Bilancio ambientale 2017 - Gruppo CAP · biologico di rifiuti solidi e liquidi non pericolosi...

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GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 1 Bilancio ambientale 2017

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GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 1

Bilancio ambientale2017

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32 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017

Il Bilancio Ambientale racconta l’impegno che Gruppo CAP dedica alla tutela dell’Ambiente.Il Bilancio Ambientale viene redatto annual-mente in parallelo al Bilancio di Sostenibilità e deve essere dunque letto in modo comple-mentare e integrato con quest’ultimo, in ottica di ottenere una completa rendicontazione non finanziaria delle attività del Gruppo. Il Bilancio Ambientale è stato redatto in accordo alle linee guida internazio-nali del GRI - Global

Reporting Initiative - nella loro versione più aggiornata, e contiene inoltre le informazioni richieste nel Disciplinare Tecnico sottoscritto da CAP Holding con l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Milano (oggi Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano). Per tutti i dati riportati nel Bilancio viene specificato il perimetro al quale si riferiscono; salvo diversamente indicato, i dati e le informazioni del Bilancio Ambientale fanno riferimento alle

società del Gruppo CAP (CAP Holding S.p.A. e Amiacque S.r.l.).Le informazioni raccolte nel seguente Bilancio si riferiscono al territo-rio e ai Comuni in cui Gruppo CAP è gestore dei Servizi Acquedotto, Fognatura e/o Depura-zione, comprendente i comuni del territorio di Città Metropolitana di Milano, e in Provincia di Monza e Brianza, Varese e Como.Nei seguenti capitoli del Bilancio non vengono rendicontate le attività svolte da Gruppo CAP

Nota metodologica

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per i Comuni della Provincia di Pavia dove il Gruppo opera come Società Operativa Territoriale e co-gesto-re per il gestore Pavia Acque S.c.a.r.l erogando l’acqua, gestendo le reti e gli impianti, e depuran-do le acque reflue. Per i dati di sintesi relativi alla Provincia di Pavia si rimanda alla scheda riportata in Allegato. Nel corso dell’anno 2017 si è deciso infatti di costitu-ire una specifica divisio-ne all’interno di Gruppo CAP per la gestione del territorio Pavese, anche in considerazione della Delibera ARERA 137/2016/R/COM “Integrazione del testo integrato unbundling contabile (TIUC) con le disposizioni in materia di obblighi di separazione contabile (unbundling) per il settore idrico”.

Nella mappa vengono evidenziati inoltre con colore più scuro i comuni della Provincia di Monza e Brianza in cui Gruppo CAP fornisce acqua come grossista.

Per quanto riguarda il Servizio di Acquedotto Gruppo CAP è gestore del servizio di acquedotto in 135 comuni della Città Metropolitana di Milano e provincia di Varese, con una popolazione servita di oltre 1 milioni e 800 mila abitanti.Da segnalare la cessione alla società BrianzAcque S.r.l. di 26 Comuni della Provincia di Monza e Brianza avvenuta il 28/02/2017.

Per quanto riguarda il Servizio di Fognatura Gruppo CAP è gestore del servizio di fognatura in 134 comuni della Città Metropolitana di Milano e provincia di Varese.

Per quanto riguarda infine la Depurazione, attraver-so la gestione di 40 impianti di depurazione distribu-iti sul territorio della Città Metropolitana di Milano Gruppo CAP depura le acque di 133 comuni della Città Metropolitana di Milano, della provincia di Varese e della provincia di Como, e attraverso 54 km di collettori intercomunali 22 comuni della provincia di Monza e Brianza.

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Il Bilancio Ambientale 2017 analizza i dati consuntivi relativi al periodo 01/01/2017 – 31/12/2017. I dati re-lativi agli esercizi prece-denti sono riportati solo a fini comparativi, allo scopo di consentire una valutazione dell’anda-mento nel tempo delle attività del Gruppo. Il processo di raccolta dei dati e delle informazioni ai fini della redazione del Bilancio è gestito in collaborazione con le diverse funzioni azien-dali con l’obiettivo di consentire una chiara e precisa indicazione delle informazioni. Inoltre le informazioni riportate attraverso il ricorso a grandezze misurabili e a stime vengono segnalate nei diversi capitoli.Il Bilancio Ambientale 2017 è stato impostato sulla base dell’analisi del ciclo dell’acqua gestita dal Gruppo, dalla capta-zione alla depurazione e ri-immissione nell’am-biente. Questa moda-lità di impostazione

permette di evidenziare e documentare nel Bi-lancio i rischi da valutare legati all’intero processo gestito e quindi a tutte le attività del Gruppo. Nel Bilancio vengono raccolte le informa-zioni relative ai rischi ambientali valutati, per individuare le aree mag-giormente critiche dal punto di vista ambienta-le e poter pianificare in-terventi di mitigazione e miglioramento mirati. La diffusione del Bilancio Ambientale garantisce inoltre la comunica-zione all’esterno delle informazioni così come richiesto dal Sistema di Gestione Ambientale, evitando il rischio di disinformazione.Il Bilancio Ambientale – approvato dal Consiglio di Amministrazione di CAP Holding S.p.A. in data 19/04/2018 – è disponibile insie-me con il Bilancio di Sostenibilità in una sezione dedicata del sito internet del Gruppo www.gruppocap.it

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Indice IndiceNota metodologica 3Politica ambientale e life cycle assessment del gruppo cap 11Il sistema di gestione ambientale 12Individuazione e valutazione dei rischi ambientali 12Life cycle assessment 18La carbon footprint del gruppo 18La water footprint del gruppo 28Il ciclo dell’acqua del sii 30L’acqua potabile: acquedotto 34Captazione 36Potabilizzazione 37Rete di distribuzione acquedotto 40Laboratorio: analisi acque potabili 42Rischi ambientali del settore acquedotto 49Le perdite idriche 50Le emissioni di CO2 del servizio acquedotto 53Gli indicatori ambientali del servizio acquedotto 53Le acque reflue: fognatura 56Sollevamenti fognari e vasche volano 57Rete di distribuzione fognatura 59Controlli utenze industriali 60Rischi ambientali del settore fognatura 72Le emissioni di CO2 del servizio fognario 73Gli indicatori ambientali

del servizio depurazione 73Servizi a supporto delle attività del sii 74La gestione dei rifiuti 74Le emissioni di CO2 della gestione dei rifiuti 80Gli indicatori ambientali della gestione dei rifiuti 81Automezzi 81Controlli attività di cantiere e ambienti di lavoro 83Rischi ambientali dei servizi a supporto delle attività del sii 84Il sistema di gestione dell’energia 88I consumi energetici di gruppo cap 92La produzione di energia di gruppo cap 97Il monitoraggio delle prestazioni energetiche 99La politica energetica di gruppo cap 101Gli interventi di efficientamento energetico 103Investimenti e sviluppi 112Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti 113Gli investimenti 2017 115Il piano degli investimenti 2018-2022 116Economia circolare e recupero risorse 120Allegato 1 124Allegato 2 126Allegato 3 127

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Politica ambientale e life cycle assessment del gruppo cap

Gruppo CAP - come sot-tolineato nella propria Politica Integrata - si impegna quotidiana-mente per accrescere la cultura della qualità e della protezione dell’ambiente su cui ha impatto con i propri processi, in un’ottica di miglioramento continuo. Opera ogni giorno per ri-cercare l’ottimizzazione dei processi aziendali e dell’uso ottimale delle ri-sorse, al fine di raggiun-gere il massimo livello di

efficacia e efficienza con la massima attenzione all’ambiente e al rispetto della biodiversità.Si impegna per questo nel progettare, realiz-zare e gestire il sistema idrico integrato nel rispetto della normativa vigente in materia am-bientale e dell’efficienza energetica, allineandosi alle migliori tecnologie disponibili ed econo-micamente sostenibili, a salvaguardia delle ri-sorse naturali e del loro

utilizzo sostenibile, con l’obiettivo di prevenire l’inquinamento e ridurre i consumi di energia, di risorse naturali e delle emissioni di gas a effetto serra.Gruppo CAP attua inoltre un sistema di Ma-nagement per Obiettivi e nel corso del 2017 sono stati numerosi gli obiettivi di performance aziendali fortemente relazionati ad aspetti ambientali.

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eventuali impatti sulla biodiversità dell’ambien-te. In generale l’attività di Gruppo CAP non presenta particolari problemi per flora e fauna locali. In coerenza con il nuovo standard della norma ISO 14001, Gruppo CAP effettua le analisi ambientali secondo un approccio di Life Cycle Assessment (LCA), tra-mite l’attenta identifica-zione di tutti i processi e sotto-processi che compongono l’attività oggetto di analisi e l’as-sociazione con i relativi flussi in ingresso (input) ed in uscita (output) da

tali processi.In base ai punteggi attribuiti ad ogni criterio viene calcolato il livello di significatività (LS) da associare a ogni singolo rischio ambien-tale individuato. Per la definizione delle azioni di mitigazione i valori di significatività ottenuti vengono confrontati con dei valori soglia definiti, ottenendo tre differenti categorie:• Aspetti non signifi-

cativi: per tali aspetti vengono eventual-mente individuate le pertinenti attività di sorveglianza e moni-toraggio;

• Aspetti significativi: tali aspetti richiedono azioni di mitigazione su medio/lungo termi-ne;

• Aspetti molto signifi-cativi: per tali aspetti vengono identificate attività di mitigazione da effettuarsi nel breve termine, in virtù dell’alto livello di significatività che può determinare un rischio elevato.

Di seguito si riporta una sintesi degli aspetti ambientali individuati e valutati per sito/attività.

Gruppo CAP adotta un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo lo standard UNI EN ISO 14001.Nel corso del 2017 il Gruppo ha adeguato la certificazione del proprio Sistema al nuovo standard ISO 14001:2015, conte-stualmente estendendo la certificazione a tutti i siti e i processi azien-dali.Il Sistema di Gestione Ambientale, attuato e certificato da un ente terzo indipendente, riguarda tutte le attività del Gruppo: progetta-zione, coordinamento e direzione lavori delle attività di costruzione, ristrutturazione e manu-tenzione di acquedotti, fognature e impianti di depurazione; gestione dei processi del servizio idrico integrato: acque-dotto, fognatura, depu-razione e collettamento delle acque reflue civili e industriali, servizio di call-center e gestione dell’utenza, attività

di controllo analitico della qualità delle acque destinate al consumo umano e reflue; tratta-mento chimico fisico e biologico di rifiuti solidi e liquidi non pericolosi provenienti da impianti di trattamento acque reflue urbane.Il Sistema di Gestione Ambientale di Gruppo CAP descrive le moda-lità adottate per indivi-duare i rischi ambientali (diretti ed indiretti) delle attività svolte dal Grup-po stesso, allo scopo di identificare quali possano avere impatti significativi sull’ambien-te e definire adeguate azioni di mitigazione.

Individuazione e valutazione dei rischi ambientali

Gruppo CAP ha deter-minato quali fasi delle proprie attività, prodotti e servizi interagiscono con l’ambiente, conside-rando di conseguenza i potenziali impatti

ambientali associati ed i rischi ambientali connessi.La valutazione dei rischi ambientali viene effettuata per ogni sito/attività del Gruppo ed è illustrata nelle Analisi Ambientali redatte/aggiornate sulla base di criteri definiti nel Sistema di Gestione Ambientale.Le Analisi Ambientali sono redatte per ana-lizzare i rischi connessi agli impatti ambientali associati alle varie attivi-tà svolte dal Gruppo, attraverso la valutazio-ne dei seguenti aspetti: conformità legislativa del processo/attività, gravità e frequenza dell’impatto ambientale potenziale, vulnerabilità ambientale, sensibilità delle parti interessate all’aspetto ambientale e i risultati dell’analisi sui dati quantitativi connes-si agli impatti ambientali dell’attività/processo analizzato. Le analisi ambientali prendono in considerazione anche

Il sistema di gestione ambientale

Sito/Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

SERVIZIO ACQUEDOTTO

Atmosfera(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera da automezzi, rischio incendio

Clima acustico(Inquinamento acustico)

Emissioni da normale funzionamento impianto

Acque superficiali(Inquinamento acque superficiali)

Scarichi idrici da lavaggi/controlavaggi impianti

Acque sotterranee - suolo e sottosuolo(Inquinamento acque sotterranee, suolo e sottosuolo)

Sversamenti sul suolo perdite da aree di stoccaggio dei reagenti di processo

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SERVIZIO ACQUEDOTTO

Viabilità(Impatto sulla viabilità locale)

Viabilità connessa allo spostamento di risorse aziendali e fornitori

Risorse energetiche(Deterioramento delle risorse idriche)

Consumo di energia

Risorse idriche(Deterioramento delle risorse idriche)

Consumo idrico

Rifiuti(Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

Sito/Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

SERVIZIO FOGNATURA

Atmosfera(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera da automezzi, emissioni odorigene, rischio incendio

Clima acustico(Inquinamento acustico)

Emissioni da normale funzionamento impianto

Acque superficiali(Inquinamento acque superficiali)

Scarichi idrici da sfioratori/rete

Acque sotterranee - suolo e sottosuolo(Inquinamento acque sotterranee, suolo e sottosuolo)

Sversamenti durante le attività di spurgo

Viabilità(Impatto sulla viabilità locale)

Viabilità connessa allo spostamento di risorse aziendali e fornitori

Risorse energetiche(Deterioramento delle risorse energetiche)

Consumo di energia e di combustione (gasolio)

Rifiuti(Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti - nota: la gestione dei rifiuti è in capo ai fornitori incaricati delle attività di pulizia delle reti fognarie)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

Sito/Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

SITI DI DEPURAZIONE

Atmosfera(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera da processo, da automezzi, da impianti termici civili, emissioni odorigene, formazione e dispersione di aerosol, sostanze lesive ozono, Gas Serra (per potenziali perdite da impianti di raffrescamento uso civile), rischio incendio

SITI DI DEPURAZIONE

Clima acustico(Inquinamento acustico)

Emissioni da normale funzionamento impianto

Acque superficiali(Inquinamento acque superficiali)

Scarichi idrici impianto, contaminazione del corpo idrico recettore a seguito di ingressi anomali di origine industriale in impianto

Acque sotterranee - suolo e sottosuolo(Sversamento di sostanze pericolose. Inquinamento acque sotterranee, suolo e sottosuolo)

Gestione sostanze pericolose, sversamenti di sostanze pericolose, PCB/PCT

Paesaggio(Alterazione del sistema paesaggistico/ architettonico locale)

Aspetti paesaggistici ed architettonici derivati da nuove costruzioni o modifiche significative di impianti/ sedi

Viabilità(Impatto sulla viabilità locale)

Viabilità connessa allo spostamento di risorse aziendali e fornitori

Risorse energetiche(Deterioramento delle risorse energetiche)

Consumo di energia e di combustione (gasolio)

Risorse idriche(Deterioramento delle risorse idriche)

Consumo di acqua

Rifiuti(Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

Sito/Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

SEDI AZIENDALI

Atmosfera(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera da automezzi, da impianti termici civili, sostanze lesive ozono / Gas Serra (per potenziali perdite da impianti di raffrescamento uso civile), rischio incendio

Clima acustico(Inquinamento acustico)

Emissioni acustiche da funzionamento impianti di aerazione

Scarichi idrici(Inquinamento acque superficiali)

Scarichi di acque reflue assimilabili a domestiche in fognatura

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SEDI AZIENDALI

Risorse energetiche(Deterioramento delle risorse energetiche)

Consumo di energia e di combustione (gasolio)

Paesaggio(Alterazione del sistema paesaggistico/ architettonico locale)

Aspetti paesaggistici ed architettonici derivati da nuove costruzioni o modifiche significative di impianti/sedi

Risorse idriche(Deterioramento risorse idriche)

Consumo di acque

Rifiuti(Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti urbani da attività di ufficio

Sito/Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

CANTIERI DI

MANUTENZIONE/

REALIZZAZIONE

Atmosfera(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera di polveri, emissioni in atmosfera da automezzi, rischio incendi

Clima acustico(Inquinamento acustico)

Emissioni acustiche da attività di cantiere temporaneo

Acque superficiali(Inquinamento acque superficiali)

Scarichi idrici da attività di cantiere

Acque sotterranee, suolo e sottosuolo(Sversamento di sostanze pericolose. Inquinamento acque sotterranee, suolo e sottosuolo)

Gestione sostanze pericoloseSversamenti di sostanze pericolose

Paesaggio(Alterazione del sistema paesaggistico / architettonico locale)

Aspetti paesaggistici ed architettonici derivanti da nuove costruzioni o modifiche significative di impianti/sedi

Viabilità(Intralcio alla viabilità locale)

Intralcio alla circolazione

Risorse energetiche(Deterioramento delle risorse energetiche)

Consumo di Energia e di combustibile (gasolio)

Risorse naturali(Deterioramento delle risorse naturali)

Consumo materie prime

Risorse idriche(Deterioramento risorse idriche)

Consumo di acqua

Rifiuti(Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

Terre e rocce da scavo(Mancato rispetto normativa)

Gestione terre e rocce da scavo

Sito/Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

LABORATORI

ACQUE POTABILI /

ACQUE REFLUE

Atmosfera(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera da cappe di laboratorio

Acque sotterranee, suolo e sottosuolo(Sversamento di sostanze pericolose. Inquinamento acque sotterranee, suolo e sottosuolo)

Gestione sostanze pericoloseSversamenti di sostanze pericolose

Rifiuti(Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e rifiuti a rischio infettivo

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Il Life Cycle Assessment (LCA), ovvero la Valuta-zione del Ciclo di Vita, è la metodologia attraverso la quale vengono quantifi-cati e valutati gli impatti ambientali associati ad un prodotto, un’organiz-zazione o un servizio nel corso dell’intero ciclo di vita del sistema oggetto di analisi.

Gruppo CAP adotta la metodologia LCA per identificare e valutare l’impatto ambientale delle proprie attività anche in termini di emissioni di gas serra (Carbon Footprint).

La Carbon Footprint del Gruppo

La Carbon Footprint (letteralmente, “impronta di carbonio”) rappresenta la quantità dell’emissione di gas clima-alteranti at-tribuibile ad un prodotto, un’organizzazione o un individuo.

Dopo aver ricevuto l’at-

testato di Dichiarazione di verifica dell’inventario 2016 delle emissioni di gas a effetto serra dell’organizzazione, Gruppo CAP ha deciso, anche per l’anno 2017, di elaborare l’inventario dei GHG dell’organiz-zazione, sviluppato in accordo alla UNI EN ISO 14064-1. I risultati dell’analisi 2017 sono stati confrontati con l’anno 2016 e con l’anno scelto come riferimento dall’organizzazione, os-sia l’anno 2015. Il 2015 è stato scelto quale anno di riferimento in quanto è il primo anno per il quale è stata effettuata un’analisi dettagliata delle emissioni del Gruppo a seguito delle varie modifiche/fusioni organizzative avvenute negli anni precedenti.

Per la quantificazione e rendicontazione delle emissioni di GHG relative agli anni 2015, 2016 e 2017 Gruppo CAP ha seguito la norma UNI EN ISO 14064-1 e

sono state prese come riferimento le seguenti linee guide:“The Greenhouse Gas Protocol – A Corpo-rate Accounting and Reporting Standard”, pubblicate a cura del World Business Council for Sustainable Deve-lopment e del World Resource Institute nell’Aprile 2014;“Guidelines for Natio-nal Greenhouse Gas Inventories”, pubblicate dall’Intergovernmental Panel on Climate Chan-ge (IPCC) ed aggiornate al 2006.

In accordo con la norma 14064-1 Gruppo CAP ha individuato le emis-sioni di GHG classifican-dole come:

Life Cycle Assessment

• Emissioni dirette di GHG e loro rimozio-ne: provenienti dalle installazioni presenti all’interno dei propri confini organizzativi (sorgenti di proprietà o controllate dall’or-ganizzazione) [definite Scope 1 dalle linee guida GHG Protocol]

– consumo di gas natu-rale delle sedi e degli impianti per i sistemi di riscaldamento, utilizzo fiamma del laboratorio, acqua sanitaria e processo di essiccazione dei fanghi di depurazione;

– consumo di benzina/gasolio per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale;

– consumo di gasolio per i gruppi di emer-genza.

• Emissioni indirette di GHG da consumo energetico: derivanti dalla generazione di elettricità, calore e vapore importati (cioè forniti a Gruppo CAP dall’esterno dei confini organizzativi) e consumati dall’or-ganizzazione [definite Scope 2 dalle linee guida GHG Protocol]

– Energia Elettrica consumata dai settori acquedotto, fogna-tura, depurazione e Servizi Generali.

• Altre emissioni

indirette di GHG: emissioni che sono conseguenza delle attività dell’organiz-zazione, ma dovute a fonti di proprietà o controllate da altre organizzazioni [defini-te Scope 3 dalle linee guida GHG Protocol]

– smaltimento dei rifiuti (pericolosi e non peri-colosi).

• Emissioni di CO2 derivanti dalla com-bustione di biomasse: quantificate separata-mente

– combustione biogas in torcia;

– produzione energia elettrica da cogenera-zione.

