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BILANCIO 31 dicembre 2009

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Bilancio e Relazioni al 31 dicembre 2009, 16° esercizio Relazione del Consiglio di Amministrazione sull’andamento della gestione al 31 dicembre 2009 009 Prospetti di bilancio d’impresa riclassificati 010 Lo scenario economico e normativo 011 1. Lo scenario economico internazionale e nazionale 011 2. Andamento del sistema bancario nazionale 012 3. Lo scenario economico dei territori di operatività della banca 014 4. Le novità normative 015 I risultati complessivi della gestione 020 1. Linee di politica aziendale 020 2. Nuovi prodotti e iniziative commerciali 021 3. L’attività di raccolta 024 4. L’intervento creditizio 027 5. L’adeguatezza patrimoniale, coefficiente di solvibilità 030 6. L’andamento reddituale 031 7. L’attività di tesoreria e di gestione finanziaria 035 8. Multicanalità e sistemi di pagamento 037 9. Le operazioni sulle partecipazioni e i risultati delle società controllate 042 La struttura operativa 047 1 Le attività organizzative ed informatiche 047 2 La governance e i sistemi di controllo 056 3 Le risorse umane 062 4 La compagine azionaria e l’attività sui titoli propri 064 5 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 067 Proposta di riparto dell’utile 068 Relazione del Collegio Sindacale al bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 069 Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art.81ter del regolamento Consob n.11971/99 075 Schemi di bilancio 077 Stato patrimoniale 078 Conto economico 079 Prospetto della redditività complessiva 079 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2009 080 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2008 081 Rendiconto finanziario 082 Riconciliazione 082 Nota integrativa al 31dicembre 2009 083 Parte A Politiche contabili 085 A.1 Parte Generale 086 Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali 086 Sezione 2 – Principi generali di redazione 086 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio 086 Sezione 4 – Altri aspetti 086 A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio 087 1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 088 2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 089 3 Attività finanziarie detenute sino a scadenza 089 4 Crediti e finanziamenti 089 5 Attività finanziarie valutate al fair value 091 6 Operazioni di copertura 091 7 Partecipazioni 092 8 Attività materiali 093 9 Attività immateriali 093 10 Attività non correnti in via di dismissione 094 11 Fiscalità corrente e differita 094 12 Fondi per rischi ed oneri 094 13 Debiti e titoli in circolazione 095 14 Passività finanziarie di negoziazione 095 15 Passività finanziarie valutate al fair value 095 16 Operazioni in valuta 096 17 Altre informazioni 096

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A.3 Informativa sul fair value 100 Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale 103 Attivo 104 Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 104 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 105 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 109 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 111 Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 112 Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 114 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 115 Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110 117 Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120 120 Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 122 Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo 125 Sezione 15 - Altre attività - Voce 150 127 Passivo 128 Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 128 Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 129 Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 130 Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 131 Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 133 Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60 135 Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 136 Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 137 Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120 138 Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 141 Altre informazioni 143 1 Garanzie rilasciate e impegni 143 2 Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni 143 4 Gestione e intermediazione per conto terzi 143 Parte C Informazioni sul conto economico 145 Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20 146 Sezione 2 - Le commissioni - Voce 40 e 50 149 Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 151 Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 152 Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 153 Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 154 Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 155 Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 156 Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150 157 Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160 159 Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 160 Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 161 Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 162 Sezione 14 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 210 163 Sezione 17 - Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 164 Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 165 Parte D Redditività complessiva 167 Prospetto analitico della redditività complessiva 168 Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 169 Premessa 170 Sezione 1 - Rischio di credito 173 Informazioni di natura qualitativa 173 1 Aspetti generale 173 2 Politiche di gestione del rischio di credito 173 2.1 Aspetti organizzativi 173 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo 174 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito 175 2.4 Attività finanziarie deteriorate 176

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Informazioni di natura quantitativa 177 A. Qualità del credito 177 B. Distribuzione e concentrazione del credito 182 C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività 187 Informazioni di natura qualitativa 187 Informazioni di natura quantitativa 189 Sezione 2 - Rischi di mercato 193 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza 193 Informazioni di natura qualitativa 193 A. Aspetti generali 193 B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo 194 Informazioni di natura quantitativa 198 2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario 203 Informazioni di natura qualitativa 203 A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo 203 B. Attività di copertura del fair value 205 C. Attività di copertura dei flussi finanziari 206 Informazioni di natura quantitativa 207 2.3 Rischio di cambio 216 Informazioni di natura qualitativa 216 A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio 216 B. Attività di copertura del rischio di cambio 216 Informazioni di natura quantitativa 216 2.4 Gli strumenti finanziari derivati 217 A - Derivati finanziari 217 B - Derivati creditizi 222 Sezione 3 - Rischio di liquidità 224 Informazioni di natura qualitativa 224 A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità 224 Informazioni di natura quantitativa 226 Sezione 4 - Rischi operativi 233 Informazioni di natura quantitativa 233 A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo 233 Parte F Informazioni sul patrimonio 235 Sezione 1 - Il patrimonio dell’impresa 236 A – Informazioni di natura qualitativa 236 B – Informazioni di natura quantitativa 236 Sezione 2 - Il patrimonio ed i coefficienti di vigilanza 238 2.1 Patrimonio di Vigilanza 238 A – Informazioni di natura qualitativa 238 B – Informazioni di natura quantitativa 238 2.2 Adeguatezza patrimoniale 239 A – Informazioni di natura qualitativa 239 B – Informazioni di natura quantitativa 240 Parte H Operazioni con parti correlate 241 1 Le società controllate e collegate a Banca delle Marche S.p.A. 242 2 Informazioni sui compensi degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti 243 3 Informazioni sulle transazioni con le parti correlate 243 4 Altre Informazioni 250 Parte L Informativa di settore 251 Nota all’informativa di settore 252 Allegati 255 Dettaglio rivalutazione dei beni 256 Rendiconto dei fondi di previdenza del personale 268 Elenco delle partecipazioni 270 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell’Art. 160, Comma 1-Bis del D. LGS. 58/98 270 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 272

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La Banca delle Marche

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Michele Ambrosini (*)

VICE PRESIDENTI Tonino Perini - Vicario(*) Lauro Costa (*)

COMPONENTI Giuliano Bianchi (*) Bruno Brusciotti (*) Pio Bussolotto Francesco Calai Massimo Maria Cremona Walter Darini Eliseo Di Luca Germano Ercoli Marcello Gennari Mario Volpini

Collegio Sindacale

PRESIDENTE Piero Valentini

BANCA DELLE MARCHE S.pA. COMPONENTI EFFETTIVI

Albo delle banche n. 5236.5 Franco D'Angelo Gruppo bancario BANCA DELLE MARCHE Marco Pierluca Albo dei gruppi bancari n. 6055.8

COMPONENTI SUPPLENTI SEDE SOCIALE AD ANCONA Vincenzo Alviti Via Menicucci, 4/6 Pietro Paccapelo DIREZIONE GENERALE presso il Centro Direzionale Direttore Generale di Fontedamo a JESI, Via Ghislieri, 6 Massimo Bianconi Aree Territoriali in Jesi, Macerata, Pesaro e Roma

Vice Direttori Generali Capitale sociale di Euro 552.661.881,72 Leonardo Cavicchia (vicario) interamente sottoscritto Stefano Vallesi C.F. e partita IVA 01377380421 Iscritta nel registro delle società presso il Dirigente preposto alla redazione dei Tribunale di Ancona al n. 22628 il 2.11.1994 documenti contabili societari C.C.I.A.A. Ancona n. 127013 Paolo Arcangeletti

BANCA DAL 1841 Società di Revisione Aderente al Fondo interbancario di tutela dei depositi PricewaterhouseCoopers S.p.A

* Componenti del Comitato Esecutivo

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Relazione del Consiglio di Amministrazione sull’andamento della gestione al 31 dicembre 2009

Situazione individuale Capogruppo

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Prospetti di bilancio d’impresa riclassificati

Prospetti di raccordo

Di seguito si riportano gli elementi di raccordo fra i dati degli schemi contabili obbligatori e quelli dei prospetti riclassificati al 31 dicembre 2009 ed al 31 dicembre 2008 (ai sensi della Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006). DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro)

VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20 Margine di interesse 440.672 426.128 40+50 Commissioni nette 113.294 93.140 80+90

+100+110 Risultato netto da negoziazione, copertura e valutazione al fair value di attività e di passività finanziarie 24.703 23.839

70+210 Dividendi e risultati relativi alle partecipazioni 13.730 19.690 Margine di intermediazione lordo 592.399 562.797

130.a Rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti (125.686) (78.584)130.b Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie - (3.881)

Risultato della gestione finanziaria 466.713 480.332150.a Spese per il personale (227.349) (223.698)150.b Altre spese amministrative (98.402) (97.010)

170+180 Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (24.429) (24.584)Spese di funzionamento (350.180) (345.292)

190 Altri proventi e oneri di gestione 34.113 37.148240 Utili da cessione di investimenti 1.606 2.531160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (981) (2.919)

Utile dell’operatività corrente ante imposte 151.271 171.800260 Imposte sul reddito di esercizio (58.087) (63.829)

Utile netto 93.184 107.971

Metodologia di costruzione del conto economico riclassificato Principali regole di riclassificazione:

• la voce “Risultato da negoziazione, copertura e valutazione al fair value di attività e di passività finanziarie” include le voci 80, 90, 100 e 110 dello schema contabile;

• la voce “Dividendi e risultati relativi alle partecipazioni” include le voci 70 e 210 dello schema contabile; • la voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali” include le voci 170 e 180 dello schema

contabile.

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LO SCENARIO ECONOMICO E NORMATIVO

1 - LO SCENARIO ECONOMICO INTERNAZIONALE E NAZIONALE Nella seconda parte del 2009 si sono manifestati i primi deboli segnali di un rafforzamento dell’economia

mondiale avviatosi durante l’estate, sebbene in modo difforme nell’entità e nella velocità della ripresa nelle diverse aree. Le economie più vivaci sembrano essere la Cina e i Paesi emergenti, seguiti dagli USA, mentre in Area Euro il ritmo di crescita appare più contenuto. Politiche fortemente espansive, la caduta delle scorte di alcuni Paesi, la ripresa della domanda asiatica e la conseguente crescita dei flussi di commercio internazionale, hanno consentito un’ulteriore espansione nell’ultimo trimestre del 2009, in cui si evidenzia un aumento della produzione industriale e il miglioramento del clima di fiducia. I mercati finanziari internazionali hanno concluso il 2009 in rialzo dopo le pesanti perdite dell’anno precedente: gli indici hanno guadagnato nei dodici mesi circa il 20% nei principali paesi industrializzati e mediamente il 70% in quelli emergenti. Il prezzo del Brent, dal valore minimo raggiunto nel primo trimestre del 2009 (44,50 dollari al barile) è gradualmente risalito nei periodi successivi attestandosi al valore di 75 dollari al barile a dicembre 2009, a fronte di un cambio Dollaro/Euro che è passato dall’1,30 del primo trimestre 2009 all’1,47 di fine anno1. Benché anche le quotazioni delle altre materie prime stiano risalendo gradatamente, l’inflazione rimane moderata in presenza di ampie risorse inutilizzate.

Negli USA il determinato intervento della politica di bilancio, la politica monetaria a tassi di interesse pari a zero e il deprezzamento del dollaro hanno favorito la variazione positiva del Pil (+0,7% nel terzo trimestre dell’anno rispetto al periodo precedente2; +2,2% in ragione d’anno). L’attività è stata sostenuta principalmente dalla spesa delle famiglie, dalla variazione delle scorte (+0,7 b.p.) e dalla spesa pubblica (0,6 b.p.), a fronte di un contributo negativo degli investimenti fissi, nonostante il recupero della componente residenziale. La bilancia commerciale ha contributo negativamente all’andamento del Pil, dal momento che le esportazioni sono aumentate del 18% annuo, per la prima volta da oltre un anno, ma il loro contributo è stato più che compensato dal maggiore incremento delle importazioni (21%). La produzione industriale ha ripreso a crescere nel mese di novembre, in misura sostenuta e diffusa tra i vari settori3. Il mercato del lavoro negli USA ha evidenziato un’attenuazione nella caduta dell’occupazione, sebbene il tasso di disoccupazione sia confermato al 10%4 anche nel mese di dicembre.

Il Giappone evidenzia un indebolimento della ripresa nel terzo trimestre dell’anno, come si evince dalla dinamica positiva del Pil al +1,3% annuo, a fronte del +2,7% evidenziato nel trimestre precedente. Lo sviluppo è stato sostenuto da un lato dalla ripresa dei consumi, ascrivibile principalmente ad apposite politiche di sostegno alla spesa adottate dal governo, e dall’altro dalla ritrovata vivacità delle esportazioni verso partner asiatici, in primis la Cina. D’altro canto è proseguita la contrazione degli investimenti privati e nel contempo il tasso di disoccupazione è tornato ad aumentare (5,2% nel mese di novembre).

Nei principali paesi emergenti il terzo trimestre 2009 ha confermato il profilo di ripresa con un’accelerazione della crescita tendenziale in Cina e India e una riduzione del ritmo di caduta in Brasile e Russia. Quest’ultima ha superato il punto di minimo nel terzo trimestre dell’anno grazie al miglioramento ciclico mondiale e alla ripresa dei prezzi delle materie prime.

La crescita economica della Cina ha ripreso a marciare a ritmi sostenuti tra il secondo e il terzo trimestre del 2009 (+8,9% nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente); gli ultimi dati di novembre sulla produzione industriale mostrano un marcato recupero rispetto allo scorso anno (+19,2%, il rialzo più significativo da giugno 2007)5. Il buon andamento dell’economia cinese trova riscontro anche in una forte accelerazione delle importazioni, per effetto di una rilevante crescita dei consumi ascrivibile agli effetti di apposite riforme e politiche avviate, e in un conseguente contributo crescente al commercio mondiale. Il peso relativamente contenuto dei consumi rispetto al PIL garantisce spazi per un’ulteriore espansione.

La recessione è proseguita nel terzo trimestre, viceversa, nel Regno Unito (-0,6%)6, riflettendo l’ampio contributo negativo delle scorte e delle esportazioni nette, a fronte di una stabilizzazione dei consumi privati e di una ripresa degli investimenti, dopo il forte calo dei trimestri precedenti. Il tasso di disoccupazione si è assestato al 7,9% a fine trimestre. La Banca d’Inghilterra ha mantenuto il tasso di riferimento allo 0,5% e ha rivisto al rialzo l’ammontare complessivo previsto per l’acquisto di attività finanziarie nell’ambito della strategia di espansione.

Una lenta ripresa si è manifestata nell’Area Euro a partire dalla scorsa estate; nel terzo trimestre del 2009 il Pil è aumentato dello 0,4% sul periodo precedente, con evidenti differenziazioni all’interno dei principali Paesi europei: la Francia e la Germania hanno proseguito il sentiero di crescita avviatosi nel secondo trimestre, mentre l’Italia ha evidenziato un’inversione di tendenza, dopo 5 trimestri di flessione, riportando il primo aumento pari a 0,6%. La Spagna invece, ha evidenziato un ritardo rispetto agli altri Paesi, proseguendo la fase recessiva (-0,3%). Dal lato della domanda il sostegno all’attività è dipeso principalmente dall’incremento delle esportazioni, favorito dal graduale 1 Rapporto di Previsione Prometeia, Gennaio 2010. 2 ABI Monthly Outlook, Economia e Mercati Finanziari–Creditizi, Dicembre 2009. 3 Banca d’Italia, Bollettino Economico, Gennaio 2010. 4 Centro Studi Confindustria, Analisi mensile – Gennaio 2010 5 ABI Monthly Outlook, Economia e Mercati Finanziari–Creditizi, Dicembre 2009. 6 Banca d’Italia, Bollettino Economico, Gennaio 2010.

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miglioramento del ciclo economico mondiale, mentre la domanda interna è rimasta debole, con un trend negativo dei consumi (-0,1%) e degli investimenti fissi lordi, solo in parte compensato dal contributo positivo della variazione delle scorte di magazzino. Nel complesso del 2009 l’inflazione dell’Area è risultata pari allo 0,3% (3,3% nel 2008). In linea con le attese, dal mese di novembre l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è tornato a crescere in termini tendenziali, sebbene ad un ritmo moderato (+0,9% in dicembre secondo i dati preliminari), interrompendo la flessione avviata a metà dell’anno. Il rialzo è attribuibile principalmente alla componente energetica che, nel confronto sui dodici mesi, risente dei forti cali registrati nello stesso periodo del 2008. Nell’Area Euro la quota di disoccupati continua ad avvicinarsi al 10% (9,8% ad ottobre). Il Consiglio direttivo della BCE ha mantenuto invariato dal mese di maggio il tasso ufficiale all’1% e nella riunione di dicembre ha manifestato l’intenzione di rimuovere gradualmente le operazioni di rifinanziamento di carattere eccezionale, ritenute non più necessarie, confermando comunque l’impegno ad erogare la liquidità necessaria al sistema bancario dell’area dell’euro. La presenza di un’abbondante liquidità ha contribuito a mantenere i tassi di interesse del mercato interbancario su livelli estremamente contenuti.

In Italia, nel terzo trimestre 20097, il Pil è tornato a salire (+0,6% trimestrale8), per la prima volta dalla primavera del 2008, grazie alla domanda domestica finale, in particolare ai consumi (+1%) e alla bilancia commerciale (+0,8%). Continua ad essere negativo, viceversa, il contributo della spesa pubblica (-0,1%). Il recupero della fiducia delle imprese e le positive aspettative di produzione hanno determinato un miglioramento nella domanda di investimenti (+0,2%) e una crescita degli ordini industriali (pari a +2,6% nel mese di novembre e +2,8% per l’estero). Tuttavia, le esportazioni italiane complessive hanno segnato, rispetto al 2008, una diminuzione del 20,7% mentre le importazioni del 22%9; secondo l’Istat si tratta dei peggiori dati sui flussi commerciali registrati dal 1970. Rispetto a novembre, i dati destagionalizzati relativi all’interscambio complessivo presentano a dicembre 2009 un incremento sia per le esportazioni sia per le importazioni con tassi di crescita pari rispettivamente al +4,4% e al +1,6%, dati confortanti che segnano una “ripresa” a confronto con i precedenti. La perdita di competitività di prezzo delle esportazioni italiane ha risentito da un lato dell’apprezzamento nominale dell’euro e dall’altro della sfavorevole dinamica dei prezzi di produzione e si è inoltre riflessa, in modo rilevante, sulla caduta della produttività del lavoro (-2,2% nei primi nove mesi dell’anno; -0,1% in ragione d’anno), interessando in particolare il settore industriale. L’elevata specializzazione del prodotto e i mercati di sbocco del made in Italy, come la Russia, sono stati maggiormente penalizzati dalla crisi. La forte specializzazione dei beni strumentali (in primis in macchinari), infine, ha maggiormente risentito delle difficoltà congiunturali e segna un ritardo rispetto agli atri settori nella fase di ripresa. La produzione industriale nel corso del terzo trimestre ha segnato, dopo un anno di flessione, una crescita, pari al 4,4% sul periodo precedente, grazie al contributo delle manifatture di beni intermedi e di consumo durevole, settori che in passato avevano registrato le contrazioni più rilevanti. La propensione al risparmio delle famiglie, già elevata rispetto alla media dei Paesi europei, ha continuato ad aumentare a causa delle peggiori prospettive di reddito, della restrizione al credito e delle perdite accusate nella ricchezza finanziaria. Lo scorso novembre il tasso di disoccupazione è salito all’8,3%. Alla fine del 2009 rispetto al massimo del luglio 2008 vi erano in Italia oltre 600.000 occupati in meno.

2 - ANDAMENTO DEL SISTEMA BANCARIO NAZIONALE L’andamento del sistema bancario nazionale appare strettamente connesso a quello dell’economia e alla sua

recente lieve ripresa che ha condotto ad un miglioramento del tasso annuo di crescita della raccolta bancaria sull’interno, e ad una ripresa dell’attività di lending a seguito di un lungo periodo di contrazione.

Secondo prime stime relative al mese di dicembre 2009, la raccolta denominata in euro del totale Istituzioni Finanziarie e Monetarie italiane diverse dalle Banche Centrali10 è salita sui dodici mesi precedenti dell’8,9% raggiungendo quota 1.974 miliardi di euro. Al suo interno i depositi a clientela residente salgono a 1.166 miliardi di euro (+7,6%), mentre le obbligazioni, 808 miliardi di euro, hanno registrato un progresso del 10,8%11.

La remunerazione media della raccolta è in flessione, come testimoniato dall’andamento del tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie che, sceso a dicembre 2009 allo 0,69% (1,99% a dicembre 2008; 0,70% a novembre 2009), recepisce gli orientamenti della Bce ed il trend del mercato interbancario12. Di conseguenza il

7 Secondo la stima preliminare effettuata dall’Istat il Pil nel 2009 è diminuito del 4,9% rispetto all’anno precedente. 8 ABI Monthly Outlook, Economia e Mercati Finanziari–Creditizi, Dicembre 2009. 9 Dati Istat, Comunicato Stampa del 15 Febbraio 2010. 10 Dal mese di febbraio 2009 la Banca d’Italia ha rivisto alcune pubblicazioni dismettendo, di fatto, alcune informazioni statistiche, ma lasciando inalterate le pubblicazioni relative agli aggregati riferiti all’attivo e al passivo di bilancio delle IFM, ai sensi delle Statistiche Armonizzate del Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC). Tali rilevazioni presentano alcune differenziazioni rispetto a quanto rappresentato precedentemente. Innanzitutto i dati si riferiscono alle Istituzioni Finanziarie Monetarie (IFM), intendendo con il termine la Banca d’Italia, le altre banche, i fondi comuni monetari (FCM), gli istituti di moneta elettronica e, da settembre 2006, anche la Cassa dei Depositi e prestiti Spa. Con l’espressione “altre IFM” si intendono le IFM diverse dalle banche centrali. 11 I depositi includono i conti correnti, i depositi con durata prestabilita e rimborsabili con preavviso, le operazioni pronti contro termine passive. Le obbligazioni emesse sono indicate al valore nominale. Per maggiori dettagli si confronti ABI, Financial Monthly Outlook, Evoluzione dei Mercati Finanziari e Creditizi, Gennaio 2009 e Statistiche Banca d’Italia. 12 La Banca Centrale Europea nel Consiglio Direttivo del 5 maggio aveva ridotto il tasso di policy dall’1,25% all’1%. Tale decisione rappresenta l’ultimo atto di una politica espansiva volta a garantire liquidità al sistema e contrastare la crisi finanziaria delle economie europee. Da inizio anno, infatti, il taglio ai tassi di rifinanziamento presso la BCE è avvenuto in ben 4 sedute successive da 25 punti base ciascuna, portando il tasso dal 2% all’attuale 1%.

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tasso medio della raccolta bancaria, che comprende depositi, obbligazioni e pronti contro termine, si è collocato all’1,56%, 144 basis points in meno sulla rilevazione di dicembre 2008 (7 basis points su novembre 2009).

I prestiti bancari al settore privato registrano a dicembre 2009 una ripresa, segnando un tasso di crescita tendenziale dell’1,5% (+2% a novembre 2009 sui dodici mesi precedenti) raggiungendo quota 1.550 miliardi di euro, con un flusso netto positivo di nuovi prestiti per 24 miliardi rispetto a dicembre 2008, di cui 1.360 miliardi di euro relativi a famiglie e società non finanziarie (+1,61% sui dodici mesi precedenti), sostenuti dalla componente a medio lungo termine, cresciuta su base annua del 4,9%, a fronte della flessione della componente con durata entro l’anno (-6,0%).

A dicembre 2009 il costo medio dei finanziamenti, misurato dal tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie, ha raggiunto un valore di minimo storico attestandosi al 3,77%, con ben 232 basis points in meno sulla segnalazione di dicembre 2008.

Le dinamiche descritte conducono ad un’ulteriore contrazione dello spread annuo (differenza del tasso medio sugli impieghi in euro a famiglie e società non finanziarie e tasso medio sui depositi in euro di famiglie e società non finanziarie) sceso a 226 basis points, circa 80 b.p. in meno su dicembre 2008.

A novembre 2009, ultimo dato disponibile, le sofferenze lorde si attestano a 58 miliardi di euro, 18,4 miliardi di euro in più su novembre 2008 (+46,5% la variazione annua) arrivando a rappresentare il 3,25% degli impieghi (dal 2,27% di un anno prima). Alla stessa data al netto delle relative rettifiche di valore, specifiche e di portafoglio, totalizzano 34,7 miliardi di euro (+60,4% rispetto a dicembre 2008) e costituiscono l’1,97% degli impieghi vivi totali (1,24% a dicembre 2008) e l’11,91% del patrimonio di vigilanza (7,84% a fine 2008).

Nel 2009 i finanziamenti leasing erogati, che già avevano visto nel 2008, dopo cinque anni di crescita ininterrotta, una flessione del 20% circa rispetto al 2007, hanno rallentato ulteriormente, con una diminuzione dell’ordine del 30% in termini di numero dei contratti e del 33% in termini di valore degli stessi. Se la dinamica del 2008 era stata particolarmente negativa per il leasing immobiliare e le economie ed i comparti ad esso collegati, la flessione del 2009 ha interessato pressoché tutti i comparti (-35% la flessione del valore dei contratti del mobiliare, con un calo del 33% nel settore auto e del 31% nello strumentale, -30% per l’immobiliare) ed ha portato ad una pesante caduta dell’indice di penetrazione del settore, sia sugli investimenti fissi lordi che sui finanziamenti bancari a medio lungo termine. I comparti emergenti in cui il leasing ha segnato una forte espansione sono, invece, quelli del settore pubblico, per effetto della recente apertura dei procedimenti dei bandi di gara allo strumento finanziario del leasing, e del foto-voltaico, con un volume complessivo di operazioni che ha superato gli 80 milioni di euro.

A fine 2009 i principali indici di borsa internazionali hanno manifestato andamenti in sostanziale tenuta. La capitalizzazione del mercato europeo misurato dall’indice DJ EURO STOXX 50 (indice dei 100 principali titoli dell’Area Euro) è salita su base congiunturale del +1,6% (+23,5% su base annua) mentre quella nazionale, misurata dall’indice FTSE MIB, si è attestata a fine dicembre 2009 a 457,1 miliardi di euro, registrando una variazione annua positiva pari al 22%. I titoli bancari in Italia sono cresciuti del 31,5% rispetto a dicembre 2008.

Tali evidenze fanno da sfondo all’andamento del patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto italiano ed estero, a dicembre pari a 430 miliardi di euro (+5,1% l’incremento annuo), costituito per il 50,7% da fondi di diritto italiano. Guardando alla composizione per tipologia, nell’ultimo anno è salita la quota dei fondi azionari (21% a dicembre 2009) e dei fondi flessibili (13,3%). È viceversa diminuita la quota dei fondi bilanciati (4%) e dei fondi hedge (3,8%). I fondi obbligazionari sono, infine, rimasti sostanzialmente stabili a quota 38%. Sempre a dicembre 2009 la raccolta netta dei fondi aperti si è attestata a 1,6 miliardi di euro, -3 miliardi la raccolta dell’intero 2009, segnale positivo se si pensa che a dicembre 2008 il flusso era negativo per 9 miliardi di euro (-131 miliardi di euro nel 2008).

A partire dal terzo trimestre del 2009 si è assistito ad una crescita dello stock di risparmio gestito del canale bancario (fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali, al netto di duplicazioni), pari al +2,7% rispetto alla fine del 2008. Tale dinamica ha beneficiato della fase positiva dei mercati finanziari e della ripresa della raccolta netta, in particolare grazie al collocamento di prodotti obbligazionari a breve termine e corporate investment grade13.

La raccolta premi realizzata nel ramo Vita e Danni dalle imprese nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nei primi nove mesi del 2009 ammonta a 81.904 milioni di euro con un incremento del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 200814. In particolare i premi vita pari a 56.225 milioni di euro, registrano un incremento del 40,3% con un’incidenza sul portafoglio globale che sale al 68,5%; il portafoglio danni, che totalizza 25.678 milioni di euro, diminuisce del 2,2%, con un’incidenza del 31,4% sul portafoglio globale.

13 Prometeia, Previsione dei Bilanci Bancari, aggiornamento febbraio 2010. 14 ISVAP, Andamento della raccolta premi al terzo trimestre del 2009, Lettera Circolare, Roma 4 gennaio 2010.

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3 - LO SCENARIO ECONOMICO DEI TERRITORI DI OPERATIVITÀ DELLA BANCA L’industria manifatturiera delle Marche chiude il terzo trimestre 2009 con un’ulteriore decelerazione

dell’attività produttiva e commerciale. Secondo i risultati dell’indagine Trimestrale di Confindustria Marche15, la produzione industriale ha registrato un calo del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che ha interessato tutti i settori, dai “minerali non metalliferi” (-14,6%) alla “meccanica” (-9,6%), dal “tessile e abbigliamento” (-19,3%) alle “calzature” (-13,1%), dal “legno e mobile” (-7,9%) alla “gomma e plastica” (-13,5%). Risulta in ripresa soltanto il settore alimentare (+3,1%).

Registra una flessione anche l’attività commerciale dell’industria regionale (-11,2% rispetto al terzo trimestre del 2008), con andamenti negativi sia sul mercato interno (-3,4%), sia sul mercato estero (-15,9%) e largamente diffusi a tutti i settori (-13,2% nel settore dei “minerali non metalliferi”, -15,6% nella “meccanica”, -19,4% per il “tessile e abbigliamento”, -13,6% per l’industria delle “calzature”, -8,9% per il “legno e mobile”) ad eccezione del settore “alimentare” (+10,6%).

Nella media del trimestre luglio-settembre 2009, i livelli occupazionali hanno registrato un calo pari a circa l’1,3%. In forte aumento gli interventi di Cassa Integrazione, passati da 1,7 milioni di ore del terzo trimestre 2008 a 6,7 milioni di ore del terzo trimestre 2009 (+285%).

A giugno 2009 i prestiti bancari nella regione, corretti per gli effetti contabili delle cartolarizzazioni, hanno rallentato all’1,2%, dal 4,1% di dicembre16. La dinamica è stata più elevata per il credito alle famiglie (+4,8%) rispetto alle imprese (stazionario su giugno 2008). Nella media dei quattro trimestri terminati a giugno 2009, il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti è salito al 3,4%, valore in ascesa e più elevato rispetto al dato nazionale. I depositi bancari presso le famiglie e le imprese hanno fortemente decelerato, con un progresso annuo che scende al 2,8% (+11,5% a dicembre 2008). I depositi alle famiglie sono cresciuti del 4,7%, mentre quelli delle imprese si sono ulteriormente ridotti. Tra le principali categorie di depositi, si sono quasi dimezzati i pronti contro termini, mentre l’accresciuta preferenza per la liquidità indotta dal basso livello dei tassi di interesse ha favorito il comparto dei conti correnti (+11,5%).

Alle difficoltà connesse alla crisi economica, in Abruzzo nel corso del 2009 si sono aggiunte le conseguenze del forte sisma che ha colpito la città dell’Aquila e i territori limitrofi17 che con la sua devastazione ha pesantemente condizionato lo sviluppo economico e produttivo non soltanto della provincia aquilana, ma di tutta la regione, in tanti settori e comparti, tale da tradursi in una flessione sia della produzione (-6,4% su base annua) che del fatturato (-9,5% su base annua)18. Nel corso dell’anno gli investimenti delle imprese hanno rallentato e incerte sono le attese sulla produzione. Il settore edile, fatta eccezione per le attività connesse alla ricostruzione del dopo sisma, si è ulteriormente ridotto. Nonostante il massiccio ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, l’occupazione ha registrato un forte calo (-5,6%) e il tasso di disoccupazione (+8,9%) si è portato su livelli superiori alla media nazionale.

La flessione degli investimenti da parte delle imprese e l’accresciuta cautela delle banche nell’erogazione del credito hanno determinato un ulteriore rallentamento dei prestiti alla clientela residente (+2,4% annuo dal +7% di dicembre 2008), con particolare evidenza del settore delle imprese non finanziarie (+0,9% dal +8,7% di dicembre 2008) rispetto alle famiglie (da +6,7% a +2,7%) e contestuale peggioramento della qualità del credito (flusso nuove sofferenze +1,7 a giugno 2009 contro il +1,5 di dicembre 2008)19. Sul fronte della raccolta, alla stessa data i depositi bancari a famiglie consumatrici e imprese sono cresciuti del 3,6% annuo (+4,9% a dicembre), con una ricomposizione per le famiglie verso strumenti di investimento più liquidi (conti correnti +13,7% dal +8,2%).

Nei primi sei mesi del 2009 la dinamica recessiva dell'economia Molisana dovrebbe aver toccato la fase più acuta20, con primi timidi segnali di ripresa dal mese di giugno. Nel settore industriale il fatturato e la produzione hanno registrato una marcata flessione con conseguenti ripercussioni sul mercato del lavoro, dove al calo dei livelli occupazionali si è accompagnato un intenso ricorso agli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto i livelli massimi dal 1995.

Il credito bancario segna sui dodici mesi precedenti un +0,4%, con flessione del credito alle imprese (-1,7%) e un incremento, seppur inferiore rispetto al recente passato, dei finanziamenti alle famiglie consumatrici (+5,6%). Il rischio medio di insolvenza delle imprese in regione è significativamente cresciuto, sospinto anche dalle difficoltà che ha incontrato il comparto della moda. I depositi bancari sono cresciuti del 3,7%, grazie all’apporto delle famiglie consumatrici che hanno continuato ad accrescere le disponibilità liquide su conti correnti (+3,8%).

Prosegue il peggioramento dell’economia Umbra: il Pil nel 2009 si è, infatti, ridotto del 5% rispetto all’anno precedente (che già aveva chiuso con il segno meno dell’1,5%). Ancora più pesante la caduta della produzione industriale che, secondo i dati forniti da Confindustria, ha subito una riduzione del 25%, mentre da gennaio a settembre 2009 le esportazioni hanno registrato un calo del 28,4% rispetto allo stesso periodo del 2008. In riferimento all’occupazione, l’Umbria ha fatto registrare un aumento del 317% della cassa integrazione21. 15 Confindustria Marche, Indagine Congiunturale III Trimestre 2009 – Luglio - Settembre 16 Banca d’Italia EuroSistema, Economie regionali, L’economia delle Marche nel primo semestre del 2009. 17 Banca d’Italia EuroSistema, Economie regionali, L’economia dell’Abruzzo nel primo semestre del 2009. 18 Centro Studi Confindustria Abruzzo: “L’Abruzzo tra crisi globale e sisma locale: come gestire il binomio ricostruzione-sviluppo? Le proposte di Confindustria Abruzzo”, anno 2009. 19 Dato riferito ai 12 mesi che terminano a giugno 2009, in percentuale dei prestiti. 20 Banca d’Italia EuroSistema, Economie regionali, L’economia del Molise nel primo semestre del 2009. 21 Confindustria Perugia, Rassegna Stampa, articolo tratto dal “Corriere dell’Umbria” del 20/01/2010.

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Nel primo semestre del 2009 il credito ai settori produttivi si è ulteriormente ridotto22 (+2% contro il +6,1% registrato a dicembre 2008), soprattutto nei confronti del settore manifatturiero e delle imprese di minori dimensioni, mentre si mantiene su livelli stabili l’erogazione dei finanziamenti alle famiglie consumatrici (+6,1% contro +6,4%), con lieve ripresa della componente dei mutui. La qualità del credito è ulteriormente peggiorata (flusso di nuove sofferenze pari a 1,6% dal 1,4% di dicembre 2008), mentre dal punto di vista della raccolta del risparmio si registra ancora una netta propensione per la liquidità e prodotti a basso profilo di rischio, con un progresso dei depositi bancari del 7,6% annuo (dal 9,6% di dicembre 2008).

Gli andamenti tendenziali relativi al primo semestre 2009 confermano per l’Emilia-Romagna il permanere di un quadro congiunturale particolarmente debole e le forti difficoltà vissute dal sistema industriale regionale. Il primo semestre del 2009 ha, infatti, registrato variazioni tendenziali negative degli indicatori economici rilevati per tutti i settori economici del manifatturiero23. Per quanto riguarda la produzione si registrano cali medi intorno al 20%; settori quali i minerali non metalliferi, la metallurgia, la meccanica, i mezzi di trasporto soffrono in media più di altri e scontano cali produttivi che arrivano al 30-40%. Il settore agro-alimentare è l’unico a subire flessioni più contenute. Andamenti simili si registrano anche per il fatturato sia interno che estero. Le imprese di maggiori dimensioni sembrano registrare cali superiori a quelli delle piccole e medie imprese. Le esportazioni regionali hanno registrato una flessione significativa (-26,8%), lievemente più intensa della media nazionale.

Il ritmo di espansione del credito bancario24 nella regione è ulteriormente diminuito, attestandosi a giugno al 2,3%, per effetto sia dei prestiti bancari alle imprese (+2,5%, circa 5 punti percentuali in meno rispetto a dicembre 2008) che dei prestiti alle famiglie (aumentati dell’1,1% rispetto all’anno precedente, a fronte del 3% a fine 2008). A giugno il tasso di crescita dei depositi di imprese e famiglie consumatrici ha rallentato al 6,5% dal 12,4% di dicembre 2008. La decelerazione ha riguardato soprattutto le famiglie consumatrici mentre i depositi alle imprese sono risultati pressoché stazionari.

Nella prima metà del 2009 l’economia del Lazio ha mostrato un’elevata variabilità, con un acuirsi della riduzione dell’attività economica nel primo trimestre e una successiva ripresa nel secondo trimestre come testimoniato dal recupero degli ordinativi che, tuttavia, si mantengono su valori storicamente bassi. L’inversione di tendenza degli ordinativi si è rafforzata nel terzo trimestre dell’anno, ma nonostante questo le esportazioni hanno registrato una contrazione del 19,3%25. Il numero degli occupati in regione è diminuito (-0,4% a settembre 2009) mentre il tasso di disoccupazione è salito contestualmente agli interventi di Cassa Integrazione Guadagni.

Nel primo semestre i prestiti alla clientela residente hanno mostrato complessivamente una riduzione del 2,4%, risentendo del forte rallentamento dei crediti alle società non finanziarie (passati dal 9,6% di fine 2008 all’1,3% di giugno 2009) e alle famiglie (passati dal 5,6% di fine 2008 al 3,8% di giugno 2009)26. È peggiorata la qualità del credito con l’espansione dei flussi di sofferenze in rapporto ai prestiti, passati all’1,3% dall’1,2% di dicembre 2008. È, infine, diminuito il ritmo di crescita dei depositi bancari (attestatosi al 5,8%), con un incremento della propensione a detenere strumenti liquidi, come testimoniato dalla crescita del volume dei conti correnti.

4 - LE NOVITÀ NORMATIVE Nel 2009 sono entrati in vigore numerosi provvedimenti normativi e regolamentari che hanno determinato un

significativo impatto sulla revisione dei processi aziendali. Sul fronte della normativa primaria (legge e Decreti) si ricorda la conversione D.L. n. 185 del 29 novembre

2008 (Decreto anti-crisi, convertito con la Legge 28 Gennaio 2009 n. 2.) e del D.L. n. 78 del 01 luglio 2009 (Provvedimento anti-crisi, convertito con la Legge 03 agosto 2009 n. 102).

Per quanto riguarda la normativa secondaria occorre ricordare i numerosi provvedimenti che hanno dato attuazione a norme già approvate. Inoltre, la Banca d’Italia e la Consob hanno emanato numerosi provvedimenti di forte impatto sull’operatività bancaria e che, in alcuni casi, estenderanno i loro effetti sull’operatività bancaria anche nel corso del 2010. NORMATIVA PRIMARIA Progetto per il decreto anticrisi 185/2008, convertito in legge n. 2/2009 (4%)

La legge 2/2009 stabilisce misure dirette a consentire il finanziamento dell’economia per fronteggiare la situazione di crisi internazionale e per potenziare gli strumenti fiscali e finanziari necessari a garantire il rispetto degli obiettivi fissati dal programma di stabilità e crescita approvato in sede europea. Gli aspetti di maggior impatto sul sistema bancario sono rappresati dal contenuto dell’articolo 2 del Decreto Legge 185/2008, convertito con modificazioni dalla Legge 2/2009, che ha sancito nuove disposizioni in materia di mutui destinati all’acquisto/costruzione/ristrutturazione dell’abitazione principale a tasso non fisso. Per tali mutui è previsto un contributo in conto interessi da parte dello Stato da corrispondere sulle rate in scadenza nel 2009 tale per cui l’importo degli interessi applicati alle rate dei mutui a tasso variabile, scadenti nel corso del 2009, non possa superare il 4% grazie

22 Banca d’Italia EuroSistema, Economie regionali, L’economia dell’Umbria nel primo semestre del 2009. 23 Confindustria Emilia-Romagna e UnionCamere, Indagine Congiunturale Industria Manifatturiera, Ottobre 2009. 24 Banca d’Italia, Eurosistema, Economie regionali, L’economia dell’Emilia-Romagna nel primo semestre del 2009. 25 Confindustria Lazio, Fare Ricerca: L’economia dal Lazio, Dicembre 2009. 26 Banca d’Italia, Eurosistema, Economie regionali, L’economia del Lazio nel primo semestre 2009.

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all’accollo da parte dello Stato dell’eventuale eccedenza rispetto al piano di ammortamento originario. Le modalità di applicazione del contributo sono state disciplinate da numerose circolari del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dall’ABI e dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate con il quale sono stati trasmessi alle Banche gli elenchi dei clienti per i quali ricorrono le condizioni per poter usufruire dell’agevolazione prevista dalla norma.

La norma ha inserito, inoltre, il divieto di applicazione, anche per i notai, di qualunque costo, compreso l’onorario, relativamente agli atti riguardanti la surrogazione di mutui della specie o la rinegoziazione obbligatoria.

In sede di conversione è stato previsto il divieto di applicazione della commissione di massimo scoperto qualora il saldo del cliente risulti a debito per un periodo continuativo inferiore a trenta giorni ovvero a fronte di utilizzi in assenza di fido.

La norma ha stabilito, inoltre, la nullità delle clausole che prevedono una remunerazione accordata alla banca per la messa a disposizione dei fondi a favore del cliente titolare di conto corrente, indipendentemente dall’effettivo prelevamento o dall’effettiva durata dell’utilizzo da parte del cliente. E’ consentito, invece, applicare un corrispettivo per il servizio di messa a disposizione delle somme se predeterminato, unitamente al tasso debitore per le somme effettivamente utilizzate, con patto scritto non rinnovabile tacitamente, in misura omnicomprensiva e proporzionale all’importo e alla durata dell’affidamento richiesto dal cliente.

Viene inoltre introdotto l’obbligo per le banche di offrire mutui per l’acquisto della prima casa a tasso variabile indicizzato al tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principale della BCE (REFI – BCE). La norma si applica esclusivamente ai mutui contratti da persone fisiche fino al 31 ottobre 2008 per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale rientrante in specifiche categorie catastali. Decreto legge 01 luglio 2009 n. 78 - convertito con legge 03 agosto 2009 n. 102 – provvedimenti anticrisi

Le principali disposizioni del decreto in questione sono rappresentate dai seguenti interventi: • fissazione dei giorni massimi di disponibilità e valuta per assegni e bonifici regolati in conto corrente; • fissazione, a pena di nullità del patto di remunerazione, di un tetto massimo per l’applicazione di alcune

commissioni bancarie pari allo 0,5% trimestrale dell'importo dell'affidamento; • introduzione, in caso di surroga di un mutuo non perfezionata entro 30 giorni dalla richiesta con avvio della

procedura di collaborazione interbancaria, di una penale dalla banca cedente alla concessionaria pari all’1% del valore del mutuo per ciascun mese (o frazione) di ritardo.

Il decreto, all’art. 13-bis, introduce un nuovo meccanismo di sanatoria per le attività finanziarie detenute all’estero in violazione delle vigenti norme tributarie e di monitoraggio fiscale (c.d. Scudo Fiscale), prevedendo la possibilità di sanare tali fattispecie attraverso il pagamento di un’imposta straordinaria pari al 5% del patrimonio rimpatriato ovvero regolarizzato dall’estero. Tale provvedimento si sostanzia nella possibilità di procedere all’effettivo “rimpatrio” delle attività scudabili, ovvero, alla semplice “regolarizzazione” delle stesse, continuando a mantenerle all’estero.

I termini dello scudo fiscale, previsti dal 15 settembre 2009 al 15 dicembre 2009, sono stati riaperti fino al 30 aprile 2010 prevedendo due aliquote di tassazione pari al 6% per le operazioni perfezionate entro il 28 febbraio 2010 e del 7% per quelle perfezionate successivamente. ANTIRICICLAGGIO: d. lgs. n. 151 DEL 25/09/2009 - Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, recante attuazione della direttiva 2005/60/ce concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, nonché della direttiva 2006/70/ce che reca misure di esecuzione.

Le principali modifiche della normativa in materia di antiriciclaggio introdotte dal D. Lgs. 151/2009 riguardano:

• l’assoggettamento all’adeguata verifica “semplificata” per le società e gli organismi quotati, i cui strumenti finanziari sono ammessi alla negoziazione su un mercato regolamentato ai sensi della direttiva 2004/39/CE in uno o più Stati membri, ovvero una società o un altro organismo quotato di Stato estero soggetto ad obblighi di comunicazione conformi alla normativa comunitaria;

• l’obbligo, in caso di trasferimenti di libretti di deposito bancari e postali al portatore, di indicare nella comunicazione che il cedente deve effettuare entro 30 giorni dalla cessione l’accettazione da parte di colui che riceve il titolo.

Il 31 dicembre 2009 la Banca d’Italia ha emanato il “Provvedimento recante disposizioni attuative per la tenuta dell’Archivio Unico Informatico” e per le modalità semplificate di registrazione di cui all’art. 37 commi 7 e 8, del D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231.

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NORMATIVA SECONDARIA ANTIUSURA: “Istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura” (G.U. n. 200 del 29/08/09)

Nel mese di agosto 2009 la Banca d’Italia ha emanato le nuove “Istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura”, introducendo nuovi criteri di determinazione dei valori da considerare ai fini del calcolo del TEG e, in particolare:

• modifiche all’impianto segnalatorio (nuove categorie di credito, nuove classi di importo); • ampliamento del ventaglio degli oneri inclusi nel calcolo del TEG (es. spese assicurative, spese per perizie, spese

per garanzie reali e personali); • modifiche alla formula di calcolo del TEG, nel quale vanno ricompresi gli oneri sostenuti negli ultimi 12 mesi; • individuazione di uno specifico TEGM, e relativa soglia di usura, per il passaggio a debito di conti non affidati; • segnalazione alla Banca d’Italia degli Oneri di Mediazione (MED) che il cliente sostiene, sia tramite la banca

che direttamente al mediatore. La normativa ha previsto un periodo “transitorio” fino al 31 dicembre 2009 in cui le segnalazioni dovevano

essere predisposte ed inviate già con i nuovi criteri, mentre i controlli del TEG dovevano essere condotti con i vecchi criteri e cioè applicando le vecchie soglie stabilite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari: provvedimento Banca d’Italia del 18/06/2009 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 144 del 24/06/2009

Nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 144 del 24 giugno 2009 sono state pubblicate le istruzioni di Banca d’Italia necessarie per l’operatività del citato sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie ABF. Con riguardo al campo di applicazione, la nuova procedura ha ad oggetto le controversie relative ad “operazioni e servizi bancari e finanziari, con l’esclusione di quelli non assoggettati al Titolo VI del TUB ai sensi dell’articolo 23, comma 4, decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, recante Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (TUF)” (cfr. art. 1 lett. b, delibera CICR); rimangono quindi escluse dal campo di applicazione le controversie relative ai servizi di investimento.

Al fine di accedere alla procedura in parola il cliente deve presentare previamente un reclamo all’Ufficio Reclami dell’intermediario. Nel caso in cui non fosse soddisfatto della risposta fornita dall’intermediario – o non l’avesse ricevuta entro trenta giorni dalla ricezione del reclamo da parte dell’Ufficio – il cliente può presentare un ricorso all’organo decidente. Possono essere sottoposte alla cognizione di tale organo le controversie che vertono sull’accertamento di diritti, obblighi, facoltà, purché l’eventuale somma oggetto di contestazione tra le parti non sia superiore a 100.000 euro. Il ricorso è gratuito per il cliente, salvo il versamento di un importo pari a 20 euro per il contributo alle spese della procedura, che viene rimborsato dall’intermediario qualora lo stesso ricorso sia accolto in tutto o in parte. UCAMP – Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento

Con circolare seriale n°17 del 6 agosto 2007 emanata dall’ABI, in attuazione alla legge 17 agosto 166, viene istituito l’Ufficio Centrale dei Mezzi di Pagamento - UCAMP. Con la normativa UCAMP è previsto l’obbligo di alimentazione dell’archivio SIPAF – Sistema Informatizzato Prevenzione Amministrativa Frodi carte di pagamento da parte delle società, Banche e Intermediari Finanziari che emettono carte di pagamento (Norma 107, Testo Unico Bancario) o che gestiscono reti commerciali di accettazione delle stesse. In conformità alla citata norma, la Banca ha predisposto gli interventi informatici e organizzativi necessari ad alimentare il sistema SIPAF. TRASPARENZA: “Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari nonché di correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti” (G.U. 210 del 10/09/09)

Il 29 luglio 2009 la Banca d’Italia ha emanato le nuove Istruzioni di Vigilanza in materia di “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari - Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”. Le norme, cui i destinatari devono adeguarsi entro il 31 dicembre 2009, prevedono che l’intermediario debba assumere adeguate misure sul piano organizzativo e dei controlli interni per assicurare il pieno rispetto, in ogni fase dell’attività e in ogni punto di contatto con la clientela, del complesso delle disposizioni riguardanti la tutela degli utenti in relazione ai servizi bancari e finanziari. Le principali novità emerse dal documento sono le seguenti:

• una classificazione della clientela volta a definire ed evidenziare i soggetti verso i quali è necessario tenere un comportamento maggiormente chiaro e trasparente in quanto ritenuti soggetti deboli nei rapporti banca-cliente;

• la standardizzazione dei fogli informativi dei prodotti principali destinati ai consumatori al fine di agevolare la comparazione con prodotti analoghi offerti da altri intermediari;

• l’introduzione di guide per conti correnti e mutui destinati ai consumatori e di una sull’arbitro bancario e finanziario destinata a diffondere il nuovo sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie avviato dalla Banca d’Italia;

• l’utilizzo, nella predisposizione dei contratti e della modulistica, di un linguaggio semplice e comprensibile;

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• la previsione di maggiori informazioni da indicare nelle informative e nelle rendicontazioni destinate ai consumatori o alla clientela retail;

• l’introduzione dell’Indice sintetico di costo (ISC) nei conti correnti per i consumatori e nelle aperture di credito per i clienti al dettaglio;

• la previsione di formazione del personale e di verifica delle conoscenze e del rispetto delle disposizioni da parte della rete;

• l’adozione di procedure per la trattazione dei reclami che garantiscano, tra l’altro, risposte sollecite (massimo entro 30gg dalla presentazione) ed esaustive, prevedendo la pubblicazione sul sito internet della banca di un rendiconto della gestione dei reclami.

Le disposizioni sono entrate in vigore il 1 gennaio 2010, ma la Banca d’Italia nel corso del 2010 dovrà emanare nuove disposizioni a completamento delle stesse quali ad esempio istruzioni per il calcolo dell’ISC per i conti correnti offerti ai consumatori, norme in materia di trasparenza per i sistemi di pagamento (recepimento direttiva 2007/64/CE “PSD”) e modifiche alla normativa sul credito al consumo a seguito del recepimento della direttiva 2008/48/CE. Delibera CONSOB n. 16839

La Consob ha definito le “prassi ammesse” previste dall’art. 180, comma 1, lettera c), del d. lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 inerenti alle attività di sostegno della liquidità del mercato e all’acquisto di azioni proprie con la finalità della costituzione di un “magazzino titoli”. Documento CONSOB di livello III in materia di strumenti finanziari illiquidi

L’iter giuridico che sta portando la MiFID all’interno del nostro ordinamento legislativo è stato, di recente, caratterizzato da un’intensa attività interpretativa da parte della Consob. In tale contesto, la Consob ha validato nell’agosto 2009 le Linee Guida interassociative elaborate da ABI, ASSOSIM e FEDERCASSE volte a supportare gli intermediari nella declinazione della Comunicazione Consob n. 9019104 del marzo 2009 “Il dovere dell’intermediario di comportarsi con correttezza e trasparenza in sede di distribuzione di prodotti finanziari illiquidi”. Le raccomandazioni contenute in tale Comunicazione hanno principalmente l’obiettivo di garantire che gli Intermediari, con particolare riferimento ai prodotti finanziari potenzialmente illiquidi (Obbligazioni bancarie trattate in sedi di negoziazione non liquide, derivati OTC, Polizze assicurative a contenuto finanziario), tengano conto degli interessi del cliente soprattutto nel caso in cui tali prodotti non siano smobilizzabili entro un lasso temporale ragionevole, a condizioni di prezzo significative.

Il documento della Consob richiama l’attenzione degli intermediari al rispetto dei principi di correttezza e trasparenza nella fase di distribuzione e collocamento presso la clientela retail di titoli che presentano un’elevata illiquidità, con particolare riferimento alle emissioni bancarie, prestando particolare attenzione all’orizzonte temporale dell’investimento in relazione alla durata dello strumento finanziario e alla modalità di presentazione dei profili rischio-rendimento e dei costi. Sostegno alle PMI: Avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio – accordo tra MEF ABI ed associazioni di rappresentanza delle imprese

L’Avviso Comune prevede una serie di interventi per dare alle imprese l’opportunità di superare l’attuale momento di crisi. Nello specifico, le imprese hanno la possibilità di richiedere una sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti chirografari a medio-lungo termine; una sospensione sino a un massimo di 12 mesi e sino ad un massimo di 6 mesi del pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente immobiliare e mobiliare; l’allungamento sino ad un massimo di 270 giorni complessivi delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili.

Le imprese che possono richiedere la sospensione dei debiti sono quelle che hanno meno di 250 dipendenti e fatturato minore di 50 milioni di euro (o con totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro) e si trovano in una situazione economica e finanziaria tale da provare la continuità aziendale ma che, a causa della crisi, si trovano in una situazione di temporanea difficoltà. Le stesse alla data del 30 settembre 2008, dovevano essere “in bonis” e, al momento della richiesta, non devono avere posizioni “ristrutturate” o “in sofferenza” ovvero procedure esecutive in corso o rate non pagate (anche solo parzialmente) da più di 180 giorni.

Le imprese interessate hanno la possibilità di avvalersi degli interventi previsti dall’Avviso Comune fino al 30 giugno 2010 senza sostenere ulteriori costi o presentare garanzie aggiuntive alla Banca. Circolare della Banca d’Italia in materia di sistemi di remunerazione e di incentivazione – Banca d’Italia 28-10-2009

L’Autorità di Vigilanza ha pubblicato una circolare con la quale invita le Banche ad assicurare il rispetto rigoroso del proprio sistema di remunerazione e di incentivazione sia alle disposizioni contenute nelle Disposizioni di Vigilanza in materia di Governo societario, sia agli indirizzi emersi in sedi internazionali (es. CESB).

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Disposizioni di Vigilanza in materia di Poteri di direzione e coordinamento della capogruppo di un gruppo bancario nei confronti delle società di gestione del risparmio appartenenti al gruppo – Banca d’Italia novembre 2009

La recente disciplina fornisce indicazioni circa le modalità di esercizio dei poteri di direzione e coordinamento della capogruppo di gruppi bancari nei confronti delle società di gestione del risparmio (SGR) appartenenti al gruppo. Essa integra le vigenti Istruzioni di Vigilanza in materia di gruppi bancari e di sistema dei controlli interni del gruppo bancario nonché le disposizioni in materia di organizzazione e governo societario delle banche.

La Banca d’Italia richiede alla capogruppo di definire gli obiettivi perseguiti dal gruppo nel settore del risparmio gestito, tenendo conto dei rischi strategici, reputazionali e operativi che derivano dalla gestione collettiva del risparmio, anche al fine di definire il capitale complessivo adeguato a fronte di tutti i rischi aziendali. D.Lgs n. 173 del 3 novembre 2008

Con riferimento al processo di redazione del bilancio per l’esercizio 2009, il D.Lgs n. 173 del 3 novembre 2008 “attuazione della direttiva 2006/46/CE che modifica le direttive 78/660/CEE, 86/635/CEE, 83/349/CEE E 91/674/CEE relative ai conti annuali e ai conti consolidati” ha modificato l’articolo 123 bis TUF, “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari”.

L’articolo 123 bis TUF, individua quali destinatari della nuova disciplina le società emittenti “valori mobiliari” ammessi alle negoziazioni in mercati regolamentati. Per le società che hanno l’esercizio contabile coincidente con l’anno solare, la norma ha effetto a partire dal periodo 1 gennaio 2009 – 31 dicembre 2009.

Per i soggetti bancari, come Banca delle Marche, l’obbligo d’informativa derivante dal provvedimento riguarderebbe le “ principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interni”, informativa, tuttavia, già realizzata nell’ambito della Relazione sulla Gestione ( La governance e i sistemi di controllo).

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I RISULTATI COMPLESSIVI DELLA GESTIONE

1 - LINEE DI POLITICA AZIENDALE Nel 2009 la Banca ha incentrato la propria attività nel fronteggiare gli effetti della crisi finanziaria prima, ed

economica poi, manifestatesi da settembre 2008, attraverso iniziative mirate, da un lato, al mantenimento degli equilibri di liquidità, di redditività e di patrimonializzazione, dall’altro, al sostegno all’economia reale dei territori di proprio insediamento.

Nel contempo sono state avviate le iniziative strategiche individuate dal Piano Industriale 2009-2011, approvato dal Consiglio di Amministrazione il 14 ottobre 2008, concepito e costruito a scorrimento degli esercizi aziendali, al fine di inserire nello sviluppo dell’azione di indirizzo gli aggiornamenti che possono scaturire da eventi economici, regolamentari e societari.

Gli obiettivi del Piano Industriale, tutti focalizzati sulla produzione nel tempo di un reddito sostenibile che garantisca alla Banca un rafforzamento patrimoniale e le consenta di interpretare il ruolo di sostegno all’economia locale che scaturisce dai suoi stessi valori fondanti, sono stati declinati in un periodo caratterizzato da una crisi finanziaria che ha causato una situazione di fortissima illiquidità sui mercati e da una altrettanto diffusa crisi dell’economia reale. In questo contesto alcune delle iniziative strategiche programmate hanno trovato una situazione non fertile per la loro realizzazione. Tuttavia, la Banca, senza alcun ricorso ad interventi esterni quali i Tremonti Bond, ha perseguito con successo i propri obiettivi. Inoltre, per scelta politica coerente con i valori nei quali si riconoscono gli Amministratori, il Management e tutti i Dipendenti, ha continuato nella proposizione di strumenti finalizzati a sostenere le imprese e i cittadini dei territori nei quali essa opera.

In questo senso vanno interpretate le misure volte a consentire una sospensione del pagamento delle rate di mutuo ai lavoratori direttamente colpiti da processi di crisi aziendali, i prodotti rivolti alle imprese per favorire un processo di capitalizzazione, il plafond di 400 milioni di euro messo a disposizione del sistema dei confidi locali per favorire lo sviluppo degli investimenti, lo smobilizzo dei crediti e il consolidamento di esposizioni a breve.

Al perdurare delle difficoltà legate all’andamento negativo della congiuntura e dei mercati, si è aggiunto l’impatto sui processi aziendali derivante dall’adeguamento richiesto dalle numerose novità normative. In tale contesto la Banca ha raggiunto, comunque, i seguenti obiettivi prefissati:

• consolidare il proprio livello patrimoniale, come dimostrano gli indicatori Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio che presentano, in entrambi i casi, valori superiori a quanto registrato nell’esercizio precedente (rispettivamente pari a 8,20% e 11,84%);

• rafforzare l’equilibrio finanziario tra fonti e usi; • conseguire complessivamente un contributo positivo alla formazione del reddito da parte delle principali attività

caratteristiche, nonostante il peggioramento dell’economia reale abbia comportato la necessità di elevare i presidi a copertura dei rischi di insolvenza.

La propria presenza sui mercati di riferimento si è consolidata, ad ulteriore sostegno dell’economia e delle piccole e medie imprese, proponendo una rinnovata struttura organizzativa della Rete Commerciale la quale, integrando le storiche 4 Aree Territoriali, ha previsto l’introduzione di 15 Zone individuate su tutto il territorio servito al fine di rafforzare il presidio commerciale.

A fronte delle numerose iniziative proposte a livello nazionale a sostegno dell’economia, la Banca ha rimodulato la propria offerta con prodotti e interventi a carattere anche sociale, volti al concreto supporto della propria clientela avvalendosi anche della collaborazione di enti pubblici, in particolare la Regione Marche e le province, e delle associazioni di categoria. In tale ambito si inseriscono anche le iniziative a sostegno delle popolazioni abruzzesi duramente colpite dal sisma del 6 aprile 2009.

Gli obiettivi di equilibrio patrimoniale ed equilibrio di liquidità strutturale sono stati ulteriormente perseguiti, senza peraltro il ricorso a straordinari provvedimenti correttivi.

Sul tema della liquidità in applicazione delle direttive contenute nella Liquidity Policy e in conformità alle disposizioni di Vigilanza, considerando anche la particolare situazione dei mercati finanziari, la Banca ha continuato a finanziare la crescita degli impieghi all’economia con lo sviluppo della raccolta da clientela, per consentire una decisa riduzione del ricorso al mercato interbancario in tutte le scadenze ed è stata in grado di contenere la posizione debitoria sull’interbancario, e di ridimensionare l’esposizione globale, con l’intento di mantenere tale equilibrio anche nel prossimo triennio. In tale direzione si orienta la scelta di non sostituire con altra raccolta di fondi sul mercato istituzionale le risorse restituite a valere sul titolo del programma EMTN scaduto in data 11 febbraio dell’importo di 500 milioni.

E’ proseguita, quindi, con maggiore consapevolezza, l’offerta di raccolta tradizionale, che dal lato del medio termine si è articolata in obbligazioni della Banca, consentendo di proporre adeguate risposte in termini di sicurezza e rendimento.

Dal lato delle strategie e delle politiche creditizie, sintetizzate nel documento di Loan Policy approvato nel giugno dello scorso anno, la Banca persegue i propri obiettivi di espansione commerciale di servizio alla clientela mantenendo un’adeguata diversificazione del portafoglio e limitando la concentrazione delle esposizioni su singole controparti o gruppi e su specifici settori di attività; ciò nell’ambito di un’efficiente selezione della clientela affidata

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sulla quale procedere a un’accurata analisi del merito creditizio. La policy creditizia è stata, infatti, arricchita con uno specifico regolamento per la verifica delle situazioni di concentrazione sulla clientela, dei settori di attività economica agiti nonché dei possibili rischi di concentrazione in ambiti geografici.

Un’attenta politica del credito, unita alla gestione del profilo della liquidità, risulta l’elemento cardine per una solida e prudente gestione aziendale.

In questo ambito la Banca ha introdotto il sistema interno di rating che consente di orientare consapevolmente le modalità di definizione dei prezzi e di erogazione del credito, proponendo nuovi modelli di delega dei poteri di delibera in funzione della qualità della controparte e/o del prodotto finanziato.

Il mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione è stato l’oggetto di una specifica attività progettuale mirata nell’individuare le possibili inefficienze gestionali, nel governare adeguatamente la dinamica degli impieghi e nello sviluppare una politica dei prezzi aggiustati per il rischio in grado di coniugare le menzionate esigenze con il profilo di rischio delle aziende clienti.

Permane elevata l’attenzione verso il recupero di efficienza gestionale, già in atto dall’ultimo triennio, attraverso una razionalizzazione delle programmazioni di spesa, nel rispetto comunque di quanto necessario al supporto dell’espansione dell’attività e all’adeguamento alle novità in ambito normativo.

La complessità della gestione aziendale e l’attuazione delle strategie formulate implicano assetti organizzativi, infrastrutture informatiche, processi produttivi e comportamenti conformi alle normative di riferimento e rispettosi degli interessi della clientela e degli Azionisti. A tali fini, la Banca prosegue l’impegno nel progressivo miglioramento del sistema dei controlli interni, in modo da elevare il presidio dei processi di governo, commerciali e di funzionamento, in coerenza alle scelte gestionali e alle indicazioni dell’Organo di Vigilanza.

Dal 31 luglio è cessato dal servizio per raggiunti limiti di età il dott. Dell’Aquila, Vice Direttore Generale Vicario. Con l’occasione è stata apportata una modifica all’intero organigramma aziendale, con la creazione di due Vice Direzioni (di Mercato e di Funzionamento), rispetto alle quali sono stati nominati con decorrenza 1 agosto 2009 Vice Direttori Generali, rispettivamente, il rag. Stefano Vallesi ed il dott. Leonardo Cavicchia (Vicario).

Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 dicembre 2009 ha approvato il Piano Industriale della Banca e di Gruppo per il triennio 2010 – 2012, concepito e costruito a scorrimento degli esercizi aziendali e aggiornato in coerenza e continuità con il Piano Industriale del triennio 2009-2011 per quanto riguarda linee guida, obiettivi, modalità di valorizzazione e sviluppo degli aggregati patrimoniali e reddituali.

Il Piano Industriale 2010-2012 rafforza i principi di autonomia, crescita sostenibile e vocazione al modello di Banca Retail che la Banca e il Gruppo intendono perseguire, mantenere nel medio periodo e far evolvere nel rispetto degli obiettivi dell’equilibrio patrimoniale e di liquidità strutturale.

2 - NUOVI PRODOTTI E INIZIATIVE COMMERCIALI Gli obiettivi del Piano Industriale, tutti focalizzati sulla produzione nel tempo di un reddito sostenibile che

garantisca alla Banca un rafforzamento patrimoniale e le consenta di interpretare il ruolo di sostegno all’economia locale che scaturisce dai suoi stessi valori fondanti, sono stati declinati in un periodo caratterizzato da una crisi finanziaria che ha causato una situazione di fortissima illiquidità sui mercati e da una altrettanto diffusa crisi dell’economia reale.

In tale contesto la Banca ha continuato nella proposizione di strumenti finalizzati a sostenere le imprese e i cittadini dei territori nei quali essa opera.

Sullo sfondo delle numerose iniziative proposte a livello nazionale a sostegno dell’economia, cui la Banca ha, peraltro, prontamente aderito, l’offerta è stata tempestivamente rimodulata con prodotti e interventi a carattere anche sociale, volti al concreto supporto della propria clientela avvalendosi anche della collaborazione di enti pubblici, in particolare la Regione Marche e le province, e delle associazioni di categoria.

Dal lato degli impieghi, nel comparto dei mutui a privati, sono state recepite le novità legislative introdotte con il D.L. n. 185/2008 (c.d. “decreto Anti-Crisi”). In particolare è stata introdotta una nuova tipologia di mutuo per l’acquisto della “prima casa” indicizzato al tasso REFI-BCE con il vantaggio per il cliente della minore volatilità del parametro e della più facile consultazione rispetto al parametro Euribor utilizzato per i mutui a tasso variabile. Contestualmente la Banca si è attivata per la corresponsione del contributo in conto interessi da parte dello Stato a favore dei mutuatari sulle rate in scadenza nel 200927.

Sempre in ottemperanza al predetto Decreto Anti-Crisi ed alle conseguenti disposizioni di trasparenza dettate dalla Banca d’Italia, è stato predisposto un documento riepilogativo contenente informazioni generali sulle diverse tipologie di “mutui casa” offerti dalla Banca, avente lo scopo di indicare al cliente, in modo chiaro e sintetico, le caratteristiche ed i rischi tipici delle diverse operazioni di mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale.

Nel corso del 2009 la Banca ha arricchito la gamma di servizi rivolti ai “giovani”, mediante la nuova linea di finanziamenti “MY”, volti al sostegno dei clienti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che sono già entrati nel mondo del lavoro e delle coppie che devono affrontare le spese connesse al matrimonio, con un prestito personale di importo fino a 27 L’articolo 2 del citato Decreto Anti-Crisi prevedeva, infatti, che le rate da corrispondere nel corso dell’anno 2009, per i mutui a tasso non fisso erogati entro il 31 ottobre 2008 a persone fisiche per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale, fossero calcolate applicando il tasso maggiore tra il 4% ed il tasso contrattuale alla data di sottoscrizione (o eventuale rinegoziazione) del contratto. La differenza tra le rate da corrispondere ai sensi del contratto del mutuo e le rate a carico del mutuatario ai sensi del D.L. sopra citato, se positive, rappresentano il contributo dello Stato.

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30.000 euro e durata fino a 120 mesi. A favore di coppie che hanno avuto o adottato un figlio la Banca ha proposto un prestito personale finalizzato a sostenere le spese legate al nuovo evento, con importo fino a 3.500 euro e durata fino a 36 mesi. I predetti finanziamenti sono offerti ad un tasso di interesse (fisso o variabile) vantaggioso e senza spese di istruttoria.

In più, per coloro che intendono acquistare, costruire o ristrutturare la “prima casa”, la Banca ha messo a disposizione mutui “su misura” a tasso variabile (anche indicizzato al tasso refi-BCE), tasso fisso o tasso e durata variabili con rata costante; con un limite di importo richiedibile fino al 90% del valore dell’immobile, al fine di ridurre il più possibile l’esborso iniziale, con un massimo di 200.000 euro e di durata massima fino a 35 anni (40 anni in caso di mutuo a tasso e durata variabili con rata costante) a spread vantaggiosi e spese di istruttoria agevolate.

Nel rispetto di determinate condizioni è inoltre prevista, sia per i prestiti personali che per i mutui, la possibilità di sospendere il pagamento di una o più rate in caso di eventuali periodi di difficoltà finanziaria che il cliente dovesse incontrare durante il rimborso del finanziamento.

La nuova offerta di prestiti personali e mutui “prima casa” si aggiunge ai diversi prodotti di finanziamento rivolti ai giovani che studiano: “Prestito 600 euro per studiare”, “Prestito d’Onore Magna Charta”, “Prestito Diamogli Credito” e “Prestito Fiduciario in Convenzione con gli E.R.S.U. di Ancona, Camerino, Macerata e Urbino”.

A quest’ultimo riguardo, con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito da parte di quei giovani che investono nella propria formazione, è stata stipulata una Convenzione con la LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali) “Guido Carli” di Roma per l’erogazione del “Prestito d’Onore Magna Charta” agli studenti iscritti presso la stessa Università ai seguenti Corsi di studio: Biennio dei Corsi di Laurea Magistrale, Master (di 1° o 2° livello) e Corsi di Perfezionamento (compresi i Master e i Corsi di Perfezionamento organizzati dalla LUISS Business School), Dottorati di Ricerca, ultimi due anni dei Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico e Biennio delle Scuole di Specializzazione.

Tale nuova Convenzione si aggiunge alle collaborazioni già in essere con l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, l’Università degli Studi di Macerata, l’ISTAO di Ancona, Pesaro Studi e la SIDA Srl di Ancona.

Il perdurare della situazione di difficoltà economica ha spinto la Banca a rafforzare il proprio impegno nei confronti delle imprese del territorio con una serie di interventi finalizzati a garantire la liquidità nel breve termine e a favorire la ristrutturazione delle esposizioni in essere. Al contempo, si è sostenuto le realtà imprenditoriali attraverso nuove erogazioni di credito, in parte mirate al rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese.

Con riferimento a quest’ultima finalità, è stata rivisitata l’offerta dei finanziamenti dedicati al rafforzamento patrimoniale delle imprese per consentire alle stesse, ed in particolare alle società di persone, un più ampio utilizzo di tali prodotti in funzione delle esigenze di miglioramento dell’equilibrio patrimoniale e quindi, in definitiva, del rating ai sensi di Basilea 2. Nello specifico, la Banca ha esteso la possibilità di aumentare il “capitale proprio” dell’impresa sia attraverso un aumento di capitale sociale a pagamento che tramite versamenti in conto “capitale proprio”.

Nel corso del 2009, è stata arricchita l’offerta dei finanziamenti chirografari prevedendo prestiti con “rata pesante”, meccanismo mediante il quale il cliente rimborsa una serie di rate mensili (massimo 24), calcolate in funzione di un piano di ammortamento della durata massima di 60 mesi. La restante parte del capitale finanziato, cioè la “rata pesante”, è rimborsata in un’unica soluzione alla scadenza del finanziamento.

Inoltre, con l’intento di mettere a disposizione della propria clientela imprese un valido strumento per lo smobilizzo dei crediti ed un canale alternativo di accesso al credito, la Banca ha stretto un accordo di collaborazione commerciale con Banca IFIS per l’erogazione di un servizio di factoring, altamente personalizzato e qualificato per la gestione dei crediti commerciali e di fornitura.

Nel comparto dei finanziamenti agevolati dedicati alle imprese artigiane, con specifico riferimento alla Legge n. 949/52, sono state recepite le variazioni normative contenute nei regolamenti emanati dalle diverse Regioni, tra cui l’erogazione dei finanziamenti di specie alle condizioni di mercato (tasso Euribor per i finanziamenti a tasso variabile e tasso IRS per quelli a tasso fisso) in luogo del Tasso di Riferimento Artigiancassa (T.R.A.). Inoltre, l’operatività di tali finanziamenti, già gestita per le Regioni Marche, Abruzzo e Lazio, è stata estesa alle imprese dell’Umbria e del Molise.

Con riferimento all’offerta volta a sostenere il turismo, è stata stipulata una Convenzione con la Regione Marche per la concessione di finanziamenti con un contributo regionale in conto interessi, affermando la possibilità, per le imprese del settore con sede nella Regione Marche, di beneficiare di prestiti chirografari a tasso fisso e variabile con una durata massima di 7 anni, mutui fondiari a tasso fisso e variabile con una durata massima di 15 anni e leasing.

Le difficoltà economiche che hanno caratterizzato il 2009 e reso più difficile l’accesso al credito hanno evidenziato in maniera particolare il ruolo dei Consorzi di garanzia, sostenuti anche dalle specifiche iniziative istituzionali messe in atto da Stato, Regioni e Province che, con l’attivazione di strumenti di contro-garanzia, hanno consentito alle Banche di contenere il rischio creditizio ed, in alcuni casi, l’assorbimento patrimoniale.

In tale quadro la Banca ha rafforzato ulteriormente la collaborazione con i Confidi, spesso emanazione delle Associazioni di categoria degli imprenditori per le quali la Banca da sempre rappresenta un importante interlocutore per le esigenze specifiche delle categorie rappresentate, intensificando il dialogo e sottoscrivendo ulteriori nuovi accordi, tra cui due Convenzioni con la Confindustria di Pesaro e la Confindustria di Macerata, sostenendo così il sistema nel processo di trasformazione e rafforzamento patrimoniale in atto con processi di fusione e incorporazione.

Sul fronte della provvista, tenuto conto della sfiducia della clientela indotta dalla crisi dei mercati finanziari manifestatesi da fine 2008 e non ancora completamente assorbita, la Banca ha orientato la politica commerciale puntando ancor di più sulla commercializzazione dei prodotti a maggiore trasparenza e semplicità. Il basso livello dei

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tassi di rendimento ha ulteriormente indotto la ricomposizione a scadenza dell’aggregato in favore dei prodotti di raccolta diretta a vista (in particolar modo conti correnti), depositi a risparmio vincolati a breve termine e obbligazioni, a scapito del comparto del risparmio gestito.

In tale contesto, la Banca ha privilegiato l’offerta di titoli obbligazionari di propria emissione. Nell’ambito del prospetto informativo autorizzato dalla Consob ai sensi della Legge 262/05, sono state effettuate emissioni di titoli aventi caratteristiche tradizionali, con orizzonte temporale compreso tra 2 e 3 anni, ad ulteriore conferma della preferenza per strumenti di investimento con rendimenti stabili nel tempo con un orizzonte temporale di medio termine. In tale ambito sono stati collocati prestiti a condizioni di tasso particolarmente appetibili, riservati a nuova raccolta e/o nuova Clientela, a sostegno della politica di espansione condotta dalla Banca.

Parallelamente all’offerta di prodotti a scadenza a medio termine, Banca Marche ha rilanciato lo strumento dei depositi a risparmio, strumento di risparmio flessibile e sicuro che rientra nella garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, nella forma del libretto di deposito nominativo e vincolato con due specifici prodotti:

• “Tasso Super Risparmio”, da aprile 2009, che prevede una remunerazione più elevata rispetto ai depositi liberi purché non siano effettuati prelievi fino a fine anno;

• “RisparmioMIO”, proposto in chiusura d’anno, con scadenze progressive che vanno da 3 a 24 mesi, con caratteristiche quali il prelievo, il versamento integrativo e il rinnovo automatico, che lo rendono uno strumento molto versatile e competitivo.

Lo sviluppo dei volumi di provvista ha beneficiato, nell’ultimo trimestre dell’anno, anche dei flussi derivanti dal rimpatrio dei capitali (c.d. “Scudo Fiscale”), attività che, a seguito della revisione normativa di fine anno, proseguirà nei primi mesi del 2010.

Nel mondo dei conti correnti, l’offerta al segmento Privati si è arricchita con il nuovo conto corrente “MY”, conto corrente a pacchetto dedicato ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Il conto rivoluziona l’approccio della Banca sul segmento “giovani”, rispondendo alla loro esigenza di avere un conto corrente a costo zero, semplice ed essenziale, affidabile, modulare, trasparente e fortemente orientato ai canali telematici (internet, carte di pagamento etc.). Il conto corrente “MY”, rientra nell’ambito di un’offerta modulare dedicata al segmento, caratterizzata da più prodotti e servizi. Nel canone mensile azzerato è compresa, infatti, la nuova carta Bancomat, utilizzabile in tutto il mondo, con prelievi gratuiti in tutti gli sportelli ATM in Italia e nei Paesi “Sepa”. Il lancio del conto corrente è stato supportato dall’operazione a premi “MY FIRE” che, nel periodo 22 giungo – 22 settembre 2009, ha previsto la consegna, a tutti i nuovi clienti, di un carnet di buoni benzina.

Con riferimento al Segmento Imprese la Banca ha arricchito la gamma dei conti correnti a pacchetto con il lancio, a metà aprile, delle nuove linee dedicate al comparto Agricoltura (imprese agricole/coltivatori diretti/società agrarie), Primizia “Full” e Primizia “Light”, che si caratterizzano per canoni mensili contenuti e servizi di serie a costo zero, quali la carta Bancomat Base ed una polizza assicurativa, e un numero massimo di operazioni annue gratuite comprese nel canone, differenziato in base all’operatività del cliente.

In relazione ai nuovi prodotti di risparmio gestito, settore fortemente penalizzato dall’andamento dei mercati, nel corso del 2009 è stato rilasciato un nuovo prodotto di risparmio gestito, “Gestioni Multilinea”, con il quale il cliente con un unico mandato di gestione, può attingere da uno specifico catalogo prodotti e selezionare contemporaneamente più linee di gestioni patrimoniali, arrivando a comporre il suo portafoglio ottimale.

Nell’ambito delle iniziative legate al rimpatrio e alla regolarizzazione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero, (c.d. “Scudo Fiscale”), è stata offerta alla Clientela una versione no-load del prodotto Aviva Prospectiva Unica, il cui collocamento è iniziato il 21 dicembre 2009.

Per quanto riguarda il comparto assicurativo, la raccolta nel Ramo Danni, settore altamente condizionato dalle erogazioni di mutui e prestiti cui le polizze sono abbinate, è stata sostenuta dall’offerta di nuovi prodotti e restyling degli esistenti tra cui:

• “Assicura Leasing”, una nuova polizza multirischi abbinabile alle operazioni di leasing immobiliare, dedicata ai beni immobili acquisiti in locazione finanziaria con Medioleasing Spa da parte delle imprese commerciali, industriali e artigianali;

• “Assicura Artigiani”, polizza destinata alla copertura dagli infortuni e a tutela della famiglia dell’artigiano, sottoscrivibile anche in abbinamento al conto corrente “Impiù” (conto a pacchetto destinato agli artigiani);

• “Assicura Fotovoltaico”, la polizza multirischi pensata per proteggere l'impianto fotovoltaico e offerta a tutti i Clienti - famiglie, imprese ed enti - che sottoscrivono finanziamenti destinati all’acquisto e/o l’installazione di impianti fotovoltaici.

Per il Ramo Vita è continuato il collocamento delle polizze tradizionali, “Nuova Linfa”, “Prospectiva Unica” e “Prospectiva Plus”, che offrono il consolidamento dei risultati e la garanzia di un rendimento minimo e, per quanto riguarda le polizze Temporanee Caso Morte, la distribuzione delle polizze “Futuro Difeso”, “Mutuo Difeso” e “Mutuo Difeso Plus”.

Nell’ambito della Previdenza, comparto caratterizzato nel 2009 dal collocamento del Fondo Pensione “Aviva Life”, è stato ottimizzato il servizio di consulenza offerto alla clientela e tenuto conto delle esigenze di previdenza, risparmio, protezione e investimento, attraverso l’ulteriore sviluppo dell’applicativo “Previdenza Web”.

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3 - L’ATTIVITÀ DI RACCOLTA L’andamento dei mercati finanziari, nell’ambito di uno scenario macroeconomico caratterizzato da forti

elementi di incertezza e la pressoché assoluta chiusura del mercato di capitali tra operatori istituzionali, ha condotto nel 2009 ad una ricomposizione delle forme tecniche della raccolta con una penalizzazione del comparto del risparmio gestito a favore di forme di raccolta diretta da clientela retail a breve e medio termine, in particolare obbligazioni.

Sulla scia di quanto avvenuto nel 2008, il 2009 si conferma, quindi, l’anno della “raccolta diretta”, fonte di approvigionamento che oltre a soddisfare le esigenze di liquidità della Banca, in una situazione caratterizzata da elevata volatilità e onerosità dei mercati, ha pienamente appagato il desiderio di sicurezza dell’investimento manifestato dalla clientela che nell’ultimo anno ha privilegiato investimenti in prodotti sicuri e molto liquidi o, al massimo, in prodotti di breve/medio termine alla ricerca di rendimenti certi che, tuttavia, sono rimasti sempre su livelli inferiori a quelli registrati nel 2008 per effetto dell’andamento dei tassi di mercato, che hanno toccato i minimi storici.

Al 31 dicembre 2009 la provvista totale si attesta a 19.826 milioni di euro, registrando una flessione di 211 milioni sul 31 dicembre del 2008 (-1,1%), valorizzazione fortemente influenzata, oltre che dalle decisioni di investimento della clientela e dalle politiche commerciali della Banca, anche da due eventi:

• la scelta da parte della Banca di non rinnovare il bond di 500 milioni di euro scaduto nel mese di febbraio e precedentemente collocato presso la clientela istituzionale;

• l’effetto cambio sulle poste in valuta che ha inciso per 445 milioni di euro. Al netto dei due eventi, che condizionano la dinamica complessiva per quasi 945 milioni di euro, la provvista

complessiva registrerebbe un incremento di 734 milioni di euro (+3,8%), nel cui ambito la raccolta diretta maggiori volumi per 1.048 milioni (+7,3%). Nonostante, quindi, le notevoli difficoltà del comparto, connesse alla crisi dei mercati finanziari ed alla negativa congiuntura del quadro economico, anche a livello locale, la Banca ha conseguito, di fatto, una crescita della raccolta, in special modo dalla clientela retail, ad ulteriore conferma del legame che la lega al territorio di riferimento. RACCOLTA COMPLESSIVA - RAPPORTI DI COMPOSIZIONE (importi in migliaia di euro)

31.12.2009 31.12.2008 Variazione Valore Comp. % Valore Comp. % Valore %

Raccolta diretta 15.384.208 77,6 15.281.437 76,3 102.771 0,7Raccolta indiretta 4.441.744 22,4 4.755.325 23,7 -313.581 -6,6Raccolta totale 19.825.952 100 20.036.762 100 -210.810 -1,1

La raccolta diretta si attesta a 15.384 milioni di euro (+103 milioni dalla chiusura dell’esercizio del 2008,

+0,7%), mostrando una flessione delle forme tecniche a termine (-12,5%) compensata dall’incremento delle rimanenti componenti (+19,6%) come nel dettaglio di seguito riportato: COMPOSIZIONE DELLA RACCOLTA DIRETTA (importi in migliaia di euro)

31.12.2009 31.12.2008 Variazione Valore Comp. % Valore Comp. % Valore %

Conti correnti e depositi 6.295.209 40,9 5.146.478 33,7 1.148.731 22,3Fondi di terzi in amministrazione e altri debiti 882.526 5,7 646.745 4,2 235.781 36,5

Pronti contro termine passivi 65.034 0,4 201.586 1,3 -136.552 -67,7Raccolta a termine 7.883.116 51,2 9.011.723 59,0 -1.128.607 -12,5 Obbligazioni 6.046.364 39,3 5.608.001 36,7 438.363 7,8 Altri titoli28 1.836.752 11,9 3.403.722 22,3 -1.566.970 -46,0Debiti a fronte di crediti cartolarizzati 258.323 1,7 274.905 1,8 -16.582 -6,0

Totale 15.384.208 100 15.281.437 100 102.771 0,7

Le giacenze in conto corrente e i depositi a risparmio, pari a 6.295 milioni di euro, risultano in aumento sul 31 dicembre 2008 (+22,3%) per effetto, da un lato, della preferenza per la liquidità espressa dalla clientela, in presenza di uno scenario di tassi molto bassi, dall’altro, del continuo ampliamento della base di clientela, come testimoniato dall’incremento del numero dei conti correnti, saliti di circa 7.500 unità (+2,1%) da dicembre 2008.

Nel dettaglio i conti “a pacchetto” sono aumentati del 4,9% circa, sostenuti dalla crescita del conto “Sconto”, che si conferma prodotto di punta dedicato al segmento famiglie con oltre 71 mila rapporti (+6,9% sul 31 dicembre 2008), del conto “Felicetà” (con oltre 45 mila clienti, +1,9%) e del conto “Base Zero”, il conto corrente destinato a chi privilegia l’uso dei canali alternativi allo sportello, con 12.400 rapporti circa al 31 dicembre 2009 (+84,7%). Si segnala, infine, il successo, a soli 6 mesi dal lancio, del conto “MY”, dedicato ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, particolarmente apprezzato dal segmento.

28 La dinamica dell’aggregato sconta l’effetto cambio su CD in valuta, che ha comportato una differenza nel periodo di -445 milioni di euro.

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Nel corso del 2009 si registra anche il positivo collocamento dei depositi a risparmio, “RisparmioMio” e “Tasso Super Risparmio”, prodotti che hanno riscosso il gradimento sia della clientela che della rete di vendita con volumi complessivi di raccolta a fine anno di circa 300 milioni di euro.

La raccolta a termine, a breve e media scadenza, nelle forme di certificati di deposito e obbligazioni, inclusi i titoli valutati al fair value, si attesta a 7.883 milioni, in calo del 12,5% (-1.129 milioni di euro) sul 31 dicembre 2008. Nel dettaglio delle singole forme tecniche, le obbligazioni proprie (nelle due componenti valutate al fair value e al costo ammortizzato) raggiungono 6.046 milioni registrando sul 31 dicembre 2008 un incremento del 7,8% (438 milioni di euro).

A fronte di estinzioni di prestiti per 1.827 milioni di euro relativi a 74 titoli obbligazionari, di cui 72 a clientela retail (37 a tasso fisso, di cui 7 zero coupon, e 35 a tasso variabile), per 877 milioni di euro, e 2 collocati sul mercato istituzionale (Senior Floating Rate Note entrambi a tasso variabile per 950 milioni di euro), nel corso del 2009 l’attività di emissione prestiti è stata molto intensa.

Le nuove emissioni hanno, infatti, riguardato ben 111 prestiti per circa 2.265 milioni di euro, di cui 109 a clientela retail (77 a tasso fisso, di cui 3 zero coupon, e 32 a tasso variabile, per sottoscrizioni pari a oltre 1.725 milioni di euro) e ulteriori 540 milioni a clientela istituzionale, quest’ultimi relativi a due sole emissioni. Di conseguenza la raccolta netta da clientela retail è risultata pari a 848 milioni di euro, portando così il relativo stock di titoli obbligazionari a 3.086 milioni di euro, al lordo del prestito subordinato di 180 milioni di euro, con un incremento del 37,9% sul dicembre 2008.

Nell’ambito del mercato istituzionale, in presenza di una situazione particolarmente critica del mercato dei capitali, la Banca ha rimborsato due emissioni Senior Floating Rate Note, di 500 e 450 milioni, rispettivamente scaduti in febbraio e ottobre 2009, decidendo di rinnovare presso la clientela istituzionale soltanto la seconda scadenza (per 450 milioni di euro) con l’emissione di un bond per 500 milioni (tasso variabile e durata due anni). A fine anno, infine, la Banca ha perfezionato un collocamento privato (private placement) presso clientela istituzionale di 40 milioni di euro.

