Corriere della Sera Martedì 22 Agosto 2017 CRONACHE BG7

IL FENOMENORECORDDI SAETTENONOSTANTELASICCITÀ

Poca pioggia tanti fulminiDuemila in un solo giorno

Cielo azzurro e poca pioggia:questa è l’immagine ricorrentedell’estate 2017. Ma quando poiil cielo si copre, sempre piùspesso tra i nuvoloni neri si vedebaluginare un fulmine dopol’altro. E sono tantissimi: tantoda raggiungere e superare i pri-mati degli anni scorsi.La giornata record di saette

calcolate finora nel 2017 è statail 25 giugno, quando il Centroelettrotecnico sperimentale ita-liano (Cesi) ne ha registrate ol-tre 2.119 in un’unica giornatanella sola provincia di Bergamo.E in quel giorno non è difficilericordare la grandine cadutanella Bassa e le frane provocatedai forti acquazzoni che hannocolpito sopratutto la Val Brem-bana e la Val Seriana. E, non acaso, è quello di Valbondione ilComune bergamasco da sem-pre ai vertici delle graduatoriedei territori più colpiti dai ful-mini. Negli ultimi sedici anni ilpaese dell’Alta Val Seriana (cheperaltro ha solo mille abitantima un territorio di 96 chilome-tri quadrati, oltre il doppio diBergamo) è stato colpito da unamedia di 258 fulmini, mentrequest’anno ne sono caduti 459.In realtà, le saette si sono

moltiplicate un po’ in tutte le lo-calità di montagna: stando aidati dei primi sette mesi e con-frontandoli con le medie an-nuali precedenti, si nota chequest’anno Castione della Pre-solana ha registrato 224 fulminicontro 155; Schilpario è quasiraddoppiato passando da unamedia di 156 ai 283 di que-st’estate; e se Valgoglio registra-va 94 fulmini caduti ogni anno,quest’anno il numero è più cheduplicato: 268.Già lo scorso anno nel solo

mese di giugno erano stati con-tati 8.702 fulmini contro i 2.353del giugno 2015 e i 2.545 del2014, e contro una media dellostessomese degli ultimi quindi-ci anni che era stata di 1.289.Come mai questa moltiplica-

zione? «Èdifficile dareuna spie-gazione—dichiaraMarina Ber-nardi, fisico che lavora al Cesi—. La meteorologia può cam-biare,ma i fronti spesso sono si-mili. Che la linea delle Alpi edelle Prealpi bergamasche siatra le aree più colpite non deveperò stupire: il fronte tempora-lesco si forma dallo scontro tramasse d’aria calda che vengonoda Sud e dall’evaporazione deimari con le masse d’aria piùfredde dellamontagna».I rilievi alpini, insomma, so-

no il luogo di scontro perfetto.Ed è naturale che sia così, a pre-scindere che il periodo sia sicci-toso (comequest’anno) o piovo-so: «Il grande caldo— spiega ilfisico — aumenta l’umidità re-lativa e questa, raffreddandosidi colpo sui rilievi montani, sitrasforma in nubi e fulmini».

Che, non a caso, sono au-mentati un po’ dappertutto, an-che se, certo, le province con ladorsale alpina e prealpina sonosorvegliate speciali. E quello checolpisce, osservando i dati Cesi,è che nel giro di 17 anni, il nu-mero di fulmini caduti sullaBergamasca è aumentato inma-niera significa (+31%): si è passa-ti da una media di 7.302 saettenegli anni 2000-2016 ai 9.623fulmini che hanno colpito laprovincia solo quest’anno finoal 25 luglio. Se poi si analizzano

i singoli paesi il dato è ancorapiù significativo: si prenda Gro-mo, ad esempio, dove le nubi diquest’estate hanno scaricato aterra il doppio dei fulmini (119)rispetto a una media storica di48. Oppure Ardesio: tra maggioe luglio sono arrivati 233 fulmi-ni, contro una media di 146. Ildiscorso vale anche per la stessaBergamo, dove quest’anno si so-no registrati molti più fulmini(158) della media degli ultimisedici anni (ferma a 107): 10 so-no caduti ad aprile, 41 amaggio,

85 a giugno, 22 a luglio. Il Cesi,infatti, monitora ogni Comuneed è in grado di dire con preci-sione dove le saette sono cadutee in che numero: informazionimolto utili, per esempio, per leindustrie che hanno bisogno dicalcolare i rischi che l’interru-zione di energia elettrica com-porta sulla produzione. La so-cietà, che ha sede a Milano, dasessant’anni si occupa di inter-connessioni elettriche, energierinnovabili e smart grid. Parte-cipata tra gli altri da Enel, Ternae Toshiba, la Cesi Spa ha conti-nuato a investire nel laboratorioSirf che rileva i fulmini in tuttaItalia.Visto che il clima sta diven-

tando sempre più anomalo, co-me hanno evidenziato la siccitàprima e la grandine poi, cheruolo gioca il riscaldamentoglobale in questo aumento deifulmini? «È probabile che forni-sca un contributo. Siamo un pa-ese mediterraneo — ricordaBernardi — e l’acqua calda deimari evapora di più che altrove.Andandosi poi a scontrare con ilfreddo del fronte alpino. Neiprossimi anni, quindi, è ragio-nevole aspettarsi che fulmini esaette aumentino ancora».

Matteo Trebeschi© RIPRODUZIONE RISERVATA

31per cento

l’aumentodei fulmini tragennaio eluglio rispettoalla media degliultimi 17 anni

ValbondioneÈ il Comune più colpitodalle saette nel 2017:459 contro una mediaannuale di 258

BergamoUn temporale

vistodagli spalti

di Città alta.Anche se

la maggioreconcentrazione

di fulminiriguarda

soprattuttoi paesi

delle valli,anche

a Bergamoil numero

delle saetteha visto

un grandeaumento:

sono stati 158nei primi settemesi dell’anno

controuna media

annualeferma a 107,

con il piccofinora

raggiunto dagli85 di giugno

Valbondione Bergamo cittàFonte: Cesi

258

459

107

158

Valbondione

Comunepiù colpito

7.302 9.623+31%

25/06/17

Giorno con più fulmini2.119

fulmini caduti

I numeri

Fulmini cadutiin provincia di Bergamo

Media annuale 2000-’16 Primi 7 mesi 2017

9,6mila

fulminisono cadutisulla provincianei primisette mesidell’anno

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