«BENEDETTO COTUI CHE VIENE NEt NOME DEL … · Gesi. Oisto entla h Gen sqlenun . È il nnnunto dct...

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Gesi. Oisto entla h Gen sqlenun . È il nnnunto dct tinnfo, t tt 0n h4 dell'inizio dalllt suu pdssiona e norle. «BENEDETTO COTUI CHE VIENE NEt NOME DEL §IGNORE» T A domeni.a deue Palmè e della Passione dèl Signom .i Linùodurc nei giomi in .ui i padmenti di Crisr ;aSgiun- gono illom cuÙnine. Pàr]Iriplamo con lede agliultim even. ti della sua vita tenena, che mettono in eviderua il suo scon- finaio àmù.e per noi. Il pofeta lsùa (l IEAuxa), al\$t]ei"st) il camo del SeNo so$erente, cipermeflÈ di mndMdpre i sen. iimenti di &isto che aftonta la sua passione: sofrerenze, soli- tudine e a4oscia- Ma a.nche coraggio, frùrcia e cer'teza nel trionlo findlc. Il discepolo, sullesempio del Itlarslro, rippF cone oggi la via della cmce. L mno alla gloria di Crist , che l àposlolo Paolo inspris(c nelia sra lpiteÉ ai Filippesi (/Zerr?ra), è unà delìe pdme testimoniaize della fede della Chiesa nel Si$ue moìto e ri- sorto. htsenta in siniesi l'umilìazione estrelna e l'esaltazie ne hionfale del Redentorc, risTosta del Padre corMnso da- to da Gesùr al suo disegno di amore. racconto della Passio- ne (yo"relo) parla da sé. Dobbiamo semplicemente ascoltar- lo. Si tratta di un messaggio universale che spiega il dmmma della passionei a,more lrrso il Paftr e amorc'!eÌso gli uoni ni per i quali Gesir affronta terribili sofrerenze. Domenico Brandolino,ssp segno di una pubblba manifeskzione della sua re- galità messianica di fronte ai dìscepoli, alle folle e agli awersai. Con le Palne inizia la SettÌnana san- ta di passione, norle e isurreione. PR0CtSST0NE - All'oÉ stebilita i fedeli si redunano in una chiesa succùrcale o in dltro luogo adatto con n nana t ra- mid'ulivo o di palma. ll sacerdole e iministri si re- cano al luogo clove si è adunalo il popolo. Si can- ta l'antifona seguente o un altro canto adatlo- I . COitUE OnAAOTE DELL'IIIGBESSO DEL SIGNORE III GERUSALEMME L enlqtd ù Gesu nelld ciltd sanla, Gerusalemme, assume, W esplicila itiziativa del Maestro divino il A - E con illuo spirito. - 1l saceidole ivolge alpopolo una breve esoia- zione per illustqrc il signiticato del ito: C' Frate,li caissimi, questa assèmblea lilurgica è preludro alla Pasqua delSignore, alla quale c, stiamo preparando con la penitenza e con le opere di carila fin dall'inizio della Quaresima. Gestr enlra in Gerusalemme per dare compr- menlo almisterodella sua morle e risurezione- Accompagniamo con fede e devozrone ilnoslro Salvalore nel suo rnoresso nelta citlà santa, e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua risurrezione, PREGHIAIV0 - Do onnipotente ed etemo, benedÉi + quesli rami di ulivo, e concedi a noituoifedeli, che acaompagnÉfiìo esultarni Cdslo, noslro Re e Signo- re, diqiunqere con luiatla Gerusalemme delcielo, Eglivive e regna nei s€coli dei secoli. A-Amen. - ll sacerdtté che presiede asperge i rami d'ulivo con I'acqua benedette. VANGEI.O Contemplhmo il Signore Gesù che entn in Geru- salemme a dorso d un asinello: viene nell umillà non nella gloria- Non lasckm@i ingannarc dall'ap- parcnte tionfo con cui Io accoglie h folla. ANTlfollA - Osanna al Figlto di Davide. / ge nedetto coluicheviene nel nome del Signo- rè: / è il Re d lsraèle. / Osanna néll alto dei cieli. (Mr21,9) C - Nelnome delPadre e delFiglio e dello Spiri- to santo. Assemblea - Amen, C - La grazia del Signore nostro Gesù Cristo l'amore;i Dìo Padre; h comunione dello Spi : to Santo sia con lutlivoi. DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNONE.3

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Gesi. Oisto entla h Gen sqlenun .È il nnnunto dct tinnfo, t tt 0n h4dell'inizio dalllt suu pdssiona e norle.

«BENEDETTO COTUI CHE VIENENEt NOME DEL §IGNORE»T A domeni.a deue Palmè e della Passione dèl Signom .iLinùodurc nei giomi in .ui i padmenti di Crisr ;aSgiun-gono illom cuÙnine. Pàr]Iriplamo con lede agliultim even.ti della sua vita tenena, che mettono in eviderua il suo scon-finaio àmù.e per noi. Il pofeta lsùa (l IEAuxa), al\$t]ei"st)il camo del SeNo so$erente, cipermeflÈ di mndMdpre i sen.iimenti di &isto che aftonta la sua passione: sofrerenze, soli-tudine e a4oscia- Ma a.nche coraggio, frùrcia e cer'teza neltrionlo findlc. Il discepolo, sullesempio del Itlarslro, rippFcone oggi la via della cmce.

L mno alla gloria di Crist , che l àposlolo Paolo inspris(cnelia sra lpiteÉ ai Filippesi (/Zerr?ra), è unà delìe pdmetestimoniaize della fede della Chiesa nel Si$ue moìto e ri-sorto. htsenta in siniesi l'umilìazione estrelna e l'esaltaziene hionfale del Redentorc, risTosta del Padre aÌ corMnso da-to da Gesùr al suo disegno di amore. 1Ì racconto della Passio-ne (yo"relo) parla da sé. Dobbiamo semplicemente ascoltar-lo. Si tratta di un messaggio universale che spiega il dmmmadella passionei a,more lrrso il Paftr e amorc'!eÌso gli uonini per i quali Gesir affronta terribili sofrerenze.

Domenico Brandolino,ssp

segno di una pubblba manifeskzione della sua re-galità messianica di fronte ai dìscepoli, alle folle eagli awersai. Con le Palne inizia la SettÌnana san-ta di passione, norle e isurreione.