La voce “Altri Titoli” della raccolta a termine, riferita a certificati di deposito in euro e in valuta, assomma a 1.837 milioni di euro, con una flessione dal 31 dicembre 2008 di 1.567 milioni. In tale ambito i certificati di deposito in valuta registrano a fine anno una significativa riduzione dello stock sceso a 1.520 milioni di euro (rispetto ai 3.127 milioni di euro del 31 dicembre 2008). Tale dinamica è riconducibile, da un lato ad una riduzione degli stock di certificati in essere pari a 1.122 milioni, a seguito della già citata preferenza per strumenti di deposito liberi, e dall’altro all’”effetto cambio” (stimabile in 445 milioni) che ha interessato i certificati in valuta (in particolare in yen) a seguito dell’andamento dei tassi di cambio dell’euro sulle principali valute. Tale effetto però, trova una compensazione in ugual misura della corrispondente controvalorizzazione dei relativi DCS (Domestic Currency Swap), offerti alla clientela proprio a copertura di tale evento, ed i cui effetti sono inclusi nelle voci 20 dell’Attivo di Bilancio - “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” - e 40 del Passivo - “Passività finanziarie di negoziazione”.

I pronti contro termine, pari a 65 milioni di euro, registrano un calo del 67,7%, condizionati dal basso livello dei rendimenti.

Tra le altre forme di raccolta, complessivamente pari a 883 milioni di euro (+236 milioni sul 31 dicembre 2008, +36,5%), si segnala la presenza di fondi raccolti da organismi internazionali (BEI) per 334 milioni (-19 milioni, -5,4%) e depositi da clientela ordinaria e società finanziarie di elevato standing (c.d. “time deposit”), per 450 milioni, più assimilabile a raccolta effettuata per rispondere a temporanee esigenze di tesoreria, saliti di circa 97 milioni sul 31 dicembre 2008.

Nell’ambito della raccolta è inoltre computato il debito in essere verso la società veicolo Marche Mutui 2, pari a 258 milioni di euro, riferito all’operazione di cartolarizzazione di mutui ipotecari in bonis perfezionata nell’ottobre 2006. Rispetto al 31 dicembre 2008, tale posta rileva una flessione di 17 milioni (-6%) riconducibile prevalentemente al normale ammortamento dei mutui oggetto della cartolarizzazione.

La raccolta diretta da clientela ordinaria quindi, considerando solo le specifiche voci, si attesta a 11.310 milioni di euro e, al netto dei riflessi dei suddetti eventi inerenti i certificati di deposito in valuta, presenta un incremento di 766 milioni (+7,3%).

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La raccolta indiretta29 si attesta a 4.442 milioni segnando una riduzione di 314 milioni rispetto al 31 dicembre 2008 (-6,6%) e riflette andamenti negativi sia della componente amministrata (-4,1%), sia della componente gestita (-8,9%). COMPOSIZIONE DELLA RACCOLTA INDIRETTA (importi in migliaia di euro)

31.12.2009 31.12.2008 Variazione Valore Comp. % Valore Comp. % Valore %

Raccolta amministrata 2.172.957 48,9 2.265.267 47,6 -92.310 -4,1Di cui: Titoli di Stato 914.665 20,6 1.186.244 24,9 -271.579 -22,9Obbligazioni Corporate 862.467 19,4 755.127 15,9 107.340 14,2Titoli Azionari 372.945 8,4 299.171 6,3 73.774 24,7Altri titoli 22.880 0,5 24.725 0,5 -1.845 -7,5Raccolta Gestita 2.268.787 51,1 2.490.058 52,4 -221.271 -8,9Di cui: Fondi comuni 550.084 12,4 510.420 10,7 39.664 7,8Gestioni patrimoniali 1.241.457 27,9 1.427.982 30,0 -186.525 -13,1Prodotti assicurativi 477.246 10,7 551.656 11,6 -74.410 -13,5TOTALE 4.441.744 100,0 4.755.325 100,0 -313.581 -6,6

Nel dettaglio, la raccolta amministrata, 2.173 milioni di euro pari il 48,9% del totale raccolta indiretta, registra

una flessione del 4,1% essenzialmente ascrivibile al ridimensionamento del comparto dei titoli di stato (da 1.186 milioni di euro a 915 milioni di euro, -22,9%), all’interno del quale appare significativa la riduzione degli investimenti in Buoni Ordinari del Tesoro, passati da 520 milioni di euro del 2008 a 217 milioni (-58,2%), titoli che hanno scontato un livello di remunerazione che è arrivato a toccare i minimi storici e, in termini effettivi, negli ultimi mesi dell’anno addirittura valori al di sotto dello zero30. Tra i titoli di stato a medio/lungo termine, i CCT hanno registrato una flessione del 23%, scendendo a 115 milioni di euro, più che compensati dall’andamento dei BTP, saliti a 582 milioni di euro (+12,7%).

In relazione alle altre componenti il 2009 chiude con un incremento delle obbligazioni corporate (862 milioni di euro, +14,2%) e dei titoli azionari (373 milioni di euro, +24,7%), che beneficiano della ripresa dei mercati azionari (l’indice MIB storico della Borsa Italiana ha, infatti, chiuso il 2009 con una variazione positiva del 20,71% rispetto alla fine del 2008). Permane marginale l’incidenza di Altri titoli (0,5% del totale), peraltro in ulteriore flessione (-7,5%).

La raccolta gestita, in valore pari a 2.269 milioni (-8,9% sul 31 dicembre 2008), registra l’ulteriore flessione delle gestioni patrimoniali (1.241 milioni di euro, -13,1%), valorizzate al corso tel quel e al netto della relativa liquidità, che sconta oltre alla dinamica negativa degli asset finanziari, una ricomposizione della raccolta dai prodotti di gestione verso l’investimento diretto in bond bancari. I fondi comuni e sicav tengono, invece, il passo risalendo a quota 550 milioni di euro, registrando un progresso del 7,8% ascrivibile sia all’incremento del valore sia delle Sicav (da 16 a 27 milioni di euro, +71,2%) sia dei Fondi (da 495 a 523 milioni di euro, +5,7%). In tale ambito i Fondi Rossini salgono a quota 356 milioni di euro, segnando un incremento dell’8,5% sul 31 dicembre 2008.

La raccolta assicurativa, pari a 477 milioni di euro, presenta una flessione (-13,5%) che discende dal marcato rallentamento della raccolta premi del comparto vita (-62%, con 5,5 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro relativi a premi unici e 3,9 milioni di euro relativi a premi annui), conseguiti attraverso la sottoscrizione di 2.440 nuove polizze (+22% rispetto al 2008) Il comparto danni registra, d’altro canto, un incremento del 6% del numero delle polizze (in totale 11.254 polizze) e del 2% in termini di volumi (per complessivi 2.721 migliaia di euro).

29 La raccolta amministrata non comprende azioni e obbligazioni emesse dalla Banca e in custodia e/o amministrazione per conto della clientela. 30 I rendimenti dei BOT a fine anno hanno segnato il minimo storico, tanto da costringere il Tesoro a varare una norma di salvaguardia intervenendo sulle commissioni per evitare rendimenti negativi. Il tasso Euribor ha registrato valori molto vicini ai minimi storici: a fine anno il tasso a 3 mesi ha registrato una riduzione del 75% passando da 2,859% a 0,70%; il tasso a 6 mesi è sceso a 0,994%, con una diminuzione del 66%; il tasso ad un anno si è più che dimezzato, passando da 3,025% a 1,248%.

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4 - L’INTERVENTO CREDITIZIO Gli impieghi verso clientela ordinaria, riferiti ad una numerosità di clientela affidata pari a oltre 182 mila unità,

sommano a 16.668 milioni di euro registrando un incremento dell’8,3% sul 31 dicembre 2008. Nella tabella che segue si espone la composizione degli impieghi per forma tecnica: COMPOSIZIONE DEGLI IMPIEGHI (importi in migliaia di euro)

31.12.2009 31.12.2008 Variazione Valore Comp. % Valore Comp. % Valore %

Conti correnti 3.827.054 23,0 4.022.096 26,1 -195.042 -4,8Mutui 9.208.977 55,2 8.794.683 57,2 414.294 4,7Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 258.457 1,6 250.912 1,6 7.545 3,0

Altre operazioni 2.136.048 12,8 1.526.619 9,9 609.429 39,9Titoli di debito 73.261 0,4 80.134 0,5 -6.873 -8,6Totale crediti in bonis 15.503.797 93,0 14.674.444 95,4 829.353 5,7Attività deteriorate 1.164.257 7,0 710.939 4,6 453.318 63,8Totale 16.668.054 100 15.385.383 100 1.282.671 8,3

I conti correnti, per utilizzi di linee di credito ordinarie e anticipi salvo buon fine, per complessivi 3.827

milioni di euro, il 23% dell’aggregato complessivo, registrano un calo del 4,8% sul 2008 che discende dalla riduzione della domanda di anticipi salvo buon fine su carta commerciale per effetto una minore fatturazione da parte delle aziende, fenomeno connesso alla crisi economica in atto.

Il comparto dei mutui, valorizzato al lordo dei mutui ipotecari oggetto delle diverse operazioni di cartolarizzazione, alla data pari a 1.061 milioni di euro (-15,9%), raggiunge quota 9.209 milioni, segnando sul 31 dicembre 2008 un incremento per 414 milioni di euro (+4,7%).

La dinamica dell’aggregato “mutui” risulta, peraltro, penalizzata dalle difficoltà di rimborso manifestate dalla clientela nel periodo, a seguito del perdurare della congiuntura economica negativa, che ha comportato l’iscrizione tra i crediti scaduti di un importo pari a 257 milioni di euro, contro i 107 milioni del 31 dicembre 2008.

Sono, altresì compresi finanziamenti alla società controllata Medioleasing SpA per 947 milioni di euro (-13,9% rispetto al 31 dicembre 2008).

Includendo anche i rapporti scaduti ed al netto dei finanziamenti della specie alla controllata Medioleasing, la crescita del comparto mutui sarebbe di 717 milioni di euro (+9,2%).

Nel 2009 si sono avute nuove erogazioni a clientela, comprensivo di un’erogazione a Medioleasing Spa per 47 milioni di euro, per 3.405 milioni (+31,5% sul corrispondente periodo del 2008). Rispetto al 2008, in linea con l’andamento dei tassi di mercato si registra una flessione delle erogazioni a tasso fisso (da 992 milioni di euro a 397 milioni) e un sensibile incremento delle erogazioni a tasso indicizzato e misto che insieme raggiungono 3.008 milioni di euro (+54,9%).

Il credito al consumo totalizza 258 milioni segnando maggiori volumi per 7,5 milioni di euro (+3%) rispetto al 31 dicembre 2008, pressoché completamente riconducibile alle operazioni di cessione del quinto dello stipendio che hanno segnato un incremento dei volumi del 47,9% passando da 16 milioni di euro a 23 milioni.

Le altre forme di finanziamento, che includono sovvenzioni dirette, specialcredito, portafoglio finanziario e pronti contro termine attivi, assommano a 2.136 milioni (+39,9%). Nell’aggregato sono compresi 743 milioni di euro quale finanziamento alla controllata Medioleasing SpA (362 milioni di euro al 31 dicembre 2008), al netto dei quali l’aggregato segnerebbe un incremento del 19,6%.

La Banca evidenzia, alla fine del 2009, un incremento rispetto al 2008, delle attività deteriorate che si attestano (esposizione netta) a 1.164 milioni contro i 711 milioni dell’esercizio precedente con un aumento del valore netto rispetto a fine 2008 del 63,8%. Su tale aggregato si riflette il perdurare del peggioramento dello scenario macroeconomico avvenuto a partire dalla seconda parte del 2008 ed in parte all’applicazione di modifiche normative intervenute nel periodo.

L’incidenza dei crediti deteriorati rispetto al totale dei crediti verso clientela è passata dal 4,7% del 2008 al 6,8% del 2009 con un’incidenza delle sofferenze e degli incagli sul totale dei crediti che sale rispettivamente dal 2,1% al 2,7% e dall’1,6% al 2,1%, così come cresce il peso delle esposizioni scadute (da 0,8% a 2,1%).

La copertura delle attività deteriorate, perseguita tramite politiche di accantonamento prudenziali si è posizionata al 21% rispetto al 26% rilevato a fine 2008. Il calo di tale livello di copertura è imputabile essenzialmente al rilevante aumento dei crediti scaduti dovuto al solo riflesso delle recenti indicazioni e precisazioni della Banca d’Italia in base alle quali le controparti con sconfinamenti da 90 a 180 giorni, non sottoposte alla deroga dei 180 giorni, e tutte le esposizioni con sconfinamento oltre 180 giorni, devono essere considerate “deteriorate”.

Su tali esposizioni la banca, dopo lo svolgimento delle attività analitiche di valutazione del rischio, ha deciso di proseguire nella gestione ordinaria ritenendo adeguati livelli di svalutazione assimilabili a quelli delle posizioni non deteriorate sia pure con rischio più elevato.

Il grado di copertura delle posizioni incagliate si incrementa al 10,9% contro il 9,8% dell’esercizio precedente mentre, per quanto riguarda le sofferenze, nell’esercizio 2009, il livello di copertura è diminuito dal 41,1% al 37,5% a

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 28

causa dell’attività di svalutazione su alcune poste per 61 milioni di euro con contestuale azzeramento dei relativi fondi già precostituiti. In assenza di tale elisione contabile il livello di copertura complessivo delle posizioni a sofferenza si sarebbe attestato a circa il 42,4% che si confronta con il 44,1% del 2008 a fronte di elisioni per 29 milioni di euro.

Lo stabile livello delle coperture analitiche trova conforto nell’elevata incidenza di crediti assistiti da garanzie reali, nell’ambito di una prudente gestione di erogazione del credito particolarmente attenta alla presenza di garanzie accessorie. Peraltro, le attuali policy di concessione dei crediti prevedono valori delle garanzie ampiamente capienti rispetto al credito erogato, come confermato dal basso livello di loan to value sui crediti garantiti.

In dettaglio, tra le attività deteriorate sono stati iscritti: • 446 milioni di euro di sofferenze, che rilevano una crescita di 124 milioni di euro (+38,5%) al netto di rettifiche

di valore complessive per 268 milioni di euro;. • 355 milioni di euro di incagli, posta che registra un incremento di 112 milioni di euro rispetto al 31 dicembre

2008 (+46%), al netto di rettifiche per 43 milioni di euro; • 346 milioni di euro relativi a esposizioni scadute (erano 120 milioni di euro alla fine del 2008); l’aumento è in

gran parte riconducibile all’applicazione dell’approccio per “singola transazione”, che deve essere sempre applicato dalle banche che adottano il metodo standardizzato, alle esposizioni garantite da ipoteca su immobili, scadute/sconfinate da oltre 90 giorni;

• infine, 17 milioni di euro di crediti ristrutturati (26 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Neutralizzando gli importi erogati nei confronti della controllata Medioleasing SpA, gli impieghi a clientela si

attesterebbero a 14.952 milioni di euro, rilevando un incremento del 7,5% rispetto al 31 dicembre 2008. La distribuzione degli impieghi per categoria di debitori (settore economico) e per branche di attività

economica, è graficamente sintetizzata di seguito: IMPIEGHI - DISTRIBUZIONE PER SETTORE ECONOMICO DELLA CONTROPARTE

SOCIETA' FINANZIARIE

1,2%

FAMIGLIE25,0%

SOCIETA' NON FINANZIARIE

70,9%

AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

1,8%

ALTRO1,1%

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 29

La quasi totalità degli impieghi economici della Banca risulta assorbita dalle società non finanziarie (70,9%) e dalle famiglie (25%) con una maggiore incidenza, rispetto al 2008, delle prime (67,8% nel 2008) e minore peso delle seconde (28,4% nel 2008) da ricondurre all’operazione di cartolarizzazione dei mutui residenziali.

Fra le varie branche di attività economica, i comparti dell’edilizia e opere pubbliche, degli altri servizi destinati alla vendita e dei servizi del commercio recupero e riparazioni rimangono i più significativi.

IMPIEGHI - DISTRIBUZIONE PER BRANCA ECONOMICA DELLA CONTROPARTE

ALTRI PRODOTTI INDUSTRIALI

3,4%

TESSILI, CUOIO CALZATURE

3,6%

ALTRE BRANCHE39,9%

COMMERCIO, RECUPERO E

RIPARAZIONI10,6%

EDILIZIA E OPERE

PUBBLICHE22,3%

ALTRI SERVIZI DESTINATI ALLA

VENDITA20,2%

La concentrazione degli impieghi fra i maggiori clienti, anche se in crescita, rappresenta una quota contenuta a conferma di un portafoglio crediti molto frazionato ed è evidenziata dalla seguente tabella:

Composizione 31.12.2009 31.12.2008 Primi 20 clienti 6,15% 5,63%Primi 30 clienti 7,62% 7,04%Primi 50 clienti 9,94% 9,17%

La ripartizione degli impieghi economici con la clientela suddivisi per fasce di accordato, fornisce una

significativa rappresentazione della composizione della clientela che caratterizza il territorio in cui opera in prevalenza la Banca, formata per la maggior parte da famiglie, commercianti, piccole e medie imprese:

Rapporti in essere Utilizzi/Totale 31.12.2009 31.12.2008 31.12.2009 31.12.2008

fino a 25.000 Euro 72,2% 68,5% 11,8% 9,6% fino a 50.000 Euro 8,2% 8,9% 3,2% 3,4% fino a 100.000 Euro 6,9% 8,2% 5,6% 6,6% fino a 500.000 Euro 9,9% 11,4% 21,2% 24,2% fino a 1.000.000 Euro 1,3% 1,5% 9,0% 9,8% oltre 1.000.000 Euro 1,5% 1,5% 49,1% 46,3% Totale 100% 100% 100% 100%

Nelle fasce di accordato fino a 500 mila euro è incluso il 97,2% delle posizioni affidate. Le stesse

rappresentano il 30,4% dell’accordato complessivo ed assorbono il 41,8% dei crediti utilizzati.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 30

5 - L’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE, COEFFICIENTE DI SOLVIBILITÀ Attraverso la misurazione degli indicatori di adeguatezza patrimoniale previsti dalla normativa Banca d’Italia

(circ. 263/2006), effettuata alle cadenze regolamentari e nel continuo, Banca Marche effettua il costante monitoraggio della solidità aziendale, verificando la congruità del presidio patrimoniale in relazione ai complessivi obiettivi di crescita.

Il complesso dei sistemi di risk management, che consente di misurare, controllare e gestire i rischi di primo e secondo pilastro, è oggetto di costante affinamento nell’ottica di elevare la capacità del Gruppo nel governo dei rischi.

Nella Nota Integrativa sono specificate in modo analitico le informazioni di natura qualitativa e quantitativa delle elaborazioni predette per l’individuazione del patrimonio di Vigilanza e della conseguente adeguatezza patrimoniale consuntivata al 31 dicembre 2009. Di seguito si sintetizzano le principali evidenze:

• il patrimonio di Vigilanza si attesta a 1.610.549 migliaia di euro di cui 1.115.591 migliaia di euro è riconducibile al patrimonio di base, mentre 521.848 migliaia di euro a quello supplementare;

• gli elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare ammontano a 26.890 migliaia di euro, invariati rispetto al 31 dicembre 2008;

• il Tier 1 Ratio, dato dal rapporto fra patrimonio di base e attività ponderate per il rischio, si attesta a 8,20% contro 7,42% al 31 dicembre 2008;

• il Total Capital Ratio, che pone in rapporto il patrimonio di vigilanza alle attività ponderate per il rischio, è pari a 11,84% contro 11,02% al 31 dicembre 2008.

Il miglioramento dei due suddetti indicatori, che misurano il livello di capitale a copertura dei rischi del primo pilastro (rischio di credito e di controparte, rischio di mercato e rischio operativo), riflette, oltre le politiche di capitalizzazione dell’utile e l’applicazione delle tecniche di mitigazione del rischio tramite la procedura di gestione automatica delle garanzie, l’applicazione dei recenti chiarimenti interpretativi effettuati della Banca d’Italia. In particolare, è previsto un più favorevole trattamento degli impegni ad erogare fondi rispetto a quanto elaborato precedentemente.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 31

6 - L’ANDAMENTO REDDITUALE Il commento all’andamento reddituale è proposto dal conto economico riclassificato di seguito rappresentato,

dove: • i ricavi rinvenienti dall’applicazione della commissione di massimo scoperto, in passato attribuiti a margine di

interesse, sono stati stornati e computati tra le commissioni nette, per omogeneità del perimetro di analisi, in considerazione della riarticolazione della struttura commissionale applicata all’ambito della messa a disposizione di fondi ed utilizzo degli stessi da parte della clientela31;

• i proventi e gli oneri relativi alle partecipazioni sono ricondotti nel margine di intermediazione lordo e sommati ai dividendi.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (importi in migliaia di euro)

2009 2008 Variazione Valore Comp. % Valore Comp. % Valore %

Margine di interesse 407.670 68,8 377.132 67,0 30.538 8,1Commissioni nette 146.296 24,7 142.136 25,3 4.160 2,9Dividendi e risultati relativi alle partecipazioni 13.730 2,3 19.690 3,5 -5.960 -30,3

Risultato netto da negoziazione, copertura e da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie

39.933 6,7 17.069 3,0 22.864 133,9

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value -15.230 -2,6 6.770 1,2 -22.000 n.s.

Margine di intermediazione lordo 592.399 100 562.797 100 29.602 5,3Rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti -125.686 -21,2 -78.584 -14,0 -47.102 59,9

Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie 0 0,0 -3.881 -0,7 3.881 -100,0

Risultato della gestione finanziaria 466.713 78,8 480.332 85,3 -13.619 -2,8Spese per il personale -227.349 -38,4 -223.698 -39,7 -3.651 1,6Altre spese amministrative -98.402 -16,6 -97.010 -17,2 -1.392 1,4Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -24.429 -4,1 -24.584 -4,4 155 -0,6

Spese di funzionamento -350.180 -59,1 -345.292 -61,4 -4.888 1,4Altri proventi e oneri di gestione 34.113 5,8 37.148 6,6 -3.035 -8,2Utili da cessione di investimenti 1.606 0,3 2.531 0,4 -925 -36,6Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -981 -0,2 -2.919 -0,5 1.938 -66,4

Utile dell’operatività corrente ante imposte 151.271 25,5 171.800 30,5 -20.529 -11,9

Imposte sul reddito di esercizio -58.087 -9,8 -63.829 -11,3 5.742 -9,0Utile netto 93.184 15,7 107.971 19,2 -14.787 -13,7

Al 31 dicembre 2009 la Banca consegue un margine di interesse depurato dei ritorni da commissione di

massimo scoperto, di 407.670 migliaia di euro, registrando sul 2008 un incremento dell’8,1% (+30.538 migliaia). Nel 2009 l’andamento dei tassi di mercato ha comportato riflessi negativi sulle poste economiche, più che compensati da una gestione proattiva dello scenario manifestatosi. La Banca ha conseguito un differenziale positivo sulle operazioni di copertura dal rischio di tasso per 43.957 migliaia di euro (il risultato era negativo per 16.037 migliaia di euro nel 2008), contrastando la riduzione del margine commerciale che si attesta a 343.038 migliaia di euro (-8.302 migliaia di euro, -2,4%) derivante dalla compressione dello spread, oltre che l’abbattimento degli interessi sui titoli in portafoglio (20.675 migliaia di euro, -50,6%).

31 Suddetta riarticolazione è intervenuta a seguito dell’introduzione in sede di conversione del Progetto di Decreto Anti Crisi 185/2008, convertito in Legge 2/2009, del divieto di applicazione della commissione di massimo scoperto qualora il saldo del cliente risulti a debito per un periodo continuativo inferiore a trenta giorni ovvero a fronte di utilizzi in assenza di fido.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 32

Le commissioni nette, comprensive del ritorno da commissione di massimo scoperto, originariamente attribuita a margine di interesse per 33.002 migliaia di euro (49.996 migliaia di euro al 31 dicembre 2008) si attestano a 146.296 migliaia di euro, registrando sullo stesso periodo del 2008 un incremento di 4.160 migliaia di euro (+2,9%) come esposto nella tabella seguente: COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI NETTE (importi in migliaia di euro)

2009 2008 Variazione Valore % Valore % Valore %

Commissioni nette “servizi incassi/pagamenti” 31.952 21,8 32.451 22,83 -499 -1,5

Commissioni nette “servizi gestione/intermediazione” 23.863 16,3 32.026 22,53 -8.163 -25,5

Commissioni nette “altre”(*) 90.481 61,8 77.659 54,64 12.822 16,5Totale commissioni nette 146.296 100 142.136 100 4.160 2,9

(*) Al lordo delle commissioni di massimo scoperto

Nel dettaglio delle singole componenti, le commissioni da incasso e pagamento si attestano a 31.952 migliaia di euro, registrando una flessione di 499 migliaia euro (-1,5%) per effetto di:

• minori commissioni di pagamento, che scendono a 15.310 migliaia di euro (-5,1%); • minori commissioni legate all’incasso di effetti salvo buon fine, le cui voci di ricavo sono scese a 7.970 migliaia

di euro (-9,3%), a causa della minore operatività indotta dalla riduzione degli anticipi su “carta commerciale” che a sua volta discende dal calo registrato nei fatturati delle aziende;

• minori commissioni attive maturate sui conti correnti arricchiti di prima generazione (“Alpha”, “Beta” e “Gamma”), in valore pari a 3.334 migliaia di euro (-9,7%), ancora in corso di sostituzione con i nuovi prodotti della specie i cui recuperi di spesa sono contabilizzati tra gli altri proventi netti di gestione;

il tutto, in parte compensato dal maggiore apporto dalle commissioni percepite sui bonifici, salite a 2.969 migliaia di euro (+3,3%), coerentemente alla maggiore operatività del settore.

Le commissioni nette da “gestione e intermediazione” scendono a 23.863 migliaia di euro (-8.163 migliaia di euro sul 2008, -25,5%) essenzialmente per effetto della significativa riduzione: • delle commissioni percepite sulle gestioni patrimoniali che rappresentano oltre il 36% dell’aggregato con 9.072

migliaia di euro e si riducono del 38,4% (-5.663 migliaia di euro); • delle commissioni sulla “distribuzione dei servizi di terzi” che si attestano a 6.285 migliaia di euro registrando

850 mila euro in meno rispetto al 2008 (-11,9%) per effetto della riduzione delle provvigioni percepite sui prodotti assicurativi (da 4.145 migliaia di euro a 3.684 migliaia di euro, -11,1%) e delle commissioni corrisposte dalla controllata Medioleasing per l’intermediazione di operazioni di leasing, scese a 2.601 migliaia di euro (-13%).

Le flessioni registrate dalle due componenti di ricavo sono il riflesso del rallentamento dei relativi mercati e del conseguente decremento dei volumi rispettivamente collocati (gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi) e intermediati (leasing).

A tali evidenze si aggiunge la contrazione delle commissioni derivanti dal “collocamento titoli”, attestatesi a 2.652 migliaia di euro (-1.934 migliaia di euro, -42,2%), in parte condizionate dall’introduzione della normativa MiFID, che ha previsto l’azzeramento delle commissioni di retrocessione da parte delle società emittenti i titoli contenuti nelle gestioni patrimoniali.

Gli andamenti descritti sono stati in parte controbilanciati dai maggiori ritorni delle attività di “negoziazione titoli” connesse all’intermediazione, in particolare nel comparto azionario, che totalizzano 3.134 migliaia di euro (+885 mila euro, +39,4%).

Le commissioni nette “altre”, al lordo delle commissioni di massimo scoperto, totalizzano 90.481 migliaia di euro registrando un incremento per 12.822 migliaia di euro (+16,5%) che, in presenza di una sostanziale stabilità delle altre componenti residuali di ricavo (garanzie, derivati su crediti, servicing per operazioni di cartolarizzazione), discende dall’incremento delle commissioni da “altri servizi” che raggiungono 83.740 migliaia di euro (+18%). Al loro interno: • i ricavi commissionali percepiti su “conti correnti”, valorizzati al lordo delle commissioni di massimo scoperto,

si attestano a 72.145 migliaia di euro, 14.317 migliaia di euro in più sul 2008 (+18,4%) incremento che, a fronte della flessione della componente da massimo scoperto (-32,6%) in applicazione delle novità introdotte dal Progetto di Decreto Anticrisi 185/2008, convertito in Legge 2/2009, ha rilevato il riposizionamento, da un lato, di altre componenti di ricavo connesse alla messa a disposizione di fondi da parte della Banca e volte a remunerare il relativo rischio, dall’altro di commissioni sullo sconfinamento dei conti, derivanti da un disallineamento dell’utilizzo rispetto ai limiti di fido accordato;

• le commissioni su “finanziamenti non in conto corrente” scendono a 13.293 migliaia di euro (-15%) comprendendo anche commissioni su istruttoria fidi per 6.598 migliaia di euro, in riduzione per 2.341 migliaia di euro rispetto al 2008 (-26,2%);

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 33

• la flessione, infine, di 789 mila euro (-31,7%) della componente da “altri servizi”, alla data a quota 1.698 migliaia di euro, discende dalla ridotta operatività su titoli estero (-325 mila euro) e da minori commissioni varie per 349 mila.

I dividendi e i risultati relativi alle partecipazioni si attestano a 13.730 migliaia, come di seguito indicato: COMPOSIZIONE DEI DIVIDENDI E RISULTATI DA PARTECIPAZIONI (importi in migliaia di euro)

2009 2008 Variazioni Valore Comp. % Valore Comp. % Valore %

Dividendi da società Controllate 10.540 76,8 13.544 68,8 -3.004 -22,2Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. 3.256 23,7 3.923 19,9 -667 -17,0BDM Gestione Internazionale Lux S.A. 1.884 13,7 1.912 9,7 -28 -1,4Medioleasing S.p.A. 5.400 39,3 7.709 39,2 -2.309 -30,0Dividendi da società Collegate 1.757 12,8 3.053 15,5 -1.296 -42,5Aviva Assicurazioni S.p.A. 775 5,6 726 3,7 49 6,7Aviva Life S.p.A. - 0,0 1.531 7,8 -1.531 -100,0SE.D.A. S.p.A. 982 7,2 796 4,0 186 23,4Dividendi da altre partecipazioni 1.433 10,4 1.936 9,8 -503 -26,0Risultati da partecipazioni - 0,0 1.157 5,9 -1.157 -100,0Totale 13.730 100 19.690 100 -5.960 -30,3

La flessione dei risultati da partecipazioni è prevalentemente ascrivibile ai minori dividendi percepiti dalle società controllate Cassa di Risparmio di Loreto Spa (-666 mila euro) e Medioleasing Spa (-2.309 migliaia di euro), quale riflesso di una specifica politica attuata dalla Banca in qualità di Capogruppo e volta al rafforzamento patrimoniale di dette società. Risulta in flessione anche il contributo dei dividendi da società collegate, in particolare per l’azzeramento dell’utile distribuito da AVIVA Life. I dividendi da altre partecipazioni minori registrano una flessione di 503 mila euro.

L’azzeramento dei risultati da partecipazioni discende dalla presenza, nel 2008, dell’attualizzazione del valore dell’opzione put su azioni della controllata Carilo, successivamente non esercitata (1.157 mila euro al 31 dicembre 2008).

Le attività del comparto “finanza”, connesse alla negoziazione, copertura e cessione o riacquisto di crediti, di attività finanziarie disponibili per la vendita o detenute fino a scadenza e di passività finanziarie, hanno generato ricavi netti per 39.933 migliaia di euro, più che raddoppiati rispetto al 2008 (+22.864 migliaia di euro, +133,9%) per effetto:

• del maggior contributo delle attività di negoziazione, cresciute fino a 27.469 migliaia di euro contro le 8.953 migliaia di euro nel 2008, principalmente frutto della performance conseguita dai portafogli di trading;

• dell’apporto delle attività di copertura, che rilevano un risultato positivo per 5.480 migliaia di euro (-2.401 migliaia di euro al 31 dicembre 2008) frutto anche della corretta interpretazione dello scenario dei tassi;

• degli utili da attività di cessione/riacquisto di crediti e attività/passività finanziarie pari a 6.984 migliaia di euro, in riduzione del 33,6% rispetto al corrispondente periodo del 2008, per effetto dei minori introiti delle attività connesse al riacquisto di passività finanziarie (da 9.847 migliaia di euro del 2008 a 5.813 migliaia di euro del 2009).

La valorizzazione al fair value delle passività finanziarie, che a partire dal 2008 include anche i Certificati di deposito in Yen e i Domestic Currency Swap (DCS) ad essi collegati, determina una minusvalenza pari a 15.230 migliaia di euro, che si confronta con il risultato positivo per 6.770 migliaia al 31 dicembre 2008. Tale dinamica è il risultato congiunto della repentina discesa dei tassi di mercato con i quali sono attualizzate le passività patrimoniali valutate al fair value, dell’adeguamento alle mutate condizioni di funding della Banca sul mercato dei capitali del “credit spread” applicato alla valutazione, nonché della riduzione di durata finanziaria per i titoli obbligazionari, che comporta il progressivo rilascio delle valutazioni precedentemente effettuate.

Il margine di intermediazione lordo raggiunge, quindi, 592.399 migliaia di euro (+29.602 migliaia di euro sul 2008, +5,3%).

Le rettifiche nette di valore su crediti ammontano a 125.686 migliaia di euro, con un maggior impatto a conto economico per 47.102 migliaia di euro rispetto al 2008 (+59,9%). In particolare le rettifiche di valore su sofferenze si attestano a 65.455 migliaia di euro, le rettifiche di valore sulle posizioni ad incaglio e su quelle scadute ammontano a 53.697 migliaia di euro, le rettifiche c.d. “generiche” sul portafoglio dei crediti in bonis impattano per 7.510 migliaia di euro. Inoltre impattano altre componenti, minori, quali le rettifiche di valore su titoli per 360 mila euro, le riprese di valore da incasso su posizioni estinte per 2.975 migliaia di euro, le perdite su crediti, riconducibili alla definizione di posizioni creditorie, per 1.638 migliaia di euro.

Non si rilevano rettifiche di valore su altre attività finanziarie, che invece al 31 dicembre 2008 avevano impattato per 3.881 migliaia.

La dinamica degli aggregati di cui sopra conduce ad un risultato della gestione finanziaria pari a 466.713 migliaia di euro, in flessione sul 2008 per 13.619 migliaia di euro (-2,8%).

Le spese di funzionamento si attestano a 350.180 migliaia di euro, registrando un maggiore impatto per 4.888 migliaia di euro (+1,4%) rispetto al 2008.

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Nel dettaglio delle diverse componenti, il “costo del personale” sale a 227.349 migliaia di euro, registrando un incremento di 3.651 migliaia di euro sul 2008 (+1,6%). Tale dinamica è prevalentemente riconducibile all’incremento delle retribuzioni (+3,6%), legato principalmente agli effetti stabiliti dal CCNL ed in parte alle politiche di sviluppo commerciale, ed al marcato aumento degli oneri sociali (+7,8%) determinato dall’assenza, per l’esercizio 2009 dello sgravio contributivo sul premio aziendale, per la mancata reiterazione del provvedimento di attuazione di tale beneficio.

D’altro canto gli oneri per il complessivo trattamento previdenziale (TFR e Fondi pensione) registrano una flessione rispetto all’anno precedente (-15%) dovuta principalmente alla minore necessità di accantonamento per la riserva matematica sui fondi a prestazione ed alla minore rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto, sulla cui indicizzazione ha inciso la riduzione del tasso di inflazione.

Le “altre spese amministrative” raggiungono quota 98.402 migliaia di euro e segnano un aumento sul 2008 di 1.392 migliaia di euro (+1,4%) per effetto da un lato del maggiore impatto di spese “di gestione degli assets” e “per servizi informatici”. In particolare:

• le “spese amministrative e generali di funzionamento” si attestano a 40.307 migliaia di euro, registrando una riduzione del 7% che discende da una minore incidenza dei compensi per servizi professionali (7.535 migliaia di euro, -9,2%) e delle spese per “utenze” (8.230 migliaia di euro, -3,1%), per servizi telematici (6.568 migliaia di euro, -1,3%) e “postali” (5.040 migliaia di euro, -4,5%), parzialmente compensata dai maggiori oneri sostenuti per quote associative (1.288 migliaia di euro, +37%);

• le “spese per servizi informatici”, salite a 24.140 migliaia di euro (+8,7%), sono essenzialmente connesse ad interventi per adeguamenti normativi e per il miglioramento della funzionalità - economicità dei servizi informatici del Gruppo;

• le “spese di gestione degli assets”, incrementate a 16.179 migliaia di euro (+8,4%), sono ascrivibili all’ampliamento della rete commerciale (“fitti passivi”, 10.835 migliaia di euro, +5,6%) e agli interventi di manutenzione e ammodernamento della rete filiali (“spese di manutenzione” per complessivi 5.043 migliaia di euro, +15,1%);

• le “spese relative al rischio di credito”, raggiungono 9.615 migliaia di euro (+17,9%) e si riferiscono per 6.826 migliaia di euro a spese legali e giudiziarie sostenute per il recupero crediti (+9,8%), per 1.885 migliaia di euro a spese per informazioni e visure (+26,2%) e per la restante parte a perdite su vertenze (904 migliaia di euro);

• le “spese promo-pubblicitarie e di marketing”, impattano per 5.765 migliaia di euro (-1,9%); • le “imposte indirette e tasse” si attestano, infine, a 2.396 migliaia di euro, con una modesta riduzione

sull’esercizio precedente (-123 mila euro, -4,9%). COMPOSIZIONE DELLE ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (importi in migliaia di euro)

2009 2008 Variazione Valore % Valore % Valore %

Spese amministrative e generali di funzionamento 40.307 41,0 43.326 44,7 -3.019 -7,0Spese per servizi informatici 24.140 24,5 22.206 22,9 1.934 8,7Spese di gestione degli assets 16.179 16,4 14.924 15,4 1.255 8,4Spese relative al rischio di credito 9.615 9,8 8.156 8,4 1.459 17,9Spese promo-pubblicitarie e di marketing 5.765 5,9 5.879 6,1 -114 -1,9Imposte indirette e tasse 2.396 2,4 2.519 2,6 -123 -4,9Totale 98.402 100 97.010 100 1.392 1,4

Nell’ambito delle spese di funzionamento sono imputati anche i costi per rettifiche di valore su

immobilizzazioni immateriali e materiali, alla data pari a 24.429 mila euro, in lieve calo sul 2008 (-0,6%). Gli altri proventi netti di gestione, relativi a recuperi di spese da clientela, proventi da servizi infragruppo e

altri ricavi da attività non caratteristiche, registrano una flessione dell’8,2%, scendendo a 34.113 migliaia di euro, prevalentemente per effetto del minor recupero di “spese diverse” (-14%) ascrivibile alla riduzione dei recuperi su bonifici di importo rilevante, scesi a 421 mila euro da 2.826 migliaia di euro del 2008, per effetto del progressivo allineamento alle modalità di regolamento introdotte dalla nuova direttiva sui servizi di pagamento SEPA – PSD (Payment Services Directive).

Gli utili derivanti da cessione di investimenti risultano pari a 1.606 migliaia di euro (2.531 migliaia al 31 dicembre 2008) e derivano dalla cessione di immobili non strumentali.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a 981 mila euro, includono accantonamenti netti per cause varie pari a 224 mila di euro e per revocatorie per 757 mila.

L’andamento dei margini descritti si riflette sul risultato dell’attività corrente, in valore pari a 151.271 migliaia di euro, in diminuzione sul 2008 per 20.529 migliaia di euro (-11,9%).

Le imposte sul reddito impattano per 58.087 migliaia con un tax rate del 38,4% (37,2% nel 2008) che, oltre alla diversa incidenza delle componenti deducibili (in primis i dividendi), recepisce le novità fiscali introdotte dalla legge finanziaria 2009, oltre alle modifiche di natura fiscale intervenute nel corso del 2008 che prevedono la non deducibilità del 4% degli interessi passivi, nonché i benefici fiscali, quantificati in 2.112 migliaia di euro, relativi al recupero di imposte differite a seguito dell’esercizio dell’opzione per il riallineamento ai fini fiscali dei valori contabili,

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concessa dall’art. 15 del D.L. 185/2008, con il quale il legislatore ha ritenuto opportuno concedere la facoltà di eliminare i disallineamenti tra valori contabili IAS e valori fiscali, in essere al 1° gennaio 2009.

Dedotte le imposte sul reddito, si perviene all’utile netto di 93.184 migliaia di euro, 14.787 migliaia in meno rispetto al 2008 (-13,7%). Peraltro, come precedentemente illustrato, tale dinamica risulta fortemente condizionata da:

• la riduzione dei dividendi percepiti, anche in conseguenza di una specifica politica di rafforzamento patrimoniale delle principali società controllate;

• l’incremento delle rettifiche su crediti, indotto dalla particolare congiuntura negativa e dalla conseguente necessità di costituire adeguati presidi a copertura del rischio di insolvenza della clientela.

Le dinamiche di risultato economico illustrate determinano un Cost Income Ratio (rapporto tra le spese di funzionamento rispetto alla somma di margine di intermediazione e altri proventi netti di gestione) del 55,9% che si confronta con il 57,6% del 2008, mentre il ROE (Return On Equity) si attesta all’8,5% (contro il 10,4% del 2008).

Considerando peraltro anche altri elementi reddituali che l’attuale normativa di bilancio impone di computare direttamente alle variazioni del Patrimonio netto, senza transitare per il conto economico, la redditività complessiva della Banca si attesterebbe a 106.187 migliaia di euro, colmando pressoché totalmente il divario rispetto al risultato del 2008, per effetto delle voci di seguito esposte: PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA (importi in migliaia di euro)

2009 2008 Variazione valore %

Utile (perdita) dell'esercizio 93.184 107.971 -14.787 -13,7Altre componenti al netto delle imposte Attività finanziarie disponibili per la vendita 10.051 -10.308 20.359 197,5Copertura dei flussi finanziari 2.952 9.468 -6.516 -68,8Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 13.003 -840 13.843 n.s.Redditività Complessiva 106.187 107.131 -944 -0,9

7 - L’ATTIVITÀ DI TESORERIA E DI GESTIONE FINANZIARIA

L’attività di tesoreria e di gestione finanziaria è finalizzata, da un lato, alla raccolta di fondi sui mercati finanziari, dall’altro, all’impiego degli stessi fondi nel pieno rispetto degli obiettivi di rischio-rendimento stabiliti dal Consiglio di Amministrazione a livello aggregato, per l’intero Gruppo Bancario.

Per quanto riguarda l’attività di raccolta, per ciascun esercizio, la Banca elabora un Piano di Funding con l’indicazione degli interventi da effettuarsi per la raccolta di fondi sul mercato dei capitali, sia istituzionale che retail, che, per il 2009 ha declinato interventi già previsti nel Piano Industriale di Gruppo ed esposti, limitatamente alla componente istituzionale, nella tavola seguente: L’ATTIVITA’ DI APPROVVIGIONAMENTO (importi in migliaia di euro)

31.12.2009 31.12.2008 Variazione Raccolta diretta da clientela istituzionale 3.651.978 4.097.662 -445.685 di cui: obbligazioni senior 2.595.000 3.005.000 -410.000

obbligazioni subordinate 365.000 365.000 - altri finanziamenti a m/l termine 100.000 100.000 - raccolta a fronte cartolarizzazioni 258.323 274.905 -16.582 raccolta diretta di fondi BEI 333.655 352.757 -19.102

Raccolta da interbancario 1.178.003 601.950 576.053 TOTALE 4.829.981 4.699.612 130.369

Con riferimento all’attività di funding a medio-lungo termine sul mercato dei capitali, nel corso del 2009 la raccolta effettuata tramite collocamenti di obbligazioni senior su clientela istituzionale ha registrato un decremento di 410 milioni di euro dovuto al rimborso di prestiti senior, soltanto in parte sostituito da nuove emissioni. In particolare, a febbraio e ad ottobre la Banca ha provveduto al rimborso di due emissioni Senior Floating Rate Note, rispettivamente di 500 e 450 milioni di euro; quest’ultima è stata immediatamente sostituita da un'analoga, di importo pari ad 500 milioni di euro e durata due anni.

Nel mese di dicembre la Banca ha inoltre perfezionato un collocamento privato presso clientela istituzionale di 40 milioni di euro. La Banca non è stata invece attiva sul segmento dei prestiti subordinati, il cui ammontare è rimasto pari a 365 milioni di euro.

La Banca si è altresì organizzata in modo tale da reperire fonti alternative di finanziamento, sfruttando la possibilità di utilizzare titoli abs emessi a fronte di proprie cartolarizzazioni, da utilizzare in operazioni di pronti contro termine con la Banca Centrale Europea.

Per quanto riguarda in particolare il mercato delle cartolarizzazioni, al 31 dicembre 2009 risultano perfezionate dalla Banca quattro operazioni di cartolarizzazione, di cui 3 di tipo Residential Mortgages Backed Securities (RMBS) ed una, l’ultima della serie, perfezionata il 24 luglio 2009, di tipo “misto”, avente ad oggetto mutui residenziali e commerciali.

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La struttura finanziaria della quarta cartolarizzazione, denominata Marche Mutui 4, è del tutto analoga a quella di Marche Mutui 3; anche in questo caso, infatti, Banca delle Marche ha ceduto pro soluto ad un’omonima società veicolo, appositamente costituita ai sensi della legge 130/99, un portafoglio di crediti in bonis derivanti da contratti di mutuo garantiti da ipoteca.

Il prezzo di cessione dei crediti, pari al valore di carico degli stessi, è stato finanziato attraverso l’emissione, in data 24 luglio 2009, di titoli per un importo complessivo pari a 1.960 milioni di euro, parte del quale è stato utilizzato per la costituzione di una Riserva di Cassa di 65.868 migliaia di euro (Cash Reserve) volta ad evitare eventuali tensioni di liquidità alla SPV.

La classe A, dotata di rating Aaa, è stata quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e riacquistata da Banca delle Marche per essere utilizzata in operazioni di rifinanziamento (REPO) sul mercato monetario con la Banca Centrale Europea. La liquidità generata da queste operazioni è inclusa nella voce “Raccolta da Interbancario”. Anche la classe J, priva di rating, è stata sottoscritta da Banca delle Marche.

La raccolta diretta di fondi BEI, nel corso del 2009 ha riscontrato un decremento di circa 19 milioni di euro, esattamente pari ai rimborsi effettuati in conto capitale sui prestiti precedentemente stipulati. L’accordo con la BEI è quello di impiegare i fondi dalla stessa erogati in progetti promossi da piccole e medie imprese operanti nello stesso territorio di riferimento di Banca delle Marche.

Al 31 dicembre 2009 la raccolta da Interbancario ammontava a 1.178. milioni di euro circa, di cui 450 milioni di euro derivanti dalla partecipazione all’operazione di rifinanziamento principale con la Banca Centrale Europea. L’incremento anno su anno della raccolta interbancaria di circa 576 milioni di euro, effettuata a tassi inferiori rispetto ai tassi di rifinanziamento principale, ha coperto il gap generato dalla scadenza dell’emissione Senior Floating Rate Note di Ottobre di 450 milioni di euro ed, al contempo, ha permesso di incrementare il livello delle poste libere stanziabili presso la Banca Centrale Europea.

La Capogruppo ha altresì provveduto alla gestione della tesoreria per la controllata Cassa di Risparmio di Loreto Spa ed al finanziamento diretto della controllata Medioleasing Spa; a quest’ultima sono state assicurate una linea di credito di tipo “revolving”, di importo pari a 800 milioni di euro, e loan facilities con scadenze perfettamente corrispondenti a quelle che hanno caratterizzato l’attività della controllata, per complessivi 947 milioni di euro circa.

Per quanto concerne la gestione finanziaria, i titoli del comparto Held for Trading, come evidenziato nelle tabelle di Nota Integrativa (parte B, sez. 2, voce 20, tab 2.1 e 2.2), al 31 dicembre 2009 mostrano una riduzione rispetto alla fine del 2008. Il saldo del portafoglio di negoziazione mediamente nell’esercizio è stato pari a 173 milioni di euro, rispetto ai 296 milioni di euro del 2008.

Il saldo medio nell’anno del portafoglio titoli complessivo è stato pari a 872 milioni di euro, che si confronta con 1.234 milioni di euro dello scorso anno.

Il rendimento complessivo del portafoglio finanziario, comprensivo del risultato su titoli e derivati di trading, degli utili e della variazione di valore su attività disponibili per la vendita è stato del 7,8% su base annua, significativamente superiore rispetto al 3,7% del 2008.

31.12.2009 31.12.2008 Giacenza media 872.493 1.233.837 Totale rendimento portafoglio titoli e derivati di negoziazione 65.403 45.112 di cui: Interessi e disaggi 20.674 41.285 Dividendi su attività finanziarie di negoziazione 225 463 Risultato netto attività di negoziazione 27.469 9.038 Utili da cessione / riacquisto AFS e proprie passività 6.984 10.433 Variazione della riserva patrimoniale titoli AFS 12.556 -16.107 Ritorno annuo sull'investimento 7,8% 3,7%

Raccomandazioni del Financial Stability Forum in termini di diffusione di informazioni sui rischi da parte degli operatori di mercato

In riferimento alle indicazioni della Banca d’Italia per un ampliamento delle informative da dare al mercato in sede di bilancio, che promanano dal Rapporto del Financial Stability Forum “Rafforzare la Solidità dei Mercati e degli Intermediari” in materia di trasparenza informativa sulle esposizioni verso strumenti finanziari percepiti dal mercato come rischiosi, si rappresentano di seguito le posizioni di Banca Marche per le individuate tipologie di strumenti finanziari:

• Esposizioni verso SPE (Special Purpose Entities)32 relativi alle proprie cartolarizzazioni di crediti, parte delle quali sono consolidate, in quanto derivanti da operazioni di cartolarizzazione originate in regime di bilancio IAS, strutturate con modalità che non prevedono la derecognition;

• Esposizioni verso CMBS (Commercial Mortage-Backed Securities): rappresentano l’1,65% del portafoglio titoli complessivo;

32 Tali esposizioni sono descritte nella Nota Integrativa parte E (Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura), sezione 1, paragrafo C.

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• Esposizioni verso RMBS (Residential Mortage-Backed Securities): rappresentano il 3,06% del portafoglio titoli complessivo;

• Esposizioni verso ALTRI TIPI DI CARTOLARIZZAZIONI (prestiti agli studenti, leasing, prestiti al consumo): rappresentano l’1% del portafoglio titoli complessivo.

Non sussistono esposizioni delle restanti specie indicate nelle raccomandazioni del Financial Stability Forum (subprime e Alt-A, Collateralised Debt Obligations).

Alcune delle tipologie citate possono essere presenti quali sottostante di gestioni in cui la Capogruppo ha investito una componente minimale del portafoglio titoli (pari all’1,8% circa), sottoscrivendo obbligazioni il cui rendimento è indicizzato alla performance delle gestioni sottostanti che investono in strumenti di credito europei di tipo obbligazionario, con standing creditizi elevati (il 66% dei titoli individuati ha rating di livello investment grade). La quantificazione di tali esposizioni è illustrata nella Nota Integrativa parte E (Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura), sezione 1, paragrafo 1.2.2. La gestione sottostante tali titoli è curata da primarie società europee (European Credit Management). Documento Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010 - Tavolo di coordinamento fra Banca d’Italia, Consob e Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS.

Il 3 marzo 2010, Banca d’Italia, Consob e Isvap hanno emanato il documento congiunto n. 4 nel quale vengono indicate alcune aree informative per le quali deve essere assicurato un più elevato grado di trasparenza. Per rispondere a tale giusta sollecitazione da parte degli Organismi di Vigilanza, nella Parte A.2 – “Politiche contabili – Parte relativa alle principali voci di bilancio” Sezione 17 “Altre Informazioni” della Nota Integrativa del presente Bilancio viene data specifica informativa sulle metodologie di determinazione del fair value e sulle modalità di determinazione delle perdite di valore (impairment test).

8 - MULTICANALITÀ E SISTEMI DI PAGAMENTO RETE TERRITORIALE

La tabella riporta la distribuzione per provincia degli sportelli al 31 dicembre 2009, a confronto con la situazione alla fine del 200833:

31.12.2009 31.12.2008 MARCHE 224 224 ANCONA 68 68 MACERATA 68 68 PESARO-URBINO 62 62 FERMO 15 15 ASCOLI PICENO 11 11 LAZIO 38 35 ROMA 36 34 LATINA 2 1 UMBRIA 13 13 PERUGIA 11 11 TERNI 2 2 EMILIA ROMAGNA 20 19 BOLOGNA 5 5 RIMINI 9 9 FORLÌ-CESENA 3 3 FERRARA 1 1 REGGIO EMILIA 1 1 RAVENNA 1 ABRUZZO 12 12 PESCARA 5 5 TERAMO 4 4 CHIETI 3 3 MOLISE 1 1 CAMPOBASSO 1 1 TOTALE 308 304

33 La suddivisione per provincia della rete territoriale Banca Marche recepisce l’entrata in vigore della legge n. 147 dell’11 giugno 2004 la quale, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2004, istituisce la provincia di Fermo. Viene altresì recepita la legge 117/2009 con la quale l’alta Valmarecchia, a seguito del referendum popolare del Dicembre 2006, passa dalle Marche all’Emilia-Romagna; conseguentemente le filiali di Pennabilli, Novafeltria, Sant’Agata Feltria, Perticara, Pietracuta sono computate nella provincia di Rimini anziché Pesaro-Urbino.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 38

Nel corso dell’anno Banca Marche ha rafforzato ulteriormente la presenza nelle regioni limitrofe alla regione Marche secondo un progetto di sviluppo territoriale che intende perseguire il consolidamento della rete distributiva andando a colmare il “gap” di presenza nei territori di attuale presidio, caratterizzati da un marcato dinamismo economico e sociale. In particolare nel Lazio sono stati avviati tre nuovi sportelli, di cui uno localizzato a Roma, via Regina Elena, uno a Ciampino e il terzo nella città di Latina. Nel mese di settembre si è aggiunta l’apertura della filiale di Ravenna.

Per quanto riguarda la revisione del processo commerciale sono state attivate 11 Zone con dipendenza gerarchica dalle 4 Aree Territoriali e definita la loro struttura commerciale attraverso l’individuazione dei Capo Zona, dei referenti imprese di Zona (in sostituzione dei Responsabili Corporate), dei Responsabili Private e degli Sviluppatori di Zona.

Nel processo di adeguamento della Banca alle indicazioni dell’Accordo di Basilea II le Filiali sono state coinvolte con l’assegnazione degli obiettivi chiave espressi sia in termini di Margine di Intermediazione da raggiungere, quindi la misura tradizionale della redditività della Banca, sia di RWA (Risk Weighted Assets) che tiene conto del livello di rischio di default del cliente.

Per supportare i Titolari e tutte figure di Filiale nella comprensione e nel raggiungimento di tali obiettivi la Banca ha investito nel “Progetto Valore” dedicato a diffondere i nuovi concetti collegati ai dettami di Basilea II. Dopo una prima fase “pilota”, realizzata nel primo semestre su un numero limitato di Filiali per testare i nuovi strumenti di supporto e l’efficacia della formazione proposta, da ottobre sono state coinvolte tutte le Filiali Banca Marche. Obiettivo del nuovo approccio è quello di valutare le posizioni dei clienti, in particolare le imprese, valorizzando le componenti di gestione del rischio di credito, assorbimento patrimoniale e pricing. L’ATTIVITÀ CON L’ESTERO

L’attività di intermediazione sull’estero (operazioni import, export e servizi) registra flussi complessivi per 3.810 milioni di euro, in diminuzione sul 2008 (-28,9%, -1.068 milioni di euro), in linea con il rallentamento delle esportazioni nette registrate a livello nazionale. Nel dettaglio, i pagamenti (regolamento di importazioni) evidenziano una contrazione pari al 26%, mentre gli incassi (regolamento di esportazioni) mostrano un calo del 30%. ATTIVITÀ CON L’ESTERO – INCASSI E PAGAMENTI COMMERCIALI (in milioni di euro)

2009 2008 Variazioni Valori %

Export + servizi 2.444 3.512 -1.068 -30,4Import + servizi 1.366 1.848 -481 -26,0TOTALE 3.810 5.359 -1.549 -28,9

Con riferimento alle operazioni intermediate dalla Banca dalle sole filiali site nella Regione Marche, si evidenzia una contrazione complessiva del 21%, rispettivamente del 19% per i flussi export e del 24% per l’import. Tali dati vanno considerati alla luce del periodo congiunturale negativo, che vede il totale import-export della regione Marche nei primi 9 mesi del 2009 in flessione del 27%34, evidenza che consente alla Banca, nel complesso, di confermare la propria quota di mercato regionale su livelli prossimi al 30%. CREDITO AGEVOLATO

L’apposito “desk” ha proseguito le attività di verifica degli investimenti nel settore turistico, con intervento agevolativo della Regione Marche, e collaborato nelle fasi di stipula e di erogazione dei relativi finanziamenti anche grazie alla linea di credito di 100 milioni di euro messa a disposizione della Banca Europea per gli Investimenti e all’apertura del Bando Turismo 2009. Nel corso dell’anno la Banca ha, inoltre:

• collaborato con la Regione Marche per il perfezionamento delle operazioni relative alle agevolazioni ex sisma 1972-1973;

• rendicontato i costi sostenuti dalle imprese per la realizzazione dei progetti ammessi ai benefici ex Legge 598/94 e presentato al gestore le richieste di erogazione dei contributi;

• gestito le diverse tipologie di agevolazioni in regime di convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico sulle Leggi nazionali (488/92, FIT, Patto Territoriale di Macerata) nonché con l’Unicredit/MCC (Legge 598 e Legge 1329);

• svolto le attività, in service per Medioleasing sulle agevolazioni ex Leggi 488 e 598 e Documento Unico di Programmazione.

INTERVENTI DI CARATTERE SOCIALE A FAVORE DI PRIVATI ED IMPRESE

Banca Marche, attenta ai bisogni delle famiglie messe a dura prova dalla crisi economica, ha deciso di offrire un sostegno concreto alla clientela in difficoltà nel pagamento delle rate di mutui "prima casa”, concedendo la sospensione delle rate di mutui "prima casa" fino ad un massimo di 12 mesi consecutivi.

Per rafforzare ulteriormente il sostegno alle famiglie in difficoltà, la Banca ha, inoltre, aderito a due specifiche iniziative predisposte dalla Regione Marche e dalla Provincia di Pesaro e Urbino. 34 Fonte: ISTAT import/export Regione Marche periodo gennaio-settembre 2009/2008

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Il "Protocollo d'Intesa per il sostegno ai lavoratori ed alle aziende in situazioni di crisi" proposto dalla Regione Marche, prevede, da un lato, l'anticipo ai lavoratori dipendenti di aziende ubicate nel territorio della Regione Marche della Cassa Integrazione Guadagni (straordinaria, ordinaria e straordinaria in deroga) nel caso in cui le aziende non siano in grado di erogarla direttamente35, dall’altro, la sospensione del pagamento delle rate del mutuo "prima casa" (massimo 12 mesi consecutivi) per i lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria.

Il "Protocollo d'Intesa promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino", a sostegno dei lavoratori residenti e domiciliati nel territorio provinciale che hanno subito una contrazione/perdita di lavoro (o collocati in cassa integrazione) a causa della crisi economica, prevede parimenti la concessione di un prestito personale di importo massimo pari a euro 3.000 e di durata (fissa) 24 mesi, senza spese di istruttoria, con contributo integrale in conto interessi della Provincia (TAEG 0% per il cliente), con apposita garanzia da parte della Provincia fino ad un importo massimo non superiore al 50% delle somme, in linea capitale. L’accordo prevede, inoltre, la sospensione del pagamento delle rate di mutui "prima casa" per un periodo di sei mesi consecutivi, eventualmente prorogabile per ulteriori sei mesi.

Con le predette iniziative, la Banca ha, di fatto, anticipato l’Accordo firmato il 18 dicembre 2009 dall’ABI e dalle Associazioni dei Consumatori che rientra nel più ampio progetto elaborato dall’ABI denominato "Piano famiglie” per favorire la sostenibilità finanziaria del debito a favore delle famiglie in difficoltà a seguito della crisi, a cui la Banca ha prontamente aderito prevedendo ulteriori condizioni migliorative al fine di aumentare l’efficacia dell’iniziativa tra cui:

• l’assenza di limite per quanto riguarda il valore del mutuo erogato in luogo dell’importo massimo di euro 150.000 previsto nell’Accordo;

• l’assenza di limite per quanto riguarda il tetto di reddito imponibile in luogo dell’importo massimo di euro 40.000 per singolo mutuatario previsto nell’Accordo;

• la disponibilità a valutare le richieste di sospensione anche di clienti che dimostrino di essere in condizioni economiche tali da non consentire il pagamento dell’intera rata oltre agli specifici “eventi” previsti dall’Accordo.

La Banca ha aderito all’Accordo in argomento prevedendo la sospensione della “sola quota capitale”, mentre le altre predette iniziative consentono ai clienti di richiedere alla Banca la sospensione dell’“intera rata” (quota capitale e quota interessi).

Per quanto riguarda invece gli interventi a favore delle piccole e medie imprese del territorio, la Banca – con l’intento di sostenere le esigenze finanziarie della propria clientela e fornire una risposta concreta alle difficoltà ed alle aspettative delle imprese del territorio - ha aderito all’Avviso Comune per la sospensione dei debiti alle PMI, sottoscritto il 3 agosto dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dalle Associazioni di rappresentanza delle Imprese.

La Banca, inoltre, nell’ottica di dare continuità a tale intervento, ha aderito anche all’integrazione dell’Avviso Comune che ha esteso l’ambito di operatività della sospensione dei debiti delle PMI anche al credito agrario di conduzione, ai finanziamenti a medio lungo termine assistiti da garanzia cambiaria ed ai finanziamenti agevolati – indicati in uno specifico elenco predisposto dal MEF - che prevedono un contributo pubblico in conto capitale o in conto interessi. INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI TERREMOTATE

Nel 2009 Banca Marche ha sostenuto i privati e le imprese abruzzesi colpiti dal terremoto attraverso una “raccolta fondi” ed una serie di iniziative finalizzate ad offrire una serie di prodotti e servizi a condizioni particolarmente vantaggiose.

E’ stato quindi stanziato un plafond di 20 milioni di euro per i privati, erogato a valere su mutui fondiari/ipotecari, prestiti personali, aperture di credito in conto corrente e prestiti chirografari. A favore delle imprese, comprese quelle agricole, sono stati stanziati 3 milioni di euro per l’anticipo fatture emesse alla Protezione Civile canalizzate a favore di alberghi e strutture ricettive che hanno fornito ospitalità a famiglie terremotate; 50 milioni di euro a valere su mutui fondiari, prestiti chirografari, prestiti di conduzione e leasing immobiliare; 10 milioni di euro per le operazioni garantite dai Confidi del territorio abruzzese. Aderendo poi alle richieste dell’ABI, si è disposto a favore dei terremotati abruzzesi:

• la gratuità dei bonifici effettuati da e verso i clienti colpiti dal terremoto; • la sostituzione gratuita delle carte di credito e bancomat smarrite o distrutte; • l’esenzione delle commissioni sui prelievi di contante effettuati presso gli sportelli bancomat di altre Banche; • la rinegoziazione dei mutui attraverso l’allungamento della durata e la conseguente rimodulazione della rata; • la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e degli altri finanziamenti bancari, compreso il credito al

consumo, fino al 31 dicembre 2009, successivamente prorogata al 30giugno 2010. CREDITO AGRARIO

Nel corso del 2009 il settore agrario, nonostante la congiuntura economica sfavorevole, registra un significativo ricorso al credito, in prevalenza per investimenti produttivi, grazie anche alla possibilità di utilizzare gli

35 L'anticipo è pari a massimo euro 6.400 in caso di CIG Straordinaria ed a massimo euro 3.200 per l'ordinaria e la straordinaria in deroga (mensilmente prelevabili fino a euro 800).

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incentivi previsti dai Piani di Sviluppo Rurale Regionali i cui bandi si sono chiusi a fine anno, con riapertura ipotizzata al termine del primo semestre del 2010.

Le erogazioni della Banca nel comparto hanno raggiunto i 73,6 milioni di euro (+25% sul 2008), con un incremento sia delle operazioni a lungo termine (+11%), che a breve e medio termine (+10%).

L’impegno della Banca si è sviluppato, oltre che nel sostegno all’impresa agricola con tutti gli strumenti finanziari ordinari, anche nell’attivazione dei prodotti agevolati messi a disposizione dalle diverse Regioni, con particolare riguardo a:

• Piani di Sviluppo Rurale, per i quali è stato realizzato un programma di comunicazione utilizzando emittenti televisive e testate giornalistiche locali;

• un ulteriore bando della legge regionale Marche 56/97 (proprietà contadina); • l’avvio dell’operatività su una specifica legge agevolata nella Regione Abruzzo per il credito di conduzione.

RAPPORTI CON ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E CONFIDI

Alla fine del 2009 risultano attive 48 convenzioni con associazioni di categoria e Confidi, confermando l’importanza dello specifico canale distributivo che rappresenta oltre il 27% dei finanziamenti al segmento small business erogati dalla Banca nel 2009, la cui operatività ha consentito:

• una crescita delle erogazioni di finanziamenti canalizzati rispetto allo scorso anno (+32,7% pari a 381 milioni, di cui 28% fuori dalla Regione Marche);

• un aumento dei volumi di finanziamenti garantiti, pari a 893 milioni di euro, cresciuti del 23%, prevalentemente concentrati nella Regione Marche (+81 milioni) ed Umbria (+50 milioni).

ENTI PUBBLICI

Al 31 dicembre 2009 Banca Marche gestisce complessivamente 579 servizi di tesoreria/cassa di Enti Pubblici, intrattiene rapporti con 26 società di capitali incaricate della gestione di servizi pubblici e 11 Enti di altre tipologie.

Nel corso dell’esercizio sono stati riconfermati numerosi servizi tra cui quello verso la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Roma, con validità dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2012.

In merito all’attività relativa alla partecipazione a gare per rinnovo servizi di tesoreria/cassa di particolare rilievo è stata, tra le altre, la riconferma del servizio di tesoreria dell’Università degli Studi di Camerino, la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Pesaro, l’Accademia delle Belle Arti di Urbino, il Comune di Porto Recanati, il Comune di Pedaso.

Tra i vari servizi acquisiti con decorrenza 2010 di rilievo è l’assunzione del servizio di tesoreria del Comune di Nettuno (periodo 1 gennaio 2010 – 31 dicembre 2014) e l’Azienda Pluriservizi di Monterotondo (periodo 2010 - 2013) che gestisce tra l’altro 8 Farmacie nel territorio del comune.

Nel corso del 2009 è stata rilevante l’attività rivolta all’introduzione di strumenti informatici per una gestione sempre più efficiente dei servizi che la Banca offre agli Enti come l’attivazione dell’ordinativo informatico con firma digitale che comporta l’eliminazione della documentazione cartacea. Tale attività, rivolta soprattutto agli Enti Locali (Province, Comuni, Comunità Montane e Unioni di Comuni) e ad altri Enti di notevoli dimensioni (Regione, Aziende Sanitarie, Camere di Commercio, Università), ha portato a fine 2009 all’attivazione di 86 Enti, di cui 79 nel corso del 2009, su un totale di ca. 150 Enti destinatari del progetto. SISTEMI DI PAGAMENTO E CANALI DISTRIBUTIVI POS e commercio elettronico Per il servizio POS i risultati operativi del 2009, pur risentendo della crisi economica e della riduzione dei consumi, sono risultati positivi, evidenziando un incremento non soltanto dei terminali installati (+4,7%), ma anche dei volumi intermediati (726 milioni di euro, +1,8%) e del numero delle operazioni (9,5 milioni circa, +3,8%) come esposto nella tabella seguente: (volumi in migliaia di euro) 2009 2008 Variazione assoluta Variazione % Terminali installati 12.349 11.798 +551 +4,7Volumi intermediati 726.005 713.485 +12.520 +1,8Operazioni 9.569.395 9.223.600 +345.795 +3,8Operazioni medie per POS 66,15 67,65 -1,50 -2

Nel dettaglio, con carte di credito sono state effettuate 4 milioni di operazioni (+6,3%), mentre con carte PagoBancomat oltre 5,5 milioni (+1,9 %).

Nel corso dell’anno è stato lanciato il progetto Pagovelox che ha previsto l’installazione di circa 120 Pos, presso altrettanti esercenti, dotati di ricettore RFID per l’esecuzione di transazioni di pagamento in modalità “contactless” con carta di credito MasterCard Paypass su importi inferiori a 25 euro per ora limitato alle sole città di Pesaro, Fano Cattolica e Gabicce.

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Carte di debito e credito Al 31 dicembre 2009 le consistenze relative alle carte di pagamento risultavano le seguenti:

Tipo Carta 31.12.2009 31.12.2008 Variazione assoluta Variazione % Carte di debito 219.255 232.294 -13.039 -5,6Carte di credito 143.866 146.898 -3.032 -2,1Totale Carte 363.121 379.192 -16.071 -4,2(*) tale aggregato comprende gli stock relativi alle carte bancomat, alle carte prepagate ed alla carta di debito internazionale

Rispetto al 2008 le “Carte di Pagamento” si sono ridotte del 4,2% per effetto del calo sia del numero delle carte di debito (-5,6%, anche per effetto della razionalizzazione dei prodotti con il rilascio della nuova carta Bancomat multifunzione e la contestuale eliminazione di carte quali quella di debito internazionale) e del numero delle carte di credito (-2,1%).

In linea con le normative SEPA, la nuova carta Bancomat, pre-emessa e senza data scadenza, co-branded a chip e banda, commercializzata in quattro versioni diverse, per adattarsi ad altrettanti profili di rischio diversi, prevede la contemporanea presenza del circuito domestico (Bancomat/Pagobancomat) e internazionale (Cirrus/Maestro), con il vantaggio del suo possibile utilizzo per prelievi e pagamenti in tutto il Mondo. Alla fine dicembre 2009 sono state emesse circa 40.000 nuove carte Bancomat.

A fine 2009 il Servizio Bancario di Base, prevalentemente destinato ai segmenti di clientela non ancora bancarizzati quali extracomunitari, lavoratori atipici e giovani cui la Banca dedica crescente attenzione, registra un incremento del 14%.

Nell’ambito delle carte di credito, i prodotti CartaSì con 125.602 carte in circolazione scendono del 2,7% sul 2008, dove però si rileva il successo delle prepagate “Eura” e “MY” (+42,5%). Il periodo di congiuntura negativo ha indotto un processo di dismissione da parte della clientela di strumenti di pagamento poco o non utilizzati o talvolta ritenuti costosi come le carte “Classic” (-6,1%) e, soprattutto, “Revolving” (-10,4%).

Lo spesato medio di ciascuna carta attiva (circuito Cartasì) scende dello 0,6%, mentre sale il numero medio dei movimenti (+2,9%). L’importo dello “scontrino medio” per transazione, attestandosi a 103,5 euro, scende del 3,5%, confermando la tendenza ad un uso più frequente delle carte, ma per operazioni di importo mediamente più basso.

Tra gli altri circuiti, si rileva da un lato la crescita delle carte American Express (+3,5%) e Diners (+2,2%), dall’altro la flessione del circuito Bankamericard (-0,5%).

Nell’ambito del progetto Pagovelox che ha riguardato i pagamenti “contactless” fino a 25 euro, a fine 2009 le carte di credito in circolazione, rispettose degli standard EMV con in più la funzione PayPass che abilita, quando il POS lo prevede, la transazione senza contatto, erano 2.000. Bancoticket (biglietteria automatizzata)

Banca Marche è attiva già da tempo nel settore delle prevendite di importanti manifestazioni sportive, musicali e teatrali organizzate nella regione Marche e nelle regioni limitrofe a conferma della presenza e del ruolo centrale che ha assunto anche nel settore del tempo libero. Presso tutte le Filiali è operativo il servizio denominato Bancoticket, sistema di gestione di eventi “certificata” dall’Agenzia delle Entrate che consente all’operatore di rilasciare, ai clienti e non, i biglietti per accedere all’ingresso di spettacoli. Nel corso del 2009 sono stati gestiti circa 96 eventi, con la vendita di 14.300 tagliandi (+ 16% rispetto al 2008). Internet Banking (Famiglie, Imprese, Enti Pubblici)

Banca Marche propone alla propria clientela diverse tipologie di servizi di Banca a distanza. I servizi on line della Banca, strutturati secondo i diversi segmenti di clientela, consentono un accesso rapido alle informazioni e ai servizi della Banca e sono utilizzati da un numero sempre crescente di persone e di soggetti economici ed istituzionali:

• inbank Famiglie: rivolto ai privati, utilizzato per lo più con funzioni informative, ma apprezzato anche per le funzionalità dispositive, ulteriormente arricchito con nuove opzioni operative, conta al 31 dicembre 2009 36.010 utenti attivati (+13,9% sulla fine del 2008) con 125.600 operazioni effettuate (+79,7%) per 212.223 migliaia di euro (+93,9%);

• inbank Imprese, per la gestione degli incassi e pagamenti rivolto alle aziende, conta 20.400 utenti attivati (+9,8% sul 2008), con circa 3.776.000 disposizioni (+8,4%) e 8.750 milioni di euro di volumi (+8,9%); a tale servizio si affianca anche inbank imprese no-web che conta 95 aziende collegate, per 882 milioni di volumi di disposizioni di incasso e pagamento transitate, con circa 772 mila disposizioni;

• inbank Info, rivolto sia ai privati che alle imprese, con funzioni di consultazione informativa dei rapporti bancari che a fine 2009 conta 10.500 clienti privati e 5.800 imprese;

• inbank i Mercati a portata di Mouse, servizio di Trading on Line che consente di operare in tempo reale sui mercati finanziari e che conta 1.635 utenti attivati, con circa 58.100 ordini eseguiti e oltre 747.980 migliaia di euro di volumi dispositivi (pari al 34,1% del totale negoziato) in corso d’anno;

• inbank Enti Pubblici, servizio messo a disposizione degli Enti e delle Aziende pubbliche che hanno la gestione del servizio di tesoreria e/o la gestione del servizio di cassa con Banca Marche, consentendo, inoltre, anche

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l’utilizzo del mandato informatico con il quale l’Ente può firmare digitalmente i mandati e le reversali. Al 31 dicembre 2009 risultano attivati 435 Enti/Aziende per oltre 1.350 utenti.

Nel corso del 2009 sono stati effettuati interventi volti a semplificare e migliorare il funzionamento generale del servizio, in particolare la “firma multipla di più distinte” (segmento imprese) e le “disposizioni rapide” (segmento imprese e famiglie), che semplificano e velocizzano il processo d’invio alla banca delle disposizioni di pagamento/incasso. È stata, inoltre, implementata la possibilità per la clientela di operare su un rapporto di conto corrente attraverso più postazioni Inbank, cosicché ciascun soggetto intestatario, co-intestatario o delegato di un rapporto di c/c, può operare in via telematica sul rapporto stesso, mediante il proprio Inbank.

Nel corso del 2009, infine, è stata avviata la fase realizzativa per l’integrazione della funzionalità di pagamento bollettini MAV, servizio che offre alla clientela la possibilità di pagare i citati bollettini in via telematica, senza necessità di recarsi in banca o presso gli uffici postali. IL SITO INTERNET WWW.BANCAMARCHE.IT

Il sito www.bancamarche.it rappresenta un importante canale di comunicazione ed interazione con la clientela e non. Nel corso del 2009 ha registrato circa 6 milioni di “accessi” (+52% sul 2008), con una media mensile di 500.000 visite.

A fianco del sito ufficiale è operativo anche il sito portale delle Marche - www.bymarche.it - con contenuti informativi di carattere locale ed economico curato dalla redazione di Banca Marche insieme a partner locali, che da giugno 2009 è stato trasformato da “portale tradizionale” ad un’innovativa “web tv” con l’utilizzo di filmati multimediali e maggiore interattività con i visitatori. “ByMarche” è stato premiato come miglior sito web per la categoria tempo libero all’Interactive Key Award, importante riconoscimento nazionale del Gruppo Editoriale Media Key dedicato al mondo del web e della comunicazione interattiva. ATM

Al 31 dicembre 2009 Banca Marche dispone di 330 ATM installati (332 nel 2008), per 6.220.400 prelievi (-2%) e per un importo pari a 939.264 migliaia di euro (-1,3%).

Nel corso del 2009 le ricariche telefoniche con i gestori Tim, Vodafone, Wind, e H3G hanno prodotto 385.706 ricariche per 12.776 migliaia di euro. Sono stati, inoltre, effettuati 4.844 pagamenti del canone TV e 1.784 ricariche delle carte Shop&Go.

Tutte le apparecchiature ATM sono gestite attraverso una piattaforma web based, presupposto per lo sviluppo di nuove funzionalità e servizi, di miglioramento della comunicazione alla clientela, e di adeguamento alla sicurezza del microcircuito. Inoltre nel corso del 2009 sono stati resi operativi alcuni ATM che permettono anche il versamento di contante ed assegni.

Nell’ambito del disegno dell’Area Self Service delle nuove filiali, che ha interessato 9 filiali nel 2009, ma che è destinato ad estendersi via via anche alle altre, è stato previsto lo sportello bancomat con funzionalità di versamento, apparato ATM che oltre ad erogare i servizi standard (prelievo, pagamento, informative) è in grado di presentare le funzionalità di versamento assegni e versamento contanti.

9 - LE OPERAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI E I RISULTATI DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE

La Banca delle Marche S.p.A, capogruppo dell’omonimo Gruppo Bancario, controlla al 31 dicembre 2009 le seguenti società: 1. Carilo - Cassa di risparmio di Loreto S.p.A., con sede in Loreto (AN), avente ad oggetto l’esercizio dell’attività

bancaria; 2. Focus gestioni - Società di gestione del risparmio S.p.A., con sede in Ancona, avente ad oggetto la prestazione del

servizio di gestione collettiva del risparmio; 3. Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A., con sede in Lussemburgo, avente ad oggetto la gestione

collettiva di fondi di diritto lussemburghese; 4. Medioleasing S.p.A. – Società per azioni unipersonale, con sede in Ancona, avente ad oggetto l’esercizio, in Italia

ed all’estero, del leasing finanziario ed operativo, nonché del credito al consumo nella forma tecnica del leasing al consumo.

Le società sottoposte ad influenza notevole (almeno un quinto dei diritti di voto in Assemblea ordinaria) sono le seguenti: 1. Aviva Life S.p.A. con sede in Milano, compagnia assicurativa operante nel ramo vita; 2. Aviva Assicurazioni S.p.A., con sede in Milano, compagnia assicurativa operante nel ramo danni; 3. Montefeltro Sviluppo Soc. cons. a.r.l., con sede in Urbania (PU), società che ha lo scopo di attuare, in funzione di

gruppi di azione locale (G.A.L.), tutti gli interventi previsti dal programma di sviluppo locale (P.S.L.) del programma operativo integrato Leader Plus;

4. Se.ba. Servizi bancari S.p.A., avente ad oggetto la fornitura di servizi alle banche; 5. S.e.da. Società elaborazione dati S.p.A., avente ad oggetto la produzione di software e la prestazione di servizi

informatici;

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RAPPORTI VERSO LE IMPRESE SOTTOPOSTE AD INFLUENZA NOTEVOLE: AVIVA ASSICURAZIONI S.P.A. e AVIVA LIFE S.P.A.

In data 17 novembre 2008 è pervenuta dal partner Aviva Holding Italia Spa disdetta dell’accordo commerciale per la distribuzione di prodotti di bancassicurazione. Di conseguenza in data 7 maggio 2009 la Banca ha esercitato l’opzione di vendita (put) del 50% delle azioni di AVIVA Life e AVIVA Assicurazioni, attivando il processo previsto per la definizione del prezzo di cessione. Conseguentemente al termine di tale processo il Consiglio di Amministrazione della Banca, con delibera D/2 del 25 novembre 2009, ha deliberato di: 1. autorizzare la stipula di un contratto preliminare di cessione, a favore della società Aviva Italia Holding S.p.A.,

delle n. 2.469.000 azioni ordinarie Aviva Life S.p.A. e, altresì, delle n. 484.497 azioni ordinarie Aviva Assicurazioni S.p.A. al prezzo di 29.500.000,00 euro;

2. autorizzare la stipula di un separato accordo, contestuale a quello che precede, in base al quale le Parti si impegnano, reciprocamente, a che il pagamento del prezzo relativo alla cessione sopra illustrata avvenga, così come richiesto dalla società acquirente, mediante trasferimento della proprietà di azioni Banca Marche (nella forma della datio in solutum);

3. autorizzare altresì (non appena Aviva Italia Holding S.p.A. avrà ottenuto le eventuali necessarie autorizzazioni da parte dell’ISVAP):

a. il perfezionamento del trasferimento, mediante girata, della proprietà delle partecipazioni in Aviva Life e in Aviva Assicurazioni descritte sub 1;

b. il contestuale acquisto, a titolo di corrispettivo della cessione che precede, di non meno di n. 25.652.174 azioni ordinarie della Banca delle Marche a un prezzo non superiore ad 1,15 euro per azione;

c. il contestuale perfezionamento di un nuovo accordo commerciale, sostitutivo di quello vigente, per il prosieguo della vendita dei prodotti vita e danni, senza vincoli di esclusiva, rinnovabile annualmente e disdettabile dalla Banca in qualsiasi momento con preavviso di tre mesi (con effetti del recesso a partire dalla scadenza del 1° anno del contratto).

In relazione al precedente punto 3.b circa il corrispettivo per la cessione delle partecipazioni detenute dalla Banca in Aviva Life S.p.A. e Aviva Assicurazioni S.p.A., l’assemblea dei Soci di Banca Marche, in data 27 novembre 2009, ha quindi rilasciato la necessaria autorizzazione ai sensi dell’art. 2357 cod. civ. ad acquistare da Aviva Italia Holding Spa, entro e non oltre la data del 30 aprile 2010 e a un valore/prezzo non superiore a 1,15 euro per azione, la proprietà di non meno di n. 25.652.174 azioni ordinarie proprie, corrispondenti al 2,414% del capitale sociale.

S.E.DA. S.p.A.

In data 21 dicembre 2009 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la sottoscrizione - congiuntamente agli altri attuali azionisti della S.E.DA. S.p.A. - del contratto preliminare di vendita relativo alle n. 151.574 azioni ordinarie S.E.DA. S.p.A. (32,25% del capitale della società). Il contratto prevede la reciproca promessa, rispettivamente, di KGS e degli attuali soci della S.E.DA. di acquistare e di vendere, al prezzo complessivo di 5.000.000 euro, il 60% del capitale della predetta Società in due distinte tranche, di cui la prima, pari al 30% del capitale, entro il 31 gennaio 2010 per un controvalore complessivo di 2.500.000 euro e la seconda, pari ad un ulteriore 30%, entro 24 mesi dalla data dell’acquisto della prima tranche per un controvalore di 2.500.000 euro.

Inoltre, in base al preliminare, il consorzio KGS: • s'impegna a consegnare alle società promittenti cedenti, all’atto della Prima Cessione, una fideiussione rilasciata

da una primaria società assicurativa o bancaria, con clausola “a prima richiesta”, a garanzia del perfezionamento della Seconda Cessione e del conseguente pagamento del relativo prezzo di € 2.500.000,00;

• concede una put-option, esercitabile a partire dal 56° mese successivo alla Prima Cessione e fino alla scadenza del 60° mese, in favore di ciascuno degli attuali soci (ai sensi dell’art. 1331 c.c.), avente ad oggetto la partecipazione residua posseduta da ciascuno di essi nell’ambito del restante 40% del capitale della S.E.DA. Spa.

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La struttura del Gruppo Bancario, corredata dalle altre interessenze rilevanti, è riportata nel seguente prospetto:

COMPOSIZIONE GRUPPO “BANCA DELLE MARCHE” AL 31 DICEMBRE 2009

Il valore di bilancio delle partecipazioni in società controllate e collegate, voce 100 “Partecipazioni” dello Stato Patrimoniale Attivo, raggiunge l’ammontare di 97.437 migliaia di euro, di cui 97.261 migliaia in società controllate e 176 mila euro in società collegate sottoposte ad influenza notevole, relativa alla sola partecipazione in SE.BA.Spa. In relazione alle società collegate, all’importo citato, si aggiungono 27.830 migliaia di euro appostati tra le attività in via di dismissione e relativi alla partecipazione in AVIVA Life (23.593 migliaia di euro) e in AVIVA Assicurazioni (3.297 migliaia di euro) e S.E.DA. Spa (940 mila euro). Per maggiori dettagli si rinvia alla Nota Integrativa, Parte B, Informazioni sullo Stato Patrimoniale, Attivo, Sezione 10 “Le Partecipazioni - Voce 100” e 14 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 140 dell’attivo e 90 del Passivo”.

Ad incremento (alla pari, senza pagamento di sovrapprezzo) delle partecipazioni sono state effettuate le seguenti operazioni:

• sottoscrizione in data 27 febbraio 2009 dell’aumento di capitale deliberato in data 28 novembre 2008 dalla Società Aerdorica S.p.A. per n. 312.173 azioni di nuova emissione del valore unitario di euro 1,00 (con un versamento di euro 312.173,00);

• sottoscrizione in data 30 marzo 2009 di n. 214.065 azioni inoptate Aerdorica Spa, del valore unitario di 1,00 euro, relative all’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria della società in data 28 novembre 2008 (con versamento di 214.065,00 euro);

• riacquisto in data 31 marzo 2009 delle n. 40.000 azioni ordinarie Focus Gestioni SGR Spa con un versamento di 40.000,00 euro, immesse sul mercato da Mediobanca Spa che, in data 11 marzo 2009, ha comunicato a Banca Marche l’esercizio del diritto di vendita (“put”) sulle citate azioni nel rispetto dell’accordo sottoscritto;

• sottoscrizione, in data 29 giugno 2009, di n. 444.930 azioni Interporto Marche del valore unitario di 1,00 euro, relative all’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria della società in data 28 ottobre 2008 (con versamento di 444.930,00 euro);

• acquisto di n. 829 azioni della Nuova Via Trento S.p.A. dal Comune di Macerata, effettuato nel rispetto di quanto indicato nel Bando di gara, indetto dal Comune di Macerata, sulla base del quale sono stati selezionati i Soci costituenti la società.

Nel corso dell’esercizio 2009 non si è verificata alcuna dismissione di partecipazioni.

9,17% 32,25%

11% 34%

Banca delle Marche Gestione

Internazionale Lux S.A.

99,98%

S.E.DA. S.p.A.

Banca delle Marche S.p.A.

Carilo S.p.A. - Cassa di Risparmio di Loreto

78,81%

Focus Gestioni SGR S.p.A.

100%

Medioleasing S.p.A.

SE.BA. S.p.A.

42,67%

100%

Influenza notevole (>20%)

Aviva Life S.p.A.

50%

Aviva Assicurazioni S.p.A.

50%

Montefeltro Sviluppo Soc.cons.a.r.l.

25,89%

39,48%

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 45

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In ossequio all’art. 2391 bis cod. civ., il Consiglio di Amministrazione ha approvato, con deliberazione del 29

giugno 2005, il “Regolamento interno al Gruppo Banca delle Marche per le operazioni con parti correlate”. Pertanto, nel corso del 2009, il Consiglio di Amministrazione, a norma di Regolamento, ha autorizzato in via preventiva le operazioni di propria competenza da porre in essere con parti correlate e, in particolare, i contratti da stipulare con società controllate e collegate. Le altre operazioni con parti correlate effettuate nel 2009 e devolute, in base al Regolamento, alla competenza autorizzativa del Direttore Generale, sono state invece portate periodicamente a conoscenza del Consiglio di Amministrazione medesimo. ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO BANCA DELLE MARCHE

Di seguito è sintetizzato l’andamento delle società controllate incluse nel Gruppo Bancario Banca delle Marche S.p.A.. CARILO - CASSA DI RISPARMIO DI LORETO SPA

Al 2009 Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. consegue un utile netto di 5.519 migliaia di euro, inferiore di 1.376 migliaia di euro (-20%) al corrispondente periodo del 2008.

Il margine di interesse, al netto delle commissioni di massimo scoperto che impattano per 1.773 migliaia di euro (2.903 migliaia di euro al 31 dicembre 2008) si attesta a 18.785 migliaia di euro, segnando un calo di 2.954 migliaia di euro sul 2008 (-13,6%). Le commissioni nette, al lordo delle citate commissioni di massimo scoperto, sommano a 8.029 migliaia di euro, 514 mila euro in più sul 2008 (+6,8%). Considerando anche dividendi per 302 mila euro, i risultati delle attività di negoziazione e copertura e delle operazioni di cessione/riacquisto di attività e passività finanziarie per 760 mila euro, nonché il risultato negativo, per 659 mila euro, della valutazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il margine di intermediazione totalizza 27.218 migliaia di euro (-8,3%).

Dedotte le rettifiche nette di valore, tutte relative ai crediti per 1.812 migliaia di euro (1.917 migliaia di euro nel 2008), si perviene ad un risultato netto della gestione finanziaria di 25.406 migliaia, (-8,5%).

I costi di funzionamento totalizzano 18.830 migliaia di euro, segnando un progresso di 763 mila euro sul 2008 (+4,2%) ascrivibile a maggiori oneri per “spese per il personale”, in valore assoluto pari a 11.444 migliaia di euro (+1,9%) e a maggiori costi per “altre spese amministrative”, alla data pari a 6.840 migliaia di euro (+9,7%), non compensati dalla riduzione delle rettifiche nette su immobilizzazioni materiali e immateriali che scendono a 546 mila euro (-9,7%).

Considerando anche gli accantonamenti per rischi e oneri, positivi per 436 mila euro per le maggiori riattribuzioni a conto economico (-1.305 migliaia di euro alla fine del 2008), gli altri proventi netti di gestione, 1.843 migliaia di euro (+3%) e gli utili da cessione degli investimenti (100 mila euro), si perviene, dedotte le imposte sul reddito per 3.337 migliaia, all’utile netto sopra citato.

