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BENESSERE ANIMALEANNUALITA' 2010-11

MISURA F - b

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Associazione Regionale Allevatori della Sardegna

SI RINGRAZIA

IL DOTT. MARCO DETTORI

dell'Università degli Studi di Sassari

per la predisposizione del materiale didattico

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Aspetti qualitativi

• In campo zootecnico non esistono norme specifiche relative alle caratteristiche qualitativedelle acque destinate all’abbeverata degli animali.

• La normativa nazionale che disciplina la qualitàdelle acque ad uso umano è invece il D.L.vo 2febbraio 2001, n. 31.

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L’ACQUARAPPRESENTA UNA RISORSA AMBIENTALE

FONDAMENTALE:

• È il solvente della vita

• È il principale costituente in peso della materia vivente

• È la componente più diffusa della biosfera

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RUOLO FISIOLOGICO

70%

METABOLISMO

intracellulare

extracellulare

TRASPORTO

TERMOREGOLAZIONE

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ACQUA IN ZOOTECNIAACQUA IN ZOOTECNIA

L’acqua è un elemento essenziale pergarantire il benessere degli animali allevati e favorire il raggiungimento delle migliori performance produttive eriproduttive aziendali.

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Aspetti quantitativi

I fabbisogni idrici ed i relativi consumi, sono fortemente influenzati da alcuni fattori:

� quantità di sostanza secca ingerita,

� condizioni climatiche di allevamento,

� caratteristiche individuali degli animali

(età, peso, attività, stadio fisiologico, stato sanitario).

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Aspetti quantitativi

• I consumi idrici, negli allevamenti sono la risultante dell’acqua:

– di abbeverata (mantenimento omeostasi ed accrescimento,ingerita in più rispetto a quella necessaria, sprecata per difetti all’impianto di erogazione, che trasborda dagli abbeveratoiper soddisfare le esigenze comportamentali (es. gioco);

– utilizzata per il lavaggio delle diverse strutture (asporto deiezioni da pavimentazioni, pulizia locali mungitura (zona di attesa, sala di mungitura e sala del latte) e lavaggio impianti di mungitura.

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97,1%

2,9%

FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO

70% IDROSFERA

0,01%1,18%1,72%

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FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO

�ACQUE MARINE e

SALMASTRE

�ACQUE METEORICHE

� ACQUE SUPERFICIALI

� ACQUE PROFONDE

�ACQUE DI RECUPERO

LE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO ACCESSIBILI

ALL’UOMO OFFRONO UN’ACQUA DI QUALITÀ VARIABILE

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ACQUE MARINE e SALMASTRE

L'Arabia Saudita è il maggior produttore mondiale di acqua dolce desalinizzata con circa il 27%

� DISTILLAZIONE

� OSMOSI INVERSA

� ELETTRODIALISI

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ACQUE SUPERFICIALI

LAGHI BACINI ARTIFICIALIFIUMI

�fonte di approvvigionamento più facilmente utilizzabile

�inevitabile contaminazione naturale ed antropica

VANTAGGI SVANTAGGI

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DISTRIBUZIONE DEI COMUNI IN BASE AL TIPO DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO

Approvvigionamento idrico

COMUNI POPOLAZIONE SERVITA

N. % N. %

solo Invaso 32 23,4 257.083 48,1

Invaso + Pozzi e / o Sorgenti

71 51,8 223.275 41,7

solo Pozzi e / o Sorgenti

34

24,8

54.530

10,2

TOTALE

137

100,0

534.888

100,0

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ACQUE PROFONDE

�protezione dagli inquinanti di natura antropica

�difficoltà di captazione dalle falde profonde

VANTAGGI SVANTAGGI

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ACQUE METEORICHE

Nell’attraversare l’atmosfera le acque meteoriche,purissime all’origine, disciolgono gas, si caricano di

fumi, pulviscolo e germi in sospensione…

�facile captazione eraccolta su piccole superfici

o bacini artificiali

�contaminazione per passaggio atmosfera o dilavamento superfici di raccolta o conservazione in cisterne

VANTAGGI SVANTAGGI

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ACQUA e SALUTEASPETTI QUANTITATIVI

In Italia tra il 10% e il 40% dell’acqua addotta alla rete si disperde

Dispersioni d’acqua nelle grandi

città %

Milano 10Bologna 12Torino 15Cagliari 16Genova 20Napoli 21Bari 22Firenze 26Venezia 28Roma 30Palermo 37Catania 41

Fonte: elaborazioni IRS su dati ISTAT, 1991.