Emissioni dirette

Inventario dei GHG

Ambiente

Emissioni indirette da

consumo energetico

Emissioni dirette da

combustione biomasse

Altre emissioni indirette

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In aggiunta alla distin-zione tra emissioni dirette e indirette pre-cedentemente riportate è stata introdotta una metodologia di indivi-duazione delle emissioni basata sull’analisi del ciclo dell’acqua gestita dal Gruppo, dalla capta-zione alla depurazione e ri-immissione nell’am-biente. Analizzando i singoli passaggi del ciclo dell’acqua sono state

individuate le emissioni per ciascuna fase. Se-guendo questa meto-dologia la raccolta delle informazioni è semplifi-cata e si ha la certezza di contabilizzare tutte le tipologie di emissioni significative per l’orga-nizzazione. In questa semplificazione le reti di distribuzione (rete acquedottistica e rete di distribuzione fognaria) vengono considerate

come “entità fisiche” a cui è possibile associare, ad esempio, le emissio-ni degli automezzi dei tecnici del Gruppo.

Di seguito viene riporta-to uno schema esempli-ficativo del ciclo dell’ac-qua del Servizio Idrico Integrato e delle diverse fasi che lo compongono con le relative tipologie di emissioni associate e oggetto di analisi.

Analisi acque potabili

Sedi Attività amministrative

Analisi acque reflue

Captazione pozzi

Potabilizzazione

Carboni attiviOssidazione Filtrazione

Osmosi inversaFlocculazione

Cromo esavalente

Rete di distribuzione ACQ*

Utenze - Contatori

Produttive Domestiche

Acqua non gestita da Gruppo CAP

Rete di distribuzione FOG*

Acque meteoriche

Sollevamenti

Vasche volano

Impianti di depurazione

Ambiente Emissione diretta• Servizi Generali: Consumo di gas

naturale per i sistemi di riscalda-mento e acqua sanitaria degli uffici/sedi (compresi i magazzini)

• Servizi Generali: Movimentazione del personale **

• Gestione dell’utenza: Appuntamen-ti presso le utenze: movimentazio-ne del personale **

Emissione indiretta• Servizi Generali: Consumo di Ener-

gia Elettrica per le sedi amministra-tive del Gruppo

Sedi Attività amministrative

Utenze - Contatori

Produttive Domestiche

Acqua non gestita da Gruppo CAP

Analisi acque potabili

Captazione pozzi

Potabilizzazione

Carboni attiviOssidazione Filtrazione

Osmosi inversaFlocculazione

Cromo esavalente

Rete di distribuzione ACQ*

Emissione diretta• Acquedotto: Consumo di gas natu-

rale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria degli uffici/sedi

• Rete acquedotto: movimentazione del personale**

• Acquedotto: Consumo di gasolio per i gruppi di emergenza

• Laboratorio acque potabili: Consu-mo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria

Emissione indiretta• Acquedotto: Consumo di Energia

Elettrica• Laboratorio acque potabili: Consu-

mo di Energia Elettrica

Altre emissioni indirette• Acquedotto: Smaltimento rifiuti

(pericolosi e non pericolosi)• Laboratorio acque potabili: Smal-

timento rifiuti (pericolosi e non pericolosi)

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Fognatura

Emissione diretta• Rete fognaria: Consu-

mo di gas naturale per i sistemi di riscalda-mento e acqua sanita-ria degli uffici/sedi

• Rete fognaria: Con-sumo di gasolio per i gruppi di emergenza

• Rete fognaria: Movimentazione del personale**

Emissione indiretta• Fognatura: Consumo

di Energia Elettrica

Depurazione

Emissione diretta• Depurazione: Con-

sumo di gas natu-rale per i sistemi di riscaldamento, acqua sanitaria per uffici/sedi e per il processo di essiccazione dei fanghi di depurazione

• Laboratorio acque reflue: Consumo di gas naturale per i si-stemi di riscaldamen-to, acqua sanitaria

• Impianti di depurazio-ne: Movimentazione del personale**

• Depurazione: Con-sumo di gasolio per i gruppi di emergenza

Emissione indiretta• Depurazione:

Consumo di Energia Elettrica

• Laboratorio acque reflue: Consumo di Energia Elettrica

Altre emissioni indirette• Depurazione: Smalti-

mento rifiuti (perico-losi e non pericolosi)

• Laboratorio acque reflue: Smaltimento rifiuti (pericolosi e non pericolosi)

Emissione indiretta da combustione da biomasse• Depurazione: Combu-

stione biogas in torcia• Depurazione: Produ-

zione Energia Elettri-ca da cogeneratore

Analisi acque reflue

Rete di distribuzione FOG*

Acque meteoriche

Sollevamenti

Vasche volano

Impianti di depurazione

* Le reti di distribuzione vengono considerate come “entità fisiche” a cui è possibile associa-re le emissioni degli automezzi dei tecnici di Gruppo CAP** Movimentazione del personale = consumo di benzina/gasolio per l’utilizzo delle autovet-ture della flotta aziendale

* Fonte: UNI EN ISO 14064:2012 Parte 1 Appendice C ** Fonte: IPPC Fifth Assessment Report, 2014 (AR5)

Le emissioni di GHG sono state calcolate moltiplicando i dati di attività relativi alle sorgenti di GHG identificate per il fattore di emissione di GHG opportunamente sele-zionato:

Si rimanda alla tabella in Allegato 1 per i fattori di emissione utilizzati per il calcolo dei GHG emessi da Gruppo CAP.

Il biogas - utilizzato come combustibile per

le attività di depurazio-ne - è stato contabiliz-zato separatamente in quanto rinnovabile. Nel corso del 2017 sono stati utilizzati 3.628.248 m3 di biogas per la produzione di energia. Il fattore di emissione associato al biogas è sta-to valutato pari a zero, come indicato dalla nor-mativa in quanto fonte energetica rinnovabile. Anche il fattore di emissione relativo allo smaltimento dei fanghi in agricoltura e ai fanghi trasformati in fertiliz-zanti è stato considerato pari a zero. Infatti, anche i fanghi destinati all’agricoltura e alla produzione di

fertilizzanti sono da considerarsi rinnovabili in quanto rientranti nel ciclo metabolico delle piante.

Le emissioni di GHG espresse in CO2equiva-lente (CO2e) vengono ottenute sommando i prodotti delle emissioni di ciascun GHG per il rispettivo potenziale di riscaldamento globale (Global Warning Poten-tial – GWP):

Emissioni di GHG = Dato di attività x Fattore di Emissione

Emissioni di CO2e [kg] =

∑ Emissioni di GHG [kg GHG] x GWP100 [GHG]

Gas FormulaGWP usati nella

rendicontazione 2015 *GWP usati nella

rendicontazione 2017 **

Biossido di Carbonio CO2 1 1

Metano CH4 21 28

Ossido di azoto N2O 310 265

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24 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 25

L’88% circa delle emis-sioni sono state indiret-te e il 12% imputabili alle emissioni dirette. Da notare l’abbattimento ad un valore quasi nullo delle emissioni indirette Scope 2 grazie all’acqui-sto di Energia Elettrica

prodotta da fonti energetiche rinnovabili certificate a partire dal primo gennaio 2017.Per completezza di analisi si segnala che considerando le utenze in salvaguardia con consumi di energia elet-

trica da fonti non 100% rinnovabili si ottiene un valore di emissione di CO2e pari a 74 ton, cor-rispondente allo 0,28% delle emissioni totali registrate per l’anno 2017 e quindi ritenute non significative.

Nella rendicontazione di Gruppo CAP rientrano le emissioni relative a CO2, CH4 e N2O in termi-ni complessivi di CO2e.

Da segnalare inoltre un’importante variazio-ne nei consumi energeti-ci del Gruppo: dal primo gennaio 2017 Gruppo

Emissioni indirette

Emissioni dirette

Altre emissioni indirette

0%

12%

88%

Fognatura

Servizi Generali

Acquedotto

Depurazione

5,8%

10%

84%

0,3%

CAP si rifornisce infatti con energia elettrica prodotta da fonti rin-novabili certificate. Nel corso del 2017 il Gruppo ha acquistato Energia Elettrica da fonte rinno-vabile 100% idraulica-o-ceanica.

Solo lo 0,1% dei consumi totali di energia elet-trica è stato acquistato extra contratto senza la clausola “100% da fonti energetiche rinnovabili certificate”: durante il corso dell’anno 2017, infatti, solo per alcuni periodi dell’anno Gruppo CAP ha gestito 7 utenze in salvaguardia fuori contratto (5 servizio Acquedotto e 2 servizio Fognatura).

Nel 2017 le emissioni complessive di GHG del Gruppo CAP – diret-te, indirette ed altre emissioni indirette – sono state pari a 26.785 tonnellate di anidride carbonica equivalente (CO2e).

Emissioni di CO2

suddivise per categoria – 2017

Emissioni di CO2e

suddivise per Servizio – 2017

Oltre l’80% delle emis-sioni totali è imputabile al servizio Depurazione; il 10% circa invece al servizio Acquedotto e circa il 6% è relativo ai Servizi Generali. Risultano invece trascu-rabili rispetto al totale, in quanto pari a circa lo 0,3%, le emissioni imputabili al servizio Fognatura.

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26 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 27

in modo accurato i consumi per singolo processo – settore;

• Eventuale amplia-mento del perimetro di rendicontazio-ne, includendo: le emissioni relative alle attività delle imprese terze utilizzate da Gruppo CAP per la fornitura di servizi/la-vori impattanti su pro-cessi maggiormente critici del Gruppo, ad esempio il trasporto dei rifiuti – in parti-colare il trasporto dei fanghi di depurazione; le emissioni dovu-te a perdite di gas refrigeranti dei gruppi frigoriferi; le emissioni

derivanti dal consumo di reagenti per le at-tività di depurazione; le emissioni derivanti dagli spostamenti dei dipendenti per raggiungere il posto di lavoro;

• Valutazione delle emissioni di CO2e relative alle attività svolte sui cantieri per conto di Gruppo CAP, ed eventuale attivazione di azioni volte alla riduzione e/o compensazione delle emissioni stesse attraverso l’inseri-mento nei Capitolati Speciali d’Appal-to - per attività di

manutenzione - della richiesta all’impresa appaltatrice di tale rendicontazione;

• Azioni che siano volte alla compensazione delle emissioni di Gruppo CAP (tutte oppure in parte), attraverso progetti volontari elaborati e attivati interna-menti e/o attraverso l’acquisto di crediti da soggetti esterni.

Saranno inoltre valutati eventuali specifici im-patti legati alla biodi-versità.

I risultati dell’anno di rendicontazione 2017 sono molto inferiori ri-spetto ai valori ottenuti per l’anno 2016 e l’anno di riferimento 2015:

Questo risultato è ovviamente influenzato dall’abbattimento delle emissioni indirette di Scope 2 relative al con-sumo di energia elettrica che nell’anno 2017 risul-

ta prodotta unicamente da fonti rinnovabili.Gli incrementi relativi alle emissioni Dirette - Scope 1 e alle altre emissioni indirette - Scope 3 sono invece

2015 (tonnellate

di CO2

equivalente)

2016 (tonnellate

di CO2

equivalente)

2017 (tonnellate

di CO2

equivalente)

Variazione tra anno di rendicontazione e anno di riferimento

(2017 vs 2015

Dirette/ Scope 1 2.895 3.103 3.221 +11%

Indirette/ Scope 2 65.950 68.182 0 -

Altre indirette/ Scope 3

21.274 20.413 23.563 +11%

Totale 90.120 91.698 26.785 -70%

influenzati in parte dall’ampliamento del perimetro di rendiconta-zione, con l’acquisizione da parte del Gruppo di nuovi comuni serviti, in piccola parte dall’ag-giornamento dei fattori di emissione e dalla rendicontazione di tutti i rifiuti prodotti e smaltiti

dal Gruppo nell’inventa-rio 2017.

In ottica di miglioramen-to continuo si riportano di seguito gli interventi da attuare, nei prossimi esercizi, per miglio-rare ulteriormente la rendicontazione delle emissioni GHG:

• Attribuzione delle quantità dei rifiuti prodotti dall’organiz-zazione per singoli processi e settori;

• Miglioramento nella rendicontazione dei consumi di carburante degli automezzi azien-dali per suddividere

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28 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 29

Certificazione Carbon Footprint

Il calcolo della Carbon Footprint è standardizzato a livello internazionale dalla norma UNI EN ISO 14064:2012, la quale fornisce i principi e i requisiti per la progettazione, lo sviluppo, la gestione e la rendicontazione di inventari di GHG a livello di organizzazione, determinando i confini delle emissioni, quantificandole e identificando azioni finalizzate ad una loro migliore gestione.Come già avvenuto nel corso dell’anno 2017 anche durante i primi mesi del 2018 il Gruppo ha intrapreso il per-corso della certificazione in accordo con lo schema UNI ISO 14064-1:2012, attraverso la valutazione da parte di Ente terzo indipendente accreditato al rilascio della Dichiarazione di verifica dell’inventario delle emissioni di Gas Effetto Serra. L’ente certificatore ha effettuato la verifica dell’asserzione volontaria relativa all’inventario dei gas a effetto serra dell’organizzazione per il periodo di riferimento 01/01/2017 - 31/12/2017.

La Water Footprint del Gruppo

La ISO 14046:2016 è la norma interna-zionale che specifica principi, requisiti e linee guida relativi alla valutazione dell’Impronta Idrica – Water Footprint – di prodotti, processi e organizzazioni, basata anch’essa sulla valutazione del Ciclo di Vita.Gruppo CAP ha deciso – nel corso del 2018 – di effettuare la valutazione dell’impronta idrica della propria attività, sviluppata in accordo alla norma UNI EN ISO 14046:2016 sui dati relativi all’anno 2017, che potranno essere confrontati poi con i risultati relativi all’anno 2016 scelto come anno di riferimento.Gruppo CAP svilupperà il calcolo della Water Footprint del Gruppo basandosi sempre sul Ciclo dell’Acqua gestito dal Gruppo, sulla base del prelievo di acqua da distribuire alle utenze, dei consumi di acqua nei processi gestiti dal Gruppo e delle eventuali perdite di risorsa idrica nel ciclo produttivo stesso. La valutazio-ne sarà condotta secondo un approccio di prospettiva di ciclo di vita (“Life Cycle Perspective”), comprendendo sia aspetti diretti che indiretti e andando a conside-rare tutti i possibili impatti dell’attività del Gruppo CAP sulla risorsa idrica.La valutazione si inserisce nell’ambito dell’impegno assunto dal Gruppo CAP nei confronti dell’ambiente e dello svi-luppo sostenibile, già concretizzato con la certificazione ambientale ISO 14001 e con l’attestato di Dichiarazione di verifi-ca dell’inventario delle emissioni di gas a effetto serra del Gruppo.

Criteri Ambientali Minimi e Acquisti verdi

Con il nuovo d.lgs. n. 50/2016 e decreto attuativo è obbligatorio l’inserimento nei Capitolati dei CRITERI AMBIENTALI MINIMI (detti anche CAM) emanati dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. I Criteri Ambientali Minimi attualmen-te in vigore sono relativi alle seguenti merceologie: arredi, carta, cartucce per stampanti, apparecchiature informati-che da ufficio, servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ri-strutturazione e manutenzione di edifici pubblici, acquisto di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazio-ne di impianti per illuminazione pubblica, servizi energetici per gli edifici, servizio di illuminazione e forza motrice, servizio di riscaldamento/raffrescamento, affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene, servizio di gestione dei rifiuti urbani, tessili, vei-coli adibiti al trasporto su strada, verde pubblico.Nel corso del 2018 sono previsti per il personale di Gruppo CAP dei corsi di formazione interna sull’applicazione dei Criteri Minimi Ambientali: verranno approfonditi l’obbligatorietà dei criteri ambientali minimi e la struttura dei CAM con riferimento al codice appalti, oltre alla descrizione del ruolo delle etichette ambientali e la verifica di un caso concre-to di applicazione.Per Gruppo CAP l’attenzione dell’a-zienda agli acquisti ecosostenibili non

si limita esclusivamente al rispetto dei Criteri Ambientali Minimi. Nel corso del 2017 sono state infatti acquistate merceologie e prodotti a ridotto impatto ambientale pur non in presenza dei CAM; inoltre i capitolati tecnici per gli affidamenti sono stati predisposti con accorgimenti volti alla minimizzazione degli impatti ambientali nell’erogazio-ne del servizio/lavoro. Tra gli impegni di sostenibilità di cui Gruppo CAP ha deciso di farsi carico per contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici c’è infatti l’adozione di politiche di Acquisti Verdi in tutte le fasi dei propri processi. Per tutto il 2017 la società ha investito in materiale consumabile a basso consumo energetico e tutti gli stampati aziendali (per uso interno e per la comunicazio-ne) sono stati stampati in carta 100% ecologica. Inoltre, tutta l’energia elettrica acquistata dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili. Per il 2018 è previsto un ulteriore rinnovo del parco auto, con aumento del numero di auto a metano.Nel corso del 2018 è prevista anche la fase sperimentale di passaggio alle procedure ad evidenza pubblica in via te-lematica, che permetterà la dematerializ-zazione delle offerte e quindi un impatto sull’ambiente in termini di riduzioni del consumo di carta.

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GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 3130 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP

apertura capitolo grande

Il ciclo dell’acqua del sii

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Analisi acque potabili

Sedi Attività amministrative

Analisi acque reflue

Captazione pozzi

Potabilizzazione

Carboni attiviOssidazione Filtrazione

Osmosi inversaFlocculazione

Cromo esavalente

Rete di distribuzione ACQ*

Utenze - Contatori

Produttive Domestiche

Acqua non gestita da Gruppo CAP

Rete di distribuzione FOG*

Acque meteoriche

Sollevamenti

Vasche volano

Impianti di depurazione

Ambiente

GRUPPO CAP Bilancio ambientale 2017 3332 Bilancio di sostenibilità 2017 GRUPPO CAP

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34 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 35

Analisi acque potabili

Captazione pozzi

Potabilizzazione

Carboni attiviOssidazione Filtrazione

Osmosi inversaFlocculazione

Cromo esavalente

Rete di distribuzione ACQ*

protetta da protezione catodica. Inoltre le attività di ricerca siste-matica ed evoluta delle perdite e la sostituzione dei contatori obsoleti sono proseguite con l’obiettivo di ottimizzare il sistema idrico nel suo complesso.

Gruppo CAP è gestore del servizio di acquedot-to in 135 comuni della Città Metropolitana di Milano e provincia di Varese, con una popolazione servita di oltre 1 milioni e 800 mila abitanti. Da segnalare la cessione alla società

BrianzAcque S.r.l. di 26 Comuni della Provincia di Monza e Brianza av-venuta il 28/02/2017.

Il Settore Acquedotto si occupa della gestio-ne del ciclo dell’acqua dalla captazione alla distribuzione dell’ac-qua all’utenza. L’acqua viene captata dalle falde acquifere sotterranee, se necessario viene trat-tata mediante processi di potabilizzazione e quindi, attraverso la rete dell’acquedotto, viene distribuita e consegnata a tutta la popolazione servita.

L’acqua potabile: acquedotto

In accordo con quanto riportato nella Politica Integrata di Gruppo CAP la Politica del Settore Acquedotto identifica la salute e la sicurezza del-le persone, l’incolumità pubblica, l’efficienza energetica, la qualità del prodotto e l’affidabilità ed efficienza del servizio reso come obiettivi di primaria importanza, impegnandosi per il loro perseguimento in un’ottica di sviluppo e di miglioramento continuo.

Il Settore è impegnato nella gestione delle at-tività di produzione e di garanzia del servizio in conformità delle prescri-zioni legali e normative perseguendo l’ottimiz-zazione dei processi aziendali e dell’utilizzo delle risorse.Nel corso del 2017 gli obiettivi di performan-ce in ottica di Manage-ment per Obiettivi del Settore Acquedotto sono stati molto sfidanti e hanno riguardato tra

gli altri il miglioramento della qualità dell’acqua distribuita. In partico-lare per il parametro Cromo si è provveduto alla messa in eserci-zio degli impianti di trattamento in anticipo rispetto all’entrata in vigore della normativa che prevede un nuovo e più stringente valore di parametro da rispettare. Anche l’efficienza reti è stata ulteriormente implementata – median-te l’estensione della rete

Comuni in cui Gruppo CAP gestisce il servizio ACQUEDOTTO e fornisce acqua come GROSSISTA - al 31/12/2017

*Nella mappa vengono evidenziati con colore differente i comuni della Provincia di Monza e Brianza in cui Gruppo CAP fornisce acqua come grossista.

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36 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 37

Potabilizzazione

Circa il 49% dell’ac-qua sollevata è stato immesso in rete senza bisogno di trattamenti

poiché proveniente da falde con acqua già di ottima qualità, sia per le caratteristiche chimiche sia per quelle microbio-logiche. Il restante 51%

è stato sottoposto a trattamenti di potabiliz-zazione, volti a migliora-re la qualità dell’acqua ad uso potabile.

Captazione

L’acqua erogata dal Gruppo proviene da falde acquifere sotterra-nee, captata attraverso 740 pozzi distribuiti sul territorio.