PR0CtSST0NE

- All'oÉ stebilita i fedeli si redunano in una chiesasuccùrcale o in dltro luogo adatto con n nana t ra-mid'ulivo o di palma. ll sacerdole e iministri si re-cano al luogo clove si è adunalo il popolo. Si can-ta l'antifona seguente o un altro canto adatlo-

I . COitUE OnAAOTEDELL'IIIGBESSODEL SIGNORE III GERUSALEMME

L enlqtd ù Gesu nelld ciltd sanla, Gerusalemme,assume, W esplicila itiziativa del Maestro divino il

A - E con illuo spirito.

- 1l saceidole ivolge alpopolo una breve esoia-zione per illustqrc il signiticato del ito:C' Frate,li caissimi, questa assèmblea lilurgicaè preludro alla Pasqua delSignore, alla quale c,stiamo preparando con la penitenza e con leopere di carila fin dall'inizio della Quaresima.Gestr enlra in Gerusalemme per dare compr-menlo almisterodella sua morle e risurezione-Accompagniamo con fede e devozrone ilnoslroSalvalore nel suo rnoresso nelta citlà santa, echiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce,per essere partecipi della sua risurrezione,

PREGHIAIV0 - Do onnipotente ed etemo, benedÉi+ quesli rami di ulivo, e concedi a noituoifedeli, cheacaompagnÉfiìo esultarni Cdslo, noslro Re e Signo-re, diqiunqere con luiatla Gerusalemme delcielo,Eglivive e regna nei s€coli dei secoli. A-Amen.- ll sacerdtté che presiede asperge i rami d'ulivocon I'acqua benedette.

VANGEI.OContemplhmo il Signore Gesù che entn in Geru-salemme a dorso d un asinello: viene nell umillànon nella gloria- Non lasckm@i ingannarc dall'ap-parcnte tionfo con cui Io accoglie h folla.

ANTlfollA - Osanna al Figlto di Davide. / genedetto coluicheviene nel nome del Signo-rè: / è il Re d lsraèle. / Osanna néll alto deicieli. (Mr21,9)

C - Nelnome delPadre e delFiglio e dello Spiri-to santo. Assemblea - Amen,

C - La grazia del Signore nostro Gesù Cristol'amore;i Dìo Padre; h comunione dello Spi :to Santo sia con lutlivoi.

DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNONE.3

Dl- Dal Vangelo 3econdo iratteo (21 ,1- 1 1)r A-Gloriaate,oSignore., Quando lurono vìcini a Gerus€ emme e giun-

sero presso Bètfage. v€rso ilmonte degli lJlM. Ge-sir mandò due discepoli, rdrcendo lo'o: "Andal64elvillaggio dilronle a voi€ sub,lo troverete un asi-na,legata, econessa un puledro. Slegalelie con.clucetefi dà me..E se qualcuno vidrÉ qualcosa. d.spondele: "ll signore ne ha basogno, ma li rinÉnde-rà indietro subito"-. Ora questo awenrÉ perdtési compisse ciò càe era stato cletto per mez2o délproHaJ-Dite alla fglh di gon: "Ecco, a te viene illuo re, mite, sedulo su un'asina e su un puledrc. li.glio da una bestia da soma','.

6l discepoli andarono è rocero quello che av6.va ordinato Ioro Gesùi Tcondussero l'asina e il pu-ledro, misero su diessi i manlèllied eglivi si po"se a sedere. 3La folla, numero§issima, stq§e i pro-p mantelli sulla slrada, mentre alti lagliavano ra.mi dagli albed e li siendevano sulla slrada. ,La ,ol-la che lo precedeva 6 quella che lo seguiva, gfi-dava: "Osanna alliglio di Davide! Benedetto co-lui che viene nel nome del Signore! Osanna nelpru allo dei cieli!". oMenlre eglr enlrava in Geru-salemme,luta la cita fu p€sa da agilazone e di'ceva: "Chi è costlri?». i,E la folla dspondeva:.Ouestìè il profeia G€gir, da Nàzarel diGalilea,.

Sollevale. porle, i vosti lrontali, / alzarcvr, porleantiche. / ed e ri rl re dèlla glofla. / ll Signore de-gli esercìli è ilre della gloda.

Ch è que§o re della glona? / IlS0nore degh ese-citi è il re della olorie

INNO A CRISI;RE- I corc canta le stolèi tuni ispoùono con i] rilahello,l: Gloria a te, lodè ln eterno,Crislo rc, salvalora, comè i tanciulllun tempo disseio in coao: Osanna.

Tu sei il re dlsraele, di Davide l'ìnclita prole, / che,in nome clel Signore, € benedetto, vÈni. I i

Tuttr g,iangeliin coro lilodano nell'alto deicieli,/lodan te sulla lera uominie cose insieme. IiTuIo il popolo ebreo rccava a té incontro le palme,/ or con preghìere e voli, canli elèùarno a le. I ì

A te che andavi a morte levavano il canto di lo-de. / ora le nostro re, lutti cantEmo in coro. Ir

Ti furono accetti, lu accalta le nosm preghiere, /re buono, re clement€. cui ogni bene piace. ti

- Menhe là pro.essbne enlta n chiesa- s ceme il sa-guenle rcsponsolo, o un altrc canlo adallo:

RtsP0Ns0Rt0

llreni€ il Cdslo énlrava nella citlà santa, la fol-la degli Ebrei, pEannunziaftb la risursrorùedel Signore della vlta,agilava rèmi dl palma eacclamava: Osanna néll'atto dei cieli. Ouandotu annunziato ch6 Gesù veniva a Gatuga.lèmmè, il popolo uscì pèr andargli incontro;agitava rami di palma e acclamava: Osannanell'alto de cieli.- Se ha avulo luogo le ptucèssi@e delle Pahne, la M*-sa ha inizio <lala colLtla.

II - CELEBRAZIONEDELLÀ SAIITÀ MESSA

A- Lode a ie, o crl3to.

PROCESSIONE IN ONOR€ DICRISIO RE

- Per dare |awb alla p@cessione, il celebaméo un alto ministto, Duò la@ un'esortazione conqueste parole o con alte sifiifi:C - lmiliamo, Iratelli carissimi, le lolle di Gerusa-l6mmé, che acclamavano Gesù, Re e Signore, eawamoq m pace.

