Bilancio Cassa Rurale 2011

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1 BILANCIO 2011 BILANCIO DUEMILAUNDICI RELAZIONI E SINTESI PROGETTO DI La banca custode della città.

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Bilancio Cassa Rurale 2011

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1bilancio 2011

b i l a n c i od u e m i l a u n d i c i

r e l a z i o n i e s i n t e s i

progetto di

la banca custode della città.

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3bilancio 2011

dati societari 4

cariche sociali 5

ordine del giorno assemblea generale straordinaria e ordinaria 7

relazione del consiglio di amministrazione 8

relazione del collegio sindacale 46

bilancio al 31.12.2011 49

prospetti supplementari 54

nota integrativa - parte H - operazioni con parti correlate 58

relazione del revisore legale 60

sommario

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4 dati societari e caricHe sociali

Cassa RuRale di TRenTo

banca di credito cooperativo

società cooperativa

Fondata il 27 gennaio 1898

sede legale e direzione generale:

Via belenzani, 6 - 38122 trento

iscritta all’albo delle banche tenuto dalla banca d’italia al n. 2987.6

iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. a157637

Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223

aderente al Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo

capitale sociale E 657.621,36

riserve E 117.164.372,23

codice a.b.i. 08304.8

presidente giorgio Fracalossi

direttore generale Michele sartori

PeR ConTaTTi

telefono 0461.206111

Fax 0461.206123

swift ccrtit2t76a

e-mail [email protected]

internet www.cassaruraleditrento.it

dati societari

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5bilancio 2011

Consiglio di amminisTRazione

presidente giorgio Fracalossi(*)

Vice presidente vicario renzo dallaserra(*)

Vice presidente corrado segata

consiglieri Massimo berloffa(*)

barbara ciola

giulia degasperi

Franco gozzer

rossana gramegna(*)

dario grisenti

Massimo occello

roberto postal

Mariangela sandri(*)

italo stenico

Matteo tapparelli

Massimo tomasi

Collegio sindaCale

capo sindaco Wilma sassudelli(*)

sindaco effettivo romeo dallachiesa(*)

sindaco effettivo lorenzo rizzoli(*)

sindaco supplente Marcello condini(*)

(*) mandato scaduto

la ConsulTa dei soCi

Mauro arnoldi argentario

lino Miori argentario

Maria antonia pedrotti argentario

silvano cainelli gardolo

ivan de pretis Mattarello

Marco bertini Meano

claudio stenico Meano

camillo bonvecchio povo

tullio grisenti povo

lia Mattivi povo

giuditta berloffa sardagna

romeo agostini sopramonte

italo nardelli sopramonte

Massimo d’achille trento

giuseppe demattè trento

giuseppe Fedrizzi trento

luigi gherardi trento

paolina gottardi trento

Marco camin Villazzano

luca grassi Villazzano

renato tarter Villazzano

PRobiviRi

roberto Foresti presidente

romedio cappelletti

gino dorigatti

cariche sociali

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6

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7bilancio 2011

assemBlea GeNerale straordiNaria e ordiNaria16 maggio 2012 - Seconda convocazione oRdine deL gioRno

PaRTe STRaoRdinaRia

• Adeguamento dello Statuto sociale al nuovo “Statuto tipo” provinciale come approvato con deliberazione

della Giunta Provinciale di Trento nr. 540 del 23 marzo 2012.

• Delega al Presidente per apportare allo statuto le eventuali integrazioni e correzioni formali richieste

dalle competenti autorità ai fini dell’iscrizione nel registro delle imprese.

PaRTe oRdinaRia

• Presentazione del Bilancio al 31 dicembre 2011 e conseguenti obblighi informativi.

• Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, Relazione del Collegio dei Sindaci

e Relazione del soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

• Approvazione del Bilancio e destinazione degli utili.

• Determinazione del ristorno ai sensi dell’art. 49 bis dello statuto sociale.

• Regolamento assembleare ed elettorale della Cassa Rurale.

• Elezione delle cariche sociali.

• Politiche di remunerazione: informativa all’Assemblea.

• Determinazione dei compensi per i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

• Determinazione dell’importo che i nuovi soci devono versare ai sensi dell’art. 2528 codice civile.

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8

relazioNe del coNsiGlio di ammiNistrazioNe

l’analiSi del cOnTeSTO ecOnOmicO

lo sCenaRio ComPeTiTivo

le analisi sulle cause della crisi, iniziata nel 2008 negli stati

Uniti come crisi finanziaria, poi mutata in crisi dell’economia

reale e in crisi del debito pubblico, continuano a muovere

accuse sempre più forti ai mercati finanziari e ai meccanismi

che li regolano, o che non li regolano sufficientemente. I

mercati finanziari, convogliando risorse finanziarie verso

banche, imprese e stati, rimangono però indispensabili

per la crescita, anche se rimane imperativo ridurre le loro

distorsioni e i numerosi eccessi che in questi anni hanno

distrutto valore e compromesso la fiducia dei risparmiatori

e degli operatori economici.

in tale contesto, pur nella consapevolezza della serietà e

coerenza che ha sempre contraddistinto il nostro operato

al servizio della comunità locale, portandoci a svolgere in

questa delicata fase un prezioso ruolo “anticiclico” come

testimoniano anche i numeri dei nostri nuovi finanziamenti

ai consumatori e alle imprese, appare di vitale importanza

la responsabilità che ci deriva da una gestione, sempre più

attenta e sostenibile, della risorsa risparmio, ingrediente

fondamentale – insieme alla fiducia dei nostri Soci e Clien-

ti - per sostenere gli investimenti e lo sviluppo futuro del

nostro territorio.

ci piacerebbe che questi impegni e queste responsabilità,

assunte esercitando con coerenza il mestiere di banca del

territorio anziché giocare d’azzardo su altri mercati, non

lasciassero una traccia soltanto in questo nostro bilancio,

ma anche nella memoria di quei cittadini ed operatori

economici che oggi, di fronte alla crisi, riscoprono le “dif-

ferenze” del nostro modello cooperativo, che continua a

garantire risorse alle famiglie ed alle piccole imprese locali

e a rimanere vicino all’economica reale. da parte nostra,

ci impegneremo a valorizzare questo rinnovato interesse,

e faremo leva sul grande patrimonio di fiducia generato da

questa coerenza per rafforzarlo ancora, e per raccogliere

le nuove risorse necessarie ad alimentare la ripresa dell’e-

conomia trentina in questo difficile momento.

gli sCenaRi eConomiCi

la situazione economica internazionale, nazionale e provin-

ciale, nonché l’andamento generale del sistema bancario - e

delle casse rurali trentine in particolare - rappresentano

fondamentali punti di partenza per meglio comprendere il

quadro di riferimento entro cui si muove anche la nostra cassa.

la relazione dedica a questi importanti temi un’apposita

panoramica, riportata in appendice.

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9bilancio 2011

rifleSSiOni

nuovi PRogeTTi PeR un FuTuRo

da sCRiveRe

guardare al futuro, quando il presente appare condizionato

dalla grande speculazione finanziaria, può apparire un eser-

cizio improprio, quasi filosofico per una piccola banca come

la nostra; eppure la crisi che sta provocando una modifica

strutturale delle condizioni di mercato e delle regole che ne

definiscono il funzionamento, rende indispensabile, anche

per la nostra cassa rurale, interrogarsi sulle modalità del

proprio sviluppo e progettare il domani.

Un futuro “da scrivere”, come affermato nel congresso

nazionale dello scorso dicembre, perché non è determinato

solo dai mercati, ma è anche nelle nostre mani e dipende

molto dal nostro coraggio di cambiare e di metterci in gioco.

Voglia di cambiare, che il consiglio di amministrazione

ha rappresentato nel nuovo piano strategico e nei suoi

obiettivi, che hanno come determinante e discriminante

le persone, principali protagoniste, con il loro impegno ed

il loro coinvolgimento, in ognuno dei 7 principali progetti

di sviluppo e miglioramento che costituiscono l’asse por-

tante delle nostre linee guida per il triennio 2011-2013 e

che di seguito, in queste riflessioni, vogliamo brevemente

riassumere.

il nostro sforzo di cambiamento verso una gover-

nance sempre più efficiente e responsabile, oltre a

trovare concreta applicazione nelle modifiche Statutarie

quest’anno sottoposte all’approvazione dei soci, vedrà un

ideale completamento nel primo di questi progetti, quello

formativo - oggi portato alla Vostra attenzione - mirato a

promuovere una cultura gestionale, professionale e distintiva

di amministratori e sindaci, persone - ancora prima che

organi di Governo - chiamate oggi ad affrontare sfide di

straordinaria complessità e responsabilità.

Per continuare a far crescere il grande capitale So-

ciale della cassa, rappresentato dall’appartenenza,

dalla motivazione e dalla partecipazione dei suoi

collaboratori e dei suoi Soci, ai primi sarà dedicato un

progetto mirato a valorizzare e premiare la competenza

ed il merito, mentre a Voi soci saranno riservate iniziative

volte a rafforzare l’opportunità di lavorare più intensamente

con il nostro istituto, con un progetto di reciprocità che

sarà completato affinando gli strumenti pensati per favorire

una partecipazione - sempre più “sostanziale” - alla vita

della nostra cassa.

gli indirizzi promossi con lungimiranza in questi anni e mi-

rati a subordinare gli obiettivi di sviluppo al rispetto

dei vincoli dell’equilibrio finanziario, troveranno, nel

progetto dedicato alla revisione dei criteri di gestione delle

relazioni creditizie, un nuovo positivo impulso, che favorirà

l’ulteriore riduzione della concentrazione dei rischi e l’ot-

timizzazione delle risorse disponibili a favore e a sostegno

delle famiglie, degli artigiani e delle piccole imprese, per

attutire l’impatto della crisi sulle prime e consentire ai settori

produttivi di superare la fase più acuta della recessione.

alla tradizionale attività di stimolo del risparmio

e gestione mirata a creare un efficace circuito tra

raccolta e finanziamenti sul territorio, la Cassa

Rurale affiancherà inoltre una grande azione stra-

tegica, mirata ad allargare il presidio del ciclo di vita

finanziario del Socio e del Cliente anche ai suoi bisogni

assicurativi, con un progetto che punterà a consolidare il

nostro supporto nel campo della protezione dei rischi e

della previdenza complementare.

Interverremo infine con politiche coraggiose sulla

struttura dei costi, con un progetto pensato per

dare nuovo impulso al conseguimento di livelli più

elevati di efficienza, obiettivo da perseguire anche at-

traverso scelte gestionali coerenti con l’attuale fase di vita

della nostra banca.

sono questi i principali progetti, scritti nel nostro piano

strategico, con i quali rispondiamo alle domande sul nostro

sviluppo futuro.

sono queste le linee guida che ci consentiranno di crescere

in modo sostenibile e che, insieme alla tutela dei valori

solidaristici e mutualistici - che vogliamo comunicare

con sempre maggiore forza - integreranno e rafforze-

ranno l’equilibrio e la solidità della nostra cassa rurale.

Sono queste le strategie che, insieme alla Vostra fiducia,

ci permetteranno di moltiplicare le risorse e le energie a

sostegno dei processi di sviluppo del nostro territorio e

continuare a “dare mercato”, anche in futuro, ai valori della

mutualità, della partecipazione, della reciprocità.

il CoRaggio del CambiamenTo

il nuovo statuto della cassa rurale che l’assemblea stra-

ordinaria dei soci è chiamata ad approvare, si colloca nel

processo di auto-regolamentazione che il credito coo-

perativo è andato sviluppando negli ultimi anni. esso se-

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10 relazione del consiglio di amministrazione

gna quindi un decisivo passo avanti nell’autodisciplina del

Movimento, non solo per quanto riguarda la soddisfazione

delle esigenze di carattere tecnico, legate alle numerose

modifiche normative e regolamentari che si sono succedute

nel tempo, ma anche in ordine all’assetto più generale del

sistema e del governo societario.

sul piano del sistema nel suo complesso, accanto al ruolo

della Federazione locale, ribadito ed ulteriormente raffor-

zato dal richiamo, nei criteri ispiratori, dei principi sanciti

nelle “linee guida per un nuovo patto associativo della

cooperazione trentina” approvate lo scorso anno, uno dei

passaggi più importanti è rappresentato dal riconoscimento

del nuovo Fondo di garanzia istituzionale, strumento che

avrà un’importanza fondamentale e crescente nell’assetto

generale del credito cooperativo futuro, e al quale - per

questo - sarà riservata la facoltà di intervento sia nelle

assemblee che nei consigli di amministrazione delle bcc

aderenti. il Fondo di garanzia istituzionale, per il quale il

Movimento nazionale sta compiendo gli ultimi passi necessari

all’avvio dell’operatività, poggerà su tre “pilastri”. il primo

pilastro mira a creare un sistema di informazioni ed indicatori

semplice, condiviso e orientato alla prevenzione, capace di

segnalare in anticipo l’emergere di potenziali momenti di

crisi aziendale. Ciò al fine di consentire la predisposizione di

azioni di recupero con il minor costo possibile. il secondo

pilastro punterà invece al rafforzamento della liquidità; si

stanno per questo già discutendo i necessari accordi operativi

al riguardo fra iccrea Holding, cassa centrale banca e cassa

Centrale Raiffeisen, per portare alla definizione del patto

associativo, annunciato nell’ultimo congresso nazionale,

volto a condividere un percorso unitario nella gestione

della cosiddetta “emergenza liquidità”. il terzo pilastro sarà

infine quello relativo al monitoraggio dei sistemi di governo

societario, per rafforzarne la qualità e al contempo tutelare

l’autonomia delle banche di credito cooperativo e delle

casse rurali aderenti.

sul fronte del governo societario, il nuovo statuto affronta

invece la sfida dell’autoregolamentazione con una serie

di innovazioni tutte dirette alla salvaguardia della sana e

prudente gestione che, da formula generale ed astratta,

trova ora nelle disposizioni dello statuto una puntuale e

concreta applicazione, attraverso ad esempio la determi-

nazione da parte dell’assemblea dei soci del rischio mas-

simo che la cassa rurale può assumere e la previsione di

rigorose incompatibilità all’insorgere di situazioni, anche

solo potenziali, di conflitto d’interesse. Queste proposte

di modifica conseguono ad un ampio e fruttuoso dibattito

svoltosi all’interno del credito cooperativo, le cui diverse

componenti - locali e nazionali - hanno dimostrato piena

consapevolezza della necessità di un governo della cassa

rurale - bcc adeguato ai tempi e in grado di prevenire

crisi i cui effetti, anche reputazionali, possono estendersi

anche ad altri soggetti della categoria. e’ ormai diffusa infatti

la consapevolezza che un efficace sistema di governo delle

banche costituisca l’indispensabile strumento per prevenire,

o ridurre, le conseguenze di crisi bancarie.

Rispondono a questa istanza anche le necessarie modifiche

riguardanti la riduzione del numero dei componenti il con-

siglio di amministrazione e la contestuale revisione delle

rappresentanze territoriali garantite. Se la prima modifica

interpreta i precisi indirizzi della Vigilanza espressi con

riferimento all’efficacia del governo societario, il secondo

intervento innova contenuti del nostro statuto “originali”,

frutto di specifiche necessità derivanti soprattutto dalle

politiche di aggregazione che, nel tempo, avevano portato

all’incontro delle casse rurali nate nelle diverse zone del

comune di trento.

siamo certi che il criterio minimo di garanzia proposto,

ridotto rispetto al passato, ma comunque riconosciuto alle

cosiddette “comunità di origine”, permetterà di prose-

guire un percorso di crescita coerente con la giusta tutela

dell’identità e dei valori alla base della nostra storia. d’altra

parte, questo “sacrificio” favorirà una composizione più

articolata del consiglio di amministrazione ma soprattutto

assicurerà ulteriori spazi al riconoscimento del merito e

della professionalità dei soci, qualunque sia la loro comunità

di riferimento, e rafforzerà quindi la partecipazione dei soci

alla vita sociale, ingrediente fondamentale della storia della

cassa rurale e per il suo sviluppo futuro.

la coerenza ed il coraggio del cambiamento trovano quindi

nel nuovo statuto un punto di equilibrio importante, la giusta

misura per affrontare il futuro con fiducia e continuare ad

assolvere, nel migliore dei modi, il nostro ruolo di impresa

e di istituzione al servizio della comunità locale.

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11bilancio 2011

la GeSTiOne SOciale

il bilancio sociale della cassa rurale costituisce, ormai da

alcuni anni, lo strumento più completo di rendicontazione

e di valutazione delle ricadute “sociali” della nostra attività

aziendale. Questo documento, redatto generalmente nel

secondo semestre dell’anno, integra le informazioni “ob-

bligatorie” proprie del bilancio ordinario e ha l’obiettivo

di presentare in modo diretto e dettagliato ai soci, clienti,

collaboratori e alla comunità in generale, i tanti risvolti

dell’attività sociale, con particolare riferimento al nostro

impegno per tutti i portatori d’interesse.

in questa relazione riteniamo comunque importante ricor-

dare alcuni aspetti della nostra “responsabilità sociale”, già

in parte anticipati ai soci nel corso dei recenti 14 incontri

pre-assembleari.

al 31 dicembre 2011, la compagine sociale risultava

composta da 11.836 Soci, dei quali 3.612 donne, 7.810

uomini e 414 società, enti o organizzazioni in genere.

l’attività di promozione nei confronti della clientela “più

vicina” per incrementare il numero dei soci è proseguita

anche nel corso del 2011 ed alla fine dell’anno l’aumento,

rispetto al dato dell’anno precedente, è risultato pari a 323

unità, a fronte di nr. 528 nuovi ingressi e 205 uscite

(delle quali nr. 58 per decesso).

tra i nuovi soci, 231 sono le donne, 290 gli uomini e 7

gli enti.

L’età media dei nostri Soci a fine 2011 era di 53 anni e 2

mesi, mentre era di 44 anni quella dei nuovi soci entrati

12.500

12.000

11.500

11.000

10.500

10.000

9.500

9.000

8.50020112010200920082007

9.371 10.628 10.924 11.513 11.836

soCi

nel corso dell’anno.

l’adesione e l‘apprezzamento dei soci nei confronti delle

nostre specifiche proposte di servizi bancari sono risul-

tati, anche nel 2011, in crescita. citiamo al riguardo alcuni

esempi: al 31.12.2011, erano 7.849 i rapporti di “conto

sicuro” aperti dai nostri soci, a conferma del gradimento

verso questo conto corrente “tutto compreso”, che abbina,

ai normali servizi bancari, una serie di coperture assicura-

tive utili e vantaggiose, mentre, alla stessa data, l’importo

complessivo dei finanziamenti per la casa “Mutuo Sicuro” –

erogati negli ultimi 5 anni a quasi 900 soci – aveva superato

i 116 milioni di euro.

con riferimento ai servizi extrabancari offerti dalla

cassa ai propri soci e ai loro familiari, è proseguita, anche

nel 2011, la collaborazione con i principali caf (acli, cisl,

Cgil e Uil) per l’offerta del servizio di assistenza fiscale per

la compilazione delle dichiarazioni dei redditi. a dimostra-

zione del gradimento di questo servizio, il numero delle

dichiarazioni compilate risulta in crescita anno dopo anno

e, nel 2011, ha raggiunto quota 6.288. a questo numero si

aggiungono poi, gli utenti soci che si sono avvalsi del servizio

di compilazione di bollettini per il pagamento dell’imposta

comunale sugli immobili (poco più di 200 bollettini).

numeri in crescita anche per quanto riguarda le richieste

per il servizio di consulenza legale, fiscale e previdenzia-

le, offerto da consulenti esperti nel settore. sono state

complessivamente 173 le consulenze svolte nel 2011, di

cui 113 in ambito legale, 21 in ambito previdenziale e 39

su temi fiscali.

Per quanto riguarda i Premi di Studio, gli studenti Soci o figli

di soci premiati dalla cassa per aver ottenuto la laurea o il

diploma di scuola media superiore con un ottimo risultato

sono stati 101 (76 lauree universitarie, 20 diplomi istituti

superiori e 5 diplomi istituti professionali). la destinazione

europea scelta per il viaggio premio, svoltosi nel maggio

2011, è stata la slovenia. la maggior parte dei premiati ha

partecipato a questa riuscitissima iniziativa, mentre gli altri,

nell’impossibilità di partecipare al viaggio, hanno optato per

il premio alternativo consistente in un buono da utilizzare

presso la suola di lingue straniere clM bell.

nell’ambito delle iniziative mirate a promuovere ed incen-

tivare la partecipazione sociale, si è riconfermato anche

nel 2011 l’ormai tradizionale appuntamento con le “Feste

del socio”; sono stati 22 – uno in più rispetto all’anno pre-

cedente - gli appuntamenti organizzati nelle diverse zone di

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12 relazione del consiglio di amministrazione

operatività della cassa in collaborazione con associazioni

di volontariato e gruppi associativi locali. ogni festa ha

registrato il “tutto esaurito” e i soci e loro familiari che

hanno partecipato a questi momenti di socializzazione e

divertimento sono stati complessivamente quasi 5.400. nel

corso dei vari incontri, un momento particolare è stato

dedicato alla premiazione di 10 soci che nel 2011 hanno

raggiunto i 50 anni di iscrizione alla base sociale.

tra le altre iniziative rivolte ai soci ricordiamo le proposte

di viaggio; tra le mete scelte lo scorso anno ricordiamo in

particolare berlino, sudafrica e new York per la partecipa-

zione alla maratona mentre, per quanto riguarda i soggiorni

estivi, la cassa rurale ha confermato la convenzione con

la cooperativa a.e.r.a.t. di trento per offrire ai soci

l’opportunità di trascorrere le vacanze presso la struttura

“casa per Ferie Mirandola” a cesenatico.

Un’altra iniziativa che ha riscosso grande successo di par-

tecipazione è stata la serata musicale “galà dei ricordi”,

organizzata nella splendida cornice di piazza Fiera, con

l’esibizione degli artisti Katia ricciarelli e andrea Mingardi

e l’accompagnamento della rossoblues brothers band.

come più volte abbiamo ribadito, essere soci però non

significa solamente beneficiare di vantaggi personali, ma

anche e soprattutto condividere e sostenere quei principi

di solidarietà e di mutualità che, da sempre, la cassa rurale

di trento mette in atto e che si manifestano principalmente

con interventi economici che ricadono sulle attività sociali

del territorio in cui operiamo.

in generale, la commissione “interventi sul territorio” in

prima battuta, ed il consiglio di amministrazione poi, hanno

esaminato tutte le richieste di intervento presentate nel

corso del 2011, deliberando ben 470 interventi in favore

di altrettante associazioni ed enti.

in particolare, gli interventi in favore di iniziative cultu-

rali, educative e ricreative sono stati 245, per un valore

complessivo di 649 mila euro.

a favore dello sport sono stati destinati invece 379 mila

euro, dei quali hanno beneficiato 111 associazioni la cui

attività è rivolta in prevalenza al settore dello sport gio-

vanile. ricordiamo inoltre il sostegno “decisivo” rivolto a

numerose manifestazioni sportive locali.

Un’altra importante categoria di interventi è quella che ha

riguardato le iniziative nel campo della solidarietà e della

mutualità; si tratta del sostegno a tutte quelle associazioni

che svolgono un’attività a favore delle categorie più deboli,

non solo sul nostro territorio, ma anche nelle aree del terzo

mondo. A questi fini la Cassa Rurale ha destinato 82 mila

euro nel 2011, per complessivi 114 interventi.

ricordiamo inoltre che, secondo il progetto di destinazione

degli utili che sarà proposto all’approvazione dell’assemblea,

circa 137 mila euro saranno destinati ai fondi mutualistici

per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

l’impegno in ambito sociale promosso dalla nostra cassa

rurale risulta ulteriormente rafforzato dall’attività della Fon-

dazione Cassa Rurale di Trento, ente costituito a fine 2008,

che rappresenta un ulteriore strumento di mutualità per

il sostegno di importanti progetti di sviluppo per la nostra

comunità. la Fondazione, persegue infatti esclusivamente

e senza scopo di lucro finalità di utilità sociale e pubblica,

attivando progetti e iniziative nel campo dell’istruzione,

formazione e promozione culturale, della solidarietà sociale

e assistenza sanitaria, della ricerca storica e scientifica e

della tutela ambientale. interpretando con convinzione tali

indicazioni il consiglio di amministrazione della Fondazione

ha quindi elaborato un piano di attività per il periodo 2009-

2011. tra i programmi già realizzati, l’acquisizione totale della

scuola di lingue clM bell, che ha consentito di realizzare

iniziative speciali e offrire agevolazioni per la diffusione della

conoscenza delle lingue straniere. per sostenere l’impegno

dei giovani trentini più meritevoli la Fondazione nel 2011

ha assegnato 2 borse di studio del valore di 15.000 euro

ciascuna, destinate a giovani laureati che intendono soste-

nere un progetto di studio presso Università o istituzioni

italiane o straniere. nel 2011 è stato realizzato un ciclo

di incontri rivolto prevalentemente ai giovani dal titolo “il

futuro nelle tue mani. dalla parte delle giovani generazioni.”