Pozzi in esercizio 2015 2016 2017

Milano 710 725 729

Monza e Brianza 133 104 -

Pavia 36 39 -

Varese 11 11 11

Totale 890 879 740*

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale escluse le Province di Monza e Brianza (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

Nel corso dell’anno 2017 sono stati prele-vati dalla falda oltre 278 milioni di metri cubi di

acqua (278.659.455 m3) dagli impianti di cap-tazione siti nel territorio di Città Metropolitana

di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Pavia e Varese.

Acqua sollevata che necessita di trattamento

Acqua sollevata che non necessita di trattamento

51%

49%

Volumi di acqua potabilizzata

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38 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 39

vo 2 febbraio 2001, n. 31, recante: «Attua-zione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano»). A partire da luglio 2017 è stato in-trodotto questo nuovo

trattamento. L’acqua sollevata dai pozzi viene sottoposta a processi di flocculazio-ne mediante dosaggio di solfato ferroso e filtrazione per la rimo-zione dell’eventuale presenza di cromo

esavalente in concen-trazioni superiori ai 10 microgrammi/litro. Impianti di questo tipo sono presenti localmente nella zona del Magentino e a nord ovest / nord est di Milano.

I trattamenti di pota-bilizzazione vengono effettuati grazie agli oltre 300 impianti di potabilizzazione gestiti dal Gruppo, presso i quali l’acqua prelevata dalla falda viene sottoposta a trattamenti chimico-fisici allo scopo di garantire la conformità delle sue caratteristiche alle normative nazionali ed internazionali in materia di acqua da distribuire per il consumo umano.

A seconda della tipologia di inquinante presente nelle acque prelevate dai pozzi vengono impiega-te diverse tipologie di trattamento:• Impianti a carbone

attivo: utilizzati per trattare l’acqua nel caso nell’acqua di falda siano presenti com-posti organoclorurati, diserbanti o altri mi-croinquinanti organici di origine industriale. Questi impianti preve-dono la rimozione di tali composti median-te l’adsorbimento

degli stessi su carbone attivo. La maggioranza di questi impianti sono situati nella parte settentrionale della Città Metropolitana di Milano, in quanto questo è il territorio con il più alto livello di industrializzazione.

• Impianti a osmosi inversa: utilizzati per trattare l’acqua nel caso le falde presen-tino elevati valori di concentrazione di nitrati. Gli impianti ad osmosi inversa me-diante l’applicazione di un’idonea pressione consentono una dimi-nuzione dei nitrati e una contestuale desa-linizzazione dell’acqua. Questi impianti sono prevalentemente situati nella parte nord-orientale della Città Metropolitana di Milano.

• Impianti di ossida-zione e filtrazione: utilizzati per trattare l’acqua nei territori in cui sono naturalmente presenti nelle falde

sotterranee sostanze di origine geologica, come ad esempio ferro, manganese, idrogeno solforato e ammoniaca. L’acqua sollevata dai pozzi viene sottoposta a processi di ossidazione e filtrazione per la rimozione di tali so-stanze eventualmente presenti in concen-trazioni superiori a quelle previste dalla normativa per l’acqua da distribuire per il consumo umano. Impianti di questo tipo sono presenti nel settore orientale della Città Metropolitana di Milano.

• Impianti di floccula-zione e filtrazione: utilizzati per trattare l’acqua contenente cromo esavalente, realizzati ed attivati in anticipo rispetto all’entrata in vigore del Decreto del Ministero della Salute pubblicato il 16 gennaio 2016 (Modifiche all’allegato I del decreto legislati-

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale escluse le Province di Monza e Brianza (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

Impianti di potabilizzazione (n.)

Osmosi inversa

Carbone attivoOssidazione e

filtrazione

Flocculazione Cromo

esavalenteTotale

Anno

2015

2016

2017

2015

2016

2017

2015

2016

2017

2015

2016

2017

2015

2016

2017

Milano 5 5 2 240 252 274 13 13 17 0 0 18 258 270 311

MB 7 7 - 60 55 - 17 17 - 0 0 0 84 79 -

Pavia 0 0 - 13 13 - 15 15 - 0 0 - 28 28 -

Varese 0 0 0 2 2 2 0 0 0 0 0 0 2 2 2

Totale 12 12 2* 315 322 276* 45 45 17* 0 0 18* 372 379 313*

L’incremento del numero di impianti di trattamen-to è una conseguenza dell’attuazione dei Piani di abbattimento cromo e microinquinanti messi in campo da Gruppo CAP, mirati al miglioramento della qualità dell’acqua

e al rispetto delle nuove normative sulla qualità dell’acqua distribuita per il consumo umano che entreranno in vigore nei prossimi anni.Successivamente al prelievo dell’acqua dal sottosuolo e agli

eventuali trattamenti di potabilizzazione l’acqua può essere rilanciata in serbatoi per compensare le variazioni nel consumo d’acqua tra le diverse ore del giorno e garantire la corretta pressione per l’erogazione.

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40 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 41

Rete di distribuzione acquedotto

Durante l’anno 2017 nella rete di distribuzione sono stati immessi oltre 258 milioni di metri cubi d’acqua.

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale escluse le Province di Monza e Brianza (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale escluse le Province di Monza e Brianza (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale escluse le Province di Monza e Brianza (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale escluse le Province di Monza e Brianza (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

Acqua immessa in rete (m3) 2015 2016 2017*

Milano 254.753.524 250.980.306 254.947.407

Monza e Brianza 43.557.499 32.074.677 -

Pavia 6.267.092 6.758.834 -

Varese 4.096.776 3.989.136 3.993.277

Totale 308.674.891 293.802.953 258.940.684

Gruppo CAP è gestore di 135 impianti di acque-dotto e 82 serbatoi. At-traverso gli oltre 6.000 km di rete acquedotto, e con l’ausilio di 26 im-pianti di spinta, l’acqua viene poi consegnata alle diverse tipologie di utenze presenti sul territorio.

Acquedotti gestiti 2015 2016 2017

Milano 129 132 133

Monza e Brianza 33 26 -

Pavia 18 18 -

Varese 2 2 2

Totale 182 178 135*

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore escluse le Province di Monza e Brian-za (per la cessione dei comuni) e Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

*I valori di lunghezza della rete sono stati rivalutati, nel corso del 2017, in base all’esito delle attività di rilievo che hanno evidenziato un aumento dei km di rete effettivi rispetto a quelli determinati su base cartografica.

N. serbatoi 2015 2016 2017

Milano 72 79 81

Monza e Brianza 42 35 -

Pavia 16 17 -

Varese 1 1 1

Totale 131 132 82*

N. impianti di spinta 2015 2016 2017

Milano 24 26 26

Monza e Brianza 36 36 -

Pavia 12 12 -

Totale 72 74 26*

Lunghezza della rete acquedotto (km)

2015* 2016* 2017

Milano 6.106 6.257 6.342

Varese 117 117 120

Totale 6.223 6.374 6.462

Lunghezza rete in acciaio con protezione catodica attiva (km)

2015 2016 2017*

Milano 2.177 2.183 2.218Monza e Brianza 680 526 -Pavia 22 22 -

Circa il 34% della rete acquedotto risulta protetta con protezione catodica, che tramite una tecnica elettrochimica salvaguarda le tubazioni metalliche dall’eventuale corrosione dovuta ad ambienti elettrolitici.

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42 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 43

La qualità dell’acqua viene monitorata presso i pozzi di prelievo dell’acqua dalla falda dei singoli acquedotti comunali e ai punti di immissione in rete, con circa 100 prelievi giornalieri per un totale annuo di 25.770 campio-ni analizzati nell’anno 2017; le determinazioni analitiche portate a ter-mine su diversi parame-tri chimici e microbio-logici sono state invece oltre 730.000.

Per garantire controlli ancora più accurati e mirati a verificare la pre-senza di nuove sostanze inquinanti, negli ultimi anni sono stati effettuati importanti investimenti per dotare il laboratorio di strumentazione per la ricerca di Microinqui-nanti emergenti, come LM6 (prodotto di degra-dazione del diserbante Terbutilazina) e Mebicar (farmaco ansiolitico), oltre al monitoraggio di pesticidi e diserbanti storicamente presenti

nell’area di competenza del Gruppo (Atrazina, Simazina, Bentazone, Bromacile, 2-6 Dicloro-benzammide) e ad altri prodotti farmaceutici (1,5 Pentametilene tetrazolo, cardiotonico, e MMttd, antibiotico) anche essi storicamente presenti in alcune zone della Città Metropolita-na di Milano.

È stata inoltre acquista-ta strumentazione per l’analisi tramite determi-nazione della presenza/

Laboratorio: analisi acque potabili

Il Laboratorio Acque Potabili di Gruppo CAP - accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per le prove richiamate nel certifica-to n° 0697 sede B - ef-fettua gli “autocontrolli”, ossia i controlli analitici che il gestore deve effettuare per la verifica della qualità dell’acqua erogata (ai sensi del D.Lgs. 31/01), utiliz-zando strumentazione all’avanguardia, che permette di verificare tutti i parametri chimici e microbiologici richiesti dalla normativa. Nel

2017 l’accreditamento del laboratorio è stato esteso anche al para-metro Pseudomonas aeruginosa.Tecnici qualificati effettuano quotidia-namente prelievi di acqua dai pozzi e dalle reti, come previsto da un programma annuale sottoposto per verifica alle ATS competenti per territorio. I campioni prelevati sono conse-gnati il giorno stesso al laboratorio, che avvia immediatamente le procedure di analisi ed elabora i risultati.

I parametri controllati sono quelli previsti dal

Decreto Legislativo 31/01. In particolare tra questi i principali para-metri analizzati sono:• Chimici: ad esempio

pH, conduttività, re-siduo a 180°C, solfati, cloruri, calcio, sodio, potassio, magnesio, nitrati;

• Solventi clorurati e trialometani;

• Metalli: ad esem-pio arsenico, ferro, manganese, cromo, piombo, zinco;

• Microinquinanti: ad esempio diserbanti, pesticidi;

• Microbiologici: ad esempio batteri coli-formi, enterococchi, Escherichia coli.

Dati del Laboratorio Acque Potabili

2012 2013 2014 2015 2016 2017

N. prelievi 20.154 22.476 23.954 25.029 26.165 25.770

N. determinazioni analitiche 549.047 639.022 680.227 693.352 746.289 730.073

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44 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 45

assenza di DNA del batterio della Legionel-la; tale parametro non è attualmente normato per le acque potabili e non ne è richiesto il monitoraggio, ma in un’ottica di valutazione del rischio connesso alla distribuzione di acqua destinata al consumo umano Gruppo CAP ha ritenuto necessario monitorarne la presenza nelle reti acquedottisti-che gestite.

Considerando che da marzo 2017 i comu-ni appartenenti alla Provincia di Monza e Brianza non sono più gestiti da Gruppo CAP, per il 2017 rispetto al 2016 si evidenzia un in-cremento del numero di controlli effettuati e di parametri analizzati. In particolare è stata posta maggiore attenzione agli inquinanti emergenti, incrementando, dove necessario, le frequenze di monitoraggio, ese-guendo una campagna per la ricerca di PFOA/

PFAS in collaborazione con il CNR IRSA.Gruppo CAP come ge-store del Servizio Idrico Integrato ha rilevato sull’acqua distribuita per il consumo umano 69 campioni non conformi per un totale di 72 pa-rametri complessivi. In particolare sono stati ef-fettuati 13.906 campio-ni a valle degli impianti di potabilizzazione, di cui 13.837 conformi (99,5% conformi). Nel dettaglio il numero di campioni per acqua potabile conformi ai parametri batteriologici è stato di 4.328 su 4.357 campioni totali, mentre il numero di campioni per acqua potabile conformi ai parametri chimici è stato di 9.542 su 9.582 campioni totali.

La qualità dell’acqua. L’etichetta dell’acqua e acquadelrubinetto.gruppocap.it

I dati analitici dell’acqua distribuita nei Comuni serviti da Gruppo CAP sono riportati nell’”Etichetta dell’acqua” che viene inviata a tutti gli utenti, insieme alla bolletta dei consumi. L’acqua è sottoposta ad accurati controlli e i valori riportati nell’etichetta vengono indicati con i parametri di riferimento minimi e massimi presenti in ciascun acquedotto. I dati analitici forniti dai laboratori del Gruppo confermano che l’acqua del rubi-netto è di ottima qualità e con una dose equilibrata di sali minerali e sostanze disciolte, nel rispetto della normativa vigente.È inoltre attivo il portale online creato da Gruppo CAP con tutte le informazioni utili e le curiosità relative all’acqua di rete!

www.gruppocap.it/attivita/servizio-idrico-integrato/quali-ta-dell-acqua/etichetta

acquadelrubinetto.gruppocap.it

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46 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 47

Il Water Safety Plan (WSP)

Il Water Safety Plan (WSP) si conferma un modello all’avanguardia e innovativo che mira a migliorare la qualità dell’acqua erogata. Se infatti le regolamentazioni correnti monitorano gli stessi para-metri sulla qualità dell’acqua in tutto il territorio nazionale, il WSP controlla la qualità dell’acqua utilizzando i parametri specifici di ogni singolo territorio (che definiscono un’acqua con caratteristiche differenti) grazie ad una conoscenza profonda della falda.Primo in Italia ad adottare il Water Safety Plan introdotto dalla normativa europea, Gruppo CAP ha concluso la fase pilota e ha ottenuto il via libera all’estensione del progetto dall’Istituto Superiore di Sanità, che in una nota del 29 dicembre 2016 ha raccomandato “l’applicazione della matrice di rischio elaborata nel modello proposto ad altri sistemi acquedottistici”. Una sorta di benchmark per le future implementazio-ni in tutto il paese.Gruppo CAP con questo progetto ha introdotto per la prima volta una valu-tazione preventiva e globale dei rischi, che considera la peculiarità del territo-rio, analizza l’intera filiera idrica (dalla captazione all’utenza finale) e permette un monitoraggio costante dei dati. L’ado-zione del Water Safety Plan ha richiesto uno sforzo considerevole, che ha anche permesso all’azienda di contribuire con-cretamente alla discussione europea che ha portato alla revisione della Drinking Water Directive.Il 2017 ha visto l’avvio della fase attua-tiva per il WSP sperimentale del SAC di

Legnano la cui implementazione si era conclusa nel 2016. SAC è acronimo di Sistema Acquedottistico Controllato e rappresenta l’entità fisica di studio per l’implementazione progressiva del WSP su tutto il territorio della Città Metropo-litano di Milano secondo un programma già individuato e ben rappresentato dalla seguente mappa:

Il 2017 ha visto inoltre l’affinamento della filiera produttiva di WSP con innovazioni e perfezionamenti introdotti nello studio e nell’implementazione di ulteriori 4 SAC della città Metropolitana di Milano (Lambro Sud, Martesana, Nord Milano e Sempione) sviluppati seguendo 3 livelli di analisi direttivi:• Analisi di rischio infrastrutturale

• Analisi di rischio analitico• Analisi di vulnerabilità di Sistema

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48 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 49

Rischi ambientali del Settore Acquedotto

È stata effettuata la valutazione dei rischi ambientali per le attività connesse con i processi

gestiti dal Settore Ac-quedotto. Nel dettaglio sono stati determinati i contesti ambientali su cui le attività del Settore Acquedotto hanno impatto, e sono stati individuati i possibili ri-

schi rispetto ai processi gestiti. Si riportano di seguito sinteticamente i rischi maggiormente si-gnificativi per il servizio acquedotto:

Ognuno di questi livelli di analisi ha de-terminato l’implementazione o aggiorna-mento di un piano specifico:

• Piano degli interventi di manutenzione• Programma dei prelievi• Piano degli investimenti

27 novembre 2015

Kick off meeting con l’Istituto Superiore di Sanità, l’ATS e ATO Città Metropolitana per la definizione degli obbiettivi e delle attività da programmare.

15 gennaio 2016

Momento di confronto internazionale al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” con il convegno “Water Safety Plan. Salute innovazione e sostenibilità nella gestione dell’acqua potabile” promosso da Gruppo CAP in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il patrocinio di Ministero per la Salute, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, ATO, Utilitalia, Confservizi CISPEL Lombardia.

5 e 6 aprile 2016

Gruppo CAP presenta il progetto nell’assemblea annuale di SWAN (Smart Water Networks Forum).

29 dicembre 2016

L’istituto Superiore di Sanità riconosce la validità del progetto pilota avviato sul Sistema Acquedottistico di Legnano, raccomandandone l’estensione sul territorio nazionale.

2017 Fase attuativa per il WSP sperimentale del Sistema Acquedottistico Controllato (SAC) di Legnano.

2017

Implementazione di ulteriori 4 SAC sul territorio della città Metropolitana di Milano: Lambro Sud, Martesana, Nord Milano e Sempione.

Sito/ Attività Aspetto e rischio Impatto ambientale

SERVIZIO ACQUEDOTTO

RISORSE IDRICHE (deterioramento

delle risorse idriche)Consumo idrico

RISORSE ENERGETICHE (deterioramento

delle risorse energetiche)Consumo di Energia

La gestione dei rischi maggiormente signifi-cativi individuati viene garantita mediante il ricorso a numerose attività di mitigazione e di miglioramento:

tra queste ad esempio l’intensa campagna di ricerca delle perdite, l’analisi della Water Footprint del Gruppo, la verifica dell’andamento dei consumi energetici

annui e relativi progetti di efficientamento e attivazione di misure di contenimento dei consumi energetici.

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50 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 51

come errori di misura in difetto dei volumi di acqua effettivamente prelevati dai clienti rispetto ai volumi misurati dai contatori.

In particolare nel corso dell’anno 2017 Gruppo CAP ha integrato la ricerca delle perdite programmate con modelli idraulici e analisi avanzate per individua-re, risolvere e controlla-

re le cause di formazio-ne delle perdite. Tra questi:

• lo studio e l’analisi del-la rete idrica, parten-do dall’elaborazione del modello idraulico, verificato e calibra-to con le misure di portata e pressione acquisite direttamen-te in campo;

• l’applicazione della tecnica della distret-

tualizzazione per la verifica e il bilancio idrico di singole por-zioni definite di rete;

• l’analisi della portata minima notturna;

• l’efficientamento della rete e l’ottimizzazio-ne degli impianti di sollevamento.

L’andamento della cam-pagna ricerca perdite idriche è il seguente:

Le perdite idriche

L’acqua consegnata e misurataAttraverso la rete e gli impianti descritti l’acqua viene consegnata alle diverse tipologie di utenze presenti sul territorio.

Perdite idriche reali metodologia IWA*

2012 2013 2014 2015 2016 2017

22,9% 19,1% 18,8% 18,3% 17,8% 16,5%

*la % di Perdite Idriche Reali è calcolata secondo la metodologia IWA come rapporto tra il volume delle perdite idriche reali e il totale dell’acqua immessa nella rete al netto dei consumi autorizzati ma non misurati (acqua utilizzata dal gestore per scopi propri e perdite apparenti). Il volume delle perdite reali è calcolato convenzionalmente come differenza tra l’acqua immessa nella rete di distribuzione e l’acqua consegnata e misurata al netto dei consumi autorizzati ma non misurati (acqua utilizzata dal gestore per scopi propri e perdite apparenti).

Acqua consegnata e misurata (m3)

2015 2016 2017

Milano 193.252.543 193.960.142 196.325.537

Monza e Brianza 30.571.748 20.524.940 -

Varese 2.668.459 2.713.415 2.861.679

Totale 226.492.750 217.198.498 199.187.216

Gruppo CAP affronta il tema delle perdite idriche attraverso due diverse attività:

• Ricerca delle perdite reali della rete di

acquedotto, mediante un piano di controllo sistematico della rete gestita;

• Sostituzione e am-modernamento dei contatori installati,

volto a risolvere i problemi relativi alle perdite apparenti, os-sia le perdite che non si configurano come vere e proprie disper-sioni di acqua, ma

* Dall’anno 2016 Gruppo CAP ha attivato un approccio di ricerca perdite innovativo, integrando il monitoraggio fisico della rete con modelli idraulici e analisi avanzate: il dato dell’anno 2015 di lunghezza rete monitorata non è di conseguenza confrontabile con i dati degli anni successivi.

km di rete monitorati

n. perdite individuate

tramite ricerca

n. perdite segnalate al pronto

intervento

n. perdite riparate

% perdite riparate sul totale delle

perdite individuate/ segnalate

Anno 2015 4.497 681 5.807 6.488 100%

Anno 2016 931* 224 6.649 6.837 100%

Anno 2017 1.287* 279 5.240 5.519 100%

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52 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 53

La campagna di sostitu-zione dei contatori:Durante il 2017 sono stati sostituiti oltre 34.000 contatori obso-leti. Ad oggi l’anzianità media dei contatori posati è diminuita a circa 11 anni.

Anno di sostituzione N. di contatori sostituiti

2013 17.903

2014 20.615

2015 21.385

2016 22.283

2017 34.330

Le emissioni di CO2 del servizio acque-dottoLe emissioni 2017 del Servizio Acquedotto rappresentano circa il 10% del totale delle emissioni del Gruppo.Il Servizio Acquedotto nel 2017 per la sua attività ha emesso 2.738 ton di CO2eq.