Relativamente alle masse intermediate, al 31 dicembre 2009, gli impieghi a clientela ordinaria totalizzano 635 milioni, in flessione del 6,6% sul 31 dicembre 2008, la raccolta complessiva si attesta a 922 milioni di euro (-0,6%) con, all’interno, raccolta diretta a quota 719 milioni (+0,8%) e raccolta indiretta pari a 203 milioni (-5,2%). MEDIOLEASING SPA

La controllata Medioleasing S.p.A. chiude il 2009 con un risultato netto per 8.756 migliaia di euro, in leggera flessione rispetto a quanto registrato nel 2008 (-245 mila euro, -2,7%).

Il margine di interesse raggiunge volumi per 22.951 migliaia di euro, segnando rispetto all’esercizio 2008 un ragguardevole progresso, pari in valore assoluto a 2.730 migliaia di euro (+13,5%). Le commissioni nette evidenziano una crescita rilevante rispetto al 2008 (+78,2%), raggiungendo 665 migliaia di euro.

Le dinamiche di cui sopra si riflettono positivamente sul margine di intermediazione che, a fine esercizio si attesta a 23.616 migliaia di euro, segnando un progresso per oltre 3.000 migliaia di euro (+14,7%).

La particolare cautela nella stima della solvibilità del portafoglio data la congiuntura economica in atto ha determinato rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti per 5.000 migliaia di euro (2.024 mila a fine 2008). Le spese di funzionamento, incluse le rettifiche nette su immobilizzazioni materiali e immateriali, ammontano a 6.240 migliaia (10,4%), di cui 3.572 migliaia per spese per il personale (+8,3%) e 2.590 migliaia per altre spese amministrative (+13,6%). Gli oneri rinvenienti dalle attività di service prestate dalla capogruppo si attestano a 970 mila euro.

Considerando anche gli altri proventi netti di gestione, che totalizzano 2.449 mila euro (+2,5%, in valore assoluto 61 mila euro) si perviene ad un utile delle attività correnti al loro delle imposte di 14.816 migliaia di euro (-3,2%) che, al netto delle imposte sul reddito pari a 6.060 migliaia, conduce all’utile di esercizio sopra indicato.

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Dal lato delle poste patrimoniali, i crediti ammontano a 2.201 milioni (+12,1% rispetto a fine 2008). Sotto il profilo operativo nel 2009 è proseguita la selezione delle nuove iniziative, tenendo conto anche che la domanda di finanziamento proveniente dalle imprese è stata ed è rivolta prevalentemente a sopperire la crisi del ciclo monetario, più che alla attivazione di progetti di investimento per lo sviluppo. In valore assoluto, sono stati assunti impegni di finanziamento per oltre 511 milioni di euro, con una riduzione del 3% su base annua, che appare alquanto contenuta in considerazione delle evoluzioni congiunturali descritte. MEDIOLEASING SPA - nuovi contratti (importi in migliaia di euro)

31.12.2009 31.12.2008 Variazione % Autoveicoli 5.583 18.557 -69,9 Strumentale 66.491 99.885 -33,4 Immobiliare 427.999 392.240 +9,1 Nautica commerciale e da diporto 11.641 18.491 -37,0 Totale 511.714 529.174 -3,3

BANCA DELLE MARCHE GESTIONE INTERNAZIONALE LUX S.A.

A fine 2009, BM Lux S.A., società del Gruppo Banca delle Marche costituita ad ottobre 2004, avente in oggetto la gestione del risparmio, consuntiva un margine da intermediazione, al lordo degli altri proventi netti di gestione, di 3.718 mila di euro, in flessione del 38% rispetto a fine 2008 (-1.176 mila euro in meno). I costi di funzionamento ammontano a 439 mila euro (+22%).

Dedotte le imposte sul reddito di 214 mila di euro, si perviene all’utile netto di 1.241 mila euro, in calo del 47,8% rispetto al risultato di fine 2008.

Sul fronte dell’operatività, l’andamento delle masse gestite raggiunge i 591 milioni di euro, contro i 571 milioni di euro alla fine del 2008, (3,5%). FOCUS GESTIONI SPA

Il Bilancio al 31 dicembre 2009 di Focus Gestioni SGR S.p.A. si chiude con un risultato negativo per 70 mila euro (contro un risultato positivo al 31 dicembre 2008 per 35 mila euro).

Il “margine di intermediazione” si attesta a 458 mila euro contro 577 mila euro dell’esercizio 2008. La contrazione, in termini percentuali pari a 20,6%, è stata determinata:

• dalla riduzione (-35%) dei ricavi commissionali nel business dell’attività di consulenza a clienti corporate. La flessione è legata al più generale andamento del quadro economico nazionale;

• dalla riduzione (-64%) degli interessi attivi conseguiti nell’impiego delle disponibilità liquide della Società (investite in contratti di pronti contro termine stipulati con la Capogruppo) per l’andamento sfavorevole nei tassi di mercato riconosciuti sugli investimenti della specie. Per contro le commissioni da gestione fondi sono risultati in crescita del 15% (da 223 mila euro al 31 dicembre

2008 a 257 mila euro al 31 dicembre 2009). In particolare, le commissioni da gestione del Fondo “Focus Impresa” ammontano a 234 mila euro. Al 31

dicembre 2009 il portafoglio del Fondo “Focus Impresa” è composto da 3 partecipazioni azionarie in società non quotate attive (direttamente o per mezzo di società controllate) nei settori:

• della gestione di aree di servizio autostradali e della ristorazione in aree commerciali; • dello shipping marittimo e servizi portuali; • del bio-tech.

L’ultima partecipazione è stata acquisita anche con le risorse di cui alla L. 388/2000. Nell’esercizio 2009 la gestione di tali risorse ha generato a favore della SGR commissioni per 2 mila euro.

Le “spese amministrative”, in contrazione rispetto al 2008 del 5%, ammontano complessivamente a 507 mila euro (al 31 dicembre 2008 531 mila euro) e si riferiscono:

• quanto a 390 mila euro a “spese per il personale” (427 mila euro al 31 dicembre 2008); • quanto a 117 mila euro alle “altre spese amministrative” (104 mila euro al 31 dicembre 2008).

La riduzione delle “spese per il personale” è determinata da minori oneri sostenuti per il personale dipendente della Capogruppo distaccato presso la Società (295 mila euro al 31 dicembre 2009 contro 335 mila euro al 31 dicembre 2008).

L’incremento delle “altre spese amministrative” risente dell’aumento del corrispettivo pagato dalla Società per le attività affidate in outsourcing alla Capogruppo. Nello specifico, tale aumento è connesso all’abrogazione, a partire dal 1 gennaio 2009, del regime di esenzione IVA per le prestazioni di servizi di carattere ausiliario rese nell’ambito dei gruppi bancari e assicurativi. Contestualmente sono aumentati anche gli onorari riconosciuti alla Società di revisione in considerazione dell’introduzione in capo alla stessa di nuovi obblighi normativi.

Da ultimo si evidenziano le rettifiche di valore nette (30 mila euro) conseguenti al deterioramento di alcune posizioni creditorie in capo alla SGR derivanti da attività di consulenza svolta nel corso del 2008.

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LA STRUTTURA OPERATIVA

1 - LE ATTIVITÀ ORGANIZZATIVE ED INFORMATICHE Le numerose attività organizzative ed informatiche realizzate nel corso del 2009 hanno supportato l’operatività

della Rete e della Direzione Generale, ottimizzandone il livello di efficienza e di efficacia operativa. PROGETTUALITÀ PER ADEGUAMENTO NORMATIVE Antiriciclaggio – III Direttiva

Il processo di adeguamento al D.Lgs. 231/07, che ha recepito la III Direttiva Antiriciclaggio, concluso nella prima parte del 2009, si è articolato in tre attività progettuali:

1) Rilascio in produzione della nuova procedura per la gestione dell’Archivio Unico Informatico (A.U.I.), volto alla gestione delle nuove disposizioni normative, così come indicato dal Provvedimento emanato dalla Banca d’Italia lo scorso 31 dicembre 2009.

2) Automazione della gestione delle liste PEP per l’individuazione delle Persone Politicamente Esposte e rilascio in produzione del nuovo motore di ricerca e gestione, per poter applicare alle stesse obblighi rafforzati di adeguata verifica, come previsto dal D.Lgs. 231/07, con appropriati ausili informatici automatici.

3) Rilascio in produzione della nuova procedura Gianos 3D, procedura applicativa, composta di vari moduli (Valutazione operazioni sospette, Generatore profili di rischio e Adeguata verifica della clientela), che consente la valutazione delle operazioni sospette e permette di assegnare un profilo di rischio di riciclaggio a tutta la clientela grazie alla base dati contenuta sia nell’AUI di legge sia nell’Archivio unico complementare esteso, appositamente realizzato.

TRASPARENZA - “Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari nonché di correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”

La Banca ha completato entro il termine previsto per l’entrata in vigore della normativa (31 dicembre 2009) le attività propedeutiche al raggiungimento di un elevato livello di compliance, come:

• l’aggiornamento e la pubblicazione dei nuovi fogli informativi redatti sulla base dei prototipi predisposti dalla Banca d’Italia;

• l’aggiornamento dei testi contrattuali e l’adeguamento del lessico contrattuale; • l’implementazione dei documenti di sintesi contrattuali relativi ai principali rapporti continuativi; • la diffusione alla rete dei nuovi documenti per la clientela predisposti dalla Banca d’Italia (Guide pratiche,

Principali diritti del cliente); • l’aggiornamento normativo per la rete di vendita, attraverso l’emanazione di specifiche circolari e

l’aggiornamento complessivo del Fascicolo normativo interno in materia di Trasparenza. La Banca ha posto in essere tutti gli adeguamenti necessari a rendere maggiormente chiaro e trasparente il

rapporto con la clientela, rivedendo secondo le indicazioni della Banca d’Italia i fogli informativi e la contrattualistica, nonché mettendo a disposizione del cliente “consumatore” le guide relative ai mutui e ai conti correnti. Modello di Organizzazione e Controllo (MO&G)

Il Modello di Organizzazione e Gestione (MO&G) è stato aggiornato, integrato e razionalizzato con interventi che hanno interessato le regole interne, con l’inserimento tra le componenti base:

• dello Statuto della Banca, contenente le norme di funzionamento degli organi sociali della Banca; • del Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro (SGSL), ai sensi del D. Lgs. 81/2008, volto a gestire ed

assicurare il rispetto di tutte le norme applicabili in materia di sicurezza e ad identificare le responsabilità ad ogni livello organizzativo, decisionale e gestionale interno della Banca;

• del Documento Programmatico sulla Sicurezza redatto ed aggiornato ai sensi del D. Lgs. 196/2003. La Banca, inoltre, in considerazione delle modifiche di legge sopravvenute, ha provveduto ad aggiornare

l’elenco dei reati previsti dal D. Lgs. 231/01 e a modificare la matrice dei Processi e dei Reati, (allegati al MO&G), aggiornando la mappatura dei processi aziendali potenzialmente “sensibili”.

È stato definito il contenuto minimo del flusso informativo verso l’Organismo di Vigilanza; nello specifico, si fa riferimento a qualsiasi disfunzione e/o carenza accertata, e quindi analizzata e adeguatamente motivata dai Responsabili di ciascuna struttura (Servizio o Area, o struttura di Rete), nell’ambito dello svolgimento della propria attività, ove tale disfunzione o carenza presenti profili di criticità rispetto alle prescrizioni ed al regime di responsabilità di cui al D. Lgs. 231/01.

La pubblicazione del testo unico interno MO&G ai sensi del D. Lgs. 231/01 è stata disposta sul Sito Internet della Banca (Sezione “La Banca” - Responsabilità ambientale e sociale) per diffonderne la conoscenza e la trasparenza.

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Privacy Nel 2009 è stato avviato l’iter di adeguamento alle prescrizioni contenute nel Provvedimento del 27 novembre

2008 del Garante per la protezione dei dati personali, “Misure e accorgimenti prescritti ai titolari dei trattamenti effettuati con strumenti elettronici relativamente alle attribuzioni delle funzioni di amministratore di sistema”, attivando la ricognizione su tutto il Sistema Informativo di Banca Marche per individuare gli ambiti nei quali attualmente sono effettuate attività riconducibili a quelle di “amministratore di sistema”, i profili di utenza attualmente impiegati per effettuare attività di tipo amministrativo, le risorse che, mediante le utenze abilitate, svolgono in modo continuativo o saltuario attività di tipo amministrativo e quelle che, in relazione all’attività svolta, all’esperienza, alla capacità e all’affidabilità sono in possesso delle caratteristiche di amministratore di sistema, come indicato nel Provvedimento del Garante. È stato, infine, predisposto l’atto di formalizzazione della designazione di amministratore di sistema nei riguardi dei soggetti individuati, con l’elencazione analitica degli ambiti di operatività consentiti.

L’attività di analisi e aggiornamento della normativa interna sulla materia ha determinato una definizione dettagliata delle modalità di gestione delle incombenze connesse all’attribuzione delle funzioni di amministratore di sistema, anche con riferimento ai servizi affidati in outsourcing. Contestualmente è stata definita la Policy di gestione e controllo delle attività necessarie all’adempimento del provvedimento del Garante della Privacy che si articola in due documenti, uno dal carattere normativo e l’altro di contenuto più strettamente operativo, emanati nel rispetto delle scadenze imposte dalla normativa con l’aggiornamento dei fascicoli normativi interni di riferimento: Privacy e Gestione Sicurezza Dati.

In merito alla “Registrazione degli accessi” degli amministratori di sistema che operano sui sistemi di elaborazione della Banca, è stato avviato un iter di individuazione del prodotto di supporto alla gestione delle registrazioni (access log), le quali dovranno avere le caratteristiche di completezza, inalterabilità e possibilità di verifica della loro integrità. Adempimenti in materia di Protezione dei Dati Personali (D.lgs. 196/2003).

Si è provveduto all’aggiornamento del “Documento Programmatico sulla Sicurezza” redatto ai sensi dell’articolo 34 e dell'Allegato B “Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza”, regola 19, del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di Protezione dei Dati Personali”. ANTIUSURA - “Istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura”

Nel corso del 2009 sono state portate a termine le attività di predisposizione dei nuovi estrattori per le segnalazioni trimestrali, sulla base dell’impianto definito dalla Banca d’Italia, e sono state affinate alcune implementazioni applicative che garantiscono il rigoroso rispetto dei tassi soglia, sulla base delle nuove regole introdotte dalle nuove Istruzioni di Vigilanza, con particolare riguardo all’inserimento di nuove tipologie di oneri ora da ricomprendere per il controllo delle soglie (es. polizze assicurative relative a finanziamenti) e al nuovo metodo di calcolo degli stessi oneri su base annuale. PATTICHIARI: Adesione al nuovo progetto PattiChiari e ai 30 nuovi “Impegni per la Qualità”

Il settore bancario italiano ha affidato al Consorzio PattiChiari il ruolo di “veicolo di settore” per dare attuazione ad un Piano di Azione, costituito da n. 30 “Impegni di Qualità” obbligatori per le banche consorziate, volto al miglioramento della relazione con la clientela retail e allo sviluppo di un mercato finanziario sempre più concorrenziale ed efficiente basato sui principi di semplicità, chiarezza, comparabilità e mobilità della clientela.

Il 21 gennaio 2009 Banca Marche ha rinnovato l’adesione al Consorzio PattiChiari e l’impegno del Gruppo Banca Marche all’adozione e al rispetto degli Impegni per la Qualità previsti dal Consorzio.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 49

Inizialmente era previsto che i n. 30 Impegni per la qualità fossero realizzati in due fasi: n. 15 Impegni entro il 31 marzo 2009 e n. 15 Impegni entro il secondo semestre 2009. Successivamente il Consorzio ha provveduto a rinviare alcuni di detti Impegni al 2010 (“Trasferibilità automatica dossier titoli”, “Trasferibilità automatica estratti conto carte di credito”, “Trasferibilità automatica bonifici”), mentre n. 2 Impegni (“Scheda informativa sintetica c/c” e “Estratto Conto Facile”) sono stati abrogati, in quanto recepiti interamente da disposizioni introdotte dalla Banca d’Italia in materia di trasparenza bancaria. Pertanto gli impegni attivati sono esposti nella seguente tabella:

PATTICHIARI: IMPEGNI PER LA QUALITÀ ATTIVATI NEL 2009 entro il 31 marzo: nel secondo semestre: Motore di confronto dei conti correnti a pacchetto Tempi di rimborso addebiti errati su carte Indicatore sintetico di prezzo (ISP) dei conti correnti a pacchetto Servizio Bancario di Base

Motore di confronto dei conti correnti ordinari Motore di confronto Servizio bancario di base Indicatore sintetico di prezzo (ISP) dei conti correnti ordinari Indicatore di sintesi Servizio bancario di base

Trasferibilità automatica RID Indicatore di sintesi Servizio bancario di base Guida “Cambio conto” Monitoraggio dei livelli di servizio qualità Monitoraggio dei tempi medi di chiusura c/c ATM – FARO Pubblicazione tempi medi di chiusura del c/c Call center centralizzato FARO Informativa sul terminale ATM su Commissioni Bancomat Trasferibilità automatica RIBA

Codice deontologico mediatori creditizi Attestazione per la deducibilità fiscale degli interessi sui mutui

Guida “Cambio mutuo” Trasferibilità degli addebiti preautorizzati non RID relativi a rate di mutuo o prestito

Trasferibilità automatica dati mutui Protezione home banking Investimenti informati

Banca Marche ha, altresì, aderito ai due Impegni facoltativi proposti dal Consorzio Patti Chiari, “Tempi certi

per la disponibilità delle somme versate con assegno” e “Criteri generali di valutazione della capacità di credito delle PMI”.

Il Consorzio ha dato inizio all’attività di monitoraggio sugli Impegni e sui reclami attraverso la compilazione e l’invio dei report da parte delle Banche consorziate. Nuova Matrice dei Conti

Il 1º Aggiornamento del 10 dicembre 2009 della circolare 272/2008 di Banca d’Italia, il 15° aggiornamento della circolare 115/1990 nonché il 36° aggiornamento della circolare 154/1991 di Banca d’Italia hanno dettato le nuove regole per la compilazione delle segnalazioni statistiche di Vigilanza, sia individuali sia consolidate.

La Nota Tecnica Banca d’Italia sulla Matrice dei conti ha dettagliato le modifiche da prevedere per recepire le novità normative di cui sopra. Tra l’altro, è stata rivista l’organizzazione dei dati, sono state previste nuove basi informative e una nuova “Base Y” ed è stata eliminata la “Base L”. Infine, sono state introdotte modifiche riguardanti la “qualità del credito”.

Per soddisfare le richieste della nuova matrice dei conti a partire dalla segnalazione di matrice nel corso dell’anno sono stati sviluppati tutti gli interventi applicativi necessari. Nuovo Bilancio Bancario

Il 1° aggiornamento della circolare 262 del 22 dicembre 2005, “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”, ha introdotto modifiche alle modalità di produzione del bilancio bancario che riguardano principalmente le attività deteriorate, i contratti derivati e l’introduzione dei livelli di fair value.

Per far fronte a dette modifiche sono state adeguate tutte le procedure informatiche impattate al fine di adeguarle alla Nota Tecnica ricevuta da Banca d'Italia a fronte della citata circolare. Riduzione Soglia Centrale Dei Rischi

Con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 374 del 22 settembre 2008 sono state apportate rilevanti modifiche alla Centrale dei Rischi comportanti l’abbassamento della soglia di segnalazione a 30.000 euro e la segnalazione unificata di tutti i rischi presso la Banca d’Italia, con conseguente eliminazione della segnalazione alla CRIC (Centrale Rischi di Importo Contenuto).

Sono stati svolti i necessari adeguamenti procedurali al fine di recepire le suddette modifiche normative, a decorrere dal mese di gennaio 2009.

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Regolamento di attuazione del decreto legislativo 8 ottobre 2007 n. 179, concernente la camera di conciliazione e di arbitrato presso la Consob e le relative procedure (Delibera Consob 29 dicembre 2008 n. 16763)

Sono stati realizzati alcuni interventi volti ad adeguare la Procedura "Gestione Reclami", per consentire l'adesione al Nuovo Sistema di Monitoraggio A.B.I. Trimestrale "ABI.TRIMCLAIM", entro la scadenza del 31 maggio 2009, e la produzione con cadenza trimestrale dei report necessari alla Funzione di Controllo di Conformità per le relazioni di propria competenza sui Reclami riguardanti i Servizi di Investimento. Depositi Dormienti

Nel primo semestre 2009 sono state portate a termine le attività a regime previste dal DPR 116 del 22 giugno 2007 (rapporti dormienti) e dalla legge n. 166/2008 (assegni circolari prescritti), ovvero entro il 31 marzo 2009 sono stati comunicati gli elenchi dei “rapporti dormienti” e degli assegni circolari prescritti; entro il 31 maggio 2009 è stato eseguito il versamento al Fondo dello Stato degli importi di cui sopra.

Il sistema informatico sviluppato totalmente dalla Banca ha recepito tutte le novità emanate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in materia di comunicazione, rimborso in caso di errata definizione di “rapporto dormiente”, gestione dei rapporti con presenza di blocchi, ecc..

Nel corso del 2009 si è inoltre proceduto con l’adeguamento delle procedure per la gestione automatizzata dei certificati di deposito e delle partite creditori potenzialmente dormienti, attività che sarà completata entro il primo semestre 2010. Basilea II

Per gestire correttamente il passaggio a Basilea II, la Banca nel corso del 2009 ha proseguito nella realizzazione degli interventi progettuali, sia di tipo applicativo che organizzativo, finalizzati al miglioramento dei processi di gestione dei rischi, alla corretta valutazione del pricing e, più in generale, al raggiungimento di obiettivi di sana e prudente gestione per l’intero Gruppo.

E’ stato trasmesso, il 30 aprile u.s., alla Banca d’Italia il Resoconto ICAAP 2008, comprensivo di ulteriori indicazioni circa il rischio di concentrazione, il rischio residuo ed il rischio strategico per i quali sono state predisposte le relative Policy, nonché per il rischio reputazionale per il quale sono state definite specifiche linee guida. Il documento, considerato che rappresenta il risultato del processo di valutazione aziendale, è divenuto il collettore degli sviluppi progettuali relativi a Basilea II. A tale riguardo nel corso del 2009 sono state realizzate numerose attività:

• Alimentazione del “datawarehouse” del credito: completate le attività per Banca Marche, necessarie ai fini dello sviluppo dei modelli di rating secondo le modalità previste dall’accordo di Basilea, sono proseguite nel 2009 le attività per le controllate Carilo e Medioleasing: • per Carilo, dopo l’estensione delle procedure PEF (pratica elettronica di fido), SGR e SGS per il

monitoraggio del credito e la gestione delle posizioni anomale nonché Mappa dei Gruppi per la gestione dei gruppi economico/finanziari, è stata installata l’applicazione per la gestione automatica delle garanzie (GAG); sono stati inoltre generati, per la controllata, i rating per le aziende, le ditte individuali ed i privati, replicando i modelli della Capogruppo;

• per Medioleasing, concluse le attività per la segmentazione della clientela a fini segnalatori, sono proseguite quelle di predisposizione dei flussi di alimentazione del “datawarehouse”; da agosto 2009 sono forniti alla controllata i rating dei clienti comuni, calcolati sui rapporti della Capogruppo e della controllata Carilo.

• Sviluppo in autonomia di modelli statistici: sono stati sviluppati i modelli per le imprese “corporate”, sono stati completati e passati in produzione anche i modelli relativi al segmento “retail” e quello specifico per le imprese edili; contestualmente la Banca ha provveduto ad iniziare lo sviluppo del modello specifico per le imprese “small business”, alle quali attualmente è applicato quello delle aziende del segmento “corporate”.

• Pubblicazione dell’informativa al pubblico (PILLAR III): l’informativa al pubblico (PILLAR III) riguardante l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e la loro misurazione e gestione è stata pubblicata sul sito internet della Banca.

• Pricing dinamico: è stato implementato nel pricing (procedura condizioni) ed attivato su due prodotti, per un’opportuna fase di test, il calcolo del pricing risk-adjusted, per associare lo spread negoziato al tasso di remunerazione del rischio (RAROC); si sta testando il prototipo di una versione più aggiornata del calcolo del RAROC per adeguare l’algoritmo alle ultime indicazioni scaturite dal “Progetto Valore”.

• Sistema di Rating: si sono concluse le attività per la realizzazione della procedura informatica per la gestione delle richieste di override dei rating attribuiti dai modelli. Ad ottobre 2009 l’attività è divenuta operativa ed è stata emanata apposita normativa; per quanto concerne l’utilizzo del rating in fase di concessione del credito è stato reso obbligatorio l’inserimento nella relativa pratica di fido di un’apposita sezione finalizzata a fornire una “condivisione” tra il livello di rischio espresso dal rating assegnato al cliente con la valutazione del rischio percepita dai gestori.

• Misurazione del Rischio di Mercato: sono stati completati due interventi attivati in ambito per l’implementazione del controllo dei limiti di rischio sul portafoglio finanziario con una frequenza infra-day ed il completamento della misurazione del Rischio di Mercato Delta Normal per strumenti complessi; è inoltre in corso lo sviluppo di

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modelli più evoluti per il calcolo del Value at Risk (VaR) con simulazioni ottenute dall’utilizzo di serie storiche (Historical Simulation).

• Gestione dei Rischi Operativi: sono state avviate le attività necessarie per evolvere il modello di gestione dei Rischi Operativi, attualmente basato sul metodo standardizzato TSA (Traditional Standardized Approach), con l’adozione del modello interno avanzato AMA (Advanced Measurement Approach) ai fini regolamentari.

PROGETTUALITÀ DEL COMPARTO FINANZA/TESORERIA Front End di Filiale

Il progetto prevede la realizzazione del nuovo Front End di filiale in sostituzione dell’attuale TP di Sportello, nuova piattaforma che trasferisce le funzioni gestite dall’attuale TP di sportello in una scrivania virtuale con interfaccia grafica e sviluppata su una tecnologia corrente che permetta l’integrazione di varie funzionalità già in uso alla rete, il potenziamento dei servizi di core business bancario di filiale nonché il miglioramento dei processi funzionali di filiale.

Il progetto è stato avviato a dicembre 2009 e prevede due fasi, la prima per la definizione requisiti ed architettura e realizzazione prototipo, entro giugno 2010, e la seconda per lo sviluppo, il collaudo e deployment presso la prima Filiale pilota, entro maggio 2011. Comparto Derivati

Il programma progettuale ha quale principale obiettivo la revisione dei processi tecnico/operativi di back office relativi al comparto derivati ottenuta anche tramite la sostituzione degli applicativi gestionali. I progetti inclusi nel programma sono rivolti ad ottenere un sistema che consenta:

• una gestione efficace ed efficiente nel rispetto delle normative istituzionali ed interne, con particolare riferimento agli adempimenti contabili, segnalatori e di rendicontazione;

• di operare con bassi margini di rischio operativo; • di garantire un elevato livello qualitativo del presidio dei controlli.

Nel corso del secondo semestre dell’anno si è conclusa la riorganizzazione dei processi e la sostituzione dei sistemi informatici dei derivati OTC ed è stata poi realizzata una soluzione tattica per implementare i processi e le soluzioni informatiche atti a gestire il Credit Support Annex (per garantire il mark-to-market degli swap e opzioni). La relativa soluzione a regime è prevista per il primo trimestre dell’anno 2010, durante il quale avverrà anche la riorganizzazione dei processi e la sostituzione dei sistemi informatici dei derivati regolamentati per la componente proprietà e clientela. Direttiva MiFID - CONSOB L3

Al fine di recepire le raccomandazioni derivanti dalle misure Consob MiFID Livello 3, la Banca ha avviato la revisione dei processi e delle procedure interne, valorizzando al massimo l’approccio commerciale. Le principali aree di intervento attualmente previste sono:

• Misure di trasparenza: massima disclosure verso la clientela, ex ante (fair value, costi / mark-up, valore di smobilizzo, etc.) ed ex post (fair value, presumibile valore di realizzo, monitoraggio dell’efficacia delle operazioni di copertura, etc.) per quei prodotti finanziari che saranno inclusi nel novero degli strumenti “illiquidi”.

• Pricing: definizione di una policy che individui i criteri di composizione e formazione dei prezzi, evidenziando il perimetro di discrezionalità operativa delle strutture coinvolte.

• Catologo prodotti: revisione delle schede al fine di meglio delineare le caratteristiche del prodotto e il target di clientela cui è rivolto.

• Appropriatezza, adeguatezza e consulenza: revisione delle attuali regole interne inserendo nuovi parametri di valutazione che tengano conto del periodo ottimale dell’investimento per il cliente (Orizzonte temporale), del grado di liquidità, della complessità e dell’aleatorietà dell’investimento.

• Modello di Servizio: revisione del modello relazionale Banca-Cliente più incentrato sui “servizi” resi che sulla vendita di “prodotti”.

Il Programma progettuale MiFID racchiude l’insieme delle iniziative progettuali volte a: • Ottenere l’adeguamento organizzativo rispetto alla direttiva • Disegnare e realizzare il nuovo modello di servizio • Revisionare l’offerta commerciale.

Completata la fase per l’ottenimento della basic compliance rispetto alla normativa, l'azione progettuale si è concentrata sia nella ricerca della Full Compliance anche rispetto agli orientamenti Consob c.d. “di livello 3”, sia nella definizione di un nuovo modello di Servizio che consenta alla Banca di mantenere adeguati livelli di redditività nel rispetto di quanto disposto dalla nuova normativa. Il programma è stato suddiviso in due filoni principali, di seguito elencati:

• CONSOB L3 - interventi normativi - che avrà come obiettivo quello di porre la Banca in condizioni di operare, nell'ambito dell'erogazione dei servizi di investimento, in modo conforme agli orientamenti CONSOB in materia di prodotti illiquidi - la cui realizzazione è prevista entro il primo trimestre dell’anno 2010;

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• Nuovo Modello di Servizio, che ha come obiettivo l'evoluzione dell'approccio commerciale della Banca nell'ambito dei servizi di investimento in ottica di maggior contenuto di servizio rispetto alla clientela, la cui realizzazione è prevista entro il primo semestre dell’anno 2010.

Con specifico riferimento al recepimento degli orientamenti Consob c.d. “di livello 3”, relativamente all'operatività rispetto alla clientela retail (o al dettaglio), l'intervento progettuale sta finalizzando le soluzioni organizzative / di processo / tecnologiche atte a conseguire la compliance alle indicazioni in materia di:

• misure di trasparenza (pre e post trade); • presidi di correttezza in relazione alle modalità di pricing; • graduazione dell'offerta e presidi di correttezza (adeguatezza / appropriatezza) in riferimento all'erogazione dei

servizi d'investimento. Scudo Fiscale 2009 - Rimpatrio e regolarizzazione di attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori dal territorio dello Stato

A seguito dell’iniziativa connessa al rimpatrio delle attività finanziarie e patrimoniale detenute fuori dal territorio nazionale ex decreto 78/2009, convertito con legge 03 agosto 2009 n. 102 – Provvedimenti anticrisi, e in considerazione della complessità dell’argomento, la Banca ha prestato assistenza i clienti nella presentazione della Dichiarazione Riservata mediante una gestione accentrata del servizio. Sono stati realizzati interventi tecnici e adottati processi che hanno assicurato di adempiere puntualmente agli obblighi fiscali e agli obblighi segnalatori, assicurando nel contempo il regime di riservatezza delle attività rimpatriate. Disciplina per la prestazione dei servizi di investimento - istituzione dei registri di controllo (Market Abuse Directive)

Ai fini dell’istituzione del registro delle persone che hanno acceso alle informazioni privilegiate, della “watch list” e delle “restricted list” e dell’individuazione dei soggetti rilevanti, attività a completamento del processo di prevenzione del reato di abuso di mercato (disciplinato dalla Direttiva MAD, nonché dal TUF e dai Regolamenti Consob), è stata acquisita ed installata l’applicazione “Telemonitor ID”, interfacciata con l’applicazione specializzata (IOS) e dedicata ai controlli connessi alla normativa Market Abuse.

Inoltre, nel corso dell’anno è stata sviluppata specifica alimentazione alla procedura IOS al fine di includere nel perimetro dei controlli delle operazioni sospette anche le operazioni concluse all’esterno dei canali ufficiali di mercato. PROGETTUALITÀ COMPARTO CREDITI E CAPITAL MANAGEMENT ICAAP - Definizione del capitale interno - strumenti applicativi a supporto

Il progetto riguarda l’acquisizione e l’avviamento della soluzione Credit Portfolio Analysis - Regulatory Capital, strumento informatico capace di rielaborare gli archivi originari di produzione delle segnalazioni di vigilanza al fine di generare analisi prospettiche coerenti con la pianificazione commerciale e di generare adeguate analisi di stress test, oltre a calcolare gli assorbimenti patrimoniali con metodi IRB. Nel corso del 2009 è stata completata la Gap-Analysis tra i flussi di input e il DataModel prescelto, è stata conclusa la definizione ed esecuzione dei Business Case e sono stati sviluppati i flussi alimentanti il DataModel relativamente a “controparti”, “esposizioni”, “garanzie” e dati “fuori bilancio”. La conclusione del progetto è prevista per i primi mesi del 2010. Progetto Valore – Datawarehouse Eva e strumenti applicativi connessi

Nell’ambito del “Progetto Valore” sono stati realizzati sistemi di supporto per la diffusione delle logiche e delle metriche del valore nella Banca. L’intervento, con la costruzione di nuove basi dati, integrate con altre già esistenti, ha permesso la definizione delle metriche di misurazione del valore creato (EVA e RAROC), integrando il primo livello del datawarehouse aziendale (DUA) e realizzando un data mart di secondo livello specifico e lo sviluppo di reportistiche, per il supporto all’attività commerciale in termini di simulazione delle azioni/valore generato.

È stato realizzato e messo a disposizione della Rete uno strumento di simulazione per valutare i risultati di specifiche azioni commerciali sui singoli clienti, arricchendo così la Work Station Commerciale con nuove informazioni a disposizione dei Gestori per l’analisi del cliente.

In parallelo e in coerenza sono stati ulteriormente sviluppati i modelli di calcolo del Risk Adjusted Return On Capital (RAROC) che, unitamente al relativo iter deliberativo “per RAROC” sono attivi su alcune filiali e saranno estesi gradualmente a tutta la Rete. Sistema di Rating

Nel mese di maggio è stato reso operativo il modello relativo al segmento retail. Nel corso del secondo semestre del 2009 è stata rilasciata ad alcune filiali pilota la possibilità di istruire la richiesta di override del rating. Dalla fine del 2009 la pratica di fido acquisisce e visualizza, per gli opportuni commenti, l’ultimo rating calcolato. Nel corso del primo bimestre 2010, il rating diverrà una componente per la determinazione del livello di delibera di una richiesta di affidamento.

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Nel corso del 2009 sono stati analizzati e messi a punto i modelli del rating di prima accettazione della clientela retail in collaborazione con i principali fornitori di dati socio-demografici e di scoring, il cui rilascio applicativo si concluderà nel 2010. Allineamento elettronico archivi - trasferibilità del mutuo - Surroga attiva

Nel 2009 è stata attivata la gestione operativa della surroga attiva dei mutui in linea con le disposizioni emanate dall’ABI che va ad affiancarsi alla gestione per le richieste di “surroga passiva”, nel rispetto anche degli impegni Patti Chiari assunti dalla Banca per il 2009. Trasferibilità degli addebiti preautorizzati non Rid delle rate di mutuo/prestito

In adempimento a quanto previsto dal Progetto PattiChiari, è stata attivata la trasferibilità RID mediante la procedura di “Allineamento Elettronico Archivi” anche per gli addebiti preautorizzati relativi a rate di mutuo/prestito di cui il cliente risulti debitore presso la Banca originaria. Sospensione dei pagamenti rata per i finanziamenti a privati con rimborso rateale per iniziative banca

Per far fronte ad esigenze della clientela, stante l’attuale situazione di crisi economica, sono state attivate le procedure gestionali nell’ambito dei seguenti interventi:

• Adesione della Banca al Protocollo Regione Marche per soggetti posti in CIGS; • Iniziativa della Banca per sospensione rata dei mutui “Prima Casa” erogati a clienti che hanno perso il posto di

lavoro o sono in difficoltà a far fronte agli impegni. Sospensione dei termini di pagamento dei finanziamenti a seguito degli eventi sismici del 06/04/2009 e successive proroghe

In base al D.L. 39/2009, la Banca ha posto in essere adempimenti d’urgenza per sospendere i mutui contratti da soggetti residenti nei territori colpiti dal sisma d’Abruzzo.

Nel mese di agosto è stato emanato il Provvedimento del Governo che ha prorogato la sospensione fino al 31 dicembre 2009. Sono tuttora in corso le attività per la gestione operativa della proroga a seguito dell’adesione della Banca all’iniziativa promossa dal Comitato ABI. Questa ulteriore proroga, concessa d’iniziativa del sistema Bancario, consentirà alla clientela interessata di beneficiare della sospensione fino al 30/06/2010. PROGETTUALITÀ DI BUSINESS E DI SUPPORTO AL BUSINESS Gestione unificata delle condizioni

Nel corso del 2009 sono state adeguate le procedure Pricing e Trasparenza per la gestione automatica del “giustificato motivo” nel corso della singola pratica di condizioni effettuata dalla rete commerciale (Legge “Bersani”).

Il progetto di gestione unificata delle condizioni, avente per obiettivo la migrazione delle condizioni mutui nel condizioniere unico della Banca, ha visto l’avvio con l’apertura a 10 filiali di test della procedura mutui, integrata con il Pricing, per le nuove erogazioni dei finanziamenti rateali di cui è previsto nel primo trimestre del 2010 il rilascio all’intera rete. Nuova procedura di gestione dei bonifici (SEPA – PSD)

Nel corso del 2009 è stata implementata la nuova procedura di gestione dei Bonifici Italia in arrivo che consente di standardizzare la gestione delle operazioni di accredito ricevute dall’interbancario in linea con quanto richiesto dalla Direttiva Europea sui Sistemi di Pagamento (PSD – direttiva del 13/09/2007). Tale procedura, già in linea con la nuova direttiva sui servizi di pagamento, sarà estesa nel 2010 anche ai bonifici d’importo rilevante e ai bonifici urgenti ricevuti. Confidi e pratica condivisa

Nel corso del 2009 è stato reso operativo il processo denominato “pratica condivisa”, che mira ai seguenti obiettivi:

• valorizzazione del ruolo dell’istruttoria compiuta dalle Cooperative di Garanzia, con l’arricchimento della documentazione inviata a corredo della pratica di richiesta di finanziamento;

• accelerazione dei tempi di delibera delle pratiche canalizzate; • miglioramento del rapporto della Banca con i Clienti, valorizzando l’interrelazione con il Confidi,

particolarmente nel segmento Small Business e nelle microimprese, più difficilmente raggiungibili in maniera diretta.

A tal fine, la Banca ha predisposto un iter istruttorio interno dedicato e semplificato che consente alla rete una maggiore rapidità ed efficienza con l’utilizzo di un’applicazione denominata “Fido on line.it” dedicata allo scambio d’informazioni con il Confidi che permette:

• la ricezione delle richieste di finanziamento canalizzate dal Confidi e delle eventuali informazioni integrative in maniera completamente automatizzata;

• la condivisione con le Cooperative di Garanzia delle informazioni di ritorno concernente le pratiche, che agevolano il controllo dell’avanzamento dell’iter istruttorio e delle successive erogazioni, con particolare rilievo per le “pratiche condivise”.

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Impresa Web Alla fine del 2009 è stata rilasciata ad utenti di Direzione Generale l’applicazione “Impresa Web”, che si

propone di fornire alla struttura di vendita della Banca un’interfaccia web a carattere informativo per la gestione della clientela del segmento imprese, da affiancare agli strumenti già in uso, che permette di aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’attività commerciale, per il cui sviluppo è stato utilizzato il DUA (Datawherehouse Unico Aziendale) quale base dati di riferimento.

Comunicazione digitale presso le filiali Nel 2009 27 filiali sono state interessate dall’applicazione del nuovo lay-out di filiale che prevede la divisione

tra gli spazi dedicati alla relazione con la clientela e quelli utilizzati per le attività di back-office per offrire al cliente un ambiente di filiale in forma dedicata.

All’interno del nuovo modello di layout si integra la comunicazione digitale che prevede diversi moduli anche interattivi per la comunicazione esterna (LCD casse, Navigatore, Infopoint Interno, Infopoint esterno, Survey point) ed interna (Staff Channel), per la cui diffusione nel 2009 il modulo video LCD casse è stato installato in tutte le filiali. A fine 2009 è stato attivato un test sul nuovo modulo delle “vetrine digitali” coinvolgendo 15 filiali.

Adozione degli apparati cash-in cash-out Nel 2009 sono stati integrati i dispositivi denominati Cash In/Cash Out che consentono anche di aumentare la

sicurezza all’interno della filiale, in quanto, le banconote, necessarie per le transazioni allo sportello, sono conservate all’interno di un mezzo forte e sono estratte solo alla presenza di specifiche operazioni.

Sistema Informativo Direzionale Audit (SID AUDIT) Nel corso del 2009 è stato ulteriormente ottimizzato ed implementato il Sistema Informativo Direzionale a uso

dell’Area Audit di Gruppo, costituito da data mart tematici a valere sul datawarehouse unico aziendale (DUA), in riferimento a:

• integrazione delle aree tematiche individuate inizialmente come aree a bassa priorità e pertanto escluse dal perimetro del progetto sviluppato nel 2008;

• sviluppo ulteriore delle aree tematiche già rilasciate agli utenti finali, in relazione alle nuove esigenze e requisiti emersi a seguito dell’operatività;

• attività di “training on the job” sia sulle nuove implementazioni sia per quelle esistenti utilizzate in un approccio integrato.

PROGETTUALITÀ DEL COMPARTO CANALI TELEMATICI

Progetto Web-Atm Certificazione Cogeban Nel 2009, le strutture tecniche e organizzative della Banca sono state sottoposte alle procedure di

omologazione dei consorzi Bancomat e Mastercard, conseguite con successo per l’erogazione dei servizi di: • gestione sportelli bancomat a chip; • emissione carte con tecnologia a chip;

prerequisito richiesto per il “Lotto Carte”, con la quale la Banca ha iniziato a rilasciare la nuova carta Bancomat a chip.

OIL – Attivazione enti all’Ordinativo Informatico Locale Alla fine del 2009 è terminato il progetto che prevedeva l’attivazione di circa settanta enti all’utilizzo della

firma digitale per la trasmissione degli ordinativi al Tesoriere (Ordinativo Informatico Locale) e quindi, la dismissione della gestione cartacea dei Mandati e Reversali. Per il 2010 è stata pianificata e avviata una seconda fase del progetto che prevede l’attivazione all’Ordinativo Informatico Locale di ulteriori quaranta enti.

Inoltre, al fine di rendere quanto più fruibile agli enti il servizio attraverso il canale telematico, sono in corso le implementazioni dell’applicativo Inbank Enti Pubblici che prevede l’adeguamento dei servizi offerti alla clientela con riferimento alla nuova normativa proprio in materia di Ordinativo Informatico.

Conto di Deposito On Line Nell’ambito dell’attivazione di un canale operativo diretto per le operazioni “on line” con l’obiettivo, a tendere,

di sviluppare un catalogo prodotti specifico per la vendita a distanza, nel 2009 è stata compiuta l’analisi e avviata la realizzazione degli strumenti di gestione di un rapporto di deposito on line. Il progetto si è articolato nelle seguenti fasi:

• analisi e definizione del processo di vendita e di gestione post vendita tramite il nuovo prodotto, con particolare riguardo agli aspetti normativi e organizzativi;

• realizzazione di un form web di “affiliazione” e di richiesta di apertura del deposito, disponibile nel sito web dedicato al prodotto;

• sviluppo di un’applicazione web che permetta al cliente di consultare la propria posizione e di operare con gli strumenti tipici dell’Internet Banking;

• predisposizione di un ambiente web di back-office per la gestione da parte della “Filiale On Line” delle richieste di attivazione/variazione pervenute dalla clientela durante la vita del rapporto e l’archiviazione delle diverse posizioni;

• adeguamento delle procedure interne per la gestione della nuova tipologia di rapporto.

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PROGETTUALITÀ VARIE Aggiornamento data base processi

Nel corso del 2009 è stato avviato il programma progettuale “aggiornamento database processi”, con il principale intento di aggiornare il Repository dei processi (ARIS) e di mappare i rischi ed i controlli di linea, al fine della fruizione della reportistica da parte delle funzioni di controllo.

Si è definito che tali obiettivi fossero realizzati a partire dai comparti a maggior rischio (in primis credito e finanza) in base alla tassonomia ABILAB, per i quali sono state avviate due specifiche iniziative progettuali, che coinvolgono anche le funzioni di controllo. Entro il primo semestre 2010 saranno disponibili i primi risultati sui comparti del credito e della finanza. Sulla base del quale verrà pianificata l’estensione graduale del progetto di mappatura anche agli altri comparti. Mappatura dei processi

La mappatura dei processi aziendali consiste nella formalizzazione della conoscenza sul funzionamento della Banca attraverso modelli grafici che permettono una schematizzazione dei flussi logici di attività che, partendo da un input e aggiungendo valore a questo, permettono il raggiungimento di uno o più output.

La Banca ha adottato una metodologia di supporto alla rappresentazione e analisi dei processi aziendali che consente di ottenere una rappresentazione grafica dei processi stessi attraverso l’applicazione di diversi modelli, in funzione degli obiettivi prefissati. In particolare tale metodologia:

• si pone come obiettivo: individuare e rappresentare tutti gli elementi che compongono un processo (risorse, input, output, tempi, costi, …) in modo semplice e con una visuale chiara (con molti elementi di rappresentazione a disposizione);

• consente una vista da vari punti differenti: ogni vista rappresenta un particolare aspetto del processo (si dispongono delle seguenti viste: organizzativa, dati, controllo e funzioni);

• applica una logica gerarchica: i processi sono analizzati a livelli di dettaglio variabile. Alla luce delle precedenti considerazioni, è stato avviato un nuovo progetto di aggiornamento del repository

dei processi utilizzando la base informativa per le nuove esigenze riconducibili alla disponibilità di flow formalizzati e mappati per la gestione dei rischi di compliance, rischi operativi, rischi derivanti da varie normative vigenti e per tutte le attività di mitigazione dei rischi stessi (L. 231/2001, L. 262/2005, MiFID, Compliance, Basilea II, etc.). Il nuovo progetto garantirà anche un presidio centralizzato, uniforme e integrato di mappatura dei rischi e dei controlli. L’aggiornamento per una prima fase prototipale ha riguardato taluni ambiti della finanza (Fondi/Sicav, Derivati, Gestioni Patrimoniali) e parte del comparto crediti. Dematerializzazione del libro unico del lavoro

Nell’ottica dell’efficientamento delle attività anche in fase di archiviazione della documentazione rilevante ai fini fiscali, la Banca ha scelto di dematerializzare il Libro Unico del Lavoro per tutte le società del Gruppo, nominando primaria società attiva nella conservazione sostitutiva in qualità di Operatore per la Conservazione. Gestione della progettualità aziendale

La numerosità delle iniziative progettuali in essere unitamente ai vincoli sulla complessiva capacity realizzativa delle strutture competenti, ha richiesto la definizione di nuove regole per la gestione della progettualità con l’obiettivo di realizzare una selezione delle iniziative per massimizzare il valore del portafoglio progettuale, facilitare il raggiungimento degli obiettivi progettuali, agevolare la formulazione e il rispetto delle pianificazioni e, a tendere, della riduzione del ciclo di vita dei progetti. È stato, quindi, definito un nuovo processo per la gestione integrata del portafoglio progetti, che consente di definire periodicamente le iniziative di maggiore rilevanza da realizzare nel periodo di riferimento. Nuova piattaforma segnalazioni di vigilanza e bilancio

Nel corso del 2009 sono state poste in essere le attività d’installazione, analisi, test e gestione del parallelo della procedura per le Segnalazioni di Vigilanza e per il Bilancio. La nuova piattaforma è stata utilizzata per la produzione e l’invio delle Basi A1, A2, A3 e Centrale dei Rischi riferite al 31 marzo 2009 e per tutte le segnalazioni successive a tale data. Alcune attività di sviluppo e adeguamento si sono protratte nel secondo semestre 2009.

Il passaggio alla nuova piattaforma ha permesso di efficientare tutte le fasi elaborative, tramite la minimizzazione dei tempi di elaborazione, oltre che risparmiare in termini di minori costi legati all’adozione di una piattaforma dipartimentale. La nuova piattaforma offre, altresì, migliori possibilità di verifica e d’indagine finalizzate all’ottimizzazione della qualità dell’output. Delocalizzazione elaboratore centrale

Nel corso del mese di ottobre 2009 si sono concluse le attività relative alla delocalizzazione dell’elaboratore centrale così come previsto dal piano industriale e di contenimento dei costi; con tale attività tutti gli apparati hardware relativi all’elaboratore centrale ed alla server farm sono stati trasferiti presso la sede dell’outsourcer.

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2 - LA GOVERNANCE E I SISTEMI DI CONTROLLO L’informativa di cui al presente paragrafo risponde anche agli obblighi informativi stabiliti dal comma 2

dell’art. 123 bis del TUF, applicabili alla Banca come previsto dal comma 5 del medesimo articolo. Così come richiesto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 264010 del 4.3.2008, è stato predisposto il “Progetto

di governo societario”, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 giugno 2009, allo scopo di assicurare il rispetto pieno e sostanziale delle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia entro la data del 30 giugno 2009.

L’Assemblea straordinaria del 30 aprile 2009 ha approvato le modifiche degli artt. 15, 17, 20, 23, 24, 26, 27, 28, 30 e 36 dello statuto sociale e, in occasione dell’Assemblea del 29.6.2009, è stata inoltre approvata la modifica dell’art. 13, allo scopo di dare osservanza ai principi della Circolare relativi a “compiti, poteri e composizione degli organi aziendali”, “sistema delle deleghe”, “sistemi di incentivazione e remunerazione”, “flussi informativi”, “rappresentanza delle minoranze”, ecc..

L’Assemblea ordinaria tenutasi il 30 aprile 2009 ha provveduto a modificare il Regolamento dell’Assemblea degli Azionisti Banca Marche, il Regolamento del Consiglio di amministrazione (recante anche la disciplina relativa al “limite del cumulo degli incarichi” dei consiglieri), il Regolamento del Collegio sindacale e il Codice di Comportamento Internal Dealing.

In tema di “Flussi informativi”, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a definire in maniera analitica i flussi informativi di carattere “verticale”, diretti cioè agli Organi aziendali, in relazione alle attribuzioni di ciascuno di essi, ed all’interno degli stessi.

In tema di “Deleghe operative” il Consiglio di Amministrazione ha ridefinito l’architettura delle deleghe, conferendo ampi poteri al Comitato esecutivo, in ottemperanza al Principio generale di cui alla Circolare della Banca d’Italia secondo cui nel Consiglio di amministrazione devono concentrarsi i poteri di supervisione e di determinazione degli indirizzi e degli obiettivi aziendali di carattere strategico, di verifica nel continuo della loro attuazione, di valutazione dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, in generale, dell'andamento della gestione nonché il potere di deliberare sulle materie (per lo più, appartenenti ad una fascia particolarmente significativa dell’attività gestoria) che il consiglio di Amministrazione ritenga di non delegare e quindi di mantenere (in via residuale) nelle proprie esclusive attribuzioni.

Con comunicazioni del 19 maggio 2009 e 29 dicembre 2009, l’Organo di Vigilanza ha dato benestare alle modifiche statutarie proposte. Di conseguenza, sono state emanate le policy relative ai flussi informativi e ai sistemi di controllo interni ed è stato complessivamente rivisitato il Fascicolo normativo interno relativo all’esercizio delle deleghe di potere.

Il sistema dei controlli interni è definito come l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento delle seguenti finalità:

• efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.); • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite; • affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali; • conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza nonché con le politiche, i piani, i regolamenti

e le procedure interne. Identificazione e gestione dei rischi

Il modello di governance definito a presidio del processo di gestione e controllo dei rischi si fonda sui seguenti principi:

• separazione tra i processi di assunzione ed i processi di gestione e controllo dei rischi; • sviluppo dei processi di gestione e controllo dei rischi coerentemente con la struttura gerarchica del Gruppo e

mediante un sistema di deleghe; • chiarezza delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali e adeguatezza dei flussi informativi; • conformità dei processi di gestione e monitoraggio del rischio in base alle indicazioni della Vigilanza

prudenziale. La governance del Gruppo è basata sulla gestione accentrata dei rischi presso la Capogruppo, la quale definisce

le linee guida per la gestione integrata dei rischi a livello di Gruppo ed è responsabile delle Policy per la gestione dei rischi per tutte le Società del Gruppo esposte alle singole tipologie di rischio.

Le singole Società Controllate sono responsabili dell’attuazione delle Policy per i processi di competenza. Per l’efficace attuazione delle linee guida strategiche in materia di gestione dei rischi, la Capogruppo ha

istituito specifici Comitati: il Comitato Alm e il Comitato Presidio Rischi. Attraverso l’analisi delle linee di business e delle aree di operatività del Gruppo la Capogruppo ha delineato i

rischi cui le entità giuridiche del Gruppo sono esposte.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 57

Nelle tabelle seguenti sono riportate la mappatura dei rischi di I Pilastro (Tabella 1), a fronte dei quali il Gruppo Bancario computa il requisito patrimoniale consolidato, e dei rischi di II Pilastro (Tabella 2), individuati dall’Autorità di Vigilanza con l’indicazione delle categorie di rischio a cui ciascuna Società del Gruppo è potenzialmente esposta in funzione della relativa operatività. Tabella 1 - Mappa dei rischi di I Pilastro per le Società del Gruppo

Entità legale Credito Controparte Mercato Operativo Banca delle Marche S.p.A. X X X X Medioleasing S.p.A. X X Cassa di Risparmio di Loreto X X X X FOCUS Società di Gestioni SGR X X BDM Gestione Internazionale Lux S.A. X X Tabella 2 - Mappa dei Rischi di II Pilastro per le Società del Gruppo

Entità legale Concentrazione

Tasso di interesse

su banking

book

Liquidità Residuo Cartolariz zazioni Strategico Reputa

zionale

Banca delle Marche S.p.A. X X X X X X X Medioleasing S.p.A. X X X X X X Cassa di Risparmio di Loreto X X X X X FOCUS Società di Gestioni SGR X BDM Gestione Internazionale Lux S.A. X

Per maggiori dettagli sull’identificazione e gestione dei rischi si rinvia alla Nota Integrativa – Parte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura. Livelli dei controlli Il sistema dei controlli si articola su tre livelli: Controlli di primo livello (controlli di linea)

I controlli di primo livello sono quei controlli diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni effettuati dalle stesse strutture produttive (es. controlli di tipo gerarchico) o incorporati nelle procedure ovvero eseguiti nell’ambito dell’attività di back-office. Si tratta dei controlli di linea, di carattere procedurale, informatico, comportamentale, svolti sia da chi mette in atto una determinata attività, sia da chi ne ha la responsabilità di supervisione e sono tesi ad assicurare la corretta esecuzione delle singole operazioni.

Le strutture della Capogruppo e delle Società controllate preposte ai singoli processi di business (relativi ai meccanismi operativi mediante i quali il Gruppo sviluppa ed eroga prodotti/servizi al mercato) e di funzionamento (relativi alle modalità di presidio delle componenti strutturali e strumentali della Società, nella sua dimensione di macchina operativa) hanno la responsabilità di garantire la salvaguardia del sistema dei controlli interni, attivandosi affinché le attività operative siano espletate con efficacia ed efficienza, nonché in maniera conforme al vigente sistema di deleghe. Tale responsabilità si manifesta anche nel concorrere con l’Area Audit di Gruppo a definire e mantenere nel tempo le metodologie di controllo di primo livello, in funzione dei mutamenti ambientali (organizzativi, normativi, tecnologici, ecc.) e dei rischi di nuova insorgenza, nonché nella diffusione della cultura e delle modalità dell’autocontrollo.

Inoltre, le strutture in argomento collaborano con le funzioni di controllo di 2° e 3° livello trasmettendo flussi informativi per agevolarle nell’individuazione tempestiva di tutte le situazioni che possono costituire sintomi di criticità operativa o di aggravamento dei rischi aziendali, nonché per riferire sulle attività avviate per favorire la rimozione delle anomalie individuate.

La responsabilità dei controlli di primo livello, il cui espletamento è necessario al conseguimento degli obiettivi di efficacia, efficienza e di compliance, è in capo alle singole Società del Gruppo. Controlli di secondo livello (gestione dei rischi)

I controlli di secondo livello sono quei controlli, sulla gestione dei rischi, che hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati. Ricomprendono, inoltre, i controlli sull’affidabilità e integrità delle informazioni contabili e sulla conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza e delle authority, i regolamenti. Si tratta dei controlli volti alla gestione dei rischi legati all’operatività, al fine di garantirne la coerenza rispetto agli obiettivi aziendali e la conformità alle norme. Essi sono affidati a strutture diverse da quelle produttive. Fanno parte di detti controlli:

• i controlli sulla gestione dei rischi che hanno l'obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati;

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• i controlli dei rischi di non conformità (compliance), volti a verificare che l’attività aziendale, per le aree che rientrano nel perimetro di competenza, e i relativi processi siano idonei a prevenire la violazione delle norme di etero-regolamentazione (leggi, regolamenti, etc.) e di autoregolamentazione (codici di condotta, codici etici, etc.).

• il monitoraggio, continuativo e tempestivo, dei risultati conseguiti e la rilevazione di eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi definiti, che permette alla Capogruppo di presidiare con puntualità il rischio strategico;

• i controlli sull’adeguatezza e completezza dell’informativa finanziaria, volti ad assicurare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e contabile, attraverso il presidio dei rischi collegati al processo amministrativo-contabile.

Con riferimento ai controlli sulla gestione dei rischi e ai controlli sui rischi di non conformità, il Gruppo si avvale di un unico Responsabile, presso la Capogruppo, e di referenti in ciascuna società del Gruppo che svolgono funzione di supporto al Responsabile per l’applicazione, alla specifica realtà aziendale, delle politiche di gestione del rischio delineate a livello di Gruppo. Controlli di terzo livello (revisione interna)

I controlli di terzo livello sono quelle attività di revisione interna volte ad individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.

Essi si realizzano attraverso il presidio dell’adeguatezza del complessivo sistema dei controlli interni, in via sistematica, per eccezione e a campione dei fattori di rischio aziendali e dei risultati quali-quantitativi dell’operatività.

Questa tipologia di controlli è espletata dalla funzione di revisione interna che, anche attraverso un’adeguata collocazione organizzativa, tale da consentirne indipendenza ed autonomia rispetto ai responsabili dei processi operativi, esamina il funzionamento del sistema dei controlli interni e fornisce supporto consulenziale ai vari soggetti aziendali, in particolare sul tema dei controlli interni.

In ciascuna Società del Gruppo, il controllo di terzo livello, pur nella responsabilità della singola Società, può essere affidato in outsourcing ad un soggetto esterno, solitamente individuato nell’Area Audit di Gruppo della Capogruppo.

Banca Marche, in qualità di Capogruppo, svolge anche attività di verifica verso le sue controllate, finalizzata al rispetto degli indirizzi della Capogruppo. Laddove il controllo di terzo livello sia esercitato da strutture organizzative interne alla Società, ovvero sia affidato ad entità esterne al Gruppo, per garantire unità di indirizzo ed il perseguimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza del sistema dei controlli occorre assicurare un adeguato e continuativo flusso informativo verso l’Area Audit di Gruppo della Capogruppo. A tal fine le Società Controllate provvedono alla sistematica e tempestiva comunicazione alla suddetta Area del piano annuale delle verifiche da svolgere, degli esiti degli accertamenti condotti e delle periodiche informative indirizzate al Consiglio d’Amministrazione ed al Collegio Sindacale.

In tutti i casi, la Capogruppo definisce gli standard metodologici per la condivisione degli accertamenti e relative relazioni e ne verifica l’adozione da parte delle società controllate. Soggetti coinvolti nel sistema dei controlli interni

I soggetti coinvolti nel sistema dei controlli interni, a vario titolo, sono di seguito individuati:

AMBITO ORGANISMO/SOGGETTO

Governo

Consiglio di Amministrazione Direttore Generale Collegio Sindacale Organismo di Vigilanza 231/2001

Controllo di III livello Revisione Interna

Controlli di II livello

Risk Management Compliance Controllo di Gestione Controlli Contabili/Dirigente Preposto

Controlli di I livello Strutture operative centrali e periferiche Process Owner

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LE FUNZIONI AZIENDALI DI CONTROLLO La funzione di revisione interna

La Capogruppo ha istituito la funzione di revisione interna, organizzativamente separata e indipendente, che ha il compito di assicurare il controllo e la revisione interna della Banca e del Gruppo. Essa controlla la regolarità dell’operatività e l’andamento dei rischi nonché valuta l’adeguatezza del disegno e del funzionamento del complessivo sistema dei controlli interni (assurance) e ne propone i possibili miglioramenti (consulenza) esercitando il c.d. controllo di terzo livello. La responsabilità della funzione è assegnata al Capo Area Audit di Gruppo.

La struttura organizzativa della funzione è costituita dall’Area Audit di Gruppo, che opera tramite il Servizio Internal Auditing, il Servizio Controllo Rete e il Servizio Controllo Gruppo.

Le principali branche di intervento della Funzione riguardano la verifica e la valutazione dei seguenti ambiti nonché dei relativi presidi di controllo di 1° e di 2° livello:

• gestione generale del sistema di controllo dei rischi aziendali (management audit); • esposizione al rischio di frode e infedeltà (fraud audit); • qualità e adeguatezza dei sistemi, dei processi e delle procedure aziendali (operational audit) tramite analisi della

loro struttura e valutazione dell’adeguatezza delle risorse e dei metodi di lavoro in rapporto agli obiettivi e compiti assegnati;

• qualità e adeguatezza del sistema contabile e della relativa informativa sensibile (financial audit); • capacità del sistema aziendale ad adeguarsi alle leggi, ai regolamenti interni ed esterni e alle direttive

obbligatorie (compliance audit). La struttura supporta inoltre l’attività dell’Organismo di Vigilanza costituito ai sensi della normativa sulla

responsabilità amministrativa degli enti (D.Lgs. 231/2001). La funzione di risk management

L’assetto della funzione di gestione del rischio dell’impresa è stato definito con delibera del CdA del 9 gennaio 2008, in attuazione del Regolamento congiunto Banca d’Italia – Consob, emanato ai sensi dell’art. 6, comma 2-bis, del Testo Unico della Finanza ed in aderenza alla Direttiva 2006/73/CE.

Al fine di un’efficace governance di Gruppo è stata deliberata l’adozione di un modello accentrato con l’individuazione di specifici Referenti per la gestione del rischio nelle Società controllate.

La responsabilità della funzione di gestione del rischio per il Gruppo è assegnata al Direttore Centrale Pianificazione e Controllo Rischi. La struttura organizzativa della Funzione è composta da:

• Area Capital Management, che opera tramite il Servizio Politiche del Credito e il Servizio Alm e Risk Management;

• Referenti delle Società Controllate. La mission della funzione è di assicurare il processo attraverso il quale la Banca e il Gruppo affrontano i rischi

legati alle loro attività con lo scopo di ottenere benefici durevoli nell’ambito di ognuna di esse e di promuovere lo sviluppo di una cultura consapevole del rischio nell’ambito dell’organizzazione, quale elemento indispensabile al buon funzionamento della Banca e del Gruppo. La funzione di compliance

L’assetto della funzione di conformità alle norme è stato definito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2007, in attuazione delle disposizioni di Vigilanza Banca d’Italia del 10 luglio 2007, e poi rivisto con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2008, in attuazione del Regolamento congiunto Banca d’Italia – Consob emanato nell’ottobre 2007 ai sensi dell’art. 6, comma 2-bis, del Testo Unico della Finanza.

Al fine di un’efficace governance di Gruppo è stata deliberata l’adozione di un modello accentrato con l’individuazione di specifici Referenti per la gestione del rischio compliance, nelle Società controllate.

La responsabilità della funzione di compliance di Gruppo è assegnata al Direttore Centrale Pianificazione e Controllo Rischi.

La struttura organizzativa della Funzione è composta da: • Servizio Compliance; • referenti delle Società Controllate; • referenti interni della Capogruppo.

La mission della funzione è di presidiare e gestire il Rischio Compliance; promuovere, all’interno della Banca e del Gruppo, il rispetto delle leggi, dei regolamenti, delle norme, dei codici e di qualunque altra disposizione a carattere vincolante al fine di minimizzare il Rischio Compliance (rischio di non conformità) contribuendo inoltre al contenimento dei rischi, alla diffusione della cultura della conformità e alla tutela dei risparmiatori.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 60

La funzione di controllo di gestione La funzione di controllo di gestione è esercitata dalla Direzione Generale Pianificazione e Controllo di

Gestione che, per le attività della specie, opera attraverso il Servizio Pianificazione e Controllo di Gestione. La funzione gestisce i processi di presidio del rischio strategico, per la Banca ed il Gruppo; cura, per la Banca e

per il Gruppo, la predisposizione del Piano Strategico secondo le indicazioni del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nonché la successiva formulazione dei budget annuali articolati per le strutture ed il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi.

Inoltre esplica anche attività di monitoraggio sistematico e controllo gestionale e strategico sulle singole società del Gruppo. La funzione di controlli contabili

La funzione in oggetto è esercitata dal Servizio Controlli Contabili la cui mission consiste nel garantire che l’informativa finanziaria di natura contabile resa al mercato, relativa alle rendicontazioni periodiche, sia prodotta secondo un processo organizzato e controllato e che abbia i requisiti di affidabilità e di conformità alle norme. La funzione, inoltre, cura la definizione dei controlli contabili attribuiti alle Unità Contabili e alle altre strutture con compiti amministrativo-contabili, assicurando che l’articolazione sia idonea a garantire l’adeguatezza del sistema di controllo, e valuta l’applicazione dei controlli previsti, proponendo gli opportuni interventi di adeguamento qualora siano evidenziate fasi critiche. Il Dirigente Preposto

Come previsto nella Policy sul sistema dei controlli interni, deliberata dal Consiglio di Amministrazione il 24 giugno, Banca Marche, a seguito della scelta dell’Italia quale “Stato Membro di Origine”, ha istituito il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili ai sensi dell’art. 154-bis del TUF. La normativa prevede che egli disponga di adeguati poteri e mezzi per l’esercizio dei compiti attribuitigli, tra cui l’accesso libero ad ogni informazione ritenuta rilevante per l’assolvimento dei propri compiti, sia all’interno della società che all’interno delle società del gruppo, la partecipazione ad audiendum alle riunioni del Consiglio di Amministrazione in cui è discusso e approvato il progetto di bilancio e ogni altro argomento di particolare rilevanza in ambito amministrativo-contabile che rientri nell’esercizio della propria funzione, la facoltà di dialogare con ogni organo amministrativo e di controllo, la facoltà di approvare le procedure aziendali, quando esse hanno impatto sul bilancio/bilancio consolidato/relazione semestrale, o sui documenti soggetti ad attestazione; la partecipazione al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Banca Marche aveva in buona sostanza anticipato l’evoluzione normativa, in quanto, sin dal febbraio 2007, ha avviato un articolato progetto (RDA riassetto direzione amministrativa) che aveva tra le proprie finalità anche quella di rendere la banca “compliant” alle norme in materia di corporate governance (D.Lgs. 231 e Legge 262) al fine di una corretta attribuzione delle responsabilità contabili e di informativa contabile/societaria in chiave propedeutica anche all’evoluzione dei sistemi di gestione.

Seguendo tale disegno la Banca stabiliva già dal 2007, che “per quanto riguarda il rafforzamento del sistema dei controlli contabili anche al fine di realizzare la prospettata compliance con le disposizioni di legge (d.lgs 231/01 e l. 262/05), di adottare uno specifico Modello dei Controlli Contabili (MCC)”. Tale modello è oggi parte della normativa interna della Banca.

A conclusione del Progetto RDA, in sede di esame delle risultanze da parte del Consiglio di Amministrazione in data 24/01/2008 si evidenziava come la Banca, si sia sostanzialmente dotata, con l’introduzione del “Modello dei Controlli Contabili”, di strumenti e processi tali da renderla praticamente in linea con le previsioni normative della legge 262/05.

Ciò premesso, la valutazione dell’adeguatezza e dell’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio individuale e consolidato, da parte del Dirigente preposto, si è basata su un modello interno, sviluppato utilizzando, quale riferimento, quello elaborato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (“COSO Report”) che rappresenta lo standard per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

Per i controlli relativi all’area sistemi informativi va precisato che: • a fronte delle procedure già operative alla data di messa in funzione del “Modello dei Controlli Contabili” è stato

effettuato, tramite una società di consulenza esterna, un assesment sulle strutture IT della Banca che ha prodotto esito positivo relativamente ai controlli e ai presidi in essere nell’ambito dell’operatività dei processi IT che incidono direttamente sul processo di determinazione delle poste contabili.

• per le successive attività (relative sia alle implementazioni delle procedure già in essere sia al rilascio dei nuovi applicativi) è stato sviluppato un processo di sub certificazione, formalizzato nella normativa interna, che ha fissato le regole per la gestione del ciclo di vita per lo sviluppo del software applicativo e stabilito i controlli/presidi che la funzione responsabile deve porre in essere a fronte delle elaborazioni effettuate nell’ambito del processo di rendicontazione.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 61

Principali modifiche al sistema dei controlli interni Per dare piena attuazione alle disposizioni Banca d’Italia del 4 marzo 2008 in materia di organizzazione e

governo societario delle banche, la Banca, nel corso del primo semestre 2009, ha svolto un assessment sul Sistema dei Controlli Interni, a seguito del quale si è proceduto principalmente:

• alla ridefinizione delle funzioni di controllo di secondo livello; • alla predisposizione di una “Policy sul sistema dei controlli interni” che illustra il sistema, identifica i rischi di

primo e secondo pilastro e le relative policy approvate dal Consiglio di Amministrazione e descrive le attribuzioni in tema di gestione e controllo dei rischi degli Organi aziendali, dell’Organismo di Vigilanza, dei Comitati permanenti introdotti dalla Banca nonché delle funzioni di controllo.

Rischio Processo di Definizione delle Controversie con la Clientela (Reclami)

Il mantenimento di un buon rapporto con la clientela è considerato dalla Banca un importante patrimonio, come dichiarato sia nel Codice Etico sia nel Bilancio Sociale, ancor prima che la Banca d’Italia, con la recente istituzione dell’Arbitro Bancario Finanziario, ribadisse la necessità di assicurare il rispetto dei principi di trasparenza e correttezza nei rapporti con la clientela per migliorare la fiducia del pubblico nei confronti degli intermediari finanziari.

Sin dal 1996 la Banca, al riguardo, ha istituito un Ufficio Reclami, proprio per venire incontro alle esigenze dei clienti e creare una relazione basata sulla trasparenza e correttezza delle informazioni e dei comportamenti, secondo principi ribaditi con apposite circolari e comunicazioni alla Rete distributiva e alle Strutture centrali competenti.

I clienti che riscontrano problemi possono rivolgersi a Banca delle Marche, Ufficio Reclami, via Ghislieri, 6 – 60035 Jesi (AN), o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Le modalità da seguire per inoltrare un reclamo sono ben visibili sul sito internet della Banca.

La Banca, inoltre, aderisce all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), il nuovo organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di servizi bancari regolato dalle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia il 18 giugno 2009, che è entrato in funzione dal 15 ottobre 2009. Banca Marche ha adeguato la propria operatività a quanto richiesto dalla nuova disciplina, al fine di rispettare i nuovi tempi massimi previsti per le risposte ai reclami della clientela (30 giorni). Sono state, inoltre, messe a disposizione della clientela le guide predisposte dalla Banca d’Italia che spiegano il funzionamento dei sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con particolare riferimento all’ABF.

Per quanto riguarda i servizi di investimento, i clienti non soddisfatti dalla risposta dell’Ufficio Reclami possono rivolgersi all’Ombudsman-Giurì bancario, organismo gestito dall’Associazione “Conciliatore BancarioFinanziario – ADR” che, dal 15 ottobre 2009, ha cessato le funzioni precedentemente svolte anche per i reclami riguardanti le materie attualmente riservate alla competenza dell’Arbitro Bancario Finanziario.

Nel 2009 sono pervenuti 392 reclami, in aumento rispetto al 2008 (+27%), incremento che sconta il maggior numero di reclami sui conti correnti, saliti da 74 nel 2008 a 90 nel 2009 (+21%), sulle aperture di credito e finanziamenti in c/c, da 7 a 24 nel 2009 (+243%), infine, sui servizi e attività d’investimento, da 57 a 100 nel 2009 (+75%).

Nel 2009 la Banca ha accolto 38 reclami dei 392 pervenuti (9,7%), per un esborso complessivo di 165.954,27 euro (di cui euro 71.468,58 su titoli, in tutto 4 reclami), respinto 284 reclami (72,4%). 18 reclami sono stati ritirati dai clienti (4,6%), mentre al 31 dicembre 2009 era in corso l’istruttoria per 52 reclami (13,3%), ancora nei termini previsti dalla normativa vigente.

Nell’anno 2009, infine, sono stati proposti dalla clientela, avverso l’esito negativo di reclami presentati anche negli anni precedenti, 19 ricorsi all’Ombudsman-Giurì bancario. Le decisioni in merito sono state favorevoli alla Banca in 13 casi, mentre 1 ricorso è stato bonariamente risolto prima della pronuncia dell’Ombudsman, convenendo un rimborso di euro 200 con il ricorrente. Si è, tuttora, in attesa delle decisioni dell’Ombudsman-Giurì bancario in relazione a 5 ricorsi.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 62

3 - LE RISORSE UMANE Gestione degli organici

Nel corso dell’anno, la gestione delle risorse si è caratterizzata per una serie di interventi connessi al finanziamento dei piani commerciali, non trascurando di fornire supporto a talune funzioni centrali maggiormente impattate per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Più in dettaglio le attività che hanno caratterizzato l’esercizio 2009 sono state le seguenti:

• l’apertura di 4 nuove filiali; • il sostegno alla rete, con particolare attenzione alle filiali situate in zone di non tradizionale insediamento che

stanno significativamente ampliando la propria attività; • la costituzione di una “task force crediti”, con il compito di individuare ed analizzare in maniera sistematica le

posizioni che presentino anomalie al fine di indirizzare ed assistere le filiali nella gestione delle stesse, in un’ottica di riduzione del rischio;

• il supporto alle funzioni centrali di controllo e recupero crediti; • l’individuazione delle figure di Capo Zona e Referente Imprese, dando così applicazione al Nuovo Modello di

Presidio Territoriale; • il potenziamento della rete Private, con l’individuazione di ulteriori gestori in territori di sviluppo ma non ancora

adeguatamente presidiati. L’attuazione dei piani ha generato un’attività di reclutamento e selezione, particolarmente impegnativa sul

fronte qualitativo data la specializzazione ed il potenziale dei profili ricercati. Per gli inserimenti di primo livello, l’impegno selettivo è stato consistente, considerato anche il costante

utilizzo dello strumento dello stage quale prima fase del processo di ricerca e selezione di personale (opzione che favorisce il consolidarsi del rapporto di collaborazione con gli Atenei del territorio), viene inoltre costantemente verificata la motivazione ed il livello di inserimento dei giovani assunti con contratto a termine e di apprendistato professionalizzante. A tal proposito nel 2009 l’Azienda ha deliberato l’assunzione in pianta stabile dei primi 24 apprendisti che hanno concluso il periodo previsto dal contratto di apprendistato professionalizzante.

Sul versante delle uscite, la politica degli esodi incentivati ha interessato 30 dipendenti. In tema di part-time, nel periodo di riferimento sono state autorizzate 26 trasformazioni da tempo pieno a

tempo parziale, grazie alla costante attenzione alle problematiche dei richiedenti ed al continuo confronto con i responsabili. Attualmente usufruiscono del part-time 310 dipendenti che corrispondono al 10,42% dei dipendenti.

Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi all’organico: COMPOSIZIONE DELL’ORGANICO

31.12.2009 Distribuzione % 31.12.2008 Distribuzione % Dirigenti 57 2,10 51 1,90 Quadri Direttivi 932 34,34 920 34,21 Aree Professionali 1725 63,56 1718 63,89 Totale 2714 100 2689 100 Apprendisti 312 294 Impiegati a tempo determinato 58 93 Totale compreso tempo determinato 3084 3076 Personale Ausiliario 13 14 Formazione e Sviluppo

Le attività formative e di addestramento anche nell’anno 2009 hanno traguardato oltre ventimila gg/uomo, coinvolgendo circa il 97% dei dipendenti in attività d’aula, senza cioè includere la formazione a distanza e l’autoformazione.

La formazione commerciale ha occupato il posto principale nell’offerta formativa con articolazioni sia in termini di contenuti che per gradi di approfondimento, con incontri trimestrali di pianificazione e aggiornamento commerciale con titolari, gestori e reti mobili e la formazione crediti con particolare focus sul “Progetto Valore”, esteso a tutta la rete.

Riguardo alla formazione ed all’aggiornamento ISVAP sono stati coinvolti tutti i soggetti incaricati all’attività di intermediazione assicurativa per il mantenimento delle professionalità necessarie.

Altro importante spazio è stato dedicato alle iniziative riguardanti la formazione sulle normative, in particolare: sull’Antiriciclaggio sono stati coinvolti i Titolari e i Vice Titolari delle filiali, per un approfondimento sugli obblighi e le sanzioni previste per le Banche ed interventi tecnico-operativi per gli apprendisti nell’ambito del piano formativo annuale.

Riguardo alla Sicurezza sono stati individuati e formati i Dirigenti ed i Preposti, come richiesto dal D.Lgs. 81/2008.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 63

Di rilievo poi la formazione dedicata alla Responsabilità Amministrativa delle Banche, attuata anche attraverso l’erogazione di un corso a distanza rivolto a tutto il personale al fine di creare consapevolezza sui reati che comportano responsabilità per l’Azienda e sui contenuti del MO&G Banca Marche.

Grande peso ha avuto la formazione per i neo assunti, in particolare con il contratto di apprendistato professionalizzante, con 2.323 partecipanti per complessive 5.179 giornate.

In sintesi i dati dell’attività formativa dell’anno sono esposti nella tabella seguente:

GRUPPO BDM Formazione (gg/uomo) Autoformazione (gg/uomo) Totale anno 2009 13.043 7.342 20.385 anno 2008 13.126 7.776 20.902 ∆ 2009/2008 -0,63% -5,58% -2,47%

In tema di Sviluppo delle risorse è stata confermata la metodologia valutativa adottata negli ultimi anni. Unitamente alla valutazione professionale, a completamento del profilo individuale, è effettuato, per la rete, il censimento delle conoscenze utile a costruire un percorso formativo individuale.

Nel corso dell’anno è stata attivata la funzione di crittografia applicata ai dati sensibili registrati negli archivi del Servizio Personale, al fine di raggiungere il livello di sicurezza imposto dalla normativa sulla privacy. Relazioni Sindacali

Nel corso del 2009 è continuata l’adesione dei dipendenti al programma di incentivazioni all’esodo regolamentato con accordo sindacale del 14 maggio 2008.

Nell’ambito della contrattazione aziendale del 2009 sono stati siglati gli accordi relativi alle ricadute sul personale dei processi di riorganizzazione/ristrutturazione previsti dal Piano Industriale 2009 – 2011, con particolare riferimento agli interventi relativi al modello di presidio territoriale ed all’efficientamento della struttura IT. In particolare le intese sindacali hanno riguardato:

• il modello di presidio territoriale, con la definizione della figura professionale del Capo Zona, l’abolizione di quella figura professionale del Responsabile di Cliente Corporate e l’introduzione della nuova figura professionale “referente di zona per il segmento imprese”;

• gli interventi sulla struttura IT, con la definizione dell’impatto sull’organico e la gestione dei distacchi da realizzare presso l’outsourcer per l’attuazione della transizione dei servizi tecnologici oggetto di esternalizzazione;

• la gestione della mobilità territoriale e professionale del personale in caso di ristrutturazioni/riorganizzazioni. I CCNL attualmente vigenti scadranno il 31 dicembre 2010.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 64

4 - LA COMPAGINE AZIONARIA E L’ATTIVITÀ SUI TITOLI PROPRI Nel corso del 2009 non sono state compiute operazioni sul capitale della Banca e, alla data del 31 dicembre

2009, il capitale sociale ammontava ad € 552.661.881,72, interamente versato e suddiviso in n. 1.062.811.311 azioni ordinarie del valore unitario di € 0,52 ciascuna, così come risulta dall’art. 6 dello Statuto Sociale. L’evoluzione dell’azionariato della Banca nel corso del 2009 è riportata nella seguente tabella:

Situazione al 31.12.09 Situazione al 31.12.08

Numero azioni % sul cap. sociale Numero azioni % sul cap.

sociale Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata 222.591.477 20,94 222.591.477 20,94

Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 222.591.477 20,94 222.591.477 20,94Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi 106.575.030 10,03 106.575.030 10,03Aviva Italia S.p.A. 26.455.000 2,49 26.455.000 2,49Aviva Italia Holding S.p.A. 37.363.021 3,52 61.634.865 5,80Intesa San Paolo S.p.A. 74.396.789 7,00 74.396.789 7,00Fondazione Cassa di Risparmio di Fano 24.419.993(*) 2,30 Non rilevante Non rilevante Altri azionisti 346.497.438 32,60 347.341.613 32,68Azioni proprie disponibili 1.921.086 0,18 1.225.060 0,12Totale 1.062.811.311 100 1.062.811.311 100(*) – Dato rilevato in occasione dell’assemblea Straordinaria del 27/11/2009

AZIONARIATO BANCA MARCHE AL 31 DICEMBRE 2009:

Fondazione Cassa di Risparmio della

Provincia di Macerata; 20,94%

Fondazione Cassa di Risparmio di

Pesaro; 20,94%

Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi;

10,03%Aviva Italia S.p.A.; 2,49%

Aviva Italia Holding S.p.A.; 3,52%

Intesa San Paolo S.p.A.; 7,00%

Fondazione Cassa di Risparmio di Fano;

2,30%

Altri azionisti; 32,60%

Azioni proprie disponibili;

0,18%

Per ciò che concerne le azioni di propria emissione la Banca, nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2009, ha

effettuato la seguente attività di intermediazione in conto proprio:

consistenze al 1.1.2009 acquisti vendite consistenze al 31.12.2009 azioni ordinarie (numero) 1.225.060 775.000 78.974 1.921.086

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 65

Le operazioni di acquisto e vendita su azioni proprie, eseguite dalla Banca durante il 2009, sono state finalizzate alla stabilizzazione del mercato secondario del titolo e possono essere riassunte dai dati della tabella che segue:

Date aste Valuta Acquisti Vendite Prezzi (€) 29/12/2008 02/01/2009 20.000 1,19 16/03/2009 19/03/2009 236.000 1 30/03/2009 02/04/2009 78.974 1,21 27/04/2009 30/04/2009 25.000 1,3 11/05/2009 14/05/2009 20.000 1,29 18/05/2009 21/05/2009 25.000 1,24 25/05/2009 28/05/2009 180.000 1,2 01/06/2009 05/06/2009 70.000 1,2 13/07/2009 16/07/2009 40.000 1,18 20/07/2009 23/07/2009 83.000 1,17 27/07/2009 30/07/2009 16.000 1,16 26/10/2009 29/10/2009 60.000 1,33

Totale (acquisti/vendite) 775.000 78.974 Variazione periodo (1.01.09 - 31.12.09) 696.026 -

L’Assemblea degli azionisti in data 30 aprile 2009 ha autorizzato, ai sensi degli articoli 2357 e 2357 ter c.c.,

l’acquisto e l’alienazione di azioni proprie, nei termini sotto evidenziati, allo scopo di consentire alla Banca di contrastare le asimmetrie tra domanda ed offerta migliorando la liquidità del titolo sul mercato: 1. Stanziamento al Fondo Acquisto Azioni Proprie per un importo massimo di euro 30.000.000 prelevato dalle riserve

disponibili; 2. Modalità delle operazioni di acquisto e di alienazione: nell’ambito del “Mercato Azioni Banca Marche” secondo le

norme del Regolamento che lo disciplina, pubblicato e depositato presso la Consob; 3. Quantitativo massimo di Azioni acquistabili: le Azioni sono acquistabili fino ad un controvalore massimo pari alla

disponibilità del Fondo Acquisto Azioni Proprie di euro 30.000.000 e a un corrispettivo unitario compreso nell’intervallo di seguito specificato: • livello minimo di prezzo pari al prezzo di riferimento dell’ultima asta conclusasi regolarmente diminuito del

30%; • livello massimo di prezzo pari al prezzo di riferimento dell’ultima asta conclusasi regolarmente aumentato del

30%; 4. Quantitativo massimo di azioni alienabili: l’autorizzazione riguarda tutte o parte delle azioni proprie detenute dalla

Banca. Il corrispettivo di tali cessioni, il cui prezzo unitario minimo non potrà essere inferiore al livello minimo indicato al punto precedente, viene ad essere ricomputato come quota disponibile nella Riserva per acquisto azioni proprie per un utilizzo rotativo e continuo, con adeguamento contabile mensile.

5. Durata dell’autorizzazione: 18 mesi. 6. Delega al Consiglio di Amministrazione di fissare di volta in volta il prezzo del singolo ordine conformemente a

quanto indicato ai precedenti punti 3 e 4, con facoltà di sub-delegare tale attribuzione a dirigenti della Banca, anche disgiuntamente nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge, del regolamento e della normativa aziendale.

L’Assemblea degli azionisti del 27 novembre 2009 ha peraltro deliberato di rilasciare fino e non oltre la data del 30/04/2010 l’autorizzazione ex art. 2357 cod. civ. all’acquisto da Aviva Italia Holding S.p.A. della proprietà di non meno di n. 25.652.174 azioni ordinarie Banca delle Marche S.p.A. del valore nominale unitario di euro 0,52, assegnando alle stesse, a tal fine, un valore/prezzo non superiore a 1,15 euro per azione.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 66

L’ultimo prezzo d’asta del 2009 (asta del 30 dicembre), determinatosi sul Mercato Azioni Banca Marche attraverso l’utilizzo di un “Internalizzatore Sistematico”, è stato pari a € 1,2 per azione.

AZIONI BANCA DELLE MARCHE - Quantità scambiate e prezzi medi ponderati

17.249

28.215 27.514

14.48113.633

19.652

29.614

23.570

14.83416.693

1,211

1,750

2,372

1,261

1,899

1,537

1,3361,242

1,0420,975

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009ANNI

QU

AN

TITA

' SC

AM

BIA

TE (/

1.00

0)

0,000

0,500

1,000

1,500

2,000

2,500

PREZ

ZI M

EDI P

ON

DER

ATI

QUANTITA' SCAMBIATE PREZZI MEDI PONDERATI

Il grafico che segue mostra la dinamica dei prezzi e delle quantità trattate nelle aste nel 2009:

MERCATO SECONDARIO - Quantità trattate e prezzi del titolo Banca Marche

1,17

1 1

1,15 1,

18

1,17

11,

17

1,1

1,1

1,34 1,

41,

41,

3

1,19

1,191,21,21

1,29

1,24

1,15 1,

21,

2

1,19

1,181,19

1,18

1,17

1,16

1,15 1,17 1,

21,

21,

21,

2

1,31

1,25

1,37 1,38

1,24

1,33

1,191,21

1,19 1,2

1,18

1,15

1,38

1,2

1,19

1,16

11,

2

-

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

800.000

5/1

12/1

19/1

26/1 2/2

9/2

16/2

23/2 2/3

9/3

16/3

23/3

30/3 6/4

10/4

20/4

27/4 4/5

11/5

18/5

25/5 1/6

8/6

15/6

22/6

29/6 6/7

13/7

20/7

27/7 3/8

10/8

17/8

24/8

31/8 7/9

14/9

21/9

28/9

5/10

12/1

019

/10

26/1

02/

119/

1116

/11

23/1

130

/11

7/12

14/1

221

/12

28/1

2

DATE DELLE ASTE

Qua

ntità

sca

mbi

ate

0,000

0,100

0,200

0,300

0,400

0,500

0,600

0,700

0,800

0,900

1,000

1,100

1,200

1,300

1,400

1,500

Prez

zo (€

)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 67

5 - FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nella seduta del 4 febbraio 2010 il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere inalterati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente all’1%, all’1,75% e allo 0,25%.

Nel mese di dicembre la Banca ha avviato le attività per l’adesione alla Convenzione sottoscritta tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), perfezionata nel mese di gennaio 2010, che prevede la possibilità di erogare finanziamenti alle piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato minore di 50 milioni di euro (o con totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro) utilizzando la provvista messa a disposizione dalla CDP per un ammontare massimo complessivo di 8 miliardi di euro, finalizzati a sostenere investimenti da realizzare e/o in corso di realizzazione o a soddisfare le esigenze di incremento del capitale circolante delle imprese.

Sul fronte delle novità normative, dal 1 febbraio 2010 ha efficacia l’accordo tra ABI e Associazioni dei consumatori, stipulato il 18 dicembre 2009 e noto come “Piano Famiglie – Sospensione delle rate di mutuo”, sulla base del quale le famiglie che si trovano in particolari situazioni (perdita del lavoro, lutto, reddito non superiore a 40.000 euro) possono sospendere per un anno le rate del mutuo qualora sia stato contratto per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione della prima casa e sia di importo originario non superiore a 150.000 euro.

