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L’UTILIZZO DEL FAIR VALUE NEI PRINCIPI CONTABILI

NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Schemi di analisi Prof. Dott. Ubaldo Cacciamani

Roma, 14 ottobre 2014

AGENDA

Ø  Impostazioni di fondo dei bilanci IFRS e ITAGaap diversità di obiettivi e conseguenze sull’estensione dell’utilizzo del fair value

Ø  Il fair value nei principi contabili italiani

Ø  Il fair value nei principi contabili internazionali

2 L’utilizzo del fair value nei principi contabili nazionali e internazionali

IMPOSTAZIONI DI FONDO ITA GAAP versus IFRS


Principi contabili nazionali

Il bilancio è strumento delle norme di diritto societario per la salvaguardia dell'integrità del patrimonio sociale a tutela dei soci e dei creditori e svolge una importante “funzione organizzativa” per la regolazione dei diritti patrimoniali e amministrativi dei soci. E’ più orientato a misurare la performance dell’impresa in termini di reddito distribuibile piuttosto che di reddito prodotto

Coerentemente con tali finalità: Ø  uno dei principali postulati per la redazione del bilancio è il principio della prudenza

che non consente, salvo specifiche eccezioni, la rilevazione degli utili non realizzati e quando lo consente spesso li sottopone a vincoli di non distribuibilità/indisponibilità;

Ø  il criterio primario di valutazione delle poste in bilancio è il costo di acquisto o di produzione e sono limitate le circostanze in cui può o deve essere utilizzato il fair value o altre configurazioni di “valore corrente”, salvo il caso di rilevazione di perdite di valore.


Alcune norme di diritto societario relative alla “funzione organizzativa” del bilancio d’esercizio!

Le riserve di patrimonio netto (disponibili) sono ad esempio parametro per:!Ø  la distribuzione di dividendi alle azioni correlate (art. 2350,

co.3, C.c.);!Ø  l’acquisto di azioni proprie e di azioni o quote della

controllante (artt. 2357, co. 1, e 2359-bis, co.1, C.c.);!Ø  la concessione di prestiti o garanzie ai dipendenti per

l’acquisto di azioni della società o di controllanti e controllate (art. 2358, co.3, C.c.);!

Ø  la partecipazione agli utili di promotori, soci fondatori e amministratori (art. 2432 C.c.).!

Ø  il computo dei limiti all’emissione di prestiti obbligazionari (art. 2412 C.c.).!

L’utilizzo del fair value nei principi contabili nazionali e internazionali 4



Principi contabili internazionali Il bilancio ha come finalità quella di fornire informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari di un'entità che siano di utilità per una vasta gamma di utilizzatori nell'assumere decisioni di carattere economico. Le informazioni fornite dal bilancio hanno l’obiettivo di aiutare gli utilizzatori a prevedere i flussi finanziari futuri dell’entità ̀. [IAS 1.9] Obiettivo: “Information useful to existing and potential investors, lenders and other creditors in making decisions about providing resources to the entity” [Framewok OB2]

Coerentemente con tali finalità:

Ø  Approccio di tipo patrimoniale tendente a valutare il patrimonio a valori “correnti” / “attuali” e a misurare la complessiva performance reddituale come variazioni dei valori di attività e passività non dovute ad operazioni con i soci in qualità di soci (reddito prodotto)

Ø  Il principio della competenza economica non è sotto ordinato rispetto a quello della prudenza

Ø  Il criterio del fair value è più diffuso ed è consentito o richiesto anche nei casi in cui comporta la rilevazione di utili non realizzati


Codice civile (Direttive contabili)

Reddito distribuibile Utili realizzati

Valutazione retrospettiva

Prevalenza di:

- Prudenza - Costo storico - Conservazione del capitale

IFRS

Reddito prodotto Performance complessiva

Valutazione prospettica

Prevalenza di:

- Competenza - Fair value / valori attuali - Misurazione della

performance aziendale


NOZIONE DI FAIR VALUE – CENNI E RINVIO

Ø  OGGI - IFRS 13 (dal 2013): Il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione ('orderly transaction') tra operatori di mercato ('market participants’)

Ø  IERI:

Il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione (‘arm’s length transaction’) fra parti consapevoli e disponibili

Ø  La nozione di fair value non coincide con quella di valore di mercato. Ø  Esso rappresenta un “valore corrente”, che, secondo le diverse

configurazioni di fair value, può essere rappresentato (in ordine gerarchico) da un valore di mercato (livello 1) o da un valore derivato da tecniche di valutazione basate su input osservabili sul mercato (livello 2) o basate su input non osservabili sul mercato (livello 3).