- Duranle ta pocessione si ésegono canli achttL

- Salmo 23. altenalo con la seguenE an fona:

ANTIIoNA - Le Iollè degli Ebrci, portando ramld'ulivo, andavano in@nlro al Signore e a@l&mavano a gran vooè: oaanne ndl'alto dei clell,

Oèl Signore è la terra èouanlo coniiene. / l'uni-vorso e isuoiabtanli. / E luichè l'hafondala suimari/ e suiriumi l'ha §tabilita.ChisalirailmoniedolSiqno.e?/Chistarànélsuoluogosanto?Chi ha mani innocenti e cuore puro, / dri non prc-nunzia menzogna, / chi non giura a danno del suopros§mo.

Eqli otleflà benedizione dal Signore, / giustizia daDio sua salvezza. / Ecco la generazione che locerca, /che cerca iltuo volto, Oio diGiacobbe.

Sollevate, porte, i vost lrontali, / alzatevi, porteantiche, /ed ent ilre della qloria.

Ch,èquesto reoella gloria? / ll Srgnore lorle e po.lenle, / ilSignore potente in battaglia.

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Sei giorni prima dclla solènne celebmrlonèdella Pasqua, quando ilSignore entrò in Ge.rusalemme, gli andErono inconlro i tanCiul.li: portavano in mano lemidi palma, €accla.mavano a gran vocè: osanna nell'allo deicieli: Gloria a te che vieni. pieno di bonlà edi misericordla.Sollevatè, portè, I vostri trontali, alzat€vl,porteantiche, ed enlri il re della glorla, Chl èquèsto re della glorla? llSignore deglle6er.ciliè il re delle Eloria (Sa/23,9-1O).Osanna nèll'alto dei cielir Gloriaate cho via.ni, pieno di bohÈ a di misericordia.

Celebranle - Nel nome del Padre e del Figlio e

ANTIFONA D'INGRtSSO in piedi

Assemblea - Amèn.

SEITIMANA SANTA

dello SpiritoSa o.

C - llSignore, che guida i noslri cuori nell'amo.ee nella pazienza diCrislo, sia con lutlivoi.

A - E con il tuo spirito.

AITO PENITENZIATE

C - Fratelli, con Gesùr vogliamoenlrare nell'iline-rario della sell,mana sa.ìla. Biconosciamocipeccato per poter acclamare al suo nome e in-vocare la misericordia delPadre,(Breve pausa di sitenzio).

C- Signoré, che haiperdonato a Pietro ilsuo rin'negamento. abbi piela di noi.

A ' Signore, pietà.

C- Cristo, che haiaccolìo l'umile richiestadella-drone penlito. abbi pietà di noi.

A - Crislo, pietà.

C - Signore che hai chiesto al Padre il perdonoper i tuoi crocilissorì, abbi piela dinoi.

A - Signore, pietà.

C - Dio onnrpolenle abbia mrsencordra dr no,,perdoni i nost peccati e ci conduca alla vitaelerna. A - Amen.

CoLLETTA- Dio onnipotente ed eterno. che haidalo come modello agli uomini il Crislo tuo Fi-gllo. nostro Salvatorè.latto uomo e umiliato fi-no alla morte di croce, fa' che abbiamo sem-pre presenlé il grandé insegnamento dellasua passione, per partecipare alla gloria dellarisurrezione. Egliè Dio evive... A-Amen.

PRIIMA I.EIIURA

A Fendiamograuie a Dio.

Nella ligua del"Setuo.del Signore" si intravedegiàil prolilo diCtisto- E l'uomo dellaParola, se-gnato clalla soflercnza, satgente di salvezza.

Dal libro dèlprolela lsaìa (50,4-7)

(Terzo canto del Servo del Signore).

, ll Srgnore Dro mi ha dalo una hngua da di-scepolo, perché io sappia indirizzarè una paro'la allo sfiduciato. Ogni mattina fa attenlo ìl mioorecchio perché io ascolticome idiscepoli.

5ll Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e ionon ho opposto resistenza, non mi sono liratoindieiro. 6Ho presenialo il mio dorso aiflageìla'lori, le mie guance a coloro che mi sirappava-no la barba; non ho soììratto la faccia agli insul-li e agli sputi. 7ll Signore Dio mi assisie. perqùesto non resto svergognato, per queslo ren"do la mia facc,a dura come pielra, sapendo dinon restare confuso

DOMENICA DELLÉ PALME

SAtl!10 RESP0i{S0RlAtE (Sa 21 t22.8-9.17 -20.23-24)

E la supplica dammatica di un giusto perce-guitato. Per questo cantiamo (o diciamo):

Ii D:o mio, Dio mio, perché mi hai abbandonalo?

Dio mi - o, Dio

ché mi hai abaan-do- na-to?

Sitanno betlé dime que4iche mrvedono, / storco-no le labbra, scuotono il capo: / "Si rivolga al Si-qnore;luilo liberi, /lo portiin saivo, se dawero loamal».

Un branco di can. mi circonda, / miaccerchia unabanda di maliattori;/ hanno scavato le mie maniei miei piedi. / Posso coniare ìulle le mie ossa. B

Sidividono le mre vesti. / sulla mia tLnica gel-tano la sone. / Ivla tu. Signore, non stare lonla-no. / mia forza, vieni presto in mio aiulo. H

Annuncerò iltuo nome ai mieilralelli. /ii lodérò inmezzo all'assemblea. / Lodale ilSiqnore, voisuoiiedeli, / qlidia qloria lulta la discenìenza diGia.cobbe, / lo tema tutta la discendenza d'lsraele. Ìt

SECONOA TETTURA

ln questo intenso inno Ia Pasqua di Gesit è visla come un "crescendo", che dal'umiliazio-ne della passione culmina nell'esaltazionedella isurrezione-

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filip-pési (2,6-11)

6cristo Gesù, puressendo nella condizione diDio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio,?ma svuotò se stesso assumendo una condizio'ne dr servo. "drvenlando si'rìile agl uomini.Dall'aspetto riconosciulo come uomo, umiliò seslesso facendosi obbedienle lino alia morie e auna morte dicroce.

,Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nomeche è al di sopra di ogni nome, {perché nel no-me diGesir ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla lerra e sollo terra. "e ogni lingua proclami:. GesÙ Cnsto è Signorer',. a gloria diDio Padre.

