall’art. 2425 del codice civile
per il Conto Economico. Tali schemi sono in grado di fornire informazioni sufficienti a dare una
rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società, nonché del
risultato economico.
La società ha mantenuto i medesimi criteri di valutazione utilizzati nei precedenti esercizi, di cui si fa
rinvio alle singole voci di bilancio, così che i valori di bilancio sono comparabili con quelli del bilancio
precedente senza dover effettuare alcun adattamento.
Il Bilancio di esercizio viene redatto con gli importi espressi in unità di euro, conformemente a quanto
previsto nel quinto comma dell’articolo 2423 del Codice civile.
2. NOTE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Dall’esercizio chiuso alla data del 31 dicembre 2017 emerge un risultato positivo di 62.863 euro che viene
ritenuto soddisfacente.
Si ricorda comunque che scopo dell’Ente è offrire solidarietà sociale nei settori dell’assistenza sociale e
socio-sanitaria. Conseguentemente, lo scopo del presente rendiconto non si esaurisce nella mera
determinazione del contesto patrimoniale, finanziario ed economico che ha condotto all’utile, bensì la
rendicontazione delle risorse disponibili e le modalità di impiego al fine istituzionale e, nello specifico, nei
vari ambiti gestionali; dati che trovano riscontro nell’analisi che segue.
Le aree di gestione della Fondazione sono le seguenti:
Gestione Tipica
Si tratta dell’attività istituzionale svolta dall’Ente senza scopo di lucro così come previsto dallo Statuto.
L’attività si qualifica come assistenza diretta alla persona nel soddisfacimento dei suoi bisogni sia di tipo
fisico (igiene, alimentazione, riposo, ecc.) che di tipo sanitario (diagnosi e cura), psicologico e sociale
(sicurezza, affetto, ecc.) al fine di mantenere e se possibile migliorare le condizioni di salute dell’anziano e
nel contempo ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione.
Comprende la gestione dell’attività di R.S.A. (posti ordinari accreditati a contratto e solo accreditati), del
C.D.I, l’assistenza domiciliare integrata, le nuove misure di assistenza domiciliare come la Rsa aperta
, il SAD e pasti a domicilio.
Di seguito, in sintesi, i risultati economici dell’esercizio.
I proventi della gestione caratteristica ammontano complessivamente a 5.419.325 euro, in aumento del
7,5% rispetto l’esercizio precedente, per merito delle maggiori entrate da RSA 2 (posti letto non
accreditati) per ben 363.346 euro (+23,05%). Le attività principali, in termini di ricavi, continuano ad
essere i servizi di RSA che formano circa l’88,8% dei proventi dell’Ente.
Si riporta nel prospetto che segue la ripartizione ricavi secondo categorie di servizi.
Descrizione 2017 2016 Variaz.
Rette da RSA 1.672.691 1.670.976 0,1%
Rette da RSA 2 1.939.028 1.575.682 23,1%
Remuneraz. prest. Ssn. Da ASL 1.203.000 1.179.800 2,0%
Ricavi da servizi SAD 80.893 84.923 -4,7%
Ricavi da servizio ADI 198.786 285.014 -30,3%
Recavi da servizio pasti 119.971 106.909 12,2%
Rette da CDI 90.864 111.245 -18,3%
Servizi di fisioterapia e connessi 24.123 20.963 15,1%
Ricavi da RSA aperta 82.781 - 0,0%
Ricavi da poliambulatorio 7.188 7.200 0,0%
Sopravv. att./pass. da ricavi 1.578-
Totale 5.419.325 5.041.132 7,5%
La voce Altri ricavi e proventi chiude a 380.453 € con un incremento del 2,7% rispetto all’esercizio
precedente. All’interno di tale aggregato la parte principale, pari al 57,4%, è rappresentata dai contributi in
c/capitale imputati, per la parte di competenza, al presente esercizio. A seguire, introiti da servizi vari (es.
lavanderia; rimborso spese per le pratiche di ingresso) che rappresentano circa il 20,8%, e proventi dal
fotovoltaico per l’11,71%.
La somma dei Ricavi Caratteristici e degli Altri Ricavi porta il totale del Valore della Produzione di
5.799.778 euro in crescita del 7,17% rispetto all’esercizio 2016.
I costi della produzione sono stati complessivamente 5.529.025 euro in crescita del 9,87% rispetto
all’esercizio precedente e sono rappresentanti per primi dalla voce Materie prime, sussidiarie e di consumo,
che cresce del 10,04%. L’incremento è stato per massima misura causato da un maggior acquisto di
medicinali (+17,8% in valore +12.297) e detersivi/disinfettanti (+20,75% in valore assoluto 9.574 euro)
questi ultimi per l’aumento delle giornate di degenza e quindi un maggior impiego della lavanderia.
I Costi per Servizi formano un aggregato di 1.359.287 euro che sale, rispetto all’esercizio precedente, del
4,93%. All’interno di questo aggregato il decremento più interessante, ben 78.497 euro, è stato generato
dalle “Prestazioni mediche”, ma è solo apparente in quanto i due medici principali sono stati assunti con
contratto di lavoro a tempo indeterminato. Interessante anche il costo Ristorazione (+ 5,67) che cresce in
misura meno che proporzionale ai ricavi.
Qualche costo cresce più che proporzionalmente ai ricavi es. le Assicurazioni + 68,75% (+ 20.765) a causa
del cambio della polizza Rct-rco, che è stata disdetta dalla compagnia assicuratrice, costringendo l’Ente a
stipularne una nuova per un costo praticamente quadruplicato per ragioni di mercato.
