BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2017 (11° ESERCIZIO) · A.4.3 Gerarchia del fair value 89 ⋅ Sez. A.4.4...

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1 BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2017 (11° ESERCIZIO)

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BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2017 (11 ESERCIZIO)

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Capitale sociale 18.122.000 interamente versato Registro delle imprese di Napoli, codice fiscale e partita iva n. 05479261215

Repertorio economico amministrativo n. 769906 Albo delle banche n. 05663 codice ABI n. 03353

Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ed al Fondo

Nazionale di Garanzia

Sede sociale e Direzione generale Via Calabritto, n. 20 80121 Napoli tel. 081.7976411 fax 081.797 402

Filiale di Napoli

Piazza San Pasquale, n. 17/19 80121 Napoli tel. 081.7976201 fax 081.7976202

Filiale di Caserta

Viale Giulio Douhet, n. 16 81100 Caserta tel. 0823.326494 fax 0823.328231

Filiale di Avellino

Via S. Pescatori, n. 99/101 83100 Avellino tel. 0825.1642801 fax 0825.1642808

Filiale di Salerno

Via Dalmazia, n. 53 84122 Salerno tel. 089.9952841 fax 089.9952849

Servizi Bancomat e Cassa continua Centro commerciale Campania Loc. Aurno 81025 Marcianise (CE)

Centro commerciale Auchan Via Argine, n. 380 80147 Napoli Galleria commerciale Auchan Loc. Chiatano - 80014 Giugliano (NA)

Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino - X Regimento Carabinieri Campania Caserma Caretto Via Miano, n.203

80144 Napoli -

Sito internet: www.bancadelsud.com

Indirizzo e-mail: [email protected]

Progetto grafico: SHAKE UP. Napoli www.shakeup.it

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INDICE Introduzione 7 Cariche sociali e societ di revisione 9 Dati di sintesi ed indicatori di gestione 11 Relazione sulla gestione 13 Bilancio dellesercizio 2017 15 Scenario economico di riferimento 17 Quadro generale 17 Economia italiana 19 Attivit economica in Campania 20 Intermediazione finanziaria e creditizia 22 Intermediazione finanziaria e creditizia in Italia 23 Intermediazione finanziaria e creditizia in Campania 25 Risultati della gestione dati patrimoniali 26 Raccolta dalla clientela 26 Strumenti e servizi di pagamento 28 Impieghi per cassa alla clientela 29 Gestione della liquidit 33 Risultati della gestione dati economici 35 Margine dinteresse 35 Margine dintermediazione e rettifiche di valore 36 Costi operativi 37 Risultato di esercizio 39 Patrimonio 40 Struttura operativa 41 Organizzazione interna 41 Risorse umane 43 Gestione e controllo dei rischi ed adeguatezza patrimoniale 44 Conformit alle norme 44 Processo Icaap 45 Rischi di credito e di controparte 46 Rischi di mercato 46 Rischi operativi Rischio di liquidit 47 Rischio di concentrazione 47 Rischio di tasso 47 Rischio residuo 47 Rischio di cartolarizzazione 47 Rischio strategico 47 Rischio reputazionale 48 Rischio leva finanziaria 48 Adeguatezza patrimoniale 49 Informativa al pubblico 49 Prevedibile Evoluzioni di Gestione 50 Continuit aziendale e fatti rilevanti dopo la chiusura dellesercizio 51 Attivit di ricerca e di sviluppo 51 Proposta di delibera 52 Schemi di bilancio 54 Stato patrimoniale voci dellattivo 55

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Stato patrimoniale voci del passivo e patrimonio netto 56 Conto economico 57 Redditivit complessiva 58 Variazioni del patrimonio netto 2017 59 Variazioni del patrimonio netto 2016 60 Rendiconto finanziario metodo diretto 61 Nota integrativa 63 Contenuto della nota integrativa 65 Parte A.1 Politiche contabili indicazioni generali 66 Sez. 1 dichiarazione di conformit ai principi contabili internazionali 66 Sez. 2 principi generali di redazione 66 Sez. 3 eventi successivi alla data di riferimento del bilancio 67 Sez. 4 altri aspetti 67 Parte A.2 Politiche contabili principali voci di bilancio 74 1 Attivit disponibili per la vendita 74 2 Crediti 75 3 Attivit materiali 78 4 Attivit immateriali 79 5 Fiscalit corrente e differita 80 6 Debiti e titoli in circolazione 82 7 Fondi per rischi e oneri 82 8 Altre informazioni 83 Parte A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attivit finan-ziarie 87 Sez. A.3.1 Attivit finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value

ed effetti sulla redditivit complessiva 87 Sez. A.3.2 Attivit finanziarie riclassificate: ed effetti sulla redditivit

complessiva prima del trasferimento 87 Parte A.4 Informativa sul fair value 88 Sez. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati 88 Sez. A.4.2 Processi e sensibilit delle valutazioni 89 Sez. A.4.3 Gerarchia del fair value 89 Sez. A.4.4 Altre informazioni 89 Sez. A.4.5. Gerarchia del fair value 89 A.4.5.1 Attivit e passivit valutate al fair value su base ricorrente 89 A.4.5.2 Variazioni annue delle attivit valutate al fair value su base ricor-

rente 90 A.4.5.4 Attivit e passivit non valutate al fair value o valutate al fair

value su base non ricorrente 91 Parte B.1 Informazioni sullo stato patrimoniale attivo 92 Sez. 1 Cassa e disponibilit liquide 92 Sez. 4 Attivit finanziarie disponibili per la vendita 92 Sez. 6 Crediti verso banche 93 Sez. 7 Crediti verso clientela 93 Sez. 11 Attivit materiali 94 Sez. 12 Attivit immateriali 95 Sez. 13 Attivit e passivit fiscali 96 Sez. 15 Altre attivit 99 Parte B.2 Informazioni sullo stato patrimoniale passivo e patrimonio netto 100 Sez. 1 Debiti verso banche 100 Sez. 2 Debiti verso clientela 100 Sez. 3 Titoli in circolazione 101

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Sez. 10 Altre passivit 101 Sez. 11 Trattamento di fine rapporto del personale 102 Sez. 12 Fondo per rischi ed oneri 102 Sez. 14 Patrimonio dellimpresa 104 Parte B.3 Informazioni sullo stato patrimoniale altre 105 Parte C Informazioni sul conto economico 107 Sez. 1 Interessi 107 Sez. 2 Commissioni 108 Sez. 4 Il risultato netto dellattivit di negoziazione 110 Sez. 6 Utili (perdite) da cessione/riacquisto 110 Sez. 8 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento 111 Sez. 9 Spese amministrative 112 Sez. 10 Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri 113 Sez. 11 Rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali 114 Sez. 12 Rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali 114 Sez. 13 Altri oneri e proventi di gestione 114 Sez. 17 Utili (perdite) da cessioni di investimenti 115 Sez. 18 Imposte sul reddito dellesercizio delloperativit corrente 116 Parte D Redditivit complessiva 118 Parte E Informazioni su rischi e politiche di copertura 119 Sez. 1. - Rischio di credito: informazioni di natura qualitativa 119 Sez. 1. - Rischio di credito: informazioni di natura quantitativa: A qualit del cre-

dito 122 Sez. 1. Rischio di credito: informazioni di natura quantitativa: B distribuzione e

concentrazione delle esposizioni creditizie 131 Sez. 1. Rischio di credito: informazioni di natura quantitativa: C cartolarizza-

zioni 133 Sez. 1. Rischio di credito: informazioni di natura quantitativa: E operazioni di

cessione 134 Sez. 2. Rischi di mercato 135 Sez. 2.1 Rischi di mercato rischio di tasso di interesse e di prezzo: portafoglio

di negoziazione di vigilanza informazioni di natura qualitativa 135 Sez. 2.2 Rischi di mercato rischio di tasso di interesse e di prezzo: portafoglio

bancario informazioni di natura quantitativa - 135 Sez. 2.3 Rischi di mercato rischio di cambio 143 Sez. 2.4 Rischi di mercato strumenti derivati 143 Sez. 3 Rischio di liquidit 144 Sez. 4 Rischio operativo 150 Sez. 5 Informativa al pubblico 151 Parte F Informazioni sul patrimonio 152 Sez. 1 Patrimonio dellimpresa 152 Sez. 2 I fondi propri e i coefficienti di Vigilanza 154 Sez. 2.1 I fondi propri 154 Sez. 2.2 Adeguatezza patrimoniale 155 Parte H Operazioni con parti correlate 156 1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilit strategiche 156 2 Informazioni su transazioni con parti correlate 157 Altre informazioni 158 Relazione del collegio sindacale 161 Relazione della societ di revisione 169

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INTRODUZIONE

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CARICHE SOCIALI E SOCIETA DI REVISIONE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA AL 31 DICEMBRE 2017 Adriano Giannola Presidente onorario Daniele Marrama Presidente Aldo Pace Direttore Generale fino al 13 maggio 2017 Aldo Pace Vice presidente dal 13 maggio 2017 Valter Lozza Vice presidente fino al 13 maggio 2017 Valter Lozza Consigliere Antonello Caretti Consigliere Luigi Maria Caretti Consigliere Sossio Del Prete Consigliere Francesco Di Muro Consigliere Fortuna Fiore Consigliere Sergio Longo Consigliere Vito Squicciarini Consigliere Marco Pochetti Consigliere Francesco Testa Consigliere COLLEGIO SINDACALE

Giampaolo Evangelista Presidente Fabrizio Martone Sindaco effettivo Francescomaria Serao Sindaco effettivo Salvatore Foti Sindaco supplente Marcello Esposito Sindaco supplente

DIRETTORE GENERALE Carlo Casilli Direttore Generale e Responsabile amm.vo

SOCIETA DI REVISIONE (*)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

(*): societ incaricata dallassemblea ordinaria dei soci del 10 aprile 2010, per gli anni dal 2010 al 2018.

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DATI DI SINTESI ED INDICATORI DI GESTIONE

2013 2014 2015 2016 2017 var. % 17/16

DATI PATRIMONIALI

Totale attivit 119.100 111.140

133.658 124.474 119.760 -3,6 Crediti verso clientela: 48.488 56.339 70.799 72.237 71.796 -0,6 a breve termine 34.285 38.690 50.332 47.589 43.357 -8,9 a medio e lungo termine 14.203 17.649 20.467 24.648 22.342 -9,4 Altri crediti 0 0 5.000 5.097 +1,9 Crediti verso banche 53.203 36.230 47.444 23.668 14.173 -40,1 Attivit finanziarie disp. per la vendita 6.709 6.498 0 11.536 14.997 +30,0 Raccolta diretta da clientela: 85.943 86.580 98.473 95.074 90.817 -4,5 a breve termine 82.349 85.954 98.008 94.581 90.500 -4,3 a medio e lungo termine 3.594 626 465 493 318 -35,5 Raccolta indiretta da clientela 15.597 26.468 32.785 24.734 25.999 +5,1 Raccolta da banche 10.065 352 7.009 21 737 +3.355,8 Patrimonio netto 17.850 18.386 19.540 19.143 18.006 -5,9

DATI ECONOMICI Margine di interesse 3.467 3.931 3.888 4.106 3.732 -9,1 Margine di intermediazione 5.076 5.729 7.354 7.370 6.276 -14,9 Risultato netto gestione finanziaria 4.291 4.989 5.948 4.853 3.212 -33,8 Costi operativi - 3.588 -3.965 -4.132 -4.249 -4.348 +2,3 Risultato operativo corrente al lordo imposte 703 1.025 1.816 601 -1.136 -289,1 Risultato di periodo 317 584 1.163 378 -816 -315,8

DATI DI STRUTTURA Dipendenti 23 26 28 29 29 = Collaboratori con contr. di lavoro atipici 1 1 0 1 1 = Sportelli 4 4 4 4 4 = Apparecchiature Atm e Casse continue 10 11 12 13 13 = INDICI DI GESTIONE Margine dinteresse/Totale attivit 2,91 % 3,54% 2,91% 3,30% 3,12 % n. a. Margine dintermediazione/Totale attivit 4,26% 5,15% 5,50% 5,93% 5,246% n. a. Costi operativi/Margine dintermediazione 70,69 % 69,20% 56,19% 57,65% 69,28 % n. a. Risultato operativo corrente al lordo delle imposte/Patrimonio netto ante risultato di periodo

4,01 % 5,76% 9,88% 3,20% -6,04 % n. a.