Gli indicatori am-bientali del servizio acquedotto

L’efficienza e l’efficacia del servizio in chiave ambientale sono rappre-sentate sinteticamente dai seguenti indicatori (riferiti al territorio dell’ATO Città Metropo-litana di Milano).

Ambito Indicatore Definizione Unità di misura 2016 2017

Emissioni Emissioni in atmosfera

CO2 emessaVolume di acqua immessa in rete

gCO2e/m3 129 10

Perdite

Perdite idriche di rete lineare

PerditeLunghezza di rete

365 giorni

m3/km/giorno

24,64 24,85

Perdite idriche percentuali

Volume consegnatoVolume prelevato

% 21,8% 21,8%

Non conformità acqua erogata da controlli interni

Tasso campioni non conformi

Num. campioni non conformi

Num. campioni totali analizzati

% 0,477 0,496

Tasso parametri non conformi

Num. parametri non conformi

Num. parametri totali analizzati

% 0,023 0,022

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54 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 55

Progetto Pia Piano Infrastrutturale Acquedotti

Il Piano Infrastrutturale Acquedotti PIA – sviluppato interamente in-house dall’ufficio Geologia di Gruppo CAP – si configura come uno strumento aziendale, operativo e strategico, flessibile e dina-mico, di programmazione degli interventi sia sul breve sia sul medio-lungo termine, e al tempo stesso costituisce un efficace metodo di verifica della gestione sosteni-bile delle risorse idricheda distribuire per il consumo umano, anche ai fini di una corretta salvaguardia ambientale.Essendo uno strumento operativo dinamico, PIA può essere variato non

soltanto in funzione delle mutate esigen-ze della collettività servita da Gruppo CAP, ma anche in rapporto ad alterazioni ambientali che possono compromettere la funzionalità di uno o più impianti in esercizio (rilievo di possibili fenomeni di contaminazione della falda mediante analisi preventive di modellistica avan-zata dello spazio sotterraneo, prima che essi si manifestino).PIA rappresenta il primo tentativo su scala nazionale di raccolta e utilizzo di una così grande quantità di informa-zioni scientifiche e ingegneristiche per lo sviluppo di uno strumento di analisi e supporto alle decisioni alla scala di bacino idrogeologico.

PIA oggi è completamente funzionante e può quindi fornire supporto e risposte a chi ne ha necessità. Negli anni sono state sottoscritte numerose convenzioni di scambio dati e/o di supporto con altre

società lombarde del Servizio Idrico Inte-grato; e i dati del PIA sono stati utilizzati anche in ambiti pubblici, ad esempio in Regione Lombardia.

https://www.gruppocap.it/attivita/ricerca-e-sviluppo/piano-infrastrutturale-acquedotti

GeoDB sottosuolo: database contenente tutti i dati geologi-ci e ambientali ad oggi disponi-bili. Il GEODB è strutturato in sub-sezioni, con oltre 100.000 record caricati a sistema.

Modello geologico 3D delle eterogeneità: sviluppato con il software Geomodeller. Attual-mente è in corso un’ulteriore implementazione del modello, che utilizza tutti i dati geofisici acquisiti durante la perforazio-ne dei nuovi pozzi di Gruppo CAP.

Modello 3D di flusso alla scala di bacino: sviluppato grazie all’uso del software speciali-stico FeFlow, e coadiuvati dal supporto di Politecnico di Mi-lano, è stato ultimato nel corso del 2017.

Decision Support System: sviluppato tramite un impiego avanzato degli strumenti GIS, in forma di analisi multilayer dei dati, è stato portato a termine nel corso del 2017, e dall’anno 2018 costituirà un ul-teriore strumento di supporto per la gestione sostenibile del-le risorse idriche sotterranee. Si tratta di un’analisi pesata di più indici descrittivi, la cui fina-lità è quella di fornire un indice sintetico del rischio e della capacità di utilizzo del sistema idrico sotterraneo.

Pubblicazione layer nel WEB-GIS Aziendale “Acque di Lom-bardia”: il WebGIS aziendale costituisce il repository di tutti gli output prodotti e riprodu-cibili mediante PIA. Ad oggi, sono stati attivati 18 layer principali e oltre 150 layer spe-cifici, suddivisi per tematismi.

Early-warning System: a sup-porto del Water Safety Plan di Gruppo CAP, il progetto PIA ha riguardato anche la progettazione e realizzazione di un’apposita rete di monito-raggio qualitativo delle acque sotterranee, tramite la posa in opera di sensori ambientali di ultima generazione (sonde multiparametriche e spettro-metriche, più analizzatori in continuo), che da inizio 2018 permetteranno di monitorare in continuo un buon numero di parametri fisico-chimici e chimici delle acque grezze (fino a 16 contemporaneamente) prelevate da 60 diversi pozzi gestiti dal Gruppo.

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56 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 57

Sollevamenti fognari e vasche volano

Gruppo CAP gestisce anche un numero ele-vatissimo di manufatti, tra cui oltre 300 stazioni di sollevamento e oltre 800 canali scolmatori.

Dopo essere stata utiliz-zata dagli utenti, l’acqua viene raccolta negli scarichi fognari e inviata mediante il collettamen-to fognario agli impianti di depurazione per gli adeguati trattamenti.

Le acque reflue: fognatura

Analisi acque reflue

Rete di distribuzione FOG*

Acque meteoriche

Sollevamenti

Vasche volano

Impianti di depurazione

Il Settore Fognatura e Depurazione di Gruppo CAP per gestire la parte di ciclo dell’acqua sopra descritto si impegna a gestire le attività nel rispetto delle prescrizio-ni legali e normative e a ricercare l’ottimizzazio-ne dei processi aziendali e dell’uso delle risorse, al fine di raggiungere il massimo livello di efficacia e efficienza. Il Settore monitora co-stantemente i consumi energetici ed i consumi di reagenti per volumi trattati e per impianto.

Per quanto riguarda gli obiettivi di performance in ottica di Management per Obiettivi, nel 2017 - oltre a confermare gli obiettivi del 2016 - sono stati introdotti nuovi obiettivi per far fronte a sfide specifiche anche ad alto impatto ambien-tale. Tra gli obiettivi spe-cifici del settore Fogna-tura ci sono ad esempio l’implementazione del piano di manutenzione vasche volano, con la progettazione e realiz-zazione di interventi specifici su 10 delle 64

vasche volano prese in gestione da Gruppo CAP e l’installazione di sistemi di monitoraggio in continuo degli sfiori di rete.Gruppo CAP è gestore del servizio di fognatura in 134 comuni della Città Metropolitana di Milano e provincia di Varese.

Comuni in cui Gruppo CAP gestisce il servi-zio FOGNATURA al 31/12/2017

Manufatti rete fognaria Milano Varese Totale

Stazioni di sollevamento 343 7 350

Vasche di prima pioggia 77 0 77

Serbatoi di laminazione (vasche volano + vasche di laminazione + vasche a dispersione)

96 0 96

Scolmatori 864 11 875

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58 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 59

Rete di distribuzio-ne fognatura

La rete fognaria è il complesso delle opere attraverso cui vengono portate al trattamento le acque reflue domestiche, quelle industriali e parte delle acque meteoriche. La lunghezza complessi-va delle reti fognarie ge-stite nel 2017 da Gruppo CAP è pari a 6.578 km, di cui 485 km di collettori intercomunali.

In ottica di gestione degli impatti ambientali derivanti dalla gestione del servizio Fognatura è stata sicuramente rilevante la ridefinizio-ne, negli ultimi anni, del perimetro del servizio idrico con l’inclusione di numerosi interventi per la regimentazione delle acque meteoriche nella parte in cui stesse siano strettamente collegate

al servizio idrico inte-grato.Questa attività è stata un’evidente risposta alla volontà di affrontare i cambiamenti climatici ed ha permesso alla azienda di mettere a sistema oltre 450 milioni di euro di opere volte alla riduzione degli alla-gamenti ed al migliore funzionamento della rete fognaria.

Flood Hide e resilienza territoriale.Studio di pre-fattibilità sull’utilizzo del reticolo idrico minore per la laminazione dei deflussi urbani

Lo studio è stato predisposto in colla-borazione con l’Università di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Energia, Terri-torio, e nasce dall’esigenza di affrontare in maniera innovativa i frequenti e diffusi problemi di sovraccarico delle reti di drenaggio urbano in conseguenza al verificarsi di eventi meteorici intensi e, sempre più spesso, anche in occasione di eventi che sono da considerarsi ordinari. La presenza di una capillare rete di canali ad uso prevalentemente irriguo e di boni-fica suggerisce di verificare la possibilità di adottare un approccio originale e cioè di utilizzare tale rete per effettuare una

laminazione diffusa, e così alleggerire significativamente la rete di drenaggio urbana.Allo stato attuale il sovraccarico delle reti fognarie viene gestito normalmente con soluzioni progettuali tradizionali (ad esempio: vasche volano, tubazioni sovradimensionate) che implicano opere di costi ed impatti rilevanti. L’obiettivo principale dello studio è quello invece di verificare la possibilità di utilizzare la rete di canali ad uso prevalentemente irriguo e di bonifica, già in molti casi con-nesso alla rete fognaria come recettore di acque di sfioro, per realizzare una laminazione diffusa sia a livello di canale stesso, sia a livello di aree (campi) poten-zialmente allagabili.E’ stato redatto un “Manuale sulle buone pratiche di utilizzo dei sistemi di drenag-gio sostenibile”.

https://www.gruppocap.it/attivita/ricerca-e-sviluppo/flood-hide-e-resilienza

Lunghezza rete fognaria (km)

2015 2016 2017

Milano 5.757 6.333 6.449

Monza e Brianza 360 11854 (solo collettori

intercomunali)

Pavia 229 267 -

Como e Varese 73 73 75

Totale 6.419 6.791 6.578*

Dettaglio RETE e COLLETTORI INTERCOMUNALI (km)

Rete 2017Collettori intercomunali -

2017

Milano 6.018 431

Monza e Brianza - 54

Como e Varese 75 0

Totale 6.093 485

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, e per la Provincia di Monza e Brianza il solo valore dei collettori intercomunali, come dettagliato in Nota Metodologica.

Per depurare le acque di alcuni comuni in Provin-cia di Monza e Brianza Gruppo CAP gestisce 54 km di collettori inter-comunali nel territorio Brianzolo.La rete gestita dal Gruppo è realizzata

principalmente in calcestruzzo, PVC, Pead e gres, tutti materiali in grado di garantire le proprietà idrauliche, la resistenza meccanica e la resistenza all’aggres-sione chimica provocata dalle acque reflue e

meteoriche trasportate. Le tecniche costruttive adottate e la scelta dei materiali sono orientate al rispetto dell’ambiente e alla minimizzazione degli impatti ambientali.

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60 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP 61

Nel corso del 2017 sono state controllate 448 aziende:

Controlli utenze industriali

Presso il Laboratorio di Gruppo CAP di Pero e presso il Laboratorio di BrianzAcque di Monza - nell’ambito del contratto di rete che vede condi-viso l’Ufficio Gestione Utenti Industriali di rete di Gruppo CAP e di

BrianzAcque - vengono condotte le analisi per il controllo degli scarichi in pubblica fognatura relativi agli impianti pro-duttivi che afferiscono alle fognature gestite da Gruppo CAP.I controlli sulle acque di scarico hanno due principali finalità:

• la verifica delle con-centrazioni di inqui-nanti e il rispetto dei limiti di accettabilità previsti nelle autoriz-zazioni rilasciate.

• la verifica delle con-centrazioni di inqui-nanti ai fini tariffari.

Monitoraggio acque parassite con fibra ottica

Il progetto riguarda l’implementazione di un sistema di indagine della fognatura tramite la tecnologia DTS con fibra ottica da inserire nella rete fognaria allo scopo di individuare gli allacci fognari o le immis-sioni improprie in fognatura (falda, rogge, acque meteoriche) e l’allestimento di un autocarro indipendente per contenere tutta la strumentazione ed effettuare le analisi. Alla base del progetto c’è la volontà del Gruppo di sviluppare una nuova tecnolo-gia più rapida ed efficace di quelle attuali (videoispezione, ispezione con traccianti, indagini in sito di personale tecnico, indagini cartografiche) per individuare la posizione degli allacci fognari e le possibili immissioni di acque improprie in rete. Questa tecnologia permette infatti anche di indagare più tronchi fognari contempo-raneamente per lungo tempo, in continuo.La tecnologia DTS che indaga la tem-peratura in mezzi fluidi viene in genere impiegata nel settore oil&gas. è stata

applicata per la prima volta per le reti fognarie nel 2009. Esistono vari progetti sull’applicazione di questa tecnologia per le reti del SII nei paesi del nord Europa: Olanda, Germania, Gran Bretagna.Nel corso dell’autunno 2016 si è svolto il primo progetto pilota di Gruppo CAP in via Masaccio a Cernusco sul Naviglio per testare la tecnologia. Il pilota si è svolto con l’installazione della strumentazione di un container per una durata di 2 giorni e l’esito è stato estremamente positivo. Nel corso del 2017 sono state quindi eseguite analisi sul sistema e attività per la redazione degli ordini per l’acquisto del calcolatore DTS e per l’implementazione dell’autocarro, ed è stato emesso un ordi-ne di lavoro a una società specializzata nel settore per ricevere il supporto tecnico per progettare il sistema e predisporre gli ordini per l’acquisto della strumentazio-ne. È stato quindi individuato e scelto il modello di calcolatore DTS più adatto alle esigenze del Gruppo ed è stato proget-tato l’autocarro in modo da ospitare il calcolatore DTS e da essere autonomo energeticamente.

Controlli Utenze industriali 2016 2017

N. aziende controllate 478 448 aziende (circa il 50% del totale)

Portata scaricata (m3/anno) 20.000.000* 28.103.546* (pari al 100% del totale)

N. campioni prelevati 1.289 1.115

N. determinazioni analitiche 15.291 29.431

Di cui, per il 2017, 215 aziende controllate per conto ATO, con 127 campioni prelevati e 2.547 determinazioni analitiche.

Durante l’anno 2017 sono stati effettuati nu-merosi campionamenti sulle reti (oltre 700 campioni per un totale di oltre 10.000 parame-tri analizzati) al fine di individuare inquinanti specifici e la provenien-za di scarichi anomali non prevedibili. Questa attività ha fatto diminu-ire di poco il numero di aziende monitorate a

favore di un incremento di numero di campioni prelevati in rete. È stato anche aumentato il nu-mero di parametri di cui si è richiesta la determi-nazione ai laboratori al fine di migliorare il mo-nitoraggio della qualità dell’acqua scaricata dagli insediamenti produttivi.

*portata scaricata stimata da consuntivo anno precedente: in attesa di conferma da dati denunce.

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62 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 63

Gli indicatori am-bientali del servizio fognario

L’efficienza e l’efficacia del servizio in chiave

ambientale possono essere rappresentate sinteticamente dai se-guenti indicatori (riferiti al territorio dell’ATO Città Metropolitana di

Milano) che comples-sivamente rappresen-tano l’adeguatezza del sistema fognario.

Rischi ambientali del Settore Fognatura

Sono stati valutati i rischi ambientali e le opportunità connessi ai processi gestiti dal Settore Fognatura.

Si riporta di seguito sinteticamente i rischi maggiormente signi-ficativi per il servizio fognatura:

Sito/ Attività Aspetto e rischio Impatto ambientali

SERVIZIO FOGNATURA

ACQUE SUPERFICIALI (Inquinamento acque superficiali)

Scarichi idrici da sfioratori/rete

RIFIUTI (Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti - nota:

la gestione dei rifiuti è in capo ai fornitori incaricati delle attività di

pulizia delle reti fognarie)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti legate alle attività di pulizia delle reti fognarie Gruppo CAP svolge un ruolo di controllo dell’ac-curatezza e conformità della gestione da parte dei fornitori che risultano produttori di tali rifiuti. Per gestire questi rischi sono in corso e in fase di implementazione nume-rose attività di mitiga-zione e miglioramento: tra queste ad esempio la pulizia preventiva delle caditoie e il progetto di ricerca acque parassite.

Le emissioni di CO2 del servizio fognario

Le emissioni 2017 del Servizio Fognatura rappresentano lo 0,3% del totale delle emissioni del Gruppo. Le 72 ton di CO2eq emesse dal servizio fognario (derivanti dallo smaltimento dei rifiuti di settore) possono quindi essere considerate trascurabili rispetto al totale delle emissioni di Gruppo.

Ambito Indicatore Definizione Unità di misura 2016 2017

Quantità

Frequenza allagamenti e/o sversamenti da fognatura

Num. allagamenti + Num. sversamenti

100 kmN/km 0,811 0,315

Adeguatezza normativa

Adeguatezza normativa degli scarichi di piena

Num. scaricatori non adeguatiNum. totale scaricatori

% 15,2 13,1

QualitàControllo degli scaricatori di piena

Num. scaricatori non controllati

Num. totale scaricatori

% 100 2,9

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64 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 65

Analisi acque reflue

Rete di distribuzione FOG*

Acque meteoriche

Sollevamenti

Vasche volano

Impianti di depurazione

A marzo 2017 è stata acquisita la gestione dell’impianto di Truc-cazzano ed è passata quindi a Gruppo CAP la gestione della depura-

zione delle acque di 11 nuovi comuni di Città Metropolitana di Milano e 6 nuovi comuni della Provincia di Monza e Brianza.

La gestione degli im-pianti di depurazione nel corso del 2017 è stata organizzata in 3 Aree territoriali al fine di ottimizzare la logistica

Le acque reflue col-lettate dai sistemi di fognatura vengono reca-pitate presso gli impianti di depurazione che attraverso trattamenti specifici consentono l’abbattimento degli in-quinanti e la restituzio-ne all’ambiente di acque conformi agli standard normativi.

Le acque reflue: depurazione

Comuni in cui Gruppo CAP gestisce il servizio DEPURAZIONE al 31/12/2017

Per quanto riguarda gli obiettivi di per-formance in ottica di Management per Obiettivi, nel 2017 – oltre a confermare gli obiettivi del 2016 – sono stati introdotti nuovi obiettivi per far fronte a sfide specifiche. Tra gli obiettivi di Depurazione si possono ricordare ad esempio: la valoriz-zazione energetica del biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei fanghi di depura-zione, con l’obiettivo di aumentare la produzio-ne di energia da fonti

rinnovabili, e l’ottimiz-zazione della gestione delle attività di recupero fanghi al fine di ridurre al minimo/eliminare lo smaltimento in discarica ed aumentare le attività di recupero di risorse e nutrienti, anche con l’avvio di produzione di fertilizzanti dai fanghi di depurazione.

Impianti di depura-zione e acqua reflua trattata

Attraverso la gestio-ne dei 40 impianti di depurazione distribuiti

sul territorio della Città Metropolitana di Milano Gruppo CAP depura le acque di 131 comuni della Città Metropolita-na di Milano, 1 comune in provincia di Varese, 1 in provincia di Como e attraverso 54 km di col-lettori comunali anche 22 comuni in provincia di Monza e Brianza, con un tasso di copertura dei servizi di fognatura e depurazione complessi-vo pari al 99,40%.

Impianti di depurazione gestiti in esercizio al 31/12/2017

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

2015 2016 2017

Milano 38 39 40

Pavia 21 21 -

Totale 59 60 40*

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66 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 67

operativa, e per centri di eccellenza al fine di centralizzare sugli impianti di dimensione maggiore il know-how e le competenze necessa-rie per la gestione delle attività di conduzione e

manutenzione di tutti gli impianti di depurazione gestiti dal Gruppo.Gli impianti di depura-zione di Gruppo CAP sono prevalentemente di tipo classico a fanghi attivi. Non mancano

tuttavia peculiarità specifiche tra i differenti impianti, con sperimen-tazione e applicazione di trattamenti innovativi e migliorativi differenziati:

Trattamenti biologici avanzati

Trattamenti terziari Trattamenti fanghiTrattamenti di

valorizzazione biogas

• 3 impianti con tecnologia MBR senza necessità di trattamenti terziari

• 2 impianti con tecnologia a biofiltrazione

• 13 impianti con trattamenti UV

• 1 impianto con ozonizzazione

• 20 impianti con disinfezione con acido peracetico

• 31 impianti con defosfatazione chimica

• 22 impianti con microfiltrazione

• 30 impianti sono dotati di sezioni di disidratazione fanghi di cui 5 con sezioni a basso consumo energetico a mezzo di presse a vite di recente installazione (i restanti impianti conferiscono fanghi ispessiti verso centri di eccellenza contigui)

• 12 impianti sono dotati di sezione di digestione anaerobica

• 4 impianti di depurazione sono dotati di sistema di valorizzazione in energia elettrica del biogas prodotto di cui 2 con microturbine (Sesto San Giovanni e Robecco sul Naviglio e 2 con sistemi di cogenerazione)

• Su 2 impianti di depurazione sono installati impianti pilota di upgrade a biometano del biogas: Bresso (con un impianto in fase di industrializzazione) e Sesto San Giovanni

NANOTECNOLOGIE applicate al trattamento acque reflue

Nell’ambito dell’Accordo di ricerca stipulato con il Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica del Po-litecnico di Milano, durante il 2017 sono state svolte alcune prove di ossidazione avanzata dei reflui in uscita, con reattore a scala di laboratorio, presso il depurato-re di Robecco sul Naviglio.Lo scopo della ricerca è stato quello di valutare la fattibilità di un innovativo processo di decontaminazione delle ac-que basato su materiali catalitici avanzati

e le rese di abbattiamento della carica microbiologica in uscita al trattamento di depurazione. Il trattamento proposto è un proces-so di ossidazione avanzata basato su fotocatalisi elettrochimica. Il catalizza-tore usato nelle prove è un film di TiO2 nanostrutturato fotoattivo supportato su un substrato conduttivo ed attivato da fonte UV. Le prove svolte nel 2017 proseguiranno nel 2018, sulla base di un nuovo accordo di ricerca, con un’applica-zione mirata al trattamento delle acque di approvvigionamento e allo studio della rimozione di microinquinanti emergenti.