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ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANOREQUISITI

(D.Lvo 31/2001)�

“Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite; non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, inquantità o concentrazioni tali da rappresentareun potenziale pericolo per la salute umana”

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ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANOREQUISITI

Un’acqua, per essere considerata POTABILE, deve possedere i seguenti requisiti:

� Essere GRADEVOLE

� Essere USABILE

� Essere INNOCUA

� Essere SALUBRE

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ACQUA e SALUTEASPETTI QUALITATIVI

FATTORI AIGIOLOGICI FATTORI EPIDEMIOLOGICI

� macroelementi (Ca, Mg, K, Na)�

� microelementi (Cr III, Se, Mo, Co, Zn)�

� durezza

� naturali (microrganismi,alghe, sost. chimiche, ecc.)�

� antropici (pesticidi, by products di disinfezione,inquinanti chimici, ecc.)�

ELEMENTI “ESSENZIALI”

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ELEMENTI INTERFERENTIELEMENTI INTERFERENTI POSITIVAMENTEPOSITIVAMENTECON LO STATO DI SALUTECON LO STATO DI SALUTE

� Ca calcificazione ossea, eccitabilità neurom., coagulazione, contraz. muscolare

� Mg funzionalità cardiaca; <: ridotta eccitabilità neuromusc., sistemi enzimatici

� Na eccitabilità neuromuscolare, mantiene la pressione osmotica extracellulare

� K eccitabilità neuromuscolare, mantiene la pressione osmotica intracellulare

� P eccitabilità neuromuscolare, ossificazione, sist. tampone sangue,

metabolismo

� S composizione proteine e vitamine

� Cl costituente liquidi organici; controllo equilibrio idrosalino

� Fe formazione emoglobina, processi di respirazione cellulare

� Cu costituente di enzimi, sintesi di emoglobina

� Co sintesi della vit. B12, eritropoiesi

� Mn costituente di enzimi, metabolismo energetico

� Mb composizione di enzimi

� I costituente dell’ormone tiroideo

� Zn costituente di enzimi, insulina

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FATTORI EPIDEMIOLOGICI

• Virus della poliomelite

• Virus dell’epatite A

• Salmonella typhi

• Vibrio cholerae • Micobatteri

• Protozoi (giardiasi, ossiuriasi, ecc.)�

25000 morti/anno18000 morti/anno

Più di 1.500.000 morti/anno per diarrea nel mondo,molti dei quali di età compresa tra 0-14 anni!!!

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MICRORGANISMOMICRORGANISMO SIGNIFICATO SIGNIFICATO RESISTENZA RESISTENZA RESISTENZA DOSERESISTENZA DOSE

SANITARIO SANITARIO IN ACQUA IN ACQUA AL CLORO AL CLORO INFETTANTEINFETTANTE

Ps. aeruginosa elevato moltiplicazione medio - elevata alta (109)�

Aerom. hydrophila moderato moltiplicazione bassa alta (108)�

Legion. pneumoph. elevato moltiplicazione elevata media (>103)�

Helicobacter pylori medio ? bassa ?

E. coli (patogeni) elevato moderata bassa alta (102-109)�

Opportunisti moderato moltiplicazione medio - bassa alta

PATOGENI PATOGENI ““EMERGENTIEMERGENTI””

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Tossine algali

-ANIMALI:tossicità acuta (epatica e neurologica) per consumo di acque superficiali contaminate

Cianoficee

- intossicazione acuta, ma non letale, per consumo di acqua potabile contaminata

- casi di intossicazione accidentale, per via parenterale, in pazienti sottoposti a dialisi conacqua risultata contaminata da cianotossine

- UOMO:

EUTROFIZZAZIONE

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Acqua - Alimenti

Qualità delle acqua impiegate: Acqua di abbeverata

Benché l’ordinamento nazionale non preveda leggi specifiche per i criteri di qualitàdelle acque da somministrare agli animali, si fa riferimento, per stabilirne lecaratteristiche, al generico disposto delle norme sul benessere animale negli allevamenti.