Per il 2010 si valuta poi un notevole impatto normativo sull’attività e sulla struttura della Banca, anche in considerazione del recente recepimento della Direttiva sui sistemi di pagamento 2007/64/CE (PSD), del completamento delle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di “Trasparenza delle operazioni e dei Servizio Bancari e Finanziari - Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”, e l’obbligo di adeguamento alle disposizioni attuative per la tenuta dell’archivio unico informatico (AUI) art. 37 e seguenti del D. Lgs. 231/07. Si attende inoltre, per giugno 2010 il recepimento della direttiva in materia di credito al consumo (2008/48/CE) che avrà impatti anche in altre normative già in vigore.

Dal lato della gestione del portafoglio partecipazioni della Banca, è stata perfezionata la cessione, da parte degli attuali azionisti della S.E.DA. S.p.a a favore dell’acquirente, consorzio KGS, della prima tranche, pari al 30%, del capitale sociale della suddetta società, in linea con quanto previsto dal contratto preliminare di compravendita firmato dalle parti.

Le evidenze contabili relative ai primi periodi del 2010 confermano il consolidamento dei risultati economici e patrimoniali di Banca Marche, evidenziando perfomance in linea con le indicazioni della pianificazione annuale.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 68

PROPOSTA DI RIPARTO DELL’UTILE Signori Azionisti, il bilancio dell’esercizio 2009, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile d’esercizio di euro 93.183.645 che, unitamente ai dividendi relativi alle azioni della Banca delle Marche detenute nel portafoglio della stessa al momento della distribuzione e confluiti in una specifica riserva di utili disponibile pari a euro 59.938 e dopo aver assegnato, ai sensi del Regolamento, al Fondo Riserva Straordinaria i sopravanzi d’asta pari a euro 12.620, viene proposto per il riparto nella complessiva somma di euro 93.230.963, come segue:

Descrizione (importi all’unità di euro) - alla Riserva Legale, quale quota minima prevista dallo Statuto Sociale (art. 33) in ragione del 5% 4.659.182 - alla Riserva Straordinaria 48.647.762 - al Fondo Iniziative Opere sociali 600.000 - agli Azionisti, quale dividendi: su numero 1.062.811.311 azioni ordinarie, euro 0.037 per azione 39.324.019 Totale 93.230.963

Vi proponiamo inoltre di destinare l’importo dei dividendi relativi alle azioni che risulteranno di proprietà della

Banca alla data della distribuzione, al Fondo dividendi su azioni proprie, fondo che si renderà disponibile per la distribuzione di dividendi nei futuri esercizi.

Ove il bilancio d’esercizio e il riparto dell’utile fossero approvati nei termini su esposti, i fondi patrimoniali assumerebbero la seguente composizione, oltre, ovviamente, l’importo dei dividendi relativi alle azioni che risulteranno di proprietà della Banca al momento della distribuzione, di cui si è prima proposto la destinazione al Fondo dividendi su azioni proprie:

Descrizione (importi all’unità di euro) 31.12.2009 Capitale sociale 552.661.882 Riserva legale 109.827.728 Riserva Straordinaria 288.284.935 Fondo sovrapprezzo azioni 119.920.954 Avanzo di fusione 6.244.513 Riserva di concambio - Riserve altre 79.358.311 Riserve da valutazione 8.656.941 Totale 1.164.955.264

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 69

Relazione del Collegio Sindacale Al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2009

Ai sensi dell’articolo 2429, secondo comma, del codice civile

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 70

Relazione del Collegio Sindacale Signori Azionisti,

nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2009 il Collegio Sindacale ha svolto l’attività di vigilanza prevista dalla legge nel rispetto dei principi di comportamento raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e Periti Commerciali, tenendo conto altresì delle indicazioni emanate in materia dalla Banca d’Italia e dalla Consob.

*** La vigilanza sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e

di sana e prudente gestione è stata espletata: • partecipando alle tre Assemblee degli Azionisti nonché a tutte le ventisei riunioni del Consiglio di

Amministrazione e a tutte le quarantacinque riunioni del Comitato Esecutivo tenutesi nel corso dell’anno e svoltesi secondo le norme legislative, statutarie e regolamentari che disciplinano il funzionamento degli organi della Banca;

• ottenendo dagli Amministratori periodiche informazioni sull’attività gestionale svolta, sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Banca e dalle sue Controllate;

• convocando trentacinque riunioni per effettuare, con la collaborazione delle strutture e delle funzioni di controllo interne, in particolar modo con la Funzione di Revisione Interna – Area Audit di Gruppo, verifiche su base collegiale, ivi comprese quelle eseguite unitamente ai Collegi Sindacali delle Società Controllate, con la Società di Revisione incaricata del controllo contabile (ora revisione legale dei conti) e con l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.

Dagli incontri con i Sindaci delle Società del Gruppo e con i Revisori non sono emersi fatti o irregolarità censurabili che abbiano richiesto segnalazioni di alcun genere. Con l’Organismo di Vigilanza, in particolare, è stata esaminata la complessiva organizzazione del sistema dei controlli interni, per approfondire le tematiche che possono avere rilievo anche per la prevenzione dei rischi connessi ai reati previsti dalla specifica normativa.

Per effetto di quanto precede possiamo ragionevolmente assicurare che: • le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla legge e allo statuto sociale e non sono in contrasto

con le deliberazioni assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale; • le operazioni di cui agli articoli 2391 del Codice Civile e 136 del D.Lgs. 385/1993 sono state deliberate dal

Consiglio di Amministrazione o dal Comitato Esecutivo nel rispetto delle predette norme di legge e della normativa interna di regolamentazione;

• le operazioni di cui all’art. 2391-bis del Codice Civile sono state effettuate nel rispetto dello specifico regolamento;

• nel corso dell’esercizio non sono pervenute denunce ex art. 2408 del Codice Civile; • abbiamo reso i pareri obbligatori ai sensi di legge.

*** Il Collegio Sindacale ha proseguito gli accertamenti sull’adeguatezza degli assetti organizzativi delle strutture

della Banca e quindi ha preso atto anche dei mutamenti posti in essere per il loro adeguamento alle esigenze di crescita, funzionalità e novità normative e regolamentari entrate in vigore nel corso dell’anno 2009.

Per quanto attiene le predette novità normative e regolamentari, che hanno determinato un significativo impatto sulla revisione dei processi aziendali, il Collegio, in questa sede, fa espresso riferimento a quanto analiticamente indicato dagli Amministratori nel paragrafo “Le Novità Normative” della Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca.

Le attività organizzative e informatiche realizzate per supportare l’operatività della Rete e della Direzione Generale, ottimizzandone il livello di efficienza e di efficacia operativa, sono dettagliatamente illustrate nel paragrafo “La Struttura Operativa” della predetta Relazione.

In particolare, il Collegio evidenzia che la Banca, a seguito della scelta dell’Italia quale “Stato Membro di Origine”, ha istituito la figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all’art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998.

Il Collegio, sempre in riferimento all’assetto organizzativo, dà atto che sono state completate le attività di allineamento a quanto indicato dalla Banca d’Italia in sede di accertamento ispettivo effettuato tra settembre e novembre 2008, relativi alla funzionalità dei sistemi operativi e dei presidi organizzativi per la prevenzione/mitigazione dei rischi concernenti l’area finanza e l’operatività in prodotti derivati.

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A tal riguardo l’Organo amministrativo ha anche apportato alcune modifiche all’assetto organizzativo per migliorare la gestione dell’area interessata, al fine di dare pronta risposta alle osservazioni formulate dalla medesima Banca d’Italia, la quale, valutate le controdeduzioni presentate, ha ritenuto di non dare seguito al procedimento.

Il Consiglio di Amministrazione per quanto concerne la Protezione dei Dati Personali (D.Lgs. 196/2003) ha svolto le seguenti attività:

• aggiornamento, nei termini di legge, del Documento Programmatico sulla Sicurezza, redatto ai sensi dell’art. 34 e dell’Allegato B “Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza”, regola 19, del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di Protezione dei Dati Personali”;

• adempimenti relativi al provvedimento del Garante della Privacy del 27 novembre 2008 e successive modifiche riguardanti gli Amministratori di Sistema;

• emanazione di specifica Policy per la Sicurezza delle Informazioni del Gruppo Banca Marche. L’Organo amministrativo, sempre nel corso dell’esercizio, ha aggiornato il Modello di Organizzazione e

Gestione della Banca, di cui al D.Lgs. 231/2001, in conseguenza alle sopravvenute estensioni dei reati rientranti nel perimetro della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

In considerazione di tutto quanto precede e tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle varie funzioni aziendali e incontri con la Società di Revisione, con l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, con il Dirigente Preposto nonché con i responsabili delle strutture interne di controllo, il Collegio ha potuto valutare l’adeguatezza e l’efficacia degli assetti organizzativi e contabili nonché del complessivo sistema di controllo interno della Banca e, nel contempo, conferma di aver acquisito adeguata conoscenza e attentamente vigilato, per quanto di propria competenza, sul loro concreto funzionamento per la sana e prudente gestione nonché per rappresentare correttamente i fatti di gestione.

*** Per quanto concerne gli adempimenti in relazione a normative della Vigilanza, il Collegio comunica di aver

costantemente seguito l’attività posta in essere dal Consiglio di Amministrazione allo scopo di assicurare, entro il 30 giugno 2009, il rispetto pieno e sostanziale delle “Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche” di cui alla circolare Banca d’Italia del 4 marzo 2008, mediante la realizzazione ed approvazione del Progetto di Governo societario.

Tale Progetto descrive, tra l’altro, le specifiche scelte attinenti al sistema dei controlli interni e cioè all’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento delle finalità dell’efficacia ed efficienza dei processi aziendali, della salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite, dell’affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali, della conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza nonché con le politiche, i piani, i regolamenti e le procedure interne.

Il Collegio Sindacale, in ossequio alle disposizioni di vigilanza, ha espresso la propria condivisione in merito alla definizione degli elementi essenziali dell’organizzazione complessiva del predetto sistema dei controlli interni. Sempre ai fini della realizzazione del Progetto di Governo societario la Banca ha provveduto a:

• riesaminare il proprio sistema delle deleghe, modificando il relativo Fascicolo di normativa interna, per assicurare un governo societario efficiente, basato su una puntuale distinzione dei compiti e responsabilità tra l’Organo di supervisione strategica, di determinazione degli indirizzi e degli obiettivi aziendali e di verifica nel continuo della loro attuazione e l’Organo, invece, responsabile della gestione ordinaria aziendale;

• predisporre e portare all’approvazione degli Azionisti “le Politiche di remunerazione a favore dei consiglieri di amministrazione e di gestione” nonché i “Meccanismi di remunerazione e di incentivazione dei dipendenti del Gruppo Banca delle Marche e dei collaboratori non legati alla società da rapporti di lavoro subordinato”. Il complessivo documento relativo alle politiche di remunerazione dei Consiglieri di amministrazione e dei dipendenti, su invito della Vigilanza anche a seguito della recente emanazione dei principi e degli standard applicativi in tema di remunerazione da parte del Financial Stability Board e delle conseguenti guidelines diffuse con Provvedimento del Governatore della Banca d’Italia il 28 ottobre 2009, dovrà essere sottoposto alle valutazioni dell’Assemblea degli Azionisti alla prossima utile occasione. In coerenza con quanto previsto dal suddetto Provvedimento, il Collegio ha verificato l’adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate dalla Banca nel 2009. A tal fine, oltre ad effettuare accertamenti diretti con i responsabili dell’Area Risorse e della Pianificazione, è stata considerata la Relazione della Funzione di Revisione Interna per la verifica delle modalità con cui è stata assicurata la conformità delle prassi di remunerazione al contesto normativo, rilasciata con l’indicazione delle evidenze riscontrate ma senza evidenziare anomalie. Si ha motivo, pertanto, di valutare adeguato il sistema di remunerazione e incentivazione della Banca per l’anno 2009 rispetto al quadro normativo di riferimento, fermi restando l’impegno da rivolgere alla soluzione delle evidenze riscontrate sul primo periodo di applicazione della disciplina del sistema di incentivazione dalla Funzione di Revisione Interna e la necessità di sottoporre il relativo complessivo documento alla valutazione dell’Assemblea degli Azionisti, come sopra già indicato.

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• ridefinire e implementare l’intero impianto dei flussi informativi verso gli Organi sociali, tra i medesimi, al loro interno e, infine, tra le funzioni di controllo; il tutto in relazione alle specifiche competenze e nell’ottica di assicurare il raggiungimento di obiettivi di efficienza gestionale ed efficacia dei controlli.

L’Organo di controllo ha vigilato, altresì, sull’adeguatezza del sistema di gestione e controllo dei rischi e sulla sua rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa di riferimento. Ha verificato anche l’adeguatezza delle attività svolte dalla competente Funzione aziendale per il conseguimento degli obiettivi declinati nelle policy di gestione dei rischi (incluso quello di conformità) in materia di individuazione, misurazione, controllo o attenuazione dei rischi ritenuti rilevanti.

Per l’effettuazione di tale vigilanza, il Collegio si è avvalso delle strutture organizzative che assolvono le varie funzioni di controllo e cioè:

• la Funzione di Gestione del Rischio, supportata dall’Area Capital Management, la quale, così come previsto nel Progetto di Governo societario, fornisce flussi informativi periodici ritenuti adeguati e rilascia, annualmente, l’autovalutazione del processo ICAAP nel quale identifica le aree suscettibili di miglioramento e pianifica interventi correttivi;

• la Funzione di Conformità, supportata dall’Area Compliance e Legale la quale, anch’essa, contribuisce alla produzione di adeguati flussi informativi;

• la Funzione di Revisione Interna, la quale effettua periodici controlli anche sui sistemi di gestione del rischio. Il Collegio, inoltre, ha vigilato sull’adeguatezza e sulla rispondenza del processo di determinazione del

Capitale Interno (ICAAP) ai requisiti stabiliti dalla normativa. Per quanto concerne la vigilanza sull’adeguatezza e sulla rispondenza del processo di determinazione del

Capitale Interno (ICAAP) ai requisiti stabiliti dalla normativa, il Collegio dà atto che i principi guida, i sistemi di controllo, i ruoli e le responsabilità degli organi aziendali e delle funzioni organizzative coinvolte nel processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale sono stati formalizzati in apposito regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale, per espletare la dovuta vigilanza, ha analizzato il Resoconto al 31 dicembre 2008 nonché la conseguente revisione interna effettuata dall’Area Audit di Gruppo, dalla quale si evince la sostanziale conformità della struttura del processo ICAAP con le disposizioni di vigilanza, nel cui ambito le iniziative attivate e in corso di attivazione per il miglioramento del processo stesso appaiono idonee alle finalità di efficacia del sistema di governo, gestione e controllo del capitale per la copertura di tutti i rischi ai quali il Gruppo Banca Marche è o potrebbe essere esposto.

In merito all’attività di controllo strategico e gestionale svolto dalla Capogruppo sulle Società del Gruppo, il Collegio ha accertato e constatato l’adeguatezza degli indirizzi strategici e operativi nonché la puntualità e l’efficienza nelle analisi periodiche degli andamenti aziendali delle attività svolte dalle Società del Gruppo, unitamente ad un adeguato presidio dei rischi connessi.

Il Collegio comunica infine che, nell’ambito dell’attività svolta, ha operato in stretto raccordo con i corrispondenti Organi delle Controllate e con la Società incaricata della revisione contabile del bilancio ai sensi dell’art. 116 del D.Lgs. 58/1998 e del controllo contabile di cui all’art. 2409-bis del Codice Civile (ora art. 14 del D.Lgs. 39/2010).

A quest’ultima sono stati conferiti dalla Banca anche gli incarichi indicati in Nota Integrativa unitamente alla specificazione dei relativi compensi.

*** Per quanto attiene l’attività di vigilanza sul bilancio d’esercizio, il cui progetto è stato approvato dal Consiglio

di Amministrazione nella riunione del 3 marzo 2010 e, quindi, messo a nostra disposizione unitamente ai relativi allegati e alla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca, non essendo a noi demandato il controllo contabile (ora la revisione legale dei conti), evidenziamo al riguardo quanto segue:

• Il bilancio di esercizio è redatto in conformità ai principi contabili internazionali di cui all’art. 1 del D. Lgs. 38/2005 e alle disposizioni vincolanti della Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, aggiornata il 18 novembre 2009. In merito riteniamo dover evidenziare che l’anno appena trascorso è stato interessato da diverse modifiche e aggiornamenti ai principi contabili applicati ma con impatti limitati sul processo di rendicontazione contabile. Al riguardo, segnaliamo che sono state recepite le modifiche introdotte negli IAS/IFRS con i Regolamenti CE n. 1274/2008 e n. 1358/2007, relativi alla revisione dello IAS 1 per introdurre nella rendicontazione periodica il concetto di redditività complessiva e dell’IFRS 8 per modificare l’informativa per segmento di operatività. Inoltre, con l’aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/2005 “Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione” del 18 novembre 2009, è stata modificata la normativa secondaria in materia di bilanci bancari per recepire i cambiamenti nel frattempo intervenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS, come la riclassificazione degli strumenti finanziari tra vari portafogli (IAS 39) e la relativa disclosure (IFRS 7). Altre innovazioni hanno riguardato l’introduzione di evidenze informative sulla “gerarchia del fair value” e la classificazione delle partite deteriorate. Detto bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota

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integrativa. E’ corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca.

• Il bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione della ragionevole aspettativa che la Banca proseguirà la propria attività operativa nel futuro prevedibile.

• Gli schemi di bilancio adottati ed i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali utilizzati per le diverse poste dell’attivo e del passivo, descritti nella Parte A – Politiche Contabili – della Nota Integrativa, sono conformi alle norme di legge ed alle disposizioni di Banca d’Italia.

• Ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, punto 5, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso all’iscrizione, nella voce 120 dell’attivo dello Stato Patrimoniale, di costi sostenuti per il software gestionale, così come meglio specificato nella Tabella 12.2 “Attività immateriali: variazioni annue”.

• La Nota Integrativa contiene le informazioni previste dalle norme di legge nonché dalla Circolare n. 262 emanata il 22 dicembre 2005 dalla Banca d’Italia ed aggiornata il 18 novembre 2009. In particolare: nella Parte “D” viene determinata la redditività complessiva tenendo conto delle variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto; nella Parte “E” vengono fornite specifiche informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura; con la Parte “F” vengono, invece, presentati i dati relativi al Patrimonio dell’impresa, al Patrimonio di vigilanza e all’adeguatezza patrimoniale; nella Parte “H” vengono dettagliate le operazioni con parti correlate. Per quanto concerne queste ultime operazioni la Nota Integrativa, in ossequio all’art. 2391-bis del Codice Civile, evidenzia che il Consiglio di Amministrazione ha approvato, con deliberazione del giugno 2005, il “Regolamento interno al Gruppo Banca delle Marche per le operazioni con parti correlate”. Per tali operazioni il Consiglio di Amministrazione, a norma di Regolamento, ha autorizzato in via preventiva quelle di propria competenza, mentre le operazioni devolute, sempre in base al Regolamento, alla competenza autorizzativa del Direttore Generale hanno formato oggetto di specifica informativa trimestrale al predetto Consiglio. Infine, per le operazioni usuali e a condizioni standard il predetto Regolamento prevede che la relativa documentazione venga conservata in atti della Banca dalle competenti funzioni aziendali.

La Nota Integrativa fornisce, inoltre, informazioni complementari attraverso i seguenti documenti allegati: • Prospetto delle rivalutazioni effettuate sugli immobili; • Elenco delle partecipazioni; • Rendiconto dei fondi di previdenza del personale.

La Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca risponde ai requisiti previsti dall’articolo 3 del D. Lgs. 87/1992 ed è conforme al D.Lgs. 32/2007. Inoltre, contiene le informazioni richieste dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262/2005 e dall’aggiornamento della medesima del 18 novembre 2009. E’ coerente con i dati e le risultanze del bilancio; contiene, anche, un’ampia informativa sull’attività della Banca nonché sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio.

In riferimento al Documento Banca d’Italia – Consob – Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, la predetta Relazione e la Nota Integrativa forniscono le informazioni richieste per una migliore comprensione degli andamenti e delle prospettive con particolare riferimento alla continuità aziendale, ai rischi finanziari, alle verifiche per riduzioni di valore delle attività.

*** Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali di cui

all’art. 1 del D.Lgs. n. 38/2005 e alle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia con Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e con il relativo aggiornamento del 18 novembre 2009.

In applicazione delle disposizioni normative, l’area di consolidamento include: • con il metodo integrale, il bilancio della Capogruppo, deliberato nella riunione consiliare del 3 marzo 2010, e

quelli delle società controllate CARILO-Cassa di Risparmio di Loreto, Medioleasing, Focus Gestioni S.G.R e BdM Gestione Internazionale Lux;

• con il metodo del patrimonio netto, la società collegata SE.BA. SpA. Rispetto al 31.12.2008 le società collegate Aviva Assicurazioni SpA, Aviva Life SpA e S.E.D.A. SpA non

rientrano nel perimetro di consolidamento, in quanto le relative partecipazioni sono state classificate quali “Attività in via di dismissione” secondo quanto previsto dall’IFRS 5.

Nell’area di consolidamento sono comprese anche le società veicolo Marche Mutui 2, Marche Mutui 3 e Marche Mutui 4 verso le quali, pur in assenza di legame partecipativo, esiste nella sostanza una relazione di controllo a fronte delle operazioni di cartolarizzazione poste in essere dalla Capogruppo, nonché la società veicolo Medioleasing Finance Srl verso la quale esiste, sempre nella sostanza, una relazione di controllo a fronte della cartolarizzazione posta in essere da Medioleasing Spa nel mese di maggio 2008.

Il Collegio sindacale attesta che detto bilancio, costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e nota integrativa, unitamente alla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione del Gruppo, forniscono puntuali ed esaustive informazioni.

***

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La Società PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato, senza evidenziare alcun rilievo sul bilancio di esercizio e su quello consolidato, le relazioni ai sensi degli articoli 116 e 156 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (ora art. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39). Ha attestato inoltre, così come richiesto dall’art. 14, comma 2, lettera e) del già citato D.Lgs. 39/2010, che le Relazioni degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca sono coerenti con i rispettivi bilanci.

L’Organo amministrativo delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno rilasciato, con riferimento al Bilancio di esercizio e al consolidato, le attestazioni di cui al comma 5 dell’articolo 154-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

*** Signori Azionisti,

il bilancio sottoposto al Vostro esame è redatto con chiarezza e precisione e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio e, pertanto, esprimiamo parere favorevole per l’approvazione delle proposte del Consiglio di Amministrazione riguardanti il bilancio dell’esercizio 2009 e la ripartizione dell’utile conseguito.

*** Ai sensi e per gli effetti dell’art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs.

58/1998, alla presente Relazione vengono allegati gli elenchi degli incarichi attualmente ricoperti dai componenti effettivi del Collegio presso altre società, che risultano nei limiti di quanto previsto ai fini del cumulo degli incarichi stessi, così come accertato in sede di periodica verifica della adeguatezza e indipendenza dell’Organo di controllo. I Sindaci Piero Valentini (Presidente) Franco D’Angelo Marco Pierluca

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ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

1. I sottoscritti Michele Ambrosini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca delle Marche S.p.A. e Paolo Arcangeletti, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca delle Marche S.p.A. attestano, tenuto conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e • l’effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio, nel corso dell’esercizio 2009. 2. La valutazione dell’adeguatezza e dell’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la

formazione del bilancio al 31 dicembre 2009 si è basata su un modello interno, sviluppato utilizzando, quale riferimento, quello elaborato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (“COSO Report”) che rappresenta lo standard per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

3. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d’esercizio: a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea

ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002; b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e

finanziaria dell’emittente. 3.2 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,

nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Jesi, 3 marzo 2010

Michele Ambrosini Paolo Arcangeletti Presidente del Consiglio Dirigente Preposto alla redazione

di Amministrazione dei documenti contabili societari

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Schemi di bilancio al 31 dicembre 2009

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Stato Patrimoniale Voci dell'attivo 31.12.2009 31.12.2008

10. Cassa e disponibilità liquide 69.289.744 70.838.19120. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 260.513.767 586.824.46440. Attività finanziarie disponibili per la vendita 577.665.742 595.650.73960. Crediti verso banche 291.311.087 421.500.29670. Crediti verso clientela 16.668.053.535 15.385.383.17780. Derivati di copertura 19.633.707 89.143.414

100. Partecipazioni 97.436.842 125.227.156110. Attività materiali 205.969.535 211.974.848120. Attività immateriali 32.361.524 36.393.638130. Attività fiscali 221.110.530 151.180.932

a) correnti 143.904.047 92.577.107 b) anticipate 77.206.483 58.603.825

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 27.830.313 -150. Altre attività 85.559.022 103.610.546

Totale dell'attivo 18.556.735.348 17.777.727.401

Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2009 31.12.2008 10. Debiti verso banche 1.278.003.554 701.949.62520. Debiti verso clientela 7.501.091.975 6.269.714.42130. Titoli in circolazione 3.995.486.092 5.272.103.58640. Passività finanziarie di negoziazione 114.827.559 98.942.13250. Passività finanziarie valutate al fair value 3.887.630.356 3.739.619.16560. Derivati di copertura 36.889 2.840.08280. Passività fiscali 115.177.367 112.282.972

a) correnti 103.813.696 94.996.499 b) differite 11.363.671 17.286.473

100. Altre passività 325.920.128 296.187.074110. Trattamento di fine rapporto del personale 63.424.965 64.416.566120. Fondi per rischi e oneri 72.883.989 77.224.989

a) quiescenza e obblighi simili 54.014.053 55.287.566 b) altri fondi 18.869.936 21.937.423

130. Riserve da valutazione 8.656.941 -4.346.735160. Riserve 430.468.480 368.069.990170. Sovrapprezzi di emissione 119.920.954 119.951.601180. Capitale 552.661.882 552.661.882190. Azioni proprie (-) -2.639.428 -1.860.730200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 93.183.645 107.970.781

Totale del passivo e del patrimonio netto 18.556.735.348 17.777.727.401

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Conto Economico Voci 31.12.2009 31.12.2008

10. Interessi attivi e proventi assimilati 686.911.264 1.024.148.76220. Interessi passivi e oneri assimilati (246.238.961) (598.020.855)30. Margine d'interesse 440.672.303 426.127.90740. Commissioni attive 122.875.883 105.202.02150. Commissioni passive (9.582.093) (12.062.084)60. Commissioni nette 113.293.790 93.139.93770. Dividendi e proventi simili 13.730.251 18.532.93280. Risultato netto dell'attività di negoziazione 27.468.503 8.952.87090. Risultato netto dell'attività di copertura 5.479.589 (2.400.916)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 6.983.997 10.517.503 a) crediti 272.022 84.863 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 899.098 585.705 d) passività finanziarie 5.812.877 9.846.935

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (15.229.726) 6.770.126

120. Margine di intermediazione 592.398.707 561.640.359130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (125.685.494) (82.465.204)

a) crediti (125.685.494) (78.584.154) b) attività finanziarie disponibili per la vendita - (3.881.050)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 466.713.213 479.175.155150. Spese amministrative: (325.751.019) (320.708.157)

a) spese per il personale (227.348.737) (223.697.738) b) altre spese amministrative (98.402.282) (97.010.419)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (980.826) (2.919.272)170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (13.629.769) (14.856.745)180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (10.799.432) (9.727.428)190. Altri oneri/proventi di gestione 34.112.831 37.147.977200. Costi operativi (317.048.215) (311.063.625)210. Utili (Perdite) delle partecipazioni - 1.157.097240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1.605.650 2.530.976

250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 151.270.648 171.799.603

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (58.087.003) (63.828.822)

270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 93.183.645 107.970.781

290. Utile (Perdita) d'esercizio 93.183.645 107.970.781

Prospetto della Redditività Complessiva Voci 31.12.2009 31.12.2008

10. Utile (Perdita) d'esercizio 93.183.645 107.970.781Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 10.050.844 -10.307.88930. Attività materiali - -40. Attività immateriali - -50. Copertura di investimenti esteri: - -60. Copertura dei flussi finanziari: 2.952.832 9.467.59970. Differenze di cambio: - -80. Attività non correnti in via di dismissione: - -90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti - -

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - -110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 13.003.676 -840.290120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 106.187.321 107.130.491

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 80

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2009

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Capitale: 552.661.882 552.661.882 - - - 552.661.882 a) azioni ordinarie 552.661.882 552.661.882 - - - 552.661.882 b) altre azioni - - - - - - Sovrapprezzi di emissione 119.951.601 119.951.601 - - -30.647 119.920.954 Riserve: 368.069.990 - 368.069.990 62.732.706 -334.216 - - - - - 430.468.480 a) di utili 293.649.801 - 293.649.801 62.732.706 -334.216 - - - 356.048.291 b) altre 74.420.189 - 74.420.189 - - - - - - - 74.420.189 Riserve da valutazione: -4.346.735 - -4.346.735 - 13.003.676 8.656.941 a) disponibili per la vendita -10.091.076 - -10.091.076 - 10.050.844 -40.232 b) copertura flussi finanziari 5.744.341 - 5.744.341 - 2.952.832 8.697.173 Strumenti di capitale - - - - Azioni proprie -1.860.730 -1.860.730 95.559 -874.257 -2.639.428 Utile (Perdita) di esercizio 107.970.781 - 107.970.781 -62.732.706 -45.238.075 - 93.183.645 93.183.645 Patrimonio netto 1.142.446.789 - 1.142.446.789 - -45.238.075 -334.216 95.559 -904.904 - - - - 106.187.321 1.202.252.474

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 81

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2008

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Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni dell'esercizio

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Operazioni sul patrimonio netto

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Capitale: 552.661.882 552.661.882 - - - 552.661.882 a) azioni ordinarie 552.661.882 552.661.882 - - - 552.661.882 b) altre azioni - - - - - - Sovrapprezzi di emissione 119.970.363 119.970.363 - -18.762 - 119.951.601 Riserve: 300.011.085 - 300.011.085 67.688.836 - -130.886 500.955 - - - 368.069.990 a) di utili 225.590.896 - 225.590.896 67.688.836 - -130.886 500.955 - 293.649.801 b) altre 74.420.189 - 74.420.189 - - - - - - 74.420.189 Riserve da valutazione: -3.506.445 - -3.506.445 - -840.290 -4.346.735 a) disponibili per la vendita 216.813 - 216.813 -10.307.889 -10.091.076 b) copertura flussi finanziari -3.723.258 - -3.723.258 9.467.599 5.744.341 Strumenti di capitale - - - - Azioni proprie -129.143 -129.143 613.603 -2.345.190 -1.860.730 Utile (Perdita) di esercizio 116.110.640 - 116.110.640 -67.688.836 -48.421.804 107.970.781 107.970.781 Patrimonio netto 1.085.118.382 - 1.085.118.382 - -48.421.804 - 463.955 -1.844.235 - - - - 107.130.491 1.142.446.789

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 82

Rendiconto Finanziario (metodo indiretto) 31.12.2009 31.12.2008 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione 300.231.345 295.648.167 - risultato d'esercizio (+/-) 93.183.645 107.970.781

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 133.915.049 -6.799.832

- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) -5.479.589 2.400.916 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 142.655.076 94.116.275 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 24.429.201 24.584.173 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) -4.341.000 2.172.194 - imposte e tasse non liquidate (+) -71.893.120 88.832.858

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -

- altri aggiustamenti (+/-) -12.237.917 -17.629.1982. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -715.163.808 581.854.488 - attività finanziarie detenute per la negoziazione 425.365.029 862.033.781 - attività finanziarie valutate al fair value - - - attività finanziarie disponibili per la vendita 30.540.717 623.165.504 - crediti verso banche: a vista -973.220 86.734.861 - crediti verso banche: altri crediti 131.162.429 -150.271.953 - crediti verso clientela -1.425.325.434 -1.041.826.915 - altre attività 124.066.672 202.019.2103. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 461.565.667 -840.673.264 - debiti verso banche: a vista 135.906.066 -234.180.242 - debiti verso banche: altri debiti 440.147.863 -705.463.647 - debiti verso clientela 1.231.377.554 -123.112.588 - titoli in circolazione -1.288.018.924 -1.612.518.116 - passività finanziarie di negoziazione -193.057.984 -349.356.796 - passività finanziarie valutate al fair value 122.264.965 2.465.309.553 - altre passività 12.946.128 -281.351.428

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 46.633.204 36.829.391

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 13.103.509 33.334.378 - vendite di partecipazioni - 14.139.237 - dividendi incassati su partecipazioni 12.297.544 18.339.663 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali 805.965 855.478 - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - -2. Liquidità assorbita da -15.237.738 -19.733.014 - acquisti di partecipazioni -40.000 -1.000.000 - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - acquisti di attività materiali -8.430.421 -6.266.691 - acquisti di attività immateriali -6.767.317 -12.466.323 - acquisti di rami d'azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento -2.134.230 13.601.364

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie -809.346 -1.380.280 - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - - - distribuzione dividendi e altre finalità -45.238.075 -48.421.804

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista -46.047.421 -49.802.084LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO -1.548.447 628.671

LEGENDA (+) generata (-) assorbita

Riconciliazione Voci di bilancio 31.12.2009 31.12.2008 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 70.838.191 70.209.520Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio -1.548.447 628.671Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 69.289.744 70.838.191

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 83

Nota integrativa al 31 dicembre 2009

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 84

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 85

Parte A Politiche contabili

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 86

A.1 Parte Generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

La redazione del bilancio al 31 dicembre 2009 è conforme agli International Financial Reporting Standards (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e in vigore alla data di riferimento del bilancio (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Il presente bilancio, che costituisce il bilancio separato di Banca Marche, Capogruppo del gruppo bancario Banca delle Marche, è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico del periodo, la variazione del patrimonio netto e i flussi di cassa generati.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il bilancio d’impresa è redatto in conformità ai principi contabili internazionali di cui all’art. 1 del d.lgs. n. 38/05 e alle disposizioni della Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 così come modificata dal I° aggiornamento del 18 novembre 2009, avente per oggetto gli schemi di bilancio e le regole di compilazione del bilancio bancario, nonché il contenuto della Nota Integrativa.

Il bilancio d’impresa è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della banca.

Il bilancio è redatto in euro: lo stato patrimoniale, il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono esposti all’unità di euro, mentre la nota integrativa è redatta in migliaia di euro. Gli importi sono arrotondati rispettivamente all’unità e alle migliaia più prossime (IAS 1 § 44 d, e).

I Prospetti contabili e la Nota Integrativa presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31.12.2008 sia per lo Stato Patrimoniale che per il Conto Economico.

Negli schemi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico non sono indicate le voci che non presentano importi né per l’esercizio chiuso, né per quello precedente di riferimento. Allo stesso modo, nella Nota Integrativa non sono stati riportati i titoli delle sezioni nelle quali non sono presenti importi al 31 dicembre 2009 né per il periodo di riferimento precedente, e non sono rappresentate informazioni di natura qualitativa.

Nel conto economico (schemi e nota integrativa) i ricavi sono stati indicati senza segno, mentre i costi sono stati indicati tra parentesi.

Il bilancio viene sottoposto a revisione contabile dalla società PricewaterhouseCoopers SpA in esecuzione di specifica deliberazione dell’Assemblea dei soci.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non si sono verificati eventi successivi alla data di riferimento del bilancio che i principi contabili internazionali, stante l’impatto che potrebbero avere sulle decisioni economiche degli utilizzatori, impongono di menzionare.

Inoltre, non sussistono incertezze significative per eventi e circostanze che, presi singolarmente o nel loro complesso, possono far sorgere significativi dubbi sulla continuità aziendale e pertanto, in considerazione della ragionevole aspettativa che la società continuerà la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile, il bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale.

Sezione 4 – Altri aspetti

La redazione del bilancio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

• la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; • la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio; in

particolare l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati o quotati in mercati non attivi;

• la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 87

• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli

informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni utilizzate nella redazione del bilancio.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

Di seguito sono indicati, per le diverse poste dell’attivo e del passivo, i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali.

Si segnala che a seguito del completamento della procedura di omologazione, a partire dall’1 gennaio 2009 sono entrati in vigore nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS, numerose modifiche a principi esistenti e nuovi documenti interpretativi IFRIC. Documento Principio Descrizione Omologazione Efficacia Reg. 1358/2007 IFRS 8 Settori operativi, sostituisce lo IAS 14 21/11/2007 01/01/2009 Reg. 1260/2008 IAS 23 Versione rivista dello IAS 23 “Oneri Finanziari” 10/12/2008 01/01/2009

Reg. 1261/2008 IFRS 2 Chiarimenti sulle condizioni di maturazione e cancellazione dei pagamenti basati su azioni 16/12/2008 01/01/2009

Reg. 1262/2008 IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 16/12/2008 01/01/2009 Reg. 1263/2008 IFRIC 14 IAS 19 – limiti a un piano a benefici definiti 16/12/2008 01/01/2009 Reg. 1274/2008 IAS 1 IAS 1 rivisto 17/12/2008 01/01/2009

Reg. 53/2009 IAS 32/IAS 1 Riclassifiche di alcuni strumenti finanziari aventi determinate caratteristiche dalle passività al capitale 21/01/2009 01/01/2009

Reg. 69/2009 IFRS1/IAS 27 Modifiche IFRS 1 e IAS 27 23/01/2009 01/01/2009

Reg. 70/2009 Principi vari Progetto “Improvements to International Financial reporting Standards” 23/01/2009 01/01/2009

Reg. 824/2009 IAS 39/IFRS 7 Precisazione entrata in vigore modifica riclassifiche 09/09/2009 01/01/2009 Reg. 1165/2009 IFRS4/IFRS 7 Modifiche allo IFRS 4 e allo IFRS 7 (livelli di FV) 27/11/2009 01/01/2009 Reg. 1171/2009 IFRIC 9/IAS 39 Modifiche relative ai derivati 30/11/2009 01/01/2009

Per completezza si segnalano le omologazioni la cui applicazione obbligatoria decorre successivamente al

presente bilancio. Documento Principio Descrizione Omologazione Efficacia

Reg. 70/2009 IFRS 5 Progetto “Improvements to International Financial reporting Standards” 23/01/2009 01/01/2010

Reg. 254/2009 IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 25/03/2009 01/01/2010

Reg. 460/2009 IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in una gestione estera 04/06/2009 01/01/2010

Reg. 494/2009 IAS 27 Bilancio consolidato e separato ( aggiornamento) 03/06/2009 01/01/2010 Reg. 495/2009 IFRS 3 IFRS 3 “Aggregazioni aziendali” ( rivisto) 03/06/2009 01/01/2010 Reg. 636/2009 IFRIC 15 Ricavi provenienti da costruzione di immobili 22/07/2009 01/01/2010

Reg. 839/2009 IAS 39 Chiarimenti sulle contabilizzazioni delle operazioni di copertura 15/09/2009 01/01/2010

Reg. 1136/2009 IFRS 1 IFRS 1 rivisto 25/11/2009 01/01/2010

Reg. 1142/2009 IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide 26/11/2009 01/01/2010

Reg. 1164/2009 IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 27/11/2009 01/01/2010 Reg. 1293/2009 IAS 32 / IAS 1 Strumenti emessi con valuta estera 23/12/2009 01/01/2011

Di particolare rilevanza si segnalano i regolamenti 1274/08 (IAS 1 rivisto) e 1165/09 che introducono, il

primo, una revisione completa dello IAS 1 “Presentation of Financial Statements”, il secondo, la previsione di una nuova informativa sulla c.d. gerarchia del fair value, finalizzata a dare un’indicazione della diversa qualità dei fair value indicati in bilancio con riferimento agli strumenti finanziari detenuti.

La versione rivista dello IAS 1 ha introdotto il concetto della “redditività complessiva” che richiede di evidenziare, in aggiunta all’utile di esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla redditività aziendale. Si tratta, sostanzialmente, della variazione di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto, ma che non derivano dalla volontà dei soci. Tali variazioni devono essere evidenziate in un unico prospetto di conto economico complessivo. “ Prospetto della redditività complessiva”.

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Il regolamento CE 1165/09 che ha modificato l’IFRS 7 “Financial instruments: Disclosures” prevede che un’entità deve classificare la valutazione del fair value in base ad una scala gerarchica che rifletta la rilevanza dei dati utilizzati nell’effettuare le valutazioni. La scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

• Livello 1: si tratta di prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;

• Livello 2: dati diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l’attività o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi);

• Livello 3: dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili. Si segnala, inoltre, che il regolamento CE 1358/2007 che ha omologato l’IFRS 8 – Settori Operativi – , ha

ridisegnato l’informativa di settore precedentemente disciplinata dallo IAS 14, introducendo un approccio gestionale nell’individuazione e nella misurazione dei settori operativi.

In conseguenza dell’evoluzione del quadro di riferimento contabile delineata dai nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche a numerosi principi già in vigore, la Banca d’Italia ha emanato, in data 18 novembre 2009, il 1° aggiornamento della circolare 262/2005 in materia di schemi e regole di compilazione del bilancio bancario.

1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento (settlement date) per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione (trade date) per i contratti derivati.

All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Criteri di classificazione

Sono classificati in questa categoria i titoli di debito, di capitale e quote OICR ed il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione o connessi con gli strumenti per i quali è stata adottata la fair value option.

Nel presente portafoglio sono classificati anche eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi e attribuiti ad altre categorie di classificazione, aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato; tali derivati vengono scorporati dal contratto primario e valutati al fair value, mentre il contratto primario segue le regole contabili della propria categoria di classificazione. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati a conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico, ad eccezione di quelli relativi a strumenti derivati attivi connessi con la fair value option che sono classificati nella voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in mercati attivi (uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, mediatori, intermediari, società del settore e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento), vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Informazioni ulteriori sulla determinazione del fair value sono contenute nel paragrafo 17 – Altre informazioni.

I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Qualora sia mantenuta una quota parte prevalente dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Il risultato della cessione viene imputato a conto economico alla voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, mentre quello relativi a strumenti derivati attivi connessi con la fair value option è imputato alla voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

In caso di eventi straordinari e che difficilmente si possono ripresentare nel breve periodo è possibile riclassificare titoli di debito e titoli di capitale non più detenuti per finalità di negoziazione nelle altre categorie previste

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dallo IAS 39, qualora ne ricorrano le condizioni per l’iscrizione. Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione.

2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. La rilevazione iniziale delle attività avviene al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dal portafoglio delle attività detenute fino a scadenza o, in rare circostanze, dal portafoglio delle attività detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value dell’attività al momento del trasferimento. Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie, diverse dai derivati, non classificate come “Crediti”, “Attività detenute per la negoziazione” o “Attività detenute sino a scadenza”.

Vengono incluse in questa voce, oltre ai titoli obbligazionari individuati in relazione alle finalità con cui vengono acquisiti/detenuti, anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo o di collegamento e quote OICR. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value. La determinazione del fair value è basata su prezzi ufficiali rilevati alla data di bilancio, se gli strumenti sono quotati in mercati attivi; per gli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi il fair value è determinato facendo ricorso a tecniche di valutazione. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo. Informazioni ulteriori sulla determinazione del fair value sono contenute nel paragrafo 17 - Altre informazioni.

Gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto, voce 130 “Riserve da valutazione”. La componente reddituale risultante dall’applicazione del costo ammortizzato viene rilevata a conto economico, alla voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”.

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte ad una verifica volta ad individuare l’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore; eventuali perdite per riduzione di valore vanno a conto economico alla voce 130 b) “Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Informazioni ulteriori sull’impairment delle attività sono contenute nel paragrafo 17 – Altre informazioni.

Oltre che per la rilevazione di una perdita per riduzione di valore, gli utili o perdite cumulati nella riserva di patrimonio netto vengono registrati a conto economico al momento della dismissione dell’attività alla voce 100 b) “Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ed a patrimonio netto nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Gli interessi attivi e i dividendi sono registrati, rispettivamente, nelle voci di conto economico 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” e 70 “Dividendi e proventi simili”. Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà dell’attività.

Nei casi consentiti dai principi contabili, sono ammesse riclassifiche verso le categorie “attività finanziarie detenute sino alla scadenza” e “ finanziamenti e crediti”. Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento.

3 - Attività finanziarie detenute sino a scadenza

In sede di prima applicazione dei principi contabili IAS/IFRS non sono state classificate attività finanziarie alla voce 50 “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”, e non risultano in essere, alla data di redazione del presente bilancio, attività da ricondurre in tale categoria.

4 - Crediti e Finanziamenti Criteri di iscrizione

I crediti e finanziamenti sono iscritti nello stato patrimoniale, nelle voci 60 “Crediti verso banche” e 70 “Crediti verso clientela”, alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento. Il valore di prima iscrizione è pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi e dei proventi

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direttamente riconducibili al singolo strumento finanziario e quantificabili alla data di iscrizione. Il valore di prima iscrizione non comprende i costi che sono oggetto di rimborso da parte del debitore né quote di costi interni di carattere amministrativo. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento che diventa il nuovo costo ammortizzato. Criteri di classificazione

I crediti e finanziamenti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di iscrizione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e aumentato o diminuito dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo (differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza), riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.

Il metodo del costo ammortizzato non è applicato ai crediti con scadenza a breve termine. Tali rapporti sono valutati al costo.

Il portafoglio crediti è sottoposto a valutazione ad ogni periodo di rendicontazione, al fine di verificare se vi siano oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.

Il valore di bilancio dei crediti viene costantemente sottoposto alla verifica della sussistenza di eventuali perdite di valore, che potrebbero determinare una riduzione del loro presumibile valore di realizzo. Le informazioni rilevanti ai fini di tale verifica sono:

• esistenza di piani di rientro o di accordi per la definizione a saldo e stralcio; • valutazione, in assenza di garanzie reali della concreta possibilità di recupero in sede esecutiva, in relazione ai

beni o redditi pignorabili, del concorso di altri creditori e di ogni ulteriore utile circostanza; • presenza di procedure concorsuali.

Nelle valutazioni si tiene conto anche delle garanzie in essere. La classificazione delle esposizioni deteriorate nelle diverse categorie di rischio viene effettuata dalle strutture

deputate o previa disposizione delle funzioni specialistiche preposte al controllo dei crediti. I crediti che presentano una riduzione di valore per un’obiettiva evidenza di perdita, sono sottoposti a

valutazione analitica. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o di scaduto/sconfinato secondo le attuali regole di Banca d’Italia. Per una maggiore snellezza operativa, agendo con semplicità applicativa nella formulazione dell’impairment analitico, si è voluto suddividere i crediti non performing classificati ad incaglio tra quelli che presentavano evidenze oggettive di perdite rispetto a quelle che, pur degradate, non rilevano tali evidenze individuali di perdita. Queste ultime hanno ricevuto una valutazione determinata sulla base delle stime di perdite medie rilevate su tale tipologia di portafoglio crediti.

L’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito “non performing” è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie. La perdita per riduzione di valore è rilevata a conto economico; la componente della rettifica riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore. Se vengono meno i motivi che sono alla base della riduzione di valore dell’attività, vengono effettuate a conto economico delle riprese di valore che, comunque, non possono determinare un valore contabile superiore al costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in paesi a rischio, sono sottoposti a valutazione collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto delle garanzie reali e delle serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

Per i crediti sottoposti a valutazione collettiva, nella stima delle c.d. “ incurred losses”, ossia le perdite subite e determinate da fattori o eventi osservabili e quantificabili al momento della valutazione e non ancora contabilmente rilevate, si è tenuto conto di un orizzonte temporale di un anno come quantificazione del tempo necessario perché tali eventi producano conseguenze economiche. Inoltre, la Banca ha effettuato una macrosuddivisione della clientela per segmenti di clientela (Imprese; Pubblica Amministrazione; Banche; Finanazierie; Famiglie; Altro) e per classi omogenee di rischio secondo una media trimestrale del punteggio PUARC (indicatore sintetico del rischio di credito ottenuto dal modello di scoring interno della Banca).

Tale approccio permette, tra l’altro, di ottenere una maggiore snellezza operativa, agendo con semplicità applicativa nella formulazione dell’impairment analitico.

Le rettifiche di valore determinate analiticamente e collettivamente sono imputate nel conto economico, alla voce 130 a) “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 91

Metodologie di determinazione del fair value Il fair value di crediti e finanziamenti si effettua ai soli fini di informativa attualizzando i cash flow futuri. I

rapporti sono suddivisi tra quelli con scadenza a vista e quelli con flussi di cassa a termine e tra rapporti performing e non performing.

Il modello per il calcolo del fair value utilizzato è quello denominato Discounted Estimated Cash Flow (perché riguarda i flussi di cassa futuri stimati) di tipo deterministico (le variazioni di tasso future rientrano sotto la stessa classe di rating del contraente senza considerare l’eventualità di scambi futuri di classi di rating) dove il prezzo dello strumento finanziario non quotato viene calcolato attraverso la sommatoria degli sconti composti dei singoli eventi di cassa futuri riportati alla data odierna ottenendo il valore attuale teorico.

Il processo di attualizzazione dei flussi di cassa futuri, stimati o certi, viene effettuato applicando il tasso di interesse di mercato relativo alla durata residua di ogni singolo flusso finanziario. Criteri di cancellazione

I crediti e finanziamenti vengono cancellati dalle attività in bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dai crediti stessi o quando vengono ceduti se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi agli stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.

I crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

Non sono ammesse riclassifiche in altre categorie di attività finanziarie previste dallo IAS 39. Il risultato economico della cessione viene imputato a conto economico alla voce 100 “Utili (perdite) da

cessione o riacquisto di a) crediti”.

5 - Attività finanziarie valutate al fair value

La Banca non ha ritenuto di adottare la cosiddetta “fair value option”, cioè non si è avvalsa della possibilità di valutare al fair value, con imputazione del risultato della valutazione nel conto economico, attività finanziarie diverse da quelle per le quali lo IAS 39 richiede l’applicazione del criterio del fair value in virtù della specifica destinazione funzionale.

6 - Operazioni di copertura Criteri di iscrizione

Le voci di stato patrimoniale “derivati di copertura”, voce 80 dell’attivo e voce 60 del passivo, comprendono il fair value positivo e negativo dei derivati che sono parte di efficaci relazioni di copertura.

Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento attribuibili ad un determinato rischio, nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Criteri di classificazione

Tra le tipologie di copertura previste dallo IAS 39, quelle utilizzate sono: • copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di

bilancio attribuibile ad un particolare rischio; • copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri

attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio; • copertura di un investimento in valuta: attiene alla copertura dei rischi di investimenti espressi in valuta estera.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: • nel caso di copertura di fair value, la variazione di fair value attribuibile al rischio coperto dell’attività o della

passività coperta viene registrata a conto economico, alla voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura”: • nel caso di coperture di tipo specifico, l’attività o passività coperta, esposta in bilancio secondo la

pertinente classificazione, viene svalutata o rivalutata per l’importo della variazione del fair value attribuibile al rischio coperto;

• nel caso di copertura generica, la variazione è esposta in bilancio nella voce 90 “Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica” di stato patrimoniale;

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• nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a patrimonio netto in un’apposita riserva, voce 130 “Riserve da valutazione”, per la quota efficace della copertura, la parte inefficace, cosiddetta overhedging, viene rilevata a conto economico alla voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura”.

Le operazioni designate di copertura, provviste di documentazione formale della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura, si considerano efficaci, nei limiti stabiliti dall’intervallo 80 – 125 per cento, se all’inizio e per tutta la durata della relazione di copertura le variazioni del fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto sono quasi completamente compensate dalle variazioni del fair value o dei flussi di cassa dello strumento derivato di copertura.

Ad ogni data di chiusura del bilancio o di situazione infrannuale l’efficacia viene testata utilizzando: • test prospettici, che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'attesa

sua efficacia; • test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. In

altre parole, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta. Criteri di cancellazione

Se i test effettuati non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo i criteri descritti nel precedente paragrafo, viene interrotta ed il derivato viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione, mentre lo strumento finanziario oggetto di copertura torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria, e in caso della cash flow hedge l’eventuale riserva accantonata verrà “rilasciata” a conto economico nel periodo o nei periodi in cui lo strumento finanziario, oggetto di copertura, movimenterà il conto economico.

I legami di copertura cessano anche quando il derivato scade oppure viene venduto o esercitato, l’elemento coperto è venduto ovvero scade o è rimborsato, o il management revoca la designazione.

7 - Partecipazioni Criteri di iscrizione

Le partecipazioni sono iscritte al costo. Criteri di classificazione

La voce include le interessenze detenute in società controllate e società collegate. Sono considerate “controllate” le imprese nelle quali la Capogruppo, direttamente od indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto ed ha il potere di determinare le scelte amministrative e gestionali delle stesse. Si considerano “collegate” le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che, per particolari legami giuridici, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o controllo congiunto. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Informazioni ulteriori sull’impairment sono contenute nel paragrafo 17 – Altre informazioni.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico, nella voce 210 “Utili (Perdite) delle partecipazioni”.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nella stessa voce 210. Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Il risultato della cessione è imputato a conto economico alla voce 210 “Utili (Perdite) delle partecipazioni”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 93

8 - Attività materiali Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Le attività materiali includono, altresì, i costi di ristrutturazione su immobili non di proprietà; detti costi vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le attività materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Tali attività sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile dal momento che sono disponibili all’uso, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti sino al completamento del processo di ammortamento.

Fanno eccezione i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto hanno vita utile indefinita.

Gli oneri sostenuti per la ristrutturazione di immobili in locazione sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione e dell’eventuale periodo di rinnovo.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore contabile del cespite ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico, alla voce 170 "Rettifiche/riprese di valore nette sulle attività materiali”.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso o non sono più attesi benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione. La differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240 “ Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.

9 - Attività immateriali Criteri di iscrizione, valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.

Il costo delle attività immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile a decorrere dall’ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni.

Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva, alla voce 180 “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico, una perdita pari alla differenza tra i due valori. Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, sono iscritte come tali se sono identificabili, pur se prive di una consistenza fisica, ossia derivano da diritti contrattuali o altri diritti legali, nonché dalla caratteristica di separabilità che consente alla banca di separare o scorporare l’attività per essere venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata. Le attività immateriali includono il software applicativo ad utilizzazione pluriennale, acquisito da terzi o generato internamente.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 94

Criteri di cancellazione Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando

è permanentemente ritirata dall’uso o non sono più attesi benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione. La differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240 “Utili (perdite) da cessione di investimenti”.

10 – Attività non correnti in via di dismissione

Vengono classificate nella voce 140 dell’attivo “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e alla voce 90 del passivo “Passività associate ad attività in via di dismissione” attività non correnti o gruppi di attività/passività per le quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione.

I proventi ed oneri riconducibili a gruppi di attività in via di dismissione o rilevati come tali nel corso dell’esercizio, sono esposti nel conto economico in voce separata.

11 – Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è ritenuto probabile. Le imposte differite vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile che insorga il relativo debito.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”.

Le attività e le passività fiscali iscritte per imposte anticipate e differite vengono periodicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche normative o cambiamenti delle aliquote.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con la sola eccezione rappresentata dalle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

La consistenza del fondo imposte viene adeguata per fare fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quale le valutazioni degli strumenti finanziari disponibili per la vendita), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve.

12 - Fondi per rischi ed oneri Fondi di quiescenza e per obblighi simili

I Fondi di quiescenza interni sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualificano come piani a prestazione definita. La passività relativa ai fondi di quiescenza interni é determinata sulla base di perizie redatte da un tecnico attuariale.

Per i Fondi di previdenza a contribuzione definita (fondi esterni) i contributi a carico dell’azienda dovuti per l’esercizio sono spesati nel conto economico.

Altri Fondi Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali, legali o

implicite, originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a conto economico. Se non si ritiene più probabile che l’adempimento dell’obbligazione richiederà l’impiego di risorse, l’accantonamento viene stornato, tramite riattribuzione a conto economico.

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13 – Debiti e titoli in circolazione

Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o alla data

di regolamento per i titoli di debito emessi. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare

incassato od al prezzo di emissione, aumentato/diminuito degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.

Criteri di classificazione I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela, i Titoli in circolazione comprendono le varie forme di provvista,

sia interbancaria che nei confronti della clientela; la raccolta viene effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto degli importi riferibili agli eventuali riacquisti. Sono anche compresi i titoli che, alla data di riferimento, risultano scaduti ma non ancora rimborsati.

Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato con il metodo del

tasso di interesse effettivo, ad esclusione delle passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra

valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrata a conto economico alla voce 100 d) “Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie”.

14 - Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione qualora trattasi di contratti

derivati o al momento di regolamento se titoli di debito o di capitale. L’iscrizione iniziale avviene al fair value. I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali che presentano caratteristiche

economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente, se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione, tranne nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a conto economico. Criteri di classificazione

La voce include il valore negativo dei contratti derivati che non sono parte di relazioni di copertura, il valore negativo dei derivati impliciti scorporati presenti in contratti complessi, nonché il valore negativo dei derivati connessi con gli strumenti per i quali è stata adottata la fair value option. Nella sottovoce “debiti verso clientela” sono inclusi gli “scoperti tecnici” su titoli. Criteri di valutazione, rilevazione delle componenti reddituali e cancellazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value. Informazioni sulla determinazione del fair value sono contenute nel paragrafo 17 – Altre informazioni.

I risultati della valutazione sono registrati a conto economico nella voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” eccetto per i derivati connessi con la fair value option per i quali utili o perdite vengono rilevati nella voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza.

15 - Passività finanziarie valutate al fair value Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, per i titoli di debito, alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie vengono rilevate al fair value dello strumento, senza

considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico.

La differenza che si realizza tra il prezzo di emissione e il fair value iniziale dello strumento, determinato con l’impiego di modelli valutativi che includono parametri non osservabili non è imputata a conto economico nell’esercizio di collocamento ma ammortizzata per la sua durata.

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Criteri di classificazione Sono classificati in questa categoria i titoli di debito che si intendono valutare al fair value con impatto a conto

economico in quanto: • la designazione al fair value consente di attenuare, o ridurre, la volatilità dei risultati economici e patrimoniali

degli strumenti finanziari; • la complessità dell’attività di hedge accounting, determinata dalla gestione dei singoli legami e della verifica

retrospettiva e prospettica dell’efficacia delle coperture, rende l’applicazione della fair value option idonea a fornire un’informazione più significativa sulle emissioni dei titoli obbligazionari e dei certificati di deposito in Yen.

In particolare sono state iscritte tra le passività finanziarie valutate al fair value obbligazioni a tasso fisso e predeterminato (step-up callable), nonché obbligazioni a tasso indicizzato, collegate all’andamento del tasso di inflazione o di un paniere di fondi, o obbligazioni a tasso fisso, ma condizionate dall’andamento dell’Euribor, e i certificati di deposito in yen, il cui rischio di cambio è coperto da Domestic Currency Swap. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie valutate al fair value sono valorizzate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Informazioni ulteriori sulla determinazione del fair value sono contenute nel paragrafo 17 – Altre informazioni.

Poiché la quasi totalità del portafoglio obbligazionario è collocato presso la clientela non istituzionale, in mancanza di un mercato attivo, il fair value delle obbligazioni è determinato mediante tecniche valutative. Nella determinazione del fair value si tiene conto anche della componente merito creditizio.

Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value delle passività finanziarie emesse sono registrati a conto economico nella voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. Criteri di cancellazione

Le passività vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in caso di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra il corrispettivo pagato per acquistarla, ed il valore contabile della passività finanziaria è rilevato a conto economico.

16 - Operazioni in valuta Rilevazione iniziale

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, applicando all’importo in valuta il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Rilevazioni successive

Ad ogni periodo di rendicontazione le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate con la seguente modalità:

• le poste monetarie sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di rendicontazione; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla

data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in

cui il fair value era stato determinato. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento o dalla conversione delle poste in valuta a tassi di

cambio diversi da quelli di valutazione iniziali, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.

17 – Altre informazioni

Azioni proprie Le azioni proprie detenute sono iscritte nell’apposita voce in riduzione del patrimonio netto. Il costo delle

azioni proprie riacquistate, i guadagni o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati in aumento/riduzione del patrimonio netto.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 97

Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque, quando è probabile che saranno

ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: • gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo

nel caso di applicazione del costo ammortizzato; • gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al

momento del loro effettivo incasso; • i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione; • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati.

Trattamento di fine rapporto del personale Il Trattamento di Fine Rapporto rientra tra le “prestazioni successive al rapporto di lavoro a benefici definiti” e

viene iscritto sulla base del suo valore determinato facendo riferimento ai criteri attuariali previsti dallo IAS 19. Ai fini dell'attualizzazione, si utilizza il metodo della proiezione unitaria del credito che prevede la proiezione

degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo n. 252/05, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda, mentre le quote di TFR maturante a partire dall’1 gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero mantenute in azienda, la quale provvede a trasferirle al fondo di Tesoreria gestito dall’INPS.

Ciò comporta una modifica al trattamento contabile del TFR. In particolare: • per le quote di TFR maturato fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente compresa tra l’1.1.2007

e il 30.06.2007 nel caso di destinazione alla Previdenza Complementare), continua ad applicarsi il trattamento contabile previsto dallo IAS 19, “Benefici per i dipendenti per piani a prestazioni definite” seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri;

• per le quote di TFR maturate dall’1.1.2007 (o sino alla data di scelta del dipendente compresa tra l’1.1.2007 e il 30.06.2007 nel caso di destinazione alla Previdenza Complementare) si applica il trattamento contabile previsto per i piani a “contribuzione definita”. Pertanto, l’impresa paga dei contributi fissi, che sono iscritti a Conto Economico alla voce 150 a) “spese per il personale”, e non risulta obbligata ad effettuare ulteriori versamenti rispetto a quelli previsti dall’accordo se il fondo non dispone di attività sufficienti ad assicurare l’erogazione della prestazione al dipendente. L’obbligazione dell’impresa nei confronti del dipendente si esaurisce con il versamento dei contributi al fondo di Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria gestito dall’Inps.

La determinazione del valore attuale degli impegni, relativamente al TFR maturato al 31/12/06 (o sino alla data di scelta del dipendente compresa tra l’1.1.2007 e il 30.06.2007 nel caso di destinazione alla Previdenza Complementare), è effettuata da un attuario esterno come valore attuale dei futuri pagamenti previsti senza l’applicazione del pro-rata sull’anzianità di servizio, considerando quindi un current service cost uguale a zero. Metodologie di determinazione del fair value Titoli quotati e non quotati

Nel caso di titoli quotati su mercati attivi, la determinazione del fair value è basata sulle quotazioni del mercato di riferimento desumibili da providers internazionali e rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio o del periodo di riferimento. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato, la significatività dei prezzi.

Nel caso di titoli non quotati su mercati attivi il fair value è determinato applicando tecniche di valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto alla data di valutazione. La determinazione del fair value è ottenuta attraverso l’applicazione di metodologie diffuse a livello di mercati e modelli valutativi interni. In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi e modelli di prezzo delle opzioni. Per i titoli di capitale vengono utilizzati i prezzi desumibili da transazioni comparabili, i multipli di mercato di società direttamente confrontabili, nonché modelli di valutazione di tipo patrimoniale, reddituale e misto.

In particolare nell’ambito dei portafogli “negoziazione” e “disponibile per la vendita”, viene utilizzato il prezzo ‘denaro’ per i titoli con rimanenze finali positive e il prezzo ‘lettera’ per i titoli con rimanenze finali negative. Per le passività finanziarie al fair value, viene utilizzato il prezzo lettera.

Per quanto riguarda i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati italiani ed esteri, vengono utilizzati i prezzi denaro/lettera distribuiti giornalmente dalle borse di quotazione. Per i fondi comuni di investimento e le SICAV, vengono utilizzati i NAV comunicati giornalmente dalle società di gestione.

Per quanto riguarda i titoli obbligazionari non quotati su mercati regolamentati, vengono prevalentemente utilizzati i prezzi denaro/lettera esposti sui circuiti di contrattazione (liquidity providers) ai quali ha accesso la Banca, esposti da contributori che sono dealers executables.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 98

Poiché tali mercati sono considerati attivi a fini delle valutazioni di bilancio, i titoli obbligazionari vengono classificati nel livello 1 della gerarchia del fair value.

Per i titoli obbligazionari non quotati, per i quali non sia possibile reperire prezzi da alcun provider esterno, vengono utilizzati modelli valutativi in funzione del tipo di strumento finanziario:

• titoli “plain vanilla”: modelli basati sull’attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza con curve con spread di credito e calcolo dei tassi forward con la curva dei tassi spot;

• opzioni su tassi di interesse “plain vanilla” : modello di “Black”; • opzioni su azioni/indici e cambi ad asset singolo: modello di “Black & Scholes”; • opzioni su azioni/indici ad asset multiplo: modelli “Montecarlo”; • opzioni su tassi di tipo “bermudan”: modello basato sulla probabilità di non esercizio cumulata di un portafoglio

di opzioni europee. • opzioni su tassi con payoff di tipo complesso: libor market model.

Ogni strumento obbligazionario, valutato dal sistema informativo aziendale, è trattato con dati di mercato ‘risk-free’ e curve di rating esplicative del rischio emittente. I dati utilizzati sono osservabili direttamente e indirettamente sul mercato, in quanto disponibili sui maggiori information providers e non sono sottoposti ad alcun tipo di aggiustamento, quindi per tali caratteristiche sono attribuiti al livello 2 della gerarchia del fair value.

Per i titoli obbligazionari non quotati su mercati regolamentati, per i quali non si riescano a reperire prezzi da nessun provider esterno, e non sia possibile applicare i modelli valutativi implementati nei nostri sistemi, vengono utilizzate le indicazioni di prezzo fornite direttamente da controparti istituzionali o agenti di calcolo, che rappresentano, in funzione delle caratteristiche dello strumento finanziario, prezzi operativi e quindi attribuiti al livello 3 della gerarchia del fair value.

Derivati non quotati Per i derivati non quotati il fair value è determinato applicando modelli di attualizzazione dei flussi di cassa

futuri e modelli di prezzo per opzioni. In considerazione della complessità degli strumenti in esame, è stato individuato un quadro sistematico di riferimento che rappresenta le linee comuni (algoritmi di calcolo, modelli di elaborazione, dati di mercato, assunzioni di base del modello) sulle quali si fonda la valutazione di ogni categoria di strumenti derivati. In sostanza la determinazione del “fair value” è effettuata adottando gli stessi modelli valutativi utilizzati per i titoli non quotati.

Inoltre, vengono prezzate altre categorie di strumenti derivati: • per le opzioni su obbligazioni vengono utilizzate le librerie di pricing finanziario di Reuters; • per i credit default swap viene applicato il “discount spreads model” implementato nei principali motori di

calcolo dei provider a disposizione della Banca (Bloomberg); • per gli strumenti derivati su tassi con payoff di tipo complesso vengono usate le librerie di pricing finanziario del

software MBRM. Ogni strumento valutato è trattato con dati di mercato risk-free osservabili direttamente e indirettamente sul

mercato, in quanto disponibili sui maggiori information providers e non sottoposti ad alcun tipo di aggiustamento, quindi per tali caratteristiche vengono attribuiti al livello 2 della gerarchia del fair value.

I fair values, elaborati mediante i sistemi valutativi a disposizione della Banca, limitatamente alle posizioni con un rischio di controparte mark-to-market positivo per la Banca, prima della loro iscrizione in bilancio, vengono rettificati per tenere conto della rischiosità del cliente su ogni singola posizione.

Le posizioni prese in considerazione sono quelle con controparti diverse da controparti istituzionali e da società del gruppo. Il fair value calcolato dai sistemi, viene ponderato utilizzando un coefficiente di recupero atteso che tiene conto:

- della probabilità di default (PD) in funzione della classe di rischio del cliente; - del tasso di perdita dato il default (LGD) per operazioni di impiego di analogo rischio; - della durata media dell’operazione; La rettifica apportata ai dati di mercato osservabili derivante dall’utilizzo dei parametri PD e LGD non è comunque

significativa; per tali ragioni questi strumenti finanziari mantengono l’originaria attribuzione nella gerarchia del fair value.

Per gli altri strumenti, residuali per la Banca, che non possono essere valutati con i sopraccitati modelli, viene richiesta alle controparti contrattuali la determinazione del fair value, quindi vengono attribuiti al livello 3 della gerarchia del fair value.

La determinazione del proprio merito creditizio non viene inclusa nella valutazione di detti strumenti.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 99

Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività finanziarie

Ad ogni data di rendicontazione le attività finanziarie non iscritte al fair value con variazioni a conto economico sono sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.

Nel caso di attività finanziarie disponibili per la vendita, tale verifica è svolta nel rispetto di quanto previsto dal principio IAS 39 § 59: si ha evidenza di riduzione di valore quando sussistono uno o più eventi (ad esempio eventi di default) che generano aspettative di mancato recupero dei flussi attesi.

Per gli strumenti di capitale quotati in mercati attivi l’evidenza è data dal prezzo di mercato che comporti una riduzione di valore al di sotto del costo superiore al 50% o nel caso in cui esso permanga al di sotto del valore di carico per oltre 18 mesi; in questi casi la perdita di valore è normalmente ritenuta durevole.

Per gli strumenti di capitale non quotati in mercati attivi la valutazione dell’evidenza di impairment viene effettuata considerando sia indicatori interni inerenti la società oggetto di valutazione sia esterni, che permettano di ottenere un FV della società. Per quanto riguarda i fattori interni sono ritenuti rilevanti ai fini dell’impairment il conseguimento di risultati economici negativi, un significativo scostamento degli obbiettivi di budget comunicati al mercato, l’annuncio/l’avvio di piani di ristrutturazione, il downgrading da parte di una società specializzata di almeno due classi, il deterioramento della qualità creditizia dell’emittente; viene inoltre condotta un’analisi specifica relativa alla rilevanza strategica dell’investimento. Per quanto riguarda i fattori esterni la valutazione della evidenza di riduzione di valore (IAS 39 § 61) include informazioni circa cambiamenti con effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica che il costo dell’investimento in uno strumento rappresentativo di capitale può non essere recuperato. La presenza di un indicatore di impairment interno e di un fair value derivante dall’analisi dei multipli di mercato inferiore rispetto al valore di carico di oltre il 50% o inferiore al valore di carico per un periodo superiore a 18 mesi comporta la rilevazione dell’impairment.

Qualora la variazione negativa di fair value sia considerata impairment, la perdita di valore rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico.

Alle attività finanziarie iscritte a Loans and Receivable, in ragione della riclassificazione intervenuta ad ottobre 2008 per le modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7 di cui la Banca ha deciso di avvalersi, per la determinazione di riduzione di valore sono applicati i criteri precedentemente descritti relativi ai Crediti e Finanziamenti.

Partecipazioni Per le partecipazioni di controllo e di influenza notevole, lo IAS 36 dispone che venga effettuato un test di

impairment finalizzato alla determinazione del valore recuperabile (recoverable amount) riferibile alle stesse; se tale valore è durevolmente inferiore al valore di carico delle partecipazioni, è necessario effettuare una svalutazione (impairment loss).

Il valore recuperabile viene definito come il valore più alto tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso dell’attività.

Il fair value al netto dei costi di vendita, a sua volta, è definibile come l’ammontare ottenibile dalla vendita della partecipazione in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili, mentre il valore d’uso coincide con il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che si suppone deriveranno dalla detenzione della partecipazione.

Da ciò deriva che non è sempre necessario determinare sia il fair value al netto dei costi di vendita che il suo valore d’uso: se uno dei due dati è superiore al valore contabile, infatti, non occorre stimare l’altro. Inoltre, qualora non vi sia ragione di credere che le due stime divergano sensibilmente, possono essere utilizzate indistintamente come proxy del valore realizzabile.

Per Banca Marche, poiché le partecipazioni sono in società non quotate, è corretto assumere come fair value, al netto dei costi di vendita di riferimento, il valore di società simili operanti nello stesso settore quotate presso mercati regolamentati.

A tal fine è stato calcolato il valore del capitale giornaliero di un panel di aziende quotate comparabili; tale valore (Equity Value) è ottenuto moltiplicando i prezzi di mercato di ciascuna società per il numero di azioni in circolazione. All’Equity Value viene poi sommata algebricamente la Posizione Finanziaria Netta per ottenere l’Enterprise Value (EV).

Vengono poi calcolati diversi EV medi in base a differenti orizzonti temporali presi come riferimento per il calcolo delle capitalizzazioni e si procede poi alla definizione dei rapporti (multipli) con grandezze economico-patrimoniali delle società quotate.

Tali multipli vengono poi applicati alle stesse grandezze economico-patrimoniali della società oggetto di valutazione e, sottraendo algebricamente la PFN della società valutata e eliminando i valori estremi, si ottiene l’Equity Value teorico della stessa. Al fine di mitigare eventuali oscillazioni intervenute tra il valore così ottenuto e quello relativo all’ultima valutazione effettuata, viene effettuata una media tra i due.

Nel caso in cui non sia possibile determinare il fair value al netto dei costi di vendita, si procede alla stima del valore d’uso.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 100

La metodologia utilizzata per stimare il valore recuperabile per le partecipazioni di controllo e di influenza notevole è la seguente:

• Banca delle Marche Lux S.A.: fair value stimato sulla base del multiplo P/BV ricavato dalle quotazioni di mercato di n. 2 società ritenute comparabili per l’analoga tipologia produttiva;

• Carilo S.p.A.: a causa dei corsi azionari particolarmente penalizzanti per il settore bancario durante il 2009, il fair value è stato stimato sulla base della media tra il valore del multiplo P/BV e quello del multiplo P/E ricavati dalle quotazioni di n. 7 società bancarie quotate, campionate in quanto ritenute comparabili;

• Focus Gestioni SGR S.p.A.: valore d’uso determinato sulla base del piano economico-finanziario ultimo disponibile elaborato dalla società; in questo caso l’orizzonte temporale di valutazione dei cash flow di 5 anni è pari alla durata del piano economico finanziario della società e tali flussi sono stati scontati ad un tasso di circa il 27%annuo, coerente con il tasso di rendimento atteso per un investimento nel capitale di rischio di un’azienda;

• Medioleasing S.p.A.: fair value stimato sulla base del multiplo P/BV ricavato dalla quotazione di una società comparabile estera, ciò in quanto non esistono altre casistiche della specie oltre a Banca Italease S.p.A., la quale però presenta dati di bilancio al 2008 influenzati negativamente da rettifiche e svalutazioni di crediti straordinarie; pertanto, il multiplo P/BV di tale società non risulta essere al momento attendibile.

• SE.BA. S.p.A.: Non è stata effettuata alcuna stima a seguito della sua irrilevanza; • Montefeltro Leader Soc.Cons. a r.l.: Non è stata effettuata alcuna stima a seguito della sua irrilevanza.

A.3 Informativa sul fair value

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli

A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Tipologia di strumento finanziario

Portafoglio di

provenienza

Portafoglio di

destinazione

Valore contabile

al 31.12.2009

Fair value al

31.12.2009

Componenti reddituali in assenza del trasferimento

(ante imposte)

Componenti redditualiregistrate

nell'esercizio (ante imposte)

Valutative Altre Valutative Altre Titoli di debito HFT L&R 20.518 20.062 258 712 - -24Titoli di debito HFT AFS 50.437 50.437 2.895 307 2.357 733Titoli di debito AFS L&R 105.298 97.617 -7.682 14.667 - -63

A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento

A.3.1.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione

A.3.1.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate

Nell’anno 2009 non sono state effettuate riclassifiche e pertanto le tabelle A.3.1.2, A.3.1.3, A.3.1.4 non sono state compilate in quanto riferibili esclusivamente all’esercizio in cui è avvenuta la riclassifica. A.3.2 Gerarchia del fair value

A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 77.330 150.878 32.306 260.5142. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 289.949 24.054 263.663 577.6664. Derivati di copertura - 19.634 - 19.634Totale 367.279 194.566 295.969 857.8141. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 112.514 2.314 114.8282. Passività finanziarie valutate al fair value - 3.887.630 - 3.887.6303. Derivati di copertura - 37 - 37Totale - 4.001.181 2.314 4.002.495

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 101

A.3.3 Informativa sul cd. "day one profit/loss"

I ricavi derivanti dalla vendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell’operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato.

Qualora questi valori non siano agevolmente riscontrabili lo strumento finanziario viene iscritto per un importo pari al corrispettivo della transazione e la differenza tra il corrispettivo e il FV determinato tramite parametri non osservabili è ammortizzata lungo la vita dello strumento finanziario.

Gli strumenti finanziari per i quali sia stata utilizzata una tecnica valutativa tale da generare uno scostamento tra il corrispettivo e il FV determinato tramite parametri non osservabili ha portato a sospendere al 31/12/2009 un ammontare pari a 47 milioni. La quota confluita a conto economico nell’esercizio è risultata positiva per 13,8 milioni.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 102

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 103

Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 104

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31.12.2009 31.12.2008 a) Cassa 69.275 70.802 b) Depositi liberi presso Banche Centrali 15 36 Totale 69.290 70.838

La voce “Depositi liberi presso Banche Centrali” non include la Riserva Obbligatoria che è stata evidenziata

nella Voce 60 dell’attivo “Crediti verso banche”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 105

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A Attività per cassa

1. Titoli di debito 65.193 1.368 30.934 123.061 12.735 10.9511.1 Titoli strutturati 27.914 473 30.169 19.230 4.295 7501.2 Altri titoli di debito 37.279 895 765 103.831 8.440 10.201

2. Titoli di capitale 11.101 - - 1.553 - -3. Quote di O.I.C.R. 1.024 32.067 - - 24.653 4.0034. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - -4.2 Altri - - - - - -

Totale A 77.318 33.435 30.934 124.614 37.388 14.954 B Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 12 116.251 1.372 209 408.172 5141.1 di negoziazione 12 69.635 1.372 209 66.935 5141.2 connessi con la fair value option - 46.616 - - 341.237 -1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi - 1.192 - - 973 -2.1 di negoziazione - 1.192 - - 973 -2.2 connessi con la fair value option - - - - - -2.3 altri - - - - - -

Totale B 12 117.443 1.372 209 409.145 514 Totale (A+B) 77.330 150.878 32.306 124.823 446.533 15.468

Le attività finanziarie incluse nel portafoglio di negoziazione comprende gli strumenti finanziari per cassa

acquisiti fondamentalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo ed i contratti derivati diversi da quelli designati come strumenti di copertura.

Le attività per cassa sono suddivise in tre livelli. Ai sensi dell’IFRS 7, § 27A (Regolamento CE n.1165/2009 del 27 Novembre 2009), un’entità deve classificare

la valutazione del fair value in base ad una scala gerarchica che rifletta la rilevanza dei dati utilizzati nell’effettuare le valutazioni. La scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

• Livello 1: si tratta di prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;

• Livello 2: dati diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l’attività o la passività, sia direttamente ( come nel caso dei prezzi), sia indirettamente ( cioè in quanto derivati dai prezzi);

• Livello 3: dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili. Tutti gli strumenti finanziari iscritti tra le attività finanziarie per la negoziazione sono valorizzati al loro fair

value, compresi i titoli di capitale. Nella voce A2, “Titoli di capitale”, sono incluse le azioni diverse da interessenze qualificabili come di

controllo e/o relative a società per le quali esiste un legame di influenza notevole. Sono classificati nel portafoglio di negoziazione anche i derivati connessi con gli strumenti per i quali è stata

adottata la fair value option: essi coprono i rischi inerenti la raccolta valutata al fair value. Il fair value di tali derivati, pari a 46.616 migliaia di euro, è evidenziato in tabella nella riga B.1.2, “Connessi con la fair value option”. I contratti connessi con la fair value option sono gestionalmente collegati con emissioni obbligazionarie, per un fair value pari a 41.249 migliaia di euro. Gli altri sono collegati ad emissioni di CD in yen, ed ammontano a 5.367 migliaia di euro.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 106

2.1.a Dettaglio dei titoli di debito strutturati Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Callable - 21 - 57 358 - Equity Linked 3 435 - - - - Euribor/Libor Linked 1.581 - - 1.471 3.828 750 Euribor/Libor Linked & Callable - - - - 99 - Euribor and Exchange Rate Linked 3.315 - - 811 - - Euribor/IRS Linked & Callable - - - 2.314 - - Euroswap Linked 5.357 10 - 6.892 10 - Funds Linked - 6 - - - - Index Linked 3.901 1 - - - - Fungible - - - 792 - - Indicizzazione a tassi a breve termine - - 19.341 - - - Interest rate Linked - - 10.828 - - - IRS Linked 3.344 - - 4.427 - - M.U.I.C.P. Linked 9.835 - - - - - Reverse Floater 578 - - 471 - - Weather Linked - - - 1.995 - - Totale 27.914 473 30.169 19.230 4.295 750

2.1.b Strumenti derivati attivi - Modalità di utilizzo della Fair Value Option

Voci/Valori

31.12.2009 31.12.2008

Coperture naturali

Altre fattispecie

di asimmetria contabile

Portafogli di attività

finanziarie gestite

interamente sulla base

del fair value

Coperture naturali

Altre fattispecie

di asimmetria contabile

Portafogli di attività

finanziarie gestite

interamente sulla base

del fair value Derivati finanziari: - - - - - -- su titoli di debito e tassi di interesse 41.249 - - 23.029 - -- su valute e oro 5.367 - - 318.208 - - Totale 46.616 - - 341.237 - -

La tabella, rappresenta un dettaglio della precedente tabella 2.1 “Attività finanziarie detenute per la

negoziazione: composizione merceologica”. Vengono evidenziati i derivati di “copertura”, distinti per tipologia di sottostante, per i quali è stata adottata la

fair value option, specificando le modalità di utilizzo. Tutti i derivati connessi con fair value option, iscritti tra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione, come indicato dalle disposizioni dell'Organo di Vigilanza, sono riconducibili alla copertura naturale e sistematica di titoli di debito emessi dalla Banca. L'adozione della valutazione alla fair value option di alcuni strumenti di raccolta (sostanzialmente titoli di debito e certificati di deposito), è stata necessaria per garantire coerenza valutativa tra i derivati e gli stessi strumenti di raccolta, al fine di eliminare eventuali distorsioni nella rappresentazione contabile.

I derivati, il cui sottostante è costituito da titoli di debito e tassi di interesse, sono gestionalmente collegati ad obbligazioni emesse dalla Banca ed iscritte nella Voce 50 del Passivo, “Passività finanziarie valutate al fair value”; i derivati, il cui sottostante è rappresentato da valute ed oro, si riferiscono a certificati di deposito denominati in valuta (yen giapponesi), i quali, al pari dei titoli obbligazionari, sono stati classificati nella medesima Voce che accoglie i titoli obbligazionari.

Tutti i contratti derivati per i quali si è deciso di collegarli gestionalmente alle corrispondenti passività, sono convenzionalmente classificati nel portafoglio di trading. Sotto il profilo economico, la rappresentazione contabile degli elementi reddituali positivi e negativi inerenti tali contratti, seguono un regime analogo a quelli dei derivati di copertura. I differenziali o margini, positivi o negativi, liquidati o maturati sino alla data di rendicontazione, sono iscritti nella Voce 10 di Conto Economico “Interessi attivi e proventi assimilati”, o nella Voce 20 “Interessi passivi ed oneri assimilati”, a seconda del segno algebrico che assume il saldo tra i componenti positivi o negativi.

Invece, i profitti o le perdite da valutazione sugli strumenti finanziari derivati, sono inseriti nella Voce 110 di Conto Economico “Risultato netto delle attività e delle passività valute al fair value”, in maniera coerente con quella adottata per i relativi strumenti cui sono gestionalmente collegati.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 107

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

A. ATTIVITÀ PER CASSA 1. Titoli di debito 97.495 146.747

a) Governi e Banche Centrali 14.821 21.348b) Altri enti pubblici - 76c) Banche 81.250 120.894d) Altri emittenti 1.424 4.429

2. Titoli di capitale 11.101 1.553a) Banche 2.055 63b) Altri emittenti: 9.046 1.490

- imprese di assicurazione 849 56- società finanziarie - -- imprese non finanziarie 8.197 1.434- altri - -

3. Quote di O.I.C.R. 33.091 28.656 4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche Centrali - -b) Altri enti pubblici - -c) Banche - -d) Altri soggetti - -

Totale A 141.687 176.956 B. STRUMENTI DERIVATI

a) Banche – fair value 57.497 42.197b) Clientela – fair value 61.330 367.671

Totale B 118.827 409.868 Totale (A+B) 260.514 586.824

2.2.a Dettaglio delle Quote di O.I.C.R. Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Azionario Italia - 1.968 - - - - Azionario Area America - 1.049 - - 1.779 - Azionario Area Euro - 82 - - 65 - Azionario Area Nord America - 94 - - 77 - Azionario Area Pacifico - 979 - - 1.848 - Azionario Internazionale - 2.297 - - 74 -Azionario Short 1.024 - - - - - Bilanciato - 977 - - 863 - Bilanciato Azionario - 640 - - 546 - Fondi Flessibili - 1.440 - - 1.460 - Fondi Liquidità Area Euro - 1.000 - - - - Immobiliare - 4.028 - - - 4.003 Obbligazionari Dollaro Governativi Medio/Lungo Termine - 116 - - 125 -

Obbligazionari Euro Governativi Breve Termine - 322 - - 310 -

Obbligazionari Euro Governativi Medio/Lungo Termine - 223 - - 214 -

Obbligazionari Internazionali Governativi - 1.161 - - 1.195 -

Obbligazionari Misti - 1.072 - - 1.020 - Obbligazionario Breve Temine - 6.397 - - 6.091 - Obbligazionario Flessibile - 1.050 - - 1.038 - S.I.C.A.V. - 7.172 - - 7.013 - Altri - - - - 935 - Totale 1.024 32.067 - - 24.653 4.003

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 108

2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue Titoli di

debito Titoli di capitale

Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 31.12.2009

A. Esistenze iniziali 146.747 1.553 28.656 - 176.956 B. Aumenti 2.892.131 194.939 18.427 - 3.105.497

B1. Acquisti 2.876.121 193.369 16.934 - 3.086.424B2. Variazioni positive di fair value 4.884 212 1.310 - 6.406B3. Altre variazioni 11.126 1.358 183 - 12.667

C. Diminuzioni 2.941.383 185.391 13.992 - 3.140.766C1. Vendite 2.873.452 184.217 13.473 - 3.071.142C2. Rimborsi 64.451 - - - 64.451C3. Variazioni negative di fair value 141 218 220 - 579C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - -C5. Altre variazioni 3.339 956 299 - 4.594

D. Rimanenze finali 97.495 11.101 33.091 - 141.687

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 109

Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito 288.991 24.054 235.728 333.968 187.803 47.531

1.1 Titoli strutturati - - - - - -1.2 Altri titoli di debito 288.991 24.054 235.728 333.968 187.803 47.531

2. Titoli di capitale 958 6.500 12.534 601 4.459 11.3472.1 Valutati al fair value 958 6.500 915 601 4.459 2.6312.2 Valutati al costo - - 11.619 - - 8.716

3. Quote di O.I.C.R. - - 8.901 - - 9.942 4. Finanziamenti - - - - - Totale 289.949 30.554 257.163 334.569 192.262 68.820

Nella voce 2.2, “Titoli di capitale - Valutati al costo” e “Valutati al fair value” sono ricomprese le

partecipazioni: le finalità che la Banca si propone, partecipando, con quote di minoranza al capitale di alcune società, sono strettamente legate al sostegno al proprio territorio di riferimento ed alla sua realtà imprenditoriale (Interporto Marche SpA, Pesaro Parcheggi SpA, Meccano SCPA, Società Regionale Di Garanzia Marche S.C.A.R.L., Aerdorica SpA, Gal Fermano, ecc.); in alcuni casi (S.S.B. SpA, Swift Bruxelles, Siteba SpA, Banca d'Italia) la partecipazione si riferisce a società/istituzioni, fortemente correlate alla specifica attività bancaria ed ai servizi offerti alla clientela.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 110

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

1. Titoli di debito 548.773 569.302 a) Governi e Banche Centrali 272.713 302.606 b) Altri enti pubblici 723 873 c) Banche 53.437 71.647 d) Altri emittenti 221.900 194.176

2. Titoli di capitale 19.992 16.407 a) Banche 6.560 6.560 b) Altri emittenti: 13.432 9.847

- imprese di assicurazione - - - società finanziarie 3.947 3.430 - imprese non finanziarie 9.485 6.417 - altri - -

3. Quote di O.I.C.R. 8.901 9.942 4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

Totale 577.666 595.651

La maggior parte dei titoli di debito emessi da Governi e Banche Centrali sono costituiti da CCT della Repubblica Italiana. Parte dei titoli di debito sono utilizzati per stipulare pronti contro termine passivi.

Alla voce 1.d) “Altri emittenti”, sono ricomprese le polizze di capitalizzazione stipulate con Axa, Euroinvest, e Ina per un importo di 175 milioni di euro circa.

Le quote OICR di proprietà della Banca appartengono ad un fondo di diritto italiano chiuso (Focus Impresa).

4.2.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per principali categorie di fondi

Le quote di O.I.C.R. costituiscono un investimento nel Fondo gestito dalla Società Controllata Focus Società di Gestione di Risparmio S.p.A.. Si tratta di una partecipazione in un Fondo Mobiliare Chiuso, riservato ad investitori “qualificati”, che investe prevalentemente in azioni di imprese italiane operanti nel settore della logistica e servizi portuali, nella gestione delle aree autostradali e in un’azienda in fase di start up nel settore bio-medicale.

