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CATANI A Bilancio 2010 con annesso Bilancio Sociale

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Bilancio 2010con annesso Bilancio Sociale

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Anche per l’anno 2010 intendiamo proseguire con l’elaborazione di un bilancio che sot-tolinei le ricadute in termini sociali delle attività di ANCE Catania.

Questo appena trascorso è stato ancora un anno difficile, la crisi che ormai da qual-che anno colpisce il sistema socio-economico non riesce ad attenuarsi, ancor più peril settore edile, alcune imprese vivono una situazione drammatica. Ecco che in questi momenti la nostra associazione deve dare forza alle imprese, darevoce laddove l’impresa è costretta al mutismo, all’inerzia.E sono proprio le nostre attività, le iniziative, i convegni, gli incontri istituzionali, la co-municazione a mezzo stampa, i servizi e la partecipazione al sistema associativo il mo-do attraverso cui ciò avviene.Anche se le nostre entrate hanno subito un notevole calo, la nostra attività non puòsubire freno, va eventualmente ridimensionata, laddove possibile.

Ringrazio pertanto i vicepresidenti, il tesoriere, i componenti e gli inviatati del consi-glio direttivo e quanti a vario titolo dedicano del tempo prezioso all’associazione, per-ché il lavoro che svolgiamo è fonte di informazione per tutti, dà visibilità alla nostraterritoriale ed al nostro territorio.

Andrea Vecchio

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SOMMARIO

INTRODUZIONE pag. 7

IL CONTESTO MACRO ECONOMICO pag. 9

IL SETTORE DELL’EDILIZIA pag. 13

ANCE CATANIA: LE RICADUTE IN TERMINI SOCIALI DELLE ATTIVITÀ pag. 15

BILANCIO CONSUNTIVO 2010 pag. 29

DETTAGLIO SINGOLE VOCI pag. 33

RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA AL BILANCIO CONSUNTIVO AL 31/12/2010 pag. 45

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI GARANTI CONTABILI pag. 53

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INTRODUZIONE

L’ANCE Catania associa e rappresenta le imprese edili di ogni dimensione e forma giu-ridica che hanno sede nella provincia di Catania. Scopo dell’associazione è quello di of-frire alle imprese supporto nell’ambito della loro attività, nonché tutelare e promuo-vere il loro sviluppo.L’Associazione aderisce a livello nazionale all’ANCE ed a livello regionale all’ANCE Si-cilia. È proprietaria insieme alle organizzazioni sindacali di categoria degli ENTI Paritetici:Cassa Edile, CPT ed Ente Scuola.A seguito dell’adeguamento al Regolamento tipo redatto da ANCE nazionale, l’assem-blea delle imprese associate il 28 luglio 2010 ha provveduto all’elezione dell’organo dicontrollo contabile, il Collegio dei Garanti Contabili e dell’organo di controllo etico-giu-ridico, il Collegio dei Probiviri.