Progetto OSCAR – Cicli alternati applicati al trattamento biologico di depurazione

Negli schemi tradizionali di processo di rimozione dell’azoto dalle acque reflue, le logiche di aerazione del comparto di nitrificazione sono spesso molto semplificate. Attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative di automazione e supervisione (Solutions for Cost Abatement in Nutrients Remo-val), la denitrificazione e la nitrificazione possono essere svolte nella stessa vasca, operando un’alternanza su scala tem-porale di fasi aerobiche e fasi anossiche. Questo sistema consente di far fronte in maniera automatica e molto efficace alle variazioni di carico di azoto influente, favorendo anche un risparmio di energia elettrica.Gruppo CAP ha sviluppato ed avviato già

dal 2016 un progetto pilota su una delle tre linee Carousel di trattamento acque dell’impianto di depurazione di Bareggio. L’intervento sperimentale si è concluso nel primo semestre del 2017 ed ha per-messo di raccogliere dati di monitoraggio di processo e confermare gli elementi conoscitivi di base per l’impostazione della progettazione per altri interventi di revamping sulle linee di trattamento biologico, al fine di migliorare la capacità complessiva di rimozione dell’azoto e garantire il costante raggiungimento degli standard di qualità richiesti.La valutazione del sistema proseguita nel primo semestre 2017 ha permesso di evidenziare che la linea attrezzata con OSCAR evidenzia un buon funzionamen-to per la rimozione dell’azoto e conferma la possibilità di ottenere rendimenti medi maggiori o uguali del 75%.

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68 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP 69

A marzo 2017 è stata avviata la presa in gestione dell’impianto di Truccazzano. Con l’ingresso di questo nuovo impianto c’è stato un aumento in termini di acqua reflua tratta-ta [m3/anno] rispetto all’anno 2016. E più nel dettaglio, essendo l’im-pianto di Truccazzano appartenente alla classi-ficazione AE > 100.000 si registra un aumento del 7% (2016 vs 2017) nella suddivisione delle portate per potenzialità.La quasi totalità dei volumi trattati dai de-puratori di Gruppo CAP è misurata (in ingresso: 88%; in uscita: 93%) e campionata sia in ingres-so (90%) che in uscita (93%), con eccezioni su impianti di depurazione di piccola taglia. Nel corso del 2017, inoltre, sono stati installati sistemi di monitoraggio on line della qualità della risorsa depurata sui principali parametri in-quinanti (COD, SST, P, N) sugli impianti di Basiglio,

Rozzano, San Giuliano Ovest, Turbigo e Settala. Tali sonde, aggiunte ad altre precedentemente installate, permettono di conoscere costantemen-te la qualità della risorsa immessa in ambiente su circa il 40% dei volumi trattati. L’obiettivo per l’anno 2018 è di arrivare al monitoraggio on line dell’80% dei volumi trattati.Per portare a com-pimento l’attività di trattamento delle acque reflue vengono utilizzati anche una serie di rea-genti chimici, necessari ad eliminare alcune delle sostanze inquinanti presenti nelle acque. I reagenti maggiormente utilizzati per il tratta-mento delle acque reflue sono: l’acido peracetico, l’ipoclorito, il polielet-trolita in emulsione e il polielettrolita in polvere, il cloruro ferrico ed il cloruro di alluminio.

I 40 impianti di depura-zione gestiti dal Gruppo nel 2017 hanno trattato più di 320 milioni di me-tri cubi di acqua reflua

provenienti dai territori della Città Metropolita-na di Milano, parte della Provincia di Monza e Brianza, Varese, Como e

da una parte del Comu-ne di Milano (quartieri ad est della città).

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.**Il solo impianto gestito dal Gruppo sito nel territorio di Monza Brianza è stato dismesso nell’aprile del 2015.

Nel corso del 2017 l’80% del volume delle

acque reflue è stato trat-tato in impianti di depu-

razione con potenzialità superiore a 100.000 AE.

Acqua reflua trattata (m3/anno)

2015 2016 2017

Milano 288.629.208 310.926.100 321.675.274

Monza e Brianza ** 2.488.772 - -

Pavia 6.441.201 6.217.540 -

Totale 297.559.181 317.143.640 321.675.274*

Suddivisione delle portate per potenzialità di impianto

AE≥100.00050.000≤AE <100.000

10.000≤AE <50.000

AE<10.000

Portata trattata (m3/anno) 257.111.333 34.522.665 24.170.650 5.870.626

% Portata trattata 80% 11% 8% 2%

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70 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 71

processo di trattamento viene effettuato anche un monitoraggio con sistemi di analisi “in con-tinuo” presso gli impianti di maggiori dimensioni. E’ inoltre previsto un monitoraggio analitico sulle reti fognarie princi-pali delle quali il Gruppo è gestore del servizio.I principali parametri monitorati – tra quelli previsti dal Decreto Legislativo 152/06 – che indicano il “carico

inquinante” delle acque di scarico e l’eventuale presenza di componente industriale, sono:

• Parametri generici: pH, conducibilità, BOD e COD;

• Parametri specifici: materiali in sospen-sione totali, materiali in sospensione totali a pH 7, solidi sedi-mentabili, Alluminio, Cadmio, Cromo totale, Cromo VI,

Ferro, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Azoto nitroso, TKN, Cloruri, Solfati, Solfiti, Fosforo totale, Fosforo ortofosfa-to, Fluoruri, Fenoli, C.O.D. a pH 7 dopo sedimentazione, Tensioattivi anionici, Tensioattivi non ionici, E.coli, solventi e idro-carburi.

Acqua riutilizzata e prelevata da pozzi di prima falda

Il riuso dell’acqua industriale di processo – al fine di ridurre i consumi di acqua potabile prelevata da rete e contestualmente minimizzando i prelievi da falda – svolge un ruolo molto importante sia sul tema ambientale che su quello dell’economia circolare. Uno degli obiettivi 2017 del settore Depurazione è stato ridurre i consumi di acqua potabile prelevata da rete massimizzando il riuso dell’acqua industriale di processo.All’interno di alcuni degli impianti di de-purazione del Gruppo l’acqua industriale di processo è riutilizzata in vari contesti, quali:- il lavaggio dei teli delle nastropresse (ad esempio impianto di depurazione di Lacchiarella);- il lavaggio delle filtro coclee della linea

MBR (ad esempio impianto di depurazio-ne di Basiglio);- il lavaggio della micro-grigliatura a servizio delle membrane (ad esempio impianto di depurazione di Assago);- nel processo disidratazione (presso tutti gli impianti che disidratano i fanghi);- il lavaggio dei piazzali adibiti al carico/scarico dei cassoni dei rifiuti.Per quanto riguarda invece le acque prelevate da falda tramite i pozzi di prima falda presenti all’interno degli impianti di depurazione: sono presenti in totale 12 pozzi e la portata totale emunta dalla falda superficiale nel corso del 2017 è stata pari ad oltre 2 mln di metri cubi (2.054.351 m3).Nel corso del 2018 continuano le attività per proseguire con l’obiettivo di ridurre i consumi di acqua potabile prelevata da rete massimizzando il riuso dell’acqua industriale di processo e/o l’utilizzo di acqua prelavata da pozzi di prima falda.

Laboratorio: analisi acque reflue

Gruppo CAP ha 3 La-boratori di Analisi delle Acque Reflue ubicati presso tre dei principali impianti di depurazio-ne (Pero, Peschiera Borromeo e Robecco sul Naviglio). I 3 Labora-tori sono accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per le prove richiamate

nel certificato n° 0697. Nei laboratori azien-dali sono eseguite le analisi per la verifica della qualità dell’acqua reflua in ingresso agli impianti di depurazione e le analisi sulle acque in uscita, nel rispetto delle prescrizioni normative (D.lgs. 152/06, D.G.R. n° IX/1393, R.R. n° 3/2006 della Regione Lombardia e s.m.i.). Il calendario dei prelievi è concordato

annualmente con l’ARPA di riferimento. In parti-colare a Pero ha sede il laboratorio chimico che effettua anche gli accer-tamenti analitici relativi alla caratterizzazione dei terminali di fognatu-re comunali e alla qua-lità dei liquami scaricati dall’utenza industriale. Come detto, oltre ai campionamenti previsti dalla normativa vigente riguardanti le fasi del

Laboratorio Acque Reflue 2016 2017

N. prelievi 4.312 5.035

N. parametri analizzati 60.316 74.759

Oltre alle analisi sulle acque in ingresso e in uscita dagli impianti di depurazione vengono effettuate analisi per la verifica del processo depurativo, prelevando campioni nei diversi

punti dell’impianto, sia per la linea acque che per la linea fanghi.Nell’anno 2017 si evi-denzia una percentuale di “non conformità” (NC) valutata come indicato nella normativa vigente

pari al 3,82% rispetto al numero complessi-vo di campionamenti effettuati in uscita agli impianti di depurazione per controlli e autocon-trolli.

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72 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 73

di implementazione numerose attività di mitigazione e miglio-ramento: ad esempio monitoraggio continuo del rispetto delle pre-scrizioni autorizzative sugli scarichi, effettua-zione dei controlli delle acque in ingresso e in uscita dagli impianti pre-visti dal piano annuale, misure di contenimento dei consumi energetici, rispetto delle procedure aziendali di gestione ri-fiuti e valorizzazione dei fanghi pregiati (conferiti in agricoltura / recupero energetico).

Le emissioni di CO2 del servizio depurazione

Le emissioni 2016 del Servizio Depurazione rappresentano circa l’84% del totale delle emissioni del Gruppo.Il Servizio Depura-zione nel 2017 per la sua attività ha emesso 22.430 ton di CO2eq. Le emissioni derivanti da depurazione sono state legate principalmente allo smaltimento dei fanghi e degli altri rifiuti di depurazione e in quota minore emissioni dirette

relative al consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e per il processo di essiccazione.

Gli indicatori ambientali del servizio depurazione

L’efficienza e l’efficacia del servizio di depura-zione in chiave ambien-tale possono essere rappresentate sinteti-camente dai seguenti indicatori.

Rischi ambientali del Settore Depurazione

È stata effettuata la valutazione dei rischi ambientali per le attività connesse con i processi gestiti dal Settore De-

purazione. Nel dettaglio sono stati determinati i contesti ambientali su cui le attività del Settore Depurazione hanno impatto, e sono stati individuati i possibili ri-schi rispetto ai processi

gestiti. Si riportano di seguito sinteticamente i rischi maggiormente significativi in generale per i siti di depurazione:

Per gestire questi rischi sono in corso e in fase

Il contributo di Gruppo CAP all’agricoltura: il riuso irriguo dell’acqua

11 impianti di depurazione gestiti dal Gruppo – per un totale del 18,1% dei volumi complessivi trattati ossia circa 60 milioni di m3 – reimmettono acqua nell’ambiente che viene utilizzata per riuso irriguo indiretto. Vengono interes-sate 10 rogge del territorio della Città Metropolitana di Milano. Gli impianti rispettano tutti i limiti di concentrazio-ne richiesti dalla normativa vigente e

l’acqua può quindi essere riutilizzata in agricoltura.A marzo del 2017 è stata avviata la presa in gestione dell’impianto di Truccazzano. Con l’ingresso dello stesso, autorizzato al riuso irriguo, si registra l’aumento di circa 7 punti percentuali del volume destinato al riutilizzo rispetto all’anno 2016.Due ulteriori impianti (Assago e Mori-mondo) entreranno nelle modalità di riuso irriguo nel corso del 2018, consen-tendo complessivamente di recuperare in agricoltura circa il 23% delle acque trattate dai depuratori del Gruppo.

Sito/ Attività Aspetto e rischio Impatto ambientali

SITI DI DEPURAZIONE

ACQUE SUPERFICIALI (Inquinamento acque superficiali)

Scarichi idrici impianto, Contaminazione del corpo idrico

recettore a seguito di ingressi anomali di origine industriale in

impianto RISORSE ENERGETICHE

(Deterioramento delle risorse energetiche)

Consumo di Energia e di combustibile (gasolio)

RIFIUTI (Impatti connessi con le attività di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

Ambito Indicatore Definizione Unità di misura 2016 2017

Emissioni Emissioni in atmosferaCO2 emessa

Volume di acque reflue trattate

gCO2e/m3 160 70

Non conformità

Tasso di superamento dei limiti nei campioni

di acqua reflua scaricata

Num. campioni con superamento di uno o più

limiti di emissioneNum. totale campioni

effettuati

% 1,53% 3,82%

L’aumento della % di non conformità tra il 2016 ed il 2017 è da attribuirsi: • ai numerosi interventi

di revamping sui de-puratori del Gruppo che hanno portato gli

stessi, per significa-tivi periodi dell’anno, all’impossibilità di rag-giungere le consuete performance;

• alla presenza di non conformità poten-zialmente nulle per

le quali – alla data di emissione del presen-te documento – non è ancora stato emesso parere definitivo sulla loro archiviazione.

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74 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 75

CAP nel corso dell’anno 2017 sono stati di tipo sia pericoloso che non pericoloso, in accordo

con la classificazione prevista dalla normativa vigente.

Gestire il servizio idrico significa affrontare la complessità di un siste-ma articolato fatto di migliaia di km di rete di acquedotto e fognatura, di impianti ad alta tecno-logia come i depuratori e i sistemi di potabiliz-zazione, come prece-dentemente descritto. Significa anche garantire acqua di qualità, sicura e controllata sempre e a tutti, oltre che restitu-ire all’ambiente acqua conforme alle normative internazionali. Esisto-no numerosi servizi a supporto delle attività del SII: gestione degli utenti, come il servizio e l’assistenza clienti, il call center commerciale e il call center tecnico per la gestione del pronto intervento, gli sportelli aperti al pubblico, il servizio di appuntamenti presso i Punti Acqua o direttamente presso il cliente, la gestione dei contatori, la fattura-zione, la gestione del parco auto, le attività di monitoraggio e controllo

e tutte le attività svolte dagli uffici amministra-tivi del Gruppo. Inoltre, la gestione dei rifiuti e le attività di cantiere pos-sono essere considerati servizi a supporto con impatto prevalente sulle attività tecniche del Gruppo.

La gestione dei rifiuti

Tutte le attività del SII svolte dal Gruppo producono ogni anno rifiuti che devono essere efficacemente gestiti e

inviati a smaltimento o recupero, nel rispetto della normativa vigente.I rifiuti prodotti da Gruppo CAP sono i rifiuti caratteristici deri-vanti della gestione del Servizio Idrico integrato. Esempi di rifiuti prodotti sono fanghi, sabbie e vaglio derivanti dalle attività di depurazio-ne delle acque reflue, carboni attivi esausti utilizzati nelle attività di potabilizzazione, rifiuti derivanti dalle attività svolte dai laboratori di analisi delle acque. I ri-fiuti prodotti da Gruppo

Servizi a supporto delle attività del SII

Sedi Attività amministrative

Utenze - Contatori

Produttive Domestiche

Acqua non gestita da Gruppo CAP

Rifiuti (ton) 2015 2016 2017* % sul totale (anno 2017)

Pericolosi 10,7 7,6 16,525 0,02%Non pericolosi 60.150 65.586 89.918 99,98%Totale 60.161 65.594 89.935 -Recupero 34.861 53.331 68.024 76%Smaltimento 25.299 12.263 21.911 24%Totale 60.161 65.594 89.935 -

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

In totale nel corso del 2017 sono state pro-dotte dal Gruppo circa 90.000 ton di rifiuti. Di questi il 76% circa è

stato destinato a recu-pero, mentre il restante 24% a smaltimento.Nella tabella seguente si riporta il dettaglio dei

rifiuti prodotti suddivisi per categoria di smalti-mento/recupero:

Categoria smaltimento/ recupero

Codici R-D come da D.Lgs 152/2006

Rifiuti Pericolosi (kg)

Rifiuti non pericolosi (kg)

Riuso R3 R7 R13 9.986 49.067.136Fertilizzante R12 - 2.619.650Recupero energia R1 - 16.326.580Termo-distruzione D10 2 -Iniezioni D3 - -Discarica D1 D2 D5 - 2.739.435Stoccaggio in sito D15 6.537 868.624Altri: trattamenti biologici e meccanici D8 D9 - 18.297.000

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76 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 77

La maggior parte dei rifiuti sono rifiuti non pericolosi e derivano dalle attività di depura-zione. In particolare:

Si segnala che è stata estesa la rendiconta-zione dell’anno 2017 a tutti i rifiuti prodotti dal Gruppo (sono stati quindi compresi nella rendicontazione ad esempio i rifiuti di

imballaggi, plastica, rame, ferro e acciaio non riportati nei Bilanci degli anni precedenti). L’aumento dei rifiuti rendicontati nel 2017 è dovuto all’estensione del perimetro utilizzato

e all’acquisizione dell’im-pianto di depurazione di Truccazzano e la conseguente gestione dei nuovi comuni appar-tenenti all’agglomerato di riferimento dell’im-pianto.

Smaltimento

Recupero

24%

76%

Percentuale di rifiuti recuperati e smaltiti

* I fanghi disidratati prodotti dall’attività di depurazione ed avviati all’impianto di essiccamento ed i fanghi liquidi avviati a trattamento presso linee fanghi di altri impianti non sono conteggiati nella precedente analisi in quanto considerati trattamenti intermedi di processo.**Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

Rifiuti da depurazione (ton) 2016 2017**

Fanghi* 59.601 64.965

Sabbia 936 1.042

Vaglio 2.379 2.418

Totale 62.916 68.425

Gruppo CAP si impegna in ottica di riduzione e riutilizzo dei rifiuti pro-dotti. A testimonianza di questo impegno i fanghi prodotti dagli impianti di depurazione nel 2017 sono stati in parte avviati a recupero ridu-cendo drasticamente il quantitativo destinato a discarica e migliorando

quindi la performance rispetto all’anno 2016. Nel 2017 i fanghi prodotti dagli impianti di depurazione hanno infatti avuto sette desti-nazioni diverse:

• Agricoltura• Discarica• Termovalorizzazione

• Essiccamento termico (destino intermedio) presso l’essiccatore sito nell’impianto di depurazione di San Giuliano Milanese Ovest

• Cementificio (per il fango essiccato)

• Trattamento• Fertilizzante

Destinazione finale dei fanghi (ton)

2015 2016 2017***

Agricoltura 30.591 56% 41.828 70% 42.255 65%

Discarica* 23.014 42% 9.748 16% 1.313 2%

Termovalorizzazione 371 0,68% 5.176 9% 16.214 25%

Cementificio 520 0,95% 1.322 2% 2.171 3%

Trattamento - - 1.527 3% 1.661 3%

Fertilizzante - - - - 1.351 2%

Totale 54.495 - 59.601 100% 64.965 100%*Comprensivo fango essiccato (in uscita da essiccatore)***Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

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78 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 79

Dal mese di Agosto, presso l’impianto di Pe-schiera Borromeo sono stati installati macchina-ri che trattano il fango disidratato (in loco) producendo fertilizzanti.

Essicamento termico SGO

In ingresso 9.358** - 12.489** - 10.328** -

In uscita 2.188 - 3.068 - 2.862 -

** Comprensivo di Fango conferito all’essiccatore da terzi, da San Giuliano e dagli impianti in Provincia di Pavia

*Nella rendicontazione dell’anno 2017 viene riportato il valore totale esclusa la Provincia di Pavia, come dettagliato in Nota Metodologica.

Fanghi liquidi trattati secondo l’art.110 del D.Lgs. 152/2006 (ton)

2015 2016 2017*

10.685 10.051 12.2458

PRODUZIONE FERTILIZZANTI dai fanghi di depurazione

In ottica di ottimizzazione nella gestione dei fanghi di depurazione Gruppo CAP ha sperimentato tecnologie per il recupero di elementi nutritivi in sostituzione di fertilizzanti minerali, restituendo ai fan-ghi la propria circolarità ambientale.Gruppo CAP ha avviato quindi con la società Agrosistemi S.r.l. una collabora-zione per la produzione di fertilizzanti correttivi (Carbonato di Calcio di Defe-cazione e Gesso di Defecazione ai sensi

del Dlgs 75/2010) da fanghi biologici prodotti presso gli impianti del Gruppo. Dopo una prima fase di sperimentazione del processo avvenuta presso l’impianto di Casano d’Adda, nel corso del 2017 è stata avviata l’implementazione della stessa sperimentazione su scala più ampia presso il depuratore di Peschiera Borromeo, producendo gesso di defe-cazione a partire da fango biologico di depurazione. A partire dalla primavera 2018 inizierà la fase 2 della sperimenta-zione volta alla produzione di Carbonato di Calcio di defecazione.

