Bilancio 2015 - barillagroup.com · 5 Lettera del Presidente 7 Cariche sociali 10 Relazione sulla...

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Bilancio 2015

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Bilancio 2015

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Bilancio 2015

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Barilla festeggia l’inaugurazione della nuova sededella Regione Americhe a Chicago

Da sinistra: Luca Barilla (Vicepresidente), Jean-Pierre Comte (Presidente della Regione Barilla Americas), Paolo Barilla (Vicepresidente), Claudio Colzani (Amministratore delegato e Direttore generale), Guido Barilla (Presidente).

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Lettera del Presidente 7

Cariche sociali 10

Relazione sulla gestione 17Operazioni relative alle partecipazioni 18Principi contabili di riferimento IFRS 18Nota metodologica 18Sintesi dei risultati economici e finanziari consolidati 18I nostri marchi 20Struttura e organizzazione 22Scenario economico 22Attività operative del Gruppo 22Investimenti in beni strumentali 24Informazioni relative alla corporate governance 24 “Buono per Te, Buono per il Pianeta”: la missione del Gruppo Barilla 25Risk management 28Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio 28Prevedibile evoluzione della gestione 28Altri eventi relativi alla gestione 28Informazioni relative ai rapporti infragruppo e con parti correlate 28

Bilancio consolidato dell’eserciziochiuso il 31 dicembre 2015

Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria 32Prospetto di conto economico consolidato 34Prospetto di conto economico complessivo 35Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 36Prospetto dei flussi finanziari 37

Indice

Note illustrative 391. Struttura e attività del Gruppo Barilla 392. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 393. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) 394. Base per la presentazione - Principi contabili e criteri di valutazione 395. Variazioni nell’area di consolidamento 486. Note sui prospetti consolidati 48 7. Strumenti finanziari e posizione finanziaria netta 688. Informativa ai sensi dello IAS 24 sulle parti correlate e sulla retribuzione del management con responsabilità strategiche 73

Allegati 1. Elenco delle società incluse nel consolidamento 762. Elenco delle società collegate e delle altre società del Gruppo 793. Tassi di cambio 80

Relazione della Società di revisione 82

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“Date da mangiare alle persone quello che dareste ai vostri figli” (Pietro Barilla)

Da sinistra: Paolo Barilla (Vicepresidente), Luca Barilla (Vicepresidente),

Guido Maria Barilla (Presidente), Claudio Colzani (Amministratore delegato e Direttore generale).

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Lettera del Presidente

Il mondo in cui viviamo è sempre più complicato. Gli sconvolgimenti politici e sociali a cui stiamo assistendo pesano anche sull’economia. Nonostante questo sce-nario molto incerto e impegnativo, il Gruppo Barilla è stato in grado, nel 2015, di continuare il suo percorso di crescita graduale, grazie alla sua strategia “Buono per Te, Buono per il Pianeta”.Il fatturato netto è cresciuto del 2% rispetto all’anno precedente (al netto dell’effetto cambio), raggiungen-do 3.383 milioni di euro, mentre i volumi sono rimasti sostanzialmente stabili. L’utile al lordo di interessi, imposte e ammortamenti (EBITDA) è stato pari a 440 milioni di euro (rispetto a 427 milioni nel 2014), con un’incidenza media sul fatturato del 13%, in linea con l’anno precedente.La buona generazione di cassa del 2015 ha consentito un’ulteriore riduzione del debito netto del Gruppo, sce-so a 170 milioni di euro rispetto ai 250 milioni del 2014. Questo dimostra la solidità nel generare valore e costi-tuisce la premessa necessaria per la crescita futura.I risultati positivi sono stati raggiunti grazie alla discipli-na, la passione e l’impegno che mettiamo nella gestione quotidiana della società, nel percorso intrapreso con la strategia “Good for You, Good for the Planet”.Dal 2010, 219 prodotti Barilla sono stati riformulati con una riduzione consistente dei livelli di grassi e sale, e un aumento di fibre e di farine integrali. Sono stati lancia-ti diversi nuovi prodotti da forno con meno zucchero rispetto alla media del settore. Solo negli ultimi 3 anni Barilla ha ridotto i grassi totali e i grassi saturi in 73 prodotti, e il sale in 15 prodotti. La nuova linea di pasta biologica e il senza glutine – che è ora disponibile anche in alcuni prodotti da forno – sono state due innovazioni significative.Sempre più determinati a migliorare la qualità della nostra offerta, nel 2015 abbiamo investito circa 147 mi-lioni di euro (4% dei ricavi) in beni strumentali e attrez-zature. Un investimento particolarmente significativo

è stato quello dei nuovi silos di stoccaggio e il collega-mento ferroviario che ci permetteranno di consegnare il grano con il treno nel più grande stabilimento di pasta al mondo, nella nostra sede di Parma. Grazie a questa impresa, Barilla sarà in grado di rimuovere circa 3.300 camion dalle strade, riducendo di 1.100 tonnellate le emissioni di gas serra.Abbiamo tecnologie innovative che rispettano l’ambien-te e chi ci lavora, che ci hanno consentito di raggiungere livelli di efficienza e produttività molto elevati. Grazie a queste, inoltre, dal 2010 sono state ridotte del 20% circa le emissioni di CO

2 e il consumo di acqua per tonnellata

di prodotto. Siamo determinati a investire per riuscire a raggiungere il 30% di riduzione nel 2020.Nel 2015 abbiamo continuato a lavorare sul nostro progetto di agricoltura sostenibile e sulla tracciabilità della materia prima, in risposta alla crescente domanda da parte delle persone di sapere cosa c’è dietro il cibo che mangiano. Dopo il successo del progetto “Guarda tu stesso” per i sughi, abbiamo presentato una pasta in “edizione limitata” nel supermercato del futuro della Esposizione Universale di Milano, che mostra cosa c’è dietro un piatto di pasta. Il lavoro della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition di informare le per-sone sui grandi temi alimentari del mondo è proseguito con la pubblicazione del libro “Eating Planet”.Noi riteniamo che il nostro ruolo come impresa leader nel settore alimentare sia quello di nutrire il progresso per tutti, contribuendo a offrire soluzioni concrete per una vita migliore.

Guido Barilla

8 9

Pierfrancesco Favino è il protagonista della nuova campagna Barilla, diretta da Gabriele Salvatores.

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Cariche sociali

BARILLA HOLDING S.p.A

Consiglio di Amministrazione

Presidente Guido Maria Barilla

Vicepresidenti Luca Barilla Paolo Barilla

Amministratore delegato Claudio Colzani

Consigliere Emanuela Barilla

Collegio sindacale

Presidente Luigi Capitani

Sindaci effettivi Alberto Pizzi Augusto Schianchi

BARILLA G. E R. FRATELLI S.p.A

Consiglio di Amministrazione

Presidente Guido Maria Barilla

Vicepresidenti Luca Barilla Paolo Barilla

Amministratore delegato e Direttore generale Claudio Colzani

Consiglieri Emanuela Barilla Antonio Belloni Nicolaus Issenmann Andrea Pontremoli Collegio sindacale

Presidente Augusto Schianchi

Sindaci effettivi Mario Tardini Marco Ziliotti

Revisore legale dei conti

KPMG S.p.A.

La storia di Barilla in pillole, dal 1877La storia di Barilla in pillole, dal 1877

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La storia di Barilla in pillole, dal 1877La storia di Barilla in pillole, dal 1877

12 13

1877 931979

2014

2015

G L I I N I Z I

1975C O M I N C I A L’ E R A D E L M U L I N O B I A N C O

B A R I L L A L E A D E RI T A L I A N O

I L R I T O R N OD I P I E T R O B A R I L L A 2010

I G I O R N IN O S T R I

COMINCIA L’AVVENTURA BARILLA

CON PIETRO BARILLA, IN UNA

BOTTEGA DI PANE E PASTA NEL

CENTRO DI PARMA, INIZIA NEL 1877

LA STORIA DELLA BARILLA.

1910

R I C C A R D OA L L A G U I D AD E L L A B A R I L L A

NASCE IL PRIMO STABILIMENTO

AL FONDATORE SUCCEDONO NEI PRIMI

ANNI DEL ‘900 I FIGLI RICCARDO E

GUALTIERO. NASCE IL PRIMO STABILIMENTO,

CON 100 OPERAI E LA PRODUZIONE DI 80

QUINTALI DI PASTA AL GIORNO, E NELLO

STESSO ANNO VIENE REGISTRATO IL

PRIMO MARCHIO: UN BIMBO CHE VERSA UN

TUORLO D’UOVO IN UNA MADIA DI FARINA.

RICCARDO BARILLA, DOPO LA MORTE

DEL PADRE E DEL FRATELLO, GUIDA LA

CRESCITA NEGLI ANNI VENTI E TRENTA. NEL

1936 PIETRO, FIGLIO DI RICCARDO, ENTRA IN

AZIENDA E COMINCIA LO SVILUPPO DELLA

RETE COMMERCIALE.

NASCE IL BARILLA CENTER FOR FOOD AND NUTRITION

NEL 2009 VIENE LANCIATO IL

BARILLA CENTER FOR FOOD AND

NUTRITION (BCFN),

UN CENTRO DI PENSIERO

MULTIDISCIPLINARE IMPEGNATO

NELLA PROMOZIONE E

NELLA CONDIVISIONE

DEI TEMI LEGATI ALLA

NUTRIZIONE E ALLA

ALIMENTAZIONE

195870

STASERA CANTA MINA!

ALL’INIZIO DEGLI ANNI ’60 BARILLA

DIVENTA SOCIETÀ PER AZIONI. HA

1.300 DIPENDENTI E 200 ADDETTI

ALLE VENDITE. NEL 1965 BARILLA

ENTRA PER LA PRIMA VOLTA NEL

MERCATO DEI PRODOTTI DA FORNO

CONFEZIONATI, PRODUCENDO

GRISSINI E CRACKER. NEL 1969 VIENE

COSTRUITO LO STABILIMENTO DI

PEDRIGNANO (PARMA), IL PIÙ GRANDE

SITO PRODUTTIVO PER LA PASTA

NEL MONDO, CON UNA CAPACITÀ

PRODUTTIVA DI 1.000 TONS AL GIORNO.

1947I L S E C O N D OD O P O G U E R R A

GIANNI E PIETRO ALLA GUIDA DELL’AZIENDA

ALLA MORTE DI RICCARDO BARILLA,

NEL 1947, I SUOI FIGLI PIETRO E GIANNI

PRENDONO LE REDINI DELL’AZIENDA,

SVILUPPANDO MODERNI SISTEMI

PRODUTTIVI E INTENSE ATTIVITÀ

COMUNICATIVE E PUBBLICITARIE.

1971B A R I L L A D I V E N T AA M E R I C A N A

LA PARENTESI AMERICANA

NEL 1971 LA FAMIGLIA

BARILLA CEDE LA SOCIETÀ

AL GRUPPO AMERICANO

GRACE.

G U I D O , L U C A E P A O L OA L L A G U I D AD E L G R U P P O

IL RILANCIO

NEL 1979 PIETRO BARILLA RITORNA

ALLA GUIDA DEL GRUPPO. LO STORICO

RIACQUISTO COINCIDE CON LA RIPRESA

DI UNA STRATEGIA INDUSTRIALE E

COMUNICATIVA DI LUNGO PERIODO,

FONDATA SULL’IDEA DI

RILANCIARE LA PASTA E IL

PRIMO PIATTO ALL’ITALIANA

E DI SVILUPPARE L’OFFERTA

DEI PRODOTTI DA FORNO.

NEL 1993, DOPO LA SCOMPARSA

DI PIETRO BARILLA, LA GUIDA

DELL’AZIENDA PASSA NELLE MANI DEI

FIGLI GUIDO, LUCA E PAOLO.

“A TREDICI ANNI HO COMINCIATO A LAVORARE.

MIO PADRE MI MANDAVA A PRENDERE CON IL

CARRETTO QUALCHE SACCO DI FARINA CHE,

CON IL NOSTRO ANTICO FORNETTO DI MATTONI,

SI TRADUCEVA IN PANE. DOPO QUALCHE ANNO,

IN UNA PICCOLA BOTTEGA, CON L’AIUTO DELLE

MIE SORELLE E DI MIA MADRE CHE STAVANO AL

BANCO, VENDEVAMO IL PANE CHE IO E MIO PADRE

PRODUCEVAMO LAVORANDO FINO A 18 ORE AL

GIORNO.”

R I C C A R D O B A R I L L A

“NELLA STORIA DELL’IMPRESA CI SONO TANTE

TAPPE, TANTI EPISODI, TANTI FATTI CHE

RIMANGONO E CHE SONO COME GRADINI DI UNA

SCALINATA. PERÒ IL TRATTO DOMINANTE È LA

GENERAZIONE PIONIERISTICA DAVANTI ALLA

QUALE IO MI INCHINO SEMPRE CON GRANDE

DEVOZIONE, AMMIRAZIONE E RICONOSCENZA.”

P I E T R O B A R I L L A

“IL PROFITTO È INGREDIENTE FONDAMENTALE

DELLA VITA ECONOMICA, MA PERCHÉ SI REALIZZI

E SI MANTENGA UNA CONVIVENZA CIVILE È

NECESSARIA L’ESISTENZA ED IL RISPETTO DI

REGOLE MORALI E DI VALORI. QUESTO CI HANNO

TRASMESSO LE PASSATE GENERAZIONI E PER

QUESTO È NOSTRO DOVERE ONORARNE LA

MEMORIA. COSÌ FACENDO AIUTIAMO I GIOVANI DI

OGGI A CAPIRE LA STORIA, AD AVERE COSCIENZA

DELLE NOSTRE RADICI.”

P I E T R O B A R I L L A

“IO SOSTENGO CHE LE TRE CARATTERISTICHE

DELL’IMPRENDITORE SIANO IL CORAGGIO,

L’INTUIZIONE E L’OTTIMISMO. IO PENSO CHE

L’IMPRENDITORE IN TUTTI I CAMPI ABBIA UN

RUOLO IMPORTANTE. MA L’ALIMENTARE NE HA

UNO SPECIFICO, DIREI UN PO’ PIÙ PROFONDO

E IMPEGNATIVO, PERCHÉ L’ALIMENTO VA A

TUTTI: DAI BAMBINI AI VECCHI, ALLE FAMIGLIE.

L’ALIMENTO HA QUESTA DELICATEZZA, QUESTA

IMPORTANZA PER LA SALUTE DEGLI UOMINI.”

P I E T R O B A R I L L A

“DURANTE QUEGLI ANNI FUI VERAMENTE INFELICE,

PER UN INSIEME DI RAGIONI, E POI MI ANDAVA

TUTTO MALE… CHISSÀ PERCHÉ MI ANDAVA TUTTO

MALE… ERO UN UOMO CHE SOFFRIVA PER DIVERSE

RAGIONI, MA LA PIÙ IMPORTANTE ERA DI AVER

ABBANDONATO LA ‘NAVE’ CHE MI ERA STATA

AFFIDATA E CON LA QUALE AVEVO NAVIGATO

FINO ALL’ETÀ DI 58 ANNI…”

P I E T R O B A R I L L A

“LA MARCA DEVE SAPER COSTRUIRE RELAZIONI

CON I CONSUMATORI, NON SOLO TRANSAZIONI;

E IL NOSTRO SARÀ UN AVVENIRE POSSIBILE SE

CONTINUEREMO A RINNOVARE CREATIVAMENTE

IL NOSTRO MODO DI COMPETERE.”

G U I D O B A R I L L A

“IL RITORNO NON È STATO FACILE. INCONTRI,

OSTACOLI, FINANZA, DENARO, VIAGGI: NEW YORK,

ZURIGO... A MOLTI DI QUESTI VIAGGI PARTECIPARONO

ANCHE I FIGLI CHE VOLLI TESTIMONI DI QUESTA

AVVENTURA. ALLA FINE DEL 1978 NON RIUSCII AD

AVERE LA CIFRA. DAVANTI AI CAPI DELLA GRACE

IO RIMASI COSÌ MALE CHE PIANSI. UNO DI QUESTI, IL

SIGNOR GRAFF - PERSONA ECCELLENTE - CAPÌ IL MIO

DRAMMA E MI CHIAMÒ NEL SUO UFFICIO A PARTE E

MI DISSE: ‘NON SI SCORAGGI, VEDREMO COSA SI PUÒ

FARE...’. ERA LA FINE DEL 1978 E NEL LUGLIO DEL 1979

SIAMO RIUSCITI A CHIUDERE LA TRATTATIVA.”

P I E T R O B A R I L L A

“PENSO CHE I MIEI FIGLI NON ABBIANO UNA

CATTIVA OPINIONE DI ME, MI ILLUDO CHE ABBIANO

FIDUCIA, STIMA; CHE MI CREDANO E CHE QUESTA

TRASMISSIONE DELLE ESPERIENZE CHE PUÒ FARE

UN PADRE AI FIGLI SIA EFFETTIVAMENTE UNA

VERITÀ CHE SI POSSA REALIZZARE. L’OBIETTIVO

È LA SUCCESSIONE, CHE LA FAMIGLIA CONTINUI

PER UN’ALTRA GENERAZIONE, CHE VUOL DIRE

30-40 ANNI NELL’IMPRESA. POI LA NUOVA

GENERAZIONE PROVVEDERÀ... SE PROVVEDERÀ...

ALLA SUCCESSIONE...”

P I E T R O B A R I L L A

“DIVENTEREMO SEMPRE PIÙ GLOBALI E PRONTI

AD AFFRONTARE IL FUTURO SVILUPPANDO

LE PERFORMANCE NEI CONFRONTI DEL

CONSUMATORE; NON PERSEGUENDO UN SEMPLICE

E TRADIZIONALE AUMENTO DELLE DIMENSIONI,

MA ADATTANDO LA NOSTRA CULTURA DELLA

QUALITÀ E LA NOSTRA PROFESSIONALITÀ AI

CAMBIAMENTI DI SCENARIO CHE SARANNO

SEMPRE PIÙ RAPIDI.”

G U I D O B A R I L L A

“IL MODELLO ALIMENTARE ITALIANO È IL PUNTO DI

RIFERIMENTO FONDAMENTALE PER SANE ABITUDINI

ALIMENTARI, PER IL RISPETTO E LA TUTELA DELLE

RISORSE NATURALI DEL NOSTRO PIANETA, PER

LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELLE FUTURE

GENERAZIONI.”

G U I D O , L U C A E P A O L O B A R I L L A

NEL 2014 IL BCFN DIVENTA

FONDAZIONE E CONSOLIDA IL

SUO IMPEGNO NEL TROVARE

SOLUZIONI CONCRETE ALLE

GRANDI SFIDE DELL'ALIMENTA-

ZIONE NEL MONDO. VIENE

PROPOSTO UN ACCORDO

MONDIALE SUL CIBO DA

SOTTOSCRIVERE IN OCCASIONE

DI EXPO 2015 A MILANO.

L’ACCORDO, DENOMINATO

"PROTOCOLLO DI MILANO"

DALLA FONDAZIONE BCFN, SI

PONE TRE MACRO-OBIETTIVI:

- TAGLIARE LO SPRECO

ALIMENTARE

- LOTTARE CONTRO

LA FAME E L’OBESITÀ

- PROMUOVERE

UN’AGRICOLTURA

PIÙ SOSTENIBILE

NASCE MULINO BIANCO

NEL 1975 NASCE MULINO BIANCO,

UNA NUOVA LINEA DI PRODOTTI

DA FORNO, TRA CUI BISCOTTI,

SOSTITUTI DEL PANE E MERENDE,

CARATTERIZZATI DA GENUINITÀ E

RICETTE CON INGREDIENTI NATURALI,

CHE SI AVVALE DELLA SECOLARE

ESPERIENZA MATURATA DA BARILLA

NELLA LAVORAZIONE DEI CEREALI.

LA FONDAZIONE BCFN

CONTRIBUISCE ALLA “CARTA

DI MILANO”, LA PROPOSTA

DEL GOVERNO ITALIANO

ALL'EXPO UNIVERSALE

DI MILANO PER UN ACCORDO

A LIVELLO MONDIALE

A GARANTIRE UN'ALIMENTAZIONE

SANA, SICURA E SUFFICIENTE

PER TUTTI.

2000B A R I L L A A Z I E N D AI N T E R N A Z I O N A L E

IMPORTANTI ACQUISIZIONI

GLI ANNI ’90 E IL PRIMO

DECENNIO DEGLI ANNI 2000

SONO CARATTERIZZATI DA

UN FORTE PROCESSO DI

INTERNAZIONALIZZAZIONE, CON

LA CRESCITA SUI MERCATI EUROPEI

E STATUNITENSE, L’APERTURA

DI NUOVI IMPIANTI PRODUTTIVI E

L’ACQUISIZIONE DI IMPORTANTI

MARCHI QUALI PAVESI (ITALIA), MISKO

(GRECIA), FILIZ (TURCHIA), WASA

(SVEZIA), YEMINA E VESTA (MESSICO),

LIEKEN (GERMANIA) E HARRYS

(FRANCIA).

14 15

1877 931979

2014

2015

G L I I N I Z I

1975C O M I N C I A L’ E R A D E L M U L I N O B I A N C O

B A R I L L A L E A D E RI T A L I A N O

I L R I T O R N OD I P I E T R O B A R I L L A 2010

I G I O R N IN O S T R I

COMINCIA L’AVVENTURA BARILLA

CON PIETRO BARILLA, IN UNA

BOTTEGA DI PANE E PASTA NEL

CENTRO DI PARMA, INIZIA NEL 1877

LA STORIA DELLA BARILLA.

1910

R I C C A R D OA L L A G U I D AD E L L A B A R I L L A

NASCE IL PRIMO STABILIMENTO

AL FONDATORE SUCCEDONO NEI PRIMI

ANNI DEL ‘900 I FIGLI RICCARDO E

GUALTIERO. NASCE IL PRIMO STABILIMENTO,

CON 100 OPERAI E LA PRODUZIONE DI 80

QUINTALI DI PASTA AL GIORNO, E NELLO

STESSO ANNO VIENE REGISTRATO IL

PRIMO MARCHIO: UN BIMBO CHE VERSA UN

TUORLO D’UOVO IN UNA MADIA DI FARINA.

RICCARDO BARILLA, DOPO LA MORTE

DEL PADRE E DEL FRATELLO, GUIDA LA

CRESCITA NEGLI ANNI VENTI E TRENTA. NEL

1936 PIETRO, FIGLIO DI RICCARDO, ENTRA IN

AZIENDA E COMINCIA LO SVILUPPO DELLA

RETE COMMERCIALE.

NASCE IL BARILLA CENTER FOR FOOD AND NUTRITION

NEL 2009 VIENE LANCIATO IL

BARILLA CENTER FOR FOOD AND

NUTRITION (BCFN),

UN CENTRO DI PENSIERO

MULTIDISCIPLINARE IMPEGNATO

NELLA PROMOZIONE E

NELLA CONDIVISIONE

DEI TEMI LEGATI ALLA

NUTRIZIONE E ALLA

ALIMENTAZIONE

195870

STASERA CANTA MINA!

ALL’INIZIO DEGLI ANNI ’60 BARILLA

DIVENTA SOCIETÀ PER AZIONI. HA

1.300 DIPENDENTI E 200 ADDETTI

ALLE VENDITE. NEL 1965 BARILLA

ENTRA PER LA PRIMA VOLTA NEL

MERCATO DEI PRODOTTI DA FORNO

CONFEZIONATI, PRODUCENDO

GRISSINI E CRACKER. NEL 1969 VIENE

COSTRUITO LO STABILIMENTO DI

PEDRIGNANO (PARMA), IL PIÙ GRANDE

SITO PRODUTTIVO PER LA PASTA

NEL MONDO, CON UNA CAPACITÀ

PRODUTTIVA DI 1.000 TONS AL GIORNO.

1947I L S E C O N D OD O P O G U E R R A

GIANNI E PIETRO ALLA GUIDA DELL’AZIENDA

ALLA MORTE DI RICCARDO BARILLA,

NEL 1947, I SUOI FIGLI PIETRO E GIANNI

PRENDONO LE REDINI DELL’AZIENDA,

SVILUPPANDO MODERNI SISTEMI

PRODUTTIVI E INTENSE ATTIVITÀ

COMUNICATIVE E PUBBLICITARIE.

1971B A R I L L A D I V E N T AA M E R I C A N A

LA PARENTESI AMERICANA

NEL 1971 LA FAMIGLIA

BARILLA CEDE LA SOCIETÀ

AL GRUPPO AMERICANO

GRACE.

G U I D O , L U C A E P A O L OA L L A G U I D AD E L G R U P P O

IL RILANCIO

NEL 1979 PIETRO BARILLA RITORNA

ALLA GUIDA DEL GRUPPO. LO STORICO

RIACQUISTO COINCIDE CON LA RIPRESA

DI UNA STRATEGIA INDUSTRIALE E

COMUNICATIVA DI LUNGO PERIODO,

FONDATA SULL’IDEA DI

RILANCIARE LA PASTA E IL

PRIMO PIATTO ALL’ITALIANA

E DI SVILUPPARE L’OFFERTA

DEI PRODOTTI DA FORNO.

NEL 1993, DOPO LA SCOMPARSA

DI PIETRO BARILLA, LA GUIDA

DELL’AZIENDA PASSA NELLE MANI DEI

FIGLI GUIDO, LUCA E PAOLO.

“A TREDICI ANNI HO COMINCIATO A LAVORARE.

MIO PADRE MI MANDAVA A PRENDERE CON IL

CARRETTO QUALCHE SACCO DI FARINA CHE,

CON IL NOSTRO ANTICO FORNETTO DI MATTONI,

SI TRADUCEVA IN PANE. DOPO QUALCHE ANNO,

IN UNA PICCOLA BOTTEGA, CON L’AIUTO DELLE

MIE SORELLE E DI MIA MADRE CHE STAVANO AL

BANCO, VENDEVAMO IL PANE CHE IO E MIO PADRE

PRODUCEVAMO LAVORANDO FINO A 18 ORE AL

GIORNO.”

R I C C A R D O B A R I L L A

“NELLA STORIA DELL’IMPRESA CI SONO TANTE

TAPPE, TANTI EPISODI, TANTI FATTI CHE

RIMANGONO E CHE SONO COME GRADINI DI UNA

SCALINATA. PERÒ IL TRATTO DOMINANTE È LA

GENERAZIONE PIONIERISTICA DAVANTI ALLA

QUALE IO MI INCHINO SEMPRE CON GRANDE

DEVOZIONE, AMMIRAZIONE E RICONOSCENZA.”

P I E T R O B A R I L L A

“IL PROFITTO È INGREDIENTE FONDAMENTALE

DELLA VITA ECONOMICA, MA PERCHÉ SI REALIZZI

E SI MANTENGA UNA CONVIVENZA CIVILE È

NECESSARIA L’ESISTENZA ED IL RISPETTO DI

REGOLE MORALI E DI VALORI. QUESTO CI HANNO

TRASMESSO LE PASSATE GENERAZIONI E PER

QUESTO È NOSTRO DOVERE ONORARNE LA

MEMORIA. COSÌ FACENDO AIUTIAMO I GIOVANI DI

OGGI A CAPIRE LA STORIA, AD AVERE COSCIENZA

DELLE NOSTRE RADICI.”