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IL CONTESTO MACROECONOMICO

La illustrazione e l’analisi del rendiconto dell’Associazione non possono prescinderedall’analisi dello scenario macroeconomico dell’economia in generale e del settoredell’edilizia in particolare.Nel 2010 l’economia mondiale si è ripresa dalla grave recessione in cui era entratadurante la crisi finanziaria internazionale. Soprattutto nella prima metà dell’anno la ri-presa è stata sostenuta dalle misure di stimolo monetario e fiscale, dall’ulteriore nor-malizzazione delle condizioni di finanziamento su scala mondiale e dal miglioramen-to del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. Nella seconda metà del 2010la ripresa mondiale ha perso temporaneamente parte del suo slancio al venir meno delsostegno offerto dal ciclo mondiale delle scorte e dalle azioni di stimolo fiscale ma èsembrata maggiormente in grado di autosostenersi. Con riguardo ai principali protagonisti della scena economica mondiale, gli USA sem-brano essere definitivamente usciti dalla crisi grazie al sostengo ricevuto dalle politi-che di bilancio che si protrarranno nel biennio 2011-2012, mentre in Giappone, dopo,un recupero dell’attività produttiva nel primo bimestre del 2011, gli effetti del terremotoche hanno colpito il paese, sono al momento di difficile valutazione, considerando la di-mensione dell’emergenza e il coinvolgimento della centrale nucleare di Fukushima.I paesi emergenti sono più esposti al rischio inflazionistico derivante dagli aumenti deiprezzi delle materie prime nei mercati internazionali a causa dell’elevata domanda de-rivante dal bisogno di sostenere la crescita in fase espansiva. In Europa, i problemi di aggiustamento delle finanze pubbliche che hanno coinvoltosoprattutto i Paesi periferici stanno limitando il ritmo di espansione dell’intera area,non limitandosi solo a quelle aree dove gli squilibri appaiono più ampi. Queste tensio-ni, in atto da oltre un anno con fasi alterne, nei primi mesi del 2011 sembrano esser-si aggravate e solo in seguito alle decisioni che hanno ampliato le capacità di prestitodello European Financial Stability Facility la situazione appare rientrata.Il Pil dell’area Euro ha continuato ad espandersi nel quarto trimestre del 2010 (0,3%sul periodo precedente), aumentando, nel complesso dell’anno, dell’ 1,7%. La cresci-ta è stata però diseguale: elevata in Germania (+3,6%), più contenuta in Francia e Ita-lia (+1,5% e +1,2%), pressoché nulla in Spagna. In aggiunta, le tensioni sociopolitichedel vicino Nord Africa e il conseguente aumento del prezzo del petrolio potrebbero di-mostrarsi come ulteriori vincoli agli stimoli di crescita dell’area.L’Italia è in ripresa, con tutti i quattro trimestri del 2010 caratterizzati da variazioni di

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segno positivo, seppur con un rallentamento alla fine dell’anno. Infatti, dopo il rim-balzo ciclico del primo semestre, nel quarto trimestre del 2010, il PIL (espresso in va-lori concatenati) è aumentato solo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente in se-guito a una minore vivacità del commercio internazionale; le esportazioni, infatti, han-no bruscamente decelerato, mentre le importazioni hanno continuato a crescere a rit-mi elevati, controbilanciate dal riaccumulo delle scorte. Si volge così al termine dellaprima tappa della ripresa, che scongiura definitivamente i tanto temuti rischi di rica-duta, ma che tiene aperta l’importante questione sulla configurazione futura e sui tem-pi di riattivazione della domanda. Permangono, poi, criticità del mercato del lavoro ela crescita moderata delle spesa delle famiglie, oltre alla riduzione degli investimen-ti per la prima volta dalla fine del 2009, che dunque hanno indebolito la domanda in-terna. Parallelamente, anche la produzione industriale nel 2010 ha definitivamenteraggiunto livelli positivi, anche se gli ultimi due trimestri hanno registrato un rallen-tamento. Sulla base dei dati delle indagini congiunturali di Istat, la fase di recuperovede la produzione industriale segnare negli ultimi due trimestri variazioni tendenzia-li positive, rispettivamente, del 6,7% e del 4,8%, rivelatesi più contenute di quelle re-gistrate nel secondo trimestre (+10,5%). Se confrontata con gli altri Paesi avanzati,l’Italia sembra perdere slancio; questo è quello che sta accadendo secondo l’indicato-re anticipatore dell’OECD, che rivela invece un proseguimento della dinamica di espan-sione nella maggior parte degli altri paesi avanzati. A febbraio 2011 l’indice relativo atutta l’area Ocse ha segnato un rafforzamento di 0,3 punti rispetto al mese preceden-te, mentre la variazione su base annua è stata pari a più 1,8 punti. Sull’Italia ha inve-ce registrato un calo di 0,3 punti rispetto al mese precedente, con una variazione su ba-se annua negativa di 2,1. L’avvenuta inversione del ciclo economico, dopo la caduta del2009, è attestata anche dall’andamento della nati-mortalità delle imprese italiane. Nel2010, infatti, al ritorno delle iscrizioni al livello pre-crisi (410.736) si è associata unanetta contrazione delle cessazioni (-8,1% rispetto al 2009), cosicché il tasso di cresci-ta del fenomeno imprenditoriale si è riportato sui livelli dei 2006 (1,2% contro 0,3% del2009). Dal lato dell’occupazione, nell’ultimo trimestre 2010, a fronte di poco meno di71mila assunzioni non stagionali programmate, oltre 14mila unità sono da attribuireal manifatturiero, con una quota in ascesa rispetto ai due trimestri precedenti. In cre-scita i fabbisogni occupazionali delle imprese del sistema moda e dell’elettronica. Pro-segue però la flessione dell’occupazione italiana (-166.000 unità), mentre il corri-spondente tasso di occupazione rimane stabile al 56,5%; al contrario l’occupazionestraniera aumenta (+179.000 unità).