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80 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 81

Le emissioni di CO2 della gestione dei rifiuti

Le emissioni 2017 relative alla produzione e smaltimento dei rifiuti rappresenta-no circa l’88% delle emissioni totali del Gruppo. Come descritto in precedenza, infatti, con l’abbattimento delle emissioni legate al consumo di energia elettrica - grazie all’acquisto di energia 100% da fonti energetiche rinnovabili - la maggior parte sono emissioni indirette di Scope 3. In particolare il valore maggiore di emissioni è relativo allo smaltimento dei fanghi e degli altri rifiuti di depurazione.

Ambito Indicatore Definizione Unità di misura 2016 2017

Rifiuti

Emissioni in atmosfera

CO2 emessa

Rifiuti totali prodottikgCO2e/

ton311 262

Rifiuti totali inviati a discarica

Rifiuti totali smaltiti in discarica

Rifiuti totali prodotti% n.d.* 3

Rifiuti totali inviati a recupero

Rifiuti totali recuperati

Rifiuti totali prodotti% n.d.* 76

Smaltimento fanghi in discarica (% di sostanza secca)**

Fanghi smaltiti in discarica

Fanghi prodotti% 23,92 4,63

Gli indicatori ambientali della gestione dei rifiuti

* Nel 2017 è stata estesa la rendicontazione a tutti i rifiuti prodotti dal Gruppo: i valori anno 2016 non sono quindi confrontabili.** Utilizzata la modalità di calcolo dell’indicatore di qualità tecnica M5 - Smaltimento fanghi in discari-ca del documento RQTI “Regolazione della Qualità Tecnica del Servizio Idrico Integrato”

Automezzi

Energia consumata Flotta auto aziendale 2015 2016 2017

Gasolio (I) 314.206 324.697 321.037

Benzina (II) 7.931 2.495 1.272

Il riutilizzo dei fanghi in agricoltura

Nel corso del 2017 ben il 65% dei fanghi derivante dalle attività di depurazione svolte da Gruppo CAP è stato riutilizzato in agricoltura, attraverso le attività di spandimento del materiale trattato pres-

so i campi di agricoltori convenzionati:I fanghi prodotti vengono inviati ad un’at-tività di trattamento degli stessi che ne permette il riuso in agricoltura. I tratta-menti sono diversi, e tra questi principal-mente di due tipi: miscelazione dei fanghi con calce, allo scopo di ottenere una biomassa senza patogeni (uova di elminti, salmonelle, coliformi fecali) da destinare allo spandimento in agricoltura; oppure un più complesso processo di digestio-ne anaerobica termofila dei rifiuti, con relativa produzione di energia elettrica e termica da biogas prodotto durante la digestione ed eventuale sistema di recu-pero dei nutrienti (produzione di ammen-dante e solfato ammonico per l’utilizzo in agricoltura e successiva distribuzione in campo). La miscela ottenuta dal trat-tamento termofilo è una miscela liquida pompabile che permette lo spandimento sui terreni senza la necessità di arare il campo e di conseguenza azzerando quasi totalmente l’impatto dal punto di vista olfattivo.L’attività del riutilizzo dei fanghi in agri-coltura fa parte di un più ampio impegno del Gruppo in termini di ottimizzazione del recupero delle risorse.

Fertilizzante2%Discarica2%Trattamento3%Cementificio3%

Termovalorizzazione25%

Agricoltura65%

Particolare attenzione è rivolta anche al moni-toraggio dei consumi del parco auto aziendale. Il parco auto aziendale

permette gli spostamen-ti delle risorse di Gruppo CAP tra i vari impianti gestiti, presso gli utenti o per attività di suppor-

to. I consumi sono legati al carburante utilizzato dalle autovetture/auto-mezzi aziendali:

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82 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 83

Da sempre Gruppo CAP pone un occhio di riguar-do alle attività di cantie-re e seleziona i fornitori, che vi lavorano, affinché questi condividano gli stessi principi di tutela, salvaguardia, sviluppo e valorizzazione del ter-ritorio e dell’ambiente che permeano quotidia-namente il lavoro del Gruppo.Nel 2017 sono stati svolti 1.005 sopralluo-ghi presso i cantieri del Gruppo riguardanti

controlli di sicurezza e salute, aspetti ambien-tali e standard SA 8000 delle attività svolte dagli appaltatori. Di questi 1.005 sopralluoghi 665 (corrispondenti al 66%) sono risultati positivi, 332 (33%) sono risultati migliorabili e solamente 8 (il 1%) sono apparsi negativi, registrandosi un miglioramento gene-rale rispetto al 2016 (+ 13 dei sopralluoghi con esito positivo, - 50% dei sopralluoghi con esito

negativo). Le 8 criticità sono state gestite dai RUP (Responsabili Unici del Procedimento).Nel 2017 è stata inoltre attivata una gara per l’affidamento di attività di manutenzione sulle reti/impianti che preve-de la rendicontazione, da parte degli appaltato-ri stessi, delle emissioni GHG derivanti dai can-tieri che saranno attivati per tale manutenzione.

ECONOMIA CIRCOLARE: BIOMETANO da biogas di fanghi di depurazione

Nell’ambito del riutilizzo innovativo in ottica di economia circolare delle risorse prodotte dagli impianti di depurazione, Gruppo CAP ha avviato durante l’anno 2016 un progetto volto alla sperimenta-zione di tecnologie di upgrading del bio-gas ottenuto dal processo di digestione anaerobica dei fanghi di depurazione. La sperimentazione è stata ulteriormente estesa con nuove collaborazioni nel corso del 2017: attualmente sono in atto collaborazioni con l’Istituto sull’Inquina-mento Atmosferico del Consiglio Nazio-nale delle Ricerche (IIA - CNR) e con Fiat Chrysler Automobiles (FCA).L’obiettivo del progetto è di consolidare la ricerca e sviluppo di tecnologie atte alla trasformazione di biogas in biometa-no e introdurle progressivamente negli impianti, permettendo, in prospettiva, l’immissione in rete del biometano e l’utilizzo diffuso per autotrazione.

I risultati raggiunti già nel 2016 - con l’avvio del primo rifornitore di biocarbu-rante ottenuto da reflui fognari presso il depuratore di Bresso - hanno permesso di stimare che da questo impianto si potrebbe arrivare a sviluppare una pro-duzione annua di biometano di 341.640 kg, sufficienti ad alimentare 416 veicoli per 20 mila km all’anno, abbattendo le emissioni di anidride carbonica e dimostrando una valida strada di ottimiz-zazione della digestione anaerobica ed alternativa alle tradizionali scelte per lo smaltimento dei fanghi.Il progetto di produzione di biometano dai fanghi di depurazione sarà ulterior-mente ampliato su scala impiantistica e non più prototipale durante l’anno 2018, con la progettazione esecutiva e la realizzazione di un impianto di upgrading a membrane.Il progetto rappresenta una concreta traduzione dei principi dell’economia circolare e della mobilità sostenibile a tutto vantaggio dei cittadini!

www.gruppocap.it/attivita/ricerca-e-sviluppo/biometano-da-fanghi

Controlli attività di cantiere e ambienti di lavoro

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84 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 85

Si riportano di seguito sinteticamente i siti caratterizzati dall’im-

patto di produzione e smaltimento rifiuti e i rischi maggiormente

significativi per i servizi a supporto delle attività del SII:

Rischi ambientali dei servizi a supporto delle attività del SII

ASPETTO E RISCHIO SITO/ATTIVITA’ IMPATTO AMBIENTALE

RIFIUTI Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi Produzione di rifiuti a rischio infettivo in laboratorio Produzione di rifiuti urbani da attività di ufficio presso le sedi

• Servizio acquedotto • Servizio fognatura • Siti di depurazione • Sedi aziendali • Cantieri di manutenzione/

realizzazione • Laboratori acque potabili/

acque reflue

Impatti connessi con le attivi-tà di smaltimento rifiuti

SITO/ATTIVITA’ ASPETTO E RISCHIO IMPATTO AMBIENTALE

CANTIERI DI MANUTENZIONE/ REALIZZAZIONE

ATMOSFERA(Inquinamento atmosferico)

Emissioni in atmosfera di polveri

CLIMA ACUSTICO(Inquinamento acustico)

Emissioni acustiche da attività di cantiere temporaneo

ACQUE SUPERFICIALI, SOT-TERRANEE, SUOLO E SOTTO-SUOLO(Inquinamento acque superfi-ciali, sversamento di sostanze pericolose)

Scarichi idrici da attività di cantiere Gestione sostanze pericoloseSversamenti di sostanze pe-ricolose

RIFIUTI(Impatti connessi con le attivi-tà di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

LABORATORI ACQUE POTABILI/ACQUE REFLUE

ACQUE SOTTERRANEE - SUOLO E SOTTOSUOLO(Sversamento di sostanze pe-ricolose. Inquinamento acque sotterranee, suolo e sottosuolo

Gestione sostanze pericoloseSversamenti di sostanze pe-ricolose

RIFIUTI(Impatti connessi con le attivi-tà di smaltimento rifiuti)

Produzione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e rifiuti a rischio infettivo

PERFORM WATER 2030

La prima piattaforma di ricerca e speri-mentazione in Italia nata per affronta-re le sfide del sistema idrico integrato Nell’ambito del PROGRAMMA OPERA-TIVO REGIONALE 2014-2020 - Obietti-vo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”, cofinanziato con il FESR, e della CALL per l’Attivazione di un Percorso Sperimentale Volto alla Definizione degli Accordi per la Ricerca, Sviluppo e Innovazione, Gruppo CAP ha presentato il progetto PerFORM WATER 2030 - Platform for Integrated Operation

Research and Management of Public

Water towards 2030, di cui è Soggetto Capofila.Gruppo CAP ha coinvolto 8 realtà indu-striali, 2 università e un istituto di ricerca, ognuno dei quali metterà a disposizione le proprie competenze tecniche in un contesto di contaminazione di idee, pro-getti e conoscenze specifiche. PerFORM WATER 2030 sarà coordinato scientifi-camente dal Politecnico di Milano, con la presenza di Fondazione Politecnico

di Milano. Prevede inoltre la partecipa-zione dell’Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSA-CNR) e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.Con PerFORM WATER 2030 si intende progettare la realizzazione di una piatta-forma di ricerca, sviluppo e validazione di tecnologie e strumenti conoscitivo/decisionali, volti a garantire una sempre più efficace ed efficiente gestione del Servizio Idrico Integrato (SII). La piatta-forma proposta interesserà gli impianti di depurazione di Gruppo CAP di San Giuliano Ovest ed Est, Peschiera Bor-romeo, Sesto San Giovanni, Bresso e il Centro di Ricerca presso la Sala Azzurra dell’Idroscalo.L’obiettivo è quello di costituire una base stabile e duratura di collaborazioni, funzionale alle aziende del SII, per la validazione e conoscenza di tecnolo-gie innovative utili al miglioramento del Servizio fornito; alle aziende del settore, come volano allo sviluppo e alla dimostrazione di prodotti e processi; agli enti territoriali, per disporre di risultati

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86 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 87

e informazioni sviluppate in sinergia tra enti di ricerca e comparto industriale, utili e necessarie alla implementazione di strumenti e politiche di indirizzo.La piattaforma affronterà le sfide attuali del SII, che comprendono - oltre ovvia-mente alla fornitura costante di acqua ed effluenti di alta qualità - la riduzione della produzione di fanghi, il recupero di acqua, risorse materiali e di energia, il monitoraggio dei contaminanti emergen-ti, le emissioni in atmosfera e, non ultimi, la sostenibilità economica e l’accettabili-tà sociale.Durante il corso dell’anno 2017 sono sta-te svolte le attività preparatorie all’avvio delle differenti sperimentazioni.Gli ambiti di ricerca suddivisi per ma-cro-area sono:

LINEA ACQUA: controllo della qualità delle acque di approvvigionamento e ottimizzazione delle reti di distribuzione;

ottimizzazione dei processi di tratta-mento delle acque reflue con tecnologie innovative per soddisfare i più stringenti limiti di qualità allo scarico; monitoraggio di inquinanti emergenti ed emissioni in atmosfera.

LINEA FANGHI: riduzione della produ-zione dei fanghi di depurazione; valoriz-zazione termica dei fanghi e recupero di energia e materie prime.

LINEA RECUPERO ENERGIA E MA-TERIA: recupero di energia e materia all’interno degli impianti; upgrade del biogas a biometano; ottimizzazione delle operazioni di digestione anaerobica.

LINEA ACCETTABILITÀ’ SOCIALE ED ECONOMICA DELLE TECNOLOGIE attraverso il coinvolgimento degli stakeholder e analisi avanzate dei costi e della tariffazione.

http://bit.ly/PerFORMWATER2030

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88 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP 89Bilancio di sostenibilità 2017

Il sistema di gestione dell’energia

Negli anni il Gruppo CAP ha intrapreso un percorso volto al miglio-ramento progressivo dell’efficienza energe-tica dei propri processi aziendali e dei servizi offerti, anche attra-verso un monitoraggio costante delle proprie

prestazioni energetiche e l’utilizzo di tecnologie e sistemi gestionali a basso impatto ambien-tale.A tal proposito, a partire del 2013 è stato avviato un progetto volto allo sviluppo di un sistema di gestione dell’energia

finalizzato a definire - sulla base degli usi energetici significativi del Gruppo CAP - spe-cifici piani d’azione ed obiettivi raggiungibili attraverso azioni per il miglioramento conti-nuo delle performance energetiche.

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90 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 91

A luglio 2015 il Gruppo ha ottenuto la certifi-cazione del sistema di gestione dell’energia se-condo i requisiti definiti dalla norma interna-zionale volontaria ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione di energia”. Nel corso degli anni 2016- 2017 il sistema di gestione dell’energia è stato quindi consoli-dato ed integrato con specifici piani d’azione e obiettivi migliorativi raggiunti attraverso azioni mirate per il miglioramento continuo delle performance ener-getiche. L’obiettivo è un continuo miglioramento della gestione dell’ener-gia al fine di ottimizzare le performance energe-tiche del Gruppo, come riportato nella politica integrata.

Il Sistema Gestione Energia si basa sul seguente approccio metodologico Plan–Do-Check–Act:

• PLAN Effettuare un’analisi

del sistema energeti-co del Gruppo;

– Stabilire gli indicatori di performance ener-getica;

– Stabilire gli obiettivi, i traguardi e i piani

d’azione necessari a portare risultati in linea con le opportu-nità di miglioramento della performance energetica e della politica energetica dell’organizzazione.

• DO– Attuare i piani d’a-

zione della gestione energetica.

• CHECK– Monitorare e misura-

re i processi e le carat-

teristiche principali delle proprie attività che determinano per-formance energetiche in contrasto con la politica energetica e con gli obiettivi e registrarne i risultati.

• ACT Intraprendere azioni

per il miglioramento continuo delle perfor-mance energetiche e del sistema di gestio-ne per l’energia.

ATC

PLAN

Sistema Gestione Energia

CHECK

DO

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92 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 93

Nel seguito vengono presentati i consumi diretti e indiretti del Gruppo CAP nell’anno

2017, identificando con diretti i consumi di biogas, gas naturale, benzina e gasolio, e con

indiretti i consumi di energia elettrica.

*I servizi del Gruppo CAP si dividono in: acquedotto, depurazione, fognatura e servizi generali. I servi-zi generali fanno riferimento ai servizi di supporto all’attività caratteristica del Gruppo CAP come, ad esempio, attività amministrative, logistica e pronto intervento.

Consumi diretti di energia per tipologia di servizio

I consumi energetici di Gruppo CAP

Consumi diretti (MJ) 2015 2016 2017 % valori 2017

BIOGAS

Depurazione 58.921.000 69.274.023 76.193.208 58,52%

GAS NATURALE

Depurazione 4.697.000 3.570.344 3.981.369

32,66%Essicazione 24.998.000 29.164.681 26.799.223

Servizi generali* 7.295 7.812.490 11.749.126

BENZINA

Servizi generali* 250.000 78.599 31.795 0,02%

GASOLIO

Gruppi elettrogeni 79.000 161.725 102.0228,80%

Servizi generali* 11.437 11.818.984 11.350.352

GPL

Servizi generali* 3.000 0 0 0,00%

TOTALE consumi diretti 107.680.000 121.880.847 130.207.095 100%

Da fonte rinnovabile 58.921.000 69.274.023 76.193.208 59%

Consumi energetici DIRETTI suddivisi per servizio e % di energia da FONTI RINNOVABILI

Servizi generali

Essicazione

Depurazione

18%

20%

62%

Energia da fonti non rinnovabili

Energia da fonti rinnovabili

41%

59%

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94 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 95

Servizi generali1%Fognatura2%

Acquedotto47%

Depurazione50%

Come si può notare, per l’anno 2017, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili è stato pari

al 100% del fabbiso-gno energetico totale per quanto riguarda i consumi indiretti di

energia elettrica, e ben il 58% relativamente ai consumi diretti.

Consumi indiretti di energia per tipologia di servizio

*I servizi del Gruppo CAP si dividono in: acquedotto, depurazione, fognatura e servizi generali. I servi-zi generali fanno riferimento ai servizi di supporto all’attività caratteristica del Gruppo CAP come, ad esempio, attività amministrative, logistica e pronto intervento.

Consumi indiretti (MJ) 2015 2016 2017 % valori 2017ENERGIA ELETTRICA

Depurazione 302.703.314 328.678.677 353.048.108 49,86%Acquedotto 403.393.475 382.624.778 332.387.460 46,94%Fognatura 15.016.194 16.552.657 14.906.030 2,10%

Servizi generali* 7.817.159 7.556.044 7.786.120 1,10%TOTALE consumi diretti 728.930.142 735.412.156 708.127.718 100%

Da fonte rinnovabile 309.795.310 305.931.457 708.127.718 100%

Consumi energetici INDIRETTI suddivisi per servizio

Per i fattori di conversione utilizzati per il calcolo dei consumi si rimanda all’Allegato 2 del presente Bilancio.

Energia 100% GREEN

Dal primo gennaio 2017 Gruppo CAP e altre sei aziende della rete Water Alliance si riforniscono solo con energia prodotta da fonti rinnovabili! Uno sforzo imponente per la sostenibilità ambien-tale del servizio idrico, che si è tradotto nei risultati della gara congiunta per la fornitura di energia elettrica avviata durante l’anno 2016 insieme da Gruppo CAP, BrianzAcque, Uniacque, Lario Reti

Holding, Padania Acque, Secam (tutte ap-partenenti alla rete della Water Alliance), per un totale di 425 GWh di energia. La gara ha garantito un risparmio econo-mico di 2 milioni e mezzo di euro (il 13% in meno rispetto alla base di gara di 19 milioni), ma ha permesso anche un im-portante risultato in termini ambientali: le aziende infatti hanno scelto l’opzione green, che impegna il fornitore a conse-gnare energia al 100% ottenuta da fonti rinnovabili certificate.

A fronte della riduzione di consumo specifico di energia per acqua trat-tata e acqua immessa in rete, in linea con gli obiettivi del Gruppo (come descritto nel seguito), il consumo energetico complessivo - sia per quanto riguarda i consumi diretti, che i consumi indiretti - risul-ta in diminuzione rispet-

to all’anno 2016 ( -3%). Questa diminuzione si registra principalmente per il settore acquedot-to dovuta alla cessione del ramo d’azienda a BrianzAcque avvenuta a marzo 2017 (-15%). La significativa diminuzio-ne del settore acque-dotto è compensata dall’incremento del 7% del settore depurazione,

legato principalmente a due eventi:

• acquisizione dell’im-pianto di Truccazzano a marzo 2017 (e rela-tivi 16 nuovi comuni depurati);

• revamping impianti-stici con l’aggiunta di nuove sezioni energi-vore.

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96 GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 97Bilancio di sostenibilità 2017

Gruppo CAP autopro-duce energia nei propri impianti a biogas ubicati nei siti di Bresso e Pe-schiera Borromeo, e dal 2017 anche a Robecco sul Naviglio. Il biogas proviene dalle sezioni di digestione anaerobica dedicate alla stabilizza-zione dei fanghi prodotti dai processi di depura-zione e viene utilizzato

per la produzione combinata di energia elettrica e calore attraverso l’utilizzo di motori endotermici o di microturbine. L’energia prodotta viene utilizzata nell’impianto attraverso autoconsumo: l’energia elettrica è riutilizzata per il funzionamento delle macchine presenti in impianto e il calore è

utilizzato per il processo di digestione anaerobica dei fanghi stessi.La cogenerazione di ca-lore ed energia elettrica si sostituisce al semplice utilizzo del biogas in caldaia per la produzio-ne di calore destinato al processo di digestione anaerobica.

Questi risultati sono va-lori assoluti relativi alla complessità del Gruppo, influenzati come descrit-to dalle variazioni del perimetro funzionale di rendicontazione. Come testimoniano gli indicatori di monitorag-gio descritti nel seguito durante l’anno 2017 si è registrato un ottimo miglioramento con una riduzione di circa il 3% dei consumi aziendali specifici.