A seguire, la voce B8) che comprende i costi per godimento beni di terzi sostanzialmente invariati, poi l’aggregato B9) dei costi del personale che cresce 422.125 euro (+15,55%), per le nuove assunzioni dei
medici come già detto, l’adeguamento del personale di assistenza all’aumento delle giornate di degenza
nella parte solo accreditata e il progressivo ridursi dei dipendenti che beneficiano dell’esonero contributivo accordato dalla legge di Stabilità del 2015 e del 2016 (c.d. Bonus Assunzioni).
Gli ammortamenti sono stati pari 636.245 euro in linea con l’anno precedente e sono relativi,
principalmente, all’ammortamento del fabbricato istituzionale in cui opera la Fondazione (circa 532.946
euro).
Infine Oneri Diversi di Gestione voce di scarsa significatività che sale dai 24.321 euro dei 2016 ai 26.629
euro del 2017.
L’Ebit si attesta a 270.754 euro, in discesa del 28,68% rispetto a quanto registrato nell’esercizio chiuso al
31 dicembre 2016 e la ragione è essenzialmente collegata al considerevole incremento del costo del
personale.
Il risultato della gestione finanziaria negativo è ascrivibile al pesante indebitamento con gli istituti di
credito; l’importo risulta comunque in calo del 12,92% rispetto all’esercizio precedente grazie al generale
contesto di tassi di mercato ridotti ai minimi storici e ad una proficua rinegoziazione delle condizioni
contrattuali.
Il risultato ante imposte risulta dunque positivo per 65.737 euro. Su di esso gravano imposte sul reddito
pari a 2.874 euro che conducono ad un risultato utile di 62.863 euro.
Relativamente ai proventi da prestazioni, è opportuno rilevare che per questo Ente sussistono tutti i requisiti
soggettivi ed oggettivi richiesti per la qualifica di ONLUS. Si attesta, infatti, la prevalenza delle attività
istituzionali rispetto a quelle connesse, in accordo a quanto detto dall’Agenzia delle Entrate con la
risoluzione n. 146 del 21.12.2006. In sintesi, l’Agenzia conferma che vanno ricondotte nell’attività
istituzionale della ONLUS le prestazioni di assistenza sociale e socio sanitaria effettuate nei confronti di
anziani autosufficienti che versano in condizioni di svantaggio economico, condizione questa che ricorre
quando sull’anziano non viene fatta gravare la retta praticata dall’Ente oppure venga fatta gravare in misura inferiore alla metà del suo ammontare. Invece le prestazioni socio assistenziale e socio sanitaria rese a
favore degli anziani non autosufficienti riconosciuti tali dall’ASL, secondo l’Agenzia delle Entrate, sono
sempre di natura istituzionale, non rilevando in questo caso la condizione di svantaggio economico.
Attività promozionali e di raccolta fondi
E’ l’area preposta ad evidenziare i costi sostenuti ai fini della raccolta fondi di supporto alle attività
istituzionali; le entrate non hanno una diretta correlazione con costi specifici ma sono in generale effetto
dell’immagine positiva acquisita nel tempo dalla Fondazione e, in particolare, dal servizio di sollievo per
disabili sul territorio.
Nel 2017 alla Fondazione sono stati assegnati 3.638 euro quale quota di cinque per mille per l’anno 2015,
frutto di 100 scelte espresse. La somma è stata dettagliata nell’apposito rendiconto, nel pieno rispetto delle
volontà del legislatore (obbligo introdotto dalla L. 244/2007, previsto espressamente all’art. 3 comma 6).
Le erogazioni liberali complessivamente pervenute nel 2017 sono state 3.073 euro. La modalità di raccolta
fondi si è concretizzata, in via prevalente, con richieste scritte di contribuzione inviate a vari soggetti sia
privati che pubblici del territorio.
I contributi in conto esercizio pervenuti nel 2017 sono stati 24.949 euro.
I contributi in conto capitale sono stati 30.000 euro per la realizzazione del giardino Alzhaimer; il beneficio
economico è stato distribuito nella medesima misura del piano di ammortamento del cespite che ne ha dato
diritto.
Gestione accessoria
E’ l’area destinata ad accogliere gli oneri ed i proventi non direttamente attribuiti all’attività istituzionale,
ma complementari ad essa.
Rientrano in questa gestione gli introiti da GSE derivanti da impianto fotovoltaico. L’impianto, da oltre 20
kw, ha un contratto di “scambio sul posto” ed accede ai contributi del 2° conto energia.
Gestione finanziaria e patrimoniale
Vengono riportati in quest’area gli oneri e i proventi per attività di sfruttamento del patrimonio dell’Ente,
nonché i proventi derivanti dalle risorse finanziarie. Si tratta di un’area residuale che comprende gli interessi attivi da depositi bancari, c/c ordinari, operazioni
su titoli e relativi costi. La tassazione avviene tramite ritenuta alla fonte a titolo d’imposta. Gli interessi
attivi maturati sono stati complessivamente 35 euro.
Se segnala in ultimo che nel corso dell’esercizio la Fondazione ha ricevuto in eredità fondi comuni
d’investimento per 77.691 euro.
3. CRITERI APPLICATI NELLE VALUTAZIONI DELLE VOCI DEL BILANCIO
I criteri di valutazione applicati per la redazione del presente bilancio di esercizio sono tutti conformi al
disposto dell’articolo 2426 del Codice civile.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione.
Il costo delle immobilizzazioni è stato ammortizzato in ogni esercizio sulla base di un piano, di natura
tecnico-economica, che si ritiene assicuri una corretta ripartizione dello stesso negli esercizi di durata della
vita economica utile dei beni cui si riferisce.