I parametri delle acque che hanno influenza sulla salute degli animali sono:

- salinità: (solidi totali disciolti o STD), se > 3.000 mg/l;

- durezza: se > di 20°F; poco digeribile, interferisce con l’assorbimento degli oligoelementi presenti nella razione, forma incrostazioni che danneggiano attrezzature e impianti;

- pH: se < 5,5 o > 8,5; possono essere concausa o fattori scatenanti turbe delmetabolismo, ipofertilità, diarrea, disfunzioni dell’apparato urinario edemineralizzazione scheletrica; precipitando alcuni principi attivi dei medicinali veterinari somministrati con l’acqua, possono causare un prolungamento dei tempidi sospensione;

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Aspetti qualitativi

Salinità e solidi disciolti:nell’acqua di bevanda il contenuto medio deve essere inferiore a 500 mg/L. I primi problemi nei bovini da lattecominciano a 3.000 mg/L.La concentrazione massima dovrebbe essere compresa tra5.000 mg/L (per le vacche inmungitura) e 7.000 mg/L (per le

vacche in asciutta).

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Aspetti qualitativiDurezza:

Acque particolarmente dure (> 20 °F) possono essere poco digeribili, provocare una diminuzione dell’assorbimento intestinale degli oligoelementi presenti nelle razioni e favorire laformazione di incrostazioni calcaree all’interno delle tubazioni e negli orifizi degli abbeveratoi, con diminuzione della portata di questi ultimi oaddirittura otturazione completa di parti della rete idrica.

Rimane controverso un reale beneficio in termini di miglioramento delle performance degli animali dovuto alla somministrazione di acqua«addolcita»; sicuramente al di sotto di 8 °F non è adatta agli animali e viene considerata aggressiva nei confronti dei metalli.

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Aspetti qualitativipH:Acque con pH oltre il range di 6,5 – 8,5 possono determinare turbe del

metabolismo e della fertilità, diarrea, scadente conversione dell’alimento,minore ingestione di acqua e alimento, precipitazione di alcuni farmaci somministrati con l’acqua, con possibilità di tempi di sospensione prolungati e di presenza di residui di medicinali nelle carcasse.

Acque particolarmente acide (pH < 5 - 5,5) possono inoltre provocare problemi all’apparato urinario e digestivo, fenomeni di demineralizzazione e fragilità scheletrica, corrosione dei materiali.

Acque troppo alcaline o troppo dure possono, in certe condizioni, ridurre laproduzione di latte e la crescita e contribuire all’insorgenza di turbe delmetabolismo e della fertilità.

È poco conosciuto l’effetto del pH sull’ambiente microbico del rumine,sull’ingestione di acqua, sulla salute e sulla produttività dei bovini dalatte.

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Aspetti qualitativi

Contaminanti chimici:

� Organici: sostanze, presenti in natura o prodottedall’attivitàumana, che contengono carbonio; spesso non sono degradabili o impiegano tempi lunghissimi per decomporsi,perché «sconosciute» ai microrganismi che operano labiodegradazione. Tra le principali sono da ricordare latrielina, il tetracloroetilene, i composti organoalogenati,alcuni idrocarburi, aloformi o derivati alogenati del metano.

� Inorganici: nitrati, nitriti, solfati, cloruri, acido solfidrico,alcuni elementi minerali e i metalli pesanti.

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Aspetti qualitativi

•Contaminanti chimici:�Nitrati e nitriti: problemi: < crescita, >infertilità e aborti, carenza di vitamina A edisturbi all’apparato digestivo; lapericolosità > nella trasformazione innitriti, composti tossici in grado di rendere impossibile il trasporto dell’ossigeno ai tessuti e di provocare disturbi cardiovascolari e nervosi. Unaforte ingestione di nitrati può determinareun eccessivo accumulo di nitriti nel sangue, in grado di reagire conl’emoglobina, trasformandola inmetaemoglobina riducendo l’apporto di ossigeno alle cellule, con conseguenti difficoltà respiratorie, cianosi, tremori,scoordinamento dei movimenti epossibile morte.

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Aspetti qualitativi

Contaminanti chimici:� Solfati:

elevate concentrazioni di solfati possono provocare disturbi gastrointestinali con forte effetto lassativo; aconcentrazioni superiori a 800 mg/L può provocare carenze di ferro, manganese, rame, zinco evitamina B1, conconseguente riduzione di crescita, fertilità e risposta immunitaria.