A- Fèndiamo grazie a Dio.

caNTo al vaNoEto (Fi 2.8-s) n piedl

tÌ Lodè e onore a te, Signore GesùlPer noi Cristo si è fatto obbediente fino allamorte e a una morte di croce, Per questo Dio

126,14 - 27 ,66) Foma breve:27,11-54

lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra diognr nome.

lì Lode e onore a te, Slgnore Ge6ù!

VANGETO

Segutamo il écconto della passione secondoI'evangdista Malteo. ll Cristo si présenta comeil Signore ch6 inuncia all'uso del polerc, nonoppone violenza e sceglie la vìa dell'umiltà, nco-noscendo in essa la volonlà del Padre.

(lndicazioni p€r la lettura dialoqata. Le sigle indirano:C= Cronislei P = Papolo o alli: + = Ctisto).

PASSIONE OI NOSTBO SIGNOREGESÙ CRISTO SECONI'O MATTEO

"Percuolerò il pastore e sarannodisperse lepeco.re del gregge". rMa, dopo che sarò risorto, ù pre-cedeò in Galilea".

C§Pietro glidisse: P"Se tutlisi scandalizze-ranno di té, io non mi scandalizzerò mai". Clclidisse Gesùr: + "ln verità io li dico: questa notle,prima che il gallo cantì, lu mi innegherai lre volle'. C:rPrelro gli rispose: P*Anche se dovess,morire con te, io non ti nneghèrò". C Lo slessodissero tulti i discepoli.

Cominciò a provare tristezza e angoscia

,"Allora Gesr) andò con loro in un podere, chia-malo Gelsèmani, e disse aidiscepoli: + "Sedete-M qui, menlre io vaoo la a pregarei. c r_E, presicon sé Pietro e i due liglidiZebèdèo, cominciò aprovare listezza e angoscia- *E dìsse loro: i "Lamiaanima è lrisle fino alla mone; reslale quie ve-gliate con me". C aAndò un poco piii avanti, cad"de Jaccra a lerra e prègava, dicondo: + "Padremio, se è possibile, passivia da me questo calice!Però non come voglio io, macome vuoiful-.

C {Poi venne dai discepoli e litrovò addormen-lati. E disse a Pielro: + "Così, non siete stati ca-pacidiv€gliare con me una sola ora? l,Veglialee pregale, per non enlrare mlenlazone. Lo sprtstoè pronlo, ma Ia came è debole". C "Sìallonta-nò una seconda volla e pregòdicendo: + "Padremio, se queslocalicè non può passare via sonzache io lo beva, $ corrrpra la lua volontà-. C dPor

venne e h lrovò di nuovo addormentatr. perché i

loro occhi si erano latli pesanli. lLi lasciò, si allonlanò di nuovo e pregò per la lerza volta, pe-lendo le slesse parole..sPojsi awicinò aidi6ce-polie disse loro: +.Dormite pure e nposatevrlÉc-co,l'ora è vicìna e ilFiglao dell'uomoviene conse-gnalo in mano aipeccatoi.4Alzatevi, andiamo!Ecco, coluiche mitradisce è vicino-.

I1,4isero le man;addosso a Gesu

C .,Menlre ancora egli parlava, ècco arrivareGiuda, uno dei Dodici, e con lui una grande lollacon spade e bastoni, mandala dai capi dei sacèr'dolìe dagli anziani del popolo. 4ll lradilore avevadato loro un segno, dicendoi P -Ouello che bace-rò, è luii areslalelo!". C ."Subito si awicinÒ a Ge-sir e disser P "Salve, Babbì|". C E lo baciò, loE

Gesù gli disse: + "Amico, per quèsto seiquil". CAllora silecero avanli, misero le maniaddosso aGesir è lo arrestarono. 5'Ed ecco, uno di quelliche eranocon Gesir impugnò la spada,la eslras-se e colpì ilseryodelsommo sacerdoie, slaccan.dogli un orecchio- 'Allora Gesù qli disse: + "Ri-mefti la tua spada al suo poslo, p€rché tutti quelliche prendono la spada, di spada moiranno. *Ocrediche io non possa pregare il Padre mio, chemetterebbe subito a mia disposizlone più didodnci legioni di anqeli? eMa alloracom€ sicomprrèb-

C ln quellempo,,.uno deiDodici, chiamatoGiu-da lsca ola, andò dai capi dei sacerdoti '!e disse: P.Ouanlo volète darmi perc*É io ve lo consegni?".C E quelli gli iissarono lrenla monete d'argenlo.'.0a quel momenlo cercava l'occasione pfopizÉper consegnare Gesù,.' ll primo giomo dègli fuzrni.i discepoli si awicinarcno a Gesir e gli dissero: P-Dove woi che prepadamo per te, perché tu possamangiare la Pasqua?". C'rEd esliispose: + "An-dale in ciià da un tale e dilegli: "ll Mao§lro dice: llmio Iempoè viono: taro.a Pasqua da le con iI'liediscepoli' ". C,"l discepoli lecem come aveva loroodinato Gesu. e prepararono la Pasqua.

àVenuta la sera, si mise a lavola con i Dodici,:'l\,lenrre mangiavano di6se: - "ln ve'irà io vidi.co: uno Oivormrlradira". C'Ed essi, prolo4da-mente rallristali. cominciarono ciascuno a doman-dargli: P "Sono lorse io. S'gnore?». CrEd egliri.spose: + «colui che ha messo con me la manonel piatto, è queilo che mi tradirà. ?.ll Figlio dell'uo-mo se ne va, come sla scrillo di lui; ma guai aquell'uomo dalquale ilFiglio dell'uomo viene tra-dilo!Meglio perquell'uomo se non fosse maina-lol-. C-Giuda, illraditore, disse: P "Rabbì, sono,orse io?". C Glirisposè: + "Tu l'haidelto".

C5ora, menlre mangiavano, Gesir prese ilpa-ne, recitò la benedizione, lo spezzò e, menve lodava ai discepoli, disse: + .Prendele, mang,ate:queslo è ilmiocorpo-. C:'Poiprese ilcalice. resegraTre e lo drede loro, dicendo: r (Bevelene lulli,aperché questo è ilmio sanque dell'alleanza, cheè versalo per molli per il perdono clei peccali.,lovidico che d'ora in poinon benò diquosto frutlodellavile lino algiorno in cuilo berrò nuovo convoi, nel regno del Padre mio". C.Dopoavercan-tato l'inno, uscirono verso il monte dégli Ulivi.

