Bilancio al 31 dicembre 2012

250
Gruppo Editoriale L’Espresso Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2012

description

Bilanci del Gruppo Espresso al 31/12/2012

Transcript of Bilancio al 31 dicembre 2012

Page 1: Bilancio al 31 dicembre 2012

Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2012

Page 2: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 3: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 4: Bilancio al 31 dicembre 2012

Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2012

Page 5: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 6: Bilancio al 31 dicembre 2012

Indice

Financial Highlights 9

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2012Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2012 13Andamento del mercato 13Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2012 13Risultati per area di attività 15Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 19Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2012 20Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2012 27Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 30Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti 30Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati) 33Altre informazioni 33Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2012 35

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 39

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 51

Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2012Situazione Patrimoniale-Finanziaria 85Conto Economico e Conto Economico Complessivo 86Rendiconto Finanziario 87Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 88Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso 91Allegati 155Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 161Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 165

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2012Situazione Patrimoniale-Finanziaria 168Conto Economico e Conto Economico Complessivo 169Rendiconto Finanziario 170Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 171Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA 175Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 231Relazione del Collegio Sindacale 235Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 245

Page 7: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 8: Bilancio al 31 dicembre 2012

Denominazione Sociale Gruppo Editoriale L’Espresso Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 61.534.498,20

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 98Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente Carlo De Benedetti

Amministratore delegato e Direttore Generale Monica Mondardini

Consiglieri Agar Brugiavini Rodolfo De Benedetti Giorgio Di Giorgio Francesco Dini Sergio Erede Mario Greco Maurizio Martinetti Elisabetta Oliveri Tiziano Onesti Luca Paravicini Crespi Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Giovanni Barbara

Sindaci Effettivi Enrico Laghi Marina Scandurra

I Revisori Contabili Deloitte & Touche SpA

Page 9: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 10: Bilancio al 31 dicembre 2012

9| Gruppo Editoriale L’Espresso |

Financial Highlights

Principali dati economici

(milioni di euro) 2011 2012Ricavi 890 813Margine operativo lordo 160 102Risultato operativo 123 60Risultato ante imposte 108 44Risultato netto 61 22

Principali dati patrimoniali/finanziari

(milioni di euro) 31 - dic - 2011 31 - dic - 2012Capitale investito netto 675 666Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 565 558Patrimonio netto di Gruppo 563 556Patrimonio netto di terzi 2 2

Posizione finanziaria netta (110) (108)Dividendi distribuiti (30) (25)

Personale

2011 2012Dipendenti alla fine del periodo 2.673 2.536Dipendenti medi 2.747 2.614

Principali indicatori

2011 2012ROS (Risultato operativo/Fatturato) 13,8% 7,4%ROCE (Risultato operativo/Capitale Investito) 18,2% 9,1%ROE (Utile netto/Patrimonio netto) 10,7% 3,9%

Page 11: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 12: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 13: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 14: Bilancio al 31 dicembre 2012

Risultati economico-finanziari del GruppoEspresso al 31 dicembre 2012

Risultati consolidati Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato, di cui: 890,1 812,7 -8,7%• diffusione 271,4 261,5 -3,7%• opzionali 62,9 49,4 -21,5%• pubblicità 534,7 476,3 -10,9%• diversi 21,1 25,6 +21,3%Margine operativo lordo 159,8 102,4 -35,9%Risultato operativo 122,5 60,4 -50,7%Risultato ante imposte 107,5 44,1 -59,0%Risultato netto 60,6 21,8 -64,0%

31 dicembre 31 dicembre(€mn) 2011 2012

Posizione finanziaria netta (110,2) (108,1)Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 565,0 557,7• patrimonio netto di Gruppo 563,3 555,9• patrimonio netto di terzi 1,7 1,8Dipendenti 2.673 2.536

Andamento del mercato

Nel corso del 2012 il deterioramento delquadro economico, caratterizzato da unafase decisamente recessiva e da forte incer-tezza sulle prospettive, ha determinato evo-luzioni particolarmente critiche per il settoreeditoriale.Gli investimenti pubblicitari, secondo i datiNielsen Media Research, hanno registratouna contrazione del 14,3% rispetto al 2011;l’andamento sfavorevole dei consumi hadeterminato tagli significativi della spesa pub-blicitaria da parte della quasi totalità deisettori rilevanti (alimentari, trasporti, TLC,moda e cosmetica, abitazione, etc..).La contrazione degli investimenti pubblicitariè andata accentuandosi nel corso dell’esercizio,passando dal -7,5% del primo trimestre, al

-11,6% del secondo, al -17,7% del terzo ed,infine, al -20,5% degli ultimi tre mesi.Tale trend ha interessato tutti i mezzi, conl’eccezione di internet: la stampa ha registratoun calo del 17,9%, la televisione del 15,3%(con un -19% per la tv tradizionale ed un+9,5% per satellitari e digitali terrestri) ed,infine, la radio una flessione del 10,2%.L’unico mezzo che ha mostrato nuovamenteun’evoluzione favorevole è internet, ancorchéla crescita sia risultata più contenuta diquella registrata negli esercizi precedenti(+5,3%, esclusi i motori di ricerca in quantonon rilevati da Nielsen).Per quanto concerne più in particolare gliinvestimenti pubblicitari sulla stampa, sia iquotidiani che i periodici hanno riportatoflessioni significative, -17,6% e -18,4% rispet-tivamente, con cali pressoché analoghi per lapubblicità nazionale e locale.Quanto alle diffusioni, il trend declinante giàregistrato nei passati esercizi si è accentuato,in un contesto di generalizzata crisi dei con-sumi, sia per i quotidiani che per i periodici:stime interne basate su dati ADS indicano peril 2012 una flessione delle vendite dei quoti-diani dell’8,7%.

Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2012

In un contesto fortemente recessivo, i ricavinetti consolidati del Gruppo ammontano a€812,7mn, in calo dell’8,7% rispetto al 2011(€890,1mn). I ricavi diffusionali sono pari a €261,5mn,con una flessione del 3,7% rispetto all’esercizioprecedente (€271,4mn), in un mercato cheglobalmente ha subito, come sopra riportato,una flessione in copie dell’8,7%. Le buone performance delle testate del Grup-po, in rapporto ai segmenti di mercato di

13Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 Dicembre 2012

Page 15: Bilancio al 31 dicembre 2012

riferimento, si confermano anche nel 2012.Sulla base degli ultimi dati ADS (Dicembre2012) e Audipress (Indagine 2012/III), laRepubblica si riconferma il primo quotidianoper vendite in edicola e per numero di lettorimedi giornalieri (3 milioni). Prosegue, inoltre, lo sviluppo dei prodottidigitali del quotidiano (Repubblica+ e Repub-blica Mobile), che a dicembre 2012 hannosuperato i 66 mila abbonati attivi. Il network dei quotidiani locali, sempresecondo le ultime rilevazioni Audipress, regi-stra 3,2 milioni di lettori medi giornalieri ed,infine, L’Espresso è al primo posto tra i new-smagazines con 2,5 milioni di lettori.

I ricavi pubblicitari pari a €476,3mn, hannoregistrato una flessione del 10,9% sull’eser-cizio precedente, in un mercato in calo del14,3%.Le evoluzioni per mezzo riflettono sostan-zialmente gli andamenti generali del mercato,mostrando comunque, su tutti i mezzi,indici leggermente più favorevoli per ilGruppo.La raccolta su stampa ha perso il 16,5% (-17,9% per il mercato), con una flessionedel 15,6% per i quotidiani rispetto al -17,6% registrato dal segmento.La raccolta su radio ha mostrato un calodel 2,5%, a fronte di un mercato che èsceso del 10,2%. Secondo gli ultimi datidella ricerca Radio Monitor, Radio Deejay,con 5,2 milioni di ascoltatori medi giorna-lieri, è la seconda emittente per ascolti tratutte le radio nazionali; m2o registra unastraordinaria progressione fino a 1,7 milionidi ascoltatori e Radio Capital si attesta a1,6 milioni. Molto positiva è stata l’evoluzione dellapubblicità su internet, in aumento del 14%,malgrado il rallentamento della crescita delmercato di riferimento (+5,3%).La progressione del Gruppo è basata sullosviluppo dell’audience: nel 2012 il networkdei siti del Gruppo ha fatto registrare una

media di 2,4 milioni di utenti unici giorna-lieri, in aumento del 7% rispetto al 2011(dati Nielsen Site Census). Repubblica.it siconferma come primo sito d’informazionein lingua italiana, con una media di 2milioni di utenti unici giornalieri (+5%rispetto al 2011) ed un netto vantaggiorispetto al primo dei concorrenti. Sonoinoltre in fase di sostenuto sviluppo leaudience dei quotidiani locali (+49%) nonchéquella del sito femminile D (+33%).

I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a€49,4mn e registrano un calo del 21,5%rispetto al 2011, riflettendo la generalizzatadepressione dei consumi e la progressiva con-trazione del mercato specifico in atto dal2007, dopo una fase di intensa attività.

I ricavi diversi, pari a €25,6mn, sono aumentatidel 21,3% rispetto al 2011, grazie alla crescitadell’attività di affitto di banda digitale terrestretelevisiva a terzi.

I costi totali mostrano una riduzione del2,4%: escludendo le attività di edizionedigitale e DTT, i cui costi sono in fase diincremento al fine di sostenerne lo sviluppo,si registra un calo del 5%, grazie all’ulteriorerazionalizzazione effettuata in particolarenelle aree industriali e amministrative.

Il margine operativo lordo consolidato è pari a€102,4mn, in diminuzione del 35,9% rispettoai €159,8mn del 2011. Tutte le aree di attività tradizionale risultanoin flessione a causa del generalizzato decrementodei ricavi; tuttavia, le attività che registranoevoluzioni particolarmente critiche sono ilquotidiano la Repubblica, i periodici ed i pro-dotti opzionali, mentre i quotidiani locali e leradio mostrano una maggiore tenuta. Sono invece in miglioramento i risultati diinternet, grazie alla crescita dei ricavi, e quellidella televisione, per la maggiore attività diaffitto di banda.

14 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 16: Bilancio al 31 dicembre 2012

Infine, va sottolineato che nel 2012 sono statiaccantonati €18,2mn per oneri di riorganiz-zazione a fronte di €12,9mn nel 2011.

Il risultato operativo consolidato è pari a€60,4mn, in diminuzione del 50,7% rispettoa quello dell’esercizio precedente (€122,5mn).Da notare che l’incremento degli ammorta-menti, rispetto al precedente esercizio, èlegato all’inizio dell’ammortamento delle fre-quenze televisive digitali, a seguito della con-cessione, rilasciata il 28 giugno 2012, deldiritto d’uso definitivo delle stesse per ladurata di venti anni.

Il risultato netto consolidato registra un utile di€21,8mn, contro €60,6mn del 2011. LaSocietà ha accantonato nell’esercizio €11,9mnin relazione al contenzioso fiscale in essere.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31dicembre 2012 è pari a -€108,1mn in ulteriorelieve miglioramento rispetto ai -€110,2mndel 31 dicembre 2011: l’avanzo finanziariocorrente, pari a €29mn, è stato assorbito per€25mn da dividendi e per €1,9mn dall’ac-quisto di azioni proprie.

L’organico del Gruppo inclusi i contratti a ter-mine, ammonta a fine dicembre a 2.536dipendenti, in diminuzione di 137 unitàrispetto al 31 dicembre 2011. L’organicomedio del periodo è sceso del 4,8% rispettoa quello dell’esercizio precedente, passandoda 2.747 a 2.614 dipendenti.

Risultati per area di attività

Divisione Repubblica

L’attivitàLa “Divisione Repubblica” comprende l’atti-vità di produzione, realizzazione e commer-cializzazione dei prodotti editoriali relativi

alla testata la Repubblica (quotidiano nazio-nale, 9 edizioni locali, i supplementi settimanaliAffari&Finanza, Il Venerdì e D).Sulla base degli ultimi dati ADS (Anno 2012)e Audipress (Indagine 2012/III), la Repubblica,con 401 mila copie medie diffuse in totale dicui 345,8 mila vendute in edicola, si confermacome primo quotidiano per vendite e comeprimo giornale d’informazione per numerodi lettori giornalieri (3 milioni).

Il mercato dei quotidianiLa diffusione totale dei quotidiani nel 2012mostra un calo dell’8,5% e le copie vendutein edicola dell’8,7% (stima interna basata sudati ADS). La raccolta pubblicitaria sui quotidiani nazio-nali ha subito una flessione del 15,3%, leg-germente più contenuta di quella registratasulle restanti categorie di quotidiani.

Principali dati economici della divisione*

Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato 308,1 270,4 -12,2%Costi operativi e per il personale (262,4) (249,4) -4,9%Margine operativo lordo 45,8 21,0 -54,1%Ammortamenti e svalutazioni (8,2) (5,8) -29,1%Risultato operativo 37,6 15,2 -59,5%* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali

I ricavi complessivi della divisione sonopari a €270,4mn, in flessione del 12,2%rispetto ai €308,1mn del 2011, principal-mente a causa della raccolta pubblicitaria.

I costi operativi sono diminuiti del 4,9%rispetto a quelli dell’esercizio precedente,grazie alla riduzione dei costi industriali e digestione e amministrazione.

Il risultato operativo ammonta a €15,2mn,con una redditività del 5,6%.

15Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 17: Bilancio al 31 dicembre 2012

Si segnala, infine, che i prodotti opzionali com-mercializzati dalla divisione, non compresi neidati di cui sopra, hanno registrato un fatturatodi €32,6mn rispetto ai €46,2mn del 2011.

Divisione Quotidiani Locali

L’attivitàLa divisione comprende le 18 testate localiedite dal Gruppo, che raggiungono quotidia-namente 3,2 milioni di lettori (Audipress2012/III) in 10 diverse regioni italiane. Nel 2012 la diffusione complessiva si è attestataa 390,2 mila copie medie ad uscita con un calodel 5,4% rispetto al 2011, mostrando un’evo-luzione migliore di quella dell’intero comparto. Nel primo semestre del 2012 è stato comple-tato il vasto programma di rinnovamento dei18 quotidiani locali, con interventi su formati,grafica ed uso del colore.

Il mercato dei quotidiani localiIl settore dei quotidiani locali, a fine dicembre,ha registrato vendite in calo dell’8,6% sul-l’anno precedente (stima interna basata sudati ADS), in linea con l’andamento dell’interocomparto dei quotidiani (-8,7%).La raccolta pubblicitaria sui quotidiani localisi è ridotta del 16,9% (fonte FCP), andamentoleggermente peggiore di quello dei quotidianinazionali (-15,3%, fonte FCP) ma migliorerispetto alle restanti categorie (tra cui in par-ticolare la free press, che ha registrato uncrollo del 55%).

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato * 219,4 203,9 -7,1%Costi operativi e per il personale (175,6) (169,6) -3,4%Margine operativo lordo 43,8 34,3 -21,8%Ammortamenti e svalutazioni (9,4) (8,9) -5,9%Risultato operativo 34,4 25,4 -26,2%* al netto dei ricavi intragruppo

I ricavi complessivi dei quotidiani locali delGruppo ammontano a €203,9mn, in calo del7,1% rispetto al 2011: i ricavi diffusionalisono in linea con l’esercizio precedente,mentre la raccolta pubblicitaria ha perso il14,9%.

I costi operativi sono stati ridotti del 3,4%rispetto all’anno precedente, grazie princi-palmente alla riduzione delle strutture digestione e amministrazione.

Il risultato operativo ammonta a €25,4mn,rispetto ai €34,4mn del 2011, con una reddi-tività del 12,4%.

Divisione Periodici

L’attivitàLa “Divisione Periodici” include le testateL’Espresso, Velvet, XL, National Geographic,Limes, Micromega e le Guide de L’Espresso. La diffusione de L’Espresso nel 2012 si èattestata a 266 mila copie medie a numeroed, in base alle ultime rilevazioni Audipress(Indagine 2012/III), il settimanale si confermaal primo posto tra i magazines di attualitàcon 2,5 milioni di lettori.

Il mercato dei periodiciIl settore dei periodici ha registrato una con-trazione delle vendite del 2,9% per quantoriguarda i settimanali e del 10,1% per imensili (stima interna basata su dati ADS).La raccolta pubblicitaria ha registrato unaflessione del 18,4%, dato leggermente piùnegativo di quello della stampa quotidiana (-17,6%).

16 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 18: Bilancio al 31 dicembre 2012

Principali dati economici della divisione*

Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato 51,2 41,1 -19,7%Costi operativi e per il personale (55,8) (52,3) -6,3%Margine operativo lordo (4,5) (11,2) n.s.Ammortamenti e svalutazioni (0,6) (0,4) -26,0%Risultato operativo (5,1) (11,6) n.s.* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali

I ricavi complessivi della divisione sono pari a€41,1mn, in flessione del 19,7% rispetto al2011, sia per la componente diffusionale che,soprattutto, per la pubblicità.

I costi operativi sono diminuiti del 6,3%rispetto all’esercizio precedente, grazie alcontenimento di tutte le principali voci dispesa.

La divisione registra un risultato operativo nega-tivo per €11,6mn (-€5,1mn nel 2011). Afronte dell’aggravamento del deficit registratodalla divisione, sono stati sin qui intrapresialcuni provvedimenti: la chiusura del mensileVelvet, orientando le risorse giornalistiche e gliinvestimenti verso il potenziamento del sitoweb femminile, e la riduzione dell’organicogiornalistico de L’Espresso.

Si segnala, infine, che i prodotti opzionali com-mercializzati dalla divisione, non compresi neidati di cui sopra, hanno registrato un fatturatodi €14,7mn rispetto ai €14,8mn del 2011.

Divisione Digitale

L’attivitàLa “Divisione Digitale” è responsabile di svi-luppare e gestire il business digitale delGruppo Espresso su tutti i brand e le piatta-forme, dai siti web, alle applicazioni permobile phones, tablet e smartTV.

I siti web del Gruppo hanno registrato com-plessivamente una media annua di 2,4 milionidi utenti unici giornalieri, con un incrementodel 7% rispetto al valore medio del 2011(dati Nielsen Site Census). Tutti i siti delGruppo hanno registrato incrementi di utenza:+5% per Repubblica.it, che si è confermato ilprimo sito italiano di news, +49% per i sitidei quotidiani locali e +33% per D. Il 2012 ha visto una forte attività di svilupponel digitale.Per quanto riguarda il brand la Repubblica, èstata arricchita l’offerta video, raggiungendouna produzione di oltre 100 clip giornaliere,è stato potenziato il presidio dei social net-work, con il lancio di un’applicazione Face-book, Repubblica Blu, dedicata al target deipiù giovani e, sulla piattaforma tablet, Repub-blica+, trasposizione digitale del quotidianola Repubblica, è stata arricchita di un’edizioneserale (Repubblica Sera).Per quanto riguarda i periodici, sono stateimplementate le versioni su iPad, creandouna versione “ad hoc” de L’Espresso e lan-ciando le versioni per tablet di National Geo-graphic, Limes, Micromega e Le Scienze.Nel corso dell’esercizio, infine, è stata costi-tuita Huffington Post Italia, joint venturetra AOL e Gruppo Espresso, che ha portatoal lancio, a fine settembre, dell’edizione ita-liana dell’Huffington Post. A soli 3 mesidall’avvio del sito, gli utenti unici giornalierihanno superato in modo stabile quota 100mila e nel mese di dicembre si è raggiunto ilmilione e mezzo di utenti unici con quasi 15milioni di pagine viste (fonte: Nielsen SiteCensus).Da notare che le applicazioni per tablet emobile sono prevalentemente a pagamentoe che alla chiusura dell’esercizio il Gruppocontava su oltre 80 mila abbonati attivi (dicui 66 mila abbonati alle applicazione delquotidiano la Repubblica).

17Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 19: Bilancio al 31 dicembre 2012

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato 45,2 52,6 +16,3%Costi operativi e per il personale (32,9) (38,3) +16,6%Margine operativo lordo 12,3 14,2 +15,6%Ammortamenti e svalutazioni (0,4) (0,4) +14,9%Risultato operativo 12,0 13,8 +15,6%

I ricavi della divisione, pari a €52,6mn, sonoin crescita del 16,3% rispetto al 2011, grazieall’aumento della raccolta pubblicitaria ed alpositivo contributo fornito dai prodotti digitalia pagamento.

I costi operativi, aumentati del 16,6%, riflettonol’impegno nello sviluppo e nella promozionedei prodotti.

Il risultato operativo è pari a €13,8mn, inaumento rispetto ai €12mn del 2011 e conuna redditività del 26,3%.

Divisione Radio

L’attivitàIl “comparto Radio” del Gruppo comprendele tre emittenti nazionali Radio Deejay, RadioCapital e m2o. Nel 2012, dopo un biennio di assenza di rile-vazioni sugli ascolti delle radio, sono statipubblicati i dati di Eurisko Radio Monitor,ricerca sugli ascolti delle emittenti italianealla quale ha aderito gran parte del settoreradiofonico. Stante la differente metodologia,non è possibile confrontare i risultati diquesta ricerca con quelli delle precedenti rile-vazioni Audiradio. La nuova indagine ha confermato i buonirisultati di ascolto delle tre radio del GruppoEspresso: nel giorno medio, Radio Deejay haraggiunto i 5,2 milioni di ascoltatori ed è laseconda emittente per ascolti tra tutte leradio nazionali; Radio Capital e m2o hannoregistrato rispettivamente un’audience di 1,6

milioni e 1,7 milioni di ascoltatori, con unaeccellente progressione per m2o.

Il mercato delle radioSecondo la rilevazione Radio Monitor iltotale degli ascoltatori giornalieri oltre i 14anni d’età si attesta a 34,4 milioni rispetto ai37,9 milioni dell’ultima indagine Audiradio(Anno 2009). La raccolta pubblicitaria su radio ha registratonel 2012 una flessione del 10,2%, riconduci-bile alla contrazione degli investimenti pub-blicitari nel Paese.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato 65,6 60,5 -7,7%Costi operativi e per il personale (37,7) (39,7) +5,2%Margine operativo lordo 27,9 20,8 -25,2%Ammortamenti e svalutazioni (3,3) (2,9) -14,3%Risultato operativo 24,5 18,0 -26,7%

Il fatturato delle radio del Gruppo ha registratoun calo complessivo del 7,7%, che riflettel’andamento negativo della pubblicità, ancor-ché significativamente inferiore al settore diriferimento.

I costi operativi, sono aumentati puntualmentenell’esercizio a causa dell’investimento pro-mozionale realizzato per celebrare il 30°anniversario di Radio Deejay.

Il risultato operativo resta molto positivo,€18mn, con una redditività del 29,7%.

Divisione Televisione

L’attivitàLa divisione è articolata in due attività:quella di operatore di rete titolare di uncanale analogico e di due multiplex digitali

18 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 20: Bilancio al 31 dicembre 2012

(Rete A) e quella di editore televisivo, princi-palmente di Deejay Tv.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2011 2012 2012/2011

Fatturato 24,2 28,4 +17,4%Costi operativi e per il personale (26,0) (24,8) -4,4%Margine operativo lordo (1,8) 3,5 n.s.Ammortamenti e svalutazioni (5,4) (12,3) n.s.Risultato operativo (7,2) (8,8) -21,7%

I ricavi, €28,4mn, sono cresciuti di oltre il17% rispetto a quelli del 2011. La crescita èdovuta in particolare alle attività di affitto dibanda digitale.

I costi operativi sono leggermente diminuiti edil margine operativo lordo è passato da unaperdita di €1,8mn nel 2011 ad un risultatopositivo di €3,5mn nel 2012.

Gli ammortamenti sono tuttavia aumentati da€5,4mn a €12,3mn principalmente a causadell’investimento realizzato per il piano nazio-nale di switch off, nonché dell’impatto di unadiversa classificazione contabile delle frequenzetelevisive che ha comportato maggiori ammor-tamenti per €3,5mn.

Il risultato operativo rimane pertanto negativoper €8,8mn.

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel corso dell’ultimo quinquennio l’industriaeditoriale italiana ha registrato significatividecrementi dei ricavi a causa in particolaredell’andamento negativo degli investimentipubblicitari, che hanno subito la primadrastica riduzione nel 2009 e poi nuovamentee con intensità equivalente nel 2012, periodi

entrambi caratterizzati da un’economia infase fortemente recessiva. Per illustrare quanto precede è sufficienteconsiderare che, sulla base dei dati Nielsen,gli investimenti pubblicitari nel 2012 sonodiminuiti, in termini nominali, del 24%rispetto a quelli del 2007 e gli investimentisulla stampa hanno registrato, nello stessoperiodo, una riduzione del 44%. Alle difficoltà di cui sopra, si sono aggiuntequelle relative alle diffusioni di quotidiani eperiodici, interessate non solo dal processo ditrasformazione digitale ma anche dalla piùgenerale crisi dei consumi. Il primo bimestre del 2013 non mostra alcunsegnale di miglioramento: le tendenze riguar-danti la raccolta pubblicitaria e le diffusionisono in linea con quelle registrate nell’ultimotrimestre del 2012.Il nostro Gruppo ha superato brillantementela crisi del 2009, recuperando nel 2011 ilivelli di redditività pre-crisi, grazie al processodi profonda ristrutturazione realizzato nelbiennio 2009-2010, e riducendo significati-vamente l’indebitamento. A fronte della seconda ondata di crisi, manife-statasi nell’ultimo trimestre del 2011 e tuttorain corso, il Gruppo ha messo in atto piani perl’accelerazione dello sviluppo digitale da unlato e per ulteriori riduzioni dei costi dall’altro. Tuttavia, se tali azioni hanno consentito diattenuare gli impatti negativi della crisi e diraggiungere comunque risultati positivi, pur inun settore altamente deficitario, esse non hannopermesso di mantenere la redditività del 2011.Peraltro, in assenza di un’inversione di ten-denza dell’economia e del mercato specifico,ad oggi improbabile, il deterioramento deirisultati è destinato a perdurare nel 2013. Lo sviluppo del digitale, il mantenimento delsuccesso nei prodotti tradizionali e la riduzionedei costi restano le linee guida della gestionedel Gruppo ed, in assenza di cambiamenti delcontesto, il Gruppo dovrà programmareazioni di riduzione dei costi più incisive diquelle attualmente in atto.

19Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 21: Bilancio al 31 dicembre 2012

Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2012

Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2012, confrontatocon l’esercizio precedente.

Anno Anno€mn 2011 2012Ricavi 890,1 812,7 Variazione rimanenze prodotti 0,1 (0,3) Altri proventi operativi 22,0 19,5 Costi per acquisti (96,1) (88,8) Costi per servizi (360,3) (348,9) Altri oneri operativi (23,1) (23,8)Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 1,0 0,8 Costi per il personale (273,9) (268,7) Ammortamenti e svalutazioni (37,2) (42,0)

Risultato operativo 122,5 60,4 Proventi/(Oneri) finanziari netti (15,0) (16,2) Risultato ante imposte 107,5 44,1 Imposte (47,1) (22,2) Risultato netto 60,4 22,0 Quota dei terzi 0,2 (0,2)

RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 60,6 21,8

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella primaparte della relazione, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

Il Gruppo ha optato per l’adozione anticipata già dal presente bilancio del nuovo emendamentoallo IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, applicando icambiamenti retrospetticamente dal 1° gennaio 2011 e adattando conformemente l’informazionecomparativa; gli effetti di tale cambiamento vengono presentati nelle “Note al bilancioconsolidato del Gruppo Espresso”.

20 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 22: Bilancio al 31 dicembre 2012

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo.

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2011 2012Attività immateriali a vita indefinita 659,8 521,5 Altre immobilizzazioni immateriali 1,8 140,8 Immobilizzazioni immateriali 661,7 662,3 Immobilizzazioni materiali 162,8 145,8 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 28,9 24,6 Altre partecipazioni 2,5 2,6 Crediti non correnti 1,1 1,1 Attività per imposte anticipate 28,9 27,2

ATTIVITA’ NON CORRENTI 885,9 863,7Rimanenze 22,0 15,3 Crediti commerciali 248,5 234,0 Titoli e altre attività finanziarie 48,7 23,1 Crediti tributari 10,5 24,2 Altri crediti 14,1 24,1 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 141,4 129,1

ATTIVITA’ CORRENTI 485,3 449,7

TOTALE ATTIVO 1.371,2 1.313,4

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2011 2012Capitale sociale 61,5 61,5 Riserve 183,3 174,1 Utili (perdite) a nuovo 257,8 298,5 Utile (perdita) di esercizio 60,6 21,8

Patrimonio netto di Gruppo 563,3 555,9Patrimonio netto di terzi 1,7 1,8

PATRIMONIO NETTO 565,0 557,7 Debiti finanziari 285,1 244,5 Fondi per rischi ed oneri 40,0 45,4 TFR e altri fondi per il personale 68,1 72,0 Passività per imposte differite 118,2 122,3

PASSIVITA’ NON CORRENTI 511,3 484,2Debiti finanziari 15,2 15,8 Fondi per rischi ed oneri 39,0 41,3 Debiti commerciali 133,3 133,1 Debiti tributari 31,6 10,9 Altri debiti 75,7 70,3

PASSIVITA’ CORRENTI 294,9 271,5

TOTALE PASSIVITA’ 806,2 755,7

TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 1.371,2 1.313,4

21Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 23: Bilancio al 31 dicembre 2012

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, pari a €662,3mn, aumentano di €0,6mn rispetto al 31 dicembre2011 (€661,7mn) quale effetto, da un lato, della capitalizzazione dei diritti televisivi acquistati dallaDisney e resi già disponibili nel corso dell’esercizio e, dall’altro, dell’adozione di una diversa classi-ficazione delle frequenze televisive digitali per le quali da luglio 2012 si è proceduto ad applicare unprocesso di ammortamento a seguito dall’assegnazione della concessione del diritto d’uso a titolodefinitivo per una durata ventennale non sono stati sostenuti e capitalizzati costi di ricerca e sviluppo.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €145,8mn, in diminuzione di €17mn rispetto allafine del 2011 (€162,8mn) quale effetto di investimenti netti dell’esercizio pari a €19,1mn e diammortamenti per €36,1mn.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €27,2mn e si riducono di €4,2mn rispetto ai €31,4mndel 31 dicembre 2011 a seguito della svalutazione effettuata sulla partecipazione detenuta in EditorialeLibertà per allinearne il valore di libro al valore recuperabile emerso in sede di impairment test.

I crediti non correnti, pari a €1,1mn e relativi a depositi cauzionali, sono rimasti sostanzialmenteinvariati rispetto al 31 dicembre 2011.

Le attività per imposte anticipate ammontano a €27,2mn ed includono le differenze temporaneetra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.La riduzione di €1,7mn rispetto ai €28,9mn del 31 dicembre 2011 è dovuta al completamentodell’utilizzo delle perdite pregresse da parte della controllata Elemedia, solo in parte compensatodall’incremento per i costi accantonati nell’esercizio temporaneamente non deducibili.

Le rimanenze, pari a €15,3mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, dellepubblicazioni e dei prodotti collaterali presenti in magazzino. La diminuzione di €6,7mn rispettoal 31 dicembre 2011 è dovuta ad una attività mirata di razionalizzazione del magazzino, che hacomportato una significativa riduzione delle quantità di carta e materiali in giacenza.

I crediti commerciali sono pari a €234mn, con una diminuzione €14,6mn rispetto al 31 dicembre2011 principalmente per effetto della flessione dei ricavi pubblicitari.

I titoli e altre attività finanziarie ammontano a €23,1mn, in diminuzione di €25,6mn rispetto allafine del 2011 a seguito della compravendita di titoli effettuata nel corso dell’esercizio, solo inparte compensata dalla rivalutazione del portafoglio in essere.

I crediti tributari ammontano a €24,2mn, in aumento di €13,7mn rispetto ai €10,5mn del 31dicembre 2011 principalmente per effetto del credito Ires maturato verso la controllante CIR nel-l’ambito del consolidato fiscale, sia relativamente alle imposte maturate nell’esercizio sia a seguitodell’istanza di rimborso ex D.L. 201/2011; tale effetto è stato solo in parte bilanciato dall’avvenutacompensazione, per un importo di €8,6mn, tra i crediti vantati verso l’Erario ed una cartellaesattoriale riferita agli esercizi 1993 e 1994, per la quale la Società ha in essere un procedimentodi ricorso; l’importo compensato è stato pertanto registrato nella voce “Altri crediti”.

Gli altri crediti sono pari a €24,1mn ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agenti ecollaboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodotti opzionali

22 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 24: Bilancio al 31 dicembre 2012

e dei programmi radiotelevisivi che verranno realizzati nei primi mesi del 2013. L’aumento di€10mn rispetto al 31 dicembre 2011 è imputabile sostanzialmente al credito acceso a seguitodel ricorso di cui alla voce precedente.

Le disponibilità liquide si attestano a €129,1mn registrando una diminuzione di €12,3mn rispettoal 31 dicembre 2011. La riduzione è in primo luogo dovuta all’operazione di riacquisto parzialedelle obbligazioni del Gruppo in scadenza nell’ottobre 2014 per un controvalore nominale com-plessivo di €28,8mn, ad un prezzo pari al 99,85% del valore nominale. In secondo luogo, ilpositivo flusso della gestione operativa, pari a €54,8mn, è stato in parte assorbito dal pagamentodi dividendi per €25mn, dall’acquisto di azioni proprie per €1,9mn e da altre attività di inve-stimento e finanziamento per complessivi €11,5mn.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 ammonta a €557,7mn (€565mn al 31 dicembre 2011),di cui €555,9mn di competenza del Gruppo (€563,3mn a fine esercizio 2011) e €1,8mn di spet-tanza dei terzi (€1,7mn al 31 dicembre 2011). Le azioni proprie detenute dalla Capogruppo al31 dicembre 2012, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonio netto, erano n.14.925.064 e rappresentavano il 3,64% del capitale sociale.

I debiti finanziari non correnti ammontano a €244,5mn ed includono il prestito obbligazionariodi originari €300mn (ora diminuiti a nominali €227,4mn, a seguito dei riacquisti e delle relativecancellazioni) emesso il 27 ottobre 2004, nonché il valore residuo dei finanziamenti agevolatidecennali stipulati nell’ultimo trimestre del 2005. Nel corso del 2012 la Società ha riacquistato parte del prestito per nominali €28,8mn e harinegoziato il contratto derivato di swap (stipulato su un valore nozionale di €50mn) conl’obiettivo di rendere fisso il differenziale dei tassi all’1,825% per tutta la durata residua delcontratto.

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €86,7mn, in aumentodi €7,8mn rispetto al 31 dicembre 2011 principalmente per l’effetto combinato di accantona-menti e rilasci di natura tributaria connessi con l’evoluzione del contenzioso fiscale sulle ope-razioni di usufrutto azionario. Per maggiori dettagli si rinvia alle apposite sezioni inserite nellenote al bilancio.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano globalmente a€72mn (€68,1mn al 31 dicembre 2011). L’aumento di €3,9mn è dovuto all’effetto attuariale(actuarial loss) e finanziario (interest cost) della valutazione dei fondi pari rispettivamente a€8,1mn e €2,7mn, nonché al valore attualizzato degli accantonamenti relativi all’Indennità Fissa(service cost) pari a €0,6mn; tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle quote di TFRe Indennità Fissa liquidate nel periodo pari a €7,6mn.

Le passività per imposte differite sono pari a €122,3mn (€118,2mn a fine 2011) e comprendono,tra gli altri, €35,7mn relativi all’effetto fiscale dell’iscrizione delle frequenze televisive.

I debiti finanziari correnti, pari a €15,8mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2011 un incremento di€0,6mn per effetto di una maggiore esposizione bancaria.

I debiti commerciali ammontano a €133,1mn, sostanzialmente invariati rispetto ai €133,3mndel 31 dicembre 2011.

23Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 25: Bilancio al 31 dicembre 2012

Variazione della Posizione Finanziaria Netta

Anno Anno€mn 2011 2012FONTI DI FINANZIAMENTORisultato di periodo, proprio e di terzi 60,4 22,0 Ammortamenti e svalutazioni 37,2 42,0 Fair value di stock option 2,4 1,8 Variazione netta fondi del personale (3,9) 3,9 Variazione netta fondi rischi e oneri 3,3 7,8 Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (10,8) (0,1) Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 0,8 4,4 Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (0,3) 0,0 Autofinanziamento 89,1 81,8Decremento (Incremento) crediti non correnti 0,2 (0,1) Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 8,7 5,8 Incremento debiti/ Decremento crediti tributari 10,0 (34,4) Decremento (Incremento) rimanenze (5,0) 6,7 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri (9,1) 4,6 Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (12,3) (3,1) Variazione capitale circolante (7,5) (20,4) FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 81,7 61,4 Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,6 - Altre variazioni - 1,7 TOTALE FONTI 82,2 63,1IMPIEGHIInvestimenti netti in immobilizzazioni (14,7) (28,0) Investimenti netti in partecipazioni (2,9) (0,3) Acquisto di azioni proprie (6,0) (1,9) Dividendi pagati (29,8) (25,0) Altre variazioni (4,1) (5,9) TOTALE IMPIEGHI (57,4) (61,1) Avanzo (disavanzo) finanziario 24,8 2,1 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (135,0) (110,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE (110,2) (108,1)

24 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

I debiti tributari, pari a €10,9mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2011 una diminuzione di€20,7mn per effetto della riduzione del debito Ires nei confronti della controllante CIR nell’ambitodel consolidato fiscale, come già commentato alla voce “Crediti tributari”.

Gli altri debiti sono pari a €70,3mn in diminuzione di €5,4mn rispetto ai €75,7mn del 31 dicembre2011 principalmente per effetto dei minori costi sostenuti nel quarto trimestre del 2012 rispetto a quellidegli ultimi mesi del 2011.

Page 26: Bilancio al 31 dicembre 2012

Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2012, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2011, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2011 2012

ATTIVITA’ OPERATIVARisultato di periodo, proprio e di terzi 60,4 22,0 Rettifiche:- Ammortamenti e svalutazioni 37,2 42,0 - Fair value stock option 2,4 1,8 - Variazione netta fondi del personale (3,9) 3,9 - Variazione netta fondi rischi e oneri 3,3 7,8 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (10,8) (0,1) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 0,1 0,5 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 0,8 4,4 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (0,3) 0,0 - (Proventi) per dividendi (0,0) (0,0) Autofinanziamento 89,2 82,3 Variazione del circolante e altri flussi (11,7) (27,5)

FLUSSO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA 77,5 54,8 di cui:Incassi (pagamenti) interessi tramite banca (11,4) (7,9) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (23,9) (40,4) ATTIVITA' DI INVESTIMENTOEsborsi per acquisto immobilizzazioni (31,8) (28,6) Esborsi per acquisto partecipazioni (2,2) (0,3) Incassi da cessioni 17,2 0,6 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 11,1 27,3 Dividendi incassati 0,0 0,0

FLUSSO DELL’ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO (5,7) (0,9) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,6 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (6,0) (1,9) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (16,2) (28,8) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (13,2) (11,0) (Dividendi pagati) (29,8) (25,0) Altre variazioni (0,3) (0,0)

FLUSSO DELL’ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO (64,8) (66,7) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 7,0 (12,8)

Disponibilità liquide nette iniziali 134,5 141,4

DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE FINALI 141,4 128,6

25Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 27: Bilancio al 31 dicembre 2012

Il flusso dell’attività operativa del 2012, pari a €54,8mn, è risultato in flessione di €22,7mn rispettoa quello generato nel 2011 (€77,5mn): alla riduzione dell’autofinanziamento (€82,3mn nel 2012 afronte di €89,2mn nel 2011), derivante dai minori utili generati dalla gestione operativa, si è unitala variazione negativa del capitale circolante (-€27,5mn nel 2012 a fronte di -€11,7mn nel 2011)imputabile sostanzialmente a poste di natura tributaria legate al consolidato fiscale, che avevanoinciso in modo favorevole sui flussi del 2011. Più in dettaglio, nel 2012 sono state pagate imposteper €40,4mn mentre nel 2011 le imposte pagate ammontavano a €23,9mn.

I flussi dell’attività di investimento, negativi per €0,9mn, sono relativi principalmente ai pagamentiper investimenti in immobilizzazioni (€28mn, al netto delle cessioni), in parte compensati dallacessione dei titoli in portafoglio (€27,3mn). Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2012 sono stati realizzati interventi perlo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa de la Repubblica e deiquotidiani locali (€3,2mn), si è proseguito nel piano di switch-off al digitale degli impianti diRete A (€10,9mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici e redazioni (€1,9mn), sono statiaggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutture di rete (€1,6mn), sonostati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza (€2,6mn) e sono stati acquistatidiritti per programmi televisivi (€5,9mn). Nel corso dell’anno è stata inoltre saldata, per complessivi€2,4mn, una parte dei debiti per investimenti in essere al 31 dicembre 2011. Infine, nell’eserciziosono stati ceduti beni per un valore netto complessivo di €0,5mn. Per quanto riguarda i titoli, nel corso dell’esercizio si è proceduto ad un riordino del portafogliotramite la vendita di titoli per nominali €32,7mn ed un investimento in nuovi titoli per complessivi€5,3mn di euro (nominali €5mn).