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Per quanto riguarda i primi mesi dell’anno 2011, i risultati congiunturali sono statipiuttosto deludenti, con una crescita modesta aggravata dalle tensioni del Nord Afri-ca e dal conseguente rincaro del prezzo del petrolio. La strada imboccata dall’Italiadovrebbe condurre la nostra economia a crescere all’1 per cento medio nel 2011-2012,secondo le previsioni di Prometeia. Il cambio che tende ad apprezzarsi, infatti, limite-rà le esportazioni e le tensioni sui prezzi delle materie prime (soprattutto petrolio eprodotti agricoli) limiteranno il potere d’acquisto delle famiglie, con un probabile ac-celeramento dell’inflazione. Anche negli anni successivi, la crescita sarà probabil-mente modesta e alla fine del quinquennio probabilmente l’Italia non avrà ancora re-cuperato i livelli precedenti la crisi.

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IL SETTORE DELL’EDILIZIA

Nel 2010 gli investimenti in costruzioni in Europa hanno segnato una nuova flessione,trainata soprattutto dalle dinamiche negative riportate da Francia e Spagna, nel 2011le costruzioni dovrebbero uscire da questa fase recessiva in tutti i principali mercati.La ripresa, sebbene contenuta, dovrebbe essere condizionata dal buon andamento delsettore residenziale, mentre il comparto non residenziale potrebbe essere influenza-to negativamente dal calo dell’edilizia scolastica e sanitaria. Sul fronte pubblico, l’ag-giustamento dei conti rappresenterà un vincolo all’investimento in opere infrastruttu-rali. In questo contesto, il ruolo dell’Unione Europea diventa determinante, soprattut-to attraverso il programma della rete trans-europea dei trasporti. Il settore italiano ha registrato una contrazione del -5,9% rispetto al 2009, anno che asua volta era stato definito dal Cresme come l’ ”anno nero” per il settore delle costru-zioni a causa di una contrazione degli investimenti pari a -9,8% contro il -5,7% stima-to.La crisi degli investimenti è stata dovuta principalmente alla flessione delle nuove co-struzioni residenziali (-14,1%) e non residenziali (sia private che pubbliche che subi-scono una variazione pari, rispettivamente, a -14,4% e -5,5%). Il comparto della ri-qualificazione residenziale è invece in controtendenza, segnando un incremento del2,4%, risulta evidente però come non sia sufficiente a compensare la perdita registra-ta dal settore delle nuove costruzioni.È indubbio che nel corso degli ultimi tre anni il settore delle costruzioni abbia vissutouna crisi decisamente importante. A questo proposito sono significative le parole diLorenzo Bellicini, direttore del Cresme, utilizzate ad introduzione del XVIII RapportoCresme sul mercato delle costruzioni, presentato nell’ambito del Construction Day diVerona nel novembre 2010: “Se esaminiamo le fasi critiche principali per le costruzio-ni dal secondo dopoguerra, ovvero il triennio 1975-1977, i bienni 1982-1983 e 1993-1994 e il quadriennio 2007-2010 risulta immediatamente evidente la gravità dell’at-tuale congiuntura. Nel primo periodo la contrazione del mercato fu dell’11,7%, nel se-condo del 7,5%, nel terzo del 9,1%, oggi siamo di fronte ad una crisi più lunga e so-prattutto dagli effetti ben più rilevanti con un’erosione di circa un quinto del mercato”.Le previsioni per il 2011 sono improntate ad un lieve ottimismo anche se non è da sot-tovalutare l’influenza negativa del mercato delle opere pubbliche, sia a causa delloslittamento dei programmi delle grandi opere sia a causa della diminuzione della spe-sa degli enti locali. Per i lavori pubblici infatti il calo nel quadriennio si è attestato al