La produzione di energia di Gruppo CAP

2015 2016 2017

Bresso 899.680 853.590 1.014.057

Peschiera 2.983.900 2.564.100 2.605.159

Robecco - - 421.828

TOTALE 3.883.580 3.417.690 4.041.044

Energia prodotta dagli impianti di depurazione (kWh)

Si rileva per l’anno 2017 un incremento di produ-zione da fonte rinno-vabile del 15% rispetto al 2016. Per il 2018 si attende un ulteriore incremento di produzio-ne dovuta all’attivazione

del nuovo cogeneratore realizzato presso il depuratore di Sesto San Giovanni. Nel biennio 2018/2019 Gruppo CAP ha in previsione un ulteriore ampliamento dell’autoproduzione

di energia elettrica attraverso l’installazione di un nuovo gruppo di produzione a Truccaz-zano.

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98 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 99

In linea con quanto previsto nel Sistema di Gestione dell’Energia, Gruppo CAP definisce indicatori di prestazio-ne energetica (En PI

– Energy Performance Indicator), monitorati periodicamente, che permettono di compren-dere meglio l’andamento dei consumi energetici

da un anno all’altro e di verificare il conse-guimento di specifici traguardi fissati dal Gruppo.

Nell’anno 2017 il Gruppo ha ampliato l’autoproduzione di energia utilizzando altre fonti di energia, tra cui l’irraggiamento solare (fotovoltaico). I primi im-pianti sono stati attivati

a Magenta (15 kWp), Vittuone (7,5 kWp), Abbiategrasso (7,5kWp) Rozzano (7,5) e Paderno (10 kWp).

Nel biennio 2018/2019 saranno installati e

attivati gli impianti di Trezzano (72 kWp), Bareggio (122 kWp), Magnago (7,5 kWp), San Giuliano (7,5kWp), Cug-giono (7,5kW), Gaggiano (7,5 KW) Carpiano (7,5 kWp).

Intervento Località Potenza (kW) Ore di funzionamento

Energia prodotta

(MWh/Anno)

Installazione gruppo Cogenerazione da Biogas

200kW

Sesto San Giovanni 130 7.000 910

Installazione gruppo Cogenerazione da Biogas

200kWTruccazzano 130 7.000 910

Interventi mirati alla produzione da fonte rinnovabile in fase di progettazione/esecuzione nel 2018/2019

(*) Consumi stimati - sulla base alla potenzialità dell’impianto e delle letture effettuate - in quanto non disponibili sul portale dedicato del distributore.

Energia prodotta dagli impianti fotovoltaici (kWh) 2017

Magenta 2.957

Vittuone (*) 3.341

Abbategrasso (*) 1.319

Paderno 4.327

Rozzano (*) 314

Totale 12.258

Il monitoraggio delle prestazioni energetiche

* Energia comprensiva dei consumi delle sedi e degli automezzi, escluso il consumo di biogas[Tali indicatori rappresentano prestazioni crescenti al diminuire del loro valore assoluto. Le variazioni dei valori nei diversi anni sono causate anche delle variazioni del perimetro di erogazione del servizio sia funzionale che geografico. Nonostante questo risultano comunque oggetto di monitoraggio da parte di Gruppo CAP al fine di poter valutare l’incidenza del consumo energetico nell’erogazione del servizio.]

EN PISII=Energia consumata SII*

Acqua fatturata kWh

m3

EN PIA1=Energia consumata Servizio Acquedotto

Acqua prelevata dall’ambiente e immessa in rete kWh

m3

EN PIA2=Energia consumata Servizio Acquedotto

Acqua fatturata kWh

m3

EN PIF-D1=Energia consumata Servizio Fognatura+Servizio Depurazione

Acque reflue trattate kWh

m3

EN PIF-D2=Energia consumata Servizio Fognatura+Servizio Depurazione

(0,2tonCOD + 0,8tonNH4) rimossi kWhton

Page 51: Bilancio ambientale 2017 - Gruppo CAP · biologico di rifiuti solidi e liquidi non pericolosi provenienti da impianti di trattamento acque reflue urbane. Il Sistema di Gestione Ambientale

100 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 101

In accordo con la politica integrata di Gruppo Cap, l’ufficio Energy Management si impegna a perseguire il miglio-ramento dell’efficienza energetica; il conteni-mento dei consumi di energia e delle emissioni di gas a effetto serra; il miglioramento continuo della propria prestazione energetica, impron-tandola all’efficienza, attraverso il controllo e la gestione dei fattori di consumo e uso di energia. Si impegna ad accrescere la cultura dell’efficienza energetica in un’ottica di migliora-mento continuo; proget-tare, realizzare e gestire il sistema idrico integrato nel ottica di efficienza energetica, allineandosi alle migliori tecnologie disponibili ed economi-camente sostenibili.Attraverso la definizione della struttura ener-getica aziendale sono state individuate le aree funzionali di maggior consumo di Gruppo CAP ed i relativi sotto-usi

energetici, con l’obiettivo di individuare potenziali interventi di migliora-mento energetico volti ad aumentare l’efficienza energetica dell’intero processo produttivo. Le opportunità di miglioramento energe-tico possono riguardare l’adozione di soluzioni tecniche, accompagna-te da studi ambientali e studi di fattibilità tecnico-economica, ed interventi di tipo gestio-nale, come ad esempio l’analisi e l’ottimizzazione dei contratti di forni-tura e l’introduzione di buone prassi interne di risparmio energetico. Inoltre, gli interventi di tipo gestionale riguarda-no anche le procedure acquisti e progettazione, aggiornate allo scopo di assicurare che le prestazioni energetiche siano sempre valutate anche per l’acquisto di nuovi macchinari o per la progettazione di nuovi impianti.Nel 2017 gli interventi di efficientamento energe-

tico sono stati molteplici e hanno portato a una riduzione di circa il 3% dei consumi aziendali specifici (funzione del perimetro territoriale di rendicontazione e dei volumi gestiti dal Gruppo – acqua sollevata e acqua trattata in depurazione). Ogni anno Gruppo CAP comunica all’Enea - in ottemperanza a quanto previsto nel Dlgs 102 del 2014 - i risparmi conseguiti nell’anno: du-rante l’anno 2017 sono stati risparmiati 857 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) pari al 3% dei consumi aziendali.Continua quindi la riduzione dei consu-mi aziendali specifici secondo quanto previsto dal piano industriale che prevede al 2020 la riduzione - rispetto ai consumi dell’esercizio 2014 - del rapporto tra la quantità di energia consumata e i metri cubi di acqua sollevati/trattati pari al 6% per il servizio acquedotto e al 5% per il servizio depurazione.

L’indicatore globale EN PISII nel 2017 è risultato in aumento rispetto all’anno 2016: tale aumento è dovuto dall’incremento del ser-vizio di depurazione con l’annessione al servizio di 16 nuovi comuni afferenti al depuratore di Truccazzano, a parità di volumi fatturati all’u-tenza.Il rapporto tra l’energia consumata dal servizio acquedotto e l’acqua sollevata e immessa in rete EN PIA1 è in diminuzione rispetto all’anno 2016: il risultato

dell’indicatore è coeren-te con gli interventi di efficientamento nel se-guito descritti che hanno portato alla diminuzione dei consumi aziendali del settore acquedotto del 4% rispetto all’anno 2014. Il rapporto tra l’energia consumata dal servizio acquedotto e l’acqua fatturata EN PIA2 si man-tiene in riduzione rispet-to agli anni precedenti, indice del costante impegno di Gruppo CAP nel mantenere elevati gli standard di servizio alle utenze.

L’indicatore EN PIF-D1 è in aumento per l’anno 2017 principalmente a causa della riduzione dei volumi trattati legati alla stagione estiva par-ticolarmente siccitosa, che influisce invece po-sitivamente sul secondo indicatore EN PIF-D2. L’ indicatore EN PIF-D2 risulta in netto migliora-mento rispetto al 2016 ( -7%), sia per la riduzione dei volumi di acqua trat-tata sia per l’incremento della capacità depurati-va contenendo i consumi energetici.

* Nel calcolo degli indicatori 2015-2016-2017 non è stata inclusa l’energia consumata dagli impianti situati in Provincia di Pavia di competenza di altro gestore.** Nel calcolo dell’indicatore 2017 sono stati considerati gli impianti di competenza ATO Città Metro-politana di Milano.

Indicatore 2014 2015 2016 2017

En PI sii* 0,92 0,89 0,89 0,98**

En PI A1[kWh/m3]* 0,38 0,37 0,37 0,34**

En PI A2[kWh/m3]* 0,47 0,46 0,45 0,43**

En PI F-D1[kWh/m3] 0,28 0,30 0,30 0,31

En PI F-D2[kWh/kg] 7,18 5,83 5,71 5,35

La politica energetica di Gruppo CAP

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102 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 103

Di seguito si riportano gli interventi energetici attuati nel 2017 per il sevizio acquedotto e il settore depurazione

valorizzati per la comu-nicazione all’Enea - in ottemperanza a quanto previsto nel Dlgs 102 del 2014 - e successivamen-

te la descrizione degli interventi di efficienta-mento che il Gruppo ha eseguito / eseguirà nei prossimi anni.

L’obiettivo rappresen-ta una vera e propria sfida considerando che il Gruppo ha un consumo

energetico per metro cubo di acqua fatturata pari a circa 1 kWh/m3 inferiore alla media

nazionale, che si attesta oltre 1,5 kWh/m3 [Fonte Blu Book – Utilitatis 2011].

2015 2016 2017 2018 2019 2020

Obiettivi efficientamento

ACQ1,0% 3,0% 4,0% 5,0% 5,5% 6,0%

Obiettivi efficientamento

DEP1,0% 2,0% 3,0% 4,0% 4,5% 6,0%

Riduzione di costo [€]

300.000 900.000 1.200.000 1.500.000 1.650.000 1.800.000

Gli interventi di efficientamento energetico

InterventoRisparmio in TEP 2015

(rispetto ai consumi dell’esercizio 2014)

Risparmio in TEP 2016 (rispetto ai consumi dell’esercizio 2015)

Risparmio in TEP 2017 (rispetto ai consumi dell’esercizio 2016)

Interventi Acquedotto

41 466 522

Interventi Depurazione

108 373 329

Sostituzione di corpi illuminanti tradizionali con lampade a LED

4 11 7

Totale 153 850 857

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104 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 105

Comune TEP risparmiati

Saving energetico

[kWh/y]

Saving Economico

[€/y]

Saving CO2

[kg/y] Tipologia di intervento

Cassina De’ Pecchi 52,50 280.748,66 44.919,79 108.172,46 Sostituzione macchine

Vignate 48,45 259.067,10 41.450,74 99.818,55 Gestione Pressioni

Cuggiono 31,83 170.231,68 27.237,07 65.590,27 Sostituzione macchine

Sesto San Giovanni 28,05 150.025,29 24.004,05 57.804,74 Sostituzione macchine

Lacchiarella 24,85 132.914,18 21.266,27 51.211,83 Sostituzione macchine

Mesero 23,21 124.137,83 19.862,05 47.830,31 Nuova Gestione Impianti

Pioltello 23,10 123.516,44 19.762,63 47.590,89 Sostituzione macchine

San Colombano al Lambro

22,88 122.357,38 19.577,18 47.144,30 Nuova Gestione Impianti

Inzago 21,66 115.809,81 18.529,57 44.621,52 Gestione Pressioni

Castellanza 20,44 109.278,25 17.484,52 42.104,91 Sostituzione macchine

Nerviano 19,05 101.876,64 16.300,26 39.253,07 Sostituzione macchine

Cornaredo 15,76 84.256,79 13.481,09 32.464,14 Nuova Gestione Impianti

Gorgonzola 15,43 82.508,02 13.201,28 31.790,34 Sostituzione macchine

San Donato Milanese 14,42 77.103,72 12.336,59 29.708,06 Nuova Gestione Impianti

Basiano 13,82 73.881,35 11.821,02 28.466,48 Gestione Pressioni

Parabiago 13,50 72.167,75 11.546,84 27.806,23 Sostituzione macchine

San Giorgio su Legnano 13,47 72.053,09 11.528,49 27.762,06 Sostituzione macchine

Interventi acquedotto 2017Sostituzione macchine e modifica gestione impianti di acquedotto: Comune TEP

risparmiati

Saving energetico

[kWh/y]

Saving Economico

[€/y]

Saving CO2

[kg/y] Tipologia di intervento

Cerro al Lambro 12,74 68.116,16 10.898,58 26.245,15 Nuova Gestione Impianti

Melzo 11,93 63.788,96 10.206,23 24.577,89 Sostituzione macchine

Masate 11,61 62.083,51 9.933,36 23.920,78 Gestione Pressioni

Villa Cortese 10,14 54.221,65 8.675,46 20.891,60 Gestione Pressioni

Busto Garolfo 9,88 52.834,22 8.453,48 20.357,03 Nuova Gestione Impianti

Casorezzo 9,01 48.200,28 7.712,05 18.571,57 Nuova Gestione Impianti

Dairago 8,69 46.473,53 7.435,77 17.906,25 Sostituzione macchine

Gaggiano 7,24 38.741,69 6.198,67 14.927,17 Nuova Gestione Impianti

Pessano Con Bornago 6,69 35.796,69 5.727,47 13.792,46 Sostituzione macchine

Binasco 5,39 28.829,27 4.612,68 11.107,92 Nuova Gestione Impianti

Buccinasco 4,91 26.256,68 4.201,07 10.116,70 Sostituzione macchine

Assago 4,80 25.668,45 4.106,95 9.890,05 Sostituzione macchine

Vittuone 4,70 25.157,57 4.025,21 9.693,21 Sostituzione macchine

Mediglia 3,53 18.861,75 3.017,88 7.267,43 Sostituzione macchine

Bussero 2,82 15.080,21 2.412,83 5.810,41 Sostituzione macchine

Opera 2,78 14.851,98 2.376,32 5.722,47 Sostituzione macchine

Ozzero 2,27 12.163,64 1.946,18 4.686,65 Sostituzione macchine

Saving energetico [kWh/y]

Saving Economico [€/y]

Saving CO2

[kg/y]

Totale interventi acquedotto 2017 2.789.060 446.250 1.074.625

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106 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 107

Interventi depurazione 2017Interventi di efficientamento del settore depurazione:

ComuneTEP

risparmiati

Saving energetico

[kWh/y]

Saving Economico

[€/y]

Saving CO2

[kg/y]Tipologia di intervento

Robecco sul Naviglio

92 489.716 € 78.354,52 188.687Revamping Impiantistico

comparto biologico

Melegnano 75 401.896 € 64.303,38 154.851

Revamping Impiantistico Ossidazione, regolazione

ossigeno soffiante con logica legata

all’ossimetro, revamping sedimentazione primaria

Locate di Triulzi

68 364.602 € 58.336,33 140.481Nuove logiche di gestione

comparto biologico

Pero 52 279.786 € 44.765,78 107.802

Revamping sezione grigliatura, nuove logiche di gestione soffianti con

livello ossigeno in vasca e Mixer comparto biologico

[Titoli di Efficienza Energetica: 44]

Dresano 24 127.743 € 20.438,86 49.219Sistema light oscar per

la gestione del comparto biologico

Gaggiano 22 115.948 € 18.551,75 44.675 Revamping linea fanghi

ComuneTEP

risparmiati

Saving energetico

[kWh/y]

Saving Economico

[€/y]

Saving CO2

[kg/y]Tipologia di intervento

Bresso 14 74.319 € 11.891,11 28.635

Nuova logica gestione comparto biologico con

sistema integrato per il funzionamento delle

soffianti in funzione dei valori di ossigeno nelle

vasche

Ozzero 10 54.429 € 8.708,59 20.971Sostituzione soffianti comparto Biologico

Gudo Visconti

6 33.420 € 5.347,17 12.877Sostituzione soffianti comparto Biologico

Lacchiarella 6 31.176 € 4.988,24 12.012Nuove logiche di gestione

impianto

Vernate 4 21.714 € 3.474,29 8.367Nuove logiche di gestione

impianto

Saving energetico [kWh/y]

Saving Economico[€/y]

Saving CO2

[kg/y]

Totale interventi illuminazione depurazione

20171.994.750 319.160 768.577

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108 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 109

Per l’anno 2018 sono in progetto numerosi interventi atti al con-seguimento di risparmi energetici: alcuni - come sopra riportato - saran-no il proseguimento delle sperimentazioni/interventi eseguiti nel 2017, altri invece pren-deranno vita nel corso del 2018.

Di seguito una breve de-scrizione dei principali interventi:

• l’istallazione della co-generazione nell’im-pianto di depurazione di Sesto San Giovanni e studio fattibilità per l’impianto di depura-zione di Truccazzano;

• Interventi di efficien-tamento energetico e di processo presso 5 depuratori del Grup-po che prevedono interventi innovativi volti a migliorare le performance energe-tiche e/o di processo. Gli impianti seleziona-ti sono Pero, Cane-grate, San Giuliano

Milanese (Est), Locate Di Triulzi, Settala. L’o-biettivo è ottenere una riduzione del consumo energetico significativa (indicati-vamente pari al 10 % dell’energia utilizzata dall’impianto) oltre che una riduzione dei consumi di reagenti e di produzione di fanghi con un ritorno dell’investimento per un tempo indicativo pari 4 anni, miglio-rando dove possibile i rendimenti del processo depurativo, di rimozione dei nu-trienti e in particolare la rimozione dell’azo-to.

• installazione motori ad alta efficienza IE3- IE4 (Acquedot-to – Depurazione – Fognatura): si prevede la sostituzione di motori tradizionali con motori ad alta efficienza energetica. Tale sostituzione con-sente negli impianti di depurazione un saving energetico stimato

prudenzialmente nell’ordine dell’1% sul totale consumo del servizio di depurazio-ne;

• Si prevede la sosti-tuzione di motori tradizionali con motori ad alta effi-cienza energetica IE4 dotati di inverter: tale sostituzione consen-te negli impianti di acquedotto un saving energetico stimato prudenzialmente nell’ordine dell’1% sul totale consumo del servizio di acquedot-to;

• Sostituzione pom-pe sommergibili con pompe ad alta efficienza: anche in questo caso le nuove tecnologie previste dai costruttori e la conoscenza del funzionamento degli impianti esistenti per-metteranno l’installa-zione di macchine più performanti e indicate per la portata e la prevalenza di funzio-namento dei singoli

ComuneTEP

risparmiati

Saving energetico

[kWh/y]

Saving Economico [€/y]

Saving CO2

[kg/y]

Pescheira Borromeo 3,18 17.015 € 2.722,45 6.556

Canegrate 2,21 11.814 € 1.890,20 4.552

Rozzano 0,49 2.620 € 419,25 1.010

San Giuliano Milanese 0,82 4.368 € 698,94 1.683

Interventi di efficientamento illuminazione impianti di depurazione:

Saving energetico [kWh/y]

Saving Economico[€/y]

Saving CO2

[kg/y]

Totale interventi illuminazione depurazione

201735.818 5.731 13.801

Titoli di efficienza energetica

In linea con il 2016, Gruppo CAP con-tinua il processo di valorizzazione dei propri interventi di efficienza energetica realizzati attraverso l’ottenimento dei

Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica). Nel 2017, infatti, il Gruppo ha ricevuto in totale circa 248 Titoli di Efficienza Energetica.

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110 GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 111Bilancio di sostenibilità 2017

sollevamenti. Nel 2017 è stata predi-sposta una gara per la sostituzione di pompe sommergibili con pompe ad alte presta-zioni che entreranno in funzione nel 2018, dopo aver eseguito un audit energetico per verificare gli effettivi risparmi energetici ottenibili;

• Sostituzione soffianti con soffianti ad alta efficienza: le nuove tecnologie previste dai costruttori e la conoscenza del funzionamento degli impianti esistenti permetteranno l’installazione di macchine più perfor-manti e indicate per la richiesta effettiva di ossigeno per il proces-so biologico. Nel 2017 sono state sostituite alcune soffianti con macchine maggior-mente performanti (presso gli impianti di Binasco, Ozzero, Zelo Surrigone e Gudo).

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112 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP 113Bilancio di sostenibilità 2017

Investimenti e sviluppi

Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti

Gruppo CAP realizza e programma ogni anno numerosi investimenti sul territorio servito che non si limitano solo a garantire il rispetto dei limiti di legge legati alla potabilità delle acque distribuite o i limiti di scarico delle acque al termine del processo depurativo, ma mirano inoltre a perseguire una politica di progressiva mitigazione degli impatti e dei rischi ambientali generati dalle proprie

attività.Sono numerosi gli inve-stimenti di Gruppo CAP con elevata valenza dal punto di vista ambien-tale. Per sintetizzarli e analizzarli nel detta-glio Gruppo CAP ha utilizzato dei driver di riclassificazione degli investimenti in chiave ambientale: in accordo con quanto definito dal documento RQTI “Regolazione della Qua-lità Tecnica del Servizio Idrico Integrato” dell’Au-

torità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) gli investimenti consuntivi anno 2017 e il piano investimenti 2018-2022 di Gruppo CAP sono stati riclassifi-cati secondo sette classi, di cui sei corrispon-denti agli indicatori di qualità tecnica definiti da ARERA. A ciascuna classe è stato assegnato un valore % di valenza ambientale associato alla specifica tipologia di investimento.