Risultato di periodo/Patrimonio netto ante risultato di periodo 1,81 % 3,28% 6,33% 2,01% -4,33 % n. a. Risultato di periodo/Totale attivit 0,27 % 0,53% 0,87% 0,30% 0,68 % n. a.

DATI PER AZIONE Numero di azioni 181.220 181.220 181.220 181.220 181.220 = Margine dintermediazione per azione 28,01 31,61 40,58 40,67 34,63 -14,9 Risultato di periodo per azione 1,75 3,22 6,42 2,09 -4,50 -315,8 Patrimonio netto per azione 98,51 101,46 107,82 105,64 99,36 -5,9

PATR. VIGILANZA E COEFF. PRUD. Attivit di rischio ponderate 61.221 65.529 87.508 69.307 70.895 +2,3 Fondi propri (tier 1 cap.) 17.850 18.370 19.540 19.515 18.656 -4,4 Assorbimento patrimoniale per rischio di credito e controparte 4.898 4.452 6.134 5.545 5.672 +2,3 Assorbimento patr. per rischi di mercato 0 0 0 0 0 = Assorbimento patr. per rischi operativi 715 790 866 1.023 1.024 +0,1 Fondi propri/Attivit di rischio ponderate 29,16% 28,03% 22,33% 23,77% 22,29% n.a.

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

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BILANCIO DELLESERCIZIO 2017

Signori azionisti, il bilancio al 31 dicembre 2017 rappresenta i risultati della gestione operativa della banca, sviluppata nel corso dellanno appena concluso. Nel 2017, come pi in dettaglio precisato poi, la banca ha puntato a consolidare ulterior-mente la propria operativit tipica, basata principalmente sul portafoglio dei prodotti finan-ziari messi a punto nel corso dei precedenti esercizi. Lo sviluppo del paniere dei prodotti ha anche questanno mantenuto una evoluzione prudente, per tenere conto degli effetti della crisi finanziaria; il progressivo allargamento dellofferta ha comunque avuto nuovi impulsi. Il bilancio stato redatto applicando i principi contabili internazionali Ias/Ifrs omologati dall Unione Europea, tenendo conto, in particolare, delle indicazioni fornite dalla Banca dItalia con sua circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Esso si compone di: stato patrimoniale; conto economico; prospetto della redditivit complessiva; prospetto delle variazioni del patrimonio netto; rendiconto finanziario; nota integrativa. inoltre corredato da questa relazione del consiglio di amministrazione sulla situazione aziendale e sullandamento economico della gestione, che fornisce indicazioni sui principali settori in cui la banca ha operato e sui conseguenti assetti patrimoniali, economici, finanziari e di rischio. Il bilancio della banca stato oggetto di revisione legale da parte della Pricewaterhouse-Coopers S.p.A. sulla base dellincarico novennale (2010-2018), conferitole dallassemblea dei soci tenuta il 10 aprile 2010, ai sensi dellarticolo 13 del decreto legislativo n. 39 del 2010. Anche nel 2017 lo sviluppo dellattivit ha beneficiato del sostegno convinto offerto dalla maggior parte dei soci, che hanno continuato a rappresentare unimportante base di clien-tela, pure nei momenti pi delicati della gestione, permanendo una situazione di debolezza e di recessione economica. Per tali motivi, il consiglio ringrazia gli azionisti, confermando limpegno ad operare costantemente con gli obiettivi di creare crescente valore per la banca e di proporre un servizio utile ed efficiente per il territorio di insediamento. Il consiglio di amministrazione del 13 maggio 2017 ha preso atto della rinuncia del consi-gliere Valter Lozza al ruolo di Vice Presidente e delle dimissioni del consigliere dott. Aldo Pace dallincarico di Direttore Generale; nella stessa adunanza consiliare si proceduto alle nomine del Vice Presidente, nella persona del dott. Aldo Pace, e del Direttore Generale nella persona del dot. Carlo Casilli. Sentiti ringraziamenti si rivolgono inoltre alle istituzioni di Vigilanza e di controllo, in partico-lare alla Banca dItalia, per le indicazioni e lassistenza costantemente fornite in ogni mo-mento della vita della banca.

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Un particolare ringraziamento infine il consiglio riserva al Direttore Generale ed a tutto il personale della banca che, con notevole dedizione e spirito di appartenenza, hanno per-messo il consolidamento dellattivit aziendale, affrontando le molteplici difficolt generate dalla critica situazione economica complessiva e da quella specifica del territorio di riferi-mento nonch dal contesto operativo fortemente concorrenziale. Infine, il ringraziamento pi sentito va ai Soci per la fiducia accordataci ed alla Clientela per la considerazione riservata alla nostra Banca. Con questa riunione degli azionisti si conclude il mandato triennale 2015-2017conferito al consiglio dallassemblea del 21 marzo 2015; i consiglieri tutti intendono ringraziare gli azio-nisti per la fiducia accordata e pongono i pi sentiti auguri di buon lavoro allorgano con funzione di supervisione strategica da designare a seguito delle nomine che verranno deli-berate in questa stessa assemblea.

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SCENARIO ECONOMICO DI RIFERIMENTO Quadro generale

Il 2017 stato caratterizzato da una ripresa economica, iniziata sul finire del 2016, ma il quadro internazionale mostra ancora molte incertezze. Il Pil mondiale, secondo la stima del Fondo Monetario Internazionale, cresciuto, nel 2017, del +3,5%, rispetto al +3,2% del 2016. Le prospettive di crescita permangono positive in considerazione anche dei po-sitivi andamenti dei PIL dei paesi BRIC.

E in buona sostanza positiva, seppure con differenziazioni fra i vari paesi, la crescita economica dei principali paesi emergenti, rispetto agli ultimi anni. La Cina ha visto cre-scere il suo PIL del 6,8% in termini annuali; il PIL indiano nel terzo trimestre 2017 cre-sciuto del 6,3% in aumento rispetto al +95,7% del precedente trimestre. Il PIL brasiliano, nel terzo trimestre 2017, ha fatto registrare un tasso di crescita dell1,4%; mentre in Russia la crescita del Prodotto interno Lordo stata dell1,8%facendo registrare un tasso di va-riazione annuale del +2,2%

Gli Stati Uniti hanno chiuso il 2016 con una crescita del Pil pari al +2,5%, in robusta cre-scita rispetto al 2016. Landamento trimestrale ha mostrato un picco nel terzo trimestre trainato prevalentemente dalla domanda interna. Nel quarto trimestre del 2017 il prodotto statunitense ha registrato una variazione trimestrale annualizzata pari al +2,5%, in calo rispetto al trimestre precedente. La minore crescita, in questultima frazione danno, stata il frutto del rallentamento degli investimenti e della spesa pubblica.

Nel 2017, nellArea Euro continuata la ripresa iniziata nel 2015, pur in un quadro di rallentamento della crescita.

In media, nel 2017, il Pil dellArea cresciuto del +2,4% in aumento rispetto al +1,7% del 2016. Con riferimento alle singole componenti della domanda aggregata, sulla base degli ultimi dati disponibili relativi al terzo trimestre del 2017, i consumi delle famiglie sono cre-sciuti del +0,3%, mentre gli investimenti fissi lordi hanno registrato una variazione pari allo 0,8%. Il maggior contributo positivo venuto dalla bilancia dei pagamenti (+0,2 p.p.), men-tre quello degli investimenti stato negativo (-0,1 p.p.). La produzione industriale delleu-rozona nel 2017 cresciuta in media del +5,2%, che si confronta con il +3% dellanno precedente.

In tutta lEurozona linflazione si mantiene su livelli contenuti; in dettaglio, il tasso dinfla-zione nellArea Euro, si attestato nella media del 2017, a +1,5% dallo 0,2% medio del 2016. I prezzi al consumo sono rimasti su livelli molto bassi nei principali paesi dellarea, anche a causa della crescita salariale molto bassa. Lindebolimento avviatosi nellautunno ha interessato la maggior parte dei paesi dellarea delleuro. In dicembre alcuni tra i prin-cipali paesi, inclusi Francia e Spagna, linflazione di fondo rimasta inferiore all1%.

Dalla fine di settembre leuro si apprezzato del 3,6 nei confronti del dollaro americano, dell1,9% rispetto allo yen e dello 0,8% rispetto alla sterlina inglese; in termini effettivi nominali, lapprezzamento della moneta unica dalla fine del 2016 stato pari all8,8%

La politica monetaria dellArea Euro ha continuato ad avere unintonazione espansiva an-che nel 2017: nella riunione di politica monetaria di ottobre 2017 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha mantenuto invariati i tassi dinteresse ufficiali; ha inoltre riba-dito di aspettarsi che rimarranno su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di

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tempo e ben oltre la fine degli investimenti netti nellambito del programma ampliato di acquisti di attivit finanziarie dellEurosistema. Nella citata riunione il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha sostanzialmente ribadito che un elevato grado di acco-modamento monetario resta necessario per un ritorno stabile del profilo dellinflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2%; tale orientamento stato confermato nella suc-cessiva riunione del 14 dicembre. A conferma di ci la riunione del della BCE del 25 gen-naio 2018 ha lasciato invariati i tassi di policy: confermando lo 0% quale tasso di rifinan-ziamento, lo 0,25% il tasso sui prestiti marginali ed ha ribadito il tasso negativo dello 0,40% sui depositi overnight delle banche presso la Bce.

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Economia italiana

Lattivit economica ha accelerato nel secondo semestre 2017; vi hanno contribuito sia la domanda nazionale sia quella estera.

Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2017 il Pil ha fatto registrare un +1,4% rispetto allanno precedente, il valore pi alto da 7.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contributo pari a + 0,7% alla cre-scita del PIL. Anche dal lato della domanda estera netta si registrato un contributo posi-tivo pari a+ 0,14%; lunico indicatore negativo rappresentato dalla contribuzione delle scorte che ha segnato un -0,51%. I consumi delle famiglie sono cresciuti ad un tasso medio annuo dell1,4%: gli indicatori ad alta frequenza mostrano che la fiducia dei consumatori rimane alta, anche se in lieve indebolimento, mentre le vendite al dettaglio dimostrano una dinamica ancora debole. Notizie positive arrivano dagli investimenti che sono cresciuti del 3,9% in aumento rispetto al 3% del 2016 ed all1,7% del 2015

Nel 2017, anche lindice della produzione industriale ha mostrato alcuni segnali di ripresa. Nella media danno, lindice cresciuto del +4,9% rispetto allanno precedente; anche il comparto manifatturiero hanno registrato un incremento in termini tendenziali dell8,9%

Si intravedono, inoltre, anche il settore delle costruzioni, dopo una lunghissima fase di re-cessione, ed in particolar e nel comparto delledilizia non residenziale.

Pur permanendo il mercato del lavoro ancora debole, nel 2017 si sono avuti alcuni timidi segnali di ripresa: il numero degli occupati continuato a crescere, trainato da contratti a tempo determinato, ci in quanto le imprese hanno atteso i contributi agevolativi del 2018 per la trasformazione dei suddetti contratti a tempo indeterminato. La disoccupazione, nel corso dellanno rimasta sostanzialmente stabile, all11,2%, rispetto all11,9% del 2016

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Attivit economica in Campania Nei primi nove mesi del 2017 i segnali di ripresa delleconomia campana che si erano ma-nifestati nel 2016, dopo la lunga recessione, sono proseguiti interessando il comparto ma-nifatturiero e dei servizi, specie quelli connessi al turismo, ma non ancora quello delle co-struzioni. Dalla pubblicazione delle ricerche economiche della Banca dItalia (Economie re-gionali Leconomia della Campania pubblicato a novembre 2017) su un campione di im-prese campane con almeno 20 addetti, emerge che lincidenza delle aziende il cui fatturato aumentato rispetto al corrispondente periodo del 2016, gli investimenti sono aumentati e tale trend dovrebbe confermarsi anche per il 2018. Nel primo semestre del 2017 le esportazioni campane a prezzi correnti sono aumentate del 2,3 per cento rispetto al periodo corrispondente dellanno precedente (tav. a2.5). Al netto delle vendite allestero del settore farmaceutico, che risentono dellelevato volume di scambi riconducibili a relazioni di fornitura allinterno di filiere internazionali di produzione, le espor-tazioni campane sono aumentate in misura ampiamente inferiore (1,1 per cento; fig. 2.3). Lespansione delle esportazioni regionali stata sostenuta anche dal comparto dellauto-motive che ha ripreso a crescere dopo la lunga fase di declino iniziata alla vigilia della crisi finanziaria. Lexport ha tuttavia rallentato nel complesso rispetto allintero 2016 (2,9 per cento). Al rallentamento ha contribuito landamento delle vendite dellindustria alimentare che, gi in marcata decelerazione nello scorso anno, si sono contratte nel primo semestre 2017 (-3,3 per cento), risentendo sia del calo dei prezzi, come nel 2016, sia di quello delle quantit. Tra gli altri principali comparti di esportazione, si sono ridotte le vendite allestero di aeromobili, dopo lespansione nel 2016. Al contrario, hanno accelerato in misura soste-nuta le esportazioni di prodotti agricoli, in metallo e in plastica. Secondo le indagini mensili dellISTAT sugli ordinativi dellindustria manifatturiera del Mez-zogiorno, la tendenza al miglioramento dei giudizi sulla produzione nei primi nove mesi del 2016, ha gradualmente perso vigore.

Stesse indicazioni riferite alla Campania provengono dal sondaggio svolto dalla Banca dIta-lia tra settembre e ottobre 2017 e rivolto a imprese campane con almeno 20 addetti. Se-condo tale indagine, la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del fatturato nei primi tre trimestri si ridotta al 39 per cento e nel contempo aumentata la percentuale di quelle che hanno registrato un calo, al 30 per cento.

Il settore delle costruzioni continua a registrare un trend negativo, dato che emerge dal son-daggio della Banca dItalia condotto tra settembre e ottobre su un campione con almeno 10 addetti; infatti la di imprese che indicano un calo della produzione nel 2017 risultato supe-riore a quella degli operatori che ne segnalano un aumento. Le previsioni sullandamento della produzione nel 2017 sono moderatamente ottimistiche, sulla base della ripresa dei bandi di opere pubbliche.

Il mercato immobiliare ha registrato segnali di ripresa; nel primo semestre secondo i dati dellOsservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) il numero delle compravendite di abitazioni in Campania, rispetto al corrispettivo periodo del 2016, aumentato pi che nel resto del paese.

Secondo lindagine campionaria della Banca dItalia sul turismo internazionale, nei primi sette mesi dl 2017, le presenze di turisti stranieri in Campania aumentata rispetto al 2016 del 2,4%; dato che trova conferma nellincremento dei del traffico passeggeri dellaeroporto

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di Napoli, cresciuto del 23,6% nei primi nove mesi dellanno rispetto allo stesso periodo del 2016. Il traffico passeggeri nei principali porti campani, secondo i dati dellAutorit di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale risultato anchesso in forte espansione, nonostante il marcato calo dei crocieristi, Lattivit portuale ha beneficiato anche dellespansione del traf-fico container.

I dati dellIstat sullevoluzione delloccupazione nella prima met del 2017, il numero di occupati in Campania aumentato del 3,2%, in accelerazione rispetto al corrispondente periodo del 2016. La crescita in regione stata superiore sia alla media italiana (1,1%) sia a quella del Mezzogiorno (0,8). In Campania loccupazione ha ripreso a crescere nellin-dustria in senso stretto, nel turismo e nel commercio; mentre risultano in calo gli occupati del settore agricolo.

Secondo lOsservatorio sul precariato dellINPS, nei primi sei mesi dellanno il saldo tra as-sunzioni e cessazioni stato superiore rispetto allo stesso periodo del 2016. Il tasso di disoccupazione risultato pari al 21,5 per cento nel primo semestre, in aumento rispetto al 20,2% fatto registrare nellanalogo periodo del 2016. Nei primi nove mesi del 2017 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni sono calate rispetto allo stesso periodo del 2016, risentendo della flessione della componente straordinaria che ha pi che compen-sato lespansione di quella ordinaria e in deroga. Le ore autorizzata nellindustria, quasi per i tre quarti del totale, sono diminuite. Nonostante i segnali di ripresa sopra descritta, per la Campania, permane il divario con il resto del paese, come ampiamente confermato da tutti gli indicatori socio-economici presi in considerazione dai principali istituti di ricerca. In proposito si assume come indicativa lanalisi, ultraventennale, svolta da Il Sole 24 ore sulla qualit della vita degli italiani, basata sull elaborazione combinata di numerosi indicatori, che affiancano a quelli pi strettamente economici (tenore di vita, affari e lavoro) altri di natura pi squisitamente sociali: servizi ed ambiente, popolazione, ordine pubblico, tempo libero. Le non invidiabili posizioni delle pro-vince campane, nella graduatoria complessiva ed in quella per la classe affari e lavoro sono state:

2015 2016 2017

aff./lav. Compl. Aff./lav. Compl. Aff./lav. Compl. Napoli 98 101 88 107 82 107 Caserta 99 108 102 108 101 110 Avellino 86 81 91 93 91 102 Benevento 91 99 86 86 100 95 Salerno 77 92 82 103 79 105

Fonte: Il Sole 24 ore su 110 province.

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Intermediazione finanziaria e creditizia Nel corso del 2017, le politiche monetarie delle banche centrali dei principali paesi industria-lizzati hanno avuto indirizzi diversi. Il Federal Open Market Committee (FOMC), lorganismo della Federal reserve che manovra la politica monetaria statunitense, nella riunione tenutasi nel mese di giugno, ha rialzato di un quarto di punto il tasso dinteresse, annunciando che la stretta di politica monetari continuer anche per tutto il 2018, prevedendo di collocare il saggio dinteresse a fine anno fra il 2 ed il 2,25%; e di arrivare per fine 2019 al 3%, che corrisponde al livello di lungo periodo, quello di equilibrio. La Bce, come gi riferito in pre-cedenza, ha lasciato invariati i tassi dinteresse e confermato il supporto alleconomia attra-verso lacquisto di attivit, ridottosi ad aprile 2017 da 80 a 60 miliardi mensili. La stessa BCE prevede di mantenere ancora per un discreto arco temporale stabile i tassi dinteresse e continuer lacquisto mensile di attivit, anche se con un ritmo inferiore pari a 30 miliardi al mese.

Nella prima parte del 2017 i mercati azionari internazionali hanno registrato quotazioni in ribasso per tutti i principali indici, ma a partire da luglio si avuta una parziale ripresa. Lindice Nikkei 225 della Borsa di Tokio sceso, su base annua1, del -0,5% (+9,4% nel 2015), lindice Dow Jones Euro Stoxx Large dellArea Euro del -3% (+5,1% nel 2015), mentre lindice Standard & Poors 500 della Borsa di New York cresciuto dello +9,4% (-0,1% nel 2015).

Gli indici della New Economy a livello internazionale, nello stesso arco temporale, hanno registrato andamenti contrastanti: il Nasdaq ha chiuso lanno con un aumento di +7,4 (+6,5 nel 2015); mentre il Tech Dax tedesco ha segnato una variazione negativa del -3,2% (+34,1% nel 2015) e lindice dei tecnologici francesi del -1,9% (+25,9% nel 2015).

I rendimenti a lungo termine hanno assunto le seguenti dinamiche: il tasso benchmark sulla scadenza a 10 anni risultato negli USA sul valore medio del 2,49%, contro il 2,24% regi-strato in media nello stesso mese del 2015; in Germania tale tasso si posizionato a 0,20% a dicembre 2015 risultava pari a 0,60%, mentre in Italia a fine anno lindicatore in oggetto risultato pari all1,89%, mentre quello di dicembre 2015 risultava essere dell1,55%. Nel corso dellanno rimasta sostanzialmente stabile lintera struttura dei tassi di interesse applicati dalle aziende di credito dellarea euro, in linea con landamento delle condizioni sul mercato interbancario.

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Intermediazione finanziaria e creditizia in Italia

Il FTSE MIB - il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani, che racchiude le azioni delle maggiori societ italiane ed estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Ita-liana - ha concluso il 2017 con una variazione annua negativa pari al -13,4% (+11,9% nel 2015) seguendo landamento fortemente negativo del FTSE Italy Banks, lindice bancario italiano, pari a -38,5% (+9,5% nel 2015).

Quanto sopra esposto ha comportato una riduzione complessiva della capitalizzazione della Borsa Italiana passata da 556 miliardi, fatti registrare nel 2015, a 500 miliardi consun-tivati a fine 2016. La ripartizione a livello di macro-settori del mercato di Borsa principale si osserva che la capitalizzazione del settore industriale cresciuta del 5%, attestandosi sui 181 miliardi di euro. Al contrario, la capitalizzazione del settore finanziario scesa da 200 miliardi di euro a fine 2015 a circa 146 miliardi di euro; allinterno del settore finanziario il settore bancario ha registrato una contrazione della capitalizzazione del 35%, mentre il settore assicurativo del 15%. I titoli appartenenti ai servizi registrano, rispetto a dicembre 2015, un calo della capitalizzazione pari a 8 miliardi di euro.