Non si è ritenuto necessario scorporare dal valore dei fabbricati quello delle aree sottostanti in quanto i beni
immobili partecipano alla determinazione del reddito secondo le regole dei redditi fondiari.
Il valore, così ottenuto ed esposto in bilancio, non supera il valore di mercato.
Le spese di manutenzione e riparazione delle immobilizzazioni tecniche sono state imputate direttamente
nell’esercizio e sono perciò estranee alla categoria dei costi capitalizzati, salvo quelle che, avendo valore
incrementativo, sono state portate ad incremento del valore del cespite.
Il criterio di ammortamento applicato per l’esercizio 2017, “a quote costanti”, non si discosta da quello
utilizzato per gli ammortamenti degli esercizi precedenti. Così come ritenuto accettabile dal principio contabile nazionale OIC n. 16, in luogo del “ragguaglio a
giorni” della quota di ammortamento nel primo esercizio di vita utile del cespite, è stata convenzionalmente
dimezzata la quota di ammortamento ordinaria, in considerazione del fatto che lo scostamento che ne
deriva non è significativo, mantenendo comunque su un piano di rigorosa sistematicità l’impostazione del
processo di ammortamento.
Il piano di ammortamento verrebbe eventualmente riadeguato solo qualora venisse accertata una vita
economica utile residua diversa da quella originariamente stimata. In particolare, oltre alle considerazioni
sulla durata fisica dei beni, si è tenuto e si terrà conto anche di tutti gli altri fattori che influiscono sulla
durata di utilizzo “economico” quali, per esempio, l’obsolescenza tecnica, l’intensità d’uso, la politica delle
manutenzioni, gli eventuali termini contrattuali alla durata dell’utilizzo ecc. Inoltre, l’immobilizzazione
che, alla data della chiusura dell’esercizio, risultasse durevolmente di valore inferiore a quello risultante
dall’applicazione del criterio sopra esposto, verrà iscritta a tale minor valore. Le cause che, eventualmente,
comportassero il ricorso a tali svalutazioni, dovranno tuttavia avere carattere di straordinarietà e di gravità,
al di là dei fatti che richiedono invece normali adattamenti del piano di ammortamento.
La durata ipotizzata per l’ammortamento è la seguente:
- fabbricati istituzionali: 34 anni, aliquota 3%
- costruzioni leggere: 11 anni, aliquota 10%
- impianti generici: 5 anni, aliquota 25%
- impianti specifici: 7 anni, aliquota 15%
- impianti televisivi: 4 anni, aliquota 30%
- impianti sanitari: 5 anni, aliquota 25%
- attrezzatura varia: 5 anni, aliquota 25%
- attrezzatura sanitaria: 9 anni, aliquota 12,5%
- attrezzatura tecnica: 9 anni, aliquota 12,5% - macchine uff. ordinarie: 9 anni, aliquota 12%
- macchine uff. elettroniche: 6 anni, aliquota 20%
- mobili ed arredi: 11 anni, aliquota 10% - autovetture: 5 anni, aliquota 25%
- biancheria ed effetti letterecci: 3 anni, aliquota 40%
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali risultano iscritte al costo di acquisto o di realizzazione, comprensivo dei
relativi oneri accessori. Le spese pluriennali sono state capitalizzate solo a condizione che potessero essere
“recuperate” grazie alla redditività futura dell’impresa e nei limiti di questa. Se in esercizi successivi a
quello di capitalizzazione venisse meno detta condizione, si provvederebbe a svalutare l’immobilizzazione.
- Oneri pluriennali
Si tratta delle spese di istruttoria e di tutti gli altri costi iniziali su mutui accesi tra il 2010 e il 2013.
La durata ipotizzata per il processo di ammortamento, distinta per singola categoria, risulta la seguente:
- oneri pluriennali: nella stessa misura del piano di ammortamento del finanziamento/mutuo.
- licenze d’uso software: 3 anni, aliquota 33%
Immobilizzazioni finanziarie
Le immobilizzazioni finanziarie, iscritte a costo storico più i relativi oneri accessori ai sensi del disposto
dell’articolo 2426 del Codice civile, sono costituite da:
- azioni della Banca di Credito Cooperativo Mantovabanca acquistate nel 2012 che il 1 luglio 2017 con
fusione per incorporazione di Mantovabanca 1896 in Banca Cremasca Mantovana – Credito Cooperativo –
Soc. Coop. sono stata adeguate alla nuova posizione corrispondente a n. 166 azioni del valore nominale di
25,82 per un valore complessivo di 4.286.
- cauzione immobilizzata relativa ad impianto fotovoltaico.
Crediti
I crediti presenti in bilancio sono esclusivamente di durata inferiore ai dodici mesi, non si rende quindi
necessario applicare il criterio del costo ammortizzato.
I crediti sono iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione, che corrisponde al valore risultante
dalla differenza tra il nominale e il fondo di svalutazione crediti costituito nel corso degli esercizi
precedenti, del tutto adeguato ad ipotetiche insolvenze ed incrementato della quota accantonata
nell’esercizio.
La svalutazione dei crediti tiene quindi conto di tutte le singole situazioni già manifestatesi, o desumibili da
elementi certi e precisi, che possono dar luogo a perdite. A titolo esemplificativo sono state considerate,
anche se conosciute dopo la chiusura dell’esercizio e fino alla data di redazione del presente bilancio, le
insolvenze e le transazioni sui crediti in contenzioso.