Molti anche i progetti in collaborazione con enti e organiz-

zazioni del territorio, quali ipsia del trentino, il servizio di

salute Mentale dell’azienda sanitaria provinciale di trento,

l’ associazione culturale e di promozione sociale “il gioco

degli specchi, la scuola s. anna di gardolo insieme alla

cooperativa progetto ’92, la lipU sezione di trento, l’asso-

ciazione inco - interculturalità & comunicazione, il trento

Filmfestival insieme alla Fondazione cineteca di Milano e

infine per la realizzazione del documentario Perfect Fire.

Un accenno, infine, anche all’impegno profuso dalla Cassa

rurale per le iniziative rivolte ai soci ed ai loro familiari,

che si è concretizzato in una spesa di 1,03 milioni di euro,

nella quale rientrano: gli oneri derivanti dalla distribuzione

del ristorno, i premi per le coperture assicurative legate al

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13bilancio 2011

Conto Sicuro, i servizi di assistenza fiscale e consulenza, i

viaggi collegati all’iniziativa “premi di studio” e quelli estratti

fra i soci partecipanti all’assemblea, gli investimenti per le

feste dei soci e per le strenne natalizie, l’organizzazione

dell’assemblea e gli omaggi assembleari, e, in generale, gli

investimenti attivati per la realizzazione dei diversi processi

di incontro e comunicazione con la base sociale. in questa

voce, sono inoltre compresi tutti gli interventi di carattere

formativo riservati ai soci ed in particolare quelli mirati a

favorire i processi di apprendimento delle lingue straniere.

Ben superiori sono tuttavia i reali benefici economici a favore

dei soci “attivi”, vantaggi derivanti in parte dal ristorno e

dalle tante agevolazioni di spesa relative ai servizi banca-

ri utilizzati, ma riferibili soprattutto alle generali migliori

condizioni di tasso praticate ai soci rispetto alla media dei

tassi applicati alla clientela. proprio a questo riguardo,

ogni anno nel bilancio sociale rappresentiamo il calcolo di

tale beneficio che, per il 2011, abbiamo stimato in circa 2

milioni di euro.

fOrmaZiOne deGli amminiSTraTOri e Sindaci

l’insieme complesso di compiti, poteri e responsabilità,

affidati al Consiglio di Amministrazione per garantire la

gestione efficace dell’attività della Cassa Rurale ed il perse-

guimento degli obiettivi aziendali, richiede ai singoli membri

il possesso di forti competenze professionali e conoscenze

in molteplici ambiti, strumenti fondamentali per esercita-

re efficacemente la funzione di governance aziendale. A

sostegno delle competenze di amministratori e sindaci

e per dare loro chiavi di lettura essenziali per definire la

missione e l’orientamento strategico della nostra impresa

cooperativa, il piano strategico 2011-2013 della nostra cassa

ha individuato, nell’ambito di lavoro nr.1 “governance”, il

progetto monotematico “Formazione amministratori”,

mirato a promuovere la cultura gestionale, professionale e

distintiva degli amministratori e dei sindaci chiamati oggi ad

affrontare sfide di straordinaria complessità e responsabilità.

L’Ufficio Risorse Umane, di concerto con la Direzione, ha

proposto quindi un’iniziativa di formazione continua, che

si articolerà nel corso di un biennio, dedicata sia a coadiu-

vare gli amministratori di nuova elezione, sia ad elevare

le competenze e le conoscenze degli amministratori con

maturata esperienza. il piano formativo è stato approvato

con delibera consiliare del 13 ottobre 2011.

tale piano, prevede complessivamente 15 incontri tematici,

organizzati in forma seminariale, cui partecipano docenti

della Federazione trentina della cooperazione, dell’Uni-

versità di trento e altri autorevoli relatori, per i contenuti

di carattere generale e culturale, proponendo riflessioni

teoriche e approfondimenti riguardanti l’esercizio delle

principali funzioni e responsabilità degli amministratori.

sono coinvolti inoltre alcuni capi area e responsabili di

funzione della nostra cassa rurale per gli approfondimenti

legati ai processi interni.

i contenuti del piano formativo per il consiglio di ammini-

strazione, individuati con la collaborazione di Formazione

lavoro, punto di riferimento nel settore per il Movimento

cooperativo trentino, includono diverse tematiche che

afferiscono alle 3 principali macro-aree: governance, pro-

cesso del credito e cultura cooperativa e localismo. nel

corso del 2011 sono stati effettuati 3 incontri formativi,

uno sul tema dei principi e dei valori della cooperazione e

2.277.000 €470 inTerVenTi

iniziative rivolte ai Soci

1.030.000 e

Sostegno allo Sport

379.000 e111 interVenti

Solidarietà e mutualità

82.000 e114 interVenti

Sostegno alle associazioni ed alle iniziative culturali, educative e ricreative

649.000 e245 interVenti

Promozione e sviluppo della cooperazione

137.000 euro

Page 14: Bilancio Cassa Rurale 2011

14 relazione del consiglio di amministrazione

due sul sistema del credito cooperativo trentino. Un altro

incontro si è finora svolto nel 2012, oltre alla partecipazione

al convegno di riva del garda del 9-10 marzo denominato

“la cooperazione per un mondo migliore”.

la GeSTiOne ecOnOmica e finanZiaria

un FlasH sul bilanCio

l’anno appena trascorso è stato caratterizzato dal perdurare

della crisi dell’economia reale e finanziaria determinando

un quadro generale di difficoltà, aggravato recentemente

dai venti di recessione. in un contesto così delicato, la

nostra cassa rurale ha saputo gestire positivamente le

criticità chiudendo l’esercizio 2011 con un risultato di

poco inferiore a quello del 2010 grazie alla crescita delle

voci di ricavo ricorrenti (margine di interesse e commis-

sioni nette) e all’attenta politica di contenimento dei costi,

che hanno compensato da una parte il calo delle voci di

ricavo fortemente dipendenti dall’andamento dei mercati

finanziari e dall’altra parte l’aumento dei costi connessi alle

rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei

crediti a clientela.

il totale delle masse amministrate (raccolta diretta,

indiretta e impieghi a clientela) ha registrato un risultato di

fine anno pari a 2.786,3 milioni di euro rispetto ai 2.774,6

milioni del 2010, con un aumento di 11,7 milioni di euro

pari a un +0,42%.

la raccolta diretta si è attestata nel 2011 ad un valore

di 1.205,8 milioni di euro contro i 1.242,6 milioni del 2010

(-2,96%), mentre la raccolta indiretta è passata da 519,6

milioni di euro del 2010 ai 558,3 milioni del 2011, facendo

registrare un aumento di 38,7 milioni di euro, pari ad una

variazione percentuale di +7,44%.

la raccolta complessiva si è attestata quindi nel 2011 a

1.764,1 milioni di euro rispetto ai 1.762,2 milioni dell’anno

precedente, con un aumento assoluto di 1,9 milioni di euro

(+0,11%).

sul fronte dell’attivo, gli impieghi a clientela hanno chiuso

a 1.022,2 milioni di euro contro i 1.012,4 del 2010, segnando

una variazione positiva di 9,8 milioni di euro pari a + 0,97%.

il conto economico, nel suo complesso, ha chiuso il 2011

con la sostanziale tenuta dell’utile netto rispetto all’anno

precedente (-261 mila euro pari a un -4,90%). analizzando

nel dettaglio le singole componenti reddituali, si evidenzia il

miglioramento del margine di interesse con una variazione

assoluta positiva di 703 mila euro (+2,50%) derivante dal

migliorato spread a livello banca (differenza tra tassi attivi

e passivi) che, nel 2010, era dell’1,95% rispetto all’1,98%

medio del 2011 (+0,03%). di contro lo spread tipico riferi-

bile all’intermediazione con la clientela registra una leggera

diminuzione (-0,18%), passando da un valore medio del

2,41% nel 2010 ad un valore medio del 2,23% nel 2011.

Un altro risultato positivo è rappresentato dall’andamento

delle commissioni nette da servizi, aumentate dagli 8,4

milioni di euro del 2010 agli 8,6 milioni di euro dell’esercizio

corrente (+ 190 mila euro pari a +2,25%). i principali contri-

buti al raggiungimento di questo risultato sono riconducibili

essenzialmente all’aumento delle commissioni rivenienti dal

rilascio delle garanzie (+60 mila euro) e di gestione dei conti

correnti (+163 mila euro). i risultati positivi commissionali

registrati in questi settori di attività (+223 mila euro) e la

riduzione delle commissioni passive (-84 mila euro) hanno

ampiamente compensato la contrazione commissionale

registrata nel settore di collocamento, gestione e ammini-

strazione titoli con clientela (- 115 mila euro).

Il risultato netto della negoziazione delle attività/passività

finanziare (dividendi, risultato netto dell’attività di nego-

ziazione, risultato netto dell’attività di copertura, risultato

netto da cessione e riacquisto di attività/passività finanziare

e il risultato netto delle attività/passività valutate al fair

1.900

1.850

1.800

1.750

1.700

1.650

1.60020112010200920082007

1.715,9 1.757,2 1.777,1 1.762,2 1764,1

RaCColTa ComPlessiva

(valori espressi in milioni di euro)

Page 15: Bilancio Cassa Rurale 2011

15bilancio 2011

value) evidenzia un risultato positivo assoluto di 311 mila

euro contro i 420 mila euro del 2010 con una diminuzione

di 109 mila euro (-25,98%). delle varie voci economiche

che concorrono alla formazione di detto step reddituale si

segnala la riduzione di 866 mila euro (da +773 mila euro

del 2010 a -93 mila euro del 2011) della voce utili/perdite

da cessione o riacquisto di titoli di proprietà classificati

nella categoria “attività disponibili per la vendita”. Una

contrazione dovuta essenzialmente al negativo trend dei

mercati finanziari del secondo semestre 2011. Il margine

di intermediazione, recependo il buon andamento della

gestione denaro e della gestione servizi, risulta in leggero

aumento rispetto all’anno precedente (37,8 milioni di euro

contro 37,0 milioni dell’anno precedente pari a +2,12%).

proseguendo in questa sintetica analisi dello schema di

bilancio, si incontra la voce delle rettifiche e riprese di

valore nette per deterioramento di crediti e di attività

finanziarie, il cui risultato deriva dal processo valutativo

che la cassa rurale ha applicato ai propri crediti in linea

con una politica accorta e prudente, suggerita anche dal

perdurare del delicato momento congiunturale. il saldo di

questa voce ammonta a -4,7 milioni di euro contro i 3,6

milioni del 2010. il risultato netto della gestione finan-

ziaria (margine d’intermediazione +/- rettifiche e riprese

di valore nette) si è attestato a fine 2011 a 33,1 milioni di

euro contro i 33,4 milioni dell’anno precedente, con una

variazione percentuale di -0,96%.

i costi operativi (costituiti dalle spese del personale, dalle

altre spese amministrative -incluse le imposte indirette a

carico della cassa e della clientela-, dagli accantonamenti

netti ai fondi rischi e oneri, dalle rettifiche/riprese di valore

netto su attività materiali/immateriali -ammortamenti- e

dallo sbilancio degli altri oneri/proventi di gestione) hanno

registrato un ulteriore miglioramento, passando dai 26,6

milioni di euro del 2010 ai 26,1 milioni dell’esercizio appena

concluso, con una variazione percentuale di -2,11%, corri-

spondente a un risparmio di 563 mila euro. nel dettaglio

aumenta la spesa delle imposte indirette per un +10,88%

pari a circa 269 mila euro (da 2,473 milioni di euro del 2010

a 2,743 milioni di euro del 2011), diminuisce la spesa per

il personale per un -2,19% pari a circa 357 mila euro (da

16,310 milioni di euro del 2010 a 15,953 milioni di euro

del 2011) e quella inerente le restanti spese amministrative

per un -4,36% pari a circa 402 mila euro (da 9,214 milioni

di euro del 2010 a 8,812 milioni di euro del 2011). Queste

due ultime voci registrano assieme un risparmio 2011

su 2010 di 759 mila euro, frutto della riorganizzazione

della rete sportelli operata successivamente alla fusione

per incorporazione della cassa rurale sopramonte nella

cassa rurale di trento avvenuta nell’anno 2009 e che ha

consentito alla cassa di capitalizzare risparmi strutturali

uniti ad un efficientamento delle risorse.

le altre voci che compongono il totale dei costi operativi

si riferiscono alla voce accantonamenti netti ai fondi per

rischi e oneri, che accoglie l’importo di circa 159 mila euro

(152 mila euro nell’esercizio 2010) che la cassa rurale ha

accantonato quali oneri certi cui sarà chiamata a far fron-

te nel corso degli anni successivi al 2011 a titolo di vari

interventi a favore del Fondo garanzia dei depositanti del

Credito Cooperativo, alla voce rettifiche di valore nette

(ammortamenti) su attività materiali e immateriali, che risulta

di poco superiore all’anno precedente (1,051 milioni di euro

contro 1,022 milioni di euro pari a +29 mila euro per un

+2,88%) e la voce degli altri oneri e proventi di gestione che

accoglie prevalentemente i recuperi da clientela per spese

postali, imposte di bollo su conti correnti e dossier titoli e

imposta sostitutiva D.P.R. 601/73 che passa dai 2,530 milioni

di euro del 2010 ai 2,640 milioni di euro del 2011 per un +

4,35% pari a circa 110 mila euro: un aumento interamente

ascrivibile al recupero di imposte e tasse indirette clientela

direttamente correlato all’inasprimento dell’imposta di bollo

deciso dal governo nel secondo semestre 2011.

l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte

ha raggiunto, a fine esercizio, l’ammontare di 7 milioni di

euro rispetto ai 6,8 milioni del 2010, con un incremento di

circa 255 mila euro corrispondente ad una variazione per-

centuale positiva del 3,76%. dopo il calcolo delle imposte

sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente,

l’utile netto è passato da 5,3 milioni di euro del 2010 ai

5,1 milioni di fine 2011, segnando un decremento percen-

tuale di -4,90%.

Il patrimonio, fondamentale elemento di redditività finanzia-

ria, nonché indispensabile, ai fini della Vigilanza, per sostenere

un’operatività più ampia e diversificata, raggiungerà, dopo

il riparto dell’utile 2011, un valore contabile, al lordo delle

rettifiche e integrazioni disposte dalla Banca d’Italia, di poco

inferiore ai 122 milioni di euro. il patrimonio utile ai

fini di Vigilanza citato in premessa si è attestato invece,

a fine anno, ad un valore di 139 milioni di euro contro i

135 milioni di euro dell’anno precedente.

Page 16: Bilancio Cassa Rurale 2011

16 relazione del consiglio di amministrazione

l’aSSeTTO OrGaniZZaTiVO

dopo un anno, il 2010, in cui la cassa ha lavorato per dare

stabilità alla struttura, non solo completando gli interventi

organizzativi interni iniziati dopo la fusione, ma anche con

un’attenta politica di recupero di redditività, sia sul versante

della marginalità, sia su quello del risparmio di costi e risorse,

il 2011 è stato caratterizzato da un indirizzo più propositivo

e commercialmente più deciso. confermando l’approccio

di grande prudenza e attenzione che ha caratterizzato le

politiche negli ultimi anni, la cassa è passata da una logica

di “difesa” ad una di maggiore iniziativa commerciale.

Per sostenere efficacemente queste strategie, nella loro

complessità, e rafforzare così la capacità di fronteggiare la

grave crisi economica che sta ancora gravando sul sistema

economico e finanziario, la Cassa ha apportato importanti

modifiche al proprio assetto organizzativo interno, ponen-

dosi quale obiettivo:

- la razionalizzazione della catena di comando e l’efficacia

del circuito decisionale;

- il coordinamento forte e autorevole dei tre settori chiave:

affari, attività organizzative e controlli;

- l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse, con risparmio

di costi.

Il nuovo organigramma vede, dunque, gli uffici di staff limitati

agli ambiti del controllo di gestione, della segreteria generale

e dei soci/marketing, mentre tutte le altre funzioni sono

raggruppate nell’ambito dei tre settori chiave, governati

dalla direzione, dalla vicedirezione e dal compliance officer.

la riorganizzazione ha interessato in modo decisivo alcuni

uffici, con una conseguente riunificazione di competenze.

Rispondendo all’esigenza di maggiore flessibilità e fungibilità

organizzativa, i tre uffici operativi Riscontro, Portafoglio

ed E-banking sono stati unificati, formando l’Ufficio Incassi

e Pagamenti. L’unità Uffici Tecnici e di Servizio ha riuni-

to l’Ufficio Informatica, l’Ufficio Tecnico e l’Economato.

particolarmente importante è stata la costituzione di un

Ufficio Organizzazione rafforzato con più ampie compe-

tenze e funzioni, riconducendo ad un unico riferimento il

coordinamento trasversale dei diversi processi aziendali,

sotto l’aspetto operativo e strategico.

anche l’area controlli ha potenziato il suo assetto, con

l’acquisizione del servizio di recupero crediti e la costituzio-

ne di un servizio legale. in adempimento a quanto previsto

dalla normativa di Vigilanza, inoltre, è stata costituita nel

suo interno la funzione antiriciclaggio.

nell’ambito della revisione dell’assetto organizzativo, in

un’ottica di razionalizzazione di costi e maggiore effica-

cia commerciale, rientrano altri interventi organizzativi

rilevanti, quali la costituzione, all’interno dell’area com-

merciale, dell’ufficio Pianificazione, l’inserimento dell’Uf-

ficio Bancassicurazione nell’Area Finanza e l’integrazione

dell’operatività della filiale di Corso Buonarroti (chiusa a

metà 2011) nella filiale di Piazza Cantore, ristrutturata e

rafforzata nell’organico.

Nonostante le difficoltà del mercato, il processo di rior-

ganizzazione attuato nel 2011 sta già dimostrando la sua

validità nel raggiungimento degli obiettivi auspicati: in tema

di efficienza ha già permesso il passaggio di tre collaboratori

del back office al ruolo di operatore di sportello, rafforzando

così il servizio ai clienti sulla rete filiali; i processi di lavoro

stanno gradualmente migliorando in molte aree del back

office, i risultati economici sono in linea con le aspettative.

le RisoRse umane

Una struttura organizzativa che porta in sé i presupposti per

governare il business secondo gli indirizzi del piano strate-

gico, è indispensabile ma non basta, se non è sostenuta da

politiche ed azioni dirette a suscitare motivazione e senso di

appartenenza nel personale. occorre dunque investire sui

collaboratori, riservando la massima cura e attenzione alla

crescita delle loro competenze, specialmente di quelli più

giovani e capaci, che rappresentano il futuro dell’impresa.

in un contesto di crisi come quello attuale, la nostra cassa

ha compreso come sia ancora più importante non abban-

donare, anzi insistere sulla crescita dei collaboratori, senza

lasciarsi tentare dalla logica del breve termine, ma perse-

guendo, coraggiosamente, un valido e deciso percorso di

valorizzazione delle risorse.

parole come “delega”, intesa non in una logica di control-

lo, ma di fiducia e responsabilità, “gestione per obiettivi”,

“apprendimento continuo”, “valorizzazione del merito”,

“creazione di valore”, sono entrati a far parte del linguag-

gio della nostra cassa rurale. nel corso del 2011 è stato

progettato un sistema di valutazione delle prestazioni,

che sarà applicato già a partire da quest’anno, mediante

il quale si vuole sviluppare una concezione del lavoro più

creativa e partecipata, orientata al miglioramento continuo,

al confronto fra responsabile e collaboratore e, soprattut-

Page 17: Bilancio Cassa Rurale 2011

17bilancio 2011

to, a sviluppare l’attitudine al lavoro per obiettivi, come

metodo che, attraverso la definizione e la condivisione di

mete da raggiungere, intese sia in termini economici, che

in termini di innovazione personale o di procedure, porti

alla creazione di valore.

l’attività formativa ha sostenuto fortemente il processo

di sviluppo del personale nel 2011, intervenendo in tutti

i settori, verso tutti i ruoli, con percorsi sia tecnici che

relazionali/manageriali. Coerenti con quanto previsto dal

piano formativo triennale redatto a fine 2010, e cercan-

do di rispondere nel modo più completo ed adeguato ai

bisogni formativi manifestati, la cassa ha impegnato i suoi

collaboratori con 11.379 ore di formazione, oltre a 1.629

ore di incontri e riunioni informative o di aggiornamento.

si tratta di più di 50 ore in media per dipendente, cui va ad

aggiungersi la formazione continua e quotidiana sul campo,

che ogni responsabile di filiale o di ufficio è chiamato a

svolgere nei confronti dei propri collaboratori diretti.

il 30% circa della formazione è stata effettuata a cura di

formatori interni e per il 70% ci si è avvalsi di consulenti e

docenti esterni, con un investimento di circa 156.000 euro,

di cui 52.000 euro finanziati da Foncoop.

a questo investimento si aggiunge un percorso formativo

finanziato dal Fondo Sociale Europeo, rivolto ad accrescere

le competenze valutative e di gestione dei collaboratori per

il personale con il ruolo di valutatore, iniziato nell’autunno

2011 e che terminerà a maggio 2012.

in una realtà economica e sociale, in cui emerge evidente

la difficoltà dei giovani a seguire la propria vocazione ad

affermarsi nel lavoro e si riesce a fatica a dare fiducia alle

nuove generazioni, la nostra cassa si interroga su come dare

maggior spazio alle proprie risorse più giovani e promet-

tenti, perché, mettendo a frutto le conoscenze e capacità

acquisite in percorsi formativi ed esperienze di lavoro, esse

apportino il loro contributo di idee e innovazione con stile

propositivo e diventino gli attori del cambiamento, in uno

scenario complesso e sempre più competitivo. la strada

che la cassa ha scelto nei confronti delle nuove genera-

zioni, è quella del riconoscimento del merito, della delega

e della fiducia, del sostegno, ma anche della responsabilità

e dell’impegno.

per far conoscere e apprezzare alcuni dei progetti che

hanno prodotto per la nostra organizzazione una reale

creazione di valore e per dare voce ai diretti protagonisti,

è stata organizzata a fine novembre, una convention del

personale, in cui, dopo una relazione informativa da parte

del prof. giuseppe lusignani, hanno preso la parola alcuni

giovani collaboratori per raccontare quattro esperienze di

lavoro che li hanno impegnati in modo creativo:

- la partecipazione al percorso di formazione operativa

permanente “club Finanza”, che si propone di accrescere

la cultura finanziaria e l’autonomia nella consulenza al

cliente del gruppo formato da circa 20 partecipanti, i

quali sono anche incaricati di veicolare all’interno della

loro filiale le conoscenze e le prassi apprese;

- il progetto “bancassicurazione” che impegna un gruppo

di addetti nel campo dell’intermediazione assicurativa,

per offrire alla nostra clientela un servizio completo e di

qualità;

- il programma di riorganizzazione degli uffici del Centro

Servizi, con la costituzione dell’Ufficio Incassi e pagamenti

ed il percorso di crescita delle competenze, diretto a

migliorare la qualità del servizio sia verso la clientela

diretta che nei riguardi del cliente interno (le filiali);

- la progettazione del sistema di valutazione dei collabo-

ratori, che ha impegnato l’Ufficio Risorse Umane.

al 31 dicembre l’organico della cassa rurale contava 228

dipendenti, di cui 131 uomini e 97 donne, con un’età

media di circa 43 anni ed un’anzianità media di servizio

presso la cassa di circa 16 anni. nel corso del 2011 sono

stati assunti 3 collaboratori, di cui due già in servizio con

contratto di lavoro in somministrazione lavoro. sono cessati

per pensionamento 3 collaboratori e sono stati confermati

a tempo indeterminato 4 contratti in scadenza. A fine anno

i contratti a termine erano 2, mentre i dipendenti assenti

per congedo parentale, di maternità, aspettativa o distacco,

erano 13.

245

240

235

230

22520112010200920082007

241 241 240 228 228

diPendenTi

Page 18: Bilancio Cassa Rurale 2011

18 relazione del consiglio di amministrazione

Il personale operante direttamente sulle filiali era di 128

unità, pari al 59,5% del totale dei dipendenti attivi. il restante

personale impiegato nel back office, nelle aree direttive o nelle

aree tecniche (crediti-finanza) era di 87 unità, pari al 40,5%.

la cassa si è inoltre avvalsa, per brevi periodi, di lavoratori

temporanei con contratto di lavoro in somministrazione.

Sono stati infine attivati nelle diverse aree aziendali 21 stage,

prevalentemente curricolari, nell’ambito della convenzione

con l’Università di trento, di altre università italiane o

istituzioni scolastiche.

le sTRuTTuRe

anche nel 2011 sono proseguite le ristrutturazioni immobi-

liari con la contestuale razionalizzazione della dislocazione

degli sportelli sulla città.

nei primi mesi dell’anno, è stata infatti chiusa la Filiale

di corso buonarroti, con la contestuale ristrutturazione

della vicina filiale di Piazza G.Cantore, riprogettata per

accogliere anche la clientela proveniente dalla filiale di

corso buonarroti.