P I E T R O B A R I L L A

“IO SOSTENGO CHE LE TRE CARATTERISTICHE

DELL’IMPRENDITORE SIANO IL CORAGGIO,

L’INTUIZIONE E L’OTTIMISMO. IO PENSO CHE

L’IMPRENDITORE IN TUTTI I CAMPI ABBIA UN

RUOLO IMPORTANTE. MA L’ALIMENTARE NE HA

UNO SPECIFICO, DIREI UN PO’ PIÙ PROFONDO

E IMPEGNATIVO, PERCHÉ L’ALIMENTO VA A

TUTTI: DAI BAMBINI AI VECCHI, ALLE FAMIGLIE.

L’ALIMENTO HA QUESTA DELICATEZZA, QUESTA

IMPORTANZA PER LA SALUTE DEGLI UOMINI.”

P I E T R O B A R I L L A

“DURANTE QUEGLI ANNI FUI VERAMENTE INFELICE,

PER UN INSIEME DI RAGIONI, E POI MI ANDAVA

TUTTO MALE… CHISSÀ PERCHÉ MI ANDAVA TUTTO

MALE… ERO UN UOMO CHE SOFFRIVA PER DIVERSE

RAGIONI, MA LA PIÙ IMPORTANTE ERA DI AVER

ABBANDONATO LA ‘NAVE’ CHE MI ERA STATA

AFFIDATA E CON LA QUALE AVEVO NAVIGATO

FINO ALL’ETÀ DI 58 ANNI…”

P I E T R O B A R I L L A

“LA MARCA DEVE SAPER COSTRUIRE RELAZIONI

CON I CONSUMATORI, NON SOLO TRANSAZIONI;

E IL NOSTRO SARÀ UN AVVENIRE POSSIBILE SE

CONTINUEREMO A RINNOVARE CREATIVAMENTE

IL NOSTRO MODO DI COMPETERE.”

G U I D O B A R I L L A

“IL RITORNO NON È STATO FACILE. INCONTRI,

OSTACOLI, FINANZA, DENARO, VIAGGI: NEW YORK,

ZURIGO... A MOLTI DI QUESTI VIAGGI PARTECIPARONO

ANCHE I FIGLI CHE VOLLI TESTIMONI DI QUESTA

AVVENTURA. ALLA FINE DEL 1978 NON RIUSCII AD

AVERE LA CIFRA. DAVANTI AI CAPI DELLA GRACE

IO RIMASI COSÌ MALE CHE PIANSI. UNO DI QUESTI, IL

SIGNOR GRAFF - PERSONA ECCELLENTE - CAPÌ IL MIO

DRAMMA E MI CHIAMÒ NEL SUO UFFICIO A PARTE E

MI DISSE: ‘NON SI SCORAGGI, VEDREMO COSA SI PUÒ

FARE...’. ERA LA FINE DEL 1978 E NEL LUGLIO DEL 1979

SIAMO RIUSCITI A CHIUDERE LA TRATTATIVA.”

P I E T R O B A R I L L A

“PENSO CHE I MIEI FIGLI NON ABBIANO UNA

CATTIVA OPINIONE DI ME, MI ILLUDO CHE ABBIANO

FIDUCIA, STIMA; CHE MI CREDANO E CHE QUESTA

TRASMISSIONE DELLE ESPERIENZE CHE PUÒ FARE

UN PADRE AI FIGLI SIA EFFETTIVAMENTE UNA

VERITÀ CHE SI POSSA REALIZZARE. L’OBIETTIVO

È LA SUCCESSIONE, CHE LA FAMIGLIA CONTINUI

PER UN’ALTRA GENERAZIONE, CHE VUOL DIRE

30-40 ANNI NELL’IMPRESA. POI LA NUOVA

GENERAZIONE PROVVEDERÀ... SE PROVVEDERÀ...

ALLA SUCCESSIONE...”

P I E T R O B A R I L L A

“DIVENTEREMO SEMPRE PIÙ GLOBALI E PRONTI

AD AFFRONTARE IL FUTURO SVILUPPANDO

LE PERFORMANCE NEI CONFRONTI DEL

CONSUMATORE; NON PERSEGUENDO UN SEMPLICE

E TRADIZIONALE AUMENTO DELLE DIMENSIONI,

MA ADATTANDO LA NOSTRA CULTURA DELLA

QUALITÀ E LA NOSTRA PROFESSIONALITÀ AI

CAMBIAMENTI DI SCENARIO CHE SARANNO

SEMPRE PIÙ RAPIDI.”

G U I D O B A R I L L A

“IL MODELLO ALIMENTARE ITALIANO È IL PUNTO DI

RIFERIMENTO FONDAMENTALE PER SANE ABITUDINI

ALIMENTARI, PER IL RISPETTO E LA TUTELA DELLE

RISORSE NATURALI DEL NOSTRO PIANETA, PER

LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELLE FUTURE

GENERAZIONI.”

G U I D O , L U C A E P A O L O B A R I L L A

NEL 2014 IL BCFN DIVENTA

FONDAZIONE E CONSOLIDA IL

SUO IMPEGNO NEL TROVARE

SOLUZIONI CONCRETE ALLE

GRANDI SFIDE DELL'ALIMENTA-

ZIONE NEL MONDO. VIENE

PROPOSTO UN ACCORDO

MONDIALE SUL CIBO DA

SOTTOSCRIVERE IN OCCASIONE

DI EXPO 2015 A MILANO.

L’ACCORDO, DENOMINATO

"PROTOCOLLO DI MILANO"

DALLA FONDAZIONE BCFN, SI

PONE TRE MACRO-OBIETTIVI:

- TAGLIARE LO SPRECO

ALIMENTARE

- LOTTARE CONTRO

LA FAME E L’OBESITÀ

- PROMUOVERE

UN’AGRICOLTURA

PIÙ SOSTENIBILE

NASCE MULINO BIANCO

NEL 1975 NASCE MULINO BIANCO,

UNA NUOVA LINEA DI PRODOTTI

DA FORNO, TRA CUI BISCOTTI,

SOSTITUTI DEL PANE E MERENDE,

CARATTERIZZATI DA GENUINITÀ E

RICETTE CON INGREDIENTI NATURALI,

CHE SI AVVALE DELLA SECOLARE

ESPERIENZA MATURATA DA BARILLA

NELLA LAVORAZIONE DEI CEREALI.

LA FONDAZIONE BCFN

CONTRIBUISCE ALLA “CARTA

DI MILANO”, LA PROPOSTA

DEL GOVERNO ITALIANO

ALL'EXPO UNIVERSALE

DI MILANO PER UN ACCORDO

A LIVELLO MONDIALE

A GARANTIRE UN'ALIMENTAZIONE

SANA, SICURA E SUFFICIENTE

PER TUTTI.

2000B A R I L L A A Z I E N D AI N T E R N A Z I O N A L E

IMPORTANTI ACQUISIZIONI

GLI ANNI ’90 E IL PRIMO

DECENNIO DEGLI ANNI 2000

SONO CARATTERIZZATI DA

UN FORTE PROCESSO DI

INTERNAZIONALIZZAZIONE, CON

LA CRESCITA SUI MERCATI EUROPEI

E STATUNITENSE, L’APERTURA

DI NUOVI IMPIANTI PRODUTTIVI E

L’ACQUISIZIONE DI IMPORTANTI

MARCHI QUALI PAVESI (ITALIA), MISKO

(GRECIA), FILIZ (TURCHIA), WASA

(SVEZIA), YEMINA E VESTA (MESSICO),

LIEKEN (GERMANIA) E HARRYS

(FRANCIA).

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“TUTTO È FATTO PER IL FUTURO”

PIETRO BARILLA

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Relazione sulla gestione

In un contesto economico caratterizzato da grande incer-tezza e differenti dinamiche di sviluppo nelle varie regioni in cui opera, il Gruppo Barilla ha confermato nel 2015 volumi di vendita stabili e un fatturato netto pari a 3.383 milioni di euro, con una variazione positiva del 4% rispetto allo scorso anno che, al netto dell’effetto cambio, corrisponde a un in-cremento del 2%. L’indebolimento del quadro economico globale del quarto trimestre ha comportato un rallentamento dei risul-tati nel finale d’anno, contenendo una performance annuale che si era avviata, nei primi 6 mesi, con prospettive decisa-mente migliori. La buona generazione di cassa del 2015 ha consentito una riduzione dell’indebitamento del Gruppo, sceso a 170 milioni di euro, dimostrando solidità e capacità nel generare valore, premessa, questa, necessaria per una politica futura di espansione anche attraverso linee esterne. Se il mercato italiano, dove il Gruppo realizza circa la metà del proprio fatturato, evidenzia una sostanziale stabili-tà, il resto d’Europa è contraddistinto da una moderata cre-scita, nonostante il permanere dell’incertezza relativamente all’area euro, schiacciato tra il problema dell’immigrazione e riforme istituzionali incompiute. Andamento economico de-cisamente migliore si è registrato negli Stati Uniti, seconda area di riferimento del Gruppo, anche se con percentuali di crescita inferiori alle attese. Soddisfacente il trend di crescita per Canada e Messico. A causa del crollo dei prezzi delle materie prime, anzitutto petrolio e alimentari, i paesi emergenti, con-siderati i principali motori dell’economia globale, sono stati colpiti da una forte crisi. Fra questi, Brasile, Russia e Turchia hanno visto un significativo rallentamento del loro prodotto interno, per effetto del crollo in valore delle loro esportazioni. Anche l’economia cinese, ca-ratterizzata da grave incertezza finanziaria, continua a registrare tassi di crescita elevati ma inferiori ai risultati degli ultimi anni. L’indebolimento della domanda estera e la discesa dei prezzi del petrolio hanno consolidato in Europa un processo deflattivo, contrastato con vigore, ma con effetti insuffi-

cienti in termini di espansione della domanda, dalla Banca Centrale Europea nel corso dell’anno. L’incertezza sui mercati è stata accentuata, specialmen-te nei primi mesi dell’anno, dalla crescita dell’indebitamento globale e dalla forte volatilità sulle Borse mondiali, pena-lizzando drasticamente le scelte di investimento. Anche le prospettive per il 2016 presentano perdurante incertezza. A fronte di queste difficoltà e capitalizzando le recenti esperienze, il Gruppo conferma le linee strategiche già avvia-te da alcuni anni:• Lanostramissioneèquelladi“daredamangiarealle

persone quello che daremmo ai nostri figli” racchiusa nell’espressione “Buono per Te, Buono per il Pianeta”. Il nostro impegno è quello di promuovere il benessere delle persone e del pianeta in tutto ciò che facciamo dal campo alla tavola è di promuovere un dialogo aperto e trasparen-te con la società. La nostra filosofia è ispirata al modello mediterraneo, incentrato su un modello nutrizionale vario e bilanciato, associato a uno stile di vita attivo e a una filosofia di convivialità e passione per il buon cibo.

• Interminidicategorie,elementoessenzialedellastrate-gia del Gruppo è il rilancio della pasta. Negli ultimi anni, la categoria è stata caratterizzata in molti paesi da una perdita percepita di valore legata al prevalere di dinamiche di prezzo, volatilità nel costo della materia prima, limitata differenziazione e tendenze di consumo avverse ai carboi-drati. Un obiettivo fondamentale del Gruppo è quello di accrescere il valore della categoria pasta (contrastando il trend di commoditization) attraverso innovazioni di pro-dotto improntate al benessere, all’eccellenza culinaria e alla sostenibilità ambientale.

• Ricercarenuoviprodottiealcontempocontinuarenellapolitica di customization per i nuovi mercati.

• Preservarelequoteneimercaticonsolidati(Italia,Eu-ropa e USA) e sostenere l’impegno di espansione nei mercati emergenti caratterizzati da elevati consumi di pasta, ma cogliendo le opportunità di ampliare l’offerta anche ad altri mercati per i prodotti Bakery.

• Definirelaroute-to-market i cui obiettivi geografici sono le big cities.

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• Sostenerelosnellimentodeiprocessi,graziealcontributodella digitalization nelle attività giornaliere.

• Perseguireunamaggioreefficienzaproduttivaeunaco-stante riduzione dei costi di struttura, per poter disporre di maggiori risorse per lo sviluppo sui mercati.

• Proseguireilpercorsodimiglioramentodellepolitichedi Diversity&Inclusion, viste come crescita culturale e di potenziale sviluppo e creazione di valore per il business.

• Il progressivo azzeramento dell’indebitamento – come già evidenziato – non solo conferma la solidità reddituale del Gruppo, ma ci consente di perseguire iniziative stra-tegiche di elevata potenzialità, sia in termini di espansio-ne geografica che di efficientamento produttivo.

Operazioni relative alle partecipazioni

La struttura del Gruppo è rimasta sostanzialmente uguale all’anno precedente. Le considerazioni che seguono chiariscono analitica-mente i vari aspetti delle attività delle singole società e di Barilla Holding Società per Azioni, in ottemperanza ai criteri informativi di cui all’articolo 2428 Codice Civile e all’articolo 40 del Decreto Legislativo del 9 aprile 1991 n. 127, modifica-to dal D.Lgs. 32/2007.

Principi contabili di riferimento IFRS

Il Bilancio consolidato del Gruppo è stato redatto in applicazio-ne dei principi contabili internazionali - International Financial Reporting Standards - IFRS (nel seguito indicati come IAS/IFRS) adottati dall’Unione Europea. Per informazioni di maggiore dettaglio si rinvia alle Note illustrative al Bilancio consolidato.

Nota metodologica

Tutti i valori sono espressi in migliaia di euro, se non altri-menti specificato. Tutti i confronti nel prosieguo della pre-sente Relazione e del Bilancio consolidato sono effettuati rispetto ai dati dell’esercizio precedente (indicati fra parente-si). I rapporti percentuali (margini e variazioni) sono calcolati con riferimento a valori espressi in migliaia di euro. Il Gruppo facente capo alla società Barilla Holding Società per Azioni è qui indicato come “Gruppo Barilla Hol-ding” o semplicemente “Gruppo”. Quando le note si riferiscono alla Capogruppo o a socie-tà controllate sono utilizzate le denominazioni sociali com-plete e la natura giuridica delle società stesse.

Sintesi dei risultati economici e finanziari consolidati

Il margine operativo ricorrente (EBIT) è stato pari a 305 milioni di euro (293 milioni) con un’incidenza del 9% sul fatturato (9%). In termini di flusso di cassa, il margine operativo ricor-

rente, al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (EBITDA), è stato pari a 440 milioni di euro (427 milioni), con un’incidenza media sul fatturato del 13%, in linea con l’anno precedente. Il risultato ante imposte ammonta a 278 milioni di euro (252 milioni). Il risultato netto consolidato totale evidenzia un utile pari a 172 milioni di euro, al netto degli oneri e proventi straordinari, rispetto al risultato del 2014 pari a 150 milioni di euro, grazie a una riduzione degli oneri finanziari e a mag-giori margini operativi. Il risultato netto consolidato del Gruppo (al netto della quota riservata alle minoranze) chiude con un utile pari a 144 milioni di euro, rispetto ai 126 milioni di euro realizzati nell’esercizio precedente. L’utile netto attribuibile alle mino-ranze è stato pari a circa 28 milioni di euro. Le imposte correnti e differite rilevate nell’esercizio ammontano a 106 milioni di euro (102 milioni); l’aliquota fiscale effettiva, escludendo l’effetto delle componenti stra-ordinarie, si riduce di un punto al 39% (40%). L’indebitamento netto si è attestato a 170 milioni di euro (250 milioni); per il dettaglio delle sue componenti si rinvia alle Note illustrative. Le principali operazioni finanziarie in essere per coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo sono:• prestitiobbligazionariemessidaBarillaFranceS.A.S.

per complessivi 200 milioni di dollari, collocati presso investitori istituzionali statunitensi nel luglio 2011 e articolati in più tranche (con scadenze comprese tra il 2018 e il 2023). Tali prestiti, includendo i relativi derivati di copertura, esprimono un saldo di bilancio a fine eser-cizio di 136 milioni di euro;

• prestitoobbligazionarioemessodaBarillaIniziativeS.p.A.per 150 milioni di dollari, collocato presso investitori isti-tuzionali statunitensi, con scadenza 2025. Tale prestito, includendo i relativi derivati di copertura valutati al mark-to-market, esprime un saldo di bilancio a fine esercizio di 110 milioni di euro;

• prestitoobbligazionarioemessodaBarillaIniziativeS.p.A.per 185 milioni di dollari, collocato presso investitori isti-tuzionali statunitensi, con scadenza 28 ottobre 2027. Tale prestito, includendo i relativi derivati di copertura valutati al mark-to-market, esprime un saldo di bilancio a fine eser-cizio di 167 milioni di euro;

• lineadicreditorevolving sottoscritta nel luglio 2014 tra Barilla Iniziative S.p.A., Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni, Barilla France S.A.S. e gruppi bancari internazio-nali, per un importo complessivo di 700 milioni di euro e di durata quinquennale, interamente non utilizzata al 31 dicembre 2015;

• finanziamentoaterminesottoscrittoingennaio2012tra Barilla Iniziative S.p.A., Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni e Banca Europea per gli Investimenti per un importo di 50 milioni di euro e scadenza 2020, ammor-tizzabile. Al 31 dicembre 2015, l’importo di debito resi-duo era di 28 milioni di euro.

In accordo con le strategie finanziarie da tempo adottate, il Gruppo ha mirato a mantenere un’elevata durata media del

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“Share the Table”, il progetto per far conoscere agli americani l’importanza della convivialità durante i pasti.

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Lanciato nel 1970 sul mercato francese dei prodotti da forno, il marchio Harrys oggi è leader nel settore del pane e riveste un ruolo da protagonista in quello dei morning goods. Qualità e innovazione sono due dei principali punti di forza che ne hanno decretato il successo.

Nato nel 1975, Mulino Bianco è oggi parte della cultura ali-mentare italiana come testimone della vita quotidiana della famiglia italiana: offre prodotti da forno in tutte le categorie, semplici e genuini, adatti al consumo in casa e fuori casa.

Il marchio Pavesi è nato nel 1937 grazie a Mario Pavesi, geniale pasticcere e imprenditore di Novara. Offre una vasta gamma di prodotti da forno e pasticceria, unici per gusto e tecnologia produttiva. Pavesi fa parte di Barilla dal 1992.

Marchio leader della pasta in Grecia, Misko è stato fondatonel 1927 e incarna i valori della tradizione pastaia ellenica,identificata nel monaco Akakio che, con l’asinello, va adacquistare la pasta al mercato del villaggio. Misko fa parte diBarilla dal 1991.

Il marchio Barilla, nato nel 1877 da un piccolo negozio dipane e pasta a Parma, rappresenta oggi la pasta numero unoin Italia e nel mondo. Grazie ai migliori grani duri e a tecno-logie all’avanguardia, offre una pasta sempre al dente e sughipronti a milioni di persone in tutto il mondo.

Voiello è stato fondato nel 1879 come piccola bottega arti-giana a Torre Annunziata, fin dal XVI secolo uno dei maggio-ri centri per la produzione di pasta. La pasta Voiello presenta i formati tipici della tradizione gastronomica napoletana, il cui segreto è nella ruvidezza conferita dalla trafilatura a bronzo. Voiello è entrato in Barilla nel 1973.

Fondato in Svezia nel 1919, Wasa è il più grande produttoreal mondo di pani croccanti. Con una vasta gamma di pro-dotti a base di segale e frumento, Wasa distribuisce oggi in più di 40 paesi. Wasa è entrato in Barilla nel 1999.

I nostri marchi

Fondato nel 1977, Filiz è uno dei maggiori produttori di pa-sta in Turchia, paese che si segnala fra quelli con i più elevaticonsumi di pasta. Filiz è parte di Barilla dal 1994.

Il 1° dicembre 2013 Barilla ha aperto il primo ristorante a New York, 6th Avenue 52nd, con l’obiettivo di portare nel mondo la ricetta della convivialità italiana. Attualmente i ristoranti sono tre e il piano di crescita è ambizioso.

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Yemina, nato nel 1952, e Vesta, nato nel 1966, sono due marchi leader del mercato messicano entrati in Barilla a se-guito della joint venture costituita con la società messicana Grupo Herdez nel 2002.

Gran Cereale nasce nel 1989 come biscotto integrale di Mulino Bianco e cresce fino a diventare il marchio Barilla per i prodotti integrali e naturali. Ad oggi il marchio offre al con-sumatore una vasta gamma di prodotti che va dai Biscotti ai Cereali, dal Cracker agli Snackbiscotto.

Pan di Stelle nasce nel 1983 come uno dei biscotti Mulino Bianco per la colazione. Nel 2007, con il lancio della meren-da e della torta, inizia il suo percorso come brand autonomo fino a diventare un vero e proprio marchio amato dalle Persone.

FIRST è un marchio specializzato in servizi di vendita al dettaglio.

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proprio debito, per prevenire eventuali restrizioni creditizie. Tali operazioni, in aggiunta ai flussi di cassa generati dalla redditività operativa, hanno assicurato al Gruppo ampia disponibilità di risorse finanziarie, non solo a garanzia del rispetto degli impegni, ma anche in funzione di sviluppo di future opportunità.

Struttura e organizzazione

Barilla Holding Società per Azioni presenta una struttura so-cietaria nella quale la partecipazione nelle società operative è detenuta in via indiretta attraverso la sub-holding Barilla Iniziative S.p.A., controllata all’85% dalla stessa Barilla Hol-ding Società per Azioni. La struttura organizzativa del Gruppo identifica come sub-holding operative Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni, dedicata alla produzione e commercializzazione, a livello nazionale e internazionale, di paste alimentari, sughi e prodotti da forno, e Italian Kitchen S.r.l., destinata allo svi-luppo e gestione del progetto Restaurants. Il Gruppo opera direttamente in 26 paesi, esporta i pro-pri prodotti in oltre 100 paesi e possiede 29 siti produttivi in 9 paesi.

Scenario economico

In Italia il 2015 è stato il primo anno in cui la domanda interna ha iniziato, seppure lentamente, a crescere, grazie a un leggero ma significativo aumento dell’occupazione stabile, come di-retta conseguenza della riforma del mercato del lavoro e degli sgravi contributivi per le aziende. La lieve crescita del PIL ha avuto l’importante ruolo nel catalizzare una rinnovata fiducia delle imprese e delle famiglie. Le aspettative erano, a metà anno, più elevate ma la lenta realizzazione del processo di riforme (in particolare con riguardo al processo di innovazione della Pubblica Amministrazione) ha continuato a influire nega-tivamente. A questo si aggiunga il permanere di una sempre diffusa e gravosa evasione fiscale e contributiva, che continua ad allontanare la prospettiva di una riduzione del carico fi-scale. Il panorama internazionale vede, invece, il prolungato e accentuato stato di difficoltà dei paesi emergenti, in partico-lare della Cina, con conseguenze sull’espansione degli scambi globali. Il commercio internazionale è cresciuto in volumi di scambio, ma diminuito in valore. Se la ripresa di importanti economie avanzate, come gli Stati Uniti, grazie al ciclo positivo della Borsa (che in 7 anni ha quasi triplicato il suo valore) e alla ripresa del mercato del lavoro, o come il Regno Unito, hanno avuto effetti positivi, ha invece agito negativamente l’acuirsi dell’instabilità geo-politica in Ucraina con i suoi riflessi sulla Russia, e soprattut-to, nell’area del Nord Africa e del Medio Oriente, con con-seguenti effetti depressivi sull’attività in queste economie e aumento dell’incertezza mondiale. Il permanere del petrolio su bassi livelli di prezzo com-prime la domanda di beni da parte dei paesi esportatori, fortemente dipendenti dall’estero per l’approvvigionamento di beni di consumo.

Attività operative del Gruppo

Barilla G. e R. FratelliGrazie a un corretto equilibrio tra dimensioni globale e lo-cale, il Gruppo si è posto nella condizione di poter servire una molteplicità di mercati, adattando la propria vision di modello gastronomico italiano nel mondo, senza snaturare le proprie caratteristiche e peculiarità. Questo significa che le competenze distintive del Gruppo, inclusi l’identità dei brand e i valori simbolici ad essi correlati, sono salvaguardati e tutelati, pur adattando l’offerta locale dei prodotti alle di-verse realtà. Il Gruppo ha individuato le seguenti Regioni come le aree geografiche oggetto di presidio e sviluppo: • Italia;• Europa(esclusoItalia);• Americacheincludetuttoilcontinenteamericano;• Asia,AfricaeAustraliaincludendoRussiaeTurchia.

Le competenze specifiche sono invece mantenute e salva-guardate attraverso le Categorie e i Brand:• Meal Solutions, per la produzione e commercializzazione

dei prodotti primo piatto (paste e sughi) a marchio Ba-rilla, Voiello, Misko, Filiz, Yemina e Vesta;

• Bakery, per la produzione e commercializzazione dei prodotti da forno, principalmente con i marchi Mulino Bianco, Pavesi, Wasa e Harrys.

Inoltre l’area di business Academia Barilla e Barilla Restau-rants ha il mandato di creare e sviluppare modelli di Business to Consumer e di promuovere la cultura gastronomica italia-na nel mondo.

Regione ItaliaIn un contesto economico e sociale ancora difficile, i consu-mi nelle categorie di prodotti in cui il Gruppo compete sono in declino. Il mercato della pasta è stato caratterizzato da un au-mento dei prezzi nel primo trimestre del 2015, conseguente alla inflazione nei prezzi delle materie prime registrata nel 2014 e alla necessità di preservare la marginalità. Le categorie sughi e pani morbidi evidenziano un trend di mercato in crescita rispetto all’esercizio precedente. In questo contesto, Barilla ha avuto nel 2015 un fattura-to leggermente inferiore al 2014, per l’effetto combinato di dinamiche differenti nei due settori Meal Solutions e Bakery. I risultati del business Meal Solutions sono stati parti-colarmente positivi nel 2015, con un aumento del fatturato netto, principalmente guidato dallo sviluppo dei sughi che ha raggiunto quote di mercato importanti e registrato una lea-dership in tutti i segmenti, grazie soprattutto alla categoria Pesto e al successo dei prodotti a base di carne. Le quote di mercato della Pasta Barilla e Voiello sono cresciute grazie a efficaci politiche di marketing, eviden-ziando un significativo cambiamento rispetto al passato. La Pasta Senza Glutine e la Pasta Integrale continuano a cre-scere a tassi superiori a quelli di mercato, contribuendo ad aumentare la quota complessiva del marchio Barilla.

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Se i volumi del settore Bakery sono in linea con il 2014, negativi marketing mix e aumentati livelli di attività promo-zionali hanno portato a una contrazione del fatturato netto verso l’anno precedente, nonostante il lancio negli ultimi anni di prodotti innovativi come Nascondini, Biscottone e Focaccelle. In un contesto particolarmente competitivo, le quote di mercato di Minicakes, Grissini e Crackers, Pani Morbidi continuano a crescere, mentre le Fette Biscottate non au-mentano pur restando saldamente oltre il 50%. La categoria Biscotti ha subito le negative conseguenze di una contra-zione dei consumi legati ai prodotti per la prima colazione e dell’ingresso di nuovi concorrenti, entrati nel mercato attrat-ti da nuovi trend di consumi (fra cui i prodotti salutistici). Nel corso dell’anno è stato lanciato Cucina Barilla, un nuovo modello di business che prevede l’utilizzo di un for-no (integrato e con una dedicata tecnologia) e dei prodotti Barilla venduti on line e consegnati a casa, al fine di offrire alle famiglie l’opportunità di preparare una vasta scelta di prodotti convenienti e di qualità per i bisogni di tutti i giorni. A giugno 2015 è stato inaugurato a Parma il Customer Collaboration Center, un luogo dove incontrare i propri clien-ti in un ambiente innovativo, atto a facilitare le dinamiche di relazione e di sviluppo condiviso del Business. Grazie alle tecnologie applicate, Barilla è in grado di sviluppare meglio e con più efficacia le proprie attività per ribadire l’importanza e la centralità del Consumatore.