Rimanenze, titoli e attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Le rimanenze di materie prime, ausiliarie e di consumo sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di
fabbricazione e il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, applicando il metodo del costo
medio ponderato.
Attività finanziarie non immobilizzate
Gli strumenti finanziari della Fondazione sono rappresentati esclusivamente da fondi comuni
d’investimento entrati nel patrimonio dell’Ente grazie all’eredità di una ospite.
Sono valutati al minore tra il valore di inventario, redatto dal notaio, e il valore di mercato al 31 dicembre
2017.
Debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale che corrisponde al presumibile valore di estinzione.
Si precisa che per quanto riguarda i debiti verso banche la parte relativa gli oneri di transazione, che sono
direttamente attribuibili al finanziamento, sono invece iscritti nelle immobilizzazioni immateriali ed ammortizzati lungo l’intero periodo di rimborso della quota capitale.
Classe di debiti 2017 2016 Differenza
Debiti v/banche 5.513.213 5.891.808 -378.595
Debiti v/fornitori 1.063.406 1.342.925 -279.519 Debiti tributari 51.484 41.376 10.108 Debiti v/istituti di prev. e sic. Soc. 123.226 110.850 12.376 Debiti v/altri 713.267 703.038 10.229 Totale Debiti 7.464.597 8.089.997 -625.400
La voce relativa ai debiti verso le banche, per l’anno 2017, comprende:
– scoperti di conto corrente per 12.435 euro (di cui 6.844 sono competenze addebitate nel 2018);
– anticipazioni di conto corrente per 292.080 euro;
– quote mutui scadenti entro l’esercizio per 556.482 euro;
– quote mutui scadenti oltre l’esercizio per 4.652.216 euro.
La voce debiti tributari comprende:
– ritenute sulle mensilità di dicembre, 13^ e TFR per 44.822 euro;
– ritenute su compensi di lavoratori autonomi per 1.619 euro;
– saldo iva relativa al 2017 per 5.043 euro.
La voce Istituti di previdenza comprende, per l’anno 2017, i debiti verso i seguenti istituti:
– Inps/Inail……………. 103.951 euro
– Inpdap......................... 18.290 euro
– Fondi Prev. Compl…. 985 euro
La voce debiti verso altri è composta essenzialmente dai seguenti importi:
– dipendenti.............................. 426.066 euro
– debiti vari v/Degenti……….… 285.265 euro
– debiti per accettazione eredità.. 1.936 euro
4. MOVIMENTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI
Nel corso dell’esercizio al quale si riferisce il presente bilancio si sono verificate delle variazioni nelle voci
dell’attivo e del passivo. Le informazioni richieste al punto 4 dell’art. 2427 del C.C., relative a tali
variazioni, sono raccolte nei prospetti seguenti:
Immobilizzazioni immateriali
Valore inizio esercizio Oneri
pluriennali Software Totale
Costo 41.470 42.177 83.647
Ammortamenti (F.do amm.to) 16.170 27.990 44.160 Valore a bilancio 25.300 14.187 39.487 Variazioni nell’esercizio Incrementi per acquisizioni - 4.990 4.990 Ammortamento dell’esercizio 3.701 10.128 13.829
Totale variazioni (3.701) (6.138) (9.839) Valore di fine esercizio Costo 41.470 47.167 88.637 Ammortamenti (F.do amm.to) 19.871 38.118 57.989 Valore di bilancio 21.599 9.049 30.648
Immobilizzazioni materiali
Valore inizio esercizio Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari Attrezzature Altri beni
Acconti Totale
Costo 20.536.877 109.607 499.767 631.732 - 21.777.983
Ammortamenti (F.do amm.to) 5.799.056 105.304 361.144 416.257 - 6.681.760 Valore a bilancio 14.737.821 4.303 138.623 215.475 - 15.096.222 Variazioni nell’esercizio Incrementi per acquisizioni 90.317 24.140 29.349 10.441 4.392 158.639 Ammortamento dell’esercizio 533.201 7.438 35.898 45.375 621.912
Totale variazioni (442.884) 16.701 (6.549) (34.934) 4392 (463.271) Valore di fine esercizio Costo 20.627.194 133.747 529.116 642.173 4.392 21.936.622 Ammortamenti (F.do amm.to) 6.332.257 112.743 397.042 461.632 7.303.674 Valore di bilancio 14.294.937 21.004 132.074 180.541 4.392 14.632.948
Immobilizzazioni finanziarie Valore inizio esercizio Part. v/altre Crediti v/altri Totale
Costo 5.032 229 5.261
Ammortamenti (F.do amm.to) - - - Valore a bilancio 5.032 229 5.261 Variazioni nell’esercizio Incrementi per acquisizioni - 250 250 Amm.ti/svalut. dell’esercizio (746) - (746)
Totale variazioni (746) - (496) Valore di fine esercizio Costo 4.286 479 4.765 Ammortamenti (F.do amm.to) - - - Valore di bilancio 4.286 479 4.765
5. VARIAZIONI INTERVENUTE NELLA CONSISTENZA DELLE ALTRE VOCI
DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO: IN PARTICOLARE, PER LE VOCI DI PATRIMONIO
NETTO, PER I FONDI E PER IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO, LA FORMAZIONE E
LE UTILIZZAZIONI.
Nel corso dell’esercizio al quale si riferisce il presente bilancio si sono verificate delle variazioni nelle voci
dell’attivo e del passivo.
Altre voci dell’attivo
Codice Bilancio C I C II C II CIV D
Descrizione
A T T I V O C I R C O L A N T E RATEI E
RISCONTI Rimanenze Crediti esig. entro
eserc. success.