Percuolero il pastore e saranno dìspèrsele p€core del qregg€

,,Allora Gesir disse loro: + "Quesla notte perluitivorsarò motvod scandalo. Slasc tlo rnlalt:

SETTIMANA SANTA

berole Scriliure. seconoo le quah cosl deve awe-nire?". C 55ln quello slesso momento Gesùr disseallalolla: + "Come se rossi un ladro siete venLrliaprendermrcon spade e bastoni. Ognigiomosede-voreltemproa rlsegnare. e non miavete arresta-lo. nMa luioquesro è awenulo perché sicompis-sero le Scntture dei proleli ,. C Allo,a uilr i drsce-polilo abbandonarono e fugqirono.

''Ouelliche avevano arreslalo Gesu lo conous.serodalsommo sacedole caifa. presso ilquale sierano rìuniti gli scribi e glianziani. ,"Pielro inlantolo aveva seguito, da lontano, iìno al palazzo delsommo sacedole: enlrò e srava sedulo fra'se'll,per vedere come sarebbe andata a linire.

5,1 capr dei sacerdoir e tulto irsinedrio cercava.no una lalsa reslimonranza c,onlroGesir, pe'mel-terlo a morle; tuma non la lrovarono, sebbene sifosserc presenlat nolli lalsi lesfimonr. 'Frnal-merle se ne presentarono d ue. che aflermarono:P "Coslui ha dichiarato: "Posso distruggere iltempio di Dio e ricoslruirlo in tre giorni"". C *llsommo saceroole si alzò e gìi drsse: P -Non n-sponor nulla? che cosa resl;moniano cosloo co^-tro dile?". C Bl\,la Gesù laceva. Allora ilsommosacerdole qlidrsse. P -Trscongiuro per il Dio v-vente, di d?cise sei tu il Cristo, il Figlìo di Dio". +a Tu lrar detlo: - C gl, rispose Gesir - : + anli.o vidico: d'ora innanzivedrete rl Frglo delluo-mo seduto alla destra della Polenza e veniresulle nubi del cielo".

C -Allora il sommo sacerdole sr slracoò le ve-stÌ dicendo: P .Ha bestemmialol Che bisognoabbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora aveteudito la beslemmra:6che ve ne père?". C Equelli risposero: P "E reo di mortel". C "Alloragli spularono rn faccia e lo percosseroi allri IoschiaHeggiarono, *dicendo. P *Fa il proferaper nor, Cnstot Chi è che ti ha colpito?-.

Prima che ilgallo canti.iu mi rinnegheraitre volte

C "'Pielro inlanlo se ne slava seduto fuofl,nelcorlile. L,na giovane serva gl;siawicinò edisse: P -Anche lu ericon Gesu. rlGaHeo'-.C -Ma egli negò davanli a tutlÌ dicendo: P. Non caprsco che cosa dici". C

_'lvenlre uscr-

va verso l'atrio. lo vide un'allra serva e disseaipresenti: P "Costuiera con Gesir, ilNazare-no". C i.l a egli negò di nuovo, giurando: P

"Non conosco quell'uomol". C rDopo un po-co, i presentì si awicinarono e dissero a Pie-lro: P "E vero, anche tu sei uno di loro: inralliìl tuo accento ti tradiscel". C "Allora egli co-minciò a imprecare e a qìurare: P "Non cono-sco quell'uomol". C E subito un gallo cantò.'5E Pietro si ricordò della parola di Gesùr, cheaveva delto: "Prima che ilgallo canti, tu mi rin-negherai ire volte". E, uscilo fuori, pianse

glì anziani del popolo tennero consiglio controGesir per farlo morire. ?Poi lo misero in catene,lo condussero via e loconseqnarono algovema-tore Piralo. 'Allora Giuda - colui che lo l,adlvedendoche Gesir era stato condannalo, presodal rimorso. riporlò le lrenla monele d'argentoar capi dersacerdolr e aglianzianr,'dicenoo: P-Ho peccalo, perché hotraditosangue innocen-te". C N/a quelli disseror P "A noi chè importa?Pensacilu!". C sEgliallora, geliate le moneted'argenlo nel tempio, si allontanò e andò a im-piccarsi. "l capi dei sacerdoii, raccolte le mone-te, dissero: P "Non è lecito melterle nel tesoro,perché sono prezzo di sangue ». C TTenuto con-siglìo, compaarono con esse il "Campo del va-saro" per la sepoltura deglr stranieri.6Perciòquel campo lu cnramaro Campo di sangue' li-no a, giorno d'oggi. ,Allora si compì quanto erastato delto per mezzo dei profela Geremìa: "Epresero lrenla monele d'argenlo. rlprezzo dico-lu, che a lal prezzo lu valulato dar ligh d lsraeLe.

'"e le diedero per il caaìpo del vasa.o, corre'rìiaveva ordinalo il Signore".

(lnizio t'orma breve)Seitu ilre deiGiudei?

r'1Gesir inlanto comparue davanli al governa-tore, e il governalore lo interogò dicendo: P

"Seitu il re dei Giudei?". C Gesù rispose: +"TrJ lo dici". C,,E menlre icapidei sacerdotiegli anziani lo accusavano, non spose nulla.

'3Allora Pilato gli disse: P "Non senti quantetestimonianze portano contro di te?-. C r'N,4a

non gli rispose neanche una parola, tanto che ilgovematore rimase assai stupilo- "Aogni fesla,il govematore era soliìo rimettere in liberlà perla ro,la un carcerato, a loro scelta- ftln quel mo-menlo avevano un carcerato lamoso, di nomeBarabfra. "Perciò, alla gente che siera raduna-ta, Pilatodisse: P "Chivoleteche,o rimetta in li-be(a per vo': Barabba o Gesir. ch,amalo Cn-sto?". C '6sapeva bene inlatliche glielo aveva-no consegnato per invidia.