Regione EuropaIn uno scenario macroeconomico caratterizzato da tassi mo-derati di crescita nella maggior parte delle economie svilup-pate in cui il Gruppo opera, le nostre categorie di prodotto hanno generalmente avuto trend a volume stabili, come la Pasta, o in crescita, come i Sughi, Pane e Prodotti per la pri-ma colazione. In questo contesto, i volumi del Gruppo nell’area sono cresciuti del 4% rispetto al precedente esercizio. Le quote di mercato sono significativamente cresciute per la Pasta, i Sughi, Pani secchi e prodotti Bakery soprattut-to in Francia, grazie a significativi investimenti commerciali e di marketing. L’area Western Europe ha mostrato risultati positivi in termini di crescita a volume e a valore, grazie all’ottima per-formance del Gruppo in Francia. La penisola Iberica ha portato una crescita a doppia cifra sia a volume che a fatturato, mentre in Belgio abbiamo raggiunto risultati positivi grazie all’estensione della nostra presenza presso i distributori. Il 2015 ha visto consolidare la presenza anche nel Regno Unito, con una maggiore penetrazione nella grande distribu-zione, dopo l’iniziale ingresso in Tesco nel 2014. Nel 2015 è stato completato l’importante investimento di modernizzazione del sito produttivo La Malterie (Chateau-roux), creando il più grande stabilimento di prodotti da forno industriale in Francia. L’area Central Europe ha evidenziato crescita sia a li-vello di volume che di fatturato, rispetto al 2014, in tutti i principali paesi: Germania, Svizzera e Olanda. In Svizzera un pronto adeguamento dei prezzi non ha impedito di

incrementare le quote di mercato per la Pasta e tutte le categorie correlate. L’area Northern Europe ha conseguito buoni risultati sia a volume che a fatturato. In Svezia il Gruppo ha conseguito un aumento importante di quota sulla Pasta, a conferma della indiscussa leadership di Barilla nel mercato. In Nor-vegia, il processo di ristrutturazione delle condizioni com-merciali e la revisione del modello di business, porterà a un miglioramento dei margini a partire dal prossimo esercizio. L’area Eastern Europe, in crescita nella sua totalità, ha mostrato in Grecia un calo dei volumi e contemporanea-mente un incremento del fatturato, grazie a una migliore ge-stione delle leve di marketing e nonostante la grave crisi che ha colpito il paese durante l’estate. Anche negli altri paesi dell’area si è registrata una crescita sostenuta, con risultati eccellenti soprattutto nei paesi dell’area adriatica (Croazia, Serbia e Slovenia) e in Romania, Ungheria e Repubblica Ceca.

Regione AmericaNel 2015 il fatturato netto della regione America è cresciuto grazie al contributo di tutti i paesi in cui il Gruppo opera. Gli Stati Uniti continuano ad essere il mercato prin-cipale della regione. La crescita è stata sostenuta dalla categoria della Pasta, con un incremento della quota di mercato a valore pari all’1%, raggiungendo il 30,3% grazie principalmente all’aumento dei prezzi e al lancio di nuovi prodotti, come Pasta Pronto, e al consolidamento di pro-dotti nei settori premium e senza glutine, attività iniziata nel corso del 2014. Il Messico ha raggiunto nel canale Modern Trade una quota di mercato a valore del 33,1% (incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente) grazie all’effetto combinato di una migliore efficienza distributiva del prodotto, di più ampi e migliori spazi espositivi nei punti vendita, di una riduzione degli sconti e di un aumento dei prezzi al consumo. Il Brasile ha raggiunto la quota a valore del 5% (+0,9% rispetto allo scorso anno), grazie alla continua crescita della distribuzione di pasta di grano tenero e di pasta importata di grano duro. L’incremento è stato supportato da investimenti in attività promozionali e di marketing, particolarmente focalizzati nell’area di San Paolo, dove la quota di mercato è salita al 19,1% con un aumento del 3% rispetto all’anno pre-cedente. Il Canada ha mantenuto il 10,5% di quota di mercato a valore nella categoria della Pasta, principalmente grazie a un aumento dei prezzi al consumo.

Regione Asia, Africa, AustraliaNel 2015 le economie di riferimento in Asia, Africa e Austra-lia sono entrate in una fase di incertezza, principalmente do-vuta alla frenata della crescita in Cina, all’instabilità in Medio Oriente e alla recessione in Russia. Le principali valute hanno continuato a svalutarsi, specialmente il rublo in Russia e la lira in Turchia. Nonostante il contesto, il mercato della pasta mantiene un trend positivo di crescita. Anche le quote di mercato a valore del marchio Barilla sono cresciute in tutti i principali mercati dell’area: in Russia il Gruppo ha conferma-to la propria presenza, diventando un concorrente a livello nazionale, mentre in Turchia la leadership di mercato è stata

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confermata ed è ampliata la presenza in Medio Oriente e in Israele, grazie a una aggressiva e dedicata strategia. I mercati asiatici, incluso il Giappone, hanno tutti avuto buoni risultati, ad eccezione della Cina dove la presenza del Gruppo sul mercato procede a un ritmo più lento rispetto a quello atteso. Complessivamente nel 2015 i volumi della Regione sono cresciuti del 2% rispetto all’esercizio precedente, grazie prin-cipalmente allo sviluppo del brand Barilla, mentre i marchi locali Filiz e Harrys rimangono stabili. Il fatturato è aumentato del 14% rispetto allo scorso anno a parità di cambi, grazie agli aumenti di listino im-plementati, con tassi di crescita a due cifre in tutti i nostri principali mercati (Russia, Africa, Medio Oriente, Giappone e Asia). Durante l’anno è stato completato l’importante investi-mento a Solnecnogorsk (Russia) per la produzione di pasta per il mercato russo, che migliorerà sensibilmente la flessibi-lità e profittabilità nell’area.

Academia Barilla e Barilla RestaurantsNel corso del 2015 il business Barilla Restaurants ha conti-nuato la propria mission di ambasciatore della cucina italiana nel mondo focalizzando la propria attività sulla apertura di due nuovi ristoranti, entrambi a Manhattan, e continuando lo sviluppo di un nuovo modello di business più vicino al cliente finale. Il business Academia Barilla ha invece concentrato la propria strategia sulla produzione e commercializzazione di pasta di alta qualità presso importanti distributori italiani ed esteri.

Investimenti in beni strumentali

Nel corso del 2015, la spesa per investimenti in beni stru-mentali del Gruppo Barilla è stata di circa 147 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato del 4%. In dettaglio, il Gruppo ha destinato le proprie risorse principalmente alle seguenti aree:• completamentodelriassettoindustrialepressolostabi-

limento francese di Chateauroux;• acquisizionediunanuovalineaproduttivaperlaPasta

Gluten Free in America;• localizzazionedellaproduzionediPastainRussia,con

implementazione di una linea produttiva;• completamentodiunnuovoimpiantodistoccaggioe

inaugurazione di una linea ferroviaria per la consegna di materie prime presso il sito produttivo di Pedrignano (Parma):

• potenziamentoeaumentodellacapacitàproduttivanello stabilimento di Lione in Francia;

• inaugurazionedinuoviufficiperlesedidiParigi(Fran-cia) e Chicago (USA);

• creazionediuninnovativoCustomer Collaboration Cen-ter a Parma;

• incrementodellacapacitàdistoccaggioaBolu(Turchia);• riallocazionediunalineaperlaBakery presso lo stabili-

mento di Ascoli.

Gli investimenti relativi a Sicurezza, Salute e Ambiente sono dettagliati nelle successive sezioni dedicate.

Informazioni relative alla corporate governance

Le società italiane del Gruppo adottano il sistema di ammi-nistrazione e controllo di tipo “tradizionale”, composto da un Consiglio di Amministrazione, da un Collegio sindacale e da un soggetto incaricato della Revisione Legale dei Con-ti, nominati dall’Assemblea dei Soci. Più in particolare, per quanto riguarda Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni e le sue società controllate, la struttura di governance è ana-loga a quella di Barilla Holding Società per Azioni, mentre il sistema di controllo interno e Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società, di cui al D.Lgs. 231/2001, sono più specifici. I citati Modelli di Organizzazione, Gestio-ne e Controllo comprendono una Parte Generale e più Parti Speciali, oltre al Codice Etico. Essi individuano le fattispecie di reato presupposto, le aree aziendali a rischio commissione reato, le procedure, i sistemi e i protocolli volti a prevenire la commissione, nonché l’insieme di principi e valori in cui le società del Gruppo Barilla si identificano, alla cui osservanza sono chiamati amministratori, sindaci, dipendenti, collabora-tori esterni, fornitori e clienti. Il Codice Etico è stato aggiornato con la previsione di una parte relativa alla protezione/benessere degli animali (Animal Welfare) e approvato, nella sua versione aggiornata, dal Consiglio di Amministrazione il 29 febbraio 2016.

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo investito dei più ampi poteri per l’ordinaria e straordinaria amministrazio-ne, salvo quanto riservato per legge o per statuto all’Assem-blea dei Soci. Ad esso spettano l’indirizzo della gestione, la valutazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, am-ministrativo e contabile e la valutazione del generale anda-mento della gestione. L’attuale Consiglio di Amministrazione è composto da cinque Amministratori, il cui mandato termi-nerà alla data della prossima Assemblea dei Soci convocata per l’approvazione del Bilancio 2015.

Il Collegio sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta ammini-strazione. I suoi componenti sono nominati per un periodo di tre esercizi e sono rieleggibili. L’attuale Collegio sindacale è composto da tre Sindaci effettivi e due supplenti, il cui mandato terminerà alla data della prossima Assemblea dei Soci convocata per l’approvazione del Bilancio 2017.

L’Organismo di Vigilanza di Barilla Holding Società per Azioni è monocratico a partire dal 21 giugno 2013, mentre l’Organismo di Vigilanza di Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni è composto di tre membri, in carica fino al 4 marzo 2017. L’Organismo di Vigilanza di Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni è composto dai responsabili delle direzioni Group Legal and Corporate Affairs e Group Internal Audit, nonché da un membro esterno, docente universitario e libero professionista, che riveste anche il ruolo di membro monocratico dell’Organismo di Vigilanza di Barilla Holding Società per Azioni. Gli Organismi di Vigilanza relazionano semestralmente ai rispettivi Consigli di Amministrazione

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sulla loro attività. Sono state predisposte e attuate anche attività di testing, con esiti più che soddisfacenti.

I citati Organismi di Vigilanza nel corso del 2015 hanno svolto la propria attività per prevenire la commissione dei reati di cui al medesimo decreto (e successive integrazioni/modifiche) attraverso la verifica dell’adeguatezza del Model-lo di Organizzazione, Gestione e Controllo e del Codice Etico adottati dalla Società, nonché attraverso la verifica dell’os-servanza delle previsioni in essi contenute.

Il soggetto incaricato della Revisione Legale dei Conti è la società di revisione KPMG S.p.A. Alla stessa è stato confe-rito anche l’incarico della Revisione Legale dei Conti del Bi-lancio consolidato del Gruppo Barilla Holding e del Bilancio delle principali società del Gruppo.

La governance delle principali società controllate ita-liane è strutturata in modo coerente alle loro realtà opera-tive, mentre nelle società estere fa comunque riferimento alle legislazioni locali.

“Buono per Te, Buono per il Pianeta”: la missione del Gruppo Barilla

La strategia aziendale del Gruppo identifica in “Buono per Te, Buono per il Pianeta” la missione di Barilla e il solo modo di fare impresa che l’azienda ha scelto per crescere. Si tratta dell’essenza del business, che si esprime a pieno solo se si considera l’intera filiera produttiva lungo cui il Gruppo opera dal campo alla tavola sia per rafforzare la propria presenza nei mercati attuali che per espandersi nei mercati emergenti. Barilla non solo offre prodotti, ma promuove benessere per le persone e le famiglie che la scelgono ogni giorno, per le loro comunità e il Pianeta. In particolare, per Barilla “Buo-no per Te, Buono per il Pianeta” si concretizza attraverso un impegno comune di tutti gli individui che collaborano all’in-terno dell’organizzazione e un coinvolgimento costante dei principali stakeholder all’esterno. Più in dettaglio “Buono per Te, Buono per il Pianeta” si-gnifica: Buono per Te• offrireunportafogliodiprodottiadattoadiversimo-

menti di consumo; • promuoverestilidivitasanieun’alimentazionesostenibi-

le in linea con il Modello Mediterraneo.Buono per il Pianeta• 100%dellematerieprimeacquistateresponsabilmente;• sviluppodiprogettiperpromuoverepraticheagricolepiù

efficienti e sostenibili in tutte le filiere strategiche;• gestionedelleemissionidigasserraedeiconsumiidrici

delle sedi Barilla.Buono per le Comunità• promuoverepercorsidieducazionealimentareeincenti-

vare l’imprenditoria giovanile nel mondo del cibo;• favorirel’accessoalcibopertuttiesupportarelepopola-

zioni colpite da emergenze; • essereunagrandeaziendapercuilavorare,chepromuo-

ve la diversità e uno stile di vita equilibrato e sostenibile.

Il Gruppo aveva fondato nel 2009 il centro di pensiero di-

ventato nel 2014 la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN). BCFN è una istituzione privata non profit e apartitica, riconosciuta dal Presidente della Repubblica, che opera come centro di pensiero multidisciplinare e indipen-dente aperto a tutti e analizza i fattori economici, scientifici, sociali e ambientali connessi al cibo. Il BCFN informa non solo policy makers e “addetti ai lavori”, ma tutti i cittadini in merito ai grandi temi legati a cibo e nutrizione, in relazione al cambiamento climatico e paradossi del mondo alimentare. Gli studi sviluppati da BCFN vengono considerati dal Gruppo Barilla come punto di riferimento per fare impresa, come ad esempio il Modello della Doppia Piramide e più re-centemente il Protocollo di Milano sull’alimentazione. Il Protocollo di Milano in particolare ha espresso aspi-razioni condivise a livello mondiale per adottare soluzioni sostenibili nel settore agroalimentare, generando petizioni internazionali che hanno raccolto ampio consenso. Tale do-cumento ha ispirato il Governo italiano a redigere la Carta di Milano, considerata l’eredità culturale di Expo 2015 e sot-toscritta da oltre un milione di persone.

La gestione ambientaleTutte le Fornerie, i Pastifici e i Mulini del Gruppo presenti in Europa possiedono un Sistema Integrato di Gestione Am-bientale Barilla, sviluppato in accordo con la norma tecnica ISO 14001; a questi, nel 2015, si è aggiunto lo stabilimento americano di Ames. In questo modo circa l’89% dei volumi è prodotto in stabilimenti con un Sistema di Gestione Am-bientale certificato ISO 14001. Tutte le Fornerie e i Pastifici Italiani e i Mulini di Alta-mura, Castelplanio e Ferrara sono in possesso dell’Auto-rizzazione Integrata Ambientale in accordo alla stringente normativa Europea IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). Lo stabilimento Sughi di Rubbiano (Italia), sebbene non rientrante nei vincoli della normativa, ha fatto domanda volontaria per l’ottenimento di tale autorizzazione. Barilla è il primo gruppo alimentare ad aver sviluppato e certificato, attraverso un ente terzo, un sistema di calcolo degli impatti ambientali dei suoi prodotti attraverso lo stru-mento dell’Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment) in accordo al sistema internazionale EPD (Environmental Product Declaration) - www.environdec.com - che permette la pubblicazione di dati di impatto ambientale certificati. Nel 2015, il 69% dei volumi di produzione era in possesso di una dichiarazione pubblica dei propri impatti ambientali. Tutto il cartoncino in fibra vergine utilizzato per realiz-zare i nostri astucci per la pasta proviene da foreste gestite in modo sostenibile, in accordo ad almeno uno dei seguenti standard internazionali gestiti da organizzazioni non gover-native non profit: FSC (Forest Stewardship Council), PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) o SFI (Sustainable Forestry Initiative). Inoltre, il 98% degli imballi immessi sul mercato risulta tecnicamente riciclabile. Tutta l’energia elettrica necessaria per la produzione di Mulino Bianco e Wasa è coperta da speciali certificati (GOs - European Guarantees of Origin) che attestano la produ-zione da fonti di energia rinnovabile prodotta in impianti idroelettrici.

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In tutti i Pastifici italiani è presente un impianto di co-generazione per la produzione combinata di energia elettrica e calore, che ne migliora l’efficienza riducendone gli impatti ambientali. Prosegue inoltre il percorso di riduzione dei consumi energetici. Dopo i progetti di miglioramento lanciati in tutti gli stabilimenti, è ora in corso l’implementazione di un “Siste-ma di Gestione dell’Energia” sviluppato in accordo con la recente norma tecnica internazionale ISO 50001. Dopo la certificazione dello stabilimento di Castiglione delle Sti-viere e del mulino di Altamura, che affiancano il sito Wasa di Celle (Germania), nel 2015 hanno conseguito lo stesso risultato lo stabilimento di Ascoli Piceno e il mulino di Ca-stelplanio (Italia). I due impianti di Parma e Foggia (Italia) sono soggetti a Emissions Trading Scheme sono regolarmente verificati e certificati da un ente terzo. Dal 2014, inoltre, è presente una procedura per la defi-nizione, validazione e pubblicazione di asserzioni di carattere ambientale, con riferimento alle norme ISO 14020 e 14021, che viene periodicamente certificata da un ente terzo. Nel mese di novembre 2015 sono stati inaugurati, nel comprensorio di Parma, nuovi silos per lo stoccaggio di gra-no duro, serviti da un raccordo ferroviario per il trasporto. In questo modo si ridurranno su base annua circa 1.100 ton-nellate di emissioni di gas serra e non verranno più impiegati circa 3.300 camion nelle strade.

Salute e SicurezzaÈ stata completata in Europa l’estensione a tutte le strutture operative del Sistema Integrato di Gestione della Sicurezza sul Lavoro Barilla. Il sistema è sviluppato in accordo alla nor-ma tecnica OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series), a garanzia di una sempre migliore tutela della salute e sicurezza del personale. Nello stabilimento di Solnecnogorsk (Russia) l’audit cer-tificativo è previsto per il 2016. In questo modo l’86% degli stabilimenti possiede un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro certificato OHSAS 18001. Nel 2015, sono state erogate circa 57.000 ore di forma-zione su tematiche di salute, sicurezza sul lavoro, ambiente e prevenzione incendi. Continua inoltre a essere applicato il programma globa-le di audit riguardante i temi sicurezza, ambiente, prevenzio-ne incendi ed energia: nel 2015 su tutti i Pastifici, le Fornerie e i Mulini sono state realizzate circa 125 attività specifiche di verifica, grazie al supporto di società specializzate. Nel corso del 2015, non si sono registrati infortuni mor-tali sul lavoro che abbiano coinvolto il nostro personale di-pendente, né condanne definitive per temi legati alla salute e alla sicurezza.

Il capitale umanoIl numero di dipendenti al 31 dicembre 2015 era pari a 8.295 (8.290) unità, di cui 3.991 (4.037) in Italia e 4.304 (4.253) all’estero. La composizione dell’organico rispetto alla chiusu-ra dell’esercizio precedente ha avuto la seguente evoluzione:

31/12/2015 31/12/2014

Manager e impiegati 3.088 3.182

Operai 5.207 5.108

Totale 8.295 8.290

Nel 2015 il Gruppo ha proseguito il percorso di rafforza-mento dell’organizzazione potenziando i mercati sui quali si è spostato il centro di gravità della struttura, attraverso la definizione ed esecuzione di strategie locali coerenti con la strategia globale. Come ulteriore passo per valorizzare le risorse Barilla è stato lanciato un programma globale di Job Posting nato per promuovere la mobilità interna, all’insegna della trasparen-za, del merito e della diversità e inclusione. La possibilità di cambiare, di sviluppare la propria carriera, ma soprattutto la crescita in azienda, sono gli elementi distintivi del program-ma in termini di crescita personale e professionale, di ferti-lizzazione incrociata tra famiglie professionali, businesses, mercati, geografie. Il 2015 è stato un anno di conferma del successo del-lo Smart Working, il programma di cambiamento basato sull’utilizzo di tecnologie di comunicazione e collaborazione, spazi di lavoro avanzati e flessibilità lavorativa fondata sulla cultura della performance. Esso offre ai dipendenti la possi-bilità di una maggiore autonomia su come, dove e quando lavorare adattando i metodi di lavoro alle esigenze personali e aziendali. Una survey globale effettuata sulle persone coin-volte ha confermato che tale nuova modalità di lavoro con-sente di ottenere risultati a somma positiva per i dipendenti, l’azienda e il pianeta. Il livello di soddisfazione espresso dai dipendenti coinvolti rappresenta un vero fattore di successo. Nel 2015 il Diversity & Inclusion Advisory Board, il cui scopo è quello di fissare obiettivi sfidanti sostenendo una forza lavoro caratterizzata da un alto livello di diversità e coinvolgimento oltre a promuovere programmi per la Di-versità e Inclusione nelle comunità in cui Barilla opera, ha continuato a guidare il cambiamento culturale e a fortificare l’orientamento dell’azienda con il forte supporto dei leader. L’organizzazione ha realizzato un significativo progresso sui temi del bilanciamento di genere, migliorando in un solo anno la percentuale di donne in posizioni di leadership da 28% a 35%, e le donne nella leadership pipeline da 32% a 41%. Nel 2015 Barilla ha pubblicato le sue linee guida per Employee Resource Groups (ERG), incoraggiando e sostenen-done la costituzione. Sono stati lanciati due gruppi ERG - “Balance”, uno globale per promuovere l’equilibrio di genere in Barilla e uno per supportare i dipendenti LGBT (lanciato inizialmente negli Stati Uniti e in corso di estensione alle al-tre realtà estere). Barilla ha imparato molto in questi ultimi anni di per-corso sui temi di Diversità e Inclusione ed è più che mai determinata a creare una società diversa e inclusiva in grado di supportare i propri dipendenti con uguaglianza, offrendo pari opportunità, rispettando i propri clienti e consumatori, che abbraccia le differenze tra esseri umani e riconosce la ricchezza che queste differenze portano alla nostra vita e a quella dell’azienda.

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Attività di ricerca e sviluppoNelle attività di ricerca e sviluppo di processo e di prodotto, il Gruppo ha investito 37 milioni di euro nel 2015. Garantire un’offerta di prodotto nutrizionalmente equi-librata è uno dei principali contributi di Barilla al benessere delle persone. In tale percorso, il dipartimento di Ricerca e Sviluppo si avvale della collaborazione di specialisti di fama internazionale componenti il Nutrition Advisory Board. Il 2015 è stato dichiarato da Barilla l’anno della Pasta, varie ricerche sono state effettuate per valutare la risposta glicemica e in generale il ruolo di questo alimento nelle diete delle persone, col fine di diffondere una corretta consape-volezza sulla qualità nutrizionale dei carboidrati complessi. Il valore della pasta si esprime in modo particolarmente efficace all’interno della Dieta Mediterranea, che si conferma come modello di riferimento nutrizionale per Barilla, dove il consumo di pasta si associa a quello di altri alimenti salubri e consigliati, come verdure e olio di oliva. Inoltre, nel corso dell’anno sono state riviste e aggior-nate le Linee Guida Nutrizionali Barilla che, sulla base di ela-borazioni di indicazioni internazionali ampiamente condivise, prevedono la riduzione di sodio, la riduzione di grassi totali e saturi e un ampliamento dell’offerta di prodotti integrali. In particolare, con partner internazionali sono in atto studi per valutare i benefici del consumo di prodotti a base di segale, partendo dalla prassi diffusa dei paesi nor-deuropei.

Gestione sostenibile della filierae rapporti con il territorioBarilla è da anni impegnata a diminuire l’impatto ambien-tale, favorendo la coltivazione di materie prime nel paese di produzione e sviluppando confezioni riciclabili, nel ten-tativo di contribuire al benessere dei territori in cui opera, non solo in termini ambientali ma anche occupazionali e di opportunità per le persone. I prodotti Barilla nascono dalla collaborazione con oltre 1.200 fornitori in tutto il mondo con 800 tipi di materie prime e 50 tipologie di materiali di confezione. Grazie alla collaborazione con i diversi attori delle filie-re, Barilla si è data l’obiettivo di acquistare le materie prime strategiche entro il 2020 con elevati standard di responsabi-lità, e il 2015 ha rappresentato un altro importante passo in avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo. Per quanto riguarda la filiera integrata del grano duro, Barilla ha sempre coinvolto diversi partner produttori e ac-cademici con l’obiettivo di favorire la coltivazione sostenibile con tecniche a minore impatto ambientale, assicurando al contempo maggiore controllo sulla qualità della produzio-ne, una equilibrata formazione dei prezzi e una maggiore sostenibilità economica per gli agricoltori. Gli accordi con i partner di filiera, che consentono di ottimizzare la selezione delle varietà, la moltiplicazione delle sementi, i protocolli di coltivazione e conservazione del grano, hanno coperto nel 2015 circa il 47% dell’acquistato totale in Italia. Per il secon-do anno una quota del raccolto è stata coltivata secondo le regole riportate nel “Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro” abbinate all’utilizzo del sistema di supporto alle decisioni (DSS) via web “Granoduro.net”; la quota di gra-

no raccolto secondo questo sistema avanzato è passata dal 9 al 18%. In Grecia, dopo il premio “Environmental Awards 2015” ottenuto per lo sviluppo di progetti avanzati per la colti-vazione sostenibile del grano duro, si è passati alla fase di campo in collaborazione con l’Università della Tessaglia, de-finendo metodi di coltivazione sostenibile. È stato inoltre realizzato il Decalogo per la coltivazione sostenibile del grano duro ed è in corso il test del sistema di supporto alle decisioni agronomiche Granoduro.net già uti-lizzato in Italia. Con l’obiettivo di migliorare le filiere di grano duro nei paesi in cui Barilla opera, anche in Turchia, Stati Uniti e Ca-nada sono state avviate o concluse collaborazioni simili con rispettivamente il Bahri Dagdas International Agricultural Research Institute di Konya, la North Dakota State Universi-ty e Agrifood - Canada. Nel 2015, il 73% del grano duro utilizzato per le varie marche del Gruppo Barilla è stato coltivato localmente, nel paese di produzione della pasta, migliorando l’efficienza del-la filiera. Per i marchi Mulino Bianco, Pavesi e Le Emiliane, Barilla ha mantenuto gli accordi di filiera per garantire il completo utilizzo di uova provenienti da galline allevate a terra con l’utilizzo esclusivo di mangimi vegetali, mentre accordi inter-nazionali garantiscono che il 100% di cacao e olio di palma siano forniti da soggetti membri degli enti internazionali re-sponsabili della sostenibilità, garantendo il rispetto dei diritti umani e ambientali. Nel 2015, il 100% dell’olio di palma utilizzato proviene da coltivazioni sostenibili e certificate RSPO (Roundtable of Sustainable Palm Oil) con accordi che vanno oltre la sempli-ce certificazione, garantendo l’assenza di deforestazione e di utilizzo di torbiere per la coltivazione della palma da olio. Inoltre il 70% del pomodoro utilizzato per i sughi a mar-chio Barilla prodotti in Italia dal 2015 proviene da coltivazio-ni certificate Global Gap, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2020. Infine il 98% degli imballi utilizzati è tecnicamente ri-ciclabile e il 99% delle confezioni riporta le istruzioni per un loro corretto riciclaggio.