Il flusso dell’attività di finanziamento ha assorbito risorse per €66,7mn; nell’esercizio sono statipagati dividendi per €25mn, riacquistata una porzione del prestito obbligazionario per €28,8mn,comprate azioni proprie per €1,9mn e rimborsate quote capitali di finanziamenti in essere per€11mn.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31-dic 31-dic€mn 2011 2012

Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - -Denaro e disponibilità di banca 141,3 128,9Debiti per conti correnti bancari (0,0) (0,5)Disponibilità liquide nette 141,4 128,6Titoli e altre attività finanziarie 48,7 23,1Prestito obbligazionario (261,7) (232,3)Altri debiti verso le banche (38,5) (27,6)Altri debiti finanziari (0,1) (0,0)Altre attività (passività) finanziarie (251,6) (236,8)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (110,2) (108,1)

26 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 28: Bilancio al 31 dicembre 2012

Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2012

Conto Economico

Anno Anno€mn 2011 2012Ricavi 459,6 403,9 Variazione rimanenze prodotti 0,1 (0,3) Altri proventi operativi 13,9 12,6 Costi per acquisti (63,4) (56,7) Costi per servizi (213,9) (209,5) Altri oneri operativi (8,3) (8,7) Costi per il personale (114,2) (113,0) Ammortamenti e svalutazioni (8,8) (6,4) Risultato operativo 65,0 21,8 Proventi/(Oneri) finanziari netti (9,6) (8,3) Dividendi 35,6 34,2 Risultato ante imposte 90,9 47,8 Imposte (25,4) (13,9)

RISULTATO NETTO 65,5 33,9

27Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 29: Bilancio al 31 dicembre 2012

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2011 2012Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,7 Altre immobilizzazioni immateriali 1,0 0,9 Immobilizzazioni immateriali 221,7 221,5 Immobilizzazioni materiali 17,0 13,4 Partecipazioni 409,1 413,3 Crediti non correnti 0,4 0,5 Attività per imposte anticipate 15,3 12,1

ATTIVITA' NON CORRENTI 663,4 660,8 Rimanenze 18,1 11,6 Crediti commerciali 111,0 96,1 Titoli e altre attività finanziarie 48,7 23,0 Crediti tributari 9,1 21,0 Altri crediti 7,6 18,6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 193,3 190,2

ATTIVITA' CORRENTI 387,8 360,5

TOTALE ATTIVO 1.051,2 1.021,4

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2011 2012Capitale sociale 61,5 61,5 Riserve 86,9 86,8 Utili (perdite) a nuovo 258,8 298,5 Utile (perdita) di esercizio 65,5 33,9

PATRIMONIO NETTO 472,7 480,8 Debiti finanziari 263,5 231,5 Fondi per rischi ed oneri 33,7 39,2 TFR e altri fondi per il personale 28,4 31,1 Passività per imposte differite 51,6 55,1

PASSIVITA' NON CORRENTI 377,3 357,0 Debiti finanziari 60,7 59,6 Fondi per rischi ed oneri 16,3 15,2 Debiti commerciali 70,7 69,4 Debiti tributari 19,1 5,8 Altri debiti 34,4 33,7

PASSIVITA' CORRENTI 201,2 183,7

TOTALE PASSIVITA' 578,5 540,6

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.051,2 1.021,4

28 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 30: Bilancio al 31 dicembre 2012

Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2012, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2011, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2011 2012

ATTIVITA' OPERATIVARisultato di periodo 65,5 33,9 Rettifiche:- Ammortamenti e svalutazioni 8,8 6,4 - Fair value stock option 2,4 1,8 - Variazione netta fondi del personale (1,9) (0,7) - Variazione netta fondi rischi e oneri 4,2 4,4 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (10,4) 0,0 - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 0,1 0,5 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 0,0 - - (Proventi) per dividendi (35,6) (34,2) Autofinanziamento 33,00 12,1 Variazione del circolante e altri flussi (13,5) (9,7)

FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 19,6 2,4 di cui:Incassi (pagamenti) per interessi (9,2) (6,5) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (9,6) (24,3)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTOEsborsi per acquisto immobilizzazioni (4,3) (3,5) Esborsi per acquisto partecipazioni (1,0) (4,2) Incassi da cessioni 27,4 - (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 11,1 27,3 Dividendi incassati 35,6 34,2

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 68,8 53,8

ATTIVITA' DI FINANZIAMENTOVersamenti ad aumento capitale e riserve 0,6 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (6,0) (1,9) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (16,2) (28,8) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (10,5) (2,4) (Dividendi pagati) (29,8) (25,0)

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (61,8) (58,1)

Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 26,6 (1,9) Disponibilità liquide nette iniziali 112,7 139,3

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 139,3 137,4

29Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 31: Bilancio al 31 dicembre 2012

Per l’analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguitovengono esaminati i risultati della gestione finanziaria.

Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell’esercizio 2012 ammontano a €3,5mn e si rife-riscono principalmente agli interventi volti all’ottimizzazione del funzionamento delle rotativedi stampa e al loro sviluppo tecnologico, al potenziamento dei sistemi informativi e delle infra-strutture di rete nonché alla manutenzione degli uffici amministrativi e redazionali di Roma edelle altre sedi dislocate sull’intero territorio nazionale.

Al 31 dicembre 2012 l’indebitamento finanziario netto della Capogruppo era di €77,8mn inmiglioramento di €4,4mn rispetto ai €82,2mn del 31 dicembre 2011, grazie principalmente alpositivo cash flow gestionale, pari a €37,2mn.

A fine dicembre 2012 gli organici erano pari a 846 persone, in diminuzione di 25 unità rispettoagli 871 dipendenti del 31 dicembre 2011.

Il Gruppo per il particolare settore in cui opera non ha sostenuto nè capitalizzato costi diricerca e sviluppo.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

Utile netto Patrimonio netto al(migliaia di euro) 2011 2012 31/12/2011 31/12/2012

Saldo da bilancio della controllante 65.465 33.890 472.686 480.764

Eliminazione dividendi controllate (38.298) (40.822) - -

Rilevazione del patrimonio netto e del risultato

di periodo delle partecipazioni controllate 33.047 35.418 325.345 325.965

Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate 219 (176) (473.733) (483.508)

Avviamenti, testate, marchi e frequenze - (1.991) 208.459 206.458

Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo

del patrimonio netto / svalutazione partecipazioni 253 (4.444) 28.793 24.562

Altre rettifiche di consolidamento (75) (75) 1.728 1.652

SALDO DA BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO 60.611 21.800 563.278 555.893

Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti

I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sono classifi-cati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.Per quanto riguarda più in particolare i rischi di natura tributaria connessi alla sentenza dellaCommissione Tributaria Regionale depositata nel maggio 2012 che ha interessato la Capogruppo,essi possono considerarsi confinati nell’area del meramente “possibile”.

30 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 32: Bilancio al 31 dicembre 2012

In particolare si ricorda che il 18 maggio 2012 è stata depositata dalla Commissione TributariaRegionale di Roma la sentenza 64/9/12 che ha dichiarato la parziale legittimità di dueaccertamenti fiscali riguardanti tra l’altro le complesse vicende societarie che hanno portatoalla suddivisione tra CIR e FININVEST del Gruppo Arnoldo Mondadori Editore e allasuccessiva quotazione in borsa de la Repubblica.In particolare la CTR ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di Lire 440.824.125.000per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di Lire 13.972.000.000per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, conapplicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio. Il Gruppo Espresso rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accoltiin due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati a suo tempoinsussistenti in sede penale.La Capogruppo ha provveduto a depositare il ricorso presso la Corte di Cassazione in data 27giugno 2012 mentre il 28 giugno 2012 ha depositato, presso la CTR di Roma, istanza di sospensionedegli effetti della sentenza. L’istanza è stata accolta con ordinanza depositata il 19 luglio 2012.Per un esame più approfondito di tale vicenda, si rimanda ai commenti nelle “Note al bilancioconsolidato del Gruppo Espresso”.

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economiaL’esercizio 2012 ha riproposto, per il settore editoriale, andamenti negativi, con un calosignificativo della raccolta pubblicitaria e dinamiche diffusionali che confermano l’erosioneriscontrata nel corso degli ultimi anni. L’aggravamento della situazione generale e la maggiore incertezza circa le prospettive macro-economiche portano a ritenere che anche il 2013 possa essere un anno critico, in particolare perquanto concerne la raccolta pubblicitaria.Il perdurare delle difficoltà del contesto macro-economico e, nello specifico, del mercato pub-blicitario del comparto stampa, ha reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di unulteriore e costante contenimento dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche alfine di sempre meglio garantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi.

Rischi operativi di gestioneRischio di prezzo della cartaIl Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirentedi carta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine di ottenereuna più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine dirafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro la concorrenza tra lestesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo vieneeffettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” per una percentuale del propriofabbisogno annuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di noncontinuare nell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quellifinanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito com-merciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di

31Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 33: Bilancio al 31 dicembre 2012

esposizioni, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni,spazi pubblicitari e altri servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanziecollaterali. Nonostante tali procedure, non è possibile escludere che nelle attuali condizioni dimercato una quota di clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti e pertanto il Gruppo haiscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti.Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e leeventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevatostanding creditizio.

Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settoreNon si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti avertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuatocongrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (sivedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divul-gazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne lacorretta applicazione. Con riferimento al D.L. 231/2001 sulla responsabilità amministrativadelle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le Società del Gruppo si sono dotate di unModello di Organizzazione, Gestione e Controllo continuamente aggiornato alle più recentinovità normative introdotte in materia.Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del contesto normativoe regolatorio di riferimento, specie per quanto riguarda il settore radiotelevisivo, che potrebberoinfluenzare gli adempimenti tecnico-operativi richiesti. Al riguardo il Gruppo è impegnato inuna continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepiretempestivamente i cambiamenti intervenuti.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delineaobiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento cheprevede, tra l’altro, l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se nonadeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipanotutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con lecontroparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una piùefficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omo-geneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio delGruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con ilsistema bancario.Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiestodai principi IFRS, sono fornite nell’apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

****

32 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 34: Bilancio al 31 dicembre 2012

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmenteesposta ai medesimi rischi di Gruppo sopra descritti.

****

Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimianni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2012, la Capogrupporitiene che non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi significativi circa lacapacità del Gruppo di proseguire la propria attività in continuità aziendale.

Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati)

In relazione agli obblighi richiamati dall’art. 2.6.2, comma 11, del Regolamento di BorsaItaliana, tenuto conto del disposto dell’art. 37 della Delibera Consob 16191/2007, siattesta che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di GruppoEditoriale L'Espresso SpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito daBorsa Italiana SpA.A tale proposito si evidenzia che la società Gruppo Editoriale L'Espresso SpA ha adempiuto,relativamente alla soggezione all’attività di direzione e coordinamento della controllante CIRSpA (di seguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis delcodice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori enon ha in essere con CIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il Consiglio di Ammi-nistrazione della società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti mentreil Comitato controllo e rischi ed il Comitato per le nomine e la remunerazione sono compostida soli amministratori indipendenti.

Altre informazioni

Al 31 dicembre 2012 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n. 14.925.064(valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano il 3,64% del capitale sociale.

****

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha recepito, nei processi interni, le misure previste dalGarante per la protezione dei dati personali e specificate nel decreto legislativo 30 giugno2003 n. 196, recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il Gruppo inoltre si impegna ad adottare le misure tecniche ed organizzative idonee aproteggere le informazioni attinenti ai dipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi,acquisite all’interno dello svolgimento della propria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, Gruppo Editoriale L’Espresso SpA attesta che il trattamento dei dati personalisvolto all’interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fonda-mentali, nonché della dignità delle persone coinvolte.

33Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 35: Bilancio al 31 dicembre 2012

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si impegna ad adottare tutte le necessarie misure tecniche,organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle quali sono raccolti e custoditi i datipersonali, al fine di evitare rischi di distruzione e perdite oppure accessi non autorizzati otrattamenti non consentiti.

****

La Società fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazione inmateria di sicurezza sul lavoro, che comporta l’individuazione dei pericoli e la valutazione deirischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delle tempistichenecessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livello di sicurezza. Levalutazioni condotte - aggiornate periodicamente ed in funzione di variazioni e cambiamenti -non hanno evidenziato situazioni di rischio specificamente riconducibili alle modalità di orga-nizzazione dell’attività lavorativa. Inoltre, è stata aggiornata la valutazione dello stress lavorocorrelato - con le indicazioni metodologiche fornite dall'apposita Linea Guida Ministeriale -confermando i livelli di rischio bassi, senza particolari criticità.Nel corso dell’anno è stata inoltre effettuata dalla società la formazione/informazione suitemi della gestione dell’emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui, con il coin-volgimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei rappresentanti deilavoratori della sicurezza. E’ stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianza sanitariaprevista dai protocolli in essere.Per quanto riguarda la tutela ambientale, oltre alla consueta attività di valutazione e gestione peril rispetto della normativa, l'Azienda ha svolto tutti gli adempimenti connessi all'introduzionedel sistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesione all'avvio.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis,del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogareagli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predettoRegolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti dicapitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

****

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioniinfragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né comeinusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazionisono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e deiservizi prestati.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla ComunicazioneConsob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancioconsolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d’esercizio.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle“Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso”.

34 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 36: Bilancio al 31 dicembre 2012

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2012

Signori azionisti,il bilancio di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazionepresenta un utile netto di €33.889.295,68.Vi proponiamo di non distribuire, relativamente all’esercizio 2012, alcun dividendo e didestinare l’utile di esercizio alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiuntoil 20% del capitale sociale.

35Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 37: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 38: Bilancio al 31 dicembre 2012

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

Page 39: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 40: Bilancio al 31 dicembre 2012

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso | 39

Informativa sui piani d’incentivazione basati su strumenti finanziari

Informazioni sui piani adottatiIl Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate chericoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basatisu strumenti finanziari.In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. stock option e stock grant).

Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l’attribuzione di diritti che com-portavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione dicarattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantomstock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini diincentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L'EspressoSpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom StockOption 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option “straordinario”(i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancoradipendenti del Gruppo Espresso e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini econdizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom.

Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari diesercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, disottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativiregolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in casodi cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

I Piani di Stock Grant 2011 e 2012, deliberati dall’assemblea dei soci di Gruppo EditorialeL'Espresso SpA rispettivamente del 20 aprile 2011 e del 23 aprile 2012, prevedono l’attribuzioneai beneficiari di un determinato numero di diritti condizionati (Units) a ricevere azioni ordinariegià nel portafoglio della società (azioni proprie), ad un determinato prezzo ed entro un arcotemporale predefinito. Come per le stock option anche per le stock grant, il regolamento, tra lealtre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units in caso di cessazione, per qualunquemotivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Piani di stock option in essereAttualmente sono in essere i seguenti piani di stock option:

Piano di stock option “26 febbraio 2003”Il Consiglio di Amministrazione del 26 febbraio 2003, avvalendosi della delega concessa dal-l'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441 ultimocomma, per complessive 1.367.500 azioni ad un prezzo di euro 2,86 di cui euro 0,15 di valorenominale ed euro 2,71 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unicodelle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “26 febbraio 2003”. Il regolamento prevede che le opzioni

Page 41: Bilancio al 31 dicembre 2012

possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2003 e con successivacadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2013; b) fino ad un massimo, perciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre 2003-31marzo 2007 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2012;c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2007 fino altermine ultimo del 30 settembre 2013.Fino ad oggi risultano esercitate 784.775 opzioni ma, a termini di regolamento, ne sonodecadute 252.025, per cui ne residuano 330.700.

Piano di stock option “23 luglio 2003”Il Consiglio di Amministrazione del 23 luglio 2003, avvalendosi della delega concessa dall'As-semblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441 ultimo comma,per complessive 1.332.500 azioni ad un prezzo di euro 3,54 di cui euro 0,15 di valore nominaleed euro 3,39 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delleImposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “23 luglio 2003”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 31 dicembre 2003 e con successivacadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2013; b) fino ad un massimo, perciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 marzo 2004-30giugno 2007 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2013;c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 settembre 2007 fino altermine ultimo del 31 dicembre 2013.Fino ad oggi risultano esercitate 575.600 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 357.500, per cui ne residuano 399.400.

Piano di stock option “25 febbraio 2004”Il Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2004, avvalendosi della delega concessa dal-l'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441 ultimocomma, per complessive 1.485.000 azioni ad un prezzo di euro 4,95 di cui euro 0,15 di valorenominale ed euro 4,80 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unicodelle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “25 febbraio 2004”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2004 e con successivacadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2014; b) fino ad un massimo, perciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre 2004-31marzo 2008 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2013;c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2008 fino altermine ultimo del 30 settembre 2014.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 660.000, per cui ne residuano 825.000.

40 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

Page 42: Bilancio al 31 dicembre 2012

Piano di stock option “28 luglio 2004”Il Consiglio di Amministrazione del 28 luglio 2004, avvalendosi della delega concessa dal-l'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441 ultimocomma, per complessive 1.450.000 azioni ad un prezzo di euro 4,80 di cui euro 0,15 divalore nominale ed euro 4,65 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dalTesto Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese, al servizio del piano di stock option “28 luglio 2004”. Il regolamentoprevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi:a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 31 dicembre2004 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2014; b)fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nelperiodo 31 marzo 2005-30 giugno 2008 e con successiva cadenza trimestrale fino al termineultimo del 31 dicembre 2014; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorreredal 30 settembre 2008 fino al termine ultimo del 31 dicembre 2014.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 615.000, per cui ne residuano 835.000.

Piano di stock option “23 febbraio 2005”Il Consiglio di Amministrazione del 23 febbraio 2005, avvalendosi della delega concessa dal-l'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441 ultimocomma, per complessive 1.485.000 azioni ad un prezzo di euro 4,75 di cui euro 0,15 di valorenominale e euro 4,60 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unicodelle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “23 febbraio 2005”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) alla fine del sesto mesedi calendario dalla loro attribuzione, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine diciascuno dei quattordici trimestri successivi al primo semestre dalla loro attribuzione, quantoad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimotrimestre successivo al primo semestre dalla loro attribuzione, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2015.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 625.000, per cui ne residuano 860.000.

Piano di stock option “27 luglio 2005”Il Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2005, avvalendosi della delega concessa dall'As-semblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441 ultimo comma,per complessive 1.455.000 azioni ad un prezzo di euro 4,65 di cui euro 0,15 di valore nominaleed euro 4,50 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delleImposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “27 luglio 2005”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31 dicembre 2005,quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestrisuccessivi al 31 dicembre 2005, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun

41Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 43: Bilancio al 31 dicembre 2012

trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2005, quanto alresiduo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2015.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 570.000, per cui ne residuano 885.000.

Piano di stock option “2006” Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 2.900.00 azioni, di valore nominale pari a euro0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolaridelle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “regolamento del piano di stock option 2006” ilquale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 17 maggio 2006, al prezzo di euro 4,33, è stata assegnata la prima tranche di 1.450.000opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31dicembre 2006, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordicitrimestri successivi al 31 dicembre 2006, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite perciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2006,quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2016.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 565.000, per cui ne residuano 885.000.

2° TrancheIl 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranche di 1.430.000opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 30giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici tri-mestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite perciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 giugno 2007,quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 giugno 2017.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 545.000, per cui ne residuano 885.000.

Piano di Stock Option Straordinario 2009 Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall’As-semblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441,ultimo comma, per complessive massime 6.790.000 azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, dariservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzionidi sottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Straordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad un prezzo di esercizio determinato incoerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citati Piani Phantom: in particolare sono stateassegnate per la Prima Tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,84, per la seconda

42 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

Page 44: Bilancio al 31 dicembre 2012

tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,60, per la terza tranche n. 1.790.000 opzioni adun prezzo di €2,22 e per la quarta tranche n. 1.840.000 ad un prezzo di €1,37. Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenza dalla datadella deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuite maturano,divenendo esercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei Piani Phantom e preci-samente:

1° Tranche• quanto al 54% delle Opzioni di prima tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di prima tranche a decorrere dalla fine di ciascuno

dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di prima tranche a decorrere dal 30 giugno 2011.Tutte le Opzioni di prima tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2017.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 202.500, per cui ne residuano 1.317.500.

2° Tranche• quanto al 42% delle Opzioni di seconda tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di seconda tranche a decorrere dalla fine di

ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di seconda tranche a decorrere dal 30 dicembre 2011.Tutte le Opzioni di seconda tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 202.500, per cui ne residuano 1.317.500.

3° Tranche• quanto al 30% delle Opzioni di terza tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di terza tranche a decorrere dalla fine di ciascuno

degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009: • il residuo 4% delle Opzioni di terza tranche a decorrere dal 30 giugno 2012.Tutte le Opzioni di terza tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 202.500, per cui ne residuano 1.587.500.

4° Tranche• quanto al 18% delle Opzioni di quarta tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di quarta tranche a decorrere dalla fine

di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009:• il residuo 4% del totale delle Opzioni di quarta tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.Tutte le Opzioni di quarta tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 479.250 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 228.800, per cui ne residuano 1.131.950.

43Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 45: Bilancio al 31 dicembre 2012

Piano di Stock Option Ordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 5.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la prima tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 473.350 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 168.500, per cui ne residuano 1.858.150.

2° TrancheIl 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la seconda tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2020.Fino ad oggi risultano esercitate 6.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute192.500 per cui ne residuano 2.301.200.

Piano di Stock Option 2010Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option 2010” il quale prevede l’as-segnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

44 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

Page 46: Bilancio al 31 dicembre 2012

1° TrancheIl 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2020.Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute258.000, per cui ne residuano 2.537.000.

2° TrancheIl 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2011, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2021.Fino ad oggi risultano esercitate 39.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 288.000 per cui ne residuano 2.467.700.

* * * *

Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2012, le opzioni di sottoscrizione di azioni dellasocietà ancora valide, ma non esercitate, ammontano a 20.423.600, pari al 4,98% sul totaledelle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

Piani di stock grant in essere

Piano di Stock Grant 2011Il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2011, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2011, come da proposta del comitato di remunerazione, da riservareall’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppoe di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese cheprecede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Fino ad oggi a termine di regolamento, sono decadute 78.750 Time-based Units per cui ne resi-duano 626.250, e 78.750 Performance Units per cui ne residuano 626.250.

45Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 47: Bilancio al 31 dicembre 2012

Piano di Stock Grant 2012Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2012, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,9814, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Fino ad oggi a termine di regolamento, sono decadute 70.000 Time-based Units per cui ne resi-duano 878.750, e 70.000 Performance Units per cui ne residuano 878.750.

46 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

Page 48: Bilancio al 31 dicembre 2012

47Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Info

rmat

iva

Con

sob

- ar

t. 1

49

-duo

deci

es -

Reg

olam

ento

n.

11

97

1

PROS

PETT

O 1)

CORR

ISPE

TTIV

I (*)

DI C

OMPE

TENZ

A DE

LL'E

SERC

IZIO

201

2 PE

R SE

RVIZ

I FOR

NITI

DAL

LA S

OCIE

TÀ D

I REV

ISIO

NE E

DA

ENTI

TÀ A

PPAR

TENE

NTI A

LLA

SUA

RETE

A G

RUPP

O ED

ITOR

IALE

L'ES

PRES

SO S

PA

Tipol

ogia

di s

ervi

zi

So

gget

to c

he h

a er

ogat

o il

serv

izio

Des

tinat

ario

Com

pens

i (€

000)

Revision

e contab

ile D

eloitte

& To

uche

SpA

Grupp

o Ed

itoria

le L'Esp

resso Sp

A 187

Servizi di a

ttestazione

: verfic

he ADS

De

loitte &

Touc

he SpA

Grupp

o Ed

itoria

le L'Esp

resso Sp

A 6

8

Altri servizi: servizi

di Due

Dilige

nce De

loitte Fina

ncial A

dvisory S

ervice

s Sp

A G

rupp

o Ed

itoria

le L'Esp

resso Sp

A 195

(*) I corris

pettivi non

includ

ono l'IVA

, le sp

ese e l'e

ventua

le rimbo

rso de

l con

tribu

to di v

igila

nza Co

nsob

PROS

PETT

O 2)

CORR

ISPE

TTIV

I (*)

DI C

OMPE

TENZ

A DE

LL'E

SERC

IZIO

201

2 PE

R SE

RVIZ

I FOR

NITI

DA

SOCI

ETÀ

DI R

EVIS

IONE

A S

OCIE

TÀ C

ONTR

OLLA

TE

Tipol

ogia

di s

ervi

zi

So

gget

to c

he h

a er

ogat

o il

serv

izio

Des

tinat

ario

Com

pens

i (€

000)

Revision

e contab

ile D

eloitte

& To

uche

SpA

Soc

ietà con

trolla

te 4

86

Servizi di a

ttestazione

: verifich

e AD

S D

eloitte

& To

uche

SpA

Soc

ietà con

trolla

te 102

(*) I corris

pettivi non

includ

ono l'IVA

, le sp

ese e l'e

ventua

le rimbo

rso de

l con

tribu

to di v

igila

nza Co

nsob

Page 49: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 50: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 51: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 52: Bilancio al 31 dicembre 2012

PREMESSACon la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato da GruppoEditoriale L’Espresso SpA (di seguito anche “Società”). Tale sistema è in linea con le raccomandazionicontenute nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delleSocietà Quotate e promosso da Borsa Italiana SpA (di seguito anche il “Codice”).

La Relazione, che, nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contieneanche informazioni sugli assetti proprietari della Società, dopo essere stata approvata dalConsiglio di Amministrazione nella sua riunione del 27 febbraio 2013, viene messa a disposizionedei Soci, unitamente alla documentazione prevista per l’Assemblea convocata per l’approvazionedel Bilancio al 31 dicembre 2012, e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al fine di fa-cilitarne la messa a disposizione del pubblico. La Relazione è inoltre consultabile sul sito internetistituzionale della Società www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”, insieme agli altridocumenti di interesse per il mercato.

Le modifiche apportate nel dicembre 2011 al Codice di Autodisciplina per la Corporate Governancesono state recepite ed approvate dal Consiglio di Amministrazione ed inserite all’interno della presenterelazione.

1. PROFILO DELL’EMITTENTE1.1) Profilo sintetico del Gruppo EspressoGruppo Editoriale L’Espresso SpA, è una delle più importanti aziende italiane del settore mediacon attività nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radiofonia, della raccolta pub-blicitaria, di internet e della televisione. La Società, direttamente o indirettamente per il tramitedelle proprie controllate (di seguito anche il “Gruppo” o il “Gruppo Espresso”), è proprietarioed editore del quotidiano nazionale la Repubblica, del settimanale L’Espresso e di diciassettequotidiani locali (più un trisettimanale); è proprietario di tre radio nazionali, tra le quali RadioDeejay (leader, per ascolti tra le prime emittenti private in Italia) e di alcune televisioni nazionali,tra le quali Deejay TV. Il Gruppo Espresso si qualifica come una branded content company ingrado di diffondere i propri contenuti originali di qualità ai propri lettori ed ascoltatoridovunque essi si trovino e in qualunque momento della giornata, grazie ad una strategia mul-tipiattaforma.

1.2) Sistema di governo societario adottatoIl sistema di governo societario di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si basa sui principi e suicriteri espressi nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA (di seguito “Codice”), ai qualiil Consiglio di Amministrazione aderisce.Per una più puntuale analisi del sistema di Corporate Governance, si rinvia all’esame dei singolipunti della relazione.

51Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariGruppo Editoriale L’Espresso SpA

Page 53: Bilancio al 31 dicembre 2012

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF)a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF)Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della società è pari a Euro 61.534.498,20composto da n.410.229.988 azioni ordinarie con diritto di voto.Il capitale sociale è così composto:

numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighi

Azioni ordinarie 410.229.988 100% MTA -

La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, così come nonsono in circolazione obbligazioni convertibili, né warrant che diano il diritto di sottoscrivereazioni di nuova emissione.La Società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale la cui descrizioneè riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consobn.11971”, disponibile sul sito istituzionale della società (www.gruppoespresso.it) nella sezione“Investitori”, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell’art. 84-bis del Regola-mento Emittenti, anch’essi disponibili sul sito nella sezione “Governance”.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF)Le azioni della Società sono liberamente trasferibili, salvo alcune restrizioni applicabili a deter-minate categorie di persone per limitati periodi di tempo sulla base del Codice di Comportamentoin materia di Internal Dealing pubblicato sul sito della Società, nella sezione “Governance”.I Piani di Stock Grant 2011 e 2012 prevedono un impegno di “minimum holding” delle azioniassegnate ai beneficiari, che hanno l’impegno irrevocabile a detenere continuativamente, sino alquinto anniversario dalla data di attribuzione, un numero di azioni almeno pari al 10% diquelle assegnate. Durante tale periodo, le azioni saranno pertanto soggette a tale vincolo di ina-lienabilità, salvo diversa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF)Si riportano di seguito i nominativi degli Azionisti di ultima istanza che, come previsto dalladelibera Consob 11971/99, direttamente e/o indirettamente detengono percentuali di possessosuperiori al 2% del capitale con diritto di voto, come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2012,integrato delle successive comunicazioni effettuate ai sensi dell’art.120 TUF nonché delle altreinformazioni a disposizione della Società.

Azionisti di ultima istanza

Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Carlo De Benedetti 53,818% 55,850%Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 6,296% 6,534%Carlo Edoardo Revelli 2,809% 2,915%Fond. Cassa di Risp. Di Trieste 2,647% 2,747%Margherita Revelli 2,598% 2,696%Giulia Maria Crespi Mozzoni 2,353% 2,442%Bestinver Gestion SA SGIIC 2,155% 2,237%

52 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 54: Bilancio al 31 dicembre 2012

Azionisti che direttamente posseggono più del 2%

Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Cir SpA 53,817% 55,849%Sia Blu SpA 6,296% 6,534%Prosper SpA 2,809% 2,915%Fond. Cassa di Risp.di Trieste 2,647% 2,747%Erga Omnes SpA 2,598% 2,696%Alpa Srl 2,070% 2,149%Bestinver Gestion SA SGIIC 2,155% 2,237%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis,comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazioneazionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF)Non esistono restrizioni al diritto di voto

g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF)E’ stata comunicata alla Società l’esistenza di un patto parasociale al quale sono apportate com-plessivamente n. 48.009.720 azioni ordinarie di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA L’estratto delpatto parasociale con indicazione dei soggetti aderenti è disponibile sul sito internet della Società.

h) Clausole di change of (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) control e disposizioni statutarie inmateriadi OPA (ex art. 104, comma 1-ter , e 104-bis, comma 1)La Società non ha stipulato accordi significativi che prevedano la cosiddetta clausola di “changeof control” ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento di controllo azionariodi Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulle passivity rule previste dall’art.104, commi 1 e 1-bis del TUF, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione contemplatedall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis,comma 1, lettera m), TUF)

i.1) Deleghe ad aumentare il capitale L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 20 aprile 2011 ha conferito al Consiglio di Ammi-nistrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale:(i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di azionicon o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizione ed anche alservizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessi da terzi, sia in

53Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 55: Bilancio al 31 dicembre 2012

Italia che all’estero, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto, mediante imputazionea capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultanti dall'ultimo bilancio approvato; (ii) per un ammontare massimo di Euro 10.000.000 di valore nominale con emissione di azioniordinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Società e di sue controllate e controllantiai sensi dell'art. 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per il Consiglio stesso di stabilireil prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valore nominale, i requisiti di sottoscrizionee i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonché in generale, modalità e termini di dettasottoscrizione.

i.2) Autorizzazioni all’acquisto di azioni proprieL’Assemblea Ordinaria dei Soci del 23 aprile 2012, preso atto che il buy back, anche in conside-razione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile per crearevalore per gli azionisti, ha revocato per il periodo ancora mancante e per la parte non ancoraesercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, ne ha conferitauna nuova con le seguenti caratteristiche:a) durata: 18 mesi;b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 pari a circa il 4,88% del capitale

sociale allora esistente;c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del

10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta del mercatoregolamentato precedente ogni singola operazione.

d) l’acquisto dovrà avvenire sul mercato, secondo modalità concordate con la società di gestionedel mercato in modo da assicurare parità di trattamento tra gli Azionisti, in conformità aquanto prescritto dall’art. 132 del D.Lgs. n. 58/1998 e dalle disposizioni di legge o di rego-lamento vigenti al momento dell’operazione e precisamente:- per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio;- sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organiz-zazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle propostedi negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Nel rispetto di tale delega, nonché di quelle conferite negli anni precedenti, la Società al 31dicembre 2012 deteneva complessivamente n. 14.925.064 azioni proprie, pari al 3,6382% delleazioni componenti il capitale sociale di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.)La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della controllante CirSpA Le società controllate direttamente e indirettamente da Gruppo Editoriale L’Espresso SpAhanno indicato la stessa come soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

******Si precisa che:- le informazioni richieste dall’art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF (gli accordi tra la società

e gli amministratori... che prevedono in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causao se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute nellarelazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell’art 123-ter TUF;

- le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma 1, lettera l) TUF (“le norme applicabili allanomina e alla sostituzione degli amministratori... nonché alla modifica dello statuto, se diverse

54 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 56: Bilancio al 31 dicembre 2012

da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nella sezionedella Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF)La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA approvato dal Comitatoper la Corporate Governance (edizione dicembre 2011) ed accessibile al pubblico sul sito webdi Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it), secondo quanto specificato nelle diverse sezioni dellapresente Relazione.Né la Società, né le società controllate è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzanola struttura di Corporate Governance della Società.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4.1) Nomina e sostituzione degli amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF)L’articolo 15 dello statuto prevede che: a) i componenti del Consiglio di Amministrazione sono eletti sulla base di liste di candidati; in

caso venga presentata o venga ammessa al voto solo una lista, tutti i Consiglieri saranno elettida tale lista;

b) la quota minima richiesta per la presentazione delle liste è pari al 2,5% del capitale con dirittodi voto nelle Assemblee Ordinarie o quella diversa percentuale che venisse determinata aisensi di legge o di regolamento;

c) gli Azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentino complessivamente meno del 20%del capitale avente diritto di voto nell’Assemblea Ordinaria, possono presentare liste contenentinon più di tre candidati;

d) nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risultino elettiun numero di Amministratori inferiore al numero determinato dall’Assemblea, la stessa dovràessere riconvocata;

e) le liste presentate, per poter partecipare alla nomina degli Amministratori, debbono ottenereuna percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta per la presentazione delleliste e i candidati debbono possedere i requisiti di onorabilità previsti dal TUF per i Sindaci;

f) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti sono eletti tanti Consiglieri che rappre-sentino la totalità di quelli da eleggere meno uno;

g) dalla seconda lista che abbia ottenuto più voti, e che non sia in alcun modo collegata con iSoci che hanno presentato la lista risultata prima, è eletto un Amministratore;

h) almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero almeno due, se il Con-siglio è composto da più di sette componenti, debbono possedere il requisito di indipendenzastabilito per i sindaci dal TUF;

i) nel caso sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i Consiglieri sono tratti datale lista;

j) qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più Amministratori, si prov-vederà alla loro sostituzione ai sensi dell’art. 2386 c.c., assicurando il rispetto dei requisitiapplicabili.

Le liste dei candidati alla carica di Amministratore sono depositate nei termini e con le modalitàpreviste dalla normativa applicabile e contengono per ciascun candidato un profilo professionale,una dichiarazione dell'esistenza dei requisiti di onorabilità e di inesistenza di cause di ineleggibilità

55Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 57: Bilancio al 31 dicembre 2012

e di incompatibilità, secondo quanto previsto dalla legge, nonché l'indicazione dell'eventualeidoneità a qualificarsi come indipendenti.Con delibera Consob del 25 gennaio 2012 n.18083, ai sensi dell’articolo 147 ter del TUF, laquota di partecipazione minima richiesta per presentare una lista di candidati alla carica di Am-ministratore di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA è stata confermata nel 2,5%.Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,ha adottato con delibera del 31 gennaio 2013 un piano per la successione degli Amministratoriesecutivi. Il piano prevede la procedura per regolamentare il processo da seguire per garantire lasuccessione dell’Amministratore esecutivo in caso di sua improvvisa indisponibilità, cessazioneo sospensione dalla carica al di fuori del caso di naturale scadenza.Il piano di successione è sottoposto a revisione periodica da parte del Comitato per le Nominee la Remunerazione e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale.

4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannovemembri.L’Assemblea Ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazionedel bilancio dell’esercizio 2014, un Consiglio di Amministrazione composto da tredici com-ponenti. Per la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori infor-mazioni ad esso relative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Le principali caratteristicheprofessionali degli amministratori sono reperibili nel sito internet della Società, nella SezioneGovernance – Consiglio di Amministrazione.Gli Amministratori indipendenti costituiscono la maggioranza del Consiglio di Amministrazionee sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un pesosignificativo nell’assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioniequilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse.Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i Consiglieri non sono statiintegrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice.

4.2.1) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre societàGli Amministratori, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la caricaquando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario,anche tenendo conto del numero di cariche di amministratore o sindaco da essi ricoperte in altresocietà quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevantidimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di eventuali attività in concorrenza conla società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013 ha approvato un orientamento in meritoal numero massimo di incarichi di Amministratore o Sindaco, prevedendo alcuni limiti quantitativiagli incarichi che possono essere ricoperti dagli Amministratori esecutivi e non esecutivi di GruppoEditoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie,bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (Società Rilevanti), ed in particolare:1. gli Amministratori esecutivi: in Società Rilevanti non appartenenti al gruppo della controllante

CIR SpA:- non possono ricoprire incarichi come amministratore esecutivo e/o sindaco- possono ricoprire un numero massimo di 5 incarichi come amministratore non esecutivo;

2. Amministratori non esecutivi: possono ricoprire un numero massimo di 5 incarichi come am-

56 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 58: Bilancio al 31 dicembre 2012

ministratore non esecutivo e/o sindaco e 2 incarichi come amministratore esecutivo in altreSocietà Rilevanti non appartenenti al gruppo della controllante CIR SpA.

È in ogni caso prevista la possibilità di derogare a tali limiti con deliberazione motivata delConsiglio di Amministrazione, che tenga conto anche del livello di partecipazione dell’Ammini-stratore interessato ai lavori consiliari e dei comitati.L’attuale Consiglio di Amministrazione rispetta i criteri sopra illustrati.

Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratoricon periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessatisono tenuti a fornire. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 4, delTesto Unico della Finanza, intende introdurre l’obbligo dell’Amministratore che abbia perdutola qualifica di indipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA (Criterio 3.C.1) di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Con-siglio di Amministrazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

4.2.1) Induction ProgrammeIl Presidente cura che gli Amministratori e i Sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonchédel quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presenta pe-riodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazione pro-fessionale, possono essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione e suc-cessivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un aggiornamento in merito.

4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

4.3.1) Funzionamento del Consiglio di AmministrazioneLo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente suconvocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Leriunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due Amministratori, ovverodal Collegio Sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione alPresidente del Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci conlettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e dovràpervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini dellaconvocazione sono ridotti a un giorno.Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi da parte del Presidente edell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, prevedendo che gli stessiriferiscano circa l'esercizio delle proprie deleghe in relazione all’attività svolta e comunque conperiodicità non inferiore al trimestre.

57Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 59: Bilancio al 31 dicembre 2012

Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il Collegio Sindacale. È, infatti, previsto chegli Amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale, al CollegioSindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario epatrimoniale, effettuate dalla Società, con particolare riferimento alle operazioni in potenzialeconflitto di interesse. È altresì previsto che l'informativa possa essere data anche in via diretta,in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestivitàrendano preferibile tali modalità.

4.3.2) Attività svolta nel 2012 e prevista per il 2013Nel corso dell’esercizio 2012 il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito 7 volte,con le percentuali di partecipazione degli amministratori riportate nella Tabella 2 in allegato. Leriunioni hanno avuto una durata media di un’ora e quaranta minuti circa.Per il 2013 sono state programmate 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui unatenutesi in data 31 gennaio ed una in data 27 febbraio.

4.3.3) Informativa preconsiliareIl Presidente si adopera affinché ai membri del Consiglio ed ai Sindaci siano fornite le informazionie la documentazione necessaria per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezzasulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione, eventualmente integrata da un documentodi sintesi, ove particolarmente voluminosa e complessa. A tal fine il termine di 24 ore in precedenzaadottato e normalmente rispettato per l’invio della documentazione, è stato portato con deliberadel Consiglio a 48 ore prima rispetto alla data della riunione (salve motivate eccezioni).

4.3.4) Modalità di svolgimento delle riunioni consiliariIl Presidente coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento dellerelative riunioni, curandosi che agli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il temponecessario per consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri. Puòchiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più Amministratori, che i di-rigenti della Società e quelli delle società del Gruppo intervengano alle riunioni consiliari perfornire gli opportuni approfondimenti, partecipazione che rappresenta una prassi consolidataper la Società.Nel corso degli ultimi esercizi il Presidente del Consiglio di Amministrazione, in accordo conl’Amministratore Delegato, ha avviato un processo finalizzato ad un maggior coinvolgimentodel Consiglio di Amministrazione affinché esso, come organo collegiale, possa svolgere appienoil suo ruolo nella gestione aziendale e ciascuno dei suoi componenti possa acquisire tutti gli ele-menti utili per fornire il suo personale contributo al raggiungimento degli obiettivi della Società.