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lunedì 18 ottobre 2010

Marco DettoriIstituto di Igiene e Medicina PreventivaUniversità degli Studi di [email protected]

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Aspetti qualitativi

Contaminanti chimici:

� Cloruri: Alte concentrazioni di cloruri nell’acqua, dovute generalmente aproblemi di non corretta clorazione,sono in grado di alterarne il sapore edi accelerare la corrosione dei metalli.Nei bovini non si può escludere che possano interferire sulle fermentazioni ruminali

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lunedì 18 ottobre 2010

Marco DettoriIstituto di Igiene e Medicina PreventivaUniversità degli Studi di [email protected]

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Aspetti qualitativi

Contaminanti chimici:

� Metalli pesanti: componenti inorganiche che possono essere presenti in natura oderivare da attività umane. Questi metalli, (cadmio, cromo, piombo, arsenico, mercurio,

nichel, ecc.), data la loro tossicità, hanno una soglia di concentrazione ammessa molto bassa, generalmente dell’ordine dei microgrammi (milionesimi di grammo) perlitro.

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Aspetti qualitativi

• Contaminanti chimici:Elementi minerali:

Alcuni di essi nonostante nonprovochino particolari rischi sanitari, sepresenti in quantità elevate possono avere un’attività fortemente corrosiva su tubazioni e abbeveratoi e causare inconvenienti e problemi di varia naturae gravità sugli animali: es.:

� riduzione del consumo idrico per sapori e odori sgradevoli e per torbiditàdell’acqua;

� presenza di ferrobatteri è in grado di produrre una «fastidiosa» melma rossastra che può anche determinare una riduzione del flusso.

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Acqua - AlimentiQualità delle acqua impiegate: Acqua di abbeverata

- parametri microbiologici. La presenza di microrganismi patogeni nell’acqua somministrata può causare patologie a carico dell’apparato digerente,respiratorio, urinario e riproduttivo. Nell’acqua devono essere assenti E. Coli, Salmonella, Clostridium perfringens e sue spore. Come indici di contaminazione biologica dell’acqua si considerano i coliformi totali. Un’acqua che contenga 50 UFC di coliformi totali per 100 ml può essere considerata sicura per l’abbeverata degli animali;

- parametri chimici. L’acqua somministrata agli animali produttori di alimenti deve avere gli stessi valori di parametro indicati per le acque destinate al consumo umano.

Ne deriva che per l’abbeverata può essere impiegata “acqua pulita” per la quale ivalori di parametro sono verificati, almeno 1 volta l’anno, e controllati di routinedal produttore primario secondo periodicità che possono variare a seconda della origine dell’acqua utilizzata, del grado di applicazione delle misure di controllo delle contaminazioni ecc, comunque non meno di due volte l’anno.

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Analisi da eseguire

Nella maggioranza degli allevamenti italiani vengono eseguiti pochi controlli e spesso hannocome riferimento l’acqua potabile per uso umano.Considerando che, per salvaguardare la salute e laproduttività degli animali, l’acqua di bevanda dovrebbe essere esente da sostanze tossiche enocive, germi patogeni, torbidità, sapori, colori eodori anomali, è consigliabile effettuare esami di potabilità con cadenza periodica (almeno ogni anno).

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Analisi da eseguire

Tali esami dovrebbero valutare i seguenti parametri: • ChimiciChimici: prevedono analisi «di base» (durezza, pH, solidi totali disciolti, nitrati, nitriti, ferro) in grado di valutare, almenoin termini generali, la qualità dell’acqua. Se il risultato è buono possono essere sufficienti; al contrario, se è insoddisfacente, ènecessario eseguire analisi più approfondite;

• Microbiologici: prevedono analisi su coliformi totali e fecali,streptococchi fecali e carica batterica (a 37 °C);

• Organolettici: colore, torbidità, odore e sapore, tutti parametri che possono essere considerati indici di contaminazione.

Poiché queste analisi riflettono la situazione di un preciso momento, è consigliabile ripeterle in seguito a variazioni climatiche di un certo peso.

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• Direttiva CEE 80/778: Qualità delle acque destinate al consumo umano.• D.P.R. 03.07.82, n. 515: Qualità delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile.