Rapporti con i consumatoriIl principio ispiratore che porta a lavorare per il miglio-ramento continuo della qualità e della sostenibilità dei prodotti Barilla “dal campo alla tavola”, è la frase di Pietro Barilla: “Date da mangiare alle persone quello che dareste ai vostri figli”. In questo contesto, Barilla applica rigorosi controlli lungo tutta la filiera: dall’acquisto delle materie prime, ai processi produttivi, al monitoraggio dei prodotti sui punti vendita, attraverso un efficace sistema di gestione della qua-lità e della sicurezza alimentare. Inoltre, il confronto continuo con le persone attraverso i diversi canali di ascolto, nelle diverse geografie, consente di essere più vicini ai loro bisogni e monitorare la qualità perce-pita nella logica del miglioramento continuo. L’obiettivo rimane sempre quello di essere la prima scel-ta di marca e di prodotto per le persone e per i nostri clienti,

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agendo sulla qualità di prodotto e di servizio e sulla fiducia che nasce da un rapporto trasparente e di vicinanza.

Risk management

Nel corso dell’anno 2015, la funzione di Enterprise Risk Management ha aggiornato l’analisi del profilo di rischio aziendale attraverso l’implementazione del processo di risk identification, assessment e scoring svolto insieme a tutte le unità organizzative aziendali. L’attività ha consentito quindi a Barilla di:• individuareirischicriticiperl’azienda;• aggiornareilprofilodirischioecompararloconquello

degli anni passati;• definireedareprioritàaipianidimitigazionedeirischi

di cui sopra;• monitorareperiodicamentel’implementazionedeipiani

di mitigazione e condividere con il top management aziendale sia i rischi critici, sia l’efficacia e il livello di presidio dei piani di azione previsti.

Quanto sopra realizza e concretizza un percorso volontario che Barilla ha intrapreso a partire dal 2010 e che ha portato alla determinazione sia del proprio livello di propensione al rischio (Financial & Reputational Risk Appetite) sia di metri-che condivise a livello aziendale per la valutazione di ciascun evento di rischio. Inoltre l’organizzazione del registro dei rischi aziendali (Risk Register) ha portato all’identificazione delle aree di ri-schio a cui l’azienda è potenzialmente esposta e all’assegna-zione delle responsabilità di gestione alle unità organizzative responsabili per la gestione dei singoli rischi (Risk Owner-ship). Nel corso del 2015, l’attività svolta si è quindi focalizza-ta sullo svolgimento di sessioni di assessment dei rischi con tutte le unità organizzative: tale processo ha consentito di mappare a 360 gradi i rischi principali cui l’azienda è esposta, misurandoli e classificandoli con metriche comuni finaliz-zate alla loro prioritarizzazione con definizione di adeguati piani di azione per la loro mitigazione. Il risultato di questa mappatura, insieme alle azioni di mitigazione in essere, è stato presentato all’alta direzione aziendale in una sessione dedicata (1° ottobre 2015) che si è fatta garante che i rischi più rilevanti (critici) per il Gruppo disponessero delle ade-guate risorse per poter essere gestiti e mitigati. Al fine di monitorare le esposizioni più critiche e l’implementazione delle misure di contenimento pianificate, un aggiornamento del profilo di rischio verrà presentato periodicamente al top management aziendale.

Eventi successivialla chiusura dell’esercizio

Successivamente al 31 dicembre 2015, data di chiusura dell’esercizio, non sono emersi fatti di rilievo da segnalare.

Prevedibile evoluzione della gestione

Per l’esercizio 2016 si confermano, al momento, le previsioni di budget con un trend di stabilità rispetto all’ultimo trime-stre 2015.

Altri eventi relativi alla gestione

Non si segnalano cambiamenti nella struttura societaria del Gruppo nel corso dell’esercizio, ad eccezione della apertu-ra di una nuova società commerciale in Giappone e della cessione della partecipazione nella società produttiva Zao Kondi in Russia.

Informazioni relative ai rapportiinfragruppo e con parti correlate

Le operazioni intervenute con le società del Gruppo e con le parti correlate non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando invece nell’ordinario corso degli affari delle società del Gruppo. Tali operazioni sono avvenu-te a condizioni concordate tra le parti considerando le condi-zioni di mercato. Si rimanda al paragrafo 8 delle Note illustrative al Bi-lancio consolidato dove è descritta la natura dei principali rapporti con le parti menzionate e riportate le informazioni di dettaglio previste dallo IAS 24.

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Barilla inaugura il terzo ristorante a New York, per offrire alle persone un’autentica esperienza gastronomica italiana.

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La Fondazione BCFN presenta a Expo lo “Youth Manifesto”, e lo consegna a Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.

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Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria

(migliaia di euro)

Attività Note 31/12/2015 31/12/2014

Attività correnti

Cassa, depositi bancari e postali 6.1 306.541 183.728

Crediti verso clienti 6.2 446.422 389.141

Crediti tributari 6.3 24.530 15.012

Altri crediti verso controllante 6.4 1.281 1.269

Altre attività 6.5 108.908 122.972

Rimanenze 6.6 272.189 286.407

Strumenti finanziari derivati 6.20 1.411 6.277

Totale attività correnti 1.161.282 1.004.806

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 6.7 936.331 911.891

Avviamento 6.8 477.906 474.698

Immobilizzazioni immateriali 6.9 47.415 54.482

Crediti verso clienti e altri crediti 6.10 1.879 1.882

Altri crediti verso controllante 6.4 7.620 7.620

Imposte differite attive 6.11 59.165 60.929

Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.12 1.551 1.551

Strumenti finanziari derivati 6.20 104.254 64.633

Totale attività non correnti 1.636.121 1.577.686

Totale attività 2.797.403 2.582.492

Bilancio consolidato dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015

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(migliaia di euro)

Passività e patrimonio netto Note 31/12/2015 31/12/2014

Passività correnti

Debiti verso fornitori 6.13 673.858 668.746

Debiti verso banche e altri finanziatori 6.14 19.644 140.393

Strumenti finanziari derivati 6.20 1.801 2.477

Passività per benefici futuri ai dipendenti 6.15 8.245 11.042

Debiti per imposte correnti 6.16 12.424 7.405

Altre passività 6.17 162.441 167.074

Fondi rischi e oneri 6.18 54.999 54.839

Totale passività correnti 933.412 1.051.976

Passività non correnti

Debiti verso banche e altri finanziatori 6.19 558.745 361.648

Strumenti finanziari derivati 6.20 2.247 -

Passività per benefici futuri ai dipendenti 6.15 135.709 145.191

Imposte differite passive 6.11 43.220 48.402

Altri debiti 6.21 4.765 4.253

Fondi rischi e oneri 6.18 15.926 18.963

Totale passività non correnti 760.612 578.457

Patrimonio netto 6.22

Capitale 131.000 131.000

Riserve:

- Riserve di conversione 75.245 34.068

- Altre riserve 574.929 504.685

Utili/(Perdite) dell’esercizio 143.651 125.519

Totale patrimonio netto di competenza del Gruppo 924.825 795.272

Capitale e riserve delle minoranze 150.138 132.249

Risultato delle minoranze 28.416 24.538

Totale patrimonio netto di competenza delle minoranze 6.23 178.554 156.787

Totale patrimonio netto 1.103.379 952.059

Totale delle passività e del patrimonio netto 2.797.403 2.582.492

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Prospetto di conto economico consolidato

(migliaia di euro)

Note Esercizio 2015 Esercizio 2014

Ricavi 6.24 3.382.767 3.254.095

Costo del venduto 6.25 (2.084.412) (1.948.608)

Margine lordo 1.298.355 1.305.487

Costi logistici 6.25 (291.408) (294.270)

Spese di vendita 6.25 (142.350) (141.804)

Spese di marketing 6.25 (347.016) (358.231)

Costi di ricerca e sviluppo 6.25 (25.331) (25.103)

Spese generali e amministrative 6.25 (185.388) (176.653)

Altri (oneri) e proventi 6.26 1.507 (19.519)

Margine operativo 308.369 289.907

(Oneri) e proventi finanziari 6.27 (30.079) (37.653)

Risultato prima delle imposte 278.290 252.254

Imposte 6.28 (106.223) (102.197)

Risultato netto dall’attività corrente del Gruppo e delle minoranze 172.067 150.057

Utile/(Perdita) dell’esercizio di pertinenza di minoranze 28.416 24.538

Utile/(Perdita) dell’esercizio di pertinenza del Gruppo 143.651 125.519

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Prospetto di conto economico complessivo

(migliaia di euro)

Note Esercizio 2015 Esercizio 2014

Risultato dell’esercizio del Gruppo e di minoranze (a) 172.067 150.057

Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico consolidato:

Utili / (perdite) attuariali relativi a benefici futuri dei dipendenti 6.15 9.531 (24.143)

Effetto fiscale 6.11 (2.521) 6.702

Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico consolidato (b) 7.010 (17.441)

Altre componenti che saranno successivamente classificate al conto economico consolidato:

Riserva per copertura di rischio flussi di cassa (5.217) (688)

Effetto fiscale 6.11 1.187 252

Differenza di conversione 47.490 34.789

Totale altre componenti che saranno successivamente classifica-te al conto economico consolidato

(c) 43.460 34.353

Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (b+c) 50.470 16.912

Totale risultato complessivo del periodo (a+b+c) 222.537 166.969

Totale utile/(perdita):

- di pertinenza di minoranze 28.416 24.538

- di pertinenza del Gruppo 143.651 125.519

Totale 172.067 150.057

Totale altre componenti del conto economico complessivo di periodo:

- di pertinenza di minoranze 35.173 27.276

- di pertinenza del Gruppo 187.364 139.693

Totale 222.537 166.969

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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(migliaia di euro)

Capitale sociale 131.000 - - - - - 131.000

Riserva di conversione 4.710 - - - 29.358 29.358 34.068

Riserva per utili/(perdite) attuariali (20.989) - - - (20.507) (20.507) (41.496)

Riserva per hedging (1.228) - - - (584) (584) (1.812)

Imposte differite 6.157 - - - 5.907 5.907 12.064

Riserve e utili a nuovo 495.985 92.455 (52.511) - - - 535.929

Risultato dell’esercizio 92.455 (92.455) - 125.519 - 125.519 125.519

Totale patrimonio di Gruppo 708.090 - (52.511) 125.519 14.174 139.693 795.272

Totale patrimonio di minoranze 142.699 - (13.188) 24.538 2.738 27.276 156.787

Totale patrimonio netto 850.789 - (65.699) 150.057 16.912 166.969 952.059

Saldo al31/12/2013

Destinazione del risultato

Dividendi e distribuzione

di riserve

Conto economicocomplessivo

Risultato Altri componentidel conto

economico

Saldo al31/12/2014

Totale

Capitale sociale 131.000 - - - - - 131.000

Riserva di conversione 34.068 - - - 41.177 41.177 75.245

Riserva per utili/(perdite) attuariali (41.496) - - - 8.105 8.105 (33.391)

Riserva per hedging (1.812) - - - (4.434) (4.434) (6.246)

Imposte differite 12.064 - - - (1.135) (1.135) 10.929

Riserve e utili a nuovo 535.929 125.519 (57.811) - - - 603.637

Risultato dell’esercizio 125.519 (125.519) - 143.651 - 143.651 143.651

Totale patrimonio di Gruppo 795.272 - (57.811) 143.651 43.713 187.364 924.825

Totale patrimonio di minoranze 156.787 - (13.406) 28.416 6.757 35.173 178.554

Totale patrimonio netto 952.059 - (71.217) 172.067 50.470 222.537 1.103.379

Saldo al31/12/2014

Destinazione del risultato

Dividendi e distribuzione

di riserve

Conto economicocomplessivo

Risultato Altri componentidel conto

economico

Saldo al31/12/2015

Totale

37

Prospetto dei flussi finanziari

(migliaia di euro)

Esercizio 2015 Esercizio 2014

Risultato prima delle imposte 278.290 252.254

Proventi e oneri finanziari netti escluse plusvalenze su partecipazioni 30.079 37.653

Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 134.845 134.094

Ricavi e perdite derivanti dalla vendita di immobilizzazioni materiali e immateriali (357) 2.822

Variazione crediti/debiti commerciali (52.168) 28.714

Variazione rimanenze 14.218 (40.516)

Variazione fondi (inclusi fondi del personale) (2.383) (13.877)

Variazione altre attività e passività (9.726) (12.193)

Imposte sul reddito pagate (119.297) (132.248)

Differenze cambio e altre minori 29.355 36.838

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività operative (A) 302.856 293.541

Investimenti in immobilizzazioni materiali (139.620) (111.216)

Investimenti in software (7.554) (4.503)

Incassi per disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 2.498 939

Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2.011) (2.108)

Incassi per cessioni di partecipazioni o rami d’azienda al netto dei relativi costi 2.700 -

Investimenti in altre attività finanziarie disponibili per la vendita - (300)

Incassi di contributi per acquisto immobilizzazioni materiali 5.152 240

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di investimento (B) (138.835) (116.948)

Variazione netta debiti finanziari 76.700 (64.603)

Pagamento di dividendi e distribuzione di riserve (71.217) (65.699)

Interessi pagati (9.981) (13.890)

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di finanziamento (C) (4.498) (144.192)

Totale variazione cassa e mezzi equivalenti (A+B+C) 159.523 32.401

Cassa e mezzi equivalenti al netto dei conti correnti bancari passivi all’inizio del periodo 139.865 106.824

Cassa e mezzi equivalenti al netto dei conti correnti bancari passivi alla fine del periodo 301.430 139.865

Differenze di conversione su disponibilità liquide (2.042) (640)

Totale variazione cassa e mezzi equivalenti 159.523 32.401

Conti correnti bancari attivi 306.541 183.728

Conti correnti bancari passivi (5.111) (43.863)

Totale cassa e mezzi equivalenti al netto dei conti correnti bancari passivi 301.430 139.865

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Le chef australiane Sammy & Bella, in visita in Barilla, registrano una puntata del loro programma di cucina.

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1. Struttura e attività del Gruppo Barilla

Il Gruppo Barilla Holding (di seguito il “Gruppo” o “Barilla”) fa capo alla controllante Barilla Holding Società per Azioni (di seguito “Barilla Holding” o “la Capogruppo”), società di diritto italiano con sede a Parma (Italia), ed è attivo nella produzione e vendita, a livello nazionale e internazionale, di paste alimentari, sughi e prodotti da forno. L’intero capitale azionario è detenuto indirettamente dalla società Guido Maria Barilla e F.lli S.a.p.A. tramite le sue control-late CO.FI.BA. S.r.l. e Gelp S.p.A. Per il dettaglio delle società consolidate si rimanda all’Allegato 1 e all’Allegato 2 per le società collegate e altre minori.

2. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Successivamente al 31 dicembre 2015, data di chiusura dell’esercizio, e fino alla data della sua pubblicazione non sono emersi fatti di rilievo da segnalare.

3. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali (IFRS)

Il Bilancio è stato predisposto nel rispetto di tutti i principi contabili internazionali (IFRS) emessi dall’International Ac-counting Standards Board (IASB) e omologati dall’Unione Europea (UE). Per IFRS si intendono tutti gli International Fi-nancial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Re-porting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominato Standing Interpretations Committee (SIC).

4. Base per la presentazione - Principicontabili e criteri di valutazione

Ai sensi del regolamento n. 1606 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002, il Bilancio consolidato (di seguito “Bilancio”) è stato predisposto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2015. Gli IFRS sono stati applicati in Italia e in altri paesi e nel loro contesto vi sono numerosi principi di recente pubbli-cazione, o revisione, per i quali non esiste ancora una prassi consolidata alla quale fare riferimento ai fini dell’interpre-tazione e applicazione. Il Bilancio è stato pertanto redatto sulla base delle migliori conoscenze degli IFRS e tenuto con-to della miglior dottrina in materia; eventuali futuri orien-tamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento. Il Bilancio al 31 dicembre 2015 è comparato con l’eser-cizio precedente (importi indicati tra parentesi nella parte descrittiva delle Note) ed è costituito da situazione patri-moniale e finanziaria, conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni di patri-monio netto e prospetto dei flussi finanziari nonché dalla presente nota illustrativa. I dati ivi contenuti sono espressi in migliaia di euro, valuta funzionale del Gruppo, essendo l’euro la moneta corrente nell’economia in cui la Capogruppo e le principali società del Gruppo operano. Si precisa che il Gruppo ha adottato una struttura di conto economico con rappresentazione delle componenti di costo ripartite per destinazione nonché una struttura di stato patrimoniale con ripartizione fra attività e passività correnti e non correnti. Il Gruppo ha optato per un conto economico dove il costo del venduto comprende tutti i costi di produzione dei

Note illustrative

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prodotti venduti, ovvero l’acquisto di materie prime, l’acqui-sto di componenti, i costi di lavorazione diretti e indiretti sia interni che esterni, gli ammortamenti industriali e tutti gli oneri accessori alla produzione. I flussi di cassa evidenziati nel prospetto dei flussi finan-ziari sono presentati secondo il metodo indiretto. I principi di consolidamento, i criteri applicati nella con-versione dei bilanci espressi in valuta estera, i principi conta-bili, i criteri e le stime di valutazione adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di redazione del Bilancio consolida-to al 31 dicembre 2014.

Prinicipi contabili, emendamenti e interpretazioni in vi-gore dal 1° gennaio 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni sono in vigore a partire dal 1° gennaio 2015 e sono omolo-gati dalla Commissione Europea:

IFRIC 21 - TributiIn data 20 maggio 2013 lo IASB ha pubblicato l’interpreta-zione in oggetto. L’IFRIC 21 chiarisce che una entità ricono-sce una passività per tributi non prima di quando si verifica l’evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al supe-ramento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia.

Modifiche agli IFRS - Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011-2013Tali interventi hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 3, chia-rendo che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel bilancio della joint venture o joint operation; (ii) all’IFRS 13, chiarendo che la disposizione contenuta nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e pas-sività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti (compresi i contratti non finanziari) rientranti nell’ambito dello IAS 39 o dell’IFRS 9; (iii) allo IAS 40, chiarendo che per stabilire quando l’acquisto di un investimento immobiliare costituisce una aggregazione aziendale, occorre fare riferi-mento alle disposizioni dell’IFRS 3.

Alla data del presente bilancio l’adozione di tali interpreta-zioni e modifiche non ha avuto impatti significativi all’inter-no del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni saranno applicabili dal 1° gennaio 2016:

Modifiche allo IAS 19 - Piani a benefici definiti: contribu-ti dei dipendenti (applicabile per i periodi contabili che

avranno inizio il 1° febbraio 2015 o in data successiva)Tali emendamenti riguardano la semplificazione del tratta-mento contabile delle contribuzioni ai piani a benefici defini-ti da parte dei dipendenti o di terzi in casi specifici. Gli emendamenti sono applicabili, in modo retroattivo, per gli esercizi che hanno inizio il o dopo il 1° febbraio 2015.

Modifiche agli IFRS - Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012 (applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il 1° febbraio 2015 o in data successiva)Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione nell’IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni; l’identificazione e l’informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una società di servizi fornisce il servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilan-cio nello IAS 24 - Informativa sulle parti correlate.

Modifiche all’IFRS 11 - Contabilizzazione delle acquisi-zioni di interessenze in attività a controllo congiunto (applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o in data successiva)Le modifice forniscono chiarimenti in merito alla contabiliz-zazione dell’acquisizione di interessenze in una joint venture la cui attività costituisca un business nell’accezione prevista dall’IFRS 3. Le modifiche richiedono che per questa fattispe-cie si applichino i principi riportati dall’IFRS 3.

Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 - Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili (applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o in data successiva)Le modifiche allo IAS 16 stabiliscono che i criteri di ammor-tamento determinati in base ai ricavi non sono appropriati, in quanto, secondo l’emendamento, i ricavi generati da un’attività che include l’utilizzo dell’attività oggetto di am-mortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell’attività stessa. Le modifiche allo IAS 38 introducono una presunzione relativa, secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato per le mede-sime ragioni stabilite dalle modifiche introdotte allo IAS 16. Nel caso delle attività immateriali questa presunzione può essere peraltro superata, ma solamente in limitate e specifi-che circostanze.

Modifiche agli IFRS - Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014 (applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o in data successiva)Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono i seguenti: • nelloIAS19vienechiaritocheiltassodiattualizzazione

di un’obbligazione per piani a benefici definiti deve esse-re determinato sulla base degli “high-quality corporate bonds or governaments bonds” identificati nella stessa valuta utilizzata per pagare i benefici;

• nell’IFRS7vienechiaritoche,conriferimentoallecompensazioni (“offsetting”) delle attività e passività finanziarie, le informazioni integrative sono obbligatorie

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solo con il bilancio annuale. Viene inoltre chiarito che un’entità che ha trasferito delle attività finanziarie e le ha eliminate integralmente dalla propria situazione pa-trimoniale-finanziaria è obbligata a fornire le informa-zioni integrative con riferimento al suo “coinvolgimento residuo”, qualora abbia sottoscritto dei contratti di servizio che evidenziano un’interessenza dell’entità nella futura performance delle attività finanziarie trasferite;

• nell’IFRS5vienechiaritochenonvisonoimpatticon-tabili se un’entità, cambiando il proprio piano di dismis-sione, riclassifica un’attività o un gruppo in dismissione da/a “posseduti per la vendita” a/da “posseduti per la distribuzione”. Tale cambiamento nel piano di dismissio-ne viene considerato come una continuazione del piano originario.

Modifiche allo IAS 1 - Iniziativa di informativa (applica-bile per i periodi contabili che avranno inizio il 1° genna-io 2016 o in data successiva)L’emendamento fornisce chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedi-menti a una chiara e intelligibile redazione di bilanci.

Il Gruppo sta ancora valutando il possibile impatto relativo all’adozione dei nuovi principi sopra elencati.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall’Unione Europea al 31 dicem-bre 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni sono stati emessi dallo IASB ma non ancora recepiti dall’UE:

IFRS 9 - Financial Instruments (applicazione obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2018)IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers (applica-zione obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2018)IFRS 14 - Regulatory Deferral Accounts (applicazione obbli-gatoria a partire dal 1° gennaio 2016)Emendamento IFRS e IAS 28 - Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (ap-plicazione non ancora definita)Emendamento IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28 - Investment En-tities: Applying the Consolidation Exception (applicazione obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2016)

Il Gruppo sta ancora valutando il possibile impatto relativo all’adozione dei nuovi principi sopra elencati.

Principi contabili e criteri di valutazione adottati

Criteri di redazioneLa valuta di presentazione del Bilancio è l’euro e i saldi di bilancio sono espressi in migliaia di euro (salvo ove diver-samente indicato). Il Bilancio è redatto secondo il criterio del costo, eventualmente ridotto per perdite di valore a ec-cezione di alcuni strumenti finanziari valutati a fair value. I

principi contabili sono applicati omogeneamente in tutte le società del Gruppo. Le transazioni finanziarie sono contabi-lizzate alla data di negoziazione.

Formulazione di stime e assunzioniLa preparazione del Bilancio consolidato comporta per il management la necessità di effettuare stime che si fondano su assunzioni soggettive talora basate sull’esperienza storica di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in fun-zione delle relative circostanze. Tali stime influenzano i valori contabili di alcune attività e passività, costi e ricavi, così come l’informativa relativa ad attività/passività potenziali alla data di riferimento del bilancio. Le stime e le assunzioni fanno principalmente riferimen-to alla valutazione sulla recuperabilità delle immobilizzazioni immateriali, alla definizione delle vite utili delle immobi-lizzazioni materiali, alla recuperabilità dei crediti nonché al riconoscimento e alla valutazione dei fondi per rischi e oneri. Le stime e le assunzioni si basano su dati che riflettono lo stato attuale delle conoscenze disponibili.

Principi contabili di particolare rilevanza e maggior soggettivitàDi seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte del management nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utiliz-zate potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio:

a. AvviamentoIl valore dell’avviamento è verificato annualmente al fine di accertare l’esistenza di eventuali perdite da rilevare a conto economico (impairment test). In particolare, la verifica in oggetto comporta l’allocazione dell’avviamento alle unità generatrici di flussi di cassa (cash generating units) e alla successiva determinazione del relativo valore recuperabile, inteso come il maggiore tra il fair value e il valore d’uso. Qualora il valore recuperabile dovesse risultare inferiore al valore contabile delle cash generating units, comprensivo dell’avviamento allocato, si dovrà procedere a una svalu-tazione. L’allocazione dell’avviamento alle cash generating units e la determinazione del valore d’uso di queste ultime comportano l’effettuazione di stime che dipendono da as-sunzioni soggettive nonché da fattori che possono cambiare nel tempo con conseguenti effetti anche significativi rispet-to alle valutazioni effettuate dagli amministratori.

b. AmmortamentiIl costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la loro vita utile. La vita utile delle immobilizzazioni del Gruppo è stimata dagli amministratori nel momento in cui l’immobilizzazione è stata acquistata; la stima è basata sull’esperienza storica per analoghe immobi-lizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l’effettiva vita utile può differire da quella stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodi-

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co potrebbe comportare una variazione nel periodo di am-mortamento e quindi anche nella quota di ammortamento degli esercizi futuri.

c. Svalutazione degli attivi immobilizzatiGli attivi immobilizzati sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata una perdita di valore, che va rile-vata tramite una svalutazione quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l’uso o la vendita. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli amministratori l’effettuazione di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili sia da fonte interna che esterna, nonché da assunzioni soggettive talora fondate sull’esperienza storica. Inoltre, qualora si ritenga che possa essersi generata una potenziale perdita di valore, si procede alla determinazio-ne della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli indicatori dell’esistenza di una potenziale perdita di valore nonché le stime per la determi-nazione delle stesse dipendono da assunzioni soggettive e da fattori che possono variare nel tempo, influenzando le valuta-zioni e le stime effettuate dagli amministratori.

d. Imposte differite attiveLa contabilizzazione delle imposte differite attive è effettua-ta sulla base delle aspettative di generazione di reddito im-ponibile negli esercizi futuri, nonché sulla valutazione degli elementi tecnico-istituzionali propri dell’ordinamento tribu-tario a cui tali imposte si riferiscono (per esempio l’esistenza di limiti temporali per l’utilizzo di perdite fiscali). La stima dei redditi imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori e assunzioni che posso-no variare nel tempo e che possono avere effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

e. Fondi rischi e oneriA fronte di taluni rischi, quali quelli legali e fiscali, sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di soc-combenza. Il valore dei fondi iscritti in bilancio rappresenta la miglior stima possibile alla data di chiusura del bilancio. Tale stima comporta l’adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione del bilancio.

f. Determinazione del fair value di strumenti finanziariIl fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base delle quotazioni di mercato ovvero, in loro assenza, sulla base di adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato nonché, ove possibile, tenendo conto dei prezzi rile-vati in transazioni recenti su strumenti finanziari similari. I fair value sono distinti in vari livelli gerarchici, in base ai dati di input utilizzati nelle valutazioni:• Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi

per attività e passività identiche;• Livello 2: corrisponde a valori stimati attraverso ele-

menti desunti da dati di mercato osservabili;• Livello 3: corrisponde a valori stimati attraverso altri

elementi differenti dai dati di mercato.