ùMenlre eqli sedeva rn tflbunale, sua moqliegli mandò a dire: P "Non avere a che lare conquel giusto, perché oggi, in sogno, sono statamolro rurbala per causa sua". C "À,,1a r capide;sacerdoti e gli anziani persuasero la folia achiedere Barabba e a far morire Gesù. "Allorail oovernalore dornandò loro: P "Di questidue, chi volele che io rimelta in libertà pervoi?". C Quelli rìsposeror P "Barabba!". C

"Chiese loro Pilato: P "Ma allora, che tarò diGesìr, chiamaìo Cristo?". C Tulti risposero: P

"Sia crocifissor". C -Ed egli disser P "lMa chemale ha latro?-. C Ess allora griddvano prLforter P "Sia crocilissol".

C "Prlalo, vislo che non olleneva nulla, anzche illumulto aumenÌava, prese dell'acqua esi lavò le mani davanti alla folla, dicendo: P

"Non sono responsabile di queslo sangue.,,,Venuto iì maltino, tutli i capidei sacerdotie

DOMENICA DELLE PALME

Pensalecr vor!". C E tutto ilpopoto rispose: D.t"ll suo sanque ficada su di noi e sui nostl ti.gli". C ,Arlora ,rmtse rn libertà per toro Barab.ba e. dopo aver lalto llagella re Gèsu, to conse.gnò perché losse crocilisso.

Sa ve. re dei Gruderl, Arlora, soldati delgovernalore condusse,

ro Gesu nelprelorio e gli .adundrono aflornotulta la truppa. ,6Lo spogltarono. ql, lecero rn.dossare un mantello scarlalto, )'i,itrecc;aronoJna corona dr sprné. gliela posero suj capo eglimrsero una canna nella mano destra. Por,inginocchìandosi davanli a lui, loderidevano:P "Salve, re dei Grudei!". C bsputandogtr ad-dosso. gli Iolsèro di mano la canna e to per.cuolevano sul capo. rDopo averlo deflso, losoogliarono del mantello e gli imtsero le suevesli. poi lo condussero v,a per croc iggerlo.

3,1\,4enhe uscivano, incontrarono un uomodi Cirene, chiamato Simone, e lo coslinseroa porlaro la SLa crocF. ^G uniiar luoqo de oGolgola. c1e srgnrlica 'Luogo oel craÀro", !glid edero da bere vino mescolalo con lielè.Egli lo assaggio, ma non ne vol.e bere. rDo.po av€rlo crocrfisso, si divise'o le sJe vesli. tt-randole a gorle. sPoi, seduti, qlifacevano laguardia "Al di sopra del suo capo pose.o tlmolivo sc tto della sua condanna: -Costui èGesùr, ilre dei Giudei". slnsìeme a luivenne-ro crocifissidue ladroni, uno a deslra e uno asinistra.

louelt che passavano di Ii lo tnsultavano,scuotendo ilcapo e dicendo: P !!"Tu, che distruggi rllénpio e in lre gio'ni lo ncostrurscr,salva le slesso, se lu set Ftolio dr Dro. e scèn.di dalla crocol-. C .Cosr aiche i capi de, sa,cerdot,. con gl scabi e gl.anztani, facenoostbeffe di lui dicevano: P a,"Ha salvalo altri enon Ouò salvare se stessol È il re d'lsraele:scenda ora dalla crocè e credere.no in lu(.''Ha confidalo rn Dio: lo liberi lur. ora. se glivuol bene. Lla delto intalti: Sono Fiqlio d,Dro'l'. C -Anche i ladroni crocilissi coÀ lui toinsullavano allo stesso modo.

',4 mezzogrorno si lece buio su tutla ta ler-É, fino alle lre del pomeriggio. {6verso le he,Gesùr gridò a gran voce: + "Elì, Elì, lemà sa-bactàni?", C che significa: + "Dio mio, Diomio, perché mi hai abbandonato?". C 'Uden-do questo. alcuni dei presenti dicevalo: P

"Cosluichiama Elia". C '!E subito uno oi lorocorse a prendere una sp,lqna. la inzuppò dace1o. la frssò su unè canna e qt, oava dà be-re. ^Gli atlri dicevano: P -Laacia: Vediamose viene Elìa a salvarlo!"- C tul\4a Gesù dinuovo gridò a gran voce ed emise lo spìrito.(Oui si 9enù11é e e sita una brcve pausa|

60

''Ed ecco. il velo del tempro $ squarciò indué. da cima a londo,la terra tremo. te roccesi spezzarono,-i sepolcri 5 aorrrono e mollicorpr di santt, che erano morlt, §uscrlarono_'Uscendo dai sepotcri. dopo la sua risurre-zrone. entrarono nella città santa e apparve-ro a mollr, rll cenluflone, e quelli Che con ruilacevano la guardra a Gesu, alla vrsta delter-remolo e di quello che succedeva. luroropresi da grande limore e dicevanot P "Dav-vero costuiera Fìglio di Diol".

(Fne della loma brcve)C "Vi erano la anche molte donne. che os-

servavano da lonlano: esse avevano seouiloGesùr dalla Galilea per servlllo. $Tra qu-estec'erano Maria diMàqdala, I\rana madre diGia-como e di Giuseppe. e la madre det lrgli di Ze.0èdeo.

'_Venula la sera, qiunse un uomo flcco, diArimalèa, chianalo 6iuseppe;anche turera di-venlaro discepolo oiGesu. *Ouesti sr orèsentòa Pilalo è chiese rl corpo di Gesu. PiÉlo allo'aordinò che gl; fosse colseg.ato. sGiLseppeprese rlcorpo, ro avvoJse :n un lenzuolo pultlo'0e lo depose nel suo sepotcro nuovo, i4e siera latto scavare nella roccrat rotoiala Oot unagrandepiétra allentrata delsepotcro, Sé ne an-do. 6 Li. sedute dt honte a a tomba. c'eranoMana diMàadala e l'alka Maria.&llgiorno seguente, quello dopo la Parascè-ve, $ flun,rono presso Pilato I capt det sacerdoli e r fansei, dicendo: P...Sionore. cr sramoacordatichequelljmpostore, rientre era vivo,disse: _Dopo tre giorni risorgero''. &OrdrnadLinqué che la tomba venqa viqilata tino atte.zo grorno. perche non a(ivino isuordrscepoli,lo rub,no e po:dicano at oooolo: .E nsorto daimorti . Cosi quest'utlinà iòpostura Sarebbepeggiore della primal . . C P,tato disse toro.P .Avere le Quardie: andate e assicurate laSorveglianza come megjo credete". C *Essiandarono e, per rendere s,cura la lomba, sioil-larono la pieka e vi lasctarono le guardrè.

