Belgio
description
Transcript of Belgio
DPCE online 2015-1
www.dpce.it
1
BELGIO – Presto in vigore la “presunzione di maternità”
di Anna Maria Lecis
In Belgio è recentemente entrata in vigore la loi portant établissement de la filiation de
la coparente, promulgata il 5 maggio 2014 e pubblicata il 7 luglio seguente. La legge,
introducendo nell’ordinamento giuridico la nozione di “coparente” (che potremmo
tradurre come co-genitrice o seconda madre, dal momento che la legge prende in
considerazione esclusivamente il cogenitore di sesso femminile), estende tutte le
norme sul riconoscimento del legame di filiazione e sulla presunzione di paternità
alla coniuge della madre che dia alla luce un figlio in costanza di matrimonio.
Inoltre, la legge prevede anche la possibilità di riconoscimento da parte della
compagna non sposata della madre, alle stesse condizioni previste fino ad ora per il
riconoscimento della paternità all’interno di coppie di fatto eterosessuali che
abbiano condiviso un progetto genitoriale.
La declinazione al femminile della legge, e la conseguente discriminazione delle
coppie omosessuali composte da due uomini, si deve al fatto che questi possono
divenire genitori all’interno di un progetto genitoriale di coppia soltanto mediante la
pratica della c.d. gestazione per altri, che non è regolamentata in Belgio.
Ora, dunque, i bambini nati mediante procreazione assistita all’interno del
progetto genitoriale di una coppia di donne potranno vedere riconosciuto un doppio
ISSN 2037-6677
DPCE online 2015-1
www.dpce.it
2
rapporto di filiazione fin dalla registrazione all’anagrafe, senza bisogno che la
compagna o la moglie della madre biologica debba ricorrere all’adozione
coparentale, come avveniva fino ad ora. Inoltre, l’art. 30 della legge prevede che le
disposizioni in essa iscritte possano applicarsi anche ai nati precedentemente
all’entrata in vigore delle stesse, ove non sia ancora stato stabilito un legame di
filiazione, mediante adozione, con la madre che intende riconoscerli.
È il diritto del bambino ad avere due genitori, più che il diritto della “madre
sociale” ad essere riconosciuta in quanto genitore legale (ma senza trascurare
quest’ultimo), quello che anima lo spirito della riforma. E lo si evince in particolare
dal fatto che il riconoscimento non solo può essere effettuato volontariamente dalla
seconda madre, ma può altresì essere stabilito con pronuncia giudiziale, ove sia
provato che ella aveva acconsentito alla procreazione assistita da cui il bambino è
nato.