In particolare, le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari di livello 2 sono state effettuate sulla base di mo-delli finanziari standard di mercato. Barilla ha sviluppato un modello sulla base delle practi-ces di mercato, che di norma fanno riferimento a strumenti similari, ad analisi basate sui flussi di cassa o modelli di prez-zo basati sull’utilizzo di indicatori di mercato. Nel processo di formulazione delle valutazioni, il Gruppo privilegia l’utilizzo di informazioni di mercato rispetto all’utilizzo di informazio-ni interne. Il Gruppo non presenta strumenti finanziari valutati in bilancio secondo il livello 3 della gerarchia del fair value.

Principi di consolidamento

Il Bilancio comprende i bilanci di Barilla Holding, società capogruppo, e delle controllate nelle quali Barilla Holding detiene, direttamente o indirettamente, il controllo. Sono società controllate quelle su cui Barilla Holding detiene il controllo, ovvero quando il Gruppo è esposto ai rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con l’entità, o vanta dei diritti su tali rendimenti, avendo nel contempo la capaci-tà di influenzarli esercitando il proprio potere sull’entità stes-sa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato dal momento in cui la controllante inizia a eser-citare il controllo fino alla data in cui tale controllo cessa. Le operazioni fra le società controllate del Gruppo sono eliminate integralmente. Tutte le società del Gruppo chiudo-no l’esercizio al 31 dicembre.

Interessi di minoranzeGli interessi di minoranze sono misurati alla quota di posses-so delle attività a partire dalla data di acquisizione.

Operazioni in valuta esteraTutte le operazioni sono contabilizzate nella valuta funziona-le del principale ambiente economico in cui opera ciascuna società del Gruppo. Le transazioni effettuate con valuta diversa dalla valuta funzionale delle società del Gruppo sono convertite nella stessa sulla base del tasso di cambio alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie sono convertite al cambio della data di fine esercizio e le differenze cambio sono imputate al conto economico tra le componenti finanziarie. Le attività e passività non moneta-rie, che sono valutate al costo storico in valuta estera, sono convertite al cambio storico della data della transazione.

Conversione dei bilanci in valuta esteraI bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall’euro sono convertiti secondo le seguenti modalità:• le attività e le passività sono convertite ai cambi di fine

esercizio;• i ricavi e i costi sono convertiti al cambio medio del pe-

riodo;• le differenze cambio emergenti dal summenzionato pro-

cesso di conversione sono imputate nel conto economi-co complessivo.

Al momento della dismissione dell’entità economica da cui sono emerse le differenze di conversione, le differenze di

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cambio accumulate e riportate negli altri componenti del conto economico complessivo sono riclassificate nel conto economico.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono valutate al costo, al netto delle perdite di valore accumulate, e per le sole immobilizzazio-ni immateriali a durata definita, degli ammortamenti, mentre quelle a vita indefinita sono sottoposte ogni anno a impai-rment test. Il costo non include interessi passivi capitalizzati. L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso.

AvviamentoLa differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di in-teressenza del Gruppo nel fair value delle attività, passività e passività potenziali acquisite nell’ambito di un’aggregazione aziendale è iscritta come avviamento ed è classificata come attività immateriale a vita indefinita. L’avviamento non è ammortizzato ma è assoggettato a impairment test annuale. Ai fini di tale valutazione l’av-viamento è allocato a gruppi di cash generating units che di norma rappresentano un segmento operativo (unità di business). In nessun caso si procede al ripristino del costo precedentemente svalutato.

Marchi e licenze I marchi e le licenze sono valutati al costo al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. I marchi sono ammortizzati in base alla loro vita utile, mentre le li-cenze nel periodo minore tra la durata contrattuale e la loro vita utile.

SoftwareI costi delle licenze software, comprensivi degli oneri accessori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate.

Costi di ricerca e sviluppoI costi di ricerca di nuovi prodotti e/o processi sono intera-mente spesati quando sostenuti. In base alla tipologia del business del Gruppo, non vengono sostenuti costi di svilup-po che abbiano i requisiti per la capitalizzazione. Le vite utili delle immobilizzazioni immateriali sono le seguenti:

Marchi da 5 a 20 anni

Software da 3 a 5 anni

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo d’acqui-sizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate, a eccezione dei terreni, che non sono ammortizzati e sono valutati al costo, al netto delle perdite di valore accumulate. Alla luce della tipologia

di investimenti, il costo delle immobilizzazioni materiali non include, di norma, interessi passivi capitalizzati. Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l’uso, ovvero quando è potenzial-mente in grado di fornire i benefici economici a esso associati. Gli ammortamenti sono imputati su base mensile a quote costanti mediante aliquote che consentono di am-mortizzare i cespiti fino a esaurimento della loro vita utile oppure, in caso di dismissioni, fino all’ultimo mese intero di utilizzo. Gli anni di vita utile sono i seguenti:

Categoria Vita utile

Fabbricati 33 anni

Impianti e macchinari:

- generici 13 anni

- specifici 10-20 anni

- alto contenuto tecnologico 5-8 anni

Attrezzature industriali e commerciali:

- beni mobili 8 anni

- macchine elettroniche 3,5 anni

Automezzi 5 anni

Attrezzature 2,5 anni

I contributi in conto capitale che si riferiscono a immobiliz-zazioni materiali sono registrati in diminuzione del valore del cespite di riferimento e accreditati al conto economico lungo il suo periodo di ammortamento. Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle im-mobilizzazioni materiali, coerentemente alla natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra la vita utile residua dell’immobilizzazione mate-riale e la durata residua del contratto di locazione. I pezzi di ricambio di valore rilevante sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del cespite a cui si riferiscono; gli altri sono spesati a conto economico quando la spesa è sostenuta.

Leasing

Gli immobili, impianti e macchinari posseduti in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono so-stanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicati per la voce di bilancio “Immobili, impianti e macchinari”, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ra-gionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il pe-riodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione.

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Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzial-mente i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore di immobilizzazioni materiali e immateriali (impairment test)

In presenza di indicatori specifici di perdita di valore, le im-mobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali sono soggette a impairment test. La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell’attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Se il valore recuperabile di un’attività è inferiore al valore netto contabile, quest’ultimo è ridotto al valore recuperabile. Tale riduzione costituisce una perdita di valore imputata a con-to economico. Per attività non soggette ad ammortamento, per le immobilizzazioni materiali non utilizzate e per le immo-bilizzazioni immateriali e materiali non ancora disponibili per l’utilizzo, l’impairment test è effettuato con frequenza annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori. Durante l’anno, il Gruppo verifica se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita definita possano aver subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne. Relativamente alle fonti interne si considerano l’obsolescenza o il deteriora-mento fisico dell’attività, eventuali cambiamenti significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività ri-spetto a quanto previsto. Relativamente alle fonti esterne, si considerano l’andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normati-ve, l’andamento dei tassi di interesse di mercato e del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti. Il valore recuperabile di un’attività è definito come il maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore d’uso di un’attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi calcolato applicando un tasso d’attualizzazione che riflette le valu-tazioni correnti di mercato del valore temporale del dena-ro e dei rischi specifici dell’attività. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola attività, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di cassa cui l’attività appartiene. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato una riduzione di va-lore, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi di cassa è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, ma non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se non fosse stata rilevata alcuna ri-duzione di valore. Il ripristino di valore è iscritto nel conto economico. L’avviamento acquisito e allocato a unità o gruppi di cash generating units nel corso dell’esercizio è sottoposto a impairment test prima della fine dell’esercizio in cui l’acquisi-zione e l’allocazione sono avvenute. Al fine della verifica della sua recuperabilità, l’avviamen-to è allocato, alla data di acquisizione, a ogni unità o gruppo di cash generating units che beneficiano dell’acquisizione.

Se il valore contabile dell’unità generatrice di flussi di cassa (o del gruppo di unità), comprensivo dell’avviamento allocato, eccede il rispettivo valore recuperabile, si rileva a conto economico una perdita per riduzione di valore. La perdita per riduzione di valore è imputata dapprima a riduzione del valore contabile dell’avviamento allocato all’unità (o al gruppo di unità) e solo successivamente alle altre attività dell’unità in proporzione al loro valore contabile fino all’ammontare del valore recuperabile delle attività a vita definita. I flussi di cassa futuri sono desunti dai piani azienda-li approvati dal Consiglio di Amministrazione (o organo equivalente), i quali coprono normalmente un periodo non superiore a cinque anni. Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato al fine della stima del valore terminale dell’unità (o del gruppo di unità) viene assunto normalmente in misura non eccedente il tasso medio di crescita a lungo termine del settore, del paese o del mercato nel quale l’unità (o il gruppo di unità) opera. I flussi di cassa futuri sono stimati facendo riferimen-to alle condizioni correnti dell’unità generatrice di flussi di cassa e, pertanto, non si considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l’entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell’unità. Il Gruppo ha identificato le cash generating units a livel-lo di linea produttiva. Ai fini dell’impairment test, l’avviamento è allocato a livel-lo di gruppi di cash generating units che normalmente rappre-sentano segmenti operativi. I segmenti operativi del Gruppo sono rappresentati dalle seguenti unità di business: Regione Italia, Regione Europa, Regione America e Regione AAA (Asia, Africa e Australia), con le categorie Meal Solutions e Bakery.

Criterio del costo ammortizzato per la misurazione di attività e passività finanziarie

Il criterio del costo ammortizzato prevede la quantificazio-ne del tasso di interesse effettivo all’inizio dell’operazione. Il tasso di interesse effettivo è quel tasso che, se applicato come tasso di attualizzazione dei flussi di cassa futuri, li ren-de equivalenti al flusso di cassa iniziale. Eventuali modifiche nei flussi di cassa futuri, se non attribuibili a cambiamenti nei parametri di mercato, deter-minano una rimisurazione del valore di bilancio dell’attività o passività finanziaria con contropartita a conto economico.

Attività finanziarie

Al momento della loro rilevazione iniziale, le attività finan-ziarie sono iscritte al fair value e classificate in una delle seguenti categorie in funzione della loro natura e dello scopo per cui sono state acquistate:(a) attività finanziarie al fair value con contropartita nel

conto economico; (b) crediti e finanziamenti attivi;(c) attività finanziarie disponibili per la vendita.

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Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono conta-bilizzati alla data di negoziazione delle relative operazioni. Vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto o il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Successivamente alla prima iscrizione in bilancio, le attività finanziarie sono valutate come segue: (a) Attività finanziarie al fair value con contropartita nel conto economicoLa voce comprende attività finanziarie, rappresentate da titoli, acquisite principalmente con lo scopo di essere rivendute nel breve termine. Tali titoli sono classificati fra le attività correnti. Le attività finanziarie appartenenti a questa categoria sono inizialmente rilevate al fair value e i relativi costi acces-sori sono spesati nel conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair va-lue delle attività finanziarie al fair value con contropartita nel conto economico sono presentati nel conto economico all’interno della voce “Proventi/oneri finanziari”, nel periodo in cui sono rilevati.

(b) Crediti e finanziamenti attiviPer crediti e finanziamenti attivi si intendono attività finan-ziarie, prevalentemente relative a crediti verso clienti, non costituenti strumenti derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. I crediti e i finanziamenti attivi sono inclusi nell’attivo corren-te, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classifi-cati nell’attivo non corrente. Tali attività sono riconosciute inizialmente al fair value e successivamente valutate in base al metodo del costo am-mortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, al netto di un fondo svalutazione. Le perdite su crediti sono contabi-lizzate in bilancio quando si riscontra un’evidenza oggettiva che il Gruppo non sarà in grado di recuperare il credito dovuto dalla controparte sulla base dei termini contrattuali. L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività ha subito una riduzione di valore include dati ri-levabili che giungono all’attenzione del Gruppo in merito ai seguenti eventi di perdita:(a) significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debi-

tore;(b) inefficacia dell’attività di escussione del credito a causa

dell’indisponibilità di attività da parte del debitore;(c) probabilità che il beneficiario dichiari bancarotta o altre

procedure di ristrutturazione finanziaria.

I crediti verso clienti con scadenza inferiore a un anno sono iscritti al fair value che approssima normalmente il valore nominale. I crediti cartolarizzati o ceduti con contratti di factoring pro solvendo o pro soluto per i quali non sono rispettate tutte le condizioni richieste per l’eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie sono mantenuti nell’attivo patrimoniale; una passività finanziaria di pari importo è con-tabilizzata nel bilancio come “Debiti verso banche”. I crediti ceduti, dove sono rispettate tutte le condizioni

previste per l’eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie, sono eliminati dal bilancio al momento della loro cessione. Gli utili o le perdite relativi alla cessione di tale attività sono rilevati quando le attività stesse sono rimosse dallo stato patrimoniale.

(c) Attività finanziarie disponibili per la vendita La voce comprende le partecipazioni in altre imprese e le altre attività finanziarie rappresentate da titoli non detenuti allo scopo di negoziazione. Sono incluse nelle attività non correnti in quanto il management non ha manifestato l’intenzione di cederle nei dodici mesi successivi alla data del bilancio. Sono valutate al fair value in contropartita delle altre componenti del risultato complessivo. L’eventuale riclassifica a conto eco-nomico nella voce “Utile/perdita variazione di fair value atti-vità finanziarie” è effettuata solo nel momento in cui l’attività finanziaria è effettivamente ceduta. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se esiste un’og-gettiva evidenza di perdita di valore delle attività finanziarie. Nel caso di partecipazioni classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita, un prolungato o significativo declino nel fair value della partecipazione al di sotto del costo iniziale è considerato un indicatore di perdita di valore. Nel caso esista questo tipo di evidenza per le attività finanziarie disponibili per la vendita, la perdita cumulata, calcolata come la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value alla data del bilancio al net-to di eventuali perdite di valore contabilizzate precedentemente nel conto economico, è riconosciuta nel conto economico. Eventuali riprese di valore di attività finanziarie, rappre-sentate da strumenti di capitale e precedentemente svalutate a conto economico, sono classificate tra le altre componenti del risultato complessivo. Eventuali dividendi derivanti da partecipazioni iscritte nelle attività finanziarie disponibili per la vendita sono presen-tati tra i componenti positivi di reddito nel conto economico all’interno della voce ”Dividendi” nel momento in cui sorge in capo al Gruppo il diritto a ricevere il relativo pagamento.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono registrate inizialmente al fair value al netto degli oneri accessori e, successivamente alla prima iscrizione, sono valutate al costo ammortizzato utiliz-zando il metodo dell’interesse effettivo. La differenza fra il co-sto ammortizzato e il valore di rimborso è imputata a conto economico durante la durata delle passività. Le passività finanziarie sono classificate tra le passività correnti a meno che il Gruppo, alla data del bilancio, non ab-bia un diritto incondizionato a estendere la durata del finan-ziamento almeno oltre dodici mesi dalla chiusura dell’eserci-zio. I debiti commerciali e gli altri debiti la cui scadenza rien-tra nei normali termini commerciali sono iscritti al fair value che normalmente approssima il loro valore nominale.

Rimanenze

Le giacenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo, valorizzato con il metodo FIFO (first in - first out), e il loro presunto valore di realizzo.

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Per tenere conto di rimanenze obsolete o a lenta movi-mentazione sono effettuati accantonamenti a un apposito fondo, rilasciato nel caso in cui le condizioni di tali svaluta-zioni vengano meno.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i valori contanti in cassa, i depositi bancari e postali e i mezzi equivalenti liquidabili entro brevissimo termine (tre mesi dalla data di acquisto degli stessi) e non soggetti a significa-tive variazioni di valore.

Passività per benefici ai dipendenti

(a) Fondi pensioneLe società del Gruppo hanno in essere sia piani a contribu-zione definita che piani a benefici definiti. Un piano a contribuzione definita è un piano al quale il Gruppo partecipa mediante versamenti fissi a soggetti terzi gestori di fondi e in relazione al quale non vi sono obblighi legali o di altro genere a pagare ulteriori contributi qualo-ra il fondo non abbia sufficienti attività per far fronte agli obblighi nei confronti dei partecipanti al piano. Per i piani a contribuzione definita, il Gruppo versa contributi, volontari o stabiliti contrattualmente, a fondi pensione assicurativi pubblici e privati. I contributi sono iscritti come costi del personale secondo il principio della competenza economica. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici de-finiti corrisponde al valore attuale dell’obbligazione alla data di bilancio, al netto, ove applicabile, del fair value delle attività asservite al piano. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle relative obbligazioni (projected unit credit actuarial method). Il valore attuale del piano a benefici definiti è determinato scontando i flussi di cassa futuri a un tasso di interesse pari a quello di obbligazioni high-quality corporate emesse nella valuta in cui la passività sarà liquidata e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. La rilevazione delle variazioni degli utili/perdite attuariali “rimisurazioni” è iscritta fra le altre componenti del conto economico complessivo consolidato. Il costo relativo alle prestazioni di lavoro nonché gli interessi passivi relativi alla componente del time value nei calcoli attuariali (questi ultimi classificati tra gli oneri finan-ziari) sono iscritti a conto economico.

(b) Benefici per cessazione del rapporto di lavoro I benefici per cessazione del rapporto di lavoro sono corri-sposti quando il dipendente termina il suo rapporto di lavoro prima della normale data di pensionamento, o quando un dipendente accetta la risoluzione consensuale del contratto. Il Gruppo contabilizza i benefici per cessazione del rapporto di lavoro quando è dimostrabile che la chiusura del rapporto di lavoro è in linea con un formale piano che definisce la ces-sazione del rapporto stesso, o quando l’erogazione del bene-ficio è il risultato di un processo di incentivazione all’uscita.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di oneri per ob-bligazioni del Gruppo di natura legale, contrattuale o impli-cita, che derivano da un evento passato. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri e se è possibile effettuarne una stima attendibile. Qualora si stimi che tali obbligazioni si manifestino oltre dodici mesi e i relativi effetti siano significativi, le stesse sono attualizzate a un tasso di sconto che tiene conto del costo del denaro e del rischio specifico della passività iscritta. L’eventuale va-riazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel conto economico nel periodo in cui avviene. Nei casi in cui viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantona-mento dovuto al trascorrere del tempo e l’eventuale effetto derivante dal cambiamento del tasso di attualizzazione sono rilevati come onere finanziario. Gli oneri per un piano di ristrutturazione sono rilevati quando sussistono le condizioni affinché sorga un’obbligazio-ne implicita, ovvero quando il Gruppo rende noto alle parti interessate il piano di ristrutturazione o quando il Gruppo effettua annunci sufficientemente specifici che facciano sorgere nelle parti interessate l’aspettativa all’adempimento dell’obbligazione stessa. I fondi per rischi fiscali vengono riconosciuti a fronte di passività fiscali di natura probabile, non ancora definite alla data di bilancio.

Strumenti derivati

Contabilizzazione degli strumenti derivatiGli strumenti derivati sono valutati al loro fair value con contropartita nel conto economico, a eccezione dei derivati di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) che sono rilevati in contropartita delle altre componenti del reddito complessivo.

Derivati qualificati come strumenti di coperturaIn tutti i casi in cui i derivati sono designati come strumenti di copertura, il Gruppo documenta in modo formale, a par-tire dall’inizio della copertura stessa, la relazione di coper-tura tra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, gli obiettivi della gestione del rischio e la strategia perseguita nell’effettuare la copertura. Il Gruppo documenta altresì la valutazione dell’efficacia dello strumento di copertura nel compensare le variazioni attribuibili al rischio coperto sulla base delle variazioni di valore dello strumento di copertura rispetto alle variazioni di valore dell’elemento coperto. Tale valutazione è effettuata all’inizio della copertura e in misura continuativa per tutta la sua durata.

Classificazione degli strumenti derivatiGli strumenti derivati sono così classificati:(i) Strumenti derivati designati di copertura di flussi

finanziari (cash flow hedge): se uno strumento finan-ziario è designato con finalità di copertura dell’espo-sizione alla variabilità dei flussi di cassa associati a un’attività o una passività iscritta in bilancio o a

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un’operazione prevista o altamente probabile, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione dello strumen-to finanziario sono rilevati nelle altre componenti del reddito complessivo per la parte considerata efficace, mentre l’eventuale quota non efficace è contabilizzata nel conto economico. A seconda dell’oggetto di coper-tura, meramente finanziario o relativo a commodities, la quota non efficace viene classificata rispettivamen-te alla voce “Proventi/Oneri su operazioni finanziarie” oppure nei “Costi/Ricavi operativi”.

Gli importi che sono stati rilevati nelle altre componenti del risultato complessivo sono riclassificati nel conto economico nell’esercizio in cui l’elemento coperto pro-duce un effetto sul conto economico.

Quando uno strumento di copertura giunge a matu-razione o è ceduto, oppure non soddisfa più le condi-zioni per essere designato come di copertura, i relativi aggiustamenti di fair value cumulati fino a quella data rimangono sospesi fino a che l’elemento coperto non manifesta i suoi effetti nel conto economico, e solo in quel momento avverrà la contabilizzazione nel conto economico in modo coerente al suddetto elemento co-perto. Se si prevede che l’elemento coperto non gene-rerà alcun effetto a conto economico, gli aggiustamenti di fair value sono immediatamente riversati nel conto economico.

Nel caso di copertura di rischi di flussi finanziari relativi a passività finanziarie, si rimanda al relativo paragrafo per maggiori dettagli circa la valutazione del sottostante.

(ii) Strumenti derivati designati di copertura del rischio di fair value: sono classificati come attività o passività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza contrattuale.

Le variazioni di fair value di questi strumenti sono im-putate nel conto economico. A seconda dell’oggetto di copertura, meramente finanziario o relativo a commo-dities, la variazione di fair value viene classificata rispet-tivamente alla voce “Oneri e proventi finanziari” oppure nei “Costi/Ricavi operativi”.

Nel caso di copertura del rischio di fair value relativa a passività finanziarie, si rimanda al relativo paragrafo per maggiori dettagli circa la valutazione del sottostante.

(iii) Strumenti derivati con fair value a conto economico non designati come di copertura: sono classificati come attività o passività correnti o non correnti a se-conda della loro scadenza contrattuale. Le variazioni di fair value di questi strumenti sono imputate nel conto economico. A seconda dell’oggetto di copertura, meramente finanziario o relativo a commodities, la va-riazione di fair value viene classificata rispettivamente alla voce “Oneri e proventi finanziari” oppure nei “Co-sti/Ricavi operativi”.

Determinazione del fair value di uno strumento derivato Il fair value degli interest rate swap è calcolato in base al va-lore attuale dei flussi di cassa previsti futuri. Il fair value dei contratti a termine su valute è determinato usando il tasso di cambio a termine alla data di bilancio. Il fair value di altri strumenti derivati quotati in un mer-cato attivo si basa sui prezzi di mercato prevalenti alla data

di bilancio. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi, assunzioni e infor-mazioni desumibili dai mercati alla data di bilancio.

Attività e passività non correnti destinate a essere vendute (held for sale) e attività e passività operative cessate

Un’attività, o un gruppo di attività e passività non correnti, è classificata come “destinata alla vendita” quando il suo valore di bilancio verrà realizzato principalmente tramite la vendita anziché il suo utilizzo. Le attività (o gruppi di attivi-tà) destinate a essere vendute sono valutate al minore fra il valore contabile al momento della decisione della vendita e il loro fair value, al netto degli oneri di vendita stimati. Un’attività operativa che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività viene classificata separatamente nel conto economico e nello sta-to patrimoniale al momento in cui soddisfa le condizioni per la classificazione come attività posseduta per la vendita o attività cessata.

Patrimonio netto

I costi direttamente attribuibili a operazioni sul capitale sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono riconosciuti al fair value del corrispettivo rice-vuto per la vendita di prodotti o servizi al netto di sconti ed eventuali resi.

Vendite di prodottiI ricavi per vendite di prodotti sono rilevati quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni che normalmente coincidono con la consegna al cliente:• irischisignificativieibeneficiconnessiallaproprietà

dei beni sono stati trasferiti all’acquirente; • l’effettivocontrollosullamerceètrasferito;• ilvaloredeiricavièdeterminatoinmanieraattendibile;• èprobabilecheibeneficieconomiciderivantidallaven-

dita saranno fruiti dall’impresa;• icostisostenutiodasosteneresonodeterminatiin

modo attendibile.

DividendiI ricavi per dividendi sono riconosciuti nel momento in cui sorge il diritto legale all’incasso del dividendo.

Contributi

I contributi ottenuti dal Gruppo in conto esercizio sono ri-conosciuti a conto economico nel momento in cui sorge il diritto all’incasso.

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5. Variazioni nell’area di consolidamento

L’area di consolidamento è variata a seguito della costitu-zione di una nuova società commerciale situata in Giappone e per la cessione della partecipazione in Zao Kondi, società operativa in Russia. In particolare, la vendita della partecipa-zione in Zao Kondi, con un incasso al netto dei relativi costi per di 2.700 euro, ha generato una plusvalenza di 2.204 euro, iscritta negli altri proventi non inerenti la gestione ri-corrente. Le variazioni del perimetro non hanno effetti significati-vi sulla comparabilità dei dati di bilancio rispetto all’esercizio precedente.

6. Note sui prospetti consolidati

Situazione patrimoniale e finanziaria

6.1 Cassa, depositi bancari e postaliLa voce, pari a 306.541 euro (183.728 euro), include i depo-siti bancari e postali nonché gli assegni e altri valori presenti in cassa. Per l’analisi della variazione di liquidità registrata nel periodo si rinvia a quanto rappresentato nel prospetto dei flussi finanziari.

6.2 Crediti verso clienti

31/12/2015 31/12/2014

Crediti 490.833 434.874

Fondo svalutazione crediti (44.411) (45.733)

Totale 446.422 389.141

La voce contiene i crediti verso clienti per transazioni com-merciali e prestazioni di servizi, al netto delle perdite di valo-re cumulate. Gli accantonamenti e i rilasci del fondo svalutazione crediti sono stati inclusi nel conto economico negli “Altri oneri e proventi”, rispettivamente nelle righe di dettaglio “Svalutazione e perdite su crediti” e “Accantonamenti al net-to di rilasci di fondi rischi”. Il fair value dei crediti commerciali approssima il valore di carico alla data di chiusura di bilancio. La massima esposi-zione al rischio di credito è rappresentata da tale valore.