Anche nel 2017 continuata la flessione dellintera struttura dei saggi di interesse del mer-cato monetario e finanziario, in coerenza con landamento delle condizioni interbancarie. In particolare, sul mercato secondario dei titoli di Stato, il Rendistato, cio il dato relativo al campione dei titoli con vita residua superiore allanno scambiati alla Borsa valori italiana (M.O.T.), si collocato a dicembre 2016 all1,17%, 15 basis points al di sopra del valore di dicembre 2015. Nel mese di dicembre 2016 il rendimento lordo sul mercato secondario dei CCT risultato pari allo 0,33% (0,32% a dicembre 2015). Con riferimento ai BTP12, nella media del mese di dicembre 2016 il rendimento medio risultato pari all1,73% (1,51% a dicembre 2015). Il rendimento medio lordo annualizzato dei BOT, infine, passato nel pe-riodo dicembre 2015 - dicembre 2016 da -0,06% a -0,29%.

Sul fronte dei tassi bancari, nel 2016 si registrato una lieve flessione del tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e societ non finanziarie: dallo 0,52% di fine 2015 allo 0,41% di fine 2016. Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendi-mento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al com-parto delle famiglie e societ non finanziarie), si collocato a dicembre 2016 allo 0,98% (1,19% a dicembre 2015). In diminuzione risultato anche il tasso sulle operazioni pronti contro termine - dall1,21% di dicembre 2015 allo 0,56% di dicembre 2016 - ed il rendi-mento delle obbligazioni bancarie - dal 2,94% al 2,74%.

A seguito delle tendenze registrate dai mercati, le attivit finanziarie delle famiglie, in base agli ultimi dati disponibili, emerge come tale aggregato ammonti a 4,011miliardi. La princi-pale componente, pari al 32% del totale, formata da contanti e da depositi bancari, ha evi-denziato un incremento tendenziale dello 0,3 per cento; sono altres cresciute del 3,5% le quote di fondi comuni di investimento, che pesano per circa il 12% sul totale delle attivit finanziarie; il peso delle assicurazioni ramo vita, dei fondi pensione e del trattamento di fine rapporto di lavoro (che hanno registrato una variazione positiva del 1,3%), si assestato al 21%; il valore delle azioni e delle partecipazioni detenute, infine, ha realizzato una varia-zione negativa dello 0,8%, per cui la relativa quota sul totale delle attivit finanziarie pas-sata al 20%. Le obbligazioni, di emissione bancaria, si sono ridotte del 5,5%, mentre quelle pubbliche sono decrementate dell8,3% attestandosi su una quota del totale pari a circa il 10%.

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Le attivit finanziarie gestite dal sistema bancario hanno presentato unevoluzione sostan-zialmente correlata: i titoli azionari ed obbligazionari tenuti in amministrazione e custodia si sono ridotti del 4,9% (di essi, il 29% detenuto dalle famiglie consumatrici). Le gestioni patrimoniali delle banche, invece, hanno manifestato un incremento tendenziale prossimo al 9,5%; comprendendo pure le gestioni delle Sim e degli Oicr, la crescita stata molto pi consistente, con un stock di 838 miliardi a fine settembre 2016. Infine, il patrimonio dei fondi comuni aperti di diritto italiano e di quelli di diritto estero si sono assestati complessivamente a circa 900 miliardi, con un incremento di35,5 miliardi di euro. La raccolta diretta di fondi delle banche ha sostanzialmente mantenuto i livelli dellanno pre-cedente: in dettaglio, la raccolta da clientela denominata risulta diminuita dello 0,6%, per un importo in valore assoluto di circa 10 miliardi. Di essa, la quota dei depositi da clientela residente, che ne rappresenta la parte maggioritaria, ha mostrato una crescita tendenziale del 5%, mentre la circolazione delle obbligazioni di emissione bancaria risultata in ridu-zione del 19,6%. La dinamica degli impieghi bancari ha manifestato, a fine 2016 un miglioramento della sua dinamica annua; sulla base delle stime disponibili il totale dei prestiti a residenti in Italia si colloca a 1.803 miliardi di euro, segnando una variazione annua di +0,4%. Lievemente po-sitiva a fine dicembre la variazione annua dei prestiti a residenti in Italia al settore privato. I prestiti a famiglie e societ non finanziarie ammontano, sempre a fine 2016, a 1.400 miliardi di euro, segnando una variazione annua paria +0,9%. Lievemente positiva a fine dicembre la variazione annua dei prestiti alle imprese che hanno fatto registrare, a fine anno, un in-cremento tendenziale dello 0,2%. Analizzando la classificazione per le determinanti delle domande di finanziamento si nota: una crescita della dinamica delle domande di finanziamento delle imprese legata agli inve-stimenti; incrementate anche le domande di finanziamento delle imprese per lapprovvigio-namento delle scorte e di capitale circolante, mentre stabile la domanda di finanziamenti per ristrutturazione del debito. In ogni caso, la quota degli impieghi alle imprese sul totale dei crediti bancari rimane, per le banche italiane, ben superiore a quella registrata nella media dei paesi dellarea euro. Nellanno si inoltre avvertito un rallentamento anche del trend degli impieghi con scadenza pi lunga (oltre 5 anni). Il 2016, dopo diversi anni, ha fatto registrare una riduzione di oltre 2 punti percentuali delle sofferenze nette che a fine 2016 si sono assestate a 87 miliardi di euro

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Intermediazione finanziaria e creditizia in Campani a Considerando la fragile struttura del sistema regionale (per dimensioni ed organizzazione) ed il diverso ritmo di crescita delleconomia, in Campania e nellarea napoletana il peso dellattivit produttiva del sistema bancario, misurata dallintermediazione creditizia, ha ri-flesso nellultimo periodo gli effetti della perdurante crisi. La quota regionale sul mercato della raccolta bancaria di depositi, infatti, fra giugno 2016 e giugno 2017 (ultimo periodo di rilevazione disponibile), aumentata di 2,2 punti percentuali. La dinamica dei depositi delle imprese, sopra il 10%, rimane pi sostenuta di quella dei depositi delle famiglie. Questi ultimi, che rappresentano la parte prevalente dellaggregato, sono cresciuti dello 0,6%. Tra le forme tecniche, proseguito il processo di sostituzione delle componenti a scadenza con depositi in conto corrente a seguito di politiche di conte-nimento delle retribuzioni offerte dal sistema bancario. Gli investimenti delle famiglie di na-tura finanziaria hanno pure ridotto, per gli stessi motivi di calo dei rendimenti, gli acquisti di titoli di Stato. I finanziamenti bancari erogati alla clientela non finanziaria residente in Campania, hanno confermato i segnali di ripresa intravisti nel 2016, facendo registrare una crescita del 3%, Landamento del credito ha mostrato segnali contrastanti fra gli intermediari. I prestiti con-cessi dagli istituti non appartenenti ai primi cinque gruppi bancari nazionali hanno continuato ad accelerare, a fronte di un rallentamento per gli intermediari di maggiori dimensioni; dai dati disponibili emerge che la domanda di finanziamenti risultata in espansione sia per le imprese che per le famiglie. La qualit del credito risultata lievemente migliorata; il tasso di deterioramento, secondo lultimo dato disponibile riferito a giugno 2017, stato del 5,3% rispetto al 6% fatto registrare nel 2016; mentre il tasso di decadimento delle facilitazioni concesse alle famiglie passato dal 2,2% all1,9%.

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RISULTATI DELLA GESTIONE DATI PATRIMONIALI Raccolta dalla clientela In un contesto macroeconomico estremamente complesso e instabile in un quadro congiun-turale sicuramente non esaltante e maggiormente accentuato nel territorio di riferimento dellistituto, il mantenimento dei depositi rappresenta unulteriore difficolt operativa che la banca si trova ad affrontare. In tale situazione non favorevole, la banca, ha sostanzialmente mantenuto la sua quota di depositi, facendo registrare un lieve decremento pari al 4,4% con un saldo finale di 90,81 milioni di euro contro i 95 milioni del 2016. La raccolta a medio ed a lungo termine, fra laltro di modesta entit e costituita da certificati di deposito, rimasta in linea con il 2016 assestandosi a 318mila euro contro i 493mila del precedente esercizio. La scarsa consistenza di tale forma tecnica, dovuta al fatto che storicamente la clientela dellistituto ha sempre preferito dirigere le proprie disponibilit verso altre forme di risparmio, pi prontamente liquidabili. La banca non ha in circolazione titoli rappresentati da obbligazioni da collocare presso i risparmiatori. La banca non emette assegni circolari, in quanto lattivazione di questo servizio presuppone una stabilizzazione dei livelli operativi su dimensioni elevate, oltre che laggregato dei fondi propri superiore ai 25 milioni; essa offre per quelli emessi dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata, in base a specifici accordi di collaborazione. Discreto risulta invece laumento della raccolta indiretta il cui dato ha fatto registrare un incremento; il dato in esame ha fatto registrare un saldo di circa 37 milioni di euro rispetto ai 24,73 milioni dellanno precedente pari ad un incremento del 48% e di 12 milioni circa in valore assoluto. ll saldo in esame rappresentato prevalentemente da depositi di titoli della clientela in custodia ed amministrazione, nonch da depositi di fondi comuni di terzi collocati presso la clientela. In definitiva, la dinamica di tali flussi indica che la raccolta complessiva (che nella prassi comune include i due aggregati di raccolta diretta e indiretta), tenendo conto delle conside-razioni precedenti, passata dai 119,7 milioni di dicembre 2016, ai 127,4 milioni, con un incremento del 6,4%. La distribuzione dei rapporti per forme tecniche risulta essere composta cos come riportato nella tabella e nei grafici della pagina successiva:

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(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

DEBITI VERSO LA CLIENTELA Depositi a risparmio 15.086 18.582 -18,8 Conti correnti di corrispondenza 74.208 75.437 -1,6 Pronti contro termine passivi 1.206 562 +114,6 90.500 94.581 -4,3 TITOLI IN CIRCOLAZIONE Certificati di deposito 318 494 -35,6 318 494 -35,6 RACCOLTA INDIRETTA Titoli di terzi depositati presso terzi 26.169 14.141 +85,0 Titoli di terzi depositati presso di noi 10.468 10.593 -1,2

36.637 24.734 +48,1 La raccolta diretta, al 31 dicembre del 2017, era distribuita su 4.414 rapporti (conti correnti, depositi a risparmio, pronti contro termine e certificati di deposito) accesi dalla clientela, con un deposito medio di 21mila euro; lo stesso aggregato lanno prima faceva registrare 3.957 rapporti intrattenuti dalla clientela con una giacenza media di 24mila euro. Nel contesto economico di perdurante difficolt dei mercati finanziari, le possibilit di svi-luppo della massa di manovra costituita dalla raccolta diretta non sono state in ogni caso agevoli. La distribuzione dei rapporti per forme tecniche risulta essere cos composta:

16,6%

81,7%

1,3%0,4%

Depositi a

Risparmio

Conti Correnti di

Corrispondenza

Pronti Contro

Termine Passivi

Certificati di

Deposito

2017

19,5%

79,3%

0,6%0,5%

Depositi a

Risparmio

Conti Correnti di

Corrispondenza

Pronti Contro

Termine Passivi

Certificati di

Deposito

2016

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Strumenti e servizi di pagamento In attuazione della scelta aziendale di rafforzare lo sviluppo produttivo, si allargata la dif-fusione degli strumenti di pagamento offerti. I rapporti di conto attivati con esercizi commer-ciali sono sempre pi accompagnati dallinstallazione di apparecchiature Pos: dopo una ve-rifica della loro distribuzione alla clientela, con il ritiro di alcuni apparecchi, di terzi, non ope-rativi, i terminali in esercizio al 31 dicembre 2017 sono risultati pari a 582, con buona ope-rativit complessiva, misurata in circa 735mila transazioni, per un controvalore di oltre 45 milioni di euro. Alla fine dellanno precedente, i Pos in esercizio erano 601 ed avevano regi-strato 608mila operazioni per 42 milioni. Nel corso del 2017 si proceduto ad una riorganizzazione della dislocazione delle apparec-chiature ATM; nel dettaglio si proceduto alla dismissione degli sportelli automatici prece-dentemente presenti presso lInterporto Sud Europa di Marcianise e laltro presso il Cinepo-lis del Centro Commerciale Campania; sempre nel 2017 sono invece state installate due nuove apparecchiature una presso lAeroporto Internazionale di Napoli Capodichino ed un'altra alla Caserma Caretto, dove ha sede il 10 Reggimento Carabinieri Campania. Per-mane la presenza dei nostri ATM oltre che nelle 4 filiali, anche presso il Centro commerciale Auchan di Napoli Via Argine, con un ATM, presso il Centro commerciale Auchan di Giu-gliano in Campania e al Centro Commerciale Campania con due ATM. I risultati derivanti dallutilizzo delle apparecchiature installate presso i centri commerciali si attesta su livelli elevati; nel complesso, gli Atm operativi hanno fatto registrare, nell esercizio in chiusura, oltre 213mila prelievi per oltre 30 milioni. Il servizio di cassa continua, che si avvale di due apparecchiature in funzione presso due dei centri commerciali prima indicati, ha confermato il suo successo, generando flussi di lavoro soddisfacenti e consolidati e contribuendo al rafforzamento di rapporti proficui con molte delle imprese di distribuzione ivi presenti; ed in particolare nel 2017 il servizio di cassa continua del Centro Commerciale Campania stato completamente automatizzato attraverso linstallazione di due nuove macchine di solo ver-samento a favore degli esercenti del centro, riscontrando grande favore fra gli utilizzatori. La distribuzione delle carte di credito del circuito Carta Si fa registrare al 31 dicembre 2017 790 carte in circolazione; mentre le carte di debito, del circuito Bancomat Europay, tutte dotate di tecnologia a microchip di ultima generazione sono risultate 2.824. Le carte prepa-gate in circolazione al 31 dicembre 2017 sono risultate 897. Sono stati rafforzati il servizio di home banking per i clienti privati e le persone fisiche, quello di corporate banking per le imprese, con una nuova versione della piattaforma, con i pi avanzati presidi atti ad evitare le truffe le azioni di phishing. Al 31 dicembre 2017 i clienti che fruiscono di tale servizio sono risultati 3.330.

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Impieghi per cassa alla clientela Le concessioni di credito alla clientela sono proseguite, mediando tra una domanda di mer-cato critica e lesigenza della banca di incrementare gli aspetti selettivi dellofferta allo scopo di mitigare il rischio del credito, in questo momento congiunturale particolarmente proble-matico. La banca ha continuato a potenziare le attivit di monitoraggio dei clienti affidati o in corso di affidamento, in linea con gli orientamenti del sistema e della Vigilanza, predisponendo diversi strumenti di controllo e di reporting e prestando particolare attenzione agli scenari macroeconomici e settoriali del contesto operativo. A fine 2017, la consistenza dellaggre-gato si comunque, se pur di poco, ridotto rispetto ai livelli raggiunti al termine dellanno precedente. La banca ha, in ogni caso, mantenuto profili di massima prudenza e di atten-zione nella gestione dei rapporti.

I dati, riportati in tabella ai valori ridotti delle rettifiche analitiche e collettive, segnalano glo-balmente un decremento su base annua di circa dello 0,6% La particolare cautela nel concedere credito effetto diretto del perdurare della pesante crisi finanziaria in corso, che ha molto ridotto le opportunit di finanziamenti alla clientela con livelli di rischio accettabili; peraltro, anche le facilitazioni in gestione corrente hanno fatto registrare, in particolare nel bacino di insediamento della banca, un diffuso peggioramento della loro qualit con ripercussioni significative sullevoluzione dei crediti problematici.

(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

CREDITI VERSO CLIENTELA Aperture di credito in c/c 18.824 19.995 -5,9 Finanziamenti per anticipi effetti s.b.f. 2.886 3.443 -16,1 Finanziamenti per anticipi su fatture 14.890 19.148 -22,2 Mutui ipotecari 16.146 12.873 +25,4 Mutui chirografari a m/t 8.524 6.774 +25,8 Sovvenzioni non regolate in c/c 994 1.239 -19,8 Effetti propri di portafoglio commerciale 253 145 +74,5 Altri crediti 11 14 -21,4 Contratti di capitalizzazione 5.097 5.000 +1,9 Crediti in sofferenza (valore netto) 4.171 3.606 +15,7

71.796 72.237 -0,6 Il rapporto fra la consistenza degli impieghi lordi e quella della raccolta diretta, nelle due date, ha manifestato un discreto incremento: dal 76,38 % registrato a fine 2016 al 79,33% all ultimo 31 dicembre. La composizione del portafoglio crediti risulta: Al 31 dicembre 2017 risultavano deliberati affidamenti per un totale di circa 86 milioni (a fronte di 90 in essere al 31 dicembre precedente) e contabilizzati utilizzi per 72 milioni (83% nel rapporto: operativo lordo su deliberato, a fronte dell80% registrato a fine 2016) attra-verso lattivazione di 1.493 linee di credito, per 923 affidati.

Nellottica di un approccio improntato a linee di prudenza e di contenimento del rischio, in linea con la mission aziendale, le operazioni di finanziamento hanno mantenuto come im-portanti interlocutori i soci, piccole e medie imprese del territorio e privati.

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La societ ha inoltre puntato a diversificare il rischio per aree geografiche (per quanto pos-sibile, considerando la localizzazione fisica delle filiali) e per settori economici di operativit della clientela, limitando lerogazione, secondo i parametri stabiliti dal Risk Appetite Fra-mework (RAF), a determinati settori di attivit che maggiormente hanno risentito della crisi degli ultimi anni

Inoltre si rappresenta, per gli ultimi due esercizi, la composizione della clientela, per tipologia di prenditori: Per la valutazione del rischio connesso allattivit creditizia, la banca aderisce al sistema di valutazione Crs di Cedacri, mediante il quale viene attribuito un rating interno ad ogni rap-porto creditizio; la metodologia di valutazione illustrata in nota integrativa e si basa sullap-plicazione di due parametri, generalmente stimati considerando le serie storiche aziendali: le probabilit di default ad un anno (Pd) e le loss given default percentuali medie di perdita sulle sofferenze (Lgd).

26%

4%

21%23%

12%

1%

0%0%

6%

7%

2017Aperture di

credito in c/c

Finanziamenti

per anticipi

effetti s.b.f.

Finanziamenti

per anticipi su

fatture

Mutui ipotecari

Mutui

chirografari a

m/t

Sovvenzioni non

regolate in c/c

Effetti propri di

portafoglio

commerciale

Altri crediti

Crediti in

sofferenza

(valori netti)

Contratti di

capitalizzazione

28%

5%

26%

18%

9%

2%

0%0%

5%

7%

2016Aperture di credito in

c/c

Finanziamenti per

anticipi effetti s.b.f.

Finanziamenti per

anticipi su fatture

Mutui ipotecari

Mutui chirografari a

m/t

Sovvenzioni non

regolate in c/c

Effetti propri di

portafoglio

commerciale

Altri crediti

Crediti in sofferenza

(valori netti)

Contratti di

capitalizzazione

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La banca non disponendo di adeguate serie storiche, ha assunto le Pd e le Lgd consortili, rappresentanti le medie dei dati di tutte le banche aderenti allapplicativo Crs; i dati consortili, infatti, rappresentano un campione adeguato e statisticamente significativo. I rating interni assegnati alla clientela della banca, tenendo in considerazione le dimensioni aziendali medie limitate dei prenditori e la loro localizzazione geografica prevalente, sono concentrati, in termini di valutazione sintetica, soprattutto nella classe intermedia (da BBB a B). Nel corso dellanno in chiusura, si registra un generale miglioramento della qualit del credito che ha avuto riflessi positivi anche sui livelli medi di classificazione della clientela: ampliamento di 3 punti percentuali della classe di rating migliore (da AAA ad A); lieve am-pliamento (dal 42,9 al 43,1 per cento) della classe intermedia (con rating da BBB a B) e di un decremento di 3,3 punti della categoria dei crediti a pi elevato livello di rischio, sottoposti a monitoraggio particolare, in andamento regolare ed ad inadempienza probabile (rating da CCC a C).

Relativamente ai crediti non performing (classi C+ e C) al 31 dicembre 2017 si segnala che nel corso dellanno, ulteriori posizioni, riconducibili, per la maggior parte, ad affidamenti de-liberati anni addietro, rispetto a quelle gi manifestatesi negli anni precedenti, sono diventate critiche; anche per queste stato necessario richiedere, dalla banca o da altri creditori, lavvio di procedure concorsuali o, comunque, di recupero coattivo delle creditorie; nel corso dellanno: . i nominativi in sofferenza sono passati da 110 a 124, per la maggior parte posizioni gi

in difficolt al 31 dicembre 2016 e progressivamente deterioratisi nel corso dellanno, per una esposizione lorda complessiva di 11,83 milioni rispetto a 9,30 milioni al 31 di-cembre precedente; tali crediti, pur spesso assistiti da garanzie reali e/o personali o da garanzie rilasciate dal consorzi di garanzia, sono stati oggetto di valutazione in base ai consueti principi prudenziali, e i fondi per rettifiche analitiche sono passate da 5,70 a 7,66 milioni, pari rispettivamente al 61,23 e 64,75% delle esposizioni lorde; i rapporti sui totali dei crediti sono risultati, al lordo delle svalutazioni, del 14,4% ed, ai valori di presunto realizzo, del 5,81%;

. le posizioni classificate tra le inadempienze probabili sono invece passate da 29 a 54, anche per effetto di quanto detto a proposito delle sofferenze, per valori lordi passati da 5,49 a 8,50 milioni; i fondi per rettifiche, sono aumentate da 1,23 a 2,25 milioni, pari ad una percentuale di copertura passata dal 22,45 al 26,45%;

. le posizioni scadute si sono attestate a 2,22 milioni di euro, rispetto a 1,75 milioni fatti registrare al 31 dicembre 2016, i fondi per rettifiche sono passati a 222mila euro rispetto ai 123mila del precedente esercizio, con una percentuale di copertura passata dal 7 al 10%;

. in definitiva, il totale delle posizioni problematiche, al lordo delle rettifiche, passato da 16,5 milioni al 31 dicembre 2016 a 22,56 milioni dellesercizio in esame, ammontare che rappresenta una quota del monte crediti per cassa pari al 31,42%; lo stesso rapporto, misurato sui valori di bilancio (e quindi di presunto realizzo) delle esposizioni, si attesta sul 17,30%;

. la copertura dei rischi su crediti problematici, mediante svalutazioni analitiche, pari al 45%;

. il valore delle rettifiche collettive dei crediti in bonis risultato pari ad euro 451mila ri-spetto ai 536mila dellesercizio di confronto; limporto pari allo 0,6% del totale dei cre-diti esposti in bilancio;

. in conclusione, limporto complessivo dei fondi per rettifiche ai crediti per cassa (10,58 milioni) rappresenta il 14,74% dei crediti rappresentati nel bilancio in esame, mentre al 31 dicembre precedente, lanalogo rapporto era risultato pari al 10,50%; a queste sva-lutazioni dei crediti per cassa, si aggiungono 3mila euro accantonati per la copertura dei

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rischi sui crediti di firma (laccantonamento, lanno precedente era anchesso pari a 3mila euro);

. per ladeguamento delle rettifiche complessive ai crediti per cassa e di firma, il conto economico dellanno ha sopportato un onere di 3 milioni, il costo del credito quindi risultato pari al 4,3%, il dato del 31 dicembre 2016 risultava essere di circa il 3,5%.