Verso fine anno anche la filiale di Via Ghandi è stata sot-

toposta ad una totale ristrutturazione: i lavori, che sono

stati completati in sole tre settimane, hanno consentito

di realizzare nuovi e moderni spazi dedicati alla clientela

e ai collaboratori, sulla base di linee guida e disposizioni

progettuali fornite per l’occasione direttamente dall’Ufficio

tecnico della cassa.

in coerenza con l’obiettivo, dettato dall’attuale situazione

economica, di ridurre i costi di gestione, si è cercato di

realizzare un intervento “low cost”, pur nel rispetto dello

stile adottato nelle precedenti ristrutturazioni.

Nel corso del 2011 l’ufficio Tecnico - in collaborazione con

l’Ufficio Informatica – è stato impegnato direttamente nei

lavori di cablaggio della rete dati di tutti gli sportelli della

cassa, per l’adeguamento agli standard minimi richiesti

dal nuovo piano della “sicurezza logica” approvato dal

consiglio di amministrazione.

numerosi sono stati anche gli interventi di manutenzione

ordinaria e straordinaria presso le filiali e nell’ottica di

proseguire nell’implementazione e nell’adeguamento degli

impianti e dei sistemi dedicati alla sicurezza.

particolare attenzione è stata posta al rispetto delle norma-

tive vigenti in materia di sicurezza e salute per i lavoratori,

con interventi adeguati, richiesti dai “responsabili della

sicurezza”.

Nell’ultimo semestre del 2011, l’Ufficio Tecnico si è inol-

tre occupato della razionalizzazione di tutti i contratti

di manutenzione in essere, con l’obiettivo di ridurre il

numero di fornitori per standardizzare le spese e i servizi

offerti nell’ambito dei principali appalti di manutenzione.

Questa attività ha portato un’ottimizzazione dei costi ed

un notevole miglioramento organizzativo nella gestione

degli interventi tecnici.

inFoRmaTiCa, TeCnologie

e PRoCeduRe

nel corso del 2011, le attività ed i progetti che hanno

interessato la gestione informatica della cassa rurale di

trento sono stati molteplici, sia in ambito organizzativo

che tecnologico.

Per quanto riguarda gli aspetti informatico/organizzativi,

si è provveduto all’aggiornamento del sistema informativo

bancario rilasciato da phoenix informatica bancaria spa.

l’utilizzo dei nuovi programmi ha consentito di razionalizzare

l’operatività, ampliando nel contempo le attività rivolte al

marketing operativo.

per quanto riguarda la gestione informatica dell’assemblea,

nell’intento di migliorare e velocizzare i lavori assemble-

ari, è stato dato incarico di realizzare un nuovo softwa-

re – funzionante mediante sistema di lettura di codici a

barre – da utilizzare per il pre caricamento delle deleghe,

l’identificazione dei Soci in Assemblea e lo scrutinio delle

schede elettorali.

in ambito tecnologico, la cassa ha avviato un progetto

per la digitalizzazione dei documenti; a tale scopo tutte

le postazioni cassa nelle filiali sono state dotate di nuovi

scanner, dispositivi utili per la lettura dei documenti car-

tacei e la loro trasformazione in documenti elettronici.

Questo progetto, che vedrà il suo completamento nel

corrente anno, permetterà di velocizzare le ricerche dei

documenti rendendoli disponibili su tutti i punti operativi

della cassa rurale.

relativamente alla sicurezza informatica sono stati aggiornati,

e in altri casi sostituiti, gli apparati di collegamento e smi-

stamento della rete dati. Questo intervento ha consentito

la successiva realizzazione di un progetto per la mappatura,

identificazione ed autorizzazione di tutti i dispositivi hardwa-

re (personal computer, stampanti, telefoni, ecc.) collegati

sulla rete informatica della Cassa Rurale, al fine di impedire

l’accesso di periferiche non autorizzate ad operare.

Page 19: Bilancio Cassa Rurale 2011

19bilancio 2011

anche l’infrastruttura informatica generale è stata rinno-

vata, con la sostituzione dei personal computer obsoleti

con unità elaborative più performanti dotate del sistema

operativo Windows 7, migliorando in tal modo l’operatività

dei collaboratori.

il PRoCesso del CRediTo

il servizio crediti ha il compito di assicurare, nel rispetto del-

le politiche aziendali ed in accordo con le indicazioni fornite

dalla direzione, la supervisione ed il coordinamento delle

attività di istruttoria, concessione e revisione affidamenti,

curando le attività non delegate alle filiali e la presentazio-

ne agli organi deliberanti degli elementi necessari per una

precisa valutazione del rischio connesso alla concessione

e gestione dei crediti ordinari, speciali e convenzionati.

in relazione alla natura del soggetto richiedente, vengono

identificati due “segmenti” di clientela affidata: il segmento

“Retail” ed il segmento “Corporate”.

il segmento Retail comprende le famiglie consumatrici, i

liberi professionisti e le micro imprese/enti. L’istruttoria

della proposta di affidamento viene sviluppata dalla filiale con

il supporto tecnico dei gestori retail, che intervengono in

particolare nella fase di analisi dei dati economico/finanziari/

patrimoniali delle controparti.

il segmento Corporate si occupa della gestione creditizia

diretta di tutta la clientela imprese Corporate affidate, ope-

rando in collaborazione con l’ “Analista Corporate”, figura

che cura l’istruttoria della pratica di fido al fine di pervenire

ad una valutazione complessiva del rischio assumibile nei

confronti del cliente.

Il Servizio Crediti, inoltre, attraverso l’Ufficio Segreteria

Fidi, supervisiona gli aspetti connessi alla corretta gestione

delle garanzie, assicura il rispetto delle disposizioni relati-

ve alla centrale rischi, gestisce l’attività e lo sviluppo dei

rapporti di credito rateale e speciale, fornisce supporto ed

assistenza alle filiali. Inoltre, collabora alla progettazione di

nuovi prodotti di credito da proporre alla clientela.

a tale riguardo, visto il crescente interesse nei confronti

del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, la

nostra cassa già da alcuni anni ha ampliato la gamma degli

interventi “Eco Formula” con l’introduzione di finanziamenti

finalizzati a sostenere interventi di acquisto ed installazione

di impianti fotovoltaici da parte di coloro che intendono

beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa meglio

conosciuta sotto il nome di “conto energia”.

Rientra nella gestione dell’Ufficio Crediti anche l’operatività

nel comparto estero, settore in cui la cassa è in grado di

soddisfare tutte le necessità: regolamenti internazionali,

negoziazione assegni esteri, gestione documentate import/

export, finanziamenti all’importazione ed all’esportazione,

apertura di conti e depositi in divisa.

in un contesto condizionato dal perdurare della situazione

di crisi, la cassa ha rafforzato ulteriormente il proprio ruolo

di interlocutore primario delle imprese locali, integrando

la tradizionale attività di erogazione del credito con nuovi

strumenti innovativi a supporto del loro sviluppo. Un aiu-

to concreto in questa direzione è dato da un particolare

progetto, denominato “Finanza straordinaria d’impresa”

che, attraverso una specifica collaborazione con la società

scouting spa - partecipata anche dal gruppo cassa centrale

banca -, offre un supporto alle imprese impegnate in attività

di ristrutturazione aziendale, avvicendamenti generazionali,

cessioni aziendali o rami d’azienda, con una consulenza

altamente professionale in tutte le fasi dei processi riorga-

nizzativi e finanziari.

a questa collaborazione si aggiunge anche la forte sinergia

con i Confidi locali, sia per l’attività ordinaria che a supporto

delle politiche “straordinarie” previste, tempo per tempo,

dalle manovre provinciali “anticrisi”, tra le quali ricordiamo

a titolo di esempio gli interventi per il rafforzamento della

struttura patrimoniale delle aziende attraverso il ricorso

alla formula del “prestito partecipativo”.

il PRoCesso CommeRCiale

il 2011 è l’anno in cui è stato avviato un processo di riorga-

nizzazione generale e innovazione dell’area commerciale,

destinato a continuare anche nel corso del 2012. importanti

eventi economici e finanziari globali, nuovi “percorsi obbliga-

ti” tracciati da sempre più vincolanti norme sulla trasparenza

e sull’antiriciclaggio, nuovi metodi di tassazione, hanno

infatti fatto da propulsore alla rivisitazione di procedure,

alla creazione di nuova reportistica, allo studio di nuovi

prodotti, all’individuazione di nuove figure professionali

ed alla definizione di nuovi comportamenti operativi. La

prima azione concreta in risposta a questa nuova situazione

è stata la costituzione – all’interno dell’area commerciale

– dell’Ufficio Pianificazione al quale è demandato il compito

di supportare le attività commerciali con idonei strumenti e

analisi di carattere tecnico e normativo. tale collaborazione

ha già prodotto risultati positivi: nel corso del 2011 è stato

Page 20: Bilancio Cassa Rurale 2011

20 relazione del consiglio di amministrazione

infatti realizzato un nuovo “report di Filiale”, strumento che

consente di fornire un profilo completo di ogni filiale sia dal

punto di vista commerciale che operativo, ed è stato diffuso

presso la rete filiali il nuovo applicativo per la gestione della

clientela “SIM2000” - per il quale l’Ufficio Pianificazione è

stato impegnato nel fornire assistenza tecnica e formativa.

Tra le attività più significative in ambito commerciale, se-

gnaliamo l’elaborazione del nuovo budget 2011 – in col-

laborazione con il controllo di gestione, lo sviluppo e la

Pianificazione – impostando con maggiore attenzione al

concetto di redditività. la situazione di incertezza che si

era delineata già nel corso degli esercizi precedenti, il venir

meno delle dinamiche economiche e finanziarie favorevoli

che prima permettevano di prevedere, con un certo otti-

mismo, una costante crescita delle masse unitamente alle

concomitanti difficoltà ad attivare modifiche unilaterali

delle condizioni di tasso, ci ha infatti costretti a rafforzare

il presidio del margine di intermediazione introducendo nel

budget 2011 nuovi obiettivi favorendo, nel contempo, un

approccio volto alla valutazione globale del cliente.

sulla stessa linea, una delle attività più rilevanti svolte nel

2011 è stata la revisione delle “condizioni guida” relative

ai tassi applicati alle nuove richieste di affidamento. La ra-

pida evoluzione di un mercato “impazzito” in cui il costo

della raccolta assumeva giorno per giorno valori sempre

più alti, rendendo di fatto non più significativo il valore

del parametro di riferimento ufficiale (Euribor), ha reso

opportuna, più volte nel corso dell’anno, la revisione delle

condizioni applicate alle linee di credito di nuova apertura

aumentandone gli spreads rispetto all’euribor. a questo

proposito, viste le complessità legate alla gestione delle

“manovre condizioni”, è stata individuata la nuova figura

del “responsabile condizioni”, al quale viene demandato il

coordinamento delle numerose attività connesse a questi

interventi.

la continua evoluzione del mercato e la pressione della

concorrenza ci ha portati alla creazione di nuovi prodotti di

impiego come il “Mutuo a tasso Misto” e di raccolta, come

il più recente “conto di deposito”. anche questa attività ha

necessariamente coinvolto aree diverse facendo emergere

come, oggi più che in passato, nel mondo bancario sempre

più complesso e sempre più soggetto a norme vincolanti

sia necessario un continuo confronto e scambio di infor-

mazioni tra detentori di competenze diverse. proprio per

rispondere in modo più adeguato all’esigenza di confronto

tra diverse aree, gli uffici dell’Area Commerciale sono stati

recentemente trasferiti presso il centro servizi, dove sono

presenti altri uffici organizzativi.

il crescente fabbisogno di liquidità e la conseguente spinta

della concorrenza ci hanno portato ad attivare nel corso

dell’anno una campagna di contatto dedicata alla salva-

guardia della raccolta. le Filiali sono state impegnate nel

contattare determinati segmenti di clientela, per proporre

l’incremento dei loro depositi con “denaro fresco”, per

sollecitare la presentazione di nuovi clienti, o per proporre

l’assegnazione di un Settorista/consulente personale presso

l’area Finanza. per questo motivo è stata concordata la

suddivisione della rete in cinque gruppi di Filiali, assegnati

ad altrettanti settoristi Finanza, ognuno dei quali è diventato

il referente principale per ogni Filiale del proprio gruppo.

analogamente a quanto fatto con i settoristi Finanziari è

emersa la necessità di maggior presidio ed affiancamento

delle Filiali a livello commerciale, ma anche come supporto

organizzativo e formativo, da parte di figure di riferimento

che potessero dedicare molto del loro tempo alla presenza

fisica in Filiale. In tale senso, verso la fine dell’ anno l’Area

commerciale è stata rafforzata con l’inserimento di un

nuovo collaboratore ed è stato avviato un nuovo progetto

di riorganizzazione, che ha trovato realizzazione nei primi

mesi del 2012, che prevede la divisione delle Filiali in tre

gruppi affidati alla guida e supervisione di altrettanti refe-

renti “capogruppo” .

Un’altra attività che ha coinvolto l’area commerciale, in

collaborazione con l’Ufficio Soci e Marketing, riguarda una

campagna di recupero dei “soci dormienti” - in linea con

quanto previsto dal nuovo piano strategico nell’ambito

“politiche sociali” -, che si è concretizzata nel contatto di

circa 250 soci cosiddetti “dormienti” in quanto non titolari di

rapporto di conto corrente presso la Cassa. Questa azione

ha avuto risultati positivi, non solo in quanto diversi soci

contattati hanno deciso di riaprire un rapporto di conto

corrente, ma anche perché in ogni caso è stato riscontrato

un generale apprezzamento da parte dei soci contattati per

l’interesse dimostrato nei loro confronti. l’azione proseguirà

nel corso del 2012 verso i “soci marginali”.

Page 21: Bilancio Cassa Rurale 2011

21bilancio 2011

i RisCHi FinanziaRi

le problematiche relative alle tensioni sui debiti sovrani dei

paesi periferici europei hanno caratterizzato le principali

dinamiche dei mercati finanziari e monetari nella seconda

parte del 2011, coinvolgendo in prima linea anche il nostro

paese. l’italia è stata infatti oggetto di un’ondata speculativa

che ha prodotto una profonda crisi di sfiducia a fronte

della complessiva situazione di solvibilità del nostro paese.

le dinamiche relative all’allargamento dello spread ed all’au-

mento del costo dei credit default swap hanno influenzato il

costo del funding sia per lo stato italiano che per le banche,

con una vera e propria corsa al rialzo sui rendimenti offerti,

e contestualmente deteriorato la capacità di credito delle

imprese e delle famiglie.

all’orizzonte si intravedono inoltre rischi di bassa crescita

o recessione che renderanno estremamente difficile l’u-

scita, in tempi brevi, da questa crisi che sta portando forti

tensioni sulla liquidità del complesso sistema finanziario

mondiale. Secondo gli analisti finanziari, nel corso del 2012

dovrebbero scadere complessivamente oltre 7,6 trilioni

di dollari di debito governativo e corporate, di cui 3,20 in

giappone e 2,9 in america. per quanto riguarda l’europa

si parla di oltre 1.600 miliardi di euro, ovvero 1,2 trilioni di

dollari, solo per rifinanziare gli stati sovrani, più oltre 700

miliardi di euro di debito bancario in scadenza. solo nel

primo trimestre del 2012 verranno a scadere 230 miliardi

di obbligazioni bancarie, e almeno 250-300 miliardi di titoli

sovrani. il credit crunch è stato probabilmente evitato solo

grazie all’operazione Long Term Refinancing Operation

(l.t.r.o.) effettuata dalla banca centrale europea, inter-

vento straordinario di politica monetaria che consiste nel

fornire, a fronte di idonee garanzie, liquidità illimitata (full

allotment) a 3 anni ad un tasso fisso pari al tasso ufficiale

di sconto.

anche il 2012 si presenta quindi come un anno caratterizzato

da elevata volatilità sui mercati finanziari e monetari, con

crescenti difficoltà nel reperimento di liquidità strutturale

da parte degli istituti di credito. le maggiori preoccupazioni

continueranno a derivare principalmente dalle tensioni sui

debiti sovrani dei paesi periferici europei, quelli cioè con

situazioni fiscali più fragili, economie strutturalmente più

deboli e con debito o deficit più elevati.

tra i processi di governo interni, fondamentale sarà quindi

quello che interviene nell’ambito della gestione dei rischi

finanziari, definendo le linee guida in tema di strategie e

tipologie di investimento, limiti di rischi e quantificazione

degli stessi a livello complessivo. per la gestione operativa

nella nostra cassa rurale sono previsti, allo scopo, i supporti

consultivi di due specifici Comitati, denominati Comitato

Finanza e comitato rischi che, coordinati dalla direzione

generale, si riuniscono periodicamente per analizzare i

diversi ambiti di rischio ed eventualmente valutare manovre

correttive di portafoglio.

I rischi finanziari sono monitorati costantemente con l’ausilio

di modelli di analisi (Var evoluto e a.l.M. - Asset & Liability

Management - ) prodotti da specifici applicativi e utilizzati

dall’area Finanza, dal risk controller e dal controllo di

gestione e periodicamente portati all’attenzione della dire-

zione generale, del comitato rischi e del comitato Finanza.

la misurazione del rischio del portafoglio titoli viene sup-

portata dalla reportistica fornita dal servizio rischio di

Mercato (reportistica evoluta) di cassa centrale banca,

che evidenzia il valore a rischio dell’investimento (Var,

Value at Risk) calcolato con gli applicativi e la metodologia

parametrica di Riskmetrics, su un orizzonte temporale di

10 giorni e con un intervallo di confidenza al 99%, tenendo

in considerazione le volatilità e le correlazioni tra i diversi

fattori di rischio che determinano l’esposizione al rischio

di mercato del portafoglio investito (tra i quali il rischio

tasso, il rischio azionario, ed il rischio cambio).

la misurazione del Var è disponibile quotidianamente per

il monitoraggio e le valutazioni operative.

importante la predisposizione dei dati elaborati dalla pro-

cedura di backtesting del modello di Var utilizzato giornal-

mente sull’intero portafoglio titoli di proprietà, attività che

consiste nel confrontare il Var con le effettive variazioni

del Valore di Mercato teorico del portafoglio.

Settimanalmente sono infine disponibili “Stress Test” sul

Valore di Mercato teorico del portafoglio titoli di proprietà

attraverso i quali si studiano le variazioni, relativamente a

determinati scenari di mercato, del controvalore teorico del

portafoglio di negoziazione e dei diversi raggruppamenti di

strumenti ivi presenti (azioni, Fondi, tasso Fisso e tasso

Variabile governativo, sovranazionale e corporate).

la nostra cassa rurale effettua l’attività di gestione ope-

rativa avvalendosi del supporto offerto dalle reportistiche

alM mensili disponibili nell’ambito del servizio consulenza

direzionale ed elaborato dagli organismi centrali del mo-

vimento cooperativo (cassa centrale banca e phoenix).

nell’ambito dell’analisi di alM statico la valutazione dell’im-

Page 22: Bilancio Cassa Rurale 2011

22 relazione del consiglio di amministrazione

patto sul patrimonio conseguente a diverse ipotesi di shock

di tasso viene evidenziata dal report di sensitività, nel quale

viene stimato l’impatto sul valore attuale delle poste di

attivo, passivo e derivati conseguente alle ipotesi di spo-

stamento parallelo della curva dei rendimenti di +/- 100 e

+/- 200 punti base.

tale impatto è ulteriormente scomposto per singole forme

tecniche di attivo e passivo al fine di evidenziarne il con-

tributo alla sensitività complessiva e di cogliere la diversa

reattività delle poste a tasso fisso, variabile e misto.

particolare attenzione viene rivolta all’analisi degli effetti

prospettici derivanti dalla distribuzione temporale delle poste

a tasso fisso congiuntamente alla ripartizione delle masse

indicizzate soggette a tasso minimo o a tasso massimo per

i diversi intervalli del parametro di riferimento.

Un’attività di controllo e gestione più sofisticata dell’e-

sposizione complessiva al rischio tasso della cassa rurale

avviene mediante le misurazioni offerte nell’ambito dei

reports di alM dinamico. in particolare si procede ad

analizzare la variabilità sia del margine di interesse che del

patrimonio netto in diversi scenari di cambiamento dei tassi

di interesse e di evoluzione della banca su un orizzonte

temporale di 12 mesi. la possibilità di mettere a fuoco il

contributo al risultato complessivo fornito dalle poste a

tasso fisso, indicizzato ed amministrato dalla Banca consente

di apprezzare il grado di rigidità del margine in contesto di

movimento dei tassi di mercato e di ipotizzare per tempo

possibili correttivi.

La Cassa Rurale di Trento si è inoltre dotata di una specifica

Policy con l’obiettivo di definire e monitorare le linee guida

per la gestione della liquidità della banca, evidenziando ruoli

e responsabilità delle singole funzioni aziendali. in partico-

lare viene monitorata l’esposizione al rischio di liquidità

operativa e strutturale individuando puntuali limiti da non

superare su specifici indicatori: l’Indice L.C.R.N. (Liquidity

Coverage Ratio Normal) e l’indice di copertura del Fabbi-

sogno cumulato per quanto riguarda il rischio di liquidità

operativo e il nsFr (Net Stable Funding Ratio) per quanto

riguarda la liquidità strutturale.

Si evidenzia infine che la Cassa Rurale di Trento utilizza

strumenti finanziari complessi, come ad esempio i derivati,

al solo fine di copertura del rischio di tasso, operando

esclusivamente con le strutture specializzate del movimento

cooperativo.

il sisTema dei ConTRolli inTeRni

e la Funzione di ComPlianCe

Al fine di fronteggiare i rischi a cui la nostra Cassa può es-

sere esposta, la normativa di vigilanza, impone che vengano

adottati idonei dispositivi di governo societario e adeguati

meccanismi di gestione e controllo. tali presidi si inseri-

scono nella più generale disciplina dell’organizzazione e del

sistema dei controlli interni volta ad assicurare una gestione

improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza.

I suddetti presidi sono finalizzati a coprire ogni tipologia

di rischio aziendale. all’interno della cassa sono state for-

malizzate le politiche per il governo dei rischi: tali norme

devono essere sottoposte a periodiche revisioni al fine di

assicurarne l’efficacia nel tempo, vigilando sul concreto

funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme di

regole, procedure e strutture organizzative che mirano a

conseguire i seguenti obiettivi:

- assicurare il rispetto delle strategie aziendali;

- conseguire l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali;

- salvaguardare il valore delle attività;

- assicurare l’affidabilità e l’integrità delle informazioni

contabili e gestionali;

- assicurare la conformità delle operazioni con l’apparato

normativo esistente.

la responsabilità primaria è rimessa agli organi di governo

della cassa, ciascuno secondo le rispettive competenze.

Per il conseguimento di un efficace ed efficiente sistema

di gestione e controllo dei rischi, un ruolo fondamentale è

attribuito agli organi aziendali. nell’ambito del sistema dei

controlli interni la cassa monitora, misura e controlla l’in-

sieme dei rischi (credito, controparte, mercato, operativo,

concentrazione, tasso, liquidità, strategico, reputazionale),

secondo il seguente schema e regole:

1. controlli di primo livello – o controlli di linea –

effettuati dalle strutture deputate ad operare sui mercati

(front-office) e da quelle responsabili della gestione delle

transazioni (back-office), finalizzate alla verifica della cor-

rettezza, completezza e coerenza interna delle informazioni

sulle transazioni ed al rispetto dei limiti operativi assegnati.

2. controlli di secondo livello – o controlli sulla gestio-

ne dei rischi – affidati a unità diverse da quelle produttive,

il cui modello integrato nel processo quotidiano di gestione

del rischio deve essere in grado di fornire agli organi aziendali

le informazioni sull’esposizione al rischio della cassa. in tale

Page 23: Bilancio Cassa Rurale 2011

23bilancio 2011

ambito i modelli di controllo di 2° livello sono:

• la funzione compliance, incaricata della corretta

applicazione e del rispetto della normativa di riferimento,

della sua coerente interpretazione, dell’individuazione,

valutazione, prevenzione e monitoraggio dei rischi com-

plessivi di compliance;

• il risk controller che ha l’obiettivo di garantire l’indirizzo

strategico e la definizione delle politiche di gestione, di

valutazione, gestione, misurazione, monitoraggio e co-

municazione del rischio di credito, di mercato, di tasso

e di liquidità e di tutti i rischi operativi, limitatamente agli

aspetti non collegati alle normative;

• la funzione antiriciclaggio: funzione che viene a

dare attuazione al provvedimento di banca d’italia del

10 marzo 2011 recante disposizioni attuative in materia

di organizzazione, procedure e controlli interni volti a

prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti

che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di

finanziamento del terrorismo, ai sensi dell’art. 7 comma

2 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231.

l’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio si

esplica attraverso l’introduzione di presidi volti a garan-

tire la piena conoscenza del cliente, la tracciabilità delle

transazioni finanziarie e l’individuazione delle operazioni

sospette.