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di

debito Titoli di capitale

Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 31.12.2009

A. Esistenze iniziali 569.302 16.407 9.942 - 595.651 B. Aumenti 255.202 3.585 - - 258.787

B1. Acquisti 227.903 1.190 - - 229.093B2. Variazioni positive di fair value 8.208 356 - - 8.564B3. Riprese di valore - 2.039 - - 2.039

- imputate al conto economico - X - - -- imputate al patrimonio netto - 2.039 - - 2.039

B4. Trasferimenti da altri portafogli - - - - -B5. Altre variazioni 19.091 - - - 19.091

C. Diminuzioni 275.731 - 1.041 - 276.772C1. Vendite 229.117 - - - 229.117C2. Rimborsi 30.427 - - - 30.427C3. Variazioni negative di fair value 1.323 - 1.041 - 2.364C4. Svalutazioni da deterioramento - - - - -

- imputate al conto economico - - - - -- imputate al patrimonio netto - - - - -

C5. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - -C6. Altre variazioni 14.864 - - - 14.864

D. Rimanenze finali 548.773 19.992 8.901 - 577.666

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 111

Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni / Valori 31.12.2009 31.12.2008

A. Crediti verso Banche Centrali 103.487 228.3941. Depositi vincolati - -2. Riserva obbligatoria 103.487 228.3943. Pronti contro termine attivi - -4. Altri - -

B. Crediti verso banche 187.824 193.1061. Conti correnti e depositi liberi 110.347 115.6972. Depositi vincolati - 2.8543. Altri finanziamenti: 13.504 11.527

3.1 Pronti contro termine attivi - -3.2 Leasing finanziario - -3.3 Altri 13.504 11.527

4. Titoli di debito 63.973 63.0284.1 Titoli strutturati - -4.2 Altri titoli di debito 63.973 63.028

Totale (valore di bilancio) 291.311 421.500 Totale (fair value) 291.311 421.517

6.1.a Crediti verso banche - Altri finanziamenti - altri: composizione merceologica Tipologia operazioni / Valori 31.12.2009 31.12.2008

Mutui 3.025 4.216 Sovvenzioni attive non regolate in conto corrente 2.500 1.368 Contributi 247 253 Partite diverse 7.694 5.216 Cessioni di credito 38 474 Totale (valore di bilancio) 13.504 11.527

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 112

Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 1. Conti correnti 3.827.054 199.989 4.022.096 113.561 2. Pronti contro termine attivi - - - - 3. Mutui 9.208.977 666.424 8.794.683 306.823 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 258.457 12.386 250.912 10.920 5. Leasing finanziario - 3.387 - 2.991 6. Factoring 38.992 - 53.299 - 7. Altre operazioni 2.097.056 282.071 1.473.320 276.644 8. Titoli di debito 73.261 - 80.134 -

8.1 Titoli strutturati - - - -8.2 Altri titoli di debito 73.261 - 80.134 -

Totale (valore di bilancio) 15.503.797 1.164.257 14.674.444 710.939 Totale (fair value) 16.462.747 1.154.507 15.562.022 704.985

I crediti verso clientela includono tutte le operazioni di finanziamento verso clientela ordinaria. La voce 3, “Mutui”, ricomprende le attività cedute e non cancellate relative ad operazioni di cartolarizzazione

per un importo di 1.060.986 migliaia di euro. La voce 8, “Titoli di debito”, è rappresentata prevalentemente dai titoli riclassificati dai portafogli “attività

finanziarie disponibili per la vendita” e “attività finanziarie detenute per la negoziazione”, in seguito alle modifiche apportate all’IFRS 7 ed allo IAS 39 nell’ottobre 2008.

La colonna “Deteriorate”, comprende le sofferenze, gli incagli, i crediti ristrutturati e le esposizioni scadute, secondo le definizioni di Banca d’Italia.

7.1.a Crediti verso clientela - altre operazioni: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate Rapporti con il Tesoro, Cassa DD.PP., Casse di Risparmio Postali - - 29.732 - Finanziamenti a clientela per anticipi all'esportazione 150.874 4.552 193.283 6.717 Finanziamenti a clientela per anticipi all'importazione 70.486 1.546 88.112 660 Altre sovvenzione attive non regolate in conto corrente 1.740.145 7.381 977.570 4.790 Prestiti su pegno 1.031 24 975 29 Cessioni di credito pro soluto 3.613 - 3.613 - Effetti insoluti ed al protesto 11.343 13.342 9.140 9.461 Assegni di conto corrente insoluti ed al protesto 4 - 11 252 Operazioni di impiego con fondi di terzi in amministrazione 15 - 86 - Debitori diversi per contributi in arretrato su operazioni a tasso agevolato 5.374 - 4.402 8

Debitori diversi su depositi cauzionali in nome ed in conto proprio 536 - 516 - Debitori diversi per contribuzioni su operazioni di credito 4 - 4 - Debitori diversi per partite ancora in lavorazione 187 16 29 81 Debitori diversi per partite definitive non imputabili ad altre voci 1.899 1.944 2.302 473 Attività finanziarie cedute e non cancellate - 170 Rischio di portafoglio commerciale: clientela ordinaria 12.679 891 18.974 - Rischio di portafoglio finanziario: clientela ordinaria 16.141 4.074 9.325 1.549 Rischio di portafoglio clientela: artigiani 82.725 4.351 135.246 5.671 Rischio di portafoglio di proprietà in sofferenza - - - 83 Sofferenze non classificabili - 243.780 246.870 Totale 2.097.056 282.071 1.473.320 276.644

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 113

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 1. Titoli di debito: 73.261 - 80.134 -

a) Governi - - - -b) Altri Enti pubblici 3.160 - 3.100 -c) Altri emittenti 70.101 - 77.034 -

- imprese non finanziarie 683 - 800 -- imprese finanziarie 69.418 - 76.234 -- assicurazioni - - - -- altri - - - -

2. Finanziamenti verso: 15.430.536 1.164.257 14.594.310 710.939a) Governi 30.400 - 37.545 -b) Altri Enti pubblici 215.671 1 213.307 34c) Altri emittenti 15.184.465 1.164.256 14.343.458 710.905

- imprese non finanziarie 9.734.690 870.442 9.273.241 529.402- imprese finanziarie 1.845.490 11.340 1.570.800 13.376- assicurazioni - - - -- altri 3.604.285 282.474 3.499.417 168.127

Totale 15.503.797 1.164.257 14.674.444 710.939

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 114

Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

FV 31.12.2009 VN

31.12.2009FV 31.12.2008 VN

31.12.2008Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A) Derivati finanziari - 19.634 - 907.576 - 89.143 - 1.500.811

1) Fair value - 301 - 6.465 - 81.399 - 545.2262) Flussi finanziari - 19.333 - 901.111 - 7.744 - 955.5853) Investimenti esteri - - - - - - - -

B. Derivati creditizi - - - - - - - -1) Fair value - - - - - - - -2) Flussi finanziari - - - - - - - -

Totale - 19.634 - 907.576 - 89.143 - 1.500.811 Legenda FV = fair value VN = valore nominale

I derivati di copertura sono indicati al fair value. La copertura realizzata, riguarda: variazioni dei tassi di

interesse (Irs).

8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/Tipo di copertura

Fair value Flussi finanziari

Inve

stim

enti

este

ri Specifica

Generica Specifica Generica rischio di

tasso

rischio di

cambio

rischio di

credito

rischio di

prezzo

più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - X - X X

2. Crediti - - - X - X 19.333 X X 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza X - - X - X - X X

4. Portafoglio X X X X X - X - X 5. Altre operazioni - - - - - X - - - Totale attività - - - - - - 19.333 - - 1. Passività finanziarie 301 - - X - X - X X 2. Portafoglio X X X X X - X - X Totale passività 301 - - - - - - - 1. Transazioni attese X X X X X X - X X 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X X X X X - X - -

Nella tabella è indicato il fair value positivo dei derivati di copertura, suddivisi in relazione all’attività o alla

passività coperta ed alla tipologia di copertura realizzata. La Banca, infatti, ha utilizzato il fair value hedge per realizzare coperture dal rischio di tasso di interesse su

obbligazioni emesse per immunizzarle da possibili variazioni sfavorevoli dell’andamento dei tassi di interesse. La Banca ha posto in essere coperture di cash flow hedge su un portafoglio di mutui attivi a tasso variabile al

fine di immunizzare le variazioni dei flussi finanziari futuri attribuibili ai movimenti dei tassi di interesse, con lo scopo di stabilizzare il margine di interesse.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 115

Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100

10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede Quota di

Partecipazione %

A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A. Lussemburgo 99,982. CARILO - Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. Loreto (AN) 78,813. Focus Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Ancona 100,004. Medioleasing S.p.A. Ancona 100,00B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 1. Montefeltro Leader Soc.Cons.a r.l. Urbania (PU) 25,892. SE.BA. S.p.A. Jesi (AN) 34,00

10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili

Denominazioni Totale Attivo

Ricavi totali

Utile (Perdita)

Patrimonio netto

Valore di bilancio

A. Imprese controllate in via esclusiva 3.045.497 111.973 15.446 133.811 97.2421. Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A. 4.961 3.727 1.241 3.066 5002. CARILO - Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. 805.215 41.068 5.519 55.011 34.2653. Focus Società di Gestione del Risparmio S.p.A. 2.962 458 -70 2.525 2.4774. Medioleasing S.p.A. 2.232.359 66.720 8.756 73.209 60.000B. Imprese controllate in modo congiunto - - - - -C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 5.457 7.579 -536 1.354 1951. Montefeltro Leader Soc.Cons.a r.l.* 367 237 -2 68 192. SE.BA. S.p.A. 5.090 7.342 -534 1.286 176Totale 3.050.954 119.552 14.910 135.165 97.437

Nella tabella non è indicata la colonna fair value in quanto le partecipazioni detenute in società sottoposte ad

influenza notevole sono interamente rappresentative di società non quotate in mercati attivi. * I dati sono relativi al bilancio chiuso al 31/12/2008.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 116

10.3 Partecipazioni: variazioni annue 31.12.2009 31.12.2008

A. Esistenze iniziali 125.227 138.366 B. Aumenti 40 1.000

B.1 Acquisti 40 1.000 B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni - - B.4 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni 27.830 14.139 C.1 Vendite - 1.898 C.2 Rettifiche di valore - - C.3 Altre variazioni 27.830 12.241

D. Rimanenze finali 97.437 125.227 E. Rivalutazioni totali - - F. Rettifiche totali 532 532

La voce B.1, “Acquisti”, rappresenta l’acquisto di 40 mila azioni ordinarie Focus Gestioni SGR S.p.A., detenute da Mediobanca S.p.A., per complessivi 40 mila euro a seguito dell’esercizio del diritto di vendita “Put”da parte di Mediobanca S.p.A., sulla base dell’accordo sottoscritto in data 18 maggio 2005 fra la stessa Mediobanca e Banca Marche.

La voce C.3, “Altre variazioni”, rappresenta la riclassifica delle partecipazioni nelle società collegate Aviva Life S.p.A., Aviva Assicurazione S.p.A. e SE.DA. S.p.A. alla Voce 140 dello Stato Patrimoniale “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.

10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate

CARILO Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. I “Patti parasociali” sottoscritti in data 4 luglio 2005 tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto e la Banca

delle Marche S.p.A., sono scaduti lo scorso marzo 2009. Attualmente non ne è ancora stata firmata una nuova versione.

Focus Gestioni Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Nell’ambito dell’accordo con Mediobanca S.p.A. che, nel mese di aprile 2005 ha acquistato da Banca Marche

il 2% della società di cui trattasi (pari a n. 40.000 azioni ordinarie), è stata pattuita un’opzione “put & call” che prevede il diritto di Banca Marche di acquistare (“diritto di call”), in un’unica soluzione e per l’ammontare complessivo, da Mediobanca, le 40.000 azioni di cui sopra; parallelamente, a Mediobanca è stato riconosciuto il diritto di cedere (“diritto di put”), in un’unica soluzione e per l’ammontare complessivo, a Banca delle Marche S.p.A. le 40.000 azioni.

Mediobanca S.p.A., nel mese di marzo 2009 ha esercitato tale facoltà e pertanto Banca delle Marche S.p.A. ha acquisito le 40.000 azioni al prezzo di 1 euro per azione.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 117

Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 31.12.2009 31.12.2008

A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà 179.877 184.072

a) terreni 23.781 23.781b) fabbricati 148.707 151.659c) mobili 4.153 3.863d) impianti elettronici 2.710 4.350e) altre 526 419

1.2 acquisite in leasing finanziario - -a) terreni - -b) fabbricati - -c) mobili - -d) impianti elettronici - -e) altre - -

Totale A 179.877 184.072 B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà 26.093 27.903

a) terreni 1.898 1.898b) fabbricati 24.180 25.990c) mobili 15 15

2.2 acquisite in leasing finanziario - -a) terreni - -b) fabbricati - -

Totale B 26.093 27.903 Totale (A+B) 205.970 211.975

Al punto A 1.1, “Attività ad uso funzionale di proprietà”, le varie voci comprendono:

a) terreni: derivanti dallo scorporo dai fabbricati in occasione della prima applicazione dei principi IAS; b) fabbricati: gli immobili uso azienda, gli immobili in corso di ristrutturazione, gli immobili di terzi ristrutturati; c) mobili: i mobili, gli arredi, casseforti e armadi corazzati, mobili e arredi non utilizzati; d) impianti elettronici: macchine elettroniche, impianti di allarme, cine-foto riproduttori, impianti interni di

comunicazione; e) altre: autoveicoli e mezzi di trasporto, macchine da scrivere e da calcolo, macchinari, mobili leasing contratti risolti.

Al punto B 2.1, “Attività finanziarie detenute a scopo di investimento”, le varie voci comprendono: a) terreni derivanti dallo scorporo dai fabbricati in occasione della prima applicazione dei principi IAS; b) fabbricati: gli immobili detenuti a scopo di investimento; c) mobili: monete non in corso legale.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 118

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni Fabbricati Mobili Impianti

elettronici Altre 31.12.2009

A. Esistenze iniziali lorde 23.781 175.935 28.523 58.768 15.011 302.018A.1 Riduzioni di valore totali nette - 24.276 24.660 54.418 14.592 117.946A.2 Esistenze iniziali nette 23.781 151.659 3.863 4.350 419 184.072

B. Aumenti: - 4.035 1.783 2.286 355 8.459B.1 Acquisti - - 1.783 2.286 355 4.424B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 3.802 - - - 3.802B.3 Riprese di valore - - - - - -B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - -

B.7 Altre variazioni - 233 - - - 233 C. Diminuzioni: - 6.987 1.493 3.926 248 12.654

C.1 Vendite - - 1 - 44 45C.2 Ammortamenti - 6.940 1.492 3.926 204 12.562C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -b) conto economico - - - - - -

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -C.6 Trasferimenti a: - - - - - -

a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - -

b) attività in via di dismissione - - - - - -C.7 Altre variazioni - 47 - - - 47

D. Rimanenze finali nette 23.781 148.707 4.153 2.710 526 179.877D.1 Riduzioni di valore totali nette - 29.138 25.927 37.515 14.458 107.038D.2 Rimanenze finali lorde 23.781 177.845 30.080 40.225 14.984 286.915

E. Valutazione al costo - - - - - -

Le attività materiali sono valutate al costo. L’ammortamento di un’attività inizia quando essa è disponibile per l’uso e termina quando l’attività viene

eliminata contabilmente. Ai punti A.1 e D.1, “Riduzioni di valore totali nette”, sono riportati gli importi relativi agli ammortamenti. La voce B.2, della colonna“fabbricati”, si riferisce in particolare alle spese sostenute dalla Banca per l’apertura

di nuovi sportelli, per il trasferimento di filiali presso nuovi locali e per il nuovo layout della rete commerciale.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 119

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue 31.12.2009

Terreni Fabbricati Mobili A. Esistenze iniziali 1.898 36.647 15

A.1 Riduzioni di valore totali nette - 10.657 -A.2 Esistenze iniziali nette 1.898 25.990 15

B. Aumenti - 19 -B.1 Acquisti - - -B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 19 -B.3 Variazioni positive nette di fair value - - -B.4 Riprese di valore - - -B.5 Differenze di cambio positive - - -B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - - -B.7 Altre variazioni - - -

C. Diminuzioni - 1.829 -C.1 Vendite - 761 -C.2 Ammortamenti - 1.068 -C.3 Variazioni negative nette di fair value - - -C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - - -C.5 Differenze di cambio negative - - -C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività - - -

a) immobili ad uso funzionale - - -b) attività non correnti in via di dismissione - - -

C.7 Altre variazioni - - - D. Rimanenze finali 1.898 24.180 15

D.1 Riduzioni di valore totali nette - 10.833 -D.2 Rimanenze finali lorde 1.898 35.013 15

E. Valutazione al fair value 1.898 24.180 15

11.5 Impegno per l’acquisto di attività materiali Al 31 dicembre 2009 non ci sono impegni per l’acquisto di attività materiali.

11.6 Aliquote ammortamento Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base delle seguenti aliquote, ritenute rappresentative della residua

possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni: Mobili, macchine d’ufficio, casseforti 12,00%Arredi,macchinari vari 15,00%Macchine elettroniche 40,00%Mezzi di trasporto 20,00%Automezzi 25,00%Impianti d’allarme 30,00%Immobili di proprietà 3,00%Immobili di proprietà di terzi (aliquota media) 8,79%

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 120

Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Durata definita

Durata indefinita

Durata definita

Durata indefinita

A.1 Avviamento X - X -A.2 Altre attività immateriali 32.362 - 36.394 -

A.2.1 Attività valutate al costo: 32.362 - 36.394 -a) Attività immateriali generate internamente 8.629 - 8.163 -b) Altre attività 23.733 - 28.231 -

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -a) Attività immateriali generate internamente - - - -b) Altre attività - - - -

Totale 32.362 - 36.394 -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 121

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento

Altre attività immateriali:

generate internamente

Altre attività immateriali:

altre 31.12.2009

Def Indef Def Indef A. Esistenze iniziali - 8.163 - 28.231 - 36.394

A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - - -A.2 Esistenze iniziali nette - 8.163 - 28.231 - 36.394

B. Aumenti - 2.683 - 4.139 - 6.822B.1 Acquisti - - - 4.139 - 4.139B.2 Incrementi di attività immateriali interne X 2.683 - - - 2.683B.3 Riprese di valore X - - - - -B.4 Variazioni positive di fair value: - - - - - -

- a patrimonio netto X - - - - -- a conto economico X - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -B.6 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni - 2.217 - 8.637 - 10.854C.1 Vendite - - - - - -C.2 Rettifiche di valore - 2.217 - 8.582 - 10.799

- Ammortamenti X 2.190 - 8.481 - 10.671- Svalutazioni: - 27 - 101 - 128

+ patrimonio netto X - - - - -+ conto economico - 27 - 101 - 128

C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -- a patrimonio netto X - - - - -- a conto economico X - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -C.6 Altre variazioni - - - 55 - 55

D. Rimanenze finali nette - 8.629 - 23.733 - 32.362D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - - - -

E. Rimanenze finali lorde - 8.629 - 23.733 - 32.362 F. Valutazione al costo - 8.629 - 23.733 - 32.362

Legenda Def: a durata definita Indef: a durata indefinita

La voce B.2, “Incrementi di attività immateriali interne”, si riferisce allo sviluppo del software effettuato da risorse interne alla Banca.

12.3 Altre informazioni Al 31 dicembre 2009 non ci sono impegni per l’acquisto di attività immateriali.

12.4 Aliquote ammortamento Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base delle seguenti aliquote, ritenute rappresentative della residua

possibilità di utilizzo e di produrre benefici economici delle relative immobilizzazioni: Software sviluppato internamente (aliquota media) 18,07%Software acquistato (aliquota media) 17,96%Consulenze capitalizzate 20,00%

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 122

Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Crediti (incluse cartolarizzazioni) 45.481 20.363Altri strumenti finanziari 6.338 12.221Oneri relativi al personale 14.914 14.755Immobilizzazioni materiali 6.190 6.059Fondi rischi ed oneri 4.055 4.930Oneri pluriennali 113 142Spese di rappresentanza 43 93Altre 72 41Totale 77.206 58.604

13.2 Passività per imposte differite: composizione Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Strumenti finanziari 5.307 7.555Immobilizzazioni materiali 4.951 6.032Plusvalenze da rateizzare 1.106 1.577Oneri relativi al personale - 2.122Totale 11.364 17.286

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 123

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 31.12.2009 31.12.2008

1. Importo iniziale 50.271 37.951 2. Aumenti 33.877 20.9382.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 32.735 20.938

a) relative a precedenti esercizi - -b) dovute al mutamento di criteri contabili - -c) riprese di valore - -d) altre 32.735 20.938

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 7 -2.3 Altri aumenti 1.135 -

3. Diminuzioni 12.314 8.6183.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 9.468 8.602

a) rigiri 9.468 8.602b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -c) mutamento di criteri contabili - -d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -3.3 Altre diminuzioni 2.846 16

4. Importo finale 71.834 50.271

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 31.12.2009 31.12.2008

1. Importo iniziale 14.576 24.108 2. Aumenti 407 1.3222.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 344 532

a) relative a precedenti esercizi - -b) dovute al mutamento di criteri contabili - -c) altre 344 532

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 6 -2.3 Altri aumenti 57 790

3. Diminuzioni 8.239 10.8543.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1.030 10.854

a) rigiri 1.030 2.097b) dovute al mutamento di criteri contabili - -c) altre - 8.757

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -3.3 Altre diminuzioni 7.209 -

4. Importo finale 6.744 14.576

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 124

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31.12.2009 31.12.2008

1. Importo iniziale 8.333 3.160 2. Aumenti 514 7.8852.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 505 7.885

a) relative a precedenti esercizi - -b) dovute al mutamento di criteri contabili - -c) altre 505 7.885

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 8 -2.3 Altri aumenti 1 -

3. Diminuzioni 3.475 2.7123.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 3.390 2.710

a) rigiri 3.390 2.710b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -c) dovute al mutamento di criteri contabili - -d) altre - 7.885

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -3.3 Altre diminuzioni 85 2

4. Importo finale 5.372 8.333

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 31.12.2009 31.12.2008

1. Importo iniziale 2.710 98 2. Aumenti 2.256 2.6202.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.880 2.620

a) relative a precedenti esercizi - -b) dovute al mutamento di criteri contabili - -c) altre 1.880 2.620

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 3 -2.3 Altri aumenti 373 -

3. Diminuzioni 346 83.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 261 8

a) rigiri 261 8b) dovute al mutamento di criteri contabili - -c) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -3.3 Altre diminuzioni 85 -

4. Importo finale 4.620 2.710

13.7.a Altre informazioni: Attività per imposte correnti 31.12.2009 31.12.2008

Acconti IRES 61.178 47.482Acconti IRAP 19.326 18.783Altri crediti e ritenute 63.400 26.312Totale - Attività per imposte correnti lorde 143.904 92.577Compensazione con passività fiscali correnti - -Totale - Attività per imposte correnti nette 143.904 92.577

13.7.b Altre informazioni: Passività per imposte correnti 31.12.2009 31.12.2008

Debiti tributari IRES 67.802 61.420Debiti tributari IRAP 20.334 19.336Altri debiti per imposte correnti sul reddito 15.677 14.240Totale - Passività per imposte correnti lorde 103.814 94.996Compensazione con attività fiscali correnti - -Totale - Passività per imposte correnti nette 103.814 94.996

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 125

Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31.12.2009 31.12.2008 A. Singole attività:

A.1 Attività finanziarie - - A.2 Partecipazioni 27.830 - A.3 Attività materiali - - A.4 Attività immateriali - - A.5 Altre attività non correnti - -

Totale A 27.830 - B. Gruppi di attività (unità operative dismesse):

B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - B.2 Attività finanziarie valutate al fair value - - B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita - - B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - B.5 Crediti verso banche - - B.6 Crediti verso clientela - - B.7 Partecipazioni - - B.8 Attività materiali - - B.9 Attività immateriali - - B.10 Altre attività - -

Totale B - - C. Passività associate a singole attività in via di dismissione:

C.1 Debiti - - C.2 Titoli - - C.3 Altre passività - -

Totale C - - D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione:

D.1 Debiti verso banche - - D.2 Debiti verso clientela - - D.3 Titoli in circolazione - - D.4 Passività finanziarie di negoziazione - - D.5 Passività finanziarie valutate al fair value - - D.6 Fondi - - D.7 Altre passività - -

Totale D - -

La Voce è rappresenta dal valore delle partecipazioni nelle società collegate Aviva Life S.p.A., Aviva Assicurazione S.p.A. e SE.DA. S.p.A..

L’Accordo Quadro sottoscritto nel 1999 tra la Commercial Union Italia S.p.a. (oggi Aviva Italia S.p.A.) e Banca Marche prevede all’art. 5 una “Clausola di Way-out”, secondo la quale, le due contraenti si concedono reciprocamente opzioni di acquisto e di vendita sulle proprie partecipazioni attuali e future in CU Life (oggi Aviva Life S.p.A.) e CU Assicurazioni (oggi Aviva Assicurazioni S.p.A.). Sulla base di tale Accordo Quadro era stato sottoscritto anche un “Contratto di Bancassurance” per il collocamento di prodotti assicurativi “Aviva”.

Con lettera dell’11 novembre 2008, il Gruppo Aviva ha formalizzato alla Banca la disdetta al “Contratto di Bancassurance”, ai sensi dell’art. 16 dello stesso.

Pertanto, in data 7 maggio 2009, sulla base dell’art. 2 dell’Allegato n. 6 (“Contratto di Put & Call”) all’Accordo Quadro, Banca Marche ha esercitato l’opzione di vendita (put) del 50% delle azioni di Aviva Life S.p.A. e Aviva Assicurazioni S.p.A.. Inoltre, in data 29 luglio 2009, il C.d.A. ha dato mandato al Presidente ed al Direttore Generale di finalizzare la vendita con Aviva Italia S.p.A. valutando entrambe le società 29,5 milioni di euro.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 126

In data 21 dicembre 2009 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato la sottoscrizione, congiuntamente agli altri attuali azionisti della S.E.DA. S.p.A., del contratto preliminare di vendita, a favore del Consorzio KGS Consorzio Stabile a.r.l., delle n. 151.574 azioni ordinarie della S.E.DA. S.p.A. (32,25 % del capitale della società partecipata).

Il contratto prevede la reciproca promessa, rispettivamente, di KGS e degli attuali soci della S.E.DA., di acquistare e di vendere, al prezzo complessivo di € 5.000.000, il 60% del capitale della predetta Società in due distinte tranche. La prima tranche, relativa al 30% del capitale, dovrà essere effettuata entro 31 gennaio 2010 per un controvalore complessivo di € 2.500.000 e, la seconda, pari ad un ulteriore 30%, entro 24 mesi dalla data dell’acquisto della prima tranche per un controvalore di € 2.500.000.

Inoltre, in base al contratto preliminare, il consorzio KGS: • s'impegna a consegnare alle società promittenti cedenti, all’atto della Prima Cessione, una fideiussione rilasciata

da una primaria società assicurativa o bancaria, con clausola “a prima richiesta”, a garanzia del perfezionamento della Seconda Cessione e del conseguente pagamento del relativo prezzo di € 2.500.000;

• concede una put-option, esercitabile a partire dal 56° mese successivo alla Prima Cessione e fino alla scadenza del 60° mese, in favore di ciascuno degli attuali soci della S.E.DA. S.p.A. (ai sensi dell’art. 1331 c.c.), avente ad oggetto la partecipazione residua posseduta da ciascuno di essi nell’ambito del restante 40% del capitale della partecipata.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 127

Sezione 15 - Altre attività - Voce 150

15.1 Altre attività: composizione Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

- Assegni tratti su terzi 11.116 17.032 - Assegni tratti sull'azienda 238 334 - Contropartita ricavi di competenza 20.628 19.735 - Crediti ex-gestione esattoriale 61 61 - Debitori diversi e poste residuali 36.936 44.740 - Effetti ed assegni insoluti in lavorazione 7.773 7.794 - Partite viaggianti con le filiali 1.467 1.973 - Ritenute subite 421 862 - Valori diversi 11 11 - Assegni esteri 736 1.142 - Migliorie su beni di terzi 194 834 - Ratei attivi non riconducibili a voce propria 2.650 5.439 - Risconti attivi non riconducibili a voce propria 2.552 2.749 - Risconti attivi - contratti capitalizzazione 776 905 Totale 85.559 103.611

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 128

PASSIVO

Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

1. Debiti verso banche centrali 450.033 500.046 2. Debiti verso banche 827.971 201.904

2.1 Conti correnti e depositi liberi 176.388 40.4812.2 Depositi vincolati 423.000 20.0002.3 Finanziamenti 228.583 141.423

2.3.1 pronti contro termine passivi 105.456 16.7952.3.2 altri 123.127 124.628

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -2.5 Altri debiti - -

Totale 1.278.004 701.950 Fair value 1.278.536 702.466

I debiti verso Banche Centrali e i debiti verso Banche sono entrambi valorizzati al costo. Le voci 1. “Debiti verso banche centrali” e 2.3.1 “Finanziamenti – pronti contro termine passivi”, evidenziano i

debiti iscritti per le operazioni di pronti contro termine passivi, a fronte dei corrispondenti titoli ceduti ma non cancellati presenti nell’attivo del Bilancio.

La voce 2.3.2 “Finanziamenti - altri” è costituita come indicato nella tabella sottostante.

1.1.a Debiti verso banche - Finanziamenti altri: composizione merceologica Tipologia di operazioni/ Valori 31.12.2009 31.12.2008Mutui passivi 8.777 11.058Sovvenzioni passive non regolate in conto corrente 114.350 113.570Totale 123.127 124.628

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 129

Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

1. Conti correnti e depositi liberi 6.199.868 5.146.4782. Depositi vincolati 95.341 -3. Finanziamenti 849.396 741.344

3.1 pronti contro termine passivi 65.034 201.5863.2 altri 784.362 539.758

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -5. Altri debiti 356.487 381.892Totale 7.501.092 6.269.714Fair value 7.499.511 6.324.549

I debiti verso clientela sono valorizzati al costo ammortizzato ad esclusione di quelli a breve termine che

rimangono iscritti al costo. La voce 3.1, “Finanziamenti – pronti contro termini passivi”, evidenzia i debiti iscritti per le operazioni di

pronti contro termine passivi, a fronte dei corrispondenti titoli ceduti ma non cancellati presenti nell’attivo del Bilancio. La voce 5, “Altri debiti”, comprende anche, per 258.323 migliaia di euro, il debito che la Banca ha contratto, a

seguito della cartolarizzazione di attività del portafoglio “Crediti verso clientela”, nei confronti della società veicolo.

2.1.a Debiti verso clientela - Finanziamenti - altri ed Altri debiti: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Finanziamenti altri: 784.362 539.758Operazioni a scadenza fissa 449.720 182.350Finanziamenti da Organismi Internazionali 334.642 357.408

Altri debiti: 356.487 381.892Fondi di terzi in amministrazione 14 30Assegni propri in circolazione: assegni circolari 47.358 55.787Assegni propri in circolazione: altri 603 970Contributi anticipati 5.384 4.314Depositi cauzionali a favore di terzi 1.157 1.534Depositi cauzionali a favore dell'Azienda 41.038 44.345Creditori diversi: partite in corso di lavorazione 2.600 -Partite diverse definitive non imputabili ad altre voci 10 7Passività finanziarie a fronte di attività cedute e non cancellate 258.323 274.905

Totale 1.140.849 921.650 2.4 Debiti verso clientela oggetto di copertura specifica

31.12.2009 31.12.2008 1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value: - 25.000

a) rischio di tasso di interesse - -b) rischio di cambio - 25.000c) più rischi - -

2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -a) rischio di tasso di interesse - -b) rischio di cambio - -c) altro - -

Totale - 25.000

La Banca, a partire dall’anno 2009, non effettua più coperture su depositi in valuta.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 130

Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Tipologia titoli/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Valore bilancio

Fair value Valore bilancio

Fair value Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2/3

A. Titoli 1. Obbligazioni 3.676.460 1.201.941 2.390.005 50.817 4.525.208 1.191.849 3.261.551

1.1 strutturate 3.488 - 3.335 - 3.164 - 2.9711.2 altre 3.672.972 1.201.941 2.386.670 50.817 4.522.044 1.191.849 3.258.580

2. Altri titoli 319.026 - 318.848 - 746.896 - 746.5181.1 strutturate - - - - - - -1.2 altre 319.026 - 318.848 - 746.896 - 746.518

Totale 3.995.486 1.201.941 2.708.853 50.817 5.272.104 1.191.849 4.008.069

I titoli in circolazione sono valorizzati al costo ammortizzato ad esclusione di quelli a breve termine che rimangono iscritti al costo.

La voce A. 1.1 “Obbligazioni - strutturate” accoglie il valore del titolo “ospite” il cui derivato implicito è stato oggetto di scorporo e di autonoma valutazione e classificazione tra gli strumenti derivati di negoziazione.

La tabella evidenzia la raccolta, che comprende oltre alle obbligazioni anche i certificati di deposito in essere e scaduti da rimborsare, voce A 2.2 “Altri titoli - altri”. I debiti sono rappresentati al netto delle obbligazioni e dei certificati di deposito riacquistati.

La colonna del fair value evidenzia il valore teorico di mercato degli strumenti finanziari alla data di redazione del bilancio.

Il fair value dei derivati impliciti nei titoli in circolazione strutturati ammonta a 21 mila euro classificati come passività finanziarie di negoziazione non quotate come indicato nella tabella 4.1 “Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica”. Si tratta di derivati su titoli di capitale e indici azionari agganciati all’andamento del Fondo Rossini, gestito dalla società controllata BdM LUX.

3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati Tipologie/Valori Capitale

Emesso Capitale al 31.12.2009

Data emissione

Data scadenza Divisa Tasso Saldo contabile

31.12.2009 31.12.20081) BDM DC15 TV SUB CALL 65.000 65.000 22/12/2005 22/12/2015 EUR Variabile 63.079 64.973

2) BDM 24ST15 TV -SUB. 180.000 180.000 24/09/2008 24/09/2015 EUR Variabile 177.880 182.902

3) BDM EUR 15/06/2016 120.000 120.000 15/06/2006 15/06/2016 EUR Variabile 119.822 120.179

4) BDM EUR TV% 17 S/U C 180.000 180.000 01/06/2007 01/06/2017 EUR Variabile 161.348 163.900

Totale 545.000 545.000 522.129 531.954

3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica 31.12.2009 31.12.2008

1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 10.627 722.888a) rischio di tasso di interesse 10.627 252.024b) rischio di cambio - 470.864c) più rischi - -

2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -a) rischio di tasso di interesse - -b) rischio di cambio - -c) più rischi - -

Totale 10.627 722.888

I dati, rispetto allo scorso esercizio, si sono ridotti per effetto della scelta operata dalla Banca di effettuare operazioni di raccolta ora classificate nella voce 50 – “Passività finanziarie valutate al fair value”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 131

Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2009 31.12.2008

VN FV FV * VN FV FV * Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2 Livello3 A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 3. Titoli di debito - - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X 3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - - 3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X 3.2.2 Altri - - - - X - - - - X

Totale A - - - - - - - - - - B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - 112.514 2.314 26 96.936 1.9801.1 Di negoziazione X - 67.781 2.314 X X 26 63.180 1.980 X 1.2 Connessi con la fair value option X - 44.712 - X X - 33.709 - X 1.3 Altri X - 21 - X X - 47 - X

2. Derivati creditizi - - - - - -2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X 2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X 2.3 Altri X - - - X X - - - X

Totale B X - 112.514 2.314 X X 26 96.936 1.980 X Totale (A+B) X - 112.514 2.314 X X 26 96.936 1.980 X

Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. VN = valore nominale o nozionale

Sono classificati nel portafoglio di negoziazione anche i derivati connessi con gli strumenti per i quali é stata adottata la fair value option; essi coprono i rischi inerenti la raccolta valutata al fair value. Il fair value di tali derivati è evidenziato nella riga B.1.2 e si riferisce per 42.754 migliaia di euro a derivati collegati ai certificati di deposito e per 1.958 migliaia di euro a derivati collegati a prestiti obbligazionari, entrambi classificati nella Voce 50 – “Passività finanziarie valutate al fair value”.

Nella riga B.1.3 sono inoltre classificati i contratti derivati scorporati dai titoli in circolazione strutturati emessi da Banca Marche, i quali sono classificati nella Voce 30 – Titoli in circolazione.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 132

4.1 a Strumenti derivati finanziari - Connessi con la Fair Value Option

Voci/Valori

31.12.2009 31.12.2008

Coperture naturali

Altre fattispecie

di asimmetria contabile

Portafogli di attività

finanziarie gestite

interamente sulla base del

fair value

Coperture naturali

Altre fattispecie

di asimmetria contabile

Portafogli di attività

finanziarie gestite

interamente sulla base del

fair value

Derivati finanziari: - su titoli di debito e tassi di interesse 1.958 - - 1.120 - -- su valute e oro 42.754 - - 32.589 - -Totale 44.712 - - 33.709 - -

La tabella, rappresenta un dettaglio della precedente tabella 4.1 “Passività finanziarie detenute per la

negoziazione: composizione merceologica”. Vengono evidenziati i derivati di “copertura”, distinti per tipologia di sottostante, per i quali è stata adottata la

fair value option, specificando le modalità di utilizzo. Per una maggiore informativa si rimanda a quanto descritto in calce alla tabella 2.1.b dell’Attivo.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 133

Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50

5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica

Tipologia operazione/Valori 31.12.2009 31.12.2008

VN FV FV * VN FV FV * Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2 Livello3 1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -

1.1 Strutturati - - - - X - - - - X 1.2 Altri - - - - X - - - - X

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 1.1 Strutturati - - - - X - - - - X 1.2 Altri - - - - X - - - - X

3. Titoli di debito 3.841.832 - 3.887.630 - 3.886.124 3.724.055 - 3.739.619 - 3.757.004 1.1 Strutturati 21.500 - 21.322 - X 22.465 - 21.171 - X 1.2 Altri 3.820.332 - 3.866.308 - X 3.701.590 - 3.718.448 - X

Totale 3.841.832 - 3.887.630 - 3.886.124 3.724.055 - 3.739.619 - 3.757.004 Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. VN = valore nominale

La tabella evidenzia le passività finanziarie rappresentate da obbligazioni e certificati di deposito in Yen classificati al fair value. L'adozione della fair value option sugli strumenti di raccolta ha permesso alla Banca di ottenere, in generale, una rappresentazione contabile più significativa, riducendo contemporaneamente la complessità della gestione amministrativa e permettendo una misurazione più affidabile degli strumenti finanziari.

L’ammontare delle passività finanziarie oggetto di copertura naturale è composto da: • obbligazioni oggetto di copertura naturale per 2.348.582 migliaia di euro; • obbligazioni valutate con derivati impliciti per 21.322 migliaia di euro; • certificati di deposito in Yen con DCS di copertura naturale per 1.517.726 migliaia di euro.

Nel corso dell’esercizio le passività finanziarie valutate al fair value hanno subito una variazione positiva di fair value dovuta al cambiamento del merito creditizio della Banca rispetto all’emissione pari a 18,89 milioni.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 134

5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Debiti verso

banche Debiti verso

clientela Titoli in

circolazione 31.12.2009

A. Esistenze iniziali - - 3.739.619 3.739.619B. Aumenti - - 5.668.809 5.668.809

B.1 Emissioni - - 5.477.412 5.477.412B.2 Vendite - - 35.934 35.934B.3 Variazioni positive di fair value - - 126.182 126.182B.4 Altre variazioni - - 29.281 29.281

C. Diminuzioni - - 5.520.798 5.520.798C.1 Acquisti - - 40.171 40.171C.2 Rimborsi - - 5.230.871 5.230.871C.3 Variazioni negative di fair value - - 100.436 100.436C.4 Altre variazioni - - 149.320 149.320

D. Rimanenze finali - - 3.887.630 3.887.630

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 135

Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici Fair value 31.12.2009 VN

31.12.2009 Fair value 31.12.2008 VN

31.12.2008 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A) Derivati finanziari - 37 - 3.497 - 2.840 - 362.810

1) Fair value - 37 - 3.497 - 1.479 - 262.810 2) Flussi finanziari - - - - - 1.361 - 100.000 3) Investimenti esteri - - - - - - - -

B). Derivati creditizi - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - -

Totale - 37 - 3.497 - 2.840 - 362.810

Nella tabella è indicato il fair value negativo dei derivati di copertura, suddiviso in relazione alla tipologia di copertura realizzata.

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/Tipo di copertura

Fair value Flussi finanziari Investimenti

esteri Specifica

Generica Specifica Generica rischio di tasso

rischio di cambio

rischio di credito

rischio di prezzo più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - X - X X 2. Crediti - - - X - X - X X 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza X - - X - X - X X 4. Portafoglio X X X X X - X - X 5. Altre operazioni - - - - - X - X - Totale attività - - - - - - - - - 1. Passività finanziarie 37 - - X - X - X X 2. Portafoglio X X X X X - X - X Totale passività 37 - - - - - - - - 1. Transazioni attese X X X X X X - X X 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X X X X X - X - -

Nella tabella sono indicati i fair value negativi dei derivati di copertura, suddivisi in relazione all’attività o alla passività coperta ed alla tipologia di copertura realizzata. La Banca, infatti, ha utilizzato il fair value hedge per realizzare coperture dal rischio di obbligazioni emesse a tasso fisso, per immunizzarle da possibili variazioni

sfavorevoli dell’andamento dei tassi di interesse.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 136

Sezione 10 - Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione 31.12.2009 31.12.2008

- Debiti tributari verso erario e altri enti impositori 15.520 23.206- Somme a disposizione della clientela 105.908 112.225- Altri debiti verso il personale 18.751 16.896- Partite viaggianti tra filiali 4.819 1.859- Partite in corso di lavorazione 226 235- Ratei passivi non riconducibili a voce propria 750 2.646- Risconti passivi non riconducibili a voce propria 62 62- Contropartita costi dell'esercizio 617 1.217- Creditori diversi 135.551 97.754- Debiti verso fornitori 10.207 12.798- Importi da versare a Banca d'Italia per tesoreria unica 591 9.466- Scarto valuta operazioni di portafoglio 32.302 17.262- Risconti passivi - interessi portafoglio, mutui e prestiti 264 217- Fondi di beneficenza 352 344Totale 325.920 296.187

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 137

Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue 31.12.2009 31.12.2008

A. Esistenze iniziali 64.417 65.379B. Aumenti 1.819 3.553

B.1 Accantonamento dell'esercizio 1.819 3.553B.2 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni 2.811 4.515C.1 Liquidazioni effettuate 2.736 4.462C.2 Altre variazioni 75 53

D. Rimanenze finali 63.425 64.417Totale 63.425 64.417

11.2 Altre informazioni Con l’applicazione del principio IAS 19 la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale,

diversamente da quanto stabilito con l’art. 2120 del Codice Civile, è qualificabile come programma a benefici definiti e richiede in quanto tale la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali.

In particolare, tale accantonamento, deve tener conto dell’ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettato nel futuro, per stimare l’ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, poi attualizzato per tener conto dell’effetto tempo prima dell’effettivo pagamento.

A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in Azienda, mentre le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero mantenute in Azienda, la quale provvede a trasferirle al fondo di tesoreria gestito dall’INPS.

Con la riforma la passività connessa al TFR maturato è attuarialmente valutata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato.

Per quanto riguarda le ipotesi demografiche e finanziarie, si continuano ad applicare le probabilità annue di eliminazione per morte del personale in servizio, dell’invalidità del medesimo, della cessazione dall’azienda (dimissioni o licenziamento), delle richieste di anticipazioni, dell’andamento del reale potere d’acquisto del denaro e infine della successione dei tassi di investimento delle somme disponibili. Non si applicano, invece, le percentuali di passaggio annuo alla categoria superiore (per età e per anzianità), delle variabili relative al tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.

Relativamente alle basi tecniche economiche, per il calcolo del Valore Attuale, è stata adottata, a differenza di quanto effettuato nel 2008, la curva dei tassi dei tassi EUR Composite A, al 31.12.2009 opportunamente interpolata per le scadenze intermedie. Tale modifica si inserisce in un più vasto processo di revisione in atto dello IAS19, che dovrebbe completarsi entro qualche anno, con la pubblicazione del principio significativamente rivisto.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 138

Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

1. Fondi di quiescenza aziendali 54.014 55.2882. Altri fondi per rischi ed oneri 18.870 21.937

2.1 controversie legali 13.074 15.9232.2 oneri per il personale 4.442 4.7062.3 altri 1.354 1.308

Totale 72.884 77.225

La voce 2.1, “Controversie legali”, è costituita principalmente da accantonamenti effettuati a fronte di cause passive con la clientela per 6.966 migliaia di euro e ad azioni revocatorie per 5.154 migliaia di euro.

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondi di

quiescenza Altri fondi 31.12.2009

A. Esistenze iniziali 55.288 21.937 77.225B. Aumenti 3.820 3.889 7.709

B.1 Accantonamento dell'esercizio 17 3.843 3.860B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 26 26B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - 20 20B.4 Altre variazioni 3.803 - 3.803

C. Diminuzioni 5.094 6.956 12.050C.1 Utilizzo nell'esercizio 4.968 4.688 9.656C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - 0C.3 Altre variazioni 126 2.268 2.394

D. Rimanenze finali 54.014 18.870 72.884

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 139

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

1. Illustrazione dei fondi Banca Marche è stata costituita nell'anno 1994 con la fusione della Cassa di Risparmio di Pesaro con Carima

S.p.A., successivamente nell'anno 1995 è stata incorporata anche Cassa di Risparmio di Jesi. In ciascuna di queste Casse esisteva un trattamento di previdenza integrativo che è confluito in Banca Marche. Scopo dei Fondi è di garantire, a favore degli iscritti, un trattamento integrativo delle pensioni corrisposte dalla “assicurazione invalidità, vecchiaia e superstiti” gestita dall’INPS, nella misura e con le modalità previste dai singoli regolamenti.

Internamente alla Banca esistono le seguenti sei forme pensionistiche a prestazione definita: 1. Fondo di quiescenza personale credito ex Banca Carima; 2. Fondo di quiescenza ex dipendenti Banca Carima passati all’ex SE.RI.MA.; 3. Fondo di quiescenza del personale ramo credito ex C.R. Pesaro; 4. Fondo di quiescenza del personale ramo esattoriale ex C.R. Pesaro passato all’ex SE.RI.T. Pesaro; 5. Fondo di quiescenza del personale ex C.R. Jesi; 6. Fondo di quiescenza del personale ex Mediocredito Fondiario Centroitalia.

2. Variazione nell'esercizio dei fondi Fondi di quiescenza a benefici definiti

Fondo Ex

Banca Carima

Fondo ex Banca Carima

passati a SE.RI.MA.

Fondo ex

C.R. Pesaro

Fondo ramo

esattoriale ex C.R. Pesaro

Fondo Ex C.R Jesi

Fondo ex Mediocredito

Fondiario Centroitalia

Totale Fondi

31.12.2009

Esistenze iniziali Riserva Matematica 25.531 583 12.215 629 11.505 3.166 53.629

A. Aumenti 1.087 29 503 24 573 189 2.4051 Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti

25 - - - - - 25

2. Oneri finanziari 1.062 25 503 24 485 135 2.2343. Perdite attuariali - 4 - - 88 54 146B. Diminuzioni 2.564 42 1.390 88 1.028 260 5.3721. Benefici pagati 2.389 42 1.179 69 1.028 260 4.9672. Utili:

- Attuariali 175 - 211 19 - - 405- Finanziari - - - - - - -

3. Trasferimenti - - - - - - -Esistenze finali 24.054 570 11.328 565 11.050 3.095 50.662Consistenza al 31.12.2009 24.104 570 11.554 575 12.702 4.509 54.014Eccedenza 50 - 226 10 1.652 1.414 3.352

L’esistenza iniziale, pari a 53.629 migliaia di euro, differisce dallo Stato Patrimoniale, pari a 55.288 migliaia di

euro, per 1.659 mila euro, importo pari all’eccedenza al 31 dicembre 2008 del Fondo Ex C.R. Jesi. Le disponibilità dei Fondi predetti figurano investite in titoli, in liquidità ed anche in immobili per quanto

riguarda i fondi di cui ai punti 1), 3), 5), 6) e sono interamente finanziate con capitale proprio della Banca. Il fondo di cui al punto 2) è relativo alla passività posta a carico della Banca come da accordi intercorsi per

anzianità di servizio prestata presso la ex Banca Carima dai dipendenti SE.RI.MA., attualmente pensionati.

Page 140: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 140

3. Variazione nell'esercizio delle attività a servizio del piano e altre informazioni Immobili Titoli Altre

Attività Altre

Passività 31.12.2009 31.12.2008

A. Esistenze iniziali 6.225 44.987 4.076 - 55.288 53.961B. Aumenti: - 100.609 7 - 100.616 60.516

B.1 Acquisti - 99.186 - - 99.186 57.340B.2 Altre variazioni - 1.423 7 - 1.430 3.176

C. Diminuzioni: 968 97.105 3.817 - 101.890 59.189C.1 Vendite 669 96.485 - - 97.154 56.978C.2 Altre variazioni 299 620 3.817 - 4.736 2.211

D. Rimanenze finali 5.257 48.491 266 - 54.014 55.288

Attività a servizio del piano: composizione

Voci/Valori

31.12.2009 31.12.2008 Strumenti finanziari

propri/Attività utilizzate dalla

Banca

%

Strumenti finanziari

propri/Attività utilizzate dalla

Banca

%

Strumenti di debito 48.491 90 44.987 82di cui: strumenti propri - - - -Immobili 5.257 9 6.225 11di cui: immobili utilizzati dalla Banca - - - -Altre attività 266 1 4.076 7di cui: altre attività utilizzate dalla Banca - - - -Altre passività - - - -di cui: altre passività utilizzate dalla Banca - - - -Totale 54.014 100 55.288 100di cui: strumenti propri/attività utilizzate dalla Banca - - - -

4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività iscritte in bilancio Voci dell'Attivo Importo

31.12.2009 Importo

31.12.2008 Voci del Passivo Importo 31.12.2009

Importo 31.12.2008

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 48.491 44.987 120.a Fondi quiescenza e

obblighi simili 54.014 55.288

60. Crediti verso banche 266 4.076 20. Debiti verso banche - -110. Attività materiali 5.257 6.225 - -Totale Voci dell’Attivo 54.014 55.288 Totale Voci del Passivo 54.014 55.288

5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali La riserva matematica dei pensionati, alla data del bilancio tecnico, rappresenta l'importo che deve risultare

presente presso il Fondo alla data predetta tale che, insieme ai rendimenti prodotti dall'investimento dell'importo stesso, permetta in media, nel senso attuariale, la copertura delle rate di pensione integrativa che il Regolamento prevede, dalla data del bilancio tecnico in poi, a favore dei detti pensionati e dei loro superstiti.

12.4 Fondi per rischi e oneri – altri fondi In aggiunta a quanto indicato nella tabella 12.1, la Banca ha in corso diverse cause per le quali, considerato il

rischio meramente potenziale e in conformità a quanto previsto dallo IAS 37, non ha provveduto ad effettuare alcun ulteriore stanziamento.

Page 141: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 141

Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione Il capitale sociale è costituito da n. 1.062.811.311 azioni ordinarie del valore nominale di 0,52 euro, interamente

sottoscritte e versate. Alla data di bilancio risultano in portafoglio n. 1.921.086 azioni proprie, riacquistate per un importo pari a 2.639

migliaia di euro e un importo nominale di 999 mila euro.

14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 1.062.811.311 -- interamente liberate 1.062.811.311 -- non interamente liberate - -

A.1 Azioni proprie (-) -1.225.060 -A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 1.061.586.251 -

B. Aumenti 78.974 -B.1 Nuove emissioni - -

- a pagamento: - -- operazioni di aggregazioni di imprese - -- conversione di obbligazioni - -- esercizio di warrant - -- altre - -

- a titolo gratuito: - -- a favore dei dipendenti - -- a favore degli amministratori - -- altre - -

B.2 Vendita di azioni proprie 78.974 -B.3 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni 775.000 -C.1 Annullamento - -C.2 Acquisto di azioni proprie 775.000 -C.3 Operazioni di cessione di imprese - -C.4 Altre variazioni - -

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 1.060.890.225 -D.1 Azioni proprie (+) 1.921.086 -D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 1.062.811.311 -

- interamente liberate 1.062.811.311 -- non interamente liberate - -

Page 142: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 142

14.4 Riserve di utili: altre informazioni Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

Riserve di utili: 356.048 293.650Fondo dividendi azioni proprie 60 4Fondo acquisto azioni ordinarie proprie (disponibile) 29.500 -Riserva Legale 105.169 99.770Altre riserve di utili (post IAS) 221.319 193.876

Riserve altre: 74.420 74.420Speciale riserva ex art. 7 c.3 L.218/90 38.175 38.175Avanzo di fusione 6.245 6.245Fondo riserva di concambio - -Fondo acquisto azioni ordinarie proprie (utilizzato) 2.639 1.861Fondo acquisto azioni ordinarie proprie (disponibile) 27.361 28.139

Totale 430.468 368.070

14.4.a Dettaglio patrimonio netto con evidenza dell’origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste

Importo Possibilità

di utilizzo*

Quota disponibile

Quota disponibile

per aumento di capitale

Riepilogo utilizzazioni

effettuate nell’ultimo esercizio

Per copertura perdite

Per altre ragioni

Capitale 552.662Sovrapprezzi di emissione 119.921 A,B 119.921 119.921 - -Riserve: 430.468 - -

- Fondo dividendi azioni proprie 60 A(1),B 60 - - -- Riserva Legale 105.169 A(2) 105.169 - - -- Fondo acquisto azioni ordinarie

proprie (utilizzato) 2.639 - 2.639 - - -

- Fondo acquisto azioni ordinarie proprie (disponibile) 56.861 - 56.861 - - -

- Avanzo di fusione 6.245 A,B 6.245 6.245 - -- Altre riserve 259.494 A,B(4),(5) 259.494 259.494 - 29.500

Riserve da valutazione: 8.657 - - - Riserva da valutazione di attività

disponibili per la vendita -40 (3) - - - -

- Riserva da valutazione L & R - (3) - - - -- Riserva da valutazione della

copertura di flussi finanziari 8.697 (3) - - - -

Azioni proprie -2.639 - - - - -Utile (Perdita) di esercizio 93.184 - - - - -Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 1.202.253 Totali 550.389 356.220 - 29.500

Note: (*) A = per aumento di capitale; B = per distribuzione ai soci; (1) Benché la riserva sia per sua natura disponibile, la Banca provvede alla sua distribuzione ai soci facendola concorrere alla determinazione del dividendo. (2) Utilizzabile per aumento di capitale la quota eccedente il quinto del capitale sociale; (3) La riserva è indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. N.38/2005. (4) Le “Altre riserve” ricomprendono anche la “Speciale riserva ex art. 7 c.3 L. 218/90” il cui importo è pari a 38.175.676 euro. (5) Le “Altre riserve” sono state utilizzate nel corso dell’anno 2009 per 29.500 migliaia di euro al fine di aumentare il Fondo acquisto azioni ordinarie proprie (disponibile).

Page 143: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 143

Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 31.12.2009 31.12.2008

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 274.596 278.833a) Banche 47.109 40.276b) Clientela 227.487 238.557

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 447.721 496.891a) Banche 1.363 12.960b) Clientela 446.358 483.931

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 3.683.294 2.272.490a) Banche 12.612 133.505

i) a utilizzo certo 12.612 114.945ii) a utilizzo incerto - 18.560

b) Clientela 3.670.682 2.138.985i) a utilizzo certo 1.461 782ii) a utilizzo incerto 3.669.221 2.138.203

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -6) Altri impegni 544 -Totale 4.406.155 3.048.214

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 31.12.2009 31.12.2008

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.322 45.3052. Attività finanziarie valutate al fair value - -3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 167.529 164.7264. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -5. Crediti verso banche 1.678 -6. Crediti verso clientela 1.060.986 1.267.8647. Attività materiali - -

La tabella riporta il controvalore dei titoli impegnati a fronte di operazioni di pronti contro termine passivi con riferimento alle attività finanziarie detenute per la negoziazione ed alle attività finanziarie disponibili per la vendita.

Alla riga 6. “Crediti verso clientela”, è rappresentato il controvalore di mutui attivi che sono stati oggetto di cartolarizzazione.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 31.12.2009 31.12.2008

1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) Acquisti 953.405 625.975

1. regolati 945.863 620.6642. non regolati 7.542 5.311

b) Vendite 807.760 756.9321. regolate 802.422 751.8882. non regolate 5.338 5.044

2. Gestioni portafogli a) individuali 1.241.457 1.416.427b) collettive - -

3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria

(escluse le gestioni di portafogli) - -

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - -2. altri titoli - -

b) titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni di portafogli): altri 6.046.709 5.241.7411. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 3.908.485 2.945.4562. altri titoli 2.138.224 2.296.285

c) titoli di terzi depositati presso terzi 5.742.774 5.148.537d) titoli di proprietà depositati presso terzi 3.595.374 1.806.504

4. Altre operazioni - -

Page 144: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 144

Page 145: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 145

Parte C Informazioni sul conto economico

Page 146: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 146

Sezione 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci/Forme tecniche Titoli di

debito Finanziamenti Altre operazioni 2009 2008

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.954 - - 1.954 5.0912. Attività finanziarie disponibili per la vendita 14.655 - - 14.655 33.9293. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - -4. Crediti verso banche 327 2.962 - 3.289 11.9775. Crediti verso clientela 3.740 643.341 - 647.081 972.4776. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -7. Derivati di copertura X X 19.198 19.198 -8. Altre attività X X 734 734 675Totale 20.676 646.303 19.932 686.911 1.024.149

In corrispondenza delle voci “Crediti verso banche” e “Crediti verso clientela”, nella colonna “Titoli di debito”

sono rilevati gli interessi maturati o liquidati nel corso dell’esercizio sui titoli di debito che sono stati riclassificati nell’esercizio 2008 nel rispetto delle disposizioni previste dall’emendamento allo IAS 39 e all’IFRS 7 emesso dallo IASB il 13 ottobre 2008. In particolare sono qui rilevati sia gli interessi cedolari (per 2,801 mln di euro) che i rilasci delle riserve negative sui titoli precedentemente classificati come “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (per 723 migliaia di euro), ed ora trasferiti tra i crediti, nonché le rettifiche al costo ammortizzato su tali titoli.

La riga “Derivati di copertura” evidenzia il saldo positivo, tra differenziali positivi e negativi realizzati su contratti derivati classificati di copertura secondo le regole di “hedge accounting” previste dallo IAS 39. Nella tabella che segue, tale saldo viene dettagliato separatamente, con indicazione dei proventi e degli oneri con la considerazione delle diverse tipologie di copertura.

Nella riga “Altre attività” colonna “Altre operazioni” sono evidenziati gli interessi attivi maturati su crediti d’imposta ed altre attività residuali.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci/Valori 2009 2008

A. Differenziali positivi relativi ad operazioni di: A.1 Copertura specifica del fair value di attività - -A.2 Copertura specifica del fair value di passività 5.175 -A.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse - -A.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività - -A.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività - -A.6 Copertura generica dei flussi finanziari 37.240 -

Totale differenziali positivi (A) 42.415 -B. Differenziali negativi relativi ad operazioni di: - -

B.1 Copertura specifica del fair value di attività - -B.2 Copertura specifica del fair value di passività (5.513) -B.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse - -B.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività - -B.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività - -B.6 Copertura generica dei flussi finanziari (17.704) -

Totale differenziali negativi (B) (23.217) -C. Saldo (A-B) 19.198 -

La colonna “2008” non è valorizzata poiché al 31 dicembre 2008 i differenziali relativi alle operazioni di

copertura erano ricompresi tra gli interessi passivi e, pertanto, era stata valorizzata la tabella 1.5. La tabella rappresenta un dettaglio della voce 7, “Derivati di copertura”, presente nella tabella 1.1 “Interessi

attivi e proventi assimilati”. In particolare nella tabella è riportata l’apertura dei differenziali positivi e negativi sui contratti di copertura.

Page 147: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 147

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 2009 2008

Interessi attivi su attività finanziarie in valuta (506) 3.694

Gli interessi attivi su attività finanziarie in valuta al 31 dicembre 2009 risultano negativi perché i differenziali relativi alle operazioni di copertura sono ricompresi tra gli interessi attivi.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre

Operazioni 2009 2008

1. Debiti verso banche centrali (4.855) X - (4.855) (6.437)2. Debiti verso banche (15.667) X - (15.667) (50.728)3. Debiti verso clientela (49.695) X - (49.695) (149.142)4. Titoli in circolazione X (94.336) - (94.336) (237.561)5. Passività finanziarie di negoziazione - - (23.388) (23.388) (54.515)6. Passività finanziarie valutate al fair value - (58.298) - (58.298) (39.989)7. Altre passività e fondi X X - - -8. Derivati di copertura X X - - (59.649)Totale (70.217) (152.634) (23.388) (246.239) (598.021)

Nella riga “Passività finanziarie di negoziazione”, colonna “Altre operazioni”, è rilevato il saldo negativo tra i

differenziali e i margini positivi e negativi su contratti derivati, collegati gestionalmente con attività e passività finanziarie valutate al fair value, che sono classificati convenzionalmente tra le attività e le passività di negoziazione. Per un’articolata disamina delle sue componenti, si rimanda alla tabella che segue.

La voce 4, “Titoli in circolazione”, colonna “Titoli”, evidenzia gli interessi passivi maturati nell’esercizio su obbligazioni e certificati di deposito valutati al costo ammortizzato od al costo.

La voce 5, “Passività finanziarie valutate al fair value”, colonna “Titoli”, comprende gli interessi su prestiti obbligazionari e certificati di deposito denominati in yen per i quali è stata adottata la fair value option.

La tabella ospita anche gli interessi su “Passività finanziarie a fronte di attività cedute non cancellate” in precedenza evidenziate in una riga separata. In particolare gli oneri relativi ai debiti per operazioni passive di pronti contro termine e gli oneri relativi ai debiti iscritti a fronte delle operazioni di cartolarizzazione di mutui residenziali sono ricompresi nella colonna “Debiti” riga 3. “Debiti verso clientela” e gli oneri relativi ai debiti per operazioni passive di pronti contro termine con la Banca Centrale sono ricomprese nella colonna “ Debiti” riga 1. “Debiti verso banche centrali”.

1.4.a Passività finanziarie di negoziazione: composizione Voci/ Valori 2009 2008

Differenziali passivi su derivati di copertura naturale (30.816) (40.882)Differenziali passivi su dcs di copertura naturale (45.631) (48.158)Differenziali passivi su derivati impliciti (210) (664)Differenziali attivi su derivati di copertura naturale 53.117 35.028Differenziali attivi su derivati impliciti 152 161Totale (23.388) (54.515)

Page 148: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 148

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci/Valori 2009 2008

A. Differenziali positivi relativi ad operazioni di: A.1 Copertura specifica del fair value di attività - -A.2 Copertura specifica del fair value di passività - 10.690A.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse - 24A.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività - 22.428A.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività - -A.6 Copertura generica dei flussi finanziari - -

Totale differenziali positivi (A) - 33.142B. Differenziali negativi relativi ad operazioni di:

B.1 Copertura specifica del fair value di attività - -B.2 Copertura specifica del fair value di passività - (64.440)B.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse - (455)B.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività - (27.896)B.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività - -B.6 Copertura generica dei flussi finanziari - -

Totale differenziali negativi (B) - (92.791)C. Saldo (A-B) - (59.649)

La colonna “2009” non è valorizzata perché al 31 dicembre 2009 i differenziali relativi alle operazioni di

copertura sono ricompresi tra gli interessi attivi e, pertanto, é stata valorizzata la tabella 1.2. La tabella rappresenta un dettaglio della voce 8, “Derivati di copertura”, presente nella tabella “1.4 - Interessi

passivi e oneri assimilati”. In particolare nella tabella è riportata l’apertura dei differenziali positivi e negativi sui contratti di copertura.

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta 2009 2008

Interessi passivi su passività in valuta (52.172) (114.845)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 149

Sezione 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Valori 2009 2008

a) garanzie rilasciate 5.688 5.982 b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 24.785 32.946

1.negoziazione di strumenti finanziari 3.972 3.1042.negoziazione di valute 1.423 1.9133.gestioni portafogli 9.113 14.789

3.1.individuali 9.113 14.7893.2.collettive - -

4.custodia e amministrazione di titoli 996 1.0125.banca depositaria - -6.collocamento di titoli 2.692 4.5867.raccolta di attività di ricezioni e trasmissione di ordini 294 3988.attività di consulenza 10 10

8.1. in materia di investimenti 10 108.2. in materia di struttura finanziaria - -

9.distribuzione di servizi di terzi 6.285 7.1349.1.gestioni di portafogli - -

9.1.1. individuali - -9.1.2. collettive - -

9.2.prodotti assicurativi 3.684 4.1459.3.altri prodotti 2.601 2.989

d) servizi di incasso e pagamento 37.023 38.198 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 1.147 889 f) servizi per operazioni di factoring - - g) esercizio di esattorie e ricevitorie - - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - - i) tenuta e gestione dei conti correnti 39.143 8.832 j) altri servizi 15.090 18.355

1.su finanziamenti non in conto corrente 13.293 15.6422.altri 1.797 2.713

Totale 122.876 105.202

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori 2009 2008

a) presso propri sportelli: 18.090 26.5091. gestioni di portafogli 9.113 14.7892. collocamento di titoli 2.692 4.5863. servizi e prodotti di terzi 6.285 7.134

b) offerta fuori sede: - -1. gestioni di portafogli - -2. collocamento di titoli - -3. servizi e prodotti di terzi - -

c) altri canali distributivi: - -1. gestioni di portafogli - -2. collocamento di titoli - -3. servizi e prodotti di terzi - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 150

2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori 2009 2008

a) garanzie ricevute - - b) derivati su crediti (94) (195) c) servizi di gestione e intermediazione: (922) (920)

1. negoziazione di strumenti finanziari (838) (855)2. negoziazione di valute (3) (11)3. gestioni di portafogli: (41) (54)

3.1 proprie (41) (54)3.2 delegate da terzi - -

4. custodia e amministrazione di titoli - -5. collocamento di strumenti finanziari (40) -6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -

d) servizi di incasso e pagamento (5.071) (5.747) e) altri servizi (3.495) (5.200)

1. oneri interbancari (423) (1.998)2. altri (3.072) (3.202)

Totale (9.582) (12.062)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 151

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi

2009 2008

dividendi proventi da

quote di O.I.C.R.

Dividendi proventi da

quote di O.I.C.R.

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 142 83 270 193B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.208 - 1.473 -C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -D. Partecipazioni 12.297 X 16.597 X Totale 13.647 83 18.340 193

La voce D, “Partecipazioni”, riguarda i dividendi provenienti da partecipazioni in imprese del Gruppo: • imprese bancarie per 3.256 migliaia di euro; • imprese non bancarie per 7.284 migliaia di euro; • imprese con partecipazione rilevanti per 1.757 migliaia di euro.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 152

Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da

negoziazione Minusvalenze Perdite da negoziazione

Risultato netto

(A) (B) (C) (D) [(A+B) - C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 6.406 11.167 (579) (1.241) 15.7531.1 Titoli di debito 4.884 8.107 (141) (254) 12.5961.2 Titoli di capitale 212 1.343 (218) (688) 6491.3 Quote di O.I.C.R. 1.310 183 (220) (299) 9741.4 Finanziamenti - - - - -1.5 Altre - 1.534 - - 1.534

2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -2.1 Titoli di debito - - - - -2.2 Debiti - - - - -2.3 Altre - - - - -

3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 1.949

4. Strumenti derivati 22.609 164.230 (22.276) (152.891) 9.7674.1 Derivati finanziari: 21.822 164.230 (22.276) (151.213) 10.658

- Su titoli di debito e tassi di interesse 21.805 144.476 (21.783) (129.561) 14.937- Su titoli di capitale e indici azionari 17 19.612 (493) (21.517) (2.381)- Su valute e oro X X X X (1.905)- Altri - 142 - (135) 7

4.2 Derivati su crediti 787 - - (1.678) (891)Totale 29.015 175.397 (22.855) (154.132) 27.469

Nella presente voce figurano per “sbilancio” complessivo: a) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni classificate nelle “Attività finanziarie detenute per la

negoziazione” e nelle “Passività finanziarie di negoziazione”, inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni; sono esclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati connessi con la fair value option, da ricondurre in parte fra gli interessi (Voci 10 e 20, per quanto attiene ai differenziali ed ai margini, positivi o negativi, maturati e liquidati nel corso dell’esercizio), ed in parte nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value“ (Voce 110);

b) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni finanziarie, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, denominate in valuta, inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni.

I risultati della negoziazione e della valutazione delle attività e delle passività finanziarie per cassa in valuta devono essere tenuti separati da quelli relativi all’attività in cambi.

Il saldo di cui alla lettera a) include: • gli utili e le perdite derivanti dalla compravendita delle attività e passività finanziarie per cassa di negoziazione; • i risultati della valutazione delle attività e delle passività finanziarie per cassa di negoziazione; • i differenziali e i margini, positivi e negativi, dei contratti derivati classificati nel portafoglio di negoziazione,

diversi da quelli relativi a contratti derivati connessi con la fair value option; • i risultati della valutazione dei derivati classificati nel portafoglio di negoziazione, diversi da quelli relativi a

contratti derivati connessi con la fair value option, da ricondurre alla voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” (Voce 110);

• gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di metalli preziosi (diversi dall’oro) nonché i risultati della loro valutazione. Il saldo di cui alla lettera b) include:

• gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di valute e oro; • le differenze di cambio, positive e negative, relative alle attività e alle passività finanziarie denominate in valuta,

diverse da quelle designate al fair value, da quelle oggetto di copertura del fair value (rischio di cambio o fair value) e dei flussi finanziari (rischio di cambio) nonché dai relativi derivati di copertura.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 153

Sezione 5 – Il risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione Componenti reddituali/Valori 2009 2008

A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value 31.509 259.485A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 6.231 4.542A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 84 202A.5 Attività e passività in valuta 12.808 25.184

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 50.632 289.413B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura del fair value (12.808) (70.092)B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (1.151) (11.763)B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari (183) -B.5 Attività e passività in valuta (31.010) (209.959)

Totale oneri dell'attività di copertura (B) (45.152) (291.814)C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 5.480 (2.401)

La tabella evidenzia il risultato netto derivante dall’attività di copertura. Sono riportate le componenti reddituali,

derivanti dal processo di valutazione delle attività e passività oggetto di copertura nonché dei relativi contratti derivati di copertura, comprese le eventuali differenze di cambio.

Relativamente alle operazioni di cash flow hedging viene rilevata convenzionalmente solo la parte “inefficace” della plusvalenza (o minusvalenza) del derivato di copertura (IAS 39, paragrafo 95, lettera b; paragrafo 102, lettera b).

La voce A.1 “Derivati di copertura del fair value” è riferibile a derivati su tassi di cambio per un importo pari a 31.088 migliaia di euro, utilizzati ai fini della copertura di certificati di deposito e di depositi denominati in Yen, ed a derivati su tassi d’interesse per un importo di 421 migliaia di euro utilizzati per immunizzare le variazioni di fair value dei titoli obbligazionari emessi dalla Banca.

La voce B.1 “Derivati di copertura del fair value” è riferibile a derivati su tassi di cambio.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 154

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Voci/Componenti reddituali 2009 2008

Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato

netto Attività finanziarie

1. Crediti verso banche - - - - - -2. Crediti verso clientela 272 - 272 85 - 853. Attività finanziarie disponibili per la vendita 5.187 (4.288) 899 1.670 (1.084) 586

3.1 Titoli di debito 5.187 (4.288) 899 1.670 (1.084) 5863.2 Titoli di capitale - - - - - -3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -3.4 Finanziamenti - - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -Totale attività 5.459 (4.288) 1.171 1.755 (1.084) 671Passività finanziarie

1. Debiti verso banche - - - - - -2. Debiti verso clientela - - - - - -3. Titoli in circolazione 5.872 (59) 5.813 9.891 (44) 9.847

Totale passività 5.872 (59) 5.813 9.891 (44) 9.847

La tabella evidenzia il risultato economico derivante dalla cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita e dal riacquisto di proprie passività finanziarie.

Alla voce 2. “Attività finanziarie - Crediti verso clientela” sono stati opportunamente riclassificati 85 mila euro di utili relativamente all’esercizio 2008, precedentemente iscritti nella Voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 155

Sezione 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione

Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze Utili da realizzo Minusvalenze Perdite da

realizzo Risultato netto

(A) (B) (C) (D) [(A+B) - C+D)]1. Attività finanziarie - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - -1.2 Titoli di capitale - - - - -1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -1.4 Finanziamenti - - - - -

2. Passività finanziarie 100.436 - (126.182) - (25.746)2.1 Titoli di debito 100.436 - (126.182) - (25.746)2.2 Debiti verso banche - - - - -2.3 Debiti verso clientela - - - - -

3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 124.896

4. Derivati creditizi e finanziari 41.880 - (156.260) - (114.380)Totale 142.316 - (282.442) - (15.230)

La voce rileva il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite delle “attività finanziarie valutate al fair

value” e delle “passività finanziarie valutate al fair value”, inclusi i risultati delle valutazioni al fair value di tali attività e passività.

Nelle “plusvalenze” e “minusvalenze” sono escluse le differenze di cambio, positive e negative, relative alle attività e passività finanziarie valutate al fair value denominate in valuta, da ricondurre invece nella sottovoce “Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio”.

Il risultato negativo è riconducibile all’effetto combinato della repentina discesa dei tassi di mercato con i quali vengono attualizzate le passività finanziarie valutate al fair value e alla riduzione della durata finanziaria per i titoli obbligazionari, che comporta il progressivo rilascio delle valutazioni precedentemente effettuate.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 156

Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/ Componenti reddituali

Rettifiche di valore (1)

Riprese di valore (2)

2009 (1)-(2)

2008

Specifiche

Di p

orta

fogl

io

Specifiche Di portafoglio C

ance

llazi

oni

Altr

e

Da

Inte

ress

i

Altr

e rip

rese

Da

Inte

ress

i

Altr

e rip

rese

A. Crediti verso banche - - - - - - - - (2.761)- Finanziamenti - - - - - - - - (62)- Titoli di debito - - - - - - - - (2.699)

B. Crediti verso clientela (854) (211.914) (8.525) 20.540 74.837 231 - (125.685) (75.885)- Finanziamenti (854) (211.914) (8.525) 20.540 74.837 231 - (125.685) (75.885)- Titoli di debito - - - - - - - - -

C. Totale (854) (211.914) (8.525) 20.540 74.837 231 - (125.685) (78.584)

La voce accoglie le rettifiche e le riprese di valore contabilizzate a fronte della valutazione del portafoglio “Crediti verso la clientela” (integrata dall’effetto time value).

Tra le rettifiche di valore: • la colonna “Cancellazioni”, include principalmente le perdite su crediti in bonis; • la colonna “Altre” accoglie le svalutazioni sui crediti deteriorati oggetto di valutazione analitica.

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Operazioni/ Componenti Reddituali

Rettifiche di valore (1)

Riprese di valore (2) 2009

(3) = (1)-(2)

2008

Specifiche Specifiche

Cancellazioni Altre Da interessi

Altre riprese

A. Titoli di debito - - - - - -B. Titoli di capitale - - X X - (3.881)C. Quote di O.I.C.R. - - X - D. Finanziamenti a banche - - - - - -E. Finanziamenti a clientela - - - - - -F. Totale - - - - - (3.881)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 157

Sezione 9 – Le spese amministrative – Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori 2009 2008

1) Personale dipendente (228.251) (223.295)a) salari e stipendi (154.385) (148.385)b) oneri sociali (40.646) (37.699)c) indennità di fine rapporto (9.012) (8.680)d) spese previdenziali - -e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (1.915) (3.737)f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (3.694) (6.332)

- a contribuzione definita - -- a benefici definiti (3.694) (6.332)

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (7.396) (7.038)- a contribuzione definita (7.396) (7.038)- a benefici definiti - -

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -i) altri benefici a favore dei dipendenti (11.203) (11.424)

2) Altro personale in attività (402) (452) 3) Amministratori e Sindaci (1.666) (1.679) 4) Personale collocato a riposo (85) (470) 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 3.055 2.198 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -Totale (227.349) (223.698)

Come precisato dalla Banca d’Italia:

• l’accantonamento dell’esercizio al fondo di trattamento di fine rapporto che, in funzione delle opzioni dei dipendenti, è versato direttamente all’INPS o a forme di previdenza complementare, è convenzionalmente rilevato nella sottovoce c) “indennità di fine rapporto”.

• la sottovoce i) “altri benefici a favore dei dipendenti” comprende anche i benefici erogati ai dipendenti per incentivare la cessazione del rapporto di lavoro.

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria 2009

Personale dipendente 2.930 a) dirigenti 49 b) quadri direttivi 906 c) restante personale dipendente 1.975 Altro Personale 48

9.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: totale costi Per i fondi di quiescenza aziendali interni a prestazione definita, alla data di bilancio viene redatta la perizia del

tecnico attuariale al fine di determinare la riserva matematica sulla base della quale adeguare il patrimonio. Banca Marche ha scelto di ripartire le perdite/utili attuariali in maniera sistematica sulla base della vita media

residua dei dipendenti aventi diritto al beneficio. L’onere complessivo imputato a conto economico per l’anno 2009 ammonta a 3.694 migliaia di euro.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti Tipologia di spesa/Valori 2009 2008

1- Tickets mensa (2.949) (2.930) 2- Oneri per incentivi all’esodo (2.938) (3.279) 3- Rimborsi spese (2.006) (1.920) 4- Assistenza sanitaria (1.144) (1.128) 5- Spese di formazione (1.087) (1.282) 6- Polizza infortuni professionali (345) (311) 7- Perdite su vertenze legali (114) (20) 8- Spese per iscrizioni ad albi (26) (26) 9- Contributo dopolavoro (224) (220)10- Altri benefici (370) (308)Totale (11.203) (11.424)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 158

9.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia di Spesa/ Valori 31.12.2009 31.12.2008

Spese di gestione degli assets (16.179) (14.924)Spese di manutenzione dei mobili e degli immobili (4.908) (4.311)Fitti passivi (10.835) (10.260)Spese di manutenzione immobili da investimento (135) (72)Spese per traslochi (301) (281)

Spese per servizi informatici (24.140) (22.206)Noleggio e manutenzione hardware (16.004) (12.160)Noleggio e manutenzione software (3.617) (5.346)Spese per elaborazioni elettroniche eseguite presso terzi (4.519) (4.700)

Spese amministrative e generali di funzionamento (40.307) (43.326)Acquisto di pubblicazioni ed abbonamenti (313) (315)Compensi per servizi professionali (7.535) (8.297)Premi Assicurativi (2.750) (3.174)Quote associative (1.288) (940)Spese di pulizia (2.264) (2.357)Spese di trasporto e viaggi (3.274) (3.390)Spese di vigilanza (1.303) (1.286)Spese diverse (472) (1.511)Spese per la fornitura di materiale vario uso ufficio (1.270) (1.636)Spese per servizi telematici (6.568) (6.653)Spese postali (5.040) (5.277)Utenze (8.230) (8.490)

Spese relative al rischio di credito (9.615) (8.156)Spese legali e giudiziarie sostenute per il recupero crediti (6.826) (6.215)Informazioni e visure (1.885) (1.494)Perdite su vertenze (904) (447)

Imposte indirette e tasse (2.396) (2.519)Imposte indirette e tasse (26.890) (26.328)Recupero imposte indirette e tasse 24.494 23.809

Spese di pubblicità e rappresentanza (5.765) (5.879)Spese di pubblicità e rappresentanza (5.765) (5.879)

Totale (98.402) (97.010)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 159

Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione 2009 2008

fondo azioni revocatorie 102 (2.482)accantonamenti dell'esercizio (757) (2.983)riattribuzioni a conto economico 859 501

fondo cause in corso (777) (359)accantonamenti dell'esercizio (2.174) (2.014)riattribuzioni a conto economico 1.397 1.655

altri fondi (306) (78)accantonamenti dell'esercizio (260) -riattribuzioni a conto economico - -attualizzazione fondi (46) (78)

Totale (981) (2.919)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 160

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale AmmortamentoRettifiche di valore per

deterioramento

Riprese di valore

Risultato netto

(a) (b) (c) (a + b - c) A. Attività materiali - - - -

A.1 Di proprietà - - - -- Ad uso funzionale (12.562) - - (12.562)- Per investimento - - - -

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -- Ad uso funzionale (1.068) - - (1.068)- Per investimento - - - -

Totale (13.630) - - (13.630)

La colonna ammortamento evidenzia l’importo degli ammortamenti di competenza dell’esercizio, di cui, tra le attività materiali di proprietà ad uso funzionale, gli importi più rilevanti riguardano:

• ammortamento di immobili uso azienda per 4.862 migliaia di euro; • ammortamento di macchine elettroniche per 3.050 migliaia di euro; • ammortamento di mobili per 887 migliaia di euro;

nella stessa colonna sono totalizzati anche gli ammortamenti relativi ai costi capitalizzati su immobili di terzi che ammontano a 2.078 migliaia di euro.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 161

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale AmmortamentoRettifiche di valore per

deterioramento

Riprese di valore

Risultato netto

(a) (b) (c) (a + b - c) A. Attività immateriali - - - -

A.1 Di proprietà - - - -- Generate internamente dall'azienda (2.190) (27) - (2.217)- Altre (8.481) (101) - (8.582)

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -Totale (10.671) (128) - (10.799)

L’ammortamento di attività immateriali di proprietà, riguarda l’ammortamento di software generato internamente all’azienda; la voce “Altre” è costituita principalmente dall’ammortamento di software acquistato esternamente, per 7.788 migliaia euro.

Nella colonna “Rettifiche di valore per deterioramento” è riportato il valore del software dismesso nel corso dell’esercizio 2009 sia sviluppato internamente, per 27 mila euro, che acquistato, per 101 mila euro.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 162

Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione Dettaglio oneri/Valori 2009 2008

- Sopravvenienze passive non riconducibili a voce propria (136) (71)- Oneri per furti e rapine (316) (445)- Altri oneri diversi (221) (168)Totale (673) (684)

La voce “Oneri per furti e rapine” riguarda la franchigia assicurativa a carico della Banca.

13.2 Altri proventi di gestione: composizione Dettaglio proventi/Valori 2009 2008

- Fitti attivi 1.193 1.348- Recupero premi di assicurazione 4.009 3.974- Recupero spese di conto corrente 7.744 8.201- Recupero spese postali e telegrafiche 5.931 5.967- Recupero spese diverse 10.348 11.602- Altri proventi 5.561 6.740Totale 34.786 37.832

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 163

Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 210

14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione Componente reddituale/ Valori 2009 2008

A. Proventi - 1.1571. Rivalutazioni - -2. Utili da cessione - 2513. Riprese di valore - -4. Altre proventi - 906

B. Oneri - -1. Svalutazioni - -2. Rettifiche di valore da deterioramento - -3. Perdite da cessione - -4. Altri oneri - -

Risultato netto - 1.157

Page 164: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 164

Sezione 17 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente reddituale/Valori 2009 2008

A. Immobili 1.592 2.520- Utili da cessione 1.592 2.520- Perdite da cessione - -

B. Altre attività 14 11- Utili da cessione 18 11- Perdite da cessione (4) -

Risultato netto 1.606 2.531

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 165

Sezione 18 – Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Componenti reddituali/Valori 2009 2008

1. Imposte correnti (-) (86.598) (86.487)2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 23.183 12.3365. Variazione delle imposte differite (+/-) 5.328 10.3226. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (58.087) (63.829)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio Componenti reddituali /Valori IRES IRAP Totale

Utile al lordo delle imposte 151.271 151.271 Onere fiscale teorico (41.599) (7.170) (48.769) Indetraibilità interessi passivi (2.589) (458)Dividendi 3.528 323Deduzione IRAP (10%) 545 Contratti di capitalizzazione 935 -Imposte indeducibili (203) (34)Oneri telefonia / autovetture (149) -Spese amministrative - (467)Ammortamento dei beni materiali ed immateriali ad uso funzionale - (162)Costo del personale - (9.823)Rettifiche e riprese di valore nette su crediti/attività finanziarie - (5.958)Riduzione cuneo fiscale - 2.364Imposta sostitutiva riallineamento quadro EC (2.443) -Imposte differite (annullate) affrancamento quadro EC 4.199 356Altri oneri di gestione - 1.110Altre variazioni in aumento (816) (56)Altre variazioni in diminuzione 472 8Imposte sul Reddito dell'esercizio (38.120) (19.967) (58.087)

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 166

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 167

Parte D Redditività complessiva

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 168

Prospetto analitico della redditivitá complessiva

Voci Importo lordo

Imposta sul

reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 93.184Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 12.555 -2.504 10.051 a) variazioni di fair value 8.235 -1.116 7.119 b) rigiro a conto economico 3.597 -1.160 2.437 - rettifiche da deterioramento - - - - utili/perdite da realizzo 3.597 -1.160 2.437 c) altre variazioni 723 -228 495

30. Attività materiali - - -40. Attività immateriali - - -50. Copertura di investimenti esteri: - - -

a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

60. Copertura dei flussi finanziari: 4.913 -1.961 2.952 a) variazioni di fair value 5.012 -1.551 3.461 b) rigiro a conto economico -99 -32 -131 c) altre variazioni - -378 -378

70. Differenze di cambio: - - - a) variazioni di valore - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

80. Attività non correnti in via di dismissione: - - - a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

90. Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti - - -100. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - - -

a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - - rettifiche da deterioramento - - - - utili/perdite da realizzo - - - c) altre variazioni - - -

110. Totale altre componenti reddituali 17.468 -4.465 13.003120. Redditività complessiva (10+110) 17.468 -4.465 106.187

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 169

Parte E Informazioni sui rischi e

sulle relative politiche di copertura

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 170

Premessa Annualmente, in conformità con le disposizioni di vigilanza sulle banche, i gruppi bancari devono predisporre un

documento (resoconto ICAAP) attestante il processo interno di autovalutazione dei rischi finalizzato alla determinazione del livello di capitale interno, attuale e prospettico, adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio alle quali la Banca ritiene di essere esposta.

Tale documento deve essere predisposto dopo la redazione del bilancio di esercizio e inviato all’Organo di Vigilanza (Banca d’Italia) entro la fine di aprile di ogni anno.

La Banca, al momento della stesura del presente bilancio, ha predisposto e inoltrato la versione completa del Resoconto ICAAP, sui dati di bilancio dell’esercizio 2008.

Il contenuto del Resoconto ICAAP 2008, redatto per tutto il gruppo bancario con il contributo delle società controllate, si compone di sei sezioni tematiche contenenti, ognuna, gli elementi quali-quantitativi riguardanti i rischi sottoposti ad analisi e un’autovalutazione delle aree di processo suscettibili di miglioramento come segue:

• nella prima sezione sono illustrate le principali informazioni qualitative e quantitative relative al piano strategico 2009 - 2011, presentato e approvato con la delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 ottobre 2008, e la riformulazione del budget 2009;

• nella seconda sezione, sono delineati i ruoli e le funzioni ricoperte dagli organi aziendali nella definizione e nell’indirizzo del processo ICAAP, le mansioni e le responsabilità delle funzioni aziendali nello svolgimento del processo e i termini di presidio dello stesso, presentati e approvati con delibera del Consiglio di Amministrazione del 1 ottobre 2008;

• nella terza sezione sono presentate le principali tipologie di rischi cui il Gruppo è esposto, le metodologie di misurazione, gestione e mitigazione dei rischi, e le conclusioni riguardanti le analisi quantitative applicate agli andamenti attesi delle principali grandezze economiche finanziarie del Gruppo;

• nella quarta sezione si forniscono i dati relativi al capitale interno calcolato a fronte di ciascun rischio e al capitale interno complessivo;

• nella quinta sezione del documento sono elencate e definite le componenti patrimoniali a copertura del capitale interno complessivo, con la valutazione della loro adeguatezza;

• nella sesta e ultima sezione del documento, relativa all’autovalutazione dell’ICAAP, sono individuate le aree del processo suscettibili di miglioramento e sono dettagliati gli interventi, organizzativi o patrimoniali, pianificati per la correzione e lo sviluppo del processo.