Rinvio a relazione su IFRS 13


FAIR VALUE – PRO E CONTRO

Vantaggi Criticità

Riflette valori correnti Discrezionalità tecnica - difficoltà di documentare i valori

Enfasi sulla competenza Volatilità dei risultati economici (criticità ?)

Avvicina il patrimonio dell’impresa a valori economici reali

Necessità di maggiore informativa Maggiore complessità


IL FAIR VALUE NEL CODICE CIVILE

Art. 2343-ter C.c.

•  Conferimento in natura senza relazione di stima: non è richiesta la relazione di stima dell’esperto qualora il valore attribuito sia pari o inferiore al fair value iscritto nel bilancio dell’esercizio precedente a quello nel quale è effettuato il conferimento …

Art. 2427-bis C.c.

•  Informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari derivati: fair value, entità e natura

Art. 2427-bis C.c.

•  Informazioni relative al fair value delle immobilizzazioni finanziarie iscritte a un valore superiore al loro fair value: valore contabile; fair value; motivi

Art. 2428, co.3, C.c.

•  Informazioni relative all’esposizione dell’impresa ai rischi finanziari: rischio di mercato (rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato); rischio di credito; rischio di liquidità


Ai fini dell’applicazione di queste norme, per la definizione di fair value si deve fare riferimento ai Principi contabili internazionali adottati nell’Unione europea (artt. 2427 e 2343-ter C.c.)

IL FAIR VALUE NEI PRINCIPI CONTABILI OIC

OIC 9

•  Richiede che in presenza di indicatori che possano far presumere una perdita di valore di un'immobilizzazione, il suo valore recuperabile è pari al maggiore tra il fair value e il valore d'uso.

OIC 3

•  Informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari derivati

•  Informazioni relative al fair value delle immobilizzazioni finanziarie iscritte a un valore superiore al loro fair value


OIC 9: "il fair value (valore equo) è l'ammontare ottenibile dalla vendita di un'attività in una transazione ordinaria tra operatori di mercato alla data di valutazione” DEFINIZIONE ALLINEATA A IFRS 13 per le attività (OIC 3 riporta la precedente definizione di fair value in quanto l’ultima versione del principio è antecedente all’IFRS 13)

ALTRE VALUTAZIONI A VALORI CORRENTI NEI PRINCIPI OIC/PRASSI

Si tratta di altri casi di valori correnti nel sistema OIC/Codice civile che non si conformano espressamente alla definizione di fair value IFRS: Ø  OIC 17 Bilancio consolidato – allocazione del costo di

acquisto della partecipazione sulle attività e passività della controllata valutate a valori correnti incluso l’avviamento (disciplina della differenza di consolidamento) – nei casi meno complessi il procedimento raggiunge risultati spesso similari alle valutazioni di fair value da IFRS 3

Ø  OIC 4 Fusione e scissione – allocazione del disavanzo da annullamento e da concambio sulle attività e passività della società fusa, dell’incorporata o della scissa trasferite alla beneficiaria e, per la differenza e nel rispetto delle condizioni previste dal numero 6 dell'articolo 2426 C.c., ad avviamento – il procedimento difficilmente raggiunge (in ipotesi di fusioni e scissioni che trasferiscono il controllo) i risultati delle valutazioni di fair value da IFRS 3

Ø  Conferimenti di aziende e rami d’azienda (OIC non ancora emanato)

Ø  Cessioni di aziende e rami d’azienda (OIC non ancora emanato)


Gli IAS-IFRS e le declinazioni del fair value contenute nell’IFRS 3 hanno determinato una notevole evoluzione nella teoria e prassi delle valutazioni di azienda in occasione di operazioni straordinarie. Le configurazioni di fair value IFRS sono spesso un utile riferimento nella scelta dei metodi e delle tecniche di valutazione di attività e passività

ALTRI CASI DI VALORI CORRENTI NEI PRINCIPI OIC – LE SVALUTAZIONI DI ATTIVITA’

Ø Svalutazioni di attività per perdite di valore, es:

§  rimanenze (OIC 13); §  titoli e partecipazioni immobilizzati e dell’attivo

circolante (OIC 20 e 21); §  crediti (OIC 15)

Ø Si tratta di regole che discendono dalle norme del Codice civile

che declinano il postulato della prudenza applicato al criterio del costo storico.