Con le premesse precedenti, si conferma che tutti gli altri crediti erogati alla clientela sono in andamento regolare; come detto, essi sono stati, come prevede la normativa, sottoposti a verifica e svalutati per tener conto del rischio di perdita insito nelle attivit in bonis.

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Gestione della liquidit Linsieme dei rapporti interbancari continua ad esprimere un saldo creditore per la banca, che permane datrice netta sul mercato: il conto principale di gestione della tesoreria rimane quello acceso presso la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, la quale, tra laltro tramita la banca nelle operazioni interbancarie rivenienti dal sistema di regolamento allingrosso BiRel, al quale la Banca del Sud continua a partecipare indirettamente; su questo rapporto listituto gode di una linea di credito di 3 milioni regolata al tasso dello 0% e comunque raramente utilizzata. Al 31 dicembre 2017, la banca aveva rapporti con 6 istituti di credito. A questi si affiancano: un conto di deposito presso la Banca dItalia, attivato essenzialmente per lassolvimento degli obblighi di riserva obbligatoria, ed un conto di servizio con lIstituto Centrale delle Banche Popolari, che tramita la Banca del Sud nel sistema interbancario di regolamento al dettaglio BiComp.

ATT. FINANZ. DISPON. PER VENDITA Titoli di propriet 14.997 11.536 +30,00 14.997 11.536 +30,00

DEBITI VERSO BANCHE Conti correnti con istituzioni creditizie 737 21 +3.409,52 737 21 +3.409,52

Il confronto fra i dati dellesercizio in esame e quello precedente evidenzia ancora un saldo netto positivo sullinterbancario. Al 31 dicembre 2017, il portafoglio titoli di propriet della banca risulta pari a 15 milioni ed composto prevalentemente da titoli di Stato per 11 milioni e per 4 milioni da due gestioni patrimoniali, una presso Banca Patrimoni Sella S.p.A. per 1 milione ed unaltra con Banca Generali per 3 milioni. Al 31 dicembre 2017 i titoli di propriet della Banca sono i seguenti:

Buoni del Tesoro Poliennali dicembre 2026 cedola 1,25% per 5 milioni nominali; Buoni del Tesoro Poliennali marzo 2032 cedola 1,65% per 2 milioni nominale; Buoni del Tesoro Poliennali settembre 2036 cedola 2,25% per 5 milioni nominali;

Relativamente ai riflessi economici di tali operazioni si rimanda alla sezione Risultati della gestione dati economici della presente relazione.

(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

CREDITI VERSO BANCHE Depositi liberi c/o istituti di credito 11.268 6.365 77,00 Deposito c/o Banca dItalia 930 946 -1,69 Conti correnti con banche residenti 1.974 16.357 -87,90 14.172 23.668 -40,12

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In considerazione di quanto esposto pertanto, al 31 dicembre 2017 si creata una riserva patrimoniale da valutazione titoli disponibili per la vendita, che al netto delleffetto fiscale risultata negativa per euro 726mila; al 31 dicembre 2016, la stessa era stata pari ad euro 586mila.

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RISULTATI DELLA GESTIONE DATI ECONOMICI Il bilancio al 31 dicembre 2017 stato chiuso con una perdita di esercizio di 816mila euro, rispetto ad un risultato positivo desercizio di euro 378mila al 31 dicembre 2016. Il risultato va interpretato alla luce di alcuni elementi specifici che hanno inciso significativamente sul dato finale. In particolare: si registrata una forte riduzione del margine dinteresse dovuta ad una contrazione dei ricavi rinvenienti sia dallattivit creditizia, sia dallinterbancario che riconosce tassi negativi agli istituti depositanti. Altro fattore che ha fortemente influenzato il risultato desercizio rappresentato dagli accantonamenti effettuati a fronte del rischio di credito; tali rettifiche in aumento di oltre 500mila rispetto allesercizio precedente sono per la maggior parte ascrivibili a posizioni affidate diversi anni addietro che gi nel 2016 avevano mostrato segnali di difficolt ed acuitisi nel 2017. Ulteriore elemento da tenere in considera-zione che ha contribuito alla riduzione dellutile rappresentato dal fatto che nei precedenti esercizi la banca, cos come un po tutto il sistema bancario, aveva sfruttato il favorevole andamento dei mercati per realizzare oltre 1,3 milioni di utili derivanti dalla vendita di titoli nel 2015 e 700mila nel 2016; nel 2017 landamento dei mercati ha mostrato forti segnali di debolezza, e come gi riferito, il portafoglio titoli di propriet della banca ha fatto registrare una riserva patrimoniale negativa di 726mila euro. Margine dinteresse Lindicatore, che misura il contributo netto al reddito dellattivit di intermediazione finanzia-ria e creditizia, si posizionato su 3,73 milioni, presentando un decremento di 374mila euro pari al 9,1% rispetto al 31 dicembre 2016 allorquando si era posizionato a 4,1 milioni di euro. Questo indicatore ha, come di consueto, contribuito alla formazione del margine d interme-diazione per il 59% di tale grandezza; lo stesso rapporto era stato del 55,7% alla fine dellanno precedente.

(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

MARGINE D INTERESSE Interessi attivi 4.683 5.104 -8,2 da clientela 4.348 4.880 -10,9 da banche 17 80 -78,8 da investimenti in titoli 318 144 +120,8 Interessi passivi ed oneri assimilati -951 -998 -4,7 a clientela -919 -980 -6,2 a banche -16 -4 +300,0 per contratti di pronti contro termine -16 -14 +14,3 3.732 4.106 -9,1

In dettaglio, il totale degli interessi attivi ha raggiunto i 4,6 milioni, mentre lanno precedente, lo stesso aggregato si era posizionato sui 5,1 milioni. In considerazione di un mercato dei tassi dinteresse sul mercato interbancario ai minimi storici, ed in molte occasioni addirittura negativi, la componente attiva di ricavo derivante da tale forma dimpiego, cos come gi manifestatosi per il 2016, ha risentito di questa situa-zione continuando la sua riduzione. Tale decremento, come gi detto si accompagnata a quella degli interessi provenienti dalloperativit core business della banca, che sono risultati in calo di 421mila. Gli interessi provenienti dal comparto titoli di propriet risultano in au-mento di 174mila in quanto la banca ha detenuto per tutto lanno titoli in portafoglio, contra-riamente al 2016, allorquando dopo la dismissione del 2015, lo stesso fu ricostituito tra

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marzo e giugno 2016, per essere dismesso nuovamente ad agosto 2016 e per poi procedere alla sua attuale composizione a novembre 2016. La riduzione degli interessi attivi stata solo in parte mitigata da una contrazione degli inte-ressi passivi riconosciuti alla clientela, quale conseguenza della riduzione della raccolta; mentre risultano sostanzialmente, sempre in unottica di adeguamento alle condizioni attual-mente vigenti sul mercato, gli oneri corrisposti a fronte di operazioni di pronti contro termine con la clientela. La principale componente degli interessi attivi rappresentata dagli interessi maturati su crediti verso la clientela, posizionatisi sul 92% del totale (contro il 95% dellanno prece-dente); mentre gli interessi attivi da banche, pari a 17mila euro, hanno fatto registrare un decremento in valore assoluto di 63mila euro pari al 78% e rappresentando lo 0,4% del totale interessi attivi. Lincidenza degli interessi derivante dal comparto titoli rappresenta il 6,8% degli interessi attivi, facendo registrare un saldo di 318mila, come gi riferito in prece-denza, a fronte dei 144mila consuntivi al 31 dicembre 2016. Il dettaglio degli interessi attivi provenienti dalloperativit nei confronti della clientela, pu essere cos riassunta: gli interessi maturati sulle aperture di credito in conto corrente si sono posizionati su 2 milioni, a fronte dei 2,1 milioni consuntivati nellanno di confronto; i ricavi relativi alle forme di credito auto liquidanti, sono passati da 1,7 a 1,3milioni; infine, quelli collegati agli accompagnamenti creditizi a medio ed a lungo termine si sono assestati a circa 935 di euro rispetto agli 932mila del periodo di confronto. In dettaglio, anche gli oneri di raccolta sono stati in prevalenza determinati dalla remunera-zione dei rapporti in conto corrente di corrispondenza: 726 rispetto ai 728 del periodo di confronto; limporto pari al 79% del totale degli interessi riconosciuti alla clientela; soddi-sfacente la riduzione delle remunerazioni riconosciute ai titolari di depositi a risparmio, pas-sati da 225 a 184mila euro; sono stati inoltre corrisposti 11mila euro su certificati di deposito, rispetto ai 13mila riconosciuti nel 2016 e sono infine aumentati gli interessi riconosciuti ai sottoscrittori di contratti di pronti contro termine; infatti questultimo dato passato da 14 a 16mila euro. Margine di intermediazione e rettifiche di valore Il margine di intermediazione quale risultato dellaggregazione del margine dinteresse e delle commissioni nette ha fatto registrare una riduzione del 15% circa; il risultato netto della gestione finanziaria, che rappresenta il precedente indicatore ridotto degli importi delle ret-tifiche di valore sui crediti, e delle altre rettifiche risulta ridotto di 1,6 milioni di euro rispetto a quello fatto registrare al 31 dicembre 2016, pari al 33,8%.