3. controlli di terzo livello – o di revisione interna –

(internal auditing) – volta a valutare l’adeguatezza e la

funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni

e a individuare andamenti anomali delle procedure e della

regolamentazione. per la cassa rurale la funzione è asse-

gnata in outsourcing al servizio di internal audit prestato

dalla Federazione trentina della cooperazione, servizio

che esamina periodicamente la funzionalità del sistema dei

controlli nell’ambito dei vari processi aziendali:

• governo;

• credito;

• finanza e risparmio;

• incassi/pagamenti e normative;

• information technology.

nel 2011 il servizio internal audit ha sviluppato il piano

dei controlli tenendo conto delle risultanze dei precedenti

interventi e delle indicazioni fornite dalla direzione generale

in fase di avvio di intervento.

gli interventi di audit nel corso del 2011 hanno riguardato

i seguenti processi aziendali:

- credito: periodo di intervento dal 7 marzo al 5 aprile

2011;

- finanza e risparmio: periodo di intervento dal 7 marzo al

12 aprile 2011;

- processo information technology: gli interventi sono

stati effettuati presso phoenix informatica bancaria spa

e hanno riguardato la procedura csd centro sistemi

direzionali per le fasi di gestione e controllo accessi, il

sistema applicativo bancario sib2000 per la “procedura

antiriciclaggio”.

in tema di disposizioni normative in materia di patrimonio di

vigilanza e requisiti patrimoniali, va citato il processo interno

di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale

(Internal Capital Adequacy Assessment Process, icaap). il pro-

cesso icaap viene documentato, illustrato e condiviso con

la struttura aziendale e sottoposto a revisione interna. con

cadenza annuale la nostra cassa illustra alla banca d’italia le

caratteristiche fondamentali del processo, l’esposizione ai

rischi e la determinazione del capitale ritenuto adeguato a

fronteggiarli attraverso un resoconto strutturato. impor-

tante risulta il contenuto dell’autovalutazione dell’icaap,

che individua le aree di miglioramento, le eventuali carenze

del processo e le azioni correttive che si ritiene di porre

in essere. l’analisi dell’assetto organizzativo costituisce un

fattore cruciale per la comprensione della situazione della

cassa. a distanza di due anni dalla redazione del primo

schema regolamentare del processo icaap, rimane ancora

aperto il progetto di riqualificazione e regolamentazione

del processo, soprattutto per quanto riguarda il maggior

coinvolgimento nello stesso da parte delle aree tecniche,

in relazione dell’evolversi della crisi finanziaria, ricercando

strumenti semplici ma incisivi che evidenzino gli eventuali

punti di fragilità e forniscano alla direzione generale in-

formazioni veloci e ben strutturate.

le attività delle unità di controllo sono tracciate e i relativi

risultati sono opportunamente documentati e formalizzati,

attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle

funzioni operative, alla direzione generale, agli organi di

governo e controllo.

Page 24: Bilancio Cassa Rurale 2011

24 relazione del consiglio di amministrazione

l’andamenTO e le dinamicHe della GeSTiOne

l’aTTiviTà degli oRgani soCiali

della Cassa RuRale di TRenTo

l’attività svolta dagli organi sociali nel corso del 2011 si

può sintetizzare con i seguenti dati:

• Consiglio di Amministrazione 29 riunioni

• Comitato Esecutivo 23 riunioni

• Collegio Sindacale 6 riunioni

• Commissione lavori 5 riunioni

• Commissione interventi sul Territorio 4 riunioni

il PaTRimonio

Il patrimonio della nostra Cassa a fine esercizio ammonta a

€ 117.821.993,59 con un decremento netto rispetto al

2010 di € 7.783.007,23. nel dettaglio è aumentato com-

plessivamente di € 257.639,25 a seguito della movimenta-

zione 2011 del capitale sociale e del fondo sovrapprezzi di

emissione azioni soci come di seguito descritto: aumento

di € 98.001,09 a seguito dell’entrata di nuovi soci nel cor-

so dell’anno e di € 187.545,36 a seguito dell’attribuzione

gratuita di nuove azioni ai soci sulla base del riparto del

ristorno come da art. 6 e 7 del regolamento; diminuzio-

ne di € 27.907,20 a seguito dell’uscita ordinaria di alcuni

soci nell’anno 2011. e’ aumentato di € 4.186.183,93 per

l’accantonamento a riserva dell’utile netto dell’esercizio

2010 secondo quanto disposto dall’assemblea dei soci

della cassa rurale di trento in data 19 maggio 2011. e’

invece diminuito di € 12.226.830,41 a seguito della varia-

zione negativa del saldo della riserva patrimoniale “aFs”

che da un valore di € -5.562.439,97 del 2010, è passato

ad un valore di € -17.789.270,38 alla data del 31.12.2011.

l’applicazione dei principi contabili internazionali aveva

comportato in sede di transizione, con decorrenza 1.1.2006,

la riclassificazione delle principali poste contabili delle atti-

vità e passività patrimoniali. ne era scaturita una differenza

contabile positiva di € 327.515,47 che, secondo normativa,

era stata portata ad incremento delle riserve patrimoniali.

Infine si evidenzia che il patrimonio comprende, alla voce

130 “riserve da valutazione”, l’importo di € 1.122.507,14

quale riserva riveniente dalla valutazione al fair value, come

metodo sostitutivo del costo (deemed cost) utilizzato in

sede di passaggio agli iFrs nell’anno 2006, dell’immobile ex

sede cassa rurale sopramonte e alle rivalutazioni effettuate

negli anni antecedenti l’introduzione dei principi contabili

internazionali cd. IAS, in base alla ex L. 576/75 e alla ex L.

72/83 per totali euro 38.519,23.

Il rapporto patrimonio/depositi da clientela della nostra

Cassa è, alla fine dell’esercizio 2011, pari al 9,77% rispetto

al 10,11% del 2010.

l’inTeRmediazione CRediTizia

Sulla base delle risultanze di fine esercizio, si possono evi-

denziare le seguenti caratteristiche salienti della struttura

finanziaria del bilancio della nostra Cassa redatto secondo

i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

la RaCColTa

la raccolta diretta da clientela (voci 20, 30, e 50 del

passivo dello stato patrimoniale) risulta ammontare a fine

esercizio a complessivi € 1.205.839.707,71.

rispetto al 2010 presenta una variazione in diminuzione

di -2,96%.

le voci 20 “debiti verso clientela” e 30 “titoli in circolazio-

ne” comprendono le varie forme di provvista con clientela

(conti correnti passivi, depositi a risparmio e pronti contro

termine) e la raccolta effettuata attraverso certificati di

deposito e titoli obbligazionari in circolazione per la parte

non classificata tra le ”Passività finanziarie valutate al fair

value”. La voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair va-

lue” contiene i prestiti obbligazionari di nostra emissione

correlati a contratti derivati di copertura del rischio di

tasso di interesse.

in percentuale essa appare articolata, nelle sue varie forme

tecniche, come segue:

2011 2010

• conti correnti e depositi liberi 60,56% 58,13%

• depositi vincolati 1,23% 0,24%

• pronti contro termine 1,33% 4,07%

• certificati di deposito 0,81% 0,97%

• obbligazioni 35,66% 36,06%

• debito verso società veicolo (cartolarizzaz.) 0,42% 0,53%

dal raffronto della composizione percentuale delle varie

forme tecniche sul totale della raccolta si conferma anche

per l’anno 2011 una graduale diminuzione delle componenti

Page 25: Bilancio Cassa Rurale 2011

25bilancio 2011

la raccolta indiretta, rappresentata dai titoli e dal rispar-

mio gestito per conto della clientela (g.p.M. cassa centrale,

Fondi comuni d’investimento lussemburghese Nord Est

Fund, Fondi comuni d’investimento aureo gestioni, sicav

Parvest e Schroder, Fondi previdenza integrativi “Pensplan

Plurifonds”), e altri prodotti finanziari e assicurativi, ammonta

a € 559.320.710,64.

l’aumento, rispetto al 2010, è del 7,64% con una variazione

assoluta positiva di 39,7 milioni circa. la componente gestita

diminuisce del 7,05% (da 150,1 milioni di euro di fine 2010

a 139,5 milioni di euro di fine 2011), con un’incidenza sul

totale della raccolta indiretta del 24,94% rispetto al 28,88%

del 2010, mentre la componente amministrata (titoli di stato,

azioni, altre obbligazioni) registra un aumento del 13,61%

circa pari a 50,29 milioni di euro (419,8 milioni del 2011

rispetto a 369,5 milioni del 2010) con un’incidenza sul totale

della raccolta indiretta che passa dal 71,12% di fine 2010, al

75,06% di fine 2011. Come per l’anno precedente, anche

nel 2011 è proseguito il processo di reintermediazione

vincolate e a tempo a favore di quelle a vista (conti correnti

e depositi liberi). In termini di consistenze finali i pronti

contro termine diminuiscono del 68,16% passando da 50,5

milioni di euro di fine 2010 a 16,1 milioni di euro di fine

2011. la raccolta diretta rappresentata da titoli diminuisce

da 460,1 milioni di euro del 2010 ai 439,7 milioni del 2011

con una variazione negativa del 4,43%; più in dettaglio, i

prestiti obbligazionari diminuiscono del 4,04% (da 448,1

milioni di euro a 430 milioni del 2011) mentre i certificati

di deposito calano del 19,32% (da 12,1 milioni di euro a

9,7 milioni). la maggior parte di tali variazioni sono state

determinate dallo spostamento alla nuova forma di raccolta

vincolata cosiddetta “conto deposito” che, assieme agli

altri depositi vincolati, ha segnato al 31.12.2011 un valore

complessivo di 14,8 milioni di euro rispetto ai 3,0 milioni

del 2010.

l’aggregato della raccolta diretta accoglie inoltre, a decorrere

dall’esercizio 2007, il debito verso la società veicolo “cassa

centrale securitisation srl” connesso all’operazione di car-

tolarizzazione di mutui ipotecari effettuata dalla cassa e il cui

valore, nettato del titolo junior di 264 mila euro, ammonta

a dicembre 2011 a 5,1 milioni di euro contro i 6,6 milioni

di euro di fine 2010, con una variazione di -23,33% pari a

circa -1,5 milioni di euro. complessivamente, la raccolta

vincolata a tempo registra una diminuzione dell’8,58% pari

a circa -44,6 milioni di euro, passando da 520,3 milioni di

euro di dicembre 2010, a 475,6 milioni di euro di dicembre

2011, con un peso percentuale sul totale raccolta diretta

che si attesta, a dicembre 2011, al 39,44% contro il 41,87%

di dicembre 2010. la componente della raccolta a vista,

rappresentata da conti correnti e depositi liberi, registra

invece un aumento passando da 722,3 milioni di euro a 730,2

milioni di euro di fine 2011, con una variazione percentuale

dell’ 1,09% pari a 7,9 milioni di euro.

la raccolta diretta da banche (voce 10 del passivo dello

stato patrimoniale) ammonta a € 137.364.933,89 e risulta

in aumento, a valori assoluti, rispetto al dato dell’esercizio

precedente (2,7 milioni di euro) per circa 134,7 milioni di

euro. tale variazione deriva per la quasi totalità dalle nuove

operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale

Europea per un importo complessivo di fine anno pari a

135,2 milioni di euro.

sostanzialmente stabili invece le poste a vista che passano da

1,8 milioni di euro del 2010 ai 2,0 milioni di dicembre 2011.

700

600

500

400

30020112010200920082007

639,8 512,6 458,9 519,6 559,3

RaCColTa indiReTTa

(valori espressi in milioni di euro)

1.350

1.300

1.250

1.200

1.150

1.100

1.050

1.00020112010200920082007

1.076,1 1.244,6 1.318,2 1.242,6 1.205,8

RaCColTa diReTTa

(valori espressi in milioni di euro)

Page 26: Bilancio Cassa Rurale 2011

26 relazione del consiglio di amministrazione

verso forme di raccolta indiretta; il rapporto sulla raccolta

diretta infatti registra un aumento passando dal 41,82% del

2010 al 46,38% di dicembre 2011. il peso ponderale sul

totale della raccolta complessiva passa al 31,69% rispetto

al 29,49% dell’esercizio precedente.

Queste risorse confluiscono e defluiscono nella raccolta

diretta ed alimentano in misura consistente il lavoro di

intermediazione.

gli imPiegHi alla ClienTela

alle voci 30 e 70 dell’attivo dello stato patrimoniale, sono

evidenziati rispettivamente le “Attività finanziarie valutate al

fair value” e i “Crediti verso clientela”. Vi rientrano i finan-

ziamenti, i crediti commerciali, oltre ai crediti deteriorati

(non performing) costituiti dalle sofferenze, dagli incagli e

da altre esposizioni scadute.

ammontano a € 1.022.176.755,29 e, rispetto al valore

di fine 2010 di euro 1.012,4 milioni di euro, segnano una

variazione positiva di 0,96% pari a circa 9,8 milioni di euro.

L’andamento dei finanziamenti complessivi alla clientela, nel

corso del 2011, ha registrato una moderata espansione che

si è così articolata nelle varie forme tecniche di affidamento:

i conti correnti diminuiscono di 27,7 milioni di euro, pari ad

una variazione percentuale di -13,61%, passando da 203,3

milioni a 175,6 milioni di euro del 2011; i mutui aumentano

di 24,6 milioni di euro pari a un +4,51%, passando da 544,9

milioni di euro del 2010, a 569,5 milioni di euro del 2011;

in leggera diminuzione gli altri finanziamenti a clientela (an-

ticipi sbf, sovvenzioni diverse e rischio di portafoglio) che

passano da 177,3 milioni di euro del 2010 a 170,9 milioni

del 2011 con una variazione di -6,5 milioni (-3,66%). nel

dettaglio, gli anticipi sbf rilevano al 31 dicembre 2011 per

34,8 milioni di euro e le sovvenzioni a scadenza fissa per

130,6 milioni di euro. l’ammontare del debito residuo dei

mutui cartolarizzati ricompresi nei mutui al 31.12.2011 è

pari a 5,3 milioni di euro contro i 6,8 di fine 2010. Le attività

deteriorate, costituite da sofferenze, incagli ed esposizioni

scadute e sconfinate, passano da 84,6 milioni di euro di fine

2010, a 104,3 milioni di euro di fine 2011, con un aumento di

circa 19,6 milioni di euro corrispondente ad una variazione

percentuale di +23,22%.

la voce dei crediti a clientela viene esposta nello stato

patrimoniale a valori netti, ovvero al netto delle rettifiche

di valore analitiche (specifiche) e di portafoglio determinate

secondo metodologie di rischiosità tali da consentire l’espo-

sizione in bilancio di un importo prossimo al presumibile

valore di realizzo.

il valore lordo dei crediti in bonis alla data di bilancio è pari

a 920,1 milioni di euro. gli stessi risultano svalutati forfet-

tariamente per un valore al 31.12.2011 pari a 2,2 milioni

di euro, che determina una iscrizione netta in bilancio di

circa 917,9 milioni di euro (circa il 89,8% delle voci 30 e

70 dell’attivo stato patrimoniale).

il valore lordo dei crediti deteriorati (sofferenze, incagli,

ristrutturati, crediti scaduti e sconfinati) ammonta, alla

data di bilancio, a 120,7 milioni di euro. nel dettaglio, le

sofferenze ammontano a 27,8 milioni di euro (28,4 milioni

al 31.12.2010), gli incagli a 84,8 milioni di euro (65 milio-

ni di euro al 31.12.2010) e i crediti ristrutturati, scaduti

e sconfinati a 8,1 milioni di euro (3,7 milioni di euro al

31.12.2010). sulla base dell’analisi della rischiosità analitica

(specifica) e di portafoglio, effettuata a fine 2011, emergono

rettifiche di valore progressive pari a 10.250.791,12 euro

per le sofferenze, 6.216.030,87 euro per le partite incagliate

e 2.557,51 euro per le esposizioni ristrutturate, scadute e

sconfinate. A valori netti, le sofferenze vengono evidenziate

in bilancio per 17,6 milioni di euro, gli incagli per 78,6 milioni

di euro e i crediti ristrutturati assieme alle partite scadute

e sconfinate per 8,1 milioni di euro; il totale dei crediti

deteriorati netti rappresenta il 10,20% delle voci 30 e 70

dell’attivo dello stato patrimoniale. complessivamente, il

valore lordo dei crediti a clientela risulta ammontare a euro

1.040.871.157,34; per effetto delle svalutazioni specifiche

(euro 16.469.379,50) e di portafoglio (euro 2.225.022,55)

si riduce a euro 1.022.176.755,29.

Queste rettifiche progressive, movimentate annualmente

attraverso il conto economico, rappresentano l’entità

1.050

1.040

1.030

1.020

1.010

1.000

99020112010200920082007

1.001,6 1.030,7 1.026,2 1.012,4 1.022,1

imPiegHi veRso la ClienTela

(valori espressi in milioni di euro)

Page 27: Bilancio Cassa Rurale 2011

27bilancio 2011

delle perdite cumulativamente stimate e già contabilizzate

(patrimonializzate) secondo criteri deterministici e, in de-

finitiva, “prudenziali”. Il rapporto delle sofferenze lorde sul

patrimonio è pari al 23,62%, quello delle sofferenze nette al

14,92%, mentre il totale delle rettifiche di valore progres-

sive (specifiche e di portafoglio) rapportato sul patrimonio

esprime un valore del 15,87% (11,17% al 31.12.2010).

Il rapporto impieghi clientela/depositi clientela, a fine eser-

cizio è pari al 84,77% (81,48% a fine esercizio precedente).

il rapporto sul totale attivo fruttifero (1.437.296.144,12

euro) si attesta al 71,12% (73,70% a fine esercizio pre-

cedente in rapporto ad un totale attivo fruttifero pari a

1.373.680.142,57 euro).

Un cenno sulle attività finanziarie valutate al fair value, voce

30 dell’attivo stato patrimoniale, che determinano, assieme

alla voce 70 dell’attivo stato patrimoniale, l’ammontare degli

impieghi a clientela.

Sono classificate nella presente voce quelle attività che

sono designate al fair value con i risultati valutativi iscrit-

ti nel conto economico sulla base della fair value option

prevista dal principio ias 39. in particolare, la fair value

option è utilizzata allorquando consenta di eliminare o di

ridurre significativamente lo sbilancio contabile derivante

dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari

correlati tra loro (natural hedge). l’iscrizione iniziale delle

attività finanziarie rappresentate da finanziamenti avviene

alla data di erogazione. Nello specifico, tale voce accoglie 5

finanziamenti alla clientela erogati ante 1.1.2007 coperti con

strumenti derivati per il rischio tasso. A fine 2011, il saldo

è pari a 2,0 milioni di euro contro i 2,3 milioni di euro di

fine 2010. La diminuzione è prevalentemente determinata

dai rimborsi in conto capitale effettuati dalla clientela nel

corso dell’esercizio 2011.

le aTTiviTà FinanziaRie

Vengono complessivamente classificate in tale voce la liqui-

dità bancaria (voce 60 dell’attivo stato patrimoniale “crediti

verso banche”) e del portafoglio titoli di proprietà (voce 40

dell’attivo stato patrimoniale “Attività finanziarie disponibili

per la vendita”, voce 50 dell’attivo stato patrimoniale “at-

tività finanziarie detenute sino alla scadenza” e parte della

voce 20 dell’attivo stato patrimoniale “Attività finanziarie

detenute per la negoziazione” o.i.c.r. e titoli di capitale).

ammontano a € 415.119.388,83 con un aumento del

14,91% pari a circa 53,9 milioni di euro. nel dettaglio au-

menta il saldo dei crediti verso banche che passa da 44,3

milioni di euro del 2010 a 123,5 milioni di euro del 2011

con una variazione assoluta di circa 79,1 milioni di euro. il

rapporto sul totale dell’attivo fruttifero sale all’8,59% dal

3,23% di fine 2010.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40

attivo stato patrimoniale) sono attività finanziarie che si

intende mantenere per un periodo di tempo indefinito

e che possono essere vendute per esigenze di liquidità,

variazioni nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei

prezzi di mercato. sono costituite da titoli di debito, da

o.i.c.r. e da investimenti partecipativi in organismi del

movimento cooperativo. ammontano complessivamente

a 255,7 milioni di euro (280,8 milioni di euro nel 2010) e

decrementano del 8,95% per circa 25,1 milioni di euro. il

rapporto sul totale dell’attivo fruttifero a fine 2011 è del

17,79% contro il 20,44% del 2010.

Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza (voce

50 attivo stato patrimoniale) sono attività finanziarie che

si intendono detenere sino a scadenza previa delibera del

consiglio di amministrazione. sono costituite da titoli di

debito e precisamente da titoli dello stato italiano a tasso

fisso acquistati e destinati a tale categoria per la prima volta

nel 2009, incrementati poi nel 2010 conformemente alla

delibera consigliare del 31 marzo 2010. ammontano, al

31.12.2011, complessivamente a 36,0 milioni di euro con

un rapporto sul totale attivo fruttifero del 2,50%.

Confluisce nelle attività finanziarie fruttifere anche la parte

della voce 20 dell’attivo stato patrimoniale denominata

“Attività finanziarie detenute per la negoziazione” che si

riferisce al portafoglio titoli denominato Held for Trading, che

nel corso del 2011 è stato interamente venduto.

complessivamente il saldo delle voci 40, 50 e parte 20

attivo stato patrimoniale rappresenta il totale delle attività

finanziarie detenute dalla Cassa e ammonta a 291,6 milioni

di euro (20,29% su totale attivo fruttifero) contro i 316,9

milioni di euro di fine 2010 (23,07% su totale attivo frut-

tifero) con una diminuzione del 7,97% pari a circa -25,3

milioni di euro.

residualmente rientra nella voce 20 dell’attivo stato pa-

trimoniale il valore dei contratti derivati connessi con la

fair value option funzionalmente collegati con attività (finan-

ziamenti) e passività (obbligazioni emesse) valutate al fair

value, che presentano alla data di riferimento del bilancio

un fair value positivo circa 5,9 milioni di euro, contro circa

Page 28: Bilancio Cassa Rurale 2011

28 relazione del consiglio di amministrazione

2,7 milioni di euro del 2010. nel caso di fair value negativo

i valori vengono evidenziati alla voce 40 del passivo stato

patrimoniale (139 mila euro a fine 2011 contro i 689 mila

euro a fine 2010).

il ConTo eConomiCo

il conto economico è redatto secondo i principi contabili

internazionali IAS/IFRS1.

la dinamica reddituale quale appare nel conto economico

del bilancio, si può riassumere nei seguenti dati principali.

gesTione del denaRo

gli interessi attivi ammontano a € 42.862.400,92 se-

gnando, rispetto al 2010, un aumento di circa 3,7 milioni

di euro, pari al 9,41%.

gli interessi passivi ammontano a € -13.989.470,01

con un aumento, rispetto al 2010, di circa 3,0 milioni di

euro pari al 27,10%.

il margine di interesse risulta essere pertanto di

€ 28.872.930,91che, con un aumento di circa 0,7 milioni

di euro rispetto al 2010, registra una variazione percentuale

positiva del 2,50%.

il risultato positivo deriva dal migliorato spread a livello

banca (differenza tra tassi attivi e passivi) che, nel 2010,

era dell’1,95% rispetto all’1,98% medio del 2011 (+0,03

punti percentuali).

gesTione dei seRvizi

le commissioni attive ammontano a € 9.516.397,86 e

riconfermano a grandi linee il risultato dell’anno precedente

segnando un lieve aumento di circa 0,1 milioni di euro, pari

ad un incremento percentuale dell’ 1,13%. analizzando in

dettaglio la voce si evidenziano gli aumenti delle commis-

sioni sul rilascio di garanzie (+39 mila euro), sulla gestione

dei conti correnti (+162 mila euro) e sull’operatività di

anticipazioni di portafoglio (+85 mila euro); sul versante

delle variazioni in diminuzione si segnalano quelle inerenti

il collocamento, gestione e amministrazione di titoli (-113

mila euro) e quelle relative alle carte elettroniche (-72

mila euro).

le commissioni passive ammontano a € -897.624,65 e

risultano in diminuzione rispetto a quelle dell’anno prece-

dente ( -84 mila euro), segnando una variazione percentuale

pari a -8,52%. nell’analisi di tale aggregato si evidenziano

le principali variazioni relative alle commissioni su carte

elettroniche (-31 mila euro), alle commissioni sul servizio

di incassi e pagamenti (-24 mila euro) e a quelle legate

all’operatività in titoli (-20 mila euro).

le commissioni nette risultano perciò pari a

€ 8.618.773,21 con un leggero aumento, rispetto al 2010,

del 2,25% pari a circa 190 mila euro.

il risultato netto delle attività/passività finanziarie

ammonta a € 311.030,69 con una diminuzione di circa

-109 mila euro (-25,98% rispetto al 2010). rientrano in

tale voce i dividendi da partecipazioni, il risultato netto

dell’attività dei titoli classificati di “negoziazione”, il risul-

tato netto dell’attività di copertura, gli utili da possesso

di attività finanziarie disponibili per la vendita, gli utili da

compravendita di altre passività finanziarie e il risultato

netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair

value. analizzando l’aggregato nel dettaglio, si rileva che:

• i dividendi da partecipazioni passano da 281 mila euro di

dicembre 2010 a 287 mila euro di dicembre 2011 con

un aumento del 2,08%, pari a circa 6 mila euro;

• il risultato netto dell’attività di negoziazione si attesta

a fine 2011 a 378 mila euro contro i 33 mila euro di

fine 2010 con una variazione assoluta di 345 mila euro.

in tale voce rientrano le differenze di cambio originate

dal possesso e dalla movimentazione di attività/passività

finanziarie in valuta pari a circa 52 mila euro a fine 2011;

gli utili e le perdite conseguiti attraverso la movimenta-

zione di strumenti finanziari detenuti per la negoziazione,

(o.i.c.r. e titoli di capitale) pari a circa -31 mila euro e gli

effetti valutativi di fine esercizio degli strumenti finanziari

classificati di “negoziazione” come differenza tra i valori

di bilancio e i valori di mercato pari a circa 337 mila euro.

residualmente la voce del risultato netto dell’attività di

negoziazione contiene un importo positivo di circa 20

mila euro quale valore intrinseco degli impegni per titoli

da ricevere e da consegnare per operazioni da regolare;

• il possesso delle attività finanziarie disponibili per la ven-

dita e gli utili derivanti dall’acquisto e cessione di passività

finanziarie, ha generato un risultato negativo per -93 mila

euro contro il valore positivo dell’anno precedente pari

a 774 mila euro con una variazione negativa di -866 mila

Page 29: Bilancio Cassa Rurale 2011

29bilancio 2011

pari a -111,98%. l’andamento sfavorevole di tale com-

ponente risente della crisi dei mercati finanziari che si è

manifestata a partire dal secondo semestre del 2011.