PROTESSIONE DI FEDE

A. Lod..lè, o Cristo,

CRt00 r\ Uh Sot0 0,0. padre onnipotente,crealorè del cielo e della terra, di futte le cosèvisibilie invisibili. Credo in un solo Slonoreoesir cristo, uni!ènito Èiglio'diò[, iailàiPaore pnma ditutli isecoli: Dio da Dio, Lucr daLuce, Dio vero da Diovero, qenerato, noncrea-ro, derla stessa sosta 1za del p;drei per mez2o diluilutte le cose sonoslate create Pèr noi uomi-ni e per la noslra salvezza discesg dal cielo,lsi china ilcapo) e pet opera dèllo Spirito Santo5l e rncaroato nel seno della Verone l\,4ana e sielatto uomo. Fu crocitissope. nòiEotto ponzio

SETTIMANA SANTA

Pilato, morì e lu sepolto. litetzo giorno è risu-scilato, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà.nella glo a, pèrgiudicare ivivie imodi, e ilsuo rè-gno non avrà lme. Credo nello Spirito Sanlo.chè è Signore e dà la vita, e procede dal Pa-dre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adoratoe glorìficalo, e ha parlato per mezzo deiproteti.Credo la Chiesa, una, sanla, caltolica e apo-slolica. Prolesso un solo battesimo per il pérdo-no dei pe@ati. Aspeno h fisunezione dei mor-ti e la vila delmondo che verrà. Amen.

SUTLE OTTERTE

C " Dio onnipotente, la passione deltuo unr-co Figlio affretlì il giorno del luo perdono; nonlo meritiamo per Ie noslre opere, ma l'oltengadalla tua misericordia quesio unico mirabile sa-crificio. Per Crislo nostro Signore.

A - Amèn.

PRETAZIO(La pass,ofe ,aaénr'cè dér S,ono,é \4éseal6 ll €d

È veramente cosa buona e giusta, nostrodovere e fonte di salvezza, tendete gtaziesempre e in ogni luogo a tè. Signore. Pa-dre santo, Dio onnìpotenle ed eterno, perCristo nostro Signore. Egli, che era senzapeccato. acceltò la passrone per noi pec-catori é, consegnandosì a un'ingiusta con-danna. porlò il peso dei nostri peccati.Con la sua molte lavò le nostre colpe econ la sua risurrezione ci acquistò la sal-vezza. E noicon lutti gli angeli del cielo in-nalzìamo a te il nostro canto e proclamia-mo insiemè la lua lode:

Tuttì - Santo, Santo, Santo...

PREGHIERA DEIFEDETI si può adatlare

C - Preqale, ,raielli...

IVIISTERO DELIA FEDE in piedi

A - Tu ci hai redenti con la tua croce e latua risurrèzione: salvaci, o Salvatorc delmondo.

ANlltoNA ALtA Co|\1UN|oNE tM126 42)

nPadre, se questo calice non può passa-re senza che io lo beva, sia fatta la tuavolontà",

Pausa di rlngraziamento alla Comunione.

D0P0 LA CoIMUNIoNE - O Padre, chè ci haisaziali con ituoi santi doni, e con la morledel tuo Figlio cr far sperare ner benr rn cuicrediamo, fa'che per la sua risurrezionepossiamo giungere alla mèla della nostrasperanza. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

PROPOSTE PER I CANllt da Repe orio Na-zionale, Canti pet la Litutgia, Cei/ÉlleDici2oo9. Processione: Cristo Gesù, Salvatore(273); Osanna al Figlio di David ('105-'106).Salmo rosponsoriale: Modulo: da ll canto delSalmo responsoriale \ElleDici, 2011); Ritot-nel/oi Mio Oio, mio Oio (108). Processioneoffeloriale: Lo Spirilo delSignore (112). Co-munione- Se tu mi accogli (96); Per il tlocorpo (134t. Congedo: Popolo regale (113).

C - Fralelh e sorelle, come tedeli discepoli se.guiamo il I\Iaestro e IVIessia Gesir a Gerusa-lemmelinoalGelsemaniesulGolgola percom-prendere l'amore con rlquale ciha amatie vede-re ilvolto misericordioso del Padre e coniiduciairìnalzare le nostre suppliche.Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:

Assemblea - Ascoltaci, o Signore.

1. Perché i sacerdoti, celebrando l'Eucarislia,facciano comprendere ai fedeli il mistero delìacroce che si rinnova sull'altare, preghiamo.

2. Perché i crisliani. che vogliono parteciparealla pass;one di Crislo. si slo.zino di vivere lasalila alcalvario assieme a Maria,la madre deidolori, preghiamo.

3. Pèrche le donnè e gli uom'ni del nostro lem-po, atlirati dal Cristo crocilisso, comprendanofino a che punlo sono stati amatì, prèghiamo.

4. Per6hé i giovani, prendendo parle alla 294Grcrnatadèlla Giovenlil a lvello drccesano, dr.venlinoperlacoslanraela generosilàléstimo-nidella vita nuova che viene dalVangelo. ore-ghiamo.

5. Perché la noslra comunità parocchiale, riu-nìlapèrcelebrare l Eucaristra. accetlr di porta-rè la propria croce pea la §alvezza del mondo,preghiamo.

lnlenzloù clella comunnà locale

C - Signore Gesù, apri inoslfl cuori e Ie no-sùe menti perché siamo capaci di rivivere latua dolorosa passione per partecipare anchealla gioia della lua risurrezione. Tu che vivi eregricon rlPadre e lo Spirito Sanlo neiseco.li dei secoli. A - Amen.

Tulti- llSignorè riceva dalletue maniquesiosacrificio a lodee gloria delsuo nome, per ilbene nosiro e di tutta la sua sanla Chièsa-

DOMENICA OELLE PALME 61

gli ambiti delle l€fi€ratura Eligio§{, nel pano.Àra dellaChiesa del secob nq h sua \oce è risuonara con toni in.c0nfondibili 3 s€Nizio delle esiEenze forti e scorFrlqentidplÌannrc ò DD. sp€sso audffe prolocazionc pFr un cri.stianesimo esposio alla mediocria e al coìnpmnesso.

La sua indole schi!2 e la profonda €sperienza di vitadi fede e di preghierà nella piena dociÌità àìl'azione del.lo §piriio Sanio, insieme ad un amore appassionÀto allaChiesa, hanno fatto di lui ùn inshncabile riftrcatoredeua Verità" un nae.stro e ur ilerimento sicuro p€r tan-tissimi discepoli € figli spirituali.