Il dettaglio dei crediti per scadenza al netto del relativo fon-do svalutazione è il seguente:

2015 2014

Crediti non scaduti 398.233 359.779

Scaduti fino a 3 mesi 38.614 26.384

da 3 a 6 mesi 7.557 2.491

da 6 a 12 mesi e oltre 2.018 487

Totale 446.422 389.141

Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari sono riconosciuti per compe-tenza e includono gli interessi passivi maturati su qualunque forma di finanziamento, i proventi finanziari sulle disponibi-lità liquide e titoli assimilabili, i dividendi, gli utili e le perdite su cambi nonché gli effetti economici derivanti dalla valu-tazione delle operazioni di copertura dei rischi di tasso e di cambio imputate a conto economico.

Imposte

Le imposte sul reddito includono le imposte correnti e le imposte differite. Le imposte correnti sono rilevate in funzione della stima dell’importo che il Gruppo si attende debba essere pagato applicando ai redditi imponibili l’aliquota fiscale vigente o sostanzialmente in vigore in ciascun paese di riferimento ne-gli esercizi di atteso realizzo delle differenze temporanee. Le imposte differite attive e passive sono stanziate se-condo il metodo dell’allocazione globale (liability method), ovvero sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore determinato ai fini fiscali delle attivi-tà e delle passività e il relativo valore di bilancio a eccezione dell’avviamento. Le imposte differite attive e passive sono calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende, alla data di bilancio, saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realiz-zata l’attività o estinta la passività. Le eventuali imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento della loro distribuzione. Ai fini dell’iscrivibilità delle imposte differite attive viene effettuata una stima della probabilità che in futuro sia di-sponibile un reddito imponibile sufficiente al loro recupero. Le attività e le passività fiscali, sia correnti sia differite, sono compensate ove dovute alla stessa autorità fiscale, se il periodo di riversamento è il medesimo e se esiste il diritto legale di compensazione.

Distribuzione di dividendi

La distribuzione di dividendi agli azionisti è riconosciuta nel momento in cui sorge l’obbligo legale al pagamento del di-videndo.

Transazioni con i soci di minoranza

Le acquisizioni e le cessioni di quote di minoranza di entità per le quali esiste già il controllo sono assimilate a operazio-ni con gli azionisti del Gruppo. L’eventuale differenza tra il valore di bilancio e il prezzo pagato o incassato è iscritta in contropartita del patrimonio netto.

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La voce “Ratei e risconti attivi” è essenzialmente relati-va ai risconti per affitti e assicurazioni. Il fair value dei crediti approssima il valore di bilancio.

6.6 RimanenzeLa composizione della voce “Rimanenze” è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014

Materie prime e semilavorati 118.981 141.177

Prodotti finiti 153.181 144.629

Acconti 27 601

Totale 272.189 286.407

La movimentazione del “Fondo svalutazione magazzino” è stata la seguente:

2015 2014

Saldo all’inizio dell’esercizio 9.721 10.890

Accantonamenti 4.067 1.871

Utilizzi (8.165) (3.083)

Differenze cambio (195) 43

Saldo alla fine dell’esercizio 5.428 9.721

Al 31 dicembre 2015 tutti i crediti in essere scaduti sono og-getto di analisi per l’individuazione di eventuali rischi di non solvibilità dei clienti.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è stata la seguente:

2015 2014

Saldo all’inizio dell’esercizio 45.733 45.234

Accantonamenti 2.407 4.804

Utilizzi e rilasci (2.101) (4.272)

Delta cambio (1.628) (33)

Saldo alla fine dell’esercizio 44.411 45.733

6.3 Crediti tributariI “Crediti tributari” sono rappresentati dai crediti vantati verso le amministrazioni finanziarie dei paesi in cui opera il Gruppo. Il fair value dei crediti tributari approssima il valore di bilancio.

6.4 Altri crediti verso controllanteIl saldo di 8.901 euro (8.889 euro) è relativo ai crediti versola controllante CO.FI.BA. S.r.l. conseguente all’adesione da parte del Gruppo al consolidato fiscale di cui la stessa CO.FI.BA. S.r.l. è capofila. Si segnala che il saldo comprende la quota corrente per 1.281 euro (1.269 euro) e la quota non corrente per 7.620 euro (7.620 euro).

6.5 Altre attività La composizione è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014

Crediti IVA 51.873 69.990

Crediti verso società di factoring 27.372 18.628

Crediti verso fornitori per anticipi 7.933 11.852

Crediti verso il personale 3.745 3.708

Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 3.090 4.710

Depositi cauzionali 283 538

Altri crediti 7.255 4.596

Contributi governativi 257 340

Ratei e risconti attivi 7.100 8.610

Totale 108.908 122.972

Nel corso dell’anno sono stati incassati crediti IVA per 63,5 milioni di euro in Italia. La voce “Crediti verso società di factoring” si riferisce a crediti vantati nei confronti di società di factoring per crediti ceduti non ancora liquidati.

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6.7 Immobili, impianti e macchinariLa movimentazione intervenuta nella voce “Immobili, im-pianti e macchinari” è stata la seguente:

Terreni Fabbricati Impianti e Macchinari

Attrezzature ind.li

e comm.li

Altri beni Immobilizza-zioni in corso

Totale

Movimentazione 2014

Saldo al 1/1/2014 29.143 309.398 497.628 22.402 7.411 48.367 914.349

Acquisti - - - - - 111.216 111.216

Capitalizzazioni 112 12.926 91.948 4.530 2.944 (112.460) -

Contributi incassati - (4) (236) - - - (240)

Alienazioni - costo (22) (2.163) (30.929) (2.392) (428) - (35.934)

Alienazioni - utilizzo fondi amm.to e perdite di valore cumulate - 1.133 28.481 2.141 418 - 32.173

Ammortamenti e perdite di valore - (17.502) (88.228) (6.309) (4.008) - (116.047)

Differenze cambio 765 (903) 6.200 (555) 402 465 6.374

Saldo al 31/12/2014 29.998 302.885 504.864 19.817 6.739 47.588 911.891

Di cui:

Costo storico 29.998 608.467 2.194.922 96.452 64.809 47.588 3.042.236

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (305.582) (1.690.058) (76.635) (58.070) - (2.130.345)

Movimentazione 2015

Acquisti - - - - - 139.620 139.620

Capitalizzazioni 214 33.136 111.040 9.600 4.916 (158.906) -

Contributi incassati - (5.114) (38) - - - (5.152)

Alienazioni - costo - (5.011) (20.041) (1.114) (6.149) - (32.315)

Alienazioni - utilizzo fondi amm.to - 3.161 19.402 957 6.131 - 29.651

Variazione area di consolidamento (165) (1.870) - - - - (2.035)

Ammortamenti e perdite di valore - (17.801) (89.114) (7.940) (3.400) - (118.255)

Differenze cambio 773 3.400 7.205 748 103 697 12.926

Saldo al 31/12/2015 30.820 312.786 533.318 22.068 8.340 28.999 936.331

Di cui:

Costo storico 30.820 633.103 2.304.087 108.622 64.150 28.999 3.169.781

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (320.317) (1.770.769) (86.554) (55.810) - (2.233.450)

La variazione dell’area di consolidamento è relativa alla ven-dita della partecipazione Zao Kondi in Russia. Le perdite di valore comulate al 31 dicembre 2015 am-montano a 22.032 euro (17.746 euro).

Beni in leasing finanziarioIl valore netto contabile dei beni in leasing finanziario am-monta a 24.764 euro (29.151 euro) ed è relativo a:

Terreni Fabbricati Impianti e macchinari

Altri beni

Totale

Saldo al 31/12/2015 191 4.023 20.379 171 24.764

Saldo al 31/12/2014 191 4.140 24.624 196 29.151

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Si riportano di seguito i principali contratti di leasing in esse-re al 31 dicembre 2015:• BarillaG.eR.Fratellihainessereduecontrattidilea-

sing finanziario relativi a impianti di cogenerazione in Italia, con scadenza 2020 e 2022 con l’opzione di riscat-to alla scadenza, per 18.308 euro.

• BarillaDeutschlandhainessereuncontrattodileasingfinanziario su un impianto molitorio con scadenza entro agosto dell’anno 2029. Il valore netto contabile al 31 dicembre 2015 è pari a 2.142 euro.

Di seguito si riporta il valore dei pagamenti minimi futuri dei canoni leasing per scadenza:

31/12/2015 31/12/2014

Entro 1 anno 5.052 5.229

Da 1 a 5 anni 19.217 20.208

Oltre 5 anni 3.502 7.964

Totale valore pagamenti minimi futuri 27.771 33.401

La riconciliazione fra i pagamenti minimi futuri e il valore attuale di tali pagamenti è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014

Valore pagamenti minimi futuri 27.771 33.401

Quota interessi (4.082) (5.892)

Valore attuale canoni leasing 23.689 27.509

Beni in leasing operativi Di seguito si riportano i pagamenti minimi futuri di leasing operativi per i maggiori contratti in essere per scadenza:

2015 2014

Entro 1 anno 13.947 10.900

Da 1 a 5 anni 22.601 14.409

Oltre 5 anni 27.509 4.709

Totale pagamenti minimi futuri 64.057 30.018

L’incremento rispetto al precedente esercizio è da imputare prevalentemente a nuovi contratti di affitto di immobili. L’ammontare netto dei canoni di locazione per leasing operativi riconosciuti a conto economico è pari a 21.547 euro (19.884 euro).

6.8 AvviamentoLa movimentazione della voce “Avviamento” è la seguente:

Avviamento

Movimentazione 2014

Saldo al 1/1/2014 483.755

Differenze cambio dell’esercizio (9.057)

Totale saldo 31/12/2014 474.698

Movimentazione 2015

Differenze cambio dell’esercizio 3.208

Totale saldo al 31/12/2015 477.906

- di cui valore lordo 506.260

- di cui svalutazioni (28.354)

La svalutazione è relativa alla parte di avviamento allocata al segmento Bakery - Russia, svalutato negli esercizi prece-denti.

Al 31 dicembre 2015, la ripartizione dell’avviamento per seg-menti ai fini dell’impairment test è riportata nella seguente tabella:

Segmenti operativi - Unità di business Importo

Regione Europa - categoria Bakery 475.836

Altri minori 2.070

Totale 477.906

L’impairment test dell’avviamento è annuale e consiste nella stima del valore recuperabile dei gruppi di cash generating unit a cui l’avviamento è allocato e nel confronto con il va-lore netto contabile dei relativi beni, incluso l’avviamento. Il valore recuperabile dei gruppi di cash generating unit è stato determinato in base al valore d’uso, ossia al valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati ai gruppi di cash generating unit. I flussi finanziari utilizzati per determinare il valore d’uso coprono un arco temporale di cinque anni più un valore terminale. I piani vengono sviluppati con dettaglio variabile a seconda delle esigenze e delle significatività delle variabili scelte partendo da una serie di indicatori macroeconomici chiave (es. tassi di cambio, tassi di inflazione, dinamica atte-sa nei vari mercati) e da target economico-finanziari. L’elaborazione qualitativa e quantitativa del piano uti-lizzato per l’impairment di riferimento è derivante da piani approvati dal management del Gruppo. Il flusso derivante da gruppi di cash generating unit al termine del periodo di rife-rimento corrisponde alla rendita perpetua basata sull’ultimo anno di piano opportunamente normalizzato.

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Le assunzioni chiave utilizzate per l’impairment test sono le seguenti:

Segmenti operativi - Unità di business

Tasso di sconto

Tasso di crescita

2015 2014 2015 2014

Regione Europa - categoria Bakery 5,7% 6,3% 1,3% 1,3%

L’esercizio di verifica di tenuta del valore svolto con riferimen-to al 31 dicembre 2015 non ha comportato la necessità di ulteriori svalutazioni. L’analisi di sensitività compiuta sulle assunzioni chiave ha segnalato che una variazione delle stesse tale da causare una perdita di valore delle CGU alle quali è allocato un avviamen-to è altamente improbabile, a fronte del significativo excess value delle stesse rispetto al relativo carrying amount. Gli avviamenti denominati in valuta estera, principal-mente in corone svedesi e norvegesi, hanno subito una varia-zione di valore per effetto del cambio. Al 31 dicembre 2015 l’effetto di conversione mostra un saldo netto accumulato negativo pari a 3.082 euro.

6.9 Immobilizzazioni immaterialiLa composizione della voce è la seguente:

Licenze e Software

Marchi Altro Immobilizza-zioni in corso

Totale

Movimentazione 2014

Saldo al 1/1/2014 13.422 50.913 112 1.481 65.928

Acquisti e capitalizzazioni dell’esercizio 4.522 1.217 - 872 6.611

Differenze cambio dell’esercizio 5 9 (26) 2 (10)

Ammortamenti (6.608) (11.430) (9) - (18.047)

Totale saldo al 31/12/2014 11.341 40.709 77 2.355 54.482

Di cui:

Costo storico 95.122 265.731 256 2.355 363.464

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (83.781) (225.022) (179) - (308.982)

Movimentazione 2015

Acquisti e capitalizzazioni dell’esercizio 5.861 1.519 - 2.171 9.551

Differenze cambio dell’esercizio 14 (45) (6) 9 (28)

Ammortamenti (5.173) (11.411) (6) - (16.590)

Totale saldo al 31/12/2015 12.043 30.772 65 4.535 47.415

Di cui:

Costo storico 100.950 268.035 245 4.535 373.765

Ammortamenti e perdite di valore cumulate (88.907) (237.263) (180) - (326.350)

La voce “Marchi” riguarda principalmente Harrys. Il valore dei marchi di Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni (Barilla, Mu-lino Bianco) non è riflesso in bilancio in quanto essi sono stati sviluppati internamente. L’incremento delle voci “Licenze e software” e “Immo-bilizzazioni in corso” si riferisce per 7.554 euro (4.503 euro) a software, fra cui sistemi ERP (Enterprise Resources Planning), sistema di contabilità, finanziario, di gestione e controllo. Le “Immobilizzazioni in corso” si riferiscono principalmen-te a costi per sistemi software non ancora entrati in funzione.

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6.10 Crediti verso clienti e altri creditiLa voce include:

31/12/2015 31/12/2014

Depositi cauzionali 287 295

Atri crediti non correnti 1.592 1.587

Totale 1.879 1.882

Il valore di bilancio dei crediti verso clienti e altri crediti ap-prossima il fair value.

6.11 Imposte differite attive e passiveLe imposte differite attive e passive sono riconosciute

esclusivamente a fronte di differenze temporanee tra il valore di bilancio e il valore fiscalmente riconosciuto a componenti attive e passive dello stato patrimoniale. Le imposte differite attive a fronte di perdite fiscali ri-portate a nuovo sono iscritte solo se è probabile il loro realizzo grazie a un reddito imponibile atteso non infe-riore all’ammontare delle differenze che si andranno a riversare.

La composizione e i movimenti delle imposte differite atti-ve e passive, rappresentati al netto per singola società ove effettivamente compensabili, sono indicati nelle tabelle se-guenti suddivise per le voci di stato patrimoniale e periodo a cui si riferiscono:

2015 Saldo di apertura Accrediti/addebiti Conto economico

Effetti sul Patrimonio Netto

Effetto cambio Saldo finale

Imposte differite

Immobili, impianti e macchinari (46.982) 4.800 - (1.576) (43.758)

Leasing 2.740 (1.654) - 2 1.088

Immobilizzazioni immateriali (723) (444) - 45 (1.122)

Debiti finanziari e derivati (1.431) 953 1.187 (8) 701

Magazzino (5.648) 4.275 - 16 (1.357)

Ricambi 7.116 (857) - 280 6.539

Fondi rischi e oneri 10.980 (1.809) - (41) 9.130

Fondi pensione 13.470 1.898 (2.521) (78) 12.769

Perdite fiscali riportabili a nuovo 8.075 (5.926) - (694) 1.455

Altro 24.929 4.558 - 1.012 30.499

Totale 12.527 5.794 (1.334) (1.042) 15.945

Imposte differite attive 60.929 59.165

Imposte differite passive (48.402) (43.220)

Totale 12.527 15.945

2014 Saldo di apertura Accrediti/addebiti conto economico

Effetti sul Patrimonio Netto

Effetto cambio Saldo finale

Imposte differite attive

Immobili, impianti e macchinari (52.555) 7.339 - (1.766) (46.982)

Leasing 4.047 (1.302) - (5) 2.740

Immobilizzazioni immateriali (594) (119) - (10) (723)

Debiti finanziari e derivati (619) (1.092) 252 28 (1.431)

Magazzino (5.038) (629) - 20 (5.648)

Ricambi 8.048 (1.105) - 173 7.116

Fondi rischi e oneri 1.821 9.148 - 11 10.980

Fondi pensione 6.831 (8) 6.702 (55) 13.470

Perdite fiscali riportabili a nuovo 5.093 2.880 - 103 8.075

Altro 14.915 8.699 - 1.315 24.929

Totale (18.050) 23.811 6.954 (187) 12.527

Imposte differite attive 43.534 60.929

Imposte differite passive (61.584) (48.402)

Totale (18.050) 12.527

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Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di dette riserve ed è probabile che esse non verranno distribui-te nel prevedibile futuro.

6.12 Attività finanziarie disponibili alla vendita La voce include principalmente la partecipazione in BRW S.p.A., per 1.109 euro, e altre attività finanziarie non correnti per un totale di 1.551 euro (1.551 euro). Il Gruppo non ha valutato con il metodo del patrimonio netto in quanto non è in grado di esercitare un’influenza notevole sulla partecipazione in BRW S.p.A. nonostante una percentuale di partecipazione compresa tra il 20 e il 50%. Il mercato di riferimento di BRW S.p.A. è quello pubbli-citario e di comunicazione.

6.13 Debiti verso fornitoriI debiti commerciali, pari a 673.858 euro (668.746 euro), sono debiti relativi agli acquisti di beni e servizi. I debiti sono iscritti al loro valore nominale che approssima il loro fair va-lue. Tutti i debiti sono scadenti entro l’esercizio successivo. Il saldo include 1.191 euro (488 euro) verso la società BRW S.p.A. Il saldo dei debiti verso fornitori include i debiti verso copackers, regolati da contratti di acquisto a medio-lungo termine, stipulati a condizioni di mercato ma che prevedono minimi garantiti, iscritti negli impegni contrattuali per acqui-sti di prodotti finiti.

6.14 Debiti verso banche e altri finanziatoriLa voce “Debiti verso banche e altri finanziatori”, inclusa tra le passività correnti, contiene debiti per i quali il rimborso è previsto entro i dodici mesi.

Nel seguito si riporta il dettaglio della voce:

31/12/2015 31/12/2014

Debiti a breve verso banche e società di leasing 13.425 58.382

Quota corrente dei finanziamenti bancari a durata ultrannuale 6.219 6.250

Prestiti obbligazionari - 75.761

Totale debiti verso banche e altri finanziatori 19.644 140.393

I debiti verso banche e società di leasing includono i conti correnti bancari passivi per 5.111 euro (43.863 euro), debiti verso società di leasing con scadenza entro dodici mesi per 3.870 euro (3.820 euro), finanziamenti all’esportazione per 944 euro (3.757 euro), finanziamenti con scadenza entro l’anno per 3.500 euro (6.942 euro). I finanziamenti bancari non sono garantiti da immobi-lizzazioni materiali. La quota con scadenza entro dodici mesi del finanzia-mento con la Banca europea per gli Investimenti è pari a euro 6.219 euro (6.250 euro). Il 9 dicembre 2015 è stata rimborsata la tranche del prestito obbligazionario in scadenza con un valore nomina-

le di 92 milioni di dollari, corrispondenti a un valore nomi-nale in euro di 78.700. I debiti finanziari a breve termine sono iscritti al costo am-mortizzato che si ritiene rappresentativo del relativo fair value.

6.15 Passività per benefici futuri ai dipendentiLa voce “Passività per benefici ai dipendenti” include gli stanziamenti per piani a prestazione definita relativi al rap-porto di lavoro quali il trattamento di fine rapporto, i piani equivalenti e i fondi pensionistici. Il totale delle passività per benefici futuri ai dipen-denti è pari a 143.954 euro (156.233 euro), di cui entro l’esercizio successivo per 8.245 euro (11.042 euro) e oltre l’esercizio successivo per 135.709 euro (145.191 euro), iscritto al netto di attività a servizio del piano per 5.196 euro (4.750 euro). In Italia, il trattamento di fine rapporto (TFR) è la re-tribuzione differita dovuta da parte dei datori di lavoro ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di la-voro, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile. La quota di TFR maturata in azienda al 31 dicembre 2006, a seguito della Riforma sulla Previdenza Complemen-tare, rimane un piano previdenziale a prestazione definita. I principali rischi specifici relativi a questo piano si riferi-scono al vantaggio maturato che è dovuto ai membri come una somma forfettaria al momento della pensione o quando lasciano la società. Secondo la legge italiana, è possibile ricevere un anticipo dal beneficio totale accumulato, con il rischio che i membri lascino il piano prima o che i pagamenti richiesti in anticipo siano in misura maggiore del previsto, generando una perdita attuariale a causa di un’accelerazione dei flussi di cassa. Altri rischi ai quali sono esposti i piani in Italia sono limitati all’inflazione, a cui i benefici maturati sono collegati, e al tasso di sconto. All’estero, gli altri piani pensionistici equivalenti e i fondi pensione si riferiscono a società operanti in Francia, Grecia, Germania, Svezia, Turchia, Norvegia, Messico e Svizzera. Le principali caratteristiche di alcuni tra i piani più im-portanti sono:• in Francia sono presenti il piano d’indennità di pensio-

namento (Retirement Indemnity Plan) e i piani Seniority Awards Plans. Il primo piano conferisce il diritto di ri-cevere una somma di denaro all’atto della cessazione del rapporto di lavoro per pensionamento, in relazione all’anzianità aziendale maturata, all’ammontare dello stipendio e al fatto che la cessazione dall’attività lavora-tiva sia volontaria o meno. I rischi specifici di questo pia-no sono collegati al fatto che sono obbligatori per legge e definiti in base alla contrattazione collettiva nazionale. I principali rischi sono quindi legati a un cambiamento della legislazione e del tasso di ritiro.

I piani Seniority Awards Plans prevedono invece benefici salariali allo scadere di determinati anniversari di vita lavorativa. I premi pagati in questa occasione sono esenti dalle tasse sui salari fino al valore di un mese di stipendio. I principali rischi sono connessi a cambiamenti nella spe-cifica esenzione fiscale che caratterizza questi piani, che comporterebbero eventuali nuovi costi. Altri rischi sono correlati alla variazione del tasso di sconto.

• InGreciailpianod’indennitàdipensionamento(Reti-

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rement Indemnity Plan) prevede il pagamento di un’in-dennità da parte dell’azienda al lavoratore in caso di raggiungimento dell’ordinaria età pensionabile oppure di uscita non volontaria dall’azienda. Tale indennità dipende da diversi fattori, quali l’anzianità aziendale ma-turata, lo stipendio (compresi i bonus) dell’ultimo mese di lavoro e la ragione della cessazione del rapporto. È inoltre prevista una scala di multipli, che ha lo scopo di graduare il numero di mensilità da corrispondere in funzione dell’anzianità aziendale, considerando inoltre la ragione della cessazione del rapporto. I principali rischi sono correlati alla variazione del tasso di sconto.

• InGermaniailpianopensioneprevedelacorrespon-sione di una prestazione pensionistica e non di un’in-dennità una tantum. Esso si sviluppa applicando una percentuale prefissata al salario annuale e prevede la corresponsione della prestazione in caso di pensiona-mento per anzianità e in caso di invalidità, oltre alla reversibilità a favore del coniuge. Il rischio specifico di questo piano, legato ai contratti nazionali, è relativo all’aumento delle pensioni stabilito dalla legge locale che potrebbe comportare un incremento retroattivo (fino a 3 anni) a fronte degli aumenti futuri.

• InSveziailpianoIPT2 Plan è un regime pensionistico per gli impiegati basato sul contratto collettivo. I rischi le-gati a questo piano sono perciò da collegarsi a eventuali modifiche del contratto di lavoro.

Le passività per benefici ai dipendenti sono determinate con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di una società attuariale terza, e adeguate in relazione al ve-rificarsi di eventi che ne richiedano l’aggiornamento. La data dell’ultima valutazione attuariale è il 31 dicem-bre 2015 e il metodo di valutazione attuariale utilizzato per la maggior parte dei piani è il Metodo della Proiezione Uni-taria del Credito, in base al quale viene determinato il valore attuale dell’obbligazione per l’azienda relativa ai benefici da corrispondere ai dipendenti successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro.

31/12/2015 31/12/2014

Saldo iniziale 156.233 132.910

Costi per servizi 3.521 3.112

Settlement ed emendamenti ai piani - (1.276)

Oneri finanziari 2.908 4.222

(Utili)/Perdite attuariali a riserva (9.531) 24.147

Differenze cambio dell’esercizio 141 (925)

Benefici erogati (9.318) (5.957)

Saldo finale 143.954 156.233

Di cui:

- Entro l’esercizio 8.245 11.042

- Oltre l’esercizio 135.709 145.191

La voce “Costi per servizi” è composta dall’accantonamento dell’esercizio. Nel corso dell’esercizio 2015 si sono registrati comples-sivamente significativi utili attuariali, dovuti a un generaliz-zato incremento dei tassi di sconto e alla riduzione dell’infla-zione nell’area euro.

Le ipotesi utilizzate per la determinazione delle obbligazioni a benefici definiti sono:

2015 Tasso di sconto Tasso di rendimento atteso delle attività del

piano

Tasso di incremento retributivo

atteso

Tasso di inflazione

Italia 1,80% na 2,97% 1,75%

Germania 0,10% - 1,75%- 2,15%

2,14 % 2,25% 1,75%

Francia 1,60% - 2,15% na 2,25% 1,75%

Grecia 2,20% na 1,25% 1,25%

Messico 7,25% 7,25% 4,50% 3,50%

Norvegia 2,70% 2,70% 2,75% 1,50%

Svezia 3,00% na 3,00% 2,00%

Turchia 10,85% na 6,50% 5,00%

Svizzera 0,90% 0,90% 2,00% 1,00%

2014 Tasso di sconto Tasso di rendimento atteso delle attività del

piano

Tasso di incremento retributivo

atteso

Tasso di inflazione

Italia 1,60% na 3,22% 2,00%

Germania 0,20% - 1,45%- 1,90%

1,89% 2,50% 2,00%

Francia 1,40% - 1,90% 1,88% 2,50% 2,00%

Grecia 2,05% na 1,25% 1,25%

Messico 6,75% 6,75% 4,50% 3,50%

Norvegia 2,30% 2,30% 2,75% 1,50%

Svezia 2,50% na 3,00% 2,00%

Turchia 8,60% na 7,90% 6,40%

Svizzera 1,05% 1,05% 2,00% 1,00%

Il costo per “Benefici futuri ai dipendenti” addebitato a con-to economico è rilevato nelle seguenti voci:

31/12/2015 31/12/2014

Costo del venduto 1.428 864

Costi logistici 233 138

Spese di vendita 577 69

Spese di marketing 67 69

Spese generali e amministrative, costi tecnici e di sviluppo 1.216 1.972

Totale 3.521 3.112

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La composizione delle attività a servizio dei piani è la se-guente:

2015 2014

Azioni e obbligazioni quotate 2.580 2.587

Disponibilità liquide 101 74

Totale attività quotate 2.681 2.661

Contratti con primarie assicurazioni 2.255 1.546

Altro - non quotato 260 543

Totale attività 5.196 4.750

La durata media ponderata dell’obbligazione per benefici futuri ai dipendenti è pari a 12,2 anni suddivisa come segue sui diversi piani:

Anni Media Italia Germania Francia Svezia

Durata media ponderata 12,2 9,5 15,4 14,8 16,9

Durata media vita lavorativa futura 11,9 12,1 8,3 16,9 12,9

Al verificarsi di variazioni ragionevolmente possibili nelle ipotesi attuariali alla data di chiusura dell’esercizio, si avreb-be un effetto sull’obbligazione a benefici definiti come de-scritto nella seguente tabella:

Incremento/(decremento) obbligazione a benefici definiti

EffettoIncremento

ipotesi attuarialeDecremento

ipotesi attuariale

Tasso di sconto (variazione dello 0,5%) (6,11%) 6,76%

Incrementi retributivi attesi (variazione dello 0,5%) 2,69% (2,34%)

Tasso di inflazione (variazione dello 0,25%) 2,64% (2,50%)

Mortalità attesa (variazione di 1 anno) 4,58% na

6.16 Debiti per imposte correntiI debiti tributari per imposte correnti pari a 12.424 euro (7.405 euro) sono rappresentati dai debiti per lo stanziamen-to delle imposte correnti dell’esercizio. Per le società italiane facenti parte del consolidato fi-scale il debito per imposte correnti è relativo al solo saldo per IRAP. Il saldo per IRES è stato ceduto alla controllante CO.FI.BA. S.r.l. in seguito all’adesione al consolidato fiscale.