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25,4%; tuttavia per questo comparto il ridimensionamento dei volumi produttivi è inatto ormai da sette anni, con una flessione complessiva, tra il 2004 e il 2011, del 31,8%.Tuttavia, come correttamente evidenziato nella relazione “Ance Congiuntura Aprile2011”, predisposta dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’Ance, nono-stante la forte contrazione degli investimenti avvenuta negli ultimi anni, il settore del-le costruzioni continua a fornire un importante contributo al sistema economico na-zionale sia in termini d’investimenti che di occupazione. Gli investimenti in costruzio-ni rappresentano il 9,8% degli impieghi del Pil e gli occupati nel settore costituisconoil 29,6% degli addetti dell’industria e l’8,4% degli occupati in tutti i settori economici.

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ANCE CATANIA: LE RICADUTE IN TERMINI SOCIALI DELLE ATTIVITA’

Nella presentazione del bilancio sociale del 2009 ci siamo soffermati sul concetto di as-sociazione e di impresa che intendiamo perseguire: utilizzare le nostre risorse per mi-gliorare il rapporto con il nostro territorio ed il nostro impegno nei confronti dei soci edei cittadini. Obiettivo di ANCE Catania è quello di cercare l’utile nella ricchezza creata dalla nostraorganizzazione nello svolgimento della sua attività e la redazione del bilancio socialecontribuisce di conseguenza a comunicare in modo consapevole ed efficace, a fornirepiù informazioni possibili.Parte dei proventi di ANCE Catania ricadono su alcune categorie che beneficiano del-la nostra operatività, dal personale dipendente alle associazioni, enti, professionistiche a vario titolo collaborano con la territoriale.I fondamenti classici dell’azione associativa, ovvero la rappresentanza, la lobby e la di-fesa degli interessi di categoria vengono attuati in modo innovativo attraverso nuoveforme di collaborazione, di dialogo con le istituzioni, con i pubblici poteri operanti sulterritorio.

ATTIVITA’ ISTITUZIONALE• Servizi alle imprese: funzionari di struttura, consulenti esterni• Aggiornamento /abbonamento banche dati, riviste e periodici• Seminari, convegni su tematiche di interesse del settore• Confronto, collaborazione con le istituzioni e soggetti pubblici attraverso Stati Ge-

nerali Comunali, Regionali, Nazionali, tavoli tecnici presso assessorati, incontri• Partecipazione a commissioni e gruppi di lavoro del sistema ANCE• Missioni studio per lavori all’Estero• Gruppo Giovani Imprenditori

ATTIVITA’ NELLA COMUNICAZIONE• Sito web• Presenza sulla stampa• Pubblicità su Quotidiani• Nuovi media

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INIZIATIVE SOCIO-CULTURALI• Partecipazione a progetti socialmente condivisi (mondo della scuola, università, as-

sociazionismo) attraverso l’attività di sponsorizzazione• Organizzazione di eventi che valorizzano il territorio, suscitano entusiasmo, scuoto-

no le coscienze• Contributo alla realizzazione del volume “Duecento anni di Fiamme Gialle all’ombra

dell’Etna”• Ricerca della qualità in architettura, promozione del valore dell’opera costruita, va-

lorizzazione dei talenti della nostra regione

NOTAIl grafico che segue ripartisce il totale delle spese in tre macro aree nelle quali sonorendicontati:– Servizi associativi– Iniziative sociali e comunicazione– Altri costi (contributi di sistema erogati, ammortamenti, oneri finanziari e tributari)

SERVIZI ASSOCIATIVI31%

ALTRI COSTI32%

INIZIATIVE SOCIALIE COMUNICAZIONE

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ATTIVITA’ ISTITUZIONALE

SEMINARI E CONVEGNI ORGANIZZATI DA ANCE CATANIA

27 novembre 2010Convegno “La normativa

degli Appalti Pubblici in Sicilia”

14 maggio 2010 Seminario “Le novità del D.L. n.53/2010 che modificano il codice dei contratti pubblici”Edizione del volume Follia Normativa

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26 marzo 2010Seminario “Lavoro flessibile, formativo e discontinuo in edilizia”

28 maggio 2010 Seminario “Orario di lavoro

e flessibilità, Il regime sanzionatorio dopo il

Collegato lavoro”

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ANCE CATANIA BILANCIO 2010 • 19

24 settembre 2010Seminario “Licenziamenti e sanzioni disciplinari: proceduree ed effetti”

3 dicembre 2010Seminario “Collegato Lavoro

e manovra correttiva”

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20 • ANCE CATANIA BILANCIO 2010

ANCE Catania - Assemblea 28 luglio 2010Nel corso dell’Assemblea è stato approvato il Bilancio consuntivo 2009 con annesso Bilancio Sociale.