Attività finanziarie Disponibilità
liquide
Consistenza iniziale 13.301 486.544 - 160.542 75.716
Incrementi - - 77.691 - -
Decrementi 4.786 15.892 - 87.757 8.911
Consistenza finale 8.515 470.652 77.691 72.785 66.805
Fondo trattamento fine rapporto
L’accantonamento per trattamento di fine rapporto rappresenta l’effettivo debito maturato verso i
dipendenti in conformità alla legge e al contratto di lavoro vigente, al netto dell’imposta sostitutiva sulla
rivalutazione del TFR maturata, ai sensi dell’art. 2120 del Codice civile, successivamente al 1° gennaio
2001, così come previsto dall’articolo 11, comma 4, del D. Lgs. n. 47/2000.
Si informa che alcuni dipendenti hanno deciso di destinare le proprie quote di Tfr a un Fondo di previdenza
complementare.
Di seguito vengono riepilogati i movimenti intervenuti nel corso dell’esercizio:
Fondo esistente all'inizio dell'esercizio 651.508
Correz. anni prec. 1.030-
meno Indennità liquidate 64.911
più Accantonamento dell'esercizio 179.028
meno Imposta sostitutiva sulla rivalutazione 2.246
Totale a bilancio 762.349
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che
alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli
accantonamenti sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o
implicita, derivante da un evento passato (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso;
(iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’Ente
razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura
dell’esercizio.
Il fondo oneri futuri, in essere dal 2016, nel 2017 sale di 3.500 euro. L’incremento del fondo è rilevato a
conto economico alla voce “accantonamenti per oneri futuri” e rappresenta gli oneri che la Fondazione
prevede di sostenere nel 2018 per realizzare la tomba dell’ex ospite che nel 2017 ha designato erede
universale la Fondazione.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di
realizzazione; le revisioni di stima sono rilevate alla medesima voce di conto economico che ha
precedentemente accolto l’accantonamento.
Altre voci del passivo Codice Bilancio D D E
Descrizione D E B I T I RATEI E
RISCONTI Esig. entro es. succ Esig. oltre es. succ
Consistenza iniziale 2.938.171 5.151.826 10.160
Incrementi - - -
Decrementi 125.791 499.610 625.401
Consistenza finale 2.812.380 4.652.216 11.912
Patrimonio netto Codice Bilancio A I A VI A VII A VII A VIII
Descrizione C A P I T A L E A L T R E R I S E R V E PERDITE A
NUOVO F.do di dotazione Arrotondamento Ris. avanzi di gest. Contr. terzi c/capit.
Consistenza iniziale 1.397.097 - - 5.710.106 -136.804
Incrementi 122.497 -3 3.206 30.000 136.804
Decrementi - - 218.316 -
Consistenza finale 1.519.594 -3 3.206 5.521.790 -
Codice Bilancio A IX TOTALE
Descrizione UTILE DI
ESERCIZIO
Consistenza iniziale 140.009 7.110.409
Incrementi 62.863 355.367
Decrementi 140.009 358.325
Consistenza finale 62.863 7.107.450
6. RENDICONTO FINANZIARIO
I flussi di cassa, secondo lo scema del rendiconto finanziario in termini di liquidità, sono riportati in
estrema sintesi nella tabella che segue (metodo indiretto).
Cassa e Banche Iniziali 160.542
Cassa e Banche Finali 72.785
Variazione - 87.757
Utile Netto : 62.863
Ammortamenti : 636.245
Accantonamento TFR : 179.660
Altri accantonamenti : 3.500
Arrotondamenti : -
AUTOFINANZIAMENTO 882.267
Variazione Rimanenze 4.786
Variazione Crediti Correnti 12.392
Variazione Attività finanziarie non imm. - 77.691
Variazione Ratei e Risconti Attivi 8.911
Variazione Ratei e Risconti Passivi 1.752
Variazione Fornitori - 279.519
Variazione debiti v/banche entro l'esercizio 121.015
Variazione Fondi Rischi e Oneri 3.500
Variazione Debiti tributari e prev. 22.484
Variazione Altri debiti entro l'esercizio 10.229
VARIAZIONE CAPITALE CIRCOLANTE - 172.141
Variazione Immobilizzazioni immateriali 8.839
Variazione Immobilizzazioni materiali - 172.971
Variazione Immobilizzazioni finanziarie 496
Variazione Crediti immobilizzati -
FLUSSO INVESTIMENTI - 163.636
Variazione Patrimonio Netto - 65.817
Variazione Dividendi
Variazione Fondo TFR - 68.819
Variazione Debiti vs. banche oltre l'esercizio - 499.611
Variazione Altri debiti oltre l'esercizio -
GESTIONE FINANZIARIA - 634.247
FLUSSO DI CASSA TOTALE - 87.757
Variazione Disponibilità Liquide : - 87.757
7. COMPOSIZIONE DELLE VOCI “RATEI E RISCONTI ATTIVI E RATEI E RISCONTI
PASSIVI” E DELLA VOCE “ALTRI FONDI” DELLO STATO PATRIMONIALE, NONCHE’ LA
COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ALTRE RISERVE”.
La voce “Ratei e risconti attivi” per il 2017 è composta esclusivamente da risconti attivi con prevalenza da
canoni di leasing (€ 31.862) e su assicurazioni (€ 31.096).
La voce “Ratei e risconti passivi” per il 2017 contiene:
- ratei passivi sugli interessi passivi di competenza sui finanziamenti, per € 256;
- ratei passivi su canoni di leasing (quota interessi), derivanti dalla sospensione da sisma, per € 2.439;
- ratei assicurativi per € 1.217.