6.17 Altre passivitàLa composizione della voce è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014

Debiti verso controllanti 680 8.956

Debiti verso il personale 97.598 94.148

Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 25.917 28.520

Ritenute a dipendenti, professionisti e lavoratori autonomi 12.064 12.090

Debiti IVA 2.397 1.298

Altre imposte 5.905 4.674

Debiti verso clienti 5.380 4.816

Altri debiti diversi 9.129 9.183

Ratei e risconti passivi 3.371 3.389

Totale 162.441 167.074

I “Debiti verso controllanti” si riferiscono ai saldi relativi al consolidato fiscale di CO.FI.BA. S.r.l. Fra i “Ratei e risconti passivi” si evidenziano principal-mente ratei per interessi passivi maturati. Il fair value degli altri debiti approssima il valore di bi-lancio.

57

2012

6.18 Fondi rischi e oneriLa composizione della voce, sia per la parte corrente che non corrente, è la seguente:

31/12/2014 Accantonamento Decrementi/ Utilizzi/Riclassifiche

Delta cambio 31/12/2015

Fondi rischi personale 3.409 2.542 (1.681) - 4.270

Fondo per ristrutturazioni 32.941 4.122 (9.452) (10) 27.601

Fondi rischi fiscali 245 436 (48) - 633

Fondi per rischi su operazioni a premio 154 750 (152) (3) 749

Fondo resi e prodotti invenduti 2.286 - - - 2.286

Fondi revocatorie 9.278 300 (1.717) - 7.861

Fondi cause legali 270 52 - (50) 272

Altri fondi 25.219 5.966 (3.955) 23 27.253

Totale 73.802 14.168 (17.005) (40) 70.925

Di cui:

- Entro l’esercizio 54.839 54.999

- Oltre l’esercizio 18.963 15.926

I “Fondi rischi personale” e i “Fondi per ristrutturazioni” sono stati iscritti a fronte di programmi di ristrutturazione che prevedono, tra l’altro, incentivi all’esodo e altri oneri futuri nei confronti del personale. I “Fondi revocatorie” sono stati iscritti per crediti com-merciali incassati per cui sussiste il rischio di una azione re-vocatoria. Gli “Altri fondi” includono rischi commerciali e con di-stributori. I fondi oltre l’esercizio non sono stati prudenzialmente attualizzati a fronte della difficoltà di stima del periodo di utilizzo.

6.19 Debiti verso banche e altri finanziatoriLa composizione della voce è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014

Prestiti obbligazionari 516.994 309.911

Debiti verso banche e società di leasing 41.751 51.737

Totale 558.745 361.648

58

Di seguito si riporta il dettaglio dei prestiti obbligazionari in essere, tutti con scadenza oltre l’esercizio:

Valore nomi-nale in valuta (migliaia di

USD)

Cedola nominale in

USD

Scadenza Valore in Bilancio

Valore nomina-le in euro

Tasso pagato

Tasso d’interesse effettivo in

euro

Senior Notes 2011 75.000 4,14% 15 lug. 2018 70.658 50.460 2,92% (F) 3,07%

Senior Notes 2011 75.000 4,76% 15 lug. 2021 75.566 50.562 1,31% (V) 1,42%

Senior Notes 2011 50.000 4,86% 15 lug. 2023 51.612 33.718 1,20% (V) 1,29%

Senior Notes 2013 150.000 4,43% 13 dic. 2025 144.060 115.050 0,97% (V) 1,01%

Senior Notes 2015 185.000 4,03% 28 ott. 2027 175.098 169.867 1,02% (V) 1,07%

Totale Notes 535.000 516.994 419.657

(F) a tasso fisso (V) a tasso variabile

Nell’anno è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario US Private Placement con valore nominale di 185 milioni di dollari americani e scadenza in ottobre 2027. Tale prestito risulta coperto da contratto di Cross Currency and Interest Rate Swap che ha fissato il valore di rimborso alla scadenza in 169.867 euro. I rischi di tasso e di cambio delle summenzionate No-tes sono stati coperti con operazioni di Cross Currency and Interest Rate Swap per i cui dettagli si rinvia al successivo paragrafo 7. La voce “Debiti verso banche e società di leasing” in-clude un finanziamento, sottoscritto in gennaio 2012, con la Banca europea per gli Investimenti per un importo iniziale di 50.000 euro, con scadenza 2020 e ammortizzabile. Il saldo di tale finanziamento, con scadenza oltre l’esercizio, al 31 dicembre 2015 è pari a 21.830 euro (28.125 euro). All’interno della suddetta voce si è inoltre decrementata la quota a medio e lungo termine dei debiti in relazione ai leasing finanziari principalmente per impianti di cogenera-zione in Italia, con un saldo a fine esercizio di 19.818 euro (23.689 euro). La linea irrevocabile per 700.000 euro, scadente nel 2019, non era utilizzata al 31 dicembre 2015. Per l’analisi delle politiche di gestione dei rischi di tasso del suddetto prestito sindacato si rimanda al successivo pa-ragrafo 7.

Nella successiva tabella si riporta la composizione per sca-denza del debito a medio-lungo termine:

Scadentifra 2 e 5 anni

Scadenti oltre i 5 anni

Totale

Prestiti obbligazionari 146.224 370.770 516.994

Debiti verso banche e società di leasing 39.994 1.757 41.751

Totale debiti finanziari a medio-lungo termine 186.218 372.527 558.745

Operazione dicopertura

59

La spaccatura del totale dei debiti verso banche e altri finan-ziatori, inclusi gli strumenti finanziari derivati, per scadenza e per tipologia di tasso è la seguente:

Debitore Descrizione Tasso d’interesse

Saldo al 31/12/2015

Scadenza

Barilla France Prestiti obbligazionari (inclusi cross currency e interest rate swap) fisso-variabile 135.648 2018 - 2023

Barilla Iniziative Prestiti obbligazionari (inclusi cross currency e interest rate swap) variabile 277.199 2025 - 2027

Barilla Iniziative Finanziamento BEI variabile 28.049 2020

Barilla G. e R. Fratelli gruppo Debiti verso banche variabile 8.830 2016

Barilla G. e R. Fratelli gruppo Leasing fisso 23.689 2019 - 2029

Totale debiti finanziari entro e oltre l’esercizio 473.415*

Il dettaglio dei debiti per data di rideterminazione dei tassi di interesse è il seguente:

Periodo Importo netto in bilancio 2015 Importo netto in bilancio 2014

Entro 1 anno 421.677 385.835

Da 2 a 5 anni 28.049 41.535

Oltre 5 anni 23.689 10.202

Totale debiti finanziari entro e oltre l’esercizio 473.415* 437.572

Il dettaglio dei debiti verso banche e altri finanziatori entro e oltre l’esercizio è denominato nelle seguenti valute (a pre-scindere dalle coperture effettuate):

Valuta Importo netto in bilancio 2015 Importo netto in bilancio 2014

Euro 57.302 100.175

USD 413.002 327.537

Altre valute 3.111 9.860

Totale debiti finanziari entro e oltre l’esercizio 473.415* 437.572

Il tasso di interesse effettivo relativo al debito finanziario è pari al 2% (2,2% per il 2014). Il calcolo non include le componenti non ricorrenti relative ai prestiti obbligazionari o per estinzione anticipata dei finanziamenti. Per il confronto tra il valore di bilancio e il fair value dei debiti finanziari si rimanda al paragrafo 7.

Covenant finanziari e altri impegni contrattualiI prestiti obbligazionari emessi e i contratti di finanziamento sottoscritti (i “Finanziamenti”) prevedono il rispetto di una serie di obbligazioni contrattuali e di requisiti finanziari (co-munemente definiti covenant). I principali tra questi, che di volta in volta sono richia-mati in uno o più contratti, in linea con la prassi di mercato applicabile a operazioni analoghe, sono i seguenti:

Covenant finanziari• rapportotradebitifinanziarinettiedEBITDA;• rapportotraEBITDAeinteressifinanziarinetti;• rapportotraindebitamentodellesocietàoperativepiù

* Il totale dei debiti verso banche e altri finanziatori entro e oltre l’esercizio, dettagliato nelle tabelle, include i derivati passivi ed è espresso al netto dei derivati attivi, a eccezione dei derivati su commodities sia attivi che passivi dettagliati al paragrafo 6.20 “Strumenti finanziari derivati”.

60

indebitamento assistito da garanzie reali (salvo eccezio-ni contrattuali) e totale attivo di bilancio.

Altre limitazioni e impegni contrattuali• cambiodicontrollo;• impegnoanoncrearesubordinazionideifinanziamenti

rispetto a eventuali nuovi finanziamenti (cosiddetto pari passu) e/o a non creare pegni a favore di terzi (salvo ec-cezioni contrattuali);

• mantenimentodeicomponentifondamentalidell’attivoaziendale (inclusi taluni stabilimenti chiave, marchi, li-cenze e proprietà intellettuali);

• disciplinadell’utilizzodeiproventidellecessioni,politi-che di acquisizione e dividendi (quando applicabile).

Eventi di default (casi di inadempimento che comportano la decadenza del beneficio del termine)I principali eventi di default, dalla cui applicazione sono escluse le società minori del Gruppo, sono di seguito riassunti:• mancatopagamentodisommedovuteaisensidiun

finanziamento;• mancatorispettodeicovenant finanziari nonché di talu-

ne altre limitazioni e impegni contrattuali aventi carat-tere di materialità;

• cross default (verificarsi di eventi tali da causare la de-cadenza del beneficio del termine in altri finanziamenti per un importo superiore a certi limiti contrattuali);

• insolvenza,fallimentooaltraproceduraconcorsuale;• cambiamentosostanzialedell’attivitàdelGruppo.

Al verificarsi di un evento di default, qualora non sanato nei tempi contrattualmente previsti, i finanziatori hanno la facoltà di richiedere il rimborso delle somme erogate ai sensi dei finanziamenti in oggetto, insieme al pagamento degli interessi e di ogni altra somma contrattualmente dovuta. Tali circostanze non si sono verificate né nel corso né a fine esercizio.

6.20 Strumenti finanziari derivati

31/12/2015 31/12/2014

Attività Passività Attività Passività

- Cash flow hedge - interest rate derivatives 19.712 - 12.379 -

- Fair value hedge - interest rate derivatives 84.542 - 50.900 -

- Cash flow hedge - commodities - 2.247 1.354 -

Totale quota non corrente 104.254 2.247 64.633 -

- Cash flow hedge - interest rate derivatives - - - 2.130

- Cash flow hedge - commodities - 1.525 795 -

- Detenuti per la negoziazione - cambi 997 276 3.667 347

- Detenuti per la negoziazione - commodities 414 - 1.815 -

Totale quota corrente 1.411 1.801 6.277 2.477

Totale strumenti finanziari derivati 105.665 4.048 70.910 2.477

Il Gruppo ha designato le seguenti tipologie di copertura:• contrattidicurrency and interest rate swap, legati alla

tranche dell’US Private Placement sottoscritto nel 2011, per USD 75 milioni, con scadenza il 15 luglio 2018, de-

61

signati come cash flow hedge. I fair value positivi al 31 dicembre 2015 ammontano a 19.712 euro, mentre l’ef-fetto a conto economico per differenza cambio è stato pari a 7.076 euro;

• contrattidicurrency and interest rate swap legati alle tranche con scadenze il 15 luglio 2021 e 2023, per USD 125 milioni, designati come fair value hedge. I fair value positivi al 31 dicembre 2015 ammontano a 42.546 euro, contabilizzati a conto economico;

• contrattidicurrency and interest rate swap relativi all’US Private Placement per USD 150 milioni e scadenza il 15 dicembre 2025, designati come fair value hedge. I fair value positivi al 31 dicembre 2015 ammontano a 33.912 euro, contabilizzati a conto economico;

• contrattidicurrency and interest rate swap, relativi all’US Private Placement per USD 185 milioni e scadenza il 28 ottobre 2027, sottoscritti nel corso dell’anno e de-signati come fair value hedge. I fair value positivi al 31 dicembre 2015 ammontano a 8.082 euro, contabilizzati a conto economico.

I derivati su commodities includono principalmente contratti di copertura sul costo dell’energia elettrica e del grano.

La movimentazione della riserva di cash flow hedge è stata la seguente:

2015 2014

Riserva lorda Effetto imposte Riserva lorda Effetto imposte

Saldo di inizio esercizio (2.132) 855 (1.444) 603

Variazione fair value (12.296) 3.544 (17.092) 5.682

Differenza cambio rilasciata a conto economico 7.076 (2.357) 16.404 (5.430)

Saldo a fine esercizio (7.352) 2.042 (2.132) 855

di cui Gruppo (6.246) 1.736 (1.812) 727

La riserva di cash flow hedge include la parte di copertura considerata efficace relativa al tasso d’interesse e ai derivati per acquisto commodities. In particolare, il valore nozionale dei contratti cross currency and interest rate swap al 31 dicembre 2015 è pari a 50.460 euro e relativo al prestito obbligazionario con sca-denza 2018, mentre per i derivati su commodities è pari a 10.032 euro e relativo ad acquisti di energia. Per l’analisi delle politiche di gestione dei rischi finanzia-ri si rimanda al successivo paragrafo 7.

6.21 Altri debitiLa voce, pari a 4.765 euro (4.253 euro), è rappresentata pre-valentemente da un debito per contributi previdenziali.

6.22 Patrimonio nettoAl 31 dicembre 2015, così come al precedente esercizio, il capitale sociale interamente versato era suddiviso in nr. 13.100.000 azioni, di cui nr. 11.790.000 ordinarie e nr. 1.310.000 di categoria B. Le azioni di categoria B godono di diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie nella stessa misura delle azioni ordinarie ma hanno priorità nella ripartizione degli utili.

62

Si segnala che la società non possiede, né ha detenuto o acquisito azioni proprie durante l’esercizio, né direttamente né indirettamente tramite società controllate o collegate. In data 3 luglio 2015 gli azionisti hanno deliberato di di-stribuire un dividendo complessivo di 57.811 euro, attribuito nel seguente modo:• alleazionidicategoriaBuntotaledi26.043euro;• alleazioniordinarieuntotaledi31.768euro.

Il dividendo è stato pagato in data 14 luglio 2015.

6.23 Patrimonio netto di competenza di minoranzeLe seguenti tabelle forniscono delle informazioni sulle con-trollate dal Gruppo con partecipazione di minoranze signifi-cative, al lordo delle elisioni infragruppo:

31 dicembre 2015 Barilla Mexico SA de CV

sotto-gruppo

Barilla Iniziative Spa

sotto-gruppo

Percentuale di pertinenza di minoranze 50% 15%

Ricavi 69.756 3.382.762

Risultato dell’esercizio 5.718 173.242

Utile /(Perdita) dell’esercizio di pertinenza di minoranze 2.859 25.557 28.416

Totale conto economico complessivo (1.964) 50.448

Totale conto economico complessivo di pertinenza di minoranze senza risultato (952) 7.709 6.757

Totale conto economico complessivo di pertinenza di minoranze 1.907 33.266 35.173

Attività correnti 30.741 1.158.385

Attività non correnti 12.019 1.638.615

Passività correnti (10.606) (936.177)

Passività non correnti (550) (760.002)

Attività nette 31.604 1.100.821

Attività nette di pertinenza di minoranze 15.802 162.752 178.554

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività operative 4.536 301.800

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di investimento (191) (138.644)

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di finanziamento (5.747) (2.178)

Totale variazione cassa e mezzi equivalenti (1.402) 160.978

Totale dividendi pagati a minoranze (inclusi nei flussi di cassa delle attività di finanziamento) 2.812 10.594 13.406

63

31 dicembre 2014 Barilla Mexico SA de CV

sotto-gruppo

Barilla Iniziative Spa

sotto-gruppo

Percentuale di pertinenza di minoranze 50% 15%

Ricavi 63.958 3.254.095

Risultato dell’esercizio 4.408 151.097

Utile /(Perdita) dell’esercizio di pertinenza di minoranze 2.204 22.334 24.538

Totale conto economico complessivo 440 16.976

Totale conto economico complessivo di pertinenza di minoranze senza risultato 220 2.518 2.738

Totale conto economico complessivo di pertinenza di minoranze 2.424 24.852 27.276

Attività correnti 27.452 1.003.949

Attività non correnti 15.326 1.580.197

Passività correnti (7.655) (1.055.721)

Passività non correnti (1.709) (577.852)

Attività nette 33.414 950.573

Attività nette di pertinenza di minoranze 16.707 140.080 156.787

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività operative 7.635 285.860

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di investimento (276) (116.671)

Flusso di cassa netto generato (assorbito) da attività di finanziamento (5.747) (137.782)

Totale variazione cassa e mezzi equivalenti 1.612 31.407

Totale dividendi pagati a minoranze (inclusi nei flussi di cassa delle attività di finanziamento) 2.874 10.314 13.188

Impegni contrattualiGli impegni contrattuali in essere a fine esercizio, non iscrit-ti nelle poste patrimoniali, ammontano a 734.447 euro (705.641 euro) e includono:• impegniperacquistoprodottifiniti,grano,altrematerie

prime e imballi 574.834 euro (609.210 euro);• impegniperacquistoimmobilizzazioni12.902euro

(45.431 euro);• impegniperacquistoenergie146.711euro(51.000

euro).

Garanzie a terziTrattasi di garanzie rilasciate da istituti di credito e compa-gnie di assicurazione nell’interesse di Barilla G.e R. Fratelli Società per Azioni a uffici finanziari dello Stato per richieste di rimborso IVA, pari a 266.832 euro (232.216 euro).

Passività potenzialiSono in corso procedimenti legali e fiscali di varia natura che si sono originati nel tempo nel normale svolgimento dell’at-tività operativa del Gruppo. Non si ritiene che tali procedi-menti possano dare origine a passività significative per le quali non esista già un accantonamento in bilancio.

64

Conto economico consolidato

6.24 RicaviLa composizione dei ricavi è la seguente:

2015 2014

Totale vendita prodotti finiti 3.322.032 3.193.322

Vendita sottoprodotti 39.481 42.746

Vendita imballi e altri materiali 21.254 18.027

Totale 3.382.767 3.254.095

6.25 Dettaglio costi per natura Nella seguente tabella si espone la composizione per natura del totale derivante dalla somma di costo del venduto, costi logistici, spese di vendita, spese di marketing, costi tecnici e di sviluppo e spese generali e amministrative, dettagliati nel prospetto del conto economico:

2015 2014

Acquisti di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, materiali e variazione rimanenze 1.445.211 1.328.969

Altri materiali 25.834 24.671

Costo del personale 487.873 469.337

Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, immateriali 134.845 134.094

Prestazioni di trasporto e magazzinaggio 274.124 291.723

Prestazioni promozionali e pubblicitarie 260.014 275.426

Lavori di manutenzione 43.895 32.679

Servizi 69.458 59.121

Consulenze 33.511 26.974

Lavorazioni di terzi 81.817 76.542

Provvigioni vendita 52.422 51.314

Acquisto fonti di energia 74.868 77.396

Spese viaggio e rimborsi spese 15.940 19.106

Affitti di immobili, noleggi e leasing operativi 21.547 19.884

Compensi ad amministratori e sindaci 5.006 4.925

Assicurazioni 7.829 7.901

Altre tasse 9.050 9.948

Costi per formazione personale 3.699 3.904

Postali e telefoniche 6.496 7.233

Dazi doganali 9.785 10.910

Commissioni e servizi di factoring 1.203 1.633

Altro 11.478 10.979

Totale 3.075.905 2.944.669

65

Il costo per ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e imma-teriali addebitati a conto economico è rilevato nelle seguenti voci:

2015 2014

Costo del venduto 107.022 103.958

Costi logistici 5.921 5.806

Spese di vendita 297 344

Spese di marketing 63 75

Spese generali e amministrative, costi tecnici e di sviluppo 21.542 23.911

Totale 134.845 134.094

6.26 Altri oneri e proventiLa composizione degli “Altri oneri e proventi” è la seguente:

2015 2014

Oneri e proventi ricorrenti:

- Plusvalenze/(Minusvalenze) nette su cespiti 357 (2.822)

- Rimborsi assicurativi 876 1.239

- Accantonamenti al netto di rilasci di fondi rischi 945 (3.792)

- Svalutazione e perdite su crediti (2.482) (4.692)

- Imposte su beni immobili e altre tasse (6.388) (6.190)

- Liberalità a terzi e a favore dei dipendenti (6.333) (5.590)

- Contributi associativi (1.602) (1.628)

- Incentivi all’esodo (4.639) (1.834)

- Sopravvenienze attive/(passive) 9.758 5.762

- Commissioni bancarie e assicurative (1.536) (1.905)

- Prestazioni nette di servizi e altro minore 9.310 4.715

Totale oneri e proventi ricorrenti (1.734) (16.737)

Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti 3.241 (2.782)

Totale oneri e proventi non ricorrenti 3.241 (2.782)

Totale altri (oneri)/proventi 1.507 (19.519)

I proventi non ricorrenti includono la plusvalenza realizzata dalla cessione della partecipazione in Zao Kondi per 2.204 euro e altri componenti non relativi alla gestione corrente.

66

6.27 Oneri e proventi finanziari La composizione degli oneri finanziari netti è la seguente:

2015 2014

Oneri netti relativi alla posizione finanziaria netta:

Interessi attivi su conti correnti bancari 1.391 1.161

Interessi passivi su operazioni bancarie/finanziarie a breve (778) (1.067)

Interessi passivi su operazioni bancarie a medio-lungo termine (1.546) (6.840)

Interessi passivi su prestiti obbligazionari (5.283) (4.644)

Interessi passivi su leasing finanziari (1.388) (1.606)

Totale oneri netti relativi alla posizione finanziaria netta (7.604) (12.996)

Altri (oneri)/proventi finanziari:

Utili/(Perdite) su cambio netti realizzati (4.799) 14.568

Utili/(Perdite) su cambio netti non realizzati (12.736) (32.664)

Commissioni di mancato utilizzo (2.269) (2.670)

Interessi netti su piani pensionistici (2.908) (4.222)

Altri (oneri)/proventi 237 331

Totale altri (oneri)/proventi finanziari (22.475) (24.657)

Totale oneri e proventi finanziari (30.079) (37.653)

Gli interessi passivi su operazioni bancarie a medio-lungo termine includono anche l’ammortamento delle spese legate alla stipula della linea revolving a prescindere dal suo uti-lizzo. Lo scorso esercizio la voce includeva costi straordinari per la chiusura anticipata dei finanziamenti in essere e della relativa copertura per 4.100 euro. Gli interessi passivi su prestiti obbligazionari includono la variazione positiva di fair value dei relativi strumenti di copertura per 1.763 euro (2.857 euro) e 463 euro relativi a oneri straordinari a seguito di operazioni effettuate sul pre-stito obbligazionario con scadenza 2025. Le commissioni di mancato utilizzo sono relative alla Committed Revolving Credit Facility, non utilizzata nel corso dell’esercizio. La parte non realizzata degli utili e perdite su cambi è principalmente imputabile ai rapporti commerciali e finan-ziari della controllata Harry’s Cis con la controllante Barilla G.e R. Fratelli Società per Azioni. Il saldo include inoltre la variazione positiva di fair value degli strumenti finanziari derivati su cambi detenuti per la negoziazione per 721 euro (3.320 euro). Nelle voci “Altri (oneri)/proventi” sono inclusi gli inte-ressi per dilazioni di pagamenti e interessi attivi per crediti vari.

6.28 Imposte Nel seguito si riporta il prospetto di riconciliazione delle im-poste teoriche e le imposte effettive. L’incidenza percentuale sul risultato prima delle imposte al netto di costi non ricorrenti relativi prevalentemente alle svalutazioni delle immobilizzazioni è pari al 38,6%, in linea con l’esercizio precedente.

67

Esercizio 2015

Risultato prima delle imposte 278.290

Imposta teorica 88.497

Imposte differite attive non iscritte 14.890

Costi non deducibili/(proventi) netti (non soggetti a tassazione) 5.384

Utilizzo di imposte attive non iscritte in esercizi precedenti e rimisurazione di imposte differite (2.548)

Carico d’imposta effettivo 106.223

Il maggior carico di imposta effettivo rispetto a quello teo-rico, calcolato ponderando le aliquote fiscali dei vari paesi in cui opera il Gruppo per risultati prodotti localmente, è dovu-to principalmente alla mancata attivazione di imposte diffe-rite attive non iscritte su perdite conseguite nell’esercizio da talune consociate, e a costi non deducibili.

Le aliquote fiscali nominali dei paesi nei quali operano le principali società del Gruppo sono le seguenti:

Europa Nord America

Italia 31,40% Stati Uniti 40,00%

Germania 29,65%

Svezia 22,00% Altro

Francia 33,33% Russia 20,00%

Austria 25,00% Brasile 34,00%

Turchia 20,00% Messico 30,00%

Grecia 29,00% Australia 30,00%

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio delle perdite fiscali in essere e delle imposte differite attive non iscritte:

Società Perdite fiscali Durata periodo riporto a nuovo

delle perdite

Aliquota % Imposte differite attive

iscritte

Imposte differite attive

non iscritte

Barilla España S.L. 1.165 Illimitata varie - 291

Barilla America Inc. 21.100 20 anni varie 1.001 -

Barilla Do Brazil LTDA 13.684 Illimitata 34% - 4.653

Harry’s Cis LLC 40.027 10 anni 20% - 8.005

Barilla Danmark A/S 1.637 Illimitata 23,5% - 401

Barilla Canada Inc. 9.772 20 anni 26,5% - 3.029

Barilla Belgium S.A. 5.814 Illimitata 33,99% - 1.976

Barilla Poland Sp. Z.o.o. 4.910 5 anni 19% - 933

Barilla Singapore 5.425 Illimitata 17% 454 468

Barilla Shanghai 1.804 5 anni 25% - 451

Italian Kitchen USA Inc. 3.324 20 anni 35% - 1.163

Finba Bakery Holding GmbH 99.865 Illimitata varie - 15.803

Totale 208.527 1.455 37.173

68

7. Strumenti finanziari e posizione finanziaria netta

Politiche di gestione dei rischi

Le attività del Gruppo sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra cui rischio di mercato (di tasso di in-teresse, di cambio e di prezzo), rischio di credito e rischio di liquidità. Nell’ambito della sua attività di gestione del rischio e al fine di ridurre l’eventuale impatto dei rischi di mer-cato, il Gruppo utilizza anche strumenti derivati con finalità di copertura (mentre non sono usati per finalità meramente speculative). Le operazioni di copertura sono gestite centralmente. Sono state inoltre diffuse linee guida che disciplina-no la gestione del rischio e sono state introdotte proce-dure atte a controllare tutte le operazioni effettuate su strumenti derivati.