Ø Non si tratta, in senso stretto, di casi di valori correnti che rispondono alla definizione di fair value


IL FAIR VALUE NEI PRINCIPI CONTABILI IAS-IFRS OBBLIGO E FACOLTA’


Rif. Utilizzo obbligatorio del fair value Utilizzo consentito del fair value IAS 2 Rimanenze detenute da commercianti-intermediari in merci

valutate al fair value al netto dei costi di vendita.

IAS 41 Attività biologiche valutate al FV al netto dei costi di vendita.

IAS 16 IAS 38

Valutazione al fair value dell'attività ricevuta o dell'attività trasferita in caso di permute di beni che hanno sostanza commerciale.

Immobili, impianti e macchinari valutati con il metodo della 'rideterminazione del valore’ (con contropartita in OCI)

IAS 18 Rilevazione dei ricavi in base al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante.

IAS 19 Valutazione al fair value delle attività a servizio di un piano a benefici definiti.

IAS 20 Valutazione al fair value dei contributi pubblici non monetari.

IAS 36 Utilizzo del fair value al netto dei costi di dismissione, se superiore al valore d'suo, per determinare la perdita di valore di un'attività o gruppo di attività.

IAS 40 Indicazione nelle note al bilancio del fair value degli investimenti immobiliari se valutati con il metodo del costo.

Valutazione degli investimenti immobiliari secondo il fair value model (contropartita a Profit & loss)

IAS 27 Valutazione al fair value delle partecipazioni in controllate, collegate o JV nel bilancio separato



Rif. Utilizzo obbligatorio del fair value Utilizzo consentito del fair value IAS 39 •  Valutazione iniziale al fair value delle attività/

passività finanziarie. •  Valutazione successiva al fair value degli

strumenti finanziari posseduti con finalità di trading (HFT), disponibili per la vendita (AFS).

•  Valutazione al fair value degli strumenti derivati (inclusi derivati impliciti).

•  Valutazione al fair value delle passività finanziarie in caso di utilizzo della fair value option.

IFRS 7 Nelle note: Indicazione del fair value delle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

IFRS 10 •  Valutazione al fair value della quota di investimento nella partecipata mantenuta dopo la perdita del controllo.

•  Valutazione al fair value delle partecipazioni in controllate per le società che hanno al qualifica di società di investimento (investment entities).

IAS 28 Valutazione al fair value della quota di investimento mantenuta dopo la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole.

Valutazione al FV delle partecipazioni in collegate o joint venture detenute da società di investimento in capitale di rischio, fondi comuni, fondi di investimento o entità similari.

IFRS 12 Indicazione del prezzo di quotazione con riferimento alle partecipazioni in entità collegate e joint venture.



Rif. Utilizzo obbligatorio del fair value Utilizzo consentito del fair value IFRS 2 •  equity-settled share-based payment transactions: fair

value dei beni o servizi ricevuti; se fair value non può essere stimato attendibilmente: fair value delle azioni corrisposte. Nel caso di piano di azionariato a dipendenti: sempre fair value delle azioni assegnate alla data di assegnazione (grant date).

•  cash-settled share-based payment transactions: fair value della passività assunta

IFRS 3 •  Valutazione al fair value, salvo limitate eccezioni, delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili a seguito di un'operazione di aggregazione aziendale.

•  Valutazione al fair value del corrispettivo trasferito e del corrispettivo potenziale.

•  Valutazione al fair value della quota precedentemente posseduta in caso di step-up acquisition.

•  Misurazione successiva al fair value della passività per corrispettivi potenziali.

Valutazione al fair value delle quote di non controllo.

IFRS 5 Attività (o gruppi di attività) non correnti possedute per la vendita valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

IFRS 1 Utilizzo del fair value come deemed cost per gli elementi di immobili. Impianti e macchinari alla data di transizione agli IFRS.

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