• la gestione finanziaria recepisce infine il risultato netto

delle attività/passività finanziarie valutate al “fair value”,

voce 110 di conto economico. Il valore finale di questa

voce presenta un saldo negativo di 259 mila euro rispetto

ai -651 mila euro di fine 2010, ed è determinato dallo

sfavorevole riallineamento dei valori di fine anno a quelli

di mercato delle obbligazioni valutate al fair value e dei

corrispondenti contratti derivati stipulati per il rischio di

tasso di interesse.

i l margine di intermediazione si attesta a

€ 37.802.734,81 con un leggero miglioramento rispetto

al 2010 del 2,12% pari a circa 784 mila euro. al 31.12.2011

l’incidenza della gestione denaro (margine di interesse)

sul margine di intermediazione è pari al 76,38% (76,10% a

fine 2010), l’incidenza della gestione servizi (commissioni

nette) è pari al 22,80% (22,77% a fine 2010) e quella del

risultato netto delle attività/passività finanziarie è pari al

0,82% (1,14% a fine 2010).

ReTTiFiCHe/RiPRese di valoRe neTTe

ammontano a € -4.691.933,65 in aumento rispetto al

2010 dove il risultato rettifiche/riprese di valore nette per

deterioramento crediti e altre attività/operazioni finan-

ziarie era negativo per circa 3,6 milioni di euro. in detta

voce figurano prevalentemente i saldi delle rettifiche e

delle riprese di valore connesse con il deterioramento dei

crediti verso clientela. riguardano sia i crediti in bonis, sia

quelli deteriorati tra cui rientrano le sofferenze, gli incagli,

le posizioni ristrutturate e le esposizioni scadute e sconfi-

nate. Le rettifiche da effettuare sono sia di natura analitica

(specifica) che forfettaria (di portafoglio). L’analisi della

rischiosità del portafoglio crediti verso clientela effettuata

nel 2011, ha fatto emergere svalutazioni analitiche tra i

crediti classificati come sofferenze e su alcune posizioni

classificate ad incaglio. I crediti in bonis sono stati sottoposti

a svalutazione forfettaria. i restanti crediti, posizioni non

performing (incagli/ristrutturati/scaduti/sconfinati), che non

hanno evidenziato oggettive perdite di valore, sono stati

sottoposti ad una svalutazione analitica determinata in base

alla stima dei flussi nominali futuri corretti per le perdite

attese utilizzando i parametri di “probabilità di insolvenza”

e di “perdita in caso di insolvenza”. Sono emerse rettifi-

che analitiche (specifiche) per circa -7,9 milioni di euro

(-6,0 milioni di euro a fine 2010) che incorporano anche

le rettifiche derivanti dall’effetto attualizzazione introdotto

dagli ias, per scontare alla data di bilancio la componente

interessi relativa alla tempistica delle previsioni di rientro

delle posizioni non performing e che, a fine 2011, ammon-

tano a circa 2 milioni di euro rispetto a circa 1,4 milioni di

euro del 2010. il processo valutativo analitico dei crediti

ha comportato anche delle riprese di valore che comples-

sivamente si quantificano a fine 2011 a circa 2,9 milioni di

euro rispetto ai 2,8 milioni di euro di fine 2010. Anche in

questa componente vengono rilevate le riprese di valore

derivanti dall’effetto attualizzazione precedentemente citato

e che nel 2011 ammonta a 1,5 milioni di euro rispetto a 1,3

milioni di euro del 2010. Alle rettifiche e riprese analitiche

vanno ad aggiungersi anche le rettifiche e riprese di valore

forfettarie (di portafoglio) con un valore di fine 2011 rispet-

tivamente di -1,2 milioni di euro e 555 mila euro; il saldo

delle rettifiche di portafoglio presenta perciò una rettifica

finale di -690 mila euro rispetto ad una rettifica di valore

di fine 2010 pari a circa -458 mila euro.

CosTi oPeRaTivi

Nella presente voce figurano le spese per il personale

dipendente, le altre spese amministrative e le imposte in-

dirette, gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri,

le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e

immateriali oltre agli altri oneri e proventi di gestione.

complessivamente si attestano a € -26.078.633,82 con

una diminuzione, rispetto al 2010, pari al -2,11% corri-

spondenti ad una variazione assoluta di -563 mila euro

circa. l’incidenza sul margine d’intermediazione si attesta

al 68,99%, in diminuzione sul dato rilevato al 31.12.2010

che presentava un rapporto pari al 71,97%.

nel dettaglio, le spese del personale rilevate alla voce 150a)

comprendono, oltre alle voci di specie, i compensi degli

amministratori e sindaci, gli oneri sostenuti per i contratti

di lavoro atipici e gli effetti attuariali “IAS/19” del tFr e del

premio di anzianità/fedeltà; diminuiscono del -2,19% per

circa -357 mila euro, passando dai 16,3 milioni di euro di

dicembre 2010 ai 15,9 milioni di euro di dicembre 2011.

rispetto a questa voce vi è da precisare che nel 2011,

sulla base di chiarimenti emanati recentemente da banca

d’Italia, si è provveduto a riclassificare alcune spese che

Page 30: Bilancio Cassa Rurale 2011

30 relazione del consiglio di amministrazione

nel 2010 erano classificate nella voce 150b) altre spese

amministrative, ma che per la loro esiguità (50 mila euro)

non incidono significativamente nel confronto dei valori

dei due anni. analizzando la composizione dell’aggregato

“spese del personale” si evidenzia che le principali variazioni

positive riguardano la voce dell’adeguamento del tFr ai

fini IAS che registra una ripresa di valore di 25 mila euro

circa contro un accantonamento effettuato nel 2010 di

-202 mila euro e della cessazione di alcuni contratti atipici

che ha comportato un risparmio di circa 127 mila euro. il

rapporto sul margine di intermediazione si attesta al 42,20%

rispetto al 44,06% del 2010.

anche le altre spese amministrative appostate alla voce 150b)

registrano un leggero miglioramento. Il saldo di fine 2011

risulta infatti di 11,6 milioni di euro rispetto a 11,7 milioni

di euro del 2010, con una variazione di -133 mila euro pari

a -1,14%. procedendo ad un’analisi dettagliata delle princi-

pali componenti, si evidenziano le seguenti considerazioni:

- le imposte indirette registrano un aumento per circa

269 mila euro, ma è una componente che viene quasi

completamente recuperata dalla clientela e che trova

riscontro nella voce 190 altri oneri/proventi di gestione

del conto economico;

- le prestazioni professionali aumentano per circa 180 mila

euro; la variazione deriva principalmente dalle parcelle

relative al contenzioso e al recupero crediti.

- il capitolo di spesa del trattamento dei valori registra

una variazione negativa per circa -88 mila euro dovuta

all’esternalizzazione della lavorazione del contante ma ha

consentito di riqualificare le risorse precedentemente

adibite a tale servizio;

- i costi derivanti dagli affitti di immobili registrano una

diminuzione per circa 126 mila euro imputabili alla ac-

quisizione in proprietà della filiale di Gardolo;

- gli oneri sostenuti per i contratti assicurativi a clientela

evidenziano un calo di 102 mila euro, attribuibili alla

ricontrattazione delle polizze;

- le spese relative alle utenze segnano un risparmio com-

plessivo di circa 95 mila euro, di cui 33 mila euro circa

per acqua, energia elettrica e riscaldamento, e per altri 62

mila euro circa per spese telefoniche e apparati cellulari;

- la componente “elaborazione dati” registra un importante

risparmio per circa 178 mila euro attribuibile alla ricon-

trattazione degli accordi relativi al servizio di trasmissione

dati per 87 mila euro e a quella della elaborazione degli

estratti conto/scalari per circa 91 mila euro.

il totale delle altre spese amministrative esprime un rap-

porto sul margine di intermediazione pari al 30,57% contro

un 31,57% di fine 2010.

alla voce 160 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e

oneri” troviamo il saldo di -159 mila euro relativo all’impor-

to che la cassa rurale ha accantonato quale onere certo

cui sarà chiamata a far fronte negli anni futuri a titolo di

interventi a favore del Fondo garanzia dei depositanti del

credito cooperativo.

In aumento le rettifiche di valore nette su attività materiali

- voce 170 di conto economico – che accoglie gli ammorta-

menti su immobili, mobili, impianti e altre apparecchiature.

A fine 2011 registrano una variazione di +4,48% pari a circa

44 mila euro: da 992 mila euro di fine 2010 a 1.037 mila

euro di fine 2011. Le rettifiche di valore nette su attività

immateriali -voce 180 di conto economico-(software e

subconcessione posti auto di durata cinquantennale) de-

crementano di circa 15 mila euro con una variazione di

-51,62% passando dai 29 mila euro di fine 2010 ai 14 mila

euro di fine 2011. Per entrambe le voci di rettifica non si

segnalano eventi particolari che hanno determinato tali

variazioni se non il fisiologico avvicendarsi di vecchi cespiti

che hanno raggiunto la fine della loro vita strumentale e che

escono dal processo di ammortamento rispetto all’ingresso

di nuovi beni acquistati nell’esercizio.

La voce altri oneri/proventi di gestione -voce 190 di conto

economico- presenta a fine 2011 un saldo positivo di circa

2,6 milioni di euro contro un saldo positivo di circa 2,5

milioni di euro dell’esercizio precedente con una variazione

positiva di 110 mila euro pari a un 4,35%.

Ricordiamo che la voce 190 -altri oneri/proventi di ge-

stione- accoglie il valore del recupero di imposte e tasse

indirette nei confronti della clientela che passano da un

valore del 2010 di circa 2,3 milioni di euro a 2,6 milioni

di fine 2011 con una variazione positiva di 287 mila euro

che, come ricordato in precedenza, compensa il maggior

onere rilevato nelle altre spese amministrative; per quanto

riguarda gli altri componenti si segnala la variazione positiva

dell’onere sostenuto a fronte degli interventi in favore del

Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo

(+45 mila euro), mentre per quanto riguarda le variazioni

negative, si evidenziano quelle degli ammortamenti per

lavori di ristrutturazione di immobili non di proprietà (-74

mila euro), degli addebiti a carico di terzi su depositi e c/c

Page 31: Bilancio Cassa Rurale 2011

31bilancio 2011

riguardanti in genere il recupero di spese postali e similari

(-98 mila euro), del rimborso di spese legali per recupero

crediti (-41 mila euro), dei recuperi da clientela dei servizi

assicurativi (-37 mila euro). Infine si segnala che le voci

straordinarie riepilogate nella presente voce di conto eco-

nomico e relative alle sopravvenienze e insussistenze per un

totale di 67 mila euro di fine 2011, comprendono una nota

di accredito per errata fatturazione dell’anno precedente (13

mila euro), versamenti su posizioni a sofferenze estinte negli

anni precedenti (25 mila euro), e una sopravvenienza di 28

mila euro risultante dal maggior accantonamento effettuato

nel 2009, relativo ad un contenzioso con l’amministrazione

finanziaria risolto nel corso del 2011 con un onere inferiore

a carico della cassa rispetto alle richieste originarie.

oneRi e PRovenTi sTRaoRdinaRi

ammontano a € 9.262,46 e sono costituiti esclusivamen-

te dal saldo della voce degli utili e perdite da cessione di

investimenti (voce 240 di conto economico). rispetto al

2010 (-5 mila euro), la voce accoglie principalmente l’utile

derivante dalla vendita per sostituzione di vetture aziendali

obsolete a valori di realizzo superiori ai relativi valori di

bilancio residui.

uTile dell’oPeRaTiviTà CoRRenTe

al loRdo delle imPosTe

ammonta a € 7.041.429,80 con un aumento rispetto

ai 6,8 milioni del 2010 del 3,76%, pari ad una variazione

positiva di circa 255 mila euro.

imPosTe sul ReddiTo dell’eseRCizio

dell’oPeRaTiviTà CoRRenTe

ammontano a € -1.971.436,96 con un aumento di 516

mila euro rispetto a 1,4 milioni di euro circa del 2010, pari

ad una variazione percentuale del 35,49%.

nel dettaglio l’imposta Ires di competenza del 2011 è pari a

792 mila euro rispetto ai 728 mila euro del 2010. l’aliquota

Ires per il 2011 è rimasta invariata rispetto all’anno prece-

dente nella misura del 27,50%. l’imponibile Ires corrente

è risultato pari a 4,3 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni

di euro del 2010 con una imposta calcolata di 1.172 mila

euro, rettificata delle variazioni per imposte anticipate/

differite per -380 mila euro. l’imposta Irap di competenza

del 2011 è pari a 1.179 mila euro (727 mila euro nel 2010).

l’aliquota è stata aumentata al 4,65% rispetto al 2,98% del

2010, determinando un’imposta Irap corrente di 1.144 mila

euro calcolati su un imponibile di circa 24,6 milioni di euro.

L’imposta è stata quindi rettificata delle variazioni positive

e negative derivanti dalla fiscalità differita per 35 mila euro.

uTile dell’oPeRaTiviTà CoRRenTe

al neTTo delle imPosTe

ammonta a € 5.069.992,84 con una diminuzione di circa

261 mila euro (-4,90%) rispetto al risultato netto del 2010

(€ 5.331.117,45).

Page 32: Bilancio Cassa Rurale 2011

32 relazione del consiglio di amministrazione

il riSTOrnO ai SOci

come già richiamato nella parte iniziale di questa relazio-

ne, con l’introduzione del ristorno, approvato nel corso

dell’assemblea del 17 maggio 2008, i soci potranno bene-

ficiare per la quarta volta della restituzione di una parte

dell’utile d’esercizio.

caratteristica peculiare del ristorno è che lo stesso viene

commisurato all’apporto dato dal socio all’attività mutua-

listica e quindi ai rapporti instaurati dal socio con la cassa,

concretizzandosi in un rimborso di:

- minori interessi attivi in caso di operazioni di impiego;

- maggiori interessi passivi in caso di operazioni di raccolta;

- minori corrispettivi per servizi in caso di commissioni

attive.

l’oggetto e il parametro di commisurazione del ristorno

è costituito da quella parte di margine d’intermediazione

derivante dai soli rapporti creditizi (attivi o passivi) o di

servizio intercorsi con i soci, ad esclusione di quella parte

del margine d’intermediazione derivante dall’attività svolta

con i terzi “non soci”, nonché della parte dello stesso rife-

ribile all’investimento delle riserve indivisibili.

in particolare, il margine d’intermediazione si compone di

due voci principali:

- il margine d’interesse che rappresenta la contribuzione

dell’intermediazione dell’attività di impiego e raccolta;

- il margine da servizi che deriva dalle componenti positive e

negative relative ai servizi forniti dalla cassa alla clientela.

la quota del margine di intermediazione riferibile ai rapporti

intrattenuti esclusivamente con i soci rappresenta la misura

del vantaggio mutualistico da ristornare e cioè l’oggetto e

il parametro del ristorno.

per rendere omogenee e comparabili le posizioni dei soci

depositanti con quelle dei soci richiedenti credito, si è te-

nuto conto di rettificare il margine d’intermediazione lordo

mediante l’applicazione di un tasso interno di trasferimento

(T.I.T.), individuando il tasso Euribor 3 mesi “flat” come

parametro che offre trasparenza e visibilità.

per la determinazione del ristorno anno 2011, il consiglio

di amministrazione, nel rispetto dell’apposito regolamento

approvato dall’assemblea ordinaria dei soci del 17.05.2008,

ha confermato i seguenti parametri:

- beneficiari (art.3): tutti i soci che risultano iscritti nel

libro soci alla data del 31.12.2011 e che lo siano ancora

alla data dell’assemblea che delibera il ristorno. per quanto

concerne le cointestazioni fra soci e non soci, il ristorno

è attribuibile interamente al socio a condizione che i con-

titolari rientrino tra le persone individuate dall’art. 433

del Codice Civile, ovvero il coniuge, i figli, i genitori o,

in mancanza, gli ascendenti prossimi, i generi e le nuore,

il suocero e la suocera, i fratelli ;

- contratti da ristornare (art.5): contratti di deposito

(conti correnti, libretti di deposito a risparmio nomina-

tivi, certificati di deposito nominativi, depositi e conti in

valuta estera nominativi, prestiti obbligazionari), contratti

di impiego (apertura di credito in conto corrente, mutui,

altri finanziamenti, crediti di firma, portafoglio) e contratti

di servizi (titoli di terzi a deposito in custodia ed ammini-

strazione, fondi comuni/sicav, gestioni patrimoniali, pronti

contro termine);

- tasso interno di trasferimento (T.i.T.): viene utilizzato

l’Euribor 3 mesi “flat”; ciò consente di far beneficiare del

ristorno anche coloro che hanno in prevalenza rapporti

passivi (finanziamenti) con la Banca;

- modalità di erogazione del ristorno: fino ad un mas-

simo del 50% “in denaro” e per il resto ad “incremento

delle quote sociali”;

- liquidazione del ristorno (art.6): il ristorno non può

essere riconosciuto per un importo inferiore al corrente

valore nominale della quota sociale (10,32 euro) e per

un ammontare superiore di 20 volte il valore nominale

stesso (206,40 euro). il ristorno di importo inferiore al

valore della quota sociale viene accantonato a nome del

beneficiario fintanto che non raggiunga, per effetto di

ulteriori ristorni, il valore minimo per consentire l’assegna-

zione di un’azione. al contrario, l’ammontare eccedente

l’importo massimo (206,40 euro) viene accantonato ai

fini di beneficenza e mutualità;

- utile ristornabile per l’esercizio 2011 proposto dal con-

siglio di amministrazione: 500 mila euro.

Page 33: Bilancio Cassa Rurale 2011

33bilancio 2011

PrOSPeTTO eSPlicaTiVO Per la deTerminaZiOne del riSTOrnO annO 2011

(valori all’unità di €)

Utile netto anno 2011 5.069.993 a

alla riserva legale (70% degli utili netti sulla base delle norme civilistiche) - 3.548.995 b = 70% di a

alla riserva legale (accantonamento eccedente la quota minima del 70%) - 383.898ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (3% degli utili netti annuali sulla base delle norme civilistiche)

- 152.100 c = 3% di a

Utile residuale dopo gli accantonamenti 1.368.898 d = a-b-c

Utile massimo ristornabile pari al 50% dell’utile residuale 684.449 e = d x 50%

Margine di contribuzione riferito ai soci (procedura calcolo ristorno) 13.414.676 F

Margine di contribuzione riferito alla clientela (procedura calcolo ristorno) 31.452.000 F1

Margine di intermediazione lordo della banca (sommatoria voci 10-20-40-50-70-80-90-100-110 del conto economico)

37.802.734

Quota % di margine di contribuzione soci su totale 42,65% H = F / F1

Quota massima ristornabile 684.449,00 e

Quota di ristorno proposta dal consiglio di amministrazione 500.000,00 r

riparto del ristorno come da art. 6 e art. 7 del regolamento 500.000,00 r- Da Fondo ristorno anni precedenti (importo residuo al 31/12/2011) -azioni- 53.798,26 r1

- Da Somme a disposizione anni precedenti (importo residuo al 31/12/2011) -contanti-

31.137,66 r2

- a capitale sociale per l’attribuzione di n. 18.864 azioni v.n. 10,32 cadauna - 194.676,48 r3

- a Fondo ristorno anni precedenti -resto su azioni- - 57.630,43 r4

- importo ristorno liquidato in contanti * - 198.385,11 r5

- a somme a disposizione anni precedenti -resto su contanti- 0,00 r6

- A beneficenza e mutualità ai sensi dell’art. 7 del regolamento sul ristorno - 103.106,24 r7

* l’importo comprende sia la quota contanti che verrà liquidata ai soci che raggiungeranno l’importo minimo liquidabile di 10,32 euro sia la quota contanti che verrà accantonata ai Soci in apposito Fondo fino a che non venga raggiunto, per effetto degli accantonamenti successivi, l’importo minimo liquidabile pari a 10,32 euro.

Page 34: Bilancio Cassa Rurale 2011

34 relazione del consiglio di amministrazione

il PrOGeTTO di deSTinaZiOne deGli uTili

l’utile dell’esercizio 2011 ammonta a € 5.069.992,84.

si propone di procedere alla sua destinazione nel seguente modo:

1. alle riserve indivisibili di cui all’art. 12 della l. 16.12.1977, n. 904, per le quali si conferma

l’esclusione della possibilità di distribuzione tra i soci sotto qualsiasi forma, sia durante

la vita della società che all’atto del suo scioglimento, e specificamente:

alla riserva legale di cui al comma 1 art. 37 d.lgs 1.9.1993 n. 385, dalle novità recate

dalla legge Finanziaria per il 2005, l. 30 dicembre 2004, n. 311 commi da 460 a 466 la

somma di € 733.898,06 tassati e la somma di € 3.198.994,99 esenti tenendo conto,

per detta quota, delle conferme contenute nella circolare dell’agenzia delle entrate n.

35/E del 9.4.2008 con le quali la integrale deduzione del ristorno, cfr 500.000,00 euro,

deve avvenire a scapito della quota detassata di utile destinato a riserva che potrà quindi

scendere sotto la percentuale del 70% (€ 5.069.992,84 - € 500.000,00 = € 4.569.992,84

x 70/100 = € 3.198.994,99 pari al 63,10% dell’utile netto annuale).

€ 3.932.893,05

2. ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione:

(pari al 3% degli utili annuali ai sensi del comma 4, art.11, L. 21.01.1992 n. 59 modificato

dall’articolo 1, comma 468 della legge 30.12.2004 n. 311 e senza considerare le somme

destinate ai ristorni ai soci e quindi detraendo, dalla base di calcolo di € 5.069.992,84,

la quota di € 500.000,00 come da conferma Circolare Agenzia delle Entrate n. 35/E del

9.4.2008).

€ 137.099,79

3. Ai fini di beneficenza o mutualità: € 500.000,004. a ristorno ai soci secondo le previsioni statutarie: € 500.000,00

con l’approvazione del riparto degli utili così come pro-

posto, il patrimonio della cassa passerà ad euro

121.754.886,64, importo che coincide esattamente

con i mezzi propri e che comprendono: il capitale so-

ciale, euro 657.621,36, la riserva di sovraprezzo azio-

ni, euro 1.368.234,21, le riserve di valutazione, euro

-15.630.279,07 (di cui euro -17.789.270,38 inerenti riserve

negative, al netto della fiscalità, determinate a fine 2011 sulle

attività disponibili per la vendita, euro 1.036.484,17 inerenti

le riserve di rivalutazione monetaria, euro 1.122.507,14

inerenti riserve di valutazione calcolate in sede di “first

time adoption” sull’immobile ex sede cassa rurale so-

pramonte), euro 131.426.417,09 le restanti riserve (di

cui euro 130.771.416,19 riserva legale, euro 327.485,43

altre riserve - legge Amato ed ex DLgs 124/93 - ed euro

327.515,47 quali riserve rivenienti da “first time adoption”

e di adeguamento utili contabilizzate nell’anno 2005 in

sede di prima transizione ias) e dall’accantonamento della

quota di utili 2011 per euro 3.932.893,05 che, se così

deliberata dall’assemblea dei soci, andrà ad incrementare

la riserva legale passando da euro 130.771.416,19 ad euro

134.704.309,24.