-risconti passivi per contributi incassati nel 2017 ma volti alla riduzione di rette di gennaio 2018 per €
8.000.
8. INDICAZIONE ANALITICA DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO.
L’articolo 2427 del C.C. richiede che le voci di Patrimonio siano analiticamente indicate, con
specificazione della loro origine, possibilità di utilizzazione, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei
precedenti esercizi. Tale suddivisione viene fornita dal seguente prospetto.
Voci di Patrimonio NettoFondo di
dotazione
Riserve
avanzi
Contr. in
c/capitale
Utili/perdite
a nuovo
Risultato
esercizioTotale
All'inizio dell'esercizio precedente 1.397.097 229.912 5.912.807 - 366.716- 7.173.099
accantonamento utile esercizio precedente 229.912- 136.804- 366.716 -
riporto a nuovo esercizio precedente -
copertura perdite esercizio precedente -
Contributo conto capitale da ammortizzare 202.699- 202.699-
Utile d'esercizio 2016 140.009 140.009
Alla chiusura dell'esercizio precedente 1.397.097 - 5.710.107 136.804- 140.009 7.110.408
accantonamento utile esercizio precedente 3.206 3- 136.804 140.009- 2-
donazioni ed eredità a favore dell'Ente 122.497
riporto a nuovo esercizio precedente -
copertura perdite esercizio precedente -
Contributo conto capitale da ammortizzare 188.317- 188.317-
Utile d'esercizio 2017 62.863 62.863
Alla chiusura dell'esercizio corrente 1.519.594 3.206 5.521.787 - 62.863 7.107.450
9. CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
I contributi in conto capitale sono somme erogate da diversi soggetti alla Fondazione per la realizzazione,
ampliamento, acquisto di nuove immobilizzazioni materiali; essi sono riferiti e commisurati al costo dei
cespiti e come tali partecipano alla formazione del risultato dell’esercizio secondo il criterio di competenza. Al momento della percezione il contributo viene iscritto in apposita voce di Patrimonio Netto, da ridursi
ogni periodo con l’imputazione al conto economico tra gli “Altri ricavi e Proventi” (voce A5) che sterilizza
l’equivalente costo dato dall’ammortamento.
I contributi in conto capitale sono rilevati nel momento in cui esiste una ragionevole certezza che le
condizioni previste per il riconoscimento del contributo sono soddisfatte e ciò coincide, in genere per
ragioni di prudenza, con l’accredito del contributo.
Contributo Contributo
totale
Contributo di
competenza
Contributo
residuo
Acquisto sollevatori 10.000 808 -
Acquisto laser 18.000 6.750 4.500
Realizzazione CDI 775.237 23.257 612.437
Arredi CDI 60.433 6.043 18.130
Realizzazione RSA 2 5.224.763 156.743 4.663.494
Si ritiene che il riporto contabile del contributo residuo non a risconti passivi, bensì a Patrimonio (voce
“contributi in c/capitale”), data la peculiare natura di ente non commerciale, sia ammissibile ed anzi
preferibile, dal momento che il contributo viene assimilato ad un fondo di riserva vincolato (alla spesa sul
cespite) e quindi da riassorbire nello stesso periodo di tempo.
10. IMPEGNI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE - NOTIZIE SULLA
COMPOSIZIONE E NATURA DI TALI IMPEGNI E DEI CONTI D’ORDINE
Le informazioni richieste al punto 9 dell’art. 2427 del C.C. sono qui descritte e dettagliate:
Beni di terzi presso la società
➢ Lavacentrifuga in leasing da MPS Leasing & Factoring. Contratto n. 1436582. Il valore attuale dei
canoni a scadere, comprensivo del valore di riscatto, ammonta a 4.849 euro + iva 22%.
➢ Arredi in leasing da MPS Leasing & Factoring. Contratto n. 1435881. Il valore attuale dei canoni a
scadere, comprensivo del valore di riscatto, ammonta a 116.860 euro + iva 22%.
➢ Impianto fotovoltaico in leasing da Iccrea Banca Impresa. Contratto n. 2101050391. Il valore attuale dei
canoni a scadere, comprensivo del valore di riscatto, ammonta a 261.432 euro + iva 10%.
Gli altri conti d’ordine sono così riassumibili
Impegno della Fondazione, documentato all’interno della convenzione stipulata il 31 agosto 2011, a favore
di SR Servizi di Ristorazione Spa (ora CIR Group) per raggiungere la produzione complessiva di 1.246.500
pasti. Il contratto viene prorogato annualmente fino al raggiungimento al predetto ammontare. Se per
qualsiasi motivo non si dovesse raggiungere la produzione stabilita 1.246.500 pasti, la Fondazione si
troverebbe a dover rimborsare un importo pari ai pasti residui per 0,4209 euro.
Al 31 dicembre 2017 i pasti mancanti al raggiungimento della produzione complessiva erano 560.354 di
conseguenza l’impegno finanziario della Fondazione è pari a 560.354 x 0,4209647 = 235.889 euro.
Se ne ritiene opportuna l’evidenziazione, in quanto la conoscenza può essere utile per valutare la situazione
patrimoniale e finanziaria della società.
Donazioni ed Eredità
In data 25 settembre 2017 presso lo studio del notaio Alfredo Plantamura viene aperto il testamento della
sig.ra Moretti Cosetta, deceduta il 13 settembre 2017, che nomina erede universale la Fondazione Luigi
Boni Onlus.
In data 18 ottobre 2018 il consiglio di amministrazione della Fondazione delibera di accettare l’eredità con
beneficio di inventario.