Da.lla sui €sperierìza rcligiosa è nata la faniglia reliSio.

25 aprile tgl.l - 2014. Aùiv€rsario della nescitr

DNO BARSOTTIil sacerdote, il mi\tico, il padre

AT0 e Pclaia (PisÀ) il 25 rlrile l9l4 e morto a Firen.ze il 15 feòbraio 2006, scittore fecondo in quasi ùUi

sa della Conùnità dei igli di Dio, chedall'ercmo di "San Sergio" a Settigna.no (Fi), si è €rhsa in quasi iuth le rc-gioni d Italis e ora anche in Gnn Breiagn4 Austmiia, B€ Ì\ Sri Lanka eC{lombia" Pur impegnato in un conti.nuo servizio alla Parcla, che lo ha portato fino in Brasile, Giappone, Austra.lia - nel 1971 ha anche predicato glieserc,zi spintuali al papa Paolo vI e al.la Ctuia fumana - Barsotti ha s€mprccustodito la dimensione del suo intimo e na§co6to dialogo con Dio, Yera èpmpria "lotta con l'engelo'. come è iliitolo del sìro prino diario giovanile.

Ri.onosciuùo un marsro nell ambiio dela esegesi spiri.luale della $rittura, lavn ura vastissùÌÀ quanrild di slr ir.ti: diad, meditazioni hologiche, studi sulla spirìtualiia e$lla santità crjstiana o.ddentde e orientale, op€r€ di ùeG

logja e spifuuliiàL ìitugica, poesie. A.Z.

Per inl.)n tozbtut .-rsas ^*[email protected]

Cono6ciamo I'Enciclice di Papa Flancesco / 4

"DIO PREPARAPnR L0R0 UNA CITTA» (ru rr,re)

T A quaru ed ukrrì.à @rr. dcth .ncir.]nca Lùrbat f\d?il-r presenta una cena originaliù nella latl3zionp dela fb& e lo fa approlondrftlo alcnni sryÉi qùasi ignorari. InIatti Pa$ Frnncesao meih b.ne iÌ eviden a cone la fede rri-stiàna non solù costituis.a J legamp tondùrìent.aic e salviilco I a ]'uomo e Dio. nl8 come e$a poni pur€ efrFn i bcnen( Ìper l'manità anch€ sul piano concrcto, storico del vissuiop€r tutti ed esp me tuito questo con un richiamo bìblicomotio hello ed eff(rce: "il Dio aftdaliìe dona agl uominiùu ciuà affdabile, (n. 50).

'Città" intesa come comunità ununa nei sùoi rappodinoerpersonali. La leIerà s.eglie e sviluppa i 1É grandi am-biti in cui la fede illunina e sostiene un vi§sut0 positilo gliuomini che crcdonor la funiClia, nelle sue rie situazioni e

1n5, Dwnq hte(Pd).

ché ci sostenga tutti nel canmìno di f€de -finché advi quelgiomo seEa tranonto che è lo Sesso Cristo, il liglio txo nG§Eo SiEDr€' (n. m). + Scùùnieo Dho. ,l5dù mrn'ro

conponenti, la so.ietà con i suoigravi e ruri probleni (dignità diogni pel§onq risp€lù' del cr€ato àseryizio di UÉi, il \am mod€llo delIo siluppo) ed ,nliÌq la fede chedà forra consolante nella sofreren-za e ci *ricorda che il seryùio della fede al bens comune è sempresewizio di sperùì?a, (n. 5?).

L'encicìica si conclude richia'màndo e proponendo il grande

esenìpio di fede vissula in modoes€mplarE p€r tutti, qu€llo di Mà.riÀ secondo l'atlestazione esplicita di Lu(a Ut: -BeÀt{ colei cheha crcdubo, e con una preghierÀ aLei Madrc di Cristo e no$ra a§ìn-

25 aptik, ,098.

M0 Gegù unico nnhho Redmtop, raru?di a Loi

k grozin d,i caffispond,ere al, llto imninso anwree fe' che nzdit t uto t4 tua PdssiDne e ln tua mottein croce. affh? wt, @n l'aial, d"l tut Satla Spi.ik, obbiano ltufoÌza di accettare $eÌenamtnti lesofrer@ze llsithé e more\i, per cooperare con te econ ln Uargùu addnkrata, alh RedaÈiuu d,ei M-stri Jratelli, spuinlmente di col,ora cke sana piùbisagnosi dellfi nlisericord;ii dcL Padre.

D. Ueiùo Gtw osù

GIOBM DEI,IA SEITIMAM §ANIÀ(14 - 16 tptile) LihIEia dz a Oru: lt settinwna

14 t tr Signorc è a luce e nia sÀhce,l. Sei gromi pdnadellz Pasqua una donna dimostxa il suo anore wrso cesù co.spaBendogli i pi€di di olio pmtumato- SM Lamba.tq Santi Vateriano é Metsina.Is 42,1 7, §al !6,1-r.r3-l4i cvt2,l-u.15 )l L{ nia ò..cr" §iÈore, rr4cont ra h tlr salira,4. L'annuncio del tradimento lascia ptrple§§i i d§.epo.Ii, ma Ge,ù non smelrc dr amarp Bnche chr ìo rradrà.BPota.esotp Bu'; Beato Daniatu V?Lster. ls !g,l 6.,5Àl?0,1.6.I5.1i! cv 13,21.93.36 38.

16II 0 Dio. nellÀ tua grandc botrrì, rispondini. Ld Ir.gura del Sewo dl JaBth traitegtqa le soiferenze dì Cristosnll, cmae- Sa,'la Beflarklh; Sal Reùed to l&b. lst0,49a; Sal 68,8.10.21.22.31.33+4i Mt 26,14.25.

Enico U. B€rudoGilsew Ciirei (lW tW), ponre dina.iant, Oiltstotttt lztwùn'l, sarapro.lntwlo beirD s411aln 2$ aprik ad Al.ba Ln "ùohlnna W Ll fln anwe oua hbko ? osh dreL

^E' LA OOMENTCA. Eù oofo ?{iM n ?.?Or..0- rso 0.amo zrrb.Io. p,.à s.n paor 12 rsrabrrM

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