L’identificazione dei rischi e la valutazione della loro rilevanza sulle entità rientranti nel Gruppo hanno prodotto la mappatura dei rischi come rappresentato nella seguente tavola:

Entità legale

Cre

dito

Con

trop

arte

Mer

cato

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Con

cent

razi

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Banca Marche X X X X X X X X X X X Medioleasing X X X X X X X X CARILO X X X X X X X X X FOCUS Gestioni SGR X1 X X BdM Gestioni Internazionali LUX SA X36 X X

36 FOCUS gestioni SGR e BdM Gestioni Internazionali Lux presentano rischi di credito solo in sede di consolidamento.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 171

Per quanto riguarda le fattispecie di rischio appartenenti al Primo Pilastro, il Gruppo esegue la valutazione del capitale interno utilizzando le metodologie di calcolo previste dall’Autorità di Vigilanza come rappresentato nella tavola seguente:

Rischio Capitale Regolamentare Capitale Interno Stress Test

Rischio di credito metodo Standard metodo Standard Variazione ponderazione per impatto crisi valori immobiliari Incremento delle posizioni in default

Rischio di mercato metodo Standard metodo Standard Valore incrementale derivante dalla valutazione di assenza totale di correlazione tra fattori di rischio

Rischio di controparte metodo del Valore Corrente e metodo CRM semplificato

metodo del Valore Corrente e metodo CRM semplificato

Analisi di scenario di modifica della curva dei tassi su base storica

Rischio operativo metodo TSA metodo TSA

Per quanto riguarda i rischi appartenenti al Secondo Pilastro, individuati dall’Autorità di Vigilanza, e ricompresi nella Mappa dei Rischi, sono adottati sia approcci semplificati sia metodologie più evolute come di seguito rappresentato:

Rischio Metodologia di valutazione del rischio Capitale Interno Stress Test

Rischio di concentrazione

Granularity Adjustement single-name

Granularity Adjustement single-name Concentrazione geo-settoriale

Variazione negativa della qualità degli attivi

Rischio di tasso d’interesse

Maturity Gap, Duration Gap, Sensitivity Analysis

Duration Gap Sensitivity Analysis

Analisi di sensitività a shift non paralleli della curva dei tassi

Rischio di liquidità Maturity Mismatching Maturity Mismatching

Analisi what-if sul rispetto dei limiti e del valore dei titoli eligible e marketble, in condizioni di stress e di crisi dei mercati

Rischio residuo

Analisi delle motivazioni sui gap di minor recupero delle garanzie rispetto al loro valore medio

Non misurabile

Rischio derivante da cartolarizzazioni Non presente Non misurabile

Rischio strategico

Analisi sugli scostamenti degli interventi previsti dal Piano Strategico e dalle politiche di Budget

Non misurabile

Rischio di reputazione

Valutazione dell’adeguatezza dei presidi organizzativi Non misurabile

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 172

Il Gruppo, ai fini del computo del Capitale Interno Complessivo relativo a tutti i rischi rilevanti assunti, adotta la tecnica del cd. Building Block, ovvero della somma del Capitale Interno derivante da ogni singolo rischio e, in sede di prima applicazione del processo ICAAP, svolge le previste analisi di sensibilità e di scenario (stress-test) rispetto alle seguenti categorie di rischio:

• Rischio di credito; • Rischio di concentrazione; • Rischio di controparte; • Rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario; • Rischio di liquidità.

Il Resoconto riporta, inoltre, un’analisi d’impatto per la quantificazione del capitale interno relativo al Rischio di credito determinato mediante l’uso del metodo IRB utilizzando le formule regolamentari. La metodologia IRB è stata applicata, in tale simulazione, limitatamente alle controparti imprese.

L’analisi dei fattori riguardanti la gestione dei rischi, al fine di individuare eventuali aree critiche per il Gruppo e conseguenti interventi correttivi, si è sviluppata percorrendo i seguenti ambiti:

• gli aspetti organizzativi e governo dei rischi; • l’individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione; • la misurazione/valutazione del capitale interno e gestione dei singoli rischi; • la misurazione del capitale interno complessivo; • la valutazione dell’adeguatezza del capitale.

Per il resoconto 2009, da predisporsi per l’aprile del 2010, la Banca sta predisponendo un apposito applicativo in grado di consentire lo sviluppo delle varie fasi di quantificazione dei rischi di credito in maniera strutturata. L’applicazione, inoltre, è in grado di rimodulare il livello di patrimonio disponibile anche con l’utilizzo delle metodologie più avanzate rispetto a quelle standardizzate (FIRBA, AIRBA).

La Banca, nel gennaio 2008 con delibera del Consiglio di Amministrazione ha istituito la Funzione di Gestione del Rischio, che esercita la funzione di controllo ai sensi del regolamento congiunto Banca d’Italia / Consob in materia di organizzazione degli intermediari e delle disposizioni prudenziali di Vigilanza della Banca d’Italia, assegnandone la responsabilità al Direttore Centrale Pianificazione e Controllo Rischi per tutto il Gruppo Banca Marche.

Esso applica e mantiene le politiche e le procedure del sistema di gestione dei rischi presiedendo al funzionamento del sistema e verificandone il rispetto.

Assicura la valutazione del capitale assorbito e verifica l’adeguatezza e l’efficacia delle misure prese per rimediare alle carenze riscontrate presentando, agli Organi Aziendali, relazioni sull’attività svolta e fornendo loro consulenza in materia di gestione del rischio.

Nell’ambito dell’adozione di “Basilea 2” per il sistema bancario italiano, la Banca d’Italia, con la Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”, ha definito le modalità con cui le banche o i gruppi bancari domestici devono fornire al pubblico le informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi (cd Terzo pilastro di Basilea 2 – “Pillar 3”).

In sintesi le nuove istruzioni prevedono la compilazione di un’informativa separata sui rischi del gruppo bancario in aggiunta a quella già presente nei documenti di bilancio. Tale informativa, riferita ai dati al 31 dicembre, è pubblicata, secondo le regole dettate dalla Banca d’Italia, entro il termine per la pubblicazione del bilancio.

Il Gruppo Banca delle Marche pubblica l’informativa al pubblico sul Terzo pilastro di Basilea 2 sul proprio sito Internet, all’indirizzo: www.bancamarche.it.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 173

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali La politica del credito del Gruppo Banca Marche, anche nel corso del 2009, si distingue per la particolare

attenzione rivolta al sostegno finanziario dei territori d’insediamento sui quali la Banca consolida la propria veste di leader del mercato.

Prosegue anche la strategia di ampliamento delle proprie quote di mercato in zone di espansione ricercate, prevalentemente, al di fuori della regione Marche.

Pur in presenza del difficile momento congiunturale, il sostegno all’economia locale si è ulteriormente concretizzato nello sviluppo e nel mantenimento di relazioni privilegiate con la piccola e media impresa, anche ottimizzando e valorizzando le relazioni con il canale dei “confidi” che forniscono un adeguato supporto dell’attività di finanziamento, nonché con i liberi professionisti e con il segmento delle famiglie.

Il comparto delle famiglie, inoltre, è caratterizzato da specifiche attività di rilancio del credito al consumo e di offerta di mutui casa strutturati con modalità maggiormente flessibili rispetto al passato. La Banca, inoltre, ha aderito alle proposte ABI di “sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese”.

L’esigenza di perseguire i propri obiettivi strategici in ambito creditizio, ha portato all’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di un documento di definizione delle linee guida di politica creditizia del Gruppo (c.d. Loan Policy) che assicura l’adozione e l’utilizzo di principi creditizi, norme e processi per l’erogazione del credito e il suo monitoraggio al fine di permettere una più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare a disposizione della banca.

Le strategie e le politiche creditizie sono state indirizzate alla diversificazione del portafoglio con l’obiettivo di limitare la concentrazione delle esposizioni su singole controparti o gruppi e su specifici settori di attività; ciò nell’ambito di un’efficiente selezione della clientela affidata sulla quale procedere a un’accurata analisi del merito creditizio. A tal proposito la policy creditizia si è arricchita di uno specifico regolamento per la verifica delle situazioni di concentrazione sulla clientela affidata, sui settori di attività economica agiti nonché sui possibili rischi di concentrazione in ambiti geografici.

Permane, quindi, l’obiettivo primario di mantenimento dell’elevata qualità del portafoglio impieghi supportato con il completamento di specifiche procedure informatiche finalizzate all’integrazione dei sistemi di valutazione del merito di credito basati su modelli di rating interno (cfr. Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche – Basilea2 - circolare Banca d’Italia n. 263 del 27/12/2007) e degli strumenti di mitigazione del rischio nell’ambito dei processi di erogazione e monitoraggio del credito.

2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi

Il processo di erogazione del credito si basa su un adeguato decentramento decisionale, dove le responsabilità della valutazione del merito creditizio, della concessione del credito e del controllo andamentale di quelli deteriorati sono attribuite, per le attività di primo livello, ai gestori di relazione (filiali, responsabili di cliente) mentre, in seconda istanza, tali attività permeano l’intera struttura della Banca sia a livello locale sia centrale.

La struttura operativa della Banca dispone di apposite funzioni periferiche, dislocate su ciascuna Area Territoriale, e funzioni centrali presso l’Area Crediti - Vice Direzione Generale Mercato.

L’Area Crediti coordina l’attività di valutazione del merito creditizio, volta ad accertare l’esistenza delle capacità di rimborso della clientela, garantendo l’efficacia e l’efficienza del processo creditizio per l’intero Gruppo Bancario. Garantisce, inoltre, lo svolgimento delle migliori attività di recupero sovraintendendo alla corretta classificazione delle controparti che presentano elementi di rischio.

Per le finalità connesse all’attività creditizia la struttura della Vice Direzione Generale Mercato si compone di un'Area Crediti suddivisa nei tre servizi:

• Servizio Concessione Crediti che esamina, istruisce e valuta le proposte di competenza degli Organi di Direzione Generale concernenti l’assunzione/revisione di rischio creditizio e il correlato pricing, formulando pareri agli Organi superiori sulle richieste di affidamento di competenza di questi ultimi, nonché per quelle di competenza delle società del Gruppo, nell’ottica di una valutazione complessiva del rischio e del correlato pricing. Analizza gli andamenti di mercato per i settori economici rilevanti per le strategie del Gruppo; garantisce la correttezza delle segnalazioni alla Centrale dei Rischi.

• Servizio Monitoraggio Crediti che esegue il controllo andamentale delle singole posizioni creditizie della Banca che presentano anomalie, verificando le condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali dell’affidato e dei suoi garanti anche con il supporto dei modelli di monitoraggio andamentale disponibili. Le posizioni creditizie valutate anomale sono classificate, con livello di rischio crescente, nelle diverse classi gestionali del portafoglio in bonis secondo i protocolli operativi formalizzati. Il Servizio, inoltre, presidia il processo e assume le iniziative necessarie a ricondurre i crediti alla normalità al fine di prevenirne il definitivo deterioramento.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 174

• Recupero Crediti che si occupa del recupero giudiziale e stragiudiziale dei crediti riguardanti le posizioni trasferite a sofferenza, gestione delle posizioni a sofferenza con esperimento delle più opportune azioni monitorie, esecutive e/o cautelari intrattenendo rapporti con la clientela e con i professionisti al fine di valutare e perfezionare accordi transattivi. Dispone per l’imputazione delle somme incassate e valuta la previsione di recupero delle singole linee di credito.

L’intero processo: istruttoria, delibera, gestione e monitoraggio, si svolge sulla base di regolamenti, strutturati in manuali interni, costantemente aggiornati nel tempo al fine di adeguarli alle evoluzioni normative e strutturali. La struttura organizzativa creditizia si configura con facoltà e competenze gerarchicamente crescenti verso le strutture centrali in modo da mantenere le competenze più specialistiche presso le strutture accentrate.

Ogni organo deliberante detiene poteri di delibera caratterizzati da limiti di importo e dal livello di rischio della controparte affidata. E’ in fase di test una modifica di tali iter deliberativi, mediante l’utilizzo dei rating interni, in modo da considerare il livello di rischio di ciascun cliente affidato. La Banca, inoltre, si avvale di tecniche di analisi e di informazioni sia interne sia esterne che le consente di ottenere un’adeguata valutazione del merito creditizio. Lo strumento di gestione operativo utilizzato è quello della Pratica Elettronica di Fido (PEF) in grado di coprire, in maniera strutturata, le fasi di origination, istruttoria e approvazione del processo del credito.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Nell’ambito del processo creditizio, la determinazione della politica creditizia e le strategie di sviluppo riguardo

alla gestione complessiva dei rischi, la Banca ha assegnato la complessiva responsabilità della progettualità su “Basilea2” in capo alla Direzione Centrale Pianificazione e Controllo Rischi al fine di analizzare, costruire e alimentare il Datawarehouse del credito per consentire la gestione delle varie componenti del sistema di Internal Rating per la Banca e per l’intero Gruppo Bancario.

Il modello di rating andamentale di controparte (PD), attribuito in funzione dell’analisi del bilancio, del profilo andamentale e dai dati andamentali esterni, è già disponibile per tutte le imprese (il comparto edilizia è valutato con un modello specificamente sviluppato) e per la clientela Retail della capogruppo; gli stessi modelli sono stati estesi agli analoghi dati della controllata CARILO.

Lo sviluppo della modellistica ha riguardato anche la valutazione delle operazioni in prima accettazione il cui motore di calcolo, già presente e in fase di revisione sul segmento Retail, è in corso di test per l’attivazione all’interno della procedura di concessione affidamenti (PEF) per gli altri segmenti di clientela.

I modelli di rating uniscono alla componente statistica del modello il giudizio di esperti del settore del credito. Ciò si svolge mediante un processo denominato “override”; tale modalità operativa è gestita tramite un applicativo che garantisce lo svolgimento strutturato di tutte le fasi necessarie per l’istruttoria della richiesta, della sua approvazione fino alla modifica del giudizio finale.

Il modello statistico sulla perdita in caso di insolvenza (LGD – Loss Given Default), per la cui stima la Banca dispone di una dettagliata e profonda base dati sulle sofferenze estinte arricchita con informazioni reperite sui supporti cartacei, è già stato sviluppato internamente secondo le specifiche regolamentari in modo da tenere in conto tutti i costi rilevanti, diretti e indiretti, collegati al recupero del credito e l’effetto di attualizzazione dei flussi. Sono in corso le attività per il suo utilizzo distribuito già nelle fasi di istruttoria degli affidamenti e per la modulazione dei prezzi (pricing risk-adjusted).

Le evidenze sui tassi di rientro in bonis per le diverse categorie di default consentono di completare la stima del tasso di recupero osservato sulle sole esposizioni trasferite a sofferenza (c.d. cure rate). Riguardo all’esposizione in caso di insolvenza (EAD – Exposure At Default), la Banca è in procinto di avviare una specifica attività di analisi per la generazione del modello di stima.

Il Sistema Interno di Rating è oggetto di specifici processi di convalida (intesi come insieme formalizzato di attività, strumenti e procedure per stabilire l’accuratezza delle stime delle componenti di rischio) e, come detto, sta progressivamente influenzando le fasi gestionali di determinazione del pricing, della concessione e rinnovo degli affidamenti e nella misurazione dei rischi associati.

L’indicazione del livello di rating delle controparti “rated” è presente, da tempo, nelle principali procedure operative della Banca e in quella di Gruppo e deve essere preso in esame durante il processo di erogazione o rinnovo degli affidamenti mediante la redazione obbligatoria di un commento sul livello di rischiosità del cliente espresso dalla classe di rating associata.

La visione integrata della clientela comune nell’ambito del gruppo bancario è garantita da una procedura informatica di gestione dell’anagrafe di gruppo e di una mappa dei gruppi economici e finanziari con la quale è possibile visionare e governare tutte le informazioni disponibili.

Nell’ambito delle attività di monitoraggio andamentale, in unione alle indicazioni fornite dal Sistema Interno di Rating, la Banca ha provveduto all’adeguamento dei dati che determinano il punteggio PUARC (Punteggio Unico Aziendale Rischio Cliente). Il menzionato punteggio viene attribuito alle singole posizioni affidate al fine di valutare i comportamenti operativi della clientela, rendendo più efficiente ed efficace il sistema dei controlli, monitorando l’andamento delle posizioni medesime al fine di intervenire tempestivamente a tutela delle ragioni di credito della Banca.

Tale indicatore è il risultato della ponderazione degli indici prodotti da tre procedure (AACR – Analisi Automatica Centrale Rischi, RIAN - Procedura di controllo andamentale, Rating di bilancio) e sintetizza i gradi di attenzione con cui classificare, su livelli crescenti, ogni controparte (affidata o meno) che presenta rapporti debitori, con

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una scala di valori compresa fra 0 e 100 recentemente rivisto per tener conto di aggiornamenti normativi e della disponibilità degli indicatori utilizzati.

La procedura “S.G.R. - Sistema gestione del rischio” monitora le posizioni affidate mettendo a disposizione degli organi decisionali una “scrivania elettronica” tramite la quale intervenire in tempi rapidi nei casi di insorgenza di anomalie. Si sostanzia pertanto nel costante monitoraggio del portafoglio crediti a qualsiasi livello gerarchico, con presidi di verifica e di controllo sia in Filiale, sia in Area Territoriale sia in Direzione Generale (Servizio Monitoraggio Crediti).

Il modulo “SGS – Sistema gestione sofferenze”, integrato con il precedente SGR, consente la gestione e la contabilizzazione dei rapporti trasferiti a sofferenza. La procedura, inoltre, contiene le informazioni necessarie alla stima della perdita in caso di insolvenza (LGD).

Le attività di controllo andamentale delle posizioni affidate includono la rilevazione automatica delle posizioni che presentano pagamenti in ritardo o scaduti (past-due), iscrizioni pregiudizievoli (ipoteche giudiziali e legali), quella di protesti e fallimenti e dei flussi di ritorno ricevuti dalla Centrale dei Rischi, la rappresentazione della clientela interessata da “sofferenza allargata”.

Le fasi di istruttoria e di concessione sono supportate dalla procedura PEF - pratica di fido elettronica - che consente la gestione di tutta la fase di istruttoria che incorpora la componente di valutazione qualitativa necessaria a completare il processo di attribuzione del rating di controparte.

La PEF automatizza alcune fasi gestionali di fondamentale importanza nel processo di concessione del credito quale la determinazione dello scoring di prima accettazione razionalizzando e omogeneizzando quello già in uso da tempo per il segmento Retail (privati/famiglie).

L’adozione delle procedure “Anagrafe di gruppo” e “Mappa dei gruppi economici e finanziari di gruppo”, permettono la gestione aggregata a livello di gruppo bancario della composizione ed esposizione delle controparti e dei gruppi economici dei clienti comuni, supportando e ottimizzando le fasi di attività di gestione del rischio.

Assai rilevante è il ruolo, introdotto nel 2008, del Comitato Presidio Rischi nel governo dei sistemi di gestione dei singoli rischi e complessivo. Il regolamento ICAAP assegna al Comitato, oltre alla visione integrata di tutti i rischi, la valutazione e l’analisi delle risultanze dei sistemi di gestione del rischio (metodologie, procedure e reporting) relativi ai rischi di credito, concentrazione, residuo e operativo. Le attività riguardanti i rischi finanziari, di tasso d’interesse sul banking book, di liquidità e di rischi derivanti da cartolarizzazione sono assegnate al preesistente Comitato ALM.

Il Comitato Presidio Rischi ha il compito specifico di valutare le risultanze dei seguenti sistemi di gestione del rischio:

• rischio di credito, nel cui ambito sono rilevati anche i rischi di concentrazione e residuo; • rischio operativo; • altri rischi (strategico, reputazionale ecc.).

Inoltre, il Comitato valuta l’andamento dei requisiti patrimoniali di Vigilanza e di Capitale Interno in coerenza alle predefinite politiche di gestione del patrimonio.

Con periodicità mensile esso prende in esame e valuta apposita reportistica riguardante: • monitoraggio del coefficiente di solvibilità consolidato; • andamento storico dei ratios di Vigilanza e del FITD; • monitoraggio rating imprese; • analisi di portafoglio; • dinamica mutui deliberati da erogare; • monitoraggio rischi operativi.

I lavori del Comitato che si riferiscono al rischio di credito, inoltre, sono costantemente orientati alla verifica delle risultanze sul Sistema Interno di Rating in modo da attivare le attività di miglioramento, monitoraggio e intervento utili al presidio del portafoglio creditizio. Sintesi delle reportistiche e delle risultanze del Comitato Presidio Rischi e del Comitato ALM sono veicolate periodicamente, sotto forma di flussi informativi, verso gli organi aziendali.

La Vice Direzione Mercato svolge la propria attività deliberativa e di presidio del rischio di credito, nonché di indirizzo dando disposizioni operative anche a livello di Gruppo Bancario.

Rilevante è l’attività di verifica del trend congiunturale svolto periodicamente mediante uno studio monografico sull’andamento dei settori merceologici di maggiore importanza tra quelli presenti sul territorio in cui opera la Banca e il Gruppo Bancario.

Inoltre, in attuazione alle disposizioni contenute nel Regolamento di Gruppo, la Vice Direzione Mercato formula pareri preventivi di coerenza alle politiche imprenditoriali di Gruppo sulla concessione, da parte delle altre Aziende appartenenti al Gruppo Banca Marche, di finanziamenti di importo rilevante.

Sono svolte attività di verifica sulle posizioni in comune con le controllate affinché il censimento/classificazione sia il più possibile omogeneo e al fine di tutelare al meglio le ragioni di credito del Gruppo Bancario.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La mitigazione del rischio di credito è un tema fondamentale nella definizione delle politiche creditizie della

Banca che, prescindendo dalle metodologie adottate per la determinazione del merito creditizio, continua a essere indirizzata verso l’accrescimento delle capacità professionali delle risorse impiegate nel processo di concessione ed

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erogazione del credito, con investimenti effettuati e programmati in formazione. Permane, comunque, fondamentale l’importanza riguardo l’analisi e l’individuazione della capacità del richiedente di generare autonome risorse finanziarie.

Con il Nuovo Accordo di Basilea, inoltre, si è avuto un ampliamento delle tecniche di attenuazione del rischio di credito riconosciute ai fini del calcolo dell’assorbimento patrimoniale purché assistito da precisi requisiti organizzativi, economici e legali.

Allo scopo la Banca dispone di un apposito applicativo di Gestione Amministrativa delle Garanzie (GAG) per assicurare la conformità della garanzia alle indicazioni normative (verifica della “certezza giuridica”, della validità, efficacia e opponibilità ai terzi). Essa gestisce le caratteristiche peculiari di ogni tipo di garanzia, in particolare raccoglie in forma strutturata le informazioni riguardanti gli immobili in garanzia utilizzabili ai fini della rivalutazione periodica prevista dalla normativa. Evidenzia, inoltre, il valore di mercato dei pegni su titoli.

A livello di strategie operative, per le controparti del segmento delle imprese, al fine di frazionare il rischio “settore/cliente”, la Banca ha dato alla propria rete commerciale indirizzi di sostegno finanziario per iniziative specifiche di importo non rilevante e, per quanto riguarda il settore edile, con unità immobiliari commercialmente appetibili.

Le iniziative di finanziamento, normalmente, devono essere sostenute anche dagli imprenditori con la giusta immissione di mezzi di rischio.

Al fine di limitare la durata delle operazioni a M/T si è disposto, soprattutto per quelle strumentali (opifici ecc.) di ridurre entro i 10 anni (incluso il preammortamento) la durata delle operazioni ipotecarie, o di indirizzare la clientela verso forme di sostegno finanziario erogate dal Gruppo Banca Marche attraverso operazioni di leasing con la controllata Medioleasing. Particolarmente importanti sono le operazioni assistite da garanzie personali dell’imprenditore e, per le piccole e medie imprese, anche quelle rilasciate dai consorzi di garanzia (Confidi) a favore dei propri associati.

Gli affidamenti concessi alla clientela privata (retail) sono costituiti prevalentemente da mutui residenziali destinati all’acquisto dell’abitazione e sono sempre assistiti da garanzia ipotecaria conforme a quanto previsto dalla normativa sul credito fondiario (Loan to Value pari o inferiore all’80%).

2.4 Attività finanziarie deteriorate Sulla base delle indicazioni della vigilanza, le esposizioni deteriorate sono quelle a sofferenza, incagliate,

ristrutturate o scadute/sconfinanti da oltre 90/180 giorni (incluse le posizioni scadute da oltre 270 giorni denominate “incagli oggettivi”).

Il monitoraggio delle posizioni a sofferenza, intese come esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente, è affidato al Servizio Recupero Crediti.

Tutta l’operatività gestionale, amministrativa e contabile è svolta mediante il citato applicativo SGS. Per questa categoria di crediti non performing l’obiettivo della Banca è di recuperare l’importo massimo

possibile dell’esposizione deteriorata. La definizione di esposizione incagliata è basata sull’assunto che la posizione in esame sia in una situazione di

obiettiva difficoltà che la Banca ritiene prevedibile possa essere rimossa in un adeguato periodo di tempo. Le attività di monitoraggio sono svolte tramite la menzionata procedura SGR, e riguarda tutto il portafoglio

creditizio della banca. Le posizioni incagliate sono attentamente esaminate e analizzate analiticamente (quelle di importo inferiore a 40.000 euro direttamente dalle dipendenze, gestori del rapporto, mentre quelle di importo superiore direttamente dal Servizio Monitoraggio Crediti) al fine di determinare l’esistenza di elementi utili al rientro dell’esposizione ovvero alla quantificazione dell’eventuale dubbio esito. Sono comunque impartite dal Servizio Monitoraggio Crediti centrale tutte le disposizioni alle strutture interessate affinché sia gestita in modo coordinato la tutela delle ragioni di credito della Banca con l’obiettivo di perseguire la sistemazione, la regolarizzazione del rapporto con il completo rientro dall’esposizione.

Le esposizioni ristrutturate sono quelle per le quali la Banca, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziare del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo a una perdita. In tale ambito le rinegoziazioni dei mutui eseguite secondo quanto disposto dal D.L. 93 del 27/5/2008 “Disposizioni a difesa del potere di acquisto delle famiglie” (c.d. legge “Tremonti”), se appartenenti a controparti attribuiti in precedenza a una delle categorie di crediti deteriorati, sono stati esposti tra le esposizioni ristrutturate sulla base delle indicazioni ricevute dall’Organismo di Vigilanza.

Vengono, inoltre, verificate le esposizioni scadute e sconfinanti da oltre 90/180 giorni (past-due) diverse da quelle classificate a sofferenza o tra quelle incagliate, al fine di verificare l’esistenza di un effettivo stato di difficoltà economico-finanziario della controparte. Le posizioni ritenute maggiormente critiche vengono, comunque, censite tra quelle incagliate mentre, quelle per le quali non sussistono tali presupposti continuano a essere trattati tra le posizioni in bonis valutando la necessità di attribuirle a specifiche classi di osservazione.

Al contrario, con il cessare delle anomalie riscontrate, si configurano le condizioni per la migrazione verso stati interni meno gravi; tale passaggio è sempre svolto mediante una valutazione soggettiva e analitica che può concludersi con il ritorno “in bonis” della posizione.

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Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Altre attività Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1.621 - 743 213.958 216.322

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 548.773 548.773

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -

4. Crediti verso banche - - - - 291.311 291.3115. Crediti verso clientela 446.107 354.723 17.038 346.389 15.503.797 16.668.0546. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - - 19.634 19.634Totale 31.12.2009 446.107 356.344 17.038 347.132 16.577.473 17.744.094Totale 31.12.2008 321.995 242.920 25.833 122.256 16.308.939 17.021.943

La tabella mostra la distribuzione delle attività finanziaria per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia,

secondo la definizione di esposizioni deteriorate prevista dalla Banca d’Italia, ed adottata anche ai fini dell’informativa di Bilancio. I valori sopra esposti sono quelli di Bilancio, quindi al netto di rettifiche di valore specifiche e di portafoglio. Inoltre si precisa che, essendo oggetto di informativa tutti i portafogli attivati dalla Banca, le voci “Crediti verso banche” e “Crediti verso clientela” possono comprendere non solo finanziamenti nell’accezione più classica del termine, ma anche titoli di debito (i quali sono stati oggetti di riclassificazione a seguito delle modifiche apportate all’IFRS 7 ed allo IAS 39 nell’Ottobre 2008). Si precisa inoltre, che il valore totale dei singoli portafogli, potrebbe non corrispondere a quanto esposto nei Prospetti di Stato Patrimoniale, in quanto sono escluse le esposizioni per cassa costituite da titoli di capitale o quote di O.I.C.R..

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/qualità Attività deteriorate In bonis Totale

(esposizione netta)

Esposizione lorda

Rettifiche specifiche

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di portafoglio

Esposizione netta

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.364 - 2.364 X X 213.958 216.322

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 548.773 - 548.773 548.773

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -

4. Crediti verso banche - - - 291.311 - 291.311 291.3115. Crediti verso clientela 1.478.609 314.352 1.164.257 15.566.714 62.917 15.503.797 16.668.0546. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X - -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - X X 19.634 19.634Totale 31.12.2009 1.480.973 314.352 1.166.621 16.406.798 62.917 16.577.473 17.744.094Totale 31.12.2008 967.667 254.663 713.004 15.696.875 61.838 16.308.939 17.021.943

La tabella mostra la distribuzione delle attività finanziaria per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia,

secondo la definizione di esposizioni deteriorate prevista dalla Banca d’Italia, ed adottata anche ai fini dell’informativa di Bilancio, ma al lordo ed al netto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio. I valori esposti in corrispondenza della colonna “Esposizione Netta” sono quelli presentati in Bilancio, e quindi al netto di rettifiche. Si precisa, inoltre, che

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 178

il valore totale dei singoli portafogli potrebbe non corrispondere a quanto esposto nei Prospetti di Stato Patrimoniale, in quanto sono escluse le esposizioni per cassa costituite da titoli di capitale o quote di O.I.C.R..

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizionelorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore diportafoglio

Esposizionenetta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze - - X - b) Incagli - - X - c) Esposizioni ristrutturate - - X - d) Esposizioni scadute - - X - e) Altre attività 425.998 X - 425.998

Totale A 425.998 - - 425.998 B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate - - X - b) Altre 124.573 X - 124.573

Totale B 124.573 - - 124.573 Totale A+B 550.571 - - 550.571

La voce “Esposizioni fuori bilancio” risulta essere così composta: Voci/ Valori 31.12.2009

Crediti di firma rilasciati ad istituzioni creditizie 30.643Impegni relativi alla partecipazione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi 17.829Derivati finanziari: 74.909

- su titoli di debito e tassi di interesse 71.953- su titoli di capitale ed indici azionari 268- su valute e oro 2.688- valutazione attiva dei titoli da consegnare/ ricevere -

Derivati creditizi 1.192Totale 124.573

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizionelorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizionenetta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze 713.794 267.688 X 446.106b) Incagli 398.221 43.498 X 354.723c) Esposizioni ristrutturate 17.179 141 X 17.038d) Esposizioni scadute 349.415 3.025 X 346.390e) Altre attività 16.078.295 X 62.917 16.015.378

Totale A 17.556.904 314.352 62.917 17.179.635B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate 46.020 - X 46.020b) Altre 2.858.562 X - 2.858.562

Totale B 2.904.582 - - 2.904.582Totale A+B 20.461.486 314.352 62.917 20.084.217

La voce “Esposizioni fuori bilancio” risulta essere così composta:

Voci/ Valori 31.12.2009Crediti di firma rilasciati a clientela ordinaria 673.030Crediti di firma richiesti 815Fidi rilasciati 2.167.949Finanziamenti in valuta a favore di clientela ordinaria da erogare 428Derivati finanziari: 62.360

- su titoli di debito e tassi di interesse 55.701- su titoli di capitale ed indici azionari 8- su valute e oro 6.638- valutazione attiva dei titoli da consegnare/ ricevere 13

Totale 2.904.582

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 179

La tabella A.1.3 – “Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti” espone, con riferimento ai rapporti verso banche (banche comunitarie ed extracomunitarie autorizzate dalle competenti Autorità di Vigilanza come previsto dalla Direttiva 2006/48/CE, le Banche Centrali e gli organismi internazionali a carattere bancario assoggettati a ponderazione nulla secondo le vigenti disposizioni di vigilanza) la composizione per qualità creditizia, secondo la definizione di esposizioni deteriorate prevista dall’Autorità di Vigilanza ed adottata anche ai fini di Bilancio.

La tabella A.1.6 – “Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti” espone, con riferimento ai rapporti verso clientela la composizione per qualità creditizia, secondo la definizione di esposizioni deteriorate prevista dall’Autorità di Vigilanza ed adottata anche ai fini di Bilancio.

Come da indicazione della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 primo aggiornamento 18 novembre 2009 le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso banche/clientela, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività finanziarie in via di dismissione). Dalle esposizioni per cassa, sempre secondo le istruzioni di vigilanza, devono essere escluse tutte quelle posizioni costituite da titoli di capitale e quote di O.I.C.R..

Le esposizioni per cassa comprendono anche le attività cedute e non cancellate le quali sono state oggetto di operazioni di securisation, in quanto la Banca, ha mantenuto sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi agli attivi sottostanti. Per maggiori informazioni di dettaglio relative alle operazioni sopra richiamate, si rimanda al Paragrafo C. - “Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività”.

Le esposizioni “fuori bilancio” includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, impegni derivati dall’adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura).

L’esposizione “lorda” delle attività finanziarie per cassa corrisponde al valore di bilancio delle attività finanziarie al lordo delle relative rettifiche di valore specifiche e di portafoglio.

L’esposizione “netta” delle attività finanziarie per cassa corrisponde all’importo indicato nell’attivo dello stato patrimoniale del bilancio.

Con riferimento alle operazioni “fuori bilancio” l’esposizione lorda va riferita sia al rischio di credito nei confronti dei debitori sottostanti ai prodotti finanziari sia al rischio di credito nei confronti delle controparti contrattuali.

In particolare, l’esposizione “lorda” corrisponde: • per le garanzie rilasciate, al valore nominale; • per i derivati finanziari, al fair value positivo, al netto di eventuali accordi di compensazione (relativamente al

rischio di controparte); • per i derivati su crediti – acquisti di protezione: relativamente al rischio di controparte, al fair value positivo per i

TROR e per gli altri derivati su crediti diversi da quelli assimilati alle garanzie ai sensi dello IAS 39; • per gli impegni irrevocabili ad erogare fondi, al margine disponibile; • per gli acquisti di titoli connessi con le compravendite non ancora regolate e i derivati finanziari con scambio di

capitale (relativamente al rischio emittente), a seconda dei casi, al valore nominale o al prezzo di regolamento. Sono esclusi gli acquisti (a pronti non regolati e a termine) c.d. “regular way” rilevati sulla base della data di contrattazione, in quanto già inclusi nelle attività finanziarie per cassa.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 180

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Esposizione lorda iniziale 546.809 269.460 26.077 123.256- di cui: esposizioni cedute non cancellate 3.457 2.652 151 6.010

B. Variazioni in aumento 290.404 660.505 - 815.100B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 108.923 455.258 - 796.851B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 166.495 186.811 - -B.3 altre variazioni in aumento 14.986 18.436 - 18.249

C. Variazioni in diminuzione 123.417 531.746 8.898 588.942C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - 116.121 - 307.271C.2 cancellazioni 66.190 - - -C.3 incassi 57.227 257.589 2.887 92.412C.4 realizzi per cessioni - - - -C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 158.036 6.011 189.259C.6 altre variazioni in diminuzione - - - -

D. Esposizione lorda finale 713.796 398.219 17.179 349.414- di cui: esposizioni cedute non cancellate 6.807 5.506 - 22.748

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Rettifiche complessive iniziali 224.814 26.540 244 3.065- di cui: esposizioni cedute non cancellate 684 138 2 141

B. Variazioni in aumento 161.210 97.132 - 13.145B.1 rettifiche di valore 115.480 87.363 - 9.925B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 43.054 7.176 - -B.3 altre variazioni in aumento 2.676 2.593 - 3.220

C. Variazioni in diminuzione 118.336 80.175 102 13.185C.1 riprese di valore da valutazione 45.568 29.123 - 3.793C. 2 riprese di valore da incasso 6.578 8.331 25 1.960C.3 cancellazioni 66.190 - - -C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 42.721 77 7.432C.5 altre variazioni in diminuzione - - - -

D. Rettifiche complessive finali 267.688 43.497 142 3.025- di cui: esposizioni cedute non cancellate 831 386 - 194

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni

Esposizioni Classi di rating esterni Senza

rating Totale Classe 1

Classe 2

Classe 3

Classe 4

Classe 5

Classe 6

A. Esposizioni creditizie per cassa - - - - - - 17.605.633 17.605.633B. Derivati - - - - - - 138.461 138.461B.1 Derivati finanziari - - - - - - 137.269 137.269B.2 Derivati creditizi - - - - - - 1.192 1.192

C. Garanzie rilasciate - - - - - - 722.317 722.317D. Impegni a erogare fondi - - - - - - 2.168.377 2.168.377Totale - - - - - - 20.634.788 20.634.788

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 181

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite

Val

ore

espo

sizi

one

netta

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)

Totale (1)+(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

Imm

obili

Tito

li

Altr

e ga

ranz

ie

real

i

Cre

dit l

inke

d no

tes

Altri derivati

Gov

erni

e

banc

he c

entra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

Gov

erni

e

banc

he c

entra

li

Altr

i ent

i pu

bblic

i B

anch

e

Altr

i sog

getti

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: - - - - - - - - - - - - - - 1.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - -

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - 1.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - -

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 1.090 - - - - - - - - - - 110 980 1.090 2.1 totalmente garantite 1.090 - - - - - - - - - - 110 980 1.090

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - 2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - -

- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Val

ore

espo

sizi

one

netta

Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2)

Totale (1)+(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

Imm

obili

Tito

li

Altr

e ga

ranz

ie

real

i

Cre

dit l

inke

d no

tes

Altri derivati

Gov

erni

e

banc

he c

entra

li

Altr

i ent

i pu

bblic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

Gov

erni

e

banc

he

cent

rali

Altr

i ent

i pu

bblic

i B

anch

e

Altr

i so

gget

ti

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 11.545.882 7.906.922 222.105 49.514 - - - - - - 11.400 3.050 3.150.861 11.343.852 1.1 totalmente garantite 10.898.596 7.867.289 170.674 37.979 - - - - - - 6.640 2.697 2.769.635 10.854.914

- di cui deteriorate 968.410 782.048 3.260 3.330 - - - - - - 14 14 177.406 966.072 1.2 parzialmente garantite 647.286 39.633 51.431 11.535 - - - - - - 4.760 353 381.226 488.938

- di cui deteriorate 47.961 5.734 1.272 656 - - - - - - - 50 27.273 34.985 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: 1.584.316 327 44.761 8.794 - - - - - - 1.365 1.999 1.266.590 1.323.836 2.1 totalmente garantite 1.161.718 327 34.856 8.074 - - - - - - 1.365 - 1.103.818 1.148.440

- di cui deteriorate 23.668 - 2.875 199 - - - - - - - - 20.576 23.650 2.2 parzialmente garantite 422.598 - 9.905 720 - - - - - - - 1.999 162.772 175.396

- di cui deteriorate 5.915 - 268 17 - - - - - - - - 2.482 2.767

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 182

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/Controparti

Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

Esposizione netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglio

A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - X - - X 3.617 1.874 X - - X 365.479 228.191 X 77.010 37.623 X

A.2 Incagli - - X 1 - X 67 6 X - - X 287.955 38.091 X 66.701 5.401 X

A.3 Esposizioni ristrutturate - - X - - X - - X - - X 1.574 23 X 15.464 118 X

A.4 Esposizioni scadute - - X - - X 7.656 155 X - - X 215.434 2.046 X 123.300 824 X

A.5 Altre esposizioni 317.934 X - 219.554 X - 1.962.179 X 123 175.290 X - 9.736.125 X 59.596 3.604.296 X 3.198

Totale A 317.934 - - 219.555 - - 1.973.519 2.035 123 175.290 - - 10.606.567 268.351 59.596 3.886.771 43.966 3.198

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze - - X - - X - - X - - X 3.323 - X 95 - X

B.2 Incagli - - X - - X 3 - X - - X 34.885 - X 3.190 - X

B.3 Altre attività deteriorate - - X - - X - - X - - X 4.323 - X 201 - X

B.4 Altre esposizioni 738 X - 17.681 X - 107.087 X - 644 X - 2.483.877 X - 248.535 X -

Totale B 738 - - 17.681 - - 107.090 - - 644 - - 2.526.408 - - 252.021 - -

Totale (A+B) 31.12.2009 318.672 - - 237.236 - - 2.080.609 2.035 123 175.934 - - 13.132.975 268.351 59.596 4.138.792 43.966 3.198

Totale (A+B) 31.12.2008 473.726 - - 229.212 1 - 1.796.050 1.859 3.701 166.141 - - 11.051.328 214.341 52.107 4.109.986 38.462 3.269

La distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per comparto economico di appartenenza dei debitori e degli ordinanti (per le garanzie rilasciate) deve

essere effettuata secondo i criteri di classificazione previsti nel fascicolo “Classificazione della clientela per settori e gruppi di attività economica” edito dalla Banca d’Italia. Per le definizioni di esposizione lorda e netta si veda la tabella A.1.6 – “Esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela: valori lordi e netti”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 183

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 445.694 265.337 412 2.347 - - - - - - A.2 Incagli 354.692 43.495 8 3 - - - - 23 - A.3 Esposizioni ristrutturate 17.038 141 - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute 346.308 3.024 82 1 - - - - - - A.5 Altre esposizioni 15.924.930 62.784 80.514 133 8.989 4 3 - 942 -

Totale A 17.088.662 374.781 81.016 2.484 8.989 4 3 - 965 - B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze 3.418 - - - - - - - - - B.2 Incagli 38.078 - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate 4.524 - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 2.854.122 - 3.703 - 737 - - - - -

Totale B 2.900.142 - 3.703 - 737 - - - - - Totale 31.12.2009 19.988.804 374.781 84.719 2.484 9.726 4 3 - 965 - Totale 31.12.2008 17.725.930 311.574 87.505 2.162 11.777 4 406 - 825 -

Le esposizioni sono distribuite territorialmente secondo lo stato di residenza della controparte. Per la definizione di esposizione netta si veda il commento sottostante la

tabella A.1.6 – “Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 184

B.2.a Distribuzione nazionale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 3.067 4.072 24.080 16.282 376.397 218.252 42.150 26.731 A.2 Incagli 13.054 3.532 32.508 2.621 253.860 28.989 55.270 8.353 A.3 Esposizioni ristrutturate - - 458 5 14.686 121 1.894 15 A.4 Esposizioni scadute 14.572 242 9.470 76 280.065 2.409 42.201 297 A.5 Altre esposizioni 196.360 1.071 732.174 2.123 14.062.794 54.212 933.602 5.378

Totale A 227.053 8.917 798.690 21.107 14.987.802 303.983 1.075.117 40.774 B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze 136 - 214 - 2.477 - 591 - B.2 Incagli 204 - 4.711 - 28.589 - 4.574 - B.3 Altre attività deteriorate - - 97 - 4.135 - 292 - B.4 Altre esposizioni 26.625 - 358.895 - 2.309.935 - 158.667 -

Totale B 26.965 - 363.917 - 2.345.136 - 164.124 - Totale 31.12.2009 254.018 8.917 1.162.607 21.107 17.332.938 303.983 1.239.241 40.774 Totale 31.12.2008 271.960 9.174 620.814 18.589 15.806.098 257.102 1.056.864 26.709

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 185

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 293.930 - 112.946 - 13.199 - 152 - 5.771 -

Totale A 293.930 - 112.946 - 13.199 - 152 - 5.771 - B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 46.093 - 63.993 - 14.199 - 286 - 2 -

Totale B 46.093 - 63.993 - 14.199 - 286 - 2 - Totale 31.12.2009 340.023 - 176.939 - 27.398 - 438 - 5.773 - Totale 31.12.2008 517.006 - 180.838 2.699 21.689 62 8.035 - 11.634 -

Le esposizioni sono distribuite territorialmente secondo lo stato di residenza della controparte. Per la definizione di esposizione netta si veda il commento sottostante la

tabella A.1.6 – “Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti”.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 186

B.3.a Distribuzione nazionale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive

Espos. Netta

Rettifiche valore

complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 100.299 - 107 - 193.524 - - -

Totale A 100.299 - 107 - 193.524 - - - B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 19.103 - - - 26.990 - - -

Totale B 19.103 - - - 26.990 - - - Totale 31.12.2009 119.402 - 107 - 220.514 - - - Totale 31.12.2008 88.922 - 17.569 - 410.499 - 16 -

B.4 Grandi rischi a) Ammontare 655.351b) Numero 3

Banca d’Italia definisce “grande rischio” l’esposizione nei confronti di un cliente, la quale sia ponderata secondo le disposizioni emanate dalla stessa Autorità di

Vigilanza, che sia pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza. L’importo sopra esposto rappresenta il valore ponderato dell’esposizione. Inoltre, per “cliente” non si intende solo un singolo, ma anche un gruppo di clienti connessi che rappresentano un rischio unitario. Questo accade quando vi è un rapporto di controllo avente natura giuridica, oppure, prescindendo da qualsiasi legame giuridico, vi sia una connessione tra due o più

soggetti, per cui, se uno di essi si trovasse in situazione di difficoltà finanziaria, gli altri soggetti potrebbero avere difficoltà di rimborso dell’obbligazione.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 187

C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività

C.1 Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Non formano oggetto di rilevazione nella presente parte le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca originator sottoscriva all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalla società veicolo.

Nell’ambito delle iniziative volte ad assicurare il soddisfacimento del fabbisogno finanziario della Banca, lo strumento della cartolarizzazione ha ormai assunto un’elevata importanza, essendo in grado di ampliare il bacino di raccolta di fondi rispetto a quello offerto dalle tradizionali emissioni obbligazionarie, sia domestiche che internazionali.

Il reperimento di raccolta a costi competitivi, su varie scadenze e per importi largamente superiori rispetto a quelli assorbibili da altri canali istituzionali rappresenta l’obiettivo prevalente, caratterizzante l’attuale operatività di Banca delle Marche sul mercato delle ABS.

In effetti, lo strumento della cartolarizzazione, utilizzato su base continuativa sulle varie tipologie di attivi della Banca, consente di realizzare un volano di “autofinanziamento” ad hoc per il rispettivo tipo di impiego creditizio.

A tal fine, all’interno della Banca, è stato creato un nucleo specializzato nella strutturazione delle operazioni di cartolarizzazione con il compito, fra l’altro, di calibrare la tempistica e la dimensione delle varie operazioni con la capacità di generazione di nuovi attivi della stessa specie di quelli ceduti.

Al 31 dicembre 2009 Banca delle Marche ha attive 4 operazioni di cartolarizzazione, di cui tre di tipo Residential Mortgages Backed Securities (RMBS) ed una, l’ultima della serie, perfezionata il 24 luglio 2009, di tipo “misto”, avente ad oggetto mutui residenziali e commerciali.

Tutte le operazioni perfezionate da Banca delle Marche sono di tipo “tradizionale”, cioè realizzate mediante la cessione di un determinato portafoglio di attività ad una Società Veicolo che ne ha finanziato l’acquisto mediante l’emissione di titoli. Operazione Marche Mutui

Nel mese di marzo 2003 Banca delle Marche (Originator) ha perfezionato il suo primo RMBS; nell’ambito della suddetta operazione, Banca Marche ha ceduto pro soluto a Marche Mutui Società per la Cartolarizzazione s.r.l. (Issuer), appositamente costituita ex lege 130/99, un portafoglio di crediti in bonis derivanti da mutui fondiari assistiti da garanzia ipotecaria di primo grado, per un ammontare pari a 344.372.897,92 Euro.

Il Prezzo di Cessione dei Crediti, pari al valore di carico degli stessi come sopra indicato, è stato finanziato attraverso l’emissione, nel marzo 2003, di titoli per un importo complessivo pari ad € 353.010.000, che ha consentito anche la costituzione di una Riserva di Cassa di euro 8,61 milioni (Cash Riserve) volta ad evitare tensioni di liquidità in capo alla SPV.

Ai titoli è stato attribuito il rating dalle due principali agenzie, Moody’s Investors Service e Standard & Poor’s, alle quali è stato altresì assegnato il compito di monitorare con cadenza trimestrale l’operazione. Ai fini dell’assegnazione del rating i titoli sono stati suddivisi in cinque tranches in base al grado di priorità con cui ciascuna di esse deve essere rimborsata dalla Società Veicolo: due senior (le classi A1 e A2), due mezzanine (le classi B e C) ed una junior (la classe J).

Le classi senior e mezzanine sono state quotate presso il Luxembourg Stock Exchange e collocate presso investitori istituzionali, nazionali ed esteri; la tranche junior, priva di rating, è stata invece interamente sottoscritta dall’Originator.

In base al Contratto di Servicing, Banca delle Marche ha assunto il ruolo di “servicer” dell’operazione; in virtù di tale impegno contrattuale, la Banca mantiene i rapporti con i debitori ceduti ed elabora con cadenza trimestrale il Servicer Report, all’interno del quale sono riportate in modo dettagliato le informazioni sull’andamento del portafoglio cartolarizzato.

La fotografia del portafoglio cartolarizzato al 31 dicembre 2009 è la seguente:

Debito

Residuo Rateo

Interessi

Rate in conto capitale

scadute ed impagate

Capitale Dovuto

Rate in conto interessi

scadute ed impagate

Totale Dovuto

a b c d = a + b + c e f = d + e(1) Mutui performing 115.257.273,99 0,00 109.383,64 115.366.657,63 25.556,55 115.392.214,18(2) Mutui con ritardi 3.256.332,59 0,00 96.210,02 3.352.542,61 28.217,52 3.380.760,13(1+2) Portafoglio Collaterale 118.513.606,58 0,00 205.593,66 118.719.200,24 53.774,07 118.772.974,31

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 188

Per quanto riguarda invece le passività emesse dalla Società Veicolo, dal Payment Report relativo alla data di pagamento interessi del 25 gennaio 2010 emerge il seguente quadro:

Classe Importo emesso Ammontare al 26 ottobre 2009

Ammontare al 25 gennaio 2010

Classe A1 € 35.000.000 € 0 € 0 Classe A2 € 281.800.000 € 96.606.676 € 88.721.912 Classe B € 16.200.000 € 16.200.000 € 16.200.000 Classe C € 11.400.000 € 11.400.000 € 11.400.000 Totale € 344.400.000 €124.206.676 €116.321.912

Essendo stata la cessione perfezionata prima dell’1 gennaio 2004, a norma dei principi contabili internazionali,

non è scattato l’obbligo di applicazione né dello Ias 39 (bilancio individuale) né del Sic12 (bilancio consolidato), lasciando così tendenzialmente invariate, dal punto di vista contabile, le modalità di registrazione dell’operazione rispetto alle precedenti situazioni economico-patrimoniali della Banca. Operazione Marche Mutui 2

Nel mese di ottobre 2006 Banca delle Marche (Originator) ha perfezionato il suo secondo RMBS cedendo pro soluto a Marche Mutui 2 Società per la Cartolarizzazione a r.l. (Issuer), appositamente costituita ex lege 130/99, un portafoglio di crediti in bonis derivanti da mutui fondiari assistiti da garanzia ipotecaria di primo grado, per un ammontare pari a 631.435.725,43 Euro.

Il Prezzo di Cessione dei Crediti, dato dal valore di carico degli stessi come sopra indicato, è stato finanziato attraverso l’emissione nell’ottobre 2006 di titoli per pari importo.

Ai titoli è stato attribuito il rating dalle due principali agenzie, Moody’s Investors Service e Standard & Poor’s, alle quali è stato altresì assegnato il compito di monitorare con cadenza trimestrale l’operazione. Ai fini dell’assegnazione del rating i titoli sono stati suddivisi in cinque tranches in base al grado di priorità con cui ciascuna di esse deve essere rimborsata dalla Società Veicolo: due senior (le classi A1 e A2), due mezzanine (le classi B e C) ed una junior (la classe D).

Le classi senior e mezzanine sono state quotate presso l’Irish Stock Exchange e collocate presso investitori istituzionali, nazionali ed esteri; la tranche junior, priva di rating, è stata invece interamente sottoscritta dall’Originator. In aggiunta alla tranche junior, la Banca ha sottoscritto un prestito subordinato pari all’1,3% dell’importo iniziale dei titoli, circa 8,2 milioni di Euro, trimestralmente remunerato al tasso EURIBOR 3 mesi. In base al Contratto di Servicing, Banca delle Marche ha assunto il ruolo di “servicer” dell’operazione; in virtù di tale impegno contrattuale, essa mantiene i rapporti con i clienti ed elabora con cadenza trimestrale il Servicer Report, all’interno del quale sono riportate in modo dettagliato le informazioni sull’andamento del portafoglio cartolarizzato.

La fotografia del portafoglio cartolarizzato al 31 dicembre 2009 è la seguente:

Debito residuo Rateo Interessi

Rate in conto capitale scadute

ed impagate

Capitale Dovuto

Rate in conto interessi scadute

ed impagate Totale Dovuto

a b c d = a + b + c e f = d + e(1) Mutui performing 263.168.090,38 0,00 179.687,79 263.347.778,17 83.218,16 263.430.996,33(2) Mutui con ritardi 6.176.036,12 0,00 128.734,93 6.304.771,05 69.116,57 6.373.887,62(1+2) Portafoglio Collaterale 269.344.126,50 0,00 308.422,72 269.652.549,22 152.334,73 269.804.883,95

Per quanto riguarda invece le passività emesse dalla Società Veicolo, dal Payment Report relativo alla data di pagamento interessi del 25 novembre 2009, emerge il seguente quadro:

Per quanto concerne il trattamento contabile dell’operazione, secondo i principi IAS (IAS 39 per il bilancio

individuale e IAS 27/Sic12 per il prospetto consolidato), la Banca ha mantenuto nella “sostanza” tutti i rischi ed i benefici collegati agli attivi ceduti, non essendo stata modificata l’esposizione complessiva alla variabilità ed alle tempistiche dei flussi finanziari netti delle attività trasferite; per questo motivo, i mutui cartolarizzati non sono stati eliminati dallo Stato Patrimoniale e sono ricompresi nella sottovoce “mutui”.

Classe Importo emesso Ammontare al 25 agosto 2009

Ammontare al 25 novembre 2009

Classe A1 € 88.400.000 € 0 € 0 Classe A2 € 511.450.000 € 266.827.384,65 € 248.652.317,29 Classe B € 12.000.000 € 12.000.000 € 12.000.000 Classe C € 15.800.000 € 15.800.000 € 15.800.000 Classe D € 3.785.725,43 € 3.785.725,43 € 3.785.725,43 Totale € 631.435.725,43 € 298.413.110,08 € 280.238.042,72

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 189

Informazioni di natura quantitativa

C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti

Qualità attività sottostanti/Esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Esposiz. Lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. Netta

Esposiz. Lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

A. Con attività sottostanti proprie: - - 4.931 4.931 19.638 19.638 - - - - - - - - - - - -

a) Deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - -

b) Altre - - 4.931 4.931 19.638 19.638 - - - - - - - - - - - -

B. Con attività sottostanti di terzi: - - - - - - - - - - - - - - - - - -

a) Deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - -

b) Altre - - - - - - - - - - - - - - - - - -

C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Tipologia attività cartolarizzate/Esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior

Valore di bilancio

Rettif./ripr. di valore

Valore di bilancio

Rettif./ripr. di valore

Valore di

bilancio

Rettif./ripr. di valore

Esposiz. netta

Rettif./ripr. di valore

Esposiz. netta

Rettif./ripr. di valore

Esposiz. netta

Rettif./ripr. di valore

Esposiz. netta

Rettif./ripr. di valore

Esposiz. netta

Rettif./ripr. di valore

Esposiz. netta

Rettif./ripr. di valore

A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio - - 4.931 - 7.644 - - - - - - - - - - - - -

A.1 Marche Mutui - Mutui Residenziali - - 4.931 - 7.644 - - - - - - - - - - - - -

B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio - - - - - - - - - - - - - - - - - -

C. Non cancellate dal bilancio - - - - 11.994 - - - - - - - - - - - - - C.1 Marche Mutui 2 - Mutui Residenziali - - - - 11.994 - - - - - - - - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 190

C.1.4 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia

Esposizione/portafoglio

Attività finanziarie

detenute per negoziazione

Attività finanziarie fair value

option

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti Totale 31.12.2009

Totale 31.12.2008

1. Esposizioni per cassa - - - - 12.575 12.575 13.060- senior - - - - - - -- mezzanine - - - - 4.931 4.931 4.968- junior - - - - 7.644 7.644 8.092

2. Esposizioni fuori bilancio - - - - - - -- senior - - - - - - -- mezzanine - - - - - - -- junior - - - - - - -

C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio

Attività/Valori Cartolarizzazioni tradizionali

Cartolarizzazioni sintetiche

A. Attività sottostanti proprie: A.1 Oggetto di integrale cancellazione 124.038 -

1. Sofferenze 5.318 X 2. Incagli - X 3. Esposizioni ristrutturate - X 4. Esposizioni scadute - X 5. Altre attività 118.720 X

A.2 Oggetto di parziale cancellazione - -1. Sofferenze - X 2. Incagli - X 3. Esposizioni ristrutturate - X 4. Esposizioni scadute - X 5. Altre attività - X

A.3 Non cancellate 279.867 -1. Sofferenze 4.493 -2. Incagli 2.224 -3. Esposizioni ristrutturate 5.065 -4. Esposizioni scadute - -5. Altre attività 268.085 -

B. Attività sottostanti di terzi: -B.1 Sofferenze - -B.2 Incagli - -B.3 Esposizioni ristrutturate - -B.4 Esposizioni scadute - -B.5 Altre attività - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 191

C.1.7 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo

Servicer Società veicolo

Attività cartolarizzate (dato di fine periodo)

Incassi crediti realizzati nell'anno

Quota % dei titoli rimborsati (dato di fine periodo) Senior mezzanine junior

Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis attività deteriorate

attività in bonis

attività deteriorate

attività in bonis

attività deteriorate

attività in bonis

Banca Marche Marche Mutui 5.318 118.720 1.158 33.442 - 69,51% - - - - Banca Marche Marche Mutui 2 11.782 268.085 2.349 88.855 - 58,55% - - - -

C.2 Operazioni di cessione

C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate

Forme tecniche/Portafoglio

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla

scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Totale

A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.2009 31.12.2008 A. Attività per cassa 1.322 - - - - - 167.529 - - - - - 1.678 - - 279.867 - - 450.396 1.477.895 1. Titoli di debito 1.322 - - - - - 167.529 - - - - - 1.678 - - - - - 170.529 210.031 2. Titoli di capitale - - - - - - - - - X X X X X X X X X - - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - - X X X X X X X X X - - 4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - 279.867 - - 279.867 1.267.864 B. Strumenti derivati - - - X X X X X X X X X X X X X X X - - Totale 31.12.2009 1.322 - - - - - 167.529 - - - - - 1.678 - - 279.867 - - 450.396 1.477.895 di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - 11.782 - - - - Totale 31.12.2008 45.305 - - - - - 164.726 - - - - - - - - 1.267.864 - - X 1.477.895 di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - 11.305 - - X -

Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio); B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio); C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore).

Le Attività finanziarie cedute e non cancellate relative alle Attività finanziarie detenute per la negoziazione e alle Attività finanziarie disponibili per la vendita sono collegate alle operazioni di raccolta effettuate per mezzo di Pronti Contro Termine.

Le Attività finanziarie cedute e non cancellate relative ai Crediti verso clientela fanno riferimento agli impieghi ceduti per mezzo di operazioni di cartolarizzazione. Poiché, dal punto di vista della “sostanza” dell’operazione, la Banca ha mantenuto tutti i rischi ed i benefici collegati agli attivi ceduti, non essendo stata modificata la sua esposizione complessiva alla variabilità ed alle tempistiche dei flussi finanziari netti delle attività trasferite, i mutui cartolarizzati non sono stati eliminati dallo Stato Patrimoniale.

Non formano oggetto di rilevazione nella presente parte le operazioni di cartolarizzazione Marche Mutui 3 e Marche Mutui 4 nelle quali la Banca ha sottoscritto all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalle società veicolo.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 192

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate

Passività/Portafoglio attività

Attività finanziarie

detenute per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Crediti verso banche

Crediti verso clientela Totale

1. Debiti verso clientela 1.301 - 62.168 - - 259.888 323.357 a) a fronte di attività rilevate per intero 1.301 - 62.168 - - 259.888 323.357 b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

2. Debiti verso banche - - 105.456 - 450.033 - 555.489 a) a fronte di attività rilevate per intero - - 105.456 - 450.033 - 555.489 b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -

Totale 31.12.2009 1.301 - 167.624 - 450.033 259.888 878.846 Totale 31.12.2008 48.984 - 169.397 - 500.046 274.905 993.332

Le Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate realizzate per mezzo delle Attività finanziarie detenute per la negoziazione e delle Attività

finanziarie disponibili per la vendita, rappresentano le passività collegate all’operazione di raccolta effettuata per mezzo di Pronti Contro Termine. I Crediti verso Banche rappresentano i Pronti Contro Termine passivi stipulati con Banca d’Italia a fronte della cessione di titoli rivenienti dall’operazione di

cartolarizzazione di mutui residenziali. Le Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate, realizzate per mezzo della cessione di impieghi, rappresentano la passività che la Banca ha

nei confronti delle società veicolo Marche Mutui, e sono classificati nella colonna “Crediti verso clientela”, unitamente a titoli di debito classificati nello stesso portafoglio con cui sono stati realizzati Pronti Contro Termine di raccolta.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 193

Sezione 2 – Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali L’operatività del portafoglio di negoziazione è principalmente finalizzata alla realizzazione di risultati

economici positivi mediante la compravendita di attività finanziarie, coerentemente con gli obiettivi di redditività complessiva della Banca e con il piano strategico. Il portafoglio è inoltre costituito da strumenti finanziari finalizzati alla negoziazione con clientela, per investimento o a copertura del rischio tasso sulle posizioni dei clienti che sono sensibili rispetto al rischio di variazioni del livello dei rendimenti.

Il rischio tasso di interesse sul portafoglio di negoziazione si concretizza nella possibilità che variazioni del livello dei tassi influiscano sul valore o sui flussi di cassa degli strumenti finanziari sensibili a tale fattore di rischio. Le principali fonti relativamente a tale rischio sono quindi individuabili nelle posizioni del portafoglio di negoziazione rappresentate da titoli obbligazionari e da strumenti di derivati su tassi di interesse o su titoli obbligazionari.

Il saldo del portafoglio titoli obbligazionari di trading a fine anno ammonta a 97 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 147 milioni di fine 2008.

Tale riduzione ha riguardato prevalentemente i titoli di emittenti bancari, passati da 120 milioni a fine 2008 a 81 milioni a fine 2009, ed in misura minore quelli di emittenti governativi (da 21 milioni a 14,8 milioni).

L’attività di negoziazione su desk operativi specifici si è concretizzata prevalentemente in operazioni di compravendita su un orizzonte temporale di breve periodo, controllando attentamente le soglie di performance e di rischio, con l’intento di realizzare profitti su posizioni prontamente liquidabili. Una componente pari al 20% circa del portafoglio, stabile rispetto a dicembre, è investita in strumenti obbligazionari legati a strategie diversificate rispetto al solo rischio tasso di interesse e al rischio emittente del settore bancario.

Tali titoli, così come le obbligazioni bancarie, hanno registrato nell’anno significativi incrementi di valore. Le posizioni detenute nel corso dell’esercizio sul comparto dei governativi hanno interessato sia titoli sia

derivati, principalmente futures e, in misura minore, opzioni su futures, con sottostanti titoli governativi dei principali Stati europei, quotati sul mercato Eurex.

Il libro degli swap di negoziazione è prevalentemente costituto da operazioni di copertura del rischio tasso per i clienti corporate, pareggiate in modo specifico con controparti istituzionali. Quest’ultima attività ha manifestato un rallentamento nell’anno, in conseguenza dell’andamento decrescente dei tassi. Restano comunque su livelli non trascurabili i volumi realizzati, a conferma dell’apprezzamento da parte della clientela dei prodotti offerti dalla Banca (prevalentemente cap e swap) e della capacità delle strutture dedicate di direzione e di rete di realizzare una loro efficace veicolazione, anche in termini di apporto consulenziale. Il mark-to-market dei contratti risente nel complesso negativamente dell’andamento decrescente dei tassi, a conferma dell’orientamento alla copertura del rischio di rialzo che le strutture presentano.

Tra gli swap di negoziazione figurano inoltre derivati di trading e di sovracopertura. Nell’anno in corso, l’estinzione di gran parte delle operazioni di trading ha prodotto risultati economici positivi, favoriti dall’andamento della curva dei tassi di interesse.

Sono inoltre presenti, seppur in misura limitata ed in riduzione rispetto a fine 2008, posizioni lunghe su credit default swap, a copertura del rischio emittente di titoli in portafoglio.

Il rischio di prezzo sul portafoglio di negoziazione si concretizza nella possibilità che variazioni dei corsi azionari influiscano sul valore degli strumenti finanziari sensibili a tale fattore di rischio. Le principali fonti relativamente a tale rischio sono individuabili nelle posizioni del portafoglio di negoziazione rappresentate da titoli di capitale, da quote di O.I.C.R. e da strumenti derivati legati a titoli o indici azionari.

Il portafoglio azionario rappresenta a fine 2009 una quota dell’8% circa del portafoglio di negoziazione, con un saldo di circa 11 milioni, in aumento rispetto a fine 2008 (1,5 milioni).

L’incremento progressivo della posizione realizzato durante l’anno è stato orientato a titoli di emittenti italiani ed europei. L’operatività sui mercati esteri è effettuata anche tramite derivati su indici, finalizzati ad ampliare gli investimenti o alla protezione del portafoglio nelle varie fasi di mercato, o tramite quote di O.I.C.R. azionari esteri.

Complessivamente, la componente del portafoglio di negoziazione rappresentata da quote di O.I.C.R. ha un’incidenza del 23%.

Il monitoraggio del rischio di prezzo sul portafoglio di negoziazione fa riferimento al rischio generico di perdite sui titoli di capitale, causate da eventuali andamenti sfavorevoli dei prezzi della generalità degli strumenti finanziari negoziati, nonché al rischio di posizione sulle quote di O.I.C.R..

L’ammontare di riferimento per il rischio prezzo, individuato nel controvalore medio del portafoglio azionario e in quote di O.I.C.R. di negoziazione, è pari a 33,5 milioni.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 194

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Nell’ambito del sistema dei controlli interni, la misurazione e il controllo dei rischi di mercato sul portafoglio finanziario della Banca sono collocati tra i controlli di secondo livello, sotto il presidio del Servizio ALM e Risk Management. Il sistema di rilevazione e controllo consente il monitoraggio con frequenza giornaliera dei due aspetti principali del governo dell’attività sui mercati finanziari: la performance gestionale e l’esposizione ai rischi di mercato. Le evidenze prodotte dal sistema sono comunicate quotidianamente a tutti i soggetti coinvolti nel processo di generazione e gestione dei rischi finanziari (Area Finanza), all’Alta Direzione e all’Auditing.

Tale sistema prevede un limite sul valore nominale della posizione per cassa netta del portafoglio titoli e un limite definito in termini di rischi di mercato, prevedendo anche modalità di intervento al verificarsi di eventuali sconfinamenti.

Le tipologie di rischi di mercato monitorate in via continuativa e soggette a limite sono quelle contemplate nel Capitolo 4 del Titolo II della circolare 263/2006 della Banca d’Italia e, in particolare per il rischio di posizione, si articolano come segue:

• rischio generico su titoli di debito, di capitale e relativi derivati, legato alla volatilità dei fattori di rischio tipici dei mercati in cui ogni portafoglio opera ed alla sensitivity degli strumenti in portafoglio rispetto ai fattori stessi;

• rischio specifico su titoli di debito e di capitale e relativi derivati, legato alla natura dell’emittente dei titoli di debito e di capitale che compongono i portafogli: per le obbligazioni è legato al rischio di default dell’emittente, per le azioni è il rischio non diversificabile;

• rischio di posizione su quote di O.I.C.R.. Per il calcolo di tali configurazioni di rischio e per la valutazione dei limiti la Banca ha utilizzato fino al 30

giugno 2009 la modellistica standard di Vigilanza, i cui algoritmi sono stati riprodotti con strumenti informatici e utilizzati per le elaborazioni giornaliere gestionali. A partire da luglio 2009, la Banca ha sostituito tale modellistica introducendo un modello di Value at Risk (VaR), con approccio di tipo parametrico, sul quale sono fornite informazioni specifiche a seguire.

Sono in corso inoltre attività progettuali per realizzare un’ulteriore evoluzione verso un modello VaR con approccio di simulazione storica.

Per quanto riguarda in particolare il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione, si fa riferimento alla definizione di rischio generico su titoli di debito, quale rischio di perdite derivabili da un andamento sfavorevole dei prezzi della generalità degli strumenti finanziari, dovuto ad un’avversa variazione del livello dei tassi.

Tale calcolo, elaborato con la modellistica standard, utilizzata a tutto il primo semestre 2009 per il controllo dei limiti, ha evidenziato mediamente in tale semestre una massima perdita potenziale pari a circa 4,6 milioni (su un portafoglio di circa 180 milioni), con una riduzione dei rischi rispetto alla media del 2008 (9,2 milioni) dovuta alla minore operatività in titoli governativi e bancari e in derivati governativi, e più in generale alla diversa composizione dei portafogli.

Per quanto riguarda invece il rischio di prezzo, i risultati del calcolo del rischio generico con il modello standardizzato, illustrato nei precedenti paragrafi, evidenziano una rischiosità media nel primo semestre di circa 2,9 milioni, in lieve aumento rispetto al dato del 2008 (2,6 milioni).

Nel secondo semestre, le risultanze del nuovo modello VaR hanno evidenziato una rischiosità media pari a 0,659 mln per il portafoglio azionario di negoziazione, con una punta massima di 1,3 milioni. Si vedano a tal proposito tabelle e grafici del paragrafo 2.1.

La tabella e il grafico seguenti mostrano, oltre ai livelli medi, l’andamento nel primo semestre 2009, i massimi e i minimi nello stesso periodo per il rischio tasso (componente obbligazionaria) e per il rischio prezzo (componente azionaria) del portafoglio di negoziazione, oltre che per il rischio cambio.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 195

I periodi di maggiore rischiosità evidenziati nel grafico, riferiti a metà febbraio e a metà marzo, sono relativi a posizionamenti tattici in derivati su strumenti governativi dell’area Euro.

livello di rischio (Dati in milioni di euro)

Rischio tasso portafoglio di Negoziazione

Rischio prezzo portafoglio di Negoziazione

Rischio di Cambio

Medio 4,744 2,936 0,638 Minimo 3,028 2,333 0,299 Massimo 8,253 3,850 1,244 Puntuale fine periodo 3,028 3,560 0,640

Andamento del rischio tasso e del rischio prezzo

-

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

8,00

9,00

22-g

en-0

9

29-g

en-0

9

05-fe

b-09

12-fe

b-09

19-fe

b-09

26-fe

b-09

05-m

ar-0

9

12-m

ar-0

9

19-m

ar-0

9

26-m

ar-0

9

02-a

pr-0

9

09-a

pr-0

9

16-a

pr-0

9

23-a

pr-0

9

30-a

pr-0

9

07-m

ag-0

9

14-m

ag-0

9

21-m

ag-0

9

28-m

ag-0

9

04-g

iu-0

9

11-g

iu-0

9

18-g

iu-0

9

25-g

iu-0

9

Milio

ni d

i €

Rischio tasso portafoglio di NegoziazioneRischio prezzo portafoglio di Negoziazione

Per quanto riguarda il secondo semestre del 2009, si riportano i risultati del calcolo del nuovo modello di VaR per il portafoglio di negoziazione, indicando i valori di fine anno, i valori medi, minimi e massimi del semestre e l’andamento di periodo.

Il calcolo del VaR è basato su un orizzonte temporale di 10 giorni lavorativi, un intervallo di confidenza del 99% ed una profondità delle serie storiche per le volatilità e le correlazioni pari a 150 giorni lavorativi37.

Come tipico di un approccio parametrico di varianza-covarianza, l’aggregazione delle posizioni finalizzata al calcolo del VaR di portafoglio è basato sull’utilizzo della matrice delle correlazioni, tendendo quindi conto della correlazione di ogni fattore di rischio con tutti i rimanenti. Sono considerati come fattori di rischio i nodi della curva dei tassi di interesse, i singoli titoli azionari delle principali borse europee, gli indici di borsa per i restanti mercati mondiali, i singoli fondi di investimento ed i tassi di cambio.

Il VaR medio nel secondo semestre è stato pari a 2,018 milioni, con punte massime di 3,9 milioni evidenziatesi, così come i massimi relativi (settembre 2009), in corrispondenza di posizionamenti tattici e variazione nella composizione del portafoglio sui governativi e sulle borse azionarie area euro.

37 Le volatilità sono calcolate con il metodo della media mobile ponderata esponenzialmente, applicando un decay factor pari a 0,94.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 196

Si riscontrano inoltre andamenti di rapida crescita del VaR in occasione della stipula di coperture sui propri prestiti obbligazionari in corso di emissione, in quanto i derivati hanno effetti sul book di negoziazione fintanto che il relativo titolo non è collocato, per poi passare gli effetti al banking book in via progressiva fino alla conclusione del collocamento.

livello di rischio (Dati in milioni di euro)

VaR complessivo del portafoglio di Negoziazione

(escluso rischio cambio)

VaR della sola componente

“rischio tasso” del portafoglio di Negoziazione

VaR del portafoglio

azionario di Negoziazione

VaR del portafoglio

valutario (rischio cambio)

Medio 2,018 1,565 0,659 0,263 Minimo 0,786 0,411 0,217 0,093 Massimo 3,928 3,164 1,308 0,656 puntuale fine periodo 2,419 2,126 0,540 0,093

VaR del TRADING BOOK

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

5,5

6,0

6,5

7,0

01/0

7/20

09

27/0

8/20

09

02/0

9/20

09

08/0

9/20

09

14/0

9/20

09

18/0

9/20

09

25/0

9/20

09

01/1

0/20

09

07/1

0/20

09

13/1

0/20

09

19/1

0/20

09

23/1

0/20

09

29/1

0/20

09

04/1

1/20

09

10/1

1/20

09

16/1

1/20

09

20/1

1/20

09

26/1

1/20

09

03/1

2/20

09

10/1

2/20

09

16/1

2/20

09

22/1

2/20

09

29/1

2/20

09

0,000

0,500

1,000

1,500

2,000

2,500

3,000

3,500

4,000

4,500

VaR componente azionaria portafoglio di negoziazione (scala sx)VaR componente obbligazionaria portafoglio di negoziazione (scala sx)VaR portafoglio di negoziazione (scala dx)

Si riporta di seguito il risultato del backtesting eseguito raffrontando il VaR giornaliero con i risultati economici del portafoglio di negoziazione. Il grafico rappresenta negli istogrammi (barre verticali) i risultati economici giornalieri depurati degli effetti della movimentazione e, nelle linee, mostra il VaR calcolato per le corrispondenti giornate, riportato in modo simmetrico sia sui valori negativi (stima massima perdita potenziale) sia sui valori positivi (stima potenziale utile).

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 197

Si evidenzia che in nessun caso le perdite giornaliere hanno superato la stima fornita dal VaR, compatibilmente con le ipotesi di calcolo che prevedono una casistica massima di perdite superiori al VaR pari a una su 100 osservazioni (da luglio sono state osservate 126 giornate).

-1,500

-1,250

-1,000

-0,750

-0,500

-0,250

0,000

0,250

0,500

0,750

1,000

1,250

1,500

01/07

/2009

07/07

/2009

13/07

/2009

17/07

/2009

24/07

/2009

30/07

/2009

05/08

/2009

11/08

/2009

17/08

/2009

21/08

/2009

27/08

/2009

02/09

/2009

08/09

/2009

14/09

/2009

18/09

/2009

25/09

/2009

01/10

/2009

07/10

/2009

13/10

/2009

19/10

/2009

23/10

/2009

29/10

/2009

04/11

/2009

10/11

/2009

16/11

/2009

20/11

/2009

26/11

/2009

03/12

/2009

10/12

/2009

16/12

/2009

22/12

/2009

29/12

/2009

A partire dal secondo semestre 2009 i limiti operativi del portafoglio di negoziazione sono stati rimodulati, definendoli in termini di VaR, per:

• il rischio generico degli strumenti obbligazionari; • il rischio generico e il rischio specifico degli strumenti azionari e dei fondi.

Di conseguenza, attualmente, la componente azionaria del portafoglio di negoziazione è soggetta ai soli limiti di VaR, mentre la componente obbligazionaria è soggetta ai limiti di VaR per il rischio generico e ai limiti preesistenti, definiti in base alla modellistica standard di Vigilanza, per il rischio specifico.

La nuova modellistica di calcolo dei rischi di mercato e la conseguente rimodulazione dei limiti operativi sono state applicate nell’ambito della struttura organizzativa esistente, senza apportare quindi modifiche nell’assetto del governo dei rischi.

Oltre alle rendicontazioni giornaliere, vengono prodotte periodiche reportistiche per gli organi aziendali, con evidenza dell’utilizzo dei limiti e della performance del portafoglio.

Attualmente a fini regolamentari il requisito patrimoniale sui rischi di mercato è calcolato in base al modello standardizzato di Vigilanza.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 198

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa 1.767 48.409 5.901 13.359 7.208 20.257 140 -1.1 Titoli di debito 1.767 48.409 5.901 13.359 7.208 20.257 140 -

- con opzione di rimborso anticipato 750 158 621 568 15 - - -- altri 1.017 48.251 5.280 12.791 7.193 20.257 140 -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - 1.301 - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - 1.301 - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 10 1.822 236 20 553 - 12.164 -+ posizioni corte - 13.905 110 - 315 34 429 -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe 7 88 19 12 59 9 11 -+ posizioni corte 7 89 19 12 58 10 11 -

- Altri derivati + posizioni lunghe 293.688 1.577.189 691.007 152.409 854.260 39.794 764 -+ posizioni corte 293.688 1.605.811 822.514 183.396 629.422 36.840 764 -

Valuta di denominazione: Dollaro USA

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - 1 -1.1 Titoli di debito - - - - - - 1 -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - 1 -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - 69.537 42.887 1.389 5.215 - - -+ posizioni corte - 43.728 55.860 9.329 6.739 - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 199

Valuta di denominazione: Sterlina GBP Tipologia/Durata residua a vista fino a 3

mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - 1.148 - - 5.630 - - -+ posizioni corte - 11.220 - - - - 5.630 -

Valuta di denominazione: Yen Giapponese

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - 301 3.130 - - - - -+ posizioni corte - 10.056 - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 200

Valuta di denominazione: Dollaro Canadese Tipologia/Durata residua a vista fino a 3

mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - 100 - - - - - -+ posizioni corte - 618 - - - - - -

Valuta di denominazione: Franco Svizzero

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - 30.311 - - - - - -+ posizioni corte - 51.820 - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 201

Altre Valute Tipologia/Durata residua a vista fino a 3

mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - 776 1.450 - - - - -+ posizioni corte - 2.543 854 - - - - -

Totale

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

da oltre 5 anni fino a

10 anni

oltre 10 anni

durata indeterminata

1. Attività per cassa 1.767 48.409 5.901 13.359 7.208 20.257 141 -1.1 Titoli di debito 1.767 48.409 5.901 13.359 7.208 20.257 141 -

- con opzione di rimborso anticipato 750 158 621 568 15 - - -- altri 1.017 48.251 5.280 12.791 7.193 20.257 141 -

1.2 Altre attività - - - - - - - -2. Passività per cassa - 1.301 - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - 1.301 - - - - - -2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 10 1.822 236 20 553 - 12.164 -+ posizioni corte - 13.905 110 - 315 34 429 -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe 7 88 19 12 59 9 11 -+ posizioni corte 7 89 19 12 58 10 11 -

- Altri derivati + posizioni lunghe 293.688 1.679.362 738.474 153.798 865.105 39.794 764 -+ posizioni corte 293.688 1.725.796 879.228 192.725 636.161 36.840 6.394 -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 202

La distribuzione temporale delle attività, delle passività e dei derivati finanziari è effettuata in base alla loro durata residua per data di riprezzamento. Questa corrisponde all’intervallo di tempo tra la data di riferimento del bilancio e la prima successiva data di revisione del rendimento dell’operazione. In particolare, per i rapporti a tasso fisso tale durata residua corrisponde all’intervallo di tempo compreso tra la data di riferimento del bilancio e il termine contrattuale di scadenza di ciascuna operazione.

La classificazione per vita residua è operata separatamente per le principali valute di denominazione delle attività, passività e derivati finanziari. Le valute residuali sono aggregate in un’unica tavola.

Le attività e le passività per cassa sono indicate al fair value determinato in base al “corso secco” (non comprensivo del rateo interessi nel frattempo maturato). Per i titoli “zero coupon” ovvero “one coupon” occorre indicare anche i ratei d’interesse maturati sino alla data di rilevazione. Per i contratti derivati senza titolo sottostante si può fare riferimento al valore nozionale.

Sono inclusi anche i derivati su tassi d’interesse e su valute, incorporati in altri strumenti finanziari (es. “IRS” incluso nel “TROR”, “cap”, “floor”). Le operazioni di pronti contro termine (attive e passive) e i riporti (attivi e passivi) sono rilevati in base alla vita residua delle operazioni stesse. Nello scaglione “a vista” sono ricondotte le attività e le passività finanziarie “a vista” dello stato patrimoniale nonché le altre attività e passività con durata residua non superiore a 24 ore.

I contratti di “interest rate swap” che prevedono un capitale nozionale variabile nel tempo (“amortizing”, “accreting”, ecc.) sono convenzionalmente rilevati come combinazione dei contratti IRS del tipo “plain vanilla” nei quali possono essere scomposti.

I derivati finanziari sono rilevati come combinazione di un’attività e di una passività a pronti di uguale importo (metodo della doppia entrata). Le corrispondenti posizioni sono classificate per vita residua in base ai seguenti criteri:

• i derivati finanziari in cui vengano scambiati flussi di interesse a tasso fisso con flussi di interesse a tasso indicizzato (come, ad esempio, gli “interest rate swaps”) corrispondono alla combinazione di un’attività (o passività) a tasso fisso e di una passività (o attività) a tasso indicizzato; conseguentemente, viene rilevata una posizione lunga (o corta) corrispondente all’attività (o passività) a tasso fisso nella fascia temporale relativa alla durata residua del contratto e una posizione corta (o lunga) corrispondente alla passività (o attività) a tasso indicizzato nella fascia temporale relativa al momento antecedente il primo successivo periodo di determinazione degli interessi; i flussi di uno swap riferiti a valute diverse sono ricondotti ciascuno nella distribuzione per vita residua della pertinente valuta;

• per gli altri derivati finanziari (ad esempio, compravendite a termine, “forward rate agreements”) occorre rilevare (secondo la posizione contrattuale assunta) una posizione lunga (o corta) in corrispondenza della fascia temporale relativa alla data di regolamento e una posizione corta (o lunga) in corrispondenza della fascia temporale relativa alla durata residua del contratto;

• i derivati finanziari su valute sono equiparati alla combinazione di una posizione lunga sulla valuta da ricevere e una posizione corta sulla valuta da consegnare; tali posizioni sono attribuite alla fascia temporale nella quale cade la data di regolamento.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione Tipologia operazioni/Indice quotazione Svizzera Finlandia Francia Italia Totale A. Titoli di capitale - posizioni lunghe 1.391 357 934 8.419 11.101- posizioni corte - - - - -

B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale - posizioni lunghe - - - - -- posizioni corte - - - - -

C. Altri derivati su titoli di capitale - posizioni lunghe - - - - -- posizioni corte - - - - -

D. Derivati su indici azionari - posizioni lunghe - - - - -- posizioni corte - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 203

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Il rischio tasso di interesse sul portafoglio bancario (banking book) è funzione del disallineamento delle date di

scadenza o di riprezzamento tra le attività e le passività che, in presenza di fluttuazioni dei tassi, influenza le misure del margine di interesse atteso e del valore corrente del patrimonio.

Per il monitoraggio dei rischi menzionati, il Gruppo Banca delle Marche ha da tempo strutturato un sistema di Asset & Liability Management (ALM) costituito dall’insieme di processi, metodologie e tecniche volti a misurare, controllare e gestire in modo integrato gli stock e i flussi finanziari generati dalla propria attività. Per tale monitoraggio, la struttura organizzativa prevede una specifica funzione di ALM e Risk Management che rendiconta al Comitato ALM.

Il sistema di controllo del rischio tasso di interesse del portafoglio bancario è integrato nella normativa interna della Banca, in particolare nel regolamento sul rischio tasso di interesse (Interest Rate Risk Policy Handbook), coerentemente a quanto indicato dalla Vigilanza nel secondo pilastro di Basilea 2.

Tale documento traccia le linee guida per la gestione del rischio in oggetto ed è articolato nella: • definizione degli strumenti e delle metodologie in uso per la misurazione del rischio tasso di interesse; • definizione del perimetro di riferimento del monitoraggio (report di Gruppo e delle singole unità aziendali,

individuazione dei prodotti del banking book sottoposti a misurazione); • definizione di limiti di rischio e di soglie di sorveglianza e del processo di monitoraggio degli stessi; • formalizzazione del modello organizzativo di riferimento; • definizione delle analisi di stress e della costruzione di scenari relativi ad eventi di mercato (Market Stress

Scenarios): le analisi intendono simulare gli effetti di tali eventi sul comportamento atteso degli indicatori di variazione del margine di interesse e del valore patrimoniale della Banca.

Banca Marche utilizza le tecniche ALM per il controllo e la gestione del rischio tasso con due approcci metodologici tra loro complementari:

• prospettiva degli utili correnti o Maturity Gap, che misura la sensibilità del margine di interesse al variare dei tassi. Il modello di reddito secondo tale approccio riguarda un’analisi di breve periodo che ha l’obiettivo di stimare l’impatto sul margine di interesse derivante da un’eventuale variazione dei tassi di mercato. L’indicazione dell’esposizione al rischio di interesse è data dal confronto tra l’ammontare delle attività e delle passività sensibili alle fluttuazioni nei tassi di interesse, in quanto soggette rispettivamente a reinvestimento o rifinanziamento o a revisione del tasso. Il gapping period a cui si riferisce la misurazione del rischio è definito in un anno, ed è poi ulteriormente suddiviso in sotto-periodi (maturity buckets). Il gap per ogni bucket è definito dalla differenza tra valore delle Attività sensibili e Passività sensibili, dove con poste “rate sensitive” si intendono quelle poste che scadono o subiscono una revisione contrattuale entro la fine del maturity bucket. Il rischio tasso in questo caso è individuato dalla variazione attesa del margine di interesse per ogni gap in corrispondenza di una variazione parallela dei tassi di una determinata entità (tipicamente 1 punto percentuale);

• prospettiva dei valori di mercato (Duration Gap, Sensitivity Analysis), che espone la sensibilità del valore economico delle attività e passività in bilancio nonché delle posizioni fuori bilancio. Il modello adottato per l’analisi di sensitivity è il modello di valore economico, secondo l’approccio del valore, volto ad effettuare un’analisi di lungo periodo per stimare il rischio di una riduzione del valore economico del patrimonio netto della Banca (e quindi del rendimento per gli azionisti) derivante da una variazione inattesa nei tassi. Esso si basa sull’esame della diversa reattività ai tassi del valore economico delle attività e delle passività del portafoglio bancario. Il parametro di sensitività usato è la duration (o durata media finanziaria) di Macaulay, che consiste nella media aritmetica ponderata delle scadenze dei flussi, con pesi pari al valore attuale degli stessi, calcolato utilizzando come tasso di sconto il tasso di rendimento dell’operazione. La duration è utilizzata come misura di sensibilità del prezzo di un’operazione finanziaria al variare del tasso di interesse, infatti, essa consente di stimare la perdita percentuale di prezzo subita in seguito ad un aumento dell’1% del tasso di interesse: un valore di duration elevato indica una maggiore esposizione al rischio per la Banca dovuta a quella specifica operazione finanziaria. Viene inoltre misurato il Duration Gap, come misura dello sbilancio tra la duration delle attività e delle passività complessive della Banca.

Le risultanze delle rilevazioni effettuate sono fornite con flussi informativi periodici all’Alta Direzione e al Comitato ALM, che gestisce la definizione e l’attuazione delle politiche di controllo del rischio di tasso, in coerenza con gli obiettivi di rischio-rendimento definiti dal Consiglio di Amministrazione. Sono inoltre fornite informative periodiche agli Organi aziendali.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 204

Le descritte tecniche di ALM, applicate mensilmente al portafoglio bancario della Banca, nell’ipotesi di variazioni istantanee dei tassi di interesse, evidenziano a fine anno gli effetti descritti di seguito, per i due diversi approcci:

• nell’approccio degli utili correnti, la sensibilità del margine di interesse a variazioni di tasso di un punto percentuale si colloca al 2,57% circa del margine atteso, con una media per il semestre pari a 2,79% ed un posizionamento di tipo asset sensitive, che quindi trarrebbe vantaggio in caso di aumento dei tassi di interesse; in altre parole, in caso di aumento dei tassi di un punto, il margine su base annua aumenterebbe di 10,9 milioni di euro; al contrario, in caso di diminuzione dei tassi di un punto percentuale, il margine diminuirebbe di 27,3 milioni di euro (vedi tabella); in quest’ultimo caso l’effetto asimmetrico è spiegato dal maggiore impatto che lo scenario di discesa ipotizzato avrebbe sugli impieghi rispetto alla raccolta, dato l’attuale livello dei tassi d’interesse sulla parte breve della curva, che in ogni caso rende tale scenario difficilmente realizzabile;

Sensitivity del margine di interesse a scostamenti paralleli della curva dei tassi

DELTA MARGINE INTERESSE (gen - dic-2009) dic-09 MEDIA MAX MIN

∆ +100bp 10.917.743 2,57% 11.410.979 2,79% 17.400.873 4,07% 3.618.583 0,99%∆ -100bp -27.322.785 -6,42% -18.645.851 -4,56% -33.259.251 -7,78% -3.500.476 -0,96%

• nell’approccio dei valori di mercato, l’impatto sul valore del patrimonio calcolato a fine semestre, al variare di un punto percentuale dei tassi, risulta nell’ordine del 10%, con esposizione favorevole in caso di riduzione dei tassi, mostrando una riduzione rispetto al dato di fine 2008 (11,8%), motivata dalla tendenza da parte della clientela a preferire i finanziamenti a tasso variabile, dato il basso livello dei tassi di interesse a breve.