• D.M.S. 15.02.83: Metodi di misura, frequenza dei campionamenti ed analisi delle acque destinate all'approvvigionamento idrico-potabile.

• D.P.C.M. 08.02.85: Caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano.

• D.P.R. 24.05.88, n. 236: Qualità acque destinate al consumo umano.• D.M. 14.07.88: Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualitàdelle acque destinate al consumo umano.

• D.M. 08.05.91: Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualitàdelle acque destinate al consumo umano.

• Direttiva 98/83/CE: La qualità delle acque destinate al consumo umano.• D.L.vo 2.02.2001, n. 31: Attuazione direttiva 98/83/CE relativa alla qualitàdelle acque destinate al consumo umano.

LEGISLAZIONE

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Associazione Regionale Allevatori della SardegnaD.Lvo 2.02.01, n. 31:Attuazione direttiva 98/83/CErelativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano.

LEGISLAZIONE

FINALITÀ: qualità delle acque al fine di proteggere la salute umana

DEFINIZIONI: acque destinate al consumo umano (fornite tramite reti, cisterne,bottiglie o contenitori) utilizzate da imprese alimentari; impianto distribuzione domestico

OBBLIGHI GENERALI: acque destinate al consumo umano devono essere salubrie pulite

PUNTI DI RISPETTO DELLA CONFORMITÀ:

CONTROLLI: punti da controllare, controlli interni ed esterni, Enti preposti

PROVVEDIMENTI E LIMITAZIONI D’USO: per non rispondenza ai valori di parametro

COMPETENZE: statali, regionali

DEROGHE: particolari situazioni geologiche o eccezionali situazioni meteorologiche

TERMINI PER LA MESSA IN CONFORMITÀ: 25.12.2003

ALLEGATO I: parametri microbiologici, chimici, indicatori e valori di parametro

ALLEGATO II: controllo di routine e di verifica dei parametri da analizzare efrequenza dei campionamenti

ALLEGATO III: specifiche per l’analisi dei parametri

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• fisico-organolettici

• chimici

• microbiologici

• mezzi meccanici• “ fisici • “ chimici

TRATTAMENTI DI POTABILIZZAZIONE

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� sedimentazione� microfiltrazione� predisinfezione� chiariflocculazione� filtrazione su sabbia� stoccaggio e disinfezione finale� filtrazione su carbone attivo

D.Lvo 152/2006: “Norme in materia ambientale”

A1:trattamento fisico semplice edisinfezioneA2:trattamento fisico e chimico normalee disinfezioneA3:trattamento fisico e chimico spinto,affinazione e disinfezione

SUBA3

TRATTAMENTI DI POTABILIZZAZIONE

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DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152.Norme in materia ambientale.

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Corpi idrici superficiali utilizzatiCorpi idrici superficiali utilizzati adad uso potabileuso potabile perper il triennioil triennio19991999--2001 per2001 per regioneregione ((valori assolutivalori assoluti e %).e %).

* non ha risorse superficiali destinate alla produzione di acque potabili; % ** sul totale dei corpi idrici utilizzati in Italia

RegioneN. % N. % N. % N. % N. % % **

Piemonte 22 26,2 59 70,2 3 3,6 0 0,0 84 100,0 16,9Valle d'Aosta * 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0Lombardia 7 21,9 23 71,9 2 6,3 0 0,0 32 100,0 6,4Trentino Alto Adige 13 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 13 100,0 2,6Veneto 0 0,0 10 33,3 20 66,7 0 0,0 30 100,0 6,0Friuli Venezia Giulia 6 35,3 11 64,7 0 0,0 0 0,0 17 100,0 3,4Liguria 11 13,8 56 70,0 13 16,3 0 0,0 80 100,0 16,1Emilia Romagna 6 24,0 14 56,0 2 8,0 3 12,0 25 100,0 5,0Toscana 15 12,6 67 56,3 37 31,1 0 0,0 119 100,0 23,9Umbria 0 0,0 1 50,0 1 50,0 0 0,0 2 100,0 0,4Marche 0 0,0 1 7,7 12 92,3 0 0,0 13 100,0 2,6Lazio 1 12,5 6 75,0 1 12,5 0 0,0 8 100,0 1,6Abruzzo * 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0,0Molise 1 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0 0,2Campania 0 0,0 2 100,0 0 0,0 0 0,0 2 100,0 0,4Puglia 0 0,0 1 100,0 0 0,0 0 0,0 1 100,0 0,2Basilicata 0 0,0 3 75,0 1 25,0 0 0,0 4 100,0 0,8Calabria 8 100,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 8 100,0 1,6Sicilia 0 0,0 11 73,3 4 26,7 0 0,0 15 100,0 3,0Sardegna 0 0,0 8 18,2 27 61,4 9 20,5 44 100,0 8,8