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ANCE CATANIA BILANCIO 2010 • 21

GRUPPO GIOVANI ANCE CATANIA

23 gennaio 2010“Etica, Giovani ed Impresa“: questo progetto di comunicazione è natodall’esigenza di presentare all’esterno l’identità, la storia e l’impegno delGruppo di Giovani Imprenditori Edili catanesi.

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22 • ANCE CATANIA BILANCIO 2010

COMUNICAZIONE

La Sicilia - 23 ottobre 2010 Dossier “Fare Impresa”

La Sicilia28, 29, 30 e 31 dicembre 2010

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La Sicilia - 28 novembre 2010Pubblicazione in occasione degli Statigenerali nazionali dell’1 dicembre 2010.

Il Sole 24 Ore - 13 ottobre 2010 La locandina a lato è stata

spedita alle 3000 imprese iscrittealla Cassa Edile di Catania.

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24 • ANCE CATANIA BILANCIO 2010

INIZIATIVE SOCIO-CULTURALI

FESTA DEL LIBROAncora una volta laLETTURA vista come unodei principi formativi edeterminanti per laformazione del bambino equindi dell’uomo. Ancorauna volta ANCE Cataniasostiene la cultura ed inspecifico la formazione dibambini oggi, uomini ecittadini liberi e responsabilidomani.

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ANCE CATANIA BILANCIO 2010 • 25

VOLUME “CATANIA”Catania, dicevano che era la Milano del SUD… era! È questo l’incipit del volume Catania: Non vi sarà facile, Si può fare, Lo Facciamopubblicato a cura di ANCE Catania che raccoglie i contributi di 59 personalità nate,residenti o che in questa città svolgono o hanno svolto la loro attività professionale.

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PREMIO ARCHITETTURA ANCE CATANIAII EDIZIONE - 30 luglio 2010Dopo la curiosità e l’interessesuscitati dall’edizione 2009, che hapremiato un talento eclettico di famainternazionale come Italo Rota,insieme con le categorie dei giovaniprogettisti siciliani e dei soggettirealizzatori di una nuova costruzione,nell’anno 2010 il Premio diArchitettura Ance Catania hapromosso il valore dell’operarestaurata, da intendersi semprecome il risultato della partecipazionedi soggetti diversi: committenti,progettisti e imprese.Il riconoscimento ad un nome dispicco dell’architettura mondiale èandato alla francese Odile Decq:personaggio affascinante e look dadark lady, tra le poche donne riuscitea farsi largo in una categoriafortemente maschilista.

Non è mancata la stesura del catalogodei progetti partecipanti al Premio.

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LUCI SULLA CITTA’Accendiamo i riflettorisulle scuole dellaperiferia14 dicembre 2010L’idea di questo concertonasce dall’esigenza didare visibilità alle scuoledella periferia ed aiprogetti che portano avantimettendo in evidenza ilruolo positivo che essesvolgono e possonosvolgere nello sviluppodella città: “palestre divita” in cui vengonoformati gli uomini e ledonne di domani.La realizzazione dellaserata è stata possibilegrazie ad alcuni prestigiosiartisti catanesi FrancoBattiato, Carmen Consoli,Mario Biondi, Rita Botto,Kaballà, Luca Madonia,Alfio Antico, i Lautari chehanno sposato la nostracausa e senza la cuipresenza non avremmopotuto fare così tanto.

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28 • ANCE CATANIA BILANCIO 2010

FONDAZIONE ANGELO D’ARRIGOContributo alla manifestazione “Ad Alispiegate” per finanziare una postazionemedica in una zona emarginata delPerù.

INGRESSO LIBERO18/30 aprile 2010 - Contributo per laproduzione teatrale di “SIDDHARTA”

VOLLEY DAY23 maggio 2010 - Una festa sportiva che

ha coinvolto decine di giovani atleti.