In osservanza alle disposizioni previste dalla disciplina di vigilanza prudenziale la Banca effettua prove di stress per una migliore valutazione della propria esposizione ai rischi, dei relativi sistemi di attenuazione e controllo e, ove ritenuto necessario, dell’adeguatezza del capitale. Si valuta la vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili; esse si estrinsecano nel valutare gli effetti sui rischi di eventi specifici (analisi di sensibilità) o di movimenti congiunti di un insieme di variabili economico-finanziarie in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario).

Tali analisi permettono di stressare la sensitivity del Valore economico e dei Redditi in base ad una determinata variazione di uno o più fattori di rischio. Le variazioni possono riguardare improvvisi cambiamenti nel livello generale dei tassi (shift paralleli), alterazione nelle relazioni tra tassi di mercato fondamentali al fine di cogliere il basis risk, shock non paralleli della curva al fine di cogliere lo yield curve risk (variazioni dello shape e dello slope della curva), differenze di volatilità dei tassi in relazione alle diverse scadenze e valute.

Si è proceduto ad esaminare la variazione di valore del portafoglio in situazioni rilevate da scenari storici, nonché a verificare se spostamenti non paralleli della curva possono generare variazioni di valore significativamente superiori alla metodologia base, che prevede shift paralleli della curva dei tassi.

Le principali risultanze delle analisi di scenario e sensitivity mostrano che: • nei diversi scenari storici non si evidenziano variazioni del valore economico superiori a quanto stimato con

l’ipotesi di base di shock parallelo di 100 punti base; • la sensitivity espressa da variazioni di tasso non paralleli, pur nello scenario più svantaggioso per la banca

(incremento della solo tratto medio-lungo della curva), rimane allineata allo scenario base di shock paralleli. Il rischio di tasso di interesse delle attività finanziarie comprese nel banking book è misurato anche nell’ambito

del sistema di monitoraggio dei rischi finanziari illustrato in introduzione alla sezione 2.1, in base alla definizione di rischio generico su titoli di debito delle Istruzioni di Vigilanza per le banche, per apprezzare con frequenza giornaliera l’impatto patrimoniale della variazione di valore di tali poste a fronte di variazioni dei tassi di interesse.

Il portafoglio titoli disponibili per la vendita ammonta a circa 577 milioni, in lieve riduzione rispetto ai 595,6 milioni del 2008. Come negli anni precedenti, tale portafoglio è principalmente costituito da titoli di emittenti governativi o bancari a tasso variabile, in un’ottica di minimizzazione del rischio di tasso di interesse. La componente in governativi e bancari è pari al 56%.

Il portafoglio AFS comprende i titoli utilizzati per i pronti contro termine di raccolta, oltre a titoli con finalità di “servizio”, utilizzati a garanzia e cauzione o per investimento della liquidità dei fondi pensione per i dipendenti, e una componente, pari al 28% circa, investita in polizze assicurative. E’ inoltre presente una componente in titoli eligible, pari al 6% circa, detenuti con la finalità di ottimizzare il profilo di liquidità del Gruppo, costituiti da governativi italiani a breve scadenza.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 205

Esposizioni verso società veicolo: la tabella seguente illustra le caratteristiche ed il dimensionamento delle esposizioni verso società veicolo.

SPE (Special Purpose Entities): Esposizioni nei confronti degli SPE con le quali l’impresa è coinvolta Veicoli propri Tali esposizioni sono descritte nella Nota Integrativa parte E (Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura), sezione 1, paragrafo C e sezione 3 Altre esposizioni verso subprime e Alt-A Non ci sono esposizioni della specie. CDO (Collateralised Debt Obligations): esposizione totale, suddivisa secondo la metodologia interna dell’intermediario (esposizioni super-senior, a finanziamenti di tipo mezzanino e a CDO-squared sottostanti) Non ci sono esposizioni della specie. CMBS (Commercial Mortage-Backed Securities): esposizione a titoli garantiti da ipoteca commerciale Nella categoria Finanziamenti e Crediti sono presenti esposizioni delle seguenti tipologie:

• CMBS (Commercial Mortage-Backed Securities) per 13,8 milioni di euro, che rappresentano l’1,65% del portafoglio titoli complessivo;

• RMBS (Residential Mortage-Backed Securities) per 25,5 milioni di euro, che rappresentano il 3,06% del portafoglio titoli complessivo;

• Altri tipi di cartolarizzazioni (es. leasing, prestiti al consumo) per 9,9 milioni di euro, che rappresentano l’ 1% del portafoglio titoli complessivo.

Su tali titoli non si sono rilevate svalutazioni, coerentemente con la classificazione contabile, che prevede la valutazione al costo ammortizzato. Leveraged Finance Non ci sono esposizioni dirette della specie.

Inoltre, una componente minimale del portafoglio titoli complessivo, pari all’1,8% (in termini assoluti

corrispondenti a 15 milioni di euro nominali), è rappresentata da note il cui rendimento è legato a strumenti di credito, esclusivamente europei, gestiti da primarie società europee del settore (classificati tra le attività disponibili per la vendita).

Per quanto riguarda il rischio di prezzo del portafoglio bancario, l’esposizione per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R. del portafoglio bancario fa riferimento ad attività del portafoglio di proprietà della Banca per circa 29 milioni, in aumento rispetto al saldo di fine 2008 (26,3 milioni), classificate come Available For Sale. Tra i titoli di capitale figurano gli investimenti in partecipazioni diverse da quelle in imprese del Gruppo o di influenza notevole.

Sui titoli classificati nel portafoglio bancario si effettuano i medesimi monitoraggi descritti al paragrafo 2.1 per il controllo gestionale dei rischi di mercato e della performance gestionale, estendendo quindi anche ad essi i controlli previsti per il portafoglio di negoziazione.

B. Attività di copertura del fair value Il Comitato ALM individua le strategie da perseguire per il controllo degli equilibri patrimoniali e di rischio

tasso e definisce le operazioni di hedging nell’ambito del sistema di limiti e soglie di sorveglianza previsto alla Interest Rate Risk Policy.

In particolare per le coperture di fair value, le operazioni in essere sono coperture specifiche con cui la Banca riduce il rischio tasso di interesse su strumenti finanziari del passivo (prestiti obbligazionari emessi), negoziando contratti di Interest Rate Swap (IRS) con controparti istituzionali.

Si elencano di seguito le diverse tipologie di copertura in essere, descrivendo gli strumenti finanziari oggetto delle stesse e la natura dei rischi coperti:

• copertura di prestiti obbligazionari a tasso fisso, con l’obiettivo di immunizzare le variazioni di fair value della raccolta obbligazionaria a tasso fisso della Banca, causate dai movimenti della curva dei tassi di interesse. Tali tipologie di copertura riguardano tassi fissi plain vanilla, zero coupon o step up callable.

• copertura di prestiti obbligazionari a tasso variabile con opzione da non scorporare, con l'obiettivo di immunizzare le variazioni di fair value della raccolta obbligazionaria a tasso variabile ed opzione implicita da non scorporare, causate dall'effetto dei movimenti della curva dei tassi di interesse sulla componente di derivati strettamente connessi agli strumenti ospite. Si tratta di prestiti a tasso variabile con opzione implicita strettamente correlata allo strumento ospite (prevalentemente della tipologia Cap), che pertanto non deve essere scorporata per la contabilizzazione al fair value. Gli strumenti di copertura sono basis swap con opzioni su tassi (Cap).

• Copertura di prestiti obbligazionari strutturati, con l'obiettivo di immunizzare dai movimenti della curva dei tassi di interesse le variazioni di fair value di quelle obbligazioni strutturate che devono essere separate dai derivati incorporati, per la contabilizzazione di questi ultimi al fair value con variazioni al conto economico. Gli strumenti coperti sono rappresentati dai prestiti obbligazionari strutturati emessi dalla Banca, privati dei derivati

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 206

che devono essere scorporati, mentre sono designati quali strumenti di copertura le componenti IRS di equity swap (escludendo la parte equity linked).

A fine anno l’ammontare del fair value degli strumenti di copertura del rischio tasso è positivo per un importo pari a 264 mila euro, il risultato economico positivo sugli strumenti di copertura (variazione del fair value da fine 2008) è pari a 421 mila euro, mentre il risultato economico sugli elementi coperti presenta un ricavo pari a 5,08 milioni di euro.

La Banca ha inoltre adottato il principio della fair value option, definito dallo IAS 39, alle nuove emissioni di prestiti obbligazionari a tasso fisso (plain vanilla o step-up callable), il cui rischio tasso è coperto da swap stipulati contestualmente alla loro emissione, per corrispondente nozionale e durata. Si è applicata analoga designazione ai prestiti strutturati per i quali la quantificazione del fair value dello strumento complesso è meno onerosa dell’individuazione del valore del solo derivato incorporato.

Sono inoltre trattati al fair value tutti i certificati di deposito in yen di nuova emissione, il cui rischio cambio è coperto da Domestic Currency Swap per pari durata e nozionale pari al valore a scadenza del certificato (capitale + interessi).

Le considerazioni sottostanti l’adozione di tale opzione risiedono nei benefici ottenibili in termini di: • eliminazione dell’accounting mismatch (mancanza di uniformità) che deriverebbe dalla contabilizzazione non

coerente di strumenti che si compensano naturalmente (cd. natural hedge), senza incorrere nella complessità amministrativa dell’hedge accounting;

• minimizzare la volatilità del conto economico, sia in caso di sopravvenuta discontinuità tecnica della correlazione tra gli strumenti, sia in caso di unwinding degli swap di copertura per una mutata visione strategica dell’andamento dei mercati di riferimento;

• ridurre l’onerosità della valutazione del fair value dello strumento complesso, rispetto a quella del solo derivato incorporato (per le obbligazioni strutturate).

La differenza che si realizza tra il prezzo di emissione e il fair value iniziale dello strumento, determinato basandosi su valutazioni che incorporano anche dati non osservabili direttamente dal mercato, viene imputata al conto economico anno per anno per tutta la durata del titolo.

Le successive variazioni di fair value sono registrate nel conto economico nell’anno in cui si manifestano. Nella determinazione del fair value dei titoli rileva anche la componente di spread di credito per l’emittente

Banca Marche, normalizzata in base al mercato di riferimento per le obbligazioni retail. Per quanto riguarda i derivati di copertura delle obbligazioni emesse gestite applicando il principio della fair

value option, l’ammontare del fair value degli strumenti di copertura a fine anno è pari a 39,29 milioni di euro, il risultato economico sugli strumenti di copertura (variazione del fair value da fine 2008) è pari a un ricavo di 2,76 milioni di euro, mentre il risultato economico sugli elementi coperti presenta una perdita pari a 34,93 milioni di euro.

Le coperture dei titoli in circolazione sono realizzate con derivati non quotati.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari Tra la fine del 2006 e la fine del 2008 si sono attuate operazioni di copertura dei flussi finanziari di portafogli

di mutui attivi a tasso variabile con meccanismi di indicizzazione e periodicità omogenei, mediante corrispondenti portafogli di Interest Rate Swap plain vanilla (bullet o amortising), che prevedono l’incasso di tasso fisso e il pagamento di tasso variabile, quest’ultimo con meccanismo di indicizzazione coincidente o altamente correlato a quello dei mutui coperti.

La Banca ha effettuato coperture di cash flow al fine di immunizzare le variazioni dei flussi finanziari futuri dei mutui indicizzati a parametri di mercato, attribuibili a riduzioni dei tassi, in ottica di stabilizzazione del margine di interesse (ottica ALM).

L’oggetto coperto è rappresentato dalla componente dei flussi di interesse dei mutui determinata applicando il parametro di indicizzazione al debito residuo di ogni bucket temporale (o, nel caso di copertura con IRS bullet, all’ammontare di debito che residua alla data di termine della copertura), per i bucket temporali relativi ai periodi su cui la copertura è definita.

La manifestazione dei flussi finanziari oggetto di copertura è quindi derivante dalla durata e dalla periodicità dei mutui in oggetto:

• per un primo portafoglio di mutui, parametrati all’EURIBOR a 6 mesi con rilevazione puntuale a fine giugno e fine dicembre di ogni anno, trattasi di mutui con rata semestrale, con flussi quindi che si manifestano alla fine di ogni semestre per tutta la durata della copertura (sino a dicembre 2010);

• per un secondo portafoglio di mutui parametrati alla media mensile dell’ EURIBOR a 6 mesi, trattasi di mutui con rata mensile, con flussi quindi che si manifestano all’inizio di ogni mese per tutta la durata della copertura (avviata a marzo 2007, con scadenza a marzo 2010);

• per un terzo portafoglio di mutui, per gran parte parametrati alla media mensile dell’EURIBOR a 6 mesi, trattasi di mutui con rata mensile, con flussi quindi che si manifestano all’inizio di ogni mese per tutta la durata della copertura (da gennaio 2009 a gennaio 2019); la restante parte è costituita da mutui indicizzati anch’essi alla media dell’EURIBOR a 6 mesi ma con rata semestrale, con flussi che quindi si manifestano alla fine di ogni semestre per tutta la durata della copertura (da gennaio 2009 a gennaio 2019).

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 207

Per quanto riguarda il primo dei descritti portafogli, alcune coperture sono giunte a scadenza nei primi mesi del 2010 mentre parte delle coperture residue, a causa di estinzioni parziali sui corrispondenti mutui, sono state oggetto di unwinding (estinzione anticipata) di una parte del nozionale. Conseguentemente una parte degli importi precedentemente accantonati al patrimonio netto sono stati stornati ed imputati al conto economico.

Sui restanti portafogli, nel corso del 2009 non si sono verificati né discontinuing delle relazioni di copertura né unwinding dei derivati di copertura, pertanto non si sono rilevati altri casi di storno e imputazione a conto economico di importi accantonati al patrimonio netto negli esercizi precedenti.

Le coperture sono risultate efficaci, in quanto in grado di generare un flusso finanziario coerente con quello dell’elemento coperto. Tuttavia, a seguito delle richieste di estinzione su una quota minimale dei mutui coperti, si è registrato nel conto economico un minusvalore di circa 99 mila euro quale quota di inefficacia, riferita alla variazione di valore dei derivati intercorsa nel 2009.

A fine anno il fair value positivo dei derivati relativi a tali coperture è pari a 19,33 milioni di euro, con un effetto rilevato a Patrimonio netto nell’esercizio di 4,9 milioni di euro al lordo dell’effetto fiscale.

Sulle coperture in oggetto, nell’anno è maturato un ricavo relativo a flussi differenziali per circa 19,54 milioni di euro, che sono andati a compensare i corrispondenti flussi variabili giunti a scadenza nell’anno sul portafoglio di mutui coperti.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 5.471.866 6.370.218 1.559.971 1.075.728 994.573 409.640 484.227 -1.1 Titoli di debito 26.400 236.141 95.602 182.809 104.503 26.665 - -

- con opzione di rimborso anticipato - 39.553 17.396 - - - - -- altri 26.400 196.588 78.206 182.809 104.503 26.665 - -

1.2 Finanziamenti a banche 116.021 103.525 - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 5.329.445 6.030.552 1.464.369 892.919 890.070 382.975 484.227 -

- c/c 3.781.049 7.688 11.046 149.667 7.216 10 - -- altri finanziamenti 1.548.396 6.022.864 1.453.323 743.252 882.854 382.965 484.227 -

- con opzione di rimborso anticipato 92.031 5.735.002 1.384.793 571.928 491.811 298.276 455.583 -- altri 1.456.365 287.862 68.530 171.324 391.043 84.689 28.644 -

2. Passività per cassa 7.003.496 5.189.438 264.560 314.204 1.966.676 16.575 11.874 -2.1 Debiti verso clientela 6.649.025 409.936 32.636 45.787 4.455 - - -

- c/c 5.422.767 - 14 - 59 - - -- altri debiti 1.226.258 409.936 32.622 45.787 4.396 - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 1.226.258 409.936 32.622 45.787 4.396 - - -

2.2 Debiti verso banche 276.384 979.007 996 1.349 5.750 148 6.824 -- c/c 15.368 - - - - - - -- altri debiti 261.016 979.007 996 1.349 5.750 148 6.824 -

2.3 Titoli di debito 72.703 3.800.495 230.928 267.068 1.956.471 16.427 5.050 -- con opzione di rimborso anticipato - 344.249 - - 117.332 11.729 - -- altri 72.703 3.456.246 230.928 267.068 1.839.139 4.698 5.050 -

2.4 Altre passività 5.384 - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre 5.384 - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - 4 - 4 32 40 - -+ posizioni corte - 80 - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 225.269 3.003.159 50.305 205.324 1.874.638 505.646 1.100 -+ posizioni corte 517.144 4.377.779 1.337.031 190.620 1.049 - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 208

Valuta di denominazione: Dollaro USA

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 9.191 34.342 5.263 838 - - - 11.1 Titoli di debito - 2.830 - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - 2.830 - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 5.998 - - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 3.193 31.512 5.263 838 - - - 1

- c/c 2.894 - - - - - - 1- altri finanziamenti 299 31.512 5.263 838 - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 299 31.512 5.263 838 - - - -

2. Passività per cassa 43.717 3.686 4.560 574 - - - -2.1 Debiti verso clientela 43.533 - - - - - - -

- c/c 43.533 - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche 20 3.150 4.225 150 - - - -- c/c 20 - - - - - - -- altri debiti - 3.150 4.225 150 - - - -

2.3 Titoli di debito 164 536 335 424 - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 164 536 335 424 - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 264 - - - - - - -+ posizioni corte - 264 - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 209

Valuta di denominazione: Sterlina GBP

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 971 11.728 - 59 - - - -1.1 Titoli di debito - 11.056 - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - 9.864 - - - - - -- altri - 1.192 - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 437 - - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 534 672 - 59 - - - -

- c/c - - - - - - - -- altri finanziamenti 534 672 - 59 - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 534 672 - 59 - - - -

2. Passività per cassa 2.074 587 61 - - - - -2.1 Debiti verso clientela 2.026 - - - - - - -

- c/c 2.026 - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -- c/c - - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito 48 587 61 - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 48 587 61 - - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 210

Valuta di denominazione: Yen Giapponese

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 1.802 4.092 498 26 - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 86 - - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 1.716 4.092 498 26 - - - -

- c/c - - - - - - - -- altri finanziamenti 1.716 4.092 498 26 - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 1.716 4.092 498 26 - - - -

2. Passività per cassa 40.495 827.301 479.893 170.051 - - - -2.1 Debiti verso clientela 14 - - - - - - -

- c/c 14 - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -- c/c - - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito 40.481 827.301 479.893 170.051 - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 40.481 827.301 479.893 170.051 - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 31.437 862.326 444.051 179.913 1.031 - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 211

Valuta di denominazione: Dollaro Canadese

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 65 198 560 - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 65 - - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela - 198 560 - - - - -

- c/c - - - - - - - -- altri finanziamenti - 198 560 - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - 198 560 - - - - -

2. Passività per cassa 443 - - - - - - -2.1 Debiti verso clientela 443 - - - - - - -

- c/c 443 - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -- c/c - - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 212

Valuta di denominazione: Franco Svizzero

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 5.476 26.045 796 242 - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 101 - - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 5.375 26.045 796 242 - - - -

- c/c 2.683 - - - - - - -- altri finanziamenti 2.692 26.045 796 242 - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 2.692 26.045 796 242 - - - -

2. Passività per cassa 181 13.377 - - - - - -2.1 Debiti verso clientela 181 - - - - - - -

- c/c 181 - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -- c/c - - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito - 13.377 - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - 13.377 - - - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 163 - - - - - - -+ posizioni corte - 163 - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 213

Altre valute

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 828 1.038 - - - - - -1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 828 - - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela - 1.038 - - - - - -

- c/c - - - - - - - -- altri finanziamenti - 1.038 - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - 1.038 - - - - - -

2. Passività per cassa 77 - - - - - - -2.1 Debiti verso clientela 77 - - - - - - -

- c/c 77 - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -- c/c - - - - - - - -- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività - - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 214

Totale

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3 mesifino a 6

mesi

da oltre 6 mesifino a 1

anno

da oltre 1 annofino a 5

anni

da oltre 5 anni

fino a 10 anni

oltre 10

anni

Durata indeterminata

1. Attività per cassa 5.490.199 6.447.661 1.567.088 1.076.893 994.573 409.640 484.227 11.1 Titoli di debito 26.400 250.027 95.602 182.809 104.503 26.665 - -

- con opzione di rimborso anticipato - 52.247 17.396 - - - - -- altri 26.400 197.780 78.206 182.809 104.503 26.665 - -

1.2 Finanziamenti a banche 123.536 103.525 - - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 5.340.263 6.094.109 1.471.486 894.084 890.070 382.975 484.227 1

- c/c 3.786.626 7.688 11.046 149.667 7.216 10 - 1- altri finanziamenti 1.553.637 6.086.421 1.460.440 744.417 882.854 382.965 484.227 -

- con opzione di rimborso anticipato 92.031 5.735.002 1.384.793 571.928 491.811 298.276 455.583 -- altri 1.461.606 351.419 75.647 172.489 391.043 84.689 28.644 -

2. Passività per cassa 7.090.483 6.034.389 749.074 484.829 1.966.676 16.575 11.874 -2.1 Debiti verso clientela 6.695.299 409.936 32.636 45.787 4.455 - - -

- c/c 5.469.041 - 14 - 59 - - -- altri debiti 1.226.258 409.936 32.622 45.787 4.396 - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altri 1.226.258 409.936 32.622 45.787 4.396 - - -

2.2 Debiti verso banche 276.404 982.157 5.221 1.499 5.750 148 6.824 -- c/c 15.388 - - - - - - -- altri debiti 261.016 982.157 5.221 1.499 5.750 148 6.824 -

2.3 Titoli di debito 113.396 4.642.296 711.217 437.543 1.956.471 16.427 5.050 -- con opzione di rimborso anticipato - 344.249 - - 117.332 11.729 - -- altri 113.396 4.298.047 711.217 437.543 1.839.139 4.698 5.050 -

2.4 Altre passività 5.384 - - - - - - -- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -- altre 5.384 - - - - - - -

3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - - -+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni

+ posizioni lunghe - 4 - 4 32 40 - -+ posizioni corte - 80 - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 257.133 3.865.485 494.356 385.237 1.875.669 505.646 1.100 -+ posizioni corte 517.144 4.378.206 1.337.031 190.620 1.049 - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 215

La distribuzione temporale delle attività, delle passività e dei derivati finanziari è effettuata in base alla loro durata residua per data di riprezzamento, per la cui definizione si rinvia alla Tavola 1.- “ Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e dei derivati finanziari”. La classificazione per vita residua è operata separatamente per le principali valute di denominazione delle attività, passività e derivati finanziari. Le valute residuali sono aggregate in un’unica tavola.

Le operazioni per cassa sono indicate al valore di bilancio, ad eccezione di quelle oggetto di copertura del “fair value” che sono depurate delle relative plus/minusvalenze.

Per le operazioni con piano di ammortamento occorre far riferimento alla durata residua delle singole rate. La ripartizione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato nelle fasce di vita residua è operata attribuendo ai fondi svalutazione collettivi una vita residua convenzionale, determinata in base alla percentuale di distribuzione delle attività nelle singole fasce di vita residua.

Il valore attribuito ai derivati finanziari collegati a titoli di debito, a tassi di interesse o a valute è il seguente: • ai contratti di deposito e di finanziamento stipulati e da erogare o da ricevere a una data futura predeterminata

l’importo da erogare o da ricevere; • agli altri contratti derivati con titolo sottostante il prezzo di regolamento delle operazioni stesse; • agli altri contratti derivati senza titolo sottostante il valore nozionale.

I contratti di “interest rate swap” che prevedono un capitale nozionale variabile nel tempo (“amortizing”, “accreting”, ecc.) sono convenzionalmente rilevati come combinazione dei contratti IRS del tipo “plain vanilla” nei quali possono essere scomposti.

I derivati finanziari sono rilevati in base al metodo della “doppia entrata” come specificato in calce alla Tavola 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e dei derivati finanziari.

I rapporti (attivi e passivi) che prevedono la corresponsione di un tasso d’interesse indicizzato con una soglia minima e/o massima vanno trattati come una combinazione di rapporti a tasso indicizzato e di opzioni del tipo “floor” e/o “cap”.

I rapporti attivi e passivi che prevedono la corresponsione di un tasso d’interesse a tasso fisso (indicizzato) e la facoltà di trasformarlo, dopo un determinato intervallo temporale, in tasso indicizzato (fisso) vanno trattati come una combinazione di rapporti a tasso fisso (indicizzato) e di opzioni su tassi di interesse che consentono la vendita (l’acquisto) del tasso di interesse fisso contro quello indicizzato. Nello scaglione “a vista” devono essere ricondotte le attività e le passività finanziarie “a vista” dello stato patrimoniale, nonché le altre attività e passività con durata residua non superiore a 24 ore.

Il deposito di riserva obbligatoria è attribuito convenzionalmente alla fascia temporale “fino a 3 mesi”. Nella sottovoce “derivati finanziari” figurano anche i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse

(“cash flow hedge”, “fair value hedge”) delle operazioni del portafoglio bancario nonché i derivati esposti al rischio di tasso d’interesse incorporati in altri strumenti finanziari.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 216

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio si sostanzia nella possibilità che movimenti avversi del tasso di cambio tra le valute estere e l’euro producano effetti economici negativi sulle poste attive e passive espresse in divisa. Tale rischio si applica all’intero bilancio della Banca, comprendendo quindi sia il portafoglio di negoziazione sia il portafoglio bancario.

Le principali fonti del rischio di cambio sono rappresentate dall’operatività in valuta svolta dalla clientela commerciale e dalle operazioni in conto proprio di breve periodo del desk cambi della Banca, effettuate tramite negoziazione di valute a pronti, di opzioni e di contratti a termine.

Il supporto alla clientela si sostanzia nell’attività di customer desk, che offre operazioni di copertura del rischio di cambio tramite opzioni, pareggiate dalla Banca in termini specifici con controparti istituzionali.

Nel corso dell’anno la posizione netta aperta al rischio di cambio è risultata molto contenuta, per un ammontare medio di circa 5,6 milioni di euro, in aumento rispetto al dato del 2008 (3,3 milioni di euro).

La corrispondente misura di rischio, calcolata in base al modello standard della Vigilanza, è stata pari a 638 mila euro nel corso del primo semestre dell’anno.

Come per il rischio di posizione del trading book, a partire da luglio 2009 anche per il calcolo del rischio cambio sulla posizione complessiva in valuta estera è stato introdotto il modello VaR, descritto al paragrafo 2.1, cui si fa rimando anche per le risultanze in termini di andamento del rischio cambio nel secondo semestre (che è risultato mediamente nell’ordine di 263 mila euro, con un intervallo di confidenza del 99% e un orizzonte temporale di 10 giorni).

Nel corso del 2009 il rischio cambio è risultato sempre ampiamente compatibile con il livello delle deleghe operative esistenti.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Nell’ambito dell’offerta alla clientela di certificati di deposito in yen abbinati a contratti Dcs e di depositi in valuta abbinati a contratti a termine, i derivati sono gestiti finanziariamente come copertura del rischio di cambio sulle operazione di raccolta.

Dal punto di vista del trattamento contabile, come indicato nella sezione B del par. 1.2.2, tutti i certificati di deposito in yen in essere, il cui rischio cambio è coperto da Domestic Currency Swap, sono trattati al fair value.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Voci Valute

Dollaro USA

Sterlina GBP

Yen Giapponese

Dollaro Canadese

Franco Svizzero

Altre valute

A. Attività finanziarie 49.635 12.760 6.417 823 33.951 1.866A.1 Titoli di debito 2.831 11.057 - - - -A.2 Titoli di capitale - - - - 1.391 -A.3 Finanziamenti a banche 5.998 437 86 65 101 828A.4 Finanziamenti a clientela 40.806 1.266 6.331 758 32.459 1.038A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -

B. Altre attività 803 460 38 148 401 184C. Passività finanziarie 52.536 2.722 1.517.740 443 13.558 77C.1 Debiti verso banche 7.545 - - - - -C.2 Debiti verso clientela 43.533 2.026 14 443 181 77C.3 Titoli di debito 1.458 696 1.517.726 - 13.377 -C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -

D. Altre passività 2.283 23 176 - - 11E. Derivati finanziari - Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - -+ posizioni corte - - - - - -

- Altri derivati + posizioni lunghe 115.558 1.148 1.522.189 100 3.350 2.226+ posizioni corte 112.186 11.220 10.056 618 24.859 3.397

Totale attività 165.996 14.368 1.528.644 1.071 37.702 4.276Totale passività 167.005 13.965 1.527.972 1.061 38.417 3.485Sbilancio (+/-) -1.009 403 672 10 -715 791

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 217

2.4 Gli strumenti finanziari derivati

A. Derivati finanziari Nelle seguenti tabelle i contratti derivati sono stati distinti tra contratti derivati classificati nel portafoglio di

negoziazione di vigilanza e quelli relativi al portafoglio bancario (banking book). I concetti di “negoziazione” e di “copertura” (banking book) previsti dagli IAS/IFRS sono diversi dalla

distinzione, a fini prudenziali, tra “portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza” e “portafoglio bancario”. Per questo le relative informazioni sono prodotte utilizzando criteri distinti. In linea generale il concetto di negoziazione IAS è più ampio del portafoglio di negoziazione di vigilanza, in quanto in bilancio un’operazione può essere classificata tra i derivati di copertura solo se supera un rigido test di efficacia.

La diversità dei criteri di classificazione applicati ai fini dell’informativa di bilancio, secondo i principi contabili internazionali, conduce ad un’unica distinzione, quella tra derivati di negoziazione e derivati di copertura di “hedge accounting”.

La classificazione disciplinata dall’Organo di Vigilanza ha la funzione di discriminare gli strumenti destinati effettivamente all’attività di trading, i quali generano assorbimenti di patrimonio per rischi di mercato; questi ultimi e tutti gli altri strumenti derivati non rientranti all’interno della classe del “Portafoglio di negoziazione di vigilanza” determinano assorbimenti di patrimonio per rischio di controparte.

In particolare la Banca, classifica tra i derivati del “Portafoglio di negoziazione di vigilanza” quegli strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione (Voce 20 dell’Attivo e Voce 40 del Passivo di Stato Patrimoniale), con l’esclusione di quei derivati che sono connessi gestionalmente con altri strumenti finanziari (sostanzialmente passività di raccolta per i quali è stata adottata la fair value option). Questi non sono altro che strumenti di copertura naturale dei rischi di mercato – rischio di cambio e di tasso di interesse- sulla raccolta valutata al fair value classificati nella tabella A.2.2 – “Altri derivati”.

Appartengono sempre al banking book, anche i derivati scorporati da strumenti-ospite, e che, benché siano classificati ai fini dell’informativa di bilancio come attività/passività finanziarie di negoziazione, sono diversamente considerati ai fini prudenziali. Tra questi ultimi, si rileva un derivato il cui sottostante ha come riferimento l’andamento della quotazione del Rossini Lux Fund, classificato nel portafoglio di negoziazione ai fini di Bilancio (Tabella A.2.2 – “Altri derivati”).

L’attività della Banca, è prevalentemente orientata verso derivati stipulati con controparti istituzionali, o con clientela, ma la di fuori dei mercati regolamentati.

In merito alle metodologie di determinazione del fair value, si rimanda alla Parte A “Politiche contabili –17 Altre informazioni”.

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo

Attività sottostanti/Tipologie derivati Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 5.203.552 100 7.149.678 196.197a) Opzioni 1.667.452 - 1.509.563 -b) Swap 3.535.910 - 5.634.525 -c) Forward 190 100 5.590 196.197d) Futures - - - -e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari 8.066 14.243 109.529 240a) Opzioni 8.066 137 109.210 -b) Swap - - - -c) Forward - - 319 240d) Futures - 14.106 - -e) Altri - - - -

3. Valute e oro 296.684 - 632.352 -a) Opzioni 63.057 - 230.163 -b) Swap - - - -c) Forward 233.627 - 402.189 -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

4. Merci - - - -5. Altri sottostanti - - - -Totale 5.508.302 14.343 7.891.559 196.437

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 218

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo A.2.1 Di copertura

Attività sottostanti/Tipologie derivati Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 911.073 - 1.323.395 -a) Opzioni - - - -b) Swap 911.073 - 1.323.395 -c) Forward - - - -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -a) Opzioni - - - -b) Swap - - - -c) Forward - - - -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

3. Valute e oro - - 495.795 -a) Opzioni - - - -b) Swap - - 470.724 -c) Forward - - 25.071 -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

4. Merci - - - -5. Altri sottostanti - - - -Totale 911.073 - 1.819.190 -

A.2.2 Altri derivati

Attività sottostanti/Tipologie derivati Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 3.954.367 - 1.096.779 -a) Opzioni - - - -b) Swap 3.954.367 - 1.096.779 -c) Forward - - - -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari 15.493 - 21.425 -a) Opzioni 15.493 - 21.425 -b) Swap - - - -c) Forward - - - -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

3. Valute e oro 1.518.758 - 2.663.212 -a) Opzioni - - - -b) Swap 1.518.758 - 2.663.212 -c) Forward - - - -d) Futures - - - -e) Altri - - - -

4. Merci - - - -5. Altri sottostanti - - - -Totale 5.488.618 - 3.781.416 -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 219

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati

Fair value positivo Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 68.995 8 71.859 208a) Opzioni 5.087 8 15.728 -b) Interest rate swap 60.607 - 51.001 -c) Cross currency swap - - - -d) Equity swap - - - -e) Forward 3.301 - 5.130 208f) Futures - - - -g) Altri - - - -

B. Portafoglio bancario - di copertura 19.634 - 89.144 -a) Opzioni - - - -b) Interest rate swap 19.634 - 8.503 -c) Cross currency swap - - - -d) Equity swap - - - -e) Forward - - 62 -f) Futures - - - -g) Altri - - 80.579 -

C. Portafoglio bancario - altri derivati 48.609 - 341.238 -a) Opzioni - - - -b) Interest rate swap 43.242 - 23.029 -c) Cross currency swap - - - -d) Equity swap - - - -e) Forward - - - -f) Futures - - - -g) Altri 5.367 - 318.209 -

Totale 137.238 8 502.241 208

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati

Fair value positivo Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 70.087 71.766 26a) Opzioni 4.501 14.369 -b) Interest rate swap 62.381 50.826 -c) Cross currency swap - - -d) Equity swap - - -e) Forward 3.205 6.571 26f) Futures - - -g) Altri - - -

B. Portafoglio bancario - di copertura 37 2.844 -a) Opzioni - - -b) Interest rate swap 37 2.844 -c) Cross currency swap - - -d) Equity swap - - -e) Forward - - -f) Futures - - -g) Altri - - -

C. Portafoglio bancario - altri derivati 53.829 33.756 -a) Opzioni 21 47 -b) Interest rate swap 11.054 1.119 -c) Cross currency swap - - -d) Equity swap - - -e) Forward - - -f) Futures - - -g) Altri 42.754 32.590 -

Totale 123.953 108.366 26

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 220

A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Gov

erni

e

Ban

che

Cen

trali

Altr

i ent

i pu

bblic

i

Ban

che

Soci

età

finan

ziar

ie

Soci

età

di

assi

cura

zion

e

Impr

ese

non

finan

ziar

ie

Altr

i so

gget

ti

1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - 22.432 2.972.657 8.298 - 2.126.660 73.505- fair value positivo - 1.756 10.605 11 - 51.731 677- fair value negativo - - 64.477 935 - 753 60- esposizione futura - 228 8.396 86 - 2.668 10

2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - 8.066 - - - -- fair value positivo - - 268 - - - -- fair value negativo - - 5 - - - -- esposizione futura - - 586 - - - -

3) Valute e oro - valore nozionale - - 145.277 - - 151.407 -- fair value positivo - - 2.678 - - 1.269 -- fair value negativo - - 745 - - 3.112 -- esposizione futura - - 1.705 - - 1.654 -

4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - -- fair value positivo - - - - - - -- fair value negativo - - - - - - -- esposizione futura - - - - - - -

La somma dei fair value positivi e negativi non si conciliano con i corrispondenti valori presenti nelle tabelle

dell’Attivo e del Passivo in quanto, in queste ultime, i fair value sono presentati compensati. Sempre per le regole di classificazione adottate dall’Autorità di Vigilanza in tali tabelle non sono ricompresi i derivati su “valute e oro” aventi un regolamento non a breve termine.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 221

A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Gov

erni

e

Ban

che

Cen

trali

Altr

i ent

i pu

bblic

i

Ban

che

Soci

età

finan

ziar

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Soci

età

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assi

cura

zion

e

Impr

ese

non

finan

ziar

ie

Altr

i so

gget

ti

1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - - 3.790.692 1.074.748 - - -- fair value positivo - - 61.348 1.528 - - -- fair value negativo - - 1.994 9.097 - - -- esposizione futura - - 16.974 - - - -

2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - 15.063 16 - 32 382- fair value positivo - - - - - - -- fair value negativo - - - 1 - 2 18- esposizione futura - - 1.205 1 - 3 31

3) Valute e oro - valore nozionale - 41 - 26.661 - 127.961 1.364.095- fair value positivo - 1 - 34 - 412 4.920- fair value negativo - - - 2.603 - 3.394 36.757- esposizione futura - - - 267 - 1.280 13.713

4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - -- fair value positivo - - - - - - -- fair value negativo - - - - - - -- esposizione futura - - - - - - -

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno

Oltre 1 anno e fino

a 5 anni Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 1.617.135 3.433.985 457.182 5.508.302A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1.340.964 3.409.300 453.288 5.203.552A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 1.344 6.722 - 8.066A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 274.827 17.963 3.894 296.684A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

B. Portafoglio bancario 2.539.814 2.298.814 1.561.063 6.399.691B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1.022.087 2.282.290 1.561.063 4.865.440B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - 15.493 - 15.493B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 1.517.727 1.031 - 1.518.758B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

Totale 31.12.2009 4.156.949 5.732.798 2.018.245 11.907.992Totale 31.12.2008 5.263.230 6.113.735 2.155.610 13.532.575

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 222

B Derivati Creditizi

B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo

Categorie di operazioni

Portafoglio di negoziazione di vigilanza Portafoglio bancario

su un singolo soggetto

su più soggetti (basket)

su un singolo soggetto

su più soggetti (basket)

1. Acquisti di protezione - - - -a) Credit default products 15.000 - - -b) Credit spread products - - - -c) Total rate of return swap - - - -d) Altri - - - -

Totale 31.12.2009 15.000 - - -Totale 31.12.2008 130.000 - 148.680 -2. Vendite di protezione - - - -a) Credit default products - - - -b) Credit spread products - - - -c) Total rate of return swap - - - -d) Altri - - - -

Totale 31.12.2009 - - - -Totale 31.12.2008 - - - -

B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati Fair value positivo

31.12.2009 31.21.2008 A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 1.192 -a) Credit default products 1.192 -b) Credit spread products - -c) Total rate of return swap - -d) Altri - -

B. Portafoglio bancario - -a) Credit default products - -b) Credit spread products - -c) Total rate of return swap - -d) Altri - -

Totale 1.192 -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 223

B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Gov

erni

e

Ban

che

Cen

trali

Altr

i ent

i pu

bblic

i

Ban

che

Soci

età

finan

ziar

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Soci

età

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zion

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Impr

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non

finan

ziar

ie

Altr

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gget

ti

Negoziazione di vigilanza 1) Acquisto di protezione

- valore nozionale - - 15.000 - - - -- fair value positivo - - 1.192 - - - -- fair value negativo - - - - - - -- esposizione futura - - 1.500 - - - -

2) Vendita di protezione - valore nozionale - - - - - - -- fair value positivo - - - - - - -- fair value negativo - - - - - - -- esposizione futura - - - - - - -

Portafoglio bancario 1) Acquisto di protezione

- valore nozionale - - - - - - -- fair value positivo - - - - - - -- fair value negativo - - - - - - -

2) Vendita di protezione - valore nozionale - - - - - - -- fair value positivo - - - - - - -- fair value negativo - - - - - - -

B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno

Oltre 1 anno e fino

a 5 anni Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - 15.000 - 15.000A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" - 15.000 - 15.000A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - -

B. Portafoglio bancario - - - -B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" - - - -B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - -

Totale 31.12.2009 - 15.000 - 15.000Totale 31.12.2008 130.000 148.680 - 278.680

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 224

Sezione 3 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità I processi e i regolamenti volti a misurare, controllare e mitigare il rischio di liquidità del Gruppo Banca delle

Marche si focalizzano sul funding risk inteso come il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente alle proprie uscite di cassa sia attese che inattese, correnti e future, e alle esigenze di collateral, senza pregiudicare l’operatività quotidiana o la situazione finanziaria della Banca stessa.

Il modello di governance del Gruppo Banca delle Marche è basato sulla gestione accentrata della liquidità. La Capogruppo Banca delle Marche:

• è responsabile della policy di liquidità, • gestisce il funding, • gestisce il rischio di liquidità,

per tutte le Banche del Gruppo. In virtù di tale modello, al fine di rispettare le Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale (nuovo accordo sul

Capitale Basilea 2, emanato dalla Banca d’Italia nel dicembre 2006), la Banca ha portato a termine nel 2007 le attività relative all’implementazione del sistema di monitoraggio e di gestione del rischio di liquidità.

Tali attività si sono concretizzate nella definizione di un documento di Policy (“Liquidity Policy Handbook”) contenente le linee guida per la gestione del Rischio di Liquidità di Gruppo e la descrizione degli strumenti di monitoraggio e di reporting dei limiti operativi, della counterbalancing capacity e della liquidità strutturale (soglie di sorveglianza e fund planning), con anche la declinazione del piano d'interventi per la gestione della liquidità in condizioni di stress o crisi (Contingency Plan), originati sia da fattori di mercato che interni al Gruppo.

Il modello complessivo per la gestione ed il monitoraggio del rischio di liquidità si articola su due ambiti: • la gestione della liquidità di breve termine (o liquidità operativa), ovvero la gestione degli eventi che impattano

sulla posizione di liquidità del Gruppo nell’orizzonte temporale da 1 giorno fino a 6 mesi, con l’obiettivo primario del mantenimento della capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari, minimizzandone i costi. In tale ambito vengono monitorati gli sbilanci tra fonti in entrata e in uscita, nonché i limiti individuati sulle posizioni nette ed assegnati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo al Vice Direttore Generale. L’approccio utilizzato per la misurazione e la definizione dei limiti sulla posizione di liquidità di breve termine è quello del maturity mismatch;

• la gestione della liquidità di medio/lungo termine (liquidità strutturale), ovvero la gestione degli eventi che impattano sulla posizione di liquidità del Gruppo nell’orizzonte temporale oltre i 6 mesi, con l’obiettivo primario del mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività ed attività a medio/lungo termine. Il mantenimento di un adeguato rapporto tra passività e attività in tale arco temporale consente, infatti, di evitare pressioni sulle fonti a breve termine, attuali e prospettiche garantendo il finanziamento della crescita del Gruppo attraverso attività di raccolta strategica. Il tutto in un’ottica di ottimizzazione del costo di funding, di diversificazione delle fonti di raccolta e dei mercati di riferimento, oltre che degli strumenti utilizzati. Per la misurazione della posizione di liquidità strutturale, ed in particolare dei livelli di sorveglianza individuati, il Gruppo Banca Marche fa riferimento ad un approccio del tipo maturity mismatch.

Il modello di monitoraggio della liquidità a breve termine prevede l’individuazione e l’allocazione dei flussi di cassa certi e stimati nei diversi time bucket ed il conseguente calcolo dei gap (saldi netti tra entrate e uscite) cumulati per scadenza.

Il gap complessivo di liquidità mostra valori a fine 2009 superiori a fine 2008 e ampiamente sopra il limite individuato, pur essendo stato peraltro rimborsato nel primo trimestre un prestito obbligazionario di 500 milioni, che non è stato rinnovato. Tale miglioramento del profilo di liquidità ha beneficiato:

• della cartolarizzazione di mutui Banca Marche perfezionata nel terzo trimestre; • del rinnovo del programma EMTN, per le emissioni obbligazionarie sull’Euromercato, che ha favorito il rinnovo

di un’obbligazione in scadenza ad ottobre 2009. Il gap di liquidità sull’orizzonte temporale della maturity ladder (6 mesi) è stato a dicembre 2009 in media pari

a -270 milioni di euro, mentre a fine 2008 ammontava a -403 milioni di euro. Mediamente, nel corso dell’anno, il gap di liquidità ad uno e a due giorni è stato positivo per oltre 830 milioni,

testimoniando un eccesso di riserve di liquidità rispetto ai flussi in entrata e uscita. Il gap a un mese è stato anch’esso positivo, per 652 milioni medi, mentre il gap previsionale a 6 mesi è

risultato pari a -134 milioni.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 225

Il grafico seguente illustra l’andamento dei gap di liquidità a 1 giorno, 2 giorni, 1 mese e 6 mesi ed i rispettivi limiti, mostrando che tutti i limiti nell’anno risultano sempre rispettati.

LIQUIDITA' OPERATIVA - ANDAMENTO GAP CUMULATI E LIMITI

-1.000-900-800-700-600-500-400-300-200-100

0100200300400500600700800900

1.0001.1001.2001.3001.4001.5001.6001.7001.800

02/0

1/20

09

12/0

1/20

09

22/0

1/20

09

01/0

2/20

09

11/0

2/20

09

21/0

2/20

09

03/0

3/20

09

13/0

3/20

09

23/0

3/20

09

02/0

4/20

09

12/0

4/20

09

22/0

4/20

09

02/0

5/20

09

12/0

5/20

09

22/0

5/20

09

01/0

6/20

09

11/0

6/20

09

21/0

6/20

09

01/0

7/20

09

11/0

7/20

09

21/0

7/20

09

31/0

7/20

09

10/0

8/20

09

20/0

8/20

09

30/0

8/20

09

09/0

9/20

09

19/0

9/20

09

29/0

9/20

09

09/1

0/20

09

19/1

0/20

09

29/1

0/20

09

08/1

1/20

09

18/1

1/20

09

28/1

1/20

09

08/1

2/20

09

18/1

2/20

09

28/1

2/20

09

Mili

oni

1 GIORNO 2 GIORNI 1 MESE 6 MESI Limite 1-2 gg Limite 6M Limite 1M

Nel corso del 2009 i report gestionali sulla liquidità hanno evidenziato un approvvigionamento sull’interbancario di 386 milioni medi, con un elevato grado di diversificazione delle controparti, mentre la media del 2008 era pari a 669 milioni. Il dato puntuale di fine dicembre 2009 evidenzia un ricorso all’interbancario pari a 488 milioni.

Il grafico seguente mostra la composizione per scadenza della raccolta interbancaria suddivisa tra Overnight e Time Depo. Come si può osservare, nell’anno la raccolta è composta prevalentemente da time depo, al fine di migliorare la liquidità prospettica allungando le scadenze della provvista.

-800

-700

-600

-500

-400

-300

-200

-100

0

100

200

300

400

500

2-ge

n-09

9-ge

n-09

16-g

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9

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en-0

9

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9

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b-09

20-fe

b-09

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b-09

6-m

ar-0

9

13-m

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9

20-m

ar-0

9

27-m

ar-0

9

3-ap

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14-a

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9

21-a

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9

28-a

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9

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9

13-m

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9

20-m

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9

27-m

ag-0

9

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10-g

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9

17-g

iu-0

9

24-g

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9

1-lu

g-09

8-lu

g-09

15-lu

g-09

22-lu

g-09

29-lu

g-09

5-ag

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12-a

go-0

9

19-a

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9

26-a

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9

2-se

t-09

9-se

t-09

16-s

et-0

9

22-s

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9

29-s

et-0

9

6-ot

t-09

13-o

tt-09

20-o

tt-09

27-o

tt-09

3-no

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10-n

ov-0

9

17-n

ov-0

9

24-n

ov-0

9

1-di

c-09

8-di

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15-d

ic-0

9

22-d

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9

30-d

ic-0

9

Mili

oni

ON TIME DEPO

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 226

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 4.276.762 16.225 31.645 182.332 506.453 449.894 1.794.321 5.069.545 4.350.253 -A.1 Titoli di Stato 422 - 1.236 52.843 29.831 59.975 1.169 137.173 4.883 -A.2 Altri titoli di debito 4.016 - 12 3.514 12.527 6.544 14.407 85.274 355.789 -A.3 Quote O.I.C.R. 41.992 - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 4.230.332 16.225 30.397 125.975 464.095 383.375 1.778.745 4.847.098 3.989.581 -

- banche 110.771 - - 594 106.006 - 587 1.836 - -- clientela 4.119.561 16.225 30.397 125.381 358.089 383.375 1.778.158 4.845.262 3.989.581 -

Passività per cassa 6.838.541 720.439 133.547 363.308 793.213 803.040 694.510 3.804.666 614.875 374B.1 Depositi e conti correnti 6.329.212 160.000 90.000 173.002 25.557 29.225 56.587 111.238 206.761 374

- banche 176.368 160.000 90.000 173.000 - - - - - -- clientela 6.152.844 - - 2 25.557 29.225 56.587 111.238 206.761 374

B.2 Titoli di debito 9.402 3.840 13.949 81.054 748.105 766.777 636.566 3.687.667 401.142 -B.3 Altre passività 499.927 556.599 29.598 109.252 19.551 7.038 1.357 5.761 6.972 -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 6.914 5.458 1.816 25.249 55.498 9.336 7.629 12.168 -- posizioni corte - 14.646 10.679 576 7.750 46.212 1.370 5.677 469 -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe 80.003 4.164 - - 2.996 2.995 6.110 - - -- posizioni corte 74.342 - - - 5 35 499 - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 143.743 - - - 16.314 11.920 8.172 74.185 - 2.433

Valuta di denominazione: Dollaro USA

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 9.191 632 4.867 2.933 23.080 5.263 838 - 2.831 -A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - 1 -A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - 2.830 -A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 9.191 632 4.867 2.933 23.080 5.263 838 - - -

- banche 5.998 - - - - - - - - -- clientela 3.193 632 4.867 2.933 23.080 5.263 838 - - -

Passività per cassa 43.717 21 142 598 2.924 4.560 574 - - -B.1 Depositi e conti correnti 43.553 - - - - - - - - -

- banche 20 - - - - - - - - -- clientela 43.533 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito 164 21 17 48 449 335 424 - - -B.3 Altre passività - - 125 550 2.475 4.225 150 - - -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 4.706 41.593 13.641 6.127 42.887 1.389 5.215 - -- posizioni corte - 6.466 5.431 3.723 24.638 55.860 9.329 6.739 - -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe 494 - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe 264 - - - - - - - - -- posizioni corte - 264 - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

Page 227: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 227

Valuta di denominazione: Sterlina GBP Voci/Scaglioni temporali a vista

da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 972 - 24 36 611 - 59 - 11.057 -A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - 11.057 -A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 972 - 24 36 611 - 59 - - -

- banche 437 - - - - - - - - -- clientela 535 - 24 36 611 - 59 - - -

Passività per cassa 2.074 - - - 587 61 - - - -B.1 Depositi e conti correnti 2.026 - - - - - - - - -

- banche - - - - - - - - - -- clientela 2.026 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito 48 - - - 587 61 - - - -B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 22 - 563 563 - - - - -- posizioni corte - 17 11.203 - - - - - - -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte 935 - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Yen Giapponese

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 1.436 163 426 594 2.826 498 99 409 - -A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 1.436 163 426 594 2.826 498 99 409 - -

- banche 86 - - - - - - - - -- clientela 1.350 163 426 594 2.826 498 99 409 - -

Passività per cassa 40.495 40.251 75.519 143.985 567.546 479.893 170.051 - - -B.1 Depositi e conti correnti 14 - - - - - - - - -

- banche - - - - - - - - - -- clientela 14 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito 40.481 40.251 75.519 143.985 567.546 479.893 170.051 - - -B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 2 - 299 - 3.130 - - - -- posizioni corte - 100 3.376 6.580 - - - - - -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

Page 228: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 228

Valuta di denominazione: Dollaro Canadese Voci/Scaglioni temporali a vista

da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 65 - - 198 - 560 - - - -A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 65 - - 198 - 560 - - - -

- banche 65 - - - - - - - - -- clientela - - - 198 - 560 - - - -

Passività per cassa 443 - - - - - - - - -B.1 Depositi e conti correnti 443 - - - - - - - - -

- banche - - - - - - - - - -- clientela 443 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 100 - - - - - - - -- posizioni corte - 100 518 - - - - - - -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Franco Svizzero

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 5.278 637 2.003 824 22.592 333 267 529 121 -A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 5.278 637 2.003 824 22.592 333 267 529 121 -

- banche 101 - - - - - - - - -- clientela 5.177 637 2.003 824 22.592 333 267 529 121 -

Passività per cassa 181 - - - 13.377 - - - - -B.1 Depositi e conti correnti 181 - - - - - - - - -

- banche - - - - - - - - - -- clientela 181 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - 13.377 - - - - -B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 1.725 - 1.625 - - - - - -- posizioni corte - 4.562 13.699 6.598 - - - - - -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe 235 - - - - - - - - -- posizioni corte 237 - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe 163 - - - - - - - - -- posizioni corte - 163 - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

Page 229: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 229

Valuta di denominazione: Altre Valute Voci/Scaglioni temporali a vista

da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 828 - 187 - 850 - - - - -A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 828 - 187 - 850 - - - - -

- banche 828 - - - - - - - - -- clientela - - 187 - 850 - - - - -

Passività per cassa 77 - - - - - - - - -B.1 Depositi e conti correnti 77 - - - - - - - - -

- banche - - - - - - - - - -- clientela 77 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 169 - - 608 1.450 - - - -- posizioni corte - 258 1.921 - 364 854 - - - -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

Totale

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7

giorni

da oltre 7 giorni a

15 giorni

da oltre 15 giorni a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 4.294.532 17.657 39.152 186.917 556.412 456.548 1.795.584 5.070.483 4.364.262 -A.1 Titoli di Stato 422 - 1.236 52.843 29.831 59.975 1.169 137.173 4.884 -A.2 Altri titoli di debito 4.016 - 12 3.514 12.527 6.544 14.407 85.274 369.676 -A.3 Quote O.I.C.R. 41.992 - - - - - - - - -A.4 Finanziamenti 4.248.102 17.657 37.904 130.560 514.054 390.029 1.780.008 4.848.036 3.989.702 -

- banche 118.286 - - 594 106.006 - 587 1.836 - -- clientela 4.129.816 17.657 37.904 129.966 408.048 390.029 1.779.421 4.846.200 3.989.702 -

Passività per cassa 6.925.528 760.711 209.208 507.891 1.377.647 1.287.554 865.135 3.804.666 614.875 374B.1 Depositi e conti correnti 6.375.506 160.000 90.000 173.002 25.557 29.225 56.587 111.238 206.761 374

- banche 176.388 160.000 90.000 173.000 - - - - - -- clientela 6.199.118 - - 2 25.557 29.225 56.587 111.238 206.761 374

B.2 Titoli di debito 50.095 44.112 89.485 225.087 1.330.064 1.247.066 807.041 3.687.667 401.142 -B.3 Altre passività 499.927 556.599 29.723 109.802 22.026 11.263 1.507 5.761 6.972 -

Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di

capitale

- posizioni lunghe - 13.638 47.051 17.944 32.547 102.965 10.725 12.844 12.168 -- posizioni corte - 26.149 46.827 17.477 32.752 102.926 10.699 12.416 469 -

C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- posizioni lunghe 80.732 4.164 - - 2.996 2.995 6.110 - - -- posizioni corte 75.514 - - - 5 35 499 - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - - - - - - - - - -- posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe 427 - - - - - - - - -- posizioni corte - 427 - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 143.743 - - - 16.314 11.920 8.172 74.185 - 2.433

Page 230: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 230

La distribuzione temporale delle attività, delle passività e dei derivati finanziari con scambio di capitale è effettuata, sia per le operazioni a tasso fisso sia per quelle a tasso indicizzato, in base alla durata residua contrattuale. Questa corrisponde all’intervallo di tempo compreso tra la data di riferimento del bilancio e il termine contrattuale di scadenza di ciascuna operazione. La classificazione per vita residua è operata separatamente per le principali valute di denominazione delle attività, passività e derivati finanziari. Le valute residuali sono aggregate in un’unica tavola. Le colonne "da oltre 1 anno fino a 5 anni" e “oltre 5 anni” mirano ad avere un quadro completo della distribuzione delle attività, passività e derivati finanziari per durata residua contrattuale.

Per le operazioni con piano di ammortamento occorre far riferimento alla durata residua delle singole rate e il valore da considerare è quello risultante dal piano di ammortamento contrattuale.

Le altre operazioni per cassa vanno indicate al valore di bilancio, ad eccezione di quelle valutate al costo ammortizzato oggetto di copertura del “fair value” che vanno depurate delle relative plus/minusvalenze.

Nello scaglione “a vista” devono essere ricondotte le attività e le passività finanziarie “a vista” dello stato patrimoniale, nonché le altre attività e passività con durata residua non superiore a 24 ore. Le operazioni "fuori bilancio" vanno rilevate in base al metodo della “doppia entrata” indicato nella Tavola 1.- “Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e dei derivati finanziari”. Le opzioni figurano in base al “delta equivalent value”.

Di seguito sono illustrate le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la banca ha sottoscritto la totalità delle passività emesse dalla società veicolo ( cd. Auto cartolarizzazioni) Operazione Marche Mutui 3

In data 30 maggio 2008 Banca delle Marche (Originator) ha stipulato un contratto di cessione con Marche Mutui 3 società a responsabilità limitata (Issuer) appositamente costituita ai sensi della legge 130/99, ai fini del perfezionamento, avvenuto nel mese di luglio 2008, del suo terzo RMBS. Nell’ambito della suddetta operazione, Banca delle Marche ha ceduto pro soluto a Marche Mutui 3 un portafoglio di crediti in bonis derivanti da mutui fondiari ed ipotecari, per un ammontare al 30 aprile 2008 (Valuation Date) pari a 985.550.566,79 euro.

Il Prezzo di Cessione dei Crediti, pari al valore di carico degli stessi, è stato finanziato attraverso l’emissione, in data 8 luglio 2008, di titoli per un importo complessivo pari ad € 999.594.000, che ha consentito anche la costituzione di una Riserva di Cassa di euro 14.043.433,21 (Cash Riserve) volta ad evitare tensioni di liquidità in capo alla SPV.

Ai titoli è stato attribuito il rating dall’Agenzia Moody’s Investors Service, a cui è stato altresì assegnato il compito di monitorare con cadenza semestrale l’operazione. Ai fini dell’assegnazione del rating i titoli sono stati suddivisi in due tranches, di cui una senior (la classe A) ed una junior (la classe J), in base al grado di priorità con cui la Società Veicolo deve effettuare i rimborsi.

La classe A, dotata di rating Aa3, è stata quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e riacquistata da Banca delle Marche per essere utilizzata in operazioni di rifinanziamento (REPO) sul mercato monetario con la Banca Centrale Europea. Per questo motivo, i titoli senior sono stati strutturati in modo da possedere tutti i requisiti richiesti dalla normativa in materia (quotazione in un mercato regolamentato, rating fornito da almeno una delle Agenzie di Rating, emissione in forma dematerializzata,…). Anche la classe J, priva di rating, è stata sottoscritta da Banca delle Marche.

In base al Contratto di Servicing, Banca delle Marche ha assunto il ruolo di “servicer” dell’operazione; in virtù di tale impegno contrattuale, essa è tenuta a mantenere i rapporti con i clienti e ad elaborare con cadenza semestrale (dicembre; giugno) il Servicer Report.

La fotografia del portafoglio cartolarizzato alla data del 31 dicembre 2009 è la seguente:

Debito Residuo Rateo Interessi

Rate in conto capitale

scadute ed impagate

Portafoglio Collaterale

Rate in conto interessi

scadute ed impagate

Totale Dovuto

a b c d = a + b + c e f = d + e(1) Mutui performing 746.933.021,94 59.347,80 1.220.117,47 748.212.487,21 634.710,15 748.847.197,36(2) Mutui con ritardi 20.896.232,23 1.647,06 264.291,47 21.162.170,76 256.272,97 21.418.443,73(1+2) Portafoglio Collaterale 767.829.254,17 60.994,86 1.484.408,94 769.374.657,97 890.983,12 770.265.641,09

Page 231: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 231

Per quanto riguarda invece le passività emesse dalla Società Veicolo, dal Payment Report relativo alla data di pagamento interessi del 20 gennaio 2010 emerge il seguente quadro:

Classe Importo emesso Ammontare al 20 luglio 2009

Ammontare al 20 gennaio 2010

Classe A € 936.250.000 € 936.250.000 € 727.441.345,75 Classe J € 63.344.000 € 63.344.000 € 63.344.000 Totale € 999.594.000 € 999.594.000 € 790.785.345,75

Per quanto concerne il trattamento contabile dell’operazione, secondo i principi IAS (IAS 39 per il bilancio

individuale e IAS 27/Sic12 per il prospetto consolidato), la Banca ha mantenuto nella “sostanza” tutti i rischi ed i benefici collegati agli attivi ceduti, non essendo stata modificata l’esposizione complessiva alla variabilità ed alle tempistiche dei flussi finanziari netti delle attività trasferite; per questo motivo, i mutui cartolarizzati non sono stati eliminati dallo Stato Patrimoniale. Operazione Marche Mutui 4

In data 30 giugno 2009 Banca delle Marche (Originator) ha stipulato un contratto di cessione con Marche Mutui 4 società a responsabilità limitata (Issuer) appositamente costituita ai sensi della legge 130/99, ai fini del perfezionamento, avvenuto poi nel mese di luglio 2009, della quarta cartolarizzazione di crediti nascenti da contratti di mutuo. Nell’ambito della suddetta operazione, Banca delle Marche ha ceduto pro soluto a Marche Mutui 4 un portafoglio di crediti in bonis derivanti da mutui ipotecari, residenziali e commerciali, per un ammontare al 31 maggio 2009 (Valuation Date) pari ad euro 1.881.951.309,27.

Il portafoglio oggetto di cessione (Collateral), selezionato in base ad un set di criteri “di blocco”, è contraddistinto dalle seguenti caratteristiche:

• tipologia di attività cartolarizzate: mutui ipotecari residenziali e commerciali; • qualità degli attivi cartolarizzati: crediti in bonis; • distribuzione delle attività cartolarizzate:

• nord: 6,57%; • centro: 86,07% • sud: 7,36%;

• numero di mutui: 15.935; • numero di mutuatari: 14.270; • LTV medio ponderato: 50,6%.

Il Prezzo di Cessione dei Crediti, pari al valore di carico degli stessi, è stato finanziato attraverso l’emissione, in data 24 luglio 2009, di titoli per un importo complessivo pari ad € 1.960.000.000. Ciò ha consentito la costituzione di una Riserva di Cassa di euro 65.868.000 (Cash Riserve), volta ad evitare eventuali tensioni di liquidità alla SPV. Ai titoli è stato attribuito il rating dall’Agenzia Moody’s Investors Service, a cui è stato altresì assegnato il compito di monitorare con cadenza semestrale l’operazione. Ai fini dell’assegnazione del rating i titoli sono stati suddivisi in due tranches, di cui una senior (la classe A) ed una junior (la classe J), in base al grado di priorità con cui la Società Veicolo procederà ad effettuare i rimborsi:

La classe A, dotata di rating, è stata quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e riacquistata da Banca

delle Marche per essere utilizzata in operazioni di rifinanziamento (REPO) sul mercato monetario con la Banca Centrale Europea. Per questo motivo, i titoli senior sono stati strutturati in modo da possedere tutti i requisiti richiesti dalla normativa in materia (quotazione in un mercato regolamentato, rating fornito da almeno una delle Agenzie di Rating, emissione in forma dematerializzata,…). Anche la classe J, priva di rating, è stata sottoscritta da Banca delle Marche.

Nella strutturazione dell’operazione è stata prevista un’opzione (Opzione di Riacquisto del Portafoglio in blocco), in base alla quale Banca delle Marche, trascorsi 18 mesi dalla data di emissione dei titoli, può riacquistare dall'acquirente, in blocco, il portafoglio mutui in quel momento in essere.

In base al Contratto di Servicing, Banca delle Marche ha assunto il ruolo di “servicer” dell’operazione; in virtù di tale impegno contrattuale, essa è tenuta a mantenere i rapporti con i clienti, continuando a gestire i mutui appartenenti

Tranching Importo emesso Rating Moody’s Caratteristiche principali

Classe A € 1.505.550.000 Aaa

• vita media attesa 3,18 anni (expected maturity date 25 Agosto 2016, con Tasso di Prepagamenti 12%);

• supporto di credito fornito dalle classi più subordinate del 24,15%; • cedola trimestrale: Euribor 6 mesi + 30 bps.

Classe J € 454.450.000 Unrated • supporto di credito fornito dalle classi più subordinate nulla. • cedola trimestrale: Euribor 6 mesi + 100 bps.

Importo totale € 1.960.000.000

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 232

al portafoglio ceduto ed assicurando il corretto trasferimento degli incassi generati dal portafoglio sul Conto Incassi (Issuer Collection Account) aperto a nome della società veicolo presso Deutsche Bank – Milano in qualità di Account Bank.

In qualità di servicer, la Banca è tenuta altresì ad elaborare con cadenza semestrale (gennaio; luglio) il Servicer Report - all’interno del quale sono riportate in modo dettagliato le informazioni sull’andamento del portafoglio cartolarizzato, in termini sia di grandezze stock sia di valori flusso - e ad inviare tale documento alle controparti coinvolte nell’attività di monitoraggio (Società Veicolo, Arranger, Corporate Servicer, Cash Manager ed Agenzie di Rating).

La fotografia del portafoglio cartolarizzato alla data del 31 dicembre 2009 è la seguente:

Rate in conto capitale non

ancora scadute

Rate in conto capitale

scadute ed impagate

Importo Capitale Dovuto

Rateo Interessi Portafoglio

Rate in conto interessi

scadute ed impagate

Portafoglio Totale

a b c=a+b d e=c+d f g = e + f (1) Crediti performing 1.584.058.994,99 6.258.412,05 1.590.317.407,04 934.152,38 1.591.251.559,42 2.460.355,97 1.593.711.915,39(2) Crediti con ritardi 102.682.599,67 2.304.742,28 104.987.341,95 47.158,83 105.034.500,78 1.298.827,83 106.333.328,61 (1+2) Portafoglio Collaterale 1.686.741.594,66 8.563.154,33 1.695.304.748,99 981.311,21 1.696.286.060,20 3.759.183,80 1.700.045.244,00

Page 233: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 233

Sezione 4 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Nell’ambito del Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale la Banca d’Italia ha emanato a fine 2006 la Normativa

di Vigilanza che disciplina la determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo e i relativi presidi organizzativi e di controllo. Il rischio operativo rappresenta la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, e comprende il rischio legale.

In relazione a tale contesto ed alle importanti implicazioni rivenienti sulla gestione bancaria sia in termini di assorbimento patrimoniale che di efficientamento dei processi di business ed operativi, la Banca ha introdotto il Sistema di Operational Risk Management (ORM) che ha permesso di rendere concretamente disponibili gli strumenti di monitoraggio/gestione del rischio operativo. La prosecuzione del progetto, che prevede l’adozione di metodologie avanzate (AMA), permetterà un ulteriore affinamento di tali strumenti a fini gestionali.

Il progetto di ORM, sviluppato in collaborazione con una primaria società di consulenza internazionale ed inserito in un’azione di sviluppo e consolidamento del sistema dei controlli interni (SCI), ha coinvolto l’intera struttura aziendale (dal vertice fino alle singole unità) ponendosi come obiettivi quelli di identificare, monitorare, controllare e mitigare i rischi operativi, allo scopo di massimizzare il livello di efficacia e di efficienza dei processi aziendali minimizzando le perdite in modo da preservare il valore degli asset.

Nella prima fase progettuale si è proceduto alla definizione dei Modelli Organizzativo e Metodologico. Per quanto concerne il primo di questi, sono stati disegnati sia i processi macro che di dettaglio e definiti i ruoli e le responsabilità delle Unità Organizzative coinvolte nel processo di ORM.

Il framework è basato su un modello di governo che assegna alla Capogruppo il compito di definire le metodologie e le procedure di rilevazione e misurazione dei rischi operativi e di garantire il processo di gestione degli stessi. Il modello delle responsabilità prevede le seguenti principali attribuzioni:

• Il Comitato Presidio Rischi, organo di indirizzo, governo e presidio del complessivo processo dei rischi e quindi anche dei Rischi Operativi del Gruppo.

• L’Area Capital Management della Capogruppo, e all’interno di essa il Servizio ALM e Risk Management, cui è attribuita la definizione delle metodologie e delle procedure di rilevazione e misurazione dei rischi operativi, verifica il corretto svolgimento dei processi di caricamento dei dati di perdita operativa (LDM) e Risk Self Assessment (RSA) da parte dei responsabili di rischio operativo di primo livello ed è responsabile dell’attuazione del frame work complessivo con ruolo attivo anche nel processo di indirizzo delle politiche assicurative.

• L’Area Audit della Capogruppo responsabile della validazione interna del sistema di misurazione dei Rischi Operativi e della verifica del processo di classificazione delle attività nelle linee di business.

Nella seconda fase progettuale si è provveduto al completamento ed all’attivazione del sistema di gestione dei rischi operativi (insieme strutturato di processi, funzioni, valutazioni e controlli dei rischi operativi) i cui elementi caratterizzanti sono:

• la classificazione delle attività per linee di business; • il sistema di raccolta e conservazione dei dati di perdita (LDC); • la valutazione dell’esposizione ai rischi operativi (RSA); • il sistema di reporting.

Di seguito se ne illustrano, in sintesi, i principali elementi caratterizzanti. La classificazione delle attività aziendali nelle otto aree di business viene effettuata da Banca Marche nel

rispetto dei principi regolamentari previsti dalla Vigilanza prudenziale secondo i principi di “esclusività”, “esaustività”, “ancillarità” rispetto all’attività principale, “prevalenza” e “prudenzialità”.

Il sistema di raccolta e conservazione dei dati sui rischi operativi (Loss Data Management) è stato predisposto da Banca Marche in ottemperanza alle prescrizioni regolamentari per l’adozione del metodo Standardizzato definite dalla Normativa di Vigilanza prudenziale. Esso comprende le perdite significative ed i relativi recuperi, garantisce nel tempo che i dati raccolti siano rilevanti, affidabili ed aggiornati ed è pertanto ritenuto idoneo a conferire efficacia al sistema di gestione come richiesto dalla normativa.

Ulteriore elemento caratterizzante il sistema di gestione è la valutazione dell’esposizione ai rischi operativi (Risk Self Assessment) che la Banca effettua per gli ambiti di operatività rilevanti e con cadenza almeno annuale. Nell’arco dell’anno si è proseguito con l’analisi e la creazione della mappatura dei rischi su ulteriori strutture della Capogruppo rispetto a quelle già affrontate nel 2008; è stata eseguita poi la sessione di assessment con gli esperti di processo delle diverse strutture aziendali mappate ai fini della stima prospettica di rischio. I dati quantitativi di stima forniti sono stati elaborati dal motore statistico di calcolo in termini di perdita attesa ed inattesa, quindi aggregati secondo varie dimensioni di analisi e sintetizzati per la produzione della specifica informativa.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 234

Per quanto concerne il sistema di Reporting, questo è stato predisposto da Banca Marche seguendo adeguati processi utili ad assicurare la disponibilità di informazioni appropriate agli organi aziendali ed ai responsabili delle funzioni organizzative interessate. Sono state fornite specifiche reportistiche, sia di dettaglio che di sintesi, agli organi gestionali e di controllo contenenti:

• l’informativa sulle perdite interne rilevate, l’analisi dei dati esterni consortili ed il confronto con i dati esterni di banche equiparabili ai fini di benchmarking;

• la valutazione prospettica di perdite attese ed inattese per diverse dimensioni di analisi; • con riferimento ad apposita indagine (LDCE) effettuata dal Comitato di Basilea su 121 banche di 17 paesi,

l’analisi e la comparazione dei risultati tra Banca Marche e le banche del campione Mondiale, Europeo ed Italiano.

Infine è stata prodotta specifica informativa per i responsabili delle funzioni aziendali interessate circa le perdite operative di propria competenza.

La Capogruppo ha adottato ai fini del calcolo del requisito patrimoniale la metodologia di misurazione Standard Approach (TSA) a partire dal 1° gennaio 2008 con l’obiettivo di passare alla gestione del rischio operativo effettuata con metodologie più avanzate (AMA) assicurando l’attuazione delle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale non solo ai fini del calcolo del requisito patrimoniale, ma anche a fini gestionali interni per una mitigazione efficace del rischio ed una minimizzazione dell’impatto economico delle perdite operative. Nella prima parte dell’anno, così come comunicato alla Banca d’Italia in sede di resoconto ICAAP, è stato realizzato un progetto che, ai fini gestionali, ha portato ad una prima quantificazione del capitale regolamentare secondo logiche di tipo Loss Distribution Approach (LDA) appartenenti alle metodologie avanzate (AMA). Successivamente è stata affinata la metodologia del modello avanzato (AMA) per la quantificazione del capitale regolamentare (con i dati interni ed esterni di perdita operativa) secondo logiche di tipo Loss Distribution Approach (LDA). Nel primo semestre 2010 verrà applicata la metodologia definita anche ai fini della misurazione del rischi operativi ai fini del 2° pilastro di BasileaII (processo ICAAP).

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Parte F Informazioni sul patrimonio

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 236

Sezione 1 – Il patrimonio dell’impresa

A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio dell’impresa costituisce adeguato presidio alla copertura dei rischi assunti dalla Banca nello

svolgimento dell’attività di intermediazione e finanziaria attuale e prospettica a fronte delle linee di sviluppo previste in sede di pianificazione strategica e budget annuale.

Il patrimonio è costituito dal capitale e dalle riserve, al netto delle azioni proprie in portafoglio ed è comprensivo delle riserve da valutazione di cui alla Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – 1° agg.to e dell’utile conseguito nell’esercizio 2009. Il livello del “patrimonio libero”, misurato dall’eccedenza patrimoniale rispetto agli investimenti in immobili e partecipazioni, assicura la sostenibilità dello sviluppo definito in sede di Piano Industriale, fermo restando il rispetto delle regole della Vigilanza Prudenziale, con adeguati margini di elasticità gestionale.

Nel corso dell’anno viene svolta costante attività di monitoraggio delle dinamiche evolutive degli aggregati rilevanti ai fini dell’adeguatezza patrimoniale.

Il rispetto dell’adeguatezza patrimoniale è ottenuto con diverse leve, che vanno dalla politica dei dividendi, alle operazioni sul capitale e, sul versante delle attività di rischio, al controllo dell’evoluzione dei rischi di credito, di mercato, operativo e di tutti i rischi del “Secondo Pilastro”, introdotti dalla Normativa Banca d’Italia (circ. 263 del 27 dicembre 2006).

La qualità dell’analisi è assicurata dall’adozione, accanto alla metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali, anche dalla parallela e progressiva adozione di metodi più avanzati che permettono una più precisa valutazione del rischio.

La valutazione dell’adeguatezza patrimoniale dell’impresa assume crescente rilevanza, arrivando alla declinazione e quantificazione di tutti i rischi sottesi all’attività bancaria fino alla predisposizione di misure correttive e interventi di carattere strategico per la gestione del rischio entro i limiti aziendalmente prescelti.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione Voci/Valori 31.12.2009 31.12.2008

1. Capitale 552.662 552.662 2. Sovrapprezzi di emissione 119.921 119.952 3. Riserve 430.468 368.070

- di utili 356.048 293.650a) legale 105.169 99.770b) statutaria - -c) azioni proprie 29.500 -d) altre 221.379 193.880

- altre 74.420 74.420 4. Strumenti di capitale - - 5. (Azioni proprie) -2.639 -1.861 6. Riserve da valutazione 8.657 -4.347

- Attività finanziarie disponibili per la vendita -40 -10.091- Attività materiali - -- Attività immateriali - -- Copertura di investimenti esteri - -- Copertura dei flussi finanziari 8.697 5.744- Differenze di cambio - -- Attività non correnti in via di dismissione - -- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - -- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate - -- valutate al patrimonio netto - -- Leggi speciali di rivalutazione - -

7. Utile (perdita) d'esercizio 93.184 107.971Totale 1.202.253 1.142.447

Il punto 6 della tabella evidenzia il dettaglio delle riserve da valutazione presenti nel patrimonio netto della

Banca. In particolare sono presenti le riserve relative al “portafoglio disponibile per la vendita” (che rappresenta la plusvalenza/minusvalenza netta derivante dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari del portafoglio AFS), e alle “coperture dei flussi finanziari” (che rappresenta il “fair value” dei derivati di cash flow hedge).

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 237

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita:composizione Attività/Valori Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008

Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 1. Titoli di debito 4.897 5.810 2.345 11.148 2. Titoli di capitale 6.801 500 6.466 2.541 3. Quote di O.I.C.R. - 773 - 68 4. Finanziamenti - - - - Totale 11.698 7.083 8.811 13.757

La tabella, con riferimento alla riserva netta da valutazione del portafoglio disponibile per la vendita, evidenzia

l’apertura con la distinzione tra plusvalenze e minusvalenze per titoli di debito, di capitale e quote di OICR. La suddivisione della riserva per classe di strumento finanziario è rilevante soprattutto ai fini della

quantificazione dei filtri sul Patrimonio di Vigilanza.

B.2.a Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita riclassificate come Loans & Receivables: composizione

Attività/Valori 31.12.2009 31.12.2008 Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

1. Titoli di debito - 4.655 - 5.145 2. Titoli di capitale - - - - 3. Quote di O.I.C.R. - - - - 4. Finanziamenti - - - - Totale - 4.655 - 5.145

La tabella evidenzia la riserva di Patrimonio Netto relativamente ai titoli di debito riclassificati in seguito alle

modifiche apportate allo IAS 39 ed all’IFRS 7 del 13 ottobre 2008.

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 1. Esistenze iniziali -8.803 3.925 -68 -2. Variazioni positive 9.372 2.376 - -2.1 Incrementi di fair value 6.535 2.376 - -2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: 2.832 - - -

- da deterioramento - - - -- da realizzo 2.832 - -

2.3 Altre variazioni 5 - - -3. Variazioni negative 1.482 - 705 -3.1 Riduzioni di fair value 1.087 - 705 -3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive:

- da realizzo 395 - - -

3.4 Altre variazioni - - - -4. Rimanenze finali -913 6.301 -773 -

B.3.a Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita riclassificate come Loans & Receivables: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti1. Esistenze iniziali -5.145 - - -2. Variazioni positive 490 - - -2.1 Incrementi di fair value - - - -2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -

- da deterioramento - - - -- da realizzo - - - -

2.3 Altre variazioni 490 - - -3. Variazioni negative - - - -3.1 Riduzioni di fair value - - - -3.2 Rigiro a conto economico da riserve positive:

- da realizzo - - - -

3.3 Altre variazioni - - - -4. Rimanenze finali -4.655 - - -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 238

Sezione 2 – Il patrimonio ed i coefficienti di vigilanza

2.1 Patrimonio di vigilanza

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio di Vigilanza individuale, costituito dalla somma del patrimonio di base e supplementare, al netto delle deduzioni, al 31 dicembre 2009 si è attestato a 1.610,549 milioni di euro, di cui 1.115,591 milioni di euro è riconducibile al patrimonio di base, 521,848 milioni di euro a quello supplementare.

1. Patrimonio di base Il patrimonio di base è costituito da capitale sociale e riserve ed è comprensivo della quota di utile

dell’esercizio capitalizzata; nel calcolo del patrimonio di base concorrono i filtri prudenziali positivi e negativi per un importo rispettivamente pari a 1,020 milioni di euro e 6,506 milioni di euro.

L’incremento del patrimonio di base complessivamente registrato nel 2009 è pari a 84,613 milioni, a cui concorrono la capitalizzazione dell’utile per circa 53,260 milioni di euro ed il decremento netto dei filtri prudenziali IAS per 28,456 milioni di euro.

Vengono inoltre dedotte, come prescritto dalla Normativa di Vigilanza, le immobilizzazioni immateriali, che si attestano a 32,362 milioni di euro, con un decremento di 4,032 milioni di euro rispetto alla fine dell’anno 2008.

2. Patrimonio supplementare Il patrimonio supplementare si attesta a 521,848 milioni, con un incremento di 6,476 milioni dovuto

all’integrale ammissione dei prestiti subordinati di 3° livello nel computo del Tier 2, al netto delle operazioni di riacquisto.

I prestiti subordinati, pari a 522,082 milioni al netto di temporanei riacquisti, sono integralmente ammessi al computo nel patrimonio supplementare, ricomprendendo anche la quota residua che, a fine 2008, costituiva patrimonio di terzo livello per 12,6 milioni di euro, idoneo alla sola copertura dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.

Tali prestiti subordinati fanno riferimento a 4 emissioni effettuate negli anni precedenti il 2009 per 545 milioni, con scadenze entro l’anno 2017.

In base alla Normativa di Vigilanza Prudenziale (Circ. n. 155 del 18 dicembre 1991) vengono dedotte al 50% dal patrimonio di base e al 50% dal patrimonio supplementare le interessenze azionarie in enti creditizi e finanziari superiori al 10% del capitale dell’ente partecipato per un importo pari a 0,234 milioni ciascuno, sui livelli dell’anno precedente.

Inoltre, vengono dedotte dal patrimonio di base e supplementare partecipazioni in società di assicurazione per un importo pari a 26,890 milioni, in quanto acquistate in data antecedente il 20 luglio 2006.

3. Patrimonio di terzo livello Non è presente.

B. Informazioni di natura quantitativa

Patrimonio individuale al 31.12.2009 Totale

31.12.2009 Totale

31.12.2008 A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 1.121.311 1.065.154B. Filtri prudenziali patrimonio di base: -5.486 -33.942

B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 1.020 -B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) -6.506 -33.942

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 1.115.825 1.031.212D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 234 234E. Totale Patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 1.115.591 1.030.978F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 522.082 515.606G. Filtri prudenziali patrimonio supplementare: - -

G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - -

H. Patrimonio di supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 522.082 515.606I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 234 234L. Totale Patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 521.848 515.372M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplemetare 26.890 26.890 N. Patrimonio di Vigilanza (E+L-M) 1.610.549 1.519.460O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - 12.631P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 1.610.549 1.532.091

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 239

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

La Banca effettua il sistematico monitoraggio della propria adeguatezza patrimoniale, ampliando e strutturando il presidio nell’ottica della disciplina del “Secondo Pilastro”, introdotta dalla Normativa Banca d’Italia.

La Normativa prevede che venga determinato il requisito patrimoniale complessivo disciplinato dal “Primo pilastro”, che assomma il requisito, calcolato con modalità standardizzata, per il rischio di credito e di controparte, di mercato ed il requisito a fronte del rischio operativo che concorrono a determinare i due indicatori Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, ferma restando la complessiva valutazione del capitale interno.

La determinazione del Capitale Interno Complessivo è stata effettuata aggregando i requisiti patrimoniali dei rischi di “Primo Pilastro” con il capitale interno dei rischi di “Secondo Pilastro”, secondo un approccio semplificato building block, di cui alla parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

La Capogruppo gestisce in maniera integrata i sopra citati rischi e svolge funzione di indirizzo e supervisione di tutti i rischi, estendendo tale controllo alle società del Gruppo.

Il controllo degli indicatori di Vigilanza è svolto nel continuo dalle strutture dedicate della Capogruppo, con elaborazioni effettuate, per la Banca ed il Gruppo, sulla base delle migliori informazioni tempo per tempo disponibili ed in linea con quanto previsto dalle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia con Circolare n.° 264010 del 04-03-2008 “Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche” nella sezione relativa ai flussi informativi.

In sede di Comitato Presidio Rischi e Comitato ALM vengono esaminate le misure sopra menzionate, valutando anche l’impatto prospettico dei piani operativi sugli indicatori di Vigilanza.

Tenuto conto della nuova disciplina per il calcolo del patrimonio di Vigilanza e dei coefficienti patrimoniali (c.d. “filtri prudenziali”), l’assorbimento globale di patrimonio per i requisiti di Vigilanza, al 31 dicembre 2009, è stato di 1.088,582 milioni di euro, con un’eccedenza patrimoniale di 522 milioni.

Il coefficiente complessivo di Vigilanza (Total Capital Ratio) al 31 dicembre 2009 è posizionato a 11,84%, contro l’11,02% al 31/12/2008, mentre il rapporto fra patrimonio di base e attività di rischio ponderate, Tier1 Ratio, risulta pari a 8,20%, contro il 7,42% registrato a fine 2008.

L’incremento dei coefficienti di base e complessivo di Vigilanza è ascrivibile, oltre che all’incremento della dotazione patrimoniale, anche alla riduzione del requisito patrimoniale relativo al rischio di credito (-22 milioni di euro). A tale risultato concorre il recupero massivo dei beni dati a garanzia delle esposizioni garantite da immobili, con conseguente incremento dell’ammissibilità in ottica prudenziale delle garanzie medesime.

Tale risultato scaturisce dagli interventi attuati con l’avvio a regime della procedura di Gestione automatica delle garanzie e con i conseguenti benefici in termini di ponderazione delle esposizioni.

I requisiti patrimoniali complessivi attengono in larga prevalenza al rischio di credito per 993,666 milioni di euro e, in parte più ridotta, al rischio di mercato per 21,173 milioni di euro e al rischio operativo per 73,743 milioni di euro. Le corrispondenti attività di rischio ponderate ammontano complessivamente a 13.607,280 milioni di euro (13.903,375 al 31 dicembre 2008), di cui 12.420,823 milioni di euro relativi al rischio di credito.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 240

B. Informazioni di natura quantitativa

Categorie/Valori Importi

non ponderati Importi

ponderati / requisiti 31.12.2009 31.12.2008 31.12.2009 31.12.2008

A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 33.510.481 26.482.240 12.420.823 12.699.751

1. Metodologia standardizzata 33.452.084 26.482.240 12.347.912 12.699.7512. Metodologia basata sui rating interni - - - -

2.1 Base - - - -2.2 Avanzata - - - -

3. Cartolarizzazioni 58.397 - 72.911 -B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 993.666 1.015.980B.2 Rischi di mercato 21.173 29.496

1. Metodologia standard 21.173 29.4962. Modelli interni - -3. Rischio di concentrazione - -

B.3 Rischio operativo 73.743 66.7941. Metodo base - -2. Metodo standardizzato 73.743 66.7943. Metodo avanzato - -

B.4 Altri requisiti prudenziali - -B.5 Altri elementi del calcolo - -B.6 Totale requisiti prudenziali (B.1 + B.2 + B.3 + B.4 + B5) 1.088.582 1.112.270

C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 13.607.208 13.903.375C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) 8,20% 7,42%C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,84% 11,02%

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 241

Parte H Operazioni con parti correlate

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 242

Il Consiglio di Amministrazione di Banca delle Marche S.p.A., visto l’art.2391 bis cod. civ., ha approvato, nel mese di giugno 2005, il “Regolamento interno al Gruppo Banca delle Marche per le operazioni con parti correlate”. Successivamente è stata effettuata l’individuazione delle stesse; sono state altresì definite le operazioni della specie da sottoporre alla preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione e quelle invece autorizzabili dal Direttore Generale (che ne riferisce al C.d.A.).

Inoltre, il “Regolamento” prevede i principi di comportamento per l’effettuazione delle operazioni in parola, con particolare riferimento al compendio di informazioni da sottoporre al C.d.A. e al comportamento cui sono tenuti gli Amministratori della Banca laddove abbia a verificarsi una situazione di correlazione a valere su determinate operazioni. Tale “Regolamento” riguarda anche le società controllate da Banca Marche, ugualmente tenute ad attenersi alla disciplina interna di cui trattasi e a comunicare alla Capogruppo l’effettuazione di operazioni della specie.

Per parte correlata all’emittente si intende, ai sensi del principio contabile internazionale (International Accounting Standard - IAS) n. 24 una parte se: 1. la parte, direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari:

a. controlla, l’entità, ne é controllata, oppure é soggetta al controllo congiunto (ivi incluse le entità controllanti, le controllate e le consociate);

b. detiene una partecipazione nell’entità tale da poter esercitare un’influenza notevole su quest’ultima o

c. controlla congiuntamente l’entità; 2. la parte è una società collegata (cfr. la definizione dello IAS 28 - Partecipazioni in società collegate) dell’entità; 3. la parte è una joint venture in cui l’entità è una partecipante (cfr. IAS 31 - Partecipazioni in joint venture); 4. la parte è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità o della sua controllante; 5. la parte è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti 1. o 4.; 6. la parte è un’entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta a influenza notevole da uno dei soggetti di

cui al punto 4. o 5., ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto;

7. la parte è un fondo pensionistico per i dipendenti dell’entità, o di qualsiasi entità ad essa correlata.