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114 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 115

Nel 2017 Gruppo CAP ha investito sul proprio territorio oltre 84 milio-

ni di euro, corrisponden-ti a circa 230.000 euro al giorno. L’86% circa di

questi investimenti ha avuto una significativa valenza ambientale.

Indicatore RQTI Descrizione Valenza ambientale

M1 Perdite idriche 100%

M2 Interruzioni del servizio 100%

M3 Qualità dell’acqua erogata 100%

M4 Adeguatezza sistema fognario 100%

M5 Smaltimento fanghi in discarica 100%

M6 Qualità dell’acqua depurata 100%

Altro Varie 16%

Per “adeguatezza del sistema fognario” si intendono:• Frequenza di allaga-

menti e/o sversamenti da fognatura (M4a);

• Adeguatezza normati-va degli scaricatori di piena (M4b);

• Controllo degli scari-catori di piena (M4c).

Nella categoria “Altro” sono inclusi tutti gli investimenti del Piano degli Investimenti che per le loro caratteristi-che sono stati giudicati non attribuibili, neanche in via indiretta, ai

macro-indicatori del documento RQTI. Si tratta prevalentemente di investimenti relativi al potenziamento della fibra ottica, di interventi sulle sedi aziendali sia di efficienza energetica/ambientale sia per la sicurezza e salute dei lavoratori, per acquisti e manutenzione di attrez-zature e beni mobili in generale, per la gestione delle case dell’acqua, per la sicurezza e l’adegua-mento al Dlgs 81/08 e per l’Information Te-chnology. Inoltre, nella

voce “altro” è compreso il costo per la realizza-zione del nuovo head-quarter di Gruppo che avrà un basso impatto ambientale per le scelte progettuali adottate.

Gli investimenti 2017

Investimenti 2017 a consuntivo con valenza ambientale [€]

Indicatore RQTI DescrizioneInvestimenti 2017 con valenza ambientale [€]

M1 Perdite idriche 11.025.899

M2 Interruzioni del servizio 1.926.269

M3 Qualità dell’acqua erogata 14.892.325

M4 Adeguatezza sistema fognario 25.919.781

M4aM4bM4c

- Frequenza allagamenti e/o sversamenti- Adeguatezza normativa scaricatori- Controllo degli scaricatori

17.767.9988.151.783

-

M5 Smaltimento fanghi in discarica 3.091.982

M6 Qualità dell’acqua depurata 13.827.956

Altro Varie 1.804.872

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116 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 117

Gli investimenti posti in campo da Gruppo CAP riguardano il miglio-ramento dei driver ambientali.

In particolare, per migliorare l’indicatore delle perdite idriche, nel periodo 2018-2022, gli investimenti sono quan-tificati in 75 Mln di euro. Gli interventi possono dividersi nelle seguenti categorie:

• Sostituzione dei contatori di utenza (impatto sulle perdite idriche apparenti): considerato che i contatori di uten-za sottostimano il volume misurato con un errore di circa lo 0,5% per ogni anno di anzianità, la sostitu-zione dei contatori, pianificata nel triennio 2018-2022, deter-minerà un ringiova-nimento del parco contatori; si stima che la diminuzione dell‘età media dei contatori - allo stato attuale

prossima a 11 anni (fino ad un’età pari a circa 5 anni) - possa determinare una progressiva riduzione delle perdite apparen-ti.

• Ottimizzazione delle pressioni di esercizio anche attraverso sistemi di telecon-trollo e telegestione e attività di distret-tualizzazione delle reti di distribuzione (impatto su perdite idriche reali): l’attività di ottimizzazione delle pressioni determinerà una progressiva ridu-zione delle perdite; tale risultato sarà conseguito dappri-ma semplicemente riducendo i valori di pressione in orario notturno, poi grazie ad una distrettualiz-zazione sempre più accurata, riducendo la pressione anche in orario diurno, sempre nel rispetto degli standard previsti nella Carta del Servizio, evidentemente anche

nella condizione più sfavorevole di massi-mo consumo.

• Adeguamento degli impianti di produ-zione con installa-zione di softstart e inverter (impatto su riduzione rotture e quindi indirettamente sulle perdite idriche reali): considerato che una delle cause che determina il maggior numero di rotture è rappresentato dai col-pi d’ariete che si gene-rano in conseguenza di manovre brusche (quali l’avviamento e lo spegnimento delle pompe), è previsto un investimento presso gli acquedotti in cui non sia presente un serbatoio pensile con funzione di stabilizza-zione della piezome-trica affinché tutti i gruppi motori delle pompe di solleva-mento siano dotati di dispositivi di softstart o inverter.

Anche il nuovo piano degli investimenti 2018-2022 è stato riclassifica-to secondo la modalità

precedentemente descritta. Sono stati previsti a piano circa 540 milioni di euro, di

cui circa il 92% a valenza ambientale.

Il piano degli investimenti 2018-2022

Investimenti a piano 2018-2022 con valenza ambientale [€]

Indicatore RQTI Descrizione 2018 2019 2020 2021 2022

M1 Perdite idriche 13.271.529 17.208.899 13.213.345 15.722.102 15.600.000

M2 Interruzioni del servizio 5.157.203 5.985.470 5.660.234 2.335.000 750.000

M3 Qualità dell’acqua erogata 15.048.354 15.218.575 16.229.528 12.154.306 5.639.876

M4 Adeguatezza sistema fognario 31.819.881 37.122.576 34.199.027 34.142.877 35.960.524

M4a- Frequenza

allagamenti e/o sversamenti

16.280.855 16.396.204 16.782.777 18.566.391 10.460.524

M4b- Adeguatezza nor-

mativa scaricatori 15.034.647 19.876.372 16.566.249 15.376.485 25.500.000

M4c - Controllo degli scaricatori 504.380 850.000 850.000 200.000 -

M5 Smaltimento fan-ghi in discarica 5.484.666 6.109.449 18.877.000 13.150.000 6.500.000

M6 Qualità dell’acqua depurata 20.045.531 21.018.073 21.171.624 27.011.624 16.816.624

Altro Varie 1.915.557 2.151.673 1.727.601 1.617.923 694.400

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118 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 119

• lavori di potenziamen-to/sostituzione tratti fognari;

• lavori di manutenzio-ne straordinaria o di realizzazione nuovi sistemi di volanizza-zione;

• lavori per la risoluzio-ne di interferenze;

• telecontrollo impianti tecnologici afferenti il ciclo idrico integrato;

• installazioni sistemi di monitoraggio attivo scaricatori;

• lavori di adeguamento scaricatori;

• lavori di eliminazione terminali fognari non trattati.

Inoltre, per la realizza-zione vasche di prima pioggia su scaricatori

risultano complessiva-mente stanziati 448 Mln di euro per il periodo 2018-2033. Tale impor-to copre gli investimenti connessi alla gestione del SII – come previsto dall’art. 4 dell’aggiorna-mento del giugno 2016 della Convenzione di affidamento del servizio idrico integrato – e pre-cisamente tutti gli inter-venti necessari per far fronte al miglioramento richiesto nell’indicatore di sistemazione scarichi e realizzazione vasche di prima pioggia e per far fronte a quanto previsto sulla disciplina degli scarichi (con riferimento alla realizzazione di vasche volano in testa ai depuratori, alla ridu-

zione acque parassite ed ai sistemi di volanizza-zione).

Gli investimenti posti in campo dal Gruppo per migliorare l’indicatore connesso alla gestione dei fanghi derivanti dal processo di depurazio-ne, nel periodo 2018-2022, sono quantificati in 50,1 Mln di euro e possono dividersi nelle seguenti categorie:

• interventi di revam-ping linea fanghi – digestori anaerobici – disidratazione;

• realizzazione di infrastrutture proprie di valorizzazione dei fanghi a Sesto San Giovanni.

Per migliorare l’indi-catore connesso alle interruzioni del servizio gli investimenti posti in campo dalla azienda nel periodo 2018-2022 sono quantificati in 19,9 Mln di euro e possono dividersi nelle seguenti categorie relativi a realizzazione/poten-ziamento impianti di sollevamento:

• Lavori di manutenzio-ne straordinaria sui sistemi di captazione ed adduzione;

• Lavori di manutenzio-ne straordinaria sui sistemi di accumulo;

• Lavori di risoluzione di eventuali interferenze tra i sistemi.

Per il miglioramento della qualità dell’acqua distribuita per il consumo umano il Gruppo da anni ha attivato investimenti per raggiungere un livello di qualità più alto di quello richiesto dalla normativa in vigore. Gli investimenti previsti per il miglioramento con-

tinuo di tale indicatore riguardano:

• L’impiego dello strumento Piano In-frastrutturale Acque-dotti che permette di eseguire analisi pre-dittive sulla quantità e sulla qualità di acqua potabile estratta dal sottosuolo, incluse:

– la stima del grado di vulnerabilità delle zone di prelievo e l’individuazione di tutti gli interventi utili ad assicurare il man-tenimento di elevati standard qualitativi;

– l’analisi dei rischi at-tuali e futuri che pos-sano compromettere la qualità delle risorse idriche sotterranee destinate al consumo umano (rischi fisici, chimici, batteriologi-ci);

– la mappatura delle zone di protezione e l’adozione di idonei metodi di modellistica idrogeologica;

– lo sviluppo e manteni-mento di appropriate

reti di monitoraggio di uso, livelli e qualità delle acque sotterra-nee (Early Warning System e telecontrol-lo).

• L’ubicazione e la pro-gettazione di nuove opere di captazione.

• La definizione “proce-duralizzata” del livello di performance di pozzi e campi-pozzi, allo scopo di miglio-rarne efficienze e rendimenti idraulici.

La verifica dell’effetti-va riduzione delle NC sull’acqua distribuita sarà eseguita a con-clusione dei lavori e permetterà di costruire un meccanismo quan-titativo di correlazione investimento/indicatore.

Gli investimenti posti in campo dalla azienda per migliorare l’indicatore “adeguatezza del sistema fognario” nel periodo 2018-2022 sono quan-tificati in 173,2 Mln di euro e possono dividersi nelle seguenti categorie:

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120 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 121

Economia circolare: progetto bio-piattaforma integrata CAP CORE. Valorizzazione trattamento acque reflue in ottica bioraffinerie

In ottica di simbiosi industriale e di economia circolare, nel dicembre 2016 Gruppo CAP ha avviato una trattati-va con CORE S.p.A., la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei comuni di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Pioltello, Segrate e Cormano tramite valorizzazione termica. Il progetto CAP CORE prevede la creazione di un’innovativa bioraffi-neria nell’area di Sesto San Giovanni in cui sono situati il termovalorizzatore di CORE e il depuratore di Gruppo CAP. Nel progetto delle due organizzazioni, il sito produttivo di CORE verrebbe impiegato a supporto delle tecnologie e dei processi di recupero dei fanghi, in ottica di simbio-si industriale con il depuratore di Gruppo CAP. Nella sua nuova funzione strumen-tale al servizio idrico, l’impianto di CORE recupererebbe prodotti ed energia dove prima venivano solo bruciati rifiuti. Tale polo impiantistico ospiterà inoltre ricercatori e start up, impegnati nello svi-luppo di nuove soluzioni ecocompatibili, nell’attuazione di un modello di sviluppo industriale sostenibile, a partecipazione interamente pubblica.Nel corso del 2017 è stato elaborato un

progetto di fattibilità tecnico economica, in vista della successiva progettazione preliminare per la realizzazione della bio-piattaforma integrata ed è stato condot-to uno studio di Life Cycle Assessment di valutazione delle categorie di impatto e di diversi scenari relativi all’implemen-tazione della soluzione impiantistica. Alla base del progetto è fondamentale l’impegno di Gruppo CAP per migliorare il servizio attraverso la sua ottimizzazio-ne in termini di recupero di risorse ed abbattimento degli impatti ambientali ed economici.Per realizzare il progetto si prevedrà la riconversione di alcuni impianti esistenti: trasformazione dell’attuale termova-lorizzatore di Sesto San Giovanni ad impianto dedicato al trattamento dei fanghi da depurazione e trasformazione dei digestori anaerobici del depuratore di Sesto San Giovanni in digestori della FORSU.Parallelamente alla formulazione dello studio di fattibilità tecnico-economica, sono state svolte attività di ricerca, attraverso Analisi del Ciclo di Vita, per valutare il confronto degli impatti am-bientali (considerando un ampio spettro di categorie) della situazione attuale con quelli della situazione di gestione propo-sta nella scelta progettuale.La biopiattaforma sarà caratterizzata da notevoli risvolti di simbiosi con il territo-rio in ottica di bioeconomia.

http://bit.ly/CAPCORE

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122 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 123

Acque reflue

Fanghi

Bioraffineria

Acqua depurata

Impianto di depurazione

Fertilizzante naturale

Fosforo(fertilizzante)

Bioplastica

Rifiuti organici domestici ed industriali

Rifiuti organici agricoli

Biogas

Calore

Elettricità

Gli investimenti relativi infine al miglio-ramento della qualità dell’acqua depurata, nel periodo 2018-2022, sono quantificati in 106 Mln di euro e sono

sintetizzabili in:• realizzazione di inter-

venti di manutenzione straordinaria finaliz-zati a mantenere la vita utile degli asset di depurazione;

• completamento di interventi su impianti di depurazione inte-ressati da specifiche criticità.

Economia circolare e recupero risorse

Gruppo CAP è impegnato nello sviluppo di una vasta, innovativa e complessa politica di recupero e valorizzazione di nutrienti e sostanza organica da flussi di scarto che permetta di incrementare la sostenibilità dei servizi al cittadino ed al territorio e recuperare valore che supporti gli investimenti in costante am-modernamento e continua innovazione, in un’ottica di economia circolare.È stato perciò attivato uno studio, insie-me con l’Università di Verona e poi con l’Università Politecnica delle Marche, avente come oggetto la definizione

delle migliori tecniche e politiche di efficientamento per la valorizzazione dei coprodotti dei trattamenti di depurazio-ne, l’efficienza energetica e la riqualifica-zione degli impianti.L’impegno del Gruppo nasce dall’esigenza di promuovere la ricerca industriale in ottica di bioeconomia nell’ambito del trattamento delle acque reflue; studiare l’introduzione di soluzioni ed integrazioni impiantistiche innovative; migliorare il servizio idrico attraverso la sua ottimiz-zazione in termini di recuperi di risorse, abbattimento degli impatti ambientali ed economici ed efficientamento tecnolo-gico.

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124 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 125

In tabella seguente vengono riportati i fattori di emissione utilizzati per il calcolo dei GHG emessi da Gruppo CAP.

Allegato 1

Fonti emissive per scopo

Fattore di emissione 2015

Fonte fattore di emissione 2015

Fattore di emissione 2017

Fonte fattore di emissione 2017

EMISSIONI DI-RETTE / SCOPO 1

Gas naturale

55,837 tCO2/TJISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016 (da sito Ministero dell’Ambiente)

55,897 tCO2/TJISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2017 (da sito Ministero dell’Ambiente)

Gasolio per riscaldamento

74 tCO2/TJISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016 (da sito Ministero dell’Ambiente)

73,578 tCO2/TJISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2017 (da sito Ministero dell’Ambiente)

Gasolio per autotrazione

3,108 tCO2/tISPRA 2016: Table A6.2 Fuels, national production, carbon emission factors

73,260 tCO2/TJISPRA 2017: National Inventory Report 2017-Table A6.2 Fuels, natio-nal production, carbon emission factors

Benzina senza piombo per autotrazione

3,14 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016 (da sito Ministero dell’Ambiente)

3,14 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2017 (da sito Ministero dell’Ambiente)

EMISSIONI INDI-RETTE / SCOPO 2

Energia elettrica 324 gCO2/kWhISPRA: National Inventory Report 2016

332,0 gCO2/kWh ISPRA: National Inventory Report 2017

ALTRE EMISSIO-NI INDIRETTE / SCOPO 3

Smaltimento fanghi 0,89 tCO2/tDATEC: Fattori di emissione di CO2 secondo l’Inventario svizzero dei gas serra

0,917 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2017 (da sito Ministero dell’Ambiente) – Rifiuti Speciali

Smaltimento rifiuti pericolosi

0,733 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016 (da sito Ministero dell’Ambiente)

0,917 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2017 (da sito Ministero dell’Ambiente) – Rifiuti Speciali

Smaltimento rifiuti non pericolosi

0,917 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016 (da sito Ministero dell’Ambiente)

0,917 tCO2/tISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2017 (da sito Ministero dell’Ambiente) – Rifiuti Speciali

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126 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 127

Dati sintetici 2017 DIVISIONE PAVIA

In alcuni Comuni della Provincia di Pavia Gruppo CAP opera come Società Operativa Territoriale e co-gesto-re per il gestore Pavia Acque S.c.a.r.l erogando l’acqua, gestendo le

reti e gli impianti, e depurando le acque reflue. Si riportano di seguito i dati di sintesi anno 2017 relativi alla Provincia di Pavia. Nel corso dell’anno 2017 si è deciso di costituire una specifica divisione all’interno di Gruppo CAP per la gestione

del territorio Pavese, anche in considerazione della Delibera ARERA 137/2016/R/COM “Integrazione del testo integrato unbundling contabile (TIUC) con le disposizioni in materia di obblighi di separazione contabile (unbundling) per il settore idrico”.

I fattori di conversione utilizzati per il calcolo dei consumi energetici diretti e indiretti di Gruppo CAP per l’anno 2017 sono sintetizzati nella seguente tabella:

Allegato 2

Fonte Energetica Unità di Conversione Fonte

Biogas 21 MJ/mc Letteratura

Gas naturale 35 MJ/Smc Dati ISPRA 2017 tabella parametri standard

Benzina 32,006 MJ/litroDati ISPRA 2017 tabella parametri standard + conversione dei volumi con densità benzina del fornitore utilizzato

Gasolio 35,695 MJ/litroDati ISPRA 2017 tabella parametri standard + conversione dei volumi con densità gasolio del fornitore utilizzato

Energia Elettrica 3,60 MJ/kWh Letteratura

Allegato 3

2017

Pozzi in esercizio [numero] 39Impianti di potabilizzazione: [numero] totale: 28

- osmosi inversa 0- carbone attivo 13- ossidazione e filtrazione 15- flocculazione cromo esavalente 0Acquedotti [numero] 18Serbatoi [numero] 17Impianti di spinta [numero] 12Manufatti rete fognaria: [numero]

- Stazioni di sollevamento 62- Vasche di prima pioggia 1- Serbatoi di laminazione (vasche volano + vasche di laminazione + vasche a dispersione) 1- Scolmatori 76Lunghezza rete acquedotto [km] 334Lunghezza rete fognaria [km] 267Impianti di depurazione [numero] 21Acqua reflua trattata [m3/anno] 5.460.716Dati del Laboratorio Acque Potabili

- N. prelievi 1.026- N. determinazioni analitiche 30.084Dati del Laboratorio Acque Potabili

- N. prelievi 224- N. parametri analizzati 4.491

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128 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 129

Rifiuti [ton]Provincia di Pavia 2017

% sul totale PV(anno 2017)

Pericolosi 0,085 0,001%

Non pericolosi 7.504 99,999%

Totale 7.504 -Recupero 520 7%

Smaltimento 6.984 93%

Totale 7.504 -

Categoria smaltimento / rifiutoCodici R - Dcome da D.Lgs 152/2006

Rifiuti Pericolosi[kg]

Rifiuti non pericolosi[kg]

Riuso R3 R7 R13 55 519.930

Fertilizzante R12 - -

Recupero energia R1 - -

Termo-distruzione D10 - -

Iniezioni D3 - -

Discarica D1 D2 D5 - 34.715

Stoccaggio in sito D15 30 9.180

Altri: trattamenti biologici e meccanici D8 D9 6.939.750

Rifiuti da depurazione [ton] 2017

Fanghi* 552

Sabbia -

Vaglio 11

Totale 563

* I fanghi disidratati prodotti dall’attività di depurazione ed avviati all’impianto di essiccamento ed i fanghi liquidi avviati a trattamento presso linee fanghi di altri impianti non sono conteggiati nella precedente analisi in quanto considerati trattamenti intermedi di processo.

Destinazione finale dei fanghi [ton]

Agricoltura 519 94%

Discarica * 33 6%

Termovalorizzazione - -

Cementificio - -

Trattamento - -

Fertilizzante - -

Totale 552 100%

*Comprensivo fango essiccato (in uscita da essiccatore)

2017

Fanghi liquidi trattati secondo l’art. 110 del D.Lgs. 152/2006 [ton]Fanghi liquidi in ingresso all’impianto di depurazione di Villanterio ricevuti da impianti siti in Provincia di Pavia

2.661

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130 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP GRUPPO CAP Bilancio Ambientale 2017 131

GRUPPO CAP

Cap Holding S.p.AVia del Mulino, 2

20090 Assago – [email protected]

Amiacque S.r.l.

Via Rimini 34/3620142 Milano

[email protected]

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132 Bilancio Ambientale 2017 GRUPPO CAP