4.3.5) Ruolo del Consiglio di AmministrazioneLo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione sia investito dei poteri di ordinaria e stra-ordinaria amministrazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuniper il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione di quelli che sono riservati dalla legge e/odallo statuto alla Assemblea dei Soci. Il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base dei seguenti documenti approvati dal Consigliomedesimo:1. Proceduta per l’attuazione dei piani strategici, industriali e finanziari;

58 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 60: Bilancio al 31 dicembre 2012

2. Procedura in merito alle operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimonialee finanziario;

3. Linee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;4. Modalità di coordinamento tra i soggetti e gli organi del sistema di controllo interno e di gestione

dei rischi;in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA:- esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’emittente a livello consolidato,

monitorandone periodicamente l’attuazione; - definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente,

come illustrato al successivo punto 11; - valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’emittente nonché

quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema dicontrollo interno e di gestione dei rischi;

- stabilisce la periodicità, di norma trimestrale, con la quale l’Amministratore Delegato deve riferireal Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- valuta l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiticon quelli programmati;

- esamina ed approva preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni dell’Emittenteed esamina quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così come definitoin apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione;

- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sulfunzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementi qualile caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti,nonché della loro anzianità di carica eventualmente esprimendo orientamenti sulle figure pro-fessionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna;

- può esprimere agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, i propri orientamentisulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, tenuto conto anchedella valutazione di cui al precedente punto.

Inoltre, i Consiglieri, coerentemente con l’obiettivo di creare valore per gli stakeholders, nello svol-gimento dell’incarico considerano anche le linee strategiche definite per il Gruppo di cui l’Emittenteè parte, nonché dei benefici derivanti dall’appartenenza al Gruppo medesimo.Tutte le decisioni in materia di Corporate Governance vengono sottoposte all’approvazione delConsiglio di Amministrazione.Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, e sentito il CollegioSindacale, determina le remunerazioni del Presidente e dell’Amministratore Delegato, sulla basedelle linee guida stabilite nella politica della remunerazione, mentre la ripartizione del compensospettante ai membri del Consiglio è effettuato direttamente dall’Assemblea.Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l’Amministratore Delegato fornisconoun’ampia relazione sull’andamento della gestione e forniscono previsioni sull’andamento deimesi successivi.

4.3.6) AutovalutazioneIl Consiglio, almeno una volta l’anno, in occasione della chiusura dell’esercizio, effettua una valu-tazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoicomitati attraverso apposito questionario somministrato a tutti i Consiglieri dal leed indipendet di-

59Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 61: Bilancio al 31 dicembre 2012

rector, che ne elabora i risultati riferendone successivamente al Consiglio. Sulla base delle risultanzadel processo di autovalutazione effettuato, che nella elaborazione dei quesiti sottoposti ai Consiglierisegue criteri sia quantitativi/dimensionali, che qualitativi, il Consiglio oggi giudica positivo il propriolavoro e la propria composizione, non ritenendo opportuna la presenza di altre professionalità.

L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenzaprevisto dall’art. 2390 c.c.

4.4) Organi delegati

4.4.1) Amministratore DelegatoIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha conferito all’Amministratore DelegatoMonica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione,con l’eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sferadi competenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad ecce-zione: 1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti,contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da garanzie reali superiori a Euro 5milioni; 3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fideiussioni superiori aEuro 5 milioni; 4) dell’acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superioria Euro 5 milioni.L’Amministratore Delegato Monica Mondardini è il principale responsabile della gestione del-l’impresa (chief executive officer).

4.4.2) Presidente del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha conferito al Presidente del Consiglio diAmministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della Società e, con essa, il poteredi rappresentare la Società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito al Presidente ilruolo proprio dell’editore di sovrintendere alla linea editoriale del Gruppo Editoriale L’EspressoSpA, formulando proposte in merito alla nomina, revoca e/o trasferimento dei direttori di testata.Il Presidente della società Carlo De Benedetti è azionista di controllo dell’emittente.La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking directorate, ossia al principio per cui ilchief officer di una emittente non può assumere l’incarico di amministratore di un’altra emittentenon appartenente allo stesso gruppo, di cui sia chief officer un amministratore dell’emittente me-desima. Tale situazione pertanto non ricorre.

4.4.3) Informativa al ConsiglioIl Presidente e l’Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almenotrimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nel-l’esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i Consiglieri sugli eventi societaridi maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, incluse quelle conparti correlate o in potenziale conflitto d’interesse.

4.5) Altri consiglieri esecutiviOltre al Presidente e all'Amministratore Delegato non vi sono altri Amministratori esecutivi.

60 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 62: Bilancio al 31 dicembre 2012

4.6) Amministratori indipendentiIl Codice prevede che il Consiglio di Amministrazione sia composto da un numero adeguato diAmministratori indipendenti. Attualmente sette Amministratori non esecutivi della Societàhanno dimostrato di possedere la qualifica di Amministratori indipendenti.Sulla base dei criteri applicativi di cui al paragrafo 3.C.1 del Codice, sono considerati Ammini-stratori indipendenti coloro che:a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta

persona, non controllano l’emittente o sono in grado di esercitare su di esso un’influenzanotevole, o partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possonoesercitare il controllo o un’influenza notevole dell’Emittente;

b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell’Emittente, diuna sua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comunecontrollo con l’Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altriattraverso un patto parasociale, controlla l’Emittente o è in grado di esercitare sullo stessoun’influenza notevole;

c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali siaesponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una societàdi consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell’esercizio precedente, una significativarelazione commerciale, finanziaria o professionale:- con l’Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;- con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controllal’Emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo;ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di unodei predetti soggetti;

d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall’Emittente o da unasocietà controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all’emo-lumento “fisso” di amministratore non esecutivo dell’Emittente e al compenso per la parte-cipazione ai comitati raccomandati dal Codice, anche sotto forma di partecipazione a pianidi incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;

e) non sono stati amministratori dell’Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;f) non rivestono la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un ammi-

nistratore esecutivo dell’Emittente abbia un incarico di Amministratore;g) non sono Soci o Amministratori di società o di un’entità appartenente alla rete della società

incaricata della revisione contabile dell’Emittente;h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai

precedenti punti. Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal Codice, quali condizioni di nonindipendenza degli Amministratori non esecutivi, il Consiglio di Amministrazione dovràvalutare, con riferimento al singolo caso, se sussistano o meno i requisiti necessari perl’attribuzione della qualifica di Amministratore indipendente.Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147 ter del TUF, almeno uno dei componentidel Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione sia compostoda più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindacial comma 3, art. 148 del TUF, che non considera indipendenti:a) il coniuge i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori della Società, gli

amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori

61Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 63: Bilancio al 31 dicembre 2012

delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte acomune controllo;

b) coloro che sono legati alla Società od alle società da questa controllate od alle società che lacontrollano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli amministratori dellaSocietà ed ai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo osubordinato ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compro-mettano l’indipendenza.

Nel corso dell’esercizio il Consiglio ha verificato, applicando criteri condivisi, con esitopositivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri Brugiavini, Di Giorgio,Greco, Oliveri, Onesti, Paravicini Crespi e Zaoui e ne ha dato notizia al mercato. Il CollegioSindacale ha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni.I Consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell’anno in sede di Comitato Controllo eRischi (si rinvia a quanto indicato al successivo punto 10).

4.7) Lead indipendent directorIn data 23 aprile 2013 il prof. Tiziano Onesti è stato confermato nella funzione di lead indipendentdirector, a cui fanno riferimento gli Amministratori non esecutivi (ed in particolare gli indipendenti)per consentire un miglior contributo all’attività e al funzionamento del Consiglio stesso. Il leadindependent director collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori sianodestinatari di flussi informativi completi e tempestivi. Al lead independent director è attribuita,tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamente, o su richiesta di altri Consiglieri, appositeriunioni di soli Amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesserispetto al funzionamento del Consiglio o alla gestione sociale.Il lead independent director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alle riunioniperiodiche del Comitato Controllo e Rischi, organizzando nel corso dell'esercizio incontri conil Collegio Sindacale, l'Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 e la società di revisione. La conoscenza della Società, del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazionisull'andamento dei risultati sono state acquisite attraverso numerosi incontri o conference callcon la funzione di internal auditing della Società e con il management.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La Società ha adottato una procedura aggiornata per la gestione e la comunicazione al pubblico didocumenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate: tale pro-cedura è disponibile sul sito istituzionale www.gruppoespresso.it nella sezione “Governance”.La gestione delle informazioni privilegiate è stata delegata al Presidente e/o all’AmministratoreDelegato il quale si avvale per la diffusione dei comunicati stampa della “direzione centrale relazioniesterne” e per le comunicazioni agli investitori istituzionali della funzione “Investor Relations”.Tutti gli amministratori, fermi restando gli obblighi di riservatezza previsti dalla disciplina vigente,sono tenuti a mantenere riservati i documenti e le informazioni acquisiti nello svolgimento deiloro compiti e a rispettare la procedura interna.Con l’adozione del nuovo il codice di comportamento in materia di internal dealing, pubblicatosul sito istituzionale www.gruppoespresso.it nella sezione “Governance”, sono stati individuatii soggetti rilevanti secondo quanto stabilito dal TUF e dalla Consob, identificandoli: 1) nei com-ponenti degli organi di amministrazione e di controllo della Emittente nonché nei componentidegli organi di amministrazione e controllo delle società controllate il cui valore di carico rap-

62 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 64: Bilancio al 31 dicembre 2012

presenta più del 50% dell’attivo patrimoniale dell’Emittente; 2) nei dirigenti sia dell’Emittente,sia delle società controllate che svolgono funzioni di direzione e detengono il potere di adottaredecisioni di gestione che possono incidere sull’evoluzione e sulle prospettive future; 3) nel Dirigentepreposto alla redazione dei documenti contabili societari previsto al comma 4 dell’art. 154 bisdel Testo Unico dell’Emittente.Le operazioni di acquisto, vendita, sottoscrizione o scambio di azioni o di strumenti finanziaricollegati alle azioni devono essere comunicate entro la fine dell’anno, secondo i termini e lemodalità che seguono.I Soggetti Rilevanti devono comunicare le operazioni effettuate alla Consob e alla Società entrocinque giorni di mercato aperto dalla data della loro effettuazione. La Società pubblica tali infor-mazioni entro il giorno successivo al loro ricevimento. È altresì previsto che la Società possa sostituirsiai Soggetti Rilevanti nell’effettuare le comunicazioni, sempre nel rispetto dei termini di cui sopra.Chiunque altro detenga una partecipazione pari almeno al 10% del capitale sociale della Società,rappresentato da azioni con diritto di voto, nonché ogni altro soggetto che la controlla, deve asua volta comunicare le operazioni effettuate entro il quindicesimo giorno successivo a quello incui è stata effettuata l’operazione e, anche in questo caso, è possibile che la Società stessa si possasostituire, previo accordo specifico, per l’invio della comunicazione.La Società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso a in-formazioni privilegiate (“Registro”), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione dell’attivitàlavorativa o professionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso a informazioniprivilegiate.Il Registro, tenuto con modalità che ne assicurano un’agevole consultazione ed estrazione di dati,contiene l’identità del soggetto (persone fisica o giuridica) che può avere accesso su base regolareo occasionale a informazioni privilegiate, la ragione per cui il soggetto è iscritto e la data di ogniaggiornamento delle informazioni riferite alla persona.La Società ha esplicitato i criteri adottati per la tenuta del Registro e le modalità di gestione e diricerca dei dati in esso contenuti. La Società ha altresì nominato il Dr. Massimo Segre quale preposto alla tenuta del Registro e alricevimento, gestione e diffusione al mercato delle informazioni.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha nominato il Comitato Controllo eRischi, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato per le Operazioni con PartiCorrelate.I comitati sono composti da non meno di tre membri tutti indipendenti e sono coordinati daun Presidente. Le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate.

La Società, così come consentito dal Codice, considerata la sovrapponibilità della composizionee delle competenze richieste, nonché l’impegno in relazione all’espletamento delle relativefunzioni, per ragioni di razionalizzazione dell’organizzazione ha riunito le funzioni del Comitatoper le Nomine e del Comitato per la Remunerazione in un unico comitato, all’interno del qualefigurano adeguate competenze in materia finanziaria o di politica retributiva, denominatoComitato per le Nomine e la Remunerazione, approvandone il relativo regolamento.Il Comitato per il Controllo Interno, già istituito dal Consiglio di Amministrazione, ha assuntola denominazione di Comitato Controllo e Rischi, ed al suo interno almeno un componente

63Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 65: Bilancio al 31 dicembre 2012

possiede un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle infor-mazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possonoinvitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri la cui presenza possarisultare opportuna allo svolgimento della riunione.

7. COMITATO PER LE NOMIMELa Società non era dotata prima dell’ultimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione di un auto-nomo Comitato per le Nomine. Come detto al punto precedente, il Consiglio di Amministrazioneha deliberato di riunire le funzioni del Comitato per le Nomine e del Comitato per laRemunerazione. Si rinvia pertanto al seguente Punto 8 per le informazioni sulla sua composizionee funzionamento.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 8.1) Composizione e funzionamento del comitato per le nomine e la remunerazione (ex art. 123-bis,comma 2 lettera d), TUF)Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione è stato nominato dal Consiglio di Amministrazionedel 27 aprile 2012 ed è composto dagli amministratori indipendenti Mario Greco, Luca ParaviciniCrespi e Michael Zaoui. Nella prima parte dell’esercizio il Comitato per la Remunerazione eracomposto da cinque membri di cui 3 indipendenti (Greco, Paravicini Crespi e Brugiavini ) e 2non indipendenti (Carlo De Benedetti – Presidente e Rodolfo De Benedetti).Almeno un componente del Comitato possiede una conoscenza ed esperienza in materia contabilee finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.I lavori del comitato sono coordinati dal Presidente Mario Greco. Nel corso dell’esercizio ilcomitato si è riunito 3 volte con una durata media di 40 minuti. La partecipazione dei componentiè riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmate per il 2013 sono 3 di cui due sisono già tenute il 28 gennaio ed il 27 febbraio 2013.E' previsto che gli amministratori lascino la sala della riunione quando viene effettuata la propostadi emolumento per gli stessi.

8.2) Funzioni del comitato per le nomine e la remunerazioneCon riguardo alla nomina degli Amministratori, il Comitato Nomine e Remunerazione svolge

le seguenti funzioni:- propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore qualora oc-

corra sostituire un Amministratore indipendente ai sensi dell’art. 2386, primo comma delCodice Civile;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizionedello stesso, nonché, eventualmente, in merito alle figure professionali la cui presenza all’internodel Consiglio sia ritenuta opportuna;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi diamministratore o sindaco che gli Amministratori della società possono assumere, anche inderoga ai criteri generali, in società quotate nei mercati regolamentati (anche esteri), societàfinanziarie, assicurative e società di rilevanti dimensioni, tenendo conto della partecipazionedei consiglieri ai comitati costituiti all’interno del Consiglio.

64 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 66: Bilancio al 31 dicembre 2012

Con riferimento alle remunerazioni il Comitato per le Nomine e la Remunerazione svolge leseguenti funzioni:- formula proposte o esprime pareri per la remunerazione dell’Amministratore Delegato e degli

Amministratori investiti di particolari cariche, che possono includere anche piani di remune-razione che prevedono l’assegnazione di stock option o l’erogazione di altri incentivi parametratisu azioni;

- formula proposte al Consiglio in merito a piani di pagamento a dipendenti basati su azioni(redigendo a tal fine lo specifico Regolamento), identificandone i beneficiari e l’entità delleopzioni di assegnazione a ciascuno di essi su indicazione dell’Amministratore Delegato;

- valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza e la concreta applicazione della politica perla remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche formulandoal Consiglio proposte in materia;

- valuta periodicamente l’adeguatezza dei meccanismi di incentivazione del Responsabile del-l’internal auditing e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societaririspetto ai compiti ad essi assegnati.

Nel corso dell’anno il Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito per discutere leproposte da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione in ordine a: la determinazionedell’emolumento da corrispondere al Presidente ed i compensi per l’Amministratore Delegato; laRelazione sulla Remunerazione prevista dall’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99in attuazione dell’art. 123-ter del T.U.F.; l’attuazione del piano di stock grant per l’anno 2012.I dettagli del suddetto piano di stock grant sono esposti nel fascicolo di bilancio alla sezione “In-formativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale della societànella sezione “Investitori”. Ai lavori del comitato ha partecipato il Presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco dallo stessodelegato.Le riunioni del comitato sono state regolarmente verbalizzate.Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alle infor-mazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.Il Comitato non ha un budget di spesa assegnato ma, qualora ne ravvisasse la necessità, può auto-rizzare spese per consulenze, ricerche o quant’altro utile o opportuno per la sua attività nei terministabiliti dal Consiglio.Il Comitato svolge le sue funzioni secondo il regolamento approvato dal Consiglio di Ammi-nistrazione.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIPer le informazioni della presente Sezione si rinvia alle parti rilevanti della Relazione sullaRemunerazione pubblicata ai sensi dell’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 inattuazione dell’art. 123-ter del T.U.F.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI10.1) Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2 letterad), TUF).Il Comitato Controllo e Rischi è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione ed attualmenteè composto dagli amministratori indipendenti Agar Brugiavini, Giorgio Di Giorgio, Elisabetta

65Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 67: Bilancio al 31 dicembre 2012

Oliveri, Tiziano Onesti e Luca Paravicini Crespi. Tre dei suoi componenti possiedono una signi-ficativa esperienza in materia contabile e finanziaria, ritenuta adeguata dal Consiglio al momentodella nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Tiziano Onesti e le riunioni sono verbalizzate.Nel corso dell’esercizio il Comitato si è riunito 4 volte con una durata media di 2 ore. La parte-cipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmate per il2013 sono 4 di cui due si sono già tenute il 31 gennaio ed il 22 febbraio 2013.Alle riunioni del comitato sono sempre invitati a partecipare, in relazione ai punti all’ordine delgiorno, il Presidente del Collegio Sindacale, ovvero altro sindaco da questi designato, e con rife-rimento ai punti all’ordine del giorno, il Responsabile della funzione di internal audit, il Prepostoal controllo interno, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e ilResponsabile del servizio legale della Società.Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della Società e disocietà controllate, per riferire al Comitato su specifiche tematiche.Il Comitato, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, con ilCollegio Sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e con la società incaricata dellarevisione legale, ha verificato l’efficacia e l’efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali,l’affidabilità dell’informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile.

10.2) Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi.Il Comitato, coerentemente con quanto raccomandato dal Codice:a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzodei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d'esercizio edel bilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio di Ammi-nistrazione come previsto dalla successiva lettera f);

b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, edin particolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischiaziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischipredisposte dalla funzione di internal audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione leproprie valutazioni in merito come previsto dalla successiva lettera f);

d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di internal audite propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

e) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche areeoperative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale e delConsiglio di Amministrazione e all’Amministratore incaricato del Sistema Controllo eRischi (l’ “Amministratore Incaricato”, v. infra Punto 11.1);

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del SistemaControllo Rischi;

g) esamina il piano di audit e ne propone l'adozione al Consiglio di Amministrazione.

66 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 68: Bilancio al 31 dicembre 2012

Come già riferito, al Comitato è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioniaziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti, tutte le riunioni sono stateregolarmente verbalizzate e nonostante non abbia assegnato un budget di spesa, qualora neravvisi la necessità può autorizzare spese per acquisizioni di informazioni, consulenze, collabo-razioni, perizie o quant’altro.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHILinee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi è stato aggiornato sulla base di quanto previstodal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA (dicembre 2011) dal Consiglio di Amministrazione,cha ha adottato le seguenti linee di indirizzo con le quali sono dettati i principi generali del sistemadi controllo interno e gestione dei rischi della Società (il “Sistema Controllo e Rischi”).

A. Sistema Controllo e RischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle struttureorganizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta ecoerente con gli obiettivi prefissati e favorire l’adozione di decisioni consapevoli. Il SistemaControllo e Rischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienzae l’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggie regolamenti nonché dello statuto e delle procedure interne adottate dalla Società.Il Sistema di Controllo e Rischi contribuisce a definire i compiti di ciascun organismoresponsabile e i meccanismi di collaborazione e scambio di informazioni tra i diversi soggetticoinvolti nel processo di informativa finanziaria e gestione dei rischi.Il Sistema Controllo e Rischi ricomprende, oltre i principi espressi nelle presenti linee guida,anche: i) le specifiche disposizioni statutarie e regolamentari interne in materia di ripartizionedi competenze e deleghe di responsabilità;ii) il sistema delle deleghe, delle procedure e delle aree a rischio mappate all’ModelloOrganizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001;iii) gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e le disposizioni in materia di sistemaamministrativo, contabile e finanziario.

B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiGli organi e le funzioni responsabili per il Sistema Controllo e Rischi sono i seguenti:a) il Consiglio di Amministrazione;b) l’Amministratore Incaricato;c) il Comitato Controllo e Rischi; d) il Responsabile della funzione di internal audit;e) il risk manager;f) il Collegio Sindacale;g) l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;h) gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei rischi.Resta inteso inoltre che tutti i dipendenti sono chiamati ad adoperarsi per garantire l'efficacefunzionamento del Sistema Controllo e Rischi, ciascuno nell’ambito dei propri compiti e per ilruolo ricoperto all’interno del'organizzazione aziendale. Infatti, in base alle mansioni assegnate,

67Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 69: Bilancio al 31 dicembre 2012

le risorse umane dell’azienda hanno la formazione necessaria per adempiere alle proprie respon-sabilità con la necessaria conoscenza e comprensione dell'attività, dell'organizzazione e delle mo-dalità di funzionamento del mercato di riferimento e del settore specifico in cui operano, nonsenza trascurare i rischi propri e gli obiettivi gestionali della Società.

Gli organi e funzioni sopra riportati operano ciascuno nel rispetto dei propri compiti e competenzee secondo le indicazioni previste nelle Linee Guida adottate dalla Società e nelle disposizioni nor-mative, regolamentari e interne applicabili.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità finale del Sistema Controllo e Rischi e ne definiscele linee di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi strategici e il profilo di rischio della Società.Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) definisce le linee di indirizzo del Sistema Controllo e Rischi, provvedendo alle opportune mo-

difiche e aggiornamenti;b) individua la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società,

rivalutandoli ogni volta che le circostanze lo rendessero necessario;c) valuta con cadenza annuale l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza del Sistema Controllo e

Rischi rispetto all’attività di impresa e il profilo di rischio assunto, tenuto anche conto dellevalutazioni dell’Amministratore Incaricato e del Comitato Controllo e Rischi;

d) approva, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, con cadenza annuale, in concomitanzacon l’approvazione del bilancio di esercizio, il piano di audit, sentito il Collegio Sindacale el'Amministratore Incaricato;

e) valuta, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale letteradi suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;

f) nomina l’Amministratore Incaricato; g) nomina al suo interno un Comitato Controllo e Rischi e ne designa il Presidente;h) approva il regolamento del Comitato Controllo e Rischi ed eventuali sue modifiche e aggior-

namenti; i) nomina e revoca il Responsabile della funzione di internal audit, su proposta del Comitato

Nomine e Remunerazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentitoil Collegio Sindacale, verificando periodicamente la coerenza dei meccanismi di incentivazionecon i compiti allo stesso assegnati;

j) assicura che il Responsabile della funzione di internal audit sia dotato delle risorse adeguateper l’espletamento delle proprie responsabilità. j

Amministratore Incaricato L’Amministratore Incaricato ha la responsabilità di assicurare la funzionalità e l’adeguatezza delsistema di controllo interno. Nel sistema aziendale esistente e sulla base dell’articolazione delle deleghein essere presso la Società l’Amministratore Incaricato coincide con l’Amministratore Delegato.L’Amministratore Incaricato:a) cura l’identificazione dei principali rischi aziendali e li sottopone periodicamente all’esame

del Consiglio di Amministrazione;b) cura la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema Controllo e Rischi, prevedendo

modalità di coordinamento tra gli organi e le funzioni interessate al fine di massimizzarnel’efficienza e ridurre duplicazioni;

68 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 70: Bilancio al 31 dicembre 2012

c) verifica costantemente, anche sulla base delle relazioni predisposte dal Responsabile dell’internal audit e delle indicazioni del Comitato Controllo e Rischi, l’adeguatezza, efficacia edefficienza del Sistema Controllo e Rischi, proponendo al Consiglio di Amministrazione le op-portune modifiche ed aggiornamenti;

d) può chiedere al Responsabile della funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche suspecifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione di ope-razioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Ammi-nistrazione, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale;

e) riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticitàemerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinchéil Consiglio di Amministrazione possa prendere le opportune iniziative;

f) può avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni del supporto del Comitato Controlloe Rischi.

Il Comitato Controllo e RischiIl Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni consultive, propositive e di monitoraggio sulSistema Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi:a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo deiprincipi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d'esercizio e delbilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio di Ammini-strazione come previsto dalla successiva lettera f);

b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, edin particolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischiaziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischi predispostedalla funzione di internal audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione le proprie valutazioniin merito, come previsto dalla successiva lettera f);

d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di internal audite propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

e) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree ope-rative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale e del Consigliodi Amministrazione e all’Amministratore Incaricato;

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del Sistema Con-trollo Rischi;

g) esamina il piano di audit e ne propone l'adozione al Consiglio di Amministrazione.Il Comitato Controllo e Rischi è composto da almeno 3 amministratori indipendenti, dei qualialmeno uno è dotato di un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione deirischi, e opera in conformità alle disposizioni del regolamento interno approvato dal Consiglio diAmministrazione, che descrive le modalità di nomina, i compiti, la modalità di funzionamento, ipoteri e il risk manager.Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o altrosindaco designato dal Presidente del Collegio (e possono comunque partecipare anche gli altrisindaci).

69Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 71: Bilancio al 31 dicembre 2012

Il Responsabile della funzione di internal auditIl Responsabile della funzione di internal audit nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) predispone il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, affinché ne pro-

ponga l'adozione al Consiglio di Amministrazione;b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e l’idoneità

del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consiglio di Ammi-nistrazione;

c) predispone relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità del SistemaControllo e Rischi e ne trasmette copia al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacalee prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede i Consigli di Amministra-zione della relazione annuale e semestrale;

d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmettendone copiaai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e del CollegioSindacale e all’Amministratore Incaricato;

e) verifica nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi dirilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di internal audit dipende gerarchicamente dal Consiglio di Ammini-strazione ed ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del suo incarico.E’ prevista una periodicità dei flussi.

Il Risk managerLa descrizione delle attività e funzioni del Risk manager sono indicate al successivo punto (D).

Il Collegio SindacaleIl Collegio Sindacale vigila sull’efficacia del Sistema Controllo e Rischi. Nell’espletamentodelle proprie funzioni il Collegio Sindacale può chiedere al Responsabile della funzione diinternal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o operazioni aziendalidandone notizia al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale e il Co-mitato Controllo e Rischi si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l’esple-tamento dei propri compiti.

Organismo di VigilanzaL’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 svolge i compiti per esso previstidal Modello Organizzativo della Società e collabora e scambia informazioni regolarmente conil Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale e l’Amministratore Incaricato.

Gli altri organi e funzioni competenti Gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei rischiincludono il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e l'insieme di proceduree organi che compongono la struttura aziendale.

C. La gestione dei rischiIl Sistema di Gestione dei Rischi si articola sui seguenti tre livelli di controllo:a) le funzioni operative all'interno della Società rilevano i rischi e stabiliscono le azioni da in-

traprendere per la loro gestione;

70 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 72: Bilancio al 31 dicembre 2012

b) le funzioni preposte alla gestione dei rischi (risk management) svolgono costante attività dianalisi e monitoraggio;

c) la funzione di internal audit controlla il funzionamento del Sistema e fornisce proprie valutazioniindipendenti.

Definizione della natura e livello di rischi compatibili con gli obiettivi strategici di GELELa Società almeno una volta all'anno in fase di redazione del budget esegue una valutazione globaledei rischi con la relativa valutazione del loro possibile impatto sul raggiungimento dei risultati.L'analisi viene effettuata con il supporto metodologico del documento "Analisi e valutazione deirischi" predisposto dalla Società.L'output di tale attività è costituito da un documento che rappresenta in modo completo il livellodi rischio per ogni area di business e definisce le azioni di mitigazione dei rischi previste.Il contenuto di massima dell'informazione elaborata è dato da documento di sintesi successivoche deve essere discusso dal risk manager con la direzione aziendale e con Comitato Controlloe Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi può richiedere delucidazioni e/o integrazioni al documentoper relazionare in modo esaustivo al Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazionedeve essere posto nelle condizioni di poter valutare agevolmente se il livello di rischio compatibilecon gli obiettivi strategici della società è accettabile così come riportato nel documento predispostodal management e discusso con Comitato Controllo e Rischi.Il Consiglio di Amministrazione deve esprimere la sua opinione in merito alle azioni di mitigazioneproposte e sull’entità del rischio residuo.L'esame, la discussione e la definizione nel Consiglio di Amministrazione della natura e livello dirischio compatibile con gli obiettivi aziendali è attuata attraverso un' analisi critica della valutazionedi probabilità/impatto del Comitato Controllo e Rischi e tiene conto di parametri collegati al risultatodella gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta della Società.

Passi operativiL'attività di cui sopra viene sottoposta ad una revisione completa e ad un monitoraggio costante

nel corso dell'esercizio da parte del risk manager in stretta collaborazione con i responsabilidi processo e con il Responsabile della funzione di internal audit.

In concreto l'attività del risk manager in collaborazione con i responsabili di processo consistenello svolgimento delle seguenti operazioni:

a) mappatura dei processi aziendali e relativo aggiornamento qualora necessario;b) rilevazione dei rischi sia interni che esterni con periodicità annuale, riferiti ai singoli processi;c) misurazione dei rischi in termini di probabilità / impatto e valutazione dell'effetto sui business

plan e sul budget;d) analisi fattori di mitigazione del rischio;e) presentazione dei risultati dell’attività al Comitato Controllo e Rischi per esame e discussione

preliminare, al fine della presentazione degli stessi al Consiglio di Amministrazione.L'attività suindicata è svolta seguendo le linee guida metodologiche contenute nel documento "Analisie valutazione dei rischi" che sono ispirate al framework "ERM - enterprise risk management" elaboratodal "Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission" (COSO report).

Monitoraggio continuoIl risk manager svolge un’attività di costante monitoraggio sulle possibili conseguenze derivanti dairischi strategici, operativi, di compliance e di reporting. Definisce una serie di flussi informativi

71Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 73: Bilancio al 31 dicembre 2012

provenienti dalle funzioni operative per monitorare nel continuo il livello del rischio. Riporta trime-stralmente al Comitato Controllo e Rischi e si coordina con i referenti delle aree di business al fine dielaborare un documento di valutazione e monitoraggio dei rischi. Con riferimento alle società controllate,l'analisi e la valutazione dei relativi rischi è gestita direttamente dal risk manager della Società.

Tempistiche per l’analisi e valutazione annuale dei rischiEntro il 31 ottobre di ogni anno il risk manager incontra il Comitato Controllo e Rischi per il-lustrare l'attività annuale di analisi e valutazione dei rischi della società; il Comitato Controlloe Rischi analizza il documento ed effettua gli opportuni approfondimenti nel corso dei successivimesi di novembre e dicembre per poi sottoporre il documento definitivo al Consiglio di Ammi-nistrazione in occasione dell’approvazione del budget nel corso del mese di gennaio.

11.1) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità del sistemadi controllo interno, ha individuato l’Amministratore Delegato Monica Mondardini quale Am-ministratore Incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllointerno e di gestione dei rischi.L’Amministratore Incaricato:- ha curato l’identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle attività e delle

caratteristiche delle attività svolte dalla Società;- ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, rea-

lizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandonel’adeguatezza e l’efficacia;

- si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e delpanorama legislativo e regolamentare;

- ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività.

L’Amministratore Incaricato ha il potere di richiedere alla funzione di internal audit lo svolgimentodi verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzionedi operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, al Pre-sidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale.

11.2) Preposto alla funzione di internal auditIl Consiglio ha nominato Michela Marani quale Responsabile della funzione di internal audit(di seguito “il Preposto”) al fine di verificare che il sistema di controllo interno e gestione deirischi sia funzionalmente adeguato. La nomina è avvenuta su proposta dell’AmministratoreIncaricato del sistema del controllo interno, previo parere favorevole del Comitato Controllo eRischi e sentito il Collegio Sindacale.Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha verificato la coerenza dei meccanismi diincentivazione del preposto con i compiti allo stesso assegnati.Il Preposto non è responsabile di alcuna area operativa, dipende gerarchicamente dal Consigliodi Amministrazione, ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento delproprio incarico ed ha riferito periodicamente al Comitato Controllo e Rischi, al CollegioSindacale e all'Amministratore Incaricato.

72 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 74: Bilancio al 31 dicembre 2012

Il Preposto non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le circostanze lo richiedono.Nel corso dell'esercizio il Preposto ha:- predisposto il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, perché ne pro-ponesse l'adozione al Consiglio di Amministrazione;

- verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità l’operatività el’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consigliodi Amministrazione;

- predisposto relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne ha trasmesso copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio Sindacale e prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede iConsigli di Amministrazione della relazione annuale e semestrale;

- verificato nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

11.3) Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001La Società e le sue controllate hanno adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Con-trollo” (anche il “Modello”) ex D.Lgs. 231/01 al fine soprattutto di prevenire reati legati airapporti con la pubblica amministrazione quali corruzione, concussione e frode, ma anche ic.d. reati societari, ovvero, tra gli altri, le false comunicazioni sociali e il falso in bilancio, i reaticonnessi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, i c.d. reati informatici, nonché lefattispecie di reato in materia di delitti di criminalità organizzata, delitti contro l’industria edil commercio, violazione del diritto d’autore e induzione a non rendere dichiarazioni o a renderedichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, nonché tutti i reati di volta in volta inseriti nelladisciplina del D.Lgs. 231/01. Tale documento è costituito da una “Parte Generale” e da una “Parte Speciale”.Nella parte generale, dopo un richiamo ai principi del D.Lgs. 231/01 e alle linee guida emanatedalla Confindustria, vengono illustrati i contenuti essenziali del Modello e le modalità di for-mazione del personale e diffusione dello stesso nel contesto aziendale.Nella parte speciale, vengono riportati: (i) la mappa delle aree sensibili; (ii) il Codice Etico; (iii)le linee guida di comportamento; (iv) i principi generali del sistema di controllo interno; (v) iprotocolli di controllo elaborati per tutti i processi aziendali a rischio. In particolare, nei protocollivengono evidenziati i reati che possono essere commessi in relazione ai singoli processi, le in-dicazioni comportamentali e le specifiche attività di controllo per prevenire ragionevolmente irelativi rischi di reato.Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l’Organismo di Vigilanza che,dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, ha il compito di vigilare sul funzionamentoe l’osservanza del Modello, verificandone periodicamente l’efficacia e proponendone l’aggior-namento agli organi competenti.L’Organismo di Vigilanza della Società, è composto dal responsabile della funzione di internalauditing del Gruppo CIR, Dr. Giuseppe Gianoglio, dal Presidente del Collegio Sindacale avv.Giovanni Barbara e dall’avv. Andrea Russo, esperto in materia.L’Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.Dall’attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili.

73Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 75: Bilancio al 31 dicembre 2012

11.4) Società di revisioneL'assemblea dei soci del 18 aprile 2007 ha deliberato di conferire alla società Deloitte Touche SpA l’in-carico per la revisione del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2007 – 2015 nonché per larevisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n.58.

11.5) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societariIl Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gabriele Acquistapace, Responsabiledella Direzione Amministrazione e Bilancio della Società, quale Dirigente preposto allaredazione dei documenti contabili societari di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio di Amministrazionesu proposta dell’Amministratore Delegato e previo parere del Collegio Sindacale.Gabriele Acquistapace è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico. Inparticolare egli può: a) accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell’assolvimento dei propri compiti;b) dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività

da svolgere;c) valutare e monitorare l’adeguatezza delle procedure adottate all’interno della Società che

hanno impatto sul bilancio d’esercizio, sul bilancio consolidato, sulla relazione semestrale esui documenti soggetti ad attestazioni;

d) partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica,patrimoniale e finanziaria;

e) organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quellerelative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di internal audit,ovvero, laddove necessario, in outsourcing;

f) coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management dellesocietà controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento ditutti i compiti e le attività previste dalla legge.

11.6) Coordinamento tra soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischiLa Società ha disciplinato il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllointerno e di gestione dei rischi approvando a tal fine apposito documento che definisce ilsistema di coordinamento attraverso:1. i procedimenti di approvazione iniziale del piano di lavoro della funzione di internal audit,nonché di eventuale modifica successiva, di monitoraggio e di rendicontazione;2. i flussi informativi prodotti dal responsabile della funzione di internal audit;3. i flussi informativi prodotti dal Comitato Controllo e Rischi;4. il procedimento di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione;5. la valutazione consiliare dei risultati esposti dalla società di revisione;6. gli scambi di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi.

11.7) Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllointerno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria.Il Sistema di Gestione dei Rischi è integrato con il sistema di controllo interno in relazione allainformativa finanziaria, che costituisce parte integrante del sistema complessivo finalizzato agarantire l’attendibilità, l’accuratezza, l’affidabilità e la tempestività della informativa finanziaria.

74 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 76: Bilancio al 31 dicembre 2012

A) Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo diinformativa finanziaria.La Società, nella definizione del proprio sistema di controllo interno segue, nel rispetto dellanormativa vigente e coerentemente con le best practices di riferimento, il processo di seguitosintetizzato:i) identificazione e valutazione dei rischi applicabili all’informativa finanziaria;ii) identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati a livello di processo;iii) valutazione dei controlli e gestione del processo di monitoraggio, in termini sia di completezza

sia di operatività ed efficacia, al fine di ridurre i rischi ad un livello considerato “accettabile”(flussi informativi, gestione dei gap, piani di rimedio, sistema di reporting, etc.).

Si evidenzia che il suddetto processo viene gestito dal Dirigente preposto alla redazione deidocumenti contabili e societari, che per prassi interna sovrintende a tutte le procedure di naturaamministrativo-contabile, mappando e rendendo omogenee quelle in vigore e definendointerventi a livello di processo, sistemi informativi o procedure per sanare eventuali carenze dicontrollo.Si riporta di seguito una descrizione delle singole fasi del processo.

a) Identificazione e valutazione dei rischi applicabili all’informativa finanziariaL’attività di risk assessment viene svolta annualmente ed ha lo scopo di individuare, sulla basedi un’analisi quantitativa e secondo valutazioni e parametri di natura qualitativa:1. le società del perimetro di consolidamento del Gruppo da includere nell’analisi;2. i rischi a livello di gruppo/società operativa relativi al contesto generale aziendale del sistema

di controllo interno;3. l’individuazione dei rischi generali dei sistemi informativi aziendali a supporto dei processi

rilevanti;4. i processi che alimentano i conti di bilancio consolidato ritenuti rilevanti per il proprio

rischio inerente, per ciascuna società operativa individuata;5. l’identificazione, per ciascun processo rilevante, dei rischi specifici relativi all’informativa

finanziaria.Il processo di risk assessment condotto a livello di bilancio consolidato di Gruppo per ladeterminazione del perimetro rilevante dell’analisi, si basa sull’applicazione combinata di dueparametri di analisi, uno prettamente quantitativo (determinazione di valori soglia numerici concui confrontare i dati relativi al bilancio consolidato ed ai bilanci delle società che lo compongono)ed uno qualitativo (valutazione da parte del management, sulla base della propria conoscenza dellarealtà aziendale, di aspetti non numerici di potenziale rischio tali da ritenere necessaria o nonnecessaria l’inclusione di una determinata società/conto/processo nel perimetro di analisi).

b) Identificazione dei controlliUna volta identificati i principali rischi e associati gli stessi a processi rilevanti, vengono rilevatii relativi controlli in essere. Tale mappatura costituisce lo strumento con cui:- vengono rappresentati i principali rischi connessi ai processi rilevanti ed ai controlli che

sono previsti per la gestione di tali rischi;- vengono analizzati i controlli esistenti per accertare la loro capacità di gestire e mitigare il

rischio individuato e, in particolare, la corretta rilevazione delle relative voci di bilancio.L’identificazione dei rischi e dei relativi controlli è condotta rispetto ad obiettivi di controllonell’ambito dell’informativa finanziaria, ivi comprese le rilevazioni di bilancio.

75Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 77: Bilancio al 31 dicembre 2012

Le mappature generate costituiscono altresì l’elemento di base per l’attività di testing volta avalutare e monitorare sia il disegno sia l’efficacia dei controlli in essere.

c) Valutazione dei controlli e processo di monitoraggioIn ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge e coerentemente con le best practices citate,al fine di valutare l’efficacia operativa dei controlli, viene predisposto annualmente un pianodelle attività di monitoraggio (ed anche di affinamento ed ottimizzazione, ove necessario), incui vengono definite le strategie ed i tempi per l’esecuzione dei test di monitoraggio.L’attività di monitoraggio dei processi e dei controlli facenti parte del modello prevede, oltreall’attività di test e reporting dei risultati di tale attività, che anche eventuali gap rilevativengano adeguatamente gestiti e corretti.

B) Ruoli e funzioni coinvolte.La struttura organizzativa del Gruppo Editoriale L’Espresso SpA prevede la seguentesuddivisione delle attività relativamente all’implementazione, alla manutenzione e allo sviluppodel modello di controllo ai fini dell’informativa finanziaria:

Personale operativoSvolge i controlli necessari a presidiare le attività di cui è responsabile ed esegue in particolarei controlli rilevanti atti a garantire una corretta rappresentazione dell’informativa finanziaria.

Dirigente prepostoIl Dirigente preposto, congiuntamente all’Amministrato Delegato, ha il principale compito diimplementare le procedure amministrativo-contabili che regolano il processo di formazionedell’informazione finanziaria societaria periodica, monitorare l’applicazione delle procedureamministrativo-contabili indicate e rilasciare al mercato la propria attestazione relativamenteall’adempimento di quanto sopra e alla “affidabilità” della documentazione finanziaria stessa.Ai fini di cui sopra, il dirigente preposto aggiorna periodicamente il perimetro di intervento,definisce il piano annuale delle attività di intervento e comunica a tutti i referenti interessati ilpiano delle attività, le relative tempistiche ed i risultati attesi. Per maggiori informazioni relati-vamente al dirigente preposto si rinvia al punto 11.5).

Funzione Internal AuditAssiste il Dirigente preposto nell’esecuzione delle attività previste con particolare riferimentoalle attività di testing dei controlli e comunica al Dirigente preposto i risultati delle attivitàsvolte mediante specifici report.I ruoli operativi svolti dalle funzioni sopra elencate si inseriscono nell’ambito più ampio dellaGovernance aziendale, strutturata secondo il modello tradizionale che vede la presenza diorgani sociali con diverse funzioni di controllo, quali il Consiglio di Amministrazione, al qualefa capo la responsabilità del sistema di controllo interno, il Comitato Controllo e Rischi, l’Am-ministratore Incaricato, il Preposto alla funzione di Internal Audit, il Collegio Sindacale e l’Or-ganismo di Vigilanza ex D.Lgs.231/01.

Il Consiglio, avvalendosi dell'attività del Comitato Controllo e Rischi, ha, nel corsodell’esercizio, valutato con esito positivo l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamentodel sistema del controllo interno, attraverso una serie di incontri con il management aziendale

76 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

29105_INT@049-82_Relazione_impaginato 26/03/13 12.47 Pagina 76

Page 78: Bilancio al 31 dicembre 2012

e scambi di informazioni, visite alle sedi operative, esame delle procedure emanate dallafunzione aziendale ed esame dei report dalla stessa predisposti, incontri con il CollegioSindacale e la società di revisione, nonché con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001,la cui attività è rivolta anch’essa (seppure con differenti finalità) alla verifica del funzionamentodel sistema di controllo interno.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dal RegolamentoConsob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Tale procedura è reperibilesul sito Internet: www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”.La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la società è tenuta adadottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l’identificazione delle parti correlate della società; 2. detta i principi per l’individuazione delle operazioni con parti correlate; 3. disciplina le procedure per l’effettuazione delle operazioni con parti correlate;4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le Operazioni con le PartiCorrelate composto dai Consiglieri indipendenti Agar Brugiavini (Presidente), Giorgio di Giorgioe Tiziano Onesti.La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraversol’adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del data base delle parti correlatecon la Capogruppo CIR SpA.

13. NOMINA DEI SINDACILa nomina del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle qualii candidati sono elencati mediante un numero progressivo. Hanno diritto a presentare le liste gliazionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti, siano complessivamente titolari di azioni con ildiritto di voto almeno pari al 2,5% del capitale con diritto di voto.Le liste di candidati devono essere depositate nei termini e con le modalità previste dalla nor-mativa applicabile. Unitamente a ciascuna lista, nei termini previsti dallo statuto, sono de-positate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano,sotto la propria responsabilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità,nonché la sussistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti per le rispettivecariche. Le liste per le quali non sono osservate le statuizioni di cui sopra sono consideratecome non presentate.In caso venga presentata una sola lista, tutti i sindaci sono tratti dalla stessa.Dalla lista che ha ottenuto la seconda posizione in termini di numero di voti è riservata l’elezionedi un sindaco effettivo, al quale andrà la presidenza del Collegio, il quale tuttavia non dovràessere collegato neppure indirettamente con i soci che hanno presentato o votato la lista risultataprima per numero di voti. In caso di sostituzione di un sindaco subentra il supplente appartenente alla medesima lista diquello cessato.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 25 gennaio 2012 n. 18083.

77Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 79: Bilancio al 31 dicembre 2012

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALELo statuto sociale prevede che il Collegio Sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e da tresindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.Il Collegio Sindacale della Società è stato nominato in data 23 aprile 2012 e rimarrà in caricafino all’approvazione del bilancio 2014. Per la composizione del Collegio Sindacale e per leulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nella Tabella 3 riportata in al-legato. Le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco sono consultabili sul sitodella Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance.Nel corso dell’esercizio 2012 il Collegio Sindacale si è riunito 6 volte. La durata media delleriunioni è stata di circa 2 ore. Le riunioni programmate per l’anno 2013 sono 5.E’ stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità deiSindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice.Il Collegio Sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all’in-dipendenza degli amministratori, ha verificato l’indipendenza dei propri membri sia nella primaoccasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012.I Sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della Società devono informaretempestivamente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura,i termini e la portata del proprio interesse.Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sull’indipendenza della società di revisione verificando ilrispetto delle disposizioni normative in materia. Il Collegio Sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionali funzionidi vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche del controllointerno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. In tale ottica ilCollegio Sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio di informazioni con gliorgani di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della struttura operativa, nonchécon gli altri organi di controllo. In particolare, il Collegio Sindacale ha coordinato la propriaattività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta di chiarimenti e/o di informazioni,con la funzione internal audit, con il Comitato Controllo e Rischi, con l’Organismo di Vigilanzae con la società di revisione.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTILa Società ha istituito un'ampia sezione del proprio sito istituzionale www.gruppoespresso.it,facilmente accessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli azionisti.Responsabile della funzione “Investor Relations” è il Dr. Stefano Canu, che gestisce il flussodelle informazioni dirette ai soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nelrispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.La Società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficacecon i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali peresempio: presentazione dei risultati della Società e del Gruppo nel corso delle riunioni assem-bleari, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusioneal pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della società dei comunicati stampae delle presentazioni.

78 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 80: Bilancio al 31 dicembre 2012

16. ASSEMBLEE L’Assemblea è convocata mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della Società nonchésul quotidiano la Repubblica secondo i termini e le modalità previste dalla normativa vigente.Nello stesso avviso può essere fissato il giorno per la seconda convocazione.Il diritto di intervento in Assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile.La delega può essere notificata alla Società a mezzo di posta elettronica certificata entro l’iniziodei lavori assembleari all’indirizzo indicato nell’avviso di convocazione.Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea, sia ordinariache straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme di legge.La Società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dello statuto, di-sciplina l’ordinato e funzionale svolgimento dell’Assemblea ordinaria e straordinaria della Società.Tale Regolamento, consultabile sul sito della Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance,garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomenti in discussione.Il Consiglio, che è intervenuto nella sua interezza tranne che per un membro all’Assemblea, hariferito in Assemblea sull’attività svolta e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un’adeguatainformativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa,le decisioni di competenza assembleare.Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della società avvenute nel corso dell’anno sonostate generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento.

17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Non vi sono stati fino a oggi cambiamenti nella struttura di Corporate Governance dalla chiusuradell’esercizio 2012.

79Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 81: Bilancio al 31 dicembre 2012

Tabella 1Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati(anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Consiglio di Amministrazione

Componenti Altri incarichi

Carlo De Benedetti Presidente Onorario e amministratore di Cofide SpA e CIR SpA; Presidente onorario di Sogefi SpA (gruppo CIR);Presidente Onorario di M&C Management & Capitali SpA; Membre du Conseil de Surveillance de La CompagnieFinancière Edmond de Rothschild; Amministratore di Amber Capital Italia SGR.

Rodolfo De Benedetti Presidente di Sogefi SpA (gruppo CIR) e Sorgenia SpA (non quotata, gruppo CIR); Amministratore Delegato di CofideSpA, di CIR SpA e di Banque Syz S.A. (non quotata).

Giorgio Di Giorgio Amministratore di Banca Profilo; Amministratore di Arepo BP SpA e di Ver Capital SGR (non quotate).

Francesco Dini Amministratore di Sorgenia SpA (non quotata, gruppo CIR).

Sergio Erede Presidente di AON Italia Srl e di Bolton Group International Srl (non quotate); Vice Presidente di Banca Nazionale delLavoro SpA (non quotata); Amministratore di Interpump Group SpA e di Luxottica Group SpA; Amministratore di Foncièredes Régions SA (soc. estera quotata); Amministratore di Brioni SpA, di Manuli Rubber Industries SpA e di Gruppo IPGHolding Srl (società non quotate); Amministratore di Delfin S.à.r.l. (società estera non quotata) e di Sintonia SpA(societànon quotata).

Mario Greco Group CEO Assicurazioni Generali SpA; Amministratore di Assicurazioni Generali SpA, Saras SpA, Indesit CompanySpA e Pirelli SpA.

Maurizio Martinetti Membro del Consiglio di Amministrazione della Sigma Tau Finanziaria SpA (non quotata); Membre du Conseil deAdministration de Refondation SA (società estera non quotata); Membre du Conseil de Surveillance de SAIP- SociétéAnonyme Investissements Presse (società estera non quotata); Membro del Consiglio di Amministrazione di SIA BluSpA (non quotata); Membro del Supervisory Board di Sofipa SGR SpA (non quotata); Presidente di Eurosanità SpA(non quotata).

Monica Mondardini Amministratore di Atlantia SpA e Trevi-Finanziaria Industriale SpA;

Amministratore di Crédit Agricole S.A. e SCOR SE (soc. estere quotate).

Elisabetta Oliveri Amministratore Delegato di Gruppo Fabbri Vignola SpA (società non quotata); consigliere di Snam SpA, di Eutelsat S.A.; Amministratore di ATM – Azienda trasporti Milano SpA (società non quotata).

Tiziano Onesti Presidente del Collegio Sindacale di Risanamento SpA; liquidatore della società Antica Pia Acqua Marcia SpA inliquidazione (non quotata); Presidente del Collegio Sindacale di F.lli De Cecco Di Filippo Fara San Martino SpA (nonquotata); Sindaco Effettivo di Ford Italia SpA (non quotata).

Luca Paravicini Crespi Amministratore di Piaggio & C. SpA; Amministratore di Consilium Sgr SpA, di Scala Group SpA, di Education.it SpA,di Il Gallione SpA, di Ecor Naturasì SpA, di Simplicissimus books farm Srl e di ALPA Srl (non quotate).

Michael Zaoui Amministratore d’International Power plc (non quotata); Advisory Director di Stanhope Capital LLP (non quotata).

N.B. Dove non indicato la società deve intendersi “quotata”.

80 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Page 82: Bilancio al 31 dicembre 2012

81Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |Tabe

lla 2

Struttu

ra del Con

siglio di A

mministrazione

e dei com

itati

L'assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2014, un consiglio di amministrazione com

posto da tredici com

ponenti. Per la nomina del consiglio di

amministrazione sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA, socio di m

aggioranza, e Lista presentata dal Sia Blu SpA socio di m

inoranza. In conformità alle disposizioni statutarie,

dodici consiglieri sono stati eletti dalla lista di maggioranza e uno dalla lista di minoranza. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali e professionali degli am

ministratori, si

rinvia alla docum

entazione disponibile sul sito www

.grupp

oespresso.it.

NOTE

* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il com

ponente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M

) o da una minoranza (m

).** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli am

minsitratori alle riunioni rispettivam

ente del C.d.A. e dei com

itati (n. di predenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del

soggetto interessato).

*** In questa colonna è indicato il num

ero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie,

assicurative o di rilevanti dimensioni. Si allega alla Relazione l'elenco di tali società con riferim

ento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo

o di cui è parte l'Em

ittente.

****In questa colonna è indica con una “X” l’appartenenza del m

embro del C.d.A. al com

itato.

Consiglio

di A

mministrazione

Comita

to

Controllo

Interno Co

mita

to

Remun

erazione

Even

tuale

Comita

to

Nomine

Even

tuale

Comita

to

Esec

utivo

Comita

to

operazioni

Parti C

orrelate

Caric

aCo

mpo

nenti

In carica

dal

In carica

fino a

Lista

(M/m

)*

Esec

.No

n -

esec

.Indip.

da

Codice

Indip.

da

TUF

% **Nu

mero altri

inca

richi *

******

******

******

******

******

**

Presidente

Carlo De Benedetti

19-mag-1997

approv.ne bil.

esercizio 2014

Mx

100%

6

Ammnistratore

Delegato

Monica Mondardini

16-set-2008

"M

x100%

4

Amministratore

Agar Brugiavini

26-apr-2006

"M

xx

x86%

-x

100%

x100%

Amministratore

Rodolfo De Benedetti

19-mag-1997

"M

x100%

5

Amministratore

Giorgio Di Giorgio

22-apr-2009

"M

xx

x100%

3x

100%

x100%

Amministratore

Francesco Dini

21-apr-2004

"M

x100%

1

Amministratore

Sergio Erede

26-apr-2006

"M

x86%

11

Amministratore

Mario Greco

26-apr-2006

"M

xx

x86%

4100%

x

Amministratore

Maurizio Martinetti

28-gen-2009

"m

x100%

6

Amministratore

Tiziano Onesti

22-apr-2009

"M

xx

x100%

4x

100%

x100%

Amministratore

Elisabetta Olivieri

23-apr-2012

"M

xx

x100%

4x

Amministratore

Luca Paravicini

26-apr-2006

"M

xx

x100%

8x

100%

x100%

Amministratore

Michael Zaoui

23-apr-2012

"M

xx

x75%

2x

100%

---------------------------- AMMINISTR

ATOR

I CES

SATI DUR

ANTE L'ESE

RCIZIO DI R

IFER

IMEN

TO --

-----------------------------

Cognom

e Nome

Indica

re il quo

rum rich

iesto pe

r la presen

tazion

e de

lle liste in occ

asione dell'u

ltima no

mina: 2,5%

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferim

ento

CDA: 7

CCR: 4

CNR: 3

CE: -

CPC: 1

Page 83: Bilancio al 31 dicembre 2012

82 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 3Struttura del Collegio Sindacale

L'assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2014, il collegiosindacale sopra descritto. Per la nomina del collegio sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIRSpA, socio di maggioranza, e Lista presentata dalla Sia Blu SpA, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente delcollegio sindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata seconda per numero di voti. Per ogni altra informazione inerente le listepresentate ovvero le caratteristiche personali e professionali dei sindaci, si rinvia alla documentazione disponibile sul sito www.gruppoespresso.it.

NOTE* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una ** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante

l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi

dell'art.148 bis del TUF.

Collegio sindacale

Carica Componenti In carica dal In carica fino a Lista (M/m) *

Indip. da Codice

%**

Numero altriincarichi ***

Presidente Giovanni Barbara 22 aprile 2009 approv.ne bil.esercizio 2014 m x 100% 10

Sindaco Effettivo Enrico Laghi 26 aprile 2006 " M x 67% 8

Sindaco Effettivo Marina Scandurra 23 aprile 2012 " M x 100% -

Sindaco Supplente Mauro Ianiro 26 aprile 2009 " m - - -

Sindaco Supplente Riccardo Zingales 16 dicembre 1998 " M - - -

Sindaco Supplente Silvano Cipolla 26 aprile 2006 " M - - -

---------------------------- SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO -------------------------------

Sindaco Effettivo Macchiorlatti Vignat Luigi 26 aprile 2006 23 aprile 2012 M x 100% -

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 2,5%

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 6

Page 84: Bilancio al 31 dicembre 2012

Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2012

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

Page 85: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 86: Bilancio al 31 dicembre 2012

Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 85

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

ATTIVO Note 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2011 2012Attività immateriali a vita indefinita 659.828 521.545 Altre immobilizzazioni immateriali 1.849 140.766 Immobilizzazioni immateriali (1) 661.677 662.311 Immobilizzazioni materiali (2) 162.828 145.823 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) 28.857 24.616 Altre partecipazioni (4) 2.518 2.573 Crediti non correnti (5) 1.073 1.134 Attività per imposte anticipate (6) 28.945 27.246

ATTIVITA' NON CORRENTI 885.898 863.703 Rimanenze (7) 22.006 15.294 Crediti commerciali (8) 248.545 233.958 Titoli e altre attività finanziarie (9) 48.735 23.101 Crediti tributari (10) 10.513 24.227 Altri crediti (11) 14.072 24.053 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 141.407 129.089

ATTIVITA' CORRENTI 485.278 449.722

TOTALE ATTIVO 1.371.176 1.313.425

PASSIVO Note 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2011 2012Capitale sociale (13) 61.534 61.534 Riserve (14) 183.300 174.068 Utili (perdite) a nuovo (14) 257.833 298.491 Utile (perdita) di esercizio 60.611 21.800 Patrimonio netto di Gruppo 563.278 555.893 Patrimonio netto di terzi (15) 1.719 1.784

PATRIMONIO NETTO 564.997 557.677 Debiti finanziari (16) 285.099 244.512 Fondi per rischi ed oneri (17) 39.969 45.403 TFR e altri fondi per il personale (18) 68.100 72.018 Passività per imposte differite (6) 118.160 122.277

PASSIVITA' NON CORRENTI 511.328 484.210 Debiti finanziari (16) 15.248 15.813 Fondi per rischi ed oneri (17) 38.970 41.309 Debiti commerciali (19) 133.270 133.141 Debiti tributari (20) 31.632 10.940 Altri debiti (21) 75.731 70.335

PASSIVITA' CORRENTI 294.851 271.538

TOTALE PASSIVITA’ 806.179 755.748

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.371.176 1.313.425

Le note da pagina 91 a pagina 151 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

Page 87: Bilancio al 31 dicembre 2012

Conto Economico Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2011 2012Ricavi (22) 890.057 812.683 Variazione rimanenze prodotti (7) 101 (338) Altri proventi operativi (23) 21.962 19.479 Costi per acquisti (24) (96.088) (88.806) Costi per servizi (25) (360.266) (348.891) Altri oneri operativi (26) (23.068) (23.828) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) 984 797Costi per il personale (27) (273.921) (268.697) Ammortamenti e svalutazioni (28) (37.219) (42.038) Risultato operativo 122.542 60.361 Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (15.025) (16.248)Risultato ante imposte 107.517 44.113 Imposte (30) (47.131) (22.162) Risultato netto 60.386 21.951 Quota dei terzi (31) 225 (151)

RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 60.611 21.800Utile per azione, base (32) 0,152 0,056Utile per azione, diluito (32) 0,142 0,052

Conto Economico Complessivo Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) 2011 2012

RISULTATO NETTO 60.386 21.951

Altre componenti del conto economico complessivo:Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale (2.766) (8.108) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (1.688) 2.395Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 1.224 1.570

Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (3.230) (4.143)

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 57.156 17.808

Totale conto economico complessivo attribuibile a:Soci della controllante 54.424 17.708 Interessenze di pertinenza dei terzi (268) 100

Le note da pagina 91 a pagina 151 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

86 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato

Page 88: Bilancio al 31 dicembre 2012

Rendiconto Finanziario Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2011 2012

ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 60.386 21.951 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) 37.219 42.038 - Fair value stock option (27) 2.381 1.776 - Variazione netta fondi del personale (18) (3.857) 3.918 - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) 3.267 7.773 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (10.819) (84) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 81 547 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 806 4.411 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (255) 31 - (Proventi) per dividendi (24) (19) Autofinanziamento 89.185 82.342 Variazione del circolante e altri flussi (11.650) (27.511)

FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 77.535 54.831 di cui:Incassi (pagamenti) per interessi (11.376) (7.949) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (23.878) (40.445)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTOEsborsi per acquisto immobilizzazioni (31.849) (28.569) Esborsi per acquisto partecipazioni (2.179) (256) Incassi da cessioni 17.165 552 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 11.095 27.324 Dividendi incassati 24 19

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (5.744) (930)

ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 580 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (5.982) (1.918) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (16.184) (28.775) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (13.231) (11.004) (Dividendi pagati) (33) (29.751) (24.966) Altre variazioni (273) (20)

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (64.841) (66.683) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 6.950 (12.782) Disponibilità liquide nette iniziali 134.450 141.400

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 141.400 128.618

Le note da pagina 91 a pagina 151 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

87Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 89: Bilancio al 31 dicembre 2012

| Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato

Prosp

etto d

elle variazion

i di P

atrimon

io N

etto

Ca

pitale

Sov

rapp

r. A

zioni Rise

rva Rise

rva Ris. S

tock

Rise

rve di

Utili Risu

ltato P.N

etto

P.N

etto P.Netto

(miglia

ia di e

uro)

Soc

iale Azio

ni Proprie F

air v

alue

IFR

S Op

tion Patrim

onio a

nuo

vo di periodo

proprio

te

rzi totale

Situazione al 31 dicembre 2010

61.463

545

(21.380) (437) 50.819 14.297

152.274 231.705

50.123 539.409 3.906

543.315

Mov

imen

tazio

ne del risu

ltato -

- - - - -

-

50

.123

(50

.123

) - - -

Divide

ndi - - - - - -

-

(29.75

1) -

(29.751) (277) (30.028)

Aumen

ti ca

pitale, v

ersa

m. d

a so

ci 71

509

- - - - - - - 580

- 580

Valutazio

ne di o

pzioni su azioni

- -

- - - 2

.381

-

- - 2.381

- 2.381

Operazioni su azioni proprie - - (5.98

2) - - - - - - (5.982) - (5.982)

Mov

imen

tazio

ni tr

a ris

erve

- -

-

- 4

28 - (8.143

) 7.71

5

- - - -

Altre

variazio

ni - - - -

- - (7

87) 4

- (783) (1.642) (2.425)

Mov

imen

ti de

l con

to eco

nomico co

mples

sivo

:

Utile

/(pe

rdita

) attu

ariale sui fo

ndi d

el perso

nale

-

-

- - - - -

(1.96

3) -

(

1.96

3)

(43)

(2.0

06)

Utile

/(pe

rdita

) dalla ride

term

inaz

ione

di a

ttività fina

nziarie

disp

onibili per la

ven

dita

- -

- (1.22

4) - -

-

- - (

1.22

4)

-

(1

.224

)Ut

ile /(

perdita

) di p

eriodo

-

-

-

-

-

- -

-

6

0.61

1 6

0.61

1 (2

25)

60.3

86

Situazione al 31 dicembre 2011

61.534 1.054 (27.362) (1.661) 51.247 16.678 143.344 257.833 60.611 563.278 1.719 564.997

Mov

imen

tazio

ne del risu

ltato - - - - - - -

60

.611

(60

.611

) - - -

Divide

ndi -

- - -

- -

-

(24.96

6) - (24.966) (35) (25.001)

Aumen

ti ca

pitale, v

ersa

m. d

a so

ci - - - - - - - -

-

- - -

Valutazio

ne di o

pzioni su azioni -

- - -

- 1.776

-

- -

1.776 - 1.776

Operazioni su azioni proprie

- - (1

.918

) - - - - -

-

(1.918) - (1.918)

Mov

imen

tazio

ni tr

a ris

erve

-

-

- - (1.62

6) -

(9.201

) 1

0.82

7 -

- - -

Altre

variazio

ni - - - -

- - - 15 -

15 - 15

Mov

imen

ti de

l con

to eco

nomico co

mples

sivo

:Ut

ile /(

perdita

) attu

ariale sui fo

ndi d

el perso

nale

-

-

- - - - -

(5.82

9) -

(

5.82

9)

(51)

(5.8

80)

Utile

/(pe

rdita

) dalla ride

term

inaz

ione

di a

ttività fina

nziarie

disp

onibili per la

ven

dita

- -

- 1

.737

- -

-

- - 1

.737

-

1.

737

Utile

/(pe

rdita

) di p

eriodo

-

-

-

-

-

- -

-

2

1.80

0 2

1.80

0

151 2

1.95

1

Situazione al 31 dicembre 2012

61.534 1.054 (29.280) 76 49.621 18.454 134.143 298.491 21.800 555.893 1.784 557.677

88

Page 90: Bilancio al 31 dicembre 2012

Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso

Page 91: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 92: Bilancio al 31 dicembre 2012

Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 91

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società” o la “Capogruppo”) e lesocietà da questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il“Gruppo Espresso” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nel set-tore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, dellaradiofonia, della raccolta pubblicitaria, della editoria on-line e della tv digitale terrestre esatellitare. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 98, Roma,Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L'Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) diBorsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data27 febbraio 2013.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’Internatio-nal Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 8), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2011. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma del pro-spetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liqui-dità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare imedesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto uni-camente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze,ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziariaadottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche,delle frequenze radiofoniche e dei marchi, classificati nella voce “Attività immateriali a vitaindefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazio-ne separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poiché, conside-

Page 93: Bilancio al 31 dicembre 2012

rata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappre-sentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predispo-sto secondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa deri-vanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospettodelle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimen-tazioni delle riserve.Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.Il Gruppo ha optato per l’adozione anticipata già dal presente bilancio del nuovo emendamen-to allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, applicandoi cambiamenti retrospetticamente dal 1° gennaio 2011 e adattando conformemente l’informa-zione comparativa. Il nuovo emendamento richiede, tra l’altro, che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscrittiimmediatamente nel Prospetto degli Altri utili o perdite complessivi (“Other comprehensiveincome”) in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delleattività al servizio del piano) sia iscritto nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata. Si riporta nelle tabelle successive il confronto della Situazione Patrimoniale-Finanziaria conso-lidata e del Conto Economico 2011 ante applicazione del nuovo emendamento e post applica-zione dello stesso con evidenza (*) delle voci patrimoniali ed economiche interessate:

92 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 94: Bilancio al 31 dicembre 2012

93Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 2011

ATTIVO 31 dic- 31 dic-

(migliaia di euro) 2011 2011

actual restatedAttività immateriali a vita indefinita 659.828 659.828 Altre immobilizzazioni immateriali 1.849 1.849 Immobilizzazioni immateriali 661.677 661.677 Immobilizzazioni materiali 162.828 162.828 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 28.857 28.857 Altre partecipazioni 2.518 2.518 Crediti non correnti 1.073 1.073 Attività per imposte anticipate 28.945 28.945 ATTIVITA' NON CORRENTI 885.898 885.898Rimanenze 22.006 22.006 Crediti commerciali 248.545 248.545 Titoli e altre attività finanziarie 48.735 48.735 Crediti tributari 10.513 10.513 Altri crediti 14.072 14.072 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 141.407 141.407 ATTIVITA' CORRENTI 485.278 485.278 TOTALE ATTIVO 1.371.176 1.371.176

PASSIVO 31 dic- 31 dic-

(migliaia di euro) 2011 2011

actual restatedCapitale sociale 61.534 61.534 Riserve 183.300 183.300 Utili (perdite) a nuovo 259.796 257.833 Utile (perdita) di esercizio 58.648 60.611 Patrimonio netto di Gruppo 563.278 563.278Patrimonio netto di terzi 1.719 1.719 PATRIMONIO NETTO 564.997 564.997Debiti finanziari 285.099 285.099 Fondi per rischi ed oneri 39.969 39.969 TFR e altri fondi per il personale 68.100 68.100 Passività per imposte differite 118.160 118.160 PASSIVITA' NON CORRENTI 511.328 511.328Debiti finanziari 15.248 15.248 Fondi per rischi ed oneri 38.970 38.970 Debiti commerciali 133.270 133.270 Debiti tributari 31.632 31.632 Altri debiti 75.731 75.731 PASSIVITA' CORRENTI 294.851 294.851 TOTALE PASSIVITA' 806.179 806.179 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.371.176 1.371.176

**

Page 95: Bilancio al 31 dicembre 2012

94 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Conto Economico Consolidato 2011 Anno 2011 Anno 2011(migliaia di euro) actual restatedRicavi 890.057 890.057 Variazione rimanenze prodotti 101 101 Altri proventi operativi 21.962 21.962 Costi per acquisti (96.088) (96.088) Costi per servizi (360.266) (360.266) Altri oneri operativi (23.068) (23.068) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 984 984 Costi per il personale (276.687) (273.921) Ammortamenti e svalutazioni (37.219) (37.219) Risultato operativo 119.776 122.542 Proventi/(Oneri) finanziari netti (15.025) (15.025) Risultato ante imposte 104.751 107.517Imposte (46.371) (47.131) Risultato netto 58.380 60.386Quota dei terzi 268 225 RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 58.648 60.611Utile per azione, base 0,148 0,152 Utile per azione, diluito 0,137 0,142

Conto Economico Complessivo Consolidato 2011

Anno 2011 Anno 2011(migliaia di euro) actual restatedRISULTATO NETTO 58.380 60.386 Altre componenti del conto economico complessivo:Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale - (2.766) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (1.688) (1.688) Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 464 1.224 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (1.224) (3.230) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 57.156 57.156 Totale conto economico complessivo attribuibile a:Soci della controllante 54.424 57.424 Interessenze di pertinenza dei terzi (268) (268)

*

*

**

*

*

L’adozione anticipata dello Ias 19 revised, ha comportato una rideterminazione e contestualericlassifica dei dati al 31 dicembre 2011, il cui effetto negativo, lordo imposte sull’utile del-l’esercizio, è stato pari a 2.766 migliaia di euro (relativo alla voce “costi per il personale”) che,al netto dell’impatto fiscale e della quota di terzi, risulta pari a 1.963 migliaia di euro. Le voci corrispondenti di patrimonio netto interessate dalla riclassifica sono state il “Risultatonetto” e gli “Utili (perdite) a nuovo”.

Page 96: Bilancio al 31 dicembre 2012

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle sue col-legate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene il potere deci-sionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presunta quando è detenuta,direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabiliin assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate si intendono le società nelle quali laCapogruppo esercita un’influenza significativa. Tale influenza è presunta quando è detenuto più del20% dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il con-trollo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell’acqui-sto. Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioni emesseo passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili. L’eccesso delcosto di acquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle atti-vità nette della acquisita è contabilizzato come avviamento per le società controllate mentre èincluso nel valore della partecipazione per le società collegate. Il trattamento contabile dell’av-viamento è illustrato alla Nota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazione glo-bale, assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavia prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipa-zioni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le operazioni, isaldi nonché gli utili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi. Le quotedi patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispet-tivamente in un’apposita posta del patrimonio netto ed in una linea separata del conto econo-mico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo del patri-monio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e nei movimentidelle riserve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e le perdite nonrealizzati sulle operazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza. Quando la quotadi pertinenza del Gruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari o superiore al valoredella partecipazione, il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno che non abbia obblighidi ripianamento perdite o abbia effettuato pagamenti per conto della società collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loroinfluenza sul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultato nettoattribuibile ai soci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessadata, con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produ-zione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzatiper acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il

95Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 97: Bilancio al 31 dicembre 2012

costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto,qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, ladifferenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periododi dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di forma-zione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successivadello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’intero progetto èconsiderato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui viè evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.6.

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerateattività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto il loro utilizzo viene effettuatosulla base di concessioni per l’esercizio della radiodiffusione sonora la cui durata è a tempoindeterminato. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annua-le, e ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possa avere subito una perdita di valore, adimpairment test. L’eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamen-ti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L'avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash gene-rating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’ impairment test sonocontabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripri-stinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizza-zione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, dai software e dalle frequenze tele-visive digitali, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base alcriterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.In particolare l’acquisizione di diritti pluriennali di produzioni televisive, iscritti tra i dirittidi utilizzazione delle opere dell’ingegno, sono ammortizzati in quote costanti annuali nelperiodo della loro disponibilità contrattuale, a partire dall’esercizio in cui sono disponibilie pronti per l’uso. Qualora i diritti abbiano esaurito i passaggi disponibili, indipendente-mente dall’ammortamento già contabilizzato, il valore residuo viene interamente spesatonel periodo in cui si è verificato l’ultimo passaggio. I costi riferiti a produzioni televisivedestinate ad una fruizione immediata affluiscono a conto economico interamente nell’eser-cizio di utilizzazione.

96 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 98: Bilancio al 31 dicembre 2012

Si precisa altresì, che nel corso dell’esercizio 2012, a seguito dell’assegnazione a titolo definitodella concessione dei diritti d’uso delle frequenze televisive digitali, si è provveduto a classifica-re tali attività tra le “immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” e a sottoporre le stessead un ammortamento di durata ventennale, pari alla durata della concessione.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, adeccezione delle frequenze televisive e dei diritti pluriennali, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’at-tività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamentenei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente dif-ferente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui visia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomiche facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairmenttest descritto alla Nota 4.6. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragionialla base della svalutazione.

4.3 Leasing I contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi ei benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di lea-sing finanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del con-tratto di leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontaretotale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo daottenere un tasso d’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al nettodei costi finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato aconto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasingfinanziario sono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e benefici deri-vanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevati aconto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventualedifferenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso diminusvalenze identificative di perdita di valore dei beni.

97Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 99: Bilancio al 31 dicembre 2012

4.4 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deli-bera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste perla concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vitautile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare indiminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

4.5 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normal-mente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o perla vendita sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tuttigli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel qualesono sostenuti.

4.6 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore alsuo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza diindicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori siprocede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazionedell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola atti-vità, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti dal-l’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre atti-vità o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatricedi flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini divalore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezionedi quelli relativi ad avviamenti.

4.7 Partecipazioni valutate al patrimonio nettoLe partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercita influen-za significativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.12.

4.8 Altre partecipazioniLe partecipazioni dove la Capogruppo non esercita influenza significativa sono valutate al fairvalue ovvero al costo, ridotto di perdite di valore, nel caso in cui il valore corrente non possaessere determinato in modo affidabile.

98 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 100: Bilancio al 31 dicembre 2012

Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.12.

4.9 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completa-mento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivise ne vengono meno i motivi.

4.10 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

4.11 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza ori-ginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai finidella redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari delpassivo corrente.

4.12 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo abreve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scaden-za prefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione e capacità dimantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come atti-vità finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie dispo-nibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

99Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 101: Bilancio al 31 dicembre 2012

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi ditransazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto econo-mico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziariedetenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costoammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotatio mediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotatesono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specificadell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabiliz-zata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato larilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

4.13 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.14 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

4.15 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

4.16 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

4.17 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in casodi perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si

100 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 102: Bilancio al 31 dicembre 2012

libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

4.18 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attua-tivi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto(c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFRmaturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFRa forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia opta-to per il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, adun conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato unnuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collo-cavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con piùdi 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani abenefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato comeun “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società siesauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto eco-nomico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del per-sonale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazio-ne del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione di

101Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 103: Bilancio al 31 dicembre 2012

102 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

diritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”)oppure l’attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di unaeventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionariodi riferimento (c.d. “phantom stock option”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha appli-cato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

Phantom Stock OptionIl costo di tali operazioni, iscritto a conto economico, è determinato con riferimento al fairvalue delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data diassegnazione e quella di maturazione, con contropartita la relativa passività.Fino a quando tale passività non viene estinta, il fair value viene ricalcolato a ciascuna data dichiusura di bilancio e alla data di effettivo esborso, rilevando tutte le variazioni di fair value aconto economico.

4.19 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantona-menti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, neiconfronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essereeffettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamen-to rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alladata di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione erettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali ter-mini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento èrappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativaa riguardo.

4.20 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato.

4.21 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rileva-

Page 104: Bilancio al 31 dicembre 2012

103Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

zione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati(speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamentea conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alla data dicostituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o opera-zione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’efficacia dellostrumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurata ponendo a con-fronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni di fairvalue o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia della copertura è testata sia all’ini-zio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata della copertura stessa; in ogni caso, iltest di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in dettaglio, lacopertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello stru-mento coperto è compensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value o dei flussifinanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo compresotra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazione delfair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevando aconto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stessoesercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentemente nelcaso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair Value Hedge,l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data di chiusuradel contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicate le regoledi valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di strumenti finan-ziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair value relativo alrischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting è ammortiz-zata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per il calcolo del-l’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonionetto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la transazione futuranon è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussioriginariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

4.22 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti.

Page 105: Bilancio al 31 dicembre 2012

In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale.Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

4.23 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero(estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero veri-ficati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazionisono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalitàdelle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscalistabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette ali-quote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazionea conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione.

4.24 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincidecon la valuta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della datadell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni edalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

5. Informativa di settore

L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioniè stata effettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione delGruppo ai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita) opera-tiva. I ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore ederivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con iterzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remu-nerativi ed in linea con le condizioni di mercato.In particolare, nei settori di natura editoriale (quotidiani nazionali, periodici, opzionali e quo-tidiani locali) i fatturati includono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei

104 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 106: Bilancio al 31 dicembre 2012

prodotti collaterali (in edicola, in abbonamento e attraverso altri canali minori) ed i ricavi pub-blicitari; nel settore radio i fatturati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emit-tenti del Gruppo nonché dalla vendita di programmi e servizi a terzi; nel settore digitale trova-no iscrizione i ricavi pubblicitari di tutti i siti internet del Gruppo nonché i ricavi da vendita diabbonamenti e servizi sulle diverse piattaforme digitali (web, tablet e mobile); nel settore tele-visivo sono presenti i ricavi pubblicitari principalmente del canale DeejayTv nonché i ricavi daaffitto di banda digitale; nel settore raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dallaconcessionaria A.Manzoni&C. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi editori; infi-ne, nelle attività diverse vengono ricompresi sostanzialmente i ricavi intersettoriali delle attivitàdi stampa, di gestione degli abbonamenti nonché delle attività di servizio svolte dalla Capo-gruppo a favore degli altri settori.Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistin-tamente nella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica internaed anche perché non risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specificiparametri di attribuzione. Le attività dei settori “Quotidiani Nazionali-Periodici” e “Radio-Internet” sono tra loro accorpate in quanto le caratteristiche dei settori, soprattutto in riferi-mento alla commercializzazione dei prodotti editoriali, non permettono una oggettiva riparti-zione di tali valori. Le attività non attribuibili attraverso parametri specifici sono indicate sepa-ratamente nello schema. I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adot-tati nella predisposizione del bilancio consolidato.I dati dell’esercizio 2011 dei settori “Quotidiani Nazionali” e “Periodici” sono stati riclassifi-cati includendo, coerentemente con quanto fatto nel 2012, le testate XL e Velvet tra i “Perio-dici” anzichè tra i “Quotidiani Nazionali”.

105Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 107: Bilancio al 31 dicembre 2012

106 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Informativa di settore

CONSUNTIVO 2012 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 114,8 21,6 46,1 120,4 0,3 - - - - (1,4) 302,0

Ricavi da pubblicità 153,4 19,0 0,8 81,6 57,7 43,7 10,3 431,5 - (321,7) 476,3

Ricavi diversi 2,2 0,5 0,4 1,8 2,4 8,9 18,1 2,3 30,3 (32,4) 34,5

Totale Ricavi 270,4 41,1 47,3 203,8 60,5 52,6 28,4 433,8 30,3 (355,5) 812,7Ricavi da altri settori (153,3) (18,6) (0,8) (81,7) (58,4) - (11,1) (1,6) (30,1) 355,5 -

Ricavi netti 117,2 22,5 46,6 122,1 2,1 52,6 17,3 432,2 0,2 - 812,7

Risultato operativo 15,2 (11,6) 5,9 25,4 18,0 13,8 (8,9) (2,5) (2,9) 8,0 60,4Proventi (oneri) finanziari (16,2)

Imposte e quota terzi (22,3)

Risultato del Gruppo 21,8

CONSUNTIVO 2011 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 122,2 25,2 59,8 120,8 0,3 0,0 - - - (1,5) 326,9

Ricavi da pubblicità 183,1 25,4 0,9 95,9 62,7 37,8 11,6 496,3 - (378,9) 534,7

Ricavi diversi 2,8 0,6 0,3 2,6 2,5 7,4 12,6 2,0 31,3 (33,7) 28,5

Totale Ricavi 308,1 51,2 61,0 219,4 65,6 45,2 24,2 498,2 31,3 (414,1) 890,1Ricavi da altri settori (191,4) (17,3) (0,9) (96,2) (63,2) - (12,0) (2,1) (31,0) 414,2 -

Ricavi netti 116,7 33,9 60,1 123,2 2,3 45,2 12,2 496,2 0,3 - 890,1

Risultato operativo 37,6 (5,1) 16,5 34,4 24,5 12,0 (7,3) (0,2) (0,7) 11,0 122,5Proventi (oneri) finanziari (15,0)

Imposte e quota terzi (46,9)

Risultato del Gruppo 60,6

Quotidiani CONSUNTIVO 2012 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti 2,7 2,4 3,2 17,7 0,0 (0,4) - 25,7

Attività 988,3 352,1 121,7 219,6 206,6 39,2 (665,4) 1.262,0

Attività fiscali 51,5

Totale Attività 1.313,4

Quotidiani CONSUNTIVO 2011 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti (12,6) 6,7 6,1 9,4 0,1 11,8 - 21,3

Attività 1.026,8 371,6 126,8 214,8 226,9 47,8 (683,0) 1.331,7

Attività fiscali 39,5

Totale Attività 1.371,2

Page 108: Bilancio al 31 dicembre 2012

6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamentoè richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibilie rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultatoeconomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazionedell’effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione compara-tiva è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risultiimpraticabile ricostruire l’informazione comparativa. L’applicazione di un principio conta-bile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principionon disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodoretrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Il Gruppo ha optato per l’adozione anticipata già dal presente bilancio del nuovo emenda-mento alla IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, appli-cando i cambiamenti retrospetticamente dal 1 gennaio 2011 e adattando conformementel’informazione comparativa.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la con-tabilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizio incui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenuto ilcambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

7. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento del bilancio sinoalla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui il bilancio è autorizzatoper la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Ammini-strazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita,per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi emendamenti ed intepretazioni applicati dal 1° gennaio 2012In data 7 ottobre 2010, lo IASB aveva pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 –Strumenti finanziari: Informazioni integrative, da applicarsi per il Gruppo dal 1° gennaio2012. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delletransazioni di trasferimento (derecognition) delle attività finanziarie, inclusa la comprensio-ne dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasfe-rito tali attività.

107Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 109: Bilancio al 31 dicembre 2012

Gli emendamenti, inoltre, richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontaresproporzionato di tali transazioni sia posto in essere in prossimità della fine di un periodocontabile.L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto dal punto di vista della valutazionedelle poste in bilancio.In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 - Impostesul reddito che richiede all’impresa di misurare le imposte differite derivanti da investimentiimmobiliari. La fattispecie non è applicabile al Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e adottati in viaanticipata dal GruppoIn data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipen-denti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali conil metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immedia-tamente nel Prospetto degli Altri utili o perdite complessivi (“Other comprehensive income”)in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività alservizio del piano) sia iscritto nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata. Gli emen-damenti prevedono inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per bene-fici definiti e delle attività al servizio del piano debbano essere suddivise in tre componenti: lecomponenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte aconto economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l’appro-priato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti devono essere iscritti a contoeconomico come tali; gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rideterminazione della pas-sività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inol-tre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovràessere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento attesodelle attività. L’emendamento infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nellenote al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente iniziodopo o dal 1° gennaio 2013. Il Gruppo ne ha deciso l’applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottatiin via anticipata dal GruppoIl Gruppo non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed inter-pretazioni di principi già pubblicati e omologati dall’UE, obbligatori per i bilanci che inizianodopo il 1° gennaio 2012 e per i quali il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti chepotrebbero derivare dall’adozione degli stessi.

108 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 110: Bilancio al 31 dicembre 2012

Data di entrata in vigoreDocumento Titolo del documento del documento IASBModifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio – Esposizione nel

1° luglio 2012 bilancio delle voci delle altre componenti di conto economico complessivo Modifiche all’IFRS 1 Grave iperinflazione ed eliminazione di

1° gennaio 2013Prima adozione degli IFRS date fissate per neo-utilizzatori Modifiche all’IFRS 7Strumenti finanziari: Compensazione di attività e passività 1° gennaio 2013informazioni integrative finanziarie Modifiche allo IAS 32 Strumenti finanziari: Compensazione di attività e passività finanziarie 1° gennaio 2014esposizione in bilancio IFRS 13 Valutazione del fair value 1° gennaio 2013IFRS 10 Bilancio consolidato 1° gennaio 2014IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1° gennaio 2014IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1° gennaio 2014IAS 27 (2011) Bilancio separato 1° gennaio 2014IAS 28 (2011) Partecipazioni in società collegate e joint venture 1° gennaio 2014Modifiche allo IAS 12 Fiscalità differita: recupero delle attività sottostanti

1° gennaio 2013Imposte sul reddito IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto 1° gennaio 2013

Inoltre il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazionedei seguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi com-petenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Titolo del documentoData di entrata in vigore

del documento IASBStandards ed InterpretazioniIFRS 9 - Financial Instruments 1° gennaio 2015

AmendmentsGovernment Loans (Amendments to IFRS 1) 1° gennaio 2013Improvements to IFRSs (2009-2011) 1° gennaio 2013Transition Guidance (Amendments to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12) 1° gennaio 2013 Investment entities (Amendments to IFRS 10, IFRS 12, IAS 27) 1° gennaio 2014

* Probabile entrata in vigore per l’Unione Europea posticipata al 1° gennaio 2014

109Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

*

Page 111: Bilancio al 31 dicembre 2012

9. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite divalore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici aidipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate perio-dicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In par-ticolare, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che stadeterminando il negativo andamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha resopiù difficile la stima delle assunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi dicassa utilizzati per la determinazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini dellaverifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita edelle partecipazioni. Pertanto, non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultatidiversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza diperdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al perveniredei primi dati consuntivi. La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Perrischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze deltriennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

10. Area di consolidamento

In data 8 agosto 2012 è stata costituita una joint venture tra il Gruppo Espresso e HuffingtonPost Media Group per il lancio dell’edizione italiana del sito Huffington Post. Al 31 dicembre2012, la nuova società, Huffington Post Italia Srl, di cui il Gruppo Espresso detiene il 49% delcapitale sociale, è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto.

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Capogruppo aveva stipulato un contratto di IRS (per un valorenozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte delprestito obbligazionario.Tale operazione era stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e cometale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivatosia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di copertura(prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputati a conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società ha provveduto arinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differenzialedei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Alla data del 31 dicembre 2012 l’utile realizzato di 595 migliaia di euro, che si cumula con quelloconseguito al 31 dicembre 2011 di 1.231 migliaia di euro, determinato dalla valutazione al fair valuedello strumento derivato, risulta esattamente controbilanciato dalla perdita di pari importo rilevata

110 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 112: Bilancio al 31 dicembre 2012

sul prestito obbligazionario. Il differenziale dei tassi ha comportato un utile di 534 migliaia di euroche, sommato a quello realizzato precedentemente, ha permesso di generare un provento complessivodi 1.322 migliaia di euro. Alla data della rinegoziazione, sono stati effettuati i test prospettici e retro-spettivi, al fine di verificare l'efficacia della copertura fino alla predetta data (27 ottobre 2012).I test prospettici prevedono che all'inizio della copertura e per l'intera durata, ogni coperturadebba dimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della voce coperta com-pensino quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I test retrospettiviprevedono che la copertura si dimostri altamente efficace quando i suoi risultati rientrano in unintervallo compreso tra l'80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dalla Società per la verificadell'efficacia sono, con riferimento al test retrospettivo il Dollar Offset Method e con riferimentoal test prospettico, il Relative Risk Reduction (RRR). I test di efficacia della copertura hannosempre dato esito positivo dalla data di stipula alla data di rinegoziazione del contratto.

12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2011 31/12/2012Testate e marchi 400.245 400.245Frequenze 222.011 83.728Avviamenti 37.572 37.572Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno - 4.488Concessioni e licenze 1.822 136.275Immobilizzazioni immateriali in corso 27 3Altre immobilizzazioni immateriali - -TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 661.677 662.311

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 659.828 521.545Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 1.849 140.766

Nel corso del 2012 si è proceduto a riclassificare le frequenze televisive digitali tra le immobi-lizzazioni immateriali a vita utile definita e ciò in considerazione della concessione rilasciata il28 giugno 2012 del diritto d’uso definitivo delle frequenze stesse per la durata di venti anni.

Si precisa che al 31 dicembre 2012 la voce “Frequenze” comprende pertanto solo le radiofoniche.

Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

111Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 113: Bilancio al 31 dicembre 2012

Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi31/12/2012

Situazione inizialeCosto originario 400.245Svalutazioni -Saldo iniziale 400.245MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Riclassifiche -Situazione finaleCosto originario 400.245Svalutazioni -Saldo finale 400.245

Frequenze 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 222.011Svalutazioni -Saldo iniziale 222.011MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Riclassifiche (138.283)Situazione finale Costo originario 83.728Svalutazioni -Saldo finale 83.728

Avviamenti 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 37.572Svalutazioni -Saldo iniziale 37.572MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Riclassifiche -Situazione finaleCosto originario 37.572Svalutazioni -Saldo finale 37.572

112 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 114: Bilancio al 31 dicembre 2012

Nel corso del 2012 sono giunte a compimento alcune significative operazioni societarie emodifiche organizzative che, già da alcuni esercizi, hanno condotto il Gruppo verso una semprepiù marcata struttura divisionale, caratterizzata da un accentramento delle decisioni strategicherelative a ciascuna area di attività.Tali operazioni, che hanno riguardato principalmente l’area dei quotidiani locali, hanno comportatoalcuni cambiamenti tali da richiedere la modifica del perimetro di alcune delle unità generatrici diflussi finanziari (“CGU”) relative alle testate editoriali locali. Più precisamente: i valori relativi alla CGU “Alto Adige - Trentino” sono stati considerati unitamente aivalori della CGU Finegil Editoriale Nord-Ovest; i valori delle CGU “Messaggero Veneto” e “Il Piccolo”sono stati considerati unitamente a quelli della CGU Finegil Editoriale Nord-Est; il valore della CGU“Free Press” è stato considerato unitamente a quella della CGU Finegil Centro-Sud.L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte ad impairment test è riportato nella tabella sottostante.

Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/2011 31/12/20121. La Repubblica 229.952 229.9522. La Nuova Sardegna 6.113 6.1133. Finegil Editoriale Livorno 18.397 18.3974. Finegil Editoriale Nord-Ovest 22.000 22.0005. Finegil Editoriale Nord-Est 114.121 114.1216. Finegil Editoriale Centro-Sud 8.490 8.4907. Frequenze radiofoniche (R.Deejay, R.Capital e M2o) 83.728 83.7288. Marchio Deejay 1.171 1.1719. Frequenze Rete A (incluso il relativo avviamento) 173.123 169.665Avviamento altre attività 2.733 2.733TOTALE 659.828 656.370

Si è proceduto all’effettuazione del test secondo il precedente e attuale perimetro senzariscontrare perdite di valore.Si precisa che, come richiesto dallo IAS 36, sono state sottoposte a impairment test anche le fre-quenze televisive digitali che nel corso del 2012 sono state classificate tra le attività immaterialia vita utile definita nella categoria “Concessioni e licenze”.L’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2012 sulle testate, le frequenzeradiofoniche e televisive, i marchi e gli avviamenti, ha accertato che non sussistono perdite divalore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso. Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizionedell’impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valoresia significativo.

Cash Generating Unit Criterio Settore Impairmento Gruppi di CGU utilizzato loss1. La Repubblica Valore d’uso Quotidiani nazionali -2. La Nuova Sardegna Valore d’uso Quotidiani locali -3. Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Nord-Est, Livorno, Centro-Sud) Valore d’uso Quotidiani locali -4. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value Radio -5. Televisione: Frequenze e avviamento Fair value Televisione -

113Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 115: Bilancio al 31 dicembre 2012

La determinazione del valore d’uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all’at-tualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e inuscita, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. Inaltri termini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nellavariante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi ana-liticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2013-2017) e la determinazionedel terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutarel’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordineall’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare edaltri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimentonella specifica unità.Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono esplici-tamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e in uscita,generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi dascontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti allasingola unità), lordi di imposte.Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc pre-tax) del Gruppo Espresso pari all’11,34%.

La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività (adesempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissionedel bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione può esseredeterminato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio: ilprezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transazionisimilari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approcciometodologico differenziato tra attività editoriali, per le quali, tenuto conto della carenza di unmercato attivo di trasferimento, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione(Enterprise value/Sales, Entreprise value/EBITDA, Enterprise value/EBIT), e attività radio-televisive per le quali è stato determinato un multiplo del tipo price/users (Enterprise value/popo-lazione raggiungibile dal segnale), osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari inrapporto alla popolazione potenzialmente raggiunta dal relativo segnale.Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” della cash generating unit di natura editoriale,sono stati impiegati multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multiplistorici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi). La stima del fair value less cost to sell delle unità operative di natura radio-televisiva è stataeffettuata partendo dall’osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelleoggetto di verifica in rapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale.L’impiego di questo approccio valutativo permette di stimare il fair value delle frequenze radio-foniche e televisive correlando il prezzo che il mercato è disposto a pagare per l’acquisizionedella frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale.

114 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 116: Bilancio al 31 dicembre 2012

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2013-2017 ed analisi di sensitività Per la determinazione dei risultati economici e dei flussi di cassa operativi delle singole CGU delGruppo, si è fatto riferimento ai piani previsionali 2013-2017, ad eccezione del piano relativo allaCGU Frequenze Rete A per il quale si è utilizzato un periodo ventennale commisurato alla duratadella licenza d’uso delle frequenze, redatti dal management sulla base di ipotesi ragionevoli ecoerenti con le evidenze passate, in assenza di un piano pluriennale formalmente approvato dalConsiglio di Amministrazione. Tali piani rappresentano la miglior stima circa le condizionieconomiche che esisteranno nel periodo di riferimento considerato. Il primo anno dei pianiprevisionali corrisponde al budget predisposto con riferimento al 2013, approvato dal Consiglio diAmministrazione in data 31 gennaio 2013.Come già segnalato nel precedente paragrafo 9, l’attuale situazione di incertezza dello scenario dibreve e medio periodo ha indotto il management a riconsiderare attentamente i tassi di sviluppoattesi dei ricavi e della marginalità.Per quanto riguarda in particolare i ricavi pubblicitari, si è ipotizzata nel 2013 un’ulteriore flessionedel mercato pubblicitario del 10,2%, che tiene conto sia dell’impatto su un intero esercizio deltaglio della spesa pubblicitaria osservato nel secondo semestre 2012 sia dell’ulteriore riduzionedegli investimenti dovuta al permanere dell’economia in fase recessiva. Per i singoli mezzi siprevede un’evoluzione della quota in linea con quanto osservato negli ultimi esercizi, il che dàluogo ai seguenti andamenti: -16% per la stampa, -12% per la radio, -10% per la televisione ed,infine, +8% per internet.In questo contesto generale, per il 2013 è stato assunto un andamento della raccolta pubblicitaria suimezzi del Gruppo analogo a quello ipotizzato per gli specifici segmenti di mercato, con un leggeroincremento di quote per i quotidiani e internet grazie ad azioni di rilancio/manutenzione dei prodotti.Per i restanti anni di piano, si è ipotizzato un ulteriore calo degli investimenti pubblicitari sullastampa dell’ordine del 3/5% medio annuale; tale calo risulta in parte bilanciato dalla crescitasostenuta di internet.Per quanto attiene i ricavi diffusionali, il piano 2013-2017 assume un andamento inerziale dellevendite delle diverse testate in linea con il trend registrato nell’ultimo triennio ed ipotizza unprogressivo incremento dei prezzi di vendita nell’arco del periodo considerato. È stata infine prevista una riduzione dei ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti opzionalidistribuiti in abbinamento con i quotidiani, pur mantenendo un buon livello di redditività.Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmente untasso di crescita pari a zero.Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell’avviamento rilevanteai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell’impairment test indichinouna differenza positiva del fair value less cost to sell e/o del valore d’uso rispetto al valore contabileinferiore alla soglia del 50%, si è altresì provveduto ad effettuare un’analisi di sensitività deirisultati rispetto alle variazioni degli assunti di base.In particolare, tra le CGU di natura editoriale, tale analisi condotta sulla CGU “FinegilEditoriale Nord-Est” indica che, sulla base dell’evoluzione dei risultati economico-finanziariprevisti nel piano 2013-2017, il valore d’uso risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzandoun tasso di attualizzazione dei flussi futuri (wacc pre-tax) pari al 14,10% anziché all’11,34%attualmente utilizzato.Infine, per le cash generating unit di natura radio-televisiva si segnala che nella determinazione delfair value less cost to sell è stata utilizzata per le frequenze radiofoniche una forbice di prezzo cheoscilla tra 1,5 e 3 volte il numero di abitanti raggiungibili dalle postazioni FM delle CGU Radio

115Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 117: Bilancio al 31 dicembre 2012

Deejay, Radio Capital e m2o, mentre per quelle televisive è stata ipotizzata una forbice di prezzoche varia tra 3,4 e 3,8 volte. In quest’ultimo caso il fair value della CGU Frequenze Rete Arisulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un moltiplicatore di prezzo medio pari a 1,30volte il numero di abitanti raggiungibili dal segnale digitale. Data la scarsità di transazioni recentiaventi ad oggetto frequenze televisive in Italia, è stato anche calcolato, a conferma della recuperabilitàdei valori iscritti in bilancio, il valore d’uso delle frequenze televisive, ipotizzando uno sviluppo deiricavi di affitto di banda digitale. Nello specifico, il business plan assume un aumento dei canaliaffittati a terzi da 6 nel 2013 a 10 dal 2017 in avanti, con un’evoluzione del prezzo di affitto basatasui valori e sulle scalette di incremento già definiti nei contratti attualmente in essere.

Altre immobilizzazioni immaterialiSi riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammorta-mento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Frequenze televisive digitali 20 anni 5%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 31/12/2012Situazione inizialeCosto originario 2.069Fondi ammortamento, svalutazioni (2.069)Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 5.886Decrementi -Riclassifiche -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.398)Decrementi -Riclassifiche -Situazione iniziale Costo originario 7.955Fondi ammortamento, svalutazioni (3.467)Saldo finale 4.488

Gli incrementi del periodo si riferiscono alla capitalizzazione dei diritti televisivi relativi ad uncontratto stipulato con Walt Disney Company Italia Srl che ha iniziato a produrre i proprieffetti dal 1° febbraio 2012.

116 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 118: Bilancio al 31 dicembre 2012

Concessioni e licenze 31/12/2012Situazione inizialeCosto originario 43.178Fondi ammortamento, svalutazioni (41.356)Saldo iniziale 1.822MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 641Decrementi -Riclassifiche 139.067

MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (4.497)Decrementi -Riclassifiche (758)

Situazione finale Costo originario 182.886Fondi ammortamento, svalutazioni (46.611)Saldo finale 136.275

La riclassifica fa riferimento alla rideterminazione della vita utile delle frequenze televisivecome già commentato.

Immobilizzazioni immateriali in corso31/12/2012

Situazione iniziale Costo originario 27Saldo iniziale 27MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Riclassifiche (24)Situazione finaleCosto originario 3Saldo finale 3

117Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 119: Bilancio al 31 dicembre 2012

Altre immobilizzazioni immateriali 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Riclassifiche -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi -Decrementi -Riclassifiche -Situazione finale Costo originario -Fondi ammortamento, svalutazioni -Saldo finale -

Immobilizzazioni materiali (2)

Si riporta il dettaglio della presente categoria.31/12/2011 31/12/2012

Terreni 6.978 6.978

Fabbricati ed edifici 37.097 35.326

Migliorie su beni di terzi 7.696 6.013

Impianti e macchinari 102.519 91.924

Attrezzature industriali e commerciali 185 147

Mobili, dotazioni, automezzi 5.560 4.625

Immobilizzazioni materiali in corso 2.602 667

Altri beni 191 143

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 162.828 145.823

Al 31 dicembre 2012 le immobilizzazioni materiali ammontano a 145.823 migliaia di euro, indiminuzione di 17.005 migliaia di euro rispetto alla fine del 2011: gli investimenti del periodo,pari a 19.608 migliaia di euro, sono stati più che compensati da ammortamenti per 36.143migliaia di euro e da cessione di beni per complessivi 470 migliaia di euro.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che levite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

118 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 120: Bilancio al 31 dicembre 2012

Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5 anni 20%Rotative full color 10 anni 10%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà e dei beni in leasing sono esposte nei prospetti seguenti.

Terreni 31/12/2012

Situazione inizialeCosto originario 6.978Saldo iniziale 6.978MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Riclassifiche -

Situazione finaleCosto originario 6.978Saldo finale 6.978

Fabbricati ed edifici31/12/2012

Situazione inizialeCosto originario 62.721Fondi ammortamento, svalutazioni (25.624)Saldo iniziale 37.097MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 79Decrementi -Riclassifiche -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.850)Decrementi -Riclassifiche -Situazione finaleCosto originario 62.800Fondi ammortamento, svalutazioni (27.474)Saldo finale 35.326

119Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 121: Bilancio al 31 dicembre 2012

Migliorie su beni di terzi 31/12//2012Situazione iniziale Costo originario 36.953Fondi ammortamento, svalutazioni (29.257)Saldo iniziale 7.696MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.203Decrementi (284)Riclassifiche -

MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.885)Decrementi 283Riclassifiche -

Situazione finale Costo originario 37.872Fondi ammortamento, svalutazioni (31.859)Saldo finale 6.013

Impianti e macchinari 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 351.847Fondi ammortamento, svalutazioni (249.328)Saldo iniziale 102.519MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 15.445Decrementi (4.521)Riclassifiche 3.319MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (28.916)Decrementi 4.081Riclassifiche (3)Situazione finale Costo originario 366.090Fondi ammortamento, svalutazioni (274.166)Saldo finale 91.924di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 162.442

I privilegi sulla categoria “Impianti e macchinari” si riferiscono alle garanzie reali poste afavore degli istituti bancari che hanno concesso nel 2005 il finanziamento agevolato sullerotative, impianti tipografici e simili.

120 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 122: Bilancio al 31 dicembre 2012

Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 2.639Fondi ammortamento, svalutazioni (2.454)Saldo iniziale 185MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 24Decrementi (80)Riclassifiche 22MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (112)Decrementi 76Riclassifiche 32Situazione finale Costo originario 2.605Fondi ammortamento, svalutazioni (2.458)Saldo finale 147di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 183

Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 83.246Fondi ammortamento, svalutazioni (77.686)Saldo iniziale 5.560MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.400Decrementi (294)Riclassifiche 528MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.314)Decrementi 269Riclassifiche (524)Situazione finale Costo originario 84.880Fondi ammortamento, svalutazioni (80.255)Saldo finale 4.625di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 90

121Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 123: Bilancio al 31 dicembre 2012

Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 2.602Saldo iniziale 2.602MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.406Decrementi -Riclassifiche (3.341)Situazione finale Costo originario 667Saldo finale 667

Altri beni 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 5.387Fondi ammortamento, svalutazioni (5.196)Saldo iniziale 191MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 51Decrementi (4)Riclassifiche (528)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (66)Decrementi 6Riclassifiche 493Situazione finale Costo originario 4.906Fondi ammortamento, svalutazioni (4.763)Saldo finale 143di cui: Leasing costo storico 849Leasing fondo ammortamento (849)

I beni in leasing finanziario si riferiscono principalmente alla controllata A.Manzoni&C. SpAper contratti di locazione di macchine elettroniche (hardware). Tali contratti sono stati stipulaticon la società ECS International Italia SpA in data 1° maggio 2009 e 1° novembre 2010 ehanno tutti durata di 48 mesi. Il valore complessivo dei beni oggetto di leasing è di 849 migliaiadi euro; gli interessi sono calcolati ad un tasso fisso ed il valore complessivo dei canoni è di 920migliaia euro, comprensivo della quota capitale e interessi.

122 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 124: Bilancio al 31 dicembre 2012

Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al PatrimonioNetto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2011 31/12/2012

Le Scienze SpA 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl - 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%

Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazionivalutate col metodo del Patrimonio Netto.

31/12/2011 Increm. Svalutaz. Dividendi Risultato 31/12/2012Le Scienze SpA 304 - - (233) 207 278Editoriale Corriere Romagna Srl 2.986 - - - (19) 2.967HuffingtonPost Italia Srl - 201 - - (105) 96Editoriale Libertà SpA 24.822 - (4.330) (525) 635 20.602Altrimedia SpA 745 - (81) (70) 79 673

TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE

AL PATRIMONIO NETTO 28.857 201 (4.411) (828) 797 24.616

Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2012 sulle partecipazioni inEditoriale Libertà e Altrimedia è emersa la necessità di procedere ad una riduzione del valoredi libro pari a 4.411 migliaia di euro al fine di allineare il valore recuperabile di tali parteci-pazioni al loro valore contabile. Non si ravvisano, invece, perdite di valore relativamente allapartecipazione in Editoriale Corriere Romagna.

Il valore recuperabile di entrambe le partecipazioni è stato determinato, secondo le indicazionidello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso,stimati utilizzando le stesse metodologie, nonché assunzioni analoghe a quelle descritte nellaNota 12.1.

123Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 125: Bilancio al 31 dicembre 2012

Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012Le Scienze SpA 3.475 3.240 2.867 2.683Editoriale Corriere Romagna Srl 3.821 3.826 611 655HuffingtonPost Italia Srl - 769 - 574Editoriale Libertà SpA 26.956 26.400 6.559 5.690Altrimedia SpA 4.167 4.012 2.542 2.360

Ricavi Utili/(perdite) 2011 2012 2011 2012Le Scienze SpA 4.020 3.584 464 415Editoriale Corriere Romagna Srl 165 170 (6) (39)HuffingtonPost Italia Srl - 424 - (215)Editoriale Libertà SpA 15.479 14.710 1.951 1.813Altrimedia SpA 8.970 8.337 206 227

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Altre partecipazioni (4)

Valore di carico al 31 dicembre 2011 2.518Acquisizioni e incrementi 55Cessioni e decrementi -

Valore di carico al 31 dicembre 2012 2.573

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012ANSA Soc. Coop.a r.l. 18,48% 18,48% 2.209 2.209Telelibertà SpA 19% 4,32% 190 190Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 27,50% 37,5% 33 78Trento Press Service Srl 14,40% 14,40% 37 37Premium Publisher Network 20,51% 20,51% 14 14Consorzio Edicola Italiana - 16,67% - 10Altre partecipazioni - - 35 35TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 2.518 2.573

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

124 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 126: Bilancio al 31 dicembre 2012

Crediti non correnti (5) 31/12/2011 31/12/2012Depositi cauzionali oltre 1 anno 1.071 1.132Altri crediti non correnti 2 2TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.073 1.134

Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte AnticipateImponibili per imposte anticipate

31/12/2011 31/12/2012Da fondi del personale 11.988 20.761 Da fondi rischi 34.852 39.256 Da svalutazione delle attività correnti 36.076 23.980 Da svalutazione delle attività immobilizzate 7.498 9.102 Da svalutazione strumenti finanziari 4.847 1.390 Da perdite fiscali di esercizi precedenti 7.043 1.334 TOTALE 102.304 95.823

Attività per imposte anticipate

31/12/2011 31/12/2012Da fondi del personale 3.297 5.722 Da fondi rischi 10.191 11.441 Da svalutazione delle attività correnti 9.978 6.640 Da svalutazione delle attività immobilizzate 2.209 2.694 Da svalutazione strumenti finanziari 1.333 382 Da perdite fiscali di esercizi precedenti 1.937 367 TOTALE 28.945 27.246

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2011 31/12/2012Da minore valutazione dei fondi del personale 8.135 6.998Da minore valutazione dei fondi rischi 92 91 Da maggiore valutazione delle attività correnti 83 37 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 375.100 389.219 Da rivalutazione strumenti finanziari - 55 TOTALE 383.410 396.400

125Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 127: Bilancio al 31 dicembre 2012

Passività per imposte differite 31/12/2011 31/12/2012Da minore valutazione dei fondi del personale 2.237 1.924 Da minore valutazione dei fondi rischi 29 28Da maggiore valutazione delle attività correnti 23 12 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 115.871 120.298Da rivalutazione strumenti finanziari - 15 TOTALE 118.160 122.277

31/12/2011 31/12/2012Imposte differite accreditate a patrimonio netto 737 1.570TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 737 1.570

Rimanenze (7)

31/12/2011 31/12/2012 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 19.383 (711) 18.672 13.207 (644) 12.563Materiali di stampa (materie prime) 2.502 (253) 2.249 2.260 (273) 1.987Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 392 - 392 295 - 295Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 220 (33) 187 117 (7) 110Prodotti opzionali resi (prodotti finiti) 4.516 (4.062) 454 2.854 (2.566) 288Altre merci 390 (338) 52 114 (63) 51TOTALE RIMANENZE 27.403 (5.397) 22.006 18.847 (3.553) 15.294

Al 31 dicembre 2012 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per6.712 migliaia di euro (al 31 dicembre 2011 era positiva per 4.961 migliaia di euro), di cui 338migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce“Variazione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2011 tale variazione era positiva per 101migliaia di euro) e 6.371 migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze dicarta, materie prime e merci inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fine esercizio 2011 erapositiva per 4.860 migliaia di euro).

Crediti commerciali (8)

31/12/2011 31/12/2012Clienti edicole e distributori 16.805 22.045Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 214.043 189.378Crediti verso clienti vari 16.744 21.186Crediti verso imprese del Gruppo 953 1.349TOTALE CREDITI COMMERCIALI 248.545 233.958

126 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 128: Bilancio al 31 dicembre 2012

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2012 ammonta a 20.688 migliaia di euro (17.710migliaia di euro al 31 dicembre 2011).La movimentazione è la seguente.

31/12/2012Saldo iniziale 17.710Svalutazioni 6.316Utilizzi (3.338)Saldo finale 20.688

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidatecon il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Editoriale Libertà, Altrimedia, HuffingtonPostItalia). Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in Nota 14.4.

Titoli e altre attività finanziarie (9)

31/12/2011 31/12/2012Titoli di stato o similari 11.275 52Obbligazioni 35.248 20.735Interessi maturati 942 489Crediti finanziari per derivati 1.270 1.825TOTALE TITOLI E ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 48.735 23.101

Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad un riordino del portafoglio tramite la vendita di titoliper nominali 32 milioni di euro, ed un investimento in nuovi titoli per complessivi 5,3 milionidi euro (nominali 5 milioni).Complessivamente i titoli ammontano al 31 dicembre 2012 a 20.787 migliaia di eurorappresentati da titoli di stato italiani per 52 migliaia di euro e per 20.735 migliaia di euro datitoli obbligazionari di società private sia italiane (per 10.464 migliaia di euro) che estere (per10.270 migliaia di euro). I titoli pagano un interesse fisso mediamente del 3,93%, hanno una scadenza compresa tra il28 giugno 2013 e il 7 ottobre 2014 e sono stati classificati come “attività finanziarie disponibiliper la cessione” e, pertanto, valutati al fair value.L’effetto positivo a Patrimonio Netto di tale valutazione, al netto dei relativi effetti fiscali, è pari76 migliaia di euro (di cui 2.395 migliaia di euro maturati nel corso del 2012).La voce crediti finanziari per derivati ammonta a 1.825 migliaia di euro e si riferisce alla valu-tazione al costo ammortizzato del contratto di interest rate swap, così come da rinegoziazioneeffettuata in data 27 ottobre 2012 dello strumento derivato.

127Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 129: Bilancio al 31 dicembre 2012

Crediti tributari (10)

31/12/2011 31/12/2012Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 729 3.229Crediti Ires verso controllanti - 16.147Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 4.635 266Crediti verso l'Erario per IVA 506 1.665Crediti per contributi editoria Legge 62/2001 731 487Crediti per contributi carta - 2.072Altri crediti verso l'Erario 3.912 361TOTALE CREDITI TRIBUTARI 10.513 24.227

I crediti tributari ammontano a 24.227 migliaia di euro, in aumento di 13.714 migliaia di eurorispetto ai 10.513 migliaia di euro del 31 dicembre 2011 principalmente per effetto del credito Iresmaturato verso la controllante CIR nell’ambito del consolidato fiscale, delle imposte maturate nel-l’esercizio e dell’istanza di rimborso ex D.L. 201/2011; tale effetto è stato solo in parte bilanciatodall’avvenuta compensazione, per un importo di 8,6 milioni di euro, tra i crediti vantati versol’Erario ed una cartella esattoriale riferita agli esercizi 1993 e 1994, per la quale la Società ha inessere un procedimento di ricorso relativo al contenzioso sugli usufrutti azionari; l’importocompensato è stato registrato nella voce “Altri crediti” in attesa della conclusione dei procedimentigiudiziari.Relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, la Legge n. 220 del 13 dicembre 2010 (leggedi stabilità per l’anno 2011) agevolando la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per lastampa dei prodotti editoriali, aveva concesso un credito di imposta pari ad un massimo del 10%del totale del consumo di carta acquistata nel medesimo periodo. Il Gruppo ha presentato domandaper un ammontare complessivo di carta agevolabile di 42.721 migliaia di euro, che avrebbe rappre-sentato un massimo credito di imposta pari a 4.272 migliaia di euro. Si ricorda che l’ammontaremassimo disponibile delle agevolazioni proposte dalla legge era pari a 30 milioni di euro.Nel corso del 2012 la domanda presentata è stata accettata e riconosciuta dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri per complessivi 2.641 migliaia di euro, pari al 6,31%.

Altri crediti (11)

31/12/2011 31/12/2012

Crediti verso l’Erario per anticipo TFR 31 -Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 435 631Depositi cauzionali 126 84Anticipi a fornitori e agenti 1.175 2.136Crediti verso dipendenti e collaboratori 1.244 2.270Altri crediti 11.061 18.932TOTALE ALTRI CREDITI 14.072 24.053

Gli altri crediti si riferiscono soprattutto ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmiradiofonici che verranno realizzati nei primi mesi del 2013.L’incremento è dovuto principalmente al credito acceso a seguito del ricorso di cui alla voceprecedente.

128 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 130: Bilancio al 31 dicembre 2012

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12)

31/12/2011 31/12/2012

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 157 160Depositi su c/c presso banche e poste 140.570 128.369Denaro e valori in cassa 289 149Ratei attivi su depositi bancari e postali 391 411TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 141.407 129.089

Le disponibilità liquide si attestano a 129.089 migliaia di euro registrando una diminuzione di12.318 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2011. La riduzione è in primo luogo dovutaall’operazione di riacquisto parziale delle obbligazioni del Gruppo in scadenza, nell’ottobre 2014,per un controvalore complessivo di 28.775 migliaia di euro, ad un prezzo pari al 99,85% delvalore nominale pari a 28.818 migliaia di euro e 371 migliaia di euro per dietimi di interessi. Insecondo luogo, il positivo flusso della gestione operativa, pari a 54.831 migliaia di euro, è statoassorbito dal pagamento di dividendi per 24.966 migliaia di euro, dall’acquisto di azioni proprieper 1.918 migliaia di euro e dalle altre attività di investimento e finanziamento per complessivi11.954 migliaia di euro. I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad altaliquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad un rischioirrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alle esigenzefinanziarie del Gruppo, coprono un orizzonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso(mediamente pari al 2,14%) preventivamente concordato e parametrato all’Euribor di periodo.

129Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 131: Bilancio al 31 dicembre 2012

Passivo

Capitale sociale (13)Al 31 dicembre 2012 il capitale sociale ammonta a euro 61.534.498,20 ed è costituito da n.410.229.988 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2011 non ci sono statiincrementi.

31/12/2011 31/12/2012N° azioni deliberate 438.212.188 437.136.413N° azioni emesse 410.229.988 410.229.988 di cui:N° azioni proprie 12.520.152 14.925.064

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”. Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione dellaCapogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corsodell’esercizio sono state acquistate n. 2.404.912 azioni per complessivi 1.918 migliaia di euro e,considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglio al 31dicembre 2012 n. 14.925.064 azioni che rappresentano il 3,64% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di societàcontrollate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani dicompensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a ricevere gratuitamenteazioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà per ibeneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,un'opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere.Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011 e del 23 aprile 2012 hanno deliberato l’attribuzione,rispettivamente, di un piano di stock grant 2011 e di un piano di stock grant 2012 qualistrumento di incentivazione e fidelizzazione del management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un deter-minato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio dellasocietà (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sono trasferibili esono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione è subordinata al solodecorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione è subordinata al decorrere deitermini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento del valore delle azioni nonché adun ulteriore parametro di performance legato ai risultati economico finanziari del Gruppo.

130 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 132: Bilancio al 31 dicembre 2012

I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzionie dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stockoption e stock grant in essere al 31 dicembre 2012. In particolare si evidenzia che, così comeindicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, manon esercitate, ammontano a 20.423.600 pari al 4,98% del totale delle azioni attualmentecomponenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2002-2010) si rimanda a quanto riportato nellasezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971”, mentre vengono di seguitoriportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011 e 2012.

Piano di Stock Grant 2011-2012I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011 e del 23 aprile 2012, avvalendosi delledeleghe conferitegli dall’Assemblea degli azionisti tenutesi nella medesima data, hanno deliberato,rispettivamente, l’approvazione del piano di stock grant 2011 e del piano di stock grant 2012,come da proposta del comitato di Remunerazione, da riservare all’Amministratore Delegato eDirettore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzodi esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte diretteall’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali diBorsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.410.000Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000). Le Time-basedUnits matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito dellerelative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 21 aprile 2013.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-basedUnits, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Fino ad oggi a termine di regolamento, sono decadute 78.750 Times-based Units per cui neresiduano 626.250, e 78.750 Performance Units per cui ne residuano 625.250.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.897.500Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750). Le Time-basedUnits matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito dellerelative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 24 aprile 2014.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-basedUnits, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Fino ad oggi a termine di regolamento, sono decadute 70.000 Times-based Units per cui neresiduano 878.750, e 70.000 Performance Units per cui ne residuano 878.750.

*****

Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo é statautilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in usoper valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modellidiscreti “binomiali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento difornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.

131Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 133: Bilancio al 31 dicembre 2012

Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option (2003–2006) sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Piano Piano Piano Piano Piano Piano 2006 26-feb-03 23-lug-03 25-feb-04 28-lug-04 23-feb-05 27-lug-05 I tranche II tranche Prezzo medio di esercizio 2,86 3,54 4,95 4,80 4,75 4,65 4,33 3,96

Volatilità attesa * 40,83% 27,23% 24,19% 25,86% 20,84% 18,41% 17,51% 16,56%

Tasso free risk 4,08% 4,17% 4,31% 4,49% 3,79% 3,42% 4,35% 4,10%

Fair value 0,4292 0,5533 1,1173 0,9070 0,6650 0,6960 0,8016 0,6938

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option2012 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58

Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% 29,98%

Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%

Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,3195 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81

Volatilità attesa * 40,81% 40,81%

Tasso free risk 3,63% 3,63%

Fair value medio 1,8357 1,6627

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,62% 1,62%

Fair value medio 0,7546 0,6718

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Al 31 dicembre 2012, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioniammonta a 1.776 migliaia di euro (2.381 migliaia di euro al 31 dicembre 2011).

132 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 134: Bilancio al 31 dicembre 2012

Patrimonio netto di terzi (15)

31/12/2011 31/12/2012Seta SpA 1.260 1.333Finegil Editoriale SpA 409 409Editoriale La Nuova Sardegna SpA 50 42TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 1.719 1.784

Debiti finanziari (16)

Debiti finanziari non correnti31/12/2011 31/12/2012 scadenza scadenza

1-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni 257.498 227.905 227.905 -Debiti verso le banche 27.582 16.607 16.607 -Debiti verso società di leasing 19 - - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 285.099 244.512 244.512 -

Debiti finanziari correnti 31/12/2011 31/12/2012Obbligazioni 4.243 4.354Debiti in c/c verso le banche 7 471Debiti verso le banche per finanziamenti 10.900 10.975Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 98 13TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 15.248 15.813

Al 31 dicembre 2012 il valore del prestito obbligazionario ammonta complessivamente a 228.533migliaia di euro, di cui 627 migliaia di euro a breve e 227.905 migliaia di euro oltre i 12 mesi. Al31 dicembre 2011 l’ammontare complessivo del debito era pari a 258.172 migliaia di euro.Il prestito obbligazionario, di valore nominale di 300 milioni di euro (ora diminuiti a 227,4milioni di euro) e collocato nell’ottobre 2004, ha durata decennale e paga un interesse fisso del5,125%; il tasso d’interesse effettivo è del 4,824%.Nel corso del 2012 il Gruppo ha effettuato un acquisto sul mercato del prestito obbligazionarioper nominali 28.818 migliaia di euro a fronte di un corrispettivo versato di 28.775 migliaia dieuro oltre al pagamento dei dietimi di interesse per 371 migliaia di euro. Le operazioni hannogenerato una plusvalenza di 261 migliaia di euro in quanto il relativo valore contabile era di29.036 migliaia di euro. Nel rispetto dei termini e delle condizioni che regolano il prestito obbli-gazionario, si è proceduto alla cancellazione della parte acquistata.In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, il prestito obbligazionario viene valutatoadottando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base atale disposizione sono stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili (origina-riamente pari a 1.995 migliaia di euro e ridotti al 31 dicembre 2012 a 330 migliaia di euro ancheper effetto del riacquisto che ha contribuito con un rilascio di 62 migliaia di euro) sia i proventiderivanti dalla chiusura anticipata, avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interest rate swapvolto a convertire il tasso fisso in tasso variabile (originariamente tali proventi ammontavano a

133Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 135: Bilancio al 31 dicembre 2012

9.020 migliaia di euro ridotti a 1.494 migliaia di euro al 31 dicembre 2012 di cui 280 migliaiaeuro per effetto del riacquisto). Il contratto derivato di swap a parziale copertura del suddetto prestito (valore nozionale 50milioni di euro) stipulato nel 2010 è stato rinegoziato con l’obiettivo di rendere fisso il differenzialedei tassi al 1,825% per tutta la durata del contratto. E’ stato predisposto il test di efficacia alladata di rinegoziazione secondo la metodologia del Dollar Offset Method e il Relative RiskReduction. Il provento derivante dalla rinegoziazione anticipata è stato contabilizzato, in base allatecnica del costo ammortizzato, sullo stesso prestito obbligazionario per un importo complessivodi 1.825 migliaia di euro, ridotto nel corso dell’esercizio a 1.651 migliaia di euro.Nelle obbligazioni a breve termine sono classificati, oltre alla quota entro l’anno del prestitoobbligazionario, pari a 627 migliaia di euro, i relativi ratei degli interessi maturati al 31 dicembre2012 pari a 2.075 migliaia di euro, nonché l’adeguamento di 1.651 migliaia di euro di cui sopra.

