Bianchini

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Laura Bianchini

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Laura Bianchini

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Biografia

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Nel 1903 nasce a Castenedolo (BS). Muore a Roma nel 1983. Si laurea in filosofia all'università

Sacro Cuore di Milano.

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Dopo la laureaDopo essersi laureata:Si dedica all’insegnamento a Brescia:•prima come maestra elementare,•poi, presso il Liceo Ginnasio Arnaldo, come docente di storia e filosofia,•infine, presso l‘Istituto Magistrale, come preside.La sua passione per le tematiche educative la porta a collaborare con la casa editrice cattolica “La Scuola”.

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Adesione alla resistenzaLaura Bianchini ospita a casa sua le prime riunioni del CLN e allestisce una tipografia clandestina del giornale "Brescia Libera".Per questo viene sospettata dalla questura e costretta a scappare a Milano in un convento.Nel 1944 diventa redattrice di “Il Ribelle”.

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Nel 1946 è eletta membro della Costituente, nel collegio di Brescia e di Bergamo.

Nel 1948 viene eletta al Parlamento italiano come deputato della Democrazia cristiana

Nello stesso anno diviene membro della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla.

Dopo la liberazione d’Italia

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“Voi avete la responsabilità gravissima di averci

illusi, Voi che tacevate, che sopportavate, che

non avete mai trovato il coraggio di dire a noi, giovani inesperti, la

parola della verità…. Se giurate, non siete

educatori di anime, siete dei corruttori del

costume.”

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“…..Che cosa chiediamo alla lotta che sosteniamo, alla guerra che

combattiamo?.....Noi alla nostra guerra chiediamo dei beni: la libertà

per tutti sotto la tutela di giuste leggi, e per l’Italia quell’indipendenza, pur nell’auspicata comunità degli stati

europei, che le consenta di conservare la sua vocazione di maestra di

umanità fra i popoli: Per questo possiamo combattere e morire,

uccidere e farci uccidere senza odio e senza violenza, ma solo per un

indomito e santificato amore. Perché se l’odio distrugge, l’amore edifica….”

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Perché vogliamo che la nostra scuola prenda il

nome di Laura Bianchini? Vogliamo che la nostra scuola sia intitolata

a lei perché, oltre ad essere stata una partigiana, si è impegnata a rinnovare l’educazione e l’istruzione in Italia.