Page 35: Bilancio Cassa Rurale 2011

35bilancio 2011

i Primi faTTi di rilieVO del 2012

diversi sono i fatti che hanno caratterizzato l’attività della

nostra cassa nei primi mesi del 2012. tra i principali, se-

gnaliamo i seguenti:

• per quanto riguarda il progetto “Sede Centrale”, ovvero

la ricerca di una soluzione funzionale e adatta a consen-

tire il ricongiungimento, in un’unica struttura, di tutte

le aree organizzative della cassa attualmente dislocate

su diverse unità periferiche, nel mese di gennaio 2012,

la società piedicastello spa, nell’ambito dell’operazione

ex italcementi, ci ha richiesto di manifestare il nostro

interesse per l’eventuale acquisto dell’edificio - sito in

Via belenzani e adiacente alla nostra sede - attualmente

occupato dal rettorato Universitario. considerando la

valenza strategica del progetto “sede centrale”, il consi-

glio di amministrazione sta valutando approfonditamente

l’opportunità dell’operazione proposta;

• la Legge 22 dicembre 2011, n. 214, recante ‘’Disposizioni

urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei

conti pubblici’’- già decreto legge 6 dicembre 2011, n.

201 - (di seguito legge 214/2011), in relazione alle misure

di rafforzamento del sistema finanziario nazionale ed in-

ternazionale, ha introdotto un’importante previsione al

fine di ripristinare e sostenere il finanziamento a medio-

lungo termine delle banche italiane nel contesto della crisi

finanziaria. In particolare, l’articolo 8 della citata legge

214/2011, “Misure per la stabilità del sistema creditizio”, ha

previsto la possibilità per lo stato di concedere la propria

garanzia sulle passività delle banche italiane, con scadenza

da tre mesi e fino a cinque anni, emesse successivamente

alla data di entrata in vigore del provvedimento. stanti le

perduranti condizioni di tensione del mercato finanziario,

in ottica di tutela prospettica della situazione finanziaria e

patrimoniale e tenuto conto delle condizioni economiche

inerenti, al fine di supportare il piano di funding dell’anno

corrente si è ritenuto opportuno prudenzialmente dare

corso all’emissione di una passività bancaria per l’impor-

to di 25 milioni di euro corredata dalle caratteristiche

richieste per beneficiare della garanzia sopra menzionata

e destinata ad essere utilizzata per l’accesso al finanzia-

mento presso la bce. la garanzia è stata rilasciata con

decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze il 16

febbraio 2012 ed utilizzata nell’operazione avente durata

pari a 36 mesi (cd. ltro) dello scorso 29 febbraio, cui

la banca ha partecipato. tale operazione, insieme alle

altre operazioni di rifinanziamento effettuate, contribuirà

anch’essa al perseguimento della nostra azione di sostegno

all’economia locale e al mantenimento di adeguati equilibri

nell’articolazione delle scadenze dell’attivo e del passivo

bancario a massima tutela della nostra liquidità;

• a partire dal 21 febbraio, la nostra Cassa è stata sottoposta

ad accertamenti ispettivi ai sensi dell’art. 54 del d. lgs.

1.9.1993 n. 385. si è trattato della periodica ispezione

ordinaria dell’organo di Vigilanza, l’ultima delle quali si era

svolta nell’estate del 2006. Questo avvenimento, come

sempre, oltre ad essere un utile momento di verifica per

la nostra cassa rurale, ha costituito un’importante oc-

casione di confronto, di apprendimento e di crescita per

l’intera struttura, per i ruoli di vertice e per gli organismi

di governo;

• nell’ambito delle iniziative mirate a rafforzare il contatto

diretto con la nostra base sociale, si sono svolti nel mese

di marzo 14 incontri sul territorio, nelle diverse zone di

operatività della Cassa. Questi appuntamenti, che com-

plessivamente hanno visto la partecipazione di oltre un

migliaio di persone, sono per noi la migliore occasione

di “confronto democratico” con la base sociale, perché

mettono i soci nelle condizioni di esprimere il loro parere

e di “contare” effettivamente. le serate avevano tutte una

“scaletta” comune: uno sguardo sull’attualità del sistema

economico-finanziario, un approfondimento sui bilanci

d’esercizio e sociale, la presentazione delle modifiche

statutarie da approvare nell’assemblea straordinaria di

maggio, una breve presentazione dell’attività dell’asso-

ciazione giovani soci e della Fondazione cassa rurale

di trento e, a seguire, spazio agli interventi del pubblico

e alle successive risposte;

• nel corso del mese di marzo, il Consiglio di Amministra-

zione della cassa rurale, in applicazione delle disposizioni

di Vigilanza in materia di organizzazione e governo delle

banche ed in particolare degli indirizzi presenti nella lettera

del governatore della banca d’italia dell’11 gennaio 2012,

ha condotto un processo di autovalutazione sulla qualità

Page 36: Bilancio Cassa Rurale 2011

36 relazione del consiglio di amministrazione

del processo di governo e del conseguente esercizio del

proprio ruolo, considerandone le dimensioni di profes-

sionalità e composizione, nonché le regole di funziona-

mento. tale processo, i cui esiti sono stati trasmessi a

banca d’italia, ha rappresentato un’utile opportunità per

proseguire quel percorso di miglioramento nella qualità

della governance, già avviato dalla nostra cassa con una

serie di specifici indirizzi delineati nel Piano Strategi-

co 2011-2013, e per rafforzare gli effetti delle scelte di

auto-regolamentazione del Movimento, con particolare

riferimento ai contenuti innovativi in tema di governance

introdotti dallo statuto tipo di prossima adozione;

• l’art. 45, lett. c), D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 (“Decreto

Semplificazioni”), abrogando la lettera g), comma 1 e il

comma 1-bis, art. 34, D.Lgs. n. 196/2003 (Codice della

privacy), ha eliminato per tutti i titolari l’obbligo di ste-

sura, entro il 31 marzo di ogni anno, del documento

programmatico della sicurezza (dps). la nostra cassa

rurale, in attesa della conversione in legge del decreto,

ha comunque ritenuto opportuno redigere - entro le sca-

denze prescritte - l’aggiornamento del documento anche

per l’anno 2012 e comunicarne l’avvenuto adempimento

in questa relazione.

Page 37: Bilancio Cassa Rurale 2011

37bilancio 2011

le PrOSPeTTiVe della GeSTiOne

l’esercizio 2012 si è aperto in uno scenario fortemente

modificato da due fattori principali: da un lato il perdurare

della crisi e delle relative conseguenze sul mondo finanziario

e reale, dall’altro gli interventi delle autorità presi in stato

di emergenza, che influenzano ed influenzeranno anche in

prospettiva le previsioni delle aziende di credito.

l’incidenza di questi fattori è ovviamente diversa a secon-

da delle situazioni di partenza, sia esogene che endogene.

sicuramente generalizzato sarà il peso dell’aumento delle

anomalie sui crediti concessi e le conseguenti previsioni

di perdita, in particolare relative al rischio di un crollo

delle quotazioni del mercato immobiliare. Diversificato,

a seconda del differente sfruttamento delle misure, sarà

invece il beneficio degli interventi succitati, in particolare

le operazioni di rifinanziamento operate dalla BCE.

in tale contesto la crescita di impieghi e depositi prevista

dovrà confrontarsi con la stasi della domanda di credito

e con la forte concorrenza fra aziende di credito dal lato

della provvista; la nostra cassa rurale, salvo variazioni

macroscopiche di scenario, potrà peraltro godere del van-

taggio di operare in una situazione di buona liquidità sia a

breve che prospettica. lo sviluppo dei ricavi sarà sostenuto

anche dalla redditività aggiuntiva data dal reinvestimento

dei finanziamenti BCE, e questo sovrareddito sarà messo

al servizio del sostegno della raccolta, prezzando prodotti

competitivi.

sul fronte dei costi prosegue la politica di contenimento,

anche se ci si dovrà confrontare con l’allungamento delle

prospettive di uscita per pensionamento di alcuni collabo-

ratori, a causa della riforma previdenziale, con conseguenti

minori risparmi nei prossimi cinque esercizi. come detto

poi la previsione di svalutazioni/accantonamenti a fronte di

crediti inesigibili è destinata ad aumentare in modo consi-

stente, ed il peso proseguirà sull’esercizio 2013.

Tutto ciò premesso il risultato di esercizio finale per l’anno

2012, contando le rispettive correzioni nei costi, nei ricavi,

e nel carico fiscale, dovrebbe nella sostanza rispettare

l’importo a suo tempo preventivato, confermando e pro-

babilmente migliorando il risultato del 2011, e permettendo

di contribuire a rafforzare quel profilo di dotazione di pa-

trimonio di primaria qualità, indispensabile per lo sviluppo

dimensionale della cassa.

in ciò ci confortano i risultati del primo trimestre 2012

dandoci dimostrazione che, con la fiducia dei nostri Soci

e clienti, è possibile esercitare concretamente il ruolo di

banca locale cooperativa al servizio della comunità.

alcuni dati indicativi: sono 64 i mutui casa concessi nel

primo trimestre (62 nel 2011 e 52 nel 2010), 180 i nuovi

conti correnti aperti nel primo trimestre al netto di quelli

chiusi (25 nel 2011 e 138 nel 2010), 322 fra polizze assicu-

rative e fondi pensione collocati nel primo trimestre (240

nel 2011), raccolta diretta che torna in crescita rispetto

a marzo 2011 ed una situazione di liquidità che vede un

rapporto fra impieghi clientela e depositi clientela dell’85%.

Sotto il profilo economico, i risultati del primo trimestre

dell’anno corrente sono incoraggianti e allineati alle pre-

visioni di crescita formulate ad inizio anno, nonostante la

strada da percorrere sia difficile e faticosa.

Page 38: Bilancio Cassa Rurale 2011

38 relazione del consiglio di amministrazione

cOncluSiOni

cari soci,

è ormai chiaro a tutti che, dopo oltre tre anni, la crisi non

è ancora conclusa.

e’ tempo di reagire, e la nostra cassa lo sta facendo, con-

sapevole, come detto nelle riflessioni iniziali, che una parte

di scelte e di decisioni dipende soltanto ed esclusivamente

da noi.

non dal mercato, non dal governo, non dai regolatori,

ma da noi stessi.

con questa consapevolezza, continueremo quindi a lavorare

con serietà, passione e lungimiranza.

applicheremo con convinzione lo spirito e la lettera del

nuovo statuto, impegnandoci nel fare crescere le nostre

competenze e qualificare ulteriormente gli stili di governo

e di gestione della nostra cassa, cercando nel contempo di

mantenere saldi i riferimenti sostanziali della cooperazione

mutualistica.

agli obiettivi ed ai progetti enunciati nel nuovo piano stra-

tegico, affiancheremo la ricerca di alleanze “forti” con i

mondi che da sempre rappresentiamo, quello delle famiglie

e dei giovani, degli artigiani e delle piccole imprese, dei

tanti imprenditori e professionisti che partecipano, con il

loro dinamismo, alla crescita dell’economia e del nostro

territorio.

Chiederemo infine al Sistema di guardare in modo più

convinto alla realizzazione di percorsi di sinergia a tutti i

livelli, con l’obiettivo di aiutarci ad incidere in modo più

sensibile sui costi operativi, sviluppare il sistema di offerta

per ampliare le fonti di ricavo e la capacità di fornire rispo-

ste ai nuovi bisogni di soci e clienti, accrescere - in poche

parole - i benefici del fare rete.

coniugare lo sviluppo e la solidarietà con il vincolo dell’ef-

ficienza. E’ questa la sfida decisiva che ci attende.

Una sfida che affronteremo insieme, consapevoli delle

responsabilità che ci derivano, ma forti di quel grande

patrimonio di valori che noi, e le generazioni che ci hanno

preceduto, abbiamo contribuito ad accumulare e rivalutare;

un “bene comune” che – anche ricordando il riconosci-

mento dell’onU che ha voluto proclamare il 2012 anno

internazionale delle cooperative – noi cooperatori abbiamo

il dovere di tutelare e di trasmettere ai giovani, insieme alla

nostra fiducia, al nostro ottimismo e al nostro coraggio.

concludendo la relazione, salutiamo i soci presenti oggi,

ma ringraziamo anche tutti quelli incontrati nei recenti 14

appuntamenti pre-assembleari, che ci hanno confermato,

con la loro presenza e con tanti contributi di riflessione,

grande fiducia e voglia di partecipazione alle scelte di go-

verno della nostra cassa.

ringraziamo la direzione e tutto il personale per la pro-

fessionalità e l’attenzione rivolta a tutti i soci e clienti per

garantire qualità crescente nelle relazioni di ogni giorno e

per l’impegno e lo spirito cooperativo dedicato al raggiungi-

mento degli obiettivi economici e sociali della nostra cassa.

Un grande apprezzamento lo vogliamo rivolgere anche

al collegio sindacale, per la preziosa e puntuale collabo-

razione, alla consulta dei soci per il costruttivo contatto

con la base sociale, all’associazione giovani soci per il

dinamico supporto nel dialogo con le nuove generazioni e

alla Fondazione cassa rurale di trento sempre al nostro

fianco nel promuovere lo sviluppo del territorio trentino.

Ringraziamo infine Banca d’Italia, per la costante assistenza

e considerazione riservateci, Federazione trentina della

cooperazione, cassa centrale banca, phoenix informatica

bancaria e tutti gli altri organismi e società del gruppo

per l’insostituibile e continuo supporto nell’operatività

quotidiana e nell’indirizzo strategico.

Il ringraziamento finale lo riserviamo infine a tutti i Soci

e Clienti, per la fiducia, la vicinanza e la preferenza che ci

dimostrano quotidianamente.

riservando alla nota integrativa l’illustrazione dei criteri

di valutazione e le informazioni di dettaglio sullo stato

patrimoniale e sul conto economico, precisiamo che, ai

sensi delle vigenti disposizioni di legge, i criteri seguiti nella

gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari

sono conformi al carattere cooperativo della società.

ciò premesso, proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra

approvazione il bilancio di esercizio 2011, come esposto

nella documentazione dello stato patrimoniale e del conto

economico, nonché nella nota integrativa.

trento, 23 marzo 2012

Il Consiglio di Amministrazione

Page 39: Bilancio Cassa Rurale 2011

39bilancio 2011

aPPendice

lo sCenaRio inTeRnazionale

nel 2011, in particolare nella seconda metà dell’anno, l’e-

conomia mondiale ha segnato un rallentamento. nel terzo

e nel quarto trimestre l’attività economica ha avuto un

recupero negli stati Uniti, in giappone e nel regno Unito a

fronte di una moderata decelerazione nei paesi emergenti,

il cui ritmo di crescita rimane relativamente elevato.

il 2011 è stato caratterizzato da un lato dalle tensioni sul

debito sovrano nell’area dell’euro e dall’altro dalle difficoltà

incontrate nel processo di consolidamento delle finanze

pubbliche negli stati Uniti. inoltre, nell’ultima parte del

2011, l’attività economica nell’area euro si è fortemente

indebolita e nel 2012 si prospetta una recessione sia per

l’europa che per il nostro paese.

l’economia americana nel 2011 ha recuperato un ritmo

di crescita relativamente sostenuto. La fiducia dei consuma-

tori e delle imprese è migliorata negli ultimi mesi dell’anno,

segnalando delle prospettive di espansione nella prima metà

del 2012. anche la situazione del mercato del lavoro è miglio-

rata sensibilmente, per quanto resti tuttora molto delicata.

nell’area euro, l’economia è avviata verso una nuova re-

cessione, dopo quella del 2009 e la successiva ripresa del

2010. nel quarto trimestre del 2011, il pil è risalito, a fronte

di una lieve riduzione dell’indice di produzione industriale,

ma per il 2012 le principali previsioni internazionali vanno

in direzione di una crescita negativa del prodotto interno

lordo. l’economia dell’area euro è stata rallentata dagli

effetti della crisi dei debiti sovrani e dei consolidamenti

di finanza pubblica che questa ha richiesto in molti paesi,

oltreché del rallentamento della congiuntura mondiale.

la crisi del debito sovrano nell’area dell’euro ha assunto

un rilievo sistemico, spingendo i rendimenti dei titoli di

stato di molti paesi su valori storicamente molto elevati. in

particolare, ha pesato l’incertezza nella modalità di gestione

della crisi a livello comunitario e in sede di coordinamento

intergovernativo e il peggioramento delle prospettive di

crescita. È aumentata l’avversione al rischio degli investitori,

così come la preferenza per strumenti ritenuti sicuri, quali

i titoli di stato statunitensi e tedeschi, anche a causa dei

declassamenti del rating del debito sovrano di diversi paesi

dell’area, tra cui la Francia, l’italia e la spagna. tuttavia, in

chiusura d’anno il differenziale di rendimento tra i titoli di

stato decennali italiani e quelli tedeschi, che aveva raggiunto

in novembre il valore massimo dall’introduzione dell’eu-

ro (550 punti base), si è significativamente ridotto grazie

all’annuncio di nuove, incisive misure correttive del bilancio

pubblico. sulle scadenze più brevi i premi per il rischio sui

titoli di stato sono invece fortemente diminuiti soprattutto

grazie all’avvio delle operazioni di rifinanziamento a tre anni

da parte della bce.

lo sCenaRio nazionale

la congiuntura

l’economia italiana ha risentito del quadro interno e inter-

nazionale. il pil è salito dello 0,4% nel 2011. la dinamica del

prodotto ha risentito del rialzo dei costi di finanziamento

e del rallentamento del commercio mondiale, che resta il

principale sostegno dell’attività economica. a comprimere

la domanda interna contribuiscono anche le già citate ma-

novre correttive di finanza pubblica. La competitività delle

imprese è marginalmente migliorata in chiusura d’anno

grazie al temporaneo deprezzamento dell’euro. nel 2012

è prevista una recessione.

il recupero dell’occupazione iniziato nell’ultimo trimestre

del 2010 si è arrestato negli ultimi mesi del 2011: il tasso di

disoccupazione è arrivato all’8,7%, superando tra i più giovani

il 30%. Le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, anche

gli aumenti delle imposte indirette hanno causato un rialzo

del livello dei prezzi al consumo negli ultimi mesi del 2011.

il rapporto tra debito pubblico e pil ha superato il 120%.

nel complesso, le tre manovre correttive disposte dai go-

verni tra luglio e dicembre hanno effetti strutturali valutati

in circa 80 miliardi e dovrebbero assicurare nel 2013 un

avanzo primario nell’ordine del 5% del pil.

la politica monetaria della Bce

Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali

in due occasioni, portandoli complessivamente all’1,0%.

inoltre, sono state introdotte nuove misure di sostegno

all’attività di prestito delle banche a famiglie e imprese come

le operazioni di rifinanziamento a 36 mesi effettuate il 21

dicembre 2011 e il 29 febbraio 2012.

l’evoluzione dell’intermediazione creditizia nel

sistema bancario italiano

nel corso del 2011 le tensioni sul mercato dei titoli so-

vrani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta

delle banche italiane. Tali difficoltà si sono ripercosse sulle

Page 40: Bilancio Cassa Rurale 2011

40 relazione del consiglio di amministrazione

condizioni di offerta di credito all’economia che hanno

risentito negativamente anche del deterioramento della

qualità del credito.

in un contesto caratterizzato da forti tensioni sui mercati

finanziari e da crescenti difficoltà di raccolta, il decreto legge

6 dicembre 2011, n. 201 ha introdotto alcune misure per

la stabilità del sistema creditizio italiano. il decreto preve-

de, infatti, che il Ministero dell’Economia e delle finanze

possa concedere fino al 30 giugno 2012, la garanzia dello

stato su passività delle banche italiane di nuova emissione;

l’obiettivo del provvedimento è di contenere le difficoltà

di raccolta delle banche e sostenere, così, la loro capacità

di finanziamento dell’economia.

nel corso del 2011 la dinamica del credito bancario è stata

significativamente inferiore rispetto all’andamento dell’an-

no precedente; è inoltre proseguita la ricomposizione dei

prestiti alle imprese in favore di quelli a breve termine.

le indagini qualitative periodicamente effettuate presso le

banche e le imprese da centri di ricerca e istituzioni segna-

lano crescenti difficoltà di accesso al credito.

nel corso dell’anno sono aumentati i tassi medi attivi bancari,

riflettendo il rialzo del costo della raccolta e l’intensificarsi

delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici italiani.

con riferimento alla qualità del credito erogato, si è veri-

ficato nel corso dell’anno un progressivo peggioramento.

l’andamento delle Bcc-cr nel contesto

del sistema bancario

le banche di credito cooperativo – casse rurali (in sigla

bcc-cr), proprio nella crisi, che ha messo in discussione

molti paradigmi dominanti nel campo dell’economia e della

finanza, hanno riaffermato il proprio modello “differen-

te” di fare banca, mantenendo un profilo coerente con la

connotazione di banche vicine alle esigenze delle famiglie

e delle imprese.

il quadro macroeconomico sfavorevole che ha contraddi-

stinto l’ultimo anno, le bcc-cr hanno continuato a soste-

nere i soci e la clientela, soprattutto le piccole imprese e le

famiglie, target elettivo di riferimento delle nostre banche;

nonostante l’acuirsi della fase economica avversa, infatti, gli

impieghi delle bcc-cr sono cresciuti nel corso dell’anno

del 3,2% a fronte dell’1,5%.

sul fronte della raccolta nel corso dell’anno sono emerse

anche per la categoria le criticità comuni a tutto il sistema

bancario.

gli impieghi lordi a clientela delle bcc-cr ammontavano

a dicembre 2011 a 139,9 miliardi di euro; i mutui delle

bcc-cr si attestavano a quota 92 miliardi di euro, con

una crescita annua del 5,5%.

il credito concesso è stato adeguatamente accompagnato

da una congrua richiesta di garanzie che risultano coprire

un’ampia porzione del portafoglio di impieghi; in particolare

appare elevata la quota di impieghi sostenuta da garanzia

reale.

in relazione ai settori di destinazione del credito, le bcc

risultano storicamente caratterizzate, com’è noto, da un’in-

cidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e

consumatrici significativamente superiore al sistema ban-

cario. con riguardo alla dinamica di crescita negli ultimi

dodici mesi, si è registrato un significativo sviluppo dei

finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici (+4,9%, in

linea con il +4,8% medio di sistema).

A dicembre 2011, i finanziamenti alle imprese erano pari a

93,4 miliardi di euro, con un tasso di incremento su base

annua del 2,5%, leggermente inferiore a quello registrato

nel sistema bancario complessivo (+3%).

Con riguardo ai finanziamenti al settore produttivo, si rileva

il permanere di una concentrazione nel comparto “costru-

zioni e attività immobiliari” superiore per le bcc rispetto

alla media di sistema. si evidenzia, inoltre, il permanere di

una significativa incidenza dei finanziamenti all’agricoltura

mentre, con riguardo alla dinamica di crescita annua, si è

riscontrato uno sviluppo significativo dei finanziamenti al

comparto “attività manifatturiere”.

A fronte di una sempre intensa attività di finanziamento,

la qualità del credito erogato dalle banche della categoria

ha subito con maggiore incisività, nel corso dell’anno, gli

effetti della perdurante crisi economica.

i crediti in sofferenza delle bcc sono cresciuti a ritmi elevati.

Il rapporto sofferenze/impieghi è cresciuto e ha raggiunto

il 5,2% a dicembre 2011 rispetto al 4,2% dell’anno prece-

dente. ciononostante, il tasso di incremento dei crediti in

sofferenza delle banche della categoria si è mantenuto nel

corso dell’anno costantemente inferiore a quello registrato

nella media di sistema.

Con specifico riguardo alla clientela “imprese”, il rapporto

sofferenze lorde/impieghi era pari a fine 2011 al 6,3% per

le bcc, in progressiva crescita negli ultimi mesi (5,1% a

dicembre 2010), ma inferiore di quasi due punti percentuali

a quanto rilevato per il sistema bancario complessivo (8,1%).

Page 41: Bilancio Cassa Rurale 2011

41bilancio 2011

A fine 2011 le partite incagliate delle BCC-CR risultavano

in crescita del 16,5%. Il rapporto incagli/impieghi era pari,

nella media della categoria, al 4,9% a dicembre 2011 (4,4%

a fine 2010).

nel corso dell’anno si è progressivamente palesata anche

nelle BCC-CR una difficoltà sul fronte della raccolta. La

raccolta bancaria complessiva delle bcc-cr ammontava

a dicembre 2011 a 152,2 miliardi di euro, in crescita dello

0,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.

le obbligazioni emesse dalle bcc-cr ammontavano a

dicembre a 57,9 miliardi di euro, con una variazione annua

pari al -1%, contro il +13% rilevato nel sistema bancario

complessivo (questo incremento risente anche delle ope-

razioni di rifinanziamento effettuate dalla BCE a dicembre).

per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicem-

bre 2011 l’aggregato “capitale e riserve” ammontava per

le bcc-cr a 19,7 miliardi di euro, con un incremento del

3% su base d’anno (+8,9% nella media di sistema).

con riguardo agli aspetti reddituali, le informazioni prelimina-

ri desumibili dall’analisi dell’andamento di conto economico

a dicembre 2011 segnalano un positivo sviluppo dei margini

reddituali ed il perdurare di una significativa dinamica di

crescita delle spese amministrative, specialmente nella

componente delle “spese per il personale”.

in particolare, il margine di interesse si è incrementato del

10,4% e il margine di intermediazione è cresciuto del 6,7%,

grazie anche all’apporto delle commissioni nette (+5,3%).

il risultato di gestione, pari a 1,7 miliardi di euro, presenta

un incremento del 17,5% rispetto a dicembre 2010.

sulla base delle evidenze ricavabili dalle informazioni sull’an-

damento di conto economico, si stima che l’utile netto

delle BCC-CR potrebbe attestarsi a fine 2011 tra 350 e

400 milioni di euro.