I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2011 31/12/2012Finanziamenti con garanzia reale non correnti 27.582 16.607Totale finanziamenti non correnti 27.582 16.607Finanziamenti con garanzia reale correnti 10.900 10.975Totale finanziamenti correnti 10.900 10.975TOTALE DEBITI VERSO LE BANCHE PER FINANZIAMENTI 38.482 27.582

Per ulteriori dettagli sulle scadenze si rinvia al paragrafo 14.5 “Gestione dei rischi”.

L’ammontare dei debiti relativi ai beni in leasing è dettagliato nel seguente prospetto.

Valore al Incrementi Rimborsi e Riscatti Valore al 31/12/2011 e variazioni risoluz. di 31/12/2012 scadenza quote capitale Scadenti entro 12 mesi 98 19 (104) - 13Scadenti da 1 a 5 anni 19 (19) - - -Scadenti oltre 5 anni - - - - -TOTALE 117 - (104) - 13

Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi corrente corrente contrattuali

Saldo iniziale 14.125 3.440 19.030 42.344 78.939 38.970 39.969Utilizzi/rilasci (4.022) (488) (9.977) (11.317) (25.804) (16.346) (9.458)Giroconti corrente/ non corrente - - - - - 2.072 (2.072)Accantonamenti 4.447 411 12.174 16.265 33.297 16.613 16.684Variazione per attualizzazione 269 8 - 3 280 - 280Saldo finale 14.819 3.371 21.227 47.295 86.712 41.309 45.403

134 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 136: Bilancio al 31 dicembre 2012

Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 6.380 1.773 - 31.816 39.969Utilizzi/rilasci (614) (394) - (8.450) (9.458)Giroconti corrente/non corrente (1.864) - - (208) (2.072)Accantonamenti 4.568 (6) - 12.122 16.684Variazione per attualizzazione 269 8 - 3 280Saldo finale 8.739 1.381 - 35.283 45.403

Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 7.745 1.667 19.030 10.528 38.970Utilizzi/rilasci (3.408) (94) (9.977) (2.867) (16.346)Giroconti corrente/non corrente 1.864 - - 208 2.072Accantonamenti (121) 417 12.174 4.143 16.613Saldo finale 6.080 1.990 21.227 12.012 41.309

Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze previ-denziali e fiscali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tassopari al 5% al lordo delle imposte (invariato rispetto al 31 dicembre 2011).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, davertenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi.

Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio2012 è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di rias-sunzione, la sentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; taliaccertamenti diedero luogo ai seguenti principali rilievi: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizionedel Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazionedi Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunsela denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario consoggetti esteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi edalle relative ritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

135Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 137: Bilancio al 31 dicembre 2012

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, il Gruppo ha, dal bilancio 2008, effettuato accan-tonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggioriimposte accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, peri quali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamentedalle sanzioni il cui rischio fu qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come“remoto”, sia alla luce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differentigradi di giudizio. Si ricorda infatti che: • i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presuntafrode fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere delGUP, confermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, cosìprosciogliendo con formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli alGruppo rispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte diCassazione annullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione TributariaRegionale, decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcunmodo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto laposizione dell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamentepiù rilevante, concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respintola contestazione relativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornateal 31 dicembre 2012, darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 357,3 milionidi euro (di cui maggiori imposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 114,4milioni di euro e sanzioni per 121,4 milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto chel’Amministrazione Finanziaria non si è limitata semplicemente a disconoscere i beneficifiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valori iscritti in sede di allocazione del “disavanzo diannullamento” nel processo di fusione, ma ha inaspettatamente preteso l’immediato edintegrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzo per quanto di per sé privo di qua-lunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “realizzata”. In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazioneil ricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata,presso la CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza aisensi e per gli effetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accoltadalla CTR di Roma con ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggettodi contestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionistiterzi, il Gruppo ha confermato la valutazione del grado di rischio “probabile” alleoperazioni di usufrutto azionario relativamente alle imposte e agli interessi (ancorché lastessa sia risultata vittoriosa sul punto, per motivi procedurali, dinanzi la CTR) estendendoperò alle sanzioni, a seguito di recenti e consolidate posizioni della Corte di Cassazione, ilmedesimo livello di rischio, ed ha qualificato come meramente “possibile” il rischio legatoalle operazioni di ristrutturazione societarie per le quali è risultata soccombente. Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario il Gruppo aveva provvedutoad accantonare fino al 31 dicembre 2011 un importo pari a 30,5 milioni di euro (acopertura dei rischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto,

136 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 138: Bilancio al 31 dicembre 2012

al credito d’imposta sui dividendi, alle relative ritenute subite e agli interessi maturati), conriferimento a tutti i quattro periodi di imposta accertati. A seguito di una recente pronunciadella Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza depositata il 24 aprile 2012, laCorte di Cassazione ha dichiarato estinto il processo che vedeva il Gruppo contrappostoall’Amministrazione Finanziaria relativamente alla controversia avente ad oggetto gliusufrutti per l’annualità 1992; pertanto, nessuna somma è più dovuta all’Erario a taletitolo. Il fondo precedentemente accantonato relativamente al citato esercizio 1992, pari adun importo di 7.970 migliaia di euro, è stato pertanto rilasciato. Come precedentementeaccennato, il Gruppo, a seguito di recenti sentenze della Corte di Cassazione, ha deciso diestendere il grado di rischio “probabile” anche alle sanzioni sulle operazioni di usufruttoazionario, provvedendo ad un accantonamento di 11.523 migliaia di euro che, unitamentealla quota di 347 migliaia di euro per tener conto degli interessi maturati, determina unammontare complessivo del fondo rischi al 31 dicembre 2012 di 34.178 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (18)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di50 dipendenti e maturato al 31 dicembre 2012 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa peri dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDI

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 2,72% 2,72%Tasso annuo di inflazione 2,0% 2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%

*in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2012Saldo iniziale 60.533Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 31Costi/(Ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (709)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) 7.490Incremento per interessi finanziari (interest cost) 2.454Benefici pagati (7.050)Saldo finale 62.749

137Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 139: Bilancio al 31 dicembre 2012

Altri fondi per il personale 31/12/2012Saldo iniziale 7.567Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 602Costi/(Ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (26)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) 1.353Incremento per interessi finanziari (interest cost) 282Benefici pagati (509)Saldo finale 9.269

Le principali ipotesi attuariali applicate nella determinazione delle obbligazioni future sonostate l’incremento salariale, la probabilità di anticipazione annua ma soprattutto il tasso diattualizzazione. L’analisi di sensitività pertanto è stata effettuata su una ragionevole modificadel tasso (+/-0,50%) rispetto al parametro (2,72%) effettivamente applicato. Un incrementodel tasso dello 0,50% avrebbe determinato un decremento delle obbligazioni future complessivepari a 2.894 migliaia di euro; mentre un decremento dello 0,50% avrebbe determinato unincremento delle medesime obbligazioni di 3.107 migliaia di euro.Il Gruppo è sempre stato in grado di far fronte eventuali debiti a breve ed ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l’assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2011 2012 31/12/2011 31/12/2012Giornalisti 1.131 1.111 1.124 1.095Operai 318 285 298 282Impiegati 1.168 1.089 1.135 1.032Dirigenti 83 77 77 76Contratti a termine 47 52 39 51TOTALE 2.747 2.614 2.673 2.536

Debiti commerciali (19)

31/12/2011 31/12/2012

Debiti verso fornitori: • carta 6.359 7.911• stampa 11.700 8.549• trasporti e distribuzione 4.504 3.932• investimenti 8.281 5.847• promozioni 9.297 6.610• prodotti opzionali 11.163 14.198• collaboratori 6.577 6.391• diversi redazionali 5.230 7.098• utenze e manutenzioni 6.927 4.832• altri fornitori 61.273 65.461Debiti per acconti 781 854Debiti verso imprese del Gruppo 1.178 1.458TOTALE DEBITI COMMERCIALI 133.270 133.141

138 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 140: Bilancio al 31 dicembre 2012

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 1.458 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commer-ciali verso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia eHuffingtonPost Italia). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in Nota 14.4.

I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni.

Debiti tributari (20)

31/12/2011 31/12/2012Debiti per Irap 973 432Debiti Ires verso controllanti 18.516 -Debiti per ritenute e IRPEF 9.230 9.384Debiti verso l'Erario per IVA 2.784 1.062Altri debiti tributari 129 62TOTALE DEBITI TRIBUTARI 31.632 10.940

Altri debiti (21)

31/12/2011 31/12/2012Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 21.162 21.545Debiti vs il personale per ferie 11.532 11.519Debiti vs il personale diversi 18.893 17.444Debiti vs amministratori e sindaci 323 281Ratei passivi 2.894 2.860Debiti per abbonamenti 9.171 8.296Debiti per contributi Legge 62/2001 3.293 2.021Debiti per contributi su interessi 2.922 2.042Altri debiti 5.541 4.327TOTALE ALTRI DEBITI 75.731 70.335

139Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 141: Bilancio al 31 dicembre 2012

13. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (22)

2011 2012Ricavi da pubblicazioni 326.906 301.955Ricavi da pubblicità 534.666 476.270Lavorazioni c/terzi per stampa 391 532Ricavi da vendita scarti e rese 2.875 1.692Ricavi da vendita servizi internet e mobile 5.885 8.085Ricavi cessione diritti e marchi 718 903Ricavi da vendita contenuti 716 343Ricavi da vendita altri servizi 17.566 22.737Ricavi da vendita altri prodotti e merci 334 166TOTALE RICAVI 890.057 812.683

Altri proventi operativi (23)

2011 2012Contributi 2.976 4.793Plusvalenze cessioni cespiti 11.439 118Sopravvenienze attive 4.691 3.737Fitti attivi 2 2Altri proventi 2.854 10.829TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 21.962 19.479

Nel 2012 alla voce “Contributi” sono ricompresi i contributi sui consumi carta 2011 già commentatinella voce “Crediti tributari”, mentre nella voce “Altri proventi” sono ricompresi 7.750 migliaia dieuro di rilascio fondi rischi fiscali anche essi già commentati nella relativa voce di patrimoniale.Si ricorda, infine, che nell’esercizio 2011 erano stati venduti beni non strumentali alle attività delGruppo conseguendo plusvalenze per complessivi 11.439 migliaia di euro.

Costi per acquisti (24)

2011 2012Carta testate, promozioni e pubbl. opzionali 79.062 58.294Materiali per la stampa 12.749 12.908Acquisto pubblicazioni opzionali 5.568 8.171Materiali di consumo 2.965 2.558Altre merci 604 504Variazione rimanenze materie prime e merci (4.860) 6.371TOTALE COSTI PER ACQUISTI 96.088 88.806

140 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 142: Bilancio al 31 dicembre 2012

Costi per servizi (25)

2011 2012Stampa e altre lavorazioni presso terzi 55.550 48.204Distribuzione 25.870 26.218Diritti di riproduzione, SIAE e altri 18.299 17.113Promozioni 19.657 22.672Canoni editore 38.397 40.275Provvigioni agenti e agenzie 37.356 33.658Costi redazionali 56.132 57.646Produzioni radio e Tv 6.947 3.659Consulenze 10.697 10.598Spese viaggi e soggiorni 10.337 10.004Telefoniche e trasmissione dati 6.412 4.827Manutenzioni e utenze 20.922 21.148Gestione impianti e tecnologie 6.251 5.932Fitti passivi 22.021 21.813Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 4.443 3.635Altri costi per servizi 20.975 21.489TOTALE COSTI PER SERVIZI 360.266 348.891

Altri oneri operativi (26)

2011 2012Accantonamento fondi rischi e oneri 8.581 9.039Imposte e tasse accessorie 2.293 2.246Spese di rappresentanza e omaggi 472 404Quote associative 2.211 2.699Transazioni e risarcimenti 307 415Sopravvenienze passive 2.568 2.187Svalutazioni e perdite su crediti 5.507 6.312Minusvalenze cessione cespiti 620 34Altri oneri operativi 509 492TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 23.068 23.828

Costi per il personale (27)

2011 2012Salari e stipendi 239.658 231.971Accantonamento per TFR 12.924 12.875Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 619 602Accantonamento per ferie 660 1.045Stock option 2.381 1.776Incentivi all’esodo 12.037 15.918Altri costi del personale 5.642 4.510TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 273.921 268.697

141Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 143: Bilancio al 31 dicembre 2012

Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi spettanti al personale direttivo èpari a 3,1 milioni di euro ed include 0,2 milioni di euro per trattamento di fine rapporto ed altreindennità simili e 0,5 milioni di euro per stock option e stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (28)

2011 2012Ammortamento immobilizzazioni immateriali 1.362 5.895Ammortamento immobilizzazioni materiali 35.857 36.143Svalutazione immobilizzazioni immateriali - -Svalutazione immobilizzazioni materiali - -TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 37.219 42.038

Proventi/(oneri) finanziari netti (29)

2011 2012

Dividendi 24 19

Proventi finanziari su titoli e derivati 2.907 2.291

Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 2.306 2.522

Utile su cambi 78 81

Altri proventi finanziari 197 133

Proventi finanziari 5.488 5.027

Interessi passivi su c/c bancari (9) (4)

Spese bancarie accessorie (524) (488)

Interessi passivi su prestiti obbligazionari (13.052) (10.984)

Interessi su mutui e finanziamenti (2.075) (1.570)

Perdite su cambi (88) (143)

Canoni leasing (10) (9)

Oneri finanziari da applicazione IAS (3.757) (3.016)

Altri oneri finanziari (135) (122)

Oneri finanziari (19.650) (16.336)

Proventi/(Oneri) da negoziazione titoli (81) (547)

Svalutazioni e perdite su partecipazioni (806) (4.411)

TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (15.025) (16.248)

La riduzione degli interessi passivi sui prestiti obbligazionari è dovuta al riacquisto di parte del debitoper complessivi 28,8 milioni di euro avvenuto nel gennaio 2012. L’operazione è analiticamentedescritta nella voce “Debiti finanziari”.

Le svalutazioni e perdite su partecipazioni includono la svalutazione effettuata sul valore di libro diEditoriale Libertà e Altrimedia, come già commentato nella voce “Partecipazioni valutate al patrimonionetto”.

142 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 144: Bilancio al 31 dicembre 2012

Imposte (30)

2011 2012

Imposte correnti 35.790 15.346

Imposte differite e anticipate 9.476 7.506

(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti 1.865 (690)

TOTALE IMPOSTE 47.131 22.162

Le imposte sul reddito dell’esercizio 2012 ammontano complessivamente a 22.162 migliaia di euro.Le imposte correnti diminuiscono di 20.444 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2011 soprattutto aseguito della forte riduzione della base imponibile Ires.Il provento fiscale netto esercizi precedenti, pari a 690 migliaia di euro è riferito all’effetto combinatodel recupero Ires della maggior Irap relativa al costo del lavoro per il periodo 2007 - 2011, introdottodal D.Lgs. 201/2011 che ha permesso la registrazione di un provento pari a 12.560 migliaia di euro,e da accantonamenti di natura tributaria relativi al contenzioso fiscale su operazioni di usufruttoazionario per 11.870 migliaia di euro.Il tax rate è pari a 50,24% ed è stato condizionato dall’accantonamento degli oneri di naturatributaria e dal beneficio di cui al paragrafo precedente.

Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato con Ires al27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2011 20121) Utile ante imposte risultante da bilancio 107.517 44.1132) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 29.567 12.131

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 3.544 5.351c. Dividendi (6) (5)d. Proventi/contributi non tassabili (2.141) (7.332)e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti (308) 387f. Rimborso IRES per recupero IRAP D.Lgs. 201/2011 - (12.560)

3) Imposte sul reddito (IRES) 30.656 (2.028)4) IRAP 14.610 12.3205) Oneri fiscali di esercizi precedenti 1.865 11.8706) Totale imposte da bilancio 47.131 22.162Aliquota media effettiva 43,84% 50,24%Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Quota dei terzi (31)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società Finegil Editoriale SpA e Seta SpA.

143Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 145: Bilancio al 31 dicembre 2012

Utile per azione (32)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo per ilnumero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo leazioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionistiordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, ret-tificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile per azionebase e diluito.

2011 2012 Risultato netto 60.386 21.951N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 397.547 395.305Utile base per azione 0,152 0,056

2011 2012Risultato netto 60.386 21.951N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 397.547 395.305N° opzioni (.000) 29.242 29.114Utile diluito per azione 0,142 0,052

Dividendi pagati (33)Nell’esercizio 2012 sono stati pagati 24.966 migliaia di euro di dividendi relativi all’esercizio 2011approvati dall’Assemblea dei Soci del 23 aprile 2012 in ragione di euro 0,0629 per ognuna delle n.396.909.714 azioni ordinarie in circolazione (tenuto conto delle azioni proprie in portafoglio).

14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31/12/2011 31/12/2012 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 157 160Denaro e disponibilità di banca 141.250 128.929Debiti per conti correnti bancari (7) (471)Disponibilità liquide nette 141.400 128.618Titoli e altre attività finanziarie 48.735 23.101Prestito obbligazionario (261.741) (232.259)Altri debiti verso le banche (38.482) (27.582)Altri debiti finanziari (117) (13)Altre attività (passività) finanziarie (251.605) (236.753)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (110.205) (108.135)

144 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 146: Bilancio al 31 dicembre 2012

145Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizio ilGruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dalla Comu-nicazione stessa.

14.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizio ilGruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazionestessa.

14.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientrano nellagestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la conclusione dioperazioni con parti correlate è disciplinata da una apposita procedura approvata dal Consiglio di Ammi-nistrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione delpresente bilancio e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare ilGruppo Editoriale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commercialisia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporti commerciali piùrilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la vendita deglispazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestione tecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpAper l’attività di composizione e stampa. Inoltre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cuipartecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazioni diservizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolinea che losvolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai servizi resi daterzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale e di mercato in cuiGruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle società da essacontrollate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nell’aprile 2012 è stata rinnovata l’adesione alconsolidato fiscale per il triennio 2011-2013: con il rinnovo dell’adesione si è provveduto ad approvare unnuovo Regolamento Generale a causa di un parziale cambiamento della normativa di riferimento.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato adavvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati ad amministratori edipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimoniali efinanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

Page 147: Bilancio al 31 dicembre 2012

146 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

14.5 Gestione dei rischiRischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri diprudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/ investimento e cheprevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamentemotivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto correnteintragruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggidi tipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La cen-tralizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussifinanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento,ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente dirafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario.Il Gruppo, il cui rating, emesso da Standard&Poors, è BB con outlook negativo, utilizza preva-lentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionalee i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabilidalla legislazione per l’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanziamento di alcunipunti percentuali.In quest’ottica ed in considerazione anche del favorevole andamento della liquidità di mercato edei tassi d’interesse, è stato collocato sul mercato nell’ottobre del 2004 un prestito obbligazionariodi 300 milioni di euro al tasso fisso del 5,125%, con durata decennale, finalizzato al rimborsodell’esistente prestito obbligazionario di 200 milioni di euro scaduto il 1° agosto 2005 e a fornirela liquidità necessaria per acquisizioni ed investimenti. Il prestito obbligazionario di 300 milioni

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzietrib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA' CONTROLLATEKsolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 160 - - - - 9 -

SOCIETÀ COLLEGATELe Scienze SpA 256 1.372 - - - 233 - - 821 - - 761 -

Editoriale Libertà SpA - 80 - - - 525 - - 6 - - - -

Altrimedia SpA 1.002 303 - - - 70 - - 62 - - 274 -

HuffingtonPost Italia Srl 423 385 - - - - - - 460 - - 423 -

SOCIETÀ CONTROLLANTICIR SpA 1.850 3 - 8.839 - - - 16.147 - - - - -

Cofide SpA 15 - - - - - - - - - - - -

ALTRE SOCIETÀ CORRELATESorgenia SpA 9.867 427 - - - - - - - - - 797 -

Sorgenia Power SpA - 3 - - - - - - 3 - - - -

Sogefi SpA - - - - - - - - - - - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

Page 148: Bilancio al 31 dicembre 2012

di euro ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sonoprevisti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato. Oltre all’emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionatidalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per un importocomplessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%.Con tali operazioni il Gruppo si è assicurato abbondanti risorse finanziarie a lungo termine talida prevenire eventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento diulteriori risorse non coperte dal cash flow gestionale, il Gruppo potrà attingere ad una serie dilinee bancarie “uncommitted” non utilizzate. Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo aveva stipulato uncontratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso invariabile sul prestito obbligazionario. Tale operazione era stata classificata come fair value hedge(copertura del valore di mercato) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione delvalore di mercato dello strumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dall’adeguamento al fairvalue della parte coperta del prestito obbligazionario, venivano imputati a conto economico. In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società ha provveduto arinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differenzialedei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura: in particolare, la copertura èconsiderata efficace quando la variazione del fair value dello strumento coperto è compensata“quasi completamente” dalla variazione del fair value dello strumento di copertura ed i risultatia consuntivo rientrano in un intervallo tra l’80% ed il 125%.Inoltre, sempre nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario il Gruppo haproceduto alla liquidazione di parte del proprio portafoglio titoli incrementando gli investimentifinanziari a breve termine sui depositi bancari.Attualmente, il Gruppo non è esposto ad alcun rischio finanziario connesso con la variazione deitassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine di ottenereuna più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine dirafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenza tra lestesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo vieneeffettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell’utilizzo ditali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale rischio,il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clientisenza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziarile operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuateunicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

147Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 149: Bilancio al 31 dicembre 2012

148 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabellenelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) vieneriportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali dellepassività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patri-moniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fairvalue.

Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2011 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.518 - - - - 2.518 2.518 (806) -Altri crediti * (5) 1.073 - - 1.073 - - 1.073 9 -Attivo correnteCrediti commerciali (8) 248.545 - - 248.545 - - 248.545 (5.679) -Altri crediti * (11) 6.470 - - 6.470 - - 6.470 - -Crediti finanziari (per derivati) (9) 1.270 1.270 - - - - 1.270 1.466 -Titoli ** (9) 47.465 - - - - 47.465 47.465 2.092 (1.688)Disponibilità liquide (12) 141.407 - - 141.407 - - 141.407 2.310 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto a bilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)ESERCIZIO 2011 alla iniziale detenute per ammortizzato PASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (16) (257.498) - - (257.498) (250.453) - -Altri debiti finanziari (16) (27.601) - - (27.601) (26.500) - -Passivo corrente Banche c/c passivi (16) (7) - - (7) (7) (9) -Prestiti obbligazionari (16) (4.243) - - (4.243) (4.243) (13.874) -Altri debiti finanziari (16) (10.998) - - (10.998) (12.170) (2.085) -Debiti commerciali (19) (133.270) - - (133.270) (133.270) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i crediti tributari.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo la classi-

ficazione dell'IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel “livello 2” IFRS 7 par. 27A.

Page 150: Bilancio al 31 dicembre 2012

149Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.573 - - - - 2.573 2.573 - -Altri crediti * (5) 1.134 - - 1.134 - - 1.134 10 -Attivo correnteCrediti commerciali (8) 233.958 - - 233.958 - - 233.958 (6.316) -Altri crediti * (11) 18.203 - - 18.203 - - 18.203 - -Crediti finanz. (per derivati) (9) 1.825 - - 1.825 - - 1.816 955 -Titoli** (9) 21.276 - - - - 21.276 21.276 1.121 2.395Disponibilità liquide (12) 129.089 - - 129.089 - - 129.089 2.525 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto a bilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per ammortizzato PASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (16) (227.905) - - (227.905) (235.674) - - Altri debiti finanziari (16) (16.607) - - (16.607) (16.249) - - Passivo corrente Banche c/c passivi (16) (471) - - (471) (471) (4) - Prestiti obbligazionari (16) (4.354) - - (4.354) (4.354) (11.318) - Altri debiti finanziari (16) (10.988) - - (10.988) (11.788) (1.579) - Debiti commerciali (19) (133.141) - - (133.141) (133.141) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i crediti tributari. ** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo

la classificazione dell'IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è calssificato nel “livello 2” IFRS 7 par. 27A.

Page 151: Bilancio al 31 dicembre 2012

Ageing delle attività finanziarie

Voci di Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2011 bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti* (5) 1.073 1.073 - - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 248.545 189.739 58.806 32.840 6.138 4.879 14.949 - - Credito lordo 266.255 199.331 66.924 33.886 6.360 5.126 21.552 - -

Fondo svalutazione (17.710) (9.592) (8.118) (1.046) (222) (247) (6.603) - (5.679)

Altri crediti * (11) 6.470 6.470 - - - - - - - Credito lordo 6.837 6.544 293 - - - 293 - -

Fondo svalutazione (367) (74) (293) - - - (293) - -

TOTALE 256.088 197.282 58.806 32.840 6.138 4.879 14.949 - (5.679 )

* Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

Voci di Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2012 bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 1.134 1.134 - - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 233.958 171.247 62.711 36.858 6.617 4.533 14.703 - - Credito lordo 254.646 181.672 72.974 38.113 7.045 4.978 22.838 - -

Fondo svalutazione (20.688) (10.425) (10.263) (1.255) (428) (445) (8.135) - (6.316)

Altri crediti * (11) 18.203 18.203 - - - - - - - Credito lordo 18.503 18.210 293 - - - 293 - -

Fondo svalutazione (300) (7) (293) - - - (293) - -

TOTALE 253.295 190.584 62.711 36.858 6.617 4.533 14.703 - (6.316)

* Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

150 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Page 152: Bilancio al 31 dicembre 2012

151Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2011 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 13.130 13.130 266.966 - - - 293.226 Altri debiti finanziari: 6.332 6.241 12.077 11.654 5.675 - - 41.979 - Debiti verso banche per finanziamenti 6.280 6.188 12.058 11.654 5.675 - - 41.855

- Debiti verso società di leasing 52 53 19 - - - - 124

Banche c/c passivi 7 - - - - - - 7 Debiti commerciali 133.270 - - - - - - 133.270

TOTALE 139.609 19.371 25.207 278.620 5.675 - - 468.482

ESERCIZIO 2012 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 10.740 236.018 - - - - 246.758 Altri debiti finanziari: 6.078 5.991 11.654 5.675 - - - 29.398 - Debiti verso banche per finanziamenti 6.068 5.987 11.654 5.675 - - - 29.384

- Debiti verso società di leasing 10 4 - - - - - 14

Banche c/c passivi 471 - - - - - - 471 Debiti commerciali 133.141 - - - - - - 133.141

TOTALE 139.690 16.731 247.672 5.675 - - - 409.768

14.6 ImpegniOltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtùdei mutui stipulati nel corso del 2005 (per il commento si rinvia alla Nota 2), al 31 dicembre2012 il Gruppo ha impegni in essere per 2.088 migliaia di euro relativi a:• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 330 migliaia di euro,

principalmente per la divisione Repubblica, per le divisioni Nord-Ovest della FinegilEditoriale e per la Nuova Sardegna;

• garanzie prestate per 1.758 migliaia di euro, che si riferiscono principalmente alle fidejussionidella Capogruppo e delle controllate Elemedia e A.Manzoni&C. per la locazione dellerispettive sedi, nonché all’obbligazione di pagamento della Capogruppo concessa all’Agenziadelle Entrate a garanzia delle eccedenze creditorie realizzate nell’ultimo triennio.

Page 153: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 154: Bilancio al 31 dicembre 2012

Allegati

Page 155: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 156: Bilancio al 31 dicembre 2012

155Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CAPOGRUPPO- Gruppo Editoriale L’Espresso SpA Roma 61.534 CIR SpA- editoriale

SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE- A. Manzoni & C. SpA Milano 15.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAconcessionaria di pubblicità

- All Music SpA Milano 6.500 100 Rete A SpAfornitore di contenuti

- Editoriale La Nuova Sardegna SpA Sassari 776 100 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- Elemedia SpA Roma 25.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAradio, internet e tv satellitare

- Finegil Editoriale SpA Roma 128.799 99,78 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAeditoriale

- Rete A SpA Milano 13.198 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAemittente tv

- Rotocolor SpA Roma 23.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAtipografica

- S.E.T.A. SpA Bolzano 775 71 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- Somedia SpA Milano 500 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAservizi

SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO- Altrimedia SpA Piacenza 517 35 Finegil Editoriale SpAconcessionaria di pubblicità

- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 2.856 49 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 Gruppo Editoriale L'Espresso SpAeditoriale

- Le Scienze SpA Roma 103 50 Gruppo Editoriale L'Espresso SpAeditoriale

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

Page 157: Bilancio al 31 dicembre 2012

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO - Benedettine Srl (in liquidazione) Piacenza 255 35 Finegil Editoriale SpAimmobiliare

- Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma 10 100 Elemedia SpAservizi internet

- Club DAB Italia - Società Consortile p.A. Milano 240 37,50 Elemedia SpAservizi di radiodiffusione

- Enotrya Srl (in liquidazione) Roma 78 70 Elemedia SpAe-commerce

- Ksolutions SpA (in liquidazione) Massa 100 100 Elemedia SpAservizi internet

- Premium Publisher Network consorzio Milano 53 20,51 Gruppo Editoriale L'Espresso SpAservizi internet

ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO - Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 11.921 3,81 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA agenzia di stampa 8,97 Finegil Editoriale SpA

3,17 Editoriale La Nuova Sardegna SpA 2,53 S.E.T.A. SpA

- Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 Finegil Editoriale SpAproduzione e trasmissione informazioni (Slovenia)

- Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpAricerche di mercato

- Consorzio Antenna Colbuccaro Ascoli Piceno 180 8,89 Rete A SpAservizi di radiodiffusione

- Consorzio Emittenti Radio Televisive - CERT Bologna 178 6,67 Rete A SpAservizi di radiodiffusione

- Consorzio Colle Maddalena Torino 62 4,17 Rete A SpAservizi di radiodiffusione

- Consuledit Società Consortile a r.l. Milano 20 6,64 Gruppo Editoriale L'Espresso SpAricerche di mercato 4,86 Finegil Editoriale SpA

0,62 Editoriale La Nuova Sardegna SpA 0,49 S.E.T.A. SpA

- Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 0,17 S.E.T.A. SpAimmobiliare 0,12 Editoriale La Nuova Sardegna SpA

- Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664 (.000) $ USA 7,83 Elemedia SpAservizi internet (USA - MA)

- Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 Finegil EditorialeSpAservizi di telediffusione

- Trento Press Service Srl Gardolo di Trento 260 14,4 S.E.T.A. SpAdistribuzione giornali (TN)

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

156 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

Page 158: Bilancio al 31 dicembre 2012

157Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |P

iani

di

stoc

k op

tion

per

i d

ipen

dent

i al

31

dic

embr

e 2012

ALLE

GATO

N. 2

Piano di Stock Option 24 ottobre 2001

72.100

2,51

-

-

72.100

2,51

-

-

--

--

-IPiano di Stock Option 6 marzo 2002

203.000

3,30

-

-

203.000

3,30

-

-

--

--

-Piano di Stock Option 24 luglio 2002

231.200

3,36

-

-

231.200

3,36

-

-

--

--

-Piano di Stock Option 26 febbraio 2003

340.200

2,86

-

-

9.500

2,86

-

-

330.700

2,86

0,75

330.700

2,86

Piano di Stock Option 23 luglio 2003

414.600

3,54

-

-

15.200

3,54

-

-

399.400

3,54

1,00

399.400

3,54

Piano di Stock Option 25 febbraio 2004

925.000

4,95

-

-

100.000

4,95

-

-

825.000

4,95

1,75

825.000

4,95

Piano di Stock Option 28 luglio 2004

935.000

4,80

-

-

100.000

4,80

-

-

835.000

4,80

2,00

835.000

4,80

Piano di Stock Option 23 febbraio 2005

960.000

4,75

-

-

100.000

4,75

-

-

860.000

4,75

2,75

860.000

4,75

Piano di Stock Option 27 luglio 2005

985.000

4,65

-

-

100.000

4,65

-

-

885.000

4,65

3,00

885.000

4,65

Piano di Stock Option 2006 - I tranche

1.000.000

4,33

-

-

115.000

4,33

-

-

885.000

4,33

4,00

885.000

4,33

Piano di Stock Option 2006 - II tranche

1.000.000

3,96

-

-

115.000

3,96

-

-

885.000

3,96

4,50

885.000

3,96

Piano di Stock Option straord. 2009 - I tranche

1.352.500

3,84

-

-

35.000

3,84

-

-

1.317.500

3,84

4,75

1.317.500

3,84

Piano di Stock Option straord. 2009 - II tranche

1.352.500

3,60

-

-

35.000

3,60

-

-

1.317.500

3,60

5,25

1.317.500

3,60

Piano di Stock Option straord. 2009 - III tranche

1.622.500

2,22

-

-

35.000

2,22

-

-

1.587.500

2,22

5,75

1.587.500

2,22

Piano di Stock Option straord. 2009 - IV tranche

1.166.950

1,37

-

-

35.000

1,37

-

-

1.131.950

1,37

6,25

1.131.950

1,37

Piano di Stock Option ord. 2009 - I tranche

1.941.150

1,00

-

-

83.000

1,00

-

-

1.858.150

1,00

6,75

1.639.400

1,00

Piano di Stock Option ord. 2009 - II tranche

2.402.200

1,86

-

-

101.000

1,86

-

-

2.301.200

1,86

7,25

1.819.950

1,86

Piano di Stock option ord. 2010 - I tranche

2.667.500

2,25

-

-

130.500

2,25

-

-

2.537.000

2,25

7,75

1.714.200

2,25

Piano di Stock option ord. 2010 - II tranche

2.619.200

1,58

-

-

151.500

1,58

-

-

2.467.700

1,58

8,25

1.354.500

1,58

TOTA

LE22.190.600

2,81

-

- 1

.767.000

3,26

-

- 20.423.600

2,77

5,63

17.787.600

2,92

Opzi

oni i

n ci

rcol

azio

neal

l'ini

zio

del p

erio

doOp

zion

i ass

egna

te

nel c

orso

del

per

iodo

Opzi

oni a

nnul

late

ne

l cor

so d

el p

erio

doOp

zion

i ese

rcita

te

nel c

orso

del

per

iodo

Opzi

oni i

n ci

rcol

azio

ne

a fin

e pe

riodo

Opzi

oni e

serc

itabi

li a

fine

perio

do

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Scadenza

media (anni)

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Page 159: Bilancio al 31 dicembre 2012

Time-Based Units

683.750 1,81 - - 57.500 1,81

- - 626.250 1,81

- -

Performance-Based Units 683.750 1,81 - - 57.500

1,81 - - 626.250

1,81 - -

Units

in c

ircol

azio

neal

l'ini

zio

del p

erio

doUn

its a

sseg

nate

nel

cors

o de

l per

iodo

Units

ann

ulla

te n

elco

rso

del p

erio

doUn

its e

serc

itate

nel

cors

o de

l per

iodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in c

ircol

azio

nea

fine

perio

doUn

its e

serc

itabi

lia

fine

perio

do

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Time-Based Units - - 948.750 0,98 70.000 - - - 878.750

0,98

- -

Performance-Based Units - - 948. 750 0,98

70.000 - - - 878.750 0,98 - -

Units

in c

ircol

azio

neal

l'ini

zio

del p

erio

doUn

its a

sseg

nate

nel

cors

o de

l per

iodo

Units

ann

ulla

te n

elco

rso

del p

erio

doUn

its e

serc

itate

nel

cors

o de

l per

iodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in c

ircol

azio

nea

fine

perio

doUn

its e

serc

itabi

lia

fine

perio

do

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Pia

ni d

i st

ock

gran

t pe

r i

dipe

nden

ti a

l 31 d

icem

bre

2012

Sto

ck g

rant

2

01

1

Sto

ck g

rant

2

01

2

158 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

Page 160: Bilancio al 31 dicembre 2012

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

Page 161: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 162: Bilancio al 31 dicembre 2012

| Gruppo Editoriale L’Espresso | 161

Page 163: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 164: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione della Società di Revisione

Page 165: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 166: Bilancio al 31 dicembre 2012

165Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 167: Bilancio al 31 dicembre 2012

166 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

Page 168: Bilancio al 31 dicembre 2012

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpAal 31 dicembre 2012

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

Page 169: Bilancio al 31 dicembre 2012

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO Note 31 dicembre 31 dicembre(euro) 2011 2012Attività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 1.009.201 883.335 Immobilizzazioni immateriali (1) 221.670.060 221.544.194 Immobilizzazioni materiali (2) 16.954.825 13.411.978 Partecipazioni (3) 409.099.945 413.310.845 Crediti non correnti (4) 435.250 451.078 Attività per imposte anticipate (5) 15.248.327 12.114.467 ATTIVITA' NON CORRENTI 663.408.406 660.832.561 Rimanenze (6) 18.064.758 11.646.155 Crediti commerciali (7) 111.036.377 96.098.157

di cui verso società correlate 95.625.770 (86,1%) 74.537.022 (77,6%) Titoli e altre attività finanziarie (8) 48.684.504 23.049.180 Crediti tributari (9) 9.074.124 20.962.234

di cui verso società correlate 332.607 (3,7%) 15.131.444 (72,2%) Altri crediti (10) 7.630.503 18.561.756 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 193.272.486 190.213.496

di cui verso società correlate 78.999.985 (40,9%) 85.368.538 (44,9%) ATTIVITA' CORRENTI 387.762.753 360.530.978 TOTALE ATTIVO 1.051.171.159 1.021.363.538

PASSIVO Note 31 dicembre 31 dicembre(euro) 2011 2012Capitale sociale (12) 61.534.498 61.534.498 Riserve (13) 86.880.451 86.847.926 Utili (perdite) a nuovo 258.805.489 298.491.119 Utile (perdita) d'esercizio 65.466.101 33.889.296 PATRIMONIO NETTO 472.686.539 480.762.839 Debiti finanziari (14) 263.512.238 231.513.574 Fondi per rischi ed oneri (15) 33.736.862 39.216.056 TFR e altri fondi per il personale (16) 28.447.173 31.118.838 Passività per imposte differite (5) 51.625.610 55.100.960 PASSIVITÀ NON CORRENTI 377.321.883 356.949.428 Debiti finanziari (14) 60.651.015 59.596.175

di cui verso società correlate 53.995.731 (89,0%) 52.382.145 (88,6%)

Fondi per rischi ed oneri (15) 16.292.348 15.216.890 Debiti commerciali (17) 70.685.418 69.390.016

di cui verso società correlate 14.618.706 (20,7%) 11.644.685 (16,8%)

Debiti tributari (18) 19.145.730 5.790.228 di cui verso società correlate 12.862.212 (67,2%) 1.496.708 (25,8%)

Altri debiti (19) 34.388.226 33.657.963 PASSIVITÀ CORRENTI 201.162.737 183.651.272 TOTALE PASSIVITÀ 578.484.620 540.600.700 TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.051.171.159 1.021.363.538

Le note da pag 175 a pagina 227 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

168 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 170: Bilancio al 31 dicembre 2012

Conto Economico

Note Anno Anno(euro) 2011 2012

Ricavi (20) 459.629.245 403.916.973 di cui verso società correlate 246.028.788 (53,5%) 214.907.636 (53,2%)

Variazione rimanenze prodotti (6) 103.323 (338.049)

Altri proventi operativi (21) 13.882.316 12.564.933 di cui verso società correlate 2.665.013 (19,2%) 67.822 (0,5%)

Costi per acquisti (22) (63.396.508) (56.708.459) di cui verso società correlate 3.810.528 (-) 3.951.708 (-)

Costi per servizi (23) (213.904.389) (209.521.250) di cui verso società correlate (59.181.503) (27,7%) (60.283.969) (28,8%)

Altri oneri operativi (24) (8.329.370) (8.661.264) di cui verso società correlate (13.062) (0,2%) (30.306) (0,3%)

Costi per il personale (25) (114.213.386) (113.045.419) di cui verso società correlate (3.208.106) (2,8%) (3.045.987) (2,7%)