(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

MARGINE D INTERESSE 3.732 4.106 -9,1 Commissioni attive 2.640 2.739 -3,6 Commissioni passive -226 - 176 +28,4 Utili da cessione di att. Fin. Disp. Per vendita 129 701 81,3 MARGINE D INTERMEDIAZIONE 6.275 7.370 -14,8 Svalutazione crediti - 3.064 - 2.517 +21,7 RISULT. NETTO GESTIONE FINANZIARIA 3.211 4.853 -33,8

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In merito allapporto delle commissioni alla formazione del margine dintermediazione la componente attiva di questo aggregato ha fatto registrare un decremento di 99mila euro; mentre le passive si sono assestate ad euro 226mila, facendo registrare un incremento di euro 50mila euro; per la massima parte, commissioni riconosciute a societ con le quali la banca ha concluso accordi di tramitazione sui mercati dei regolamenti interbancari delle transazioni o fornitrici di strumenti di pagamento. Dal margine dintermediazione, derivante dalla somma del margine di interesse, del totale delle commissioni nette e dellutile su titoli, posizionatosi a circa 6,3 milioni, stato sottratto limporto di 3 milioni di euro, per rettifiche di valore del portafoglio crediti, importo determi-nato applicando il metodo illustrato in nota integrativa. Allincremento delle rettifiche di valore di circa 500mila euro, ha contribuito, oltre al deterioramento di alcune posizioni che gi negli anni precedenti avevano manifestato segnali di difficolt, come riportato nel paragrafo rela-tivo agli impieghi, anche ladozione di politiche svalutative pi severe volte al perseguimento della sana e prudente e gestione. In tale contesto il consiglio di amministrazione ha delibe-rato che il rapporto fra le svalutazioni analitiche su sofferenze e le sofferenze lorde deve essere almeno pari al 60%; tutte le inadempienze probabili hanno avuto un incremento della svalutazione dal 25 al 28%, mentre la percentuale di svalutazione dei crediti scaduti da oltre 90 giorni passata dal 7 al 10%. Il conseguente dato, che identifica il risultato netto della gestione finanziaria, stato con-suntivato, come riferito sopra, in 3,2 milioni. Costi operativi Il totale dei costi operativi nel 2017 risultato pari a 4,3 milioni, facendo registrare un incre-mento annuo del 2,3% circa. Laggregato comprende le spese per il personale e le altre spese amministrative, le rettifiche di valore per ammortamenti sulle attivit materiali ed immateriali, gli altri proventi ed oneri di gestione.

(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

COSTI OPERATIVI Spese per il personale - 2.032 - 2.105 -3,5 Altre spese amministrative - 2.203 - 2.150 +2,5 Spese amministrative - 4.235 - 4.255 -0,5 Rettifiche di valore attivit materiali - 167 - 131 +27,5 Rettifiche di valore attivit immateriali - 22 - 12 +83,3 Accantonamento a fondo rischi e oneri 0 -30 -100,00 Altri oneri/proventi di gestione 76 179 -57,5 - 4.348 - 4.249 +2,3

In particolare, le spese per il personale sono state quantificate, nell esercizio in chiusura, in 2 milioni, con una riduzione di 73mila euro rispetto allesercizio di confronto e pari al 48% del totale delle spese amministrative; lanno precedente, il dato aveva pesato per il 49,5. In maggior dettaglio, le retribuzioni (Ral, Tfr, oneri previdenziali e contributivi, assicurazioni e buoni mensa) per i dipendenti hanno pesato per 1,3 milioni di euro, contro gli 1,4 milioni dellanno precedente.

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Per il trattamento di fine rapporto di lavoro stato stanziato un accantonamento di 79mila euro, determinato sulla scorta delle scelte operate dai singoli dipendenti ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n.252. Laccantonamento di competenza, determinato sulla base dei principi civilistici, ha portato lammontare complessivo del fondo a 448mila euro. Il valore attuale degli impegni futuri (Defined benefit obligation) per questa causale, tenendo conto degli aggiornamenti delle basi di calcolo, in particolare della riduzione di 90 basis point del tasso di attualizzazione, stato definito in 321mila euro. Sono altres incluse nelle spese per il personale i compensi e rimborsi agli amministratori ed ai sindaci per 400mila euro. In attuazione delle disposizioni di vigilanza in tema di remunerazioni a favore dei consiglieri, dei dipendenti e dei collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato, si ricorda che la banca fa riferimento al Regolamento sui meccanismi di remunerazione e di incentiva-zione, stilato tenendo presenti le modifiche allarticolo 8 dello statuto deliberate dall Assem-blea dei soci del 30 giugno 2009. Lo statuto, in merito, prescrive che lassemblea ordinaria, da una parte, approvi per lanno in corso le politiche di remunerazione nonch i piani basati su strumenti finanziari, verifi-cando che essi siano coerenti con una prudente gestione del rischio e con le strategie di lungo periodo, dallaltra, venga adeguatamente informata sullattuazione nellesercizio in chiusura delle politiche e dei piani approvati in precedenza. In altro punto allordine del giorno si propongono le politiche di remunerazione a favore dei consiglieri, dei sindaci, dei dipendenti e dei collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato da seguire nel 2018. Le altre spese amministrative hanno pesato per 2,2 milioni sul conto economico dellanno e segnano un incremento rispetto al 31 dicembre 2016 di circa 53mila euro pari al 2,5%. Sep-pur in aumento, la banca ha proseguito la sua politica improntata al contenimento dei costi. La voce pi rilevante dellaggregato riguarda le spese sostenute per loutsourcing della piat-taforma informatica, dei back office (sistemi di pagamento, contabilit, segnalazioni di vigi-lanza, titoli ecc.) e dei servizi di rete; esse hanno pesato per 578mila euro, in aumento ri-spetto al 2016 allorquando ammontarono a 542mila euro; incremento dovuto prevalente-mente allavviamento di alcune nuove soluzioni informatiche resesi indispensabili dalla com-plessa rivisitazione normativa di settore (antiriciclaggio, IFRS 9, ecc.); in valore percentuale lincremento stato del 6,2%. Altra componente di costo che ha contribuito allincremento dellaggregato in discussione quello relativo alle spese del trasporto valori passate da 106mila a133mila, incremento do-vuto alla maggiore attivit svolta dalla societ incaricata del servizio. La banca, ha per nel corso del 2016 anche conseguito notevoli risparmi su altre voci di costo che rientrano nelle altre spese amministrative fra le quali si ricordano: le spese per cancelleria e stampati ridot-tesi di 7mila euro, le spese per visure e informazioni, decrementatesi di 14mila euro pas-sando da 142 a 128mila euro; le spese sostenute per la locazione dei beni strumentali dove la banca ha conseguito risparmi per 24mila euro con un saldo al 31 dicembre 2017 di 22mila euro rispetto ai 46mila dellanno precedente.

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Il saldo degli altri oneri e proventi di gestione stato determinato essenzialmente da ricavi relativi ai recuperi spese per servizi resi alla clientela e dalle sopravvenienze attive; gli oneri sono invece rappresentati principalmente dallammortamento delle spese per migliorie fun-zionali apportate sui beni di terzi (essenzialmente sui locali presi in fitto per le attivit ope-rative), dallintervento richiesto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e dalle sopravvenienze passive. Risultato di esercizio

(dati in migliaia di euro) )2017 2016 var. %

RISULT. NETTO GESTIONE FINANZIARIA 3.211 4.853 -33,8 Costi operativi - 4.347 - 4.249 +2,3 Utili (perdite) da cessioni di investimenti 0 4 -100,0 UTILE OPERATIVO AL LORDO IMPOSTE -1.136 600 -289,3 Imposte sul reddito operativit corrente 320 -222 -243,8 RISULTATO NETTO DI ESERCIZIO -816 378 -315,8

Il calcolo della fiscalit di competenza dellesercizio mitiga il risultato lordo di 320mila euro, determinato in gran parte per lincremento delle imposte anticipate IRES, diversamente dallo scorso esercizio quando si registr un onere di 220mila euro. Nel 2017 il tax rate risultato inferiore rispetto al 2016, assestandosi al 28,20% rispetto al 37.07% dello scorso anno. In conseguenza della perdita civilista ante imposte registrata pari ad euro 1.136 il carico fiscale del 2017 non rappresenta un costo ma bens un ricavo. Tale ricavo rappresenta la sintesi delle seguenti registrazioni: appostazione fra i ricavi di esercizio, ad incremento dell'attivit fiscali anticipate, per 399

mila euro, di cui: 8 mila euro per amministratori non pagati; 2 mila euro per tfr temporaneamente non deducibile; 2 mila euro per ammortamenti temporaneamente non deducibili; 1 mila euro per tasse non pagate nellesercizio; 15 mila euro per la cd. agevolazione alla crescita economica utilizzabile negli esercizi

futuri; 371 mila euro per la perdita fiscale dellesercizio rilevata pari ad euro 1.349;

imputazione fra i costi di esercizio, a decremento dell'attivit fiscali anticipate, per 86 mila

euro, di cui:

13 mila euro per amministratori pagati di anni precedenti; 8 mila euro per lutilizzo del fondo rischi ed oneri; 65 mila euro per la deducibilit delle rettifiche di valore degli anni precedenti. Come

noto a seguito dellintroduzione dellart.16 del DL 83/2015 le rettifiche di valore sono interamente deducibili. Lammontare complessivo delle componenti negative non de-dotte perde la propria originaria cadenza di rientro e sono ora deducibili ai sensi del

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comma 4 del citato articolo 16 in modo non lineare in dieci anni (per il 2017 la quota del 8%).

imputazione fra i ricavi di esercizio, a decremento delle passivit fiscali differite, per 7

mila euro a seguito della totale svalutazione della partecipazione di CR Cesena. A seguito di tali interventi, la perdita dellesercizio si quindi attestata a 816mila euro. PATRIMONIO Il patrimonio della banca costituito dal capitale sociale, come individuato in sede di costi-tuzione della societ per azioni, il 6 luglio 2006, pari a 18.122.000 euro e distribuito in 181.220 azioni dal valore nominale di 100 euro ciascuna, depositate in regime di demate-rializzazione presso la Monte Titoli; tale capitale sociale , fin da prima dellavvio dellope-rativit, interamente versato. In sede di costituzione, la compagine sociale era costituita da 523 soci e tale rimasta fino alliscrizione della banca nel Registro delle imprese, il 26 marzo 2007. Da quella data e fino al 31 dicembre 2017, sono stati comunicati alla banca 299 trasferimenti di azioni, per un ammontare complessivo di euro 12.904.000 (pari al 71,21% del capitale), in conseguenza dei quali il numero di azionisti era passato a 394 per effetto di 235 cancel-lazioni e di 106 nuove iscrizioni nel libro soci.

La ripartizione dei soci in essere al 31 dicembre 2017, per natura giuridica, indica che, a quella data, 81 soci erano persone giuridiche, dato pari al 20,45% del totale e che esse erano titolari del 52,75% del capitale sociale; i rimanenti 313 soci erano persone fisiche, per il restante 47,25% del capitale sociale posseduto. Lassetto proprietario, disaggregato per provincia di residenza dei soci, testimonia poi lo stretto legame esistente fra il territorio di riferimento della banca e quello di principale ope-rativit dei soci. In dettaglio, gran parte delle azioni fa capo a soci residenti nelle province dove sono funzionanti le quattro filiali della banca: alta quindi la presenza di soci con pi forte possibilit di legame operativo con lazienda. Altre significative presenze nell aziona-riato sono di soci residenti nelle province di Frosinone e di Roma. Il risultato economico netto e la riserva da valutazione modificano il patrimonio netto di pari importo, per cui la sua dimensione, con lapprovazione di questo bilancio, risulter pari a 18 milioni, alla stessa data dopo lapplicazione dei filtri prudenziali previsti dalla normativa, i fondi propri risulteranno pari a circa 18,66 milioni; tale aggregato rappresenta il primo pre-sidio per la copertura dei rischi tipici dellattivit bancaria ed utilizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali, specificati dopo.