ITALIA 90 18,1 273 54,8 123 24,7 12 2,4 498 100,0 100,0

TotaleA1 A2 A3 SubA3

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AG: acqua grezzaSD: sedimentazioneMM: microfiltriCH: chiariflocculazioneOz: ozonoUV: raggi ultraviolettiCl: varie forme di cloroFS: filtri a sabbiaGAC: filtri a carbone attivoST: stoccaggioPD: pre-disinfezioneDF: disinfezione finaleLF: linea fanghiAR: acque reflueAP: acqua potabilizzata

MMAG

PD

DF

Cl

AP

GACST

Oz, H2O2, UV, Cl CH

Fl, Al

FS

SD

SCHEMA GENERALE DI IMPIANTOLEGENDA

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MEZZI FISICI

RAGGI UV

Lampade di quarzo a vapori di mercurio; lunghezze d’onda tra390 e 100 nm (effetto massimo a 260 nm) �

MEZZI CHIMICIOZONO

Gas con notevole potere ossidante; prodotto sottoponendo l’aria a scariche ad alta tensione (7.000-15.000 volts); poco solubile in acqua

DISINFEZIONE

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CLORO

Disinfettante più diffuso ed economico; azione legata alla formazione di acido ipocloroso indissociato:

Cl2 + H2O HClO + H++Cl-

HClO H++ClO-pH pH

Distruzione di enzimi essenziali al metabolismo cellulare

� Cloro gassoso� Ipocloriti� Biossido di cloro� Composti organici del cloro

MEZZI CHIMICI

DISINFEZIONE

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CLORAZIONE AL BREAK-POINTCloro residuo totale

Cloro residuo totale

(ppm)

libero

+combinato

Dosaggio di cloro aggiuntoDosaggio di cloro aggiunto (ppm) �

Cloro residuo combinatoCloro residuo liberoCloro residuo libero

Acqua condomanda di cloro nulla Acqua con

sostanze ossidabili

1. il cloro formadei composti

con le sostanze organiche

2. i clorocomposti vengono distrutti da dosi più elevate di cloro con

formazione di organoclorati e

cloroamine

3. breakbreak--point point (punto di rottura)distruzione dei composti

organoclorati

4. il cloro residuo libero aumenta in funzione del

cloro aggiunto

0,8

0,7

0,6

0,5

0,4

0,3

0,2

0,1

0

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

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PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI TRATTAMENTI FISICI E CHIMICI DI DISINFEZIONE DELL’ACQUA

VANTAGGI SVANTAGGIRaggi UV � non alterano caratteri organolettici

� buona azione su batteri e virus� non influenzati dal pH � non formano by products

� elevato costo impianto� acqua limpida e in strato sottile� difficoltà di uniformare λ e tempi di

esposizione pe r varie specie microbiche� mancanza di potere residuo

Ozono � ampio spettro d’azione ed attività� non altera caratteri organolettici� non determina formazione di THM

� elevato costo impianto� mancanza di potere residuo� by products: bromati

Cloro gassoso

� basso costo di esercizio� eccellente azione su batteri, meno

su sporigeni e virus� potere disinfettante residuo

� formazione di alogeno derivati� necessità continuo monitoraggio del pH� personale specializzato per gestione

impianti

Ipoclorito � facile impi ego, costo contenuto� ridotte spese esercizio impianti� buona azione e potere disinf. residuo

� necessità continuo monitoraggio del pH� formazione di alogeno derivati

Biossido di Cloro

� buona azione su spore, batteri, alghe� non altera caratteri organolettici� ri dotti o assenti alogenoderivati

� by products : possibile tossicità di cloriti, clorati e composti organici clorurati