Ammortamenti e svalutazioni (26) (8.808.364) (6.363.981)

Risultato operativo 64.962.867 21.843.484

Proventi/(Oneri) finanziari netti (27) (9.630.656) (8.286.053)

di cui verso società correlate 1.003.411 (-) 571.805 (-)

Dividendi (28) 35.579.081 34.230.630

di cui verso società correlate 35.579.081 (100,0%) 34.230.630 (100,0%)

Risultato ante imposte 90.911.292 47.788.061

Imposte (29) (25.445.191) (13.898.766)

di cui verso società correlate (12.588.691) (49,5%) 3.016.135 (-)

RISULTATO NETTO 65.466.101 33.889.296 Utile per azione, base (30) 0,165 0,086 Utile per azione, diluito (30) 0,153 0,080

Conto Economico Complessivo Anno Anno(euro) 2011 2012

RISULTATO NETTO 65.466.101 33.889.296

Altre componenti del conto economico complessivo Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale (1.366.711) (3.373.779) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (1.687.909) 2.394.855 Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 840.020 269.204 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (2.214.599) (709.720)

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 63.251.502 33.179.576

Le note da pag 175 a pagina 227 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

169Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 171: Bilancio al 31 dicembre 2012

Rendiconto Finanziario Anno Anno(migliaia di euro) Note 2011 2012ATTIVITÀ OPERATIVARisultati di periodo 65.465 33.889 Rettifiche:- Ammortamenti e svalutazioni (26) 8.808 6.364 - Fair value stock option (25) 2.381 1.776 - Variazione netta fondi del personale (16) (519) 2.672

di cui verso società correlate (335) (64,5%) 205 (-)

- Variazione netta fondi rischi e oneri (15) 4.155 4.404 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (10.408) 10 - Minusvalenze (plus.) cessione partecip. e titoli 81 547 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 3 - - (Proventi) per dividendi (35.579) (34.231) Autofinanziamento 34.387 15.431 Variazione del circolante e altri flussi (14.824) (13.068)

di cui verso società correlate 4.337 (-) (10.702) (110,4%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA 19.563 2.363 di cui:Incassi (pagamenti) per interessi (9.243) (6.496)

di cui verso società correlate 998 (-) 574 (-)

Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (9.638) (24.344) di cui verso società correlate* (2.011) (20,9%) (16.480) (67,7%)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTOEsborsi per acquisto immobilizzazioni (4.280) (3.535) Esborsi per acquisto partecipazioni (1.000) (4.211) Incassi da cessione 27.426 -

di cui verso società correlate 2.600 (9,5%) - -

(Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 11.095 27.324 Dividendi incassati (28) 35.579 34.231

di cui verso società correlate 35.579 (100,0%) 34.231 (100,0%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 68.820 53.809 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTOVersamenti ad aumento capitale e riserve 580 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (5.982) (1.918) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (16.184) (28.775) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (10.482) (2.405) (Dividendi pagati) (29.751) (24.966)

di cui verso società correlate (16.337) (54,9%) (13.887) (55,6%)FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (61.819) (58.063) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 26.564 (1.891) Disponibilità liquide nette iniziali 112.704 139.268 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE FINALI 139.268 137.377

di cui verso società correlate 25.004 (18,0%) 32.896 (23,9%)

* Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.Le note da pag 175 a pagina 227 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

170 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 172: Bilancio al 31 dicembre 2012

171Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

Ca

pitale Sovrapp

r. Azio

ni Riserva Riserva Ris. Stock Riserve di Utili Risulta

to P.N

etto

(miglia

ia di euro) Sociale Azio

ni Proprie Fair V

alue

IFR

S Op

tion Patrim

onio a nuovo di periodo

p

roprio

Situaz

ione

al 3

1 dice

mbre 20

10 61.46

3

54

5 (21.38

0) (437

) 50

.820

14

.297

4

6.92

3 23

1.70

6 58

.266

442

.203

Movim

entazio

nedel risultato - - - - -

- - 58.266 (58.266) -

Dividendi

-

- - -

- - -

(29.751) - (2

9.75

1)

Aumenti capitale, versam. d

a soci 71

509

-

-

- - - - -

580

Valutazio

ne di opzioni su azioni

-

- - -

- 2.38

1

- - -

2.381

Operazioni su azioni proprie - - (5

.982

) - - - -

- -

(5.98

2)

Movim

entazio

ni tra ris

erve -

- - - 428

-

- (4

28) - -

Altre

variazio

ni -

- - -

- - - 4 -

4

Utile /(perdita

) di p

eriodo com

plessivo - - - (1.22

4) - -

-

(990) 65.466 63

.252

Situaz

ione

al 3

1 dice

mbre 20

11 61.53

4 1.05

4 (27.36

2) (1.661

) 51

.248

16

.678

4

6.92

3 25

8.80

7 65.46

6

47

2.68

7

Movim

entazio

ne del risulta

to - - - -

- - - 65.466 (65.466) -

Dividendi - - - - -

- - (2

4.966) -

(24.96

6)

Aumenti capitale, versam. d

a soci - - - -

- - -

- - -

Valutazio

ne di opzioni su azioni

-

- - -

- 1.77

6 -

- -

1

.776

Operazioni su azioni proprie - - (1

.918

) - - - -

- - (1.918

)

Movim

entazio

ni tra ris

erve -

- - - (1.626

)

-

- 1.626 - -

Altre

variazio

ni -

- - -

- - - 4 -

4

Utile /(perdita

) di p

eriodo com

plessivo - - - 1.737

- -

- (2

.446) 33.889 33.18

0

Situaz

ione

al 3

1 dice

mbre 20

12 61.53

4 1.05

4 (29.28

0) 7

6 49

.622

18

.454

4

6.92

3 29

8.49

1 33

.889

480

.763

Page 173: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 174: Bilancio al 31 dicembre 2012

Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

Page 175: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 176: Bilancio al 31 dicembre 2012

Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società”) ha per oggetto principalel’attività nel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana eperiodica e della editoria on-line.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.98, Roma,Italia.CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi della art. 2497 del Codice Civile.Il titolo Gruppo Editoriale L’Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) diBorsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data27 febbraio 2013.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio di esercizio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’InternationalAccounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 6), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2011. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo siaper il passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella pergrado di liquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. Laforma del prospetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto,passività a liquidità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la strutturae per utilizzare i medesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazionenel prospetto unicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/cre-ditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patri-moniale - Finanziaria adottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusionedelle testate giornalistiche, classificate nella voce “Attività immateriali a vita indefinita”, nonsono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. Laclassificazione adottata per il Conto Economico è per natura poichè, considerata l’attivitàdella Società, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappresentaremeglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predispostosecondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivantida attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle

175Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 177: Bilancio al 31 dicembre 2012

Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazionidelle riserve. Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.La Società ha optato per l’adozione anticipata già dal presente bilancio del nuovo emendamentoallo IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, applicando icambiamenti retrospetticamente dal 1° gennaio 2011 e adattando conformemente l’informazionecomparativa. Il nuovo emendamento richiede, tra l’altro, che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscrittinel Prospetto degli Altri utili o perdite complessivi (“Other comprehensive income”).Si riporta nelle tabelle successive il confronto della Situazione Patrimoniale-Finanziaria e delConto Economico 2011 ante applicazione del nuovo emendamento e post applicazione dellostesso con evidenza (*) delle voci patrimoniali ed economiche interessate:

176 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 178: Bilancio al 31 dicembre 2012

177Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Situazione Patrimoniale-Finanziaria 2011

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre

(euro) 2011 2011

actual restatedAttività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 1.009.201 1.009.201 Immobilizzazioni immateriali 221.670.060 221.670.060 Immobilizzazioni materiali 16.954.825 16.954.825 Partecipazioni 409.099.945 409.099.945 Crediti non correnti 435.250 435.250 Attività per imposte anticipate 15.248.327 15.248.327 ATTIVITA' NON CORRENTI 663.408.406 663.408.406 Rimanenze 18.064.758 18.064.758Crediti commerciali 111.036.377 111.036.377Titoli e altre attività finanziarie 48.684.504 48.684.504 Crediti tributari 9.074.124 9.074.124 Altri crediti 7.630.503 7.630.503 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 193.272.486 193.272.486 ATTIVITA' CORRENTI 387.762.753 387.762.753TOTALE ATTIVO 1.051.171.159 1.051.171.159

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre

(euro) 2011 2011

actual restatedCapitale sociale 61.534.498 61.534.498 Riserve 86.880.451 86.880.451 Utili (perdite) a nuovo 259.796.355 258.805.489 Utile (perdita) di esercizio 64.475.236 65.466.101PATRIMONIO NETTO 472.689.539 472.686.539 Debiti finanziari 263.512.238 263.512.238 Fondi per rischi ed oneri 33.736.862 33.736.862 TFR e altri fondi per il personale 28.447.173 28.447.173 Passività per imposte differite 51.625.610 51.625.610PASSIVITA' NON CORRENTI 377.321.883 377.321.883 Debiti finanziari 60.651.015 60.651.015 Fondi per rischi ed oneri 16.292.348 16.292.348 Debiti commerciali 70.685.418 70.685.418 Debiti tributari 19.145.730 19.145.730 Altri debiti 34.388.226 34.388.226 PASSIVITA' CORRENTI 201.162.737 201.162.737 TOTALE PASSIVITA' 578.484.620 578.484.620TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.051.171.159 1.051.171.159

**

Page 179: Bilancio al 31 dicembre 2012

L’adozione anticipata dello Ias 19 revised, ha comportato una rideterminazione e contestualericlassifica dei dati al 31 dicembre 2011, il cui effetto negativo, lordo imposte sull’utile del-l’esercizio, è stato pari a 1.367 migliaia di euro (relativo alla voce “costi per il personale”) che,al netto dell’impatto fiscale, risulta pari a 991 migliaia di euro. Le voci corrispondenti di patrimonio netto interessate dalla riclassifica sono state il “Risultatonetto” e gli “Utili (perdite) a nuovo”.

178 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Conto Economico Complessivo 2011 Anno 2011 Anno 2011(euro) actual restatedRISULTATO NETTO 64.475.236 65.466.101 Altre componenti del conto economico complessivo:Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale - (1.366.711) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (1.687.909) (1.687.909) Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 464.175 840.020 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (1.223.734) (2.214.599) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 63.251.502 63.251.502

Conto Economico 2011 Anno 2011 Anno 2011(euro) actual restatedRicavi 459.629.245 459.629.245 Variazione rimanenze prodotti 103.323 103.323 Altri proventi operativi 13.882.316 13.882.316 Costi per acquisti (63.396.508) (63.396.508) Costi per servizi (213.904.389) (213.904.389) Altri oneri operativi (8.329.370) (8.329.370)Costi per il personale (115.580.097) (114.213.386)Ammortamenti e svalutazioni (8.808.364) (8.808.364) Risultato operativo 65.596.156 64.962.867 Proventi/(Oneri) finanziari netti (9.630.656) (9.630.656) Dividendi 35.579.081 35.579.081 Risultato ante imposte 89.544.581 90.911.292 Imposte (25.069.346) (25.445.191) RISULTATO NETTO 64.475.236 65.466.101 Utile per azione, base 0,162 0,165 Utile per azione, diluito 0,151 0,153

*

*

**

*

*

Page 180: Bilancio al 31 dicembre 2012

3. Criteri di valutazione

3.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di pro-duzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzatiper acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo.Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto,qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito,la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo ilperiodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processodi formazione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quellasuccessiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’interoprogetto è considerato ricerca.Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti incui vi è evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almenouna volta all’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltàdi recupero del valore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descrittaalla Nota 3.6.

Testate e marchiLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Tali attività non sonoammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un’indicazioneche l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perditadi valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash gene-rating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sonocontabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripri-stinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valutateal costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costantilungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che,a meno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammor-tamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla finedi ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

179Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 181: Bilancio al 31 dicembre 2012

3.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione.Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporrel’attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamentoo miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusi-vamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificaticome attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a contoeconomico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, aventedifferente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefinitialmeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni signi-ficative.I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui visia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomiche facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairmenttest descritto alla Nota 3.6. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragionialla base della svalutazione.

3.3 LeasingI contratti di leasing relativi ad attività in cui la Società assume sostanzialmente tutti i rischie i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza dileasing finanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto delcontratto di leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontaretotale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo daottenere un tasso d’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al nettodei costi finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato aconto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasingfinanziario sono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene.I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e beneficiderivanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevatia conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventualedifferenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso diminusvalenze identificative di perdita di valore dei beni.

3.4 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formaledelibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previsteper la concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita

180 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 182: Bilancio al 31 dicembre 2012

utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificarein diminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dareun immediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso cor-relati è rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

3.5 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per lavendita sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti glialtri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sonosostenuti.

3.6 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suovalore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza diindicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori siprocede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazionedell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costidi vendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità gene-ratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripristinidi valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad ecce-zione di quelli relativi ad avviamenti.

3.7 PartecipazioniLe partecipazioni sono rilevate al costo, ridotto di perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 3.11.

3.8 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamentoe delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se nevengono meno i motivi.

3.9 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

181Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 183: Bilancio al 31 dicembre 2012

3.10 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a brevetermine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischionon rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato.Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenzaoriginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, aifini della redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziaridel passivo corrente.

3.11 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzoa breve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenzaprefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità dimantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, nonquotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attività finanziarieal fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.La rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costidi transazione.Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economicoe le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute finoalla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato.Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotatio mediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotatesono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specificadell’emittente.

182 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 184: Bilancio al 31 dicembre 2012

Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valoree la svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente conta-bilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportatola rilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

3.12 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

3.13 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/(perdita)è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

3.14 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto

3.15 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

3.16 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (incaso di perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quandosi libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

3.17 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativihanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d.TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR matu-rando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR aforme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optatoper il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad unconto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovoinquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocavanoinfatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50

183Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 185: Bilancio al 31 dicembre 2012

dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a beneficidefiniti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “pianoa contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esaurisconocon il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico nonvengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsieffettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separataistituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con piùdi 50 dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati daun attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti glieventuali effetti attuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico com-plessivo.

Piani a contribuzione definitaLa Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazionedella Società nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni La Società ha adottato piani che prevedono l’attribuzionedi diritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”)oppure l’attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari diuna eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azio-nario di riferimento (c.d. “phantom stock option”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”;in caso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non haapplicato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

184 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 186: Bilancio al 31 dicembre 2012

Phantom Stock OptionIl costo di tali operazioni, iscritto a conto economico, è determinato con riferimento al fairvalue delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data diassegnazione e quella di maturazione, con contropartita la relativa passività.Fino a quando tale passività non viene estinta, il fair value viene ricalcolato a ciascuna datadi chiusura di bilancio e alla data di effettivo esborso, rilevando tutte le variazioni di fair valuea conto economico.

3.18 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accan-tonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale oimplicita, nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempreche possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevatocome accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimentodell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ognidata di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normalitermini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativaa riguardo.

3.19 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato.

3.20 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. Larilevazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumentiderivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge oCash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate diret-tamente a conto economico.Nel caso di contratti designati come di copertura, La Società documenta tale relazione alladata di costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento ooperazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’ef-ficacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurataponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento copertocon le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficaciadella copertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la duratadella copertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ognidata di rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazionedel fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata “quasi completamente”dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati

185Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 187: Bilancio al 31 dicembre 2012

a consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair valuedello strumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valu-tazione adottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumentifinanziari coperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita con-trattuale residua dell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesseeffettivo.La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, erilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nellostesso esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto econo-mico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair ValueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla datadi chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengonoapplicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare,nel caso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valoreadeguato al fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazionedell’hedge accounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, inbase alle regole previste per il calcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash FlowHedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazionefutura non avrà luogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovveronon ne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non simanifesteranno a conto economico.

3.21 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimentoe valore totale dei servizi previsti.In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione,

al netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

186 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 188: Bilancio al 31 dicembre 2012

3.22 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente.Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recu-pero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebberoverificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delleoperazioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesimemodalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base dellealiquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modificadelle predette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguatocon imputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registra-zione.

3.23 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio di esercizio è redatto in euro.Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della datadell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni edalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento èrichiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili erilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazionedell’effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativaè adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabilericostruire l’informazione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modi-ficato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina lemodalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, ose impraticabile, prospettico.La Società ha optato per l’adozione anticipata già dal presente bilancio del nuovo emendamentoalla IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, applicando icambiamenti retrospetticamente dal 1 gennaio 2011 e adattando conformemente l’informazionecomparativa.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la conta-bilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

187Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 189: Bilancio al 31 dicembre 2012

5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazionefinanziaria sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazionefinanziaria è autorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte delConsiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita,per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

6. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2012In data 7 ottobre 2010, lo IASB aveva pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 –Strumenti finanziari: Informazioni integrative, da applicarsi per la Società dal 1° gennaio 2012.Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazionidi trasferimento (derecognition) delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibilieffetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività.Gli emendamenti, inoltre, richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare spropor-zionato di tali transazioni sia posto in essere in prossimità della fine di un periodo contabile.L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto dal punto di vista della valutazionedelle poste in bilancio.In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 - Impostesul reddito che richiede all’impresa di misurare le imposte differite derivanti da investimentiimmobiliari. La fattispecie non è applicabile alla Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e adottati in viaanticipata dalla SocietàIn data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipen-denti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuarialicon il metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscrittiimmediatamente nel Prospetto degli Altri utili o perdite complessivi (“Other comprehensiveincome”) in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delleattività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale-finanziaria. Gli emen-damenti prevedono inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo perbenefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componen-ti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscrit-te a conto economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti calcolati applicandol’appropriato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle atti-vità risultante all’inizio dell’esercizio devono essere iscritti a conto economico come tali, gliutili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devonoessere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inoltre, il rendimentodelle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato dovrà essere calcolatosulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività.

188 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 190: Bilancio al 31 dicembre 2012

L’emendamento infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle note albilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente iniziodopo o dal 1° gennaio 2013. La Società ne ha deciso l’applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati invia anticipata dalla SocietàLa Società non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti edinterpretazioni di principi già pubblicati e omologati dall’UE, obbligatori per i bilanci cheiniziano dopo il 1° gennaio 2012 e per i quali la Società sta valutando gli eventuali effetti chepotrebbero derivare dall’adozione degli stessi.

189Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Data di entrata in vigoreDocumento Titolo del documento del documento IASBModifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio – Esposizione nel

1° luglio 2012 bilancio delle voci delle altre componenti di conto economico complessivo Modifiche all’IFRS 1 Grave iperinflazione ed eliminazione di

1° gennaio 2013Prima adozione degli IFRS date fissate per neo-utilizzatori Modifiche all’IFRS 7Strumenti finanziari: Compensazione di attività e passività 1° gennaio 2013informazioni integrative finanziarie Modifiche allo IAS 32 Strumenti finanziari: Compensazione di attività e passività finanziarie 1° gennaio 2014esposizione in bilancio IFRS 13 Valutazione del fair value 1° gennaio 2013IFRS 10 Bilancio consolidato 1° gennaio 2014IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1° gennaio 2014IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1° gennaio 2014IAS 27 (2011) Bilancio separato 1° gennaio 2014IAS 28 (2011) Partecipazioni in società collegate e joint venture 1° gennaio 2014Modifiche allo IAS 12 Fiscalità differita: recupero delle attività sottostanti

1° gennaio 2013Imposte sul reddito IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto 1° gennaio 2013

Inoltre la Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazionedei seguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi com-petenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Titolo del documentoData di entrata in vigore

del documento IASBStandards ed InterpretazioniIFRS 9 - Financial Instruments 1° gennaio 2015

AmendmentsGovernment Loans (Amendments to IFRS 1) 1° gennaio 2013Improvements to IFRSs (2009-2011) 1° gennaio 2013Transition Guidance (Amendments to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12) 1° gennaio 2013 Investment entities (Amendments to IFRS 10, IFRS 12, IAS 27) 1° gennaio 2014

* Probabile entrata in vigore per l’Unione Europea posticipata al 1° gennaio 2014

*

Page 191: Bilancio al 31 dicembre 2012

7. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perditedi valore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, bene-fici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono rie-saminate periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a contoeconomico. In particolare, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e medioperiodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturato pubblicitario, ha reso piùdifficile la stima delle assunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi dicassa utilizzati per la determinazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini dellaverifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefi-nita e delle partecipazioni. Pertanto, non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futu-ro, di risultati diversi da quanto stimato.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell’esisten-za di perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al per-venire dei primi dati consuntivi.La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale).Per rischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risul-tanze del triennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

8. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Società aveva stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionaledi 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte del prestitoobbligazionario.Tale operazione era stata classificata come Fair Value Hedge (copertura del valore di merca-to) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dellostrumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello stru-mento oggetto di copertura (prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, veniva-no imputati a conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società ha provvedutoa rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differen-ziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Alla data del 31 dicembre 2012 l’utile realizzato di 595 migliaia di euro, che si cumula con quelloconseguito al 31 dicembre 2011 di 1.231 migliaia di euro, determinato dalla valutazione al fair valuedello strumento derivato, risulta esattamente controbilanciato dalla perdita di pari importo rilevatasul prestito obbligazionario. Il differenziale dei tassi ha comportato un utile di 534 migliaia di euroche, sommato a quello realizzato precedentemente, ha permesso di generare un provento comples-sivo di 1.322 migliaia di euro. Alla data della rinegoziazione, sono stati effettuati i test prospettici eretrospettivi, al fine di verificare l'efficacia della copertura fino alla predetta data (27 ottobre 2012).I test prospettici prevedono che all'inizio della copertura e per l'intera durata, ogni coperturadebba dimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della voce coperta

190 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 192: Bilancio al 31 dicembre 2012

compensino quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I testretrospettivi prevedono che la copertura si dimostri altamente efficace quando i suoi risultatirientrano in un intervallo compreso tra l'80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dallaSocietà per la verifica dell'efficacia sono, con riferimento al test retrospettivo il Dollar OffsetMethod e con riferimento al test prospettico, il Relative Risk Reduction (RRR). I test di effi-cacia della copertura hanno sempre dato esito positivo dalla data di stipula alla data di rine-goziazione del contratto.

9. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2011 31/12/2012 Testate 220.661 220.661Concessioni e licenze 1.009 883TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 221.670 221.544

di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 220.661 220.661 Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 1.009 883

Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente.Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Testate

31/12/2012Situazione inizialeCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo iniziale 220.661MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo finale 220.661

191Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 193: Bilancio al 31 dicembre 2012

Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita, è presente la testata la Repubblica ilcui valore contabile, pari a 220.527 migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31dicembre 2011.L’impairment test effettuato sulla testata, che rappresenta una cash generating unit, ha accer-tato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recu-perabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to sell eil valore d’uso. Nel caso specifico è il valore d’uso.

La determinazione del valore d’uso della Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso della cash generating unit, si è proceduto all’attualiz-zazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in usci-ta, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altritermini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nellavariante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussianaliticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2013-2017) e la determi-nazione del terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è stato necessario valu-tare l’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità; le attese riguardanti le possibili variazioni inordine all’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi; il tasso di attualizzazione daimpiegare; eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’in-vestimento nella specifica unità.Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono espli-citamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e inuscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale.I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perchériferiti alla singola unità), lordi di imposte.Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc pre-tax) del Gruppo Espresso pari all’11,34%.

La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismis-sione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione puòessere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scam-bio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transa-zioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato facendo riferimento amoltiplicatori diretti di valutazione. Detta assunzione è resa necessaria dalla carenza di unmercato attivo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile compa-rabilità delle transazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifi-ca. Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” della cash generating unit, sono stati impie-gati multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nellaversione leading (o multipli attesi/medi).

192 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 194: Bilancio al 31 dicembre 2012

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2013-2017Per la determinazione dei risultati economici e dei flussi di cassa operativi della CGU, si èfatto riferimento ai piani previsionali 2013-2017 redatti sulla base di ipotesi ragionevoli ecoerenti con le evidenze passate, in assenza di un piano pluriennale formalmente approvatodal Consiglio di Amministrazione. Tali piani rappresentano la miglior stima circa le condi-zioni economiche che esisteranno nel periodo di riferimento considerato. Il primo anno deipiani previsionali corrisponde al budget predisposto con riferimento al 2013, approvato dalConsiglio di Amministrazione in data 31 gennaio 2013. In particolare, l’attuale situazione di incertezza dello scenario economico di breve e medio periodoha indotto a riconsiderare attentamente i tassi di sviluppo attesi dei ricavi e della marginalità. In quest’ottica, è stata ipotizzata un’evoluzione del fatturato che tenga conto dei seguentielementi: - andamento delle diffusioni, prima dell’impatto degli incrementi di prezzo, in linea con il

trend registrato nell’ultimo triennio e tenendo presente le specifiche condizioni di mercatoin cui ciascuna testata, soprattutto a livello locale, si trova ad operare;

- aumento progressivo del prezzo di copertina dagli attuali 1,20 centesimi a 1,50 centesiminel 2016. In corrispondenza degli incrementi di prezzo di €0,10 si prevede un impattonegativo sulla diffusione di circa 2/3 p.p.;

- crescita significativa dei ricavi derivanti dalla vendita delle copie digitali su tablet, pc emobile;

- ulteriore flessione del mercato pubblicitario del 16% nel 2013 (+8% per internet), chetiene conto sia dell’impatto su un intero esercizio del taglio della spesa pubblicitaria osser-vato nel secondo semestre 2012 sia dell’ulteriore riduzione degli investimenti dovuta alpermanere dell’economia in fase recessiva. In questo contesto, il budget 2013 assumeandamenti simili a quelli ipotizzati per gli specifici segmenti di mercato, con un leggeroincremento di quote per i quotidiani e internet grazie ad azioni di rilancio/manutenzionedei prodotti. Per i restanti anni di piano, si è ipotizzato un ulteriore calo degli investimentipubblicitari del 5% medio annuale per la Repubblica; tale calo risulta in parte bilanciatodalla crescita sostenuta di internet;

- riduzione delle attività opzionali, mantenendo comunque un buon livello di redditività. Per quanto concerne l’evoluzione dei costi, e quindi della marginalità, delle singole CGU, ipiani previsionali 2013-2017 tengono conto di un’ulteriore riduzione dei costi operativi, inlinea con il piano e gli impegni di savings formulati per la Società, assumendo un esito posi-tivo e nei tempi previsti di tutte le procedure collettive per la riduzione dell’organico. Si segnala altresì che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzial-mente un tasso di crescita pari a zero.Per la cash generating unit “la Repubblica” non si è provveduto ad effettuare un’analisi disensitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base dalmomento che le risultanze dell’impairment test indicano una differenza positiva del maggioretra il fair value less costs to sell e il valore d’uso rispetto al valore contabile ampiamentesuperiore alla soglia del 50% del valore contabile stesso, prevista dalle nostre procedure.

Altre immobilizzazioni immateriali La categoria “Concessioni e licenze” è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, datoche si stima una vita utile di 3 anni.La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

193Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 195: Bilancio al 31 dicembre 2012

Concessioni e licenze31/12/2012

Situazione inizialeCosto originario 22.123 Fondi ammortamento, svalutazioni (21.114) Saldo iniziale 1.009 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 461 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (587) Decrementi - Situazione finaleCosto originario 22.584 Fondi ammortamento, svalutazioni (21.701) Saldo finale 883

Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2011 31/12/2012Migliorie su beni di terzi 4.195 3.230 Impianti e macchinari 10.788 8.860 Mobili, dotazioni, automezzi 1.967 1.316 Altri beni 5 6 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 16.955 13.412

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che,le vite utili per categoria di beni siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - - Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5 anni 20%Rotative full color 10 anni 10%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

194 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 196: Bilancio al 31 dicembre 2012

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Migliorie su beni di terzi 31/12/2012

Situazione iniziale

Costo originario 23.121

Fondi ammortamento, svalutazioni (18.926)

Saldo iniziale 4.195

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 472

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (1.437)

Decrementi -

Situazione finale

Costo originario 23.593

Fondi ammortamento, svalutazioni (20.363)

Saldo finale 3.230

Impianti e macchinari 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 88.358

Fondi ammortamento, svalutazioni (77.570)

Saldo iniziale 10.788MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 1.488

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (3.416)

Decrementi -

Situazione finale Costo originario 89.846

Fondi ammortamento, svalutazioni (80.986)

Saldo finale 8.860 di cui:

Restrizioni per garanzie e impegni 37.890

195Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 197: Bilancio al 31 dicembre 2012

Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 43.260

Fondi ammortamento, svalutazioni (41.293)

Saldo iniziale 1.967MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 278

Decrementi (13)

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (918)

Decrementi 2

Situazione finale Costo originario 43.525

Fondi ammortamento, svalutazioni (42.209)

Saldo finale 1.316

Altri beni 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 1.739

Fondi ammortamento, svalutazioni (1.734)

Saldo iniziale 5

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 6

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (5)

Decrementi -

Situazione finale

Costo originario 1.744

Fondi ammortamento, svalutazioni (1.738)

Saldo finale 6

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontano a2.244 migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente nella categoria “impianti e macchi-nari” per 1.488 migliaia di euro, di cui 1.183 migliaia di euro relativi ad investimenti sulle rotativedislocate presso ci centri stampa di Bari e Salerno (nei cui valori rientrano anche investimenti inCTP per complessivi 780 migliaia di euro) e 263 migliaia di euro relativi ad investimenti sulla retedati e fonia della sede; nella categoria “migliorie su beni di terzi” sono stati effettuati investimentiper complessivi 472 migliaia di euro (di cui 195 migliaia di euro per la ristrutturazione della sededi Roma in Via C. Colombo, 98, 146 migliaia di euro per la sede di Via C. Colombo,90 e 131migliaia di euro per investimenti nelle altre redazioni).

196 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 198: Bilancio al 31 dicembre 2012

Sulla categoria “Impianti e macchinari” gravano ancora direttamente dei privilegi per unammontare di 37.890 migliaia di euro dovuti principalmente alle garanzie reali poste a favo-re degli istituti bancari che hanno concesso, nel corso del 2005, il finanziamento agevolatosulle rotative, impianti tipografici e simili e indirettamente per 23.231 migliaia di euro sulmacchinario ceduto a Rotocolor SpA.

Partecipazioni (3)Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce. 31/12/2012Situazione iniziale Costo originario 462.398Svalutazioni (53.298)Saldo iniziale 409.100MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 4.211Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 466.609Svalutazioni (53.298)Saldo finale 413.311

Il valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2012 ammonta a 413.311 migliaia di euro (al 31dicembre 2011 il valore delle partecipazioni ammontava a 409.100 migliaia di euro).Oltre al versamento di 4 milioni di euro effettuato a copertura delle perdite di Manzoni &C. SpA, è da segnalare che in data 8 agosto 2012 è stata costituita, in joint venture con Huf-fington Post Media Group, L’Huffington Post Italia, edizione italiana di The Huffington Post,uno dei più importanti siti web americani di informazione. La partnership ha comportato uninvestimento iniziale di 201 migliaia di euro per il 49% della Società. Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

197Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 199: Bilancio al 31 dicembre 2012

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012

Partecipazioni in società controllate

Finegil Editoriale SpA 99,78% 99,78% 176.764 176.764

Manzoni & C. SpA 100,00% 100,00% 23.931 27.931

Elemedia SpA 100,00% 100,00% 36.098 36.098

Rotocolor SpA 100,00% 100,00% 24.049 24.049

Somedia SpA 100,00% 100,00% 428 428

Rete A SpA 100,00% 100,00% 146.000 146.000

Totale imprese controllate 407.270 411.270

Partecipazioni in società collegate

Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 1.361 1.361

HuffingtonPost Italia Srl - 49,00% - 201

Totale imprese collegate 1.361 1.562

Altre partecipazioni

Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 3,81% 3,81% 454 454

Premium Publisher Network Consorzio 20,51% 20,51% 14 14

Consorzio Edicola Italiana - 16,67% - 10

Consuledit Soc. consortile a r.l. 6,64% 6,64% 1 1

Totale altre partecipazioni 469 479

TOTALE PARTECIPAZIONI 409.100 413.311

I dati riclassificati essenziali dei bilanci al 31 dicembre 2012 delle società controllate, sonoriportati nel paragrafo 11.8. Le altre informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nel paragrafo 11.4.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Crediti non correnti (4)Si riporta il dettaglio della voce. 31/12/2011 31/12/2012

Depositi cauzionali oltre 1 anno 435 451

TOTALE CREDITI NON CORRENTI 435 451

198 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 200: Bilancio al 31 dicembre 2012

Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (29).

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate

31/12/2011 31/12/2012

Da fondi del personale 3.780 7.390

Da fondi rischi 16.116 17.040

Da svalutazione delle attività correnti 25.875 13.297

Da svalutazione delle attività immobilizzate 3.492 3.237

Da svalutazione strumenti finanziari 4.840 1.390

TOTALE 54.104 42.354

Imponibili per imposte anticipate

31/12/2011 31/12/2012

Da fondi del personale 1.040 2.032

Da fondi rischi 4.752 5.012

Da svalutazione delle attività correnti 7.063 3.695

Da svalutazione delle attività immobilizzate 1.063 993

Da svalutazione strumenti finanziari 1.331 382

TOTALE 15.248 12.115

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2011 31/12/2012

Da minore valutazione dei fondi del personale 3.780 3.449

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 164.001 176.208

Da maggiore valutazione delle attività correnti - 37

Da rivalutazione strumenti finanziari 83 55

TOTALE 167.864 179.749

Passività per imposte differite

31/12/2011 31/12/2012

Da minore valutazione dei fondi del personale 1.039 948

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 50.563 54.126

Da maggiore valutazione delle attività correnti 23 12

Da svalutazione strumenti finanziari - 15

TOTALE 51.626 55.101

31/12/2011 31/12/2012Imposte differite accreditate a patrimonio netto 840 269TOTALE RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 840 269

199Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 201: Bilancio al 31 dicembre 2012

Rimanenze (6) Le rimanenze al 31 dicembre 2012 ammontano complessivamente a 11.645 migliaia di euroe sono diminuite di 6.420 migliaia di euro rispetto allo scorso anno (di cui 6.081 migliaia dieuro relativi alla carta e 339 migliaia di euro a prodotti) a seguito del processo di raziona-lizzazione della gestione del magazzino. Il dettaglio è riportato nella tabella sottostante.

31/12/2011 31/12/2012Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze

lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 17.747 (711) 17.036 11.599 (644) 10.955Materiali di stampa (materie prime) 243 (243) - 243 (243) -Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 391 - 391 295 - 295Pubblicazioni opzionali e multimediali (prodotti finiti) 4.699 (4.062) 638 2.961 (2.566) 395Altre merci 275 (275) - - - -TOTALE RIMANENZE 23.356 (5.291) 18.065 15.098 (3.453) 11.645

Crediti commerciali (7) 31/12/2011 31/12/2012Clienti edicole e distributori 12.564 16.672 Crediti verso clienti vari 5.677 4.889 Crediti verso imprese del Gruppo 92.795 74.537 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 111.036 96.098

I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a 96.098 migliaia di euro, diminuisconocomplessivamente di 14.938 migliaia di euro rispetto al 2011 soprattutto nella voce “Creditiverso società del Gruppo” (18.258 migliaia di euro). L’incremento dei crediti verso i distributoriè dato dall’effetto del contemporaneo incremento del credito lordo e del “Fondo rese da per-venire”. Il decremento dei crediti verso le imprese del Gruppo è invece dovuto principalmentealla contrazione dei crediti pubblicitari verso la concessionaria del Gruppo A. Manzoni.Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l’analisi delle scadenze si rinviaal paragrafo 11.4 “Rapporti con parti correlate” e al paragrafo 11.5 “Gestione dei rischi”.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2012 ammonta a 8.627 migliaia di euro (6.589migliaia di euro al 31 dicembre 2011).

La movimentazione è la seguente. 31/12/2012Saldo iniziale 6.589Svalutazioni 2.721Utilizzi / rilasci (683)Saldo finale 8.627

200 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 202: Bilancio al 31 dicembre 2012

Titoli ed altre attività finanziarie (8) 31/12/2011 31/12/2012Titoli di stato o similari 11.224 - Obbligazioni 35.248 20.735 Ratei attivi 942 489 Crediti finanziari per derivati 1.270 1.825 TOTALE TITOLI ED ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 48.685 23.049

Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad un riordino del portafoglio tramite la vendita di titoliper nominali 32 milioni di euro ed un investimento in nuovi titoli per complessivi 5,3 milionidi euro (nominali 5 milioni).Complessivamente i titoli ammontano al 31 dicembre 2012 a 20.735 migliaia di euro tuttirappresentati da titoli obbligazionari di società private sia italiane (per 10.464 migliaia dieuro) che estere (per 10.270 migliaia di euro). I titoli pagano un interesse fisso mediamente del 3,93%, hanno una scadenza compresa tra il28 giugno 2013 e il 7 ottobre 2014 e sono stati classificati come “attività finanziarie disponibiliper la cessione” e, pertanto, valutati al fair value.L’effetto positivo a Patrimonio Netto di tale valutazione, al netto dei relativi effetti fiscali, èpari 76 migliaia di euro (di cui 2.395 migliaia di euro maturati nel corso del 2012).La voce crediti finanziari per derivati ammonta a 1.825 migliaia di euro e si riferisce alla valu-tazione al costo ammortizzato del contratto di interest rate swap, così come da rinegoziazioneeffettuata in data 27 ottobre 2012 dello strumento derivato.

Crediti tributari (9) 31/12/2011 31/12/2012Crediti verso l'Erario per Ires/Irap - 2.312 Crediti Ires verso controllanti - 14.873 Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 4.576 2 Crediti verso l'Erario per IVA 361 1.487 Crediti IVA di Gruppo 333 258 Crediti per contributo carta - 1.794 Altri crediti verso l'Erario 3.804 236 TOTALE CREDITI TRIBUTARI 9.074 20.962

Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a 20.962 migliaia di euro,aumentano di 11.888 migliaia di euro soprattutto per effetto del credito del D.L. 201/2011che, a seguito della pubblicazione dei provvedimenti attuativi nel corso del 2012, ha permessoil recupero IRES della maggior IRAP relativa al costo del lavoro per il periodo 2007-2011 percomplessivi 6.855 migliaia di euro.Relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, la Legge n. 220 del 13 dicembre 2010(legge di stabilità per l’anno 2011) agevolando la spesa per la carta utilizzata nel corso del2011 per la stampa dei prodotti editoriali, aveva concesso un credito di imposta pari ad unmassimo del 10% del totale del consumo di carta acquistata nel medesimo periodo. La Societàha presentato domanda per un ammontare complessivo di carta agevolabile di 32.397 migliaiadi euro, che avrebbe rappresentato un massimo credito di imposta pari a 3.240 migliaia di

201Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 203: Bilancio al 31 dicembre 2012

euro. Si ricorda che l’ammontare massimo disponibile delle agevolazioni proposte dalla leggeera pari a 30 milioni di euro.Nel corso del 2012 la domanda presentata è stata accettata e riconosciuta dalla Presidenzadel Consiglio dei Ministri per complessivi 2.044 migliaia di euro, pari al 6,31%.

Altri crediti (10) 31/12/2011 31/12/2012Depositi cauzionali: entro 1 anno 45 44 Anticipi a fornitori 268 657 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 329 449 Crediti verso dipendenti e collaboratori 939 1.845 Altri crediti 998 10.993 Risconti attivi 5.052 4.574 TOTALE ALTRI CREDITI 7.631 18.562

Nelle voci altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenzadegli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 31/12/2011 31/12/2012DDenaro e valori in cassa 60 41 Depositi su c/c presso banche e poste 113.899 104.450 Ratei attivi su depositi bancari e postali 313 354 Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo 79.000 85.368 TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 193.272 190.213

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine ead alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti adun rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali investimenti coprono in media un oriz-zonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso (mediamente pari al 2,27%)preventivamente concordato e parametrato all’Euribor.

Le disponibilità liquide diminuiscono di 3.059 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedenteanche a seguito dell’operazione di buy-back sul prestito obbligazionario, successivamente com-mentata al paragrafo 14, che ha determinato un esborso di 29.146 migliaia di euro. Tra i crediti finanziari verso le società del Gruppo si registra è l’incremento del credito versoA.Manzoni & C. SpA per 2,6 milioni di euro e verso Rete A SpA per 3,8 milioni di euro.I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospettoriportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioniconnesse al servizio di tesoreria accentrato.

202 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 204: Bilancio al 31 dicembre 2012

Passivo

Patrimonio NettoL’analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distri-buibilità è evidenziata di seguito.