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STRUTTURA OPERATIVA Organizzazione interna Lindirizzo del contenimento dei costi, con lesternalizzazione di quanto non legato al core business, restato la linea di condotta prevalente: nel merito, sono stati, come ormai prassi, verificati i livelli di efficienza degli outsourcer (in base agli indici contrattualmente concor-dati), ottenendo conferma dellelevato livello delle prestazioni dei fornitori, che ringraziamo in questa sede per lo spirito di collaborazione e di partnership: Cedacri, C-global, C-Banking, Allaterza, Bdo, Studio Soprano e associati, Unione Fiduciaria. Pi specificamente rispetto al fornitore Cedacri stato nuovamente condotto il progetto di Audit sui controlli in essere sul sistema informativo secondo gli standard ISAE 3402. Sono stati rivisitati, come duso, alcuni assetti organizzativi al fine di ottimizzarli; alcuni pro-cessi produttivi sono stati aggiornati sia per innovarli, sia per adeguarli a disposizioni di vigilanza ed a provvedimenti legislativi. Nello specifico, nel corso dellanno, attraverso lemanazione di nuove disposizioni e di mo-difiche a quelle esistenti, stata richiamata lattenzione del personale su diversi importanti aspetti: Per ladeguamento della normativa primaria sono stati effettuati i seguenti interventi:

. Il Provvedimento di attuazione di Banca dItalia n.193605 del 14/02/2017 della

Direttiva 2014/59/UE (BRRD) e successiva comunicazione hanno fissato al 15 giugno 2017, la data entro cui presentare il Piano di Risanamento. In ottempe-ranza al dettato normativo stato redatto e diffuso a tutta la struttura di Banca del Sud, il documento, strettamente connesso alla disciplina che ha condotto alla pi nota direttiva del Bail In, che si integra con la normativa interna di riferimento e risponde alla necessit di avere chiaro il processo decisionale, ivi descritto, che conduce alleventuale attivazione del Piano, attraverso lanalisi degli indicatori definiti ed una escalation che interessa una serie di funzioni con responsabilit, incombenze e scadenze ben definite.

. In materia di Trasparenza, si data dovuta informativa alla clientela circa le novit in materia di Reclami: dal 9 gennaio operativo l'Arbitro per le controversie finan-ziarie (ACF), il nuovo organismo istituito presso la Consob per la risoluzione stra-giudiziale dei contenziosi fra risparmiatori e intermediari, relativi alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui sono tenute le banche nel loro rapporto con gli investitori, nel nostro caso, specificamente, nella prestazione dei servizi di investimento.

. Visto la scadenza dei termini, impartiti dai circuiti internazionali (MasterCard e VISA) del 30/06/2017, entro cui adeguare i terminali appartenenti alle 20 catego-rie merceologiche principali, con un intervento risolutivo, porta a porta, si com-pletata la sostituzione del parco POS alla tecnologia Contact-Less.

Per il Decreto Legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 Nel corso dellanno, come noto, si dato corso alla revisione di procedure e pro-cessi al fine di tenerli allineati alle disposizioni in vigore e ottimizzare i presidi al rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo e mitigarlo. Le attivit sono state pianificate sia una volta noti gli esiti dellautovalutazione del nostro livello di rischio in argomento, condotta per lanno 2016, e chiare le aree di intervento necessario o suscettibili di miglioramento, sia in considerazione della nuova normativa di ri-ferimento. Il 4 Luglio 2017 infatti entrato in vigore il Decreto Legge 25 maggio

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2017, n. 90, titolato Attuazione della direttiva (UE) 2015/849 relativa alla preven-zione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivit criminose e di finanziamento del terrorismo e recante modifica delle direttive 2005/60/CE e 2006/70/CE nonch attuazione del regolamento (UE) n. 2015/847 riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e che abroga il regolamento (CE) n. 1781/2006, che recepisce la quarta Direttiva anti-riciclaggio. Di fatto il decreto in parola modifica sostanzialmente le disposizioni del D.Lgs. 231/2007.

In materia di implementazioni operative Banca del Sud: . continua il consolidamento delle procedure esistenti e la definizione di nuove, utili

allefficientamento interno del business, in linea con le best practice del sistema bancario in materia di controlli interni e sistema informativo;

. si consolida linfrastruttura del nuovo Home Banking in parallelo a quella del Mo-bile Banking, con le funzionalit sia dispositive sia informative ampliate. Al fine di fornire alla clientela canali di servizio allineati, stata completata la migrazione di tutto il parco ATM ad un nuovo software denominato Multivendor, che consente ai clienti della Banca di usufruire delle stesse funzionalit dei canali prima indicati;

. il servizio di versamento contante ormai operativo su 3 macchine, a cui si ac-cede previa identificazione del cliente tramite la carta di debito. Con la nuova carta di versamento, si limitano le funzionalit, al solo versamento appunto, per i clienti che dovessero manifestare tale esigenza organizzativa;

. si sono conclusi i lavori per lattivazione del Corporate Banking Interbancario At-tivo ampliando, cos, il portafoglio di servizi prestati alle aziende.

Nel corso dellanno 2018 si valuter un upgrade delle piattaforme Home Banking e Mobile Banking alla luce delle disposizioni attuative che arriveranno in materia di PSDII- Acces-sToAccount. Dal 15 marzo 2018 in vigore il Regolamento in materia di presentazione e protesto in forma elettronica degli assegni, emanato dalla Banca dItalia a seguito di un iter legislativo operativo che risale alla Legge n. 106 del 12/07/2011 (Conversione del DL 70/2011). La Legge apporta significative modifiche al Regio Decreto n. 1736 del 21 dicembre 1933 (Legge Assegni), nella parte che disciplina la presentazione al pagamento degli assegni bancari e circolari ed eventuale levata al protesto. La Banca, insieme al service informatico, CEDACRI, ha seguito la parametrizzazione e la fase di test per limplementazione della nuova procedura, che prender lavvio, dopo pi di un rinvio, il 5 marzo 2018. Unaltra importante novit normativa avr impatto nellanno 2018, sebbene le attivit siano iniziate nel 2017 vista la portata straordinaria degli interventi: la General Data Protection Regulation (GDPR) UE2016/679. Si tratta di un Regolamento con il quale la Commissione Europea rivisita ed armonizza le differenti normative adottate da ogni singolo stato membro con lintenzione di rafforzare e rendere pi omogenea la protezione dei dati personali all'in-terno dei confini dell'unione europea (Ue). Il testo sar operativo dal 25 maggio 2018. La regolamentazione della privacy non sar, quindi, pi normata da una legge nazionale (frutto del recepimento di una direttiva comunitaria come stato in questo decennio), ma sar disciplinata da un regolamento applicato in tutti gli stati membri dellunione europea.

Per quanto riguarda gli ATM, si deciso di avvalersi del servizio We Cash, stipulando, at-traverso Cedacri, un accordo di reciproca convenienza con i consorziati, tra questi Il Credito Emiliano, Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Banca Unipol SAI, sono in corso le attivit

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per limminente avvio del servizio. Con tale convenzione i clienti avranno la possibilit di prelevare presso gli sportelli automatici del circuito We Cash senza pagare commissioni.

Sono in corso le attivit per lomologazione delle carte di debito internazionali al servizio di E-commerce e al Contact-Less.

Risorse umane La perdurante situazione di difficolt finanziaria ed economica e la crescente competitivit del sistema bancario impongono la massima efficacia nella gestione delle risorse umane ed una costante attenzione al loro sviluppo professionale finalizzato a migliorare i livelli di qua-lit e di professionalit. La formazione delle risorse umane, per conseguire il necessario sviluppo professionale, as-sume quindi un ruolo fondamentale e richiede investimenti coerenti e non eludibili, in quanto la crescita culturale, assieme al senso di appartenenza allazienda e alletica professionale, rappresentano elementi indispensabili per competere in ogni tipo di mercato. Particolare attenzione stata rivolta alle seguenti tematiche specialistiche: antiriciclaggio, trasparenza, procedure di back-office, controllo crediti, contabilit e bilancio, responsabilit amministrativa, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione e sicu-rezza anticrimine. I dipendenti in organico al 31 dicembre 2017 sono risultati 29; alla stessa data risultavano attivati tre tirocini formativi; di questi, nei primi mesi del 2018, uno stato trasformato in assunzione con contratto a tempo indeterminato, mentre un altro stato interrotto a causa di rinunzia da parte del tirocinante. Nellanno non si sono registrate fuoriuscite dallorganico. Al 31 dicembre 2017, il 53,6% dellorganico lavorava presso la direzione generale, mentre il 46,4% era impegnato presso la rete delle filiali. Lorganico costituito per 32,1% da donne, a conferma della sensibilit della banca ai valori delle pari opportunit. La retribuzione delle risorse umane, oltre allo stipendio, comprende: superminimo sul valore del buono pasto rispetto allimporto previsto dal contratto collet-

tivo nazionale di lavoro; polizza infortuni; agevolazioni creditizie e per gli altri prodotti e servizi offerti dalla banca; polizza sanitaria.

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GESTIONE ED IL CONTROLLO DEI RISCHI E LADEGUATEZZA PATRI-MONIALE Il sistema dei controlli interni, caposaldo del sistema organizzativo della banca, costituito da regole e procedure predefinite ed codificato nellapposito Regolamento, redatto nel corso del gi illustrato progetto di rinnovamento e di codifica dei processi organizzativi ed operativi aziendali: il sistema dei controlli interni stato impostato sul principio della sepa-ratezza fra le funzioni operative e quelle di controllo, tenendo presente lattuale assetto or-ganizzativo ed operativo. Allo scopo, come sopra indicato, oltre ai controlli di primo livello, demandati ai responsabili delle funzioni, attiva la funzione di risk controller, che riporta all Direttore Generale ed al Collegio sindacale, per i controlli di secondo livello; i controlli di terzo livello, di pertinenza dellinternal auditing, sono invece affidati in outsourcing alla so-ciet esterna BDO, che riferisce al Consiglio di amministrazione ed al Collegio sindacale; referente interno della funzione nel corso dellespletamento delle attivit il Vice presidente della banca. Le finalit del sistema dei controlli sono: assicurare il rispetto delle strategie aziendali; ga-rantire la conformit dellattivit con le normative interne ed esterne; conseguire livelli elevati di efficacia e di efficienza dei processi operativi; assicurare la significativit e lintegrit delle informazioni contabili e gestionali. Dal momento che ogni aspetto della gestione presenta elementi di rischio da presidiare, avvertita e si sta favorendo la diffusione in azienda della cultura dei controlli.

Conformit alle norme