1. Le società controllate e collegate a Banca delle Marche S.p.A. La Banca delle Marche S.p.A., capogruppo dell’omonimo gruppo bancario, controlla al 31 dicembre 2009 le

seguenti società: • Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A., con sede a Loreto (AN), avente ad oggetto l’esercizio dell’attività bancaria; • Focus Gestioni Società di Gestione del Risparmio S.p.A., con sede ad Ancona, avente ad oggetto la prestazione

del servizio di gestione collettiva del risparmio; • Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A., con sede in Lussemburgo, avente ad oggetto la gestione

collettiva di fondi di diritto lussemburghese (la società è stata costituita il 1° ottobre 2004); • Medioleasing S.p.A., con sede ad Ancona, società per azioni unipersonale, avente ad oggetto l’esercizio, in Italia

ed all’estero, del leasing finanziario ed operativo, nonché del credito al consumo nella forma tecnica del leasing al consumo.

Le società sottoposte ad influenza notevole (almeno un quinto dei diritti di voto in assemblea ordinaria) sono le seguenti:

• Montefeltro Leader Società Consortile a r.l., con sede ad Urbania (PU), avente ad oggetto le funzioni di soggetto promotore di un programma comunitario Leader II;

• SE.BA. Servizi Bancari S.p.A., con sede a Jesi (AN), avente ad oggetto la fornitura di servizi alle banche;

Nella presente informativa sono ricomprese anche le operazioni con le società sotto indicate che la banca ha deciso di dismettere e pertanto sono riclassificate tra le “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”

• Aviva Life S.p.A. con sede a Milano, compagnia assicurativa operante nel ramo vita; • Aviva Assicurazioni S.p.A., con sede a Milano, compagnia assicurativa operante nel ramo danni; • S.E.DA. Società Elaborazione Dati S.p.A., con sede a Jesi (AN), avente ad oggetto la produzione di software e la

prestazione di servizi informatici.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 243

2. Informazioni sui compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti

I benefici riconosciuti sotto le diverse forme ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche sono sinteticamente di seguito indicati (importi in migliaia di euro):

31.12.2009a) benefici a breve termine 5.529 b) benefici successivi al rapporto di lavoro 281 c) altri benefici a lungo termine - d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 450 e) pagamento in azioni - Totale 6.260

La voce “benefici a breve termine” comprende i compensi relativi alle retribuzioni, agli oneri sociali e ai fringe

benefits. Alla voce “benefici successivi al rapporto di lavoro” sono ricompresi i dati relativi alle assicurazioni sulla vita,

alle quote di TFR versate nell’anno e alle rivalutazioni del TFR accantonato in azienda sino alla data della riforma della previdenza complementare (d.lgs. 252/05).

La voce “indennità per la cessazione del rapporto di lavoro” include gli incentivi al pensionamento.

3. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

3.1 Operazioni con Amministratori, Sindaci e Dirigenti

I rapporti tra la Banca e gli esponenti aziendali sono riconducibili alla normale operatività e sono posti in essere con piena trasparenza delle condizioni praticate.

Nella seguente tabella è indicato il numero delle azioni della società detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche ai sensi dello IAS 24:

Carica SocietàModalità

di possesso

Titolo di possesso

Numero azioni possedute al 31.12.2008

Aumenti nell'anno

2009

Diminuzioni nell'anno

2009

Numero azioni possedute al 31.12.2009

Amministratori Banca Marche diretto proprietà 1.627.963 50.000 - 1.677.963 Banca Marche indiretto proprietà 12.515.613 181.911 - 12.697.524

Sindaci Banca Marche diretto proprietà 82.790 - - 82.790 Banca Marche indiretto proprietà 14.000 5.000 - 19.000

Dirigenti Banca Marche diretto proprietà 39.057 - - 39.057 Banca Marche indiretto proprietà 10.017 - - 10.017

All’interno dei titoli censiti nel possesso “indiretto” sono ricomprese le interessenze detenute da società

collegate e dai familiari di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 244

Di seguito sono riepilogati gli affidamenti (importi in migliaia di euro) in essere al 31 dicembre 2009 con i soggetti di cui trattasi ed i relativi soggetti e società a questi correlati:

Accordato UtilizzatoAmministratori, Sindaci e Dirigenti 1.649 987Soggetti collegati 381 344Società controllate 30.382 11.861Totale 32.412 13.192

Utilizzato Fidi

Diretti Fidi

Indiretti Totale

Amministratori 138 11.848 11.986Sindaci 60 57 117Dirigenti 789 300 1.089Totale 987 12.205 13.192

All’interno della colonna “Fidi indiretti” sono ricompresi i fidi utilizzati dai soggetti collegati e da società

controllate o collegate ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche.

Di seguito i dati relativi agli affidamenti sono riepilogati per rapporto:

Utilizzato - importi in migliaia di euro Descrizione esposizione Fidi diretti Fidi indiretti

Amministratori Conto corrente ordinario 24 63 Conto estero senza assegni - 1 Crediti di firma - 925 Contratti a termine - 8.797 Derivati - 14 Mutui 106 - Prestiti personali 8 - Ricevute salvo buon fine - 1.136 Specialcredito - 23 Sconto pro soluto - 891 Totale 138 11.848

Sindaci Conto corrente ordinario 43 - Partite diverse 1 - Ricevute salvo buon fine 16 - Specialcredito - 57 Totale 60 57

Dirigenti Conto corrente ordinario 349 - Mutui 440 296 Prestiti personali - 4 Totale 789 300

Totale generale 987 12.205

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 245

3.2 Operazioni con le altre parti correlate

Le operazioni in argomento (operazioni infragruppo) sono riconducibili all’ordinaria operatività di una realtà bancaria polifunzionale. Le condizioni applicate rispettano criteri di correttezza sostanziale.

Di seguito vengono riepilogati i fidi e garanzie accordati alle società del Gruppo:

Accordato UtilizzatoCassa di Risparmio di Loreto S.p.A. 90.000 - 3.590 Medioleasing S.p.A. 1.781.261 1.716.529 75.000 Totale 1.871.261 1.716.529 78.590

Fidi GaranzieSocietà controllate (importi in migliaia di euro)

Accordato UtilizzatoMontefeltro Sviluppo Soc.Cons.a r.l. - - 69 S.E.DA. S.p.A. 258 - 1.079 SE.BA. S.p.A. 408 208 5 Totale 666 208 1.153

Società collegate (importi in migliaia di euro) Fidi Garanzie

Di seguito vengono riepilogati i fidi e garanzie accordati alle altre parti correlate:

Accordato UtilizzatoFondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 353 353 - Intesa SanPaolo S.p.A. 350.000 - - Totale 350.353 353 -

FidiAltre parti correlate (importi in migliaia di euro) Garanzie

Le seguenti tabelle elencano gli importi relativi ai rapporti di natura patrimoniale ed economica di Banca

Marche intrattenuti con le società controllate al 31 dicembre 2009: Società controllate (importi in migliaia di euro) Attività Passività Costi Ricavi Garanzie Banca delle Marche Gestione Internazionale LUX S.A. - - - 1.361 -Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. 2.770 122.738 2.220 2.522 3.590Focus gestioni SGR S.p.A. 366 2.610 74 44 -Medioleasing S.p.A. 1.755.326 19.380 71 34.704 75.000Totale 1.758.462 144.728 2.365 38.631 78.590

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 246

Di seguito viene descritta la natura delle singole voci (importi in migliaia di euro):

Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.

Voce 20 Attività finanziarie di negoziazione Derivati 142

Voce 60 Crediti verso banche Conto corrente di corrispondenza 433

Voce 150 Altre attività Credito per attività di service 1.702 Recupero costi 493

Focus Gestioni SGR S.p.A.

Voce 150 Altre attività Credito per attività di service 17 Recupero costi 349

Medioleasing S.p.A.

Voce 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita Obbligazioni 29.908

Voce 70 Crediti verso clientela Conto corrente di corrispondenza 26.163 Sovvenzioni a breve termine 743.000 Mutui 947.366

Voce 150 Altre attività Credito per attività di service 931 Consolidato fiscale 5.020 Commissioni pratiche di leasing 2.601 Recupero costi 337

Attività

Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.

Voce 10 Debiti verso banche Pronti contro termine 849 Depositi overnight 96.000

Voce 30 Titoli in circolazione Certificati di deposito 152 Titoli obbligazionari 8.054

Voce 40 Passività finanziarie di negoziazione Derivati 1.826

Voce 50 Passività finanziarie valutate al FV Titoli di debito 15.857

Focus Gestioni SGR S.p.A.

Voce 20 Debiti verso clientela Pronti contro termine 2.202 Conto corrente 335

Voce 100 Altre passività Attività di valutazione partecipazioni 48 Consolidato fiscale 25

Medioleasing S.p.A.

Voce 100 Altre passività Debito IVA 19.380

Passività

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 247

Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.

Voce 20 Interessi passivi Interessi su pronti contro termine 71 Interessi su depositi 424 Interessi su titoli obbligazionari 1.024 Interessi su conto corrente 1 Interessi su certificati di deposito 3

Voce 50 Commissioni passive Commissioni effetti 1 Voce 80 Risultato netto dell'att.di negoziazione Perdite da valutazione su derivati 345

Differenziali passivi su titoli 351

Focus Gestioni SGR S.p.A.

Voce 20 Interessi passivi Interessi su pronti contro termine 27 Interessi su conto corrente 7

Voce 150 Altre spese amministrative Attività di valutazione delle partecipazioni 40

Medioleasing S.p.A.

Voce 20 Interessi passivi Interessi su conto corrente 33

Voce 190 Altri oneri di gestione Nota di credito v/s la controllata 38

Costi

Banca delle Marche Gestione Internazionale LUX s.a.

Voce 40 Commissioni attive Commissioni collocamento fondi 1.361

Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.

Voce 10 Interessi attivi Interessi su depositi 4

Voce 40 Commissioni attive Commissioni assegni 9 Commissioni effetti 3

Voice 80 Risultato netto dell'att.di negoziazione Plusvalenze su titoli 1 Differenziali attivi su titoli 91 Utile da valutazione su derivati 84

Voce 190 Altri proventi di gestione Recupero costi 35 Compensi attività di service 2.295

Focus Gestioni SGR S.p.A.

Voce 190 Altri proventi di gestione Fitti 14 Compensi attività di service 30

Medioleasing S.p.A.

Voce 10 Interessi attivi Interessi attivi su finanziamenti 11.710 Interessi su conto corrente 171 Interessi su mutui 20.971 Interessi su prestiti obbligazionari 579

Voce 40 Commissioni attive Commissioni su conto corrente 1

Voce 190 Altri proventi di gestione Fitti 233 Recupero costi 70 Compensi attività di service 970

Ricavi

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 248

Nelle tabelle successive sono riepilogati gli importi relativi all’attività di Banca Marche con le società controllate ed Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche per le voci di stato patrimoniale e di conto economico, con evidenza dell’incidenza sugli aggregati aziendali:

Riferimenti dell'attivo(migliaia di euro)

Altre società del Gruppo

Incid.%

Amministra_tori, Sindaci,

Dirigenti

Incid.% Totali Incid.

%

stato patrimoniale

attivoVoce 60. Crediti verso banche 433 0,15 - - 433 0,15 291.311Voce 70. Crediti verso la clientela 1.716.529 10,30 13.192 0,08 1.729.721 10,38 16.668.053Voci 20. 40. 150. Altre voci dell'attivo

41.500 4,49 - - 41.500 4,49 923.739

Incidenza sul totale dell'attivo 1.758.462 9,47 13.192 0,07 1.771.654 9,54 18.566.735

Riferimenti del passivo(migliaia di euro)

Altre società del Gruppo

Incid.%

Amministra_tori, Sindaci,

Dirigenti

Incid.% Totali Incid.

%

stato patrimoniale

passivoVoce 10. Debiti verso banche 96.849 7,58 - - 96.849 7,58 1.278.003Voce 20. Debiti verso la clientela 2.537 0,03 - - 2.537 0,03 7.501.092Voci 30. 40. 50. 100. Altre voci del passivo

45.342 0,54 - - 45.342 0,54 8.323.864

Incidenza sul totale del passivo 144.728 0,78 - - 144.728 0,78 18.566.735

Garanzie e impegni 79.743 1,81 - - 79.743 1,81 4.406.157

Riferimenti del conto economico (migliaia di euro)

Altre società del Gruppo

Incid.%

contoeconomico

Voce 10. Interessi attivi e proventi assimilati

33.435 4,87 686.911

Voce 20. Interessi passivi e oneri assimilati

(1.590) 0,64 (249.239)

Voce 40. Commissioni attive 1.374 1,12 122.876Voce 50. Commissioni passive (1) 0,01 (9.582)Voce 80. Risultato netto della attività di negoziazione:

(520) -1,89 27.469

Voce 150.b Altre spese amministrative

(40) 0,04 (98.402)

Voce 190. Altri oneri e proventi di gestione

3.609 10,58 34.112

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 249

3.3 Operazioni con Parti correlate sottoposte alla preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione (cfr. art. 2 del “Regolamento interno al Gruppo Banca delle Marche per le operazioni con parti correlate”)

Deliberazione Consiglio di Amministrazione del 4/02/2009: Sottoscrizione di nuovi contratti che disciplinano, in linea con i prezzi di mercato, la fornitura di “service

organizzativo” da Banca delle Marche S.p.A. alla Società Medioleasing S.p.A. ed alla CARILO - Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A., società facenti parti del Gruppo Bancario.

Deliberazione Consiglio di Amministrazione del 27/02/2009: Contratto di Service che regola la prestazione, da parte di Banca Marche e a favore della controllata Focus Sgr,

del servizio di gestione del modello organizzativo in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Deliberazione Consiglio di Amministrazione del 27/02/2009: Contratto di service tra Banca Marche e la controllata Carilo per le attività di monitoraggio ed eventuale

segnalazione di operazioni sospette di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato.

Deliberazione Consiglio di Amministrazione dell’1/09/2009: Contratto di locazione con la Focus Gestioni SGR S.p.A. per i locali presso lo stabile di Jesi – Centro

direzionale Fontedamo.

Deliberazione Consiglio di Amministrazione del 4/11/2009: Ipotesi di contratto di consulenza con la Focus Gestioni SGR S.p.A. con riferimento alla gestione e alla

valutazione tecnico/economico/finanziaria delle partecipazioni (detenute sia della Banca sia delle sue controllate).

Deliberazione Consiglio di Amministrazione del 4/11/2009: Rinnovo contratto con la S.E.DA. – Società Elaborazione Dati Spa di Jesi (An), per il servizio di trattamento e

rendicontazione delle deleghe “versamento unificato F24 e dei movimenti “ICI”.

Deliberazione Consiglio di Amministrazione del 21/12/2009: Il Direttore Generale propone, su richiesta della “Carilo SpA”, la proroga fino al 15/01/2011 della linea di

credito provvisoria di € 1.650.000,00 concessa con delibera Cda del 25.03.2009.

3.4 Operazioni con Parti correlate non sottoposte alla preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione (cfr. art. 3 del “Regolamento interno al Gruppo Banca delle Marche per le operazioni con parti correlate”)

Non presenti.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 250

4. Altre informazioni

Le cariche ricoperte dai Consiglieri di Amministrazione nelle società partecipate da Banca Marche sono le seguenti:

Ambrosini Michele Amministratore (fino al 05.05.2009)Presidente dal 06.05.2009

• MEDIOLEASING S.p.A. (Presidente)

Perini Tonino Vice presidente – Vicario • SEDA S.p.A. (Presidente) • MEDIOLEASING S.p.A. (Amministratore)

Costa Lauro Presidente (fino al 05.05.2009) Vice presidente dal 06.05.2009

• MEDIOLEASING S.p.A. (Vice Presidente) • CARILO S.p.A. (Amministratore) • AVIVA ASSICURAZIONI S.p.A. (Amministratore) • AVIVA LIFE S.p.A. (Amministratore)

Brusciotti Bruno Vice Presidente (fino al 05.05.2009)Amministratore dal 06.05.2009

• FOCUS GESTIONI SGR S.p.A. (Presidente) • AVIVA LIFE S.p.A. (Amministratore) • AVIVA ASSICURAZIONI S.p.A. (Amministratore) • MERLONI TERMOSANITARI S.pA. (Amministratore)

Bianchi Giuliano Amministratore ===============

Birrozzi Aldo Amministratore (fino al 05.05.2009)===============

Bussolotto Pio Amministratore ===============

Calai Francesco Amministratore • SE.BA S.p.A. (Amministratore)

Civalleri Roberto Amministratore (fino al 05.05.2009)===============

Clementoni Stefano Amministratore (fino al 05.05.2009)===============

Cremona Massimo Amministratore • AVIVA LIFE S.p.A. (Amministratore) • AVIVA ASSICURAZIONI S.p.A. (Amministratore)

Darini Walter Amministratore ===============

Di Luca Eliseo Amministratore ===============

Ercoli Germano Amministratore (dal 06.05.2009) ===============

Gennari Marcello Amministratore • PESARO PARCHEGGI S.p.A. (Amministratore)

Marcolin Roberto Amministratore (fino al 05.05.2009) • AVIVA LIFE S.p.A. (Amministratore) • AVIVA ASSICURAZIONI S.p.A. (Amministratore)

Volpini Mario Amministratore • CARILO S.p.A. (Presidente)

Zini Dario Amministratore (fino al 05.05.2009)===============

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 251

Parte L Informativa di settore

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 252

Nota informativa di settore

Lo schema di informativa sui settori operativi di attività di Banca delle Marche S.p.A è stato compilato utilizzando metodologie di attribuzione analitica dei redditi e dei costi secondo i seguenti principali criteri:

• “Retail” include i risultati dei segmenti di clientela Private, Affluent, Mass Market e Small Business; • “Corporate” include i risultati dei segmenti Large Corporate e Corporate; • “Finanza” include i risultati riconducibili all’attività di tesoreria, di funding sui mercati interbancari anche

attraverso strumenti di capitale a medio-lungo termine e cartolarizzazione di asset bancari; include inoltre i risultati netti dell’attività di negoziazione (voce 80 del Conto Economico) e di copertura (voce 90), l’utile o perdita da cessione e riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita e di passività finanziarie (voce 100).

• “Altro” include i segmenti di clientela Enti Pubblici e Società Finanziarie e i risultati di attività minori della Banca, oltre alla valutazione al tasso di trasferimento interno delle poste patrimoniali, gli effetti del mismatching delle scadenze tra poste attive e passive di bilancio, nonché i differenziali interessi su derivati di copertura.

Il margine di interesse è calcolato con l’applicazione dei tassi interni di trasferimento in uso, individuati nei tassi di mercato, differenziati per periodo di riprezzamento delle poste dell’attivo e del passivo, con l’applicazione di uno “spread di durata”, per le poste patrimoniali a medio e lungo termine, legato alla durata originaria delle singole operazioni.

I costi operativi sono ripartiti tra i segmenti in base alle relative situazioni di assorbimento delle risorse. Tali risultati sono stati consuntivati nel perimetro di attività dell’Azienda, che è circoscritta a parte dei territori

dell’Italia Centrale. Il segmento “Retail” contribuisce alla formazione dell’utile netto di Banca Marche per il 24% del totale ed

assorbe il 62% della raccolta ed il 60% degli impieghi a clientela. Tra le principali componenti economiche, tale segmento genera il 60% del margine di interesse, il 73% dei proventi commissionali e il 48% dell’onere per rettifiche di valore su crediti.

Il segmento “Corporate” genera il 12% dell’utile netto, per l’apporto del margine di interesse (24% del totale) e dei proventi commissionali (19%), a fronte tuttavia del 50% delle rettifiche di valore su crediti. Il segmento partecipa per l’8% alla raccolta totale e per il 28% agli impieghi verso clienti.

Il segmento “Finanza” contribuisce per il 34% alla formazione dell’utile per il positivo apporto dell’attività di negoziazione di strumenti finanziari. A tale comparto fa riferimento il 28% della raccolta, prevalentemente riconducibile alla realizzazione delle politiche di funding aziendale presso mercati interbancari e investitori istituzionali.

Il segmento residuale “Altro”, che sintetizza i risultati delle attività non caratteristiche della banca, nonché i costi di funzionamento generale non riconducibili a business line specifiche, indica un contributo all’utile netto positivo per il 31%, con marginali valori sia della raccolta totale che degli impieghi a clientela.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 253

principali voci dell'Attivo (importi in migliaia di euro) Retail Corporate Finanza Altro Totale 20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 260.514 - 260.51430 Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -40 Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 577.666 - 577.66660 Credti verso banche - - 291.311 - 291.31170 Crediti verso clientela 9.944.736 4.619.601 1.791.905 311.812 16.668.05480 Derivati di copertura - - - 19.634 19.634

100 Partecipazioni - - - 97.437 97.437

principali voci del Passivo (importi in migliaia di euro) Retail Corporate Finanza Altro Totale 10 Debiti verso banche - - 1.278.004 - 1.278.00420 Debiti verso clientela 5.295.457 1.174.915 600.781 429.939 7.501.09230 Titoli in circolazione 1.261.570 130.769 2.594.789 8.358 3.995.48640 Passività finanziarie di negoziazione - - 114.828 - 114.82850 Passività finanziarie valutate al fair value 3.776.605 44.626 46.383 20.016 3.887.63060 Derivati di copertura - - - 37 37

principali voci di Conto Economico (importi in migliaia di euro) Retail Corporate Finanza Altro Totale 30 Margine di interesse 263.395 106.896 19.286 51.095 440.67240 Commissioni attive 88.152 25.556 - 9.168 122.87650 Commissione passive (4.598) (1.532) - (3.452) (9.582)60 Commissioni nette 83.554 24.024 - 5.716 113.29470 Dividendi - - - 13.730 13.730

Risultato netto finanza (somma voci 80, 90, 100) - - 39.932 - 39.932110 Risultato netto attività/passività finanziarie valutate al fair value (14.369) (346) (360) (154) (15.229)120 Margine di intermediazione 332.580 130.574 58.858 70.387 592.399130 Rettifiche nette su crediti e altre attività (59.828) (62.232) (360) (3.266) (125.686)140 Risultato netto della gestione finanziaria 272.752 68.342 58.498 67.121 466.713

Spese amministrative (somma voci 180.a, 180.b, 200 e 210) (258.085) (53.812) (3.383) (34.900) (350.180)160 Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri (771) 328 - (538) (981)190 Altri proventi/oneri di gestione 24.018 3.780 - 6.315 34.113200 Costi operativi (234.838) (49.704) (3.383) (29.123) (317.048)210 Utili (perdite) delle partecipazioni - - - - -240 Utili (perdite) da cessioni di investimenti - - - 1.606 1.606250 Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 37.914 18.638 55.115 39.604 151.271260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (16.012) (7.872) (23.277) (10.926) (58.087)290 Utile (perdita) d'esercizio 21.902 10.766 31.838 28.678 93.184

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 255

Allegati

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 256

Dettaglio rivalutazione dei beni (Importi al centesimo di Euro)- Allegato 1

IMMOBILI USO AZIENDA Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

APIRO - V. G. MAZZINI - 15 88.346,49 - 279,39 928,95 137.172,05APPIGNANO - B.GO SANTA CROCE - 1 135.949,96 - 4.735,37 13.245,63 196.203,35ASCOLI PICENO - C. VITTORIO EMANUELE - 42-44 625.424,02 - - 435.337,09 -CALDAROLA - V. ROMA - 30-32 65.635,43 - 4.384,78 30.039,63 65.866,79CAMERINO - V. V. FAVORINO - 4 - fabbricato 503.530,75 - 10.753,49 265.152,24 418.462,27CAMERINO - V. V. FAVORINO - 4 - terreno 125.882,69 - - - -CASTELSANTANGELO SUL NERA - P. SANTO SPIRITO - 3 - fabbricato 36.884,33 - 12.749,08 42.846,18 32.420,41CASTELSANTANGELO SUL NERA - P. SANTO SPIRITO - 3 - terreno 9.221,09 - - - -CASTELRAIMONDO - V. XX SETTEMBRE - 10 132.331,81 - 4.347,86 17.746,64 187.838,32CINGOLI - C. G. GARIBALDI - 5 257.346,46 - 12.656,38 203.924,89 64.431,90CINGOLI - VILLA STRADA - V. ROSSINI - 54 49.619,10 - 13.210,26 95.826,09 -CIVITANOVA MARCHE - LOC. PIANE CHIENTI-V. E. - snc 1.363.766,90 - - 313.606,22 395.498,89CIVITANOVA MARCHE - C. UMBERTO I - 80 2.058.163,19 - 75.184,78 265.969,64 825.570,36CIVITANOVA MARCHE - V. G. OBERDAN - V. DUCA D - 6/12 - fabbricato 199.125,26 - 15.606,54 123.792,22 -CIVITANOVA MARCHE - V. G. OBERDAN - V. DUCA D - 6/12 - terreno 49.781,31 - - - -CORRIDONIA - V. TRENTO - 25/29 - fabbricato 1.007.687,01 - - 88.090,71 10.306,39CORRIDONIA - V. TRENTO - 25/29 - terreno 188.747,67 - - - -ESANATOGLIA - V. ROMA - V.BATTISTI 9 - 11 69.448,30 - 1.446,08 5.615,18 54.437,18FIASTRA - V. ROMA - snc 35.827,60 - 11.504,49 38.856,11 20.540,04FIUMINATA - P. G. LEOPARDI - 6/A 31.710,34 - 10.145,13 34.366,85 767,95GUALDO - V. C. BATTISTI - snc 58.319,29 - - 8.960,92 -LORO PICENO - P. G. LEOPARDI - snc 144.322,53 - 4.788,93 - -MACERATA - PIEDIRIPA - P. S. D'ACQUISTO - 11/13 209.703,68 - 20.105,92 63.702,23 -MACERATA - PIEDIRIPA - V. E. FIORETTI - 6/8 - fabbricato 632.906,09 - 41.688,64 432.085,64 714.337,73MACERATA - PIEDIRIPA - V. E. FIORETTI - 6/8 - terreno 101.804,83 - - - -MACERATA - C. CAVOUR - 37-39 585.575,38 - 64.680,54 215.312,36 689.125,03MACERATA - PIEDIRIPA - P.le MERCURIO - SNC - fabbricato 4.868.873,34 - 243.876,22 1.509.132,14 1.103.191,30MACERATA - PIEDIRIPA - P.le MERCURIO - SNC - terreno 259.450,40 - - - -MACERATA - C. CAIROLI - 110/112 - fabbricato 261.108,30 - 72.220,17 219.202,88 235.892,03MACERATA - C. CAIROLI - 110/112 - terreno 65.277,07 - - - -MACERATA - C.REP.IT.,38-V.PADRE M.RICCI - 2-4 - fabbricato 4.698.024,00 156.974,76 311.142,61 1.067.251,23 6.875.285,16MACERATA - C.REP.IT.,38-V.PADRE M.RICCI - 2-4 - terreno 585.714,59 - - - -MACERATA - VILLA POTENZA-B.PERANZONI - 14/B 263.271,63 - - - -MATELICA - C. VITTORIO EMANUELE II^ - 45 213.239,82 - 106.526,39 21.061,65 275.868,27MOGLIANO - V.LE XX SETTEMBRE - 2/B 86.770,93 - 4.228,85 15.265,08 49.982,29MONTAPPONE - V.LE XX SETTEMBRE - 82 37.857,37 - 15.303,75 36.299,48 28.454,93MONTE SAN GIUSTO - V. G. VERDI - 17 289.833,23 - 101.378,85 354.806,24 -MONTECASSIANO - P. G. LEOPARDI - 14 197.456,12 - 13.991,45 20.438,95 -MONTEFANO - V. CARRADORI - 9/11 146.016,19 - 298,43 34.157,18 -MONTEGIORGIO - C. ITALIA - 12 172.252,10 - - 63.180,05 -MONTELUPONE - V. M. CELSI - 2 65.140,04 - 2.531,47 - -MORROVALLE - V.LE C. BATTISTI - 15 194.112,65 - 16.491,23 - -MORROVALLE - TRODICA - V. D. ALIGHIERI - 109 100.993,77 - - 63.392,01 23.065,32MUCCIA - V. CLEMENTINA - 14 43.397,97 - 8.528,34 53.896,90 18.642,59PENNA SAN GIOVANNI - V. G. COLUCCI - 39 54.515,91 - 24.219,20 72.625,41 -PIEVE TORINA - V. VIGNOLI - V. ROMA - 43/a 60.213,74 - - 73.466,05 -PIEVEBOVIGLIANA - P. VITTORIO VENETO - 71 33.811,54 - 11.182,66 31.828,06 9.527,44PIORACO - P. D. ALIGHIERI - 4 56.546,32 - 8.856,16 23.742,96 57.410,93POLLENZA - V. ROMA - 52 - fabbricato 125.047,50 - 44.263,27 228.497,32 -POLLENZA - V. ROMA - 52 - terreno 31.261,88 - - - -PORTO RECANATI - C. G. MATTEOTTI - 51 346.939,80 - 92.300,39 294.434,78 165.415,14POTENZA PICENA - PORTO POTENZA - V.Livorno - 10-16 136.702,46 - 23.808,79 73.377,98 136.077,36POTENZA PICENA - P. G. MATTEOTTI - 20 - fabbricato 85.407,74 - 10.651,35 41.314,02 136.311,20POTENZA PICENA - P. G. MATTEOTTI - 20 - terreno 21.351,94 - - - -RECANATI - C. G. PERSIANI - 31 1.399.294,41 - 35.808,43 - 218.348,34RECANATI - V. G. BRODOLINI - 11/A 149.415,79 - - 187.386,99 -ROMA - V. DELLA COLONNA ANTONINA - 37-41 2.297.136,23 - 86.459,15 150.306,29 2.827.729,74ROMA - V. ROMAGNA - 17 - fabbricato 15.678.736,55 - 1.521.015,32 5.760.314,70 20.877.761,12ROMA - V. ROMAGNA - 17 - terreno 1.384.344,02 - - - -SAN BENEDETTO DEL TRONTO - V. N. SPINOZZI - 5 801.136,34 - - - -SAN BENEDETTO DEL TRONTO - PORTO D'ASCOLI-V. G.& L. - snc - fabbricato 732.562,56 - - 233.137,94 271.372,94SAN BENEDETTO DEL TRONTO - PORTO D'ASCOLI-V. G.& L. - snc - terreno 105.196,42 - - - -SAN GINESIO - P. A. GENTILI - 19 98.868,32 - 55.122,20 113.973,52 -SAN SEVERINO MARCHE - P. DEL POPOLO - 87 222.809,20 - 8.787,46 92.006,18 259.704,59

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 257

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - - 106.653,51 - 195.000,00 35.100,00 159.900,00 5.850,00- - 314.050,04 - 450.000,00 81.000,00 369.000,00 13.500,00- - 591.960,56 - 1.217.384,58 216.521,54 1.000.863,04 36.521,54- - 100.864,57 - 166.500,00 29.970,00 136.530,00 4.995,00- - 838.469,25 - 1.342.000,00 241.560,00 1.100.440,00 40.260,00- - 209.617,31 - 335.500,00 - 335.500,00 -- - 95.115,67 - 132.000,00 23.760,00 108.240,00 3.960,00- - 23.778,91 - 33.000,00 - 33.000,00 -- - 437.668,19 - 570.000,00 102.600,00 467.400,00 17.100,00- - 592.653,54 - 850.000,00 153.000,00 697.000,00 25.500,00- - 157.380,90 - 207.000,00 37.260,00 169.740,00 6.210,00- - 333.734,26 - 1.697.501,16 470.088,39 1.227.412,77 50.925,03- - 75.241,67 -10.844,79 2.122.560,07 382.060,80 1.740.499,27 63.676,80- - 360.874,74 - 560.000,00 100.800,00 459.200,00 16.800,00- - 90.218,69 - 140.000,00 - 140.000,00 -- - 224.312,99 - 1.232.000,00 221.760,00 1.010.240,00 36.960,00- - 119.252,33 - 308.000,00 - 308.000,00 -- - 142.551,70 - 212.000,00 34.320,00 177.680,00 6.360,00- - 40.172,40 - 76.000,00 13.680,00 62.320,00 2.280,00- - 88.289,66 - 120.000,00 21.600,00 98.400,00 3.600,00- - 86.680,71 - 145.000,00 26.100,00 118.900,00 4.350,00- - 295.677,47 - 440.000,00 79.200,00 360.800,00 13.200,00- - 260.296,32 - 470.000,00 84.600,00 385.400,00 14.100,00- - 385.650,10 -7.186,49 1.011.369,70 182.046,54 829.323,16 30.341,09- - 149.825,47 - 251.630,30 - 251.630,30 -- - 404.424,62 - 990.000,00 178.200,00 811.800,00 29.700,00- - - -691.096,65 4.177.776,69 739.463,12 3.438.313,57 125.333,30- - 553.170,96 - 812.621,36 - 812.621,36 -- - 498.891,70 - 760.000,00 136.800,00 623.200,00 22.800,00- - 124.722,93 - 190.000,00 - 190.000,00 -- - - -470.288,08 4.227.735,92 758.124,48 3.469.611,44 126.832,08- - 405.669,46 - 991.384,05 - 991.384,05 -- - 256.728,37 - 520.000,00 93.600,00 426.400,00 15.600,00- - 646.760,18 - 860.000,00 154.800,00 705.200,00 25.800,00- - 93.229,07 - 180.000,00 32.400,00 147.600,00 5.400,00- - 192.142,63 - 230.000,00 41.400,00 188.600,00 6.900,00- - 1.012.816,44 - 1.302.649,67 234.476,94 1.068.172,73 39.079,49- - 302.543,88 - 500.000,00 90.000,00 410.000,00 15.000,00- - 783.983,81 - 930.000,00 167.400,00 762.600,00 27.900,00- - 347.747,90 - 520.000,00 93.600,00 426.400,00 15.600,00- - 244.859,96 - 310.000,00 55.800,00 254.200,00 9.300,00- - 325.887,35 - 520.000,00 93.600,00 426.400,00 15.600,00- - 289.006,23 - 390.000,00 70.200,00 319.800,00 11.700,00- - 116.602,03 - 160.000,00 28.800,00 131.200,00 4.800,00- - 175.484,09 - 230.000,00 41.400,00 188.600,00 6.900,00- - 299.786,26 - 360.000,00 64.800,00 295.200,00 10.800,00- - 96.188,46 - 130.000,00 23.400,00 106.600,00 3.900,00- - 253.453,68 - 310.000,00 55.800,00 254.200,00 9.300,00- - 330.952,50 - 456.000,00 82.080,00 373.920,00 13.680,00- - 82.738,12 - 114.000,00 - 114.000,00 -- - 830.372,14 - 1.177.311,94 207.819,36 969.492,58 35.319,36- - 413.297,54 - 550.000,00 99.000,00 451.000,00 16.500,00- - 298.592,26 - 384.000,00 69.120,00 314.880,00 11.520,00- - 74.648,06 - 96.000,00 - 96.000,00 -- - 3.125.405,50 - 4.524.699,91 814.446,00 3.710.253,91 135.741,00- - 400.584,21 - 550.000,00 99.000,00 451.000,00 16.500,00- - 1.420.225,77 - 3.717.362,00 667.562,58 3.049.799,42 111.520,86- - 79.017,94 - 15.757.754,49 2.818.135,59 12.939.618,90 472.732,63- - 1.150.792,41 - 2.535.136,43 - 2.535.136,43 -- - 278.105,80 - 1.079.242,14 186.127,26 893.114,88 32.377,26- - 60.535,32 -616,17 792.481,71 133.874,45 658.607,26 23.774,45- - 78.105,95 - 183.302,37 - 183.302,37 -- - 201.131,68 - 300.000,00 54.000,00 246.000,00 9.000,00- - 502.190,80 - 725.000,00 130.500,00 594.500,00 21.750,00

Page 258: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 258

IMMOBILI USO AZIENDA Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

SANT'ANGELO IN PONTANO - P. ANGELETTI - 7 26.252,76 - 13.648,61 33.372,46 -SARNANO - P. DELLA LIBERTA' - snc - fabbricato 99.523,31 - 10.194,81 32.904,94 -SARNANO - P. DELLA LIBERTA' - snc - terreno 24.880,82 - - - -SERRAVALLE DI CHIENTI - V. G. LEOPARDI - 107 51.049,00 - 655,10 27.022,37 -TOLENTINO - V. DELLA PACE - V. F. TAMBRONI - 4 798.928,99 - 180.832,59 571.051,89 662.910,70TREIA - PASSO DI TREIA - V. G. ROSSA - 18 230.570,22 - 13.746,25 221.118,68 117.595,60TREIA - P. DON P. ARCANGELI - 5-11 203.317,09 - 5.216,45 61.553,73 -URBISAGLIA - C. A. GIANNELLI - 1 82.234,29 - 4.644,26 45.335,23 -USSITA - V. FLUMINATA - snc 32.891,28 - 3.867,25 11.659,75 38.647,37VISSO - V. G. ROSI - 29 - fabbricato 47.171,32 - 5.737,64 19.386,11 74.460,55VISSO - V. G. ROSI - 29 - terreno 11.792,83 - - - -TREVI - FRAZ. BORGO VIA S.EGIDIO - 41 223.962,80 - - - -CIVITANOVA MARCHE - VIA F. GINOCCHI 240.435,26 - - - -PESARO - LARGO ASCOLI PICENO - 8 351.993,21 - 90.507,56 233.826,74 180.053,96PESARO - VIA MONTE AMIATA - snc - fabbricato 224.160,34 - 73.402,26 231.494,35 67.509,40PESARO - VIA MONTE AMIATA - snc - terreno 19.727,82 - - - -PESARO - VIA MOSCA - 21/23 - fabbricato 636.293,33 - - 84.830,96 371.391,90PESARO - VIA MOSCA - 21/23 - terreno 257.149,65 - - - -PESARO - VIA F.LLI BENELLI - 5 - fabbricato 1.014.758,72 - 256.545,10 1.206.565,88 575.924,67PESARO - VIA F.LLI BENELLI - 5 - terreno 431.149,35 - - - -PESARO - VIA ROSSI - 71 190.029,24 - 16.984,72 63.339,25 76.339,82PESARO - C.SO XI SETTEMBRE - 22 - fabbricato 5.105.639,60 482.370,74 4.800.997,87 5.458.258,94 1.464.885,69PESARO - C.SO XI SETTEMBRE - 22 - terreno 2.375.041,94 - - - -PESARO - P.LE LAZZARINI - 4-5 1.435.276,07 - 851.485,42 789.696,06 179.289,15PESARO - VIA MAZZINI - 32/34 43.787,27 - - 20.156,14 7.917,50PESARO - S.S.ADRIATICA 16 - 151 627.267,52 - - 654.949,56 136.605,82PESARO - GUIDO D'AREZZO - 46 - fabbricato 350.643,29 - 140.941,65 165.799,42 25.619,12PESARO - GUIDO D'AREZZO - 46 - terreno 124.169,31 - - - -PESARO - LARGO MADONNA DI LORETO - 12 533.279,61 - 92.639,46 245.218,47 65.788,93PESARO - VIALE DELLA REPUBBLICA - 38 189.737,36 - 75.139,44 97.033,69 161.531,52PESARO - VIA VIRGILIO - 29/31 180.591,38 - 31.116,89 293.198,82 11.552,60PESARO - VIA JESI - 39/41/43 - fabbricato 331.735,94 - - 61.204,73 -PESARO - VIA JESI - 39/41/43 - terreno 148.980,59 - - - -PESARO - VIA DEL LAZZARETTO - 88 346.490,63 - - 574.488,78 2.634,86PESARO - VIA MARSALA - 11 248.260,22 - - - -CARPEGNA - VIA AMADUCCI - 23 115.234,46 - 45.530,29 49.393,90 38.771,63GABICCE MARE - VIA VENETO - 92 - fabbricato 437.964,09 - 210.024,75 134.563,20 380.760,32GABICCE MARE - VIA VENETO - 92 - terreno 205.195,49 - - - -SAN GIORGIO DI PESARO - VIA DE GASPERI - 2 41.417,52 - 33.755,62 64.148,08 -CAGLI - PIAZZALE MATTEOTTI - 25 364.186,47 - 178.404,55 186.341,73 292.002,21ACQUALAGNA - VIA RISORGIMENTO - 33 71.854,56 - 45.637,35 48.935,67 40.553,81APECCHIO - VIA DANTE ALIGHIERI - 37 265.904,32 - 37.428,15 35.853,28 39.971,77CANTIANO - VIA IV NOVEMBRE - 1 - fabbricato 242.663,84 - 62.039,11 57.008,98 21.269,35CANTIANO - VIA IV NOVEMBRE - 1 - terreno 68.543,80 - - - -FRONTONE - VIA DEL MARE - 1 - fabbricato 84.179,49 - 60.239,06 32.268,11 29.244,10FRONTONE - VIA DEL MARE - 1 - terreno 30.709,74 - - - -PIOBBICO - VIA S.M.IN VAL D'ABISSO - 1 261.699,67 - 37.829,22 41.643,94 9.719,71TAVULLIA - ROMA - 76 176.023,86 - - - -URBANIA - CORSO EMANUELE - 44/48 267.222,33 - 114.343,56 120.259,43 133.847,70MONSANO - VIA VENETO - 4 19.643,05 - 24.405,69 24.174,27 -MONSANO - PIAZZA GRAMSCI - 7 2.741,13 - 4.227,21 2.037,34 -FERMIGNANO - VIA MAZZINI - 5 380.701,96 - - 500.045,85 58.628,45FOSSOMBRONE - CORSO GARIBALDI - 153 460.518,52 - 128.898,69 126.822,32 306.626,94BELVEDERE OSTRENSE - VIA I. BRUTTI - 15 59.400,95 - 37.495,80 37.128,20 -CASTELBELLINO - VIA GRAMSCI - 10 92.312,79 - - 26.041,66 -CASTELLEONE DI SUASA - CORSO MARCONI - 2-4-6 73.598,44 - - 5.397,68 -CHIARAVALLE - C.SO MATTEOTTI - 94 106.481,90 51.645,69 94.294,70 133.857,60 -CORINALDO - LARGO X AGOSTO - 1 55.846,50 - 62.123,57 69.692,96 -FALCONARA MARITTIMA - VIA BIXIO/ V.XX SETTEMBRE - fabbricato 312.478,67 77.468,53 278.122,37 424.678,96 -FALCONARA MARITTIMA - VIA BIXIO/ V.XX SETTEMBRE - terreno 78.731,06 - - - -FILOTTRANO - CORSO DEL POPOLO - 87 - fabbricato 58.672,87 2.506,78 40.922,67 34.771,62 -FILOTTRANO - CORSO DEL POPOLO - 87 - terreno 14.668,21 - - - -MONTECAROTTO - PIAZZA DEL TEATRO - 1 76.338,65 5.070,75 24.923,24 118.234,51 -MONTEMARCIANO - FRAZ. MARINA - VIA VERGA - 43.931,49 - 36.045,59 72.853,11 -

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 259

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - - 33.747,24 - 60.000,00 10.800,00 49.200,00 1.800,00- - 524.476,69 - 624.000,00 112.320,00 511.680,00 18.720,00- - 131.119,18 - 156.000,00 - 156.000,00 -- - 158.951,00 - 210.000,00 37.800,00 172.200,00 6.300,00- - 801.071,01 - 1.600.000,00 288.000,00 1.312.000,00 48.000,00- - 532.853,51 -3.423,73 760.000,00 136.800,00 623.200,00 22.800,00- - 476.682,91 - 680.000,00 122.400,00 557.600,00 20.400,00- - 227.765,71 - 310.000,00 55.800,00 254.200,00 9.300,00- - 11.108,72 - 44.000,00 7.920,00 36.080,00 1.320,00- - 88.828,68 - 136.000,00 24.480,00 111.520,00 4.080,00- - 22.207,17 - 34.000,00 - 34.000,00 -- - 116.251,93 - 340.214,73 61.238,64 278.976,09 10.206,44- - - -20.435,26 220.000,00 39.600,00 180.400,00 6.600,00- - 598.006,79 - 950.000,00 171.000,00 779.000,00 28.500,00- - 390.839,66 - 615.000,00 110.700,02 504.299,98 18.450,01- - - - 19.727,82 - 19.727,82 -- - 564.544,50 -7.585,33 1.193.252,50 214.785,42 978.467,08 35.797,57- - 285.697,85 - 542.847,50 - 542.847,50 -- - 2.075.929,66 - 3.090.688,38 542.733,90 2.547.954,48 92.720,65- - 968.762,27 - 1.399.911,62 - 1.399.911,62 -- - 89.970,76 - 280.000,00 50.400,00 229.600,00 8.400,00- - 4.486.667,55 - 9.592.307,15 1.716.902,78 7.875.404,37 287.769,21- - 2.124.999,83 - 4.500.041,77 - 4.500.041,77 -- - 1.140.226,85 - 2.575.502,92 452.265,09 2.123.237,83 77.265,09- - 13.212,73 - 57.000,00 10.260,00 46.740,00 1.710,00- - 487.230,32 - 1.114.497,84 183.434,94 931.062,90 33.434,94- - 171.545,99 - 522.189,28 85.412,73 436.776,55 15.665,68- - 95.850,45 - 220.019,76 - 220.019,76 -- - 149.863,22 - 683.142,83 110.494,28 572.648,55 20.494,28- - 200.262,64 - 390.000,00 70.200,00 319.800,00 11.700,00- - 469.408,62 - 650.000,00 117.000,00 533.000,00 19.500,00- - 356.276,69 - 688.012,63 123.842,28 564.170,35 20.640,38- - 173.006,78 - 321.987,37 - 321.987,37 -- - 353.509,37 - 700.000,00 126.000,00 574.000,00 21.000,00- - 241.739,78 - 490.000,00 88.200,00 401.800,00 14.700,00- - 4.765,54 - 120.000,00 21.600,00 98.400,00 3.600,00- - 277.018,00 - 714.982,09 128.696,76 586.285,33 21.449,46- - 129.822,42 - 335.017,91 - 335.017,91 -- - 23.582,48 - 65.000,00 11.700,00 53.300,00 1.950,00- - 365.813,53 - 730.000,00 131.400,00 598.600,00 21.900,00- - 53.145,44 - 125.000,00 22.500,00 102.500,00 3.750,00- - - -130.904,32 135.000,00 24.300,00 110.700,00 4.050,00

516,46 55.409,97 278,92 - 242.942,76 43.729,68 199.213,08 7.288,28- - 19.513,44 - 88.057,24 - 88.057,24 -

22.982,33 268,17 55.790,20 - 139.969,69 25.194,54 114.775,15 4.199,09- - 20.320,57 - 51.030,31 - 51.030,31 -- - - -151.699,67 110.000,00 19.800,00 90.200,00 3.300,00- - 3.976,14 - 180.000,00 32.400,00 147.600,00 5.400,00

1.549,37 24.235,23 43.777,67 - 311.000,00 55.980,00 255.020,00 9.330,00- - 182.219,08 - 201.862,13 36.335,16 165.526,97 6.055,86- - 60.408,50 - 63.149,63 11.366,94 51.782,69 1.894,49- - 2.298,04 - 383.000,00 68.940,00 314.060,00 11.490,00- - 150.000,00 -240.518,52 370.000,00 66.600,00 303.400,00 11.100,00- - 152.243,05 - 211.644,00 38.095,92 173.548,08 6.349,32- - 148.202,54 - 240.515,33 43.292,76 197.222,57 7.215,46- - 136.300,66 - 209.899,10 37.781,82 172.117,28 6.296,97- - 1.133.701,68 - 1.240.183,58 223.233,06 1.016.950,52 37.205,51- - 395.798,62 - 451.645,12 81.296,10 370.349,02 13.549,35- - 1.634.163,89 - 1.946.642,56 338.952,83 1.607.689,73 58.399,28- - 544.721,30 - 623.452,36 - 623.452,36 -- - 241.208,33 - 299.881,20 53.978,58 245.902,62 8.996,43- - 60.302,09 - 74.970,30 - 74.970,30 -- - 493.630,12 - 569.968,77 102.594,37 467.374,40 17.099,06- - 121.827,18 - 165.758,67 29.836,56 135.922,11 4.972,76

Page 260: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 260

IMMOBILI USO AZIENDA Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

MONTE SAN VITO - PIAZZA REPUBBLICA - 17 - fabbricato 39.157,14 - 22.760,57 30.679,16 -MONTE SAN VITO - PIAZZA REPUBBLICA - 17 - terreno 9.789,28 - - - -OSTRA - CORSO MAZZINI - 46 - fabbricato 46.915,51 1.999,90 28.843,08 33.266,90 -OSTRA - CORSO MAZZINI - 46 - terreno 11.728,88 - - - -OSTRA VETERE - PIAZZA DELLA LIBERTA' - 8 49.290,83 - 44.373,98 45.668,47 -POGGIO SAN MARCELLO - PIAZZA DELLA MADONNA - 3 7.795,43 1.233,68 8.098,14 7.758,94 -RIPE - VIALE UMBERTO I - 4 18.637,15 5.319,51 20.634,00 21.124,32 -ROSORA - FRAZ.ANGELI VIA PASCOLI - 2 - fabbricato 88.615,35 1.549,37 58.174,22 65.176,73 -ROSORA - FRAZ.ANGELI VIA PASCOLI - 2 - terreno 18.798,79 - - - -SAN MARCELLO - VIA GRAMSCI - 4 - fabbricato 69.366,74 2.865,50 19.080,81 17.894,76 -SAN MARCELLO - VIA GRAMSCI - 4 - terreno 17.341,69 - - - -SANTA MARIA NUOVA - PIAZZA MAZZINI - 15 49.375,37 - - 1.638,71 -SENIGALLIA - PIAZZA DEL DUCA - fabbricato 644.314,36 - 828.190,28 1.009.198,36 -SENIGALLIA - PIAZZA DEL DUCA - terreno 186.433,28 - - - -NOVAFELTRIA - VIA GARIBALDI - 6 677.576,07 - 113.955,64 115.976,65 219.043,28PENNABILLI - VIA A. MORO - 2 152.238,05 - - 234.052,92 18.780,10NOVAFELTRIA - PERTICARA - VIA TRIESTE - 32 30.946,90 - 25.039,30 28.533,90 7.875,79NOVAFELTRIA - PERTICARA - VIA TRIESTE 9.114,43 - - 2.594,70 2.691,24SAN LEO - PIETRACUTA V.LE UMBERTO I° - 87 - fabbricato 85.701,48 - 33.476,74 47.157,00 63.801,70SAN LEO - PIETRACUTA V.LE UMBERTO I° - 87 - terreno 18.600,31 - - - -SANT'AGATA FELTRIA - P.ZA GARIBALDI - 22 95.162,81 - 36.623,05 16.436,49 39.731,98PERGOLA - C.SO MATTEOTTI - 48 357.793,39 - 205.646,11 205.448,90 190.515,61FRATTE ROSA - VIA DELLE ROSE - 3 35.971,09 - 30.006,90 34.413,02 7.549,17MONDAVIO - VIA M. F.STREITHEL - 1 49.707,51 - 17.500,76 88.517,03 -MONDAVIO - S.MICHELE F.-STR.CESANENSE - 32 68.931,58 - 40.448,90 91.539,48 14.641,99SAN LORENZO IN CAMPO - P.ZA UMBERTO I° - 25 191.243,48 - 59.100,85 62.136,12 205.102,56SANT'ANGELO IN VADO - CORSO GARIBALDI - 34 110.970,39 - 49.781,71 58.338,66 91.834,88MERCATELLO SUL METAURO - VIA MARTIRI UNGHERIA - 3 - fabbricato 37.076,55 - 35.383,33 38.542,13 23.577,32MERCATELLO SUL METAURO - VIA MARTIRI UNGHERIA - 3 - terreno 13.858,08 - - - -URBINO - VIA GRAMSCI - 28 - fabbricato 178.141,15 - 168.487,02 183.288,70 31.576,74URBINO - VIA GRAMSCI - 28 - terreno 71.349,59 - - - -URBINO - VIA VENETO - 47 979.426,61 - 77.145,23 120.705,87 552.781,15COLBORDOLO - BOTTEGA VIA NAZIONALE - 85 696.252,90 - - 136.604,04 490.383,77AUDITORE - CASININA STR.PROV.FOGLIENSE - 91 - fabbricato 48.418,90 - 41.688,40 91.885,95 -AUDITORE - CASININA STR.PROV.FOGLIENSE - 91 - terreno 6.207,29 - - - -PETRIANO - GALLO - VIA ROMA - 123 72.721,86 - 51.697,34 63.554,19 24.207,34ANCONA - VIA MARSALA - 10/B 597.091,51 - - 210.090,09 329.748,47ANCONA - VIA MENICUCCI - 4/6 - fabbricato 5.592.041,02 - - - -ANCONA - VIA MENICUCCI - 4/6 - terreno 1.384.126,16 - - - -JESI - VIALE DELLA VITTORIA - 26 577.624,49 - - 555.610,36 302.989,34JESI - VIA GHISLIERI - 6 - fabbricato 28.661.291,70 - - 529.340,45 -JESI - VIA GHISLIERI - 6 - terreno 1.640.792,86 - - - -JESI - CORSO MATTEOTTI - fabbricato 1.074.765,68 - 664.731,67 1.259.121,11 -JESI - CORSO MATTEOTTI - terreno 209.142,23 - - - -JESI - VIA XXIV MAGGIO - 29/B 55.649,60 5.164,57 55.467,47 83.937,02 -JESI - VIA DEL PRATO - 14/16 - fabbricato 327.039,85 - - 122.484,24 -JESI - VIA DEL PRATO - 14/16 - terreno 107.143,57 - - - -MAIOLATI SPONTINI - FRAZ.MOIE V. RISORGIMENTO - 48 - fabbricato 38.678,04 7.802,71 50.364,54 56.927,53 -MAIOLATI SPONTINI - FRAZ.MOIE V. RISORGIMENTO - 48 - terreno 9.669,51 - - - -RIMINI - VIA TRIPOLI - 82 - fabbricato 434.748,85 - - 110.521,78 -RIMINI - VIA TRIPOLI - 82 - terreno 205.120,56 - - - -MONTECALVO IN FOGLIA - B.GO MASSANO-STR.PR.FELTRESCA - 53 83.685,81 - - 144.981,90 -CASALECCHIO DI RENO - VIA ISONZO - 61 1.412.771,03 - - - -JESI - Area Centro Direzionale Fontedamo - - terreno 461.398,90 - - - -

114.962.939,48 801.972,49 14.138.954,36 33.004.667,34 45.571.906,93

Page 261: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 261

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - - 159.219,76 - 198.376,90 35.707,86 162.669,04 5.951,31- - 39.804,94 - 49.594,22 - 49.594,22 -- - 99.934,11 - 146.849,62 26.432,94 120.416,68 4.405,49- - 24.983,53 - 36.712,41 - 36.712,41 -- - 175.322,35 - 224.613,18 40.430,40 184.182,78 6.738,40- - 79.392,90 - 87.188,33 15.693,90 71.494,43 2.615,65- - 115.725,65 - 134.362,80 24.185,28 110.177,52 4.030,88- - 167.343,77 - 255.959,12 46.072,68 209.886,44 7.678,78- - 45.191,00 - 63.989,79 - 63.989,79 -- - 43.031,26 - 112.398,00 20.231,64 92.166,36 3.371,94- - 10.757,81 - 28.099,50 - 28.099,50 -- - 31.877,15 - 81.252,52 14.625,48 66.627,04 2.437,58- - 2.039.217,28 - 2.683.531,64 470.283,55 2.213.248,09 80.505,95- - 679.739,11 - 866.172,39 - 866.172,39 -- - - -297.576,07 380.000,00 68.400,00 311.600,00 11.400,00- - 107.761,95 - 260.000,00 46.800,00 213.200,00 7.800,00- - 29.053,10 - 60.000,00 10.800,00 49.200,00 1.800,00- - 5.885,57 - 15.000,00 2.700,00 12.300,00 450,00- - 28.839,29 - 114.540,77 17.382,57 97.158,20 3.436,22- - 16.424,08 - 35.024,39 - 35.024,39 -- - 31.837,19 - 127.000,00 22.860,00 104.140,00 3.810,00- - 162.206,61 - 520.000,00 93.600,00 426.400,00 15.600,00- - 42.028,91 - 78.000,00 14.040,00 63.960,00 2.340,00- - 115.292,49 - 165.000,00 29.700,00 135.300,00 4.950,00- - 56.068,42 - 125.000,00 22.500,00 102.500,00 3.750,00- - 81.756,52 - 273.000,00 49.140,00 223.860,00 8.190,00- - 229.029,61 - 340.000,00 61.200,00 278.800,00 10.200,00- - 53.912,50 - 90.989,05 16.378,02 74.611,03 2.729,67- - 20.152,87 - 34.010,95 - 34.010,95 -- - 236.845,94 - 414.987,09 74.697,66 340.289,43 12.449,61- - 123.663,32 - 195.012,91 - 195.012,91 -- - 90.573,39 - 1.070.000,00 192.600,00 877.400,00 32.100,00- - 203.747,10 - 900.000,00 162.000,00 738.000,00 27.000,00- - 24.572,39 - 72.991,29 13.138,44 59.852,85 2.189,74- - 20.801,42 - 27.008,71 - 27.008,71 -- - 57.278,14 - 130.000,00 23.400,00 106.600,00 3.900,00- - 100.545,99 - 697.637,50 125.574,78 572.062,72 20.929,13- - 1.527.388,50 - 7.119.429,52 1.273.166,84 5.846.262,68 213.582,89- - 381.847,12 - 1.765.973,28 - 1.765.973,28 -- - 427.564,96 - 1.005.189,45 180.704,13 824.485,32 30.155,68- - 6.810.723,38 - 35.472.015,08 6.368.559,02 29.103.456,06 1.064.160,45- - 1.892.526,26 - 3.533.319,12 - 3.533.319,12 -- - 4.337.521,81 - 5.412.287,49 965.865,82 4.446.421,67 162.368,62- - 1.130.019,78 - 1.339.162,01 - 1.339.162,01 -- - 452.851,19 - 508.500,79 91.530,12 416.970,67 15.255,02- - 827.664,00 - 1.154.703,85 207.846,66 946.857,19 34.641,11- - 275.139,95 - 382.283,52 - 382.283,52 -- - 204.942,64 - 243.620,68 43.851,72 199.768,96 7.308,62- - 51.235,66 - 60.905,17 - 60.905,17 -- - 720.264,73 - 1.155.013,58 207.902,46 947.111,12 34.650,41- - 339.865,86 - 544.986,42 - 544.986,42 -- - 111.314,19 - 195.000,00 35.100,00 159.900,00 5.850,00- - - - 1.412.771,03 203.903,53 1.208.867,50 42.383,14- - - - 461.398,90 - 461.398,90 -

25.048,16 79.913,37 72.929.919,91 -2.032.175,08 185.860.684,31 29.092.157,71 156.768.526,60 4.862.381,75

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 262

IMMOBILI ALTRI Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

MILANO - VIA APPIANI - 22 309.000,00 - - 62.887,92 159.899,70ASCOLI PICENO - C. VITTORIO EMANUELE - 44/A 769.771,97 - - - 156.032,43CALDAROLA - V. ROMA - 32 181.000,00 - 1.003,15 18.860,73 -CAMERINO - V. V. FAVORINO - 6 - fabbricato 589.893,61 - 2.614,84 194.237,18 2.654,65CAMERINO - V. V. FAVORINO - 6 - terreno 143.106,39 - - - -CINGOLI - C. G. GARIBALDI - 5/A 408.000,00 - 9.347,07 - -CINGOLI - VILLA STRADA - V. ROSSINI - 54/A 104.105,35 - 6.778,03 40.969,95 8.350,76CIVITANOVA MARCHE - LOC. PIANE CHIENTI-V. E. - snc 103.039,67 - - 26.425,06 89.031,17CIVITANOVA MARCHE - C. UMBERTO I - snc 785.182,39 - 22.500,32 79.595,93 247.065,97CORRIDONIA - V. TRENTO - snc - fabbricato 127.324,95 - - 11.718,30 1.371,02CORRIDONIA - V. TRENTO - snc - terreno 31.831,24 - - - -FIUMINATA - P. G. LEOPARDI - 6/A 105.000,00 - 5.728,96 25.439,89 -MACERATA - PIEDIRIPA - V. E. FIORETTI - 6/8 - fabbricato 109.317,84 - 4.673,28 25.311,63 -MACERATA - PIEDIRIPA - V. E. FIORETTI - 6/8 - terreno 18.682,16 - - - -MACERATA - B. SANTA CROCE - 131 911.000,00 - - 126.973,19 28.046,92MACERATA - V. TRENTO - 44-44/B 121.128,85 - 20.373,76 45.598,26 13.866,82MACERATA - V. M. BATA' - 22 1.022.906,33 - - - 167.635,25MACERATA - C. CAVOUR - 29 1.640.758,00 - 80.657,30 467.785,12 397.033,21MACERATA - C. CAVOUR,100-GAL. A. LUZIO - 1-2 372.464,17 - - 86.825,10 52.755,19MACERATA - V. PADRE M. RICCI - 6 - fabbricato 561.098,07 15.808,15 31.333,63 112.838,38 408.550,85MACERATA - V. PADRE M. RICCI - 6 - terreno 122.877,90 - - - -MONTE SAN GIUSTO - V. G. VERDI - 19 230.000,00 - - 6.193,51 51.174,29MONTEFANO - V. CARRADORI - snc 450.000,00 - 234,10 - -MONTEGIORGIO - V. TIGNO - 27 160.500,00 - - - -MONTELUPONE - V. M. CELSI - 4 185.000,00 - 625,77 29.991,70 8.985,74MORROVALLE - V.LE C. BATTISTI - 17 320.000,00 - 6.508,16 - -MUCCIA - V. CLEMENTINA - 14 165.000,00 - 6.420,55 38.804,60 18.068,96PENNA SAN GIOVANNI - V. UMBERTO I^ - 41 30.916,51 - - 7.904,07 4.462,78PIEVE TORINA - V. ROMA - 43/b 197.000,00 - - 19.937,54 18.186,35PIEVEBOVIGLIANA - P. VITTORIO VENETO - 72 120.000,00 - 9.134,67 17.595,35 17.546,09PIORACO - P. D. ALIGHIERI - 2 155.000,00 - 5.379,75 52.497,72 57,27PORTO RECANATI - V. GIUSTI - 11 180.000,00 - 10.198,66 33.952,74 13.247,40RECANATI - C. G. PERSIANI - 33 864.161,01 - 13.426,32 6.094,98 55.345,20ROMA - V. di ACQUA BULLICANTE - 156 232.150,50 - - - -ROMA - V. ROMAGNA - 17 - fabbricato 384.201,43 - 39.800,81 75.097,51 307.486,33ROMA - V. ROMAGNA - 17 - terreno 65.798,57 - - - -SAN GINESIO - V. ALVANETO, 45 - P. T. H - snc 86.732,48 - 13.559,30 13.210,87 9.152,07SAN SEVERINO MARCHE - P. DEL POPOLO - 86 150.000,00 - 1.518,61 49.320,59 3.229,31SERRAVALLE DI CHIENTI - V. G. LEOPARDI - 109 110.000,00 - 467,22 - -TOLENTINO - V. F. TAMBRONI - 2 240.000,00 - 14.535,38 54.518,80 6.862,84TREIA - V. DON MINZONI - 1 48.082,12 - 602,22 - 6.458,91URBISAGLIA - V. L. SALVIENSE - 2/A 130.000,00 - 1.727,19 3.632,42 -VISSO - V. G. ROSI - 31 - fabbricato 117.662,06 - 4.811,43 67.088,28 -VISSO - V. G. ROSI - 31 - terreno 27.337,94 - - - -PESARO - LARGO ASCOLI PICENO - 8 129.336,48 - 85.060,45 - 30.987,41PESARO - VIA MAZZINI - 30 801.314,74 - - 48.914,17 199.684,43PESARO - VIA RONCONI - 9 145.000,00 - 6.212,91 24.749,91 45.131,71PESARO - C.SO XI SETTEMBRE - 6-8 - fabbricato 848.417,85 - 462.020,53 766.896,76 746.320,99PESARO - C.SO XI SETTEMBRE - 6-8 - terreno 397.755,02 - - - -PESARO - VIA VIRGILIO - 25 560.000,00 - 91.083,83 86.115,56 141.328,42PESARO - VIA MAZZINI - 32/34 912.472,95 - - 66.870,79 106.285,34PESARO - VIA LOMBROSO - 22 366.000,00 - - - 119.770,56PESARO - VIA LOMBROSO - 20 377.000,00 - - - 117.247,43CARPEGNA - VIA AMADUCCI - 23/A 127.000,00 - 41.413,37 4.658,29 23.746,84GABICCE MARE - VIA XXV APRILE - 18 308.000,00 - - 35.358,71 -SAN GIORGIO DI PESARO - VIA DE GASPERI - 2 115.000,00 - 6.675,14 19.136,76 19.597,51CAGLI - VIA LAPIS - 83 537.000,00 - 151.425,35 - 115.479,76ACQUALAGNA - VIA RISORGIMENTO - 33 153.500,00 - 36.293,61 14.352,57 30.579,18APECCHIO - VIA DANTE ALIGHIERI - 35 70.000,00 - 18.450,73 12.979,29 23.826,17PIOBBICO - VIA KENNEDY - 1 56.810,25 - 28.095,90 - 25.822,84MONSANO - Z.IND.LE - VIA PUGLIE - 16 92.363,04 - - - -FOSSOMBRONE - CORSO GARIBALDI - 149 85.215,39 - - - 45.706,44FOSSOMBRONE - VIA C. BATTISTI - 66 174.562,42 - 154.592,76 - 19.625,36FILOTTRANO - VICOLO DEGLI ORTI - 1 - fabbricato 6.866,85 75,50 1.232,61 379,50 -

Page 263: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 263

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 50.612,78 158,78 - - 309.000,00 55.620,00 253.380,00 9.270,00

- - 33.754,34 - 803.526,31 497.192,13 306.334,18 24.105,786.085,15 155.177,15 - - 181.000,00 32.580,00 148.420,00 5.430,00

179.107,25 311.054,73 - -2.911,36 586.982,25 105.656,82 481.325,43 17.609,47- - - 2.911,36 146.017,75 - 146.017,75 -

65.408,43 175.594,36 - - 408.000,00 73.440,00 334.560,00 12.240,00- - - - 104.105,35 86.110,18 17.995,17 3.123,16- - - 1.960,33 105.000,00 18.900,00 86.100,00 3.150,00- - - -16.907,46 768.274,93 307.531,62 460.743,31 23.048,25- - 668.675,05 - 796.000,00 143.280,00 652.720,00 23.880,00- - 167.168,76 - 199.000,00 - 199.000,00 -

11.568,63 54.387,22 - - 105.000,00 18.900,00 86.100,00 3.150,00- 70.156,84 - -5.764,75 103.553,09 18.639,54 84.913,55 3.106,59- - - 5.764,75 24.446,91 - 24.446,91 -

60.805,34 395.937,65 - - 911.000,00 163.980,00 747.020,00 27.330,00- - - - 121.128,85 70.959,36 50.169,49 3.633,87

50.277,30 147.672,78 - - 1.022.906,33 412.855,86 610.050,47 30.687,18276.832,05 303.225,59 - - 1.640.758,00 433.685,49 1.207.072,51 49.222,74

- - - - 372.464,17 217.305,08 155.159,09 11.173,92- 113.165,78 - -8.434,90 552.663,17 96.632,94 456.030,23 16.579,89- - - 8.434,90 131.312,80 - 131.312,80 -

14.538,26 100.885,78 - - 230.000,00 41.400,00 188.600,00 6.900,00254,24 263.296,19 - - 450.000,00 81.000,00 369.000,00 13.500,00

5.831,05 101.107,46 - - 160.500,00 28.890,00 131.610,00 4.815,00645,57 125.607,44 - - 185.000,00 33.300,00 151.700,00 5.550,00

14.117,35 168.678,12 - - 320.000,00 57.600,00 262.400,00 9.600,00258,23 96.827,68 - - 165.000,00 29.700,00 135.300,00 4.950,00

- - - - 30.916,51 25.042,30 5.874,21 927,508.030,90 109.202,34 - - 197.000,00 35.460,00 161.540,00 5.910,00

- 67.941,15 - - 120.000,00 21.600,00 98.400,00 3.600,001.239,50 90.959,34 - - 155.000,00 27.900,00 127.100,00 4.650,00

89.811,85 25.062,92 - - 180.000,00 32.400,00 147.600,00 5.400,00109.850,38 252,66 - - 864.161,01 408.692,10 455.468,91 25.924,84

- - - - 232.150,50 41.787,12 190.363,38 6.964,52- 22.373,69 - -9.648,38 374.553,05 67.419,54 307.133,51 11.236,59- - - 9.648,38 75.446,95 - 75.446,95 -

14.215,39 20.689,74 - 25.767,52 112.500,00 20.250,00 92.250,00 3.375,0018.404,65 73.564,40 - - 150.000,00 27.000,00 123.000,00 4.500,00

7.150,55 53.189,75 - - 110.000,00 19.800,00 90.200,00 3.300,0064.453,82 97.457,89 - - 240.000,00 43.200,00 196.800,00 7.200,00

- - - - 48.082,12 23.079,39 25.002,73 1.442,4615.622,82 62.860,60 - - 130.000,00 23.400,00 106.600,00 3.900,00

5.009,63 68.564,39 - -1.384,95 116.277,11 20.929,86 95.347,25 3.488,31- - - 1.384,95 28.722,89 - 28.722,89 -- - - - 129.336,48 56.261,37 73.075,11 3.880,10

27.372,22 255.117,08 - - 801.314,74 189.200,16 612.114,58 24.039,4416.010,16 33.445,31 - - 145.000,00 26.100,00 118.900,00 4.350,00

- - - 1.013.125,32 1.861.543,17 335.077,80 1.526.465,37 55.846,30- - - 474.701,81 872.456,83 - 872.456,83 -

125.395,74 99.320,47 - - 560.000,00 100.800,00 459.200,00 16.800,0067.655,86 261.576,29 - - 912.472,95 276.847,57 635.625,38 27.374,1944.828,46 80.915,78 - - 366.000,00 65.880,00 300.120,00 10.980,0063.317,61 78.487,93 - - 377.000,00 67.860,00 309.140,00 11.310,0013.427,88 41.268,16 - - 127.000,00 22.860,00 104.140,00 3.810,0071.787,51 143.250,24 - - 308.000,00 55.440,00 252.560,00 9.240,0020.141,82 9.642,79 - - 115.000,00 20.700,00 94.300,00 3.450,0065.796,61 200.786,56 - - 537.000,00 96.660,00 440.340,00 16.110,0027.372,22 42.461,76 - - 153.500,00 27.630,00 125.870,00 4.605,0010.845,59 3.377,06 - - 70.000,00 12.600,00 57.400,00 2.100,00

- - - - 56.810,25 18.747,41 38.062,84 1.704,3140.976,85 676,28 - -1.506,72 90.856,32 16.354,14 74.502,18 2.725,69

- - - - 85.215,39 15.338,76 69.876,63 2.556,46- - - - 174.562,42 31.421,22 143.141,20 5.236,87

7.129,87 16,68 - -202,37 6.664,48 1.199,58 5.464,90 199,93

Page 264: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 264

IMMOBILI ALTRI Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91N.413

L. 29.12.90 N.408

FILOTTRANO - VICOLO DEGLI ORTI - 1 - terreno 1.413,15 - - - -MONTEMARCIANO - FRAZ.MARINA S.S.ADRIATICA - 20/22 94.794,74 12.911,42 15.530,89 63.180,25 -MONTE SAN VITO - VIA CONGIU NELLO - fabbricato 91.810,97 - 18.951,07 9.374,32 -MONTE SAN VITO - VIA CONGIU NELLO - terreno 19.236,03 - - - -OSTRA - CORSO MAZZINI - 44 - fabbricato 13.612,50 1.615,31 23.296,34 16.019,62 -OSTRA - CORSO MAZZINI - 44 - terreno 3.403,13 - - - -SAN MARCELLO - VIA GRAMSCI - 6 - fabbricato 82.748,77 2.299,07 15.309,02 10.289,15 -SAN MARCELLO - VIA GRAMSCI - 6 - terreno 17.751,23 - - - -NOVAFELTRIA - VIA GARIBALDI - 25 121.194,95 - 41.092,99 22.902,70 42.576,12PENNABILLI - VIA A. MORO - 4 108.000,00 - - - 38.555,06NOVAFELTRIA - PERTICARA - VIA TRIESTE - 34 135.000,00 - 21.050,14 12.464,07 38.665,16SAN LEO - PIETRACUTA V.LE UMBERTO I° - 85 - fabbricato 105.034,16 - 34.257,27 14.478,47 18.574,77SAN LEO - PIETRACUTA V.LE UMBERTO I° - 85 - terreno 38.965,84 - - - -SANT'AGATA FELTRIA - P.ZA GARIBALDI - 22 129.330,87 - 9.991,24 39.337,20 60.839,51PERGOLA - VIA GIANNINI 78.000,00 - 4.001,64 13.108,01 21.691,98PERGOLA - C.SO MATTEOTTI - 48 1.014.664,54 - 69.849,52 272.511,64 486.927,81FRATTE ROSA - VIA DELLE ROSE - 1 86.000,00 - 23.473,37 14.100,77 20.501,84MONDAVIO - S.MICHELE F.-STR.CESANENSE - 32 79.017,91 - 18.579,82 - 27.372,22SAN LORENZO IN CAMPO - P.ZA DEL POPOLO - 20 100.000,00 - 23.162,32 35.176,89 29.819,73SANT'ANGELO IN VADO - VIA MADONNA - 2 168.500,00 - 43.503,51 11.079,18 19.908,24MERCATELLO SUL METAURO - VIA MARTIRI UNGHERIA - 6 - fabbricato 115.979,89 - 31.113,95 16.366,96 24.433,13MERCATELLO SUL METAURO - VIA MARTIRI UNGHERIA - 6 - terreno 43.020,11 - - - -URBINO - V.BONCONTE DA MONTEFELTRO - 104 626.900,00 - - 98.686,76 109.914,77COLBORDOLO - BOTTEGA VIA NAZIONALE - 83 139.547,40 - - 15.961,99 57.300,65AUDITORE - CASININA STR.PROV.FOGLIENSE - 91 - fabbricato 87.982,65 - 1.268,11 - 12.911,42AUDITORE - CASININA STR.PROV.FOGLIENSE - 91 - terreno 33.017,35 - - - -PETRIANO - GALLO - VIA ROMA - 121 244.500,00 - 72.303,97 10.701,48 88.458,24ANCONA - VIA FANTI - 2 107.562,13 - - 120.006,98 -ANCONA - VIA VOLTERRA - 11 166.783,54 - - 42.537,05 -ANCONA - VIA MENICUCCI - 4/6 64.686,21 - - - -JESI - VIA ROMA - 160 39.499,92 - 30.276,77 63.476,35 -PERUGIA - VIA ANGELONI - 43/C 211.354,00 - - - -JESI - VIA TESSITORI - - fabbricato 100.735,57 - - - -JESI - VIA TESSITORI - - terreno 29.245,81 - - - -MAIOLATI SPONTINI - FRAZ.MOIE P.za S.MARIA - 12 - fabbricato 99.925,08 2.526,43 16.307,46 8.368,84 -MAIOLATI SPONTINI - FRAZ.MOIE P.za S.MARIA - 12 - terreno 20.574,92 - - - -RIMINI - VIA TRIPOLI - 78 - fabbricato 140.018,13 - - 18.875,06 -RIMINI - VIA TRIPOLI - 78 - terreno 75.981,87 - - - -- URBINO - area del Monte - - terreno 35.802,89 - 9.458,91 - -

24.322.242,76 35.235,88 1.919.295,98 3.810.723,37 5.162.148,52

IMMOBILI IN CORSO DI RISTRUTTURAZIONE Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91N.413

L. 29.12.90 N.408

PESARO - C.SO XI SETTEMBRE - 6-8 232.889,81 - - - -232.889,81 - - - -

TOTALE IMMOBILI USO AZIENDA ED ALTRI 139.518.072,05 837.208,37 16.058.250,34 36.815.390,71 50.734.055,45

Page 265: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 265

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - - - 202,37 1.615,52 - 1.615,52 -- - - - 94.794,74 56.078,79 38.715,95 2.843,84

73.387,91 17.568,31 - -2.477,69 89.333,28 16.080,00 73.253,28 2.680,00- - - 2.477,69 21.713,72 - 21.713,72 -- - - 57.703,50 71.316,00 12.836,88 58.479,12 2.139,48- - - 14.425,87 17.829,00 - 17.829,00 -

62.426,42 18.383,35 - -1.957,32 80.791,45 14.542,44 66.249,01 2.423,74- - - 1.957,32 19.708,55 - 19.708,55 -- - - - 121.194,95 41.584,89 79.610,06 3.635,84- 27.432,72 - - 108.000,00 19.440,00 88.560,00 3.240,00

516,46 60.113,75 - - 135.000,00 24.300,00 110.700,00 4.050,0018.592,45 51.037,75 - - 105.034,16 18.906,12 86.128,04 3.151,02

- - - - 38.965,84 - 38.965,84 -- 17.696,04 - -5.000,00 124.330,87 37.308,30 87.022,57 3.729,93

50,85 38.749,29 - - 78.000,00 14.040,00 63.960,00 2.340,0059.858,15 118.563,88 - - 1.014.664,54 410.524,26 604.140,28 30.439,94

7.746,85 17.827,70 - - 86.000,00 15.480,00 70.520,00 2.580,00- - - - 79.017,91 24.890,67 54.127,24 2.370,54- 9.620,04 - - 100.000,00 18.000,00 82.000,00 3.000,00

9.812,68 81.218,78 - - 168.500,00 30.330,00 138.170,00 5.055,0010.329,14 74.301,07 - - 115.979,89 20.876,40 95.103,49 3.479,40

- - - - 43.020,11 - 43.020,11 -193.154,90 75.323,99 - - 626.900,00 112.842,00 514.058,00 18.807,00

- - - - 139.547,40 83.309,74 56.237,66 4.186,429.296,22 26.488,39 - - 87.982,65 15.836,88 72.145,77 2.639,48

- - - - 33.017,35 - 33.017,35 -- 62.707,18 - - 244.500,00 44.010,00 200.490,00 7.335,00

134.503,46 - 103.527,48 - 211.089,61 37.996,14 173.093,47 6.332,69- - - - 166.783,54 93.790,53 72.993,01 5.003,51- - - 13,79 64.700,00 11.646,00 53.054,00 1.941,00- - 288.922,33 - 328.422,25 59.116,02 269.306,23 9.852,67

73.097,76 13.034,55 - - 211.354,00 38.043,72 173.310,28 6.340,62- - - 275.015,43 375.751,00 67.635,18 308.115,82 11.272,53- - - 79.843,19 109.089,00 - 109.089,00 -

71.393,75 30.120,06 - -2.937,47 96.987,61 17.457,78 79.529,83 2.909,63- - - 2.937,47 23.512,39 - 23.512,39 -

83.373,25 33.690,72 - - 140.018,13 25.203,24 114.814,89 4.200,54- - - - 75.981,87 - 75.981,87 -- - - - 35.802,89 - 35.802,89 -

2.479.729,77 5.299.272,38 1.262.047,96 1.919.142,58 27.503.433,30 6.682.203,32 20.821.229,98 768.173,18

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - - - - 232.889,81 - 232.889,81 -- - - - 232.889,81 - 232.889,81 -

2.504.777,93 5.379.185,75 74.191.967,87 -113.032,50 213.597.007,42 35.774.361,03 177.822.646,39 5.630.554,93

Page 266: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 266

Immobili destinati ad investimento del fondo di previdenza

EX CASSA DI RISPARMIO DI JESI Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

CHIARAVALLE - VIA VERDI "M.CERVINO" - 54 148.856,00 - - 23.407,75 -SENIGALLIA - MARZOCCA P.za Cameranesi - 12 30.613,63 - 8.874,80 19.794,26 -JESI - PIAZZA SAN FRANCESCO - 73 74.333,03 - - 58.144,30 -

253.802,66 - 8.874,80 101.346,31 -

EX CASSA DI RISPARMIO DI MACERATA Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

APIRO - P. G. BRUNO - 17 220.121,87 - 5.711,87 154.286,68 -MACERATA - V. TRENTO - 16/A 765.208,17 - 41.615,53 322.248,95 273.509,50MACERATA - V. T. LORENZONI - 51 2.049.720,31 - 46.484,93 247.603,20 134.992,38ROMA - V. di ACQUA BULLICANTE - 152 552.516,05 - - - -TOLENTINO - V. M. SAVINI - 1 800.980,99 15.571,83 - 211.316,81 153.179,66

4.388.547,39 15.571,83 93.812,33 935.455,64 561.681,54

EX MEDIOCREDITO FONDIARIO CENTRITALIA SPA Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

ANCONA - VIA TRIESTE - 19 1.238.239,59 114.176,59 - 150.351,90 886.672,211.238.239,59 114.176,59 - 150.351,90 886.672,21

EX CASSA DI RISPARMIO DI PESARO Costo ingresso

IAS + costi capitalizzati

Ammontare rivalutazione ai sensi

L. 2.12.75N.576

L. 19.3.83 N.72

L. 30.12.91 N.413

L. 29.12.90N.408

PESARO - P.LE LAZZARINI - 4-5 1.074.900,00 - 156.592,48 164.397,65 178.501,63PESARO - VIA DIAZ ANG. VIA NOBILI - 10 1.839.997,79 - - 949.553,70 -URBANIA - VIA DOLCE - 8 201.000,00 - 42.349,46 39.280,72 73.306,88PENNABILLI - VIA MARCONI - 6-10 184.008,21 - 95.401,37 46.582,69 32.110,65URBINO - V.BONCONTE DA MONTEFELTRO - 104 34.900,00 - - 2.275,20 2.534,04

3.334.806,00 - 294.343,31 1.202.089,96 286.453,20

TOTALE IMMOBILI DESTINATI AD INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA 9.215.395,64 129.748,42 397.030,44 2.389.243,81 1.734.806,95 TOTALE GENERALE 148.733.467,69 966.956,79 16.455.280,78 39.204.634,52 52.468.862,40

Page 267: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 267

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 79.491,43 35.235,48 - - 148.856,00 26.794,08 122.061,92 4.465,68

- - - - 30.613,63 17.949,79 12.663,84 918,41- - - - 74.333,03 40.625,49 33.707,54 2.229,99

79.491,43 35.235,48 - - 253.802,66 85.369,36 168.433,30 7.614,08

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - 66.304,79 - 192.378,13 412.500,00 74.250,00 338.250,00 12.375,00

27.168,48 41.214,91 - - 765.208,17 362.964,64 402.243,53 22.956,25116.996,67 927.126,09 - - 2.049.720,31 437.367,98 1.612.352,33 61.491,62

3.764,65 13.354,31 - - 552.516,05 99.452,94 453.063,11 16.575,49- - - - 800.980,99 471.437,82 329.543,17 24.029,42

147.929,80 1.048.000,10 - 192.378,13 4.580.925,52 1.445.473,38 3.135.452,14 137.427,78

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 - - - - 1.238.239,59 721.446,39 516.793,20 37.147,19- - - - 1.238.239,59 721.446,39 516.793,20 37.147,19

Ammontare rivalutazione ai sensi

Rivalutazione IAS Cespite valore al Fondo

ammortamento al Valore di bilancio

al Ammortamento al L. 21.11.00

N.342 L. 24.12.03

N.350 L. 23.12.05

N.266 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 31/12/2009 132.729,43 430.878,22 - - 1.074.900,00 193.482,00 881.418,00 32.247,00

- - - - 1.839.997,79 1.581.291,93 258.705,86 55.199,941.032,92 40.898,36 - - 201.000,00 36.180,00 164.820,00 6.030,00

516,46 5.113,75 - - 184.008,21 81.610,45 102.397,76 5.520,2511.362,05 15.274,67 - - 34.900,00 6.282,00 28.618,00 1.047,00

145.640,86 492.165,00 - - 3.334.806,00 1.898.846,38 1.435.959,62 100.044,19

373.062,09 1.575.400,58 - 192.378,13 9.407.773,77 4.151.135,51 5.256.638,26 282.233,24

2.877.840,02 6.954.586,33 74.191.967,87 79.345,63 223.004.781,19 39.925.496,54 183.079.284,65 5.912.788,17

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 268

Rendiconto dei Fondi di Previdenza del Personale (importi all'unità di Euro) - Allegato 2

Movimentazione Fondo di quiescenza personale ramo credito ex Banca Carima (denominato anche Credito Macerata) Consistenza al 31 dicembre 2008 25.531.357 Incrementi: 961.406 Accantonamenti, per contributi e rendimenti 952.491 Contributi a carico degli iscritti e versamenti per ricostituzione pensione 8.915 Decrementi: -2.389.107 Utilizzi, per pensioni pagate -2.389.107 Consistenza al 31 dicembre 2009 24.103.656 Riserva matematica 24.054.266 Eccedenza 49.390

Fondo di quiescenza ex dipendenti Carima passati a SE.RI.MA (denominato anche Esattoria Macerata) Consistenza al 31 dicembre 2008 583.269 Incrementi: 28.765 Accantonamenti, per contributi e rendimenti 28.765 Contributi a carico degli iscritti e versamenti per ricostituzione pensione - Decrementi: -41.558 Utilizzi, per pensioni pagate -41.558 Consistenza al 31 dicembre 2009 570.476 Riserva matematica 570.476 Eccedenza -

Fondo di quiescenza personale ramo credito ex C.R.Pesaro (denominato anche Credito Pesaro) Consistenza al 31 dicembre 2008 12.214.007 Incrementi: 518.286 Accantonamenti, per contributi e rendimenti 518.286 Contributi a carico degli iscritti e versamenti per ricostituzione pensione - Decrementi: -1.178.334 Utilizzi, per pensioni pagate -1.178.334 Consistenza al 31 dicembre 2009 11.553.959 Riserva matematica 11.327.954 Eccedenza 226.005

Page 269: BILANCIO 31 dicembre 2009...2009/12/31  · DATI AL 31 DICEMBRE 2009 E AL 31 DICEMBRE 2008 (importi in migliaia di euro) VOCI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2009 31.12.2008 10+20

BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 269

Fondo di quiescenza ex dipendenti C.R.Pesaro passati a SE.RI.T. (denominato anche Esattoria Pesaro) Consistenza al 31 dicembre 2008 628.940 Incrementi: 16.083 Accantonamenti, per contributi e rendimenti 16.083 Contributi a carico degli iscritti e versamenti per ricostituzione pensione - Decrementi: -70.226 Utilizzi, per pensioni pagate -70.226 Consistenza al 31 dicembre 2009 574.797 Riserva matematica 564.715 Eccedenza 10.082

Fondo di quiescenza personale ramo credito ex C.R.Jesi (denominato anche Credito Jesi) Consistenza al 31 dicembre 2008 13.164.083 Incrementi: 566.156 Accantonamenti, per contributi e rendimenti 566.156 Contributi a carico degli iscritti e versamenti per ricostituzione pensione - Decrementi: -1.027.914 Utilizzi, per pensioni pagate -1.027.914 Consistenza al 31 dicembre 2009 12.702.324 Riserva matematica 11.049.770 Eccedenza 1.652.554

Fondo di quiescenza personale ex Mediocredito Fondiario Centroitalia SpA Consistenza al 31 dicembre 2008 3.165.910 Incrementi: 1.603.966 Accantonamenti, per contributi e rendimenti 1.603.966 Contributi a carico degli iscritti e versamenti per ricostituzione pensione - Decrementi: -261.036 Utilizzi, per pensioni pagate -261.036 Consistenza al 31 dicembre 2009 4.508.840 Riserva matematica 3.095.180 Eccedenza 1.413.660

TOTALE COMPLESSIVO FONDI PENSIONE AL 31 DICEMBRE 2009 54.014.053

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 270

Elenco delle partecipazioni (importi all'unità di euro) - Allegato 3 Intestazione Azioni o

Quote Valore di Bilancio

Valore Nominale

Nostra quota

Società ed enti controllati Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A. 4.999 499.900 499.900 99,98%CARILO- Cassa di Risparmio di Loreto S.p.a. 238.025 34.265.237 12.293.991 78,81%Focus Gestioni Società di Gestione del Risparmio S.r.l. 3.000.000 2.477.217 3.000.000 100,00%Medioleasing S.p.A. 60.000.000 60.000.000 60.000.000 100,00%Di influenza notevole Montefeltro Leader Soc.Cons. a r.l. 1.890 18.894 18.900 25,89%SE.BA. S.p.a. 3.400 175.595 175.610 34,00%Totale 31 dicembre 2009 97.436.843 75.988.401

PUBBLICITÀ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE AI SENSI DELL’ART. 160, COMMA 1-BIS DEL D. LGS. 58/98 -allegato 4

Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi riconosciuti, per l’anno 2009, in base al contratto, alla società di revisione cui è stato conferito l’incarico di revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 58/98, ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa:

Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi

(in migliaia di euro) Servizi di revisione e controllo contabile1 PricewaterhouseCoopers Spa Banca Marche 173,4Servizi di attestazione2 PricewaterhouseCoopers Spa Banca Marche 47,5Servizi di consulenza fiscale -

Altri servizi PricewaterhouseCoopers Advisory Srl Banca Marche 80,0

Totale competenza 31.12.2009 300,9 1I servizi di revisione e controllo contabile comprendono la revisione contabile del bilancio di esercizio e la revisione contabile limitata della semestrale 2I servizi di attestazione comprendono la verifica di attività svolte per l’emissione di prestiti obbligazionari e la verifica della traduzione in lingua inglese del bilancio.

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 271

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 272

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BANCA MARCHE situazione al 31 dicembre 2009 273