(a) Rischio di mercato

(i) Rischio di tasso di interesseL’esposizione al rischio di mercato derivante dalla varia-zione dei tassi è principalmente collegata alle variazioni dei tassi di interesse dell’euro, valuta che rappresenta la quasi totalità dell’indebitamento a tasso variabile del Gruppo, al netto dell’effetto delle coperture in essere. Il Gruppo mantiene un equilibrio tra esposizione a tasso fisso e a tasso variabile, in considerazione del ridotto indebitamento. Al 31 dicembre 2015, incluso l’effetto dei derivati di copertura, circa il 16% (36%) dell’indebita-mento finanziario lordo era a tasso fisso. Il Gruppo analizza la propria esposizione al rischio tasso di interesse su base dinamica, ricorrendo a simula-zioni di fabbisogni e di generazioni di cassa prospettici, con diversi scenari previsti, sulla base delle aspettative economiche, delle posizioni esistenti e di eventuali rinno-vi, del ricorso a fonti alternative, delle politiche di coper-tura e delle aspettative di rifinanziamento.

Sensitivity analysisI potenziali effetti sul risultato netto e sulle altre com-ponenti del reddito complessivo, dopo le imposte, di una ipotetica variazione dei tassi di interesse legati all’euro pari a +0,5/–0,25 punti percentuali, calcolata sui debiti finanziari a tasso variabile del Gruppo al 31 dicembre, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, sarebbero stati pari a:

ricavo – (costo) 2015 2014

+0,5% –0,25% +0,5% –0,25%

Effetto sul risultato netto 673 (328) (98) 52

Effetto sulle altre componenti del reddito complessivo (128) 65 93 (47)

Per il calcolo dell’effetto imposte si è considerato il tax rate effettivo di Gruppo al 31 dicembre 2015 e 2014.

69

(ii) Rischio di cambioOperando a livello internazionale, il Gruppo è soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute este-re impattino sul valore di attività, passività e dei cash flow generati fuori dall’area euro. In pratica, tale rischio è abbastanza limitato e quello che si genera per effetto dell’attività caratteristica è gestito attraverso una politi-ca di compensazione di attività e di passività, utilizzando quando necessario contratti derivati (principalmente in forma di compravendita a termine di valuta).

Sensitivity analysisNell’analisi sono inclusi i crediti e debiti in valuta oltre agli strumenti finanziari derivati. Al 31 dicembre 2015 e 2014 i potenziali effetti sul risultato netto e sulle altre componenti del reddito com-plessivo, dopo le imposte, di un ipotetico apprezzamen-to/(deprezzamento) dell’euro contro le altre divise, pre-valentemente dollaro americano, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, sarebbero stati pari a:

ricavo – (costo) 2015 2014

+10% –10% +10% –10%

Effetto sul risultato netto (6.009) 9.002 1.030 (792)

Effetto sulle altre componenti del reddito complessivo (230) 230 102 (102)

(iii) Rischio di prezzoIl Gruppo persegue la riduzione dei rischi operativi con-nessi all’andamento delle quotazioni delle materie prime utilizzate nel processo produttivo prevalentemente attra-verso accordi quadro di acquisto di medio termine con i fornitori, utilizzando anche contratti derivati sul grano a completamento di quanto sopra. Nel mercato elettrico svedese vengono effettuate operazioni di copertura attra-verso il meccanismo localmente denominato Nord Pool.

Sensitivity analysis Nell’analisi sono inclusi i derivati su commodities, riguardanti contratti di copertura sul costo dell’energia elettrica e del grano. Al 31 dicembre 2015 e 2014 i potenziali effetti sul risul-tato netto e sulle altre componenti del reddito complessivo, dopo le imposte, di un ipotetico apprezzamento/(deprezza-mento) del costo delle materie prime, mantenendo invariate tutte le altre condizioni, sarebbe stato pari a:

ricavo – (costo) 2015 2014

+5% –5% +5% –5%

Effetto sul risultato netto 185 (127) 1.129 (791)

Effetto sulle altre componenti del reddito complessivo 192 (192) 356 (356)

(b) Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una delle parti che abbia as-sunto un’obbligazione pecuniaria non adempia a tale ob-

70

bligazione. Tale rischio si manifesta in relazione ai crediti commerciali, a titoli e disponibilità liquide e nei rapporti con banche e altre istituzioni finanziarie, relativamente a: depositi e altre attività, strumenti derivati e capacità di rispettare il commitment legato a linee di credito irre-vocabili. La concentrazione dei crediti del Gruppo è prevalente-mente riferita al canale della grande distribuzione. Il Gruppo valuta periodicamente il merito di credito delle controparti nel rispetto dei limiti di credito assegnati. Sono state stipulate polizze assicurative su parte dei crediti commerciali a copertura di eventuali perdite. Da un punto di vista del rischio del credito relativo ad attività finanziarie e depositi bancari, il Gruppo ha fissato un limite di esposizione per ogni banca (che si evolve dinamicamente in relazione al rating, al livello dei Credit Default Swaps e alle notizie di mercato).

(c) Rischio di liquidità

Il Gruppo persegue una politica volta a rendere ragio-nevolmente remoto il rischio di liquidità, attraverso la costante disponibilità di linee di credito irrevocabili non utilizzate, che consentono di poter far fronte agli impe-gni finanziari futuri ragionevolmente prevedibili, tenuto anche conto della significativa generazione di cassa del Gruppo. Al 31 dicembre 2015, il Gruppo ha a disposizione linee inutilizzate con scadenza nel 2019, per 700.000 euro, oltre a disponibilità liquide per oltre 306.541 euro. Le seguenti tabelle includono un’analisi per scadenza delle passività finanziarie. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni.

Meno di 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale

Al 31 dicembre 2015

Debiti verso banche, altri finanziatori e leasing finanziari 27.292 170.629 354.173 552.094

Strumenti finanziari derivati con contropartita a conto economico 721 - - 721

Debiti commerciali e altri debiti 848.778 4.765 - 853.543

Totale 876.791 175.394 354.173 1.406.358

Meno di 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale

Al 31 dicembre 2014

Debiti verso banche, altri finanziatori e leasing finanziari 153.278 120.104 227.226 500.608

Strumenti finanziari derivati con contropartita a conto economico 3.320 - - 3.320

Debiti commerciali e altri debiti 843.225 4.253 - 847.478

Totale 999.823 124.357 227.226 1.351.406

Strumenti finanziari per categoria

A completamento dell’informativa sui rischi finanziari, si riporta di seguito una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nello stato

71

patrimoniale del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell’IFRS 7, ol-tre all’indicazione del livello per tipologia di fair value, come previsto dall’IFRS 13:

31 dicembre 2015 Attività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Crediti e finanziamenti

attivi

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Passività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Passività finanziarie

a costo ammortizzato

Derivati di

coperturaattività

Derivatidi

coperturapassiività

Fair value

Livelloper

valutazione al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita non quotate sul mercato - - 1.551 - - - - na

Derivati (attività) 1.411 - - - - 104.254 - 105.665 Livello 2

Crediti commerciali e altri crediti - 590.640 - - - - - 590.640

Disponibilità liquide e attività finanziarie - 306.541 - - - - - 306.541

Debiti verso banche e altri finanziatori - - - 33.346 545.043 - - 575.264

Debiti commerciali - - - 673.858 - - - 673.858

Altri debiti - - - 179.630 - - - 179.630

Derivati (passività) - - - - - - 3.772 3.772 Livello 1

Derivati (passività) - - - 276 - - - 276 Livello 2

Totale 1.411 897.181 1.551 887.110 545.043 104.254 3.772

31 dicembre 2014 Attività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Crediti e finanziamenti

attivi

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Passività finanziarie al fair value con contropartita

nel conto economico

Passività finanziarie

a costo ammortizzato

Derivati di

coperturaattività

Derivati di

coperturapassività

Fair value

Livelloper

valutazione al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita non quotate sul mercato - - 1.551 - - - - na

Derivati (attività) - - - - - 3.964 - 3.964 Livello 1

Derivati (attività) 3.667 - - - - 63.279 - 66.946 Livello 2

Crediti commerciali e altri crediti - 537.896 - - - - - 537.896

Disponibilità liquide e attività finanziarie - 183.728 - - - - - 183.728

Debiti verso banche e altri finanziatori - - - 82.104 419.937 - - 503.864

Debiti commerciali - - - 668.746 - - - 668.746

Altri debiti - - - 178.732 - - - 178.732

Derivati (passività) - - - 347 - - 2.130 2.477 Livello 2

Totale 3.667 721.624 1.551 929.929 419.937 67.243 2.130

Nel corso dell’esercizio non sono state trasferite attività/pas-sività valutate al fair value dal Livello 1 al Livello 2. Per quanto concerne le tecniche valutative degli strumenti finanziari valu-tati secondo il Livello 2 si rimanda ai principi contabili prece-dentemente commentati nelle presenti Note illustrative. Nel corso dell’esercizio non vi sono state attività/passi-vità finanziarie per le quali si è cambiato il metodo di valuta-zione (da fair value a costo ammortizzato o viceversa). Il valore di mercato dei “Debiti verso banche e altri fi-nanziatori” è stato determinato come di seguito indicato:

Derivati di copertura

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• per l’US Private Placement, emesso a tasso fisso e de-nominato in dollari americani, si è distinto fra la parte contabilizzata come cash flow hedge, valutato con il me-todo del tasso di interesse effettivo costante (c.d. costo ammortizzato), convertendo il tutto in euro al cambio corrente, mentre per la parte contabilizzata come fair value hedge si è considerato il valore attuale netto dei flussi futuri di cedole e capitale utilizzando il tasso In-terest Rate Swap corrente incrementato per lo spread di emissione, tenuto conto dei costi da ammortizzare e convertendo il tutto in euro al cambio corrente;

• per il restante indebitamento diverso dai precedenti, in considerazione del modesto valore assoluto e del fat-to che si tratta prevalentemente di strumenti a breve scadenza e/o a tasso variabile, si ritiene che i valori di bilancio rispecchino sostanzialmente il loro fair value.

Con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, iscritte fra le attività finanziarie disponibili per la vendita, non è possibile determinarne attendibilmente il fair value. Tali partecipazioni sono iscritte al costo al netto di eventuali per-dite di valore. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 6.12.

Posizione finanziaria netta (indicatore alternativo di performance non previsto dai principi contabili)La posizione finanziaria netta del Gruppo alla chiusura dell’esercizio è calcolata sommando algebricamente i debiti e i crediti finanziari originati rispettivamente da operazioni di provvista di mezzi di terzi e di deposito, le disponibilità liquide, i titoli classificati nelle attività finanziarie al fair value con contropartita nel conto economico. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2015 è pari a 170.231 euro, rispetto a 249.880 euro del 2014, valore che comprende il mark-to-market dei derivati. Tra essi, i derivati su commodities esprimono un mark-to-market complessivo negativo di 3.358 euro (3.965 euro positivo nel 2014).

Nel seguito si espone la composizione della posizione finan-ziaria netta del Gruppo:

31/12/2015 31/12/2014

Cassa e mezzi equivalenti 306.541 183.728

Attività finanziarie correnti al fair value 1.411 6.277

Debiti finanziari (include derivati passivi) (21.445) (142.870)

Posizione finanziaria netta di breve termine 286.507 47.135

Attività finanziarie non correnti al fair value 104.254 64.633

Debiti finanziari (include derivati passivi) (560.992) (361.648)

Posizione finanziaria netta di medio-lungo termine (456.738) (297.015)

Totale posizione finanziaria netta (170.231) (249.880)

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Gestione del capitaleL’obiettivo del Gruppo nell’ambito della gestione del capi-tale è principalmente quello di salvaguardare la continuità aziendale in modo tale da garantire rendimenti agli azionisti e benefici agli altri portatori di interesse. Il Gruppo si prefigge inoltre l’obiettivo di mantenere una struttura equilibrata del capitale in modo tale da ridurre il costo dell’indebitamento e i rischi connessi. Tra l’altro, il Gruppo monitora il rapporto tra posizio-ne finanziaria netta ed EBITDA, indicatore della capacità di rimborso dei debiti finanziari, normalizzato per escludere gli effetti non ricorrenti.

Dettaglio dei margini operativi ricorrenti (EBIT-EBITDA):

2015 2014

Margine operativo 308.369 289.907

Oneri e Proventi non ricorrenti (3.241) 2.782

Margine operativo ricorrente (EBIT) 305.128 292.689

Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni immateriali (attività ricorrente) 16.590 18.047

Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (attività ricorrente) 118.255 116.047

Margine operativo ricorrente al lordo degli ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni (EBITDA) 439.973 426.783

Tale rapporto al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 era il seguente:

2015 2014

Posizione finanziaria netta (170.231) (249.880)

EBITDA 439.973 426.783

Rapporto Posizione finanziaria netta/EBITDA 0,4 0,6

8. Informativa ai sensi dello IAS 24 sulle parti correlate e sulla retribuzione del management con responsabilità strategiche

8.1 Retribuzione del management con responsabilità strategicheI dirigenti con responsabilità strategica nella gestione, pia-nificazione e controllo sono individuati negli Amministratori esecutivi e non esecutivi, nelle figure dei Direttori Generali e dei Direttori Amministrativi e Finanziari della Barilla Holding e delle principali società operative del Gruppo.

I compensi dei summenzionati soggetti sono di seguito indicati:

2015 2014

Benefici a breve termine 13.322 13.499

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 1.284 879

Benefici a lungo termine 2.667 3.100

Totale 17.273 17.478

74

8.2 Parti correlateLe operazioni intervenute con le società del Gruppo e con le parti correlate non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando invece nell’ordinario corso degli af-fari delle società del Gruppo. Tali operazioni sono avvenute a condizioni concordate tra le parti considerando, ove possibile, le condizioni di mercato. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla ge-stione. L’incarico di revisione legale del Bilancio consolidato è affidato, per gli esercizi dal 2013 al 2015, a KPMG S.p.A. ai sensi dell’articolo 14 del Dlgs 39/2010 e degli articoli 2409-bis e seguenti del Codice Civile. Si evidenzia che, per l’esercizio 2015, gli importi spettan-ti a KPMG S.p.A. per le attività legate alla revisione legale dei conti annuali, agli altri servizi di verifica svolti e alle attività di consulenza fiscale sono stati pari a 866 euro.

8.3 Rapporti con organi societariIl compenso degli Amministratori della Barilla Holding Socie-tà per Azioni relativo all’esercizio 2015 è stato pari a 4.044 euro. I compensi attribuiti ai membri del Collegio sindacale di Barilla Holding per incarichi ricevuti all’interno del Gruppo per l’esercizio 2015 sono stati fissati complessivamente in 448 euro.

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Guido Barilla premia Daniel Evangelista, chef del ristorante Peperoncino di Ankara, che si aggiudica la quarta edizione del Pasta World Championship.

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Allegati Allegato 1 - Elenco delle società incluse nel consolidamento

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale(valori

puntuali)

% possesso del Gruppo

Tramite %

Barilla Iniziative S.p.A.Via Mantova 166 – Parma (Italia)Società finanziaria EURO 101.000.000 85,00

Barilla Holding Società per Azioni 85,00

Italian Kitchen S.r.l. - Socio UnicoVia Mantova 166 – Parma (Italia)Società finanziaria EURO 100.000 85,00 Barilla Iniziative S.p.A. 100,00

Italian Kitchen USA. Inc.2711 Centerville Road. Suite 400 – Wilmington – County of New Castle DE (USA)Attività di coordinamento ristoranti USD 10.000 85,00

Italian Kitchen S.r.l. - Socio Unico 100,00

IKRG – Midtown LLCc/o Tarter Krinsky & Drogin LLP, 1350 Broadway – New York, NY (USA)Società di ristorazione USD 10.000 85,00 Italian Kitchen USA. Inc. 100,00

Finba Bakery Holding GmbHFritz-Vomfelde-Strasse 14-20 – Dusseldorf (Germania)Società finanziaria EURO 25.000 85,00 Barilla Iniziative S.p.A. 100,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico Via Mantova 166 – Parma (Italia)Società di produzione e commercializzazione EURO 180.639.990 85,00 Barilla Iniziative S.p.A. 100,00

Barilla Servizi Finanziari S.p.A. - Socio UnicoVia Mantova 166 – Parma (Italia)Società di leasing EURO 30.000.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

F.I.R.S.T. RETAILING S.p.A. - Socio UnicoVia Mantova 166 – Parma (Italia)Società commissionaria EURO 5.000.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

F.I.R.S.T. Commerciale S.r.l. - Socio UnicoVia Mantova 166 – Parma (Italia)Società di commercializzazione EURO 10.000 85,00

F.I.R.S.T. RETAILING S.p.A. - Socio Unico 100,00

Barilla Hellas S.A.26 Pappou & Akragantos Str. – Atene (Grecia)Società di produzione e commercializzazione EURO 7.611.840 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla America Inc.191 North Wacker Drive – Chicago, IL (USA)Società di produzione e commercializzazione USD 1.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

BRJ KKMinamiaoyma Minato – ku. Tokyo (Giappone)Società di commercializzazione JPY 10.000.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Japan KKMinamiaoyma Minato – ku. Tokyo (Giappone)Società di commercializzazione JPY 50.000 85,00 Barilla Singapore PTE. Ltd. 100,00

Barilla Do Brasil LTDAA.V. Pinzon. 144 – 7° Andar CJ 71e 72Vila Olimpia – San Paolo (Brasile)Società di commercializzazione BRL 50.430.641 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio UnicoBarilla Servizi Finanziari S.p.A. - Socio Unico

99,99

0,01

Barilla Austria GmbHGrabenweg 64 – Innsbruck (Austria)Società di commercializzazione EURO 436.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

77

Barilla Mexico S.A. de C.V.Calzada San Bartolo Naucalpan360 Col. Argentina Ponente Deleg. M. Hildalgo – Città del Messico (Messico)Società di produzione e commercializzazione MXN 227.348.096 42,50

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 50,00

Serpasta S.A. de C.V.Calzada San Bartolo Naucalpan360 Col. Argentina Ponente Deleg. M. Hildalgo – Città del Messico (Messico)Società di produzione e commercializzazione MXN 2.050.000 42,50

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio UnicoBarilla Mexico S.A. de C.V.

0,0599,90

Barilla Singapore PTE. Ltd.27 Kreta Ayer Road – Singapore (Singapore)Società di commercializzazione SGD 1.000.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla (SHANGHAI) Trading Company LtdRoom 830-838, Floor 8, Central Plaza n.381, Middle Huai Road, Huangpu District – Shanghai (Cina) Società di commercializzazione USD 6.120.000 85,00 Barilla Singapore PTE. Ltd. 100,00

Barilla Middle East FZE Office No. LB191803, Jebel Ali – Dubai (Emirati Arabi)Società di commercializzazione AED 1.000.000 85,00 Barilla Singapore PTE. Ltd. 100,00

Barilla Espana S.L.Zurbano 43 – Madrid (Spagna)Società di commercializzazione EURO 3.100 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Canada Inc.26 Yonge Street – Toronto (Canada)Società di commercializzazione USD 10.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Gida A.S.Askent sokak n.3A Kosifler Plaza D 11Atasehir – Istanbul (Turchia) Società di produzione e commercializzazione TRY 2.940.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Switzerland A.G.Zugerstrasse 76B – Baar (Svizzera) Società di commercializzazione CHF 1.000.000 85,00 Barilla Netherlands B.V. 100,00

Barilla Sverige ABPO BOX 6722, 113 85 – Stoccolma (Svezia) Società di produzione e commercializzazione SEK 5.000.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Norge ASSandvikavegen 55 – Ottestad (Norvegia)Società di commercializzazione NOK 1.950.000 85,00 Barilla Sverige AB 100,00

Barilla Danmark A/Sc/o Mazanti-Andersen, Korsø Jensen & Partnere –Amaliegade 10 – Copenaghen (Danimarca)Società di commercializzazione DKK 500.000 85,00 Barilla Sverige AB 100,00

Barilla Poland Sp. Z.o.o.Ul. Poleczki. 23 – Varsavia (Polonia)Società di commercializzazione PLN 29.050.004 85,00 Barilla Sverige AB 100,00

Barilla Deutschland GmbHGustav-Heinemann-Ufer 72 c – Colonia (Germania)Società di produzione e commercializzazione EURO 51.100 85,00 Barilla Sverige AB 100,00

Barilla Australia PTY Ltdc\o Norton rose Australia, level 16, 225 George Street – Sydney (Australia)Società di commercializzazione AUD 26.050.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Netherlands B.V.Lange Dreef. 13i – Vianen (Olanda)Società di commercializzazione EURO 18.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale(valori

puntuali)

% possesso del Gruppo

Tramite %

78

Barilla Adriatik d.o.o.Tržaška cesta. 315 – Lubiana (Slovenia)Società di commercializzazione EURO 50.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla Hrvatska D.o.o.Radnicka cesta 39 – Zagabria (Croazia)Società di commercializzazione HRK 75.200 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla America N.Y. Inc.Livington County – New York, NY (USA)Società di produzione e commercializzazione USD 1.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Harry‘s CIS LLCButyrski Tupik 1 Solnechnogorsk – Mosca (Russia)Società di produzione e commercializzazione RUB 500.000.000 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Barilla France SAS30 Cours de l’île Seguin – Boulogne Billancourt (Francia)Società di produzione e commercializzazione EURO 126.683.296 85,00

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 100,00

Harry‘s Restauration SAS72 Route de Chauny – Gauchy (Francia)Società di produzione e commercializzazione EURO 153.000 85,00 Barilla France SAS 100,00

Barilla Belgium S.A.9 Boulevard de France – Braine-l’Alleud (Belgio)Società di commercializzazione EURO 693.882 85,00

Barilla Netherlands B.V.Barilla France SAS

71,2028,80

Denominazione, sede e attività Valuta Capitale sociale(valori

puntuali)

% possesso del Gruppo

Tramite %

79

Allegato 2 - Elenco delle società collegate e delle altre società del Gruppo

Denominazione. sede e attività Valuta Capitale sociale

(valori pun-tuali)

% pos-sesso del Gruppo

Tramite %

BRW S.p.A.Via Savona 16 – Milano (Italia)Società di produzione cinematografica EURO 6.306.121 24,65

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 29,000

Fiere di Parma S.p.A.Via delle Esposizioni 393A, Baganzola – Parma (Italia)Società di gestione fiere EURO 25.401.010 0,2391

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 0,2814

C.E.P.I.M.Piazza Europa 1, Fontevivo – Parma (Italia)Società di gestione magazzini EURO 6.642.928 0,323

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 0,380

Immobiliare Caprazucca S.p.A.Strada al Ponte Caprazucca 6 – Parma (Italia)Società di compravendita immobiliare EURO 7.517.948 0,00002

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 0,00003

SI.GRA.D. ScrlPiazza Annibaliano 18 – Roma (Italia)Consorzio di ricerca agro-alimentare EURO 40.000 2,125

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 2,500

SOGEAP - Aeroporto di ParmaSocietà per la gestione S.p.A.Via Ferretti Licinio 50/A – Parma (Italia)Altro, gestione aeroporto EURO 20.456.100 1,3005

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 1,530

Pallino Pastaria Company1207 208th Avenue S.E. – Sammamish WA (USA)Società di produzione e commercializzazione USD 501.500 9,401 Barilla America Inc. 11,060

Italia del Gusto - Consorzio ExportLa gastronomia di marcaVia delle Esposizioni 393A, Baganzola – Parma (Italia)Società di commercializzazione EURO 90.000 2,363

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 2,780

COMIECOVia Litta Pompeo 5 – Milano (Italia)Altro EURO 1.291.000 0,032

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 0,037

CO.NA.I.Via Tomacelli 132 – Roma (Italia)Altro EURO 13.625.007 0,077

Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni - Socio Unico 0,090

FASTIGHETSAKTIEBOLAGET TAREDOMPumpgatan 5 – Karlstad (Svezia)Altro SEK 796.700 0,17 Barilla Sverige AB 0,200

STOREBRAND ABA Professor Kohts vei 9 – Lysaker (Norvegia)Altro NOK 2.250.000.000 0,0002 Barilla Norge AS 0,0003

TÅGÅKERIET I BERGSLAGEN AB Kristinehamn (Svezia)Altro SEK 3.000.000 8,50 Barilla Sverige AB 10,000

80

Allegato 3 - Tassi di cambio

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci consolidati sono i seguenti:Valuta

Valuta cambio medio 2015

cambioal 31 dicembre 2015

AUD Dollaro – Australia 1,478 1,490

AED Dirham – Emirati Arabi 4,073 3,997

BRL Real – Brasile 3,700 4,312

CAD Dollaro – Canada 1,419 1,512

CHF Franco – Svizzera 1,068 1,084

CNY Yuan - Cina 6,973 7,061

DKK Corona – Danimarca 7,459 7,463

HRK Kuna - Croazia 7,614 7,638

JPY Yen - Giappone 134,314 131,070

MXN Peso – Messico 17,616 18,915

NOK Corona – Norvegia 8,950 9,603

PLN Zloty – Polonia 4,184 4,264

RUB Rublo – Russia 68,072 80,674

SEK Corona – Svezia 9,353 9,190

TRY Lira – Turchia 3,025 3,177

USD Dollaro – USA 1,110 1,089

81

Barilla diventa main sponsor delle nazionali italiane

di pallacanestro (senior e giovanili, maschili e femminili)

Paolo Barilla (Vicepresidente) al centro della Nazionale italiana maschile.

82

Relazione della Società di revisione

82

83

84

Informazioni legalie contatti

Barilla Holding - Società per Azioni

Sede legale e amministrativaVia Mantova, 166 - 43122 Parma, Italia

Capitale sociale: euro 131.000.000,00 i.v.Registro imprese di Parma, Codice fiscalee P. IVA n. 02068780341REA di Parma n. 208304

Tel. +39 0521 2621Fax +39 0521 270621relazioniesterne@barilla.comwww.gruppobarilla.itwww.barillagroup.com

Foto archivio Barilla

Stefano Zardini

Redazione e impaginazione

Studio Norma (Parma - Italia)

Stampa

Grafiche Step (Parma - Italia)

Barilla

Bilancio 2015