Un accenno, infine, alle principali informazioni di carattere

strutturale: a dicembre 2011 si registravano 412 bcc-cr

sul territorio nazionale, per un totale di 4.411 sportelli (pari

al 13,1% del sistema bancario). il numero dei soci delle bcc

era pari a fine anno 1.156.711 unità, con un incremento

annuo del 10%, mentre il numero complessivo dei clienti

si attestava a quota 6.700.000 (+17,5%).

in aumento anche il numero dei dipendenti delle bcc-cr,

che risultava pari a circa 32.000 unità, ai quali vanno aggiunti

gli oltre 4.700 dipendenti di Federazioni locali, società

del gruppo bancario iccrea, casse centrali e organismi

consortili.

lo sCenaRio PRovinCiale

la situazione sociale

ad inizio 2011 in trentino risultavano residenti 529.457

persone con un aumento assoluto di oltre 4.500 unità

rispetto all’anno precedente. La crescita demografica negli

ultimi anni è lievemente rallentata, ma si è mantenuta sempre

superiore a quella del nord-est, dell’italia e dell’europa.

Il contributo maggiore alla crescita demografica è fornito

dalla componente straniera extracomunitaria, il cui apporto

è determinato sia dall’ingresso di nuovi soggetti adulti, sia

da un tasso di natalità particolarmente elevato.

in base alle informazioni raccolte in un’indagine sulle con-

dizioni di vita delle famiglie trentine si stima che, nel 2010,

il 62,8% dei giovani tra i 25 e i 30 anni continuava a vivere

nella famiglia di origine, posticipando così una delle tappe

fondamentali della transizione alla vita adulta.

Quanto alle condizioni di vita dei soggetti con cittadinanza

italiana, si può dire che i livelli di povertà siano rimasti,

negli ultimi anni, sostanzialmente invariati. sembra che,

in trentino, grazie agli assetti strutturali della società e

dell’economia oltre che alle politiche poste in atto dal go-

verno provinciale, il fenomeno della povertà non assuma

dimensioni allarmanti, anche se vi sono singole categorie di

famiglie particolarmente deboli, che sperimentano maggiori

rischi di ricadere in uno stato di indigenza.

Un altro aspetto da evidenziare riguarda i livelli di benessere

economico percepiti dalla popolazione. nel 2011 circa la

metà delle famiglie dichiara di avere difficoltà per arrivare

a fine mese. Infine, si nota un lieve calo, rispetto all’anno

precedente, dell’incidenza di famiglie che dichiarano di non

essere in grado di effettuare alcun risparmio. risulta invece

in crescita la proporzione di quanti affermano di essere

riusciti a risparmiare meno rispetto al 2010.

anche per quanto riguarda il grado di coesione sociale

riscontrabile nella collettività, la provincia di trento conti-

nua a godere di un invidiabile stato di salute: con contenuti

tassi di criminalità, nel 2010 l’incidenza della popolazione

che ha partecipato ad attività gratuite per associazioni di

volontariato risultava essere più del doppio rispetto al resto

d’italia (24% con il 10%).

La congiuntura economica e finanziaria sfavorevole ha avuto

e sta avendo ripercussioni negative sugli assetti dei mercati

del lavoro di tutte le economie avanzate anche se, sebbene

i dati del 2011 non siano ancora completi (mancano i valori

dell’ultimo quadrimestre), si può affermare che struttural-

Page 42: Bilancio Cassa Rurale 2011

42 relazione del consiglio di amministrazione

mente il trentino non soffra di gravi problemi riguardanti

il mercato del lavoro.

gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro relativi al 3°

trimestre 2011 rilevano per il complesso della popolazione

un tasso di occupazione (15-64 anni) pari al 66,7% e un tasso

di disoccupazione (15 anni e più) pari al 3,7%, entrambi in

miglioramento sia rispetto allo stesso trimestre dell’anno

precedente che alla media 2010. anche sul fronte dell’oc-

cupazione giovanile, la situazione in trentino risulta più

positiva sia rispetto al nord est sia al resto d’italia.

Tuttavia, segnali delle difficoltà emergenti nel mercato

del lavoro anche in trentino, si evincono dagli iscritti alle

liste di mobilità, in aumento del 7,7% rispetto al 2010 e

del 24,9% rispetto al 2009. per quanto riguarda il ricorso

alla cassa integrazione, il dato delle ore autorizzate (non

quelle effettivamente utilizzate) nei primi 9 mesi del 2011

si è attestato su valori nettamente più bassi di quelli regi-

strati nel medesimo nel periodo del 2010 (1.620.027 ore

nel 2011 contro 2.668.523 nel 2010, escluso il comparto

edilizia); sebbene il calo sia stato consistente, è bene non

dimenticare che negli anni precedenti al 2009 il monte ore

richiesto si aggirava attorno alle 250.000 ore annue.

l’andamento economico provinciale

dopo i consistenti decrementi del pil nazionale del 2008 e

del 2009 l’italia era tornata a crescere, facendo registrare

per il 2010 un incremento del prodotto interno lordo

pari all’1,3% e +2,1% nel nord-est. l’economia trentina ha

dimostrato una capacità di recupero in linea con quella del

nord-est: nel corso del 2010 il pil provinciale era infatti

cresciuto del 2,0%.

per quanto riguarda il 2011, si registra ancora una variazione

positiva - nei primi tre trimestri dell’anno - del fatturato

delle aziende monitorate dalla camera di commercio,

mentre l’ultimo trimestre del 2011 assume valori nega-

tivi (-0,7%), dopo quasi due anni di crescita ininterrotta.

rispetto al iV trimestre del 2010, cresce solo il fatturato

con l’estero (+8,4%).

la caduta del fatturato sembra legata quasi esclusivamente

alla diminuzione della domanda interna, causata dalla ridu-

zione del reddito disponibile delle famiglie e dalla riduzione

della ricchezza finanziaria. In taluni settori la frenata diventa

un vero e proprio crollo (edilizia -15%, commercio al det-

taglio e l’artigianato -8%, porfido -4%).

in controtendenza l’export e le aziende (poche) che operano

con l’estero. la domanda internazionale in questa fase ha

attenuato gli effetti della crisi sull’economia locale, ma a

trarne i benefici sono soprattutto le imprese di medio-grande

dimensione, tendenzialmente più propense ad esportare.

Per quanto riguarda il movimento anagrafico delle imprese,

nel 2011 in trentino le nuove iscrizioni ammontavano a

2.670 unità, mentre le cancellazioni risultavano pari 2.587

unità.

la dinamica settoriale

entrando nel dettaglio dei settori, il comparto manifat-

turiero appare quello più in salute (+4,6% la crescita del

fatturato e +0,7% l’occupazione), probabilmente perché

include numerose imprese di medio grande dimensione

con un’apprezzabile propensione ad esportare. le imprese

artigiane del manifatturiero e dei servizi mostrano invece

un andamento negativo, con il fatturato in calo del 7,0% che

si spiega con la caduta della domanda locale e nazionale,

verso cui si orientano tali imprese.

il comparto estrattivo del porfido conferma una situazione

problematica con tendenze negative che interessano sia

i risultati economici sia l’occupazione. in peggioramento

il settore edile che si trova, analogamente al comparto

estrattivo, in una fase di crisi strutturale con variazioni forti

negative del valore della produzione (-14,6%) e dell’occu-

pazione (-1,2%).

il settore dell’autotrasporto evidenzia nel quarto trimestre

dell’anno segnali contraddittori. i dati sul fatturato (+1,1%

su base annua) confermano il trend positivo dei primi tre

trimestri dell’anno, seppur in graduale attenuazione, mentre

l’occupazione segna un calo consistente (-4,7%).

Va male il commercio al dettaglio, con un calo del

fatturato dell’8,2%, determinato soprattutto dalla vendi-

ta di auto, mentre supermercati e alimentari tengono. il

commercio all’ingrosso invece, più legato al commercio

estero, cresce del 3,7%.

il settore dei servizi alle imprese e terziario avanzato

evidenzia nel quarto trimestre una lieve diminuzione del

fatturato (-0,7%), che segue quella più pesante rilevata nel

precedente trimestre. anche questo settore, poco propenso

all’export, risente della riduzione della domanda interna.

più confortanti i dati sull’occupazione che cresce rispetto

allo stesso trimestre del 2010 dell’1,3%.

per quanto riguarda il settore turistico, nonostante la

situazione economica di crisi, nella stagione invernale 2010-

Page 43: Bilancio Cassa Rurale 2011

43bilancio 2011

2011 sono stati mantenuti gli ottimi livelli di arrivi turistici

della stagione precedente, anche se i dati sulle presenze

risultano meno positivi (-2,3%). la stagione invernale 2011-

2012, causa la scarsità delle precipitazioni nevose, non si

preannuncia invece altrettanto positiva.

anche la stagione estiva 2011 si conferma positiva raf-

forzando gli ottimi risultati conseguiti negli anni scorsi.

gli arrivi sono ulteriormente aumentati rispetto all’anno

precedente, superando i 2 milioni di persone, e le presenze

hanno superato i 17 milioni.

relativamente al settore agricolo, molto positiva ed in

crescita rispetto al 2010 (nonostante i danni delle forti

grandinate) è risultata la produzione di mele. per quanto

riguarda il settore vitivinicolo, nella vendemmia 2011 si è

registrato un calo della produzione del 6,1% (più consistente

il calo delle uve nere e più contenuto quello delle varietà

bianche). i bilanci delle cantine sociali del 2011, relativi

alla commercializzazione del prodotto 2010, rivelano una

buona ripresa del fatturato (+7,64%), dopo due esercizi

che presentavano complessivamente segni negativi; in mi-

glioramento risulta anche il prezzo medio liquidato ai soci.

seTToRe CRediTizio

delle Casse RuRali

a settembre 2011 le banche con sede amministrativa in

provincia di trento erano 49 (una in meno rispetto all’anno

precedente). il numero degli sportelli bancari ammontava

a 553 unità 230 erano gli sportelli postali attivi. i comuni

serviti da banche sono 186. il numero di abitanti per spor-

tello bancario è pari a 957, contro una media italiana che

è di 1.808 abitanti per sportello.

se aggiungiamo anche gli sportelli postali, il numero di

abitanti per sportello bancario e postale in provincia di

trento scende a 676.

il risparmio complessivamente intermediato dalle

Casse Rurali trentine a fine 2011 - secondo i primi dati

provvisori – ha superato i 16.278 milioni di euro, di cui

12.445 milioni di raccolta diretta e 3.834 milioni raccolta

indiretta comprensiva dei titoli in amministrazione e del

risparmio gestito.

nel corso del 2011 la raccolta complessiva a valori di

mercato delle casse rurali trentine ha avuto un trend di

crescita molto contenuto, mediamente pari a +0,8%, in calo

rispetto a quello registrato nel 2010 (+2,8%).

l’incremento della raccolta complessiva nel 2011 è sta-

to sostenuto solo dall’andamento positivo della raccolta

indiretta; mentre la raccolta diretta per tutto il 2011 ha

presentato valori assoluti in calo.

la raccolta diretta nel corso del 2011 ha continuato nel

trend negativo iniziato già nell’ultimo trimestre del 2010.

il calo della raccolta diretta è da attribuire ad una forte

riduzione dei pronti contro termine e, in misura minore,

anche delle obbligazioni ovvero della raccolta che dovrebbe

garantire al cliente una maggiore remunerazione. in crescita

i conti vincolati (+29%), grazie ai maggiori rendimenti offerti

e tengono i conti a vista (+3,6%) ed in ripresa anche i cer-

tificati di deposito (+10%) anche se costituiscono appena

l’1,6% del totale della raccolta.

a dicembre 2011 la raccolta diretta era pari a 12.445

milioni di euro, con un flusso negativo pari a 154 milioni

di euro (pari a -1,2%). Quanto alla composizione della

raccolta diretta, aumenta il peso sia dei conti a vista con il

45%, sia dei conti vincolati con il 7,8%, mentre si riduce il

peso delle obbligazioni (pari al 45,2%) e specialmente dei

pronti contro termine(pari allo 0,5%).

la raccolta diretta è risultata così composta:

conti e depositi a vista 5.603 milioni (+ 3,6% rispetto al 2010)

conti

e depositi vincolati 965 milioni (+29,2% rispetto al 2010)

certificati

di deposito 195 milioni (+10,1% rispetto al 2010)

pronti

contro termine 61 milioni (-85,6% rispetto al 2010)

obbligazioni 5.619 milioni (- 3,8% rispetto al 2010)

la raccolta indiretta a valori di mercato ammontava a

dicembre 2011 a 3.834 milioni di euro con una crescita

annua del 4,6% (rispetto a +9,4% del 2010) grazie al buon

andamento dei titoli in amministrazione, mentre il rispar-

mio gestito, dopo due anni di segno positivo, è tornato a

registrare valori in calo.

Page 44: Bilancio Cassa Rurale 2011

44 relazione del consiglio di amministrazione

la raccolta indiretta è risultata così composta:

titoli di terzi 2.691 milioni (+12,4% rispetto al 2010)

gestioni patrimoniali 412 milioni (- 7,9% rispetto al 2010)

fondi comuni

e sicav 415 milioni (-14,8% rispetto al 2010)

prodotti

assicur.finanziari 316 milioni (- 6,2% rispetto al 2010)

il risparmio gestito, a dicembre 2011 ammontava a 1.143

milioni, in calo rispetto ad un anno prima del 10% (+17%

nel 2010); il risparmio gestito nel 2011 ha registrato va-

lori positivi ma in forte decremento nel primo trimestre,

proseguendo poi fino alla fine dell’anno con tassi negativi

in progressivo aumento, risentendo in maniera pesante

dell’andamento negativo delle borse. il calo ha interessato

tutti i prodotti, dalle gestioni patrimoniali, ai fondi comuni,

ai prodotti assicurativi.

i titoli in amministrazione pari a 2.691 milioni risulta-

vano invece in crescita a fine 2011 con +12,4%, continuando

il trend positivo segnato nel 2010. l’incidenza del risparmio

gestito sull’indiretta mostra un calo dal 34,7% del 2010 al

29,8% del 2011.

la diversa dinamica delle componenti della raccolta com-

plessiva ha portato ad un aumento del rapporto indiretta

sulla diretta, dal 29,1% del 2010 al 30,8% del 2011.

i crediti per cassa a dicembre 2011 risultavano pari a

12.249 milioni di euro, con una crescita annua dello

0,38% (comprendendo anche la quota dei mutui cartola-

rizzati), in forte rallentamento rispetto al tasso di crescita

di dicembre 2010 (+3,8%). tale rallentamento è dovuto sia

ad una minore domanda da parte della clientela sia ad una

più attenta valutazione del merito creditizio da parte delle

casse, vista anche l’accresciuta rischiosità del credito e la

scarsità della raccolta.

l’andamento dei crediti alle famiglie consumatrici risulta

positivo con +1,8% a fine anno, mentre i prestiti alle im-

prese registrano un segno leggermente negativo (-0,1%)%,

che sottende un trend ancora positivo nei confronti degli

artigiani e piccole imprese (+1,6%) ed un trend negativo

per le imprese di capitali (-1,5%).

per quanto riguarda le famiglie, queste hanno visto crescere

soprattutto gli impieghi a medio/lungo termine anche se

in misura minore rispetto agli anni precedenti (+2% fine

2011 rispetto a +4% del 2010), mentre quelli a breve sono

risultati per il quarto anno consecutivo in calo (-6,5% fine

2011, -3,7% fine 2010, -14,2% del 2009).

il forte calo della raccolta diretta a fronte di una dinamica

positiva, seppur decrescente, dei crediti ha portato ad un

aumento del rapporto impieghi/raccolta diretta, che

dal 96,8% del 2010 è passato al 98,4% di fine 2011.

le sofferenze, pari a 417 milioni di euro a dicembre

2011, sono in crescita del 31,6% rispetto al 2010, e pari al

3,4% degli impieghi complessivi (contro 2,6% del dicembre

2010). la crescita delle sofferenze risulta più intensa per le

imprese (+35%) rispetto alle famiglie consumatrici (+20%).

le partite incagliate pari a 1,034 miliardi di euro a fine

2011, in crescita del 20% rispetto al 2010, costituiscono

l’8,4% dei crediti complessivi (7% a dicembre 2010).

A fine anno i soci complessivi delle Casse Rurali Trentine

risultano 122.656 con una crescita netta di 2.308 unità

rispetto al 2010. i crediti erogati a favore dei soci rappre-

sentano il 52,8% del totale di crediti erogati dalle casse

rurali trentine, mentre la raccolta diretta da soci costituisce

il 41,2% del totale.

i tassi di interesse

Nel corso del 2011 il tasso ufficiale della BCE è stato variato

ben quattro volte – indice di una profonda incertezza sui

mercati finanziari - due volte al rialzo dall’1% (dopo l’ultima

variazione di maggio 2009) all’1,25% ad aprile 2011 e all’1,5%

a luglio; quindi due volte di nuovo al ribasso, all’1,25% a

novembre e all’1% a dicembre 2011.

l’analisi dei tassi del mercato bancario evidenzia come l’eu-

ribor, ovvero il tasso medio a cui avvengono le transazioni

finanziarie in euro tra le grandi banche europee, ha seguito

l’andamento dei tassi ufficiali.

come è noto il 2011 è l’anno che ha segnato l’aggravarsi

della crisi del debito sovrano italiano, con la conseguente

impennata dei rendimenti, legati al rischio crescente e

all’ondata di vendite di titoli di stato italiani provenienti

dai mercati internazionali. contemporaneamente lo spread

btp-bund tedeschi ha mostrato valori crescenti mai raggiunti

dalla nascita dell’euro.

il rendimento dei btp (misurato dall’indice rendistato) ha

iniziato già a fine 2010 ad avere un andamento al rialzo,

posizionandosi al di sopra del 4% (livelli di fine 2008) per

poi assumere un’impennata a partire da luglio 2011 (quando

toccava il 5%) fino al punto massimo di novembre (con il

Page 45: Bilancio Cassa Rurale 2011

45bilancio 2011

6,8%), per ridiscendere ma mantenendosi elevato intorno

al 6%.

l’aumento dell’euribor nel corso del 2011 ha comportato

un aumento dei tassi del mercato bancario e di quelli pra-

ticati dalle casse rurali.

nella media del 2011 il tasso sugli impieghi alla clientela

delle casse rurali trentine è risultato in crescita, por-

tandosi dal 3,33% della media 2010 al 3,54% della media

2011. in termini medi annui il tasso relativo agli impieghi è

aumentato di 21 punti base.

anche i tassi passivi si sono adeguati al rialzo dei tassi di

mercato ed hanno inoltre risentito della forte concor-

renza dei titoli di stato, i cui rendimenti hanno registrato

un’impennata nell’ultimo trimestre del 2011, tant’è che il

tasso medio sulla raccolta è cresciuto in misura maggiore

rispetto a quanto sono aumentati i tassi sui crediti. nella

media dell’anno il tasso sulla raccolta è stato pari all’ 1,27%

contro lo 0,94% del 2010 (+32 punti base).

l’intensità diversa con cui i tassi attivi e passivi sono variati,

ha portato ad una riduzione della forbice. in termini medi

annui lo spread clientela, ovvero la differenza tra tasso

sugli impieghi e tasso sulla raccolta, è calato di 11 punti

(da 2,38 a 2,27).

la redditività ed il patrimonio

il margine di interesse dell’insieme delle casse rurali trenti-

ne nel corso del 2011 ha registrato un incremento del 4,7%

rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’aumento

degli interessi attivi da titoli (+53%), mentre il margine da

clientela è diminuito dell’1,2%, a seguito della riduzione

dello spread dei tassi clientela.

anche l’area servizi mostra una buona tenuta, con un au-

mento del 4,4% delle commissioni.

il margine di intermediazione come sintesi della gestione

denaro e della gestione servizi, a fine 2011 è in crescita del

4,1% rispetto al 2010.

i costi operativi complessivamente registrano un aumento

dell’1,6%.

il risultato lordo di gestione delle casse rurali trentine

con 130 milioni di euro, mostra a fine 2011 una crescita del

10% rispetto all’anno precedente, pari a 0,83% del totale

dell’attivo contro lo 0,77% del 2010.

Infine il patrimonio di vigilanza delle Casse Rurali si è at-

testato a settembre 2011 a 1.731 milioni di euro, con una

crescita annua del 2,5%, mentre il coefficiente di solvibilità

ovvero il rapporto tra il patrimonio di vigilanza e le attività

di rischio ponderate a settembre 2011 era pari al 13,73%,

in ripresa rispetto a quello di dicembre 2010 che si atte-

stava il 13,60%.

Fonte: relazione Federazione trentina della cooperazione – settore casse rurali – “il quadro economico-sociale del trentino nel 2011 nel contesto nazionale ed internazionale”.

Page 46: Bilancio Cassa Rurale 2011

signori soci,

ai sensi dell’art. 2429, 2° comma, del codice civile vi re-

lazioniamo circa l’attività da noi svolta durante l’esercizio

chiuso al 31 dicembre 2011.

l’attività di revisione legale dei conti è demandata alla

Federazione trentina della cooperazione per quanto di-

sposto dalla l. r. 9 luglio 2008 n. 5 e dal d. lgs. 27 gennaio

2010 n. 39.

il collegio sindacale ha quindi concentrato la propria attività,

anche per l’esercizio 2011, sugli altri compiti di controllo

previsti dalla legge, dallo statuto e dalle vigenti istruzioni

di vigilanza.

nell’esercizio 2011 il collegio sindacale ha partecipato a 29

riunioni del consiglio di amministrazione e a 23 riunioni

del comitato esecutivo, nel corso delle quali ha acquisito

le informazioni sull’attività svolta dalla cassa rurale e sulle

operazioni di maggiore rilevanza patrimoniale, finanziaria,

economica e organizzativa deliberate dagli amministratori.

nelle 6 adunanze periodiche svolte dal collegio sindacale

sono state riepilogate le verifiche effettuate e le attività

di controllo svolte dai componenti del collegio. in sede

di verifica hanno avuto luogo anche incontri e scambi di

informazioni con gli incaricati della revisione legale dei conti

e con i responsabili delle altre strutture organizzative che

assolvono funzioni di controllo (internal audit, controllo

dei rischi, compliance).

il collegio in tali occasioni ha acquisito e visionato le re-

lazioni predisposte da tali funzioni rilevando la sostanziale

adeguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni

della cassa rurale, la puntualità dell’attività ispettiva e la

ragionevolezza e pertinenza degli interventi proposti.

tutta l’attività di cui sopra è documentata analiticamente

nei verbali delle riunioni del collegio sindacale, conservati

agli atti della società.

Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del

rispetto della legge e dello statuto sociale.

al riguardo, si comunica che, nel corso dell’esercizio non

sono pervenute al collegio denunce di fatti censurabili

ai sensi dell’art. 2408 del codice civile, né sono emerse

irregolarità nella gestione o violazioni delle norme discipli-

nanti l’attività bancaria tali da richiedere la segnalazione alla

banca d’italia ai sensi dell’art. 52 del d. lgs. 1 settembre

1993, n. 385.

Sotto il profilo della gestione dei rapporti con la clientela,

il collegio dà atto che, nel rispetto delle disposizioni in

materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari

e finanziari emanate dalla Banca d’Italia ed in vigore dal 1°

gennaio 2010, la cassa si è dotata di adeguate procedure per

la trattazione dei reclami ed ha individuato il responsabile

preposto al censimento e trattazione degli stessi. i reclami

pervenuti nel corso dell’esercizio hanno avuto regolare

riscontro nei termini previsti.

per quanto concerne i reclami della clientela attinenti alla

prestazione dei servizi di investimento, il collegio ha preso

atto, dalla relazione della funzione di compliance presentata

agli organi aziendali ai sensi dell’art. 16 del regolamento

congiunto banca d’italia consob, della situazione complessiva

dei reclami ricevuti ed attesta che nell’esercizio sono perve-

nuti due reclami che, alla data di emissione della relazione,

non avevano ancora trovato composizione.

non risultano pendenti denunce o esposti innanzi alle

competenti autorità di vigilanza.

il collegio ha vigilato sull’osservanza delle norme in materia

di antiriciclaggio, non rilevando violazioni da segnalare ai

sensi dell’art. 52 del D. Lgs. 231/2007 e può confermare

che la cassa ha assolto il proprio obbligo di adeguata for-

mazione del personale su tale materia.