Utilizzazioni compiute Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota negli ultimi 3 esercizi complessivo utilizzazione disponibile copertura perdite altreCAPITALE SOCIALE 61.534 - - -RISERVE DI CAPITALE: Sovrappr. Azioni 1.054 - - -Riserve per contributi in conto capitale 17.857 ABC 17.857 - -Ris. Conguaglio dividendi 3.869 ABC 3.869 - -Ris. Rivalutazione L. 413/91 786 ABC 786 - -

RISERVE DI CAPITALE 23.565 22.511 - -RISERVE DI UTILI: Riserva legale 12.306 B 12.306 - -Riserva legale 727 ABC 727 - -Riserva facoltativa 29.205 - -Riserva facoltativa 2.517 B 2.517 - -Riserva facoltativa 268.445 ABC 268.445 - -Utili a nuovo 12 ABC 12 - -Riserva da utili attuariali (2.446) Riserva legge 675/1977 490 ABC 490 - -Ris. Plusvalenze art. 54 934 ABC 934 - -Avanzo di fusione 9.956 ABC 9.956 - -

RISERVE DI UTILI 322.146 295.387 - -RISERVA IFRS: Variazioni positive 51.016 2.403 - -Variazioni negative (566) - -Utili (perdite) a nuovo (71) - -

RISERVA IFRS 50.379 2.403 - -ALTRE RISERVE: Riserva per azioni proprie (29.281) - -Riserva per stock options 18.454 - -Riserva valutazione Fair Value 76 - -

TOTALE ALTRE RISERVE (10.751) - -TOTALE 446.874 320.301 - -

Legenda: A – per aumento di capitaleB – per copertura perditeC – per distribuzione ai soci

Al 31 dicembre 2012 le riserve disponibili ammontano a 320.301 migliaia di euro di cui305.477 migliaia di euro distribuibili.

203Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 205: Bilancio al 31 dicembre 2012

Capitale sociale (12)Al 31 dicembre 2012 il capitale sociale ammonta a euro 61.534.498,20 ed è costituito dan. 410.229.988 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2011 non ci sonostati incrementi. 31/12/2011 31/12/2012

N° azioni deliberate 438.212.188 437.136.413

N° azioni emesse 410.229.988 410.229.988

di cui:

N° azioni proprie 12.520.152 14.925.064

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esi-stono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto pre-visto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (13) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazio-ne ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corsodell’esercizio sono state acquistate n. 2.404.912 azioni per complessivi 1.918 migliaia di euroe, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglioal 31 dicembre 2012 n. 14.925.064 che rappresentano il 3,64% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni diprimo piano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option e stock grant in essere alla data del 31 dicembre 2012, nonché le rela-tive caratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2012, il costo complessivo derivante dai piani di stock options e stock grantammonta a 1.776 migliaia di euro (ammontava a 2.381 migliaia di euro nel 2011) di cui 783migliaia di euro riaddebitato alle società del Gruppo per le stock options e stock grant asse-gnate ai rispettivi dipendenti (1.118 migliaia di euro nel 2011).

204 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 206: Bilancio al 31 dicembre 2012

Debiti finanziari (14)

Debiti finanziari non correnti

scadenza scadenza scadenza 31/12/2011 31/12/2012 1-2 anni 2-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni 257.498 227.905 227.905 - -

Debiti verso le banche 6.014 3.609 2.406 1.203 -

TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 263.512 231.514 230.311 1.203 -

Debiti finanziari correnti

31/12/2011 31/12/2012

Obbligazioni 4.243 4.354

Debiti verso le banche per finanziamenti 2.412 2.860

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 53.996 52.382

TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 60.651 59.596

Al 31 dicembre 2012 il valore del prestito obbligazionario ammonta complessivamente a228.533 migliaia di euro, di cui 628 migliaia di euro a breve e 227.905 migliaia di euro oltrei 12 mesi. Al 31 dicembre 2011 l’ammontare complessivo del debito era pari a 258.172 migliaiadi euro.Il prestito obbligazionario, di valore nominale di 300 milioni di euro (ora diminuiti a 227,4milioni di euro) e collocato nell’ottobre 2004, ha durata decennale e paga un interesse fissodel 5,125%; il tasso d’interesse effettivo è del 4,824%.Nel corso del 2012 la Società ha effettuato un acquisto sul mercato del prestito obbligazionarioper nominali 28.818 migliaia di euro a fronte di un corrispettivo versato di 28.775 migliaiadi euro oltre al pagamento dei dietimi di interesse per 371 migliaia di euro. Le operazionihanno generato una plusvalenza di 261 migliaia di euro in quanto il relativo valore contabileera di 29.036 migliaia di euro. Nel rispetto dei termini e delle condizioni che regolano il prestitoobbligazionario, si è proceduto alla cancellazione della parte acquistata.In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, il prestito obbligazionario viene valutato adot-tando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base atale disposizione sono stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili (ori-ginariamente pari a 1.995 migliaia di euro e ridotti al 31 dicembre 2012 a 330 migliaia dieuro anche per effetto del riacquisto che ha contribuito con un rilascio di 62 migliaia di euro)sia i proventi derivanti dalla chiusura anticipata, avvenuta nel marzo 2005, di un contrattodi interest rate swap volto a convertire il tasso fisso in tasso variabile (originariamente taliproventi ammontavano a 9.020 migliaia di euro ridotti a 1.494 migliaia di euro al 31 dicembre2012 di cui 280 migliaia euro per effetto del riacquisto). Il contratto derivato di swap a parziale copertura del suddetto prestito (valore nozionale 50milioni di euro) stipulato nel 2010 è stato rinegoziato con l’obiettivo di rendere fisso il diffe-renziale dei tassi al 1,825% per tutta la durata del contratto. E’ stato predisposto il test diefficacia alla data di rinegoziazione secondo la metodologia del Dollar Offset Method e il

205Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 207: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relative Risk Reduction. Il provento derivante dalla rinegoziazione anticipata è stato conta-bilizzato, in base alla tecnica del costo ammortizzato, sullo stesso prestito obbligazionario perun importo complessivo di 1.825 migliaia di euro, ridotto nel corso dell’esercizio a 1.651migliaia di euro.Nelle obbligazioni a breve termine sono classificati, oltre alla quota entro l’anno del prestitoobbligazionario, pari a 627 migliaia di euro, i relativi ratei degli interessi maturati al 31dicembre 2012 pari a 2.075 migliaia di euro, nonché l’adeguamento di 1.651 migliaia di eurodi cui sopra.Il decremento di 1.614 migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo è princi-palmente dovuto al combinato effetto dell’incremento del debito verso Finegil Editoriale per7.077 migliaia di euro, del decremento verso Elemedia per 5.203 migliaia di euro e verso Setaper 150 migliaia di euro. I debiti finanziari verso imprese del Gruppo sono analiticamenteriepilogati nel prospetto riportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sonocostituiti da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato.

I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti. 31/12/2011 31/12/2012

Finanziamenti con garanzia reale non correnti 6.014 3.609

Finanziamenti non correnti 6.014 3.609

Finanziamenti con garanzia reale correnti 2.406 2.406

Finanziamenti correnti 2.406 2.406 TOTALE DEBITI VERSO BANCHE PER FINANZIAMENTI 8.420 6.014

Fondi per rischi e oneri (15)

Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente:

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale di cui di cui nonlegali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi corrente corrente

Saldo iniziale 7.670 (0) 7.435 34.924 50.029 16.292 33.737Utilizzi/rilasci (1.949) - (3.044) (8.706) (13.699) (4.954) (8.746)Giroconti corrente/ non corrente - - - - - 405 (405)Accantonamenti 2.081 20 3.236 12.629 17.966 3.472 14.494Variazione per attualizzazione 135 - - 1 136 - 136Saldo finale 7.937 20 7.627 38.848 54.432 15.216 39.216

206 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 208: Bilancio al 31 dicembre 2012

Parte non correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi

Saldo iniziale 2.979 - - 30.758 33.737 Utilizzi/rilasci (296) - - (8.450) (8.746)Giroconti corrente/non corrente (405) - - - (405) Accantonamenti 2.625 - - 11.870 14.494Variazione per attualizzazione 135 - - 1 136Saldo finale 5.038 - - 34.178 39.216

Parte correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 4.691 - 7.435 4.166 16.292Utilizzi/rilasci (1.653) - (3.044) (256) (4.954)Giroconti corrente/non corrente 405 - - - 405Accantonamenti (544) 20 3.236 760 3.472Saldo finale 2.899 20 7.627 4.670 15.216

Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze pre-videnziali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso parial 5% al lordo delle imposte, (invariato rispetto al 31 dicembre 2011).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo, tra cui il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da ver-tenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi. Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione,la sentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizionedel Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazionedi Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunsela denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggetti esteri,in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relative ritenute subite,oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Società ha, dal bilancio 2008, effettuato accanto-namenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggiori imposte

207Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 209: Bilancio al 31 dicembre 2012

accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gli accantonamentinon riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per i quali l’Ammini-strazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamente dalle sanzioni ilcui rischio fu qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, ilrischio è sempre stato qualificato come “remoto”, sia alla luce della valutazione tecnica delle con-testazioni, che dell’esito dei differenti gradi di giudizio. Si ricorda infatti che: • i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta

frode fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP,confermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così proscio-gliendo con formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli alla Societàrispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazioneannullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale,decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto laposizione dell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamentepiù rilevante, concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respintola contestazione relativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornateal 31 dicembre 2012, darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 357,3 milionidi euro (di cui maggiori imposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 114,4milioni di euro e sanzioni per 121,4 milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto chel’Amministrazione Finanziaria non si è limitata semplicemente a disconoscere i beneficifiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valori iscritti in sede di allocazione del “disavanzo diannullamento” nel processo di fusione, ma ha inaspettatamente preteso l’immediato edintegrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzo per quanto di per sé privo di qua-lunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “realizzata”.

In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazioneil ricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata,presso la CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensie per gli effetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dallaCTR di Roma con ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto dicontestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionistiterzi, la Società ha confermato la valutazione del grado di rischio “probabile” alle operazionidi usufrutto azionario relativamente alle imposte e agli interessi (ancorché la stessa sia risultatavittoriosa sul punto, per motivi procedurali, dinanzi la CTR) estendendo però alle sanzioni,a seguito di recenti e consolidate posizioni della corte di cassazione, il medesimo livello dirischio, ed ha qualificato come meramente “possibile” il rischio legato alle operazioni di ristrut-turazione societarie per le quali è risultata soccombente. Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Società aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2011 un importo pari a 30,5 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al creditod’imposta sui dividendi, alle relative ritenute subite e agli interessi maturati), con riferimentoa tutti i quattro periodi di imposta accertati. A seguito di una recente pronuncia della Cortedi Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza depositata il 24 aprile 2012, la Corte di Cas-sazione ha dichiarato estinto il processo che vedeva la Società contrapposta all’Amministrazione

208 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 210: Bilancio al 31 dicembre 2012

Finanziaria relativamente alla controversia avente ad oggetto gli usufrutti per l’annualità 1992;pertanto, nessuna somma è più dovuta all’Erario a tale titolo. Il fondo precedentemente accan-tonato relativamente al citato esercizio 1992, pari ad un importo di 7.970 migliaia di euro, èstato pertanto rilasciato. Come precedentemente accennato, la Società, a seguito di recentisentenze della Corte di Cassazione, ha deciso di estendere il grado di rischio “probabile” anchealle sanzioni sulle operazioni di usufrutto azionario, provvedendo ad un accantonamento di11.523 migliaia di euro che, unitamente alla quota di 347 migliaia di euro per tener contodegli interessi maturati, determina un ammontare complessivo del fondo rischi al 31 dicembre2012 di 34.178 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (16)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Inden-nità per i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sonostati determinati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano ilvalore attuale dell’obbligazione legale futura.Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDI

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 2,72% 2,72%

Tasso annuo di inflazione 2,0% 2,0%

Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%

Tasso annuo rivalutazione TFR 3,0% -

Probabilità di anticipazione annua** 3% - 8% -

* in base alla categoria** in base all’anzianità lavorativa

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessiva-mente a 31.119 migliaia di euro (in incremento di 2.672 migliaia di euro rispetto al 2011),sono stati così determinati.

Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2012Saldo iniziale 24.295Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) -Incremento per interessi finanziari (interest cost) 1.001Costi/(ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (260)Costi/(ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) 2.857Benefici pagati (2.251)Altre variazioni 204Saldo finale 25.846

209Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 211: Bilancio al 31 dicembre 2012

Altri Fondi per il Personale 31/12/2012Saldo iniziale 4.152Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 407Incremento per interessi finanziari (interest cost) 142Costi/(ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) 84Costi/(ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) 693Benefici pagati (210)Altre variazioni 5Saldo finale 5.273

Come già precisato precedentemente, la Società ha optato per l’adozione anticipata di un emen-damento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB nel giugno 2011 che richiede tral’altro che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli Altriutili o perdite complessivi (“Other comprehensive income”). L’effetto negativo netto imposte deri-vante dall’applicazione di queste variazioni ai saldi al 31 dicembre 2012 ammonta a 2.446 miglia-ia di euro. Si è proceduto alla contestuale rideterminazione e riclassifica dei dati al 31 dicembre2011 il cui effetto negativo netto imposte è stato pari a 991 migliaia di euro.Le principali ipotesi attuariali applicate nella determinazione delle obbligazioni future sonostate l’incremento salariale, la probabilità di anticipazione annua ma soprattutto il tasso diattualizzazione. L’analisi di sensitività pertanto è stata effettuata su una ragionevole modificadel tasso (+/-0,50%) rispetto al parametro (2,72%) effettivamente applicato. Un incrementodel tasso dello 0,50% avrebbe determinato un decremento delle obbligazioni future complessi-ve pari a 1.157 migliaia di euro; mentre un decremento dello 0,50% avrebbe determinato unincremento delle medesime obbligazioni di 1.238 migliaia di euro.La Società è sempre stata in grado di far fronte eventuali debiti a breve ed ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l’assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio

2011 2012 31/12/2011 31/12/2012

Giornalisti 498 503 496 501

Operai e impiegati 342 328 342 304

Dirigenti 24 23 21 22

Contratti a termine 12 17 13 20

TOTALE 876 871 872 847

210 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 212: Bilancio al 31 dicembre 2012

Debiti commerciali (17) 31/12/2011 31/12/2012

Debiti verso fornitori: • carta 5.667 6.301• stampa 8.255 5.535• trasporti e distribuzione 3.821 3.265• utenze e telefoniche 1.954 1.810• investimenti 1.687 856• promozioni 5.115 5.103• prodotti opzionali 10.472 13.609• collaboratori 4.171 4.054• redazionali (foto, indagini e agenzie) 4.438 4.358• altri fornitori 10.682 12.853Debiti commerciali verso società del Gruppo 14.424 11.645TOTALE DEBITI COMMERCIALI 70.685 69.389

I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, diminuiscono complessivamente di1.296 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2011 per l’effetto combinato di un’estensionedelle condizioni di scadenza con i fornitori di carta, di un incremento dei debiti per prodottiopzionali e un sensibile decremento dei debiti intragruppo.

I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepiloganti nel paragrafo11.4 “Rapporti con parti correlate”.

Debiti tributari (18) 31/12/2011 31/12/2012Debiti per Irap 528 -Debiti Ires verso la controllante 11.948 - Debiti per ritenute e IRPEF 3.699 4.039 Debiti verso l'Erario per IVA 1.969 219 Debiti IVA di Gruppo 914 1.497 Altri debiti tributari 87 35 TOTALE DEBITI TRIBUTARI 19.146 5.790

I debiti tributari pari a 5.790 migliaia di euro registrano rispetto al 31 dicembre 2011 unadiminuzione di 13.356 migliaia di euro soprattutto per effetto delle competenze fiscali di Iresdel periodo.

211Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 213: Bilancio al 31 dicembre 2012

Altri debiti (19) 31/12/2011 31/12/2012Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 9.451 9.387 Debiti verso il personale per ferie 7.116 7.328 Debiti verso il personale diversi 6.584 7.196 Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci 18 15 Debiti per abbonamenti 7.509 6.600 Debiti contributi Legge 62/2001 726 414 Debiti per contributi su interessi 684 479 Altri debiti 2.302 2.239 TOTALE ALTRI DEBITI 34.388 33.658

Gli altri debiti sono pari a 33.658 migliaia di euro in diminuzione di 730 migliaia di eurorispetto al 31 dicembre 2011 principalmente per effetto della riduzione dei debiti verso gliistituti previdenziali, del rilascio per competenza dei risconti passivi relativi ai finanziamentiagevolati ottenuti ex Legge n. 62/2001 e della riduzione dei debiti per abbonamenti.

10. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (20) 2011 2012Ricavi da pubblicazioni 207.210 182.536Ricavi da pubblicità 237.249 205.005Fee distribuzione prodotti di terzi 132 106Ricavi cessione diritti e marchi 158 411Ricavi da vendita altri servizi 10.487 12.453Ricavi da vendita servizi internet 2.237 2.150Ricavi da vendita altri prodotti 36 25Ricavi da vendita scarti e rese 2.121 1.230TOTALE RICAVI 459.629 403.917

I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento di 55.712 migliaia di euro (parial -12,1%) rispetto ai dati dell’esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridottimediamente dell’11,9% a causa della contrazione delle diffusioni del quotidiano (-4,9%) edei periodici (-14,3%). Anche i ricavi dei prodotti opzionali hanno subìto un sensibile decre-mento rispetto a quelli conseguiti nel 2011 riflettendo la generalizzata depressione dei con-sumi e la progressiva contrazione del mercato specifico in atto dal 2007. I ricavi da pubblicità sono diminuiti di 32,2 milioni di euro (-13,6%), riflettendo sostanzial-mente gli andamenti generali del mercato.

212 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 214: Bilancio al 31 dicembre 2012

Altri proventi operativi (21) 2011 2012

Contributi 1.233 2.562

Plusvalenze cessioni cespiti 10.987 -

Sopravvenienze attive 421 1.107

Altri proventi 1.242 8.896

TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 13.882 12.565

Il saldo della voce “Altri proventi operativi” si assesta a 12.565 migliaia di euro (rispetto ai13.882 migliaia dell’anno 2011). Tale voce è stata sensibilmente condizionata dal proventoper il rilascio di un fondo rischi di natura tributaria per valore netto di 7.750 migliaia dieuro (si rimanda a tal fine ai commenti della voce dei Fondi Rischi per la completa trattazio-ne).

Costi per acquisti (22) 2011 2012

Carta quotidiani e periodici 52.199 45.228

Carta per opzionali e promozioni 5.544 3.688

Acquisto beni e merci 4.084 6.386

Acquisto materiali per stampa (20) (15)

Materiali di consumo 1.590 1.421

TOTALE COSTI PER ACQUISTI 63.397 56.708

Costi per servizi (23) 2011 2012Stampa e altre lavorazioni presso terzi 81.172 74.032Costi gestione impianti e tecnologie 12.672 16.860Costi redazionali 19.720 19.630Distribuzione 19.745 20.100Diritti di riproduzione, SIAE e altri 13.910 11.607Promozioni 14.263 15.403Consulenze 6.149 6.663Telefoniche e trasmissione dati 2.777 2.260Manutenzioni e utenze 4.111 3.816Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi 12.065 10.855Altri servizi 27.322 28.295TOTALE COSTI PER SERVIZI 213.904 209.521

213Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 215: Bilancio al 31 dicembre 2012

Altri oneri operativi (24) 2011 2012Accantonamento fondo rischi e oneri 2.941 2.861Imposte e tasse accessorie 708 620Spese di rappresentanza e omaggi 158 156Quote associative 1.080 1.206Transazioni e risarcimenti 110 34Sopravvenienze passive 1.080 863Perdite su crediti - 75Svalutazione crediti 1.550 2.721Altri oneri operativi 702 125TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 8.329 8.661

Costi per il personale (25) 2011 2012Salari e stipendi 73.304 72.909Oneri sociali 22.903 23.295Accantonamento per TFR 5.053 5.320Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 375 407Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto 5.476 4.394Stock option e stock grant 1.264 993Altri costi del personale 5.840 5.727TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 114.213 113.045

Il costo per il personale è diminuito di 1.169 migliaia di euro per effetto dei piani di riorga-nizzazione avviati nei precedenti esercizi.Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi spettanti al personaledirettivo è pari a 3,1 milioni di euro ed include 0,2 milioni di euro per trattamento di finerapporto ed altre indennità simili e 0,5 milioni di euro per stock option e stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (26) 2011 2012Ammortamento immobilizzazioni immateriali 816 587Ammortamento immobilizzazioni materiali 7.993 5.777Svalutazioni immobilizzazioni materiali - -TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 8.808 6.364

214 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 216: Bilancio al 31 dicembre 2012

Proventi/(oneri) finanziari netti (27) 2011 2012Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 1.921 2.193Utile su cambi 75 41Proventi finanziari su derivati 341 361Altri proventi finanziari 4.208 2.745Proventi finanziari 6.544 5.340Interessi passivi su c/c bancari (3) (4)Spese bancarie accessorie (169) (144)Interessi su mutui e finanziamenti (601) (347)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (13.052) (10.984)Perdite su cambi (83) (72)Oneri finanziari da applicazione IAS (1.584) (1.278)Altri oneri finanziari (599) (250)Oneri finanziari (16.091) (13.079)Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni (81) (548)Svalutazioni e perdite su partecipazioni (3) -TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (9.631) (8.286)

Gli oneri finanziari netti ammontano a 8.286 migliaia di euro e diminuiscono di 1.345migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente soprattutto a causa della diminuzione degliinteressi passivi sul prestito obbligazionario a seguito del parziale riacquisto effettuato nelcorso del 2012 per complessivi 28,8 milioni di euro.

Dividendi (28) 2011 2012

- da imprese controllate

Finegil Editoriale SpA 15.935 15.936

Elemedia SpA 18.250 15.815

Rotocolor SpA 1.120 2.247

- da imprese collegate

Le Scienze SpA 273 233

TOTALE DIVIDENDI 35.579 34.231

I dividendi incassati nel 2012, che ammontano a 34.231 migliaia di euro, diminuiscono di1.348 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2011.

Imposte (29) 2011 2012

Imposte correnti 19.740 1.902

Imposte differite e anticipate 3.839 6.878Rimborso IRES per recupero IRAP D.Lgs. 201/2011 - (6.751)

Oneri fiscali esercizi precedenti 1.866 11.870

TOTALE IMPOSTE 25.445 13.899

215Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 217: Bilancio al 31 dicembre 2012

Le imposte sul reddito 2012 ammontano complessivamente a 13.899 migliaia di euro edincludono 11.870 migliaia di euro di accantonamenti di natura tributaria maturati sull’ope-razione di usufrutto azionario (si rimanda a tal fine ai commenti posti ai fondi rischi).Le imposte correnti diminuiscono sensibilmente rispetto al 2011 di 17.838 migliaia di eurosoprattutto a seguito della forte riduzione della base imponibile Ires.L’esercizio 2012 ha beneficiato degli effetti positivi introdotti dal D.Lgs. 201/2011 che hapermesso il recupero Ires della maggior Irap relativa al costo del lavoro per il periodo 2007-2011 per complessivi 6.855 migliaia di euro.Il tax rate, pari a 29,1%, pur non differenziandosi molto dal valore 2011 (28,0%) è statocondizionato dall’accantonamento degli oneri di natura tributaria che ha avuto un impattodel +24,8% e dal beneficio di cui al paragrafo precedente che ha ridotto il tax rate del14,1%.Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra onere fiscale teorico, determinato conIres al 27,5% e Irap al 3,9%, e onere fiscale effettivo.

2011 2012

1) Utile ante imposte risultante da bilancio 90.911 47.788

2) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 25.001 13.142

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 1.124 2.114

c. Dividendi (9.295) (8.943)

d. Proventi/contributi non tassabili (1.065) (5.252)

e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti 416 (4.231)

f. Rimborso IRES per recupero IRAP D.Lgs. 201/2011 - (6.751)

3) Imposte sul reddito (IRES) 16.181 (3.170)

4) IRAP 7.399 5.199

5) Oneri fiscali di esercizi precedenti 1.866 11.870

6) Totale imposte da bilancio 25.445 13.899

Aliquota media effettiva 27,99% 29,08%

Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Utile base per azione (30)

L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile per il nume-ro medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo leazioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azio-nisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utileper azione base e diluito.

216 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 218: Bilancio al 31 dicembre 2012

2011 2012

Risultato netto 65.466 33.889

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 397.547 395.305

Utile base per azione 0,165 0,086

2011 2012

Risu Risultato netto 65.466 33.889

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 397.547 395.305

N° opzioni (.000) 29.242 29.093

Utile diluito per azione 0,153 0,080

11. Altre informazioni

11.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta dellaCapogruppo. 31/12/2011 31/12/2012

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 79.000 85.369

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (53.996) (52.382)

Denaro e disponibilità di banca 114.266 104.391

Disponibilità liquide nette 139.270 137.377

Titoli ed altre attività finanziarie 48.685 23.049

Prestito obbligazionario (261.741) (232.259)

Altri debiti verso le banche (8.420) (6.014)

Altre attività (passività) finanziarie (221.476) (215.224)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (82.206) (77.847)

11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

11.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala chela conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da una apposita procedura appro-vata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societarioriportata in una apposita sezione del presente bilancio e disponibile sia sul sito della Societàsia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA intrattiene

217Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 219: Bilancio al 31 dicembre 2012

con le società controllate e collegate sia rapporti commerciali sia rapporti di prestazioni diservizi e di consulenza operativa e finanziaria regolamentati da appositi contratti. Tra i rapporticommerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, conces-sionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestione tecnica deisiti e la gestione dei prodotti a pagamento per Mobile e Tablet, Rotocolor SpA e FinegilEditoriale SpA per l’attività di composizione e stampa. Inoltre, la Società gestisce un servizioaccentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA pre-stazioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale.Si sottolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto pre-feribile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita neltempo della realtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte dellesocietà da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nell’aprile 2012 è statarinnovata l’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2011-2013: con il rinnovo dell’adesionesi è provveduto ad approvare un nuovo Regolamento Generale a causa di un parziale cambia-mento della normativa di riferimento.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuatoad avvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patri-moniali e finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

218 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzie trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestateSOCIETA' CONTROLLATEFinegil Editoriale SpA 15.719 8.480 - - 27 15.936 3.981 - 55 2.432 23.402 - 24.387 EditorialeLa Nuova Sardegna SpA 1.619 335 - - 14 - 305 - - 167 643 2 3.340 S.E.T.A. SpA 18 227 - - 27 - 144 - 21 29 2.994 - 1.192 Elemedia SpA 17.190 6.645 - - 15 15.852 6.828 - - 852 5.839 328 35 Rete A SpA 2.710 222 - - 2 426 131 50.502 80 43 25 - 3.546 All Music SpA 594 238 - - 14 - 154 - - 628 4.385 178 1.415 A. Manzoni & C. SpA. 5.551 206.666 - - - 297 64.248 34.701 - 3.421 - 902 680 Rotocolor SpA 21.428 599 - - 91 2.247 354 - - 2.905 13.906 87 11.015 Somedia SpA 2.118 209 - - 3 - 1.053 - 102 639 1.188 - 200 Ksolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 - 160 - 9 - - - SOCIETA' COLLEGATE Le Scienze SpA - 941 - - - 233 697 - - 520 - - - HuffingtonPost Italia Srl - 166 - - - - 197 - - - - - -SOCIETA' CORRELATE Sorgenia SpA 1.050 - - - - - - - - 178 - - -SOCIETA' CONTROLLANTI Cofide SpA 15 - - - - - - - - - - - -CIR SpA ** 1.850 3 - 9.870 - - - - 14.873 - - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate ** Nella voce dei costi sono inclusi gli oneri/proventi per adesione al consolidato fiscale

Page 220: Bilancio al 31 dicembre 2012

11.5 Gestione dei rischiRischi finanziari L’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, la Società si è dotata di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento eche prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adegua-tamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo cen-tralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo eco-nomico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazionepermette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garan-tisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/ investimento, ottimizza ilprofilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il poterecontrattuale con il sistema bancario.La Società, il cui rating, emesso da Standard&Poors, è BB con outlook negativo, utilizza pre-valentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario inter-nazionale e i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttiviagevolabili dalla legislazione per l’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanzia-mento di alcuni punti percentuali.In quest’ottica ed in considerazione anche del favorevole andamento della liquidità di mercatoe dei tassi d’interesse, è stato collocato sul mercato nell’ottobre del 2004 un prestito obbliga-zionario di 300 milioni di euro al tasso fisso del 5,125%, con durata decennale, finalizzato alrimborso dell’esistente prestito obbligazionario di 200 milioni di euro scaduto il 1° agosto2005 e a fornire la liquidità necessaria per acquisizioni ed investimenti. Il prestito obbligazionariodi 300 milioni di euro ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanziespecifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato. Oltre all’emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfe-zionati dalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per unimporto complessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, dicirca il 2,35%.Con tali operazioni la Società si è assicurata abbondanti risorse finanziarie a lungo terminetali da prevenire eventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimentodi ulteriori risorse non coperte dal cash flow gestionale, potrà attingere ad una serie di lineebancarie “uncommitted” non utilizzate. Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società aveva stipulato un contrattodi IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabilesul prestito obbligazionario. Tale operazione era stata classificata, fino al 27 ottobre 2012 data incui come già detto è stato ristrutturato il contratto, come fair value hedge (copertura del valore dimercato) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dellostrumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dall’adeguamento al fair value della parte copertadel prestito obbligazionario, venivano imputati a conto economico. In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società ha provvedutoa rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differen-ziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).

219Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 221: Bilancio al 31 dicembre 2012

Periodicamente è stato valutato il livello di efficacia della copertura: in particolare, la coperturaè stata considerata efficace quando la variazione del fair value dello strumento coperto è statacompensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value dello strumento di coperturaed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l’80% ed il 125%. Inoltre, sempre nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società ha proce-duto alla liquidazione di parte del proprio portafoglio titoli incrementando gli investimentifinanziari a breve termine sui depositi bancari.Attualmente la Società non è esposta ad alcun rischio finanziario connesso con la variazionedei tassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di otte-nere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al finedi rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. La Società nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nel-l’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commercialedi particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di talerischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi aclienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivatisono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito letabelle nelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie,(ii) viene riportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze con-trattuali delle passività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nellaSituazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valu-tazione del fair value.

220 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 222: Bilancio al 31 dicembre 2012

Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2011 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non correnteAltre partecipazioni (3) 469 - - - - 469 469 (3) -Altri crediti (4) 435 - - 435 - - 435 3 -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 111.036 - - 111.036 - - 111.036 (1.550) -Crediti finanziari (derivati) *** (8) 1.270 1.270 - - - - 1.270 1.466 -Titoli ** (8) 47.415 - - - - 47.415 47.415 2.092 (1.688)Altri crediti * (10) 2.578 - - 2.578 - - 2.578 - -Disponibilità liquide (11) 193.272 - - 193.272 - - 193.272 3.459 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo (“Livello 1” classificazione

IFRS 7 § 27A) *** Il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "Livello 2 IFRS 7 § 27A"

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non correnteAltre partecipazioni (3) 680 - - - - 680 680 - -Altri crediti (4) 451 - - 451 - - 451 3 -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 96.098 - - 96.098 - - 96.098 (2.796) -Crediti finanziari (derivati) *** (8) 1.825 - - 1.825 - - 1.816 955 -Titoli ** (8) 21.224 - - - - 21.224 21.224 1.121 2.395Altri crediti * (10) 13.988 - - 13.988 - - 13.988 - -Disponibilità liquide (11) 190.213 - - 190.213 - - 190.213 3.004 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo (“Livello 1” classificazione

IFRS 7 § 27A) *** Il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "Livello 2 IFRS 7 § 27A"

221Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 223: Bilancio al 31 dicembre 2012

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo Value a CE a PN a CE a CE autorizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2011 alla iniziale detenute per PASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Prestiti obbligazionari (14) (257.498) - - (257.498) (250.453) - -

Altri debiti finanziari (14) (6.014) - - (6.014) (5.778) - -

Passivo corrente

Banche c/c passivi (14) (7) - - (7) (7) (3) -

Prestiti obbligazionari (14) (4.243) - - (4.243) (4.243) (13.784) -

Altri debiti finanziari (14) (56.401) - - (56.401) (56.661) (1.135) -

Debiti commerciali (17) (70.685) - - (70.685) (70.685) - -

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute perPASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non corrente

Prestiti obbligazionari (14) (227.905) - - (227.905) (235.674) - -

Altri debiti finanziari (14) (3.609) - - (3.609) (3.532) - -

Passivo corrente

Banche c/c passivi (14) (454) - - (454) (454) (4) -

Prestiti obbligazionari (14) (4.354) - - (4.354) (4.354) (11.318) -

Altri debiti finanziari (14) (54.788) - - (54.788) (54.964) (538) -

Debiti commerciali (17) (69.390) - - (69.390) (69.390) - -

Ageing delle attività finanziarie ESERCIZIO Voci di 2011 bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg Svalutazioni

Attivo non corrente

Altri crediti (4) 435 435 - - - - - -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 111.036 107.180 3.857 617 428 706 2.106 -

- Credito lordo 117.625 111.060 6.565 617 428 706 4.814 -

- F.do svalutazione (6.589) (3.881) (2.708) - - - (2.708) (1.550)

Altri crediti (10) 2.578 2.578 - - - - - -

- Credito lordo 2.871 2.578 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 114.050 110.193 3.857 617 428 706 2.106 -

222 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 224: Bilancio al 31 dicembre 2012

ESERCIZIO Voci di 2012 bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg Svalutazioni

Attivo non corrente

Altri crediti (4) 451 451 - - - - - -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 96.098 93.986 2.112 559 763 570 219 -

- Credito lordo 104.726 98.591 6.134 769 970 763 3.632 -

- F.do svalutazione (8.628) (4.605) (4.022) (209) (207) (193) (3.413) (2.721)

Altri crediti (10) 13.988 13.988 - - - - - -

- Credito lordo 14.281 13.988 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 110.537 108.425 2.112 559 763 570 219 (2.721)

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2011 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 13.130 13.130 266.966 - - - 293.225

Altri debiti finanziari: 55.384 1.363 2.644 2.538 1.229 - - 63.159

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.388 1.363 2.644 2.538 1.229 - - 9.162

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 53.996 - - - - - - 53.996

Banche c/c passivi 7 - - - - - - 7

Debiti commerciali 70.685 - - - - - - 70.685

TOTALE 126.076 14.493 15.774 269.504 1.229 - - 427.076

ESERCIZIO 2012 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 10.740 236.018 - - - - 246.758

Altri debiti finanziari: 53.717 1.310 2.538 1.229 - - - 58.794

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.334 1.310 2.538 1.229 - - - 6.411

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 52.383 - - - - - - 52.383

Banche c/c passivi 454 - - - - - - 454

Debiti commerciali 69.426 - - - - - - 69.426

TOTALE 123.597 12.050 238.556 1.229 - - - 375.432

223Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Page 225: Bilancio al 31 dicembre 2012

11.6 Impegni

Oltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtùdei mutui stipulati e trattati nella relativa sezione della nota al bilancio, al 31 dicembre 2012la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 193 migliaia di euro (ammontavano a366 migliaia di euro nel 2011). Le garanzie prestate ammontano a 48.241 migliaia di euro(65.289 migliaia di euro nel 2011) e si riferiscono alle fideiussioni delle controllate FinegilEditoriale SpA, Editoriale La Nuova Sardegna SpA, SETA SpA, Elemedia SpA, Rete A SpA,All Music SpA, Somedia SpA, Manzoni SpA e Rotocolor SpA principalmente per l’otteni-mento di finanziamenti (per 36.592 migliaia di euro), alle fideiussioni per locazioni passive(per 2.206 migliaia di euro di cui 660 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 1.546migliaia di euro a favore di terzi), all’obbligazione di pagamento concessa all’Agenzia delleEntrate a garanzia delle eccedenze creditorie realizzate nell’ultimo triennio da alcune societàfacenti parte del “pool IVA” per 8.683 migliaia di euro (15.600 migliaia di euro nel 2011)ed a altre garanzie (per 760 migliaia di euro di cui 399 migliaia di euro a favore di societàdel Gruppo e 361 migliaia di euro a favore di terzi).I finanziamenti ottenuti dalle società controllate e garantiti da Gruppo Editoriale l’EspressoSpA per complessivi 36.592 migliaia di euro, prevedono un piano di ammortamento che siconclude entro il 30 giugno 2015 e un rimborso annuo di circa 10 milioni di euro per il 2013,un rimborso di circa 4,5 milioni di euro nel 2014 e uno finale al 30 giugno 2015 di 4,4 milio-ni di euro.

224 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 226: Bilancio al 31 dicembre 2012

11.7 Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art. 2497-bis comma 4 Cod.Civ.) La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagliatti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell’articolo 2497-bis comma 4 del CodiceCivile, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell’ultimobilancio d’esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della SituazionePatrimoniale e Finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2011, nonché del risultato economicoconseguito, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società direvisione Deloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

225Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Situazione Patrimoniale - Finanziaria ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2010 2011 Immobilizzazioni immateriali 231 81 Immobilizzazioni materiali 2.865 2.776 Investimenti immobiliari 17.543 16.971 Partecipazioni 918.632 1.182.998Crediti diversi 101.211 311.239

di cui verso società correlate 101.188 311.215

Imposte differite - 1.079 ATTIVITA' NON CORRENTI 1.040.482 1.515.144 Crediti diversi 18.250 27.501

di cui verso società correlate 10.076 22.582

Titoli 60.675 169.424 Crediti finanziari - 186 di cui verso società correlate - 84

Disponibilità liquide 171.615 137.289 ATTIVITA' CORRENTI 250.540 334.400 TOTALE ATTIVO 1.291.022 1.849.544

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2010 2011 Capitale sociale 374.522 371.671 Riserve 348.901 356.316 Utili (perdite) a nuovo 259.834 217.781 Utile (perdita) d'esercizio (14.716) 269 PATRIMONIO NETTO 968.541 946.037 Prestiti obbligazionari 297.404 297.562 Fondi per il personale 1.545 1.545 PASSIVITA' NON CORRENTI 298.949 299.107 Debiti finanziari - 564.573

di cui verso società correlate - 325

Altri debiti 9.793 22.372 di cui verso società correlate 5.002 7.622

Fondi per rischi e oneri 13.739 17.454 PASSIVITA' CORRENTI 23.532 604.399 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.291.022 1.849.543

Page 227: Bilancio al 31 dicembre 2012

Conto Economico Complessivo

Anno Anno (migliaia di euro) 2010 2011

Ricavi e proventi diversi 7.116 6.087

di cui verso società correlate 6.136 5.610

Costi per servizi (11.747) (17.574)

di cui verso società correlate (1.563) (1.420)

Costi per il personale (9.313) (9.201)

Altri costi operativi (5.693) (2.426)

Ammortamenti e svalutazioni (862) (889)

RISULTATO OPERATIVO (20.499) (24.003)

Proventi finanziari 12.136 10.607

di cui verso società correlate 2.915 7.735

Oneri finanziari (19.977) (21.396)

Dividendi 5.870 (29.307)

di cui verso società correlate 5.849 29.282

Proventi da negoziazione titoli 6.801 898

Oneri da negoziazione titoli (684) (2.192)

Rettifiche di valore di attività finanziarie 1.518 (1.243)

RISULTATO ANTE IMPOSTE (17.871) (8.022)

Imposte 3.155 8.291

RISULTATO NETTO (14.716) 269

Risultato Netto (14.716) 269

Altre componenti del conto economico complessivo - -

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (14.716) 269

226 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Page 228: Bilancio al 31 dicembre 2012

227Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

11.8 Dati riclassificati essenziali delle società controllate

Patrimonio Posizione Capitale Ricavi Margine Risultato Risultato Netto finanziaria investito operativo operativo Netto(migliaia di euro) netto lordo Finegil Editoriale SpA 171.916 14.530 157.386 183.347 31.612 20.440 21.831Editoriale La Nuova Sardegna SpA 18.871 11.390 7.481 29.380 7.272 5.066 3.559S.E.T.A. SpA 4.571 4.894 (323) 13.437 566 230 410Elemedia SpA 73.992 6.999 66.993 87.943 21.562 18.235 12.587Rete A SpA 13.484 (50.339) 63.823 26.666 13.798 6.128 3.926All Music SpA 6.745 4.575 2.170 11.137 (6.073) (7.760) (5.529)A. Manzoni & C. SpA 12.884 (30.828) 43.712 476.536 (406) (547) (686)Rotocolor SpA 22.538 6.579 15.959 22.541 4.646 (1.411) (991)Somedia SpA 964 1.913 (949) 1.586 417 396 311

Page 229: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 230: Bilancio al 31 dicembre 2012

Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

Page 231: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 232: Bilancio al 31 dicembre 2012

231| Gruppo Editoriale L’Espresso | 231

Page 233: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 234: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione del Collegio Sindacale

Page 235: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 236: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 235

Page 237: Bilancio al 31 dicembre 2012

236 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

Page 238: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 237

Page 239: Bilancio al 31 dicembre 2012

238 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

Page 240: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 239

Page 241: Bilancio al 31 dicembre 2012

240 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

Page 242: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 241

Page 243: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 244: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione della Società di Revisione

Page 245: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 246: Bilancio al 31 dicembre 2012

Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso | 245

Page 247: Bilancio al 31 dicembre 2012

246 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

Page 248: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 249: Bilancio al 31 dicembre 2012
Page 250: Bilancio al 31 dicembre 2012