In data 1° dicembre 2017, presso lo studio del notaio Omero Araldi, la Fondazione accetta l’eredità.
Il patrimonio netto ereditato dalla Fondazione è stato di 122.497 euro ed è andato ad incrementare, di pari
importo, il Fondo di Dotazione dell’Ente.
Si riportano nel seguente prospetto le componenti attive e passive trasferite alla Fondazione con l’eredità:
Letti RSA 2 172.742 15.711 109.898
Ausili (vasche, sollevatori) 61.007 7.626 38.130
Letti (reparto rosa e verde) 33.250 3.325 24.113
Ausili funzionali 2014/2015 16.164 1.875 10.143
Letti elettrici 1.750 175 1.312
Giardino Alzheimer 30.000 503 29.497
Altri 10.134 - 10.134
Totale 6.413.480 218.316 5.521.790
Attività Importo Passività Importo
Immobile civile 40.541 Debiti v/badante 1.863
I costi legati all’accettazione dell’eredità sono stati complessivamente 6.496 euro e suddivisi come segue:
- Pratiche varie inventario € 250
- imu su abitazione periodo sett./dic. € 191
- parcella notaio Araldi Omero € 2.500
- Realizzazione sepolcro (stima) € 3.500
Totale € 6.496
11. IMPOSTE
Il reddito complessivo degli enti non commerciali è formato dalla somma dei redditi delle seguenti
categorie, per la parte già non assoggettata a ritenuta a titolo definitivo:
1. redditi fondiari (fabbricati e terreni);
2. redditi di capitale (rendite finanziarie);
3. redditi diversi (categoria residuale dove possono trovare allocazione, ad esempio: le plusvalenze sulla
vendita di aree edificabili, gli obblighi di fare non fare e permettere, ecc.).
Sono state esclusi dalla determinazione del reddito:
• i fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche o altre erogazioni liberali;
• i contributi corrisposti all’Ente da amministrazioni pubbliche per lo svolgimento convenzionato o in
regime di accreditamento di attività sanitaria o assistenziale aventi finalità sociale ai sensi della legge
che riordina la disciplina in materia sanitaria.
Ires
Le imposte correnti sono determinate secondo le aliquote e le norme vigenti in base ad una realistica
previsione del reddito imponibile, tenendo conto delle agevolazioni fiscali previste dall’attuale normativa, e
sono iscritte, al netto degli acconti versati, delle eventuali ritenute subite a titolo di acconto e dei crediti
d’imposta, nella voce “Debiti” ed in quella “Crediti”.
Il regime fiscale adottato dall’Ente è disciplinato dal D. Lgs. n. 460/1997, avendo la Fondazione il
riconoscimento della qualifica di Onlus.
Di conseguenza l’Ires di competenza dell’esercizio è originata dai soli redditi fondiari degli immobili
strumentali alle attività istituzionali. Al contrario, non concorrono alla formazione del reddito imponibile,
ai fini Ires i proventi derivanti dalle attività istituzionali e dalle attività direttamente connesse a quelle
istituzionali.
Infine, la Fondazione beneficia dell’agevolazione tributaria prevista dall’art. 6 del Dpr n. 601/1973, che
consente ad alcune tipologie di Enti non commerciali la riduzione al 50% dell’aliquota dell’imposta.
Alla luce di quanto sopra l’Ires a carico dell’esercizio ammonta a 3.457 euro.
Alla luce degli acconti versati nel corso del 2017, la posizione nei confronti dell’erario risulta a credito per
486 euro.
Irap
Per quanto riguarda l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, la Fondazione, gode dei privilegi di
esenzione che sono riconosciuti alle Onlus attraverso l’art. 1, comma 7 della L.R. 27/2001 (finanziaria
regionale della Lombardia per il 2002), che prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2002 siano esentati da IRAP i soggetti, di cui all’art. 10 del decreto legislativo 460/1997 (ONLUS), che ne facciano domanda.
Tale esenzione, ormai da diversi anni, è entrata a regime per le Onlus Lombarde.
Fondi comuni d’investimento 77.991 Debiti v/onoranze funebri 5.390
Arredi immobile civile 3.225 Debiti per utenze varie 1.303
Disponibilità liquide in c/c 11.770 Debito v/Notaio Plantamura 1.474
Debito v/amm.re di sostegno 1.000
Totale attività ereditate 133.527 Totale debiti da accett. ered. 11.030
Patrimonio netto ereditato 122.497
Totale a pareggio 133.527 Totale a pareggio 133.527
Imposta sul valore aggiunto
La Fondazione ha chiuso la dichiarazione iva dell’anno 2017 con un debito di 5.043 euro.
12. NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI RIPARTITO PER CATEGORIE
Al termine dell’esercizio l’organico della Fondazione è costituito da 134 dipendenti; la ripartizione per
categoria, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni.
13. AMMONTARE DEI COMPENSI SPETTANTI AGLI AMMINISTRATORI, SINDACI E
REVISORI
Il Consiglio di Amministrazione svolge il suo incarico gratuitamente mentre al revisore contabile sono stati
corrisposti compensi per euro 5.720 + Iva.
14. OPERAZIONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA CHE COMPORTANO IL
TRASFERIMENTO AL LOCATARIO DELLA PARTE PREVALENTE DEI RISCHI E DEI
BENEFICI INERENTI AI BENI CHE NE COSTITUISCONO OGGETTO
Alla data di chiusura dell’esercizio sono in corso n. 3 contratti di leasing. Il metodo di contabilizzazione a
bilancio è quello patrimoniale, per cui sono esposti i canoni periodici nel Conto Economico come costi di
periodo, comprensivi dell’onere finanziario implicito, mentre le immobilizzazioni vengono iscritte
nell’attivo patrimoniale nell’esercizio in cui viene esercitato il diritto di riscatto, a partire dal quale
comincia l’ammortamento sullo stesso valore di riscatto. Il punto 22 dell’articolo 2427, però, richiede che
nel bilancio del locatario sia fornito un prospetto dal quale sia possibile evincere:
- il valore attuale dei canoni non ancora scaduti: nonché del prezzo di riscatto, determinati utilizzando
tassi di interesse pari all’onere finanziario effettivo riconducibile a ogni singolo contratto;
- l’onere finanziario effettivo di competenza dell’esercizio;
- il valore complessivo al quale i beni oggetto di locazione finanziaria sarebbero stati iscritti alla data di
chiusura dell’esercizio, qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata indicazione di
ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati stanziati nell’esercizio nonché gli effetti
che si sarebbero prodotti sul Patrimonio netto e sul Conto economico rilevando le operazioni di
locazione finanziaria con il metodo “finanziario”.
Tali informazioni sono individuate nel seguente prospetto:
CATEGORIA personale dipendente
al 31/12/17 al 31/12/16
Dirigenti 1 1
Medico 2 2
Resp. di struttura 2 2
Personale amm.vo e tecnico 6 5
Coordinatori 1 -
Infermieri 20 20
A.S.A./O.S.S./T.D.R. 79 77
Fisioterapisti 8 9
Terapista occupazionale 1 2
Manutentori 1 2
Servizi generali 3 3
Assistente sociale 1 1
Addetti lavanderia/pulizie 9 8
Totale 134 132
Descrizione
Imp. Fotovoltaico Arredi Lavasciuga
Anno
corrente
Anno
precedente Anno corrente
Anno
precedente Anno corrente
Anno
precedente
1) Debito residuo verso il locatore 225.010 261.432 68.017 95.787 3.360 4.849
2) Oneri finanziari 7.787 8.941 4.037 5.456 201 273
3) Valore complessivo lordo dei beni locati
alla data di chiusura 480.700 480.700 287.095 287.095 15.250 15.250
4) Ammortamenti effettuati nell’esercizio 43.263 43.263 28.710 28.710 1.906 1.906
5) Valore del f.do di amm.to a fine esercizio 302.841 259.578 114.839 86.129 7.625 5.719
6) Rettifiche / riprese di valore ± 0 0 0 0 0 0
Valore complessivo netto dei beni locati 177.859 221.122 172.256 201.581 7.625 9.531
7) Maggior valore netto dei beni riscattati
rispetto al valore netto contabile
15. ALTRE INFORMAZIONI
Bilancio consolidato “Gruppo Comune di Suzzara”
La Fondazione rientra nell’area di consolidamento del “Gruppo Comune di Suzzara” ed è dunque tenuta ad
attenersi alle regole previste per legge o impartite dall’Ente Capogruppo (Comune di Suzzara), sotto forma
di direttive, al fine di un miglior coordinamento e di un più efficace scambio di informazioni.
Gli altri Enti ricompresi nel perimetro di consolidamento sono:
- Azienda Speciale Suzzara Servizi;
- Fondazione Scuola Arti e Mestieri F. Bertazzoni.
Le operazioni reciproche, relative alla dimensione economica, sono state le seguenti:
Controparte
Costi Ricavi
Spese di
rappres.
Rette RSA Servizio
pasti
Servizio
SAD
Centro
diurno
Sopravv.
attive
Contr.
c/esercizio
Scuola Arti e Mestieri Bertazzoni 462
Comune di Suzzara 201.224 43.047 43.874 5.694 2 450
Totale 201.224 43.047 43.874 5.694 2 450
La dimensione patrimoniale attiva con le controparti è la seguente: Controparte Crediti Debiti
Scuola Arti e Mestieri Bertazzoni 462
Comune di Suzzara 27.494
Totale 27.494 462
Contributivi - Bonus assunzioni
Nel corso dell’esercizio è terminato il c.d. “Bonus Assunzioni 2015” introdotto dalla L. 190/2014, art. 1
commi 118 e seguenti, che prevedeva un esonero contributivo triennale nel limite massimo mensile di 671,66 euro (8.060 euro annuali); in pratica solo oltre la soglia mensile di 671,66 euro la Fondazione era
tenuta a dover versare in contributi.
La Fondazione, in passato, ha effettuato altresì assunzioni beneficiando del c.d. “Bonus Assunzioni 2016”,
della L. 208/2015, art. 1 comma 178 e seguenti, che prevedeva un esonero contributivo biennale del 40%
sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Anche questa agevolazione è terminata nel corso del 2017.
L’impatto positivo dei due incentivi sul bilancio viene riportato nel seguente prospetto.
Periodo per Bonus 2015 per Bonus 2016 Totale decontribuzione
01.01.15 - 31.12.15 77.809 77.809
01.01.16 - 31.12.16 196.494 9.302 205.796
01.01.17 - 31.12.17 166.464 19.389 185.853
Totale impatto positivo 440.767 28.691 469.458
16. RISULTATO DELL’ESERCIZIO
Il presente bilancio composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio
e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
Sulla base di quanto sopra esposto il risultato del bilancio evidenzia un risultato utile di 62.863 euro che gli
amministratori ritengono di accantonare quale avanzo di esercizi precedenti.
Si invitano i Signori Consiglieri ad approvare il presente bilancio
Suzzara (MN), li 23 marzo 2018
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Dante Andrao