In sintesi, nulla di significativo è stato riscontrato in con-

relazioNe del colleGio siNdacale

46

Page 47: Bilancio Cassa Rurale 2011

47bilancio 2011

trasto con norme di legge o di statuto, ad eccezione di

fatti o situazioni rientranti nella “fisiologia” dei processi e

comunque di entità marginale. inoltre, le osservazioni del

collegio ai responsabili delle funzioni interessate hanno

trovato di regola pronto accoglimento.

per quanto riguarda il rispetto dei principi di corretta am-

ministrazione, la partecipazione alle riunioni degli organi

amministrativi ha permesso di accertare la conformità alla

legge e allo statuto degli atti deliberativi e programmatici, il

rispetto dei principi di sana e prudente gestione e di tutela

dell’integrità del patrimonio della cassa e la coerenza con

le scelte strategiche definite.

atti e provvedimenti sono stati indirizzati al miglioramento

della struttura aziendale e dell’assetto organizzativo nei vari

settori operativi.

nel corso dell’esercizio è stato approvato il piano stra-

tegico 2011-2013. l’aumentata rischiosità del mercato ha

indotto l’organo di Vigilanza a sollecitare la formalizzazione

di politiche e di strumenti per il controllo della liquidità

e con il 4° aggiornamento delle “nuove disposizioni di

vigilanza prudenziale” del 13 dicembre 2010, ha emanato

le nuove regole per incentivare l’adozione di un sistema di

governo e gestione del rischio di liquidità che si è tradotto

nell’elaborazione del documento che definisce le linee guida

per la gestione della liquidità approvato dal consiglio di

amministrazione nel corso dell’esercizio.

In tema di verifica sull’adeguatezza dell’assetto organiz-

zativo, amministrativo e contabile adottato dalla società,

sono stati oggetto di verifica – anche attraverso la costante

collaborazione con le altre funzioni di controllo – il regolare

funzionamento delle principali aree organizzative e l’effi-

cienza dei vari processi, constatando l’impegno della cassa

nel perseguire il miglior sfruttamento delle procedure, la

razionale gestione delle risorse umane e delle strutture

adottando un’attenta politica di contenimento dei costi

aziendali che ha trovato chiara espressione contabile nel

bilancio d’esercizio.

oltre all’area dei controlli con la quale il collegio ha mante-

nuto un costante rapporto e confronto, nell’esercizio sono

stati oggetto di verifica l’Ufficio Controllo di Gestione presso

il quale sono state analizzate le possibili aree di intervento

per il contenimento dei costi e per il miglioramento della

redditività aziendale e l’Area Finanza al fine di analizzare le

strategie per fronteggiare il negativo andamento dei mercati

finanziari registrato nel 2011 e la politica di gestione della

liquidità adottate dalla cassa rurale.

nel rispetto del piano di interventi programmato, nel corso

dell’esercizio sono stati oggetto di verifica congiunta da

parte dell’internal audit il processo del credito e il pro-

cesso Finanza e risparmio. il collegio nel confrontarsi con

i responsabili dei controlli e negli incontri di restituzione

ha preso atto dei risultati delle verifiche e dà atto che non

sono emerse problematiche di rilievo.

nel corso del 2011 il collegio ha potuto constatare l’a-

deguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni,

sistema che appare in continua evoluzione coerentemente

con l’evolversi della normativa e nel rispetto delle indicazioni

dell’organo di Vigilanza.

Anche sotto il profilo della protezione dei dati personali,

il sistema informatico garantisce un elevato standard di

sicurezza, come risulta dall’esame del documento pro-

grammatico sulla sicurezza redatto e aggiornato ai sensi

del disciplinare tecnico allegato “b” al codice della privacy

(d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196).

il collegio sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di

cui all’art. 2 della L. 59/92 e art. 2545 del Codice Civile,

condivide i criteri seguiti dal consiglio di amministrazione

nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi

mutualistici in conformità col carattere cooperativo della

società, criteri illustrati in dettaglio nella relazione sulla

gestione presentata dagli stessi amministratori.

per quanto riguarda il bilancio di esercizio, copia dei do-

cumenti contabili (stato patrimoniale, conto economico,

prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto

finanziario e nota integrativa) e della relazione sulla gestione

è stata messa a disposizione del collegio sindacale dagli

amministratori nei termini di legge.

non essendo a noi demandato il controllo contabile di

merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’im-

postazione generale data allo stesso e sulla sua conformità

alla legge per quanto riguarda la sua formazione e struttura.

il bilancio di esercizio è stato redatto in applicazione dei

principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo

iasb, omologati dalla commissione europea ai sensi del

regolamento comunitario n. 1606/2002, e recepiti nell’or-

dinamento italiano con il d. lgs. 28 febbraio 2005, n. 38,

nonché in conformità alle istruzioni per la redazione del

bilancio delle banche di cui al provvedimento del direttore

generale della banca d’italia del 22 dicembre 2005 – 1°

aggiornamento del 18 novembre 2009.

Page 48: Bilancio Cassa Rurale 2011

48 relazione del ColleGio SindaCale

per quanto a nostra conoscenza, riteniamo che gli ammi-

nistratori, nella redazione del bilancio, abbiano operato nel

pieno rispetto delle norme di riferimento. abbiamo inoltre

verificato la rispondenza del bilancio ai fatti e alle informa-

zioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento

dei nostri doveri, e non abbiamo osservazioni al riguardo.

la nota integrativa e la relazione sulla gestione contengono

tutte le informazioni richieste dalle disposizioni in materia,

con particolare riguardo ad una dettagliata informativa circa

l’andamento del conto economico, e all’illustrazione delle

singole voci dello stato patrimoniale e dei relativi criteri

di valutazione.

ne risulta un’esposizione veritiera e corretta della situazione

patrimoniale e finanziaria della Cassa Rurale, e del risultato

economico dell’esercizio.

Unitamente al bilancio 2011 sono riportati i dati patrimoniali

e di conto economico al 31 dicembre 2010, determinati ap-

plicando i medesimi principi contabili internazionali IAS/IFRS.

La contabilità sociale è stata sottoposta alle verifiche pe-

riodiche e ai controlli previsti dalla legge, demandati alla

Federazione trentina della cooperazione; prendiamo atto

dell’attività da questa svolta e delle conclusioni raggiunte,

rilevando che all’esito dei controlli effettuati è stato espresso

con apposita relazione, in data 11 aprile 2012, un giudizio

senza rilievi sul bilancio nel suo complesso.

precisiamo inoltre che nel corso dell’esercizio il collegio

sindacale ha incontrato i responsabili della funzione di

controllo contabile, con i quali sono state scambiate le in-

formazioni rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti.

le risultanze del bilancio si possono sintetizzare nei se-

guenti termini:

sTaTo PaTRimoniale

attivo 1.480.991.576

passivo e patrimonio netto 1.475.921.583

utile d’esercizio 5.069.993

ConTo eConomiCo

Utile operatività corrente al lordo delle imposte 7.041.430

imposte sul reddito dell’esercizio 1.971.437

utile dell’esercizio 5.069.993

dopo aver esaminato i documenti contabili messi a nostra

disposizione, riteniamo che i risultati economici conseguiti

nel corso dell’esercizio confermino l’ordinato e regolare

svolgimento della gestione aziendale.

nella relazione sulla gestione il consiglio di amministrazione

ha illustrato la propria proposta di distribuzione dell’utile,

quantificando in euro 500.000,00 l’importo da destinare

a ristorni ai soci. diamo atto che la proposta è stata for-

mulata nel rispetto dello statuto sociale, delle disposizioni

di Vigilanza e del regolamento approvato dall’assemblea.

in considerazione di quanto sopra, il collegio sindacale

esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio

relativo all’esercizio 2011, come redatto dal consiglio di

amministrazione e della conseguente proposta di riparto

dell’utile.

signori soci, con l’approvazione del bilancio chiuso al 31

dicembre 2011, scade il mandato conferito a questo col-

legio, Vi ringraziamo per la fiducia che ci avete concesso

invitandoVi a deliberare ai sensi di legge.

trento, 12 aprile 2012

Il Presidente del Collegio Sindacale Wilma sassudelli

Il Sindaco romeo dallachiesa

Il Sindaco lorenzo rizzoli

Page 49: Bilancio Cassa Rurale 2011

bilancio 2011

BilaNcio al 31.12.2011

STaTO PaTrimOniale

cOnTO ecOnOmicO

PrOSPeTTi SuPPlemenTari

OPeraZiOni cOn ParTi cOrrelaTe

49

Page 50: Bilancio Cassa Rurale 2011

50 stato patriMoniale

sTaTo PaTRimoniale - aTTivo

Scostamento annuo

Voci dell’attivo dicembre 2011

dicembre 2010

valore assoluto

valore percentuale

10. cassa e disponibilità liquide 7.737.327 6.700.951 1.036.376 15,47%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.882.212 2.776.763 3.105.449 111,84%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 1.978.976 2.328.491 -349.515 -15,01%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 255.655.499 280.774.359 -25.118.860 -8,95%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 35.986.521 36.032.625 -46.104 -0,13%

60. crediti verso banche 123.477.369 44.355.587 79.121.782 178,38%

70. crediti verso clientela 1.020.197.779 1.010.090.900 10.106.879 1,00%

110. attività materiali 13.246.117 13.147.962 98.155 0,75%

120. attività immateriali 96.480 101.514 -5.034 -4,96%

di cui: - avviamento - - - nc

130. Attività fiscali 9.910.184 3.707.274 6.202.910 167,32%

a) correnti 32.686 114.330 -81.644 -71,41%

b) anticipate 9.877.498 3.592.944 6.284.554 174,91%

150. altre attività 6.823.112 6.629.344 193.768 2,92%

Totale dell’attivo 1.480.991.576 1.406.645.770 74.345.806 5,29%

Page 51: Bilancio Cassa Rurale 2011

51bilancio 2011

sTaTo PaTRimoniale - Passivo

Scostamento annuo Voci del passivo e del patrimonio netto dicembre

2011 dicembre

2010valore

assolutovalore

percentuale10. debiti verso banche 137.364.934 2.716.250 134.648.684 4957,15%

20. debiti verso clientela 766.131.326 782.838.569 -16.707.243 -2,13%

30. titoli in circolazione 237.565.183 276.662.773 -39.097.590 -14,13%

40. Passività finanziarie di negoziazione 138.972 689.086 -550.114 -79,83%

50. Passività finanziarie valutate al fair value 202.143.199 183.108.487 19.034.712 10,40%

60. derivati di copertura 112.713 71.225 41.488 58,25%

80. Passività fiscali 1.248.140 566.646 681.494 120,27%

a) correnti 645.306 - 645.306 nc b) differite 602.834 566.646 36.188 6,39%100. altre passività 11.447.882 27.013.479 -15.565.597 -57,62%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.381.749 1.450.970 -69.221 -4,77%

120. Fondi per rischi e oneri 565.492 592.166 -26.674 -4,50%

a) quiescenza e obblighi simili - - - nc b) altri fondi 565.492 592.166 -26.674 -4,50%130. riserve da valutazione -15.630.279 -3.403.449 -12.226.830 359,25%

160. riserve 131.426.417 127.240.233 4.186.184 3,29%

170. sovrapprezzi di emissione 1.368.234 1.295.798 72.436 5,59%

180. capitale 657.621 472.419 185.202 39,20%

200. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 5.069.993 5.331.117 -261.124 -4,90%

Totale del passivo e del patrimonio netto 1.480.991.576 1.406.645.770 74.345.806 5,29%

Page 52: Bilancio Cassa Rurale 2011

52 conto econoMico

ConTo eConomiCo

Scostamento annuo

Voci dicembre 2011

dicembre 2010

valoreassoluto

valore percentuale

10. interessi attivi e proventi assimilati 42.862.401 39.176.320 3.686.081 9,41%

20. interessi passivi e oneri assimilati (13.989.470) (11.006.568) (2.982.902) 27,10%

30. margine di interesse 28.872.931 28.169.752 703.179 2,50%40. commissioni attive 9.516.398 9.410.013 106.385 1,13%

50. commissioni passive (897.625) (981.183) 83.558 -8,52%

60. commissioni nette 8.618.773 8.428.830 189.943 2,25%70. dividendi e proventi simili 287.189 281.332 5.857 2,08%

80. risultato netto dell’attività di negoziazione 377.839 32.592 345.247 1059,30%

90. risultato netto dell’attività di copertura (2.766) (16.800) 14.034 -83,54%

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: (92.669) 773.682 (866.351) -111,98%

a) crediti - - - nc b) attività finanziarie disponibili per la vendita (152.107) 671.838 (823.945) -122,64% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - nc d) passività finanziarie 59.438 101.844 (42.406) -41,64%

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

(258.563) (650.636) 392.073 -60,26%

120. margine di intermediazione 37.802.734 37.018.752 783.982 2,12%130.

Rettifiche/riprese di valore nette per deterio-ramento di:

(4.691.934) (3.585.922) (1.106.012) 30,84%

a) crediti (4.691.934) (3.585.922) (1.106.012) 30,84%

b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - - nc

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - nc

d) altre operazioni finanziarie - - - nc

140. Risultato netto della gestione finanziaria 33.110.800 33.432.830 (322.030) -0,96%150.

spese amministrative: (27.509.064) (27.998.785) 489.721 -1,75%

a) spese per il personale (15.953.602) (16.310.562) 356.960 -2,19%

b) altre spese amministrative (11.555.462) (11.688.223) 132.761 -1,14%

160. accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (159.060) (151.609) (7.451) 4,91%

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.036.823) (992.329) (44.494) 4,48%

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali

(14.168) (29.286) 15.118 -51,62%

190. Altri oneri/proventi di gestione 2.640.483 2.530.446 110.037 4,35%

200. costi operativi (26.078.632) (26.641.563) 562.931 -2,11%240. Utili (perdite) da cessione di investimenti 9.262 (5.103) 14.365 -281,50%

250. utile (Perdita) della operatività corrente

al lordo delle imposte

7.041.430 6.786.164 255.266 3,76%

260. imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente

(1.971.437) (1.455.047) (516.390) 35,49%

270. utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte

5.069.993 5.331.117 (261.124) -4,90%

290. utile (Perdita) d’esercizio 5.069.993 5.331.117 (261.124) -4,90%

Page 53: Bilancio Cassa Rurale 2011

53bilancio 2011

PRosPeTTo della ReddiTiviTà ComPlessiva

Voci dicembre 2011 dicembre 201010 Utile (perdita) d’esercizio 5.069.993 5.331.117

altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita (12.226.830) (6.370.695)

110. totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (12.226.830) (6.370.695)

120. redditività complessiva (Voce 10+110) (7.156.837) (1.039.578)

Nella voce “utile (perdita) ‘esercizio” figura il medesimo importo indicato nella voce 290 del conto economico.

Nelle voci relative alle “altre componenti reddituali al netto delle imposte” figurano le variazioni di valore delle attività

registrate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte).

Page 54: Bilancio Cassa Rurale 2011

54 prospetti sUppleMentari

importi in unità di euro

esistenze a dicembre 2010

Modifica saldi apertura

esistenze al 1.1

allo

cazi

on

e ri

sult

ato

es

erci

zio

pre

ced

ente

Var

iazi

on

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l’ese

rciz

io

PaTrimOniO neTTO

a dicemBre 2011

riserve

dividendi e altre destinazioni

Variazioni di riserve

Op

eraz

ion

i su

l pat

rim

on

io n

etto

redditività complessiva dicembre 2011

emissione nuove azioni

acquisto azioni proprie

distribuzione straordinaria dividendi

Variazione strumenti di capitale

derivati su proprie azioni

Stock options

cap

ital

e:

a) a

zio

ni o

rdin

arie

472.

419

47

2.41

9-

194.

016

-8.8

13

657.

622

b)

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-

-

-

-

-

Sov

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pre

zzi

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ne

1.29

5.79

8

1.29

5.79

8-

91.5

30-1

9.09

4

1.36

8.23

4

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:

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6.91

2.71

8-

126.

912.

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4.18

6.18

4

--

--

131.

098.

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b)

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--

-

-

-

327.

515

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d

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luta

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ne

-3.4

03.4

49-

-3.4

03.4

49

-

-12.

226.

830

-15.

630.

279

Str

um

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ital

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-

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-

-

-

-

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5.33

1.11

7-

5.33

1.11

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.186

.184

-1.1

44.9

34

5.06

9.99

35.

069.

992

Pat

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etto

13

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8-

130.

936.

118

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-28

5.54

6-2

7.90

7-

--

--7

.156

.838

122.

891.

985

PRosPeTTo delle vaRiazioni del PaTRimonio neTTo 2011

Page 55: Bilancio Cassa Rurale 2011

55bilancio 2011

importi in unità di euro

esistenze a dicembre 2009

Modifica saldi apertura

esistenze al 1.1

allo

cazi

on

e ri

sult

ato

es

erci

zio

pre

ced

ente

Var

iazi

on

i del

l’ese

rciz

io

PaTrimOniO neTTO

a dicemBre 2010

riserve

dividendi e altre destinazioni

Variazioni di riserve

Op

eraz

ion

i su

l pat

rim

on

io n

etto

redditività complessiva dicembre 2010

emissione nuove azioni

acquisto azioni proprie

distribuzione straordinaria dividendi

Variazione strumenti di capitale

derivati su proprie azioni

Stock options

cap

ital

e:

a) a

zio

ni o

rdin

arie

288.

103

28

8.10

3-

190.

796

-6.4

81

472.

419

b)

altr

e az

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i-

-

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-

-

Sov

rap

pre

zzi

di e

mis

sio

ne

1.17

3.76

0

1.17

3.76

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142.

138

-20.

100

1.

295.

798

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:

a) d

i uti

li12

3.39

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3.39

8.21

43.

514.

504

-

--

-

12

6.91

2.71

8

b)

altr

e32

7.51

5-

327.

515

-

--

-

-

-

327.

515

ris

erve

d

a va

luta

zio

ne

2.96

7.24

6-

2.96

7.24

6

-6

.370

.695

-3.4

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49

Str

um

enti

d

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-

uti

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4.63

8.66

34.

638.

663

- 3.

514.

504

-1.1

24.1

60

5.33

1.11

75.

331.

117

Pat

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etto

13

2.79

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132.

793.

503

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332.

934

-26.

581

--

--

-1.0

39.5

7813

0.93

6.11

8

PRosPeTTo delle vaRiazioni del PaTRimonio neTTo 2010

Page 56: Bilancio Cassa Rurale 2011

56 prospetti sUppleMentari

RendiConTo FinanziaRio (metodo indiretto)

a. aTTiviTà oPeRaTiva importodicembre 2011 dicembre 2010

1. Gestione 18.112.349 17.692.120- risultato d’esercizio (+/-) 5.069.993 5.331.117

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la nego-

ziazione esu attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)

(136.258) 658.638

- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 2.766 16.800

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 4.753.921 3.612.685

- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e

immateriali (+/-)

1.050.991 1.021.615

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 1.017.727 1.931.508

- imposte e tasse non liquidate (+) 6.109.877 4.866.380

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di

dismissione al netto dell’effetto fiscale

- -

- altri aggiustamenti (+/-) 243.332 253.376

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (86.075.097) 73.363.273- attività finanziarie detenute per la negoziazione 886.034 379.396

- attività finanziarie valutate al fair value 332.058 317.160

- attività finanziarie disponibili per la vendita 7.008.846 (16.913.752)

- crediti verso banche: a vista (37.876.684) 32.185.652

- crediti verso banche: altri crediti (41.245.098) 47.198.784

- crediti verso clientela (14.821.561) 9.786.757

- altre attività (358.692) 409.278

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 70.984.427 (82.478.994)- debiti verso banche: a vista 192.747 275.866

- debiti verso banche: altri debiti 134.455.937 124.237

- debiti verso clientela (16.707.243) (21.282.575)

- titoli in circolazione (39.097.590) (102.052.337)

- passività finanziarie di negoziazione (550.114) 369.408

- passività finanziarie valutate al fair value 15.196.944 47.695.024

- altre passività (22.506.254) (7.608.619)

liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 3.021.678 8.576.399

Page 57: Bilancio Cassa Rurale 2011

57bilancio 2011

b. aTTiviTà di invesTimenTo importodicembre 2011 dicembre 2010

1. liquidità generata da 54.439 6.455- vendite di partecipazioni - -

- dividendi incassati su partecipazioni - -

- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 46.104 -

- vendite di attività materiali 8.335 6.455

- vendite di attività immateriali - -

- vendite di rami d’azienda - -

2. liquidità assorbita da (1.152.448) (8.861.390)- acquisti di partecipazioni - -

- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - (7.430.595)

- acquisti di attività materiali (1.143.313) (1.414.481)

- acquisti di attività immateriali (9.135) (16.314)

- acquisti di rami d’azienda - -

liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (1.098.009) (8.854.935)c. aTTiViTà di PrOVViSTa - emissioni/acquisti di azioni proprie 257.639 306.353

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -

- distribuzione dividendi e altre finalità (1.144.934) (1.124.160)

liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (887.294) (817.807)liQuidiTà neTTa GeneraTa/aSSOrBiTa nell’eSerciZiO 1.036.376 (1.096.343)

legenda (+) generata (-) assorbita

RiConCiliazione Voci di bilancio importo

dicembre 2011 dicembre 2010cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 6.700.951 7.797.295Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 1.036.376 (1.096.343)cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 7.737.327 6.700.951

Page 58: Bilancio Cassa Rurale 2011

58 nota integratiVa - parte H - operazioni con parti correlate

OPeraZiOni cOn ParTi cOrrelaTe

1. infOrmaZiOni Sui cOmPenSi dei diriGenTi cOn reSPOnSaBiliTà STraTeGicHe

la tabella che segue, così come richiesto dallo ias 24 par. 16, riporta l’ammontare dei compensi di competenza dell’esercizio

ai dirigenti con responsabilità strategica, intendendosi per tali coloro che hanno il potere e la responsabilità della piani-

ficazione, della direzione e controllo delle attività della Banca , compresi gli Amministratori e i Sindaci della Banca stessa.

compensi complessivamente corrisposti ad amministratori dicembre 2011- Salari e altri benefici a breve termine 242

- Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) 17

compensi complessivamente corrisposti a Sindaci dicembre 2011- Salari e altri benefici a breve termine 65

- Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) 3

compensi complessivamente corrisposti a dirigenti dicembre 2011- Salari e altri benefici a breve termine 369

- Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) 132

- indennità per la cessazione del rapporto di lavoro -

- Altri benefici a lungo termine -

I compensi agli amministratori ed ai sindaci sono stati determinati con delibera dell’Assemblea del 19/05/2011.

tali compensi comprendono i gettoni di presenza e le indennità di carica loro spettanti.

2. infOrmaZiOni Sulle TranSaZiOni cOn ParTi cOrrelaTe

rapporti con parti correlate attivo Passivo Garanzie rilasciate

Garanzie ricevute

ricavi costi

controllate - - - - - -

collegate - - - - - -

amministratori e dirigenti 1.606 737 1.492 3.263 27 12

altre parti correlate 5.901 1.545 708 4.118 194 12

Totale 7.507 2.282 2.200 7.380 221 24

le altre parti correlate includono gli stretti familiari degli amministratori, dei sindaci e degli altri dirigenti con responsa-

bilità strategica, nonché le società controllate, sottoposte a controllo congiunto, e collegate, dei medesimi soggetti o dei

loro stretti familiari.

per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della

Banca trova applicazione l’art. 136 del D.Lgs. 385/1993 e l’art. 2391 del codice civile.

le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di

valutazioni di convenienza economica e sempre nel rispetto della normativa vigente, dando adeguata motivazione delle

ragioni e della convenienza per la conclusione delle stesse.

Le operazioni con parti correlate non hanno una incidenza significativa sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul ri-

sultato economico e sui flussi finanziari della Banca.

nel bilancio non risultano svalutazioni analitiche o perdite per crediti dubbi verso parti correlate. sui crediti verso parti

correlate viene pertanto applicata solo la svalutazione collettiva.

Page 59: Bilancio Cassa Rurale 2011

59bilancio 2011

3. infOrmaZiOni Sui cOrriSPeTTiVi Per la reViSiOne leGale dei cOnTi

in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 2427, 1° comma, n. 16-bis del codice civile si riepilogano di seguito i corri-

spettivi spettanti per l’esercizio 2011, alla Federazione trentina della cooperazione - divisione Vigilanza per l’incarico

di revisione legale dei conti a norma degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, come disposto

dalla legge regionale 9 luglio 2008, n.5 e per la prestazione di altri servizi resi dalla stessa divisione Vigilanza alla banca.

gli importi sono al netto dell’iVa e delle spese.

Tipologia di servizi Soggetto che ha prestato il servizio: Società di revisione/revisore legale

ammontare dei corrispettivi

corrispettivi di competenza per la revisione legale dei conti annuali

Federazione trentina della cooperazione divisione Vigilanza

21

Page 60: Bilancio Cassa Rurale 2011

60 relazione del reVisore legale

Page 61: Bilancio Cassa Rurale 2011

bilancio 2011 61

Page 62: Bilancio Cassa Rurale 2011

62 bilancio 2011

Page 63: Bilancio Cassa Rurale 2011

63bilancio 2011

Page 64: Bilancio Cassa Rurale 2011

a cura di cassa rurale di trentoUfficio Soci/Marketing e Relazioni Esterne - Ufficio Contabilità e Bilancio

Grafica e impaginazione: Plus Communications

stampa: alcione - trento

Finito di stampare: maggio 2012